La Piazza di Padova nord - 2012ott n139

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di Padova Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 139 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

Vigonza, politica Zanon e la forza delle idee per migliorare

Sicurezza stradale Totem autovelox: accesi o spenti, funzionano pag.

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Cadoneghe Mensa a scuola tra polemiche e verifiche

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EDITORIALE

Nuovo Veneto firmato Monti

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

materna e nido ecco i contributi

La scuola al centro degli investimenti e dell’attenzione degli amministratori di Vigodarzere. Materna e nido sono state, infatti, al centro di due provvedimenti di recente approvati dalla giunta comunale di Vigodarzere. Iniziative molto attese dalla cittadinanza, in particolare dalle tante famiglie del territorio. pag. 13

unione medio brenta istanze suap on line

Rivoluzione telematica al Suap (Sportello unico attività produttive), a servizio di Cadoneghe e Vigodarzere. Dalla metà di ottobre la trasmissione della documentazione e degli atti può avvenire solo in modalità elettronica. Una novità che riguarda tutte le richieste presentate allo sportello unico. pag. 13

di Nicola Stievano

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“Sogno” metropolitano condiviso con Padova

Passo avanti di Cadoneghe e Vigodarzere sulla strada della fusione, ma è polemica

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na firma che fa discutere. E’ quella apposta sulla convenzione per la verifica della fattibilità della fusione in un Comune unico. A sottoscriverla i rappresentanti dei Comuni di Padova (214 mila abitanti), Cadoneghe (16 mila) e Vigodarzere (13 mila). Tempistica stretta per la verifica di fattibilità visto che, entro il 15 novembre, Cadoneghe, a cui spetta il ruolo di capofila dell’operazione, dovrà conferire l’incarico e trasmettere alla Regione la richiesta di contributo. Dal canto suo, la Regione dovrebbe

finanziare il 70% della spesa, fissata in 20 mila euro. Nel frattempo Padova ha anticipato 10 mila euro, gli altri soci 5 mila a testa. Grande sostenitore del progetto, per Padova l’assessore Ivo Rossi. “Per arrivare a sottoscrivere il Piano di assetto del territorio intercomunale ci sono voluti 120 incontri e cinque anni di lavoro – ha detto Rossi -. Putroppo questi sono i tempi della politica. Noi vogliamo costruire una città metropolitana di 450 mila abitanti. C’è bisogno di aggregarsi per garantire l’erogazione dei

servizi mentre le risorse scarseggiano: basti pensare al differenziale tra l’Imu prevista e l’Imu che incasseremo”. Schierati sul fronte del sì anche gli altri due sindaci: Mirco Gastaldon per Cadoneghe e Francesco Vezzaro per Vigodarzere. “Rischiamo di perdere la sovranità locale, ma lo facciamo per i nostri cittadini. – spiega Gastaldon - I vantaggi? Li vedono soprattutto in tema di trasporto pubblico”. Ben diversa la posizione dei contrari, che pag. 10 temono solo disagi.

oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, decine di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, concitati, giorni che hanno preceduto il decreto sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Zanonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto mettendo in subbuglio decine di sindaci e costringendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3

L’Intervento Non toccate l’Imu

di Giuseppe Bortolussi*

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n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere. *Segretario CGIA di Mestre

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