di Padova Nord
1994 - 2014
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.108 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Cadoneghe Tassa rifiuti Tari invariata per i cittadini pag.
Salute Sanità Ambulatori La fiducia nel proprio pediatrici, medico è il primo verso passo la nuova verso la guarigione verifica
Vigodarzere Profughi nella ex base, proposta accantonata
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www.lapiazzaweb.it
pagg. pag. 33-36 10
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L’editoriale
capannoni chiusi vigonza in allarme
La buona scuola per i cittadini di domani di Germana Urbani*
Il Partito Democratico di Vigonza ha voluto svolgere di propria iniziativa un censimento di tutti i siti produttivi e commerciali del territorio Comunale e La situazione che è emersa rivela che il tasso di edifici abbandonati è cresciuto. pag. 6
noventa padovana, salvaguardia del territorio
Bombe d’acqua, piene improvvise, fiumi al limite. La sicurezza idraulica del comune preoccupa sempre di più il sindaco di Noventa Padovana che insieme agli altri amministratori del territorio si batte per avere l’idrovia al più presto. pag. 13
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Appalto per il cimitero i primi interrogativi A Vigonza il “Movimento Cittadini” esprime alcune perplessità sulla soluzione individuata
A
nche l’Italia, adeguandosi alla normativa europea, si è data delle regole per incentivare il Progetto di Finanza, meglio conosciuto come “Project Financing”. Si tratta di una modalità di appalto voluta dal legislatore per dare l’opportunità all’Ente pubblico di realizzare le opere senza preoccuparsi di trovare il denaro per finanziarle. Il privato si finanzia gestendo l’opera pubblica, recuperando quindi i costi, compreso il finanziamento, con un canone o con una tariffa.
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Questa modalità di realizzare le opere pubblica inizialmente stenta decollare. C’è un’iniziale diffidenza da parte del pubblico mentre da parte privata esplodono le proposte in numerosi campi. Nel Veneto il “project financing” decolla all’inizio degli anni 2000, vengono realizzate importanti opere, Le più famose sono l’Ospedale “dell’Angelo” di Mestre ed il Passante autostradale, ma anche il nuovo ospedale di Monselice - Este. Questo metodo di appalto è stato utilizzato anche
nel Comune di Vigonza. “L’attuale amministrazione ha appaltato la realizzazione dei loculi e la gestione dei cimiteri comunali – afferma Giuseppe Zanon, esponente della lista civica “Movimento Cittadini per Vigonza” - impegnando le future amministrazioni per un periodo di ben 30 anni. Periodo lunghissimo, soprattutto per un servizio che cambierà radicalmente. Basti pensare alla crescita esponenziale delle cremazioni rispetto alle pag. 8 tumulazioni”.
a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twitter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sentito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presentazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovremmo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intellettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it
Intervento
Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di Giuseppe Gasparetto Stori*
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a primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrassegnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora. *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo continua a pag. 8
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Intervento
L’editoriaLe
segue da pag.
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La buona scuola per i cittadini di domani
Confindustria, bene l’export
industria padovana in lenta ripresa L’industria padovana esorcizza i rischi di nuovo ribasso e manda segnali di graduale, ma lenta ripresa. Dopo un inizio d’anno piatto, la crescita annua della produzione nel secondo trimestre 2014 (+2,1%) conferma l’inversione di tendenza registrata dalla seconda metà 2013, sia pure discontinua. Grazie alla spinta dell’export, specie Ue, spiega Confindustria Padova, ma anche al recupero della domanda interna. Qualche segnale positivo dal lavoro, primo effetto del decreto Poletti. Cauto miglioramento delle prospettive, ma la dispersione dei giudizi è alta. La risalita sarà lenta e selettiva, il risultato va costruito nella seconda metà d’anno.
E ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modificare le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in difficoltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio. So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fiducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffiare sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri figli, mio figlio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero. Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it
Appello dell’Appe di fronte al caso dei buoni pasto: “in qualità di maggiore Associazione di categoria del settore dei pubblici esercizi della provincia di Padova, riteniamo che gli esercenti meritino il dovuto ascolto da parte delle Autorità, perché sono gli esercenti gli unici a pagare per un meccanismo che, nel tempo, ha subìto delle distorsioni”. Lo scopo è creare una filiera
debutta a padova associazione droni
Presentata a Padova la neonata Associazione Italiana Droni. L’Associazione Italiana Droni nasce a livello nazionale, già con più sedi operative: in Veneto, a Padova, ed in Basilicata vicino Potenza, e con l’adesione in corso di altre Regioni con l’intento di costituire un Polo di Competenze e di Collaborazione di alto livello industriale e con la vocazione alla qualità dei sistemi e servizi, tra i vari attori della “filiera industriale”: Produttori di tecnologie e di mezzi di volo, Enti normativi, Enti di Controllo, Operatori, Sviluppatori di software.
elezioni provincia il 12 ottobre Il vice presidente Mirko Patron ha firmato il decreto che posticipa al 12 ottobre le operazioni di voto per eleggere il nuovo presidente e il Consiglio provinciale. Lo spostamento si è reso necessario in applicazione alla recente circolare ministeriale sulla riforma della Pubblica amministrazione. La Provincia diventerà così un ente di area vasta di secondo livello i cui organi non saranno eletti direttamente dai cittadini, ma dagli amministratori locali. Sono chiamati al voto 104 sindaci e 1.252 consiglieri comunali. Le candidature presentate il 21 e 22 settembre. Lavori anche agli Scrovegni
mezzo milione ai musei civici di padova
Appello degli esercenti Appe
“buoni pasto, così ci rimettiamo noi”
Posticipata la consultazione
novità 2014 ingressi gratuiti in collaborazione con Mercoledì: speciale DONNE ingresso GRATIS
Padova Nord-Ovest Nordest vigonza Lega Nord critica l’amministrazione su Facebook
cadoneghe Informalavoro richieste boom oltre 900 accessi, molti da italiani
accuse dure
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Fornitura elettrica troppo cara
Politca
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terme euganee ad expo 2015
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Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015
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rubano
Nell’ambito di Acquae Venezia
Minori dimenticati dalla politica e dalla società
expo venice
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La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia
Buone notizie in arrivo da Roma per Padova: il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismoha stanziato 500.000 euro a favore della Cappella degli Scrovegni e del Complesso dei Musei Civici di Padova. “La sommaspiega Giulia Narduolo, deputata del Pd in commissione cultura -servirà a realizzare lavori indifferibili e urgenti, già concordati con la Soprintendenza”.
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La salute e il benessere esclusivi del termalismo euganeo, per i quali Abano e Montegrotto sono noti nel mondo, l’esperienza sensoriale delle terme del Veneto saranno parte del contenuto del racconto che l’Italia farà di sé all’Expo 2015 e agli eventi ad esso collegati, come Aquae Venezia 2015, l’evento espositivo internazionale dedicato all’acqua promosso da Expo Venice in programma da maggio a ottobre 2015, collaterale e patrocinato da Expo Milano 2015. Il racconto del wellness e dello star bene offrirà un’esperienza sensoriale delle Terme euganee e del Veneto.
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza, Limena, Villafranca, Rubano per un numero complessivo di 27.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 agosto 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese DAL MONDO DELL’ISTRUZIONE Riprende un nuovo anno sui banchi, fra annunci e qualche novità. Ne abbiamo parlato con due dirigenti scolastici di Monselice, Luigi Michielon e Giacomo Zanellato, alla guida di due grandi istituti superiori e alle prese con i problemi quotidiani dell’organico da completare, specie per gli insegnanti di sostegno che scarseggiano, e i magri bilanci da far quadrare, consapevoli della necessità di garantire servizi e opportunità ai propri studenti
Le nuove sfide della scuola a
di Nicola Stievano
Zanellato: “E’ calato di quasi un terzo il fondo di istituto per i progetti, ma l’entusiasmo e la voglia di fare non mancano”
Michielon: “Alle prese con la sfida di un grande istituto su due sedi separate, una scelta che porterà benefici”
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icuramente la ripresa delle lezioni a settembre è il momento in cui la scuola gode di maggiore attenzione. Nel corso dell’anno scolastico poi si tende a preoccuparsi sempre meno di quanto succede in classe, nonostante le implicazioni quotidiane sui gli studenti. Quest’anno, invece, il periodo che ha preceduto il suono della prima campanella, quasi per tutti il 15 settembre, è stato particolarmente ricco di novità, a partire dagli annunci di “riforma epocale” sull’organico degli insegnanti, con la fine del precariato, scandalo tutto italiano, e l’avanzamento in carriera per merito e non più per anzianità. Ma al di là delle promesse, tutte da verificare nei prossimi mesi, come è iniziato l’anno scolastico nel nostro territorio? Quali sono i problemi con cui fare i conti fin dai primi giorni di lezione? Lo abbiamo chiesto a due dirigenti scolastici di Monselice. Giacomo Zanellato guida l’istituto Kennedy che conta oltre 980 iscritti divisi in 43 classi e strutturate in otto indirizzi. Fra le novità il corso enologico vitivinicolo mentre sono una solida e positiva conferma i due corsi serali per ragionieri. “Prima dell’inizio delle lezioni l’organico di base dell’istituto è stato completato con le nomine dell’Ufficio Scolastico - spiega Zanellato - mentre noi dirigenti ci occuperemo delle supplenze
le iniziative al mattei di conselve prosegue l’attivitÀ teatrale
Un successo il corso di lingua cinese
S
cuola non significa solo lezioni, interrogazioni e compiti in classe, ma anche nuovi progetti, laboratori, stage, sperimentazioni. I migliori istituti della provincia sono una fucina di idee, e spesso contano decine di iniziative realizzate con pochi mezzi e tanto entusiasmo. A Monselice al liceo “Cattaneo” , per fare un esempio, verranno sicuramente riproposte le lezioni pomeridiane di lingua cinese. “L’anno scorso - spiega il dirigente Luigi Michielon - il corso ha avuto un successo incredibile. E’ tenuto da professori, madrelingua, della scuola italo cinese di Padova, una delle poche riconosciute in Italia alla stessa Cina. Oltre una sessantina di studenti si sono cimentati con questa lingua così complessa ma affascinante per una trentina di ore. Hanno imparato i primissimi rudimenti ma è stata una bella soddisfazione. Contiamo di riproporla anche per altri studenti”. A Conselve prosegue con successo l’intensa attività teatrale che ogni anno coinvolge tanti ragazzi con gli insegnanti, così come danno soddisfazioni gli scambi con l’estero, dal comune gemello di Jaszbereny in Ungheria al liceo di Capodistria. Poi ci sono gli stage, momento di raccordo sempre più strategico fra mondo della scuola e del lavoro. «Dalle aziende abbiamo un importante aiuto anche per il nostri laboratori. Anche gli studenti del liceo fanno stage estivi in farmacie, studi professionali, laboratori di analisi. E non vanno certo a fare fotocopie ma imparano a confrontarsi con il mondo del lavoro”. A.A.
rimanenti. Siamo entrati a pieno regime ma purtroppo siamo carenti con l’organico insegnanti di sostegno, insufficiente di fronte al consistente numero di disabili più o meno gravi del nostro istituto. Io ed altri presidi abbiamo chiesto al dirigente regionale una deroga sul numero insegnanti per ottenere posti in più. Il rapporto stabilito quest’anno delle ore di sostegno per ogni studente è nettamente inferiore al passato. Anche le famiglie se ne sono accorte e si stanno mobilitando. Altro capitolo dolente riguarda la gestione delle risorse disponibili. Il fondo d’istituto è calato di quasi un terzo e questo crea non poche difficoltà nella gestione dei progetti delle attività aggiuntive. Solo nella nostra scuola abbiamo oltre un centinaio di iniziative e nonostante la carenza dei fondi cercheremo di conservarli tutti, introducendo una sorta di spending review ma potendo contare sulla disponibilità di chi se ne occupa». Conta ben 1.250 iscritti l’istituto Cattaneo di Monselice, guidato dal dirigente Luigi Michielon, che comprende anche il Mattei di Conselve e il professionale ex Duca D’Aosta. Cinquantuno le classi complessive strutturate in corsi che vanno dal liceo ai corsi professionali. Nel dettaglio a Monselice
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troviamo il liceo scientifico, il liceo di scienze applicate e il nuovo liceo delle scienze umane, il professionale chimico e il professionale dei servizi commerciali. A Conselve il liceo scientifico, il liceo di scienze applicate, il corso di meccanica e meccatronica e quello di finanza e marketing. Novità di quest’anno l’unione formale fra il Cattaneo e il Mattei, adesso un unico istituto a tutti gli effetti. “I due istituti mantengono le loro specificità - spiega Michielon - ma l’unione, dopo l’esperienza dello scorso anno scolastico, permette la sperimentazione trasversale tra le sedi. Ferme restando le singole identità è il momento di pensare ad una scuola unica, come nel nostro territorio sta avvenendo anche per l’ospedale. Per favorire questa visione e questa potenzialità andrebbero però incrementati i servizi di trasporto e collegamento. Sogno un incremento in questo senso, con una sorta di linea “circolare” che dal conselvano porti gli studenti a Monselice e viceversa, passando i due istituti, l’ospedale e la stazione ferroviaria. Probabilmente è solo una mia fantasia ma permetterebbe di realizzare quell’unità di cui il nostro territorio ha bisogno. Pur non disponendo di risorse ingenti e di mezzi enormi riusciamo a fare un buon lavoro, grazie all’impegno di tutti”.
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Argomento del mese 5 La parola agli studenti eccellenti
alle prese con il cambiamento Le misure disciplinari Dalla legge antifumo al divieto dei cellulari
“Regole del gioco” fin dal primo giorno di lezione
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on mancano le novità nemmeno sul fronte disciplinare, a partire dalla necessità di far rispettare, a tutti, il divieto assoluto di fumo, in tutto il perimetro dell’istituto, compresi i cortili. “L’anno scorso il provvedimento era sperimentale - spiega il dirigente Giacomo Zanellato - ora invece è legge nazionale che va applicata per tutti, studenti, insegnanti e personale. Per farla rispettare serve un’adeguata sorveglianza e abbiamo pensato di installare delle telecamere di videosorveglianza e rafforzare il controllo dentro e fuori la scuola da parte dei collaboratori scolastici. Altro tema assai dibattuto è l’uso del cellulare. Prima dell’inizio delle lezioni ne abbiamo parlato a lungo con i docenti ed è innegabile che il telefono crea disturbo in classe perché molti studenti fanno i furbi e cercano di usarlo, in un modo o nell’altro. Così abbiamo deciso di acquistare delle cassettiere da mettere in classe, nelle quali gli studenti lasceranno, sotto la loro responsabilità, i cellulari spenti per riprenderli durante l’intervallo o alla fine delle lezioni”. Al Cattaneo di Monselice e al Mattei di Conselve il dirigente Luigi Michielon ha fatto esporre quelle che definisce le “regole del gioco”. Si tratta di una sintesi del regolamento d’istituto tradotta per gli studenti, anche sul fronte pratico. “In sostanza i ragazzi sapranno subito quali conseguenze avrà il non rispetto di queste regole - spiega Michielon - e come questo influirà sul voto di condotta. E’ tutto scritto, tutto spiegato, senza possibilità di fraintendimenti. Nel complesso comunque posso affermare che la nostra è una bella scuola sana, dove i ragazzi sono rispettosi e tolleranti. I casi di bullismo e situazioni critiche sono in percentuali bassissime, quasi trascurabili, ma l’attenzione non viene mai meno. Sotto il profilo disciplinare adottiamo una certa severità ma sempre con l’intento di educare a certi valori e di condividerli insieme. Come abbiamo deciso di fare esponendo appunto le “regole del gioco”, in modo da responsabilizzare gli stessi ragazzi”.
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Idee chiare e ottimismo
In alto a sinistra: Luca Mastella e Mattia Martin. Sotto da sinistra Niccolò Sturaro e Veronica Capuzzo
“Preferiamo studiare e lavorare in Italia”. All’estero solo per fare esperienza
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agazzi con le idee chiare dopo la maturità, nel segno della concretezza con tanta voglia di fare e di non cedere al pessimismo. Sono alcun degli studenti che hanno concluso brillantemente gli studi superiori e ora si affacciano al mondo dell’università oppure a quello del lavoro. Hanno superato l’esame con un bel 100 al “Mattei” di Conselve ma oltre a studiare si dedicano anche alla musica o allo sport. E i più si augurano di trovare un lavoro qui in Italia e si dicono fiduciosi, ma c’è anche chi conta sulla possibilità di fare un’esperienza significativa all’estero. Mattia Martin ha le idee chiare, ormai da diversi mesi: “Mi sono iscritto ad ingegneria aerospaziale all’Università di Padova. Penso che dopo i cinque anni di liceo l’esame di stato sia il giusto “scalino” per aiutare noi ragazzi a maturare. Porto con me l’esperienza positiva di questi anni al “Mattei”, dove ho trovato insegnanti molto preparati. Adesso speriamo bene per la nuova avventura. Certo sarei disposto a studiare all’estero e anche lavorarci”. Anche Veronica Capuzzo cercherà un lavoro ma ha un progetto ben preciso, con l’obiettivo di indossare la divisa da carabiniere. “E’ da circa tre anni che ci penso - racconta - e anche un mio cugino ha iniziato questa esprienza. Adesso mi metterò a studiare per affrontare i concorsi per l’Arma e se necessario farò anche l’anno di servizio militare. Comunque se ce la farò a diventare carabiniere ho intenzione di iscrivermi all’università, probabilmente a Giurisprudenza. L’esame è una bella esperienza, lo pensavo più difficile. Invece mi sentivo tranquilla, soprattutto con gli scritti. In questi cinque anni mi sono trovata bene con i compagni di classe e i docenti”. Università e conservatorio invece per Luca Mastella: “Farò matematica a Padova e continuerò con lo studio di chitarra classica al conservatorio “Venezze” di Rovigo. Mi aspetto dall’università un ambiente ricco di stimoli e che possa arricchirmi. Il periodo all’estero potrebbe essere bello da questo punto di vista, ma problematico da conciliare col conservatorio che frequento. In futuro non penso ad un lavoro all’estero, mi sentieri un pesce fuor d’acqua. Il corso di matematica, malgrado le personali antipatie di molti, credo sia un indirizzo ricco di stimoli e sfide intellettuali”. Niccolò Sturaro conserverà un buon ricordo degli anni trascorsi al “Mattei”. “Credo che l’università sarà una bella sfida, perchè affronterò un ambiente nuovo e del tutto diverso da quello delle superiori. Mi aspetto tanta serietà, perchè Padova è una delle migliori se non la migliore città universitaria. Dopo un periodo di riflessione ho scelto farmacia e al test sono arrivato secondo. Non penso di dover andare a studiare all’estero, vista l’ottima preparazione fornita nelle nostre università, ma se un giorno, dopo aver conseguito la laurea non potrò fare altrimenti allora per forza proverò l’esperienza lavorativa fuori dall’Italia. Per quanto riguarda il test di ingresso credo che dovrebbe essere data a tutti la possibilità di entrare nel corso desiderato, adottando però poi il metodo francese, in base al quale se non si superano tutti gli esami del primo anno si è automaticamente esclusi”.
6 Vigonza Crisi e urbanistica Il tasso medio di edifici abbandonati continua a crescere
Vuoto un capannone su tre Censimento del Partito Democratico di Vigonza Levorato: “Aree degradate da recuperare” di Manuel Glauco Matetich
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l Partito Democratico di Vigonza ha voluto svolgere di propria iniziativa un censimento di tutti i siti produttivi e commerciali del territorio Comunale e i dati raccolti sono stati elaborati in via analitica. La situazione che è emersa rivela che il tasso di edifici abbandonati in tutto il territorio vigontino è mediamente del 22,5% con percentuali che in alcune aree sfiorano addirittura quasi il 30%. Ciò comporta la deduzione che 1 capannone su tre al momento non è più utilizzato. Il censimento effettuato nel lontano 2008 ha visto raddoppiare la percentuale di abbandono e agli addetti ai lavori non sembra vi siano segnali di una probabile inversione di tendenza. “E’ evidente che la crisi economica ha fatto strage delle attività produttive e commerciali. – afferma Andrea Levorato, segretario della sezione del Partito Democratico vigontino - Ora però il territorio si trova a fare i conti con una miriade di edifici vuoti e di cubature inutilizzate che costituiscono un potenziale fattore di degrado delle aree
Uno dei tanti edifci dismessi nel territorio comunale urbane vigontine. E’ evidente che l’ultimo piano regolatore, che a vigonza si chiama PAT e che è stato adottato dal Comune nel 2011 non è calibrato per far fronte a questa nuova realtà che si è prodotta negli ultimi sette anni. Gli studi e i dati su cui si fonda l’attuale PAT sono precedenti all’anno 2008”. Continua il segretario del PD: “Vi è una grande emergenza a Vigonza, quella di rivedere al più presto i piani urbanistici in modo da stimolare e incentivare il recupero delle aree degradate ed abbandonate
del territorio pena un ulteriore decadimento economico e ambientale delle aree interessate dall’abbandono”. “Non è più tempo di concepire l’urbanistica – conclude Levorato - come lo strumento per creare nuova edificazione, bisogna ripensarla e utilizzarla per riqualificare le aree degradate con incentivi mirati. Questa situazione generalizzata potrebbe tradursi in un’occasione per rilanciare l’economia del nostro Comune ed il Partito Democratico sarà in prima linea per raggiungere l’obiettivo”.
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LA POLEMICA Sempre più vivace il dibattito politico sul social
LEGA NORD PUNGENTE SU FACEBOOK
U
na Lega Nord così attiva soprattutto “socialmente” parlando non si era mai vista. Come ben sappiamo il social network Facebook ha preso piede da molti anni oramai in Italia, e viene usato in modi diversi a seconda dei propri fini. Ed è quello che ha deciso di mettere in atto la Lega Il profilo Facebook della Lega Nord di Vigonza. “Usiamo il social network Facebook – afferma uno dei responsabili del partito leghista – perché riteniamo sia uno strumento utile ed in grado di dare la possibilità di ricevere le vere notizie dei fatti che accadono nel nostro comune a tutti i residenti”. Sono molte infatti le vere e proprie battaglie che a suon di post la Lega Nord vigontina porta avanti su questa piattaforma sociale. Dallo sradicamento di alberi compiuto dall’amministrazione comunale in via Diaz a Vigonza, alla fontanella elettronica comunale installata a Vigonza, fino ad arrivare alla tanto annosa questione della mancata rotonda, a loro dire “fatta pa dispetto”, a Pionca di Vigonza. Ecco come tuona la Lega Nord vigontina sulla propria bacheca social a proposito di questo ultimo accaduto: “La perdita del finanziamento per la realizzazione della rotonda a Pionca è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità politico-amministrativa di questa giunta e della sua maggioranza. Un’opera importante per garantire la sicurezza delle nostre strade, che avrebbe rallentato l’accesso alla frazione e al centro abitato, e per cui grazie alla Lega Nord la provincia di Padova aveva già stanziato 300.000 euro”. “Una somma importante, sufficiente a realizzare l’intero progetto, - si legge ancora sul profilo - che purtroppo è andata perduta a causa dell’immobilismo del sindaco e della sua giunta. Un’altra occasione mancata che avrebbe impreziosito il nostro paese e messo in sicurezza le nostre strade”. Molti i commenti e le critiche ricevute a questo messaggio da parte dei cittadini vigontini. Davvero un’opera mancata? Ai posteri l’ardua sentenza. M.G.M.
rotonda di pionca ”pagato tutto”
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a risposta del movimento politico Vigonza Viva, del quale anche lo stesso sindaco Nunzio Tacchetto fa parte, alla Lega Nord vigontina arriva immediatamente anche questa tramite la pubblicazione di un “post” sul social network Facebook. “Gli amici della Lega dicono che il Sindaco per fare un dispetto a loro ha perso 300.000 euro dalla Provincia per una rotonda a Pionca. Rispondiamo loro che il Comune sta ancora aspettando i 150.000 Euro dalla stessa Provincia per la rotonda di Peraga... ricordate?...quella rotonda finita tanto tempo fa”. “Il Comune seriamente ha pagato tutti i lavori ed i fornitori, - si continua a leggere sul profilo pubblico - ma é ancora in attesa del contributo promesso. Se il buon giorno si vede dal mattino, é meglio procedere con tanta prudenza. Ma capiamo...se si viene
Secca la replica del Comune: “Aspettiamo 150 mila euro dalla Provincia” poco in Consiglio Comunale questi dettagli possono sfuggire”. Sono queste le parole pesanti e senza mezzi termini scritte e pubblicate in primo piano dal movimento sostenitore del sindaco Tacchetto. La rotonda in questione è questa volta quella sita a Peraga di Vigonza, costruita nel lontano 2011 e che ha trovato una grande approvazione anche tra le fila dell’opposizione comunale. La Rotatoria di Peraga è andata a sostituire il semaforo che nella frazione regolava il traffico all’incrocio fra le strade provinciali via Bonaventura e via Marconi. M.G.M.
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8 Vigonza Caro tariffe
Intervento
Movimento Cittadini per Vigonza Servizio sotto la lente
Cimitero, i dubbi di Zanon di Manuel Glauco Matetich
A
nche l’Italia, adeguandosi alla normativa europea, si è data delle regole per incentivare il Progetto di Finanza, meglio conosciuto come “Project Financing”. Il project-financing viene introdotto nel nostro ordinamento con la cosiddetta Merloni ter (legge 415/1998). Si tratta di una modalità di appalto, voluta dal legislatore per dare l’opportunità all’Ente pubblico di realizzare le opere senza preoccuparsi di trovare il denaro per finanziarle. Il privato si finanzia gestendo l’opera pubblica, recuperando quindi i costi, compreso il finanziamento, con un canone o con una tariffa. Questa modalità di realizzare le opere pubblica inizialmente stenta decollare. C’è un’iniziale diffidenza da parte del pubblico mentre da parte privata esplodono le proposte in numerosi campi. Nel Veneto il “project financing” decolla all’inizio degli anni 2000, vengono realizzate importanti opere, Le più famose sono l’Ospedale “dell’Angelo” di Mestre ed il Passante autostradale, ma anche il nuovo ospedale di Monselice - Este. Questo metodo di appalto è stato utilizzato anche nel Comune di Vigonza. “L’attuale amministrazione ha appaltato la realizzazione dei loculi e la gestione dei cimiteri comunali – afferma Giuseppe Zanon, esponente della lista civica “Movimento Cittadini per Vigonza” - impegnando le future amministrazioni per un periodo di ben 30 anni. Periodo lunghissimo, soprattutto per un servizio che cambierà radicalmente. Basti pensare alla crescita esponenziale delle cremazioni rispetto alle tumulazioni”. Continua Zanon: “A questa gara ha partecipato una sola ditta, quindi con concorrenza zero. L’Amministrazione, nonostante questa anomalia ha voluto andare avanti caparbiamente comunque. Non poniamo dubbi sul rispetto delle norme di legge,
SCUOLA
V
Appaltata la costruzione dei loculi e la gestione ad una ditta che avrà una concessione trentennale L’ingresso del cimitero di Vigonza. Giuseppe Zanon della civica di opposizione solleva non poche perplessità sugli effettivi vantaggi per i cittadini ma, a nostro parere, il buon senso ed una giusta cautela avrebbero dovuto far riflettere ed arrivare anche alla sospensione della procedura di gara. Il dubbio che non sia proprio un affare per il cittadino l’abbiamo quando andiamo a controllare le tariffe già approvate con la gara che la Ditta sarà autorizzate ad applicare”. Ecco alcuni dati forniti dal Movimento Cittadini per Vigonza riguardo il nuovo assetto dei cimiteri del territorio vigontino: per i nuovi loculi l’aumento è di un modesto 5% ma per i vecchi è del 35%; per gli ossari l’aumento è del 23% per i nuovi e del 45% per i vecchi; per i cinerari del 60% per i nuovi e del 77% per i vecchi; per collocare un defunto in un ossario per scadenza di concessione bisognerà aggiungere altri 375 euro e quindi l’aumento
passa al 180%, sempre che non si debba pagare anche l’apertura e chiusura loculo e smontaggio lapide. In questo caso dovremo aggiungere altri 220 euro. Alla fine un aumento del 214%. “Certamente la ditta realizzerà i loculi che oggi mancano, ma a che costi per i cittadini? – conclude Giuseppe Zanon - Anche in questo caso si delega a nostro parere un privato a svolgere un servizio pubblico per mancanza di programmazione e pianificazione e forse anche per incapacità organizzativa. Ovviamente, i Cimiteri di Vigonza non si possono certamente equiparare a queste grandi opere però affidare un servizio, che sicuramente cambierà come esigenze, per un periodo di 30 anni non mi sembra che sia un affare per i cittadini”.
di Giuseppe Gasparetto Stori*
segue da pag.
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Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bombe”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide provenienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra. Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di queste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possibili. Il deflusso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il deflusso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fino quasi alla fine del ‘900. Piogge seppur prolungate ma meno violente. Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfici impermeabilizzate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abitativi, e dai sottopassi stradali non sufficientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allagamenti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifica da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni. In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con finanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fiumi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fiumi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo finanziati *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo
In Comune o nei Caf si può chiedere il calcolo gratuito del reddito Isee
BUONO REGIONALE LIBRI ANCHE A VIGONZA, ECCO COME OTTENERLO
ia libera al bando per la concessione del contributo regionale “Buono - libri e strumenti didattici alternativi” per l’anno scolastico 2014/2015. Si tratta del contributo regionale concesso a studenti residenti in Veneto per le spese relative a tasse, rette, iscrizione e frequenza dell’istruzione scolastico - formativa. Il contributo verrà pagato dai vari comuni italiani, Vigonza incluso, presumibilmente nell’anno 2015, dopo aver ricevuto dallo Stato le risorse necessarie.
Possono chiederlo le famiglie che hanno studenti residenti nella Regione del Veneto, che frequentano, nell’anno 2014-2015 istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado, statali, paritarie, non paritarie (incluse nell’Albo regionale delle “Scuole non paritarie”), istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto, che svolgono i percorsi triennali o quadriennali di istruzione e formazione professionale, e che non ottengono dalla Regione il rimborso delle spese per
i libri di testo forniti agli studenti, o hanno un ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, (relativo ai redditi dell’anno 2013 dichiarati nell’anno 2014) inferiore od uguale ad euro 10.632,94. Per calcolare quest’ultimo gratuitamente ci si può rivolgere al Comune di Vigonza, oppure ai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) autorizzati, alle sedi INPS presenti nel territorio. In alternativa si può visitare il sito web www. inps.it – “Servizi on line”. M.G.M. Anche per questo anno c’è il buono libri
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Cadoneghe 9 Tasse sui rifiuti Dalla Tares alla Tari, il tributo per il servizio di igiene urbana
Nuova tassa invariata Nania: “Per le famiglie nessun aumento” Si paga in tre rate, la prima il 31 ottobre di Nicoletta Masetto
La raccolta dei rifiuti, dalla Tari nessun aumento
N
ovità in vista a Cadoneghe per quanto riguarda la raccolta, lo smaltimento e, in particolare le tasse sui rifiuti. L’amministrazione comunale ha varato il nuovo Piano Rifiuti, che segna l’entrata in vigore della Tari. La Tari è il tributo per il servizio di igiene urbana (raccolta e smaltimento dei rifiuti, spazzamento e lavaggio strade) che dal 1° gennaio scorso sostituisce la Tares. “Va subito detto che per le famiglie non ci sarà alcun aumento – dice l’assessore all’Ambiente Enrico Nania –. Nonostante i cambiamenti normativi intervenuti,
Lavori
confermiamo dunque la linea seguita dalla precedente amministrazione, e cioè quella di mantenere invariati i costi per i cittadini. Abbiamo applicato la tariffa a natura corrispettiva, ovvero scomposta in imponibile + Iva (10%). L’importo finale del tributo che le utenze domestiche pagheranno nel 2014 sarà il medesimo del 2013. Per le utenze non domestiche, invece, ci sarà un piccolo aumento che però, poiché questi soggetti possono recuperare l’Iva, si tradurrà a sua volta in una riduzione del 3/4% rispetto a quanto pagato con la Tares”.
Anche le modalità di pagamento sono state pensate per venire incontro alle esigenze dei cittadini e avere il più basso impatto possibile: “Abbiamo fissato il pagamento del corrispettivo in ben 3 rate, con scadenza 31 ottobre 2014, 31 gennaio 2015 e 28 febbraio 2015 – spiega l’assessore –. In questo modo il tributo sarà “smaltito” dalle famiglie e dalle imprese senza creare particolari disagi”. Con l’obiettivo di incrementare le percentuali di raccolta differenziata, e di ridurre quindi progressivamente la quantità
voragine in via la malfa immediato il cantiere
S
ono iniziati i lavori di ripristino della carreggiata di via La Malfa, in prossimità dell’intersezione stradale con via Bedin, dove nei giorni scorsi si è aperta una voragine a causa delle forti precipitazioni. Per consentire di svolgere agevolmente l’intervento, fino alla metà di settembre lungo il tratto
di rifiuti pro capite da trattare, il Comune indirizzerà particolare attenzione agli aspetti legati alla collaborazione con i cittadini: “In sinergia con Etra – dice il sindaco Michele Schiavo – si investirà in comunicazione nei confronti degli utenti per coinvolgere sempre più da vicino i cittadini e in particolare le aziende sulla differenziazione dei rifiuti. Dal 2006, quando è stato introdotto il nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la crescita di qualità del servizio è stata costante, grazie soprattutto al crescente grado di coinvolgimento dei singoli.
interessato dai lavori di ripristino verrà interdetta la circolazione veicolare. La ditta esecutrice dei lavori (l’impresa Gerotto Federico S.r.l. di Campodarsego) dovrà comunque garantire l’uscita degli automezzi dell’Arma dei Carabinieri dall’accesso carrabile dell’autorimessa, possibilmente con immissione nella via verso le due direttrici di marcia. Alle intersezioni La Malfa/Marconi e La Malfa/Franco sarà posizionata adeguata segnaletica stradale di deviazione, con cartello di “strada interrotta per lavori
E per combattere le azioni irresponsabili di coloro (pochi per fortuna) che ancora non si rendono conto di quanto l’ambiente sia un bene comune da preservare incrementeremo anche i controlli. Fra l’altro, ora le isole ecologiche sono costantemente videosorvegliate, e difficilmente chi si comporta in modo irregolare non viene individuato”. Attraverso la lotta all’abbandono dei rifiuti è possibile infatti conteenere ulteriormente le spese del servizio ambientale che altrimenti ricadrebbero sugli altri cittadini atraverso aumenti della tariffa.
a mt.100”, che fornirà automobilisti la giusta informazione su come poter aggirare il punto di criticità viaria. Per tutta la durata dell’ordinanza, nelle giornate di sabato mattina, in occasione del mercato settimanale (ore 06:0015:00), i mezzi di trasporto pubblico percorreranno eccezionalmente, anziché via La Malfa interessata dall’interdizione alla circolazione, il percorso alternativo concordato con APS, formato dalle vie Marconi, Belvedere, Lauro, Franco. N.M.
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10 Cadoneghe Lo sportello comunale Soddisfatto il sindaco: “E’ uno strumento di orientamento”
Informalavoro, oltre 900 accessi Domande in aumento, in maggioranza da parte di cittadini italiani le ditte che lo usano sono sei di Nicoletta Masetto
I
n funzione dal settembre del 2010, lo sportello Informalavoro del Comune di Cadoneghe traccia un bilancio di questi primi anni di attività. Gli utenti unici residenti a Cadoneghe che si sono rivolti al servizio per ottenere informazioni e usufruire di servizi sono ad oggi circa 900. Fino ad ora sono stati aperti 553 fascicoli personali. Gli utenti sono di nazionalità diverse con prevalenza italiana soprattutto in quest’ultimo periodo. Per quanto riguarda la domanda di lavoro, finora sono 6 le ditte del territorio ad aver utilizzato in questi anni lo sportello per ricerche di personale; a queste ditte sono state inviate le segnalazioni e le autocandidature che meglio rispondevano ai requisiti richiesti. “Siamo piuttosto soddisfatti di questi primi anni di attività – dice il sindaco Michele Schiavo –, perché certamente lo Sportello è uno strumento di orientamento e preselezione efficace nell’offrire al cittadino in cerca di occupazione le opportune conoscenze per proporsi nel mondo del lavoro
con informazioni normative e professionali precise. Chi si rivolge allo sportello viene aiutato a costruire un portafoglio di competenze, ad analizzare i propri bisogni formativi e i propri obiettivi occupazionali, messi a confronto con i profili richiesti dal mondo del lavoro. Uno strumento utile per i cittadini, in questo momento di crisi economica e occupazionale, che ci piacerebbe fosse più utilizzato anche dal lato delle imprese, che possono trovare in questa struttura un importante canale di diffusione gratuita delle proprie offerte di lavoro, oltre a informazioni generali sulla normativa in materia. Per le aziende lo sportello costituisce insomma un vero e proprio servizio di preselezione del personale”. I servizi dello Sportello – iniziativa nata in seno all’omonimo progetto promosso dalla Provincia di Padova e finanziato dal Fondo Sociale Europeo – sono rivolti soprattutto a chi cerca lavoro, al quale vengono offerte diverse opportunità, come l’iscrizione al centro per l’impiego, l’inserimento nell’anagra-
Lo sportello informalavoro registra l’aumento di richieste
Schiavo: “servizio utile per gli utenti ma anche per le imprese del nostro territorio” fica degli iscritti in stato di disoccupazione, la dichiarazione di immediata disponibilità lavorativa, il rilascio di certificazioni relative allo stato di disoccupazione, l’inserimento nel sistema informatico regionale IDO per
l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e l’inserimento delle segnalazioni di autocandidature per le offerte pubblicate al centro per l’impiego. In questo periodo di evidente difficoltà nel trovare un lavoro sia come primo impiego che come nuova occupazione dopo il licenziamento, spesso a causa della crisi, le domande di accesso a questo servizio sono in costante aumento e cresce di mese in mese il numero di chi è costretto a cercare un nuovo impiego.
SOCIALE L’assessore Augusta Parizzi
“PERCORSI DI INSERIMENTO”
O
gni settimana Informalavoro pubblica e rende disponibili alla consultazione le offerte di lavoro nella provincia di Padova e le notizie aggiornate sui corsi di formazione. Informalavoro non è l’unica iniziativa attuata dal Comune in tema di occupazione. “Nelle ultime settimane si moltiplicano le richieste di aiuto da parte di chi è momentaneamente espulso o si è allontanato dal mondo del lavoro – dice l’assessore ai Servizi sociali Augusta Parizzi –. Tutte queste persone non chiedono sussidi o aiuti economici, ma conoscenze e contatti per poter ripristinare una situazione occupazionale soddisfacente. Per questo la nostra attenzione massima è quella di favorire e definire progetti di accompagnamento all’autonomia: non servono risposte di tipo assistenzialistico, ma veri e propri percorsi di inserimento professionale. È il caso della terza edizione del Progetto Etra, che attualmente comprende una ventina di progetti di reinserimento lavorativo per cittadini con meno di trent’anni, nel quale il Comune si è impegnato bandendo ora una nuova selezione”. N.M.
protezione civile incontri pubblici
Di fronte agli allagamenti è prezioso il lavoro dei volontari
“I
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n occasione dei recenti eventi che l’hanno coinvolta (il monitoraggio e il controllo della chiazza oleosa comparsa nel rio dell’Arzere e il recupero di rami e rifiuti di ogni genere da giardini e sedi stradali in seguito ai fortunali più violenti), la Protezione civile di Cadoneghe ha dato ancora una volta prova di efficienza e professionalità. – dice soddisfatto il sindaco Michele Schiavo – La risposta è sempre stata pronta, e di questo ringrazio tutti i volontari”. Della Protezione civile fanno parte una dozzina di persone residenti nel territorio, più tutti gli altri residenti nei comuni limitrofi che fanno parte del distretto (Campodarsego, Vigonza, Vigodarzere e Noventa). In considerazione della crescente importanza del servizio, il sindaco ha delegato per il referato della Protezione civile il consigliere Edoardo La Cava. “Va ricordato – aggiunge il sindaco – che per le emergenze esiste un numero atti-
Con la ripresa delle scuole ci saranno anche gli appuntamenti con gli studenti vo 24 ore su 24, tutti i giorni, che è il 320 7410593. C’è poi un numero fisso molto facile da ricordare, attivo negli orari di ufficio, che fa capo alla sede della Protezione civile, in viale della Costituzione 3 (vicino alla Polizia locale), ed è lo 049 8881888”. Per far conoscere meglio alla cittadinanza obiettivi, mezzi e modalità di intervento della Protezione civile, in queste settimane il Comune organizzerà, oltre ai consueti incontri nelle scuole, un paio di serate pubbliche, nel corso delle quali chi vorrà approfondire la conoscenza del servizio o proporsi per qualche servizio volontario potrà rivolgersi alle persone competenti. Le date saranno comunicate in tempo utile attraverso il sito del comune www.cadoneghenet.it. N.M.
12 Vigodarzere Emergenza In provincia di Padova ci sono cinque siti militari dismessi
Base ai profughi, nulla di fatto
Lungo le strade e nei fossati
ancora rifiuTI DISPERSI persino un frigorifero
Il deposito missilistico di via Roma era stato inzialmente inserito fra le possibili destinazioni
A
di Nicoletta Masetto
C’
è anche il deposito missilistico di Vigodarzere dentro l’operazione che riguarda la dismissione di caserme nel territorio padovano. Si tratta di cinque caserme in vendita, 72 milioni di euro di valore. Stando ad alcune stime sommarie potrebbe essere questo l’introito per le casse del governo dall’operazione dismissioni nel Padova. Sono cinque infatti i plessi militari tra Padova e provincia che il demanio ha già deciso di mettere in vendita. Tre sono in città e due in provincia. Oltre a Vigodarzere ci sono: Palazzo Rinaldi a Padova, ubicato in via Rinaldo Rinaldi: la Caserma Piave, con entrate sia da Riviera Paleocapa 18 che da Via Cristoforo Moro 63; la Caserma Romagnoli, nel cuore del quartiere Chiesanuova, lato sud della strada, poco distante dalla Caserma Pierobon, che si trova sul lato nord. In provincia ci sono: l’ex base aerea di via Galilei, a Bagnoli di Sopra, dove tanti anni fa c’erano anche i missili «Nike Hercules» e il Settimo Deposito Centrale, in via Roma, a Vigodarzere, a pochi passi dal confine comunale con Padova. Ma partiamo proprio dal deposito missilistico di Vigodarzere. Si tratta del sito militare più piccolo. Sono infatti 28.711 i metri quadri di superficie. Il valore totale si aggira sul milione di euro. Un mese fa il governo, in collaborazione con la Prefettura di Venezia, istituzione
competente per l’accoglienza dei profughi nel Veneto, lo aveva individuato come “hub” per i migranti che, proprio in queste settimane, stanno arrivando a valanga attraverso l’operazione Mare Nostrum e vengono ospitati anche in alcune strutture ricettive di Battaglia Terme e di Montagnana. Ma il progetto non è andato in porto anche per la contrarietà espressa dalle istituzioni locali. Per quanto riguarda le altre caserme, Palazzo Rinaldi si può definire il gioiello di famiglia dell’esercito italiano. Dotato di 45.276 metri quadri, attualmente, nel mercato immobiliare cittadino vale 20 milioni di euro. Suddiviso in tre piani, con affreschi ben tenuti, il palazzo è conservato abbastanza bene. Non ha bisogno di tanti soldi per un restauro radicale e complessivo. Ubicato in pieno centro, potrebbe essere utilizzato sia per residenze di lusso che per uso commerciale e direzionale. Dal 1953 e sino a poco tempo fa è sta to la sede del Tribunale Militare. Caserma Piave. I metri quadri disponibili sono 121.877. Vale minimo 40 milioni. Attualmente è ancora sede del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord, ma, sino a non tanto tempo fa, era conosciuta in tutto il Veneto come sede interprovinciale del Distretto Militare di Leva Obbligatoria, abolita nel 2004. All’inter-
La base missilistica di Vigodarzere no ha un’area scoperta molto vasta, dove, una volta, venivano effettuate anche le esercitazioni militari. Caserma Romagnoli. E’ grande 35.836 metri quadri. Vale 8 milioni. E’ la caserma dove una volta svolgevano il servizio militare gli artiglieri e dove c’era anche la sede della Banda della Contraerea, oggi a Sabaudia, in provincia di Latina. Base Aerea di Bagnoli di Sopra. Abbastanza fuori dal paese della Bassa Padovana. Gode di spazi immensi, ma, al massimo, ha un valore immobiliare di 3 milioni.
Ferragosto differenziata mia non ti conosco. Anche quest’anno puntualmente sono stati segnalati rifiuti abbandonati fuori da piazzole ed ecocentri in mezzo a prati e a ridosso dei fossati. Una cattiva e incivile abitudine che riguarda cittadini che, evidentemente a ferragosto, fanno un po’ di pulizia in casa e gettano ciò che non serve più. A Vigodarzere gli agenti delle guardie ambientali Gadit hanno trovato in via Palladio, nascosti in un fosso e in un campo di granoturco, diversi sacchi contenenti rifiuti domestici, cavi elettrici, tubi in gomma, calcinacci, un aspirapolvere e altri elettrodomestici. In via San Rocco sono stati recuperati, invece, un frigorifero e un paio di sacchi contenenti erba e foglie. E pensare che sono tante le novità in arrivo proprio per incentivare la raccolta corretta dei rifiuti. Fra le altre novità in programma nel corso del 2014, in accordo con Etra, sarà razionalizzato e ottimizzato il servizio di raccolta differenziata presso le scuole e gli edifici comunali, così come sarà implementata la raccolta del cartone nelle isole ecologiche con il completamento della posa in opera di campane apposite. In alcune zone del territorio sarà anche adeguato il sistema di raccolta dell’umido al fine di migliorane la qualità. N.M.
Noventa Padovana 13 Emergenza idraulica Migliaia di firme raccolte dal comitato e portate in Regione
Salvaguardia del territorio: il sindaco è in prima fila Il rischio allagamenti ed esondazioni è sempre più alto. Gli amministratori si uniscono per chiedere l’apertura dei lavori dell’idrovia Pdova-Venezia
B
ombe d’acqua, piene improvvise, ha visto recentemente la presentazione del fiumi al limite. La sicurezza idraulica progetto preliminare oltre che, naturalmente del comune preoccupa sempre di più una costante e corretta manutenzione delle il sindaco di Noventa Padovana Luigi Bisato rive dei fiumi. Ma è soprattutto l’idrovia l’oche ha partecipato, insieme all’assessore pera che può garantire la prevenzione delle Pietro Galiazzo all’incontro “I punti critici alluvioni e, dunque, l’opera più necessaria. Tutti d’accordo sulla necessità di lavoradei fiumi” organizzato al ponte di Stra alla congiunzione del Piovego e Brenta con il Na- re in rete per portare a casa risultati imporviglio e il Cunetta. L’incontro, era stato orga- tanti per la salvaguardia del territorio. Anche nizzato dal comitato intercomunale Brenta Legambiente e confederazione agricoltori Sicuro, ma erano presenti anche il sindaco (Cia) hanno appoggiato l’incontro e le sue finalità. di Stra, Caterina CacSul progetto idrociavillani e l’assessore Tutti d’accordo sulla Mario Ferraresso. I necessità di lavorare via stanno premendo e lavorando anche due sindaci si dicono in rete per portare altre amministrazioni molto preoccupati dal- a casa risultati comunali interessate lo stato dell’assetto importanti all’opera oltre che i idrogeologico dei loro territori. Troppe sono oramai le piene legate cittadini che si battono per la salvaguardia ad eccezionali condizioni metereologiche. I del territorio tra Brenta e Bacchiglione. Il primi cittadini e gli assessori di riferimento Comitato che si è costituito ha già raccolto mettono al primo posto degli interventi per migliaia di firme e ha già manifestato in arginare il pericolo esondazionei e allaga- Regione con un sit in di protesta davanti a menti, il completamento dell’Idrovia che palazzo Balbi in cui è stata fatta una sola
NEWS Porte aperte ai cittadini
Calcoliamo la Tasi insieme
L Il sindaco Luigi Bisato richiesta: il completamento dell’Idrovia Padova Venezia, da utilizzare come valvola si sfogo delle acque durante le sempre più frequenti piene nel territorio tra le province di Padova e Venezia. Intanto alcuni comuni hanno già sotto-
scritto il documento per realizzare l’opera (9 della Riviera del Brenta, Padova, Veggiano, Ponte San Nicolò, Albignasego), ma l’azione coordinata sta andando avanti coinvolgendone altri.
’ufficio Tributi del Comune di Noventa Padovana è a disposizione dei cittadini per il calcolo della Tasi nelle giornate di martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; il giovedì al pomeriggio dalle 15 alle 18. L’ufficio è disponibile esclusivamente per le informazioni sui fabbricati destinati ad abitazione principale con le relative pertinenze. Il calcolo della Tasi può essere consegnato al proprietario o al titolare dei diritti reali dell’immobile adibito ad abitazione principale o, in alternativa, a una persona diversa munita di delega e fotocopia del documento di identità.
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di Nicol Veronica Stefani
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na bolletta troppo cara che ha destato sospetti a Roma. A Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli, commissari governativi straordinari dell’autorità nazionale, sono apparsi troppi i 250 mila euro spesi dal Comune di Rubano, che conta 15 mila abitanti e che, quindi, non giustifica il salato costo per l’illuminazione pubblica. C’è da dire che l’amministrazione si è recentemente rinnovata e che la nuova Giunta, capitanata da Sabrina Doni, eredita uno scomodo lascito, ma l’amministrazione chiarisce in un comunicato stampa, pubblicato nel sito del Comune, la massima collaborazione per le verifiche dei contratti pubblici, in concerto con le autorità governative. “L’amministrazione comunale - si legge - ha fornito con assoluta tempestività tutta la documentazione richiesta in merito alla procedura di acquisto della fornitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica nell’anno 2013. Con atteggiamento di massima collaborazione e trasparenza gli uffici competenti hanno provveduto a chiarire le modalità di affidamento del contratto per l’anno 2013”. E per quanto riguarda la richiesta di verifica del contratto di fornitura elettrica da parte del commissario straordinario, il sindaco chiarisce: “Si tratta di una doverosa attività di controllo avviata nei confronti delle amministrazioni pubbliche sull’approvvigionamento di alcune categorie merceologiche tra cui l’energia elettrica per l’illuminazione pubblica. Nella lettera inviata al nostro Comune nessun riferimento viene fatto a sprechi legati a quella specifica fornitura ma soltanto, ribadisco, la richiesta di documentazio-
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Sabrina Doni e la sua giunta hanno garantito la massima collaborazione: “Si tratta di una doverosa attività di controllo, ci è stata chiesta solo la documentazione”
Il municipio di Rubano, in alto il sindaco Sabrina Doni ne. Restiamo a disposizione dell’autorità per ogni ulteriore chiarimento qualora lo si ritenesse necessario. La responsabilità di operare per offrire un servizio migliorativo del servizio alla cittadinanza, nella totale trasparenza, sarà sempre guida del nostro mandato”. Ed è scaduto il 25 agosto il termine per la consegna dei moduli di richiesta danni per l’alluvione. Ora il Comune sta elaborando l’istruttoria da presentare alla Regione, dopodiché si dovrà attendere la disposizione per la destinazione dei fondi ai cittadini alluvionati. Unica certezza sono i 27 milioni di euro in mano alla Regione per fronteggiare l’emergenza, ma ancora
sono sconosciuti i criteri con cui verranno ripartite le risorse nei confronti delle singole amministrazioni. “I cittadini sono stati puntuali, compilando rigorosamente tutti i documenti e consegnandoli in tempo – spiega il sindaco Sabrina Doni - adesso attenderemo l’esito delle scelte regionali. Il progetto dell’idrovora prosegue e ci siamo presi l’incarico di stendere l’accordo di programma che andrà a definire le modalità con cui ciascun Comune interverrà sull’acquisto delle idrovore. Il termine è il 30 settembre mentre ad ottobre il Consorzio presenterà il progetto definitivo”.
Un progetto che si vuole estendere anche ai ragazzi delle scuole del territorio
In partenza 40 famiglie di rubano per l’annuale gemellaggio in normandia
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no scambio di culture, lingue, tradizioni e sapori tra due popoli diversi, ma vicini e accomunati dalla cultura europea. Si parla di gemellaggio, uno scambio che coinvolge il comune di Rubano e la cittadina francese di Notre Dame de Gravenchon, in Normandia dal 1990. “E’ un momento di valorizzazione del momento partecipativo nello spirito di un processo di unificazione europea – dice il sindaco Sabrina Doni che si appresta a vivere la sua prima esperienza nell’ambito di tale progetto e che verrà ospitata dalla neo eletta sindaco della cittadina francese. Insieme a lei partiranno altri 40 cittadini di Rubano, oltre a Francesca
Dall’Aglio, assessore al Comune di Rubano con delega al Gemellaggio. Un’iniziativa che consolida legami tra famiglie italiane e francesi iniziati più di una decina di anni fa e che vede l’alternanza di ospitalità tra il comune padovano e quello della regione della Normandia. “L’intenzione è quella di estendere l’esperienza non solo alle famiglie – siega Doni – ma anche ai ragazzi delle scuole, in modo da arricchire ulteriormente l’offerta formativa e culturale dei nostri istituti e trasferire ai nostri ragazzi conoscenze sempre più ampie, oltre che consolidare in loro il senso di appartenenza a una realtà più estesa, come può essere quella europea”.
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Soddisfatta dell’imminente partenza anche l’assessore Dall’Aglio: “Un viaggio che sarà particolarmente bello e significativo per un motivo in più, sia a Rubano che a Notre Dame de Gravenchon, si sono svolte le elezioni amministrative e, in entrambi i Comuni, la responsabilità di primo cittadino è stata affidata ad una giovane donna. In virtù di questo grande rinnovamento dialogheremo con i nostri amici francesi per cercare di coinvolgere nuove famiglie, possibilmente giovani, con la speranza di far crescere e alimentare il legame tra i due paesi”. N.V.S.
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Cos’è
er gli studenti del Veneto la campanella è suonata il 15 settembre e a Rubano, ad accogliere gli scolari della primaria Leonardo Da Vinci di Viale Lo scorso 15 settembre è Po a Sarmeola, c’era cominciato un nuovo anno una scuola migliorata nelle strutture sanitarie dei servizi igienici, che con i lavori di ristrutturazione di questa estate è stata sistemata e messa a norma. Giovedì 27 agosto il sindaco Sabrina Doni e il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale Buonarrotti, Rocco Bello, hanno dato il via al primo degli incontri che serviranno a delineare, entro il mese di ottobre, il piano dei progetti scolastici, in linea con le esigenze e le richieste da parte del mondo scuola, che dovranno trovare eco nell’amministrazione locale. Se il programma vero e proprio è ancora in fase embrionale, ciò di cui si è discusso, per giungere ad una progettualità condivisa, sono state le linee guida attraverso le quali predisporre le future iniziative. L’amministrazione destina una quota del bilancio per finanziare i progetti e sostenere l’istituto comprensivo nelle spese di funzionamento e gestione degli edifici scolastici. L’approccio scelto e in base al quale si stileranno i progetti è all’insegna della coesione dei gruppi classe. L’obiettivo è creare aggregazione tra gli alunni all’interno della stessa classe e tra le varie sezioni, per promuovere la socializzazione e l’accettazione del prossimo. La scelta dei progetti scolastici seguirà quindi la linea di condivisione dei valori e dell’unione. Tante le attività previste per il nuovo anno scolastico. “Una delle iniziative che amministrazione e scuola intendono riproporre e che giunge alla sua seconda edizione è Legalmente – spiega il sindaco – per porre ancora una volta l’accento su legalità, educazione civica e cittadinanza attiva, enfatizzando la collaborazione con le istituzioni e renderle veicolo di cultura e di educazione, in qualità di attori operanti nel territorio. La volontà è quella di strutturare alcuni momenti didattici con i ragazzi delle scuole medie nei quale trattare tutti questi aspetti, anche in collaborazione con la questura e la parrocchia”. Sul piatto anche Sportivando, promozione delle attività sportive, con l’impegno di celebrare le due giornate dello sport, una dedicata alla scuola primaria e l’altra secondaria di primo grado, nel mese consueto di maggio. Inoltre, sembra delinearsi l’idea di riproporre anche il Social Day, organizzato nel Comune due anni fa, che prevede il coinvolgimento delle classi della secondaria di primo grado in un’esperienza di cittadinanza attiva e di N.V.S. volontariato.
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Limena 15 Scuola Edifici e manutenzione l’assessore Tonazzo
“Scuole, tutto è pronto per ripartire” L’amministrazione cede all’asilo parrocchiale 300mq a titolo gratuito
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Incendi, attualmente in corso. A dicembre 2014 partiranno i lavori. L’intervento più importante riguarderà la sistemazione della rampa per l’utenza diversamente abile. Alla scuola materna Il Melograno si è operato con tre interventi: l’installazione di una rampa sul marciapiede in corrispondenza della nuova porta di sicurezza, la sostituzione del pavimento della cucina di servizio e il rinnovo dell’arredo degli ambienti della cucina, compresa la sostituzione di tutte le mattonelle del pavimento. Per quanto riguarda la primaria Manzoni è stato eseguito l’ampliamento della mensa, con l’implementazione di 20 posti che hanno aumentato la capacità totale degli spazi, portandola a disporre di 120 coperti. Per accedere al bando per i finanziamenti agli interventi di efficientamento energetico alla scuola secondaria di primo grado Beato Arnaldo, l’Amministrazione ha proceduto con la procedura di inoltro di richiesta alla Regione Veneto. In vista degli stessi, sono stati prodotti lo studio di fattibilità e il quadro economico per i lavori previsti. Tonazzo precisa che i predetti lavori sono costati al Comune all’incirca 400.000 euro, metà dei quali è stata co-
amministrazione: polizza assicurativa e il paes
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n accordo tra il Comune di Limena e due compagnie di assicurazioni, Aviva e Unipol, che prevede la copertura di danni derivanti da eventi atmosferici, quali: temporali, vento, grandine, allagamenti provocati da piogge intense, etc. Sarà possibile stipulare polizze assicurative a condizioni vantaggiose per i privati cittadini, fino a una copertura dei danni a 95 mila euro. La convenzione prevede il pagamento di 150 euro annui, per la soluzione di massima copertura, mentre con la quota di 110 euro si può ottenere quella base. Per chi ha un reddito che arriva a 15 mila euro, il Comune coprirà una spesa pari a 50 euro. Per la fascia compresa tra i 15 ai 35 mila euro, il contributo comunale sarà di 15 euro, mentre per i redditi superiori è prevista una riduzione di 10 euro. La polizza non prevede l’applicazione della franchigia consentendo un risarcimento del danno in toto. “Quest’anno il nostro Comune, fortunatamente, non ha subito danni, a causa di eventi climatici avversi – spiega il sindaco Giuseppe Costa – ma grazie a questo accordo, con un impegno economico contenuto, sarà possibile coprire interamente eventuali daneggiamenti”. In sede di consiglio comunale è stato approvato il Paes, ovvero il piano di azione per l’energia sostenibile, facente capo al famoso Patto dei Sindaci. Con questo documento anche il Comune di Limena prenderà parte al progetto 3L - less energy, less cost, less impact, che prevede la messa in opera
di tutte quelle azioni atte a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, oltre che a un efficientamento energetico degli edifici e ad un investimento in termini di fonti rinnovabili. Lo scopo è garantire un sistema energetico ad impatto minore su ambiente e sistema. La Provincia di Padova ha ottenuto un platfond da 50 milioni di euro, da ripartire tra le varie amministrazioni aderenti al progetto. Spiega Costa: “Come prima azione eseguiremo interventi per l’efficientamento degli edifici pubblici, come i cappotti isolanti per scuole e palestre. L’intenzione è poi quella di sostituire negli edifici pubblici gli impianti delle caldaie obsolete con dei sistemi di regolazione che utilizzino il sistema delle vavole termostatiche e l’inserimento di impianti di teleriscaldamento per quelle aziende agricole che si avvalgono della tecnologia del biogas. Infine siamo intenzionati ad integrare gli impianti fotovoltaici che nel nostro Comune sono ancora poco diffusi”. N.V.S.
Consiglio comunale. Minoranza
zanon (limenattiva e democratica): “perplessi sulla cessione gratuita del terreno alla scuola dell’infanzia”
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di Nicol Veronica Stefani tudenti pronti a rientrare. Dal 15 settembre le scuole hanno riaperto i battenti e a Limena tutto sembra essere pronto, come assicura l’assessore all’Istruzione Stefano Tonazzo. “Si sono eseguite le manutenzioni ordinarie (sfalcio e sistemazione degli spazi esterni), - dice l’assessore - con l’acquisto dei nuovi arredi e/o strumenti didattici, che annualmente l’Istituto Comprensivo richiede”. L’intervento più sostanzioso ha riguardato la scuola primaria Petrarca, con i lavori di efficientamento energetico dell’intero edificio, che hanno comportato la copertura, con materiale isolante, delle superfici, la sostituzione di tutti i serramenti con finestre e porte composte da vetrocamera ad alto coefficiente di isolamento, l’installazione di un aereatore per il ricambio continuo dell’aria all’interno di tutte le classi e degli spazi comuni, la tinteggiatura dei locali e l’installazione di controsoffitti fonoassorbenti. Sono stati anche eseguiti i lavori per la messa a norma dell’edificio, secondo le normative vigenti sull’antisismica. Alla scuola dell’infanzia Andersen è stata finanziata la progettazione del Certificato Prevenzione
IN BREVE
L’assessore Stefano Tonazzo a lato la scuola primaria Petrarca perta da contributi statali o regionali e che, a fine settembre, scadrà la terza edizione dell’asta pubblica per la vendita di 5.500 mq di terreno pubblico, vincolato al residenziale, nel quartiere delle Rane. Se l’asta andasse a buon fine il Comune ne ricaverebbe 1.200.000 euro da investire a lavori di ampliamento dei plessi scolastici. Novità anche per la scuola materna parrocchiale Flippini. Spiega Tonazzo: “Con l’ultimo Consiglio sono stati sdemanializzati 300 mq a ridosso dell’asilo parrocchiale, per permettere di ampliare le pertinenze esterne della scuola materna. L’Amministrazione riconoscendo il valore pubblico dell’ampliamento dell’asilo ha ritenuto di cedere l’area alla Parrocchia a titolo gratuito. Tale appezzamento ha un valore di 5.500 euro”.
iccardo Zanon, capogruppo di Limenattiva e Democratica, auspicherebbe un clima più sereno durante i consigli comunali, anche se, a suo dire, nulla sembra presagire un simile scenario, considerate le ultime vicissitudini. “Sono amareggiato - commenta - che non si riesca a dialogare in maniera tranquilla e costruttiva e che si siano verificati episodi spiacevoli”. Per quanto riguarda l’operato del suo gruppo, Zanon riporta l’interpellanza presentata dalla collega consigliera Nadia Celeghin, in sede di Consiglio, con oggetto la “Tragedia dei Migranti”. In relazione alle drammatiche vicende avvenute nell’arco degli ultimi mesi nel Mar Mediterraneo, a scapito dei migranti che, cercando una via di fuga, tentano la traversata per raggiungere le coste italiane, Limenattiva chiede un atto di pietà: dare possibilità di sepoltura nel cimitero comunale. I comuni siciliani si ritrovano investiti dal problema di garantire degna sepoltura a tutte le vittime del Mediterrano. “La nostra disposizione potrà anche non essere utilizzata dalle autorità competenti ma resterà un segno tangibile per attestare che i cittadini di Limena non sono indifferente alle stragi che si stanno compiendo nel Mediterraneo”. A detta di Zanon, la maggioranza non ha dimostrato interesse sull’argomento. Il gruppo di Limenattiva pone alcuni dubbi rispetto alla cessione gratuita, da parte dell’amministrazione alla Parrocchia, del terreno di 290 mq adiacente la Scuola dell’Infanzia Andersen per l’allargamento degli spazi verdi della stessa. Zanon spiega: “In periodi di ristrettezze economiche non considero opportuno cedere gratuitamente uno spazio comunale. Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti dei contribuenti alle prese con la crisi”. N.V.S.
16 Villafranca Lavori pubblici Il sindaco Salvò: “Nonostante i tagli da Roma, la scuola rimane una priorità”
Scuola, aumentati gli investimenti per la manutenzione Dall’opposizione Muraro: “Alla fine il sindaco ha dovuto rinunciare al Polo scolastico e puntare sui lavori da destinare all’esistente. Meglio così”
Il sindaco Luciano Salvò e Roberto Muraro
di Massimiliano Granato
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uovi investimenti per quanto riguarda la scuola nel territorio di Villafranca. Dal 2008 al 2014 sono aumentati del 3 % gli investimenti in questo settore nonostante il taglio di 2.500.000 euro sul bilancio, relativamente al periodo 2011-14. “L’attenzione per la scuola è rimasta costante - afferma il primo cittadino Luciano Salvò – abbiamo aumentato anche gli investimenti in questo settore: dai 416.000 euro del 2008 siamo arrivati ai 428.500 del 2013. Il bilancio che si andrà ad approvare dimostra una costante attenzione verso la scuola: dalle materne fino alle scuole medie“. Nel territorio le scuole sono così distribuite: per quanto riguarda la scuola materna ci sono quattro istituti paritari gestiti dalla Parrocchia; sono presenti poi quattro scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado. Il Polo scolastico di Taggì di Sotto, che comprendente elementari e medie, verrà ampliato per la parte relativa alla scuola primaria. Verranno inoltre eseguite delle manutenzioni ordinarie nei plessi per rendere il medesimo polo scolastico maggiormente funzionale. L’importo complessivo è di 350.000 euro. Il Polo scolastico è in funzione con l’inizio dell’anno. La struttura scolastica, inaugurata nel 2007, era stata costruita senza tenere conto delle riforme normative: per questa ragione si sono resi necessari lavori di ampliamento degli spazi per l’attività didattica. La scuola media di Taggì di Sotto, intitolata recentemente a “Italo Calvino“ verrà ristrutturata per quanto riguarda il settore caldaie: verrà anche sostituito l’impianto di riscaldamento per una spesa totale di 50 mila euro. Per quanto riguarda la scuola elementare “Guido Negri“ sempre a Taggì di Sotto, verrà sostenuta una spesa di 40 mila euro per sigillare i punti in cui sono presenti delle infiltrazioni d’acqua. Dall’opposizione, Roberto Muraro (Lista civica “Villafranca che vorrei”) interviene sul tema della scuola. “Salvò ha parlato di cifre e sta mettendo mano a ristrutturazioni già pensate dal nostro gruppo - osserva - : in campagna elettorale, sia cinque anni fa, sia recentemente propose l’idea di realizzare un Polo scolastico e stanziò una somma di 2 milioni di euro ma i soldi non ci sono: per far fronte a questa situazione è stato messo in vendita anche un terreno, in origine destinato ad una casa di riposo, a 1.400.000 euro ma i due bandi d’asta sono andati deserti. Quella somma sarebbe stata utile anche per equilibrare il bilancio: purtroppo
in quel caso ha pesato in maniera decisiva sia la sopravvalutazione del terreno, sia la crisi dell’edilizia”. Poi prosegue: “Con i lavori di ristrutturazione alle scuole andrà a decadere la promessa fatta di costruire il Polo scolastico nuovo. A questo proposito è stata inoltrata una richiesta alla Regione di un milione di euro per la realizzazione del Polo scolastico ma questa somma viene elargita solo in presenza di un progetto esecutivo. Siamo contenti tuttavia che vengano realizzati i lavori di ristrutturazione delle scuole: il fatto di avere delle risorse è sicuramente un successo. Si possono così apportare migliorie per quanto riguarda il riscaldamento, gli infissi e l’acqua calda“.
Padiglione con il patrocinio di
La protesta degli abitanti
Giuseppe Bergamin con roberto bonetto rilevano il calcio padova per “mantenere in vita” i biancoscudati
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Novità 2014: ingressi gratuiti in collaborazione con Mercoledì: speciale DONNE ingresso gratis
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allo scorso 29 luglio Giuseppe Bergamin, titolare della ditta Sunglass, assieme a Roberto Bonetto, ha creato una nuova Giuseppe società per mantenere Bergamin vivo il calcio Padova, dopo la retrocessione in Lega Pro alla fine dell’ultima stagione ed il conseguente fallimento. “La mia discesa in campo è la conseguenza di una situazione che è stata drammatica per tutti i tifosi - racconta Bergamin -. Aspettare fino all’ultimo per capire che nessuno si prendesse l’onere di ricostruire una società, importante per l’immagine della città e per il popolo padovano! Mi sono preso questo impegno perché sono animato da grande passione: io seguo il Padova dagli anni ’60 ed il tifoso ha prevalso, con il suo grande amore per lo sport e la squadra. Quando si agisce con questo spirito si valutano meno le avversità“. “Risalire dalla D è dura - prosegue è una realtà nuova, sconosciuta. Si può parlare di una forma di professionismo mascherato ma è sempre un calcio differente: sono nove gironi e solamente le prime vengono promosse in Lega Pro; i playoff ci sono ma chi vince si prende il posto delle squadre che non sono riuscite ad iscriversi“. “Il nostro compito - continua - è più impegnativo di quel che pensassi. Bisogna guardare al livello economico, alle relazioni e anche alla pressione dei media che sono molto presenti in questo territorio. Il mio auspicio è che la gente si affezioni a questa nuova società: per il momento dobbiamo rimanere con il nome di Biancoscudati Padova: per riprendere la denominazione originale si dovrà attendere l’anno prossimo. I tifosi si aspettano un campionato di vertice e il nostro obiettivo dichiarato è la promozione”. Massimiliano Granato
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18 Cultura
Cultura provinciale 27
L’inaugurazione Conta quasi 500 anni di storia e ora si rinnova con un grande e avvenieristico padiglione
Il “gioiello” della biodiversità
allo zuckermann
L’Orto Botanico, il più antico del mondo, apre le serre dedicate alle specie vegetali rarissime
Gustavo Millozzi
di Laura Organte
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el 1997 il World Heritage Committee ha ammesso l’Orto Botanico patavino della prestigiosa lista dell’Unesco in quanto “origine di tutti gli orti botanici del mondo”, “culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura”. Oggi l’antica – la sua fondazione risale al 1545 – e illustre istituzione torna alla ribalta con l’inaugurazione, lo scorso 16 settembre, di nuova innovativa sezione dedicata alla biodiversità, a ribadire la sua millenaria vocazione. Dalla sua nascita sono passate dentro le mura dell’Orto patavino semi di piante all’epoca sconosciute in Italia e in Europa e poi da qui diffuse nel continente sino a diventare comuni: la patata, il sesamo, il girasole, tra le molte. Ancora oggi nello storico sito prosperano rigogliose specie rare, minacciate dall’estinzione, in alcuni casi tra i pochissimi esemplari ancora esistenti al mondo. Si stima che ogni giorno siano centinaia le specie vegetali che si estinguono sena essere state neppure conosciute dall’uomo,
d’altra parte solo il 10% di quelle presenti sulla terra è noto ai botanici. La necessità di salvaguardare le biodiversità nel mondo vegetale attraverso la loro conoscenza è il messaggio alla base dell’avveniristico progetto firmato dall’architetto Giorgio Strappazzon (studio Vs Associati). In un’area di 15mila metri quadrati sono state costruite cinque serre, inserite in una galleria di vetro e acciaio, che riproducono altrettanti biomi, zone della Terra caratterizzate da uniformità climatica e vegetale. Seguendo un percorso nord- sud, a rappresentare l’itinerario lungo un meridiano terrestre, il visitatore attraversa i principali ecosistemi del pianeta, dai tropicali ai subartici, per terminare con le condizioni estreme: la vita vegetale nello spazio, dove la tecnologia può sopperire all’assenza dei requisiti minimi per la sopravvivenza. Accanto alla relazione tra pianta e ambiente, verrà evidenziata anche quella tra pianta e uomo: l’utilizzo economico dei vegetali nei diversi ambiti storici e geografici sarà illustrato in
eventi e mostre
a cura di Laura Organte
“NESSUN LUOGO E’ LONTANO” Fino al 5 ottobre il suggestivo spazio espositivo dell’Ex Macello di via Cornaro ospita la mostra “Nessun luogo è lontano” con opere di veronica de Giovannelli, Andrea Grotto, Cristiano Menchini, Stefano Moras. I quattro giovani artisti da diversi anni si occupano di approfondire il senso del paesaggio e dell’immaginario paesaggistico, osservando il quotidiano attraverso l’arte. I quadri e le installazioni, realizzati appositamente per questa mostra, trattano il paesaggio come qualcosa che non è mai così come lo si vede, ma al contempo come dimensione relazionale frutto della mediazione tra stato di natura ed esigenze umane.
CONCORSO LIRICO CORRADETTI Sabato 11 ottobre il Teatro Verdi di Padova ospiterà la serata finale della XXVII edizione del Concorso Lirico Internazionale dedicato alla figura del grande soprano milanese ma padovana di adozione Iris Adami Corradetti. I finalisti si esibiranno accompagnati dall’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e al termine della serata avverrà la proclamazione dei vincitori..
GLI SCATTI DI MAINARDI Alla Galleria Cavour la mostra personale di Claudio Mainardi conduce alla scoperta dell’Avana attraverso 150 fotografie in bianco e nero realizzate dal 2002 al 2013, che raccontano con stile realistico l’affascinante e fragile città caraibica. Frutto di un progetto iniziato nel 2002 questa esposizione propone un’inedita riscoperta della capitale cubana su e giù per i quattro luoghi cardinali dell’Avana, i suoi quattro fantasmi tenuti insieme dal Malecón: il porto, la città coloniale, il centro e il Vedado.
Neorealismo italiano firmato da Millozzi in mostra a Padova
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Uno scorcio delle nuove serre dell’Orto Botanico di Padova un percorso specifico. Al di là della ricchezza e spettacolarità delle collezioni botaniche che vi si possono conoscere, il nuovo Giardino della Biodiversità si presenta unico al mondo per l’innovazione dell’impianto, per la totale autosufficienza di acque e energia, per e soluzioni tecnologiche qui sperimentate anche con il
concorso della Nasa. In riconoscimento di questo progetto e della lunga storia che l’Ateneo di Padova vanta nella diversa conoscenza delle biodiversità nel mondo vegetale, è nata anche una partnership con Expo 2015 che ha offerto uno spazio espositivo all’ateneo e all’Orto botanico nel Padiglione Italia.
al 12 settembre al 2 novembre una mostra a Palazzo Zuckermann ripercorre il percorso artistico di Gustavo Millozzi, uno dei più significativi autori del Neorealismo italiano, attivo dal 1957 a Venezia e nella nostra città dal 1961, ideatore e già presidente del Fotoclub Padova e del Gruppo Fotografico Antenore e Vicepresidente onorario della FIAP (Fédération Internationale de l’Art Photographique). Primo fotografo italiano a ricevere la distinzione di Maitre FIAP per i suoi meriti artistici fotografici, è ancora oggi tra i “top 100” della fotografia italiana per le premiazioni e segnalazioni a concorsi fotografici nazionali ed internazionali. La mostra presenta la sua attività in più di ottanta scatti in bianco e nero suddivisi tra suggestivi vintage dagli anni Cinquanta e nuove stampe digitali realizzate a partire da inediti negativi d’epoca riscoperti dall’autore. L.O.
Il riconoscimento Assegnato il certificato di eccellenza di Trip Advisor
Casa del Petrarca di Arquà premiata dagli internauti N
on sarà come un’elezione a Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, ma il certificato di eccellenza di Trip Advisor, il noto sito di viaggi in cui si possono trovare le recensioni dei visitatori a strutture e siti turistici, è al giorno d’oggi un riconoscimento più che ambito. Ad ottenerlo, tra le attrazioni del padovano, è stata quest’anno la Casa del Petrarca ad Aquà, sui Colli Euganei. Il certificato di eccellenza, si legge nel sito, «premia una selezione di alloggi, attrazioni turistiche e ristoranti che dimostrano con costanza il proprio impegno nell’eccellenza del servizio» e per ottenerlo bisogna mantenere un punteggio complessivo di almeno quattro su cinque, ed avere un certo numero di recensioni da parte dei viaggiatori. Una bella soddisfazione per il buen retiro del sommo poeta, che qui trascorse gli ultimi giorni della sua vita dedicandosi alla conclusione della sua monumentale opera De viris illustri bus - che non riuscì a finire - e al giardinaggio, suo grande hobby, circondato dall’affetto dei suoi cari, la figlia Francesca, il genero Francescuolo, la nipotina Eletta. In queste stanze Petrarca esalò l’ultimo respiro, la notte tra il 18 e il 19 luglio 1374, e fu sepolto come da sue
La Casa del Petrarca, simbolo del borgo medievale di Arquà volontà nella chiesa di Santa Maria Assunta ad Arquà. Sei anni dopo la sua morte venne realizzata per volere dei familiari l’arca monumentale che ancora oggi si vede davanti alla chiesa. La struttura originale, già modificata dal poeta, è stata ulteriormente manipolata nel cinquecento, quando ne divenne proprietario il nobile padovano Pietro Paolo Valdezocco: è lui a far dipingere le pareti con tempere rappresentati scene ispirate al Canzoniere, ai Trionfi e all’Africa, tutte opere petrarchesche, che rendono oggi il sito ancora più evocativo. Restaurato nel corso
del secolo scorso, conserva lo studiolo con la sua libreria e la sedia (pare) originali, e la curiosa gatta imbalsamata in una nicchia all’esterno, che secondo la leggenda avrebbe tenuto compagnia al poeta durante i giorni sereni della sua vecchiaia euganea. Certo,oltre al fascino “letterario” del luogo avrà agito sui viaggiatori il fascino che da sempre emana il bellissimo borgo medievale di Arquà, che d’altra parte vanta un riconoscimento forse meno alla moda del certificato TripAdvisor ma certamente di grande prestigio, la Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Laura Organte
26 Sport provinciale
Sport 19
Monselice 1926 La squadra rinasce dopo la crisi finanziaria di due anni fa
memorial il maserÀ vince e ricorda gianluca servadio
Batte il cuore biancorosso
di Walter Lotto
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il capitano Keità con il presidente carrarese e i genitori di Gianluca
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biancorossi del Maserà si sono imposti, su Azzurra Due Carrare e Albignasego nel triangolare dedicato alla memoria di Gianluca Servadio, atleta scomparso dopo un incidente stradale e che nella sua giovane carriera aveva indossato le maglie dei tre club. Era la 5. edizione dell’evento, andato in scena come di consueto al comunale di via Pontemanco a Due Carrare, con la formula dei tre tempi di 45 minuti. I ragazzi di mister Brocca, apparsi già pimpanti sul piano fisico, ma soprattutto convincenti nella coralità della manovra, dopo aver impattato (0-0) soccombendo ai calci di rigore contro l’Albignasego di Pippo Maniero, hanno operato lo scatto decisivo battendo (2-0) i locali dell’Azzurra, con gol di Leustan e Keità. Al secondo posto i locali di mister Alessandro Garbin che nell’ultimo incontro hanno auto la meglio (2-1) sull’Albignasego grazie ai gol realizzati da Andrea Bergamasco e Enrico Rigoni, per i granata in gol all’ultimo minuto Simone Lotto. Attimi di commozione alle premiazioni operate dal presidente di casa Massimo Carraro alla presenza dei genitori e sorella dell’ atleta ricordato. Walter Lotto
SECONDA CATEGORIA. L’ex grande bomber al posto di Magni
bortoli sulla panchina dell’asd cartura
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l via la preparazione per l’Asd Cartura iscritto al prossimo campionato di 2. Categoria. La novità più rilevante è l’arrivo in panchina di Fabrizio Bortoli, ex grande bomber di un recente passato che prende il posto di Claudio Magni passato a ruoli dirigenziali. “E’ una destinazione che mi soddisfa pienamente – ha detto il neo tecnico- personalmente coltivo l’ambizione di diventare un buon allenatore, qui ho trovato un ambiente tranquillo e soprattutto persone genuine, per quel che concerne la rosa che avrò a disposizione, fermo restando lo zoccolo duro dello scorso campionato sono stati fatti degli innesti che ne migliorano la qualità, l’obiettivo è quello di gravitare vicino alle parti nobili della classifica”. Sono otto le facce nuove: Marco Tramarin e Piergiorgio Pupi ex Conselve 1926, Emanuele Cortese arrivato dal Due Monti; Eugenio Bronzato prelevato dal Galzignano;
Fabrizio Bortoli Marco Masin ex Pernumia; Mattia Minelle arrivato dall’Atletico Terrassa; Simone Boccardo e Matteo Di Luccia rispettivamente ex Trebaseleghe e S.Agostino. Questo per quel che riguarda la prima squadra, per il settore giovanile continua la collaborazione con l’Atletico Conselve e Canossa per la categoria Juniores, le altre categorie fino ai piccoli amici verranno gestiti autonomamente. Confermata anche la squadra a 5- serie D che sotto la guida di mister Marco Bordin tenterà la conquista dei play off sfiorati lo scorso campionato. W.L.
piÙ di 300 biKers al motoraduno dell’assunta
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rande soddisfazione, per il Moto club del Conselvano per l’ottima riuscita del 34. Motoraduno dell’Assunta . Partecipazione record con oltre 300 motociclisti che hanno invaso il piazzale del municipio di Cartura, per uno spettacolo davvero unico. Non solo moto, ma anche tante auto d’epoca in bella vista per la felicità degli appassionati. Dopo il raduno dove tutti hanno potuto ammirare, fotografare motori e carrozzerie luccicanti bikers, il classico giro turistico attraverso i colli Euganei, sposalizio perfetto tra sport e turismo, la passione per i motori e la valorizzazione del territorio. La manifestazioneha avuto il suo felice epilogo con una conviviale al ristorante Distillerie Clandestine di Cagnola, con le premiazioni di gruppi e auto più vecchie, premi speciali per i gruppi giunti da più lontano (Bergamo). Alla fine i ringraziamenti del presidente del Motoclub Conselvano Alfredo Bazzacco. W.L.
orna a battere l’indomito cuore biancorosso e lo fa in maniera entusiasmante nel centro della città invasa da una folla festante e appassionata. Il Monselice 1926 era sparito due anni fa travolto da una crisi finanziaria insanabile, ma la fede di alcuni irriducibili, su tutti Stefano Loverro, hanno operato il miracolo sportivo costruendo una compagine che partirà dalla terza categoria con il chiaro proposito di ritornare in pochi anni ai fasti di un tempo. La presentazione avvenuta in un palco allestito in piazza Mazzini ha vissuto momenti di esaltante entusiasmo: ha aperto la banda cittadina eseguendo l’inno nazionale, poi dopo l’esibizione delle majorette le parole del sindaco Stefano Lunghi, accompagnato dall’assessore allo sport Andrea Tasinato: ”dopo due anni di sofferenza sono felice della rinascita di questa società che parte con uno spirito nuovo nel nome dello sport che resta un elemento fondamentale per la nostra comunità, auspico che tutti i cittadini diano supporto a questa bella nuova realtà”. E’ stato poi il momento dell’amarcord quando sono saliti sul palco alcuni giocatori protagonisti a fine anni 70 dell’approdo in C2, tra loro il mister Mauro Gatti, indimenti-
Gli atleti schierati la sera della presentazione della squadra cato terzino biancoscudato, alla guida della storica compagine: “i ricordi sono lontani nel tempo ma l’entusiasmo che trovo qui è sempre lo stesso, in bocca al lupo a questi ragazzi”. L’entusiasmo dei 400 presenti ha raggiunto l’apice quando in contatto telefonico gli autoparlanti hanno diffuso il vocione di Edy Reja, tecnico friulano che proprio in quelli anni cominciò a Monselice la carriera di allenatore: “saluto con affetto augurando grandi successi il battesimo di questa nuova avventura”. E’ stata poi la volta della presentazione
dei giocatori, quasi tutti monselicensi, saliti uno alla volta sul palco chiamati dallo spiker tra gli olè degli ultras e lo sventolio delle bandiere biancorosse cosi capitan Loverro: “una serata così mi era apparsa in sogno, ma la realtà è ancora più bella grazie a tutti. ”Presentate anche le maglie rigorosamente bianche con strisce verticali rosse, mentre la maglia di riserva sarà blù, il perché è spiegato da un vecchio tifoso: “ai tempi della C2 ci toccò un girone di coppa con Padova e Lanerossi Vicenza, entrambe biancorosse, dovemmo inventarci un’altra maglia, portò bene”.
10 20
IL VENETO
in PRIMO PIANO
La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali
L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”
Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema di Germana Urbani
“B
ambini e adolescenti sono finiti nel cono famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con d’ombra della politica e degli investimenti interventi strutturali e di sistema”. Solo nel 2013 l’ufficio del Pubblico Tutore ha seistituzionali”. Sono durissime le parole che il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen- fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accomtazione della relazione annuale sull’attività dell’ufficio pagnati. Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da storegionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello rie dense di sofferenza. E sarà al presidente del Consiglio regioper questo che Aurea Dissegna ha nale Clodovaldo Ruffato perché Invece di investire voluto offrire ai politici anche una l’assemblea legislativa del Veneto si taglia là dove valutazione sullo stato dei servizi individui politiche che mettano al le famiglie hanno per l’infanzia. centro l’infanzia e l’adolescenza più bisogno di essere seguite “Non solo si riscontra un limi“come investimento sul futuro”. tato investimento per i minori e le “Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta asquesta Regione e perché siano promosse le condizioni sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de- di risorse economiche e di capitale umano in ambito cisioni che riguardano”. “I dati demografici dimostrano scolastico, sociale e sociosanitario”. “Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Regione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di soa cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-
A fianco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto
do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile- generazioni. L’incremento delle separazioni altamente conflittuagiare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa- li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affidati a nuclei affidatari o a comucarenza delle funzioni genitoriali”. nità (in totale sono 3145, dei quaParole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran- La sanità privilegia gli li 1573 in comunità, la maggior de coraggio, facendosi paladina di interventi di diagnosi parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle seun mondo ai margini che solo nel e cura, riducendo gnalazioni all’autorità giudiziaria momento della disgrazia o dello la presa in carico “che hanno determinato, di fatto scandalo conquista le prime pagine terapeutica – ha puntualizzato il Tutore -l’indei quotidiani nazionali. Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la loro formazione e realizzazione futura. “Non intervenire in modo appropriato nel supporto per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infine, Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adoleben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento sicurezza, salute, benessere sociale”. La società che cambia necessita di visioni politiche dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortunae scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affido” – ha sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno istituzioni e rete dei servizi.
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Il Veneto in primo piano 11 21 Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss
“Lacunosa l’intera rete dei servizi”
Sono sempre di più le separazioni conflittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica di Germana Urbani
E
proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente negativo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi appare lacunosa, “insufficiente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – secondo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiederebbe più attenzione e reti di protezione più efficaci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima
l’appello
I
regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della figura unica del Garante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consigliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risorse per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’incontro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’ufficio non ha ancora
ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’ufficio, già ridotta al minimo, è del tutto insufficiente per occuparsi anche della popolazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’ufficio del Garante continua a dipendere dalla Giunta regionale, mentre le altre figure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo democratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.
Le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli
“la regione mantenga le cure riabilitative dei malati di parKinson”
malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a finanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fisiatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e difficoltà di movimento causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente
dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spiegato – ritengono insufficienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richiamano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affiancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più
a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fisica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fisiatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sarebbe più necessaria ed efficace.
22 Il Veneto in primo piano 12 Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre
Expo Venice punta su acqua e cibo Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500
di Alessandro Abbadir
A
cquae è questo il nome del padiglione veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico e scientifico di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tutti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fino alle infinite varianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Libertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre strutture più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento
dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualificazione e senza ulteriore sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Porto Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega
Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualificare un territorio nel tempo da sempre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno
eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di moderna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i decenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositrici (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fissata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà ufficialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere
DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA.
e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifiche, delle depurazioni e, più in generale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedicato alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifici dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla finanza. E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fiumi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfici di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l’immagine tridimensionale dell’acqua che sembra
cadere a cascata dal cielo. Il progetto è stato messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare collegamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’afflusso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fioriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, attività esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la realizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.
A NOVEMbRE ALLA FIERA DI PADOVA ARRIVA SGULP PER EDUCARE AL bIOLOGICO
I ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT
IL DIRITTO DI CAMBIARE
l connubio tra cibo e natura insegnato ai bambini. E’ questo il senso di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si tratta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infantile, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mondo del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludiche, ricreative e di socializzazione. Per coinvolgere di più le associazioni e le cooperative del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-
ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo efficace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazioni legate all’infanzia che su questi temi hanno esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscontro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i figli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet
Il Veneto in primo piano 23 Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione
Eterologa, in Veneto si parte a ottobre Le Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa” di Ornella Jovane
“Q
uesta è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desiderano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”. Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scorso 4 settembre, delle linee guida per l’erogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa. Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha recepito per partire subito nei 36 centri veneti
FOCUS
Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto accreditati dove si pratica già l’omologa. “In Veneto - ha quindi annunciato Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”. A metà settembre i direttori generali
delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che dovrebbe ufficializzare il costo della compartecipazione”. “Saranno applicate - ha detto il Governatore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no
all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”. “Per simmetria giuridica con la feconda-
zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordinatore degli assessori colleghi italiani - l’eterologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’interno del Fondo Sanitario Nazionale”. “Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osservato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello internazionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”. Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia dovrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.
Parola di specialista. Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato
le delicate questioni del cuore e dell’anima nelle coppie che decidono di avere un figlio con la fecondazione eterologa
E
merge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha recepito le linee guida sulla fecondazione eterologa. “In Veneto - ha detto il Governatore Luca Zaia - forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”. L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione. “Il primo punto da prendere in considerazione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecondazione eterologa per avere un figlio” spiega
lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato facendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un percorso di procreazione medicalmente assistita”. “Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diversi modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità transitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”. “Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva
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lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”. “Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sempre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”. “L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le convinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a momenti di paura e disagio”. C’è un altro punto cruciale con il quale i
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genitori che ricorrono alla fecondazione eterologa si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come? “La paura più ricorrente dei genitori - spiega lo psicoterapeuta - è che la verità possa riflettersi negativamente e quindi compromettere il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportuno dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il compito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia
Cos’è
Lino Busato ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esistenza. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”. “Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a prescindere da come lo si diventa”. O.J.
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24 Voci da palazzo Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo
La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio” “Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”
Lucio Tiozzo
di Germana Urbani
A
marzo i veneti tornano alle urne per votare la Dove ha fallito davvero Zaia? nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del “Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole Pd al lavoro del presidente Zaia? invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire “Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli cittadini se ricordavano un provvedimento importante permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon- avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in- centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti. dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’auin cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi cambiamento per la nostra regione non ci sono stati. del referendum indipendentista, bocciato dal governo Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, perché palesemente incostituzionale come avevamo ha gestito la coda degli interventi messi in campo da denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva preGalan. E’ stato un commentatore capace di interveni- vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni sull’autonomia differenziata”. provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con grandi temi della trasformazione della nostra regione”. qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose. Il Consiglio regionale ha lavorato meglio? Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro“C’è stato un discreto lavoro tagonisti della tangentopoli del su alcuni temi che reputo impor- “I veneti questa Mose ma anche il Pd non ci ha tanti e dove il Pd ha giocato la volta con il loro voto fatto una bella figura. sua parte all’interno del Consiglio dovrebbero “I reati sono reati, e vanno Regionale. Usciamo con l’approva- scegliere di dare perseguiti in qualsiasi caso. E neszione di una nuova legge elettorale una svolta” suno si deve nascondere dietro ime uno Statuto equilibrato e frutto munità di sorta. Attenzione però. di una mediazione politica importante tra le forze di Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicudella Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è darsi uno statuto. uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so- complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito alla gestione del potere del centro destra e del preceil Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan. prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di Ma queste vicende ci pongono il tema sempre strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi. più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futuImportantissima e sempre varata dal Consiglio, ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta- governa che per chi resta all’opposizione prevale una zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, logica consociativa che può produrre anche i risultati che un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a abbiamo visto”. mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila società sta, dunque, nel cambiamento. posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale “Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem- Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di comparto turistico”. centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-
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sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con- sono cresciute da sole a livello internazionale ma adesfermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La che aveva prima. sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da della qualità per essere più competitive sul piano interZaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati- nazionale”. vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie Fatto il programma vi serve un leader. Lo scead un emendamento presentato dal Pd) era passata la glierete nel Pd o ancora fuori… linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per “Il prossimo candidato Presidente dev’essere del tre anni”. Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con- lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione quistare i veneti? di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire “Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbandoagli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e politico da realizzare”. strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci Primarie sì o primarie no? sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale “Sono per fare le primarie se servono. Non sempre assessore, interessato solamente a tutti i costi. Se ci fosse un candi“Zaia è stato il presidente dato condiviso a tutti i livelli, frutto agli ospedali di Verona. Secondo: Organizzazione, va- delle polemiche con Roma, di una partecipazione di tutti gli lorizzazione e tutela del territorio. invece dovrebbe organi dirigenti e lo avessimo già Le emergenze e i danni cau- cercare di dialogare subito, oggi, si partirebbe. Con le sati dai fenomeni atmosferici sono col potere centrale” primarie regaliamo tre mesi a Zaia i frutti della massiccia cementifisui giornali che sarebbe l’unico cancazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di didato in campo che parla ai veneti”. suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente! misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già “Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi- è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di glio. popolarità molto alto”. Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo fatte e la Moretti è il candidato in pectore. e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la “Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon- sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già nessi. conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una donRipensando la logistica potremmo diventare una na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e rappresentanza femminile in Regione, magari con una persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia occupazionale importante. preferenza di genere, non sarebbe male come candidato Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie, presidente”.
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Gioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico
Gioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta d
Meno tasse ai locali che non mettonoMeno le slottasse ai locali che no
Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse Il Veneto risulta essere la quinta regione i e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di Germana Urbani
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l gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affidandosi alla fortuna cattura, paradossalmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fine mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adeguate alle vittime. Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse iniziative legislative: una a firma del Pd, primo firmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristiano Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infine una di Italia dei Valori, primo firmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuovo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi principali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines
di Germana Urbani e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regionale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il testo in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari. Oltre ad incentivi e disincentivi fiscali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifici pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il progetto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-
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ge in discussione prevede lungioco pianod’azzardo triennaleinregionale tempo di crisi è una piaga che e apparecchi da gioco, aumento dell’addizio per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, dilaga e, invece che istituisce diminuire aumenta. L’illusione di nale Irap per chi invece li mantiene, distan l’Osservatorio regionale, unfare numero e un indirizzo soldiverde affidandosi alla fortuna cattura, parados- delle sale gioco da scuole, patronati, centri di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, dise-riesce ad arrivare a fine case di riposo, un numero verde con relativ salmente, soprattutto chi non gna un rapporto di collaborazione organicauna trasituazione Comuni, già precaria. Da tempo mail per avere informazioni e consigli, pro mese aggravando Ulss e associazioni del terzo settoreregionale sia sul fronte della per regolamentare il prevenzione ad ampio spettro per tutte le età il Consiglio sta lavorando prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabisettore del gioco d’azzardo e per garantire cure adegua- dell’intervento normativo della Regione – sec giocati ‘in – nero’ litazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. la Guardia di Finanza vengano sto in discussione sta almeno nella modulazione de te alle vittime. miliardi l’anno. ed Emilia hanno (Irap) ch In rappresentanza di circa 800 attivi nel 23consiliare regionale per leRomagna attività produttive Ora, concessionari Il testo al vaglio dell’organo guidatoPiemonte rinunciato la distanza territorio nazionale, la Federazione Gioco Ita- diinfatti alleggerita per gli‘minima’ esercentinelle che rinunciano ad da Leonardo Sistema Padrin (FI) fa sintesi cinque diverse ad ini-introdurre rispettive regionali”. lia, che realizza 17 mldziative di eurolegislative: di fatturato (didel Pd, le macchinette mangia-soldi e invece resa p unaannuo a firma primoleggi firmatario cui 8 vanno allo Stato),Claudio si è dichiarata sostanzialmente L’eventuale introduzione della che distanza minimadidiospitare slot, v per i locali sceglieranno Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristiad’accordo con la proposta legge in discussione in Ve- 300 metri da luoghi calcola la Federazione e giochi– vari. no diCorazzari, altre due presentate rispettivamente da sensibili neto in tema di contrastoStefano al giocoValdegamberi d’azzardo illegale e dipopolare, Sistemaexgioco 75 per fiscali, la p Oltre laadchiusura incentividel e disincentivi (Futuro Udc) –e provocherebbe da prevenzione delle ludopatie. delledeisale gioco attualmente attività. Il Veneto i punti-scom discussione in punta ad allontanare Stefano Peraro (Udc) e infine unacento di Italia Valori, I gestori di sale gioco punti scommessa sonoAntonino risultaPipitone. essere la quinta regione in Italia per scommesse sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole primoefirmatario il capogruppo Il nuoinvece critici sul limite vo deitesto 300coniuga metri diladistanza dai deie danni giocate, con 5dalla miliardiede mezzo di euro diimponendo puntate neluna distanza edifici pubblici prevenzione causati luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto creatodi contrasto 2013 tra videopocker e300 slotmetri, machines, Gratta sanzioni. e vinci Parallelame pena salate ‘febbre da gioco’ con lehaazioni al proliferare del lotto inoltre lasulla prima un effetto boomerang, difacilitando i giochi clandestinisino ea schedine getto di leggeE’ investe prevenzione, po sale da gioco e scommesse, sanzioni verso chi e dell’Enalotto. in Italia,prininsieme all’Emilia nell’in– hanno osservato i rappresentanti della illeciti Federazione i servizi per leRomagna, dipendenze delle Ulss perch installa apparecchi o ‘truccati’.regione Gli interventi di produzione slot machines software per confindustriale - Nel 2013 di 7300 punti le- dustria (attraversoe interventi educativi e pres cipalia difronte contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo digrado gali di scommessa si calcolano siano l’introduzione attivi circa 7 mila unico’ sono: di un scommesse. marchio ‘slot free’, dei casi patologici) di porre un argine alle lud punti illegali, privi di ogni controllo, quali che secondo sgravi Irap perneii locali non ospitano slot machines evitare tanti drammi umani e familiari. La bo
L’opinione
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Leonardo Padrin (FI)
Leonardo Padrin (FI)
gioco d’azzardo, attenzione sulla regola della distanza minima
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gioco d’azzardo, attenzione sulla regola della distanza minima
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a commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verificare gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verificare con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.
a commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verificare gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verificare con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.
Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova
Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova
“sì a migliore sanitÀ, no alle polemiche”
“S
ul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni definitive e affidabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffidenze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifica”. Per questo, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più significativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualificare la sanità attraverso il nuovo ospedale significa soprattutto progettare risposte migliori, più efficaci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.
“sì a migliore sanitÀ, no alle polemiche”
“S
ul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni definitive e affidabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffidenze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifica”. Per questo, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più significativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualificare la sanità attraverso il nuovo ospedale significa soprattutto progettare risposte migliori, più efficaci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.
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16 Cultura veneta
Cultura veneta 29
Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque
La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny
teatro e musei una convenzione per la cultura
Sui tre piani dell’edificio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti da collezioni private e musei internazionali di Alessandro Abbadir
U
n tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la figura e il mito di Luisa Casati Stampa, la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di simbolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore
Ritratti e fotografie dell’esposizione
Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affiancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio maiolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi
la sezione fotografica ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.
T
eatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attività autunnale con una nuova convenzione, a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le biglietterie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla tariffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivolgendosi al pubblico degli spettatori e dei visitatori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il teatro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali. A.A.
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Luoghi Luoghi da da scoprire scoprire 31 13 >> Grandi mostre. Un itinerario in 32 luoghi che testimoniano la maestria del pittore veneto
Sulle vie dell’arte di Paolo Veronese
Fu un grande maestro del Rinascimento che ebbe un ruolo di primo piano nelle più belle località vente: Bassano del Grappa, Vicenza, Verona e Padova
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di Germana Urbani
’inaugurazione della mostra “Veronese e Padova: l’artista, la committenza e la sua fortuna”, ai Musei Civici agli Eremitani, apre un autunno ricchissimo d’arte ed eventi che coinvolgerà tutto il Veneto con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico uno dei protagonisti della pittura veneziana del Cinquecento: Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528-Venezia, 19 aprile 1588). Egli fu un artista di primissimo piano che si formò nella Verona di Giovanni Caroto, Antonio Badile e soprattutto Michele Sanmicheli, per poi trasferirsi e svolgere la parte centrale della sua carriera a Venezia, della cui scena artistica fu uno dei principali protagonisti insieme a Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto. Guidò un’operosa bottega, assistito, tra gli altri, dal fratello Benedetto e dai figli Carlo e Gabriele, che portarono avanti l’attività dopo la sua morte. Ma quella padovana è solo una delle 5 grandi mostre sul Veronese messe in rete dalla Regione nell’ambito del progetto “Scopri il Veneto di Paolo Veronese” e che prevede la realizzazione di diversi eventi espositivi e un itinerario in 32 luoghi che testimoniano l’arte o l’influenza del grande pittore. Il ricco programma espositivo si è aperto a Luglio con l’inaugurazione delle mostre di Verona e Vicenza e continuerà nelle prossime stagioni coinvolgendo Padova, Bassano e Castelfranco Veneto. A Verona l’esposizione, allestita nel monumentale Palazzo della Gran Guardia, ospita circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali. E’ una monografica che presenta Paolo Veronese attraverso sei sezioni espositive: la formazione a Verona, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti (da
itinerario veronese nel trevigiano
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a Marca Trevigiana propone un itinerario che, da Castelfranco Veneto (patria del Giorgione), vi porterà nella Possagno di Antonio Canova, passando attraverso le migliori espressioni delle Ville Venete del territorio: Villa Chiminelli e le palladiane Villa Emo e Villa di Maser. Ecco, dunque, una nuova, occasione per visitare la provincia di Treviso, scoprirne i borghi storici, i paesaggi, l’arte e l’architettura! Dal 12 settembre 2014 al 11 gennaio 2015, Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto.
OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progetti del Cesvitem: bastano 20 euro al mese per regalare un futuro migliore, a lei e al suo popolo. Per informazioni visita il sito www.cesvitem.org o chiama lo 0415700843 Ce.Svi.Te.M. Onlus
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Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall’inizio del suo lavoro. Oltre ad un’ampia scelta di capolavori dell’artista, la mostra comprende numerosi disegni di eccezionale qualità e varietà tematica e tecnica, con l’obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e riflessione grafica non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier. Imperdibile, per l’eccezionalità dei ritrovamenti, la mostra Vicentina che chiuderà il 5 ottobre: “Quattro Veronese venuti da lontano. Le allegorie ritrovate”, presso il Palladio Museum di Vicenza, mostra realizzata in collaborazione con l’Università di Padova e il Consorzio La Venaria Reale di Torino. In questa occasione vengono presentate quattro opere di Veronese appartenute probabilmente a un palazzo pubblico veneziano e disperse già in epoca antica. I dipinti, presubilmente realizzati intorno al 1553, facevano parte di un ciclo documentato da varie copie, tra cui le quattro oggi conservate al Musée des BeauxArts di Chartres. Nel 1974 due delle quattro tele originali, emerse nel frattempo sul mercato antiquario, furono acquistate dal Los Angeles County Museum of Art. Le due ancora mancanti all’appello (l’allegoria della Scultura e quella dell’Astronomia) sono state scoperte nei mesi scorsi in una villa del Lago Maggiore, a Verbania Pallanza, da una studentessa universitaria. Gli itinerari e le mostre in corso sono davvero molti e interessanti, ogni informazione generale è sul sito www.mostraveronese.it con filmati, date e richieste turistiche per visitare le esposizioni.
zorzato: “la sinergia È una scelta vincente”
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a Regione del Veneto – ha sottolineato Marino Zorzato, Vicepresidente della Regione - ha voluto mettere in campo un progetto articolato, nell’ambito di una cornice unitaria, per condividere l’emozione della scoperta di un grande maestro del Rinascimento. Il progetto coinvolge davvero tutto il Veneto in una vera e propria rete virtuosa che valorizzi l’arte e la qualifichi sempre di più anche come elemento fondamentale dell’attrazione turistica. Ogni città deve vivere queste iniziative con la forte convinzione che la sinergia è una scelta vincente”.
i nostri Esperti 32 I nostri esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Maltrattamento ed uccisione di animali (animalicidio) investimento di animale e omissione di soccorso
Cari lettrici e lettori, in questo numero affronto la delicata questione inerente il maltrattamento e l’uccisione di animali, che, si sa, con l’arrivo dell’estate aumentano notevolmente con vanto, in molti casi anche pubblico su Facebook, di queste spregievoli e gravissime condotte da parte degli autori. quale la disciplina applicabile in questi casi? di quale reato rispondono gli autori del fatto? Con la legge n. 189/2004 è stato introdotto nel codice penale il Titolo IX bis rubricato “Dei delitti contro il sentimento degli animali”. Con tale titolo si vogliono punire tutte quelle condotte che, con intensità diversa, offendono la sensibilità degli esseri umani nei confronti degli animali cagionando lesioni o financo la morte di questi. Le fattispecie di reato introdotte dalla legge n. 189/2004 sono, rispettivamente: 1) Uccisione di animali ex art. 544 bis c.p. 2) Maltrattamento di animali ex art. 544 ter c.p. 3) Spettacoli e manifestazioni vietati ex art. 544 quater c.p. 4) Combattimenti tra animali ex art. 544 quinquies c.p. Quali sono gli atti che costituiscono maltrattamento di animali? Essenzialmente il reato di maltrattamento previsto e punito dall’art. 544 ter c.p. si ritiene integrato ogni
qual volta l’animale viene sottoposto, per crudeltà o senza necessità e con coscienza e volontà da parte del soggetto agente, a sevizie (intese come comportamenti che procurano una lesione all’animale) o comportamenti o fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche, quando gli vengono somministrate sostanze stupefacenti o vietate (es. sostanze dopanti o eccitanti) o sottoposto a trattamenti che procurino un danno per la sua salute. Questo reato è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Se da tali condotte segue la morte non voluta dell’animale, della quale cioè l’agente neppure ha accettato il rischio, il colpevole risponderà anche dell’aggravante ad effetto speciale prevista dall’art. 544 ter comma III c.p. con un aumento della pena della metà. Diversamente, ovvero se la morte dell’animale era voluta dal soggetto agente, si configura il reato di uccisione di animali di cui all’art. 544 bis c.p. che cos’è l’animalicidio? L’animalicidio altro non è che l’uccisione volontaria di animali; condotta che può essere posta in essere da un soggetto agente con qualsiasi modalità per crudeltà o senza necessità nei confronti di un animale cagionandone la morte e che integra la fattispecie di reato p. e p. (p. e p= prevista e punita) dall’art. 544 bis del codice penale. La pena per chi si rende responsabile di tale reato,
procedibile di ufficio, è della reclusione da da quattro mesi a due anni. La ratio evidente di questa norma è quella di tutelare l’esistenza in vita di qualsiasi animale domestico, selvatico o addomesticato, ponendolo al riparo da atti di crudeltà o senza necessità che l’essere umano possa porre nei suoi confronti. Come poc’anzi esposto l’uccisione dell’animale deve avvenire per crudeltà o senza necessità. Evidente quindi che non rientra nel delitto in esame l’uccisione di animali per la macellazione o per la sperimentazione. cosa si intende per “crudeltà” e “senza di necessità”? I menzionati concetti sono stati individuati dalla Corte di Cassazione. Per crudeltà si intende una condotta “di per sé caratterizzata dalla spinta di un motivo abbietto o futile”. Rientrano nella fattispecie le condotte che si rivelino espressione di particolare compiacimento o di insensibilità» (così Cass. Pen. n. 9668/1999). In altre parole gli atti di crudeltà consistono nell’inflizione di gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo. Per assenza di necessità si fa riferimento a tutte quelle condotte di uccisione che sono poste in essere e non sono giustificate dalla necessità dii evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile (così Cass. Pen. n. 1010/1997). Si evidenzia alla Vs attenzione di come l’uccisione di un animale può essere causata tanto da un’azione
quanto da un’omissione. E’ ininfluente, al fine della rilevanza penale dell’atto, il mezzo impiegato per cagionare il decesso. l’uccisione da parte di un altro animale sfuggito a chi ne aveva la custodia, quale responsabilità penale genera? Non rientra nella fattispecie in esame l’uccisione di un animale da parte di un altro animale sfuggito al custode, trattandosi di evento colposo, che può generare solo una forma di responsabilità civile ai sensi dell’art. 2052 c.c. Diverso il caso di uccisione di un animale a seguito di un combattimento con altro animale. In tal caso vi sarà concorso tra i reati di cui agli artt. 544 bis (uccisione di animali) e 544 quinquies c.p. (divieto di combattimenti tra animali). Concludo esortando ciascuno di VOI a segnalare, anche tramite la sottoscritta ogni caso di maltrattamento di animali cui sia seguita o meno la morte degli stessi onde poter procedere alla giusta denuncia avanti l’Autorità competente nei confronti di chi si è reso responsabile di una siffatta ignobile, vergognosa e criminale condotta. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: studiolegalefois.segreteria@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Le detrazioni IRPEF per DEVI COSTRUIRE, RISTRUTTURARE E/O AMPLIAREedilizie LA TUA ABITAZIONE? le ristrutturazioni
Dott. Avv. PROGETTAZIONE Notaio Matteo Ceolin INTEGRATA
ARCHITETTURA + INGEGNERIA
La l. 22 dicembre 2011, n. 214 restauro e risanamento conservativo, questo significa che il contribuente ha reso definitive una volta per tutte ristrutturazione edilizia, ricostruzione o potrà “scontare” (detrarre appunto) le agevolazioni IRPEF relativamente ripristino dell’immobile danneggiato a annualmente la quota spettante nei agli interventi di recupero edilizio già seguito di eventi calamitosi, interventi limiti dell’imposta dovuta per l’anno previste per la prima volta con la l. di realizzazione di autorimesse o posti in questione. Se ad esempio la quota n. 449/1997 e successivamente più auto pertinenziali, cablatura degli annua detraibile per le opere effettuate TI OFFRONO: SE SCEGLI NOI: volte prorogate. In linea generale hanno edifici, interventi per il contenimento è di 1.000 euro in 10 anni e l’IRPEF acustico, per la nell’anno in questione ammonta a diritto alla detrazione il proprietario dell’inquinamento • Studio di fattibilità GRATUITO; • Massima COMPETENZA e PROFESSIONALITÀ; opere finalizzate al 3.000 euro, l’importo (residuo) da dell’immobile (compreso anche il realizzazione di• Costi e tempi CERTI! • Preventivazione dei costi GRATUITA; per gli interventi pagare sarà di 2.000 euro. comproprietario) e coloro che ne risparmio energetico, • Consulenza energetica GRATUITA. • Scala SCONTI da impresa! e per quelli volti Di grande interesse è la possibilità di chi vende. Le parti possono ovviamente hanno in qualche modo la disponibilità di bonifica dell’amianto • Progetto e pratica edilizia INCLUSI; Pacchetto LAVORI finito con formula “CHIAVI IN MANO”; prevedere, in caso di trasferimento accordarsi nel senso di evitare tale antisismiche. (es. comodatario, inquilino), oltreché all’adozione di • misure • Team di operatori ed artigiani altamente specializzato e selezionato; il familiare convivente del possessore La detrazione spetta nella misura del dell’unità immobiliare per la quale ci subentro, con conseguente riserva a • ARCHITETTO a disposizione per arredo d’interni; sostenute; l’importo si è avvalsi della detrazione IRPEF, che favore dell’alienante della detrazione a condizione che sostenga le spese e 36% delle spese • Consulenza Pratiche DETRAZIONI FISCALI. sul quale calcolare l’acquirente subentri nelle quote annue non ancora “consumata”. Infine va le fatture ed i bonifici bancari o postali massimo di spesa la detrazione di imposta è fissato in di detrazione, non ancora utilizzate ricordato che, in via transitoria, si è siano a lui intestati. La detrazione è ammessa per una via generale in 48.000,00 euro; la al momento del trasferimento; chi previsto che per le spese sostenute fino serie di interventi molto ampia: detrazione va poi ripartita in dieci rate compra, quindi, potrà usufruire della al 31 dicembre 2014, la detrazione manutenzione ordinaria e straordinaria, annuali di pari importo. In concreto detrazione non ancora “consumata” da spetti nella maggior misura del 50%,
INPROG E ELITE COSTRUZIONI
fino ad un ammontare massimo di 96.000 euro; per le spese sostenute dal 1.1.2015 e fino al 31.12.2015, la detrazione spetterà nella maggior misura del 40%, fino ad un ammontare massimo di 96.000 euro. Dal 1.1.2016 si dovrebbe tornare alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di 48.000 euro.
DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore
L’Editoriale
Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente
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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione Quanto conta l’(in)fedeltà?
Protesi avvitata su impianti Continua a pag. 35
di Francesco Noce*
’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’ indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle persone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro professione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di comportamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui. Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giuramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
Sentire bene per sentirsi meglio Continua a pag. 35
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L’Editoriale Segue da pag.
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Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente
di Francesco Noce* E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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La relazione psicoterapeutica e le neuroscienze Recenti ricerche sostengono che anche la psicoterapia possa modificare strutturalmente il cervello portando alla cura e alla guarigione
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equivale a cambiare anche l’espressione na questione di rilevante attualità di determinate reti neuronali. Come psicoriguarda il rapporto tra le scoperte terapeuta ritengo pertanto fondamentale neuroscientifiche e i processi relazioconsiderare tali concetti in una dimensione nali implicati nel setting psico-terapeutico interpersonale in quanto è proprio l’interioche, in ultima analisi, può essere visto anrizzazione della relazione terapeutica e la che come strategia di creazione di equilibri co-costruzione di nuovi significati che conchimici nelle reti neurali del cervello. Per duce al cambiamento e alla cura. Il premio il cervello in via di sviluppo del bambino, Nobel Eric R. Kandel afferma: “Di fatto, l’ambiente fornisce le esperienze più signise i cambiamenti indotti dalla psicoterapia ficative influenzando l’espressione della Il dr. Fabrizio Boscolo si mantengono nel tempo, sarebbe ragiosua dotazione genica. Tali esperienze determinano il modo in cui i neuroni si collegano tra loro nella nevole concludere che essa porti a differenti modificazioni costruzione delle reti neuronali che danno origine all’attività strutturali nel cervello, così come avviene in altre forme di mentale. Il contributo delle neuroscienze, quindi, arricchisce apprendimento” e, rispetto al connubio tra neuroscienza la prospettiva sul formarsi dell’esperienza umana, sulle basi e psicoterapia conclude asserendo: “è questo dopotutto, neurobiologiche che influenzano le nostre modalità relazio- l’obiettivo ultimo della scienza del cervello: connettere gli nali con noi stessi e con gli altri. Queste prospettiva, a mio studi fisici e biologici del mondo naturale e dei suoi abitanti parere, dà centralità all’esperienza relazionale nell’incontro a una comprensione delle trame più profonde della mente e tra lo psicoterapeuta e il paziente. L’ incontro terapeutico può dell’esperienza umana” . rappresentare un’esperienza ripartiva a più livelli: in terapia Dott. Fabrizio Boscolo abbiamo, infatti, il coinvolgimento sia della memoria esplici- Psicologo, Psicoterapeuta ta che, ad un livello più profondo di cambiamento, di quella Adria: Corso Vittorio Emanuele II, 5 implicita, inconscia. Nella relazione e nell’apprendimento, Rovigo: Vicolo Castello, 3 secondo l’assioma di Hebb, vale il principio della plasticità e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it e cioè che “le cellule nervose che si attivano rafforzando il cell. 329 1483038 collegamento tra loro, in futuro si attiveranno assieme e ciò
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Quanto conta l’(in)fedeltà? Galimberti: “La fedeltà, di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa collegato”
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E non è raro che una delle ragioni l rientro dopo il periodo estivo comporta principali riguardi l’ultima opzione, ossia un sempre momenti di disorientamento. tradimento svolto a favore della coppia. E’ Dall’estate ci aspettiamo tutti molto: come se, l’azione infedele, non sia altro che spensieratezza, legami, amicizie, gioco, diun tentativo estremo e “violento” di esprivertimento e perché no, sesso. Ed è proprio in mere un messaggio di disagio che per troppo questa stagione calda, in un clima di maggiotempo è rimasto inascoltato o non compreso. re senso di libertà che molte coppie entrano Certamente nella costruzione del train crisi e s’interrogano su quale sia il reale Dott. Alessia dimento concorrono anche l’attrazione, la confine fra fedeltà, infedeltà e tradimento. Marcato fisicità e l’emotività che sono gli aspetti più Tra i sostenitori di “la scappatella può capitare” e quelli di “no, la scappatella è reale tradimento visibili e consci, ma il fattore principale alla base di tutto e rompe il patto della coppia” cerchiamo di capire cosa la è che in tante coppie, l’uno o l’altra non conoscono la grammatica dei sentimenti. E’ in questa ignoranza che letteratura e gli esperti esprimono a riguardo. “L’infedeltà innanzitutto è una sbandata, il tra- va cercata la vera radice del tradimento, in quell’analfadimento è la messa in crisi di un rapporto. La fedeltà, betismo sentimentale e comunicativo che è una costante di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa presente sia nei colloqui terapeutici che in molte lettere inviate alle rubriche giornalistiche. collegato.” (U. Galimberti) C’è molto amore che si perde, per l’incapacità di Al di là della scissione tra amore e sessualità, che porta a definire come l’uomo traditore abbia un investi- trovare le parole giuste. Quando si comunica davvero, il mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don- Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere! na traditrice più emotiva, il vero problema dell’infedele Per ulteriori informazioni o appuntamenti la dott.ssa sta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Marcato è disponibile al 349 3610094. Noi, l’entità della coppia, un Noi che, forse, gli impedisce di evolversi. Dr.ssa alessia Marcato Psicologa-PsiA tal ragione, una delle domande basilari che spesso coterapeuta specializzata in terapie di rivolgo alle coppie che si presentano in terapia a seguito coppia/famigliari ed individuali di un tradimento, riguarda il definire quanto, in percenStudio atma via Pozzuoli 13/b Spinea tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, (Ve) - Cell. 3493610094 quanto contro l’altro e quanto per la coppia.
l’udito e la sordità Protesi avvitata su impianti L
o studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualificato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi dentistici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale orse pochi sanno che l’ipoacusia, ossia la riduzione •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conserpiù o meno grave dell’udito, è uno dei problemi più vativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi diffusi al mondo. Più del 10% degli italiani ne soffre dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono e la causa è da attribuire a vari fattori quali l’invecchia- prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche mento, esposizione a forti rumori e infezioni. La sordità in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente se non affrontata in tempo si accompagna ad un veloce 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri ed irreversibile decadimento delle funzioni cognitive e liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello stumnemoniche. Per le persone anziane la modificazione dio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire dell’umore e dell’affettività che si accompagna a difficol- ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le tà di comunicazione e ritiro sociale, sono da affrontare conoscenze scientifiche attuali. Obiettivo per tutti i professiocon un semplice controllo dell’udito per escludere o ac- nisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identificare certare l’eventuale esistenza di un deficit uditivo. I Centri gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i riDimensione Udire offrono un servizio professionale con la schi e massimizzare l'efficacia delle cure erogate. Con la conpresenza di Audioprotesisti qualificati, per risolvere ogni sapevolezza - provadidifar30parte giornidiper l’adattamento ideale unatrovare organizzazione complessa problema di udito, mettendo al primo posto la centralità capace di- un servizio di assistenza continuo di post-vendita fondere qualità e responsabilità nella propria pratica del paziente/utente, il suo stato di salute e la qualità clinica. Lo - apparecchi acustici tramitedell'Assistenza ASL INAIL (per aventi Studio opera nel campo Sanitaria nell’erogazione delle prestazioni. diritto la protesi è gratuita) Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è Attraverso un colloquio con l’Audioprotesista sarà convenzionato - un servizio domicilio ha Privati. difficoltà a recarsi con il aSSN ma conper altrichiEnti semplice capire le necessità della persona, tenendo nelle varie sedi conto della sua storia passata e dello stile di vita del preI Centri Dimensione Udire offrono, competenza ed sente, per trovare la soluzione più adeguata alla propria esperienza, un rapporto con il paziente votato all’aperdita uditiva. Dimensione Udire si prende cura della Studio scolto edentistico all’instaurarsi Salus di una 2.0 relazione di fiducia. Ma di Rubinato Mauro & C. possibilità di tornare persona in un vero e proprio percorso programmato per soprattutto offrono la straordinaria ve ne sia certa indicazione, e per saperlo devono essere Via DoneEugenio 14po’ di felicità! perdita dell’udito,specifi fatto che di: per ogni a sentire ritrovare, finBellemo, da subito, un fatteillerecupero dovute della indagini radiologiche 30015 Chioggia Venezia - tempestività serviziola protesi e controllo dell’udito singolo caso. Per quantonelriguarda avvitata su tel: 041.405006 gratuito sei impianti valgono le stesse regole di valutazione, biFax: 041.55091055 Dimensione udire avanzate per ladella prova audiologica, sogna dire- tecnologie che è un po’ più costosa prima visto checon info@salusduepuntozero.it adria: Riviera Matteotti, 14 stanze insonorizzate, per determinare la funzioci sono due silenti impianti in più, e proprio per questo diventa Cell. 335 7390255 nalità anche più uditiva sicura e stabile . consiglio vivamente, visto Direttore Rovigo:Sanitario: Via Pighin, 8 - scelta della protesinon acustica digitale wireless, che la differenza di prezzo sarà abissale, di optarecon Dott. Ferrari Ruffino Salvatore tel. 0425 424563 design tipo quasidiinvisibile per questo protesi, naturalmente se l’equipe meaut. San Nr. 85 del 21.05.2013 dica ve ne darà indicazione.
Dimensione Udire, al centro il valore della persona! E’ indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno
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a protesi Avvitata su 4 ( ALL ON FOUR ) 0 6 ( ALL ON SIX ) Impianti, è un tipo di dispositivo che negli ultimi tempi ha spopolato tra gli studi Odontoiatrici riscuotendo un discreto successo nelle riabilitazioni IMPLANTO-PROTESICHE. Vediamo più da vicino di cosa si tratta. In primo luogo è necessario inserire gli impianti, il medico creerà gli alloggiamenti per le viti implantari nell’osso mandibolare o mascellare a seconda che la riabilitazione sia inferiore o superiore, verrà poi posizionato un provvisorio, che rimarrà per il tempo necessario affinché le viti implantari si integrino nell’osso, una volta avvenuta l’integrazione si procederà con la presa dell’impronta per costruire la protesi definitiva che potrà essere fatta con diversi materiali, metallo ceramica, zirconia, resina, composito.Di seguito sono riportate le foto con i rispettivi materiali, la prima a dx metallo ceramica, sotto a dx zirconia, la prima a sx resina, sotto a sx composito. Tutte queste protesi sono ben tollerate dai pazienti e se ben fatte hanno una durata che va molto
avanti nel tempo soprattutto per quanto riguarda quelle in zirconia e metallo ceramica, anche l’aspetto economico è vantaggioso, con una modesta spesa, in particolare per la protesi avvitata su 4 impianti, il paziente si assicura una riabilitazione funzionale, estetica e duratura. E’ sempre comunque indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno, non si può infatti proporre estrazioni di tutti gli elementi dentali naturali per sostituirli con degli impianti, a meno che non
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che risulta indispensabile per conservare una buona salute e risparmiare in termini di tempo, e denaro. Avere cura di se stessi non significa porre rimedio a un problema già esistente, ma adoperarsi affinchè il problema non si presenti. Quanti di voi si accorgono di essere senza olio nell’autovettura solo quando hanno fuso il motore?
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Studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolini largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it
Oggi, la ricerca medica studia nuove soluzioni sempre più efficaci, avvalendosi delle ultime tecnologie disponibili
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Daniele Drago
cinque sensi permettono di rapportarci con il mondo esterno e di comunicare con gli altri. Quando uno di questi viene a mancare, ci sentiamo sperduti e privati di un equilibrio prezioso che prima veniva dato per scontato. L’ipoacusia, più comunemente conosciuta con il termine sordità, viene definita come “L’handicap della comunicazione”: un deficit presente, ma non immedia-
tamente riconoscibile dall’esterno. Lo conferma anche Daniele Drago, esperto audioprotesista, che da anni si occupa di adattare dispositivi appositamente creati per contrastare l’ipoacusia. Tale disturbo, consiste in una diminuzione, o perdita dell’udito ed è dovuta a un’alterazione dell’apparato uditivo. Ciò, può accadere in seguito a diversi fattori come malattie, esposizione a rumori forti, malformazioni di origine genetica, traumi, assunzione di farmaci. Molto spesso l’ipoacusia viene associata a persone anziane, dimenticando che, invece, i problemi legati all’udito interessano talvolta anche i più piccoli. In Italia, ogni anno nascono circa 600 bambini affetti eccessivo delle cuffiette che “sparano” da sordità neurosensoriale profonda. la musica in maniera assordante. La causa genetica è presente in una Oggi, la ricerca medica studia nuove percentuale importante, circa il 60%, soluzioni sempre più efficaci, avvamentre negli altri casi è dovuta Le cause non lendosi delle ultime tecnologie dispoa cause prenatali, neonatali o postsono sempre nibili. Apparecchi acustici e protesi natali. Per quanto riguarda i giovani, di natura uditive possono risolvere i problemi invece, stando a recenti ricerche, è legati a questo disturbo, che interesin aumento il numero di ragazzi che genetica sano sempre più tutta la popolazione riscontrano disturbi dell’udito legati all’uso costante e prolungato nel indipendentemente dall’età. In questo settore, Daniele Drago, da 26 anni, offre prodotti acustitempo dell’mp3. Una delle principali cause della sordità precoce è, infatti, proprio l’impiego ci all’avanguardia, che consentono di
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l’ecografia 3D e 4D
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Uno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare
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’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione completa e tridimensionale del feto. Nello specifico si tratta di una procedura che permette, attraverso l’uso di ultrasuoni, di rilevare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazione di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attraverso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scomponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superficie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sarebbero altrimenti visibili con la sola ecografia tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensionale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video. Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografia bidimensionale.
Permettono inoltre, in ambito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine. La quarta dimensione dell’ecografia in 3D è rappresentata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si definiscono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi possibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografia permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente influenzato dall’ecografia e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografia tridimensionale e quadrimensionale. Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c. Corso Risorgimento 154 45014 Porto Viro (Ro) tel: 0426 32 10 70
migliorare le condizioni di vita di chi soffre di ipoacusia. Una tradizione di famiglia all’insegna della professionalità e dell’esperienza. Nel punto vendita di Cadoneghe è possibile ricevere una consulenza personalizzata ed effettuare prove audiometriche gratuite, ricercando così la soluzione migliore per le esigenze del cliente. apparecchi acustici - Daniele Drago Via gramsci a., 10 – Cadoneghe (Pd) tel. 349 4297959 mail: drago.daniele@alice.it
il punto sull’ipertensione arteriosa
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La cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente
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om’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo. L’impatto dell’ipertensione arteriosa è destinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infantile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambiziosi(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insufficienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto efficace per far diagnosi di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pressione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verificare se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attualmente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identificando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi-
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Sentire bene per sentirsi meglio
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lamento e contemporaneamente impediscono l’invasione batterica delle anfrattuosità delle superfici occlusali. Il primo intervento si fa verso i 6 anni di età, poco dopo l’uscita dei primi molari permanenti e successivamente verso i 12 anni quando fuoriescono anche i secondi molari. L’intervento si fa in studio dentistico su denti integri e sani prima che siano intaccati dalla carie. Proprio per questo
cazione e quantificazione di quelle modificazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi definire che la cura della pressione deve essere fatta in modo cronoterapico. Dott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in Cardiologia Medica Porto Viro s.n.c. Piazza Repubblica, 154 45014 Porto Viro (Ro) 0426/321070 medica@gruppomas.com
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