di Padova Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 153 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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di Padova Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 153 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Natale alle porte Codiverno mobilitata per il presepio vivente pag.
Vigonza musica Orchestra Brenta sodalizio con Cadoneghe
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pag.
Cadoneghe Polemiche e precisazioni sulla nuova strada
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pag.
Foto di Francesco Mangiaracina
l’assessore cede il posto ad una donna
piano interventi anche per ex grosoli
Il Consiglio comunale di Cadoneghe ha approvato il primo aggiornamento del Piano degli Interventi, che completa la fase della pianificazione degli atti di gestione del territorio, secondo quanto previsto dalla Legge Urbanistica Regionale. Prevista anche la riqualificazione urbanistica dell’area ex Grosoli. pag. 12
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Foto di Francesco Mangiaracina
EDITORIALE
Un Natale normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Ha fatto discutere e sicuramente creerà un precedente interessante la scelta dell’ex assessore di Vigonza alla cultura, scuola, sport, lavori pubblici, manutenzioni, patrimonio, Stefano Innocente Marangon. L’assessore Marangon si è dimesso di sua spontanea volontà per lasciare il posto in giunta ad una donna. pag. 8
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di Mauro Gambin*
N
Città Metropolitana confronto serrato
Cadoneghe e Vigodarzere sono per il sì, critiche da Villafranca e voci discordi
O
pinioni a confronto sulla Città Metropolitana Padova - Venezia (più Treviso) nel corso della tavolta rotonda che si è svolta a Cadoneghe e che ha visto la partecipazione di oltre una ventina di amministrazioni. Favorevole il sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro: “Sono disposto ad “andare sotto” in Consiglio comunale, quindi anche a non avere i numeri, ma porterò avanti questa delibera”. La tavola rotonda ha consentito, inoltre, di sgombrare il canpo dalle parole e fare i
conti con i numeri, ossia con chi è favorevole, chi è contrario e chi è ancora in forse. Tra gli altri sindaci presenti, oltre a Vezzaro e Gastaldon, Luca Claudio di Abano Terme, Massimo Bordin di Montegrotto Terme, Alessandro Bisato di Noventa Padovana. A favore, oltre a Vigodarzere e Cadoneghe, si possono contare anche anche Torreglia, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Arre, Loreggia, ed Este. Pieno appoggio è arrivato anche dal rappresentante del Comune di Rubano e dal sindaco di Megliadino San
Vitale, Barbara Mizzon. Nella stessa area Cadoneghe e Vigodarzere posso contare sul sì pieno di Curtarolo. Non ha dubbi il primo cittadino Marcello Costa, che di professione è dirigente scolastico. Alquanto critico, invece, il sindaco di Villafranca padovana, e già assessore provinciale, Luciano Salvò: “Pensavo fosse un incontro a porte chiuse e invece mi trovo ad un convegno. Ma io voglio parlare di fatti concreti”. Incerto Ponte San Nicolò. pag. 11
atale è alle porte ma la caratteristica atmosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali, vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è congelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, secondo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe davvero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercettidirettore@lapiazzaweb.it bile. continua a pag. 3
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Anno V - n. 7 - 1 dicembre 2012 Autorizzazione Tribunale di Brescia n° Direttore responsabile: Luigi Cavalieri 4/2008 del 25/01/2008 In Redazio Direttorene:respons Stampa: Tipopennati Annalis abile: a Cavaler Luigi Cavalie i ri Direzione, Redazione, Amministrazione e Impagin azione: ViaStampa In Redazione: Annalisa Cavaleri dell’Arti : Com gianato, & Print 35 - Montichiari (Bs) Punto Farma Srl - Via A. Grandi, 18 - 25125 Brescia Via della Cascina Pontevica, 40 - Brescia
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EDITORIALE
Un Natale normale Città metropolitana
padova sceglie di stare con venezia
“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla realizzazione di infrastrutture”.
di Mauro Gambin
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incubo allagamenti nell’alta padovana
Un successo la corsa cittadina
corri x padova formula rinnovata
Una città intera contagiata dalla passione per la corsa. Merito della Corri x Padova, il fenomeno delle ultime due stagioni sportive, tornata il mese scorso con un testimonial d’eccezione, Ruggero Pertile, il miglior maratoneta azzurro in attività. Un ritorno in grande stile per l’iniziativa lanciata nel 2010 da Polizia e Comune, con molte novità: dai nuovi percorsi di fit e dog walking al reality per seguire i progressi di alcuni partecipanti, dal servizio sms per tenere costantemente informati gli iscritti al talk show settimanale.
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Provincia
il concorso
8la
Premio “Scarpetta d’oro”, nel mondo delle fiabe pag. 6
vigonza
L’associazione Cave Canem e la pet teraphy per i bimbi
vigodarzere
pag.
8
Accoglienza profughi dal Ghana, plauso del Prefetto pag. 12
Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
protesta
IL VENETO
Formazione professionale sotto la scure dei tagli Dopo due anni via libera a finanziamenti importantipag. 16
Regione territorio
E’ambiente ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione Un Natale ecologico
di Germana Urbani
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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a
mondo scuola
Pesanti ipoteche sul futuro della nostra istruzione pag.
Venezia Padova Rovigo
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rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i
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pagg.
arte
24-25-28
A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi pag. Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo
comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli
Appello bipartisan per la virologa Ilaria Capua, ricercatrice d’eccellenza che con il suo staff doveva trasferirsi dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie alla “Torre della ricerca” a Padova per approfondire gli studi sulla trasmissione uomo - animale dei virus. Ma all’ultimo l’Istituto Zooprofilattico ha rimesso in discussione il passaggio, provocando la reazione di Comune e Regione.
paco lanciano al premio galileo
in PRIMO PIANO
dal presepio agli addobbi per finire con i regali pag.
Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forniscono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.
Lo scienziato guida la giuria
L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione
Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere
limitazioni traffico car sharing aiuta
torre della ricerca appello per capua
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A Padova una buona idea
Appello per la ricerca
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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
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Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fiocchi dei regali dovremmo sciogliere quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifiuti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri.
Piogge intense e fiumi gonfi
Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Camposampierese decine di famiglie hanno dovuto fare i conti con gli allagamenti.
segue da pag.
pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
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Sarà Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico, a presiedere la giuria scientifica della settima edizione del premio letterario Galileo. Alla designazione dell’opera vincitrice si arriverà in due fasi. Nella prima fase la giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, individuerà una cinquina di opere fra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni; la selezione avverrà il 18 gennaio 2013 a Palazzo Moroni. Nella seconda fase vota la giuria popolare, formata da studenti di istituti superiori delle 110 province italiane.
Treviso
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITY Grande impegno dei commercianti per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le difficoltà non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte per dare una chance in più a commercianti e acquirenti di Ornella Jovane
Tredicesime più leggere e scadenze fiscali imminenti comportano un contenimento dei consumi
Commercianti e artigiani chiedono al governo di detassare le tredicesime per dare un po’ di ottimismo
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Natale, le famiglie fes
ottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per definire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Veneti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fine anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fino a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici. E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-Format condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente contenimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino. Le richieste di una condotta del governo finalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fiducia alle famiglie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse. “Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro
in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spenderanno 17milioni di euro in meno”. E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’inflazione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”. Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sostituzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fiscale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro. Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspettano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa
eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrificando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%). Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno organizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fiocchi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Rossi che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”. Una proposta che fa eco a quella del segretario Bortolussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”. Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consumatori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.
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Appuntamenti in Veneto
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icembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visitatori nei paesi soprattutto per i presepi in Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Basilica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria fino a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fino al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografico Parrocchiale” di Fossò fino al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fino al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 figuranti di Revine Lago fino al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fino al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fino all’8 gennaio.
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Argomento del mese 5 18 Argomento del mese Padova e provincia integrano le offerte
steggiano con sobrietà L’allarme Adiconsum e Federconsumatori
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ese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, finiscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verificare il prezzo e cercare online le esperienze di altri consumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Federconsumatori Veneto mette a disposizione un ufficio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it
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Tra negozi ed eventi
Commercio e turismo Natale di speranza L
a grande scommessa per dare un calcio alla crisi, almeno per qualche settimana, si chiama Natale. La festa più attesa dell’anno potrebbe segnare l’occasione di riscatto per il commercio e il turismo padovano e riportare una boccata d’ossigeno e una ventata d’ottimismo fra le attività del territorio. Per questo, nonostante le ristrettezze economiche, Padova e i principali centri della provincia investono sulle Festività per rilanciare il commercio, soprattutto quello dei negozi delle piazze e dei centri storici e per richiamare i turisti “natalizi”, coinvolgendo anche i centri della provincia. Il capoluogo, in particolare, fa le cose in grande. Nel vero senso della parola, tanto che la manifestazione organizzata da Comune e Camera di commercio con le associazioni di categoria, che ha preso il via con l’accensione del grande abete di fronte a Palazzo Moroni, si chiama “Grande Natale a Padova”. L’obiettivo è ambizioso e carico di speranza. “Tre anni fa siamo partiti con questa sfida di lanciare una serie coordinata di iniziative sotto un unico logo, che facesse riconoscere Padova e richiamasse gente da tutta la regione e oltre. Oggi possiamo dire che questa idea ha avuto successo: la nostra città è un punto di riferimento per il Natale e il format è conosciuto anche fuori città”, spiega Marta Iniziative coordinate Dalla Vecchia, assessore al comda Padova alla mercio. “Si tratta di un’iniziativa Provincia, in particolare consolidata - aggiunge Roberto con Este, Montagnana Furlan, presidente della Camera e Cittadella di commercio - con una pluralità di significati, in grado di favorire la rete del commercio e che quest’anno si estende alla provincia con l’adesione di Cittadella, Este e Montagnana”. Tra le novità più interessanti il mercatino dell’Alto Adige in piazza Cavour: “Pensiamo - afferma Fernando Zilio, presidente dell’Ascom padovana - a quanti si muovono per andare a visitare i mercatini tradizionali; vogliamo che Padova richiami non solo i locali ma anche persone dalle province vicine”. Oltre ai mercatini di Natale, fino alla prima settimana di gennaio sono in programma mostre, concerti, visite guidate, iniziative solidali; i più sportivi potranno cimentarsi nella “Corri con Babbo Natale”. Numerose e interessanti le attività per i più piccoli, che anche quest’anno avranno a disposizione il trenino gratuito “Gomma Magica Orient Express”. Gran finale il 6 gennaio con la festa della befana in Prato della Valle. “Abbiamo messo a punto una proposta forte - commenta Nicola Rossi, presidente Confesercenti Padova - grazie al lavoro enorme di sintesi con il territorio, fatto in questi anni, abbiamo creato un’immagine coesa, con più forza attrattiva verso l’esterno”. E si vedono già i risultati, come spiegano Antonio Piccolo, presidente del consorzio di promozione turistica Padova e Stefan Marchioro, di Turismo Padova Terme Euganee: “Già a fine novembre sono arrivate molte richieste e altre ne arriveranno prossimamente, del resto abbiamo mandato il programma di Natale a 15mila operatori turistici. Il contenitore natalizio è un’iniziativa fondamentale per il turismo”. Le premesse per un Natale da ricordare ci sono tutte. Fra un mese si tireranno le somme.
6 Vigonza Verso Natale Mobilitata la frazione per il tradizionale allestimento
Codiverno e il Presepio
Da 16 anni la rappresentazione coinvolge ben 310 figuranti in uno spazio di oltre 3.300 mq di Manuel Glauco Matetich
A
sedici anni dall’inizio dell’esperienza del Presepio vivente, il piccolo borgo di Codiverno di Vigonza ritorna a presentare il mistero del Natale accostandolo a Maria, la Madre di Dio, la Teotokos, colei che porta Dio. Il Natale a Codiverno ha un significato ed una forza speciali. Da ormai più di tre lustri, nello spazio compreso tra la chiesa ed il centro parrocchiale, adulti, anziani, bambini, ragazzi, vestono ruoli antichi, vivono esistenze del passato e rappresentano la Natività nel suo cammino attraverso i secoli. Dalla Betlemme che ha visto nascere Gesù, ai villaggi di nomadi pastori che sono accorsi alla sua culla, fino al mondo di oggi, l’uomo è rappresentato nel suo cammino alla scoperta del mistero di questa nascita speciale. Una rappresentazione che raccoglie il contributo di tutto il paese, circa 310 figuranti, in uno spazio sempre rinnovato ed allargato di oltre 3.300 mq, dove ognuno
Una precedente edizione del presepio vivente a Codiverno dà qualcosa in termini di capacità, competenze, tempo, abilità, passione. Le rappresentazioni hanno superato di gran lunga i 23.000 visitatori che, ammirati dal lavoro svolto, hanno accompagnato amici e conoscenti a visitare l’artistico presepio vivente. Anche quest’anno l’Associazione “Noi 2000 – 2000 Noi” ha voluto prendere parte ai lavori di costruzione ed organizzazione per il presepio vivente. “Dobbiamo comunque ringraziare innanzitutto l’ex parroco di Codiverno, Don
Aldo Manfrin, - afferma uno dei coordinatori della manifestazione natalizia - che ha avviato questa stupenda iniziativa, nata da una semplice idea, nel lontano 1997, e che anno dopo anno si rinnova e riesce ad unire la comunità dei fedeli di Codiverno.” Il successo di questo presepe vivente si trova nella capacità di trasmettere dei contenuti e dei messaggi profondi, nel rappresentare tipici momenti di vita pastorale e di antiche tradizioni bibliche, che riescono ad emozionare in ogni edizione i visitatori.
il concorso Vigonza coinvolta nel premio internazionale dal 1995
“scarpetta d’oro” il mondo delle fiabe
E’
giunta al termine anche quest’anno l’edizione speciale del premio internazionale di illustrazione per l’Infanzia “Scarpetta d’Oro” dal titolo “Scarpe d’Italia”. L’attività culturale realizzata da “Scarpetta d’Oro” nel corso della sua storia di oltre 15 anni ha avvicinato una moltitudine di giovani al mondo fantastico della fiaba e al colorato mondo delle arti figurative e pittoriche, oltre che al mondo della moda calzaturiera, investendo soprattutto sui giovani, visti come risorsa strategica per costruire un futuro più solido per le nuove generazioni. Oltre a Vigonza, I comuni coinvolti nell’iniziativa sono: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Noventa Padovana, Pianiga, Sant’Angelo di Piove, Stra, Vigonovo, e Piove di Sacco. La mostra si è tenuta presso le sale espositive della Villa del Castello dei Da Peraga fino al 16 novembre, ed ha registrato al presenza di diverse persone incuriosite dall’evento. Il concorso “Scarpetta d’oro” è cominciato nel 1995 quasi per gioco, per iniziativa di alcuni insegnanti di Vigonovo. Perché non chiedere agli illustratori per ragazzi di affrontare il tema delle calzature, noi che viviamo in un paese dove l’arte calzaturiera si respira nell’aria? si sono chiesti. Il concorso è cominciato così. E perché non chiedere ai ragazzi di scrivere delle storie a partire dalle opere degli illustratori? si sono chiesti l’anno dopo. Scarpetta d’oro è cresciuta così. Fin dall’inizio l’Acrib, ovvero l’associazione calzaturifici riviera del brenta, ha creduto in questa iniziativa, anzi ne è stata uno dei principali sostenitori. Quando il lavoro divenne troppo per la scuola, se ne occupò la Pro loco di Vigonovo e Fossò. Due anni fa invece, fu necessario un salto di qualità che rendesse l’iniziativa più professionale, e proprio in questa occasione l’Acrib se ne è assunta direttamente la responsabilità organizzativa. M.G.M.
ORChESTRA, INTESA CON CADONEGhE
E’
stato finalmente approvato il protocollo d’intesa da parte del comune di Vigonza assieme al comune di Cadoneghe per la costituzione del nuovo progetto inerente l’Orchestra di fiati e la sua scuola di musica: nasce quindi l’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza. L’Orchestra di fiati di Cadoneghe è nata nel lontano 2002, con non poche difficoltà iniziali. L’associazione negli anni ha sviluppato un lavoro costante e proficuo definitosi con l’avvio di una scuola di musica per i giovani del territorio. Successivamente l’associazione è divenuta un’orchestra giovanile con attività ormai ampiamente collaudata con successo in occasione di eventi civili o altre manifestazioni sia locali che nazionali. Nel 2012 è stata avviata una collaborazione tra le amministrazioni comunali di Cadoneghe e Vigonza per il progetto di costituire l’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza, una formazione orchestrale civica intercomunale in grado di allargare l’attività e l’utenza dell’Orchestra, contando su più numerose occasioni per uscite pubbliche e progetti didattici. Il nuovo nome di Orchestra Brenta è stato ideato per connotare il territorio di riferimento e diventare allo stesso tempo elemento unificante delle realtà Comunali che la sostengono. L’orchestra è attualmente costituita da 40 giovani a partire dai 12 anni e dagli insegnanti, e anche se gli strumenti dell’Ensemble fanno pensare ad una formazione di tipo bandistico, l’impostazione che ha voluto dare il maestro fondatore Stefano
Nasce l’Orchestra Brenta di fiati con la scuola di musica per i giovani artisti Pietrocarlo e l’attuale direttore artistico Daniele Trincanato è di tipo orchestrale poiché viene privilegiato l’aspetto concertistico musicale rispetto a quello delle marce per sfilata. Il primo concerto pubblico della neo costituita Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza, diretta da Daniele Trincanato, è stato al Teatro “Quirino De Giorgio” il mese scorso. La serata, ad ingresso libero, è stata introdotta dalla presentazione ufficiale alla cittadinanza dell’orchestra intercomunale, per poi continuare con il concerto del pianista Michelangelo Stregapede. M.G.M.
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8 Vigonza L’Intervento
Politica locale Il caso L’avvicendamento in giunta dopo le polemiche sulla rappresentanza femminile
Marangon “scelta in rosa” di Manuel Glauco Matetich
H
a fatto discutere e sicuramente creerà un precedente interessante la scelta dell’ex assessore di Vigonza alla cultura, scuola, sport, lavori pubblici, manutenzioni, patrimonio e comunicazione, Stefano Innocente Marangon. L’assessore Marangon si è dimesso di sua spontanea volontà per attuare il dispositivo che prevede che vi sia una donna all’interno degli organismi istituzionali, anche quelli comunali, norma completamente ignorata dal sindaco Nunzio Tacchetto al momento di comporre la Giunta Comunale vigontina. Il posto di assessore alla cultura è stato ricoperto nel giro di pochi giorni da Isabella Turetta, insegnante 54enne residente a Vigonza. La fine del mandato dell’assessore Marangon ha lasciato tutti di stucco e senza parole. Sono molte, infatti, le persone che tuttora si domandano il perché abbia deciso di fare un passo indietro, in un mondo della politica ove sono più importanti le “careghe” che i cittadini. Una mosca bianca, lo si potrebbe definire. “Il mio gesto va letto esattamente in continuità – ci spiega Stefano Innocente - con la linea intrapresa dalla Lista Civica Vigonza Viva circa 10 anni fa. La nostra carta fondante e dei valori recita che il movimento Vigonza Viva nasce dal desiderio di partecipare attivamente alla vita politica/amministrativa locale con l’obiettivo di avvicinare quante più persone nuove. Nel corso di questi primi dieci anni, prima in minoranza poi in maggioranza, Vigonza Viva ha portato ben 13 consiglieri ad alternarsi all’attività amministrativa mediante il meccanismo delle dimissioni programmate e condivise nel movimento per far crescere più persone possibili”. Continua Marangon: “Un meccanismo che ha ben funzionato ed è stato apprezzato dalla cittadinanza, visto che Vigonza Viva ha espresso il sindaco Nunzio Tacchetto dal 2007 al 2012 che è stato rie-
sociale
E’
L’assessore alla cultura, lavori pubblici e sport lascia il posto ad una donna, Isabella Turetta L’ormai ex assessore Stefano Marangon spiega la sua scelta come coerente con il programma del gruppo di maggioranza Sopra la neo assessore Isabella Turetta
letto per altri cinque anni, in tempi in cui il terremoto politico sta investendo tutti i partiti nazionali. Insomma Vigonza Viva fin dalla nascita si è dotata di un codice etico per valorizzare tutte le proprie potenzialità , senza attendere l’onda emotiva di scandali nazionali, per affermare la necessità del ricambio della “poltrona”. A questo punto auspico che anche gli altri gruppi politici, a cominciare da quelli che danno lezioni di democrazia, possano seguire l’esempio di Vigonza Viva. Il sindaco Tacchetto nel suo discorso programmatico di insediamento ha fissato il ricambio dei componenti la giunta nell’arco del quinquennio amministrativo , introducendo di fatto il criterio proprio di Vigonza Viva a
tutta la compagine amministrativa”. “Per quanto mi riguarda, - conclude l’ex assessore - il mio gesto ha il significato di un passo indietro per svelenire un clima, surriscaldato dalla minoranza attraverso la strumentale questione delle quote rosa, ma che di fatto va letto, a mio avviso, nella non accettazione dell’inequivocabile risultato elettorale scaturito dall’elezioni dello scorso maggio. Garantirò al sindaco Tacchetto e a tutta l’amministrazione, pur dall’esterno, tutto l’impegno e la passione di cui sono capace. In questi difficili tempi credo sia fondamentale lavorare tutti insieme per il bene della comunità tutta, evitando contrapposizioni inspiegabili agli occhi della gente”.
Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova* segue da pag.
Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpolpare le fila del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Osservando come le violenze che spesso si verificano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati. La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli stimoli affinché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verificare se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifica quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superflue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifici scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimenti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’innovazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
Da tre anni l’associazione Cave Canem realizza il progetto
amici animali, la pet therapy aiuta i bambini in difficoltà
proprio vero il detto che il cane è il miglior amico (a 4 zampe) dell’uomo. La conferma arriva direttamente dal lavoro concreto e svolto sul campo da parte dell’associazione onlus Cave Canem di Vigonza.Quest’associazione, ormai da anni attiva nel territorio della Regione Veneto soprattutto nel campo dell’assistenza, interviene in molti ambiti diversi, tra questi c’è anche quello del fornire un aiuto rispetto a situazioni di grave disagio
con l’utilizzo della Pet Therapy, cioè della terapia con gli animali. Tale disciplina, che attraverso la relazione persona – animale stimola le potenzialità personali e le capacità cognitive, migliora la stabilità emotiva ed arricchisce la sfera affettivo - relazionale delle persone svantaggiate, favorendo inoltre l’integrazione sociale di questi ultimi. Il coinvolgimento delle scuole e la collaborazione con i servizi sociali del co-
1
mune di Vigonza hanno consentito di porre in essere un percorso di educazione alla diversità, di aiuto ai ragazzi in difficoltà ed alle loro rispettive famiglie, che sempre più, specie nell’ultimo periodo, si trovano a dovere affrontare delle enormi problematiche. “Il sorriso che hanno i bambini, anche se molti di loro portano sulle spalle un background familiare poco sereno, è realmente impagabile” afferma uno dei volontari dell’associazione. M.G.M.
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10 Cadoneghe Il caso Sindaco e assessore replicano alle critiche delle opposizioni
La nuova strada scatena polemiche “L’arteria è utile, sicura e rispetta alla lettera la normativa, altrimenti non avremo avuto l’ok”
I
I consiglieri della Lega Nord
“un’opera fatta con troppa fretta”
S
di Nicoletta Masetto nadeguata la nuova strada in zona industriale? Il sindaco Mirco Gastaldon e l’assessore Silvio Cecchinato replicano alla Lega riguardo la presunta inadeguatezza della nuova strada della zona industriale: “Non si capisce come mai qualcuno continui a non ammettere nonostante l’evidenza dei fatti che la nuova arteria è utile alla collettività e realizzata rispettando alla lettera progetto e normativa vigente. La strada è sicura (per quanto ogni strada comporti chiaramente una quota di rischio imponderabile), con limite di percorrenza di 40, 50 o 70 chilometri/h a seconda delle zone interessate. Diversamente non avremmo avuto il parere favorevole da parte di tutti gli enti interessati. Ci rendiamo conto che forse ci vuole un minimo di competenza tecnica per saper leggere un progetto, ma mai è stata prevista una pista ciclabile lungo la camionabile nel tratto che va da via Frattina a via Bragni: quello che c’è è esattamente il percorso previsto dal progetto, che collega fra
la polemica
loro le piste ciclabili dell’SP34 con via Giotto mediante via Frattina. Teniamo a precisare, se qualcuno non lo ha ancora capito, che il progetto dal marzo 2008 non è mai stato cambiato, né avremmo potuto farlo nemmeno in minima parte, visto che com’è noto abbiamo un contenzioso in corso con il Consorzio Cadoneghe Nord, ossia i privati che dovevano realizzare la strada a seguito dell’ampliamento della Un momento dell’inaugurazione (foto di Francesco Mangiaracina) zona industriale”. Il sindaco poi approfondisce: “Il percor- la strada, tanto che l’apertura al traffico è idrauliche: – conclude l’assessore Cecchiavvenuta con circa due nato – una, regolarmente conclusa come so è andato a interesmesi di ritardo rispetto da progetto, tra via Frattina e via Bragni, sare solo in due casi Gastaldon: a quanto preventivato che è appunto una vasca di laminazione zone pertinenziali di “ci sono anche a causa dei tempi di per il contenimento delle acque; l’altra, che residenze private (in un due opere caso anche molto limi- idrauliche, vasca e intervento di un ente si trova tra via Frattina e via Roma, non è tatamente) pur avendo bacino laminazione” diverso dal Comune: una vasca di laminazione, ma un bacino di interessato zone agrinon potevamo certo fitodepurazione. Si tratta di un progetto totalmente scolcole con 50 espropri. Quanto a presunte attendere oltre, perché siamo abituati a irregolarità nelle segnalazioni stradali, que- mantenere la parola data sui tempi di re- legato da quello della nuova strada che ha funzioni totalmente diverse e coinvolge altri ste ultime invece sono assolutamente com- alizzazione”. plete fin dal giorno dell’inaugurazione. Non Infine la questione bacini di lamina- enti, cioè il Comune e il Consorzio di Bonifiabbiamo avuto alcuna fretta di inaugurare zione: “Lungo la strada vi sono due opere ca acque risorgive”.
trade della ...passione. Sulla strada di collegamento tra la SR 308 e la zona industriale ad aprire le polemiche sono stati i consiglieri della Lega Nord, Anna Talpo e e Silvio Borella. Queste le loro ragioni: “contrariamente al progetto iniziale, la pista ciclabile che doveva essere costruita lungo la nuova strada é stata costruita solo per un breve tratto e nella parte meno “pericolosa” del percorso. Con la chiusura del tratto di via Cà Ponte, ora Placido Cortese, si rischia l’incolumità dei residenti di via Cà Ponte e della Frazione di Bagnoli, che quotidianamente transitano in bicicletta e si trovano costretti a percorrere viale Maestri del Lavoro per recarsi nella zona industriale di Bragni. Sempre contrariamente al progetto iniziale, l’imbocco della nuova strada si trova a ridosso di alcune case. Queste sono le conseguenze di un progetto cambiato in fretta. Inoltre è’ stata costruita una rotonda in corrispondenza di una strada chiusa, senza pensare che la stessa poteva essere costruita in corrispondenza di queste case a ridosso della strada. Nel nostro comune in nome della sicurezza sono state permesse roN.M. tonde di minime dimensioni”.
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12 Cadoneghe - Vigodarzere Via libera dal Consiglio Comunale Completata la fase di pianificazione
Piano degli Interventi
Lo strumento urbanistico interessa anche l’area Grosoli e i nuovi nuclei di espansione di Nicoletta Masetto
I
l Consiglio comunale ha approvato il primo aggiornamento del Piano degli Interventi, che completa la fase della pianificazione degli atti di gestione del territorio, secondo quanto previsto dalla Legge Urbanistica Regionale. I contenuti principali del provvedimento riguardano l’adeguamento e la sistematizzazione delle normative urbanistiche del Comune, l’individuazione dei nuclei di completamento in zona agricola e dei relativi lotti ai quali sono assegnate delle volumetrie, la definizione di un masterplan per lo sviluppo urbanistico delle nuove zone di espansione e per l’area Grosoli-PL4. “Con l’approvazione del Piano Interventi il Comune di Cadoneghe ha raggiunto l’obiettivo di dotarsi di una pianificazione urbanistica in linea con le innovazioni introdotte dalla vigente legge regionale. – spiega il sindaco Mirco Gastaldon – L’aggiornamento appena approvato tiene ora conto delle osservazioni presentate dai cittadini (una cinquantina circa) per aggiornare i principi di
Un recente controllo dei Carabinieri nell’area ex Grosoli urbanistica, viabilità e assetto del territorio che l’Amministrazione comunale metterà in atto, realizzando così le scelte concrete indicate dal Pati (Piano di assetto del territorio intercomunale) della Città Metropolitana di Padova e dal Pati condiviso con il Comune di Vigodarzere”. Il sindaco approfondisce poi i principali provvedimenti adottati. “In particolare, mi preme porre l’accento sull’attenzione che abbiamo posto, in linea con quella che è sempre stata una delle priorità per questa
Amministrazione, alla tutela del territorio e delle sue relazioni sociali. Rispetto al vecchio Piano regolatore del 1987, abbiamo ridotto il numero massimo di abitanti teorici insediabili a 18.500, contro i 21 mila previsti nel vecchio piano regolatore. E questo naturalmente significa uno scenario in cui la congestione di traffico, persone e unità insediative non dovrà costituire un’emergenza prevedendo una minor crescita insediativa supportata dai servizi oggi in essere”.
i dettagli Acquisita un’area da destinare a verde pubblico
un freno all’edificabilità in area agricola
R
imanendo nel merito della tutela del territorio, l’aggiornamento del Piano degli interventi ha previsto la limitazione della superficie agricola edificabile rispetto sempre a quanto ipotizzato dal vecchio piano regolatore. Il Comune ha voluto preservare le aree verdi, che costituiscono ancora tratto identificativo di questo territorio, oltre che elemento essenziale per la qualità della vita dei residenti. Il documento approvato dal Consiglio comunale prevede anche l’avvio del piano di riqualificazione dell’area ex Grosoli-PL4. “Ora, dopo l’approvazione di un accordo pubblico-privato con i proprietari interessati alla riqualificazione – aggiunge il sindaco –, potrà prendere avvio la trasformazione della zona, che potrà avvenire anche per parti”. Sono stati dunque approvati accordi pubblico-privato di rilevante interesse pubblico. Fra i più importanti, quello per la cessione di un’area edificabile di 1268 mq (con capacità edificatoria di mc.1.268) per consentire la realizzazione di una zona a verde in continuità con il Piano delle ex Officine “Breda”, a fronte del riconoscimento di un credito edilizio pari alla capacità edificatoria del lotto. Ceduta anche un’area all’interno dell’ambito di urbanizzazione consolidata per la realizzazione di un parcheggio pubblico lungo la S.R. 307, in prossimità della Chiesa di S. Bonaventura. “Tale area – puntualizza Gastaldon – è oggi già utilizzata come parcheggio pubblico, ma non è di proprietà comunale. Inoltre, nell’ambito di tale proposta, si prospetta la cessione di parte dell’area classificata a Parco Urbano nel P.R.G. previgente a fronte del riconoscimento di un credito edilizio da insediare in un’area di proprietà comunale”. Altra importante acquisizione al patrimonio pubblico riguarda un’area nella frazione di Bagnoli, attigua al Peep e dotata di una capacità edificatoria da PRG di 3.000 mc., individuata oggi nel programma delle opere pubbliche con destinazione a verde attrezzato. A compensazione della cessione dell’area viene richiesta l’iscrizione dei 3.000 mc. della volumetria prevista nel registro dei crediti edilizi. N.M.
PROFUGhI DAL GhANA A VIGODARZERE
U
n inserimento lungo e per certi aspetti complesso, che però sta dando buoni frutti ed è stato apprezzato dal viceprefetto di Padova, Alessandro Sallusto. I 4 profughi accolti lo scorso anno da Vigodarzere nell’ambito del piano di emergenza nazionale coordinato dalla Prefettura di Venezia hanno un’età fra i 20 ed i 40 anni. I migranti sono stati seguiti per le loro esigenze logistiche e per le loro necessità di inserimento nel tessuto sociale da una cooperativa di servizi. Un plauso per il lavoro di accoglienza svolto dal Comune è arrivato dal vicepre- L’accoglienza dei profughi fetto Alessandro Sallusto. Quest’ultimo di Vigodarzere –. Ora siamo soddisfatti ha elogiato “un inserimento lungo e per dell’apprezzamento manifestato dal viceprecerti aspetti complesso, che però sta dando fetto Sallusto per il lavoro svolto dall’ammibuoni frutti”. I ghanesi, che in Libia lavora- nistrazione e dai nostri uffici nell’accogliere vano come muratori, hanno seguito lezioni e integrare questi profughi. Uno di loro ora di italiano con un meha trovato occupaziodiatore, hanno svolto La Prefettura ne fissa in provincia qualche mansione non plaude all’impegno di Modena, per gli altri retribuita per il Comune nell’inserimento tre resta la disponibilie hanno anche seguito dei quattro tà del Comune, come un corso di avviamento giovani è stato fatto finora, a al lavoro. offrire loro la possibili“Fin da quando i quattro profughi gha- tà di svolgere piccoli lavori di manutenzione nesi provenienti dalla Libia sono arrivati nel e in generale incarichi utili per la collettività. nostro territorio, l’amministrazione comuna- Ci piace considerare la valutazione positiva le ha manifestato loro la concreta vicinanza della Prefettura come un segno di incoragdella società civile di Vigodarzere e il suo giamento alle attività sociali messe in atto pieno appoggio per un futuro di serenità e dal Comune. Segno che il denaro messo per l’avvio di queste persone a una possi- a disposizione dallo Stato per le attività di bile nuova esperienza lavorativa e di vita accoglienza e inserimento sociale e culturale nel nostro paese – dice Valerio Scotton, dei profughi (46 euro al giorno, ) è stato N.M. assessore alle Politiche sociali del Comune speso fruttuosamente”.
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Vigodarzere - Cadoneghe 15 Il dibattito Anche il sindaco di Cadoneghe è sulla stessa posizione
Vezzaro determinato “Stiamo con Padova” di Nicoletta Masetto
“T
ra una Ferrari e un trattore preferisco una Ferrari”. È questa la posizione di Francesco Vezzaro, sindaco di Vigodarzere, in riferimento ai diversi poteri di Città metropolitana e Provincia. Una posizione espressa nel corso della tavolta rotonda che si è svolta a Cadoneghe e che ha visto la partecipazione di oltre una ventina di amministrazioni. “Cosa racconterò ai miei cittadini – ha proseguito il primo cittadino di Vigodarzere - quando mi chiederanno perché c’è un trattore? Sono disposto ad “andare sotto” in Consiglio comunale, quindi anche a non avere i numeri, ma porterò avanti questa delibera”. Nel corso del convegno di Cadoneghe il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, si è impegnato a tradurre in emendamenti al decreto legge sul riordino delle Province le delibere che i Consigli comunali approveranno nei prossimi giorni in favore della Città metropolitana. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Padova, Flavio Zanonato. Il primo cittadino ha sottolineato i punti di forza dell’adesione alla Città metropolitana (tecnicamente la delibera della giunta di Palazzo Moroni indica l’adesione di Padova alla Provincia di Venezia, che in base al decreto è destinata
“Sono pronto ad affrontare il Consiglio Comunale e anche ad andare sotto” a diventare Città metropolitana, e l’allargamento della nuova realtà anche a Treviso), ponendo l’accento sulle funzioni “potenziate” che avrebbe rispetto alla prospettata Provincia Padova-Treviso. La tavola rotonda ha consentito, inoltre, di sgombrare il canpo dalle parole e fare i conti con i numeri, ossia con chi è favorevole, chi è contrario e chi è ancora in forse. Tra gli altri sindaci presenti, oltre a Vezzaro e Gastaldon, Luca Claudio di Abano Terme, Massimo Bordin di Montegrotto Terme, Alessandro Bisato di Noventa Padovana. A favore, oltre a Vigodarzere e Cadoneghe, si possono contare anche anche Torreglia, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Arre, Loreggia, ed Este. Pieno appoggio è arrivato anche dal rappresentante del Comune di Rubano e dal sindaco di Megliadino San Vitale, Barbara Mizzon. Nella stessa area Cadoneghe e Vigodarzere posso contare sul sì pieno di Curtarolo. Non ha dubbi il primo cittadino Marcello Costa, che di professione è dirigente scolastico, che così si è espresso: “O diciamo che Padova ci lascia in braghe di tela o prendiamo una decisione. La nostra è di seguire il Comune capoluogo”. Alquanto critico, invece, il sindaco di
Amministratori a confronto sulla prospettiva della città metropolitana Padova-Venezia
Un momento dell’incontro sulla città metropolitana fra gli amministratori del territorio (foto di Francesco Mangiaracina)
Da Villafranca la posizione critica di Salvò, invece Curtarolo pronto a seguire Padova Villafranca padovana, e già assessore provinciale, Luciano Salvò: “Pensavo fosse un incontro a porte chiuse e invece mi trovo ad un convegno. Ma io voglio parlare di fatti concreti, qui si chiede l’adesione a un processo politico importantissimo senza il supporto di fatti tecnici”. Elisa Venturini, sindaco di Casalserugo, parla di “atto di fede”. Tra il fronte del “no” Veggiano, Saonara, Selvazzano e Maserà. Indeciso Enrico Rinuncini, sindaco di Ponte San Nicolò: “Ne voglio prima parlare con i miei cittadini”.
la ricerca Le opinioni dei cittadini
la gente chiede piu’ efficienza
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el corso dell’incontro è stata presentata la ricerca “Le opinioni dei cittadini dell’Alta Padovana: indagine sulla situazione economica e sulla qualità dei servizi”, realizzata dall’istituto di ricerca Tolomeo Studi e Ricerche e illustrata nei dettagli da Aldo Cristadoro. “Focus della ricerca – spiega il sindaco Gastaldon – è il contesto sociale, culturale ed economico di una fetta importante del Nord-Est, l’area dell’Alta padovana, le cui dinamiche mettono ora in luce alcune linee di tendenza significative. Considerata una crisi economica pervasiva, emerge dalla ricerca un dato incontrovertibile: la diffusa preoccupazione, trasversale a tutte le età e a tutte le condizioni sociali e culturali, per la tenuta del sistema. Il progressivo venir meno di servizi pubblici essenziali gioca in questo senso un ruolo importante: il cittadino si sente abbandonato, travolto da processi esogeni incontrollabili. L’intento è quello di aggiungere un tassello importante al dibattito in atto sul riordino delle province, nella convinzione che la logica di rete e di condivisione che è alla base della proposta offra la chiave di volta per lo snellimento dei livelli decisionali”. N.M.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia
PADOVA
Centri di formazione sotto la scure dei tagli
La protesta a Venezia degli insegnanti e operatori della formazione professionale
La Regione intende ridurre di 5 milioni il budget per i centri professionali, a rischio le scuole
di Emanuele Masiero
L
a scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regione vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi. In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve. Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organizzate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fine del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini. Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità finanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donazzan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.
Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. dalla famiglia religiosa dei Pavoniani. “Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno di crisi economica poi, la formazione professionale riveste dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che fine faranno i nostri ragazzi. Ricoraziende venete, è diventato sempre diamo che, oltre alla preparazione più impegnativo assumere ragazzi fre- Il caso del Cfp professionale, centri come il nostro schi di laurea che costano mediamen- “Sacchieri”di hanno una forte valenza sociale, in te di più e necessitano comunque di Montagnana: “saremo costretti quanto accolgono tutti quegli studenti un periodo di formazione lavorativa. “esodati” che non hanno trovato una Per contro, pescare dall’offerta a tagliare corsi” collocazione congeniale nel mondo dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno questo i manifestanti armati di bandiere e fischietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”. la presidenza della Regione. In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va affermava che “il Veneto senza la formazione professiona- imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano contro chi difende e sostiene il patto di stabilità. di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la responprofessionali. sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è di intervento.
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“L
o spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superficie di 400 mq circa, sono affidati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di
Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare significato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il significato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identificazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.
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Lesionato dal terremoto
riapre il museo di cervarese s. croce
E
ra stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restituire il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – In un momento di forte difficoltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappresenta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coinciso, con la tradizionale festa di San Martino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre. E.M.
Spazi Spazi Aperti aperti 17 11 Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti
Albero e capanna “eco-friendly” Un Natale all’insegna del riciclo - riuso dagli adobbi all’albero, senza scordare l’ecopresepe preparato in una scatola
Marco Calaon: “Stavolta siamo pronti a tornare se non avremo delle risposte”
di Emanuele Masiero
U
n Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifiuti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del progetto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecofficina. Il primo appuntamento è stato fissato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopresepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo. Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifiuto che comunemente troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia. Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Cartura dove le famiglie hanno appreso come realizzare addobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre
con l’utilizzo di materiali di scarto. ”Liberambiente è un progetto di educazione ambientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, responsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di proporre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifiuti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riutilizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”. Da quest’anno, Liberambiente significa anche energia. Non solo rifiuti quindi, ma anche conoscenza e corretto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nelle scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli fotovoltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-
A fianco un presepe in scatola costruito con materiali di riciclo, sotto alcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambiente della cooperativa Ecofficina mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri figli. La nuova sfida sarà far capire loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”. Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interessanti. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifiuti. Durante la rappresentazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attivamente anche attraverso momenti ludici.
GRUPPO D’ACQUISTO BOOM DI ADESIONI foto: roberto beani
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l gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusinghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico. “L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profilo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizzato nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ molto interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso incentivi e agevolazioni”. L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di riscaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefinito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato. “L’utilizzo del pellet come forma di
Piace il Gas per il pellet riscaldamento è un fenomeno ben radicato in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è sufficiente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzione: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo. “Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Gianesello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno manutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli sviluppi del progetto può contattare lo Sportello energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune. E.M. org/padovatre.
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18 Mondo scuola
Mondo Scuola 13
L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere
Istruzione e formazione “investiamo sul futuro” “In un Paese moderno la scuola deve essere l’ultimo settore nel quale ridurre le opportunità” di Manuel Glauco Matetich
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erenne è il dibattito sulla scuola, specie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di controriforme, lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma proposta dal ministro Berlinguer, approvata dal Parlamento, è stata bloccata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approvata e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiustamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorganizzativi del ministro Gelmini. Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente padovano di italiano. “Le lamentele di docenti e di famiglie crescono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono metterci di tasca propria, se vogliono che i figli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenuto strutturale, ma che ora l’ente pubblico non finanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se
viene inserito un docente in più nelle scuole dell’infanzia o i docenti di appoggio e di sostegno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sempre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acquisto di cancelleria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”. Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione? “Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (docente e non docente), premiando quelli validi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle
competenze e disponibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le opportunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pongono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma della disoccupazione giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”. Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmente così, secondo lei? “Parlare di scuola significa parlare di educazione, di fornire saperi e competenze, ma anche di formazione al lavoro: oggi serve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto costante tra apprendimenti e mercato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle categorie economiche artigianali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si
Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il laureato possano tornare a dare un senso motivato e finalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sintonia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essenziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”. La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato molti giovani a rivalutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa
del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa? “Ritengo sia doveroso cambiare la nostra foma mentis. Non possiamo più tenere la formazione professionale all’ultimo gradino dell’istruzione e della considerazione sociale: abbiamo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capace di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualificato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo abbandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi sessant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un nostalgico ricordo”.
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20 14 Noi e gli altri La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività
Il Natale degli ultimi visto da don Alberto
“Potrà essere un periodo ricco di valori che ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito” Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie
di Manuel Glauco Matetich
I
l Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano le strade esiste però un’altra città, sconosciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri. Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per mantenersi o un medico che li possa curare. Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permettersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per comprarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pecuniari riservati ai regali natalizi saranno
tagliati del ben 34%. La crisi economica ha “desertificato” il centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei regali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile. E’ un Natale povero, è inutile negarlo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovarlo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste
che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano. Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese commerciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di riflessione, un periodo di valori? “Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale. L’augurio che si vuole quindi sperare alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di
valori e di vere speranze”. “Sappiamo molto bene che per le famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Alberto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comunità cristiana. Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di pretese, di onori e obiettivi di ricchezza e potere. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori
della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando magari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per motivi simili alle popolazioni africane”. Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è veramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.
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Cultura provinciale 21 15 Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema
Anche il presepio finisce on line
soul & gospel
La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla Diocesi, ad Abano una mostra a tema di Laura Organte
C
’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per mantenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rappresentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, contenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui possono partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo presepi@diweb.it. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.
diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpadova.it. Da non perdere poi la “Mostra di Presepi e Rassegna d’arte natalizia” organizzata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà visitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’apertura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Natività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, realizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-
eventi e mostre
a cura di Laura Organte
“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOX Un classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccianoci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografia di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.
CARLOTTO, NOIR AL VERDI Nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.
PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCO Giunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Preziosi la rassegna dedicata alla gioielleria contemporanea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Accademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fino al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infinito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.
Concerti di Natale al Centro Altinate
S Tempo di presepi, numerose le iniziative dedicate alla tradizione sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come realtà locale e arrivato, oggi, a coinvolgere ben 7 province venete. Si tratta di un percorso che tocca chiese e oratori, piazze e borghi, per censire le migliori rievocazioni della notte di Betlemme, anche con rappresentazioni a personaggi viventi.
Nel compiere questo itinerario regionale, si possono ammirare modelli presepiali di grande bellezza e suggestione: classici, moderni, orientali, popolari, in un trionfo di luci e un tripudio di colori; con figure mobili ed elementi veristici che riproducono scene di vita collocabili ai tempi di Gesù o a un passato più recente.
i rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i grandi interpreti della musica soul e gospel. Una nuova formazione arriverà direttamente dagli Stati Uniti d’America al Centro culturale Altinate per il concerto di Natale del 27 e 28 dicembre l’incontro con la musica gospeloriginale che ogni anno vede protagonista una formazione doc di musicisti e cantanti americani di grande fama e qualità. Negli scorsi anni si sono esibiti artisti come Earl Bynum, autore e direttore del coro Virginia Mass Choir, insignito dell’importante riconoscimento “Group of the Year” e “Best Ensemble” agli Hampton Roads e WBSK Music Awards, il gruppo degli As We Are con Cora Sister Armstrong, una delle voci più appassionanti e straordinarie della scena gospel, Wanda Trent-Phillips , “la miglior voce femminile americana dell’anno” ed il gruppo dei Purpose. L.O.
Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante
Brindisi al nuovo anno insieme a Gianni Morandi M
orandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibizione live, per regalare al pubblico padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indimenticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini. Un concerto evento unico in cui l’artista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco prima di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo eccezionale repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fianco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico. Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsante. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e conduttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4
Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani firmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni. Non sorprende dunque che, a quarant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-
ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Calabria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Morandi non conosce limiti. I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatrogeox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane. L.O.
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LO calcio
A
SPORT in PR il conselve volta pagina e scommette su rodighiero
vvicendamento in panchina in casa biancoverde dopo le dimissione di mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighiero, dopo un summit a cui hanno partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan. Il Conselve dopo le ultime sconfitte è precipitato al penultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare- spiega Dario Il presidente Ariano Bollettin Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”. Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fiducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta. W.l.
Ciclismo La Cartura
Festa p
di Walter Lotto
F
estosa conviviale in seno alla Nalin, al ristorante Distillerie c ne a Cagnola di Cartura, a sig 56ma stagione agonistica consecu passa agli archivi segnalando giova ressanti prospettive future. Il pluri di stagione è Giovanni Sergiano, Due Carrare già campione italiano tra i piccoli amatori dell’Udace, c categoria G6 si è imposto 10 vo vittorie per il G1 Nicolò Berto men femminucce ha brillato Sara Togn con 5 successi. “Per la prossima stagioneil diesse Massimo Berto- ci as l’esplosione di Riccardo Sabbion, di Conselve, mai vincente ma ta protagonista e piazzato in questa Positivo anche il percorso degli e guidati dall’ammiraglia da Michele lami, la palma del migliore spetta al secondo anno Emanuele Bariso S. Martino di Lupari, con uno spri
e società si equilibrino a favore del benessere globale”. Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione? “Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla nazionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fino a 30 anni, vorrei tentare di
“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissimo. Giochiamo contro le tre squadre “di casa” Danimarca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vincere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni
mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere
Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO L’intervista La campionessa Elisa Camporese racconta la sua avventura Nalin celebra le vittorie dei miglioripadovana atleti
la tesi sogno i Mondiali” per“Dopo i neo campioni
a Cartura clan-destigillo della utiva che ani di inteivittorioso atleta di ciclocross che nella olte, 2 le ntre tra le non (G3)
ha detto spettiamo talentino ante volte annata”. esordienti, e Zangiroa di diritto on, che a int regale
Elisa Camporese con la tesi di laurea
di Graziano Edi Corazza
E
lisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie milita nel Tavagnacco di Udine, numero 10 della Nazio- proposte”. Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma primi? nale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e Cosa vi manca per superare il Torres? “In questo momento la classifica dice che siam primi, su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato moltissime soddisfazioni, non le ha poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, ancora dato la visibilita’ che merita. sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un TaCi parli della tua laurea e del contenuto della tesi? “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere vagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere allenarmi ogni Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thinking sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo ha battutosostenibilità tutti laureandosi campione pro- vitati, è statadavvero anche unico. l’occasione per il gli saluto Nonostante infortuni stiamo proseguendo Green!”, ed ecoturismo. Ho affrontato il tema augurale per i tre allievi che terminata la travinciale. Tra i primi anni si conferma sprinattacco del campionato); e della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte a furia di vittorie e gol (miglior fila nelle giovanili esordiranno ter di razza Ivan Berto, 2 ele riportando sue vittoriepoie quest’ultima questo e’biancorosse motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff di sostenibilita’ ambientale prossima estagione tra gli juniores: Alessio tantissimi piazzamenti di spessore. E’ la trovare della società”. nell’ambito altri turistico. Il futuro deve obbligatoriamente Magarotto, passista scalatore Carrare ci sono per i prossimi mancata la vittoria nella categoria allievi ma In Nazionale dicheDue prospettive un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino difenderà i colori della Sandrigo sport Annon per questo la stagione deve considerarsi campionati del 2013 in Svezia? a favore del benessere globale”. gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio “La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen- monselicenseuscitiEmanuele i gironi pochiBiondi, giorni famentre e non e’ andata benissimo. Giotua prossima occupazione? Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e Danimarca, Finlandia, ti nei“Ilprimi dieci e alcuni in corse dure e “di casa” mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla na- chiamo contro le tre squadre il passista Domenico Scantamburlo si sono importanti, chi capisce di ciclismo saprà zionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o agliche ordini valutare l’importanza questo e poi, almeno fino a 30dianni, vorreirisultato”. tentare di qualifiaccasati carmi ai all’Andreotti femminile, Tecnoplat ha dimostrato può vincere contro chiunque La serata, popolata da almeno 200 indell’allenatore padovano Omar Benetton. Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi perche’ siamo capaci di prestazioni “di cuore” oltre che di
mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”. Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli? “Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al primo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella finale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Nazionale, l’esordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sostituita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”. Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta? “Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere precisa
e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia prestazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”. Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qualcuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport? “Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’avvicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfitterà ancora di più per far parlar di noi”. Hai anche un tuo blog, cosa ci scrivi? “Il mio blog è nato per gioco. Una mia amica grafica mi ha convinta nello scrivere su una piattaforma multimediale ed eccomi qui, in rete su: lasport.wordpress.com. Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
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Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo
I
l comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione ufficiale delle squadre che compongono il settore giovanile della locale società che attualmente milita in eccellenza. Anche quest’anno, in un ottica di collaborazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attualmente 120 iscritti dai quali, alla fine della filiera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra. Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e
tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocente. Le squadre. Piccoli amici all. Luca Favaro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; responsabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allenatori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci. Walter Lotto
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti
E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione
Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani
I
nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a
rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i
Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli
pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
Il Veneto in primo piano 25 9 Il caso
Consumo del territorio: dati drammatici di Germana Urbani
B
asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti
neWs
D
e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre
più in rosso, cercano di recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-
lioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.
legambiente: serve un patto per il territorio
opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio
corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.
Territorio Veneto in primo piano 26 10 6 Il Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico
Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo di Fortunato Marinata
E
strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive
nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a
Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-
I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)
nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,
non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
AZZALIN E RUFFATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”
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Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato
S
ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 13
Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?
Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin
A
due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide Bendinelli, Popolo delle Libertà
“importante anche la manutenzione
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’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.
Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà
Gennaro Marotta, Italia dei Valori
“I
“N
“l’interesse pubblico vale piÙ degli interessi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.
“basta polemiche, È il momento delle risposte”
o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.
L’opinione Matteo Toscani, Lega Nord
“servono risorse, usciamo dal patto di stabilità”
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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario Bond, Popolo delle Libertà
“a belluno servono 5 milioni di euro”
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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”
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30 14 Cultura veneta Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fino al 24 febbraio
La fucina delle idee di Fabrizio Plessi In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano di Alain Chivilò
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ell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fino al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’adozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il flusso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di lettura: un incessante e costante flusso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni. Un costante flusso creativo ben rappresentato in questa mostra con il fluire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i
Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione sorta di back stage di tutto quello che è il mio fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono lavoro. Da navigatore solitario, navigo in quee fluiscono in questo grande tavolo centrale, sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. termine improprio perché si tratta di una vera e In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire propria installazione, legata al luogo e all’am- come nasce il mio lavoro con tutto quello che biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz- c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una mostra privata, intima zo della Ragione che ci che diventa pubblica”. ospita. Il corpo centrale “Disegno tutto Nel suo studio ha è composto di 2 lunghe a matita su moltissimi progetti teche contrapposte, dei fogli di carta, nelle quali ho inserito ne possiedo di cui alcuni sono poi tutti i ripensamenti, le più di 6000” eseguiti site specific. prime idee, gli schizzi “Parlo sempre di e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima un piccolo iceberg composto di una mole imdell’opera. Le persone sono abituate a vedere mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. il lavoro che eseguo già finito e in questa sede Certi progetti si realizzano, altri no ma una ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una volta fissati sulla carta diventano parte di me”.
Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno
tibet cosÌ lontano, cosÌ vicino
C
Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico prestigioso. “Monumenta ad Agrigento è un’installazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contemporanee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’inserire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”. In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la progettazione e il relativo utilizzo? “Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e
disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientificamente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bottega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine mentale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifico.
Capodanno a Rovigo
Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2
ittà come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti contemporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura . non così semplice da comprendere, rispetto a imo & C s s a M i in certe facili mode d’adozione della religione i prospetta un grande evento per il ca- il grande impatto che un evento di tale portadi Cas buddista, fatta da qualche vip in passato, podanno 2013 di Rovigo. Una lunga ta avrà sulla città”. spinto più dalla novità di marketing personale maratona musicale accompagnerà la Notevole il coinvolgimento delle realtà che da un’approfondita disamina. A livello sto- soggiorni, avvolgendo figuratamente i reperti coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo città per tutta la notte coinvolgendo sia la locali, alcune delle quali saranno presenti Dopo e ilunghe notti insonni, rico, come premessa, sono datante considerare e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la monaco, in alcuni strumenti musicali usati piazza che la zona fiera.“Un avvenimento all’interno del Censer mentre altre saranno rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a I sala intesa come porta d’accesso a questo senza precedenti, ha esordito il sindaco Bru- di servizio come navette, taxi ed hotel per nei rituali, fi no a un rosario con teschio ben abbiamo concluso che la farina partire dal XIII secolo momento in cui Gengis mondo, seguono altre X inerenti alla disa- raffigurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, no Piva, che impegna la città in una serie ospitare i numerosi partecipanti provenienti migliore è canadese e deve maturare Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolo- mina del “pantheon” tibetano. A differenza vestiti, strumenti musicali, maschere divinadi iniziative sinergiche che renderanno la da altre provincie del Veneto. Il tutto all’inalmeno ore. pensare, sono rappre- torie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i cinese, i numerosi doni fatti daiper vari Dalai di come48 si potrebbe notte del 31 dicembre veramente indimen- segna della prevenzione e sicurezza per un Lama agli imperatoriSolo succeduticosì e l’inserimento sentati a livello di culto diversi Budda. Una ticabile”. La festa in piazza, che sarà per divertimento sano garantito dalla presenza di Mandala intesi come oggetti di contemplaziovengono fatte le nostre della lingua tibetana, fino al 1911, all’inter- sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto ne, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” l’occasione animata dalla Diapason Band, ambulanze, vigili del fuoco e polizia. pizze, dal gusto delicato e raffinato no dei 4 linguaggi ufficiali parlati nell’impero modo d’approfondire questa religione, è nel (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari “La festa al Censer - ricorda Giuseppe troverà prosecuzione al Censer con il gruppo ti farà impazzire, a quello oltre al cinese, manciù eche mongolo. Completa vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Gau (corpo di Budda nel reliquario) che per7.2, realizzando così una perfetta conviven- Bergantin - vuole essere un momento di questa disamina la presenza di un’interesante il Budda “Incommensu- mettono di professare il culto stando lontani za tra i due eventi evitando sovrapposizioni sano divertimento. I costi sono molti perché impetuoso che tiSiddharta, farà Amitabha ammattire... foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, rabile” della “luce senza fine”, Mandkesvara dai templi. Indossati a tracolla cadono sul pettra l’iniziativa privata e quella del Comune. lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia abil quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immuta- to come gesto di continua preghiera. Dunque Anello di congiunzione tra le due realtà sarà biamo mantenuto prezzi popolari che vanno Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza bile dell’Est”, Mahakala la versione buddista un percorso espositivo che tiene sempre vivo anche la diretta radiofonica in simultanea di da un minimo di 10 euro in prevendita ad un dei buoni rapporti iniziali esistenti successiva- di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che l’interesse di noi occidentali estranei a questa Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la mente interrotti. Dal punto di vista espositivo, reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida Zangirolami, onorato che la scelta sia ricadu- notte una ricchissima consolle con il dj Albertiil visitatore entra immediatamente in simbiosi a toccare altri aspetti meno conosciuti come la che permette una maggiore comprensione, ta su Rovigo valorizzandone la sua posizione no e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby con i luoghi originali grazie a gigantografie presenza della tradizione Tantrica che ricorre, grazie alla simpatica ma professionale spiegastrategica ed una struttura di qualità come il Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Censer, assicura che“il Comune farà quanto Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano inaspettatamente per noi occidentali, all’uti- zione del curatore Màdaro. PADOVA Via SS Fabiano e Sebastiano, 51 - Tel. 049 623734 - www.pizzeriadaennio.com necessario per garantire la sicurezza e gestire storici resident del gruppo 7.2”. Ro.Gi. Al.Ch. tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi lizzo di ossa umane come nella gabula, una
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18 Concerti e non solo Concerti e non solo 31
mille e ancora mille... 1027
pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012
il nuovo spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”
«Avete collaborato con me a questo show – racconta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fino alle “primarie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora protagoniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova. A Roncade è sempre di scena la buona musica
a”happy birthday neW age!”
Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands
eventi
emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografico ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPINE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTHDAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);
Teatro
i sigur ros, annunciano un nuovo brano ed una nuova struttura live che vedremo a Jesolo il 18 febbraio 2013
Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube. com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre
al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi, ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografica è una grossa sfida, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografia di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel
il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifico si iscrive a Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa dapprima il copywriter per una mezza dozzina di agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior parte del tempo a Milano, contribuendo in modo significativo a ridurre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo “Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.
lo spettacolo postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!
live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a verona Nato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longeva e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare
il libro
suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che finalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ultimo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!
lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici. I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il comunicato di Andrea Benesso, ufficio stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio 2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire, alla voce ed alla figura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografie saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo. Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno (Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di Torino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva (Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’ Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Balletto Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.
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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad” Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, provando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalmente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amore!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garantiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.
PANORAMICA NEL DETTAGLIO: TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.
Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicatamente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applicazione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.
CALDARIUM - Libera il respiro
In questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piacevole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali liberano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!
LACONIUM - dolce relax
Un piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti iniziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’organismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.
LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vita
I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.
ATRIOLUM - Dar spazio all’anima
“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiamavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.
APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto
Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spalle la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.
AVVENTO IN STIRIA I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.
FRIGIDARIUM - frizzante refrigerio
Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.
Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at
A tavola 33 CUCINA
VINO
IL CREMANT
UN ALBERO DI NATALE TUTTO MEDITERRANEO
Denis Meneghini
A
NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO. QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPAGNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, RRIVA IL
SORRIDE UN PO’ DI PIÙ.
PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.
IN FRANCIA
100G FARINA 0 45G FARINA MANITOBA 215G POMODORINI PACHINO ORIGANO
1 CUCCH.NO MIELE 1 CUCCH STRUTTO 7G LIEVITO SECCO SALE
PROCEDIMENTO
TAGLIARE I POMODORINI E FARLI APPASSIRE NEL FORNO A MICROONDE, SENZA AGGIUNGERE CONDIMENTI. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO, UNIRE I POMODORINI, IL MIELE E LO STRUTTO AMMORBIDITO. INSAPORIRE CON ORIGANO E SALE, QUINDI AMALGAMARE BENE. VERSARE IL COMPOSTO NELLO STAMPO AD ALBERO E LASCIARE LIEVITARE PER CIRCA 2 ORE IN UN LUOGO UMIDO. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 35 MINUTI. SERVIRE DECORANDO ALLA BASE CON OLIVE VERDI.
I MIGLIORI CREMANT SONO QUELLI ALSAZIANI,
OTTENUTI DA PINOT BIANCO; ED I CREMANT DE
INGREDIENTI:
BOURGOGNE,
OTTENUTI DA CHARDONNAY E PINOT NERO. LA PRODUZIONE COMUNQUE COINVOLGE TUTTE LE ZONE VINICOLE D’ OLTRALPE.
IO MI AUGURO CHE ALMENO UN PO’ TUTTI AVREMO LA POSSIBILITÀ DI FESTEGGIARE QUESTO NATALE CON ALMENO UN PO’ DI SERENITÀ, ANCHE PERCHÉ UNA VOLTA UN SAGGIO MI DISSE: IL NATALE È LA FESTA DEI BAMBINI, MA ANCHE DEI GRANDI CHE PER UN GIORNO RITORNANO AD ESSERE BAMBINI. BUON NATALE E BUON BRINDISI A TUTTI. DENISMENEGHINI@ALICE.IT
MANUELA E SILVIA BIZZO
SPIZZICHI E BOCCONI B
34 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO LE RELAZIONI SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, ANCHE PREVENTIVE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO CHI VIVE RELAZIONI ALTALENANTI, AVVERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. EROTISMO A MILLE · S ALUTE DI ATTIVITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO ENTUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · S ALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT
CANCRO 22/06 22/07
ASCINO IL PARTNER VI POTREBBE TROVARE FREDDI, O VOI A PATIRE UN SENSO DI DISTACCO. FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO
LEONE 23/07 AL 23/08
FASCINO EMERGE
IL VOSTRO LATO PIÙ MALANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA FUORI DALLA COPPIA · S ALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE ANCHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI
VERGINE 24/08 22/09
FASCINO RISCHIATE DI AP-
PROCCIARVI AI SENTIMENTI UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · S ALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDIMENSIONATE LE ASPETTATIVE
Oroscopo ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
FASCINO UN’ARIETTA FRIZZANTE DI CONQUISTA RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIESSOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA SELEZIONE ACCURATA · S ALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PESANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESISTENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 F
A S C I N O
L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOSSIBILI · S ALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TERMALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBIOTICA) SARÀ EFFICACISSIMO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO VI
ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTERESSANTI, MAGARI NEL BEL MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · S ALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCOLARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI ANCHE NEGLI SPORT
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO DESIDEROSI DI NOVITÀ: CHI È IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPERIENZE · S ALUTE LE FORZE VI SOSTENGONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO AFFASCINANTI E SICURI VI DIVERTITE A FLIRTARE E A SEDURRE SOLO PER GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICOLOSE · S ALUTE SE DOVETE FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AFFIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
ASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. ANCORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · S ALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE
Villa Momi’s
Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538
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www.villamomis.it
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