La Piazza di Padova ovest apr2014 n56

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di Padova Ovest

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI XX n. n. 154 56 - -Poste PosteItaliane Italianes.p.a. s.p.a.- -Spedizione SpedizioneininAbbonamento AbbonamentoPostale Postale- -D.L. D.L.353/2003 353/2003(convertito (convertitoininLegge Legge27/02/2004 27/02/2004n° n°46) 46)art. art.1, 1,comma comma1, 1,NE/PD NE/PD

Amministrative Tutti i candidati che si presentano al voto del 25 maggio pag.

Villafranca Caterina Piras, nuova mamma coraggio

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www.lapiazzaweb.it

Cultura I teatri padovani si uniscono contro la crisi

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EDITORIALE

Scontro tra Salvò e Costa sulle tariffe della tares

Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse di Ornella Jovane

La polemica è iniziata con la relazione di bilancio di fine mandato di Salvò, riportante dati economici riferiti a Limena e, in particolare, alla Tares, ovvero la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Costa contesta l’inesattezza dell’informazione: “Grossolana superficialità “ pag. 10

Sciopero delle vetrine, un modo per chiedere sicurezza

In due mesi hanno subito ben due furti i proprietari del “Magicabula luxury”, negozio di abbigliamento di grandi firme a Rubano. Antonio Borelli, figlio della titolare, insieme alla sua famiglia ha deciso di intervenire pag. 12 10%

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Disoccupazione a pagare sono i giovani Padova maglia nera: già persi 726 posti nel primo trimestre 2014

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’ nuovamente un dato relativo alla disoccupazione a creare notizia in Provincia di Padova. Un dato allarmante e che deve necessariamente spingere ad una riflessione ulteriore sul ruolo delle istituzioni in tale settore quello che emerge dal quadro tracciato dalla segreteria provinciale della Cgil di Padova che ha elaborato i dati diffusi negli scorsi giorni dall’Inps a riguardo. A destare la maggiore preoccupazione sono i dati relativi agli ammortizzatori sociali. Solo durante i primi tre mesi del 2014 sono stati persi in provincia di Padova ben 726 posti di lavoro, cifra

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che ha raggiunto il suo massimo picco dal 2007. Anche i dati relativi alla cassa integrazione non lasciano via di scampo visto che, sebbene siano diminuite del 50% le casse integrazioni ordinarie, sono cresciute del 40% le richieste relative alla cassa integrazione straordinaria. Percentuali che peggiorano ulteriormente se andiamo ad analizzare i dati relativi alla cassa in deroga che ha registrato un 65% in meno rispetto al trimestre precedente. Numeri senza dubbio da primato tristemente negativo che sottolineano, ancora una volta, come proprio nel cuore del Veneto la

crisi non accenni a diminuire continuando la sua azione distruttiva per le piccole e medie industrie che tradizionalmente caratterizzano l’economia locale. Non solo: alcune percentuali e dati evidenziano anche come l’azione statale non sia così efficace soprattutto dal punto di vista delle erogazioni degli assegni considerato che ad oggi molti sono i lavoratori che non ricevono le sovvenzioni statali previste e che quindi inevitabilmente versano in condizioni di precarietà economica.

L’Intervento

Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*

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umentano le tasse sulle rendite finanziarie? Siamo d’accordo, ma il piccolo risparmiatore non deve pagare quanto chi investe grossi capitali. Altroconsumo propone una revisione più equa della tassazione. La tassazione delle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo

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lezioni europee, si avvicina la scadenza della chiamata al voto e mai come in questa tornata l’esito delle consultazioni appare di portata storica e strategica. Ridimensionata infatti, nell’imminenza del 25 maggio, la querelle sul valore da attribuire alle elezioni per eleggere l’europarlamento e sulla loro reale utilità, il dibattito si è decisamente spostato verso l’Europa, trasformando questo passaggio in un vero e proprio referendum tra eurosostenitori ed euroscettici. Chi legge in questa prospettiva le elezioni europee considera il 25 maggio come il giorno del giudizio in cui alcune centinaia di milioni di persone sono chiamate ad esprimere un parere sull’opportunità di continuare a rinunciare a scampoli di sovranità popolare in funzione di un progetto comune e di una moneta condivisa, ovvero se è il caso di tornare, ciascun paese, a coltivare il proprio orticello. Entrambe le posizioni dovranno essere convincenti, partecipate, motivate, perché questa volta la questione europea non rappresenta solo un tiepido esercizio di retorica riservato a pochi appassionati, nè una manifestazione di ordinaria collezione di luoghi comuni o, al più, di distaccata quanto culturalmente ricercata prova di memoria storica e di educazione civica. continua a pag. 3

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EDITORIALE

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Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse

Taglio delle Province

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La Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. Le Province vengono ‘svuotate’ delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e della loro definitiva abolizione, gli organi non saranno più eletti dai cittadini. Ai nostri lettori che ci seguono sul sito www.lapiazzaweb. it abbiamo chiesto se fossero d’accordo o meno con il disegno di legge. Hanno risposto così:

Questa volta l’Europa tocca la pancia e condiziona da vicino la vita degli elettori. Sarebbe necessario pertanto proporre una lucida, seria e consapevole idea di futuro, da qualunque prospettiva si consideri la questione. Il fatto è che con l’avvicinarsi della “sentenza” che sarà espressa attraverso il voto, nel nostro Paese il dibattito sembra impoverirsi e ridursi essenzialmente ad una questione di politica interna, di conteggio dei consensi per un partito o per l’altro - per capire dove batte il cuore degli italiani considerato che è da un po’ che non si vota per eleggere i rappresentanti del governo nazionale - e di legittimazione o bocciatura del governo in carica. E così l’Europa - quella che imponendo la politica dell’austerità ha impoverito anche il nostro Paese come pensa la maggior parte degli italiani - si trasforma in un bersaglio al quale tutti puntano, utile a distogliere - di fronte ai problemi della quotidianità cui la classe politica nostrana non sempre è in grado di dare risposte efficaci proponendo efficaci soluzioni - l’attenzione degli italiani dalle responsabilità di classi dirigenti che hanno governato negli ultimi decenni e governano il nostro Paese. Sarebbe invece opportuno proporre una onesta, quanto equilibrata, riflessione sui vantaggi e gli svantaggi dell’Unione europea, tenendo presente che se fossimo stati un Paese più credibile, più agile nelle riforme, più efficiente e con un debito pubblico che non fosse tanto cresciuto nell’ultimo decennio, probabilmente avremmo attraversato con maggior disinvoltura questi anni di crisi, risultando anche meno esposti ai mercati finanziari. Se da noi l’approccio rimane quello che si vede, però, è facile che accada anche questa volta che, dopo la sua elezione, discussa con tanto trasporto, dell’euroaparlamento tutti o la maggior parte ne dimentichino l’esistenza per i prossimi cinque anni. di Ornella Jovane

ALESSANDRO RAMPIN

Polemica ad Abano Terme

tassa di soggiorno albergatori infuriati

Esplode la poemica ad Abano dopo l’aumento della tassa di soggiorno. Infuriati gli albergatori. “Il cliente di un 4 stelle che fino ad oggi per una settimana di cure paga 4 euro da maggio pagherà 14 euro. È errato pensare che la sola tassa di soggiorno sia pagata dai turisti. Anche l’iva, già di per sé superiore ad altri paesi europei, è pagata dagli stessi ed il livello di tassazione raggiunto negli ultimi periodi è arrivato ad un parametro talmente alto che il cliente non riesce più a sopportare un carico fiscale di tale portata”.

Padova Ovest Limena

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Proteste per un’antenna della telefonia a Bosco pag.

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Palude Onara, liberate decine di uccelli sequestrati pag.

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

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Provincia ambiente

Progetto scolastico: “school of rock” pag.

Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 15.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 aprile 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

È Andrea Camporese il nuovo presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Raccoglie il testimone da Franco Masello e resterà in carica per i prossimi tre anni. Andrea Camporese, imprenditore vicentino, membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto nel primo triennio, ha già ricoperto la carica di presidente della Fondazione Città della Speranza. Ora dovrà occuparsi di portare a pieno regime l’Istituto di Ricerca, fondato nel 2010 per promuovere attività di ricerca scientifica nel campo della medicina pediatrica, inaugurato nel 2012 e costato 32 milioni di euro.

istruttori senza frontiere a padova

consorzio zip ziglio e’ presidente Sono stati nominati dall’assemblea dei soci i nuovi consiglieri di amministrazione della Zip, il Consorzio Zona Industriale di Padova. I nuovi componenti del consiglio di amministrazione sono: Antonino Ziglio presidente, Nicoletta Salvagnini, ufficio legale della Camera di commercio, Ilaria Passudetti, ufficio legale della Provincia.

ricerca pediatrica a pieno regime

Opportunità per 3 rifugiati

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L’assemblea nomina il CdA

Camporese nuovo presidente

Regione Europee

Dal Centro Veneto Servizi un fondo per le famiglie in difficoltà

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cultura, la mostra Cinquecento anni di storia per le mura di Padova pag.

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159 candidati per 14 seggi a Strasburgo pag.

Economia

Offrire un’opportunità lavorativa a tre ragazzi, 3 giovani rifugiati politici, attraverso lo sport. Questa la mission di “Istruttori senza Frontiere”, il progetto realizzato da Csen in collaborazione con l’assessorato allo sport dell’Ammnistrazione comunale. I tre giovani parteciperanno ad un corso di formazione per diventare Personal Trainer e operare successivamente in autonomia. Marchiatura antifurto

codice fiscale impresso sulle bici

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Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa pag. 20

Cultura Tre mostre tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana pag.

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Per difendere dal furto le biciclette degli studenti che pedalano l’Amministrazione comunale ha organizzato una serie di appuntamenti per la marcatura straordinaria gratuita delle biciclette presso gli Istituti Unviersitari. La marchiatura si terrà dalle ore 9 alle ore 12 di: martedì 13 maggio alla Torre Archimede via Trieste adiacente Economia, martedì 17 giugno al Palazzo Bo, martedì 21 ottobre a Palazzo Maldura. La marcatura consiste nella punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta, codice che viene coperto con un’etichetta indelebile con lo stemma del Comune di Padova.


4 Elezioni a Rubano Candidato sindaco Sabrina Doni

I candidati sindaci si presentano

Nove proposte per il futuro di Rubano

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Liste “Vivere Rubano” e “Rubano Futura” “Leggere i bisogni per costruire lo sviluppo”

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abrina Doni, la trentanovenne sostenuta dalle liste civiche Vivere Rubano e Rubano Futura, in linea con la coalizione del centro sinistra, che ha guidato negli ultimi due mandati il Comune di Rubano, punta su persone, sviluppo e territorio per “colorare Rubano di futuro”. Doni, sposata e madre di un bambino di 9 anni, laureata in lingue e letterature straniere, lavora al Museo diocesano di Padova occupandosi di didattica museale. Dal 2009 è consigliere comunale per Vivere Rubano ed è presidente della terza Commissione sui temi sociali, cultura e sport. Il programma è una mappa di nove colori, con al centro prospettive di sviluppo basate su scelte attente e gestione oculata delle risorse. Verde per ambiente, rifiuti, Parco etnografico e mobilità sostenibile; Marrone per valorizzazione della storia, politiche agricole e orti sociali; Giallo per infanzia, scuola, formazione, sport, energia, protezione civile; Arancio per politiche giovanili, biblioteca, cultura, partecipazione; Indaco per politiche sociali e per la famiglia, associazionismo, volontariato; Bianco per terza età, assistenza sanitaria, legalità e trasparenza; Rosso per attività produttive, lavoro, trasporto pubblico, sinergie tra enti; Azzurro per rete idraulica, sicurezza, politiche abitative, integrazione; Ardesia per urbanistica, opere pubbliche, Pat. “Non saremo chiamati ad amministrare delle cose – spiega Doni - ma ad amministrare per le persone, con un modello frutto di una rinnovata alleanza tra cittadini e politica basata sulla partecipazione”.

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ono due liste civiche a sostenere Sabrina Doni Sindaco di Rubano per il mandato 2014-2019. Sedici i candidati appartenenti alla lista Vivere Rubano, che raccoglie le forze del Partito Democratico, dei Socialisti Italiani, di Assieme per il bene comune e dei Verdi: Francesca Dall’Aglio, 40 anni, imprenditrice; Vittorino Dogo, 64 anni, pensionato; Stefania Donegà, 46 anni, informatica; Stefano Galeazzo, 22 anni, studente di psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali; Roberta Garro, 52 anni, impiegata; Ermogene Gatto, 63 anni, quadro azienda rete ferroviaria italiana; Paola Giannachi, 39 anni, giornalista; Ermira Hoxha, 43 anni, assistente sociale; Andrea Pavan, 35 anni, impiegato; Alberto Rampado, 46 anni, responsabile acquisti e logistica; Lorenzo Rampazzo, 51 anni, perito industriale responsabile sicurezza e servizi generali; Emilio Sacco Panchia, 59 anni, impiegato; Lorenzo Segato, 41 anni, criminologo; Diego Serafin, 53 anni, consulente informatico; Marco Tondello, 37 anni, informatico, Pierluigi Vergati, 42 anni, imprenditore. Tutti under 30 gli undici candidati afferenti alla lista Rubano Futura: Stefano Artuso, 27 anni, libero professionista; Francesco Bianco, 21 anni, studente di filosofia; Anna Rebecca Ceccato, 22 anni, studentessa di giurisprudenza; Anna Cipolla, 22 anni, studentessa di filosofia; Anna Drago, 21 anni, studentessa di giurisprudenza; Riccardo Fantin, 22 anni, studente di chimica industriale; Tamara Merighi, 29 anni, collaboratrice del Gal Patavino e Gal Bassa Padovana; Luca Perin, 22 anni, studente di Scienze della Comunicazione; Irene Pirri, 23 anni, studentessa di Scienze dell’Educazione; Alessandro Rossi, 22 anni, studente di scienze politiche e governo delle amministrazioni; Edoardo Volpin, 26 anni, personal trainer.

Candidato sindaco Michela Gottardo

Tutela del territorio, sicurezza, sviluppo e sport

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e forze dei moderati si riuniscono intorno alla Lista Rubano al Centro che ha scelto come sua candidata Sindaco Michela Gottardo, classe 1965, attiva nel tessuto politico locale, nel quale ha rivestito la carica di consigliera comunale, rappresentando le forze del Pdl, oltre che nell’uscente amministrazione anche nei periodi compresi da Giugno 2004 a Giugno 2009 e da Luglio 1990 a Febbraio 1993. Il programma della Lista Rubano al Centro si articola in cinque punti programmatici. In primo piano vi è la tutela idrogeologica del territorio, con particolare attenzione alla messa in sicurezza dei fiumi e dei canali. Segue la volontà di creare una rete di collaborazione tra i sindaci dei comuni di Padova Ovest e le forze di Polizia, in un’azione atta a garantire una maggiore sicurezza nel territorio, per contrastare la delinquenza e la criminalità. Terzo obiettivo è quello che prevede lo sviluppo di sinergie tra realtà imprenditoriali, artigiane, commerciali per creare nuovi posti di lavoro e contrastare la disoccupazione. La Lista promuove una maggiore cura degli impianti sportivi che necessitano potenziamento e promozione, per ottenere un più ampio coinvolgimento dei giovani nella cultura dello sport. Punto focale per la Lista è, infine, la diminuzione della tassazione locale, a fronte di un risparmio più oculato della spesa pubblica. L’obiettivo è quello di tutelare il rigore di bilancio, unito ad azioni mirate per innescare circuiti virtuosi di crescita, sviluppo e lavoro. Lista Rubano al Centro Dodici candidati consiglieri per la prima volta alle amministrative

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sostenere la Lista Rubano al Centro sono i partiti di vocazione moderata e i rappresentanti delle forze di centrodestra che provengono dall’area dell’ex Pdl. La Lista trova il supporto del Nuovo Centro Destra, dei Popolari per l’Italia e del Partito dei Pensionati. I dodici candidati consiglieri che s’impegnano per la prima volta nella sfida amministrativa sono volti nuovi della politica ed espressione della società civile, delle professioni e del volontariato. Ne fanno parte: Manuel Basso, trentaduenne al suo esordio in politica; Moira Cremonese, laurea in Lingue e direttrice vendite di un noto gruppo di abbigliamento; Vanda Fecchio, ex titolare di un negozio di parrucchiera a Rubano continua la sua professione in un istituto di riposo. Daria Griggio, ventenne, lavora nell’azienda di famiglia; Cinzia Lattanzin in Toffanin, mamma e moglie, gestisce con il figlio Luca un locale a Bosco di Rubano, attiva nella comunità, si è occupata dell’insegnamento del catechismo alla parrocchia S.M. Assunta. Diego Marini, tecnico elettronico, collabora con un’azienda locale, oltre a lavorare nell’azienda di famiglia. Seguono Matteo Marini e Mauro Mottaran, quest’ultimo lavora come tecnico elettronico nel settore artigiano-metalmeccanico; Lorenzo Natale; Lucia Pavanello, attiva nell’Associazione Anziani di Rubano, casalinga e madre di Nicola e Cristina; Cristina Rossi; Giacomo Stecca, ha lavorato alla Caserma dal Mulin di Vicenza come responsabile di Manutenzione e Impiantistica. La Lista è sostenuta dal Ncd di Rubano, coordinato da Stefano Manni e sostenuto da Stefano Manni, Elisa Agnini, Daniela Alberti, Debora Bottaro, Claudio Camporese, Monia Letizia Di Maria, Natalino Ferro, Giulio Gianesello, Nicola Rampado, Alberto Pertile, Roberto Rizzo, Valerio Stecca e Toffanin Andrea.

Sette candidati per la poltrona di sindaco di Nicol Veronica Stefani Candidato sindaco Renato Boldrini

“Per cambiare l’attuale politica del “non fare”

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’ Renato Boldrini il candidato alla guida di Rubano scelto dal Movimento 5 Stelle. Pensionato di 66 anni, originario di Viterbo, vive nel Veneto da più di trentanni. E’ stato comandante dei carabinieri nelle stazioni di Piove di Sacco, Chiampo e Sarmeola di Rubano. Ha praticato per diversi anni il ciclismo che ora continua a seguire. Amante della musica e del podismo. Da lunghi anni attivo nel campo del volontariato, mettendosi a disposizione come autista presso il Centro Anziani di Rubano. Ha deciso di scendere in campo con il M5S: “per cambiare l’attuale politica del “non fare” e delle false promesse”. Il programma del M5S di Rubano prevede l’attuazione del bilancio partecipato, lo sviluppo dello “Sportello Europa”, per la gestione partecipata dei fondi e l’impiego comunale delle persone senza occupazione. In tema di nido e scuola dell’infanzia parte del programma è volto all’abbassamento delle rette, a fronte di una maggiore fruibilità del servizio. Il programma prevede una campagna di sensibilizzazione sulla manutenzione dei canali e la realizzazione di un invaso artificiale nonché l’organizzazione di un sistema di allertamento della popolazione capillare e diversificato. Attuazione della strategia “Rifiuti Zero”, per implementare la raccolta differenziata e abbattere i costi di smaltimento. Cura nella gestione del verde attraverso la realizzazione di nuovi parchi e ampliamento del Wi-fi con lo sviluppo di una piattaforma Comunale per esercitare la democrazia diretta.

Movimento 5 Stelle All’insegna del rinnovamento e della trasparenza

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l movimento 5 Stelle è al suo esordio a Rubano e lo stesso si può dire per i componenti della Lista e candidati consiglieri. Tanti giovani ed esponenti della realtà civile. Il gruppo si fonda su di una volontà di rinnovamento, tramite i valori della trasparenza e della partecipazione ed è composto da Luca Gaetani, studente universitario di vent’anni, facente parte del mondo del volontariato. Maurizio Marroccu, impiegato cinquantacinquenne con la passione della tecnologia. Claudia Lando, insegnante di danza che ha scelto il Movimento con la volontà di cambiare la realtà nella quale è inserita. Andrea Bigotto, trentatreenne, si inserisce nell’attività del Movimento fin dai suoi inizi, scende in politica con la prospettiva di un nuovo equilibrio tra Istituzioni, ambiente, economia ed esigenze civili. Massimo Oriano, disoccupato cinquantenne con la voglia di occuparsi della cosa comune laddove i partiti tradizionali hanno dimostrato di aver fallito. Federica Meneghini, trentenne impiegata di banca, con l’obiettivo ambizioso di allargare le decisioni politiche a tutta la comunità e cittadinanza. Maria Eleonora Fabi, studentessa trentunenne e volontaria alla Croce Rossa italiana, convinta nel ritorno a una maggiore meritocrazia del Paese. Andrea Mellon, lavoratore autonomo di cinquantadue anni, padre di due figlie. Samantha dalla Libera, imprenditrice trentanovenne, madre di due bimbi di 4 e 5 anni. Omar Fantin, imprenditore trentenne sposato con due figli. Gianfranco Maliziola, Ufficiale dell’Esercito italiano. Mauro Bettio, lavoratore autonomo. Thomas Bandiera, studente di ventidue anni di ingegneria civile. Mayer Elysashiv, ingegnere informatico di trentanni. Michela Capuzzo, imprenditrice di 48 anni. Mauro Paccagnella, imprenditore di 53 anni e appassionato di musica.

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Elezioni a Rubano 5 Comuni al voto: istruzioni per l’uso

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omenica 25 Maggio sono indette le elezioni amministrative ed europee 2014. Più di 4000 comuni italiani vedranno il rinnovo dell’amministrazione comunale. Al voto per le amministrative, oltre che per le europee, i Comuni di Rubano, Limena e Villafranca. Elezioni amministrative E’ possibile votare con una sola scheda, utilizzata per eleggere il sindaco e i consiglieri comunali. Tutti i candidati sono sostenuti da una lista elettorale, composta dai candidati alla carica di consigliere. La scheda elettorale reca i nominativi dei candidati sindaci, affiancati dal contrassegno della lista collegata. E’ possibile votare per una delle liste o tracciando una croce sul relativo contrassegno, per uno solo dei candidati sindaco, o tracciando una croce sul relativo nominativo o tracciando due croci sul nominativo e la lista prescelti. Viene eletto il candidato sindaco che riceve il maggior numero di voti. In caso di parità sarà chiamata una seconda tornata elettorale nei ballottaggi previsti per l’otto Giugno. Elezioni europee Sarà l’ottava elezione dell’Unione europea volta ad eleggere i rappresentanti del Parlamento Europeo. L’Italia dovrà eleggere 72 deputati con un sistema proporzionale, con soglia di sbarramento fissata al 4%. Ogni elettore ha a disposizione una scheda su cui va tracciata una croce sul simbolo del partito. Diversamente dalle amministrative è possibile esprimere fino a tre preferenze, da apporre nelle righe accanto ai simboli dei partiti. Si vota presso il proprio Comune di residenza alla sezione elettorale indicata sulla facciata della tessera elettorale. Per votare è necessario presentarsi al seggio muniti di tessera elettorale e di documento di riconoscimento valido.

Candidato sindaco Fabio Targa

“Il Sindaco è prima di tutto un difensore civico”

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a lista Difesa Civica di Fabio Targa scende in campo con “un modo nuovo di amministrare il Comune”. Già dal nome dalla lista è evidente l’intento di tutela e salvaguardia dei diritti del cittadino: “Il bene della comunità è il vero obiettivo – spiega Targa – e, se serve, l’amministrazione Comunale dovrebbe tentare di preservarlo mettendosi contro quelle istituzioni che lo ledono. Il Sindaco dev’essere prima di tutto un difensore civico”. Fabio Targa è un avvocato di 51 anni, sposato e padre di due figli, Alberto e Lucrezia. E’ a capo di uno studio legale che si occupa di Diritto Penale e Civile. Ex consigliere comunale nelle amministrazioni del 1995, del 2004 e del 2009. “La mia ultima iniziativa – continua Targa - coincide con la scommessa di liberarsi dei partiti a livello Comunale”. I punti programmatici della lista sono quattro: minore spreco di denaro pubblico, da raggiungersi con l’eliminazione delle figure dirigenziali e il ridimensionamento dell’apparato burocratico, maggiore sicurezza sul territorio, con l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine e della videosorveglianza, riduzione graduale della tassazione e tutela del verde pubblico, con l’aumento delle aree verdi attrezzate e la realizzazione del Parco del lago. Punto cardine del programma è un diverso approccio al fisco attraverso l’istituzione di un tutor tributario per l’assistenza del cittadino, l’interruzione definitiva del rapporto con Equitalia e l’esenzione dalle tasse per anziani e disoccupati. Nella visione di Difesa Civica: “Il Comune è il mattone della ricostruzione di un nuovo patto civile nazionale”.

Candidato sindaco Luigi Tarquini

Lista “Difesa Civica” Lontani dai partiti e massima tutela del cittadino

“Da sempre a fianco dei più deboli”

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na Lista slegata dalle logiche dei partiti e che vuole proporre una modalità “differente e genuina di fare politica”, proponendo un approccio diverso con il Fisco. Questo quanto emerge dal programma di Difesa Civica, guidata da Fabrizio Targa, avvocato ed ex consigliere comunale. Targa, che è stato capogruppo delle forze di centro-destra, ha scelto di scendere in campo con un gruppo di ispirazione moderata e di centro-destra, ma svincolato dai partiti. La sua squadra è composta da: “persone rigorosamente alla prima esperienza politica e che ben rappresentano le esigenze del territorio”. Tanti giovani e professionisti: Roberto Bandiera; Marco Boaretto, lavora come agente di commercio nella distribuzione di prodotti di cancelleria; Paola Castiello; Silvia Castiello, lavora in ambito tecnico, è ingegnere; Riccardo Ferrari; Roberto Marini; Federico Monte; Sergio Muraro, opera nel settore della distribuzione di prodotti industriali, da sempre attivo e impegnato nel sociale crede molto nella possibilità di cambiamento tramite le potenzialità del territorio; Claudio Pilan, commercialista attivo nel comune di Rubano; Filippo Rosaspina, giovane studente universitario; Martina Schievano, giovane studentessa universitario; Simone Sorgato, giovane praticante legale nel campo del Diritto Civile; Nicoletta Tassinello, opera nel campo legale ed è psicologa; Giuseppe La Torre; Silvia Zaramella, giovane studentessa universitaria nel settore delle arti e dello spettacolo. Difesa Civica si riunisce atorno all’idea di massima tutela del cittadino per fondare un nuovo rapporto tra istituzioni e comunità e ristabilire un clima di fiducia nella costruzione con l’elettore del programma, che deve risultare l’espressione della volontà dei cittadini e non il compromesso politico tra i partiti.

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er la Lista Civica Rubano Sociale, concorre alla carica di Sindaco, Luigi Tarquini, consigliere comunale del Gruppo Misto dell’uscente amministrazione, nonché cittadino impegnato a livello politico e sociale nel comune di Rubano. Tarquini, 49 anni, dice di se stesso: “La mia professionalità ha da sempre ha fatto sì che mi occupassi della salvaguardia della vita umana, operando per molti anni al servizio dello Stato, presso il Soccorso Aereo Nazionale – e continua, spiegando la sua propensione nella difesa dei più deboli e nell’occuparsi degli altri – Ho effettuato missioni di mantenimento della Pace nel Mondo su mandati Onu, inoltre da tre mandati svolgo il delicato ruolo di Consigliere Comunale”. Tarquini è poi impegnato con la Protezione Civile Comunale ricoprendo il ruolo di Capo Squadra. E in quest’ottica va inserito il progetto di riqualificazione della“ex casa del fascio”, che prevede il ricollocamento dell’edificio come luogo pubblico da destinare alle associazioni o ai genitori separati in difficoltà economiche. Parte del programma è anche la costituzione di un “fondo economico”, volto a sgravi fiscali per le aziende del territorio pronte ad assumere giovani disoccupati e la lotta alle dipendenze di qualsiasi genere, con un’attenzione particolare alla fascia d’età che va dai 14 ai 30 anni. Rubano sociale intende promuovere la tutela dell’istruzione e il diritto allo studio attraverso l’istituzione di sportelli di orientamento e la nomina di personale qualificato per organizzare corsi di recupero e lezioni individuali.

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Lista Rubano Sociale “Diritto allo studio e una casa per le associazioni”

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Rubano Sociale

a Lista civica “Rubano Sociale” ha solo due dei suoi componenti ad aver già operato a livello politico. Oltre al candidato Sindaco Luigi Tarquini, anche Antolio Consoli è consigliere comunale uscente dell’attuale amministrazione. Al primo esordio invece gli altri candidati consiglieri comunali, che sono, in ordine alfabetico: Donatella Broggio, nata nel 1963 originaria di Adria, nel rodigino, lavora come funzionaria di banca; Rossella Ceraso, napoletana di 43 anni e dipendente Telecom; Marco di Matteo, quarantenne padovano dipendente nel settore privato; Bruno Frusciante, classe 1941, già Colonnello dell’Aeronautica militare in pensione, originario di Roma; Gian Giacomo Guarnieri, pisano del ‘57 lavora come insegnante; Eros Lampioni, ventenne padovano, opera nel fitness ed è istruttore di tennis, Massimo Leanza, padovano di 31 anni, è operaio specializzato; Carla Michielotto, classe 1950, lavora come consulente del lavoro; Andrea Nardin, del ‘75, è operaio specializzato; Daniela Pegoraro, trentenne operaia specializzata; Daniel Proietti trentenne e controllore di volo civile; Valentina Sossich, quarantenne commerciante originaria di Venezia; MassimoTonello montaggista padovano del ‘67; Andrea Turrin geometra di 26 anni e Andrea Visentin, facente capo al mondo dell’arte. Il simbolo della Lista Civica richiama la torre del municipio di Rubano, in collegamento con la bandiera italiana e i suoi colori che disegnano la circonferenza del cerchio, ad indicare i valori di italianità legati alla realtà della politica locale. Infine nello sfondo 6 figure stilizzate ad ombra richiamano le varie categorie della società, per indicare la sensibilità ai temi sociali della civica, che si esemplifica nel programma con l’impegno nell’abbattimento delle barriere architettoniche a difesa dei diversamente abili.


6 Elezioni a Rubano I candidati sindaci si presentano Candidato sindaco Donatella Banzato

Candidato sindaco Emanuele Scieri

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“Cinque punti per far voltare pagina a Rubano”

Dal Rugby all’esperienza politica. “Partiremo da servizi, lavoro, sicurezza e risparmio”

ue liste civiche, Forza Rubano e Prima Rubano, provenienti dall’area di centro-destra, con esponenti di opo essere stato per trent’anni Presidente dell’Us Roccia Rugby, portando la squadra da C2 alla Forza Italia e della Lega Nord, sostengono Donatella Banzato, 35 anni, ricercatrice che opera nel campo delle energie serie A1 nel 2102, Emanuele Scieri, avvocato penalista, classe 1957, ha in serbo un’altra sfida, quella politica e, scende rinnovabili. Originaria di Cartura si trasferisce a Rubano per seguire il marito. Banzato, al suo esordio politico, dice: “Ritengo in campo con la lista civica Rubano città in movimento. Un nome che riecheggia l’ambito sportivo dal quale non solo il che abbiamo le carte in regola per potercela giocare senza false promesse o grandi discorsi che non hanno futuro”. Il programma candidato Sindaco proviene, ma anche altri componenti della “squadra”. Il programma elettorale non si basa su convinzioni amministrativo ruota intorno a cinque punti: attenzione alle persone, sviluppo del lavoro, tutela dell’ambiente, maggiore siculegate ai partiti, ma declina le prospettive “seguendo la logica del buonsenso”, puntando a coinvolgere i cittadini nelle decisioni rezza e vivibilità e viabilità intelligente, con il prolungamento della Linea 10. Ciò si traduce nella volontà di costruire un dialogo amministrative e persegue i valori dell’associazionismo e del volontariato. La lista prevede 4 aree di miglioramento per il costante con i cittadini, supportato dalle nuove tecnologie, dalla trasparenza e dall’accesso facilitato e unico ai servizi, disabilitanComune. Per quanto riguarda i servizi al cittadino una maggiore cura del verde e dell’offerta sportiva, la ristrutturazione e la do i tanti sportelli e privilegiando l’accesso ai servizi mediante internet. Supporto economico alle famiglie in difficoltà attraverso messa in sicurezza degli edifici scolastici, partendo dalla mensa della primaria Da Vinci, sviluppo di spazi Wi-Fi free, attenzione l’istituzione di un fondo, fino ad arrivare a garantire un sostegno temporaneo alle giovani coppie con figli, alle famiglie numerose, alle politiche familiari, con la riduzione dei costi di accesso al “Centro per le famiglie”. Per il lavoro, la lista prevede una con un unico reddito o con un reddito insufficiente a soddisfare le primarie necessità, nonché l’esenzione di alcuni tributi locali forte riduzione delle imposte, al fine di incentivare l’impresa e alcune misure, volte al sostegno delle piccole aziende, oltre al per disoccupati e anziani e la riduzione graduale delle imposte e delle tasse, compatibilmente con le disponibilità in bilancio. Un reimpiego del personale in cassa integrazione. Focus sulla sicurezza con l’aumento della presenza dei vigili di quartiere e della PROGRAMMA PROGRAMMA AMMINISTRATIVO AMMINISTRATIVO occhio di riguardo alle aree verdi e ampliamento e tutela dell’offerta formativa, con al messa in sicurezza degli edifici scolastici. videosorveglianza. Attenzione al risparmio, attraverso la revisione dei contratti di fornitura, privilegiando le aziende del territorio. mandato 2014-2019 mandato 2014-2019

del candidato sindacodelDonatella candidato Banzato sindaco Donatella Banzato e delle Liste Civiche ecollegate delle Liste Civiche collegate

Forza Rubano e Prima Rubano “Attenzione alle persone, sviluppo del lavoro, FORZA RUBANOFORZA RUBANO PRIMA RUBANO PRIMA RUBANO Rubano città in movimento tutela dell’ambiente” “Ricostruire un benessere che sta cominciando a mancare”

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n lista “completamente apartitica, che nasce da un movimento locale e legato al sociale”, che raccoglie l’esperienza di chi ha iniziato ad avvicinarsi da poco alla politica, nella convinzione che “grazie alla guida del candidato Sindaco e di coloro che hanno maturato esperienza nell’ambito delle associazioni sportive” si possa puntare a portare “una ventata di novità e rinnovamento nel territorio”. Da queste basi parte la lista Rubano città in movimento, capeggiata da Emanuele Scieri, scollegata da logiche di partito e che nasce con uno stampo legato al mondo dell’associazionismo, principalmente sportivo, all’interno del territorio comunale di Rubano. “Questo ci porta da anni ad essere in contatto con le realtà giovanili e delle famiglie allargate, dai genitori agli anziani, con le loro soddisfazioni, i loro bisogni e le loro difficoltà. Siamo convinti che un centro urbano importante come Rubano abbia bisogno di energia nuova e giovane e di una squadra che sappia lavorare in sinergia per ricostruire un benessere ed una serenità che stanno cominciando a mancare”. I candidati consiglieri sono: Antonio Arras, 47 anni, responsabile progetto scuola Rugby; Silvia Bisello, 46 anni; Arianna Bortolami, imprenditrice di 46 anni; Leonardo Bortoletti, 21 anni, ha giocato in Nazionale ai mondiali U20 di Rugby; Maurizio Brugnolo, 59 anni; Mauro Gastaldello, 58 anni; Elena Maracani, 37 anni; Patrizia Perrone, 45 anni; Amelia Lorella Olivastri, 55 anni; Lucio Prati, 29 anni, nato in Argentina da genitori italiani, artigiano, lavoratore e Capitano del Roccia Rugby in serie A; Elisio Ricci, 53 anni; Enrico Targa, 23 anni, Capitano del Petrarca Rugby; Manuel Toffanin, 21 anni, allenatore Scuola Calcio Milan; Lorenzo Tonello, imprenditore di 42 anni.

Mod. Listone Legno BIANCO

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nsieme a Donatella Banzato, ci sono tanti cittadini alla prima esperienza amministrativa e, altri con un’esperienza politica alle spalle, in qualità di esponenti di Forza Italia e della Lega. Per Prima Rubano i candidati consiglieri sono Mario Bado, amministratore di 53 anni; Barbara Bergamo, barista di 51 anni; Ornella Bortignon, imprenditrice di 50 anni; Maria Canazza, 47 anni, operatore socio sanitario; Stefano Garavello, libero professionista di 54 anni; Debora Giacomini, commessa di 39 anni; Davide Greggio, agente di commercio e 51 anni; Lucio Marcato, artigiano di 47 anni; Silvano Meneghello, medico di 65 anni; Damiano Minante, 39 anni e funzionario amministrativo; Emiliano Minante, impiegato amministrativo di 39 anni; Gianluca Mingardo, agente di commercio di 51 anni; Lauretta Rampazzo, pensionata di 68 anni; Edoardo Righetto, 48 anni e imprenditore; Davide Savioli, 52 anni, tributarista; Daniele Turrin, magazziniere di 49 anni. Per Forza Rubano seguono: Barbara Aguiari, consulente finanziario di 49 anni; Sabrina Amistà, 45 anni infermiera; Roberto Buoso, dirigente di 68 anni; Mauro Cappellari, direttore commerciale di 43 anni; Marta Ceccarelli, 40 anni, illustratrice; Giuseppe Furegon, 58 anni e imprenditore; Jacopo Marcato, 22 anni, studente di architettura e lavoratore; Marco Parnigotto, 41 anni e consulente finanziario; Nicola Pedron, 45 anni, consigliere comunale uscente, perito agrario, nella lista è l’unico con precedente esperienza politica; Fausto Sapere, 37 anni e psicologo; Alessandra Sartori, impiegata in banca di 48 anni; Filippo Seresin, 28 anni e commerciante; Federico Tormene, 45 anni e agente di commercio; Moira Vescovi, 35 anni, impiegata nella ristorazione; Filippo Zecchinato, 25 anni, imprenditore; Romina Zulian, 40 anni, parrucchiera.

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8 Elezioni a Villafranca Elezioni amministrative

Un Poker di aspiranti primi cittadini S

ono quattro i candidati sindaci che si presenteranno al voto del prossimo 25 maggio per ricevere il mandato dai cittadini e portare aventi il proprio programma elettorale. In lizza sono scesi il sindaco uscente Luciano Salvò, appoggiato dalla lista civica “Vivi Villafranca “, con un programma incentrato sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini di Rubano. Oltre a lui a chiederà il voto dei propri concittadini Roberto Muraro, appoggiato dalla lista “Villafranca che vorrei”, che al centro del suo programma ha posto il mondo del lavoro, le politiche rivolte alle famiglie e all’istruzione. Prima comparsa sulla scena politica di Rubano, invece, per Giorgio Pancotti sostenuto da una lista di candidati del Movimento 5 Stelle. Il programma della lista prevede cinque punti fondamentali nei quali rientrano come punti saldi: il miglioramento dei trasporti e i rapporti con le Ulss. Sorpresa, invece, per la candidatura di Guido Rebustello, assessore alla Cultura che questa volta ha deciso di candidarsi per il ruolo da sindaco. “Se dovessi essere eletto – ha annunciato - rinuncerò al 75 per cento dell’indennità di sindaco”

Candidato Giorgio Pancotti - Movimento 5 Stelle

Candidato Roberto Muraro - lista “Villafranca che vorrei”

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Lista “Vivi Villafranca”

“Rebustello sindaco per Villa- franca”

“ho dei candidati giovani perchè il loro contributo è determinante”

er il Movimento 5 Stelle, che si presenta per la prima volta a Villafranca, candidato sindaco è Giorgio Pancotti, laureato in ingegneria meccanica e Docente presso un Itis coniugato. “La nostra è una lista alternativa - afferma Pancotti, che partì anni fa con il comitato per lo sviluppo sostenibile di Taggì di Sotto - e vuole contribuire al cambiamento: abbiamo dei candidati giovani perché il loro contributo è determinante”. Il programma della lista prevede cinque punti fondamentali: le politiche giovanili, con la cultura oggetto di una nuova Istituzione concepita con la partecipazione attiva: una rete moderna di assistenza ai giovani. Si parla anche di sanità, con miglioramento dei trasporti e i rapporti con le Ulss, di ambiente, sviluppo e tematiche inerenti al sostegno per gli anziani, le famiglie a basso reddito con figli e i soggetti disabili, oltre al potenziamento dei servizi scolastici. “C’è bisogno di maggiore attenzione al territorio - prosegue Pancotti - contro le grandi opere come le complanari al Grande raccordo anulare. Ma è necessario anche un trasporto pubblico più efficiente, che non sia carente come adesso, dove mancano sufficienti collegamenti in pullman verso Padova e Cittadella. Pensando, ad esempio, agli anziani che debbano arrivare all’ospedale di Cittadella, hanno grosse difficoltà a raggiungerlo utilizzando i mezzi pubblici”.

Luciano Salvò: “17 punti per lo sviluppo del Comune”

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a lista civica “Vivi Villafranca” sostiene il sindaco uscente, Luciano Salvò, che si presenta quindi per il secondo mandato. Salvò, 53 anni e padre di due figlie, in carica dal 2009, si ripresenta per dare una certa continuità al proprio lavoro, anche se la squadra che proporrà sarà in parte rinnovata. Il suo impegno politicoamministrativo è teso a continuare sulla strada dello sviluppo equilibrato e della crescita demografica accorta e accompagnata dallo sviluppo dei servizi (culturali, sportivi, educativi e di istruzione, della mobilità e del tempo libero, socio-sanitari e della sicurezza). Il programma conta 17 punti e vuole riaffermare e migliorare sempre più quella qualità di vita. La lista si fa interprete e promotrice di una nuova esperienza, mettendo a disposizione della collettività un gruppo di persone preparate. Come primo riferimento della lista ed interlocutore viene posto il cittadino. “Oggi più che mai – spiega il candidato - sono a portata di mano le opportunità e i vantaggi che derivano dalla collocazione del nostro comune nell’area metropolitana e nella cintura urbana di Padova, così come sono prossimi i frutti di un lavoro quinquennale costante e condiviso con i comuni contermini riguardante i servizi essenziali e le relazioni socio culturali ed economiche che ci consentono di rilanciare l’identità del nostro comune e dei centri di cui si compone (Villafranca, Taggì di Sotto, Taggì di Sopra e Ronchi) nonché di programmare le migliori azioni per il futuro di questo nostro territorio che ha superato i 10.000 abitanti”.

“La nostra azione sarà rivolta alle famiglie

er la lista “ Villafranca che vorrei “ il candidato sindaco è Roberto Muraro, nato a Padova il 06 Febbraio del 1964. Muraro lavora come responsabile Commerciale per il Nord-Est di un’azienda di acque minerali; laureato in Scienze dell’Antichità a Padova; consigliere comunale di minoranza; sposato con tre figli. Il suo programma è semplice ma ben dettagliato, come egli stesso dichiara:“ Dopo un’attenta analisi di quanto emerso è inevitabile che la nostra azione di governo sia concentrata principalmente sui possibili interventi dedicati alle famiglie dell’intero territorio comunale, in particolar modo di Ronchi, Taggì di Sotto e Taggì di Sopra, oramai lasciate abbandonate. Verranno progettate iniziative e attività educative, formative e di aggregazione sociale, in cui saranno coinvolte tutte le categorie di persone, dal bambino all’anziano, attraverso un’attenzione mirata e partecipata. Particolare interesse verrà sicuramente dedicato al mondo del lavoro con tutte le sue implicazioni, al sociale, all’istruzione (intervenendo sulla gestione strutturale e organizzativa dei vari plessi), ai giovani e alle loro potenzialità come risorsa per il futuro, all’impresa e al potenziamento della rete delle associazioni presenti nel comune. Non verranno però trascurati il nodo dei trasporti, per migliorare la comunicazione con i grandi centri urbani di Padova, Camposampiero e Cittadella, l’urbanistica e la necessaria rivalutazione dei nostri beni artistici, naturalistici, architettonici. Non per ultimi, la viabilità, la cultura e lo sport, con le relative società sportive .

Guido Robustello: “Rinuncerò al 75% dell’indennità a favore dei bisognosi”

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n lizza per le prossime elezioni amministrative, che consegneranno un nuovo consiglio comunale alla città, è sceso anche l’assessore alla cultura Guido Rebustello. Nato a Rovereto, in provincia di Trento, il 12 Dicembre del 1941, è un medico di base in pensione. La sua lista, “Rebustello sindaco per Villa- franca”, è composta di undici elementi e si caratterizza per la massiccia presenza femminile. Sono ben sette, infatti, i candidati consiglieri donna. Tra i punti inseriti nel programma dell’ex assessore spicca il taglio dei costi della politica: “ Se dovessi essere eletto – ha annunciato - rinuncerò al 75 per cento dell’indennità di sindaco a favore dei cittadini bisognosi. Ma nel suo programma non c’è solo questo, uno dei capisaldi del documento di intenti riguarda la burocrazia comunale che Rebustello annuncia di ridurre insieme alla revisione dello Statuto e dei Regolamenti Comunali. Altro punto: la riqualificazione territoriale ed ambientale con la collaborazione del Consorzio di Bonifica e dei cittadini per la risoluzione delle problematiche legate all’assetto idrogeologico del territorio. Tra gli impegni del candidato c’è anche uno studio di fattibilità per il trasferimento del Servizio Sanitario dalla ASL 15 (Cittadella) alla ASL 16 (Padova) e la proposta per una serie di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare del Comune, al fine di ridurre la spesa pubblica, a partire dalla Scuola Elementare “Duca d’Aosta”.

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Elezioni a Limena 9 I candidati sindaci si presentano

Tre candidati per la poltrona di sindaco Lista Costa Sindaco

“Il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile”

Silvia Compagnin e Limen - Oltre i confini

Riccardo Zanon candidato di Limenattiva

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“Affermiamo la supremazia delle persone rispetto al sistema politico”

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iuseppe Costa, sindaco uscente, si ricandida alla guida del comune di Limena, sostenuto dalle forze politiche del centro destra, per continuare il lavoro svolto fino ad oggi. Nella tornata elettorale del 2009 aveva vinto con il 60% dei voti. Il simbolo della lista attuale vuole sottolineare le tre forti e diverse identità del variegato territorio di riferimento. Costa sottolinea che l’impegno per redarre il nuovo programma nasce da un’esperienza di governo maturata nel corso dei cinque anni di amministrazione e dalla comprensione delle esigenze del territorio. Priorità della lista è la nuova piazza tra le due barchesse, per conferire un volto nuovo al Comune. In secondo luogo l’efficientamento dei plessi scolastici, attraverso la messa in sicurezza delle scuole. Terzo punto è quello della modifica del Piano Urbanistico attuativo “Breda 2”, con lo stralcio che riguarda la realizzazione del ponte su via Verdi. Segue il completamento del progetto di videosorveglianza, l’attuazione del piano urbano del traffico già approvato, l’implementazione dei servizi del distretto sanitario con l’inserimento della Croce Verde, il rafforzamento del progetto “Bonus Bebè”, la collocazione per la biblioteca comunale “Norma Cosetto”, il recupero di Villa Salata con modifica del progetto per la fruizione pubblica dell’area, la realizzazione della cittadella dello sport, il completamento della ciclabile e, infine, il nuovo centro servizi usufruibile dalle due Taggi. La nuova compagine di Giuseppe Costa “In corsa per il secondo mandato”

imen - Oltre i confini, una lista civica slegata dai partiti che persegue tre valori fondamentali: il rinnovamento di idee e persone, la trasparenza e la partecipazione, la coesione sociale e la solidarietà. La lista si rifà alla guida di Silvia Compagnin, avvocato di 46 anni, sposata dal 2002 e mamma di una bimba di 9 anni. Ecologista, attiva nel sociale e nel volontariato. Un’azione programmatica e decisa, per alcuni aspetti, di anno in anno, in concerto con la collaborazione e l’ascolto dei cittadini, attraverso il reclutamento di proposte e l’istituzione di commissioni comunali. E’ prevista l’apertura di uno sportello amico del cittadino e dell’imprenditore, che svolga le funzioni del Difensore Civico, per fornire ascolto e supporto nella gestione di questioni di natura civile o burocratiche, anche attraverso la collaborazione con Aua- Associazione Utenti Auto, ente no-profit presieduto dal Dott. Adolfo Cappelli. Sviluppo della solidarietà e della coesione sociale, attraverso la sinergia tra le varie realtà associative. Incentivazione dell’utilizzo della rete Wi-Fi ed estensione della stessa. Lotta contro gli sprechi per ottenere la diminuzione dei costi improduttivi (spesa corrente) della macchina comunale. Rinforzo dei servizi scolastici, quali la Biblioteca, il doposcuola, le palestre e l’incremento di progetti che prevedano l’informatica e l’educazione ambientale. La lista prevede delle azioni mirate per le frazioni delle due Taggi’ e Del Medico, come la realizzazione della ciclabile e altre opere sulla viabilità. Limen -Oltre i Confini Una lista che punta alla libertà

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a lista Costa Sindaco– Limena, Taggì, Del Medico, scende in lizza per ottenere un secondo mandato, sostenuta da Forza Italia, Lega Nord e Unione di Centro. Supportata anche da Fratelli d’Italia, gruppo attivo in n e a M Tag Limena facente capo ai referenti Enrico Magro gì Del e Matteo Cesaro. Una lista rinnovata che vede al suo interno una maggiore presenza di donne rispetto al passato. Sono riconfermati gli assessori della Giunta precedente: Jody Barichello, di 33 anni, Assessore uscente all’Edilizia Popolare (PEEP), alla Sicurezza e alle Energie Alternative; Michele Corso, di 42 anni, Assessore uscente all’Agricoltura e alle Identità Venete; Maurizio Martinello, 53 anni, Vice sindaco uscente e Assessore all’Arredo urbano, alla Sanità, all’Artigianato e all’Ambiente/Rifiuti; Marco Selmin, 37 anni, Assessore uscente ai Lavori Pubblici e alla Viabilità e Mobilità; Stefano Tonazzo, 44 anni, Assessore uscente al Sociale, all’Istruzione, all’Urbanistica/Edilizia Privata e all’Edilizia scolastica; Stefano Toubaì Babazadeh, 37 anni, Assessore uscente al Commercio, alle Attività Industriali, alla Cultura, allo Sport e alle Politiche Giovanili. La squadra Costa viene rinvigorita da nuove collaborazioni con l’entrata in lista di Federica Bonin, di 32 anni, sposata con due figli lavora come impiegata amministrativa; Daniela Favaro, di 45 anni, farmacista e attiva nella comunità parrocchiale; Cinzia Galligioni, di 53 anni, grafica pubblicitaria; Nicoletta Magro, di 51 anni, 2 figli, attiva nel mondo dell’istruzione, ha ricoperto vari incarichi nel consiglio d’istituto; Cristina Turetta, 44 anni, sposata con due figli, lavora nell’ambito ospedaliero; Giorgia Zaramella, 23 anni, la più giovane della lista, è stagista in uno studio di consulenza del lavoro.

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na lista trasversale che non ci sta ad essere inscatolata nelle logiche dei partiti e che nasce dalla delusione dell’operato delle amministrazioni sia di centrodestra che di centrosinistra, che si sono susseguite a Limena negli ultimi vent’anni, senza apportare, secondo i convergenti alla civica, miglioramenti e opere concrete al bene comune. Lista Limen – Oltre i confini è coordinata dall’avvocato Silvia Compagnin, esordiente nel mondo della politica. E come la sua leader anche il resto della squadra è rappresentata da cittadini “convinti che la forza di idee nuove possa essere lo strumento per superare la crisi”. Lepoldo Agostini, 48 anni; Elisa Callegaro, 44 anni; Jacopo De Rossi, 54 anni; Davide Ghion, 22 anni, Fabrice Lucienne Lissandron, originaria del Belgio, 58 anni; Simone Marconato, 43 anni; Eleonora Paccagnella, 24 anni; Mauro Piovan, 48 anni; Oscar Ragazzo, 31 anni; Barbara Rossetto, 42 anni; Roberto Vitali, 58 anni; Lucmary Broggin, nata in Venezuela, di 51 anni. Silvia e la sua squadra attraverso il riconoscimento dei valori fondanti del proprio gruppo, quali il rinnovamento, la trasversalità, la partecipazione e l’autodeterminazione democratica dei cittadini accolgono alcune proposte, nazionali e regionali, che possono comportare un reale cambiamento. E a tal proposito la lista esprime il proprio sostegno verso “il percorso democratico per il referendum sull’Indipendenza del Veneto e le iniziative che la Regione del Veneto avvierà per raggiungere tale obiettivo”. Da parte di Limen c’è adesione al “patto dei Sindaci” per la riduzione delle emissioni di CO2, in linea con il protocollo di Kyoto, obiettivo che Compagnin e suoi intendono perseguire attraverso l’associazionismo in cooperativa dei privati che vogliano installare sistemi voltaici.

“Rifare daccapo Limena attraverso una cittadinanza attiva e partecipata”

a compagine di centrosinistra, formata da il Ponte-insieme per Limena e il Pd, sono rifluite, sotto la spinta di una nuova esperienza politica, nella civica “Limenattiva e democratica, guidata da Riccardo Zanon, al suo esordio in politica. Zanon, 33 anni, giovane padre di famiglia di un bimbo di due anni, lavora nel campo del commercio, descrive la lista come un’esperienza comunitaria “in movimento, per far circolare le idee e migliorare Limena”. Gli strumenti sono la rilevazione dei bisogni con l’ascolto dei cittadini, l’informazione costante su prestazioni e servizi, l’educazione alla cittadinanza attiva, per raggiungere una consapevole autodeterminazione e autonomia, azioni volte a favorire il “ben essere” della comunità con iniziative personali e di gruppo e la prevenzione di fattori a rischio per tutelare il “ben stare” nel territorio, con la capilarizzazione dei servizi. Cuore del progetto è la partecipazione attiva e la collaborazione stretta ed efficace tra cittadini e pubblica amministrazione, con una visione di buon governo aperto alle competenze diffuse esistenti sul territorio. Il programma ha una forte sensibilità verso le tematiche ecologiche e ambientali, oltre alla volontà di valorizzazione della cultura e al rilancio delle politiche scolastiche e giovanili: “Intendiamo promuovere un modello che tenga responsabilmente conto delle risorse disponibili – spiega Zanon - che possa essere sostenuto nel tempo ed essere quindi durevole, ponendo come centralità dell’azione politica e amministrativa la questione ambientale”. Limenattiva e Democratica Tra volti nuovi e noti della realtà politica locale

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odici candidati consiglieri per Limenattiva e Democratica, guidata da Riccardo Zanon. Alcuni giovanissimi e al primo esordio in politica, altri con un’esperienza maturata nel corso degli anni a livello locale. Nell’ordine: Corrado Beraldo, 24 anni, studente universitario; Francesco Bertan, 56 anni, direttore responsabile in un laboratorio di analisi cliniche; Nadia Celeghin, 62 anni, lavora come segretario comunale nell’alta padovana ed è stata consigliere di minoranza con “Il Ponte-insieme per Limena” nell’ultima amministrazione; Adriano Cesaro, 61 anni e padre di due figli, è il fondatore e Presidente della Polisportiva Limena, nonché uno dei fondatori del PD di Limena; Elena Fanton, 48 anni madre di due figlie, si occupa della formazione di nuovi infermieri presso l’Università; Giovanni Forese, di 52 anni, insegnante di musica; Raffaella Maretto, 42 anni, impiegata e madre di un ragazzo di 13 anni; Paolo Marini, 38 anni sposato con Margherita Billato e padre di due bambini di 2 e 5 anni, è responsabile di produzione in una ditta di logistica; Natascia Marzoli, di 40 anni è madre di due bimbe di 10 e 12 anni, lavora come impiegata amministrativa; Miriam Mason, 46 anni madre di una ragazza di 11 anni, si occupa di educazione nell’ambito sociosanitario dopo alcune esperienze nel mondo della scuola e del disagio giovanile; Pierfrancesco Mattiolo, uno dei più giovani, diciottenne e prossimo alla maturità, frequenta il liceo classico ed è attivo nel mondo dello scoutismo, rappresenta la volontà del gruppo di avvicinare la politica alle realtà dei giovanissimi, per coinvolgerli e renderli partecipi; Riccardo Narciso, di 23 anni, studente alla facoltà di Giurisprudenza, ha fatto parte di Ottavo Miglio e per lo stesso ha curato un’iniziativa antimafia.


10 Limena Servizi Il sindaco di Villafranca contesta quello di Limena

La Tares della discordia Tra i due sindaci ri-candidati e nata una polemica sui dati inerenti al costo per l’asporto rifiuti di Nicol Veronica Stefani

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na discussione che vede contrapposti due comuni limitrofi della zona di Padova Ovest e due Liste, in lizza per la guida dello stesso Comune. Le parti in questione sono tre: la Lista Costa, capitanata dal Sindaco reggente in Limena Giuseppe Costa, la Lista civica Limen - Oltre i confini con Silvia Compagnin come candidato Sindaco per Limena e l’attuale Sindaco di Villafranca Padovana, Luciano Salvò. La polemica è iniziata con la relazione di bilancio di fine mandato di Salvò, riportante dati economici riferiti a Limena e, in particolare, alla Tares, ovvero la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Costa contesta l’inesattezza dell’informazione: “Grossola- domestiche, certificato dal Piano Finanziario rena superficialità è stata dimostrata dal Sindaco datto da Etra, ammonta a 416.117 euro annui”, Salvò, che per enfatizzare le proprie capacità di spiegando che l’importo deve essere diviso per Amministratore, ha riportato dati economici riferiti il numero di abitanti (7.800), senza contare la quota a carico della zona a Limena oggettivamente e industriale, che avrebbe palesemente errati, ci au- “La maggior parte fatto schizzare la cifra dal guriamo che per il suo Co- del costo della 53,34 euro pro-capite al mune abbia fatto i conteggi raccolta rifiuti viene giusti”. L’invettiva si scaglia riversato sulle aziende, dato contestato di 117,24 euro pro-capite. Pronta la anche contro la Lista Limen, negozi ed uffici” risposta della Lista Limen, che, secondo Costa avrebbe svolto un’azione: “altrettanto superficiale e dis- che tramite un’informativa sottolinea come i grainformativa, senza alcuna remora e verifica”. fici di Salvò riportino il “quadro complessivo dei Costa chiarisce che: “Il dato relativo alle utenze tributi e non le aliquote di alcune singole tasse”.

La comunicazione continua asserendo che la risposta di Costa non smentisce i dati provenienti da Villafranca: “Si difendono riportando i dati delle sole “tassa sui rifiuti” ed Imu, omettendo di riportare le aliquote di tutte le altre tasse (ad esempio l’addizionale Irpef, ecc.) e quindi confermando il valore della tassazione complessiva”. Stando a Limen i dati di Salvò sarebbero corretti: “Per quanto riguarda l’asporto rifiuti, se la tassazione a carico dei soli cittadini è in realtà più bassa, ciò non avviene perché i costi siano minori, ma perché la maggior parte del costo della raccolta rifiuti viene riversato sulle aziende, negozi ed uffici”.

NEWS A Pra’ del Donatore

La Confraternita dei Bigoi

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enerdì 25 Aprile, in occasione della festa della Liberazione, Limena ha festeggiato a suon di “bigoi”. A Pra’ del Donatore ha avuto luogo la 10^ Festa dei Bigoi al Torcio organizzata dalla Confraternita dei Bigoi di Limena. Tanta festa, bambini, banchetti, musica, ma soprattutto tanti bigoli. Gianni Duregon, Presidente del gruppo, ricorda la nascita dell’associazione: “Ci siamo organizzati come Confraternita nel mese di Ottobre del 2004, grazie alla volontà di alcune famiglie di Limena e di Vaccarino, spinte dall’intenzione di mantenere viva una tradizione legata al mondo contadino e alle nostre origini, per far scoprire alle nuove generazioni i sapori più antichi e genuini del Veneto”. La tradizione è quella legata alla pasta fatta a mano, dei bigoli come li facevano le nonne, anche se la metodologia si è aggiornata. Tramite una decina di biciclette, infatti e, sfruttando la forza delle pedalate la pasta fresca passa nella tradizionale macchina del “bigoearo” per produrre tanti ottimi bigoli. Il piatto forte della Confraternita è quello che unisce al sapore della pasta fatta a mano il sugo d’anatra, che esalta l’incontro con i sapori delle tipiche pietanze venete. Duregon riscontra con gioia l’ampio seguito di pubblico: “Ci sono tante persone che vengono da molto lontano per mangiare i nostri bigoli, anche da fuori del Triveneto. Ma chi ci dà più soddisfazione sono i bambini che sembrano andare ghiotti dei bigoi”. Prossimi appuntamenti per i buongustai amanti delle tradizioni e dei sapori genuini sono i seguenti: 1° Giugno a Grantorto, 13 Giugno, in occasione della festa di Sant’Antonio, a Del Medico. N.V.S.

NEWS Progetto per le scuole

Via Temenza, incontri a maggio

school of rock a limena

Percorsi di “Educazione e Promozione alla Salute”

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U

n progetto di “Lezioni concerto” per le scuole primarie e secondarie di Limena, al fine di introdurre la sensibilità musicale negli studenti e renderli consapevoli delle potenzialità dei vari strumenti musicali, per poter scegliere con le “proprie orecchie”, quale strada intraprendere nel campo musicale o, quantomeno, per introdurre il concetto di ritmo e di musica in una modalità nuova e divertente. Coinvolte le classi seconde della scuola media Beato Arnaldo e tutte le classi delle elementari della Manzoni. Allestita in Sala Falcone Borsellino una lezione particolare, in cui a farla da padrona è stata la musica, grazie alla collaborazione della Daigo School di Limena e dei suoi fondatori e direttori Nicola Albano e Cristiana Lirussi, che hanno dilettato gli astanti con le diverse andature ritmiche del canto, della batteria, del basso e della chitarra. Dimostrazioni dei singoli strumenti, tramite gli assoli o mix e concerti degli stessi, ma anche spiegazioni tecniche sul canto, per dare ai ragazzi tanti modi diversi per affrontare l’esteso universo musicale. Oltre all’approccio educativo alla musica anche tanto divertimento, con la collaborazione degli insegnanti delle scuole che si sono cimentati a suonare la batteria. N.V.S.

n aiuto concreto ai neo-genitori viene direttamente dagli operatori distrettuali del Distretto Socio Sanitario n°2, di via Temenza, con il progetto-percorso di “Educazione e Promozione alla Salute”, che prevede una serie di incontri nel mese di maggio, rivolti a famiglie con bambini in età evolutiva. Incontri con medici, docenti, pediatri e psicologi per fornire i chiarimenti e le rassicurazioni utili ai dubbi e alle preoccupazioni che ogni genitore incontra nella vita quotidiana. Il tutto a costo zero, poiché il progetto prevede il coinvolgimento di professionisti a titolo volontaristico, che afferiscono direttamente al Distretto. Il calendario del programma prevede i seguenti incontri: Giovedì 8 Maggio alle ore 17.00 “Le cure dell’orecchio nel bambino” - a cura del dr. Antonio Solazzo, Martedì 13 Maggio alle ore 17.00 “ Bimbi e allergie” con la dott.ssa Fulvia Chieco Bianchi e Martedì 20 Maggio alle ore 16.00 “Le vaccinazioni in età pediatrica”, insieme alla dott.ssa Luisa Costa. Per le iscrizioni è possibile consultare il sito del comune di Limena. E a fine Maggio si raccolgono anche le iscrizioni per il quarto corso di formazione per animatori di centri estivi “Mettiti...in gioco!”, promosso dal Comune di Limena e organizzato dalla cooperativa sociale Nuovi spazi, rivolto a giovani dai 16 ai 25 anni “aspiranti” animatori di bambini dai 3 agli 11 anni. Il corso di formazione è gratuito, prevede la partecipazione di 25 iscritti ed il rilascio di un attestato di partecipazione. Lo scopo è quello di accrescere le tecniche dell’educazione attiva per imparare ad “Educare educando”, nei vari contesti animativi, in cui i giovani si troveranno poi ad operare. Le giornate previste per il corso sono martedì 10 Giugno e mercoledì 11 Giugno. Le iscrizioni saranno raccolte, invece, nei giorni di mercoledì 28 Maggio e 4 Giugno, dalle ore 16.00 alle 19.00 e di sabato 24 Maggio e 31 Maggio dalle 9.30 alle 13.00, presso la Sala Consiliare in via Roma, 44. N.V.S.

Alla Sala Giochi Las Vegas

Rapina a mano armata

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adova Ovest sembra continuare ad essere presa di mira e alcuni cittadini considerano il fenomeno una situazione ciclica che a turno si può ripresentare, insistendo maggiormente su precise zone, altri la vivono più come un’emergenza sicurezza. C’è da dire che il bersagliamento non si placa. Il 17 Aprile due rapinatori hanno rapinato la sala giochi Las Vegas, in via Volta a Limena, facendo irruzione nei locali alle 12.32, in pieno giorno e in una zona, tra l’altro, molto trafficata. Armati, hanno derubato l’attività del contante nella cassa, per un importo che i gestori non possono precisare, causa indagini in corso. “Pare che i lavori siano a buon punto – spiega uno dei gestori – il danno materiale è minimo, semmai il problema è stato lo shock emotivo causato dall’accaduto”. Presenti, al momento del furto, un’impiegata e un solo cliente. La donna, vedendo entrare i malviventi, attraverso le telecamere di sicurezza, si è subito messa al riparo nascondendosi tra le slot machine e lo stesso comportamento è stato adottato anche dal cliente che, accucciato tra le macchinette videogiochi, è riuscito ad avvertire i carabinieri. I due erano a volto coperto, uno indossava un passamontagna e l’altro una bandana. Né l’impiegata e nemmeno l’avventore hanno potuto vedere in faccia i rapinatori. All’interno del locale i ladri hanno agito velocemente e in silenzio, deportando l’incasso della giornata. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine i malviventi erano già scappati. Si presume che i due puntassero alla cassaforte, ma essendosi trovati da soli abbiano preferito arraffare i contanti della cassa, tralasciando il resto. Un’azione fulminea che non ha destato sospetti nemmeno all’esterno. Una volta fuori non dev’essere stato difficile darsi alla fuga, la sala giochi si trova in una zona strategica per muoversi rapidamente, trovandosi lungo la provinciale 47 Valsugana, che collega Cittadella a Padova. Sembra essere legato agli stessi autori il colpo avvenuto, nella stessa giornata, a Terranegra, nel centro Parco del Sole di via Boccaccio, un complesso che ospita al suo interno la sede del Consiglio di quartiere e una residenza per anziani. Me.Ru.


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12 Rubano Viabilità Lavori di risanamento della sponda destra dello scolo Storta

Riaperta la strada provinciale 13, via Pelosa La strada è rimasta interdetta al traffico per tre settimane. E’ stata riaperta il 18 aprile

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’ stata riaperta prima di Pasqua la strada provinciale 13, via Pelosa, nel tratto che va dall’incrocio con via Bibano fino all’intersezione di via Rondinelle, ai confini tra Selvazzano e Rubano. La chiusura totale al traffico è stata decisa per consentire al Consorzio di bonifica Brenta di effettuare i lavori di risanamento della sponda destra dello scolo Storta, recentemente collassata a causa delle abbondanti piogge dei primi giorni di febbraio. Lungo la scarpata dunque sono stati posizionati dei pali di rinforzo e la trafficata strada è tornata percorribile, dopo qualche settimana di disagio per gli automobilisti. Dunque il traffico è tornato normale come pure, purtroppo, la pericolosità della strada: il progetto di allargamento della sede stradale, del quale dovrebbe occuparsi la Provincia, infatti, è bloccato dal patto di stabilità, malgrado già in parte finanziario.

Via Pelosa nei giorni in cui era chiusa al traffico

Bosco di Rubano Proteste dei cittadini, l’antenna assomiglia a una supposta

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e antenne della telefonia non piacciono. Ad ogni installazione segue la formazione di un comitato che protesta. E’ così ovunque, malgrado i telefonini ormai li abbiano tutti. Verso le parabole o le antenne in passato era stato sollevato anche il sospetto che potessero essere nocive per la salute ma più spesso capita che sia il loro aspetto a creare le premesse per la sollevazione di quartieri e vie. A Bosco di Rubano è successa la stessa cosa, malgrado per l’antenna in questione si sia cercato di ingentilirne il profilo ricorrendo al design. Solo che i residenti si aspet-

tavano qualcosa che assomigliasse ad un albero, invece il ripetitore ha una forma cilindrica ed è già stato ribattezzato “il suppostone”. Portavoce della frazione si è fatto Lucio Coppo, che l’antenna ce l’ha proprio o pochi metri dalla propria abitazione: “Ci avevano avvertito un anno fa che sarebbe stata installata. Il sindaco aveva invitato i residenti a una riunione pubblica, assicurandoci che non avrebbe avuto un forte impatto, perché realizzata con parabole applicate a bracci metallici che l’avrebbero fatta assomigliare a un albero. Tutto pare, invece, tranne che un albero”.

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Sciopero delle vetrine dal 26 maggio al 1° giugno

Un’iniziativa per chiedere maggiore sicurezza

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n due mesi hanno subito ben due furti i proprietari del “Magicabula luxury”, negozio di abbigliamento di grandi firme a Rubano. Antonio Borelli, figlio della titolare, insieme alla sua famiglia ha deciso di intervenire con un’iniziativa di protesta partita da Facebook. Basta andare alla pagina del noto social network “Sciopero delle vetrine” per capire di cosa si tratta. Antonio chiama a raccolta tutti i negozianti e i commercianti per unirsi al suo grido di protesta: “Siamo stanchi, tutti i negozi della via sono stati razziati e la polizia ci ha abbandonati. Non ci sentiamo protetti, per questo invito tutti coloro che condividono questo mio sentimento di frustrazione di partecipare allo sciopero delle vetrine dei negozi” indetto dal 26 Maggio al 1°Giugno per chiedere più sicurezza contro i furti”. Si capisce subito in che cosa consiste la manifestazione guadando la vetrina del Magicabula: vuota. Chi volesse aderire dovrebbe per l’appunto svuotare la propria vetrina. Inoltre Antonio, che ha ultimato in questi giorni i lavori di sicurezza per la sua attività, lancia un messaggio “Raccomando di utilizzare i fumogeni, sono l’unica certezza per proteggersi dai ladri. Se qualcuno avesse bisogno di consigli sono a disposizione”. Antonio lamenta la mancanza delle autorità: “Il Sindaco di Rubano e quello di Padova sono stati completamente assenti, come pure le forze dell’ordine. Chi ha dato una mano e che ringrazio sono le persone del “Movimento 9 Dicembre”, che promuoveranno lo sciopero tramite il volantinaggio nei centri storici del Veneto. L’iniziativa deve arrivare a tutti, siamo stanchi di essere lasciati soli”. N.V.S.

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14 Villafranca Il caso Il figlio è stato derubato, lei va dal ladro per recuperare la refurtiva

Caterina Piras, nuova mamma coraggio di Massimiliano Granato

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el comune di Villafranca Padovana Caterina Piras non è diventata solo un’eroina, ma un esempio da imitare ed un simbolo per tutti coloro che non intendono abbassare la testa di fronte alla criminalità. E’ tutto accaduto venerdì 4 aprile, ma la vicenda è ancora sulla bocca di tutti: un ragazzo di quindici anni passeggia vicino alla stazione: viene rapinato da uno spacciatore tunisino che lo obbliga a consegnarli il giubbotto contenente le chiavi di casa, il cellulare e i documenti. La madre viene avvisata del fatto e arriva subito in stazione: tempo di arrivare che si mette alla caccia del rapinatore, lo rincorre, lo trova e riesce ad entrare in possesso di quasi tutti gli effetti personali del figlio ad esclusione del cellulare. Non solo: si è anche difesa sferrando un pugno al tunisino, anche se ha rischiato grosso perché quest’ultimo era in possesso di una siringa che poteva usare contro di lei. La donna, che poi ha fatto arrestare lo straniero, si schernisce: pensa che chiunque avrebbe compiuto quel gesto: dettato sia

Ha rischiato grosso, per difendersi ha sferrato un pugno al ladro dall’amore filiale (la donna ha altri due figli) sia anche dalla necessità di non dover abbassare la testa di fronte alla criminalità imperante, specie quella che si vede nella zona circostante la stazione. Caterina non vuole combattere da sola alcuna battaglia, anche se chi chiede “coram populo” che lei sia nominata addirittura questore: molta

I cittadini hanno voglia di reagire di fronte a questa situazione di disagio gente l’ha sostenuta, molti hanno espresso un grosso dispiacere sul fatto che lei non abbia avuto qualcosa di consistente con la quale attaccare il tunisino. Certo è che questo episodio dimostra come i cittadini abbiano voglia di reagire di fronte a questa situazione di disagio. Ora Caterina spera che questa improvvisa popolarità porti a delle conseguenze pratiche: con la famiglia numerosa da mantenere, per lei è una priorità riuscire a trovare un lavoro vero, che vada oltre le due ore di pulizie giornaliere che svolge in una banca: ripensando al gesto di quel venerdì, si capisce allora dove abbia trovato tanta forza per affrontare senza paura lo spacciatore tunisino.

Il commento: “Qualsiasi madre avrebbe fatto come me”. Qualcuno l’ha proposta come questore

Caterina Piras

NEWS Palude di Onara

Liberate decine di volatili oggetto di sequestro

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ono stati recentemente liberati presso la palude di Onara decine di volatili oggetto di sequestro, effettuato dalla Polizia Provinciale: si tratta di vari esemplari: fringuello, peppola, passera scopaiola, miglierino di palude, lucherino, zigolo giallo e pettirosso. Queste varie specie sono state ospitate presso il centro di recupero di Villafranca Padovana, attrezzato di tutte le strutture ideali per la stabulazione. Gli animali godono di ottima salute e grazie ai volontari hanno potuto riprendere la migrazione verso i loro luoghi di nidificazione. L’associazione che si occupa di questi recuperi è “ il Gheppio “, e prende il nome dal primo volatile che è stato curato, nel 2003: da quel momento si occupa del recupero dei volatili in difficoltà. L’associazione di volontariato gode del sostegno e del contributo della Provincia di Padova ed è in collaborazione con il corpo di Polizia provinciale e appunto, dei volontari. A tal proposito, è stato creato un parco che ospita gli animali feriti, curati e riabilitati al volo per essere poi liberati. “Il Gheppio“ organizza anche campi di lavoro e centri di recupero, riproduzione e reintroduzione di specie maggiormente minacciate di estinzione. M.G.


messaggio elettorale a pagamento

La Lista Civica “Villafranca Che Vorrei” nasce nel corso del 2013 tramite l’aggregazione di un gruppo di cittadini desiderosi di un cambio di direzione rispetto alle vecchie logiche della politica locale, arenata in antiche divisioni e campanilismi che alla lunga non hanno giovato allo sviluppo del Comune e al benessere della nostra Comunità e che deve essere vista come un dovere civico e non come una garanzia economica per chi vive solo di incarichi e poltrone !

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Con consapevolezza, abbiamo individuato e scelto un modo di fare politica mai utilizzato nel nostro territorio comunale: andare in mezzo alla gente, per le strade e nelle case del capoluogo e delle tre frazioni, lasciate oramai abbandonate, ad ascoltare chi aveva da proporre suggerimenti, fare delle critiche costruttive, far emergere dei disagi. Rendendoci interessati, aperti e disponibili si sono potuti stabilire forti legami di fiducia e libertà di espressione.

Uniti si CAMBIA

Roberto Muraro

quella che crea distanze e non favorisce la partecipazione, quella che scoraggia, quella che è “solo per pochi” e che pecca di trasparenza. Ed è certamente quella che NON vogliamo noi ! Metteremo come nostra priorità i bisogni della gente, tutelando i diritti del singolo, al fine di poter ricevere la giusta considerazione dei propri problemi e migliorare il benessere di tutti. Il nostro programma elettorale è così diventato frutto del vostro contributo attento e puntuale e il nostro ruolo è stato semplicemente quello di tradurre quanto da VOI suggerito!

la cultura, la scuola, la mobilità ed i trasporti, le politiche giovanili), senza dimenticare le peculiarità del capoluogo e di ogni singola frazione ! Siamo sempre partiti da una domanda rivolta ad ognuno di noi: “Come vorrei che fosse Villafranca?” Il programma elettorale raccoglie le risposte a questa domanda sulle singole aree tematiche esaminate dai gruppi di lavoro. Non è il libro dei sogni, non contiene un elenco di opere faraoniche e neanche vuole essere un esercizio di buona scrittura pieno di demagogia.

La Lista Civica “Villafranca Che Vorrei” se ne farà carico e si renE’ stato dunque avviato un processo derà responsabile per realizzarlo di consultazione con i compaesa- con concretezza e lealtà. ni che ha portato alla creazione di Roberto Muraro cinque gruppi tematici: tali gruppi, con entusiasmo e grande impegno, hanno raccolto informazioni ed idee Villafranca Che Vorrei Questo semplice ma incisivo scam- utili su tematiche considerate di bio di idee ci differenzia dalla poli- grande interesse per la popolaziotica attuale: quella che allontana, ne (quali la sanità, il sociale, lo sport,

Uniti si CAMBIA

Comm. Responsabile: Roberto Muraro

messaggio elettorale a pagamento minetto apr2010 1/5

Per i cittadini…il mio impegno di Luciano Salvò*

Committente responsabile Luciano Salvò

*candidato Sindaco Per Villafranca PadoVana Gentili concittadini, ho deciso, con la condivisione di tanti cittadini ed amici, di candidarmi a Sindaco di Villafranca per il prossimo mandato amministrativo con la Lista Civica “Vivi Villafranca”. Con lo stesso entusiasmo con cui mi sono dedicato in questi cinque anni al governo del nostro Comune, metto a disposizione la mia esperienza, la mia passione e la concretezza con la quale sono abituato a confrontarmi per la soluzione dei problemi reali. Sono convinto che amministrare significhi farsi carico dei problemi e delle preoccupazioni delle persone, con lealtà e trasparenza, senza distinzioni o pregiudizi e con profondo rispetto e quotidiano ascolto di tutti, costruendo le migliori condizioni per la crescita demografica, economica, sociale e culturale dell’intero comune. Le profonde e rapide trasformazioni sociali ed economiche imposte dai tempi richiedono grande attenzione e rinnovato impegno per adattare ai cambiamenti i modi e gli obiettivi dell’amministrare. Partendo dai risultati fin qui raggiunti è tempo per una nuova sfida in cui sento di impegnarmi, perché ad uno sviluppo equilibrato della nostra Comunità si accompagni una crescita generale dei servizi (culturali, sportivi, educativi, di istruzione, della mobilità e del tempo libero, socio-sanitari e della sicurezza). Per i cittadini e le famiglie innanzitutto, alle quali va assicurata efficienza, trasparenza e tempestività nelle risposte, con il maggior contenimento possibile delle ta-

riffe e dei tributi, nonché la sicurezza sociale e il controllo del territorio, con una più incisiva attenzione alla realtà delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie che cercano serenità e rinnovata fiducia nel futuro. Questi sono alcuni riferimenti del mio impegno amministrativo che con molte altre tematiche troverai nel mio programma per il prossimo quinquennio. Le nuove relazioni sociali ed istituzionali imposte dalla crisi che stiamo vivendo, richiedono forte propensione al confronto e al lavoro di rete con le istituzioni e le associazioni del territorio per poter cogliere le migliori opportunità di sviluppo e di crescita sociale. Sono convinto dell’importanza di saper analizzare attentamente la realtà, conoscendo a fondo il territorio cui si appartiene, per individuare le migliori condizioni in grado di rispondere ai bisogni e alle aspettative di tutti. Proprio questo stretto e personale legame con il territorio mi spinge a creare, assieme ai candidati della lista che mi sostiene e che è profondamente rinnovata, le condizioni per una crescita improntata alla solidarietà e alla disponibilità, in particolare verso chi è in difficoltà. Continuerò a lavorare per riaffermare e migliorare la “qualità di vita” che da sempre è patrimonio della nostra Comunità, con la vitalità, la presenza costante e il dinamismo amministrativo che i tempi ci impongono. Questo è il mio impegno! Grazie, Luciano Salvò


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VIAGGIO IN

PROVINCIA

Record negativo Nella provincia sono in crescita i licenziamenti collettivi

PADOVA

Allarme disoccupazione a pagare sono i giovani Padova maglia nera: nel primo trimestre 2014 già persi 726 posti, Cgil: è allarme precariato di Martina Celegato

E

’ nuovamente un dato relativo alla disoccupazione a creare notizia in Provincia di Padova. Un dato allarmante e che deve necessariamente spingere ad una riflessione ulteriore sul ruolo delle istituzioni in tale settore quello che emerge dal quadro tracciato dalla segreteria provinciale della Cgil di Padova che ha elaborato i dati diffusi negli scorsi giorni dall’Inps a riguardo. A destare la maggiore preoccupazione sono i dati relativi agli ammortizzatori sociali. Solo durante i primi tre mesi del 2014 sono stati persi in provincia di Padova ben 726 posti di lavoro, cifra che ha raggiunto il suo massimo picco dal 2007. Anche i dati relativi alla cassa integrazione non lasciano via di scampo visto che, sebbene siano diminuite del 50% le casse integrazioni ordinarie, sono cresciute del 40% le richieste relative alla cassa integrazione straordinaria. Percentuali che peggiorano ulteriormente se andiamo ad analizzare i dati relativi alla cassa in deroga che ha registrato un 65% in meno rispetto al trimestre precedente. Numeri senza dubbio da primato tristemente negativo che sottolineano, ancora una volta, come proprio nel cuore del Veneto la crisi non accenni a diminuire continuando la sua azione distruttiva per le piccole e medie industrie che tradizionalmente caratterizzano l’economia locale. Non solo: alcune percentuali e dati evidenziano anche

come l’azione statale non sia così efficace soprattutto dal strando invece uno stallo totale nell’area del Conselvano, punto di vista delle erogazioni degli assegni considerato del Piovese e del Cittadellese. Stabili rimangono i dati che ad oggi molti sono i lavoratori che non ricevono le relativi all’occupazione nel Monselicense e nel Camposovvenzioni statali previste e che quindi inevitabilmente sampierese. E nel resto del Veneto? I dati relativi alle altre provincie sono senza dubbio più consolanti, sebbene versano in condizioni di precarietà economica. Ma quali sono le caratteristiche che emergono da i disoccupati all’interno della Regione siano due volte e mezzo quelli prima della crisi con questi dati? La prima senza dubbio è una particolare concentrazione nella quella relativa ai licenziamenti collet- Oltre a chi perde fascia di età più giovane. Drammatica tivi che nel 2014 si rivelano essere il il lavoro c’è si presenta quindi la situazione di Pavero e proprio tallone d’Achille per la chi non riesce dova, provincia con il tasso più alto, provincia di Padova e per le sue indu- ad averne uno seguita a ruota da Rovigo e da Venestrie. Licenziamenti che coinvolgono di stabile zia entrambe con una percentuale di diverse tipologie di aziende e che rischiano di minare irreversibilmente l’assetto economico- disoccupazione pari al 8,6%. Segue Vicenza con il 7,4% produttivo dell’intera regione. Il 18% in più rispetto allo mentre la provincia dove il lavoro sembra non subire forti stesso periodo dell’anno precedente una percentuale che variazioni è Verona. Ma complessivamente è senza dubnon accenna a diminuire e che, a dispetto della ripresa bio al situazione giovanile a generare l’allarme più inteneconomica del paese, non lascia molte vie di scampo. so vista non solo la disoccupazione crescente. Molti sono Strategici inoltre i settori più colpiti ossia edilizia, turismo, infatti i giovani impiegati attraverso forme contrattuali tessile e abbigliamento da sempre pilastri economici. Una atipiche che non prevedono ammortizzatori sociali o altre lieve ripresa si è registrata nell’ambito della meccanica forme di tutela e che si trovano quindi ad esser inseriti in principalmente destinata all’esportazione quindi frutto di un contesto non solo incerto ma anche poco incoraggiante acquisti di altri paesi. dal punto di vista professionale. Una situazione da non Per quanto riguarda le aree solo a Padova città e sottovalutare per le conseguenze a lungo termine a cui si nell’area termale le percentuali sono in crescita regi- potrebbe arrivare.

NuOVA FRONTIERA LAVORO AuTONOMO? I GIOVANI SCELGONO IL CO-WORKING

E

’ stato inaugurato lo scorso 17 aprile lo spazio di co-working Co+ in piazza Cesira Gasparotto a Padova. Uno spazio, già il secondo a Padova dopo Talent Garden di via della Croce Rossa, che punta alla condivisione degli spazi di lavoro fra diverse tipologie di professionisti, dai titolari di partita Iva e lavoratori autonomi fino a piccole aziende che scelgono questa forma unica nel suo genere per la crescita aziendale. Più di 3000 sono le postazioni di co-working nel mondo, sintomo che la condivisione dello spazio di lavoro porta a generare nuove idee e sviluppi e che sempre più c’è la necessità di ottimizzare le spese relative alla gestione degli spazi. Uno scambio continuo di competenze trasversali ed esperienze che arrivano da vari ambiti economici e sociali, una vera e propria

fucina di idee che nel caso di CO+ coinvolgono anche la città di Padova e precisamente la collocazione specifica dello spazio. Nato da un progetto di Est - Educazione, Società, Territori, CO+ in concomitanza con l’apertura delle postazioni ha indetto anche un bando per la riqualificazione e progetti correlati alla rinascita di Piazza Gasparotto. Un vero e proprio concorso che oltre a mettere in palio una postazione gratuita per un anno al vincitore punta all’azione concreta e tangibile nella città. “Un open space che vuole andare oltre le quattro mura, coinvolgendo in un progetto di nuova socialità piazza Gasparotto e il quartiere che la ospita”, affermano gli organizzatori. M.C.

unindustria Padova

Siglato l’accordo per il credito

U

nicredit e le associazioni di categoria delle provincie di Padova, Treviso e Vicenza hanno siglato un accordo che punta al rilancio degli investimenti per le 6 mila imprese associate. “La convenzione con UniCredit è un primo importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato nei mesi scorsi dalle tre Associazioni per il credito e la finanza, dopo il commercio estero e l’ambiente, nell’ambito del quale è stato affidato ad Unindustria Treviso il ruolo di coordinamento per il credito” afferma Confidustria Padova in merito. “Questo accordo va incontro di a tutte le imprese che intendono investire per tornare a crescere. La capacità di svoltare si gioca infatti sulla liquidità, messa a dura prova dalla recessione.” ha dichiarato il Delegato Confindustria Padova per il Credito e la Finanza, Mario Ravagnan. M.C.


Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Iniziativa del Centro Veneto Servizi L’azienda fornisce l’approvigionamento idrico in 59 Comuni del padovano e del vicentino

Un fondo per le famiglie in difficoltà Saranno i sindaci a scegliere come impegnare la somma a disposizione e individuare i beneficari del contributo

Destinato un euro per ogni utenza attiva sul territorio di competenza

di Emanuele Masiero

L

a tutela dell’ambiente e delle risorse idriche a volte si incontra con la solidarietà. Grazie al Fondo Nuovi Investimenti del Centro Veneto Servizi arriva un aiuto concreto alle famiglie: un euro per ciascuna utenza verrà destinato a chi versa in situazioni di crisi economica. Tradotto in cifre? Ben 117.000 euro stanziati dal Cvs che serviranno a sostenere chi non ce la fa più anche a causa dell’altissimo tasso di disoccupazione in cui versa tutta la bassa padovana. Un nuovo fondo a disposizione dei Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà economica. L’iniziativa è tutta a firma del Centro Veneto Servizi, la società che gestisce il servizio idrico integrato per 59 Comuni del padovano e del vicentino. L’assemblea dell’ente ha infatti deciso di destinare a finalità sociali il Foni (Fondo Nuovi Investimenti). Ogni Comune aderente avrà diritto a un contributo pari a un euro per ciascuna utenza attiva nel proprio territorio. In totale, nel 2014 il Cvs erogherà un fondo pari a euro 117.144 per il supporto alle famiglie in condizioni socio-economiche disagiate. Il Fondo per Nuovi Investimenti poteva essere destinato al sociale oppure a nuove opere. Forte dei traguardi già raggiunti in termini di opere realizzate

e investimenti sul territorio, il Cvs ha deciso di dare la priorità alle esigenze delle tante famiglie colpite dalla crisi economica. In totale, il fondo destinato al sociale per il 2014 è pari a un euro per ogni utenza attiva (domestica e altri usi) al 31 dicembre 2013. Spetterà ai 59 Comuni del Cvs preparare l’elenco dei soggetti in difficoltà, che avranno diritto a beneficiare del contributo, ottenendo uno sconto parziale o totale sul pagamento delle bollette del servizio idrico. Oltre alle famiglie seguite dai servizi sociali, i Comuni potranno decidere di indicare tra i beneficiari anche soggetti come scuole o asili nido. Saranno sempre i Comuni a indicare la riduzione da applicare di caso in caso. Il Centro Veneto Servizi applicherà le riduzioni assegnate direttamente in fattura agli utenti segnalati. Le famiglie in difficoltà, insomma, riceveranno una bolletta già ridotta o addirittura azzerata. La selezione sarà un compito durissimo che ogni Comune dovrà affrontare: decidere tra i centinaia, forse migliaia, di casi in difficoltà economica. Il progetto avrà di certo una ricaduta positiva sul territorio: sono 59 i Comuni aderenti al Centro Veneto Servizi. In totale 49 della provincia di Padova, nell’area

A PADOVA IL CEMENTO LA FA DA PADRONE

L

a città più cementificata in Veneto? Tanto per cambiare, Padova. Un altro record negativo che ovviamente sta animando le proposte per ridurre il consumo di territorio e tutelare maggiormente l’ambiente. I dati sono impressionanti: la superficie totale costruita sul territorio comunale è del 10.6% a Venezia, 24.6% a Verona, 25% a Treviso, 29.7% a Vicenza e ben 43.4% a Padova. Insomma, una differenza tutt’altro che minima. Inoltre sarebbero confermate le previsioni di nuova espansione edilizia in città con l’approvazione del Pat. “Con la sua approvazione – ricorda Lorenzo Cabrelle di Legambiente - il Comune ratificherebbe la possibilità di costruire in città 2,6 milioni di metri cubi previsti dall’attuale Piano Regolatore mentre altri 2 milioni resterebbero in attesa di un Piano degli Interventi che li localizzi sul territorio comunale. Una cifra assolutamente spropositata, calcolata per far fronte a un aumento di popolazione stimato in oltre 24 mila abitanti nel periodo 20102020, quando al contrario, dal 2010 ad oggi, c’è stata una decrescita che ha ridotto

la popolazione di 4.500 abitanti. Il Sindaco ora non può fare lo struzzo approvando un Pat macroscopicamente sbagliato nelle sue previsioni fatte 5 anni fa: sarebbe indice di mancanza di rispetto per i cittadini e per il territorio”. Non convincono Legambiente neppure i dati forniti da Rossi secondo cui Padova sarebbe uno dei comuni più virtuosi del Veneto, grazie ad un incremento del consumo di suolo registrato negli ultimi anni con percentuali ridottissime, come emergerebbe da un’indagine della Fondazione Pellicani di Venezia. “Nell’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – sottolinea Sandro Ginestri, coordinatore dell’associazione Padova risulta tra i comuni capoluogo del Veneto quello con la maggior percentuale di superficie costruita. Approvare il Pat senza correggere gli errori del passato renderebbe molto più difficile poter salvare dal cemento importanti aree verdi rimaste in città come il cuneo verde Iris, l’Isola di Terranegra, l’Isola di Torre o le aree verdi di via Pelosa solo per fare alcuni esempi”. E.M.

Giuseppe Mossa, presidente del Centro Veneto Servizi, spiega che l’azienda ha destianato a finalità sociali il fondo per nuovi investimenti

della bassa padovana e dei Colli Euganei, e 10 della provincia di Vicenza, nell’area berica. Parlando di abitanti il numero diventa davvero considerevole con 253.000 persone nel territorio di competenza. “In un momento di grave crisi economica per tante famiglie - sottolinea il presidente del Cvs, Giuseppe Mossa - caratterizzato al tempo stesso dalla difficoltà per le amministrazioni comunali a reperire risorse per far fronte all’emergenza sociale, abbiamo ritenuto importante essere al fianco dei Comuni nel sostegno a chi non ce la fa. Il Centro Veneto Servizi - prosegue il presidente - conferma così il suo impegno nel territorio, per quanto

riguarda sia gli investimenti che il settore del sociale”. Un’iniziativa simile, in favore dei cittadini con difficoltà economiche e lavorative, è già stata avviata in queste settimane da Regione Veneto, Fondo Straordinario di Solidarietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Padova Tre, Confcooperative e Consorzio Padova Sud: 135 disoccupati avranno di nuovo un lavoro, coinvolgendo 48 Comuni della bassa padovana, per un finanziamento complessivo che si avvicina al milione di euro. Anche in questo caso si tratta di un intervento reso possibile dal sostegno di enti che trattano questioni ambientali.


10 18

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Nonostante un crescente antieuropeismo tutti i partiti sono in corsa

Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico di Germana urbani

L

a scheda elettorale che aspetta i veneti alle urne comparirà ai loro occhi con 12 simboli e tre linee accanto: lo spazio per le tre preferenze che è possibile esprimere con l’attenzione all’alternanza di genere. Se si esprimono tre preferenze si potranno scegliere due donne e un uomo o due uomini e una donna. Donne in lista ce ne sono, Pd e FI le mette addirittura capolista. Il Pd, al secondo posto nel sorteggio, schiera la vicentina Alessandra Moretti, sostenuta in sesta posizione dall’ex ministro Flavio Zanonato, seguito da Franco Frigo, parlamentare eu- in quella di FdI al terzo posto dopo Giorgia ropeo uscente, al tredicesimo dal trevigia- Meloni e Magdi Cristiano Allam. no Andrea Zanoni e dal veronese Federico Nella scheda elettorale il primo simboVantini. lo sarà quello del M5S che presenta una La padovana Elilista con prevalenza di sabetta Gardini apre Molti i veneti candidati veneti: sarà invece la lista di Forza in corsa e quasi guidata da Marco AfItalia. Eurodeputata da tutti con altre fronte di Rimini, seguidue legislature e in tv esperienze politiche to dal trevigiano David sempre al fianco di alle spalle Borrelli, ex consigliere Berlusconi. A seguire comunale di Treviso e una pattuglia di veneti: l’eurodeputata vi- vicinissimo ai due cofondatori del Movimencentina Amalia Sartori, l’ormai celebre Si- to 5 Stelle, e dal padovano Giorgio Burlini. mone Furlan, fondatore dell’Esercito di Sil- L’ultimo posto sulla scheda è toccato invece vio e il sindaco di Albignasego Massimiliano alla alla Lega Nord, guidata dal milanese Barison per chiudere con Remo Sernagiotto, Matteo Salvini, con il sindaco di Verona assessore veneto al Sociale, di Montebel- Flavio Tosi e Lorenzo Fontana. Nessun luna. Tra le novità, l’assenza nelle fila di venetista presente, come invece era stato Forza Italia di Sergio Berlato, eurodeputato annunciato proprio da Salvini che aveva Pdl escluso da Berlusconi, che compare però detto: “Candideremo alcuni indipendenti e

l’idea è quella di candidare anche uno dei 21 pericolosi terroristi attualmente ospiti delle patrie galere”. Anche il Nuovo Centro Destra mette in campo uomini di peso, primo tra tutti il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato che segue immediatamente dopo il capolista e eurodeputato uscente Antonio Cancian di Marene di Piave nel trevigiano, e seguito dal veneziano Simone Venturini, capogruppo Udc in consiglio comunale di Venezia. Nuova è la lista Scelta Europea, sintesi di vari movimenti nel simbolo dove si legge l’appartenenza di gruppi come “Scelta Civica”, “Fare per fermare il declino” e “Centro Democratico”. In testa l’economista padovano Michele Boldrin, seguito da Giovanni Battista Scarni di Marostica e Marco Zabotti di Pieve di Soligo, Treviso.

Senza il nome di Di Pietro sul simbolo, torna in campo anche l’Italia dei Valori, con il consigliere regionale padovano Antonino Pipitone alle spalle del segretario nazionale Ignazio Messina, al quinto posto si trova la veneziana Maria Bruschi. Sulla scheda compare anche una lista completamente nuova con nomi di provenienza mista: la lista “Io Cambio” diretta da Maria Cristina Sandrin di Piazzola sul Brenta con Lauro Nicodemo di Teglio Veneto e Alberto Collet di Conegliano, rispettivamente al quarto e quinto posto. Al secondo posto nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, compare anche Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà” ha spiegato Agostino D’Antuoni, segretario di ‘Io cambio’. Alle elezioni europee sono presenti anche i Verdi che con Maurizia Giusti nota

come Susy Blady e i due storici ambientalisti veneziani Marco Boato e Luana Zanella tenteranno di raggiungere la soglia necessaria per entrare nel Parlamento Europeo. E anche nella circoscrizione Nordest ci sarà la lista L’Altra Europa con Tsipras, una lista di sinistra radicale costituitasi in occasione delle elezioni europee a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale, alla Presidenza della Commissione europea. La lista vede come capolista l’operaia dell’Electrolux Paola Morandin, la veneziana Camilla Seibezzi, il trevigiano Eddy Salzano e il padovano Carlo Salmaso. Sono state escluse, invece, le liste del Partito Comunista, Pensioni & Lavoro, “Bunga Bunga-Usei”.


Il Veneto in primo piano 11 19 Il panorama elettorale si fa incandescente ma è variabile

Chi sale e chi scende lo dicono i sondaggi o i cittadini?

di Germana urbani

A

d un mese, circa, dalle elezioni del 25 maggio, i sondaggi registrano Forza Italia in flessione, al 19% dal 22% di un mese prima. Ma il partito di Berlusconi riserva sempre qualche sorpresa e soprattutto in Veneto le cose potrebbero cambiare molto. E’ vero però che, dopo la rottura con Alfano, gli esponenti veneti più di spicco dell’ex Pdl sono sparsi in almeno 4 liste. E se FI punta sui volti dello spettacolo, sperando nella capacità attrattiva del volto televisivo della Gardini, l’Ncd di Alfano punta su politici come Alessandro Rondoni, già capogruppo Pdl in parlamento. Ma mentre Forza Italia in campagna elettorale sta correndo dietro a Grillo e alla Lega criticando l’Europa di Angela Merkel le tematiche

dell’Ncd sono più di livello nazionale, governativo. “La pace – ha afferma Rondoni – si chiama Europa! È quanto abbiamo detto come moderati popolari europei insieme a Cancian e al ministro dell’Interno Alfano”. “Noi siamo per l’unità dell’Europa e la concordia dei popoli”. Ad un mese dal voto i sondaggi registrano una frenata del Pd al 33% e e il Movimento 5 Stelle di nuovo in salita dal 20 al 25 per cento. Un’ascesa che secondo gli esperti è dovuta alla ventata di anti-politica e anti-europeismo sollevata alla vigilia delle elezioni europee. M5s e Lega, infatti, stanno utilizzando per la campagna elettorale temi marcatamente europei centrando su tutti l’argomento anti-euro. La lega addirittura lo mette nel simbolo con

previSioni

C

cui il partito si presenta alle elezioni europee del 25 maggio: la modifica più evidente è che al posto di “Padania” c’è scritto “Basta euro” accompagnata dalla scritta “Autonomie” e dal simbolo di una lista autonomista sudtirolese. Salvini ha spiegato che sotto la scritta Lega Nord non c’è il nome del segretario perché si vuole dare una connotazione politica legata al futuro. E, in questo caso, ad una Europa senza la moneta unica. E sarà per la mobilitazione dal basso col No Euro Tour, sarà che all’appuntamento con le urne il popolo leghista si fa sentire, ma i sondaggi ad un mese esatto dalle elezioni dicono che la Lega Nord sale al 5,4% (+0,5%) e che dovrebbe superare la soglia di sbarramento anche Fratelli d’Italia.

atteSi ben altri riSultati riSpetto al 2009

inque anni fa l’esito delle urne della circoscrizione Nordest aveva riservato agli italiani parecchie sorprese, la principale fu l’elezione di Debora Serracchiani, oggi presidente della Regione Fvg e vicesegretaria del Pd. Da sola e solo in Fvg prese 73 mila 910 voti, molti più di Silvio Berlusconi, e ben 144 mila 558 nell’intera circoscrizione. Dopo di lei venne eletto Giovanni Collino, allora senatore del Pdl, con oltre 50 mila preferenze. Numeri da record. Numeri che, dicono i sondaggisti, quest’anno saranno difficili da rivedere. E, se le cose non cambiano, il maggior numero di preferenze andrà all’astensionismo. Su tutto il territorio, l’Italia eleggerà 73 parlamentari con la legge numero 18 del

1979, la più vecchia legge elettorale ancora in vigore in Italia. Si tratta di un proporzionale puro in cui è possibile esprimere fino a tre preferenze. Il territorio italiano in questo caso è diviso in cinque circoscrizioni, che assegnano un numero di parlamentari proporzionale al numero dei propri abitanti: la circoscrizione “Italia nord occidentale” elegge 20 parlamentari tra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; la circoscrizione “Italia nord orientale” 14 tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e così via. La soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi è del 4 per cento nazionale.


12 Il Veneto in primo piano 20 L’emigrazione dei veneti sotto i 40 anni è un trend in crescita costante

I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero Tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità, ed i cittadini tra i 35 e i 45 anni sono 35 mila in meno

di Germana urbani

S

ono giovani, partono in silenzio e mai in gruppo. La loro è una scelta solitaria verso un futuro e un lavoro migliore che affrontano con un bagaglio ricco di capacità, formazione ed esperienza. La nuova mobilità degli italiani, infatti, è un’emigrazione altamente qualificata: il 56,4% degli espatriati possiede una laurea (il 43,5% magistrale o vecchio ordinamento e il 12,9% triennale) e il 21,8% possiede un dottorato (13,5%) o un post-doc (8,3%). Il 17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifica professionale. E, contrariamente a quanto si può pensare, è proprio dalle terre che sono state tra le più produttive e benestanti del Paese, che i giovani migliori se ne vanno maggiormente. E’ il caso, per esempio, del Veneto che del 2007 al 2012 ha visto partire 154 mila giovani di una fascia d’età che va dai 26 ai 45 anni. Sono i dati allarmanti diffusi da una ricerca regionale della Cgil, che dovrebbe interrogare tutti.

Numeri alti ma che potrebbero essere molto più alti considerando anche altri fattori. La diaspora di oggi, infatti, è difficile da quantificare poiché il migrante attraversa le frontiere europee senza visti e permessi di soggiorno; si iscrive al registro degli italiani all’estero solo dopo alcuni anni dall’espatrio e spesso non cancella la residenza in Italia. Certo è che la crisi spinge ad emigrare e chi se ne va non mette in conto di tornare. Solo lo scorso anno ben 60 mila hanno scelto l’estero per costruire il proprio futuro. Le cancellazioni di residenza verso paesi comunitari, e non, sono quasi quadruplicate tra il 2001 e il 2012, in un trend in crescita costante che ha raggiunto, nel solo ultimo anno le 12.371 unità. La ricerca della Cgil veneta mette in evidenza che tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità (-17,5%) ed i cittadini della fascia d’età immediatamente superiore, fino ai 45 anni, sono 35 mila in meno (-4,3%). La cosa che più

preoccupa, però, è che chi se n’è andato dal Veneto non l’ha fatto la ricerca disperata di un lavoro purchessia, fosse anche di bassa manovalanza, come 60 anni fa. Chi parte oggi è colto, formato sia dal punto di vista professionale che accademico e porta con se’ il meglio di quanto la terra d’origine è riuscita a dargli. Un grosso investimento in termini di studi e occasioni di formazione e ciò rischia di rappresentare una perdita ancor più grave per un tessuto produttivo in una fase di evoluzione complessa come quella che sta vivendo il Veneto in questi anni. Però queste persone cercano prospettive di crescita personale che ormai è difficilissimo trovare nel nostro Paese e soprattutto non intravedono delle certezze di futuro. Il fenomeno è comune anche ad altre regioni del Paese, come Emilia e Toscana; ma lì l’indice d’occupazione è rimasto abbastanza stabile mentre in veneto, in 5 anni, è sceso di 4 punti percentuali.

“La migrazione da un Paese a un altro non è un male in assoluto – afferma Enrico Berto, presidente del gruppo dei Giovani di Confindustria Veneto – il mondo non è statico e molti dei nostri ‘cervelli in fuga possono rientrare. Comunque il dato demografico lo confermiamo e la preoccupazione sta nel rischio che le menti più brillanti scelgano di fondare imprese all’estero anziché nel proprio Paese”. Secondo il sociologo Vittorio Filippi, però, a differenza dell’emigrante di mezzo secolo fa, il giovane che se ne va oggi dall’Italia molto difficilmente sogna di tornare. E non solo per motivi

occupazionali. In questo giocano valutazioni sulle difficoltà di far carriera, sull’opacità dei concorsi italiani rispetto all’estero e sulla fluidità nello spostamento fra le diverse opportunità di lavoro che si doves-sero presentare. Il disagio vissuto in Veneto è alto se si considera che nel 2012 erano 122mila i giovani fino ai 29 anni che non studiavano e non lavoravano, i cosiddetti neet, un esercito che fa il paio con la crescente precarizzazione del lavoro. “Questi fenomeni producono analfabestismo di ritorno e perdita di competenze - sottolinea la Cgil.

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lasciare l’Italia non sono solo lavoratori specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Rispetto alle migrazioni del passato cambiano però le motivazioni, non sempre la ricerca di lavoro risulta essere il fattore dominante, si emigra anche per cercare una migliore qualità della vita, per amore, o per studiare. Il fenomeno tocca tutte le professioni: non solo “cervelli in fuga” – che comunque rappresentano una fetta importante della popolazione migrante (i ricercatori universitari e negli istituti privati sono il 18% dei lavoratori dipendenti) – ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, direttivi e quadri), impiegati (35,6%). Ma l’emigrazione odierna è difficile da catalogare in quanto le figure professionali sono molteplici: ci sono i ricercatori, i prof, i dirigenti, gli operai specializzati, quelli non specializzati, i creativi e i lavoratori del settore gastronomico. Chi parte oggi è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80% meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi). Tra le destinazioni, la Germania si conferma primo paese di accoglienza (14,9%), seguita dal Regno Unito (12,4%) e dalla Francia (10%). Tiene la Spagna (7,1%) nonostante il crollo dei flussi dopo il credit-

crunch, seguita dal Belgio (e in particolare da Bruxelles e dalla regione fiamminga) e negli ultimi anni della crisi in moltissimi scelgono la Svizzera. Guardando al resto del mondo recentemente la Cina è diventato il primo paese asiatico per presenza di italiani dopo Tailandia e Giappone. Oggi gli italiani non fuggono solamente dalla povertà. Spesso un lavoro ce l’hanno ma è precario. All’estero trovano una forma contrattuale migliore e, in molti casi, anche una retribuzione più alta. Secondo la ricerca torinese, chi in Italia aveva un contratto atipico, nel 35% dei casi ha ottenuto all’estero un contratto a tempo determinato, mentre il 53% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Sul totale della popolazione dipendente solo il 7% ha un contratto atipico. G.U.


Il Veneto in primo piano 13 21 Crescita e sviluppo Accesso al credito per sostenere progetti di crescita

Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa Accordo quadro tra istituto e associazioni di categoria di Padova, Treviso e Vicenza per il rilancio degli investimenti delle seimila imprese associate

Artigianato in picchiata, nel Nordest: in 5 anni perse 12mila imprese

di Ornella Jovane

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e Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per definire un plafond d’investimenti dedicato alla crescita e sviluppo competitivo delle loro imprese. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la finanza. L’accordo, valido fino a fine 2014, mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione. Il rallentamento delle attività produttive è stato caratterizzato anche da una flessione degli investimenti, che ha influito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/lungo termine, per acquisto, costruzione, ampliamento o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualificazione a fini di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa. UniCredit mette a disposizione delle imprese associate finanziamenti chirografari, della durata massima di 5 anni, e ipotecari fino a 15 anni. Inoltre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità finanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle

neWS

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L’accordo mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate ed è valido fino a fine 2014 imprese. “L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti finanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”. “Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unindustria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”. “Far affluire liquidità all’economia reale è cruciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incal-

za il Delegato di Confindustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i prestiti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la riduzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”. “Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Questo accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confindustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzione alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.

Il ministro Poletti ha incontrato le Legacoop del Nordest

“cooperazione e terzo Settore traSformano l’italia e ne aiutano la ripreSa”

orkers buy out che trasformano aziende in fallimento in cooperative competitive, lavoratori che perdono il posto e decidono di diventare imprenditori di se stessi costituendosi in cooperativa, reti di cooperative e aggregazioni di filiera; e ancora: nuovi modelli di welfare sperimentati da cooperative sociali, che non solo riescono a garantire livelli essenziali di assistenza alla comunità ma creano occupazione sul territorio. Queste le best practices raccontate lo scorso 14 aprile al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, in un’iniziativa che le tre Leghe hanno fortemente voluto unitaria, convinte che la macroarea territoriale e non più regionale, sia ormai il parametro di

riferimento. “Occorre costruire attorno all’economia sociale e solidale il futuro del Paese - ha osservato il ministro -, puntando su imprese cooperative, imprese sociali, cooperative di comunità, e ogni altra forma di economia sociale e associativa che metta al centro non la finanza ma la persona, non la remunerazione del capitale, ma i bisogni dei soci e della comunità”. “Puntiamo a massimizzare il coinvolgimento, il protagonismo attivo e la responsabilità di ogni cittadino. All’economia solidale il compito di promuoverli e organizzarli: perché ad ogni italiano deve essere data una ragione per saltar giù dal letto e mettersi in moto ogni mattina. Spetta a ognuno contribuire allo sviluppo della propria comunità”.

Giuseppe Bortolussi

C

he l’artigianato fosse in sofferenza era risaputo, ma i numeri forniti dalla Cgia di Mestre fotografano un crollo di proporzioni drammatiche. Anche se nei primi tre mesi del 2014 si registra qualche segnale di ripresa, negli ultimi cinque anni in Italia sono andate perdute 75.500 attività artigiane: un dato che peraltro è stato depurato dalle periodiche operazioni di “pulizia” del Registro Imprese dalle imprese di fatto inattive effettuate dalle Camere di Commercio, essendo stata calcolata la nati-mortalità come saldo tra imprese artigiane iscritte nel periodo di riferimento e le cessazioni delle stesse, al netto delle cancellazioni d’ufficio. Questa crisi nera dell’artigianato non ha risparmiato il “ricco” Nordest, anzi: di queste 75.500 attività sparite tra 2009 e 2013, 12mila operavano nel Triveneto e 9.800 nel Veneto. Le province più I dati della Cgia colpite: Treviso, di Mestre fotografano con una perdita di una realtà difficile. 2.187 imprese, Segnali di ripresa nei Verona (- 1.949), primi mesi del 2014 Vicenza (- 1.848) e Venezia (1.836). Per una contrazione occupazionale dell’artigianato veneto di 28mila unità. I dati della Cgia certificano come l’artigianato sia il comparto più colpito dalla recessione che attanaglia il Paese almeno dal 2008, e al suo interno i settori con le performance peggiori risultano essere le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero, in particolare il metalmeccanico, il tessile, abbigliamento e calzature. Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, tra le principali cause che hanno costretto tanti artigiani ad arrendersi vi sono il crollo dei consumi delle famiglie, l’impennata delle tasse e del peso della burocrazia e la stretta sul credito. “Molti di loro - aggiunge Bortolussi -, non potendo contare su alcun ammortizzatore sociale, dopo la chiusura della loro attività non hanno trovato nessun altro impiego e sono andati a ingrossare le fila dei senza lavoro, portandosi dietro i debiti accumulati negli ultimi O.J. anni e un futuro quanto mai incerto”.


14 Cultura veneta 22 Venezia Arte contemporanea

Tre mostre tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana Tre percorsi dedicati a tre artisti differenti: il californiano Doug Wheeler, al fotografo Irving Penn e all’artista Wade Guyton

di Alain Chivilò

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a aprile fino al fine anno è possibile apprezzare a Venezia diversi percorsi artistici contemporanei, ricchi di riflessioni, allestiti in due luoghi istituzionali per l’Arte: da un lato Palazzo Grassi con due mostre e dall’altro nell’area denominata Cubo di Punta della Dogana, nell’attuale percorso di “Prima Materia”. Partendo da Palazzo Grassi si è immediatamente immersi, fin dall’ingresso per continuare al primo piano, dall’esposizione “L’Illusione della luce”. Tutto l’atrio è interamente dedicato all’opera realizzata dall’artista californiano Doug Wheeler dove la luce assume la valenza di materia, in quanto le percezioni del visitatore sono azzerate al fine di creare effetti contrapposti quali il pieno e il vuoto, la realtà e il miraggio, l’istante e la durata. Una ricerca espositiva che pone il filo rosso esplicativo nel concetto di luce che, in tre fasi distinte, rileva nasconde ed evidenzia particolari non visibili. Il termine latino lux è la base di partenza filosofica per un concetto di luce che consente di distinguere e vedere le forme, indagando la profondità della realtà il cui significato è “illuminare” e “far vedere”. Con questa prospettiva si sviluppa l’esposizione con lavori quali per esempio di Julio Le Parc, Dan Flavin, Robert Irwin, Troy Brauntuch, Marcel Broodthaers, Claire Tabouret, Antoni

Muntadas, Danh Vo, Robert Whitman e molti altri. Proseguendo al secondo piano di Palazzo Grassi si giunge alla prima importante esposizione dedicata al fotografo americano Irving Penn (1917 – 2009) realizzata nel suolo italiano: “Irving Penn, Resonance”. Come si nota dai lavori esposti, la caratteristica principale dell’artista consisteva nel possedere un’alta capacità di sintesi che gli permise di avvicinarsi alla verità degli esseri viventi e delle cose stando sempre in costante relazione sui significati di vita, tempo e relativa debolezza. Un totale di centotrenta fotografie rappresentano un percorso di quarant’anni di produzione artistica attraverso ventinove stampe ai sali d’argento, diciassette internegativi, ottantadue stampe al platino e cinque stampe dye-transfer a colori. Persone in abiti di lavoro nei loro mestieri, personaggi della pittura, della letteratura e del cinema quali Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Truman Capote e Marlene Dietrich, popolazioni indigene autoctone, uniti a soggetti quali composizioni di Architecture, assemblaggi di crani, ossa, teschi di animali e altri oggetti, sono i principali scatti di Penn che ha sempre cercato di porre all’attenzione la

fragilità e la labilità dell’esistenza dell’essere umano del nostro pianeta. Il viaggio espositivo si conclude nel Cubo di Punta della Dogana con l’installazione di Wade Guyton, nell’ambito della mostra “Prima Materia”, intitolata “Zeichnungen für ein kleines Zimmer” (Drawings for a Small Room) del 2011.

Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso

XXv premio internazionale carlo Scarpa per il giardino

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aggio è il mese del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino che la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso organizza annualmente dal 1990. Una giuria, tra le candidature giunte in base alla pubblicazione del bando, valuta e premia un luogo che si distingue maggiormente per fattori ad alto contenuto quali l’invenzione, la memoria e la natura. L’edizione 2014, la XXV, è stata assegnata a due villaggi del Podrinje, regione della Bosnia orientale, ai confini con la Serbia: Osmace e Brežani. Questi sono posti su un altopiano sopra Srebrenica all’interno di una geografia balcanica fatta di territorio, confine, vita, lotta e guerre. Si apre un dibattito che vede come attori principali la storia millenaria, la natura bella e aspra, per concludersi nella guerra fatta di territorio, etnie e religione. Il programma della premiazione vede cadenzare diversi appuntamenti sempre nella sede di Treviso. Venerdì 9 maggio, alle ore 18, una conferenza pubblica dedicata ai primi venticinque anni del Premio Carlo Scarpa con relativa inaugurazione della mostra dedicata all’attuale edizione aperta fino a domenica 29 giugno. Il giorno seguente, sabato 10 maggio dalle 9.30 alle 13.30, si tiene un seminario sul luogo premiato presso l’auditorium spazi Bomben della Fondazione, mentre dalle ore 17 dello stesso giorno, presso il Teatro Comunale di Treviso, si tiene la cerimonia pubblica di consegna del Premio 2014. Nel corso dell’anno altre iniziative saranno programmate anche in Al.Ch. Bosnia ed Erzegovina, Trieste, Venezia e Bolzano.

Il progetto “Le strade del vetro”

Fotografia

I Santillana alla Fondazione Cini di Venezia

LA FEMMINILITÀ A PALAZZO FORTuNY

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a festa della donna ha coinciso con l’inaugurazione della primavera femminile a Palazzo Fortuny di Venezia. Fino al 14 luglio è possibile visitare cinque esposizioni corrispondenti a rispettivi universi femminili artistici: Dora Maar “Nonostante Picasso”, AnneKarin Furunes “Shadows”, Ritsue Mishima “Tras Forma”, Barbara Paganin “Memoria Aperta” e dalla collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia”. La mostra “Dora Maar. Nonostante Picasso” ruota attorno alla seconda parte del titolo, in quanto Henriette Theodora Markovitch (Parigi, 1907-1997), conosciuta come Dora Maar, è inquadrata a livello artistico come l’amante di Pablo Picasso, ma nella maggioranza dei casi non si parla mai della produzione artistica. Quindi “nonostante” la frequentazione del padre del Cubismo, la Maar ha un interessante percorso nella fotografia. Infatti fu grazie al critico Marcel Zahar e successivamente a Emmanuel Sougez come consigli tecnici, che studia fotografia all’École de Photographie de la Ville de Paris, dopo aver frequentato l’École et Ateliers d’Arts Décoratif e l’Accademia di André Lhot. Qui conobbe

anche Henri Cartier-Bresson. A livello espositivo è dato risalto alle fotografie che nascono dalla collaborazione con Pierre Kéfer, anche se sono state scattate interamente da Dora. Sono impressi scenari e luoghi di vita, come per esempio l’infanzia, i vagabondi, la povertà, le fiere, i mercatini e il negozio di tatuaggi. Un’interessante esposizione dunque che mette in risalto l’Arte della Maar nonostante la frequentazione di “quell’uomo li”. Proseguendo il percorso con le altre mostre, Anne-Karin Furunes (1961) “Shadows” esplora sempre con la fotografia l’introspezione della persona ritratta creando una forma incorporea riducendo l’immagine nella scala pixel, invece Ritsue Mishima (1962) “Tras Forma” con il vetro cattura e irradia luce ispirandosi alla natura, mentre Barbara Paganin (1961) “Memoria Aperta” con i suoi gioielli, composti di elementi esterni quali oggetti, miniature di ritratti e animali, si fonde nell’alta gioielleria. Conclude la collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia” che propone una raccolta di fotografie scattate da artiste divise tra ‘800 e ‘900. Al.Ch.

l progetto denominato “Le strade del vetro” condotto dalla Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung pone l’attenzione sull’arte vetraia del Novecento, puntando ed evidenziando le svariate potenzialità su questa nobile e antica espressione artistica. Dopo le interessanti passate esposizioni si pone ora l’accento mettendo in dialogo, con relativo confronto, due artisti che sono fratello e sorella. “I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana” è la mostra che fino al 3 agosto, all’isola di San Giorgio di Venezia, indaga le produzioni dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Entrambi sono discendenti di una dinastia di maestri vetrai, il cui padre da un lato fu Ludovico Diaz de Santillana e dall’altro il nonno fu Paolo Venini. Quasi 130 lavori suddivisi tra oggetti, sculture e opere in vetro narrano produzioni che partono dagli anni Ottanta per arrivare a una serie ideata appositamente per la mostra. Percorsi e approcci artistici diversi che si uniscono nel nome di famiglia, ma che indicano produzioni artistiche personali. A livello espositivo il corridoio centrale del corpus crea un incontro artistico tra Laura e Alessandro producendo similitudini e dissonanze nel modo di espressione a livello vetraio. Martin Bethenod, dopo due anni di lavoro come curatela, parla di “un corpus che compone una sorta di doppio ritratto in movimento dei due artisti. Questa grande strada, che privilegia i registri dinamici della temporalità, del confronto fra i due artisti, della diversità delle

vocazioni d’uso, dell’importanza del contesto e della storia personale, è la vera spina dorsale della mostra e l’attraversa da parte a parte. Seguendo un principio mnemonico e della libera associazione, vetrine e ripiani accostano lavori di periodi differenti e soprattutto di vocazione molto varia. Fonti d’ispirazione, disegni, fotografie”. Dunque, una mostra ad alto contenuto artistico sicuramente da visitare per un’arte del vetro sempre viva. Al.Ch.


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24 Cultura

Cultura provinciale 17

Ai Musei Civici fino al 20 luglio Con i loro 11 km di sviluppo sono il più grande monumento di Padova

Mura rinascimentali da scoprire

museo antoniano

Cinque secoli di storia per la fortificazione in parte sotterranea ora svelata dalla nuova mostra

L’esposizione all’interno

di Laura Organte

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on i loro 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Eppure, complice la vegetazione che in molti tratti le copre, o le edificazioni che nei secoli vi si sono stratificate, è anche il meno conosciuto dagli stessi padovani. Anche per questo motivo, in occasione di un importante compleanno – il quinto centenario – la cinta patavina si è meritata una mostra tutta sua, in esposizione ai Musei Civici fino al 20 luglio. Il 1513 può considerarsi l’anno d’inizio dell’edificazione delle nuove mura di Padova – successive a quelle Carraresi – sotto la guida di Bartolomeo d’Alviano. La città aveva da poco sostenuto con successo l’ultimo degli assedi conseguenti alla sconfitta di Agnadello (1509) contro le forze della Lega di Cambrai. In quell’occasione le mura carraresi erano state riadattate alla meglio grazie al coraggio e all’ingegno di molti, ma con la conclusione del conflitto sul cam-

po si erano create le condizioni per dare forma definitiva, in muratura, alle difese apprestate in forma provvisoria, con opere in terrapieno, nel corso dei quattro anni di guerra. Molto di quanto s’iniziò a realizzare in quell’anno è giunto fino a noi, integrato dalle aggiunte e modifiche apportate nei quattro decenni successivi, e vi sono veri e propri gioielli architettonici, come le due porte del Falconetto, e strutture militari imponenti, che, per la varietà delle soluzioni adottate nel corso del lungo tempo a seguito dell’evolvere delle tecniche di difesa dal fuoco delle artiglierie, offrono un’opportunità unica per poter seguire lo sviluppo dell’architettura militare in un unico luogo. Senza contare la complessa relazione del sistema bastionato con le acque, intese a un tempo come ulteriore fattore di difesa, integrato, e via maestra di comunicazione e vita. Una particolare attenzione è riservata all’illustrazione di quanto delle mura non si vede perché sepolto, casematte e galle-

eventi e moStre

a cura di Laura Organte

TEX WILLER INEDITO Dal 24 maggio al 29 giugno, in esposizione presso la galleria Samonà di via Roma una mostra dedicata a Tex Willer, l’intramontabile ranger creato da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Cinquanta opere originali realizzate per gli art books “Il mio Tex – La ballata del West”, “La cavalcata del morto” e “Tex Willer - Il romanzo della mia vita” dell’artista aretino Fabio Civitelli e le illustrazioni e gli acquerelli per Tex l’avventura e i ricordi del senese Giovanni Ticci. La mostra intende raccontare, attraverso opere in parte inedite, il mondo di Tex Willer e dei suoi pards, protagonisti del più lungo successo editoriale italiano (1948-2014).

“LA SCIENCE EN ROSE” Presso il Centro Culturale Altinate, il 29 e 30 maggio va in scena “La science en rose”, un occasione per riflettere sulla rappresentazione della donna nel mondo scientifico. Il programma prevede incontri con esperti centrati su diversi aspetti della questione di genere nella scienza, una mostra sulle grandi figure femminili nella scienza e un’esposizione fotografica dedicata alle donne nella ricerca attuale e, a conclusione uno spettacolo di danza contemporanea dedicato alla scienziata Rosalind Franklin.

“L’IMMAGINE DELLA FORTUNA” Una mostra curiosa e originale, dal titolo “L’immagine della fortuna” sarà in esposizione dal 6 giugno al 6 luglio all’ex macello di via Cornaro. La mostra, presenta al pubblico una collezione privata di oggetti dedicata al maiale, seconda, forse, solo a quella esistente a Stoccarda presso il Museo del Maiale. Il lungimirante possessore di questa collezione è un odontoiatra veneto che da oltre quarant’anni raccoglie oggetti che si rifanno al suino, provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche opere d’arte realizzate da grandi artisti contemporanei, quali ad esempio Rauschenberg, Nespolo, Cuoghi, Musante, Villeglè, Aubertin, Potenza, Chen Wenling ed altri ancora.

Visite guidate ai tesori artistici della Basilica

A

Alle mura cinquecentesche la città dedica un’esposizione rie: interessanti e affascinanti rinvenimenti, come la scoperta di spazi ipogei inesplorati, saranno mostrati al pubblico grazie a filmati realizzati dal Gruppo Speleologico Padovano CAI, in collaborazione con il Comitato Mura e il Settore Edilizia Pubblica del Comune. A fare da controcanto al racconto puntuale della storia delle mura, infine,

un percorso fotografico parallelo ideato da Paolo Coltro: un “commento” personale e originale che suggerisce inedite emozioni. Scopo della esposizione è mostrare e celebrare le mura, ma soprattutto riportarle al centro del dibattito culturale sul futuro della città: non più soltanto come problema urbanistico, ma come nodo identitario e risorsa per la città.

partire dal mese di maggio, al Museo Antoniano iniziano le visite guidate, senza nessun costo aggiuntivo rispetto al biglietto. L’attività, curata da personale qualificato del “Messaggero di Sant’Antonio” si avvale anche della collaborazione di alcuni tirocinanti dell’Università di Padova. Il personale del “Messaggero di Sant’Antonio” accompagnerà i visitatori alla scoperta del Museo in un percorso unico tra i tesori artistici realizzati, nei secoli, per la Basilica e per la Veneranda Arca di Sant’Antonio: dipinti, sculture, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Le visite guidate si svolgeranno il mercoledì e il venerdì (in particolare per le scuole), e il sabato e la domenica alle ore 9.30 e alle ore 11.30. Per ragioni organizzative è consigliata la prenotazione (049.8603236, dal martedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00). L.O.

La novità Le realtà cittadine uniscono le forze per ampliare la propria offerta

Nasce “Teatri Off Padova” alleanza a 5 sul palcoscenico I

teatri padovani si uniscono contro la crisi. È nata ufficialmente la Società Cooperativa di Impresa Sociale “Top Teatri Off Padova”, risultato di un percorso iniziato circa un anno fa, che ha portato Teatro de LiNUTILE, Carichi Sospesi, TPR - Teatro Popolare di Ricerca, Teatro Continuo e Amistad Teatro a lavorare insieme per trovare soluzioni e modalità nuove per rafforzare capacità di comunicazione, promozione ma soprattutto coinvolgimento del pubblico. Promotrici della nuova realtà sono le cinque principali realtà teatrali off che da lungo tempo operano nell’ambito delle attività performative e della formazione in ambito teatrale a Padova con oltre 130 spettacoli sia per adulti che per bambini nelle rispettive sedi e sul territorio, con cui attirano 10 mila spettatori e oltre 1.000 persone che frequentano corsi di teatro. Gli elevati costi di comunicazione e promozione, diventati per molte realtà insostenibili, la riduzione sia del Fus Fondo Unico dello Spettacolo, sia del sostegno che prima potevano garantire gli Enti Locali, hanno suggerito l’idea di unire le forze, investendo sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze degli operatori teatrali, sull’inserimento di competenze gestionali, oltre che di nuove figure professionali, nonchè sullo

Con “Top” il mondo teatrale padovano fa un passo in avanti sviluppo di nuovi modelli e strumenti per progettare e orientare le proprie attività. Tutto questo, mantenendo l’indipendenza delle direzioni artistiche. Primo obiettivo della neonata Cooperativa sarà quello di ampliare l’audience: un maggiore coinvolgimento dei pubblici si rifletterebbe, infatti, non solo sugli incassi, ma anche sulla possibilità che altri soggetti economici (dalle imprese alle fondazioni di erogazione) siano indotti a guardare al teatro come ad un’opportunità di marketing. Contemporaneamente la Cooperativa vuole anche rispondere alla necessità di strutturare un’offerta culturale teatrale

cittadina, oggi spesso frammentata e ripetitiva, che non distingue il teatro professionale dall’amatoriale e che non dialoga con la programmazione del Teatro Stabile del Veneto. Si tratta infine di un’opportunità in più per rafforzare l’impatto sociale delle iniziative teatrali, attraverso progetti di teatro in carcere, laboratori di teatro in quartieri periferici della città con persone svantaggiate e con disabilità, progetti di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi di rilevanza sociale, attività con le scuole e corsi di teatro pomeridiani per bambini e ragazzi. Laura Organte


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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO successi nel golf, nel nuoto e nella danza per l’istituto karate la “tiger doJo” Si laurea

Montagnana Nuovi successi nel golf, nel nuoto e nella danza per l’istituto

nti sempre sul podio Studenti sempre sul podio

e sportive ntagnana” ndro Saonmpetizioni ori, che si ormazione Alessandro Girardello, ro e Verontifico ha solo punto evo. Nella zzolo ha uto con un he vinto il danza che le scorso. Famiglia na hanno ella giuria uzione. Il ressa Bazrtenenti a

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a pales Storica impresa della Tiger Dojo Karatè che, al Pala Ferroli di San Bonifacio (VR) si è laureata campione italiana di squadra,nella Federazione europea karatè e arti associate, nel corso della Finale dei campionati nazionali. E’ la prima volta in assoluto che questo prestigioso titolo approda in veneto, a firmare l’impresa il team della Tiger Dojo La gioia degli atleti premiati con le scuole di Due Carrare, Pernumia, Galzignano e Torre, che l’ha strappato alla Laleggendaria squadrasocietà di nuoto ritira il nuovo milanese Ninjitsu Limbiate premio che lo deteneva da 18 anni consecutivi. diverse classiglidell’istituto mesi di inprove sotto la categoria allievidaalla provinciale Ben 700 atleti partecipanti rappresentanza di 56 società tuttafase Italia, di seguitodei lai guida unaatleti docente Dall’erba e tricolore campionati studenteschi creando il vuotochealle nomi didegli cheesperta. hanno vinto il titolo individualmente, e i piazzati proprie italiani spalle. Nella piscine C.S.Emanuele Plebiscito a dalhanno parquet all’acquaallapunteggio scuola montagnanecontribuito di squadra: campioni assoluti nel Kata Padova, Alessandra mercoledì 26 marzo,Serena sempre seDal nonCompare, conosce Nicholas poi ostacoli. Nei campionati Galante, Alessandro Turchetto, Galante, Toni-con guida delGaia professor Saoncella il gruppo regionali di nuoto, tenuti il Sabrina 23 aprileToffanin, a Rovigo,AnnalaEberrini, nello, Elena Stuparich, Masiero, Costanza Finotti,ha piazzamenti: primo posto laJessica squadraZaggia, dello Jacopo, postoPintonottenuto Laura dopo Sessa,il primo Valentina e Giuliai seguenti Frison; Medaglia d’argento per nelle Laura staffette 4x50 (conCostanza Mattia Franchini, nella faseTasinato provinciale, è arrivata terzaSofi al terNicola , nicola Lazzarin, a Bassan, Camporese, Finotti, Stefano mine sei competizioni individualiLetizia e a NajiNicola Denisdelle Zoccarato, Federico Gennaro, Hajar Carrirolo, e DomitillaNicholas Di Bella. Fassio, Terzo gradino tutti die 2AS) e 6x50 (anche squadre del podio previste per Davide dal programma. Pastore, Anna Un bronzo Castello, Raimondi, Alessia Sartore Caterina Martin; quartocon Canevarolo 1AS e Alesandro cheposto pesaper notevolmente Celeste Bregantin, e che si aggiunge Daniele Barcari alla eLuca Michael ScapindiMorga. Campioni Chemello italiani di 3AS), primoe posto Raimondi nei 50 filaneldi Kumite: successi Elena inanellati Todaro dai giovani + 68 kgatleti juniores, della Samuele Donato Marcoper Bergamin; argento posto nellaterzo ranaposto per Fassio, scuola per Mattia murata.Cabrele, Anche quest’anno Alessandro l’istituto Gostini, Elena di farfalla, Todaro+secondo 68 kg seniores; per rispettivamente viaJessica LuppiaZaggia Albertieaveva quartoinfatti per Gianfranco conquistatoGalante. il secondi Franchin e Carrirolo Walter Lotto primo posto nella classifica per squadre del- nei 50 stile libero e nei 50 dorso. ESTE. Mobilitata la nutrita pattuglia di atleti di ogni età

la nuova Stagione del club cicliStico

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opo l’attività invernale in palestra, svolta senza affanni per mettere in evidenza i valori socializzanti e formativi dello sport, è partita la 49ma stagione agonistica per il club ciclistico di Este con allenamenti su strada per i più grandi, e sulla pista di atletica del patronato del Redentore per i più piccoli. Il direttivo, presieduto da Stefania Paluello ha diramato i nomi di tecnici e atleti che cercheranno di emulare le gesta di illustri predecessori passati al professionismo, quali Fabrizio Verza e Massimo Graziato e delle più recenti promesse sbocciate con le livree giallorosse, Stefano Salmistraro ora Juniores, con la maglia della Work Service Brenta e del pari categoria Riccardo Verza, figlio di Fabrizio, accasatosi alla veronese Contri. Alberto Barbirato diesse e Sandro Mazzetto accompagnatore, saranno i tecnici dei Giovanissimi, dove si registra il tesseramento di una mini ciclista, Giorgia Zogno, un inconsueta novità che mancava da tanti anni. Alberto De Mori, Edoardo Leonardi, Davide Pistore, Pietro Zogno, Lorenzo Ponzin, Marco Boraso e Alberto Fogo gli altri atleti che esordiranno il 6 aprile a Bovolone (Vr). Nella categoria esordienti, diretti dai tecnici Michele Pegoraro, Luciano Chiodin e dall’accompagnatore Davide Raise grandi aspettative per Nicola Graziato, fratello di Massimo, da cui si attende uno squillo vittorioso, Samuele

di Nicola Cesaro

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uovi successi per le squadre sportive dell’istituto “Jacopo da Montagnana” guidate dal professor Alessandro Saoncella. Nella fase provinciale delle competizioni di golf riservate alle scuole superiori, che si è svolta il 24 aprile scorso, la formazione composta da Giulio Carazzolo, Alessandro Chemello, Elisa Cotronea, Alberto Girardello, Gianmarco Nalin, Nicolò Salmistraro e Veronica Trentin delle terza Liceo Scientifico ha conquistato il secondo posto a un solo punto di distacco dai primi del Liceo Nievo. Nella classifica individuale allievi, Carazzolo ha inoltre ottenuto il primo posto assoluto con un percorso perfetto. L’istituto ha anche vinto il terzo premio alle Olimpiadi della danza che si sono svolte a Padova il 5 aprile scorso. Con una coreografia ispirata alla Famiglia Addams le ragazze di Montagnana hanno riscosso il plauso del pubblico e della giuria per originalità e efficacia nell’esecuzione. Il progetto, coordinato dalla professoressa Bazzani, ha richiesto alle alunne appartenenti a

La squadra di nuoto ritira il nuovo premio diverse classi dell’istituto mesi di prove sotto la guida di una docente esperta. Dall’erba e dal parquet all’acqua la scuola montagnanese non conosce poi ostacoli. Nei campionati regionali di nuoto, tenuti il 23 aprile a Rovigo, la squadra dello Jacopo, dopo il primo posto nella fase provinciale, è arrivata terza al termine delle sei competizioni individuali e a squadre previste dal programma. Un bronzo che pesa notevolmente e che si aggiunge alla fila di successi inanellati dai giovani atleti della scuola murata. Anche quest’anno l’istituto di via Luppia Alberti aveva infatti conquistato il primo posto nella classifica per squadre del-

la categoria allievi alla fase provinciale dei campionati studenteschi creando il vuoto alle proprie spalle. Nella piscine C.S. Plebiscito a Padova, mercoledì 26 marzo, sempre con la guida del professor Saoncella il gruppo ha ottenuto i seguenti piazzamenti: primo posto nelle staffette 4x50 (con Mattia Franchini, Nicola Carrirolo, Nicholas Fassio, Stefano Raimondi, tutti di 2AS) e 6x50 (anche con Luca Canevarolo di 1AS e Alesandro Chemello di 3AS), primo posto per Raimondi nei 50 farfalla, secondo posto nella rana per Fassio, secondi Franchin e Carrirolo rispettivamente nei 50 stile libero e nei 50 dorso.

ESTE. Mobilitata la nutrita pattuglia di atleti di ogni età

la nuova Stagione del club cicliStico

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Menesello, Gabriele Paiola e Nicola Peloso completano la squadra. La folta pattuglia degli allievi, con la formazione sorella denominata EsteBosaro, presieduta da Marco Zancanella, sarà seguita in ammiraglia dai diesse Maurizio Degli Stefani, Gianfranco Pizzardo e dall’accompagnatore Mirvano Mazzetto, e punterà su Filippo Bottin e Matteo Scarietto per le gare impegnative, le ruote veloci sono Nicolò Tessari e Federico Veronese, a completare l’organico tutti ragazzi al primo anno nella categoria: Fabio Formenton, Nicolò Milani, Edoardo Pavan, Matteo Peloso, Fabio Saltarin, Daniele Suin e Francesco Zancanella. Riccardo Bertazzo è invece tesserato per il Cc Este. Sono con il gruppo anche i cicloamatori: Massimiliano Moretto, Tiziano Salmistraro, Giovanni Milani, Marco Bortolato e Antonio Santinello. In campo organizzativo programmati tre eventi che si svolgeranno in estate, i consueti “Primi sprint” in centro ad Este, una notturna in zona industriale e una gimkana Mtb in patronato Redentore nell’ambito delW.L. la festa dello sport.

opo l’attività invernale in palestra, svolta senza affanni per mettere in evidenza i valori socializzanti e formativi dello sport, è partita la 49ma stagione agonistica per il club ciclistico di Este con allenamenti su strada per i più grandi, e sulla pista di atletica del patronato del Redentore per i più piccoli. Il direttivo, Menesello, Gabriele Paiola e Nicola Peloso presieduto da Stefania Paluello ha diramato completano la squadra. La folta pattuglia Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi i nomi di tecnici e atleti che cercheranno degli allievi, MuLTipLA, con la formazione sorella dedi emulare le gesta di illustri predecessori nominata EsteBosaro, presieduta da Marco e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri passati al professionismo, quali Fabrizio Ver- Zancanella, sarà seguita in ammiraglia dai za e Massimo risposTe Graziato e delle più recenti Maurizio Degli Stefani, Gianfranco grATuiTi per ricevere ALLediesse Tue doMAnde. promesse sbocciate con le livree giallorosse, Pizzardo e dall’accompagnatore Mirvano Stefano Salmistraro ora Juniores, con la Mazzetto, e punterà su Filippo Bottin e maglia della Work Service Brenta e del pari Matteo Scarietto per le gare impegnative, categoria Riccardo Verza, figlio di Fabrizio, le ruote veloci sono Nicolò Tessari e Fedeaccasatosi alla veronese Contri. Alberto rico Veronese, a completare l’organico tutti Barbirato diesse e Sandro Mazzetto accom- ragazzi al primo anno nella categoria: Fabio pagnatore, saranno i tecnici dei Giovanissi- Formenton, Nicolò Milani, Edoardo Pavan, mi, dove si registra il tesseramento di una eMatteo Peloso, Fabio Saltarin, Daniele Suin Con il patrocinio mini ciclista, Giorgia Zogno, un inconsueta del e Francesco Zancanella. Riccardo Bertazzo la collaborazione novità che mancava da tanti anni. Alberto è invece tesserato per il Cc Este. Sono con De Mori, Edoardo Leonardi, Davide Pistore, il gruppo anche i cicloamatori: Massimiliano Pietro Zogno, Lorenzo Ponzin, Marco Boraso Moretto, Tiziano Salmistraro, Giovanni Mie Alberto Fogo gli altri atleti che esordiranno lani, Marco Bortolato e Antonio Santinello. il 6 aprile a Bovolone (Vr). Nella categoria In campo organizzativo programmati tre esordienti, diretti dai tecnici Michele Pegora- eventi che si svolgeranno in estate, i conro, Luciano Chiodin e dall’accompagnatore sueti “Primi sprint” in centro ad Este, una Davide Raise grandi aspettative per Nicola notturna in zona industriale e una gimkana Graziato, fratello di Massimo, da cui si Mtb in patronato Redentore nell’ambito delW.L. attende uno squillo vittorioso, Samuele la festa dello sport.

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L’ISOLA DA SECOLI DIFENDE CON ORGOGLIO LA PROPRIA IDENTITÀ LINGUISTICA E CULTURALE E SI PROPONE CON ORIGINALITÀ AL TURISMO BELLISSIME SPIAGGE, PORTICCIOLI NATURALI MA ANCHE BORGHI ARROCCATI SULLE MONTAGNE DALLA NOBILE BASTIA ALL’ARCIGNA CALVI PASSANDO PER LA DELIZIOSA SAINT FLORENT E ATTRAVERSANDO IL DÉSERT DES AGRIATES GRANDI VINI A PATRIMONIO, PRIMA DOC CORSA E RARITÀ BOTANICHE AL PARC DE SALECCIA

Fieramente Corsica V

icina fisicamente, ma anche culturalmente. La Corsica, basta guardare la carta geografica o ascoltare chi parla il corso, ha saputo conservare un forte legame con l’Italia, o quanto meno con l’area culturale della nostra penisola. Tutto ciò nonostante i quasi due secoli e mezzo di appartenenza alla Francia, annessione che allora fu favorita dallo disfacimento della Repubblica di Genova, a cui l’isola apparteneva fino al 1768 (l’anno precedente alla nascita di Napoleone in quel di Ajaccio). Prima ancora alla guida dell’isola c’erano stati i Pisani. Questa forte identità, orgogliamente corsa, è uno degli aspetti che colpiscono subito il visitatore dell’isola, mettendo in evidenza il fatto che la Corsica, seppur abbia fatto del turismo internazionale la maggiore fonte del proprio reddito, non ne ha mai venduto l’anima. Basta notare come anche i centri turistici più conosciuti si siano sviluppati seguendo dei modelli propri, salvaguardando i tratti caratteristici della propria diversità. Che i corsi siano gente tosta lo si coglie anche da come ti invitano a pronunciare i nomi delle città senza il ben noto accento finale alla francese: Bastia e non Bastià, Calvi e non Calvì, Bonifacio e non Bonifaciò. Ora il corso è diventato anche materia scolastica, lo imparano i bambini e i ragazzi a scuola. Un modo per perpetuare un patrimonio di cultura e di tradizioni locali di cui la gente dell’isola va fiera e che i francesi mostrano di saper rispettare. Un viaggio in Corsica, specie se si arriva a bordo dei traghetti della Corsica Ferries (inconfondibili per via quello sgargiante colore gialloblù), inizia da Bastia, ex cittadella genovese, città dalle alte case con le finestre colorate che guardano il mare. Città dinamica, capitale commerciale dell’isola, ma anche scrigno di quartieri antichi, uno dei

IL TRAGHETTO-HOTEL

NELLA FOTO DI COPERTINA UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DI SAINT FLORENT E DUE SCORCI NATURALI NELLA STESSA ZONA. QUI SOPRA: UNA VEDUTA DELLA CITTADELLA FORTIFICATA DI CALVI. SOTTO, DA SINISTRA: UN’INSEGNA DI TONO INDIPENDENTISTA IN CENTRO A BASTIA, PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA DELL’ISOLA, LA VERGINE DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA A CALVI VESTITA A LUTTO IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA SANTA (ALLE SPALLE IL CROCEFISSO COPERTO IN ATTESA DELLA PASQUA), UN DETTAGLIO DEL GIARDINO BOTANICO DI PARC SALECCIA IN BALAGNE E UNA VEDUTA DAL MARE DELLA CITTÀ VECCHIA DI BASTIA

quali di recente è stato salvato dalle demolizioni di un ambizioso piano urbanistico per effetto di una largamente condivisa protesta popolare. Dal molo “du Dragon” si ha una splendida vista sul porto. Nella parte alta della città (TerraNova) svetta ancora l’Antico Palazzo del Governatore. In città vissero Honoré de Balzac e il generale Hugo, con il figlio Victor che poi divenne un grande scrittore. La grande piazza Saint Nicolas, costeggiata da alti platani, è il cuore pulsante della città. Vi si affacciano tanti locali che offrono la possibilità di degustare alcune specialità corse: trippa bastianese, zucchine e sardine con brocciu, aziminu (zuppa di pesce) e diversi prodotti del mare. Le chiese da sole meritano una sosta a Bastia, alcune sono state rese grandi dall’opera instancabile delle confraternite. Il secondo fine settimana di luglio, il porto vecchio di Bastia rivive i fasti di un’antica cerimonia: il passaggio dei poteri fra i governatori nominati da Genova. Alle 21 il vecchio governatore lascia il mastio per accogliere il suo successore a bordo della galera d’onore. Calvi è l’altra grande città del nord dell’isola: fu l’unica fra le piazzeforti corse a non cadere durante l’assedio inglese del 1793, appoggiate da Pasquale Paoli. Oggi nella cittadella che domina la città ha ancora sede una

Originalissima la proposta di Corsica Ferries: la possibilità di trascorrere dei weekend sfruttando la nave sia come traghetto per il collegamento fra l’Italia (ovvero il porto di Savona-Vado) e Corsica (Bastia) che come albergo. Con il vantaggio di avere al seguito la propria auto per poter girare l’isola per due o tre giorni, rientrando per il pernottamento nella nave ancorata in porto. Una formula nuova, che sta incontrando un certo successo. I prezzi sono abbordabilissimi e variano dal livello della cabina che si sceglie. I ristoranti di bordo sono rinomati per la qualità della cucina. Le navi della compagnia che ha per simbolo la testa di moro bendata sono la location ideale anche per riunioni di lavoro, eventi e convegni. www.corsicaferries.com

guarnigione della Legione straniera. La città è adagiaata su una rada luminosa che si staglia in un panorama di monti severi (sullo sfondo la neve si nota fino a primavera inoltrata). Calvi è il capoluogo della Balagna. Per la sua posizione e il suo clima richiama anche un turismo nautico internazionale di alto livello. La spiaggia si estende su 6 km ed è orlata di pini a ombrello. Un monumento ricorda che anche qui è nato... Cristoforo Colombo. Ma allora la città era genovese e la circostanza diventa plausibile. Molto sentite in questa città le manifestazioni religiose durante la Settimana Santa di Pasqua. Vengono anche distribuiti i canistrelli, dei dolci tipici locali. Da vedere la chiesa di San Giovanni Battista con i suoi preziosi interni. Nella Balagne da vedere anche i borghi di Sant’Antonino, da cui si ha una vista strordinaria, e di Pigna, con i suoi piccoli laboratori artigianali. Da non perdere il giardino botanico “Parc de Saleccia” che si trova in una suggestiva area lungo il litorale. Presenta la flora della macchia corsa e mediterranea, con varietà rare provenienti da più parti del mondo. Selvaggi e impreziositi da una natura incontaminata i panorami nel cosiddetto “Desert des Agriates”, paradiso degli escursionisti in moto. Infine Saint Florent (San Fiurenzu in corso), villaggio

di mare che sorge alla foce del fiume Aliso. E’ chiamata non a caso la Saint Tropez della Corsica per la bellezza della rada e del porticciolo naturale. Anche qui l’abitato è dominato dalla cittadella fortificata (creata dai genovesi nel 1439). Da vedere anche la cattedrale di Santa Maria Assunta (du Nebbio). Nella zona di Saint Florent sorge la zona vinicola di Patrimonio, la più pregiata della Corsica, tanto che è stata la prima dell’isola a meritarsi l’AOC (la Doc francese). Una strada dei vini invita a conoscere il Moscato, i rossi, i bianchi e i rosè locali. Una ventina i produttori in attività. Soste consigliate: a Bastia il ristorante “Le Cosi” sul lungomare; a Saint Florent l’Hotel La Roya, il cui ristorante si fregia di una stella Michelin; a Cateri (sulla strada per Calvi) da “Chez Leon”, trattoria specializzata in tipicità corse; a Calvi l’Hotel Abbaye e il ristorante del lussuoso complesso “La Signoria”, l’ex residenza di campagna dei Michelin (quelli degli pneumatici) ristrutturata dalla famiglia Ceccaldi e trasformata in una dimora di charme. Da non perdere in Corsica i salumi e i formaggi. Sono straordinari e frutto di lavorazione artigianale. Info: www.rendezvousenfrance.com ; www.bastiatourisme.com ; www.calvi-tiurisme.com e www.balagnecorsica.com ; www.visit-corsica.it


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30 Concerti e non solo 36 1112 in veneto A Padova

al gran teatro geoX di padova arrivano BEN HARPER - 9 maggio 2014 YES - 17 maggio 2014 RITA PAVONE - 24 maggio 2014 LISA STANSFIELD - 28 maggio 2014 (geoxino) TORI AMOS - 4 giugno 2014 BILLY IDOL - 10 giugno 2014 CHICAGO - 28 giugno 2014 A Piazzola sul Brenta

hydrogen feStival NEGRAMARO - 6 luglio 2014 ROBERT PLANT + North Mississippi Allstars - 14 luglio 2014 JAMES BLUNT - 15 luglio 2014 SCORPIONS - 18 luglio 2014 ELISA - 25 luglio 2014

mille e ancora mille... pagina a cura di graziano edi corazza

eventi

parliamo di artiSti veneti

SUZANNE VEGA il 18 luglio 2014 Al FESTIVAL del CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) arriveranno: 24 giugno 2014 ARCADE FIRE 2 luglio 2014 SOUNDGARDEN 16 luglio 2014 ARTIC MONKEYS Sguardo a Nordest a TRIESTE Stadio N. Rocco PEARL JAM il 22 giugno 2014 JOE SATRIANI il 4 luglio 2014 Festival GRADO Lungomare a TRIESTE Piazza Unità il 9 luglio 2014 la “leggenda” dei CREEDENCE C. R. JOHN FOGERTY tutte le info: www.ecoveneto.it. www.tuttoeventitalia.it

Verona

FESTIVAL SHERWOOD DI PADOVA STADIO EUGANEO 11 LUGLIO 2014

Al VERONA FOLK FESTIVAL farà una tappa: a Villa Venier di Sommacampagna

FESTIVAL - CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) 18 LUGLIO 2014

verona folk feStival

afterhourS in concerto con “hai paura del buio tour”

U

Le date venete degli Afterhours questa estate: 11 luglio a Padova e 18 luglio Villafranca (Vr)

na ricorrenza strana per gli Afterhours di Manuel Agnelli. Solitamente le ricorrenze di un fatto eccezionale o straordinario si fanno al decennale, ventennale, venticinquesimo... Un mese e mezzo fa nel trevigiano sono venuti a ripresentare dopo 17 anni dalla sua pubblicazione il monumentale “Hai Paura Del Buio?”. E questa estate tornano nel Veneto con altre due date. Una allo stadio Euganeo di Padova il 11 luglio ed una al castello di Villafranca il 18 luglio. “Hai Paura Del Buio?” del 1997 è il secondo album cantato in lingua italiana dopo il precedente “Germi” (1995) dal leader Manuel Agnelli. “Hai Paura Del Buio?” nasce dopo la fine dell’etichetta Vox Pop che portò gli Afterhours senza casa discografica. Manuel Agnelli racconta nelle interviste del tempo di aver registrato tutte le 19 tracce dell’album riempiendosi di debiti. Questo disco voleva rappresentare un ultimo pungente, sarcastico saluto, musicando una realtà maligna... Fu la Mescal ad accettare il lavoro. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandonerà il gruppo. “Hai Paura Del Buio?” è il migliore album del gruppo; proprio grazie ad esso gli Afterhours verranno eletti la band più significativa della scena indie rock italiana. È l’opera più completa degli Afterhours, nella quale si fondono punk, hardcore punk, pop rock, post grunge, ballate elettriche; si caratterizza per la capacità di misurarsi con generi e sonorità differenti. I testi sono ironici, irriverenti. In “Hai Paura Del Buio?” l’alternative rock (non a stelle e strisce) finalmente tricolore è capace di misurarsi con energia, candore, rifiuto, ironia, rabbia, con le deflagrazioni ed irriverenze dell’indie mondiale (poi inglobato da MTV e Majors). Il disco odora anche di Nirvana, Pixies, Sonic Youth, e strambi episodi cantautorali. “Hai Paura Del Buio?” è stato unanimemente riconosciuto il cd più bello ed interessante degli ultimi venti anni ed il capolavoro delle etichette discografiche indipendenti. Nel luglio 2013 “Hai Paura Del Buio?” dà il nome ad un festival culturale itinerante promosso dagli Afterhours. L’11 marzo 2014 è stata pubblicata dalla Universal Music un’edizione speciale di “Hai Paura Del Buio? contenente la versione rimasterizzata dell’album originale (Remastered) ed un nuovo CD che vede coinvolti diversi artisti di spicco della musica italiana ed internazionale, che hanno collaborato con gli Afterhours per reinterpretare tutti i brani che compongono l’album e proporre al pubblico una versione nuova e particolare (Reloaded). Dopo tanti anni di gavetta e centri sociali gli Afterhours si troveranno davanti oggi in questo tour anche quelli della nota frase contenuta in “Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su”, nella quale viene distrutta a parole una intera fetta generazionale, quella del “Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo / sabato in barca a vela, lunedì al Leoncavallo”, colpendo al cuore l’ostentata borghesia giovanile che venerava la facciata innocua e superficiale dell’underground musicale. Ieri con Vox Pop, poi con Mescal, oggi con Universal. Di strada questi ragazzi ne hanno fatta parecchia e... se avessero accettato la Geffen statunitense anni fa: oggi sarebbero una band planetaria!

occaSione del lancio del nuovo album “il viaggio” uScito il 22 aprile 2014 il duo veroneSe Sonohra protagoniSta di una irripetibile “impreSa” artiStica internazionale

“I

l Viaggio” è il titolo del singolo uscito il 4 aprile 2014 e l’omonimo album è uscito il 22. Sabato 12 Aprile, alle 11.30 in Piazza Duomo a Milano, i fratelli Fainello e l’artista cinese Li Wei hanno volteggiato nel cielo di Milano tra funi, pedane e cavi. Come da consuetudine nelle sue famosissime opere, l’artista ha immortalato la speciale esibizione rendendola un magico scatto fotografico. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano‚ dalla Direzione Cultura e Settore Spettacolo‚ ha portato per la prima volta nella storica piazza Li Wei, che ha prestato la sua genialità per l’inedita fusione tra musica e arte. Ed è proprio un’opera di Li Wei, “Balloons 2”, quella che i Sonohra hanno scelto come immagine di copertina del loro nuovo album (in collaborazione con la “Biennale Italia Cina”, ARTantide‚ Sandro Orlandi). L’ALBUM “IL VIAGGIO” DISPONIBILE DAL 22 APRILE 2014 Un progetto discografico maturo, caratterizzato da una composizione melodica orecchiabile ma allo stesso tempo estremamente ricercata. Un disco che segna il ritorno dei Sonohra, frutto di un anno di lavoro in studio, in equilibrio tra musica folk, sperimentazione, linguaggio rock ed universo britpop, dove si riconosce un prepotente ritorno delle chitarre acustiche che si sposano perfettamente con i riffs di chitarra elettrica. Ricerca, anche, nelle armonizzazioni vocali e negli arrangiamenti delle varie voci, per un album che si avvale d’importanti collaborazioni: Enrico Ruggeri ha firmato il testo del primo singolo “Il Viaggio” ed i Modena City RamNella foto in alto gli attuali blers, insieme ai Sonohra, lo hanno eseguito in studio, mentre l’autore del musical Sohnora, sotto la copertina “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo” Vincenzo Incenzo ha scritto il testo del disco di “Incantevole”. Dieci i brani, più una traccia in esclusiva su iTunes. I testi, ad esclusione de “Il Viaggio” e di “Incantevole”, sono stati scritti da Luca, mentre gli arrangiamenti e le musiche curati da Diego. Le immagini del booklet e del retro copertina sono del fotografo Guido Harari, che ha immortalato i più grandi artisti del rock. Il mastering è curato dal grande Greg Calbi, che ha lavorato con il meglio della musica folk e d’autore mondiale - da Bob Dylan a Bruce Springsteen‚ e da Steve Fellone, presso i prestigiosi Sterling Sound di New York. Prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Believe Digital, leader mondiale della distribuzione digitale, che sbarca anche nel mondo del mercato fisico‚ il disco è stato distribuito in tutto il mondo nello stesso giorno. Oltre 700.000 i fans in attesa dell’uscita del disco. I numeri: solo su Facebook sono più di 400.000 gli ammiratori, su Twitter più di 25.000 i followers. I sostenitori non sono solo italiani ma vengono anche dalla Germania, Messico, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Colombia, Perù e Cile. Quest’estate i Sonohra porteranno il nuovo album in tour.

eSce a maggio “un fedele ritratto” il nuovo album del trevigiano giorgio barbarotta

P

er pubblicarlo il cantautore trevigiano sceglie ancora una volta la strada dell’artigianato puro autoproducendosi e chiamando a raccolta la sua squadra di fedelissimi: Nicola “Accio” Ghedin, batteria (Estra, Giulio Casale), Stefano Andreatta, basso (Manodopera, Wharthey), Giulio Moro, chitarra (El Deyma) e l’ausilio live di Angelo Michieletto, chitarra. Dodici canzoni inedite per un lavoro strutturalmente incentrato sulla forma canzone, ma stilisticamente improntato alla ricerca lirica, sonora, ritmica. Barbarotta insiste sulla coesistenza tra linguaggi diversi proponendoci un cd (il quinto a suo nome) quanto mai personale, autarchico e ricercato, ricco di molteplici sfumature musicali e difficilmente catalogabile. Poesia, rock elettrico, cantautorato folk, amosfere jazzy, un pizzico di psichedelia ed elettronica. L’album apre con “Sbotta”, grido di denuncia contro il malcostume in tempo di crisi, prosegue con il singolo “Camerino al neon”, romantico elogio del quotidiano; è poi la volta di “La roba da buttare”, suggestivo e ipnotico ritratto d’ambiente, e di “Portami a casa”, originale ed incalzante odissea notturna; “L’eclissi di sole” è liquida, sommessa ed intimista, “Come un principio d’estate” è un elegiaco omaggio alla leggerezza estiva ed alla giovinezza, “Gratia Dei” è una una preghiera ed invocazione al sacro, “L’ancora e la deriva” è una allegoria sul connubio indissolubile tra stabilità e fuga, tra noto e ignoto, “Tutti giù per terra” è un sarcastico ed attualissimo scioglilingua pessimista, “Nuovamente liberi”, sprona alla consapevolezza del rapporto tra tempi moderni e libertà, “Stelle e strisce” è uno spudorato diario di viaggio USA; chiude infine la tracklist l’onirica “Echi di Tokyo”, omaggio al volo ed alla connessione tra mondi, popoli, culture. L’album, registrato e prodotto al Virtual Studio di Treviso da Andrea De Marchi (Tolo Marton, Quarto Profilo) è disponibile in versione cd fisico ed in digitale: info al sito www.giorgiobarbarotta.it. GIORGIO BARBAROTTA Cantautore atipico, nasce a Treviso nel 1972. Fonda nel 1995 la rock band Quarto Profilo con cui incide 4 albums. Nel 2003 intraprende la carriera solista. Pubblica dal 2005 ad oggi i cds “Schegge (di vita propria)”, “In centro al labirinto”, “Verso est”, “Snodo”, tutti albums di canzoni proprie, prodotti col marchio GB Produzioni. Propone un originale connubio tra canzone d’autore, rock e folk. Intensa da sempre l’attività live con la sua band con oltre 500 date all’attivo, tra cui un tour di dieci concerti nel 2009 da Pechino a Shanghai oltre a 2 tour in Austria, e 2 nei Balcani. Diversi i riconoscimenti ricevuti in ambito musicale e letterario a livello nazionale, le compilations e le collaborazioni artistiche, anche in veste di produttore. Ha pubblicato il libro “Tra le pieghe del giorno” (Ed. Vianello) 2007 e “Era Venere” (Ed. Happy Leader) 2009, raccolte di poesie e racconti.


messaggio elettorale a pagamento


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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Stalking Condominale

Cari lettrici e lettori, a poco più di 5 anni dall’introduzione nel nostro ordinamento del reato di atti persecutori, comunemente conosciuto come stalking, vorrei portare alla vostra attenzione alcuni pronunce giurisprudenziali che hanno esteso l’ambito di applicazione di tale fattispecie delittuosa al punto da ravvisarla anche per fatti accaduti in danno di condomini. innanzitutto che cos’è lo stalking e quali sono le sue principali caratteristiche? Il delitto di atti persecutori di cui all’art. 612 bis c.p. è stato introdotto nel nostro ordinamento dal d.l. 23.02.2009 n. 11 (conv. in Legge 23.04.2009 n. 38) a far data dal 25 febbraio 2009 con lo scopo di colpire le reiterate condotte di minaccia o molestia poste in essere da un soggetto in danno di un altro e tali da determinare in quest’ultimo un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o, infine, una alterazione delle abitudini di vita. Nella realtà dei fatti, le ripetute minacce o molestie possono assumere la forma più diversa, ad esempio attraverso telefonate, sms, mail dal contenuto offensivo o intimidatorio o, ancora, lettere o biglietti lasciati sull’autovettura o sulla porta di casa della persona molestata. Gli stalker, inoltre, sono soliti appostarsi nelle

vicinanze dei luoghi frequentati dalla vittima (es. luogo di lavoro, palestra, abitazione) o, ancora, seguire o spiare quest’ultima. Particolare importanza per le vittime di stalking assume il termine per la proposizione della querela che è raddoppiato rispetto a quello ordinariamente previsto. Pertanto, la persona che si ritiene vittima del reato in esame ha sei mesi di tempo dalla conoscenza del fatto – reato per poter sporgere querela. A ciò si aggiunga che ove il reato venga commesso in danno di minori o di una persona con disabilità ovvero da un soggetto già ammonito dal Questore, il reato diventa perseguibile d’ufficio. quando è ravvisabile il delitto di atti persecutori? Affinché possa configurarsi il reato in esame è necessario e sufficiente che, in conseguenza delle reiterate condotte di minaccia o molestia - per la giurisprudenza bastano anche solo due condottesi produca, alternativamente, uno dei tre effetti legislativamente previsti, ovvero: stato di ansia o paura, fondato timore per l’incolumità propria o di un proprio congiunto o l’alterazione delle abitudini di vita. che cosa si intende per stalking condominiale? Il delitto di atti persecutori ha assunto anche forme diverse da quella “tradizionale” che, generalmente,

si individua nell’uomo che molesta o minaccia una donna. Vero è, infatti, che il reato di stalking può interessare anche i rapporti di vicinato e di condominio. In tal senso si è espressa la Corte di Cassazione (Cass. Pen., Sez. V, 7.04.2011, n. 20895) che, ampliando i confini di tale reato, ha individuato la figura dello stalking condominiale giudicando “riduttiva la lettura della norma nel senso che gli atti molesti debbano essere per forza rivolti ad una sola persona”. In considerazione di ciò, non è necessario rapportare ciascuna condotta di stalking alla singola persona offesa, ben potendo la minaccia dello stalker assumere una direzione collettiva e indiscriminata. In altri termini, il reato in esame è configurabile anche quando la vittima non è sempre lo stesso soggetto bensì persone diverse, quali i condomini di un palazzo, di volta in volta perseguitati dalle condotte moleste dello stalker. Ad esempio, è ravvisabile stalking condominiale nelle condotte del condomino che chiude il vicino nell’ascensore o insegue la signora del quarto piano o, ancora, versa liquami o getta mozziconi di sigaretta nel terrazzo sottostante. Queste ed altre molestie o minacce poste in essere sempre dallo stesso condomino in danno degli altri possono integrare lo stalking condominiale. come tutelarsi dallo stalking

Da ultimo vorrei fornire alcune indicazioni operative circa i mezzi che l’ordinamento appresta per tutelarsi dallo stalking. Innanzitutto, si segnala l’ammonimento da parte del Questore; strumento con funzione preventiva con cui l’Autorità di pubblica sicurezza, nella persona del Questore, invita lo stalker ad astenersi dal continuare a tenere comportamenti persecutori nei confronti della vittima. Ove il soggetto ammonito perseveri nei propri atti persecutori, non astenendosi dai comportamenti che pongono la vittima in uno stato di ansia e paura, non sarà più necessaria la querela della persona offesa, in quanto il reato di stalking diventerà procedibile d’ufficio e la pena sarà aumentata. Infine, ove la situazione necessiti di un intervento immediato al fine di scongiurare conseguenze gravi ed irreparabili, la vittima, dopo aver presentato querela, potrà chiedere al giudice di adottare la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o dell’obbligo di mantenere dagli stessi una determinata distanza. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

I patti tra convinventi si possono fare dal notaio

E’ a tutti noto che in Italia non c’è una regolamentazione complessiva sulle unioni di fatto (siano esse eterosessuali od omosessuali). A molti meno, invece, è noto che da sempre esiste uno strumento previsto nel nostro Codice Civile che può essere molto utile per regolare i rapporti economici e patrimoniali anche tra coppie non unite da matrimonio: è il contratto. È ben ovvio, infatti, come due soggetti possano con un contratto regolare molteplici aspetti della vita in comune, così come la gestione e suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie, l’acquisto di beni in comune, e più in generale i reciproci rapporti economici e patrimoniali. Di ancor maggior rilievo la possibilità di disciplinare minuziosamente la

sorte dei diritti e delle incombenze per il caso in cui la convivenza abbia a terminare; basti ricordare il frequentissimo caso dell’acquisto di una casa intestata ad uno solo dei conviventi e però pagata con mutuo intestato ad entrambi ovvero anche solo con contribuzioni reciproche. Restano ovviamente delle lacune che neppure il contratto stipulato dal Notaio può colmare e questo per l’essenziale ragione che – appunto – manca una legge nazionale che disciplini la materia. I cosiddetti diritti indisponibili, infatti, devono restare fuori dai patti di convivenza: in particolare non sarà possibile regolare la sfera dei diritti/doveri nei riguardi di eventuali figli, poiché questo aspetto è sottratto

all’autonomia delle parti; in questo caso bisognerà inevitabilmente rivolgersi al giudice. Per quanto riguarda, invece, i diritti ereditari sarà sempre possibile trovare una soluzione – benché parziale – nella redazione di un testamento che tenga conto della peculiare situazione di convivenza e che non dimentichi, in ogni caso, altri soggetti cui la legge riservi un qualche diritto in modo assoluto (es. figli di primo letto, coniuge da cui non si sia mai divorziato ecc.). Lo strumento è, in conclusione, di grande utilità; esso, tuttavia, richiede nella sua redazione una notevole competenza tecnica proprio per l’esigenza di distinguere tra quello che si può e non si può regolare. DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it


telaio con nastri appositi, la sostituzione dei soli vetri con nuovi a vetrocamera e basso emissivi, la sovrapposizione al telaio dell’isolamento esterno a

prestata particolare attenzione al collegamento tra il falso telaio e la muratura e tra il falso telaio ed il telaio; tra essi non deve esserci infiltrazione

cassonetti degli avvolgibili, spesso non coibentati e non sigillati all’aria ed al vento; si possono comunque coibentare con materiali sottili termicamente

Con questo si completa la serie di articoli sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

I nostri esperti 33 27

Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a carturenzo@studiocarturan.it

nella terapia alternativa, il mal di schiena iViaggionostri Esperti MESSAGGIO PUBBLICITARIO

SALUTE

(5° puntata)

Il mal di schiena è un problema sentito da molte persone delle più diverse età. Per mal di schiena si intende generalmente una affezione dolorosa che colpisce la zona bassa della schiena: la zona lombare. Non c’è una età precisa per avere mal di schiena. Il dolore lombare può prendere anche i bambini e gli adolescenti. Capita di Dott.ssa Biasioligiovane per avere sentir direSofi “ seia troppo mal di schiena” oppure “ va là che sei x deboluccio, quando ero giovane io...”. Purtroppo quando i nostri nonni erano giovani le posture viziate che ci sono in questa epoca storica forse non c’erano. Ma andiamo con ordine. Cos’e il mal di schiena (lombare)? È un dolore che si localizza alla zona bassa della schiena solitamente alle vertebre lombari basse e all’inizio del sacro. Le sue cause possono essere le più varie. Tra le più comuni c’è uno sforzo che causa un conflitto tra le faccette articolari delle vertebre (una delle articolazioni tra due vertebre) che porta ad infiammazione e quindi ad una contrattura antalgica della muscolatura. Questa contrattura che non è la causa ma una forma di difesa del corpo, serve a bloccare la zona dolorosa e permettere all’uomo

di muoversi ugualmente. Altra causa di dolore lombare può essere la presenza di una patologia a carico dei dischi intervertebrali, il famoso anulus. Stiamo parlando in questo caso di tutto quell’insieme di patologie ortopedico/ neurologiche che sono le protrusioni, i bulging, le ernie vere e proprie. Questi quadri degenerativi sono diversi gradi di degenerazione del disco. A seconda che ci si trovi di fronte ad un caso o all’altro si possono a loro volta avere diversi tipi di dolore. Altro aspetto da tenere presente è la distinzione tra 3 figure distinte di mal di schiena date dalla presenza o meno di irradiazione del dolore agli arti inferiori: la lombalgia, la sciatalgia, la lombosciatalgia. La distinzione tra i tre tipi sarà oggetto di un altro articolo. Come si fa a far passare il mal di schiena? Questo dipende molto dall’approccio che si vuole utilizzare. Nel campo medico c’è la prescrizione di farmaci. Nel campo fisioterapico si utilizzano terapie fisiche come laser, tens, magnetoterapia, ecc. assieme a massaggi, terapia manuale decontratturante e rieducazione posturale. A fianco a tutti questi metodi

esiste anche l’OSTEOPATIA che qui in Italia è una terapia alternativa che sta solo ora cominciando ad avere l’attenzione che merita. L’OSTEOPATIA parte invece da un altro presupposto e cioè che bisogna trovare la vera causa del problema e ridare la possibilità al corpo di muoversi e muovere la zona compromessa la quale, in termini osteopatici, si definisce in “disfunzione fisiologica”. La vita è movimento quindi bisogna permettere al corpo di muoversi. Non sempre la causa di un problema è quella più evidente. Se per anni ho fatto lo stesso movimento senza problemi e senza avvertire dolori, perché in questa occasione ho avuto dolore? Perché l’ernia si è fatta sentire o si è prodotta? L’osteopata, attraverso una serie di test specifici, andrà alla ricerca di questa causa e cercherà di porvi rimedio, riportando il corpo in equilibrio, aiutando così il corpo a guarirsi. Questa ricerca coinvolgerà non solo l’aspetto muscolo scheletrico e neurologico (l’interessamento delle branche nervose) ma anche i visceri e l’aspetto craniale. Anche una disfunzione viscerale può portare a problemi ben distanti

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PODOLOGIA - LA CURA DEL PIEDE

Il piede diabetico: l’importanza della prevenzione

dal viscere stesso. Questo perché il viscere (ad esempio il fegato, il rene, ecc.) è collegato da più strutture agli altri organi e al resto del corpo, ed è innervato. Quindi la sofferenza di un organo, e parliamo di disfunzione, non di patologia, può dare sintomatologie distanti dette riferite, o causare problemi a strutture distanti. Tutto questo senza considerare anche aspetti più tecnici e complicati come l’aspetto ormonale e della circolazione sanguigna. Come agisce l’osteopata? Dopo un colloquio con il paziente, procederà con una analisi per mezzo di una serie di test allo scopo di evidenziare i problemi, individuati i quali agirà sul corpo del paziente con tecniche osteopatiche. Le tecniche a disposizione dell’osteopata

sono molte, possono essere soft o più intense, ma mai invasive. L’osteopata userà solo la sua conoscenza e le sue mani. Anche chi pratica il massaggio o lo shatsu usa le mani ma non bisogna confondere il massaggio e lo shatsu con l’Osteopatia, perché sono cose completamente diverse con funzioni e tecniche diverse. L’importante, quando si parla di problemi di salute, anche per un semplice massaggio, è di rivolgersi sempre a personale qualificato; a maggior ragione con le tecniche più avanzate come l’Osteopatia. dott. Federico Cavallin, dott. in Fisioterapia Osteopata D.O.

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Il significato della sessualità LO SPAZIO DELL’ETICA

Il significato della sessualità alla luce dell’antropologia biblica e la proposta dei metodi naturali. La sessualità è un elemento essenziale e costitutivo dell’essere umano e del suo divenire. Il pensiero cristiano afferma il significato personalistico della corporeità e della sessualità, per cui il corpo dell’uomo e la sessualità non possono essere del tutto soggetti al dominio della scienza, ma il comportamento umano nei loro confronti deve essere regolato dal riferimento a valori etici che l’intelligenza umana può dedurre da un’analisi non semplicemente scientifica/tecnica della corporeità. Secondo la concezione cristiana il corpo è RIVELAZIONE della PERSONA. La persona umana è soggetto di una pluralità di valori (pensiero, volontà, sentimenti, attitudini …) che sono di natura interiore. Il corpo ha la capacità di comunicarli attraverso un suo specifico linguaggio: gesti, parole, sguardi … Il corpo è la persona stessa nella sua esteriorità, così

come lo spirito è la persona stessa nella sua interiorità. Il corpo riflette quindi quello che siamo. Il corpo ha anche il significato del MEZZO di PERFEZIONE. L’azione, cioè l’atto proprio della libertà umana, e ciò che opera il progresso o il regresso della persona. L’uomo non può agire che tramite il proprio corpo. Esso collabora con l’intelligenza, la volontà, le intenzioni dell’uomo per raggiungere gli obiettivi che egli si propone. Ogni attività umana, anche la più interiore ha bisogno del corpo. Senza il suo positivo concorso l’uomo sarebbe impedito a raggiungere quella perfezione a cui la sua natura intellettuale lo orienta. Poi segue il terzo significato del corpo: esso è LUOGO della ESPERIENZA di sé: l’uomo sperimenta se stesso come essere diverso tramite la sua natura spirituale. Ma lo spirito umano non può fare esperienza di sé indipendentemente dal concorso del corpo. Le innumerevoli virtualità e creatività dello spirito umano possono raggiungere la loro realizzazione solo tramite il corpo. C’è

di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)

una così stretta relazione tra corpo e spirito che la sanità del primo dipende dalla sanità del secondo e viceversa. La frattura tra corpo e spirito è letale per l’esperienza di sé, mentre la loro alleanza è ciò che rende la persona un soggetto stabile. Il quarto significato della corporeità sta nel suo essere LUOGO di COMUNIONE/incontro: gli esseri umani non possono avere tra di loro una comunicazione diretta da spirito a spirito. Essi hanno bisogno del corpo per autocomunicarsi. Il corpo possiede un suo linguaggio tramite il quale avviene la comunicazione tra persone che fa loro fare l’esperienza della comunione. Il vertice di questa comunicazione si ha nel dono di sé della persona che si realizza nel dono del proprio corpo. Secondo la concezione cristiana della sessualità proprio a questo livello si attua l’amore coniugale la cui forma specifica è il reciproco dono di sé tramite il dono dei propri corpi. La visione cristiana della corporeità è quindi una visione

molto positiva, rispettosa ed attenta nei confronti del corpo, sia quello appena concepito sia quello anziano, sia quello robusto/giovane, sia quello vecchio e a volte malaticcio. La morale cristiana non solo tutela il corpo maschile, femminile ma spinge alla seguente riflessione: chi fa male al corpo fa male alla persona. Cristianamente è impossibile dire: faccio bene alla persona mentre faccio male al corpo. Si tratta però di avere chiarezza che la VIA del bene per i cristiani è Gesù. Nel contesto della sessualità e della conoscenza del proprio corpo il metodo elaborato dal professore austriaco Josef Roetzer è una risposta razionale al problema della regolazione dei concepimenti nella completa tutela della mamma, del papà e del nascituro. Il metodo naturale messo a punto da Roetzer è accessibile alle persone di ogni ceto sociale, di ogni credo politico, perché è un bene comune. Rispetta la persona, l’ambiente naturale ed è economico.



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COCKTAILS by Paolo Marani

I CONSIGLI DI PAOLO

MONDARE E CUOCERE GLI ASPARAGI NELLA PENTOLA A PRESSIONE, DENTRO IL CESTELLO, PER CIRCA 10 MINUTI DAL FISCHIO. SOFFRIGGERE L’AGLIO IN PADELLA CON L’OLIO, UNIRE GLI ASPARAGI E FAR INSAPORIRE; BAGNARE CON IL SUCCO DI LIMONE, REGOLARE DI SALE E PROFUMARE CON LA MAGGIORANA FRESCA. TAGLIARE IL LARDO A STRISCIOLINE SOTTILI E FARLO DORARE IN UN PADELLINO CON UN PO’ DI MARGARINA. PRIMA CHE DIVENTI TROPPO CROCCANTE AGGIUNGERLO NELLA PADELLA CON GLI ASPARAGI. SBATTERE L’UOVO CON IL PECORINO ED IL PEPE. CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA E COLORATA CON LA CURCUMA. SCOLARE LE ORECCHIETTE E VERSARLE NELLA PADELLA CON GLI ASPARAGI, QUINDI UNIRE IL PANE GRATTUGIATO, LO SBATTUTO DI UOVO E FORMAGGIO E AMMORBIDIRE CON UN PO’ DI ACQUA DI COTTURA. TOSTARE I PINOLI PER QUALCHE MINUTO IN MICROONDE, SENZA ALCUN CONDIMENTO. SERVIRE LA PASTA GUARNENDO OGNI PIATTO CON I PINOLI TOSTATI E, A PIACERE, UNA GRATTUGIATA DI PEPE NERO.

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DEDICATO ALLA TERRAZZA IN PIAZZA MARTINI DI ADRIA. IL PRIMO MAGGIO 2014 COMPIE 16 ANNI.

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MESSAGGIO PUBBLICITARIO

MANUELA E SILVIA BIZZO

5000 bermuda da 5.90 a 9.90 1500 t-shirt a 5.90 3000 pantaloni da 9.90 a 14.90 2000 camicie da 7.90 a 9.90 2000 giubbini da 21.00 a 39.00 2000 capi bimbo da 5.90 a 12.90 e moltissime altre occasioni.

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• La passione è un fuoco che arde lentamente, ma che brucia intensamente. • Capirai l’importanza dell’amore solo quando ti mancherà. • L’amore è un attimo infinito di felicità.

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soluzione:

• Qual è il colmo per il cantante Zucchero? Bere un caffè amaro. • Qual è il colmo per un tipo pieno di se? Chiamarsi “Modesto”. • Qual è il colmo per una disoccupata? Chiamarsi Assunta. • Qual è il colmo per un muratore? Mettere una pietra sul passato. • Qual è il colmo per un serpente? Sentirsi a terra. • Qual è il colmo di un pizzaiolo? Avere la moglie che si chiama margherita. • Qual è il colmo per un miliardario? Esprimersi in parole povere. • Qual è il colmo per un orologiaio? Avere le figlie sveglie. • Qual è il colmo per una donna ricca? Esprimersi con parole povere. • Qual è il colmo dell’idraulico? Non capire un tubo. • Qual è il colmo per un chitarrista in concerto? Tagliare la corda. • Qual è il colmo per un agnello? Avere

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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli checollegano via Provinciale alla

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