La Piazza del Piovese - 2012sett n117

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del Piovese

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 117 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

Primo piano I trasporti nel Veneto, vecchi e nuovi problemi pagg.

Accorpamenti La nuova geografia delle scuole piovesi

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Strada dei Vivai Più autovelox e pattuglie per la sicurezza

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EDITORIALE

L’etica e la politica

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

Sant’angelo, polizia locale anche di notte

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ell’ultimo ll’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più.Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è *Segretario stata del 74,6%.CGIA di Mestre della il mese ale continua a pag. 8 iniziatoestetica dent ami Portte per ei con uire d i! fr usu ntagg va

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L’Intervento

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ha chiesto un impegno ufficiale a difesa del nosocomio. “Il reparto continuerà ad esistere perché in possesso di tutti i requisiti necessari ad operare” ha assicurato Padrin. I numeri, in questo senso, gli danno ragione. 644 i nati nel 2010, 530 nel 2011 e 344 nei primi otto mesi di quest’anno. La vera partita, però, si giocherà con le schede ospedaliere che dovranno essere approvate a fine anno. Lì si vedrà cosa resta e cosa se ne va dal presidio ospedaliero piovese. pag. 8

SBI A

PIOVE DI SACCO e limitrofi

l’assessore regionale ai Servizi sociali, Remo Sernagiotto e Piergiorgio Cortelazzo, vice capogruppo regionale del PdL. In sala un pubblico interessato soprattutto alle prospettive della sanità locale. Il sindaco di Piove di Sacco, Alessandro Marcolin, interprete delle preoccupazioni comuni, le stesse di alcuni sindaci del comprensorio piovese, è intervenuto chiedendo chiarezza sul futuro del reparto. Il primo cittadino, che si è detto “contrario alla politica che esclude gli enti locali dalle decisioni che li riguardano”,

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“I

l reparto di Ostetricia e Ginecologia non chiuderà. Il trend in aumento dei parti fa ritenere che l’attività del reparto a Piove di Sacco sia in crescita. Al momento quindi non ci sono i presupposti tecnici perché sia messo in discussione”. Così il presidente della V commissione Sanità e Sociale della Regione Veneto, Leonardo Padrin, all’incontro di presentazione del nuovo Piano Socio Sanitario regionale tenutosi lo scorso 12 settembre all’auditorium di Piove di Sacco. Intervenuti anche

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Il presidente della Quinta commissione regionale rassicura sul futuro del reparto

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Più spazio a disposizione per valorizzare meglio il Casone Azzurro di Vallonga. Il consiglio comunale ha dato così il via libera all’acquisizione di un terreno agricolo di circa 9 mila mq adiacente al casone stesso. “L’area consentirà di sviluppare al meglio la potenzialità del Casone” pag. 18 pubbliredazionale

Padrin: “Non ci sono le condizioni per chiudere Ginecologia”

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arzergrande, Spazio al caSone azzurro

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a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera?

VIA D

Da qui e per tutta la stagione autunnale riprendono i pattugliamenti serali e notturni della polizia municipale. Torna, anche quest’anno, il progetto “Vigilanza serale” nel comune di Sant’Angelo che impegnerà gli agenti della polizia locale in 15 pattugliamenti, in orario notturno, nell’intero territorio comunale. pag. 14

di Ornella Jovane

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EDITORIALE

L’etica e la politica Autostrada Padova - Bologna

automobiliSti attenti con il SiStema tutor

Automobilisti più disciplinati grazie al sistema di controllo elettronico della velocità “tutor”, installato lungo l’autostrada Padova - Bologna. Secondo i dati forniti dalla polstrada, dall’inizio dell’anno al 20 settembre scorso sono 4.051 le infrazioni registrate nel tratto padovano dell’autostrada A13, appunto quello controllato dal sistema Tutor (a breve il Tutor verrà posizionato anche nel tratto padovano dell’A4 VeneziaMilano, la Serenissima). Nel medesimo periodo del 2011 le infrazioni erano state esattamente duemila in più. Un brusco calo che ha avuto risvolti confortanti nel sensibile calo degli incidenti mortali.

SPURGO FOGNATURE - POZZI NERI - VIDEOISPEZIONI

matite e pennarelli maxi SequeStro

La guardia di finanza di Padova ha scoperto una rete di commercio illegale di articoli pericolosi di cancelleria, stroncando sul nascere l’immissione in commercio di 1.664.657 prodotti non conformi agli standard di sicurezza e in parte riportanti marchi contraffatti. Al termine dell’operazione due cinesi sono stati denunciati per i reati di frode in commercio e commercializzazione di prodotti contraffatti. I controlli rientrano nelle operazioni messe in campo dalla Guardia di Finanza ad inizio dell’anno scolastico.

territorio

enti locali

Nuove regole della Polizia municipale

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Statale pioveSe

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La rotonda di Piazzagrande diventa definitiva

cultura Il restauro di Palazzo Perez

Provincia

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noi e gli altri

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Lavoro in carcere, Padova modello unico

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Regione edilizia

La Riviera del Brenta nella futura Provincia pag.

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In mostra i tesori del convento di Santa Chiara pag.

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bretella zip pronta a primavera La bretella di collegamento tra corso Stati Uniti a via Nuova Zelanda alla Zip sarà pronta a primavera e collegherà in modo rapido il lato ovest di corso Stati Uniti con l’Interporto. Lunga un chilometro e mezzo, correrà parallela a corso Argentina ed incrocerà via del Progresso, via Inghilterra e via Nuova Zelanda. “Tutto procede nei tempi e la strada dovrebbe essere pronta tra sei mesi” afferma l’assessore Ivo Rossi. La bretella è finanziata dal Consorzio Zip e l’intervento è stato diviso in due stralci, uno da 4.021.943 euro e l’altro da 2.972.279 euro.

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Nuova strada di collegamento

Da ottobre i concerti

PRONTO INTERVENTO 24h su 24h

il don: “non cani ma opere di bene”

Operazione Fiamme Gialle

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La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane

Esplode la polemica

“Non cani, ma opere di bene”. Ha fatto discutere l’ultimo messaggio-choc lanciato da don Marco Scattolon, 67 anni, vivace parroco di Rustega di Camposampiero e di Fossalta di Trebaseleghe, dalla sua “cartolina”, il bollettino parrocchiale settimanale. IL sacerdote non è nuovo a provocazioni forti, che fanno discutere.

segue da pag.

Si aprirà il prossimo 3 ottobre con il concerto affidato a La Petite Bande, per concludersi ad aprile 2013, la 56° stagione concertistica degli Amici della Musica di Padova. Un’edizione che si presenta ricchissima di proposte, di percorsi culturali e di approfondimenti tematici nel solco della grande tradizione che gli Amici della Musica. Info su www.amicimusicapadova.org. Integrazione con l’Università

Semplificazioni e incentivi, ristrutturare è più facile pag. 42

cultura

A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker

palazzo zuckermann

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nuova carta giovani raddoppia

“Carta Giovani” e “Studiare a Padova card” uniscono le forze e ampliano le agevolazioni per la cultura, lo shopping e il tempo libero dei ragazzi a partire dai 14 anni. L’idea nasce dalla collaborazione tra Provincia e Università di Padova, che hanno deciso di offrire ai giovani più sconti e più opportunità attraverso un unico progetto. L’iniziativa riunisce due tessere già conosciute, in modo da incentivare i giovani a fruire di servizi culturali, formativi e aggregativi. La nuova Carta Giovani sarà disponibile da ottobre nelle scuole e nei tradizionali punti di distribuzione. Tutte le agevolazioni su www.provincia.pd.it.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo

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Treni, servizi scadenti, po

ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.

petizione degli amici della bicicletta

Assicurazione per chi va al lavoro

I

l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.

Il Buon Caffè solo qui dal 1959...


Argomento del mese 19 5 Trasporto pubblico a Padova e Provincia

oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano

L spalla per padovane

’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

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Nuovi tagli, vecchie polemiche

“Basta doppioni unificare le aziende” B

us strapieni tra le proteste di studenti e pendolari, lunghe attese alle fermate, mugugni per gli abbonamenti, tagli alle corse festive: un autunno caldo per i trasporti locali a Padova. E non serve nemmeno toccare l’argomento treni, una grana che investe tutta la regione. Con la ripresa delle lezioni Padova e provincia si sono trovate di nuovo a fare i conti con i punti deboli della rete di trasporto pubblico, sia che si chiami BusItalia - Sita che Aps. Ad aggravare le già difficili condizioni in cui versano linee e autobus ci si mettono anche i tagli imposti a livello governativo e distribuiti un po’ ovunque. Ecco allora che dalla Bassa Padovana spariscono tutte, ma proprio tutte, le corse festive su alcune linee. I pullman viaggiavano per lo più vuoti, osserva giustamente qualcuno. Ma tagliare del tutto una linea, senza nemmeno provare a ridurre le corse o a usare mezzi con meno posti a sedere, osservano altri, non è una mossa da servizio pubblico. Nei giorni feriali intanto gli studenti prendono letteralmente d’assalto i mezzi pubblici e spesso le “corse bis” non bastano, a patto che non siano state soppresse o dirottate altrove. E così le proteste sono all’ordine del giorno. L’assessore provinciale ai trasporti Domenico Riolfatto sa di avere a che fare con una materia scottante. Più volte è salito sugli autobus strapieni affrontando le ire dei pendolari. Ha anche attivato una mail per raccogliere le lamentele e le rimostranze; driolfatto.trasporti@libero.it. “Quest’anno ci sono qualcosa come 6.500 studenti in più - osserva l’assessore - la maggior parte dei quali viaggiano su pullman e autobus. Dobbiamo fare i conti con questo aumento dell’utenza e fare in modo che le soluzioni che mettiamo in campo possano essere adeguate. Mi rendo conto che non è sempre in questa stagione di tagli ma ci proviamo ogni giorno e invitiamo anche gli utenti a darci una mano”. Nel frattempo nel conselvano infuria la polemica per la soppressione delle corse festive di BusItalia. “Alla faccia del caro carburante, delle domeniche ecologiche e dell’abbonamento, che in un anno arriva a 500 euro per gli studenti e 600 per i lavoratori”, fanno notare alcuni pendolari. Il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon: “capisco le ragioni economiche ma si tratta di un servizio pubblico che viene eliminato del tutto”. A nord di Padova, per la precisione a Vigonza, è nato addirittura un comitato di “appiedati” contro la soppressione del servizio navetta con il capolinea dell’Aps a Ponte di Brenta. Intanto gli amministratori iniziano a chiedersi se per risparmiare, anziché tagliare le corse o aumentare i prezzi di biglietti e abbonamenti, non sia il caso di unificare le due aziende di trasporti pubblici, l’Aps e BusItalia. Fra i primi a parlarne, in tempi non sospetti, il sindaco di Maserà Nicola De Paoli. “Noi ci troviamo ad un chilometro dal capolinea dell’Aps ma spostarlo costa troppo perché ci sono due aziende diverse. Alla gente non importa il marchio, vuole il servizio per il quale paga. Che sia Aps o BusItalia non cambia, con la fusione abbiamo la possibilità di risparmiare sulle spese e soprattutto di ridurre le inefficienze e le sovrapposizioni. A Maserà i pullman BusItalia arrivano strapieni e un chilometro più a nord, a Carpanedo, gli autobus Aps partono semivuoti. E’ ora di cambiare una volta per tutti e di armonizzare i due servizi, anche tagliando poltrone e stipendi”.


6 Piove di Sacco Istituti del territorio Gli accorpamenti

La nuova geografia delle scuole Piove di Sacco e Pontelongo hanno deliberato la costituzione di due istituti comprensivi, Brugine passa con Codevigo e Arzergrande

neWS Obiettivo 20-20-20

il comune funziona ad energia verde

di Martina Maniero

“L

e jeux sont fait” direbbero a Parigi. Messa la parole “fine” all’annosa questione dell’accorpamento in istituti comprensivi per le scuole dell’infanzia, elementari e medie con meno di mille studenti complessivi. Ora si attende l’approvazione della Regione. I comuni di Piove di Sacco e Pontelongo hanno deliberato la costituzione di due istituti comprensivi. Brugine invece verrà accorpato con Codevigo e Arzergrande. Il primo istituto, 1.024 alunni, comprende gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e media della Umberto I, Regina Margherita e quelli di Tognana, Piovega, Arzerello e Corte. Il secondo istituto, 913 alunni a cui vanno aggiunti i corsisti del Centro territoriale permanente, comprende gli studenti delle scuole Sant’Anna e Borgo Rossi, quelli di Pontelongo e delle media Davila. “La costituzione di un unico Istituto scolastico a Piove di Sacco comprensivo della popolazione scolastica di Pontelongo – si legge nel documento - raggiungerebbe il

numero di 1.936 alunni (1.728 per Piove di Sacco e 208 per Pontelongo), con innegabili difficoltà nella gestione del personale docente, del personale amministrativo e nell’organizzazione della didattica”. “Si ritiene ottimale – prosegue il documento – la costituzione di due istituti comprensivi per assicurare l’omogeneità didattica, il bilanciamento dell’offerta formativa tra i due istituti proposti e la valorizzazione della continuità curricolare verticale nei plessi periferici, superando così l’eventuale situazione di disagio dovuta alla lontananza dalla sede centrale. La medesima continuità può comunque essere perseguita efficacemente anche nelle sedi piovesi con una costruttiva progettualità di collaborazione tra i due istituti”. Un nuovo istituto comprensivo anche per Brugine che passa a Codevigo e Arzergrande. L’istituto, per un totale di 1.421 alunni, comprenderà i tredici plessi scolastici dei tre comuni. Saranno comprese quindi le scuole di Codevigo, Conche, Cambroso,

I

Da sinistra in alto la scuola Goldoni di Brugine, le scuole medie e sotto le elementari di Pontelongo

Rosara, Santa Margherita, Arzergrande, Vallonga, Brugine e Campagnola. 127 gli alunni della scuola dell’infanzia, 776 quelli delle scuole primarie e 518 quelli della scuola secondaria di primo grado. La sede del nuovo istituto resterà a Codevigo. Questo in

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ragione della maggior estensione geografica del comune stesso e per i recenti lavori di miglioramento e ottimizzazione della gestione scolastica effettuati agli uffici della direzione e della segreteria.

l Comune di Piove di Sacco “funziona” completamente ad energia verde tanto da meritarsi anche l’attestato che certifica questa semsibilità ambientalista. La certificazione si riferisce ai consumi stimati per il 2012 che sono calcolati in 2.602.216 kwh, una quantità di poco superiore a quella della scorso anno, che consentirà di contenere le emissioni di Co2, per una quantità stimata di 1.256,87 tonnellate. L’acquisto di energia verde - che proviene da fonti rinnovabili dal fornitore Global Power per conto del Consorzio per l’Energia degli Enti locali - si inserisce nell’iniziativa lanciata dalla Commissione europea di promuovere l’obiettivo 20-20-20 di ridurre cioè entro il 2020 le emissioni che influiscono sull’effetto serra e di aumentare del 0 per cento l’uso di energie provenienti da fonti rinnovabili.

CAMBIANO lE REGOlE DEllA POlIZIA URBANA

M

ulte più severe per i clienti delle prostitute, parchi giochi e aree verdi chiuse la notte, via panni e tappeti da terrazzi e balconi se questi danno su spazi pubblici. Sono alcune delle novità previste dal nuovo regolamento di Polizia urbana approvato dal consiglio comunale. Un vademecum in 44 articoli che definisce in modo puntuale comportamenti che possono o non possono essere attuati, avendo come discriminante un principio di buon senso: non compiere azioni che possano danneggiare i cittadini, il bene pubblico, il decoro e la comunità in generale. “Dopo tanti anni l’amministrazione ha deciso di rivedere uno dei capisaldi della polizia ovvero il suo regolamento – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Andrea Recaldin – questo anche a fronte delle varie normative di settore che subiscono frequenti e sostanziali cambiamenti, a motivo delle nuove priorità del territorio”. Dall’abbigliamento ai prodotti alimentari sono numerosi i negozi etnici in città. Tutti, d’ora in poi, avranno l’obbligo di esporre l’insegna italiana accanto a quella in lingua straniera. Non saranno tradotti i termini entrati nell’uso comune, come “kebab” o “sushi” o i marchi stranieri registrati con copyright. Sia i nuovi negozi che quelli esistenti avranno un anno di tempo per mettersi in regola. “E’ una disposizione applicata a anche in altre città - ha evidenziato Recaldin - che permette identificare in modo chiaro e immediato l’offerta commerciale”. All’interno

del regolamento prescrizioni in parte riprese dalla normativa nazionale. Tra queste il divieto di vendita di alcolici, di qualunque gradazione, a minori di 16 anni o agli ubriachi; l’accattonaggio, vietato con l’impiego di minori o con lo sfruttamento di animali e i divieti riguardanti la domanda e l’offerta di prestazioni sessuali a pagamento. Pena multe che vanno da un minimo di 50 euro ad un massimo di 500. La lista è davvero considerevole e comprende anche quei temi spesso alla base di screzi e litigi. Si pensi alle discussioni tra vicini. Ecco allora che si dovrà prestare attenzione al volume della tv e della radio ma anche agli orari in cui si accendono lavatrici, aspirapolvere e macchine da giardinaggio. In linea generale si deve garantire la quiete e il riposo notturno. Altri provvedimenti sono invece legati al buon senso come l’obbligo, per i privati, di mantenere puliti scoli e fossati ma anche marciapiedi, strade, passaggi pedonali e carrai per le rispettive pertinenze. Giro di vite anche sui “writers”: vietato eseguire disegni, murales e scritte di qualunque genere sui muri di edifici e sulle recinzioni. Pena, oltre la sanzione pecuniaria, l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi che, se effettuato in modo corretto, può portare ad una riduzione della multa. “Abbiamo voluto inserire anche delle sanzioni a valenza sociale – ha concluso Recaldin – accanto all’aspetto giudiziario si punta opportunamente all’opera rieducativa di riparazione del danno causato”. Ma. Ma.



8 Piove di Sacco L’Intervento

Sanità Piano socio-sanitario Il presidente della Quinta Commissione regionale spiega le linee conduttrici

Meno ospedale, più territorio di Martina Maniero

M

Padrin: “Saranno ospedalieri solo i servizi che non si possono erogare a livello territoriale. Dal 2014 la sfida della libera circolazione sanitaria in Europa”

eno posti letto per i malati acuti in ospedale e più posti letto “territoriali”; nomina del direttore generale della sanità affidata al consiglio per un incarico triennale (non più quinquennale) e non rinnovabile; obbligo per tutte le strutture sanitarie, sociali o socio-sanitarie di rendere pubblici i propri bilanci annuali, per le parti inerenti il finanziamento pubblico. Sono solo alcune delle novità contenute nel nuovo Piano socio-sanitario 2012-2016 della Regione Veneto che dovrà programmare il sistema delle cure e dell’assistenza nel territorio della Regione da qui al prossimo quinquennio. L’obiettivo del provvedimento è di ridefinire la programmazione in base alla sostenibilità economica, all’integrazione tra sanità e sociale, all’innovazione tecnologica e alle esigenze di potenziare l’assistenza territoriale. “Il Veneto si prepara a raccogliere la sfida della sostenibilità economica, di un sistema che vale 8 miliardi e 600 milioni di spesa annua, 20 mila posti letto ospedalieri e conta 60 mila dipendenti diretti” ha dichiarato il presidente della V commissione Sanità e Sociale della Regione Veneto, Leonardo Padrin. La previsione di partenza è di ridurre le 21 rato da parte della giunta, consiglio e dall’assemblea Usl attuali sulla base di un bacino compreso tra i dei sindaci”. Altra novità importante è l’introduzione 200 mila e i 300 mila abitanti. L’altro obiettivo è di delle schede ospedaliere, che dovranno specificare il è di spostare il baricentro delle numero di posti letto e reparti, cure dall’ospedale al territorio. L’incarico strutture da dismettere, riconTra gli aspetti centrali e innova- del direttore generale vertire o aggregare e le schede tivi del nuovo piano, Padrin ha ridotto a tre anni. territoriali, ossia la valutazione evidenziato l’introduzione della In previsione la oggettiva delle necessità di figura del direttore generale riduzione delle 21 Usl posti letto e assistenza dei padella sanità. zienti cronici. “La sua nomina resta di competenza del presi“Saranno ospedalieri solo i servizi che non si dente della Regione – ha spiegato – ma l’incarico è possono erogare a livello territoriale – ha spiegato stato ridotto a tre anni. I dirigenti delle Ulss saranno Padrin – per quanto riguarda i posti letto ospedalieri, soggetti annualmente alla valutazione sul loro ope- rientriamo già nei parametri stabiliti dal Patto della

neWS

“I

Il tavolo dei relatori nella serata sul tema della Sanità che si è svolta a Piove di Sacco a inizio settembre Salute con meno di 4 posti letto per 1000 abitanti. L’idea è di ridurre a 3 per 1000 abitanti i posti letto per acuti e aumentare quelli territoriali a 1,5 per 1000 abitanti, tra hospice, ospedali di comunità e strutture intermedie, cui saranno destinati i malati acuti che escono dall’ospedale ma non ancora in condizione di tornare a casa e i malati cronici”. “L’altra sfida che ci aspetta – ha concluso Padrin - è la liberalizzazione della circolazione sanitaria all’interno dell’unione europea, prevista dal 2014. La nuova frontiera che abbiamo davanti è la concorrenza che il Veneto dovrà sostenere nell’offerta di cure e servizi a confronto con le altre realtà europee”.

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*

segue da pag.

1

Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre

l’ospedale di Piove di Sacco

padrin: “oStetricia e ginecologia, reparto in creScita: non ci Sono i preSuppoSti perché chiuda”

l reparto di Ostetricia e Ginecologia non chiuderà. Il trend in aumento dei parti fa ritenere che l’attività del reparto a Piove di Sacco sia in crescita. Al momento quindi non ci sono i presupposti tecnici perché sia messo in discussione”. Così il presidente della V commissione Sanità e Sociale della Regione Veneto, Leonardo Padrin, all’incontro di presentazione del nuovo Piano Socio Sanitario regionale tenutosi lo scorso 12 settembre all’auditorium di Piove di Sacco. Intervenuti anche l’assessore regionale ai Servizi sociali, Remo Sernagiotto e Piergiorgio Cortelazzo, vice capogruppo regionale del PdL. In sala un pubblico interessato

soprattutto alle prospettive della sanità locale. Il sindaco di Piove di Sacco, Alessandro Marcolin, interprete delle preoccupazioni comuni, le stesse di alcuni sindaci del comprensorio piovese, è intervenuto chiedendo chiarezza sul futuro del reparto. Il primo cittadino, che si è detto “contrario alla politica che esclude gli enti locali dalle decisioni che li riguardano”, ha chiesto un impegno ufficiale a difesa del nosocomio. “Il reparto continuerà ad esistere perché in possesso di tutti i requisiti necessari ad operare” ha assicurato Padrin. I numeri, in questo senso, gli danno ragione. 644 i nati nel 2010, 530 nel 2011 e 344 nei primi otto mesi di quest’anno.

La vera partita, però, si giocherà con le schede ospedaliere che dovranno essere approvate a fine anno. Lì si vedrà cosa resta e cosa se ne va dal presidio ospedaliero piovese. “Il nuovo Piano Socio Sanitario della Regione nasce dopo 16 anni dal precedente. In questo lasso di tempo gli scenari socio-sanitari a partire dai bisogni e dall’offerta assistenziale sono mutati radicalmente – ha evidenziato Padrin – in questo senso il Piano costituisce una prima risposta alle necessità di cambiamento e le schede ospedaliere e territoriali andranno a completare il disegno strategico della sanità veneta”. Ma.Ma.

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10 Piove di Sacco Strada statale Piovese All’altezza di Piazzagrande

La rotonda diventa definitiva

Concluso il periodo sperimentale di due anni, conferma per la rotatoria che sarà realizzata a carico del Centro commerciale di Alessandro Cesarato

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igliora la viabilità cittadina: è diventa definitiva la rotonda sulla strada statale Piovese, all’ingresso del centro commerciale Piazzagrande. Dopo le vacanze estive sono partiti, infatti, i lavori per la sistemazione dell’opera, al culmine di un periodo sperimentale durato un paio d’anni. Il progetto, infatti, risaliva alla primavera del 2010 e rappresenta un positivo e concreto esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Già il manufatto provvisorio era stato realizzato con un’equa divisione dei costi tra Comune e centro com-

Focus

La rotonda serve ai clienti ma anche ai cittadini per evitare coda nei giorni di punta dello shopping merciale. Ora le spese, che ammontano a circa 90 mila euro, saranno interamente sostenute da Piazzagrande. Il cantiere è stato affidato all’impresa Zagolin Giovanni di Piove di Sacco. “Si è deciso di contribuire perché in questi mesi di sperimentazione abbiamo riscon-

trato - spiega il direttore di Piazzagrande Filippo Lazzarin - come la rotatoria abbia portato un enorme vantaggio negli accessi e nella viabilità. La rotonda è quindi funzionale sia per i clienti che per i cittadini che non sono costretti a subire code soprattutto in corrispondenza dei fine settimana quando i flussi sono maggiori”. “Il risultato ottenuto dimostra - aggiunge Lazzarin - come la collaborazione tra pubblico e privati funzioni dove c’è dialogo e collaborazione. Nonostante il critico momento generale, l’ottima gestione e il buon

una giornata dedicata alle badanti

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n aiuto alle famiglie che sono alla ricerca di una badante per assistere un proprio congiunto. Un impegno delicato e che richiede sensibilità e competenza, non sempre facili da trovare nel personale che si propone. Da questa consapevolezza è nata l’iniziativa che si è svolta a Piove di Sacco lo

La rotonda davanti al centro commerciale Piazzagrande andamento del centro ci ha permesso di fare questo ennesimo investimento”. Soddisfatta del risultato ottenuto anche l’amministrazione piovese che per voce del vicesindaco Andrea Recaldin, responsabile della viabilità cittadina, commenta: “La positiva collaborazione tra l’amministrazione

scorso 22 settembre “La prima giornata piovese della badante” promossa dal Centro PrivatAssistenza in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali. “Troppe badanti si presentano alle famiglie senza avere le giuste competenze - spiega l’iniziativa l’assessore Antonio Sartori - La Giornata della badante è stato un modo per portare gli sportelli che lavorano nel settore a contatto con il cittadino, la finalità è sensibilizzare le famiglie che hanno bisogno di un

e il centro commerciale ha fatto sì che si arrivasse a una soluzione concordata di questa problematica. L’intervento è di estrema importanza dal punto viabilistico per l’intera arteria stradale e segue di poche settimane un altro importante intervento, cioè quello effettuato in zona piazza Castello”.

assistente familiare nell’assunzione di personale qualificato che sia in grado di garantire le dovute accortezze alla persona che necessita di assistenza”. Dallo scorso giugno in effetti il Comune ha avviato lo sportello Siaf (sportello informativo assistenti familiari) che si trova in via Garibaldi. Aperto due giorn la settimana (martedì mattina e giovedì pomeriggio) lo Sportello ha la finalità di garantire al territorio l’incontro tra la richiesta di cura delle famiglie e l’offerta di lavoro degli assistenti familiari.

Economia e territorio

a novembre Si riuniSce il tavolo di concertazione dell’ipa

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i riunisce il tavolo di Concertazione dell’Ipa della Saccisica E’ stato convocato per il 7 novembre 2012 alle ore 17.30 dal Soggetto Responsabile - il Sindaco di Piove di Sacco - il Tavolo di Concertazione dell’IPA (Intesa Programmatica d’Area) della Saccisica. Esprime soddisfazione a nome di tutto il sistema delle imprese della Saccisica Severino Veggian, portavoce del coordinamento Categorie Economiche che dell’Ipa sono da sempre grandi sostenitrici. “L’incontro di novembre - afferma - è la risposta ad una nostra richiesta che risale all’estate scorsa, di rimettere in moto l’Intesa Programmatica d’Area partendo dalla progettualità, ma passando velocemente ad un momento operativo e concreto per il bene del territorio. Nel corso della precedente (e prima in assoluto) riunione del 3 maggio, abbiamo approvato il regolamento che disciplina l’Intesa, e preso visione di una serie di progetti che i vari comuni hanno individuato nel territorio di competenza di ciascuno: dal restauro dell’ex Liceo, alla pista ciclabile, al Casone Azzurro, al Palazzo Gradenigo. Si tratta di progetti ambiziosi e importanti, che possono rendere ancora più attrattivo e competitivo il nostro territorio; i costi però sono tali da renderne la fattibilità perlomeno rinviata in avanti ad un periodo medio/lungo. Ciò che secondo noi Categorie Eco-

Severino Veggian portavoce del coordinamento delle categorie economiche nomiche si può iniziare a fare subito e con costi contenuti è una seria azione di marketing territoriale integrato, che renda tutte le iniziative di promozione parti di un unico disegno: dalla manutenzione di un sito web della Saccisica aggiornato e fruibile, all’inserimento del territorio negli itinerari turistici provenienti da Venezia e dalle aree termali, all’utilizzo del marchio d’area da parte delle imprese del territorio. Questa sarà la proposta che porteremo come Coordinamento Categorie Economiche il 7 novembre, con le maniche già arrotolate per renderci operativi subito dopo su questo tema”.


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12 Sant’Angelo di Piove Strada dei Vivai Gli amministratori concordano i provvedimenti

Autovelox e più pattuglie per ridurre il rischio di incidenti di Martina Maniero

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n consiglio comunale straordinario con un unico punto all’ordine del giorno: la Strada dei Vivai. Lo ha convocato a luglio il sindaco di Sant’Angelo Romano Boischio. La decisione di riunire le istituzioni è arrivata all’indomani dell’ultimo incidente mortale su una strada che detiene un triste e gravoso primato per numero di vittime. Presenti all’incontro gli amministratori dei comuni interessati dal passaggio della superstrada: il vicesindaco di Piove di Sacco, Andrea Recaldin, il sindaco di Saonara, Walter Stefan e il primo cittadino di Campolongo (Venezia), Alessandro Campalto. In sala anche l’assessore provinciale Fabio Conte, gli ingegneri Ettore De La Grennelais (Anas), Stefano Angelini (Regione) e Paolo Battistini dell’associazione “Vittime della strada”. Tutti hanno posto l’accento sulla necessità di intervenire con urgenza in una strada dove la sola disgrazia o il cattivo comportamento alla guida dei singoli, non bastano a giustificare una così alta incidentalità. Pensata in origine a quattro corsie, come nel tratto che collega lo svincolo autostradale dell’A13 alla rotatoria di Saonara, la Vivai prosegue in direzione Sant’Angelo a due corsie, una per senso di marcia. “Una soluzione adeguata in passato, in relazione all’interesse prevalentemente locale dell’arteria, che oggi non risulta più sostenibile – evidenziano gli amministratori - questo a ragione del sensibile incremento del traffico dei mezzi pesanti avvenuto

I sindaci: “Necessario un unico interlocutore per affrontare il tema della sicurezza” in seguito all’apertura dell’ultimo tratto che collega Sant’Angelo a Piove di Sacco”. Un aspetto definito “urgente” è quello legato alla proprietà della strada: rimangono ancora da definire le competenze sulla gestione che attualmente si intervallano tra Provincia e Anas. “Da qui – spiegano i sindaci - la necessità di individuare un unico interlocutore con cui affrontare tematiche legate al miglioramento della sicurezza stradale”. L’elevata velocità in tratti di strada ampi e rettilinei insieme ai sorpassi azzardati rappresentano le cause principali degli incidenti avvenuti fino ad oggi. A partire da questa considerazione gli amministratori hanno condiviso la necessità di intensificare i pattugliamenti e di intervenire in modo da ridurre la velocità dei mezzi in transito attraverso l’installazione di autovelox fissi.

Dopo il Consiglio straordinario estivo le iniziative per limitare la pericolosità della strada

La Strada dei Vivai, i sindaci del territorio denunciano l’alto rischio incidenti dell’arteria

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In questo senso il Comune di Sant’Angelo ottenuto il Decreto del Prefetto di Padova e l’autorizzazione preventiva da parte di Anas per l’installazione del dispositivo. Due invece gli apparecchi previsti nei tratti di competenza del comune di Piove di Sacco che verranno installati non appena espletate le pratiche burocratiche. In questi tre anni, dall’inaugurazione cioè dell’ultimo tratto stradale, i sindaci dei comuni interessati al passaggio della superstrada hanno chiesto e ottenuto il potenziamento della segnaletica esistente oltre alla progettazione e realizzazione degli impianti di illuminazione sugli svincoli delle vie Veneto, Leopardi e Pescatori.

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a lunga scia di sangue inizia il 31 agosto 2009. Una porche si schianta contro il guardrail. Thomas Fiorin, 19 anni di Codevigo, seduto accanto al conducente, viene sbalzato fuori dal finestrino dell’auto. Morirà dopo una breve agonia. 25 marzo 2010. Due amici di Cavarzere (Venezia) Luigi De Agostini, 25 anni e Marco Birolo, 23 anni, muoiono carbonizzati in auto a seguito di un violento scontro frontale tra due vetture. 17 ottobre 2010. Una Bmw impazzita centra ai 190 chilometri orari altre tre auto. Muoiono il conducente, Paolo Caldaras, 21 anni, giostraio, alla guida dell’auto senza patente e una coppia di fidanzatini: Elena Piccin, 19 anni di Corte di Piove di Sacco e Alex Biasin, 18 anni di Santa Giustina in Colle. 19 luglio 2012. Uno scontro frontale tra due auto provoca la morte di Elisabetta Boscolo Celeghella, 33 anni, originaria di Sottomarina ma residente con il marito a Saonara. Mamma di una bambina di appena 2 anni era incinta del secondo figlio. Sull’altra vettura, deceduto sul colpo, Lorenzo Stivanello, 60 anni, padovano. Ma.Ma.


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14 Sant’Angelo-Polverara Sicurezza Ritorna il progetto “Vigilanza serale”

La Polizia locale sorveglia il territorio anche di notte Tre operatori organizzati in pattuglie stradali saranno presenti anche nelle ore notturne soprattutto nelle aree più “sensibili” di Martina Maniero

D

a qui e per tutta la stagione autunnale riprendono i pattugliamenti serali e notturni della polizia municipale. Torna, anche quest’anno, il progetto “Vigilanza serale” nel comune di Sant’Angelo che impegnerà gli agenti della polizia locale in 15 pattugliamenti, in orario notturno, nell’intero territorio comunale. Le pattuglie saranno dislocate “a sorpresa”. Non soltanto nei fine settimana, dunque, ma anche nei giorni infrasettimanali, con turni di cinque ore ciascuno, nella fascia oraria che va dalle 19 alle 2.30 del mattino. I vigili, grazie alla partecipazione dei Comuni della saccisica e alla collaborazione dell’Arma, effettueranno controlli stradali e di vigilanza nei quartieri, locali e pubblici esercizi, piazze, aree verdi, zone industriali e artigianali dell’intero territorio santangiolese. “Il tema della sicurezza ha assunto, in particolare negli ultimi anni, una sempre più significativa importanza per la qualità della vita dei cittadini – ha evidenziato il sindaco Romano Boischio - conseguen-

temente è cresciuta l’esigenza, da parte delle amministrazioni locali, di fornire adeguate risposte, anche attraverso l’implemento dei servizi di polizia”. “Questo progetto – ha spiegato il primo cittadino – mira pertanto a garantire una maggior presenza visibile della polizia locale sul territorio comunale attraverso l’estensione della presenza degli agenti in un orario, come quello serale e notturno, normalmente

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non coperta dal servizio”. “Pur con le limitate risorse a disposizione – ha aggiunto il sindaco – si andrà a garantire una maggiore azione di presidio del territorio, nelle zone maggiormente sensibili ai problemi della sicurezza, anche in occasione di eventi e manifestazioni locali in un orario in cui la presenza delle forze dell’ordine, contribuisce ad accrescere il senso di sicurezza”. Nel concreto: durante i pattugliamenti serali verrà assicurata la presenza di tre operatori di polizia, organizzati in pattuglie stradali. Gli agenti opereranno in stretto contatto tra loro, attivandosi in tutte quelle circostanze che richiederanno l’intervento per la sicurezza delle persone, anche intervenendo nei casi di pubblico soccorso e necessità, collaborando, nel caso, con le altre forze dell’ordine, i sanitari e il personale di pubblico soccorso. Al responsabile spetterà la programmazione, l’organizzazione e il monitoraggio del servizio. Queste le misure per affrontare eventuali problemi nell’immediato.

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neWS Sant’Angelo e Polverara

interventi Sulle Strade

C

on gli interventi di manutenzione straordinaria e abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi di via Roma a Sant’Angelo verrà resa più sicura la viabilità del capoluogo. I lavori, costo complessivo 25 mila euro, inizieranno in autunno. Le opere di manutenzione e messa in sicurezza prevedono la realizzazione di una serie di rampe di raccordo tra il marciapiede e la sede stradale, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, oltre al rifacimento del piano di calpestio, in alcuni tratti impraticabile a causa di cedimenti dell’asfalto. “Si tratta di interventi importanti su marciapiedi molto frequentati lungo la strada di collegamento tra il centro abitato e le scuole, che mirano a incrementare la sicurezza soprattutto di anziani, disabili e bambini” ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Adriano Magro. “L’amministrazione ha più volte previsto, nei piani triennali delle opere pubbliche, progetti di riqualificazione dei tre centri abitati con il rifacimento di marciapiedi, aiuole e arredo urbano in genere ha spiegato l’assessore - purtroppo i tagli sempre più numerosi delle risorse economiche e la progressiva riduzione delle entrate tributarie non hanno finora consentito l’attuazione di questi progetti”. Cantieri aperti anche a Polverara: il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale di 100 mila euro per un progetto di sistemazione dei marciapiedi del centro cittadino. “I marciapiedi sono stati realizzati negli anni Sessanta, in alcuni tratti sono sconnessi e di conseguenza poco sicuri per i pedoni – ha spiegato il sindaco Sabrina Rampin - i lavori in via Roma e via Volparo, dove trovano sede i principali servizi pubblici, verranno eseguiti secondo le normative vigenti, anche per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Il costo complessivo dell’intervento è di 150 mila euro. Ma.Ma.

Polverara

il comitato famiglia di iSola dell’abba’ chiede Soldi per il reStauro della chieSa

C

ostituito una decina di anni fa, il comitato Famiglia di Isola dell’Abbà a Polverara lotta per salvaguardare la piccola chiesa intitolata a San Leonardo, le cui mura perimetrali risalgono al 1172. Un gruppo di volontari che rappresenta una frazione di appena duecento anime e che dal 1999 contribuisce con la Festa della famiglia che si tiene ad agosto al restauro conservativo della chiesetta. I lavori procedono a stralci, compatibilmente cioè alle disponibilità economiche che di volta in volta vengono raccolte in occasione della festa paesana. Risale al 2003 la ristrutturato della copertura dell’edificio, costato 55 mila euro. L’autunno scorso è stata sistemata la facciata (25 mila euro) ed è stato installato un apposito apparecchio per l’abbattimento dell’umidità di risalita sui muri (7.500 euro). Sempre lo scorso anno una restauratrice ha provveduto ad effettuare una quarantina di carotaggi per scrostare l’intonaco con cui, dopo il 1966 anno della “grande alluvione”, venne risanato l’interno, a scapito però delle decorazioni e marmorini andati coperti. “Molto resta ancora da fare – ammette Alessandro Tono che, insieme ai volontari del comitato, segue i lavori di restauro dell’edificio – a partire dal sistema di riscaldamento: il vecchio impianto con caldaia a gasolio andrebbe sostituito con

La Chiesetta intitolata a San Leonardo già in parte rimessa a nuovo con i contributi dei locali uno nuovo e più efficiente a gas”. In previsione anche la sistemazione delle murature esterne con un sistema per convogliare le acque piovane, il recupero delle tinteggiature e degli affreschi originari delle pareti interne, il campanile e l’impianto per le campane, l’adeguamento e la messa a norma degli impianti. “Abbiamo presentato e fatto approvare un progetto complessivo per il restauro conservativo dell’intera chiesa avvalendoci della consulenza di uno studio specializzato in materia – ha aggiunto Tono - stiamo chiedendo a vari enti contributi e finanziamenti tra questi la Fondazione Cassa di Ma.Ma. Risparmio”.


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eSproprio per palazzo gradenigo IL COMUNE APPROVA LA VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI Variante apportata al fine di favorire la riqualificazione del tessuto edilizio

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Accolta con grande soddisfazione la comunicazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che prende atto del PARERE FAVOREVOLE espresso dalla Soprintendenza all’eBUONA ESTATE IN CITTA’! spropriazione di PALAZZO GRALe proposte dell’Isola Pedonale 2011 DENIGO. Come ogni anno anche quest’estate non mancano ottime Con deliberazione dell’Amminiproposte per trascorrere le afose serate estive in città; sestrazione Comunale era stato rate, quelle piovesi, che continueranno anche nei mesi di approvato uno studio di fattiagosto e settembre ad essere animate dalle varie iniziative bilità poi sottoposto all’approdell’Isola Pedonale vazione anche del Consiglio Il programma di agosto inizia mercoledì 3 con l’Esibizione Comunale, che prevedeva l’acdi giovani gruppi musicali in Piazza Vittorio E. II, venerdì 5 quisizione e il restauro di PalazPiazza Incoronata sarà animata da Piano bar con Silvia B, zo Gradenigo. sabato 6 invece sarà la volta di Radio Easy Network in PiazIn precedenza l’Amministraziozale Serenissima per una serata all’insegna della musica, si ne aveva commissionato una prosegue il 13 agosto con il Tributo degli U2, domenica 14 valutazione del bene all’Agenzia Serata “Country” unita al tradizionale Mercatino dei Portici, del Territorio che aveva quantiil 15 agosto si potrà festeggiare il Ferragosto con lo spettaficato il valore dell’immobile in colo “Serata Cubana” per finire il 27 agosto con una Notte di fitness e di musica organizzata dall’Associazione sportiva 3 milioni di euro. Crazy Body. Lo studio di Palazzo Gradenigo Nel mese di settembre mancheranno altri imperdibili ne prevede l’utilizzo quale sito sempre a cura della Soprinten- LIN ha dato ufficialmente co- non particolare appuntamenti tra cui: un concerto il 17 che settembre al Teatro museale e per attività culturali denza, atto preliminare neces- municazione di ciò al Consiglio importanza è quella di reFilarmonico per celebrare l’anno europeo del volontariato, il ed educative. Comunale ed ha invitato tutti perire le risorse per l’acquisiziosario allafissato prosecuzione delle linee L’Amministrazione Co- denza dell’avviso tracciato alcune gui18 settembre la voltane della delleeAssociazioni e illa Seguiràdiora la procedura di- luglio munale Piove di Sacco aldi 15 sono state da di orientamentoi per la politici gruppi a faresarà sinergia delFiera palazzo consentirne procedure espropriative. 10°ora raduno autofase e moto il 25 settembre. con avviso pubblico del depositate 148 richieste formulazione delleper richiechiarazione di pubblica utilità Il Sindaco avviare un’altra di storiche Alessandro MARCOfruibilità alla popolazione. Non rimane che augurare a tutti una buona estate in Città! 13 maggio scorso ha reso e proposte, un numero ste. noto la volontà di proce- che ha superato anche le “Questa variante urbaniIN VIA DAL CONSIGLIO COMUNALE dere ad una APPROVATA Variante al più rosee previsioni degliDEFINITIVA stica si inserisce nelle dePiano degli Interventi con Amministratori. Di queste cisioni dell’AmministrazioLA VARIANTE RELATIVA ALL’INDIVIDUAZIONE DI NUOVI LOTTI l’obiettivo di riqualificare richieste: 96 riguardano ne che già ha adottato ed PERcazione LA CONVERSIONE DEGLI ANNESSI RUSTICI il tessuto edilizio esisten-E l’identifi di nuovi approvato la Variante per te, a cui seguirà un mi- lotti a volumetria prede- gli insediamenti produttiche ha seguito l’iter del provveIl Consiglio Comunale del 28 glioramento della qualità finita, 37 la variazione vi fuori zona, l’accordo di dimento – perché porta a comsettembre ha approvato in via abitativa anche attraverso di destinazione d’uso di pianificazione in zona inpimento una ulteriore fase di definitiva la variante urbanistila realizzazione di edilizia annessi rustici, mentre dustriale per lo sviluppo aggiornamento degli strumenti ca al Piano degli Interventi che sostenibile e l’utilizzo del- 15 sembrano essere non di attività produttive, le urbanistici in vigore. Essa si aglecomprendeva fonti di energiadue rinno-tipologie: pertinenti con l’avviso procedure dello Sportello giunge alle precedenti approval’individuazione di nuovi pubblicato. lotti a vabile. Unico per gli insediamenzioni della variante al Piano devolumetria nita all’interLa Variante predefi riguardava “Si raccolgono i frutti di ti produttivi e la variante gli Interventi del Centro Storico, no delle areetematiche: di urbanizzazione determinate un buon lavoro prepara- al Centro Storico che sarà all’accordo di pianificazione in consolidata ed edifi cazione difl’individuazione di nuovi torio svolto in preceden- sottoposta a breve all’ap      zona industriale per lo sviluppo fusaa volumetria e la conversione lotti predefi-degli za”, anhanno affermato l’as- provazione del Consiglio di attività produttive, alle pronessi rustici non nita all’interno delle più areefunzionali sessore alla Pianificazione Comunale”. Gli aggiornaUn’immagine del Consiglio Comunale   Sportello Unico per cedure dello agricola. diall’attività urbanizzazione consoli- Territoriale Giuliano MA- menti degli strumenti ur  produttivi, alla state puntualmente riscontrate gli insediamenti E’ une percorso che parte lon- e A seguito Alesdi ciò banistici e dopo hanno l’esa- consentidata di edificazione dif- da RELLA il sindaco dal Consiglio stesso e con vota- variante per gli Insediamenti tanol’individuazione esattamente enel me tecnico che da parte settore fusa; la maggio sandro MARCOLIN to didel avviare “un percorso disciplina delle costruzioni hanno organizzato a favorire svilup-complessiva finale è stato Produttivi fuori zona . 2011 quando l’amministrazione urbanistica uno delle teso richieste per- lozione esistenti in zona agricola specifi co incontro con tutpo equilibrato del territocomunale ha pubblicato un av- venute, il Consiglio Comunale poi approvato l’intero provvedi- Si confida anche che questa ap(annessi rustici)per nonraccogliere più ti i Tecnici del settore per lo rio scorso contribuendo mento.a provazione possa contribuire, sia viso pubblico le aveva adottato giu- anche funzionali alle esigenze spiegare finalità dell’Av- esupportare il di settore edi-risultato di grande impor- pur parzialmente, alla ripresa la variante nel periodo E’ un manifestazioni di interesse su legno delle Aziende agricoli. viso e assieme ai Dirigenlizio che come noto versa queste due specifiche fattispe- successiva pubblicazione sono tanza – sottolineano il Sindaco del mercato edilizio fortemente Entro hanno in stato di grave giunte 32anche osservazioni che sono crisi”. e l’Assessore Giuliano Marella in crisi. cie. il termine di sca- ti Comunali 


Pontelongo 17 Gli effetti della siccità Ripercussioni negative sulla campagna bieticola e sui volumi di produzione

Il caldo estivo produce un calo di zucchero

Secondo i dati della Cooperativa Produttori Bieticoli si stima una flessione produttiva del 30-40 per cento di radici e del 15-20 per cento di zucchero di Alessandro Cesarato

G

li effetti della siccità che hanno caratterizzato l’annata hanno avuto ripercussioni più che negative anche sulla campagna bieticola in corso. I dati della Cooperativa Produttori Bieticoli, il produttore italiano cooperativo di zucchero proprietario anche dello stabilimento padovano, evidenziano, infatti, un calo dei volumi produttivi attesi. “I mesi di giugno, luglio e agosto sono stati particolarmente caldi e privi di precipitazioni e solo dalle aree irrigate, che riescono a reagire alle avverse condizioni climatiche - afferma il direttore agricolo Coprob, Marco Marani - ci attendiamo una normale produttività. Si prospetta per la campagna in corso un risultato sensibilmente inferiore alle previsioni, con una flessione produttiva del 30-40% di radici e del 15-20% di zucchero”. Grazie all’impegno dei soci, gli ettari seminati a bietola nell’anno in corso sono aumentati fino a circa 32.500 ettari, permettendo così a Coprob di stimare una raccolta di bietole attorno ai 2 milioni di tonnellate, ma le difficili condizioni climatiche estive hanno causato la riduzione dei volumi produttivi attesi.

Il caldo ha danneggiato le bietole in un anno che aveva tutti i presupposti per essere da record “Dopo gli ottimi risultati del 2011 avevamo importanti aspettative anche in questa campagna - sottolinea il presidente Coprob, Claudio Gallerani - ma il grande e prolungato periodo di siccità, unitamente alle elevate temperature, ha colpito duramente tutte le produzioni agricole, danneggiando anche le nostre bietole in un anno che aveva tutti i presupposti per un possibile record produttivo per quantità di bietole seminate e nuova genetica utilizzata”. “Chiediamo ora al Governo - aggiunge Gallerani, che si allinea così alle posizioni di Unionzucchero e delle varie associazioni bieticole - un fattivo intervento, a partire dall’immediata corresponsione dei contributi relativi alle produzioni di bietole del 2009 e del 2010, da troppo tempo attesi dalla filiera italiana bieticolo-saccarifera e ora indispensabili per sostenere le nostre imprese”.

Lo zuccherificio di Pontelongo. A destra in alto il presidente Coprob Claudio Gallerani e il direttore Stefano Montanari

neWS Raccolta dei rifiuti

pontelongo, comune riciclone

A

nche Pontelongo, per l’anno 2012, si è meritato l’appellativo di “Comune Riciclone”. A certificarlo sono stati i risultati della diciannovesima edizione del concorso di Legambiente, patrocinato dal Ministero per l’Ambiente, che premia le comunità locali, gli amministratori e i cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti. Pontelongo ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata del 71,7%, risparmiando così l’immissione in atmosfera di 94,7 kg di anidride carbonica pro capite. In tutto, i “comuni ricicloni 2012” sono stati 1123: 998 si trovano al Nord, 59 al Centro, 66 al Sud. Sono considerati meritevoli quelli che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata. In particolare, l’edizione 2012 dell’indagine di Legambiente stabilisce che i migliori sistemi di raccolta dei rifiuti urbani comunali sono nel Nord-Est. Infatti, considerando le prime cinquanta posizioni, quarantasei sono occupate da comuni che appartengono a quest’area geografica: trentatré in Veneto, undici in Trentino Alto Adige e due in Friuli Venezia Giulia. Anche quest’anno il Bacino Padova Quattro, con i suoi ventuno comuni soci tra cui anche il comune di Pontelongo, è ai primi posti nella classifica nazionale dei Consorzi Obbligatori per lo smaltimento dei R.S.U. e i risultati significativi espressi dal territorio hanno concorso a confermare il Veneto la regione in cui la gestione rifiuti è la più efficace e le percentuali di raccolta differenziata sono le A.C. più alte a livello nazionale.


18 Arzergrande Vallonga Il monumento delle tradizioni contadine del territorio

Il Casone Azzurro prende spazio

Urbanistica

un piano guida uniforme per lo Sviluppo dell’area abbandonata tra via umberto i e via baSSa

Si tratta di un’area individuata dal Pati che prevede un intervento finalizzato al miglioramento

Il Consiglio comunale autorizza l’aquisto di un terreno di 9mila mq adiacente: servirà a farne un parco e un museo all’aperto di Alessandro Cesarato

P

iù spazio a disposizione per valorizzare meglio il Casone Azzurro di Vallonga. Il consiglio comunale ha dato così il via libera all’acquisizione di un terreno agricolo di circa 9 mila mq adiacente al casone stesso. “L’area consentirà di sviluppare al meglio la potenzialità del Casone - illustra il sindaco Luca Sartori - che oramai da tempo accoglie numerose manifestazioni, con conseguente presenza di molto pubblico. Su quest’area sarà possibile creare uno spazio destinato a parco e nel futuro allestire un museo all’aperto della civiltà contadina”. Il Casone Azzurro, ultimo esemplare di abitazione rurale in erba palustre in tutta la Bassa, può a ragione essere definito un vero e proprio monumento, testimone del forte legame tra la comunità e le sue tradizioni contadine. L’edificio è stato abitato da privati sino a pochissimi anni fa. Poi nel 2004 il Comune, con l’allora sindaco

U

Il Casone Azzurro a Vallonga Cesarina Foresti, si rese conto dell’estremo valore storico culturale della costruzione e decise di acquistarlo e ristrutturarlo. Questo fu possibile grazie ad oltre 150 mila euro di finanziamenti statali, regionali e provinciali. Un’opera di restauro certosina, specie nel recupero della copertura, ricostruita minuziosamente da due artigiani locali. L’inaugurazione dell’opera ristrutturata risale al luglio del 2008 e da quel momento l’edificio è diventato un punto di riferimento

e un simbolo non solo architettonico ma di un intero stile di vita del passato. “E’ in previsione - aggiunge Sartori anche la costruzione di una struttura accessoria dedicata all’accoglienza dei visitatori con annessi i servizi igienici e i locali magazzino. Crediamo che se l’acquisizione deliberata dal Consiglio andrà in porto questo monumento nel nostro comune diventerà sempre più un polo attrattivo per tutta la Saccisica”.

n piano guida di coordinamento per gli interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale dell’area compresa tra via Umberto I e via Bassa. Il consiglio comunale ha approvato una serie di regole dalle quali ora i privati proprietari possono partire per mettere mano ad una zona attualmente in stato di abbandono. In pratica si tratta di una sorta di cornice regolamentare per creare i presupposti per un piano coerente e omogeneo di sviluppo edilizio. “Non si tratta ancora di una variante urbanistica – spiega il sindaco Luca Sartori – ma di una serie di indicazioni per tracciare una strada da seguire nel momento in cui si deciderà di costruire”. Situata tra i centri di Arzergrande e Vallonga, questa fascia di terreno è attualmente classificata come area agricola ed è

L’idea è di dividere l’area in cinque comparti per costruire a stralci per lo più incolta e lasciata a vegetazione. L’idea è stata quella, una volta delineate le linee guida, di dividere l’area in cinque comparti in maniera che se un singolo privato volesse iniziare a costruire può già farlo. La volumetria concessa è quella tipica per delle case bifamiliari. Uno sviluppo quindi a stralci, ma che alla fine avrà un aspetto urbanistico uniforme. “Si tratta dell’unica area del nostro comune - aggiunge il sindaco - individuata dal Pati che prevede questo tipo di intervento finalizzato a un miglioramento qualitativo”.La progettazione del piano guida, anziché a uno studio tecnico esterno, è stata affidata all’ufficio del piano, cioè all’organo di coordinamento dei diversi uffici tecnici dei comuni che fanno parte del Pati. Scelta che ha permesso di ridurre sensibilmente i costi di progettazione. A.C.



20 Codevigo dimissioni

giraldo rinuncia all’edilizia privata

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uovo scossone estivo per la maggioranza consigliare. Nel 2009 le dimissioni, poi ritirare, del sindaco Graziano Bacco. Nel 2011il ritiro delle deleghe, con conseguente uscita dalla maggioranza, del consigliere Giuseppe Nava. Questa volta è toccato al vice sindaco Claudio Giraldo che ha rinunciato, non senza polemiche, alla delega all’edilizia privata, continuando però a mantenere quelle dei lavori pubblici e per la gestione del

territorio. “Avevo accettato di dare il mio contributo alla politica locale - spiega Giraldo - nel progetto recentemente concluso con l’adozione del Pat, assumendo poi l’assessorato all’edilizia e urbanistica. Un ruolo sempre “sotto tiro” perché soggetto allo scontro quotidiano con interessi rilevanti”. “Ho proposto con coraggio - continua - scelte strategiche importanti. Credo però vi siano situazioni delicate che ho evidenziato e che esigono chiarezza, decisione e rapidità nelle scelte politiche. Continuo però a non vedere volontà e decisione in tal senso”. ”Codevigo ha vissuto - conclude - già due volte in

pochi anni il commissariamento. Perciò nel fare un passo indietro credo di aver fatto una scelta responsabile”. Certo che capire gli equilibri all’interno della maggioranza ormai sta diventando davvero difficile, anche se oramai la resa dei conti è vicina. A gettare acqua sul fuoco il sindaco Bacco che smorza i toni, cercando di salvare il salvabile. “Purtroppo questo atto si presta certamente a strumentalizzazioni politiche. Giraldo resta comunque in giunta assicurando alla stessa il suo contributo propositivo”. A.C.

Bilancio Rinviata l’approvazione del documento di programmazione finanziaria del 2012

I conti non tornano, si cercano nuove risorse

I nuovi dati sui trasferimenti statali scombinano i conti: con 200 mila euro in meno rispetto alle previsioni di luglio il sindaco si vede costretto a ripensare servizi e aliquote di Alessandro Cesarato

I

conti non tornano: rinviata l’approvazione del bilancio di previsione 2012. Scelta obbligata per l’amministrazione che ora dovrà ingegnarsi a trovare, nei pochi mesi che mancano alla fine dell’anno, nuove risorse per colmare le lacune causate dai tagli dei trasferimenti da parte dello Stato. “I dati relativi ai trasferimenti ministeriali pubblicati il 28 agosto - spiega il sindaco Graziano Bacco - ci assegnano 200 mila euro in meno rispetto a quelli di luglio

che erano stati presi a riferimento per la predisposizione del bilancio adottato dalla giunta. Questo ci costringerà ora a rivedere le spese, con il rischio di penalizzare servizi e manutenzioni, sperando di contenere il più possibile l’incremento dell’imposizione fiscale di competenza comunale”. Considerando che i tre quarti delle entrate provengono da trasferimenti ministeriali e imposte comunali, è chiaro che la riduzione dei trasferimenti statali (600 mila

euro in meno rispetto al 2011 e 800 mila euro in meno rispetto al 2010) comincia a diventare un problema non da poco. A questo si aggiungono i lacci sempre più stretti del patto di stabilità che impongono di accantonare 120 mila euro in più rispetto allo scorso anno. All’orizzonte quindi possibili aumenti delle aliquote, uniche leve su cui potere agire e che permettono uno spazio di manovra. “L’eventuale differenza per quadrare il

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bilancio - continua il sindaco - dovrà essere coperta con entrate fiscali di competenza comunale. Pertanto potrebbe rendersi necessario un ritocco delle aliquote Imu. Quanto all’addizionale Irpef si era già deciso di incrementarla dallo 0,5 allo 0,75 per mille per coprire i precedenti tagli dei trasferimenti comunicati a luglio”. “Una situazione congiunturale pazzesca - conclude Bacco - in quanto i Comuni si vedono costretti a penalizzare servizi im-

Il sindaco Graziano Bacco portanti per i cittadini e trascurare le manutenzioni e nel contempo chiedere maggiore imposizione fiscale per sopperire ai tagli dei trasferimenti”.

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La scuola materna della frazione di Santa Margherita

S

erviranno 80 mila euro per la manu- gettazione definitiva - spiega il sindaco tenzione straordinaria delle strutture Graziano Bacco - e al reperimento delle della scuola materna della frazione di risorse necessarie, per le quali abbiamo fatSanta Margherita danneggiata dal terremo- to richiesta alla Regione Veneto”. Intanto to. Gli effetti delle scosse di fine maggio, l’anno scolastico è iniziato e la trentina di infatti, avevano costretto il sindaco Bacco bambini iscritti sono stati temporaneamena fare chiudere l’edite sistemati nelle ficio, che risale agli L’inizio dei lavori sale del patronato anni Sessanta, per è legato alla adiacente alla chiesa parrocchiale della picverificarne la stabilità. progettazione cola frazione. “PoiLa giunta comunale definitiva e al reperiché i danni principali ha approvato ora il mento delle risorse riguardano delle parti progetto preliminare che quantifica le opere necessarie per un esterne dell’edificio lontani dalle aule - agprimo intervento atto a mettere in sicurezza giunge il sindaco - stiamo valutando con la scuola e riuscire a riaprirla quanto prima. dei tecnici se esiste la possibilità di riaprire, I lavori più importanti riguarderanno il con- in sicurezza, la scuola per poi effettuare i solidamento di alcune murature portanti e lavori durante la prossima estate quando confidiamo di avere a disposizione anche le pilastri danneggiati dal sisma. “L’inizio dei lavori è legato alla pro- risorse finanziarie necessarie”. A.C.


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22 Brugine-Legnaro Campagnola Conclusi a marzo i lavori per portare la fibra ottica manca il “cablaggio”

Adsl, internet forse più vicino

Il vicepresidente della Regione Zorzato rassicura: Ministero e Telecom verso un accordo che porterà all’attivazione anche della centrale di Campagnola di Martina Maniero

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dsl: stavolta (forse) ci siamo. I lavori per portare la fibra ottica nel centro abitato di Campagnola sono stati conclusi a marzo di quest’anno. Ma di internet ad alta velocità nemmeno l’ombra. Manca il “cablaggio” ossia il collegamento che deve essere effettuato dall’operatore telefonico. Il problema interessa anche la maggior parte dei 70 comuni veneti che hanno partecipato allo stesso bando promosso dalla Regione e dal Ministero per lo Sviluppo Economico che prevede ben 273 interventi di posa di tratte in fibra ottica, in zone attualmente non servite. Ad oggi dei 76 interventi previsti nella prima fase del Piano 24 sono stati conclusi, 23 sono in corso, 5 in prossima apertura e i rimanenti in fase di progettazione esecutiva. “I lavori sono ultimati ma il servizio non è ancora attivo, la vicenda è al limite del ridicolo – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Giraldo – Telecom non ritiene che il servizio sia redditizio, abbiamo così contattato la Provincia, la Regione, il Ministero, la stessa compagnia telefonica e altre decine di strutture ma le risposte sembra-

L’operatore telefonico deve effettuare il collegamento, che non c’è. La protesta di sindaco, enti e associazioni

no sempre le stesse: “non preoccupatevi il servizio arriverà” ma quando?”. Un’autentica beffa per il numeroso popolo di navigatori locali che attendono da tempo l’arrivo della copertura Adsl. Un’attesa cresciuta con la chiusura del cantiere che ha fatto pensare ad un imminente ingresso nell’era della banda larga anche per la piccola frazione. “La cosa incredibile è che con poche migliaia di euro si potrebbe risolvere la questione – ha aggiunto Giraldo – ma il Comune non può investire tale somma perché non è un operatore telefonico e

si tratterebbe quindi di concorrenza sleale. Se dare un servizio, ormai fondamentale, ai propri cittadini diventa concorrenza sleale, a questo punto ben venga”. Nei mesi scorsi il Comune ha promosso una class action interessando numerosi enti locali portando all’attenzione della Regione le proteste, legittime, non solo degli internauti “domestici” ma anche e soprattutto delle associazioni di categoria che a buon diritto rivendicavano la possibilità di essere al passo con le richieste del mercato. Un punto a favore degli enti locali è la missiva inviata dal vicepresidente della Regione, Marino Zorzato che parla di “attivazione delle prime centrali entro l’anno”. “Il Ministero – ha assicurato Zorzato - sta raggiungendo un accordo con Telecom per l’attivazione delle centrali nel Veneto tra cui la centrale di Campagnola”.

Dal 1° settembre nell’Unione dei comuni Pratiarcati

Legnaro verso il Distretto di polizia municipale

neWS Campagnola

interventi alla condotta idrica e alla piSta ciclabile

F

irmato l’accordo per l’avvio dei lavori di sistemazione della rete idraulica e realizzazione della pista ciclabile nel centro abitato di Campagnola. Un progetto che impegna il Comune di Brugine per le opere di urbanizzazione e la società Acegas Aps per la sistemazione della condotta idrica. Lavori che Acegas sta eseguendo per stralci e che prevedono la realizzazione di una condotta di rafforzamento lungo la strada provinciale 4 (Porto) a partire dal ponte Sabbioni (in località Ardoneghe) fino ad arrivare a via Umberto I nel comune di Arzergrande. Questi interventi permetteranno di risolvere le criticità riscontrate nei momenti di massimo consumo idrico giornaliero nel territorio comunale. Il primo stralcio dei lavori è stato eseguito lo scorso anno con la sostituzione dell’attuale condotta di distribuzione e la posa di una rete di rafforzamento lungo via Marconi e in parte di via Tiepolo e Vecellio, da ponte Sabbioni per arrivare alla nuova rotatoria provinciale, per una lunghezza complessiva di 1 chilometro e 400 metri. Ora tocca a Campagnola dove verrà sostituita la condotta idrica di distribuzione, saranno bonificate le prese a servizio delle utenze e verrà posata una nuova condotta di adduzione. I lavori interesseranno il tratto della stradale compreso tra via Aldo Moro e via Rialto. Costo complessivo dell’intervento poco più di 250 mila euro di cui 129 finanziati da Acegas e 130 dal Comune. Contestualmente partiranno anche i lavori di realizzazione della pista ciclabile del centro abitato. “Il rafforzamento della rete idraulica è fondamentale per il paese di Brugine e dell’intero territorio della Sacissica – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Giraldo - le opere che saranno realizzate nei prossimi mesi a Campagnola sono il proseguimento naturale di quelle eseguite a Brugine, che partono da via Fiumicello e arrivano in centro paese. In passato – ha evidenziato - spesso per il solo scopo elettorale, si è partiti con l’esecuzione di opere che, a causa di una inadeguata programmazione e soprattutto di uno scarso dialogo con chi gestisce i sottoservizi, sono rimaste ferme anche per alcuni anni. In questi periodo storico economico, non ci si può più permettere nè lo spreco di tempo nè di denaro pubblico, è importante far capire alle persone che un’opera deve essere compiuta solo ed esclusivamente se programmata in maniera seria”. “L’intervento congiunto – ha concluso l’assessore – non solo porterà un risparmio in termini economici ma permetterà di velocizzare i lavori, arrecando il minor danno possibile Ma.Ma. alla viabilità pubblica”. legnaro-Brugine

firmata la convenzione per la geStione aSSociata del centro raccolta rifiuti

Sindaci e agenti di Polizia Municipale nella foto di gruppo

U

na gestione funzionale ed economica ma, soprattutto, un servizio ampliato in termini di ore e di presenza sul territorio. E’ questo l’obiettivo del Comune di Legnaro che, a partire dal primo settembre, è entrato a far parte dell’Unione dei comuni Pratiarcati, per il servizio di polizia locale, condividendo le risorse con i comuni di Albignasego (ente capofila), Casalserugo e Maserà. “Un primo passo verso la realizzazione del Distretto di polizia municipale Padova 3A così come disegnato dalla Regione che comprende, oltre ai nostri quattro comuni, anche Ponte San Nicolò, Saonara e Polverara – ha commentato il presidente dell’Unione e sindaco di Casalserugo, Elisa Venturini – lavoriamo in Unione dal 2009 e abbiamo verificato una maggiore efficacia nella gestione del servizio e ad un aumento della sicurezza nei nostri comuni”. Vent’uno gli agenti, sotto il comando del Comandante Gianni Lorenzini, in servizio nei quattro comuni per una popolazione complessiva di circa 47 mila abitanti. La sede principale resterà ad Albignasego. Il personale prima in forza a Legnaro sarà assegnato in “distacco” all’Unione. A questi verrà data in dotazione una Fiat Stilo, un misuratore elettronico di velocità tele laser e un

alcoltest. “Sentivamo la necessità di risolvere alcune criticità dovute soprattutto alla carenza di personale e all’impossibilità di ampliare l’organico, insufficiente in particolare in alcuni periodi dell’anno e durante la manifestazioni più importanti – ha spiegato il sindaco di Legnaro, Ivano Oregio Catelan – ora ai nostri sei agenti si affiancano quelli dell’Unione che potranno dare loro una mano per aumentare la presenza sul territorio”. “Con la gestione associata – ha aggiunto il primo cittadino – saranno garantiti a Legnaro il servizio in turnazione con le modalità attuali e di pattuglie serali e notturne. Mi aspetto dunque un maggiore controllo in termini di sicurezza e circolazione stradale, a fronte di nessun aumento della spesa e nessun disagio per i cittadini che vogliono contattare i nostri agenti. Resta infatti aperto l’ufficio di polizia municipale nella sede del comune”. Un appello agli agenti ad affrontare la sfida in modo positivo, è giunta dal sindaco di Albginasego Massimiliano Barison: “Mi auguro che il carico di responsabilità assunto da noi sindaci – ha detto – sia condiviso dagli agenti. Ci saranno cambiamenti nelle modalità di lavoro, nelle abitudini, nelle disponibilità e, anche se siamo chiamati a fare ciascuno di noi la propria parte, siete voi i veri protagonisti del progetto”. Ma.Ma.

I

l Comune di Legnaro ha firmato lo schema di convenzione con il Comune di Brugine per la gestione in forma associata del centro di raccolta rifiuti in via dell’Industria. All’isola ecologica si potranno portare tutti i tipi di rifiuti domestici: frigoriferi e condizionatori, televisori, computer, cellulari e piccoli elettrodomestici, cartucce e toner esauriti, rifiuti ingombranti ma anche oli alimentari, batterie di auto e moto, rottami di ferro, farmaci scaduti e gli sfalci del verde. I rifiuti vanno consegnati personalmente esibendo un documento di identità e comunicando l’intestatario del contratto di fornitura del servizio. L’ecocentro è aperto il lunedì dalle 9 alle 12; il mercoledì dalle 16 alle 18 e il sabato tutto il giorno. “Penso che sia una buona opportunità per il Comune di Legnaro per migliorare il servizio di raccolta e per iniziare quel giusto processo di messa in convezione dei servizi che obbligatoriamente i Comuni dovranno operare a seguito della spendig review” ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Eugenio Righetti. “La raccolta differenziata sta dando buoni risultati: nel 2010 abbiamo avuto un exploit nella percentuale di rifiuto differenziato pari al 72%, in netto aumento rispetto all’anno precedente in cui la percentuale era del 66,7 - ha evidenziato l’assessore - l’anno scorso è seguita una diminuzione della raccolta che si è attestata al 69,8%, contestualmente ad una diminuzione del rifiuto prodotto pro-capite l’anno segno, forse, della forte crisi economica in atto”. Ma.Ma.


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26 Brugine Solidarietà Una delezione del piovese consegna al sindaco modenese un assegno di 1.100 euro

Un aiuto da Brugine per le scuole di Medolla I soldi raccolti durante la festa di chiusura dei centri estivi comunali sono stati destinati alla ristrutturazione della scuola primaria “Iqball Masih” danneggiata dal sisma di Martina Maniero

L’

assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità, Sabrina Baldin e il presidente dell’associazione Proceritasport, Enrico Buonfiglio, hanno consegnato nelle mani del sindaco di Medolla (Modena) Filippo Molinari un assegno da 1.100 euro quale contributo pro terremotati. Presenti alla cerimonia che si è svolta il 2 settembre anche l’assessore Patrizia Sgarbi, l’assessore provinciale Stefano Vaccari e numerosi rappresentanti locali dell’Avis. I fondi raccolti da Brugine, in occasione della festa di chiusura dei centri estivi comunali, verranno impiegati per la ristrutturazione della scuola primaria “Iqball Masih” danneggiata dal sisma. La speranza è appunto quella che le scuole locali siano dichiarate agibili almeno entro il mese ottobre, così da permettere a bambini e ragazzi l’avvio dell’anno scolastico. “E’ stata un’esperienza bellissima, nonostante i tanti problemi sono persone

solari e piene di voglia di fare, il coraggio di certo non gli manca - ha raccontato al rientro l’assessore Baldin - ci hanno accolto in maniera molto calorosa raccontandoci di essere rimasti piacevolmente colpiti dalla solidarietà di tante persone. Abbiamo scelto di consegnare personalmente i fondi raccolti – ha sottolineato – per fugare ogni dubbio sulla destinazione della somma raccolta”. Con l’occasione la delegazione bruginese ha visitato anche un campo allestito dalla Protezione civile della Regione Molise

L’assessore Baldin insieme al presidente di Proceritasport Enrico Buonfiglio consegnano l’assegno al sindaco di Medolla Filippo Molinari che ospita ancora un centinaio di persone e che in questi giorni è al lavoro per allestire due tende che fungeranno da aule in attesa della riapertura delle scuole. “Passare una giornata insieme a loro - è la conclusione - mi ha fatto capire ancor di più quanto sia importante sensibilizzare alla solidarietà e all’aiuto reciproco. Se ognuno di noi dà quel poco che può davvero si possono fare tante cose, anche per ridare il sorriso a chi è stato sfortunato”.

In breve Gli incontri di sostegno alla genitorialità Si conclude il 27 ottobre prossimo il breve ciclo di incontri dedicati alle neomamme o future, organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali e alle Pari opportunità. L’ultimo appuntamento è sul tema “Essere donna: non lasciare in panchina il tuo essere donna!” A relazionare la dottoressa Chiara Durello. Si inizia alle ore 10 presso il Centro Anziani in Piazza Ungheria. Relatrice: la dottor

 Assessorato alle Politiche Sociali  e alle Pari opportunità

 Incontri gratuiti dedicati alle mamme, alle donne in dolce attesa ed a tutte le persone che desiderano conoscere meglio il mondo del bambino

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Prosegue il connubio mercatino e... Jazz in Villa Roberti con altri due appuntamenti dopo quello dello scorso 7 ottobre. L’iniziativa si rinnova infatti il prossimo 4 novembre : alle 11 e alle 15 la villa si animerà con la musica di Massimo Niero Quartet Jazz; domenica 2 dicembre invece lo spazio del mercatino, alle 11 e alle 15, sarà dedicato ai bimbi con “Gioconda giullare Vagabonda”, burattini, giocoleria e magia con Anna Marcato. Le manifestazioni sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (meglio prenotarsi allo 049-9730080 recapito con cui si possono avere ulteriori informazioni)


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28 Sguardo al Conselvano La novità Già operativo il nuovo ente per accedere ai contributi regionali

le reazioni

Unione fra sei Comuni

Critico anche il comitato “il Moraro” di Bagnoli

dubbi dal centroSiniStra Sui riSparmi

L

Entro il prossimo anno verranno assegnati tutti i servizi, l’obiettivo è risparmiare risorse

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on uno sprint degno dei migliori atleti gli amministratori locali hanno dato il placet all’Unione dei Comuni del Conselvano. Nel giro di un paio di settimane è arrivato da parte dei sei Comuni che ne fanno parte - Conselve, Agna, Arre, Bagnoli, Candiana e Terrassa Padovana - e a fine settembre si è riunito per la prima volta il consiglio dell’Unione, composto da 16 rappresentanti scelti fra i consiglieri dei comuni coinvolti. Il consiglio è stato convocato in “via d’urgenza” perché entro la fine del mese dovevano essere affidati al nuovo ente almeno due servizi da gestire insieme, la protezione civile ed il catasto. Una scadenza da rispettare per non perdere il contributo regionale previsto per queste iniziative. E questo è solo il primo passo: entro l’anno un altro servizio dovrà essere gestito dall’Unione che, nel corso del 2013, dovrà assumere le competenze su tutte le attività finora gestite in autonomia dai Comuni. Alla fase preliminare avevano partecipato anche Anguillara, Bovolenta e San Pietro Viminario che potrebbero entrare in un se-

Il municipio di Conselve condo momento, anche se le scelte compiute dai due Comuni in queste settimane fanno pensare che non sarà così immediato un allargamento. “Di questi tempi l’Unione è un percorso obbligato - spiega il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon, capofila dell’iniziativa - se vogliamo garantire il mantenimento di un certo livello qualitativo e quantitativo dei servizi che i Comuni erogano ai propri cittadini. Negli ultimi anni gli enti locali sono sempre più penalizzati dai minori trasferimenti e dalle entrate in calo. E non è ancora finita, visto che la crisi continua a farsi sentire e

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rossa e succosa novità per gli amanti del gelato artigianale, uno degli alimenti più gettonati e gustati nel periodo estivo. E’ in arrivo anche nel Conselvano una vera e propria guida per segnalare, ai palati più fini, dove trovare un gelato preparato con ingredienti scelti, passione e competenza. L’iniziativa e l’omonima guida prende il nome di “Gelato tour” e ha lo scopo di far conoscere, ai cultori del gelato artigianale i locali, rigorosamente di produzione propria, dove sia possibile gustare un prodotto di alta qualità. La guida riservata esclusivamente alle gelaterie

Sociale

’iniziativa “lampo” che ha portato alla nascita dell’Unione dei Comuni del Conselvano non convince tutti i rappresentanti politici. Fra gli scettici ci sono gli esponenti del centrosinistra conselvano. Maria Luisa Nucibella mette in luce alcuni aspetti: “Sembra un’iniziativa intrapresa appositamente per incassare i contributi regionali: l’urgenza con la quale è stata approvata, senza un minimo coinvolgimento della popolazione, fa pensare che siamo di fronte all’ennesima deliberazione conosciuta solo dagli addetti ai lavori. Le funzioni per ora trasferite sono marginali, e a mio parere non coinvolgono i nostri cittadini. Le esperienze delle unioni della bassa padovana fin qui sorte hanno dato finora esiti non brillanti sia dal punto di vista dei servizi erogati ai cittadini sia dal punto di vista gestionale ed economico proprio perché erano nate con la finalità di attingere ai contributi regionali senza la vera condivisione di un piano strategico, e con il poco coinvolgimento dei cittadini. L’unione dei comuni necessita invece di una reale condivisione con i cittadini e le forze politiche”. Critiche anche da Bagnoli, dove si fa sentire l’associazione “il Moraro”. “Nello statuto adottato vi sono norme poco chiare, - afferma Diego Boscarolo - che non garantiscono la trasparenza,la democraticità delle decisioni, la partecipazione Con questa operazione viene limitata la sovranità del sindaco e della giunta e lo stesso ruolo del consiglio comunale. Facciamo notare che il funzionamento di questa nuova struttura prevede l’assunzione di un direttore amministrativo, una sede, nuovi uffici, nuove spese che incideranno su tutti i comuni. Che questo possa succedere lo hanno capito anche i consiglieri della maggioranza che hanno sottoscritto un documento di riflessione proprio su questo argomento. Dovrebbe far riflettere il ruolo del comune di Conselve e del sindaco Ruzzon (vero artefice di tutta l’operazione), comune che superando i diecimila abitanti non ha certo l’obbligo di condividere i servizi come gli altri comuni dell’unione. Una dichiarazione significativa è stata fatta da Ruzzon nei giorni scorsi: “I comuni del conselvano da anni sono abituati a ben cooperare tra di loro, ricordo l’esperienza di Cosecon ed il servizio di raccolta dei rifiuti”. Noi di Cosecon ricordiamo i processi gli scandali e l’ indebitamento lascato ai comuni,la raccolta dei rifiuti affidata a Trasporti Ecologici è finita con il fallimento della società. Non vorremo ripetere queste esperienze”.

avrà ripercussioni anche in futuro. Per garantire certi standard abbiamo scelto la strada dell’Unione partendo subito con due funzioni per poter accedere ad un contributo che la Regione assegna ai comuni sotto ai 5 mila abitanti che scelgono questa formula”. Il neo presidente dell’Unione assicura che l’iniziativa non sarà il solito carrozzone e che non verranno sprecate risorse. “Non è previsto alcun rimborso né compenso per i consiglieri e i sindaci - spiega Ruzzon - non ci sono cariche onerose né ulteriori spese per la collettività. Tutto questo lo facciamo con l’unico scopo di continuare a garantire la qualità dei servizi ai nostri concittadini”. Fanno parte del consiglio: Stefano Padoan, Gianluca Piva e Alberto Moretto (Agna); Federico Voltan e Orfeo Destro (Arre); Mara Capuzzo, Albino Lotto e Nadio Codemo (Bagnoli); Fabrizio Guasti e Roberto Scapolo (Candiana); Ernesta Tinello, Umberto Perilli, Renzo Scolaro e Luca Martinello (Conselve); Carlo Zanin e Alessandro Franzolin (Terrassa). La giunta dell’Unione è formata dai sei sindaci che l’hanno costituita. Ora si passa alla fase operativa.

l’ARTE DEl GElATO A SUD DI PADOVA artigianali con produzione propria, conterrà anche la valutazione da parte di esperti , oltre alla qualità del prodotto, anche l’accoglienza del cliente da parte del personale, e la cura del locale. “Gelato tour” è arrivata in questi giorni anche nella nostra provincia e uno dei locali recensito positivamente è la gelateria “La Rosa” sita in corte Da Zara a Casalserugo. Il locale, gestito dai fratelli Luigi e Cristian Salvo, originari di Due Carrare, era già balzato agli onori

delle cronache nel 2011 quando nel corso della mostra internazionale del gelato artigianale a Longarone, si erano aggiudicati il primo premio nella prima edizione del “Gusto dell’anno”, concorso organizzato dal comitato nazionale per la difesa e la diffusione del gelato artigianale. Questo ulteriore riconoscimento inorgoglisce i fratelli Salvo e fa da sprone per continuare nella strada della ricerca del gusto attraverso la passione e prodotti di alta qualità. W.L. I fratelli Luigi e Cristian Salvo di Due Carrare

Il Comune in collaborazione con l’Auser propone incontri ma anche gite e attività

ottobre, tante le iniziative nel meSe dedicato agli anziani

D

a alcuni anni il Comune di Cartura valorizza la figura dell’anziano, dedicando il mese d’ottobre a tematiche riguardanti la terza età. Durante il cosiddetto “Mese d’Argento” vengono proposti iniziative e incontri su argomenti inerenti la salute dell’anziano, rivolti agli over 60, promossi in collaborazione con l’Auser. Per approfondire la conoscenza del territorio, nell’ambito del Mese d’Argento viene pure organizzata una gita alla scoperta delle bellezze

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del padovano. “In questo mese promuoviamo anche il progetto Sport e Benessere nella terza età – spiegano il sindaco Massimo Zanardo e l’assessore al Sociale, Silvia Rizzotto - organizzato in partenariato con il Consorzio delle Terme Euganee. L’iniziativa è realizzata da oltre 10 anni e per molti cittadini over 60 è diventata un appuntamento importante, sia per i benefici derivanti dall’attività motoria svolta in acqua termale, sia per gli aspetti di aggregazione e socia-

lizzazione”. A conclusione dei vari appuntamenti del Mese d’Argento, il 28 ottobre la Pro Loco organizza il pranzo sociale per gli anziani. “Riteniamo sia importante valorizzare il ruolo dell’anziano nella società – affermano sindaco Zanardo e assessore Rizzotto – l’anziano è una risorsa fondamentale per la nostra società. Per questo ringraziamo le associazioni che si occupano degli anziani, in particolar modo Auser e Associazione Cartura Solidale”. F.S. L’Auser e il Comune mobilitati per gli anziani

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comporta enormi sacrifici, ma che dà tante soddisfazioni. Sono tanti i nomi che dovrei citare, perché ho studiato con i più grandi, sia del balletto classico che del moderno contemporaneo in Italia Parigi New York e Los Angeles. Posso solo dire che la danza per me è tutto, non c’è giorno che mi lasci sola, e ripeto ad ogni mio allievo che non si stanchi mai di imparare e che la perfezione non la si raggiunge mai … bisogna andare oltre, oltre ai propri limiti ai propri dolori alle proprie capacità...mai sedersi se si vuole danzare.

Ho conseguito il certificato della RAD (Royal Academy Ballet di Londra) e successivamente ho proseguito studiando parallelamente danza classica e moderna contemporanea. Ho avuto la grande fortuna di incontrare insegnanti preparati, validi e soprattutto di fama internazionale che mi hanno permesso di studiare le varie tecniche e di conoscere la passione e la determinazione per imparare questa arte che

R: Attualmente il mondo della danza è molto confuso e non è facile trovare professionalità da parte chi la insegna, perché purtroppo in Italia non c’è regolamentazione e chiunque la può insegnare, anche persone che hanno solo pochi anni di studio alle spalle. Quindi consiglierei loro di informarsi sul percorso formativo dell’insegnante e di non dar credito a chi fa fare ai bambini che hanno 4/8 anni attività alternative di ballo alla danza classica.Infatti è molto importante sia a livello pedagogico e posturale che un bambino venga impostato nel modo adeguato per poi arrivare all’adolescenza e poter decidere quale stile intraprendere. La danza classica è la madre di tutte le danze e si deve partire da questa per poi poter fare il resto. E’ molto importante essere informati su questo.

........Buona Danza a tutti


30 Cultura locale Edifici storici

Restaurato il cinquecentesco palazzo Perez

Costruito nel 1518 dai Contarini, poi trasformato nella casa del fascio, infine ospitò le scuole medie di Paolo Tieto

O

gniqualvolta Piove ridona vita e splendore ad un proprio edificio del passato, richiama alla mente quella che è stata nei secoli andati la magnificenza e la grandiosità di questo antico castello. Ultimo a riproporsi , in ordine di tempo, bello e rinnovato, è stato i giorni scorsi il palazzetto cinquecentesco di via Mazzini, ovverosia lo storico edificio, fatto costruire dai Contarini nel lontano 1518, ma passato poi in proprietà, in epoca abbastanza recente, alla famiglia Perez, quindi trasformato in casa del fascio e, da ultimo, adibito a scuola media inferiore statale. Molti lo ricordano con il toponimo di palazzo Perez, anche perché con la gestione di tale casato il cortile, cui si accedeva attraverso un grande e maestoso portale, dava ospitalità a carrozze e a cavalli di tanti ricchi latifondisti della Saccisica che fino agli anni Trenta-Quaranta del secolo passato venivano a Piove, una-due volte la settimana, da ogni parte della Saccisica per i loro affari (acquisti di bestiame, attrezzi agricoli, prodotti vari), che portavano puntualmente a compimento con una cordiale “zampata” o una “paca” sulla spalla e talora pure con un piatto di buona trippa consumato all’osteria di turno. sfoggio di eleganza e di opulenza le cimaOggi detto edificio, con l’accurato re- se, le balaustrate, le colonne e i poggioli, stauro praticatogli, ha ritrovato l’originaria nonché i tanti, tanti mascheroni distribuiti in aristocraticità degli anni in cui è stato edi- differenti spazi della facciata principale e in ficato, a pochi passi modo tutto particolare dal centro urbano per Se si dovesse inseriti quale chiave di offrire ospitalità, nella provvedere volta delle varie porte e buona stagione, ad al restauro di finestre centinate. una delle famiglie più tanti immobili Piove Con esiti di effetto prestigiose della Sere- cambierebbe volto singolare quindi nella nissima e per confeduplice trifora centrale, rire decoro e lustro ad un abitato che era elemento che conferisce sicuramente a tutto contea di un insigne prelato (per tradizione l’armonico insieme una nota di autentica reesso era di matrice veneziana) quale era di galità, di aggiuntiva grazia rispetto alle altre norma il vescovo di Padova. pur gradevoli antiche dimore che ornano il Con l’accurato recente ripristino sono capoluogo del Pievado. Indubbiamente se si ritornati a scintillare gli intonaci paglierino- dovesse por mano e provvedere al restauro dorati delle pareti perimetrali esterne di tanti immobili di titolarità privata, sia del dell’intero manufatto e hanno ripreso a fare centro sia dell’immediata periferia, la città

Libri

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F.lli CorrAdin editori, 2012 Già il titolo porta ad entrare nello spirito dei contenuti dello splendido volume stilato, oltre che con competenza, con cura e amore da Vittorio Ingegneri. Pochi oggi, probabilmente, sanno che con il termine “barba” si indicava un tempo un prozio, per cui chi racconta è un uomo d’una certa età, un uomo d’altri tempi, differenti per molti versi dalla realtà attuale. Il volume si suddivide in tanti capitoletti che toccano gli argomenti più diversi, con protagonista ora un villaggio, una borgata e altre volte ancora, naturalmente, uomini e donne in odore di personaggi. Non mancavano infatti un tempo, un po’ dappertutto, le “macchiette”, vale a dire quegli individui che si distinguevano e si caratterizzavano per particolarità loro tutte proprie. Esseri spesso di grande comicità, ma anche molto umani, dal cuore d’oro. Sfilano così sulla scena preti e monache, artigiani e contadini, lavoratori specializzati in attività che oggi, ahinoi, non si praticano più. Del pari di tante tradizioni, come quella della fiera degli asini, e di strane credenze in spiriti e fantasmi. E non sottovalutati, naturalmente, sono stati i cibi e le prelibate bevande, come quella del vino torcolato. La lingua usata è il dialetto rustego polesano e padovano della Bassa, per cui lo scrittore ha, giustamente, ritenuto opportuno di includere alla fine del tomo un glossario che dà spiegazione dei termini oggi poco o addirittura non più usati. Ottima la veste editoriale attuata con fine gusto e nel contempo in maniera pratica e razionale. M.Fiori - M. dAll’ACquA (A

i Sette ViZi CAPitAli

CurA di)

BolognA 2012

di Piove cambierebbe di certo radicalmente il proprio volto. Pur nell’irreparabile perdita di tante e tante costruzioni, registratasi nel corso dell’ultimo Ottocento e più ancora del secolo testé trascorso, Piove non manca di gioielli edilizi, di architetture emblematiche, che però talora sono state e continuano ad essere sottovalutate, non considerate per quel che esse possono rappresentare e per quanto possono valere, alla luce della storia come anche sotto il profilo venale. E’ da auspicare allora che ci si scuota un pochino, magari sotto lo scioccante effetto di un antico palazzo riportato all’originario splendore, di una nobile dimora restituita a nuova vita tramite un efficace, intelligente recupero.

impresa

L’Associazione liberi incisori pubblica ogni anno un volume con calcografie dei vari soci componenti il gruppo. Per il corrente anno 2012 il tema proposto era “I sette vizi capitali”, un argomento già discusso e illustrato abbondantemente in passato, ma sempre attuale, continuamente accattivante e coinvolgente. IL tomo, fondamentalmente, è stato suddiviso in due parti: una contenente gli elaborati incisi degli artisti inscritti all’associazione, e un’altra con saggi critici stilati da noti studiosi dell’arte. Entrambi molto particolari e molto appassionanti, anche se la parola del “dotto” affascina sempre maggiormente e rimane impressa, indelebile, nella mente. Di certo a colpire in modo tutto speciale è uno studio sulle ombre dei lavori grafici di Morandi, effettuato da Adriano Boni, e poi ancora “L’invidia secondo Chagall ed Ensor” di Luigi Tavola, ma numerose altre sono le ricerche effettuate per cui bisogna pur dire che il testo è quanto mai ricco di utili nozioni culturali, oltre beninteso che di suggestive singolari immagini. Basti ricordare le allegorie giottesche della Cappella degli Scrovegni in Padova e il manifesto sui maggiori peccati realizzato nel 1904 da Ugo Valeri. Ma poi ancora i disegni di Chagall, di Kokoschka, di Dorè e di tanti tanti altri ancora. Una miniera di cose sempre nuove che tengono il lettore in continua trepidazione. Va detto inoltre che il volume,curato con fine gusto e competenza da Marco Fiori e da Marzio Dall’Acqua, costituisce, oltre ad un eccellente esempio di editoria, un’importante operazione culturale.

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Cultura locale 31 L’evento La prima edizione che si è svolta in occasione della XII edizione della Marciliana in Corte Benedettina

“I vini delle corti” esaltano le produzioni locali Soddisfazione per gli importanti riscontri ottenuti dalle aziende del consorzio Corti benedettine del Padovano Alessandro Cesarato

I

mportanti riscontri per la prima edizione dell’evento “I vini delle corti”, tenutosi in occasione della XII edizione della Marciliana in Corte Benedettina e incentrato sulle produzioni vitivinicole locali. In particolare è stata l’occasione per conoscere e degustare le produzioni del “Consorzio di tutela doc Corti Benedettine del Padovano”, un riconoscimento datato 2004 a conferma del valore di un territorio dalla storia antichissima. Infatti, per oltre 700 anni, i terreni delle corti sono stati coltivati dai monaci dell’abbazia benedettina di Santa Giustina di Padova. Oggi è una secolare esperienza che rivive nei vigneti e nelle cantine di questa zona del Veneto dove, accanto a vitigni storici e autoctoni, si coltivano quelli cosiddetti internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno. Un territorio che si espande su dodici comuni, dalla provincia di Padova alla provincia di Venezia, con varietà di terreni che offrono molteplici qualità di vini bianchi e rossi. “Il consorzio - spiega il presidente Marco

codevigo Caorle. Griglie roventi

Guasti - ha la funzione di proseguire una tradizione vitivinicola che afferma le sue radici in epoca romana e che con i monaci benedettini, che avevano compreso l’importanza del territorio e la qualità del terreno, ha consolidato una storia di vini di grande pregio”. Il territorio del consorzio permette la produzione di vini bianchi come il Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Tai, Moscato, Chardonnay Spumante, Moscato Spumante, Moscato Passito e di vini rossi come il Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Raboso, Refosco del Peduncolo Rosso e Raboso Passito. Il futuro della produzione locale, secondo i promotori dell’evento, può offrire grandi risultati. “Il consorzio - aggiunge il presidente della Conselve Vigneti e Cantine, Nicola Zaggia - fa sistema sulla produzione di vini del nostro territorio. Il fatto che siano coltivati sia dei vitigni internazionali che autoctoni può dare quella specificità territoriale in un contesto locale e guardando al futuro, internazionale”. Le aziende imbottigliatrici aderanti al consorzio “Corti

gelmino pozzato e roSalia bellan premiati per la loro grigliata a km 0

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Benedettine Del Padovano” sono la Conselve Vigneti e Cantine, la Cantina sociale di ConaCavarzere, Vigne delle Rose di Albignasego, l’Azienda Agricola Augusto Zennato e l’Azienda Agricola vitivinicola Gastaldi Gabriele di Candiana.

rigliata con medaglia per Gelmino Pozzato e Rosalia Bellan. Per la coppia è stato un successo la partecipazione alla manifestazione “Griglie Roventi 2012”, campionato mondiale di barbeque che si svolto quest’estate a Caorle e che ha visto la partecipazione di 130 coppie di cuochi in rappresentanza di dodici nazionalità. Tutti rigorosamente non professionisti, i cuochi si sono sfidati mettendo in campo ogni strategia possibile: I vincitori c’è chi si è presentato in armatura, chi vestito da prete, della medaglia chi si è portato un tifo da stadio. I partecipanti hanno giocato però ad armi pari: la griglia Ferraboli e la carne, garantita dalla Coldiretti del Veneto. Ai “fornelli” coppie provenienti da India, Mali, Australia, Ghana, Burkina Faso, Austria, Etiopia, Cuba, Kosovo e varie regioni d’Italia. Gelmino Pozzato, titolare dell’agriturismo “Vecchia Fogolana” di Conche, assieme a Rosalia Bellan, si sono aggiudicati, infatti, una medaglia, valida come premio per la “Griglia kilometro zero”, in quanto per la preparazione del piatto hanno utilizzato erbe spontanee raccolte nelle valli lagunari su cui si affaccia il loro agriturismo. Oltre che per la bravura ai fornelli, i due si sono distinti anche per la simpatia. Apprezzati da pubblico e giuria i costumi di Biancaneve (Gelmino Pozzato) e del nano Brontolo (Rosalia Bellan) indossati durante la manifestazione. A.C.


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triangolare fra amici per ricordare gianluca

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Due Carrare, con la regia orga del neo coordinatore tecnico Discardi e del dirigente Loris è andata in scena, presso la sala della casa dei Carraresi, la prese ufficiale di squadre e progetti della La famiglia Servadio premia il capitano della squadra vincitrice rarese Euganea volley. Sfarzosa e d i è svolto al comunale di via Pontemanco a Due Carrare il triangolare imperniato impatto emotivo la serata è iniz sul terzo memorial Gianluca Servadio, giovane scomparso tre anni fa in seguito la proiezione di filmati e foto ine ad un tragico incidente stradale. I locali dell’Azzurra, Albignasego e Maserà, comstoria della società presieduta da pagini dove lo sfortunato atleta aveva militato, si sono confrontate per ricordare e per Casumaro, giunta al 47. anno d testarsi in vista degli ormai imminenti impegni ufficiali. Il triangolare articolato in mini Quindi la sfilata delle numerose partite di 45’ ha registrato la vittoria dei granata di Albignasego, apparsi già in possesso biancoazzurre, intramezzata dal di una manovra fluida e incisiva. I ragazzi di mister Crivellaro hanno battuto nettamente zioni delle piccole atlete della g Renault Scenic X-MOD dCi 110 FAP S&S Renault Laguna Coupe dCi 175 cv FAPritmica, Monaco (3-0) il Maserà, in gol Sorgente con una doppietta e Turiaco, e hanno poi regolato (7-6) che sotto lo sguardo atte Monovolume - Aziendale - Anno: 04/20121 - 12.159 km - 80 kW Coupé - Nuova - 127 kW (173 CV) Diesel - Cambio utomatico ai calci di rigore i padroni di casa, l’incontro era finito a reti inviolate. Al posto d’onore coordinatrice Elena Favarin, e dell (109 CV) Diesel - Colore Nero metallizzato - ABS, Airbag, Airbag - Colore Bianco Nacrè Perlato metallizzato, ABS, Airbag, Airbag l’Azzurra Due Carrare, (1-0) sul Maserà, gol di Baldon, che ha giocato con buona trici Virginia Tarantino, Giorgia Pass laterale, Airbag passeggero, Alzacristalli elettrici, Cerchi in lega, laterale, Airbag passeggero, Alzacristalli elettrici, Cerchi in lega, padronanza per quanto riguarda il possesso palla ma è mancata sulla verticalizzazione campionessa regionale) Beatrice P Climatizzatore, ESP, Fendinebbia, Park distance control. Chiusura centralizzata, Climatizzatore, EPS, Fendinebbia. della manovra, più ombre che luci per i biancorossi del Maserà, ma a questo punto Ylenia Destro, e Angela Farinazzo della stagione c’è ampio tempo per migliorare. Alla fine premiazioni per tutti operate infiammato l’entusiasmo degli o dal presidente della locale società, organizzatrice dell’evento, Massimo Carraro con la convenuti. Tocco di internazionalit merosissimo parterre ospiti per la partecipazione della famiglia dello sfortunato atleta ricordato. W.L. di Carlo Calgaro, tecnico esecut

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Lo S PoRT in PRIMo PIANo RIMo PIANo

one delleCalcio atlete Tra dellagioie Pgs eCarrarese dolori, sacrifici e soddisfazioni

omesse dell’Euganeaha festeggiato 10 anni Il Pontecorr

anizzativa Cristiano s Ragona consiliare entazione a Pgs Cardi grande ziata con erenti alla a Patrizio di attività. e squadre lle esibiginnastica ento della le allenasarin ( ex Pevarello, o, hanno oltre 300 tà nel nupresenza tivo della

di Alessandro Cesarato

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ieci anni di gioie e dolori, sacrifici e soddisfazioni, ma soprattutto all’insegna di una crescita costante nei risultati, nei numeri e nell’organizzazione. Una politica dei piccoli passi e con i piedi ben piantati a terra che dimostra come la lungimiranza e la programmazione permetta di fare calcio a buon livello anche senza spese La squadramai della Pgs Carrarese Euganea Volley folli.prima Non dimenticando inoltre la valenfederazione za educativa nazionale dello sport,Russa, che conattualmente i suoi valori compagnato dall’assessore allo sport Mario anche presidente school Romanato. Da Montegotto Terme è arrivato deve prima di tutto dell’Eurovolley concorrere a formare, Trieste, condei luicampioni, Sergio Busato, trevigiano prima che degli uomini veri.as- anche il primo cittadino Massimo Bordin, e altri dirigenti in rappresentanza sistente che ha cominciato la sua tanti tà calcistiche dell’U.s. Correzzola ‘95dieclub del Con allenatori, questa filosofia l’A.c. Pontecorr . Alla1911. fine Siabbiamo un carriera tecnico, nella pallavolo Padova, Pontelongo trattava registrato di due realtà Asd del da presidente Benedetto Marcato ha limitrofi Casumaro: “anche in questa staetagliato che conil traguardo la nazionale Balcani soddisfatto con alle spalle una lunga storia del calcio delmaschile suo primodeidecennio tutti i campionati ha recentemente conquistato medaglia locale,saremo in tempipresenti in cui inl’identificarsi con la di vita che ha festeggiato con unlaevento che gione minipaesana volley alla divisione, in più d’oro nelleprotagonisti olimpiadi Londinesi. Per gli la Fipav realtà era seconda molto importante. ha visto tutti insieme oltre dal con che unahasquadra campiopresente il presidente L’idea di base portatoalalla fusiocentocinquanta atleti Stefano tesserati,Camporese: oltre alla parteciperemo ad unlelavoro di un “questa serata è la testimonianza che illegati mo- nato ne è Csi, stataquesto quella grazie che unendo due realtà, quarantina di dirigenti, alcuni dei quali di dirigenti e tecnici straordinari che vimento nel nostro gode di gruppo soprattutto nel settore giovanile, ci sarebbea Marcatovolley da decenni, e a territorio tutti i sostenitori. pubblicamente unitamente a genibuona istituzionali sono arriro state più quantità e qualità, una maggioIl salute”. PontecorrI saluti è nato ufficialmente nel ringrazio vati per del bocca del sindaco Sergiodelle Vason, ac- tori, volontari e sponsor”. giugno 2002, dalla fusione sociere disponibilità economica e un potenziale ARTI MARZIAlI. Ripresa l’attività autunnale della Free Fighting

dopo la pioggia di medaglie europee gli allievi di andrea Speciale alla ribalta

Nacque dalla fusione dell’U.s. Correzzola e del Pontelongo poi altre realtà si sono aggiunte Il Pontecorr al gran completo Di lato il vicepresidente Mirco Pantano e il presidente Benedetto Marcato

umano con esperienza per creare un team di dirigenti che potesse far crescere tutto il movimento. Potendo così contare su un bacino di utenza più ampio e sulle strutture sportive presenti in entrambi i territori comuni, la nuova società è riuscita a crescere, con un occhio di riguardo soprattutto per il settore giovanile. Inizialmente, nonostante il grande entusiasmo, non fu semplice, tanto che la prima

squadra nel giro di un biennio, dalla prima categoria sprofondò, con due retrocessioni consecutive, nell’inferno della terza categoria. L’altra faccia della medaglia è stato però il settore giovanile che di anno in anno ha iniziato a sbocciare nei numeri e nella qualità e sul quale sono state gettate le basi per un’inversione di tendenza che ha permesso di riportare la società ad affacciarsi nuovamente al campionato di prima categoria.

Nel corso degli anni altre realtà locali si sono unite e fuse nell’idea iniziale. Fondamentale è stata soprattutto quella con il G.s. Candiana ’94 di Mirco Pantano (oggi vice presidente) e dei suoi stretti collaboratori, che dalla stagione calcistica 2007/2008 ha dato forma a nuovo assetto societario che ha portato nuova vitalità e forza economica.

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▶ MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Una recente premiazione dei piccoli atleti di Andrea Speciale

È

da poco iniziata la nuova stagione agonistica della Free Fighting Academy, la scuola di arti marziali del maestro 6° Dan, Andrea Speciale, che tanti allori ha raccolto nella passata annata sportiva, caratterizzata da 6 titoli europei Iska (International sport kickboxing association), 5 titoli mondiali Iaska (International amateur kick-boxing sport association) e 7 titoli italiani Iska–Iaska. A distanza di mesi sono ancora vivi i ricordi delle splendide prestazioni di cui sono stati protagonisti i sedici atleti della Free Fighting Academy, partecipanti dal 27 al 29 aprile ai campionati mondiali per club, disputati nella Repubblica di San Marino. Alessandro Baraldo ha conquistato l’oro nel semi-contact categoria cadetti - 45 kg e due argenti nelle categorie di peso superiori: – 50 e -55 kg, mentre Alessandro Lain, alla sua prima esperienza internazionale ha ottenuto 2 bronzi. Superlativo è stato Luca Bin che ha vinto il titolo light-contact sia nella categoria -86 kg sia in quella –91 kg. Sempre nel light-contact la pluricampionessa

europea e mondiale Silvia Breda è giunta seconda, imitata dalla collega Deborah Zaggia, che ha portato a casa 2 medaglie d’argento. A San Marino la Free Fighting Academy si è presentata anche nella specialità self defence demo (difesa personale dimostrativa) con il team composto dai giovanissimi Alex Speciale, Karim Zaraa, Michele Zattin, Giacomo Creuso, Davide Picello e Cristian Paccagnella e con il senior team (Silvia Breda, Riccardo Cesaro, Laura Violato, Anna Speciale, Mattia Longato), entrambi applauditissimi e vittoriosi con le loro esibizioni. Altre soddisfazioni per la scuola del maestro Speciale sono giunte a maggio, alle finali dei campionati italiani Iska - Iaska di Roma. Nell’occasione gli atleti della Free Fighting Academy hanno conquistato 7 ori rispettivamente con Alessandro Baraldo nei 50 kg semi-contact, Alessandro Lain, 2 ori, nei –55 e +55 kg, Silvia Breda nei -60 e -63 kg, Deborah Zaggia nei –66 kg, per lei anche un argento nei -63 kg, e Luca Bin nei -86 kg. Francesco Sturaro

Meccanica - Sicurezza -Impiantistica energetica e termotecnica - Impiantistica elettrica

▶ PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI

Processi produttivi - Tutela dell’ambiente - Impianti - Conduzione e mantenimento Commercializzazione di prodotti industriali

▶ TECNICO TECNOLOGICO INDIRIZZO CHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE articolazione BIOTECNOLOGIE SANITARIE

L’alunno potrà acquisire competenze relative alle metodiche per la definizione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio che causano patologie, contribuendo alla salute personale e collettiva.

▶ INDIRIZZO TECNICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - articolazione ELETTROTECNICA

NEW

Tutti gli indirizzi offrono: Corsi di recupero ed azioni di sportello didattico, Possibilità di Piani Educativi Personalizzati, Esperienze di stage e rapporti con il mondo del lavoro e Prosecuzione con gli studi Universitari

È attivo inoltre un CORSO SERALE PER ADULTI: SERVIZI SOCIALI Fornisce competenze culturali, giuridiche, educative e sanitarie atte a favorire lo sviluppo umano di soggetti di diverse età.

DATE PER SCUOLA APERTA: sabato 15 dicembre 2012 ore 15.00 - 18.00 sabato 19 gennaio 2013 ore 15.00 - 18.00 sabato 09 febbraio 2013 ore 15.00 - 18.00

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E GLI INSEGNANTI SONO A DISPOSIZIONE PER PRESENTARE L’ISTITUTO, I LABORTATORI E LE ATTIVITA’ DEGLI STUDENTI.


34 Sport memorial

triangolare fra amici per ricordare gianluca

Volley La presentazione delle atlete della Pgs Carrarese

Le promesse dell’Euganea

di Walter lotto

A

La famiglia Servadio premia il capitano della squadra vincitrice

S

i è svolto al comunale di via Pontemanco a Due Carrare il triangolare imperniato sul terzo memorial Gianluca Servadio, giovane scomparso tre anni fa in seguito ad un tragico incidente stradale. I locali dell’Azzurra, Albignasego e Maserà, compagini dove lo sfortunato atleta aveva militato, si sono confrontate per ricordare e per testarsi in vista degli ormai imminenti impegni ufficiali. Il triangolare articolato in mini partite di 45’ ha registrato la vittoria dei granata di Albignasego, apparsi già in possesso di una manovra fluida e incisiva. I ragazzi di mister Crivellaro hanno battuto nettamente (3-0) il Maserà, in gol Sorgente con una doppietta e Turiaco, e hanno poi regolato (7-6) ai calci di rigore i padroni di casa, l’incontro era finito a reti inviolate. Al posto d’onore l’Azzurra Due Carrare, (1-0) sul Maserà, gol di Baldon, che ha giocato con buona padronanza per quanto riguarda il possesso palla ma è mancata sulla verticalizzazione della manovra, più ombre che luci per i biancorossi del Maserà, ma a questo punto della stagione c’è ampio tempo per migliorare. Alla fine premiazioni per tutti operate dal presidente della locale società, organizzatrice dell’evento, Massimo Carraro con la partecipazione della famiglia dello sfortunato atleta ricordato. W.L.

Due Carrare, con la regia organizzativa del neo coordinatore tecnico Cristiano Discardi e del dirigente Loris Ragona è andata in scena, presso la sala consiliare della casa dei Carraresi, la presentazione ufficiale di squadre e progetti della Pgs Carrarese Euganea volley. Sfarzosa e di grande impatto emotivo la serata è iniziata con la proiezione di filmati e foto inerenti alla storia della società presieduta da Patrizio Casumaro, giunta al 47. anno di attività. Quindi la sfilata delle numerose squadre biancoazzurre, intramezzata dalle esibizioni delle piccole atlete della ginnastica ritmica, che sotto lo sguardo attento della coordinatrice Elena Favarin, e delle allenatrici Virginia Tarantino, Giorgia Passarin (ex campionessa regionale) Beatrice Pevarello, Ylenia Destro, e Angela Farinazzo, hanno infiammato l’entusiasmo degli oltre 300 convenuti. Tocco di internazionalità nel numerosissimo parterre ospiti per la presenza di Carlo Calgaro, tecnico esecutivo della federazione nazionale Russa, attualmente anche presidente dell’Eurovolley school Trieste, con lui Sergio Busato, trevigiano assistente allenatori, che ha cominciato la sua carriera da tecnico, nella pallavolo Padova,

La prima squadra della Pgs Carrarese Euganea Volley e che con la nazionale maschile dei Balcani ha recentemente conquistato la medaglia d’oro nelle olimpiadi Londinesi. Per la Fipav presente il presidente Stefano Camporese: “questa serata è la testimonianza che il movimento volley nel nostro territorio gode di buona salute”. I saluti istituzionali sono arrivati per bocca del sindaco Sergio Vason, accompagnato dall’assessore allo sport Mario Romanato. Da Montegotto Terme è arrivato anche il primo cittadino Massimo Bordin, e

AGENZIA

IMMOBILIARE S. MICHELE Via Roma, 1/A - 35020 S.Angelo Di Piove (Pd) SANT’ANGELO DI PIOVE Vendesi casa singola con 2.500 mq di terreno, con possibilità di due unità abitative anche staccate, ottima soluzione per figli e genitori, assicurata la privacy. Rif 073 LEGNARO Vendesi casa-rustico accostata piano terra e primo con annessi 2400 mq di terreno. € 400.000 tratt. Rif. 049

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tanti altri dirigenti in rappresentanza di club limitrofi. Alla fine abbiamo registrato un soddisfatto Casumaro: “anche in questa stagione saremo presenti in tutti i campionati dal mini volley alla seconda divisione, in più parteciperemo con una squadra al campionato Csi, questo grazie ad un lavoro di un gruppo di dirigenti e tecnici straordinari che ringrazio pubblicamente unitamente a genitori, volontari e sponsor”.

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Cell. 339 2340324 - Ferrin Mario 335 5911653 - Tel/Fax 049 9790084 - marioferrin@tiscali.it


pubbliredazionale

• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche: (Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00) -

Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.; Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente; Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia; Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana; Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”; Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice, Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.

ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE REGIONE del VENETO

• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre); • “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00) • “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra” con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”. Palazzo Goldoni, Chioggia

DOMENICA 14 OTTOBRE

Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBRE

Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

MARTEDI 16 OTTOBRE

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

SABATO 13 OTTOBRE

MERCOLEDI 17 OTTOBRE

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBRE

Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBRE

Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBRE

Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBRE

Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

www.ottobreblu.it info@ottobreblu.it Tel. 041 491199

dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:

GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ

EVENTI PERMANENTI CENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE


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VIAGGIo IN

PRoVINCIA

Riorganizzazione. Grandi manovre per ridisegnare i confini dell’ente

PADoVA

La Riviera del Brenta nella futura Provincia

Barbara Degani, presidente della Provincia di Padova

Possibilista la presidente padovana Degani “Abbiamo voluto dare un supporto ai Comuni”

di Emanuele Masiero

U

n incontro con i sette presidenti delle Province venete sul futuro dell’amministrazione provinciale in vista della riforma prevista dalla “spending review”. È quanto si è svolto a palazzo Ferro Fini, per discutere il progetto di legge firmato dai presidenti delle commissioni affari istituzionali, Costantino Toniolo, e della commissione statuto, Carlo Alberto Tesserin. All’audizione, che si è trasformata in un confronto a tutto campo sul futuro delle province, era presente anche la presidente dell’amministrazione provinciale padovana, Barbara Degani. Il progetto di legge al centro del dibattito, intende stabilire le modalità di trasferimento ai Comuni di alcune funzioni attualmente delle Province. Inoltre vengono definire le funzioni che rimarranno alle quattro Province che, assieme alla città metropolitana di Venezia, formeranno la nuova carta geografica istituzionale del Veneto sulla base di quanto predisposto dalla normativa del Governo. “Nel medio e lungo termine, ridisegnare la mappa delle province con criteri di razionalizzazione e riduzione porterà ad un risparmio – spiega la presidente Barbara Degani - Le principali funzioni statali italiane (prefetture, questure, tribunali, comandi di carabinieri, guardia di finanza) sono organizzate su base provinciale. Il problema che spetta all’amministrazione regionale è fare in modo che i tagli imposti dal governo non penalizzino una regio-

ne come il Veneto che, anche in fatto di enti locali provin- altri territori provinciali. “Il dibattito – ha spiegato la presidente Degani – è ciali, si è dimostrata ragionevole e virtuosa. Per esempio, nel recente passato, è stato detto no alle sollecitazioni che molto acceso ed è in atto un’ampia discussione. Ci sono puntavano alla creazione di nuove Province a Bassano del stati diversi incontri, l’ultimo a Venezia con l’assessore al bilancio Roberto Ciambetti che ha inviato una lettera Grappa e nel Veneto Orientale”. Ma nel frattempo si è aperto un altro fronte. È sta- ai Comuni veneziani invitandoli a deliberare in consiglio ta infatti votata dal consiglio provinciale la mozione che comunale al più presto. I tempi sono molto ristretti quindi era necessario dare un’indicazione. I dà appoggio ai Comuni veneziani Comuni veneziani sono in una situaintenzionati a unirsi alla provincia di In discussione zione molto difficile e con questa moPadova. Il documento che affronta il anche la fusione zione abbiamo voluto dare supporto tema del riordino delle Province de- del territorio alle iniziative che dovessero adottare ciso dal governo con il decreto sulla di Rovigo e il nei propri consigli comunali per aggre“spending review”, è stato presenta- nuovo assetto garsi con noi. Nel contempo, abbiamo to dalla presidente della Provincia di Padova Degani. L’obiettivo è quello di dare “pieno e incon- voluto predisporre un testo che eviti di mettere ulteriore dizionato sostegno in tutte le sedi opportune affinché sia pressione a questi Comuni”. L’attuale conformazione delle garantita la massima considerazione a eventuali iniziative Province venete è destinata a cambiare. Solo Verona e promosse dai Comuni veneziani per aggregarsi all’attuale Vicenza, infatti, rispettano entrambi i parametri imposti circoscrizione territoriale della Provincia di Padova”. Il de- dal Governo (350mila abitanti, 2.500 chilometri quadrati creto del Governo prevede infatti che dal 1 gennaio 2014 di superficie). A Padova manca il secondo requisito e si la provincia di Venezia sia abolita e sostituita dalla Città va verso l’accorpamento della Provincia di Rovigo, mentre metropolitana. I Comuni veneziani, a differenza di tutte le Treviso dovrebbe unirsi a Belluno. Insomma i giochi sono altre amministrazioni locali, sono gli unici a poter decidere ancora aperti e il dibattito è più che mai acceso: si tratta (con deliberazione del consiglio comunale) se rimanere non solo di ridisegnare i confini ma anche di stabilire i nella Città metropolitana di Venezia oppure passare sotto giochi di forza nello scacchiere regionale.

APRE lA STAGIONE DEllA CACCIA POlIZIA PROVINCIAlE IMPEGNATA NEI CONTROllI

A

perta ufficialmente la caccia, con le doppiette che sono state tenute d’occhio, dalle pattuglie della Polizia Provinciale di Padova e da un folto numero di guardie particolari giurate volontarie venatorie. Non a caso, i controlli hanno portato all’identificazione di quasi 200 cacciatori in un solo giorno a garanzia di un sereno svolgimento dell’attività sportiva. Qualche cacciatore è stato sanzionato per comportamenti non in linea con le normative, ma la maggioranza ha svolto con diligenza l’attività venatoria. “Grazie alla collaborazione fornita dalle associazione venatorie – ha spiegato l’assessore alla Polizia Provinciale Enrico Pavanetto – alla sensibilità dimostrata dai vertici degli Ambiti Territoriali di Caccia e agli incontri preventivi nei quali abbiamo avuto modo di informare sul nostro spiegamento di forze, è stato possibile

sorvegliare il tessuto extra-urbano della provincia di Padova fino all’area lagunare e valliva. Tutti i cacciatori si sono sottoposti agli accertamenti di rito, senza alcun ostruzionismo verso gli addetti alla vigilanza. Inoltre, la vigilanza ittica, compiuta dalle guardie volontarie ittiche, ha permesso di identificare numerosi pescatori”. Le pattuglie della Polizia Provinciale e quelle dei volontari hanno cooperato, per un controllo capillare dei 1.600 ettari della Valle Millecampi. Nella zona paludosa della Provincia di Padova, nei pressi del Cason delle Sacche di Codevigo, gli agenti hanno impartito le direttive per il coordinamento delle pattuglie di guardie volontarie ittico venatorie. Pochissime le segnalazioni di cacciatori nelle pertinenze abitative delle case di campagna, a testimonianza di una maggiore disciplina dei cacciatori. E.M.

SCAVO - MOVIMENTO TERRA - FOGNATURE - DEMOLIZIONI

TROLESE PAOLO Campolongo Maggiore (VE) - Via Lova, 18 Tel. e Fax 049 5809346 - Cell. 339 4621482

Selezione di impiegati

minifiera lavoro 79 i candidati

S

ono 79 i candidati che hanno partecipato all’ultima minifera del lavoro che si è svolta al Centro per l’Impiego di Padova in collaborazione con l’agenzia Manpower. Per la prima volta il “recruitment day”, di solito focalizzato per la ricerca di operai, è stato organizzato con l’obiettivo di selezionare figure da inserire nelle aziende padovane. In particolare i colloqui hanno coinvolto impiegati specializzati in area amministrativa e contabile con conoscenze della lingua inglese, competenza nella gestione della contabilità e nella redazione del bilancio; addetti all’amministrazione del personale con conoscenze nell’elaborazione delle buste paga, aspetti fiscali, pratiche amministrative; impiegati commerciali estero con buona conoscenza sia scritta che parlata di inglese, tedesco e di un’ulteriore lingua straniera. E.M.


Spazi aperti 37 11 Emergenza idrogeologica. Confronto tra addetti ai lavori al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

Dall’alluvione alla siccità, che fare? Salvan: “Dobbiamo costruire evitando gli sprechi, garantendo l’irrigazione ma anche il rapido deflusso dell’acqua”

Finanziato dal ministero un progetto da 3 milioni di euro per nuovi lavori

di Emanuele Masiero

D

all’alluvione alla siccità. Un tema più che mai attuale che è stato dibattuto all’incontro organizzato nella sede del Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este. All’appuntamento hanno partecipato i sindaci del territorio, i rappresentanti del Consorzio, l’assessore provinciale all’Agricoltura Domenico Riolfatto e quello regionale all’Ambiente Maurizio Conte. “Stiamo assistendo all’estremizzazione dei fenomeni naturali – ha detto Riolfatto – che mette in grossa difficoltà la nostra agricoltura. Dopo l’alluvione di due anni fa, abbiamo appena affrontato una siccità disastrosa per il nostro territorio, che in alcuni casi ha portato alla perdita di gran parte dei raccolti. Proprio per riuscire a controllare questi fenomeni, garantendo un rapido deflusso delle acque o la loro migliore gestione, è necessario puntare sulla progettazione di opere strategiche partendo proprio dai consorzi”. Non è un caso, ad esempio, che quest’estate pur in presenza di una buona portata d’acqua dell’Adige, non corrispondesse un adeguato utilizzo della risorsa idrica a favore della campagna. “Ci sono dei vincoli di prelievo che dobbiamo rispettare – ha spiegato il presidente del Consorzio Antonio Salvan – ma

che con una rimodulazione delle derivazioni potremmo gestire meglio. Quindi i punti sono due: creare nuove derivazioni, in grado di raggiungere aree in cui oggi non ci sono, e costruirle in modo da evitare gli sprechi. L’incontro con i sindaci e gli assessori è servito proprio per affrontare questi problemi”. D’accordo anche Giancarlo Piva, sindaco di Este. “Ci sono due aspetti molto importanti da tenere presenti – ha commentato il primo cittadino – Da un lato la necessità di portare più acqua nei nostri Colli dove si sta creando ormai da anni, un’agricoltura di qualità molto elevata. Dall’altro, non è più procrastinabile dover pensare alla creazione di grandi bacini di raccolta delle acque. Non possiamo avere 15 giorni di allagamenti e 2 mesi di siccità totale. Dobbiamo lavorare su questo frangente per garantire l’irrigazione nelle situazioni di emergenza”. Intanto si è concluso favorevolmente l’iter istruttorio per l’approvazione e il finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di un importante progetto per la realizzazione di opere di pluvirrigazione nei Comuni di Noventa Vicentina e Poiana Maggiore. Il

Un’immagine dell’incontro organizzato a Este dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

progetto dell’importo di 3 milioni di euro elaborato dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo di Este è considerato tra gli interventi strategici di rilevanza nazionale per il miglioramento dei sistemi irrigui, il risparmio e l’ottimizzazione dell’uso della risorsa acqua ed è appunto inserito nel Piano Irriguo Nazionale. Si tratta della conversione delle infrastrutture idrauliche esistenti a cielo libero in rete tubata sottosuolo a media pressione a servizio del bacino denominato Ponticello, avente una superficie di 415 ettari. Le opere previste consistono nella realizzazione di una presa irrigua dallo scolo consortile Alonte che garantirà una portata di 300 litri al secondo e nella realizzazione di circa 18 chilometri di condotte tubate fino a servire le utenze irrigue delle aziende agricole

12 MIlIONI DI SACChETTI IN MENO

AZIENDA AGRICOLA

D

odici milioni di sacchetti di rifiuti in meno. In pratica un grattacielo di 750 metri di altezza pieno di immondizia. E’ questa la diminuzione registrata nei Bacini Padova 3 e Padova 4 tra 2010 e 2011 per quanto riguarda la produzione di rifiuti. Dati che fanno riflettere, evidenziando che la crisi economica ha colpito pesantemente anche la bassa padovana. In totale la diminuzione si è attestata al -11,9% ovvero 12.750 tonnellate in meno, di cui 5.988 del Bacino Padova 3 e 6.762 del Bacino Padova 4. Per quanto riguarda la produzione pro capite ogni cittadino ha prodotto circa 457 kg di rifiuti nel 2010 e 400 kg nel 2011. Ovvero 1,25 kg al giorno nel 2010 e 1,1 kg nel 2011. Il dato oltremodo interessante riguarda macchine frigo e condizionatori: è stato infatti registrato un -6% tra 2010 e 2011 (nel 2011 ogni cittadino ha prodotto 5 kg di Raee). A fronte di una riduzione generale di rifiuti sono però rimasti costanti gli imballaggi che non hanno registrato una flessione o un aumento. “La riduzione di produzione dei rifiuti non è circoscritta ai comuni dove è attiva la rilevazione degli svuotamenti – ha spiegato Simone Borile, Presidente del Bacino Padova 3 - Al contrario, la contrazione ha colpito anche le municipalità ancora a Tarsu. Inoltre non è stato registrato un aumento di rifiuti abbandonati, anzi, una prima rilevazione sembra dimostrare il contrario. Questo anche grazie a progetti e soluzioni innovative come Città Pulita che hanno permesso di contrastare più energicamente il

della zona. L’acqua potrà poi esser fruita direttamente da ogni singola ditta consorziata ad una pressione di 5-7 atmosfere, mediante appositi punti di prelievo aziendale, per aspergere le colture tramite irrigatori aziendali. In periodi come questi, caratterizzati anche da cicliche carenze delle disponibilità d’acqua sui fiumi demaniali, diventa prioritario ed indispensabile riprogettare il sistema di irrigazione, al fine di ridurre gli sprechi idrici e assicurare un efficiente ed efficace distribuzione del servizio irriguo, più consona anche alle esigenze di un’agricoltura che mira a produzioni qualitativamente migliori e diversificate. Il progetto potrà iniziare nella tarda stagione autunnale del 2012 e i lavori potranno concludersi presumibilmente nell’arco di 24 mesi.

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In calo la produzione dei rifiuti nel territorio a sud di Padova fenomeno. D’altronde sarebbe ridicolo pensare che 12.750 tonnellate di rifiuti siano finite abbandonate lungo la strada”. Tra luglio e agosto del 2011 sono state registrate 3.096 telefonate al front-office, mentre nello stesso periodo del 2012 sono state registrate 3.942 telefonate. Segno evidente che gli utenti hanno fatto meno ferie. “La raccolta dei rifiuti Raee è aumentata, ma solo nel caso di macchine frigo e condizionatori è diminuita – ha continuato Borile - La scelta di acquistare un elettrodomestico nuovo è stata rinviata a data da destinarsi. Ma la conferma dell’incidenza della crisi economica è data anche dalla controtendenza degli imballaggi: ovvero più alimenti venduti dalla grande distribuzione e meno prodotti dei piccoli distributori”. E.M.

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38 12 Noi e gli altri Incontro con il ministro Boscoletto conferma: “Chi lavora non torna a delinquere”

focuS

“Lavoro in carcere Padova modello unico”

Detenuti impegnati

un’eSperienza da eSportazione

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Paola Severino in visita ai laboratori del “Due Palazzi” che coinvolgono ben 130 detenuti

Paola Severino durante la visita al carcere di Padova

di laura Organte

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adova è un modello unico in Italia per il recupero dei detenuti in carcere: farò di tutto per impegnare il governo a rifinanziare la legge Smuraglia” con queste parole il ministro Paola Severino, ha concluso la sua visita al carcere penale Due Palazzi dello scorso 16 settembre, confermando una realtà ormai nota. Accompagnata dal presidente del Consorzio Rebus Nicola Boscoletto, il Ministro ha potuto conoscere i progetti messi in campo dalla cooperativa Giotto: dalle lavorazioni che con il marchio Officina Giotto coinvolgono circa 130 detenuti, al call centre, con un nuovo impegnativo progetto che potrebbe potenziare call center e pasticceria con 40 nuovi posti di lavoro, dalla valigeria alla catena di montaggio delle biciclette, fino alle pen drive per le camere di commercio, la cucina, e la rinomata pasticceria, i cui famosi panetto-

ni hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Da non dimenticare poi il lavoro culturale della rivista “Ristretti orizzonti”. Il lavoro al Due Palazzi non è assistenzialismo o benevolenza: “I miei 21 esami in diritto penale e criminologia non mi avevano insegnato nulla dell’utilità del lavoro in carcere” afferma Severino “Oggi in carcere ho visto dei lavori straordinari, non i soliti pezzetti messi insieme per far passare il tempo ai detenuti. Le biciclette, i panettoni, i call centre che funzionano. Non elemosine, ma qualcosa di attrattivo per gli imprenditori e utile per l’economia del paese”. Il primato padovano ha una lunga storia alle spalle, lo testimonia, tra gli altri, anche Lorenzo Contri, docente universitario 90enne, il primo volontario a livello nazionale a portare il profumo dell’università dietro le sbarre (oggi i laureati detenuti

a Padova sono decine). “L’impegno per promuovere il lavoro nelle carceri ha una tradizione importante in città – ricordaa Boscoletto - fino agli anni Ottanta la Rizzato ha costruito biciclette nel penitenziario di piazza Castello, e poi è stata costretta alla ritirata da una legislazione infelice. Fino ad arrivare all’oggi, con le cifre incredibili (ma dovrebbero essere normali!) sulla recidiva di chi lavora, inferiore all’uno per cento”. E se i numeri non bastassero, le voci di chi sta sperimentando sulla propria pelle questa realtà non lasciano dubbi: “La mia vita qui in carcere è migliore di prima di entrare – racconta Dinja, albanese, in modo spiazzante. “Sono condannato per reati brutti. Mi vergogno, giorno dopo giorno, per le brutte cose che facevo prima. Io ho tolto la vita a un essere umano che oggi poteva essere mio fratello. Ho distrutto due

famiglie: la famiglia della vittima e la mia famiglia”. Eppure la coscienza del male non è l’ultima parola. “Due anni fa ho adottato un bambino in Uganda. Si chiama Cristiano Dinja. Ho fatto questo piccolo gesto perché vorrei, come posso, dare e sostenere un’altra vita, perché tutto il rispetto va alla famiglia della vittima”. “Spero che questo possano farlo tantissimi altri detenuti nelle varie carceri Italiane” - conclude Michele del call center “Io non vengo dal mondo della delinquenza, non posso dire d’essere stato uno stinco di santo, ma la vita che facevo non era indirizzata a farmi finire qui dentro, ero un imprenditore e lavoravo nell’azienda di famiglia. Dico questo per farvi capire che non è impossibile finire dietro le sbarre. Ora, da quando ho iniziato a lavorare, la mia vita detentiva è migliorata.”

ar lavorare i detenuti conviene a tutti”. E’ il titolo di un recente articolo di Luigi Ferrarella apparso in prima pagina del Corriere della Sera dal quale esce un quadro tutt’altro lusinghiero per la realtà carceraria italiana: sono ben 66mila i detenuti in Italia, ben oltre la capacità delle carceri, attualmente di 45mila posti. E sono cifre in forte ripresa. L’edilizia penitenziaria? Arriveranno presto altre 6400 posti. “Che servono però solo a prendere tempo”, spiega Ferrarella. Ciò che può cambiare veramente la situazione sono altri provvedimenti: ad esempio quello sulle misure alternative. Che però incontrano una scarsa propensione delle forze politiche. Oggi i detenuti che lavorano veramente in carcere (non si considerano cioè i cosiddetti “lavori domestici”) sono solo 900 su 66mila. E pensare che, ad abbattere la recidiva grazie a questo impegno, il risparmio stimato per lo stato sarebbe di 35milioni di euro l’anno, visto che il costo del mantenimento di un mantenuto è di circa 140 euro al giorno. L.O.

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40 14 Personaggio Gaetano Battocchio E’ presidente della cooperativa Terra di Mezzo, che ora gestisce anche i musei della Provincia

Dalla Finlandia il manager delle Coop di Emanuele Masiero

E

’ il guru delle cooperative. Cresciuto tra Finlandia e Germania. Uno stakanovista puro abituato a lavorare 16 ore al giorno. Si chiama Gaetano Battocchio, ha 38 anni, residente a Cinto Euganeo ed è presidente della ormai famosa cooperativa Terra di Mezzo. Gaetano non apprezza i formalismi e per gli appuntamenti ufficiali si veste in camicia con le maniche ben arrotolate. Il suo motto? “Sempre operativo”. Ciao Gaetano, di cosa ti occupi attualmente? “Beh, ormai da 12 anni sono impegnato con la cooperativa Terra di Mezzo e da circa un anno anche con la coop Ecofficina”. Dicono che tu sia un mago dell’educazione e dell’inserimento lavorativo. Ci racconti la tua storia personale? “Devo dire che ho fatto un po’ di tutto! Anche lavori considerati umili solo per pagarmi gli studi. Ma tutto è servito per la mia formazione personale. Forse l’esperienza più importante è stata il periodo di studi all’estero in Finlandia e in Germania. Sono situazioni che ti aprono la mente. Per esempio li si va in aula con gli sci da fondo oppure in bici nelle piste ciclabili in mezzo ai boschi. E tutto quello che fai di buono, lo condividi con gli altri in certi casi

esortandoli a prendere spunto in modo sistematico. E’ il concetto della condivisione della conoscenza. Un’idea che ho impiantato anche nel nostro modus operandi”. Con Terra di Mezzo ed Ecofficina avete da poco ottenuto la gestione dei musei della provincia. “E’ stato un traguardo importante. Ormai siamo circa in 35 tra guide naturalistiche, educatori, biologi, geologi, archeologi più tutto il personale ausiliario. Attualmente riusciamo a gestire Casa Marina, l’Ostello Colli Euganei di Baone, l’Oestello di Monselice, i tre musei provinciali e il Parco Avventura di Teolo”. Niente male davvero. Qual è il segreto del vostro successo? “Intanto la nostra è una realtà no profit, perciò una volta pagati gli stipendi non abbiamo azionisti da accontentare. E poi la nostra dimensione è legata al territorio. Nei colli ormai siamo un punto di riferimento per tante cose, compresa la rete dei produttori, degli agriturismi e delle persone svantaggiate. Quando riesci a crescere e a radicarti nel territorio diventi fermento e vitalità. Anche se devi stare attento ad entrare senza voler colonizzare, ma coinvolgendo altre persone nell’esperienza”. E come ti è venuta l’idea di attivare

un’altra cooperativa? “Tutto è nato dall’esigenza di espandere la parte più educativa di Terra di Mezzo. Per questo abbiamo dato vita a Ecofficina, una cooperativa che si occupa di educazione, asili, dopo scuola e centri estivi. Anche qui, seguo molte cose in prima persona, ma posso contare su uno staff di persone motivate e instancabili”. Ti resta anche del tempo per dormire? “Diciamo che ci provo! Anche Ecofficina sta avendo un rapido sviluppo: siamo in 25 e seguiamo tre asili nido, alcuni dopo scuola e i centri estivi dei Colli Euganei, oltre ovviamente a progetti di inserimento lavorativo. Devo dire comunque che le due cooperative sono molto unite e c’è una fortissima collaborazione”. Quali sono le caratteristiche più importanti per chi desidera lavorare in questo ambito? “Direi che il primo ingrdiente è l’entusiasmo. Tieni presente che l’età media dei nostri operatori è poco più di 30 anni. Sono tutti molto giovani, ma al tempo stesso preparati e determinati. Il loro impegno non è finalizzato solo a prendere uno stipendio. Lavorano perchè credono in quello che fanno e si aiutano l’uno con l’altro. Non voglio dire che sia sempre rose e fiori, ma di sicuro affrontiamo le difficoltà

Gaetano Battocchio durante una recente manifestazione come una squadra”. Cosa ne pensi dei giovani e della precarietà nel lavoro? “Prima di tutto è bene fare chiarezza. Un conto è il posto fisso e un altro è il posto “statale”. Anche da noi i contratti sono a tempo determinato, ma i nostri giovani non hanno una mente chiusa e fissata sugli orari d’ufficio. Si

lavora anche di notte o nei weekend se serve, mettendoci anima e corpo. Ai giovani dico di non pretendere che sia il lavoro a trovarli. Devono essere loro a decidere cosa fare, dandosi degli obiettivi credibili e mettendosi completamente in gioco. Devono proporsi al mercato uscendo dagli schemi “provinciali”, senza temere di affrontare problemi e difficoltà”.


Cultura provinciale 41 15 L’esposizione Arte contemporanea al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre al 13 gennaio

Il flusso della ragione di Plessi

teatro verdi

Più che una semplice mostra, un’indagine sul funzionamento del “pensiero creativo”

Il teatro di prosa padovano

di laura Organte

E

vento di punta della stagione culturale padovana, inaugura il 27 ottobre la mostra “Il flusso della Ragione” in esposizione nel Palazzo della Ragione fino al 13 gennaio 2013. Progettata dallo stesso artista, la mostra ripercorre la storia creativa di Fabrizio Plessi, uno tra i più noti ed apprezzati interpreti italiani dell’arte contemporanea, attraverso i disegni che rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi musei e nelle più importanti manifestazioni del mondo. I disegni saranno parte di una grande installazione che, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo spazio del Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori. Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa, “Non si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una grande

eventi e moStre

L’artista si definisce un esperto di “umanizzazione delle tecnologie” sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del passato con la realtà tecnologica del presente”. Esperto di “umanizzazione delle Tecnologie”, Fabrizio Plessi proporrà all’interno del percorso espositivo alcune macchine fotocopiatrici - rielaborate dall’artista e realizzate dal Gruppo Pellegrini – che permetteranno di acquisire le riproduzioni fotostatiche di alcune immagini delle opere in mostra e di inviarle in qualsiasi parte del mondo alle persone con cui condividere un’emozione. I numerosi disegni presentati nella mostra, esposti per la prima volta e caratterizzati sempre da un’altissima qualità, verranno selezionati in base al loro valore a cura di Laura Organte

TUTTA LA MAGIA DEI BRIT FLOYD Dopo aver suonato davanti a oltre 250 mila fan nel Regno Unito e in altri paesi europei, i Brit Floyd – The World’s Greatest Pink Floyd Show – approderanno l’11 novembre Gran Teatro Geox di Padova, unico appuntamento del Nord-Italia.Creato dal direttore artistico Damian Darlington per celebrare la prossima uscita del best dei Pink Floyd, intitolato proprio “A Foot in the Door”, questo nuovo show, nato dalla costola principale del “The Australian Pink Floyd Show”, sarà una successione dei migliori lavori della fondamentale formazione inglese, selezionati personalmente dai suoi membri storici.

LIRICA CON TRAVIATA E NABUCCO Al via la Stagione Lirica 2012, due i titoli in cartellone per questa edizione: “La Traviata” di Giuseppe Verdi, in scena il 19, 20 e 21 ottobre, per la regia, scene e costumi di Hugo de Ana, co-produzione Teatro Nazionale di Maribor e Comune di Padova. Secondo titolo in cartellone sarà, il 27 e 27 dicembre, il “Nabucco” di Giuseppe Verdi per la regia, scene e costumi di Stefano Poda, nuova produzione Li.Ve tra Comuni di Padova, Bassano del Grappa-Opera Festival, Rovigo-Teatro Sociale e in co-produzione con Fondazione teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

ELEONORA ABBAGNATO A PADOVA E’ niente meno che la più grande ballerina italiana, un talento che ha conquistato quel tempio della danza che è l’Opéra di Parigi: Eleonora Abbagnato sarà protagonista di uno spettacolo esclusivo, dal titolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, un Gran Galà della danza dove alla ballerina palermitana si affiancheranno i più grandi nomi del balletto internazionale. Un evento unico che porterà per la prima volta l’etoile al Gran Teatro Geox di Padova il 17 novembre.

Alessando Gasmann firma la stagione

A

Fabrizio Plessi con una sua creazione emblematico riguardo la ricerca dell’artista e affastellati seguendo un flusso narrativo. Per Plessi il disegno è lo strumento per “sovvertire l’ordine statico delle cose” e una “attività naturale e vitale come il respiro”. Un percorso che si snoda appunto come un “flusso” di pensieri, di modifiche, di abbandoni, delineato in fogli, schizzi anche occasionali, quando l’insorgere di un’idea era impellente, nei carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto

iniziale, come dei pensieri segreti, non destinati al pubblico, che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale dell’artista, che è quello della progettazione. L’esposizione si pone quindi come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui il disegno rappresenta lo scheletro costitutivo dell’opera. Il catalogo con la presenza di numerosi interventi critici è curato da Annamaria Sandonà.

l via la nuova Stagione di prosa al Teatro Verdi, sotto la direzione artistica di Alessandro Gasmann. Ad aprire il cartellone il 6 novembre sarà “Macbeth” di William Shakespeare, per la regia di Andrea De Rosa. Per proseguire con la produzione di tre spettacoli di autori veneti: “L’Infinito” di Tiziano Scarpa, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, “Wordstar(s)” di Vitaliano Trevisan, con Ugo Pagliai e Paola Gassman diretti da Giuseppe Marini e “Oscura Immensità” di Massimo Carlotto, per la regia Alessandro Gasmann, interpretato da, Giulio Scarpati e da Claudio Casadio. Da non perdere anche “Lei dunque capirà” scritto da Claudio Magris. Non poteva mancare Ruzante, con “Moscheta” e due proposte di grandi autori del ’900: “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennesse Williams e “Servo di Scena” di Ronald Harwood. L.O.

La mostra A palazzo Zuckermann fino al 18 novembre i reperti di S. Chiara

Le memorie del monastero salvate dall’oblio e ritrovate U

na mostra a Palazzo Zuckermann svela le vicende dell’antico e perduto Convento di Santa Chiara de Cella Nova a Padova: dopo il successo di pubblico con oltre 24.000 visitatori in pochi mesi e l’interesse dimostrato dalla critica, Le memorie ritrovate, presentata per la prima volta al Centro Espositivo Multimediale dell’Archeologia di Noventa di Piave, approda a Padova, sua terra d’origine, con un nuovo allestimento, contenuti aggiornati, approfondimenti storiografici e iconografici. Questa antica realtà religiosa, che fiorì tra il XIV e il XVIII secolo, negli anni Sessanta del secolo scorso venne demolita per erigere l’odierna sede della Questura. Nel 2000 un’indagine archeologica diretta da Mariangela Ruta e condotta da Petra scrl nel cortile della Questura di Padova ha portato alla luce una struttura esagonale, residuo dell’impianto originario del convento e punto di partenza di una scoperta senza eguali. Sulla base dei materiali rinvenuti e delle notizie d’archivio che narrano delle vicissitudini del monastero si ipotizza che tale struttura esagonale abbia svolto la funzione di ghiacciaia-dispensa in epoca tardo-medievale (XIII e XIV secolo) e sia stata adibita poi ad immondezzaio in età rinascimentale (XV e XVI secolo).

Palazzo Zuckermann ospita i tesori del convento di S. Chiara Ceramiche maiolicate, graffite e invetriate, reperti vitrei decorati, manufatti metallici, strumenti fittili, in osso, legno e cuoio, costituiscono il “tesoro” perduto, ritrovato e restaurato. Un cuore strappato da due mani, una figura femminile dal volto maschile, un cane in atteggiamento di auto-castrazione accanto a figure prettamente religiose, come l’Annunciazione e il calice con l’Ostia, sono solo alcuni esempi dell’eterogeneità dell’esposizione. Il curatore della mostra Francesco Cozza - grazie anche agli interventi di restauro conservativo

condotti da restauratori del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da liberi professionisti - ha saputo restituire ai vari oggetti i loro significati, sia funzionali che simbolici. La curata ricostruzione scenica di una stanza del monastero accoglie il visitatore, proiettandolo nella quotidianità del lavoro delle monache e dell’atmosfera del convento, grazie ad arredi antichi, complementi d’epoca e riproduzioni di affreschi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 18 novembre. L.O.


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IL VENETo

in PRIMo PIANo

Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo

Semplificazione e incentivi: ristrutturare è più facile Vantaggi fiscali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico di Ornella Jovane

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alutate con entusiasmo dalle associazioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e filiera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edificio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso. Il decreto mette “l’edilizia al centro delle proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplificazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”. Semplificazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, attraverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che finora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati. La semplificazione burocratica. Riduzione e semplificazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentiva-

zione. Per ristrutturare non sarà più necessaria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti sufficiente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e quindi secondo il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere. Più semplici anche le procedure per ottenere lo sconto fiscale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fattura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per pagare i lavori. Gli incentivi economici per le ristrutturazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fiscale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36

per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro. Un benefit che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fino al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 dicembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modificata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede il suo inserimento definitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fini Irpef. La detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spesa e in quelli successivi. A beneficiare del bonus le persone fisiche che si assumono a

Ance Veneto

buzzetti: “la ripreSa economica partirà dall’edilizia”

proprio carico gli interventi di ristrutturazione, siano essi proprietari o inquilini in affitto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifici ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto

edilizia eco-compatibile: Sarà il futuro

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cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fiducia e ottimismo”.

Gli incentivi per gli interventi di efficienza energetica. Per chi effettua interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicembre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fino al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento. Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.

Provincia di Venezia

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iano città, incentivi per le ristrutturazioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le misure contenute nel documento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rappresentano finalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Veneto - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”. “Si tratta di importanti segnali - prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Governo anche per progetti di grande portata e che avranno effetti importanti per la crescita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa

all’acquirente dell’immobile.

dilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giornata - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economico e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa per il risparmio energe-

L’incontro promosso dalla Provincia di Venezia con i sindaci del territorio lo scorso 8 ottobre tico non solo relativamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”. “L’Europa ci ha imposto di cambiare - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.


Voci da palazzo 43 11 Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

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Claudio Sinigaglia

“il progetto SeceSSioniSta era di veneto Stato”

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l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

“C

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

“nord italia omogeneo nella geStione dei Servizi”

“N

Clodovaldo Ruffato, Pdl

perSeguiremo l’autonomia attraverSo altre Strade

di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

L’opinione

on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.

Dario Bond, Pdl

“SÌ a un’autonomia equa e reSponSabile”

“S

ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. laura Puppato, Partito Democratico

“zaia, dovrebbe Semplicemente dimetterSi”

“L

’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.


44 12 Cultura veneta Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò

L

a mostra “Enrico Castellani/Günther Uecker”, alla Galleria In- valenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella ternazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia, fino al 13 sala del pensatore di Rodin si è accolti da grandi tele recenti di Uecker, gennaio, mette in dialogo due Maestri di ottant’anni ancora attivi in cui si ritrova la serialità dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza. Un allestimento carta, le frecce fino a giungere a due lavori degli anni ’70 con l’inseriche vede dedicato uno spazio ciascuno, intervallati tra le pareti, senza mento dei chiodi. Nella parete opposta dialoga Castellani con un trittico mai dare l’impressione di un’ipotetica gara o conflittualità. Castellani d’argento del ’66, una superficie bianca del ’68 e uno spartito del ’69. torna con una mostra in un luogo storico dopo le due Biennali del ’64 Passando per altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessione di Castele ’66, mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Ve- lani eseguita nel 1959 con i semi anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere i suoi recenti angolari d’argento, che nezia. Due sono anche le provenienze rispettive richiamo vecchi lavori ma con la capacità di catche, reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto Se in Castellani turare la luce, assumendo forme diverse in base un dialogo: la breve vita della rivista Azimuth per il chiodo è intimo, all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’adesione perché ricoperto piano terra un’installazione di Castellani richiaper dieci anni di Uecker in Germania. Questo in- dalla tela, contro veneziano, come spiega il curatore Davide in Uecker è esplosivo ma le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che Di Maggio, non è stato ideato “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma per rivendicare l’autonomia di cinquant’an- rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letni di lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitatore passa dunque ta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non da opere storiche a lavori eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti comune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se in Castellani questo ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile elemento è intimo perché ricoperto dalla tela, in Uecker assume una mancato coinvolgimento da parte del curatore.

integrazione, SoStenibilità e condiviSione nella biennale architettura 2012

Nelle foto a sinistra una delle opere di Uecker e sopra una di Castellani

E

rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.

Negozio Olivetti, Piazza San Marco

Adesso come allora: 50 anni di avventure “Programmate”

L’allestimento della mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche” riproposta mezzo secolo dopo

I

l Terreno Comune, “Common Ground”, è il titolo della 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta da David Chipperfield. Le tematiche proposte, che si possono ammirare fino al 25 novembre, riguardano la continuità, il contesto e la memoria nell’ambito d’influenze e aspettative condivise. Partendo da un’apparente mancanza d’intesa tra la professione (d’architetto) e la società, il curatore, con il titolo proposto, vuole costituire “un tetto sotto il quale i partecipanti possano trovare rifugio per presentare le loro idee”. Ecco che si è voluto stimolare gli architetti “ a reagire alle prevalenti tendenze professionali e culturali del nostro tempo che danno risalto alle azioni individuali e isolate”. Dunque idee comuni e condivise per la base di una cultura architettonica con un’attenzione rivolta alla città, in collaborazione con i cittadini e i partecipanti al processo di costruzione. In sintesi Common Ground, ossia partire da singole posizioni di differenza per arrivare a idee condivise realizzabili per una base dell’architettura. Stabilite le linee guida si procede ora con una rapida disamina tra i Padiglioni. Si parte con quello Centrale dei Giardini: lo studio irlandese Grafton Architects, partendo dall’architetto brasiliano da Rocha, realizza un modello della Serra Dourada Stadium, ossia un’università come arena d’apprendimento e lavoro; The Piranesi Variations, 4 squadre che partendo dal modello del Campo Marzio re-interpretano e propongono nuovi modelli; l’artista Eliasson invece affronta la disparità d’accesso alla luce e l’elettricità come problema globale dei diritti umani; gli architetti olandesi del gruppo MVRDV pongono l’iniziative e circostanze individuali principali alla pianificazione; infine L. e M. Ortner si propongono con una collezione di dipinti con tecnica di pittura a polvere spessa per rappresentare i loro edifici immaginati e costruiti. Proseguendo, il padi-

glione della Russia, con le consuete soluzioni innovative, a piano terra I-Land propone immagini di 37 città segrete della scienza nell’ex Urss, che si scoprono attraverso dei buchi nella parete, mentre le sali superiori sono tappezzate da texture d’arredo tecnologico di codici QR-Code, che illuminandosi in modo alternato sono decifrati da Ipads consegnati all’ingresso al fine di mostrare i progetti per Skolkovo, la nuova città della scienza internazionale per il 2017. Il Padiglione Usa, con delle infografiche a carrucola, mette in rassegna 124 progetti. La Francia ripensa a una nuova zona fuori Parigi per una comunità d’immigrati con lo scopo di ridurre la povertà e favorire lo sviluppo economico. Il progetto del Giappone dona uno spazio condiviso a chi ha perso la casa durante lo tsunami. La Svizzera ha trasformato il padiglione in una grande camera oscura con un collage murale d’immagini del fotografo Zirn. Continuando presso l’Arsenale, l’esposizione ci accoglie con Gateway di Foster, Sandison e Carcas, ossia la storia dell’architettura e degli spazi pubblici uniti in una proiezione e un insieme di suoni. I nomi di grandi architetti sono sparsi sul pavimento e immagini di città, edifici e fatti contemporanei sono proiettati sulle pareti; una delle installazioni più riuscite anche se strizza molto l’occhio come concetto alle Arti Visive. Il Padiglione Italia curato da Zevi chiude questa disamina con le 4 stagioni da Olivetti al futuro, al territorio, fino al made e remade in Italy. Il tutto nel segno dell’eco-sostenibilità avvalorata anche da un giardino interno di 800 mq. In conclusione un’apoteosi dell’Architettura attraverso gruppi di lavoro che hanno proposto da un lato soluzioni ardite, dall’altro progetti sostenibili. Rimane comunque un dubbio sull’effettiva funzionalità e abitabilità interna che viene rimandata ad approfondimenti successivi. Al.Ch.

I

l negozio Olivetti sito in Piazza San Marco a Venezia, di proprietà dell’Assicurazioni Generali ma dato in gestione al Fai (Fondo Ambiente Italiano), ci riporta indietro nel tempo riproponendoci la mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche”, che si tenne proprio in questa storica sede nel luglio 1962. Nell’ambito degli eventi collaterali della 13. Biennale Architettura è possibile ammirare gran parte degli oggetti che furono esposti cinquant’anni fa, in un ambiente che ancor’oggi tiene vivo lo spirito avanguardista del marchio. Infatti negli anni ’60, la mostra lagunare era la III tappa di una serie di mostre itineranti sull’Arte Programmata che fu commissionata e sponsorizzata da Olivetti attraverso Bruno Munari e altri artisti. Come ci spiega il curatore Marco Meneguzzo, “fu una sinergia tra arte e azienda privata che segnò un rapporto con il mondo dell’industria, creando un linguaggio e una diffusione dell’arte di domani. Un modo diverso di guardare l’arte e il mondo”. Nell’intreccio delle opere all’interno dell’esposizione permanente di macchine da scrivere, l’inaugurazione è anche occasione per approfondire il ritorno contemporaneo dell’Arte Programmata. Meneguzzo, che ha scritto un

libro al riguardo, afferma che è “La nostalgia per un momento in cui la tecnologia, l’arte e la sinergia con l’industria potevano pensare di risolvere i problemi dell’uomo e della società moderna. In fondo è una tecnologia banale, semplice, direi easy ma proprio in questi lavori adesso vediamo l’aspetto della proiezione nel futuro”. Alberto Biasi invece sottolinea la stranezza che “L’Arte Programmata sia stata rimossa quando aveva delle parvenze analoghe alla programmazione in campo elettronico e digitale. Influenze artistiche Statunitensi hanno avuto invece successo ma tendevano al disordine, al caos che comunque noi già programmavamo”. Grazia Varisco rileva il fatto che “Lo spostarsi della vita verso una tecnologia avanzata porta a valutare questi esperimenti elementari, comunque di basso valore tecnologico, con freschezza e autenticità che all’epoca soprattutto per noi erano scontati”. Giovanni Anceschi pone l’accento sul fatto che “La tecnologia si è messa a nostro favore come effetti e idee, perché alla fine c’è un approccio e una forte componente scientifica”. Un’occasione unica dunque per vedere materiale dell’epoca e tredici opere divise tra gli artisti del Gruppo T, Gruppo Enne oltre a Munari, Mari e Alviani. Al.Ch.


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46 Cultura veneta

Cultura veneta 13

Libri Il nuovo romanzo dello scrittore mestrino Massimiliano Nuzzolo

“Fratture”, storie di crisi Un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere. Ma si rinasce ogni giorno e così si supera la crisi di Vesna Maria Brocca

“F

ratture” è il nuovo romanzo dello scrittore mestrino Massimiliano Nuzzolo per Italic/ PeQuod, autore già apprezzato in Italia per i suoi romanzi e racconti, ma non solo. Tra le sue varie attività c’è anche la produzione di dischi con Jost Multimedia (associazione ed etichetta che riunisce svariati artisti), tra i quali “L’esperienza segna” dei Soluzione su cui appaiono Mao, Garbo e Federico Fiumani dei Diaframma. Concentriamoci ora su “Fratture”, un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono in una parade avvolgente evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere e mettendo in campo uno spirito combattivo, la forza e la volontà di rinascere ogni giorno, superando le Crisi. Capiamone di più con l’autore. Quali sono queste “Crisi” con la “C” maiuscola che racconti? “La parola “Crisi”, oltre che al Tg, mi fa pensare al mio primo romanzo, “L’ultimo disco dei Cure”, in cui ne riportavo la definizione: Fase di perturbazione, di dubbio, di incertezza nell’equilibrio di una persona o di una collettività. Di squilibrio più o meno grave in cam-

po economico e sociale… La crisi, sostanzialmente, mette a nudo le cose. Le crisi di cui parlo in “Fratture” sono numerose. A partire da quelle dei due protagonisti Thomas che a causa di un incidente perde la memoria, la sua “conoscenza”, l’habitat su cui ha costruito la propria esistenza, una “crisi” clinica, ma pure culturale. La co-protagonista, Elisa invece fa della ricerca e dell’esperienza il suo modus operandi compiendo un percorso vitale non sempre positivo che la porta sull’orlo del precipizio, ad un altro tipo di crisi, la definirei emozionale”. Da quale realtà quotidiana e da quale città hai preso spunto per il tuo libro? “La realtà quotidiana messa in scena è la vita di due giovani “umani” (un termine caro a M. Houellebecq), uno programmatore di videogiochi e realtà virtuali, l’altra studentessa universitaria molto colta con la passione per la fotografia e per la musica. Un evento drammatico che può accadere a chiunque e che stravolge l’esistenza di quella persona. Le città sono sicuramente quelle che conosco meglio e che amo: Mestre (e il Nordest), città nella quale sono nato e cresciuto e in cui attualmente abito, e Roma, la Capitale, dove si trova l’ombelico del

Nella foto in alto l’autore del libro, e a fianco la prima di copertina Mondo, ma che è pure ricca di altri significati. Inoltre a Roma vive buona parte dei miei amici. Ci vivono anche Massimo, carissimo amico d’infanzia, anche lui mestrino, che ho inserito nel romanzo per divertimento, e soprattutto ci vive mio fratello Luca, cantante e compositore dei Soluzione”. Come lo vedi il mondo dei giovani di oggi e qual è secondo te la “frattura” più grande? “Non vorrei apparirti nichilista, non lo sono. Anzi temo di essere un inguaribile ottimista, ma il Mondo dei Giovani lo vedo difficile. Anche quello dei grandi sia chiaro, ma quello dei giovani è più “critico”. Senza

un passato da ricordare o su cui posare basi solide, e soprattutto senza un futuro. E probabilmente senza la possibilità di chiedere aiuto alle generazioni precedenti troppo prese dalla corsa per riuscire a “sopravvivere”. Quasi tutte le certezze sono svanite. Il concetto di Famiglia ha perso consistenza. Le identità si sono smarrite. Le ideologie sono cadute, le religioni si sono ridimensionate brutalmente. L’economia è allo stremo. É difficile dire quale sia la frattura più grande, sono tante. Di sicuro occorre fermarsi, respirare profondamente, rallentare il battito del cuore e pensare un attimo a come ripartire. Ho fiducia nel genere umano. Forse però sbaglio…”.



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La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione pagg.

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Ambiente

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in ginocchio ma ora la giunta

Nel Delta del Po cresce il numero dei giorni di caccia pag.

veneta ci ripensa

Eventi

Le Cooperative sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura

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Sì, viaggiare Polesine, mosaico tra terre e acque

L

’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scrittore e giornalista. Il suo viaggio in barca lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe finali in Polesine e lì lo scrittore triestino è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plurisecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. continua a pag. 12-14-15

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Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa

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Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani

“Q

uel 5% ti tagli preferisco chiamarlo pizzo piuttosto che spending review”! Esprime così la sua rabbia condita di umiliazione e mortificazione Nicola Boscoletto della Compagnia delle opere che sottolinea il modo brutale usato dalle Asl per comunicare questi tagli. Nessun incontro, nessun confronto, solo una lettera con degli ordini e delle minacce. “Si sono dimostrati governanti che usano la forza del potere come padri padroni e non si consultano più con nessuno”! Uno stile che offende e umilia il mondo delle cooperative sciali perchè non tiene conto della qualità dei servizi che erogano né dell’umanità vasta a cui questi servizi sono rivolti: minori, disabili e anziani”. I numeri in campo sono altissimi. Se si uniscono le realtà aderenti a Confcooperative, Legacoop,

Impossibile garantire la medesima qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori Agci e Compagnia delle opere, tutte attive nel campo del sociale, il quadro è davvero significativo: più di 600 cooperative sociali, oltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, quasi tremila di questi svantaggiati e un fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Le loro attività si svolgono nelle case di riposo, negli asili nido, nelle comunità alloggio per disabili, nei ceod. Ma si occupano anche di assistenza domicilia-

re, manutenzione del verde pubblico e della gestione dei centri unici di prenotazione delle Ulss. “Un 5% in meno di fatturato - sottolinea Loris Cervato Cervato, responsabile Settore sociale Legacoop Veneto - si traduce inevitabilmente in un 5% in meno sul costo del lavoro, dunque meno servizi per tutti. La spending review va ad aggiungersi a una situazione già pesante per le cooperative, fra mancati adeguamenti Istat e continue richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A ottobre molte coop avranno difficoltà ad applicare la seconda tranche dell’aumento contrattuale previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, per questo abbiamo domandato ai sindacati l’applicazione di accordi di gradualità che ne prevedano lo slittamento”. E poi, qualunque buon padre di famiglia sa che se diminuiscono le entrate le opportunità offerte non rimangono le stesse. Così per i servizi erogati. E’ impossibile garantire la medesima qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori. Così, secondo le stime del sistema cooperativo rischiano il posto di lavoro 1500 persone e tra queste almeno 500 sarebbero persone svantaggiate inserite nelle cooperative sociali di tipo B. E si tratta di


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Attualità

>> Spending review alla veneta

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Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa

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Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani

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uel 5% ti tagli preferisco chiamarlo pizzo piuttosto che spending review”! Esprime così la sua rabbia condita di umiliazione e mortificazione Nicola Boscaro della Copagnia delle opere che sottolinea il modo brutale usato dalle Asl per comunicare questi tagli. Nessun incontro, nessun confronto, solo una lettera con degli ordini e delle minacce. “Si sono dimostrati governanti che usano la forza del potere come padri padroni e non si consultano più con nessuno”! Uno stile che offende e umilia il mondo delle cooperative sciali perchè non tiene conto della qualità dei servizi che erogano né dell’umanità vasta a cui questi servizi sono rivolti: minori, disabili e anziani”. I numeri in campo sono altissimi. Se si uniscono le realtà aderenti a Confcooperative, Legacoop,

Impossibile garantire la medesima qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori Agci e Compagnia delle opere, tutte attive nel campo del sociale, il quadro è davvero significativo: più di 600 cooperative sociali, oltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, quasi tremila di questi svan

re, manutenzione del verde pubblico e della gestione dei centri unici di prenotazione delle Ulss. “Un 5% in meno di fatturato - sottolinea Loris Cervato, responsabile Settore sociale Legacoop Vene Veneto - si traduce inevitabilmente in un 5% in meno sul costo del lavoro, dunque meno servizi per tutti. La spending review va ad aggiungersi a una situazione già pesante per le cooperative, fra mancati adegua adeguamenti Istat e continue richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A ottobre molte coop avranno difficoltà ad applicare la seconda tranche dell’aumento contrattua contrattuale previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, per questo abbiamo domandato ai sindacati l’applicazione di accordi di gradualità che ne prevedano lo slittamento”. E poi, qualunque buon padre di famiglia sa che se diminuiscono le entrate le opportunità offerte non rimangono le stesse. Così per i servizi erogati. E’ impossibile garantire

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disabili, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti. Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per

I dati: oltre 600 chiunque perda il d’accordo. lavoro oggi, diventa Lo stesso vale realtà interessate, un’impresa trovarne per la decurtazioun fatturato che un altro, immaginiane degli stipendi: supera gli 800 milioni non si può andare moci per un soggetto svantaggiato! Siamo a colpire lavoratori consapevoli che il Paese si trova in una si- che prendono mille euro al mese, se non cintuazione critica e che ciò comporta sacrifici, quecento come nel caso degli svantaggiati ma se il contenimento degli sprechi e della che spesso lavorano solo part time. I tagli spesa pubblica si trasforma in una mannacontinua alla pag. seguente ia per le fasce più deboli allora non siamo CENTRI DIURNI PER DISABILI: A PAGAMENTO

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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto che “rispetto al reddito ISEE di una famiglia con poniamo 100 mila euro di reddito l’anno si possa poter contribuire dai 30 ai 100 euro al mese alle spese sostenute dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. Faremo un ISEE a quoziente familiare – ha aggiunto - terremo conto del numero di figli e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i trasporti che diamo ai nostri concittadini con disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande dibattito al proposito all’interno delle stesse associazioni e delle famiglie”. “Oggi - sostiene ancora Sernagiotto - il contributo economico che la Regione versa ai Ceod vede una situazione troppo differenziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”


Attualità

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>> Spending review alla veneta

HANDICAP E COSTI SOCIALI lineari non sono la risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche perché non distinguono fra chi da tempo si sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni per superare la crisi e chi invece non sta facendo altrettanto”. Ora, dopo la levata di scudi congiunta delle Cooperative sociali, la Regione si è impegnata a fare in modo, con un prossimo provvedimento di Giunta, che i tagli non penalizzino i servizi gestiti in regime di accreditamento, valorizzando, oltre alle

strutture accreditate, anche i contratti che prevedono l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli. “Siamo molto soddisfatti per l’apertura e la disponibilità accordateci. - commenta Loris Cervato, responsabile del settore sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo a vedere. In attesa del provvedimento, le cooperative sociali venete non accettino nessuna modifica peggiorativa dei contratti in essere chiesta dalle Ulss”.

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e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La

lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.


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Attualità

>> Stranieri in Veneto

La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe file di Germana Urbani

S

ono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fine settembre hanno iniziato a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le famiglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”. E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immigrati è più che dimezzato. Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Veneto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari. La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la massima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%. Questi bambini si inseriscono bene nella società: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappresentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nella scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro incidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secon-

Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini

daria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado. Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vicenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%). Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografia da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina, Bangladesh, India), un paese Ue (la Romania) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania, Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distribuzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Rimangono peraltro forti differenze per nazionalità: i livelli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi continua alla pag. seguente

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>> 20 >> Stranieri in Veneto

La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe file di Germana Urbani

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ono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fine settembre hanno iniziato a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le famiglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”. E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immigrati è più che dimezzato. Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Veneto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari. La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la massima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per

continua dalla pagina precedente

(37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini (82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%). Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro regionale. Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regionale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6). I cittadini stranieri in cerca di occupazione erano 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento. Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione. Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazione delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.

QUANTI SONO GLI STRANIERI IN VENETO

I

cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risultavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto analogo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fine 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza degli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografico registrato negli ultimi 15 anni è stato determinato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunitari si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componente comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Molti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la flessione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%. Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizioni in Veneto, per un totale del del 13%.

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10 Luoghi da scoprire >> Tra forti e trincee

In montagna scoprendo la Grande guerra A due anni dal centenario apre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto e insiste sui monti dell’Altopiano, sul Pasubio e Novegno

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di Germana Urbani

uesta è la stagione giusta per apprezzare i colori della montagna veneta e inoltrarsi là dove la storia incontra la natura e parla all’uomo di altri uomini, giovani morti per la patria. A due anni dall’anniversario dell’inizio della Grande guerra è stato inaugurato sull’Altipiano di Asiago a metà settembre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto. Un risultato venuto dopo anni di lavoro portato avanti dai responsabili del “Progetto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale sugli altipiani vicentini” che ha riportato alla luce manufatti e campi di battaglia della prima guerra mondiale sull’Altopiano dei Sette comuni e nei monti circostanti (Pasubio e Novegno in primis). Le montagne vicentine, infatti, hanno visto cadere migliaia di vite e i segni di quella strage sono testimonianza e monito per chiunque. I quattro centri visita che fungono da porte di accesso al museo sono i punti nevralgici di questo ecomuseo e si consiglia di partire da uno di questi prima di avventurarsi sulle montagne. Uno è ad Asiago e uno a Foza, ultimo nato e tecnologicamente avanzato. Ci sono poi quelli di Fusine, nei pressi di Posina, e Tonezza del Cimone. Qui potrete recuperare cartine e informazioni. Lungo i diversi chilometri di sentieri che innervano l’ecomuseo sono state piazzate più di 350 bacheche in italiano e in tedesco, in corrispondenza dei luoghi più significativi. Ognuna descrive i fatti accaduti nel luogo e la funzione dei manufatti visibili. I testi sono frutto di ricerche d’archivio condotte da alcuni studiosi a Roma, al genio

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VERSO IL CENTENARIO

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ià due anni fa è nato in Veneto il Comitato regionale centenario grande guerra che si occupa di preparare le celebrazione previste per il 2014. Si sta lavorando per progettare e trovare i finanziamenti per le celebrazioni. E’ al lavoro anche un comitato scientifico che cura i diversi progetti attorno alla Grande guerra, e un comitato dei soci partecipanti (enti, associazioni e privati cittadini) che propongono progetti e interventi e mettono a sistema tutto quanto verrà realizzato.

(offerta valida fino al 30 novembre)

tiamo lavorando in ottica di futuro – afferma il vicesindaco e assessore al turismo, Roberto Rigoni – L’obiettivo è quello di creare dei pacchetti turistici rivolti principalmente alle famiglie che prevedano visite nei luoghi più significativi durante il soggiorno, penso per esempio ai forti Lisser e Corbin o alle trincee di monte Zebio. Il problema principale in questo momento è la viabilità: i luoghi recuperati sono raggiungibili solamente attraverso strade bianche, occorre trovare le soluzioni per risistemarle e creare una maggiore accessibilità”.

civile, e a Vienna, ritrovando foto, documenti, schizzi austriaci, ma pochi progetti originali di fortezze e altre costruzioni. Particolarmente interessanti sono le bacheche disseminate lungo i sentieri delle Melette di Foza in cui vengono riportate numerose citazioni dal celebre romanzo Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu che combatté proprio qui. Tra gli interventi più importanti ultimati grazie al progetto vanno annoverati quelli sulle fortezze tra cui si può citare il forte Campolongo, costruito completamente in cemento armato. L’edificio, preservatosi durante la guerra, era stato consumato dal tempo, quindi è stato ricostruito, conservando le parti distrutte da due granate, studiando le foto d’epoca e il forte gemello di Colico, rimasto intatto con tutte le attrezzature originali. Poi ci sono stati parecchi interventi in campo aperto tra cui vanno citati l’Ortigara e il Pasubio. Qui non si è ricostruito nulla, laddove rimanevano esclusivamente macerie ci si è limitati a ripulire e mettere in sicurezza. Questo è accaduto per le trincee, ma anche al forte Verena dove è stato creato un percorso di visita alle rovine. Sul forte Interrotto invece il recupero ha permesso la creazione di un contenitore per manifestazioni culturali, grazie alla bellissima piazza d’armi. Tutte le informaioni sul sito internet (www.ecomuseograndeguerra.it).


G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)

Il G.A.L. Antico Dogado, perno dello sviluppo rurale

Il G.A.L. Antico Dogado a Campagna Lupia

Il primo semestre 2012 si è chiuso con una pioggia di finanziamenti promossi dal G.A.L. Antico Dogado per la valorizzazione del territorio veneziano e padovano. Andiamo nel dettaglio. Grazie ai sette bandi pubblicati per la realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, per l’imboschimento e i miglioramenti paesaggistico-ambientali, il recupero

Novità

e la riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute 27 domande di contributo per una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A questi finanziamenti si aggiungono 800 mila euro di contributo destinati alle Province di Venezia e Padova per la

SEMINARI DI FORMAZIONE SULLA STRATEGIA “EUROPA 2020”

SEMINARIO DI CODEVIGO DEL 18.07.2012: a sinistra il dott. Pietro Cecchinato (Dirigente della Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione del Veneto), a destra il sig. Eugenio Zaggia (Presidente del Coordinamento dei G.A.L. Veneti, del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e del G.A.L. Patavino)

Si sono conclusi a settembre i seminari di formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai G.A.L. del basso Veneto: G.A.L. Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica. I seminari, rivolti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio, hanno illustrato i prossimi scenari di sviluppo territoriale e locale su cui punta la Comunità Europea nel periodo 2014-2020 in tutti i 27 paesi membri. Tra questi: l’innovazione digitale, la Green-economy, la promozione dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Una sfida di grande importanza per lo sviluppo dell’Europa in cui i G.A.L. possono diventare protagonisti.

realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le Commissioni AvepaG.A.L. per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. Tanta la soddisfazione al G.A.L. per i risultati raggiunti: “Non possiamo che esprimere soddisfazione – commenta Pier Luigi Parisotto, Presidente del G.A.L. – per gli esiti positivi ottenuti sul territorio. Il G.A.L. sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori ad uscire da un momento difficile per la crisi economica. Auspichiamo, inoltre, che la finanziabilità di tutte le domande presentate permetta al nostro G.A.L. il raggiungimento

dell’obiettivo di spesa fissato dalla Regione pari al 75% entro il 31.03.2012”. L’attività del G.A.L. è in continuo fermento. A ottobre 2012 usciranno i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro Loco. Info G.A.L. Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@galdogado.it. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 previo appuntamento telefonico.

Incontri - Ospiti stranieri al G.A.L. Diversi gruppi di stranieri hanno fatto visita al G.A.L. negli ultimi mesi. Il 6 luglio scorso un gruppo di giovani polacchi è arrivato nell’ambito del progetto europeo “Connect4green-youth in action”. Questo scambio ha interessato 20 giovani (10 dalla Polonia e 10 dall’Italia) che per 8 giorni hanno sviluppato un programma indicando gli aspetti di maggior interesse nell’ambito delle sfide ambientali globali e cambiamento climatico. Il programma è stato basato su un mix di visite, discussioni ed incontri informali con giovani esperti nei vari settori. Lo scambio è avvenuto a Campagna Lupia e ha coinvolto 10 ragazzi residenti con 10 ragazzi del comune polacco di Gora Kalwaria (cittadina a 20 km da Varsavia con 24 mila abitanti). Il 30 agosto una delegazione formata dai rappresentanti dei G.A.L. estoni è stato accompagnato nel territorio alla scoperta delle eccellenze naturalistiche presenti. Il gruppo ha dimostrato interesse nel conoscere la metodologia Leader in Italia e le strategie attuate in collaborazione degli stakeholder locali, per lo sviluppo del territorio attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari.

G.A.L. Antico Dogado Via C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086 mail: info@galdogado.it | PEC: galdogado@pec.it | www.galdogado.it

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12 Sì, viaggiare VENETO

Polesine, mosaico fra terra e acque

DAI PAESAGGI DEL DELTA DEL PO COSÌ CARICHI DI SUGGESTIONI E CELEBRATI ANCHE DAL CINEMA AD ADRIA E ROVIGO CITTÀ RICCHE DI ARTE E CULTURA IL TERRITORIO RACCHIUSO DAI DUE GRANDI FIUMI RISERVA TANTI ALTRI PICCOLI TESORI DA SCOPRIRE SENZA FRETTA COME LE VILLE DI FRATTA O IL MUSEO DELLA GIOSTRA ALLESTITO A BERGANTINO TIPICO PAESAGGIO DEL DELTA DEL PO. IN ALTO: UN CASONE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA. NE: IL PONTE DI BARCHE DI SANTA GIULIA, IL MUSEO DEI GRANDI FIUMI DI ROVIGO, A DESTRA TRAMPOLIERI IN VOLO E IL MUSEO DELLA GIOSTRA DI BERGANTINO. PIÙ SOTTO: VILLA BADOER DI FRATTA POLESINE

L

ODD ASSOCIATI

’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scrittore e giornalista. Il suo viaggio in barca lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe finali in Polesine e lì lo scrittore triestino è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plurisecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. In particolare il delta ha colpito Rumiz, con le sue osterie frequentate dai pescatori (osannato il piatto di spaghetti alle vongole mangiato a Boccasette, uno dei villaggi più colpiti dalle varie alluvioni), i canneti, i ponti di barche. Ma anche il ricordo lontano della malaria, le zanzare, i silenzi... E poi i casoni di valle, gli isolati e irraggiungibili scani, mete ambite soltanto dagli escursionisti

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più ardimentosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da depliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati film del neorealismo italiano. Sofia Loren costruì la sua icona posando all’ombra del faro di Pila in occasione del lancio del film “La donna del fiume” di Mario Soldati (1955). Da quando c’è il Parco naturalistico del Delta del Po è cresciuto l’interesse per questi luoghi, non più meta privilegiata dei soli birdwatcher armati di cannocchiali, che da tempo sanno bene quanto sia unico questo ambiente naturale, ricco com’è di oltre 300 specie di fauna acquatica. Meta per tutti, per turisti normali, compresi i gitanti del week end o della domenica. E’ destinato anche a loro il Museo regionale della bonifica nella restaurata idrovora di Ca’ Vendramin, lungo la strada fra Taglio di Po e Porto Tolle. Per i turisti più sensibili all’ambiente è stato istituito

CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE


L’Ente Parco del Delta del Po

il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:

LE VALLI DEL DELTA DEL PO

Parco Regionale Veneto del Delta del Po Via Marconi, 6 45012 Ariano nel Polesine (RO) Tel. 0426 372202 Fax 0426 373035 info@parcodeltapo.org www.parcodeltapo.org

“Seloscopodellosviluppoèdiprovvedereaibisognisocialiedeconomici,loscopodellaconservazioneèdiassicurarelacapacitàdellaterranelmantenereepermettere talesvilupporazionaleediassicurareilmantenimento dellavita.Laconservazionevienedefinitacomegestione dell’usodellabiosfera,inmododatrarreimaggiorivantaggi,mantenendoilpotenzialeperchèpossafarfronte aibisogniedalleaspirazionidellegenerazionifuture. Quindilaconservazioneèpositivaeicludelasalvaguardia,ilmantenimento,l’utilizzazioneduratura,lariqualificazioneedilmiglioramentodell’ambientenaturale.La conservazione,comelosviluppo.èdedicataall’uomo: losviluppomiraaraggiungerefiniumanisoprattutto attraversol’usorazionaledellabiosfera,laconservazionemiraallarealizzazionedeglistessifiniassicurando

lacontinuitàditaleuso.Laconservazioneelosviluppo sonostatiassociaticosìraramentechetalvoltaappaiono,espessosonorappresentati,comedueprocessiincompatibili.”Inquestolibrol’associazionedirazionale usodellerisorseelacontinuitàdellorousonellalogica dellaconservazionedellanaturaemergonoponendola domandadicosasipuòfareperilfuturo.Quindilascelta dipubblicareilvolumenonèsolounimportantelavoro diricercastoricaedambientalemaancheunmodoper stimolareillettoreaproporredelleideeoafarpensare quantol’uomoabbiafattoperlapreservazionedelnostro Parco del Delta del Po. IL PRESIDENTE Giuseppe Geremia Gennari

(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)


14 Sì, viaggiare VENETO

Polesine, isola circon

25 Sì, viaggiare VENETO

Polesine, mosaico fra terra e acque o di fiuMi ergantino. olesine

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e giornalista. Il suo viaggio in barca lungo il corso del Po, raccontato a puntate su

più ardimentosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da depliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati film del neorealismo italiano.

segue dalla pagina precedente

il Giardino botanico di Caleri, e sono state moltiplicate le escursioni naturalistiche in barca, in bicicletta, in canoa, a cavallo e a piedi. E poi si è sviluppato il pescaturismo, soprattutto nella pescosa Sacca di Scardovari. Attività sostenute da una fitta rete di agriturismi e semplici osterie, dove ci si può rifocillare a prezzi modici e venendo a contatto con la gente del luogo. Anche qualche villa offre ospitalità, naturalmente di charme. E’ il caso di Ca’ Zen di Taglio di Po, dove dimorò anche il Byron. L’osteria Arcadia di Santa Giulia, dove c’è il ponte di barche più noto del Polesine, affitta camere e organizza diverse uscite per conoscere il tessuto naturale più intimo del Delta. Come la vicina Locanda degli Antichi sospiri, poi riesce a far apprezzare anche i prodotti tipici di questo ambiente di laguna. I mitili, le anguille, i crostacei... Ma anche il riso pregiato delle risaie vallive. E così anche l’umile Santa Giulia ora è meta turistica. L’isola di Albarella, un piccolo paradiso turistico ora di proprietà Marcegaglia, e le vicine spiagge di Rosolina Mare, rappresentano invece l’alter-

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nativa di chi il turismo lo intende in modo più convenzionale, mettendo la spiaggia e il sole al primo posto. Racchiuso fra Adige e Po, il Polesine è anche una terra ricca di storia. Adria era importante già in epoca etrusca e conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Il suo Museo archeologico è una meta irrinunciabile per conoscere il passato remoto della città e del Polesine. Un apparato didattico di recente impostazione rende i tesori del museo fruibili da chiunque. Adria, cittadina adagiata fra i navigli, conserva un fascino vagamente demodè, presenta scorci pittoreschi e atmo-

sfere languide. Stesse piacevoli sensazioni di quando ci si siede a tavola dello storico ristorante dell’albergo Molteni, a gestione familiare. L’apertura del nuovo autodromo, che ospita manifestazioni motorische a livello europeo, ha dato una scossa adrenalica forte alla città. Rovigo, invece, è più salottiera e più vivace, con le sue piazze di epoca veneziana e i suoi portici dove si affacciano tanti locali frequentatai dai giovani. ma la cultura non è affatto in second’ordine. Basta visitare il Museo dei grandi fiumi o le mostre temporanee ospitate a Palazzo Roverella per renderse

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Sì, viaggiare 15

ndata d’acque SEGUE DALLA PAGINA PRECENDENTE

conto. A Fratta Polesine è imperdibile il percorso delle ville, a cominciare dalla palladiana Villa Badoera. A Badia Polesine c’è l’antica abbazia della Vangadizza, a Lendinara c’è il Museo del Risorgimento più due santuari. A Villadose uno spazio espositivo dedicato alla Centuriazione Romana, ad Ariano Polesine la chiesetta di San Basilio. L’Alto Polesine, la parte che confina con la Lombardia e con l’Emilia, presenta invece altri connotati. Melara, Bergantino e Castelmassa sono famosi per la costruzione di giostre e la produzione di fuochi d’artificio, tanto che a Bergantino è sorto il Museo della giostra, dedicato all’artigianato del luna park. A tavola dominano i profumi di zucca e le contaminazioni della cucina mantovana e reggiana. Ma sono tanti i prodotti tipici del Polesine, vedi ad esempio la bondola di Fratta Polesine e le verdure di Lusia (una delle capitali nazionali dell’orticoltura e del commercio del settore), sostenuti da tantissime fiere paesane e da una ristorazione da sempre attenta alla conservazione e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Info: www.polesineterratraduefiumi. it www.parcodeltapo.org www.rovigoturismo. it www.deltapocard.it

AMOLARA, L’IDROVORA ORA OSTELLO E MUSEO DELLA BONIFICA Alle porte di Adria un’antica idrovora è diventata un accogliente ostello e un museo sulla storia della bonifica. Si tratta dell’Amolara (nella foto), frutto di un’intelligente opera di recupero e di riuso di una pregevole struttura di archeologia industriale. L’ostello propone anche una ristorazione ispirata alla tradizione e ai piatti tipici della zona ed è il punto di partenza di tante attività. Una parte dell’edificio che ospitava l’idrovora è stato trasformata in museo, il “Septem Mària Museum”, ovvero museo della terra dei sette mari. Septem Mària nasce da una citazione di Plinio il Vecchio ispirata alla zona. In sala da pranzo un affresco realizzato da Elvio Mainardi illustra il territorio di Adria antica. Un luogo di grande suggestione. www.amolara.it


16 Ambiente Stagione venatoria Corte Costituzionale e Tar mettono sotto tiro le leggi della Regione

Nel Delta del Po cresce il numero dei giorni di caccia non quello delle specie Ad ottobre e novembre due giornate aggiuntive settimanali di caccia da appostamento. Boschetti: “Questo è un modo per tornare indietro” di Mauro Gambin

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e doppiette hanno iniziato a sparare lo vembre. “Tali decisioni – commenta Eddy scorso 16 settembre ma anche quest’an- Boschetti, del Wwf polesano – rappresentano è la stessa stagione venatoria ad no solo la volontà della Regione di tornare inessere sotto il tiro non solo degli ambienta- dietro rispetto a scelte che in passato avevano listi ma anche del Governo e del Tar. Alcune già dato buoni frutti. Le giornate di caccia da leggi partorite dalla Regione, infatti, paiono appostamento, infatti, erano cinque ma con alquanto dubbie e non manca chi, tra le fila intelligenza poi era stato dimostrato che con dei difensori della natura, vede nelle scelte tre la caccia avrebbe ottenuto esiti più certi, in di Palazzo Balbi facili concessioni rivolte ad quanto è abbondantemente documentato che accontentare la potente e numerosa lobby dei i prelievi sono più abbondanti là dove l’attività cacciatori. Comunque sia la Corte Costituzio- venatoria è meno frequente. Con questa intensità si otterrà l’unico nale ha impugnato la risultato di allontanare legge n. 25 del 6 luglio Bracconaggio: che riguarda le nuove pizzicati cacciatori le specie dalla zona deltizia, non sempre disposizioni per la rea- con richiami queste concessioni al lizzazione dei capanni e fucili popolo venatorio, infatdi caccia e degli appo- non autorizzati ti, depongono a favore stamenti, ravvisandovi una normativa talmente blanda che lascereb- degli stessi cacciatori”. Ma la questione solbe aperta la possibilità di servirsi a tale scopo levata da Boschetti è anche un’altra. “Questa di strutture del tutto assimilabili a quelli dei ulteriore concessione di giornate venatorie campeggi, quindi anche camper e roulotte. non è giustificata da una presenza maggiore La seconda disposizione contestata, invece, di specie, non si capisce perché si dovrebbe riguarda il calendario venatorio sul quale il cacciare di più se il numero degli animali Tar Veneto ha accolto la richiesta di sospen- è sempre lo stesso. La Regione dovrebbe siva avanzata dall’associazione vittime della concentrarsi invece nella realizzazione di un caccia sulla parte che prevede due giornate piano di gestione della Zps, zone di protezioaggiuntive settimanali di caccia (da 3 a 5) ne speciali designate a garantire ad alcune da appostamento nei mesi di ottobre e no- specie d’uccelli selvatici condizioni favorevoli

Lo scorso 16 settembre è partita la stagione venatoria per la loro tutela, è da tempo che se parla ma ancora non si è visto niente”. Il tema delle regole, infatti, è di estrema importanza per un territorio come il Delta, in parte perché esiste la necessità di creare ambiti nei quali investire in biodiversità dall’altro perché continua a sussistere la piaga mai risolta del diffuso bracconaggio. “Nel primo caso – ha specificato Boschetti – stiamo assistendo al progressivo spopolamento di specie come la pavoncella o l’allodola e le cause, in questo caso, non sono da attribuire alle doppiette ma piuttosto alle mutazioni che negli ultimi anni hanno riguardato le campagne, sono spariti gli alberi da frutto, le siepi e quant’altro potesse fungere da riparo o da dispensa di cibo per questi uccelli. Il fenomeno dell’appiattimento ambientale è ravvisabile anche per convesso nell’aumento esponenziale di specie “opportuniste” come i corvidi: gazze, ghiandaie e appunto corvi. Il bracconaggio, invece, è un fenomeno lontano dall’essere in diminuzione, la caccia con richiami non autorizzati continua senza sosta e addirittura nelle ultime set-

La risposta deLLa provincia “i controLLi venGano fatti”

S

econdo l’assessore provinciale alle risorse faunistiche, Claudio Bellan, i controlli ci sono, tant’è che dal 2004 ad oggi la Polizia Provinciale ha segnalato all’autorità giudiziaria 135 persone ed in 94 casi si è trattato di utilizzo di richiami acustici, sequestro di armi, selvaggina ed altri tipi di diffusori. Nella pre-apertura di quest’anno sono state fatte 4 multe e sequestrati 10 colombacci e 17 tortore mentre in quella generale sono state elevate 8 sanzioni amministrative. Fino ad oggi la Polizia Provinciale ha redatto 65 verbali di accertamento, altri 23 sono stati fatti dalle guardie volontarie e 2 dalla Forestale. “Gli appostamenti li controlliamo ogni anno a campione – ha precisato l’assessore di Palazzo Celio – con maggiori attenzioni alle aree più delicate e soggette a variazio-

ni.

Sono 317 gli appostamenti censiti che verifichiamo anche durante la stagione venatoria. Cito quello scoperto fuori norma in agosto per il quale partì una denuncia alla Procura, la stessa cosa è successa per due cacciatori scoperti ad utilizzare dei richiami nella laguna Barbamarco e in precedenza altri 5 erano stati pizzicati dai nostri agenti”. Una garanzia ulteriore per la tutela del Delta e dei suoi abitanti potrebbe essere rappresentata dall’approvazione del Piano ambientale del Parco, oggi finalmente in discussione dopo più di un decennio di inazione, ma dal quale rimangono escluse ancora molte aree che sarebbero importanti alla causa degli uccelli. Ma.Ga.

L’assessore provinciale Claudio Bellan

Nella pre-apertura sequestrati 10 colombacci e 17 tortore

timane sono stati fatti dei sequestri di fucili non norma. E’ evidente che la situazione è totalmente fuori controllo”. In questo caso la responsabilità è della Provincia. “So che la situazione è difficile per gli enti – ha conclu-

so Boschetti - mancano i soldi, le risorse e le persone per un’accurata attività di controllo, non mi aspetto certo dei miracoli ma almeno che vengano sorvegliate le aree note per il bracconaggio”.


Eventi 17 Stagione espositiva Illustrati i due prossimi importanti eventi promossi dalla Fondazione CaRiPaRo

Grandi mostre al Roverella

“Aria” e “La Maison Goupil e l’Italia” sono i due appuntamenti con l’arte nei rinnovati locali dello storico palazzo di Lino segantin

R

overella aperto tutto l’anno. Sarà la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo a garantire d’ora in avanti una adeguata gestione dello storico palazzo. La sede della pregevole Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario, qualificatasi negli ultimi anni come eccellente riferimento per importanti mostre d’arte realizzate dalla Fondazione stessa, è stata interessata negli ultimi mesi da un opportuno intervento di manutenzione e riorganizzazione degli spazi (costo Euro 300.000) per garantire un migliore utilizzo degli ambienti ed un più idoneo percorso di visita alle mostre. Dell’intervento migliorativo e dei programmi espositivi ha parlato in un’apposita conferenza stampa Antonio Finotti, presidente della Fondazione, che ha sottolineato l’importanza della convenzione sottoscritta con il Comune di Rovigo. In virtù di questo

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo gestirà il palazzo per dieci anni accordo la Fondazione gestirà il palazzo per dieci anni, garantendo qualificati eventi d’arte, nonché la valorizzazione della quadreria della Pinacoteca rodigina. Si comincia da subito con due importanti eventi: “Aria, rassegna internazionale dell’illustrazione”, seguita da “La Maison Goupil e l’Italia”. Ad illustrare le due mostre sono intervenuti i rispettivi responsabili. Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano di Padova, ha sottolineato come “Aria”, allestita dal 27 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013, faccia riferimento al soffio del vento, ovvero al desiderio di rapportarsi con il trascendente. In esposizione opere di un centinaio di

Nella foto qui sopra una delle opere della mostra “Aria”, Anna Castagnoli, Vento d’ottobre nelle altre due Mancini – Il piccolo scolaro e Vittorio Corcos, Le istruttrici ai campi Elisi e Aria artisti di tutto il mondo, illustratori di varie fedi, cristiani, mussulmani, ebrei, seguaci di culti orientali, in un’ottica interculturale. Illustrazioni che si basano su suggestivi voli della fantasia alla ricerca del sacro. La mostra punta in particolare ad ottenere un positivo impatto sui più giovani. Saranno pertanto interessate in via prioritaria le scuole, con proposte di Laboratori didattici e dell’illustrazione, che affiancheranno l’aspetto espositivo, in modo da coinvolgere al meglio gli alunni. Il grande evento d’arte “La Maison Goupil e l’Italia,” si svolgerà dal 22 febbraio al 23 giugno 2013. Il curatore della mostra Paolo Serafini ha posto l’at-

tenzione sul sottotitolo con cui si presenta l’importante esposizione “il successo degli italiani a Parigi negli anni dell’impressionismo”. Un centinaio gli artisti italiani che dalla fine degli anni ’60 agli ’80 dell’Ottocento raggiunsero Parigi avviando stretti rapporti con la famosa Casa d’arte Goupil, famosa in Europa e in America per le proposte di opere di rilievo internazionale. Gli italiani rappresentarono un importante fenomeno culturale, per cui la “maison Goupil” registrò la presenza di nomi di artisti ben presto qualificatisi a livello internazionale. Cosicché, a partire dal prossimo

22 febbraio, approderanno al Roverella importanti opere di Giuseppe De Nittis, di Alberto Pasini, Giovanni Boldini, Antonio Mancini, Domenico Morelli, Matteo Corcos, tutti attratti da Parigi e dall’attivismo della Casa d’arte che, accanto ai quadri dei pittori con cui raggiungeva accordi di collaborazione, spesso produceva e commercializzava riproduzioni a stampa delle più significative opere. E anche questo aspetto sarà presente nella mostra del Roverella, per cui si potranno gustare interessanti proposte grazie al reperimento di riproduzioni d’epoca.


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Giardinaggio 19 >> Lavori d’autunno

Prato da rifare e piante da salvare in serra Questo è tra i periodi più laboriosi per chi ha il pollice verde. Quello che si fa oggi darà i suoi frutti già a febbraio. Pensare a riparare le piante è la prima cosa

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di Germana Urbani

’autunno ci investe con i suoi colori caldissimi ma in giardino bisogna far presto. E’ tempo di prepararsi al freddo invernale e di pensare alla primavera che verrà. Molti i lavori da fare. Se il prato, stressato dal caldo tremendo dell’estate scorsa, si presenta dissestato in vari punti, con erba secca e mancante è meglio riseminarlo. E per avere in primavera un tappeto folto e rigoglioso è bene lavorare adesso. E’ importante scegliere il seme giusto considerando due fattori importanti: l’ utilizzo a cui destinare il prato, e la zona climatica in cui ci troviamo, senza tralasciare quanto del nostro tempo siamo

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Prato: miscelate i semi di diverse specie così da garantire al tappeto i pregi di differenti erbe

Se costruite una serra fatelo prevedendo una finestra, arieggiare è importante

disposti a dedicargli. La famiglia di erbe più diffusa da prato è quella delle graminacee, perfette da utilizzare come prato poiché le loro caratteristiche le rendono veloci nello sviluppo, resistenti a tagli frequenti e rasi nonché ben resistenti al calpestio. Non scegliete un’unica specie di erba da semina, miscelate i semi di diverse specie così da garantire al tappeto i pregi di differenti erbe. Infatti ci sono specie adatte a zone ombreggiate, altre che resistono all’esposizione in pieno sole, ed alcune che tollerano il calpestio o che sono adatte ai tagli rasi. Non dimenticate di utilizzare Lolietto, una delle specie più conosciute ed utilizzate, con la temperatura ideale germina in 5-6 giorni e se mescolata ad altre specie permette loro una crescita più lenta. Se non avete l’impianto d’irrigazione forse è il momento giusto per pensarci. Tenete conto che La quantità di acqua di cui necessita il prato giornalmente è differente secondo le zone climatiche, mediamente serviranno circa 5 litri d’acqua per ogni metro quadro della superficie del prato. Per un piccolo prato può essere sufficiente un tubo e un po’ di pazienza per annaffiarlo manualmente, mentre per superfici più grandi dovremo dotarci di un maggior numero di irrigatori da posizionare nei vari angoli. Seminare adesso ci faciliterà il lavoro

perchè il clima fresco e le piogge autunnali ci aiuteranno a far germinare al meglio le sementi. Chi non deve riseminare si ricordi di non saltare la concimazione, con concime organico o con concime granulare a lenta cessione. E’ questo il momento di pensare a riparare dal freddo le piante che non possono rimanere all’aperto esposte ai ghiacci. Le piante da terrazzo, non necessitano di grandi protezioni, basta avvicinarle ad un riparo, ad esempio ad una parete della casa, e coprirle con tnt (tessuto non tessuto), in modo che non vengano spazzate dai freddi venti invernali. Oppure potete comprare delle mini serre già predisposte ad accogliere i vasi. Durante l’inverno però, non dimenticate di controllare le piante perchè insetti e malattie possono attaccarle. Il clima troppo secco o troppo umido delle serre favorisce spesso l’insorgere di malattie fungine o lo sviluppo di insetti. E’ importante arieggiare spesso la serra, per aumentare il ricambio d’aria. Quindi progettando un riparo per le piante ricordate di approntare almeno una finestra, in modo da poter arieggiare spesso, soprattutto durante le giornate di sole: talvolta anche in gennaio la temperatura all’interno di una piccola serra può raggiungere i 30°C, causando svariati danni alle piante in riposo vegetativo che si annaffiano con parsimonia.

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20 Consigli di bellezza >> Nuove tendenze

Trucco: parola d’ordine semplicità di Germana Urbani

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Gli ombretti si richiamano tutti ‘al naturale’, per disegnare sguardi che ricordano eroine del cinema, giovani Lolite femminili e un tantino maliziose

ono diverse le tendenze trucco da seguire per essere veramente cool quest’autunno. Tutte però puntano sulla semplicità, sull’effetto naturale, a tratti nude. Naturalmente lo stile resta sempre l’orizzonte a cui tendere, quindi bando ad ogni sciatteria. Dalle passerelle milanesi si è colto sicuramente un ritorno dei look romantici che si basano sulla luce, sulle tinte pastello, sullo stile underground, prediligendo sfumature del tono color rosso corallo su un look volto molto chiaro. Altri colori must della terra o di texture glam e chic. Per scegliere cos’è meglio per sono sicuramente il viola, già anticipato nelle sfilate di stagione noi è opportuno tener conto sia delle tonalità della pelle sia delle e oggi protagonista per Pupa Milano con China Doll dove è rivisiproprie preferenze. I trends che vanno per la maggiore si richiama- tato in chiave orientale, per Estée Lauder con la collezione Violet no tutti ‘al naturale’, per disegnare sguardi che ricordano eroine del Underground, un nome che la dice lunga sulle tonalità misteriose cinema, giovani Lolite, femminili e un tantino maliziose. La ricetta amate dalla maison, per la collezione Milano di Collistar e si insembra semplice: un pò di mascara e un travede nelle texture rock e glitteTrend semplici e chic: ombretto chiaro sopra uno strato di fonrate di Acoustic Colors di Givenchy. dotinta leggero. Dalla passerella di Gucci motivi grafici creati grazie Rosso è il colore preferito invece di arriva quello che diventerà il must d’auGuerlain che per i prossimi mesi ha all’eyeliner, smocky eyes tunno: l’eyeliner bianco applicato sulla creato una doppia collezione Femdiscreti parte interiore e inferiore dell’occhio per me d’Amour, dalle nuance tenui, illuminare il volto. I toni di questo make e Femme Fatale, contraddistinta up nude sono il pesca, ma anche beige, rosati e fard aranciati, da sfumature sanguigne. E se gli occhi devono essere perfetti ideali da indossare tutti i giorni. Poco nero che viene sostituito da in quanto specchio dell’anima le mani non possono essere da tutte le tonalità del grigio abbinate a bocche naturali o al massimo meno, sono il biglietto da visita di una donna. In fatto di smalti rosate. Certo non mancano i rossetti sanguigni che spezzano il le novità di questo autunno 2012 sono moltissime e non omolook nude, ma niente di esagerato, solo un altro modo per far genee: dai colori freddi ai glitterati, dalle nuances sgargianti ai risaltare gli occhi. Certo, nonostante la semplicità del nude vada per perlati. L’elemento comune a tutti è la brillantezza e la luce anche la maggiore alle sfilate milanesi si è visto anche altro. Occhi come sui colori scuri. Scompare quasi del tutto il mat anche se i colori opere d’arte con eyeliner usato come fosse un pennello con cui sono quelli tipici della stagione invernale, e tra questi il marrone disegnare doppie linee e segni grafici con una macchia di ombretto e l’oro la faranno da padroni.

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Consigli di bellezza 21 >> Prodotti salvatesta

Labbra al bacio dalle passerelle dell’alta moda

Guerlain lancia Rouge G L’Extrait, Luxure Fondente per labbra levigate e un effetto mat

Elizabeth Arden porta in passerella Ceramide Ultra Lipstick, Rouge. E’ dedicato alle pelli medie e olivastre

Clinique propone i Chubby Stick sono una deliziosa alternativa il rossetto classico. Balsami in stick supernutrienti

Le tonalità

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aiono labbra nude e invece non è affatto così. Sono sempre le passerelle dell’alta moda a dettare la linea: le labbra di quest’autunno si vestono di beige, cipria e tortora per un risultato naturale ed estremamente raffinato. L’effetto è nude adatto a bilanciare il trucco occhi che a volte è estroso altre è minimal e sofisticato. Sono mille i sottotoni e le sfumature dei colori della terra che poi danno l’effetto nude: dalle tonalità più calde, adatte alle carnagioni beige e dorate, a quelle più fredde per le pelli rosate. Certo

Il Nude di Dolce & Gabbana si colloca esattamente al centro tra i nude beige e quelli rosati. Si tratta di un classico senza tempo: color carne caldo

non mancano dalle sfilate i toni del rosso, un classico soprattutto di quelle collezioni che guardano ad oriente dove l’elemento culturale conta ancora molto. Basti pensare al rituale del trucco delle geishe: un pilastro della storia della bellezza nipponica famoso in tutto il mondo. Certo è che il rossetto rosso esprime in ogni parte del mondo passione e dunque è irrinunciabile nella trousse di una donna. (La scelta dei prodotti per questa pagina è a cura di Germana Urbani)

Labbra da diva con Pupa: la collezione Diva’s Rouge offre una gamma di colori glamour e dalla straordinaria coprenza

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Benessere 23 >> Sinusiti, raffreddori, bronchiti

Eucalipto, la natura contro i malesseri autunnali di Germana Urbani

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a sempre più di moda scegliere rimedi nella prevenzione e cura delle malattie da naturali ed entrare in erboristeria piut- raffreddamento. In Europa è sempre stata tosto che affidarsi come si è sempre utilizzata per questo scopo e somministrafatto alla chimica tradizionale da banco far- ta, in forme apposite, anche ai bambini. maceutico. E’ una scelta che fanno in molti Ora, secondo un comunicato della Irish Mesenza però curarsi troppo di verificare bene dicines Board (IMB), l’uso dell’echinacea ciò che stanno assumendo. Pare ormai in erboristeria è vietato ai bambini di età assodato che non solo le terapie tradizio- inferiore ai 12 anni perché potrebbe essere nali possono avere effetti indesiderati ma causa di effetti collaterali e allergie. Per le anche quelle alternative. A quanto apre, organizzazioni degli erboristi questa misura infatti, l’aggettivo naturale non è sinonimo precauzionale presa dall’IMB non sarebbe di innocuo. E’ consigliabile sempre evitare giustificata, e anzi avvertono come il viesempre il fai da te e informarci presso uno tare l’uso di questa pianta possa favorire il consumo di antibiotici specialista soprattutto Importante leggere le di sintesi a causa del se la persona che deve correlato aumento assumere il prodotto etichette e acquistare delle infezioni – che è un bambino, un prodotti confezionati invece l’echinacea malato cronico o una piuttosto che l’erba sfusa potrebbe prevenire. Il donna in dolce attesa. divieto comunque è È inoltre importante imparare a leggere le etichette e acquistare rimasto. prodotti confezionati piuttosto che l’erba Tra i rimedi naturali consigliati per afsfusa, questo da più sicurezza sul dosaggio frontare i malanni autunnali c’è l’eucalipto che, con il suo aroma inconfondibile, può da assumere. Un esempio che di recente ha preoccu- curare numerosi disturbi. A noi Occidentali pato non poco chi si cura con rimedi natu- ricorda sicuramente l’Australia e difatti è lì rali è il caso echinacea, una pianta offici- che è stato scoperto quest’albero che può nale le cui radici si utilizzano in fitoterapia raggiungere fino ai 150 metri d’altezza.

Tosse e mal di gola sono in cima alla lista dei malanni di questa stagione. Prevenire si può ma anche scegliere di curarsi senza usare la chimica

Pare che l’olio essenziale ricavato dai fiori di questa pianta si ricco di efficacissime proprietà antisettiche e usato in presenza di febbre stimola la sudorazione abbassando la temperatura. L’eucaliptolo, che abbiamo imparato a conoscere attraverso la pubblicità dei mesi invernali è utilizzato in innumerevoli prodotti contro tosse, sinusite, raffreddore bronchite, ecc. grazie alle proprietà balsamiche e antisettiche. Le sue proprietà disinfettanti invece possono costituire un validissimo aiuto nella cura della cistite e di tutte le infezioni localizzate nell’apparato urogenitale. Anche il mal di testa trova un acerrimo nemico nell’eucaliptolo. Infatti è possibile, con questa sostanza, curare l’emicrania grazie alle proprietà analgesiche e antinevralgiche. Chi soffre di disturbi respiratori può portare sempre con sé le caramelle a base di eucaliptolo che possono essere un ottimo calmante nei momenti di crisi. E se non siete raffreddati, ricordate che questa sostanza è indicatissima anche per la cura delle piaghe, delle ferite o anche delle piccole ustioni, grazie alle sue riconosciute proprietà cicatrizzanti.

TISANE E INALAZIONI

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e amatele tisane e volete provare a realizzare da voi degli ottimi rimedi casalinghi eccovi qualche ricetta.Tritate 3 grammi di foglie di eucalipto, pressappoco a mezzo cucchiaino, e mettetele in100 ml d’acqua. Fatele bollire per circa 10 o 20 minuti in un recipiente coperto. Terminata la fase di cottura, il tutto va filtrato con attenzione mediante uno scolino. Se volete una tisana con proprietà disinfettati e battericide allora unite all’eucalipto del timo. La tisana va preparata facendo bollire una tazza d’acqua, cui vanno aggiunti un cucchiaino di foglie di timo ed uno di eucalipto. Dopo un’infusione di circa 15 minuti bisogna filtrare il tutto col colino e aggiungere una goccia di limone e di miele (meglio se anch’esso di eucalipto). Il miele d’eucalipto infatti non farà altro che amplificare l’effetto benefico di questa tisana. Ma potete usare questa sostanza per fare delle inalazioni facendo bollire le foglie in mezzo litro d’acqua ottenete un vero toccasana per le vie respiratorie.


24 Accessori >> American Design

Usa: il periodo d’oro A

lla fine del 1920, “streamlined” è diventato il termine usato per descrivere nuovi modelli che erano più facili da produrre così come quelli che ha incontrato meno resistenza vendite rispetto ai vecchi prodotti. Un periodo d’oro in cui grandi designer hanno risposto al richiamo del business - Walter Dorwin Teague, Norman Bel Geddes, Henry Dreyfuss e Raymond Loewy i più noti tra loro - sono stati dei veri pionieri immaginando un mondo, un ambiente, che doveva essere più pulito, efficiente e armonico. Questi designer hanno avuto il grande merito di aver introdotto la lavorazione di nuovi materiali - cromo, acciaio inossidabile, plastica Bakelite - che hanno creato uno stile “bello, snello e facile” espressione del superamento degli anni della Depressione. Con questi pionieri è nato il contributo specifico dell’industrial designer che sa enfatizzare quegli aspetti del prodotto o del sistema che si pongono direttamente in relazione con le caratteristiche, i bisogni, e gli interessi dell’uomo esaltando i criteri relativi alla visione, tattilità, sicurezza e utilità dell’utilizzatore. L’industrial designer era ed è attento agli aspetti pratici dei processi tecnici e alle specifiche produttive,

La lampada da tavolo Deskey è stata progettata nel 1937 da Donald Deskey, considerato uno dei grandi pionieri americani del design industriale che ha disegnato, tra gli altri, gli interni per la Radio City Music Hall.

La serie dinnerware “Fiesta” è opera dell’architetto inglese Frederick Hurten Rhead nel 1936 e più volte rifatta tanto che si contano oltre 10 milioni di pezzi di questa serie.

opportunità di mercato, vincoli economici, vendita, logistica e manutenzione. Di fronte alla diminuzione delle vendite negli anni della Depressione, i produttori si rivolsero ai migliori progettisti industriali chiedendo loro di dare ai prodotti un aspetto moderno che potesse piacere ai consumatori.

Caratterizzati da linee orizzontali e forme arrotondate, i nuovi oggetti di design di uso comune differivano completamente dalla stravaganza decorativa del 1920. Il design evocava un senso di velocità e di efficienza, proiettando un’immagine di progresso e benessere. L’interesse dei consumatori in un design

Norman Bel Geddes ha creato nel 1939 per Emerson Radio Phonograph “Patriot”, una radio racchiusa all’interno di una forma inconfondibilmente patriottica a stelle e strisce esaltando così la supremazia della tecnologia americana.

Un disco metallico dipinto di nero. 12 sfere in ottone che segnano le ore sono i principali componenti dell’orologio inventato da Gilbert Rohde per Herman Miller sviluppando anche una vasta linea di arredi che combinava idee funzionali e semplicità di forma con dettagli decorativi che erano tipicamente modernisti.

moderno ha continuato ad aumentare dopo la seconda guerra mondiale, quando le rivoluzioni tecnologiche delle fabbriche hanno permesso la produzione di beni di consumo a basso costo sfruttando economici nuovi materiali come plastica, vinile, cromo, alluminio e legno compensato. Al lavoro di questi innovativi designer le Poste statunitensi hanno dedicato nel luglio

2011 una collezione di 12 francobolli che commemorano altrettanti grandi nomi della magica stagione americana del design industriale, dagli anni ’30 agli anni ’60. Vi compaiono praticamente tutti i grandi nomi dell’epoca e come le loro opere sono destinati a non scadere mai e verranno venduti a 44 centesimi di dollaro.


Progetto della

in collaborazione con: Provincia di Padova Assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente

Progetto Azienda Pulita Servizio di Raccolta dei Rifiuti Agricoli www.riciclagricola.it

Non fare tutto da solo. ADERISCI AD AZIENDA PULITA. Il Progetto “Azienda Pulita” è un servizio innovativo, uniuni co nel suo genere in Italia, grazie al quale migliaia di aziende agricole padovane possono consegnare i rifiuti derivanti dalla loro attività imprenditoriale. D’ora in avanti, dovrai solo preoccuparti di consegnare correttamente i rifiuti, di tutto il resto, comprese le incomincom benze burocratiche, ridotte al minimo, si occuperà il gestore del servizio pubblico integrativo. Il tutto nel massimo rispetto dell’ambiente perché oltre il 90% del materiale raccolto sarà riciclato e riutilizzato. In 8.000 hanno già aderito.

E tu, cosa stai aspettando? Rivolgiti alla tua Associazione Agricola oppure contatta il numero verde 800. 238.389


26 Crucilibro

Vivere è un atto di coraggio La vera magia si nasconde nella vita “normale”, irreversibile, complicata, felice e infelice

Steven

Vladimir

Dacia

Sveva

Amsterdam

Pozner

Maraini

Casati Modignani

Una famiglia particolare

Roman Nikolas Max von UrgernSternberg

Donne vittime di violenza

Sveva, 5 anni

Alter Ego

Il mondo del possibile

Le vittime della furia sanguinaria

Uomini che amano e uccidono

La guerra

Location

Una casa, la vita di tutti i giorni

Il cuore dell’Asia centrale

L’Italia sorda a questo dramma sociale

Milano 1943

Co-Protagonisti

Gioie e dolori dell’amore, le fatiche del crescere, il mistero della morte

Un esercito di demoni

Il presunto amore, la seduzione, un irretimento dai confini nebulosi

Le ricette di famiglia

Intrigo

Una famiglia di sette persone vive una vita normale a cui si aggiunge un elemento apparentemente destabilizzante: ogni membro di questa famiglia possiede un superpotere

Il barone sanguinario è un condottiero considerato il più disinteressato degli assassini, il più metodico dei carnefici, un essere che sembra sospeso tra Paradiso e Inferno

Otto storie agghiaccianti in cui si descrive l’abbattersi di tutto il potere più becero, tutto il dolore che un uomo è in grado di provocare ad una donna

È il 1943. Milano è sotto le bombe degli alleati, nei pressi di via Padova una bambina, un po’ timida, ma incredibilmente curiosa, sta iniziando il suo apprendistato alla vita

Finale

I superpoteri servono per distrarsi dai problemi quotidiani, ma la storia è avvincente grazie ai racconti del quotidiano: i dolori, le dinamiche dei rapporti personali, gli stati d’animo dei personaggi

Ben prima di Hitler, ha l’idea dei progrom. Scatena la soldataglia contro gli ebrei, più odiati dei bolscevichi. Getta prigionieri nelle fornaci delle locomotive e inventa la “tortura del topo”

Dacia Maraini racconta di un Sono anni di fame, di mercato nero mondo diviso fra coloro che e di succedanei, ma per la piccola vedono nell’altro una persona da Sveva il cibo non manca. Le donne rispettare e coloro che considerano di famiglia dispiegano tutta la l’altro un oggetto da possedere e loro creatività in piatti nutrienti e schiavizzare appetibili

Cosa dire del libro

Un romanzo dalla grazia straordinaria in cui l’autore mette a nudo le fragilità del vivere, la difficoltà delle relazioni famigliari e indicando nelle illusioni la via per alzarsi in volo

Una ricostruzione storica senza precedenti che si tiene alla larga dalla fredda saggistica. Un lavoro duro di ricerca condotto da uno scrittore e giornalista di grande pregio

Queste storie vere colpiscono a Le accurate descrizioni di persone, fondo, parlano di una battaglia sapori e paesaggi ci restituiscono antica e sempre attuale di donne contro gli uomini amati che sempre un mondo, non così lontano, di cui stiamo perdendo ogni memoria più spesso si dimostrano incapaci di ricambiarle

Steven Amsterdam Ritratto di famiglia con superpoteri Isbn, pp. 309 € 16.90

Vladimir Pozner Il barone sanguinario Adelphi, pp. 320 € 22.00

Eroe - Eroina

Leggere… Leggere

Dacia Maraini L’amorerubato Rizzoli, pp. 208 € 15.00

Sveva Casati Modignani Il diavolo e la rossumata Mondadori, pp. 169 € 14.90

di Germana Urbani · info: >isbnedizioni.it< >www.adelphi.it< >www.rizzoli.rcslibri.it< >www.mondadori.it<


Enologia 27

Trofeo Schiava dell’Alto Adige 2012

La Schiava è il più diffuso e popolare vino dell’Alto Adige. Si esprime con profumi fragranti e fruttati (frutti rossi freschi ma maturi), spesso con note di viola e di mandorla. Il corpo non è mai troppo sostenuto, così come la trama tannica: si tratta infatti di un vino leggero e fruttato, dai tannini morbidi, che favorisce un consumo facile, piacevole ed appagante. La grande famiglia della Schiava comprende 8 denominazioni di cui 4 sono le più importanti nel panorama ampelografico dell’Alto Adige: Santa Maddalena, Lago di Caldaro, Meranese, Schiava.

U

n uno scenario magico, con vista sulle Dolomiti e nella quiete più assoluta dell’indimenticabile Vigilius Mountain Resort sul Monte Vigilius di Lana, il vino Schiava è stato il protagonista assoluto della nona edizione del Trofeo Schiava dell’Alto Adige. L’idea, lanciata dal patron del Vigilius Mountain Resort, l’imprenditore Ulrich Ladurner e grande sostenitore di questo vitigno autoctono, nasce per l’appunto otto anni fa. Da allora la Schiava ha puntualmente dimostrato, ad una giuria di esperti, le sue enormi potenzialità dovute alla sua tipicità, fragranza e bevibilità. Anche quest’anno, in varie degustazioni, una selezionata giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti provenienti dall’Italia e dalla Germania, ha scelto tra 94 campioni le “Schiave dell’anno”. Per focalizzare le diversità delle varie Schiave i vini sono stati degustati e valutati, sempre alla cieca, ma seguendo le varie denominazioni. Il momento culminante dell’evento è stato il Galà della Schiava del 15 maggio, durante il quale è stata ampiamente provata la capacità di questo vino di abbinarsi piacevolmente

con la cucina, in particolare con le prelibatezze del Vigilius Mountain Resort. “Abbiamo abbinato la Schiava alla cucina internazionale - ha sottolineato Othmar Kiem, giornalista enogastronomico e organizzatore del Trofeo Schiava dell’Alto Adige - e abbiamo dimostrato con successo la sua grande versatilità. La Schiava è un vino della tradizione che oggi è sempre più moderno per le sue caratteristiche di leggerezza e piacevolezza.” Complimenti agli organizzatori che stanno portando l’attenzione su questo vitigno dalla lunga storia di tradizione in Alto Adige, purtroppo nel tempo abbandonato e poco valorizzato dagli stessi produttori. E invece merita di essere conosciuto per la sua qualità attuale anche fuori dall’Alto Adige. “La Schiava - hanno testimoniato alcuni produttori accorti e sensibili alle intrinseche potenzialità del vino - è espressione di un modo di vivere che va raccontato. Questa gioia di vivere che esprime è il nostro valore aggiunto più importante.” Avanti tutta, siamo d’accordo con voi, brindiamo insieme alla giovialità della Schiava e al suo futuro!

I Premi Come “Schiava dell’anno” sono state premiate: nella categoria AA Lago di Caldaro: · Alto Adige l Ago di CAldAro ClAssiCo 2011 - Cantina Cortaccia · Alto Adige l Ago di CAldAro ClAssiCo greifenberg 2011 - Produttori Caldaro nella categoria AA Schiava e Schiava Grigia: · Alto Adige sChiAvA MissiAner 2011 - Cantina San Paolo · Alto Adige sChiAvA gentile Pfeffersburger 2011 nAlles MArgè nella categoria AA Meranese e AA Val Venosta: · Alto Adige MerAnese 2011 - Franz Pfeil, Tenuta Kränzel nella categoria AA Santa Maddalena: · Alto Adige sAntA MAddAlenA ClAssiCo 2011 - Cantina Produttori Santa Maddalena · Alto Adige sAntA MAddAlenA 2011 – Franz Gojer, Glögglhof · Alto Adige sAntA MAddAlenA gröbnerhof 2011 – Erste & Neue nella categoria Schiava Diversa (Che rAggruPPA tutti i vini di AnnAte Più veCChie e quei vini Che non entrAno negli sCheMi delle doC): · Alto Adige sAntA MAddAlenA ClAssiCo 2010 - Christian Plattner, Tenuta Waldgries.

Il Vintage Extra Brut 2005

delle tenute La Montina nella terna dei premiaticon l’Oscar del Vino 2012

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l Franciacorta DOCG Vintage 2005 Riserva Extra Brut delle Tenute La Montina di Monticelli Brusati nelle terna dei premiati con l’Oscar del Vino 2012 nelle sezione Miglior Vino Spumante, dedicata agli spumanti italiani che hanno conquistato i lettori di Bibenda per qualità, eleganza e grande piacevolezza. La candidatura è stata espressa dal mondo degli appassionati, lettori di Bibenda, e della Sommelerie e da un’Accademia di esperti. “Uno spumante straordinario che fin dai primi instanti della degustazione colpisce per ricchezza e complessità, affermandosi come una delle più rappresentative espressioni di questa denominazione. Il lavoro dei fratelli Bozza e del loro staff ha portato negli ultimi anni le Tenute La Montina ai vertici della qualità del nostro Paese, grazie a una produzione che rispecchia in pieno le caratteristiche peculiari dell’area nord orientale della Franciacorta, caratterizzata da terreni collinari calcarei e argillosi e da un clima mitigato dai benevoli influssi del vicino Lago d’Iseo” recita la motivazione. “Siamo molto orgogliosi della nomination per que-

sta nostra Riserva che ci sta dando grandissime soddisfazioni, aggiundicandosi quest’anno i 5 grappoli della guida dell’AIS, i 3 bicchieri della Guida del Gambero Rosso, le 5 sfere della Guida Sparkle - commenta Michele Bozza, direttore commerciale e marketing dell’azienda - Per il Vintage abbiamo selezionato le particelle di vigneto e le migliori uve, abbiamo individuato i legni con le tostature più equilibrate. Quasi maniacalmente, dopo la fermentazione in bottiglia, lo abbiamo degustato per avere la conferma dell’eccellenza della vendemmia. Lo abbiamo poi fatto maturare lentamente in bottiglia per almeno 60 mesi sui lieviti.” Le premiazioni si sono tenute il 28 maggio, all’Hotel Rome Cavalieri di Roma, nel corso della Serata degli Oscar del vino 2012, appuntamento di punta e di assoluto rilievo per l’enologia italiana che - giunto alla sua 14° edizione - si fregia della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica. A ritirare il premio dalle mani di Franco Ricci, patron dell’evento, c’era Michele Bozza. Per l’occasione, era stata organizzata una Cena di gala, affidata a Gianfranco Vissani, nel corso della quale è stato degustato anche il Vintage 2005.

Le Tenute La Montina sono fra le aziende storiche della Franciacorta. Si sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m2 sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°-16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 450.000 bottiglie annue. Info: La Montina Tel. 030 653 278 · comunicazione@lamontina.it · www.lamontina.it


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i nostri Esperti L’ARCHITETTO

Vertigine visiva Valentino Micaglio

La vertigine può essere definita come una sensazione di instabilità ed è un sintomo, non una malattia, di disorientamento in relazione alle cose attorno a noi. La sintomatologia vertiginosa può variare da una leggera sensazione di capogiro sino ad una grave e severa sensazione di instabilità che ci può far cadere con effetti anche gravi o la perdita di motilità che alla guida diventerebbe di estremo pericolo. Problemi ai muscoli oculari o problemi di rifrazione possono causare instabilità. Un esempio di tale tipo di disturbo è quello che un individuo può avere durante la guida se porta occhiali che appartengono ad un’altra persona oppure di instabilità visiva causata da una non corretta ametropia, tipo l’astigmatismo, o quando si vede sfrecciare un treno che va in direzione opposta alla nostra. Gli occhi rispondono inviando al cervello una rapida serie di impulsi, che indicano che il corpo è in movimento rotatorio.

D’altra parte, le orecchie ed il sistema di muscoli-articolazioni, inviano al cervello impulsi che indicano che il corpo non è in movimento rotatorio ma solo in movimento in avanti. Il cervello, nel ricevere tali informazioni confuse (dagli occhi che indicano movimento, dalle orecchie e dal sistema muscoli-articolazioni che indicano il contrario) invia allo stesso modo, ai vari muscoli e ghiandole, ordini confusi che possono causare sudorazione, nausea, e vomito. In tale situazione quando un individuo è seduto nel sedile di fronte e guarda in avanti, gli occhi, le orecchie, e il sistema muscoli -articolazioni, lavorano in modo più uniforme, e la possibilità di avere la sensazione di mal d’auto è minore. Un disturbo visivo può essere causato da vertigini di altra origine. La incapacità intermittente di focalizzare, la difficoltà nella lettura, intermittente sensazione di appannamento visivo, possono derivare da piccoli movimenti riflessi dagli occhi (scosse).

Le vertigini si possono avere per altri motivi, quali : problemi otologici, stress emotivi, gli stati di tensione, e l’assunzione di un’eccessiva quantità di alcool. l’insufficienza circolatoria, la disfunzione metabolica o allergica, i tumori o i traumi, possono produrre questo tipo di instabilità con o senza disturbi dell’equilibrio, e altri che per esigenze di spazio non elenchiamo.

BIBLIOGRAFIA: www.gruppootologico.it

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it


i nostri Esperti I nostri esperti 29

AFFARI DI FAMIGLIA Mancato versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del padre. A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Ecco cosa fare per tutelare il diritto leso

Care lettrici e lettori, a richiesta da parte di molte di Voi, in questa rubrica affronterò il delicato quanto frequente tema dell’omesso versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del genitore non collocatario prevalente e/o del figlio maggiore non economicamente autosufficiente. I figli minori e quelli maggiorenni, non ancora economicamente autosufficienti, hanno diritto di essere mantenuti ( ex art. 147 e 148 del c.c.) dai genitori in misura proporzionale al proprio reddito (inteso quale patrimonio complessivo) tenendo conto delle esigenze concrete degli stessi, del tenore di vita goduto in costanza di convivenza, ancorché more uxorio, all’effettiva permanenza presso ciascun genitore e all’impegno concreto profuso da ciascuno di essi nella loro educazione e gestione giornaliera. Dato per acclarato, dunque, che l’obbligo al mantenimento dei figli incombe in egual misura anche sui genitori non legati da un vincolo matrimoniale ma da una semplice unione di fatto, ne consegue che anche le conseguenze civili e penali per l’omesso versamento dello stesso sono da intendersi parificate. Ma, in concreto, come e cosa fare se il padre naturale/separato/divorzionato omette di

versare il mantenimento del figlio minorenne e/o maggiorenne non economicamente autosufficiente? La madre, munita dell’omologa di separazione (in ipotesi di separazione consensuale) o della sentenza di separazione (in ipotesi di separazione giudiziale) o della sentenza di divorzio, o ancora del provvedimento, avente natura esecutiva, pronunciato dal Tribunale Minorile, può adire, tramite un legale all’uopo nominato, il Tribunale per far ordinare al terzo (es. datore di lavoro, banche, enti erogatori la pensione, P.A.) ex art. 156, comma 6 c.c. di versarle direttamente quanto previsto a titolo di mantenimento. Questo ordine di pagamento può essere già inserito dal Giudice, qualora ne ricorrano i presupposti (ad esempio allorquando il genitore già nel corso del procedimento di separazione o divorzio ometta e/o ritarda ingiustificatamente il pagamento del dovuto mantenimento), nella sentenza di separazione e/o divorzio o nel decreto pronunciato avanti il Tribunale minorile a seguito di procedimento ex art. 317 bis c.c.. Detta condotta assume particolare rilevanza anche ai fini della valutazione del corretto esercizio della potestà genitoriale poiché, innegabilmente, denota il pressoché totale disinteresse del genitore

L’ARCHITETTO

inadempiente verso le esigenze primarie del figlio minore e/o maggiorenne ma non economicamente autosufficiente. Conseguentemente, potrà essere giuridicamente valutata l’incapacità genitoriale del genitore inadempiente con sua conseguente decadenza. Peraltro, la violazione degli obblighi di natura economica disposti in favore del figlio, assume rilevanza anche in ambito penale integrando detta condotta il reato di cui all’art. 570 c.p., anche nella sola ipotesi di semplice ritardato pagamento dell’assegno rispetto ai termini indicati dal Giudice. Ma il genitore inadempiente può esimersi dalle conseguenze penali della propria condotta? L’incapacità economica del genitore obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento assume valore esimente solo quando questi riesca a dimostrare, in maniera puntuale e precisa, il proprio incolpevole stato di indigenza. A tal riguardo non si può ritenere sufficiente il semplice stato di difficoltà economica addotta dall’inadempiente a propria discolpa come ad esempio il fatto di essere disoccupato. Di recente la Cassazione è nuovamente intervenuta sul punto ritenendo che l’impossibilità di versare l’assegno di mantenimento al figlio minore da parte

di un imprenditore non possa giuridicamente essere scusata dal fatto che la sua azienda sia in difficoltà economica, come vanamente dimostrato con la produzione in giudizio degli ultimi tre bilanci in “rosso”. La Corte di Cassazione con la medesima sentenza ha inoltre statuito il diritto al risarcimento dei danni morali conseguenti a detto comportamento omissivo. Dunque, l’omesso mantenimento dei figli minori e/o maggiorenni non economicamente autosufficienti, oltre ad essere immorale sotto un profilo umano, assume senza dubbio rilievo in ambito civile e penale con conseguente diritto, da parte dei soggetti lesi, di pretendere la giusta tutela anche sotto il profilo del risarcimento dei danni morali sofferti per tutte le difficoltà e disagi loro causati. Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Il tempo stringe per le unità immobiliari che, come previsto dalle novità introdotte nel nuovo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 26 Luglio 2012, possono essere iscritti al catasto, tra quelli rurali destinati ad abitazione e quelli strumentali all’esercizio dell’attività agricola (diversi da quelli in categoria D/10). I soggetti interessati devono presentare le DOMANDE DI VARIAZIONE CATASTALE relative fabbricati iscritti al catasto urbano (Ceu) entro il 1° ottobre 2012, mentre le DICHIARAZIONI DI AGGIORNAMENTO CATASTALE relative ai fabbricati iscritti al catasto terreni (Ct) che devono essere iscritti al catasto edilizio urbano, entro il 30 novembre 2012. Restano comunque valide le domande presentate in base alle regole (abrogate) del D.L. n. 70/2011 dopo il 30 settembre 2011 e fino al 1° ottobre 2012. L’agenzia del Territorio ha previsto due tipologie di modulistica: la tipologia di DOCUMENTO 1 per la presentazione delle domande di variazione, e la tipologia di DOCUMENTO 2, per la presentazione delle dichiarazioni di aggiornamento catastale. In altre parole la prima tipologia, è utilizzata per le dichiarazioni di fabbricati di nuova costruzione od oggetto di interventi edilizi, per i quali sussistono i requisiti di ruralità. La seconda tipologia di documento, è utilizzata per le dichiarazioni al Ceu di fabbricati rurali già censiti al Ct, purché costituenti unità immobiliari che, nello stato attuale, sono di per sé atti a produrre un reddito. Per

Photo: Kate Holt/Eyevine/ActionAid

Catasto: per i fabbricati rurali contano ADOTTA UN BAMBINO A DISTANZA, solo i requisiti

“È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!”

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entrambi le procedure, devono essere presentate anche le relative delle attività agricole. Perciò ai fini fiscali, e in particolare ai fini autocertificazioni, utilizzando i moduli B (per le unità abitative) e dell’Ici non è più necessaria l’attribuzione delle categorie catastali C (per le unità strumentali), allegati al Dm 26/07/2012. Tra le A/6 e D/10. In altre parole il riconoscimento del carattere di novità è stata introdotta anche una nuova causale di variazione, ruralità edilaun immobile è bambino indipendente dalla categoria catastale Per ricevere materiale informativo cartellina di un compila il coupon e spediscilo denominata “RICHIESTA DI RURALITÀ”, da utilizzare conall’indirizzo la attribuita, ma solo dai requisiti. domande e le02autocertifi cazioni in bustasolo chiusa indicato sotto; oppure invialo viaLefax al numero 2953 7373 o tipologia di documento 1. Questa causale consente caso chiamaciinallo 02 di 742 001.possono essere presentate mediante consegna diretta all’ufficio unità già censite nel gruppo di categoria D (esclusa la D/10), la competente, posta raccomandata, fax o PEC. Inoltre possono presentazioni di VARIAZIONI SEMPLIFICATE, perNome cui sono necessari essere presentate dai titolari dei diritti reali, da tecnici incaricati solo i dati identificativi dell’unità. Fino al 30 novembre 2012, i (ingegneri, geometri, agronomi, architetti) o tramite le associazioni soggetti interessati potranno continuare a servirsi della procedura di categoria degli agricoltori. Ricapitolando le dichiarazioni di Cognome Docfa già in uso. aggiornamento dovranno avvenire entro il 30 novembre 2012, in Ma già a decorrere dal 4 settembre 2012, è disponibile la nuova Via caso di inosservanza scatta l’accertamento conn° sanzioni da 1.032 versione della procedura automatica “Docfa 4.00.1”. Sul sito a 8.264 euro. Naturalmente gli uffici provinciali dell’Agenzia del Tel. Cell. dell’agenzia del Territorio (www.agenziaterritorio.gov.it) è quindi Territorio verificheranno la documentazione presentata. Quindi possibile compilare la domanda con modalità informatica. E’ anzi l’esisto della verifica dei requisiti di ruralità potrebbe essere anche e-mail consigliabile utilizzare la procedura on-line, che consente subito negativo, in caso di mancanza dei requisiti. In particolare in sede l’assegnazione dell’identificativo numerico, con la possibilità di controllo è necessario attribuire il classamento alla categoria del Prov. oggettive del di trasmettere successivamente, ma non oltre ilCap 1 ottobre 2012, Cittàgruppo “A” più appropriata in base alle caratteristiche tutta la documentazione all’Ufficio provinciale dell’Agenzia. Con fabbricato e apporre ove possibile, la corrispondente annotazione Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano,via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è del il dott. carattere Marco De Ponte, presso c) i Suoi dati sarannoche trattatinon (ancheèelettronicamente) il Dm 26 luglio 2012, i fabbricati per i quali sussistono i requisiti didomiciliato ruralità. E’AA;chiaro infatti possibile il soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di ruralità, già censiti al Ceu e oggetto delle dinuove dei requisiti per fabbricati che hanno caratteristiche solidarietà domande, e beneficenza svolte da AA;riconoscimento d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi mantengono la categoria attribuita e gli altri dati di classamento, categorie A/1 A/8 o per le modificati, abitazioni con all’indicato responsabile per conoscere i appartenenti Suoi dati, verificare lealle modalità del trattamento, ottenereeche i dati siano integrati, cancellati, ovvero per all’esercizio opporsi al trattamento degli caratteristiche stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. siano essi a destinazione abitativa o strumentale di lusso. ZLP12 Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it Data e luogo

Ci sono bambini che, una volta nella vita, vorrebbero poter rubare della marmellata. Ma sono nati in Paesi dove la terra non produce quasi nulla. Dove le “case” sono baracche. Dove si va a dormire a stomaco vuoto. Si lavora anziché andare a scuola e si muore per un banale morbillo. Eppure un destino diverso è possibile. Dipende anche da te. Con l’adozione a distanza di ActionAid e 82 centesimi al giorno puoi trasformare la vita di un bambino e della sua comunità: dall’estrema povertà a un futuro di dignità e diritti. E - perché no - con della marmellata da rubare!

Firma

ActionAid Via Broggi 19/A, 20129 Milano - Tel. 02 742001 E-mail: richieste@actionaid.org - www.actionaid.it


30 I nostri esperti L’ARCHITETTO

Catasto: per i fabbricati rurali contano solo i requisiti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

Il tempo stringe per le unità immobiliari che, come previsto dalle novità introdotte nel nuovo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 26 Luglio 2012, possono essere iscritti al catasto, tra quelli rurali destinati ad abitazione e quelli strumentali all’esercizio dell’attività agricola (diversi da quelli in categoria D/10). I soggetti interessati devono presentare le DOMANDE DI VARIAZIONE CATASTALE relative fabbricati iscritti al catasto urbano (Ceu) entro il 1° ottobre 2012, mentre le DICHIARAZIONI DI AGGIORNAMENTO CATASTALE relative ai fabbricati iscritti al catasto terreni (Ct) che devono essere iscritti al catasto edilizio urbano, entro il 30 novembre 2012. Restano comunque valide le domande presentate in base alle regole (abrogate) del D.L. n. 70/2011 dopo il 30 settembre 2011 e fino al 1° ottobre 2012. L’agenzia del Territorio ha previsto due tipologie di modulistica: la tipologia di DOCUMENTO 1 per la presentazione delle domande di variazione, e la tipologia di DOCUMENTO 2, per la presentazione delle dichiarazioni di aggiornamento catastale. In altre parole la prima tipologia, è utilizzata per le dichiarazioni di fabbricati di nuova costruzione od oggetto di interventi edilizi, per i quali sussistono i requisiti di ruralità. La seconda tipologia di documento, è utilizzata per le dichiarazioni al Ceu di fabbricati rurali già censiti al Ct, purché costituenti unità immobiliari che, nello stato attuale, sono di per sé atti a produrre un reddito. Per entrambi le procedure, devono essere presentate anche le relative autocertificazioni, utilizzando i moduli B (per le unità abitative) e C (per le unità strumentali), allegati al Dm 26/07/2012. Tra le novità è stata introdotta anche una nuova causale di variazione, denominata “RICHIESTA DI RURALITÀ”, da utilizzare solo con la tipologia di documento 1. Questa causale consente in caso di unità già censite nel gruppo di categoria D (esclusa la D/10), la presentazioni di VARIAZIONI SEMPLIFICATE, per cui sono necessari solo i dati

identificativi dell’unità. Fino al 30 novembre 2012, i soggetti interessati potranno continuare a servirsi della procedura Docfa già in uso. Ma già a decorrere dal 4 settembre 2012, è disponibile la nuova versione della procedura automatica “Docfa 4.00.1”. Sul sito dell’agenzia del Territorio

(www.agenziaterritorio.gov. it) è quindi possibile compilare la domanda con modalità informatica. E’ anzi consigliabile utilizzare la procedura online, che consente subito l’assegnazione dell’identificativo numerico, con la possibilità di trasmettere successivamente, ma non oltre il 1 ottobre 2012, tutta

la documentazione all’Ufficio provinciale dell’Agenzia. Con il Dm 26 luglio 2012, i fabbricati per i quali sussistono i requisiti di ruralità, già censiti al Ceu e oggetto delle nuove domande, mantengono la categoria attribuita e gli altri dati di classamento, siano essi a destinazione abitativa o

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it

L’APPARECCHIO DEI BAMBINI E’ molto frequente che i genitori si preoccupino della dentatura dei bambini e si chiedano quale sia il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico, ossia un trattamento che porti i denti ad allinearsi e ad avere una forma regolare e d armonica. I miglioramenti che si possono ottenere sono molteplici: l’estetica facciale, il sorriso, la pulizia più accurata e la maggiore prevenzione di carie e tartaro. Ma vi sono dei vantaggi altrettanto importanti dal punto di vista scheletrico; specifici apparecchi detti intercettivi risolvono con semplicità le malocclusioni dovute alla forma particolare della mandibola e del mascellare superiore se sono trattate nell’età puerile, momento in cui le ossa sono più facilmente malleabili. In età adulta invece la questione può diventare più seria in quanto il palato ogivale (stretto) e altri problemi di malocclusione necessitano di una cura mediamente più lunga. L’ortodonzia intercettiva può cominciare già dai 5 anni, anche se sono presenti ancora dei denti da latte; è questo il momento in cui si possono già diagnosticare le malocclusioni e correggerle in tempo.

strumentale all’esercizio delle attività agricole. Perciò ai fini fiscali, e in particolare ai fini dell’Ici non è più necessaria l’attribuzione delle categorie catastali A/6 e D/10. In altre parole il riconoscimento del carattere di ruralità di un immobile è indipendente dalla categoria catastale attribuita, ma solo dai requisiti. Le domande e le autocertificazioni possono essere presentate mediante consegna diretta all’ufficio competente, posta raccomandata, fax o PEC. Inoltre possono essere presentate dai titolari dei diritti reali, da tecnici incaricati (ingegneri, geometri, agronomi, architetti) o tramite le associazioni di categoria degli agricoltori. Ricapitolando le dichiarazioni di aggiornamento dovranno avvenire entro il 30 novembre 2012, in caso di inosservanza scatta l’accertamento con sanzioni da 1.032 a 8.264 euro. Naturalmente gli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio verificheranno la documentazione presentata. Quindi l’esisto della verifica dei requisiti di ruralità potrebbe essere anche negativo, in caso di mancanza dei requisiti. In particolare in sede di controllo è necessario attribuire il classamento alla categoria del gruppo “A” più appropriata in base alle caratteristiche oggettive del fabbricato e apporre ove possibile, la corrispondente annotazione del carattere di ruralità. E’ chiaro infatti che non è possibile il riconoscimento dei requisiti per fabbricati che hanno caratteristiche appartenenti alle categorie A/1 e A/8 o per le abitazioni con caratteristiche di lusso.


I nostri esperti 31


32 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) LE OMBRE Trova l’ombra corretta

info@azzurraedizioni.com SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome del cantante in foto

A

ALBUM - AMORE - COVER FAMIGLIA - GOSSIP - HIT - VINO ITALIANO - POWER - SOLE PRODUTTORE - PUGLIA - VITA ROMINA - SHOW - SOLISTA

B

Chiave (6) - Il nome.................................. ................................................................

C

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

D

AD - AN - DA - EL - ID - MO - SO - TI TV - UD - ASI - DEI - ORA - REO - SII SUL - TAP - VOI - ALIA - ARNO META - SIAM - VOCE - PRORA ANTICA - IPNOSI - OVIEDO - PISANO SCIATO - MUOIONO - STAPPATURA The profession (le professioni) Impariamo l’inglese ACTOR (attore) BAKER (panettiere) BUYER (compratore) CARER (badante) COOK (cuoco) DANCER (ballerino) DOCTOR (dottore) ENGINEER (ingegnere) LAWYER (avvocato) MODEL (modella) NURSE (infermiere) PAINTER (imbianchino) POSTMAN (postino) RETIRED (pensionato) SOLDIER (soldato) VET (veterinario) WAITER (cameriere) WRITER (scrittore)

CHIAVE (11) - Una professione.....................................................................................

Aforismi divertenti

Soluzioni:

• Il genio è per il 10% ispirazione, e per il 90% sudorazione. • Il cervello è un organo meraviglioso. Comincia a lavorare quando ci si alza dal letto e smette quando si entra in ufficio. • Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti.

LE OMBRE:

Giochi e tanto divertimento:

corretta: C

• Sapete come si chiama la modella giapponese con le misure perfette? Mimi Sury. • Come si chiama il più grande cocainomane giapponese? Hiothiro Nariga. • Come si chiama il più famoso comandante delle frecce tricolori? Gino Vantuno. • Come si chiama il più esperto geologo brasiliano? Pedro Macinho. • Come si chiama il più grande produttore di autoveicoli cinese? Cam Yong Chin. • Come si chiama il più forte saltatore in lungo congolese? Mozombo Nabuca. • Come si chiama il più gentile autista di autobus congolese? Takalasu Chenduma. • Come si chiama il più imbattuto portiere di calcio giapponese? Tutiri Yoparo. • Come si chiama il più assiduo suonatore di citofono vietnamita? Vien Po Ju. • Come si chiama il peggiore avvocato italiano? Massimo Della Pena. • Come si chiama il più sadico bagnino romano? Adamo Rigonfio. • Come si chiama il più grande idraulico italiano? Oscar Dabbagno. • Come si chiama il più turbolento studente italiano? Oscar Manato.

• Come si chiama il più abile scultore italiano? Oscar Pello. • Come si chiama il più bravo calzolaio italiano? Oscar Pone. • Come si chiama l’uomo più conosciuto d’Italia? Rino Mato. • Come si chiama il più accanito fumatore italiano? Nico Tina. • Come si chiama la più grande cinofila italiana? Tornaccasa Alessia. • Come si chiama il più fornito pizzicagnolo arabo? Alì Mentari. • Come si chiama il più maldestro barbiere arabo? Allah Mett. • Come si chiama il più dispettoso bambino arabo? Moustafà Appost. • Come si chiama il più famoso saltatore arabo? Dalì Allah. • Come si chiama il più forte lanciatore di peso arabo? Buth Allah. • Come si chiama il miglior posteggiatore rumeno? Emmo Cumescu. • Come si chiama il più bravo detective rumeno? Silu Pescu. • Come si chiama il più ricercato evaso rumeno? Nicolae Ciauescu. • Come si chiama il più forte tuffatore spagnolo? Casco De Panza. • Come si chiama la più forte tuffatrice spagnola? Maia Chespansada. • Come si chiama il più astuto investigatore spagnolo? Vasco Tesgama.

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34 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

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FASCINO SONO IN ARRIVO PIÙ SODDISFAZIONI ALLE LUNGA DURATA CHE AI SINGLE. NUOVI INCONTRI FAVORISCONO L’EROS · S ALUTE ATTENZIONE PARTICOLARE PER IL BENESSERE A TUTTO TONDO: MOLTI INTRAPRENDERANNO UNA DIETA O UN ALIMENTAZIONE SANA

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DAL 21/04 20/05

Oroscopo L’AMORE D’AUTUNNO È UN CUORE ALIENO CHE CI PORTA IL PROFUMO OVATTATO DEL RESPIRO DELLE TERRE

A S C I N O

ARETE QUALRIFLESSIONE SULLE RELAZIONI IN GENERALE E ANCOR PIÙ SU QUELLE SENTIMENTALI. EVITATE STERILI RIMUGINAZIONI · S ALUTE IL BUON TONO ENERGETICO GENERALE VI REGALERÀ ENTUSIASMO E METODO IN OGNI ATTIVITÀ, POTRETE PUNTARE SULLA COMPETITIVITÀ

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO PREVISTI TUONI E FULMINI NELLE RELAZIONI AMOROSE: AVETE VOGLIA DI DARE UN BELLO SCOSSONE A RELAZIONI CHE SI STRASCINANO · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ BALLERINA, O AL DI SOTTO DELLO STANDARD ABITUALE E I RIFLESSI SI FARANNO PIÙ LENTI. EVITATE GRANDI PERFORMANCE

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FASCINO LIBERATE IL VOSTRO LATO PIÙ ROMANTICO E FANTASIOSO, I PIANETI FAVOREVOLI VI RENDERÀ, QUESTO MESE, PARTICOLARMENTE IDEALISTI · S ALUTE DALLA CROMOTERAPIA ALLA RIFLESSOLOGIA, PASSANDO PER YOGA E SHIATSU: SIATE APERTE A TUTTE LE POSSIBILITÀ DI BENESSERE

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LEGNARO semicentrale splendida porzione di schiera su 2 livelli sfalsati ben rifinita e mantenuta in ottime condizioni, composta da: cucina separata, soggiorno, 2 bagni, 3 camere e garage doppio. CLASSE E- KWH 107,62 � 215.000 Rif. 121314

PIOVE DI SACCO

LEGNARO, in contesto residenziale e comode ai servizi si propongono ville bifamiliari con consegna chiavi in mano, disposte su piano terra e sottotetto. Ottima qualità delle finiture, personalizzabili. Classe B IPE 56,977. Euro 250.000 tratt. Rif. 091171

Affiliato: PI.CO. s.a.s. P.tta Japelli, 1 Tel. 049 9705597 - Fax 049 9705601 www.grimaldifranchising.it piovedisacco@grimaldifranchsing.it

PIOVE DI SACCO, Centrale, porzione di palazzetto cielo-terra da ristrutturare con unità commerciale al piano terra e residenziale ai piani 1° e 2°. Possibile vendita frazionata. Info in agenzia Rif. 121313

CODEVIGO loc. Rosara, casa singola su due piani fuori terra con annessi rustici, ampio scoperto destinato a giardino e terreno agricolo per circa 3000mq. �145.000 Classe G. Rif. 121318


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anteprima

25-26-27-28 ottobre 2012

SPECIALE COMMErCIAnTI

I padiglioni:

Come arrivare In Auto: Da Venezia, uscita Padova Est. Da Milano, uscita Padova Ovest. Da Bologna, uscita Padova Sud. In Treno: Stazione ferroviaria a 500 m dalla Fiera. Treni diretti internazionali. In Aereo: Aeroporto di Venezia a 30 minuti d’auto. Shuttle per la fiera ogni 30 minuti.

1 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, restauratori, edilizia specializzata 2 • Privati: auto e moto in vendita 3 • Mostra Gilles Villeneuve, modellismo e concorso di eleganza per modellini Ferrari GTO 4 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, edilizia specializzata 5 • Commercianti e restauratori 6 • Commercianti e restauratori 7 • Ricambistica auto 8 • Ricambistica auto e moto, commercianti moto 7/8 (galleria) • Modellismo 11 • Commercianti e restauratori 14 • Commercianti e restauratori, Club, editoria specializzata 15 • Club, scuderie, registri di marca Percorso “Collezionismo e vintage”: Pad 4, 5, 6, 11, 14.

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