del Piovese
www.lapiazzaweb.it
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 75
Viabilità In via Cavour entra in funzione il varco Ztl pag.
Volley Codevigo Le ragazze hanno raggiunto la Prima divisione
Animazione Estate, torna la movida all’isola pedonale
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EDITORIALE
Veneto Sviluppo fra poltrone & idee
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
DAL GAL 400 MILA EURO ALL’AGRICOLTURA
La somma è stata messa a disposizione per gli imprenditori agricoli locali che hanno intenzione di puntare sulla diversificazione delle proprie attività, trasformandole in agriturismi e fattorie polifunzionali. A settembre, invece, scadranno i bandi dedicati agli interventi di restauro pag. 17
SODANO, PROMETTE RINFORZI E SICUREZZA
In occasione della riunione sulla sicurezza, tenutasi a giugno alla Corte Benedettina, i sindaci del territorio hanno ottenuto precise garanzie dal prefetto Ennio Maria Sodano in merito al potenziamento degli organici nelle caserme locali pag. 20
di Nicola Stievano
I
Piove di Sacco, belli i negozi ma scomodi i parcheggi
Piano marketing: il centro storico attira per le vetrine ma scoraggia per posteggi auto
A
nalizzare la situazione territoriale, commerciale e urbanistica del centro cittadino; metterne in evidenza i punti di forza e di debolezza; sviluppare linee di intervento per la valorizzazione e creare sinergie tra soggetti pubblici e privati per programmare e pianificare al meglio le azioni da intraprendere. Queste le linee guida del piano marketing del Comune, presentato il 10 maggio scorso a palazzo Jappelli, a conclusione di un progetto che ha visto coinvolti amministrazione comunale, Ascom
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presentato un quadro generale della realtà cittadina piovese, esaminata in tutti i suoi aspetti, dall’urbanistica alla composizione sociale ma soprattutto un’analisi approfondita della rete commerciale con particolare attenzione alle attività del centro storico. Dati raccolti attraverso una mappatura delle attività commerciali che hanno permesso di rilevare i punti critici e i nodi da sciogliere per il rilancio dell’intero centro cittadino.
L’Intervento
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e Camera di Commercio. A presentare il piano marketing territoriale il direttore generale dell’Ascom Confcommercio della provincia di Padova, Federico Barbierato, il segretario generale Otello Vendramin e il presidente piovese Francesco Boran. Presenti all’incontro il sindaco Alessandro Marcolin e il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Andrea Recaldin. Ad illustrare i dati raccolti in oltre un anno di lavoro l’analista dell’Ister (Istituto per il terziario) Claudia Coppa che ha
Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico
pagg.
4-5
n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3
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di Francesca Zaccariotto*
L
a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. *Presidente della Provincia di Venezia
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EDITORIALE
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Veneto Sviluppo fra poltrone & idee
Piove di Sacco
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Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose. Nicola Stievano
I gruppi della Sala prove di via Garibaldi a Piove di Sacco protagonisti, lo scorso 18 giugno, della Festa europea della musica. L’evento, alla sua prima edizione, è stato promosso dal consigliere delegato alle Politiche giovanili. Sei i gruppi selezionati fra gli oltre 100 iscritti alla sala prove. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei volontari del servizio civile Antonio Badan e Leonardo Salata.
SPURGO FOGNATURE - POZZI NERI - VIDEOISPEZIONI
Piove di Sacco
PRONTO INTERVENTO 24h su 24h
APERTA LA LOTTA ALLE ZANZARE
Lotta alle zanzare Il Comune di Piove di Sacco ricorda ai cittadini di provvedere nelle aree private alla lotta ai focolai di riproduzione della zanzara tigre nei piccoli ristagni d’acqua. Il Comune si occupa della prevenzione nelle aree pubbliche tramite interventi di lotta larvicidi. Presso il Polisportello - Viale degli Alpini, 1 - sono disponibili gratuitamente per i cittadini, fino ad esaurimento, confezioni di pastiglie di insetticida antilarvale da far sciogliere nei tombini con acqua per bloccare la trasformazione delle larve di zanzara in adulti. Info presso il Polisportello comunale o nel sito del Comune www. comune.piovedisacco.pd.it. Felicitazioni
IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.
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Regolamentata l’entrata e la sosta in parcheggio pag. 6
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Ampliata la rete Wi-Fi nella zona industriale
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Provincia
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POLITICA
Ritrovare il lavoro anche dopo gli anta pag.
PERSONAGGIO
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L’ideatore di Volunia: “Per me il progetto finisce qui”
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Nuova formula per la XII edizione del premio Valeri pag. 29
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CULTURA
Regione
Dal cinema al teatro la lunga estate padovana pag.
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La Lega cambia leader, il nuovo corso affidato a Tosi pagg. 38-39
Per i colleghi under 35
PREMIO GIORNALISTICO PER RICORDARE GIORGIA Per ricordare una collega straordinaria nasce il Premio giornalistico “Giorgia Iazzetta”, istituito da NordestNet e patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Il 30 novembre 2011 è scomparsa prematuramente Giorgia Iazzetta. Giorgia aveva lavorato per molti anni anche anche con noi de “La Piazza”. Per ricordare il suo lavoro e la sua memoria. Il premio è destinato a giornalisti iscritti all’albo del Veneto che, alla data del 30 giugno 2012, non abbiano compiuto 35 anni di età. Verrà assegnato un riconoscimento ad un articolo o servizio che si sia occupato di temi sanitari, in cui emerga con chiarezza l’aspetto umano della vicenda narrata. Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 ottobre 2012. La premiazione avverrà il 30 novembre 2012, nel primo anniversario della scomparsa di Giorgia. Il bando di partecipazione all’indirizzo http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/ pagine/Bando Giorgia Iazzetta.doc Polverara
BEACH VOLLEY, RIAPRE L’IMPIANTO
REGIONE
Avviata la riorganizazzione di Veneto Agricoltura
CULTURA
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Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato pag. 44
Riapre il campo da beach volley realizzato lo scorso anno in via del Centenario a Polverara. L’impianto è aperto tutti i giorni, illuminato di sera e dotato di nuova rete di protezione per i palloni. L’uso del campo è gratuito e chi desidera prenotare può mandare una mail a segreteria@ comune.polverara.pd.it entro le 13.00 del giorno stesso o telefonare al numero 049-9774811 (interno 1).
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese LO STUDIO DEL TERRITORIO Da uno studio effettuato nell’ambito del piano marketing territoriale presentato lo scorso maggio emerge che il centro storico di Piove di Sacco attira per i suoi numerosi e apprezzati negozi ma che risulta piuttosto scomodo per i parcheggi, o troppo distanti o insufficienti in occasione dei grandi eventi. Allo studio soluzioni per ovviare ai disagi emersi
Piove di Sacco, belli i negoz
di Martina Maniero
Una buona rete commerciale rende Piove un polo attrattivo: in centro ci sono 139 negozi, 43 esercizi pubblici, 49 banche e uffici
I posti auto a servizio dell’utenza del centro sono 1.242; il 56 per cento dei quali dista dagli 11 ai 20 minuti a piedi dal centro
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nalizzare la situazione territoriale, commerciale e urbanistica del centro cittadino; metterne in evidenza i punti di forza e di debolezza; sviluppare linee di intervento per la valorizzazione e creare sinergie tra soggetti pubblici e privati per programmare e pianificare al meglio le azioni da intraprendere. Queste le linee guida del piano marketing del Comune, presentato il 10 maggio scorso a palazzo Jappelli, a conclusione di un progetto che ha visto coinvolti amministrazione comunale, Ascom e Camera di Commercio. A presentare il piano marketing territoriale il direttore generale dell’Ascom Confcommercio della provincia di Padova, Federico Barbierato, il segretario generale Otello Vendramin e il presidente piovese Francesco Boran. Presenti all’incontro il sindaco Alessandro Marcolin e il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Andrea Recaldin. Ad illustrare i dati raccolti in oltre un anno di lavoro l’analista dell’Ister (Istituto per il terziario) Claudia Coppa che ha presentato un quadro generale della realtà cittadina piovese, esaminata in tutti i suoi aspetti, dall’urbanistica alla composizione sociale ma soprattutto un’analisi appro-
I COMMENTI
“Necessario dare risposte alle criticità emerse”
fondita della rete commerciale con particolare attenzione alle attività del centro storico. Dati raccolti attraverso una mappatura delle attività commerciali che hanno permesso di rilevare i punti critici e i nodi da sciogliere per il rilancio dell’intero centro cittadino. Piove di Sacco conta 295 attività commerciali (276 di vicinato, 17 medie strutture e 2 grandi strutture di vendita), 98 pubblici esercizi (dei quali 16 sono circoli), 5 strutture ricettive (2 alberghi e 3 extra che hanno registrato quasi 19 mila arrivi nel 2010 con 31 mila presenze). Solo in centro sono 139 negozi, 43 esercizi pubblici, 49 fra banche e uffici, 25 attività diverse e 19 locali chiusi. Se una buona rete commerciale rende Piove di Sacco un polo attrattivo, a creare qualche difficoltà, non solo al commercio, sono i parcheggi. Sono 1.242 i posti auto a servizio degli utenti del centro, di cui però solo la metà sufficientemente vicini al centro storico. A questi si devono poi aggiungere gli stalli nelle strade adiacenti (2.016) e quelli nella periferia del comune (3.243). Le difficoltà relative al parcheggio non sembrano quin-
di riguardare l’offerta generale di posti auto nel territorio comunale quanto piuttosto la scarsa qualità degli stessi e la saturazione o congestione dei posti auto in occasione di particolari eventi o manifestazioni. Inoltre, benché la collocazione dei parcheggi sul territorio sia omogenea, alcuni di quelli a servizio del centro storico sono collocati ad una distanza troppo elevata per permetterne un comodo ed attrattivo collegamento pedonale. Il 33% dei posti, circa 477, hanno una distanza massima dal centro storico di 500 metri, ovvero 5-6 minuti di strada a piedi. Altri 162 posti auto, l’11%, sono a 700 metri di distanza dal centro, circa 10 minuti di strada mentre la maggior parte dei posteggi, circa 818 e cioè il 56% del totale, distano dagli 11 ai 20 minuti dal centro. Una distanza ritenuta eccessiva dagli utenti. Si deve considerare poi che il 66% del campione intervistato di reca in centro in auto e che ben il 54% proviene da fuori città.
STUFE A PELLET
“L
’importante è che lo studio non rimanga in un cassetto ma serva per valorizzare quanto già di positivo c’è e correggere quel tanto di negativo che è fisiologico un po’ dappertutto”. Questo il commento a margine dell’incontro del direttore generale dell’Ascom, Federico Barbierato(in foto). “Il piano di marketing che abbiamo messo in piedi si pone due obiettivi: quello di fare una fotografia obiettiva dell’attuale situazione del commercio e del centro storico in generale e quello di individuare, sulla base delle criticità emerse, linee di intervento per il futuro – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive, Andrea Recaldin – l’aspetto forse più interessante è proprio questo, nel senso che si è voluto un lavoro di analisi critico ed obiettivo, così da dare una rappresentazione quanto più attuale della situazione e che fosse concertato anche con gli altri operatori del territorio. Ora è importante che, individuate le criticità, si passi ad elaborare un piano d’azione in grado, coerentemente con le risorse economiche a disposizione, ahimè scarse, di dare una risposta a queste priorità”. M.M.
F.LLI BUGGIO snc
di Leonzio Buggio, Walter, Natalino Silvano
Argomento del mese 5 Manifestazioni I ragazzi dell’Istituto comprensivo in piazza Falcone a Brugine
Fiaccolate nel segno della legalità
ozi ma scomodi i parcheggi Il punto critico Isola pedonale e percorsi di collegamento con i parcheggi, le soluzioni
L’accessibilità al centro storico risulta un problema di Martina Maniero
L’
accessibilità al centro storico è uno dei punti critici che ha bisogno di un intervento immediato. Lo dimostrano i dati raccolti: i frequentatori del centro cittadino per il 33% individuano tra gli interventi necessari per la valorizzare del centro la realizzazione di nuovi posti auto. Lo stesso parere è stato dato dal 49% degli operatori intervistati. Sul tavolo alcune possibili soluzioni. L’isola pedonale ad esempio, sistema già utilizzato durante i mesi estivi con orario serale, in occasione dei mercati settimanali e la domenica pomeriggio. Le barriere mobili che regolano i principali accessi al centro storico sono già presenti e funzionanti. Si potrebbe quindi ipotizzare, in via sperimentale, la chiusura del centro storico, sia di mattina che di pomeriggio, nel fine settimana (il sabato e la domenica) e durante tutto il periodo l’anno. La sperimentazione in un primo momento dovrebbe prevedere una serie di verifiche e monitoraggi, interpellando gli stessi operatori commerciali, per verificare eventuali punti di forza o di debolezza grazie ai quali prendere una decisione in merito. Relativamente alla questione parcheggi, oltre alla sistemazione delle aree di sosta esistenti con interventi di manutenzione della pavimentazione e l’implemento della cartellonistica che indichi i percorsi e la distanza dal centro, anche la possibilità di prevedere una serie di parcheggi di interscambio nelle aree esterne al centro storico, con agevolazioni per gli abbonamenti di residenti e lavoratori. Una soluzione che risulta particolarmente interessante nel caso di eventi e manifestazioni. Non solo le aree di sosta. Anche i percorsi di collegamento tra i parcheggi e il centro storico vanno migliorati verificando l’agibilità dei marciapiedi, eliminando le barriere architettoniche e implementando i percorsi ciclabili che portano al centro storico.
NON ASPETTARE IL CALDO...
Ragazzi contro terrorismo e mafie C
entinaia di studenti hanno attraversato in corteo le vie del centro cittadino a Piove di Sacco con una fiaccolata nel segno della legalità contro terrorismo e mafie. Una marcia silenziosa e pacifica per ricordare una morte ingiusta, quella della sedicenne Melissa Bassi, uccisa da un ordigno esploso davanti alla sua scuola di Brindisi. “Presente! Con speranza” il nome della manifestazione che si è svolta il 23 maggio scorso ed è stata organizzata dall’istituto De Nicola, l’associazione Presidio Libera di Piove di Sacco, Crsa, Agesci Piove di 2 e diverse associazioni locali. “Una manifestazione condivisa e concordata con l’amministrazione locale per esprimere indignazione per i fatti avvenuti a Brindisi e ribadire il desi- Il percorso: derio di speranza, pace e solidarietà dalla scuola, sede per una società civile e un vivere di speranza per il futuro, comune libero da violenze e soprusi” al Comune che garantisce il commento degli organizzatori della la cittadinanza marcia. Il percorso scelto per la manifestazione ha avuto anche una forte valenza simbolica. Il corteo, partito da via Parini ha attraversato la Statale 516 ed ha sfilato lungo via Zabarella, via Marconi, via Oreste da Molin, piazza Vittorio Emanuele e via Garibaldi per concludersi con un breve sit-in davanti Palazzo Jappelli. “Si è scelto di partire dalla scuola – hanno aggiunto i promotori dell’iniziativa – perché è il luogo per eccellenza di speranza e formazione e di arrivare davanti al Comune, luogo che rappresenta la cittadinanza e dà garanzie rispetto al nostro vivere assieme”. Proprio lo scorso aprile alcuni studenti di Mesagne, paese natale di Melissa Bassi, impegnati nel progetto “Cittadini consapevoli” sono venuti ad incontrare gli alunni del progetto “Scuola di cittadinanza” dell’istituto De Nicola e del Liceo Einstein di Piove di Sacco assieme ai quali hanno collaborato durante l’anno scolastico, con l’appoggio delle associazioni “Libera Puglia” e “Libera Veneto”. I giovani hanno così potuto visitare i beni confiscati alla Mala del Brenta.
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vent’anni dalla strage di Capaci, attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Brugine scende in piazza per dire no alla mafia. Più di cinquecento alunni dell’istituto comprensivo di Brugine si sono dati appuntamento nella piazza del capoluogo intitolata a Giovanni Falcone per ricordare l’esempio del magistrato e di tutte le vittime della mafia. Tutti si sono uniti al grido che si sollevava dall’Italia intera, da nord a sud, e che si è ritrovata in decine e decine di manifestazioni per una protesta collettiva, forte e silenziosa. Un momento di raccoglimento e di riflessione durante il quale studenti e docenti hanno riservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di tutte le stragi, sottolineato dal “Silenzio militare” suonato alla presenza di Emilio Pastore, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Claudio Segato, dirigente dell’istituto comprensivo, ha ricordato come la mafia cresca nel silenzio e nell’omertà delle persone, alle spalle di chi tace e che i cambiamenti positivi intervenuti negli ultimi tempi sono dovuti alla crescita del rispetto e della legalità. E’ fondamentale considerare tutti i cittadini e in particolare i giovani non come soggetti passivi di fronte alla legge ma come custodi delle regole fondamentali della Costituzione. M.M.
6 Approfondimento Ospedale Regolamentata l’entrata e la sosta
La riorganizzazione del parcheggio L’area esterna è stata divisa in quattro aree per migliorare la qualità del servizio e agevolare l’utenza
di Martina Maniero
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ntrata e sosta regolamentata all’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Il direttore generale Adriano Cestrone e il dirigente ospedaliero Giovanni Carretta hanno messo a punto un regolamento per migliorare la qualità del servizio e rendere più agevole il parcheggio agli utenti. L’area esterna dell’ospedale è stata divisa in quattro aree: l’area A include i parcheggi riservati agli utenti portatori di handicap ed è compresa tra il cortile del vecchio ospedale e la parte di fronte l’entrata del nosocomio. L’accesso a questi posti auto è regolato da un limitatore del traffico. L’area B comprende una decina di stalli destinati agli utenti del pronto soccorso ai quali viene permessa la sosta previa esibizione di un apposito contrassegno. L’area C conta circa un centinaio di posti auto. L’accesso è regolato con disco orario, attivo nei giorni feriali dalle ore 7.30 alle ore 15, per una sosta della durata massima di 2 ore. Il parcheggio è destinato all’utilizzo da
parte degli utenti attesi per visite programmate, terapie, indagini diagnostiche e brevi soste necessarie per produrre documentazioni o per il ritiro di referti. L’area D, la più grande, è libera, e può essere utilizzata da tutti gli operatori e gli utenti cui sia stato consentito l’accesso. Il parcheggio dei veicoli al di fuori dei posti contrassegnati o tale da ostacolare o rendere pericolosa la circolazione dei mezzi (ad esempio auto lasciate in doppia fila, in prossimità delle vie d’accesso o di uscita del presidio, sui marciapiedi o sopra le strisce
pedonali) sarà sanzionabile dalla polizia municipale. Grazie ad una specifica ordinanza gli agenti della polizia locale potranno controllare il rispetto delle norme del codice della strada. L’intenzione è anche quella di eliminare il fenomeno dei parcheggi abusivi. La direzione medica del presidio ospedaliero, in una nota, raccomanda agli utenti di non consegnare denaro ai soggetti non autorizzati che esercitano abusivamente l’attività di parcheggiatori. Il rischio è proprio quello di alimentare un fenomeno già difficilmente debellabile.
NEWS L’iniziativa del Comitato della Sanità Saccense
RACCOLTÀ DI FONDI PER INFORMARE SULLO STATO “AGONIZZANTE” DELL’OSPEDALE
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l Comitato della Sanità Saccense lancia l’“operazione verità” sulla situazione dell’ospedale cittadino e per farlo punta sulla partecipazione popolare. L’idea è quella di una raccolta fondi per acquistare delle pagine sui quotidiani dove relazionare in maniera dettagliata lo stato agonizzante del presidio ospedaliero piovese e le proposte per rilanciarlo. Il Codess è nato all’inizio del 2007, in concomitanza con il passaggio dell’ospedale dall’Usl 14 all’Usl 16, su iniziativa di alcuni cittadini, medici ed operatori ospedalieri che, preoccupati per le difficoltà crescenti dei servizi sanitari del territorio, hanno formato questo comitato al fine di tutelare e valorizzare un patrimonio destinato invece ad una precoce svalutazione. “Chiederemo ai cittadini una quota simbolica - spiega il presidente Giuseppe Rubin - e per questo avremo bisogno di una grande partecipazione per raccogliere le risorse necessarie”. “La nostra iniziativa - continua Rubin - nasce dall’esigenza di mettere a conoscenza più persone possibile delle enormi potenzialità della nostra struttura ospedaliera che tuttavia le gravi carenze, in termini di strumentazione e personale, stanno rendendo sempre più inefficiente”. Le promesse della direzione sanitaria di mantenere a Piove un ospedale per acuti stridono con la programmazione politica regionale in tema di riordino della spesa sanitaria. Di questo il Codess è fortemente preoccupato per cui invoca un piano di rivalutazione dell’ospedale, che dovrebbe invertire la rotta intrapresa e diventare polo d’attrazione per l’utenza. “Abbiamo deciso di acquistare degli spazi sui giornali - aggiunge il presidente anche per controbilanciare i continui attacchi mediatici che arrivano da più fronti ma che hanno in comune il tentativo di smantellare il nostro presidio”. La raccolta dei fondi del Codess si svolgerà non solo a Piove di Sacco ma anche in tutti i comuni della zona, impegnandosi in volantinaggi di sensibilizzazione ed allestendo gazebo informativi. In programma anche una fiaccolata dimostrativa a cui hanno già aderito altre associazioni, prima tra tutti il Comitato per i diritti del malato. Alessandro Cesarato
L’associazione Psiche 2000 denuncia l’Ulss 16
IL CENTRO DI SALUTE MENTALE DELL’OSPEDALE E IL CENTRO DIURNO SONO FINITI NEL DIMENTICATOIO
Barbieri: “Aperti ancora due reparti vecchi e di pessima qualità, manca il direttore del servizio psichiatrico” L’ospedale di Piove di Sacco
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l Centro salute mentale dell’ospedale cittadino e l’annesso centro diurno sono finiti nel dimenticatoio dell’Usl 16 che si sta rendendo colpevole di gravi inadempienze. E’ questo il succo della lettera, dai toni tutt’altro che concilianti, inviata ai vertici della Regione, competente in tema di Sanità, dall’associazione Psiche 2000. Da anni l’associazione, composta di volontari che operano nel settore della formazione, della promozione sociale, del disagio relazionale e psicologico, promuovendo iniziative per sensibilizzare la cittadinanza e combattere il pregiudizio nel settore della salute mentale, denuncia le carenze e disfunzioni delle strutture dell’ospedale piovese. “L’Usl 16 ha ancora aperti - spiega Mariano Barbieri presidente di Psiche 2000 - due reparti di psichiatria vecchi, angusti e di pessima qualità. Anche il centro diurno è carente da sempre in termini di personali e orari. Ormai non contiamo più disagi e lamentele di utenti e familiari”. “Mancano da anni, unico caso nel
Veneto - continua Barbieri - figure come il direttore del servizio psichiatrico, il direttore e il consiglio del dipartimento di salute mentale. Ci chiediamo perché la Regione sia così assente nel controllare e sanzionare tali disfunzioni“. A tutto questo si aggiunge che quando l’ospedale di Piove di Sacco è stato incorporato nell’Usl 16 nulla si è fatto per adeguare le strutture dedicate alla salute mentale al nuovo bacino di utenza. “Due anni fa - sottolinea a questo proposito il presidente - al territorio dell’Usl 16 sono stati aggiunti 70 mila abitanti, mantenendo gli stessi reparti, spazi e personale, già saturi e in difficoltà“. Manca anche il piano di zona che deve scaturire dall’accordo tra sindaci e unità sanitarie. Unica nota positiva la promessa di una nuova unità residenziale da utilizzare come comunità alloggio. “Attendiamo azioni risolutive - tuona Barbieri - nel rispetto delle norme e della salute delle persone. Siamo pronti a manifestare davanti all’Usl 16 e alla Regione. Nulla ci fermerà“. A.C.
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Il terremoto scuote anche il Piovese Tanta paura e qualche danno soprattutto in edifici storici, in particolare chiese e campanili del territorio Pontelongo, un dettaglio degli effetti del terremoto sulla Chiesa di Sant’Andrea
di Alessandro Cesarato
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li effetti della scosse di terremoto che a partire dal 20 maggio hanno rovinosamente colpito l’Emilia Romagna sono state chiaramente percepite anche in tutto il Piovese. Tanta paura e qualche danno, specie ad edifici antichi come le chiese e i campanili. La prima scossa notturna ha segnato la chiesa parrocchiale della frazione di Tognana dedicata a san Paterniano. Sono comparse negli interni dell’edificio delle crepe che hanno indotto il parroco don Lorenzo De Pelli a chiedere l’intervento dei vigili del fuoco per verificarne la gravità. L’edificio, la cui presenza in paese è documentata in scritti ecclesiastici già del 1221, risale in gran parte al 1931 quando fu completamente riedificato in stile romanico - lombardo. Sono comparse nella parte soggetta a lavori di ampliamento effettuati nel corso degli anni Sessanta, in particolare nei punti di congiunzione tra la nuova edificazione e quella vecchia. I movimenti tellurici della mattinata del 29 maggio hanno però segnato in maniera più consistente altri edifici. A Piove di Sacco alcune crepe sono comparse nelle pareti della chiesa di Santa Giustina, più nota come San Rocco. Ne è stata disposta la chiusura. Ad Arzergrande il danno più consistente lo ha riportato il capitello che regge la statua della Madonna che si trova al centro del viale alberato davanti alla chiesa parrocchiale. Lungo la colonna sono comparse delle crepe. La polizia locale ha subito messo in sicurezza l’area recitando il monumento in attesa di verifiche più approfondite. E’ stato transennato in via precauzionale anche il campanile
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della chiesa parrocchiale. La statua dell’angelo posto sulla sommità sembra lievemente inclinata. Qualche guaio anche al campanile di Sant’Angelo per la caduta di alcuni calcinacci. Per evitare pericoli è stato sospeso il rintocco delle campane. A Correzzola gli effetti del sisma si sono fatti sentire sulla Corte Benedettina. Nella parte restaurata, destinata a sede municipale, si sono notati degli allargamenti di alcune crepe preesistenti. Danni invece nella parte non ancora recuperata e quindi ancora inutilizzabile. La scossa ha fatto crollare una parte del tetto, già precario, delle scuderie. A Codevigo si è costatata l’inagibilità di due classi della scuola media. Durante le vacanze estive sarà tolto completamente l’intonaco per valutare la profondità delle crepe. Chiusa per qualche giorno per delle verifiche di stabilità la scuola materna della frazione di Santa Margherita. L’edificio, che risale agli anni Sessanta, dovrà subire degli interventi di consolidamento. A Pontelongo ha tremato la chiesa di Sant’ Andrea, il campanile e tutto lo storico complesso parrocchiale che ospita la scuola elementare paritaria “Galvan”. Le scosse, oltre a fare cadere dei calcinacci sui banchi della chiesa, hanno aperto delle fessurazioni sugli archi delle navate. I problemi non riguardano i muri portanti e la copertura ma il controsoffitto. Le verifiche hanno necessitano di qualche giorno viste le difficoltà tecniche nel raggiungere le parti interessate durante i quali la chiesa è rimasta chiusa ai fedeli.
Il capitello con la statua della Madonna ad Arzergrande ha subito i danni più consistenti
In alto il campanile della chiesa di Sant’Angelo A sinistra un dettaglio della parte danneggiata
Il comitato “Happy Group Maggiolini” solidale con i terremotati dell’Emilia Romagna
CONSEGNATI 1371 EURO AL SINDACO DI MIRANDOLA
el gesto di solidarietà da parte del comitato “Happy Group Maggiolini” in favore dei terremotati dell’Emilia Romagna. Ad una settimana dall’annuale raduno di fine maggio svoltosi nel centro cittadino, il presidente del comitato che raggruppa gli appassionati delle storiche auto Volkswagen, Elvio Longhin, si è recato, insieme ad una rappresentanza, a Mirandola, cittadina emiliana segnata pesantemente dal sisma. Lo scopo è stato quello di incontrare il sindaco Mai-
no Bennati e il presidente del consiglio comunale Andrea Venturini per consegnare direttamente nelle loro mani l’assegno di 1371 euro, frutto della raccolta fondi avvenuta durante l’autoraduno piovese. Le autorità locali, visibilmente commosse, hanno ringraziato i ragazzi per l’iniziativa con un toccante abbraccio. “Per la piena riuscita dell’iniziativa è stato fondamentale - racconta il presidente Elvio Longhin - l’aiuto dei miei amici Matteo Trevisan e Giovanni Verza, oltre a quello di
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coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del raduno e di conseguenza della raccolta dei fondi”. “La visita a Mirandola, l’incontro e la condivisione con altre persone che erano lì a portare aiuto a persone più sfortunate - aggiunge Longhin - ci ha trasmesso delle forti sensazioni e ci ha fatto capire quanto sia bello aiutare chi ha bisogno”. Le foto del raduno e della visita a Mirandola sono visibili sul sito www.happygroupmaggiolini.it . A.C.
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10 Piove di Sacco Compleanni La cooperativa che nel Piovese favorisce l’integrazione sociale dei disabili
Trent’anni di Magnolia
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AMPLIATA LA RETE WI-FI, PIÙ INTERNET IN CENTRO E NELLA ZONA INDUSTRIALE DI TOGNANA
Dal 1994 diventa una Onlus, oggi conta 150 persone tra operatori e volontari che lavorano nei numerosi laboratori di Martina Maniero
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ata e cresciuta sulla base di un sogno: promuovere i processi d’integrazione sociale per i giovani e gli adulti disabili. Questo, e molto altro, è la Cooperativa Magnolia che ha festeggiato i trent’anni di attività. Per l’occasione il 26 maggio scorso nella sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco si è svolto un convegno dedicato all’inclusione sociale e all’etica nell’ambito della disabilità dal titolo “Proviamo in altro modo”. Un momento di festa ma anche un’occasione per ripercorrere la storia di una realtà diventata un punto di riferimento per l’intera Saccisica. La Cooperativa Magnolia nasce nel febbraio del 1982 come associazione che vede impegnati genitori e amici di persone disabili con l’obiettivo di rafforzare e potenziare le loro autonomie e abilità personali. Poche persone accumunate dal sentimento di solidarietà e una strada tutta in salita davanti, lastricata di successi ma anche di molte difficoltà.
La sede della Cooperativa Magnolia Nel 1994 la Cooperativa è divenuta una Onlus e da allora l’offerta si è ampliata. La Cooperativa attualmente gestisce tre centri educativi diurni e una comunità alloggio riuscendo a dare così risposta alla crescente domanda di inclusione che arriva da tutto il comprensorio piovese. Attualmente Magnolia conta 150 persone tra utenti, operatori e volontari e attraverso i numerosi laboratori realizza prodotti artigianali in legno, ceramica, carta e composizioni di piante per idee regalo. Lo scopo è quello di rispondere al bi-
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sogno di “normalità” e allo stesso tempo favorire un processo di integrazione che veda le persone che vivono la disabilità partecipi della realtà locale. Il programma per il trentennale, iniziato a maggio, proseguirà anche nel mese di luglio con la tradizionale festa a Sampietri in programma il 27, 28 e 29 luglio per terminare al rientro dalle vacanze estive con il concerto del gruppo “I Grog” il 16 settembre alle ore 21 in piazza Vittorio Emanuele II e i laboratori in piazza, domenica 23 settembre, durante la fiera delle associazioni.
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na città più tecnologica grazie all’ampliamento della rete wi-fi. Il completamento dei lavori di messa in funzione e attivazione della rete wireless permette ora di coprire zone critiche della rete cittadina. Attività commerciali del centro storico, luoghi di aggregazione giovanile ma anche i singoli residenti potranno perciò collegarsi in maniera gratuita e libera alla rete internet usufruendo della copertura radio. Basterà avere a disposizione un computer, un cellulare o un tablet configurati alla ricezione. Si tratta di un vantaggio per l’accesso alla banda larga soprattutto per tutte quelle utenze non ancora raggiunte o raggiungibili attraverso la tradizionale e più costosa ragnatela di cavi telefonici. In questa fase ne potranno usufruire l’area centrale delle piazze, il centro d’arte e cultura, viale Europa all’altezza della stazione dei mezzi pubblici e piazzale Serenissima. È stata coperta inoltre la zona industriale di Tognana in maniera da offrire un servizio ormai indispensabile alle attività produttive. “L’estensione della rete wi-fi in zone frequentate da giovani e da operatori
economici - afferma il sindaco Alessandro Marcolin - offre alla nostra città un’ulteriore possibilità di collegamento “free” alla rete internet. E’ da auspicare che in futuro si possano ottenere altri finanziamenti specifici per eliminare il cosiddetto “digital divided”, cioè il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie e chi ne è escluso, e assicurare così più possibilità e velocità di connessione gratuita”. Sul sito del Comune è possibile trovare tutte le indicazioni per attivare il collegamento e ottenere l’abilitazione per ricevere il segnale. I cittadini interessati al servizio dovranno recarsi al polisportello comunale di via degli Alpini dove riceveranno una tessera con le credenziali di accesso da utilizzare per il collegamento. Alessandro Cesarato
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12 Piove di Sacco Viabilità Dopo la sperimentazione di giugno prende il via a luglio
In via Cavour entra in funzione il varco Ztl di Alessandro Cesarato
E’
entrato in funzione il varco Ztl in via Cavour. E’ stato predisposto, infatti, l’avvio del secondo accesso, dopo quello di via Barchette, controllato da una telecamera pronta a monitorare e registrare l’accesso in centro storico. Con conseguenti sanzioni per i trasgressori. Con questa operazione prosegue così il piano di graduale sostituzione da parte dell’amministrazione dei vecchi pilomat che tanti problemi hanno creato sia per i costi di manutenzione, sia per i danni ai veicoli degli stessi cittadini con tanto di conseguenti ricorsi presentati in tribunale per trovare ristoro. Dopo alcuni mesi di lavoro, che sono serviti per predisporre gli impianti, la telecamera e la segnaletica, ora il varco è pronto, tanto che sono iniziate già le prime riprese di prova. “Nessuna preoccupazione - chiarisce subito il vicesindaco Andrea Recaldin per non creare falsi allarmismi - perché inizialmente è previsto solo un periodo sperimentale per verificare la funzionalità del sistema”. Nel frattempo, in previsione dell’effettiva partenza della nuova Ztl che dovrebbe iniziare a luglio, il Comune sta predisponendo una massiccia campagna informativa sia per i residenti dell’area interessata (via Cavour, via Gasperini, via Roma e via Peci) che potranno richiedere agli uffici di Palazzo Jappelli un apposito permesso per transitare, sia per tutti gli altri cittadini perché non siano colti impreparati alla novità sulle modifiche alla viabilità. Sul sito del Comune di Piove di Sacco, per esempio, tramite apposito link, sarà pubblicata una nota informativa contenente tutte le indicazioni utili, come il testo dell’ordinanza e la modulistica per richiedere i permessi. Per quanto riguarda gli orari, il divieto di transito nel centro storico opererà il mercoledì e il sabato, in occasione del mercato cittadino, dalle 7.30 alle 15 e la domeniche pomeriggio, dalle 15 alle 20. A queste date si aggiungeranno tutte le sere dell’isola pedonale estiva. “La scelta dei pilomat fatta dalla precedente amministrazione - aggiunge il vicesindaco - si è rivelata, negli anni, costosa e inefficace, oltre che estremamente pericolosa per i cittadini. Costi troppo elevati che oggi assolutamente non sono più sostenibili per il Comune”. La scelta ha suscitato alcune critiche da parte del Pd. “Le telecamere - sottolinea il vice segretario Simone Sartori - servono solo a fare le multe, ma non a fermare le auto. Questo significa non avere in mente la sicurezza, ma solo gli incassi, sempre a scapito dei cittadini”.
Il vicesindaco Recaldin: “Sostituirà i vecchi pilomat, poco funzionali” Sartori (Pd): “Servirà a fare multe”
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a finale nazionale del concorso “Miss mamma italiana gold 2012” sarà un’esclusiva dell’estate piovese. La manifestazione, presentata ufficialmente a fine maggio a Palazzo Jappelli, animerà infatti il centro storico nel fine settimana dal 20 al 22 luglio. L’evento, organizzato dalla Te.ma spettacoli di Paolo Teti, vede il patrocinio del Comune di Piove di Sacco e la collaborazione di Pangea, associazione onlus a favore della difesa dei diritti delle donne. Giunto alla sua 19esima edizione, il concorso, che è riversato a tutte le mamme dai 46 ai 55 anni, non vuole premiare solo la bellezza ma intende valorizzare il ruolo della mamma come donna impegnata nella famiglia, nel lavoro e nella società. Fra le ottomila donne di tutta Italia che negli ultimi mesi hanno partecipato alle selezioni, ne sono state scelte venti che si esibiranno nella kermesse piovese non solo sfilando in costume da bagno e abito da sera ma anche cimentandosi con i fornelli e pannolini. “In un momento difficile come quello attuale - spiega Cinzia Sguotti, organizzatrice dell’evento ed ex vincitrice - è necessario rimboccarsi le maniche e ripartire dalle famiglie, cercando di guardare con positività al futuro anche promuovendo un evento che premi la vita e l’impegno quotidiano delle madri”. La vincitrice, oltre alla fascia e alla corona, porterà a casa i premi messi a disposizione dagli sponsor e soprattutto sarà la protagonista del calendario “Miss mamma italiana gold 2013”. A.C.
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14 Piove di Sacco Centro storico Riparte la movida fino al 2 settembre
Estate, torna l’isola pedonale Spazio alle passeggiate in bicicletta, ma anche allo shopping, ai concerti e agli spettacoli nelle calde serate
di Martina Maniero
C
ome ogni anno con l’arrivo dell’estate torna l’isola pedonale nel centro storico. Spazio dunque a passeggiare a piedi o in bicicletta ma anche allo shopping, concerti e spettacoli che animeranno le vie e le piazze cittadine, luoghi per eccellenza della movida piovese. Il centro storico resterà chiuso al traffico fino al prossimo 2 settembre, tutte le sere dalle 20.30 alle 2.30, domenica e festivi dalle 15.30 alle 2.30, il mercoledì e il sabato in occasione del mercato settimanale anche dalle 7.30 alle 15. All’isola pedonale si aggiungono anche le domeniche ecologiche e l’entrata in vigore della Ztl, divisa in quattro “settori”. Nel dettaglio: il settore 1 comprende via Barchette, piazzale Caduti Nassiriya, piazzetta Carlo Rosso e vicolo Mezzaluna. L’accesso a queste strade viene regolato da sistema elettronico. Il settore 2 comprende via Da Molin e via Mazzini che saranno chiuse, negli orari prestabiliti, da barriere mobili o transenne. Il settore 3 comprende piazza
Vittorio Emanuele II, piazza Incoronata, via Stamperia, corte Milone, via Valeri, piazza Matteotti, via Ortazzi, via Garibaldi sino all’intersezione con via Castello. Anche qui l’accesso è regolato con barriere mobili o transenne. Infine l’accesso al settore 4 che comprende via Cavour (nel tratto compreso tra cortile San Martino e via Roma), via Gasparini, galleria Primo Levi, via Roma e via Peci, viene regolato con il sistema elettronico installato in via Cavour. Per garantire divertimento ai nottambuli
ma un riposo tranquillo ai residenti, musica all’aperto consentita fino alle ore 23.30, posticipata a mezzanotte il venerdì e il sabato. Durante l’intera durata dell’isola pedonale gli esercizi pubblici avranno l’obbligo di osservare la chiusura dei locali dalle 2 alle 6 di ogni giorno. Per facilitare l’accesso al centro storico l’amministrazione ha messo in circolazione una piccola guida che riporta gli eventi in calendario e indica le aree di sosta disponibili agli utenti. I parcheggi: Piazza Incoronata 19 posti; piazzetta San Marco 80 posti; piazzale Serenissima 220 posti; cortile San Martino 75 posti; piazzale Bachelet 160 posti; piazza Castello 46 posti; stadio Vallini 120 posti; piazzale Santa Giustina 154 posti; via Ortazzi 17 posti; ex Enel 20 posti; via Valerio 64 posti; via Codogno 21 posti; via Co’ del Panico 28 posti; piazza Monsignor Contran 21 posti; via San Rocco 84 posti; piazzale Giambellino 113 posti; via D’Annunzio 50 posti; via Paolo VI 17 posti; via B. da Piove 86 posti.
NEWS L’assessore alle Attività produttive assicura
“LA PROGRAMMAZIONE DI QUEST’ANNO RISPETTA LE ESIGENZE DEI RESIDENTI E QUELLE DEGLI ESERCENTI”
“Q
uest’anno la programmazione dell’animazione del centro storico si presenta nel segno di una maggiore coesione sociale e di confronto tra le esigenze di residenti, esercenti e avventori”. Lo afferma il vicesindaco e assessore alle Attività Produttiva Andrea Recaldin. Se è vero infatti che l’isola pedonale rappresenta ormai un appuntamento fisso all’interno del calendario dell’estate piovese, è altrettanto vero che la notizia, puntualmente, non manca di suscitare polemiche tra favorevoli e contrari. Da una parte le esigenze del mondo del commercio e degli avventori, dall’altra quelle della popolazione residente. Il documento che introduce nuove regole per l’isola pedonale “E’ il risultato di un lavoro di squadra e di un utile confronto tra amministrazione, operatori e associazioni e si dimostra lo strumento normativo migliore per individuare e risolvere problematiche legate alle differenti esigenze delle parti. Nello stesso centro storico – spiega Recaldin - operano molti pubblici esercizi che a loro volta integrano
L’assessore Andrea Recaldin le proprie attività con una programmazione di intrattenimenti serali variamente distribuiti lungo marciapiedi, strade o piazzette in prossimità dei locali. L’insieme, coordinato dall’amministrazione comunale, crea aspettative nelle persone ormai abituate a vivere il centro storico cittadino, liberato dal traffico e chiuso in zona pedonale e costituisce un importante volano economico per le attività commerciali. Non mancano però attenzioni da parte dei servizi di concessione, autorizzazione e vigilanza, alle correlate esigenze di rispetto dell’ambiente urbano, della quiete pubblica e in generale per la tutela del benessere sia delle persone residenti sia per quanti invece accedono a vie e piazze per svago o acquisti”. M.M.
UN CALENDARIO FITTO DI APPUNTAMENTI Spettacoli, feste paesane ed eventi sportivi: tante le proposte fino a settembre In programma una ricca animazione per le serate estive all’isola pedonale
C
hi passerà le vacanze in città non avrà di che annoiarsi. E’ un programma ricco di iniziative quello messo a punto dall’amministrazione comunale per la stagione estiva. “RetEventi”, cartellone di spettacoli organizzato dalla Regione e dalle province venete che quest’anno coinvolge 98 comuni e più di 90 associazioni, farà tappa anche a Piove di Sacco. Tutti gli spettacoli dell’edizione 2012 di “RetEventi” si terranno in piazza Vittorio Emanuele II alle ore 21. A luglio: giovedì 12 va in scena “Il Ruzzante di Milos Voutcinich”; sabato 14 in programma il concerto lirico sinfonico dell’orchestra giovanile della Saccisica; mercoledì 18 spettacolo del teatro Bresci–Malabrenta e venerdì 20 sul palco lo spettacolo “Incanto veneziano” con l’associazione Musicoteatro. Nel mese di agosto: mercoledì 15 tango nudo con la compagnia Khorakhanè danza e mercoledì 29 spettacolo “La venexiana” con l’associazione Minimi teatri. Altre iniziative in calendario: il festival di Piazzagrande in programma dall’11 al 22
luglio; il concorso “Miss mamma gold” il 22 luglio in piazza Vittorio Emanuele II; il mercatino dei portici e la visita alla torre e alla città in programma domenica 12 luglio e 9 settembre. Al rientro dalle ferie estive in calendario la festa del patrono degli alpini e la festa delle associazioni, entrambe domenica 23 settembre e a conclusione raduno d’auto d’epoca in piazzale Serenissima il 30 settembre. Numerose anche le manifestazioni paesane. Tra queste la festa dello sport a Corte il 13, 14 e 15 luglio; la festa patronale di Sant’Anna in programma dal 21 al 29 luglio e la festa del SorRiso, sempre a Sant’Anna, il 27, 28 e 29 luglio. Festa anche a Piovega dal 10 al 15 agosto, seguirà la festa della comunità nel patronato del Duomo il 7, 8 e 9 settembre e la festa patronale Madonna Addolorata ad Arzerello dal 7 al 23 settembre. Anche quest’anno sono coinvolti gli esercizi pubblici con un fitto programma di eventi musicali nei rispettivi locali. M.M.
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Variante apportata al fine di favorire la riqualificazione del tessuto edilizio
Al via la IV Edizione di Scene di Paglia
IL COMUNE APPROVA LA VARIANTE SCONFIGGERE LA GRAVITA’ AL PIANO DEGLI INTERVENTI
“Scene di Paglia”è un Piove di Sacco LoreFestival che ormai da na Stevanato - che va quattro anni anima i di là della Saccisica BUONA ESTATEalIN CITTA’! luoghi simbolo delle coimplica quanto sia neLe proposte dell’Isola Pedonale 2011 munità rurali del territocessaria una riflessione Come ogni anno anche quest’estate non mancano ottimela rio che quest’anno per sul tema: sconfiggere proposte per trascorrere le afose serate estive in città; segravità. la prima volta attraverrate, quelle piovesi, che continueranno ancheavere nei mesi di Bisogna fidusa le province non solo agosto e settembre ad essere animate dalle varie iniziative cia nel futuro. Dopo 4 di Padova ma anche di dell’Isola Pedonale anni da un solo comuVenezia. Il programma di agosto inizia mercoledì 3 con l’Esibizione neVittorio partecipante, quello “Festival dei casoni e di giovani gruppi musicali in Piazza E. II, venerdì 5 di Piove, siamo passati delle acque”, così viePiazza Incoronata sarà animata da Piano bar con Silvia B, a dodici e anche fuori ne nominato a simbosabato 6 invece sarà la volta di Radio Easy Network in Piazleggiare gli elementi Provincia,della sono sicura zale Serenissima per una serata all’insegna musica, si strutturali e naturali tichedegli questo Festival sarà prosegue il 13 agosto con il Tributo U2, domenica 14 Serata “Country” unita al tradizionale Mercatino dei Portici, pici delle nostre zone. destinato a crescere anil 15 agosto si potrà festeggiare il Ferragosto con lo spettaUn Festival popolare cora”. colo “Serata Cubana” per finire ilSoddisfatto 27 agosto con dell’ottimo una Notte e innovativo insieme, di fi tness e di musica organizzata dall’Associazione sportivail che attraversa le forme lavoro svolto anche Crazy Body. espressive del teatro di Sindaco Alessandro Nel mese di settembre non mancheranno altri imperdibili figura, musicale, della Marcolin “Scene di Paappuntamenti tra cui: un concerto il 17 settembre al Teatro narrazione; una rasseglia dopo quattro anni è Filarmonico per celebrare l’anno europeo del volontariato, il L’Amministrazione Codenza dell’avviso fi ssato tracciato alcune linee guigna che intreccia autori ancora un Festival che munale di Piove di Sacco al 15 luglio sono state da di orientamento per la 18 settembre sarà la volta della Fiera delle Associazioni e il e temi che, guardando rappresenta l’identità con avviso pubblico del depositate 148 richieste formulazione delle richie- 10° raduno auto e moto storiche il 25 settembre. al presente, affondano del buona nostroestate territorio, che Non rimane che augurare a tutti una in Città! 13 maggio scorso ha reso e proposte, un numero ste. le loro radici nella storia che ha superato anche le “Questa variante urbaniva promosso affinché noto la volontà di procecollettiva. sia una ulteriore tapdere ad una Variante al più rosee previsioni degli stica si inserisce nelle deQuesta quarta edizione pa di consolidamento e Piano degli Interventi con Amministratori. Di queste cisioni dell’Amministraziosi intitola “Sconfi ggere sviluppo per il futuro”. l’obiettivo di riqualificare richieste: 96 riguardano ne che già ha adottato ed gravità”, che, come l’identificazione di nuovi approvato la Variante per La rassegna ha avuto illatessuto edilizio esistente, a cui ilseguirà un mispiega direttore ar- lotti a volumetria prede- gli insediamenti produttiinizio lunedì 25 giugno, glioramento della qualità tistico Fernando Mar- finita, 37 la variazione vi fuori zona, l’accordo di e continuerà per dodiabitativa anche attraverso di destinazione d’uso di pianifi cazione in zona inchioro, vuole essere ci tappe concludendosi la realizzazione di edilizia annessi rustici, mentre dustriale per lo sviluppo un monito, un augurio, nel comune di Codevigo sostenibile e l’utilizzo del15 sembrano essere non di attività produttive, le un impegno a superadomenica 8 luglio con le fonti di energia rinno- pertinenti con l’avviso procedure dello Sportello lo spettacolo di Marco re questi tempi di crisi vabile. pubblicato. Unico per gli insediamenPaolini. continuando a guardare La Variante riguardava “Si raccolgono i frutti di ti produttivi e la variante Ogni spettacolo finora in alto, rivolgendosi alle un buon lavoro prepara- al Centro Storico che sarà determinate tematiche: svolto ha ottenuto un stelle e ritrovando la l’individuazione di nuovi torio svolto in preceden- sottoposta a breve all’ap alto riscontro da parte concretezza dello stare lotti a volumetria predefi - za”, hanno affermato l’as- provazione del Consiglio del pubblico, accorso assieme. nita all’internoConcretezza delle aree sessore alla Pianificazione Comunale”. Gli aggiorna numeroso a tutti gli apche questa rassegna di urbanizzazione consoli- Territoriale Giuliano MA- menti degli strumenti ur data e dipossibile edificazionegrazie dif- RELLA e il sindaco Ales- banistici hanno consentipuntamenti dimostranrende fusa; l’individuazione e la sandro MARCOLIN che to di avviare “un percorso do che è ancora tanta ad un calendario ricco disciplina delle costruzioni hanno organizzato uno teso a favorire lo svilupche chiama a raccol- di un pubblico adulto, volge i comuni di: Ar- ve di Sacco, Pontelongo e probabilmente non esistenti in zona agricola incontro tut- po equilibrato territozergrande,del Bovolenta, ma co anche deicon bambini e Sant’Angelo di Piove. verrà mai meno la vota le arti sceniche dal specifi (annessi rustici) non più ti i Tecnici del settore per rio contribuendo anche a vivo per un programma con spettacoli pensati Brugine, Campolongo “Lo sviluppo territoriale glia di buona Cultura, funzionali alle esigenze spiegare le finalità dell’Av- supportare il settore ediCandiana, del Festival – ha affer- ancor meglio se vissuta di spettacoli, mostre e esclusivamente per loro Maggiore, delle Aziende agricoli. viso e assieme ai Dirigen- lizio che come noto versa Chioggia, Codevigo, mato l’assessore alla in quei luoghi che così laboratori; pronta ad e per le famiglie. Entro il termine di sca- ti Comunali hanno anche in stato di grave crisi”. accogliere le esigenze La Manifestazione coin- Conselve, Legnaro, Pio- Cultura del comune di tanto ci rappresentano.
Codevigo 17 Economia Un bando per favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’area
Dal Gal 400mila euro per gli imprenditori agricoli Sono destinati a quegli operatori che puntano sulla diversificazione delle attività, trasformandole in agriturismi e fattorie plurifunzionali di Alessandro Cesarato
O
ltre 400 mila euro di contributo a sostegno degli imprenditori agricoli locali che punteranno sulla diversificazione delle proprie attività, trasformandole in agriturismi e fattorie plurifunzionali. Il Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” ha pubblicato, infatti, due nuovi bandi che puntano sulla diversificazione delle attività agricole come volano per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile delle zone rurali. I bandi sono rivolti agli imprenditori agricoli che intendano realizzare investimenti nei comuni di Arzergrande, Bovolenta, Candiana, Codevigo, Correzzola, Pontelongo e Terrassa Padovana. Per la creazione e il consolidamento di fattorie plurifunzionali le risorse ammontano a 265 mila euro. Il sostegno è previsto per interventi finalizzati alla creazione di fattorie sociali (agrinidi, attività assistite con animali, horticultural therapy, ecc.), fattorie didattiche, creative (produzioni artigianali aziendali) ed eco-fattorie (servizi ambientali). Per la diffusione dell’ospitalità agrituristica sono stati invece messi a bando 158 mila euro. Entrambi i bandi scadranno il 9 agosto 2012. A settembre scadranno invece i bandi dedicati sia agli interventi di manutenzione, restauro e ricostruzione di edifici di particolare interesse architettonico, storico e artistico, sia alla valorizzazione del paesaggio rurale. Sono rivolti agli imprenditori agricoli, a privati, a enti pubblici e onlus e a disposizione ci sono, complessivamente, 760 mila euro. Altri 200 mila euro sono destinati infine alla valorizzazione culturale delle aree rurali per interventi realizzati da enti pubblici e associazioni tra soggetti pubblici e privati per progetti di recupero e restauro di immobili pubblici e di uso pubblico destinati ad una prevalente fruizione culturale, attraverso la realizzazione di piccoli musei, archivi, mostre e esposizioni, teatri, centri ed istituzioni documentarie, spazi e centri espositivi per la produzione di iniziative culturali. Per informazioni, contattare il Gal Antico Dogado a Lova di Campagna Lupia (VE) allo 041.461157 oppure e-mail info@ galdogado.it. Nel sito www.galdogado. it è possibile scaricare i bandi in versione integrale.
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CON L’AVANZO DI BILANCIO IL COMUNE PAGA I MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
L
’amministrazione comunale sceglie di utilizzare l’avanzo di bilancio per estinguere anticipatamente parte dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti Spa (ovvero con l’ente pubblico finanziario, controllato al 70% del capitale sociale dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e al 30% da diverse fondazioni bancarie, che gestisce il finanziamento degli investimenti statali e degli enti locali). Con le arie che tirano per gli enti locali cercare di fare quadrare i conti è diventata oramai un’impresa a dir poco complicata. Il sindaco Bacco e i suoi, conti alla mano, in pratica hanno scelto, con una visione a medio lungo periodo, di rinunciare ad accantonare risorse oggi per risparmiare sulla spesa degli interessi da pagare negli anni a venire. L’estinzione anticipata dei mutui passivi, tra l’altro, rientra tra le azioni virtuose indicate per il miglioramento del saldo valutato ai fini del rispetto dei vincoli dati dal patto di stabilità interno e migliora la capacità di indebitamento dell’ente per fare fronte eventualmente a nuovi investimenti. “L’estinzione dei mutui con l’avanzo di amministrazione maturato negli anni 2010 e 2011 per circa 400 mila euro - spiega il sindaco Graziano Bacco - è stata una scelta maturata dall’attuale situazione finanziaria del Comune, analoga a quella della maggioranza dei comuni italiani”. “Se si destina l’avanzo di amministrazione all’esercizio in corso – continua - si sfonda il patto di stabilità con la conseguenza che le risorse a disposizione diventino inutili per nuovi investimenti”. “L’unica manovra utile per i bilanci comunali continua - è l’estinzione anticipata dei mutui. Questa manovra consentirà a noi di risparmiare 60 mila euro di spese annue tra interessi risparmiati e rate di capitale. Un utile regalo alle prossime amministrazioni!”. A.C.
18 Legnaro Legnaro Avis, la cerimonia lo scorso 27 maggio
Intitolata a Giovanni Buso la nuova sede
Il volontario, scomparso lo scorso gennaio, è stato lo storico fondatore dell’associazione locale e per anni presidente
di Martina Maniero
E’
stata intitolata a Giovanni Buso, il suo fondatore, la nuova sede dell’associazione Avis. L’insegna, che porta il nome dell’indimenticato presidente, è stata affissa all’ingresso dell’edificio di via Rossini. Nel 1978 fu proprio Buso, insieme a un gruppo di compaesani, a costituire la sezione legnarese di cui è stato presidente dal 1989 per oltre vent’anni, rimanendone vicepresidente e membro attivo fino alla sua scomparsa nel gennaio di quest’anno. L’intitolazione della sede del gruppo di donatori di sangue al suo storico presidente è stata votata all’unanimità, su proposta di alcuni consiglieri, durante l’ultima riunione del direttivo, quale gesto di riconoscenza per il costante impegno di Buso nel campo sociale e del volontariato. Giovanni Buso, fino al 2000 impiegato come operatore scolastico alle scuole medie “Giuseppe Verdi” del capoluogo, per anni ha partecipato alle attività di beneficenza come membro del gruppo “San Vincenzo” e degli “Amici del
Agostino Grasso lo ricorda: “Giovanni ha lasciato un segno indelebile in tutta la comunità di Legnaro”
La nuova sede Avis “Giovanni Buso” Santo”. La cerimonia di intitolazione si è svolta il 27 maggio scorso. Presenti i familiari di Buso, gli amici e i colleghi, il sindaco Ivano Oregio Catelan e i rappresentanti delle sezioni Avis della provincia di Padova. “Con nostra sorpresa è stata forte la partecipazione dei cittadini legnaresi, a dimostrazione che Giovanni ha lasciato un
segno indelebile in tutta la comunità – ha commentato il presidente dell’associazione Agostino Grasso – la manifestazione, grazie anche alla disponibilità di tutto il direttivo impegnato nell’organizzazione, ha avuto grande eco nell’ambito dell’intero comune”. La sezione Avis di Legnaro attualmente conta 350 iscritti con una media annua di 320 donazioni. La nuova sede dell’associazione, nei locali dell’ex distretto sociosanitario, conta tre ambulatori per la visite mediche, una sala riunioni, una segreteria e una sala prelievi, recentemente ristrutturata. Chiunque fosse interessato a diventare un donatore ma anche semplicemente per chiedere informazioni può contattare il presidente dell’associazione legnarese al numero di telefono 3313641471.
Emergenza abitativa. La storia di Patrizia
RISCHIA DI TROVARSI IN MEZZO A UNA STRADA, FONDA “ON THE ROAD” L’ASSOCIAZIONE PER AIUTARE CHI VIVE IL SUO STESSO DRAMMA
E
’ una storia che comincia lontano dalla crisi di questo periodo ma oggi drammaticamente attuale. La protagonista è Patrizia Migliorin, cinquant’anni da compiere e un passato burrascoso alle spalle. I suoi problemi finanziari iniziano 2005 quando l’azienda di famiglia, un bar, fallisce. Cominciano le difficoltà economiche, i problemi nel riuscire a far fronte alle spese aumentano così come i debiti accumulati. Nel febbraio del 2011 la banca mette all’asta la casa di proprietà in cui vive con il figlio e un anno dopo l’ufficiale giudiziario le notifica lo sfratto. La donna rischia di non avere più un tetto sulla testa. Decide per la strada istituzionale con frequenti colloqui in municipio che alla lunga non danno i risultati sperati. La soluzione non si trova: le abitazioni di proprietà del comune destinate alle emergenze abitative infatti o non possono essere assegnate o più facilmente sono già occupate. Patrizia non può permettersi di aspettare e decide di darsi da fare in prima persona. Si informa, si documenta e soprattutto viene a contatto con tante persone che per situazioni economiche di difficile soluzione, faticano a trovare, se non a
mantenere, una casa in cui vivere dignitosamente. Da qui l’idea di avviare una raccolta firme per creare “On the road”, un’associazione che riunisca persone che stanno vivendo il suo stesso dramma. “Desidero sensibilizzare l’opinione pubblica di fronte al grave problema della casa – ha spiegato – conosco parecchie persone che si trovano nella mia stessa situazione, io ho deciso di metterci la faccia
“Desidero sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema della casa: un problema di tanti” ed uscire allo scoperto”. Anche attraverso l’associazione Patrizia vuole portare all’attenzione delle istituzioni un progetto per la realizzazione di strutture abitative removibili (casette su ruota) su terreni di proprietà comunale da adibire ad alloggi temporanei. Grazie alla mediazione dell’ente comunale, il mese scorso, la donna ha ottenuto una prima proroga allo sfratto. Ma il problema è soltanto rinviato. Patrizia Migliorin ha anche messo a disposizione un numero di telefono: 334.1440790. M.M.
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20 Correzzola Territorio Il prefetto Ennio Maria Sodano rassicura i sindaci
Sicurezza, arrivano i rinforzi Gli amministratori locali chiedono e sembrano ottenere il potenziamento degli organici nelle caserme locali
di Alessandro Cesarato
A
rrivano i rinforzi per la sicurezza dei comuni piovesi. Con la riunione del comitato per la sicurezza tenutosi a giugno in Corte Benedettina i sindaci hanno, infatti, ricevuto precise garanzie direttamente dal Prefetto Ennio Maria Sodano. Le richieste degli amministratori di Correzzola, cui avevano fatto il palio quelle di tutti gli altri comuni del territorio riguardavano il potenziamento degli organici nelle caserme locali. Il territorio è vasto e per cui è necessario avere più forze possibili per monitorare con efficacia ed intervenire con tempismo. “Quella dei sindaci è un’istanza che va in cima alla lista delle priorità - ha dichiarato Sodano, - è evidente che l’episodio di Civè ha turbato questo territorio e la reazione della cittadinanza è giustificabile. Da sempre, per la sua storia e il suo passato, quest’area della provincia è oggetto di attenzione per le forze dell’ordine e non dobbiamo nasconderci i buoni risultati ottenuti. E’ importante creare sinergie tra carabinieri e polizie locali, aumentare i servizi esterni,
Il prefetto Ennio Maria Sodano
le pattuglie a piedi, creare un rapporto più diretto con i cittadini”. Un po’ di conforto è arrivato dai dati portati sul tavolo dal colonnello Renato Chicoli, comandate provinciale dei carabinieri. Nei primi mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, nella Saccisica, sono sensibilmente diminuiti. “E’ stato un incontro positivo - è stato alla fine il commento del sindaco Eric Sturaro - lo avevamo chiesto perché siamo
consapevoli del clima di esasperazione. Abbiamo avuto conferma dell’attenzione delle istituzioni e ci auguriamo che, con l’impegno di tutti, la situazione possa migliorare”. All’incontro ha partecipato per la Provincia l’assessore Enrico Pavanetto che ha assicurato il suo impegno per l’attività di coordinamento e anche per implementare le infrastrutture tecnologiche a servizio della sicurezza, come le telecamere.
NUOVA APERTURA presso
NEWS L’appello ai cittadini: segnalate alle forze dell’ordine
DUE CARABINIERI IN PIÙ A CODEVIGO E UNO A LEGNARO, PER ORA
P
otenziare la presenza e la visibilità degli uomini in divisa sul territorio, perfezionare il livello di coordinamento delle forze dell’ordine, aumentare la percezione di sicurezza e garantire maggior efficacia e rapidità degli interventi e dell’attività di contrasto alla criminalità. Questi alcuni dei punti e degli impegni presi nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e sicurezza tenutasi l’11 giugno scorso nella sede comunale di Correzzola. Presenti il Prefetto Ennio Mario Sodano, i vertici delle forze dell’ordine, l’assessore provinciale alla Sicurezza Enrico Pavanetto e sindaci di tutti i Comuni del comprensorio piovese. Sul tavolo la questione sicurezza nel territorio piovese. Non solo il fatto occorso a Civè di Correzzola nell’aprile scorso ma anche la preoccupazione dei cittadini per il susseguirsi degli episodi di criminalità. Tabaccai ma anche benzinai, baristi e ristoratori: commercianti che vivono con l’incubo della rapina e tanti cittadini, spaventati dai furti in abitazione. Ora finalmente potrebbero arrivare provvedimenti. O almeno è quello che chiedono i sindaci. Il Prefetto, raccogliendo le istanze del territorio, ha voluto dare garanzie precise ai primi cittadini. Nonostante le forze dell’ordine siano quotidianamente impegnate in iniziative a tutela dell’ordine pubblico, evidenziano i sindaci, l’esiguità del numero delle risorse umane a disposizione non permette di garantire quel senso di sicurezza che i cittadini richiedono. Il Prefetto ha assicurato massima attenzione da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine per il Piovese. E intanto sono già arrivati due militari in più per la caserma dell’Arma a Codevigo e un altro è in arrivo alla stazione di Legnaro. Rinforzi temporanei questi, in attesa che ci sia la possibilità di implementare l’organico in via definitiva. Comunque un buon segnale. L’area urbana in questione, ha garantito il Prefetto, sarà oggetto di ulteriore e particolare attenzione. Come: creando sinergie tra carabinieri e polizie locali, aumentando i servizi esterni, le pattuglie a piedi e creando un rapporto più diretto con i cittadini. Proprio a questi ultimi ha rivolto un appello: segnalate ai carabinieri e alla polizia locale qualsiasi situazione di potenziale pericolo perché ogni indicazione torna utile a disegnare il quadro generale e ad indirizzare al meglio le attività di prevenzione e indagine. Martina Maniero
NEWS Danza. Un anno ricco di soddisfazioni a Correzzola
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tagione di successi per la locale scuola di danza che raccoglie oggi i frutti di un lavoro iniziato oltre un decennio fa. I primi corsi di danza a Correzzola sono iniziati, infatti, nel 2000, grazie alla passione e all’impegno di Monica Rubin. Negli anni il gruppo di allievi è cresciuto come pure la struttura organizzativa tanto che, nel 2007, è nata l’associazione “D... come Danza A.s.d.”. La passione e l’entusiasmo che Monica Rubin è riuscita ad infondere a tutto il gruppo le ha permesso di aumentare il numero dei maestri che hanno introdotto le nuove tecniche del break, dell’hip hop, della danza classica avanzata e del moderno avanzato. La scuola dell’associazione ha fatto la scelta di privilegiare l’insegnamento a piccoli gruppi nell’ottica di seguire con più attenzione gli allievi. Scelta che è costata certo molti sacrifici ed un ulteriore impegno, ma che alla fine ha ripagato perché sono arrivati i successi. Quest’anno è stato un en-plein di riconoscimenti, borse di studio e premi ad ogni manifestazione a cui i gruppi di “D … come Danza”. Si è iniziato con un primo posto al concorso regionale Pgs, categoria “moderno under 17”, un secondo posto categoria “moderno under 13” ed un altro secondo posto nella categoria “moderno senior” con borsa di studio a tutto il gruppo di
atleti. Si è proseguito con la rassegna nazionale “Divertiamoci con l’arte” a Rubiera (Re) dove i gruppi “under 13” e “under17” hanno vinto delle borse di studio. Alla rassegna “Momenti di danza” a San Giovanni Lupatoto (Vr) il gruppo “hip hop senior” si è classificato secondo. Alle recenti finali nazionali del Pgs Cup 2012 a Lignano il gruppo “under 17” ha ottenuto un quinto posto nella classifica generale meritando delle borse di studio. Infine il gruppo “hip hop senior” si è classificato al primo posto al trofeo “Denstar” a Piove di Sacco e la coreografa-ballerina Sandra Zodiaco ha vinto anche una borsa di studio a Los Angeles. Davvero un bel carniere di soddisfazioni per tutta l’associazione e per l’anima del movimento, Monica Rubin appunto, che si gode i frutti di dodici anni di tenace impegno e sacrifici per quella che si può ben considerare una sua creatura. A.C.
22 Sant’Angelo di Piove-Arzergrande Lavori pubblici a Sant’Angelo L’intervento partirà a settembre
Casa Caprari Maritan, bella anche fuori Dopo il restauro per il recupero della funzionalità, il Comune mette a posto l’area antistante l’edificio
di Martina Maniero
P
artiranno a settembre i lavori di sistemazione dell’area esterna Casa Caprari Maritan. L’edificio cinquecentesco, in origine casa padronale e oggi centro culturale cittadino, è stato oggetto di un importante intervento di restauro conservativo iniziato nel 2008 e costato ben 900 mila euro. Se la ristrutturazione si è limitata, si fa per dire, al recupero della funzionalità dell’edificio, con questo intervento l’amministrazione comunale intende mettere mano anche all’area esterna circostante. Ricevuto il benestare della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, la giunta comunale ha stanziato 200 mila euro, di cui 132 finanziati dalla Regione Veneto, per pavimentare lo spazio antistante l’edificio e i marciapiedi perimetrali, completare la rete di smaltimento delle acque piovane, cambiare la recinzione fronte strada e sostituire l’illuminazione esterna. Particolarmente importanti sono gli interventi che andranno ad interessare la principale strada di collegamento tra la frazione di Celeseo e il centro del capoluogo.
In via San Marco è prevista infatti l’installazione di dieci nuovi punti luce (l’esatta posizione verrà stabilita con il progetto esecutivo), il posizionamento di un dissuasore di velocità in direzione di via Pozze, la realizzazione di nuovi posti auto in aggiunta agli attuali, il prolungamento per circa un centinaio di metri del marciapiede che costeggia la strada, a partire dalla lottizzazione Maritan, e il collegamento di quest’ultimo all’ingresso dell’edificio attraverso un’isola pedonale di attraversamento. “L’intervento è un giusto completamento al restauro dell’edificio, con la sistemazione dell’area di pertinenza e riqualificazione dello spazio urbano limitrofo, tutti accorgimenti volti a tutelare la sicurezza dei cittadini - il commento del sindaco Romano Boischio - avremo così la possibilità di ospitare incontri, mostre ed eventi culturali in un ambiente particolarmente accogliente, il tutto per migliorare la qualità della vita del nostro paese”. “Sono passati diversi anni da quando l’amministrazione ha deciso di acquistare
quello che rimaneva della vecchia casa Caprari Maritan – ricorda l’assessore alle Politiche Culturali Mariano Salmaso – una scelta sofferta ma lungimirante, legata al desiderio di conservare nel modo migliore il patrimonio storico ed artistico che quell’edificio rappresentava per il territorio e in particolare per il nostro comune. Gli sforzi si sono concentrati in un unico obiettivo: trasformare delle mura vuote in un meraviglioso luogo da proporre come tassello a quel circuito fantastico delle ville venete che abbelliscono e ingentiliscono la nostra terra. L’augurio, che per noi è anche un impegno – auspica l’assessore – è quello che questo edificio possa riempirsi di contenuti che conducano tutti a godere di questa importante opera, non solo ammirandola ma soprattutto comprendendola. E’ un edificio che oggi torna vivo per la nostra comunità”.
Arzergrande
Fiaccolata per difendere i diritti dei bambini I genitori: “Abbiamo il dovere di impegnarci di più per garantire un futuro migliore ai nostri figli”
La fiaccolata alla quale hanno preso parte più di cento bambini
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iù di cento bambini, con genitori a seguito, hanno partecipato alla prima edizione della “Fiaccolata per i diritti dei bambini” che si è tenuta sabato 19 maggio. La manifestazione, nata dall’idea di alcuni genitori, è stata supportata nella fase organizzativa dal Comune, dalle parrocchie di Arzergrande e Vallonga, dall’istituto comprensivo di Codevigo e dall’associazione Aifo. Il tutto è nato da una serie di incontri organizzati nelle scuole nei quali si è discusso con i bambini della Convenzione Unicef del 1989, leggendo e spiegando loro alcuni dei 43 diritti sanciti dalla stessa. Si sono mostrate immagini su alcuni evidenti negazioni di diritti che avvengono nel mondo e si è cercato di rispondere alle tante domande. L’attenzione e la curiosità sull’argomento che i bambini, una volta tornati a casa, hanno trasmesso ai loro genitori ha di certo contribuito in modo determinante alla numerosa presenza alla fiaccolata. “Abbiamo a cuore la vita, la salute, il benessere dei nostri figli - spiegano i genitori organizzatori dell’iniziativa - ma siamo anche coscienti dell’insensibilità, quando non addirittura dell’assoluta in-
differenza, che nel mondo circonda la salvaguardia dei loro diritti, la difesa da aggressioni di ogni tipo. Non sono cose che succedono altrove o solo altrove ma anche qui, anche i nostri figli sono potenziali o concrete vittime dell’indifferenza, della cattiveria degli adulti o dei loro coetanei”. “Per tutti questi motivi - concludono - abbiamo pensato di organizzare questa serata di sensibilizzazione. Abbiamo il dovere di impegnarci tutti di più per garantire un futuro migliore ai nostri figli”. La partecipazione alla manifestazione ha superato ogni più rosea aspettativa, come commentano a fine serata gli stessi organizzatori“. “Si è trattato di una prima esperienza positiva - dicono - per la risposta di istituzioni e della cittadinanza cui seguirà senz’altro qualche altra iniziativa visto che ora si è rotto il ghiaccio! Un ringraziamento va anche alle tante mamme che si sono date da fare a preparare qualche dolcetto per allietare la serata e ai numerosi e volonterosi animatori dei patronati che hanno coinvolto i bambini in giochi trascinanti e coinvolgenti”. Alessandro Cesarato
NEWS Onorificenze
ANGELO CROCCO MAESTRO DEL LAVORO, UN’ONORE PER TUTTA SANT’ANGELO
S
ant’Angelo si arricchisce di un nuovo Maestro del Lavoro. Sono 84 quest’anno in Veneto, un migliaio in tutta Italia, le “Stelle al Merito del Lavoro” che il Presidente della Repubblica ha deciso di riconoscere ad altrettanti lavoratori affermatisi per professionalità, ingegno, doti umane e anzianità di occupazione. Tra i Maestri del Lavoro anche Giuseppe Crocco, residente a Sant’Angelo, dipendente alla “Ferroberica Srl” di Vicenza. La cerimonia di consegna delle onorificenze, che da tradizione si tiene il primo maggio di ogni anno, si è svolta al salone d’onore della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. Presenti le autorità regionali, i sindaci dei lavoratori premiati, i familiari e i titolari delle rispettive aziende. Tutti a testimoniare, ancora una volta, attenzione e sensibilità verso il mondo del lavoro. La “Stella”, che comporta il titolo di “Maestro del Lavoro”, è la più alta onorificenza della Repubblica e viene conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nata per premiare singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale, l´onorificenza è diventata negli anni anche un riconoscimento a chi sa infondere queste doti alle “giovani generazioni”. Il sindaco Romano Boischio, durante l’ultima riunione consiliare, ha voluto consegnare a Giovanni Crocco una targa di riconoscimento per la decorazione conferitagli. “In sette anni di mandato è la prima volta che consegno questo importante riconoscimento ad un cittadino di Sant’Angelo” ha evidenziato il primo cittadino che, nel complimentarsi a nome dell’intero consiglio comunale, ha espresso la massima stima “per questa onorificenza che ha portato un cittadino di Sant’Angelo a essere di esempio nel mondo del lavoro. Con questa decorazione Giuseppe Crocco ha dato lustro non solo alla sua famiglia ma all’intera comunità santangiolese”. M.M.
L’Intervento
Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto* segue da pag.
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“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”. *Presidente della Provincia di Venezia
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24 Pontelongo Progetti di inserimento lavorativo Per tamoponare gli effetti della disoccupazione
Il Comune offre lavori a progetto L’assessore Desolei: “Una risposta, anche se parziale all’emergenza che colpisce molti lavoratori rimasti a casa”
di Alessandro Cesarato
L
otta alla disoccupazione e misure di reinserimento sociale grazie ai lavori a progetto. Si tratta certo di piccoli palliativi che di scuro non rappresentano le misure risolutive all’attuale incertezza e precarietà del mondo del lavoro, ma che tuttavia permettono di dare un attimo di respiro a situazioni personali difficili. L’amministrazione comunale, per mezzo dell’assessorato ai Servizi sociali, per contrastare il difficile momento di crisi, ha aderito al progetto “Vaucer e borse lavoro”. I finanziamenti arrivano dal fondo straordinario di solidarietà, che sostiene progetti di inserimento lavorativo in aziende ed enti, per le persone disoccupate in situazione di particolare disagio nella provincia di Padova. Promotori e sostenitori del progetto sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Diocesi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, la Provincia di Padova e Fondazione Antonveneta. Il progetto consiste nell’impiego di persone bisognose segnalate dai servizi sociali in lavori di pub-
L’assessore ai Servizi sociali Ilenia Desolei
blica utilità come la pulizia delle strade, lo sfalcio dell’erba, manutenzione delle strutture pubbliche e altre mansioni. “Con questo progetto l’amministrazione - spiega l’assessore ai Servizi sociali Ilenia Desolei - vuole tentare di dare una risposta anche se parziale al problema della disoccupazione, in particolare dei giovani e dei lavoratori svantaggiati, dei lavoratori in
mobilità o in cassa integrazione. Si tratta di un aiuto alla crescita della persona e che non si ferma alla mera assistenza. Altri obiettivi sono, infatti, quelli di favorire lo sviluppo di una rete di solidarietà umana, rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale, rendere disponibili risorse umane per ulteriori servizi alla comunità”.
NEWS
Zuccherificio 2011, il bilancio
OLTRE LO ZUCCHERO, UN PROGETTO PER PRODURRE ENERGIA PULITA E BIOPLASTICA
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ucchero, energia da fonti rinnovabili e ricerca. E’ questo oggi il manifesto programmatico della Co.pro.b., l’unico produttore cooperativo italiano di zucchero, a cui fanno capo i due stabilimenti di Pontelongo e di Minerbio. Infatti, insieme al business dello zucchero, sono portati avanti anche un programma per la produzione di energia da fonti rinnovabili e un piano di ricerca nel settore delle bioplastiche da coprodotti di barbabietola. Nelle settimane scorse Co.pro.b. ha presentato il bilancio d’esercizio 2011 che si è chiuso con un utile in netta crescita, un fatturato di 228 milioni di euro e con un patrimonio netto che si attesta sui 100 milioni di euro. E’ anche sulla base di questi risultati che la cooperativa ha deciso di corrispondere ai propri soci, che hanno conferito barbabietole nella campagna bieticola 2011/12, ristorni per un valore complessivo di 8,5 milioni di euro, pari a 6,7 euro medi per tonnellata, che rap- Gallerani: “I risultati presentano una maggiorazione del prezzo raggiunti ci consentono di mantenere viva delle bietole del 21%. In considerazione dell’attuale situazione la coltivazione del settore, i risultati raggiunti dimostrano, della barbabietola” oltre ad una migliorata efficienza produttiva, un’attenzione verso i propri soci e una convinta azione a salvaguardia della filiera bieticola italiana. Con il 2011 si è concluso un anno importante anche dal punto di vista societario con l’operazione, iniziata nel 2008, che ha portato alla fusione per incorporazione di Italia Zuccheri SpA. Questo ha contribuito all’allargamento della base sociale che ha raggiunto i 5.500 soci. “Siamo fieri - commenta il presidente Claudio Gallerani - del lavoro svolto perché i risultati ottenuti ci hanno consentito di mantenere viva la coltivazione della barbabietola. “I nostri bieticoltori – continua – ora avranno la possibilità di programmare il loro futuro sottoscrivendo contratti di coltivazione triennali, con un premio sul prezzo bietola di 2,5 euro per tonnellata a partire dalla campagna 2012”. “Il mercato nazionale ha premiato l’unico zucchero 100% italiano - aggiunge il direttore generale Stefano Montanari - e la cooperativa ha distribuito questo premio ai suoi soci, che nel 2011 hanno realizzato il record produttivo”. A.C.
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26 Cultura locale Restauri I lavori sono iniziati nel maggio 2010
La Chiesa arcipretale di Corte ha di nuovo il suo organo
L’antico strumento è stato recentemente riportato al suo antico splendore
Libri
a cura di Paolo Tieto
TINO PARRASIA
ZIBALDONEQUATTRO
La vena lirica di Parrasia non si esaurisce per nulla. Ben per questo egli è pervenuto al quarto volume del suo Zibaldone; anche se per questa nuova pubblicazione ha lasciato abbondante spazio agli scritti degli amici, i quali pertanto si cimentano con i loro brevi saggi che rendono la mini antologia assai variegata, oltre che piacevole ed istruttiva. Vi si possono leggere racconti e aneddoti, narrazioni autobiografiche e qualche saggio tecnico, approfondimenti circa i costumi e i modi di vivere di un tempo, l’artigianato colto nell’ottica di creatività artistica e di bellezza superaffinata e così via di seguito fino ad arrivare ad alcune poesie che sembrano avallare una volta di più la tendenza oggi di stilare, con una certa frequenza, versi. Non mancano poi le immagini che sono questa volta esclusivamente in bianco e nero, omaggio probabilmente ad un certo gusto, ad un certo stile che, anche se talora un po’ trascurato, presenta pur sempre una propria grazia, un proprio fascino. AMELIA BURLON SILIOTTI
LA FISARMONICA
di Paolo Tieto
L
’organo, come ben si sa, è uno strumento antichissimo che in tempi lontani veniva usato nelle festività pubbliche, ma che poi è diventato, dal medioevo in avanti, strumento per eccellenza liturgico, trovando quindi congeniale inserimento nei luoghi di culto. Non vi è chiesa che si rispetti la quale non abbia intatti oggi il suo, piccolo o grande, organo. Talora antico, di celebre fabbrica, altre volte di realizzazione recente, ma sempre comunque di rinomati costruttori. Ve n’è uno così anche nella chiesa di san Tommaso apostolo di Corte, la primitiva pieve della Saccisica, organo che, avendo superato i cinquant’anni di vita, può fregiarsi della qualifica di antico. Fu costruito intatti dalla “Ditta Annibale Fugina e Figli” di Stanghella (Padova) tra il 1914 e il 1915, ovvero alla vigilia della prima guerra mondiale, per essere inserito nell’antica arcipretale, dove ha fatto echeggiare le sue note argentine per oltre un ventennio. Dopo di chè, a metà anni Trenta, costruita la nuova chiesa, lo si è allogato in questa, per continuare ad effondere le sue soavi note melodiche in essa. Di recente, presentando
gravi carenze, dovute all’usura e ai tanti anni trascorsi, lo si è affidato alle esperte cure della “Ditta Luigi Patella” di Cinto Euganeo (Pd), che ha provveduto ad un suo radicale ripristino ovvero a riportarlo all’efficienza e allo splendore primitivi. I lavori di restauro, iniziati con lo smontaggio dello strumento effettuato 1’11 gennaio 2010, si sono protratti ininterrottamente per ben quasi due anni. Nell’arco di detto tempo si è praticata una accurata revisione d’ogni singola parte; dalle canne, in legno e in metallo, e dalla efficienza delle condutture d’aria, ai pomoli dei registri di comando e al crivello e così via via fino ad arrivare alle tastiere, quelle manuali e quella pedaliera. Un’operazione radicale condotta con ineccepibile maestria e con paziente dedizione ché, quando un tale congegno registra a proprio carico decine e decine d’anni di attività, va reintegrato tutto nel rispetto delle proprie prerogative originarie, quindi avendo cura di conservare ogni sua particolarità tipica, tutto ciò che lo contraddistingue e caratterizza. Principio adottato con puntualità e scrupolo dalla Ditta Luigi Pa-
tella per cui, all’inaugurazione del prezioso strumento, allorché le note musicali hanno preso a diffondersi tra le volte dell’ampio archipresbiterale tempio di Corte, si è avuta la sensazione di intendere il reale suono delle viole e dei flauti, dei violini e dei violoncelli e di altri strumenti sonori ancora, così come l’arte magica dei Pugina era riuscita a conferire a quelle canne in origine, quasi un secolo fa. La ditta curatrice del restauro ha provveduto anche ad un ampliamento dello strumento, considerato il fatto che la chiesa per cui era stato fatto in origine presentava dimensioni più contenute rispetto a quella di oggi, e lo ha inoltre predisposto per ulteriori nuovi registri, che potranno essere aggiunti in un non lontano futuro, a completamento di quelli già in uso. Fin da ora comunque l’organo si presenta idoneo non solo ad accompagnare splendidamente i canti liturgici, ma anche ad esecuzioni concertistiche. Cosa che sicuramente, si presume, verrà fatta , conoscendo il vivo amore per la musica nutrito dagli abitanti di questo antico storico paese.
L’immagine è universale, per cui vale per tutti i popoli e per tutte le parlate, mentre il linguaggio è vario, diverso, così che il saggio introduttivo di questo libro è scritto in lingua italiana, ovvero per la gente dla che mostra il monumento eretto sulle sponde del Piovego a Padova, all’altezza dei giardini pubblici, in memoria dell’abbattimento delle torri gemelle di New York, e delle tante persone morte al loro interno. Foto di tipo surreale,con un’anima rivestita con i colori della notte, ma anche con un barlume di luminosa speranza. ANONIMO
DIARIO DI UN DOPOGUERRA
Quale dopoguerra? Quello relativo al primo conflitto mondiale, ovvero compreso tra gli anni 1918 e 1922. Un lasso di tempo di quattro anni che, a quanto si dice, non avrebbe avuto una propria produzione storico-letteraria. E ben per questo il libro interessa molto, tanto che è stato stampato sia pure con mezzo secolo di ritardo rispetto al momento della sua stesura. Ma ne valeva la pena, in quanto il suo contenuto ha una valenza notevole e tutta particolare è la sua redazione, sotto il profilo letterario, rappresenta scioltezza e modernità sorprendenti. Sono capitoletti contrassegnati non da titoli riepilogativi bensì da una data che testimonia la veridicità dell’evento riportato. Sono argomenti continuamente nuovi, che sorprendono e coinvolgono, che portano allo scoperto tutto un mondo di differente era e che nel contempo trova, molto di frequente, attinenza con la realtà d’oggi, con situazioni e problemi dei giorni presenti. Interessante appare la premessa, a cura di Enzo Mandruzzato, che chiarifica oltretutto il fatto per cui il volume non porta il nome dell’autore ma il termine anonimo, ed ancora una nota di Giorgio Segato, che focalizza l’amore dell’autore per Lilliana e porta a chiarire talune posizioni politiche internazionali del tempo.
Cultura locale 29 Letteratura Il XII Premio “Diego Valeri”
Musica e poesia per la presentazione
Una nuova formula del concorso, vitto e alloggio col contributo del Comune per ampliare la partecipazione a tutta Italia Martina Maniero
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i è aperta con una serata dedicata al dialogo tra musica e poesia la XII edizione del premio biennale “Diego Valeri”. La cerimonia di presentazione, occasione per l’esibizione del gruppo musicale Like Knives, il reading di Alessandro Zattarin e la performance della fisarmonicista Veronica Canale, si è svolta il 10 maggio scorso all’auditorium Giovanni Paolo II di Piove di Sacco. Il concorso, riconosciuto a livello nazionale, è stato istituito nel 1990 dal Comune di Piove di Sacco in onore al suo più celebre concittadino. Valeri fu poeta, critico e apprezzato letterato, nacque nel 1887 e morì 89 anni dopo nel 1976. “L’importanza del libero pensiero, la fiducia nel valore storico della parola poetica e il riconoscimento del valore dei giovani e dei talenti, sono ideali che hanno contraddistinto la vita e la poetica di Diego Valeri e che permangono punti fermi di questo concorso biennale”. A dirlo Camilla Fusetti, volontaria del Servizio Civile alla biblioteca di Piove di Sacco,
Il letterato Diego Valeri durante la presentazione del programma del concorso. Ideata dal poeta Luigi Cerantola, docente di Lingua e Letteratura italiana all’Università di Tokyo, la XII edizione del premio presenta alcune importanti novità: la suddivisione del concorso in due sezioni: Certame piovese e Opera edita o inedita strutturata e l’introduzione di una giuria popolare che affiancherà quella tecnica nell’assegnazione di due nuovi premi più specificatamente incentrati sul territorio: il premio Città di Piove di Sacco e il premio Saccisica. Il nuovo bando mette in palio quattro premi per un totale di 3500 euro e prevede, per
i finalisti, il pagamento di vitto e alloggio e il rimborso delle spese di viaggio. “La decisione di contribuire alle spese – ha evidenziato l’assessore alla Cultura e Identità veneta, Lorena Stevanato – è determinata dalla volontà di ampliare la partecipazione al bando, facilitando così l’adesione di concorrenti provenienti da tutta Italia”. A presiedere la giuria sarà Luigi Cerantola che verrà affiancato da Mario Rigoni, docente di Storia della Critica Letteraria all’Università di padovana, collaboratore delle pagine letterarie del Corriere della Sera e da Alessandro Zattarin, dottore di ricerca in Italianistica all’Università di Palermo, vincitore della precedente edizione del premio. Le iscrizioni al bando sono aperte fino al prossimo 30 settembre. Per informazioni si può telefonare alla biblioteca comunale al numero: 049.970931; fax: 049.9709315; mail biblioteca@comune.piove.pd.it. Il bando integrale si può scaricare dal sito internet www.diegovaleri.it.
PONTELONGO Poesia. Premio “Antico Ottorino ed Elisa Benvegnù”
VINCE TIZIANA MONARI DI PRATO CON “L’ULTIMA POESIA”
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nche quest’anno il premio di poesia “Antico Ottorino ed Elisa Benvegnù Ortu”, giunto alla sua XXVI edizione, si è dimostrato essere un appuntamento oramai consolidato nel panorama culturale del genere a livello nazionale. Nella categoria “Adulti” gli elaborati originali valutati dalla giuria sono stati ben 288, provenienti da ogni angolo d’Italia. Nel- La premiazione delle scuole la classifica finale i1 primo premio è andato a Tiziana Monari di Prato con la composizione “L’ultima poesia”. Sul podio anche Carmelo Consoli - “Grezzano”, Egidio Belotti – “Com’è ostinato questo vento”, Carlo Sautto Malfatto – “In caso di coscienza”, Domenico Novaresio – “Attesa”, Olga Paltrinieri – “Tremori” e Attilio Giannoni – “I camion”. Per quanto riguarda invece le sezioni dedicate alle scuole, le poesie presentate sono state 186, per la maggior parte presentate da singoli alunni ma in alcuni casi, specie per i più piccoli, sono state il frutto di un lavoro corale. Sezione A, scuole elementari, classi I - II e III: 1° premio “Il cielo” - Miriam Mandara, 2°ex equo “I quattordici gioielli” – classe seconda scuola Galvan, 2°ex equo “Le stagioni” – classe prima scuola Galvan, 2°ex equo “Al mio papà” – classe seconda scuola Montessori. Sezione B, scuole elementari, classi IV e V: 1° premio “Magia colorata” - Sara Soggia, 2°ex equo “La primavera” - Dante Leonardo, 2°ex equo “Angeli e demoni” - Alessandro Bezzon , 2°ex equo “Amicizia” - Errabahy Salma. Sezione C, scuole medie: 1° premio “Com’è importante il pensiero” - Angela Guasti, 2°ex equo “Terra” - Maddalena Sartore, 2°ex equo “Guerra” - Vladimir Ceban, 2°ex equo “Io e la natura” - Nadia Bortolami. Alessandro Cesarato
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SPORT in PRIMO PIANO
Volley Stagione vincente per la Pallavolo Codevigo
Le ragazze promosse in Prima divisione di Alessandro Cesarato
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allavoliste sugli scudi: raggiunta la promozione in Prima Divisione. A oltre trent’anni dalla sua fondazione, avvenuta come spesso capita nello sport per opera di un gruppo di volenterosi appassionati, la Pallavolo Codevigo continua a rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della pallavolo. Nel corso degli anni la società ha conosciuto un notevole sviluppo, fino a toccare gli apici con il raggiungimento della categoria regionale di serie D nel 2000, mantenuta per ben quattro stagioni. Nel 2005 è iniziata una fase difficile che ha portato alla successiva doppia retrocessione fino alla Seconda Divisione. Tuttavia questa parentesi buia ha rappresentato per la società un’occasione di riflessione e rinnovamento, che è servita per trovare nuove energie e disegnare nuove linee progettuali. La scelta, lungimirante, è stata così quella di puntare al rilancio del settore giovanile. Scelta azzeccata visto che l’annata 2011/2012 appena conclusasi ha regalato diverse soddisfazioni alla società, grazie ai suc-
La formazione vincente
Una promozione attesa e voluta da tutta la dirigenza, dallo staff tecnico e dalle atlete cessi ottenuti in tutte le categorie, dal minivolley alla Seconda Divisione. Infatti, alla promozione in Prima Divisione della prima squadra si è aggiunto un ottimo piazzamento della Terza Divisione, formazione creata senza particolari ambizioni ma che con il tempo si è rivelata competitiva con buoni propositi per il futuro. Squadra di punta della Pallavolo Codevigo è la Seconda Divisione che si è imposta sulle
avversarie vincendo il proprio girone di campionato. Le statistiche raccontano di una sola sconfitta per 3 – 2 nel derby d’andata con l’Arzerello, l’eterna rivale, classificatasi poi al secondo posto. Le ragazze allenate da Nicola Zambon si sono dimostrate formazione solida e unita, capaci di reagire ai momenti difficili con prestazioni di alto livello. Emblema di ciò è stato
lo scontro al vertice di ritorno con l’Arzerello: recuperato uno svantaggio di 5 punti nel quarto set, la squadra si è assicurata la vittoria per 3 – 1, mantenendo poi il vantaggio in classifica fino alla fine. Quella di quest’anno è stata una promozione attesa e voluta da tutta la dirigenza, dallo staff tecnico e dalle atlete. Una collaborazione efficiente affiancata dall’impegno dello sponsor
ufficiale “Prearo Costruzioni”, che da anni sostiene la società nelle sue attività di crescita e formazione dei ragazzi. Ecco la rosa della squadra neo-promossa: Giulia Bacco, Valentina Bacco, Alessia Bastianello, Silvia Biancato, Elena Bregantin, Serena Brigato, Giulia Chiggiato, Elisa Destro, Daisj Favarato, Giorgia Rampazzo, Giulia Zoppellaro, Ilaria Zilio.
Ginnastica artistica
“LE GINNASTICHE” DI CODEVIGO SPLENDONO NELLE GARE NAZIONALI
Le atlete pluripremiate alle gare di Lignano Sabbiadoro lo scorso maggio
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iccole ginnaste crescono meritando gli onori della ribalta nazionale. Sono le venticinque atlete dell’associazione sportiva “Le Ginnastiche” di Codevigo che hanno partecipato con successo alla fase nazionale delle gare di ginnastica artistica che si sono tenute a Lignano Sabbiadoro nel mese di maggio. Alla manifestazione, organizzata dalle Polisportive Giovanili Salesiane e valida per la Don Bosco Cap 2012, erano presenti squadre provenienti da tutta l’Italia che avevano precedentemente superato con successo le gare a livello regionale. La squadra giovanile di Codevigo, composta da Giulia Bacchin, Teresa Bettin, Sabrina Boaretto, Laura Giraldo, Rebecca Veggian e Giulia Zecchinato si è guadagnata addirittura il posto più alto del podio conquistando il titolo nazionale Pgs. Nelle classifiche generali individuali, per la categoria “Under 17 serie A”, piazzamento al secondo posto per Sara Boscolo, mentre nella categoria “Propaganda serie
B” al primo posto si è insediata Beatrice Ruzzon, seguita da Diletta Friso, seconda classificata. Altre categorie, altri lusinghieri piazzamenti: nella “Under 15 B” si registra il secondo posto di Sofia Radio, nella categoria “Mini C” il primo posto di Valentina Crivellaro e nella categoria “Under 17 C” il terzo posto di Camilla Panizzolo. Ma non finisce qui perché la lista delle atlete premiate è molto nutrita. Agli attrezzi al primo posto si sono classificate Beatrice Baldan, Valentina Bizzo, Elisa Boscolo, Asia Burattin, Rebecca Giolo, Erica Marcolin, Francesca Rostellato e Giorgia Uliana. Grande soddisfazione per l’allenatrice Luisa Rocco, coadiuvata nel suo magistrale lavoro da Martina Grigoletto. A coronare la partecipazione della squadra al concorso anche le ottime prove di Emma Meneghin, Alessia Scicchitano, Amanda Magagna, Chiara Cecchetto ed Elisa Longato. A.C.
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PROVINCIA
Riccollocamento A Padova le esperienze di “outplacement” sono incoraggianti
PADOVA
Ritrovare il lavoro anche dopo gli “anta”
Lisa Casotto, 40 anni, dopo aver perso il posto ha aperto una partita Iva e ha già i primi lavori
Confindustria Padova: i piani formativi servono ad acquisire nuove competenze e fiducia in sé di Manuel Glauco Matetich
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erdere il lavoro e ritrovarlo, anche dopo gli “anta”. Le cronache da anni ci raccontano di licenziamenti, cassa integrazione, stato di crisi, esodi, ma poi delle centinaia di lavoratori rimasti senza un’occupazione si sa ben poco. Fra i tanti c’è chi accetta la scommessa di rimettersi in gioco e ci riesce, anche grazie alle iniziative istituzionali. E’ il caso di Lisa Casotto, 40 anni, di Montegrotto. Lo scorso dicembre aveva perso il suo lavoro di progettista all’Immobiliare Tramonte di Monteortone di Teolo. Frequentando un corso di Fòrema - Confindustria ha capito che strada prendere e ha scelto di mettersi in proprio.”Ho intuito che le risorse e la capacità non mi mancavano. Quindi ho pensato di aprire la partita Iva e cominciare a propormi: le prime risposte positive sono già arrivate. Sul fronte tecnico ho imparato la progettazione anche in 3D, prima la conoscevo poco”. Lisa ha cominciato a realizzare progetti edili in proprio, come consulente per privati e pubblico: un esempio di autoimprenditorialità che prende spunto da mentalità produttiva e voglia di mettersi in gioco. Come lei tanti, altri, anche ultracinquantenni, che pur avendo perso il lavoro non hanno mai smesso di aver fiducia nelle proprie capacità. A dare una mano i piani straordinari varati da Confindustria, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil provinciali. Negli ultimi tre anni sono stati 2.250 i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione presi in carico da Confindustria Padova attra-
verso Fòrema in progetti di formazione e ricollocamento, in riconosciuti. Per questo condivido la proposta dell’assessore gergo “outplacement”. Di questi, oltre 1.400 pari al 65% regionale Elena Donazzan di un sistema premiale che leghi sono stati finora ricollocati con successo entro sei mesi dal l’erogazione dei fondi regionali per la formazione ai risultati progetto. Sono soprattutto over 40, in maggioranza uomini in termini di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori”. Negli ultimi tre anni Confindustria Padova ha preso in (ma le lavoratrici sono il 40%), provenienti da aziende in crisi dei settori metalmeccanico, sistema moda, costruzioni, carico, attraverso la società Fòrema, lavoratori in mobilità servizi. Una risposta concreta al tema dell’occupabilità in o in cassa integrazione in piani formativi per l’occupabilità un’area del Nord Est che dall’inizio della crisi ha pagato nell’ambito di Fondimpresa e del Fse. La percentuale di riun costo alto (10 mila occupati in meno dal 2009) e che collocamento è cresciuta negli anni: dal 48% nel 2009, al tenta di arginare la perdita di posti (+6,1% le cessazioni 60,5 nel 2010 fino al 65% ottenuto con i piani formativi nel 2011, a fronte di +4,9% di assunzioni e -2% di nuovi realizzati nel 2011 e con quelli in corso. A questi si aggiungono i progetti ingressi in mobilità). per 20 lavoratori disabili: per 16 di loro “Il rilancio parte dal valore del Oltre diecimila (80%) è arrivato un contratto di lavolavoro - commenta il presidente di occupati in meno ro al termine del corso. I dati tengono Confindustria Padova, Massimo Pavin dal 2009, ma conto dei lavoratori effettivamente -. Riqualificare e accrescere le professio- ci sono percorsi disponibili al reimpiego. Il tasso di abnalità, soprattutto in relazione ai nuovi per ricominciare fabbisogni, vuol dire offrire nuove chanbandono dei piani formativi è comunce di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle que molto basso (9,9%). La maggior parte dei lavoratori aziende”. ha un’età compresa tra 35 e 50 anni (41 l’età media, il “L’efficacia delle politiche attive in un territorio - pro- più giovane ne ha 22, il più anziano 58). Sono soprattutto segue Pavin - si misura con la capacità di tarare l’offerta uomini, ma le lavoratrici raggiungono il 40%. Fra i settori di formativa con le reali esigenze della struttura produttiva. provenienza prevale il metalmeccanico, tra i più colpiti dalla Quando questo avviene, il tasso di abbandono dei piani for- crisi, con il 61,5% dei lavoratori. Seguono a distanza il sistemativi è bassissimo, i risultati concreti e meritevoli di essere ma moda (11,5%), l’edilizia (6%), il commercio (5,8%).
Confindustria Padova
PAOLO GIOPP NUOVO DIRETTORE
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l manager Paolo Giopp, 53 anni, dal primo settembre prossimo sarà il nuovo direttore di Confindustria Padova. Succede a Stefano Pozzi, che lascia l’incarico dopo alcuni anni, Nato a Pedavena nel bellunese laureato in Economia Aziendale, Paolo Giopp ha una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali, oltre alla specifica competenza in ambito finanziario e dello sviluppo aziendale. Dal 2008 ricopre l’incarico di Direttore Generale di Veneto Sviluppo Spa, Finanziaria della Regione Veneto. In precedenza, dal 1994 al 2007 è stato Vice Direttore di Finest Spa, Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo. Dal 1985 al 1986 è stato Dirigente Amministrativo alla ULSS 19 di Cittadella. Giopp è anche componente del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO META’ DELLE RISORSE A SOCIALE E ISTRUZIONE
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a Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe sul territorio 62 nmilioni di euro e guarda soprattutto alle fasce deboli della popolazione. “Abbiamo affrontato il 2011 e stiamo gestendo le erogazioni del 2012 nella consapevolezza che la crisi attuale non è transitoria - ha detto il presidente della Fondazione Antonio Finotti, presentando il bilancio sociale (nella foto) - la crisi proietterà i propri effetti anche nei prossimi anni, e di questo dobbiamo
assolutamente tenere conto per una programmazione efficace. Per questo abbiamo rafforzato il dialogo con i rappresentanti del mondo del sociale e con le istituzioni, in maniera da individuare le priorità vere ed urgenti dal territorio”. L’avanzo di esercizio pari nel 2011 a 37 milioni e 200 mila euro, assieme all’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 23,5 milioni di euro consentirà alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo di destinare nel 2012 un totale di
51 milioni di euro alle iniziative sociali e culturali di interesse pubblico. Nel 2011 sono stati assegnati 62,1 milioni di euro, di cui 12 circa provenienti da risorse riferita ad esercizi precedenti, così distribuiti: 9,5 milioni alla Ricerca scientifica, 10,9 milioni all’Istruzione, 8,3 milioni all’Arte e alle attività culturali, 7,9 milioni alla Salute e all’Ambiente, 24,06 milioni all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, 1,2 milioni agli altri settori (Attività sportiva, Protezione civile, Sicurezza ali-
mentare e agricoltura di qualità). Per il secondo anno consecutivo si sono privilegiati i settori che manifestano segnali di forte bisogno, quali il sociale e l’istruzione. M.G.M.
Spazi aperti 33 9 Sportello Energia Legambiente Oltre duecentocinquanta gli impianti installati nel Piovese e nella Bassa Padovana
Solare e fotovoltaico, conviene ancora Negli ultimi tre anni i pannelli comprati con i gruppi di acquisto sono stati più di uno su cinque, ora il nuovo bando
Le famiglie arriveranno a risparmiare anche 2.600 euro l’anno
di Emanuele Masiero
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ttocento kw di fotovoltaico installati, 700.000 nico in tutte le fasi della realizzazione di impianti. Sono euro risparmiati dalle famiglie che hanno scel- 794 i kwp di fotovoltaico installato pari a 214 impianti to i “Gruppi di Acquisto Solare”, 44.000 barili domestici (taglia media di 3,7 kWp ciascuno) e 268 mq di petrolio in meno in 30 anni: sono questi i risultati di solare termico pari a 59 impianti familiari. Il risultato sorprendenti raggiunti grazie ai tre anni di attività del- dei Gas è ancora più significato se confrontato con il numero complessivo degli impianti lo Sportello Energia di Legambiente fotovoltaici realizzati dalle famiglie in collaborazione con Padova Tre. Il Gli sportelli nei 58 comuni dei Bacini Padova 3 e merito va soprattutto al Gruppo di Energia Padova 4. Infatti nel periodo compreAcquisto Solare che ha permesso hanno offerto so fra giugno 2010 e aprile 2012 alle famiglie di installare pannelli so- consulenza ben il 20% degli impianti fino a 4,5 lari sulla propria abitazione a prezzi gratuita kw di potenza entrati in funzione competitivi con condizioni di garanzia migliori di quelle abitualmente riservate ai singoli clienti. sono stati realizzati tramite il Gas. Percentuale che sale In tutto sono circa 3.400 le utenze alle quali sono state al 30% se consideriamo tutti coloro che nei periodi in cui fornite informazioni, svolte consulenze gratuite, vistati il Gas non era attivo sono passati dagli sportelli energia. I Gruppi d’acquisto solari hanno rappresentato anche preventivi o progetti. Sorprendenti anche i risultati ottenuti nella diffusio- un’occasione di notevole risparmio: complessivamente, ne delle energie rinnovabili (solare termico e fotovol- rispetto alle spese di installazione, il risparmio è stato di taico), misurati in impianti domestici realizzati grazie quasi 700.000 euro, calcolato rispetto ai prezzi medi di l’attivazione dei tre Gruppi d’Acquisto Solari. Complessi- mercato del periodo di riferimento. Facendo la media nei tre anni e sommando fotovolvamente sono state coinvolte 822 famiglie in un percorso partecipato in cui lo sportello ha fornito supporto tec- taico e solare termico questo dato significa un risparmio
CASE SFITTE E CAPANNONI ABBANDONATI
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n’indagine sulla città di Padova ha decretato che si costruisce troppo. Il risultato è una lunga serie di case sfitte e capannoni abbandonati. Il motivo è essenzialmente l’espansione urbana, favorita dalle continue varianti ai piani regolatori e dagli accordi “perequativi” sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare. I dati relativi agli ultimi 10 anni cominciano ad essere allarmanti. Sono 148 i milioni di metri cubi di edilizia residenziale, che consentirebbero una adeguata soluzione abitativa per quasi un milione di persone, quando in realtà la popolazione del Veneto negli stessi anni è aumentata solo di 429 mila unità. Senza contare i 165 milioni di metri cubi di edilizia commerciale, terziaria ed industriale. Il flusso di capitali dirottati verso la rendita e le speculazioni immobiliari ha sottratto risorse vitali agli investimenti nei settori produttivi, alla ricerca ed all’innovazione tecnologica. Non è dunque casuale il fatto che, dopo l’alluvione cementizia degli anni passati, ci si trovi oggi di fronte ad un panorama di zone industriali brulicanti di edifici abbandonati o messi in vendita. Una ricerca sul web rivela come in Veneto siano attualmente offerti in vendita più di 70 mila appartamenti (dati parziali sottostimati) con al top la provincia di Padova con 23.170 abitazioni, delle quali oltre 16 mila concentrate nei 18 Comuni dell’area metropolitana che gravita attorno al capoluogo. Nella sola città di Padova gli alloggi offerti in vendita sono 7.636, men-
Capannoni in vendita tre seguono ad una certa distanza, ma con valori tutt’altro che irrilevanti, i principali Comuni della prima cintura. “Un diverso e più equilibrato modello di sviluppo economico è immaginabile solo recuperando il patrimonio edilizio esistente, risparmiando e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato Sergio Lironi, membro del direttivo di Legambiente Padova - a questo fine è importante sollecitare le amministrazioni comunali affinché forniscano i dati richiesti dal forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” per il censimento dello sfitto e delle aree minacciate da nuovi progetti di lottizzazione edilizia. Un primo passo per la presentazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare finalizzato a porre un freno in tutta Italia al consumo E.M. di suolo”.
Le tre aziende selezionate hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro. Un buon risultato che fa ben sperare per il nuovo gruppo d’acquisto medio di 2.600 euro a famiglia. A questo si aggiungono i risparmi e guadagni tipici del fotovoltaico e solare termico. Ad esempio, grazie all’autoconsumo elettrico, ogni anno le bollette Enel saranno complessivamente inferiori di 69.550 euro, mentre grazie agli incentivi, ammortizzato l’impianto in 8 anni, nei rimanenti 12 anni, ciascuna famiglia guadagnerà in media 18.000 euro. Non meno importante l’impatto economico ingenerato dai Gas sull’economia locale. Le tre aziende, tutte con sede nel territorio della bassa padovana, che hanno vinto le varie edizioni diventando partner dei Gas, hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro iva esclusa. “Con
questi risultati alla mano, siamo pronti a ripartire nuovamente – precisa Federico Gianesello di Legambiente – In questi giorni ha preso il via il nuovo Gas del 2012 ed è stata scelta l’azienda partner”. “Questi dati ci rincuorano rispetto allo sforzo compiuto – spiegano Simone Borile e Stefano Chinaglia, Presidenti del Bacino Padova 3 e Padova 4 – Attraverso la rete degli Sportelli Energia abbiamo fornito un servizio di consulenza gratuito ai cittadini, ma abbiamo anche dato loro la possibilità di diventare più virtuosi. Siamo molto soddisfatti delle risposte che stiamo ottenendo”. Sulla scorta degli ottimi risultati delle scorse edizioni si è aperto un nuovo Gas con scadenza 30 settembre 2012.
34 Personaggio
Personaggio 11
Il ricercatore padovano. Polemico addio del padre fondatore dell’innovativo motore di ricerca “social”
Marchiori: “Volunia per me finisce qui” di Emanuele Masiero
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uando Massimo Marchiori, qualche mese fa, tenne a battesimo “Volunia”, tutti ebbero un piccolo flash: finalmente un progetto italiano che ci renderà famosi nel mondo. Ma le cose sono andate diversamente e Volunia, l’innovativo motore di ricerca digitale presentato nel febbraio scorso, ha perso il suo padre fondatore. Marchiori, informatico e docente dell’Università di Padova, noto nel settore per aver lavorato alla scoperta dell’algoritmo che sta alla base di Google, in una lunga lettera ha reso noto che non è più il direttore tecnico di Volunia. “Non sono più direttore tecnico – spiega Massimo Marchiori - Non dirò più una sola parola tecnica, non darò più un’idea, non contribuirò alla manutenzione ed al miglioramento né del codice che ho scritto, né degli algoritmi che ho dato al progetto, e non ne creerò mai più di nuovi”. Il professore, in sostanza, sottolinea che la direzione tecnica in questi mesi non ha avuto modo di realizzare in piena autonomia le proprie idee e che ora c’è qualcuno che vuole decidere tutto senza di lui. Un aspetto, quest’ultimo, di cui si dice esterrefatto. “Volunia nasce qualche anno fa, da una serie di mie idee che ho concretizzato in un progetto
strutturato e ambizioso – ha continuato l’ex direttore - Un progetto, a mio avviso, troppo bello per non essere realizzato; e dal potenziale enorme. Decisi così di mettermi in gioco, buttandomi anima e corpo in quest’avventura, anche a costo di enormi sacrifici personali. Io il numero uno della società. Perché ho accettato allora? Perché in tutta la mia vita finora, avevo sempre lavorato con persone che mettevano in prima piano passione, fiducia, onestà. E poi, perché mi sono lasciato convincere da una argomentazione tutt’ora vera: che il progetto non sopravviverebbe senza di me. Ho creato un team e l’ho guidato nella costruzione da zero del sistema, ho affrontato le difficoltà di una startup e cercato soluzioni a mano a mano che la complessità aumentava, sempre con la visione del progetto globale”. Rinunciando ad essere “il numero uno”, Marchiori ha preferito la direzione tecnica del progetto per poter operare in libertà. Una decisione che rispecchia la bontà del professore padovano, sopraffatto solo dalla burocrazia e dalla mentalità gretta degli investitori italiani. Le potenzialità di Volunia c’erano tutte. Quando fu presentato qualche mese fa, ci furono molte critiche su svariati aspetti del progetto. Ma chi si ricorda com’era Facebook nei suoi
Il docente universitario lascia la direzione tecnica del progetto, “non darò più un’idea né contributi” primi giorni di vita? Altro che Volunia! Tutte le “web application” di successo, hanno impiegato mesi, se non addirittura anni, prima di essere vagamente presentabili. Senza trascurare l’aspetto economico: è di questi giorni uno studio economico che dimostra come Mark Zuckerberg (il fondatore di “faccia libro”) se avesse operato in Italia, non avebbe ottenuto i risultati che ha avuto. Il motivo? Più della metà dei suoi inve-
stimenti se ne sarebbe andato in fumo per la pressione fiscale italiana. Insomma, quando finalmente un “genio” italiano si offre di lavorare in patria, nonostante tutte le difficoltà del caso, la comunità scientifica dello stivale gli da contro per invidia e gli investitori pensano solo al profitto immediato. Marchiori ormai, è assolutamente deciso a non contribuire più al progetto Volunia. Ma chi conosce il prof dell’Università di Padova sa benissimo quanto
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è osannato dai suoi studenti per la sua disponibilità e la sua propensione al dialogo, sempre e comunque. Rottura definitiva quindi? “Penso di sì se la situazione dovesse restare così, perché è chiaro che rientrare a lavorare in una situazione del genere è molto difficile. Occorrerebbe una nuova gestione per il bene del progetto: a quel punto potrei rientrare”. Per il momento quindi, il creatore di Google, tornerà a dedicarsi ai suoi studenti.
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12 36 Mondo scuola Iniziativa dei Consorzi di Bonifica Coinvolti oltre mille ragazzi di 40 scuole
Acqua, voci e colori per un bene prezioso
Il concorso il collaborazione con Legambiente ha appassionato studenti di ogni età e scuola
di Manuel Glauco Matetich
“L
’acqua è vita, e i Consorzi di bonifica che che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza del territorio si impegnano affinché i ragazzi e i bambini conoscano la ricchezza di questa risorsa e l’importanza della sua tutela”. Con queste parole il presidente del Consorzio Bacchiglione, Eugenio Zaggia ha dato il via alla premiazione del concorso per le scuole “Colori e voci dell’acqua” all’impianto idrovoro di Santa Margherita di Codevigo. “Il concorso”, organizzato dai Consorzi di Bonifica Adige Euganeo e Bacchiglione, in collaborazione con Legambiente (Circoli di Piove di Sacco, Padova ed Este) e con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica “P. Borella” ”si è concluso con un ottimo risultato, sia in termini di partecipazione che di qualità dei lavori presentati” – ha
I ragazzi delle scuole premiate a Santa Margherita di Codevigo continuato il presidente. all’interno del Museo delle Idrovore, tra 40 scuole del territorio coinvolte in i quali sono stati scelti i tre finalisti ed i un progetto di educazione ambientale che premi finali. ha visto più di 1000 bambini e ragazzi, Il primo premio del valore di 1000 sotto la guida di 50 insegnanti, lavorare euro in materiale scolastico è andato alla durante l’anno scolaScuola primaria di Arstico intorno al tema Primo premio zerello, per il progetto dell’acqua realiz- alla primaria “ Il fiume dei ricordi...i zando visite guidate di Arzerello (Piove) ricordi del fiume”; il presso l’Oasi di Ca’ il secondo alle secondo premio (del di Mezzo (Codevigo) medie di Chioggia valore di 900 euro) è stato vinto dalla Scuoe gli impianti idrovori dei comprensori Bacchiglione ed Adige la secondaria di primo grado “G. Galilei” Euganeo, approfondimenti in classe con di Chioggia con il progetto “Alla scoperta dell’ambiente e del paesaggio della boniesperti, esperimenti e rilievi in esterno. Obiettivo finale la produzione di vi- fica nel territorio di Chioggia”, mentre deo, disegni, modellini, rilievi, poesie, la scuola Scuola secondaria di secondo storie che parlassero dell’acqua e della grado I.T.G Belzoni di Padova si è aggiusua presenza nel territori. Più di 30 i dicata il terzo premio di 800 per la reaprogetti finali presentati ed esposti oggi lizzazione del sito web belzonianamente.
wordpress.com. è voluta sospendere proprio per ribadire la “Un progetto” - ha ricordato il Presi- necessità di continuare a lavorare insieme dente del Consorzio Adige Euganeo Anto- tra enti nella formazione e nell’educazionio Salvan – che intendiamo continuare ne, si è tenuto un lungo e commovente ed allargare anche agli altri Consorzi- per- minuto di silenzio per Melissa e le ragazché crediamo molto nel lavoro di educa- ze ferite nel vergognoso attentato che zione al rispetto e alla tutela del territorio ha colpito l’istituto Morvillo – Falcone svolto dagli insegnanti nelle scuole. di Brindisi. “Continuiamo con i nostri La mattinata, che lavori“ ha sottolineato Paola Fontana di ha visto la partecipa- Al terzo posto Legambiente Scuola zione di moltissimi gli studenti e Formazione – distudenti e insegnanti dell’istituto è iniziata con l’ac- Belzoni di Padova cendo con i fatti che censione dei motori per il sito internet la scuola è uno spazio importante, da curare delle pompe idrovore risalenti agli anni ‘30 e con una visita e far crescere, e che le associazioni che guidata che ha portato tutti i visitatori alla sono qui oggi e i Consorzi di Bonifica conscoperta del mondo della bonifica di ieri tinueranno ad investirci e a crederci. Con questo minuto di silenzio vogliamo dire no e di oggi. In questa giornata di festa, che non si a qualsiasi forma di violenza!”.
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Cultura provinciale 37 13 Le proposte Dal cinema al teatro, il programma di appuntamenti fino a settembre
A Padova lunga estate di eventi
MUSEI CIVICI
All’Arena Romana i migliori film della stagione, con anteprime e serate speciali monografiche di Laura Organte
Il museo degli Eremitani
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Cambiano volto le sale egizie
on l’arrivo dell’estate i giardini cittadini e d’autore senza dimenticare le commedie tornano ad ospitare iniziative, rasse- ed il cinema italiano. Ancora una volta il progne, spettacoli e concerti che animano gramma estivo di “Arena Romana Estate” le serate estive sotto le stelle. Meta privile- si presenta come un contenitore culturale a giata di chi resta in città è ormai da qualche disposizione della città, in grado di soddisfare anno l’Arena Romana con la sua kermesse, le aspettative e le esigenze di tutti. Il Cinema all’aperto su grande scherche si riconferma come il più lungo ed articolato contenitore di eventi culturali della mo sarà come sempre grande protagonista città, con spettacoli teatrali, musicali e com’è in Arena. La selezione è accurata con un programma tutto da consuetudine, cinemaseguire: verranno tografici. Imperdibili e Il 20 luglio sale presentate le opere variagate saranno le pro- sul palcoscenico selezionate ai festival poste culturali, con un Natalino Balasso internazionali e preprogramma che si pro- con il suo nuovo miate alla notte degli trae fino a settembre, spettacolo Oscar, i titoli d’essai all’insegna della qualità, nella location “open air” del sito monumen- e le proposte d’autore, i grandi film della tale più suggestivo della città, l’Arena Roma- stagione, dalle commedie ai film d’azione na e nel riscoperto Teatro Giardino di Palazzo e di genere, fino alle ultimissime novità in Zuckermann. Una tradizione che si rinnova prima visione. Non mancheranno le serate grazie al lavoro dell’Ass. Promovies che ha speciali con anteprime, incontri con registi come sempre accuratamente selezionato e maratone con proiezioni non-stop dal trale migliori pellicole della stagione: dai film monto all’alba. Un’occasione per recuperare vincitori ai Festival, alle opere più ricercate tutti i titoli che durante i mesi invernali ci si è
EVENTI E MOSTRE
a cura di Laura Organte
STORIE DI JAZZ A VILLA BARBIERI Quarta edizione per la rassegna Storie di jazz - notti d’estate: tutti i giovedì sera fino al 26 luglio nel giardino estivo di Villa Barbieri, dal jazz alla musica soul, dal gospel alla bossa nova, dal tango argentino al flamenco, otto appuntamenti da non perdere con spettacoli di musica e danza ad ingresso gratuito. Storie di jazz propone un cartellone, curato dal direttore artistico Maurizio Camardi, con spettacoli che spaziano da un genere all’altro incontrando il gusto di ogni tipo di pubblico, portando nel locale padovano sia artisti internazionali sia giovani emergenti.
RASSEGNA “THE LAST TYCOON” Torna con l’estate un altro punto di riferimento per gli amanti del cinema: l’edizione 2012 della rassegna cinematografica estiva proposta dal circolo The Last Tycoon, evento dedicato agli appassionati del grande scehrmo più esigenti, che quest’anno avrà luogo nei giardini dell’Istituto Barbarigo. Il programma 2012, sempre essenzialmente d’essai, spazia con maggiore libertà ideativa, cercando di inquadrare la stagione cinematografica appena trascorsa secondo sguardi squisitamente cinefili. Numerosi e tutti di sicuro successo i titoli in cartellone.
ARTE CONTEMPORANEA Alla Galleria laRinascente, fino al 26 agosto, in esposizione “Città di Padova: presenze dell’arte contemporanea nel Triveneto”, una mostra che si propone di poter aprire un nuovo fronte dell’ arte contemporanea nel Veneto nel tentativo di far rinascere un percorso nuovo della Triveneta d’Arte che ha visto Padova protagonista dagli anni Venti. L’associazione Città di Padova in funzione della sua storicità, ha posto l’istanza e coinvolto la partecipazione degli artisti, trovando motivazione e consenso di adesione.
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Natalino Balasso sarà a Padova il 20 luglio lasciati sfuggire, in un’atmosfera suggestiva e unica. Tra le serate da non perdere l’omaggio alla splendida e indimenticabile Marilyn Monroe a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in programma per il 5 agosto e, come ormai da tradizione, il 14 agosto torna la 17° Maratona Cinematografica di Ferragosto. Ma non c’è solo il cinema: venerdì 20 luglio ad animare la serata ci sarà uno dei comici più amati dai veneti – e non solo, Natalino balasso, in scena con “Stand Up Balasso”, uno spettacolo da stand up comedian americano anni ’70, senza fronzoli.
Il comico di Porto Tolle raccoglie in questo spettacolo pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia: dallo spettacolo “Ercole in Polesine” (del 2004) con l’irresistibile lettura dell’«Odissea» , allo spettacolo “La tosa e lo storione” (del 2007), con il pezzo cult del ritorno sulla terra (in Polesine) di San Pietro e Cristo, e fino all’ormai celebre monologo scioglilingua sulla differenza tra i “sumeri semiti” e i “sumeri non semiti”, la risata è assicurata. Non c’è nessun filo conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”.
uovo allestimento per le sale egizie dei Musei civici patavini: numerosi oggetti in precedenza conservati nei depositi sono ora esposti in vetrina, nuovi e aggiornati sono gli apparati didascalici e i pannelli esplicativi. Ma la vera novità è l’apparato multimediale dedicato alla figura di Giovanni Battista Belzoni, famoso cittadino padovano, cui si devono le più importanti scoperte nelle terre d’Egitto, allestito grazie al contiributo del Lions Club. Attraverso un monitor touch-screen, è possibile al visitatore addentrarsi nei segreti delle esplorazioni di Belzoni in Egitto e in Nubia, un mondo che all’inizio dell’Ottocento era ancora in gran parte sconosciuto agli Europei. Inoltre, è possibile leggere i carteggi di Belzoni con la sua famiglia e con le autorità, anche padovane, e scorrere le pagine del Narrative, opera da lui scritta e pubblicata nel 1820 a Londra, e sfogliarne i disegni che la corredavano. L.O.
L’iniziativa. L’obiettivo è far rinascere uno dei simboli della città medievale
Castello Carrarese di Padova “luogo del cuore” da salvare C
inquantamila firme per salvare il Castello Carrarese: Padova chiama a raccolta i suoi cittadini per far rinascere uno dei simboli della Padova medievale, attraverso l’ormai celebre iniziativa del Fai - Fondo Ambiente Italiano, “I Luoghi del cuore”. Nell’ambito del censimento nazionale promosso ogni anno per segnalare un luogo unico a cui si tiene particolarmente, che si vuole vedere protetto e tutelato per sempre, Fai-Delegazione di Padova e l’Assessorato alla Cultura hanno ritenuto di attivare una grande raccolta firme per un bene fortemente evocativo e simbolico ed espressivo dell’identità più profonda della nostra città come il Castello Carrarese. Fatta costruire nel 1374 dal principe di Padova Francesco settimo dei Carrara, la struttura difensiva perse il suo valore strategico durante il dominio della Repubblica di Venezia, e fu impiegata, nelle epoche successive, per diversi usi (osservatorio astronomico, prigione, ecc.). In particolare il Castello ha avuto funzione di prigione fino al secondo dopoguerra e tuttora l’Amministrazione carceraria padovana ha alcuni uffici in piazza Castello. Attualmente si trova in fase di risanamento, sia della struttura esterna che degli
L’imponente complesso del Castello Carrarese in centro città affreschi interni: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dal Fai di Padova congiuntamente all’assessorato alla cultura è proprio quello di riuscire ad ottenere un finanziamento per il restauro degli affreschi della Sala del Velario, un’importante tassello dell’intervento complessivo di recupero della struttura. Per raggiungere i primi posti della classifica e ottenere un finanziamento cospicuo da Banca Intesa San Paolo – partnership Fai nell’iniziativa – si dovranno però racco-
gliere almeno 50-60mila firme. L’appello, dunque, è quello di dare il proprio contributo seguendo le istruzioni che vengono fornite dal sito www.iluoghidelcuore.it. Un passo verso il riappropriarsi della città di uno dei suoi luoghi simbolo, che potrà diventare, una volta terminati i lavori di restauro, un’importante polo culturale cittadino attraverso una serie di progetti ed iniziative pensate per far vivere nuovamenL.O. te i suoi spazi dai padovani.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi
Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano
I
l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.
Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza
chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.
TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”
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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-
nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno
valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.
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Il Veneto in primo piano 39 7 La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto
La ribalta del Movimento 5 Stelle di Alessandro Abbadir
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n Veneto esplode il fenomeno del Movimento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefinisce il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regione dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Venezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abitanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una
PRIMI ATTI
roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio- e cioè a poco più del 43 % che aveva preso ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del al primo turno. La scossa che ha colpito Mira Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è % dei consensi pensava di avere vita facile epocale. Qui il centrosinistra ha sempre governato dal dopoguerra e vincere agevolmente in poi con il Pci prima e al secondo turno contro ”Un fatto un giovane come Alvise epocale, i cittadini il Pds, Ds, Pd dopo. La Maniero, 26 anni stu- scaricano i partiti giunta è stata presentata prima del voto dallo dente universitario del e votano stesso Beppe Grillo e Movimento 5 Stelle, che se stessi” dal sindaco Alvise Mapartiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com- niero e in consiglio comunale con il Movimenpletamente ribaltate dal vento antipartitico e to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricamanti casta che spira forte nel Triveneto. Ma- bio generazionale sono comparsi ragazzi di niero al secondo turno è arrivato al 52,2% 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato
eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffio, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espressione dei partiti – ha detto il comico genovese – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofinanziati e hanno votato se stessi”.
CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE
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onsigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le caratteristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fin da subito ostacoli reali legati a difficoltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.
Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle difficoltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori. A.A.
A S S O C I AZIONE FIERA DEGLI UCCE LLI
Domenica 29 Luglio 2012
Fiera 36 degli Uccelli
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E DEGLI ANIMALI DA CORTILE, ACQUATICI, TRAMPOLIERI, UCCELLI DA RICHIAMO, CANORI, IBRIDI, ESOTICI, CICOGNE, GRU, PAPPAGALLI E TUCANI Ore 6.00 - Apertura giudizio e gara cnora, al pubblico ore 6.30 Ore 6.30 - Mercato cani, cuccioli e adulti, non inferiori a 120 giorni e vaccinati, con box preparati Ore 10.30 - Chiusura gara canora Ore 11.00 - Gara di chioccolo con ricchi premi Ore 11.30 - Premiazioni Ore 14.30 - Inizio iscrizioni rassegna cinofila Ore 16.00 - Inizio giudizio. Rassegna cinofila. Al termine the Best Ring d’onore e premiazione Ore 19.00 - Grande spettacolo di FALCONERIA Ore 19.30 - Dimostrazione di Karate organizzata dalla ASD C.S.K.S. di S. Angelo con partecipazione di atleti medagliati in campo nazionale e internazionale con trofeo alla memoria di Simone Furlanetto
A.S.D. Il Sociale per la Solidarietà info 334 2966743 - 368 7535075
VENERDÌ 27 LUGLIO Ballo liscio con RENATO E GLI AMICI
SABATO 28 LUGLIO Ballo liscio con RENZA GLAMOUR
DOMENICA 29 LUGLIO Ballo liscio con CRISTINA ROCCA
LUNEDÌ 30 LUGLIO Ballo liscio con I SABIA
MARTEDÌ 31 LUGLIO Ballo liscio con CHECCO B. BAND
SAND GASTRONOMICO dalle ore 19.00
con specialità locali gazebo con stuzzichini e aperitivi bar frittura di pesce, birreria, gelateria Stand gestiti in collaborazione con U.S. Santagiolese e parrocchia
40 8 Il Veneto in primo piano L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova
Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo di Ornella Jovane
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l terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame sismico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pensare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così. “Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terremoti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico. Cosa sta accadendo in Emilia Ro-
magna? Come dobbiamo interpretare il presente? “In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari. Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verificati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del resto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una strumentazione e le conoscenze idonee a calcolare l’effettiva dimensione dei terremoti. Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli. Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012
colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che interessano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo. E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la sequenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi. E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”. Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due
Il professor Giulio Di Toro terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete? “Il nostro territorio è sismico e il terremoto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”. E’ possibile prevedere i terremoti? “Nonostante le conoscenze sulla fisica dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti. Innanzitutto bisogna distinguere tra
previsione deterministica e quella probabilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifica è di tipo probabilistico. E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore delle ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.
Il trauma della terra che manca sotto i piedi
LE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO
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l terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle persone, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un rassicurante equilibrio. “Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con Lino Busato violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”. La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fisico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”. “La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi flash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’esperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”. La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una situazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifica lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”. Eppure, nonostante le difficoltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”. C’è infine l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazioni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo. “Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifica con chi soffre e si finisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene O.J. fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.
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Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia
Primo atto del dopo Veneto Agricoltura? La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro di Fortunato Marinata
L’opinione Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà
“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”
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a ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del ConsiClodovaldo glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente Ruffato del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valutazione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefici previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”. Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà
“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”
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Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato
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’assessore veneto all’Agricoltura, settore primario. Franco Manzato, lo aveva promesso ‘’Ricordo che la Legge finanziaria - ha qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha proseguito nel suo intervento Manzato - predato avvio all’iter di smantellamento di Ve- vede espressamente che la Giunta presenti neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto un disegno di legge di riordino di questa a precisare si è trattato del primo atto, un azienda regionale che, attraverso intervenpronunciamento in consiglio non c’è anco- ti di razionalizzazione e di miglioramento ra stato a breve invece dovrebbe essere la dell’efficienza delle funzioni e dei servizi, Giunta a votare un disegno di legge con il consenta di conseguire significativi risparmi quale iniziare l’iter e nominare un commis- nelle spese di funzionamento. sario liquidatore che procederà con l’azzeSi tratta peraltro solo di una delle tappe ramento dei vertici dell’ente strumentale. del complessivo processo di rinnovamento “In questo momento – infatti ha preci- del sistema pubblico agricolo del Veneto, sato - c’e’ solo un primo testo che ho con- con il quale vogliamo alleggerire apparati, segnato ai colleghi asburocrazia e la relasessori per una analisi “Nessuno tiva spesa, liberando del suo contenuto. Per dei 170 risorse per gli investiogni approfondimento dipendenti menti finalizzati alla di contenuto voglio occupati perderà competitivita’ delle attendere la formale il posto di lavoro” aziende agricole. Quedecisione di Giunta’’. sto significa – ha agComunque sia le linee si azione con le quali giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti si interverrà su Veneto Agricoltura sono già strumentali regionali che operano in ambito definite: la gestione delle aree forestali, il agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto settore dello sviluppo economico e l’area Avepa e le strutture regionali periferiche, da della formazione torneranno in capo alla ultimo la costituzione dello Sportello Unico Regione, mentre per quanto riguarda le Agricolo che proseguirà con la riforma degli quote e le partecipazioni verranno liquidate Enti parco, secondo criteri di efficienza, di e l’intero patrimonio venduto. contenimento dei costi, di eliminazione di Secondo l’assessore non è soltanto il duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in ridimensionamento di un ente per ricavar- coerenza con quanto ha previsto per gli Enti ne una riduzione di spesa ma una vera e Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’. propria rivoluzione che toccherà da vicino il Solo con la cessazione dell’’Agenzia,
la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore conta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffici agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero. “E’ urgente liberare più risorse possibili”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle eccellenze che Veneto Agricoltura rappresentava nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”. Mentre per il futuro dell’ente strumentale Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più efficiente”.
pprezziamo l’assessore Manzato per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua proposta di riorganizzazione di Veneto Agricoltura, ma alcune questioni devono essere chiare fin da ora: l’operazione si dovrà con- Dario Bond e Davide Bendinelli ciliare con la salvaguardia dei posti di lavoro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profili - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”. Puppato e Azzalin, Partito Democratico
“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”
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ttenzione, la fretta è cattiva consigliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Lo precisano, in una nota, il capogruppo del Pd Laura Puppato e il vicepresidente della commissione Agricoltura Laura Puppato e Graziano Azzalin Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganizzazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’ente”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori intenzioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.
10 Intorno a noi
Intorno a noi 43
I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli
Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano
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ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,
In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe
Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani
COMUNE DI MARTELLAGO
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PATROCINIO PROVINCIA DI VENEZIA
Fiera affiliata all’A.O.R.f.u. F.I.M.O.V. aderente al Trofeo Regionale Veneto con il patrocinio del Comune di Martellago e della Provincia di Venezia
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“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi” la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostrazione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contattare di persona la struttura scelta e verificare con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, proprio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non mancano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è
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molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.
NEWS A Martellago
LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI
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i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.
44 12 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese
L’allusione ludica interpretata nell’Arte
Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim
Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte
Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò
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etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani? “Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-
Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947
A matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente
Dogana a San Giuseppe di Treviso
“BIDONI” D’ARTE
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arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.
La giovane artista e alcune delle sue opere prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.
lla Peggy Guggenheim di Venezia fino al 16 settembre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Seliger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La matrice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far riflettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mainardi. Al.Ch.
Appuntamenti
Terre del Canova e della Duse
S
tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia
Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia
in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.71
Rendez vous
Chiusure di ospedali, riforma delle ULSS e medicina del territorio
Il sogno di Icaro, la danza in verticale pagg.
6-7
Arte
Maurizio Galimberti, frammenti d’autore pag.
8-9
Luoghi da scoprire
Il consiglio regionale ha licenziato il nuovo piano sociosanitario del Veneto. Ancora non si conoscono gli ospedali a rischio chiusura
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Chiusure di ospedali, riforma delle Ulss e medicina del territorio
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Il consiglio regionale a guida leghista ha licenziato il nuovo piano sociosanitario del Veneto, che riorganizza il sistema sanitario e sociale con una prospettiva almeno quinquennale di Germana Urbani
I
l nuovo Piano sociosanitario non dice ancora quali, ma tutti gli amministratori sanno quali sono gli ospedali a rischio chiusura. Molti i cancelli chiusi previsti nel veronese, una fusione nel vicentino, una trasformazione in punto di primo soccorso per un ospedale del bellunese. In Polesine pare quasi certo che potrebbe essere riconvertito il presidio di Adria salvando così Rovigo, Trecento e la convenzione con la clinica di Porto Viro. Nel padovano, invece, si uniranno come previsto da tempo Este e Monselice, mentre Cittadella e Camposampiero diverranno un plesso a due gambe. Nel veneziano si pensa a fondere San Donà e Portogruaro e quelli di Dolo e Mirano, mentre il Santi Giovanni e Paolo di Venezia diventerà ospedale di rete. Treviso per ora sembra salvarsi essendo l’unica già con 3 Usl invece che 4. Secondo il Governatore della Regione Luca Zaia il piano assicura continuità all’ “eccellenza” della sanità regionale in quanto investe sulla “deospedalizzazione”, portando il tasso medio di ospedalizzazione a 7 giorni per cittadino e il numero dei posti letto ospedalieri a 3 ogni mille abitanti, “perché il Veneto ha deciso di avere meno ospedali e di investire in tecnologia. E questo piano vuole che i veneti stiano poco in ospedale e che siano curati velocemente e bene”, sul dove e il come è tutto ancora da vedere e da scrivere. Il nuovo Piano poggia su una nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura, che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a potenziare la rete territoriale, facendo perno sui distretti (uno ogni 100 mila abitanti, fatte salve le specificità territoriali), sui medici di base associati in gruppo e su nuove strutture residenziali (ospedali di comunità, hospice, Rsa, centri diurni, comunità…).
E’ prevista inoltre, una riorganizzazione della rete degli ospedali sulla base dei diversi livelli di specializzazione e di intensità di cura: ai due poli di eccellenza di Padova e Verona, dove operano le aziende universitarie integrate con le rispettive Ulss cittadine, si affianca la rete degli ospedali territoriali, organizzati secondo il modello anglosassone “hub & spoke” (perno e raggi di una ruota). Gli ospedali ‘hub’, collocati nei capoluoghi di provincia, sono tarati per assistere un milione di abitanti garantendo tutte le specialità di base e di media intensità, gli ospedali “spoke”, con un bacino ideale di 200 mila abitanti, saranno dotati di pronto soccorso e specialità di base come chirurgia generale, medicina interna, oncologia, cardiologia con unità coronarica, ostetricia-ginecologia, pediatria, ortopedia, terapia intensiva, neurologia, urologia, psichiatria, geriatria e servizi di diagnosi e cura. Il numero dei posti letto per acuti scende a 3 per mille (l’indice nazionale è 4), quelli per riabilitazione e lungodegenza saranno 0,5 ogni mille abitanti e si individua un nuovo parametro di 1,2 posti letto ogni mille abitanti da ricavare in nuove strutture intermedie extraospedaliere. Le specialità di otorinolaringoiatria e di oculistica
Attualità
4 >> Sanità
Chiusure di ospe e medicina del te
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Chiusure di ospedali, riforma delle Ulss e medicina del territorio
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l nuovo Piano sociosanitario non dice ancora quali, ma tutti gli amministratori sanno quali sono gli ospedali a rischio chiusura. Molti i cancelli chiusi previsti nel veronese, una fusione nel vicentino, una trasformazione in punto di primo soccorso per un ospedale del bellunese. In Polesine pare quasi certo che potrebbe essere riconvertito il presidio di Adria salvando così Rovigo, Trecento e la convenzione con la clinica di Porto Viro. Nel padovano, invece, si uniranno come previsto da tempo Este e Monselice, mentre Cittadella e Camposampiero diverranno un plesso a due gambe. Nel veneziano si pensa a fondere San Donà e Portogruaro e quelli di Dolo e Mirano, mentre il Santi Giovanni e Paolo di Venezia diventerà ospedale di rete. Treviso per ora sembra salvarsi essendo l’unica già con 3 Usl invece che 4. Secondo il Governatore della Regione Luca Zaia il piano assicura continuità all’ “eccellenza” della sanità regionale in quanto investe sulla “deospedalizzazione”, portando il tasso medio di ospedalizzazione a 7 giorni per cittadino e il numero dei posti letto ospedalieri a 3 ogni mille abitanti, “perché il Veneto ha deciso di avere meno ospedali e di investire in tecnologia. E questo piano vuole che i veneti stiano poco in ospedale e che siano curati velocemente e bene”, sul dove e il come è tutto ancora da vedere e da scrivere. Il nuovo Piano poggia su una nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura, che punta
E’ prevista inoltre, una riorganizzazione della rete degli ospedali sulla base dei diversi livelli di specializzazione e di intensità di cura: ai due poli di eccellenza di Padova e Verona, dove operano le aziende universitarie integrate con le rispettive Ulss cittadine, si affianca la rete degli ospedali territoriali, organizzati secondo il modello anglosassone “hub & spoke” (perno e raggi di una ruota). Gli ospedali ‘hub’, collocati nei capoluoghi di provincia, sono tarati per assistere un milione di abitanti garanten garantendo tutte le specialità di base e di media intensità, gli ospedali “spoke”, con un bacino ideale di 200 mila abitanti, saranno dotati di pronto soccorso e specialità di base come chirurgia generale, medicina interna, oncologia, cardiologia con unità coronarica, ostetricia-ginecologia, pediatria, ortopedia, terapia intensiva, neurologia, urologia, psichiatria, geriatria e servizi di diagnosi e cura. Il numero dei posti letto
segue dalla pagina precedente
avranno invece, di norma, una dimensione sovraziendale. Secondo le indicazioni del piano, particolare riconoscimento è garantito a quei “presidi di rete” che sono punti di riferimento anche per pazienti delle regioni confinanti, come ad esempio Feltre. Si compone così una rete ospedaliera su due livelli che verrà integrata da strutture “monospecialistiche per acuti”, che potranno essere anche a gestione totalmente privata. Si prevede, in sintesi, di ridurre le 21 aziende sanitarie territoriali attuali sulla base di un bacino di utenza ideale compreso tra 200-300 mila abitanti (fatte salve le specificità territoriali di montagna, laguna e Polesine).
Tra le novità del nuovo piano anche sume anche la responsabilità di coordinare diversi elementi di ‘governance’: la nomina i servizi sanitari territoriali, l’obbligo della del direttore generale della sanità veneta trasparenza di bilancio per le Ulss e tutti gli affidata al Consienti accreditati che Il numero dei posti letto godano dei finanziaglio (ma su proposta del presidente menti regionali. per acuti scende a 3 della Giunta), Novità anche per per mille mentre l’indice la nomina dei primal’incarico triennale nazionale è 4 (e non più quinri: i direttori generali quennale) e non dovranno rendere rinnovabile dei direttori generali delle Ulss pubbliche le motivazioni di tali nomine e e della relativa terna di comando, la valuta- a fine incarico il loro operato dovrà essere zione annuale del loro operato da parte di valutato in base alle prestazioni erogate, Giunta, Consiglio e sindaci, il potenziamencontinua alla pag. seguente to della figura del direttore sociale che as-
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V
oto contrario sul Piano sociosanitario del gruppo Pd in consiglio, “piano il quale - ha precisato la capogruppo Laura Puppato - è decisamente caratterizzato da “luci e ombre”. I motivi delle perplessità del Pd - ha spiegato la capogruppo - risiedono, anzitutto, nella mancanza di coraggio nell’identificazione dei livelli essenziali di assistenza sociale sui quali parametrare i servizi sul territorio”. “Un altro aspetto grave - ha aggiunto - riguarda l’abdicazione al ricorso all’addizionale Irpef, che sarebbe stato necessario proprio per contribuire alla realizzazione di servizi sociali più aderenti alle esigenze della popolazione e alle particolari esigenze delle varie aree del Veneto. Sono molto limitate le risorse per la prevenzione e assai scarno il capitolo relativo ai modi per superare le liste d’attesa che, in tal modo, rimane un problema ancora tutto da affrontare”. Sul problema è tornato anche Gustavo Franchetto capogruppo dell’Idv “Il nodo più complesso - ha affermato - rimane quello delle liste d’attesa per le visite specialistiche, lunghissime nelle strutture pubbliche, brevissime in quelle private, e delle liste d’attesa per accedere ai centri che accolgono i cittadini affetti da malattie invalidanti come l’Alzheimer”. “Di questi problemi e delle proposte per risolverli - ha aggiunto - nel piano non ci sono tracce apprezzabili”. Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra veneta) ha criticato anche i metodi usati per ridisegnare la sanità: “Al centro della discussione sul piano non ci sono stati i cittadini e il miglioramento dei servizi - ha detto Pettenò - ma solo la gestione del potere in un settore che vale 8,6 milioni di euro. In questo piano è mancato il coraggio della classe politica veneta, che non ha saputo tagliare burocrazia e migliorare i servizi”
Attualità >> Sanità
pedali, riforma delle Ulss territorio alla valorizzazione dei collaboratori, alla soddisfazione degli utenti e al rispetto dei vincoli di budget. L’attuazione del piano è ora affidato alla schede di programmazione ospedaliere e territoriali, che dovranno indicare, azienda per azienda, numero e organizzazione dei presidi, specialità, reparti, posti letto, day-hospital, strutture intermedie e servizi ambulatoriali. La Giunta dovrà presentare le schede entro gennaio 2013 e sottoporle al parere obbligatorio e vincolante della commissione, che avrà quindi ampio margine di intervento. In sede di votazione del nuovo Piano l’aula ha approvato a larga maggioranza
un ordine del giorno ‘bipartisan’, primo firmatario Claudio Sinigaglia, che impegna la Giunta a mettere a punto un cronoprogramma per realizzare e finanziare il nuovo ospedale di Padova. E Zaia ha assicurato che si tratta di un progetto sul quale “questa amministrazione - ha detto - ha deciso di procedere con chiarezza”, senza demonizzare la scelta del project financing. Per finanziare la realizzazione del nuovo policlinico universitario, al quale - secondo il presidente del Veneto - dovrà affiancarsi in futuro anche il campus universitario, si farà ricorso in parte alla finanza di progetto e in parte a un mix di fondi propri della Regione.
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uesto piano, secondo molti, porta con sé una debolezza cronica, ovvero la massima incertezza su chi, come e con quali strategie guiderà d’ora in avanti l’intera macchina. Una maggiore integrazione socio sanitaria se l’aspettava anche il Ministro alla sanità Renato Balduzzi che non ha nascosto le sue perplessità. “Solo la gestione integrata dei servizi – ha sottolineato il Ministro – è in grado di far vincere la partita specialmente in relazione a categorie particolari come quelle degli anziani e dei disabili”. L’invito del Ministro, poi, in merito agli ospedali è a riqualificare i servizi sulla base dell’efficienza e della capacità di spesa: “Se ci sono strutture che non hanno le caratteristiche tali per essere ospedali non devono essere mantenute così come sono. Si tratta di trasformare i posti letto per acuti in altro”. Dal canto suo Balduzzi assicura altri tagli ai trasferimenti in campo sanitario anche se non sono ancora stati quantificati.
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Rendez vous
>> Intervista a Wanda Moretti
Il sogno di Icaro… la danza in verticale E
di Germana Urbani
sistono nei nostri paesi degli spazi storico-architettonici che ci rappresentano. Hanno altezze imponenti e slanci verso l’alto ma anche verso il dentro e il fuori: esplorarli, cantarli e scrivere su di essi con la danza concetti e riflessioni importanti per la società e il vivere comune è un regalo che Wanda Moretti fa ogni volta al pubblico che assiste alle performance della sua compagnia Il Posto Danza Verticale. Wanda, cosa ti spinge a sospendere i tuoi ballerini in aria perché danzino in verticale? “Il mio interesse è l’architettura, e attraverso questa la via per trovare un punto di vista diverso alle cose utilizzando il paesaggio. La velleità prima è di uscire dal teatro e quindi da spazi dedicati ufficialmente alla danza per allargarsi un po’ e calcare l’inesplorato. Danzare in verticale, dunque, significa ricerca di nuovi spazi che altro non sono se non nuovi punti di vista. Questo sta alla base della mia continua ricerca verso nuovi modi di muoversi. Porre il corpo in una condizione non ottimale di ricerca del movimento ti permette di scoprire nuove modalità, percezioni, orientamenti e quindi di inserire una qualità nuova nel movimento visto che il peso va gestito nello spazio rimettendo tutto in discussione e producendo nuove espressioni. Questa è anche la poesia, nel senso che la poesia sta nella ricerca e nella capacità di espressione poetica”. Quanto conta la musica nei vostri spettacoli? “Il Posto è stato fondato da me e dal musicista Marco Castelli nel 1994, sono quasi vent’anni di verticale. Il fatto che il co-fondatore sia un musicista la dice lunga sul fatto che la musica sia un lavoro che da sempre va di pari passo alla coreografia. E’ chiaro che i brani si concretizzano, non tanto durante la fase di ricerca e sperimentazione ma sono focalizzati nel momento della creazione per la performance. Di solito io sperimento movimenti, un lavoro, creo delle basi di movimento e suggerisco a Marco dei temi su cui ho lavorato. Lui a quel punto sviluppa delle musiche che io coniugo alla danza e poi rimaneggiamo il tutto. Lavoriamo abbastanza in connessione per cercare la maggior completezza. Marco fa anche un lavoro di osservazione e sperimentazione del suono nello spazio che si avvicina a ciò che faccio io. I muri degli edifici rilanciano anche i suoni e quindi c’è attenzione dal punto di vista delle sonorità, dell’aspetto acustico dello spazio. Marco suona sempre davanti all’architettura su cui facciamo la performance e l’archittettura assorbe lo spazio e lo rilancia. Perciò
Lei è una veneziana eccezionalmente creativa ed è una vera e propria pioniera nel suo campo: una sfida alla gravità condita di musica, poesia e bellezza del paesaggio architettonico
Foto tratte dal sito www.ilposto.org
è importante studiare il paesaggio. Io amo parlare di paesaggio perché non c’è solo l’architettura presente davanti a noi. La musica rimbalza tra l’archittettura sulla quale stiamo danzando e la città perché ci sono finestre e portici. Il suono entra fortemente nello spazio della performance e il nostro sforzo va nel verso di collegare luoghi non solo sotto il profilo della materia ma anche dei suoni. Lavoriamo nella dimensione della complessità dei luoghi e dello sfumare i confini dei luoghi”. E’ riduttivo dire che la vostra è un po’ una disciplina artistico-sportiva che ricorda anche l’arte circense?
“L’unica cosa in comune con il circo è l’essere nomadi e forse la durezza degli allenamenti. Certo la danza verticale non esiste come disciplina e non ci sono maestri. Oggi esiste il verticale nelle discipline circensi ma io lavoro in altro modo: sulla comunicazione, sul significato del movimento, sui miei temi e le mie poetiche, non lavoro sul virtuosismo tecnico non è quello il mio fine. Per esempio Atto bianco, il lavoro che presentiamo in questo periodo, è un lavoro sul tema dell’Arca e affrontiamo tematiche che nulla hanno a che spartire con la tecnica”. Ma come è iniziata questa avventura? Ha avuto
un grande maestro? “Nessun maestro, se non la mia voglia di sperimentare. Ho iniziato un po’ prima negli anni ’90 partendo da una formazione di danzatrice. Gli incontri nella vita sono determinanti: ho conosciuto degli esperti in arrampicata sportiva e ho acquisito delle tecniche di risalita con l’utilizzo di attrezzature utili. Poi ho sperimentato, sono caduta mille volte, ho lavorato molto e ho costruito questo linguaggio e il modo di vedere il movimento. Non esistono scuole di danza verticale. Nel mondo esistono compagnie e artisti che la praticano e ognuno continua alla pag. seguente
Rendez vous
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>> Intervista a Wanda Moretti 20 Rendez vous >> Intervista a Wanda Moretti
Il sogno di Icaro… la danza in verticale E
di Germana Urbani
sistono nei nostri paesi degli spazi storico-architet storico-architettonici che ci rappresentano. Hanno altezze imponenti e slanci verso l’alto ma anche verso il dentro e il fuori: esplorarli, cantarli e scrivere su di essi con la danza concetti e riflessioni importanti per la società e il vivere comune è un regalo che Wanda Moretti fa ogni volta al pubblico che assiste alle performance della sua compagnia Il Posto Danza Verticale. Wanda, cosa ti spinge a sospendere i tuoi ballerini in aria perché danzino in verticale? “Il mio interesse è l’architettura, e attraverso questa la via per trovare un punto di vista diverso alle cose utilizzando il paesaggio. La velleità prima è di uscire dal teatro e quindi da spazi dedicati ufficialmente alla danza per allargarsi un po’ e calcare l’inesplorato. Danzare in verticale, dunque, significa ricerca di nuovi spazi che altro non sono se non nuovi punti di vista. Questo sta alla base della mia continua ricerca verso nuovi modi di muoversi. Porre il corpo in una condizione non ottimale di ricerca del movimento ti permette di scoprire nuove modalità, percezioni, orientamenti e quindi di inserire una qualità nuova nel movimento visto che il peso va gestito nello spazio rimettendo tutto in discussione e producendo nuove espressioni. Questa è anche la poesia, nel senso che la poesia sta nella ricerca e nella capacità di espressione poetica”. Quanto conta la musica nei vostri spettacoli? “Il Posto è stato fondato da me e dal musicista Marco Castelli nel 1994, sono quasi vent’anni di verticale. Il fatto che il co-fondatore sia un musicista la dice lunga sul fatto che la musica sia un lavoro che da sempre va di pari passo alla coreografia. E’ chiaro che i brani si concretizzano, non tanto durante la fase di ricerca e sperimentazione ma sono focalizzati nel momento della creazione per la performance. Di solito io sperimento movimenti, un lavoro, creo delle basi di movimento e suggerisco a Marco dei temi su cui ho lavorato. Lui a quel punto sviluppa delle musiche che io coniugo alla danza e poi rimaneggiamo il tutto. Lavoriamo abbastanza in connessione per cercare la maggior completezza. Marco fa anche un lavoro di osservazione e sperimentazione del suono nello spazio che si avvicina a ciò che faccio io. I muri degli edifici rilanciano anche i suoni e quindi c’è attenzione dal punto di vista delle sonorità,
Lei è una veneziana eccezionalmente creativa tanto da essere ed è una vera e propria pioniera nel suo campo: una sfida alla gravità condita di musica, poesia e bellezza del paesaggio architettonico
Compagnia Il Posto/Wanda Moretti + Marco Castelli Small Ensemble -www.ilposto.org
è importante studiare il paesaggio. Io amo parlare di paesaggio perché non c’è solo l’architettura presente davanti a noi. La musica rimbalza tra l’archittettura sulla quale stiamo danzando e la città perché ci sono finestre e portici. Il suono entra fortemente nello spazio della performance e il nostro sforzo va nel verso di collegare luoghi non solo sotto il profilo della materia ma anche dei suoni. Lavoriamo nella dimensione della complessità dei luoghi e dello sfumare i confini dei luoghi”.
“L’unica cosa in comune con il circo è l’essere nomadi e forse la durezza degli allenamenti. Certo la danza verticale non esiste come disciplina e non ci sono maestri. Oggi esiste il verticale nelle discipline circensi ma io lavoro in altro modo: sulla comunicazione, sul significato del movimento, sui miei temi e le mie poetiche, non lavoro sul virtuosismo tecnico non è quello il mio fine. Per esempio Atto bianco, il lavoro che presentiamo in questo periodo, è un lavoro sul tema dell’Arca
un grande maestro? “Nessun maestro, se non la mia voglia di sperimentare. Ho iniziato un po’ prima negli anni ’90 partendo da una formazione di danzatrice. Gli incontri nella vita sono determinanti: ho conosciuto degli esperti in arrampicata sportiva e ho acquisito delle tecniche di risalita con l’utilizzo di attrezzature utili. Poi ho sperimentato, sono caduta mille volte, ho lavorato molto e ho costruito questo linguaggio e il modo di vedere il movimento.
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Ognuno produce delle cose che ha nel cuore e nella testa
produce delle cose che ha nel cuore e nella testa. C’è chi si riferisce di più ad aspetti acrobatici, chi si riferisce ad ambiti d’arte contemporanea, in America c’è un filone, oppure ci sono compagnie outsider come le Cirque du Solei, che usa il verticale per raccontare una fiaba che sappia meravigliare gli occhi con magie prodotte grazie a giochi di luci, proiezioni, costumi e altro. Diciamo che la danza verticale ha degli sperimentatori nel mondo, in Italia c’è la nostra compagnia”. E’ dunque una pioniera di questa bellissima arte in sospensione, o sbaglio? “Si può dire di sì. E’una storia lunga. Io danzavo e per caso ho incontrato degli artisti con cui ho fatto delle performance particolari. Lavorai con un’attrice che recitava sul palcoscenico di un teatro mentre io danzavo sospesa su di una grossa ragnatela in corda che stava tra lo spettatore e il palco. Ero una sorta di filtro in controluce, affascinante! Anni dopo lavorai alla Biennale con Jana Sterbak un’artista canadese che aveva bisogno di una performance per la sua opera Remote Control: grandi crinoline di metallo molto alte che lei muoveva con telecomando mentre io stavo sospesa. Grazie a queste esperienze artistiche ho sperimentato il lavoro in sospensione, ballavo senza poggiare i piedi. Queste cose mi piacevano sempre di più, finché non è arrivato il momento determinante che mi ha fatto decidere definitivamente di dedicarmi solo a questo. Durante un festival di poesia, lavorai come performer con Alda Merini e lei mi ha detto: “Io ho tutto un mondo parallelo, il mio mondo parallelo non ha i piedi qua, non ha lo stesso orizzonte”. Questo mi ha convinta e non sono più tornata a terra. Mi sono innamorata completamente di questo Icaro che è in noi e non ho più lavorato come danzatrice tradizionale. Ho continuato il lavoro in parete sviluppando moltissimo la mia ricerca: dall’uso della corda corta al lavoro su corda lunghissima, da un lavoro molto piccolo a un lavoro nell’archittettura e agli spazi grandi”. Condurre una compagnia con queste caratteristiche non deve essere facile. “Si, mi occupo di molte cose. La compagnia è composta da me e Marco Castelli, e dalle due ballerine Elena Annovi e Simona Forlani. I danzatori li formo personalmente e appositamente per le coreografie che realizzo. Mi occupo della loro sicurezza grazie ad un brevetto specifico facciamo due giorni di residenza nei luoghi, valutiamo legato a montaggio di lavori temporaneamente in quota le variabili e adattiamo i pezzi coreografici, li riproviache ho ottenuto appositamente per occuparmi di ancorag- mo, togliamo qualcosa e allunghiamo qualcos’altro. gi e scelgliere dove posizionare le corde sui monumenti Cerchiamo, cioè, di entrare in un luogo adattando e come farlo. Inoltre, siccome spesso ci esibiamo su mo- tutto”. Dal punto di vista numenti storici mi occupo dei La danza verticale artistico da dove le venrapporti non sempre facili con gano le idee? la Sovrintendenza per la tutee’ armonia poetica “L’ultimo spettacola dei beni culturali che deve di suono movimento lo, Atto Bianco, nasce a rilasciare i nulla osta”. e architettura partire da un pensiero sui Poi però la parte artimigranti, un pensiero lonstico-creativa la ripaga di tano. La mia idea era queltutto! “Naturalmente. Il mio lavoro parte sempre dallo spa- la della migrazione e di come mettere insieme l’identità zio: studio le architetture e gli edifici, un po’ entro nel con- dei luoghi e invece l’indole delle persone di andare testo delle città in cui ci esibiamo, nell’identità dei luoghi. altrove, di muoversi, di spostarsi. Per arrivare oggi, a Lavoriamo sempre per commissione: ci chiamano gli distanza di quasi un anno (perché questo è un work in organizzatori di un festival e ci indicano il luogo dove vor- progress iniziato quasi un anno fa) a riflettere sul tema rebbero che facessimo lo spettacolo. Nella maggior parte di un’arca là dove le architetture su cui saliamo e dandei casi le performance sono site-specific, cioè vengono ziamo rappresentano delle arche che sono chiuse perriadattate nel luogo stesso in cui andiamo in scena. Noi ché l’archittettura è un’imposizione dal punto di vista
del movimento, l’arca è chiusa perché non accetta più migranti: chi c’è c’è, chi è dentro è dentro, chi è fuori resterà fuori. Ci sono poi temi legati all’ambiente, c’è un diluvio che è legato a ciò che succede oggi all’ambiente. Spero che ad ottobre avrò terminato quest’esplorazione per presentare il lavoro in forma compiuta”. Quali sono le piazze che vi hanno visto protagonisti e vi attendono a breve? “La nostra Compagnia è l’unica in Italia ad essersi specializzata in progetti site specific di spettacolo in relazione alle architetture e allo spazio urbano, ed è proprio per questa caratteristica che da molti anni la nostra attività si sviluppa anche all’estero. Siamo appena tornati da Zagabria dove eravamo in programma al Festival Internazionale di Zagabria il 31 maggio. Fin dal 2005 abbiamo realizzato spettacoli e workshop all’estero incrociando la collaborazione tra Festival e Istituti di Cultura Italiani. In particolare quest’anno faremo uno spettacolo in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Bangkok il 28 e 29 luglio, parteciperemo con lo spettacolo agli eventi previsti per Maribor Capitale Eu-
ropea della Cultura 2012 come rappresentanza per l’Italia nel mese di agosto. Faremo un altro spettacolo in Grecia il 20 settembre, dove la nostra danza verticale sarà sulla magnifica White Tower al centro di Salonicco per l’apertura del Festival Demetria. Saremo presto anche in Veneto, dove comunque facciamo molti spettacoli, ma la data non è confermata ancora”. Qual è il suo sogno nel cassetto? “Ne ho tantissimi, ma uno in particolare. Vorrei realizzare delle performance sulle torri dell’acqua. Ho una vera passione per l’archittettura di questi manufatti: non ce n’è uno uguale all’altro e sono utili, servono le città. L’idea di usare la danza verticale come mezzo di arte pubblica, se si può dire, mi piacerebbe, per focalizzare l’attenzione poetica anche nell’utilizzo sociale della performance in relazione a queste torri dell’acqua. Ho moltissime foto di torri dell’acqua del Veneto. Vorrei realizzare un itinerario, una performance che si dislocasse sulle 7 province nell’arco di una stagione”. Chissà, forse è più facile realizzare i sogni per chi è abituato al volo!
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L’intervista
>> Intervista a Maurizio Galimberti
Frammenti d’autore
Da impresario edile è diventato uno dei maggiori esponenti della fotografia d’autore italiana riconosciuti all’estero. Tutto con la Polaroid di Alain Chivilò
L
a mostra da poco conclusa presso lo Spazio Paraggi di Treviso, “New York, new works” ottimamente organizzata da Treviso Ricerca Arte, è stata l’occasione per incontrare Maurizio Galimberti (Como 1956) uno dei maggiori esponenti della fotografia d’autore italiana riconosciuti all’estero. Il suo credo è la tecnica Polaroid che permette quell’istantaneità impossibile con lo sviluppo tradizionale. Il particolare e il dettaglio, che si sviluppano lungo un ipotetico asse del soggetto prescelto, creano i suoi mosaici nei quali si apprezza una sorta di cineticità che fa muovere lo sguardo dell’osservatore da punti non prefissati, ma scelti proprio dall’occhio dell’usufruitore. Frammenti d’immagine che si ricompongono nello stile Galimberti. A questi, foto Polaroid dipinte si sovrappongono su immagini esistenti come lenti d’ingrandimento atte ad evidenziare una nuova realtà. Gli inizi sono stati nel settore edile di famiglia. Invece, nei primi anni novanta, qual’ è stata la scintilla che ha fatto passare in modo professionale alla fotografia? “La scintilla vera e propria parte da una mostra che feci a Vicenza nel 1988 quando incontrai il communication manager di Polaroid, Achille Abramo Saporiti, che m’invitò nella sede aziendale ad Arcisate. Nacque un’amicizia e iniziarono
le collaborazioni. Fu però in occasione del lancio della Polaroid Pro Cam con grandangolo che serviva oltre a un utilizzatore del sistema fotografico Polaroid, io usavo l’Image, un conoscitore dei cantieri. Di conseguenza come impresario edile andavo benissimo e iniziò questo rapporto. Nel 1991, per questioni amministrative, m’invitarono a diventare fotografo con partita iva. Parlai prima con la mia famiglia e poi con Franco Fontana, che non nasceva fotografo in quanto vendeva mobili fino a 40 anni, decidendo alla fine di passare a tempo pieno alla
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fotografia lasciando l’attività edile. Che fascino riceve dal sistema della Polaroid? Cosa vuol dire avere nell’immediato ciò che si decide di fermare nel tempo? “Essenzialmente vivi il tuo progetto in diretta, avendo azzerato i tempi d’attesa ed è molto bello. Sei più concentrato, vivi in diretta e sei maggiormente all’interno del progetto che svolgi. Inoltre sei più diretto con lo sguardo e con l’azione di cattura dell’immagine. Ho sviluppato un occhio molto forte perché il vedere subito quello che vuoi impressionare fa si che riesci a captare l’angolatura giusta. Guardando subito l’immagine che ho deciso di scattare, capisco se ho fatto bene o male. Imparo ad essere molto diretto perché guardando le immagini automaticamente correggo le imperfezioni e la volta dopo miglioro. Effettivamente questo è un grande vantaggio. Il volume Polaroid Pro Art. Sono gli anni 1994/95, senza dubbio è un must per gli appassionati di polaroid per le molte informazioni presenti. E’ stato importante perché ho avuto la possibilità di avere materiale da sperimentare e da utilizzare nelle mie ricerche. Inoltre la stima dell’azienda è stata fondamentale a livello culturale e mentale. Questo volume ha accompagnato il mio agire facendomi conoscere al pubblico e agli appassionati di fotografia, storicizzando di conseguenza il mio lavoro”. Che modelli di Polaroid utilizza? Sono originali dell’epoca o del nuovo Impossible Project? “Utilizzo le fotocamere 600 e la linea Image, Pro e 2. Queste Polaroid integrali che utilizzo non sono più prodotte dal 2008. Utilizzo quindi fotocamere di quel periodo o precedente avendone molte. Per le pellicole uso sia quelle originali dell’epoca, avendo fatto una
grossa scorta, sia le nuove Impossible Project che dopo alcuni problemi iniziali si sono perfezionate molto. Con la nascita di Impossible Project sono garantiti ancora ulteriori anni di fotografia e di ricerca implementando e migliorando il sistema Polaroid. Un mosaico di particolari d’immagini che assemblati forniscono uno spaccato del reale. I miei mosaici riguardano i soggetti dei ritratti e delle architetture. I ritratti non consistono nel fotografare una persona, bensì nel metterla in uno specchio in modo che fra vent’anni rivedendosi si emozioni per il tempo che è passato. Succede anche nella fotografia tradizionale ma con la mia tecnica, la forza del rapporto 1:1, del macro hanno una componente emotiva per la qualità e la composizione dell’immagine ottenuta sia sulle persone, sia su di me. Una persona è spiazzata nel rivedersi tanto che all’inizio fa fatica a capire perché è diventata così, però successivamente realizzando il tutto, si emoziona pensando a come fosse. In sintesi uno specchio. Come affermava Henri Cartier-Bresson: la zanzara pungente che arriva e in un colpo cattura la persona e la invia ai posteri per ulteriori emozioni. Invece le architetture sono molte volte meno Duchampiane ma più cinetiche. Non sono banali perché l’architettura è affascinante se scattata con rispetto di te stesso e del paesaggio che fotografi. Una realtà dilatata che ti sorprende sempre in modo intimo. In sintesi il concetto consiste nel suonare la musica con lo spazio. Il movimento e il ritmo che ne deriva ha anche affinità con il ritratto. Ad ogni modo, in tutti i miei progetti è importante la sinergia tra Umberto Boccioni, quindi imprimere agli oggetti linee di forze dinamiche con prolungamenti dei ritmi dove da un punto vai a un altro ossia sali e scendi, con continua alla pag. seguente
L’intervista
Marcel Duchamp dove nel movimento il soggetto è fermo ma con i suoi effetti gli da una scansione. In che cosa consistono i lavori con tecnica Lambda. Può spiegare il processo? “Partendo dalla foto Polaroid scattata ne esegui una scansione ottenendo così un file. Questo è stampato su lambda sotto plexi o su carta cotone. La lambda è un tipo di stampa più contemporanea anche se preferisco la stampa a getto d’inchiostro su carta cotone, come per esempio con l’Epson Digigraphie di cui sono tra l’altro testimonial. Si ottengono delle bellissime stampe, che eseguo dai miei files, con inchiostri e carte certificate fornendo professionalità e tutela ai collezionisti. Qui si può sperimentare e trovare
forme di stampa alternative, mentre la lambda è più affascinante, oserei dire ruffiana, per la lucidità e trasparenza, dando di conseguenza un maggiore valore alle immagini”. Tra le varie personalità mondiali fotografate, quale le ha dato più fascino nell’atto dello scatto? “Sono sicuramente i vecchi, le persone anziane. Più che uno direi un pool. Norberto Bobbio, Fulvio Branco, Mario Monicelli, Ettore Sottsass, Dario Fo. Persone che mi hanno dato emozione anche per le parole dette durante gli scatti, come per esempio Monicelli che mi chiedeva che cosa cercassi in questo scheletro di uomo vecchio. Invece trovo banali i calciatori”.
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Maurizio Galimberti attuale e futuro: quali nuovi confini da esplorare? “Sto preparando un libro su New York e sull’Italia. Ho anche un progetto futuro per Parigi e sulla valorizzazione dei ritratti eseguiti fin d’ora. Per quanto riguarda la tecnica è difficile stabilire a tavolino dei nuovi modi, perché se ti capita la sensazione la segui. In questo lavoro non puoi uscire con un processo mentale prestabilito su quello che dovrai fotografare. Esci libero e quando sei in giro in base all’odore, al rumore che senti e alle tue sensazioni decidi il modo e il soggetto da fotografare. Non ci sono progetti sul mio modo di lavorare perché sono situazioni istintive”.
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Intervista a Maurizio Ebano Direttore dell’associazione “Artigianato Padovano”
L’artigianato al tempo della crisi Se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente
L
a crisi. Quando è arrivata non l’aspettava nessuno e ora che c’è si fa fatica ad immaginare quando possa andare via. Sono troppi, infatti, i punti fragili dell’economia che non consentono aspettative positive a riguardo del futuro. In questi mesi la colpa dell’attuale stato di “empasse” è stata spalmata su un lungo elenco di colpevoli: dalla politica, incapace di fornire al Paese infrastrutture aggiornate ai tempi e una burocrazia diversa da quella bizantineggiante in cui ci troviamo impelagati oggi, alle banche, diventate improvvisamente di “manica stretta” dopo anni passati a dispensare “derivati”, crediti e rateizzazioni. Gli strali non hanno risparmiato l’Europa, e la sua fragilità politica, e sotto accusa è finito anche l’Euro. Sopra il direttore dell’associazione Maurizio Ebano Insomma se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario invece imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente. Un cambio di direzione che sarebbe legittimo attendersi dalle Pmi, (piccole e medie imprese), e dal mondo dell’artigianato visto che le redini dell’economia veneta, e soprattutto padovana, è da sempre nelle loro mani e loro sono anche coloro che di questa crisi patiscono le fitte più forti. “Una delle strade nuove – spiega il direttore dell’associazione “Artigianato Padova- consociati erogando prestazioni per quanto nel padovano all’interno del quale possa trovano”, Maurizio Ebano – non può che essere riguarda i servizi tributari, amministrativi, di re posto un asilo nido, una materna corredata quella di migliorare ulteriormente la qualità consulenza del lavoro, legali, previdenziali e del servizio di doposcuola. Ma per tornare alla delle nostre produzioni, in modo da met- assistenziali, sindacali ma recentemente si è crisi economica, con la quale avevamo iniziato terci al riparo dalla concorrenza di chi si sta resa anche protagonista per dei progetti rivolti l’intervista al direttore Ebano, eravamo rimaarricchendo di valore culturale e professionale al risparmio energetico e all’offerta educativa sti al “Cambio di mentalita”. “Come detto in copiandoci. Chi produce, inoltre, deve saper per i più giovani. precedenza – prosegue il Direttore – è nefar fruttare ogni possibilità di risparmio orgaNel primo caso si tratta del “Progetto cessario intervenire su ciò che si realizza. Un nizzativo aziendale e di energia” condotto in tempo i piccoli artigiani erano alle dipendenze accesso al credito propo- “Oggi dovrebbe sinergia con il “Patto dei grandi gruppi e producevano in funzione nendosi diversamente essere l’artigiano dei sindaci”, ossia con alle commesse che ricevevano. Oggi dovrebbe nei confronti delle ban- a capire ciò i primi cittadini che essere l’artigiano a capire ciò che serve sul che. In più serve anche che serve hanno aderito all’ini- mercato o al più cercare quel mercato nel quauna consapevolezza sul mercato” ziativa promossa dalla le il suo prodotto possa trovare più favorevole maggiore per la tutela Comunità europea per il collocazione. Ciò implica una formazione ed è del territorio, costruire oltre è superfluo. taglio entro il 2020 delle emissioni di gas da per questo che come associazione seguiamo Occorre costruire ciò che serve veramen- effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli anche il progetto per una scuola di artigianato te”. I progetti che l’associazione “Artigianato del 1990, l’incremento dell’uso di energie artistico. E’ necessario collegare il “sapere al Padovano” sta portando avanti, infatti, riassu- rinnovabili (eolica, solare, biomassa) sino a saper fare” e soprattutto aumentare il numero mono quanto esposto dal suo Direttore, segno raggiungere il 20% della produzione totale di di quegli artigiani che possono tornare a svolche non si tratta di iniziative sporadiche ma di energia (il livello attuale è pari all’8.5%) e la gere lavori molto remunerativi: immaginiamo una proposta sistemica che poggia su una pre- diminuzione del 20% dei consumi di energia i restauratori dei mobili antichi ad esempio, cisa filosofia. Certo, la principale funzione che rispetto a quelli previsti grazie ad una migliore non ce ne sono più! Sarebbe inoltre imporl’associazione svolge si concretizza con l’assi- efficienza energetica. Nel secondo caso invece tante migliorare, sempre dal punto di vista stenza sindacale e nell’assistenza dei propri si tratta del progetto per un centro polivalente della formazione, il rapporto scuola-impresa.
I settori del tessile, del mobile e metalmec- die Imprese Artigiane e Commerciali, mentre canico non sono morti. Serve però un rilancio la Regione Veneto opta a finanziare Veneto per quanto riguarda le tipologie dei prodotti Sviluppo e si dimentica dell’importanza dei da produrre”. Ma oggi più che altro si parla di Consorzi Fidi come tutela e garanzia per le problemi di liquidità, le banche non concedo- Piccole e Medie Imprese Artigiane e Commerno credito alle aziende. “Infatti, è importante ciali nei confronti delle Banche. Voglio ricordanon affidarsi totalmente alle banche. Loro re l’importanza che hanno avuto in questi 40 sono state le principali responsabili dell’attua- anni i Consorzi Fidi mutualistici a difesa delle le situazione e dunque Aziende nei confronti è il caso di non ripetere “Sarebbe delle Banche”. Anche gli errori del passato. Ri- importante l’aspetto dei pagamenti tengo che chi oggi vuole migliorare ha la sua importanza, aprire bottega lo debba il rapporto sono molte le aziende fare con risorse proprie scuola-impresa” che aspettano pagae lo stesso debba essere menti dagli enti per fatto per i progetti a breve periodo. Il ricorso lavori già svolti da tempo, però i bilanci degli alle banche, tutt’al più, dovrebbe avvenire per enti a loro volta sono ingessati dal patto di investimenti a lungo termine. C’è poi l’aspetto stabilità. “Ma non è l’unico esempio anche tra delle agenzie di sviluppo che possono concor- impresa appaltante e fornitrice serve più chiare nel finanziamento di alcuni progetti o alla rezza. I pagamenti non possono andare oltre i certificazione del credito. In questo caso però, 30 giorni. Per uscire da questa crisi serve una mi duole dirlo ma è la verità, troppo poco si nuova mentalità e mettere in moto realtà più investe nelle piccole aziende. Poniamo l’e- solide, più organizzate e più consapevoli del sempio di Veneto Sviluppo: finanzia le solite proprio potenziale. Ognuno deve fare la sua Grandi Imprese e non finanzia le Piccole e Me- parte, gli artigiani la faranno senz’altro”.
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12 Luoghi da scoprire >> Solo onde e gabbiani
Angoli di paradiso, le nostre spiagge selvagge In Veneto vi sono molti gioielli della natura che rappresentano il meglio di quel che è rimasto ancora intatto e poco frequentato dai turisti
C
di Germana Urbani
’è chi ama il mare e la spiaggia pieni di gente, feste e attività sportive e c’è chi preferisce stendersi al sole possibilmente in mezzo al niente, sentendo solo il rumore delle onde infrangersi sul canto dei gabbiani. La nostra regione offre moltissime possibilità ad entrambe queste categorie di persone ma se appartenete alla seconda specie vi regaliamo delle idee davvero originali. Se amate la natura selvaggia di un paesaggio antico il vostro primo itinerario dovreste costruirlo sul Delta del Po. Spingendovi a sud, verso il ferrarese, e seguendo il Po di Gnocca, potete raggiungere l’attracco per l’isola del Bacucco, un luogo selvaggio e incantato dove l’unica forma di civiltà è rappresentata dal faro e dal ristorante che vi si trova. Il resto è spiaggia e mare… tronchi abbandonati e lavorati dalle onde, capanne costruite dai bagnati e poco altro. E per chi ama camminare è possibile raggiungere la terraferma attraverso un percorso nel verde.
Anche Isolaverde, pur con le sue strutture turistiche, in spiaggia mantiene un certo tratto selvaggio
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Restando in terraferma, vi consigliamo di godervi il sole in una delle spiagge di Porto Tolle, un comune immerso nel Delta del Po, totalmente abbracciato dalle acque del grande fiume e del Mare Adriatico. I vari rami del Po ne ricamano e ne solcano il territorio formando tre isole distinte, su cui si distribuisce il centro: sono l’isola di Cà Venier, l’isola della Donzella e d’isola di Polesine Camerini. Qui meritano una gita le spiagge di Boccasette e di Barricata, che grazie alle distese ampie di sabbia soffice e ai fondali morbidi e bassi, che digradano a poco a poco, sono molto amate e frequentate dai rodigini. Tutt’intorno lo scenario è incantevole, pronto ad essere scoperto
con le gite giornaliere in barca o in battello che partono dalle sponde del fiume, accanto al Municipio. Se però volete proprio soggiornare in questi luoghi scegliete Villaggio Barricata, situato proprio nel cuore del Parco Naturale del Delta del Po. Si tratta di una struttura organizzata ma al contempo oasi di pace e relax. Anche a Rosolina esistono spiagge poco battute dal turismo di massa dove sotto capannine di paglia è possibile rilassarsi come non mai, basta avere fiuto e cercare. Se non ci siete mai stati vi consigliamo, inoltre, di raggiungere in auto le foci dell’Adige e per farlo basta seguirne l’argine dalla cittadina di Cavarzere. Vi troverete immersi in un piccolo angolo d’altri tempi che regala tranquillità e bellezza. E prima che finisca l’estate non dimenticate di recarvi almeno una volta a Chioggia. Passeggiate sotto i portici battuti dalla brezza e poi al porto prendete un vaporetto verso Caroman e Pellestrina. La prima è un’oasi Lipu e qui, gli appassionati, potranno fare bellissime foto di uccelli di passo e non, oltre a fare il bagno. L’isola di Pellestrina, invece, è un borgo incantato e costituisce in certo modo il prolungamento dell’isola del Lido verso sud, con caratteristiche simili: lunga come il Lido (più di 10km) e ancor più stretta. Di fatto l’isola è una sottile striscia di terra a ovest del Murazzo che la protegge dalle mareggiate; a est del Murazzo fino a qualche anno fa era solo una scogliera; ora il Consorzio Venezia Nuova vi ha realizzato una ampia spiaggia intervallata da pennelli trasversali, come ulteriore protezione dalle mareggiate, così che la superficie dell’isola è quasi raddoppiata. Qui la spiaggia è selvaggia e bella, l’acqua quasi sempre limpidissima.
Music Company
Associazione di Promozione Sociale Ricreativa Culturale Cell. +39 333 6506899 - musicompany2012@gmail.com P. IVA 01441290291
con la collaborazione del Comune di Cavarzere Assessorato allo sport e al tempo libero
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Festival Beer LUGLIO 2012
C. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)
VENERDÌ
SABATO
DOMENICA
APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00
APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00
APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00
13 14 15 AUGUSTO DAY
VENICE’S RING ORE 19,00 LOVERDRIVE ORE 20,00 DEPTFORD SOUND TRIBUTE BAND DIRE STRAITS
ORE 22.00
SPETTACOLO DI DANZA ORIENTALE con LAURA ANDREOTTI
GIORNATA IN MEMORIA DI AUGUSTO E DANTE PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE
ROSANNA FANTUZZI
ORE 22.00
VELVET DRESS THE GIFT ELISA TRIBUTE BAND U2 TRIBUTE BAND
www.augustoperlavita.it OSPITE DELL’EVENTO
SALVATORE RANIERI
IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ
ORE 17.30 SEGNALI CAOTICI ORE 18.30 MERCANTI E SERVI ORE 19.30 ORADARIA ORE 21.00 AIRONI NERI & STATUS SYMBOL
TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899 Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita” DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)
14 Sì, viaggiare SVEZIA
Stoccolma
ora c’è più gusto LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEA VIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESE ALLA SCOPERTA DI TRE CHEF (MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDT E L’ITALIANO STEFANO CATENACCI) CHE SONO FRA GLI INTERPRETI DI QUELLO STILE NATURALE CHE HA CONQUISTATO LA CRITICA ANCHE CUCINANDO A LEGNA IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI. POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI
Palazzo Silimbani Ambiente adatto per cerimonie, feste a tema, concerti e matrimoni anche numerosi fino a 180-200 persone
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assi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografie di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman, Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presentare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato sociale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramificato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti. E di queste la Svezia sembra partico-
larmente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastronomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cucina ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti biologici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE
Via Grignella, 103/A - Cavarzere (VE) - Cell. 339 2839911 info@palazzosilimbani.it - www.palazzosilimbani.it
16 Sì, viaggiare SVEZIA
Svezia
Stoccolma
ora c’è più gusto
Stoccolma
La cucina scandinava è La nuova avanguardia europea viaggio neLL neLL LLa a capitaL capitaLe svedese aLL LLa a scoperta di tre chef (Mathias dah ahL Lgren, nik eL L’ita ’itaLiano stefano catenacci) che sono fra gL gLi interpreti di queLL queLL LLo o stiL stiLe natura che ha conquistato La critica anche cucinando a Legna il sontuoso banChetto Che si tiene nella sala grande in oCCasione dell’assegnazione dei premi nobel. due piatti di gusto Contemporaneo ontemporaneo. sopra: le nozze daniel Westling e prodotti naturali. sotto, nell poi la CuCina
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assi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografie
ora
larmente prodiga, visto che in questo mo mento fa parlare di sè anche per la propria
segue dalla pagina precedente
fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cotture e tecniche semplici ma di grande efficacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata trasmissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove i cibi prendono forma come per magia, proponendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confit o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine. Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di questa nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo dicono le classifiche inter-
nazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allievo danese-macedone di Ferran Adrià, ha portato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fiabesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confidenza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non filtrata. Oltre ad aver dato
alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tostate. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Abbiamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano: Stefano
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Sì, viaggiare 17
a c’è più gusto
VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA
Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che comprende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Operakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza.
Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazionali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.
Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazioni a buon mercato poi non è difficile, vedi la catena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate significa innanzitutto vivere il fascino delle notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografia e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un filmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it
V. Petrarca 11 - Battaglia Terme (PD) Tel. 049 525680 Fax. 049 9101344 termelacontea@virgilio.it www.termelacontea.com
Lo Stabilimento La Contea apre la stagione termale da APRILE a NOVEMBRE. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale consente a tutti di fruire di un ciclo convenzionato di terapia termale all’anno presentando la ricetta del Medico di Famiglia o del Pediatra. Il nostro centro termale sito nella bellissima località dei Colli Euganei in provincia di Padova, sfrutta le fonti naturali di acqua ipertermale a 72° supermineralizzata del gruppo salso-bromoiodico, consente a tutti coloro che ne necessitano di accedervi assistiti da Medici specialisti anche SENZA OBBLIGO DI SOGGIORNO.
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18 Giardinaggio >> Rampicanti estivi e appassionati
Bougainville e Passiflora, giardini da mille e una notte La passiflora durante il periodo estivo produce grandi fiori di colore bianco, lilla, blu o rosa, dalla forma molto particolare così come le coloratissime bougainville
I
di Germana Urbani
l fiore della passione non può mancare tra quelli del vostro angolo verde che d’estate è desinato ad esplodere proprio grazie alla generosità di certe rampicanti coloratissime. Le passiflore, inanzitutto, piante rustiche e dallo sviluppo vigoroso adattissime ad ornare siepi, pergolati e angoli romantici del vostro giardino. In Italia, la specie più diffusa è la Passiflora Cerulea, che si caratterizza per i fiori di colori che variano dal bianco al celeste e dal celeste al rosso porpora; questi fiori, che possono raggiungere anche un diametro di 7 cm, compaiono per tutta l’estate da luglio alla fine di settembre. Per una crescita migliore va ricordato che questa pianta predilige posizioni ben luminose e soleggiate, ma si sviluppa senza problemi anche a mezz’ombra. Se l’avete piantata da poco o la tenete in vaso, ricordate di innaffiare abbastanza regolarmente mentre se la pianta è a dimora da tempo in genere si accontenta delle precipitazioni, se non si verificano prolun-
Possono essere coltivate anche in vasi e vasche da serra, d’inverno è meglio ripararle bene gati periodi di siccità. I fiori della passione sono spesso oggetto di attacchi indesiderati: le cocciniglie, i ragni rossi e i pidocchi. Per salvare la pianta è consigliabile utilizzare prodotti specifici o pulire le foglie con alcool o con una spugnetta e del sapone, strofinando delicatamente e facendo bene attenzione e risciacquarle adeguatamente onde evitare residui. Nei mesi primaverili ed estivi, bisogna concimare la pianta ogni settimana, e farlo con un concime liquido da diluire nell’acqua di irrigazione, diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione. Si consiglia di non esagerare con l’Azoto se si vuole avere una pianta con una bella fioritura: poiché questo elemento farà sviluppare le parti verdi della pianta, più che i fiori; al contrario alte dosi di Potassio incoraggiano la fioritura. Altra pianta ornamentale e rampicante è l’affascinante bougainville che si distingue per la particolarità delle sue infiorescenze;
queste ultime si compongono di brattee (foglie mutate), di vari colori e tonalità che circondano il fiore vero e proprio di color giallo-bianco. Il periodo della fioritura va da giugno alla fine dell’autunno regalando all’ambiente del giardino macchie colorate davvero uniche e che ricordano i giardini incantanti delle Mille e una notte. Eppure questa pianta è originaria delle zone tropicali e subtropicali dell’America Meridionale e anche il suo nome arriva da lontano. Louis Antoine de Bougainville era un navigatore francese, che durante i suoi lunghi viaggi scoprì questa bellissima pianta e ne divenne grande appassionato. Questa pianta viene tranquillamente coltivata all’aperto nelle zone a clima temperato caldo, mentre in quelle dove le temperature, soprattutto durante la stagione invernale, sono più rigide è necessario ripararle e, a seconda della situazione, ritirarle all’interno. Meglio dunque tenerle in vaso qui da noi che piantarle a terra. Quanto all’esposizione tenete conto che la loro posizione ideale è il pieno sole mentre le annaffiature devono essere più frequenti durante il periodo della fioritura e diminuire gradatamente al termine della stessa. In estate è bene somministrare una volta alla settimana un fertilizzante liquido. Per le piante in vaso si consiglia di procedere al rinvaso ogni anno nei mesi di febbraio e marzo.
20 Benessere >> Sul tapis roulant anche sotto la capannina
Fitness, un benefit-vacanza ormai irrinunciabile di Germana Urbani
Il benessere in ferie è sinonimo di discipline alla moda che si spostano dalle palestre agli stabilimenti balneari. Una miriade di proposte che unisce il divertimento al bisogno di bruciare calorie
E
state, vacanze e fitness sono sempre più un mix inscindibile presente nei pacchetti turistici più d’avanguardia. Nel preparare la valigia ricordate, dunque, di portare con voi scarpe da ginnastica e completi sport oltre a qualche vestito da ballo con la scarpa più adatta ai ritmi caraibici. Anche sui nostri litorali arrivano, ad esempio, le lezioni di Zumba che dalle palestre al chiuso si trasferiscono in spiaggia, sotto qualche simpatico chiosco o nelle zone adibite allo sport degli stabilimenti balneari. Il fenomeno è talmente diffuso da rappresentare un vero e proprio contagio ma non è l’unico. Chi ama lo sport e il benessere in questa estate 2012 potrà davvero sbizzarrirsi: Hip hop, Fitboxe, Walkexercise, Thai Fit, Jazzercise, Strike Zone e il mondo delle danze caraibiche con stage di Salsa Cubana, Salsa Portoricana e New York Style. Se la Zumba è definito il più grande programma di Danza Fitness del mondo e unisce gli elementi della danza con quelli dell’aerobica, le coreografie incorporano movimenti provenienti da Hip Hop, Samba, Salsa, Merengue, Mambo, Arti marziali e Belly dance. Sono energizzanti i grupponi di persone che si muovono insieme a ritmo e che si divertono sudando. Un bel modo per impegnare un’ora del tempo in cui si è in vacanza. Sprigiona energie positive e soprattutto fa sorridere anche i più seri e composti. Ma c’è chi preferisce alla danza qualcosa di più energico: le attività sportive che “mixano” l’Aerobica con le arti marziali e gli sport da combattimento, sono attualmente le più richieste in tutto il mondo e le previsioni di crescita prevedono un esplosione ancora maggiore. Un caso addirittura clamoroso è rappresentato senza dubbio da una di queste discipline che, fatto unico nella storia dello sport, è nata in occidente e si è diffusa in oriente, facendo registrare il più alto tasso di crescita mai registrato nel fitness: si tratta della Fitboxe. Dai più
importanti centri fitness e palestre oggi è scoppiata una Gli esercizi che si possono svolgere con questo atvera e propria moda del sacco da spiaggia. Si tratta di trezzo sono studiati per tutte le età compresa quella una tecnica che rappresenta un mix ideale: esplosivo, degli anziani e dei bambini. divertente, addirittura liberatorio. Il segreto del suo sucUn programma rivoluzionario che permette di ridurcesso consiste nell’intreccio di tre elementi fondamen- re drasticamente i tempi di allenamento con programmi tali: l’aerobica, le arti marziali e gli innovativi sacchi a mai noiosi pur garantendo ottimi risultati. Un vero killer base mobile. Simulazione di calci, pugni, ginocchiate, dei grassi e dei glutei abbondanti. Indossate le scarpe gomitate in un coinvolgente crescendo musicale che da ginnastica si parte e si corre verso una nuova remise trasforma le tecniche di combattien forme. Una vacanza così mento in una disciplina sfrenata. La Thai fit è un format nato Il Walkexercise è, invece, un dalla fusione di tecniche di sport vi permetterà di programma ideato da Nazzareno da combattimento da ring e musiraggiungere uno speciale che ritmiche. La Thai fit è l’evoluMarongiu e ha come caratteristica l’utilizzo di uno degli attrezzi zione della tradizionale Fit-Boxe. equilibrio psicofisico più usati in palestra ossia il tapis roulant non elettrico bensì meccanico che permette di Coinvolge e stimola anche la mente, invece, la nuosimulare una vera e propria camminata, corsa o l’ap- vissima disciplina Thai fit che cura la tecnica in maniere plicazione degli esercizi di preatletismo. La disciplina approfondita, avvicinando gli allievi all’arte marziale sfrutta l’energia del corpo per muovere un Tapis Roulant ma senza uscire dalle linee guida del fitness. Il format con una inclinazione impostata di 15° alleviando il ca- di solito comprende una fase di riscaldamento, una fase rico alla colonna vertebrale. tecnica a vuoto e al sacco e una fase streching.
Un mix emozionate e coinvolgente specie se in sottofondo si sentirà lo sciabordare delle onde. E ancora, tra le novità dell’anno, compare prepotente il Jazzercise, una disciplina che fonde danza jazz, Pilates, yoga e Kick-boxing. Gli esperti assicurano che con un programma di allenamente efficace e completo di 60minuti si bruciano fino a 600 calorie. Un obiettivo che già di per sé involglia, specie se sul bagnasciuga si indulge in gelati e frappè. Ogni gruppo Jazzercise combina allenamento cardio, tonificazione muscolare e stretching per definire, tonificare e allungare i muscoli grazie a coreografie create sulle musiche più attuali del momento. E per i ragazzi, soprattutto, ma anche per non poche ragazze, sarà possibile provare lo Strike Zone, il programma che aiuta i “maci” a scolpire in modo favoloso la propria tartaruga! Si tratta di una nuova metodologia di allenamento di origine italiana, brevettata e diffusa dal trainer Enrico Olivieri. Nel gioco del bowling lo strike è il lancio che ottiene il massimo continua alla pag. seguente
22 Benessere >> Sul tapis roulant anche sotto la capannina >> Sul tapis roulant anche sotto la capannina
Fitness, un benefit-vacanza ormai irrinunciabile
Il benessere in ferie è sinonimo di discipline alla moda che si sostano dalle palestre agli
di Germana Urbani
stabilimenti balneari. Una miriade di proposte che unisce il divertimento al bisogno di bruciare calorie
E
state, vacanze e fitness sono sempre più un mix inscindibile presente nei pacchetti turistici più d’avanguardia. Nel preparare la valigia ricordate, dunque, di portare con voi scarpe da ginnastica e completi sport oltre a qualche vestito da ballo con la scarpa più adatta ai ritmi caraibici. Anche sui nostri litorali arrivano, ad esempio, le lezioni di Zumba che dalle palestre al chiuso si trasferiscono in spiaggia, sotto qualche simpatico chiosco o nelle zone adibite allo sport degli stabilimenti balneari. Il fenomeno è talmente diffuso da rappresentare un vero e proprio contagio ma non è l’unico. Chi ama lo sport e il benessere in questa estate 2012 potrà davvero sbizzarrirsi: Hip hop, Fitboxe, Walkexercise, Thai Fit, Jazzercise, Strike Zone e il mondo delle danze caraibiche con stage di Salsa Cubana, Salsa Portoricana e New York Style. Se la Zumba è definito il più grande programma di Danza Fitness del mondo e unisce gli elementi della danza con quelli dell’aerobica, le coreografie incorporano movimenti provenienti da Hip Hop, Samba, Salsa, Merengue, Mambo, Arti marziali e Belly dance. Sono energizzanti i grupponi di persone che si muovono insieme a ritmo e che si divertono sudando. Un bel modo per impegnare un’ora del tempo in cui si è in vacanza. Sprigiona energie positive e soprattutto fa sorridere anche i più seri e composti. Ma c’è chi preferisce alla danza qualcosa di più energico: le attività sportive che “mixano” l’Aerobi-
importanti centri fitness e palestre oggi è scoppiata una Gli esercizi che si possono svolgere con questo at atvera e propria moda del sacco da spiaggia. Si tratta di trezzo sono studiati per tutte le età compresa quella una tecnica che rappresenta un mix ideale: esplosivo, degli anziani e dei bambini. divertente, addirittura liberatorio. Il segreto del suo sucUn programma rivoluzionario che permette di ridurcesso consiste nell’intreccio di tre elementi fondamen- re drasticamente i tempi di allenamento con programmi tali: l’aerobica, le arti marziali e gli innovativi sacchi a mai noiosi pur garantendo ottimi risultati. Un vero killer base mobile. Simulazione di calci, pugni, ginocchiate, dei grassi e dei glutei abbondanti. Indossate le scarpe gomitate in un coinvolgente crescendo musicale che da ginnastica si parte e si corre verso una nuova remise trasforma le tecniche di combattien forme. Una vacanza così mento in una disciplina sfrenata. La Thai fit è un format nato Il Walkexercise è, invece, un dalla fusione di tecniche di sport vi permetterà di programma ideato da Nazzareno da combattimento da ring e musi-
raggiungere uno speciale
Un mix emozionate e coinvolgente specie se in sot tofondo si sentirà lo sciabordare delle onde. E ancora, tra le novità dell’anno, compare prepo tente il Jazzercise, una disciplina che fonde danza jazz, Pilates, yoga e Kick-boxing. Gli esperti assicurano che con un programma di allenamente efficace e completo di 60minuti si bruciano fino a 600 calorie. Un obiettivo che già di per sé involglia, specie se sul bagnasciuga si indulge in gelati e frappè. Ogni gruppo Jazzercise combina allenamento cardio, tonificazione muscolare e stretching per definire, tonificare e allungare i muscoli grazie a coreografie create sulle musiche più attuali del
continua dalla pagina precedente
La migliore forma fisica in spiaggia
punteggio a seguito dell’abbattimento di tutti i birilli; nel caso dell’allenamento in questione, invece, si tratta di massimizzare il lavoro sul core, la zona centrale del corpo per costruire una parete addominale invidiabile sia sotto il profilo estetico che sotto quello funzionale. Lo Strike Zone miscela diverse tipologie di esercizio, tutte finalizzate a creare un fisico forte ma allo stesso tempo elastico. Quando si parla di lavoro addominale, si pensa inevitabilmente ad una serie di esercizi fisici, monotoni e ripetitivi, che coinvolgono in maniera mirata la zona in questione. Nel caso dello Strike Zone, la combinazione di esercizi dinamici in piedi, esercizi di forza a terra, posizioni di yoga ed esercizi di balance per allungare e ridare la giusta postura, vuole rappresentare una formula per allenarsi in modo efficace ma allo stesso tempo coin-
Fondete tra loro un’alimentazione fresca, tipica dell’estate, e il movimento quotidiano volgente e stimolante. Nella seduta di Strike Zone, la musica scandisce i ritmi della lezione ed il tipo di esercizio. Ogni movimento deve essere armonioso e legato al successivo da un flusso ritmico continuo. Il passaggio da una fase all’altra del programma deve essere effettuato con estrema fluidità senza troppi strappi o intervalli. Gli esercizi dinamici derivanti dalle arti marziali, devono lasciare armoniosamente il passo ai movimenti di forza eseguiti prevalentemente a terra. Successivamente si passerà all’esecuzione delle Asana Yoga ed a fine lezione dovrà esserci sempre il tempo di effettuare dei movimenti più dolci di balance e stretching mirati a riequilibrare la struttura generale, guadagnare equilibrio allungando e distendendo tutti i fasci muscolari del corpo. Ma la vera e propria festa sarà rappresentata dalle opportunità, offerte dai migliori stabilimenti, di scatenarsi verso il tramonto in vertiginosi balli caraibici. Entrambe meravigliose, la salsa cubana e quella portoricana, (in questo momento ai vertici della top teen del gradimento
tra gli appassionati) hanno stili completamente diversi. Quella cubana si caratterizza come danza del “popolo”, di gente povera che usa la musica come sfogo e generatore di allegria, perciò è caratterizzata da figure in rotazione, con accentuazioni del bacino per la donna e delle spalle per l’uomo: “Cuban motion”. La salsa portoricana è invece considerata “salsa d’elite”, con figure in linea, impostate su una postura perfetta e su pochi movimenti corporei se non delle braccia e delle gambe. Nonostante le differenze nel ballare sono splendide tutte e due, anzi la portoricana / new york style aiuta chi la pratica a fare più allenamento ed è caratterizzata da continui giri multipli, molto belli da sviluppare. Per gli appassionati del fitness in riva al mare un appuntamento su tutti sarà imperdibile: il Bibione Beach Fitness, che dal 14 al 16 settembre mette in campo oltre 5.000 mq di pedane allestite direttamente sulla spiaggia, a pochi metri dal mare, con un cast di istruttori davvero stellare! Si tratta di un contenitore di eventi uniti da un denominatore comune: divertimento e qualità. Un’idea che nasce da chi ama lo sport e il benessere, da chi ha saputo mettere insieme una squadra speciale capace di raccontare l’evento con l’entusiasmo che merita: i guru e le stelle nascenti del fitness, le magiche star dell’hip hop scritturate Cruisin®, il team del Group Cycling® capitanato da Alfredo Venturi e gli amici della Fit&Boxe®, un palco dedicato al fenomeno Zumba® Fitness; una serie di eventi nell’evento: Walkexercise®, Thai Fit®, Jazzercise®, Strike Zone® e il mondo delle danze caraibiche con lo Stage di Salsa Cubana, Salsa Portoricana e New York Style. Un lungo weekend di sport e vacanza al mare immersi nella musica, nella danza, nell’apprendimento e nel divertimento. Una lezione, un tuffo in piscina, una puntata all’hammam del vicino complesso termale, un momento shopping, un happy hour a base di spritz… e tutto rigorosamente on the beach! foto tratte dal sito www.beachfitness.it
Messaggio pubbliredazionale
BEACH&ART l’estate all’alexander museum palace hotel A Pesaro torna la vacanza tra ombrelloni e grandi eventi culturali. Si alloggia nell’Art Hotel dove il mare decora pareti e porte delle stanze
Tra mare, cinema, musica, arte sta per cominciare l’estate 2012 di Pesaro, affascinante città del litorale marchigiano, che anche quest’anno inanella una nutrita serie di eventi di prim’ordine, tra cui spiccano il la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (25 giugno - 2 luglio), il notissimo Rossini Opera Festival (10- 23 agosto). E proprio interpretandone l’anima più autentica, l’Alexander Museum Palace Hotel (noto Art Hotel, annoverato fra le opere d’arte della Biennale di Venezia, sponsor dei maggiori eventi pesaresi) propone soggiorni Beach&Art, ritempranti e tonificanti sia per il corpo che per lo spirito, che permettono di abbinare arte e cultura alla tradizionale vacanza al mare, e di godere a pieno lo spirito cosmopolita che anima i grandi eventi pesaresi. Beach&Art, dunque, godendo della lunga spiaggia di finissima arena su cui si affaccia l’Hotel, delle preziose opere d’arte che contiene e delle rassegne d’arte che, ogni 15 giorni, ruotano nei suoi spazi espositivi. In occasione dei grandi eventi Pacchetti con programmi particolari sono proposti in occasione Quando il mare è anche…in camera Non solo. Gli ospiti hanno la possibilità di dormire fra sculture di sirene e animali marini, o tra enormi conchiglie multicolori. Oppure possono inseguire il sogno del calamaro gigante, immersi nel blu profondo di pareti, pavimento e soffitto; o ancora riposare in una suite tutta marinara, Luci del mare, con mobili liberty e quadri di Oscar Piattella fatti di sabbia e fossili, materiali naturali e antichi, autentici elementi della natura; o tuffarsi allegramente, come nella stanza firmata da Regina Stechow, in un mondo di fantasia tra uomini che nuotano con pinne e maschera. Infatti molte delle 63 stanze - decorate da 75 artisti - hanno come tema il mare. Lo stesso tema è ripreso anche
sulle porte, che anticipano lo stile degli interni e conferiscono ai corridoi un effetto museo: le si può scorrere virtualmente sul sito www.alexandermuseum.it e scegliere la camera preferita. Il mare entra prepotente anche nella living room, con le spumeggianti onde create da Davide Dall’Osso, che incorniciano la vista sul mare, ed è un panorama incomparabile da godere a 180 gradi dalla grande terrazza che occupa l’ultimo piano dell’hotel, ombreggiata da un gazebo, dove gli ospiti fanno colazione o, la sera, gustano dolci in abbinamento a selezionati vini e pregiati liquori. Beach&Art _ Pacchetti weekend e settimanali In maggio e giugno: Weekend a partire da 129€ a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 450€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). In luglio: Weekend a partire 160 € a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 560€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). Dedicato all’Educazione il PREMIO D’ARTE RAFFAELLO 2012 Si può esprimere l’educazione con un’opera d’arte? Certamente sì! Ne è convinto Alessandro Marcucci Pinoli, proprietario dell’ Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, che ha dedicato proprio all’Educazione il PREMIO RAFFAELLO 2012, invitando gli artisti ad esprimere la loro creatività attorno a questo tema. “Educazione in tutte le sue forme – spiega - Dall’educazione civica a quella artistica, dalle più sofisticate forme di bon ton al loro opposto, la maleducazione, l’ineducazione e l’inciviltà pura. In una realtà quale è quella attuale in cui regnano maleducazione e volgarità, si sente la necessità di ritrovare il senso della misura, i comportamenti realmente (e non formalmente) educati, il piacere di conversare civilmente, la vera eleganza che non è il lusso ma è determinata dal senso del gusto e del bello.” Cinque le sezioni in cui è articolato il Premio: Scultura, Pittura, Fotografia, Poesia, Racconti brevi o Pièces teatrali. Le premiazioni si terranno nel primo weekend di luglio. Il fine settimana dal 6 all’8 sarà tutto dedicato al binomio Arte&Educazione, con esposizione delle opere in concorso, premiazione dei vincitori di ciascuna sezione, performance. I vincitori saranno ospiti, mentre a tutti gli artisti partecipanti sarà riservato un pacchetto soggiorno a prezzo particolare.
Alexander Museum
Palace Hotel E’ l’unico albergo italiano nella classifica Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa ed è stato inserito fra le Opere d’arte non trasportabili della Biennale 2011. Una “performance permanente”, come ama definirlo il suo proprietario - il Conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti diversi e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 fra pittori e scultori. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sé stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Ad essere decorate non sono solo le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte, che anticipano lo stile delle stanze, conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Davanti all’hotel spicca una stele di Enzo Cucchi di 16 metri e al suo interno si trova una grande collezione di sculture e quadri dei principali protagonisti dell’arte contemporanea, quali Sandro Chia, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Primo Formenti, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, Simon Benetton, Mauro Brattini, Gino Marotta, Loreno Sguanci.
Informazioni Alexander Museum Palace Hotel Viale Trieste 20, Pesaro tel 0721 34.441 e mail: alexander@viphotels.it www.alexandermuseum.it
24 Consigli di bellezza >> Prodotti salvatesta
Che meraviglia di capelli! di Germana Urbani
D
Le alte temperature colpiscono i capelli in modo profondo. In piena estate è opportuno, dunque, intensificare le cure necessarie a proteggerli e a nutrirli Regalate alle vostre chiome una maschera ogni tanto: li nutre e li lucida in modo sorprendente
per avere chiome seduttive. Tra i consigli utili, se siete in vacanza al mare o andate spesso in piscina, c’è sicuramente quello di sciacquare i capelli dopo ogni bagno, in modo da eliminare i residui di sale e cloro. Ricordate che i capelli colorati e trattati sono i più esposti alle aggressioni esterne: i
capelli tinti, infatti, sono più deboli e più sensibili dei capelli al naturale e necessitano di cure maggiori anche durante l’anno per non seccarsi o spezzarsi. In estate possono essere soggetti anche ad un cambio di colore a causa del sole, quindi è bene prendere delle contromisure aggiuntive per preservare la brillantezza e il colore
utilizzando un prodotto solare prima di ogni esposizione al sole. Questi prodotti vanno applicati prima dell’esposizione solare e durante la giornata, fungerà anche da schermo per il vento. Se volete creare dei prodotti in casa, ricordate che il burro di karitè puro e l’olio di jojoba contengono dei filtri solari naturali, quindi sono utili sostituti dei prodotti più classici. Da ultimo non dimenticate di applicare frequentemente delle maschere nutrienti per i capelli, in modo da ristrutturarli e nutrirli in profondità. La maschera per i capelli va tenuta un minimo di 3 minuti, evitando le radici dei capelli, e libera il suo potenziale se i capelli vengono avvolti in una salvietta calda. Continua alla pag. seguente
SALDI
urante la bella stagione i capelli sono sottoposti ad aggressioni esterne come il sole, il vento, il cloro e l’acqua salata e hanno bisogno di cure particolari rimanere sani e belli. Perciò è molto importante prendersene cura in modo particolare dedicando alle vostre chiome tempo e cure. Proprio come accade per la pelle anche i capelli devono essere protetti adeguatamente dal sole che, come pare confermato da diversi studi penetra nella fibra dei capelli e ne distruggerne i componenti. Le chiome sottoposte a tanto stress diventano secchi, crespi e si spezzano facilmente. In aggiunta al sole, i capelli sono stressati anche a causa dei bagni in piscina o nell’acqua salata del mare e dei lavaggi frequenti a cui sono sottoposti. Ecco perché in estate è bene curare in maniera speciale i capelli. La prevenzione è essenziale, perciò prima di tutto procuratevi un bel cappello per proteggervi dai raggi del sole. Poi, al mare o in piscina utilizzate una protezione apposita, sotto forma di olio protettivo o di spray. Questi prodotti si possono trovare tranquillamente in farmacia, in profumeria o al supermercato. E se siete decise a impegnarvi allora prendete in considerazione il fatto di effettuare tre applicazioni: un olio protettivo solare, un olio nutriente e lucidante e un olio ultra nutriente 10 minuti prima dello shampoo per ricostituire il film idrolipico. Ricordate che i capelli vanno coccolati e nutriti, per evitare di arrivare alla fine dell’estate con capelli crespi e rovinati. Perciò non lesinate sull’impegno e gli sforzi
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Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricorrenza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati.
B E A U T I F U L D AY Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia
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Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
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26 Crucilibro
La rivincita del destino I luoghi, scrive Abate, “esigono fedeltà assoluta”: impossibile sfuggire alla “storia segreta che ti lega a loro”
Michela
Carmine
Francesca
Marco
Murgia
Abate
Melandri
Missiroli
Eroe - Eroina
Maurizio, dieci anni
Paolo Orsi, grande archeologo italiano
Luisa, gambe da contadina e sguardo tenace
Pietro, il nuovo portinaio di un condominio
Alter Ego
L’identità collettiva
Il Novecento attraversato da 4 generazioni
Paolo, ex professore di filosofia con un peso nel cuore
Il dottor Martini, un giovane medico
Location
Crabas, un paesino in Sardegna
Una Calabria atavica e favolosa
Un’isola su cui sorge un carcere
Milano
Il marito assassino di lei, il figlio terrorista di lui
La devozione verso tutti i figli, al di là dei legami di sangue
Co-Protagonisti
Moltissimi personaggi e in Alcuni coetanei e un nuovo parroco particolare la terra, custode di ogni memoria
Intrigo
Maurizio ha dieci anni e non vede l’ora che comincino le vacanze. Per lui l’estate significa stare dai nonni a Crabas: lí ogni anno ritrova Franco e Giulio gli amici di avventure
Orsi viene a cercare i resti della città greca di Krimisa, mentre Rino ricostruisce le vicende della famiglia Arcuri, il cui orgoglio unisce i destini dei personaggi
Luisa e Paolo non si conoscono ma condividono spesso il viaggio verso il carcere sull’isola. Ogni volta le visite acuiscono il senso di lutto che li avvolge. E sono soli nel dolore
Pietro era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini
Finale
Nell’estate del 1986 qualcosa di imprevedibile incrinerà la loro infanzia. Basta un prete venuto da fuori a fondare una nuova parrocchia per incrinare antichi rapporti
Il libro si sviluppa su due linee del tempo, uno scavo archeologico nella memoria, il disvelamento, strato dopo strato, di segreti nascosti
Li scorta Nitti, un agente carcerario che cela un’inaspettata verità. Dopo il loro incontro, le esistenze di Paolo e Luisa non saranno più le stesse
Il segreto che li unisce scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio che si svela a poco a poco. Una ragazza all’origine di tutto
Un racconto insieme comico e Una vicenda dal sapore epicoprofondo, un’appassionata storia elegiaco che percorre, attraverso la di formazione in cui il protagonista guerra e il fascismo, un secolo di scopre - insieme al lettore - cosa storia italiana significa dire noi.
Un romanzo che recupera le vite dei parenti dei colpevoli, vittime a loro volta ma condannate a non essere degne di compassione
Tra le pagine di questo bel libro la ricerca di un antidoto alla solitudine dei nostri tempi, verso una libertà di scelta, e di sacrificio
Francesca Melandri Più alto del mare Rizzoli, pp. 240 € 17.00
Marco Missiroli Il senso dell’elefante Guanda, pp. 238 € 16.50
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Michela Murgia L’incontro Einaudi, pp. 112 € 10.00
Carmine Abate La collina del vento Mondadori, pp. 260 € 17.50
di Germana Urbani · info: >www.einaudi.it< >www.mondadori.it < >www.rizzoli.rcslibri.it< >www.guanda..it<
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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo
Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero
Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene definito come auting. Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto. Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e
parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza. La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali
ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico. Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero. Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata
rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno
dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.
Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
L’ARCHITETTO
D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333
Alla fine è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei finanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fine fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.
C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifici bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fiscale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fine 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualificazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi
sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualificazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono sufficienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane. Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fiducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianificare l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
28 I nostri esperti DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA Lorenzo Sartiè
A cura di Lorenzo Sartiè
E' ora di guardare oltre la porta di casa
Leggo quotidianamente gli articoli riguardanti il settore delle costruzioni o dei servizi. Talvolta sono interessanti ed appropriati, più spesso non sono un sistema di comunicazione per rendere pubbliche le difficoltà del settore, ma per cercare dei colpevoli. Si sente dire che è colpa delle banche, della crisi, dei patti di stabilità, della concorrenza sleale, della globalizzazione. Anche, ma non solo. Poi solitamente si leggono le parti su quanto questa o quella organizzazione hanno fatto per i loro associati o iscritti, ma anche per trovare delle scuse su di una situazione che pare non avere apparentemente vie d’uscita. Ho un grande amico che dice spesso che bisogna guardare il mondo, in questo caso il mercato, con occhi e prospettive diverse per poterne cogliere le opportunità in modo nuovo e diverso. Tutto nasce da un nuovo modo di porsi nel mercato degli operatori, con concezioni di marketing innovative, con la costituzione di gruppi di imprese serie, il cui unico fine non sia un’azione predatoria. Ne è scaturito che mentre molte aziende falliscono o sono costrette a ritirarsi dal mercato, con quei risvolti drammatici che purtroppo conosciamo, alcune proprio per i modelli che offrono sono state contattate per
partecipare all’estero in programmi e progetti per costruire strutture, infrastrutture, organizzare ed erogare servizi. Quel modo di pensare ed agire, oltre ad essere stato notato anche qui, è stato notato e valutato positivamente da quelle strutture che propongono azioni all’estero, a cominciare dai paesi del bacino del mediterraneo fino ai Balcani. Sono passati dalla cultura del saper fare a quella del conoscere e proporre. Competenza, qualità, versatilità, agilità, logistica e grandi capacità nel problem solving sono cose che non passano inosservate in paesi che pretendono questi requisiti per poter lavorare con loro. Avevamo un primato mondiale nel settore delle costruzioni che ci invidiavano tutti e che abbiamo perduto non solo per la concorrenza, ma anche e soprattutto per incapacità innovativa imprenditoriale. Hanno aggiunto anche la produzione, la formazione, le consulenze ed i servizi complementari. Stanno faticosamente risalendo la china in un contesto di concorrenza molto più forte di noi ed in un momento di forte contrattura del mercato a causa della crisi finanziaria. I fatti ed i risultati, perché sono quelli che contano, gli dicono che sono sulla strada giusta. Aver costruito una
struttura organizzata in quel modo non deve essere stato facile. Mancano la cultura nel settore imprenditoriale e la capacità di farla funzionare in un contesto produttivo polverizzato all’inverosimile, a volte sleale e che non trova un minimo di unità aggregativa per lavorare insieme se non per speculazione, finalizzato unicamente a produrre utile a discapito di qualcun altro. E’ come pescare a strascico. Peschi ma distruggi tutto. Per non parlare della incapacità interlocutoria o di proporre modelli organizzativi ed imprenditoriali nuovi. Ma ce la stanno facendo. I nostri concorrenti in un simile panorama hanno avuto facilmente la meglio, allontanandoci da un mercato che invece non vuole assolutamente questo. Anche perché le loro banche, a differenza delle nostre svolgono, azioni commerciali partecipando al business ed al rischio, finanziando in buona parte i progetti e gli investimenti. Da noi no. Il sistema Italia non esiste e non va oltre le dichiarazioni di intenti. Quindi? Hanno coraggiosamente azzerato tutto, imposto un cambiamento di mentalità, organizzato dei modelli imprenditoriali ed aziendali nuovi, invertito la rotta e siamo ripartiti. Organizzazione, coordinamento, sinergie, disciplina imprenditoriale e qualità
morali ci hanno permesso di conseguire questi obiettivi. E’ stata costruita una nuova base sociale ed imprenditoriale per lavorare insieme, provocando una quasi svolta epocale nel settore facendo uscire molti dalla mentalità da bottegaio di paese, per riuscire a far ripartire i piani di sviluppo. E ci stanno riuscendo. La crescita interna passa di sicuro attraverso il rilancio delle esportazioni, non solo del manifatturiero, ma anche attraverso quello delle costruzioni e dei servizi per andare alla riconquista dei mercati perduti e nell’inserimento di quelli nuovi. Il tutto in un panorama come quello italiano, afflitto da nanismo imprenditoriale e bancario non solo per dimensioni, ma anche soprattutto per cultura. Tutti avanti da soli, in disordine e possibilmente in ritardo. Siamo dietro a Francia, Inghilterra, Germania ed ora anche ai Turchi. E’ ora di guardare oltre la porta di casa e riprenderci il posto che meritiamo…
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo presidenza@consorziovenetocostruttori.it
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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www.parentproject.it Un bambino su 3.500 nasce con la distrofia muscolare Duchenne e Becker, una malattia incurabile che distrugge i muscoli, giorno dopo giorno. Parent Project Onlus finanzia la ricerca di una cura e lavora per migliorare la qualità e le aspettative di vita di migliaia di bambini.
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30 I nostri esperti RIVOLGITI ALL’AVVOCATO
Questioni di Giustizia
Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova
Buongiorno Avvocato, sono Giulio e sono dipendente di una catena di officine, venivo assunto lo scorso anno e dal titolare mi veniva assicurato che il mio contratto era di tipo dipendente, a tempo pieno e indeterminato. Il titolare dopo quasi un anno dalla mia assunzione, mi convocava per indicarmi che è prossima la scadenza del contratto e che mi darebbe la possibilità di essere assunto in un’altra officina della sua catena poco distante con contratto stagionale, in quanto nella presente “c’è poco lavoro”, l’alternativa sarebbe andarmene. Io ero convinto, dalle rassicurazioni ricevute al tempo dell’assunzione e dalle indicazioni contenute nella busta paga, ove non è indicata la data di termine del contratto e ove sono indicati gli scatti di anzianità, che il mio contratto non fosse a tempo determinato, bensì a tempo indeterminato, pertanto mi sono recato all’INPS ove mi è stato detto che il mio contratto è a tempo indeterminato. Il mio sospetto è che essendo mia moglie in attesa di un figlio, il titolare cerchi un modo per liberarsi di me, visto che vi è un altro dipendente con le mie medesime mansioni, senza carichi familiari, con contratto a termine a cui ha già detto che rinnoverà il contratto. Cosa mi consiglia?
Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it
Caro Giulio, la questione presenta due ordini di problemi da risolvere: il primo attiene alle modalità di esercizio dello ius variandi del datore di lavoro in caso di calo del lavoro, il secondo il problema del licenziamento discriminatorio. Il datore di lavoro, quando si trova in condizioni di avere scarsità di commesse ma il personale assunto è in esubero, può intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ovvero per carenza di lavoro. Se però il datore di lavoro è titolare di più unità produttive e non tutte subiscono lo stesso calo di lavoro, il datore di lavoro deve prediligere al licenziamento, l’assegnazione del lavoratore presso altra unità produttiva, mantenendo però al lavoratore le medesime mansioni, l’attuale contratto e identico inquadramento. Questo potere del datore di lavoro si chiama jus variandi ed è un potere che, quando correttamente esercitato, è pienamente legittimo. Quindi, se il suo datore di lavoro decide, per esigenze date dal lavoro, di ricollocarla in altra unità produttiva mi par di capire poco distante dalla attuale, lo può fare, ma mantenendo il suo attuale contratto di lavoro, solo questo comportamento sarebbe legittimo. La cessazione con nuova assunzione a termine presso l’altra filiale non sembra rispondente a reali esigenze lavorative, bensì sembra piuttosto volta ad evitare che lei possa usufruire del congedo di paternità, che attualmente viene garantito anche agli uomini oltre che alle donne. Il contratto a termine invece permetterebbe al datore di lavoro di condizionare la prosecuzione del rapporto di lavoro al fatto che lei non chieda il congedo di paternità. Questo scopo, che peraltro mi sembra avallato dalle promesse del datore di lavoro di rinnovo del contratto all’altro dipendente, rende l’eventuale licenziamento per giustificato motivo oggettivo chiaramente discriminatorio, quindi il licenziamento sarebbe nullo. Se davvero vi fosse un calo di lavoro, il datore di lavoro, per legge, deve operare licenziando prima gli apprendisti, poi i lavoratori con contratto a tempo determinato, poi tra i lavoratori a tempo indeterminato, operare se possibile una ricollocazione. In questo caso, lei potrà accettare la ricollocazione se viene mantenuto il suo attuale contratto, non firmi in nessun caso lettere di dimissioni, ove le venisse intimato un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, provveda ad impugnarlo immediatamente chiedendo l’immediata reintegrazione in quanto nullo per ragioni discriminatorie. Per info su questo m.nuvoletti@gmail.com
articolo
L’OTTICO L’ARCHITETTO D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%
Retinopatia diabetica
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333
Alla fine è Micaglio arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato Valentino
con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe Il diabete è una malattia in cui il valore della glicemia (ossia la fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello concentrazione nel esangue di uno zucchero chiamato è Sviluppo Economico delle Infrastrutture e Trasporti Corradoglucosio) Passera ha superiore alla norma e necessita quotidianamente di essere ridotto proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della con una o speciali terapie. Queste si basano sull’uso di inie-un casa e deldieta rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre zioni di insulina o diper sostanze, dette ipoglicemizzanti, pastiglie. trampolino di lancio l’intero settore edilizio e non solo.inAdesso c’è da sperarecausa che, oltre alle scelte degli di rinnovare casa,il anche Il diabete un’alterazione dei italiani vasi sanguigni in tutto corpo,le banche la propria parte, dopo crolli capillari, dei finanziamenti anchei con unafacciano particolare predilezione per ii vasi vale a dire nel casa, edel diano una sistema maggiorearterioso. liquidità aI vasi famiglie ed imprese. vasisettore più piccoli nostro capillari sono Ilimportanti, nuovo decreto parla portano chiaro: ilil bonus è aumentato in quanto sanguediaidetrazione tessuti scambiando condi circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL essi ossigeno e nutrimenti. Il danno che subiscono con il diabete è TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. determinato dall’interazione i costituenti dellaper loro parete e lo L’ambito è appunto quello dellefradetrazioni dell’Irpef le ristrutturazioni zucchero circolante in eccesso nel sangue. ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili La retinopatia diabetica è valida perciòanche una manifestazione localizzata, residenziali. La detrazione per le manutenzioni ordinarie
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di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 oculare, della malattia diabetica. La retiGIUGNO 2013! Ma alla fine fa tutto parte nopatia diabetica la vasculopatia dei del “gioco”, perché èscadenze troppo lunghe capillari retinici e si sviluppa attraverso per incentivi e detrazioni non producono vauna rie fasi.risposta Inizialmente nelle pareti dei capilbuona economica a breve, che è lari si creano delleil governo zone di indebolimento, proprio quello che cerca di ottenere con questoa zone decreto per il settore edile. C’è alternate di ispessimento. Quando però osservare chelaper eseguire i lavori i vasidacapillari hanno parete indebolita dipossono ristrutturazione condomini unformando anno non dilatarsineilocalmente, èdeipoimicroaneurismi, molto, calcolatopossono che inizieranno solo far trasudadopo l’accordo dei condomini tra preventivi, re la parte liquida del sangue formando delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima ispessimento edema, siuninizia meglio è!della C’è retina anchedetto un particolare oppure possono lasciare fuoriuscire delle fondamentale: per chi stava già per avviare sostanze grasse che si accumulano i lavori conviene aspettare che entri in nella vigore sottoperforma di chiazze giallastre laretina norma effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. detrazioni dette essudati duri.Perché In altripercasile possono sirompersi fa naturalmente causandoriferimento emorragie alla nelladata retinadi effettuazione sostenute quindi o nel corpo delle vitreo,spese all’interno deleglobo dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per oculare. pochi giorni di non poter usufruire di un La retinopatia diabetica può essere suddibonus fiscale del 13.88% di risparmio in più! visa in due per tipi principali. Comunque fortuna sembra che chi ha 1. Retinopatia non proliferativa: già lavori in fasediabetica di esecuzione, per le spese si verifi ca quando sono presenti perdite di future potrà comunque avere l’agevolazione sostanze anche sufficienti a del 50 % edai , acapillari, quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato causare edema maculare, piccole emoraragie 96.000 euro. si può detrarre nel e zone di L’importo capillari occlusi. corso di 10 annualità. questo 2. Retinopatia diabeticaAttenzione: proliferativa: è norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva caratterizzata nello stadio iniziale da ocla possibilità di continuare ad usufruire della clusione dei capillari con macchie retinidetrazione del 55% di spese sostenute per che a fiocco di cotone. Nella fase proli“interventi di riqualifi cazione energetica”, ma ferativa vera e propria i capillari anormali alla condizione che siano molto precisi e che si sviluppano, stimolati dalla del occlusione assicurino il vincolo del 20% risparmio dei piccoli vasi A questo molto punto più si energetico, ossiaretinici. a condizioni stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio possono verifi care emorragie, anche 2013 graevi,fino 31 dei dicembre cambiano per alrottura capillari2013 neoformati, e anche le detrazioni Irpef al fi55% interventi la formazione di tessuto brosoperche conditraendosi risparmiopuò energetico il bonus esercitare per una cui, trazione sullain questione scenderà di 5 punti percentuali, retina fino a distaccarla. In questa fase attestandosi sul 50% e provocando così un può formarsitraun’emorragia vitreale. allineamento le due tipologie di detrazione Altri problemi oculari Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere catarattacazione è una opacità del cristallino. diLa “riqualifi energetica completa”, Le persone affetteladariduzione diabete del possono che prevedono 20% svidel fabbisogno prevede una luppare unadi energia catarattaprimaria, più precocemente detrazione su undella importo massimo rispetto addel altri50% individui stessa età. Indi 200.000 su cui chiedere detrazione. alcuni casieuro la presenza di unalaretinopatia Nel nuovo Dl Sviluppo sonoparticolari riportati anche altri diabetica può richiedere accorcasi interessanti per le detrazioni. Per quanto gimenti in caso di intervento di cataratta riguarda i pannelli solari per la produzione purtroppo, sua presenza puòdel rendedie, acqua caldalasono in detrazione 50% re meno effi cace questa chirurgia. In altri dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, casi,uninvece, della sucataratta è con tetto dil’estrazione 120.000 euro cui si può raccomandabile proprio Prevede per poterinoltre visua-lo chiedere l’agevolazione. sconto 50% eper chi sostituisce impianti lizzare del la retina trattare la retinopatia. diIl glaucoma climatizzazione invernaledelcon caldaie è una malattia nervo ottiacocondensazione e con messa a punto del che viene danneggiato dalla pressiosistema di distribuzione, l’importo massimo ne oculare troppo elevata. In alcuni casidi spesa che si potrà detrarre in tal caso è di la retinopatia diabetica può insorgere in 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato pazienti già affetti da in altri, così pesantemente sulleglaucoma; nostre abitazione, la presenza di una retinopatia diabetica il messaggio ora è chiaro e forte: per fare può da l’economia sola scatenare glaucoma ripartire del forme nostrodiamato Paese secondario. non sono sufficienti le tasse, ma misure propositive. può quindi si deve ripartire Pertanto, ilSicontrollo dellae pressione ocudalla il bene primario famiglie lare, ècasa, quindi una parte moltodelle importante italiane. di ainiziare dell’esameRivolgendovi, specialistico prima oculistico cui i ipazienti lavori, diabetici ad un vostro tecnico di fiperioducia, devono sottoporsi geometra, ingegnere o architetto ed al dicamente. commercialista potrete pianificare l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le Bibliografi gentile agevolazioni pera:ilPer vostro caso.concessione
del Dr. A.Appiotti Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri OTTICA MICAGLIO NOALE argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: >noale@micagliogroup.it< cavazzana@tin.it
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LE OMBRE Trova l’ombra corretta
A
SOPRA E SOTTO
B
Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto
ARTE - CHIAVE - DIZIONE GENOVA - GIOVANE - GRECI IAGO - KEAN - LA CENA MORO - PAOLA PERFEZIONISTA - PISA - SALE SCIA - SPOT Chiave (8) - Il nome.............................
C
D
Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
AN - CD - GE - IO - LO - MO - PA PD - PO’ - RE - TI - ALT - ASI ICS - LEA - NIT - ORO - RAI RIC - RIN - SOS - STA - STO TAO ANSA - IOLE - MIEI - MORO SCIA - SPOT - TRII - SMISE ATEISMO - OMONIMO The colours (i colori) Impariamo l’inglese
CHIAVE (9) - Un colore............................................................................................................. Aforismi sull’amore
Soluzioni:
• Più si vuol stare lontani dall’amore, più si soffre perché non lo si sente. • L’amore: poche lettere dettate da un gran cuore, una minuscola parola che dà tanto calore.
corretta: B LE OMBRE:
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• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?” • Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!” • Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il barista gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.” • “Cosa ci fa un cucchiaino sulla cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’autostrada.” • Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!” • Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi hanno detto che e’ una Beretta.” • Un carabiniere al mercato nota un ambulante aprire delle mele per estrarne i semi e gettare via il resto, incuriosito chiede informazioni e l’ambulante gli spiega che i semi di mela hanno delle proprietà notevoli per cui possono far migliorare l’intelligenza. Un po’ incredulo e un po’ incuriosito
decide di provare due semi e li paga due euro, li mangia ed osserva: “Però con 2 euro avrei potuto direttamente comprare delle mele ed avrei potuto disporre di molti più semi.” Allora l’ambulante gli fa notare che i semi funzionano e che effettivamente aveva fatto un ragionamento intelligente. Al che, il carabiniere entusiasta, estrae una moneta da due euro: “Ha ragione, mi dia subito altri due semi.” • Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinieri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!” • Carabiniere in negozio: “Vorrei un portafoglio impermeabile.” “Perché?” “Per metterci il denaro liquido.” • Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.” • Istruttore dei carabinieri rivolgendosi alle reclute: “Su, riproviamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?” In coro: “E’ domenica!” • Carabinieri: “Appuntato, accendete la luce!” Tic tac tic tac tic tac. “Ma che cosa sta facendo?” “C’è scritto 220 volt!”
trova l’ombra
I Carabinieri
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Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4 viene riconosciuto in tempo. Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che
A tavola 33 CUCINA
VINO
Denis Meneghini
I VINI DELLA LIGURIA
HO UNA CONFESSIONE DA FARE: NON HO ANCORA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI DEGUSTARE I VINI DELLA LIGURIA. REGIONE MOLTO AFFASCINANTE, STRETTA TRA IL MARE E I MONTI, SENZA ALCUNA ZONA DI PIANURA, TOTALMENTE INADATTA ALL’ AGRICOLTURA ESTENSIVA E ALL’ALLEVAMENTO, MA MOLTO PORTATA PER LA COLTIVAZIONE DI ORTI E FIORI, DI ULIVI E DI VITI, GRAZIE ANCHE AI RILIEVI CHE OFFRONO UN VALIDO RIPARO AI VENTI FREDDI DEL NORD. FIN DAI TEMPI ANTICHI I VINI LIGURI GODONO DI UN’OTTIMA FAMA, DECANTATI, IN PARTICOLARE, DA FRANCESCO PETRARCA E DAL PAPA PAOLO III FARNESE, MOLTO ATTRATTI ENTRAMBI DAI VINI DELLE CINQUE TERRE E DELLA RIVIERA DI PONENTE. LA NATURA DEL TERRENO IMPONE UN SISTEMA DI ALLEVAMENTO A TERRAZZAMENTI. SI POTREBBE DIRE TRANQUILLAMENTE CHE IN LIGURIA SI PRATICA UNA VITICOLTURA “EROICA”. DA LEVANTE A PONENTE LA LIGURIA HA SUBITO L’INFLUENZA DELLE REGIONI LIMITROFE, E CIOÈ RISENTE L’INFLUSSO PIEMONTESE E TOSCANO. A PONENTE,CIOÈ VICINO AL PIEMONTE, I VITIGNI A BACCA ROSSA CHE SI POSSONO TROVARE SONO IL” ROSSESE” E L’”ORMEASCO”(VARIANTE LIGURE DEL DOLCETTO), E IL “PIGATO”A BACCA BIANCA. NEL LEVANTE, QUINDI VICINO ALLA TOSCANA, I VITIGNI CHE LA FANNO DA PADRONE SONO IL “SANGIOVESE”, IL “CANAIOLO”, IL “TREBBIANO” E LA “MALVASIA”. IL “VERMENTINO INVECE VIENE COLTIVATO IN TUTTA LA REGIONE. I VINI LIGURI PIÙ CONOSCIUTI NEL MONDO SONO IL ROSSESE DI DOLCEACQUA, MOLTO APPREZZATO TRA L’ALTRO DA NAPOLEONE, IL PIGATO E IL CINQUETERRE SCIACCHETRÀ, VINO LIQUOROSO PREZIOSO E MOLTO RARO. I VINI DELLA LIGURIA QUI DA NOI NON SI TROVANO MOLTISSIMO, E MI DISPIACE DAVVERO MOLTO NON AVERE AVUTO IL PRIVILEGIO DI BERNE ALCUNI SOPRATTUTTO PER CAPIRNE L’ESSENZA E IL DURO LAVORO DELL’UOMO. MA CERCHERÒ DI NON FAR PASSARE MOLTO TEMPO, PERCHÉ SONO DELL’OPINIONE CHE IN OGNI CANTINA CHE SI RISPETTI, SIA ESSA BEN FORNITA O NON MOLTO FORNITA,DEBBANO ESSERE PRESENTI I VINI DELLA LIGURIA. DENISMENEGHINI@ALICE.IT
CAKE DOLCE ALLE VERDURE CANADESE UNA CAKE DI ORIGINE CANADESE, LA CUI VERSIONE TRADIZIONALE PERÒ È DOLCE: FORSE MOLTO PIÙ ZUCCHERO E MIELE NELL’IMPASTO, ED UNA CREMA MONTATA CON FORMAGGIO E ZUCCHERO A VELO PER SERVIRE. NOI ABBIAMO VOLUTO RIADATTARE LA RICETTA AI NOSTRI GUSTI, TRASFORMANDOLA IN UN ORIGINALE ANTIPASTO O UN CONTORNO DIVERSO. NATURALMENTE ANCHE NEL NOSTRO CASO SI TRATTA DI UNO SFORMATO DAI TONI QUASI DOLCI E RIMANE L’ACCOMPAGNAMENTO CON UNA CREMA AGRUMATA, MA MENO SIMILE AD UNA GLASSA PER GUARNIRE LA SUPERFICIE. UN INGREDIENTE CHE ABBIAMO APPREZZATO PARTICOLARMENTE È STATA LA PUREA DI MELE: SEMPLICE E NATURALE, HA CONFERITO QUELLA CONSISTENZA QUASI BAGNATA, ED ALLO STESSO TEMPO QUELLA NOTA ZUCCHERINA CHE CI HA PORTATO A RIDURRE LA QUANTITÀ DI DOLCIFICANTI. PUÒ ESSERE SERVITO A SPICCHI, ACCOMPAGNANDO CON LA CREMA FRESCA DI FORMAGGIO, OPPURE CON LE FETTE GIÀ SPALMATE DI CREMA.
INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 178G ZUCCHINE; 117G CAROTE; 100G PUREA DI MELE; 18G FRUTTA SECCA (MANDORLE SALATE E GHERIGLI DI NOCE); 2 UOVA; 100G FARINA AUTO LIEVITANTE; 80G FARINA 00; 3 CUCCH ZUCCHERO; 1 FIALETTA VANIGLIA; ZENZERO; 55ML OLIO DI SEMI; 6G LIEVITO PER TORTE SALATE PER LA CREMA: 125G FORMAGGIO SPALMABILE; SUCCO E SCORZA DI LIMONE; 3 STELI ERBA CIPOLLINA PROCEDIMENTO
MONDARE E GRATTUGIATE LE VERDURE, MESCOLARLE CON LO ZENZERO, LA VANIGLIA, LA FRUTTA SECCA E LA PUREA DI MELE. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO ED AGGIUNGERLE ALLE VERDURE. SBATTERE LE UOVA CON LO ZUCCHERO E L’OLIO, QUINDI UNIRLE AGLI ALTRI INGREDIENTI. AMALGAMARE BENE E VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE. PREPARARE LA CREMA MESCOLANDO IL FORMAGGIO CON IL SUCCO E LE SCORZETTE DI LIMONE, PROFUMANDO CON L’ERBA CIPOLLINA SMINUZZATA. CUOCERE IL CAKE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, ALZARE LA TEMPERATURA A 200° E CUOCERE PER ALTRI 5 MINUTI. SFORMARE IL CAKE, TAGLIARLO A FETTE E SERVIRE CON LA CREMA. MANUELA E SILVIA BIZZO
SPIZZICHI E BOCCONI B
34 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO ALCUNE DISPUTE VI RENDONO AGGRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · S ALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PROPRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
F
A S C I N O
L’EROS
È L’ELEMENTO CHE VI INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRONTATE · S ALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AUDACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALIANDO CHIUNQUE · S ALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON ATTENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO GRANDI
OCCASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RIUSCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · S ALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ESERCIZI DI FITNESS
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO NON
ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENETEVI AI FATTI E SARETE SORPRESI DEI RISULTATI · S ALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEGGERA
Oroscopo PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ
SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO ARRIVA LA LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOGNARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · S ALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO PREFERITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · S ALUTE I PIÙ CORAGGIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ESTETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUENTARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · S ALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUALCHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE FASCINO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO LA VITA IN COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STACCARVI! · S ALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE
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