NOVEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n.225
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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.
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VERSO UN NUOVO E GRANDE OSPEDALE, PRENDE IL VIA IL MAXIPROGETTO DI POTENZIAMENTO Via libera alla Fase 1, la Regione, d’intesa con l’Ulss 6 Euganea, ha destinato 41 miloni di euro per una serie di interventi Servizio a pag. 6
Servizio a pag. 29
Sanità
REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30
Verso le elezioni
REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31
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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5
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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Un premio per i maestri del commercio M
aestri del commercio protagonisti al Teatro Filarmonico che dopo 11 anni è tornato a ospitare la manifestazione organizzata da “50&Più Ascom Confcommercio Padova”, il raggruppamento dei senior del commercio, del turismo e dei servizi. Nel corso dell’evento sono state assegnate le Aquile d’argento, d’oro e di diamante a chi ha operato nel terziario da 25, 40 e 50 anni. Significativa è stata la presenza di rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale, a testimonianza di quanto sia sentita l’attribuzione di questo riconoscimento. Si sono infatti uniti ai premiati sul palco, oltre agli amministratori dei Comuni di pertinenza, anche il senatore Antonio De Poli, la consigliera regionale Elisa Venturini, il vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo, l’assessore al commercio del comune di Padova Antonio Bressa. “E’ un onore riconoscere pubblicamente il profondo valore dell’impegno profuso dai titolari di queste imprese - ha affermato il vicepresidente vicario di 50&Più nazionale Bastianino Casu - che hanno dedicato le loro energie e il loro sapere a costruire l’economia dei propri territori, lasciando nel contempo un testimone prezioso per le generazioni future”. “Non posso che condividere il messaggio chiaro ed evidente che emerge da questo evento - ha poi aggiunto il presidente Confcommercio Ascom Padova Patrizio Bertin - segnatamente l’insostituibile valore dei negozi di vicinato, che garantiscono la sopravvivenza dei centri cittadini e la sicurezza dei territori. Senza dimenticare la loro funzione di argine all’espansione indiscriminata dei centri commerciali, che devastano e depauperano le nostre economie di scala”. Questo l’elenco dei “maestri” premiati. Aquila di diamante: Antonio Franco, Renzo Capitanio e Nadia Voltan. Aquila d’oro: Natalino Trevisan, Antonio Calore, Massimo Ghiraldo, Sandra Sorgato, Eleonora Smanio, Nadia Salmaso, Ombretta Follin, Walter Fornasiero, Maristella Chinello, Ferdinando Sorgato e Massimo Sartore. Aquila d’argento: Patrizia Galenda, Walter Stramazzo e Loris Sorgato.
Aquila d’oro e di diamante per chi ha operato nel terziario da 25, 40 e 50 anni
Alessandro Cesarato
del Piovese
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.
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Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita. continua da pag. 1
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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo e Pontelongo per un numero >redazione@givemotions.it< complessivo di 10.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 novembre 2023
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Sanità e territorio. Il direttore generale dell’Ulss 6 ha dato il via libera alla Fase 1
Prende il via il maxiprogetto di riassetto e potenziamento dell’ospedale In tutto 41 milioni di euro che la Regione d’intesa con l’azienda sanitaria ha destinato per una serie di interventi. Il vicesindaco Gianella: “Bene, ma abbiamo bisogno ancora di risposte”
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nizia a delinearsi il futuro dell’ospedale Immacolata Concezione. Il direttore generale Paolo Fortuna, con una delibera, ha dato il via alla Fase 1 del progetto di adeguamento, riassetto e potenziamento del nosocomio. Un maxiprogetto da 41 milioni di euro presentato lo scorso anno dalla Regione per il quale ha già destinato risorse per 20 milioni di euro. L’Usl 6 Euganea, d’intesa con la Regione, sta da tempo perseguendo un massiccio programma di interventi che veda, accanto ad un processo di adeguamento normativo, un riassetto e potenziamento della struttura per assicurarne una rinnovata identità organizzativa e funzionale, mettendo l’Ospedale di Piove di Sacco in condizione di affrontare al meglio le sfide della sanità del prossimo futuro. Il progetto, nel suo complesso, conta diversi interventi separati. Il primo riguarda l’adeguamento e riorganizzazione del monoblocco con il miglioramento sismico dell’edificio, il suo adeguamento alla normativa antincendio e l’installazione di nuovi impianti. Al suo interno saranno riorganizzati i reparti e saranno ricavate anche nuove sale operatorie. È prevista la costruzione di un nuovo padiglione per le attività diurne che, oltre ad ospitare le cliniche, servirà da ingresso e nodo distributivo. C’è poi tutta la progettualità legata all’Ospedale Vecchio. L’intervento riqualifica le strutture storiche del primo padiglione ottocentesco, nucleo originario del plesso. Questo corpo storico ospiterà le funzioni di Casa della Comunità e la nuova sede del Distretto Sanitario. L’usl 6
Euganea ha già istituito un tavolo di lavoro multidisciplinare aziendale per definire le linee guida per la definizione degli interventi di dettaglio. In linea di massima i primi 20 milioni serviranno agli adeguamenti strutturali previsti dalle normative e a iniziare a mettere mano alla parte “vecchia” in vista del trasloco del Distretto. Le intenzioni è quello di pubblicare la gara già nelle prossime settimane e aprire il cantiere la prossima estate. “Ricordo molto bene - commenta il vicesindaco Davide Gianella - quanto detto a dicembre dell’anno scorso. Nei 40 milioni di euro ricordo che circa la metà è destinata all’adeguamento antisismico e degli impianti, che devono essere necessariamente fatti. Poi c’è la Casa di Comunità, che dovrà poi essere riempita di contenuto. Un’altra parte poi è dedicata alla crescita del presidio”. Da parte dell’amministrazione comunale l’attenzione in materia sanitaria rimane comunque alta. “Abbiamo bisogno di risposte che ancora mancano su Otorinolaringoiatria, sul futuro dell’Oculistica e sulla piena attuazione delle schede ospedaliere - prosegue Gianella – oltre ad investimenti tecnologici fondamentali come la seconda Tac. Ovviamente strumentazioni e spazi hanno bisogno del personale che garantisca l’efficienza di un presidio che vuole continuare a svolgere il suo ruolo di moderno presidio di rete per acuti. Piove di Sacco ha dimostrato di avere tutte le carte in regola e le professionalità per svolgere il suo ruolo al meglio, con efficienza ed efficacia”. Alessandro Cesarato
L’ospedale di Piove di Sacco e il dg. dell’Ulss 6 Paolo Fortuna
Donazione di organi, l’Immacolata Concezione al top L’ospedale Immacolata Concezione ha dimostrato di avere un’efficiente organizzazione in materia di donazione di organi anche in situazioni particolari. A fine ottobre, per l’accertamento di morte cerebrale di pazienti affetti da gravi lesioni cerebrovascolari i cui familiari hanno acconsentito, interpretando la volontà del loro congiunto, alla donazione degli organi, sono stati gestiti nel giro di poche ore tre donatori di organi. Sono stati espiantati tre fegati, due reni e due tessuti oculari che sono stati poi trapiantati, grazie alla gestione del Nord Italian Transplant, in ospedali del Nord e del Centro Italia. “Tutta l’organizzazione dei percorsi, sia di accertamento di morte sia di prelievo degli organi, è stata condotta - spiega Gianclaudio Falasco, direttore dell’Anestesia e Rianimazione - in modo efficace e sincronizzato sotto tutti gli aspetti. L’eccezionalità dell’evento è legata sia al numero di donatori e alla loro complessità di gestione, sia al breve intervallo in cui è avvenuto”. Oltre a elogiare l’impegno di tutto lo staff (anestesisti, neurologi, dirigenza medica, gruppo operatorio, personale della terapia intensiva, staff
di coordinamento trapianti locale e regionale) il dottor Falasco ci tiene a ringraziare le famiglie che hanno espresso indirettamente la volontà di donazione del proprio congiunto. “Sebbene l’offerta in termini di donazione d’organo sia sempre inferiore alle necessità dei pazienti in lista d’attesa con gravi patologie - dice questa catena di episodi ravvicinati ha dimostrato una pronta sensibilità e disponibilità dei residenti della Saccisica a queste delicatissime tematiche”. (a.c.)
Cultura in ... Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
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Territorio. La cerimonia nella frazione di Santa Margherita a Codevigo
Inaugurato il nuovo impianto idrovoro Altipiano Un’opera che aumenta la sicurezza idraulica di un territorio di 6.500 ettari, a beneficio di un bacino ricadente in otto Comuni (Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Codevigo, Correzzola, Piove di Sacco, Polverara e Pontelongo)
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ella frazione di Santa Margherita a Codevigo è stato inaugurato nelle scorse settimane il completamento del nuovo impianto idrovoro Altipiano con scarico nel fiume Brenta. E’ stata una mattinata di vera festa, con tanto di taglio del nastro e benedizione religiosa, quella che si è vissuta sabato 27 ottobre all’impianto di via delle Muneghe, che ha visto la presenza di tanti sindaci e autorità. D’altra parte, si parla di un’opera che aumenta notevolmente la sicurezza idraulica di un territorio di 6.500 ettari, a beneficio di un bacino ricadente nel territorio di otto Comuni (Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Codevigo, Correzzola, Piove di Sacco, Polverara e Pontelongo) dove si situano le aree più depresse del comprensorio, circa due metri sotto il livello medio del
mare. “Un intervento atteso da tempo. Questo lavoro va a chiudere una serie di interventi che il Consorzio ha fatto per la sicurezza idraulica di questo territorio - ha spiegato Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione - come l’ispezione e il consolidamento interno della botte a sifone di Conche resa possibile proprio grazie alla presa in gestione di questo impianto. Siamo riusciti a migliorare la sicurezza idraulica e la gestione delle acque nel bacino Sesta Presa a sud dello scolo Fiumicello”. L’impianto Altipiano era stato iniziato nel 2013 dall’ex Magistrato alle Acque, con un primo stralcio costato oltre 5 milioni euro. Tutto però si è arenato per anni, fino al 2018 quando l’opera è stata rilanciata e completata dal Consorzio Bacchiglione,
che adesso ne ha la gestione, grazie a un ulteriore finanziamento della Regione da 2,5 milioni di euro. I lavori hanno previsto la fornitura e installazione di due nuove pompe (aumentando la portata d’acqua sollevata e immessa nel fiume Brenta da 5 a 11 metri cubi al secondo) con le relative tubazioni di scarico e quadri elettrici di alimentazione. Sono pompe molto potenti, ciascuna ha un motore elettrico della potenza di 315 kW. Infine, è stato installato un nuovo gruppo elettrogeno di emergenza per garantire il funzionamento dell’intero impianto idrovoro anche in assenza di corrente elettrica. “Riuscire a dare sicurezza ai nostri cittadini - ha poi affermato Roberto Marcato, assessore regionale con delega alla Legge speciale per Venezia - credo sia l’obiettivo più
alto che un amministratore possa desiderare. Se siamo riusciti a raggiungere questi risultati perché possiamo contare su uomini e donne straordinari. Sappiamo quanto possa essere farraginosa la burocrazia in questo Paese, ma quando c’è la volontà, i successi arrivano, grazie anche a un ottimo lavoro di squadra con gli amministratori locali e tutti i soggetti coinvolti, che ringrazio. La Legge speciale per Venezia ha due obiettivi: la sicurezza del territorio e la sicurezza ambientale della Laguna di Venezia, che è un ecosistema fragilissimo. Per questo sottolineo l’urgenza che venga rifinanziata. È dal 2011 che non arrivano fondi: una situazione inaccettabile il dovere elemosinare
risorse, visto inoltre che il Veneto, insieme a Lombardia ed EmiliaRomagna, fa il 50% del Pil del nostro Paese. Abbiamo scritto a tutti i Governi che dal 2011 si sono susseguiti e non abbiamo ancora avuto risposte. Meritiamo un’attenzione maggiore”. “È stata inaugurata un’opera che va a servizio dei cittadini - ha concluso il sindaco Ettore Lazzaro che ha fatto gli onori di casa - che vivono in un territorio molto ampio e che sappiamo essere molto fragile da un punto di vista idrogeologico. Non posso che ringraziare a nome di tutti la Regione e il Consorzio con il quale, come Comune, stiamo portando avanti anche altri interventi”. Alessandro Cesarato
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Rifacimento di piazzale Serenissima. Ridistribuzione dei banchi del mercato
Raggiunto l’accordo con gli ambulanti I
l Comune ha raggiunto la quadra con gli ambulanti per la ridistribuzione dei banchi del mercato del mercoledì e del sabato durante il complicato e lungo cantiere che interesserà a breve il rifacimento di piazzale Serenissima. Un cantiere che rientra nel più ampio progetto di riqualificazione urbana cofinanziato dal Pnrr e che è pronto a partire subito dopo i festeggiamenti per il patrono San Martino. Interessati allo spostamento sono 24 banchi il mercoledì, che diventano 37 in occasione del mercato del sabato. “Il tutto è stato gestito in base al Piano generale del commercio - esordisce il vicesindaco Davide Gianella che ha le deleghe in materia - seguendo e applicando gli schemi della legge regionale. Alla riunione di settembre erano presenti ben 33 ambulanti che, in base alle graduatorie regionali, hanno potuto scegliere direttamente il nuovo stallo secondo le proprie preferenze”. Il Comune aveva inizialmente a disposizione solo 17 postazioni, un numero inferiore rispetto alle esigenze dettate dalla contingenza. Oltre a quelle di emergenza previste in via Roma, in piazza Incoronata e in piazza Vittorio Emanuele, a disposizione ce n’erano 9 lungo via Garibaldi, direttrice che un tempo ospitava i vivaci banchi di calzature ma che progressivamente si è tristemente svuotata. Per fare
Sono interessati allo spostamento 24 banchi il mercoledì, che diventano 37 in occasione del mercato del sabato. Ricavata una nuova area in via San Marco
Davide Gianella
fronte all’esigenza di nuovo spazi è stata così creata una nuova area mercatile in via San Marco, dove sono stati ricavati altri 20 stalli della misura di 9x5 metri. Sono distribuiti nel primo tratto su una fila che diventa doppia nella parte più interna della strada, in corrispondenza dell’area che già era stata scelta per ospitare il mercato ittico durante la ristrutturazione dell’antica pescheria del centro storico. “Si tratta di una sperimentazione temporanea di 9 mesi - conclude Gianella - al termine della quale gli operatori potranno eventualmente tornare agli stalli originari. L’auspicio è che qualcuno possa
nel frattempo “innamorarsi” delle nuove postazioni, in modo particolare di quelle di via Garibaldi che sono facilmente e direttamente raggiungibili dai clienti dal nuovo parcheggio pubblico gratuito di via Castello”. L’amministrazione ha incontrato anche tutte le realtà commerciali e professionali non ambulanti che si affacciano e gravitano sull’area del piazzale per una gestione con meno disagi possibili durante i mesi in cui sarà aperto il cantiere. La soluzione adottata per il mercato ambulante ha trovato in consiglio comunale il conforto anche delle minoranze che sul tema già prima delle ferie estive avevano presentato delle richieste di chiarimento. “C’è soddisfazione - dice il capogruppo Paolo Mazzetto - adesso si vede una pianificazione che tiene conto sia delle esigenze e delle aspirazioni degli operatori economici e sia dei lavori del piazzale”. Alessandro Cesarato
Scuola primaria Umberto I, 150mila euro per l’adeguamento della palestra Altri 150 mila euro per l’adeguamento della palestra della scuola primaria Umberto I. L’amministrazione, con una variazione di bilancio approvata all’unanimità in consiglio comunale, ha deciso di destinare ulteriori risorse al progetto di ristrutturazione dell’edificio per il quale inizialmente era stati riservati 180 mila euro. “Serviranno in prima battuta ai lavori - spiega il sindaco Lucia Pizzo - finalizzati alla riduzione del rischio di vulnerabilità sismica. Abbiamo valutato sia necessario, anche se la palestra non è coevo al corpo originario della scuola che invece è storico e vincolato, adeguarla perché è anche tra le strutture individuate per ospitare i panelli fotovoltaici che abbiamo pianificato di installare in maniera massiccia sugli edifici pubblici”. Tra i vari interventi sono poi
Lucia Pizzo
previsti il rinforzo dei pilastri dei tegoli di copertura e la posa di un giunto sismico tra la palestra e il corridoio della scuola. Nei 330 mila euro è poi compresa la spesa per la sostituzione della pavimentazione in pvc e di tutti i serramenti. L’auspicio, se i continui adeguamenti al rialzo del preziario regionale che determina il costo dei materiali lo permetterà, è quello di mettere mano anche ai servizi igienici. La variazione di bilancio è stata finanziata con una parte dell’avanzo di ammi-
nistrazione destinato agli investimenti. “Questo spazio è importante perché riveste un ruolo strategico - aggiunge la Pizzo - servendo in questo momento non solo gli alunni dell’Umberto I ma anche quelli della scuola media Davila la cui palestra collegata, che sarà rifatta nell’ambito della nuova scuola in via di costruzione nell’area dell’ex foro boario, intanto è già stata demolita per sgombrare l’area destinata ad accogliere i nuovi alloggi comunali per anziani. Lo è poi perché è utilizzato per l’attività motoria destinata ai cittadini over 60 anni e perché, quando tutte le palestre saranno a disposizione, potrà tornare ad accogliere tutte quelle associazioni sportive che in questi mesi, per le citate contingenze, si sono dovute spostare provvisoriamente in altre sedi per svolgere le loro attività”. (a.c.)
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Cultura. La nuova stagione teatrale al Filarmonico sta per iniziare
Un cartellone ricco di proposte Otto le serate di prosa, quattro domeniche a teatro per le famiglie. Un ricco cartellone organizzato dall’associazione Nuova Scena in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e il sostegno di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale
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tto le serate di prosa, quattro domeniche a teatro per le famiglie per la stagione invernale del Teatro Filarmonico. Tra i nomi più importanti in scena Sabina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Domenico Iannacone e Annagaia Marchioro. E’ tutto pronto per la nuova stagione 2023/2024 con due cartelloni, di prosa e teatro per ragazzi, per accogliere tutte le età nello spazio magico e sensibile del teatro. La stagione è organizzata dall’associazione Nuova Scena in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura e il sostegno di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale. “La stagione di prosa è uno degli investimenti culturali più importanti del Comune - commenta l’assessore Paola Ranzato - sia in termini economici sia per il percorso che si è inteso disegnare e incidere in questi anni con la scelta di spettacoli capaci di suscitare sempre emozioni, riflessioni e contrasti, mai banali. Quest’anno, forse più di prima, partendo dal coinvolgimento degli spettatori anche nella realizzazione dei materiali, abbiamo osato, certi di un pubblico maturo e generoso nell’accogliere il nostro e il loro teatro, nelle sue più diverse espressioni”. “Per noi ogni inizio rappresenta una soglia e per celebrare questo nuovo ciclo che ha riconfermato Nuova Scena alla guida e alla cura del Filarmonico - spiega proprio Ilaria Molena di Nuova Scena - abbiamo deciso di invitare gli spettatori a ripensare l’esperienza a teatro. Lo abbiamo fatto coinvolgendo il pubblico in un’azione creativa che ha contribuito a creare il nuovo concept grafico, lo abbiamo fatto attraverso la scelta del titolo: “Sentire”. Un invito ad attivare i nostri sensi tutti, superando l’idea dell’esperienza frontale e spingendoci oltre la “maschera”. Seguendo questa suggestione gli spettacoli sono stati scelti per la loro capacità di rompere le prospettive, superare il confine tra palcoscenico e platea e ridefinire i contorni dello stare a teatro”. L’altra importante rassegna del Filarmonico è dedicata ai più piccoli. Le “Domeniche per famiglie” porteranno in scena acrobazie, maschere, musica e le
favole dei più importanti autori per l’infanzia del 900. Ci saranno anche dei laboratori creativi dedicati al disegno. La campagna abbonamenti sta già andando a esaurimento, I biglietti per i singoli spettacoli saranno acquistabili a partire dal 18 novembre. Per informazioni: www.teatrofilarmonico.it.
Il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco
Alessandro Cesarato
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Scuola, a diposizione 20mila euro per il “bonus zaino” L’amministrazione Pizzo, in coerente continuità con quella passata, ha stanziato delle risorse per il “bonus zaino”, la misura pensata nel 2021 per alleggerire le famiglie dai costi per il materiale scolastico. A disposizione ci sono 20mila euro a cui possono accedere le famiglie residenti con un Isee non superiore a 10.632,94 euro che per ogni figlio, nato tra il 2005 e il 2017, possono usufruire di un contributo di 60 euro. Un aiuto per ammortizzare i costi legati all’acquisto di materiale scolastico, titoli di viaggio, abbigliamento specifico e strumentazione. Nel 2021, quando la misura era stata sperimentata, erano stati stanziati 10.500. Lo scorso anno la dotazione è salita a 20 mila euro per fare fronte all’impennata di domande che sono state circa 200 per complessivamente 333 studenti. A breve sarà pubblicato il bando di gara per potervi accedere. Il Comune si è già fatto carico dei libri scolastici per le elementari e ha previsto delle agevolazioni per i “buoni pasto” della mensa della scuola dell’infanzia e primaria. “Abbiamo approvato per il terzo anno una misura unica nel territorio - dice l’assessore al Sociale Paola Ranzato - con finanze proprie a dimostrare la nostra volontà di continuare a sostenere le famiglie anche dopo le difficoltà economiche legate alla pandemia. Una situazione che da emergenziale purtroppo rischia di diventare strutturale se non si pensano a politiche per la famiglia efficaci”. (a.c.)
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Piove di Sacco - Pontelongo
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Politica. A Pontelongo tensioni in vista delle elezioni amministrative di primavera
Fratelli d’Italia non gradisce le fughe in avanti dei possibili alleati Francesco Brombin: “Già due schieramenti sono usciti allo scoperto e in maniera affrettata, senza un minimo di condivisione; siamo dubbiosi sull’unità del centrodestra”
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ensioni nel centrodestra a Pontelongo in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Al circolo di Fratelli d’Italia nelle scorse settimane non sono di certo piaciute quelle che sono state considerate delle avventate fughe in avanti da parte di possibili alleati. “Esprimiamo forti dubbi sulla sbandierata unità del centrodestra - esordisce il presidente di circolo Francesco Brombin - perché sono già ben due gli schieramenti usciti allo scoperto in maniera affrettata e senza il minimo tentativo di condivisione”. Il riferimento, non ci vuole
molto a capirlo, è da una parte ad Alberto Bortolotto, ex Lega e ora Forza Italia, che ha lanciato “Progetto Rinascita” con lo scopo soprattutto di aggregare i moderati. L’attuale vicepresidente della casa di riposo Galvan è anche un imprenditore edile e vuole rappresentare una novità politica per il paese. Dall’altra parte ci sono Lisa Bregantin e Ilenia Desolei, capogruppo in consiglio comunale rispettivamente di “Insieme per Pontelongo” e di “Per Pontelongo”, che si sono dichiarate già pronte a lavorare per un nuovo progetto politico. La Bregantin è anch’essa di Fratelli
Francesco Brombin
d’Italia ma, e non è un mistero, poco allineata con il locale circolo. La Desolei è sempre stata della Lega, partito che nella de-
clinazione paesana non ha mai trovato però una totale sintonia interna. Insomma, per costruire una possibile coalizione il lavoro
di non manca. “Il contesto attuale è il risultato di continue divisioni interne - conferma da parte sua Brombin - alimentate da vecchie cattiverie, dispetti e individualismi che mettono in secondo piano la necessità di dialogo e unità per il bene dei pontelongani. Proseguendo su questa strada il rischio è quello di consegnare, per la seconda volta consecutiva, il paese in mano ad un centrosinistra che sicuramente non è stato in grado di dare corso al cambiamento. La nostra comunità ha bisogno di mettere da parte rancori e personalismi. È necessario voltare pagina attraverso una nuova leadership fatta anche di volti nuovi in grado di innovare e di porsi in discontinuità rispetto al passato”. Alessandro Cesarato
A Piove di Sacco Mazzetto commenta amaro il tentativo di hackeraggio “Spero anche questo non sia stato il tentativo di fermare chi ha opinioni diverse. Tutte hanno diritto di essere espresse e il confronto non si fa zittendo gli altri con le armi, seppure informatiche, ma argomentando con la civile discussione”. Con queste parole Paolo Mazzetto, capogruppo di minoranza, commenta con amarezza il tentativo di hackeraggio che nelle scorse settimane ha riguardato il sito www.pioveonline.it che viene utilizzato dal proprio gruppo consiliare per le comunicazioni sull’attività politica a palazzo Jappelli. “I tentativi di hackeraggio sono stati compiuti solo verso alcuni utenti - spiega - in particolare l’amministratore di siste-
ma e quattro dei sei consiglieri comunali di minoranza. Sono stati ignorati gli altri utenti senza alcun ruolo politico o di gestione del sito. La tecnica utilizzata è stata quella di un attacco che tentava di violare l’account degli utenti con ripetuti tentativi di inserire delle probabili password. La tipologia di attacco informatico in realtà è poco sofisticata ma dal particolare fastidio, visto che i sistemi di sicurezza, che avvisano gli utenti dei tentativi di accesso falliti, hanno iniziato a bombardare i consiglieri comunali di e-mail con i dettagli dei singoli tentativi falliti”. Stando alle spiegazioni di Mazzetto si sarebbe trattato di un attacco compiuto da umani e non
automatizzato, visti gli orari, la frequenza e il tentativo di usare un dato personale molto preciso di uno dei consiglieri. Ignoto è il motivo dell’attacco, che non ha avuto alcun esito se non quello di rallentare il sito. “Ritengo curioso che qualcuno si interessi ad un sistema ancora da rilasciare al pubblico. Auspico che questa non sia stata la risposta ai contenuti del sito - conclude - che riporta la nostra azione in consiglio. Abbiamo già avuto maldestri tentativi di fermare la nostra comunicazione bloccando i profili social, Facebook in particolare, della mia candidatura e di nostri consiglieri e sostenitori. Non ci fermerà neppure questo”. (a.c.)
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Leganro
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Società. Un protocollo d’intesa che mette insieme diverse realtà del territorio
Nasce il Tavolo interistituzionale della comunità educante I Comuni di Legnaro e Polverara, l’IC di Legnaro,le parrocchie e le scuole paritarie, la Fondazione Franco Focherini e una decina di associazioni sportive si impegnano nella cura e crescita dei minori
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irmato martedì 10 ottobre a Palazzo Gemma il protocollo d’intesa che dà vita al Tavolo interistituzionale della comunità educante: un nuovo soggetto che mette insieme le realtà del territorio impegnate nella cura e crescita dei minori e delle loro famiglie. Vi hanno aderito i Comuni di Legnaro e Polverara, l’istituto comprensivo di Legnaro, le parrocchie di Legnaro, Polverara e Isola dell’Abbà con le relative scuole paritarie, la Fondazione Franco Focherini e una decina di associazioni sportive. L’obiettivo è sviluppare una cultura della comunità che sostenga i giovani e le loro famiglie nel loro percorso di vita all’interno dei contesti sociali che frequentano abitualmente. Partecipano alle attività del Tavolo anche l’Arma dei carabinieri e il centro di studi Olivotti. Fabio Bianchini, membro della Fondazione Focherini e coordinatore del Tavolo ha definito la firma del protocollo “La formalizzazione di un impegno per dare una risposta importante alla comunità”.
Il sindaco di Legnaro, Vincenzo Danieletto ha assicurato l’impegno “Per cercare di dare alternative ai giovani e strumenti efficaci ai genitori per gestire al meglio situazioni problematiche”. L’importanza di fare rete è stata sottolineata dall’assessore al Sociale del Comune di Legnaro, Alessia Morandin, mentre di Comuni vicini “Che devono mettersi insieme per cercare di ricreare la rete della comunità” ha parlato il sindaco di Polverara, Alice Bulgarello. “Anche la scuola - ha confermato il dirigente dell’I-
stituto comprensivo di Legnaro, Antonio Mincione - ha risposto immediatamente a quelle che erano le esigenze che si andavano a riscontrare in più ambiti”. Il contributo attivo delle parrocchie è stato infine assicurato dal Vicario delle parrocchie di Legnaro e Polverara, don Francesco dal Sasso. “La parrocchia - ha detto - diventa un buon ponte per raggiungere, ascoltare, custodire e far crescere determinate realtà e dinamiche presenti nel nostro territorio”. Martina Maniero
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Un mese di iniziative per combattere la violenza sulle donne Novembre, mese della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Per l’occasione il Comune ha organizzato una serie di eventi dal titolo “L’amore si manifesta solo amando”. Il 5 novembre la clinica mobile per la mammografia gratuita di WelfareCare ha fatto tappa in piazza Costituzione; giovedì 9 a palazzo Gemma si è tenuto l’incontro “Violenza sulle donne: un problema di salute”, iniziativa inserita nel progetto “La violenza è pane quotidiano” della Croce Rossa italiana, comitato di Padova, mentre mercoledì 22 si terrà la camminata in rosso con le associazioni Podisti legnaresi e Libere di correre. Infine, un nuovo incontro pubblico in Corte Benedettina giovedì 30 con “Questo forte silenzio”: letture teatrali a cura dell’università di Padova. (Ma. Ma.)
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S.Angelo di Piove - Arzergrande
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In biblioteca. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco
Lucchetti ai cancelli: in tre restano dentro M
ettono un lucchetto al cancello della biblioteca chiudendovi dentro due bibliotecarie e un nonno vigile. Liberi solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco. È successo a metà ottobre, nell’area parco di via del Donatore di Sangue. Un gruppo di ragazzini, a ridosso dell’orario di chiusura della biblioteca, avrebbe bloccato il cancello che dà accesso all’area con una catena da bici, uno straccio e un lucchetto, impedendo così l’uscita al personale ancora presente nella struttura. Per recidere il catenaccio è stato richiesto l’intervento dei pompieri. “Pare si sia trattato di una “ritorsione” dovuta al fatto che alcuni giorni prima, le bibliotecarie, all’orario di chiusura avevano chiuso il cancello, impedendo a quegli stessi ragazzi di trattenersi oltre all’interno. Questo è solo uno degli episodi che si sono verificati negli ultimi anni, ad opera, si ritiene, sempre dello stesso gruppo di ragazzi” spiega il vicesindaco Angela Furlanetto. “In questi anni - aggiunge l’amministrazione si è sempre impegnata al fine di cercare di arginare queste situazioni di disagio giovanile, dapprima convocando genitori e ragazzi, cercando di individuare con loro delle soluzioni e, solo successivamente, attesa la costante opposizione del gruppo, attivandosi con le necessarie segnalazioni e querele presso le autorità competenti. Oggi - prosegue - grazie all’im-
Sono rimasti chiusi dentro a causa di una possibile “ritorsione” di un gruppo di ragazzini. Il sindaco: “Non siamo disposti più a tollerare questi comportamenti”
pianto di videosorveglianza presente sull’area, è possibile procedere all’individuazione degli autori del fatto e di tutti i ragazzi presenti. Quest’amministrazione non intende tollerare oltre questi comportamenti”. “Ci stiamo già attivando - annuncia Furlanetto - attraverso la collaborazione tra la polizia locale e l’ufficio Servizi Sociali, coinvolgendo anche la scuola e contestualmente stiamo predisponendo la documentazione necessaria per procedere avanti l’autorità giudiziaria”. Quindi un appello alle famiglie: “Mi sento di rivolgere un appello a tutti i genitori, perché i loro ragazzi sono i nostri ragazzi e tutelarli significa
anche accettare i loro momenti di difficoltà, le compagnie inadatte e gli errori, senza nascondersi: vi chiedo di avere il coraggio di affrontare i ragazzi mettendoli di fronte al rischio che le loro condotte e le loro frequentazioni possono avere sul loro futuro”. “Fare comunità - conclude il vicesindaco - significa anche questo: attivarsi insieme per cercare di far fronte ai problemi del territorio, perché soltanto attraverso un’azione sinergica e costante possiamo sperare di arginare queste situazioni ed evitare che altri giovani siano coinvolti in attività certo non costruttive e proficue per il loro sviluppo”. Martina Maniero
Inaugurata ad Arzergrande la Casa dell’Acqua È arrivata anche in paese la Casa dell’Acqua pronta a erogare acqua della rete locale refrigerata, liscia, gassata e leggermente gassata. Il distributore, istallato da AcegasApsAmga, è stato posizionato in piazza Don Luigi Segala, vicino al municipio, ed è stato inaugurato da poche settimane. “Nel territorio padovano abbiamo già installato circa una decina di impianti - dice Emilio Caporossi, responsabile acqua di AcegasApsAmga - perché i vantaggi sono tantissimi, sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico. Questo erogatore, inoltre, riveste un importante ruolo anche dal punto di vista dell’aggregazione sociale, facendo riunire i cittadini che vogliono rifornirsi d’acqua. Un piccolo passo che serve per au-
mentare la partecipazione e la consapevolezza delle persone nell’uso della risorsa idrica”. Si può usufruire del nuovo servizio al costo di 5 centesimi al litro. “Sono profondamente grato all’ufficio tecnico e ad AcegasApsAmga per l’impegno e la collaborazione - aggiunge il sindaco Filippo Lazzarin - che ci hanno permesso di realizzare questo
servizio essenziale che non solo migliorerà la vita della nostra comunità, ma contribuirà anche a preservare l’ambiente. L’attenzione e la professionalità dimostrate sono un esempio di eccellenza che lasciano il segno e che continuerà ad essere apprezzato nel tempo”. Si prevede che l’impianto potrà erogare ogni anno circa 110.000 mila litri d’acqua di rete. (a.c.)
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Codevigo
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Valle Millecampi. Da oltre 10 anni è rimasto inutilizzato, ora la Provincia vuole valorizzarlo
Casone delle Sacche, assegnata la gestione a Villa Roberti
La concessione avrà una durata di tre anni, con la possibilità di estenderla per altri due. L’assegnazione rappresenta un primo passo per il rilancio dell’area della gronda lagunare di Conche, patrimonio Unesco dal 1987
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n centro di didattica ambientale, attività sportive e turismo a basso impatto. È questo il cuore del progetto che ha convinto la Provincia ad affidare la gestione del Casone delle Sacche alla cooperativa Villa Roberti di Brugine che si è così aggiudicata così il bando pubblico per il quale erano pervenute tre proposte. La Provincia cercava un partner idoneo per la valorizzazione di questo importante patrimonio dell’ente e che ne garantisse la fruizione pubblica. Avamposto padovano sulla laguna, il Casone delle Sacche si trova nel contesto della valle Millecampi. Da oltre dieci anni, da quando il Comune, che lo aveva in concessione, lo ha restituito alla Provincia, è rimasto completamente inutilizzato. Per alcuni anni è diventato un recapito postale per le Guardie forestali, poi neanche più quello. “La cooperativa Villa Roberti vanta un’eccellente esperienza nella programmazione, organizzazione e gestione di attività culturali - spiega Daniele Canella, vicepresidente della Provincia con delega al Patrimonio - nonché nella gestione di immobili culturali pubblici e privati. Inoltre, la gestione economico-finanziaria ha dimostrato la sostenibilità, se si considera la conservazione del complesso immobiliare e il coinvolgimento della comunità locale”. La concessione avrà una durata di tre anni, con la possibilità di estenderla per altri due anni. Nella convenzione, la Provincia si riserva la possibilità di utilizzare gratuitamente l’immobile per almeno dieci giorni all’anno, oltre a impegnarsi nel sostenere gli interventi di manutenzione straordinaria. Il concessionario si occuperà invece della manutenzione ordinaria e della guardiania, con un rimborso annuo di 15 mila euro per le spese sostenute. “Questa collaborazione segna un passo importante verso la riapertura di questo patrimonio culturale e naturale - aggiunge Canella - che sarà valorizzato garantendo la fruizione pubblica. Questo progetto prendere vita su basi solide, coinvolgendo la comunità, sostenendo l’economia locale e la qualità culturale e turistica di un’area geograficamente complessa e per questo unica”. L’assegnazione rappresenta un primo passo per il rilancio dell’area della gronda lagunare di Conche, patrimonio Unesco dal 1987, la cui gestione e
valorizzazione non è però mai partita. In questi decenni più che un’opportunità si è rivelata quasi un peso per tutti gli enti coinvolti che non si sono mai mossi secondo quello che dovrebbe essere un indispensabile coordinamento. Già il fatto che la Provincia, dopo tanti anni, abbia scelto di pubblicare il bando per il Casone delle Sacche proprio mentre l’attività politica locale era sospesa per le elezioni amministrative e distratta dalla campagna elettora-
le non è parso a molti così opportuno. La Provincia ha poi la proprietà anche del Casone Millecampi, sul quale continua a investire risorse ma che è praticamente abbandonato a se stesso. Il Comune, che ha invece in gestione i Casoni della Fogolana - che sono chiusi da due anni - e la Spiaggetta della Boschettona, con la nuova amministrazione sta cercando di pianificarne l’ennesimo rilancio. Alessandro Cesarato
Quarant’anni di dolcezza e sacrifici, l’anniversario della pasticceria
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Quarant’anni di dolcezza all’insegna della tradizione ma senza mai rinunciare a un tocco di innovazione. Li ha festeggiati la storica pasticceria Da Bacco, in via Vittorio Emanuele III, proprio nel cuore del capoluogo. Ad aprirla, nell’ottobre del 1983, era stato Renato Bacco insieme alla moglie Annalisa Doardo. Nel luglio del 1986, impegnato nella consegna di un ordine per una festa di battesimo, purtroppo Renato viene a mancare in un incidente stradale. La moglie Annalisa, che in
quel momento deve prendersi cura della piccola Elena di 20 mesi, non si lascia sopraffare e con grandi sacrifici porta avanti l’attività. La figlia Elena nel frattempo cresce e, una volta diventata maggiorenne, decide di portare avanti con grande passione il lavoro iniziato dai suoi genitori. Ha continuato a mantenere la tradizione con ricette originali di papà Renato, specializzandosi però nel cake design attraverso il quale riesce a esprimere tutta la propria creatività e fantasia. “Come tutti i lavori artigianali e artistici – spiega Elena - la pasticceria richiede alcuni requisiti. Soprattutto però ci vuole tempo, amore e passione”. (a.c.)
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L’evento. Nel corso della seconda edizione della Giornata delle Ville Venete
Oltre 500 persone hanno visitato Villa Roberti Da tutto esaurito gli appuntamenti in scaletta nel corso della giornata, con le prenotazioni che erano arrivate già nei giorni precedenti. Visite, degustazioni, laboratori, convegni si sono rivelati un vero successo
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tmosfere e colori autunnali hanno fatto da cornice alla giornata tutta dedicata alle bellezze architettoniche del territorio. Anche a villa Roberti si è riconfermato un successo, in termini di presenza di pubblico, la seconda edizione della Giornata delle Ville Venete, l’evento voluto e realizzato dall’ Irvv – Istituto Regionale Ville Venete – e l’associazione per le Ville Venete per fare conoscere, promuovere e approfondire la conoscenza della Villa Veneta e il suo valore attraverso esperienze concrete. Un racconto proposto attraverso delle esperienze: visite, degustazioni, laboratori, reading, performance, convegni e incontri esclusivi. Lo scorso 22 ottobre il cancello di villa Roberti è stato solcato da almeno 500 persone. Numeri da sold out per una realtà che, comunque, ha una sua apertura regolare con una programmazione di eventi praticamente senza soluzione di continuità in tutte le stagioni dell’anno. Da tutto esaurito gli eventi in scaletta nel corso della giornata, con le prenotazioni che erano arrivate già nei giorni precedenti. “Un continuo di telefonate per nuove prenotazioni - spiega Alessandra Vedovato, comproprietaria della villa e presidente della cooperativa che la gestisce, nonché membro nel direttivo dell’associazione per le Ville Venete con la delega per Padova e Rovigo abbiamo dovuto a malincuore a un certo punto dire che non avevamo più posti disponibili. Abbiamo raddoppiato le visite guidate, ampliato i posti all’evento musicale. Per cercare di non lasciare fuori nessuno, abbiamo permesso l’accesso libero almeno al parco”. Il programma è stato fitto e vario. Al mattino, nell’armonia del parco, c’è stato il momento dedicato allo “Yoga della Felicità”. Per tutta la giornata si sono susseguite le visite guidate e nel pomeriggio molto apprezzati sono stati lo spettacolo in forma teatral-musicale per avvicinare alla musica i più giovani e il più intimo concerto con aperitivo, con la musica che si è alternata alla poesia. “Al mattino abbiamo avuto un pubblico soprattutto senior - continua la Vedovato - nel pomeriggio tante famiglie e over 35 anni. Per quanto riguarda la
nostra esperienza, che è quella comunque di una villa sempre aperta e viva, giornate come queste, in cui c’è la contemporaneità di aperture di tanti altri siti danno la consapevolezza di trovarsi in un circuito per il quale c’è un forte interesse e un’incredibile passione da parte del pubblico che vuole fare questo tipo di esperienze”. Alessandro Cesarato
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Al via gli interventi alla rete idrica nelle vie Papa Luciani e Paolo VI Dallo scorso 6 novembre AcegasApsAmga, società del gruppo Hera, ha dato avvio ai lavori di bonifica e potenziamento della rete idrica in via Papa Luciani e in via Paolo VI a Brugine. Per permettere una corretta esecuzione delle opere il Comune, con apposita ordinanza municipale, ha chiuso temporaneamente il transito veicolare lungo la strada, con la sola eccezione di residenti e frontisti. Le disposizioni resteranno in vigore almeno fino alla fine del mese di marzo. I lavori prevedono la sostituzione dell’attuale tubazione idrica in polietilene, ormai datata e quindi soggetta a frequenti rotture, con una nuova condotta in ghisa da 100 millimetri per un’estesa complessiva pari a circa 410 metri ottenendo una portata nettamente superiore che consentirà al gestore di erogare un servizio migliore per la comunità con una notevole riduzione delle perdite, oltre a una maggiore efficienza e sicurezza dal punto di vista idraulico. I lavori in programma sono stati pianificati in collaborazione con l’amministrazione comunale. “Questi risultati per il Comune di Brugine sono frutto di un lodevole lavoro di squadra e di un grande coordinamento amministrativo, ringraziamo l’impegno degli uffici comunali e il gestore del servizio idrico integrato AcegasApsAmga” ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e Sicurezza idraulica, Fabio Magagnato. Il sindaco Michele Giraldo invece ha annunciato: “Al termine dei lavori si procederà alla sistemazione di via Papa Luciani e via Paolo VI anche con la nuova asfaltatura delle zone interessate dall’intervento per migliorare viabilità e sicurezza”. (Ma.Ma.)
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Cicloturismo. Il percorso di 64 chilometri unisce il territorio di 15 Comuni tra borghi e natura
Colli Euganei, alla Provincia la regia per la gestione dell’anello ciclabile L
a Provincia di Padova è riconosciuta ufficialmente dalla Regione del Veneto soggetto gestore della Ciclovia “Escursione 2 - Anello dei Colli Euganei”. Un percorso cicloturistico di 64 chilometri che unisce numerosi centri urbani ricchi di storia, attrattività turistiche, ma soprattutto di paesaggi suggestivi creati dall’unicità delle formazioni geologiche. In questo scenario inconfondibile, la natura si mostra nelle sue molteplici forme e le testimonianze archeologiche tramandano vicende di antiche civiltà. Il riconoscimento dato alla Provincia di Padova come soggetto gestore dell’Anello dei Colli Euganei, rappresenta un’occasione unica per costruire un’infrastruttura di livello assoluto per Padova e il suo territorio. La chiave del successo sarà la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. Il primo incontro a Palazzo Santo Stefano, ha visto la partecipazione di partner e portatori di interesse, per presentare tutte le attività in programma nei prossimi anni. Unendo le competenze dell’Amministrazione Provinciale, dei 15 Comuni coinvolti (Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia e Vo’), del Parco Regionale dei Colli Euganei, dell’O.G.D. Organizzazione di Gestione della Destinazione turistica Terme e Colli Euganei e di Fiab Padova, si è concretizzato un passo fondamentale verso un approccio innovativo: l’infrastruttura verrà gestita seguendo la manutenzione e la promozione, in parallelo. Il soggetto gestore e i Comuni contribuiranno finanziariamente alla manutenzione, garantendo la qualità della Ciclovia; l’O.G.D. si occuperà della promozione e comunicazione. Il Parco dei Colli ispezionerà e verificherà lo stato di manutenzione, Fiab Padova collaborerà con tutti i partner, mettendo a frutto la sua esperienza con una funzione ispettiva, consultiva e propositiva. Il piano prevede una serie di interventi ordinari programmati e interventi straordinari di
Il piano prevede una serie di interventi di rifacimento del piano stradale, di messa in sicurezza degli attraversamenti, riparazioni di ponti e passerelle, sostituzione di impianti di illuminazione, cartellonistica, pannelli informativi.
L’anello ciclabile dei Colli Euganei permette di scoprire un territorio unico
rifacimento del piano stradale, di messa in sicurezza degli attraversamenti, riparazioni di ponti e passerelle, sostituzioni di parapetti e staccionate, integrazione e sostituzione di impianti di illuminazione, cartellonistica, pannelli informativi. In parallelo, si lavorerà a campagne di informazione e promozione, all’organizzazione di tour e a un grande evento in programma la prossima primavera. Gli interventi porteranno benefici in termini di valorizzazione del territorio, oltre che significativi vantaggi per il settore del turismo. Il cicloturismo rappresenta una delle attività più praticate nei Colli Euganei, e sono sempre più numerosi gli operatori economici attrezzati a rispondere alle esigenze di una domanda in continua crescita, con l’offerta di servizi specifici e proposte mirate alla conoscenza del ricco patrimonio naturalistico, storico e artistico del nostro territorio. La gestione coordinata consentirà di avere una manutenzione ordinaria e straordinaria uniforme e regolare, un’attenzione particolare a tutta l’attività, ma soprattutto la promozione e la valorizzazione dei territori. Una progettualità, che consentirà di programmare per il periodo 2023/2028 un oculato piano di gestione generale, e di sviluppare progetti di crescita omogenea nel territorio, organizzando servizi e proposte turistiche a contatto con la natura. Il 65% della filiera della bicicletta si concentra in 4 regioni, il Veneto è al secondo posto dopo la Lombardia e conta quasi ottomila chilometri di percorsi cicla-
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bili censiti, con ben cinque delle dieci ciclovie nazionali. Padova nello specifico è la città in Italia con più piste ciclabili in rapporto alla superficie, sono infatti 181,7 km. Dalle stime di settore, l’ecosistema della bicicletta sviluppa 9 miliardi di euro di ricavi annui e occupa 17 mila addetti in totale. Secondo l’ultimo rapporto di Conebi, in un anno per ogni 1.000 bici prodotte in Europa, si creano da tre a cinque posti di lavoro, mentre per ogni 1.000 eBike i posti sarebbero in media da sei a nove. La programmazione nella gestione della principale ciclovia dell’area dei Colli Euganei consentirà di offrire ai residenti un’infrastruttura ordinata e fruibile e ai turisti un’esperienza in linea con la Carta dei servizi per il turismo in bicicletta emanata dalla Regione Veneto. Un’opportunità concreta per molte destinazioni di rigenerare la propria offerta turistica. Vincenzo Gottardo
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Gli eventi. Fino al 6 dicembre la rassegna Novembre Patavino alla sua decima edizione
Autunno in musica con grandi nomi Ecco i concerti da non perdere
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na stagione all’insegna della musica attende la città di Padova: tanti gli eventi musicali in programma, a coprire diversi generi, dalla musica da camera al pop alla musica classica. Fino al 6 dicembre si potrà partecipare agli eventi della rassegna Novembre Patavino, contenitore di appuntamenti enogastronomici e culturali giunto quest’anno al traguardo della decima edizione. Da segnalare, in particolare, l’appuntamento del 3 dicembre presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi dedicato a Lucio Dalla, con il contributo della musicologa Angela Forin e con una selezione musicale a cura di Ivan Contini. Ad animare le domeniche pomeriggio dei padovani, come ormai da tradizione, ci pensa la rassegna internazionale di concerti organizzata dall’Agimus di Padova, giunta alla sua trentesima stagione. Organizzata con il sostegno del Comune di Pado6FDULFD O¶$SS GDO va Assessorato alla Cultura e del Ministero6LWR :HE per i Beni Culturali, la rassegna da anni porta in città musicisti italiani e stranieri 6FDULFD O¶$SS FRQ di talento,LO 45 FRGH vincitori di Concorsi Musicali Internazionali, laureati presso le migliori Accademie di Alto Perfezionamento di musica in Italia e all’estero. Fra i concerti da non perdere presso la sede storica di Palazzo Zacco-Armeni, Circolo Unificato dell’Esercito, “Il fascino della musica barocca e
Agimus cura la sua trentesima stagione con interpreti italiani e stranieri, i Solisti Veneti “I concerti della domenica”, all’istituto Configliacchi il ciclo di concerti gratuiti “Note d’autunno”
I Solisti Veneti propongono “I concerti della domenica”
dei suoi strumenti” il 3 dicembre: l’ensemble barocco “Aquae Sonus Resonantia” eseguirà musiche di Telemann, Haendel, Marcello, Lotti, Simpson, Bellinzani, Kapsberger. Chiude la rassegna “Nel mondo delle fiabe”, il 17 dicembre, con musiche di Ciaikovsky, Korsakov, Stravinsky-Agosti, Sviridov eseguite dal duo pianistico composto da Maria Ponomarova e Gabriella Rivelli. Sempre nell’ultimo giorno della settimana si svolgono “I concerti della domenica” a cura de I solisti Veneti. La rassegna, inaugurata il 29 ottobre scorso, prevede per il 3 dicembre l’esecuzione della messa a quattro voci di Giacomo Puccini, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla morte, mentre per il 10 dicembre è previsto il recital di Giuseppe Barutti: in programma la Seconda Suite in re minore per violon-
cello solo e la Prima Suite in sol maggiore per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. “Note d’autunno” è il nome del ciclo di concerti gratuiti proposto dall’istituto Configliachi: una serie di appuntamenti che spazia dalla musica classica al rock, dal musical al pop. I prossimi eventi in programma sono dedicati alla musica leggera dagli anni Sessanta e Ottanta con l’incontro “Pane, musica e fantasia” (con il Duo Frangia, domenica 26 novembre), durante il quale le esibizioni musicali saranno intervallate da poesie e racconti, e al musical con l’esibizione del Sol diesis & La bemolle duo, che intratterrà il pubblico eseguendo brani tratti da musical dagli anni Cinquanta al 2000 (sabato 2 dicembre). Francesca Tessarollo
Esu a Teatro: biglietti agevolati per gli studenti Ritornano gli appuntamenti di “Esu a Teatro”, l’iniziativa promossa da ESU di Padova e Teatro Stabile del Veneto per portare gli studenti a teatro con un contributo di 3 euro. Un’iniziativa rivolta a tutti gli studenti iscritti alle Università del Veneto, agli Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, alle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, ma anche ai dottorandi, ai ricercatori, agli iscritti a master e scuole di specializzazione, che potranno assistere agli spettacoli dei Teatro Verdi e Maddalene di Padova, del Goldoni di Venezia e del Del Monaco di Treviso a un prezzo agevolato. Un progetto che anticipa quanto previsto dalla normativa statale in materia
di diritto allo studio universitario che, come sottolinea Giuseppe Maschera, Presidente di ESU Padova: “farebbe rientrare la spesa
Boomers con Marco Paolini al Teatro Verdi
per frequentare eventi culturali tra le voci finanziate dalle borse di studio. In attesa che questa previsione possa trovare attuazione, l’ESU di Padova, insieme
agli altri ESU veneti, ha anticipato i tempi, contribuendo concretamente all’attuazione di questo diritto”. Nuove opportunità formative, ma anche luoghi di incontro e confronto per una generazione che, come sottolineato da Claudia Marcolin, Executive Manager del Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale, “necessita di spazi fisici di confronto, di luoghi dove incontrare altri giovani”. Gli studenti potranno aderire all’iniziativa registrandosi sul sito del Teatro Stabile del Veneto e acquistando i biglietti direttamente online, oppure presentando tessera universitaria o tessera ESU presso la biglietteria del Teatro. (f.t.)
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Sport
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Calcio. Avvicendamento sulla panchina della Piovese
Arriva Luca Nardo al posto di Graziano La decisione è arrivata dopo un inizio campionato di Promozione non in linea con le aspettative di una società pronta al rilancio dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione agonistica
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metà ottobre alla guida della prima squadra della società del presidente Alberto Bertani è stato chiamato Luca Nardo che ha così preso il posto dell’esonerato Cristiano Graziano. La decisione è arrivata dopo un inizio campionato di Promozione non in linea con le aspettative di una società pronta al rilancio dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione agonistica. La società ha salutato Graziano ringraziandolo “per il lavoro svolto con dedizione e professionalità in questi 10 mesi e augura il meglio per le sue prossime esperienze a livello personale e sportivo”. “Mister Graziano ha fatto molto bene l’anno scorso e sono tuttora orgoglioso di quanto ci ha dato. Purtroppo, nel calcio non si può esonerare un’intera squadra - ha spiegato il presidente Bertani - la cosa più veloce è stata sollevare l’allenatore
per dare un colpo e una sterzata. Non potevamo essere così in difficoltà con una squadra così strutturata e forte. Abbiamo dei tifosi meravigliosi, da brividi. Per loro stiamo facendo il massimo per riportare la Piovese ai livelli che merita”. Luca Nardo, 59 anni, è reduce da una grandissima impresa la scorsa stagione sulla panchina del Favaro 1948 con la vittoria nel Trofeo Veneto Promozione, fondamentale per il ripescaggio proprio della compagine veneziana nell’Eccellenza. Nelle passate stagioni ha allenato diverse squadre in Promozione ed Eccellenza nelle province di Venezia e Treviso, tra le quali Miranese, Istrana, Edo Mestre, Casier Dosson, Pro Venezia e Favaro. Nel suo curriculum anche due anni di responsabile del settore giovanile del Treviso. Alessandro Cesarato
Luca Nardo
Virtus, in serie B partenza in salita. De Nicolao. “La squadra c’è, il livello è alto” Un campionato di serie B iniziato in salita per la Virtus Basket Antenore Energia. Qualche sconfitta di troppo nonostante le buone prestazioni non ha demoralizzato il coach Riccardo De Nicolao, che nel gioco espresso dalla squadra già vede i margini per una ripresa. Com’è questo campionato di serie B ? “E’ un bel campionato, divertente, sono tutte ottime buone squadre; non ci sono partite facili. Questo lascia aperto il fatto che ogni fine settimana, ogni gara è una questione a sé, si può vincere o perdere con chiunque, e quindi non ci sono mai risultati scontati. Il livello sicuramente è molto
alto, ci sono giocatori molto forti, ci sono gli stranieri, ogni squadra può schierarne uno. Abbiamo visto che questo è un fattore importante perché sono giocatori che magari possono accendersi e cambiare la partita all’improvviso”. Come ha visto Virtus in campo, finora ? “Finora ho visto una squadra che ha sempre combattuto in tutte le partite, sia quando abbiamo vinto che quando abbiamo perso, facendo sempre prestazioni buone. La squadra c’è, dobbiamo forse essere un pò più cinici, per riuscire in alcuni momenti focali della partita a chiuderla, però nonostante qualche sconfitta di troppo abbiamo dei
segnali positivi. Sono contento della squadra e del gioco espresso dai ragazzi”. Chi l’ha colpita per la qualità di gioco in questa prima fase del campionato ? “Abbiamo avuto delle conferme importanti rispetto all’anno scorso ad esempio Giacomo Cecchinato al quale quest’anno abbiamo affidato un ruolo con molta più responsabilità rispetto all’anno scorso. Sono molto contento perché si è fatto trovare pronto, è cresciuto anche a livello mentale. Poi i giocatori più esperti: Ferrari, Scanzi, Molinaro, Antelli, il capitano Schiavon ci stanno confermando che sono una garanzia, difficile che sbaglino una partita. (d.b.)
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Tanti progetti al Cavanis di Chioggia Il 2024 a Chioggia si prospetta come un anno ricco di novità e di festeggiamenti. Le novità sono date dai nuovi progetti che arricchiranno l’offerta complessiva della scuola con iniziative di grande interesse e di coinvolgimento per studenti e docenti. I festeggiamenti saranno dati dalla conclusione dei progetti, di cui scriveremo più oltre, in concomitanza col 70° anniversario della scuola di Chioggia e col 250° anniversario della nascita di Padre Marco Cavanis.
Robotica in Rete
Il progetto “Robotica in Rete” è stato presentato dalle tre scuole professionali: Fondazione Cavanis di Chioggia (VE), SFP Lodovico Pavoni di Montagnana (PD), Fondazione San Gaetano di San Bonifacio (VR). Fondazione Cavanis è Capofila del progetto. L’idea delle tre scuole è quella di allestire e implementare altrettanti laboratori dedicati alla Robotica industriale, autonomi e indipendenti, allocati presso i rispettivi istituti, da mettere in rete sviluppando delle modalità interattive e collaborative di utilizzazione di tali laboratori impiegando anche le tecnologie della realtà aumentata. Si tratta di realizzare delle modalità di formazione dei nuovi operatori e tecnici, che abbiano una forte interconnessione con le esigenze del mondo industriale e con gli orientamenti attuali della Industria 4.0. Il progetto si è classificato primo tra i 33 progetti presentati a livello regionale ed è stato finanziato integralmente per oltre
190.000,00 euro. Il progetto si concluderà verso fine 2024.
Artigiani del Cielo
Veneto24 passa al sistema di ultima Più di due anni fa la Fondazione presentò una propria proposta al bando “Educare Alcuni degli studenti selezionati per il progetto “Artigiani del Cielo” generazione DAB permette di ascoltare anche Insieme” che della Presidenza del Consiglio dei ministri. Due mesi, a settembre, fa rispettivi settori: la lavorazione delle otti- teatro all’aperto in grado di accogliere fino la radio con perfetta. che astronomiche; la costruzione del tele- a 180 persone: tutto ecosostenibile e a arrivò la una conferma diqualità finanziamento delaudio progetto “Artigiani del Cielo”. Il progetto, attualmente in fase di startup, darà vita ad un laboratorio intergenerazionale con lo scopo di promuovere e favorire il dialogo tra le vecchie e le nuove generazioni e il trasferimento di conoscenze, tecniche e passioni dai vecchi artigiani ai giovani studenti. Nella fattispecie, esso porterà alla realizzazione, entro il 2024, di un osservatorio astronomico completo operativo presso la scuola di Chioggia. Per guidare i 15 ragazzi e ragazze che parteciperanno al progetto saranno chiamati alcuni degli artigiani più quotati nei
scopio e della montatura; la realizzazione del locale da adibire a osservatorio. L’osservatorio sarà aperto anche alla cittadinanza e diverrà un progetto guida per la scuola nei prossimi anni, con lo scopo di incanalare le capacità e le passioni dei nostri studenti in attività di grande remunerazione intellettiva ed emozionale.
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Giardino con Teatro all’aperto Questo è l’ultimo bando a cui abbiamo partecipato e si riferisce al PNRR. La nostra proposta prevede la realizzazione di un giardino di piante autoctone e di un
basso consumo energetico, recuperando un’area attualmente inutilizzata all’interno della scuola. L’istruttoria del bando è ancora in corso e si concluderà in qualche mese. I partecipanti sono moltissimi e le risorse limitate per cui sarà veramente difficile essere selezionati, ma se questo dovesse accadere (incrociamo le dita) avremmo a disposizione una meravigliosa struttura dove fare tutti i festeggiamenti di cui si parlava all’inizio. E saranno grandi festeggiamenti. Di Vincenzo Giannotti, Direttore della Fondazione Cavanis
FONDAZIONE CAVANIS Campo Marconi 112 - 30015 Chioggia (Ve) | Tel. 041 40 09 22 - cell. 320 7645136 www.cavanischioggia.it | info@cavanischioggia.it
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21 novembre 2023 - 7 gennaio 2024
Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono passa al sistema le principali vie dello shopping Veneto24 del centro storico di Venezia, delle Isole di ultima e di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, generazione DAB che permette di ascoltare anche Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre Piazza Ferretto e vieperfetta. limitrofe. la radio con unainqualità audio
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Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, animazione itinerante, mostre, teatri. Scopri tutto il programma su: www.veneziaunica.it www.comune.venezia.it #NataleVenezia #lecittainfesta
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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale
Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S
i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.
IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-
drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-
Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti
Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro
candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro
Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.
LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.
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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”
Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S
ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello
della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle
aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare
La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento
importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un
ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli
Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.
A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,
Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.
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Regione
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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”
Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda
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ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di
partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.
Francesco Calzavara
Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno
fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma
ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà
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NOVEMBRE 2023
on-line:
Il Rapporto sulle nascite in Italia
I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita
Mamme in età sempre più avanzata ma molto più controllate
L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente
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Patologie dell’anca nei giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva
C
ne; questo tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissimi centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o acetabolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.
ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giova-
I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente
Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.
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Turismo sociale e inclusivo. L’Ulss 6 Euganea e 16 Comuni del territorio promuovono una progettualità condivisa
Le buone pratiche per rendere accessibili a tutti le Terme e i Colli
Con il progetto finanziato da Regione Veneto e Ministero per le Disabilità si vuole sviluppare una piattaforma organizzativa condivisa per mettere a sistema iniziative per un turismo “all included”
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endere il nostro territorio, con le sue bellezze naturali, artistiche, architettoniche, accessibile veramente a tutti: si può fare? L’Ulss 6 Euganea ci crede con convinzione e nell’ultimo anno ha contribuito a costruire solide basi. Lo stato dell’arte è stato tracciato a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia dove si è svolto l’evento regionale “Turismo Sociale Inclusivo”, progetto finanziato dalla Regione del Veneto e dal Ministro per le Disabilità che ha promosso, a livello regionale, le buone pratiche per agevolare l’accessibilità e la più ampia ospitalità dei turisti portatori di handicap e dei loro familiari e caregiver. Per lo sviluppo di questa progettualità, l’Ulss 6 ha coinvolto il Comune di Montegrotto Terme in qualità di partner per i 16 comuni del territorio Terme Colli dell’Organismo di Gestione della Destinazione Turistica, impegnati con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle località turistiche del territorio per le persone con disabilità (motoria, sensoriale,
psichica) attraverso interventi strutturali, modalità di comunicazione e opportune attrezzature. E’ stata predisposta una guida ai punti di interesse accessibili dell’Anello Ciclabile Colli Euganei E2, promosso un corso per operatori turistici, coinvolte oltre duecento persone con disabilità in attività ricreative, esperienze inclusive e tirocini lavorativi. E’ stato inoltre presentato il sito web “Tutti inclusi”, piattaforma che consentirà di conoscere e partecipare alle attività, noleggiare cicli per percorrere i tratti dell’E2, richiedere tirocini lavorativi. “L’obiettivo di questo sforzo condiviso è sviluppare – ha detto il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna aprendo l’evento regionale, alla presenza dell’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin - una piattaforma organizzativa condivisa capace di mettere a sistema iniziative nel campo del turismo a volte molto interessanti ma non ancora amalgamate in modo organico. Gra-
zie al sostegno della Regione del Veneto, l’Ulss 6 ha l’occasione per dare concretezza assieme agli altri stakeholders coinvolti – enti e imprese locali, strutture ricettive, enti del terzo settore, associazioni di volontariato – alla progettazione e promozione di un turi-
smo “all included”, nessuno escluso”. “Il progetto della nostra Azienda consiste – ha evidenziato il Direttore sociosanitario Maria Chiara Corti - nel trasformare il concetto ormai entrato familiare nelle nostre esperienze turistiche dell’ “all inclusive”,
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pacchetti tutto incluso, in un turismo “all included”, nessuno escluso, attraverso lo sviluppo e il potenziamento della cultura dell’inclusione tra gli operatori turistici e culturali per una migliore accoglienza delle persone con disabilità”.
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Film e serie tv visti da vicino
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Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti
Rubrica a cura di
Quando il nome non basta Leoni e Suburra sono deboli
Quegli “Ostaggi del mare” siamo noi e non i migranti
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econdo una ricerca svolta - pensa un po’ – da Netflix, un abbonato ci impiega circa cinque secondi per decidere se un film o una serie tv sono meritevoli del proprio tempo. Per Facebook, questo intervallo si riduce addirittura a tre secondi. In questo tempo risibile (all’apparenza) si combatte la guerra dello streaming. Qual è la soluzione? Andare sul sicuro. Ecco che Disney e Netflix, che amano vincere facile come diceva una vecchia pubblicità, puntano tutto su marchi già riconoscibili e titoli che portano con sé un pubblico già fedele. L’obiettivo è uno solo: azzerare quel manipolo decisivo di secondi, e portare l’abbonato dritto al contenuto che desidera. “I Leoni di Sicilia”, disponibile su Disney+, è il primo caso. Dal bestseller di Stefania Auci, la serie tv diretta da Paolo Genovese racconta le vicissitudini della famiglia Florio tra la fine del Settecento fino all’Unità d’Italia. Nonostante scenografie maestose e un cast forte sulla carta - Michele Riondino, Miriam Leone, Eduardo Scarpetta, Donatella Finocchiaro - la serie scricchiola a causa di una sceneggiatura deboluccia e non in grado di reggere il confronto col romanzo da cui è tratta. Il vero tallone d’Achille è la colonna sonora, che cerca in maniera eccessivamente didascalica scomodando persino i Muse - di ricordare allo spettatore che quella dei Florio è una storia contemporanea. “Suburræterna” è la serie che scaturisce da “Suburra”, il romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini da cui sono stati tratti il film omonimo diretto da Sollima e la serie sempre prodotta da Netflix. Il colosso dello streaming non vuole chiamarlo “sequel” ma “reboot”, per ragioni a oggi non ancora chiare. Perché “Suburræterna” è a tutti gli effetti il seguito di “Suburra”, raccontando ciò che è successo a Spadino e agli altri personaggi sopravvissuti alla mattanza della serie precedente. Rispetto a quest’ultima, tuttavia, “Suburræterna” è un prodotto derivativo, privo di alcunché di originale. I dialoghi sono banali, le vicende sono già viste e i nuovi personaggi faticano a ingranare. Giacomo Ferrara, che rispetto a “Suburra” è maturato come attore e dimostra di essersi guadagnato il ruolo di titolare, cerca di elevare il materiale, ma la sua bravura non basta. Peccato.
Paolo Di Lorenzo
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accontare con semplicità le cose difficili è la qualità dei grandi, diceva John Fitzgerald Kennedy. Non si può dire che questo sia - del tutto - il caso di “Unwanted – Ostaggi del mare” la serie tv prodotta da Sky. La produzione in otto episodi è liberamente ispirata al romanzo “Bilal” di Fabrizio Gatti sul suo viaggio sotto copertura fra i migranti sulle rotte fra Africa ed Europa. Il racconto è ambientato a bordo della Orizzonte, una nave da crociera italiana piena di turisti occidentali, che trae in salvo un gruppo di migranti africani a seguito del naufragio della loro imbarcazione. Le storie dell’equipaggio e dei passeggeri della crociera si intrecceranno con quelle dei nuovi ospiti della nave. La situazione precipiterà quando alcuni dei migranti, scoperto che la crociera si muove verso la Libia, dalla quale sono partiti, per la disperazione decidono di prendere in ostaggio la nave. Al timone (pardòn) della serie c’è Oliver Hirschbiegel, il regista del film “La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler” con Bruno Ganz. Il racconto televisivo, quando si avvicina all’attualità, deve scegliere se adottare uno sguardo documentaristico o affidarsi alla finzione. Quest’ultima strada, tornando al buon Kennedy, slega gli sceneggiatori dai vincoli della cronaca, ma esige da loro un maggior senso di responsabilità: il rischio di appiattire le complessità dell’oggi è sempre dietro l’angolo. Quello che però questa serie si porta a casa, per così dire, è il racconto di come lo sguardo occidentale sia goffo, imbarazzato e retorico nei confronti delle vite e dei corpi di chi non è bianco. “Qualcuno dovrebbe fare qualcosa” afferma noiosamente il manager della Orizzonte, personificazione della compagnia (l’elemento più politico della serie), dopo il salvataggio dei 28 migranti. “Qualcuno”, “qualcosa” sono termini spersonalizzanti che ricorrono come un mantra, nel corso dei primi due episodi. Non ci sono soggetti né destinatari - perché in fondo questi migranti sono stati privati anche della loro soggettività, oltre che della dignità - ma non ci sono soprattutto responsabili. Questo è ciò in cui “Unwanted” funziona, nel sottolineare che - molto spesso lavarsi le mani di quei problemi che non riteniamo ci competano equivale anche a un bell’auto assolvimento.
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NATALE 2023
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PADOVA si veste di
luci e colori per accendere la magia del Natale in città
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’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Conto alla rovescia per la suggestiva atmosfera di luci e decorazioni tipiche del Natale. Ad accompagnare il Black Friday, il 24 novembre, saranno le 60 installazioni previste ad illuminare i principali palazzi comunali quali Palazzo Moroni, Loggia Amulea, il Teatro Verdi, e poi gli alberi di Prato della Valle, alcune principali delle principali rotonde e le piazzette di tutti i quartieri. A queste luci si uniranno le tradizionali luminarie dei negozianti che attraversano le strade, sostenute anche dai contributi che il Comune ha erogato con apposito bando pubblico concluso a inizio novembre. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Per completare l’atmosfera natalizia il tradizionale appuntamento, il 2 dicembre dalle 16.30, con l’accensione dell’albero di Natale, quest’anno a cura di Tigotà. L’evento si aprirà con un coro Gospel e i saluti istituzionali che accompagneranno
Il 24 novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 2 dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città, con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni. l’accensione dell’elemento più iconico del nostro Natale. E poi a ruota l’inaugurazione dei mercatini, gli spettacoli di videomapping, la pista di pattinaggio e tutte le attività che da anni trasformano Padova in un irresistibile polo di attrazione durante le festività natalizie. La città si popolerà di mercatini durante il periodo delle feste, il Natale toccherà quasi tutto il centro storico con le sue casette di legno. In uno degli scorci più tipici di Padova, da sabato 25 novembre si riaccenderà l’atmosfera natalizia fino a dome-
nica 7 gennaio. Torna anche quest’anno il “Villaggio di Babbo Natale”, promosso da Ascom Confcommercio all’interno di Piazza Eremitani. Mercatino natalizio, allestimenti a tema, giostre per i più piccoli, la casetta ospiterà Babbo Natale e poi ancora attività di animazione itinerante che riguarderà tutto il centro storico. E poi ancora “Fiera di Natale” dall’8 dicembre al 7 gennaio con le bancarelle tradizionali in centro nelle piazze. Infine, ci sarà il famoso “Natale Artigiano” in piazza Capitaniato dal 7 dicembre al 7 gennaio, che da oltre vent’anni espone creazioni artisti-
che realizzate completamente a mano da circa una quarantina di artigiani. C’è grande attesa per “Il trenino di Natale” che dal 25 novembre percorrerà le vie della città. Un viaggio itinerante in centro storico per assaporare la magia natalizia. Torna, dall’8 dicembre, lo spettacolo delle proiezioni di luci e del videomapping sulle facciate monumentali di Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, Piazza dei Signori e sulla Chiesa di Sant’Antonino all’Arcella. Le luci esalteranno le linee architettoniche dei monumenti e ci porteranno a fare un viaggio nella storia della città. A Natale a Padova non può mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio per passare una serata con gli amici o con tutta la famiglia. Novità di quest’anno, nella magnifica cornice di Prato della Valle dal 26 novembre al 28 gennaio, arriva una grande pista di pattinaggio di 600 metri quadrati. Tutto questo per accompagnare i cittadini e chi sceglierà di venire a trascorrere le festività in Veneto con un vero e proprio spettacolo di luci da guardare con il naso all’insù.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Non rimanete più in superficie ma sentite l’esigenza di approfondire le relazioni con le persone che contano nella vostra vita, selezionando tra chi è veramente importante e chi è solo di passaggio.
Vi sentite cambiati da qualche esperienza che vi ha messo alla prova. Ma adesso siete pronti per ripartire grazie ad un nuovo, conquistato, equilibrio che vi rende più consapevoli.
TORO Si ripresenterà qualche ombra nelle vostre giornate ma si tratta di nuvole di passaggio; non isolatevi e supererete brillantemente i momenti critici, tornando a brillare con tutta la vostra luce.
Novembre Novembre, intimità, raccoglimento e riflessione
GEMELLI Dovrete ritornare a considerare qualche impegno che avevate lasciato in sospeso, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non sarà un mese dedicato solo al lavoro.
CANCRO State ritornando in piena forma fisica e psichica. Questo vi consente di dare il meglio di voi e di prendere tutto ciò che desiderate. Vi metterete in gioco e sarà divertente.
SCORPIONE Avete una grande energia che volete investire in tutti quei progetti che avete lasciato da parte da tempo. Vi buttate a capofitto ma non esagerate nelle cose, siate accorti e lungimiranti.
SAGITTARIO
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LEONE
Avete bisogno del vostro tempo e della vostra routine per ritrovare il giusto ritmo e dare la forma che desiderate alle vostre giornate. Concentratevi su di voi senza sensi di colpa.
CAPRICORNO Avete ricominciato a ritmo serrato e subito in quarta. Rallentate il passo perché il cammino è lungo ed è necessario dosare le energie. La vostra generosità non basta ma voi siete caparbi.
ACQUARIO
L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.
Siete sempre messi di fronte a nuove sfide e anche questa volta vi rimboccate le maniche e affrontate la prova. Impegno, costanza e decisione saranno le armi vincenti.
VERGINE
PESCI
Avete voglia di colorare certe giornate un po’ grigie e anche se lo fate con la vostra proverbiale accortezza vi concederete qualche sfizio in più e qualche uscita un po’ “folle”.
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Vi siete proposti di essere parsimoniosi per realizzare un bel sogno che da tempo avevate nel cassetto. E’ arrivata l’ora di dare vita al vostro progetto e farlo decollare. Sarà un successo.
Grandi Eventi
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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma
A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”
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uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a
festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16
dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-
gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica
non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).
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