Piovese dic2014 n152

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Economia Inaugurato lo sportello amico della Saccisica

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Salute Sanità Ambulatori Prima la salute pediatrici, del paziente, poi verso illaprofitto nuovadello verifica studio

Conche Il sit-in di protesta popolare per l’ufficio postale

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L’EDITORIALE

Brugine, il concorso smentisce le insinuazioni

Ciao Presidente, adesso pensiamo in grande! di germana urbani

“Noi mettiamo la faccia tutti i giorni sulle nostre scelte, chi scrive lettere anonime non ha nemmeno il coraggio di mettere la firma su un foglio di carta”. Così il sindaco Michele Giraldo . pag. 4

il gettone di presenza alle associazioni

Arzergrande. Un esempio di buona politica e di rispetto e attaccamento nei confronti della comunità che si è chiamati a rappresentare. In questa chiave va letta la scelta dei consiglieri comunali. pag. 11

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Gianella: “La Saccisica è il futuro per i nostri comuni”

Il primo cittadino di Piove di Sacco insiste sull’importanza di iniziare un percorso condiviso per crescere insieme

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empo di bilanci a fine anno e anche per il sindaco Davide Gianella che tira le somme del suo primo anno e mezzo di mandato. Il primo cittadino prende in esame non solo quanto finora è stato portato a termine ma anche e soprattutto quanto resta ancora da fare. “La sfida più grande – esordisce Gianella è immaginare la nostra Saccisica fra dieci anni. Anche per questo è stata realizzata la conferenza dei sindaci della Saccisica: un organo consultivo e di concertazione sovra comunale fra ammini-

strazioni ed è stato dato nuovo slancio alla programmazione dell’Ipa (Intesa programmatica d’area)”. “Sono convinto – spiega il sindaco - che il nostro territorio sia individuato non solo da confini amministrativi ma anche dalla condivisione di affinità produttive e socio culturali. Agli amministratori quindi l’onere e l’onore di essere interpreti e protagonisti di questi cambiamenti, affrontando i passi necessari e provando a trasformare i timori di una nuova esperienza nel nostro domani”. E

quindi l’appello: “Soltanto investendo su ciò che ci unisce e ci rende diversi dagli altri territori – avverte Gianella - potremmo farci trovare preparati ad affrontare le sfide che ci attendono, partendo dalle innovazioni infrastrutturali e sostenibili per arrivare a quello dell’uniformazione dei procedimenti burocratici e regolamentari”. “Qualsiasi scelta – dice - dovrà essere guidata dalla ricerca del punto di incontro fra l’erogazione del miglior servizio possibile”. pagg. 4-5

apolitano se ne va in pensione a riposare. Ora tocca davvero sostituirlo e chissà che stavolta i nostri politici ci riescano risparmiandoci il triste teatrino a cui abbiamo dovuto assistere l’ultima volta. Chissà che l’anno nuovo ci porti un bel presidente capace di cambiare passo al Paese. Serve un grande cambiamento, perché quando si cambia davvero la gente capisce e apprezza. Lo si è visto con l’elezione di Papa Francesco: una rivoluzione in Vaticano e nei cuori di tutti noi. E allora l’auspico migliore che mi viene in mente è che il nuovo Presidente sia una donna, finalmente, perché penso che anche per questa carica sia venuto il tempo di valorizzare l’altra parte eccellente del genere umano italiano. Una donna, Christine Lagarde, è direttrice del Fondo Monetario Internazionale e ci ha ricordato di recente come nella patria che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci, occorre pensare in grande per uscire dal buco nero in cui siamo caduti. Pensiamo in grande, dunque, per scrollarci di dosso a Roma come in Veneto i grandi scandali sulla corruzione che hanno schifato noi tutti per l’ennesima volta. Quest’anno saremo chiamati a rinnovare il Consiglio regionale, il sindaco di Venezia e di Rovigo. Le urne saranno una possibilità per i cittadini, l’unica via lecita per cambiare le cose. Non andare a votare non sarà la soluzione. Pensiamo in grande nel 2015 e adottiamo anche noi come Lagarde il motto di Leonardo Da Vinci “Chi poco pensa molto erra”.

Intervento

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di Luigi Lazzaro*

nche quest’anno, il rapporto Pendolaria di Legambiente, pone l’attenzione sulla mancanza di un vero interesse politico (sia nazionale, attraverso il Ministero dei Trasporti, sia locale, attraverso le regioni) nei confronti del trasporto ferroviario in Italia: tutte le attenzioni si sono posate e continuano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali. *Presidente di Legambiente Veneto continua a pag.

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L’INTERVENTO

segue da pag.

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“Manca interesse politico nei confronti del trasporto ferroviario”

Nella sede della provincia

premiati i maestri del lavoro padovani

Premiati nella sede della Provincia di Padova i Maestri del Lavoro che sono stati insigniti della prestigiosa “Stella al merito del lavoro” dal presidente Napolitano. Si tratta di Marino Bernardi della Banca Padovana C.C. di Vigodarzere, Maurizio Bragato della Federazione Veneta Bcc di Padova, Luigino Didonè dell’azienda Didonè di Galliera Veneta, Lucio Fochesato dell’Aspiag Service di Mestrino, Sandro Giordani dell’Aspiag Gestioni srl di Mestrino, Luigino Lionello della Bcc di Piove di Sacco, Nicola Piccirilli di Enel Produzione di Bolzano, Antonella Savogin Confesercenti di Rovigo, Raffaele Trivellato di Aspiag Service di Mestrino. La Card compie 14 anni

La Regione Veneto, competente circa la programmazione e il finanziamento del servizio ferroviario regionale, ha deciso che in treno si viaggia solo di giorno (diciamo tra le 6 e le 20, ma badate bene di non farlo nella seconda metà della mattinata) e preferibilmente dal lunedì al venerdì: se proprio siete costretti magari il sabato, ma nei festivi.. usate l’auto! Infatti, da quando lo scorso dicembre è entrato in vigore il nuovo orario cadenzato, senza recepire nessuna delle proposte e osservazioni allora inviate, il Veneto ha perso importanti servizi che garantivano quotidianamente a migliaia e migliaia di persone quel diritto fondamentale che è la mobilità pubblica. In Veneto il servizio ferroviario non fa più servizio pubblico. Il servizio ferroviario va a letto “come le galline”, muoversi in treno dopocena è difficoltoso, ancora di più se ci si volesse spostare dopo le 22 (se va bene, altrimenti è impossibile muoversi anche già dopo le 20). Eppure, secondo la stima fatta con i dati di frequentazione di marzo 2012 della Direzione Mobilità della Regione Veneto, da parte della Fondazione Pellicani, sono ben 9000 gli utenti in Veneto che da dicembre 2013 si sono visti senza più treni tra le 22 e le 06 del mattino (5000 soltanto tra le provincie di Venezia, Treviso e Padova). Ma non ci sono solo i collegamenti serali ad essere spariti: sono state fortemente ridotte anche le corse nei giorni festivi, soprattutto al mattino presto. In una domenica qualunque, arrivare in stazione Santa Lucia a Venezia non è possibile prima delle 7.18! Sconvolgente se si pensa che dal lunedì al venerdì il primo treno che arriva in laguna è alle 5.25. Era auspicabile che il servizio fosse migliorato partendo dalle situazioni critiche presenti nel sistema precedente: messe in luce le problematiche era conseguente cercare le soluzioni per migliorare. Tutto ciò non è stato fatto. Investimenti non ce ne sono stati: solo 0.13% del bilancio regionale 2014 del Veneto è destinato ai trasporti ferroviari. Lo slogan dell’orario cadenzato in Veneto è: “Si cambia per migliorare, maggior velocità e frequenza”. Suona tanto bene, quasi convincente. I ben 161 mila viaggiatori ogni giorni in Veneto, sanno che non è così”. di Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto

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Amministrazione Il bilancio a Piove della maggioranza e dell’opposizione

Economia

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Oltre 200 imprenditori per parlare di gestione del risparmio

Musica “Note giovani” i talenti musicali dell’Einstein

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Tagliate le pensioni dei politici veneti pag.

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Il corpo della Polizia provinciale di Padova verrà trasformato in servizio. La riorganizzazione è stata illustrata dal presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, dal vice presidente Fabio Bui e dal consigliere delegato Vincenzo Gottardo che hanno presentato il nuovo responsabile del servizio di Polizia provinciale, Luciano Fior. Si tratta di un dipendente della Provincia al quale viene affidato il compito di ristrutturare la Polizia provinciale che dal settore Vigilanza-Protezione civile sarà accorpata nel servizio di Agricoltura, Caccia e Pesca, Cave.

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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Direttore responsabile (ad interim)

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4 Argomento del mese Bilanci, auspici e previsioni Il sindaco di Piove di Sacco a conclusione d’anno fa un bilancio dell’attività amministrativa e insiste sull’importanza di iniziare un percorso condiviso da tutti i Comuni del territorio per crescere. “Soltanto investendo su ciò che ci unisce e ci rende diversi dagli altri territori - afferma Davide Gianella potremmo farci trovare preparati ad affrontare le sfide che ci attendono”

Gianella: “La Saccisica è il

di Martina Maniero

“Il nostro territorio ha molte affinità produttive e socio culturali”

“Sanità: è importante che il nostro ospedale rimanga una struttura per acuti dell’Ulss 16”

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empo di bilanci a fine anno e anche per il sindaco Davide Gianella che tira le somme del suo primo anno e mezzo di mandato. Il primo cittadino prende in esame non solo quanto finora è stato portato a termine ma anche e soprattutto quanto è resta ancora da fare. “La sfida più grande – esordisce Gianella - è immaginare la nostra Saccisica fra dieci anni. Anche per questo è stata realizzata la conferenza dei sindaci della Saccisica: un organo consultivo e di concertazione sovra comunale fra amministrazioni ed è stato dato nuovo slancio alla programmazione dell’Ipa (Intesa programmatica d’area)”. “Sono convinto – spiega il sindaco - che il nostro territorio sia individuato non solo da confini amministrativi ma anche dalla condivisione di affinità produttive e socio culturali. Agli amministratori quindi l’onere e l’onore di essere interpreti e protagonisti di questi cambiamenti, affrontando i passi necessari e provando a trasformare i timori di una nuova esperienza nel nostro domani”. E quindi l’appello: “Soltanto investendo su ciò che ci unisce e ci rende diversi dagli altri territori – avverte Gianella - potremmo farci trovare preparati ad affrontare le sfide che ci attendono, partendo

dalle innovazioni infrastrutturali e sostenibili per arrivare a quello dell’uniformazione dei procedimenti burocratici e regolamentari”. “Qualsiasi scelta – dice - dovrà essere guidata dalla ricerca del punto di incontro fra l’erogazione del miglior servizio possibile, a costi contenuti, nell’interesse primario dei cittadini e del personale amministrativo dei singoli enti locali”. “Anche per questo motivo – prosegue Gianella - si è data una nuova impostazione alla macchina comunale, da sempre in tutti i programmi elettorali ma mai attuata in concreto. Condividendo il percorso con il consiglio comunale, anche se non necessario – spiega - abbiamo voluto una struttura più snella, non solo in una logica di contenimento di costi ma soprattutto per premiare il merito e per far crescere una squadra che sappia stare al passo con i tempi che cambiano rapidamente. A tal fine, oltre ad una revisione del nostri regolamenti, il consiglio ha approvato all’unanimità la soppressione della figura dei dirigenti nel nostro Comune, a favore di un’organizzazione orizzontale che meglio si attaglia alle esigenze di contenimento della spesa e alla crescita

del personale. Questa riforma si completerà con un doveroso e continuo snellimento delle procedure amministrative e burocratiche: una macchina amministrativa al passo con i tempi è quello che serve per poter affrontare i bisogni dei cittadini”. Nell’analisi del primo cittadino non manca la questione dell’ospedale Immacolata Concezione. “Non ci si è dimenticati di ribadire in tutte le sedi – ricorda Gianella - l’importanza e necessità che il nostro presidio rimanga una struttura per acuti dell’Ulss16 e questo riconoscendoci certo nella sua valenza di ospedale di rete in linea con la riforma varata ma senza arretrare di un centimetro rispetto alla rivendicazione della sua importanza e centralità”. “Vogliamo tutelare le funzioni sanitarie e non i ruoli – sottolinea - ribadendo la necessità di garantire risposte in linea con l’evolversi delle esigenze e dei bisogni dei cittadini, assicurando così la piena tutela del loro diritto alla salute e continuando quella cooperazione maturata con tutti i soggetti che compongono il sistema della sanità locale”. Infine un ringraziamento agli assessori e anche ai consiglieri “che hanno preso il loro ruolo come missione che ha permesso di raggiungere importanti risultati”.

Brugine. Il sindaco Giraldo risponde alle calunnie

L’esito del concorso smentisce le insinuazioni

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oi mettiamo la faccia tutti i giorni sulle nostre scelte, chi scrive lettere anonime non ha nemmeno il coraggio di mettere la firma su un foglio di carta”. Così il sindaco Michele Giraldo (in foto) commenta l’esito del concorso pubblico finito al centro delle polemiche per via di una segnalazione anonima che ha gettato ombre sulla procedura di selezione. I risultati dei test smentiscono le denunce: la persona indicata da un volantino anonimo come la presunta vincitrice del concorso non rientra infatti tra i primi tre classificati in graduatoria. Si conclude così una spiacevole vicenda iniziata a novembre con una lettera anonima messa in circolazione prima della seconda prova scritta dell’esame che dava per vinto il concorso con cui il Comune andrà ad assumere un nuovo istruttore direttivo, part-time ma a tempo indeterminato, da impiegare all’ufficio Lavori pubblici, Urbanistica e Ambiente. La stessa lettera è stata indirizzata al Prefetto di Padova, alla Procura, ad alcuni quotidiani locali e all’indirizzo della sede municipale. Una lettera priva di firma ma ricca di dettagli e particolari, con tanto di nome e cognome della presunta vincitrice, curriculum professionale, presunti legami politici, insinuazioni sul sindaco Giraldo e allusioni sulla commissione esaminatrice. Una volta appreso il contenuto della missiva il primo cittadino, assistito dal legale dell’ente, ha sporto querela contro ignoti. I carabinieri stanno indagando per risalire all’autore della missiva. Ma.Ma.

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Argomento del mese 5 Piove di Sacco

futuro per i nostri comuni” Le cose fatte e quelle da fare Il primo cittadino di Piove di Sacco

“La riorganizzazione della macchina comunale, grande risultato” di Martina Maniero

L’opposizione

Le critiche: tassazione alta e pochi risultati

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l sindaco Davide Gianella (in foto) traccia un lungo elenco di interventi da spuntare dalla lista della “cose da fare”. Tra i lavori pubblici il primo cittadino segnala le manutenzioni ordinarie e straordinarie alle scuole del capoluogo e delle frazioni (oltre 650 mila euro); le asfaltature dei piagni (in via di realizzazione) e gli interventi sulle rotatorie e sui marciapiedi, compresa la sistemazione della segnaletica verticale e orizzontale in città. Sul piano dei regolamenti, oltre ad essere stati modificati quelli comunali (per esempio quello sugli arredi urbani o della polizia urbana), è stato anche approvato il Piano delle acque e una importante variante al Piano degli interventi. Quanto alla tassazione locale Gianella replica: “Abbiamo rinunciato all’ “annuncite acuta” di cui spesso è malata la politica adottando il senso del limite e dicendo chiaramente ai cittadini che nelle scelte delle aliquote si è tentato di contemperare al massimo servizi, opere, lavori e tutela della famiglia”. Sulla riorganizzazione della macchina comunale il primo cittadino rivendica il primato: “È un punto presente in tutti i programmi ma gli unici a metterci mano siamo stati noi. Sembrano passati vent’anni da quando c’erano le bandiere dei sindacati sulle porte del Comune. Oggi non ci sono più, quella questione è stata chiusa e anzi si è passati anche dalla riduzione delle figure dirigenziali fino alla loro progressiva eliminazione”.

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Da sx Carlo Valerio, Andrea Recaldin, Piergiorgio Zampieri

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ochi risultati sul piano dell’Unione dei Comuni della Saccisica ma una tassazione tra le più alte del comprensorio. I gruppi di minoranza tracciano un bilancio negativo dell’ultimo anno di gestione Gianella. Il centrista Carlo Valerio evita volutamente la polemica perché, dice, “Preferiamo porci in modo propositivo”. Un invito che estende alla maggioranza senza dimenticare che quest’ultima, in diverse occasioni, ha appoggiato alcune proposte avanzate dal capogruppo di Piove civica e Piove bene comune. L’ultima in ordine di tempo quella per il rinnovo del consiglio di amministrazione Craup. “Positivo – secondo l’ex sindaco - il riordino della macchina amministrativa con il taglio delle figure apicali. Una scelta coraggiosa ma indispensabile che permetterà di avere a disposizione figure “fresche” senza che il ruolo di dirigente diventi un automatismo. Poco incisivo invece il percorso dell’Unione dei Comuni della Saccisica”. “Dal canto nostro – conclude - continueremo anche nel 2015 con un’opposizione costruttiva e di stimolo”. “Il 2014 si è caratterizzato per una serie di scelte operate dalla maggioranza che vanno nella direzione opposta a quella dei piovesi” attacca il capogruppo Lega Nord e Forza Piove, Andrea Recaldin. “Il buon governo piovese ha messo le mani nelle tasche dei cittadini: Imu e Tasi sono al massimo di legge, un buon modo – ironizza - per rilanciare l’economia della nostra città”.“Non parliamo della gestione del Consorzio Padova Sud – prosegue - la scelta di isolare il nostro Comune dal resto del territorio sta facendo naufragare l’ipotesi Saccisica. Ma non era Gianella l’uomo della federazione dei Comuni?”. “Sul versante della sicurezza – conclude - la situazione è sotto gli occhi di tutti: nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine, che ringraziamo, i recenti fatti di cronaca smentiscono le dichiarazioni dell’amministrazione”. Si dice preoccupato (e non poco) il capogruppo Pdl e Corte civica, Piergiorgio Zampieri, perché spiega, “La maggioranza, che non governa con largo consenso e sta gestendo quanto ha trovato in eredità, non cerca condivisione negli obiettivi. Non lo fa con la minoranza, né nelle riunioni dei capigruppo né in occasione delle commissioni”. Male anche il modo in cui l’esecutivo locale sta gestendo la questione dell’Unione dei Comuni della Saccisica. “Peggio – dice - il livello di tassazione a cui è sottoposta Piove: una pressione fiscale esagerata che non può creare né consumi né produttività ma va a ricadere interamente sulle spalle dei negozianti, dei proprietari Ma.Ma. di casa e degli anziani”.


6 Piove di Sacco Sicurezza Inaugurato lo Sportello amico della Saccisica

Lo sportello che da lontano eroga servizi per il territorio L’assessore Luca Carnio: “Siamo i primi in Italia a puntare ad una installazione virtuale di multiservizi” serve alle attività commerciali e produttive , si sta studiando l’implementazione con offerte aggiuntive in collaborazione con banche, studi legali, compagnie assicurative di Linda Talato

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rimi in Italia”. E’ con grande entusiasmo che l’assessore al Commercio e alle attività produttive di Piove di Sacco, Luca Carnio, parla dello Sportello Amico della Saccisica, un’installazione assolutamente nuova che, grazie all’utilizzo di risorse non presenti localmente, ma collegate con un sistema di videoconferenza, permetterà di erogare servizi sul territorio, anche lontano dalle sedi preesistenti. E’ stato inaugurato sabato 6 dicembre, nei locali del Polisportello di Viale Degli Alpini, il nuovo sportello virtuale multi servizi, che consisterà in una postazione non presidiata ed installabile presso location fisse o mobili e funzionerà come un vero e proprio totem, con video, connessione ad internet, stampante e scrivania, il tutto installato, appunto, nella sede comunale del Polisportello. “In queste postazioni – ha spiegato Carnio - sarà possibile accedere a servizi di consulenza specialistica e ad attività che

Da sinistra Nicola Rossi, presidente della Confesercenti di Padova, Maurizio Francescon, segretario Confesercenti provincia di Padova, Luca Carnio, Elio Nicolosi, direttore sviluppo Var Group e il sindaco Davide Gianella. A fianco il taglio del nastro comportino anche gestione di documenti legali con firme digitali, oltre all’acquisizione e alla fornitura di documenti”. Il nuovo servizio è stato progettato da Var Group & Cabel Industry e dalla Confe-

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sercenti di Padova, e sarà fruibile con gli stessi orari del Polisportello, consentendo, come spiegato dall’assessore competente, la delocalizzazione degli uffici e limitando lo spostamento sia degli operatori sia delle

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aziende e degli imprenditori, che effettuerebbero da remoto la propria attività, con grandi vantaggi in termini di dematerializzazione, oltre che economici, di tempo e di efficienza. “Stiamo studiando servizi aggiuntivi,

anche in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo, per dare vita ad azioni sinergiche che si potrebbero sviluppare – ha commentato Carnio – in quanto lo Sportello Amico della Saccisica potrà essere, in futuro, condiviso con altri attori, come banche, studi legali, compagnie assicurative, enti locali ed uffici del turismo i quali, intervenendo nella fornitura di ulteriori specializzazioni, potrebbero portare ad una ottimizzazione del servizio, ampliando la gamma dei servizi e ottimizzando i tempi di fruibilità di questo strumento”. “Sarà un servizio innovativo, che andrà incontro anche al concetto di “Smart City”, spesso molto decantato ma poco praticato ha concluso l’assessore – e si tratta, inoltre, di un servizio digitale che permetterà anche una drastica riduzione dell’uso della carta e una diminuzione delle emissioni di CO2, grazie all’utilizzo di strumentazioni di ultima generazione”.

L’impegno del Comune per favorire l’espressione della volontà a donare gli organi

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Paola Ranzato ed Enrico Vidale

nasceltaincomune”: l’impegno dei comuni ad attivarsi per favorire le procedure di espressione della volontà a donare organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità approda in consiglio comunale a Piove di Sacco. In occasione dell’ultima seduta consiliare, i consiglieri di minoranza Enrico Vidale, Andrea Recaldin e Antonio Zorzi hanno posto all’attenzione della maggioranza un’interrogazione in cui si chiedeva di aderire al progetto promosso dal Ministero della Salute, al fine di consentire, appunto, l’espressione della volontà dei cittadini in merito. “Abbiamo avuto un confronto con il direttore del Centro Trapianti dell’Asl 16 - ha spiegato Paola Ranzato, assessore ai Servizi sociali - e ci ha informato del fatto che è possibile, da qualche tempo, annotare sulla quarta facciata della carta di identità la disponibilità alla donazione di organi e tessuti. La procedura può essere adottata soltanto a seguito di apposita convenzione con l’Asl competente - continua Ranzato - e c’è la possibilità di raccogliere la

relativa dichiarazione in sede di emissione del documento. Tramite un apposito programma, installato negli applicativi comunali, sarà possibile inserire direttamente nella banca - dati regionale questa fondamentale informazione”. L’assessore ha fatto sapere, inoltre, come, relativamente a questo progetto, la Regione stia promuovendo un’iniziativa che interesserà la maggior parte dei comuni veneti, proprio per dare slancio al progetto, tramite una campagna informativa adeguata e predisponendo apposite modulistiche e convenzioni. “La partenza è prevista per la seconda metà del 2015 - ha concluso Ranzato - e abbiamo proposto il Comune di Piove di Sacco come interlocutore per gli aspetti di sua competenza: a tempo debito potremmo essere chiamati a collaborare”. “Il nostro territorio è molto solidale nell’ambito della donazione di tessuti ed organi - ha detto il consigliere Vidale, primo firmatario dell’interrogazione - e l’ospedale piovese vanta medici ed infermieri molto preparati in questo settore”. L.T.



8 Piove di Sacco Economia

NEWS

Territorio Mutamenti socio-economici che cambiano il modo di vivere

Oltre 200 imprenditori all’incontro della Bcc su gestione del patrimonio

Scuole e territorio

dopo 4 ani di lavoro, L’Istituto e. De Nicola presenta il bilancio sociale

di Giovanni Giovetti

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ltre 200 imprenditori da tutto il Veneto hanno partecipato lo scorso 25 novembre presso la Barchessa Polani di Piove di Sacco ad un importante incontro, promosso dalla Bcc di Piove di Sacco, sul tema della gestione del patrimonio e degli investimenti. Come costruire un portafolio che non perda valore nel tempo? A questa domanda ha risposto uno degli illustri ospiti della serata, il dottor Marzio Gussago della società Pictet: bisogna capire i cambiamenti per cogliere i megatrend. Il mondo sta cambiando ad una velocità mai avuta in passato. Il Copenhagen Institute for Future Studies sostiene che “i prossimi 50 anni vedranno più cambiamenti di quanti l’umanità ne abbia vissuti negli ultimi 5000 anni”; una affermazione probabilmente eccessiva, ma che certamente ci aiuta a riflettere su quanti e quali mutamenti socio-economici stanno investendo il pianeta. Si tratta di mutamenti che cambiano il modo di vivere delle persone, decretando magari la scomparsa di alcuni settori dell’economia globale a vantaggio di settori magari fino ad oggi impensabili. Questi cambiamenti non vanno subìti ma cavalcati. Per tradizione, il risparmio della maggior parte degli italiani è andato sul mattone o su obbligazioni e Btp. Questo in passato bastava a garantire performance interessanti, ma oggi non è più così. Saper cogliere le nuove tendenze è quindi fondamentale,

SANT’ANGELO

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La locale Banca di credito cooperativo propone una riflessione sulle scelte più efficaci nella gestione del risparmio in tempi di grandi cambiamenti dell’economia globale

E’

Da sinistra il presidente della Bcc Leonardo Toson e il direttore Gianni Barison ma richiede una competenza e una capacità di lettura del mercato che difficilmente può essere patrimonio comune. Per questo, uno dei servizi su cui punta ora la Bcc di Piove di Sacco, promotrice dell’incontro, è proprio quello della consulenza: una consulenza ai massimi livelli, raggiungibile grazie ad un partner come Iccrea- che fornisce in esclusiva prodotti e servizi al mondo delle banche di Credito Cooperativo- e grazie ad uno stretto rapporto ad esempio con il gruppo Pictet, una potenza di portata internazionale nel mondo della finanza. Lenti a contatto intelligenti, agricoltura di precisione, energie pulite: scoprire le aziende che lavo-

rano sui progetti che fra pochi anni cambieranno la nostra vita vuol dire capire quali saranno le aziende che garantiranno le migliori performance al nostro risparmio. Una consulenza ai massimi livelli, come quella che può garantire ora la BCC di Piove di Sacco, diventa quindi un servizio chiave per la clientela. “Ma essere banca oggi - hanno sottolineato il presidente Bcc di Piove di Sacco Leonardo Toson ed il Direttore Generale Gianni Barison - vuol dire accompagnare il cliente sempre, in tutte le fasi della vita, aiutandolo nelle scelte sul risparmio ma anche sulla previdenza e protezione”.

Il Comune partecipa ad un bando regionale sulla mobilità sostenibile

Una pista ciclabile che unisce il capoluogo alla frazione di Celeseo da oltre 2 milioni

na pista ciclabile per unire la frazione di Celeseo e il capoluogo arrivando a raggiungere anche Saonara. Con un ambizioso progetto da 2 milioni e 50 mila euro, il Comune partecipa a un bando regionale che attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione mette sul piatto risorse per 35 milioni di euro a favore della mobilità sostenibile, ovvero per la realizzazione di piste ciclabili. La proposta progettuale avanzata dal Comune ben risponde ai requisiti del bando perché disegna un percorso ciclabile che non solo collega il capoluogo ai centri minori ma mette in comunicazione le reti ciclabili di più Comuni, andando anche a completare tratti di piste esistenti. Nel dettaglio il progetto

La presentazione del bilancio sociale nella sede di Confindustria Padova

prevede tre collegamenti con oltre 3 chilometri di reti ciclabili. Il primo tratto, e anche il più lungo, parte dal capoluogo e arriva alle scuole elementari di Celeseo passando per la trafficata via dei Kennedy. Il secondo percorso mette in collegamento via dei Kennedy al Comune di Saonara passando per via Caovilla. Il terzo ed ultimo tratto va a coprire un tracciato di circa 200 metri che al momento manca in via Europa per collegare i due percorsi ciclabili esistenti. Gli interventi ammessi a finanziamento potranno beneficiare di un contributo della Regione fino ad un massimo del 90% della spesa complessiva, e comunque non superiore a un milione e 800 mila euro. Sant’Angelo chiede un finanziamento di

poco inferiore al milione e mezzo di euro facendosi carico dei restanti 600 mila. Una scelta, quella di farsi carico del 30% della spesa, che potrebbe far guadagnare qualche punto in più in classifica. Una volta pubblicata la graduatoria i beneficiari avranno tempo fino a dicembre del prossimo anno per aggiudicare i lavori e fino ad agosto del 2017 per terminarli. Il sindaco Romano Boischio non nasconde che ci spera, tanto da aver consegnato a mano il progetto agli uffici della Regione per evitare tutti quei problemi che potrebbero verificarsi con l’invio per posta elettronica o in busta chiusa. Non resta che incrociare le dita e sperare per il meglio. Ma.Ma.

tempo di “bilancio” per l’istituto superiore piovese E. De Nicola che, proprio lo scorso 5 dicembre, nella sede della Confindustria di Padova, ha presentato il proprio bilancio sociale. Un documento articolato e frutto di un intenso lavoro durato 4 anni, dal 2010 al 2014, che va, appunto, ad esaminare dati importanti legati al territorio e che mettono in relazione quest’ultimo con l’istituto scolastico ed il suo fondamentale obbiettivo di formare i cittadini di domani. “Il bilancio sociale costituisce un efficace strumento di autoanalisi e, al contempo, di comunicazione con le varie componenti scolastiche e con il territorio – ha commentato la dirigente scolastica, Silvia Polato, al termine dell’incontro – sia in un’ottica di responsabilità sociale, dato che la scuola costituisce un servizio tenuto a rispondere alle istanze degli utenti e del contesto territoriale in cui è inserita, con l’obiettivo di potenziarne il capitale umano e sociale, sia ai fini della trasparenza e dell’accountability, ovvero secondo il principio del “rendere conto”, fornendo prove tangibili relativamente a quanto prodotto mediante i servizi erogati”. L’istituto, presente nel territorio sin dal 1971, fungeva inizialmente da sezione distaccata dell’istituto L. Einaudi di Padova ma ha vissuto, nel corso degli anni, importanti modifiche, che lo hanno portato, oggi, ad essere un punto di riferimento importante per l’istruzione nel territorio della Saccisica. L’offerta formativa è diversificata, con la presenza del settore economico, tecnologico, professionale e con il settore dei servizi. “Il bilancio sociale è un modo per aprirsi a tutti i possibili stakeholders, nell’ottica del coinvolgimento di tutte le componenti, in un processo di continuo miglioramento – prosegue Polato – La scelta di redigerlo è stata dunque motivata da un’esigenza di apertura ai possibili interlocutori, con l’obiettivo di far riflettere su quanto è stato fino ad oggi realizzato, in questo preciso contesto territoriale, e su quanto la scuola può fare con le risorse a disposizione, sviluppando nei vari attori la consapevolezza della complessità di questa organizzazione, nella quale innumerevoli processi vengono quotidianamente attivati e dove – conclude - le finalità più importanti sono rappresentate dal “ben-essere” degli studenti e dall’educazione dei futuri cittadini, cui un domani saranno richieste competenze importanti, per un adeguato inserimento nei vari ambiti Linda Talato sociali e nel mercato del lavoro”.


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Piovese 11 Arzergrande Un esempio di buona politica

Il gettone di presenza alle associazioni I consiglieri comunali hanno deciso all’unanimità di rinunciare a circa un migliaio di euro complessivamente e destinarli al territorio di Alessandro Cesarato

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n esempio di buona politica e di rispetto e attaccamento nei confronti della comunità che si è chiamati a rappresentare. In questa chiave va letta la scelta di tutti i consiglieri comunali che hanno deciso in maniera unanime di rinunciare al gettone in consiglio per devolverlo alle casse comunali allo scopo poi di ridistribuirlo annualmente a favore delle associazioni del paese. Una scelta che non trova precedenti e che è stata condivisa da maggioranza e opposizione, che in questa occasione hanno fatto lavoro di sintesi. Una presa di posizione che va valutata soprattutto per il suo valore etico, considerando che ad Arzergrande un gettone di presenza per un consigliere vale meno di 9 euro lordi e le cifre di cui si parla si aggirano complessivamente sul migliaio di euro l’anno. Anche un po’ polemica se vogliamo, visto c’è chi pensa che i costi della politica da tagliare siano proprio questi. “Una volta l’anno - spiega il sindaco Luca Sartori - ci riuniremo per decidere

Il sindaco di Arzergrande Luca Sartori come e a chi distribuire questo piccolo fondo”. Il consigliere Piercarlo Cavalletto, che proprio con una sua mozione aveva lanciato la proposta a tutto il consiglio, dichiara: “E’ la dimostrazione che nei piccoli comuni gli amministratori sono ancora legati alla propria comunità. Siamo riusciti a sbloccare delle risorse da ridistribuire a una realtà come la nostra, penalizzata dai continui tagli di risorse da parte dello Stato”. “E’ una presa di posizione significativa - aggiunge Giovanni Faggioni, capogruppo di maggioranza - con un forte impatto etico e che rivaluta la figura fin troppo denigrata dei consiglieri comunali”.

Una decisione che, come si diceva, ha unito trasversalmente tutti i gruppi rappresentati in consiglio. I capogruppo di minoranza Teresina Ranzato (lista civica Presente) e Filippo Lazzarin (Lega Nord), che già nei mesi scorsi avevano avanzato l’intenzione di devolvere comunque l’importo dei loro gettoni di presenza ad associazioni che operano nel territorio, si dicono ora soddisfatti di essere stati coinvolti dall’amministrazione in questa scelta. “Si tratta - dicono - di un piccolo ma simbolico gesto a favore di tutti coloro che dedicano il loro tempo per la nostra comunità, contribuendo al bene comune”.

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Campagna saccarifera oltre le più rosee aspettative, annata decisamente... dolce

E’

un bilancio migliore delle più rosee aspettative quello della campagna saccarifera 2014, durata quest’anno per oltre cento giorni. Grazie infatti a una produzione media di 78 tonnellate di bietole per ettaro, dai 33.500 ettari coltivati da 4.350 aziende agricole (di cui 3.230 socie della Cooperativa) Coprob ha ottenuto un’importante produzione di saccarosio pari a 10,80 tonnellate per ettaro. La campagna è iniziata dopo un’annata caratterizzata da abbondanti piogge invernali e primaverili e proseguita con un’estate mai veramente calda e con temperature inferiori a quelle usuali e piogge costanti. Anche l’inizio della raccolta è stato segnato da eventi piovosi che sono poi terminati nel periodo di fine campagna, protrattasi fino ai primi giorni di novembre. Nei suoi stabilimenti di Minerbio e Pontelongo Coprob ha prodotto più di 310 mila tonnellate di zucchero, mantenendo un’ottima media giornaliera di lavorazione bietole, superiore alle 30 mila tonnellate. Decisamente positive le performances dal punto di vista energetico, con un sensibile calo degli indici di consumo sia per tonnellata di bietole che per tonnellata di zucchero prodotte. “Nei bacini emiliano-romagnoli e veneti - commenta Claudio Gallerani, presidente Coprob, guardando già al futuro - la coltivazione della barbabietola rimane fondamentale per garantire la rotazione agraria e quindi il pieno rispetto delle migliori pratiche ambientali. Aspetto questo sempre più rilevante per mantenere la competitività a 360° delle aziende agricole anche alla luce delle misure di intervento regionali”. “Per questa ragione - aggiunge - Coprob sostiene con forza la necessità di continuare a produrre zucchero in Italia per assicurare anche in futuro l’approvvigionamento ai propri clienti. A tale proposito, è impegnata, da un lato, a sostenere la crescita delle capacità imprenditoriali degli agricoltori e, dall’altro lato, a diffondere tra gli operatori e i consumatori la consapevolezza dell’italianità dei suoi prodotti, garantita dalla certificazione “zucchero 100% italiano” acquisita ormai dieci anni fa, e dei valori che solo una cooperativa legata al territorio può esprimere”. A.C.

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12 Saccisica Codevigo Servizi, chiusure e disagi

Chiusura dell’ufficio postale, Conche non si arrende Dopo la raccolta firme sottoscritta da quasi ottocento cittadini, è arrivato anche il sit-in di protesta popolare organizzato lo scorso 14 dicembre. Hanno partecipato molte famiglie. Adesioni anche da Valli di Chioggia di Alessandro Cesarato

A

Conche non ci si arrende e si continua a lottare per la riapertura dell’ufficio postale. Così, dopo la raccolta firme sottoscritta da quasi ottocento cittadini, è arrivato anche il sit-in di protesta popolare. Si è tenuto lo scorso 14 dicembre e ha visto la partecipazione decine di persone che hanno voluto rendere pubblico con compostezza tutto il loro disappunto. L’ufficio della frazione è chiuso, infatti, ormai da qualche mese per motivi di agibilità ma Poste Italiane non ha ancora dato segnali di volere ripristinare il servizio ospitato da mezzo secolo nel vecchio edificio parrocchiale. Per il trasloco poi in quello nuovo di proprietà comunale, già pronto da anni, se ne riparlerà forse nella seconda parte del prossimo anno ma la sensazione di molti è che a quel punto sarà già troppo tardi. “Chiediamo a Poste Italiane - spiega Valentina Agatea che ha promosso il sit-in e la raccolta firme - un segnale immediato e certo della effettiva volontà di rimanere a Conche. Le persone hanno già iniziato a spostare altro-

Valentina Agatea: “Vogliamo da Poste Italiane un segnale immediato della volontà di rimanere a Conche”

Famiglie, giovani e anziani che hanno aderito al sit-in di protesta popolare per l’ufficio postale ve i propri risparmi e continueranno a farlo se la situazione non sarà sbloccata”. Tra i manifestanti intere famiglie e molti anziani che segnalano i loro disagi davanti a un paese ormai senza alcun servizio. In molti evidenziano poi come l’unico ufficio del capoluogo sia ora in estrema difficoltà nel servire la popolazione anche di tutte le frazioni. A fianco di quelli di Conche, anche i resi-

denti della limitrofa Valli di Chioggia, che proprio in queste settimane hanno perso anche l’unico sportello bancario. “Il problema ci tocca più che mai - interviene Giuliano Fiorindo del comitato di Valli - perché ora siamo stati assegnati all’ufficio postale di Chioggia”. Insieme ai cittadini in protesta anche il sindaco Annunzio Belan, pronto a portare di

persona la raccolta firme davanti alla direzione generale delle Poste. “Siamo tutti concordi - dice - nel chiedere la riapertura dell’ufficio. E’ un argomento che abbiamo discusso in due consigli comunali e che trova d’accorso maggioranza e opposizione. Questo ufficio serve un bacino di utenza che non può essere ignorato, non solo nella logica del servizio al cittadino, ma anche in

quella del profitto economico. Il nostro territorio ha dato molto a Poste Italiane, con i cittadini che negli anni del boom economico le ha affidato gran parte dei propri risparmi. La fiducia riposta dovrebbe essere ora più che mai ricambiata con l’apertura in tempi brevi del nuovo ufficio. Quello che chiediamo oggi è di vedere ripristinato il servizio e un impegno scritto di apertura di quello nuovo”.

Correzzola

Mercato ambulante nel centro del capoluogo: sperimentazione per cercare di dare vitalità al borgo

di Xodo Tiziano

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Il sindaco Mauro Fecchio

idare vitalità a un borgo e offrire un servizio a una piccola comunità dove inevitabilmente certi scenari sono diventati sempre più rari da vedere. Con questa duplice aspettativa è partita la sperimentazione da parte dell’amministrazione del mercato ambulante nel centro del capoluogo. Si tiene il lunedì mattina lungo viale Melzi, la strada che unisce il centro alla sede municipale e alla Corte Benedettina. “L’idea nasce innanzitutto dall’esigenza pratica - spiega il sindaco Mauro Fecchio di avere a disposizione un mercato che sia veramente funzionale con tutta una serie di offerte per i consumatori”. Dietro all’operazione non c’è solo però un risvolto prettamente economico, legato al tentativo di mettere in moto e alimentare un piccolo circuito commerciale di domanda e offerta che vede coinvolti anche ambulanti della zona. “Lo scopo - continua Fecchio - è anche quello di dare un ulteriore servizio alla cittadinanza, specie alle fasce più deboli come può essere quella degli anziani. Il nostro è notoriamente un territorio difficile, con criticità legate anche a un servizio di trasporto pubblico sempre meno capillare e presente. Chi non può spostarsi autonomamente e non ha accompagnatori, potrà così uscire di casa e trovare a portata di mano comunque prodotti e merci di largo consumo e anche socializzare”. Storicamente un tentativo simile fu fatto negli anni Novanta, ma il progetto presto si arenò. Nel territorio comunale esiste in realtà un altro piccolo mercato che si tiene nella frazione di Villa del Bosco il venerdì, ma che in questo periodo è sospeso per i lavori di sistemazione della piazza. “Se le risposte dopo questo periodo di sperimentazione - conclude il sindaco - saranno positive, faremo in modo di rendere il mercato stabile, con un suo regolamento definitivo”. A.C.


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Sguardo alla Bassapadovana 15 Este Accordo fra Comune e Soprintendenza Risultato di campagne di scavi condotte in trent’anni

Apre la necropoli preromana

IL CASO Aprirà in primavera, spesi 5 milioni

nuova caserma, lunga attesa

di Nicola Cesaro

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na testimonianza così vivida di un cimitero preromano non si trova in tutta Italia. E’ anche e soprattutto per questo che la recente inaugurazione dell’area archeologica di via Santo Stefano assume un significato estremamente forte. L’area archeologica di via Santo Stefano è nota fin dagli inizi del Novecento, quando Alfonso Alfonsi, allora direttore del Museo Nazionale Atestino, vi scovò 120 tombe protostoriche. Con varie campagne di scavo, condotte soprattutto negli anni Ottanta e Novanta, si è arrivati al recupero di circa 150 complessi tombali databili dal VII al II sec. a.C. Tra di essi c’è anche la straordinaria sepoltura di Nerka, la cui tomba principesca si può oggi ammirare al Museo Nazionale Atestino. In accordo con il Comune, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha ritenuto opportuno rendere questa porzione di necropoli un’area archeologica attrezzata e aperta al pubblico. Grazie a finanziamenti pubblici e alla sponsorizzazione di Isoclima, sono state così lasciate a vista le strutture tombali: visivamente parlando, si tratta di numerosi circoli funerari in pietra, riferibili ad altrettanti gruppi familiari, all’interno dei quali venivano deposte le cassette tombali in pietra calcarea dei Colli Euganei. All’ingresso della necropoli sono conservati dei cippi in trachite. Il progetto di recupero dell’area è stato approvato nel 2001 e portato a compimento dopo ben 13 anni. Tra gli interventi messi in atto ci sono in particolare la realizzazione di un percorso privo di barriere architettoniche e dotato di una terrazza panoramica, ma anche l’installazione di una struttura appositamente progettata e coperta da una tettoia trasparente, che protegge i resti archeologici e garantisce un’illuminazione naturale. Dei pannelli illustrativi raccontano poi nel dettaglio la storia del sito. “In tutto il Nord Italia, ma penso di poter af-

SOCIALE

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Accessibile al pubblico l’area di via Santo Stefano con le sue antiche sepolture perfettamente conservate La necropoli di Este è una delle più importanti nel nostro Paese, presenti almeno 150 complessi tombali

fermare addirittura in tutta Italia, non esiste una testimonianza così intatta di quel periodo storico”, ha confermato Angela Ruta Serafini, l’ex direttrice del Museo che nei primi anni Novanta diede un forte impulso agli scavi in quest’area archeologica. All’inaugurazione dell’area archeologica, nota anche come “Casa di Ricovero” per la sua vicinanza all’ex struttura per anziani, erano presenti i rappresentanti della giunta comunale, il Soprintendente veneto Vincenzo Tinè, la direttrice del Museo Elodia Bianchin Citton e il vicepresidente della Regione Marino Zorzato: “E’ anche grazie a questi interventi che l’offerta turistica veneta fa importanti passi in

avanti. Basti pensare che un appassionato d’arte spende almeno il doppio rispetto al classico turista occasionale”, ha sottolineato Zorzato. In tema di promozione delle aree di valenza storico-turistica, c’è un’altra novità delle ultime settimane: il Comune si è infatti preso in carico la gestione dei due siti archeologici della città, l’area di via Santo Stefano e quella di via Tiro a Segno. Firmando una convenzione con la Sovrintendenza, il Comune ha ottenuto la possibilità di trasferire anche ad un privato la gestione dei due tesori atestini, con l’obiettivo di renderli in particolare quanto più possibile aperti al pubblico.

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nche se l’opera è ormai ultimata da aprile, aprirà i battenti non prima di aprile la nuova caserma dei carabinieri di via Stazie Bragadine. Il nuovo comando dell’Arma atestina necessita infatti di autorizzazioni che arrivano da Roma e che, a quanto pare, per arrivare fino ad Este devono affrontare un iter lungo e goffo. Era il 17 dicembre 2007 quando Ater e Comune firmarono il protocollo d’intesa per la realizzazione della nuova caserma. In quell’occasione Ater si impegnò a progettare e costruire l’intero fabbricato, che dopo vent’anni di vita diventerà di proprietà del Comune di Este. Il Comune, dal canto suo, si era accollato l’onere di versare ogni anno la differenza tra il canone del mutuo contratto da Ater e il canone d’affitto versato dal Ministero dell’Interno. Nel giugno 2011 sono cominciati i lavori alla caserma, intervento da 5 milioni di euro e 11 mila metri cubi. Il cantiere si è chiuso ad aprile ma, ad oggi, lo stabile è vuoto ed inutilizzato: “Il Ministero dell’Interno è prossimo ad inviare alla Prefettura l’autorizzazione alla stipula del contratto, l’ultimo atto che manca per chiudere il cerchio. - aggiorna il sindaco Giancarlo Piva - L’autorizzazione dovrebbe arrivare entro gennaio. Serviranno quindi altri tre mesi per allestire l’edificio e rendere operativo il comando. La caserma dovrebbe essere attivata non prima di primavera”. A conti fatti, dunque, a un anno dall’effettiva chiusura del cantiere. Per avere la caserma in città, peraltro, i contribuenti atestini dovranno sborsare ben 180 mila euro all’anno: il Governo aveva garantito di versare 193 mila euro all’anno di affitto, richiedendo al Comune di contribuire con una cifra intorno ai 60 mila euro. Le varie riforme governative hanno però cambiato radicalmente lo scenario, portando la quota annuale d’affitto concessa dal Ministero a 83 mila euro: 110 mila euro in meno, che dovrà accollarsi il Comune di Este. N.C.

Sette camere da letto pronte entro il 2015 per chi si trova in stato di necessità

alloggi per famiglie in emergenza abitativa alla stazione

a stazione ferroviaria diventa alloggio per famiglie in difficoltà. E’ questa l’idea che l’amministrazione comunale ha lanciato per la stazione dei treni di Este, che Ferrovie dello Stato ha concesso in comodato d’uso gratuito al Comune. Nell’immobile ferroviario sono stati messi a disposizione due alloggi, che pochi lavori e poche risorse saranno trasformati in sette camere da letto. Gli spazi, nella visione dell’amministrazione, saranno collegati da locali in comune come la

cucina e il salotto. Spiega l’assessore al Sociale, Silvia Ruzzon: “Entro il 2015 questa nuova struttura sarà completata e resa funzionante e sarà gestita dal Comune e dalle associazioni di volontariato della città”. Ma a chi saranno destinati questi spazi? “La nostra politica abitativa prevede di non destinare alloggi pubblici alle emergenze abitative, ossia per quelle situazioni che richiedono un’immediata sistemazione di un nucleo familiare. La riteniamo un’arma a doppio taglio: utile,

perché risolve facilmente una situazione delicata, ma allo stesso tempo difficile da gestire perché è veramente complicato poi far terminare la permanenza di questi nuclei negli alloggi emergenziali”. Il Comune dunque preferisce destinare tutti gli appartamenti pubblici alle graduatorie di merito. Continua l’assessore “Queste camere serviranno proprio a sostenere le emergenze abitative immediate, di famiglie sfrattate o rimaste improvvisamente senza un tetto”. N.C.

La stazione ferroviaria di Este


16 Sguardo alla Bassapadovana Montagnana, autostrada Valdastico Ennesima inaugurazione a Badia del tratto meridionale

A31, nuova apertura

Attivi i caselli padovani di Santa Margherita e di Piacenza d’Adige, interruzione nel vicentino di Nicola Cesaro

L’inaugurazione del tratto della A31 a Badia Polesine

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prono i caselli padovani, ma la Valdastico Sud resta ancora un’autostrada monca. Dal 15 dicembre è finalmente percorribile il tratto padovano di A31, l’autostrada che dal Polesine dovrebbe portare fino al Trentino. Il condizionale è d’obbligo: ad oggi, infatti, il tratto vicentino è ancora in parte chiuso e il proseguimento verso Trento è ancora in fase di discussione. A metà dicembre, intanto, si è tenuta l’ennesima inaugurazione: al casello di Badia Polesine il ministro Maurizio Lupi e il governatore Luca Zaia hanno tagliato il nastro dei 18

Il tavolo

chilometri che dalla barriera con la Transpolesana portano fino a Santa Margherita d’Adige, passando anche attraverso il casello di Piacenza d’Adige. Si attraversano dunque le province di Rovigo e di Padova per un totale di otto Comuni. Il tratto in questione ospita sul proprio tracciato anche il ponte “strallato” di Piacenza d’Adige, una delle opere di maggior pregio architettonico dell’intera A31. Il ponte sull’Adige vanta una campata centrale di 310 metri. Ad oggi, come già detto, l’autostrada Valdastico Sud resta però un’opera monca: il segmento che va

da Santa Margherita d’Adige ad Agugliaro – 14 chilometri in tutto - è infatti ancora chiuso. Il cantiere ha subito forti ritardi sia per le numerose varianti legate alla presenza di alcune ville vincolate, sia per l’indagine tuttora in atto sulla presenza di materiali inquinanti nel sottosuolo vicentino della Valdastico Sud. Entro poche settimane verrà aperto il tratto che va da Santa Margherita d’Adige a Noventa Vicentina, mentre l’intera opera sarà completata entro il primo semestre del 2015. Nel corso dell’inaugu-

e’ nata la conferenza permanente dei sindaci

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ontro i campanilismi e per garantire uno sviluppo unitario del territorio, è nata a metà dicembre la Conferenza permanente dei sindaci e degli amministratori del Montagnanese, tavolo di confronto su argomenti sovracomunali che ha trovato l’adesione di ben dodici Comuni di Sculdascia e Megliadina. A sottoscrivere un

razione, nota più di colore che di utilità, è stato inoltre reso noto che l’A31 ha ora una protettrice “ufficiale”: l’autostrada è infatti stata affidata alla Madonna dell’Olmo di Thiene. Sempre in fatto di rassicurazioni e di sviluppi futuri, il ministro alle Infrastrutture ha confermato la volontà del Governo di portare la Valdastico fino a Trento. La prosecuzione dell’opera è messa a dura prova dalle forte obiezioni della Provincia autonoma di Trento: “Sarà pure una provincia autonoma, ma fino a prova contraria Trento è in Italia e non può bloc-

vero e proprio patto di collaborazione sono stati Montagnana (Comune capofila), Casale di Scodosia, Castelbaldo, Masi, Megliadino San Fidenzio e San Vitale, Merlara, Montagnana, Saletto, Santa Margherita d’Adige, Urbana e Vighizzolo d’Este. La Conferenza ha lo scopo di creare un tavolo di condivisione da parte dei sindaci del territorio su temi come la sanità, la scuola, la viabilità, l’economia in genere e la promozione turistica. Non si tratta di un organismo decisorio, ma di un ente capace di fornire atti di indirizzo. Il primo

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vero banco di prova del tavolo permanente sarà l’ufficio di Europrogettazione che è già partito ufficialmente: questa nuova realtà, che vede coinvolti tutti i Comuni che aderiscono alla Conferenza, avrà il compito di individuare i finanziamenti che la Comunità Europea riserva da qui al 2020 e di farvi accedere i Comuni del Montagnanese. L’ambizione massima, oltre che far arrivare risorse a cui da soli non potremmo mai ambire, è di progettare uno sviluppo unitario e omogeneo del Montagnanese per i prossimi dieci anni. N.C.

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care un’opera strategica per la nazione e per l’Europa: nel prossimo Consiglio dei Ministri scavalcheremo ogni obiezione sulla Valdastico Nord”, è il parere di Lupi. “La mia presenza all’inaugurazione è un’ulteriore conferma che il Governo crede nell’importanza di quest’opera, che proietta la Valdastico verso nord. Siamo stanchi di chiedere proroghe all’Europa e di fare brutte figure con questi continui rinvii: c’è un momento per ascoltare le obiezioni e un altro in cui il Paese deve decidere”.

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Sguardo alla Bassapadovana 17 Monselice, sicurezza degli automobilisti Da Monselice ad Este un insolito affollamento

Troppe distrazioni in strada Cartelloni più numerosi della segnaletica, non sempre chiari i messaggi dei pannelli luminosi di Emanuele Masiero

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uante volte vi è successo di guardare una pubblicità a bordo strada e di rischiare un incidente? Pensateci e contatele perchè, udite udite, tra Monselice ed Este ci sono più cartelli pubblicitari che segnaletica stradale. CARTELLONISTICA Incredibile, ma vero. Nell’era del digitale, in un paese civilizzato come il nostro, sono ancora i cartelli pubblicitari a bordo strada a farla da padrone. Tanto per non sbagliare abbiamo censito la cartellonistica nel tratto di strada tra Monselice ed Este e viceversa. Sono circa 90 gli spazi pubblicitari rivolti agli automobilisti a fronte di circa 60 cartelli stradali (compresi segnali di pericolo e attraversamenti pedonali). Una situazione paradossale che suona come una beffa. In sostanza, in soli 6 chilometri, abbiamo 90 possibilità di distrarci dalla guida più altre 60 situazioni in cui prestare attenzione al codice della strada. E se la matematica non è un’opinione, distoglieremo lo sguardo dalla carreggiata per 150 volte.

Cartelli e segnaletica lungo le strade di Monselice TABELLONI LUMINOSI Inizialmente ne era spuntato soltanto uno in via Orti. Ma poi l’amministrazione comunale ne ha piantati altri 3 in corrispondenza dei principali ingressi alla città. Peccato che di norma il messaggio sia “allacciare le cinture di sicurezza”, mentre più di rado si tratta di avvisi di viabilità di durissima comprensione per via delle sigle relative ai nomi delle strade. DISTRAZIONI CONTINUE Chi arriva a Monselice dal casello dell’autostrada è accolto da una giungla di striscioni, cartelli e manifesti a volte scritti con bombolette

spray su tabelloni di compensato di dubbia legalità. Viene spontanea una riflessione: l’utilizzo del telefonino mentre si guida è vietatissimo, pena 594 euro di multa, decurtazione di 5 punti dalla patente e sospensione della stessa da 1 a 3 mesi per i recidivi. D’altronde è giustissimo così. Ma se un automobilista investe un pedone perchè si distrae guardando cartelloni pubblicitari, non è altrettanto grave? Oppure chi che “fa business” è esente da problemi di sicurezza stradale?

IL CASO Monselice. Comparso in via Colombo, poi è stato multato e rimosso

IL MAXI TABELLONE ACCENDE LA POLEMICA

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mpossibile non notarlo. Il maxi tabellone, 12 per 13 metri con manifesti pubblicitari su entrambi i lati, era spuntato in via Colombo nelle vicinanza del Cvs. In modo più o meno abusivo, perché con la sua superficie di 156 metri quadri per ciascuno dei due lati superava il tetto di 18 metri quadri per facciata espositiva fissato dal regolamento comunale. Alla base dell’espositore, l’azienda installatrice aveva però affisso la risposta del dirigente comunale Gianni Pasqualin, in cui si anticipava che la richiesta della ditta “è all’esame dell’amministrazione comunale, che ritiene di sottoporla a giudizio del consiglio comunale quale proposta di integrazione al regolamento comunale”. Nei giorni successivi è scattato il sopralluogo della polizia locale con una sanzione amministrativa di 440 euro, per violazione del Codice della strada, per aver installato il maxi espositore senza l’autorizzazione del Comune. Ma toccherà al consiglio comunale modificare il regolamento aggiungendo la possibilità di arrivare a 150 metri quadrati di superficie. “A Monselice si sta verificando un preoccupante allargamento degli spazi pubblicitari che non tiene assolutamente conto della sicurezza stradale e della tutela del paesaggio – ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Vittorio Ivis – tra l’altro non si tratta di spazi riservati per contenuti culturali, ma vera e proprio pubblicità commerciale. E’ ovvio che deturpano il paesaggio, come nel caso dell’ultimo tabellone alto 12 metri che potrebbe nascondere un palazzo intero. Tra l’altro, nel caso del maxi tabellone di via Colombo, si tratta di una situazione politicamente inaccettabile. Con una delibera studiata appositamente, la maggioranza potrebbe sanare un abuso che sfora di otto volte i limiti imposti dal regolamento comunale. Senza contare che altre aziende potrebbero installare tabelloni di quelle dimensioni. Se poi pensiamo all’utilità delle tabelle con messaggi luminosi installate dal Comune vale lo stesso ragionamento. A Monselice di certo non servivano e l’utilità è minima. Il più delle volte distolgono solo l’attenzione di chi sta guidando”. E.M.

pulizia fossi chi si dimentica paga

Spesso si finisce sott’acqua a causa di fossi ostruiti

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olleranza zero per chi non pulisce i fossi. L’amministrazione comunale ha deciso di dare seguito all’ordinanza del 9 settembre scorso che fissava capodanno come termine ultimo per la manutenzione della propria parte di fosso. Gli interventi riguardano proprietari o possessori a qualsiasi titolo di terreni ed immobili in generale prospicienti le strade comunali, le strade vicinali pubbliche e tutte le strade di pubblico passaggio. “Si tratta dei fossi individuati anche sul suolo privato indispensabili per lo scolo delle acque – spiega Palazzo Tortorini in una nota - nonché a chiunque vi sia tenuto all’escavazione, alla ricavatura dei ponti, ponticelli, callari e fognature private limitrofi alle sedi stradali. Stesso discorso per la rimozione dei passaggi provvisori e inadeguati e di qualsiasi altro ostacolo in modo che risulti assicurato il libero deflusso delle acque pluviali, per la rimozione delle frane ed all’effettuazione di tutti i lavori idonei ad evitarne altre, per la ripulitura dei

Dal primo gennaio al via i controlli per far rispettare l’ordinanza del Comune cigli prospicienti le strade pubbliche dalle erbacce e anche per il taglio delle fronde che invadono le sedi delle strade predette”. Ma non solo. Nel caso in cui si renda necessario regolare il deflusso delle acque che si raccolgono a monte dei fondi, anche se provenienti da terreni di altra proprietà, i possessori dovranno realizzare gli appositi fossi. Infine bisognerà prestare attenzione alla realizzazione degli interventi atti ad evitare situazioni di allagamento e di mancato deflusso. Viste le precedenti alluvioni, non si tratta di un argomento da prendere alla leggera. Per questo il Comune ha annunciato che dal primo gennaio 2015 eseguirà controlli sul territorio sanzionando tutte le inottemperanze. Insomma, uomo avvisato, mezzo salvato. E.M.

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18 Sguardo al Conselvano Due Carrare Sociale Il Comune aderisce al progetto “Nuovi orizzonti” promosso dall’Uls 17 nella Bassa

“Non lasciamo soli i malati” di Francesco Sturaro

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L’associazione Auser “Alasca” ha attivato in paese un centro d’ascolto oltre al servizio “Caffè Alzheimer”

l Comune di Due Carrare ha aderito al progetto “Nuovi orizzonti”. L’iniziativa, rivolta ai malati di Alzheimer e ai loro familiari, è finanziata dalla Regione Veneto ed è promossa dall’Ulss 17, con la partecipazione attiva di alcune realtà associazionistiche operanti nella bassa padovana e il coinvolgimento delle amministrazioni comunali di Conselve, Ospedaletto Euganeo, Due Carrare, Este, Montagnana e Monselice. Il progetto si rivolge sia ai malati di Alzheimer, sia alle loro famiglie (sono circa 5000 i nuclei familiari nel territorio dell’Ulss 17 interessati a questo tipo di patologia), e si concretizza attraverso azioni di formazione, informazione, sostegno e supporto, realizzate in sinergia dai vari soggetti partner. Nell’ambito di “Nuovi orizzonti”, nei comuni aderenti sono partiti o stanno per essere avviate varie attività, il tutto in collaborazione con le associazioni no-profit: lo sportello ascolto e quello telefonico per i familiari dei malati che hanno bisogno di sostegno, nel fronteggiare la situazione inerente la malattia del loro congiunto, e di informazioni, per orientarsi a livello medico e burocratico; il gruppo mer e le loro famiglie - spiega l’assessore ai Servizi di auto-mutuo aiuto che si articola in incontri men- sociali del Comune di Due Carrare, Mario Romanato sili con la presenza di uno psicologo per aiutare i – L’Ulss 17 mette a disposizione le figure profesfamiliari a comprendere e accettare la malattia; il sionali, il Comune i locali della Casa dei carraresi, “Caffè Alzheimer”, uno spazio aperto informale per mentre l’associazione Auser Alasca si fa carico del i malati e i loro parenti, ideato lavoro di accoglienza dei paper facilitare la socializzazione L’assessore zienti, assistiti dai soci volontaRomanato: “‘Più e lo scambio di esperienze. ri adeguatamente preparati con A Due Carrare, nei locali avanti attiveremo corsi mirati. Dopo questo primo della Casa dei carrarresi messi un servizio passaggio, nei prossimi mesi a disposizione dal Comune, di accoglienza” sarà avviato, sempre presso la l’associazione Auser “Alasca” Casa dei carraresi, un servizio ha attivato il Centro di ascolto e lo sportello telefoni- di accoglienza rivolto ai malati di Alzheimer allo staco, mentre dallo scorso 4 dicembre è attivo anche il dio iniziale, che qui potranno trascorrere alcune ore “Caffè Alzheimer”. “Il progetto, cui abbiamo aderito della giornata, dedicandosi a varie attività, il tutto con convinzione, mira a sostenere i malati di Alzhei- con il supporto di uno psicologo e sotto la supervisio-

CARTURA

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A Due Carrare il centro di ascolto e lo sportello sono attivi tutti i mercoledì mattina

ne dell’Ulss 17”. Il centro di ascolto e lo sportello telefonico di Due Carrare sono attivi tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 11 (telefono 049.0998093). “Tutte le famiglie interessate a questa malattia – conclude l’assessore Romanato - sono invitate a telefonare o a venire di persona al centro per conoscere questa nuova possibilità di aiuto del paziente, ma soprattutto dei familiari”. “Questo progetto è un modo concreto di stare vicino e supportare le famiglie, che vivono una situazione difficile, a causa della malattia di un proprio congiunto – commenta il sindaco Sergio Vason – siamo orgogliosi di questa iniziativa, che coinvolge direttamente il nostro Comune e, più specificatamente, l’assessorato ai Servizi sociali”.

AMBIENTE BAGNOLI. La proposta del sindaco fa discutere

“Rivedere il sistema di raccolta”

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ontribuire alle spese per l’erogazione dei servizi è un dovere di ciascun cittadino. Così quella dei rifiuti, è una tassa che viene richiesta in base al servizio di riciclo/smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dalle utenze del comune. All’inizio di novembre il consiglio di amministrazione del consorzio ha preso atto e fatta propria la scelta del concessionario di attivare l’anticipazione del I periodo di bollettazione 2015 entro il corrente anno. L’amministrazione comunale di Bagnoli si è posta in maniera scettica e ha risposto negativamente. “Non ritengo che anticipare la bolletta dei rifiuti sia la miglior strada perseguibile. Non devono pagare sempre i soliti di fronte ad un debito che sembra avere delle caratteristiche ancora poco chiare” dichiara il sindaco Roberto Milan. Nello specifico l’amministrazione ha richiesto al Consorzio Padovasud se la decisione di scegliere di anticipare il primo periodo di bollettazione 2015 faccia parte di un piano più articolato e strutturato al fine di fronteggiare, almeno parzialmente, lo sbilancio finanziario determinato dai crediti non riscossi della gestione del Consorzio stesso. Inoltre, l’amministrazione vuole essere informata dettagliatamente a riguardo dell’ammontare preciso dello sbilancio e se i meccanismi di riscossione e di controllo dei crediti non riscossi sono stati adeguatamente attivati nei modi, nei tempi e nelle procedure previste. In ultima analisi il sindaco di Bagnoli sta tentando di capire se l’attuale programma di riscossione e di bilancio finanziario riesce a limitare eventuali sbilanci finanziari futuri legati ai crediti non riscossi della gestione o se si produrranno ancora altri ammanchi che si sommeranno a quelli già esistenti. Grazie a questo intervento del sindaco Milan non si avrà l’anticipazione della bollettazione del 2015 a dicembre 2014. Rimangono però impegnativi nodi da sciogliere. “Forse – spiega il sindaco- ritornare alla tradizionale isola dei rifiuti con le opportune campane per la raccolta differenziata produrrà F.S. meno spese a carico dei cittadini”.

Progetto “Alimentare una speranza” con 73 parrocchie

aiuto ai gruppi caritas a favore di 663 famiglie bisognose

anca Annia propone e sostiene l’ambizioso progetto “Alimentare una Speranza”, un’importante iniziativa di solidarietà che ha come obiettivo quello di sostenere concretamente le strutture assistenziali operanti sul Territorio per prestare aiuto alle numerose famiglie che vivono in condizioni di grave indigenza. In questo ambito sono stati individuati

i Gruppi Caritas di 10 Vicariati rientranti nelle zone di competenza operativa della Banca: Agna, Conselve, Maserà, Monselice, Legnaro, Adria-Ariano, Lendinara-Santa Sofia, Stienta, Villadose e Loreo; 73 complessivamente sono state le Parrocchie coinvolte nel progetto etico le quali potranno soddisfare le richieste di aiuto alimentare di almeno 663 famiglie disagiate, residenti

Buffet a volontà Cucina a vista Tappanyaki (cucina alla piastra) Cucina Cinese Cucina Giapponese

nel territorio di competenza operativa della Banca, per una elargizione benefica complessiva di 39.500 euro. Alla cerimonia di consegna delle donazioni il presidente Mario Sarti e direttore Andrea Binello hanno illustrato i presupposti e le ragioni sottostanti l’iniziativa consegnando i contributi ai delegati Caritas del Territorio, alla presenza di tutto il Consiglio

La consegna del contributo nella sede Bcc di Amministrazione della Bcc. “Quando le persone, scelgono di operare con noi sottolinea il Presidente Sarti - scelgono con-

testualmente di sostenere le famiglie e le imprese del loro territorio”. F.S.


Sguardo al Conselvano 19 Bagnoli L’iniziativa per ampliare la “copertura” di attività rivolte alle persone

Servizio civile volontario L’assessore Chiggio: “Vogliamo creare un bel gruppo di persone volenterose e preparate” di Cristina Lazzarin

Tra i servizi attiviati c’è anche il “piedibus” per i ragazzi

I

l comune di Bagnoli svolge molteplici servizi rivolti alle persone, dai più piccolini, come l’accompagnamento e il trasporto scolastico, ai più maturi, come fornitura dei pasti alle persone in difficoltà. Numerose sono le persone che si mettono a disposizione per un servizio al paese e agiscono non per ottenere qualcosa ma per il piacere di dare, nella gratuità di un servizio reso verso l’altro. Ne è esempio la preziosa attività dell’Auser che con il suo presidente Giovanni Pizzorusso coccola il più possibile gli anziani che frequentano la struttura comunale

Tribano

di piazza Marconi. Encomiabile è l’attività delle associazioni sportive: il Calcio Bagnoli, i Pattinatori San Siro, il gruppo “Caritas”, il gruppo Podisti, il gruppo Avis - Aido, l’Associazione Noi e associazioni come SottoSopra, Kaleidoscopio creano opportunità culturali per il territorio. Le parrocchie educano e invitano al dialogo. L’amministrazione comunale vede la necessità di un coordinamento per cercare di implementare l’offerta dei servizi rivolti alla cittadinanza, soprattutto intesa come sicurezza civile nel paese come bene primario.

L’assessore ai servizi sociali Donatella Chiggio spiega: “Le necessità di alcuni servizi alle persone come il semplice attraversamento della strada ai bambini o come pure il controllo della viabilità e il servizio d’ordine durante le numerose manifestazioni necessitano di un gruppo di persone disponibili per un servizio civile volontario che siano comunque coordinate e istruite. Per questo si propone un reclutamento delle persone volenterose e disponibili a dare questo servizio di civiltà al paese. Servizio Civile Volontario: questo il nome dell’iniziativa che

Turni di vigilanza in paese “sentinelle” e gruppo on line

C

ontinua con grande sforzo da parte di tutti il servizio di vigilanza volontaria del gruppo “Le Sentinelle” che a Tribano sta cercando di impedire furti, segnalando movimenti sospetti nel paese. A coordinare il gruppo, Stefano Scheggi, già assessore nelle passate amministrazioni, ora pensionato, che

vuole dar vita al primo nucleo che poi potrà evolvere in un gruppo di Protezione Civile vero e proprio”. Il sindaco Roberto Milan è ottimista sull’iniziativa: “A Bagnoli ci sono molte persone che operano con notevole senso civico. L’altruismo e la volontà di fare un paese migliore è una qualità, oltre che un desiderio, di molti”. Intanto è partita l’iniziativa del “Piedibus” a cura del Servizio di Educazione e Promozione della salute dell’Ulss 17 in collaborazione con il comune di Bagnoli. Il progetto prevede l’individuazione di accompagnatori, coperti da assicu-

ci tiene a sottolineare come il gruppo non si proponga di fare ronde o turni di vigilanza, ma di creare una rete di contatti per migliorare la pubblica sicurezza. Per questo il gruppo ha attivato su WhatsApp un applicazione in cui è possibile inviare segnalazioni. “In paese, complice il buio pesto delle ore notturne deciso dal sindaco Argenton- spiega Scheggi- si è diffuso un forte senso di insicurezza. Stiamo lavorando in sinergia con i carabinieri di Tribano: oltre all’iniziativa su WhatsApp, alla quale chiun-

razione, organizzati e coordinati dal Comitato Piedibus, che aiutano e “scortano” la passeggiata dei piccoli studenti della primaria verso la scuola al mattino e verso casa per il ritorno. Già numerose sono le adesioni di genitori che si mettono a servizio per la comunità. E’ con questo progetto che parte la promozione verso la sensibilizzazione dei cittadini per la formazione di questo nucleo di persone per migliorare la sicurezza di Bagnoli. “Gli “angeli” che aiutano il paese sono molti, e noi metteremo loro le ali!” conclude l’assessore Chiggio.

que può aderire inviando una mail a sentinelletribano@gmail. com, diffonderemo volantini per aiutare soprattutto gli anziani, attraverso il circolo Auser o incontrandoli al mercato cittadino. Invitiamo a segnalare numeri di targa, identikit, fotografie e mappe. Le scorribande dei ladri seguono spesso a episodi strani, come passaggi frequenti di furgoncini a passo d’uomo nei quartieri residenziali o ragazze con accento dell’Est europeo che suonano i campanelli chiedendo di leggere biglietti”. C.L.


20 Sguardo al Conselvano Sociale Impegnate le associazioni con un’iniziativa in piazza

Solidarietà senza confini Oltre venti i gruppi mobilitati dal Patronato Canossiano per sostenere tre progetti di Nicola Stievano

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ltre venti associazioni di volontariato insieme alle scuole hanno dato vita al “Mercatino della solidarietà” in piazza XX Settembre. Per tutto il giorno le bancarelle hanno esposto i lavori e le proposte dei diversi gruppi su iniziativa del Patronato Canossiano che da alcuni anni organizza questo evento. I proventi di questa edizione saranno indirizzati a tre progetti selezionati dalla commissione Il primo interessa l’Ospedale Generale “S. Giuseppina Bakhita” nella città di Ariwara (Repubblica Democratica del Congo). L’ospedale serve un bacino di utenza di circa 200.000 abitanti, spinti in zona anche dalla guerriglia. A Ndithini (Kenya) si sta affrontando il problema della siccità, che si ripete ciclicamente alternandosi con le altrettanto problematiche stagioni delle piogge. Il progetto è quello relativo alla costruzione di una serra. I lavoratori della missione potranno far crescere gli ortaggi necessari per il sostentamento degli ospiti dell’orfanotrofio e non solo. In tal modo, la regolare e salutare alimentazione dei bambini e dei

In breve “Pronto Conselve” sempre più grande Sempre più numeroso il gruppo di volontari di “Pronto Conselve”. Un nutrito gruppo di 48 nuovi soccorritori ha ricevuto il diploma al termine del terzo corso formativo organizzato nel 2014. Il sodalizio guidato da Lorenzo Zambon arriva a contare così 148 volontari, dei quali 121 con il titolo di volontari soccorritori e altri 27 addetti alle attività prive di carattere sanitario. Dei 121 soccorritori 110 hanno ottenuto anche l’abilitazione regionale per l’uso del defibrillatore semiautomatico in ambiente extraospedaliero. Dopo la cerimonia è stata simulata un’attività di soccorso a feriti con più traumi.

Nuova sede del Centro per l’Impiego Nuova sede per il Centro per l’impiego. L’ufficio ha traslocato da piazza XX settembre a Via Traverso 2, nello stabile dell’ex Direzione didattica, a fianco dell’asilo nido. Invariati gli orari di apertura e il telefono 049 5384117. “Si tratta di una collocazione più consona - spiega il sindaco Antonio Ruzzon - per un servizio che interessa dieci comuni ,tutto il bacino di utenza mandamento. Ora dispone di spazi più vivibili, ricavati negli uffici ex direzione liberati con istituzione istuto comprensivo, trasferiti alla scuola media Beggiato. In questo mondo abbiamo mantenuto un servizio prezioso per i lavoratori”.

Cittadinanza onoraria all’Arma Foto di gruppo dei volontari al termine del mercato solidale ragazzi non sarà più influenzata dagli eventi atmosferici avversi, che condizionano pesantemente ogni attività umana della zona. In Mozambico le quattro missioni (Estaquinha. Mangunde, Barada, Machanga) che formano il progetto Esmabama sono situate in zone dove l’agricoltura è tuttora la principale

se non l’unica attività economica. All’interno di queste missioni si sono organizzate delle scuole rurali che usano la metodologia dell’ alternanza dell’ insegnamento teorico e pratico. Al termine di tre anni gli studenti avranno appreso nuove tecniche di coltivazione e allevamento di animali.

In occasione delle celebrazioni della Virgo Fidelis, il sindaco ha consegnato la cittadinanza onoraria all’Arma. A ritirare l’onorificenza il maggiore Alfredo Beveroni, comandante della Compagnia di Abano, e il comandante della caserma di Conselve Giuseppe Ferracane. In Duomo la messa solenne con i sindaci del Conselvano e i rappresentanti dell’Arma, oltre all’associazione Carabinieri di Conselve che ogni anno organizza la ricorrenza.

tariffe rifiuti “Qualcosa non va”

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estione dei rifiuti, è polemica a Conselve sulle scelte tariffarie. A sollevare la questione è Maria Luisa Nucibella, capogruppo di “Insieme per il bene comune”, all’opposizione in consiglio comunale. “Dopo anni di continui aumenti esponenziali della tariffa dei rifiuti i conselvani ora dovranno mettere mano di nuovo il portafoglio e pagare ancora di più, come avevamo sospettato”. Il gruppo di minoranza mette sotto accusa il Bacino Padova Sud per le scelte sulle tariffe imposte ai cittadini con l’avvallo del Comune di Conselve. Criticata anzitutto l’approvazione del piano tariffario del 2014 nove mesi dall’inizio dell’anno, lo scorso settembre, insieme all’idea di anticipare il pagamento della tariffa del 2015, ipotesi subito ritirata dopo le proteste sollevate. “E’ paradossale - aggiunge Nucibella - che i nostri concittadini abbiamo saputo dopo nove mesi dall’inizio dell’anno quanto avrebbero dovuto pagare per i loro rifiuti. Avevamo invitato l’amministrazione comunale a sollecitare il Bacino, di cui peraltro il nostro vicesindaco è membro, a fornire con maggior anticipo i dati affinché le famiglie potessero fare le loro valutazioni in termini di utilizzo del servizio ed evitare così spiacevoli conguagli al termine dell’anno. Avevamo sottoposto anche numerose segnalazioni di malfunzionamenti come rifiuti conferiti senza il “tag”, bollette prive di rilevazioni oppure con conferimenti rilevati ma mai effettuati. La risposta è stata di rivolgerci direttamente al Bacino”. L’op-

L’opposizione critica le scelte del Bacino Padova Sud avvallate dal Comune posizione continua ricordando di aver sottolineato anche i dati sui mancati pagamenti, dai quali nei giorni scorsi è nata l’ipotesi di anticipare i pagamenti del 2015. “Una richiesta piuttosto bizzarra. - commenta Nucibella che chiede una risposta da sindaco e vicesindaco - Avevamo già consigliato di riflettere sul ruolo del consorzio di gestione dei rifiuti quando l’abbiamo visto ampliarsi troppo i compiti istituzionali affidati. Vorremmo sperare che questa fase di difficoltà sia solo temporanea e non strutturale. Ora chiediamo al nostro vicesindaco Lazzarin se corrisponde al vero che sia stato proprio il consiglio di amministrazione di cui fa parte a formulare tale richiesta, e se ne sia stata valutata la ricaduta sui cittadini”.


Cultura locale 21 Musica “Note giovani”, XVa edizione

I talenti dell’Eistein si sono esibiti con successo Si tratta di un progetto musicale, fiore all’occhiello dell’associazione Orchestra Giovanile della Saccisica Linda Talato

E’

giunto alla sua XV^ edizione “Note Giovani”, il tradizionale concerto musicale in cui, ogni anno, si esibiscono i giovani talenti dell’”Eistein Esemble”. Si è tenuto lo scorso 5 dicembre, a Piove di Sacco, nel Teatro Filarmonico, l’evento che ha visto impegnati gli studenti del liceo Einstein di Piove di Sacco che fanno parte del noto gruppo musicale, sostenuto dall’associazione Orchestra Giovanile della Saccisica. “Si tratta di un progetto musicale che costituisce il “fiore all’occhiello” della nostra associazione – ha spiegato Renata Benvegnù, direttore artistico dell’orchestra Giovanile – e che, quest’anno, si è esibito in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, con il patrocinio del comune di Piove di Sacco, della Provincia, della Regione e del CSV ”. Il concerto ha dunque visto come prota-

In alto Einstein ensemble a lato l’Orchestra giovanile della Saccisica gonisti i liceali che frequentano con passione ed entusiasmo il corso di musica, avviato proprio da un gruppo di volontari dell’associazione, che ha come referente la professoressa Paola Rudello, ed è curato dal Maestro Enrico Trevisanato. L’Orchestra Giovanile della Saccisica è composta da giovani professionisti, per la maggior parte provenienti dal territorio del

piovese, ed alcuni suoi concerti rientrano anche nel progetto Rete Eventi. “Abbiamo puntato molto sulle risorse della Saccisica, ci sono tanti giovani che stanno emergendo nella musica, e mi è sembrato doveroso metterli in luce, invitandoli a suonare per noi nella stagione musicale 2014 2015 – continua Benvegnù – Stagione che, peraltro, si profila particolarmente interessan-

te, con i prossimi eventi in programma, tra cui i concerti serali, che prenderanno il via il prossimo 17 gennaio, con la performance del “Trio Chromatique”, e l’ottava edizione del Concorso di Esecuzione Musicale Città di Piove di Sacco, che si terrà dal 20 al 26 aprile e che, ogni anno, attira nella nostra cittadina migliaia di musicisti proveniente da tutto il territorio nazionale e anche dall’estero”.

La stagione proseguirà, poi, con concerti previsti per il 7 febbraio, nell’auditorium Giovanni Paolo II, e per il 7 marzo, con il concerto in occasione del quale si terranno anche le premiazioni del concorso “La poesia e il Colore della Musica”, per arrivare poi agli appuntamenti della primavera 2015, che si concluderanno venerdì 5 giugno, con la sempre frequentatissima rassegna “Piccole Mani”, in cui, da più di un decennio, si esibiscono i giovanissimi talenti Under 14 del territorio.

NEWS Valorizzazione e difesa del territorio

Il Cai e la regione insieme per la montagna

“C

inque anni di consolidata intesa e proficua collaborazione”: così il Club Alpino Italiano, Raggruppamento veneto (52 mila soci organizzati in 64 sezioni, secondo per consistenza e importanza a livello nazionale) ha voluto titolare l’odierno incontro con la stampa, svoltosi nella sede della Provincia di Belluno, per rendere noti i risultati ottenuti attraverso i progetti attuati nell’ultimo quinquennio dalla Regione del Veneto insieme allo stesso CAI. Dopo il saluto di benvenuto della presidente della Provincia bellunese, Daniela Larese Filon, l’assessore regionale al turismo e allo sviluppo montano, Marino Finozzi e il presidente del CAI Veneto, Francesco Carrer, hanno illustrato i traguardi strategici raggiunti attraverso questa azione coordinata, rafforzata nell’aprile dello scorso anno con la sottoscrizione a Thiene, in provincia di Vicenza, di un protocollo d’intesa, che “fa leva essenzialmente su due fattori, la concertazione e il volontariato – ha sottolineato Finozzi – che sommati e messi al servizio della montagna, ne hanno garantito la valorizzazione turistica, ambientale e culturale”. “Dal 2011 abbiamo investito ben 2 milioni e 138 mila euro per iniziative realizzate con il CAI – ha precisato l’assessore –, una cifra di tutto rispetto che ci ha consentito di potenziare e migliorare i servizi, le strutture, i percorsi, la sicurezza: in pratica, l’offerta

complessiva della nostra montagna, a beneficio dei turisti ma più in generale di tutti i frequentatori di questo straordinario ambiente”. Finozzi ha ricordato che il CAI, con il quale il rapporto è privilegiato anche in quanto organizzazione no profit, cura la manutenzione di oltre 4 mila sentieri alpini, garantendone la percorribilità, oltre alla gestione di 46 rifugi e 15 bivacchi per circa 1.700 posti letto. “Solo per interventi strutturali sui rifugi – ha specificato l’assessore – e per la manutenzione sentieristica ordinaria e straordinaria, sono stati stanziati complessivamente oltre 1 milione e 650 mila euro”. Il principale progetto attuato è quello di Eccellenza Turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, articolato in tre sotto progetti: “Banda larga satellitare nei rifugi”, “Itinerari Tematici e Parlanti” e “Montagna Amica e Sicura”, ovvero una serie di iniziative formative e informative sui temi della sicurezza.

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Cultura locale 23 Cultura 3 Padova, Oratorio di San Rocco Mostra monografica fino al 15 febbraio

Visintin e i “pensieri preziosi”

al geoX

Il maestro della scuola orafa padovana presenta i migliori lavori frutto di un percorso quarantennale di ricerca e studio

Dopo il libro il musical

di Laura Organte

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ompie dieci anni la storica kermesse patavina dedicata alla raffinata arte della gioielleria contemporanea: “Pensieri Preziosi” torna anche quest’inverno con una mostra monografica dedicata a Graziano Visintin, uno dei maestri riconosciuti della Scuola orafa padovana, i cui lavori sono presenti in molti musei e collezioni del mondo, in esposizione all’Oratorio di San Rocco fino al 15 febbraio. La quarantennale ricerca dell’artista, tesa a un’eleganza geometrica ed essenziale che ha spesso fatto parlare di minimalismo, viene ripercorsa attraverso oltre cento creazioni oltre a bozzetti e disegni preparatori che hanno accompagnato Visintin nelle fasi di ideazione, progettazione e realizzazione dei gioielli. Il percorso espositivo consente di cogliere l’evoluzione del linguaggio dell’artista, dalle prime opere caratterizzate dall’alternanza ritmica di pieni e vuoti, sino agli anni Ottanta, quando le forme diventano più allungate, i volumi si alleggeriscono e si smaterializzano e agli anni Novanta,

quando Visintin aggiunge al suo operare, di cui mantiene intatto il linguaggio puro dell’essenzialità, un forte accento pittorico. Nei gioielli più recenti le forme invece, pur rimanendo geometricamente definite, appaiono più irregolari, mosse, talora slabbrate: lamine battute di diversa forma, ora piane, ora incurvate a creare planimetrie di antiche chiese romane. La geometria resta ma è insicura, instabile, adattata. Piccoli cubi saldati con l’inserimento sul piano di cerchi o parallelepipedi danno vita a piccole sculture in cui è il colore a dominare: smalti trattati con perizia e accortezza dalla cromia ricca di sfumature, illuminate spesso da Una delle creazioni di Visintin riflessi d’oro che rimane il principe indiscus- inediti, esposti in occasione della monograso nelle opere dell’artista. fica padovana. Negli ultimi anni Visintin si è invece Con le sue opere il maestro disegna uno cimentato con la scultura di piccole dimen- spazio fisico raffinatissimo e lo fa attraversioni, e i risultati di questo incontro, ad oggi so l’adozione di un linguaggio essenziale,

basato sui codici primari della geometria. Il suo stile richiama una leggerezza ottenuta da un ricercato svuotamento dei volumi e dalla rinuncia ad ogni aspetto decorativo: quadrati, cerchi, rettangoli, triangoli, cubi, tetraedri, allineati, intersecati o sovrapposti, che divengono spille, anelli, bracciali e collane in cui la lucentezza dell’oro si esalta con la compattezza di superfici in ebano o avorio. Marca stilistica di Visintin è l’impiego, del tutto personale, dell’antica tecnica del niello, un amalgama ottenuto dalla fusione di rame, argento, piombo e zolfo, piegato a una decorazione che spesso raggiunge effetti pittorici. L’origine della decorazione a niello (il termine deriva dal latino nigellum “nerastro”, diminutivo di niger “nero”) è attribuita agli Egizi, ma essa ebbe molta fortuna anche nel Medioevo ed è usata tutt’oggi.

“50 sfumature” arriva il musical

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l 24 gennaio sbarca al Teatro Geox di Padova “50 Sfumature - Il Musical”. Non aspettatevi però una trasposizione in chiave teatrale, dopo quella cinematografica, dello scottante best seller di E. L James: il fenomeno letterario mondiale diventa lo spunto per uno spettacolo ironico e divertente – protagoniste tre adorabili signore appartenenti a un gruppo di lettura – che sta trionfando sui palcoscenici di tutto il mondo. Dopo il successo clamoroso al Fringe Festival di Edimburgo, con una recensione a quattro stelle, il musical ha attraversato gli Stati Uniti e ha riscosso successi in Germania, Canada, Francia, Olanda, ottenendo una produzione OFF-Broadway attualmente in scena all’ Elektra Theater di New York. Un’esilarante satira legata al tema del libro che ha incuriosito, stimolato e al tempo stesso fatto arrossire milioni di lettrici in tutto il mondo. L.O.

IL pREMIO. A gennaio la selezione della cinquina, a maggio il vincitore

galileo premia la cultura della scienza

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arà Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, già direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona e membro della New York Academy Sciences, a presiedere la prestigiosa giuria scientifica che avrà il compito di premiare il vincitore del Premio Letterario Galileo 2015. Il Premio Galileo, giunto quest’anno alla nona edizione, si inserisce in un programma di diffusione della cultura scientifica che il Comune di Padova promuove da alcuni anni con Vittorino Andreoli l’intento di favorire nei giovani l’interesse svolgerà l’8 maggio prossimo al Centro per le scienze e il pensiero razionale anche culturale Altinate San Gaetano. Non mannella prospettiva del loro futuro percorso di cheranno anche quest’anno gli incontri studi. La cinquina finalista sarà selezionata con gli autori dei libri finalisti, sempre al il 16 gennaio prossimo dalla nuova Com- Centro San Gaetano alle 18 per tutta la missione riunita in seduta pubblica. Nel cittadinanza e in orario mattutino per gli corso di una cerimonia ufficiale, che si svol- studenti degli Istituti Scolastici Superiori di gerà il 8 maggio 2015, sarà proclamato Padova. Nel frattempo l’assessorato alla il vincitore. Il Premio cultura di Padova prevede due fasi che Anche quest’anno promuove il concorcondurranno alla gli incontri con l’autore so “Recensire la scelta dell’opera vinci- e il concorso per scienza” in Facebotrice. Nella prima fase studenti universitari ok. L’obiettivo del la giuria scientifica, su Facebook concorso è quello composta da personadi sensibilizzare gli lità di indiscusso valore in campo culturale studenti universitari in primo luogo e in e scientifico, individuerà la cinquina di ope- generale quanti hanno interesse per le re fra tutti i testi di divulgazione scientifica tematiche del Premio Galileo utilizzando pubblicati in Italia negli ultimi due anni. la forma di comunicazione del social netNella seconda fase una giuria popola- work “Facebook”, molto vicina ai giovani. re, formata da studenti di istituti superiori Gli interessati potranno inserire la loro redi altrettante province italiane determine- censione o il loro commento sui testi finarà, nell’ambito della cinquina, l’opera da listi. Informazioni sulla pagina Facebook N.C. premiare in una cerimonia pubblica che si Premio Galileo Padova.

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IL DIRITTO DI CAMBIARE


24 1

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Salute L’importanza della comprensione e della solidarietà

Umanizzazione delle cure e attenzione al paziente, la nuova frontiera Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato spiega l’importanza di questo nuovo approccio al paziente. Una mission, la cura dei rapporti umani nella sanità, che anche la politica si è posta come obiettivo Lino Busato

di Ornella Jovane

“L

o dico pressoché ogni giorno e continuerò a dirlo: siamo i migliori a curare le persone, ma possiamo fare ancora meglio sul piano dei rapporti umani con la gente”. Da qualche anno a questa parte rappresenta un “assillo” del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che, quando parla di sanità in Veneto, non tralascia mai di ribadire il concetto. Queste parole le ha pronunciate lo scorso febbraio in occasione di un importante meeting aziendale dell’Ulss 15 Alta Padovana, ma sono state ripetute in più contesti. Ancora un anno fa quando furono inaugurati, in ottobre, i due nuovi reparti di psichiatria all’Ospedale Sant’Antonio di Padova; rimbalzarono a Vicenza, un mese dopo, quando il governatore si complimentò per l’iniziativa dell’ospedale San Bortolo di tenere le porte aperte della rianimazione per visite libere e senza obbligo di camice per i visitatori. Definì questa “una iniziativa di grandissimo significato perché va nel senso da noi sempre indicato dell’umanizzazione delle cure e dell’attenzione al paziente e ai suoi familiari”. Utilizzò lo stesso tasto a Chioggia, al termine dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale, e poi quando si trattò, la scorsa estate, di annunciare l’inserimento degli steward nelle sale d’attesa del Pronto soccorso degli ospedali. Ma cosa significa umanizzazione delle cure e perché rappresenta una mission tanto

importante? “Non tralasciare l’aspetto umano nella cura di un paziente è un essenziale complemento alle competenze tecniche richieste a chi svolge qualunque ruolo, dal medico all’impiegato all’accoglienza, all’interno di un ospedale o di una struttura che si occupa di curare le persone” osserva lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato, che sottolinea l’importanza di un atteggiamento di comprensione e di un sentimento di solidarietà che deve avere chi svolge una mansione professionale all’interno della sanità. “Non si tratta di mettersi ad indagare l’animo delle persone - spiega - ma di porsi in maniera empatica verso chi vive uno stato di disagio dovuto alla malattia”. Chi si ammala è più fragile, anche psicologicamente, ed è spesso smarrito quando si rivolge alle strutture ospedaliere per effettuare degli accertamenti, a maggior ragione per ricevere delle cure o per ricoveri. “Chi vive l’esperienza di un ricovero ospedaliero, ad esempio, lo fa per lo più con preoccupazione. E’ un’esperienza - prosegue Busato - che va ad interrompere la quotidianità del proprio vissuto, le relazioni, le abitudini. In questo spazio l’operatore sanitario deve muoversi per “accogliere” la persona”. Il disagio si può esprime su quattro livelli: quello cognitivo, e si manifesta con pensieri negativi o perdita di autostima; la rabbia o

la paura sono espressioni del livello emotivo che invece a livello fisico si traduce nella perdita di energia e sul piano sociale può trovare espressione nell’impulso ad isolarsi. “La malattia - spiega lo psicoterapeuta - mette in crisi anche la fiducia in se stessi. E’ sostanziale allora per l’operatore sanitario curare quegli aspetti che contribuiscono a creare una buona relazione con i pazienti che si basi innanzitutto sulla fiducia. Fidarsi per poi affidarsi: è questo il percorso emotivo e psicologico che ha bisogno di compiere la persona malata”. “L’empatia è la capacità - spiega ancora lo specialista - di saper mettersi nei panni dell’altro, senza perdere la propria identità. Questo atteggiamento aiuta chi è in difficoltà perchè è rassicurante e dà alla persona a disagio la benefica sensazione di essere capita negli aspetti più intimi e personali, nelle proprie paure” Un buon ascolto può essere un punto di partenza. “Ascoltare senza interrompere, senza anticipare le richieste, senza aver fretta di concludere la conversazione è importante” conclude Busato che specifica: “C’è una grande differenza tra udire e ascoltare. Ascoltare significa sapere comprendere le persone, al di là delle parole, coglierne lo stato d’animo, i pensieri, le difficoltà e le inespresse richieste d’aiuto”.

neWs

La sindrome del Bournout

un rischio per chi lavora a contatto con la sofferenza

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ecnicamente si chiama sindrome del Bournout ed è una patologia professionale nella quale possono incorrere un po’ tutti ma che diventa particolarmente significativa per le sue ricadute per chi svolge una professione a contatto con la sofferenza e si occupa di aiutare gli altri. Può capitare, dunque, che chi per lavoro si trovi a contatto con chi chiede aiuto non abbia voglia di offrire quell’aiuto. “I motivi che possono portare al Bournout - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - spesso sono da ricercarsi nelle condizioni lavorative, di stress e sovraccarico di lavoro, che possono compromettere anche i rapporti fra colleghi e fra il personale e i pazienti. L’atteggiamento è frettoloso, distaccato, distante, indifferente. Questo approccio ha una ricaduta negativa nelle persona con cui l’operatore si relaziona ma anche sull’operatore stesso, che si percepisce inadeguato e per nulla coinvolto. Sopravvive e va avanti per inerzia nella professione e spesso la sensazione di sentirsi svuotato delle risorse emotive e personali trabocca anche nella vita privata”. “Se le cause della sindrome di Bournout sono dunque da ricercare nella situazione di continuo contatto con la sofferenza, nei tempi stretti e nel sovraccarico lavorativo, nel clima conflittuale che può crearsi nell’ambiente di lavoro e, infine, nello stile e nella personalità dell’operatore, le strategie per superare le difficoltà e prevenirle consistono soprattutto nella formazione che si basa sulla costruzione, attraverso la comunicazione e il dialogo, delle buone relazioni fra il personale e fra questo e i pazienti”. L’umanizzazione delle cure e l’attenzione alla persona che soffre rappresenta dunque un traguardo fondamentale della moderna sanità cui è importante ambire tanto quanto la modernizzazione e la ricerca dell’efficacia delle cure. Emblematica la battuta dell’anziano protagonista del film drammatico francese del 2012 “Amour” che, impotente di fronte alla moglie malata, chiede aiuto e assistenza ad una infermiera distratta, disinteressata e cinica. “Spero - le dice l’anziano - che un giorno qualcuno tratti lei come lei tratta i suoi pazienti e che lei non abbia nessun mezzo per difendersi!”

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Il Veneto in primo piano 25 1 Venezia L’ospedale dell’Angelo all’avanguardia nella cura di Parkinson e Diabete

Le malattie croniche sono gestibili

La tendenza è quella di portare le cure ai pazienti a domicilio e formare volontari e famigliari a riconoscerne le esigenze di Alessandro Abbadir

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iabete e Parkinson due malattie croniche, certamente differenti, per le quali però l’Asl 12 di Venezia e in particolare l’ospedale dell’Angelo di Mestre, puntano ad una maggior sensibilizzazione delle famiglie e ad una minor degenza (quando possibile). Questo per aumentare la qualità della vita di chi ne è colpito. Ma andiamo nel dettaglio. Il diabete è considerato la malattia dei paesi occidentali. Si diffonde a causa di stili di vita scorretti che portano a mangiare male. In Veneto negli ultimi venti anni i casi registrati sono aumentati del 70 per cento, Si manifesta con un au-

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mento dei livelli di zucchero nel sangue, che l’organismo non riesce più a controllare. Il servizio di Diabetologia dell’ospedale dell’Angelo segue oltre 6 mila pazienti. Per migliorare la vita di questi pazienti nella quotidianità, sono attivi ad esempio ambulatori dedicati alla cura del “piede diabetico”, Questa è una complicanza della patologia che colpisce il piede e che spesso degenera fino a rendere necessarie in caso di cancrena all’amputazione. Per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti così, l’Asl 12 si è molto impegnata. Ha coordinato così ospedali, distretti, medici di base e pediatri

per una presa in carico del paziente senza costringerlo a pesanti degenze. Sono perciò i medici di base a occuparsi dei pazienti non complessi, che comunque vengono visitati dagli specialisti ospedalieri ogni due anni o se insorgono complicazioni sono seguiti anche a domicilio dai medici endocrinologi dei centri antidiabetici. Ma non solo. L’ospedale dell’Angelo è in prima linea anche per l’assistenza ai pazienti colpiti dal morbo di Parkinson. Il fenomeno è preoccupante. In Veneto si registrano ricoveri acuti per oltre 2300 pazienti affetti da Parkinson. I malati visto

l’innalzamento dell’età della vita si prevede che raddoppieranno entro il 2030. La Regione Veneto ha identificato proprio nell’ospedale dell’Angelo di Mestre uno dei centri specializzati all’avanguardia nella cura della malattia. E così l’ospedale dell’Angelo nelle ultime settimane ha organizzato una serie di incontri e convegni dedicati a questa patologia, coinvolgendo però non solo medici e infermieri ma anche le famiglie e il mondo del volontariato, formando e preparando in questo modo chi sta vicino al malato, a riconoscerne le esigenze nella vita di tutti i giorni.

Da padova all’Ospedale unico di Monselice, hostess e steward accolgono e indirizzano chi arriva al pronto soccorso. Introdotte anche altre novità per agevolare l’attesa

una guida “amica” in pronto soccorso

ono arrivato al Pronto Soccorso seguendo l’ambulanza che stava accompagnando mia madre, colpita da un attacco di cuore. Una volta entrato, ovviamente in apprensione, ho trovato subito un’operatrice molto gentile che mi ha dato tutte le informazioni utili. Mi ha spiegato dove avevano portato mia madre e quali sarebbero state le prime cure, mi ha indicato dove attendere e ha aggiunto che appena possibile un medico sarebbe uscito per aggiornarmi nel dettaglio. Così è stato. Ovviamente l’attesa è stata lunga e per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi. Nel frattempo sono arrivati anche i miei fratelli e devo dire che, nonostante il continuo via vai di pazienti, infermieri, medici e operatori vari, ho trovato delle persone veramente gentili e disponibili che

hanno reso meno angosciante una giornata già difficile”. Così Mario, professionista quarantenne, racconta la sua recente esperienza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Padova con gli operatori che si occupano dell’accoglienza e delle prime informazioni ai pazienti. Hostess e steward li hanno chiamati, ma si tratta di operatori sanitari e di infermieri neolaureati con borsa di studio regionale, incaricati dallo scorso settembre di occuparsi dei pazienti. Non è l’unica novità per il Pronto Soccorso padovano. In sala d’attesa sono disponibili anche il collegamento internet wi-fi, una postazione per ricaricare i cellulari e un distributore d’acqua gratuito. Dettagli, sicuramente, comunque piccole accortezze che, insieme al grande tabellone che riporta e aggiorna il numero dei pazienti e il loro

“percorso” tra attesa, cura e dimissioni, rendono un po’ meno pesante l’attesa. Hostess e steward hanno fatto la loro comparsa anche nel nuovo ospedale unico della Bassa Padovana, a Schiavonia, fin dal primo giorno di apertura per guidare i pazienti nella struttura appena aperta e fornire loro tutte le informazioni utili per raggiungere ambulatori e reparti. Un aiuto indispensabile, facilitato anche dai percorsi colorati che permettono ai visitatori di capire “a colpo d’occhio” in che reparto o settore si trovano. Per ora il bilancio delle nuove forme di assistenza agli utenti del pronto soccorso non può essere che positivo, anche se restano da migliorare i tempi d’attesa che, in giorni particolari, si protraggono ben oltre le quattro cinque Lo.Zo. ore indicate come tetto limite.


26 Voci da palazzo

Voci da palazzo 1

Consiglio regionale A pochi mesi dal rinnovo un nuovo polesano entra in consiglio

Coppola resta assessore, Marangon entra in consiglio La giustizia è lenta e non è ancora stata scritta la parola fine su questa vicenda. Certo è che a marzo si vota e il risultato delle urne sarà esaustivo

L’opinione

di Lorenzo Zoli

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embrava dovesse essere un terremoto, in realtà tutto è scivolato via (quasi) liscio. Certo, martedì 16 dicembre a Palazzo Ferro Fini a Venezia si è proceduto alla surroga di Isi Coppola, polesana, dichiarata decaduta dalla sua carica di consigliere regionale e quindi “obbligata” a lasciare il proprio scranno al grande avversario politico Renzo Marangon, pure lui polesano. Allo stesso tempo tuttavia il presidente della Regione Luca Zaia ha anche confermato la propria assoluta fiducia a Coppola, confermata quindi al proprio posto in giunta veneta. Con deleghe niente affatto leggere, tra l’altro, avendo anche assorbito parte di quelle del collega Renato Chisso, lambito dalla bufera giudiziaria che ha condotto agli arresti anche il precedessore di Zaia, Giancarlo Galan. A monte di tutto, l’ennesima decisione dei giudici sul ricorso presentato a suo tempo da Luca Rossetto, indicato dai bene informati come fedelissimo di Marangon. Nel documento si sostiene che Coppola, nella corsa alle ultime Regionali del 2010 – quando il suo principale avversario nella corsa a Venezia era proprio Marangon – avrebbe sforato il tetto delle spese elettorali previsto per ogni candidato. E non di poco. La vicenda è stata oggetto di vari gradi di giudizio. L’ultimo, quello che per ora fa testo, è quello pronunciato dalla Corte di Appello Civile di Venezia. I suoi magistrati, rilevando in effetti lo sforamento, hanno anche disposto la decadenza di Coppola dalla carica di consigliere regionale. Una sentenza che potrà ora essere impugnata in Cassazione ancora una volta, mentre il provvedimento che dispone la decadenza del consigliere

Luca Zaia, ( Lega) presidente della Regione

“Basta ipocrisia sui numeri degli immigrati”

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ltri 2.000 profughi in arrivo in Veneto non pareggiano il conto dei 3.700 giá assegnati ai nostri territori contro la sua volontà, perché non abbiamo mai approvato quel Piano nazionale che li distribuiva tra le Regioni. 2.000 che si aggiungono agli almeno altri 5-6.000 realmente arrivati (alla faccia del Piano!) e poi scomparsi nel nulla, divenuti fantasmi e consegnati ad altre sofferenze e privazioni, alla criminalità o, peggio, spariti apposta per fare qualcosa di tanto pericoloso che la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulle possibili infiltrazioni dell’Isis tra loro. Almeno ci si risparmi l’ipocrisia del balletto sui numeri”. Elena Donazzan (pdl)

“china ingross È cittadella dell’illegalità”

Isi Coppola e Renzo Marangon potrà essere oggetto di un ricorso al Tar ed eventualmente poi al Consiglio di Stato. Alla vigilia di martedì in pochi avrebbero scommesso sulla permanenza di Coppola in giunta. Ma è verosimile che proprio il carattere non definitivo della decisione sulla decadenza abbia spinto il presidente Zaia a mostrarsi cauto e ad adottare una soluzione che se da una parte dà piena attuazione a quanto disposto dalla

magistratura civile, dall’altra non estromette neppure dal suo ruolo un personaggio politico che comunque alle scorse Regionali aveva fatto letteralmente incetta di preferenze, sfiorando quota 20mila. Difficile che a questo punto vi possano essere altri sviluppi clamorosi sulla vicenda, tenendo conto dei tempi della giustizia, civile e amministrativa.

L’opposizione: “Le sentenze si rispettano”

Confindustria, Confartigianato e Confcommercio

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“lasciare la coppola assessore È un atto di codardia istituzionale”

on è davvero piaciuta a tutti, la decisione del presidente della Regione di mantenere in giunta Isi Coppola, benché dichiarata decaduta dalla carica di consigliere regionale. Sul caso interviene un altro consigliere regionale polesano, Graziano Azzalin, rappresentante del Pd. “La conferma di Isi Coppola come assessore è un atto di codardia istituzionale che non tiene conto di quello che sta accadendo - spiega Azzalin - e dello scatto etico che in questo momento sarebbe richiesto a chi ha l’onere e l’onore di governare”. Ne ha parlato chiaramente proprio nel corso del consiglio regioGraziano Azzalin nale nel quale si è discusso della surroga del consigliere Coppola e dei provvedimenti conseguenti. “Personalmente – ha spiegato Azzalin in aula – non sono mai intervenuto su questa vicenda, nonostante si trattasse di un argomento che riguardava da vicino la situazione politica del Polesine e si sia trascinata per ben quattro anni. E l’ho fatto perché non vi fosse nemmeno il sospetto che volessi speculare politicamente su questi fatti che, peraltro, si commentano da soli. Non si tratta, qui in aula, di aggiungere un ulteriore grado di giudizio, perché questo non spetta al consiglio. Quindi sono inutili e poco produttivi i discorsi che alcuni colleghi della maggioranza hanno fatto a difesa della Coppola, dimenticandosi, ma forse perché fa proprio parte del loro dna politico, che le sentenze si rispettano. Sempre, anche quando, eventualmente non ci piacciono. In quest’aula si pone tuttavia un problema di credibilità delle istituzioni”.

Bene la riconferma della coppola

ome organizzazioni imprenditoriali apprezziamo ed approviamo la scelta del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, di riconfermare, sino a fine legislatura, la fiducia nell’Assessore all’Economia Sviluppo, Ricerca ed Innovazione, Infrastrutture, Maria Luisa Coppola. Nel prossimo periodo arriveranno a maturazione progetti, azioni e bandi, che andranno a completare importanti linee di programmazione, che in questi anni hanno aiutato, ed aiuteranno per il futuro, le imprese nel proprio riposizionamento strategico, agevolando il terziario di mercato e nella salvaguardia del manifatturiero, asset irrinunciabili per il Veneto. Per questi motivi riconfermiamo la nostra stima nei confronti dell’assessore Coppola, che bene ha svolto il suo compito istituzionale con grande attenzione alle esigenze delle imprese, spendendosi senza risparmio di energie per la salvaguardia ed il rilancio dei nostri poli produttivi, anche attraverso soluzioni innovative. Condividiamo quindi la decisione presa dal Presidente Zaia di garantire, fino alla fine della legislatura, la continuità di governo di un assessorato così importante e delicato per le sorti della nostra economia.

“L

a prima battaglia da fare nella lotta alla contraffazione e all’illegalità è culturale. Mi appello a tutti i veneti, consumatori e commercianti: compriamo italiano, soprattutto in questo periodo di feste. Compriamo italiano, con senso di responsabilità, con la consapevolezza che solo così facendo difendiamo i posti di lavoro italiani e veneti, le nostre aziende e anche la nostra salute. Pensiamo ai negozi italiani che sono costretti da un fisco ingiusto a mille lacci, scontrini, costi, problematiche di tutti i tipi e controlli da parte della Guardia di finanza, dell’Agenzia delle entrate e di chiunque voglia controllare e paragoniamo con la situazione di totale illegalità che vige qui dentro. E’ inaccettabile”. Clodovaldo Ruffato (Ncd)

“il rinascimento del veneto parte dai campi”

“T

roppo suolo è stato sprecato e per fortuna in Veneto si sta imboccando la strada opposta, registrando un ritorno all’agricoltura anche da parte di molti giovani, impegnati a sviluppare approcci innovativi che si innestano sulle tradizioni di famiglia. Lo ripeto: il rinascimento del Veneto parte dai campi!”. Queste le parole del presidente del Consiglio Regionale Intervenuto per un saluto ai cento delegati regionali dei pensionati di Coldiretti. Ruffato ha sottolineato l’importanza dei valori del settore primario, ed ha ricordato le scelte legislative fatte dal Consiglio nel campo dell’agricoltura sociale. peraro (uDC)

“parchi: riforma confusa, risultati inesistenti”

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na legge nata male, confusa, dai risultati attesi pressoché inesistenti. Le proposte della Giunta e del Partito democratico, presentate nel 2012, sono rimaste nei cassetti della Commissione per due anni e mezzo. Di colpo a cinque mesi dalle elezioni, è emersa la fretta di approvare questa legge. Quando ho fatto capire ai componenti della commissione che i due progetti di legge generavano confusione nelle competenze, data la sovrapposizione di diversi strumenti di pianificazione, il tutto a scapito dei cittadini, allora si è virato verso una revisione della legge, che ha finito per trattare solo la governance dei parchi. Si deve aver il coraggio di andare fino in fondo, ovvero prevedere un unico direttore per i quattro parchi Colli, Sile, Delta e in futuro della Lessinia; un unico revisore dei conti ed un unico comitato scientifico”.


1 Voci da palazzo

Voci da palazzo 27

In bilancio Destinati al sociale i 2 milioni di euro risparmiati in tre anni

Pensioni un po’ meno d’oro per gli ex politici regionali Varata la legge che taglia i vitalizi di chi è stato consigliere regionale, con un risparmio mensile che va dai 300 ai 450 euro a consigliere di Alessandro Abbadir

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aglio dei vitalizi, il consiglio Regionale del Veneto privilegio della politica? “E’ previsto che alla progressività nella applicaziosu sollecitazione del gruppo consigliare del Pd dà un segnale preciso e vota all’unanimità lo scorso ne della riduzione, secondo aliquote diversificate per 17 dicembre, una legge, la 482, che prevede il taglio scaglione nell’ammontare progressivo dell’assegno dei vitalizi agli ex consiglieri del parlamentino. Sono ci- vitalizio, si aggiungono ulteriori due misure. Per prima fre importanti quelle che si andranno a risparmiare, e la definizione di una soglia di reddito complessivo ancioè 2 milioni si euro in tre anni su 10 milioni di euro nuale a fini Irpef al di sotto della quale non si applica di vitalizi erogati ogni anno. In media, per ogni ex la riduzione e poi una significativa maggiorazione delle consigliere, si risparmieranno dai 300 ai 450 euro. A rispettive aliquote di riduzione sul vitalizio erogato dalla spiegare questa iniziativa che si è trasformata in legge, Regione del Veneto, nel caso invece di cumulo con asè Lucio Tiozzo capogruppo del Pd in consiglio regionale segni vitalizi erogati dal Parlamento nazionale e /o dal Parlamento europeo”. del Veneto. Nel concreto quale segnale si Tiozzo ci può spiegare cosa “Invito Scelta civica a chiedere è voluto dare? prevede questa legge? “Abbiamo dimostrato, che l’a“La legge prevede una ridu- il taglio dei vitalizi zione della Regione del Veneto si zione dell’entità degli assegni anche agli colloca in linea con l’azione persevitalizi, secondo criteri di tem- ex parlamentari” guita dal legislatore regionale nel poraneità, ragionevolezza e proporzionalità ed in coerenza con finalità di contenimento corso della attuale legislatura. Cioè è coerente con delle della spesa pubblica e con esigenze di bilanci. Si tratta direttive che chiaramente puntano al contenimento dei di una riduzione che si applica a tutti i vitalizi (e alle re- cosiddetti “costi della politica”. Questo ha confermato versibilità) che sono erogati, e anche a quelli che saran- in pieno perciò la collocazione della nostra assemblea no erogati dopo l’entrata in vigore della legge. Il taglio legislativa regionale tra quelle virtuose in ambito naziopoterà ad un risparmio di 2 milioni di euro in tre anni”. nale. Dall’altro ci poniamo anche in linea con analoghe Tecnicamente cosa è previsto per tagliare i vitali- iniziative già assunte o in via di definizione, da parte di zi, che sono visti davvero da tutti i cittadini come un altre regioni. In linea temporale, siamo il terzo consiglio Sinigaglia (pD)

“Bilancio: grazie a noi ci saranno i fondi per il sociale”

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on i risparmi sui vitalizi agli ex consiglieri verranno rifinanziati i capitoli del settore sociale per contrastare la povertà e le situazioni di disagio. Il Partito democratico ragiona come forza di governo e sopperisce alle dimenticanze di una maggioranza incurante della povertà diffusa nel Veneto”. Lo dichiara in una nota il vice presidente della quinta commissione consiliare, Claudio Sinigaglia (PD), dopo l’approvazione della manovra di assestamento al Bilancio 2014. “Il Pd – ricorda l’esponente democratico - ha proposto e fatto approvare alcuni emendamenti all’assestamento che hanno dato un senso di solidarietà a questa manovra che, altrimenti, sarebbe passata alla storia esclusivamente per il pagamento del lodo Astaldi e dell’arbitrato Net Engineering. Il Pd è riuscito a ottenere fondi per il Claudio Sinigaglia contrasto alla povertà estrema, per le vittime della tratta di esseri umani, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per il sostegno ai centri contro la violenza alle donne, per i minori vittime di abusi e sfruttamento, per i progetti di vita indipendente. Tra i capitoli rifinanziati figurano i progetti per il sostegno alle persone senza fissa dimora e il raddoppio dei fondi per l’assistenza alle donne vittime di violenza. Dispiace comunque - sottolinea Sinigaglia - aver dovuto lavorare in modo così estemporaneo. Del resto, la mancanza per mesi di un assessore al sociale è stato un ostacolo oggettivo, anche perché Zaia si è completamente disinteressato al tema. Unico rammarico - precisa - la liquidazione dei fondi per le scuole paritarie che avverrà non prima di febbraio o marzo 2015. Hanno ripartito le risorse un mese fa - spiega Sinigaglia - con un ritardo di nove mesi. Ora, oltre al danno la beffa per un comparto che offre servizi scolastici di qualità a più di 91 mila bambini, il doppio esatto rispetto alle scuole materne statali. Sono certo che i responsabili della Fism, al momento opportuno, sapranno come “ringraziare” il presidente Zaia”.

regionale italiano che ha votato il taglio dei vitalizi degli ex membri. Personalmente sono soddisfatto poi del fatto che, si tratta di un taglio consistente. Da ogni vitalizio regionale si risparmieranno in media al mese 300-450 euro (su un massimo di 4 mila percepiti” I soldi risparmiati dai vitalizi degli ex consiglieri avranno una destinazione specifica? “Si, abbiamo pensato che in questo periodo di crisi che perdura da 7 anni, in cui tanti lavoratori, imprenditori anziani e giovani soffrono un momento di difficoltà economica, questi soldi dovessero andare a chi ne ha più bisogno. Li abbiamo destinati così al settore sociale”. Insomma la politica sembra mettersi al passo con il sentire comune… “Esatto, in questa occasione la proposta di legge partita dal Pd, a cui ho lavorato con tanto impegno, aiutato in particolar modo dal consigliere regionale Piero Ruzzante vicepresidente della seconda commissione Affari Costituzionali, ha trovato l’appoggio di tutte le forze presenti nella nostra assemblea. Nessuno fra maggioranza e opposizione si è tirato indietro. Ho assistito però in queste ultime settimane a manifestazioni di protesta della forza politica Scelta Civica. Scelta civica a Mirano (Venezia) ha inscenato una manifestazione contro gli ex consiglieri regionali intenzionati ad opporsi ai tagli dei vitalizi. Tutto giusto per carità, siamo noi i primi

Lucio Tiozzo che abbiamo voluto la legge taglia-vitalizi, invito però Scelta Civica a chiedere con la stessa forza il taglio dei vitalizi anche agli ex parlamentari. Una battaglia partita bene quella, ma che da un po’ di tempo sembra essersi arenata nelle sabbie della politica romana”.

Clodovaldo Ruffatto

“tutti uniti per ridurre i costi della politica”

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a soddisfazione per questo voto è davvero grande e completa, senza ombra di dubbio o perplessità”, ha commentato Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale e primo firmatario dei due progetti di legge che “governano” e riducono i costi della politica e approvati all’unanimità. “I calcoli che abbiamo realizzato ci permettono di affermare che in questo modo realizzeremo contenimento dei costi per 690mila euro all’anno. Ciò significa che nel prossimo triennio avremo risparmiato circa 2milioni di euro. Contiamo di chiedere all’assessore competente che questi soldi possano finire direttamente nel settore sociale: sarebbe il completamento di un’operazione che tutti i partiti Clodovaldo Ruffato regionali hanno condotto con grande coesione”. La prima legge varata (12 articoli complessivi) introduce il sistema previdenziale di tipo contributivo per i consiglieri regionali eletti nelle legislature a partire dalla decima, e il secondo (tre articoli complessivi) realizza interventi di riduzione dell’assegno vitalizio per gli ex-consiglieri. Si tratta dei Pdl 481 e 482 che erano stati firmati da quasi tutti i capigruppo e che sono stati approvati all’unanimità da tutti i 49 consiglieri presenti in aula. Il progetto di legge relativo alla riduzione dei vitalizi contiene in particolare una tabella di riferimento per le aliquote da applicare: 5% fino a 2mila euro, 8% tra 2mila euro e 4mila euro, 10% tra 4mila euro e 6mila euro, 15% oltre i 6mila euro. Inoltre queste aliquote sono maggiorate del 40% qualora il beneficiario sia titolare di altro vitalizio erogato dal Parlamento nazionale od europeo.


28 1 Cultura veneta La mostra Un itinerario culturale tra ispirazioni e contaminazione dal Sol Levante

Giappone, dai Samurai a Mazinga

La Casa dei Carraresi di Treviso apre le porte ancora una volta all’arte orientale e alla terra che l’ha generata, un universo complesso tutto da scoprire

di Alain Chivilò

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zionali dei Samurai, del Teatro N�, dei Manga e della scrittura per citarne alcuni, si è aperta una disamina sugli Hasshin! ossia il grande viaggio nell’universo dei Super Robots. Proprio questa tematica entra in un’esposizione museale, che esula dalla consueta presenza in rassegne tematiche. Ben centoventi esemplari appartenenti ai fumetti e a video animati che, dagli anni ’70, hanno imperato nei canali televisivi internazionali quali Jeeg Robot d’acciaio, Goldrake, Mazinga Z, Star Blazers, Lupin III, l’uomo tigre e molti altri, si alternano in una presenza costante con il mondo passato del Giappone. Tutto inizia però con la figura dei guerrieri: i bushi o meglio i samurai. L’essenza di questi consisteva nel praticare, come modo di vita, un approccio che alimentasse lo spirito partendo dall’equilibrio interiore e con la natura. Ma se si parla di anima ecco la forma sofisticata del Teatro N� con le dieci maschere esposte. Non poteva mancare la tradizione della scrittura con il gesto del pennello che, attraverso l’inchiostro, si realizza in un complesso processo di meditazione e studio. Tra le diverse tematiche presenti nel percorso espositivo una sala rossa introduce il visitatore nel mondo dei Manga. Termine, inizialmente inteso come immagini sparse e pittura in libertà, che si associa ai quindici volumi di Katsushika Hokusai. Invece è dagli anni ’50 che il genere identifica un’espressione erotica. Dunque, una mostra coinvolgente che permette al visitatore di mantenere alto il ritmo dell’esposizione respirando l’essenza del paese noto come Sol Levante.

’ultima esplorazione del mondo orientale si conclude a Casa dei Carraresi di Treviso con la mostra “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. Un successo ipotizzabile ma non sicuro, data la situazione italiana non positiva, però fin dalla prima settimana di apertura l’esposizione incontra un favore di pubblico con più di tremila visitatori, tanto da essere stata prolungata, fin d’ora, al 31 maggio 2015. Gli orari di chiusura nelle giornate di domenica, lunedì, martedì e mercoledì sono stati protratti fino alle 22, sabato fino alle 20 mentre giovedì e venerdì sono rimasti alle tradizionali 19. D’altronde è inevitabile: il paese del Sol Levante ha sempre avuto un fascino per la cultura enigmatica, lontana e mitica. Una leggenda narra che il Giappone sia nato da una spada e che gli antichi dei abbiano immerso una lama di corallo nell’oceano e nel momento di estrarla quattro gocce perfette siano cadute nel mare. Quelle gocce sono diventate le isole del Giappone. Una terra realmente formata da un arcipelago composto di 6852 isole, dove le quattro più grandi Hokkaid�, Honsh�, Ky�sh� e Shikoku da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre di questa terra. Un universo complesso, al quale i curatori Adriano Màdaro e Francesco Morena sono riusciti a dare una chiave di lettura a passo con i tempi, ma non banale. Infatti alle tematiche tradi-

Dal film al cine turismo

Mestre, Centro Candidani

IO AMO L’ITALIA, DI LEONARD fREED

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eonard Freed si poneva molte domande, nei suoi diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e, di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo? Osservava il mondo cercando una risposta universale e capillare allo stesso tempo. Sceglieva lui stesso i temi su cui lavorare e si immergeva fino alle radici, fino alla linfa genitrice dei comportamenti umani. E ogni volta spiegava qualcosa di più dei soggetti ritratti, ovviamente, ma anche di noi stessi e soprattutto del suo sé: “La mia macchina fotografica è il mio lettino dello psichiatra”. Ma la sua sfida poderosa la lanciò alla quarta dimensione: il tempo. “La cosa che sto cercando di mettere nelle mie fotografie è l’elemento del tempo. Il tempo passa e noi abbiamo bisogno di esserne consapevoli. La fotografia ci può dare questa consapevolezza”. Probabilmente questa diventa una componente determinante del suo innamoramento per l’Italia, un luogo dove presente e passato convivono e interagiscono in maniera tangibile e metamorfica. Di fatto il suo amore, verbalizzato in ogni occasione, testimoniato da più di quarantacinque viaggi nel nostro paese ed espresso in migliaia di negativi, è una love story con la gente che popola la penisola e che rendeva ogni sua visita un’esperienza unica e irripetibile. Il suo pellegrinaggio italico, durato a più riprese quasi 50 anni, era per lui fonte di vita, arricchiva il suo spirito e gli dava infinita materia per il suo studio puntuale della natura umana, di cui gli italiani, secondo lui, ne

Asiago celebra la Grande Guerra anche grazie a Olmi

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rappresentavano una delle migliori manifestazioni. “Fondamentalmente - diceva Leonard Freed - penso che ci siano fotografie ‘informative’ e fotografie ‘emotive’. Io non faccio fotografie informative, non sono un fotogior-nalista, sono un autore, non sono interessato ai fatti. Io voglio mostrare atmosfere”. La mostra è visitabile fino al 1 febbraio 2015, dal mercoledì alla domenica, con orario 16.00 20.00. Sabato 31 gennaio, alle ore 18.00 il Finissage “Per le storie è meglio il bianco e nero” . Musica e parole nell’Italia di Freed a cura di Simonetta Nardi in colla-borazione con Voci di carta.

na grande firma per una pellicola che racconta il Veneto e i veneti della Grande Guerra. Torneranno i prati è il film che il regista Ermanno Olmi ha girato sull’Altopiano di Asiago lo scorso inverno, che è già nelle sale cinematografiche da novembre scorso. Olmi ricostruisce una notte del 1917 trascorsa in una trincea da un gruppo di soldati italiani. Due mesi di riprese sotto la neveper raccontare, a cento anni dall’inizio del conflitto, le atmosfere della Prima Guerra Mondiale ambientate tra i nostri monti, testimoni delle fatiche, di sofferenze e drammi patite dai soldati. “Cento anni di storia – ha commentato Ermanno Olmi – che si allontanano sempre più nel passato mentre il fiume del tempo avanza sotto i ponti del progresso che inesorabilmente sbiadisce ogni altra memoria. Tuttavia ci sono momenti in cui una data sul calendario, un titolo di giornale, una fotografia, smuovono ricordi sopiti che si chiamano tra loro, irrompono nel nostro tempo da protagonisti e giustamente pretendono d’essere riconosciuti e risarciti del loro valo-re speso per noi: primo fra tutti, la vita”. Oggi, il comune di Asiago, ha messo in piedi un vero e proprio calendario di visite guidate alle trincee costruite in Val Giardini per le riprese del film. Gli accompagnatori sono le guide delle associazioni Guide Altopiano e Asiago Guide. Il set cinematografico, allestito a poca distanza dalla casa del regista, diventa dunque una meta per gli appassionati di cine turismo, ma anche per i semplici curiosi. “Ciò che comunque si vorrebbe ottenere – aggiunge Chiara Stefani - è che le visite in Val Giardini, dove allestiremo dei totem che richiamano le vere trincee visitabili all’Ecomuseo della Grande Guerra, fungano appunto da stimolo per effettuare escursioni più in alto, sui luoghi in cui si è combattuto veramente”.

Ermanno Olmi


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L’Editoriale

L’odontoiatria è regoLata da deontoLogia ed etiCa

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Prima la salute del paziente, poi il profitto dello studio xConseguenze e rimedi della perdita uditiva continua Aa pag. 31 29

xBambini vivaci o iperattivi?

di Bruno noce*

uando citiamo Bersani e la legge che porta il suo nome, a tutti i medici ed odontoiatri viene in mente in particolare una cosa: la fine di un’era in cui al professionista non era consentito della pubblicità per promuovere la propria attività. Dal più stretto rigore, si è passati in un batter di ciglia alla completa deregulation. ”La pubblicità informativa, ammessa con ogni mezzo, e’ sempre consentita se è funzionale all’oggetto, veritiera e corretta, non è equivoca, ingannevole denigratoria”(art. 4 del DPR n.137/2012). Il risultato di questa liberalizzazione e’ sotto gli occhi di tutti.Oggi osserviamo e/o ascoltiamo, quasi sempre impotenti, messaggi di pubblicità tra i più variegati e fantasiosi, sia nei contenuti che nelle modalità con cui vengono diffusi. Sui giornali, sulle riviste, sugli autobus, sulle strade, sui treni, alla televisione, allo stadio, al cinema, alla radio si diffondono forme di pubblicità che, anche se non illecite dal punto di vista normativo, appaiono molto spesso equivoche ed in moltissimi casi di cattivo gusto. Tutto si può dire in merito alla liberalizzazione pubblicitaria, tranne che abbia contribuito realmente a migliorare la conoscenza sui temi dell’odontoiatria della popolazione o sia servita a diffondere realmente una corretta informazione sanitaria.

*Presidente dentisti Rovigo continua a pag.

xLa bellezza è una cosa seria continua Aa pag. 31 30

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Consulenza scientifica Studio dentistico Dott. Claudio Bovo Via Palladio, 10 - Monselice (Pd) Tel. 0429 74849 cell.: 347 3759438 email: info@polimabulatorio.it www.poliambulatoriopalladio.it udito Dimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. D’Annunzio, 35 Tel. 049 8804078 - Padova: Via F. D’Acquapendente, 78 Tel. 049 8804077 Psicologia Dr A. Nanni Rosolia Psicologo - Specializzato in DSA e Difficoltà dell’apprendimento Via Matteotti 79, Conselve rosoliaantonio@gmail.com Tel. 3455698160

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Sanità Il nuovo centro di addestramento dei giovani medici

Arrivano manichini “viventi”

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emmeno tanto tempo fa se ne occupavano solo i film di fantascienza. Oggi i “robot viventi” sono realtà e, nel Veneto, serviranno ad addestrare giovani medici, chirurghi e infermieri ad intervenire nella maniera più corretta su un paziente. Gli “Avatar”, questo il loro significativo nome, hanno “preso servizio” oggi all’Ospedale Borgo Trento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dove è stato presentato il Centro di Simulazione e Formazione Avanzata della Regione del Veneto (Si.F.A.R.V.), una modernissima struttura realizzata su una superficie di 3000 metri quadrati e interamente dedicata alla formazione di medici specialisti, infermieri, tecnici delle professioni sanitarie e addirittura personale amministrativo operanti nell’Azienda veronese e in tutto il sistema sanitario veneto. Questo spaccato di futuro è stato visitato e presentato oggi alla stampa, alla presenza di numerose autorità, tra le quali l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il Rettore dell’Università di Verona Nicola Sartor e il Direttore Generale dell’Azienda sanitaria Sandro Caffi. “Studi americani – ha riferito Coletto – indicano che occorrono anche decine di tentativi per un giovane sanitario prima di raggiungere la perfezione in una semplice

operazione di intubazione. Con questo Centro il Veneto e Verona dimostrano una volta di più di essere all’avanguardia nazionale e di saper progredire anche in una tremenda stagione di tagli nazionali che, nel modo più odioso, ricadono sempre e sempre di più sulle realtà virtuose, come il Veneto. Anche in questo caso – ha aggiunto – ci allineiamo al meglio del mondo, perché vogliamo che la qualità professionale dei nostri operatori

L’Editoriale Segue da pag.

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L’odontoiatria è regolata da deontologia ed etica di Bruno Noce*

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erto, nell’era della comunicazione, permettere all’odontoiatra di promuovere la propria attività ed i propri servizi con strumenti moderni che non siano solo il passaparola e’ quantomeno opportuno, ci mancherebbe. Il fatto però di avere consentito tutto o quasi tutto, ha determinato oggi una situazione paradossale.Rispetto a messaggi spudoratamente commerciali che in molti casi illudono il paziente con terapie mirabolanti, stiamo assistendo al consolidamento di fenomeni molto pericolosi, quali ad esempio quelli legati alla creazione di false aspettative in merito a cure non sempre possibili o addirittura a fenomeni legati alla nascita di bisogni di cura inesistenti. Sempre più spesso infatti si presentano in studio pazienti che richiedono espressamente soluzioni protesiche in moltissimi casi assolutamente non necessarie. L’ordine ha il compito di controllare la veridicità del messaggio pubblicitario ma ha poche armi spuntate per poter agire come invece sarebbe necessario. E questo per diverse ragioni: innanzitutto le possibili azioni repressive nei confronti di chi utilizza il messaggio pubblicitario come strumento improprio si dovrebbero attivare su presupposti legati a concetti come “il decoro professionale”, “la trasparenza e veridicità del messaggio” che risultano poco circoscritti oltre che eccessivamente discrezionali e vaghi per poter offrire indicazioni precise di intervento. Oltre a questo, per poter verificare la veridicità di un messaggio pubblicitario che riguardi ad esempio le tariffe o i servizi offerti, l’Ordine dovrebbe poter avere accesso direttamente alle fatture dello studio o addirittura avere reali poteri ispettivi che in realtà non possiede. Altro aspetto: nei territori di competenza CAO locali, spesso operano odontoiatri iscritti ad Ordini di altre provincie, il che rende molto difficile l’azione diretta del Presidente di Commissione che, in caso di illecito, ha invece competenza solo sui propri iscritti. Lo stato dovrebbe garantire ai cittadini la professionalità dei medici odontoiatri per distinguerli da ogni sorta di ciarlataneria ma invece sembra quasi che il problema non interessi. Gli odontoiatri non sono imprese e gli studi professionali sono prima di tutto dei presidi socio sanitari che dovrebbero rispondere prioritariamente a regole deontologiche ed etiche e non solo di profitto eseguendo in prima battuta un lavoro intellettuale di prevenzione per il mantenimento della salute, operare per riguadagnarla qualora si sia persa e, specialmente, mantenerla perché se la logica aziendale e’ quella di dover vendere un prodotto, questo mal si concilia con la prevenzione che è la missione primaria di ogni buon professionista. *Presidente dentisti Rovigo

sanitari sia sempre all’avanguardia. Sono e resteranno i migliori, a garanzia del cittadino che da loro può aspettarsi la miglior assistenza possibile e le miglior capacità tecniche in ogni situazione”. Anche grazie all’utilizzo di questi “manichini ipertecnologici” il panorama della formazione avanzata garantita dal Centro Regionale è completo.

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lo sapevate che ...hanno fallito l’adattamento!

Di tutte le parti del corpo umano, i denti, sono gli ultimi a resistere alla civilizzazione

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er alcune ragione i denti, che sono la parte più dura del corpo, sono anche la più vulnerabile, perché incapaci di adattarsi alla vita contemporanea. Nel corso della vita i denti sono soggetti a normale usura con la masticazione. Se la dieta comprende cibi fatti con materiali abrasivi il deperimento sarà più veloce. Le superfici dei denti, in contatto tra loro, sono molto pulite, con cuspidi che si appianano e scompaiono. Non può essere fatto niente per fermare il processo di erosione, mentre altre patologie possono essere curate o prevenute (es. carie…). Un’altra forma di attrito è causata da malattie paradontali, che possono essere curate dal dentista. I disturbi alle gengive, la maggiore causa di caduta dei denti, affliggono il 90% della popolazione. Possono svilupparsi delle anomalie durante lo sviluppo del dente nel periodo fetale o nell’infanzia: denti non formatisi bene, malamente posizionati, crescita di denti extra… Se per tutta la vita si mantiene un rapporto

costante con un dentista, le probabilità è quella di avere un buon funzionamento dei denti per tutta la vita. Alle lunghe è molto più economico del costo della negligenza, che comporta grande lavoro per rimpiazzare i denti perduti. dott. claudio Bovo Via Palladio, 10 - Monselice (Pd) tel. 0429 74849 - cell.: 347 3759438 email: info@polimabulatorio.it www.poliambulatoriopalladio.it

Conseguenze e rimedi della perdita uditiva

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uello della sordità è un problema socialmente rilevante eppure non sembra essere una delle priorità né delle istituzioni né dei cittadini: proprio a seguito di una visita gratuita durante le giornate nazionali per la prevenzione dell’udito, un terzo dei soggetti che hanno effettuato per la prima volta un controllo ha scoperto di avere un problema all’udito. Sintomi della Perdita Uditiva Se sospettate di avere una perdita uditiva, provate a rispondere a queste domande: • Chiedete spesso alle persone di ripetere ciò che hanno detto? • Qualche familiare o amico vi ha detto che non sentite bene? • Alzate il volume della TV o della radio al punto che non sia gradito anche agli altri? • Vi è difficile comprendere le conversazioni quando è presente del rumore di fondo? • Avete difficoltà a seguire le conversazioni in gruppo? • Trovate difficile comprendere da quale direzione provengono i suoni? Se avete risposto “Sì” a tre o più di queste domande, potreste avere una perdita uditiva. Parlatene con il medico di famiglia che può aiutarvi a determinare quale sia la via migliore da seguire per il vostro caso. Effetti della Perdita uditiva Le conseguenze di una perdita uditiva non trattata, coinvolgono la sfera comunicativa, sociale ed emozionale. Sfera comunicativa La conseguenza più ovvia della perdita uditiva è la difficoltà di comunicare.

• Conversazioni più brevi • Minor utilizzo del telefono • Problemi di comunicazione con familiari, amici e colleghi • Chiedendo alle persone di ripetere più spesso o semplicemente proseguendo con la conversazione Sfera sociale Non appena regredisce la capacità di sentire, molte persone si sentono escluse dalle interazioni sociali. • Si evitano i gruppi e gli sconosciuti • Si diventa silenziosi e introversi • Prestazioni lavorative meno efficienti Sfera emozionale Una perdita uditiva non curata può causare delle esperienze emotive negative. • Imbarazzo • Rabbia, frustrazione • Ansia • Depressione A chi rivolgersi per chiedere aiuto Vi sono varie figure professionali nel settore dell’audiologia alle quali ci si può rivolgere per un aiuto in caso di perdita uditiva. Essi valuteranno la capacità uditiva e determineranno l’intervento più opportuno. I Centri Dimensione Udire si prendono cura della persona in un vero e proprio percorso riabilitativo per il recupero della perdita dell’udito fatto di un tempestivo controllo dell’udito gratuito senza impegno e avanzate e sofisticate tecnologie con il più alto livello di perfezione estetico-funzionale per ritornare a udire in modo naturale e quasi invisibile. Dimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. D’Annunzio, 35 Tel. 049 8804078 Padova: Via F. D’Acquapendente, 78 Tel. 049 8804077

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iatrico vivaci o iperattivi? Bambini Il Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività

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l termine iperattivo ha conosciuto nel corso degli anni un o studio dentistico Vianello vi dá il benvenuto nell’era uso talmente libero che i genitori e spesso anche gli insedigitale presentando il sistema CAD/CAM (Computergnanti, lo hanno applicato a qualsiasi bambino particolarAided design/Computer-Aided manufacturing), un mente energico e rumoroso. Benchè a tutti i bambini capiti di connubio tra impronta digitale ologia. Studio dentistico essere a volte irrequieti e agitati, solo in pochi casi (circa il 3%Vianello e sistema CAD/CAM benvenuti nell’odontoiatria 5% dei bambini in età scolare) si tratta di un vero e proprio del domani. disturbo. Questi ragazzi non sono semplicemente irrequieti e facili a distrarsi; alcuni di loro hanno costanti problemi a focalizzare l’attenzione e altri non riescono a resistere all’impulso di spiattellare quello che gli passa per la mente o di prendere quello che vogliono. Sia a scuola sia a casa, il loro comportamento non è solo più attivo di quello dei coetanei: è ben più caotico, disorganizzato e sconsiderato. L’attuale termine diagnostico di disturbo da deficit di attenzione con iperattività (acronimo inglese ADHD) individua uno spettro di problemi, dall’impulsività alla distraibilità, che può includere o no l’iperattività di per se stessa. E’ assai più frequente che il disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività venga diagnosticato nei maschi- che manifestano sintomi ben più visibili e irritanti, come un comportamento estremamente attivo- che non alle femmine, le quali tendono a sviluppare segnali più sottili, come l’incapacità a concentrarsi. Sono molti i ragazzi invece che, pur presentando sintomi quali impulsività e disattenzione, non soddisfano i criteri per una diagnosi di questo disturbo. Probabilmente il disturbo in questione ha molte cause tra le quali la componente genetica sembra avere un ruolo principale. Spesso i genitori non sanno con sicurezza se il loro piccolo sempre in moto o incapace di prestare la dovuta attenzione, è iperattivo o semplicemente vivace. Arrivare ad una diagnosi definitiva, è molto difficile prima dei quattro-cinque anni, perché i bambini di questa età sono di regola attivi ed

impulsivi e non riescono a mantenere l’attenzione per un periodo di tempo abbastanza lungo. Se tuttavia i genitori notano che il bambino si dimena in continuazione e non sta fermo con mani e piedi; fa tremenda fatica a stare seduto; si distrae facilmente; non rispetta il proprio turno; risponde in modo precipitoso alle domande; non riesce a portare a termine un compito nonostante le istruzioni fornite; fatica a concentrarsi anche nei giochi; non gioca in modo tranquillo, continua a perdere materiale scolastico o giochi; è eccessivamente loquace; fa cose pericolose, come correre in mezzo alla strada, senza pensare alle conseguenze ecc., in questi casi, dovrebbe richiedere il consulto ad un professionista. Nel fare una diagnosi è necessario basarsi su un colloquio esauriente con il bambino, sui giudizi dei genitori e degli insegnanti e su scale e test di valutazioni standardizzate. Per ottenere risultati efficaci nella cura di questo disturbo è necessario combinare educazione correttiva, modificazione del comportamento e sostegno psicologico individuale e familiare. Il lavoro individuale con il bambino consiste nel migliorare le sue capacità attentive attraverso training specifici che tengano conto delle caratteristiche ci ciascun bambino e delle sue potenzialità sostenendo il bambino ad affrontare Studio dentistico la sua scarsa autostima e altri problemi connessi al disturbo. dott. lucio Vianello I genitori invece, vengono supportati a sviluppare tecniche V.le Verona 3/A comportamentali che migliorino le prestazioni scolastiche e – Sottomarina di gestione del comportamento. tel./fax 041-401133 Dr. A.Nanni Rosolia Centro diodontoiatra Psicologia Medico chirurgo Cognitiva e Comportamentale Via lucio.vianello@tin.it G.Matteotti 79, Conselve Pd - Tel. convenzionato ulss 14 3455698160 - rosoliaantonio@gmail.com

La bellezza è una cosa seria

La Medicina Estetica del Dr. Enzo Predebon al Poliambulatorio S.Martino di Piove di Sacco Dr. Predebon siamo lieti di avere un Medico con la Sua esperienza a Piove di Sacco. C’è un motivo in particolare per cui ha scelto il Poliambulatorio S. Martino per svolgere la Sua attività di Mediicina Estetica? “Il Poliambulatorio s. Martino è una struttura seria ed elegante ove tutti gli operatori (Accettazione, Fisioterapia, Medici, Dirigenza) esprimono grande professionalità. Il feeling è stato immediato”. La Medicina Estetica oggi viene vista da molte persone con sospetto: per quale motivo? “La Medicina Estetica è una specializzazione della area medica: prevede un corso di studi post universitario di quattro anni. Purtroppo la carenza normativa permette a qualunque medico che abbia fatto anche solo un corso di un fine settimana di eseguire interventi di medicina estetica, senza un controllo di qualità, spesso senza le corrette indicazioni cliniche e, ciò che è particolarmente grave, in qualche caso con l’uso di materiali non idonei. Il risultato sono interventi di pessima qualità con rischi anche gravi per la salute delle pazienti”. Veniamo a Lei. Quali sono gli interventi che più spesso Le vengono richiesti? “Sicuramente la correzione di rughe del viso, che a seconda dell’area, vengono corrette con l’uso dell’acido ialuronico e/o della tossina botulinica”. Quali sono oggi le principali novità in Medicina Estetica?

Dott. Enzo Predebon

“L’uso dei fili di biorivitalizzazione o di sospensione, per il viso e per varie parti del corpo; ed i fattori di crescita piastrinici (PRP) per la caduta dei capelli: quest’ultimo in particolare rappresenta oggi lo strumento più potente per ridurre la caduta dei capelli”. Qual’è l’intervento più difficile in Medicina Estetica? “Sicuramente la correzione della bocca: questa richiede grandi doti tecniche, senso estetico per evitare gli orribili risultati che si vedono spesso in giro, una adeguata preparazione e una interazione tra paziente e medico fondamentali per ottenere un effetto il più naturale possibile”. Qual’è l’intervento che Lei preferisce eseguire? “La bocca, ovviamente!” Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Poliambulatorio S. Martino Via Carrarese 66 - Piove di Sacco (Pd) Tel. 049 9703406


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Come prevenire gli effetti “collaterali” della menopausa

odontoiatria biologica All’interno della defnizione di “Odontoiatria Biologica” viene racchiusa una moltitudine di concetti, tecnologie e metodologie di lavoro che identificano una prassi professionale fondamentalmente indirizzata al Rispetto Biologico inteso come attenzione agli equilibri della vita stessa.

medicina integrata

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a menopausa è l’evento che nella donna corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile. Le ovaie non producono più estrogeni. Tale stato provoca una serie di mutamenti nella donna che riguardano gli aspetti: sessuali, psicologici, metabolici e del trofismo dei tessuti. I sintomi più frequenti sono: vampate di calore, depressione o calo del tono dell’umore, disturbi del sonno, diminuzione del desiderio sessuale, disturbi della minzione. I sintomi più tardivi possono essere osteoporosi e manifestazioni cardiologiche. Quali terapie? E’ soggettivo, bisogna valu-

tare la sintomatologia, le controindicazioni e i possibili effetti collaterali. Quali esami devono essere effettuati ad ogni controllo? Mammografia, ecografia addominopelvica, ecografia transvaginale, glicemia, visita cardiologica. E’ importante trattare la menopausa pur considerandolo un evento psicologico per prevenire nel corso del tempo quegli effetti collaterali fastidiosi che comprometterebbero una buona qualità di vita. Dott.Antonio Azzena, Dott.Sergio Porto.

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34 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04 GODETEVI LA FORTUNA CHE VI REGALA IL CIELO ALMENO FINO ALL’ESTATE, L’AMORE SPLENDE SU DI VOI. IL DESTINO VI RISERVA SFIDE IMPORTANTI E AVETE LE CARTE IN REGOLA PER VINCERLE. IN TUTTO, PERÒ, CERCATE DI NON STRAFARE

TORO

DAL 21/04 AL 20/05 IL NUOVO ANNO V I FARÀ VOLTARE PAGINA, SATURNO-CONTRO LASCIA LA PRESA E TORNATE LEGGERI. LE STELLE VI PROMETTONO RIPARTENZE E I RAPPORTI CON CHI AMATE SI ARRICCHIRANNO DI CERTEZZE. SÌ AL MATRIMONIO O ALLA CONVIVENZA

Oroscopo CHE ANNO SARÀ IL 2015? NASCE

SOTTO BUONE STELLE MA OGNUNO DOVRÀ DARE IL MEGLIO DI SÉ

INIZIA PONENDOVI DELLE SFIDE IMPEGNATIVE MA CIÒ VI PERMETTERÀ DI PORTARE AVANTI CIÒ CHE LO MERITA DAVVERO. ALLONTANATE CIÒ CHE VI TOGLI IL SORRISO. SARETE MESSI ALLA PROVA PERCHÈ CAPIATE DOVE STA DAVVERO LA FELICITÀ

CANCRO

LEONE DAL 23/07 AL 23/08 IL 2015

VI PORTA UN LUMINOSO PERIODO DI RIPRESA PROMETTENDOVI PROSPERITÀ, AMORE E SERENITÀ. SATURNO LASCIA IL VOSTRO CIELO E VI ENTRANO NUOVE OPPORTUNITÀ CHE VI PERMETTONO DI SVOLTARE GRAZIE A NUOVE IDEE ED ENERGIE

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 TAGLIATE I RAMI SECCHI. IL DESTINO, OLTRE A PREMIARE SACRIFICIO, SERIETÀ E DEDIZIONE, PROMETTE STRAORDINARI RISULTATI, CONSEGUITI PERÒ CON UN PO’ DI SOFFERENZA. DA

INIZIATIVA E PROPOSITO SARANNO BACIATI DALLA BUONA SORTE. SARANNO PREMIATI IL RINNOVAMENTO E IL CAMBIAMENTO. L’AMORE VERO SI FORTIFICHERÀ, LE UNIONI CHE TRABALLANO FINIRANNO

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 SONO IN ARRIVO RICONOSCIMENTI E AVANZAMENTI SUL LAVORO E IN AMORE PIÙ CERTEZZE, MENO IPOTESI E TANTA INTRIGANTE TRASGRESSIONE. UNA COSA È CERTA: LA COMPETIZIONE VI GUIDERÀ VERSO TRAGUARDI APPETIBILI! MEGLIO LA SECONDA PARTE DELL’ANNO CHE LA PRIMA.

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 ENTRERETE IN UNA FASE PARTI-

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06 PURTOPPO L’ANNO

DAL 22/06 AL 22/07 FAVOREVOLI CIRCOSTANZE E COINCIDENZE CHE, SE ACCHIAPPATE AL VOLO, VI CONSENTIRANNO DI DARE UNA SIGNIFICATIVA SVOLTA ALLA VOSTRA VITA! NON È PIÙ TEMPO DI STAR CHIUSI NEL VOSTRO GUSCIO, DOVETE REAGIRE CON FORZA!

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