L’ASSESSORE LANZARIN “Maxi ristrutturazione per l’ospedale”
GRANDE DISTRIBUZIONE“Un nuovo supermercato in città”
TRASPORTI L’elettrificazione della linea ferroviaria
CODEVIGO-SANTA
L’ASSESSORE LANZARIN “Maxi ristrutturazione per l’ospedale”
GRANDE DISTRIBUZIONE“Un nuovo supermercato in città”
TRASPORTI L’elettrificazione della linea ferroviaria
CODEVIGO-SANTA
Approvato il progetto di riqualificazione, il sindaco Gianella: “ I lavori dureranno 9 mesi. Per contenere i tempi si partirà ad operare su via Marcato. L’inizio è previsto per fine 2023”
MARGHERITAI lavori di rifacimento del ponte
PONTELONGO Zuccherificio: rimossa la scala di ferro
erchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.
Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.
Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti.
Si è acceso a fine novembre “Piove di Luce”, il cartellone di eventi che il Comune ha predisposto per animare il centro storico per tutto il periodo natalizio e fino all’Epifania. Si è iniziata con la classica accensione da parte della Pro loco, in piazza Vittorio Emanuele II, tra musica e animazione, del grande albero. Concerti, laboratori per bambini e mercatini, per una serie di eventi per tutte le età.
Sabato 17, alle 16, il centro storico si anima con la la Street Band e animazione varia, mentre alle 21, in Duomo, torna il sempre suggestivo concerto gospel dei Summertime. Per tutta la giornata di domenica 18 in piazza Matteotti, piazza Incoronata e piazza Vittorio Emanuele II ci sono i mercatini di Natale con, alle 17, l’atteso spettacolo delle fontane danzanti. In Duomo, martedì 20 alle 20, l’Unità pastorale propone il concerto “Sereno Natale”. Giovedì 22 e Venerdì 23, nel Teatro Filarmonico, in serata, ci sono, nell’ordine, i concerti natalizi proposti dai giovani dell’Einstein Ensemble insieme all’Orchestra giovanile della Saccisica e quello “Le luci di Natale” promosso da Confesercenti.
Sabato 24, nel pomeriggio, torna ad animarsi il centro storico per una suggestiva vigilia. Alle 15 c’è il “Canta giro… per la città” con Compagnia Pem e Arteven e a seguire lo spettacolo “Canto di Natale” con la Barabao Teatro.
Il giorno dell’Epifania il gran finale con la Befana della pro loco che attende alle 10 tutti i bambini in centro per chiudere al Meglio il periodo festivo.
Il Comune anche quest’anno ha beneficiato di un contributo di 15 mila euro da parte della Camera di commercio di Padova che ha scelto di sostenere le migliori iniziative, a livello provinciale, di riqualificazione urbana e animazione commerciale.
Alessandro CesaratoQuesta edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo e Pontelongo per un numero complessivo di 10.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.
Il cartellone: si procede fino all’Epifania dopo l’inaugurazione del grande alberodel Piovese
U n restyling da 2,2 milioni di euro per piazzale Serenissima. È stato approvato dalla Giunta comunale il progetto definitivo per la riqualificazione urbana dell’ampia area destinata a parcheggio gratuito (oltre 200 stalli) posta a ridosso della parte orientale del centro storico, usata anche per ospitare parte dei banchi del mercato bisettimanale e il luna park della fiera di San Martino. Per l’intervento, incluso inizialmente nella programmazione dei lavori pubblici del 2021, era stata stimata inizialmente una spesa di 800 mila euro che prevedeva solo la risistemazione della pavimentazione. Nel corso dei mesi sono però subentrati alcuni fattori che hanno portato, alla fine, a fare scelte diverse e a rivederne nel complesso il quadro economico. Un anno fa, a seguito della presentazione da parte del Comune di un primo progetto di fattibilità, la Commissione regionale per il patrimonio culturale ha riconosciuto l’interesse nei confronti dello storico piazzale che di conseguenza è stato vincolato a tutte le disposizioni di tutela in merito. Ad aprile il progetto è stato premiato con un finanziamento europeo di 500 mila euro nell’ambito del Pnrr che, ovviamente, richiede il rispetto di alcuni inderogabili parametri. Nel frattempo, se non bastasse, ci si è messa pure la particolare situazione geopolitica ed economica mondiale che ha portato all’eccezionale aumento del costo delle materie prime.
“Per piazzale Serenissima, cosi come per tutte le opere finanziate in parte dal Pnrr, stiamo correndo contro due avversari temibili - spiega il sindaco Davide Gianella - Da una parte il tempo per il rispetto degli obiettivi che l’Europa ha chiesto, dall’altra una incertezza tutta al rialzo dei prezzi che mette in discussione le scelte operate anche solo qualche mese precedente in termini tecnici”.
Il sindaco entra quindi nei dettagli tecnici.
“L’attuale sagoma è stata vincolata dalla Sovrintendenza - dice Gianella - andremo quindi a rifare integralmente il piazzale, che resterà ad uso parcheggio, con materiale duraturi ed un sottofondo adeguato a reggere il peso delle auto e anche di situazioni particolari come la posa delle giostre. Si andrà anche a realizzare, sul lato di via Roma, una sorta di salottino urbano. Lungo tutto il lato di via Marcato, che sarà interamente rifatta anche in tutti i sottoservizi e le vecchie linee del gas in modo da non metterci più le mani nel futuro, saranno invece installate delle sedute. Rispetto all’originaria previsione di un cambio del solo manto superficiale, il cui rapporto costi benefici non era per niente ottimale, si è pensato ad un intervento che duri il più possibile nel tempo. Manterremo anche le alberature, le quali saranno sottoposte comunque a perizia a tecnica di conferma di salute degli alberi. Le scelte tecniche sono state condizionate dalla strategicità dell’opera.
Nonostante il costo, si deve intervenire, perché dopo 40 anni deve essere ripreso e rifatto tutto il sottofondo della piazza. I lavori dureranno 9 mesi. Per contenere i tempi al massimo, riducendo i disagi, si partirà ad operare su via Marcato, spostandosi nel piazzale solo per le lavorazioni all’interno dello stesso. Ci stiamo organizzando in ogni caso affinché il cantiere possa partire da fine 2023, subito dopo i festeggiamenti di San Martino. Per preparare una risposta in termini di stallo auto in zona, abbiamo già iniziato l’allestimento del parcheggio della nuova scuola Davila, nell’ex foro boario lato via Crociata. Area che per il giorno di San Martino potrà comunque essere dedicata, come quest’anno, al tradizionale stazionamento del bestiame”.
Alessandro CesaratoOspedale in forte crescita, oggetto di investimenti in tecnologie e infrastrutture, l’”Immacolata Concezione” di Piove di Sacco ha ricevuto la visita dell’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, che ha annunciato il via libera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) alla tranche di 20 milioni per finanziare il primo stralcio del progetto di ristrutturazione complessiva del nosocomio e l’ok, che verrà formalizzato con successivo provvedimento, ad altri 21 milioni per il secondo stralcio, per un totale di 41 milioni di euro di lavori. “Come indicano le schede regionali, l’Ospedale di Piove di Sacco fa parte a pieno titolo della Rete del Veneto e lo sarà anche in futuro. Anche qui, come in tutti gli altri ospedali veneti, la parola d’ordine è investire in strutture e tecnologie. Senza investimenti continui in tecnologiala sanità non progredisce, ed è per questo che, anche come Regione, continuiamo a mettere a disposizione 70 milioni l’anno con questo preciso scopo. Ma investire in tecnologie senza il capitale umano necessario – ha detto Lanzarin - non fornirebbe la qualità totale che ci viene universalmente riconosciuta. Per questo – ha proseguito l’assessore – stiamo combattendo in ogni modo per fronteggiare un problema che è chiaramente nazionale, della carenza di personale a tutti i livelli”. Alla presenza
il
sociosanitario Mariachiara Corti, il sindaco Davide Giannella, dirigenti, medici e infermieri del nosocomio e del Distretto della Saccisica si è tenuta la cerimonia del taglio del nastro dei nuovi locali della Farmacia ospedaliera: precedentemente archivio cartelle cliniche, lo sviluppo è su 2 livelli per una superficie totale di circa 500 mq. I lavori di ristrutturazione completa Farmaci a servizio dell’Ospedale e la distribuzione territoriale dei Farmaci per gli utenti, l’intervento - realizzati grazie a un finanziamento regionale di 500mila euro - hanno consentito la creazione di 2 magazzini farmaci, 5 uffici, 1 area accettazione/consegna farmaci per il pubblico, 1 area ritiro merce in arrivo, 1 area consegna merce in partenza. Nuovo anche il Tavolo operatorio a colonna mobile a pavimento costato 167 mila euro.
L’assessore regionale Lanzarin annuncia la maxi ristrutturazione da 41 milioni per l’Ospedale “Immacolata Concezione”del direttore generale dell’Ulss 6 Paolo Fortuna, direttore sanitario Aldo Mariotto, il direttore
Questo proliferare di insediamenti commerciali non è stato esente da critiche. Ma tre su quattro strutture nascono da iniziative private che hanno bypassato la pianificazione e l’autorizzazione del Comune
A ncora un supermercato in città. Sono iniziati, lungo via Borgo Padova, i lavori preparatori per la realizzazione di un punto vendita che fa capo all’ Aspiag Service Srl, concessionaria del marchio Despar in Triveneto, Emilia Romagna e Lombardia. Piove di Sacco, con la sua posizione geografica caratterizzata dal fatto di trovarsi a metà dell’asse della Ss 516 che congiunge Padova a Chioggia e da quello di affacciarsi su un’ampia fetta di Veneziano, si conferma area strategica individuata dai marchi della grande distribuzione per il loro posizionamento nel territorio. Avevano iniziato nell’estate del 2020 Lidl ed Eurospin che avevano aperto, in via Valerio, i loro negozi, rispettivamente su un terreno di un’immobiliare che lo aveva acquisto all’asta dal Comune e su un’area
privata che aveva usufruito del “piano casa” regionale.
In primavera era stata la volta del Famila di via Carrarese, in questo caso nato nell’area prima occupata dall’impresa di materiali per l’edilizia Fratelli Xodo che ne ha ceduto la cubatura.
La struttura commerciale Despar nasce invece nell’ambito della variante urbanistica “Nuovi Percorsi” risalente addirittura al 2002 e sino ad ora rimasta ferma in una sorta di limbo.
Questo proliferare di insediamenti commerciali, concentrati tra l’altro in un raggio di poche centinaia di metri e a ridosso del centro commerciale Piazzagrande, non è stato esente di inevitabili critiche. Il dato di fatto è però un altro, cioè che tre su quattro di queste nuove strutture nascono da iniziative private che hanno bypassato la pianificazione e
l’autorizzazione del Comune.
L’amministrazione del sindaco Davide Gianella, a fronte di questa impossibilità di porre veti e limitazioni di sorta in maniera diretta, ha tuttavia sempre contrattato e ottenuto misure compensative a favore di tutta la comunità. In questo specifico caso ha spuntato, nella convezione edilizia, l’impegno del sogget-
to attuatore di realizzare opere pubbliche per 1,5 milioni di euro. Nella lista, oltre ai sotto servizi, sono previste aree verdi, la pista ciclabile tra concessionaria Pavan e quella Benettolo, tratti di marciapiedi, riasfaltature, il parcheggio ad uso pubblico, opere di prevenzione idraulica concordate con il Consorzio di bonifica, l’adeguamento della rotatoria in
prossimità del Centro Olimpia, dei punti luce, la creazione di un golfo per la fermata degli autobus e la realizzazione di una passerella ciclopedonale di collegamento con la zona della Madonna delle Grazie.
“Il Pn4 è una grande area che nella sua conformazione originaria prevedeva 58 mila metri cubi residenziali - ricorda GianellaCon la variante del 2002 “Nuovi Percorsi”, 11 mila metri quadrati erano stati destinati ad uso commerciale, con i proprietari che in tutti questi anni hanno sempre continuato a pagare l’Imu, confermando la volontà edificatoria. La nostra amministrazione nel 2014, pochi mesi l’insediamento, ha scelto di optare per la decadenza del 60% di quando non ancora realizzato per evitare, fondamentalmente, possibili speculazioni edilizie. Riduzione a fronte della quale sono state presentate le pratiche per la realizzazione di una struttura commerciale che comunque era già prevista nella variante in essere”.
Alessandro CesaratoTrasporti. Verso l’apertura del cantiere sulla linea ferroviaria Adria-Mestre
Partiranno finalmente nella prossima primavera i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Adria-Mestre. Ad annunciarlo è Elisa De Berti, vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture e trasporti del Veneto. “Questa tratta risale ai primi del ‘900 e, oltre ad un ruolo infrastrutturale nella rete ferroviaria della Regione, ha anche un valore che non esito a definire storico - ha detto la De Berti - con l’intervento che sarà avviato saremo in grado non solo di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio ferroviario lungo la linea, ma anche di dimostrare come l’eredità del passato possa essere tradotta in un contesto moderno, a beneficio di quanti quotidianamente utilizzano il treno come mezzo di spostamento”.
La linea ferroviaria Adria-Mestre, quella della littorina a diesel che un tempo veniva chiamata “Vaca mora”, è una linea a binario con scarto unico lunga una cinquantina di chilometri che, passando per Riviera, Piovese e Cavarzere mette in comunicazione tre Province. E’ l’unica linea ferroviaria di proprietà della Regione e dal 2020 è gestita da Infrastrutture Venete che è subentrata a Sistemi Territoriali. Attualmente risulta elettrificato, ma non in uso, solo il tratto che va da Mira-Buse a Mestre, di circa sette chilometri. I lavori dureranno un anno, per un investimento pari a oltre 40 milioni di euro. Nei mesi scorsi, conclusa la fase si ingegnerizzazione e progettazione,
si era già passati agli appalti ma le subentrate contingenze internazionali hanno avuto ripercussioni sulle gare. In estate erano andate addirittura deserte da parte delle ditte interessate perché, a fronte dell’aumento incontrollato del costo dei materiali, non era più possibile rientrare nell’offerta iniziale, parametrata su prezzi di mercato che negli ultimi mesi sono saltati del tutto.
“Dal 201 6 la Regione ha deciso di procedere con un importante programma di ammodernamento della linea - ha aggiunto l’assessore regionale - sia dal punto di vista dell’adeguamento agli standard di sicurezza ferroviaria sia anche per migliorare le performance di qualità del servizio, con interventi infrastrutturali, tra i quali l’eliminazione di vari passaggi a livello pubblici e privati. Centrale in questo disegno di miglioramento del servizio ferroviario per questa
parte della Regione è il progetto di elettrificazione dell’intera linea, che oggi ha solamente l’attrezzaggio per la trazione elettrica nella breve tratta in prossimità di Mestre, fra Mestre e la stazione di Mira Buse, opere realizzate dalla Regione all’inizio del 2000. Grazie a Infrastrutture Venete si è giunti alla progettazione definitiva, procedendo con le gare d’appalto. Una volta completati lavori e ottenuti i pareri di competenza in materia di sicurezza ferroviaria si potrà avviare l’esercizio ferroviario con sei nuovi elettrotreni a quattro casse, che sono già stati contrattualizzati, ordinati e che sono attualmente in fase di costruzione. Questo intervento non riguarderà solo il contesto infrastrutturale ma anche quello ambientale, segnando l’abbandono dell’alimentazione a gasolio, con indubbi benefici diffusi”.
A fine novembre, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, è stato presentato il calendario moda di Confesercenti Piove di Sacco che quest’anno raccoglie fondi a sostegno delle Pink Lioness. Un’occasione per unire moda, artigianato e bellezza a sostegno di una causa sociale. Il calendario Piove e Moda 2023, oltre a presentare prodotti di artigianato degli operatori del territorio, raccoglie fondi a scopo benefico visto che il ricavato delle vendite è destinato alle Pink Lioness In Venice, la squadra di dragon boat formata da donne operate di tumore al seno che svolgono diverse iniziative insie-
me al Comune di Venezia durante tutto l’anno e, in particolare, nel corso di Ottobre Rosa, mese dedicato alla prevenzione del cancro. Una loro rappresentanza ha partecipato all’evento insieme con Avapo Venezia.
“Iniziative come questa, dove sono protagonisti la moda, l’ar-
te e la cultura - ha detto Andrea Ferrara di Confesercenti Piove di Sacco - possano dare anche messaggi sociali e avere un risvolto benefico così importante come quello di destinare dei fondi a chi, come le Pink Lioness, è impegnato in prima linea sul tema della prevenzione”. (a.c.)
Cesarato
L’assessore regionale De Berti: “Saremo in grado di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio ferroviario e dimostrare come l’eredità del passato possa essere tradotta in un contesto moderno”Elisa De Berti Andrea Ferrara
Nasce, il “Gruppo per l’idrovia”, sorto fra Riviera del Brenta, Piovese e area delle Terme per garantire con il completamento dell’opera più sicurezza idraulica ai territori.
“Questo gruppo - assicurano gli ideatori – è aperto e trasparente ad ogni collaborazione”. Il gruppo, al momento è composto da Gzip (gruppo imprenditori della zona industriale di Padova) CIA – agricoltori italiani-Venezia, Legambiente con i circoli di Piove di Sacco ed Albignasego, Rete Wigwam, Comitato spontaneo alluvionati di Montegrotto Terme, Amissi del Piovego, associazione intercomunale Brenta Sicuro. “Siamo tutti uniti - spiega per il coordinamento del gruppo Marino Zamboni - per chiedere, con forza, che le fasi di progettazione dell’idrovia Padova-Mare, avviate dopo il 2010 con lo studio di fattibilità ed il progetto preliminare della Regione Veneto, che avevano trovato larghissimo consenso nei territori e nei cittadini (ben 31 le amministrazioni comunali che si sono positivamente espresse sull’opera nei consigli comunali, molto spesso all’unanimità) proseguano fino alla realizzazione dell’opera”. Da qui l’analisi della situazione. “Dopo queste fasi progettuali -
Nel dettaglio, sottolineano i soggetti aderenti al gruppo, il completamento dell’Idrovia può avere le fondamentali funzioni di scolmatore delle acque di Brenta, Bacchiglione e Novissimo oltre a grande bacino per 10 milioni di mc contro la siccità, ripascimento della laguna con l’apporto di sedimenti ed acque dolci.
“Non è secondario - sottolinea Zamboni - l’aspetto ambientale dell’opera che offrirebbe un
lungo corridoio ecologico di ben 27 chilometri con fasce boscate, aree umide, ed un apposito percorso ciclopedonale lungo l’intero percorso”. Grandi sono anche le potenzialità trasportistiche: l’adattamento alla classe europea V^ per la navigazione (compatibile con gli attuali manufatti) offrirebbe trasporti su battelli fluvio-marittimi per 100 container, “distogliendoli dalle trafficate, e pericolose, strade”.
Alessandro Abbadirla dottoressa Nicoletta Sacchetto è andata in pensione
spiega Zamboni per il gruppopurtroppo lo stop: sono sei anni e mezzo anni che nessun’azione concreta viene attuata. Noi chiediamo, invece, prima che l’ambiente ci travolga, che riprendano progettazione e si reperiscano i finanziamenti”.
Da qui un appello chiaro alle istituzioni. “La comunità scientifica, gli esperti, in primis il professore di idrodinamica Luigi d’Alpaos ed i territori in modo pressochè unanimespiegano i promotori del gruppo - sono chiari: si deve agire ora, per non trovarci, poi, a rimpiangere le mancate programmazioni è “mettere in sicurezza” il nostro Veneto con il tassello fondamentale rappresentato con il completamento dell’idrovia”.
L’ospedale “Immacolata Concezione” deve fare a meno di una delle sue figure più longeve e apprezzate. La dottoressa Nicoletta Sacchetto a novembre è andata in pensione, terminando così a 66 anni il proprio percorso professionale nell’ambito dell’Usl 6 Euganea. Nel reparto di Geriatria la sua assenza, dopo così tanti anni, già inevitabilmente si nota. In qualità di dirigente medico, aveva convogliato le competenze e le premure che ha sempre riservato ai suoi pazienti, al servizio ambulatoriale di Pneumologia e Fisiologia respiratoria, nel quale lavorava fin dal 1988. Specialista in Tisiologia e Malattie dell’apparato respiratori, mancherà ai suoi tantissimi pazienti che lei era abituata a seguire in una di quelle che può essere tra le fasi più fragili e bisognose, quella legata all’età anziana, allo scopo di renderne meno gravose le disabilità, sia fisiche che mentali. (a.c.)
“Sono sei anni e mezzo che nessun’azione concreta viene attuata”
Dopo l’attacco del consigliere di opposizione Alessio Dante per la mancata presenza dell’assessore alla Cultura alla rassegna letteraria Librinvilla, la stessa Paola Ranzato risponde alle accuse direttamente dai social.
“Dato che sono stata pubblicamente tirata in ballo - commenta - mi preme dire che un Comune, specie delle dimensioni di Piove di Sacco, si trova molto spesso a patrocinare eventi di varia natura, patrocinio che viene comunque non riconosciuto a chiunque si proponga, ma concesso ad attività in linea con una visione più ampia e coerente con l’amministrazione. Questo non vuol dire che ad ogni patrocinio corrisponda una presenza di qualche amministratore e che la stessa è comunque prevista solo se invitati: non mi presenterei mai ad un evento senza invito, non sarebbe corretto”. L’iniziativa in questione, sottolinea la
Ranzato, è stata patrocinata anche da Piove di Sacco, “seppur svolta in un altro Comune, le locandine erano affisse a Piove e negli spazi del centro culturale. In quanto alla pretesa presenza dell’assessore alla Cultura non dico nulla. Credo che chi conosce la mia attività possa tranquillamente dire che cerco di non mancare mai, per quanto possibile. Sono presente agli eventi che curo direttamente e a quelli a cui sono stata invitata e condivido, a prescindere dai patrocini. Tutto ciò è naturalmente legato al numero di impegni, alla salute mia e dei miei familiari e quant’altro. Non è facile partecipare a tutto quello che è organizzato a Piove, per tutti noi dell’amministrazione, figuriamoci poi fuori dal comune. Il consigliere che ritiene che io bistratti la Cultura magari dovrebbe vedere le cose con più obiettività, evitando il punto di vista personale.
“Nel consiglio comunale del 25 novembre scorso a abbiamo celebrato la giornata contro la violenza sulle donne. Questa ricorrenza deve essere sempre al centro dell’attenzione a Piove, tutto l’anno” sono le parole del consigliere comunale di opposizione Alessio Dante.
“Nel 1999 - spiega Dante - le Nazioni Unite hanno deliberato la celebrazione di questa giornata. La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad
una vita libera dalla violenza non è ancora realtà”. Da qui l’importanza di un’azione anche a livello locale.
“La riflessione – sottolinea Dante – anche a Piove di Sacco non deve focalizzarsi solo sul numero dei femminicidi ma anche sulla violenza che costantemente le donne subiscono, sia fisica che verbale, pure nel nostro territorio. La violenza contro le donne è una manifestazione dei rapporti di forza storicamente disuguali tra gli uomini e le donne, che hanno condotto alla dominazione sulle donne e alla discriminazione da parte degli uomini e costituisce un ostacolo al pieno progresso delle donne. La cosa più drammatica è che questa violenza, quasi sempre, è perpetrata da
L’evento, so che è stato un successo, che si è tenuto nella splendida villa Roberti e che gli organizzatori sono stati ineccepibili”.
una persona che dovrebbe proteggere la donna, ossia il partner o un ex”.
Per Dante sono necessari anche sul territorio del Piovese interventi per monitorare il fenomeno.
“Serve – conclude – una riforma organica e seria, che affronti la violenza contro le donne in chiave preventiva. Il 63% delle donne uccise non aveva parlato con nessuno della situazione di violenza che viveva. Solo il 15% aveva denunciato: Questo a testimonianza che in troppe non denunciano perché non si sentono protette.
Comune, Ulss e cittadini facciamo squadra e cerchiamo di promuovere sempre nuovi progetti per cambiare registro nella nostra città”. (a.ab.)
Il consigliere d’opposizione sottolineava la mancata presenza alla manifestazione Librinvilla, patrocinata dal Comune. La diretta interessata replica sui social
L’esortazione del consigliere Alessio Dante: “Facciamo squadra contro la violenza sulle donne”Alessio Dante Paola Ranzato
Recaldin, nel corso del Consiglio comunale di novembre, sottolinea le difficoltà che i Comuni devono affrontare in questo difficile frangente e ribadisce: “Autonomia, ancora più necessaria”
l caro materiali e la burocrazia costringe il Comune di Piove di Sacco a dover riscrivere il piano triennale dei lavori pubblici. Una situazione paradossale e assurda: gli enti locali dovrebbero essere più aiutati, non è pensabile per i Comuni dover affrontare criticità al di fuori delle proprie capacità”. Sono le parole del capogruppo della Lega, Andrea Recaldin.
“Il Consiglio Comunale di novembre - spiega Recaldin - è stato un po’ la cartina tornasole della incredibile situazione che stanno vivendo gli enti locali. Enti si trovano stretti in una morsa terrificante: da un lato, l’aumento dei costi della vita e delle materie prime, che li costringe a dover rivedere il piano degli interventi.
Quando, addirittura, a dover togliere dal piano dei lavori la realizzazione di opere, come due aule scolastiche, che non avrebbero potuto che portare del bene per la nostra comunità. Dall’altro, la crisi che morde sulle famiglie e che costringe gli stessi enti locali a dover stanziare risorse straordinarie per evitare che la crisi economica non si trasformi in un dramma sociale”.
Per il consigliere di opposizione Andrea Recaldin però è difficile pensare che tutti gli enti territoriali possano davvero pensare di continuare in questa situazione.
“Il nostro gruppo consigliare – sottolinea - anche per questo motivo, ha deciso di sostenere le scelte dell’amministrazione comunale in questo difficile momento. Sia-
mo lontani dallo spirito politico di questa maggioranza, ma viviamo tanto quanto la stessa città. E non possiamo accettare di dover rinunciare ad una miglioria, ad un finanziamento, per la burocrazia o la crisi”.
Non mancano però delle precise considerazioni politiche da parte
del centrodestra bei confronti della maggioranza di centrosinistra. “Eravamo, siamo e resteremo - spiega e conclude Recaldinfermamente convinti, in questo senso, che proprio l’autonomia possa solo portare dei benefici. Mi auguro che, vista anche l’attuale situazione, i consiglieri del
Pd che due anni fa bocciarono il sostegno alla Regione Veneto sul percorso dell’autonomia, si siano finalmente ravveduti dalla loro posizione”. Il dibattito su questo tema viste le difficoltà che si stanno vivendo è destinato comunque a continuare.
Alessandro Abbadir“I
Santa Margherita. I lavori di rifacimento della struttura
Proseguono secondo cronoprogramma i lavori per l’intervento di rifacimento del ponte sul canale Altipiano a Santa Margherita. Qualche settimana fa è stato varato il nuovo impalcato che è stato sistemato in sede. La posa dell’impalcato è uno dei passaggi più importanti e significativi per il completamento dell’intervento. La realizzazione della struttura in acciaio è avvenuta in un’officina ma le dimensioni erano tali da non permetterne il trasporto direttamente nel cantiere.
Per questo i singoli pezzi sono stati assemblati e saldati direttamente in loco. Il ponte congiunge via Altipiano a via Adige e via Idrovora e dista poche decine di metri dalla Sr 105 Cavarzerana.
E’ la porta d’ingresso all’impianto idrovoro della frazione che è, tra quelli tuttora funzionanti, uno di quelli di maggiore valore storico e artistico. Un’idrovora realizzata alla fine dell’800 e ristrutturata recentemente con diversi interventi con i quali è stato anche realizzato un museo a percorso tra più completi, dal punto di vista storico testimoniale, sulla bonifica del territorio compreso tra le province di Padova e Venezia. I lavori al ponte erano iniziati a luglio con la rimozione del ponte esistente che è stato sollevato e posto sulla sponda per procedere poi con la demolizione. Sono poi state poste delle palancole provvisorie per la messa in asciutta dell’area interna dove sono stati posati 16 pali di fondazione in calcestruzzo armato che sono andati a formare la struttura provvisoria per permettere le operazioni di ricostruzione.
In un secondo momento è stata posizionate una struttura di travi in acciaio.
“Si attendeva da tempo questo intervento che non era più rinviabile - ricorda Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione – viste le condizioni precarie nelle quali si trovava il vecchio manufatto.
Stiamo parlando dell’accesso principale per l’idrovora storica di Santa Margherita e per altre aziende localizzate nelle vicinanze. Non possiamo che essere soddisfatti di questo risultato prima di tutto per la sicurezza dei dipendenti dell’idrovora che il ponte lo attraversano quotidianamente e natural-
mente di tutti i visitatori del sito museale. Il beneficio è comunque allargato ad un intero territorio che è vivo e che racconta la storia della bonifica. Grazie al finanziamento della Regione è possibile avere a disposizione una nuova struttura più funzionale e sicura”. Il costo complessivo dell’intervento è di 675 mila euro, finanziato con i fondi della Legge speciale per Venezia della Regione. Le prossime operazioni prevedono la realizzazione della soletta in calcestruzzo armato, la sistemazione dei sottoservizi e, per concludere, la realizzazione dell’asfaltatura stradale.
Alessandro CesaratoNei cimiteri del capoluogo e della frazione di Vallonga sono state pianificate in queste settimane una serie di estumulazioni di feretri dai loculi ed esumazioni di salme da porzioni di terreno per le quali è decorso il termine trentennale di concessione.
“L’intervento è finalizzato a garantire la disponibilità - spiega il sindaco Filippo Lazzarin - di loculi comunali da utilizzare per i futuri servizi cimiteriali di tumulazione visto che gli spazi a disposizione sono sempre meno”.
Le operazioni seguiranno uno specifico calendario predisposto dagli uffici del municipio e
disponibile nel sito istituzionale del Comune. Sono ammessi ad assistere alle operazioni i soli parenti dei defunti, con l’area interessata dall’intervento che viene adeguatamente perimetrata. Il feretro può essere consegnato ai familiari che ne facciano richiesta per un servizio di cremazione. I resti mortali derivanti dalla riduzione possono essere, su disposizione dei familiari, trasferiti con la cassetta in zinco in altri tumuli. In mancanza, gli stessi saranno avviati all’ossario comunale. (a.c.)
on l’eliminazione della scala di ferro abbiamo pagato un debito morale e amministrativo di venti anni a due famiglie del paese e siamo adesso impegnati a realizzare due nuovi attraversamenti in sicurezza, garantendo la pulizia del sottopasso e un possibile camminamento”. Con queste parole il sindaco il sindaco Roberto Franco ha annunciato la rimozione della struttura di via Zuccherificio che permetteva di raggiugere direttamente la Sr 516. Scala tra l’altro già interdetta al passaggio un anno fa, con un’ordinanza motivata dai continui assembramenti notturni, pericolosi in ottica pandemica e fastidiosi per i residenti. “Vent’anni fa, quando fu abbattuto il vecchio e pericoloso ponte del municipio, per favorire il passaggio tra le due parti del paese si chiese, da parte dell’amministrazione che allora rappresentavo, alle signore residenti nella casa vicina al sottopasso di via Zuccherificio - continua Franco - il permesso “straordinario e temporaneo” di installare la scala di ferro. Le signore si opponevano temendo che l’andirivieni sulla scala avrebbe sicuramente violato la loro privacy visto che l’opera si affacciava sulla finestra del bagno e su quella di una camera, ma soprattutto avrebbe compromesso il valore dell’abitazione. Ciò che poi hanno sofferto e denunciato in più occasioni prima di accettare. All’epoca, dopo diversi incontri e insistenze, l’amministrazione si appellò alla responsabilità delle signore e s’impegnò a togliere la scala dopo l’apertura del nuovo ponte. Purtroppo, questo obbligo morale e amministrativo per troppi anni non è stato adempiuto e la scala ha continuato a costituire una violazione, una penalizzazione e un sacrificio che nessun altro al loro posto avrebbe subito. Mi sento di rinnovare le scuse alle compiante vedove”.
Meglio tardi che mai, si direbbe. “Adesso la scala è stata tolta in concomitanza con un progetto di due attraversamenti luminosi e più sicuri della strada regionaleaggiunge il sindaco - cofinanziato dal Comune e dalla Regione e cantierabile entro l’inizio dell’anno. Nel frattempo, con i dipendenti comunali e un volontario, siamo impegnati a garantire almeno tre volte alla settimana l’igiene e la pulizia del sottopasso e il suo controllo con videosorveglianza, ma soprattutto abbiamo programmato, nell’ambito del piano di superamento delle barriere architettoniche, la realizzazione di
una rampa di camminamento che salendo dalla sponda stradale s’immette sul marciapiede del ponte”.
L’intervento ha suscitato più di qualche dubbio in seno alla minoranza di “Insieme per Pontelongo”.
“Quanto elencato non sembra una soluzione - commentano i consiglieri della lista - ma un ritorno allo stato del 2000, con le medesime pericolosità e problematiche di attraversamento. In quanto ai disagi arrecati agli abitanti della casa adiacente, esistono delle soluzioni oscuranti perfettamente funzionali a garantire la privacy, mai prese in considerazione evidentemente.
Soluzioni che avrebbero garanti-
to un’adeguata copertura non solo dai passanti ma anche dalla Sr 516 adiacente. Come minoranza possiamo affermare di non avere potuto visionare alcun progetto ufficiale che rimpiazzi quando prima era posto in opera. Di fatto non ci sarà alcuna alternativa all’attraversamento della Sr 516, cosa che la scala garantiva. Se vogliamo poi discutere del progetto di abbattere le barriere architettoniche, dopo oltre tre anni e mezzo di insediamento dell’attuale amministrazione non è stato mosso un dito, difficile pensare a una accelerazione tale da risolvere tutto in breve tempo”.
Alessandro CesaratoCome ogni anno, ormai da tradizione, la prima domenica di dicembre a Campagnola si inaugura il mercatino di Natale: una giornata di festa e di divertimento per grandi e piccini. La manifestazione, nonostante il maltempo e alcune modifiche al programma originario, si è tenuta domenica 4 alle 9 alle scuole elementari della frazione. Dopo il taglio del nastro si è svolta la lotteria con i disegni dei bambini
e dei ragazzi delle scuole del Comune e le letture animate della Biblioteca campagnolese. L’intero ricavato andrà devoluto alla cooperativa sociale “Germoglio” per le loro attività. E’ stato montato anche un arco con il vischio per tutti gli innamorati mentre i bambini hanno potuto realizzare una “pallina dei ricordi” con una fotografia da appendere all’albero di Natale. Per tutta la durata della manifestazione un trenino ha collegato Brugine a Campagnola con sosta a Villa Roberti e in piazza Ungheria. Stand gastronomico gestito dalla Pro Loco. (ma.ma.)
“C
Si è partiti con una grande e lunga festa del volontariato che fino al 18 dicembre animerà le festività
L’associazione “Il grido Alè” in collaborazione con le parrocchie di Sant’Angelo, Celeseo e Vigorovea; le organizzazioni di volontariato locale e con il patrocinio del Comune, organizza “Natale in solidarietà”: festa del volontariato e delle associazioni che dall’8 e fino al 18 dicembre animerà le festività nel capoluogo e nelle frazioni. Fino al 17 e 18 dicembre in Casa Caprari Maritan a Celeseo si potranno visitare le mostre “Stefano Baschierato 1922-2022 scultore”, curata da Roberto Pittarello, e “Suite noire” che raccoglie fondi in favore della onlus Aspos. E dopo il concerto spettacolo con Jurassic band e Jump Asd a Vigorovea, giovedì 15 alle 20.30 al palazzetto dello sport di via del Donatore di sangue, concerto
“Domenica 18 ci sarà il mercatino della solidarietà nel tendone del patronato”
di Natale con gli alunni della scuola media Giovanni XXIII. Sabato 17 dalle 16 alle 19 festa dedicata ai più piccoli con la distribuzione di dolci per tutti i partecipanti e la proiezione del film “Clifford, il grosso cane rosso”.
Le iniziative proseguono domenica 18 con il mercatino della solidarietà. Appuntamento dalle 9 del mattino nel tendone riscaldato del patronato. Ci saranno le bancarelle che espongono il materiale realizzato dalle varie associazioni locali.
Dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16 ci sarà anche il mercatino dei bambini con la raccolta e vendita di giocattoli.
Il pomeriggio letture animate per i più piccoli con il gruppo lettrici della biblioteca comunale. Al termine cioccolata calda per tutti e finale a sorpresa con Babbo Natale e i suoi elfi.
Il Natale si avvicina e a Legnaro l’atmosfera si riscalda, in attesa della festa più attesa dell’anno. Da sabato 10 dicembre a domenica 18 gennaio il Comune, la Pro Loco e la parrocchia insieme all’associazione “Podisti legnaresi”, hanno organizzato un ricco programma di eventi per animare il cuore del centro cittadino con intrattenimenti per bambini e per famiglie. Sabato 10 dalle 15.30 spettacolo per bambini nella piazza del municipio con “Scotty il folletto cantastorie” organizzato da “Arteven” nell’ambito della rassegna itinerante “Natale con un sorriso”. Animazione con artisti giocolieri. Sabato 17 alle 14 appuntamento con la quinta edizione della “Babbo run”, la marcia dei Babbi
Natale. Sabato 24 come da tradizione al termine della messa per la vigilia di Natale verrà servita la cioccolata calda.
Venerdì 6 gennaio al pomeriggio la Befana fa tappa al palazzetto dello sport comunale mentre domenica 10 alle 15 si terrà un concerto nella chiesetta di Santa Maria Assunta a Volparo. Tra le iniziative natalizie da segnalare anche le due lezioni per creare addobbi natalizi organizzate da “La casa dei corsi”.
Appuntamento il primo e il 15 dicembre a palazzo Gemma per imparare a realizzare un pupazzo di Natale di stoffa.
“Iniziamo con il 3 dicembre e la voglia è quella di coinvolgere la cittadinanza in un periodo di festa, soprattutto per i più piccoli e le luci che si accenderanno daranno al paese quell’atmosfera natalizia” il commento del sindaco Vincenzo Danieletto. “L’occasione - ha aggiunto - è utile per ricordare ai nostri cittadini di andare a fare gli acquisti nei nostri negozi aiutando così le attività commerciali. Che sia un Natale pieno di serenità, gentilezza e amore nelle famiglie”. (ma.ma.)
L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due realtà
Le Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria VeneziaArea Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni. Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.
Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.
L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria VeneziaRovigo davanti alla platea di im-
prenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023.
Le Assemblee dei Soci hanno anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Generale del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea
Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti
del 2024.
Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione
Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica. È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti. Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta
l completamento della nuova Strada Statale 10 è una priorità infrastrutturale di questo Governo. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, infatti, rispondendo all’interrogazione da me posta sulla ex Sr 10, ha detto di essere impegnato in prima persona per garantire la realizzazione di ‘opere di preminente interesse’ e la prosecuzione della ex Sr 10 a Montagnana rientra fra queste. Questo Governo, dopo 40 giorni, dà una prima risposta positiva al territorio della Bassa Padovana. E’ per noi un grande segnale di fiducia a cittadini e imprese che attendono da troppo tempo questa opera di vitale importanza”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli commentando la risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini che, nel corso del Question Time a Palazzo Madama ha risposto a
un’interrogazione parlamentare presentata da De Poli sulla nuova Strada Statale 10.
“In questi 40 giorni ho incontrato più volte l’assessore regionale Elisa De Berti e il governatore del Veneto Luca Zaia”, ha detto il ministro che ha poi aggiunto: “Questi chilometri tra Carceri e Montagnana sono prioritari e sono sul tavolo del Ministero”. De Poli, illustrando l’interrogazione al Governo, aveva chiesto in primis di mettere a terra le risorse per realizzare il tratto tra Carceri e Borgo Veneto, prevedendo così l’innesto con la A31 Valdastico, e al tempo stesso ulteriori risorse per proseguire fino a Montagnana (Padova). “Mi faccio portavoce delle categorie economiche della Bassa Padovana – ha evidenziato De Poli - , le quali più volte in questi anni hanno chiaramente detto alla politica e alle istituzioni ‘Senza
la nuova Strada statale 10 non c’è ripresa’. Il territorio della Bassa Padovana, pur essendo una delle zone più produttive del Nordest, senza questa opera, resterebbe tagliato fuori dai principali corridoi commerciali italiani ed europei. Non possiamo permetter-
celo. Ecco perché accolgo molto positivamente le parole del Ministro Salvini. E’ un primo segnale importante che va nella giusta direzione”, conclude De Poli.
Intanto arriva il via libera per la terza corsia autostradale tra Monselice e Padova, annunciato
La città di Padova è protagonista della mostra fotografica “Vincenzo Castella. Il libro di Padova”, ospitata in uno dei luoghi simboli della città: l’orto botanico. Visitabile fino all’8 gennaio e compresa nel biglietto d’ingresso all’orto botanico, la mostra è basata su una quarantina di fotografie scattate da Vincenzo Castello e contenute ne Il libro di Padova, edito da Silvana Editoriale con testi di Salvatore Lacagnina. Inaugurata lo scorso novembre, la mostra è realizzata con il sostegno dei Hermès e con la collaborazione di Silvana Editoriale e Studio la Città nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.
Fino all’8 gennaio i visitatori alla mostra avranno modo di intraprendere un percorso alla scoperta della città di Padova attraverso quattro temi: il mondo vegetale, rap-
presentato dall’orto botanico; la pittura e soprattutto gli affreschi conservati in chiese ed efficaci storici; l’architettura, intesa spesso come spazio interno; l’Università, simbolo storico della città e nodo cruciale dell’intera cultura europea.
Gli scatti, presentati in due formati (panoramico e quadrato) sono stati realizzati fra il 2020 e il 2021 da un artista, Vincenzo Castello, particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la complessità e gli intrecci delle grande città. Una raccolta di foto che ritraggono Padova facendo emergere alcune delle meraviglie della città e che non parlano però solo di Padova, ma più in generale della cultura europea, di cui Padova è rappresentante, e della sua capacità di produrre ancora significati anche in un presente spesso incerto. (f.t.)
sempre dal ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini. E il plauso arriva dai parlamentari leghisti. “Il via libera alla norma sblocca-lavori voluta dal ministro Salvini - dice il deputato padovano e coordinatore veneto della Lega Alberto Stefani - rappresenta un importante traguardo per lo sviluppo. La A13 è un’asse viario fondamentale per il territorio e per il potenziamento infrastrutturale della nostra regione. Un risultato concreto e una prova di buongoverno della Lega”. Per la collega Arianna Lazzarini, sindaco di Pozzonovo e deputata, “la realizzazione della terza corsia della A13 MonselicePadova è una risposta importante per la viabilità della nostra regione, una boccata di aria fresca per la mobilità di tutta la bassa padovana che da tempo attende l’ampliamento dell’arteria autostradale”.
“I
L’originale esposizione. Al Centro Culturale San Gaetano fino al 26 febbraio
Dopo aver fatto tappa a Novara, arriva a Padova la Geronimo Stilton Live Experience, la prima grande mostra interattiva basata sulle avventure del famoso topo, già protagonista di molti libri amati dai bambini.
Ideata da Way Experience e Atlantic Entertainment, realizzata da Pleiadi Science Farmer e promossa dal Comune di Padova, la Geronimo Stilton Live Experience sarà ospitata fino al prossimo 26 febbraio al Centro Culturale San Gaetano, dove i piccoli visitatori potranno lanciarsi in un’avventura a ritroso nel tempo, divertente e al contempo educativa. La narrazione della Geronimo Stilton Live Experience si basa sulla serie editoriale “Viaggio nel Tempo” di Elisabetta Dami, molto apprezzata dai giovani lettori, che per l’occasione diventa totalmente immersiva grazie alle scenografie e alle ambientazioni a tema e all’utilizzo della realtà virtuale. L’avventura si struttura in diverse fasi e parte da una stanza analogica iniziale dedicata al prof. Amperio Volt, in cui i partecipanti possono apprendere alcune nozioni legate ai viaggi nel tempo, all’ingegno degli antichi egizi, all’isola dei tesori e ai pirati, gli ingredienti principali della Geronimo Stilton Live Experience. In seguito i partecipanti hanno modo di rivivere tre diversi periodi storici: si comincia con l’epoca preistorica, dominata dai dino-
sauri; si passa alla civiltà dell’antico Egitto; infine, si arriva in un “non luogo” senza tempo, ossia l’isola del tesoro. Fra dinosauri, egizi e pirati i bambini vengono accompagnati da un ranger del tempo nella visita, un’avventura che ha lo scopo di salvare Geronimo Stilton. Per raggiungere lo scopo, ai piccoli visitatori viene chiesto di risolvere enigmi e superare delle prove in grado di stimolare la loro curiosità e di farli divertire al tempo stesso: devono proteggere le uova dei dinosauri, risolvere gli enigmi della sfinge e andare alla ricerca di un tesoro perduto. Divertendosi, i piccoli avventurieri hanno modo di affinare il proprio intuito, di mettersi alla prova e, perché no, di rileggere in chiave ludica alcune delle nozioni apprese fra i banchi di scuola. Una volta concluso il viaggio nel tempo si torna al pre-
sente, con la possibilità di partecipare a dei laboratori didattici a cura di Pleiadi che permettono di avvicinarsi al mondo Steam (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) grazie ad una serie di attività scientifiche e creative pensate per stimolare l’apprendimento e rivolte agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Un’esperienza divertente, educativa e immersiva grazie anche all’utilizzo di diverse tecnologie, dal mapping, con la proiezione di video su oggetti e superfici, al digital signage, un dispositivo che permette di controllare i contenuti su ledwall, touchscreen o mirror display, arrivando alla realtà aumentata, protagonista della sala dedicata all’antico Egitto.
Da Ravel a Brahms, passando per Bach e Debussy. Una domenica con giovani talenti degli Amici della Musica vincitori di premi in concorsi nazionali e internazionali, per scoprire repertori inediti e riascoltare grandi capolavori. È la Domenica in musica, in programma alla Sala dei Giganti del Palazzo Liviano dal 15 gennaio 2023: dieci appuntamenti con un repertorio che spazia dal classico-romantico alla musica del Novecento. Per questa nuova edizione quattro concerti saranno recital di pianoforte; un concerto ospiterà un quartetto e un concerto sarà affidato ad un flautista; mentre gli altri concerti vedranno differenti duo: violino-pianoforte,
clarinetto-pianoforte e sopranopianoforte. Ad aprire la stagione il pianista Alessandro del Gobbo, uno dei due vincitori del Premio
mento, domenica 22 gennaio. A febbraio si alterneranno alla tastiera del pianoforte i due vincitori del prestigioso Premio Venezia. Il primo e il secondo premio di quello che è uno dei concorsi pianistici più importanti in Italia sono stati assegnati a Nicolò Ferdinando Cafaro e Riccardo Martinelli. Domenica 12 febbraio sarà la volta di un altro talento: il flautista Alberto Navarra, insignito del premio come allievo più meritevole della classe di flauto dell’ESMRS direttamente dalle mani di Sua Maestà la Regina Sofía di Spagna. Per l’occasione suonerà musiche di J.S. Bach e C.PH. E. Bach, Mercadante, Debussy e infine un pezzo brillante di S. Karg Elert.
Narrazione “immersiva” del viaggio nel tempo grazie alle scenografie e alla realtà virtuale. Poi si torna al presente con la possibilità di partecipare ai laboratori didattici sulle attività scientifiche a cura di Pleiadi
Ci vuole forza, flessibilità, agilità. Ma anche determinazione, coraggio, resistenza morale e psicologica. Sono le caratteristiche che Beatrice Cogo ha messo in campo per laurearsi campionessa italiana nella categoria “Senior Women Competitive” al campionato nazionale 2022 di Pole Sport svoltosi a Cesenatico. La Pole Sport è una disciplina sportiva che unisce figure acrobatiche eseguite al palo a passi di danza e coreografie eseguite a tempo di musica. “Aver conquistato il campionato italiano mi ha ripagata di tantissimi sforzi e di duro lavoro”, racconta Beatrice. “Vengo dalla ginnastica artistica, ho frequentato la società Blukippe di Salboro e poi la Corpo Libero, a Padova. Non ho più potuto continuare a causa di un infortunio e volevo trovare un’altra attività sportiva: nel 2017 ho trovato il Pole e me ne sono innamorata.
Essendo uno sport nuovo mi ha dato la possibilità di confrontarmi subito con gli altri atleti e la voglia di sperimentare: l’aver iniziato subito a fare competizioni mi ha spronato molto a migliorarmi”. Beatrice ha 18 anni, vive a Selvazzano con la famiglia ed è studentessa del primo anno alla facoltà di Scienze Biologiche a
Ferrara.
La sua vita scorre tra Padova e Firenze, dove si trova la sua società sportiva, la “Is Top Asd” di Scandicci, ed è seguita dal punto di vista tecnico e coreografico dai tecnici Ingrid Maddalena
e Bianca Breschi. L’allenamento è diventato quotidiano, almeno tre ore al giorno, in palestra e poi anche a casa.
“Ho una stanza che ho trasformato in una piccola palestra dove ho
Virtus Basket è in ripresa. Dopo l’inizio di campionato piuttosto incerto, con tre sconfitte di seguito rimediate contro Gemini Mestre (74-80), Longiman Crema (67-82) e Luxarm Lumezzane (72-88) i neroverdi della Virtus Basket Antenore Energia hanno infilato ben sei vittorie consecutive che hanno risollevato morale e classifica. La svolta è iniziata con la vittoria in trasferta a Monfalcone contro Pontoni Falconstar per 80 a 78, ed è poi proseguita con i risultati positivi contro San Vendemiano, Bergamo, Vicenza e Ragusa.
“Il punto di svolta è stata proprio Monfalcone”, commenta il coach di Virtus Basket Padova, Riccardo De Nicolao, “non tanto per la prestazione o la squadra contro cui giocavamo ma proprio per aver fatto la prima vittoria che poi ci ha sbloccati. Siamo partiti con un po’ troppa pressione: abbiamo condotto una campagna acquisti importante e
messo due pali per allenarmi. Da un anno ho iniziato a insegnare Pole sport in varie palestre e mi piacerebbe aprire una palestra dove poter insegnare, qualcosa di mio dove poter portare avan-
ti questa passione e trasmetterla alle atlete più giovani.
Quest’anno in Italia si tengono due competizioni mondiali, e io partecipo a entrambi: il 10 e 11 dicembre a Sassuolo i mondiali di Pole sport, il 3 e 4 dicembre a Cesenatico la Pole art”. Accanto a lei atlete di molti paesi, le più forti sono le ucraine e le americane, ma anche le atlete italiane sono di ottimo livello.
Dietro una grande campionessa c’è una grande famiglia: “I più grandi tifosi sono i miei genitori”, racconta Beatrice, “in questi anni mi hanno sempre sostenuto e portato in giro a fare lezione per darmi la possibilità di crescere nel mio bagaglio tecnico e artistico. Mi sostengono in tutto, mio padre mi aiuta quotidianamente nei miei allenamenti e mi da un sostegno psicologico molto importante”.
Diego Buonocorele aspettative di società e tifosi erano alte. La squadra ha risentito della tensione di dover dare soddisfazione a queste richieste. E la tensione ci ha un po’ bloccati nelle prime gare. Poi, conquistata la prima vittoria, ci siamo un sbloccati e quindi è diventato tutto un po’ più facile.
Abbiamo avuto un inizio fin troppo negativo, poi siamo stati bravi a correggere alcune cose, a ritrovarci e quindi adesso dobbiamo confermarci, perché abbiamo visto nelle ultime partite quelle che sono le nostre potenzialità. Adesso abbiamo una serie di partite difficili, da qui fino alla sosta di campionato, e dobbiamo provare a fare risultato su tutte; dobbiamo confermarci a questi livelli per cui Il nostro obiettivo è andare avanti in questo stato di forma e di concentrazione e fare risultato in tutte le partite, non sarà facile ma dobbiamo provarci”. (d.b.)
A causa di un infortunio ha dovuto lasciare la ginnastica artistica. A 18 anni ha trovato una nuova opportunitàBeatrice Cogo è campionessa italiana di Pole Sport “Senrion women competitive”
Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata. La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie
all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni. E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori,
Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.
Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.
Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16%
e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.
S trascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia. Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?
“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze. Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”.
Come giudica la manovra del governo Meloni?
“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono visti aumentare per il costo dell’energia”.
Come è considerato il Veneto dal governo?
“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.
A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro
Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?
“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e
la stagione dei compiti per casa. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni”.
La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?
“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e
questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.
È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro. Come valuta questa fusione? “Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.
Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”
a mia generazione è la grande assente, in Parlamento:
il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.
“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”
Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”
“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.
Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazione sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale
del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni.
Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzio-
ne e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.
“LRachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente
S
ono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.
Presidente, qual è la situazione nella nostra regione?
“Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono denunce di raggiri per la vendita di mer-
ci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa
del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro.
Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro
sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno seduta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?
“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.
Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?
“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e
sono in grado di trovare le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”. E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?
“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.
Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.
I notiziari della Piazza24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile della Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.
Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro teamracconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.
In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la
messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti. E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.
I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.
Oltre ai notiziari, laPiazza24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare
sia nel sito www.lapiazzaweb. it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università. Con l’arrivo de LaPiazza24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.
I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:3017:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.
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La campagna di comunicazione
Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere
Untam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.
É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.
La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.
Prosegue alla pag. seguente
Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale
Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.
In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.
“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 20202025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.
In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.
“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.
Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista.
I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio.
E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento
o apprezzamento-elogio.
Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.
A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (PatientReported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica.
Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.
Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.
“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.
E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.
“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.
Un ceffone spezza la mascella della fidanzata quattordicenne. Un pugno scompone lo zigomo della compagna ventenne. Un gancio al mento lussa la mandibola della convivente quarantenne.
Sono tutte giovani. Sono tutte ricoverate nel reparto di Chirurgia maxillo facciale dell’ospedale mestrino dell’Angelo dell’Ulss 2 Serenissima. E sono solo i tre casi più recenti. Con traumi di questa gravità arrivano in sala operatoria a ritmo di almeno tre ogni sei mesi.
Tutte donne che prima di quell’ultima frattura, avevano già conosciuto la violenza domestica e che avevano cercato di andare oltre, prima di trovare il coraggio di confidarsi con i chirurghi che le hanno operate, insospettiti dalle fratture che ormai hanno imparato a riconoscere.
“Ci siamo trovati i loro compagni violenti anche alle porte del reparto - dice il primario Michele Franzinelli -. E siamo riusciti ad allontanarli. Sembra un paradosso, ma quando le vittime non riescono e non possono parlare, in molti casi la loro frattura al volto
rivela un trauma prima che sia troppo tardi. Capita che mi dicano che sono cadute dalla bici, ma hanno una mandibola rotta senza abrasioni evidenti sul viso: è facile invece che siano state colpite da un violento manrovescio. Questo ci mette subito in allerta”.
Le lesioni alle ossa del volto riscontrate dai chirurghi maxillo facciali nel caso di violenza domestica sono di tre tipi.
La frattura all’angolo mandibolare prodotta con un pugno laterale. “Per questa procediamo con una riduzione della frattura utilizzando delle placche in titanio di osteosintesi - spiegano gli specialisti dell’ospedale di Mestre -. In molti casi con questo intervento c’è un recupero completo, in altri, nonostante la bravura di chi opera, la lesione dell’aggressore può provocare danni irreversibili ai nervi insieme alla perdita di elementi dentali”.
La frattura del complesso orbito mascellare zigomatico indotta da una sberla o un pugno nella zona oculare. “Per ridurre la frattura, in queste circostanze pratichiamo un’incisione sulla palpebra inferiore, per
riuscire a ruotare e rimettere in sede lo zigomo. Anche qui, nei casi più gravi, possono rimanere segni permanenti della violenza subita”.
Il blow out causato da un pugno nell’occhio, che produce la rottura della parete inferiore dell’orbita oculare e uno spostamento dell’occhio. “In questi casi con un accesso transcongiuntivale o transpalpebrale recuperiamo l’osso del pavimento e lo riposizioniamo. Se questo non ha più tenuta, poniamo del materiale eteroplastico e favoriamo il ritorno dell’occhio alla sua posizione originale”.
“Ma io ho sperato sempre che smettesse” raccontano quasi tutte al chirurgo maxillo facciale: spiega Cristina Ghirotto, che dell’équipe medica è colei che spesso riesce a guadagnare la fiducia delle vittime. “Molte volte sono donne completamente soggiogate dai loro uomini che le picchiano dove non si vede, le isolano dal resto del mondo, le privano di ogni autonomia, le controllano anche a distanza e le spingono a negare l’evidenza - spiega il medico -. Ci accorgiamo
che vengono annullate psicologicamente.
Alcune di loro una volta guarite, quelle che negano fino alla fine i torti subiti per paura, prima della dimissione sentono di non avere scelta e scappano segretamente con i loro aguzzini”.
Ogni giorno, e non solo nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, “i nostri specialisti ospedalieri, su questo fronte, sono sempre in prima linea, chiamati ad intervenire più spesso di quanto si possa immaginare - spiega il direttore sanitario dell’Ulss 3 Serenissima Giovanni Carretta -. Il lavoro che si svolge con il territorio, con la rete delle associazioni anti violenza, con l’aiuto degli psicologi, degli assistenti sociali e delle case protette è importante ed è stato sviluppato in modo forte in questi ultimi anni. Purtroppo, rimangono numerosi i casi che inevitabilmente sfuggono alla rete dei servizi. Il nostro grazie va alle nostre équipe di professionisti di primissimo livello che si spendono nel modo migliore possibile non solo nella cura, ma anche nella sensibilità e nell’attenzione ai vissuti umani personali”.
Una ricetta gustosa, un classico della cucina di mare, perfetto da servire come antipasto nel tradizionale menù di Natale. Si tratta di una ricetta semplice e veloce, che riscuote sempre grande successo tra gli ospiti. Ingredienti: 1 kg e 1/2 di cozze; 250 gr di pangrattato; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; 30 g di capperi; 1 dl di olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b.
Preparazione: Lavare le cozze molto bene sotto l’acqua corrente. Mettere in una pentola le cozze con uno spicchio d’aglio e le gambe del prezzemolo e cuocere fin quando non si aprono, circa dieci minuti. Nel frattempo, preparare il ripieno per le cozze: riunite in una ciotola il pangrattato con il prezzemolo, l’aglio e i capperi tritati. Salate, pepate e aggiungete l’olio. Mescolate bene e unite un po’ del liquido di cottura per ottenere un composto morbido. Con l’aiuto di un cucchiaino distribuite il composto su ogni mollusco. Trasferite in forno preriscaldato a 190° e fate gratinare per 5 minuti.
Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato.
Ingredienti: 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco
Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero.
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
É il momento di fare un restyling e riproporvi sotto un’angolatura diversa per riscoprire a far riscoprire agli altri talenti e aspetti di voi che avete trascurato
La famiglia riunita in occasione delle festività rappresenta per voi una gioia e una ricchezza a cui non sapete rinunciare, nonostante tutto il resto. Godetevi momenti di serenità domestica
Siete in una fase favorevole che vi consente di tentare di intraprendere, sicuri di riuscire, ogni progetto lasciato in sospeso sin qui. Siate coraggiosi e inarrestabili
State bene quando vi sentite in grado di dare affetto e sicurezza alle persone che amate. L’atmosfera delle feste e un momento di stacco dalla quotidianità vi faranno sentire realizzati
Inizia il periodo della leggerezza. Scaricate dalle vostre spalle le tensioni e i problemi affrontati negli ultimi mesi. É tempo di raccogliere ciò che di buono avete seminato in questo tempo
Siete irresistibili e inarrestabili. Una condizione che vi consente di cimentarvi in qualsiasi nuova avventura e in qualsiasi campo della vostra vita. Fatevi tentare e rischiate anche un po’
Saprete riportare le cose nel giusto equilibrio e questo vi consentirà di vivere al meglio le vostre esperienze. Novità all’orizzonte apriranno nuove strade. Percorretele con fiducia
Siete frizzanti e inarrestabili e per questo avrete voglia di non fermarvi mai. É il periodo giusto per viaggiare, conoscere persone e posti nuovi
Una sorpresa dietro l’altra in questo periodo scuoterà la vostra vita dalla consuetudine e dalla quotidianità. Scoprirete esigenze, prospettive e ritmi nuovi. Vi sentirete rigenerati
Vi aspetta un periodo davvero speciale, sottolineato dalla ricorrenza del vostro compleanno che festeggerete quest’anno finalmente come meritate. Sono tante le soddisfazioni
Questo periodo potrebbe essere per voi un nuovo inizio: affidatevi al destino e assecondate gli eventi. Non siate forti ad ogni costo, abbassate le difese e mostratevi in tutto il vostro splendore, senza paura
Avete acquisito una certa sicurezza in voi stessi che vi renderà più affascinanti agli occhi della gente e più determinati nei confronti di voi stessi.
Pretendete di essere ciò che volete