del Piovese
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 57 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Turismo Il Veneto si prepara alle nuove sfide pagg.
Sanità Psiche 2000: “La tutela della salute mentale è al collasso”
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Codevigo Cercansi gestori di casoni in zona Fogolana
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BRUGINE: QUATTRO VELOBOX CONTRO L’ALTA VELOCITÀ
VENETO IN PRIMO PIANO NUOVE RESISTENZE: LE BATTAGLIE DI OGGI
Stretta contro l’alta velocità sulle strade di Brugine. Dopo gli annunciati controlli con il telelaser, l’amministrazione comunale è pronta a installare anche quattro velobox: le colonnine arancioni temutissime dagli automobilisti. pag. 19
SANT’ANGELO: AMMINISTRATIVE, I CANDIDATI
All’interno del giornale
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alle pagg.
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Anche Piove di Sacco dichiara guerra al gioco d’azzardo C
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Con una delibera comunale il Comune ha aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità”
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L’informazione locale è sempre con te:
Il 31 maggio si vota anche a Sant’Angelo di Piove. Tra i candidati sindaco tra cui scegliere: Fabrizio Daniele, Mariano Salmaso e Lorenzo Tasca. pag. 20
Maggio 2015
on una delibera consiliare proposta dal gruppo di maggioranza e adottata all’unanimità, il Comune ha aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità” dichiarando guerra al gioco d’azzardo. I dati forniti dall’Amministrazione autonoma monopoli di Stato, che per l’Italia regola e controlla l’intero comparto dei giochi, a ottobre 2012 ha confermato la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le
Regioni italiane, con un poco invidiabile primato per il fatturato che va alla Lombardia (1.284 milioni di euro), seguita in quinta posizione dal Veneto (503). Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana; rappresenta il 3% del Pil nazionale; il 15% del mercato europeo; il 4,4% del mercato mondiale. Si contano 400.000 slot-machine attive e 6.181 locali e agenzie autorizzate. Quindici milioni sono, secondo
le ultime statistiche disponibili per l’Italia, i giocatori abituali di cui 2 milioni a rischio patologico e circa 800 mila già considerati patologici con una spesa per il servizio sanitario nazionale di circa 5/6 miliardi di euro l’anno per la loro cura. Numeri del gioco d’azzardo che, seppur lecito, sta distruggendo le persone e le famiglie, soprattutto le fasce deboli della popolazione. pag. 8
Editoriale
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CI SIAMO TRESFERITI
I
di Alessandro Abbadir*
l futuro del Veneto si gioca con un voto per la prima volta aperto ad ogni scenario, mentre sale il rischio astensione da parte di un elettorato, sempre più distante dalla politica e dai suoi riti.
*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.
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ELEZIONI, LA REGIONE STAVOLTA È CONTENDIBILE
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news da laPiazzaweb 3
La politica al tempo di twitter In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Complice forse lo sciopero della scuola, l’articolo più visto del mese scorso racconta “Una via da precario” pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Appello al completamento…” e sul versante più sportivo “Il team Gilberto Corse inizia alla grande la stagione 2015”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team. seguici su www.lapiazzaweb.it
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è la sezione Adottami la più vista. Molto letta anche la storia di Melania Braggion che con 1 euro di affitto ha potuto avviare la sua attività. Come sempre la sezione Motori è seguitissima e lo Speciale Verona Legend Cars ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa. Complice anche l’inaugurazione di Expo anche le nostre pagine “Il meglio delle tradizioni del Veneto ad Expo 2015” sono state molto viste. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb
EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:
In tutto il mondo si intensifica la presenza di governi e politici sulla rete. E anche la campagna elettorale in Veneto non fa eccezione. Ma quanto peseranno i social sul voto?
J
acopo Berti e Alessandra Moretti che litigano sulla riduzione dei costi della politica. Sempre il candidato dei Cinque stelle che si azzuffa con Zaia sull’ingresso delle grandi navi in laguna. Le polemiche che sono rimbalzate di account in account per mezza Italia, alla notizia che una delle liste a sostegno della Moretti ospita anche il consigliere regionale Santino Bozza, ex leghista, diventato famoso per le sue esternazioni anti omosessuali alla radio. Scampoli di una campagna elettorale, la prima in Veneto, giocata non più solo a colpi di manifesti ma anche su Facebook, Twitter e altri social media. Per ogni candidato un profilo, un account ufficiale, gruppi di sostegno organizzati, rimbalzare di foto e video con cadenza quotidiana. Cinque anni fa – ma pare davvero passato un secolo... – l’Italia si stava appena affacciando alla rivoluzione del web 2.0 e la campagna elettorale fu molto più tradizionale. Questa volta, invece, anche la nostra regione si è sintonizzata sulla nuova lunghezza d’onda della politica mondiale, che della rete pare proprio non poter più fare a meno, al punto che la “lotta” tra Stati Uniti e Iran – giusto per fare un esempio – si gioca anche sul numero di “follower” che Obama e Ali Khamenei hanno raggiunto su Twitter. Anzi, molto più di Facebook, proprio il social network dei
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Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Chioggia, Cavarzere, Miranese Nord e Padova Nord.
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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IL SONDAGGIO Migranti da accogliere: e se fossero 5 per ogni comune? Non mancano le storie di generosità: chi ha aperto la propria casa sfitta, chi ha offerto l’aiuto in parrocchia. Le uniche porte che restano chiuse sono quelle di comuni e amministrazioni. C’è poi chi continua a strumentalizzare l’argomento a fini politici. seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/
ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo la notizia che nel canile di Chioggia 14 cuccioli cercano casa dopo essere stati trovati dentro a 2 scatoloni fuori dal rifugio Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/animali/
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REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione l’11 maggio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento PioveseSport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi il nuovo inserto Turismo&Sapori, quindi la Riviera Ovest e la Riviera Est.
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140 caratteri è diventato il più usato dai grandi leader mondiali. Secondo uno studio pubblicato a Ginevra dalla società di pubbliche relazioni BursonMarsteller, l’86 per cento degli stati membri delle Nazioni Unite ha una presenza ufficiale su Twitter così come molti dei 172 capi di stato, insieme con più di 4.100 ambasciate e ambasciatori. Un esercito diplomatico impressionante, ma di scarsa efficacia concreta se si va a guardare i risultati che le grandi campagne lanciate su Twitter hanno avuto. Il caso più eclatante è forse quello dell movimento #BringBackOurGirls, una campagna virale di straordinario successo per numero di follower e di retweet ma che non è riuscita a fare nulla per liberare le studentesse rapite da Boko Haram in Nigeria. Difficile anche valutare quanto il numero di follower dei diversi account sia davvero autentico e quanto sia frutto di accorte tecniche pubblicitarie. Il governo indiano, per esempio, ha messo in piedi un vero e proprio piccolo esercito per “ritwittare” i propri messaggi al fine di renderli più “popolari” di quanto siano in realtà. Qualcosa di simile, seppur su piccola scala, è entrato a far parte anche delle campagne elettorali dei candidati veneti. A urne chiuse, verificheremo se e quanto la battaglia sulla rete a colpi di post e tweet avrà saputo davvero influenzato il voto.
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4 Argomento del mese IL FUTURO DEL VENETO Il Veneto è la prima regione per presenza turistica d’Italia grazie alla varietà e ricchezza dell’offerta, dal mare ai monti, dal lago alla Laguna, dalle città d’arte al turismo religioso. Sono soprattutto gli stranieri i clienti più assidui oltre ai tedeschi, inglesi, francesi e americani sono sempre più numerosi i turisti dei Paesi del Bric. Nuovi scenari perciò si aprono per gli operatori del settore, nuove sfide per chi si appresta a governare la Regione Veneto nei prossimi cinque anni
Turismo, il Veneto si pr
di Ornella Jovane
Insieme a Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino il Veneto rappresenta il 70 per cento dell’entrate dell’intero comparto turistico
Strutture e infrastrutture, una migliore logistica e la digitalizzazione dei servizi di accoglienza sono le sfide future
C
on l’inaugurazione ufficiale lo scorso maggio del Padiglione Aquae Venezia, complemento veneto a Expo Milano 2015, anche la nostra regione apre la propria finestra sul mondo di turisti e visitatori che da qui a ottobre arriveranno in Italia. Una occasione straordinaria per l’industria del turismo che il Veneto non intende lasciarsi sfuggire e su cui da tempo gli addetti ai lavori ragionano per mettere a punto strategie efficaci, finalizzate all’intercettazione di questi flussi turistici. Del resto la nostra regione non da oggi, e anzi oggi più che mai, rappresenta la locomotiva dell’economia turistica nazionale. Prima regione per presenza turistica, il Veneto può permettersi di offrire una varietà di paesaggi e itinerari davvero ricca: dalle spiagge alle Dolomiti, dal turismo religioso a quello della salute, con le terme, dalle città d’arte ai paesi dei colli, da Venezia con la sua Laguna al Lago di Garda. Senza trascurare i parchi naturali, i piccoli centri meno rinomati ma ricchi di tradizione, le ville venete dell’entroterra veneziano e tanto altro ancora. Non a caso il Veneto insieme alle prime sei regioni della classifica nazionale (oltre alla nostra regione, la Toscana,
GLI OPERATORI SI INTERROGANO
Quale futuro per le imprese balneari?
Q
uale futuro per le imprese balneari in Veneto? Il settore degli stabilimenti balneari è in fermento e teme per il futuro delle proprie aziende a causa di alcune modifiche normative al regime delle concessioni demaniali. E’ con questo stato d’animo che gli operatori si rivolgono a chi si candida a governare la Regione nei prossimi 5 anni. Prodotto tipico italiano, lo stabilimento balneare conta 87mila imprese
nel Paese, occupa 418mila persone. Grazie alla professionalità dei suoi operatori consente di garantire ai turisti pulizia del litorale, offerta di ombrelloni e lettini, sicurezza in acqua e primo soccorso, servizi igienici in spiaggia, divertimento e altro ancora: servizi che contribuiscono ad aumentare il livello di soddisfazione del cliente e che lo invogliano a tornare. Ma l’incertezza per il futuro mette a rischio queste imprese, la propria attività, e soprattutto non consente una pianificazione e investimenti per il lungo termine che consentirebbero di attrezzare meglio gli operatori per cogliere le sfide future.
l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Lazio e il Trentino AltoAdige) rappresentano da sole il 70 per cento delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto - i dati sono del Dipartimento regionale del Turismo - conta il 64 per cento di presenze straniere e si colloca tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, dietro alle isole Baleari e prima della Provenza. Sono dunque per lo più gli stranieri i nostri clienti più numerosi e affezionati, non solo gli assidui tedeschi, inglesi, scandinavi, francesi e nord americani ma anche i turisti dei cosiddetti Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) che negli ultimi anni sono cresciuti in maniera significativa e interessante. Non è un trend da sottovalutare soprattutto in termini di ospitalità, in quanto sono proprio questi ultimi che spendono di più al giorno nel nostro territorio. Primi in assoluto i russi - stando alle stime del Dipartimento regionale del Turismo - che ogni giorno in media spendono 150 euro, a seguire i brasiliani, gli statunitensi, quindi i cinesi e i tedeschi. Uno scenario promettente e ricco di potenzialità quello che si affaccia di fronte agli operatori del settore turistico Veneto ma che pone sfide impegnative per affrontare
adeguatamente nuovi scenari del futuro. In quest’ottica la nuova legge regionale 11/2013 che pone la questione del miglioramento dell’offerta e dell’appetibilità turistica, mettendo al centro le imprese e i clienti. L’obiettivo e la direzione verso cui si deve puntare è quella della realizzazione di sistemi turistici tematici e organizzati a valorizzare le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese operano. Le vecchie Atp stanno lasciando il posto alle nuove Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (le ODG) che attraverso un confronto permanente tra amministrazione e privati consenta di lavorare insieme alla promozione del proprio “prodotto” turistico. Un adeguamento delle strutture e delle infrastrutture di accoglienza è l’esigenza primaria, manifestata dagli stessi operatori del settore, alla quale si affianca l’incremento della logistica e dei servizi. Altra sfida è quella della digitalizzazione dei servizi di informazione e accoglienza turistica: è fondamentale inserire in rete tutte le strutture ricettive perché si possa prenotare via web. Non sono pochi dunque gli spunti per chi si appresta a governare il Veneto nei prossimi 5 anni.
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Argomento del mese 5 Ricetta “altoatesina” per Abano e Montegrotto
repara alle nuove sfide Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti verso il Padovano e la provincia di Venezia
Una occasione per valorizzare anche le eccellenze del territorio veneto di Linda Talato
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iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare, food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico.
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Terme euganee nuova strategia
Un marchio per il turismo della salute A
ccanto all’attrattiva turistica di Padova e alla crescita esponenziale di interesse verso le città cariche di arte e storia come Monselice, Este e Montagnana, senza dimenticare la vasta offerta di proposte e occasioni per vivere la natura del Colli Euganei e della campagna padovana in tutte le sue sfaccettature, le Terme euganee rappresentano uno dei settori strategici e di maggior richiamo internazionale. Ecco allora la necessità di mettere a punto una nova strategia elaborata da istituzioni e categorie delle Thermae Abano Montegrotto in un’ottica di riqualificazione dell’offerta turistica dell’area termale euganea. “Era importante presentare e condividere con il pubblico il risultato di un percorso che ha visto convergere gli sforzi di tutti verso un unico obiettivo: riposizionare le Thermae Abano Montegrotto sui mercati internazionali” ha affermato Angela Stoppato, Presidente del Consorzio Terme Euganee “Ora, ad obiettivo individuato, si deve continuare a lavorare alla stessa maniera, coesa e coerente, per mettere a frutto la pianificazione delineata, se vogliamo superare la dualità delle nostre terme, interpretate come luoghi di cura settimanale o di weekend relax. In un mercato saturo, la differenziazione non è stabilita dalla guerra dei prezzi, ma da un giusto posizionamento di prodotto che consenta alla nostra destinazione di competere a livello mondiale”. L’attività di consulenza è stata affidata a Christoph Engl, artefice della felice esperienza di marketing di Alto Adige SüdTirol, che ha affermato “Ad Abano i clienti non mancano, ma è evidente quanto la clientela stia cambiando e sia ne“Vogliamo fare cessario delineare la strada giusta di Abano e Montegrotto affinché il messaggio che vogliamo la prima area lanciare regga. Ora i mercati relativi del benessere preventivo alle Terme o SPA sono saturi, non su scala europea” c’è carenza di scelta, anzi si riscontrano grandi similitudini tra le diverse offerte e sicuramente altre destinazioni saranno sempre più competitive di questa. Se il prezzo è l’unico fattore di attrazione per il cliente, siamo già in perdita: solo le eccellenze vengono premiate, quindi lo scopo del lavoro è stato quello di aiutare ad essere leader, a gestire il marchio costruendo le opportune strategie per valorizzare il prodotto d’eccellenza. È fondamentale ricordare che siamo un’area, che va dai Colli Euganei a Padova, dalle Ville Palladiane a Venezia, tutti luoghi che ci arricchiscono e ci connotano, pertanto ogni azione, anche la più creativa, dovrà partire dal fango per arrivare al territorio, dandogli un ruolo fondamentale. Se, poi, vogliamo ringiovanire la cura termale, dobbiamo focalizzarci sul lavoro sulla salute preventiva, inquadrando i soggiorni non più allo scopo di tornare sani dopo una malattia, ma come motivo di prevenzione per persone giovani ed in salute. Per questa ragione, se vogliamo insignire le Thermae Abano Montegrotto del titolo di prima area della salute preventiva in Europa, dobbiamo adeguare tutta la nostra offerta, dagli eventi all’arredo urbano, secondo questo nuovo posizionamento di prodotto, esprimendo con coerenza e concretezza il primato”. Da questo progetto sono emerse alcune regole che sarà indispensabile rispettare per imporre il marchio delle Thermae Abano Montegrotto sul mercato e che aiuteranno, quindi, istituzioni, albergatori, commercianti e tutti gli addetti al turismo ad attuare politiche coerenti con la salute preventiva, ciascuno Martina Celegato per le proprie scelte imprenditoriali.
6 Piove di Sacco Sanità La protesta e l’allarme dell’associazione Psiche 2000
Troppi tagli: nell’Uls 16 la tutela della salute mentale è al collasso
NEWS Ospedale Immacolata Concezione
MAMMA ELISA E IL PICCOLO NICOLA, UN’ALTRA STORIA DI BUONA SANITÀ A OSTETRICIA
Sono salvi grazie al pronto intervento del personale del reparto
di Alessandro Cesarato
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roppi tagli alle risorse: la tutela della salute mentale nell’Usl 16 è al collasso. E’ il grido di allarme lanciato dall’associazione di volontariato Psiche 2000, ribadito con una manifestazione di sensibilizzazione che si è tenuta in contemporanea con un convegno proprio organizzato dall’Usl. “Nella nostra realtà - spiega Mariano Barbieri, presidente dell’associazione - la tutela della salute mentale è sempre più a rischio e la cosa che più preoccupa e che per essa, a differenza di altre Usl vicine, non vi è alcun interesse. All’ultimo incontro convocato dal Direttore del dipartimento erano presenti solo alcuni medici e i rappresentati di associazioni e cooperative sociali. Non si presentato invece alcun dirigente o rappresentante dell’unità sanitaria”. “Il quadro della situazione - continua Barbieri - è inquietante. Il settore soffre di carenza di personale e negli ultimi anni c’è stato un notevole impoverimento della presenza di figure professionali a fronte di un palese aumento dei bisogni e dei disturbi
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La manifestazione di sensibilizzazione organizzata dall’associazione di volontariato mentali. Mancano psicologi, medici, assi- tri su orari, personale e collocazione. Seppur stenti sociali e educatori. Il personale, tra- previste, mancano la comunità estensiva e sferitosi altrove o andato in pensione, non è la casa alloggio e il centro diurno riabilitativo sostituito. Servizi e ambulatori sono chiusi”. è aperto solo qualche ora la settimana”. “A Piove di Sacco il centro di salute mentale - aggiunge - non rispetta i parame-
La famiglia De Biasi
l piccolo Nicola e la mamma Elisa salvi grazie al pronto intervento del personale del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Immacolata Concezione. L’episodio, insieme con altri analoghi, rappresenta un dato di fatto di come la presenza nel presidio cittadino di questo reparto sia fondamentale per salvare delle vite perché il tempo per raggiungere altri nosocomi, in molti casi, non sarebbe sufficiente. Tutto ciò a dispetto delle tante voci che si rincorrono invece sulla sua possibile chiusura. Elisa, residente con il marito e due figli in città, qualche settimana fa è stata ricoverata d’urgenza per essere sottoposta a parto cesareo. Ad aggravare la situazione c’era però una grave emorragia interna per fermare la quale la donna è stata subito operata. “Vorrei ringraziare ed elogiare tutta l’equipe del reparto guidato dal primario Giuseppe Angeloni - dice ora mamma Elisa con in braccio il suo Nicola - perché sono professionisti capaci di gestire momenti di difficoltà estrema con grande tempismo, ottima competenza e umanità”. Un sentimento condiviso anche dal marito Edoardo De Biasi, agente della polizia locale di Arzergrande e Codevigo, e da Marco e Matteo che hanno potuto riabbracciare sana e salva la propria mamma. A.C.
LE PIAZZE DI PIOVE S’ILLUMINANO FINO AL 6 GIUGNO CON “LE LUCI DELLA CITTÀ”
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iove di Sacco si illumina con “Le luci della Città”, festival che accenderà e renderà protagoniste alcune tra le più belle piazze piovesi. Teatro, danza, musica, cinema, performance di street art, una mostra en plein air, laboratori di letterpress, illustrazione e fotografia: tutto questo è Le luci della Città, inedita manifestazione dove la luce diventa motore di sviluppo, cultura, vitalità e aggregazione e che animerà il cortile di Palazzo Jappelli, piazzetta Guariento, cortile San Martino, piazzetta San Marco e piazza Contran dal 30 aprile al 6 giugno. Si tratta di un festival multidisciplinare, quello promosso dall’associazione Nuova Scena, in collaborazione con il comune di Piove di Sacco, che ha “visto la luce”, appunto, lo scorso 30 aprile, con l’inaugurazione della mostra d’arte sospesa sui lampioni di Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza Incoronata, un’esposizione dalla singolarità affascinante e che la dice lunga sullo stile dell’intero evento. “Il festival ha lo scopo di “mettere in luce” luoghi particolari della nostra città, tutti da scoprire, spazi che, magari, molti piovesi non conoscono, come piazzetta Guariento – ha commentato l’assessore Paola Ranzato, nel corso della conferenza stampa di presentazione. Il festival sarà anche un’occasione dove “mettersi in luce”, appunto, per i tanti giovani artisti under 35 che sono stati coinvolti, con la finalità di dare spazio ai vari percorsi creativi che si sono sviluppati nel territorio del Piovese. Luci della Città è un progetto vincitore del
bando “Culturalemente” 2014, iniziativa con cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo promuove la creatività ed il talento dei giovani provenienti dalle due province, stimolando la crescita di un nuovo approccio alla cultura come “motore di sviluppo” e creando opportunità di lavoro e consapevolezza dell’importanza del “fare rete”. “La mostra d’arti visive coinvolgerà 18 giovani artisti professionisti, provenienti da esperienze diverse e raffigurerà proprio le ultime tendenze dell’arte – ha spiegato Elisa Spinello, curatrice della mostra inaugurata il 30 aprile – L’esposizione rimarrà aperta 24 ore su 24 ed avrà proprio la luce come elemento catalizzatore di unione e di incontro”. L’apertura ufficiale del festival è stata, invece, sabato 9 maggio, alle 21, nel cortile di Palazzo Jappelli, con il primo spettacolo in programma, ovvero il celebre film di Charlie Chaplin, che porta proprio il nome della manifestazione, la cui proiezione è stata accompagnata dal vivo, al pianoforte, dal compositore Rocco De Rosa. A seguire, saranno altri quattro i sabati di primavera dedicati alla luce, alla cultura e alla vitalità, ovvero il 16, il 23, ed il 30 maggio e il 6 giugno, con spettacoli serali a partire dalle 21.30. Tre i pomeriggi, invece, verranno dedicati ai workshop gratuiti di fotografia, stampa a caratteri mobili e illustrazione, il 16, il 23 ed il 30 maggio, dalle ore 15. Linda Talato
8 Piove di Sacco Il caso Le amministrazioni si mettono in rete
I sindaci dichiarano guerra al gioco d’azzardo di Martina Maniero
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Con una delibera comunale anche Piove di Sacco ha aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità”
on una delibera consiliare proposta dal gruppo di maggioranza e adottata all’unanimità, il Comune ha aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità” dichiarando guerra al gioco d’azzardo. I dati forniti dall’Amministrazione autonoma monopoli di Stato, che per l’Italia regola e controlla l’intero comparto dei giochi, a ottobre 2012 ha confermato la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni italiane, con un poco invidiabile primato per il fatturato che va alla Lombardia (1.284 milioni di euro), seguita in quinta posizione dal Veneto (503). Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana; rappresenta il 3% del Pil nazionale; il 15% del mercato europeo; il 4,4% del mercato mondiale. Si contano 400.000 slot-machine attive e 6.181 locali e agenzie autorizzate. Quindici milioni sono, secondo le ultime statistiche disponibili per l’Italia, i giocatori abituali di cui 2 milioni a rischio patologico e circa 800 mila già considerati patologici con una spesa per il servizio sanitario nazionale di circa 5/6 miliardi di euro l’anno per la loro cura. Numeri del gioco d’azzardo che, seppur lecito, sta distruggendo le persone e le famiglie, soprattutto le fasce deboli della popolazione. Non sono inco- riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, raggianti nemmeno i dati che riguardano Padova e con adeguata informazione e un’attività di prevenProvincia. zione e cura. L’Uls 16 stima che nel solo 2011 siano stati I sindaci che hanno aderito al Manifesto chiedooltre 760 i milioni di euro spesi no leggi dove siano esplicitati dai padovani tra tutte le forme L’Uls 16 ha stimato i compiti e gli impegni delle di gioco legali, con una spesa che nel 2011 Regioni ma anche che sia demedia pro-capite di 870 euro. siano stati spesi dai finito, in modo chiaro e certo, La stessa nota dell’azienda sa- padovani 760milioni il potere di ordinanza dei primi nitaria evidenzia che sarebbero per il gioco cittadini. Le iniziative lasciate almeno 500 gli adulti che già ai singoli amministratori per evidenziano comportamenti patologici e di dipen- limitare il proliferare di questa piaga sociale ormai denza nel gioco e che avrebbero bisogno di interven- non si contano. ti specifici di supporto. In un simile contesto i sindaci In tanti, anche nel Piovese, hanno emesso appochiedendo una nuova legge nazionale fondata sulla site ordinanze per limitare gli orari di apertura delle
REAZIONI
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I sindaci chiedono leggi più esplicite per controllare il dilagare del fenomeno
sale gioco (a Brugine si può giocare per sole otto ore al giorno); provando a bloccare le nuove aperture con varianti allo strumento urbanistico (Sant’Angelo ha definito le distanze dai luoghi sensibili) e addirittura promettendo sconti su Imu e Tasi per quegli esercizi commerciali che rinunciano ad installare i videopoker nei locali pubblici (Piove di Sacco ha tentato questa strada). Purtroppo la buona volontà dei singoli non basta. E’ indispensabile mettersi in rete con altre amministrazioni, forze dell’ordine e associazioni, sostengono i sindaci, per costruire un fronte ampio di informazione e formazione, per realizzare attività di prevenzione e contrasto a questo fenomeno, recuperando i valori fondanti delle nostre società.
Editoriale
Il futuro del Veneto si gioca nelle urne di Alessandro Abbadir* segue da pag.
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Queste le premesse con le quali si devono confrontare i sei candidati che corrono alla presidenza della Regione Veneto e in cui la sfida decisiva appare quella fra il presidente uscente Luca Zaia appoggiato dalla Lega Nord, e Alessandra Moretti che corre per il centro sinistra. A rendere la corsa di Zaia azzoppata fin dalla partenza, è stavolta la scissione che si è consumata all’interno del Carroccio con la candidatura di Flavio Tosi, il sindaco di Verona protagonista della rottura con la dirigenza nazionale della Lega. Una forte affermazione di Tosi potrebbe far deragliare la corsa di Zaia. Punta ad un buon risultato Jacopo Berti del M5s. Paiono avere invece ruoli da outsider Alessio Morosin, l’indipendentista che si ispira alla Serenissima Repubblica, e Laura Coletti Di Lucia, ambientalista che guarda all’esperienza greca di Tsipras. Mai come in questa occasione, il rischio disaffezione si scontra con la necessità di dare alla Regione una guida chiara. Le sfide che nei prossimi cinque anni dovrà affrontare chiunque vincerà la competizione elettorale saranno decisive, e vanno dal rilancio dell’economia e dell’occupazione dopo 8 anni ininterrotti di crisi, all’ammodernamento delle infrastrutture e la difesa del territorio, al mantenimento della sanità su livelli di eccellenza, al problema dell’immigrazione e dell’integrazione. Accanto alla competizione regionale nella stessa tornata elettorale, si gioca un’altra partita di capitale importanza, quella per eleggere il sindaco di Venezia che sarà pure sindaco della “Città Metropolitana”. Elezioni a cui si è arrivati lo scorso anno, dopo lo scandalo dei fondi Mose che ha portato al commissariamento del Comune. Qui la sfida principale che si delinea è quella fra il candidato del centrosinistra scelto alle primarie Felice Casson e il patron di Umana Luigi Brugnaro. Il rischio più alto per il centrosinistra, che in questo caso appare favorito, è quello di finire al ballottaggio dove il fronte del centrodestra che è frazionato, potrebbe ricompattarsi proprio su Brugnaro.
*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it
La terza edizione del festival delle letture animate
“I CASONI ANIMATI, L’ALFABETO DELLE FIABE”
Casoni animati, l’alfabeto delle fiabe”: è giunto alla sua terza edizione il festival delle letture animate dedicato a grandi e piccini. E’ stata presentata lo scorso 14 aprile, nel municipio del comune di Piove di Sacco, l’ultima edizione del noto festival che anima i comuni del Piovese con letture animate, musica, cori, danze, spettacoli e favole per tutte le età. Organizzata dal comune di Piove di Sacco, in collaborazione con Arzergrande, Codevigo, Pontelongo e Sant’Angelo di Piove di Sacco, la manifestazione ha preso il via a Pontelongo, lo scorso 19 aprile. Gli altri appuntamenti in programma hanno toccato anche Arzergrande, Sant’Angelo, Codevigo e la stessa Piove di Sacco, approdando al Casone Rosso in occasione dell’ultimo incontro, previsto per do-
menica 31 maggio. “Si tratta di un’esperienza nata alcuni anni fa, che coinvolge i luoghi della Saccisica in cui sono presenti i Casoni” ha spiegato, nel corso della conferenza stampa, Paola Ranzato, assessore alla cultura del capoluogo piovese. “La manifestazione offre una proposta variegata – continua – si va dalle letture, al teatro e alla musica di vario genere.E’ da sottolineare, inoltre, che gli appuntamenti previsti dal festival sono completamente gratuiti, in modo che tutti possano accedervi e godere anche dei luoghi incantevoli che ospitano la manifestazione”. Da sabato 18 aprile a sabato 2 maggio, inoltre, l’evento è stato accompagnato dalla mostra “Disegni Diversi, poesia e fumetto insieme”, con l’esposizione delle tavole da Sualzo e Silvia Vecchini, nel Centro d’Arte e
Cultura di via Garibaldi, a Piove di Sacco. “L’evento si è inserito perfettamente nella nostra programmazione, che prevede iniziative legate alle famiglie e ai più piccoli – ha commentato anche Davide Canton, assessore alla cultura del comune di Pontelongo, che ha ospitato la prima tappa – La location, per quanto riguarda il nostro comune, non è stata scelta a caso – ha puntualizzato – Abbiamo deciso, infatti, di aprire il giardino della casa di riposo proprio per renderlo accessibile ai cittadini in occasione di questo evento, allo scopo di creare momenti di condivisione”. “Tutte le date hanno un luogo alternativo in caso di pioggia – ha concluso Ranzato – pertanto nessun evento verrà rimandato”. Linda Talato
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Alessandra Moretti a Piove di Sacco Attenzione rivolta ai servizi e alla sanità: “Il vostro ospedale è un’eccellenza che va tutelata” di LInda Talato
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rosegue la campagna di ascolto rivolta a cittadini, commercianti ed imprenditori portata avanti da Alessandra Moretti, candidata alla presidenza della regione Veneto per il Partito Democratico, che, lo scorso 22 aprile si è recata a Piove di Sacco per incontrare i piovesi, trasformando la sua visita in un momento di condivisione e scambio di idee con i cittadini. “Ad oggi, ho visitato 432 comuni in 72 giorni – ha spiegato la Moretti – e ho presentato un programma a sostegno dell’occupazione e del lavoro, non solo per i giovani, ma anche per chi è meno giovane e si trova nella condizione di aver perso il lavoro. Ho pensato ai professionisti e alle imprese, che vanno sostenuti, ma ho pensato anche alla sanità e ai servizi” ha commentato, facendo riferimento anche alla struttura ospedaliera di Piove di Sacco, l’ospedale Immacolata Concezione, tanto caro ai Piovesi e non solo, che sono stati pronti anche a scendere in piazza per difenderlo, fianco a fianco con le amministrazioni comunali del territorio.
Alessandra Moretti a Piove di Sacco “L’ospedale di Piove di Sacco è un’eccellenza importante che va tutelata, garantendone reparti e primariati. E’ necessario tagliare sprechi ed inefficienze – continua – e aprire nuovi laboratori che possano contribuire a decongestionare le liste di attesa. Servirà un grande sforzo ed una grande determinazione, uniti al coraggio di non tagliare i servizi e garantire lavoro ai giovani, sfruttando le risorse che l’Europa metterà a disposizione”.
La candidata alle regionali ha posto l’attenzione anche sull’importanza del ruolo svolto dal volontariato e sul cambiamento come valore fondamentale per la salute della democrazia. “Anche voi sentitevi protagonisti di questo cambiamento – ha concluso – che non è solo possibile ma anche doveroso, per restituire credibilità alla politica, anche in settori delicati, come la sanità ed il sociale”.
S.S. 516 Mobilità sostenibile
PIOVE DI SACCO E LEGNARO PIÙ VICINE SULLE DUE RUOTE GRAZIE AL COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLABILE
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Comuni di Legnaro e Piove di Sacco sono più vicini sulle due ruote grazie al contributo regionale di 810 mila euro che permetterà di completare il terzo stralcio dei lavori della pista ciclabile sulla Statale 516. Si tratta di un chilometro e 100 metri di percorso che collegherà via Pertini (già raggiunta dalla ciclabile che parte da via Garibaldi) a via Piera, arrivando al confine con il Comune di Sant’Angelo. “Con questo intervento si va a concludere parte della programmazione iniziata nel 2004, come singola amministrazione e con l’accordo di programma sottoscritto tra la Regione e la Provincia in accodo con i Comuni di Polverara, Sant’Angelo e Saonara per la promozione di percorsi ciclopedonali di valenza intercomunale” ha spiegato il vicesindaco Cristina Licata. “Una volta completati gli interventi - ha aggiunto - ci si potrà spostare in bicicletta lungo tutto il Piovese: da nord a Saonara verso sud con Polverara e il Conselvano, da est a Piove di Sacco verso ovest in direzione di Ponte San Nicolò e Padova nonché lungo i percorsi minori di via Garibaldi verso Sant’Angelo e via Ardoneghe in direzione Brugine”. “Con il completamento della ciclabile lungo la 516 – ha concluso - Legnaro avrà a disposizione quasi 12 chilometri di piste ciclabili”. Quelle in arrivo da Venezia sono risorse assegnate al Veneto con il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e che verranno impiegate per progetti di interesse regionale, che a Legnaro devono dare risposte in termini di infrastrutture data la presenza del polo universitario di Agripolis e degli enti di ricerca come Veneto Agricoltura e l’Istituto nazionale di fisica nucleare. “Con questa delibera la Regione sostiene oltre 300 chilometri di piste ciclabili che vanno a beneficio della messa in sicurezza e del rilancio del turismo ciclopedonale. Interventi che avranno ricadute importanti per il territorio e le infrastrutture di cui necessita” il commento del vicepresidente della Regione, Marino Zorzato. Martina Maniero
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12 Piove di Sacco Moda e stile Una iniziativa organizzata da Confesercenti di Piove di Sacco
Un calendario per rilanciare il commercio a Piove Ogni anno viene scelta una location fra i luoghi artistici e le bellezze paesaggistiche della Saccisica. Quest’anno è stata la volta della Corte benedettina a Correzzola
Alcuni momenti del set fotografico
di Linda Talato
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oda e stile in un contesto senza tempo per la seconda edizione del catalogo primaverile di Piove è Moda. Organizzato dalla Confesercenti di Piove di Sacco, l’evento ha preso il via lo scorso anno, con un servizio fotografico all’interno della Barchessa Polani di Arzerello, e, con la seconda edizione, va ad inserirsi ufficialmente all’interno di un ricco palinsesto di manifestazioni interamente dedicate alla moda ed al rilancio economico dei negozi di Piove di Sacco e dintorni. Una serie di scatti dedicati alle nuove collezioni, in vista della bella stagione, per cui, ogni anno, viene scelta una location nel territorio che si contraddistingua per la sua bellezza dal punto di vista storico, architettonico e artistico. Quest’anno è stata la volta della Corte Benedettina di Correzzola, sede municipale del paese, che ha ospitato il servizio fotografico nelle sue splendide sale. “E’ stato un vero piacere mettere a disposizione la Corte Benedettina per la Confesercenti e per la loro iniziativa di promozione degli esercizi commerciali che, in questo momento, soffrono più di altri a
La finalità degli organizzatori rimane la volontà di rilancio delle attività del territorio causa della crisi – ha commentato, al termine, il vicesindaco Claudio Padovan – anche perché, dietro questo lavoro di promozione, c’è l’impegno di un gruppo di giovani molto affiatati e motivati. Le nostre porte rimarranno sicuramente aperte per occasioni di questo tipo”. La finalità dell’iniziativa, come per tutte le altre organizzate dall’associazione di categoria, rimane legata ad una volontà di rilancio delle attività commerciali e del territorio stesso, mediante un connubio tra la promozione delle collezioni in vendita negli esercizi commerciali e la riscoperta delle bellezze artistiche e architettoniche di cui non solo Piove di Sacco, ma anche i comuni limitrofi, sono particolarmente ricchi. Stessa logica aveva seguito, infatti, anche l’edizione 2015 del tradizionale calendario che, quest’anno, ha raccolto immagini scattate nei comuni di Codevigo, Brugine, Sant’Angelo di Piove, Pontelongo, Casalse-
Il progetto si è esteso e comprende svariati eventi: oltre al calendario, anche le sfilate di moda
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rugo, Piove di Sacco e, ancora una volta, Correzzola. L’intero catalogo, suddiviso per negozi, è pubblicamente consultabile da parte della clientela, visitando le pagine di Piove è Moda disponibili sui social network, oppure rivolgendosi al proprio negoziante di fiducia. “La nostra sta diventando una squadra davvero eccezionale, fatta da gente giovane che dedica il proprio tempo libero a titolo volontario, per contribuire ad un progetto che comprende svariati eventi, oltre a quello in questione, tra cui il tradizionale calendario, con cui ogni anno raccogliamo fondi a scopo benefico, e le sfilate di moda, di cui la più importante a giugno, in piazza Vittorio Emanuele a Piove di Sacco, che ogni anno riceve un grande successo in termini di pubblico” ha spiegato Andrea Ferrara, responsabile della Confesercenti piovese e deus ex machina del palinsesto Piove è Moda.
committente responsabile: Filippo Silvestri
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14 Arzergrande-Correzzola Arzergrande Casone Azzurro di Vallonga
Il nuovo padiglione di accoglienza e informazione turistica La cerimonia di inaugurazione si è svolta lo scorso 26 aprile. I nuovi locali saranno funzionali e di supporto nell’ambito delle inizaitve didattiche, culturali e ricreative di Alessandro Cesarato
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omenica 26 aprile 2015 è stato inaugurato il nuovo padiglione di accoglienza e informazione turistica a servizio del Casone Azzurro di Vallonga. La nuova struttura è stata realizzata grazie ai finanziamenti del Gal Antico Dogado e della Provincia. I nuovi locali saranno funzionali e di supporto nell’ambito delle iniziative didattiche, culturali e ricreative che si svolgono al Casone Azzurro, con particolare riferimento alla riscoperta e valorizzazione della tradizione rurale e contadina. E’ stata una grande festa, organizzata dall’amministrazione comunale, inserita in un fine settimana di eventi a cui hanno partecipato oltre 600 persone. “Il Casone Azzurro - ha detto il sindaco di Arzergrande Luca Sartori durante il discorso di inaugurazione - viene impreziosito ulteriormente grazie a questa nuova struttura di accoglienza di cui tutti potranno beneficiare. Con questo spirito di apertura e accoglienza desideriamo che questo luogo diventi un luogo di sosta per chi proviene da
Il Casone Azzurro e il nuovo padiglione
lontano e anche per i più vicini. Una sosta che possa permetterci di ritornare orgogliosamente alle nostre radici. Una sosta che potrà permettere a tutti i ragazzi, studenti e giovani di conoscere la recente storia passata per apprezzarla e per trarne un insegnamento sano e genuino”. “Questo nuovo locale di accoglienza - ha poi aggiunto - è stato reso possibile grazie all’importante contributo economico
giunto per via del GAL Antico Dogado e della Provincia di Padova. Senza questi aiuti quest’opera oggi non sarebbe stata possibile se consideriamo le ristrettezze di bilancio a cui i Comuni sono sottoposti. Grazie a questi finanziamenti vincolati esclusivamente a questa opera, non abbiamo sacrificato altre opere o interventi nel nostro Comune come qualcuno erroneamente sostiene. L’abilità di questa amministrazione è stata
LE OCCASIONI DEL MESE
quella di aver colto queste opportunità e di aver incaricato dei professionisti capaci di pensare un’opera che dialogasse con il Casone. Questo è il risultato che ci viene consegnato e di cui credo dobbiamo essere fieri”. “In questa splendida giornata - ha concluso - vorrei ricordassimo anche chi ha iniziato il lavoro di restauro del Casone in maniera particolare il nostro compianto sin-
daco Giannina Foresti, senza dimenticare la Olinda e suo marito che da ultimi abitanti del casone lo hanno amorevolmente mantenuto sino ai giorni nostri, e la famiglia Gasparini che da sempre si è resa disponibile ad un dialogo ed a una fattiva collaborazione con l’amministrazione comunale perché questo patrimonio non venisse disperso. A loro va il nostro grazie”.
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empo di bilanci per l’amministrazione comunale di Correzzola, che lo scorso 30 marzo ha approvato il bilancio di previsione 2015-2016. “Sul fronte delle entrate, le aliquote sono rimaste pressochè invariate rispetto all’anno scorso, con l’Imu al 7,9 per mille e la Tasi al 2,5 per mille” ha spiegato il sindaco Mauro Fecchio. L’imposta sui redditi delle persone fisiche rimane allo 0,79 per mille, con l’esenzione prevista per i redditi fino a 7500 euro. Invariate anche le tariffe riguardanti il trasporto scolastico e le rette scolastiche. “Rispetto allo scorso anno, è ulteriormente diminuita la quota relativa al fondo di solidarietà comunale, che lo stato trasferisce ai comuni, passando da 313 mila euro a 257, con una diminuzione di circa 60 mila euro – ha spiegato Fecchio – L’equilibrio di bilancio è stato raggiunto non solo razionalizzando alcune spese, ma anche
Il municipio di Correzzola evitando di andare a sostituire il personale collocato a riposo e condividendo il segretario comunale attraverso una convezione stipulata con altri cinque comuni”. Sul fronte delle uscite, si assiste ad un sostanziale mantenimento dei servizi che, pur tra le molte difficoltà, non sono stati tagliati. “Sul fronte delle opere pubbliche, nessun intervento è stato previsto per il 2015, se non le manutenzioni straordinarie o la prosecuzione di alcune opere già inserite a bilancio negli anni precedenti – ha concluso il primo cittadino, giunto al suo terzo mandato – Fintantochè il Comune non riceverà il saldo del fondo previsto per i lavori eseguiti nel 2013, che si aggira intorno a 850 mila euro in totale, non si riuscirà a progettare ulteriori lavori, anche nel rispetto del Patto di Stabilità e per non gravare ulteriormente sulle casse comunali”. Linda Talato
Codevigo 15 Il caso I canoni sui passi carrai, Alessandra Crocco scrive alla Regione
NEWS
“Cifre esorbitanti per un accesso sulla Statale 309”
Turismo e tradizione
ZONA FOGOLANA E SPIAGGETTA BOSCHETTONA, CERCASI GESTORE PER CASONI
Pur essendo stati abrogati dal 2015, rimane il disagio di chi deve fare i conti con cifre esorbitanti per il pregresso. Una cittadina chiede aiuto al governatore del Veneto di Alessandro Cesarato
I
l fardello degli arretrati per i vessatori canoni sui passi carrai delle strade di competenza del compartimento veneziano dell’Anas continua per molti a essere un vero e proprio incubo. Nonostante i canoni siano stati abrogati dal 2015, sono in tanti a dovere però fare i conti con le esorbitanti cifre relative ai pregressi che, sebbene siano state decurtate a seconda che si scelga di pagarle a rate o in un’unica soluzione, rimangono comunque molto elevate. Pagamenti che dovranno essere fatti perentoriamente a breve termine. Tra chi dovrà mettere mano al portafoglio c’è anche Alessandra Crocco che ha deciso di scrivere direttamente al governatore Luca Zaia per cercare di portare all’attenzione delle istituzioni una problematica che sta mettendo in seria difficoltà molte famiglie. “Siamo vittime - scrive la Crocco - una vera e propria estorsione dovendo pagare delle cifre esorbitanti solo per il fatto di disporre di un accesso sulla Statale 309 Romea. L’abrogazione per il 2015 è stata una cosa positiva ma rimane il fatto che bisogna pagare degli arretrati inverosimili. C’è chi, anche a fronte delle riduzioni, ha comunque debiti per 40 mila euro”. Nella sua lettera la Crocco spiega a Zaia come, a titolo esemplificativo, per un piazzale a Codevigo con due accessi per autotreni delle dimensioni ciascuno di 11 metri, per il solo 2014 Anas pretenda oltre 16 mila euro a cui vanno sommati gli arretrati dei cinque anni precedenti. Un paradosso se si pensa che a Mesola (Fe), sempre sulla Romea, ma nel tratto di competenza dell’Anas di Bologna, per una situazione del tutto simile, siano richiesti non più di 1.800 euro l’anno. “Questo già di per se odioso e forzoso balzello - prosegue - potrebbe in linea teorica essere giustificato dalle onerose spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Romea che invece è molto deficitaria. La 309 è, infatti, tra le dieci strade più pericolose d’Italia per numero di decessi. Tralasciamo il fatto che circa 80% dei mezzi pesanti che la percorrono è di provenienza estera”. La lettera si chiude con appello finale perché la Regione intervenga a tutela dei cittadini prima che siano scaduti i termini per il pagamento.
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
I casoni di Fogolana
C
Impegno sul territorio. Impegno per i cittadini.
Sabrina
TALARICO In Veneto il centrodestra può e deve ripartire dalle regionali 2015, con candidati credibili che lavorano sul territorio. Con volti nuovi, energie e progetti. Il mio obiettivo è contribuire a rilanciare un centrodestra che veda protagonisti i cittadini e le persone di buona volontà. Questo è il momento giusto per impegnarsi nel Veneto. Lavoro, sicurezza, sanità, sociale, turismo, commercio e ambiente: i progetti da cui ripartire in Veneto. Sopra ogni cosa, etica. Costruire una classe politica migliore si può e si deve. Sabrina Talarico
31 MAGGIO 2015 Elezioni Regionali Veneto
ercasi gestore per i casoni in zona Fogolana e la spiaggetta Boschettona. Il Comune ha avviato un’indagine di mercato per affidare a un soggetto terzo la gestione, valorizzazione e promozione delle attività turistico ambientali di alcuni dei gioielli naturalistici del suo territorio. “L’intento - spiega subito il sindaco Annunzio Belan - è quello di sondare l’interesse di cittadini, associazioni e imprese nella gestione di questo patrimonio, con progetti innovativi e all’avanguardia. In questa fase non è richiesta la stesura di progetti ma la sola dichiarazione del proprio interessamento. La presentazione dei progetti veri e propri avverrà successivamente, con un vero e proprio bando”. Al gestore saranno consegnati i quattro casoni di nuova costruzione in località Fogolana, con area esterna di pertinenza comprendente anche strutture di legno di vario genere e sistema di fitodepurazione e le strutture presenti nella Barena Pezzegallo (Boschettona). In sintesi la convenzione, che durerà cinque anni, prevede che il Comune concedi il tutto in comodato gratuito al futuro gestore che dovrà però farsi carico di tutti gli oneri, dalle utenze al presidio, alla custodia e al coordinamento complessivo. “Il nostro obiettivo - continua il sindaco - è chiaro e immutato: sviluppare l’economia dei nostri luoghi tramite il concetto di turismo slow che valorizzi la peculiarità del nostro territorio senza comprometterne l’integrità. Sin dal nostro insediamento - conclude - abbiamo accolto numerosi privati e società di diversa estrazione con proposte molto valide che, però, quando vengono calate nel concreto, trovano difficoltà di attuazione”. “In questi due anni di amministrazione - conclude Belan - a seguito delle proposte e delle richieste pervenuteci, abbiamo concesso il tempo e la possibilità di sviluppare progetti realizzabili. Riteniamo sia giunto il momento di passare dalle idee ai fatti”. L’avviso è consultabile sul sito www.comune.codeA.C. vigo.pd.it.
16 Legnaro-Pontelongo Legnaro Lettera in Provincia del sindaco Bettini e del rettore dell’Università
Capolinea della linea 16 ad Agripolis Chiedono di prolungare il percorso della linea di Aps per garantire un migliore servizio di trasporto pubblico a chi frequenta le strutture scolastiche e i centri di ricerca di Martina Maniero
L
ettera in Provincia per chiedere di prolungare la linea 16 di Aps fino a Legnaro spostando il capolinea da Ponte San Nicolò al campus di Agripolis. È la proposta che il sindaco Giovanni Bettini e il rettore dell’uni-
versità di Padova Giuseppe Zaccaria, in accordo con i vertici dell’Istituto nazionale di fisica nucleare di Legnaro, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e Veneto Agricoltura avanzano al presidente della Provincia Enoch Soranzo.
Comune e università chiedono di migliorare un servizio, quello del trasporto pubblico locale, per quanti quotidianamente frequentano le strutture scolastiche e i centri di ricerca di Agripolis. La sede di Agripolis
31 MAGGIO 2015
Attualmente infatti i pendolari che arrivano da Padova con il 16 sono costretti a percorrere a piedi o in bicicletta i 1.200 metri che dividono il capolinea del bus dagli istituti. Un percorso pericoloso, rilevano, perché non solo si snoda lungo Statale, dove per buona parte mancano sia marciapiedi che piste ciclabili, ma attraversa anche il cavalcavia dell’autostrada A13 e c’è il rischio concreto di essere investiti dalle auto e dai camion in uscita dalla zona industriale di Padova. Prolungare la linea, evidenziano, significherebbe offrire un importante servizio anche ai circa 600 studenti di Legnaro che frequentano i plessi scolastici di Padova e a quanti, per varie ragioni, hanno necessità di raggiunge-
ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO
CON TOSI, LIBERI DI DECIDERE!
ECONOMIA
Maurizio
#liberididecidere
maurizioconte.it Con Te Con Te
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
Con Te Con Te Con Te Con Te Con Te
CONTE
Pontelongo
COPROB, LA COOPERATIVA DELLO ZUCCHERO IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL SENATO CHIEDE AIUTI
C
ASSESSORE REGIONALE ALL’ AMBIENTE
ABBIAMO IL CORAGGIO DI DECIDERE. Nessun “libro dei sogni” e zero demagogia. Pochi punti, ma realizzabili: COSTITUIREMO LA REGIONE DELLE TRE VENEZIE. Avvieremo il percorso previsto in Costituzione (art. 132, comma 1) per la creazione della macroregione “speciale” triveneta, con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, omogenee per cultura e tessuto sociale, con enormi benefici per i cittadini in termini economici e fiscali. ABOLIREMO IL TICKET SANITARIO. Nessun veneto dovrà più pagarlo. Numeri alla mano possiamo farlo. Tuttora le 21 Usl della regione sostengono spese diverse per gli stessi servizi: sarà sufficiente applicare all’interno delle Usl i costi ed i servizi standard e ridurre quindi gli sprechi. DIMEZZEREMO IL BOLLO AUTO. Ogni anno i veneti pagheranno il 5% in meno. In dieci anni lo sconto sarà del 50%. INDIVIDUEREMO ZONE FRANCHE. Con la creazione di “zone franche” gli imprenditori potranno investire a tassazione zero, dando slancio all’occupazione e rilanciando l’economia. RENDEREMO SICURO IL VENETO. Investiremo nella sicurezza idraulica garantendo la manutenzione del sistema idraulico esistente e avviando un programma di grandi opere e come priorità realizzeremo il completamento dell’idrovia Padova-Venezia. REALIZZEREMO L’OSPEDALE DI PADOVA. È inaccettabile che in Regione si discuta, senza esito da cinque anni, sul futuro dell’ospedale di Padova: in tempi brevi saranno definiti sito, tempi e modi per realizzare l’opera.
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Mandatario: Gennaro Massimo
nte
re il centro. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere all’opposizione Davide Bianchini (Movimento Legnaro nuova) che ha pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo “Vivo a Legnaro” un video realizzato in bicicletta mentre attraversa il cavalcavia, a testimonianza della pericolosità della strada. “La messa in sicurezza per pedoni e ciclisti di questo tratto di strada è il contributo essenziale per la mobilità sostenibile fra Legnaro e Ponte San Nicolò e quindi anche con Padova - ha detto, - poter percorrere il cavalcavia in sicurezza significa dare senso anche a progetti come quello del bikesharing. Anche solamente rivedere la segnaletica orizzontale potrebbe rivelarsi un buon inizio”.
ontinuare a produrre zucchero in Italia? Sì, ma servono misure urgenti da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie. E’ quanto emerso dalla recente audizione che Coprob, la cooperativa proprietaria anche dell’ultracentenario zuccherificio pontelongano, ha avuto davanti alla Commissione Agricoltura del Senato. Un momento per ribadire le difficoltà del settore, ma anche per proporre le iniziative necessarie alla continuità della filiera bieticolo saccarifera nazionale. Nel corso dell’audizione è emerso come, a fronte di un’ottima capacità produttiva aziendale e nonostante l’impegno profuso dalla cooperativa nel ridurre i costi di produzione lungo tutta la propria filiera, il crollo dei prezzi dello zucchero, scesi negli ultimi due anni mediamente di circa il 40% a livello Ue, stia penalizzando tutti i produttori e stia mettendo a serio rischio la stessa continuità della filiera nazionale. “Coprob - ha ricordato il presidente Claudio Gallerani - è un’impresa cooperativa italiana, forte del sostegno di oltre 5.900 aziende agricole associate attive in Emilia Romagna e in Veneto, che approvvigiona il mercato nazionale e genera benefici a favore di imprese e lavoratori dei nostri territori. Rappresentiamo un valore profondo per la filiera agricola, consentendo di mantenere la rotazione tra colture secondo le migliori pratiche ambientali”. Coprob ha ribadito la massima urgenza per la completa erogazione dei 46 milioni di euro di aiuti nazionali destinati all’intero settore e riferiti alle campagne del 2009 e del 2010, ha chiesto la salvaguardia degli attuali aiuti accoppiati Pac ai bieticoltori anche per il futuro e ha sollecitato l’immediata operatività delle misure agroambientali a sostegno della barbabietola già previste dai Piani di sviluppo regionali. Illustrando lo scenario critico comunitario e le sempre maggiori esigenze di competitività del nostro sistema nel contesto internazionale, Coprob ha inoltre evidenziato la necessità che tutte le istituzioni promuovano una politica a favore dell’equilibrio di mercato anche contenendo le importazioni extracomunitarie e ha chiesto interventi per ridurre quei costi che, come la spesa energetica, penalizzano Coprob e i produttori italiani rispetto ai competitori nord europei. La cooperativa, insieme a tutti gli operatori della filiera zucchero, attende ora risposte concrete, finalmente operative e risolutive dei problemi più volte evidenziati. A.C.
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* l’ iniziativa non è cumulabile, nè divisibile e scade il 31/01/2015
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Brugine 19 Strade Dopo i controlli col telelaser le colonnine arancioni
Quattro velobox contro l’alta velocità I dispositivi verranno installati in via Roma, in via Aldo Moro a Campagnola e in via Fiumicello di Martina Maniero
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tretta contro l’alta velocità sulle strade di Brugine. Dopo gli annunciati controlli con il telelaser, l’amministrazione comunale è pronta a installare anche quattro velobox: le colonnine arancioni temutissime dagli automobilisti perché pronte a fotografare, e multare, quanti saranno beccati con il piede pesante sull’acceleratore. I dispositivi verranno installati a bordo strada, uno in via Roma all’altezza di piazza Ungheria, due in via Aldo Moro a Campagnola (uno all’angolo con via IV Novembre e l’altro in corrispondenza di via Don Bosco) e un quarto in via Fiumicello argine destro, più o meno a metà del lungo rettilineo. Solo una delle quattro colonnine sarà effettivamente accesa perché la telecamera all’interno del pilone, a rotazione, verrà spostata da una postazione all’altra. A prescindere dall’entrata in funzione, la posa delle colonnine avrà di certo un effetto deterrente: nell’incertezza che il dispositivo sia attivo o meno e per non correre il rischio di essere pizzicati, gli automobilisti saranno sicuramente più cauti alla
guida. Per vederle all’opera tuttavia servirà prima l’autorizzazione della Provincia. In un secondo momento si dovranno realizzare le piazzole di sosta in prossimità del box per permettere l’appostamento della polizia locale. L’amministrazione in questo modo vuole dare risposta alla richiesta di maggior sicurezza sulle strade, in particolare quelle che attraversano il centro del capoluogo e delle frazioni e quindi più battute dal traffico. “Nessun agguato e nessuna intenzione di fare cassa - ha subito precisato l’assessore alla sicurezza Jhonny Caron - i dissuasori saranno ben visibili e segnalati, inoltre ne verrà data comunicazione attraverso i canali
telematici dell’ente e con il giornalino comunale”. Che i velobox non rappresentino un modo veloce per far cassa lo confermerebbe anche la scelta di installare tre dei quattro dispositivi lungo la Strada provinciale 4: i proventi da sanzioni elevate con l’utilizzo di apparecchi per il rilevamento della velocità, infatti, vanno divisi a metà con l’ente proprietario della strada. Non è l’unica novità perché a breve la Polizia locale verrà dotata anche di un etilometro precursore, ovvero uno spirometro portatile. Prima di sottoporre il guidatore all’etilometro vero e proprio (quello che gli agenti tengono nel baule dell’auto) la polizia può chiedere all’automobilista, ancora al posto di guida, di soffiare nel precursore e decidere se sono necessarie altre verifiche. Tra velobox ed etilometro la spesa complessiva ai aggira intorno ai 12.500 euro.
Servizi scolastici: invariate le tariffe Nessuna sorpresa per le famiglie a settembre sul buono pasto e il trasporto scolastico
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nvariate anche per il prossimo anno le tariffe per i servizi scolastici: nessuna sorpresa quindi per le famiglie di Brugine al rientro in classe a settembre. Il buono pasto resta a 4 euro e 50 centesimi l’uno. I prezzi per il comodato d’uso dei libri di testo varia da 75 a 180 euro (richieste all’ufficio Servizi sociali del Comune entro il prossimo 4 giugno) mentre il trasporto scolastico viene garantito per i bambini delle scuole elementari e per i ragazzi delle scuole medie. I costi: 300 euro a bambino; 100 euro per il primo fratello; 50 se due o più figli. La prima rata quest’anno va pagata entro il 5 settembre. Non viene garantito invece il servizio per i bambini delle scuole materne: troppo Non viene garantito poche le richieste, come ha evidenziato il servizio di trasporto il questionario distribuito a suola. Sarà per i bambini delle scuole ancora la cooperativa sociale Codess a materne: troppo gestire l’asilo nido comunale “L’isola che poche le richieste non c’è”. Tutti i venerdì pomeriggio, su appuntamento, il nido apre le porte ai genitori che vogliano visitare la struttura, conoscere le operatrici e le attività. La struttura di via Mantegna può accogliere fino a 36 bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Il servizio funziona da settembre a luglio, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16.30 con possibilità di prolungare l’orario fino alle 18. Info: 049.9730458; nidobrugine@codess.com. Soddisfatto il commento del vicesindaco e assessore all’Istruzione, Sabrina Baldin, che traccia anche un bilancio positivo dei rapporti tra amministrazione locale e istituzioni scolastiche. “In tempi come questi – ha detto - dove si tende a tagliare i servizi, siamo riusciti in controtendenza a mantenere invariate le tariffe per la scuola e a finanziare tutti i progetti proposti dagli insegnanti, aggiungendone uno sulla prevenzione all’uso delle sostanze alcoliche. La collaborazione con gli insegnanti, la dirigente e la commissione scuola che convoco a cadenza trimestrale anziché una volta l’anno fa si che ci si possa confrontare e trovare insieme le soluzioni migliori”. Ma.Ma.
LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI PER UN PROGETTO SULLA SICUREZZA I lavoratori socialmente utili saranno impiegati nei parchi, nei cimiteri e in tutte le aree verdi
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tretta contro vandali e degrado: il mira dai vandali. In seguito la telecamera potrà essere sindaco Michele Giraldo e l’assessore alla Sicurezza, Jhonny Caron, hanno spostata in un’altra zona, in base alle esiannunciato l’avvio di un progetto che vede genze che di volta in volta si presenteranno. “La presenza del personale all’interno coinvolti sette lavoratori socialmente utili e che verranno impegnati nella vigilanza di degli spazi verdi non solo scoraggerà visite parchi, cimiteri e di tutte le aree verdi del poco gradite o azioni incivili ma ci aiuterà a mantenere decorosi i parchi e i giardini capoluogo e delle frazioni. Sarà un’operazione antidegrado che del paese che vengono frequentati dalle famiglie e dai ragazgli lsu, pettorina bene in vista, metteranno Verranno impiegati in un zi, specie nel periodo in pratica attraverso progetto contro i vandali estivo” ha spiegato l’assessore Caron. “La il braccio operativo e il degrado negli spazi divisa e la presenza atdella polizia locale. Il pubblici. personale addetto alla Vigileranno dalle 8 alle 20 tiva dei vigilanti servirà anche a trasmettere vigilanza infatti dovrà tenere sotto controllo la pulizia, il decoro alle utenze sicurezza e un senso di responurbano e la sicurezza degli spazi pubblici, sabilità per questi luoghi” ha aggiunto il segnalando eventuali situazioni di pericolo primo cittadino. In tempi di crisi economica e occupae incuria agli agenti della municipale o agli zionale come quello attuale, strumenti impiegati del Comune. I controlli si svolgeranno tutti i giorni come i lavori socialmente utili si rivelano dalle 8 alle 20. Per i controlli notturni ci si sempre più preziosi, soprattutto per gli enti affiderà invece all’occhio elettronico di una locali che possono così continuare a erogare telecamera amovibile che presto verrà mon- servizi difficilmente sostenibili per le casse tata al parco di Campagnola, già preso di comunali. Ma.Ma.
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20 S. Angelo di Piove Vigorovea Proseguono i lavori a pieno ritmo
Entro settembre la nuova palestra La struttura trova posto nel giardino della scuola elementare. Allo studio anche un parcheggio di Martina Maniero
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roseguono a pieno ritmo i lavori per la costruzione della nuova palestra comunale di Vigorovea. Il progetto è stato illustrato l’altro mese, nel corso di una riunione pubblica organizzata dall’amministrazione comunale, che ha fato il punto sullo stato dell’arte dell’intervento. La struttura, che trova posto nel giardino della scuola elementare della frazione, secondo il cronoprogramma dei lavori, sarà pronta per il mese di settembre, giusto in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico. L’edificio infatti sarà utilizzato prevalentemente dagli alunni della Collodi e in un secondo momento, non appena verranno completati gli spogliatoi previsti nel secondo stralcio dei lavori, verrà aperta anche alla collettività per tutte quelle attività complementari a quelle scolastiche. Lo stabile sarà realizzato in cemento armato antisismico e rivestito da un cappotto
L’edificio sarà utilizzato dagli alunni della Collodi e, completati gli spogliatoi, sarà aperto alla collettività termico mentre la copertura sarà in legno. Per costruire la palestra sono state utilizzate tecniche edilizie d’avanguardia che valgono allo stabile una classe energetica A+. È in fase di studio anche una nuova area parcheggio che potrebbe essere realizzata tombinando parte del fosso che corre lungo la strada a senso unico che da piazza
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Madre Teresa di Calcutta porta alla scuole elementari. Arretrando il marciapiede che costeggia la strada di accesso alla scuola infatti si potrebbero ricavare ben quindici posti auto. Al momento comunque si tratta di una ipotesi. Quanto ai costi l’amministrazione ha stanziato circa 685 mila euro per l’intervento, e tutti fondi propri. Dei 390 mila circa necessari per la realizzazione degli spogliatoi invece, 150 sarebbero già coperti da contributo. “Abbiamo messo da parte un tesoretto che supera i 600 mila euro e senza accendere nuovi mutui ma tenendo la tassazione al minimo” ha ricordato il sindaco Romano Boischio. Gratitudine per la costante attenzione del Comune alle Politiche scolastiche è quella espressa dalla dirigente scolastica Antonella Benvegnù.
Mariano Salmaso, “Uniti per Sant’Angelo”
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È
abrizio Daniele è il candidato sindaco per la lista della “Lega nord, Liga veneta”. Quarantatre anni, avvocato, è il segretario della sezione locale del Carroccio. La sua è l’unica lista politica in corsa per questa tornata elettorale. La Lega, che alle elezioni del 2010 si era presentata con il Popolo delle libertà, stavolta ha deciso di correre da sola, con il proprio simbolo la propria bandiera. Con il segretario Daniele ci sono Massimo Universi (capolista), già consigliere provinciale a Venezia e il militante di partito Angelo Mondini. Altri sette i nomi in lizza: Melody Lando; Giuseppe Trabuio; Graziano Prandin; Marianna Pittarello; Paola Carraro; Luca Callegaro e Silvia Zaramella. “Le nostre iniziative - ha detto Daniele - mirano a fare in modo che l’amministrazione comunale si metta a disposizione del cittadino riducendo le incombenze burocratiche e lavorando per assicurare maggiore sicurezza, anche attraverso un miglior impiego della Polizia locale” I militanti, per tutta la campagna elettorale, saranno presenti nelle piazze del capoluogo e delle frazioni. Il calendario delle iniziative su www. leganordsantangelo.it
La consegna. Ciascun assegnatario ha 50 metri quadri
ORTI SOCIALI URBANI, CONSEGNATI AD APRILE I PRIMI APPEZZAMENTI A DODICI FAMIGLIE
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ono stati consegnati il mese scorso i primi appezzamenti degli orti sociali urbani a dodici famiglie che ne hanno fatto richiesta dopo il bando lanciato l’estate scorsa dal Comune: si tratta di lotti da 50 metri quadri l’uno, ricavati in via 5 Crosare, nella zona a ridosso del palazzetto dello sport. Sono i primi lotti perché l’iniziativa ha riscosso un vero e proprio successo, tanto da convincere il Comune a pensare di estendere l’area da coltivare e magari riproporre l’iniziativa anche in futuro. In tutto sono dodici le famiglie assegnatarie degli appezzamenti e sei quelle già in lista d’attesa. Persone che con ogni probabilità verranno accontentate in tempi brevi, non appena sarà completata la bonifica dell’area. Gli aggiudicatari, tutti residenti in paese e tutti sprovvisti di un terreno da seminare in zona, avranno a disposizione un lotto da coltivare con le tecniche dell’agricoltura biologica e quindi senza l’utilizzo di pesticidi. A tutti è stata consegnata anche una chiave che dà accesso agli orti e alla casetta di legno che il Comune ha messo a disposizione per il ricovero degli attrezzi. La gestione dello spazio invece è regolata da un apposito regolamento sottoscritto da tutti gli assegnatari dei lotti. Quella avviata dall’amministrazione comunale si presenta come un’opportunità per le famiglie del posto che possono produrre alimenti vegetali in proprio e magari risparmiare qualche euro sulla spesa per questo genere di alimenti, ma anche un’occasione per l’ente che riesce così a dare in concessione aree di campagna prima inutilizzate. “Gli orti sociali - hanno ricordato il sindaco Romano Boischio e l’assessore all’Ambiente Adriano Magro, presenti alla cerimonia di inaugurazione - nascono con finalità di aggregazione sociale, approfondimento delle tecniche naturali di coltivazione, rispetto Ma.Ma. del territorio e integrazione al reddito”.
A cura di Martina Maniero
Fabrizio Daniele, “Lega nord, Liga veneta”
IL SEGRETARIO LOCALE DEL CARROCCIO SI CANDIDA A SINDACO
POLITICA
L’UOMO SU CUI PUNTA L’AMMINISTRAZIONE USCENTE
Mariano Salmaso il candidato sindaco per la lista di maggioranza “Uniti per Sant’Angelo”. Classe 1964, santangiolese, una laurea in Statistica ed Economia, europeista convinto, impiegato nell’ambito dell’approvvigionamento aziendale e un assessorato, quello alla Cultura, Scuola, Pace e Diritti umani oggi in scadenza, è l’uomo su cui punterà l’amministrazione uscente per il dopo Boischio. Tra le tante liste che si dichiarano apolitiche e apartitiche, Salmaso non rinnega l’area di appartenenza: “Siamo una civica di centrosinistra - ha detto - e lo siamo perché abbiamo un’interpretazione della politica che dà priorità alla partecipazione e alla sicurezza, che deve andare di pari passo all’accoglienza, alla scuola, alla cultura e al sociale”. E poi ambiente, paesaggio e innovazione. Tutti punti che si pongono in continuità con il programma con cui Salmaso si era candidato nella tornata elettorale precedente. “Non voglio un paese che vivacchia – ha detto – ma un paese che vive in modo vivace e armonioso, soprattutto un paese unito. Ma è sulla concretezza che vogliamo misurarci, senza retorica ma per il bene comune”. “Sento una grande responsabilità - ha confessato - ma so che potrò contare su una squadra coesa. Molto è stato fatto ma abbiamo tanti progetti nel cassetto e un’idea di Sant’Angelo che va oltre i confini comunali”. E sulla convergenza nella scelta del nome insiste anche il sindaco Romano Boischio: “Unitariamente abbiamo scelto Salmaso per portare avanti un progetto iniziato dieci anni fa: pensiamo di aver agito con serietà, onestà e per il bene del paese, affrontando le problematiche a 360 gradi”. In lista con Salmaso, oltre al sindaco uscente, ci sono Placido Degan, ex assessore allo Sport nella giunta Boischio; Ivo Donolato, consigliere delegato; Adriano Magro, assessore al lavori pubblici; Moreno Maniero, capo della protezione civile e anche lui consigliere delegato uscente e Saverio Marise, presidente dell’Avis di Sant’Angelo. In lizza anche Loana Chinello; Laura Faccini; Marialaura Maritan; Alice Morandin; Elena Tolin e Cristiano Violato.
Lorenzo Tasca, lista “Una nuova partenza”
LA LISTA CHE SI AFFIDA A UNA GUIDA ESPERTA
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orenzo Tasca è il candidato sindaco per la lista “Una nuova partenza”. Classe 1951, ex responsabile dei servizi generali per un’azienda locale e oggi in pensione, Tasca ha un passato nelle fila della Democrazia cristiana. Sindaco dal 1994 al 2000 e consigliere comunale di opposizione nei quattro anni successivi, l’ex primo cittadino oggi si presenta con una lista senza bandiere. “Non siamo apolitici ma apartitici - ha spiegato - non abbiamo simboli e non rappresentiamo una parte politica ma risponderemo in prima persona e in base a quanto scriveremo nel nostro programma elettorale”. Il nostro è un movimento politico locale, espressione moderata di cittadini che condividono insieme la necessità di dare una nuova spinta civica e amministrativa alla comunità santangiolese – scrivono nel loro manifesto – crediamo che donne e giovani debbano trovare spazio nella vita e nella gestione amministrativa del paese, portando nuovi stimoli e differenti punti di vista e di necessità”. E sul candidato, “Ci affidiamo a una guida esperta – dichiarano – che ci aiuti a trasferire esperienze e competenze ai nostri cittadini”. “Pensiamo e ragioniamo senza campanilismi – evidenziano ancora una volta – senza raccomandazioni di parte o di partito. Vogliamo lavorare ed essere propositivi, coinvolgendo attivamente tutta la popolazione perché siamo convinti che, al di là del credo politico, per parlare di comunità è necessario costruire un senso civico condiviso, una voglia di appartenenza che si può alimentare solo incoraggiando l’attivismo del privato a favore del pubblico, offrendo più spazi e più occasioni di partecipazione e di confronto con una nuova visione, una nuova mentalità e nuove prospettive”. In lista con Tasca ci sono Paolino Bedon, ex amministratore locale; Cristiano Berto, capogruppo uscente della lista di minoranza; Maristella Chinello e Angela Furlanetto, anche loro consiglieri comunali all’opposizione. In lizza anche Francesco Benetazzo; Michela Boscolo Bachetto; Carla Capuzzo; Paola Gobbetti; Cristian Lando; Marianna Magro; Dario Miotto ed Erika Polionato.
Cultura locale 21 Eventi Ottavo concorso musicale Città di Piove di Sacco organizzato dall’Orchestra giovanile della Saccisica
Vince Samuele Telari con la sua fisarmonica
Hanno partecipato oltre trecento musicisti provenienti da tutta Italia. Borse di studio e concerti premio per i vincitori delle varie sezioni. Soddisfatta la direttrice artistica Renata Benvegnù: “Livello qualitativo altissimo” di Linda Talato
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ltre trecento musicisti provenienti da tutta Italia ed un livello qualitativo altissimo. Questi i risultati raggiunti dall’VIII edizione del concorso musicale Città di Piove di Sacco, conclusosi lo scorso 26 aprile con il tradizionale concerto dei vincitori assoluti all’auditorium Giovanni Paolo II. Organizzato dall’Orchestra Giovanile della Saccisica, sotto la direzione artistica di Renata Benvegnù, e con il Patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Padova, del Comune di Piove di Sacco e del Conservatorio statale di Musica “C. Pollini” di Padova, la competition tra giovani talenti musicali si rivela ogni anno un grande successo. “Il livello, quest’anno, è stato più alto degli anni scorsi, con grande stupore della giuria, che si è trovata in difficoltà a dover giudicare musicisti di così alta qualità, e proprio per questo motivo, sono stati numerosi i primi premi assegnati” ha commentato entusiasta la Benvegnù. Tra i premi in palio consegnati al concerto finale, oltre alle borse di studio stanziate dalla Bcc di Piove di Sacco, partner
Benvegnù: “La giuria si è trovata in difficoltà a dover giudicare musicisti così abili” dell’evento, e dalla Music Academy of the West di Santa Barbara, in California, ci sono stati anche numerosi concerti premio, offerti da alcune tra le migliori istituzioni musicali internazionali, tra cui il Real Conservatorio di Madrid, la Trinity School di Londra, la Fondazione Walton di Ischia, la Rassegna Giovani in arte in Svizzera, l’Associazione
“G. Rospigliosi”, la Rassegna Castrocaro Classica, il Centro Culturale Palazzo Cavagnis a Venezia e la Rassegna Note Future di Camponogara. Tre le sezioni in gara, ovvero “Pianoforte”, “Musica da camera e pianoforte a quattro mani” e “Strumenti solisti”, ma il vincitore assoluto del concorso è stato Sa-
muele Telari con la sua fisarmonica. “Il livello qualitativo in costante crescita è la dimostrazione che le scuole musicali italiane, nonostante la crisi, mantengono alti standard ed i nostri giovani continuano con passione lo studio della musica classica, cercando di migliorarsi di anno in anno” ha concluso la direttrice artistica, sottolineando
che “il concorso è stata un’esperienza meravigliosa per molti giovani musicisti, che hanno potuto confrontarsi con altri coetanei ed esibirsi di fronte ad una giuria di fama internazionale. Un vero e proprio trampolino di lancio per molti, ed un’ulteriore conferma delle proprie capacità per altri, già avviati a carriere concertistiche”.
31 MAGGIO 2015 ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO - PADOVA Gentile Famiglia, la tentazione è davvero, come teme Papa Francesco, “guardare dal balcone” e disertare questa politica inutile. Infatti, la “persona”, “TU“, non sei una risorsa, un “bene”, ma un “oggetto” (per il neocentralista Renzi) o un “pericolo” (per il lepenista Salvini). Si può cambiare passo? In Francia soggetti diversi si sono federati e - chi se l’aspettava? - l’Unione per un Movimento Popolare (UMP) di Sarkozy ha vinto le elezioni.
SE LA PERSONA VALE IL TUO VOTO CONTA!
Flavio Tosi - costretto dal repulisti subìto - apre una federazione di tante realtà, civiche, autonomiste, popolari, che, rifiutando la demagogia, vogliono di nuovo “cercare il bene comune senza lasciarti corrompere, pensando le strade più utili per questo” (Papa Francesco, 30 aprile 2015). Che sensazione inattesa sentire accolto così l’accento di verità vissuto con molti amici in questi anni, percorsi su strade tanto strette (perché lontane dai “palazzi”) quanto appassionanti, come le liste civiche alle comunali e la “Costituente civica dei popolari e dei riformisti“ con la prima bellissima “Scuola popolare”. Da cui è nato il “Manifesto per il (tri)Veneto popolare”, con 15 obiettivi concreti, senza spendere, per sostenere la vita, la famiglia, la parità scolastica, l’occupazione, nonché per rendere davvero il (tri)Veneto una regione a statuto speciale, unendo tutto il nordest! Per dare voce a questa presenza popolare, mi è stato chiesto di “immischiarmi” (lo sbalorditivo termine è sempre del Papa!) come candidato al Consiglio regionale nel collegio di Padova nella lista (federata e ”gialla”) “TOSI per il VENETO”. E io, umilmente, chiedo a ciascuno di Voi un sostegno e un dialogo per ri-costruire, assieme, pezzi di bene e di futuro per la nostra terra. Con gratitudine,
Domenico Menorello /domenico.menorello
@DMenorello
(riga per scrivere di proprio pugno la preferenza)
Candidato al Consiglio regionale nella lista civica (gialla) TOSI per il Veneto Di fronte alla cultura della illegalità, della corruzione e dello scontro, voi siete chiamati a dedicarvi al bene comune,anche mediante quel servizio alla gente che si identifica nella politica. Non si può guardare dal balcone! Immischiati lì! Da’ il meglio di te.” (Papa Francesco, 30 aprile 2015)
www.menorello.it
@
scrivi@menorello.it
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
Resp comm. D. Menorello
Capiterà anche in Italia se lo faremo accadere in Veneto, il prossimo 31 maggio.
22 Cultura locale Pontelongo La rassegna storico-culturale del Museo GeSTA
Suggestioni: il racconto della Grande Guerra di Alessandro Cesarato
“S
uggestioni” per il Centenario della Grande Guerra. E’ questo il titolo della rassegna storico-culturale del Museo GeSTA che, attraverso varie proposte in programma, vuole narrare la Prima guerra mondiale al grande pubblico offrendo sino a metà giugno suggestioni diverse: una mostra fotografica, conferenze, spettacoli teatrali e musicali, una lettura per ragazzi e un workshop fotografico. Si tratta di un progetto dell’assessorato alla Cultura e del Museo GeSTA che ha avuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto Centenario Grande Guerra ed è stato realizzato in collaborazione con l’Archivio storico fotografico di Pontelongo, il Gruppo Alpini Pontelongo, l’associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Pontelongo e la Pro Loco. Il luogo dedicato a ospitare l’intera rassegna è appunto il nuovo museo GeSTA (acronimo di Guerra e Saccisica Testimonianze Avvenimenti) che è ospitato nell’ex scuola elementare “Maria Montessori”, già “Rosa Maltoni” restaurata grazie ad un sostanzioso finanziamento messo a disposizione dal Gal Antico Dogado per la valorizzazione della cultura nelle aree rurali. Da aprile 2014 questo Museo offre ai visitatori una raccolta in continua espansione di oggetti, reperti, documenti fotografici e video che raccontano la Grande Guerra vissuta anche nel territorio della Saccisica. L’evento principale di “Suggestioni. 1915-2015 Centenario Grande Guerra” è la mostra fotografica di Claudio Rigon “Passato presente. Claudio Rigon sulle orme di C.D. Bonomo, fotografo: i cimiteri di guerra dell’Altopiano”. Nel 1924 un fotografo di Asiago, Cristiano Domenico Bonomo, pubblica un libro dal titolo “Visioni di Gloria”, nel quale raccoglie le 41fotografie dei 41 cimiteri di guerra esistenti allora su tutto il territorio dell’Altipiano, foto scattate da lui stesso nei due anni precedenti. A ottant’anni di distanza Claudio Rigon ha occasione di vedere quel libro, inizia a ricercare uno per uno quei cimiteri e li rifotografa dallo stesso punto di ripresa e con la stessa inquadratura, per far coincidere quello che è rimasto con quello che era stato e renderlo nuovamente leggibile o percepibile. Le prossime iniziative che compongono il calendario di “Suggestioni” prevedono innanzitutto un workshop fotografico (giovedì 14 maggio alle 21) con l’autore della mostra “Passato presente” Claudio Rigon, che spiegherà la tecnica usata per fotografare il paesaggio del passato nel presente. Giovedì 21 maggio alle 21 sarà la volta di un convegno con gli architetti Stefano Doardo ed Elena Bregantin che, attraverso parole e note musicali, parleranno dei paesaggi della Grande Guerra. “I cimiteri
NEWS Grantorto
L’ASSOCIAZIONE “REGALIAMO UN SORRISO” RACCOGLIE FONDI CON I CARRI ALLEGORICI
Fino a metà giugno la prima Guerra mondiale narrata al grande pubblico attraverso una mostra fotografica, conferenze, spettacoli teatrali e musicali, una lettura per ragazzi e un workshop fotografico
La mostra fotografica, il museo GeSTA e una foto di C.D. Bonomo
dell’Altopiano di Asiago dalla guerra a oggi” saranno il tema della conferenza serale del 28 maggio. La rassegna si concluderà con lo spettacolo teatrale, venerdì 12 giugno, dal titolo “Fiori fragili. Ortigara 1917” di e con Riccardo Benetti, con la regia di Riccardo Benetti e Cristina Ranzato. Un monologo teatrale, per raccontare uno dei più terribili episodi, in uno dei momenti più nefasti nella storia dell’umanità. Fatti successi un secolo fa, ma
ancora carichi di un insegnamento profondo di vita, di umiltà, di rispetto. Lo spettacolo non vuole essere una celebrazione retorica delle imprese belliche dei nostri avi, ma un semplice e sentito riconoscimento a quegli uomini e a quei ragazzi che con umiltà hanno lasciato la propria vita o la propria innocenza tra cime e trincee. Tutti gli eventi sono gratuiti. Per informazioni: 349/3550229 e posta@ museograndeguerra.it.
Il carro allegorico realizzato dall’associazione
U
n’associazione così puoi solo amarla. Parliamo dell’associazione “Regaliamo un sorriso” che da qualche anno con l’allestimento dei carri allegorici raccoglie fondi da donare alla Città della Speranza. La speranza, come ricorda proprio il nome dell’associazione, è quella di regalare qualche sorriso ai bambini meno fortunati. Il carro allegorico di quest’anno è un vero spettacolo ed è dedicato alla vita ed è il frutto del lavoro e partecipazione di oltre un centinaio di persone che con generosità e disponibilità lo hanno costruito, animato e supportato. Fon- I fondi raccolti sono damentali anche i devoluti alla “Città numerosi sponsor della Speranza”, (Larinox, Sergio numerosi Bassan, Costa im- i riconoscimenti pianti, Steelart, Eurodiesel, Pasticceria Pacagnella, Vitech, Veneta saldature, Bar dalla Zia Liz, Simatex, Veneta Inox, Veneta cromature, Trasporti Romagna, In&per, Falac, MB, Ivm, Vape, Ceccato compressori, New Global, Tecnoeka, Marcato pulitura metalli, A.d.m. tornitura, Miozzo srl, Betto macchine, Erax, Ferrinox, Salmaso, Ortofrutta Fabbruccio, Gianetti service, Luca Bertazzo, Nero&bianco, Zilio Vittorio&Mariano, Tornitura Rozzato) che non hanno fatto mancare il loro supporto. In questa stagione sono già arrivati numerosi riconoscimenti: il 3° posto nella giuria tecnica a Bassano del Grappa, il 1° posto al carnevale di Cavarzere, il 1° posto al carnevale di Abano Terme e il 1° posto al carnevale di Conselve. E non è ancora finita. Successi che tutti i volontari dedicano all’amico recentemente scomparso Antonio Boschiggia, il saldatore ufficiale del gruppo. A.C.
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provinciale 24 1 Cultura locale Il tema del viaggio nelle sue sfaccettature L’edizione 2015 del progetto dell’associazione Muraless che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale
I registi Andrea Segre e Antonio Augugliaro a Chioggia per parlare del progetto “Displaced person” di Sara Boscolo Marchi
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’edizione 2015 del progetto “Displaced person - Persone sradicate” dell’associazione di volontariato Muraless, che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale, torna sul tema “Vite in cammino”. La prima tappa dei due appuntamenti della rassegna si è svolta a Chioggia il 24 aprile presso Casa Goldoni, dove il regista Andrea Segre, molto amato dal pubblico clodiense per il lungometraggio “Io sono Li” ambientato a Chioggia qualche anno fa, ha presentato il suo nuovo libro “Fuori rotta - Diari di viaggio”. E’ seguita presso il Cinema Teatro Don Bosco, la proiezione di “Come il peso dell’acqua”, film di Giuseppe Battiston, Marco Paolini, Stefano Liberti e Andrea Segre uscito l’anno scorso sul piccolo schermo e riproposto alla affollata platea chioggiotta dopo l’ultima grande tragedia del Mediterraneo. Attraverso i racconti di tre donne che hanno compiuto l’attraversata del mare dai loro paesi di origine, fino alle coste italiane, Battiston e Paolini cercano di fare ordine e chiarire ogni dubbio del pubblico sul feno-
meno dei cosiddetti “sbarchi clandestini”. Dalla forte connessione tra viaggio e documentario nasce anche il progetto culturale di Andrea Segre sul diritto al viaggio. Partendo dalle steppe del Kazakistan, in autunno il regista padovano-chioggiotto viaggerà a piedi e documenterà altre storie “per farci capire meglio chi siamo e cosa stiamo vivendo” in quest’epoca storica. Il secondo appuntamento della rassegna proposta da Muraless in collaborazione con le associazioni del territorio, Caritas Diocesana, Il Mappamondo, C_Plus, Titoli Minori, Chioggialab, Slow Food e Comune di Chioggia, si è tenuto il 6 maggio presso il Cinema Teatro Don Bosco, dove è stato pro-
Poesia
DAL COMUNE UN PREMIO PER IL GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA
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remiata la presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia, professoressa Guidina Borella Lando. Sabato 9 maggio in Auditorium San Nicolò il sinLa premiazione della daco di Chioggia professoressa Guidina Giuseppe Casson Borella Lando ha premiato con una targa di riconoscimento la professoressa “per il costante impegno nell’ambito culturale clodiense attraverso la diffusione dell’arte poetica ed il lavoro svolto nel territorio” dall’associazione. La cerimonia si è svolta nel corso della presentazione dell’antologia “Canti dell’Anima”, giunta alla XVII pubblicazione, con l’illustrazione critica delle poesie a cura della presidente Borella Lando, intermezzi musicali di Anna Maria Mariotti e Micaela Tiozzo, presentati da Maria Teresa Aprile. Il gruppo poeti città di Chioggia è operativo nel territorio dal 1991 e iscritto all’albo dell’associazionismo del Comune. Tra le attività promosse, l’organizzazione di una rassegna annuale di poesia con declamazioni in lingua e dialetto, l’edizione di un volume dell’antologia Canti dell’Anima, la raccolta in sillogi di poesie a tema, la collaborazione con enti e istituzioni delle città limitrofe, lo studio della poesia in dialetto a Chioggia, interventi nelle scuole e la libera partecipazione a concorsi.
iettato il film presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “Io sto con la sposa”, alla presenza del regista Antonio Augugliaro. Anche in questa pellicola si racconta la storia realmente accaduta di cinque palestinesi e siriani in fuga attraverso l’Europa, da Milano a Stoccolma, con l’ “alibi” della festa di un matrimonio fittizio. Muraless, poi, il 7 maggio ha portato il film e regista Augugliaro ad incontrare i ragazzi del Liceo “G. Veronese” a completare l’intento culturale del progetto “Displaced person” con effetti educativi e di sensibilizzazione sui giovani, eredi unici di una società in continua evoluzione.
Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti nella provincia di Venezia
Si valorizzano le eccellenze R “F
Mestre. Torre civica
LA MOSTRA SU HUGO PRATT A VENTI ANNI DALLA SUA MORTE
iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle Attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare,
I turisti dell’Expo possono essere “intercettati” con la ricca offerta del territorio: da Venezia all’entroterra food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico. Linda Talato
avole di Venezia” è il progetto che sarà allestito dal 23 maggio fino al prossimo 7 giugno presso la Torre civica di Mestre in occasione del ventesimo anniversario della morte di Hugo Pratt, e che vedrà la partecipazione anche del giornalista Rai Vincenzo Mollica. Il progetto si articola in vari punti e prevede l’esposizione di tavole originali di disegnatori che hanno collaborato con Pratt, fra cui Stefano Babini, Stelio Fenzo, Guido Fuga, Milo Manara, Ivo Pavone, Lele Vianello, Giorgio Cavazzano. E’ prevista inoltre l’installazione di un book sfogliabile contente lo story-board di 240 pagine disegnato da Stelio Fenzo per un film mai realizzato su Corto Maltese. Interverranno esperti e critici di prestigio. Verrà inoltre allestita una sezione espositiva contenete una parte della serie di quadri che Pratt fece prima di raggiungere la notorietà con Corto Maltese (vedi foto). Il progetto va inserito in un programma di 5 mostre, inaugurato a marzo e che si concluderà il 21 giugno e promosso dal Servizio attività culturali della Municipalità, allestito in occasione della riapertura al pubblico della torre civica di Mestre dopo un restauro durato oltre un anno. Dal 13 al 21 giugno chiuderà la rassegna la “Settimana europea dell’energia sostenibile 2015”, un’occasione per sensibilizzare cittadini, soggetti istituzionali, imprenditoriali e associativi sul tema del risparmio energetico.
24 1 Voci da palazzo 26
ILTosiVsi ENETO Flavio candida Governatore e spariglia il gioco Elezioni regionali Si vota il 31 maggio
in PRIMO PIANO
Il sindaco di Verona scende in campo e la partita delle prossime regionali cambia davvero volto. Niente alleanze scomode, però, vuole andare solo di Maria Pavan
Nuove resistenze Il sindacato è ancora in prima linea per i lavoratori
L Pochi fondi e servizi ai privati, le sfide di oggi nel pubblico impiego
uomo libero per candidarmi a governatore della Regione a Lega dal volto pulito, come veniva definita la parVeneto”. te del partito che non ha mai smesso di guardare a “Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia, oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo le usa per spiegare che cosa significa essere moderati Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottolinecapeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a ato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È palazzo Ferro Fini. demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista. ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di essere seri e concreti. Lo stesso vale per la flat tax: noi fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio fenon siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare derale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”. otto punti sul Pd anche con Tosi in campo. Flavio Tosi Luca Zaia E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini “Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, Certo la discesa in campo di Flavio Tosi è piaciuta che propone di portare la tassazione unica al 15 per perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto ce anche a una parte del nuovo centro destra, Mario molto ai suoi sostenitori presenti cento. “Basta con le promesse da marinaio”, affonda il non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha Sacconi, infatti, si dice convinto che in Fiera a Verona il giorno dell’an- sindaco di Verona da candidato governatore del Veneto. detto ancora –Stievano l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca sia possibile costruire “una coali- Tosi: “Eccomi di Nicola Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con nuncio. Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche zione vincente tra liberalpopolari e qui da uomo libero per E’ piaciuto cogliere le sue l’amaro in bocca, non ha potuto che augurare all’ex autonomisti” a metterelegato alleanza cercherà di stringerla perchéalil “popolo” di Cosa Tosi signifi all’uffi cio anagrafe comunale sinca oggi che fareriesca sindacato alla candidarmi gestione degli Enti che sono in a governatore piace dacato, molto soprattutto ad unquotidiano certo centro veneto minoranza l’estrema destra po-sofferenza dal contatto condestraper il settorein pubblico? o difficoltà Mi spiego meglio, in incertezze e la sua commozione compagno di partito un in bocca al lupo, sottolineando pulista”. Certo anche Forza ilItaliaognidella che mal digeriva alle il linguaggio di certa Lega. il pubblico trattative populista serrate con “Lavorare nel sindacato che segue posto di Regione lavoro vi sono deiVeneto” referenti sin- mentre ricordava il passato nel però che “se qualcuno si perde per strada è affar suo, giocherà sua partitache mahanle alle-dacali interni (Rsu), questi delegati hanno il movimento e annunciava la sua non mio. Io non ho mai diviso tra tosiani e non tosiani Tra loro eAntonio De Poli che considera la candidatura sindaci amministratori sanitari. Franco pubblico impiego e lelacooperative e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono anze Stato non sisignifi decideranno in Veneto, probabilmente sa- sugli uscita. di Tosi da “un’opportunità mettere chi nello Maisto quasi 6 anni hache affipuò ancato al suoinsieme no appalti ca vedere da polso della situazione equilibri interni, ranno decisee, ada Arcore soprattutto, uno sguardo E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha affatto preoccupato”. concepisce politica didelTerrassa fare contro il linguaggio impiego nellaComune Padovana dentrodella complessità volte, e, qualche nel con momento che viene mutata l’organizpronunciato le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da populismo”. La candidatura sindacopiù di Verona pia- nazionale. l’attività sindacale diventatadelsempre problematica della nostra macchina pubbli- zazione o vengono trasferiti dipendenti, intensa finché, lo scorso anno, è stato no- ca. Un’organizzazione, quella dei Comuni è necessario un passaggio sindacale per minato dirigente sindacale a tempo pieno e delle Case di Riposo che sconta Se ogginepiùriparla rendere più indolore possibile la famosa rinella prossima legislatura della Cisl per il settore funzione pubblica tra di ieri grandi problemi legati al taglio delle organizzazione. E’ chiaro che gran parte del NEWS STOP CEMENTIFICAZIONE: LA NUOVA LEGGE ASPETTERÀ Padova e Rovigo. risorse dello Stato centrale. Il blocco delle lavoro di gestione interna di enti che hanno Come è arrivato a questa scelta? assunzioni intervenuto nel 2009 sta di fatto 200 o 300 dipendenti è svolta attraverso i l contenimento del consumo del suolo èsindacali un taglieranno il traguardo dell’approvazione in questa gione è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare “Provengo da una decina d’anni di creando numerosi effetti collaterali a distanrappresentanti interni che controlobiettivo urgente e ampiamente condiviso, legislatura. “Lecasi abbiamo esaminate attentamente, la “logica incrementale” e di pianificare un recupero del lavoro nel settore anagrafe e di collabolano la sicurezza del lavoro, se vi sono ma le modalità operativediproposte avviando confronto razione con il settore servizi sociali, dove Franco Maisto mobbingrischiano o discriminazioni ed unanche se serrato con urbanisti, ordini pro- territorio a fini diversi da quello edilizio. Professionisti, di essere contradditorie generare effetti fessionali, categorie ha intensifi cato o addiritturala dinuova ho maturato esperienza nell’ambito delle organizzazione sia meglio della economiche, parti sociali, universi- costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le moopposti. nella Per cui è meglio fermarsi eprecedente”. ripensare in modo tà, rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi dalità proposte (come la moratoria e le varianti verdi), l’attività progettazioni per la Terza Età e dei bandi più approfondito l’impianto delle proposte – Edper è stato proprio il grande lavoro corale di appro- senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti Cisl Funzione e finanziamenti. E’ stata un’esperienza Qualidi lelegge sfideindi oggi un sindadiscussione”. E’ questo il punto dicalista? arrivo del lavoro di fondimento nazionale e internazionale avviato da 19 di impegno come i ‘contratti di rigenerazione urbana” e pubblica impareggiabile che mi ha consentito di Franco Maisto studio e approfondimento svolto dalla commissione istituzioni dell’urbanistica, culminato nel una forte regìa pubblica, non consentono di raggiungere sviluppare il rapporto con gli Enti Regiona“Pensiamo aiUr-500.000 posti ediassociazioni lavoro del Consiglio regionale Veneto manifesto elaborato coordinamento gli obiettivi prefissati. Il digrande lavoro svolto e leNella inli e Provinciali e del Terzo Settore. Poi la za di oltre 6banistica anni di limite nella capacità di delpersi nel presieduta pubblico impiego dal 2004 che dalTerzo Settore delle“UrbanMeta cooperative. Sono lavo- prestazioni, appaltare interi reparti. da Andrea (Lega)lo sui due testi di legge abbinati,Scuole, Metamorfosi urbane”, aratori convincerci cheinleappalto proposte dicazioni ‘stakeholders’ raccolte svolta. Il cammino da sociale è diventato spesa per forza portano Ospedali, Case di Riposo lavoro.Bassi Di contro Stato che sono purdisvolgendo lo unanimi Bassa degli Padovana, ad esempio, sonodurante decine i di iniziativa della leGiunta dall’assessore discussione di ottenere addirittura l’ istruttoria non sono affatto sono l’eredità cheil sindacale. Ho iniziato a far parte del Sin- sta di anno uno e Comuni ad avere defilegge cit di inorganico. Ad rischiavano in anno aumentando com- proposto stesso lavoro dei colleghi statali. Anche in posti di lavoro chepersi: cambieranno volto con all’urbanistica Zorzato del Pd, che hanno l’effetto opposto,dei come questo è successo con in la legge ‘blocca sarà consegnata ai consiglieri della prossima dacato nel 2009 come semplice iscritto e petenze a carico a rischio è la stessa erogazione degli EntiMarino locali più vicinie unoessere settore enorme ed esponenziale passaggio di diverse funzioni sociolegislatusanitarie nero disu burocrazia bianco la proposta di nuoveessenziali. regole perBastacapannoni” che ha innescato la corsa all’edificazione ra. Il manifesto UrbanMeta metamorfosi urbane e il poi via via sono stato coinvolto nelle attività ai cittadini: messo questa riflessione soffocando uffici servizi crescita”. alla digestione di privati. Ma anche in questa la cementifi del territorio e avviare di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigorea crescere? lavoro di studio sul tema dellailrigeneraziooperative. Un impegno via via crescente che e ambiti che fermare per capire che lapro-passione e l’entusiasmo hanno sempre menocazione personale Un fenomeno destinato faseediconfronto cambiamento storico sindacato è cessi di riqualifi cazione dell’esistente rigenerazione il blocco. il risultato che“Certo, il Veneto si è riempito di ne da ordini, associazioni annota mi ha visto operare dapprima nei Comuni con risorse economiche entrare negli Enti ogni giornoConnon mi e formative sempre pere di pensiamo alla sanità. Da urbana qual- svolto presente e a fienti ancoedelle persone,–ciascuna strutture vuote e deserte”. Va detto chedi migliaia Bruno Pigozzo vicepresidente dellaproblematiche, commissione della zona e poi, maturando l’esperienza più ridotte”. urbana. mancheranno mai. Un grandi entusiasmo ed rimaste una che anno a fronte delle decine di con(Pd), la sua storia e le sue Le duenelproposte di legge, all’attenzione graziegiorno a queste due iniziative legislative per la prima - costituisce e anticipache un utile sul campo sono arrivate le Case di Riposo, il Di cosa si occupa dettaglio? motivazionedei checontrovo ogni nei volti posti pubblici che perdiamo vengono invece una una preziosa varietà sintesi e complessità rendebinapiù siglieri palazzo anno e mezzo, non mavolta nella storiadel delle consentite politiche urbanistiche della Re- rio di lavoro per ilenuovo Consiglio. Terzo Settore, le cooperative”. “Il lavoro che diogni giornoFerro-Fini affrontodaè un dei lavoratori pubblici anche in quelli alle Ulss, per garantire servizi e ricco migliore il nostro paese”.
70 anni fa la liberazione e la storia di tanti eroi della resistenza. Ci siamo chiesti quali siano oggi le grandi battaglie, i nuovi eroi della resistenza. Lavoro, ambiente e sociale
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Il Veneto in primo piano 27 1 Nuove resistenze La lotta a fianco dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente
Mattia Donadel e la battaglia contro le grandi opere Ha fondato nel 2003 il comitato No Ar e nel 2008 è confluito nella rete dei comitati Cat. Ora presiede il comitato “Opzione Zero” di Alessandro Abbadir
L
’impegno di una vita in difesa dell’ambiente e contro la cementificazione del suolo. E’ questa la missione che ha Mattia Donadel, 43 anni residente a Mirano e fra i fondatori e presidente del Comitato Opzione Zero che si batte con proteste ed azioni legali contro le grandi opere. Donadel, laureato in Scienze Forestali di lavoro fa il tecnico al comune di Venezia. E’ anche consigliere comunale a Mira (Ve) per una lista civica. Si è piazzato nel 2012 fra i primi otto a livello nazionale nel premio indetto da Legambiente “Ambientalista dell’anno”. Si ritrova benissimo nella definizione di nuovo resistente. “Mi sono impegnato sia in politica, che in formazioni ambientaliste - dice - fin da quando avevo 15 anni. Ho ereditato la passione per le battaglie civiche, la partecipazione ai
movimenti sia in famiglia da mio papà Cleanto, che nell’ambiente della Riviera del Brenta e del Miranese dove i racconti della lotta partigiana erano vivi più di ora, una trentina di anni fa“. Dopo una breve esperienza a 18 anni come consigliere comunale di Rifondazione Comunista , Donadel si avvicina dal 2000 ai temi del cambiamento climatico e dello sfruttamento del pianeta da parte delle multinazionali. Dal 2003 l’impegno specifico nel territorio in cui vive. “Nel 2003, insieme con altre persone - dice - ho fondato il comitato No Ar (cioè no autostrada Romea), una battaglia contro il progetto della nuova opera Orte - Mestre che proprio quest’anno ha subito un forte rallentamento, visto che il governo l’ha esclusa dall’elenco delle grandi opere prioritarie per il 2015. Il Comitato poi è confluito nella rete
Mattia Donadel - mi sottrae tantissimo tempo alla vita privata. Per fortuna ho una compagna che condivide le mie battaglie. Il mio è un impegno totalmente gratuito e anzi qualche volta in perdita visto che quando i soldi non si trovano dagli sponsor o dai cittadini che sostengono le nostre lotte, come militanti dei ci rimettiamo di tasca nostra”.
Una resistenza silenziosa contro l’indifferenza
POVERTÀ
FRANCESCO VENDRAMIN GESTISCE UNA CASA ALLOGGIO PER IMMIGRATI IN DIFFICOLTÀ
I
Francesco Vendramin
dei comitati Cat nel 2008. La priorità, dopo i disastrosi allagamenti del 2007 e 2010 era quella di fermare la cementificazione in Veneto sia con manifestazioni in strada che con azioni legali. Ora presiedo il comitato Opzione Zero”. Tante le battaglie fatte e molti i risultati ottenuti. “Grazie anche alle nostre battaglie - dice Donadel - abbiamo fatto deragliare la camionabile sull’Idrovia, abbiamo fatto impantanare la Romea Commerciale, abbiamo contribuito a bloccare la creazione di un polo logistico per le navi a Giare e Dogaletto di Mira e abbiamo fermato di fatto con un ricorso al Tar, l’elettrodotto Dolo-Camin. Lottiamo contro le grandi navi a Venezia“. Donadel spiega che l’impegno che ci mette, è gratuito e occupa l’80 % del suo tempo libero. ”Questa mia passione per le battaglie ambientaliste - spiega
n aiuto ai poveri e ai disperati. E’ questa la missione di Francesco Vendramin, 65 anni insegnante elementare in pensione che gestisce a Mira Porte la casa alloggio della Caritas “San Raffaele” per immigrati. Vendramin ambientalista storico è sempre stato legato all’azione della chiesa nei confronti di chi ha più bisogno. “Gestire per la Caritas di Venezia questa casa alloggio che ospita una trentina di immigrati in difficoltà
- spiega - è un gesto concreto che voglio fare seguendo quelli che ritengo i principi su cui si fonda la carità cristiana e i principi della giustizia sociale. Nel passato sono stato fra i primi dagli anni Settanta ad aderire ai movimenti ambientalisti che lottavano per la riconversione delle aree di Porto Marghera. Ora impegno la maggior parte del mio tempo durante la settimana in modo gratuito,
nonostante abbia una moglie, figli e anche dei nipoti, in favore di chi ha più bisogno di noi. Gli ultimi fra gli ultimi, nonostante la crisi che imperversa da 8 anni, sono ancora spesso gli immigrati. Queste persone che arrivano nel nostro paese da situazioni di guerra e fame, hanno un disperato bisogno di solidarietà e chi si dice cristiano, non solo a parole, non può negargliela”. A.A.
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28 4 Il Veneto in primo piano Il sindacato scende in campo La proposta di legge di iniziativa popolare
La riforma del fisco riparte dal basso
E’ targata Cisl la proposta di legge per cui il sindacato e i comuni che si sono messi a disposizione stanno raccogliendo le firme necessarie a presentarla al Governo di Maria Pavan Franca Porto, segretaria della Cisl del Veneto e Lino Gottardello, Cisl Venezia è data dalla “proporzionalità” del prelievo: chi ha di più mette di più. Nello stesso tempo equità è anche quella che il fisco deve avere nel restituzione: chi ha più bisogno deve ricevere di più. Il fisco deve essere anche giusto nei confronti dei cittadini. Giusto nel prelevare le tasse a tutti e non solo ad alcuni ma anche giusto nel restituire sulla base del reddito effettivo che le persone e le famiglie dispongono”. “La campagna raccolta firme – aggiunge Gottardello – si svilupperà lungo tre linee d’azione. La prima invitando i cittadini a recarsi nel proprio Comune per sottoscrivere la proposta di legge, l’altra con banchetti nelle piazze ed infine con assemblee nei posti di lavoro e con i pensionati. Ci aspettiamo che anche i candidati alle elezioni amministrative si esprimano su queste nostre proposte”.
C.O.N.I. - F.I.S.E.
E
’ partita ufficialmente in tutte le province venete la – così chi vuole, può anche firmare nel suo comune di campagna per la raccolta delle firme sulla legge di residenza. Per i cittadini di Venezia i moduli sono dispoiniziativa popolare “Per un fisco + equo e giusto”. nibili anche in tutte e dieci le circoscrizioni comunali di Banchetti al mercato dove la gente si ferma e firma sotto terraferma e isole”. Per la Cisl l’impegno è straordinario “ Puntiamo a il testo della legge (due articoli, cinque proposte). “Puntiamo a raccogliere molte più firme di quanto sia previsto raccogliere, nel solo Veneto, 200mila firme, cioè molte in questi casi - ha ribadito Franca Porto, segretaria della di più di quanto preveda, ma su dimensione nazionale, Cisl del Veneto - e per questo abbiamo depositato i mo- l’attuale normativa in materia (bastano 50.000) ma anduli in tutti i 583 Comuni del Veneto mentre sono in che la riforma del sistema legislativo (150.000) perché programma gazebo nelle piazze e ai mercati, incontri il Parlamento entri nel merito delle nostre 5 proposte” con i pensionati e assemblee nei posti di lavoro. Uno sottolineano Porto e Gottardello. A livello nazionale la Cisl si sforzo organizzativo notevole che propone di traguardare i 2 milioni coinvolgerà tutti i nostri operatori Tra i contenuti un nuovo assegno di firme. Un obiettivo ambizioso ed attivisti”. Dal primo maggio l’iniziativa familiare e l’estensione ma è tarato sulla quantità di cittaè supportata anche da una cam- del bonus di 80 euro dini- contribuenti che sono coinvolti nella proposta: oltre ai lavoratori pagna di comunicazione sociale a tutti dipendenti anche i pensionati e, realizzata tramite le principali radio locali e dalla distribuzione di oltre 400mila volantini per la prima volta per un sindacato, anche i lavoratori autonomi. informativi. Franca Porto sintetizza così le proposte Cisl: “Il fisco “Saremo anche in tutti i principali comuni della provincia – afferma Lino Gottardello, della Cisl di Venzia deve essere equo nel prelievo delle tasse. Questa equità
La presa di posizione
PETRICCIOLI: “IL FISCO È INIQUO, VA CAMBIATO”
“L
’attuale sistema fiscale è iniquo perché ruota attorno ad un’imposta, l’irpef, pagata prevalentemente da lavoratori dipendenti e pensionati e che a dispetto della sua elevata progressività non riesce ad intercettare l’enorme capacità economica oggi occultata dall’insostenibile livello di evasione ed elusione fiscale presente nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando le dichiarazioni del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sulla progressività del sistema fiscale. “Il Governo ha iniziato bene, affrontando l’esigenza di una più equa ridistribuzione fiscale attraverso l’introduzione del bonus di 80 euro ma poi non ha completato l’operazione, lasciando fuori dai benefici i lavoratori dipendenti con più di 26.000 euro, i pensionati e gli incapienti ed anche i vantaggi per chi il bonus l’ha preso nel 2014 sono stati neutralizzati dall’aumento della fiscalità locale, dell’iva e delle accise. Bisogna completare l’operazione e per farlo è necessario affrontare con strumenti straordinari il problema dell’evasione fiscale ed agire sul disboscamento delle agevolazioni fiscali che non riguardano il mondo del lavoro e delle pensioni e che hanno una natura più corporativa. L’altra possibilità è quella di chiedere un piccolo contributo a quel 10 per cento delle famiglie italiane che detiene più della metà della ricchezza totale, realizzando un’effettiva progressività al livello del sistema fiscale più complessivo, come richiesto dalla nostra Costituzione. Sono tutti aspetti estranei all’attuazione della delega fiscale ma che non possono essere trascurati se si vuole rilanciare la crescita e l’efficienza del nostro sistema economico” ha concluso Maurizio Petriccioli.
APPROFONDIAMO I CINQUE PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
U
n nuovo assegno familiare, sulla base delle effettive condizioni di disagio, che cresce al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito, l’estensione del bonus di 80 euro (mille euro annui) a tutti, anche ad incapienti, pensionati, lavoratori autonomi, sotto i 40 mila euro di reddito, l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni oltre i 500 mila euro e l’esenzione della prima casa dalle imposte, una lotta all’evasione fiscale più efficace con maggiori sanzioni amministrative, penali e maggiori controlli. Sono i punti principali della proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma fiscale presentata della Cisl nazionale.
BONUS 1000 EURO
La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro
NUOVO ASSEGNO FAMILIARE
Ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.
FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO
È indispensabile una nuova regolazione
delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.
UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA
Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.
RIDURRE L’EVASIONE FISCALE
L’evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.
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30 1 Voci da palazzo Tempo di elezioni Il 31 maggio alle urne per la Regione e Venezia
Chi vincerà in Veneto? Mai come questa volta la partita è aperta Rispetto a cinque anni fa la fiducia dei cittadini è più che dimezzata. Ad incoronare il nuovo governatore contribuirà anche l’astensionismo di Maria Pavan
I
n questi giorni è caccia alle preferenze per l’esercito di can- ad avere una guida politica che dovrà vedersela con un bilandidati consiglieri che per essere eletti hanno bisogno che cio comunale su cui gravano diversi milioni di debiti: Bellati, sulle schede venga espresso il loro cognome. E non sarà Brugnaro,Busetto,Casson, D’elia, Fiore, Pizzo, Scano, Seibezzi facile capire dove scriverlo vista la scheda che gli elettori si e Zaccariotto. Le elezioni cadono in un momento di particolare disaffetroveranno davanti in cabina elettorale. Sarà una maxi scheda visto che a correre per la carica di zione verso l’amministrazione locale: quasi tutti gli istituti di sondaggi rilevano che rispetto a cinque presidente in Veneto saranno in 6 con reanni fa la fiducia dei cittadini è più che lative liste proprie e altre liste d’appoggio. Saranno eletti Luca Zaia, governatore in carica, cerca la 49 consiglieri tutti dimezzata. Come sempre l’esito delle urne avrà riconferma sostenuto da Lega e Fi. Flavio con le preferenze. ripercussioni anche sul quadro politico. Si Tosi, sindaco leghista di Verona, corre con Il listino non c’è più misurerà la forza di Renzi, in primo luogo, una lista propria. che spera in un successo per arginare la Alessandra Moretti è la candidata del centrosinistra; Iacopo Berti quello del M5S. Gli altri sono Ales- dissidenza interna la suo partito. Oltre che in Veneto si rinnoveranno i consigli regionali in sio Morosin di Indipendenza Veneta e Laura Di Lucia Coletti per Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in la lista L’Altro Veneto. Ma nel quadro veneto conterà tantissimo anche chi gover- oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Spiccano per nerà la città di Venezia, presto città metropolitana. Sono 10 i importanza Venezia, Aosta, Trento e Bolzano. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare. candidati sindaco per le comunali a Venezia. Dopo 10 mesi di commissariamento, Ca’ Farsetti tornerà
LA NUOVA LEGGE ELETTORALE MENO CONSIGLIERI, TUTTI SCELTI CON LE PREFERENZE
A
pprovata dal consiglio regionale il 22 gennaio scorso, la nuova legge regionale porta quest’anno alcune importanti novità per i cittadini. I due principali cambiamenti della nuova legge elettorale: solo 49 consiglieri, sparisce il listino bloccato. Liste a metà tra uomini e donne, ma nessuna “quota rosa” e solo una preferenza a disposizione.
glieri scelti attraverso il conteggio delle preferenze. Infine, vale la pena ricordare che dal prossimo giugno entra in vigore il nuovo limite di due mandati: nella migliore delle ipotesi, dunque, chi sarà eletto potrà rimanere in regione fino al 2025 e non, come avvenuto finora, anche per cinque o sei mandati consecutivi.
LE PRINCIPALI NOVITÀ La più evidente è che l’assemblea di palazzo Ferro-Fini “dimagrisce”, passando da 60 a 49 consiglieri, a cui si aggiungono il presidente eletto e il candidato presidente che è arrivato secondo. La seconda, non meno sostanziale, è la scomparsa del “listino bloccato” che ha fin qui accompagnato il nome del presidente: nessun “nominato”, insomma, ma solo consi-
COME SI VOTA Si può votare solo per il candidato presidente, o per il candidato presidente e per una lista. In quest’ultimo caso, si può anche scegliere la strada del voto disgiunto: un voto al candidato presidente x ma contemporaneamente il voto a una lista che appoggia invece il candidato presidente y. Sembra paradossale, ma la pratica del voto disgiunto è sempre più presente nella politica italiana.
Proteggilo dalle malattie metaboliche rare
Con lo screening neonatale metabolico, il semplice prelievo di una goccia di sangue alla nascita, puoi salvargli la vita o evitargli gravissime disabilità. Aiutaci a promuovere lo screening e a realizzare i nostri progetti a favore dei bambini metabolici.
CHI SARÀ ELETTO Ogni provincia esprime un numero di consiglieri che è legato alla popolazione. Le liste devono essere composte di un numero uguale di candidati di sesso maschile e femminile, ma la proposta di introdurre la doppia preferenza di genere è stata bocciata e non è previsto un numero minimo di eletti per ciascun sesso. Dunque, uomini e donne sono pari solo per numero di candidati. Vince, e viene eletto, chi prende più preferenze tra i candidati delle liste. La soglia di sbarramento non cambia: i seggi verranno suddivisi tra le coalizioni (insieme di partiti che appoggiano lo stesso presidente) che ottengono il 5 per cento dei voti, sia le coalizioni composte da almeno un partito (gruppo di liste presentate in più province con lo stesso simbolo) che hanno ottenuto il 3 per cento dei voti di lista.
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Voci da palazzo 31 9 Elezioni regionali Tutti gli schieramenti in campo
Sei candidati: tra loro il nuovo Governatore del Veneto
A pochi giorni dal voto i sondaggi non sono proprio chiari, complice anche la cattiva usanza di degli intervistati che non sempre dichiarano davvero chi sceglieranno in cabina elettorale
di Maria Pavan
O
rmai non si vota più per “atto di fede”. E sempre più spesso si decide all’ultimo chi votare. Circa il 15% dei votanti alle ultime politiche afferma di aver deciso - “di” e “per chi” votare - nel corso dell’ultima settimana. Una componente del 6-7%, in particolare, solo nel giorno del voto. Per il Veneto è, dunque, ancora tutto da scrivere, senza contare che potrebbe anche esserci una quota maggiore di quella di 5 anni fa che alle urne proprio
Movimento 5 Stelle
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Jacopo Berti
anni, padovano, laureato in giurisprudenza, imprenditore nel campo dei diritti sportivi e del commercio on-line, casa in Prato della Valle a Padova e una grande passione per i colori biancoscudati. Si può delineare così il profilo di Jacopo Berti, il candidato emerso vincente lo scorso dicembre dalle consultazioni on-line svoltesi tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle per individuare il nome del “cittadino portavoce” candidato a guidare il Veneto in caso di vittoria. In quella occasione furono circa 2.400 i votanti e a Berti andarono 466 preferenze. Una sola, come di consueto, la lista a sostegno della sua candidatura: i grillini, infatti, rimangono chiusi a ogni forma di alleanza con altri partiti o movimenti. Lotta alla corruzione, taglio dei costi della politica, rilancio delle piccole e medie imprese, maggiori risorse per il rischio idrogeologico tra i temi che hanno scandito la campagna elettorale.
non andrà. Specie se sarà bel tempo. Certo è che queste elezioni potrebbero davvero cambiare drasticamente il volto della Regione. Se Zaia continuasse ad andar forte ma Tosi gli sottraesse abbastanza la Moretti potrebbe fare il colpo grosso. Potrebbe però anche verificarsi il contrario e cioè che Tosi vincesse il banco e Zaia arrivasse secondo, specie se il Movimento 5 Stelle pescasse molto tra i delusi del centrosinistra. Ne vedremo delle belle!
L’altro Veneto – Ora possiamo!
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Laura di Lucia Coletti
nsegnante di italiano e latino al liceo Giordano Bruno di Mestre, la candidata presidente di L’altro Veneto ha nel suo curriculum politico l’elezione a consigliere provinciale nel 2004 come indipendente nelle liste dei Ds, promuovendo il codice etico di condotta per gli eletti. Dallo scorso anno è membro del comitato provinciale dell’Altra Europa con Tsipras, il movimento formatosi alle scorse europee raccogliendo esponenti della sinistra radicale e dell’ambientalismo. L’Altro Veneto. Ora Possiamo! si presenta come “una lista di persone impegnate nelle battaglie sociali, ambientali e per i diritti civili, espressione di movimenti, associazioni, collettivi e formazioni politiche che guardano alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna”. In Veneto partecipano al progetto L’Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, OndaVeneta (Organizzazioni regionali ambientaliste), il Partito Comunista d’Italia (PCdI), personalità indipendenti provenienti dal Movimento 5 Stelle, dall’Italia dei Valori, dal movimento sindacale, dalla società civile.
Indipendenza Veneta
Flavio Tosi Presidente
ato nel 1955 a Noale, nel Veneziano, Alessio Morosin è avvocato. È stato difensore di Flavio Contin all’epoca del “tanko” dei Serenissimi e ancora lo scorso anno, dopo l’arresto per l’inchiesta che aveva portato in carcere anche l’ex segretario della Liga Veneta Franco Rocchetta sull’ipotesi di una vasta cospirazione contro lo stato italiano. È il candidato di Indipendenza Veneta, unico movimento nella galassia venetista che ha saputo raccogliere le firme necessarie a prendere parte alle elezioni regionali. Il programma, di fatto, si impernia su una sola richiesta “preliminare” a tutte le altre: riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo veneto, da realizzarsi attraverso referendum nel quadro del diritto internazionale, sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. A sostegno della concreta possibilità di tale percorso, il movimento cita i casi di Sud Sudan, Groenlandia e Montenegro, oltre che della Scozia dove però il referendum ha visto vincere i sostenitori dell’unione con Londra.
ato nel 1969 a Verona, programmatore elettronico in campo industriale, ha iniziato la carriera politica nel 1994 come consigliere comunale. Consigliere regionale nel 2000, rieletto nel 2005 col record di preferenze e nominato assessore alla sanità, dal 2007 è sindaco di Verona dove è stato rieletto nel 2012. Gli ultimi tre anni sono stati segnati dall’elezione a segretario della Liga Veneta, dall’elezione al parlamento europeo (ma Tosi ha optato per rimanere sindaco) e quindi dall’espulsione dalla Lega motivata dall’incompatibilità con l’attività della sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”. A sostenere la sua candidatura ci sono sei liste: Area popolare Veneto, Lista Tosi per il Veneto, Famiglia Pensionati con Tosi, Razza Piave Veneto Stato, Il Veneto del fare, Unione Nordest. Alla prima, in particolare, fa riferimento l’area Udc, Ncd e ex Forza Italia usciti negli ultimi mesi dal partito.
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Alessio Morosin
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Flavio Tosi
Centrosinistra
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Alessandra Moretti
ata a Vicenza nel 1973, laureata in giurisprudenza e avvocato matrimonialista, già vicesindaco nella giunta Variati, sale alla ribalta della politica nazionale come portavoce del Comitato Bersani alle primarie del 2012 e diventa deputato nel 2013. In questa veste è stata relatrice del disegno di legge sul divorzio breve, da poco approvato in via definitiva dal parlamento. Nel 2014 è scelta da Renzi come capolista alle europee, raccogliendo 230 mila voti (prima nel Nordest, seconda nel Pd in Italia). Lo scorso autunno si candida alle primarie per le regionali del centrosinistra, e diventa la candidata chiamata a sconfiggere Zaia. Oltre al Pd, la sostengono altre 4 liste: Veneto civico Moretti Presidente, Alessandra Moretti presidente per il Veneto, Veneto nuovo-Sel-Verdi e Progetto Veneto Autonomo. Nell’accettare la candidatura si è dimessa da europarlamentare e ha promesso di rimanere in regione per i prossimi cinque anni: con quale ruolo, da presidente o da leader dell’opposizione, lo scopriremo a fine mese.
Lega nord
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Luca Zaia
ato a Conegliano nel 1968, laureato in scienze della produzione animale, scopre la politica come consigliere comunale a Godega di Sant’Urbano nel 1993. Da lì una carriera fulminante, tutta nella Lega: presidente della provincia di Treviso dal 1998 al 2005, vicepresidente della regione, ministro dell’agricoltura nel 2008, nel 2010 – dopo un duro e lungo braccio di ferro per la candidatura con il presidente uscente Galan – vince a mani basse le regionali risultando il presidente più votato d’Italia con oltre il 60 per cento. A sostenerlo nella sfida per il bis, cinque liste: Lega Nord, Forza Italia, Meloni Fratelli d’Italia, Zaia presidente e Indipendenza Noi Veneto. All’appuntamento con il voto arriva forte di un significativo gradimento popolare nei sondaggi degli istituti di ricerca, ma anche con due problemi non indifferenti: gli arresti e gli scandali che hanno colpito Forza Italia in questi anni (da Galan all’assessore Chisso), e la rottura con Flavio Tosi, che ha riaperto di fatto una sfida che fino a pochi mesi fa non pareva dover riservare grosse sorprese.
Voci da palazzo 1
32 Voci da palazzo Alla vigilia delle elezioni Le voci di cittadini e imprese venete
“Caro neo-presidente sappi che…” Idee concrete, attese e richieste. Confindustria Veneto ha presentato la propria proposta di politica industriale per la regione con il Manifesto Del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020 di Maria Pavan
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n piano di lavoro strategico e concreto per le imprese venete e un contributo di proposte alla politica regionale, per orientare il Veneto del futuro verso un nuovo rinascimento basato sull’asset del nuovo manifatturiero alla luce della “terza rivoluzione industriale”. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero #Veneto2020 raccoglie le idee e i progetti frutto del progetto #Veneto2020, il percorso intrapreso nei mesi scorsi da Confindustria Vento per costruire una innovativa proposta di politica industriale per la regione. “Il progetto #Veneto2020 e il Manifesto del Nuovo Manifatturiero – ha dichiarato Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto – nascono dalla consapevolezza di Confindustria Veneto delle grandi trasformazioni socio-economiche in atto. Abbiamo la necessità di rinnovare i nostri paradigmi per affrontare le sfide globali, puntando su una nuova visione della nostra industria. Un Nuovo Manifatturiero basato su fattori che possano dare valore aggiunto alle imprese: capitale umano, qualità dei prodotti, nuove tecnologie, cultura e turismo, infrastrutture e una dimensione metropolitana della regione. L’obiettivo del Manifesto è duplice. In primis è il piano di lavoro assegnato dagli Industriali del Veneto a se stessi e alla propria rappresentanza regionale. Un piano costruito per indicare la strada agli associati, ai partner, alle numerose filiere industriali venete, avendo come spunto primario l’innovativa “ricerca sul campo” degli
Roberto Zuccato imprenditori e le strategie adottate dalle imprese più competitive e vincenti. Il Manifesto, tuttavia, vuole anche essere il contributo di idee, di progetti e di azioni che il mondo dell’impresa rivolge alla politica e ai decisori pubblici locali, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Come classe dirigente ci assumiamo la responsabilità di presentare a chi si candida a guidare la Regione il nostro Manifesto programmatico: un contribuito concreto, per chi vorrà ascoltarci, per il Veneto del futuro”. Confindustria Veneto ha inviato il Manifesto ai candidati alle prossime elezioni regionali, rendendosi disponibile per incontrarli e illustrare loro il progetto di cambiamento e rinnovamento del territorio da qui al 2020. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero si focalizza sulle priorità per un Veneto nuovamente competitivo. Un Veneto manifatturiero nel quadro della “terza rivoluzione industriale” indotta dalle nuove tecnologie digitali e in uno
scenario sempre più internazionale. In tale contesto i capitoli del Manifesto sono: industria culturale, capitale umano innovativo, attrattività e competitività del territorio, innovazione e infine ruoli della rappresentanza e delle istituzioni. “I grandi temi del Manifesto – ha evidenziato Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est – tracciano il perimetro delle sfide dell’industria e dell’economia veneta del futuro, nelle sue interconnessioni con alcuni fattori determinanti. Anzitutto il rapporto con la cultura, per proporre percorsi di contaminazione tra le imprese della manifattura veneta, le istituzioni e i soggetti che oggi operano nel campo dell’industria culturale. In secondo luogo il capitale umano, forse il fattore più strategico, in cui risulta necessario promuovere lo sviluppo di approcci didattici innovativi, l’interazione fra il mondo della scuola e le comunità professionali che operano sul territorio, il confronto e l’interazione fra saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici. Il Nuovo Manifatturiero necessita inoltre della definizione e dell’organizzazione di un moderno baricentro metropolitano per attirare nuove risorse su scala internazionale a beneficio della regione nel suo complesso. Altrettanto rilevante risulta promuovere una nuova governance regionale qualificata capace di superare la frammentazione e la mancanza di specializzazione del sistema dell’innovazione, così come ricostruire le burocrazie rendendole più agili, “intelligenti” e in grado di rispondere in modo rapido ai cambiamenti”.
Confindustria Veneto
GLI 11 “TWITTER DELLE PRIORITÀ”
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ll’interno del Manifesto sono contenuti 11 punti, in forma di “twitter delle priorità”, di proposte concrete da realizzare nei prossimi 5 anni: Competitività del territorio: Recuperare 50 posizioni in 5 anni nel Competitiveness Index dell’UE. Raggiungere la Lombardia (oggi al 108° posto in classifica), oggi siamo al 158°. La cultura del Made in Italy: costruire la rete della cultura del Made in Italy in Veneto. 50 musei di impresa e di territorio per almeno 500.000 presenze all’anno entro il 2020. Il “nuovo poli-tecnico”: definire l’offerta regionale della formazione politecnica per combinare scienze, creatività e saperi umanistici. Una rete di 50 nodi attivi per essere il punto di riferimento del paese entro il 2020. Formazione superiore: avviare 5 corsi magistrali e/o master su temi del Made in Italy in grado di attirare studenti italiani e da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% degli studenti deve essere straniero. Dottorati industriali: moltiplicare per 5 l’offerta di dottorati industriali puntando sulla ricerca applicata e attirando studenti da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% dei dottorandi deve essere straniero. Start up e innovazione: riorganizzare i servizi all’innovazione per promuovere 500 nuove start up in 5 anni. 50 aziende venete andranno in Borsa entro il 2020. Banda Ultralarga e innovazione: entro il 2020 almeno il 50% del territorio veneto (dando priorità alle aree produttive) sia coperto con un servizio di banda ultralarga ad almeno 100 Mbps, garantendo comunque a tutti i cittadini una connessione ad
almeno 30 Mbps (anche nelle aree marginali). Burocrazia e sviluppo: un piano di riorganizzazione della “macchina regionale” ed un piano per la riduzione dei Comuni: da 581 a 300 entro il 2020. Finanza, Credito e Sviluppo: complementarietà dei fondi comunitari nazionali e regionali per dare più credito alle imprese. Unica regia regionale e processo di radicale semplificazione burocratica. Obiettivo “Garanzie”, per finanziare di 2 miliardi di investimenti entro il 2020. Demografia e giovani: invertire la rotta e attirare giovani da tutto il mondo. Oggi il Veneto “perde” 7.000 persone l’anno: in 5 anni dobbiamo cambiare il segno da – a +. Un baricentro metropolitano per attirare nuove risorse: già nel 2015 la Giunta Regionale si doti di una delega specifica per promuovere uno spazio metropolitano del Veneto in grado di attirare risorse economiche e talenti da tutto il mondo
L’opinione
Cittadinanzattiva
LETTERA APERTA AI CANDIDATI
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ittadinanzattiva – tribunale per i diritti del malato, un movimento da anni impegnato in prima linea nella tutela dei cittadini, ha scritto una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione Veneto. Il fine è quello di sottoporre alla loro attenzione alcune richieste frutto di dibattiti e confronto tra cittadini e associazioni veneti, a garanzia che nello svolgimento del mandato assegnato dagli elettori, siano soddisfatte. A firmarla Umberto Iazzetta (nella foto), presidente regionale di Cittadinanzattiva, a nome del Comitato Direttivo Regionale. Sulla sanità Cittadinanzattiva ha le idee chiare e dice: “Basta tagli”: già oggi molti cittadini rinunciano alle cure mediche per ragioni economiche e fare prevenzione è diventato un lusso per pochi. Senza attività preventiva aumentano ricoveri impropri e spesa sanitaria. Con la scusa di razionalizzare la spesa sono stati razionati i servizi e sono oramai in tanti a rinunciare alle cure dentistiche. Sottolinea come sia urgente alleggerire in modo consistente il peso dei ticket, perché la salute è bene primario e deve essere accessibile a tutti; invece curarsi è diventato un lusso per pochi. L’associazione chiede investimenti su prevenzione e implementazione delle cure primarie: in considerazione dei frequenti interventi di riduzione del Fondo Sanitario Nazionale si è determinato una sensibile limitazione dei diritti dei cittadini fino alla esclusione dalle cure primarie di circa il 24% della popolazione generale. Urgente anche aggredire sprechi, inefficienze e fenomeni corruttivi che incidono sensibilmente sulla spesa (applicazione del Decreto Legislativo 33/Aprile 2013): occorre riordinare la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e nei rapporti con i cittadini come antidoto alla corruzione, perché quest’ultima penalizza imprenditori onesti e cittadini tutti e il fenomeno nella nostra regione si sta estendendo a macchia d’olio. Importanti risorse potrebbero inoltre essere recuperate – secondo Cittadinanzattiva – intervenendo dal project financing, anche su contratti già in essere, perché è inconcepibile garantire ad imprenditori remunerazioni che non trovano giustificazione alcuna. I contratti già stipulati costano alle aziende fino a 80 milioni di euro per ogni anno di esercizio finanziario per i prossimi 20 anni. Cittadinanzattiva suggerisce anche di ridurre il numero delle ULSS a una per provincia come già ipotizzato da più parti, senza però alcuna riduzione di servizi alla salute dei cittadini e senza ulteriore tagli posti letto. Improcrastinabile, invece, investire nella medicina di urgenza/emergenza, mettendo i pronto soccorso in condizioni di sopperire alle attese estenuanti, creando corsie preferenziali per i soggetti più fragili, iniziando dai portatori di handicap, agli anziani, ai bambini e alle donne. Importante il coinvolgimento della associazioni di volontariato in ambito sociosanitario prevedendo la costituzione di comitati consultivi costituiti dai rappresentanti dei cittadini e delle aziende per la valutazione delle scelte politiche amministrative. Fondamentale pure il coinvolgimento dei medici di famiglia (MMG), del distretto, della continuità assistenziale e della medicina di gruppo, che devono essere in grado di dare risposta adeguata ai cittadini integrando i servizi in modo da evitare accessi impropri ai nostri pronto soccorso. Altre professioni sanitarie (anche infermieristiche) dovrebbero essere coinvolte in attività preventive in appositi presidi, utili ad indirizzare i cittadini in percorsi di cura organizzati e svolgere sia funzione “frangiflusso” che di primo intervento. Cittadinanzattiva esprime, poi, preoccupazione per il futuro della sanità e della sostenibilità del sistema: per garantire qualità, efficienza e universalità nell’erogazione dei servizi al cittadino chiede l’applicazione dei costi standard non solo in sanità, ma in tutti i comparti dell’amministrazione pubblica. Il movimento chiede anche una verifica sull’applicazione della legge 38/2010 per garantire accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore prevedendo strutture idonee (hospice) distribuite sul territorio Regionale e che le Aziende Sanitarie dispongano in cartella clinica la misurazione del dolore, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana. Infine, Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato chiede di fare la propria parte nell’interesse della collettività e a garanzia del benessere dei cittadini. L’azione politica deve essere indirizzata necessariamente al mantenimento di standard di qualità e ad evitare situazione di disagio e discriminazione tra chi può e chi non può; nella convinzione che in una società in cui abbia spazio e valore il ruolo dei cittadini è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole che per chi è forte.
Ho fatto
Voglio fare
indennità dei consiglieri regionali.
Riduzione dei costi della politica diminuite le
Progetti per dare lavoro ai veneti ed opportunità al Veneto.
Piano casa
Bloccare il consumo di territorio agricolo.
introdotto importanti opportunità per l’ampliamento delle abitazioni e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, bonus volumetrici e riduzioni del contributo di costruzione per chi migliora l’efficienza energetica della propria abitazione.
Rigenerare il patrimonio edilizio esistente e recuperare le aree produttive e urbane degradate o dismesse.
Realizzare interventi concreti a difesa della sicurezza idraulica del nostro territorio.
Agricoltura
data concreta applicazione al Piano di Sviluppo Rurale. Revisione della legge in materia di agriturismo. Varata la nuova legge in materia di agricoltura sociale e istituita la Banca della Terra Veneta.
Creare nuove opportunità di lavoro per i agricoltura.
Sport
Valorizzare la paritarie.
Risarcimento dei danni causati dai cinghiali
creato un fondo regionale per risarcire agricoltori e automobilisti che subiscono danni causati dalla fauna selvatica, in prevalenza cinghiali.
scuola e dare certezze alle scuole
Mettere la famiglia Regione.
Gioco d’azzardo
al centro delle politiche della
Garantire prestazioni sanitarie di qualità in tempi certi, eliminando gli sprechi e le inefficienze.
varata la legge in materia di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico.
Potenziare il sistema dei servizi domiciliari e l’assistenza alle persone bisognose.
Punto Ascolto
fornita consulenza gratuita tramite professionisti agli imprenditori in difficoltà a causa della crisi.
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E L E Z I O N I
Semplificare le procedure ed eliminare gli adempimenti burocratici inutili.
introdotta una agevolazione fiscale che opera in termini di credito d’imposta sull’I.R.A.P. per chi sponsorizza associazioni sportive dilettantistiche.
Committente responsabile Guido Maria Bertazzo
giovani in
R E G I O N A L I
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Nel corso dei miei cinque anni in Consiglio Regionale ho potuto incontrare migliaia di persone, ho ascoltato i desideri, i progetti, le speranze di cittadini, imprese, associazioni, cercando di trasformarli in progetti di legge e azioni concrete per il territorio. Ho capito fino in fondo qual è il Veneto che vogliamo e che, insieme dobbiamo costruire. Un Veneto migliore. accorderete la vostra Preferenza. Questo è ciò che intendo continuare a fare in futuro, se mi acc Grazie.
M A G G I O
Scegli un Veneto migliore
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MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
Ho 43 anni, sono nato e vivo a Monselice. Sono stato Assessore al Comune di Monselice, Assessore all’Urbanistica della Provincia di Padova, Consigliere Provinciale e Consigliere Regionale. ZA
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34 1 Cultura veneta Esposizione Internazionale Torna a Venezia l’appuntamento con i grandi artisti
Il the World’s Futures Inaugurata il 9 maggio la 56° Esposizione Internazionale d’Arte diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta di Maria Pavan
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he cos’è diventata oggi la creazione artistica? Cos’è il contemporaneo nell’arte e quanto può emozionare e sorprendere davvero? A tutte queste domande una grande esposizione internazionale può dare alcune valide risposte. Alcune, però, non tutte. Certo in 120 anni – tanti sono quelli che ne conta la Biennale veneziana – i veri artisti non sono mancati a Venezia e non mancheranno neanche questa volta. Il tema del futuro del mondo, poi, è molto sentito dagli intellettuali ma anche dall’uomo qualunque e sarà interessante cogliere il genio artistico su un crinale delicato e fragile qual è in effetti l’orizzonte che attende tutti noi. “Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni - spiega il presidente Paolo Baratta da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie, viviamo una sorta di ‘age of anxiety’. E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l’arte e lo sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell’incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. Si vuole quindi indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano
le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo (il loro inner song). La Biennale ha chiamato Okwui Enwezor - continua Baratta - anche per la sua particolare sensibilità a questi aspetti.” La biennale sarà sicuramente un’occasione da non perdere per aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti
La Mostra sarà affiancata da 89 partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e in centro storico di oggi, materia questa che sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai curricula degli artisti operanti nel mondo. “Mentre il cardine di All the World’s Futures – spiega il curatore – rimane un corpus assai ampio di nuove opere commissionate specificamente agli artisti per la 56. Biennale Arte – una selezione senza precedenti di progetti qui esposti per la prima volta – l’Esposizione dedicherà
Antonia Arslan Il rumore delle perle di legno
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particolare attenzione anche a una rassegna di prospettive storiche realizzate da artisti viventi e non. Queste rassegne, organizzate in forma di piccole antologie, spaziano da una serie di neon testuali – realizzata da Bruce Nauman tra il 1972 e l’inizio degli anni ’80 – a un atlante della filmografia di Harun Farocki che comprende complessivamente 87 film. La Biennale Arte presenterà inoltre le opere di alcune figure magistrali, tra le quali ricordiamo il fotografo Walker Evans, con un set completo tratto dall’edizione originale di Let Us Now Praise Famous Men; il cineasta Sergej Ejzenstejn; l’artista multimediale Chris Marker; l’installation artist Isa Genzken; lo scultore-compositore Terry Adkins; l’autore-regista Alexander Kluge; l’installation artist Hans Haacke; l’artista concettuale Teresa Burga; il performance artist Fabio Mauri; lo scultore Melvin Edwards; la pittrice Marlene Dumas; l’artista-attivista Inji Efflatoun; il land artist Robert Smithson; la pittrice Emily Kngwereye; il regista Ousmane Sembène; lo scultore Ricardo Brey; l’artista concettuale Adrian Piper, e altri pittori come Tetsuya Ishida e Georg Baselitz”.
AUTORI VENETI
moziona e commuove l’ultimo romanzo della padovana Antonia Arslan “Il rumore delle perle di legno” edito dalla Rizzoli. La protagonista è l’autrice bambina e i suoi ricordi, una memoria intima, fortemente sensoriale che riemerge prepotente e chiede di essere raccontata. E infatti Antonia Arslan scrive: “I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente”. In questo nuovo romanzo l’autrice della “Masseria delle Allodole” riprende a raccontare la propria storia e la storia del suo popolo lì dove l’aveva interrotta dopo “La Strada di Smirne”. Il nuovo romanzo dell’autrice padovana esce proprio a cent’anni dal genocidio del popolo armeno. Un triste anniversario celebrato il 24 aprile scorso a ricordo di oltre un milione di uomini, donne, bambini trucidati e come “flauti di ossa che cantano inascoltati nel deserto - spiega Antonia Arslan - per decenni dimenticati in una sorta di spaventosa damnatio memoriae, che ancora oggi non ha trovato giustizia, poiché un secolo non è bastato alla Turchia nazionalista per riconoscere le proprie colpe”.
Mattia Signorini Le fragili attese
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atteo Signorini, autore rodigino, torna in libreria con un nuovo e intenso romanzo che, come annuncia il titolo, racconta quelle attese in cui, troppo spesso, la vita resta incagliata. Questa è la storia della Pensione Palomar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant’anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d’amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti. Guido, un professore d’inglese che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un’arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi.
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1 Cultura veneta UNI Festival dei corti Prima il River Film Festival di Padova, poi Euganea Film Festival
Short film, corti e cortissimi: pellicole da non perdere Un’estate di cinema per appassionati e non. Serate che coniugano l’amore per l’immagine, la musica, il teatro e la natura di Maria Pavan
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on l’estate in arrivo tornano protagoniste le brevi storie in pellicola che, anche grazie ai nuovi strumenti digitali stanno cambiando il modo di raccontare per immagini. Così al River Film Festival, che si terrà a Padova dal 28 Maggio al 9 Giugno 2014, sarà inaugurata una nuova sezione dedicata alle opere girate con cellulari, tablet, I-pad, fotocamere: un film in 100 secondi. Saranno visibili in streaming e il pubblico potrà votare online. Il festival si ripresenta confermando l’obiettivo di offrire una vetrina autorevole alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi. Non mancheranno le storiche sezioni competitive: Corto, Documentario, Animazione, Scuole di cinema e Supercorto. Dopo il successo dei Supercorti (o Extreme Short Film, opere della durata da un minuto e mezzo fino a cinque minuti) che nell’edizione 2013 del Festival hanno invaso la città sugli schermi di tram, autobus e fermate della rete di trasporti cittadini grazie all’inedita partnership fra il Festival e Aps Holding, questa nuova
iniziativa colloca il River Film Festival ai primi posti in Italia per coinvolgimento interattivo con il proprio pubblico, il quale potrà visionare le opere in streaming e assegnare il premio al corto da 100 secondi preferito con un semplice clic. Euganea Film Festival, invece, si svolgerà dal 3 al 19 luglio e condurrà gli spettatori attraverso prati, ville e castelli, tutti luoghi
unici dove condividere momenti di socialità e di cultura illuminati dalla luna e dalle stelle. L’edizione 2015 del Festival prevede tre sezioni competitive: Il Concorso Internazionale Cortometraggi, Il Concorso Internazionale Documentario e il Concorso Internazionale Cortometraggi di Animazione. Oltre ai premi per il Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario e Miglior film d’animazione, verranno assegnati altri tre premi: Premio “Banca Etica”in collaborazione con Banca Etica, assegnato al film italiano o straniero
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che meglio affronta tematiche legate alla sostenibilità e accessibilità sociale ed economica in ambito alimentare e agricolo; Il Premio “Parco Colli Euganei” verrà assegnato al film che meglio affronta e interpreta le tematiche legate all’ambiente e al racconto del territorio, in abito locale o globale; Il Premio “Veneto Movie Movement” che verrà assegnato alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che abbia qualche stretto legame con il territorio regionale. Il Festival negli anni ha presentato registi di alto livello. Prova ne è il fatto che nel 2011 con il corto “Biondina”, Laura Bispuri ha vinto la decima edizione dell’Euganea Film Festival . Oggi “La Vergine Giurata” è il suo film d’esordio e concorrerà per l’Orso d’Oro a Berlino, unico titolo italiano in concorso.
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veneta 1 Cultura provinciale 36 Il tema del viaggio nelle sue sfaccettature L’edizione 2015 del progetto dell’associazione Muraless che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale
I registi Andrea Segre e Antonio Augugliaro a Chioggia per parlare del progetto “Displaced person” di Sara Boscolo Marchi
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’edizione 2015 del progetto “Displaced person - Persone sradicate” dell’associazione di volontariato Muraless, che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale, torna sul tema “Vite in cammino”. La prima tappa dei due appuntamenti della rassegna si è svolta a Chioggia il 24 aprile presso Casa Goldoni, dove il regista Andrea Segre, molto amato dal pubblico clodiense per il lungometraggio “Io sono Li” ambientato a Chioggia qualche anno fa, ha presentato il suo nuovo libro “Fuori rotta - Diari di viaggio”. E’ seguita presso il Cinema Teatro Don Bosco, la proiezione di “Come il peso dell’acqua”, film di Giuseppe Battiston, Marco Paolini, Stefano Liberti e Andrea Segre uscito l’anno scorso sul piccolo schermo e riproposto alla affollata platea chioggiotta dopo l’ultima grande tragedia del Mediterraneo. Attraverso i racconti di tre donne che hanno compiuto l’attraversata del mare dai loro paesi di origine, fino alle coste italiane, Battiston e Paolini cercano di fare ordine e chiarire ogni dubbio del pubblico sul feno-
meno dei cosiddetti “sbarchi clandestini”. Dalla forte connessione tra viaggio e documentario nasce anche il progetto culturale di Andrea Segre sul diritto al viaggio. Partendo dalle steppe del Kazakistan, in autunno il regista padovano-chioggiotto viaggerà a piedi e documenterà altre storie “per farci capire meglio chi siamo e cosa stiamo vivendo” in quest’epoca storica. Il secondo appuntamento della rassegna proposta da Muraless in collaborazione con le associazioni del territorio, Caritas Diocesana, Il Mappamondo, C_Plus, Titoli Minori, Chioggialab, Slow Food e Comune di Chioggia, si è tenuto il 6 maggio presso il Cinema Teatro Don Bosco, dove è stato pro-
Poesia
DAL COMUNE UN PREMIO PER IL GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA
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remiata la presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia, professoressa Guidina Borella Lando. Sabato 9 maggio in Auditorium San Nicolò il sinLa premiazione della daco di Chioggia professoressa Guidina Giuseppe Casson Borella Lando ha premiato con una targa di riconoscimento la professoressa “per il costante impegno nell’ambito culturale clodiense attraverso la diffusione dell’arte poetica ed il lavoro svolto nel territorio” dall’associazione. La cerimonia si è svolta nel corso della presentazione dell’antologia “Canti dell’Anima”, giunta alla XVII pubblicazione, con l’illustrazione critica delle poesie a cura della presidente Borella Lando, intermezzi musicali di Anna Maria Mariotti e Micaela Tiozzo, presentati da Maria Teresa Aprile. Il gruppo poeti città di Chioggia è operativo nel territorio dal 1991 e iscritto all’albo dell’associazionismo del Comune. Tra le attività promosse, l’organizzazione di una rassegna annuale di poesia con declamazioni in lingua e dialetto, l’edizione di un volume dell’antologia Canti dell’Anima, la raccolta in sillogi di poesie a tema, la collaborazione con enti e istituzioni delle città limitrofe, lo studio della poesia in dialetto a Chioggia, interventi nelle scuole e la libera partecipazione a concorsi.
iettato il film presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “Io sto con la sposa”, alla presenza del regista Antonio Augugliaro. Anche in questa pellicola si racconta la storia realmente accaduta di cinque palestinesi e siriani in fuga attraverso l’Europa, da Milano a Stoccolma, con l’ “alibi” della festa di un matrimonio fittizio. Muraless, poi, il 7 maggio ha portato il film e regista Augugliaro ad incontrare i ragazzi del Liceo “G. Veronese” a completare l’intento culturale del progetto “Displaced person” con effetti educativi e di sensibilizzazione sui giovani, eredi unici di una società in continua evoluzione.
Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti nella provincia di Venezia
Si valorizzano le eccellenze R “F
Mestre. Torre civica
LA MOSTRA SU HUGO PRATT A VENTI ANNI DALLA SUA MORTE
iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle Attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare,
I turisti dell’Expo possono essere “intercettati” con la ricca offerta del territorio: da Venezia all’entroterra food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico. Linda Talato
avole di Venezia” è il progetto che sarà allestito dal 23 maggio fino al prossimo 7 giugno presso la Torre civica di Mestre in occasione del ventesimo anniversario della morte di Hugo Pratt, e che vedrà la partecipazione anche del giornalista Rai Vincenzo Mollica. Il progetto si articola in vari punti e prevede l’esposizione di tavole originali di disegnatori che hanno collaborato con Pratt, fra cui Stefano Babini, Stelio Fenzo, Guido Fuga, Milo Manara, Ivo Pavone, Lele Vianello, Giorgio Cavazzano. E’ prevista inoltre l’installazione di un book sfogliabile contente lo story-board di 240 pagine disegnato da Stelio Fenzo per un film mai realizzato su Corto Maltese. Interverranno esperti e critici di prestigio. Verrà inoltre allestita una sezione espositiva contenete una parte della serie di quadri che Pratt fece prima di raggiungere la notorietà con Corto Maltese (vedi foto). Il progetto va inserito in un programma di 5 mostre, inaugurato a marzo e che si concluderà il 21 giugno e promosso dal Servizio attività culturali della Municipalità, allestito in occasione della riapertura al pubblico della torre civica di Mestre dopo un restauro durato oltre un anno. Dal 13 al 21 giugno chiuderà la rassegna la “Settimana europea dell’energia sostenibile 2015”, un’occasione per sensibilizzare cittadini, soggetti istituzionali, imprenditoriali e associativi sul tema del risparmio energetico.
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DIRITTO SANITARIO
La natura della responsabilità civile della struttura sanitaria e del medico ospedaliero
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el mio precedente intervento ho delineato, per sommi capi, la problematica relativa all’obbligo di diligenza del medico il quale, qualora fornisca una prestazione inadeguata che non abbia sortito alcun benefico effetto sulla salute del paziente o, peggio, l’abbia peggiorata, è responsabile dei danni prodotti, sia penalmente, sia civilmente. Qualora il medico eserciti l’attività come libero professionista assume pacificamente una responsabilità contrattuale con la conseguenza che in caso di controversia, il paziente deve provare l’esistenza del contratto di prestazione d’opera intellettuale e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia indicando le inadempienze che imputa al professionista, astrattamente idonee a provocare (quale causa o concausa efficiente) il danno lamentato. Resta invece a carico del medico l’onere di dimostrare di avere esattamente adempiuto la propria prestazione e che nessun rimprovero di scarsa diligenza o di imperizia possa essergli mosso, o che, pur essendovi stato un suo inesatto adempimento, questo non abbia avuto alcuna incidenza causale sulla produzione del danno. Trattandosi di responsabilità da inadempimento contrattuale, il termine di prescrizione per ottenere il risarcimento del danno è di dieci anni. La questione è più complessa nell’ipotesi in cui il medico che abbia male operato, sia inserito in una struttura ospedaliera. Quest’ultima, pubblica o privata che sia, instaura con il paziente
un legame la cui fonte è costituita da un contratto obbligatorio atipico c.d. di “spedalità” o di “assistenza sanitaria” che si perfeziona sulla base di fatti concludenti con la semplice accettazione del malato. Con tale contratto, cioè, l’ospedale assume l’obbligo di adempiere sia le prestazioni principali di carattere strettamente sanitario mettendo a disposizione del paziente il personale medico ausiliario, il personale paramedico e le attrezzature necessarie, sia le prestazioni secondarie ed accessorie (ad esempio vitto e alloggio in caso di ricovero, anche in vista di eventuali complicazioni od emergenze). Inoltre, la responsabilità dell’ospedale non è esclusa dal fatto che la condotta dannosa sia stata materialmente tenuta da un dipendente (medico o personale ausiliario) poiché, a norma dell’art. 1228 c.c., il debitore che per adempiere si avvale dell’opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro. Dunque, l’ospedale risponde in primo luogo della mancata o inesatta prestazione del medico (così come dell’operato del proprio personale) a nulla rilevando la circostanza che quest’ultimo sia stato scelto dal paziente. In base al contratto di assistenza, inoltre, le strutture sanitarie rispondono contrattualmente non solo dell’errata prestazione medica, ma anche delle conseguenze derivanti da eventuali carenze organizzative. Un ospedale, ad esempio, è stato condannato al risarcimento dei danni in favore di una paziente ottantaduenne, non
autosufficiente che, trattenuta in pronto soccorso, era caduta da una barella sulla quale non erano state applicate le apposite sbarre di contenimento. Se è sempre stata pacifica la natura contrattuale della responsabilità dell’ospedale, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda quella del medico dipendente o collaboratore della struttura sanitaria ed autore della condotta commissiva od omissiva produttiva del danno, con il quale il paziente non conclude alcun contratto. Fino alla fine degli anni novanta del secolo scorso la giurisprudenza riteneva che in mancanza di un rapporto diretto contrattuale, la responsabilità del medico-dipendente fosse non di natura contrattuale, ma extracontrattuale (analoga cioè a quella assunta dal responsabile di un incidente stradale) con conseguente obbligo di risarcimento del danno cagionato, per dolo o colpa, ai sensi dell’art. 2043 cod. civ., che sanziona qualsiasi azione o omissione che rechi un danno ingiusto per l’opera colpevole dell’agente indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di natura obbligatoria. Tale impostazione ostacolava non poco le istanze risarcitorie dei pazienti poiché in materia di responsabilità da fatto illecito ex art. 2043 cod, civ. gravava su questi ultimi l’onere probatorio dovendo essi dimostrare il fatto, il nesso eziologico e il danno mentre il medico poteva difendersi limitandosi a negare ogni responsabilità. Il termine di prescrizione, inoltre, era abbrevia-
Avv. Carmelo Sergi
to essendo non di dieci, ma di cinque anni. Successivamente la giurisprudenza ha mutato orientamento per cui in modo pressoché unanime ha affermato che anche l’obbligazione del medico collaboratore o dipendente di una struttura ospedaliera, ancorché non fondata su un contratto, ha natura contrattuale derivante da “contatto sociale”. Con tale termine ci si riferisce, in generale, alle ipotesi in cui, pur in assenza di vincolo contrattuale, a seguito del semplice contatto che di fatto si instaura tra medico e paziente, sorge un rapporto obbligatorio, di tipo protettivo, consistente nell’affidamento che quest’ultimo ripone nell’operatore sanitario confidando nella sua professionalità. Poiché nel corso degli anni si registrarono alcune sentenze che insistevano nell’enunciare l’opposto principio della responsabilità extracontrattuale del medico ospedaliero, è intervenuta la Corte di Cassazione a sezioni unite (sentenza n, 577/2008) la quale ha definitivamente affermato che la responsabilità del medico ospedaliero, così come quella della struttura sanitaria, ha natura contrattuale. La diatriba si è però nuovamente riaccesa a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 158/2012 (conv. in L. 189/2012) cd. legge Balduzzi della quale tratterò nel corso del mio prossimo intervento. Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT
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DIRITTO DEL TURISMO
DIRITTO BANCARIO
Quando la banca deve restituire
Il danno da vacanza rovinata
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AVV. LORENZO MALTARELLO
no degli argomenti di “gran moda” in questi ultimi anni decennale. Seppur importante, tuttavia, questo necessario – specie fra le associazione di consumatori - riguarda distinguo non deve far perdere le speranze al cliente che senz’altro la illegittimità (presunta o reale) degli inte- ingiustamente ha versato somme illegittime. La Cassazioressi richiesti dalle banche ai clienti sulle somme elargite, sia ne Civile, invero, a Sezioni Unite nel 2010 con sentenza che si tratti di mutuo o di fido. A gran voce si affermerebbe n. 24418 ha chiarito come “…il termine di prescrizione che, una volta accertato che gli interessi non erano dovuti, il decennale cui tale azione di ripetizione è soggetta decorcliente potrebbe far valere la nullità delle clausole contrattuali re dalla data in cui sia stato estinto il saldo di chiusura del per non pagare interessi ulteriori. In proposito, ritengo oppor- conto cui gli interessi non dovuto siano stati registrati…” tuno chiarire tuttavia che una cosa è far valere tale nullità per Questo comporta che sino a quando il rapporto è in corso non pagare in futuro, ed un’altra invece è chiedere la restitu- nulla si prescrive. È solo dopo la chiusura del rapporto (ad zione di quanto pagato in passato. Per quest’ultima ipotesi esempio del conto corrente) che il cliente ha dieci anni di infatti, occorre che il relativo “diritto alla restituzione” non si tempo per verificare se ha pagato correttamente o se ha sia prescritto con il decorso di dieci anni. Ed andiamo a chiarire. versato interessi non dovuti e chiederne – cosa importante Si tratta di un distinguo puramente giuridico ma di cui occorre – la restituzione, senza averli persi definitivamente. Questo tener conto nelle aule giudiziarie quando si è accertato che significa anche che l’avviso contenuto negli estratti conto che l’operato della banca non è stato corretto e si tratta di valutare periodicamente (trimestre o semestre) pervengono dall’istisuccessivamente se sussista ancora il diritto ad essere rim- tuto di credito, con cui questi annuncia “….che eventuali borsati. La domanda del correntista tesa infatti a far valere la contestazioni dovranno essere sollevate dal cliente entro sesinvalidità/ nullità di un contratto bancario (supponiamo un’a- santa giorni….”, non vanno assolutamente ad incidere sul pertura di conto corrente) non si prescrive sostanzialmente suo diritto alla ripetizione di quanto pagato indebitamente mai, con la conseguenza che si può sempre far valere, mentre da far valere entro il decennio dalla fine del rapporto. quella diretta a conseguire la ripetizione delle somme pagate Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT e non dovute è invece soggetta alla ordinaria prescrizione Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzetta Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati.it
AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN
’inizio della bella stagione è il periodo in cui mag- to del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente giormente si organizzano e prenotano le vacanze, trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”. periodo di piacere, riposo e divertimento. Capita Ovviamente, nel caso sia negato il risarcimento, sarà il però che, giunti a destinazione, si scopra che quanto Giudice a valutare se l’inconveniente patito sia rilevante era stato promesso e pubblicizzato dai tour operator o o piuttosto un fastidio di scarsa importanza. Sono stati dalle agenzie viaggi non corrisponde alla realtà. In questi ritenuti inadempimenti di non scarsa rilevanza, fonte di casi, chi ha acquistato un “pacchetto turistico”, come risarcimento il caso del ritardo del volo di partenza per una crociera o un viaggio “tutto compreso”, gode di una 8 ore (Tribunale di Milano 19/02/2010); il non aver particolare tutela perché il Codice del Turismo ( D.Lgs fornito informazioni sulla precaria situazione politica del 79/2011) stabilisce la responsabilità del tour operator paese ( Trib. Rimini28/12/2005) o la presenza di un e dell’intermediario rispetto a tutti i pregiudizi conse- cantiere rumoroso a fianco dell’albergo (tribunale di guenti la lesione del diritto del turista a godere del viag- Torino 6/6/2008) o ancora la presenza di topi nella gio organizzato, come occasione di piacere e di riposo. camera assegnata (Tribunale Parma 30/07/2010). Chi dovesse incappare in simili disavventure deve Il principio è che la vacanza deve svolgersi esattamente come previsto, ragion per cui ogni difformità rispetto a ricordare che è necessario inviare una raccomandata con quanto è anche solo implicitamente deducibile da catalo- ricevuta di ritorno al tour operator non oltre 10 giorni ghi, opuscoli, depliant e materiale informativo legittima lavorativi dal rientro a casa. Inoltre è bene documentare il turista al rimborso del prezzo, nonché al risarcimento con foto o filmati il disservizio subito, oltre che conservadel danno. L’articolo 47 del codice del Turismo stabilisce re i deplian o catalogo e il contratto sottoscritto. che se l’inadempimento o la inesatta esecuzione della Hai delle domande inerenti a questo argomento? prestazione oggetto del contratto “non sono di scarsa scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT importanza” il turista può anche chiedere un “risarcimenStudio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info.@studiobegozzozandolin.it
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a professione dello psicologo viene spesso identificata con azioni sulla persona, spesso di tipo terapeutico o altrimenti di sostegno e supporto. Questo ovviamente è vero, ma non va dimenticata la possibilità richiedere allo psicologo della formazione individuale o di gruppo per migliorare la propria quotidianità, le proprie relazioni, il proprio lavoro. Non sto parlando di studiare la psicologia, specialmente le sue componenti più teoriche, ma di apprendere quelle tecniche di ambito psicologico utilizzabili nella propria quotidianità. Pensiamo ad esempio alla capacità d’ascolto. Tutti noi ascoltiamo altre persone ogni giorno e cerchiamo, o crediamo, di ascoltarle, ma quanto in realtà riusciamo a capire? La formazione all’ascolto permette una maggiore comprensione, una migliore interpretazione, l’apertura di diversi canali di dialogo. Si tratta di migliorare una competenza che, essendo consolidata, viene data per scontata. E si tratta di un ambito prettamente psicologico: sono coinvolti processi cognitivi, sociali, interpretativi e valoriali. Lo stesso discorso può valere per la comunicazione: quanto spesso abbiamo la sensazione che i nostri messaggi non vengano adeguatamente compresi o non abbiano l’impatto che ci auguriamo? Quanto spesso vorremmo ampliare la nostra rete di contatti, essere capaci di modificare il nostro stile a seconda dei canali a nostra disposizione, di essere assertivi e autorevoli? Tutto questo e molto altro può essere realizzato con l’aiuto di un professionista della psicologia, che, in virtù dei propri studi e di un’abilitazione alla professione, può dare la garanzia della qualità della propria prestazione. Psicologia per formarsi e migliorare la vita quotidiana, dunque, per realizzare gli obiettivi e poterne immaginare di nuovi. D’altra parte, se le maggiori aziende del mondo si affidano a psicologi per la formazione dei loro più alti dirigenti, perché le persone – che pure hanno a disposizione professionisti con la stessa formazione – non possono fare lo stesso? *Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto
Come gestire i conflitti in ambito sociale
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L’intervento FORMAZIONE CONTINUA: LE REGOLE
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di Dott. Bruno Noce*
l sistema ECM ( educazione medica continua ) è lo strumento obbligatorio per garantire la formazione continua dei professionisti operanti in campo sanitario, a prescindere dal fatto che la professione sia svolta in strutture private o pubbliche, finalizzato a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali del professionista, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata in favore dei cittadini. Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie. La commissione nazionale ECM ha ritenuto opportuno prevedere una progressione nel numero di crediti acquisibili annualmente fino ad arrivare ad oggi con 150 crediti, con un minimo di 25 ed un massimo di 75, da conseguire nel triennio 2014-2016 prevedendo la possibilità di riportare dal triennio precedente fino a 45 crediti. Pertanto in tale triennio possono essere portati 45 crediti del triennio precedente solo se essi sono in eccedenza rispetto alla quota necessaria. L’obbligo di conseguire i crediti formativi ai fini ECM stabilito dalla normativa elaborata dalla Commissione Nazionale ECM, è stato recepito nei codici cronologici di diverse professioni sanitarie ed in particolare l’attuale codice di deontologia medica all’art. 19 testualmente recita: “ il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-scientifica, etico-deontologica e gestionale organizzativa, onde garantire lo sviluppo continuo delle sue conoscenze e competenze in ragione dell’evoluzione dei progressi della scienza e di confrontare la sua pratica professionale con i mutamenti dell’organizzazione sanitaria e della domanda di salute dei cittadini”. Tuttavia fino ad ora era mancata una previsione esplicita in merito alla sanzionabilità di coloro i quali non curavano il proprio aggiornamento professionale e mancava una norma che rendesse obbligatoria la comunicazione agli Ordini dei crediti conseguiti. Questa lacuna normativa è stata colmata dal Decreto Legge 13 Agosto 2011 che prevede: “l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali …omissis….La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione “. Elemento imprescindibile di tale sistema è il Consorzio che gestisce l’anagrafe dei crediti formativi delle professioni sanitarie ( CO. GE. A.P.S. ) che si occupa della raccolta di tutti i dati inerenti i crediti formativi conseguiti da tutti i professionisti operanti in ambito sanitario. Per poter conseguire i crediti formativi previsti da un determinato evento, il discente ha l’obbligo di frequentare il 100% delle ore dell’evento e di superare il 75% delle domande del questionario di apprendimento che deve essere consegnato obbligatoriamente alla fine dei lavori scientifici. Ruolo primario degli Ordini in base al modello così delineato, è quello di certificare i crediti conseguiti dagli iscritti nell’arco del triennio in base alle risultanze delle banche dati detenute dal CO.GE.A.P.S. e di sanzionare gli iscritti che in base a tali risultanze non abbiano soddisfatto il fabbisogno formativo previsto. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
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L’intervento
LA CODA DEL GATTO ... L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE di Francesco Noce*
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hi ha letto “Alice nel paese delle meraviglie” il libro di Carrol Lewis che ha accompagnato l’infanzia, e non solo, di molte generazioni, si ricorderà certamente di quando Alice chiedeva allo stregatto di muovere la coda per un verso o per un altro in modo tale da rispondere con un sì o con un no per “intendersi a meraviglia”. E’ quello che nel gergo della scienza della comunicazione viene definita come una comunicazione binaria che è comunque indicativa,nella sua semplicità, della instaurazione di un rapporto comunicativo. Nelle cause intentate contro i medici le rilevazioni delle compagnie assicurative,che sempre più rifuggono dal mercato sanitario, evidenziano problematiche preponderanti riferibili a dinamiche comunicative e a questioni organizzative, mentre la mal pratica medica occupa un ruolo decisamente minoritario. Al di là di una cosidetta sindrome da risarcimento, che colpisce in modo particolare in periodi di crisi economica, i conflitti in ambito sanitario derivano per lo più da una insufficiente ed inadeguata comunicazione instauratasi nel rapporto fra medico e paziente. Un rapporto del tutto peculiare in cui il medico diagnostica la malattia ma deve curare il malato e ciascun malato ha un suo vissuto,una sua storia, (che è individuale e non è mai uguale ad un’ altra storia) una sua peculiare sensibilità,un suo modo di affrontare i problemi,anche i più delicati,ha un suo credo,una sua cultura,una sofferenza diversa da ogni altro. Solo nella dimensione culturale e spirituale di uno stretto rapporto possono trovare dimensione aspetti che fanno parte del mondo della bioetica e che non sono socializzabili perché strettamente legati alla vita della persona. Il rapporto medico-paziente è molto cambiato da quello autoritario di un tempo,in cui non veniva non solo messa in discussione la parola del medico, ma neanche si osava richiedere spiegazioni di quello che il medico diceva o prescriveva. Nell’immaginario collettivo viene ricordata con nostalgia la vecchia figura del Medico Condotto,un Medico con pochi mezzi tecnologici e con uno scarso armamentario terapeutico,ricco della suo sapere limitato nel tempo e della sua enorme esperienza, che era sempre disponibile,che qualche volta guariva,ma ascoltava e consolava sempre. Oggi il paziente è una persona molto più istruita,informata e preparata e, giustamente vuol esser partecipe delle decisioni che riguardano la sua salute; talvolta anche in modo conflittuale contestando una diagnosi perché ha letto su Internet... o l’amico gli ha detto... e magari contrattando con il medico esami diagnostici e terapie senza avere una preparazione adeguata per decodificare in modo scientifico e razionale le informazioni ricevute; a volte più alla ricerca di una normalizzazione di parametri ematochimici ed al consumo di alta tecnologia, magari di grande fascino (RM,TAC etc.), come se queste risolvessero i suoi problemi, che non attento al suo reale stato di salute. Il progresso scientifico offre oggi un ventaglio assai ampio di scelte diagnostiche e terapeutiche ed è un dovere deontologico del medico rispettare le scelte del paziente, una volta sicuri che questi abbia ben compreso i rischi, i benefici e le conseguenze del suo scegliere. La comunicazione si rivela quindi un momento di rilevanza assoluta e, non basta limitarsi alla semplice informazione. Informare infatti vuol dire mettere a conoscenza qualcuno di qualcosa che ignora,ma comunicare, dal latino communis agere significa “mettere in comune” e quindi condividere. La comunicazione, ed è una lacuna, non è materia di insegnamento negli studi della facoltà di Medicina, sebbene esistano tecniche di comunicazione e una scienza della comunicazione. Questa è per lo più lasciata al buon senso,alle capacità e alla sensibilità del medico. Come esiste una appropiatezza in medicina, che significa fare la cosa giusta alla persona giusta,nel momento giusto,e nel luogo giusto, parimenti non può non esistere una appropiatezza nella comunicazione che sta nel comunicare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto e nel modo giusto. Ma, esiste un modello univoco per la comunicazione? La risposta non può che essere negativa. Coesistono però tecniche di comunicazione adattabili in base alla conoscenza dell’interlocutore e dell’ esperienza individuale. Saper comunicare dipende dalla sorgente (empatia); come comunicare dipende dall’ interlocutore e dalla conoscenza della sua storia; cosa comunicare riguarda la completezza della comunicazione. Per il medico gestire la comunicazione sta nel saper comunicare una malattia acuta o cronica o una malattia a prognosi infausta;saper comunicare le scelte diagnostiche e terapeutiche, ma anche saper comunicare salute nelle sue forme preventive primarie e secondarie e negli stili di vita. Certo che, affinchè la comunicazione sia corretta ed efficace, è necessario che la sorgente e il ricevente siano sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti il messaggio rischia di viaggiare su binari paralleli che non si incontreranno mai e non potrà mai arrivare a destinazione per esser compreso e messo in comune. La complessità della società e di conseguenza la complessità del mondo della sanità, congiuntamente al progresso scientifico ed alle opzioni diagnostiche e terapeutiche, rende la comunicazione oggi ancor più un cardine fondamentale nella relazione medico-paziente per il raggiungimento di quell’ alleanza terapeutica indispensabile per combattere insieme, medico e malato, le malattie. Dalla comunicazione binaria ad oggi ne è passato del tempo, ma è innegabile che la coda del gatto ci ha fatto fare importanti passi in avanti. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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Nuove metodiche per una bellezza senza età! Quando la Medicina Estetica fa …. i miracoli! Dr. Predebon quali sono, secondo Lei, tra le novità in Medicina Estetica i trattamenti che danno maggiori risultati? “Non ho dubbi: 1) la lipoemulsione sottocutanea L.E.S.C. per le adiposità’ localizzate, 2) i fili di sospensione (tipo silhouette), 3) i fattori di crescita piastrinici P.R.P. per la caduta dei capelli e per la biorivitalizzazione”. L.E.S.C. ovvero lipoemulsione sottocutanea “E’ una nuova tecnica mini invasiva (viene effettuata in ambulatorio, in anestesia locale, totalmente sicura ed indolore. Al termine della seduta la paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane) per il trattamento delle adiposità localizzate: e’ indicata a livello addominale “pancetta, ai fianchi “manigliette dell’amore”, alle cosce interne ed esterne “coulotte de cheval”, interno ginocchia..ecc.! E’ un trattamento estremamente gradito per la sua innocuità, facilità, sicurezza di esecuzione ed efficacia”. Fili di sospensione (silhouette) “SILHOUETTE SOFT è un’innovazione tecnologica che offre alle donne quello che nessun altro trattamento ha mai offerto in un modo così semplice: un viso ridefinito, volume ripristinato e rughe ridotte grazie ad un trattamento di 30 minuti in ambulatorio, con un risultato che può durare fino a 18 mesi! SILHOUETTE SOFT® è un trattamento unico
Le patologie anali non fanno più paura
Dott. Enzo Predebon
che raggiunge due azioni combinate: 1) un primo effetto lifting immediato; 2) un graduale effetto rigenerante naturale, consentendo di recuperare la forma originaria del viso. Ed infine: cosa vuol dire P.R.P e cosa sono i fattori di crescita piastrinici? quali sono le loro indicazioni in Medicina Estetica? “Il P.R.P. (Platelet Rich Plasma) è un concentrato di plasma autologo che contiene una quantità di piastrine 3-6 volte superiore a quella del sangue in circolo. Il P.R.P., ricco di fattori di crescita, viene utilizzato per stimolare la ricrescita dei capelli in pazienti affetti da alopecia (in particolare da alopecia androgenetica). Non solo: l’introduzione dei fattori di crescita ha rappresentato una grande novità grazie all’effetto biostimolante autologo e all’effetto rivitalizzante e anti aging (eccellenti risultati sulla cute del collo, ad esempio)”. Dr. Predebon non nego che Lei abbia suscitato a questo punto grande curiosità. Ed allora il prossimo mese parleremo di... ? “L.E.S.C. lipoemulsione sottocutanea” Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Poliambulatorio S. Martino Via Carrarese 66 - Piove di Sacco (Pd) Tel. 049 9703406
Il dott. Mauro Volpato
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e patologie ano-rettali costituiscono circa il 50% degli accessi per visita sopecialistaica chirurgiche, rappresentando un serio problema sociale lavorativo. 7 persone su 10 hanno almeno una volta nella vita sofferto di crisi emorroidarie e/o patologie associate (ragadi, fistole, ascessi, condilomi, prurito, stitichezza, diarree, colon irritabile, sequele post partum, ecc. ecc.). Il principale sintomo è il sanguinamento soprattutto dopo la defecazione accompagnato da dolori più o meno insistenti. In tale campo il dottor Mauro Volpato, chirurgo ospedaliero da oltre 35 anni, può vantare un’esperienza ultraventennale nella diagnosi e cura delle suddette malattie. “L’interessante - afferma il dr.Volpato - è che oggi la maggior parte di queste patologie si possono,
oltre ad una terapia medica e locale, eventualmente trattare chirurgicamente addirittura in ambulatorio o in regime di day surgery in anestesia locale; evitando lungaggini cliniche e fastidiosi ricoveri ospedalieri. Di importanza fondamentale è non trascurare il sintomo per pigrizia o pudore; quello che oggi può essere facilmente guarito un domani potrebbe comportare una problematica più pesante da affrontare”. Lo screening, soprattutto della popolazione in età lavorativa, diventa quindi un’arma essenziale per una vita più serena. Dott. Mauro Volpato - Proctologo Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it Tel. 049 9708688
Implantologia orale perchè sì è perchè no?!
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egli ultimi 20 anni abbiamo assistito, nel settore odontoiatrico, al ricorso sempre piu’ frequente all’implantologia osteointegrata, per poter risolvere problemi di edentulia(denti mancanti). Questa tecnica che prevede di inserire impianti in titanio direttamente nell’osso mascellare o mandibolare dei nostri pazienti ci ha dato l’opportunita’ di poter riabilitare la funzione masticatoria e spesso anche estetica, delle persone che altrimenti non avrebbero potuto fare altro che ricorrere alla classica protesi mobile(dentiera). Possiamo quindi affermare che ormai l’implantologia e’ entrata a far parte delle discipline che mediamente ogni odontoiatra e’ in grado, o dovrebbe essere in grado, di garantire. In realta’ lo studio del caso di ogni singolo paziente va ben studiato e definito. Perche’ se e’ vero che le metodiche e i materiali sono ormai ampiamente sperimentati e affidabili, e’ sempre pur vero che lo studio delle condizioni cliniche e orali dei nostri pazienti vanno attentamente monitorate. Quanto detto sopra implica che il rapporto medicopaziente diviene fondamentale nell’instaurare quello scambio di informazioni che e’ sempre il presupposto per arrivare poi
a buoni risultati. Il medico deve avere tempo e attenzioni da dedicare agli interrogativi del suo paziente e dovra’ essere in grado, di spiegare quanto meglio possibile, tutte le indicazioni e possibili problematiche inerenti al piano di lavoro che si va a costruire insieme. Ho usato il termine “insieme” proprio a voler sottolineare che non e’ pensabile poter immaginare il rapporto con il nostro paziente, come un qualcosa che cala dall’alto e gli si impone, ma viceversa necessita di un continuo flusso di informazioni tra curante e curato. In processi piu’ impegnativi, quali le riabilitazioni protesiche con impianti non e’ il tipo di impianto che fa la differenza, ma tutto quello che sta a monte nella relazione e organizzazione del rapporto staff medico e paziente. Avvicinarsi con fiducia e consapevolezza alle cure odontoiatriche, in genere, e’ la prima fase del successo. Parlarsi e chiarirsi non e’ tempo sprecato e tolto alla pratica clinica ma e’ tempo investito per ottenere buoni risultati! In definitiva Implantologia Si, se fa parte di un progetto condiviso tra medico e paziente. Implantologia No, se si riduce ad avvitare viti in ossa di quasi ignari pazienti, senza avere una progettualita’ chiara e condivisa.
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La Mappatura delleper Biorisonanza, il test neoformazioni cutanee le intolleranze alimentari La Dermatoscopia è riconosciuta Lcome una delle migliori tecniche non invasive I
e intolleranze alimentari sono dovute all’incapacità o impossibilità dell’organismo di metabolizzare completamente o utilizzare correttamente determinati alimenti o gruppi di essi. Ingerendo tali alimenti, si verifica una reazione citotossica che altera l’equilibrio del nostro organismo e provoca una serie di disturbi: difficoltà digestiva, colite, meteorismo, stipsi, obesità, dolore reumatico, mestruale, emicrania, rinite allergica, infezioni cronicorecidivanti, asma, dermatite, orticaria, psoriasi etc.… sui quali la terapia di biorisonanza vanta notevoli risultati. In biorisonanza il principio è quello dell’autoregolazione. Nell’indagine e nel successivo trattamento, le oscillazioni elettromagnetiche proprie del paziente vengono captate con l’aiuto di elettrodi conduttori applicati al corpo e convogliati verso l’apparecchio di biorisonanza che tramite un raffinato dispositivo elettronico riconosce sia le oscillazioni armoniche che quelle disarmoniche; tali frequenze vengono elaborate e restituite al corpo in forma corretta, al fine di attivare l’orga-
l nevo o più comunemente neo, sono la stessa cosa, ci si riferisce cioè a una proliferazione di melanociti (cellule “colorate” della pelle) e rappresentano spesso solo un problema estetico. La comparsa o la modificazione di un neo può essere determinata da molteplici fattori quindi è consigliato e opportuno sottoporsi a controlli periodici delle neoformazioni al fine di poter cogliere tempestivamente ogni loro eventuale modifica in tumorale. per portarlo alla nismo verso una senso autoregolazione, Il metodo più rigoroso di guarigione. controllo consiste nella mappatuPerciò la biorisonanza si rivela particolarmente ra corporea delle neoformazioni, utile in caso di carenze immunitarie, allergie alinella dermatoscopia mentari, allergie einalatorie, intossicazionididaciascuveleni na.l’amalgama) o da agenti infetambientali (inclusa La dermatoscopia visiva, attivi (virus, batteri, parassiti etc.) o per stimolare la attraverso il dermatoscopio cicatrizzazione dituata cicatrici post operatorie. ottico, essere una È pure indicata perè lariconosciuta cura dei reumatismi, delle migliori tecniche non invasidolori di diversa natura come nevralgie, emicranie, per la sua praticitàmestruale. di utilizzo. cefalee di origineveallergica e sindrome
Poliambulatorio Sorriso e Salute - Dr. sanitario Dott. Raimondo Pische Via Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) - Tel.: 041 5540222 - 041 5543300 - info@sorrisoesalutechioggia.it
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uesto articolo è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di alcune terapie che da tempo sono utilizzate in alcuni paesi perché avvalorate da documentazione scientifica. Purtroppo, decisioni politiche e amministrative, altre più strutturali, relative alle cosiddette sostanze stupefacenti e a causa di un’obiezione ideologica che confonde l’uso terapeutico con quello ludico dei cannabinoidi, si sono venute a creare burocrazie intollerabili che di fatto vincolano pesantemente il loro utilizzo. E’ altresì necessario procedere con estrema cautela al fine di non creare falsi miti ed illusioni. Detto ciò, cerchiamo di conoscere questo vegetale dai molteplici pregi. Fin dai tempi più antichi la pianta di Cannabis è conosciuta dall’uomo, che ha tratto da essa svariate risorse, impiegandola in campo medico, spirituale, ricreativo e tessile. Cannabis è il suo nome botanico (dato da Linneo nel 1753), una pianta erbacea dioica che presenta infiorescenze solo femminili o solo maschili. Caratteristica molto importante è quella di contenere più di 60 composti unici, che sono collettivamente conosciuti come cannabinoidi .Tra questi il più attivo è il THC ovvero delta-9-tetraidro cannabinolo che da anni è utilizzato in tutto il mondo come cura in numerose patologie. Il THC è facilmente assorbito per via inalatoria, ma questo tipo di somministrazione non è in grado di assicurarne un dosaggio prevedibile e riproducibile nel sangue. Infatti, i livelli ematici che ne conseguono variano a seconda della profondità, durata delle inspirazioni e del tempo di permanenza dell’inalato nei polmoni; inoltre dopo aver raggiunto il picco plasmatico, le concentrazioni di THC diminuiscono rapidamente a causa di alcuni fattori, tra cui il metabolismo epatico e l’accumulo di sostanza nel tessuto adiposo. La droga (termine botanico indicante la parte attiva, ovvero principalmente le infiorescenze femminili) può essere assunta anche per via orale; in questo caso la percentuale di THC assorbita è minore ma molto più prolungata, quindi si troveranno concentrazioni basse e variabili di principio attivo nel plasma. I cannabinoidi agiscono su alcuni recettori detti CB1 e CB2 situati principalmente in alcune zone del cervello (sistema nervoso centrale) e nel sistema immunitario,
La Cannabis terapeutica (Parte 1°)
Quali sono gli utilizzi medici? Quali i possibili rischi? Vediamo quali sono gli sviluppi e le applicazioni cliniche inibendo e stimolando il rilascio di alcuni neurotrasmettitori, tra cui la Dopamina. Il loro legame, con tali recettori, “blocca” il segnale doloroso, ragione per la quale vengono utilizzati nella terapia del dolore. A tal proposito, evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’uso di THC assieme agli oppioidi (farmaci di elezione nella terapia del dolore) consentano una riduzione di questi ultimi. Per cui, l’effetto analgesico della morfina o della codeina, sono potenziate dall’associazione con THC a dosi di per sé inefficaci. Infatti il THC, risulta in grado di ridurre la dose minima efficace della morfina (-55%), del metadone (-75%) e della codeina (-96%). Ma giunti a questo punto una domanda sorge spontanea: perché i derivati dell’oppio sono comunemente accettati sia dalla comunità scientifica che dalla popolazione ed invece la Cannabis terapeutica trova tanta resistenza e perplessità? Probabilmente, la risposta risiede nel fatto che la sola parola Cannabis richiama alla mente il solo aspetto ludico, senza considerare le opportunità che una pianta così “ricca” possa fornire alla ricerca e ai malati che non rispondono positivamente alle terapie tradizionali. In Usa, per il 67 % dei medici “la cannabis dovrebbe essere un opzione medica” per tutti i pazienti. L’adesione maggiore è arrivata da oncologi ed ematologi con l’82% che sostengono i suoi benefici nel ridurre il dolore e la nausea derivante dai trattamenti chemioterapici, mentre il 54% dei reumatologi sostiene che la cannabis possa dare benefici ai propri pazienti. In un sondaggio simile, pubblicato dal New England Journal of Medicine, il 76% dei medici intervistati in 72 paesi del mondo relativamente alle condizioni di una paziente, aveva risposto che avrebbe prescritto un farmaco a base di cannabis.
Il Dr. Alberto Faggin
In America, oggi la cannabis è diventata realtà, come trattamento terapeutico, in 22 stati oltre al distretto della Columbia. Ma vediamo quali sono gli sviluppi e le applicazioni cliniche attualmente in uso. Indicazioni accettate: Nausea e vomito in chemioterapia, Stimolazione appetito nell’AIDS, Sclerosi multipla, Terapia del dolore Indicazioni in corso di studio: Traumi cerebrali/ Ictus, Glaucoma, Epilessia, Spasticità nelle lesioni midollari (tetraplegia, paraplegia), Allergie, Anti-tumorale, Asma bronchiale, Malattie autoimmuni (lupus eritematoso, ...), Malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer, corea di Huntington, morbo diParkinson, Sindromi ansioso-depressive, Sindromi da astinenza nelle dipendenze da sostanze E in Italia come vanno le cose? Al momento esiste un solo farmaco riconosciuto dall’agenzia Italiana del Farmaco (AIFA : il “Sativex®, ma è costoso e scarsamente reperibile e le condizioni di cessione previste, sono così restrittive, che rischiano di fatto di impedirne la prescrizione da parte dei medici. Sono altresì presenti altri farmaci contenenti cannabinoidi di sintesi (MARINOL, DRONABINOL, NABILONE) non in commercio in Italia e per giunta con minori effetti, probabilmente dovuti alla mancanza del fitocomplesso contenente i 60 composti “attivi” tipici della Cannabis naturale. Ecco perché a Firenze, nello stabilimento chimico-militare, dietro autorizzazione del Ministero della Salute e della Difesa, i ricercatori hanno iniziato a produrre una nuova generazione di piante le cui infiorescenze contengono una concentrazione elevata di principio attivo. Attualmente lo stato Italiano le importa dall’estero con il nome Bedrocan®, Bediol®,Bedrobinol® ed il loro costo è ancora elevato, ma per fine anno, quando saranno presumibilmente
pronte le prime piantine, i prezzi dovrebbero abbassarsi. Per tutte queste ragioni, al momento, le terapie a base di cannabis (infiorescenze) sono possibili unicamente attraverso l’allestimento di preparati galenico magistrali eseguiti nelle farmacie pubbliche e private che possono essere assunte in diversi modi: Vaporizzate tramite inalatori simili ad aerosol; Bevute come tisane (decotto); Ingerite come olio di estratto da somministrare in gocce sublinguali. Ogni prodotto è ottenuto secondo un sistema scientificamente validato e facendo riferimento ad un protocollo ben preciso. E gli effetti collaterali quali sono? Il quesito sui deficit cognitivi permanenti o semipermanenti conseguenti ad un’elevata assunzione di cannabis è controverso. Secondo alcuni studi l’uso elevato a lungo termine di cannabis porta a deficit dell’attenzione, che solo in parte si ripristina dopo un significativo periodo di astinenza. Altri studi, hanno affermato che i deficit cognitivi legati all’uso esagerato di cannabis sono riscontrabili in seguito a una recente assunzione di THC e sono reversibili nel tempo. La prima regione in Italia a regolamentare l’uso terapeutico della cannabis è stata la Puglia nel 2010 con la sua erogazione a carico del Servizio Sanitario Regionale; a seguire la Toscana e la Liguria nel 2012. Anche in Veneto il consiglio regionale ha approvato il 28 settembre 2012, con la legge n. 38: “Disposizioni relative all’erogazione dei medicinali e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”. Nel prossimo numero: In che termini e modalità è consentita, chi la può prescrivere, dove bisogna andare per averla, le Regioni che hanno regolamentato l’uso di cannabis. Dott. Alberto Faggin piazza I Maggio n°5, Codevigo (Pd) www.farmaciafaggin.it info@farmaciafaggin.it laboratorio@farmaciafaggin.it Tel: 049-5817029
Come gestire i conflitti in ambito sociale
Il Glaucoma: diagnosi precoce e terapia
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La comunicazione assertiva come fonte di strumento per la “soppravvivenza”
’ possibile, oggi, essere liberi, ovvero capaci di decidere per se stessi il meglio, ogni giorno, vivendo in un clima ( lavorativo, familiare, o relazionale in genere ) di perenne conflittualità? Certamente no, ed è per questo che bisogna essere assertivi. Ma cosa vuol dire essere assertivi? Assertivo non vuol dire remissivo, ovvero rinunciatario. E non vuol dire arrogante o saccente, oppure egocentrico, troppo sicuro di se stesso. Assertivo è colui che, nutrendo il giusto senso di autostima, si rapporta con rispetto verso il mondo, e verso gli altri, riconoscendo nell’altro un interlocutore, una occasione di crescita, quasi un partner, non solo (e non tanto) quando la relazione si struttura secondo canoni di amicizia o di accordo, ma specialmente negli inevitabili momenti di conflitto che la vita comporta. La lite, il conflitto, non sono battaglie da vincere, per appuntarsi una medaglia al petto, dopo esserne usciti vincitori. Si tratta anzi di momenti di crescita potenziale, in cui imparare a gestire il montare della rabbia per far anzi decantare le prime sensazioni di impulso, e riprendere il dialogo, prima che degeneri. Per esempio, risulta fondamentale il ruolo del linguaggio, che non deve mai essere usato per dare un giudizio sulla persona, poiché questo stesso atto potrebbe precludere l’accettazione e l’ascolto di entrambe le parti. Dire per esempio: “tu non hai comperato in tempo i biglietti, a causa di questo ci abbiamo rimesso dei giorni di vacanza” non è lo stesso che dire: “il ritardo nel comperare i biglietti ci ha fatto rimettere dei giorni di vacanza”; la seconda frase risulta una osser-
La Dott.ssa Michela Morin
vazione obiettiva, a differenza della prima che implica un giudizio scatenante reazioni di difesa o rifiuto. Su questa impostazione, probabilmente è facile essere d’accordo, in linea teorica: nella pratica di ogni giorno, è invece piuttosto difficile applicare questo approccio, che non si insegna a scuola e nemmeno lo “spirito del tempo” sembra suggerire, in una società ove i media inscenano ogni giorno le parodie di conflitti permanenti, dalla politica fino alla cronaca quotidiana. Questo approccio non è un dato caratteriale, benché alcune persone ne siano più portate di altre. Questo approccio si impara, anche con esercizi e tecniche che lo psicologo può proporre (e monitorare): il risultato è una qualità della vita di relazione (ed in generale) capace di migliorarsi a livelli estremamente significativi. E realmente appaganti. (parte seconda) Dott.ssa Michela Morin - Psicologa via Caldevezzo 17/A, 35028 - Piove di Sacco (PD) mail: michela.morin@ordinepsicologiveneto.it telefono 3382739648
uesta patologia dell’occhio è molto del nervo ottico, esame anatomico. La frequente nelle persone anziane terapia medica inizialmente si avvale di ed è caratterizzata tipicamente da colliri con vari principi attivi, tutti con lo un aumento della pressione oculare. In scopo di ridurre la produzione di liquido queste circostanze la pressione dell’occhio interno all’occhio od di aumentare lo tende a “sfogarsi” sulla testa del nervo otscarico dello stesso. Dobbiamo quindi tico, struttura nervosa che collega l’occhio pensare all’occhio come ad un pallone Il Dr. Massimo Camellin al cervello. Noi osserviamo, nei pazienti riempito di liquido e questo liquido viene glaucomatosi, un’escavazione della testa del nervo ottico. prodotto e scaricato nella giusta misura. Nel caso in cui la In realtà le cose sono un po’ più complesse in quanto esisto- terapia farmacologica non sia efficace si procede ad un tratno glaucomi a bassa pressione in cui la sofferenza del nervo tamento laser che ha lo scopo di ripulire il filtro di scarico. ottico continua nel tempo a dispetto di una pressione per- L’ultima spiaggia, in caso di glaucomi che si aggravano con fettamente normale. Generalmente la pressione dell’occhio pressione alta o con pressione normalizzata, è l’intervento tende “fisiologicamente” ad aumentare con l’età fino a po- chirurgico. Quest’ultimo ha lo scopo essenziale di abbassare ter raggiungere un valore patologico che richiede una terapia fortemente la pressione interna dell’occhio e deve essere medica. E’ proprio la precocità della cura che previene i gravi effettuato quando il glaucoma non è troppo avanzato. Indanni visivi che questa malattia comporta. Nelle forme gravi fatti questa chirurgia, basata generalmente sull’impianto di si riduce il campo visivo per cui i pazienti hanno sensazione valvoline, può avere un decorso post operatorio delicato, di vedere attraverso il “buco di una serratura”. Ovviamente nel senso che la pressione inizialmente può essere troppo ci sono tutte le condizioni intermedie ma generalmente se bassa e rallentare il recupero visivo. Una complicanza inveil paziente percepisce una diminuzione visiva serale ed ha ce a lungo termine è la perdita della filtrazione e la necesla sensazione di limitazione del campo visivo, il processo è sità di re intervenire per abbassarla nuovamente. Queste già avanzato. La diagnosi precoce può essere effettuata con poche righe servono solo a spiegare l’importanza di una la misurazione della pressione oculare ma, nei casi a bassa diagnosi precoce in una malattia che se trascurata porta alla pressione, questo metodo non è abbastanza sensibile. Un cecità. In generale possiamo affermare l’importanza di un sistema relativamente recente (da circa 10 anni), permet- controllo medico della pressione oculare e dell’aspetto del te di studiare la forma del nervo ottico e lo spessore delle nervo ottico dopo i 40 anni di età. fibre nervose che escono dallo stesso per proseguire il loro Dott. Massimo Camellin: percorso sulla retina (OCT). Questo esame, assolutamente Via Dunant, 10 - Rovigo non invasivo, è un esame fotografico con una scansione tel. 0425 411357 laser e ci permette di monitorare l’andamento nel tempo mail: segreteria@sekal.it delle fibre nervose del paziente. Avremo quindi due esami web: www.lasek.it fondamentali, il campo visivo, esame funzionale, e l’OCT
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L’ESPERTO
A nimali
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IL VETERINARIO
A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer
A cura del Dottore Vincenzo Di Leva
La prevenzione nella gestione degli acquari
Responsabilità civile - penale
Innanzitutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno mandato mail di consenso ai miei articoli pubblicati. Il mio modo semplice di parlare dei cani ed anche i miei metodi di insegnamento vertono soprattutto su esperienze vissute nelle famiglie con case da 50 metri quadri a mega ville con parco. Le problematiche di coesistenza non vertono mai sulle capacità economiche delle rispettive famiglie ma solo da rapporti inesistenti tra le parti e moltissimo dall’ignoranza di molti proprietari. Proprio stamattina parlavo con un postino che mi diceva di essere stato morso mentre introduceva la posta nella relativa cassetta. Chiunque legga adesso deve ricordarsi che esistono leggi ben definite che tutelano la proprietà Privata e quella Pubblica. 1° A nessun cane è permesso uscire con il muso e quindi con la bocca da una cancellata o da una ringhiera potendo mordere a qualsiasi titolo. E’ obbligatorio mettere una rete metallica di separazione. Non parliamo di razze pericolose ma di qualsiasi cane che sente violato il suo territorio. Il cane deve rimanere fisicamente all’interno della Proprietà privata. 2° E’ altrettanto obbligatorio segnalare a chi entra in una Proprietà privata, tramite apposito cartel-
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lo posto all’entrata della casa, la presenza di un cane. Bisogna smetterla di ragionare dicendo “ il mio cane è piccolino,buono con tutti”. Il cane fa il cane, il proprietario deve fare il proprietario del cane e della sua casa, davanti alla collettività e alla Legge che lo ritiene sempre e comunque responsabile a livello civile e penale di ogni azione del suo animale. 3° In Italia, incredibilmente, non è ancora obbligatorio assicurare il proprio cane, anche se tale costo è assolutamente minimo ( all’anno euro 80/120 max ). Si sono verificati parecchi casi che un proprietario ha dovuto pagare di tasca propria decine di migliaia di euro di risarcimento fino a casi limite che si sono dovute svendere proprietà immobiliari per risarcire danni causati dal proprio cane. Tante persone continuano a pensare che certe cose succedono agli altri e non a se stessi. Ricordo che anche in semplice passeggiata può succedere che il proprio cane si liberi del guinzaglio e causi un incidente stradale. Ogni cane possiede il microchip e quindi il suo proprietario è immediatamente rintracciabile. Oggi, con questo articolo, voglio ricordare a tutti i proprietari di cani che devono anche saper convivere e rispettare le esigenze di tutte le persone che a vario titolo convivono nella nostra Società.
La gestione di un acquario si basa su regole semplici ma indispensabili per mantenere un buon livello di salute e di benessere dei pesci e delle piante da esso ospitate. Per raggiungere le condizioni ottimali è necessario tenere sotto controllo la qualità chimico fisica dell’acqua e rispettare con costanza le dovute procedure gestionali (ad es. somministrazione del cibo, controllo densità soggetti/vasca, pulizia periodica). L’obiettivo di quest’articolo non è quello di spiegare come prevenire le eventuali malattie, ma di ribadire un principio fondamentale: “prevenire è meglio che curare”. Con il concetto di prevenzione si intende l’applicazione di tutti quei comportamenti in grado di evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. La conditio sine qua non di partenza è l’installazione e l’avvio di un acquario secondo le indicazioni di un esperto acquariofilo e successivamente procedere con l’introduzione sempre di soggetti in perfetto stato di salute. Purtroppo
diverse cause fanno si che i pesci ornamentali si ammalino, e le malattie possono essere prevenute con successo solo se, oltre a gestire con attenzione l’igiene dell’habitat, vengono rimossi quei fattori che scatenano situazioni di stress come valori chimici inadeguati, inquinanti presenti nell’acqua, alimentazione non adeguata o non calibrata. Qualora dovessero presentarsi delle patologie, confermate dal consulto di un esperto, sicuramente si verrà indirizzati alla terapia più efficace, ma non dovrà essere trascurato il concetto di prevenzione sopra citato perché la garanzia di un habitat sano sarà fondamentale per la guarigione. Recentemente l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha puntualizzato che l’Ittiopatologia è una scienza medica veterinaria e che il consulto di un medico veterinario, unica figura in Italia abilitata allo svolgimento di atti sanitari sugli animali acquatici, è indispensabile per la corretta gestione igienico sanitaria di un acquario.
Medico Veterinario Specialista in allevamento, igiene patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati
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ADOTTAMI
Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery GONZALE Maschio di3/4mesetti, futura taglia media, di circa 20 kg da adulto. Carattere buono, socializzato con maschi e femmine. Gonzale ha al momento una forte carenza di calcio. Sicuramente sarà stato alimentato male. Cerchiamo per lui una nuova famiglia. LINDA Sono figlia di una labrador ed un vagabondo. Ho un anno, sono sterilizzata ed il mio carattere è perfetto. Sono brava, non abbaio e vado d’accordo con tutti. Come molti miei fratelli sono stata scelta in mezzo a tante foto da internet. Arrivata a destinazione i miei nuovi genitori non mi hanno voluta: non piacevo più. Per fortuna ho trovato chi provvisoriamente mi tiene altrimenti che fine avrei fatto?
BUMER Maschietto di 1 anno, circa 5 kg. Carattere buono e molto simpatico. Sicuramente è stato un cane di casa, molto legato alle persone. E’ bravo al guinzaglio. Per lui cerchiamo una famiglia amorevole, che possa dargli ciò che merita. Attualmente lo potete vedere dietro una rete di una gabbia.
BRICIOLA Femmina di circa 1 anno, taglia piccola, circa 7-8 kg. Femmina tranquilla e docile. Inizialmente un po’ spaventata, ma poi molto affettuosa. Arrivata all’A.p.a. con la speranza di una seconda possibilità. Briciola sicuramente viveva in famiglia.
DILAN Maschio giovane, di 1 o 2 anni, taglia grande, carattere mite e tranquillo. Sembra un incrocio pastore belga, dal manto tutto nero. D lui non sappiamo nulla, soltanto che la strada lo ha portato dritto all’Apa. Cerchiamo una nuova famiglia per questa meraviglia. VERITÀ Maschietto di 6 mesi, taglia mediocontenuta. Il tempo passa e per lui nessuna richiesta. Il brutto anatroccolo ormai è diventato un cigno. Ha ripreso le sembianze di una splendida creatura. Verità ha un carattere vivace, allegro e molto gioioso.
Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233
BRUNO Maschio di 8 mesi, circa kg.10. Questa creatura è molto spaventata, ma fondamentalmente buona. Di lui non sappiamo nulla. Bruno cerca casa MATHILDE Femmina amstaff, di 2 anni, bellissima. Mathilde cerca una nuova casa. Caratterialmente è tranquilla: come tutti i molossi, di base, ha un buon carattere. Cerchiamo famiglia seria e responsabile del tipo di razza che sta adottando. No solo giardino. No catena. No box. Mathilde è molto equilibrata e come tale deve rimanere
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Villa Indipendente di 240 mq. con grande terrazzo e garage doppio. Idonea anche per 2 nuclei familiari. In perfette condizioni abitative. Assoluta occasione. Ape in fase di calcolo
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Casa Singola di due piano da 75 mq. ciascuno. 150 mq complessivi, spazi interni da suddividere. CENTRALISSIMA
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Villa del Bosco - periferia
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Casa Singola di 180 metri perfettamente abitabile con annesso di 60 mq. e terreno di 3700 metri. Ape F
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Piove di Sacco - centro
Appartamento nuovo di 75 mq. con cucina-pranzo, 2 camere, bagno, grande terrazzo, ripostiglio e posto auto. Ape E
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Vecchio Fabbricato rurale tipico Veneto con prospiciente annesso rustico con 3000 mq. di terreno. Ape G
Villa del Bosco
€ 130.000
6,5 Campi Agricoli a ridosso del centro. 20.000 Euro a campo. Vero affare.