del Piovese
Marzo 2015
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 31 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Primo Piano Disabili e lavoro: la formazione aiuta a trovare un posto pagg.
Brugine Contro il degrado, il primo regolamento di Polizia urbana
Verso Piove 2.0 Internet gratuito anche in ospedale, si amplia la rete wifi
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+70,5% di nuovi utenti www.lapiazzaweb.it
L’informazione locale è sempre con te: Legnaro, in arrivo 150mila euro per sistemare il centro
Febbre da gioco, una malattia seria
Sono ventiquattro gli interventi ammessi a contributo dalla Regione che ha assegnato quasi tre milioni di euro per progetti di recupero e riqualificazione di contesti locali significativi sotto il profilo paesaggistico. pag. 12
Gioco d’azzardo e lotterie, in Veneto la ludopatia è diventata un’emergenza che colloca la nostra fra le regioni d’Italia più colpite dalla patologia. In Veneto, a fine 2013, si contavano 35mila giocatori patologici. pagg. 22-23
Piove di Sacco capitale del romanzo storico
politica, si candida tosi e spacca la lega
Piove di Sacco si veste di cultura e diventa capitale internazionale del Romanzo storico. Debutta ad aprile Chronicae 2015, il primo Festival Internazionale del Romanzo Storico, che si terrà dal 17 al 19 aprile. pag. 17
All’interno del giornale
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Idrovia, si cercano nuovi “alleati” fra sindaci e amministratori
La Lega dal volto pulito, come veniva definita la parte del partito che non ha mai smesso di guardare a Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia, ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento capeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a palazzo Ferro Fini. pag. 26
Al via la nuova campagna di sensibilizzazione: gli esponenti dei comitati hanno incontrato in Saccisica i primi cittadini dei territori interessati dal passaggio di Brenta e Bacchiglione
L’onirico Rousseau in mostra a venezia
partita sabato 28 febbraio la nuova campagna di sensibilizzazione per il completamento dell’idrovia Padovamare, iniziativa promossa dal Comitato intercomunale Brenta sicuro con Legambiente e la collaborazione dei Comitati uniti per l’idrovia. Dal Piovese gli esponenti dei comitati hanno iniziato ad incontrare i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio dei fiu-
In una conversazione di Vasilij Kandinskij a Franz Marc, l’artista Henri Rousseau veniva definito con questa affermazione: “che uomo meraviglioso era questo Rousseau!”. Per la prima volta in Italia, le opere del maestro francese. pag. 28
È
mi Brenta e Bacchiglione (una trentina in tutto) sia nel padovano che nel veneziano, con l’obiettivo di tener alta l’attenzione sui problemi idrogeologici del territorio e quindi sull’importanza del completamento dell’opera come canale scolmatore per scongiurare l’esondazione di fiumi e canali. Con i primi cittadini, gli attivisti registreranno un breve videoclip per documentare lo stato di avanzamento del progetto. Le
interviste verranno poi caricate online, condivise sui social e inviate agli organi di informazione. Il resoconto verrà infine inviato in Regione e ai rappresentanti parlamentari. I primi ad apparire in video sono stati i sindaci Luca Sartori (Arzergrande), Romano Boischio (Sant’Angelo) e Davide Gianella (Piove di Sacco). pag.
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Editoriale Sì alle trivelle in Adriatico. Possibile!!?
L
di lorenzo Zoli*
a sentenza del Tar può non piacere. E’ magari giusto non piaccia. Ma è sacrosanta. Del resto, la differenza tra una democrazia e una dittatura sta proprio in questo: in democrazia, è permesso tutto ciò che non è esplicitamente vietato, in una dittatura è vietato tutto ciò che non è esplicitamente permesso.
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EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:
Renzi ci regala la banda ultra larga. Arrivasse almeno la banda larga…
L’Italia è il Paese con la minor copertura di reti digitali di nuova generazione in Europa, sotto la media europea di oltre 40 punti percentuali per l’accesso a più di 30 Mbps, un 20% di copertura, contro il 62% europeo
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on so se capita a tutti ma capita certamente a molti. Internet non è per nulla veloce in tanti, troppi comuni del Veneto. Una regione che già rispetto ad altre è avanti su tutto, figuriamoci su questo. Eppure! La banda larga è lontana a venire persino nelle zone industriali figuriamoci a casa mia! Ora però, promette il premier, tutto cambierà perché “la comunicazione sulla banda ultra larga – ha affermato Matteo Renzi – è l’abc del nuovo alfabeto economico” del Paese. Come dire che la banda larga è un genere di prima necessità per le nostre imprese che, per competere su scala mondiale hanno bisogno, come minimo, di essere veloci e al passo con i tempi della tecnologia. Purtroppo però l’Italia sconta un ritardo mostruoso, tanto che nel 2014 risultava ancora il Paese con la minor copertura di reti digitali di nuova generazione (Nga) in Europa, sotto la media europea di oltre 40 punti percentuali per l’accesso a più di 30 Mbps, un 20% di copertura, contro il 62% europeo; con la prospettiva di giungere solo nel 2016 al 60% di copertura a 30 Mbps e in assenza di piani di operatori privati per avviare la copertura estensiva a 100 Mbps. Una realtà dura da capire prima ancora che da accettare. E noi veneti dovremmo essere i primi a lamentarcene vista la nostra
propensione al lavoro veloce e all’efficienza ad ogni costo. Ben venga dunque lo sforzo del governo Renzi che ha varato il piano per la banda larga con obiettivi di copertura fino al 50% della popolazione a 100 Mbps (Megabyte per secondo) entro il 2020. L’investimento sarà ingente Il piano prevede investimenti pubblici per 6 miliardi da qui al 2020 “che – ha spiegato il ministro Delrio – avranno un effetto moltiplicativo”, spingendo i privati a investire a loro volta e “permetteranno all’Italia di superare gli obiettivi europei”. Altri 2 miliardi saranno messi dalle aziende in base ai piani di investimento già annunciati. Infine il governo spera di riuscire a “sollecitare” le imprese a investire ulteriori 4 miliardi. L’impegno dei privati, putroppo e per forza di cose è fondamentale e da questo dipenderà la copertura dell’intero territorio italiano. “Il piano sulla banda ultra larga - ha spiegato il ministro Guidi - garantirà al Paese le autostrade digitali con le corsie giuste come quelle di qualsiasi altro paese europeo che voglia competere nei mercati globali”. Ottimo a dirsi, difficile a farsi visto che ancora oggi navighiamo in rete non attraverso autostrade digitali ma attraverso sentierini accidentati di campagna, ogni tanto incespicando su “una buca intergalattica” che ci disconnette e addio al resto del mondo!
Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Chioggia, Miranese nord, Rovigo. Cittadine molto vivaci sia dal punto di vista politico che culturale e sportivo! seguici su www.lapiazzaweb.it
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Il BLOG DEL DIRETTORE La lettera di una lettrice fornisce lo spunto per parlare di un argomento di grande attualità: è bene fidarsi dei vaccini oppure no? Come ci si informa davvero? Una delle Ulss del Veneto va a trovare le mamme a casa loro? Un’ingerenza o giusta informazione? seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/
IL SONDAGGIO E’ entrata nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Vien da chiedersi, però, viste gli esiti di altre elezioni regionali degli ultimi tempi, se i veneti ci credono ancora. votare serve? seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/
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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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Direttore responsabile (ad interim)
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4 Argomento del mese OCCUPAZIONE IN POSITIVO Finalmente arrivano segnali incoraggianti sul fronte dell’occupazione, con nuove assunzioni nei primi mesi del 2015. La conferma, però, arriverà solo con le ricadute positive per i lavoratori e i fatturati delle aziende. Intanto funziona l’esperienza di formazione per le persone con disabilità che possono così trovare un impiego stabile di Martina Celegato
Un percorso “mirato” permette ai disabili di acquisire competenze utili
Confindustria Padova certifica un incremento di fatturati per le grandi aziende
V
Disabili e lavoro: la formazione aiuta a
eramente sboccia la “primavera” per il mondo del lavoro? Siamo sul serio di fronte alla tanto agognata svolta che dovrebbe far ripartire l’economia e favorire l’occupazione? Secondo gli addetti ai lavori i primi segnali ci sono tutti: dall’incremento dei posti di lavoro a Padova e in Veneto all’aumento dei ricavi delle grandi aziende. Per ora si tratta di riscontri “statistici” che dovranno trovare conferma le prossime settimane e i prossimi mesi. Intanto è un primo spiraglio, accanto al quale trovano posto anche le buone notizie per i disabili alla ricerca di un posto di lavoro. Lo conferma l’esperienza di Niuko, la società per la formazione valuta da Confindustria e che opera nel territorio con diverse tipologie di attività per l’integrazione al lavoro e la formazione mirata all’inserimento professionale. La formazione continua proposta non si limita all’inserimento di giovani figure professionali, disoccupati o inoccupati ma spazia anche all’inserimento di persone affette da disabilità che possono trovare attraverso la formazione professionalizzante e mirata all’inserimento all’interno dell’azienda all’interno della quale si volge il tirocinio formativo un posto del lavoro. “Nel periodo 2011-2014 quattro persone con disabilità su
cinque fra quelle inserite nei progetti curati da Fòrema, il “ramo” padovano di Niuko, hanno trovato lavoro: sulle 53 che hanno completato il percorso, infatti, 43 hanno oggi un impiego. E i numeri fanno ben sperare anche per i progetti 2014-2015, che hanno coinvolto in totale 20 persone: le previsioni di assunzione, infatti, fanno pensare a risultati simili a quelli già registrati. Per le persone con disabilità inserite nei progetti, tutte iscritte nelle liste provinciali, sono state messe a punto tra il 2011 e oggi 8 azioni formative, nate sulla base di un’attenta analisi dei fabbisogni delle imprese del territorio e strutturate in un percorso di formazione, counselling e stage in azienda. Tra le figure professionali formate: esperto del processo produttivo, con competenze di utilizzo e assemblaggio di componenti elettriche e meccaniche, addetto al magazzino con competenze di gestione del magazzino, addetto alla segreteria e front-office con competenze di utilizzo dei più diffusi applicativi per l’automazione d’ufficio e competenze di segreteria generale, gestione delle vendite e del cliente,. In totale, i piani prevedono quasi 3mila ore di formazione, oltre 3mila di stage e circa 300 ore di counselling.” Aggiunge Marino Malvestio, presidente di Niuko: “Da quest’anno “esportiamo” anche a
Vicenza le buone prassi maturate a Padova nel campo dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.” Un progetto all’avanguardia che va ad inserirsi in un contesto che sembra finalmente riprendere una spinta positiva come dimostrano i datidi Confindustria Padova che finalmente registrano un andamento in crescita dopo la stazionarietà degli ultimi due anni. “Se il 46,4% delle imprese manifatturiere padovane - spiegano i vertici di Confindustria - ha ritrovato nel 2013 ricavi superiori a quelli pre-crisi (2008), il dato sale al 72,4% per la chimica, 68,5% per l’alimentare, 60% per la farmaceutica. Le medie imprese (tra 10 e 50 milioni di euro di ricavi) registrano nel 2013 ricavi superiori a quelli pre-crisi (+2,1%). Le grandi (oltre 50 milioni di ricavi), che dopo la brusca caduta nel 2009 (-28%) hanno mostrato una maggiore capacità di recupero, hanno tuttavia ricavi più bassi del 2008 (-1,8%). A soffrire di più sono le imprese micro (sotto i 2 milioni) che nel 2013 registrano ancora un -19,4% rispetto ai livelli pre-crisi. Tra i settori che invece guidano la risalita, registrano performance dei ricavi a due cifre alimentare (+32,6%), farmaceutica (+25,9%), chimica (+20,4%), riparazione (+18,3), legno, carta e stampa (+14,6).”
“MiMprendo” da padova 17 progetti
“L’incubatore” di idee vincenti
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ono 81 i progetti innovativi proposti dalle aziende di ogni settore e dimensione, comprese le multinazionali, per l’edizione 2015 di Mimprendo Italia, il progetto ideato promosso dai giovani imprenditori di Confindustria Padova. Non a caso dalla nostra provincia arrivato ben 17 progetti (su 29 veneti). Dal distributore automatico di minuteria Lean all’app per l’illuminazione efficiente in galleria, dalla linea innovativa di prodotti per go-kart alla cassa audio in ceramica per un sound sofisticato. Su questi progetti si misureranno in una competizione di sei mesi team multidisciplinari di studenti, laureati e dottorandi che affiancheranno l’imprenditore nello sviluppo della propria idea offrendo il valore aggiunto dell’accesso alla ricerca e della creatività. Una sfida per collegare le idee imprenditoriali con le menti creative degli universitari, che da quest’anno può contare sul network con Comune ed Esu di Padova. Mimprendo è un l’incubatore di imprenditorialità ideato a Padova nel 2009 e dall’anno scorso alla ribalta nazionale, che permette a giovani universitari in tutta Italia di misurarsi con l’innovazione e di sviluppare idee nel cassetto degli imprenditori. Trasformando l’intuizione in nuovi progetti o prodotti con ricadute industriali (e commerciali), come è avvenuto nel 70% dei casi. Come per Experenti, la piattaforma di realtà aumentata made in Italy che ha mosso i primi passi con Mimprendo, o lo sviluppo di una valvola criogenica che ha già trovato clienti in Russia e Asia. M.C.
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Argomento del mese 5 Piove di Sacco
Economia
a trovare un posto Nuova gruppo dirigente E’ affiancato dai vice Mario Ravagnan e Luca Iazzolino
Massimo Finco guida Confindustria Padova di Martina Celegato
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onfindustria Padova ha scelto il nuovo presidente nel corso dell’ultima assemblea, durante la quale ha “investito” il successore di Massimo Pavin. A prendere le redini dell’associazione è Massimo Finco, eletto quasi all’unanimità. Ha ottenuto infatti il 96,1% dei voti favorevoli ossia 675 voti espressi. Su proposta del presidente, l’Assemblea ha poi eletto vice presidenti gli imprenditori Mario Ravagnan, 51 anni, consigliere delegato Ravagnan Spa (Limena) e Luca Iazzolino, 43 anni, amministratore delegato Plastotecnica Spa (Bagnoli di Sopra). Completa la vice presidenza, come componente di diritto, il presidente dei Giovani Imprenditori Rodolfo Cetera. Una novità è stata portata durante l’assemblea ossia l’elezione diretta da parte dei soci, a seguito della modifica dello statuto del 2013, dei nove componenti elettivi del Consiglio Generale. Sono stati quindi eletti Sara Bellini (Mik Italia Srl), Isabella Chiodi (IBM Italia Spa), Graziano Debellini (Hotelturist Spa), Francesca Facco (Elle Emme Srl), Luca Giuman (Infonet Solutions Srl), Stefano Griggio (Sapiselco Srl), Annalisa Marchetti (MCM Marchetti Srl), Roberto Reffo (La Meccanica Srl), Sandro Vecchiato (Interbrau Spa). Chiare e decise le prime dichiarazioni del presidente Finco “La fiducia degli associati ci motiva e ci sprona a dare il massimo per rispondere alle attese. Questo è il momento in cui serve l’impegno di tutti, a partire dalla classe dirigente. Il momento di “fare associazione” per trovare insieme le risorse per reagire e ritrovare la via della crescita. Padova ha tutte le possibilità di ripartire grazie alla forza straordinaria della sua imprenditoria, a una rete di saperi e competenze unica. Lo faremo con un’associazione partecipata e aperta, che operi con efficienza, indipendente e coraggiosa nella rappresentanza”.
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Arte, cultura enogastronomia, si riparte dal territorio A
rte, cultura ed enogastronomia: sono questi i punti di forza da cui partire per rilanciare l’economia del territorio attraverso progetti e interventi mirati a promuovere e valorizzare la Saccisica e le sue strutture. Queste sono anche le linee guida condivise dai i sindaci del Piovese al tavolo dell’Ipa (Intesa programmatica d’area) che insieme alle categorie economiche e ai sindacati sono chiamati a studiare strategie per restituire nuova attrattività al territorio, anche in vista dell’Expo di Milano. L’obiettivo - al di là dell’esposizione universale - è ancora più ambizioso perché si cerca di realizzare un sistema di rete capace di creare reddito e, allo stesso tempo, attrarre il turismo, puntando a valorizzare quanto di buono offre il territorio. E non solo in senso figurato. Ci sono già due progetti allo studio e discussi in occasione dell’ultimo incontro di marzo. Il primo punta a promuovere piatti della cucina locale e produzioni caratteristiche della zona come la gallina, fiore all’occhiello del Comune di Polverara; lo zucchero, prodotto negli stabilimenti di Pontelongo; l’asparago e il radicchio, ortaggi tipici delle colture di Codevigo. Prodotti che verranno inseriti in una smart box promozionale. Accanto a questa verrà pubblicata anche una guida turistica che comprende un pratico elenco di chiese, palazzi, ville, casoni e monumenti da visitare. Per le spese di funzionamento dell’Ipa, l’acquisto dei materiali, delle Si vuole creare attrezzature e tutto quello che sarà un sistema di rete necessario allo viluppo dei progetti, enti capace di produrre pubblici e soggetti privati hanno deciso reddito e attirare di contribuire anche a livello economi- il turismo co. I Comuni destineranno allo scopo 50 centesimi per abitante (per un totale di 29.227 euro). Anche le associazioni di categoria interverranno con un contributo di mille euro ciascuna. Hanno aderito Confesercenti; Ascom; Upa; Cna; Confindustria; Cgil; Cisl; Uil; Cia; Coldiretti; Confagricoltura e Circuito Wigwam per un totale di 12 mila euro. Faranno la loro parte anche i due istituti bancari che siedono al tavolo Ipa (Bcc di Piove di Sacco e Cassa di risparmio del Veneto) che metteranno a disposizione 3 mila euro a testa. A Piove di Sacco resterà la sede operativa e, sempre il capoluogo piovese, si farà carico di tutte le utenze e delle attrezzature necessarie in questa prima fase di avvio. Il sindaco Davide Gianella è tornato parlare dell’importanza della concertazione come metodo per programmare lo sviluppo socio-economico, in una collaborazione costante tra chi amministra e il mondo produttivo locale. “L’Intesa programmatica d’area - ha detto - è uno strumento indispensabile al servizio del territorio per la realizzazione di una progettualità capace di reperire finanziamenti da impiegare per la modernizzazione e lo sviluppo della Saccisica. Allo scopo ci siamo strutturati in una organizzazione in modo da poter sviluppare progetti, interfacciarsi con altri Comuni, concertare le azioni con il direttivo e seguire l’iter della Martina Maniero progettualità dall’inizio alla fine in ogni aspetto”.
6 Piove di Sacco Il progetto “VenetofreeWifi” Il Comune ha ottenuto un contributo di 15mila euro
Verso una Piove di Sacco 2.0: internet gratis anche in ospedale Verrà ampliata la rete wifi che ora raggiungerà anche i reparti dell’Immacolata concezione. “Da qui ai prossimi tre anni - ha detto il sindaco Davide Gianella - la rete dovrà coprire soprattutto le zone industriali” di Martina Maniero
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nternet gratuito anche in ospedale grazie degli autobus, in quella ferroviaria e ora ai fondi del progetto “VenetoFreeWifi”: anche all’ospedale. Tutti luoghi dove oggi Piove di Sacco ha recentemente ottenuto si rende indispensabile la copertura wifi” ha un contributo di 15 mila euro per amplia- commentato il sindaco Davide Gianella. “Crediamo in una Piove di Sacco 2.0 re la rete wifi in città che ora raggiungerà anche i reparti dell’Immacolata Concezione. – ha detto - che da qui ai prossimi tre anni Il Comune e l’Uls16 sono pronti a fir- deve raggiungere una grande copertura di mare una convenzione per installare un’an- rete, soprattutto nelle zone industriali, con tenna nel tetto del nosocomio grazie alla la banda larga, la fibra ottica e il wifi. Il segnale che deve ragquale tutti gli utenti, giungere tutti punti di in particolare i pa- A breve, con l’antenna maggior interesse”. zienti ricoverati nella installata sul tetto La copertura wifi struttura, potranno dell’ospedale accedere gratuita- di raggiungeranno altre in città è già abbastanza estesa. Si può mente ad internet at- aree del territorio navigare gratis e sentraverso il pc, tablet za fili in piazza Matteotti, piazza Vittorio o smartphone. Il sistema di funzionamento è semplice: Emanuele II, piazza Incoronata, piazzale una volta completata la registrazione, l’u- Serenissima e in piazzetta Carlo Rosso. tente potrà collegarsi liberamente alla rete Sempre in città il segnale arriva in via Cardano e via Mazzini, viale Europa, via Roma, e in modo gratuito. “Abbiamo potenziato gli hotspot già nel cortile e nell’area interna della biblioteca attivi in città portando il segnale, prima comunale e nella zona del Polisportello. Nelle frazioni il wifi è attivo a Tognaassente, anche alle frazioni, alla stazione
L’ospedale immacolata concezione di Piove In alto il sindaco Davide Gianella na, in piazza Lazzaro e in via Keplero, al Bosco di pianura e nella zona industriale. A Sant’Anna, in via Valeri e piazza Puglisi. A Corte in piazza del Monumento. A breve, grazie all’antenna installata sul tetto dell’ospedale, si potranno raggiungere anche piazza Dal Degan a Piovega e la stazione ferroviaria del capoluogo. Oltre a Piove di Sacco hanno ricevuto un contributo regionale di 15 mila euro anche i Comuni di Arzergrande, Brugine, Legnaro,
Pontelongo, Polverara e Sant’Angelo. L’amministrazione comunale di Arzergrande, ad ottobre dello scorso anno, ha approvato un progetto che prevede l’attivazione dei punti di accesso nelle zone del campo sportivo, di largo Cavalieri di Vittorio Veneto, dell’area limitrofa al municipio, della palestra e della piazza della frazione di Vallonga. A Brugine i residenti del capoluogo e delle frazioni possono già navigare gratu-
itamente da piazza Ungheria e da piazza Falcone, nell’area del patronato di Campagnola e al parco vita della frazione. La copertura all’aperto è garantita fino a 100 metri di distanza dagli apparecchi che forniscono la connettività wireless. Sant’Angelo nelle intenzioni vuole attivare gli hotspot nel capoluogo (probabilmente nella zona della biblioteca) e nelle frazioni. A breve è previsto il collaudo dell’impianto.
monili in oro, oggetti in argento e preziosi: i carabinieri mettono on line la refurtiva Oltre 1600 oggetti tra anelli, collane, bracciali, orecchini, orologi e monete. Le foto pubblicate sul sito www.carabinieri.piovedisacco.net
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onili in oro, oggetti in argento e preziosi. Online sulla piattaforma digitale dell’Arma di Piove di Sacco la refurtiva recuperata nel corso dell’operazione “Castello” che lo scorso ottobre ha portato in carcere diverse persone accusate di vari reati. Sul sito www.carabinieri.piovedisacco.net sono pubblicate tutte le foto dei reperti recuperati dai militari: oltre 1.600 oggetti tra anelli, collane, bracciali, orecchini, orologi e monete. Tutti ritrovamenti fotografati e catalogati e che ora possono tornare in possesso di chi ormai li credeva perduti. I carabinieri invitano quanti riconoscessero i loro oggetti (rubati prima del 14 ottobre 2014) a recarsi in caserma per l’adempimento di tutte le formalità per riottenere la refurtiva. Condizione necessaria per rientrare in possesso di un oggetto rubato è quella di essere in possesso della denuncia di furto e di qualunque altro elemento a supporto della certa identificazione di appartenenza. Un apposito link che rimanda alla piatta-
forma dell’Arma è stato pubblicato anche sulla pagina web del Comune. “Fra istituzioni si dialoga, si collabora e ci si rispetta” ha commentato con soddisfazione il sindaco Davide Gianella. “Con i Carabinieri – ha detto - in particolare con il Capitano e con il Comandante di Piove abbiamo condiviso il modo di lavorare: testa bassa e poche chiacchiere alla ricerca di risultati per il bene comune. L’efficacia di questo modo di lavorare viene dimostrata anche da questi successi perché con pochi mezzi, uomini e risorse, l’Arma riesce comunque a garantire un controllo costante e preciso del territorio, portando a buon fine indagini spesso complesse”. “La sicurezza – ha concluso il sindaco, lanciando una stilettata al Carroccio – non la si può si può sbandierare in piazza o usare come slogan elettorale, come fa costantemente la Lega perché sempre più a corto di argomenti, ma la si pratica con il lavoro, anche con fatica ma soprattutto nel silenzio”. Ma.Ma.
8 Piove di Sacco Editoriale
Territorio Partita il 28 febbraio scorso la nuova campagna di sensibilizzazione
Idrovia, si cercano nuovi appoggi
Sì alle trivelle in Adriatico. Possibile!!? di lorenzo Zoli*
di Martina Maniero
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Gli esponenti dei comitati hanno incontrato in Saccisica i primi cittadini dei territori interessati dal passaggio dei fiumi Brenta e Bacchiglione
partita sabato 28 febbraio la nuova campagna di sensibilizzazione per il completamento dell’idrovia Padova-mare, iniziativa promossa dal Comitato intercomunale Brenta sicuro con Legambiente e la collaborazione dei Comitati uniti per l’idrovia. Dal Piovese gli esponenti dei comitati hanno iniziato ad incontrare i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio dei fiumi Brenta e Bacchiglione (una trentina in tutto) sia nel padovano che nel veneziano, con l’obiettivo di tener alta l’attenzione sui problemi idrogeologici del territorio e quindi sull’importanza del completamento dell’opera come canale scolmatore per scongiurare l’esondazione di fiumi e canali. Con i primi cittadini, gli attivisti registreranno un breve videoclip per documentare lo stato di avanzamento del progetto. Le interviste verranno poi caricate online, condivise sui social e inviate agli organi di informazione. Il resoconto verrà infine inviato in Regione e ai rappresentanti parlamentari. I primi ad apparire in video sono stati i sindaci Luca Sartori (Arzergrande), Romano Boischio (Sant’Angelo) e Davide Gianella (Piove di Sacco). “Crediamo – hanno spiegato dal Comitato - ci sia bisogno di una ulteriore spinta dei cittadini e delle amministrazioni pubbliche affinché la politica, anche nazionale, si interessi dell’opera e al suo rapido completamento ma anche alla fondamentale azione di sal- Gli attivisti Comitato, il sindaco Gianella vaguardia dalle alluvioni che registreranno ha riferito di aver ribadito “la incombono sui nostri territori”. videoclip da caricare necessità che la Regione metta “La funzione di navigabilità on line e condividere al primo posto, insieme alla sacommerciale dell’opera, senza sui social nità, il problema della fragilità ferrovia o, peggio, camionabiidraulica e la necessità di conle, - aggiungono - contribuirebbe in maniera impor- dividere un progetto con il Comitato e le associazioni tante anche a ridurre l’inquinamento ambientale con in modo da partire quanto prima con i lavori”. importanti ricadute economiche e di occupazione”. “Preciso e ribadisco – ha detto – che spero A margine dell’incontro con i rappresenti del nella navigabilità dell’idrovia e confido che venga
REAZIONI
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segue da pag.
Gli incontri degli esponenti dei comitati con i sindaci a Piove di Saccio e a Sant’Angelo di Piove
realizzato questo canale senza camionabili, treni o altro”. I Comitati sono stati invitati a presentare le osservazioni al progetto preliminare dell’idrovia, assegnato con gara nelle scorse settimane e gli stessi sembra potranno partecipare alla prossima Conferenza dei servizi per discutere modifiche da apportare all’opera che, secondo i Comitati, dovranno tenere conto della portata della navigabilità del canale.
Quindi, in mancanza di una legge che impedisca la ricerca di idrocarburi in Alto Adriatico con la metodologia del vibroseis, i giudici hanno fatto ciò che dovevano: annullare il “no” della Regione alla esplorazione, basato su una norma appunto regionale non più al passo con i tempi. Certo: anche una bambino capirebbe che la ricerca è quasi certamente finalizzata allo sfruttamento dei giacimenti. Ma questo non è un problema dei magistrati: è giusto che non lo sia. E’ un problema dei politici. Sta a loro ora difendere il territorio. E magari trovare una volta per tutte una via per lo sviluppo che non passi necessariamente per lo sfruttamento intensivo, per le grandi infrastrutture, per l’attesa di qualche investitore che si metta le mani sul cuore e dirotti qui i suoi progetti. E’ una via facile, questa. Ma costellata di disillusioni. Pensiamo al caso Enel: 10 anni di promesse, di annunci mirabilanti per la centrale di Porto Tolle. Avrebbe dovuto essere convertita prima a combustibile tipo Orimulsion, poi a carbone. Si è parlato di investimenti per oltre 2 miliardi di euro, di centinaia di posti di lavoro. Alla fine, Enel ha mollato: non se ne farà nulla. Non si può sempre dipendere dagli altri. Il territorio va difeso, valorizzato, tutelato, pensato 365 giorni all’anno. Non solo quando all’orizzonte si palesa una possibile minaccia. Bello – davvero – che ora il mondo politico faccia quadrato contro le estrazioni e la subsidenza. Ma non deve essere questo il movente, perlomeno quello prioritario, per capire che nel Delta abbiamo un tesoro. Un Parco che è un tesoro vero. Rendersene conto, pianificare, investire, anche creare. Trovare una strada per lo sviluppo che in altri paesi è realtà per decenni. E all’improvviso, quasi senza accorgersene, le trivelle non faranno più paura.
*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it
Cerimonia al Tempio Internato Ignoto di Padova
ricordati sei cittadini piovesi ex internati deceduti nel corso della Prima e seconda guerra mondiale
na solenne cerimonia per ricordare ed onorare la memoria di sei cittadini della Saccisica ex internati deceduti nel corso della Prima e Seconda guerra mondiale e successivamente dichiarati dispersi. Si è svolta al Tempio Internato Ignoto di Padova. Ai familiari di questi cittadini sono state consegnate altrettante medaglie d’oro del Presidente della Repubblica. Le onorificenze ricordavano Innocente Farinella nato ad Arzergrande nel 1896 disperso nel Mediterraneo e dichiarato deceduto il 25 maggio 1941. Così come è stata onorata la memoria di Giacomo
Renati nato a Polverara nel 1910 deceduto il 20 dicembre 1943 ad Halbertstadt il cui corpo è tumulato nel cimitero di Berlino. E’ seguito quindi il ricordo di Pietro Trolese di Codevigo nato nel 1915 disperso a causa dell’affondamento della nave Benjamin Contee nel mare di Sicilia e dichiarato disperso il 16 agosto 1943. Medaglia d’oro anche per il ricordo di Sante Zennaro nato a Piove di Sacco il 1886 deceduto il 18 agosto 1916 durante un combattimento a Cormona. Quindi è stata la volta del ricordo di Remo Rostellato nato nel 1914 a Piove morto sul fronte russo il 31 gennaio
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1943. Medaglia d’oro anche per un altro piovese, Vincenzo Zanardi classe 1919 deceduto in Albania 1l 13 marzo 1941. A questi sei saccensi sono state inoltre dedicate altrettante lapidi che, dopo essere state benedette, verranno sistemate nel Tempio a ricordo perenne. L’iniziativa con conseguente premiazione è stata promossa dal presidente mandamentale dell’associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra cavaliere Aimo Trolese in concerto col rettore del Tempio Internato Ignoto don Alberto Celeghin. Gianni Patella
La cerimonia a Padova
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10 Piove di Sacco Servizi sociali L’assessore Paola Ranzato fa un bilancio dei due progetti di solidarietà dell’ultimo anno
Lavori socialmente utili per venti persone In tutto sono stati investiti 50mila euro. Le persone hanno trovato o stanno trovando un’occupazione anche se temporanea: sono impiegate in lavori di pubblica utilità
NEWS In occasione del Carnevale
Figuranti del Ctg si trasformano in signori veneziani del Settecento per i nonni delle case di riposo
di Martina Maniero
E
’ un bilancio positivo quello tracciato dall’assessore ai Servizi sociali, Paola Ranzato, in merito ai risultati dei due progetti di solidarietà avviati dal Comune negli ultimi dodici mesi. Due iniziative a favore dei disoccupati, cofinanziati con la Regione e la Fondazione Cariparo in collaborazione con il Bacino Padova Sud. In tutto sono stati investiti quasi 50 mila euro a favore di una ventina di persone che hanno trovato (o stanno trovando) un’occupazione, seppur temporanea, per riuscire a far fronte alle tante difficoltà del momento. Tutte persone impiegate in lavori di pubblica utilità, dalla manutenzione del verde pubblico alla vigilanza di spazi e sale comunali. “Le persone – ha spiegato l’assessore Ranzato – sono state segnalate dagli uffici Servizi sociali e Lavoro del Comune. Valutata l’idoneità fisica all’incarico è stata stilata una graduatoria che ha tenuto conto della composizione del nucleo familiare, dell’Isee ma anche dello stato di disoccupazione. In linea generale è stata data la priorità a chi non aveva alcun tipo di sostegno economico alle spalle”.
La casa di riposo di via Botta
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L’assessore Paola Ranzato Nelle scorse settimane sono stati selezionati anche i quattro candidati vincitori del bando per il servizio civile anziani che verranno impiegati nella gestione, custodia e vigilanza di biblioteche, sale di ritrovo, centri sociali, sportivi, ricreativi e culturali. In tutto sei mesi di lavoro per un compenso lordo di 2.400 euro. “Anche in questo caso - ha spiegato la Ranzato - abbiamo tenuto conto della situazione familiare e del reddito. Sono tutti impegni temporanei e che non
riescono a dare una risposta esauriente alla lunga lista di disoccupati in città ma perlomeno danno alle persone un modo per sostenere se stesi e le loro famiglie in modo dignitoso”. “Per quest’anno – ha concluso l’assessore – abbiamo in programma un nuovo progetto di più ampio respiro, da realizzare in collaborazione con l’assessorato al Lavoro e il coinvolgimento delle aziende del territorio”.
anno portato un po’ di allegria ai nonnini delle due case di riposo di Piove di Sacco. In pieno carnevale i figuranti del Ctg piovese della presidente Laura Mattietto, vestiti in maschera da signori veneziani del ‘700 con vestiti confezionati dai soci stessi del sodalizio hanno fatto il giro dei reparti della struttura di accoglienza di via Botta ed anche di via S,Rocco. Accompagnati da un tirocinante in forza alle Craup le maschere con tanto di musica hanno divertito gli ospiti cui non pareva vero di vedere figure così ben vestite. Tant’è che un’anziana signora vedendosi di fronte un signore veneziano l’ha scambiato per il Papa. Un pomeriggio un po’ diverso dai soliti, trascorso nel divertimento e per alcuni nel ricordo di quando andavano a Venezia ad assistere alla sfilata delle maschere in occasione del carnevale. Gianni Patella
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Brugine 11 Incontri con la storia L’incontro dello scorso 20 febbraio a Campagnola
“Foibe: la verità oltre il silenzio”
Organizzato con l’associazione culturale Cristian Pertan nella serata un excursus storico, con immagini di repertorio e la lettura di toccanti testimonianze, per ricordare una triste pagina della nostra storia
L’incontro a Campagnola . Sul fondo l’immagine di Norma Cosetto che con la sua vicenda è diventata un caso simbolo
di Linda Talato
NEWS
“N
orma è già nel cuore di tutti coloro che, alle tenebre del male, preferiscono, a costo della propria vita, la luce che illumina il cammino degli uomini verso la giustizia”. E’ proprio questa citazione e l’immagine di Norma Cosetto, giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani titini e poi gettata in una foiba, a dare vita al volantino che pubblicizzava la serata dal titolo “Foibe: la verità oltre il silenzio”, organizzata lo scorso 20 febbraio dal comune di Brugine, in collaborazione con l’associazione culturale Cristian Pertan. Si è tenuto nella Sala Borsellino, della frazione di Campagnola, l’incontro a cui hanno preso parte anche l’assessore allo Sport, alle Politiche Giovanili e all’Identità Veneta, Sofia Pinato, ed un referente dell’associazione, Gabriele Bosazzi, che ha ripercorso i principali momenti storici legati all’eccidio perpetrato ai danni della popolazione italiana in Istria e in Dalmazia fra il 1943 ed il 1947. Un excursus storico pensato per sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di questa tematica, ma anche per aiutare il turismo a diventare maggiormente consapevole rispetto alla storia di quei luoghi. Nel corso della serata sono state proiettate immagini di repertorio appartenenti all’epoca, ripercorrendo i fatti storici avvenuti anche attraverso la lettura di toccanti testimonianze, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti “casi simbolo”. Tra questi spicca la vicenda legata al triste destino di Norma Cosetto, diventata, appunto, un po’ il simbolo di questa pagina della storia italiana, insieme al racconto trasmesso dai cinegiornali dell’epoca, che descrivevano l’esodo degli italiani da Pola. “Molti degli esuli si sparsero nel mondo, anche in Canada, in Argentina e negli Stati Uniti – ha raccontato, in chiusura, Bosazzi – Solo nel 1947 se ne andarono da quei luoghi 28 mila abitanti, su un totale di 31 mila, a cui ne seguirono altri”. La serata si è conclusa con alcuni interventi da parte del pubblico, tra cui qualche testimone diretto, che ha vissuto, durante la sua infanzia, i fatti narrati, e ha voluto riportarne il racconto con gli occhi di chi ha visto la tragedia in prima persona.
Sanzioni dai 25 ai 500 euro
contro il degrado, il primo regolamento di polizia urbana
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uove regole contro il degrado: il consiglio comunale ha approvato il primo Regolamento di polizia urbana. È un documento snello, composto di ventotto articoli, che andrà a regolare in maniera organica e condivisa tutte quelle situazioni prima materia di ordinanze temporanee e contingenti. Scorrendo l’elenco si possono trovare direttive già previste dalla normativa nazionale, come quelle che vietano la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori; l’assunzione di sostanze stupefacenti; la prostituzione in strada e l’acquisto o la vendita di prodotti contraffatti. Ma ci sono anche divieti molto precisi. D’ora in avanti per esempio sarà vietato mostrarsi in pubblico in abiti che offendano il senso del pudore o girare per strada con il volto coperto e con capi di abbigliamento e accessori che non lo rendano visibile. Basta con l’accattonaggio quando si chiede l’elemosina “con petulanza o molestia, esponendo cartelli, ostentando menomazioni fisiche o con l’impiego di minori e di animali”. A rischio sanzione anche lavavetri, parcheggiatori abusivi, chi fa volantinaggio senza autorizzazione e quanti verranno beccati a girare per strada con “mercanzia in grandi sacchi di plastica o borsoni”. Non mancano nemmeno divieti “originali”. Tra questi quelli che obbligano gli sposi dopo il matrimonio a “provvedere alla pulizia dei luoghi pubblici o di pubblico passaggio in cui è stato gettato o sparso materiale per i festeggiamenti”. Oppure quella che sanziona chi avesse l’infelice idea di farsi un bagno nelle fontane o arrampicarsi su un palo della pubblica illuminazione. Tra i divieti anche regole che sanzionano comportamenti come la cattiva abitudine di bestemmiare e sputare a terra o il vizio di “soddisfare le esigenze fisiologiche in pubblico”. Tutti, indistintamente, rischiano una sanzione che va dai 25 ai 500 euro. Linda Talato
12 Legnaro-Pontelongo Lavori pubblici Riqualificazione e recupero dei paesaggi del Veneto. Il contributo della Regione
In arrivo 150mila euro per la sistemazione del centro Legnaro è l’unico Comune della provincia di Padova ad essere entrato in graduatoria. La somma coprirà l’80 per cento della spesa di Martina Maniero
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ono ventiquattro gli interventi ammessi a contributo dalla Regione che ha assegnato quasi tre milioni di euro per progetti di recupero e riqualificazione di contesti locali significativi sotto il profilo paesaggistico. E Legnaro è l’unico Comune della Provincia di Padova ad essere riuscito ad entrare in graduatoria. A stabilirlo il provvedimento regionale adottato su proposta del vicepresidente e assessore al Territorio, Marino Zorzato. Al Comune vanno 150 mila euro (l’importo massimo erogabile) per la sistemazione del centro del capoluogo. La somma coprirà l’80% della spesa mentre il restante 20% è a carico dell’amministrazione comunale. Con il finanziamento si interverrà sull’intero percorso pedonale tra via Cavour e via Roma in direzione della strada Statale. Lavori che verranno eseguiti anche dall’altra parte della carreggiata, in continuità con gli interventi di restauro dell’oratorio Sant’Anna e di palazzo Zanini.
L’intervento generale per la riqualificazione dell’originario “valore paesaggistico” del centro è ben più ampio e necessariamente andrà eseguito per stralci. Nelle intenzioni (anche se molto dipenderà dalle disponibilità dell’ente) si vorrebbe mettere mano al crocevia sulla Provinciale 35 fronte Corte Benedettina; al percorso tra il municipio e viale dello Sport (collegando gli edifici scolastici all’area dedicata allo Sport e alla zona universitaria) ma anche alla piazza del municipio e a quella della chiesa. “Il recupero e la riqualificazione dei paesaggi degradati – ha detto Zorzato - può rappresentare un elemento di benessere e di nuove opportunità oltre a svolgere una funzione di volano del turismo culturale. Inoltre, questa tipologia d’azione, risponde ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche proprie delle politiche regionali”. “Con questo avviso – ha aggiunto il vicepresidente - abbia-
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mo ritenuto di proseguire con il programma di valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi del Veneto avviato nel biennio 2012-2013, dando l’opportunità al territorio di presentare altre proposte progettuali concrete per la riqualificazione, il risanamento e la valorizzazione di particolari realtà locali in condizioni di degrado”. “La professionalità e la competenza degli uffici comunali, in questo caso dell’ufficio tecnico, aiuta l’amministrazione a partecipare a bandi di gara con risultati eccellenti – hanno commentato con soddisfazione dal Comune – stiamo migliorando il nostro paese e, come promesso, continueremo su questa strada”.
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Verde pubblico e Casa delle associazioni
L’opposizione critica il comune per il progressivo impoverimento del verde
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a discutere il piano di riassetto del verde pubblico avviato dal Comune. Gli ultimi alberi ad essere tagliati, in ordine di tempo, sono stati i sei pini marittimi nell’aiuola spartitraffico tra via Orsaretto e il piazzale della chiesa, abbattuti e sostituiti il mese scorso. Tutte “alberature di grandi dimensioni” si legge nel documento votato dalla giunta, “pericolose per la cittadinanza e il pubblico transito” al punto da rendere “superflui ulteriori interventi di potatura”. Un taglio doloroso ma necessario insomma che ha diviso comunque l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari. L’opposizione consiliare non contesta la decisione di risolvere i problemi causati dalle radici (che crescono e sollevano l’asfalto), delle fronde (che oscurano i lampioni) o dei rami (a rischio caduta) ma denuncia il progressivo impoverimento del verde. Non ultima la decisione di costruire la Casa delle associazioni all’interno del parco di via Cavour. Una conclusione raggiunta attraverso un accordo pubblico-privato in base al quale il Comune ha riconosciuto alla società GM2 Costruzioni un aumento della volumetria edificabile (cioè la nuova collocazione di quattro nuclei residenziali). Questa, per contro, si impegna a costruire una struttura polivalente a due piani (2.474 metri cubi) all’interno dei giardini per una spesa di 545 mila euro. Al Comune il compito di completare parte del nuovo parcheggio e altre opere di finitura per un costo di 270 mila euro. La zona non è stata scelta a caso. L’edificio polivalente infatti verrà realizzato in un’area di aggregazione, già frequentata da bambini e anziani. La decisione tuttavia non piace. L’opposizione, tutta, seppur con toni e modalità diverse, riconosce l’utilità della struttura ma propone di delocalizzarla in altre aree del paese per non ridurre ulteriormente gli spazi di una delle poche aree Ma.Ma. verdi attrezzate del centro.
Pontelongo il comune collabora con Le forze dell’ordine per la consultazione degli archivi anagrafici
Il sindaco Fiorella Canova
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onsentire la consultazione diretta degli archivi anagrafici del Comune da parte delle Forze dell’ordine. E’ questa la finalità dell’intesa siglata dal sindaco Fiorella Canova con la quale l’amministrazione metterà a disposizione il servizio telematico per la consultazione on-line della banca dati anagrafica della popolazione residente, al fine di semplificare e snellire le procedure amministrative delle Forze dell’ordine. “Il nostro principale intento - spiega il sindaco Fiorella Canova - è quello di migliorare l’efficienza interna attraverso un forte cambiamento organizzativo e gestionale, puntando sull’innovazione tecnologica. La cooperazione fra le altre amministrazioni come quella delle Forze dell’ordine, grazie alla condivisione degli archivi e delle informazioni, è volta a ridurre i tempi e a semplificare le procedure”. Accanto a questi obiettivi, l’amministrazione punta decisamente allo sviluppo
dei servizi on-line e al loro accesso veloce e sicuro contrastando il divario digitale dovuto a condizioni sociali, fisiche o territoriali, nonché alla qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione con criteri qualitativi e quantitativi anche in termini di bilancio sociale, utilizzando le tecnologie sia per aumentare la partecipazione alle scelte della pubblica amministrazione, che per misurare il grado di soddisfazione dei cittadini, delle imprese e degli altri enti. “Questa collaborazione - aggiunge la Canova - ci consentirà di operare una semplificazione a favore del cittadino. La mancanza di aggiornamento dei dati portava all’inefficienza e all’allungamento dei tempi delle procedure amministrative. Un problema che sarà superato grazie al lavoro svolto dall’ufficio anagrafe del nostro comune che si sta rivelando molto efficiente”. Alessandro Cesarato
S. Angelo-Polverara 13 S. Angelo Il progetto area sportiva-ricreativa della parrocchia in Consiglio comunale
Raccoglie consensi la riqualificazione del patronato POLVERARA
Il sindaco Boischio apprezza il progetto che ottiene il plauso anche dell’assessore Benetazzo e del consigliere Maniero
di Martina Maniero
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ra presente anche il parroco del paese, don Angelo Scarabottolo, all’ultima riunione del consiglio comunale. Il sacerdote era in sala per assistere alla discussione del progetto presentato dalla parrocchia San Michele Arcangelo che propone la riqualificazione complessiva del patronato attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi e ricreativi. Un passaggio obbligato, quello al tavolo del consiglio, in quanto il documento è stato esaminato (e in seguito approvato) in deroga allo strumento urbanistico del Comune ma solo per quanto riguarda la distanza delle costruzioni dai confini perché il Piano di assetto del territorio in quella zona ha già previsto un’area destinata allo sport e allo svago. Nel dettaglio, nell’area parrocchiale viene proposta la realizzazione di una nuova sala multiuso, una piattaforma in cemento dove si potrà giocare a pallavolo e a basket, un campo da calcetto a cinque, uno più grande per i tornei di calcio a otto, un campo per praticare il beach volley, un campetto da bocce e nuovo fabbricato da adibire a spogliatoi e servizi. Tutti lavori che verranno finanziati dalla parrocchia, secondo tempi e modi che, con ogni probabilità, verranno dettate dalla disponibilità di cassa. “La progettazione è sicuramente vali-
da e ben impostata anche per quanto riguarda le finalità generali dell’intervento perché vuole mettere a disposizione dell’intera comunità un nuovo servizio con impianti sportivi e ricreativi che potranno integrarsi anche con le strutture di proprietà comunale” il commento del sindaco Romano Boischio. “Il progetto vuole dare una nuova identità ad un’area che negli anni è stata lasciata andare al degrado ma che una volta sistemata potrà dare modo ai ragazzi di aggregarsi in modo diverso attorno alla parrocchia” ha detto il vicesindaco e assessore alle Politiche giovanili, Chiara Benetazzo. “Mi auguro – ha aggiunto - che questa progettazione crei un rinnovato afflusso di persona attorno al centro parrocchiale, una realtà che nei centri di provincia funziona ancora bene”. “Si va a riqualificare un’area che sicuramente necessita di sistemazione – ha concordato il consigliere di maggioranza, Moreno Maniero – la posizione centrale del patronato rispetto alla piazza poi può rappresentare anche un’occasione per dare nuovo impulso al centro del paese”. La proposta di delibera infine ha raccolto il parere favorevole anche del gruppo all’opposizione guidato dal consigliere Cristiano Berto.
Lavori pubblici
Destinati 57miLA euro per una serie di interventi nel territorio
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ono in via di ultimazione i lavori alla copertura della Casa delle associazioni. Gli operai sono a lavoro per sistemare i danni causati dalle Il sindaco infiltrazioni d’acqua dal tetto dell’edificio, evidenti in particolare al Alice primo piano dello stabile, nella sala del consiglio comunale, dove si possono Bulgarello notare vistose macchie sull’intonaco delle pareti. “Gli interventi – ha spiegato il sindaco Alice Bulgarello - si sono resi necessari perché, nonostante siamo passati poco più di dieci anni dal restauro dell’edificio, in precedenza non era stata stesa la guaina impermeabilizzante. Con l’occasione abbiamo anche deciso di mettere mano anche alla ventilazione sottocoppo e alle grondaie dello stabile che in alcuni punti presentano fessurazioni dovute alla corrosione”. “Una volta ultimati i lavori – ha fatto sapere il primo cittadino - imbiancheremo gli interni per eliminare le tracce delle infiltrazioni avvalendoci per i lavori di personale del Comune o dell’aiuto di lavoratori socialmente utili”. Lavori in corso anche nel percorso pedonale che collega viale dello Sport alle scuole medie ed elementari del capoluogo. Cantiere aperto anche sul percorso di accesso che collega viale dello Sport alle scuole elementari e medie del capoluogo. “Interventi attesi da due anni - ha spiegato il primo cittadino - e chiesti a gran voce dai genitori e che ormai non potevano più attendere”. Qui si andranno a sistemare i dislivelli che si sono creati tra il passaggio pedonale e il terreno circostante, causa di periodici allagamenti che costringevano i bambini a bagnarsi i piedi per entrare in aula. Contestualmente si andranno ad inserire delle caditoie per convogliare il deflusso delle acque meteoriche in modo da evitare in futuro altri allagamenti. Complessivamente si spenderanno 57 mila euro. Soldi rientrati solo di recente nelle disponibilità dell’ente.
14 Arzergrande Il Comune chiede la messa in sicurezza del sito Un complesso di ruderi fatiscenti con un esteso appezzamento di terreno incolto
Area Coin da sistemare per la tutela della salute pubblica Il sindaco Luca Sartori che ha firmato un’ordinanza per i lavori di bonifica dell’amianto spiega che questa è una priorità per il bene del territorio di Alessandro Cesarato
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a decenni è un’area dismessa, proprio nel cuore del paese, a due passi dal municipio. Da queste parti tutti la conoscono comunemente come l’Area Coin, dal nome della famiglia che originariamente vi risiedeva. Oggi la proprietà è divisa tra quasi una trentina di eredi e la sua destinazione futura è tutt’altro che definita. E’ situata tra piazza don Segala, via Roma e via Tiepolo, immediatamente a ridosso di zone abitate, di un parco pubblico e vicino alla scuola media. Un complesso di ruderi fatiscenti con adiacente un esteso appezzamento di terreno incolto. Un pugno nell’occhio non solo per gli esteti ma per tutti coloro che vorrebbe solo un paese più accogliente. Ciò che tuttavia è più grave è che tra le macerie di questo edificio in condizioni precarie per crolli parziali e cedimenti di varia entità succedutisi negli anni ci sono molti elementi ondulati in cemento amianto in evidente
L’area dismessa nel cuore del paese, nota come area Coin stato di disfacimento e quindi pericolosi, con le loro polveri, per la salute pubblica. Qualche mese fa, dopo numerosi sopraluoghi e rilievi dell’Arpav, il Comune aveva intimato i proprietari a provvedere con urgenza alla messa in sicurezza del sito, di provvedere alla bonifica delle coperture in amianto e alla rimozione e allo smaltimento di tutti i rifiuti presenti e disseminati nell’area. Disposizioni che non sono state osservate. Così, decorsi i termini, nei giorni scorsi l’amministrazione ha potuto finalmente
intervenire d’ufficio, prendendo in mano direttamente la situazione e dando subito il via ai lavori di bonifica. Per le somme anticipate dal Comune ora i tanti proprietari dovranno rispondere in solido. “Stiamo lavorando da tempo - spiega il sindaco Luca Sartori che ha firmato l’ordinanza per i lavori di bonifica dell’amianto - sulle procedure relative alla sistemazione dell’area. Questa decisione rappresentava una priorità di ordine amministrativo a tutela della sicurezza e della salute pubblica”.
Musica. Nella chiesa parrochiale lo scorso 7 marzo
Il coro del teatro verdi di padova protagonista della terza edizione del concerto di san giuseppe
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l grande cuore del pubblico di Arzergrande ha battuto all’unisono con quello del Coro Teatro Verdi di Padova e dei solisti che sabato 7 marzo hanno dato vita alla terza edizione del Concerto di San Giuseppe che si è svolto in una chiesa parrocchiale gremita in ogni angolo. Nuova formula per questo concerto che è stato suddiviso in tre parti. Il ricordo della Prima Guerra Mondiale ha occupato la prima parte della serata. Il coro ha eseguito brani evocativi e per la prima volta ha inserito nel proprio repertorio e interpretato con sentimento il canto preghiera in friulano “Stelutis Alpinis” e “ La leggenda del Piave”. La concertista Irina Panchenko, nel suo personale percorso della memoria, ha eseguito al pianoforte, “La caduta di Varsavia” di Fryderyk Chopin, ultimo brano trasmesso dalla radio polacca prima che fosse presa in consegna dalla Germania. Nella seconda parte del concerto sono state presentate le pagine più emozionanti dalla Traviata di Giuseppe Verdi. Le belle voci dei solisti (Maria Rosaria Lo Palco, Alex Magri, Stefano Lovato, Maurizio Franceschetti, Giancarlo Seraglia e Monica Voltan) hanno riempito la chiesa. Il coro, in costume di scena, con affascinanti dame e cavalieri, zingarelle e mattatori, è intervenuto brillantemente ed è stato protagonista nei famosi brani per coro dell’opera verdiana. Tutto, dall’inizio alla fine, con il puntuale accompagnamento al pianoforte del maestro Franco Massaro e con la direzione impeccabile e rassicurante del Maestro Rossetto. L’ultima parte dell’evento si è conclusa con un brillante e convincente Dottore Dulcamara, interpretato mirabilmente dal basso Maurizio Franceschetti che, con il suo “ Udite o rustici”, ha convinto tutti a comprare il famoso elisir d’amore, ricetta dell’amore e rimedio universale di ogni male. Il pubblico ha gradito lo spettacolo e la serata si è conclusa con un appassionato “Va’ A.C. pensiero”.
Codevigo 15 Ambiente L’iniziativa della Polisportiva Millecampi
Una giornata ecologica per ripulire la valle lagunare E’ in programma il prossimo 12 aprile dalle 9 alle 12,30. L’iniziativa è finalizzata alla raccolta della grande quantità di rifiuti che nel periodo invernale si ammassano a ridosso del Cason delle Sacche e in tutto il litorale della valle di Alessandro Cesarato
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na giornata ecologica per ripulire la valle lagunare. Anche quest’anno la polisportiva Millecampi del presidente Rino Ranzato ha promosso un’iniziativa lodevole rivolta a tutti, finalizzata alla raccolta della maggior parte possibile della grande quantità di rifiuti che, come di consueto, nel periodo invernale si è ammassata nelle aree a ridosso del Cason delle Sacche e in generale in tutto il litorale della valle. “Purtroppo le ultime mareggiate e il forte maltempo - spiega proprio Ranzato hanno provocato anche seri danni alle strutture dei casoni, oltre ad avere portato molti rifiuti in terraferma. Sarebbe importante fossero coinvolte più persone possibili perché c’è davvero molto da fare. Il messaggio per tutti è per una maggiore sensibilità ambientale atta a tutelare un sito naturalistico di primaria importanza”. La giornata ecologica è in programma per domenica 12 aprile dalle 9 alle 12.30,
con ritrovo al Cason delle Sacche. Chi volesse partecipare dovrà munirsi di stivali e di un abbigliamento consono. Sacchi e attrezzature varie per la raccolta saranno invece forniti dalla polisportiva. Per motivi organizzativi chi desidera partecipare dovrà contattare il 366/5390913. In caso di maltempo la giornata sarà posticipata la domenica successiva. meSSaGGIo polItICo a paGamento a CUra Del GrUppo ConSIlIare reGIonale partIto DemoCratICo veneto
L’assessore daniela Bartella: “Sempre più servizi in maniera associata”
Verso le elezioni
Il Pd ha fatto la lista per le elezioni regionali, Claudio Sinigaglia è il primo
Claudio Sinigaglia
L’assessore Daniela Bartella
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ono sempre più i servizi degli uffici comunali svolti in maniera associata. In particolare la collaborazione con Arzergrande sembra garantire, in questo periodo, un miglioramento sensibile dell’offerta ai cittadini nonché una migliore efficacia e razionalizzazione delle risorse. Dopo l’attivazione del servizio integrato di Polizia Locale ora il consiglio comunale, con i voti della sola maggioranza, ha approvato le convenzioni che disciplineranno lo svolgimento in forma associata della funzione fondamentale concernente i servizi sociali e di quella concernente
l’edilizia scolastica (per la parte non attribuita alla competenza delle Provincie). “Le nuove convenzioni - spiega l’assessore Daniela Bartella - mirano a rafforzare gli uffici e ottimizzare le risorse collegate in termini di tempo e personale, prevedendo la suddivisione fra due uffici di quelle che sono le articolazioni delle funzioni stesse. Il personale dei comuni convenzionati messo a disposizione per queste attività associate sarà autorizzato a svolgere il proprio lavoro indifferentemente sul territorio sia di Codevigo sia di Arzergrande”. “In questo periodo storico - continua - in
cui purtroppo i servizi sociali si trovano a dover affrontare un numero sempre maggiore di pratiche, la nuova convenzione con Arzergrande diventa una preziosa risorsa per entrambi i comuni. L’ottimizzazione dei costi e la riduzione delle spese saranno invece i benefici attesi dalla convenzione sull’edilizia scolastica”. Quanto previsto dalle convenzioni dovrebbe portare nelle intenzioni a una maggiore specializzazione del personale e quindi tradursi in un servizio sempre migliore al cittadino. A.C.
Il primo in lista dei nove candidati del PD è Claudio Sinigaglia, area cattolica, spina nel fianco di Zaia sul fronte socio-sanitario; si candida al secondo mandato come consigliere regionale dopo aver ricoperto la carica di Assessore al Sociale e allo Sport nel Comune di Padova. Le prime dichiarazioni di Sinigaglia sono improntate all’ottimismo. “Possiamo vincere la Regione Veneto perché la Destra è divisa, litigiosa e frammentata. Ha sicuramente governato male! Ma soprattutto perché abbiamo le idee chiare sul futuro del Veneto e la nostra
candidata alla presidenza, Alessandra Moretti, è brava! Coraggiosa e determinata per mettersi alla guida del cambiamento che è necessario nella nostra Regione”. “Dobbiamo riconquistare Padova”, ribadisce Sinigaglia: “a distanza di un anno l’asse Bitonci – Zaia ha prodotto danni incredibili alla crescita di Padova. Grande fallimento sul grande ospedale di Padova, persi i finanziamenti per la nuova linea del tram, saltato l’auditorium, nebbia sul centro congressi, sistema sociale devastato… Le elezioni regionali devono diventare l’occasione per la riscossa!”
16 Cultura locale La kermesse L’ottava edizione del Concorso “Città di Piove di Sacco”
Musica, cultura e giovani in primo piano
La direttrice artistica Ranata Benvegnù presenta la manifestazione che vanta adesioni da tutta Italia e anche dall’eterno, oltre ad una giuria di grande prestigio di Linda Talato
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usica, cultura e valorizzazione giovanile sono ancora una volta le linee guida del Concorso Musicale “Città di Piove di Sacco”, giunto ormai alla sua ottava edizione. Le iscrizioni alla prestigiosa competizione si chiudono il 31 marzo e tutto è pronto per l’evento, che si terrà dal 20 al 26 aprile, nell’auditorium Giovanni Paolo II, a Piove di Sacco. Il concorso, organizzato dalla pianista piovese, Renata Benvegnù, direttrice artistica della kermesse musicale, riscuote ogni anno un grande successo, con partecipanti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. La manifestazione è ormai divenuta un punto di riferimento nel panorama nazionale, grazie ad un mix di ingredienti che vanno dall’assoluta trasparenza alla competenza nelle valutazioni, oltre al prestigio della giuria e alla capacità organizzativa della direzione artistica, che si avvale del supporto di un gruppo di giovani appassionati che gravita intorno all’Orchestra Giovanile della Saccisica. “Credo sia il caso di sottolineare il prestigio della giuria che, di anno in anno, vede come presidenti personalità di caratura internazionale – ha commentato Benvegnù – Quest’anno – continua – per la sezione pianistica, il presidente sarà il maestro Daniel Rivera, pianista argentino di fama internazionale, l’anno scorso era, invece, il maestro Ana Guijarro, direttrice del Real Conservatorio di musica di Madrid”. Altro punto di forza del concorso sono i numerosi concerti premio offerti da alcune tra le migliori istituzioni musicali Internazionali, tra cui il Real Conservatorio di Madrid, la Trinity School di Londra e la
REAZIONI
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Il concorso musical, alcune immagini della precedente edizione. C’è tempo fino al 31 marzo prossimo per le iscrizioni. Dal 20 al 26 aprile l’evento che si terrà nell’auditorium Giovanni Paolo II a Piove di Sacco Fondazione Walton di Ischia. Da sottolineare, quest’anno, anche la collaborazione con il portale Circuito Musica, che mette in palio la realizzazione di un sito web. “Le prove dell’esibizione sono pubbliche – ha spiegato Benvegnù - quindi la cittadinanza è invitata
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Piove di Sacco. Il progetto “Un libro per te”
per ogni nuovo nato Il Benvenuto con un libro
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n libro per ogni bambino nato nel 2015. Un segno di benvenuto al nuovo piccolo cittadino e alla sua famiglia ma anche un gesto concreto per promuovere la lettura fin dai primi mesi di vita. Si chiama “Un libro per te” ed è il nuovo progetto avviato dall’assessorato alla Cultura insieme alla biblioteca comunale Diego Valeri. Da quest’anno ogni famiglia che registrerà all’anagrafe comunale una nuova nascita riceverà in regalo un libro che potrà leggere ad alta voce al proprio bambino e con questo tutte le informazioni utili per accedere ai servizi bibliotecari. L’iniziativa, al suo esordio, si inserisce nell’ambito del più ampio progetto “Nati per leggere”: proposta nazionale, promossa dall’Associazione italiana biblioteche, Associazione culturale pediatri e dal Centro per la salute del bambino che ha l’obiettivo di promuovere la pratica della lettura ai bambini fin dalla primissima infanzia. Leggere ad alta voce è infatti un’attività che arricchisce la relazione del genitore con il bambino, favorisce lo sviluppo della comprensione del linguaggio e della capacità di attenzione, fa nascere nel bambino la sana abitudine alla lettura che si protrae poi, con maggior facilità, anche nelle età successive. Il libro che verrà regalato ai piccoli Piovesi fa parte di un elenco appositamente selezionato dai responsabili del progetto “Nati per leggere” ed è personalizzato con il nome del nuovo nato. La biblioteca comunale già da tempo propone e offre, singolarmente e insieme alla altre biblioteche del bacino del Bacino bibliografico della Saccisica e del Conselvano, servizi per la prima infanzia. Tra questi l’acquisto di libri per i più piccoli e per i loro genitori; collabora con l’asilo nido comunale e con le scuole dell’infanzia e primarie che possono usufruire, su prenotazione, di spazi pensati per un primo contatto con i libri e con letture ad alta voce; predispone periodicamente specifiche bibliografie ed elenchi di nuovi acquisti per bambini e ragazzi. Martina Maniero
Il racconto del trentasettenne di Codevigo che è riuscito ad entrare nella rosa dei semifinalisti di Lookmaker Accademy
Diego baldina, da parrucchiere a consulente d’immagine grazie al reality
a semplice parrucchiere a esperto di immagine, in altre parole quando l’opportunità di un accrescimento professionale può passare attraverso anche un reality show. E’ ciò che sta succedendo a Diego Baldina, trentasettenne parrucchiere con un’attività in via Roma, riuscito a entrare nella rosa dei semifinalisti della seconda edizione di Lookmaker Academy, il reality show che mette a confronto consulenti d’immagine di tutta Italia. Insieme agli altri semifinalisti ha trascorso due settimane in crociera durante le quali sono state effettuate le ultime prove, che porteranno alla rosa fina-
REAZIONI
ad assistere alle audizioni, indicativamente dalle ore 9 alle 19, dell’intera settimana dedicata al concorso. Di grande importanza – ha concluso – anche il concerto finale di premiazione, che si terrà domenica 26 aprile ed in cui si esibiranno i vincitori della manifestazione”.
NEWS
le dei partecipanti ufficiali all’edizione 2015. “A bordo - racconta Baldina - abbiamo dovuto affrontare una lunga serie di prove per dimostrare le nostre capacità”. Alla fine ne saranno scelti venti che saranno ammessi al programma, con dieci puntate in tutto e con le registrazioni previste negli studi di Roma. La trasmissione andrà in onda su Vero Tv, canale di intrattenimento del Digitale Terrestre e settimana dopo settimana vedrà i concorrenti darsi battaglia a colpi di abilità e creatività in diversi campi, in primis acconciature, scelta degli abiti e trucco. Nella prima edizione a vincere era stata
Loredana Cossu dell’Aquila, che dopo otto puntate ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi il premio finale, i 100mila euro che consentono di realizzare un atelier destinato al miglior consulente d’immagine in Italia. Diego arriva da una famiglia di barbieri e da quasi vent’anni esercita la professione. “Comunque andrà il reality - dice - ho avuto l’opportunità di arricchirmi professionalmente, imparando nuove tecniche da veri professionisti e confrontandomi con realtà diverse. E’ stata, anche da un punto di vista umano, un’esperienza fantastica”. A.C.
Avviati i corsi all’inizio di marzo “l donne nella storia dell’arte” e “Segreti e bellezze delle Ville Venete del Vicentino e del Trevigiano”
Sono partiti alla scholetta i seminari di storia dell’arte
ono partiti i seminari della Scholetta a Piove di Sacco. Gli incontri, organizzati dall’associazione arci “C. Marchesi” hanno esordito a marzo e tratteranno, questa volta, temi legati all’arte. “Le donne nella storia dell’arte” e “Segreti e bellezze delle Ville Venete del Vicentino e del Trevigiano” sono le due tematiche proposte, che si articoleranno in cicli di cinque e sei lezioni, con cadenza quindicinale, a partire dal 4 e dal 12 marzo. “E’ per noi è un onore proporre un seminario sulle donne artiste, che è un argomento di cui non si parla spesso e, pertanto, una novità – ha
commentato Andrea Candian, referente per l’associazione – che, tra l’altro, è stata fortemente voluta dall’assessore alla Cultura Paola Ranzato, anche come filo conduttore dell’attività che è stata svolta dall’amministrazione comunale con l’apertura dello sportello donna. Per quanto riguarda il seminario sulle ville venete, si tratta, invece, della continuazione di un seminario che lo scorso anno è stato molto apprezzato, e durante il quale abbiamo parlato delle ville del padovano e del veneziano”. Excursus storici, culturali, sociali e di valorizzazione delle bellezze locali costituiranno, dunque, il filo conduttore di questi corsi, che accompagne-
ranno i partecipanti in un viaggio affascinante, grazie anche alla maestria degli insegnanti. “Stiamo predisponendo anche alcune visite guidate, che si terranno a primavera – ha concluso Candian - una delle quali alla mostra “Il demone della modernità, pittori visionari all’alba del secolo breve”, che si terrà a palazzo Roverella, a Rovigo. Per informazioni sui corsi e sulle altre iniziative è a disposizione l’indirizzo di posta elettronica arcimarchesi@libero.it ed il numero telefonico 3665390913. L.T.
Cultura locale 17 Letteratura Dal 17 al 19 aprile Chronicae, il primo Festival internazionale
Piove di Sacco capitale del Romanzo storico
Tre giorni di eventi dedicati alla grande avventura della narrativa storica che vedrà la città animarsi di show teatrali, reading, cene a tema e autori di fama internazionale di Linda Talato
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iove di Sacco si veste di cultura e diventa capitale internazionale del Romanzo storico. Debutta ad aprile Chronicae 2015, il primo Festival Internazionale del Romanzo Storico, che si terrà dal 17 al 19 aprile proprio nel capoluogo della Saccisica. Un evento dedicato alla grande avventura della narrativa storica ed unico nel suo genere, che vedrà la città piovese animarsi di show teatrali, reading, rievocazioni storiche, cene a tema, nonché la presenza di big italiani e stranieri. “Si tratta di un assoluto inedito a livello nazionale – ha commentato soddisfatta l’assessore alla cultura, Paola Ranzato, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Jappelli – In quest’avventura, che stiamo realizzando insieme con l’associazione Sugarpulp, abbiamo beneficiato della presenza di una serie di partner, che sono diventati dei veri e propri collaboratori. E’ stato un lavoro impegnativo, una sfida, ma abbiamo voluto crederci”. Il festival, organizzato, appunto, dall’amministrazione comunale e dall’associazione Sugarpulp, porterà la letteratura anche
L’assessore Ranzato: “Si tratta di un assoluto inedito a livello nazionale” I prestigiosi autori che parteciperanno all’iniziativa organizzata dall’assessorato alla Cultura di Piove di Sacco insieme con Sugarpulp all’interno degli istituti scolastici piovesi, in chiave didattica, ma anche ludica, con incontri aperti alle scolaresche. Valerio Massimo Manfredi, Jason Goodwin, Wu Ming, Roberto Giacobbo, Andrea Molesini, Marcello Simoni, Caro Martigli, Simone Sarasso, Matteo Strukul e Andrea Pennacchi saranno le star ospiti dell’evento, che avrà l’obbiettivo di valorizzare e spettacolizzare al massimo la storia e l’architettura piovese e della Saccisica, trasformando una grande iniziativa culturale internazionale in una festa
condivisa con l’intero territorio. Si parla, dunque, di un festival di rango internazionale, come sottolineato anche in occasione della conferenza stampa, che costituirà una sfida per il comune di Piove di Sacco, ponendolo al centro di una proposta culturale fortemente innovativa, ma nel segno della tradizione, portando la città ad ambire di diventare un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale, per un nuovo modo di concepire e gestire i grandi eventi culturali. Il festival tenderà a valorizzare e porre sot-
to una nuova luce quelle che sono le location più tradizionali, ma anche più suggestive della storia del nostro territorio, come, ad esempio, il Teatro Filarmonico, la Torre Carrarese e Piazza Vittorio Emanuele II. Il centro della città sarà, così, animato da tavole rotonde su temi specifici legati al romanzo storico, come dibattiti mirati a promuovere il confronto fra gli autori e le differenti tradizioni letterarie, incontri su tematiche inerenti al programma, spettacoli teatrali e rievocazioni storiche, senza farsi mancare neppure cene e
degustazioni con menù tipici medievali. Una tre giorni dal programma ricco, dunque, con eventi e spettacoli che si terranno sia nel tardo pomeriggio che in serata, ma anche durante la mattinata, e che coinvolgeranno anche il CTG piovese. Per acquisire informazioni dettagliate in merito all’evento, sarà possibile anche consultare il sito ufficiale del festival, www.festivalromanzostorico.it, la pagina Facebook, www.facebook.com/ sugarpulp, ed il profilo su Twitter, www.twitter. com/sugarpulp.
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20 1 Cultura provinciale
1 Cultura provinciale
L’esposizione fino al 2 giugno A Villa Contarini di Piazzola la più estesa mostra personale L’esposizione del grande fino al artista 2 giugno “chronicae” A Villa Contarini di Piazzola la
Cominetti racconta le trincee Cominetti raccon
Con i suoi disegni ha documentato l’esperienza vissuta Con iinsuoi prima disegni ha documentato l’e persona sui fronti più sanguinosi persona sui fronti più sanguinosi di laura Organte
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ontinuano nel padovano le celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, occasione, tra le altre cose, per riscoprire un artista che con i suoi disegni ha saputo raccontare questo tragico conflitto al di là di ogni retorica. A Piazzola sul Brenta, gli splendidi spazi di Villa Contarini ospiteranno infatti fino al 2 giugno la più estesa personale di Giuseppe Cominetti mai allestita dagli anni Trenta, quando le opere dell’artista vercellese furono esposte al ridotto del Teatro Quirino di Roma. Caratteristica particolare dei disegni in mostra è la natura documentaristica oltre che artistica: Cominetti visse in prima persona l’esperienza delle trincee, prima sul fronte francese delle Ardenne e poi, volontario, sul Grappa, e seppe tradurre con grande efficacia la propria esperienza in un racconto figurativo universale. Nei disegni, di diversissima dimensione, numerosi i molto grandi, egli fa sintesi di infinite realtà che lui e gli altri vivono quotidianamente: i corpo a corpo dei fanti, i cumuli di morti, le sortite della cavalleria, le cadute degli aeroplani, gli scoppi delle granate, i momenti di riposo, meglio di abbandono, nelle trincee e nei ricoveri. Ma anche l’esodo dei profughi veneti sotto i loro carichi di masserizie, lo sfacelo delle case, i buoi abbandonati tra i solchi sotto le granate. Insomma il volto tremendo
teatro e Musica
e vero della guerra, reso con l’essenza del bianco e nero della semplice matita. Quelle di Cominetti sono certo pagine documentarie, che come tali sono entrate in musei e centri di documentazione in tutta Europa. Ma sono anche e soprattutto opere d’arte, di un artista che trovò una strada autonoma tra divisionismo e futurismo e nuove avanguardie, dimostrando l’eccellenza come pittore, disegnatore, scenografo, costumista e persino designer tra l’Italia e Parigi. Il tratto di Cominetti va oltre l’urgenza realistica assumendo toni espressionistici laddove rappresenta il grido muto dell’orrore che trascorre dagli uomini agli animali attraversando reticolati e fili spinati, o quando gli alberi stecchiti di un paesaggio desolato diventano simili a quelli di un calvario infinito e senza tempo, metafora della grande carneficina della guerra. Un diario pittorico per cercare, alle Ardenne al Grappa, dalla Francia all’Italia, quell’umanità che la guerra nega e sottrae, e che soltanto attraverso l’arte può essere recuperata. Come nei versi di Ungaretti dal Carso, anche nei disegni di Cominetti si avverte un grido di speranza, oltre il dolore e la sofferenza, oltre la paura e lo sgomento. a cura di Laura Organte
INTERNATIONAL MEETING
IL RITORNO DI JAMES TAYLOR
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veroSacco della guerra, reso con l’essenza del bia ontinuano nel padovano le celebrazioni perPiove il Cen- edi pertra 3 della giorni semplicecapitale matita. tenario della Prima Guerra Mondiale, occasione, del storico Quelle di Cominetti sono certo pagine le altre cose, per riscoprire un artista che con i suoiromanzo disegni ha saputo raccontare questo tragico conflitto al tarie, che come tali sono entrate in musei documentazione tuttaPiove Europa. Ma son di là di ogni retorica. A Piazzola sul Brenta, gli splendidi er tre giorni, dal 17 al 19inaprile, operedeld’arte, di un artista che spazi di Villa Contarini ospiteranno infatti fino al 2 giudi Saccosoprattutto sarà la capitale romanzo tra divisionismo e futurism gno la più estesa personale di Giuseppe Cominetti mai storico,strada con la autonoma kermesse internzaionale dimostrando allestita dagli anni Trenta, quando le opere dell’artista “Chronicae”.avanguardie, Il festival, organizzato dal l’eccellenza com disegnatore, scenografo, e persin vercellese furono esposte al ridotto del Teatro Quirino Comunedi e dall’Associazione Sugarpulp,costumista portra l’Italia e Parigi. alcuni tra Roma. Caratteristica particolare dei disegni in mostra terà nella è cittadina del padovano Il tratto Cominetti va oltre l’urgenz la natura documentaristica oltre che artistica: Cominetti i più celebri e amati scrittoridi del genere, da assumendo espressionistici visse in prima persona l’esperienza delle trincee, Valerio primaMassimo Manfreditoni a Jason Goodwin, laddove rap muto Giacobbo dell’orroree che dagli uom sul fronte francese delle Ardenne e poi, volontario, dai WusulMinggrido a Roberto finotrascorre ad mali Marcello attraversando Grappa, e seppe tradurre con grande efficacia laAndrea propriaMolesini, Simoni,reticolati Carlo e fili spinati, o alberi stecchiti paesaggio desolato dive esperienza in un racconto figurativo universale. A. Martigli, Simone Sarassodie un il padovano a quelli un calvario infi Nei disegni, di diversissima dimensione, numerosi Matteo iStrukul, che diracconteranno le nito e senza tempo grande carnefi cinacene della guerra. molto grandi, egli fa sintesi di infinite realtà cheloro lui eopere gli tradella rievocazioni storiche, Un teatrali. diario Ipittorico altri vivono quotidianamente: i corpo a corpo dei a tema fanti,e spettacoli esibirannoper cercare, alle dalla 1Francia i cumuli di morti, le sortite della cavalleria, leinfatti cadute sabatoGrappa, 18 Wu Ming con “Zoall’Italia, Bot”, quell’uman negadal e sottrae, che soltanto attra degli aeroplani, gli scoppi delle granate, i momenti reading-spettacolo di guerratratto romanzoestorico essere recuperata. Come nei versi di Un riposo, meglio di abbandono, nelle trincee e nei “L’armata ricoveri. deipuò sonnambuli” e il padovano Carso,con anche neiildisegni Ma anche l’esodo dei profughi veneti sotto i loroAndrea carichiPennacchi “Eroi” giorno di Cominetti si avve oltre il dolore e la sofferenza, ol di masserizie, lo sfacelo delle case, i buoi abbandonati seguente. Perdi ilsperanza, programma completo: L’acquerello “Frasotto i reticolati” del 1918 e lo sgomento. tra i solchi le granate. Insomma il volto tremendo festivalromanzostorico.it L.O.
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Il percorso a Padova Dai Museiteatro Civici Eremitani ai manufatti del Tesoro del Santo Il perc e Musica a cura di Laura Organte
Donatello e la sua lezione su scultura e oreficeria D
Compie 25 anni l’International Music Meeting, incontro musicale e culturale tra Cori, Orchestre e musicisti, provenienti onatello giunse a Padova nel 1443da ogni parte del mondo, organizzato 1444 e vi rimase per un decennio, indall’Orchestra giovanile del Veneto. novando profondamente il linguaggio Qualità e professionalità … a prezzi della competitivi !!! L’edizione 2015 vede in cartellone ben scultura in Italia e facendo della città 18 appuntamenti che si protrarranno fino al 23 giugno con un gran finale a dir poco uno dei centri d’irradiazione del Rinascimen• Nuove esotico: sul palco delcostruzioni Teatro Don Bosco di Padova ci sarà infatti il trio Hawaiian Music, to. La lezione del Maestro rivive ora in uno Ukulele and Dance proveniente dalle Hawaii. straordinario percorso, che dai capolavori di • Ristrutturazioni casa Donatello conduce alla scoperta di preziose • Ampliamenti sculture in bronzo e terracotta degli artisti • Rifacimenti bagni e cucine che continuarono e svilupparono la sua rivoNel•2012 ha saputo incantare, tetti con la sua voce vellutata, il pubblico del Teatro Geox: luzione nell’ambito della Serenissima. TestiRifacimenti torna, a tre anni dal suo ultimo concerto padovano, il cantautore James Taylor con la monianze dell’altissima qualità raggiunta da • Restauri chiavi in mano sua band, in scena il 24 aprile. In oltre 40 anni di carriera ha collezionato 5 Grammy Bartolomeo Bellano, Andrea Briosco detto il Piove di Sacco (Pd) awards, venduto 100 milioni di album, guadagnandosi 40 dischi d’oro oltre a moltepliRiccio e Severo da Ravenna sono esposte • Lavori condominiali ci dischi di platino e multi – platino per i suoi classici che vanno da Sweet Baby James tel./fax ai Musei Civici Eremitani, mentre l’influenza 049 5841809 • Risanamenti del 1970 a October Road del 2002. È stato inoltre inserito sia nella Rock and Roll Hall del nuovo linguaggio rinascimentale nelle 049 9873947 Impermeabilizzazioni of • Fame che nella Songwriter’s Hall of Fame. oreficerie sacre risplende nel vicino Palazzo Zuckermann con i preziosi manufatti del • Isolamenti termici e acustici Biolo Cristian Tesoro del Santo. Punto di partenza della • Cappotti mostra e la sua lezione. Riflescell.“Donatello 347 1038949 • Risparmio energetico Sabato 16 maggio il Teatro Geox ospiterà un grande sioni su scultura e oreficeria nella Padova tra Quattrocento e Cinquecento”, artista, inserito tra i “Migliori 100 chitarristi del Biolo Geom. Valerio sono le • Pavimenti interni e esterni opere del maestro, uno dei rilievi della base ventesimo secolo” dalla prestigiosa rivista Musician cell. 348 7267984 • Scavi demolizioni del monumento al Gattamelata, una inedita e insignito di cinqueenomination ai Grammy Awards: crocifissione bronzea e i fondamentali calchi Robben Ford si fermerà a Padova nel corso del suo tour • Opere esterne www.impresaedilebiolo.it ottocenteschi con i rilievi dell’altare del Sanmondiale di presentazione dell’album “Into the sun”, • Linee fognarie to.Il percorso prosegue poi con gli allievi, uscito a marzo. Un pezzo di storia della musica, con oltre una ventina di dischi alle www.geometravaleriobiolo.it • dal Pavimenti tra i quali il padovano Bartolomeo Bellano spalle 1972 ad oggi e unautobloccanti carnet di collaborazioni che spazia da Miles Davis a Joni Mitchell, da Jimmy Witherspoon a John Mayall, da George Harrison a Bob Dylan, fino entrato giovanissimo • Porfidi seguicinella subottega del maeagli Yellow Jackets, John Scofield e molti altri. stro, che nei rilievi con le storie bibliche per
LA CHITARRA DI FORD
Andrea Molesini
di laura Organte
INTERNATIONAL MEETING
Compie 25 anni l’International Music Meeting, incontro musicale e culturale tra Cori, Orchestre e musicisti, provenienti da ogni parte del mondo, organizzato dall’Orchestra giovanile del Veneto. L’edizione 2015 vede in cartellone ben 18 appuntamenti che si protrarranno fino al 23 giugno con un gran finale a dir poco esotico: sul palco del Teatro Don Bosco di Padova ci sarà infatti il trio Hawaiian Music, Ukulele and Dance proveniente dalle Hawaii.
IL RITORNO DI JAMES TAYLOR Nel 2012 ha saputo incantare, con la sua voce vellutata, il pubblico del Teatro Geox: torna, a tre anni dal suo ultimo concerto padovano, il cantautore James Taylor con la sua band, in scena il 24 aprile. In oltre 40 anni di carriera ha collezionato 5 Grammy awards, venduto 100 milioni di album, guadagnandosi 40 dischi d’oro oltre a molteplici dischi di platino e multi – platino per i suoi classici che vanno da Sweet Baby James del 1970 a October Road del 2002. È stato inoltre inserito sia nella Rock and Roll Hall of Fame che nella Songwriter’s Hall of Fame. La Pietà scolpita da Donatello con l’allievo Bartolomeo Bellano
LA CHITARRA DI FORD
il presbiterio di Sant’Antonio esibisce la sua e diffusore di una notevole quantità di sogabilità nel narrare episodi di carattere cora- getti classici, iniziatore della produzione di le.Sabato A risentire 16 maggio dell’infliluenza TeatrodiGeox Donatello ospiteràè un piccoli grandemanufatti in bronzo. anche artista, il più inserito grandetraartista i “Migliori del bronzo 100 chitarristi dell’I- del L’influsso di Donatello si manifestò talia ventesimo del nord,secolo” Andreadalla Briosco prestigiosa detto il Riccio: rivista Musician anche nelle arti applicate e in particolare i suoi e insignito modellididalla cinque matrice nomination espressionistica ai Grammy Awards: nell’oreficeria. Negli spazi per esposizioni approdano Robben Ford a una si fermerà precisione a Padova antiquaria nel corso e deltemporanee suo tour di Palazzo Zuckermann si espoclassicista, mondiale che di presentazione trova poi riscontro dell’album nelle ter“Into ne the una sun”,importante selezione di oreficerie recotte uscitocon a marzo. San Canziano, Un pezzo San di storia Girolamo della emusica, sacrecondeloltre Quattrocento una ventinaedidel dischi Cinquecento, alle Sant’Agnese (o Canzianella) della chiesa di reliquiariche e orefi ceriedaa Miles uso cultuale spalle dal 1972 ad oggi e un carnet di collaborazioni spazia Davis aeccezioJoni San Mitchell, Canziano da Jimmy a Padova. Witherspoon a John Mayall, nalmente da George prestate Harrison dal tesoro a Bob del Dylan, Santo. fino agliE Yellow ancora Jackets, Severo da John Ravenna, Scofield ideatore e molti altri. Laura Organte
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Sport 21 2 Ciclismo Bertazzo, figlio del patròn della squadra, conquista il titolo su pista
Liam vicecampione del mondo di Walter lotto
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rima dell’abitato di Tribano si svolta a sinistra, dentro la zona industriale, e subito si trova l’Italtecnica azienda che produce pressostati meccanici. Un marchio noto per i conoscitori del ciclismo nostrano, quello del patron Demetrio Bertazzo che nel 2004 costruì una squadra dove far gareggiare tra gli Juniores i figli Omar e Liam. Destini diversi per i due fratelli, che sognavano il professionismo insieme. Omar 26 anni, dopo 4 stagioni nella massima serie, con due vittorie, la scorsa stagione ha chiuso l’attività, Liam di tre anni più giovane è tornato in questi giorni dal mondiale professionisti di pista disputati in Francia con in valigia la medaglia d’argento conquistata in un infuocata americana in coppia con il veronese Elia Viviani. L’oro è andato alla coppia francese sospinta sulla pista di casa dal tifo indiavolato dei seimila presenti ma la gara è stata incertissima fino all’ultimo sprint e dopo 50 chilometri (200 giri di pista) volati sul filo dei 55 orari i transalpini hanno prevalso per un solo punto 21-20. Siamo andati a trovare il vice campione del mondo nell’azienda di famiglia per sentire le sue impressioni sulla sua imprese: ”Innanzi tutto - esordisce Liam Bertazzo - devo un pubblico grazie a Coledan, era lui l’atleta designato a far coppia con Viviani, ma alla vigilia della gara il mio compagno
este non stava benissimo e molto onestamente si è tirato fuori cedendomi il posto, questo fa capire il clima di grande amicizia e famigliarità che si è creato tra noi, devo dire però che non ero la per caso, nel 2013 ho vinto l’europeo, sempre in coppia con Viviani, nell’americana e l’anno scorso sono stato secondo nella corsa a punti sempre valevole per il titolo continentale è stata una chance che meritavo”. Un misero punto ti ha diviso dall’oro come ti sei sentito? “E’ stata una corsa pazzesca, bastava che nell’ultimo sprint, vinto dal mio compagno, un avversario si fosse piazzato tra lui e il francese, in tal caso avremo vinto noi, sul podio Viviani piangeva di rabbia, io ero più contento perché era il primo risultato davvero importante, ora a mente fredda sento un po di rammarico, ma ho anche la consapevolezza di aver dato davvero tutto”. Ora per Liam comincia l’avventura su strada con la Southeast la sua nuova squadra professional a cui si è legato con un contratto biennale. Quali sono i tuoi programmi e il tuo ruolo nel team? “Il 4 marzo parto per il giro di Malesia, il mio ruolo sarà inizialmente quello di apripista per i velocisti Mreczko e l’inossidabile Alessan-
Il numero uno degli arbitri si racconta
La Lezione tecnica di rizzoLi
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dro Petacchi, poi spero di crescere di condizione per cercare di entrare tra i prescelti che disputeranno il giro d’Italia”. Qual è la corsa che stuzzica principalmente i tuoi appetiti? “Sarebbe facile dire la Sanremo o qualche altra corsa monumento, ma non è così, mi va bene qualsiasi corsa per entrare nei primi posti degli ordini d’arrivo, dopo tanti sacrifici va bene tutto e poi bastano anche pochi piazzamenti su strada per avere più notorietà di quello che ti da la pista, che in Italia ultimamente, a torto, è poco valorizzata”. Gira e rigira il discorso torna sempre sulla pista. “Si - conclude Liam - sto gia pensando ai mondiali 2016 di Londra dove o nell’americana o nella corsa a punti voglio conquistare la maglia iridata”. Forse dopo quasi un ventennio all’orizzonte si intravvede l’erede di Silvio Martinello.
etti una sera in compagnia con Nicola Rizzoli, numero uno degli arbitri italiani, avvenuta presso la sala Fumanelli di Este dentro una platea di rappresentanti dirigenziali di tutte le sezioni del Veneto, arbitri e ragazzi delle scuole superiori, invitati per stimolarne la vocazione all’arbitraggio. Il celebre fischietto bolognese, arbitro dell’ultima finale mondiale Argentina -Germania, avvalendosi di diapositive e filmati ha parlato per circa due ore spaziando in vari argomenti:” innanzitutto- ha detto Rizzoli- non si arriva in cima al mondo da soli, fondamentale il gioco di squadra, la coesione e l’intesa tra tutti i componenti impegnati a dirigere una gara, assistenti, addizionali e quarto uomo: ”Contrariamente a Pierluigi Collina suo illustre predecessore che non amava avere conoscenza delle squadre da arbitrare Rizzoli afferma che gli arbitri devono conoscere più informazioni possibili su squadre e giocatori in campo: ”questo non per avere pregiudizi pro o contro, l’arbitro oltre a conoscere il regolamento deve essere uno studioso del calcio conoscendo gli attori e le dinamiche di gioco si riesce ad interpretare al meglio le varie situazioni e si trova più facilmente l’equilibrio per prendere la decisione giusta.” Interrogato sull’episodio di Udinese- Roma del 2008 in cui Totti inveì più volte contro di lui senza subire subirne fino in fondo le sanzioni disciplinari Rizzoli si difende così:” quell’episodio rischiò di troncarmi la carriera, purtroppo le riprese televisive sembrano darmi torto, ma non sempre sono veritiere, in quel caso il capitano giallorosso non inveiva contro di me, ma contro se stesso per aver sbagliato una facile occasione è stato un clamoroso equivoco che fortunatamente si chiarì.” W.L.
Il presidente Enzo Rango annuncia le novità della stagione
cartura naLin, stagione nuMero 59
la miglior tutela www.infortunisticalionello.it
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ontinuità e novità nel vernissage frontando quello di livello superiore, a loro RISARCIMENTO DANNI DA SINISTRI STRADALI della Cartura Nalin che ha aperto uf- il compito di guidare gli esordienti, gli allievi ficialmente la 59. stagione agonistica saranno seguiti da Stefano Segiano, che acconsecutiva. Il presidente Enzo Rango ha compagnerà il figlio Giovanni nel passaggio SULilLAVORO di categoria, mentre confermato Massimo annunciato INFORTUNI un per la prossima stagione ritorno della squadra allievi, il nuovo sponsor Berto alla guida dei Giovanissimi. LA SOCIETA’. Predidente Enzo Rango; tecnico che sarà lo storico marchio Olympia DANNI E MORTALI vice presidenti: Giorgio Nalin, Giancarlo di Piove di Sacco e nuoveGRAVI entrate nel consiglio direttivo: “oltre a questo- ha aggiunto Sanavio, Romano Terrassan; segretario Rango-grazie ad un vero concorso di ideee Francesco Bernardi; Medico sociale Silvestro MALASANITÀ e con la collaborazione di amici del club e di Bazza; staff tecnico: Renzo Tolando, Antotutti i dirigenti abbiamo messo in atto inizia- nio Capuzzo, Annalisa Cardin Salin, Silvano tive con le quali siamo riusciti ad alleggerire il Corso, Gabriele Fabbian, Lucio Fornasiero, Massimo Betto. bilancio, il che ci consente di essere operativi PROFESSIONALE RESPONSABILITÀ LA SQUADRA. Giovanissimi: Demis in campo organizzativo con l’organizzazione della giornata del pedale di Cartura program- Berto, Nicolo’ Berto, Manuel Berto, Marco Bortolaso, Sebastiano Brigo, Alex Oloni, Piemata per ilRIVALSA 3 maggio quando sul circuito LAVORO DATORE delle ex distillerie di Cagnola andranno in tro Pincerato, Luca Rango, Fabio Sadocco, scena il Gp comune di Cartura riservato agli Daniele Tosello. Diesse Massimo Berto. Esoresordienti e nel pomeriggio il Gp Eurotermoi- dienti: Davide Huaang, Nicolas Pizzeghello, Via Castello, 42 · Piove di Sacco (Pd) draulica per Giovanissimi.” Edy e Francesco Riccardo Sabbion, Alex Sturaro, Alessandro Te l .Betto 0 4e9Mirko 9 7Fornasiero 0 5 4 2 2 ·Tosatto. F a xDiesse 0 4 9Mirko 9 7 Fornasiero. 1 1 1 4 7 Allievi: Sturaro, Massimo Tommaso Businaro, Giovanni i volti nuovi ientrati nel direttivo, quest’ultimi n f o @ i n f o r t u n i s t i c a l i o n e l l o . c o m Sergiano, due hanno recentemente superato il corso Davide Stangalini, Giacomo Tasso. Diesse di 1. livello di direttori sportivi e stanno af- Stefano Sergiano. W.L.
dei tuoi diritti
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Salute e società
Febbre da gioco, una malattia seria Ludopatia, il Veneto è tra le prime regioni d’Italia colpite dalla patologia. Cos’è e come se ne può uscire
Lino Busato Psicologo e psicoterapeuta
di Ornella Jovane
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ioco d’azzardo e lotterie, in Veneto la ludopatia è diventata un’emergenza che colloca la nostra fra le regioni d’Italia più colpite dalla patologia. In Veneto, a fine 2013, si contavano 35mila giocatori patologici - i dati sono ricavati dal dossier di Sistema Gioco Italia di Confindustria - per un giro d’affari in regione stimato in 5,3miliardi di euro. Il Coordinamento nazionale gruppi per Giocatori d’Azzardo calcolava che in Veneto nei primi dieci mesi del 2014 erano stati spesi per videolottery e slot machine oltre 3,3miliardi di euro, con una spesa pro-capite di 670 euro. Se a livello nazionale il gioco d’azzardo patologico coinvolge circa 800mila soggetti, è proprio nel Nord-Est che fa segnare il suo record di penetrazione, registrando il 38 per cento dei giocatori a rischio di dipendenza. Ma cosa s’intende con ludopatia e quando il comportamento di un giocatore diventa patologico? Lo abbiamo chiesto allo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato. “La dipendenza dal gioco d’azzardo - spiega - è un fenomeno sociale alimentato dalla proliferazione di punti gioco che generano un eccesso di offerta di facile accesso la quale può essere pericolosa nelle persone più ricettive a questo tipo di messaggio”. “All’inizio - prosegue lo specialista - l’interesse per gioco d’azzardo è di un certo tipo, poi può diventare patologico”. Ci sono persone appartenenti a fasce d’età particolarmente a rischio? “In realtà il gioco d’azzardo e la sua deriva patologica può coinvolgere tutte le fasce d’età. Ci sono tre criteri per riconoscere il gioco d’azzardo patologico. In primo luogo il craving, ovvero l’impossibilità di resistere alla spinta a giocatore. Il giocatore può cercare di convincere se stesso e gli altri di non essere dipendente in realtà egli non sa resistere all’impulso di giocare. Il secondo segnale è legato all’aumento, via via sempre più consistente, di denaro giocato. Più si è dipendenti più si spera di sistemare i propri problemi economici - compresi i debiti - continuando a giocare. Infine il malessere generato dall’astinenza dal gioco: se non gioca sta male, è nervoso, sta male fisicamente, agitato. Spesso il giocatore nasconde o mente a se stesso relativamente alla frequenza e all’interesse per il gioco, ma nella realtà è il suo pensiero centrale che lo assorbe talmente tanto da allontanarlo da tutte le altre dimensioni della vita, ad es. non è più disponibile a relazioni normali, va incontro a perdite economiche notevoli,
fino a buttar via con estrema facilità ciò che è stato il frutto di una vita di sacrifici, coinvolgendo anche familiari e conoscenti. Spesso nascono conflitti anche seri all’interno della famiglia e problemi sul lavoro. La persona è esclusivamente assorbita dal pensiero di come organizzarsi per andare a giocare. Insomma una vita d’inferno. Questo stile di vita stressante porta a pesanti conseguenze sulla salute fisica e a disturbi psichici come l’ansia. Il giocatore patologico diventa irrequieto, litigioso, teso e aggressivo. Quando arrivano alla disperazione alcuni crollano e tentano il suicidio, infatti ci sono casi di suicidio nei giocatori patologici. La crisi economica ha contribuito a far lievitare i numeri dei giocatori d’azzardo? “La povertà spinge al gioco d’azzardo, a considerarlo nell’immaginario come unica occasione di riscatto. Si attiva così una sorta di meccanismo primitivo del tipo: o la va o la spacca”. E i mass media che ruolo hanno? “La pubblicità di lotterie, slot machine, gratta e vinci... sono troppo presenti anche nella tv di Stato. Il fatto di assegnare a personaggi famosi il messaggio promozionale non aiuta. La gente fragile e sensibile ci casca”. Che cos’è esattamente la ludopatia? “Ha tutte le caratteristiche della dipendenza, senza sostanze. Si crea una sorta di schiavitù da una realtà che si subisce senza possibilità d’intervento. Nelle slot machine, o col gratta e vinci e similari il giocatore non ha un ruolo attivo, nè può intervenire per modificare nel gioco la sua posizione. Si perde perciò lo spirito autentico del gioco e ci si può trovare in trappola”. Come si riconosce il giocatore patologico? “Ci sono tre criteri per riconoscere il gioco d’azzardo patologico. In primo luogo il crading, ovvero l’impossibilità di resistere. Il giocatore può cercare di convincere se stesso e gli altri di non essere dipendente ma questo tipo di ragionamento non coinvolge l’inconscio. In realtà egli non sa resistere all’impulso di giocare. Il secondo segnale è legato all’aumento, via via sempre più consistente, di denaro giocato. Più si è dipendenti dal gioco più si spera di sistemare i propri problemi economici - compresi i debiti di gioco - con il gioco. Infine il malessere generato dall’astinenza dal gioco. Anche se spesso il giocatore nasconde o mente a se stesso relativamente alla frequenza e all’interesse per il gioco. In
realtà, e queste sono le conseguenze, è il suo pensiero centrale, non è più disponibile a relazioni normali, va incontro a perdite economiche notevoli, fino a buttar via con estrema facilità ciò che è stato il frutto di una vita di sacrifici, coinvolgendo anche familiari e conoscenti, quando non si arriva ai criminali. Spesso nascono conflitti anche seri all’interno della famiglia e problemi sul lavoro. La persona è esclusivamente assorbita dal pensiero di come organizzarsi per andare a giocare, con evidenti ricadute anche psicologiche e fisiche”. Qual è la via d’uscita? “Come ogni forma di dipendenza patologica esiste la via della terapia. La percentuale di coloro che decidono di uscirne è però ancora molto bassa, ovvero chi decide di intraprendere la strada della terapia spesso lo fa quando ormai la situazione è giunta alle estreme conseguenze”. Quali sono i passaggi da compiere e quali sono le strutture a cui rivolgersi? “Il primo ostacolo è riconoscere di avere un problema: il primo passo importante è la consapevolezza, è prendere coscienza da parte del giocatore di avere un problema e quindi dover ricorrere ad un aiuto. La persona deve superare la vergogna e farsi aiutare se no da soli non si esce. Le strade da percorre sono molteplici: dalla psicoterapia, ai Ser.T. delle Uls che hanno un servizio specifico e gratuito per il trattamento delle dipendenze dal gioco d’azzardo. Ci sono infine i gruppi di auto-aiuto dei giocatori anonimi composti da persone accomunate dallo stesso problema. Ciò che va affrontato è il meccanismo del “pensiero magico” che porta a far credere che il gioco risolva ogni problema, che indichi la scorciatoia per arrivare prima e meglio alla meta, che invece richiede la fatica e il sacrificio del costruire”. Qual è l’augurio che si può fare a chi è incappato in questa forma di dipendenza? “L’augurio e l’invito è quello di riappropriarsi della propria vita, di uscire dalla trappola del gioco malato, che provoca isolamento, schiavitù e sofferenze. Il gioco è bello, nella sua dimensione sana: è conoscenza, creatività, occasione di crescita, è socializzazione e divertimento. Dal gioco patologico si può uscire per ritornare ad essere liberi e padroni della propria vita”.
in regione Contrasto e prevenzione
un iter Lungo per La Legge
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l Veneto osservato speciale per il comportamento del gioco d’azzardo patologico ma, ad oggi, una delle poche regioni senza una legge regionale di riferimento e contrasto, nonostante sia stata tra le primissime (già nella primavera del 2013) ad aver registrato proposte legislative in merito. Nel corso degli ultimi 15 mesi sono state presentate 5 proposte già trasformate nell’estate 2014 in un testo unico “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza dal Gioco d’Azzardo Patologico”. Unendo le forze Antonino Pipitone (Idv), Claudio Sinigaglia (PDV), Stefano Valdegamberi (Futuro popolare) e Stefano Peraro (Udc) con la condivisione della Lega (Cristiano Corazzari) - gli autori delle 5 proposte di legge - hanno in più occasioni sollecitato il presidente della Quinta Commissione Leonardo Padrin e il governatore Luca Zaia a fare in modo che il Consiglio regionale approvi questa legge prima della fine della legislatura. O.J.
DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT
IL DIRITTO DI CAMBIARE
Il Veneto in primo piano 23 1 Il Consiglio di Stato mette fine alla guerra giudiziaria
Padova, legittima l’ordinanza sui limiti di orario delle sale slot
Altri Comuni intenzionati ad adottare lo stesso provvedimento Il sindaco di Padova Massimo Bitonci
di Nicola Stievano
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opo una “guerra giudiziaria” durata alcuni mesi il Consiglio di Stato legittima definitivamente l’ordinanza del Comune di Padova che ha imposto limiti di utilizzo delle slot machine, stabilendo due fasce orarie, al mattino e alla sera. Verso la fine di febbraio è arrivata la sentenza definitiva sul regolamento impugnato da alcuni proprietari di sale gioco: l’ordinanza di Bitonci è legittima, può limitare gli orari di funzionamento delle “macchinette”. Con questo pronunciamento dunque il Consiglio di Stato conferma quanto deciso dal Tar Veneto:
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il provvedimento adottato dal sindaco di Padova per porre un limite al funzionamento delle slot a precisi orari rispetta la legge e non mette in pericolo l’attività dei proprietari di apparecchi. E’ quanto hanno stabilito i giudici di Palazzo Spada che hanno respinto il ricorso di una sala bingo padovana: “I motivi di appello non appaiono idonei a scalfire le ragionevoli conclusioni cui è pervenuta l’ordinanza impugnata”, si legge nell’ordinanza della Quinta sezione del Consiglio di Stato. Una “vittoria” dunque per il fronte “anti slot” che
limita il funzionamento delle slot a 7 ore al giorno. Una strada imboccata anche da altri Comuni, in particolare da quelli che già avevano regolamentato, e soprattutto limitato, l’apertura delle sale slot. “La nostra non è una crociata – spiega il sindaco Elisa Venturini – ma un provvedimento dettato dal buonsenso e dalla volontà di trovare una soluzione a quella che ormai è un’emergenza sociale. Il gioco d’azzardo praticato su questi apparecchi sta creando seri problemi a numerose famiglie del nostro territorio”.
Siglato a fine febbraio un protocollo d’intesa tra i sindaci e il prefetto Cuttaia
contro iL gioco d’azzardo patoLogico, neL veneziano una battagLia condivisa
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n provincia di Venezia la battaglia contro il gioco d’azzardo patlogico è comune ad associazioni ed istituzioni. Fra i comuni che più si sono contraddistinti su questo tema c’è quello di Mira guidato da un sindaco del Movimento 5 Stelle Alvise Maniero. A novembre 2014 ad Oriago e Mira Taglio aderirono in 400 alla manifestazione che si tenne a livello provinciale contro la ludopatia. In quell’occasione le associazioni ed i manifestanti decisero consumare in un bar che ha scelto “la disinfestazione dalle slot o altri giochi d’azzardo”. Questi bar furono premiati dal Comune. A schierarsi per una legge più dura sono il senatore del Movimento 5
Stelle Sergio Endrizzi e il consigliere del Pd Bruno Pigozzo. Intanto a fine febbraio è stato siglato un protocollo d’intesa tra i Sindaci del veneziano e il Prefetto Domenico Cuttaia “per contenere la diffusione del gioco d’azzardo, in particolare presso i giovani, attraverso un controllo più attento delle autorizzazioni e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione sui rischi del gioco on line”. Un impegno a cui hanno aderito la Provincia, le Ulss, le forze dell’ordine, i rappresentanti dei Monopòli, dei tabaccai, dei consumatori e delle tante associazioni impegnate su questo fronte Non mancano però le preoccupazioni sull’efficacia delle azioni individuate.
LAVORO La regione Veneto si conferma un territorio fertile
BOOM DI START UP INNOVATIVE
I
da tempo chiede provvedimenti concreti che mettano un freno al dilagare degli apparecchi di gioco d’azzardo – legalizzato ovviamente – presenti ormai in quasi tutti i bar oltre che nelle tanto discusse sale da gioco. Ora non è escluso che altri sindaci padovani seguano le orme di Bitonci ed emanino per proprio Comune delle ordinanze simili. Proprio nei giorni della sentenza del Consiglio di Stato il Comune di Casalserugo, guidato da Elisa Venturini che è anche consigliere provinciale, ha pubblicato un provvedimento che stabilisce appunto delle fasce orarie e
l Veneto è la quarta regione in Italia zione speciale del Registro delle imprese per numero di start-up innovative, dopo delle Camere di Commercio sono 73 a Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. A Padova, 51 a Treviso, 47 a Verona, 6 a sottolinearlo è il vicepresidente della Re- Rovigo e 3 a Belluno. Quasi il 73% opera gione Marino Zorzato, rendendo note le nei servizi (prevalentemente di produzioultime elaborazioni della sezione Sistema ne di software e attività connesse), il 23% Statistico su questo aspetto dell’economia circa nell’industria e il 4,5% nel commerveneta. cio. Il fatto di essere imprese giovani, con “Se l’impresa tradizionale fa fatica elevate esigenze di flessibilità e autononell’attuale stagnazione del ciclo econo- mia, ha spinto più dell’80% delle start-up mico – fa presente Zorzato - si registra innovative venete ad adottare la natura una vigorosa crescita delle start-up inno- giuridica di Società a responsabilità limitavative venete che ta, la più adatta sono fortemente Sono giovani, flessibili a soddisfare aumentate nell’ul- e autonome. Queste tali necessità. timo anno, pas- le nuove imprese ad alto Solo 7 invece sando dalle 144 valore aggiunto che fanno le start-up innodi inizio 2014 alle ben sperare nel futuro vative Società 246 del 2015, per azioni. Ad con un incremento del 71%. Allo sviluppo accompagnare e a sostenere le start-up di tali imprese, fondamentale per favorire innovative dal concepimento dell’idea la crescita economica, lo sviluppo tecnolo- imprenditoriale al suo primo sviluppo ci gico e l’occupazione, in particolare quella pensano gli incubatori certificati. Strutgiovanile, punta anche l’Agenda Digitale ture che permettono alle nuove imprese della Regione a cui stiamo dando attua- innovative di lanciare la propria attività sul zione”. Si tratta di particolari società, co- mercato in modo efficace e in tempi rapistituite da non più di 48 mesi, il cui scopo di. In Veneto sono presenti 3 incubatori primario è quello di sviluppare, produrre certificati che tutti noi conosciamo: il Parco e vendere prodotti e servizi considerati a scientifico e tecnologico VEGA (Venezia), tutti gli effetti innovativi e ad alto valore l’ H-Farm S.r.l. (Treviso) e M31 Italia S.r.l. tecnologico. Al 19 gennaio 2015 le start- (Padova). up innovative venete registrate nella seMaria Pavan
meSSaGGIo
“L’impegno delle amministrazioni veneziane – osserva il sindaco di Mira Alvise Maniero – rischiano di rivelarsi inutili. La bozza del decreto legislativo che su questo tema sta circolando non pare accogliere la richiesta di una maggior tutela dei luoghi sensibili (scuole, chiese) ampliando le distanze minime da rispettare per le nuove autorizzazioni di sale giochi o per l’installazione di videopoker nei locali pubblici. Anzi amplia lo spazio per ricorsi contro le ordinanze dei Sindaci da parte dei potenti mezzi legali delle lobby del gioco d’azzardo”. Fra i primi a schierarsi contro la diffusione del gioco d’azzardo anche i comuni di Scorzè e Mirano. Alessandro Abbadir
polItICo a paGamento a CUra Del
GrUppo ConSIlIare reGIonale partIto DemoCratICo veneto
Claudio Sinigaglia (Pd)
“Zaia Assicuri l’integrazione dei disabili sensoriali” I 570 ‘lettori’ o ‘assistenti alla comunicazione’, che affiancano nelle attività scolastiche e parascolastiche un migliaio di bambini e ragazzi ipovedenti, audiolesi o con altri deficit sensoriali del Veneto, rischiano di interrompere il loro servizio a causa dei ritardi della Regione che deve decidere quali deleghe assegnare alle Province e quali tenere per sé! Uno scandalo afferma Sinigaglia, che lancia l’appello alla Regione affinchè chiarisca a chi spetta occuparsi di questa delega tra Regione, Province, Ulss e Comuni e, soprattutto, chi pagherà i 9 milioni annui necessari per dare continuità stabile al servizio. La soluzione strutturale e definitiva al problema potrà venire solo dall’approvazione della legge di riordino delle competenze delle Province che Zaia sta inspiegabilmente ritardando. Un primo segnale il Consiglio regionale l’ha già dato approvando in commissione Bilancio lo stanziamento di mezzo milione di euro per assicurare lo stipendio sino a maggio ai cento ‘lettori’ della provincia di Padova, ai quali da gennaio era già stato interrotto il rapporto di collaborazione. E sempre il PD, attraverso le indicazioni di Sinigaglia , ha predisposto un secondo emendamento, del valore di 5 milioni di euro per garantire la
Claudio Sinigaglia
continuità del servizio dei lettori sino a fine 2015 in tutte le sette province venete. Le risorse dovranno essere ritagliate dal Fondo Sociale nazionale. “Non possiamo stare a guardare in attesa che la giunta predisponga la legge di riordino delle deleghe, afferma Sinigaglia, ma dobbiamo subito, nel bilancio regionale, stanziare i fondi necessari per non interrompere i servizi essenziali per le persone più fragili e vulnerabili.” Da parte loro, i rappresentanti dei ‘lettori’ stanno continuando a presidiare i lavori del Consiglio regionale sintantoché gli impegni assunti non diventeranno provvedimento di legge.
24 4 Il Veneto in primo piano Manifestazioni Gli appuntamenti maggiori tra Padova, Venezia e Rovigo
Fiori e piante in mostra nelle piazze delle nostre città Torna la primavera e porta con se’ le nuove fioriture. Gli appassionati di giardinaggio potranno scegliere tra moltissimi appuntamenti di Nicola Stievano e lorenzo Zoli
FIORI NEL PADOVANO Così, nel Padovano, è soprattutto nelle città medievali della Bassa Padovana che fiorisce la primavera. Fra gli eventi “di stagione” che portano alla ribalta il mondo floreale nel padovano spiccano gli appuntamenti conla “Fiera di Primavera” a Montagnana e “Este in Fiore”. Sabato 11 e domenica 12 aprile la magica cornice murata della città di Montagnana si colora con splendidi fiori e piante. A distinguere la nuova edizione sarà un’incantevole esposizione floreale che si snoderà tra le vie fuori le mura da Porta Vicenza a Porta Legnago arricchendo di colore le strade della città. L’appuntamento ospiterà produttori e rivenditori di piante e fiori del settore florovivaistico locale, articoli per il giardinaggio e coinvolgerà tutta una
serie di aziende legate alla produzione, lavorazione e trasformazione dei prodotti tipici verrà inoltre predisposta una zona per le bancarelle di oggettistica artigianale. Non mancheranno numerosi eventi culturali. Tutti i dettagli su www.montagnaneseinfiera.org. Appuntamento a Este invece la settimana successiva, dal 17 al 19 aprile, nella consueta cornice dei Giardini storici del Castello con “Este in Fiore”, a cui anche quest’anno parteciperà una selezione di importanti vivaisti italiani. “I giardini e l’acqua”, questo il tema conduttore dell’edizione 2015, la quattordicesima. Una riflessione per trovare un nuovo equilibrio e generare attitudini ed azioni più responsabili, ispirandosi simbolicamente ancora una volta all’Eden, originaria oasi verdeggiante nel deserto. Sarà ancora una volta il disegno dell’artista Oreste Sabadin a rappresentare Este in Fiore: quest’anno la sua illustrazione è un vivace racconto dal sapore naif che ha come
protagonista la città di Este con il celebre castello e gli edifici storici lambiti dall’acqua ed avvolti da una fantasiosa vegetazione. Da segnalare le conversazioni musicate con importanti personalità, condotte dalla giornalista e scrittrice di giardini Mariagrazia Dammicco, fondatrice e presidente del Wigwam Club Giardini Storici Venezia, con letture di brani ed improvvisazioni musicali al clarinetto offerte da Oreste Sabadin.
Un’immagine di Este in fiore
FIORI NEL RODIGINO Due le manifestazioni in Polesine tutte dedicate ai fiori e all’arrivo della Primavera. A Rovigo si parte con i “Sapori in fiore”, programmati dal 17 al 19 aprile in tutto il centro, da Corso del Popolo a Piazza Garibaldi. Ci saranno giochi e iniziative per i più piccoli, ma anche bancarelle, con protagonisti assoluti i fiori, ma non solo: ci saranno anche prodotti tipici, soprattutto alimentari. Non mancherà infine l’attenzione per la moda,
con la sfilata che già l’anno precedente aveva raccolto consensi. Una decina di giorni neppure e poi toccherà ad Adria in fiore, organizzata dalla Pro loco di Adria domenia 26 aprile in centro. “Non pensare alla solita fiera dei fiori – si legge nella presentazione dell’iniziativa – Immagina una piazza allegra, profumata, variopinta e piena di sorprese, aromi, profumi e colori di primavera”. Per maggiori informazioni è possibile fare riferimento al
sito www.adriainfiore.com. Oppure è possibile mettersi in contatto direttamente con la Pro loco, che tradizionalmente si occupa di organizzare e allestire l’appuntamento. Due iniziative ormai diventate un appuntamento fisso con le quali le due maggiori città del Polesine non solo salutano l’avvento della Primavera, ma si fanno anche vetrina delle eccellenze locali. Non solo fiori, infatti: ma anche spazio a ciò che di buono il territorio produce.
Manifestazioni a venezia
anche iL veneziano si coLora di priMavera C.O.N.I. - F.I.S.E.
M
oltissimi in tutto il Veneto le manifestazioni che riempiranno le piazza di fiori, piante e giardini.
N
el veneziano sono numerosi gli eventi e le manifestazioni che a primavera caratterizzano il periodo, come le fiere dei fiori e del benessere. Si parte da Oriago di Mira, lungo il Naviglio, in Riviera san Pietro. Domenica 29 marzo si terrà “Oriago in fiore” con la mostra mercato Florovivaistico che raccoglie quasi 100 espositori da tutto il Veneto. Ci sarà la mostra fotografica “Fiori e Colori”, i Madonari, le fattorie didattiche e il mercato a chilometro 0. Sempre in Riviera del Brenta va ricordata anche “Rivale in fiore” a Pianiga che si tiene il 7 aprile. Odori di fiori e profumo di primavera si respireranno domenica 12 aprile a Noale con la mostra mercato “Noale in fiore” della Pro loco. Previste 60 mila presenze. Ci sarà un’area espositiva di oltre 10 mila metri quadrati. A Venezia importante appuntamento è Open Air Expo, rassegna, organizzata da
Expo Venice, dal 17 al 19 aprile a Forte Marghera. Presenterà proposte per star bene e vivere meglio attraverso la cura del corpo, l’alimentazione e le discipline sportive. A Mirano si terrà il 25 aprile la Festa dei Fiori in Piazza Martiri. Negli stessi giorni (25 – 26 aprile) a San Donà di Piave in via Cesare Battisti, da mattino a sera invece c’è la Festa di Primavera, con uno stand enogastronomico finalizzato alla promozione dei prodotti e vini tipici locali. A Dolo in Riviera del Brenta, in via Mazzini è in programma il primo maggio la tradizionale “Dolo in fiore”. Chiude gli eventi di rilievo a Noale l’Infiorata dove il 7 giugno c’è la manifestazione organizzata in occasione della celebrazione del Corpus Domini. Si tratta di una sfida fra contrade a colpi di petali, essenze erboree, cereali, gambi e materiali naturali. A.A.
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26 1 Voci da palazzo Elezioni regionali Si vota il 31 maggio
Flavio Tosi si candida Governatore e spariglia il gioco Il sindaco di Verona scende in campo e la partita delle prossime regionali cambia davvero volto. Niente alleanze scomode, però, vuole andare solo di Maria pavan
L
a Lega dal volto pulito, come veniva definita la parte del partito che non ha mai smesso di guardare a Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia, ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento capeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a palazzo Ferro Fini. Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista. I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio federale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di otto punti sul Pd anche con Tosi in campo. “Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha detto ancora – l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche alleanza cercherà di stringerla perché il “popolo” di Tosi piace molto soprattutto ad un certo centro destra veneto che mal digeriva il linguaggio populista di certa Lega. Tra loro Antonio De Poli che considera la candidatura di Tosi “un’opportunità che può mettere insieme chi concepisce la politica del fare contro il linguaggio del populismo”. La candidatura del sindaco di Verona pia-
Flavio Tosi
Luca Zaia
Certo la discesa in campo di Flavio Tosi è piaciuta ce anche a una parte del nuovo centro destra, Mario molto ai suoi sostenitori presenti Sacconi, infatti, si dice convinto che in Fiera a Verona il giorno dell’ansia possibile costruire “una coali- Tosi: “Eccomi nuncio. zione vincente tra liberalpopolari e qui da uomo libero E’ piaciuto cogliere le sue autonomisti” che riesca a mettere per candidarmi incertezze e la sua commozione in minoranza l’estrema destra po- a governatore pulista”. Certo anche Forza Italia della Regione Veneto” mentre ricordava il passato nel giocherà la sua partita ma le allemovimento e annunciava la sua anze non si decideranno in Veneto, probabilmente sa- uscita. ranno decise ad Arcore e, soprattutto, con uno sguardo E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha nazionale. pronunciato le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da
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Se ne riparla nella prossima legislatura
stop ceMentiFicazione: La nuova Legge aspetterÀ
l contenimento del consumo del suolo è un obiettivo urgente e ampiamente condiviso, ma le modalità operative proposte rischiano di essere contradditorie o addirittura di generare effetti opposti. Per cui è meglio fermarsi e ripensare in modo più approfondito l’impianto delle proposte di legge in discussione”. E’ questo il punto di arrivo del lavoro di studio e approfondimento svolto dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Andrea Bassi (Lega) sui due testi di legge abbinati, uno di iniziativa della Giunta proposto dall’assessore all’urbanistica Marino Zorzato e uno del Pd, che hanno messo nero su bianco la proposta di nuove regole per fermare la cementificazione del territorio e avviare processi di riqualificazione dell’esistente e di rigenerazione urbana. Le due proposte di legge, all’attenzione dei consiglieri di palazzo Ferro-Fini da un anno e mezzo, non
i g g o a d l i E N I -L N O è OVO NU SITO
uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”. “Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che le usa per spiegare che cosa significa essere moderati e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottolineato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna essere seri e concreti. Lo stesso vale per la flat tax: noi non siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”. E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini che propone di portare la tassazione unica al 15 per cento. “Basta con le promesse da marinaio”, affonda il sindaco di Verona da candidato governatore del Veneto. Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con l’amaro in bocca, non ha potuto che augurare all’ex compagno di partito un in bocca al lupo, sottolineando però che “se qualcuno si perde per strada è affar suo, non mio. Io non ho mai diviso tra tosiani e non tosiani e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono affatto preoccupato”.
taglieranno il traguardo dell’approvazione in questa legislatura. “Le abbiamo esaminate attentamente, avviando un confronto serrato con urbanisti, ordini professionali, categorie economiche, parti sociali, università, rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi – Ed è stato proprio il grande lavoro corale di approfondimento nazionale e internazionale avviato da 19 istituzioni e associazioni dell’urbanistica, culminato nel manifesto elaborato dal coordinamento “UrbanMeta Metamorfosi urbane”, a convincerci che le proposte di legge in discussione rischiavano di ottenere addirittura l’effetto opposto, come è successo con la legge ‘blocca capannoni” che ha innescato la corsa all’edificazione di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigore il blocco. Con il risultato che il Veneto si è riempito di grandi strutture rimaste vuote e deserte”. Va detto che grazie a queste due iniziative legislative per la prima volta nella storia delle politiche urbanistiche della Re-
gione è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare la “logica incrementale” e di pianificare un recupero del territorio a fini diversi da quello edilizio. Professionisti, costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le modalità proposte (come la moratoria e le varianti verdi), senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti di impegno come i ‘contratti di rigenerazione urbana” e una forte regìa pubblica, non consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il grande lavoro svolto e le indicazioni unanimi degli ‘stakeholders’ raccolte durante l’ istruttoria non sono affatto persi: sono l’eredità che sarà consegnata ai consiglieri della prossima legislatura. Il manifesto di UrbanMeta metamorfosi urbane e il lavoro di studio e confronto sul tema della rigenerazione urbana svolto da ordini, enti e associazioni – annota Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente della commissione - costituisce una preziosa sintesi e anticipa un utile binario di lavoro per il nuovo Consiglio.
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Voci da palazzo 27 1 Lancio della campagna elettorale Sul palco le storie della gente vera, in platea 1500 persone
Moretti decisa a “spegnere” il centrodestra “È giunto il momento di spegnere la televisione che da vent’anni trasmette sempre lo stesso film, è giunto il momento di spegnere il centrodestra” di Maria pavan
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iù di 1500 persone acclamano Alessandra Moretti cattiva gestione della sanità veneta. E proprio su questo tema la Moretti affonda la sua al Centro Papa Luciani in occasione dell’apertura della sua Campagna elettorale, dietro di lei lo slo- lama affilata e presenta la sua ricetta per migliorare: “Ridurre i tempi d’attesa dei pronto soccorso, accorpare gan: “Il coraggio di cambiare”. E cambia tutto Alessandra. Porta sul palco il Veneto le Usl passando da 21 a 8 e nomina di nuovi direttori generali, più medici e meno buautentico: la gente che ha incontrato in questi ultimi mesi durante il “Sanità: ridurre i tempi rocrati”. Cambiamenti non da poco tour nei comuni grandi e piccoli di d’attesa dei pronto soccorso, accorpare come quelli che la candidata tutte le provincie. Perciò non è lei a dire che Zaia le Usl, direttori generali renziana mette nero su bianco nel suo programma pensando non ha fatto nulla per aiutare i cit- medici non burocrati” al mondo delle imprese venete, tadini, in questi anni, ma sono i cittadini stessi, le loro esperienze, le loro gioie e soprattutto strozzate dalla burocrazia e dalla mancanza di credito. “Il 33% degli investimenti per i giovani innovatori i loro dolori. Tra questi Roberta, la cinquantenne che racconta coperti da Veneto Sviluppo, aiuti alle imprese che aprono quanto è difficile occuparsi di una madre di ottant’anni all’internazionalizzazione, agenda digitale del Veneto per non autosufficiente e allo stesso tempo lottare da soli con togliere carta e burocrazia”. Ma è il tema del lavoro che le sta più a cuore di tutto. la mancanza di efficienza del sistema sanitario. Ma questa voce è solo una delle tante testimonianze Perché se riparte il lavoro, ripartono i veneti e le cose raccolte: medici, pazienti e famigliari che denunciano la cambiano davvero.
E’ commovente la storia di Valentina, che a trent’anni è disoccupata e apparentemente senza prospettive. La Moretti lancia la proposta di un Jobs Act veneto, l’uso dei fondi di Garanzia Giovani per dare 500 euro al mese a chi assume a tempo indeterminato giovani sotto i 29 anni e interventi di sostegno per il praticantato dei professionisti. La Moretti è convinta, quello visto fino ad oggi in Veneto è stato un bruttissimo film e occorre cambiare: “È giunto il momento di spegnere la televisione che da vent’anni trasmette sempre lo stesso film, è giunto il momento di spegnere il centrodestra”. Certo saranno gli elettori a dirlo e la campagna per ora è tutta in salita: “Impossibile è una parola per piccoli uomini, il futuro è una scelta”. Questa la frase su cui si è chiuso l’evento, un ultimo video: un vecchio spot dell’Adidas in cui una donna si batte con il pugile Muhammad Alì. meSSaGGIo
polItICo a paGamento a CUra Del
GrUppo ConSIlIare reGIonale partIto DemoCratICo veneto
Bilancio regionale
Claudio Sinigaglia: “Pochissime le risorse a disposizione per garantire servizi a chi ne ha davvero bisogno. Colpa di scelte sbagliate della gestione Galan/Zaia” Com’è il bilancio di previsione del Regione Veneto 2015? “E’ mesto e inadeguato con poche risorse a disposizione a dimostrazione che il sistema si è ormai inceppato. Ci troviamo in questa situazione perché Galan/Zaia hanno tolto l’addizionale IRPEF applicata a chi ha un reddito che dà un gettito di circa140 milioni. Ciò avrebbe portato ad un risultato di coesione sociale perché quelle entrate collegate ha un reddito maggiore sarebbero state le redistribuite a chi ha maggiormente bisogno, alle persone più fragili e più vulnerabili”. Anche la sanità incide? “Si’, infatti l’altra scelta che penalizza questo e i prossimi bilanci è il mutuo di 1 miliardo e mezzo contratto con lo stato per far fronte ai 3 miliardi di debiti che le ulss hanno nei confronti dei fornitori e che ci impegna per i prossimi trent’anni a restituire 72 milioni all’anno”. Però la Regione è chiamata a dare ri-
Anche la formazione professionale è in difficoltà? “Purtroppo sì: in Veneto abbiamo il poco invidiabile primato del 17% di dispersione scolastica, tra le alte d’Italia. Per fortuna circa 20 mila, ma le richieste sono per 30 mila, ragazzi e ragazze trovano risposta presso i corsi di formazione professionale! I corsi di formazione professionale sono un servizio che la regione deve garantire, un diritto essenziale. Come mai le altre Regioni riescono a garantire la regolarità dei pagamenti, addirittura ad anticipare a inizio, e noi no?” Quest’anno mancano 5 milioni? “Sì, da 83 milioni scendiamo a 78 milioni, impedendo l’attivazione della formazione iniziale! Se la necessità è quella di aumentare il numero di ragazzi e ragazze sposte! attendono ancora i contributi della Regio- che si iscrivono ai corsi di formazione “Certo, Sto pensando, per esempio, alle ne del 2014! Con queste inadempienze professionale, noi stiamo facendo esatscuole paritarie. Nel Veneto il 70% delle gli insegnanti non ricevono gli stipendi e tamente il contrario: dobbiamo assolutascuole d’infanzia sono paritarie ed oggi le scuole rischiano la chiusura”. mente garantire questi 5 milioni!”
”Occorre dare risposte alle persone. Ma non sta avvenendo se consideriamo che in Veneto il 70% delle scuole d’infanzia sono paritarie ed oggi attendono ancora i contributi della Regione del 2014!”
28 1 Cultura veneta Il precedente Nel 1950 la Biennale gli dedicò una sala con una ventina di opere
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L’onirico Rousseau
Narrativa
L’uLtiMo Libro di perMunian
Le opere del maestro francese, per la prima volta in mostra in Italia, rimarranno esposte a Venezia, presso Palazzo Ducale, fino al 5 luglio di Alain Clivilò
I
n una conversazione di Vasilij Kandinskij a Franz Marc, l’artista Henri Rousseau veniva definito con questa affermazione: “che uomo meraviglioso era questo Rousseau!”. Per la prima volta in Italia, le opere del maestro francese sono esposte a Venezia, presso Palazzo Ducale (appartamento del Doge) fino al 5 luglio. Un evento che precede di qualche mese la Biennale, proponendo opere quali “Io: ritratto-paesaggio” (1889/90) definito proprio dall’artista il primo ritratto-paesaggio della storia dell’arte, “Il cortile” (1896/98), “Cavallo assalito da un giaguaro” (1910), “Incantatrice di serpenti” (1907) e “La guerra o la cavalcata della Discordia” (1894) oltre a una selezione di paesaggi, ritratti e nature morte. “Il candore arcaico” è il titolo che racchiude un percorso triennale di studi che sta cercando di mettere nella giusta critica e storiografica l’opera completa di Rousseau. La curatrice della mostra Gabriella Belli indica che si tratta della “prima mostra che si fa in Italia su Rousseau, anche se bisogna ricordare che nel 1950 la Biennale gli dedicò una sala con una ventina di opere. Nessuno lo notò allora perché arrivarono i Fauves, Picasso e Kandinskij. Venne considerato di retroguardia e passò inosservato. La rassegna ha un obiet-tivo preciso: cercare di capire come mai questo eccentrico pittore
C
dipingeva in una maniera assolutamente diversa da tutto ciò che avveniva in quegli anni a Parigi”. Infatti Christian Zervos scriveva di lui che “viveva come un monaco del Medioevo nelle sue visioni”. Si indica spesso il termine naif, ma la sua pittura possiede delle arie incantante e sognanti. Un onirico francese che nella sua semplicità ha rappresentato con modernità una personale visione della realtà. Anche il soprannome di Doganiere, che rimanda al suo lavoro nell’ufficio dazi, indica quella consuetudine tuttora esistente, tendente a denigrare al fine di non riconoscere a pieno l’iter artistico. Un’artista non classificabile che l’esposizione veneziana cerca di chiarire a pieno, creando dialoghi anche con diversi artisti al fine d’indagare quell’ispirazione all’arcaismo che nel corso dei secoli è parallela al classici-
Fondazione Querini Stampalia
l’AlfAbETO MERAvIglIOSO DI gRIShA bRuSKIN
L
’alfabeto è definito come una serie di segni grafici, disposti in un ordine preciso, che tendono a rappresentare ognuno un suono di una determinata lingua. Infatti nella teoria della comunicazione il loro insieme crea un codice. Alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, fino al 13 settembre, è presente un misterioso alfabeto costituito da 160 personaggi: angeli, demoni con il volto di animali, figure trafitte da un fulmine, uomini che portano sulle spalle la loro ombra, o scrutano nei segreti del libro. “Grisha Bruskin. Alefebet: Alfabeto della memoria” è il titolo della mostra dedicata, per la prima volta città lagunare, a uno dei più importanti artisti russi viventi. Così Bruskin, nato a Mosca nel 1945, descrive il suo progetto: “mi rapporto ad Alefbet come a una concezione artistica e nient’altro, come a una sorta di gioco di biglie. Era importante per me creare qualcosa in forma di pagine, di palinsesto, di scrittura, di notizia, di commento. Alefbet è anche scritture misteriose, rebus, un dizionario mitologico, sviluppa la lingua in un sistema di simboli e mitologemi, allegorie che bisogna essere capaci di decifrare, indovinare. Dove occorre trovare la propria personale spiegazione. Tra i personaggi disegnati non succede nulla, sono solamente rappresentati e sono collegati dal contesto”. Cinque grandi arazzi di misura 2,80 x 2,10 metri rappresentano il fulcro dell’esposizione, giungendo attraverso una disamina dei disegni preparatori dell’artista, i gouaches e 6 interessanti dipinti. Un’opera che testimonia la millenaria tradizione ebraica alla quale Bruskin vi giunge in maniera probabilmente indiretta: proveniva da una famiglia ebrea di scienziati, ma lungi da problematiche religiose. Fu un percorso nato alla fine degli anni ’60 che inserì un soggetto innovativo per la realtà sovietica del tempo. In riferimento alla mostra, l’arazzo è accompagnato da un commentario scritto dall’artista e lo spettatore, seguendo la tradizione del Talmud, dovrà aggiungere i propri commentari a quelli dell’artista: in Al.Cl. questo modo potrà avvicinarsi alla verità.
smo, cui l’opera di Rousseau sembra essere la linea divisoria tra 1800 e ‘900. Nell’allestimento, il visitatore durante il percorso rivive le atmosfere del famoso banchetto che Pablo Picasso organizzò in onore di Henri nel 1908, in occasione dell’acquisto del “Ritratto di donna”: l’opera di Rousseau è esposta di fronte a “La bouteille de Bass” di Picasso, in una stanza animata dal poema che Guillaume Apollinaire dedicò a Rousseau. Immersa nella musica del valzer “Clemence” fu composta dallo stesso Doganiere e suonata proprio in quell’occasione. Non rimane dunque che ammirare le oltre cento opere unite in un progetto della Fondazione Musei Civici di Venezia con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.
Fotografia
avarzerani, adriesi e polesani in genere ma anche chioggiotti e altre tipologie di veneti veraci, sono i protagonisti del nuovo libro del narratore amato da critica e pubblico Francesco Permunian. E’ imminente l’uscita - ad aprile - dell’ultimo lavoro narrativo dello scrittore cavarzerano che ha voluto dichiarare in una dedica, posta a sigillo del libro, La polvere dell’infanzia (Nutrimenti editore), il vero protagonista di questa sorta di “romanzo famigliare”. Questa volta la sua indagine è volta ad indagare il Polesine e la sua gente, soprattutto quella di Cavarzere e dei Comuni limitrofi. La dedica infatti recita così: “A tutti i lunatici del Polesine, miei unici maestri e compagni di strada”. Il libro è illustrato da numerose fotografie in bianco nero a firma di Duilio Avezzù.
Candida Höfer rilegge Rodin C andida Höfer, fotografa nata nel 1944 a Eberswalde in Germania, rilegge “Les Bourgeois de Calais” opera del 1901 di Auguste Rodin. Fino al 29 marzo presso le sale di Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Venezia, nell’ambito del contenitore denominato Paradossi, è proposta ai visitatori una rilettura diversa della grande scultura di gesso che fu esposta da Rodin alla Biennale del 1901 e successivamente acquistata dalla città di Venezia. Un gruppo scultoreo che ha permesso alla Höfer di creare un percorso fotografico, scattando immagini relative ai dodici calchi di Rodin nelle loro installazioni poste in diverse collezioni pubbliche internazionali. L’abilità dell’occhio artistico della Höfer prende vigore nella ripetitività delle opere attraverso una dote che gli consente d’imbrigliare e assimilare l’espressività dinamica e sofferente degli eroici abitanti di Calais, che nel 1346 si contrapposero all’assedio del re d’Inghilterra Edoardo III, all’interno di un’immagine dall’ariosa percezione. Una sinergia con il lavoro che permette un continuo dialogo con l’opera e i suoi scatti, ottenendo un risultato finale forte, dirompente ma contenuto come da stile Höfer. A Venezia la mostra “Les Bourgeois de Calais à Venise” presenta una selezione di lavori che risalgono al 2001 quando, nel progetto Douze-Twelve commissionato dal Musée des Beaux-Arts et de la Dentelle di Calais, fotografò le fusioni esistenti nel mondo. Il realismo, l’emozione e le espressioni si esaltano all’interno del suo stile appartenente alla Scuola di Düsseldorf, caratterizzata da una fotografia diversa, attenta alle idee più che alla semplice documentazione. Quindi un forte linguaggio iconografico, una tecnica perfetta e la serialità sono elementi riscontrabili in questa produzione: fotografie che rappresentano sculture perfette ed equilibrate. Ognuna di queste immagini fornisce l’idea di essere stata costruita e progettata nella mente dell’artista, prima ancora che il tutto fosse visto attraverso i suoi occhi.
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successioni ed eredità
DIRITTO del lavoro
Il testamento di proprio pugno (olografo) Avv. Alberta Garbin
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l codice civile regolamenta più tipologie di testamento, quello di cui vi andrò a parlare è la forma più semplice, quello fai date di proprio pugno (olografo). Si può redigere su una qualsiasi superficie che ne abbia a trattenere la scrittura, tra cui un qualsiasi foglio di carta, un pezzo di stoffa o altro, la scrittura può avvenire con una penna un carboncino o una matita ma non con il computer, si dirà poi perché. E’ comunque preferibile un foglio di carta ed una penna perché ne facilitano la conservazione. Il suddetto Testamento ha la medesima validità di quello redatto nella altre forme come ad esempio quello davanti al notaio ma necessita del rispetto di una serie di requisiti ben precisi previsti dalla legge I requisiti a pena di nullità sono: autografia, data, sottoscrizione. 1) Per autografia si intende la scrittura tutta di pugno del testatore, non sono ammesse stesure a computer, dattiloscritte o con guida della mano da parte di un terzo. Non sono ammesse stesure nemmeno parziali da parte di un terzo o al computer, attenzione anche la data deve essere scritta di pugno del testatore e mai apposta con timbri. 2) Per data si intende l’indicazione del giorno mese
ed anno, non è necessaria l’ora. La data potrebbe essere indicata in vario modo come ad esempio Natale 2015, purchè dall’indicazione si possa ricavare inequivocabilmente il giorno il mese e l’anno in cui il testamento è stato scritto. 3) Per sottoscrizione si intende apposizione della propria firma per esteso, sconsiglio fortemente l’apposizione di sigle che potrebbero essere contestate da chi contrasta le volontà testamentarie. In caso d’impugnazione del testamento risulterà così più facile confrontare la firma con altre apposte su atti pubblici. Il testamento con questi requisiti sarà formalmente valido. Il contenuto del testamento dovrà essere chiaro, redatto tutto in una unica soluzione, non scritto in più giorni, NON CORREGGETE un testamento già fatto, fatene uno di nuovo. Rivolgetevi comunque ad un esperto che saprà delucidarvi su quali eredi non possano essere estromessi dalla successione e fornirvi alcuni accorgimenti per avvalorare la vostra capacità d’intendere e di volere al momento della scrittura del testamento, soprattutto se siete di età avanzata, o sarete informati di come apporre anche una data certa.
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SICUREZZA SUL LAVORO
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Avv. cristiano Violato e avv. Federico soattin
ra i molteplici motivi di licenziamento nelle aziende vi è il caso di un dipendente che aveva pubblicato on line, sul proprio profilo social di facebook, la lettera della società con cui veniva riammesso al lavoro (a seguito di un contenzioso) ed aveva postato dei pesanti commenti diffamatori verso la medesima azienda, nonché verso le colleghe di lavoro con espressioni volgari (appunto definendole MILF, termine anglo-americano che designa generalmente donne adulte considerate sessualmente appetibili da uomini più giovani). Il giudice sottolineava come fosse difficile comprendere che il dipendente convenuto potesse pensare di mantenere in vita un rapporto di lavoro con colleghe che, senza alcun tipo di provocazione, ma solo in ragione di una accoglienza amicale, aveva sostanzialmente insultato con gravi espressioni sessiste. Secondo il giudice, il rapporto di lavoro, alla luce
della gravità delle espressioni diffamatorie, non poteva avere un seguito (Tribunale Ivrea, Sez. Lavoro, ordinanza 28.1.2015). La predetta ordinanza confermava pertanto l’orientamento giurisprudenziale del licenziamento per giusta causa per post denigratori a danno del datore di lavoro ma anche nei confronti delle stesse dipendenti dell’azienda. Il caso in esame dimostra come l’utilizzo dei social deve essere disciplinato nelle aziende attraverso la redazione di social media policy, regole semplici e trasparenti, non in un’ottica repressiva, ma per rendere consapevoli gli utenti e gli operatori dei possibili rischi e prevenire perdite di dati, nonché danni all’immagine. Tali policy devono essere declinate in base alle attività e caratteristiche delle imprese e devono ricomprendere non solo i dipendenti ma tutti gli attori aziendali (es. stagisti; consulenti, etc.).
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Altre soluzioni consensuali di separazione e divorzio: la negoziazione assistita
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evolutivo di miglioramento. Il rischio che questi infortuni accadono è strettamente correlato alle scelte organizzative e a comportamenti lavorativi impropri, scorretti, sbagliati solo con il confronto continuo e la riflessione nei quali si incardina l’attività formativa contribuiscono in maniera determinante ad un radicale cambiamento dell’approccio alla prevenzione Quindi l’imposizione stabilita dalla legge nei confronti delle imprese di obbligarle a svolgere i corsi ai propri lavoratori deve essere intesa da parte dell’imprenditore come una opportunità che permetta a tutti i soggetti coinvolti ad acquisire conoscenze e competenze sempre maggiori in materia di tutela della propria e dell’altrui salute creando in molti casi un vantaggio competitivo alle imprese stesse.
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Giusta causa di licenziamento quando si da della “Milf” alle colleghe di lavoro su un social network
Diritto di famiglia
L’importanza della formazione dei lavoratori nei luoghi di lavoro el corso del 2013 ci sono stati 660 casi di infortunio sul lavoro è il numero più basso dagli anni 50 ad oggi in molti dei quali le cause di questi terribili eventi si possono ricondurre al assenza della formazione, della corretta informazione e dell’adeguato addestramento dei lavoratori. Questo dispiace ancor più considerando tutti gli sforzi che si stanno compiendo a tutti i livelli per stimolare un percorso che aiuti a favorire un cambiamento di mentalità creando un nuovo approccio alla tutela della salute e della sicurezza è opportuno che nel posto di lavoro, luogo dove si trascorre una parte rilevante della vita e dove sono svolte importanti attività rappresenti per tutti un contesto di cooperazione, compartecipazione e corresponsabilità tra i vari soggetti coinvolgendo il datore di lavoro e gli stessi lavoratori in un continuo processo
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icuramente sul fronte delle separazioni consensuali e divorzi congiunti, il D.L. 132/2014 convertito con modifiche nella Legge 162/2014, ha apportato notevoli cambiamenti. La norma infatti mira a stimolare le parti al raggiungimento di un accordo avente ad oggetto una separazione personale, cessazione degli effetti civili del matrimonio o scioglimento dello stesso o di modifica delle condizioni di separazione o divorzio, senza dover interessare il Tribunale, ma affidando il compito di negoziatore all’avvocato. La conversione in legge del Decreto ha introdotto alcune modifiche: secondo il testo definitivo è necessario che ciascuna parte sia assistita da un avvocato per poter iniziare la procedura; anche i coniugi con prole minorenne, maggiorenne non autosufficiente, incapace o con handicap grave, potranno accedervi. Preliminarmente all’avvocato spetta il compito di favorire e tentare la conciliazione, e solo qualora il tentativo non sortisca buon esito, il professionista provvederà alla stesura delle
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condizioni di separazione o divorzio, relative all’affidamento o al mantenimento dei figli, all’assegno di mantenimento per il coniuge o ai trasferimenti di tipo patrimoniale. L’accordo - nel caso di coppia coniugata senza figli minori, incapaci o non economicamente autosufficienti- viene quindi inviato alla Procura, che procede a verificarne la regolarità con conseguente rilascio del nullaosta. Nelle altre ipotesi, l’accordo pervenuto alla Procura entro il termine di dieci giorni, verrà vagliato dal P.M. che valuterà se è stato rispettato l’interesse dei figli. In caso contrario, lo trasmetterà al Presidente del Tribunale che fisserà, entro trenta giorni, un’udienza per la comparizione delle parti. Nella fase conclusiva della procedura, ottenuto il necessario nullaosta o l’autorizzazione, spetterà all’avvocato trasmettere entro il termine di dieci giorni, all’Ufficiale dello stato civile, copia autentica dell’accordo. Quest’ultimo verrà annotato ,a cura dell’ufficiale dello stato civile, sia negli atti di nascita dei coniugi che nell’atto di matrimonio.
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L’Editoriale LA PSICOLOGIA PER LA VITA QUOTIDIANA
dott. Alessandro De Carlo*
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La cura giusta per il corpo non sempre cura anche la persona Bella… anzi bellissima… ad un piccolo costo! Continua a pag. 33
Trattamenti laser refrattivi: Lasek
volte capita che la psicologia sia ancora associata esclusivamente al disagio e al malessere della mente. Oggi però la componente legata a questo tipo di cura è soltanto uno degi ambiti di lavoro dello psicologo, professionista formato per prendersi cura della persona sia ristabilendo uno stato di salute psicologica eventualmente ridotta sia lavorando per aumentare il benessere individuale e sociale delle persone. Recarsi da uno psicologo, dunque, può essere un modo efficace per migliorare la propria salute, le proprie relazioni sociali e familiari, ma anche aspetti spesso meno considerati come la propria produttività sul lavoro e la capacità di trovare soluzioni a piccoli e grandi problemi quotidiani. Inoltre, elemento da non dimenticare, questi obiettivi possono essere raggiunti tramite un percorso di crescita personale e consapevolezza, beni sempre più rari nella nostra veloce e complessa contemporaneità. Tutto questo e molto altro è oggi l’ambito professionale dello psicologo, che offre ai propri utenti la garanzia di essere un professionista sanitario con regole, controlli, protocolli scientificamente attendibili, una deontologia e una disciplina assicurativa normate per legge e la capacità di integrazione con i professionisti di altre discipline: una grande sicurezza per chi vuole iniziare seguire un percorso psicologico. Quello che gli psicologi propongono e portano avanti, dunque, è anche un nuovo concetto di sanità più lontana dagli ospedali e dal concetto di malattia e più vicina alla vita quotidiana. L’idea di una professione che mira a non tanto a lavorare su eventuali sintomi di malessere quanto ad essere costantemente ispirata alla definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “il completo stato di benessere psicofisico della persona”.
*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto
La qualità della vita dipende dalla nostra salute psicologica Continua a pag. 33
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Consulenza scientifica psicologia Dott.ssa Michela Morin Psicologa, via Caldevezzo 17/A, 35028 Piove di Sacco (PD) michela.morin@ordinepsicologiveneto.it telefono 3382739648
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chirurgia vascolare Dr. Stefano Manfrini Specialista in Chirurgia vascolareresponsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460
Studio dentistico Poliambulatorio Sorriso e Salute Dr. sanitario Dott. Raimondo Pische - Via Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) Tel.: 041 5540222 - 041 5543300 chioggia@dentalcoop.it
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L’intervento Troppa burocrazia per aprire uno studio! di Dott. Bruno Noce*
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’art.193 del TULS(Testo Unico delle Leggi Sanitarie) recita che nessuno può aprire un ambulatorio medico senza autorizzazione ma lascia liberi i medici e gli odontoiatri di aprire uno studio, intendendo con ciò un gabinetto dove il professionista esercita sotto la propria diretta responsabilità, in quanto già abilitato dall’ esame di stato. Si evince chiaramente che struttura sanitaria complessa ed ambulatorio non sono dizioni assimilabili allo studio privato del professionista, non aperto al pubblico e non convenzionato. La forzatura dell’introduzione nello studio privato odontoiatrico della legge 22 non rispecchia lo spirito iniziale del regolamento, infatti l’aspetto organizzativo di uno studio privato e’ per definizione secondario all’aspetto professionale, per cui non è omologabili all’ambulatorio sanitario. Nella realtà abbiamo assistito a tutta una serie di soprusi e prevaricazioni nell’applicazione della legge. Ad esempio l’inutile ripetizione di autorizzazioni a cui siamo già soggetti per obbligo di legge(gestione dei rifiuti sanitari, abitabilità, planimetrie e destinazione d’uso, conformità elettromedicali, ispezione periodica dei radiologici, conformità impianti elettrici etc.), la richiesta di informazioni che riguardano l’organizzazione del lavoro o i rapporti con il personale, il tutto connesso ad una pesante violazione della privacy, dell’autonomia dell’imprenditore e della libertà d’azione del professionista già abilitato. Negli ultimi 5 anni si è assistito ad una gravissima disomogeneità di applicazione della legge tra Regioni, Province, Comuni, Asl diversi per cui ai professionisti vengono richiesti differenti requisiti con palese disparità di trattamento. Si è arrivati al punto che i funzionari incaricati delle verifiche, usano criteri di discrezionalità che sfociano nell’arbitrio, arrivando addirittura ad interpretare la legge in modo personale, senza contare poi che alla fine l’autorizzazione viene rilasciata dal Sindaco del Comune e ci sono stati casi in cui paradossalmente, nonostante il parere negativo dei verificatori sia stata concessa ugualmente l’autorizzazione.Quindi sorge spontanea una domanda: ma questa legge serve a far aumentare la qualità degli studi professionali oppure serve ad avere un controllo ed a vessare ulteriormente il professionista? La falsa illusione che la salute del cittadino venga tutelata dalla rispondenza a normative burocratiche anziché essere affidata alla professionalità del sanitario, che non viene ne’ richiesta, ne’ tantomeno verificata da questa normativa e’ un altro punto a sfavore. Questa legge quindi ha manifestato tutte le sue carenze, non ha minimamente scalfito la piaga dell’abusivismo, non ha apportato alcun beneficio al cittadino ed ha creato sconcerto, disorientamento è grave difficoltà all’odontoiatra. La CAO quindi si è impegnata a discutere con le istituzioni preposte per cercare di uniformare su tutto il territorio nazionale la legge che da regionale dovrà necessariamente passare a nazionale. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
Siamo felici davvero se stiamo bene
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L’Intervento PARLIAMO DEI FARMACI GENERICI UNA RISORSA PER IL SISTEMA SANITARIO O UN PROBLEMA PER LA SALUTE?
S
di Francesco Noce*
empre più spesso,quando ci si reca in farmacia ci viene consegnato,a fronte di una prescrizione medica,un farmaco così detto “generico”. Già dal 1° settembre 2010 infatti in Italia la prescrizione di un farmaco può esser sostituita in farmacia con un farmaco “generico”, se ovviamente è disponibile. Ma cosa sono i farmaci generici? Come farmaci generici,termine entrato nell’ uso comune, sono indicati quei farmaci che hanno perso il brevetto e hanno una bioequivalenza con i farmaci originatori comunemente definiti come farmaci di marca. Per questo motivo già dal 2005 si preferisce indicarli con il nome di farmaci “equivalenti” e devono corrispondere per legge ai seguenti requisiti: avere lo stesso principio attivo del farmaco di riferimento, il principio attivo non deve essere protetto da brevetto, avere la stessa forma farmaceutica e via di somministrazione (per esempio compresse,capsule,fiale sciroppo etc.),avere lo stesso dosaggio unitario,essere bioequivalente al medicinale originatore,aver un costo di almeno il 20% inferiore rispetto al corrispondente medicinale di “marca”. Il costo significativamente più basso si giustifica con il fatto che le aziende produttrici di farmaci equivalenti non devono sostenere tutti i costi che vanno dalla scoperta del principio attivo all’intero processo di sviluppo e sperimentazione che sono sostenuti dall’ azienda che aveva prodotto e brevettato il farmaco originario (stimati in circa 6oomilioni di dollari), e che per questo gode di un periodo di sostanziale monopolio. Essenzialmente il costo del farmaco equivalente è dato dal costo per la produzione e da non rilevanti spese di promozione dal momento che anche queste ricevono un rilevante beneficio dalle attività messe in atto dalle aziende produttrici del farmaco originatore e dal fatto che sono farmaci presenti sul mercato già da anni e sono ben conosciuti dai pazienti,dai medici e da altri operatori sanitari anche se con il nome commerciale. Mentre nei paesi UE il consumo di farmaci equivalenti si aggira sul 50% ,solo di recente in Italia il loro consumo ha avuto un balzo dal 6% al 20% in breve tempo,ma ancora lontano dal 70% della Germania,dal 60% della Danimarca e dal 90% della Polonia,ponendoci al penultimo posto,appena sopra alla Grecia. Fra le molte ragioni e interessi corporativi ed economici il processo si è rivelato lungo e difficoltoso,alimentato dalla percezione che i passaggi tecnico-scientifici su cui poggia la sostituibilità non siano così virtuosi nel nostro paese. Ad iniziare dalle “liste di trasparenza”cui deve attenersi il farmacista, le cui conseguenze sono potenzialmente critiche,visto che una volta inseriti nello stesso elenco anche farmaci con tipologia di forme e di dosaggio così diverse da escludere l’eventualità di una biodisponibilità confrontabile,farmaci con più originatori, vecchie specialità cioè copie autorizzate prima e quindi non testate in studi di bioequivalenza,tutti medicinali che rientrano a pieno titolo nella disponibilità del farmacista alla sostituzione. Per continuare con la differenza di biodisponibilità tollerata da un più 3,5% a un meno 3,5% rispetto all’originatore, per cui entrambi sono bioequivalenti al farmaco di riferimento ma non sono bioequivalenti fra loro. In Italia manca un “Orange book”, come in altri paesi, in cui sono contenuti i farmaci generici bioequivalenti all’originatore e bioequivalenti fra loro:praticamente liste di prodotti utilizzabili in sostituzione equivalenti fra loro.Per non dimenticare l’effetto degli eccipienti,sostanze inerti che stabilizzano le molecole,che possono essere diversi da quelli contenuti nell’originatore e non sempre non producono effetti,come il saccarosio per i diabetici il lattosio per gli intolleranti,i parabeni che possono procurare allergie e sostanze che possono alterare la palatabilità cioè il sapore del medicinale,aspetto rilevante soprattutto per i medicinali per i bambini,così come possono essere importanti i metaboliti e la salificazione diversa. In definitiva farmaci generici SI o NO? Decisamente SI: perché rispondono a criteri di produzione secondo le buone regole della farmacopea e quindi sicuri ed affidabili;sono prodotti da aziende sottoposte a rigidi controlli e spesso sono le stesse aziende che producono il farmaco originario. SI perché il loro avvento ha consentito un risparmio per il Sistema Sanitario di circa il 55% sul costo originario e può consentire ulteriori e ben più consistenti risparmi se si pensa che la maggior parte dei farmaci oggi in uso in breve tempo avrà perso il brevetto,con tutto il vantaggio di avere a disposizione più risorse per terapie innovative e cure più efficaci. SI purchè siano effettivamente bioequivalenti fra loro per la sostituibilità e ponendo attenzione agli eccipienti in essi contenuti, eccipienti che del resto sono ben evidenziati nel foglietto illustrativo. SI con il suggerimento di assumere possibilmente sempre lo stesso farmaco genericato,una volta accertata la sua efficacia e tolleranza,per non assumere sostanze non bioequivalenti fra loro e con eccipienti tali da produrre possibili effetti non desiderati e per non ingenerare confusione,specie in persone anziane che spesso assumono più farmaci, per differenze di forma e di colore della confezione,per nomi diversi dal nome commerciale, per compresse che diventano capsule e viceversa,così da rappresentare seri problemi all’aderenza terapeutica e quindi alla salute dei pazienti. A meno che i criteri di sostituibilità non garantiscano una bioequivalenza accertata, gli eccipienti non possano indurre effetti indesiderati,(a quando un Orange book?) e vi sia una corretta informazione per una terapia efficace e sicura.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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Obiettivo benessere
Bella…anzi bellissima… ad un piccolo costo!
La qualità della vita dipende dalla nostra salute psicologica
M
Peeling e biorivitalizzazione: due fantastiche opportunità
Dr. Predebon come è possibile avere ottimi risultati in Medicina Estetica spendendo poco ? “Ma certamente ! Vi sono alcune prestazioni di Medicina Estetica poco conosciute e poco utilizzate che invece possono dare grandi risultati se applicate con costanza e correttezza, dal costo molto contenuto. Sto parlando dei peeling medici e della biorivitalizzazione. Sono due metodiche estremamente semplici, se utilizzate da mani esperte e con la giusta indicazione clinica, che dovrebbero rientrare nel bagaglio di routine di ogni donna, come il parrucchiere o l’estetista”. Il peeling medico ….? “La donna quotidianamente mette “cose” sulla pelle, creme, fondotinta ecc. Come può la pelle del viso di una donna rinnovarsi, rigenerarsi, ringiovanire in queste condizioni? Il peeling medico ha lo scopo di asportare le sostanze accumulate in superficie, la pigmentazione irregolare dell’epidermide e del derma; e, con una azione chimica di lieve esfoliazione, contribuisce a rendere più levigata e più luminosa la pelle del nostro viso”. I peeling sono tutti uguali ? “Sicuramente no: possono contenere singoli o più acidi variamente combinati (mandelico, piruvico, lattico, salicilico ecc.) che vengono utilizzati in relazione al tipo di pelle ed ai problemi della singola paziente. Sottolineo anche in questo caso come sia fondamentale una cor-
Dott. Enzo Predebon
retta diagnosi da parte di un Medico Estetico preparato ed esperto”. …e la Biorivitalizzazione ? “La biorivitalizzazione rappresenta un insieme di metodiche che hanno la finalità di integrare nel derma i componenti che il nostro organismo non riesce più a sintetizzare in quantità adeguata (acido ialuronico, polinucleotidi ecc). Somministrando i precursori dell’acido ialuronico otteniamo un complessivo miglioramento delle funzioni della pelle, la quale acquista più elasticità, più turgore, più luminosità. La metodica inoltre è molto efficace nel preparare la pelle prima dell’uso del filler o di altre tecniche di lifting non-chirurgico”. Cosa e’ il PRX ? “Del PRX Tc33, questo è il suo nome completo, parleremo il prossimo mese!” Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Poliambulatorio S. Martino Via Carrarese 66 - Piove di Sacco (Pd) Tel. 049 9703406
Medicina fisica e riabilitazioni: strumentazioni ad alta tecnologia La presentazione della Fisioterapia in Uni-x medica
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er far fronte alla crescente richiesta di salute, UniX Medica offre un moderno servizio di medicina fisica e riabilitazione, dotato di strumentazioni ad alta tecnologia. Qui si svolgono anche la kinesiterapia attiva e passiva (ovvero la cura con il movimento passivo, assistito e attivo), e l’idrokinesiterapia. Il progetto riabilitativo, che mette al centro il paziente, è gestito in equipe dal medico specialista e dal fisioterapista. Sulla base della diagnosi medica viene formulato il percorso personalizzato di trattamento, il quale si svolge nelle diverse aree da cui è composto il reparto: 1. area box, per la prima fase antalgica ed antiinfiammatoria, dove si trovano le terapie strumentali, tra le quali spiccano, per risultati documentati da studi scientifici, il Laser Yag (Hiltherapia), ovvero laser ad alta potenza, la TECAR (trasferimento energetico capacitivo e resistivo), la Sit Therapy, ovvero veicolazione transdermica del farmaco antiinfiammatorio o del fitofarmaco e l’Ipertermia, ovvero terapia col calore; 2. palestra e piscina riabilitative, per la seconda fase, ossia di riattivazione articolare e muscolare della parte dolente e limitata, per ristabilire il gesto più funzionale possibile in base alla patologia del paziente. Ai principi di diagnosi e di cura, consoni alla me-
dicina, non bisogna tralasciare i principi di prevenzione: l’analisi dei gesti e delle posture che hanno contribuito a causare l’attuale limitazione/dolore sono valutati con il fisioterapista, con l’obiettivo di creare una progressione di esercizi utile alla correzione dei fattori lesivi stessi. Per esempio la riabilitazione del post operato, sia esso di arto inferiore, superiore o di colonna vertebrale, prevede, previa visita fisiatrica, l’inizio nei tempi indicati dal medico del trattamento strumentale antalgico, abbinato alla kinesi passiva ed attiva. Una La Dott.ssa riabilitazione precoPaola Sirena ce è fondamentale responsabile del servizio di per ridurre dolore e Fisioterapia rigidità articolari da immobilità, nonché riprendere rapidamente la funzione articolare e la muscolatura. Si ricordi, comunque, che il dolore è sempre un indicatore di qualche meccanismo disfunzionale che si è creato, e preso in esame nei modi e nei tempi adeguati si risolve meglio e con minor rischio di recidive. Dott.ssa Paola Sirena - Fisioterapia Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it Tel. 049 9708688
olto spesso mi ritrovo a rispondere alla domande del tipo “ A cosa serve andare dallo psicologo, io non sono pazzo!? Basta andare dal medico, assumere per un po’ di tempo quello che mi ordina e tutto si risolve”. Nel 2015 purtroppo la figura dello psicologo corrisponde ancora allo stereotipo ormai sorpassato e vecchio del professionista che accoglie i “non sani di mente”, inaccessibile secondo alcune persone, o al massimo visto come una fonte di prescrizione di ansiolitici, o altro. Consideriamo proprio quest’ultima parte: ripensiamo proprio alla capacità di ascolto, a quante persone tra le nostre conoscenze riuscirebbero ad ascoltarci veramente con attenzione, senza giudicarci, riuscendo a fugare le nostre paure, calmare le nostre ansie o ossessioni, i nostri umori bassi o altalenanti. La risposta che molti fornirebbero, forse, non sempre è del tutto positiva. Ecco che forse abbiamo dato un senso primario a quella figura dello psicologo. Il processo di aiuto psicologico si fonda, oltre che sull’integrazione di diversi modelli quali quello medico, psicologico, sociale ed economico, anche sull’educazione tesa ad un processo di ripristino del potenziale che la persona possiede già, restituendo ad essa dignità e libertà di scelta. E’ più che mai evidente la necessità di promuovere l’ipotesi che avere una buona salute psicologica chiami in causa la Salute, il Benessere personale e relazionale oltre che miglioramento della Qualità di Vita. Se pensiamo al concetto di prevenzione psicologica classica (dove bastava l’assenza di “malattia e infermità”) e la confrontiamo ad un concetto contemporaneo della Promozione della Salute, molti studiosi sono convinti che si riuscirà a dare voce alle multisfaccettate richieste del cittadino che vive sempre più spesso nuove e incombenti situazioni di disagio di tipo psicologico, legate a difficoltà
inerenti il proprio livello economico, sociale, culturale, o magari alla semLa Dott.ssa pre più emergente solitudine generaMichela Morin zionale o alla diffusione di violenze e nuove dipendenze. Le nuove visioni scientifico-professionali, inoltre, hanno rinforzato la necessita’ della dignità di chi soffre di un disagio psichico con l’autonomia e la autoaffermazione, mediante la proposta del sostegno reciproco, del poter avere cura l’uno dell’altro, all’interno di una comunità e dell’ambiente naturale, come affermò l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Carta di Ottawa del 1986. Lo scopo principale della promozione dello stato di Benessere riguarda l’accesso alla salute per tutti, la promozione di stili di vita favorevoli alla salute, l’informazione e l’educazione oltre che ad esempio il rafforzamento delle reti e dei sostegni sociali. Secondo alcuni studiosi, l’acquisizione di potere e incremento delle proprie capacità di controllare in modo attivo la propria vita individuale o psicologica inizia nel momento in cui capiamo che la nostra situazione ci evidenzia il nostro senso di inadeguatezza di fronte ad esperienze che ci causano malessere, disagio o frustrazione e la persona diviene consapevole di non padroneggiare in modo attivo gli avvenimenti. Da questo momento in poi inizia l’acquisizione della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, oltre che l’apprendimento della speranza che deriva dal controllo sugli eventi, tramite l’impegno e la partecipazione nella comunità, nella quale il professionista- psicologo e’ inserito. Dott.ssa Michela Morin - Psicologa via Caldevezzo 17/A, 35028 - Piove di Sacco (PD) mail: michela.morin@ordinepsicologiveneto.it telefono 3382739648
Trattamenti laser refrattivi: Lasek
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primi trattamenti laser refrattivi risalgono nello strato di collagene che da la forma alla ai primi anni 90. Da allora molta strada è cornea stessa. Nella PRK (primissima tecnica stata fatta soprattutto per quanto riguarda applicativa) l’epitelio viene eliminato con una la tecnologia laser. Sostanzialmente i difetti spatolina e successivamente al trattamento di refrazione sono miopia ed ipermetropia laser si attende la ricrescita di quest’ultimo e a questi può sovrapporsi l’astigmatismo. (3-4 giorni); in questo periodo l’occhio è Nella miopia l’occhio è un po’ più lungo del infastidito dalla presenza di una abrasione. normale (ad ogni mm corrispondono circa Il Dr. Massimo Camellin Nella Lasik la cornea viene tagliata con una 3 diottrie di difetto) e la messa a fuoco è lama vibrante o con un laser ed il trattamento limitata ad una determinata distanza, tanto minore quanto effettuato all’interno della cornea. Il flap creato viene poi è maggiore la miopia. Per esempio ad una diottria di miopia riposizionato. Lo svantaggio di questa tecnica è l’indebolicorrisponde una messa a fuoco di un metro (oltre questa mento strutturale permanente, mentre il vantaggio è il poco distanza l’immagine si sfuoca progressivamente) mentre dolore ed il veloce recupero visivo. Nella LASEK (Camellin a 10 diottrie corrisponde una distanza di soli 10 cm. Pur 1998) l’epitelio viene scollato con una soluzione alcolica e essendo considerata lieve una miopia di 3 diottrie, questa successivamente al trattamento si riposiziona sullo stroma comporta una forte limitazione funzionale in quanto la trattato. Il nuovo epitelio crescerà sotto quello vecchio e lo messa a fuoco è limitata a 33cm. Nell’ipermetropia invece sostituirà progressivamente. I vantaggi sono un minor fastil’occhio è più corto e generalmente abbiamo a che fare dio postoperatorio ed una minor reazione infiammatoria. Si con difetti più modesti (l’ipermetropia generalmente è al di tratta quindi di una tecnica intermedia tra PRK e Lasik con sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi con 10 diottrie un basso rischio di complicanze. Entrambe queste tecniche di ipermetropia). L’astigmatismo è un’anomalia di curvatura citate sono comunque utilizzate ed ogni chirurgo decide in della cornea che costituisce la prima lente dell’occhio che relazione al caso ed al paziente. Per concludere dunque invece di essere sferica, risulta fatta come un pallone da rug- possiamo affermare che il laser ad eccimeri ha raggiunto by. Possiamo quindi avere astigmatismo associato a mio- una maturità tecnica ed un’esperienza a livello mondiale pia o ad ipermetropia, mentre ovviamente non possiamo di assoluto rilievo. Ovviamente si possono operare pazienti avere miopia associata ad ipermetropia in quanto si tratta che abbiano superato l’età adolescenziale in cui i difetti di difetti opposti! Con un trattamento laser noi possiamo miopici possono ancora modificarsi. operare miopia, ipermetropia ed astigmatismo, mentre per Dott. Massimo Camellin: la presbiopia la problematica è più complessa. Il Laser ad ecVia Dunant, 10 - Rovigo cimeri vaporizza il tessuto e quindi permette di modificare la tel. 0425 411357 forma della cornea per consentire la messa a fuoco. Questa mail: segreteria@sekal.it vaporizzazione non avviene sulla superficie che è ricoperta web: www.lasek.it da una pellicina (epitelio) che si riforma ogni settimana, ma
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Mal di schiena e le posizioni del sonno Come dormire evitando i dolori lombari e cervicali
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l riposo notturno è importante per il benessere della nostra schiena. Mentre si dorme, la muscolatura si rilassa e la pressione sulla colonna vertebrale si riduce, agevolando il passaggio del nutrimento dalle strutture vertebrali al disco intervertebrale, che ne risulta rigenerato. E’ vero che una delle prime cause del “mal di schiena” è legata al dormire male? “Dormire bene è essenziale per ridurre al minimo le condizioni che possono favorire la comparsa del dolore vertebrale. Il tratto cervicale e lombare della colonna vertebrale, assieme agli arti inferiori, sono i punti dove più spesso le persone accusano dolore”. Per evitare questo è fondamentale scegliere un “sistema letto” adatto alle nostre esigenze, dato cioè dalla giusta combinazione della rete ortopedica, un buon materasso ed un sano guanciale. In base alla posizione che si assume dormendo, possono derivare dolori diversi alla schiena? “Certo. Ad esempio per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche, è consigliato dormire sul fianco. Questa posizione diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, anche se al tempo stesso limita la circolazione nelle aree del corpo sui cui si concentra il peso. Problema superabile scegliendo un materasso più
morbido, che sia capace di ridurre i punti di pressione. La posizione prona può provocare pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. In tal caso è preferibile, invece, un materasso più duro, magari con un cuscino sotto l’addome. Infine la posizione supina è ottima per chi soffre di dolori alla parte inferiore della colonna. Per diminuire l’eventuale pressione del nervo sciatico, si provi a posizionare un cuscino sotto le ginocchia”. Per dormire bene quali scelte si devono fare? Il dr. Alessandro “Con gli attuali Giraldo materiali a disposiosteopato zione sia per quanto e fisioterapista riguarda le reti, sia per i materassi, ognuno di noi ha un’ampia possibilità di personalizzare il proprio riposo notturno. La rete, in particolare, è importante che offra un giusto mix tra rigidità e flessibilità, così da adattarsi ergonomicamente al peso e alla conformazione fisica della persona. La stessa cura va posta nella scelta del materasso, del cuscino e del rivestimento. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it
Le protesi articolari
Le difficoltà da affrontare dopo la sostituzione di un’articolazione
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uando la degenerazione di un’articolazione diventa talmente grave che il dolore non è più gestibile con i farmaci antidolorifici e che il movimento dell’articolazione diventa notevolmente limitato, lo specialista ortopedico può prendere in considerazione l’opportunità di sostituire l’articolazione artrosica con una protesi articolare. Molte strutture ospedaliere hanno acquisito ormai una notevole esperienza nella sostituzione articolare, particolarmente per 3 grandi articolazioni: la spalla, il ginocchio e l’anca. L’evoluzione delle tecnologie biomediche ha portato alla costruzione di protesi con leghe sempre più leggere e resistenti e di durata sempre maggiore nel tempo. Il futuro ci porterà il perfezionamento della costruzione di protesi per altre articolazioni: la caviglia (attualmente, pochissimi centri ne effettuano la protesizzazione) ed il gomito (di cui è difficilissimo ricreare la meccanica). L’intervento chirurgico ha una durata ormai minima (meno di due ore) ma, con altrettanta velocità, arriva il tempo della dimissione. Generalmente, dopo 7 giorni dall’intervento (salvo complicazioni), il paziente deve affrontare il rientro a casa. Tale situazione può venir complicata da alcuni elementi: l’utilizzo di ausili, le possibili complicazioni post-chirurgiche, la gestione delle terapie, il confronto con eventuali barriere architettoniche e, soprattutto, la fase riabilitativa. L’uso di ausili per tempi prolungati (soprattutto per le protesi di anca) diventa frequentemente una grossa limitazione nell’eseguire le attività della vita quotidiana, basti pensare ad una casalinga che deve usare le stampelle e compiere le faccende domestiche. Lo svezzamento dall’u-
Dott. Luca Penzo
so degli ausili dev’essere preceduto dal raggiungimento di un adeguato tono muscolare che sostenga l’articolazione sostituita. La sorveglianza della ferita chirurgica e degli eventuali rischi connessi all’intervento (flebiti o trombosi), le medicazioni della ferita chirurgica e la rimozione dei punti di sutura sono altri momenti di criticità che necessitano la presenza di personale sanitario e medico. Sul versante riabilitativo, è fondamentale essere adeguatamente seguiti da personale specializzato perché il progetto riabilitativo deve essere personalizzato e “calato” sulle necessità della persona, tenendo conto delle caratteristiche individuali (altre patologie da cui può essere affetto il soggetto in questione, la presenza di eventuali scale a domicilio, il sostegno di familiari a casa). L’obiettivo finale del progetto è la restituzione al domicilio di un paziente autonomo in tutte le attività della vita quotidiana, che viene raggiunto attraverso programmi individuali che comprendono il rinforzo muscolare specifico ed aspecifico, il recupero ed il mantenimento del movimento articolare, l’educazione a comportamenti corretti (da mantenere) e scorretti (ovviamente, da evitare) per permettere una lunga vita alla protesi ed una qualità di vita buona. Dott.Luca Penzo - Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione Direttore Sanitario di Fisiocenter Corte Beggiolini, 7 Cavarzere (VE) Tel. e Fax 0426.53600 email: fisiocenter@tin.it
Il parere del Chirurgo Vascolare
Indicazioni utili e accertamenti fondamentali da effettuare
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Dott. Manfrini, chi sita’ di fermarsi per come’ il chirurgo vascolaparsa di dolore ad uno o ad re? entrambi i polpacci o alle “E’ un medico, in gracoscie, puo’ far pensare ad do di affrontare e risolvere un restringimento o a una qualsiasi problema inerenocclusione di una arteria te la circolazione arteriosa degli arti inferiori. La pere venosa del corpo”. cezione di una pulsazione Quali sono i proanomala nell’addome puo’ blemi per i quali ci si far pensare ad una dilataDott.Stefano Manfrini deve rivolgere al chizione dell’aorta addominale rurgo vascolare? (aneurisma), che puo’ es“Possono riguardare quelli piu’ comuni sere anche riscontro casuale durante una come le varici degli arti inferiori, oppure ecografia addominale”. quelli riguardanti la circolazione che porta Quali sono gli accertamenti da sangue al cervello (carotidi ed arterie ver- effettuare? tebrali) o quella degli arti superiori ed infe“I fondamentali, da eseguirsi in presenriori o dell’aorta, toracica o addominale”. za di sintomi o anche in assenza, a scopo Quali sono i sintomi che posso- preventivo, sono la visita e l’ecodoppler. E’ no consigliare di rivolgersi al chi- bene che entrambi vengano eseguiti dal rurgo vascolare? chirurgo vascolare che, integrandoli, e’ in “Sono naturalmente diversi a seconda grado di dare al paziente, un immediato indel distretto corporeo interessato: il gonfio- dirizzo terapeutico o di consigliare appronre e la pesantezza degli arti inferiori, in par- dimenti mirati al successivo trattamento ticolare se accompagnato da comparsa di chirurgico o endovascolare”. dilatazioni venose, che possono essere l’inizio di una patologia varicosa. Formicolio ad un arto o alla meta’ dl corpo, difficolta’ Dr. Stefano Manfrini - Specialista del movimento di un arto, o scomparsa imin Chirurgia vascolare-responprovvisa della vista ad un occhio, anche di sabile U.O. di Chirurgia Vascolare brevissima durata, possono far pensare ad ospedale accreditato Salus Ferrara. una ischemia cerebrale (tia o ictus) e quindi Visita a Rovigo, Este, Monselice ad una patologia carotidea o vertebrale. e Badia Polesine - 347/8043460 La difficolta’ nel cammino e la neces-
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Epilazione laser
Il laser emette un fascio di luce selettiva che va a colpire il pelo e il bulbo pilifero danneggiandolo ed impedendo a quest’ultimo di riformare peli superflui
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Laser utilizzati: Alessandrite Gentlase New Candela Boston Usa per pelli chiare. Gentleyag Candela Boston per pelle scura e abbronzata. Sono sicuramente i sistemi laser più efficaci e rapidi oggi disponibili. Il numero delle sedute è sempre individuale ma già dalla prima seduta molte volte si notano grandi risultati. L’intervallo tra le sedute non è mai inferiore ad un mese ma dipende dalla zona trattata. Tutte le zone del corpo sono trattabili, non ci sono effetti collaterali a parte un lieve rossore e le complicanze sono assai improbabili. Questi laser non necessitano di gel o altre sostanze protettive sulla pelle in quanto un sistema denominato DCD provvede a spruzzare aria molto
fredda sulla pelle un attimo prima dell’arrivo del calore del laser proteggendo la pelle e anestetizzandola. Non esporsi al sole durante il trattamento.
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Di che razza sei?
La prima classificazione cinofila della storia risale all’antica Grecia, dove Aristotele suddivise i cani secondo l’area di provenienza geografica. Gli antichi romani invece raggruppavano le razze di cani secondo le loro caratteristiche attitudinali e di impiego in cani da pastore (pastorales), cani da guardia (villatici) e cani da caccia (venatici). In epoca medievale si distinguevano quattro tipologie (mastini, levrieri, segugi e cani da cerca) mentre risalgono al Rinascimento diversi trattati sulle varie razze da caccia. Nel 1897 il cinologo Pierre Megnin “inventò” il tipo di classificazione canina usata ancora oggi suddividendo le razze in base alla morfologia, cioè al loro aspetto. Da quel momento si è cominciato a parlare di cani di tipo lupoide, braccoide, molossoide o graioide. Il cane di tipo lupoide, di cui rappresentanti tipici sono il pastore tedesco e l’husky, presenta testa a forma di piramide, orecchie dritte e appuntite, muso allungato e stretto e labbra lunghe e pendenti. Il cane di tipo braccoide, tra cui appunto il bracco, ma anche il cocker e il labrador, ha testa a forma di prisma, muso lungo sia all’estremità che alla base, orecchie cadenti e labbra lunghe e pendenti. Il cane di tipo molossoide, come i mastini o il rottwailer, ha testa voluminosa, di forma rotondeggiante o a cubo, orecchie piccole e ca-
www.lapiazzaweb.it/category/animali Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofila*
Cani e bambini
denti, muso corto, corpo massiccio e labbra lunghe e spesse. Il cane di tipo graioide, infine, è il tipico levriero, con testa conica, cranio stretto, orecchie piccole e all’indietro, muso lungo e sottile, labbra piccole, corte o serrate, corpo slanciato e ventre retratto. Oltre a questa classificazione Pierre Megnin divise i cani a seconda dell’utilizzo in tre gruppi, che risultano abbastanza simili a quelli adottati dai moderni enti cinofili: cani da guardia, difesa e utilità; cani da caccia, compresi terrier, segugi, spaniel e retriever; cani da compagnia. In Italia le oltre 400 razze riconosciute dall’ENCI (ENte Cinofilia Italiana), organizzazione affiliata al FCI (Federation Cynologique Internationale), sono a loro volta suddivise in dieci gruppi: cani da pastore e bovari (escluso i bovari svizzeri); cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri, terrier, bassotti; cani di tipo spitz e primitivo; segugi e cani per pista di sangue; cani da ferma; cani da riporto, da cerca e da acqua; cani da compagnia; levrieri. Le razze italiane riconosciute in ambito internazionale sono: cane da pastore bergamasco, cane da pastore maremmano-abruzzese, cane corso, mastino napoletano, cirneco dell’Etna, segugio, spinone, bracco, lagotto romagnolo, bolognese, maltese e piccolo levriero italiano.
Un’affermazione che sento fare frequentemente da parte di chi vuole adottare un cane è “prendo un cucciolo per il mio bambino così crescono insieme”. Purtroppo però questa non è sempre cosa buona e giusta. Premetto che sono cresciuta con i cani, sono stati i miei primi compagni di gioco e non mi sono mai separata da loro, tanto che oggi sono i miei compagni di lavoro.Da bambina giocavo sempre con i cani del nonno, il mio preferito si chiamava Tabù, un randagio bianco e grigio arrivato in famiglia già adulto e dove ha vissuto almeno vent’anni. Ho pianto tanto quando è morto perché Lui era il mio migliore amico, sapeva tutti i miei segreti, glieli raccontavo quando andavamo a passeggio. Il primo morso invece l’ho preso da un cocker spaniel, ancora oggi quando mi guardo il braccio penso a quanto me lo sono meritato (anche mamma mi aveva detto così!). Era un batuffolo rosso bellissimo quando è arrivata a casa, siamo cresciute insieme. Poi qualche litigio, pic-
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coli conflitti che lasciano il segno. Quando mi chiedono una consulenza relativa a quale cane prendere per il bambino, io prima di tutto rispondo che è un desiderio da assecondare solo se gli adulti della famiglia sono effettivamente disposti ad occuparsene perché il cane non è per il bambino - che ovviamente non può nemmeno esserne il principale responsabile - ma diventa un nuovo membro della famiglia. Poi, suggerisco sempre la scelta di un cane maturo ed equilibrato. Un cane adulto ha molti vantaggi, si possono conoscere le caratteristiche fisiche e comportamentali ed è certamente meno impegnativo di un cucciolo di per sé vivace, esuberante ed ineducato. Non voglio convincervi, se proprio ve la sentite potete anche adottare un cucciolo, considerando però che l’impegno, soprattutto quando il figlio è ancora piccolo, è di gran lunga maggiore. Comunque scegliate ricordate sempre di insegnare ai vostri bambini a trattare i cani con rispetto e gentilezza, proprio come vorrebbero essere trattati loro.
*Educatrice cinofila che collabora con il Rifugio Cipa
ADOTTAMI
centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”animali” e guarda le fotogallery Morgan Maschio, taglia media-contenuta di circa 13 chili, 7-8 mesi, è figlio di una mamma pointer e di papà meticcio. Ora Morgan è un ospite A.p.a. ed è in attesa di famiglia. Categoria cacciatori non chiamare. Tobia Maschio di 1 anno, taglia medio-contenuta, di circa kg.10-12. Tobia adesso provvisoriamente è in rifugio, in attesa di essere restituito al mittente. Cerchiamo per Tobia una seconda possibilità, in tempi stretti. Carattere buono, equilibrato e convive tranquillamente con i suoi simili.
Chanel Femmina, 5-6 mesi, taglia piccola di circa kg.6-7. Questa piccolina è stata trovata vicino al rifugio. E’ stata recuperata da un passante pensando che si fosse persa. E’ stata portata in rifugio, priva di chip e collarino. Chanel aspetta una famiglia Eto Bracco tedesco maschio, 2 anni, taglia media di circa kg.20. Esuberante, buono, socializzato, va d’accordo con maschi e femmine. Eto arriva in canile assieme ad altri suoi simili. Non abbiamo storia, ma i segni nel suo corpo parlano da soli. Questa creatura verrà rimessa a nuovo, ma per lui serve una casa e non un recinto di un canile. Cacciatori astenersi dal telefonare.
Sheyla Femmina di 10 anni. Taglia piccola di circa 6 chili. La piccola arriva in Rifugio tra le braccia di una volontaria. Ora serve con urgenza trovarle una nuova famiglia. Carattere buono e socievole con tutti.
Ginger - Fred Due innamorati, maschietto e femminuccia, 2 anni circa, taglia media. Caratteri buoni ed equilibrati. Si tratta di un’adozione che nel tempo è saltata. Hanno vissuto due anni in casa. Cerchiamo un’adozione, se possibile, insieme.
Brilla Femmina di 4 anni circa, tg piccola di kg-8. Carattere molto tranquillo, un po’ timida e coccolona. Brilla è stata recuperata in campagna, ormai luogo tipico per gli abbandoni. La piccolina ha la filaria, curabilissima e non contagiosa. Molti cercano una cagnetta piccina, buona e mite.
Pippo Maschio, tg medio-contenuta, circa kg.10-12. Pippo ha 15-16 anni. Il suo padrone è mancato da poco. Ed ecco arrivare Pippo in canile. Questa creatura è disorientata all’inverosimile: fatica a stare in piedi e rifiuta il cibo. Grazie a chi aiuterà Pippo con condivisioni, passa parola e sarebbe magnifico se riuscissimo a trovargli un’adozione.
per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - tel. 3289620233
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