del Piovese
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 145 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Festività Natale nel Piovese: eventi, iniziative, presepi pagg.
Rischio idraulico L’esortazione: contro gli allagamenti opere di difesa
Economia Saccisica: il marchio che promuove e rilancia il territorio
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EDITORIALE
Un Natale normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
cittÀ metropolitana, piace al pioVese
Sant’Angelo verso il sì al passaggio di Padova alla Città metropolitana di Venezia. Questo almeno quanto emerso all’incontro pubblico, in tema di riordino delle Province, voluto dall’amministrazione comunale che si è svolto il 15 novembre scorso in sala consigliare. pag. 28
cultura, Valore che produce benessere
di Mauro Gambin*
N
E’ rottura tra sindaco e Lega
Il primo cittadino revoca le deleghe a Recaldin e Stevanato poche ore prima della conferenza stampa in casa Lega
A L’Italia possiede il patrimonio culturale più importante al mondo. È una grande ricchezza, che comporta sicuramente un notevole impegno per la conservazione, ma che può e deve essere anche una grande risorsa economica per il paese. pag. 31
lleanza finita tra Pdl e Lega. Una rottura ufficializzata dal sindaco Alessandro Marcolin che, a poche ore dall’annunciata conferenza stampa in casa Lega, ha ritirato le deleghe al vicesindaco Andrea Recaldin e all’assessore Lorena Stevanato. Casus belli la nota questione dello sforamento del fondo di produttività utilizzato per pagare le indennità delle posizioni organizzative. Il Carroccio critica l’atteggiamento cautelativo del sindaco, deciso ad attendere eventuali condanne della Corte dei Conti
prima di assumere qualsiasi provvedimento disciplinare verso i dirigenti responsabili degli errori nella gestione dei fondi comunali. Atteggiamento duramente contestato nel corso di una conferenza stampa indetta dai vertici del partito. Il parterre politico è quello delle grandi occasioni. Del resto il tema “scotta”. In ballo ci sono infatti anni di errori nella gestione del fondo di produttività che hanno portato ad esborsi di denaro pubblico per oltre un milione di euro.
A fare i conti il segretario provinciale, Roberto Marcato: “Una questione che il sindaco liquida come una faccenda tecnica. Lo spieghi ai cittadini che soffrono la crisi che il milione di euro speso in premio è un fattore tecnico”. Taglia corto il deputato Massimo Bitonci. “Non si capisce infatti perché - afferma - non vengano accertate le responsabilità dei dirigenti ma si preferisca mandare a casa chi ha chiesto chiarezza”. pag. 10
L’Intervento
PIOVE DI SACCO e limitrofi
indignarsi non basta
Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova*
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iamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impeiamo Vogliamo indignati.incanalare Ma l’indignazione nonin basta, più. Vognarci. la nostra rabbia qualcosanon di costruttivo, gliamo incanalare che portiimpegnarci. dei risultati, Vogliamo senza limitarci ad la nostra rabbia in porti dei risultati,50senza limitarci urlarla qualcosa per stradadie costruttivo, nelle piazze.che Vogliamo % 40% ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rassecombattere la rassegnazione generale. 30% % 0 4 60% 50% gnazione generale. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto 10%
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atale è alle porte ma la caratteristica atmosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali, vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è congelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, secondo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe davvero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercettidirettore@lapiazzaweb.it bile. continua a pag. 3
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Auguri di Buone Feste
EDITORIALE
Un Natale normale Città metropolitana
padoVa sceglie di stare con VeneZia
“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla realizzazione di infrastrutture”.
segue da pag.
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Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fiocchi dei regali dovremmo sciogliere quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifiuti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri.
Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forniscono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.
Piogge intense e fiumi gonfi
Congratulazioni
martina maniero si È laureata
Codevigo
cambiano gli orari degli uFFici comunali
Piovese
Provincia
pontelongo
la protesta
Inaugurato il “Giardino di Alzheimer” al’Ipab pag. 20
codeVigo
Regione economia
territorio 6 Formazione
Il decreto sviluppo riaccende le trivelle
professionale Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metanosotto dal fondale dell’Adriatico la scure dei tagli pag. 32
Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo
ambiente
di Fortunato Marinata
Congratulazioni da parte di tutta la redazione alla nostra collega Martina Maniero che lo scorso 10 novembre si è laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo Conservazione dei Beni culturali, Ca’ Foscari Venezia. La neo dottoressa ha discusso una tesi su “Bisanzio in internet”, professore relatore Giorgio Ravegnani.
Il Comune vara un Piano per contenere le spese
brugine
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L’istituto comprensivo accorpato a Codevigo e Arzegrande pag. 26
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Un Natale ecologico dal presepio agli addobbi per finire con i regali pag. 33
strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive
nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a
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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-
mondo scuola
Pesanti ipoteche sul futuro della nostra istruzione pag.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della
limitaZioni traFFico car sharing aiuta
di Mauro Gambin
incubo allagamenti nell’alta padoVana
Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Camposampierese decine di famiglie hanno dovuto fare i conti con gli allagamenti.
A Padova una buona idea
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I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)
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A Palazzo della Ragione AzzAlin e RuFFAto “DAlle estRAzioni solo DAnni” la fucina di Plessi pag.
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nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,
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non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
Uffici comunali, nuovi orari a Codevigo in vigore fino al prossimo 15 marzo. Una riorganizzazione che fa seguito alle misure di contenimento della spesa adottate e in base alle quali è stata decisa la chiusura degli uffici il sabato. I nuovi orari: Servizi demografici (anagrafe e stato civile) da lunedì a venerdì 9-13 e lunedì pomeriggio 17-18.30; Edilizia privata -Urbanistica martedì e giovedì 10-13; Lavori pubblici e manutenzioni martedì e giovedì 10-13; Tributi-Ambiente lunedì, martedì e giovedì 10-13 e lunedì pomeriggio 15-17.30; Polizia locale giovedì e venerdì 11-13; Commercio lunedì e venerdì 10-13 e mercoledì su appuntamento; Ufficio protocollo-Messo notificatore da lunedì a venerdì 9-13 e lunedì pomeriggio 15-18: Servizi sociali giovedì 10-13 e lunedì su appuntamento; Biblioteca martedì 9-12, da mercoledì a venerdì 14.30-18; Ufficio finanziario per le cessioni cimiteriali da lunedì a venerdì 9-13.
Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato
Venezia Padova Rovigo Treviso
S
ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
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4 Argomento del mese LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITY Grande impegno dei commercianti per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le difficoltà non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte per dare una chance in più a commercianti e acquirenti di ornella Jovane
tredicesime più leggere e scadenze fiscali imminenti comportano un contenimento dei consumi
Commercianti e artigiani chiedono al governo di detassare le tredicesime per dare un po’ di ottimismo
S
Natale, le famiglie fes
ottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per definire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Veneti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fine anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fino a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici. E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-Format condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente contenimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino. Le richieste di una condotta del governo finalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fiducia alle famiglie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse. “Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro
in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spenderanno 17milioni di euro in meno”. E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’inflazione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”. Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sostituzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fiscale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro. Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspettano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa
eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrificando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%). Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno organizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fiocchi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Rossi che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”. Una proposta che fa eco a quella del segretario Bortolussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”. Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consumatori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.
presepi
Appuntamenti in Veneto
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icembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visitatori nei paesi soprattutto per i presepi in Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Basilica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria fino a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fino al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografico Parrocchiale” di Fossò fino al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fino al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 figuranti di Revine Lago fino al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fino al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fino all’8 gennaio.
L’aroma del caffè appena tostato...
Argomento del mese 5 18 Argomento del mese Padova e provincia integrano le offerte
steggiano con sobrietà L’allarme Adiconsum e Federconsumatori
Shopping on line attenti alle truffe di Alessandro Abbadir
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ese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, finiscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verificare il prezzo e cercare online le esperienze di altri consumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Federconsumatori Veneto mette a disposizione un ufficio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it
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tra negozi ed eventi
Commercio e turismo Natale di speranza L
a grande scommessa per dare un calcio alla crisi, almeno per qualche settimana, si chiama Natale. La festa più attesa dell’anno potrebbe segnare l’occasione di riscatto per il commercio e il turismo padovano e riportare una boccata d’ossigeno e una ventata d’ottimismo fra le attività del territorio. Per questo, nonostante le ristrettezze economiche, Padova e i principali centri della provincia investono sulle Festività per rilanciare il commercio, soprattutto quello dei negozi delle piazze e dei centri storici e per richiamare i turisti “natalizi”, coinvolgendo anche i centri della provincia. Il capoluogo, in particolare, fa le cose in grande. Nel vero senso della parola, tanto che la manifestazione organizzata da Comune e Camera di commercio con le associazioni di categoria, che ha preso il via con l’accensione del grande abete di fronte a Palazzo Moroni, si chiama “Grande Natale a Padova”. L’obiettivo è ambizioso e carico di speranza. “Tre anni fa siamo partiti con questa sfida di lanciare una serie coordinata di iniziative sotto un unico logo, che facesse riconoscere Padova e richiamasse gente da tutta la regione e oltre. Oggi possiamo dire che questa idea ha avuto successo: la nostra città è un punto di riferimento per il Natale e il format è conosciuto anche fuori città”, spiega Marta Iniziative coordinate Dalla Vecchia, assessore al comda Padova alla mercio. “Si tratta di un’iniziativa Provincia, in particolare consolidata - aggiunge Roberto con este, Montagnana Furlan, presidente della Camera e Cittadella di commercio - con una pluralità di significati, in grado di favorire la rete del commercio e che quest’anno si estende alla provincia con l’adesione di Cittadella, Este e Montagnana”. Tra le novità più interessanti il mercatino dell’Alto Adige in piazza Cavour: “Pensiamo - afferma Fernando Zilio, presidente dell’Ascom padovana - a quanti si muovono per andare a visitare i mercatini tradizionali; vogliamo che Padova richiami non solo i locali ma anche persone dalle province vicine”. Oltre ai mercatini di Natale, fino alla prima settimana di gennaio sono in programma mostre, concerti, visite guidate, iniziative solidali; i più sportivi potranno cimentarsi nella “Corri con Babbo Natale”. Numerose e interessanti le attività per i più piccoli, che anche quest’anno avranno a disposizione il trenino gratuito “Gomma Magica Orient Express”. Gran finale il 6 gennaio con la festa della befana in Prato della Valle. “Abbiamo messo a punto una proposta forte - commenta Nicola Rossi, presidente Confesercenti Padova - grazie al lavoro enorme di sintesi con il territorio, fatto in questi anni, abbiamo creato un’immagine coesa, con più forza attrattiva verso l’esterno”. E si vedono già i risultati, come spiegano Antonio Piccolo, presidente del consorzio di promozione turistica Padova e Stefan Marchioro, di Turismo Padova Terme Euganee: “Già a fine novembre sono arrivate molte richieste e altre ne arriveranno prossimamente, del resto abbiamo mandato il programma di Natale a 15mila operatori turistici. Il contenitore natalizio è un’iniziativa fondamentale per il turismo”. Le premesse per un Natale da ricordare ci sono tutte. Fra un mese si tireranno le somme.
6 Approfondimento Il caso Luminarie, iniziative ed eventi
Si fa Natale “a più mani” Nonostante la spending review e la scure del patto di stabilità, il Comune e le associazioni del territorio uniscono le forze per organizzare i festeggiamenti di Martina Maniero
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atale nonostante la crisi. Va bene la spending review ma Piove di Sacco non vuole rinunciare alle tradizionali festività natalizie e lo fa con un obiettivo: garantire per quanto possibile alla città un volto compatibile con la tradizionale atmosfera natalizia, cercando ovviamente di contenere quanto più possibile i costi. Con questo spirito amministrazione comunale, operatori economici e associazioni di categoria hanno messo a punto un calendario di iniziative che animeranno il cuore della città dalla metà di dicembre ai primi giorni di gennaio: spettacoli, concerti, mostre in un cartellone di eventi articolato e scritto a più mani. Le casse comunali sono sempre più vuote o provate dalla scure del patto di stabilità. Ma il comune non vuole rinunciare alle luci di Natale. Ecco quindi che amministrazione comunale e associazioni metteranno mano al portafoglio, ciascuno per la propria quota
parte, per abbellire le vie del centro con le tradizionali luminarie. L’8 dicembre l’evento simbolo dell’inizio delle festività: l’accensione dell’albero di Natale in piazza Vittorio Emanuele.
Il programma delle iniziative coinvolge l’intero centro cittadino, da via Roma a via Garibaldi passando per le piazze Incoronata, Vittorio Emanuele e Risorgimento. Nel corso delle manifestazioni si ritroveranno appuntamenti ormai consolidati come le casette di Babbo Natale in centro e altri nuovi come la pista di pattinaggio su ghiaccio all’ombra del Duomo, novità assoluta per il centro storico del capoluogo. “E’ stato fatto un ottimo di lavoro di concertazione tra tutte le associazioni coinvolte nel progetto, e che ha permesso la pianificazione di eventi che, anche per quest’anno, si attendono all’altezza della nostra città – ha commentato il vicesindaco e assessore al Commercio Andrea Recaldin - il ringraziamento maggiore, ovviamente, va a Piove Amica e Pro Loco, la cui collaborazione, mi auguro, possa dare anche in futuro i risultati conseguiti”.
neWs legnaro
le attiVitÀ commerciali si uniscono per dare una spallata alla crisi
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Legnaro la fedeltà premia. Soprattutto a Natale. Per il terzo anno consecutivo torna “Lotteria Magico Natale”, il concorso nato dall’iniziativa dei 53 commercianti dell’associazione Botteghe di Legnaro. Per tutto il mese di dicembre ogni cliente che effettuerà un acquisto in uno degli esercizi che partecipano all’iniziativa, superata una soglia minima di spesa stabilita dal singolo commerciante, riceverà in omaggio un biglietto numerato valido per l’estrazione finale in programma il giorno dell’Epifania. I premi sono tutti buoni acquisto, da spendere nei negozi aderenti all’iniziativa, del valore compreso tra 50 e 300 euro. “Un’iniziativa voluta per rilanciare le attività commerciali del paese – ha spiegato Giuliana Gazzea, presidente dell’associazione - si tratta di un’occasione per potere ripartire, anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, dove fare gruppo diventa fondamentale per dare una spallata alla crisi”. Alle iniziative dei commercianti si affiancano quelle della Pro Loco. Anche quest’anno fino al 20 dicembre Babbo Natale, in sella alla slitta, passerà casa per casa a portare caramelle e dolciumi a tutti i bambini. La vigilia di Natale in programma una fiaccolata che partirà da 5 punti rappresentativi delle contrade del paese per raggiungere la chiesa del capoluogo. A chiudere le festività, pomeriggio di animazione con la befana in programma il 6 gennaio. Ma.Ma. sant’Angelo e Brugine
appuntamento con la solidarietÀ, tra Feste e mercatini
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FORNITURE PER IL LAVORO
Sant’Angelo si rinnova l’appuntamento con “Natale in solidarietà”, festa delle associazioni e del volontariato organizzata dall’associazione Il Grido Alè in collaborazione con il comune, la parrocchia e le associazioni locali in programma dal 9 al 16 dicembre. La solidarietà è di casa anche a Brugine. Anche quest’anno viene riproposto l’ormai collaudato Mercatino solidale di Natale. Domenica 16 dicembre a Campagnola, per tutto il giorno, in esposizione bancarelle con prodotti delle associazioni. “Per agevolare le associazioni, soprattutto in questo particolare periodo economico – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Sabrina Baldin – il Comune non chiederà il canone per l’occupazione del suolo pubblico e l’ingresso ai visitatori sarà gratuito”. Durante la giornata verranno raccolti fondi utili all’acquisto di un mezzo attrezzato per il trasporto di anziani e disabili. Tante le iniziative in programma a Polverara per la tradizionale Fiera della Gallina che quest’anno raddoppia: esposizioni, mostre, mercati, fiere e buona cucina animeranno il centro cittadino fino al 16 dicembre. Ma.Ma. Arzergrande
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a scuola di composiZioni Floreali in Vista delle taVole nataliZie
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n vista dell’avvicinarsi delle festività natalizie il Comune di Arzergrande, assessorato alla Cultura, propone un singolare e si preannuncia divertente corso dal titolo “Fantasie di Natale”. L’attenzione si concentra sugli addobbi ed in particolare su quelli floereali che potrebbero rendere più accoglienti e festose le case e le tavole durante i ritrovi e le festività trascorse in compagnia. La prima delle due serate si è svolta lo scorso 4 dicembre, il prossimo appuntamento è per il 18 dicembre. La prossima serata di composizione floreale si terrà presso la sala polifunzionale del Centro S. Antonio, in via Bassa 1, dalle 20.30 alle 22.30. La serata è a cura di La Bottega dei fiori. G.G.
8 Approfondimento L’Intervento
Pontelongo Il caso La prima sacra rappresentazione 12 anni fa, fatta da un gruppo di genitori della “Galvan”
Torna la magia del presepio popolare di Alessandro Cesarato
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itorna anche quest’anno la magia del presepio popolare a percorso. Chissà se dodici anni fa, quando tutto è iniziato, qualcuno si sarebbe immaginato una simile crescita in termini di organizzazione e di visitatori. Il gruppo “Presepe Vivente”, che lavora assiduamente tutto l’anno per preparare l’evento, si è formato, infatti, nel 2001 per iniziativa di un gruppo di genitori i cui figli frequentavano la scuola elementare “Galvan”. Da allora il presepe si rappresenta ogni anno, e ogni anno è aumentato di complessità e dimensione. Il 2006, con l’arrivo del nuovo parroco, fu un anno di svolta. È da quell’anno che il presepe ha iniziato ad assumere una propria specifica fisionomia. Così dal 2007 la rappresentazione occupa gli spazi all’aperto della scuola Galvan e si sviluppa anche attorno alla chiesa parrocchiale. Ora il presepe occupa oltre 2.500 metri quadrati, i figuranti in costume di scena sono quasi 150 e gli animali una trentina. Anche il gradimento della manifestazione è andato crescendo, con quasi venti mila visitatori ogni anno. “Rappresentare il presepe vivente per noi - spiega il presidente del gruppo, Eros Modena - significa “rendere presente” l’evento della natività. La nostra rappresentazione cerca il coinvolgimento emotivo del visitatore, prova a commuovere e stupire. Per farlo adoperiamo linguaggio e simboli facilmente riconoscibili, che sono quelli della tradizione popolare”. Benché all’insegna della continuità, ogni anno i quadri viventi e la loro articolazione vengono rinnovati. Così come ogni anno vengono realizzate nuove scene e paesaggi. Il presepe è suddiviso in tre parti, almeno idealmente. “La prima è dedicata alle scene di vita dell’an-
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oggi il presepe occupa 2500 mq, con 150 figuranti e una trentina di animali
tica Roma - spiega il presidente, - la seconda parte è dedicata alle scene di vita del villaggio e la terza parte raffigura le scene di vita agricola con pastori, recinti, fuochi e animali. Qui, questo anno, collocheremo la natività, dentro la riproduzione di un casone veneto”. Le figure e le scene sono realizzate senza pretese di rigore storico o filologico. Costumi, scenografie e manufatti sono “invenzioni” degli organizzatori, realizzate combinando materiali poveri e lavorando attorno a rappresentazioni comuni, anche vicine nel
tempo, delle figure del presepe. Per il Santo Natale 2012 sarà possibile visitare il presepio in queste date: lunedì 24 dalle 24 alle 1.30; martedì 25 dalle 16 alle 18.30; mercoledì 26 dalle 15 alle 18.30; domenica 30 dalle 15 alle 18.30; martedì 1 dalle 16 alle 18.30; sabato 5 dalle 21 alle 22.30 (sfilata notturna con fiaccolata) e domenica 6 dalle 15 alle 18.30. Informazioni, foto e altro sono consultabili anche sul sito www.presepevivente.info .
Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova* segue da pag.
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Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpolpare le fila del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Osservando come le violenze che spesso si verificano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati. La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli stimoli affinché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verificare se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifica quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superflue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifici scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimenti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’innovazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
Codevigo
il presepe ViVente, opera dei parrocchiani
na tappa obbligata, nel percorso natalizio tra chiese e paeselli alla ricerca di presepi caratteristici, è sicuramente la frazione di Conche. Nella parrocchia di Santa Maria della Neve, da ormai sei anni, si allestisce infatti un piccolo ma caratteristico presepio vivente. E’ il frutto dell’impegno di tanti paesani che hanno creato un’occasione per tutta la comunità di vivere insieme il momento delle feste natalizie. Quello che balza all’occhio del
visitatore è un piccolo angolo di Betlemme, la cui preparazione e rappresentazione coinvolge grandi e piccoli, in un clima di festa, gioia e partecipazione. Le comparse della rappresentazione, che indossano caratteristici vestiti fatti tutti a mano, sono gli stessi parrocchiani, che si alternano nel presepio per offrire agli ospiti la possibilità di visitarlo per il maggior numero di ore possibili. I visitatori, oltre alla sacra rappresentazione, hanno a disposizione anche uno
spazio conviviale con la possibilità di riscaldarsi con the e cioccolato caldo. Senza dimenticare gli stuzzichini e prodotti tipici che questa località sa offrire. Questo il programma della prossima edizione: martedì 25 dalle 9 alle 12; mercoledì 26 dalle 14 alle 19; domenica 30 dalle 14 alle 19; sabato 5 gennaio 2013 dalle 14 alle 19; domenica 6 dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19 (con arrivo dei Re Magi alle 16). A.C.
Il gruppo che animato la sacra rappresentazione lo scorso anno
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10 Piove di Sacco Amministrazione Alleanza finita tra Pdl e Lega
Il sindaco ritira le delghe a Recaldin e Stevanato Poche ore prima dell’annunciata conferenza stampa in casa Lega, Marcolin fa l’annuncio. Casus belli: la questione delle indennità di Martina Maniero
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lleanza finita tra Pdl e Lega. Una rottura ufficializzata dal sindaco Alessandro Marcolin che, a poche ore dall’annunciata conferenza stampa in casa Lega, ha ritirato le deleghe al vicesindaco Andrea Recaldin e all’assessore Lorena Stevanato. Casus belli la nota questione dello sforamento del fondo di produttività utilizzato per pagare le indennità delle posizioni organizzative. Il Carroccio critica l’atteggiamento cautelativo del sindaco, deciso ad attendere eventuali condanne della Corte dei Conti prima di assumere qualsiasi provvedimento disciplinare verso i dirigenti responsabili degli errori nella gestione dei fondi comunali. Atteggiamento duramente contestato nel corso di una conferenza stampa indetta dai vertici del partito. Il parterre politico è quello delle grandi occasioni. Del resto il tema “scotta”. In ballo ci sono infatti anni di errori nella gestione
del fondo di produttività che hanno portato ad esborsi di denaro pubblico per oltre un milione di euro. A fare i conti il segretario provinciale, Roberto Marcato: “Una questione che il sindaco liquida come una faccenda tecnica. Lo spieghi ai cittadini che soffrono la crisi che il milione di euro speso in premio è un fattore tecnico”. Taglia corto il deputato Massimo Bitonci. “Non si capisce infatti perché - afferma - non vengano accertate le responsabilità dei dirigenti ma si preferisca mandare a casa chi ha chiesto chiarezza”. “Ho sempre dato del mio meglio in questi tre anni ma di fronte a certe cose, restare impassibili era francamente impossibile – ha detto Recaldin - una questione è la responsabilità amministrava, bene a tal proposito, la segnalazione alla Corte dei Conti; un’altra quella disciplinare che si lega al
rispetto verso i soldi che i cittadini versano. E nel frattempo i responsabili continuano ad andare serenamente in comune”. Una frattura insanabile quella che racconta l’ex assessore Lorena Stevanato: “In questa vicenda qualcuno doveva trarre il dado e lo abbiamo fatto noi. Nessuno ci ha liberato”. Il consigliere Luca Rosso ha annunciato che i consiglieri leghisti (lo stesso Rosso, il capogruppo Antonio Zorzi e il consigliere Elisa Bacchin) resteranno al tavolo del consiglio (gratuitamente, si è voluto ricordare) ma tra i banchi dell’opposizione. Al contempo verranno chieste le dimissioni del sindaco. Che tra Lega e Pdl ma soprattutto tra sindaco e Carroccio esistesse un problema di convivenza lo si era capito in modo chiaro nell’ultimo consiglio con Recaldin e Stevanato assenti e l’uscita dall’aula dei consiglieri Bacchin, Rosso e Zorzi al termine della discussione della mozione (bocciata da Pdl e
In alto il sindaco Marcolin. A sinistra il tavolo la conferenza stampa della Lega Udc, astenuto il Pd) presentata dalla Lega (ne ha proposta una il Pd e una il consigliere in quota al Pdl Moreno Cipriotto) dibattuta a porte chiuse per volere della maggioranza. Ci si è appellati all’articolo 17 del regolamento, quello per il rispetto della privacy. Pdl e Udc andranno avanti comunque. Anche senza l’appoggio del Carroccio. I numeri, sebbene risicati (11 a 10) ci sono. Revocati gli assessorati, Marcolin è deciso ad arrivare al termine del mandato. “Una questione - ha detto - di responsabilità nei confronti dei cittadini: si deve fare politica non soltanto quando si tratta di tagliare nastri ma anche quando ci sono da gestire problemi e difficoltà che non dipendono dall’amministrazione ma riguardano
aspetti gestionali e contabili”. Quanto alla questione delle indennità il primo cittadino ribadisce la volontà di far luce sulle responsabilità. “Non ho visto né malafede né profitti personali – ha tenuto a precisare – ho segnalato la questione al più elevato organo tutorio della Repubblica italiana, la Corte dei conti, esponendomi in prima persona al parere dei giudici. Sono convinto sia il modo corretto di procedere: prima di fare processi di popolo devono essere accertate le responsabilità, dopo di che con serenità e senza vendicatività si prenderanno i provvedimenti opportuni”.
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12 Piove di Sacco Il caso Intesa programmatica d’Area: a novembre si è riunito il tavolo di concertazione
Il marchio della Saccisica per promuovere l’economia del territorio di Martina Maniero
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i è riunito nel mese di novembre il tavolo di concertazione dell’Intesa Programmatica d’Area della Saccisica convocato dal sindaco di Piove di Sacco, Alessandro Marcolin, in qualità di responsabile dell’Intesa. Presenti i primi cittadini del Piovese e le rappresentanze della categorie economiche e sindacali. Al centro del dibattito il rilancio produttivo ed economico della città. Una ripartenza che, secondo le linee guida contenute nel progetto presentato dal coordinamento delle categorie economiche piovesi, deve basarsi sulla valorizzazione turistica, ambientale, culturale ed enogastronomica del territorio. Da qui l’idea di utilizzare un marchio della “Saccisica”, ora di proprietà di tutti i Comuni, per la caratterizzazione delle produzioni tipiche dell’area. Agli enti comunali è stato chiesto di concedere il marchio in uso gratuito ad un’associazione facente capo al coordinamento delle categorie economiche, alla quale potranno aderire le imprese interessate alla promozione del territorio, previo il pagamento di una quota, che rispondono a determinati requisiti di qualità. “L’utilizzo del marchio verrà regolato da apposito regolamento – ha spiegato il sindaco Alessandro Marcolin – gli introiti verranno utilizzati interamente per finanziare la cura continua e la promozione del sito turistico della saccisica”. Tra gli argomenti trattati anche il tema della viabilità e della mobilità. Ha riscosso l’approvazione unanime dei presenti la proposta di realizzazione di un parcheggio plurimodale in prossimità della stazione ferroviaria. Si andrebbero ad incentivare in questo modo le possibilità di collegamento tra il piovese e il padovano e la città di Venezia, attraverso la linea ferroviaria gestita dalla società Sistemi Territoriali, anche in vista degli appuntamenti dell’Expo 2015 e di Venezia capitale europea della cultura. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale è stato discusso un progetto presentato dal Consorzio Bacchiglione, illustrato dal presidente del Consorzio, Eugenio Zaggia e dal direttore Francesco Veronese per l’irrigazione dei territori dei comuni di Saonara e Sant’Angelo, prevalentemente interessati dal comparto florovivaistico, con previsione di ulteriore successiva espansione. È seguita la presentazione delle proposte già contenute nel documento programmatico, tra queste la realizzazione la realizzazione della tangenziale Nord-Ovest, che interessa anche il territorio di Brugine, la rotatoria di Albora sulla strada dei Pescatori e la circonvallazione del Cristo ad Arzerello. E ancora il restauro di palazzo Pinato Valeri in centro storico, lo studio di fattibilità di
Al centro del dibattito il rilancio produttivo ed economico della città. Si utilizzerà il marchio di proprietà dei Comuni per caratterizzare le produzioni tipiche d’area
Una veduta aerea della Saccisica palazzo Gradenigo e la recente acquisizione da parte del Comune del cinema Politeama. A Codevigo si dovrà recuperare il casone Millecampio, mentre a Vallonga di Arzergrande il casone Azzurro. Si è fatto il punto sul percorso ciclabile che collegherà Legnaro, Sant’Angelo e Piove e il percorso ciclo-turistico a Codevigo.
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i è celebrata il 18 novembre scorso la cerimonia per i 30 anni del Comando Carabinieri di Piove di Sacco. Nata come Tenenza nel 1982 e passata a Compagnia cinque anni dopo, il Comando oggi ha giurisdizione su sedici comuni della provincia. Fin dalla sua istituzione è stato fornito alla cittadinanza un presidio di sicurezza che ha accompagnato lo sviluppo economico e sociale di un paese in piena espansione produttiva e demografica, una risposta concreta ai gruppi criminali radicati a cavallo tra le province di Padova e Venezia tra gli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta. Alla cerimonia in piazza Matteotti per l’alzabandiera erano presenti i vertici dell’Arma e le autorità militari di ogni ordine e grado, i sindaci del comprensorio ma anche i carabinieri in congedo e quelli volontari, la protezione civile, la croce rossa e verde e i numerosi rappresentanti delle associazioni locali. La cerimonia si è conclusa con la messa nel duomo per la patrona dell’Arma Virgo Fidelis. Alla giornata di festeggiamenti erano presenti anche il Tenente Colonnello Adriano Casale, primo Comandante di Compagnia di Piove; il colonnello Renato Chicoli, Comandante provinciale; il Generale di Brigata, Ottavio Serena e il presidente dell’associazione Carabinieri, Emilio Pastore. M.M.
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14 Piove di Sacco Arzergrande. Rischio idrogeologico Il consigliere Piercarlo Cavalletto esorta Regione e Consorzio di Bonifica
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Servono le opere di difesa idraulica A per risolvere i problemi di allagamento “L’escavazione dello scolo Altipiano e la posa di un sistema idrovoro alla sua foce rappresentano la soluzione” di Alessandro Cesarato
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l rischio idrogeologico è ormai una spada di Damocle che minaccia il territorio a ogni acquazzone. Se ne parla troppo poco, si fa ancora di meno. Molti e consistenti sarebbero gli interventi da progettare e soprattutto realizzare ma le risorse, si sente sempre dire, sono sempre più scarse. Alla fine a pagarne le conseguenze sono però sempre gli stessi. Case e strade allagate oramai sono una triste e frequente realtà. Oltre al danno poi si aggiunge spesso e volentieri la beffa. Chiedetelo per conferma a chi, per esempio, nel giugno del 2011 in paese è stato colpito da allagamenti e alluvioni locali che hanno determinato importanti danni a immobili sia a destinazione residenziale sia commerciale. A nulla è servita la richiesta alla Regione da parte del Comune perché fossero stanziate delle risorse a favore dei danneggiati. Da Venezia non è stato neppure accettato di esentare i danneggiati dal contributo al Consorzio di Bonifica perché, testualmente, “si evidenzia l’assenza del presuppo-
Il consigliere di maggioranza: “Sono opere promesse da oltre un anno ma mai iniziate” Nella foto il consigliere Piercarlo Cavalletto sto di legge”. Quello stesso contributo che, in teoria, dovrebbe servire proprio ai Consorzi per intervenire a scongiurare o almeno contenere gli effetti degli eventi calamitosi. La questione è particolarmente sentita dal consigliere di maggioranza Piercarlo Cavalletto che non intende mollare di un centimetro sulla necessità di realizzare le opere di difesa idraulica più volte promesse e mai iniziate. “L’escavazione dello scolo Altipiano - ripete Cavalletto - e la posa di un sistema idrovoro alla sua
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foce (a Santa Margherita di Codevigo) rappresentano la soluzione dei principali problemi di allagamento di alcune aree del nostro paese. Ho chiesto, attraverso il consiglio comunale, di convocare Regione e Consorzio di Bonifica perché ci riferiscano direttamente sullo stato di avanzamento di queste opere, promesse da oltre un anno ma mai iniziate. Vorremo inoltre che ci spiegassero chiaramente come pensano di risolvere i problemi di sicurezza idraulica fino a quando queste opere non saranno ultimate”.
il comune ha redatto il piano delle acQue
d ogni perturbazione tutti con il naso all’insù a guardare preoccupati il cielo, sperando nella clemenza del tempo. L’acqua che allaga città e campagne è un’immagine sempre più frequente. Un fenomeno causato dall’abbondanza delle precipitazioni, ma anche dalla mancanza di pulizia dei corsi d’acqua e alla chiusura di tratti di scoli privati. Una prassi che l’amministrazione di Piove di Sacco non è più disposta a tollerare tanto che ha provveduto ad avviare una serie di ispezioni e sopralluoghi lungo l’intero sistema scolante cittadino. Un lavoro che ha richiesto tempo, fatica, e soprattutto denaro, terminato con la redazione del Piano delle acque: uno studio attento e puntuale sull’intero sistema delle fossature comunali con la classificazione delle tipologie dei fossi e in particolare dei capifosso. Complessivamente il piano contiene 22 elaborati tra i quali la relazione tecnica generale, una relazione idraulica, interventi di messa in sicurezza, un regolamento per la gestione delle fossature, una planimetria della rete idrografica maggiore e consortile e la carta degli allagamenti. Lo studio è stato elaborato in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Bacchiglione che ha fornito un prezioso supporto tecnico. Il Piano può considerarsi l’atto conclusivo di una serie di provvedimenti messi in campo dall’amministrazione comunale per la corretta manutenzione della rete di regimazione delle acque meteoriche. L’obiettivo è mettere fine una volta per tutte al problema degli allagamenti. I principali interventi eseguiti nelle aree a rischio idraulico hanno interessato il capoluogo (vie Costa, G. di Vittorio, Monsignor Coin, Puniga e Toscanini); Arzerello (vie Marte, Cansiglio, Monte Rosa, Borgo Botteghe, vicolo Monte Bianco, parte di via Vivaldi, Salieri, Monte Grappa, San Giovanno Bosco e la parte di via Breo); Tognana (via Montagnon); l’area della zona artigianale (via Alessio Valerio e parte delle vie Palladio ed Enrico Fermi); l’area “verso” Chioggia (vie Alessio Valeri, Jacopo da Corte e Gramsci) ed infine via Perosi, via Scardovara e l’area Sampieri nella frazione di Corte. Ma.Ma.
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laVori pubblici per una migliore sicureZZa idraulica: si iniZia da Via manZoni
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icurezza idraulica protagonista dei lavori pubblici. L’amministrazione, infatti, ha predisposto una serie di opere che puntano a eliminare le interferenze esistenti tra la rete delle acque bianche e quelle nere e a migliorare il funzionamento della rete di smaltimento delle acque meteoriche che tanti problemi causano in occasione di intense precipitazioni. Il primo intervento sta già riguardando via Manzoni, dove per i residenti potrebbe così finalmente svanire l’incubo di vedere allagata la propria abitazione a ogni forte acquazzone. Da queste parti, infatti, in caso di forti e repentine piogge, l’acqua supera abbondantemente il mezzo metro e per farla defluire è sempre necessario fare intervenire urgentemente la protezione civile con le pompe idrauliche. “In via Manzoni il problema principale da risolvere è quello delle acque bianche - dice l’assessore - per non rischiare di ottenere analogo risultato a quello dell’attigua via San Francesco dove in passato si è pensato solo ad accumulare strati di bitume senza risolvere i problemi delle condotte sottostanti”. L’importo dell’intervento è di circa 35 mila euro. Per far defluire l’acqua piovana, è stato progettato un sistema di caditoie alla “francese” che si discosteranno dal livello degli attuali marciapiedi. Qualche difficoltà al cantiere è stata creata dallo scoprire, sotto il manto d’asfalto, un poco
Via Manzoni a Pontelongo lungimirante sovrapporsi nel tempo di tubazioni di tutte le utenze, pubbliche e private. “Non appena sarà possibile - continua l’assessore - si provvederà al completo rifacimento anche del marciapiede”. Ben più consiste sarà il progetto che riguarda l’adeguamento e l’estensione della rete fognaria e che partirà nei primi mesi dell’anno nuovo. Un investimento pubblico di 400 mila euro finanziato totalmente da Regione e da Acegas Aps. Il progetto, nel dettaglio, prevede il rifacimento, con inversione della pendenza, della condotta di via San Francesco (nel tratto compreso tra via Moro e via Gramsci) e il rifacimento del tratto fognario, sempre con inversione della pendenza, della condotta dalla fine di via Moro sino all’incrocio con via San Francesco. A questo si aggiungerà la posa di una nuova condotta dalla fine di via Aldo Moro sino allo scolo parallelo con la creazione di un nuovo punto di scarico. A.C.
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Variante apportata al fine di favorire la riqualificazione del tessuto edilizio intervento del sindaco alessandro marcolin per la celebrazione del 30° ILanniversario COMUNE APPROVA LAgestiti VARIANTE dei carabinieri di piove di sacco da ufficiale
AL PIANO DEGLI INTERVENTI
A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale di Piove di Sacco e di tutti i sindaci dei comuni che afferiscono al Comando Compagnia dei Carabinieri di Piove di Sacco, qui presenti, porgo un caloroso e cordiale saluto di benvenuto a tutti i presenti, alle autorità militari di ogni ordine e grado, alle autorità civili, alle associazioni d’arma, a tutti i cittadini. Ma sento il dovere di porgere un saluto particolarmente deferente al Generale di Brigata Ottavio Serena che ci onora della sua presenza, ed al Comandante Provinciale Colonnello Chicoli Renato. Tra gli anni settanta e l’inizio degli anni 80 il nostro territorio, al pari di quello della Riviera del brenta, era afflitto da una forma di criminalità dilagante, fortemente organizzata e spregiudicata al tempo stesso, una criminalità che si rendeva responsabile di azioni atroci, omicidi rapine, e che ormai era in grado di sfidare le istituzioni democratiche e di condizionare negativamente l’economia e lo sviluppo stesso della zona; e questa situazione aveva ormai raggiunto una gravità tale da non poter più essere fronteggiata dai mezzi e dagli uomini della sola stazione dei carabinieri di Piove di Sacco. Fu per questo motivo che i sindaci e le amL’Amministrazione Co- denza dell’avviso fissato ministrazioni dell’epoca profusero un fortissimo munale Saccoamministrativo, al 15 luglio impegno,disulPiove pianodipolitico af- sono state con del depositate finchéavviso venisse pubblico istituita la Tenenza Carabinieri di148 richieste Piove di Sacco, la quale inau- un numero 13 maggio scorso ha venne reso fienalmente proposte, guratalail 1volontà agosto del 1982. noto di proceche ha superato anche le La Tenenza nacque precaria di dere ad una Variante al per piùproblemi rosee previsioni degli allocazione perché l’edifi cio che doveva ospiPiano degli Interventi con Amministratori. Di queste tarla non eradiancora disponibile, ma progressil’obiettivo riqualifi care richieste: 96 riguardano vamente si rafforzò e il 1° agosto 1987 cazione venne il tessuto edilizio esisten- l’identifi di nuovi elevata al rango di Comando Compagnia, che te, a cui seguirà un mi- lotti a volumetria predeoggi ha giurisdizione sui 16 Comuni di Agna, glioramento della qualità finita, 37 la variazione Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Candiana, abitativa anche attraverso di destinazione d’uso di Casalserugo, Codevigo, Correzzola, Legnaro, laPiove realizzazione di ediliziaPontelongo, annessi Ponte rustici, mentre di Sacco, Polverara, sostenibile e l’utilizzo del15 sembrano San Nicolò, S.Angelo di Piove, Saonara e Ter- essere non lerassa fonti di energia rinnopertinentiche con l’avviso Padovana. Siamo ben consapevoli i
problemi logistici della Compagnia non sono risolti, è necessaria una sede più ampia, ebbene, questa occasione è propizia per riconfermare della presente Amministrazione a BUONAl’impegno ESTATE IN CITTA’! portare avanti la soluzione di questo probleLe proposte ma. dell’Isola 2011 L’istituzione Pedonale della Tenenza segnò l’inizio di un contrasto immediato, continuo ed efficace Come ogni anno anche quest’estate non mancano ottime alla diffusa illegalità, portò un miglioramento proposte per trascorrere le afose serate estive in città; senel tessuto sociale rate, quelle piovesi,apprezzabile che continueranno anche neigarantendo mesi di rispetto della legge, sicurezza e maggiore seagosto e settembre ad essere animate dalle varie iniziative renità. dell’Isola Pedonale Noi che l’abbiamo sperimentato, sappiamo che Il programma di agosto inizia èmercoledì 3 con la sicurezza preziosa come l’aria,l’Esibizione e come per di giovani gruppi musicali in Piazza Vittorio E. II, venerdì 5 l’aria ce ne accorgiamo del suo valore solo Piazza Incoronata sarà animata daa Piano barQuesto con Silvia B, quando comincia mancare. è il motivo sabato 6 invece saràper la cui volta Networkconsapevoli in Piaztuttidii Radio sindaciEasy del territorio, zale Serenissima perdella unafondamentale, serata all’insegna della musica, si irrinunciabile, importanza prosegue il 13 agosto il Tributo degli U2, domenica 14 del con Comando Compagnia, sono attenti e sensibiliala tradizionale difenderla come un serviziodei prezioso. Serata “Country” unita Mercatino Portici, è però ilanche il motivocon per lo cui, in queil 15 agosto si potrà Questo festeggiare Ferragosto spettasto signifi cativo anniversario, io e tutti i sindaci colo “Serata Cubana” per finire il 27 agosto con una Notte del territorio, desideriamo onorare tutti i militari di fitness e di musica organizzata dall’Associazione sportiva che hanno profuso il loro impegno per costruCrazy Body. ire, per cittadini, legalità e sicurezza, Nel mese di settembre noni nostri mancheranno altri imperdibili vogliamo testimoniare la nostra gratitudine, e appuntamenti tra cui: un concerto il 17 settembre al Teatro vogliamo anche confermare il legame di stima, Filarmonico per celebrare l’anno europeo del volontariato, il di rispetto ed amicizia verso i Carabinieri, Voi 18 settembre sarà lasiete volta dellaparte Fiera Associazioni e il ormai deldelle nostro territorio e delle 10° raduno auto e moto 25 settembre. nostrestoriche famiglie,il perché la vostra rassicurante Non rimane che augurare a tutti una estatesociale in Città! presenza è garanzia buona di un tessuto sano, dove i diritti del cittadino siano rispettati. Infine sento il bisogno di esprimere la riconoscenza di tutti verso chi, come Voi, ogni giorno indossa la divisa per svolgere un servizio alla comunità, un servizio non facile, certamente non comodo, fatto di dedizione e di silenzioso impegno, ma che Voi carabinieri, portate avanti con il rigore che la vostra etica militare vi insegna e che rimane la testimonianza più solida e duratura della fedeltà all’ideale di giustizia e di legalità. Buona fortuna a Voi Carabinieri ed alla Compagnia di Piove di Sacco.
tracciato alcune linee guida di orientamento per la formulazione delle richieste. “Questa variante urbanistica si inserisce nelle decisioni dell’Amministrazione che già ha adottato ed approvato la Variante per gli insediamenti produttivi fuori zona, l’accordo di pianificazione in zona industriale per lo sviluppo di attività produttive, le procedure dello Sportello vabile. pubblicato. Unico per gli insediamenLa Variante riguardava “Si raccolgono i frutti di ti produttivi e la variante PIANO DELLE ACQUE DEL TERRITORIO COMUNALE: LA GIUNTA COMUNALE ESAMINA LA PRIMA STESURA determinate tematiche: un buon lavoro prepara- al Centro Storico che sarà La Giunta Comunale ha esaminato la stesura del Consorzio di Bonificaa Bacchiglione l’individuazione di nuovi torio svolto in precedensottoposta breve all’ap-che ha fornito un insieme con l’Assessore Giuliano Marella ha seguito i lavori importante supporto del tecnico. Piano delle Acque predefi del territorio chehanno è statoaffermato commis- l’as di stesura del Piano, perché ci consente di dolotti a volumetria - za”, provazione Consiglio tarci di uno strumento indispensabile per contribuire sionato dall’Amministrazione stessa. Gli elaborati progettuali saranno presentati in asnita all’interno delle aree sessore alla Pianificazione Comunale”. Gli aggiorna uno studio di dettaglio analisi sull’intero si- MAsemblea pubblica construmenti la partecipazione acque. Certo che quediE’urbanizzazione consoli-e diTerritoriale Giuliano menti degli ur- dei progetti- a migliorare il deflusso delle portata e ci vorrà stema delle fossature comunali con la classificazione sti del Piano per facilitare la conoscenza delle scelte ste problematiche sono di ampia data e di edificazione dif- RELLA e il sindaco Ales- banistici hanno consentidelle tipologie dei fossi ed in particolare dei capi- progettuali. Si presenteranno inoltre gli interventi di molto tempo per dotarci delle opere infrastrutturali fusa; l’individuazione e la sandro MARCOLIN che to di avviare “un percorso fosso. Complessivamente il Piano contiene 22 ela- manutenzione e pulizia e di ripristino idraulico già delle quali abbiamo bisogno per mettere in sicurezdisciplina delle costruzioni hanno organizzato uno teso a favorire lo svilupborati tra i quali la relazione tecnica generale, una effettuati direttamente dal Comune in alcune aree za il territorio. esistenti zona agricola co inincontro con del tut-territorio. po equilibrato del territorelazioneinidraulica, interventi specifi di messa sicurezza, E’ importante però che ognuno cominci a fare la (annessi rustici)per non più ti delle i Tecnici del settore per rio contribuendo anche a il Piano sarà proposto per l’appro- propria parte per riportare la giusta attenzione su un regolamento la gestione fossature, una Successivamente funzionali spiegare le finalità settore queste problematiche che per troppo tempo sono planimetriaalle della esigenze rete idrografi ca maggiore e con-dell’Avvazionesupportare definitivo dailparte degliediorgani comunali. delle Aziende agricoli. viso e assieme ai Dirigenlizio che come noto di arrivo importante, state sottovalutate sia da parte pubblica che da sortile, la carta degli allagamenti, ed altri elaborati. E’ un punto di partenza e ancheversa Entro il termine di sca- in ti collaborazione Comunali hanno in statoil Sindaco di graveAlessandro crisi”. ha dichiarato MARCOLIN che quella privata. Lo studio è stato predisposto con il anche
Piove di Sacco 17 Il caso L’assessorato allo Sport promuove attività rivolte ai cittadini più “maturi”
Un progetto di salute e benessere per gli over 60
L’assessore allo Sport Enrico Zennaro
Dalla palestra alla ginnastica dolce in acqua termale: le scelte sono molteplici per invogliare i meno giovani ad una salutare e consigliabile attività fisica di Alessandro Cesarato
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on manca di certo l’offerta di iniziative sportive per i cittadini “over 60” residenti in città. L’assessorato allo Sport sta, infatti, promuovendo e sostenendo economicamente una serie di attività rivolte a tutti i cittadini piovesi con più di 60 anni. Il ventaglio di proposte vuole contribuire a promuovere il benessere psicofisico di questa fascia di popolazione che a volte, dal punto di vista sportivo, passa in secondo piano. Il primo progetto è denominato “Salute in palestra” ed è un’attività realizzata in collaborazione con la Pallacanestro Piovese. Presente già da anni nel territorio, ha sempre riscosso molto successo. E’effettuata due volte la settimana nelle quattro frazioni del comune e durerà sino a maggio. Le iscrizioni si raccolgono direttamente nelle palestre di Arzerello, Corte, Piovega e Tognana e la quota di partecipazione è di 30 o 50 euro l’anno per, rispettivamente, una o due lezioni la settimana. Un secondo progetto riguarda l’attività motoria in acqua termale. Realizzato in collaborazione con la Provincia e le associazioni di anziani “Mario Cappellari” e “La Torre”, si svolgerà nelle piscine termali di Abano e Montegrotto. A partire da gennaio sono previste 14 lezioni di ginnastica dolce in acqua termale al costo totale 80 euro, visita medica e trasporto compresi. Le iscrizioni sono già aperte (info: 049/9709111). Infine per i cittadini con più di 65 anni è previsto un corso di attività motoria in collaborazione con le palestre Crazy Body di Tognana e Sant’Anna. Il corso di attività motoria prevede due appuntamenti settimanali. Le iscrizioni si raccolgono direttamente nelle palestre a partire da dicembre. La spesa è di 15 euro mensili comprendenti visita medica e uso di attrezzature specifiche. “Il percorso ideato permette di soddisfare le varie esigenze espresse dall’utenza - spiega l’assessore allo Sport Enrico Zennaro. “Ritengo che l’aspetto più importante - aggiunge - sia la completezza del progetto. Le iniziative che vogliamo promuovere coprono l’intera sfera motoria, dalla coordinazione alla resistenza, dalla ricerca della tonicità fisica al beneficio delle acque termali. Il tutto è stato creato ad hoc per una fascia d’età di persone che hanno ancora molto da dare alla collettività”.
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ella suggestiva cornice dell’auditorium Govanni Paolo II si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione degli autori partecipanti al quarto concorso nazionale per audiovisivi, intitolato a Luciano Schiavon e organizzato dal locale “Fotoclub Chiaroscuro”. Un pubblico attento e competente ha seguito con grande interesse le proiezioni degli autori segnalati e premiati. Lo svolgersi delle immagini, mixate con grande bravura e accompagnate da appropriati motivi musicali atti a rafforzare la qualità delle fotografie, ha catturato gli spettatori per l’intera serata. Ecco gli esiti del concorso, cui hanno partecipato trentasei autori da tutta Italia, con cinquantatre opere. Premiati: primo premio a Giacomo Cicciotti con l’opera “Occhio per occhio”, secondo premio a Gianni Rossi con l’opera “Terra nera” e terzo premio al Gruppo Ral 81 con l’opera “Antichi mestieri”. Il premio speciale “Luciano Schiavon” è invece stato assegnato a Walter Turcato con l’opera “Anna e Franco e Lucio”. Il premio speciale “Luciano Schiavon” è andato a Walter Turcato con l’opera “Anna Marco e Lucio”. Segnalati anche Angelo Bani (con “Firenze Santa Maria Novella”) Gian Carlo Bartolozzi (con “Ode al Buddha”) e Maurizo Tiengo (con “Eclissi”). A.C.
18 Piove di Sacco Economia Intervista a Severino Veggian, operatore del settore e presidente di Confindustria Piovese
Il Piovese ancora primo sulla produzione del freddo? Forse sì
Molte delle aziende storiche hanno “traslocato”. Per Severino Veggian tuttavia l’occupazione non ne ha risentito per la nascita di altre aziende di Gianni Patella
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urante l’amministrazione del sindaco Carlo Valerio è stata approvata una variante alla zona industriale di Tognana, nella parte est prospiciente la Strada dei Pescatori. In tale occasione è stato previsto un comparto dove dovevano insediarsi le aziende del freddo e del condizionamento oltre che al trattamento dell’aria. Tenendo in considerazione che questo settore che insiste nella Saccisica da decine d’anni era considerato il più tecnologicamente avanzato anche in ambito europeo. Da oltre dieci anni, però, il territorio piovese ha registrato la “delocalizzazione” delle più importanti aziende a cominciare dalla capostipite Hiross per passare alla Blue Box ecc. Quest’ultima emigrata in terra veneziana e precisamente in Cantarana per via dell’agevolazione fiscale. Di questo impoverimento del nostro territorio ne abbiamo discusso
“In piena globalizzazione non si può più parlare di sede delle aziende. Se una volta il piccolo era bello ora non basta”
Il presidente di Confindustria Piovese Severino Veggian proprio col fondatore della Blue Box Severino Veggian al quale abbiamo chiesto se il “freddo” è ancora “figlio” della Saccisica. “In piena globalizzazione non si può più parlare di sede delle aziende – ha esordito Veggian – molte aziende se ne sono andate per un problema di spazi, se volevano ingrandirsi sono state costrette ad emigrare dove lo spazio era a disposizione
ma non è cambiato nulla, se non chè i nostri impiegati devono compiere un percorso un po’ più lungo”. Oltre al trasloco la Blue Box è stata anche ceduta agli svedesi. “E’ vero, ma se una volta il piccolo era bello ora non basta più, questo passo lo abbiamo fatto per crescere, comunque mio figlio Andrea è vicedirettore della Swegon
svedese e, comunque, l’esserci spostati di qualche chilometro, mi sento di dire che in ogni caso il Piovese rimane in cima alla catena della produzione del freddo in quanto dall’Hiross sono nate altre aziende che hanno supplito al suo ridimensionamento occupando un numero di operai superiore, come l’Hitema, la stessa Blue Box, la Green Box, l’Idros, l’Uniflair”. Quanto influisce la crisi italiana sulle aziende del freddo? “Come tutti i comparti anche il freddo ha risentito della crisi, anche se in misura minore rispetto ad esempio all’edilizia, le nostre aziende tengono botta perché riusciamo a lavorare con l’estere con tutto il mondo”. Lei è presidente di Confindustria piovese, qual è l’attuale situazione delle aziende della Saccisica?
“Stiamo soffrendo per la forte crisi dell’edilizia che raggruppa con il suo indotto il 70% del lavoro, in attesa che l’edilizia riparta dobbiamo concentrarci alla riconversione al recupero sfruttare le bellezze che abbiamo per incanalare il flusso turistico dell’asse Venezia-Padova anche nel nostro territorio è da anni che come Confindustria piovese sto battendo questo tasto”. Cosa si sente di dire agli industriali ed operatori economici del Piovese? “Non solo agli industriali ma anche ai Comuni faccio un appello di mettersi insieme per sfruttare a 360° le risorse che il nostro territorio possiede, non è più il tempo dell’individualismo, occorre riunire tutte le nostre forze se vogliamo affrontare i mercati che sono cambiati di molto negli ultimi anni”.
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Il verde che cura e fa stare meglio Uno spazio a disposizione degli anziani affetti dal morbo, nel quale si possono rinvasare, potare e curare le piante, raccoglierne i frutti, apprezzarne i profumi di Alessandro Cesarato
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naugurato nella struttura residenziale per anziani “Antonio Galvan” il nuovo “Giardino di Alzheimer”. Si tratta di un’ampia sala adiacente al nucleo dove sono ospitati gli anziani affetti dal morbo, in cui potranno muoversi tra piante da frutto, aiuole aromatiche e fiori. A riassumerne la filosofia, il pensiero di Aristotele che campeggia all’ingresso del salone: “Il medico cura, la natura Ciascun ospite del nucleo sarà libero di accedere al giardino per passeggiare, toccare, guarisce”. “Il contatto con la natura - spiega odorare, raccogliere frutti”. Lo spazio è accesil direttore Daniele Roncon - favorisce la Roncon: “Il contatto sibile anche ai familiari che vogliono trascorrecura e la riabilitazione con la natura re un po’ di tempo con di soggetti fragili. Gli favorisce la cura i loro cari. Si tratta di ospiti potranno risco- e la riabilitazione uno dei primi giardini prire odori, forme e pic- di soggetti fragili” terapeutici realizzato cole attività in grado di rievocare il passato. C’è il percorso olfattivo in Italia dedicato alle persone affette da patra le aromatiche, quello delle stagioni con tologie morbose dementigene e da disturbi gli alberi da frutto e l’area lavoro dove po- del comportamento. Il percorso che ne ha tranno rinvasare, potare e curare le piante. consentito la realizzazione è stato lungo,
La cerimonia di inaugurazione lo scorso 27 ottobre sia per la complessità del progetto, sia per la difficoltà di reperire finanziamenti in modo da evitare di fare gravare i costi direttamente sugli ospiti e sui loro familiari. Nel 2011 la Fondazione Cassa di Risparmio del Veneto ha deciso di stanziare un importante finanziamento per l’acquisto degli arredi speciali. Alla cerimonia di inaugurazione, che si è tenuta a fine ottobre, oltre agli ospiti, ai loro familiari e al personale della struttura, hanno partecipato le autorità civili comunali, i rappresentati delle associazioni attive nel paese, amministratori locali e molti cittadini.
isola dell’Abbà a Polverara
abbandonato sul nascere il progetto dell’ara crematoria
A
rchiviato, senza molta fortuna, il progetto per la costruzione di un’ara crematoria ad Isola dell’Abbà. Un progetto che la giunta in capo al sindaco Sabrina Rampin, ha abbandonato sul nascere, a seguito delle ferme proteste dei cittadini. Una battaglia a suon di slogan e lenzuola appesi alle abitazioni di via Petrarca, strada che porta al cimitero del paese. Poche centinaia gli abitanti del piccolo borgo, ma decisi a dar battaglia, tanto che in poco tempo sono state raccolte decine di firme contrarie al progetto. Azioni di protesta che hanno trovato anche il sostegno delle opposizioni consiliari di Polverara e del comitato “Il Ponte” di Legnaro, impegnato contro il progetto presentato dalla Società Agricola Legnaro Energia Srl per la realizzazione di un impianto biogas in via Ardoneghe. La stessa amministrazione di Legnaro guidata dal sindaco Ivano Oregio Catelan aveva sollevato qualche perplessità in merito all’ubicazione dell’ara crematoria, per via delle ricadute negative sulla viabiLe forti obiezioni da lità locale. parte degli abitanti L’unico accesso all’impianto infatti pasdel territorio hanno sa per via Orsaretto (Legnaro), una strada spinto il sindaco che allo stato attuale non ha nemmeno Rampin a desistere due corsie regolamentari per senso di marcia. Non solo problemi legati al sistema viario locale. Secondo i residenti della zona l’impianto non risponde alle reali esigenze dei cittadini. E poi vanno considerati tutti gli aspetti legati all’ambiente e alla vicinanza del fiume Bacchiglione, la presenza di abitazioni ed edifici storici e, non ultimo, i rischi per la salute dovuti all’inquinamento dell’area. L’amministrazione di Polverara ha comunque voluto eseguire uno studio di fattibilità per verificare l’opportunità di realizzare l’opera. Uno studio che, secondo quanto riferito dal sindaco Rampin, avrebbe evidenziato una serie di opportunità legate alla realizzazione dell’impianto. Nonostante le quali, tenuto conto delle forti reticenze, la giunta ha deciso di abbandonare il progetto. Martina Maniero
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Legnaro Fino al 20 dicembre:
Babbo Natale in sella alla slitta passerà casa per casa a portare dolci e caramelle nelle case di tutti i bambini 24 dicembre: fiaccolata che partirà da 5 punti rappresentativi delle contrade del paese per raggiungere la chiesa del capoluogo. 6gennaio: pomeriggio di animazione con la Befana.
Sant’ Angelo di Piove 9-16 dicembre:
Natale in solidarietà, festa delle associazioni e del volontariato
Brugine 16 dicembre:
Mercatino solidale di Nata-
le a Campagnola
Pontelongo Presepio vivente
negli spazi all’aperto della scuola Galvan e attorno alla Chiesa parrocchiale.
Orari: lunedì 24 dalle 24 alle 1.30; martedì 25 dalle 16 alle 18.30; mercoledì 26 dalle 15 alle 18.30; domenica 30 dalle 15 alle 18.30; martedì 1 dalle 16 alle 18.30; sabato 5 dalle 21 alle 22.30 (sfilata notturna con fiaccolata) e domenica 6 dalle 15 alle 18.30.
Codevigo Presepio vivente
nella parrocchia di
Santa Maria della Neve Orari: martedì 25 dalle 9 alle 12; mercoledì 26 dalle 14 alle 19; domenica 30 dalle 14 alle 19; sabato 5 gennaio 2013 dalle 14 alle 19; domenica 6 dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19 (con arrivo dei Re Magi alle 16).
Sabato 8 DICEMbRE Regata dell’Immacolata
Battaglia - Padova - Arrivo in centro paese alle ore 12.00 Circolo remiero “El Bisato”.
15 DICEMbRE ore 21.00 • TEATRO DA RIDERE “Onesto Rubamai” Presso il salone del Municipio di Battaglia Terme
26 DICEMbRE ore 21.00 • CONCERTO DI NATALE
Chiesa S.Giovanni, Orchestra delle Venezie direttore solista Giovanni Angeli. (ingresso libero)
DAL 20 DICEMbRE AL 10 GENNAIO • PRESEPIO SULL’ACQUA
24 dicembre - ore 20.00 Benedizione del presepio e canti di Natale eseguiti dalla Corale S. Giacomo
06 GENNAIO 2013 ore 15.00 • “VIVA LE BEFANE CHE VIEN DA L’ACQUA” Manifestazione in Piazza Aldo Moro
06 GENNAIO 2013 ore 17.00 • GRAN FALÒ“BRUSEMO LA VECIA”
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22 Codevigo il maestro scimone entusiasta del concerto di codeVigo
I
l maestro Claudio Scimone esalta il concerto di San Zaccaria. All’indomani del tradizionale concerto operistico che si è tenuto lo scorso 3 novembre nel palasport e al quale hanno partecipato oltre un migliaio di spettatori, il famoso direttore d’orchestra padovano (fondatore dell’orchestra da camera “I Solisti Veneti” con la quale ha tenuto miglia di
concerti in tutto il mondo) ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento. L’ha fatto con una lettera indirizzata al curatore del concerto, il professor Taino Gusella, che con la locale Pro loco e il Comune da anni lo organizza. Una lettera che sicuramente riempie d’orgoglio gli organizzatori e che li premia per un’iniziativa unica nella realtà del Piovese. “Dopo la bellissima serata - scrive Scimone a Gusella - mi è difficile trovare parole per esprimere non solo la mia gratitudine per la squisita cortesia e la varietà di doni e di accenti
positivi di cui sono stato fatto oggetto ma anche e soprattutto la mia ammirazione per lo straordinario ambiente di amanti della musica che è riuscito a creare a Codevigo, con un’attività che evidentemente è stata per anni intensa, sapiente e appassionata come poche altre”. “Lo svolgimento e il successo della serata - continua il maestro - sono indubbiamente frutto di un lavoro meticoloso, generosissimo e curato in ogni dettaglio anche minimo. E’ il risultato di una preparazione spirituale, culturale e artistica dell’ambiente
durata anni e anni e diligentemente indirizzata al fine di far divenire questa serata un evento festoso, un elemento di identità a cui tutta la città collabora e partecipa”. Le ultime righe sono invece dedicate agli spettatori. “Per me è stato emozionante - scrive - vivere questa esperienza e commovente il contatto individuale con moltissimi spettatori che si avvicinavano a me con semplicità, con tale amicizia e affetto che pareva quasi mi conoscessero personalmente da sempre”. A.C.
Claudio Scimone
Austerità Misure che riguardano illuminazione pubblica, parco auto, e orario di apertura degli uffici
Il Comune vara un Piano per contenere le spese Le luci nelle strade verranno spente all’una, verranno rottamate due vecchie auto, gli uffici saranno chiusi il sabato per rispamiare. Ma le opposizioni contestano le scelte del sindaco di Alessandro Cesarato
L’
amministrazione, con il mese di novembre, ha varato un piano urgente di austerità per contenere la spesa e salvaguardare gli equilibri di bilancio dell’ente comunale. L’illuminazione pubblica che si spegnerà all’una di notte, la riduzione del parco auto e il municipio chiuso il sabato per tutto l’inverno sono tra le misure più drastiche. “I tagli dei trasferimenti statali - spiega il sindaco Graziano Bacco - ci hanno imposto di fare delle scelte per razionalizzare i costi. Contiamo di risparmiare nei prossimi mesi già 20 mila euro”. L’illuminazione sarà
spenta dove sarà però possibile farlo, visto che le linee sono molte e alcune vecchie e quindi sprovviste di timer. Le ore di chiusura della sede municipale il sabato, quando non tutti gli uffici sono in funzione, saranno recuperate il lunedì con la chiusura che sarà posticipata alle 18.30. L’obiettivo è quello di risparmiare in elettricità e riscaldamento. A questo fine l’accensione del riscaldamento in tutti gli edifici pubblici è stata ritardata il più possibile e il termostato non dovrà mai superare i 19 gradi. Per quanto riguarda il parco auto, saranno rottamati due vecchi mezzi, con il conseguente taglio
dei costi per manutenzione, assicurazione e bollo. La tipologia di tagli decisi dall’amministrazione suscita però qualche perplessità nelle opposizioni. “L’illuminazione pubblica va ridotta dove ci sono molti punti luce - commenta Gerardo Fontana - ma non tolta del tutto perché questo andrebbe a discapito della sicurezza. Va bene la chiusura il sabato degli uffici comunali ma servizi come l’anagrafe dovrebbero rimanere aperti”. Più critico Maurizio Ruzzon, secondo il quale la strada intrapresa non avrà nessun effetto pratico. “Inve-
TRATTORIA
Il municipio di Codevigo ce di spegnere i lampioni - dice - basterebbe sostituire le vecchie luci con lampadine nuove a basso consumo. Si riuscirebbe a risparmiare anche 40 mila euro in un anno. Chiudere il municipio di sabato porterà dei forti disagi a tutti quei cittadini che, lavorando tutta la settimana, hanno solo questo giorno per accedervi”.
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Un’immagine aerea della gronda lagunare località Fogolana
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a valle e la gronda lagunare padovana riconosciute ufficialmente patrimonio dell’Unesco. L’area del territorio lagunare di Codevigo, infatti, insieme a quelle di altri comuni (Campagna Lupia, CavallinoTreporti, Chioggia, Jesolo, Mira, Musile di Piave e Quarto d’Altino) è stata iscritta nella lista dei patrimoni dell’umanità, entrando così a far parte a pieno titolo nel sito Unesco “Venezia e la sua Laguna”. Com’è noto la lista Unesco ha lo scopo di identificare quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Attenzione puntata quindi non solo su Venezia città ma anche sulla sua laguna e, elemento nuovo, sulla gronda, ovvero quell’articolato intreccio di terre emerse e di barene, attraversate da una rete di velme e canali, con il loro sistema fisico e ambientale complesso. La gronda è un ambito di transizione fra terra ferma e laguna che in passato era occupato da aree tampone paludose, poi bonificate nel corso degli anni per ricavarne nuove terre coltivabili e combattere la malaria. Con la scomparsa però di questi ambiti si è
perso un importante serbatoio di biodiversità e un’importante zona filtro per le acque in ingresso nella laguna di Venezia. “Questa iscrizione alla lista Unesco - commenta soddisfatto il vice sindaco Claudio Giraldo, che ha seguito in prima persona tutto l’iter amministrativo - è il riconoscimento di un lungo percorso iniziato quattro anni fa, cui ho dedicato energie e passione”. E’ una consacrazione internazionale per luoghi come la Valle Millecampi, esempio di particolare e incontaminata bellezza sotto il profilo paesaggistico. Come la Valle Morosina, con le sue valli da pesca e i tipici casoni. Come ancora la gronda lagunare in località Fogolana e Boschettona, non dimenticando infine le aree bonificate per l’agricoltura di Conche con le sue coltivazioni di pregio. “Un grande traguardo nella storia di Codevigo - aggiunge Giraldo - che non vuole più essere terra marginale del padovano e del veneziano. Con i suoi ambiti lagunari e rurali può contare su ricchezze finora inespresse e ora ha di fronte un’importante possibilità di crescita e di sviluppo economico e sociale”. A.C.
26 Arzergrande-Brugine Cultura ed eventi
“Grandi mostre”, visite preparate oltre all’organizzazione logistica della trasferta il Comune organizza momenti formativi per uscite culturali più consapevoli di Alessandro Cesarato
“G
randi mostre” è il nome dell’interessante iniziativa proposta dall’assessorato alla Cultura che intende offrire, oltre all’organizzazione logistica della visita ai vari eventi in cartellone, anche dei veri e propri momenti formativi propedeutici per preparare i visitatori ad apprezzare maggiormente le opere che vedranno. Per l’iniziativa il Comune collabora con la locale associazione culturale “Portus Aedro” e l’agenzia “Brocadello Viaggi” di Piove di Sacco. “L’idea è nata dal presupposto che - esordisce l’assessore alla Cultura Elisabetta Favaron - proporre iniziative culturali non è soltanto promuovere il proprio territorio e organizzare eventi esclusivamente nel proprio comune, ma significa anche offrire la possibilità alle persone di conoscere luoghi e personaggi diversi, per un sano e formativo confronto tra la propria realtà e altre culture e periodi storici”. L’iniziativa è rivolta in particolare agli adulti. “Le persone hanno voglia di vedere e conoscere - continua l’assessore - soltanto che a volte organizzarsi e partire da soli è difficile. Per questo abbiamo provato a creare un’occasione per stare insieme e anche conoscere”.
Il prossimo appuntamento è programmato per il 12 gennaio 0con la visita alla mostra “Raffaello verso Picasso” (una delle opere in foto) allestita nella Basilica Palladiana a Vicenza Gli obiettivi dell’iniziativa secondo la Favaron? “Uscire in gruppo innanzitutto favorisce la socialità. Gli obiettivi principali però sono conoscere e vedere le opere di grandi artisti, abbinando alla visita alla mostra anche la visita del luogo e della città dove è ospitata. Le uscite vogliono essere un’occasione per apprendere qualcosa di nuovo e arricchire il proprio bagaglio culturale. Siccome la durata della visita alla mostra è limitata e il rischio è quello di uscirne apprezzando molto poco, si è pensato di preparare la visita con una serata di inquadramento dell’artista”. Dopo la tappa di Milano, a Palazzo Reale, per
la mostra su Pablo Picasso, il programma dei prossimi mesi prevede altri due importanti appuntamenti. Sabato 12 gennaio 2013 sarà, infatti, la volta della visita alla mostra “Raffaello verso Picasso” allestita nella Basilica Palladiana di Vicenza. Le iscrizioni sono aperte sino al 31 dicembre. A marzo (domenica 17) protagonista sarà invece Giambattista Tiepolo con la mostra di Passariano di Codroipo (Ud). La visita sarà anticipata da una serata, aperta anche a chi non parteciperà alla mostra, in sala polifunzionale per conoscere meglio vita e opere del pittore. Per tutte le informazioni sull’iniziativa è sufficiente rivolgersi alla biblioteca comunale.
neWs Brugine. scuola
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neWs Arzergrande
presto nuoVi parcheggi lungo Via papa luciani
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otizie positive per la viabilità del paese. Presto arriveranno, infatti, nuovi parcheggi per le automobili lungo via Papa Luciani. L’ente comunale ha perfezionato, infatti, l’acquisto da dei privati un’ottantina di metri quadri di terreno da destinare a spazio di sosta per i veicoli. “Questa strada ha particolari problemi di viabilità - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Silvano Sambin - e non si riesce a regolare facilmente il traffico a causa della confusione e dei parcheggi contromano. Abbiamo individuato questa area semi abbandonata chiedendo ai proprietari la disponibilità di acquistarla per poterla quindi risistemare e dare così la possibilità ai residenti della zona di parcheggiare in maniera adeguata. Oltre a un servizio per i residenti, abbiamo colto l’occasione per dare una sistemazione definitiva a questo tratto di strada e mettere un poco in ordine”. Il prezzo pattuito per l’acquisto del terreno è di 27 euro al metro quadrato, per un importo complessivo di circa 2 mila euro. Un affare concluso rapidamente, diversamente invece da quello che accadde per gli espropri per la pista ciclabile che unisce il centro del paese al cimitero. A questo proposito, finalmente, parte delle risorse recuperate dagli assestamenti di bilancio di fine anno saranno utilizzate a stretto giro per liquidare un acconto, pari all’80%, per gli espropri effettuati nel 2004 per la realizzazione della pista ciclabile di via Vigna. Altri anni e altre amministrazioni, certo, ma i proprietari della fascia di terreno espropriata non erano ancora stati indennizzati. A.C.
ARzeRGRAnDe PoliziA MuniCiPAle, Al ViA il seRVizio Di soRVeGliAnzA AnCHe Di seRA
l’istituto CoMPRensiVo VeRRÀ ACCoRPAto A Quello Di CoDeViGo e ARzeRGRAnDe
L
’istituto comprensivo di Brugine verrà accorpato a quello di Codevigo e Arzergrande. Cade anch’egli, nonostante tutto, sotto la scure dei criteri per la programmazione del piano regionale di dimensionamento delle autonomie scolastiche venete, approvato in via definitiva dalla Regione lo scorso mese di giugno. In qualche modo Brugine perde la sua battaglia in difesa del proprio istituto. Una vicenda tutt’altro che semplice con l’accordo per l’accorpamento di Brugine all’istituto di Piove di Sacco e Pontelongo, saltato in due occasioni distinte. Prima perché i tre enti locali hanno deliberato e inviato in Regione tre atti diversi, tanto che l’ipotesi è stata bocciata. Poi il nuovo accordo che non ha convinto Brugine perché sprovvisto delle caratteristiche di verticalità richieste. i 13 plessi distribuiti nei tre comuni per un totale di 1421 alunni Per ultimo il documento di protesta sottoscritto dai docen- (127 per la scuola dell’infanzia, 776 per la scuola primaria e 518 ti e dal personale Ata di Brugine con il quale è stato chiesto per la secondaria di primo grado). all’amministrazione di fare un passo indietro e valutare l’ipotesi Una scelta difesa dal vicesindaco e assessore all’Istruzione Oddone Zecchin che l’ha ritenuta una decidi aggregazione con l’istituto comprensivo sione “buona sul piano formale, capace di di Sant’Angelo. Soluzione arrivata a pochi Si crea un unico giorni dal termine per la presentazione di grande istituto che garantire una continuità e una omogeneità nell’offerta formativa e nella tipologia scolaun piano di aggregazione (30 novembre) e comprende 13 bocciata sul nascere dall’amministrazione in plessi per un totale stica territoriale”. capo al sindaco Davide Zanetti che non ha vo- di 1421 alunni Critica invece l’opposizione che accusa la luto rimescolare le carte in tavola rischiando maggioranza di aver trattato la questione con di mandare all’aria mesi e mesi di trattative e senza le opportune “pressapochismo e superficialità”. L’accorpamento andrà in vigore garanzie. con l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014. La sede dell’autoLa giunta comunale ha quindi deciso unanimemente di proce- nomia scolastica (dirigenza, segreteria) resterà a Codevigo. Atdere all’accorpamento di Brugine all’istituto di Codevigo e Arzer- tualmente è prevista la presenza di un presidio temporaneo per un grande ufficializzando quindi il passaggio anche sul piano formale. paio di giorni la settimana anche nei locali dell’istituto di Brugine. Viene così a crearsi un unico grande istituto che comprende Martina Maniero
P
revenire, si sa, è meglio che curare. Specie poi se si è già rimasti scottati da qualche esperienza negativa. Sulla scorta di questo sempre valido adagio e con l’obiettivo di evitare il ripetersi di circostanze avvenute in passato ai danni dei cittadini, l’amministrazione comunale ha deciso così di rendere operativo il suo corpo di polizia municipale anche la sera, con dei turni aggiuntivi che vanno a coprire fasce orarie usualmente scoperte. E’ partito, infatti, nelle scorse settimane il servizio di pattugliamento e sorveglianza del territorio comunale che vede impegnati i vigili urbani per tutto l’inverno anche nelle ore successive il calare del sole. Sperimentato lo scorso anno come possibile risposta alla catena di furti che in questo stesso periodo erano avvenuti in molte abitazioni, il servizio di sorveglianza è oggi riproposto come attività appunto preventiva.
Sotto osservazione sono soprattutto i quartieri e le zone più periferiche del paese che, complice l’oscurità, la nebbia e lo scarso transito, meglio si prestano ad essere facili obiettivi per i topi d’appartamento. I risultati, se si confrontano i numeri dei furti da un anno all’altro, sembrano dare ragione a questo tipo di scelta. Si tratta di un ampliamento, dicevamo, delle ore di servizio per gli agenti municipali, in aggiunta alle normali fasce orarie. Nulla sarà decurtato dal normale orario e, di conseguenza, i normali e molteplici servizi offerti alla cittadinanza non subiranno ridimensionamenti. “Abbiamo deciso di riproporre l’iniziativa - commenta il sindaco Luca Sartori - perché i cittadini hanno apprezzato il servizio svolto in quanto, in concreto, ha rappresentato un buon deterrente contro la microcriminalità”. A.C.
28 Sant’Angelo di Piove Riordino delle Provincie L’incontro pubblico
Città metropolitana, un’opportunità Sant’Angelo e molti Comuni del Piovese sono favorevoli al passaggio. Il vicesindaco di Padova Ivo Rossi: “Dobbiamo scegliere tra un ente in via di estinzione e una nuova istituzione con ampie competenze” Martina Maniero
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ant’Angelo verso il sì al passaggio di prima “grande assente” e colpevole di non Padova alla Città metropolitana di Ve- aver presentato una proposta di riorganizzanezia. Questo almeno quanto emerso zione che ridisegnasse i confini istituzionali all’incontro pubblico, in tema di riordino delle del Veneto passando, di fatto, la palla al Province, voluto dall’amministrazione comu- Governo. La seconda, rea di non aver internale che si è svolto il 15 novembre scorso pellato gli enti locali. “A fronte della totale in sala consigliare. Un incontro che è servito assenza istituzionale – ha detto Boischio in qualche modo a “tastare il polso” della – bene ha fatto Padova a fare un passo in avanti”. compagine amministraRossi ha parlato di tiva locale ma anche Il mondo economico una “importante opporper sentire le opinioni e produttivo del dei rappresentanti delle Piovese la considera tunità” per ”riscrivere il sistema della pubblica categorie economiche un’occasione amministrazione”. “Le e sindacali intervenute. di sviluppo province – ha spiegato Presenti Ivo Rossi, vicesindaco di Padova, ferreo sostenitore del il vicesindaco – verranno progressivamente passaggio della città del Santo a Venezia. ridotte nei loro compiti e nelle loro compeLinea appoggiata in toto anche dal sindaco di tenze, per contro le Città metropolitane, oltre Sant’Angelo Romano Boischio. Entrambi si ad assumere le funzioni fondamentali degli sono detti concordi nell’assegnare due note enti provinciali, potranno decidere in materia di demerito. Alla Regione e alla Provincia. La urbanistica, pianificazione della rete infra-
Ivo Rossi: “Una importante opportunità per riscrivere il sistema della pubblica amministrazione” Il sindaco Romano Boischio a destra Ivo Rossi, vicesindaco di Padova strutturale, sviluppo economico e sociale. Oggi siamo chiamati a confrontarci con un processo di riordino istituzionale che inserisce Padova e la sua provincia dentro nuovi assetti. Dobbiamo scegliere se appoggiare un ente in via di estinzione o una nuova istituzione con ampie competenze”. Secondo Mauro Salvato, docente all’università di Padova, la riorganizzazione istituzionale dovrebbe tenere conto, anzitutto, delle aree omogenee della Regione, ma anche e soprattutto delle prospettive di svi-
luppo. Favorevoli all’ottimizzazione delle risorse sul territorio Vincenzo Nizzardo (Unione artigiani Piove di Sacco); Adriano Pozzato (Cisl Padova); e Severino Veggian (portavoce delle categorie economiche del Piovese) secondo i quali l’attenzione va posta prima di tutto sullo sviluppo economico e civile dei cittadini e delle imprese. Sui benefici del passaggio ad un ente con maggiori competenze si sono concentrati gli interventi dei sindaci di Arzergrande e Codevigo, Luca Sartori e Gra-
ziano Bacco ma con alcuni distinguo. Cauto nelle considerazioni il sindaco di Legnaro, Ivano Oregio Catelan, che ha espresso una serie di preoccupazioni in merito al “peso” riconosciuto ai singoli Comuni e al rischio di una socializzazione del debito con Venezia. Non è banale, secondo il consigliere provinciale Fabio Rocco, se i Comuni, chiamati ad esprimersi in materia, decideranno di partecipare ora o in seguito alla stesura dello statuto: chi vi aderirà prima potrà contare su maggiori benefici.
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30 Cultura locale Arte L’opera dello scultore di Falcade
Legni e bronzi di Murer in una mostra a palazzo Ferro Fini
Le sculture sono ispirate a diversi temi ma con accentuazione particolare alle attività quotidiane dell’uomo e alla maternità
Alcune statuine dello scultore di Falcade, a sinistra la locandina della mostra
di Paolo tieto
S
ono parecchi i piovesi che vantano di avere un’opera di Augusto Murer, una statuina lignea piccola piccola, ma assai graziosa, acquistata a fine anni Quaranta allorché, nei giorni di festa, solevano andare a Falcade (località allora del tutto sconosciuta ai più) per fare visita ad un ragazzo di famiglia ospite della colonia alpina gestita dalle suore dell’asilo per conto dell’Eca ovvero dell’Ente Comunale Assistenza. Murer all’epoca teneva bottega nello scantinato delle scuole elementari che, nei mesi estivi venivano appunto concesse, previo debito pagamento, al Comune di Piove di Sacco per usarle quale ambiente di soggiorno per le ragazze a luglio e per i ragazzi ad agosto. Murer era allora assai giovane, ma sapeva scolpire il legno molto bene, avendo frequentato, alcuni anni prima, la scuola d’intaglio di Ortisei e possedendo singolare abilità nell’impiego di sgorbia e martello. La sua vita, anche se non molto lunga (è mancato a 63 anni) è stata poi intensa e fruttuosa nel campo dell’arte, così che ha lasciato in eredità all’umanità uno straordinario numero di lavori di fine esecuzione artistica e più ancora di grande valenza mo-
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AGNA ARTE 2012
Tenendo fede ad una tradizione consolidata, Agna ha pubblicato anche per la cinquantunesima edizione del suo premio un ricco catalogo (94 pagine) con tutti i dati inerenti alla ormai classica manifestazione. Il “quadrettone” apre con il saluto e alcune annotazioni del sindaco locale, dott. Giannicola Scarabello, cui fa seguito una lettera aperta del noto pittore Lino Dinetto, il quale peraltro, nella medesima circostanza, è stato ospitato per una mostra personale. Vi si leggono quindi altri saggi, a firma dei diversi componenti la giuria, cui è stato affidato il difficile compito di formulare la graduatoria di merito per i molti premi in palio. Fa seguito una rassegna fotografica con le riproduzioni delle opere premiate, che evidenziano come alla gara siano stati inviati, da ogni parte del Paese, lavori con argomentazioni, tendenze artistiche e realizzazioni oggettive sempre diverse, non di rado del tutto inedite. LUCIANO BONELLO, TIPOGRAFIA G&G PADOVA, 2012
rale e spirituale. Peculiarità assai evidenti “Crocifissione”, attuati con la tecnica dello oggi nella splendida esposizione allestita a stiacciato, e da un eneo bozzetto con la Palazzo Ferro Fini di Venezia, sede del Con- figura a tutto tondo dell’ evangelista San siglio regionale (aperta fino al 15 febbraio Marco, ideata con tratti e forme di straor2013, tutti i giorni escluse le domeniche dinaria modernità. Realizzazioni tutte e dalle ore 10 alle 17), dove si possono quattro che rivelano un profondo senso del vedere “legni e bronzi” realizzati in circa divino, confermando così, una volta di più, quarant’anni di attività artistica dal maestro la singolare capacità che questo originale artista aveva di disquisire sui più diversi falcadino. Sculture ispirate a diversi temi, ma con temi, traducendoli quindi in forme in modo accentuazione tutta particolare alle attività tutto proprio, unico. Alle splendide figure quotidiane dell’uomo e alla maternità. Le scultoree si affiancano, sia pure con effetto meno appariscente ma prime risalenti agli non per questo meno esordi, quando Murer Alle figure interessante, alcuni nutriva particolare scultoree si disegni inerenti talune attenzione per le don- affiancano alcuni ne dedite al faticoso disegni e una serie opere esposte e una serie di acqueforti con i lavoro della terra e gli di acqueforti mestieri poveri di anni uomini varcavano le Alpi per andare a lavorare in miniera; le se- andati e, a fianco, la relativa descrizione conde, effettuate in diversi momenti dell’in- fatta dal poeta, amico fraterno di Murer, tero arco artistico-creativo, a volte tratte Andrea Zanzotto. da massiccio tronco del bosco e altre volte Dato il notevole rilievo educativo-cultumodellate in cera e fuse quindi nel bronzo. rale , la mostra, che è stata inaugurata il 14 La rassegna, che accoglie il visitatore novembre u.s., rimarrà aperta al pubblico con tre meravigliosi fauni in bronzo, em- (ingresso libero) fino al 15 febbraio 2013, blema di poesia, raffinatezza e classicità, con orario dalle dieci alle diciassette, tutti i non manca d’uno spazio riservato al sacro, giorni della settimana tranne le domeniche. costituito da tre pannelli illustrativi della
L’INFINITO PAESGGIO
Il volumetto riporta, in apertura, due saggi, stilari rispettivamente dalle studiose d’arte Anna Maria Biancotto e Virginia Baradel, saggi ai quali fanno seguito alcuni altri scritti di vari esperti della pittura contemporanea con interessanti annotazioni sull’aspetto segnico-coloristico di Luciano Bonello, artista di matrice saccense scomparso a Padova un anno fa. Fanno seguito alcune immagini fotografiche che mostrano l’artista ora da solo e altre volte assieme ad altri personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’alta borghesia, incontrati in occasione dell’inaugurazione di importanti sue mostre in varie parti d’Italia e all’estero. Fa quindi seguito una ricca antologia di immagini, accuratamente scelte tra le più emblematiche e significative realizzate dal compianto pittore padovano nel corso degli ultimi quindici anni di sua attività, artistica. Una silloge di raffigurazioni che, pur vedendo primeggiare il paesaggio, non ha sottovalutato altri temi ugualmente cari a questo maestro, quali i fiori e i monoliti, attuati, come del resto i paesaggi, a tinte squillanti, di sapore tipicamente veneto. A conclusione di tutto il libro presenta un’antologia critica, con i più appropriati e qualificanti giudizi sui lavori di Bonello espressi da valenti scrittori ed esperti nel campo dell’arte grafico-coloristica dell’era presente.
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Cultura locale 31 Il convegno L’incontro organizzato dal Fai di Padova, dal Comune di Piove e dal Coordinamento delle Categorie economiche della Saccisica
La cultura, un valore che produce benessere Le eccellenze del territorio e le opportunità di crescita di un settore strategico sono stati i temi dominanti del confronto. Il turismo culturale può essere un fattore trainante di rilancio dell’economia di Martina Maniero
L
’Italia possiede il patrimonio culturale più importante al mondo. È una grande ricchezza, che comporta sicuramente un notevole impegno per la conservazione, ma che può e deve essere anche una grande risorsa economica per il paese. Con queste premesse si è aperto il convegno che si è svolto il 13 ottobre scorso al teatro Filarmonico dal titolo “La cultura: un valore che produce benessere”. Un incontro promosso e organizzato dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) delegazione di Padova, dal Comune e dal Coordinamento delle categorie economiche della Saccisica, in collaborazione con il Bacino turistico della Saccisica. Presenti il sindaco Alessandro Marcolin; l’assessore alla Cultura e al Turismo, Lorena Stevanato; il portavoce del coordinamento delle categorie economiche della Saccisica, Severino Veggian e Marco Boscolo Meo, curatore del progetto per Fai Padova. Un’analisi del territorio a tutto tondo che, grazie agli interventi dei relatori ha messo in evidenza le eccellenze del territorio. Importanti, in questo senso, i contributi di Stefan Marchioro, direttore di Turismo Padova Terme Euganee e docente universitario; Fabrizio Magani, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo; Giulio Muratori, capo delegazione Fai Padova e Manuela Bedeschi, artista e
Palazzo Gradenigo, fiore all’occhiello della città dal punto di vista storico e architettonico proprietaria di Villa Pisani Bonetti. Cultura dunque come strumento di crescita e settore strategico su cui concentrare le risorse, un fattore trainante di rilancio per gran parte dell’economia italiana e una delle leve per ridare ossigeno ad un paese messo a dura prova dalla perdurante crisi. Il territorio della Saccisica in questo senso è ricco di testimonianze storiche importantissime: dal patrimonio architettonico delle numerose Ville venete, a quello artistico con le
eccellenze rappresentate dalle opere del Guariento, del Tiepolo e di Sansovino. Fiore all’occhiello della città, dal punto di vista storico-architettonico e non solo, è Palazzo Gradenigo. “Si pensa al turismo come alla promozione affidata alle iniziative locali mentre ad oggi promozione e turismo sono una vera e propria industria – ha spiegato il sindaco Alessandro Marcolin – Piove di Sacco ha iniziato a sperimentare l’organizzazione di grandi eventi che richiamano un afflusso di visitatori senza precedenti. Si pensi al Festival Show, solo per fare un esempio. Allo stesso tempo si è avuto modo di constatare l’insufficienza delle strutture. Per la promozione del turismo culturale c’è bisogno di spazi espositivi nobili e prestigiosi – ha evidenziato il primo cittadino – in questo senso si inserisce a pieno titolo il restauro di Palazzo Pinato Valeri e il progetto per Palazzo Gradenigo: un’importante acquisizione che verrà messa a disposizione della cittadinanza. Siamo di fronte ad una struttura e ad uno spazio verde di valore inestimabile, acquisito senza alcun costo per la popolazione perché la procedura di esproprio, su nostra richiesta, è stata predisposta da Ministero per i Beni culturali e verrà attuata dalla Sovrintendenza che si farà carico delle spese procedurali”.
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Pontelongo
il concorso “e tu il presepe come lo Fai?”
L’amministrazione comunale insieme con la Parrocchia di S. Andrea Apostolo, la Pro loco e l’Associazione commercianti, hanno organizzato il concorco “E tu il presepe come lo fai?”. Si vuole premiare i presepi che rappresentano la tradizione, interpretata attraverso una forma d’arte a scelta e con qualsiasi tipo di materiale. Il concorso è diviso in due sezioni: quella dei residenti e quella dei commercianti. Il termine ultimo per iscrivesi è fissato per il prossimo 22 dicembre. La premiazione avverrà il prossimo 6 gennaio in piazza, prima della manifestazione del falò della Befana, organizzata dalla Pro loco. La partecipazione al concorso è gratuita. Le foto e i filmati acquisiti dalla giuria saranno esposte al pubblico che visiterà il presepe vivente, oltre ad essere pubblicate sul sito e sulla pagina Facebook del Comune. Info presso la Biblioteca comunale “Luigi Bozzato”, via Roma 20. Tel. 049-9776568 email biblioteca@comune.pontelongo.pd.it
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VIAGGIo IN
PRoVINCIA PADoVA
La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia
Centri di formazione sotto la scure dei tagli
La protesta a Venezia degli insegnanti e operatori della formazione professionale
La Regione intende ridurre di 5 milioni il budget per i centri professionali, a rischio le scuole
di emanuele Masiero
L
a scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regione vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi. In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve. Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organizzate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fine del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini. Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità finanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donazzan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.
Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. dalla famiglia religiosa dei Pavoniani. “Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno di crisi economica poi, la formazione professionale riveste dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che fine faranno i nostri ragazzi. Ricoraziende venete, è diventato sempre diamo che, oltre alla preparazione più impegnativo assumere ragazzi fre- Il caso del Cfp professionale, centri come il nostro schi di laurea che costano mediamen- “Sacchieri”di hanno una forte valenza sociale, in te di più e necessitano comunque di Montagnana: “saremo costretti quanto accolgono tutti quegli studenti un periodo di formazione lavorativa. “esodati” che non hanno trovato una Per contro, pescare dall’offerta a tagliare corsi” collocazione congeniale nel mondo dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno questo i manifestanti armati di bandiere e fischietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”. la presidenza della Regione. In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va affermava che “il Veneto senza la formazione professiona- imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano contro chi difende e sostiene il patto di stabilità. di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la responprofessionali. sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è di intervento.
lesionato dal terremoto
riapre il museo di cerVarese s. croce
E
ra stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restituire il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – In un momento di forte difficoltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappresenta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coinciso, con la tradizionale festa di San Martino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre. E.M.
lA nuoVA CAsA Del VolontARiAto PADoVAno tAGlio Del nAstRo PeR il CsV
“L
o spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superficie di 400 mq circa, sono affidati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di
M
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Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare significato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il significato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identificazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.
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Spazi Spazi Aperti aperti 33 11 Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti
Albero e capanna “eco-friendly” Un Natale all’insegna del riciclo - riuso dagli adobbi all’albero, senza scordare l’ecopresepe preparato in una scatola
Marco Calaon: “Stavolta siamo pronti a tornare se non avremo delle risposte”
di emanuele Masiero
U
n Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifiuti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del progetto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecofficina. Il primo appuntamento è stato fissato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopresepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo. Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifiuto che comunemente troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia. Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Cartura dove le famiglie hanno appreso come realizzare addobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre
con l’utilizzo di materiali di scarto. ”Liberambiente è un progetto di educazione ambientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, responsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di proporre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifiuti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riutilizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”. Da quest’anno, Liberambiente significa anche energia. Non solo rifiuti quindi, ma anche conoscenza e corretto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nelle scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli fotovoltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-
A fianco un presepe in scatola costruito con materiali di riciclo, sotto alcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambiente della cooperativa Ecofficina mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri figli. La nuova sfida sarà far capire loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”. Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interessanti. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifiuti. Durante la rappresentazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attivamente anche attraverso momenti ludici.
GRuPPo D’ACQuisto BooM Di ADesioni foto: roberto beani
I
l gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusinghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico. “L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profilo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizzato nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ molto interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso incentivi e agevolazioni”. L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di riscaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefinito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato. “L’utilizzo del pellet come forma di
Piace il Gas per il pellet riscaldamento è un fenomeno ben radicato in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è sufficiente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzione: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo. “Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Gianesello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno manutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli sviluppi del progetto può contattare lo Sportello energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune. E.M. org/padovatre.
sul futuro, non si gioca. 200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame. Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile. Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco. Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.
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34 Mondo scuola
Mondo Scuola 13
L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere
Istruzione e formazione “investiamo sul futuro” “In un Paese moderno la scuola deve essere l’ultimo settore nel quale ridurre le opportunità” di Manuel Glauco Matetich
P
erenne è il dibattito sulla scuola, specie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di controriforme, lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma proposta dal ministro Berlinguer, approvata dal Parlamento, è stata bloccata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approvata e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiustamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorganizzativi del ministro Gelmini. Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente padovano di italiano. “Le lamentele di docenti e di famiglie crescono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono metterci di tasca propria, se vogliono che i figli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenuto strutturale, ma che ora l’ente pubblico non finanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se
viene inserito un docente in più nelle scuole dell’infanzia o i docenti di appoggio e di sostegno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sempre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acquisto di cancelleria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”. Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione? “Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (docente e non docente), premiando quelli validi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle
competenze e disponibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le opportunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pongono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma della disoccupazione giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”. Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmente così, secondo lei? “Parlare di scuola significa parlare di educazione, di fornire saperi e competenze, ma anche di formazione al lavoro: oggi serve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto costante tra apprendimenti e mercato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle categorie economiche artigianali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si
Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il laureato possano tornare a dare un senso motivato e finalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sintonia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essenziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”. La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato molti giovani a rivalutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa
del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa? “Ritengo sia doveroso cambiare la nostra foma mentis. Non possiamo più tenere la formazione professionale all’ultimo gradino dell’istruzione e della considerazione sociale: abbiamo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capace di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualificato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo abbandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi sessant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un nostalgico ricordo”.
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36 14 Noi e gli altri La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività
Il Natale degli ultimi visto da don Alberto
“Potrà essere un periodo ricco di valori che ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito” Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie
di Manuel Glauco Matetich
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l Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano le strade esiste però un’altra città, sconosciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri. Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per mantenersi o un medico che li possa curare. Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permettersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per comprarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pecuniari riservati ai regali natalizi saranno
tagliati del ben 34%. La crisi economica ha “desertificato” il centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei regali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile. E’ un Natale povero, è inutile negarlo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovarlo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste
che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano. Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese commerciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di riflessione, un periodo di valori? “Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale. L’augurio che si vuole quindi sperare alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di
valori e di vere speranze”. “Sappiamo molto bene che per le famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Alberto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comunità cristiana. Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di pretese, di onori e obiettivi di ricchezza e potere. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori
della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando magari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per motivi simili alle popolazioni africane”. Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è veramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.
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Cultura provinciale 15 16
Lo S PoRt in PR Anche il presepio finisce on line Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema
soul & gospel
calcio La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla il conselVe Diocesi, Volta pagina e scommette su rodighiero ad Abano una mostra a tema di laura organte
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’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per mantenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rappresentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, contenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui possono partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo presepi@diweb.it. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.
diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpadova.it. Da non perdere poi la “Mostra di Presepi e Rassegna d’arte natalizia” organizzata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà visitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’apertura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Natività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, realizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-
eVenti e mostre
a cura di Laura Organte
“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOX Un classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccianoci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografia di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.
CARLOTTO, NOIR AL VERDI Nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.
PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCO Giunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Preziosi la rassegna dedicata alla gioielleria contemporanea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Accademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fino al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infinito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.
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Ciclismo La Cartura
Festa p
vvicendamento in panchina in casa biancoverde dopo le dimissione di di Walter lotto mister Bonifacci. Al suo posto Concerti di Natale al Centro Altinate il club ha ingaggiato Rodighieestosa conviviale in seno alla ro, dopo un summit a cui hanNalin, al ristorante Distillerie c no partecipato il presidente i rinnova anche quest’anno ne a Cagnola l’appun-di Cartura, a sig Adriano Bollettin con i suoi più tamento con i grandi 56mainterpreti stagionedella agonistica consecu stretti collaboratori: il direttore musica soul e gospel. passa Una agli archivi nuova segnalando giova generale Renzo Scolaro e il formazione arriverà direttamente ressanti prospettive dagli future. Il pluri diesse Dario Salvan. Stati Uniti d’America aldi Centro stagione culturale è Giovanni Al- Sergiano, Il Conselve dopo le ultime tinate per il concerto diDue Natale Carrare del già 27 campione e 28 italiano sconfitte è precipitato al pedicembre l’incontro contralai musica piccoli gospelamatori dell’Udace, c nultimo posto nel girone C di originale che ogni anno categoria vede protagonista G6 si è imposto 10 vo promozione. “Dopo le ultime una formazione doc divittorie musicisti pereilcantanti G1 Nicolò Berto men prestazioni negative Bonifacci americani di grande fama femminucce e qualità.haNegli brillato Sara Togn ci ha comunicato la sua intenscorsi anni si sono esibiti conartisti 5 successi. come Earl zione di lasciare- spiega Dario Il presidente Ariano Bollettin Bynum, autore e direttore “Per del coro la Virginia prossima stagioneTempo di presepi,Salvannumerose le iniziative già quindici giorni fa dedicate alla tradizione Mass Choir, insignito dell’importante il diesse Massimo Berto- ci as sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come ma Nel compiere questo itinerario respinte, regiona- ora riconoscimento aveva dato le dimissioni in quella occasione le avevamo visto il protrarsi “Groupl’esplosione of the Year”dieRiccardo Sabbion, realtà locale e arrivato, del oggi, a coinvolgere si possono ammirare modelli presepiali “Best Ensemble” agli diHampton momento negativo lele,abbiamo accettate”. Conselve, Roads maie vincente ma ta ben 7 province venete. di grande “ha bellezza e suggestione: Poi sul neo mister Rodighiero: il vantaggio di aver giàclassici, lavorato conWBSK noi inMusic passato Awards, protagonista il gruppo deglie As piazzato in questa Si tratta di un percorso che toccaSalvan chiese- quindi moderni, orientali, popolari, in un molto trionfoentusiasta di Wedella - sottolinea conosce l’ambiente, l’ho visto chance Are con Cora SisterPositivo Armstrong, ancheunail percorso degli e e oratori, piazze e borghi, per censire le mi- diluci tripudiofiducia”. di colori; figure a disposizione e gode tuttae un la nostra La con società nonmobili lascerà nulla intentato delledivoci più appassionanti guidatiedall’ammiraglia straordinarie da Michele gliori rievocazioni della per notte di Betlemme, elementi che riproducono scene tentare di risalire la ed china e si staveristici già attivando per rinforzare la rosadella nellascena prossima gospel, Wanda lami, Trent-Phillips la palma del migliore spetta anche con rappresentazioni a di personaggi di vita collocabili tempi di Gesù o apunta. un , “la migliorW.l. sessione mercato a dicembre, nel mirinoail’acquisizione di una al secondo anno Emanuele Bariso voce femminile americana viventi. passato più recente. Martino di Lupari, dell’anno” ed il gruppoS.dei Purpose. L.O. con uno spri
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Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante
Brindisi al nuovo anno insieme a Gianni Morandi M
orandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibizione live, per regalare al pubblico padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indimenticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini. Un concerto evento unico in cui l’artista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco prima di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo eccezionale repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fianco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico. Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsante. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e conduttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4
Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani firmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni. Non sorprende dunque che, a quarant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-
ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Calabria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Morandi non conosce limiti. I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatrogeox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane. L.O.
e società si equilibrino a favore del benessere globale”. Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione? “Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla nazionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fino a 30 anni, vorrei tentare di
“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissimo. Giochiamo contro le tre squadre “di casa” Danimarca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vincere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni
mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere
Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
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Lo S PoRt in PRIMo PIANo RIMo PIANo L’intervista La campionessa Elisa Camporese racconta la sua avventura Nalin celebra le vittorie dei miglioripadovana atleti
la tesi sogno i Mondiali” per“Dopo i neo campioni
a Cartura clan-destigillo della utiva che ani di inteivittorioso atleta di ciclocross che nella olte, 2 le ntre tra le non (G3)
ha detto spettiamo talentino ante volte annata”. esordienti, e Zangiroa di diritto on, che a int regale
Elisa Camporese con la tesi di laurea
di Graziano edi Corazza
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lisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie milita nel Tavagnacco di Udine, numero 10 della Nazio- proposte”. Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma primi? nale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e Cosa vi manca per superare il Torres? “In questo momento la classifica dice che siam primi, su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato moltissime soddisfazioni, non le ha poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, ancora dato la visibilita’ che merita. sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un TaCi parli della tua laurea e del contenuto della tesi? “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere vagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere allenarmi ogni Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thinking sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo ha battutosostenibilità tutti laureandosi campione pro- vitati, è statadavvero anche unico. l’occasione per il gli saluto Nonostante infortuni stiamo proseguendo Green!”, ed ecoturismo. Ho affrontato il tema augurale per i tre allievi che terminata la travinciale. Tra i primi anni si conferma sprinattacco del campionato); e della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte a furia di vittorie e gol (miglior fila nelle giovanili esordiranno ter di razza Ivan Berto, 2 ele riportando sue vittoriepoie quest’ultima questo e’biancorosse motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff di sostenibilita’ ambientale prossima estagione tra gli juniores: Alessio tantissimi piazzamenti di spessore. E’ la trovare della società”. nell’ambito altri turistico. Il futuro deve obbligatoriamente Magarotto, passista scalatore Carrare ci sono per i prossimi mancata la vittoria nella categoria allievi ma In Nazionale dicheDue prospettive un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino difenderà i colori della Sandrigo sport Annon per questo la stagione deve considerarsi campionati del 2013 in Svezia? a favore del benessere globale”. gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio “La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen- monselicenseuscitiEmanuele i gironi pochiBiondi, giorni famentre e non e’ andata benissimo. Giotua prossima occupazione? Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e Danimarca, Finlandia, ti nei“Ilprimi dieci e alcuni in corse dure e “di casa” mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla na- chiamo contro le tre squadre il passista Domenico Scantamburlo si sono importanti, chi capisce di ciclismo saprà zionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o agliche ordini valutare l’importanza questo e poi, almeno fino a 30dianni, vorreirisultato”. tentare di qualifiaccasati carmi ai all’Andreotti femminile, Tecnoplat ha dimostrato può vincere contro chiunque La serata, popolata da almeno 200 indell’allenatore padovano Omar Benetton. Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi perche’ siamo capaci di prestazioni “di cuore” oltre che di
mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”. Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli? “Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al primo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella finale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Nazionale, l’esordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sostituita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”. Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta? “Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere precisa
e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia prestazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”. Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qualcuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport? “Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’avvicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfitterà ancora di più per far parlar di noi”. Hai anche un tuo blog, cosa ci scrivi? “Il mio blog è nato per gioco. Una mia amica grafica mi ha convinta nello scrivere su una piattaforma multimediale ed eccomi qui, in rete su: lasport.wordpress.com. Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
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Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo
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l comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione ufficiale delle squadre che compongono il settore giovanile della locale società che attualmente milita in eccellenza. Anche quest’anno, in un ottica di collaborazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attualmente 120 iscritti dai quali, alla fine della filiera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra. Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e
tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocente. Le squadre. Piccoli amici all. Luca Favaro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; responsabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allenatori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci. Walter Lotto
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IL VeNeto
in PRIMo PIANo
Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico
Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo
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strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’A- superficie di mare più grande di quella della regione Sar- quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche driatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare degna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivel- estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che le, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico na- c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per zionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del dram- importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e imboccare la strada dello sviluppo sostenibile ma senza prematico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in cludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricaLe Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organiz- vare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono zarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxel- Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se les, a Roma e presso i governi della sponda balcanica, e fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure auil Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore trorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione già attive nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Le- insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte gambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il le Attività produttive, non quelle per l’Ambiente. “Da parte 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una Tirreno,_____________ consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa le-
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gislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate - hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
AzzAlin e RuFFAto “DAlle estRAzioni solo DAnni”
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ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
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Voci da palazzo 41 13 Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?
Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin
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due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide Bendinelli, Popolo delle libertà
“importante anche la manutenZione
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’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.
Costantino toniolo, Popolo delle libertà
Gennaro Marotta, italia dei Valori
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“N
“l’interesse pubblico Vale piÙ degli interessi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.
“basta polemiche, È il momento delle risposte”
o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.
L’opinione Matteo toscani, lega nord
“serVono risorse, usciamo dal patto di stabilitÀ”
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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario Bond, Popolo delle libertà
“a belluno serVono 5 milioni di euro”
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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”
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14 Cultura veneta
Cultura veneta 43
Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fino al 24 febbraio
La fucina delle idee di Fabrizio Plessi In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano di Alain Chivilò
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ell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fino al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’adozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il flusso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di lettura: un incessante e costante flusso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni. Un costante flusso creativo ben rappresentato in questa mostra con il fluire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i
Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione sorta di back stage di tutto quello che è il mio fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono lavoro. Da navigatore solitario, navigo in quee fluiscono in questo grande tavolo centrale, sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. termine improprio perché si tratta di una vera e In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire propria installazione, legata al luogo e all’am- come nasce il mio lavoro con tutto quello che biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz- c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una mostra privata, intima zo della Ragione che ci che diventa pubblica”. ospita. Il corpo centrale “Disegno tutto Nel suo studio ha è composto di 2 lunghe a matita su moltissimi progetti teche contrapposte, dei fogli di carta, nelle quali ho inserito ne possiedo di cui alcuni sono poi tutti i ripensamenti, le più di 6000” eseguiti site specific. prime idee, gli schizzi “Parlo sempre di e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima un piccolo iceberg composto di una mole imdell’opera. Le persone sono abituate a vedere mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. il lavoro che eseguo già finito e in questa sede Certi progetti si realizzano, altri no ma una ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una volta fissati sulla carta diventano parte di me”.
Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2
tibet cosÌ lontano, cosÌ Vicino
C
soggiorni, avvolgendo figuratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disamina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappresentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensurabile” della “luce senza fine”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immutabile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’utilizzo di ossa umane come nella gabula, una
disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientificamente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bottega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine mentale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifico.
Capodanno a Rovigo
treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno
ittà come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti contemporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello storico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolocinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fino al 1911, all’interno dei 4 linguaggi ufficiali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successivamente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografie dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi
Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico prestigioso. “Monumenta ad Agrigento è un’installazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contemporanee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’inserire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”. In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la progettazione e il relativo utilizzo? “Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e
coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fino a un rosario con teschio ben raffigurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divinatorie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazione, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che permettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul petto come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiegazione del curatore Màdaro. Al.Ch.
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i prospetta un grande evento per il capodanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fiera.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bruno Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimenticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta convivenza tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricaduta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire
il grande impatto che un evento di tale portata avrà sulla città”. Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’insegna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia. “La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia abbiamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Albertino e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”. Ro.Gi.
44 16 Cultura veneta Appuntamenti A villa dei Leoni di Mira, venerdì 21 dicembre
Quel giovane di nome Gramsci di Vesna Maria Brocca
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l Centro Studi Riviera del Brenta organizza, per venerdì 21 dicembre alle 20.30 in Villa dei Leoni a Mira, una serata dedicata ad “Antonio Gramsci a 75 anni dalla sua scomparsa” a cura di Davide Zuin, un giovane (classe 1986) dottore magistrale in Scienze politiche, che allo studio ha sempre affiancato la passione per la cultura in genere e la politica. La serata si snoda ripercorrendo quanto scritto nel suo libro “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci” dedicato al noto intellettuale, politico, giornalista, linguista e critico letterario italiano. “Capire, interpretare ed attualizzare Antonio Gramsci - spiega Davide Zuin che è anche presidente del Circolo Culturale Scorzè, associazione che opera nel territorio del miranese - è stato da sempre un compito non semplice per studiosi e politici, in quanto l’opera gramsciana si distribuisce nel tempo sotto forma di scritti molto diversi tra loro, dagli articoli di giornale, alle lettere personali scritte dal carcere, fino ai quaderni del carcere. Il periodo storico in cui Gramsci vive non è certamente avaro di stimoli, anzi, negli stessi anni il mondo vede un fiorire di dibattiti e di personalità che cambieranno per sempre la storia, nell’anno d’inizio del primo conflitto mondiale l’età dei maggiori leader mondiali è molto giovane. Nel 1914 Lenin ha 44 anni, Josif Vissarionovic Džugašvili (Stalin) 35, Roosevelt 30, Hitler
Il motto dell’associazione: “Idee per la cultura, cultura per l’ambiente” 25, Adenauer 38, Chirchill 40, Gandhi 45, Mao Zedong 21, insomma si rileva una generazione di personalità ritenute tuttora le più importanti per la formazione del pensiero moderno”. Per approfondire l’argomento si rimanda all’appuntamento ad ingresso libero organizzato in Villa dei Leoni. Una location animata da diversi eventi culturali proposti dai giovani del Centro Studi Riviera del Brenta, che è un’associazione culturale senza scopo di lucro che opera nel territorio della Riviera del Brenta e dintorni, dall’ottobre 2004, anche in collaborazione con Legambiente. Sono giovani che agiscono seguendo il motto “idee per la cultura, cultura per l’ambiente”, come i due settori in cui è impegnata l’associazione. Dal settembre 2010 a maggio 2012 il Centro Studi ha gestito inoltre, per conto del comune di Mira, l’Ecomuseo “Le Terre del Brenta”, che a breve verrà traslocato in Villa dei Leoni a Mira.
Una serata dedicata al libro di Davide Zuin: “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci”
Nella foto piccola il relatore della serata Davide Zuin
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resso la sede di Peggy Guggenheim a Venezia si rende omaggio alla figura del pittore Giuseppe Capogrossi con una retrospettiva fino al 10 febbraio. Roma è la città iniziale e finale della sua vita, nato nel 1900 e deceduto nel 1972. Dal punto di vista rappresentativo la sua fama e celebrità nascono durante il passaggio nella decade tra gli anni ’40 e ’50 quando idea e inserisce nelle sue opere un segno che lo contraddistinguerà per tutta l’intera carriera: l’elemento a forma allunata o a sorta di forchetta nell’aspetto delle sue punte. Un vero e proprio “marchio” identificativo in ogni parte del mondo. La retrospettiva annovera oltre 75 lavori, in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, che mappano il suo percorso creativo. Dalle opere figurative degli anni ’30, dall’ambientazione metafisica e mistica con I canottieri (1933), Il temporale (1933) e La piena sul Tevere (1933), all’astrazione delle finestre del decennio successivo, alla mostra presso la Galleria del Secolo di Roma nel 1950 che segna, con le prosecuzioni alla Galleria Il Milione di Milano e alla Galleria del Cavallino di Venezia, il passaggio a questa formasegno mai vista. Si prosegue al 1951 con la fondazione del gruppo Origine, assieme a Ballocco, Burri, Colla e la partecipazione come unico italiano alla mostra di Parigi “Véhémences Confrontées”. Frequenti furono i rapporti con Michel Tapié, Jackson Pollock, Sam Francis e Georges Mathieu. Lavori quali Superficie 399 (1961) e Superficie 449 (1962) conducono ad altre fasi della sua carriera con i rapporti con le Biennali di Venezia e San Paolo, gli Stati Uniti d’America e il noto gallerista Leo Castelli, fino agli ultimi grandi lavori del suo ultimo decennio di vita. Documenti storici e un video arricchiscono il percorso di Capogrossi che attraverso un tratto distintivo e originale è ricordato ancora oggi. Al.Ch.
46 Cultura veneta Musica I cori polesani impegnati in calendario che arriva al 6 gennaio
Natale, periodo di concerti Nelle prossime settimane non mancheranno gli appuntamenti con il bel canto di Mattia De Poli
Due formazioni corali rodigine
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atale è una festa per tutti: per i bambini ma anche per Piccoli cantori di San Bortolo. Nel periodo in cui l’atmosfera gli adulti e gli anziani. E’ un’occasione per trascorre- del Natale si accende di una luce particolare, tra il ponte re un po’ di tempo in compagnia di familiari, amici, dell’Immacolata e l’Epifania, questi gruppi canori vivono un persone care. E se la compagnia porta gioia, questa gioia periodo molto intenso e ricco di appuntamenti: dal Delta spesso si traduce in canto, una passione che coinvolge tutte all’Alto Polesine il calendario dei concerti è fitto. Ad aprire le generazioni e che nella provincia di Rovigo ha dato vita e le danze ci hanno pensato le Strenne di Natale al Censer anima molte realtà corali. Ci sono cori scolastici, come il coro di Rovigo, inaugurate e chiuse da una doppia esibizione del Delta gospel choir. Almeno tre gli giovanile del Liceo “Celio” di Rovigo appunti nel ponte dell’Immacolata: o il coro della Joska, legato al Liceo Il 26 dicembre il 7 dicembre alle 21 il Monte Pasuscientifico “Paleocapa”, a cui parteci- appuntamento pano ragazzi da tutta la provincia e con i Piccoli cantori bio inaugura il teatro di Pontecchio, mentre l’8 dicembre i Piccoli cantori dai paesi limitrofi. Questi spesso sono e con il Delta si esibiscono presso la chiesa Lusia. il trampolino di lancio verso cori che gospel choir Lo stesso giorno a Lendinara, presso sono composti da persone più grandi e che di solito specializzano il loro repertorio, dal canto popo- la chiesa dei Cappuccini, alle 21 il Delta gospel choir, insieme lare al gospel. Tra i tanti c’è il coro polifonico Città di Rovigo, al Piccolo coro dei Frati, anima una serata di beneficenza il coro Monte Pasubio-Rovigo Banca, il coro Vangadizza di a favore del centro di accoglienza per bambini di Mbanza Bagnolo di Po, il Delta Gospel Choir. Ma la passione per il Congo in Angola. Il 14 dicembre l’auditorium del Liceo “Pacanto a volte nasce già da bambini, come testimonia il coro leocapa” ospita il coro della Joska che si esibisce insieme
in breVe Appuntamenti
natale a badia polesine
N
on è necessario andare lontano, tra i monti del Trentino o dell’Alto Adige, della Svizzera o dell’Austria, per trovare gli ormai tradizionali mercatini di Natale. La moda delle casette di legno è scesa fino in pianura e il Polesine non fa eccezione. Così il 22 e 23 dicembre il centro storico di Badia Polesine si anima con la “Favola di Natale”, promettendo di riaccendere l’atmosfera della festa. Per due giorni, per iniziativa dell’associazione culturale “Panta rei” con la collaborazione della Pro loco di Badia Polesine e della Idc Comunicazione e con il patrocinio del Comune, le vie e le piazze della località altopolesana saranno animate dal Mercatino dell’artigianato artistico: tra gli stand e le bancarelle sarà possibile trovare idee e oggetti originali, simpatici e preziosi da regalare sotto l’albero. L’allestimento, aperto il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, sarà affiancato da una Rassegna di prodotti tipici di stagione e di golosità legate alle celebrazioni natalizie con degustazioni. Domenica 23 la festa entrerà ulteriormente nel vivo con l’animazione per i bambini, le esibizioni di artisti di strada e la distribuzione di cioccolata calda e di vin brulè. Non mancherà neppure l’arrivo di Babbo Natale che dalle 15.30 in piazza della Vangadizza incontrerà i più piccoli e raccoglierà le loro letterine. Per tutti, infine, l’appuntamento è presso il Teatro sociale di Badia Polesine, dove a partire dalle 18 l’Accademia della musica di Padova proporrà il grande concerto “Gospel”. M.D.P.
al coro San Sigismondo di Bologna. Nei giorni immediatamente precedenti il Natale il Delta gospel choir ha un doppio appuntamento, il 18 dicembre alle 21.30 presso il Ridotto del Teatro sociale di Rovigo e il 20 dicembre alle 21 presso la chiesa di San Bortolo del capoluogo polesano per il terzo concerto di beneficenza “La voce dell’anima” a favore del Caritas baby hospital di Betlemme. Presso la stessa chiesa il 22 dicembre è in programma una serata animata dal coro giovanile del Liceo “Celio”, mentre il 19 dicembre alle 21 la chiesa di Villadose ospita il coro polifonico “Città di Rovigo”. Vigilia di Natale e Santo Stefano ancora in musica: il 24 dicembre con il coro Venezze consort presso la chiesa di San Domenico e con il Monte Pasubio presso l’auditorium San Rocco di Grignano, il 26 dicembre presso la chiesa di Sant’Apollinare con i Piccoli cantori e con il Delta gospel choir in una serata veramente “corale”. C’è ancora tempo il pomeriggio del 6 gennaio per ascoltare il coro Vangadizza presso la chiesa di Ca’ Emo in attesa dei Re magi.
nuovo libro di Don Donegà
impressioni di un Viaggio
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resca di stampa, la nuova plaquette di don Daniele Donegà conferma il legame tra poesia e viaggio. Dopo le liriche scritte lo scorso anno durante il pellegrinaggio in Terra Santa, “Cime e onde di Toscana e di Liguria” raccoglie le impressioni di una vacanza condotta, come spiega l’autore nell’introduzione, “sulle tracce di alcuni poeti, di uno scrittore, di un musicista e di una santa”: Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Carlo Betocchi, Daniele Donegà Camillo Sbarbaro, Francesco Biamonti, Giacomo Puccini e santa Gemma Galgano. Non un diario. Piuttosto il taccuino di un pittore dei sentimenti, che usa le parole al posto dei colori, la penna e la carta al posto dei pennelli e della tela. E talvolta si ha l’impressione che le parole non bastino: così il poeta si scopre anche fotografo, come testimoniano alcune immagini, scattate dallo stesso Donegà, inserite fra i testi con didascalie evocative. La natura è protagonista: il mare con le barche, il cielo con le nuvole, la terra con i vigneti, gli alberi, gli animali. Ma domina su tutto il mistero dell’invisibile e dell’indicibile: dal “disteso cinguettio / di uccelli che non si vedono” alle “parole di silenzio in sazietà”. E la luce della fede si rivela come “un bacio pieno di respiro”, “un bacio forte sulla bocca […] per ricevere lo spirito buono / e trasmetterlo” in un sentimento d’amore cosmico: l’“amplesso dell’universo” in cui entrare per “sentire e godere i piaceri di tutti gli amori / e far brillare ognuno con una luce diversa / quanti sono i raggi delle stelle”. M.D.P.
teatro di occhiobello Stagione all’insegna della ricercatezza
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n teatro che riscopre le sue origini e le reinterpreta in modo originale, diventando occasione per riflettere sulla natura umana: questo è il filo conduttore della stagione 2012-2013 del Teatro comunale di Occhiobello, che non ha caso ha scelto la faccia di una scimmia come provocatoria immagine di manifesto. La rassegna si segnala per la ricercatezza delle proposte. Marco Sgarbi, direttore artistico del teatro, è stato protagonista dell’anteprima fuori abbonamento dal titolo “Giro solo esterni con aneddoti”, andata in scena il 26 ottobre scorso, che nel 2011 ha ricevuto il premio Tuttoteattro. com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”. Lo spettacolo “Sequestro all’italiana”, interpretato da Michele Sinisi e Vittorio Continelli e in calendario per il 14 dicembre, è stato invece finalista al premio Riccione per il teatro nel 2009, mentre il prossimo 25 gennaio andrà in scena “Macbeth all’improvviso”, una rappresentazione che gioca con la commedia dell’arte e l’arte dei burattini, interpretata da Gigio Brunello e già insignita con il premio della Critica teatrale 2002 dall’Associazione nazionale dei critici di teatro. Non mancano i nomi più popolari: da Alessandro Bergonzoni, autore e interprete lo scorso 30 novembre dello spettacolo “Urge”, a Natalino Balasso, a sua volta autore e interprete de “L’idiota di Galilea” che chiuderà la rassegna il 22 febbraio. Completano il cartellone “Olivetti. Camillo, alle radici di un sogno”, dedicato al fondatore della prima fabbrica italiana di macchine per scrivere, con Laura Curino per la regia di Gabriele Vacis (11 gennaio) e “Italianesi”, sui rapporti storici tra Italia e Albania nel Novecento, con Saverio La Ruina (8 febbraio). Dopo gli spettacoli, abbonati e spettatori possono cenare presso il ristorante “La colombara” al M.D.P. costo di 16 euro.
teatro Ballarin di lendinara
calendario di prosa
L
a nuova stagione di prosa del Teatro comunale Ballarin di Lendinara si preannuncia adatto a un pubblico eterogeneo: un mix equilibrato fra tradizione e innovazione, fra serietà e irriverenza con un’apertura significativa alla musica. Distribuiti nell’arco dei cinque mesi, da novembre a marzo, si succederanno sei diversi spettacoli. L’apertura è stata affidata a metà novembre all’estro di Paolo Poli con “Aquiloni”, uno spettacolo liberamente ispirato all’opera di Giovanni Pascoli nel centenario della morte del poeta romagnolo. Il mese di dicembre riserva invece due appuntamenti all’altezza dell’esordio. Giovedì 6 il programma prevede la commedia di Neil Simon, “A piedi nudi nel parco”, mentre domenica 16 Gioele Dix dirige l’allestimento di un classico del teatro moderno, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, interpretato da sette comici di Zelig con l’accompagnamento musicale del duo virtuosistico composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti in un connubio di sicuro effetto. Nel 2013 la rassegna prosegue con una nuova proposta fra tradizione e innovazione, fra teatro e musica: venerdì 18 gennaio “L’avaro” di Molière viene riletto in chiave moderna da Ketti Grunchi nello spettacolo “L’avaro in blues”. La musica sale in cattedra sabato 23 febbraio con “Noche tanguera ovvero Tango, danza y musica dal vivo”, nell’interpretazione della compagnia Naturalis Labor. Il 22 marzo “Gin game” di Donald Lee Coburn chiuderà il sipario sulla quinta stagione di prosa del Ballarin. M.D.P.
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del Piovese Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.145 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it www.lapiazzaweb.it
Arte
Il continuo movimenti di Hermann Nitsch pagg.
12-13
Vacanze
Parchi, borghi e vette delle Dolomiti
pag.
Rubriche
Rischio alluvioni, accuse alla Regione Sono ancora vicini i disastri del 2010 e vien da chiedersi come mai oggi siamo ancora al punto di partenza
alle pagg. 5-6-7
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24-26
Sì, viaggiare Pilsen, la città della bionda
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ici Pilsen e pensi alla birra. E viceversa, perchè l’intreccio che lega la bella città della Boemia centrale, nella Repubblica Ceca, e la bevanda più diffusa al mondo è indissolubile. Ed ha pure un luogo simbolo questo legame, ovvero lo storico birrificio dove il 5 ottobre 1842 nacque la prima birra chiara, la Pilsen appunto. Fu un mastro birraio bavarese a impostare la cotta e a creare il prodotto che ha cambiato la storia stessa della birra. Josef Groll, così si chiamava il bizzarro personaggio che aveva in tasca la “formula magica” della nuova birra... continua a pag. 16-18-19
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E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione
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Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani
I
nizio novembre, metà novembre, fine novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente le temperature ancora alte non fanno sperare nel meglio. Eppure tutti ricordano benissimo lo scenario disastroso del 2010 e vien da chiedersi come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”. Non si tratta più di eventi straordinari: ciò che accade è semplicemente frutto della cementificazione selvaggia e mal governata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi
Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica” sta cedendo. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione. Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chiedere interventi strutturali. Il vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano pluriennale di ope-
re per la salvaguardia idrogeologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli investimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fino a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fiumi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occorre che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse economiche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole conclude Tiozzo - mettere fin da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”. E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiamando il Governo affinché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni. “I nostri territori – ha ribadito il Governatore Luca Zaia – sono sempre più a rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi,
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Attualità
>> Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti
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nizio novembre, metà novembre, fine novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente le temperature ancora alte non fanno sperare nel meglio. Eppure tutti ricordano benissimo lo scenario disastroso del 2010 e vien da chiedersi come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”. Non si tratta più di eventi straordinari: ciò che accade è semplicemente frutto della cementificazione selvaggia e mal governata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi
Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica” sta cedendo. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le
re per la salvaguardia idrogeologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli investimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fino a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fiumi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occorre che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse economiche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole conclude Tiozzo - mettere fin da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”. E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiamando il Governo affinché sia migliorato il recepimento della diretti
segue dalla pagina precedente
ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini
di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i comuni lungo l’a-
Sopra Luca Zaia, a fianco Giuseppe Romano. Sotto a fianco Lucio Tiozzo
continua alla pag. seguente
CONSUMO DEL TERRITORIO: DATI DRAMMATICI
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asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre più in rosso, cercano di
recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 milioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.
Attualità
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LEGAMBIENTE: SERVE UN PATTO PER IL TERRITORIO
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sta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficil-
mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il
presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di fra-
na di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.
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Attualità
>> Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale
Anche in Veneto città intelligenti proiettate nel futuro Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart! di Germana Urbani
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ccorre dunque ripensare le città in modo da favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, città intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile. Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incentivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimentazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazione della città che tengano conto della velocità dell’innovazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si prepara alla vita nel lungo tempo, per i nostri figli e per i loro figli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse attraverso infrastrutture: non strade e complanari ma infrastrutture internet. Per realizzare tutto questo, però, occorre l’implementazione della banda larga, condizione infrastrutturale fondamentale per poter pensare a qualsiasi progetto di smart cities. Anche in questo momento di profondi cambiamenti la Regione Veneto, che è stata protagonista del miracolo economico del Nord-Est, sta portando avanti un progetto di sviluppo di Smart Cities elaborato da Confindustria Servizi Innovativi Veneto, con il supporto di
Smart Cities Veneto è un progetto che valorizza il potenziale d’innovazione della regione
Between Group Spa, e che coinvolge la Regione del Veneto e tutti i comuni interessati per arrivare a definire degli obiettivi condivisi e dei modelli di sviluppo eco sostenibili ad alto contenuto tecnologico. Oggi sono in arrivo dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’istruzione, 615 milioni di euro destinati alla ricerca. Due bandi del ministero dell’Istruzione sbloccherebbero 415mln destinati ai distretti tecnologici e ai laboratori, e 200mln alle smart cities. Sono risorse a
disposizione e la nostra Regione si è dunque attivata perchè la gran parte di questi soldi sono destinati al Nord produttivo. Ma Smart Cities Veneto è un progetto nato già un paio di anni fa per valorizzare il potenziale d’innovazione della regione e delle sue imprese e che vuole essere una cabina di regia regionale per coordinare e stimolare le iniziative su questi temi: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolge tutti i
settori, dalla Pubblica Amministrazione alla sanità, ai trasporti e al turismo. “In questi anni – afferma Marino Zorzato, vice presidente della regione Veneto - abbiamo investito sulla banda larga e sono in corso interventi per circa 40 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione dei cittadini e sul superamento del “digital divide”, creando punti di accesso alla rete in 180 comuni veneti per arrivare a connettere il territorio. Abbiamo investito sulle infrastrutture di interoperabilità e cooperazione applicativa per favorire la condivisione e lo scambio tra operatori pubblici e privati; poi ricordo il nuovo portale “open data”, il bando sul cloud computing. Nei prossimi anni la Commissione Europea finanzierà molti bandi che avranno come obiettivo il ripensamento urbano intelligente. La Regione da oggi è pronta e ci sarà. La palla passa ora all’intero “sistema Veneto” che deve saper approfittare di queste opportunità”. Ad oggi quasi tutte le città capoluogo hanno iniziato dei percorsi per attuare la città intelligente ma gli interventi sono a macchia di leopardo. Il progetto, Smart Cities Veneto, nasce invece con l’intento di definire una road map delle iniziative che sia condivisa e razionale, ed assegna alla Regione il ruolo di coordinamento necontinua alla pag. seguente
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COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)
Il Gal punta sulle attività turistiche Il turismo, una delle priorità del Gal “Antico Dogado”, che ha destinato oltre 1 milione e 400 mila euro ad interventi e bandi che finanziano questo settore. Un settore che considera fondamentale nello sviluppo del territorio. Grazie alla Misura 313 è possibile, infatti, qualificare itinerari, realizzare o adeguare piccole strutture rivolte all’accoglienza e all’informazione delle aree rurali, commercializzare pacchetti turistici o intraprendere attività informative, promozionali e pubblicitarie. Ma entriamo nel dettaglio. Le Province di Venezia e Padova hanno attivato un progetto che vuole consolidare i percorsi e gli itinerari di slow mobility, situati nell’entroterra, al fine di intercettare i flussi turistici costieri legati ai centri storici (Venezia, Padova e Riviera del Brenta) e al turismo balneare (Chioggia e Sottomarina). Sono risultati strategici i fiumi Brenta e Bacchiglione, oggetto di valorizzazione anche nel progetto di cooperazione interterritoriale “Tur Rivers”. Lungo il Bacchiglione, la Provincia di Padova realizzerà tre itinerari tematici dedicati ai casoni, alle bonifiche benedettine e alla storia e all’architettura di Candiana. La Provincia di Venezia, invece, potenzierà il percor-
so che collega il Naviglio del Brenta da Mira fino a Campagna Lupia lungo il Nuovissimo. Entrambi gli interventi contribuiranno alla valorizzazione di una zona della pianura veneta unica per la presenza di storia, eccellenze paesaggistiche, arte, architettura, tradizione e prodotti tipici. Con i Consorzi di Promozione Turistica di Padova e con Chioggia Si, il Gal si prefigge di potenziare la commercializzazione dei pacchetti turistici, facendo conoscere il nostro bel territorio sia attraverso la costituzione di un “Marchio d’area”, sia con la partecipazione a manifestazioni turistiche. Nei mesi di novembre e dicembre 2012 infine, avranno scadenza i bandi destinati all’accoglienza, all’informazione e all’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del Vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro loco. Per informazioni contattare il Gal Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@ galdogado.it L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle ore 12, previo appuntamento telefonico.
Fondi Ue 2014-2020 Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo
Incontro sui progetti di cooperazione Il 5 novembre scorso il Gal Antico Dogado ha presentato al “Museo delle Idrovore” di Santa Margherita di Codevigo (Pd), tre progetti di cooperazione che hanno ricevuto l’ammissibilità ai finanziamenti da parte di Avepa e della Regione del Veneto. Si tratta nel particolare del progetto Turismo rurale tra i grandi fiumi-Promozione del turismo rurale nei territori di pianura attraversati dai grandi fiumi-Tur Rivers, che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal emiliano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 233.966 euro e si propone di “captare” e indirizzare il turismo “classico” attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari “interGal o interprovinciali” di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie, ecc. C’è poi il progetto Città storiche, mercati rionali e contadini tra piazze e barchesse-Open Market che vede coinvolti quattro Gal veneti e un Gal friulano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 200mila euro e si propone di sostenere l’offerta turistica rurale dei territori partner attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali. Infine c’è il progetto Rural Emotion-R.EM che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal finlandese. L’iniziativa transnazionale prevede un contributo pubblico di 170 mila euro e si propone di promuovere una serie di itinerari/mete culturali, attraverso il personaggio di un fumetto individuato con un concorso unico internazionale. All’incontro ha partecipato un pubblico attento e molto interessato alle opportunità offerte dalle diverse iniziative proposte.
INCONTRO INFORMATIVO SUI PROGETTI DI COOPERAZIONE DEL 05.11.2012
A seguito della conclusione dei seminari di alta formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai Gal del basso Veneto (Gal Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica) nei mesi di luglio e settembre 2012, prenderà avvio una fase particolarmente strategica che prevede un approccio di tipo partecipativo degli attori locali. E’ prevista una consultazione, attraverso la somministrazione di un questionario, dei partenariati che compongono i Gal veneti in relazione al nuovo ruolo previsto per gli stessi nella futura programmazione Ue 2014-2020, e sulla base della strategia e del comune obiettivo di sviluppo territoriale individuato dai Gal medesimi per le rispettive aree geografiche. Sulla base delle esigenze del territorio verranno individuate le possibili priorità di investimento dei Gal veneti da presentare alla Regione del Veneto, che avrà il compito di predisporre i nuovi programmi 2014-2020.
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Attualità 11 >> Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale 24 >> Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale
Anche in Veneto città intelligenti proiettata nel futuro Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart! di Germana Urbani
O
ccorre dunque ripensare le città in modo da favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, città intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile. Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incentivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimentazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazione della città che tengano conto della velocità dell’innovazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si prepara alla vita nel lungo tempo, per i nostri figli e per i loro figli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse
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cessario per evitare ulteriori ritardi sul per- che le aziende. “Con un primo progetto corso della gestione intelligente delle città. – continua Cogo - cercheremo di aprire in Certo uno dei primi ostacoli da superare ogni comune del Veneto uno o più centri per generare futuro è il Digital Divide, o ar- di alfabetizzazione digitale. Come Regione retratezza digitale, Infrastrutturale. “Porta- mettiamo i fondi per l’acquisto dei beni (computer, conre la banda larga nei luoghi dove gli ope- Le iniziative investono: nettività, affitto, ecc.) mentre i ratori commerciali agenda digitale, banda non sono incentivati larga e alfabetizzazione comuni sono liberi di scegliere gli inad investire è una segnanti più vicini priorità – afferma digitale al territorio e più in Gianluigi Cogo, linea con le esigenresponsabile della Community Network della regione Veneto ze dello stesso. Il secondo progetto ha messo a con- Ora si tratta di scatenare la competizione fra le Telco e gli operatori di connettività mi- corso le PMI incentivandole a migrare sul nori che possono offrire a cittadini e azien- ‘cloud computing’. Il finanziamento mira a persuadere de formule contrattuali ad hoc in modo da garantire a tutti di entrare nel business le aziende ICT del territorio e a spronarle verso quei paradigmi che sono il sostegno digitale”. Va poi considerato il digital divide cul- all’eCommerce e alla globalizzazione dei turale che in Veneto investe sia le famiglie mercati digitali”.
GRANDI CITTÀ: A CHE PUNTO SIAMO?
T
ra le città capoluogo alcune non hanno atteso ad avviare processi smat. Padova ha dedicato molta attenzione ai temi della smart health e della smart mobility. Il miglioramento e il ripensamento dell’organizzazione della rete sanitaria permette ai cittadini di prenotare visite specialistiche, pagare i ticket e ritirare i referti on-line in buona parte delle Aziende Sanitarie presenti in città. In previsione c’è anche la realizzazione a breve del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Per quanto riguarda l’area della smart mobility si è puntato sulla diffusione dei servizi informativi per l’utenza del trasporto pubblico locale e ed alla presenza di avanzati sistemi di bigliettazione elettronica. Verona, invece, punta al miglioramento del trasporto pubblico locale: pur essendo presente un sistema di bigliettazione elettronica di tipo avanzato (con carta contactless) è già allo studio un sistema per la pianificazione on-line dei percorsi. Nell’area della smart education si evidenzia una buona diffusione di infrastrutture digitali a disposizione delle scuole, personal computer, colle-
gamenti wifi e lavagne interattive multimediali. Questo territorio si distingue per l’utilizzo di energie rinnovabili, con una potenza degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici pari a 18,9 KW ogni 1.000 abitanti. A Venezia è molto interessante l’implementazione dei servizi di e-government offerti dal Comune. Attraverso il sito dell’ente il cittadino ha la possibilità di consultare on line le proprie pratiche e controllarne lo stato di avanzamento, scaricare la modulistica ed effettuare il pagamento di alcuni tributi. Molto poco è stato fatto nel trevigiano e nel vicentino mentre nel bellunese si è investito in progetti eco sostenibili favorendo esperienze di produzione di energia idroelettrica grazie allo sfruttamento delle caratteristiche naturali del territorio e alla presenza di molti corsi d’acqua. Anche a Rovigo hanno sviluppato progetti legati allo sviluppo sostenibile: il risparmio energetico, la qualità dell’aria, l’adozione della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Sono inoltre già attivi anche in questo Comune i servizi di smart healt.
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12 L’intervista >> Arte. Intervista al massimo esponente dell’Azionismo Viennese
Il continuo movimento percettivo di Hermann Nitsc Nato a Vienna nel 1938, Nitsch è un’artista a tutto tondo: pittore, autore di musica e di lavori teatrali. Ha trovato nella performance la sua dimensione internazionale di Alain Chivilò
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ermann Nitsch ama l’Italia e non lo nasconde, perché nel nostro Paese ha trovato modo di essere apprezzato e capito. Al castello in Austria di Prinzendorf, sua casa abituale, alterna periodi ad Asolo e a Napoli, dove ai piedi del Vesuvio il lungimirante Giuseppe Morra, presidente dell’omonima Fondazione, ha creato una collaborazione con il Maestro il Museo Nitsch, fornendo alla città Partenopea una porta d’accesso di primaria importanza al contemporaneo. Nato a Vienna nel 1938, Nitsch è un’artista a tutto tondo che considera l’Arte a 360 gradi. Pittore, autore di musica e di lavori teatrali ha trovato nella performance la sua dimensione internazionale. E’ massimo esponente dell’Azionismo Viennese, movimento che utilizza tematiche e immagini di stampo psicologico, autolesionistico e sadomasochistico con un approccio dissacrante, mai
provocatorio, nei confronti di simboli presi dal corpo, dalla sessualità e dalla religione. Da un lato discusso, dibattuto e contestato per aver proposto un’Arte in anticipo rispetto ai tempi, dall’altro compreso, amato e apprezzato da coloro che percepiscono un approccio emozionale totale. La sua poetica, come esplica Nitsch nell’intervista, parte dall’esperienza della realtà attraverso i sensi e l’immediatezza dove non è necessaria alcuna spiegazione, facendo si che la parola sia superflua. Partendo dal rispetto di tutte le forme di religione, l’artista diventa un profeta che conduce l’Arte attraverso la percezione. Tensione, energia e una musica di natura grafica, fuori dai consueti canoni compositivi, in cui la realtà è inserita all’interno di una struttura drammatica. Prima della performance di pittura 64. Malaktion al Mart di Rovereto, lo abbiamo incontrato durante una serata conviviale, dando
all’intervista un’originalità fuori dai consueti canoni formali. La sua infanzia non è stata facile. Cosa le è rimasto maggiormente impresso e quali sono state le prime linee guida del suo pensiero artistico? “Il periodo era quello molto duro della II guerra mondiale. C’erano bombardamenti ogni giorno e dovevamo scappare nei rifugi sotterranei. Mia madre portava con sé varie cose come
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documenti. Ricordo che molte persone livello personale? Invece cosa rappresentapregavano. C’erano solo due parole che pote- no la musica e le grida nelle sue performanvano descrivere la situazione: vita o morte. Il ce? paesaggio fuori era come un quadro simbolista: “Mi sono sempre confrontato con la mule case erano distrutte, il cielo era nero perché sica in generale dal genere classico, all’etnico, ogni cosa stava bruciando. Mio padre era al all’antico fino al moderno. Oltre a Wagner mi fronte che combatteva e non ho avuto molti piacciono i primi lavori di Richard Strauss e contatti con lui. Quando venne a trovarmi fu Skrjabin. Quest’ultimo cercò di creare una certa una grande festa in quanto potevo dire di avere sorta di mistero nel teatro. Voleva che i suoi un padre. Purtroppo alla notizia della sua mor- spettatori andassero verso uno stato d’estasi te a mia madre crollò addosso il mondo. Mio di salvezza. Da qui pensai: perché non creare nonno mi disse queste parole: sei un povero un teatro a grandezza naturale come nei tempi ragazzo, tu non hai più un padre. Tutto questo del Rinascimento? Perché non creare un teatro per me è molto triste e brutto. Invece nell’am- che duri per giorni? Ad ogni modo credo di aver bito degli studi, il disegno fu la mia forza data creato con la musica del mio teatro una forma una certa predisposizione. A quel tempo ebbi molto personale a livello compositivo. Il rumore l’opportunità, dedicando tutto me stesso, di diventa uguale alla musica, che a sua volta è studiare poesia, storia e religione. Inoltre la molto estrema. L’urlo invece diventa essenziale musica assunse grande importanza per me, nella mia musica. Le urla di piacere e di morte in quanto andavo a Vienna durante l’annuale sono molto importanti così come la musica dei stagione concertistica. In quest’ambito Wagner rumori. C’è stato un lungo periodo in cui mi era ed è uno dei miei preferiti. Ero affascinato dispiaceva di non aver imparato la teoria della da come il suo teatro avesse un suo svolgersi musica classica. Non ero capace di comporre in nei festival religiosi. Partendo da qui, personal- modo classico. A dire il vero mi capitava di non mente volevo di più e averne particolarmente C’erano solo due parole bisogno perché la musiavevo 19 anni. La mia intenzione era di creare che potevano descrivere ca, che produco, era ed qualcosa nell’ambito di è tuttora amorfa tanto la situazione: un festival dell’esistenza, da non essere chiaravita o morte con una situazione vicina mente scritta nel clasa una festa sacra insiesico sistema delle note me alla partecipazione musicali. Così creai una di una moltitudine di persone. In questo modo partitura che mi permettesse d’ideare queste concepii il Sechs-Tage-Spiel che originariamente composizioni tipicamente quasi amorfe”. era con parole scritte. Una sorta di teatro arIl progetto iniziale del Teatro delle orge caico che univa e completava tutti gli approcci e dei misteri è pensato come un grande drammatici. Volevo iniziare con l’antico teatro evento cerimoniale che condensi in se miti, greco, Shakespeare e Kleist. Altre influenze modelli, rituali e simboli archetipici fondale ebbi comunque dal Simbolismo francese e mento della cultura europeo-mediterranea. dall’Espressionismo”. Nel XXI secolo, in una società diversa da La perfomance pubblica (arte, musica, allora, è ancora così? politica) unisce insieme molte persone di “Una società cambia sempre e cambierà diverse provenienze. In una società indi- nuovamente in futuro. Per me è stato molto vidualistica come questa può fare sentire importante non utilizzare la lingua parlata. Il meno sole le persone? linguaggio non è abbastanza. L’importante è “Non solo nella performance ma nel teatro portare indietro memorie di sensuali percezioni. classico e nei musei per esempio. In generale ci Studi dimostrano che gli uccelli, al giorno d’ogsono diversi fattori che fanno unire più persone gi, cantano nelle grandi città in modo più forte in questa società individualistica”. che in passato. Così in Arte si deve trovare un Cos’è la musica per Hermann Nitsch a continua alla pag. seguente
L’intervista 13
ch modo più forte e intenso rispetto al linguaggio che essa stessa possa mai veicolare. Ecco come giungo a questa sorta di teatro: tutto consiste nel mostrare dall’interno sensazioni molto intense a livello percettivo”. Nel Teatro delle orge e dei misteri non si evidenzia la presenza, il ruolo specifico, l’espressione e la tecnica di un attore principale ma c’è il collettivo. C’è una motivazione? “Ho bisogno di molte persone per esprimere ciò che voglio. Comunque gli attori nella performance sono da dividere in attivi e passivi, anche se si evidenzia un collettivo. Per esempio a Cuba inizialmente quasi tutti volevano assumere il ruolo attivo. Voglio che la gente senta con il mio teatro un evento reale che possa essere sperimentato con tutti i 5 sensi. Ha un odore, può essere assaggiato, può essere visto, può essere sentito e ascoltato. I sensi sono raggiunti attraverso la consapevolezza ed è questo un antico dilemma di Platone, ossia lo spirito
deve opporsi alla carne. In verità, secondo me, è l’unità di queste due cose”. Nell’action painting americana parla il linguaggio del corpo ma c’è distanza tra quadro e esecutore. Nel suo azionismo invece opera e esecutore sono un tutt’uno. Il camice bianco che usava anche Klimt è il tramite? “Non solo il camice di Klimt che ha un ruolo comunque importante, ma si possono trovare similitudini anche nel Jugendstil e in Stefan George. Si percepiva l’artista come un sacerdote. Un concetto riscontrabile anche nei simbolisti”. Nell’arte contemporanea la provocazione è usata per creare un sentimento interiore non positivo al fine di avere maggiore evidenza e successo. Negli anni ha avuto accuse per esempio dalle religioni monoteiste e dagli animalisti per una sua arte anch’essa provocatoria. Io credo che non lo
sia, ma pensa di aver utilizzato quest’aspetto involontariamente? “No, perché non ho mai voluto offendere o discriminare le diverse religioni del nostro pianeta”. Cos’è il castello di Prinzendorf per lei? “Il castello di Prinzendorf è il Teatro delle Orge e dei Misteri. Attraverso i miei studi e la pittura ho compreso la bellezza di questo paesaggio. Ho ri-vissuto i tramonti di Van Gogh e ho provato forti esperienze mistiche in questo castello. Ho provato forti gioie lì e mi sento una parte di esso. C’è il contatto con la natura e la vita. E’ il luogo dove poter realizzare tutto questo”. L’Italia, come luogo, fornisce delle caratteristiche diverse a un’azione rispetto ad altri paesi del mondo? “Sì, in Italia la mia Arte è compresa molto bene. Precisamente nella città di Napoli mi sento compreso molto di più”.
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14 Luoghi da scoprire >> Itinerario nella neve
Parchi, borghi e vette delle Dolomiti Da Belluno a Cortina passando attraverso luoghi quasi sconosciuti ma rimasti come gioielli gelosamente custoditi da strette valli montane
N
di Germana Urbani
on c’è niente di più bello che infilarsi una bella tenuta da neve e incamminarsi tra i boschi imbiancati, soprattutto se il paesaggio è quello delle Dolomiti venete. La prima tappa dell’itinerario che proponiamo è in uno dei salotti più belli d’Italia: Piazza Duomo a Belluno, circondata dal Palazzo dei Rettori e dal Palazzo dei Giuristi, dalla Torre Civica e dal Duomo di San Martino. La storia narra che al tempo dei Romani nel quartiere medievale di questa città attraccavano le zattere in abete che scendevano lungo il Piave fino a raggiungere il Po e dunque il mare . Visitata Belluno, inoltratevi nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e fate tappa a Mas che sorge in
Dal lago di Misurina raggiungete il rifugio Auronzo: ammirate le tre cime di Lavaredo una stretta valle a metà fra i Monti del Sole e il Gruppo della Schiara. Non mancate di visitare la quattrocentesca Certosa di Vedana, oggi convento di clausura e di ammirare poi le oltre duecento ville che sorgono lungo il cammino in direzione di Pedavena e Feltre. Vi attendono poi il misterioso Lago del Mis e i Cadini del Breton, dove si possono ammirare le formazioni rocciose chiamate “Marmitte dei Giganti”. Non lontano da queste formazioni potrete ammirare la Cascata della Soffia, che appunto soffia dalla roccia degli sbuffi di aria fredda. Ma ora è tempo di salire in alta montagna dove piccoli borghi sospesi nel tempo si susseguono fino a giungere ad Agordo con la sua bella Piazza della Libertà, ornata da antichi edifici come il Palazzo Crotta-De Manzoni. Qui vicino si custodisce una perla
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dell’Unesco: il villaggio minerario di Valle Imperina che merita certo una visita. Prendete poi la strada verso la Valle di San Lucano e passando per la Cascata dell’Inferno visitate a Falcade il museo-studio dello scultore contemporaneo Augusto Murer. Giunti ad Alleghe salite in cabinovia a Piani di Pezzè, poi in seggiovia raggiungete Col dei Baldi godendo del maestoso spettacolo offerto dai monti Civetta e Pelmo. Il consiglio è di non fermarvi ma di salire ancora. Da Malga Ciapela, infatti, con la funivia, si arriva sulla cima della Marmolada. Il fascino del ghiacciaio vi lascerà senza fiato ma proseguite per il Passo Falzarego dal quale si può salire con la funivia al Lagazuoi: godrete di uno splendido punto d’osservazione a 360 gradi. Se non siete ancora sazi di meraviglie visitate la Val di Zoldo, attraversata dal torrente Maè, che si trova a cavallo del Civetta e del Pelmo. La storia di Longarone, il suo museo e la sua diga sono lì a raccontare tristi vicende ma anche coraggio e tenacia. Poco lontano resiste al tempo la quattrocentesca Pieve di San Floriano, che domina il piccolo Lago di Pontesei, mentre nei pressi del Passo Cibiana, si arriva al pittoresco borgo di Fornesighe, con il suo Museo dell’Intarsio. Da qui si può salire sulla vetta del Monte Rite. Da vedere assolutamente anche il piccolo borgo di Cibiana che racconta la sua storia ai visitatori attraverso moltissimi murales. A questo punto non resta altro che raggiungere e visitare la regina delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo e se volte fotografare le maestose Tre cime di Lavaredo raggiungete Forcella Staunies. Dal passo proseguite verso il Lago di Misurina e raggiungete il rifugio Auronzo. Ora bevete una cioccolata calda e godetevi il panorama!
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D
ici Pilsen e pensi alla birra. E viceversa, perchè l’intreccio che lega la bella città della Boemia centrale, nella Repubblica Ceca, e la bevanda più diffusa al mondo è indissolubile. Ed ha pure un luogo simbolo questo legame, ovvero lo storico birrificio dove il 5 ottobre 1842 nacque la prima birra chiara, la Pilsen appunto. Fu un mastro birraio bavarese a impostare la cotta e a creare il prodotto che ha cambiato la storia stessa della birra. Josef Groll, così si chiamava il bizzarro personaggio che aveva in tasca la “formula magica” della nuova birra, venne chiamato a Pilsen dalla municipalità locale, incalzata da una protesta popolare. La gente di Pilsen aveva manifestato perchè la birra che si serviva fino ad allora in città era imbevibile.Un liquido scuro e torbido, privo di gusto. Proprio così, ci fu una sorta di “sciopero della birra”. Lo stabilimento della birra di Pilsen,
oggi come ieri, è il vanto della città. E’ la maggiore attrazione turistica. Visitatori arrivano da tutto il mondo per conoscere l’origine della “bionda”. Il museo è stato allestito all’interno del grande opificio e interessa anche aree dove tuttora si svolge l’attività produttiva. Oggi il complesso è di proprietà della Plzensky Prazdroj, azienda ceca entrata nell’orbita della SabMiller, la multinazionale di origine sudafricana che in Italia detiene i marchi Peroni, Nastro Azzurro, Raffo e Wuhrer. A Pilsen viene prodotta la mitica Pilsner Urquell, che tradotto significa “Pilsner dalla fonte originale”. E’ la birra più imitata al mondo ed è in effetti considerata dagli esperti una delle birre più buone al mondo. E’ una birra chiara a bassa fermentazione tutelata dall’Igp europea. L’unicità di Pilsner Urquell deriva innanzitutto dalla qualità superiore delle materie prime: malto chiaro derivante dal miglior orzo boemo e
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oggi come ieri, è il vanto della città. E’ la maggiore attrazione turistica. Visitatori arrivano da tutto il mondo per conoscere l’origiè stato allestito all’interno del grande opificio e interessa anche aree dove tuttora si svolge l’attività produttiva. Oggi il complesso è di proprie
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moravo, i fiori di luppolo Saaz che conferiscono alla birra quel piacevole gusto amaro che bilancia la dolcezza del malto e l’acqua ancor oggi estratta dalle falde sotterranee locali. Infine il lievito segreto Pilsner H, l’artefice del sapore superiore e del corpo di Pilsner Urquell che, secondo una leggenda, fu rubato in un monastero da un monaco in fuga e venduto a Josef Groll. Altra rilevante caratteristica è che il sapore distintivo è corposo pur essendo la Pilsner Urquell poco alcolica, solo 4,4 gradi. L’accesso allo storico birrificio avviene ancor oggi dal monumentale cancello, l’icona stessa dello stabilimento. Tanti sono gli elementi che fanno di questa fabbrica un luogo speciale, come la Torre dell’acqua, quella originale di Pilsen che dona la purezza alla birra, la “casa delle botti”, dove esperti falegnami costruiscono ogni giorno le “barrels”, piccole e grandi botti, nel cui legno verrà contenuta la bionda; la casa del malto, quasi una nursery dove poter assistere alla fermentazione dell’orzo boe-
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mo, le sale della cotta e infine le gallerie, estese per nove chilometri, che incantano il pubblico inebriato dal profumo della birra non filtrata e non pastorizzata, de degustare direttamente nelle grandi botti in legno. Un tempo i sotterranei servivano per lo stoccaggio del prodotto. La conservazione era ottimle grazie ad un sistema di raffreddamente naturale: una ghiacciaia alimentava un piccolo ruscello d’acqua gelida che scorreva lungo le galleria mentendendo la giusta temperatura per non compromettere la preziosa birra. La visita si conclude al ri-
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storante interno Na Splice o al negozio di souvenir Pilsner Urquell. Merita una visita anche il centro storico di Pilsen, con la sua austera cattedrale gotica di San Bartolomeo e le case a graticcio di epoca medievale di piazza della Repubblica (Namesti Republiky) che la racchiudono. La torre è alta 103 metri. All’interno vi è la Pilsner Madonna, una delle più belle statue gotiche dell’Europa centrale. Da vedere anche la chiesa francescana e il Museo della Boemia occidentale.
INTERNATIONAL MASTER BARTENDER Ogni anno a Pilsen l’azienda organizza l’International Master Bartender, in cui Pilsner Urquell incorona il miglior bartender al mondo, sia per la tecnica di spillatura che per la conoscenza profonda del Brand e del prodotto. All’importante concorso partecipano bartender di tutto il mondo, che poi vengono selezionati nel corso di competizioni nei diversi paesi. A Pilsen arrivano i migliori di ogni paese, l’Italia vi partecipa da sei anni. Per i giovani che hanno la fortuna di arrivare alla finale c’è in premio un’esperienza a fianco dei mastri birrai di Pilsen, per conoscere i loro segreti. Quest’anno l’evento è coinciso con i grandi festeggiamenti organizzati per i 170 anni di Pilsner Urquell, culminati con una mega festa di piazza e la presentazione della bottiglia, ambitissima da tutti i collezionisti. L’International Master Bartender quest’anno è stato vinto dal giovane norvegese Kim Daniel Bergesen (nella foto), seguito dal ceco Ota Haurythun e dallo statunitense Bryan Panzica. In finale c’era pure l’italiano Vincenzo De Sanctis, del locale Rock Island di Trevignano (Roma), con altri otto colleghi provenienti da tutto il mondo.
20 Benessere >> Rafforzare le funzioni respiratorie
Una mela al giorno... Sono tantissime le proprietà delle mele ma soprattutto in questo periodo consumarne almeno due al giorno aiuta a prevenire le infezioni alle vie aeree di Germana Urbani
C
onsumando almeno cinque mele alla settimana la funzionalita’ polmonare, quindi il flusso d’ aria che normalmente si ispira ed espira, migliora nettamente. L’ indagine e’ stata condotta da un’ equipe guidata dalla dottoressa Barbara Butland della St. George’ s Hospital Medical School di Londra su un campione di 2500 individui. La notizia ha presto fatto il giro del lattia polmonare ostruttiva cronica. mondo e gli studi in merito si sono moltipliOgni mela contiene numerosi elementi cati e interessano tutti noi visto che arriva nutritivi e un’elevata quantità di sali mineil freddo, aumenta l’inquinamento atmosfe- rali, vitamine ed altre sostanze importanti. rico, e a farne le spese per prime sono le Contiene potassio, carbonato di sodio, vie aeree. Naso gola e polmoni hanno il bromo, calce, arsenico, silicio, magnesio, compito di purificare e scaldare l’aria che cloro, ossido di alluminio, ossido di ferro, entra nel corpo ma vanno protette da virus inoltre contiene gli acidi: fosforico, galloe infiammazioni. Le mucose che si trovano tannico, formico e caproico. nelle vie aeree sono la zona di frontiera del Inoltre, in quantità relativamente nostro corpo e qui si combatte costante- modesta rispetto alla più famosa arancia, mente contro i microorganismi dannosi che contiene anche vitamina C. E non è poco vogliono entrare. Perciò proprio in queste considerato che gli studi hanno dimostrato zone si sente spesso una marcata irritabilità che l’attività antiossidante corrispondente a e si moltiplicano faringiti, riniti e laringiti 100 grammi di mela è equivalente all’effetcon relativo stato infiammatorio dell’intera to antiossidante di 1500 mg di vitamina C. persona. Tuttavia, 100 g di mela contiene in media Per trovare sollievo certamente ci si solo 5,7 mg di vitamina C. Evidentemente, può rivolgere al medil’attività antiossidante Tra le tante varietà della mela proviene co o al farmacista di fiducia ma, giocando un quella di Biancaneve da altri elementi, quali po’ d’anticipo, anche la quercetina, le cateè la migliore il vostro fruttivendolo chine, la florizina e per la salute può essere un ottimo l’acido clorogenico. amico della vostra La mela è dunsalute. que un vero alimento “salutare” ma non Numerosi studi scientifici effettuati sul- bisogna dimenticare che una gran parte dei le mele, infatti, hanno messo in evidenza nutrimenti benefici di questo frutto si trova una relazione positiva tra il consumo di nella buccia o appena sotto di essa. È consimele ed il funzionamento dei polmoni. Nei gliabile, dunque, mangiarla intera. Tuttavia consumatori di questi frutti si è constatata ricordate che, purtroppo, anche la mela è una più debole incidenza all’asma e una uno dei dieci frutti o verdure più inquinate riduzione del rischio di sviluppare una ma- a causa dei pesticidi. E’ raccomandabile,
quindi, ricadere, per quanto sia possibile, sui frutti generati da cultura biologica o lavarle molto coscienziosamente prima del consumo. E se dovete scegliere tra bianche e rosse, la famosa mela di Biancaneve è la migliore dal punto di vista salutare. Consumare mele, però, aiuta anche altri organi del vostro corpo, come ad esempio, l’intestino grazie a fibre insolubili e fibre solubili. La mela, infatti, è particolarmente ricca in pectina, una fibra solubile che permette di fissare grandi quantità di acqua. Questo aiuta, inoltre, a ridurre la stipsi. Le fibre insolubili, invece, agiscono come veri agenti di pulizia intestinale. Queste due fibre, oltretutto, agiscono insieme per eliminare dall’organismo i numerosi agenti tossici, compreso il mercurio ed il piombo e hanno un ruolo di protezione contro certi tumori. Ma il frutto rosso di Biancaneve, aiuta anche il nostro cuore. La quercetina, una delle sostanze antiossidanti contenute nella mela, impedisce alle molecole di ossigeno di attaccare le cellule dell’organismo. Un ventennio di ricerche ha dimostrato che le persone che consumano più quercetina, presentano un rischio di malattie cardiovascolari inferiore del 20% rispetto ai non consumatori. Le mele, a quanto sembra, abbassano il tasso di “cattivo” colesterolo nel sangue ed aumentano quello “buono”,
ossia, quello che protegge le nostre arterie e i nostri vasi sanguigni dalle malattie cardiovascolari. Addirittura, secondo il dottore Schwartzt dell’università di Yale, basterebbe annusarne il profumo, per abbassare pressione alta o ipertensione arteriosa. Insomma, che dire, meglio il fruttiven-
dolo che il medico, a questo punto. E poi potete metterci fantasia. Mangiare il frutto come spezza fame a metà mattina o a metà pomeriggio, cuocerlo al forno con un po’ di zucchero sopra che diverrà caramellato o fare buone insalate e centrifughe da bere. Tutta salute!
A NATALE PROVATE LE MELE NELL’INSALATA
L
’insalata di mele, speck e noci può essere un ottimo contorno o, se aumentate le dosi, anche un piatto unico per un buon pasto, magari con una fetta di pane rustico. Per quattro persone occorrono: 100 g di speck, 50 g di noci, 4 mele (preferibilmente varietà Granny Smith), 2 limoni, 1 cespo di lattuga, olio extravergine di oliva, sale. La preparazione è molto semplice, come tutte le insalate: lavate per bene le mele, tagliatele a tocchetti senza sbucciarle e tuffatele in acqua e limone. Pulite la lattuga, tagliatela e ponetela nell’insalatiera. Fate delle striscioline con lo speck e unitelo alla lattuga (se volete avere dello speck più croccante, passatelo in forno bello caldo per 5 minuti). Aggiungete le mele, le noci in gherigli, salate e condite con olio e succo di limone. Mescolate e portate in tavola. Se volete potete aggiungere del parmigiano in scaglie (in questo caso, diminuite il sale) e una grattugiatina di noce moscata.
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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad” Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, provando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalmente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amore!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garantiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.
PANORAMICA NEL DETTAGLIO: TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.
Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicatamente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applicazione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.
CALDARIUM - Libera il respiro
In questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piacevole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali liberano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!
LACONIUM - dolce relax
Un piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti iniziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’organismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.
LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vita
I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.
ATRIOLUM - Dar spazio all’anima
“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiamavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.
APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto
Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spalle la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.
AVVENTO IN STIRIA I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.
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Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.
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Giardinaggio 23 >> D’inverno il giardino si trasferisce sulla finestra
Orchidee: capolavori della natura La bellezza raffinata e straordinaria di questo fiore lo rendono un oggetto sempre più adatto per fare un regalo a chi amiamo o vogliamo ringraziare in modo speciale
M
di Germana Urbani
entre il giardino riposa nel lungo sonno d’inverno i davanzali interni delle nostre case sono ancora rigogliosi e spesso accolgono fiori di rara bellezza. E’ il caso delle orchidee, che svettano vive ed eleganti tra gli oggetti di arredamento e di designe e in molti casi sono ricercatissime piante da collezione specie nelle varietà più rare e preziose. Arrivano spesso anche nelle case di chi non ha il pollice verde e, pur restando regali graditi suscitano nella padrona di casa l’esigenza di saperne di più per evitare a tanta bellezza una triste morte precoce. Sicuramente il primo consiglio giusto riguarda il luogo dove posizionare la vostra orchidea. La luce è fondamentale per tutte le piante ma in particolare per le orchidee, infatti con scarsa illuminazione cresceranno stentatamente e non fioriranno. Neanche la luce è eccessiva va bene, serve la giusta misura. In casa, dunque, occorre ospitarle vicino a finestre orientate a est o a sud-est, che consentono di avere una buona illuminazione durante tutto il giorno. Vanno evitate le finestre esposte a sud e a sud-ovest, perchè troppo calde e poco luminose. L’altro problema da porsi è quanto innaffiare. Anche qui dipende molto dall’ambiante in cui tenete a vostra pianta. Il consiglio mi-
LE ORIGINI DEL NOME
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gliore, comunque, è quello di creare attorno alla pianta un microclima adatto attorniandola di altre piante evitando il Ficus, di cui, dicono gli esperti, non ama la compagnia! Sempre per creare un buon microclima si deve spruzzare dell’acqua intorno alla pianta e sopra le foglie due volte al giorno nelle ore meno calde ed evitando di bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi. Fate attenzione che la pianta non resti bagnata la notte e che l’acqua non ristagni all’ascella delle foglie perchè questo potrebbe far insorgere malattie parassitarie. Un altro accorgimento è quello di posare il vaso che contiene l’orchidea su un sottovaso (o altro recipiente) nel quale sarà presente dell’argilla espansa o della ghiaia nel quale terrete sempre un filo d’acqua. In questo
Nel significato dei fiori l’orchidea rappresenta la passione e la sensualità LA TRADIZIONE ORIENTALE
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I
l nome orchidea fu usato per la prima volta da Teofrasto, filosofo dell’antica Grecia che visse tra il VI ed il V secolo a.C. che scrisse il primo trattato sistematico di botanica farmaceutica “De historia plantarum” dove parla di alcune piante che presentavano due tubercoli rotondeggianti alla base delle radici. Dalla somiglianza con i testicoli dell’uomo, Teofrasto le chiamò “Orchis” che in greco significa appunto “testicoli” da cui il nome “orchidee”.
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E
’ del XI secolo il primo vero e proprio trattato di coltivazione delle orchidee pubblicato in Cina. I cinesi amavano ed amano molto questo fiore e le orchidee erano associate alle loro feste di primavera e venivano usate per allontanare le influenze maligne ed in modo particolare venivano usate contro la sterilità.
modo le radici dell’orchidea non entreranno in contatto con l’acqua che evaporando garantirà un ambiente umido intorno alla pianta. Gli esperti dicono poi che il segreto per una buona riuscita della coltivazione delle orchidee consiste nel fermarsi ogni giorno qualche minuto ed osservarle con attenzione. Ogni tanto poi, occorre nutrire le vostre belle preziose con del concime adatto. In natura le orchidee non hanno una grande quantità di elementi nutritivi a disposizione e sopravvivono con i pochi elementi che riescono a trovare nell’acqua piovana e di ciò che trovano tra le cortecce degli alberi come materiale organico in decomposizione. Naturalmente le piante di casa, specie se innaffiate con l’acqua del sindaco, avranno bisogno di concimi adatti. Fatevi consigliare da un buon giardiniere.
24 Consigli di bellezza >> Sempre un ottimo regalo di Natale
Ad ogni donna il suo profumo Il consiglio: sulla nuca o sulle tempie, mai dietro l’orecchio come ci insegnavano le nonne di Germana Urbani
“S
e possedete un naso, usatelo” – affermava Coco Chanel – ovvero, una donna che non indossa profumo non ha un futuro”! E sono in molti a sostenere che scegliere il profumo più adatto alla propria personalità è una delle cose più importanti da fare in profumeria. Queste magiche essenze che dicono di noi anche quel che non sappiamo, hanno un’origine antichissima, usate principalmente ai tempi dei tempi come sostanza inebrianti atte a far avvicinare l’uomo alla divinità, ad allontanare malattie e a tener distanti gli spiriti maligni. Oggi, invece, il profumo è uno strumento di bellezza, è come se indossarlo ci rendesse unici, ci elevasse dal resto rendendoci seducenti. Spesso è talmente adatto alla nostra personalità che ci identifica come fosse il nostro secondo nome...quella trac-
cia che resta di noi in una stanza, su un cuscino, anche dopo che ce ne siamo andati. Perciò, se state pensando di regalare un profumo per Natale alla donna o all’uomo che amate dovete tener conto di tutte queste cose. Forse la scelta migliore è di regalare una nuova boccetta del profumo più amato dalla persona in questione, a meno che non sia stata proprio lei a dichiarare di voler cambiare fragranza. Sì perché è così che accade. Per lunghi anni si indossa un particolare bouquet ed improvvisamente, un giorno qualsiasi, si sente che non fa più al caso nostro. Capita spesso quando si affrontano grandi cambiamenti nella vita, dopo un dolore, dopo la nascita di un figlio... Noi mutiamo e il nostro “stare al mondo” profumati cambia con noi. Se dovete scegliere qualcosa di nuovo abbiate cura di pensare a lei profondamente, al suo carattere vivace o introverso,
al tono di dolcezza che esprime, alla freschezza del suo sorriso e al calore che sa emanare. Dipingete dentro di voi un ritratto olfattivo e cercate la giusta corrispondenza. Per sicurezza, poi, non uscite dal negozio senza assicurarvi che il vostro regalo si possa cambiare! Non si sa mai. I migliori profumieri del mondo consigliano di non spruzzare l’essenza ma di accarezzarla nei punti strategici. Una goccia sulle dita e una carezza al décolleté che per una donna è fondamentale e deve esserne consapevole. Oppure sulla nuca o sulle tempie, mai dietro l’orecchio come ci insegnavano le nostre nonne, perché se si dovesse avvicinare il nostro cavaliere non deve appoggiare la sua bocca sul profumo ma sulla pelle e sentire la nostra essenza venire da altrove. Indossare un profumo poi, può influenzare il portamento. Dicono gli esperti che
alcune donne portano il profumo in avanti e altre lo portano indietro. Secondo questa teoria chi sa indossare un profumo, chi se lo sente e vuole dire al mondo “Io esisto” protende tutto il suo corpo, il seno, il bacino, in avanti, è consapevole di raccontare se
stessa, con un profumo che la rappresenta appieno. La signora che invece lo teme, che ha paura di raccontarsi, che non vuole farsi conoscere, lo porta indietro. Sarà...Buon profumo a tutte.
26 Consigli di bellezza >> Sempre un ottimo regalo di Natale
Ad ogno donna il suo profumo
La nuova collezione Dior, pensata dal Parfumeur Créateur, Francois Demachy ha come filo conduttore i fiori. Dall’Orientale alla Colonia, dal femminile al maschile, ciascuna fragranza delle undici è composta con le materie più nobili e preziose della profumeria
Chanel N.5, un classico senza tempo, l’icona di tutti i profumi che esalta la femminilità ai massimi livelli, secondo il volere di Mademoiselle fin dal lontano 1921. Con romanticismo evoca ricordi nostalgici e sogni fino ad arrivare a svelarne il mistero
L’ultima fragranza della maison italiana Acqua di Parma è Iris Nobile Sublime, un’essenza che esprime perfezione in ogni sigla nota e che diventa la sintesi perfetta di una femminilità aristocratica e pura, decisa e delicata, naturale e ricercata insieme
Profumi naturali? Le caratteristiche
C
on ogni cambio di stagione, le case di cosmesi propongono nuove fragranze, che vanno a colorare e rinnovare le vetrine di profumerie e department stores. Sono più o meno costose a seconda del lavoro dei profumieri o della “nobiltà” acquisita nel tempo dall’essenza o dalla casa che lo firma. Alcuni sono davvero preziosi altri più alla portata di tasca. Tutti però sono il frutto di lunghi lavori di laboratorio, molti di sofisticate sintesi chimiche. Se volete un profumo naturale non sono queste le caratteristiche che fanno per voi. Una fragranza naturale è prodotta con alcol biologico, ricavato dalla fermentazione dei cereali e gli ingredienti
Yves Saint Laurent propone un profumo audace e pieno di contrasti, dedicato a una donna sicura di sé. Una fragranza decisa e audace che porta in cuore l’ingrediente più femminile e opulento: il gelsomino
E’ dedicata a donne forti che sanno ciò che vogliono e sono disposte a ricercarlo con tutta la loro forza La vie est belle, la nuova fragranza Lancòme. La sua forza sta tutta nei suoi 63 ingredienti puri e ben 5521 versioni prima della definitiva
principali sono gli oli essenziali. Se avete una buona manualità potete anche farvi il profumo a casa vostra. Prendete uno spruzzatore e riempitelo di acqua distillata per 3/4. Versateci quindi dentro otto o dieci gocce del vostro olio essenziale preferito (menta, timo, rosmarino, rosa, mughetto o lavanda). Quindi chiudete il contenitore e agitate bene. Conservatelo in un posto fresco ed asciutto, e prima di adoperarlo aspettate un paio di giorni. (La scelta dei prodotti per questa pagina è a cura di Germana Urbani)
Essence regala a questo natale sei nuovissime fragranze: floreale, fruttata o romantica; fresca, sensuale o frizzante: come dice la campagna pubblicitaria: “Scegli il tuo stato d’animo! È a portata di spruzzo!”
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28 Crucilibro
Luoghi isolati e chiusi: sempre luoghi dell’anima Guardarsi dentro e sentire l’impulso di uscire. Da una casa, da una guerra, dalla solitudine che incombe. Incontrare un amico, sentire la vita
Liz
Marco
Paolo
Luis
Moore
Marvaldi
Giordano
Sepùlveda
Eroe - Eroina
Arthur Opp, ex insegnate
Piergiorgio Pazzi, un genetista
Alessandro Egitto, tenente-medico
Max, un ragazzo
Alter Ego
Charlene Turner, ex allieva
Margherita Castelli, esperta di archivi
La famiglia d’origine con i suoi rapporti vischiosi
Mix, il gatto di Max
Location
Il piano terra della casa di Arthur
Montesodi Marittimo, borgo sull’Appennino
La guerra in Afghanistan
Monaco
Kel, il figlio di Charlene
Gli abitanti del “paese più forte d’Europa”
Un plotone di giovani ragazzi
Mex, un topolino
Co-Protagonisti
Intrigo
Arthur è enormemente grasso. Mangia e da 18 anni non esce più di casa. L’ unica cosa che gli sta a cuore: il suo rapporto epistolare con una ex allieva, Charlene dalla vita difficile
I protagonisti sono destinati in Una tempesta di neve isola il paese uno dei più pericolosi del conflitto: per giorni. Piergiorgio, che alloggia la forward operating base (fob) nella casa della Zerbi, trova Ice, nel distretto del Gulistan, l’energica signora morta ma non si “un recinto di sabbia esposto alle tratta di una attacco di cuore! avversità”
Finale
Charlene ha sempre nascosto ad Arthur di aver messo al mondo un figlio. Quando, però glielo confessa la vita di Arthur e del figlio Kel comincia a cambiare completamente
Tutti hanno un alibi, tranne lui. Per scagionarsi, l’unica via che resta è scoprire il vero assassino, tra ambizioni frustrate e figliolanze incerte e mescolate
Ognuno, all’improvviso, farà i conti con ciò che ha lasciato in sospeso in Italia. Al loro ritorno, avranno sorpassato irreversibilmente la linea che separa la giovinezza dall’età adulta
... un topolino messicano scappa dalla sua prigione di vetro e si rifugia nel loro appartamento. Gatto e topo diventano amici dando vita a un patto di mutua assistenza
Una storia di eroica speranza, Un’investigazione all’inglese sui legami che vanno oltre i basata su labili indizi messi in fila semplici vincoli di sangue. Uomini con paziente intelligenza. Premia provenienti da famiglie devastate e l’ambientazione toscana, spaccona donne che offrono loro il miracolo e popolaresca della salvezza
Un un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma. Giordano delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E, nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti:quelli familiari
Una favola delicata, un libro per ragazzi e per adulti e, vista la concomitanza fra l’uscita in libreria e la ricorrenza festiva, un regalo perfetto per il Natale 2012
Paolo Romano Il corpo umano Mondadori, pp. 309 € 19.00
Luis Sepúlveda Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico Guanda, pp. 82 € 10.00
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Liz Moore Il peso Neri Pozza, pp. 351 € 12.99
Marco Malvaldi Milioni di Milioni Sellerio editore, pp. 208 € 13.00
Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix e se lo porta via quando va ad abitare da solo. Sta spesso fuori e il gatto, invecchiato e quasi cieco sta da solo fino al giorno in cui...
di Germana Urbani · info: >www.neripozza.it< >www.sellerio.it< >www.mondadori.it< >www.guanda.it<
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Concerti e e non non solo solo 30 18 Concerti
Mille e ancora mille... 1027
Pagina a cura di Graziano Edi Corazza
IN VENETO Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012
IL NUOVO SPETTACOLO DI GIORGIO PANARIELLO “IN MEZZ@VOI”
«Avete collaborato con me a questo show – racconta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fino alle “primarie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora protagoniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova. A Roncade è sempre di scena la buona musica
A”HAPPY BIRTHDAY NEW AGE!”
Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands
EVENTI
emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografico ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPINE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTHDAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);
Teatro
I SIGUR ROS, ANNUNCIANO UN NUOVO BRANO ED UNA NUOVA STRUTTURA LIVE CHE VEDREMO A JESOLO IL 18 FEBBRAIO 2013
Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube. com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre
al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi, ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografica è una grossa sfida, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografia di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel
Il nuovo romanzo di Andrea Ballarini, “Il male degli ardenti” è nelle librerie Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifico si iscrive a Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa dapprima il copywriter per una mezza dozzina di agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior parte del tempo a Milano, contribuendo in modo significativo a ridurre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo “Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.
LO SPETTACOLO postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!
LIVE GREG LAKE IN TOUR IN ITALIA. DICEMBRE 2012 A VERONA Nato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longeva e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare
IL LIBRO
suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che finalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ultimo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!
Lo spettacolo di Eleonora Abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al Gran Teatro Geox di Padova Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici. I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il comunicato di Andrea Benesso, ufficio stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio 2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire, alla voce ed alla figura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografie saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo. Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno (Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di Torino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva (Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’ Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Balletto Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.
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Mamma Pegaso e figli
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Violazione del diritto di mantenimento e di visita, ecco cosa fare per ottenere la giusta tutela
Care lettrici e lettori, questo mese rispondo a un quesito che per l’intensità delle problematiche rappresentatemi mi ha particolarmente colpito, tant’è che, seppur per stralci, ho ritenuto, con l’autorizzazione esplicita di chi me l’ha inviato, di pubblicarlo. La lettrice Volo di Pegaso, lavoratrice a tempo parziale, madre di due figli, separata da due anni e mezzo, privata della casa coniugale pur di giungere ad una separazione consensuale alla fine mai raggiunta e dunque definita in via giudiziale con una sentenza, denuncia il fatto che il marito ritardi sistematicamente di 10-15 giorni, rispetto alla data stabilita nel provvedimento del Tribunale, l’invio dell’assegno di mantenimento e ometta il versamento del 50% delle spese straordinarie, nonché non rispetti quanto stabilito in punto diritto di visita ritenendo sul punto di non essere obbligato a farlo. Riferisce ancora la lettrice di non poter contare sull’aiuto di familiari nel periodo estivo, risultando costretta negli ultimi tre anni, pur di mantenere il proprio lavoro, a sostenere da sola i costi dei centri estivi dando fondo ai propri risparmi perché: “ ….il mio stipendio non è sufficiente a coprire le spese del mutuo, le spese sanitarie, per le attività sportive e tutti i costi relativi all’istruzione e crescita di due figli. L’assegno di mantenimento è una necessità per arrivare a fine mese senza angoscia.”
Alla data del 27 ottobre 2012, quando mi ha scritto la mail citata, mamma Pegaso non aveva ancora ricevuto l’assegno di mantenimento del mese di ottobre precisandomi che se non fosse arrivato entro la metà di novembre si sarebbe venuta a trovare nella condizione di vivere di stenti oltre a dover chiedere una sospensione del mutuo. Prosegue ancora la lettrice dicendo: “temo anche il fatto che mio marito, essendo imprenditore, dispone di risorse economiche e conoscenze che lo tutelano in campo giuridico e sono già stata “avvisata” due anni fa dal suo avvocato, in sede privata, che non avendo la capacità economica di contrastarlo in sede legale, potrebbero fare in modo di togliermi l’affidamento dei figli (che ora è congiunto). Mi sento ferita nella mia dignità di donna e di madre, da un uomo che non accetta di essere stato lasciato e non si fa scrupolo di servirsi dei figli per ferirmi.” In punto diritto di visita mamma Pegaso dice: “Inoltre lui non ha mai voluto passere con i figli il periodo di vacanze stabilito in sentenza e per svariati motivi, è capitato molte volte che non li ha tenuti nei giorni in cui era suo compito o li ha riportati a me per malattia, discussioni o altro. Gli ho fatto notare che i bambini risentono del fatto che a volte lui abbia altri impegni e non possono stare con lui. La risposta è stata che, secondo la sentenza, lui ha il diritto e non l’obbligo di passare i giorni stabiliti con i
figli. Alle mie proposte di “recuperare” i giorni in cui è impegnato e non può tenerli con se, si giustifica con i bimbi sempre allo stesso modo. Dicendo che non può tenerli in altri giorni perché deve rispettare la sentenza e di dire alla mamma di far cambiare le disposizioni del giudice. “Conclude, ritenendosi una sciocca per non aver saputo tutelare responsabilmente i propri figli, pretendendo ciò di cui hanno diritto e giustificando questa sua omissione con il timore che ha per il marito che non perde occasione, nei pochi contatti che ancora ci sono per organizzare gli spostamenti dei bambini di aggredirla verbalmente anche in presenza di questi ultimi oltre che tramite sms. A fronte di quanto espostomi, pur sapendo di non poter essere esaustiva, considerato lo spazio a disposizione, non posso che ritenere potenzialmente sussistenti (risulta necessari un’analisi attenta del carteggio anche processuale) i presupposti di molteplici azioni giudiziarie nei confronti di suo marito che ha il dovere, come peraltro già indicato nelle mie due precedenti rubriche, di provvedere al mantenimento stabilito in sentenza nei termini ivi indicati unitamente al pagamento del 50% delle spese straordinarie (di solito quelle scolastiche, mediche non coperte dal servizio sanitario nazionale, sportive…..) a fronte dell’esibizione del documento attestante l’avvenuto pagamento da parte sua. Sappia,
in ogni caso, che gli importi da Lei già esborsati potranno essere recuperati nella misura del 50% complessivo, anche ora, non essendosi prescritto il relativo diritto. Per quel che attiene alla violazione del diritto di visita, ribadisco di come sussista in capo a suo marito il dovere all’adempimento dello stesso trattandosi di diritto di cui non può disporre a proprio piacimento. Per ottenere la giusta e dovuta tutela dovrà necessariamente rivolgersi ad un legale, possibilmente esperto in diritto di famiglia, che Le saprà indicare la giusta linea difensiva e le conseguenti azioni da intraprendere, accedendo, qualora ne ricorrano i presupposti, anche al patrocinio a spese dello stato. A quest’ultimo proposito potrà rivolgersi anche alla segreteria del Consiglio dell’ordine degli avvocati che saprà fornirle tutte le informazioni e moduli necessari. Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Messaggio pubblicitario
L’ARCHITETTO
Condomini, la riforma è legge!
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Una riforma storica, attesa da 70 anni! E’ infatti dagli anni Quaranta che, a parte alcuni aggiustamenti minimi, la norma non veniva modificata, con il risultato di lasciare la decisione ai giudici. Le nuove regole della “riforma del condomio” interesseranno ben 30 milioni di Italiani e regoleranno le argomentazioni con il condomino rumoroso, che ospita cani e gatti o più seriamente per il riscaldamento centralizzato. Così in data 20 novembre la commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo della riforma del condominio, ed in sintesi sono stati modificati gli articoli dal 1117 al 1138 del Codice civile. Molte le novità introdotte, tra cui: la figura dell’amministratore, il decreto ingiuntivo per i condomini morosi, i quorum delle assemblee di condominio, i cambiamenti sulle parti comuni, la possibilità di “staccarsi” dal riscaldamento centralizzato, la detenzione degli animali, le sanzioni. L’amministratore resterà in carica due anni e dovrà dimostrare i propri requisiti “di formazione e onorabilità” tra cui il diploma di scuola superiore, la frequenza ad un corso di formazione iniziale ed il periodico aggiornamento e nessuna condanna per delitti contro la Pubblica Amministrazione ed il patrimonio. Al momento di accettare la nomina o il rinnovo, oltre ai suoi dati anagrafici e professionali, dovrà specificare l’importo esatto del suo compenso. Diventa obbligatoria anche una targa in posizione visibile che indichi chi è l’amministratore
e se l’assemblea di condominio lo chiederà, l’amministratore dovrà stipulare una polizza assicurativa. L’ assemblea avrà potere di revocare il mandato dell’amministratore, se commette gravi irregolarità fiscali, quali non aprire e utilizzare il conto corrente condominiale obbligatorio, non presentare e conservazione un trasparente rendiconto economico della sua gestione. Più doveri, ma anche più poteri, specie in caso di condòmini “morosi”: l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione anche senza autorizzazione dell’assemblea e potrà comunicare i dati di chi non paga ai creditori, che agiranno direttamente sul moroso. Qualora la mora durasse più di sei mesi, l’amministratore dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni. Il QUORUM delle assemblee di condominio, è abbassato alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentano almeno la metà dei millesimi, per decisioni come l’installazione di telecamere di sorveglianza, di impianti a energia rinnovabile su superfici comuni o l’istituzione di un sito internet del condominio su cui sia disponibile la documentazione della gestione. Il quorum per la validità dell’assemblea in prima convocazione sarà sufficiente con la maggioranza dei membri (ma resta il quorum dei due terzi dei millesimi per quanto riguarda il valore rappresentato); in seconda convocazione ci vorrà un terzo dei partecipanti e un terzo del valore in millesimi non solo per
poter prendere decisioni, ma anche per potersi aprire. Si è poi introdotto il divieto di delega all’amministratore e un limite a quante persone un delegato può rappresentare : al massimo un quinto se ci sono più di venti condòmini. La possibilità di “modificare” la destinazione d’uso delle parti comuni apre la strada ad esempio alla costruzione di box nel giardino, l’installazione di impianti di cogenerazione comuni o sembra permettere di vendere parti non più ritenute utili (con la maggioranza dei quattro quinti). E’ sancito il diritto di “distacco” dal riscaldamento centralizzato, ma solo in caso di oggettivi problemi tecnici dell’impianto comune che non siano stati risolti dal condominio nell’arco di un’intera stagione di riscaldamento. Il distacco non è comunque consentito se può causare problemi o maggiori spese agli altri condomini. Per gli animali domestici è stato stabilito che i singoli regolamenti condominiali non possano più vietare il possesso o la presenza di cani e gatti. Sanzioni più severe infine per la violazione del regolamento condominiale, da 0,052 euro (100 lire) a 200 euro, che in caso di recidiva possono arrivare a 800. La nuova normativa ENTRERÀ IN VIGORE FRA SEI MESI dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma di certo conviene già prenderne visione ed informarsi dai Vostri amministratori, perché andrà ad influenzare anche argomentazioni e delibere attualmente in corso.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
33 I nostri esperti
I nostri esperti 33
PSICOLOGIA DEL LAVORO
Psicologia e Politica Dott. Lara Tasso
Nel corso delle presidenziali americane appena trascorse, abbiamo assistito al fatto che la sfida tra i candidati non si basa soltanto sul programma elettorale, ma anche sullo stile comunicativo, sulla vita pubblica e privata dei candidati, sui modi, mezzi e tempi che scelgono per convincere l’elettorato indeciso a votare per loro. Abbiamo assistito a stole di esperti pronti ad analizzare anche i minimi movimenti del volto e del corpo degli aspiranti alla presidenza, per interpretarne i messaggi inconsapevoli, e scorgere difformità rispetto a promosse e proposte presentate davanti a folle di persone e ai media. Non a caso, molti politici si fanno guidare da esperti del settore, che li assistono nella stesura dei discorsi, nel modo di vestirsi, ti atteggiarsi, e che cercano di controllare – dove possibile – la circolazione di alcune notizie anziché altre. L’attenzione alle variabili psicologiche e comunicative nella politica si sta facendo sempre più forte con il passare degli anni, poiché si è capito che gli elettori hanno
vari modi per decidere chi votare: alcuni si informano attentamente circa i programmi dei candidati, fanno confronti, prendono informazioni da vari mezzi di comunicazione per avere una visione più obiettiva possibile della situazione. Altri votano a scatola chiusa lo schieramento al quale da sempre hanno dato la loro preferenza; altri ancora non si preoccupano di raccogliere informazioni, ma decidono sulla base di impressioni e simpatie per l’uno o l’altro candidato. Questi sono soltanto alcuni esempi, che ci fanno comprendere quanto gli aspetti legati alla comunicazione nella politica rivestano una grande importanza, e siano anche complessi da controllare. I politici sanno benissimo che molti elettori non si informano dettagliatamente sulle proposte tecniche dei candidati, per cui fanno leva sempre di più su messaggi di tipo emotivo, che raggiungono maggiormente gli elettori più “distratti”. In tal senso possiamo distinguere gli argomenti dei politici in due macrocategorie: quelli razionali e quelli emotivi. I primi sono
efficaci se chi li ascolta li considera validi e nuovi, in quanto portano a riflettere su temi non considerati in precedenza, e sono presi in considerazioni da persone più attente ed interessate alla questione. Gli argomenti emotivi (ex.: gli appelli alla paura), invece, fanno leva su un elettorato meno attento, e più suggestionabile. In particolare, quando siamo interessati ad un determinato argomento, scegliamo una via centrale per elaborare le informazioni, caratterizzata da un’attenzione agli elementi di contenuto di un discorso, tralasciando gli elementi di contorno. In questi casi le informazioni sono elaborate a un livello più profondo, e prestiamo più attenzione agli argomenti razionali. Quando, invece, non siamo interessati ad un discorso, perché stanchi o perché stiamo pensando ad altro, seguiamo la via periferica per elaborare le informazioni, che ci porta a ragionamenti superficiali, ed automatici; in questi casi prestiamo più attenzione agli argomenti emotivi. Alla luce di questo, ed in previsione di un atto
estremamente importante, quale è l’andare a votare, cerchiamo di prestare attenzione ai messaggi che ci arrivano dai candidati, consapevoli che quando siamo stanchi, distratti, o presi da mille altri impegni, siamo meno in grado di ragionare su quanto ci è proposto.
DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it Messaggio pubblicitario
Dott. Mario Bortolato* L’ortopedico L’OCULISTA MAL DI SCHIENA – LA CHIRURGIA LOMBARE MINIINVASIVA
Retinopatia diabetica
Sono procedure innovative in gra- la lombosciatalgia, ovvero con do di risolvere molte problemati- una sintomatologia dolorosa che Dott. Crepaldi cheValerio dolorose spesso invalidanti a dalla regione lombare si irradia carico della colonna vertebrale, ad uno (talvolta entrambi) gli Un’indagine eseguita in Italia ha in particolare nel distretto lom- arti inferiori. Può accompagnarstimato in circa 2.000.000 il numero si formicolio alla gamba/piede e bare. dei pazienti diabetici presenti nel La chirurgia mini-invasiva e per- difficoltà nel flettere/estendere il nostro paese. A questa cifra deare cutanea consente di trattare mol- piede interessato. Effettuata la danni e irreversibili a carico diagnosi clinica, confermata daltissimegravi patologie della colonna dell’occhio. vertebrale con tecniche “soft”, a la Risonanza Magnetica Nucleabassissima invasività, spesso con re, si esegue l’intervento di Mitecniche percutanee, quindi senza crodiscectomia percutanea (cioè dover incidere i tessuti, in aneste- attraverso la pelle, senza taglio sia locale ed una degenza di un chirurgico) in radiofrequenza o con laser in anestesia locale . solo giorno (one day surgery). Le patologie che possono bene- Per quanto riguarda la stenosi ficiare di queste procedure sono del canale vertebrale il sintomo molte. I casi più frequenti ri- principale è la “claudicatio spiguardano le discopatie degene- nalis”, cioè la necessità, durante rative, l’ernia del disco lombare, il cammino, dopo pochi metri, di la stenosi del canale vertebrale fermarsi per il forte aumento dei lombare ad uno o a più livelli, sintomi dolorosi a carico di uno o la microinstabilità, ma anche la entrambi gli arti inferiori e della frattura-crollo di uno o più corpi zona lombare. Le nuove proceduvertebrali causati da osteoporosi. re a nostra disposizione prevedoL’ernia del disco si manifesta con no il posizionamento di uno o più
spaziatori interspinosi, che sono in grado di “allargare” il canale vertebrale con tecnica percutanea oppure in mini-open (piccola incisione). Ne esistono vari modelli con diverse caratteristiche. Nei casi più gravi è necessario procedere con una decompressione – stabilizzazione del distretto lombare interessato ad uno o più livelli. Un’altra patologia che affligge un grande numero di persone è l’osteoporosi, condizione che può provocare un vero e proprio “crollo vertebrale”. Si caratterizza per il dolore violento e persistente, quasi sempre lombare o dorso lombare. I crolli possono interessare uno o più corpi vertebrali. Questa patologia è notevolmente frequente ed invalidante soprattutto nella popolazione di sesso femminile dopo la menopausa. Si esegue la procedura di “cifoplastica con palloncino” oppure “vertebroplastica”, che con-
sistono nell’iniezione percutanea all’interno del corpo vertebrale di una piccola dose di cemento biologico ottenendo una guarigione immediata della frattura con scomparsa del dolore e ripresa funzionale. I vantaggi di questo tipo di interventi sono evidenti vista la possibilità di una rapidissima ripresa post-operatoria. Le operazioni si
eseguono in regime di day hospital o con ricovero breve (1-2 giorni), spesso in anestesia locale. Le probabilità di successo sono massime ed inoltre le tecniche percutanee permettono di evitare ferite chirurgiche. Il decorso post-operatorio è praticamente indolore e la ripresa della deambulazione avviene già il giorno dopo l’intervento.
*DOTT. MARIO BORTOLATO. PRIMARIO ORTOPEDICO. RESPONSABILE CHIRURGIA LOMBARE MINI-INVASIVA CASA DI CURA VILLA ERBOSA BOLOGNA E CASA DI CURA S. M. MADDALENA OCCHIOBELLO (ROVIGO). CONSULENTE POLIAMBULATORIO VESPUCCI SOTTOMARINA DI DOTT. CHIOGGIA - www.mariobortolato.com VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it
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L’OCULISTA
Correzione laser difettti visivi DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it
E’ stato a lungo un obiettivo degli oculisti individuare delle procedure e delle tecniche chirurgiche per la correzione permanente dei difetti di vista. E da quasi cento anni si sperimentano tecniche per ridurre o eliminare la completa dipendenza dagli occhiali. La strada per arrivare a questo risultato è stata quindi lunga e costellata da successi ma anche da errori. Attualmente si è arrivati mediante la “cheratectomia” con laser ad eccimeri ad eliminare ( o per lo meno a ridurre notevolmente) la dipendenza dagli occhiali o dalle lenti a contatto. Il laser ad eccimeri rappresenta il “bisturi” più preciso e delicato oggi esistente. La descrizione delle tecniche più raffinate (PRK - LASIK), la loro esecuzione, la loro affidabilità e il loro meccanismo d’azione non è sintetizzabile in un così breve articolo. Ritengo più opportuno dare qualche suggerimento di carattere generale. Spesso settimanali, mensili e riviste descrivono le varie tecniche in maniera esauriente dal punto di vista scientifico, senza approfondire l’individualità del problema che varia da caso a caso. Tutto ciò ha un forte impatto comunicativo che si traduce in grandi aspettative da parte del paziente. In pratica succede che nei nostri ambulatori il paziente dica:” voglio fare il trattamento laser per togliermi gli occhiali” convinto che unica sia la procedura e unico il risultato. In realtà non sa che esiste la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo miopico semplice, l’astigmatismo ipermetropico semplice., miopico composto, ipermetropico composto e misto e che ogni difetto può essere lieve, medio, o grave, e che un occhio può essere affetto da un difetto e l’altro da una di tutte le altre combinazioni possibili. Molte volte il paziente è convinto di poter correggere il proprio difetto di vista ed inoltre di recuperare quella persa in un occhio pigro (occhio che non vede perfettamente per i motivi già da me descritti in un precedente articolo): questo non è possibile. Se il paziente con occhiali ha 5/10 di visus dopo l’intervento avrà sempre 5/10 di visus senza occhiali. Da ciò si deduce che prima cosa importante è definire con esattezza il difetto refrattivo perché le procedure sono diverse come diverse sono le tecniche. Ciò andrà approfondito con il proprio oculista di fiducia. Spesso i pazienti proprio perché disinformati su questo si affidano al “passaparola” a riprova del vuoto informativo come sopra detto. In pratica il miope lieve di due diottrie, che ha recuperato benissimo la sua vista, convince l’astigmatico ipermetrope di quattro diottrie della bontà e del recupero del trattamento scoprendo poi che le cose non stanno proprio così. Il paziente non deve rapportarsi all’esperienza di un altro paziente perché ogni difetto ha la sua correzione e la stessa persona può avere due correzioni diverse. Oltre a questo va detto che ci sono sul mercato
varie aziende che producono laser ad eccimeri e che sono tutte valide, ma che presentano differenze comprensibili solo ad esperti. Semplificando è un po’ quello che succede per le auto; ce ne sono di diverse case produttrici, tutte buone, ma con caratteristiche diverse. Una volta selezionato il paziente i risultati sono comunque sicuri, precisi e stabili nel tempo. L’articolo è sicuramente incompleto sotto molti punti di vista, ma mi ripropongo di ritornare sull’argomento trattando punti specifici in base anche ai vostri suggerimenti.
L’OTTICO
di Valentino Micaglio
Cheratite e Occhiali da sole Gli occhiali sono una protesi di uso comune composta da una montatura e da due lenti atte a correggere imperfezioni della vista dovute a vizi refrattivi o a insufficienze nella funzionalità oculare. IGIENE Se gli occhiali non sono puliti adeguatamente, possono formarsi nel tempo depositi che sono il terreno di coltura ideale, un “collante” per lo sviluppo di colonie dimicrorganismi patogeni, quali funghi e batteri, che si moltiplicano velocemente e quindi possono provocare infezioni oculari. Esiste una flora batterica di funghi e batteri che normalmente vivono nell’occhio sano. I microrganismi patogeni, che crescono nell’occhiale o nella lente a contatto sporca, si pro-
pagano per via aerea e possono giungere a contatto della cornea, fino a provocare una cheratite. La cheratite è un’infiammazione della cornea, la parte anteriore trasparente del bulbo oculare, la prima lente del percorso ottico, costantemente ricoperta dal film lacrimale. I segni della cheratite sono soggettivi (epifora, fotofobia, blefarospasmo, sensazione di corpo estraneo, cefalea frontale, conati di vomito) e/o oggettivi (iniezione pericheratica, congiuntivite peribulbare, infiltrati stromali, lesioni epiteliali). L’infiammazione provoca dolore oculare e diminuzione dell’acuità visiva; una cheratite superficiale punteggiata solitamente bilaterale si sviluppa precocemente e può portare ad un danno epiteliale importante, con conseguenti dolore intenso ed accentuata lacrimazione. La guarigione con una completa riepitelizzazione si verifica di norma dopo almeno 36 ore dall’esposizione ed è raro che determini un danno permanente. Viene riportato uno studio effettuato tra il settembre 1984 ed l’agosto 2009 in alcune spedizioni alpinistiche nell’ambito della “Outdoor Leadership School”, un’associazione fondata nel 1965 che si occupa di viaggi e spedizioni in zone remote del mondo. Nel periodo sopraindicato si sono registrati 15 casi nel corso dello studio con un’incidenza dello 0.06% su 23.257 partecipanti che si sono esposti alla neve o all’acqua, e dello 0.02% su 65141 altri individui che hanno preso parte allo studio. L’età media è stata di 23 anni, con il 40% di maschi. Tutti i casi si sono verificati in zone di montagna e uno solo su un fiume, in barca. Tredici soggetti su quindici (87%) non portavano gli occhiali da sole. Dieci casi si sono verificati con sole splendente, quattro casi con cielo nuvoloso o con scarsa visibilità. I sintomi si sono presentati entro 24 ore dall’esposizione. Non sono state richieste ospedalizzazione o evacuazione. L’occhio possiede meccanismi interni ed esterni di protezione nei confronti dei raggi UV, ma quando l’esposizione è eccessiva o i sistemi di protezione non sono adeguati tali meccanismi non bastano a proteggerlo. Si ritiene che un’esposizione ai raggi solari riflessi dalla neve possa essere sufficiente a causare una cheratite. La neve e l’acqua riflettono oltre l’88% dei raggi UV. Sebbene lo strato di ozono sia in grado di assorbire la maggior parte delle radiazioni dirette sulla terra, le radiazioni UV aumentano con l’altitudine ad una velocità pari a circa il 4% per ogni 1000 piedi di dislivello. Quando il sole è basso nel cielo seguendo l’andamento ciclico delle stagioni o dei vari momenti della giornata, meno radiazioni raggiungono la terra e viceversa quando è alto più radiazioni solari attraversano l’atmosfera. Molto utile risulta la prevenzione utilizzando un cappello protettivo e degli idonei occhiali da sole, che trasmettano meno luce (5-10% della luce visibile). Utili possono essere le protezioni laterali da inserire sugli occhiali che impediscono ai raggi solari di entrare di lato. - Gli occhiali protettivi vanno acquistati presso un ottico di fiducia. - Per essere realmente protettiva una lente solare deve essere in grado di filtrare i raggi UV e la luce blu. - I bambini che non tollerano gli occhiali da sole vanno protetti con cappellini muniti di visiera.
Bibliografia. Wikipedia e Wilderness & Enviromental Medicine OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<
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Il servizio • rivolto a bambini dai 2 (Sezione Primavera) ai 5 anni e prevede un percorso didattico e ludico in un ambiente di vita accogliente e motivante per favorire le relazioni e gli apprendimenti in funzione della maturazione dellÕ identitˆ , della conquista dellÕ autonomia e nello sviluppo delle competenze secondo le Indicazioni Ministeriali.
LÕ Istituto Ò Antonio GalvanÓ nasce il 26 d icembre 1920 Il suo carisma si fonda sull’attenzione
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Scuola Primaria: Oltre alla normale proposta curricolare, offre i seguenti servizi:
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LÕ Istituto Ò Antonio GalvanÓ nasce nel 1920 con lÕ apertura della scuola dellÕ Infanzia, come risposta concreta alla sensibilitˆ morale e religiosa dei cittadini di Pontelongo, che desiderano per i propri figli un ambiente educativo sereno e in grado di dar loro una formazione, non solo umana e intellettuale, ma anche cristiana. La scuola Primaria, invece, viene aperta in un secondo tempo, 19411942, quale esigenza di continuitˆ educativa. Negli ultimi anni, precisamente il 6 ottobre 2008, • nata anche la Sezione Primavera dedicata alla primissima infanzia, con lo scopo di fornire un servizio attento alle esigenze delle famiglie, ma soprattutto alle necessitˆ educative dei bambini dai 24 ai 36 mesi di vita.
I compiti per Ò casaÓ o post-scuola, vengono svolti al pomeriggio in classe con lÕ insegnante. Insegnamento Lingua Inglese certificato da un ente accreditato (Trinity College) Insegnamento Lingua Spagnolo Acquisizione di uno strumento musicale (chitarra) Laboratori di lettura, scrittura e canto Progetto Ò Pi• sport a scuolaÓ Progetto Ò Scacco mattoÓ (insegnamento disciplina degli
scacchi) Progetto di plesso Ò Alla ricerca dei valoriÓ Gita di fine anno con le famiglie
ORARIO DI APERTURA: Scuola dellÕ Infanzia: dal luned“ al venerd“ con orario 8.30 Ð 16.00 Scuola Primaria: dal luned“ al venerd“ con orario 8.00 -16.00 LÕ istituto offre servizio pre e post-scolastico dalle ore 7.30 alle 18.00 Servizio mensa erogato dallÕ adiacente Casa di Riposo. Per ulteriori informazioni o visite alla scuola la Segreteria • aperta dal luned“ al venerd“ dalle ore 8.30 alle 12.30.
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SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto Sapete riconoscere questi posti?
1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3
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4) ......................................................... ...............................................................
AFRICA - AMORE - BRAD PITT CYBORG - FIGLI - GLOBE GOLDE - GUILD - LARA CROFT LONDRA - ONU - OSCAR SCREEN - TATUAGGI - VITA Chiave (8) - Il nome.................................. ................................................................
Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome. AD - AN - AU - OD - PD - PO’ UD - VE - ADE - LEA - LOR- MAO SII - STA - FAST - IDIO - JEEP POST - RUTA - TANA - CORVE FREUD - LIEVE - MODEL - ARPESE IODATO - VALTER - VIAVAI CADDERO - DESERTO - IPERBOREO The Sports (gli sport) Impariamo l’inglese
• Due serpenti mamma e figlio parlano tra di loro. Figlio: “Mamma, mamma, ma è vero che noi siamo velenosi?” Mamma: “Si figliolo, perché?” Figlio: “Mamma, mamma, mi sono appena movsicato la lingua.” • Perché il bue sbatte la testa contro il muro? Per farsi la bua. • Come si chiama il cane di Dracula? Canino. • Qual è il ballo preferito delle scimmie? L’orango-tango. • Cos’hanno in comune la pulce e la gallina? Entrambe fanno i pulcini. • Un ragno affamato, disteso sulla sua ragnatela, vede passare una mosca molto succulenta e allora le dice: “Oh cara mosca, vieni qui che ti insegno a tessere.” E la mosca astuta risponde: “Mi spiace ma preferisco filare!” • Alcune formiche stanno giocando a calcio sul fondo di un bicchiere. Una di esse le incita: “Forza! Se vinciamo, l’anno prossimo giochiamo in coppa!” • Un giorno due amici visitano Parigi e si rendono conto che le scarpe di coccodrillo sono diventate la moda del momento. Allora uno dice all’altro: “E se ci mettiamo in società ed apriamo un negozio di scarpe di coccodrillo in Italia? Potremmo diventare ricchi.” E l’atro risponde: “Ma non abbiamo coccodrilli.” “Non ti preoccupare! Andiamo in Africa e ne
catturiamo qualcuno.” I due amici, senza perdere tempo, partono per l’Africa. Arrivano davanti ad un fiume e vedono un enorme coccodrillo. Gli vanno dietro e dopo più di un’ora di lotta riescono a catturarlo. Dopo averlo osservato bene, uno dei due amici dice: “Abbiamo fatto tutto questo per niente.” E l’altro: “Perché?” “ Perché non ha le scarpe!” • Un cowboy, dopo essere sceso da cavallo entra nel saloon e ordina un whisky. Mentre sta bevendo sente fuori un cloppete, cloppete. “Accidenti, ho lasciato il cavallo acceso.” • Perché gli elefanti nella foresta si muovono tutti in gruppo ben serrato? Perché è quello in mezzo che ha la radio. E perché anche i rinoceronti si muovono tutti in gruppo ben serrato? Per far credere agli elefanti che anche loro hanno la radio. • Il tacchino al gallo: “Come fai a cantare tutte le mattine alle cinque precise?” E il gallo: “Beh, ci ho provato una volta a ritardare di qualche minuto e per poco non finivo in pentola!” • Un giorno una gallina ed un maiale si trovarono a passeggiare insieme. Videro un grande manifesto con scritto: “Dobbiamo sfamare il mondo!” E la gallina disse: “E’ giusto! Gli daremo uova e prosciutto!” • Sai perché le trote hanno le spine? Perché nel fiume c’è la corrente.
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A tavola 37 CUCINA
VINO
IL CREMANT
UN ALBERO DI NATALE TUTTO MEDITERRANEO
Denis Meneghini
A
NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO. QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPAGNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, RRIVA IL
SORRIDE UN PO’ DI PIÙ.
PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.
IN FRANCIA
100g FariNa 0 45g FariNa MaNitoba 215g poMoDoriNi pacHiNo origaNo
1 cuccH.No Miele 1 cuccH strutto 7g lieVito secco sale
PROCEDIMENTO
tagliare i poMoDoriNi e Farli appassire Nel ForNo a MicrooNDe, seNZa aggiuNgere coNDiMeNti. setacciare le FariNe coN il lieVito, uNire i poMoDoriNi, il Miele e lo strutto aMMorbiDito. iNsaporire coN origaNo e sale, QuiNDi aMalgaMare beNe. Versare il coMposto Nello staMpo aD albero e lasciare lieVitare per circa 2 ore iN uN luogo uMiDo. cuocere iN ForNo a 180° coN FuNZioNe VeNtilata per circa 35 MiNuti. serVire DecoraNDo alla base coN oliVe VerDi.
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MANUELA E SILVIA BIZZO
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TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO cHi ViVe relaZioNi altaleNaNti, aVVertirÀ uN bisogNo Di coNtiNuitÀ, cHe potrÀ DiVeNire iMpelleNte. erotisMo a Mille · S ALUTE Di attiVitÀ Fisica NoN se Ne parla, ViNce la pigriZia. riDucete alMeNo ZuccHeri e grassi o la bilaNcia Vi puNirÀ
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procciarVi ai seNtiMeNti uN atteggiaMeNto poco costruttiVo. coNsiglio? uNa MiNi-VacaNZa · S ALUTE NoN ceDete a DiFFicoltÀ Di coNceNtraZioNe e toNo Muscolare NoN ottiMale: riDiMeNsioNate le aspettatiVe
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A S C I N O
l’aMore Folle Vi traVolge, coN tutto il corollario Di roMaNticisMo strappalacriMe e Di passioNi iMpossibili · S ALUTE per lieVi Malesseri, l’eVeNtuale ricorso alle cure terMali (o all’aliMeNtaZioNe Macrobiotica) sarÀ eFFicacissiMo
atteNDoNo iNcoNtri DaVVero iNteressaNti, Magari Nel bel MeZZo Di uN VerNissage o Di uNa ceNa culturale · S ALUTE la ForMa MeNtale e Quella Muscolare saraNNo perFette e l’iNFlusso Dei piaNeti Vi reNDerÀ iMbattibili aNcHe Negli sport
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Kranjska Gora d'inverno offre attività sportive, ricreazione, divertimento ed il piacere di stare in compagnia. È una meta molto gettonata dalle giovani famiglie e da tutti coloro che desiderano imparare a sciare. Alcune delle possibilità di svago o ricreazione sono presentate qui di seguito ma tante altre attendono di essere scoperte da voi: sci alpino e snowboard (30 km di piste perfettamente attrezzate che garantiscono neve artificiale e sci notturno), sci di fondo (su circa 40 km di piste ben mantenute, da quest´ anno anche di notte), discese in slitta nelle zone previste o sulle apposite piste attrezzate, di giorno e di notte al lume delle fiaccole, gite in motoslitta sulla pista circolare di Kranjska Gora oppure meravigliose escursioni panoramiche in compagnia di una guida, fuoripista e sci estremo in compagnia di una guida alpina, arrampicata sulle cascate ghiacciate per principianti ed arrampicatori esperti, pattinaggio su piste di pattinaggio naturali ed artificiali di fronte al hotel Kompas dove quest'attività è praticabile anche di sera, fiaccolata, giro con slitta trainata da renne per i bambini.
* Ski pass valido per 4 giorni incluso nel prezzo!
(nel pacchetto Sci Tre paesi valle per: Kranjska Gora, Gerlitzen, Badkleinkirchheim, Katschberg, Tarvisio - Monte Lussari, Sella Nevea) I prezzi valgono per persona in camera standard doppia! L' offerta vale per un numero limitato di camere.
HIT Alpinea, Družba za turizem, d.d., Borovška cesta 99, 4280 Kranjska Gora, Slovenija
INFO: +386 4 588 44 77 info@hitholidays-kg.si www.hitholidays-kg.si
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VIGOROVEA casa singola inserita su lotto di terreno di 1300mq. piantumato. Disposta su piani sfalsati, è dotata di ampi spazi abitativi, di cui: cucina, soggiorno-pranzo, 4 camere, 3 bagni, mansarda, taverna di 80mq., terrazzi, garage ed un bel portico. Classe F – kWh 163,6. Info in Agenzia. Rif. 091146