del Piovese
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 131 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Patto di stabilità Grazie allo sblocco, un milione di euro per la Saccisica pag.
Codevigo 60 anni dopo le figlie nel campo di prigionia del padre
Riordino Province Correzzola e Pontelongo non volevano Rovigo
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EDITORIALE
Nuovo Veneto firmato Monti
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
E.On “salvi” gli spOrtElli di vigOrOvEa E lEgnarO
La società E.On energia ha rinunciato al piano di razionalizzazione che avrebbe portato alla chiusura dei due sportelli informativi di Vigorovea e Legnaro. L’accordo segna un punto a favore per i sindaci del comprensorio che nelle scorse settimane si sono mobilitati a difesa dei due presidi temporanei. pag. 17
i gEnitOri EntranO in asilO dalla... rEtE
L’asilo nido sbarca sul web con un servizio innovativo per le famiglie. Si chiama “ENido” il nuovo software in uso da questa’anno al nido comunale “ Le coccole” di via Fermi. Grazie a questa particolare piattaforma informatica i genitori possono quotidianamente accedere da qualsiasi postazione internet. pag. 22
di Nicola Stievano
P
Imu, il conguaglio tra ritocchi delle aliquote e proteste Il sindaco di Legnaro appende la fascia al chiodo, tutti concordano: troppi tagli e sacrifici per i Comuni
“D
a oggi in poi rifiuterò ogni mia partecipazione ad iniziative istituzionali di qualsiasi genere, limitandomi alla più stretta e ordinaria amministrazione e non escludo di valutare l’ipotesi di rassegnare il mio mandato come segnale di estrema contrarietà al perdurare di una situazione divenuta ormai insostenibile. Non per me, ma per i miei cittadini”. Questo lo sfogo amaro del sindaco Ivano Oregio Catelan a margine della nuova manovra di aggiustamento dei conti del
Comune: per colmare l’ulteriore taglio ai trasferimenti statali (381 mila euro quelli previsti per quest’anno rispetto ai 650 mila preventivati ad aprile, per un totale di 269 mila euro in meno) e consentire all’amministrazione di rispettare il patto di stabilità, l’esecutivo è dovuto ricorrere all’aumento dell’Imu. L’aliquota sulla seconda casa sale così da 0,76% a 0,9% e dovrebbe assicurare una maggiore entrata di 470 mila euro. Invariata quella sulla prima casa allo 0,4%. Tagli importanti “in corso d’opera”
che hanno spinto il sindaco ad appendere simbolicamente la fascia tricolore al chiodo. “In questi ultimi anni l’istituzione Comune è stata progressivamente svuotata di ogni sua funzione – ha spiegato il primo cittadino – di fatto l’ente municipale si è ormai ridotto a gestire l’ordinaria amministrazione: paga gli stipendi ai dipendenti, le forniture dei servizi, il rimborso dei mutui accesi negli anni precedenti per le poche opere pubbliche che ancora si sono potute pagg. 4-8 realizzare”.
L’Intervento
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di Giuseppe bortolussi*
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*Segretario CGIA di Mestre
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Non toccate l’Imu
n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere.
oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, decine di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, concitati, giorni che hanno preceduto il decreto sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Zanonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto mettendo in subbuglio decine di sindaci e costringendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3
PIOVE DI SACCO
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