La Piazza della Riviera del Brenta_Nov24

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Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.

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IN RIVIERA GLI ANZIANI

Da una parte Dolo ha l’indice di vecchiaia tra i più alti, dall’altra ha uno degli indici più alti sul fronte delle nascite, Mira invece è attrattiva per gli stranieri

Servizio alle pagg. 3 e 4

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO

Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale

Servizio a pag. 23

AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO

Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni

Servizio a pag. 19

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia

L ’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa, capace di attrarre turismo e investimenti. segue a pag. 5

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Il Veneziano sta invecchiando, ma non ovunque

La popolazione nell’area metropolitana di Venezia invecchia inesorabilmente, a certificarlo sono i dati che arrivano da AdminStat Italia. A livello metropolitano l’indice di vecchiaia, infatti, si attesta mediamente su 222 persone over 65 ogni 100 under 14. Significa che a Venezia provincia ci si avvia ad una società con livelli di popolazione anziana sempre più elevati. E’ una tendenza che ricalca l’andamento nazionale anche se, all’interno dei 44 Comuni considerati, ci sono delle differenze significative. Si va dall’area sud con Cavarzere e Cona e lo stesso capoluogo Venezia in testa alla classifica con indici di vecchiaia compresi fra i 250 e oltre i 300, a territori decisamente più “giovani” come Fiesso, Fossò, Santa Maria di Sala, Pramaggiore e Marcon, con indici di invecchiamento dimezzati rispetto a chi guida la classifica.

Si tratta a guardar bene, in questi ultimi casi, di territori in cui sono presenti aree industriali e logistiche importanti. Alcuni di questi, come Marcon e Fiesso, guidano guidano anche la classifica del tasso di natalità, con valori superiori all’8 per mille rispetto alla media provinciale del del 6 per mille. Guidano invece la triste classifica dei Comuni con il tasso di mortalità più alto quattro Comuni del Veneto Orientale e cioè: Gruaro, San Michele al Tagliamento, Teglio Veneto e Meolo. Fra la popolazione chi ha la percentuale di stranieri più alta è il Comune di Venezia con il 15,6 %, quando la percentuale media a livello metropolitano si ferma al 10,5. Molto gioca, nel Comune capoluogo, la presenza di Fincantieri e Porto Marghera per la presenza di lavoratori, e nell’area lagunare il centro storico, da sempre attrattivo per persone da ogni parte del mondo. Di fronte ad un cambiamento così importante del tessuto sociale dei territori con sempre più over 65, anche gli enti locali e sovracomunali dovranno rimodulare servizi ed offerte tenendo conto dell’emersione di nuove necessità.

Alessandro Abbadir

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.

Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L’età media supera i 47 anni. A Venezia la più alta percentuale di stranieri

L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

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049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

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della Riviera del Brenta
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Direzione,
Periodico

In Riviera popolazione sempre più over 65, Mira attrattiva per i cittadini

Over 65 sempre più presenti nelle realtà cittadine della Riviera del Brenta e under14 sempre più rari. E’ il fenomeno che si osserva tendenzialmente (come in tutta Italia) in questa area del territorio veneziano. E gli indici socio demografici e di vecchiaia più recenti a disposizione, sono precisi. Il Comune di Mira, il più popoloso del comprensorio con una popolazione di quasi 38 mila abitanti si piazza al 16 °posto sui 44 Comuni dell’area metropolitana di Venezia avendo un indice di 218,7 over 65 ogni 100 persone che hanno fra gli 0 e i 14 anni. Dolo arriva al 14°posto con 227. Vanno meglio invece ad esempio nello stesso comprensorio, paesi come Fiesso D’Artico al 39 esimo posto (160,2), Fossò al 40 esimo posto con 158,2 e Pianiga al 41°posto con 155,1 over 65 ogni. L’età media della popolazione fra i Comuni più popolosi vede Mira al 16° posto con 47,31 anni e Dolo al 13 °posto con 47,53. Alto mediamente anche il tasso di natalità sempre in quest’area metropolitana. Dolo arriva al 7°posto del veneziano con un indice pari a 7,3 nati ogni mille abitanti. Bene anche Pianiga al nono posto con 7,1, Fossò al decimo con 6,8 e Stra al 14 °con 6,5. Tasso di natalità per Mira al 15° posto. Il territorio della Riviera si caratterizza per nutrita presenza di cittadini stranieri residenti, in special modo nella parte ovest. Un’area in cui sono radicate tante realtà produttive in particolar modo i calzaturifici, in cui la manodo-

pera di origine straniera non è certo minoritaria. Nella dinamica della popolazione di origine straniera si registrano dati differenti anche in riferimento all’attrattività dei centri nei confronti dei cittadini di nazionalità non italiana. In termini percentuali il Comune di Stra è al secondo posto in tutto il veneziano con il 14 % di popolazione di origine straniera. Vigonovo al 5° posto con 11,7, Fiesso al 9°posto con 11,4 %. Mira è al 15°posto con 10,1 % e Dolo al 16 °con 9,9%. Nella parte bassa della classifica cioè i Comuni con meno residenti di origine straniera, ci sono per la Riviera quelli dell’area sud: Campagna Lupia Camponogara e Campolongo Maggiore. Tornando ai due Comuni più popolosi dell’area e cioè Mira e Dolo si nota una grossa differenza nella percentuale del tasso di crescita degli stranieri. Mira è infatti al quinto posto con un tasso di crescita del 56,3 ogni mille abitanti mentre Dolo è in fondo alla classifica al 40° posto con – 28,9. Sul versante del numero di componenti che compongono le famiglie, sia Mira che Dolo stanno nella parte bassa della classifica: Dolo al 34 °posto con una percentuale 2,27 persone ogni nucleo famigliare, Mira al 36 °con 2,26. Ci sono infine delle particolarità. Vigonovo è al primo posto con il 45,5 % di nubili e celibi fra la popolazione. Dolo è al 9 °posto fra i divorziati/e con il 3,9 % e Mira al 20°posto con il 3,5% della stessa classifica.

Alessandro Abbadir

L’analisi dei sindaci di Mira e Dolo

I dati che riguardano i territori di Mira e Dolo sono commentati dai rispettivi primi cittadini “Il problema dell’invecchiamento della popolazione - dice il sindaco di Mira Marco Dori - è un tema che riguarda tutti. Credo che ogni amministrazione possa fare il proprio, lavorando per le famiglie, rafforzando la rete dei servizi. Il Comune di Mira è uno dei pochi che, continua a mantenere il servizio di trasporto scolastico e continua ad investire sul sistema scuole. Il tasso di crescita degli stranieri elevato è sicuramente indice delle opportunità della nostra città, che ha ad esempio tre stazioni dei treni, due uscite autostradali e importanti linee di collegamento del trasporto pubblico. Sicuramente c’è poi chi sceglie di venire a Mira anche per la nostra realtà produttiva ricca di grandi e medie aziende, ma anche per la vicinanza

al polo produttivo di Venezia e Porto Marghera. Mira poi è uno dei Comuni del veneziano con l’aspettativa di vita più alto. Abbiamo diversi centenari”. Fa un’analisi precisa dei dati anche Gianluigi Naletto sindaco di Dolo. “La nostra comunità - dice - si difende nella classifica della natalità (6° posto), anche se l’età media (47,53 anni) dei residenti non arresta (13° posto), con nuclei famigliari poco sopra le due persone (34° posto). A calare è il tasso di crescita degli stranieri, complice un mercato immobiliare mediamente più costoso, in cui Dolo si riconferma come paese dinamico, che attrae per i servizi offerti, dove radicarsi per la buona qualità della vita o ritornare, dopo l’uscita dei figli da casa. L’offerta di beni e servizi alla persona, offre buone prospettive per il futuro, garantito da una urbanizzazione controllata”. (a.a)

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Il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto

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Politica. Il sindaco di Mira Marco Dori lancia un chiaro appello

“Lo Stato rifinanzi subito la Legge Speciale su Venezia“, vale 150 milioni

L

egge Speciale su Venezia, ora i Comuni della gronda lagunare vanno in sofferenza. A prendere posizione è il sindaco di Mira Marco Dori che sottolinea i rischi per il suo territorio di un mancato rifinanziamento da parte dello Stato. “Il rifinanziamento della Legge Speciale - dice Dori - è fondamentale. Già nel 2020 avevamo votato in maniera trasversale in consiglio comunale (16 favorevoli 1 contrario) un ordine del giorno nel quale si richiedeva il rifinanziamento della Legge Speciale, ferma allo stanziamento del 2017 del Governo Gentiloni, con almeno 150 milioni annui, da destinare a Venezia e a tutti i Comuni di Gronda. Questo va detto è tema molto sentito, infatti abbiamo in giacenza un altro ordine del giorno presentato a marzo da Fratelli di Italia, sempre per il rifinanziamento, da chiedere questa volta al governo Meloni, ma non lo abbiamo ancora trattato. Anche in questo caso, si chiedono 150 milioni all’anno per i prossimi anni”. I soldi legati al finanziamento della Legge Speciale sono utilissimi per rilanciare il territorio precisa il primo cittadino.“Devo dire che per Mira queste risorse sarebbero una svolta importante – spiega Dori -. I fondi che abbiamo ottenuto nel 2017 dal Governo Gentiloni li abbiamo destinati ad esempio per finanziare alcuni interventi di rischio idraulico, ma anche per i ponti mobili nel territorio del Comune,

senza dimenticare lo sviluppo delle ciclabili tra Malcontenta e Dogaletto e lungo il Naviglio del Brenta, ma anche per il recupero del nostro patrimonio storico e artistico, come alcuni interventi su Villa Levi Morenos e per il recupero archeologico di Sant’Ilario. Senza la Legge Speciale non avremmo mai potuto, ad esempio, far riemergere i resti di Sant’Ilario, che sono la testimonianza delle origini di Venezia”. Lo sviluppo e il rilancio passano così da questi fondi. “Questi fondi, insomma, permettono - precisa Dori - non solo di fare attività di recupero e di manutenzione, ma soprattutto di sviluppo, anche in chiave produttiva e turistica. Per esempio, un grande parco archeologico e naturalistico che colleghi in maniera ideale il sito Unesco di Malcontenta, con la sua villa Palladiana alle origini di Venezia, con Dogaletto, all’età del Bronzo di Giare, fino ad arrivare alle bellezze naturalistiche della Barena, arrivando anche a Campagna Lupia e Codevigo, sviluppando la ciclabilità e il turismo navigabile, è un patrimonio da valorizzare e riscoprire, che permetterebbe anche di decongestionare Venezia e quindi di portare un beneficio diretto alla stessa, salvandola dall’overturismo, e dando a Mira e alla Riviera del Brenta, un nuovo slancio e nuove possibilità”. Insomma progetti per un turismo sostenibile che potrebbero realizzarsi di cui c’è tanto bisogno. Alessandro Abbadir

Le opposizioni contro l’iniziativa “Bike to work”

Le opposizioni di centrodestra unite attaccano l’amministrazione comunale sull’iniziativa “Bike to work”, cioè l’idea promossa dal Comune e da Fiab di incentivare l’uso della bicicletta per andare al lavoro attraverso buoni spesa per chi usa la bici o va a piedi a lavorare, lasciando a casa l’auto. A farsi portavoce delle critiche è il consigliere comunale di Coraggio Italia Paolo Lucarda (in foto). “Questa idea promossa dal sindaco - dice Lucarda - rischia di mettere a rischio l’incolumità dei cittadini. Prima di invitare i cittadini ad andare a piedi o in bici al lavoro, si sistemino le strade che sono un colabrodo. Per questo facciamo una interpellanza per capire realmente cosa si vuole

fare”. Dal capogruppo del Pd Francesco Volpato arriva una replica. “Ci fa piacere che le minoranze - dice - abbiano presentato una interpellanza per conoscere meglio il progetto bike to work, il progetto che incentiva chi fa uso della bicicletta per andare al lavoro, e speriamo che in consiglio comunale, trasformino l’interpellanza in mozione per aprire il dibattito. Il progetto ha l’obiettivo di educare a forme di mobilità alternativa, creare l’abitudine, riducendo il numero delle auto in strada, creare una città bike friendly per una migliore qualità della vita. È una misura sperimentale, e a basso costo. Nel nostro territorio nel 2023 abbiamo avuto 62 sforamenti ai limiti di Pm10 rispetto ai 35 annui consentiti”.

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Il sindaco di Mira Marco Dori

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capoluogo e frazioni

Illuminazione pubblica, lavori per 5 milioni di euro

Chiuso il ponte di via delle Porte, disagi in vista

A l via in queste settimane ai lavori di completo rinnovamento dell’illuminazione pubblica. Si tratta del progetto Elena-Amica-E, che porterà il Comune di Mira a sostituire oltre 6mila vecchie lampade con nuovi impianti a Led. Nel frattempo è stato attivato anche un nuovo numero verde dove chiedere assistenza e fare segnalazioni.”Sappiamo che si tratta di un intervento molto atteso - spiega il sindaco Marco Dori - e finalmente ci siamo. Abbiamo la possibilità di avere impianti nuovi ed efficienti, che dovrebbero non solo risolvere i problemi alle nostre linee, ma anche contribuire al miglioramento ambientale”. A spiegare i termini dell’intervento, con la fase operativa in partenza già dal questo mese di novembre, è l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lorenzin. “A settembre - ricorda l’assessore Lorenzin - è stato approvato dalla giunta il progetto esecutivo per la concessione del servizio di pubblica illuminazione e riqualificazione degli impianti con la predisposizione degli stessi ai nuovi servizi tecnologici, mediante il ricorso al finanziamento tramite terzi, cioè la partenza del progetto Elena-AmicaE, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro. Il progetto ambisce ad efficientare l’intera rete di pubblica illuminazione garantendo un abbattimento dei consumi del 87% e, contemporaneamente, dotare tutti i lampioni di un sistema di telecontrollo centralizzato”. Ma non solo. “Mira - ricorda

Lorenzin - dispone di 6571 lampioni e di 194 quadri elettrici, con questo progetto, l’impresa aggiudicatrice del bando a suo tempo pubblicato da Città Metropolitana di Venezia, nel prossimo mese di novembre, non appena arriverà il primo materiale ordinato, dovrà iniziare a sostituire progressivamente tutti gli attuali corpi illuminanti a sodio (Sap) con armature a led a basso consumo e già corredate di apparecchio per il telecontrollo con il quale sarà possibile conoscere da centrale lo stato del lampione. Contestualmente saranno sistemati i cavi di linea ammalorati, saranno sostituiti ben 45 quadri, adeguati i rimanenti e saranno sostituiti i pali non risanabili (circa 700) e riverniciati un’altra parte (altri 700). I tempi previsti per l’esecuzione di tutti i lavori, da cronoprogramma, sono di 15 mesi”. In attesa della partenza dei lavori di efficientamento con la sostituzione delle armature, nelle scorse settimane è entrato in funzione il numero verde 800134302, pubblicato sul sito del Comune di Mira, al quale potranno essere segnalati malfunzionamenti. Alessandro Abbadir

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Lavori pubblici e disagi in vista per tutto il mese di novembre a Porte e Mira Taglio. A renderlo pubblico è il Comune con una nota ad hoc. “Si avvisa la cittadinanza che - spiega il Comune di Mira in una nota - è stato chiuso al traffico veicolare il ponte carrabile su via delle Porte, comprese le due rampe di accesso da Riviera Matteotti, per lavori di sostituzione condotta gas metano. Ricordiamo che, a seguito di una

perdita, era stato creato un bypass provvisorio e ristretta la carreggiata”. Gli interventi saranno portati a termine dalla ditta che ha in capo la manutenzione della linea del gas, assicura l’ente locale entro il mese di novembre 2024, cioè al massimo entro la fine di questo mese compatibilmente anche alle condizioni climatiche. “Durante i lavori, la viabilità - conclude il Comune - sarà modificata, ma sul posto è stata installata la segnaletica di deviazione per viabilità alternativa”. Insomma ai cittadini miresi non resta che armarsi di qualche settimana di pazienza.

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Territorio. Dati preoccupanti in convegno organizzato dalla Camera di Commercio a villa Widmann

Commercio in crisi, servono soluzioni

Brutte notizie per il commercio di vicinato. Crollano infatti tendenzialmente il numero dei negozi di nei Comuni della Città Metropolitana di Venezia e le variazioni percentuali tra 2018 e 2023 sono preoccupanti. Fra i Comuni che hanno subito un calo più drastico ( in questo caso intorno al 20 % ) ce ne sono alcuni della Riviera del Brenta e del Miranese. I Comuni con variazioni percentuali negative più rilevanti sono quelli di Stra, Campagna Lupia, Fossalta di Portogruaro e Salzano. In questi Comuni sono in diminuzione o stabili anche i bar e ristoranti. Nello stesso periodo la popolazione totale è diminuita (-2.6% per Rovigo, -1.9% per Venezia), mentre la popolazione con più di 65 anni è aumentata (+5.1% per Rovigo, +4% per Venezia) portando l’incidenza degli over 65 sul totale della popolazione al 28% per Rovigo e al 26% per Venezia. I dati in questione sono emersi nelle scorse settimane in villa Widmann Foscari a Mira al convegno “Rigenerazione urbana: sostenibilità e innovazione”, un convegno organizzato dalla Camera di Commercio. Si è trattato di un dialogo tra istituzioni, esperti, amministratori locali, rappresentanti del mondo accademico e associazioni di categoria con l’obiettivo di affrontare assieme le sfide ambientali, economiche e sociali quali: cambiamento climatico,

desertificazione commerciale dei centri urbani e denatalità. Fra gli interventi quello Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, e Alessandro Rinaldi, professionista del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, che hanno posto l’accento sul ruolo delle città nel contrastare la desertificazione commerciale e il degrado urbano. Attraverso video e testimonianze, si è discusso di come le città possano diventare protagoniste di un futuro più sostenibile. La successiva tavola rotonda ha visto la partecipazione del viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, gli urbanisti Filippo Magni e Gianfranco Pozzer dell’Università Iuav di Venezia, Alberto

Marchiori, rappresentante di Confcommercio a Bruxelles, ed il tenente colonnello Enrico Risottino. “Il rapporto tra città e commercio o tra qualsiasi insediamento urbano ed il commercio, ha caratterizzato secoli di crescita dell’una e dell’altro - sottolinea in una nota Massimo Zanon presidente di Confcommercio Venezia. Sono stati elementi inscindibili che hanno creato servizio agli abitanti, ai cittadini, fornendo al commercio la possibilità di guadagnarsi onestamente da vivere. Ora il meccanismo è saltato e bisogna pensare a rigenerare la città ma soprattutto i paesetti, le frazioni, le periferie per contrastare la desertificazione commerciale”. Alessandro Abbadir

Pulizia delle caldaie, 90 mila controlli in Riviera

“Per la pulizia e la manutenzione agli impianti di riscaldamento il momento per muoversi è adesso. La pulizia delle caldaie va programmata per tempo per non ritrovarsi a dover aspettare settimane prima di veder arrivare un tecnico qualificato, con gli impianti ormai accesi per l’abbassamento delle temperature”. A sottolinearlo sono Andrea Bernardi capo categoria degli impiantisti ed installatori per l’ Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e il segretario dell’ Associazione Giorgio Chinellato. Iscritte all’Associazione ci sono circa 120 aziende di installatori ed impiantisti di cui circa 30 aziende fanno attività di caldaisti. La pulizia delle caldaie va programmata per tempo. Una caldaia a cui non viene fatta una buona manutenzione provoca innalzamento dei consumi. Nel caso del gas si tratta di un esborso non indifferente.

Il consiglio per chi sta per cambiare le caldaie è quello di installare sistemi di riscaldamento a pompe di calore. Sono più efficienti e permettono anche di usufruire di incentivi. Riguardo ai costi per l’installazione di nuovi impianti è innegabile, che

purtroppo, a causa dell’aumento delle materie prime sono aumentati. In Riviera ogni anno si fanno fra famiglie, attività produttive e negozi più di 90 mila controlli di manutenzione ad altrettante caldaie. Con

I Comuni con variazioni percentuali negative più rilevanti nel veneziano sono quelli di Stra, Campagna Lupia, Fossalta di Portogruaro e Salzano. In questi Comuni sono in diminuzione o stabili anche i bar e ristoranti.

l’inizio dell’autunno le richieste di controlli aumentano.“E’ opportuno - sottolinea Bernardi - programmare in questo periodo la manutenzione e pulizia dell’impianto: si tratta di una operazione necessaria sia per quanto riguarda la sicurezza della casa (è prevista dalla normativa), sia per risparmiare. Un impianto manutentato è un impianto che risparmia notevolmente in termini di consumi”. I costi per l’installazione di nuovi impianti è innegabile, che purtroppo a causa dell’aumento delle materie prime sono aumentati. E’ necessario però che i controlli vengano programmati entro metà ottobre, altrimenti si rischiano degli accumuli di richieste”. Ci sono poi delle precauzioni da prendere. “E’ importante - conclude Bernardi - che non siano chiamati caldaisti fai da te e che venga trascritto sul registro regionale l’operazione di controllo”. ( r.m.)

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Ricche grigliate di carne e fritture di pesce Ristorante, Pizzeria, Griglieria

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Un’immagine del convegno

Territorio. Affollata assemblea in municipio con forze dell’ordine e i Gruppi di Controllo di Vicinato

Sicurezza: furti stabili, truffe in forte diminuzione

S

ul tema della sicurezza nelle scorse settimane c’è stata una grande partecipazione ad un incontro in municipio con carabinieri, Associazione Nazionale Carabinieri, Polizia Locale di Mira e Gruppi di Controllo del Vicinato.”Serate come quellaspiega il sindaco Marco Dori - permettono di scambiare esperienze e conoscenza del territorio, ma anche di restare aggiornati sul tema dei reati e della sicurezza. Per me è stato positivo apprendere che, dai dati in possesso alle forze dell’ordine, le truffe a Mira sono in diminuzione rispetto al 2023. Credo che le attività di prevenzione che lo scorso anno abbiamo fatto insieme ai carabinieri e alla Polizia Locale e al controllo di vicinato abbiano portato frutto, soprattutto per gli anziani, dato che nel 2023 abbiamo incontrato centinaia di persone nei nostri centri anziani, dando loro le spiegazioni pratiche su come evitare le truffe più comuni e diffuse”. Si sono ritrovati così nella sala del consiglio comunale a Mira molti aderenti al progetto del “Controllo di Vicinato”. E’ stata l’ occasione per approfondire i temi come quello del nuovo sistema di videosorveglianza, delle attività di prevenzione, dell’andamento della delittuosità. Tra i partecipanti alla serata il sindaco Marco Dori, il comandante della tenenza dei carabinieri di Mira Marco Occhipinti, il presidente dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo della sezione di Mira, Antonio Camporese, i viceistruttori della Polizia Locale di Mira Gabriele Fumai e Cristian Pellegrin, e il coordinatore dei Gruppi di Controllo del Vicinato di Mira, Alessandro Mazzucco. Con l’occasione è stato illustrato su mappa anche il nuovo sistema diffuso di videosorveglianza. Il 2024 è stato infatti l’anno di attivazione delle telecamere in tutte le frazioni del territorio, oltre che in altri punti sensibili, come il parcheggio della stazione di Marano e il parco di Forte Poerio. “Una informazione importante - ricorda il sindaco Dori - è che questi sistemi servono a fornire informazioni utili alle forze dell’ordine. Ma è importante che le denunce e le segnalazioni siano tempestive, altrimenti dopo una settimana, per motivi di privacy, le immagini non possono essere consultate. Le telecamere ci permettono anche di controllare i mezzi sospetti, sempre in collaborazione con i carabinieri e la

nostra polizia locale”. La serata ha permesso anche di formare i nuovi aderenti al gruppo di controllo di vicinato e a segnalare le zone in cui esso non è presente. ”Dal 2013 - spiega Alessandro Mazzucco, referente comunale dei Gruppi di Controllo di Vicinato - anno in cui ha iniziato a svilupparsi il controllo del vicinato nel Comune di Mira, ad oggi, sono presenti 42 Gruppi ai quali aderiscono 983 nuclei familiari. Negli anni l’interesse per il progetto, i molti volontari che si

sono resi disponibili e l’amministrazione comunale che ha sempre supportato l’associazione, hanno contribuito ad incrementare le famiglie aderenti. Per chi avesse interesse nel conoscere o aderire al progetto, può far riferimento alla pagina del sito del Comune di Mira relativa alla “Associazione Controllo del Vicinato” oppure inoltrare una mail di richiesta all’indirizzo: controllodelvicinato.mira@ gmail.com”.

Alessandro Abbadir

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Borbiago in festa per l’arrivo del nuovo parroco don Giovanni Carnio

Oltre mille persone hanno assistito all’inizio di novembre nella chiesa di Santa Maria Assunta a Borbiago di Mira all’insediamento ufficiale del nuovo parroco del paese, don Giovanni Carnio, 50 anni proveniente dalla chiesa di Eraclea. A celebrare la messa c’era il patriarca di Venezia Francesco Moraglia che ha introdotto il nuovo parroco alla comunità cristiana locale. “Sono onorato - ha detto il nuovo parroco - di guidare la comunità cristiana di Borbiago sarà importante per questo fare comunità e rendere proprio questa comunità sempre più

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coesa“. Rivolto ai ragazzi che dovranno fare la cresima quest’anno ha fatto l’appello all’impegno e al valore di diventare santi. Un impegno importante per la loro vita. Sia il patriarca Francesco Moraglia che il nuovo parroco hanno ringraziato il parroco uscente don Carlo Gusso per il lavoro fatto finora per la comunità di Borbiago in tutti gli anni in cui l’ha guidata. Don Carlo è stato nominato nei mesi scorsi parroco della chiesa di San Giacomo dall’Orio a Venezia. Dopo la cerimonia di insediamento i parrocchiani sono stati invitatati ad un buffet in allegria e hanno potuto conoscere il loro nuovo parroco. La parrocchia di Borbiago è nota anche per un santuario dedicato alla Madonna Le origini della chiesa di Borbiago risalgono al 1152, anno in cui papa Eugenio III conferma con una bolla i diritti del vescovo di Treviso sulla “plebem SanTheonisti de Burbiliago cum castro, portu, curte et pertinentiis suis”. Nel corso degli anni la chiesa è passata sotto la giurisdizione dell’abbazia benedettina di Sant’Ilario e fù gestita dai Benedettini fino al 1450, anno in cui subentrarono i carmelitani, che vi rimasero fino alla soppressione del convento. La chiesa attuale è del 1662. (a.a.)

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Infrastrutture. Alla presenza della ex campionessa Manuela Levorato

Inaugurata la nuova pista di atletica allo stadio Valmarana

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rande festa per lo sport a Mira nelle scorse settimane quando per inaugurare la struttura messa a nuovo, è arrivata la ex campionessa della velocità Manuela Levorato. E a spiegare la felicità per l’inaugurazione della pista è stata la stessa ex velocista a livello europeo e mondiale. “Finalmente dopo 10 anni di inutilizzabilità la pista di atletica dello stadio Valmarana di Mira è stata messa a nuovo - ha detto all’inaugurazione la Levorato - e potrà tornare ad ospitare importanti eventi sportivi, e gli allenamenti ad esempio dell’associazione sportiva Atletica Riviera del Brenta. Potranno tornare a gareggiare anche gli atleti disabili dell’associazione il Sorriso che tante soddisfazioni hanno dato al territorio“. “In questo impianto sportivo - ha detto Manuela Levorato che è anche vicepresidente nazionale Fidal - ho cominciato a correre e ad allenar-

mi. Questa struttura messa a nuovo diventerà un polo di attrazione per tantissimi ragazzi e ragazze. L’atletica è una disciplina che è sempre più seguita dai giovani fin dalla piccola età. Lo vedo a Padova dove abito e lo vedo qui in Riviera”. Il prossimo appuntamento in programma è previsto con un meeting di atletica che sarà orga-

Sono state realizzate anche 4 nuove torri faro, che potranno essere utilizzate per allenamenti e gare

nizzato a livello provinciale nelle prossime settimane. Oltre a Manuela Levorato (originaria di Arino di Dolo) erano presenti anche l’ex maratoneta e fondista, la mirese Giovanna Volpato. A benedire la pista c’era il parroco della chiesa

di San Nicolò di Mira don Gino Cicutto. “Per l’amministrazione si tratta di un intervento importante - ha detto il sindaco Marco Dori - perché la vecchia pista era diventata ormai inservibile. Da diversi anni gli atleti erano costretti ad allenarsi presso gli impianti di altri

Fratelli d’Italia all’attacco sulla questione Brentana

Botta e risposta a Mira sulla questione della sistemazione della regionale 11 Brentana fra sindaco e gruppo consigliare di Fratelli d’Italia. “Come Fratelli d’Italia - spiega il capogruppo Antonio Mendolia - abbiamo presentato una interpellanza con la quale chiediamo al sindaco Marco Dori di capire quali siano le decisioni prese dall’amministrazione da lui guidata sulla situazione del traffico sulla Brentana e sullo stato in cui versano i ponti di Mira. Da tempo segnaliamo questa situazione in quanto determina un impatto ambientale e sostenibile negativo ed inoltre abbiamo fatto presente le pessime condizioni in cui versa il manto stradale della Brentana e la necessità immediata di una adeguata sistemazione”. Fratelli d’Italia così citando protocolli e intese siglate nel corso degli anni, chiede quale sia lo stato dell’arte vista la situazione

attuale. Il sindaco Dori risponde alle questioni sollevate dai consiglieri di minoranza. “Per quanto riguarda la Brentana - dice - abbiamo destinato mezzo milione di euro per sistemare le strade. Buona parte di queste risorse riguarderanno la sistemazione di via Nazionale. Il Comune di Mira in questi ultimi anni si è preso cura della Brentana, con importanti interventi lungo via Venezia e sul ponte di Mira Taglio. Qualcuno forse dimentica che abbiamo 300 km di strade comunali e 10 ponti mobili. Un record nazionale che nessuno ci invidia. Ci dobbiamo occupare anche di strade nate per essere delle strade statali e regionali. Ad ogni modo, basta andate in strada per vedere di chi è oggi la competenza, con i cartelli che dicono di chi è la strada. Ad esempio, dal Burchiello al semaforo di Mira Porte è di Veneto Strade”. (a.a.)

Comuni. Il nostro augurio è che la nuova pista possa anche permettere a tanti giovani di avvicinarsi allo sport e a questa meravigliosa disciplina.”Dal punto di vista degli investimenti, che hanno goduto di un contributo legato al Pnrr, oltre alla pista sono state realiz-

zate anche 4 nuove torri faro con illuminazione a Led, che potranno essere utilizzate per allenamenti e gare. L’investimento complessivo è stato di 1 milione e 200 mila euro”. “A causa dell’imprevedibile cattivo tempo nei mesi di marzo, aprile maggio e giugno - ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lorenzin - la lavorazione è stata completata nel mese di agosto e successivamente si sono svolte le attività di collaudo”. “Oltre al nuovo strato di tartan - ha ribadito l’assessore Lorenzin - è stato completamente rifatto il sottofondo, il sistema di raccolta delle acque e un impianto di illuminazione dimmerabile e selettivo all’avanguardia e un impianto fotovoltaico”. Con il rifacimento della pista sono stati interamente rifatte le postazioni del salto in lungo e salto triplo quella del salto con l’asta e la pedana getto del peso”.

Alessandro Abbadir

Il capogruppo

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di Fratelli D’Italia Antonio Mendolia
La nuova pista di atletica di Mira

Sociale. L’annuncio a fine ottobre del vicesindaco di Dolo Matteo Bellomo

Dodici alloggi popolari consegnati alle famiglie

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2 n uclei familiari in condizione di difficoltà, in virtù di un accordo “apripista” tra Comune di Dolo e Ater Venezia, possono beneficiare di una casa e dunque di sicurezza, dignità, famiglia. L’accordo con Ater Venezia che rappresenta un “unicum” che potrebbe essere esportato anche altrove, prevede, in sintesi, un doppio finanziamento. Il Comune di Dolo corrisponde all’azienda un canone annuale pari a circa 50mila mila euro, che consente alla stessa la gestione delle cosiddette “case popolari” di proprietà comunale. A questa somma si aggiunge parte della monetizzazione che il settore urbanistica raccoglie come quota per l’edilizia residenziale privata (Erp): queste due fonti di approvvigionamento concorrono alla costituzione di un fondo che Ater utilizza per compiere lavori manutentivi indispensabili, entro un tempo contenuto, sui propri appartamenti, così da assegnarli poi ai nuclei familiari in difficoltà. Il vicesindaco di Dolo Matteo Bellomo e l’assessora alle opportunità sociali Chiara Iuliano avevano preannunciato, ad agosto, che entro il mese di ottobre si sarebbe data una prima risposta, per fronteggiare l’emergenza abitativa,

ai più bisognosi. Così è stato, e nelle scorse settimane, in municipio, alla presenza di Franco Marinoni e Federica Briani di Ater, il Comune ha formalmente assegnato le abitazioni ai primi collocati in graduatoria. “Grazie a una profonda intuizione di questa amministrazione - spiegano Bellomo e Iuliano - siamo riusciti, nei tempi previsti a farci carico di uno dei problemi più pesanti per l’utenza debole: la casa. Il patto che abbiamo sottoscritto con Ater Venezia prevede, da parte del Comune, l’anticipazione della somma di 100mila euro per contribuire alle spese di ristrutturazione degli alloggi sfitti. Siamo intervenuti sui primi dodici alloggi. Ora proseguiamo nell’attività di manutenzione di altre 13 abitazioni, così da arrivare,

in tempi ragionevoli, a mettere a disposizione degli utenti più fragili in totale 25 abitazioni”. “Abbiamo sempre creduto - concludono Bellomo e Iuliano - nella centralità delle politiche per la casa in un momento storico nel quale l’accesso a questo bene, appare complicatissimo per fasce sempre più ampie della popolazione. Abbiamo già detto che quest’anno, a fronte di 64 richieste accettate al bando Erp, avremmo avuto un solo alloggio da poter assegnare; ora siamo in grado di dare invece risposta a molte più persone che vivono in condizioni di seria difficoltà. Continueremo fino a quando non riusciremo a far ristrutturare tutti gli alloggi sfitti presenti nel nostro territorio”. Alessandro Abbadir

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Beneficenza in favore dell’istituto Casa Nostra

Un atto d’amore e di generosità. La marcia non competitiva organizzata nelle scorse settimane dalla para farmacia Kalè di via Mazzini per festeggiare i sei anni da quando ha iniziato l’attività, ha permesso di ricavare una cifra che le titolari, Antonella Stradiotto e Teresa Marchetto hanno deciso di devolvere in beneficenza. Le titolari

Antonella e Teresa si sono recate all’istituto Casa Nostra ed hanno consegnato alla madre superiora dell’istituto, suor Renata, un assegno di 2.000 euro a favore dell’istituto dolese che si occupa di assistere bambini e ragazzi. “Il nostro intento - hanno spiegato Antonella e Teresa - è quello di promuovere una sana attività fisica, passare del tempo insieme all’aria aperta nel nostro bellissimo territorio e nello stesso tempo sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno. Ringraziamo, perciò, di cuore tutte le persone che hanno creduto in questo progetto: gli sponsor, i volontari e tutti i partecipanti alla nostra marcia”. (l.p.)

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Riordino urbano. Dopo cantieri durati mesi l’inaugurazione dell’area che vede piazzole ecologiche interrate

Nuovo look per piazza Boario, porta ovest del centro storico

E’ stato aperto ed ed inaugurato il “nuovo” Foro Boario, piazza antichissima di Dolo, che ora riacquista la centralità. L’intervento ha riguardato la “porta ovest” del centro storico del Comune, che si presentava come una zona destinata prevalentemente a parcheggio, in larga parte non regolamentato, e ad ospitare una piazzola ecologica particolarmente estesa. Si tratta di un’area, in cui era ormai necessaria una sua riqualificazione, trovandosi in una posizione strategica sia da un punto di vista logistico (vicinanza al centro storico della città all’ospedale civile) sia da un punto di vista paesaggistico (vicinanza con le rive del Naviglio del Brenta). Altro obiettivo del progetto era anche quello di migliorare la fruibilità dell’area oggetto d’intervento ed elevare la sicurezza dei suoi fruitori, proprio per la necessità di integrare la rinnovata fermata del servizio pubblico degli autobus e due nuove isole ecologiche destinate alla raccolta dei rifiuti urbani. Il progetto ha mirato quindi a conferire una particolare immagine e funzionalità ad una delle aree che costituiscono la porta principale per il centro storico della città di Dolo. Il nuovo parcheggio, realizzato in porfido, ha ora un unico asse viario a senso unico per i posteggi (che sono 79) ed una netta divisione dei percorsi delle auto, degli

autobus pubblici e quelli privati turistici, dei pedoni e nell’area si trovano anche 3 colonne per la ricarica di auto elettriche. L’isola pedonale si ricollega poi con il lato interno verso il fiume per permettere a chi sbarca con l’attracco delle imbarcazioni sulla riva del Naviglio del Brenta, un percorso in sicurezza. Di estremo impatto visivo l’eliminazione della piazzola ecologica già esistente mediante la realizzazione dell’area ecologica interrata con campane poste sotto la linea del terreno, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione della raccolta dei rifiuti. “Grazie alla professionalità dei nostri tecnici comunali e al lavoro dei progettisti e delle maestranze artigiane - spiega

il sindaco Gianluigi Naletto - la riqualificazione del Foro Boario rappresenta una riappropriazione da parte della comunità di importanti e significativi spazi identitari. La ritrovata area dove avveniva anticamente il mercato del bestiame, rappresenta un riscoprire la nostra storia, rivivendola con funzionalità e significati diversi e armonizzati”. “Con la creazione dell’isola ecologica interrata - conclude l’assessore all’ambiente Giorgia Maschera - abbiamo raccolto tre sfide importanti, quella ambientale, quella finanziaria, perché la gestione potrà aiutarci a controllare meglio i costi, quella paesaggistica, perché l’area risulta bella, sicura, pulita”.

Alessandro Abbadir

Liceo Galilei, scambio culturale in Gran Bretagna

L’importanza degli scambi culturali è da sempre uno dei fiori all’occhiello del liceo scientifico Galilei. E nelle scorse settimane se ne è svolto uno particolare che ha coinvolto 22 studenti dell’istituto dolese e due docenti, Antonella Novello e Marta Scaggiante che sono stati ospiti dell’istituto inglese di St Bernard’s. L’amicizia tra il Liceo Galilei di Dolo e la St. Bernard’s Catholic High School di Barrow-in-Furness, è nata per un puro caso. Nell’estate del 201 0, Janice, un’insegnante di tedesco della St. Bernard’s, incontrò un’insegnante dell’istituto Lazzari, durante una vacanza a Doolin, in Irlanda. Da quel fortuito incontro è nata l’idea di organizzare uno scambio culturale tra le due scuole, un progetto che ha preso vita solo nel 2019, con il Liceo

Galilei, dopo quasi un decennio di contatti. Nel 2019 la classe 2G si recò a Barrow-in-Furness, accompagnata dai docenti Novello e Zanella, per la prima fase del tanto atteso progetto

di scambio. Nel marzo del 2020 era prevista la seconda fase, con la visita degli studenti inglesi a Dolo, ma la pandemia ha costretto le scuole a cancellare l’incontro. Nonostante

questa battuta d’arresto, l’iniziativa è ripresa quest’anno, coinvolgendo la classe 3C del liceo dolese. L’accoglienza da parte della St. Bernard’s High School è stata molto calorosa. Durante la loro permanenza, gli studenti italiani hanno trascorso diverse mattine nelle aule della scuola inglese, dove hanno avuto l’opportunità di presentare il loro territorio e la loro cultura ai coetanei britannici. Hanno poi esplorato la regione della Cumbria e il celebre Lake District. Hanno visitato la casa del poeta William Wordsworth, una tappa significativa per comprendere la cultura letteraria inglese. I rapporti proseguiranno e gli studenti inglesi, accompagnati da tre docenti, saranno ospiti del Liceo Galilei a Dolo nel mese di febbraio. (l.p.)

Il nuovo parcheggio, realizzato in porfido, ha un asse viario a senso unico per i posteggi (che sono 79) ed una divisione dei percorsi delle auto, degli autobus pubblici e quelli privati turistici, dei pedoni. Si trovano 3 colonne per la ricarica di auto elettriche.

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L’area riordinata di Foro Boario

Sicurezza. L’annuncio del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto

Arrivano telecamere per controllare le aree più a rischio

E

ntro novembre sarà completata l’installazione nel territorio comunale dolese di 6 nuove telecamere di videosorveglianza. Si tratta di apparecchiature di ultima generazione che saranno collocate in aree ritenute maggiormente da monitorare e che sono state acquistate nell’ambito di un progetto intercomunale del valore di circa 265.000 euro realizzato dall’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta”, a seguito della partecipazione al bando promosso dalla Regione con la legge numero 9 del 2002, avente per oggetto “Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza” e che ha permesso di ricevere un contributo regionale di 50.000 euro. Ad essere interessate, nel territorio comunale dolese, sono alcune strade ritenute dall’amministrazione comunale particolarmente bisognose di essere monitorate come le vie Carducci, Dauli (aree verdi e pedonali), Brusaura, Perosi e Zinelli nell’intersezione con via Matteotti. L’implementazione delle aree video sorvegliate é un obiettivo che il sindaco Gianluigi Naletto sta perseguendo da tempo, anche a seguito di episodi di microcriminalità verificatisi ultimamente, come sottolinea: “vogliamo aumentare la qualità della sicurezza nel nostro territorio, in particolare in aree segnalate come già critiche o ritenute a rischio. Dal 2005, anno dell’avvio della videosorveglianza nei 4 Comuni dell’Unione rivierasca (Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia) la qualità del controllo di videosorveglianza è migliorato molto, unito al sistema di lettura automatica targhe sulle principali vie di scorrimento dei quattro Comuni”. “Gli obiettivi - ha aggiunto il sindaco di Dolo - sono quelli di prevenire fatti criminosi, favorire la repressione, sorvegliare in diretta le zone frequentate da potenziali attori di disturbo, vandalismi, spaccio di stupefacenti, furti, azioni contro l’ordine e la sicurezza pubblica. L’implementazione è avvenuta grazie ad un importante lavoro della Polizia Locale che, oltre alla gestione, provvede al controllo dell’impianto, in costante relazione e sinergia con la tenenza dei carabinieri”. “Altre telecamere - conclude Naletto

- saranno prossimamente installate, nell’ambito di una sinergia sempre più intensa ed efficace tra tutte le forze dell’ordine a presidio del territorio perchè l’attenzione alla sicurezza urbana e alla civile convivenza sociale è massima. Nessuna azione che rappresenti una minaccia per l’incolumità e la tranquillità dei residenti e degli ospiti deve rimanere senza un volto e una nostra risposta”.

Lino Perini

Anfi, un convegno per difendersi dalle truffe

Come difendersi dalle truffe sempre più sofisticate e tecnologiche. E’ quanto è stato sviscerato in un convegno promosso dall’associazione dolese dell’ Anfi nelle scorse settimane. Un convegno che si è rivolto soprattutto a smascherare quelle più frequenti a carico delle persone più fragili ed esposte come eloquentemente espresso dal titolo dell’incontro “Stop alle truffe agli anziani”. L’argomento interessante ha richiamato tanta partecipazione e attenzione e le domande rivolte hanno dimostrato come vi sia

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particolare bisogno di fornire informazioni preventive per evitare che si ripetano situazioni che hanno visto sempre più spesso raggirati gli anziani. E per aiutarli, il presidente della sezione Anfi Gioacchino Zarbo ha realizzato delle brochure informative, che ha distribuito ai presenti, con consigli pratici e strategie, elencando le truffe più frequenti e offrire risorse e strategie per la segnalazione alle autorità competenti per evitare di cadere vittima di frodi. All’incontro erano presenti il comandante della compagnia Gdif di Mirano Aliai Mazzi, il comandante della tenenza carabinieri di Dolo Rinaldo Astolfi, il commissario della Polizia Locale Belinda Destro, il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, la consigliera comunale Marina Zuin. A relazionare sono state Angelica Franco che ha sviluppato l’argomento dal punto di vista penale, e Mario Filippo Fasulo che ha tracciato una panoramica sulle truffe tradizionali e digitali, in particolare quelle telefoniche e online più comuni, i segnali d’allarme che indicano una possibile truffa e le risorse locali a disposizione per l’assistenza alle vittime, descrivendo le principali tipologie di raggiri con esempi concreti. Nel corso dell’evento una vittima di truffa sulle criptovalute e monete bitcoin ha esposto alla platea la sua esperienza negativa. (l.p.)

Dolo
Telecamere per la videosorveglianza

La storia. Il riconoscimento della Camera di Commercio di Venezia ad una azienda dolese

“Continuità d’impresa”, la Zara premiata a livello metropolitano

“C ontinuità d’impresa” è stato il riconoscimento conferito all’azienda dolese Zara Metalmeccanica srl dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo. La consegna dell’attestato si è tenuta nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista a Venezia in occasione della quinta edizione per il biennio 2022 - 2023, della “Premiazione del lavoro del progresso economico e dell’innovazione” e il legale rappresentante dell’azienda dolese, Pietro Zara, ha ricevuto la medaglia da parte del presidente della giunta camerale Massimo Zanon alla presenza anche del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto che è stato promotore della candidatura. La Zara Metalmeccanica è stata fondata nel 1957 da Rino Zara ed opera nel territorio del Triveneto, e non solo, ed è impegnata nello sviluppo di importati commesse pubbliche ed, in particolare, nell’area Metropolitana di Venezia la “nuova viabilità di accesso a Venezia lungo la strada regionale 11” e la “nuova passerella ciclopedonale di scavalco della ferrovia tra Chirignago e Catene”. L’azienda dolese, che attualmente conta una trentina di dipendenti, ha intrapreso di recente una riorganizzazione aziendale volta al miglioramento della logistica negli stabilimenti e nei cantieri, investendo in nuovi macchinari ed impianti ad elevata prestazione e tecnologia al fine di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Pietro Zara ha voluto sottolineare la soddisfazione per il riconoscimento. “Dedico - ha detto - questo importante riconoscimento alla memoria di mio papà Rino, fondatore dell’azienda, e a tutti i dipendenti e collaboratori che negli anni, con sacrificio e dedizione, hanno contribuito e stanno contribuendo allo sviluppo dell‘azienda e del territorio in cui opera”. Il sindaco Gianluigi Naletto ha aggiunto: “il premio del lavoro del progresso economico e dell’innovazione attribuito all’impresa Zara, rappresenta una prestigiosa e meritata testimonianza di valore imprenditoriale, non solo nell’ambito della capacità professionale e della continuità aziendale nel settore della carpenteria metallica, ma anche nell’incarnare uno stile manageriale all’insegna della credibilità e dello sviluppo etico d’impresa. Prima come collaboratore del compianto papà Rino

e ora come capitano d’azienda, Pietro ha saputo consolidare l’attività di famiglia, incrementandone il valore del fare impresa, raggiungendo traguardi d’eccellenza tecnica, unendo insieme anche la dedizione e l’impegno a generare benessere diffuso per una crescita sociale del nostro territorio. Tanti complimenti a Pietro, alla sua famiglia, a tutti i suoi collaboratori con i migliori auguri di un buono e fecondo lavoro”.

Lino Perini

In municipio, arrivato Luca Morabito il nuovo segretario comunale Dall’inizio di ottobre ha preso servizio a Dolo il nuovo segretario comunale. Si tratta di Luca Morabito che svolgerà l’incarico in convenzione con il Comune di Legnaro. Non sarà, quindi, un’assegnazione di esclusività ma opererà in collaborazione con il Comune padovano che conta poco meno di 10.000 abitanti ed ospita importanti istituti di ricerca universitaria. Il neo segretario Morabito ha un curriculum professionale importante vantando vari titoli ed esperienze in diversi settori, in precedenza aveva svolto l’incarico di segretario comunale in convenzione fra i

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Comuni di Villanova del Ghebbo, Costa di Rovigo, Villamarzana e Pincara. Entrambi i Comuni sono classificati di fascia B. La nomina è stata disposta con il decreto sindacale 12 del 26 settembre scorso 2024. Da capire la ripartizione dell’orario di servizio del segretario fra i due Comuni. Dal punto di vista formale, in base a quanto disposto dal Testo Unico degli Enti Locali, si ricorda che il “segretario comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridicoamministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti; sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività”. E sempre in base al Testo Unico la durata della sua nomina corrispondente a quella del mandato del sindaco che lo ha nominato e cessa automaticamente dall’incarico con la cessazione del mandato del sindaco continuando ad esercitare le funzioni sino alla riconferma o alla nomina del nuovo segretario. Insomma l’ente locale a livello gestionale ha una nuova guida. (l.p)

Il momento della preemiazione

Salute. Il convegno a Martellago promosso dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica

Sla, per i malati e le loro famiglie si può e si deve fare di più

Un approccio multidisciplinare rappresenta il modello più appropriato per il percorso di cura. L’auspicio è di poter vedere anche in Veneto un centro per le malattie neuromuscolari, un luogo di supporto che possa rispondere ai bisogni complessi delle persone con queste patologie

Per i malati di Sla e le loro famiglie si può, si deve fare di più. A Olmo di Martellago l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica ha promosso, col supporto del Comune, un grande convegno su questa terribile patologia, senza ritorno, che colpisce 6mila persone in Italia, quasi 500 in Veneto: in sala sanitari (l’evento era accreditato per la formazione continua in Medicina) e familiari degli ammalati.

RICERCA E SELEZIONE

ASSUNZIONE

BUSTE PAGA

CALCOLO CONTRIBUTI

SOSTITUZIONE

Punto di partenza la legge, ancora poco nota, 219/2017 che sancisce il principio dell’autodeterminazione del paziente a decidere il percorso di cura, affrontata dal punto di vista del giurista e bioeticista, viste le forti implicazioni bioetiche della Sla, con due ricercatori dell’Università di Padova, Vincenzo Durante e Kathrin Ohnsorge, e del palliativista, con due medici specialisti, Daniela Cattaneo e Marcella Saccò. Le cure palliative, hanno battuto la presidente e il direttore nazionale Aisla, Fulvia Massimelli e Stefania Bastianello, “sono una componente essenziale, il modello più appropriato per il percorso di cura del malato consentendogli di alleviare la sofferenza fisica, psicologica ed esistenziale, nel pieno rispetto della sua dignità e senza interferire con l’evoluzione della malattia”.

Cure palliative intese non tanto come “fine vita”, “ma come assistenza domiciliare, negli hospice, nei centri specializzati, ospedali” ha chiarito Bastianello. Una presa in carico dei pazienti e famiglie, pesantemente convolte nell’assistenza, che però deve iniziare subito, fin dalla diagnosi, e va potenziata. “Chiediamo che l’approccio multidisciplinare alla Sla diventi un modello concreto e replicabile in tutta Italia e di poter vedere presto anche in Veneto un centro per le malattie neuromuscolari, un luogo di supporto che possa rispondere ai bisogni complessi delle persone con queste patologie” ha concluso Massimelli. Istanze legittime ma dalla risposta non facile data la crisi della Sanità. “Parlare di consenso alle cure ha un senso se poi questa assistenza e questo trattamento medico vengono garantiti, ma con gli at-

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tuali numeri del Sistema Sanitario nazionale in tante parti del Paese non sono assicurati neanche i livelli essenziali, figuriamoci le cure palliative” lamentava Durante. Al di là dei notevoli contenuti tecnici e umani, il convegno ha avuto il merito di scuotere animi e coscienze attorno alla Sla, specie quelli delle istituzioni, come hanno rilevato l’assessore di Martellago Silvia Bernardo e la consigliera regionale Francesca Scatto, intervenuta per l’assessore Manuela Lanzarin.

“Chi ha avuto l’esperienza di imbattersi in questa patologia non è rimasto solo nella sua gestione, ma molto dev’essere e si può ancora fare - ha ammesso - Occorre un’attenzione maggiore per questi malati e i loro familiari affinché possano ricevere adeguate cure a domicilio, anche come supporto psicologico”.

Sla, quasi tutti i casi vengono gestiti in casa e le famiglie

sono impreparate

Seimila malati in Italia, quasi 500 stimati in Veneto, 65-85 nel Veneziano, 2mila nuovi casi l’anno: non esiste cura, aspettativa di vita 3-5 anni. Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha organizzato un grande convegno su questa terribile patologia neurodegenerativa col sostegno del Comune di Martellago. “A tali iniziative si può solo spalancare le porte” ha detto il sindaco Andrea Saccarola, che ha introdotto i lavori con i presidenti Aisla nazionale e provinciale, Fulvia Massimelli e Andrea Ranza. Obiettivi dell’evento: “parlarne, formare gli operatori sanitari, la Sla impegna più specialità e uno dei problemi delle terapia è il loro coordinamento - spiega Ranza -, fornire informazioni e supporto ai familiari dei malati e trattare di cure palliative”, intese come fine vita (la Sla ha forti implicazioni bioetiche) ma soprattutto come presa in carico domiciliare del malato da parte del servizio sanitario, ancora limitante per le reali esigenze di questa malattia complessa”.

“Quasi tutti i casi vengono gestiti in casa e le famiglie sono impreparate a seguire h24 il loro caro attaccato a macchinari. L’Asl 3 eroga cure palliative ma sono poche e manca l’assistenza psicologica ai familiari” aggiunge Angelo Pegoraro, Aisla, che di Sla ha perso la moglie. E si è discusso anche della mancanza di un centro Nemo specializzato in malattie neuromuscolari “dove accompagnare in modo più completo i pazienti con ricoveri brevi: il più vicino è in Trentino, a Pergine, il solo trasporto costa tanto alle famiglie. Ne va creato uno anche in Veneto dove potremo cooperare come volontari. I malati hanno tanti bisogni, va fatta rete” ha chiuso Ranza.

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Spettacoli. Il cartellone teatrale domenicale dei comuni di Mira e Mirano

“Millemodi”, un ricco programma all’insegna della “molteplicità”

Tutto pronto per la seconda edizione di “Millemondi”, il cartellone teatrale domenicale dei Comuni di Mira e Mirano e curato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. Un cartellone che gli enti locali dedicano congiuntamente alle famiglie. Gli spettacoli andranno in scena al Teatro di Mirano e al Teatro Villa dei Leoni di Mira. Otto titoli in abbonamento, ma anche laboratori e uno spettacolo gratuito a Natale.

La rassegna si apre domenica 10 novembre al Teatro Villa dei Leoni di Mira con “Ti vedo la leggenda del Basilisco” di Emanuela dell’Aglio. Domenica 1° dicembre al Teatro di Mirano andrà in scena la nuova produzione firmata Piccionaia, “333 Porcellini”. Domenica 19 gennaio 2025, a Mirano, Giallo Mare Minimal Teatro presenta “Ape Pina” uno spettacolo per i più piccoli. Domenica 9 febbraio al Teatro Villa dei Leoni di Mira Factory Compagnia Transadriatica porta in scena “Paloma Ballata Controtempo”. Domenica 23 febbraio al Teatro Villa dei Leoni di Mira la Compagnia Teatrale Mattioli presenta “Gli Stivali di Amanda” liberamente ispirato a “Teresin che non cresceva” di Gianni Rodari. Domenica 9 marzo si torna al Teatro di Mirano con “Seggioline” di Teatro Telaio. Dome-

nica 30 marzo, al Teatro Villa dei Leoni di Mira, Tanti Cosi progetti presenta lo spettacolo “Granny e il Lupo”. La rassegna si chiude domenica 6 aprile 2025 al Teatro di Mirano con “Sconcerto D’Amore” della compagnia Nando e Maila. Al Teatro Villa dei Leoni di Mira è in programma un ulteriore titolo natalizio, gratuito e su prenotazione, al quale gli abbonati e i possessori di carnet di Millemondi potranno accedere con diritto di prelazione. Lunedì 6 gennaio, alle ore 17, la Compagnia Drogheria Rebelot, infatti, mette in scena “Il Bosco delle Storie di Natale”.

Gli spettacoli iniziano a Mira alle 16 e a Mirano alle ore 15.30. “Millemondi porta già nel suo nome un’evidenza, e un desiderio, di molteplicità” dicono per La Piccionaia Centro di Produzione

Teatrale, Enrico Papa, direttore organizzativo, e Nina Zanotelli, curatrice della programmazione. “Viviamo una contemporaneità che spesso tende a omologare I bambini, invece, ci insegnano in modo del tutto naturale che la loro fantasia è infinita e piena di possibilità: non ci sono limiti ai mondi immaginati dai nostri piccoli cittadini e vissuti nei loro giochi”.

I nuovi abbonamenti e carnet sono in vendita dal 17 ottobre: al Teatro di Mirano il martedì dalle 16 alle 17.30 e il giovedì dalle 12 alle 14; al Teatro Villa dei Leoni di Mira il mercoledì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 11 alle 14. Abbonamenti disponibili su www.miranoteatro.it e www.teatrovilladeileonimira.it. I biglietti sono disponibili dal 30 ottobre sia in biglietteria che online. Abbonamenti a 8 spettacoli: intero 40 euro ridotto, ragazzi under 14, 28 euro. Abbonamenti a 4 spettacoli: intero 22 euro ridotto, ragazzi under 14, 14 euro. Carnet 12 ingressi (massimo 4 persone a spettacolo): unico adulti e bambini 60 euro. Info tel Mirano 041.4355536, info@ miranoteatro.it. Info tel Mira 041 4266545 / messaggi whatsapp 347 8905167info@teatrovilladeileonimira.

Alessandro Abbadir

Il libro. Dino Memmo, 60 anni di attività artistica

Silenzi parlanti e labirinti svelati. Nella pubblicazione “Una vita per l’arte” a cura di Sergio Ravagnan si ripercorrono 60 anni di attività artistica - 1964/2024 - di Dino Memmo che è passato dalla prime esperienze metafisiche ai valori simbolici surreali dei relitti sfasciati e degli “squeri” (cantieri navali), ai muri degradati sia di umili dimore sia di famosi edifici palladiani, ma anche rievocando il misterioso intreccio tra uomo e natura rileggendo le “Metamorfosi” di Ovidio, le suggestioni suscitate da nuovi soggetti attraverso gli appunti di viaggio, il fascino misterioso dei riflessi nell’acqua.

“Vorrei che nella mia pittura - ha scritto Dino Memmo nella presentazione del libro - gli altri potessero intendere e provare qualcosa di quell’incanto che si diffonde in me quando ascolto il silenzio del mare o cerco di intuire nella semplicità delle cose il respiro della vita e la

voce dell’eterno”.

L’attività di docente di disegno e storia dell’arte svolta a Vicenza, a Mestre e per molti anni al liceo scientifico “Veronese” a Chioggia è stata sempre accompagnata da un’intensa attività artistica con numerosi premi e riconoscimenti e tra questi anche l’invito a realizzare dei murales nelle zone terremotate del Friuli.

Nel lungo percorso artistico Memmo si è cimentato anche nella descrizione e illustrazione storica

(Chioggia tra mito, storia e leggenda), nel fumetto (Tra il Leone e il Drago - la guerra di Chioggia; Salvatore Todaro - il corsaro gentiluomo), nella critica d’arte (le pubblicazioni dedicate a Luigi Pagan, Angelo Brombo, Walter Pregnolato, i Pittori Chioggiotti del ‘900), nella realizzazione di locandine per il teatro, negli studi sulla cantieristica (Calafati, squeri e barche di Chioggia; Colori e simboli sulle barche di Chioggia; Chioggia e le sculture marinare), nella scultura (il monumento al donatore Avis; il Leon d’oro, trofeo per il premio “Clodiense dell’anno”), nelle copertine di varie pubblicazioni, nelle illustrazioni che accompagnano i componimenti pubblicati dal “Gruppo Poeti Città di Chioggia”, nelle immagini della “Guida di Chioggia”, in quelle del libro di cucina “Sapori e colori di Chioggia”, nella pubblicazione “Il volo degli angeli nell’arte”. (e.f.)

Da novembre ad aprile, otto titoli, tanti laboratori e anche uno spettacolo gratuito per una proposta pensata congiuntamente per le famiglie

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Nadia è una giovane stilista con più di 20 anni di esperienza, si è laureata in scienze del costume della moda, vuole portare la tradizione e la qualità artigianale made in Italy, con stile e tecniche moderne. Con la sua esperienza, calma e capacità di capire le esigenze, accompagnerà

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Lo spettacolo 333 Porcellini
Dino Memmo alla mostra a San Martino

Basket Dolo Dolphins, una vera fucina di giovani campioni

D

al 2004 anni ormai presenti sul territorio della Riviera del Brenta portando avanti un messaggio di passione per la pallacanestro, nel rispetto dei valori di lealtà sportiva e anche di crescita umana per i più piccoli. Il Basket Dolo Dolphins ha festeggiato infatti quest’anno i 20 anni di attività sviluppando un progetto che si propone di andare oltre gli scopi meramente sportivi valorizzando anche aspetti educativi di formazione di bambini e giovani. La società sportiva dolese ha puntato il focus della propria attività formativa sui bambini dai 5 ai 12 anni avviandoli al gioco della pallacanestro attraverso il Minibasket. Sono numerosi i campionati e tornei infatti che accompagnano la crescita dei piccoli atleti in canotta rossa permettendo loro di apprendere il gioco in una dimensione di gruppo e co-

minciando a conoscere la realtà provinciale e occasionalmente anche a livello regionale ed italiana dato che i Dolphins hanno avuto modo di partecipare anche a prestigiose manifestazioni a livello nazionale. Quest’anno le iscrizioni sono aperte a favore dei bambini nati a partire dalla annata 2019 mentre le squa-

La società dolese ha puntato il focus sui bambini dai 5 ai 12 anni con il Minibasket

dre giovanili arrivano fino alla Under 19. Gli allenamenti si tengono nelle palestre del comprensorio scolastico di Dolo, gli istituti Lazzari, Musatti e Liceo Galilei, in via Velluti. “Riconoscendo il ruolo sociale di un’at-

tività sportiva che si occupa di giovani e credendo fortemente nei valori dello sport, la società - spiega la dirigenza - si è dotata di un codice etico che tutti i nostri soci, atleti, tecnici e dirigenti sono tenuti a rispettare e far rispettare. Tra le altre cose il codi-

Calimero Club sempre a fianco del Calcio Venezia

Un bagno di entusiasmo per spingere il Calcio Venezia verso la salvezza. Il Club Calimero, roccaforte rivierasca del tifo veneziano che dal 1998 sostiene la propria squadra, ha ospitato, una delegazione importante del Calcio Venezia. Un riconoscimento alla passione e all’impegno di questo club che ad ogni gara interna dei lagunari presta la propria collaborazione con alcuni piccoli servizi di aiuto allo stadio. “Da oltre venticinque anni - spiega il presidente Renzo Disarò - siamo al fianco dei ragazzi, sia nel bene che nel male. Abbiamo avuto anche duecento iscritti, ora siamo oltre un centinaio e diamo una mano, collaboriamo anche con la società nelle gare interne fornendo un servizio allo stadio”. Per regalare una serata di gioia e ricevere anche un’iniezione di fiducia il Venezia si è presentato con dirigenti, tecnici e due giocatori: Fran-

cesco Zampano e Alfred Duncan, ospitati al ristorante “Il Burchiello”. Un rito che, oltretutto, porta bene. In tutti l’impegno e la certezza di dare tutto per ottenere il traguardo della salvezza che, come hanno sottolineato sia Filippo Antonelli che Cristian Molinari, potrà essere raggiunta fidandosi di mister Eusebio Di Francesco. “Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo la massima fiducia nelle capacità e nell’esperienza del nostro allenatore Eusebio Di Francesco che giorno dopo giorno sta lavorando per far crescere e migliorare questa squadra”. E l’allenatore non si è sottratto. “Io non mi accontento mai - ha detto. Ogni giorno chiedo ai ragazzi di migliorarsi ma di farlo divertendosi. E se vedo che qualcosa in allenamento non viene fatto come chiedo, il giorno dopo lo rifaccio fare esigendo che sia fatto meglio”. (l.p.)

ce impegna gli atleti a praticare lo sport e ad osservare le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psico-fisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di

lealtà e correttezza. Astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli avversari o i propri compagni di squadra, rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali, gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente”. Inoltre il club dolese dal 2012 aderisce al progetto Reyer lanciato dalla prima società sportiva cestistica veneziana a livello nazionale. Un’iniziativa per coinvolgere i club della palla a spicchi del territorio entro l’orbita delle attività svolte sotto l’insegna della storica società reyerina protagonista anche in serie A. Tutto questo permette agli atleti ed istruttori rivieraschi di partecipare a momenti di sport proposti da una società ai massimi livelli del basket in una cornice educativa ancor più ampia e completa. Riccardo Musacco

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I ragazzi del Basket Dolphins

#Regione

Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche

Autonomia, a sette anni dal referendum

lo scontro politico è più acceso che mai

Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.

Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto

il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.

Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.

A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra

Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,

segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.

Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento

in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)

Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24

Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”

“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha

portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge

approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”

“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia parti-

re, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”

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Duello radiofonico Marcato - Montanariello:

le posizioni restano più lontane che mai

L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.

Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-

ror di popolo dal centrodestra:

“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci

sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.

Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il

suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?

Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.

“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi

e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.

In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.

Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.

(a cura di Nicola Stievano)

Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono

Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni

grandi e piccoli”.

La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono

Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).

“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la

pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)

“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”

C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.

“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”

Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.

Margherita Cera

Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner

“Avanti con il piano strategico del turismo”

Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.

Cosa ci dobbiamo attendere?

Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?

Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-

zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.

Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?

L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.

(a cura di Nicola Stievano)

Cristiano Corazzari.

Numerose

le deleghe “Fondi straordinari per gli alloggi Ater”

Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.

Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?

E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto. Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?

La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo

a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?

I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.

Che dire dello sport di casa nostra?

Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.

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Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale

L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.

La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale.

Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa

alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.

Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.

L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-

tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:

1. sociali e sociosanitarie (assistenza: tossicodipendenti, anziani, alcolisti diversamente abili, stranieri, malati, minori);

2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);

3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);

4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);

5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);

6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.

Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Con 5.000 aziende aderenti Confindustria Veneto Est è la seconda associazione di imprese italiana.

Aderisce a Confindustria, la Confederazione nazionale delle Associazioni dell’industria e dei servizi che con 222 Associazioni confederate rappresenta oltre 150.000 aziende con

più di 5.300.000 lavoratori.

A Confindustria Veneto Est partecipano non solo le imprese manifatturiere, ma anche quelle dei servizi e delle costruzioni. La sua missione è offrire rappresentanza e tutela alle associate nei confronti dei decisori pubblici, delle Istituzioni e degli stakeholder locali.

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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato

Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.

Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.

In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:

Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.

2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-

sizione forte nelle vendite.

3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.

4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.

5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.

6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.

7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.

8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.

9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.

10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato

Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.

Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle

ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.

2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.

3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.

4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.

5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.

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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA

SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione

WM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.

Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.

Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita

e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.

Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.

Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-

tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.

La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.

Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.

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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica

Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.

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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-

stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.

nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce

La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.

La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.

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“Movember” lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili

Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.

Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.

Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.

Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-

mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.

Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili. Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.

In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima

Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici.

I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.

L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.

Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.

La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”

Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale

La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.

Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.

Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48

ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.

Al via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini: un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati

Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.

Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie. L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.

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Gli strumenti. Investimento da 2,6 milioni di euro finanziato con il Pnrr, contributi regionali e aziendali

Inaugurate nuove apparecchiature diagnostiche di ultima generazione all’Ospedale di Camposampiero

Immagini ad altissima qualità, diagnosi più accurate, minori tempi di preparazione, dose ridotta di radiazioni e maggior comfort per i pazienti: sono i vantaggi delle nuove apparecchiature per la diagnostica per immagini, inaugurate all’Ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero. Alla cerimonia erano presenti il Governatore del Veneto Luca Zaia, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna e il direttore della Radiologia, Alberto Stellato, oltre a varie autorità locali. Le nuove macchine, dal valore complessivo di 2,6 milioni di euro finanziati con fondi PNRR e contributi regionali e aziendali, includono una Risonanza Magnetica (RM) 1,5 tesla, una TC a 128 strati e un sistema Digitale Diretto. Grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), queste apparecchiature lavorano sette giorni su sette per la RM e sei per la TC, con lo scopo di migliorare la qualità del servizio e abbattere le liste d’attesa.

La RM, come spiega il dott. Stellato, permette indagini neurologiche, cardiache, addominali, muscolo-scheletriche e vascolari su adulti e bambini, con tecnologia per lo studio specifico di cuore, encefalo, prostata e intestino. Anche la TC offre esami dettagliati per coronarie, encefalo e altre strutture, con un’ampia apertura del gantry per ridurre la sensazione di claustrofobia. La presenza di un sistema audio consente ai pazienti di ascoltare musica o podcast durante l’esame, rendendolo meno stressante.

Entrambe le apparecchiature sono state progettate con materiali a basso impatto ambientale e consumano meno energia rispetto alle precedenti. Inoltre, l’IA contribuisce a ridurre la dose di radiazioni: in alcuni esami fino al 50%, un beneficio importante per pazienti oncologici e pediatrici, spesso sottoposti a controlli frequenti.

“Questi strumenti completano il rinnovamento tecnologico del reparto di radiologia, che ora lavora a pieno regime con tecnologia di ultima generazione.”

L’intelligenza artificiale, in particolare il sistema AIR Recon DL per la RM, aumenta la qualità delle immagini con tempi di acquisizione ridotti fino a quattro volte. Il sistema True Fidelity della TC, invece, dimi-

nuisce la dose radiante senza compromettere la qualità delle immagiIl dott. Stellato ha sottolineato come queste tecnologie migliorino l’accuratezza diagnostica, in particolare nello studio delle cardiopatie, delle patologie neurologiche e dei tumori. I nuovi sistemi di posizionamento automatico, gestiti dal tecnico di radiologia, agevolano l’allineamento del paziente, rendendo il flusso di lavoro più rapido e preciso. Si prevede un aumento della produttività tra il 15 e il 20%, con un impatto positivo sulla gestione delle liste d’attesa.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi

FRITTELLE DI BROCCOLI

Deliziosi bocconcini salati, ideali da servire come antipasto in occasione delle festività natalizie o per un aperitivo con gli amici più cari.

Ingredienti: 300 gr di broccoli; 220gr di farina 00; 160gr di latte; 1 uovo; 2 cucchiai di parmigiano grattugiato; sale

PASTA DI BARBABIETOLA E STRACCHINO

Un primo cremoso e colorato da preparare espresso per qualsiasi pranzo o cena di famiglia. Per portarlo in tavola basteranno pochi e semplici ingredienti, e una manciata di minuti.

TORTA PERE E NOCI

Un dolce goloso, soffice e piacevolmente croccante al morso, grazie alla frutta secca sbriciolata. Perfetto per una colazione genuina o da gustare a merenda con un infuso bollente o una tazza di cioccolata calda.

Preparazione: Lavare le cimette di broccolo e lessarle in abbondante acqua leggermente salata per circa 15 minuti; scolarle e trasferirle in una ciotola, quindi schiacciarle con una forchetta e lasciarle raffreddare. Rompere l’uovo in una ciotola, aggiungere la farina setacciata e mescolare con una frusta a mano. Aggiungere prima la farina per regolare la quantità di latte da versare, ottenendo così la consistenza ottimale. Versare il latte a temperatura ambiente e lavorare fino a ottenere una pastella liscia e priva di grumi, dalla consistenza vellutata. Aggiungere il bicarbonato e un cucchiaino di sale, mescolare il tutto e far riposare la pastella in frigorifero, coperta con pellicola trasparente, per dieci minuti. Unire i broccoli schiacciati e ormai freddi alla pastella, aggiungere il parmigiano e mescolare delicatamente con una spatola. Scaldare l’olio di semi in una padella capiente e, una volta arrivato a temperatura, versare la pastella a cucchiaiate. Cuocere poche frittelle alla volta finché non risultino ben dorate. Scolare le frittelle su carta assorbente prima di servire.

Ingredienti: : 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con lo stracchino sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.

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Ingredienti: 4 pere; 80 g di noce; 300 g di farina 00; 230 g di zucchero semolato; 150 ml latte; 100 g burro; 16 g lievito in polvere per dolci; 3 uova, estratto di vaniglia; limone Preparazione: Sbucciare 2 pere, eliminare il torsolo e tagliarle a pezzetti. Sistemare i pezzi di pera in un piatto fondo e spruzzarli con il succo di limone per evitare l’ossidazione. Tenere da parte. Rompere le uova in una ciotola, aggiungere lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Versare il burro fuso e il latte a temperatura ambiente. Unire la farina setacciata e il lievito. Profumare con l’estratto di vaniglia e mescolare accuratamente gli ingredienti. Incorporare i pezzetti di pera e 65 g di gherigli di noce sminuzzati. Versare il composto ottenuto in una tortiera da 24 cm di diametro rivestita con carta da forno. Sbucciare le pere rimanenti, tagliarle a fettine e disporle a raggiera sulla superficie del dolce. Quindi cospargere con i restanti gherigli di noce tritati e spolverizzare con un cucchiaio di zucchero semolato. Cuocere in forno statico a 180°C per circa 40 minuti. Una volta terminata la cottura, sfornare la torta e farla raffreddare per 10 minuti. Sformare il dolce su un piatto da portata e spolverizzarlo con dello zucchero a velo.

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Rubrica a cura di Sara Busato

ARIETE (Voto: 7)

Novembre porta nuove sfide, ma saprete affrontarle con grinta. In amore, attenzione ai malintesi; cercate dialogo aperto per evitare attriti. Siate pazienti e flessibili.

TORO (Voto: 8)

Il mese è positivo, con soddisfazioni in arrivo. Sul lavoro, sfruttate l’occasione per mettere in mostra le vostre capacità. Le relazioni affettive sono stabili e serene.

GEMELLI (Voto: 7)

Con novembre arrivano cambiamenti stimolanti. La curiosità è al massimo, ma occhio a non esagerare. In amore, puntate sulla sincerità e sulla comprensione reciproca.

CANCRO (Voto: 6)

Un mese impegnativo, ma che offre opportunità di crescita interiore. Sul lavoro potrebbe esserci tensione; in amore, cercate di mantenere la calma e comunicare di più.

LEONE (Voto: 9)

L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.

VERGINE (Voto: 7)

Novembre vi vede brillare, soprattutto nelle relazioni. In ambito professionale sarete apprezzati e riconosciuti. Godetevi il periodo, ma restate con i piedi per terra.

Novembre

Il penultimo mese dell’anno porta nuove sfide ma anche passione in amore e cambiamenti stimolanti

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BILANCIA (Voto: 8)

Mese equilibrato, ricco di occasioni. In ambito affettivo ci sono sviluppi positivi. Al lavoro, sappiate delegare per alleggerirvi. Novembre sarà gratificante.

SCORPIONE (Voto: 9)

Siete al massimo delle energie. Novembre vi porta successo e passione in amore. Ottimo anche il settore finanziario: è il momento di rischiare con prudenza.

SAGGITARIO (Voto: 8)

Il vostro spirito avventuroso è al top. Avrete buone opportunità lavorative, mentre in amore l’armonia regna sovrana. Lasciatevi ispirare da questo periodo positivo.

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CAPRICORRNO (Voto: 7)

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Novembre richiede dedizione al lavoro e alle finanze. Saranno importanti la costanza e l’attenzione ai dettagli. In amore, potreste dover chiarire alcune questioni.

ACQUARIO (Voto: 8)

Il mese è favorevole per realizzare progetti e collaborazioni. Le relazioni sono serene, ma cercate di non trascurare chi vi sta vicino. Crescita e armonia vi accompagnano.

PESCI (Voto: 7)

Un mese di riflessione, ideale per valutare nuovi obiettivi. L’amore richiede pazienza e tatto. Attenzione ai segnali intorno a voi e prendetevi il tempo necessario per voi stessi.

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QUALITÀ DELLA VITA:

LAVORI IN CORSO

le nuove linee del tram ridisegnano la città

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