la Piazza della Rivera del Brenta - Dicembre 2023

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DICEMBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 247

della Riviera del Brenta

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Un uomo, un padre Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

I

l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli

spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza. Nella lista dei regali che possiamo scambiarci dovrebbero esserci anche il tempo e l’attenzione verso gli altri: torniamo a donare qualcosa di noi, un po’ di ascolto e di vicinanza.

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DOPO TRENT’ANNI AL VIA LA BONIFICA DELLA DISCARICA DI VIA TERAMO A BORBIAGO DI MIRA Dagli anni Settanta sepolti 7 mila fusti tossico nocivi provenienti dalle lavorazioni di Porto Marghera. Servizio a pag 6

A partire dalla nostra famiglia, da

Ambiente

chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà

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un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come

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l’uccisione della figlia. Non serve

SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”

aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività,

Servizio a pag.27

delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i

I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”

fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino Cecchettin non siano dimenticate.

Economia

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segue a pag. 5

Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

P

er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680. segue a pag. 5

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Facciamo il punto

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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Giulia Cecchettin, iniziative per ricordarla M

igliaia di persone, di tutte le età, hanno partecipato nelle scorse settimane a manifestazioni in ricordo di Giulia Cecchettin, la ventiduenne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Migliaia e migliaia poi le persone al funerale a Padova. “Giulia ti vogliamo bene” erano le parole scritte accanto ad una gigantografia di Giulia che è rimasta esposta sulla parete del municipio di Vigonovo e della biblioteca del polo culturale di Saonara in via Roma nelle scorse settimane. La foto è stata scelta dalla famiglia. “La dolcezza, la bontà e la purezza di Giulia possano essere la forza per andare avanti - ha detto il sindaco di Saonara Michela Lazzaro - condividiamo la volontà di papà Gino e della sorella Elena di un impegno concreto per contrastare la piaga sociale della violenza contro le donne, perché nessun’altra famiglia e nessun’altra comunità debba vivere dolori così strazianti”. “E’ stata esposta fino al giorno del funerale - ha spiegato sindaco di Vigonovo Luca Martello. Anche così desideriamo testimoniare il ruolo delle istituzioni per dare risposte concrete. Posso dire che tutti i Comuni, si impegnano sul fronte del contrasto alla violenza di genere. Da uomo dico che dovremmo porre attenzione agli uomini, famiglie, associazioni, istituzioni, ed insegnare che nella vita si può anche perdere e che dopo una sconfitta si può ripartire”. La morte di Giulia Cecchettin ha scosso tutto il territorio della Riviera del Brenta di cui Vigonovo, comune in cui risiedeva, fa parte. La “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del contrasto alla violenza contro le donne. In Italia il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne sono le scarpe rosse, lasciate su tante piazze del nostro Paese per sensibilizzare l’opinione pubblica. Manuel Glauco Matetich

della Riviera del Brenta

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

In Riviera decine di manifestazioni per non dimenticare

Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.

Un uomo, un padre Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”. continua da pag. 1

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 4 dicembre 2023


Mira

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Ambiente. Arriva per i residenti della frazione di Borbiago una notizia attesa da 30 anni

Discarica di via Teramo, al via la bonifica del sito inquinato E

’ pronta a partire l’operazione di messa in sicurezza della ex discarica di via Teramo, dove dagli anni Settanta sono sepolti 7 mila fusti tossico nocivi provenienti dalle lavorazioni di Porto Marghera. Ad annunciarlo è stato direttamente nelle scorse settimane il sindaco di Mira Marco Dori. L’area che è da tempo sottoposta alla struttura commissariale per la bonifica delle discariche, è stata oggetto della preparazione del cantiere che nei prossimi mesi porterà alla bonifica del sito. Una vicenda che si trascina da 30 anni e che ora è finalmente arrivata a conclusione. “Come amministrazione esprimiamo soddisfazione per l’avvio dei lavori - spiega il sindaco Marco Dori - perché la bonifica del sito di via Teramo è

Dagli anni Settanta sepolti 7 mila fusti tossico nocivi provenienti dalle lavorazioni di Porto Marghera una di quelle partite aperte che da tempo aspettavamo venissero portate a termine. Ora finalmente stanno allestendo il cantiere e c’è stata la consegna lavori, quindi tutto procede. In questi anni devo dire che, oltre all’azione amministrativa del Comune, è sempre stata presente anche l’attenzione dei comitati cittadini. Credo che anche per loro sia un momento positivo. La struttura commissariale ci ha spiegato anche che l’intervento prevederà la rimozione delle fonti contaminanti”. Sulla vicenda interviene pure l’ex assessore comunale e ex assessore provinciale Guerrino Palmarini

che a nome dei residenti ha chiesto che venga fatta un’assemblea per poter spiegare le operazioni che saranno portate avanti con la bonifica. Ma non finisce qui. Il primo cittadino lancia l’appello per la bonifica di tutte le altre discariche presenti sul territorio a partire da quella delle “terre rosse” o ceneri di pirite di Dogaletto. Il sito nasce a metà anni Sessanta, in piena attività di Porto Marghera. Le ceneri di pirite altro non sarebbero che scarti di lavorazione dell’area del Petrolchimico. All’epoca venne autorizzato un deposito temporaneo di ceneri di pirite che si trasformò in definitivo. Vennero portati fino a un massimo di 1 milione e 200 mila metri cubi di ceneri su un’area di 77 mila metri quadrati. A metà degli anni Novanta, dopo i conferimenti, ne sono rimasti 750 mila metri cubi. E sono ancora là o rimossi solo in minima parte. “Per l’ allontanamento delle ceneri spiega Dori - la ditta a suo tempo aveva fatto delle previsioni, con l’utilizzo del materiale per scopi edilizi, ma non abbiamo visto movimento in tal senso. Quindi resta un sito su cui continuare ad osservare la massima attenzione, soprattutto per quel che riguarda le attività intraprese dal privato. Tutto è fermo sotto questo aspetto. Città Metropolitana di Venezia invece ha confermato che è in fase di ultimazione il progetto per implementare ulteriormente la messa in sicurezza delle acque superficiali, con interventi dedicati al perimetro dell’area. Presto abbiamo in calendario un incontro con Città Metropolitana per fare il punto della situazione”. Alessandro Abbadir

Plastic Free, continua la sensibilizzazione nelle scuole Plastic Free, continua la campagna di sensibilizzazione nelle scuole del territorio comunale di Mira. A renderlo noto è l’assessore all’ambiente del Comune Albino Pesce. Dopo la scuola primaria Giacomo Leopardi di Mira Porte dove sono state coinvolte 5 classi, si è continuato nelle scorse settimane con la primaria Ugo Foscolo di Mira Taglio dove sono state coinvolte altre 5 classi, l’incontro con i referenti di Plastic Free. C’è stata una prima parte più teorica per lavorare sulla consapevolezza di sé e del problema, ed un’altra molto più pratica che permette ai piccoli studenti di mettersi in gioco in prima persona e uscire sul territorio a raccogliere con le proprie mani i rifiuti che sono a terra. “L’attività di sensibilizzazione nelle

scuole - dice l’assessore all’istruzione Albino Pesce con la collaborazione dei volontari Plastic Free è un impegno preso da questa amministrazione per sensibilizzare la popolazione alla riduzione della plastica e al rifiuto in genere compreso l’abbandono di rifiuto. L’obiettivo di coinvolgere anche il modo scolastico è quello di poter sperare in un reale cambio di rotta sul tema ambientale, di far comprendere alle nuove generazioni i rischi, i pericoli verso cui andiamo incontro ma anche mostrare con quanta facilità ognuno di noi possa fare le differenza, nel suo piccolo. Vogliamo ringraziare tutti gli insegnanti che aderiscono a questo progetto e i referenti locali di Plastic Free”.

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Mira

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Attività produttive. Dopo 13 anni l’assessore Oriana Gerardi annuncia un cambiamento

Il mercato del contadino in Riviera Silvio Trentin I

Il Comune di Mira è partner di un progetto di cooperazione internazionale promosso da Fondazione Elena Trevisanato onlus e finanziato dalla Regione Veneto, finalizzato a migliorare la salute e la qualità di vita di donne e bambini nel distretto di Harawa (Etiopia). “Un’associazione che opera da più di 10 anni in zone depresse dell’Etiopia - spiega Harawa storie e immagini l’assessora al sociale di cura e impegno Chiara Poppi - sta fotografie di Axel Fassio garantendo le cure essenziali di salute alla popolazione. Fa molto piacere sapere che parteneriati e appoggi ad associazioni umanitarie come queste possano portare salute in zone e a persone che purtroppo non hanno accesso nemmeno alle cure basiche. Fa ancora più piacere sapere che nel loro progetto è partener anche realtà come Cuamm che da anni, come amministrazione, seguiamo nelle loro missioni. Qualsiasi azione di cura e attenzione verso popoli più svantaggiati non può esssere che un attimo di condivisione e di appoggio che troverà sempre il nostro sostengo”. Un incontro per presentare il progetto e le attività si è tenuto a novembre all’auditorium della biblioteca di Oriago. Comune di Mira

Opening Sabato 11 novembre 2023 ore 16.00 Saluti istituzionali Comune di Mira

Fondazione Elena attività sul territorio locale e in Etiopia

11 / 17 novembre 2023

Comune di Mira Biblioteca Comunale di Oriago

Voci dal campo video sul progetto Harawa

La tutela della salute nelle comunità di Harawa risultati del progetto Uno sguardo sulla salute nel corno d’Africa CUAMM Aperitivo

Cia, Confagricoltura e Coldiretti al fine di garantire una maggior valorizzazione del mercato stesso aumentando la disponibilità di spazi per gli operatori agricoli e la possibilità di comodi parcheggi per i clienti. La recente ultimazione dei lavori per l’adeguamento igienico-sanitario dell’area mercatale ha permesso il trasferimento del mercato in Riviera Silvio Trentin a Mira Taglio lasciando a disposizione Piazza IX Martiri per eventi e manifestazioni, senza arrecare disagi per gli operatori agricoli come si è verificato ad esempio nelle scorse settimane per l’organizzazione dei mercatini di mercatini di Natale, che che hanno costretto il mercato con-

tadino a spostarsi temporaneamente in Riviera Silvio Trentin. Da parte dell’ amministrazione c’è l’auspicio che questo trasferimento definitivo possa offrire una maggiore disponibilità di acquisto per i cittadini miresi con maggiore scelta di prodotti locali a “chilometri zero” e conseguente una maggiore opportunità di vendita degli operatori”. I mercati del contadino hanno preso sempre più piede nel corso degli ultimi anni in tutta l’area della Riviera del Brenta. La ricerca di cibo sano e locale nel corso degli anni è cresciuta sempre più, con la sensibilità della popolazione ai temi di tipo ambientale. Alessandro Abbadir

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ph Axel Fassio © - grafica Nuovostudio

l mercato del contadino di Mira cambia sede. E’ stato infatti dato il via libera nelle scorse settimane, dal consiglio comunale del più popoloso Comune della Riviera del Brenta alla delibera per istituire in modo permanente il mercato del contadino di Mira, a partire da gennaio 2024, nell’area del mercato settimanale in Riviera Silvio Trentin. Il mercato contadino di Mira è sorto nel 2010 con l’intento di dare una opportunità di reddito ai produttori agricoli locali ed offrire ai consumatori prodotti di qualità a prezzi competitivi. Dal 2010 fino al 31 dicembre 2023 è stata annualmente prorogata la convenzione per lo svolgimento in Piazza IX Martiri al sabato mattina, davanti cioè al municipio riconoscendo l’esperienza positiva sia per la partecipazione degli operatori del settore che per l’affluenza dei consumatori. “La scelta di spostare il mercato contadino in Riviera Silvio Trentin, sempre al sabato mattina - spiega l’assessora Oriana Gerardi - è stata concordata al Tavolo Verde con le associazioni di categoria e cioè con la

Un progetto di cooperazione in Etiopia


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Mira

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Borbiago. Completato un intervento di Veritas unico nel suo genere

La torre piezometrica diventa meridiana La torre si trova in via Giovanni XXIII, è stata costruita tra il 1958 e il 1960, è alta 32 metri e la vasca, che si trova a 25 metri da terra, può contenere 440 metri cubi di acqua. L’acqua nel serbatoio arriva dal campo pozzi di Scorzè, che alimenta i 17 Comuni del Miranese e della Riviera del Brenta con acqua di falda di ottima qualità.

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Borbiago di Mira è stato presentato a fine novembre l’orologio solare più alto d’Europa dal Comune di Mira e da Veritas. Veritas infatti con un progetto ad hoc ha trasformato la parte esterna della torre piezometrica che serve la frazione mirese, in una meridiana. Il progetto unico nel suo genere per dimensioni, è stato curato dell’artista bolognese Alessandro Dado Ferri e ha visto la realizzazione di un orologio solare sulla parete esterna del serbatoio, dove sono stati dipinti i numeri delle ore, utilizzando come gnomone (l’asta che segna il tempo) la linea che divide la parte illuminata dal sole da quella in ombra. Al progetto ha lavorato anche Giuseppe De Donà referente dell’Unione Astrofili Italiani. “La torre piezometrica di Borbiago nel Comune di Mira - ha detto il direttore di Veritas Andrea Razzini - oltre che svolgere le funzioni di serbatoio di acqua potabile e di strumento per la regolazione della pressione dell’acquedotto, sarà utilizzabile anche come orologio solare. Con i lavori di manutenzione periodica abbiamo colto l’occasione per inserire elementi ornamentali durante l’applicazione dei vari strati protettivi degli intonaci”. “ Per disegnare le linee corrette e l’orologio solare, quando sono partiti i lavori di manutenzione della torre in estate ho - ha detto De

La torre piezometrica

Donà - fatto collocare le linee nella posizione corretta con dei calcoli che abbiamo fatto precedentemente. Questa è un’opera unica, l’orologio solare più alto d’Europa”. L’intervento fatto uscirà a breve anche sulla rivista on line “Orologi solari”. L’artista bolognese Ferri ha sottolineato l’unicità dell’opera. La torre oltre a fungere ora da orologio solare, è stata anche ridipinta con una tonalità di blu. Soddisfatto il sindaco di Mira Marco Dori. “Siamo contenti che Veritas - ha detto Dori - abbia scelto Mira per compiere questo intervento visto che gestisce oltre 100 torri su tutto il territorio di competenza”. I residenti presenti all’inaugurazione hanno chiesto venga organizzato un incontro pubblico

nel 2024 per spiegare il funzionamento dell’orologio solare ai cittadini. La torre piezometrica di Borbiago si trova in via Giovanni XXIII, è stata costruita tra il 1958 e il 1960, è alta 32 metri e la vasca, che si trova a 25 metri da terra, è in grado di contenere 440 metri cubi di acqua (440.000 litri). Il serbatoio che si trova a 25 metri da terra è utilizzato anche come accumulo e riserva di acqua potabile per l’abitato di Borbiago. L’acqua contenuta nel serbatoio arriva dal campo pozzi di Scorzè, che alimenta i 17 Comuni del Miranese e della Riviera del Brenta con acqua di falda di ottima qualità, i cui parametri chimico, fisici e microbiologici sono costantemente monitorati. Alessandro Abbadir

Sicurezza, convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri Via libera della giunta alla nuova convenzione tra il Comune di Mira e l’Associazione Nazionale Carabinieri, in particolare con il Gruppo di Mira, il 131° Gruppo di Volontariato Anc O.d.V. di Mira. Grazie a questa nuova collaborazione, presentata nelle scorse settimane in municipio alla presenza del sindaco di Mira Marco Dori e del comandante della tenenza locale Marco Occhipinti, i volontari, con le loro divise d’ordinanza, potranno svolgere tutta una serie di attività di monitoraggio e presidio del territorio, a cominciare dal controllo dei mercati settimanali, alla sorveglianza dei parchi pubblici e al supporto delle

attività dell’amministrazione, al fine di segnalare prontamente alle forze dell’ordine eventuali attività illecite o per prevenire episodi di vandali-

smo e di turbativa della quiete pubblica. Le attività dei volontari saranno coordinate con il Comando della Polizia Locale di Mira. “Per la nostra ammini-

strazione - spiega Marco Dori si tratta di una collaborazione preziosa, con volontari qualificati che conoscono il nostro territorio e le sue dinamiche, e che sono qualificati per questo tipo di attività di monitoraggio. La loro presenza è sicuramente un valore aggiunto che molti cittadini hanno in questi anni saputo apprezzare, permettendoci di essere presenti anche nelle frazioni e nei luoghi della vita sociale. Un ringraziamento doveroso quindi ai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri per aver dato ancora una volta la loro disponibilità nei confronti di Mira e della nostra amministrazione”.

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Buone Feste

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Riordino urbano. I risultati di un questionario che si è svolto on line

“Il futuro di villa Levi Morenos? Potrebbe essere un caffè letterario” L

e risposte chieste sono arrivate e sono state presentate in municipio a Mira alla presenza anche di rappresentanti di gruppi e associazioni. Il futuro di villa Levi Morenos ora chiusa? Farla diventare un caffè letterario con punto bar ristoro, un luogo per concerti all’aperto, un luogo per mostre ed esposizioni, una biblioteca. E’ ciò che ha espresso la maggioranza dei partecipanti al sondaggio on line stato commissionato nelle scorse settimane a Sinloc società specializzata nella rilevazioni di opinione. Al sondaggio che si è tenuto sul sito del Comune di Mira, hanno partecipato complessivamente 431 persone. Ma ecco nel dettaglio l’indagine. Fra chi ha partecipato al questionario - sondaggio, l’83 % è residente nel Comune di Mira. La fascia più rappresentata di chi ha risposto è quella fra i 45 e i 54 anni, solo il 19 % gli under 34. Gli over 45 sono il 63 % del campione. Fra chi ha risposto il 26 % è potatore di interesse (associazioni gruppi giovanili, imprenditori) che hanno anche offerto soluzioni per rivitalizzare l’immobile. Fra gli intervistati l’84 % conosce la villa, ma la maggioranza , il 59 % solo i giardini. In termini assoluti 298 persone hanno dato come opzione di un suo futuro quella di diventare un caffè letterario con un punto di ristoro – bar, 274 come una area da usate per concerti all’aperto, 159 come ludoteca, emeroteca, biblioteca, 137 come edificio per sale espositive e mostre. Poi via via, fab lab per attività artigianali, sedi di associazioni, palestra digitale, ostello per cicloturisti ecec. “Villa Levi Morenos - ha detto il sindaco Marco Dori presentando i risultati del sondaggio - è un bene significativo del territorio, non accessibile da diverso tempo e su cui il Comune che ne è il proprietario si sta impegnando affinché possa divenire un luogo vissuto, e la cui rivitalizzazione possa incidere sull’intero rinnovamento urbano. L’esito del questionario “Riqualificazione di Villa Levi Morenos” è finalizzato a individuare gli usi futuri”. La villa si trova a Mira Taglio sul lato opposto del Naviglio davanti al municipio ed è costituita dal corpo padronale che

si estende in entrambi i lati con due corpi simmetrici; il corpo sul lato ovest si congiunge con la barchessa, mentre quello sul lato est si congiunge con le scuderie-magazzino. A chiudere la composizione vi sono due corpi, a due piani di forma rettangolare, utilizzati come spazi commerciali. Il complesso è inserito in un grande parco. Il giardino, sul lato della facciata della villa, riprende gli elementi stilistici tipici del giardino all’I-

taliana, diffusosi nel XV secolo. Gli interni, nel pian terreno, sono decorati con affreschi rappresentanti le Quattro stagioni e un Volo di putti probabilmente dell’800. Insomma un patrimonio storico e artistico davvero grande che certo deve essere valorizzato nel miglior modo possibile. Ora si vedrà le azioni concrete che si porteranno avanti per riqualificare il sito architettonico. Alessandro Abbadir

Sintonizzati sul futuro. cambiare look

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Ogni parrucca si contraddistingue per la sua esigenza, semplicemente per cambiare look che si tratti di uno taglio corto o lungo, le www.veneto24.it parrucche sono disponibili in qualsiasi stile che si desidera. Che si tratti di acconciature che si vedono nelle riviste di moda e le ultime foto della vostra celebrità preferita, potete modellare i capelli in qualsiasi stile, semplicemente indossando una parrucca alla moda. Puoi cambiare il tuo look e cambiare il tuo aspetto dal semplice ad uno elegante.

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Usl 3, nominate 7 nuove direttrici Sette donne per sette primariati nell’Ulss 3 Serenissima. Espletate le procedure previste dalla normativa, sette professioniste hanno assunto il ruolo di Direttore di Unità Operativa. ”Non sorprende il fatto che ad entrare in ruolo, come dirigenti apicali, siano sette donne - ha commentato il direttore generale Edgardo Contato incontrandole per il consueto augurio di buon lavoro. Da tempo ormai nella nostra Ulss 3 Serenissima professioniste e specialiste di sesso femminile hanno saputo conquistare incarichi importanti, certificando anche in questo modo quanto sanno fare nel loro ambito professionale. La nostra è un’azienda grande, tra le prime del territorio per fatturato, con più di ottomila dipendenti; e in

questa grande azienda la contemporanea presenza, nella governance, di entrambi i sessi, in equilibrio tra loro quanto al numero di dirigenti, immette un respiro, una sensibilità, uno sguardo ancora più ricchi”. Le sette nuove direttrici gestiranno unità operative cruciali. All’ingegnere Silvia Baldan è affidato il ruolo di direttore dei sistemi informativi dell’azienda sanitaria veneziana; la dottoressa Sara Calamelli è il nuovo primario della Cardiologia dell’ospedale di Dolo; la dottoressa Enrica Milan ha assunto il ruolo di responsabile dell’unità operativa disabilità e non autosufficienza di tutto il territorio dell’Ulss 3 Serenissima. Il servizio igiene, nutrizione e alimenti (Sian) è affidato alla dottoressa Annamaria Del Sole. Ancora, la dottoressa Ambra Cappellari, attualmente impegnata a dirigere le attività di neuropsichiatria infantile sul territorio, svolgerà il ruolo di primario del reparto di Neuropsichiatria infantile che si sta costruendo all’ospedale di Dolo. La dottoressa Marina Paties ha l’incarico di sovrintendere la sanità penitenziaria come direttore dell’unità operativa “per la tutela delle persone con limitazione della libertà”; infine la dottoressa Ornella Barbato è il nuovo primario del reparto di medicina generale dell’ospedale di Mirano.


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Territorio

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Aggregazione. Pro loco e associazioni hanno preparato calendari fitti di appuntamenti

Natale a Mira e Dolo: proposte ed eventi sul territorio per tutti I

l Natale a Mira e Dolo quest’anno prevede tanti appuntamenti. A Dolo il programma è stato redatto da Pro Loco in accordo con il Comune. Le luminarie sono state accese il primo dicembre e le iniziative sono partite nel week end di inizio mese. Il 10 dicembre in mattinata “Marcing Band dei Babbi Natale” con cioccolata calda e vin brulè nel sagrato della chiesa di Dolo di San Rocco e ci saranno mini concerti lungo le vie offerti dai commercianti. Dalle 9 alle 19 mercatini di Natale in centro. Il 12 dicembre alle 16,45 “Una bibliotecaria a casa di Babbo Natale”, lettura ad alta voce e cioccolata calda in Piazza Cantiere. Il 16 dicembre “Natale Pro Sambruson” intrattenimento musicale e distribuzione di dolci natalizi, giochi e attività con Acr, Esibizione del duo Teatrale-Acrobatico “LudiLò”. Il 17 dicembre alle 10

“Natale a teatro” spettacolo per famiglie a cura di Spazio BackUp. Il 19 “Letture di Natale in biblioteca” e laboratorio creativo solo su prenotazione, così anche nei giorni successivi. Il 20 “Natale a cubetti” con Minecraft Education in villa Concina su prenotazione. Sempre allo stesso posto alle 20,30 il 21 dicembre con-

Sabato 1 gennaio 2024 ci sarà il tradizionale “Concerto di Capodanno” organizzato al teatro di Villa dei Leoni

Un momento del Natale a Dolo

certo della classe di pianoforte e chitarra e violino dell’indirizzo musicale dell’istituto Tina Anselmi, il 22 classe percussioni. Il 24 giorno della Vigilia di Natale nella notte, apertura del presepe nella chiesa di Arino a cura

del gruppo giovanissimi parrocchiale. Il 26 dicembre alle 18,30 concerto della “Corale di Sambruson” in chiesa. Il 30 dicembre alle16 “Il bambino orso” di Molino Rosenkrantz, spettacolo per bambini in Piazzetta Aldo Moro. Il 5 gennaio 2024 alle 20,45 nel-

la chiesa di Arino concerto della Schola Cantorum Santa Cecilia “Coro femminile Santa Chiara”. Il 6 gennaio nel pomeriggio, al centro parrocchiale di Arino “Festa della Befana” per grandi e piccini con spettacolo pirotecnico. E’ partita nelle scorse settimane

anche l’edizione 2023 di “Natale a Mira”, il cartellone di eventi curato dal Comune insieme alla Pro Loco di Mira. Si è iniziato il primo weekend di dicembre con i caratteristici mercatini, la corsa dei babbi Natale, la sfilata di Natale su imbarcazione, i giochi di una volta, la gara di Orienteering e, novità di quest’anno, il mercatino con le specialità alimentari regionali in Piazza IX Martiri. Sabato 1 gennaio 2024 ci sarà invece il tradizionale “Concerto di Capodanno” organizzato presso il teatro di Villa dei Leoni, con i due turni organizzati per le 16 e le 18. Grande chiusura con la famosa “Festa dea Befana” a Mira Porte, in calendario per domenica 14 gennaio 2024 presso la piazzetta di Mira Porte, con il tradizionale falò sull’acqua, oltre ad iniziative di spettacolo e intrattenimento e al consueto mercatino. Alessandro Abbadir

“Il casello autostradale torni a Roncoduro” Sindaci e categorie economiche della Riviera lo chiedono a gran voce: il casello autostradale che ora si trova nell’area di Marano- Vetrego va riportato a Roncoduro di Pianiga dove si trovava prima della costruzione del Passante di Mestre. Come era previsto tra l’altro dagli accordi per la realizzazione dell’opera nel 2007. “Chiederò - dice il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta Marco Dori- un incontro urgente con l’assessore regionale ai trasporti e alla mobilità Elisa de Berti. La questione dello spostamento del casello autostradale è essenziale”. Il casello dove si trova ora, hanno sottolineato nel tempo anche i Comuni di Stra Fiesso e Pianiga non è funzionale alle attività economiche e soprattutto intasa la Sr 11 Brentana, di mezzi pesanti. Oltre a riportare il casello a Roncoduro

dove si trovava un tempo, c’è anche la possibilità di spostarlo a ridosso della località di Albarea di Pianiga. “Lo spostamento necessario del casello autostradale - sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci - permetterà di ridisegnare completamente la viabilità della Riviera. E’ nostra intenzione infatti realizzare un divieto di transito per i mezzi pesanti di attraversamento sulla Brentana da Marghera fino a Stra“. Le soluzioni viabilistiche per lo stop dei tir in Riviera sono già state studiate con cartelli di divieto e rotonde, ma purtroppo tutto è fermo. “Il ritorno del casello autostradale fra la Riviera e la barriera di Mestre - conclude il sindaco Marco Dori - era uno degli impegni precisi di Ministero e Regione insieme alla liberalizzazione transito per i residenti dopo la creazione del Passante“.

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Urbanistica. Sindaco e vicesindaco intervengono su una importante questione

“Area ex Veneto City, ci saranno scelte condivise”

Un riconoscimento al presidente del Calcio Dolo, Moreno Volpe Doppia benemerenza, nel giro di poco tempo, per il presidente del Calcio Dolo 1909 Pianiga, Moreno Volpe. Al dirigente sportivo dolese, segnalato dal Comitato Regionale

S

ì è svolta a novembre, presso la sala consiliare del municipio di Dolo, una commissione urbanistica interamente dedicata al Piano Norma 4 così come richiesto dal consigliere comunale della lista il “Ponte di Dolo” Emilio Zen. L’area in questione era quella legata un tempo alla realizzazione del polo direzionale denominato “Veneto City”. L’amministrazione comunale ha avuto modo di ribadire alcuni aspetti con il sindaco Gianluigi Naletto ed il vicesindaco Matteo Bellomo. “L’area per la quale è giunta la proposta da parte dell’investitore privato - hanno spiegato gli amministratori - è già produttiva sin dagli anni Novanta. L’intervento proposto prevede un polo logistico non destinato alla distribuzione locale, quindi non ricadente su viabilità comunali, di circa 160mila metri quadri di superficie. Questa realizzazione, se approvata, andrà a completare l’attuale zona industriale della confinante Pianiga che si estende per circa 700mila metri quadri. E a quella approvata a Barbariga a Fiesso d’Artico”. “Il Comune di Dolo, in maniera trasparente e partecipata - hanno spiegato gli amministratori - ha scelto

di far analizzare questa proposta da una conferenza dei servizi che coinvolge una quindicina di enti. Da Ministero, Regione, Città Metropolitana, Arpav, vigili del fuoco, Cav, Consorzio di Bonifica, Soprintendenza e altri ancora. Proprio perché possano essere analizzate con assoluta competenza e in profondità tutte le tematiche di natura viabilistica, paesaggistica e ambientale, idraulica, a garanzia di tutti. La conferenza dei servizi è ancora aperta e potrà accogliere, bocciare o imporre modifiche (di natura ambientale, piuttosto che viabilistica) al proponente”. Da sindaco e vicesindaco arrivano così anche delle nette precisazioni. “Il Comune di Dolo - sottolineano - non intende prestare il fianco ad alcun tipo di po-

lemica, ma continuare nel lavoro accurato di analisi nell’interesse del territorio e dei cittadini”. Nel corso della seduta è emersa anche la necessità di un casello autostradale per la Riviera del Brenta e cioè fra le richieste più precise, quello di riportarlo a Roncoduro dove si trovava prima della costruzione del Passante. “Il Comune, da anni promotore di questa richiesta - hanno concluso sindaco e vicesindaco - si è compiaciuto per questa presa di coscienza da parte dei consiglieri di centrodestra e ha chiesto loro di farsi interpreti presso i propri colleghi di partito in Regione affinché quella amministrazione, che ne ha la competenza, proceda in tal senso”. Alessandro Abbadir

Veneto, è stata consegnata, a Roma, il 25 novembre, la benemerenza sportiva nazionale Figc/Lnd, per gli oltre quarant’anni (47 anni per la precisione) di attività svolta con passione ed abnegazione. A fine novembre invece c’è stata la consegna dell’attestato di benemerenza conferita proprio al presidente Volpe, da parte del consiglio comunale dolese. Chiare le motivazioni del riconoscimento dato. Un riconoscimento dato allo sportivo “per la straordinaria attività di promozione e diffusione degli ideali sportivi nel gioco del calcio alle giovani generazioni”. E’ stato il sindaco Gianluigi Naletto, congiuntamente con l’assessore allo sport Cristina Nardo a procedere ufficialmente alla consegna. Un grande applauso di tutto il parlamentino dolese è andato così al presidente del calcio Dolo Volpe.

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Territorio. Il bilancio degli ultimi 12 mesi che hanno segnato capoluogo e frazioni

2023: maltempo e opere pubbliche, aumentano risorse e investimenti S

i chiude un anno a Dolo caratterizzato da numerosi interventi sulle opere pubbliche e eventi che hanno segnato il territorio. In primis il maltempo con le pesanti conseguenze del 19 luglio, che a causa della grandine di notevoli dimensioni accompagnata da raffiche di vento molto forte ha causato ingenti danni nel capoluogo e frazioni. Danni che sono stati calcolati in oltre ottanta milioni di euro. Superiori anche al tornado del 2015 quando l’allora la devastazione aveva colpito solo una fascia del territorio mentre stavolta ha colpito praticamente tutto il comune. Particolarmente colpiti i privati che hanno subito danni sia alle abitazioni che ai beni mobili e per i quali, nonostante varie richieste dell’amministrazione e due incontri pubblici, sembra che difficilmente si arriverà ad un ristoro adeguato. E’ rimasto in funzione in municipio lo “Sportello maltempo” per raccogliere le informazioni e richieste di risarcimento (ne sono arrivate 600) che poi saranno trasmesse alla Protezione civile e, quindi, si spera nell’aiuto dello Stato anche se l’annata è stata talmente funestata da eventi calamitosi che pensare che vi siano le risorse per i rimborsi è alquanto complicato. Un altro danno negativo è dato dagli incidenti mortali che hanno coinvolto ciclisti, ben due, uno a luglio alle

Nelle scorse settimane è stato allestito il cantiere per la manutenzione straordinaria del palasport che sarà sottoposto a vari interventi grazie all’ottenimento di 830.000 euro dai fondi del Pnrr e dall’investimento di ulteriori 450.000 euro di risorse comunali

Intervento in villa Concina

porte di Arino e uno ad ottobre nel solito incrocio del ponte di via Badoera con la strada regionale 11. Quello della sicurezza e della viabilità è un tema tenuto in considerazione dall’amministrazione. Va ricordato che il sindaco Gianluigi Naletto ha sollecitato, con una lettera inviata al vicepresidente ed assessore ai lavori Pubblici e Infrastrutture della Regione Veneto, Elisa De Berti, la realizzazione della rotatoria richiesta lungo la strada regionale, nell’intersezione con via Pasteur evidenziando come: ”quell’incrocio è teatro di incidenti e di disagi per gli automobilisti. Senza contare la completa mancanza di sicurezza per i pedoni e per i ciclisti”. Sul piano delle opere pubbliche l’anno ha visto numerosi interventi prendere il via. Nelle scorse settimane è stato allestito il cantiere per la manutenzione straordinaria

del palasport che sarà sottoposto a vari interventi grazie all’ottenimento di 830.000 euro dai fondi del Pnrr e dall’investimento di ulteriori 450.000 euro di risorse comunali. Altri interventi riguardano, per la durata di un biennio, servizi, scuole, piste ciclopedonali, spazi dedicati alla cultura, allo sport, alla fruizione pubblica. I primi a partire sono stati i lavori alla rete fognaria, ormai divenuta vetusta. In primavera erano iniziati i lavori di sistemazione degli spazi esterni della villa “ex ufffici finanziari” che si trova all’incrocio fra via Matteotti e via Piave, destinata ad ospitare un museo interattivo fatto di una componente espositiva e di una esperienziale e laboratoriale. Durante l’anno sono partiti anche i cantieri per la sistemazione delle barchessa di villa Concina. Lino Perini

Sculture sull’acqua lungo il “Ponte dei Molini” Uno dei punti più caratteristici e frequentati del centro dolese è il Ponte dei Molini, molto apprezzato e che induce ad una piacevole passeggiata per godersi anche il panorama del centro storico del paese, da una parte i Molini che con la pala che gira, regalano atmosfere antiche, dall’altra il campanile che si staglia sul paese, e dall’altra ancora la veduta dello Squero monumentale. Il ponte spesso è arricchito di splendidi fiori posti sulla ringhiera che si affaccia sul Naviglio, ma anche di pali che sorreggono simboli che ricordano momenti e periodi dell’anno. Dai cuori a san Valentino alle colombe a Pasqua sino ai gelati gustati durante l’estate. Oggetti in cartone che facendo bella mostra hanno saputo dare ulteriore ap-

peal ad un posto già decisamente ricco di fascino. Ma da alcune settimane l’associazione Isola Bassa presieduta da Maurizio Furlanetto, che gestisce anche alcuni locali

sul ponte, ha deciso di arricchire il ponte con una nuova iniziativa. Si è deciso di esporre sui pali sporgenti sull’acqua delle vere e proprie opere d’arte che vengono presentate dal-

lo stesso coordinatore del progetto, Carlo Mazzetto. “Sono sei opere tridimensionali a tema libero che gli autori - dice Mazzetto - stanno realizzano e che verranno esposte per qualche mese. Nella speranza che si possa offrire un’ulteriore emozione a chi intende fermarsi o passeggiare lungo uno dei punti più incantevoli di Dolo”. Le opere che saranno esposte sono: “l’illusione è utile” di Roberto Marconato, “Ferro della gondola” di Angelo Muriotto, “Giochi di luce” di Giorgio Nalon, “Quest’uva è troppo acerba” di Carlo Mazzetto, “Brandizzo” di Enrico Comastri e “Giro, giro, girotonDolo” di Sergio Marchioro. La particolare mostra, decisamente affascinante e coinvolgente, ha il patrocinio del Comune. (l.p.)

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Economia. Un grande risultato per il comparto calzaturiero artigiano

Dalla Riviera del Brenta le scarpe per Rihanna G

rande soddisfazione in seno all’Associazione artigiani e piccola e media impresa “Città della Riviera del Brenta” ed in particolare per il capo categoria per il comparto calzatura e moda, Adriano Agostini, per aver conquistato l’attenzione di una delle più famose pop star internazionali, Rihanna. Segno che la qualità e l’eleganza delle scarpe artigianali rivierasche è riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. La cantante, modella ed imprenditrice Rihanna si è rivolta all’azienda calzaturiera di Vigonovo “Agostini Shoes” di Adriano e Paolo Agostini, con sede in via Giuseppe Garibaldi, per l’acquisto di calzature per i suoi famosi piedi. D’altronde l’azienda produce da anni prodotti di successo che garantiscono prestigio sul mercato e non è nuova a questi riconoscimenti perché nel 2014 fu l’allora first lady del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Michelle, a ordinare le scarpe alla stessa azienda artigiana. Adriano Agostini, gestisce un’azienda a tradizione familiare che lavora nel campo della calzatura da quasi 60 anni e che ha 28 dipendenti e si è specializzata nel tempo nel settore della creazione di scarpe altissima qualità e che vanta importanti premi regionali e nazionali di settore. “Durante un evento nelle scorse settimane - racconta il titolare Adriano Agostini - a Londra abbiamo proposto alcuni modelli di calzature eseguite a mano e di grande qualità. In occasione dell’evento le nostre creazioni hanno destato l’attenzione della cantante che si è innamorata delle scarpe, ordinandone in esclusiva alcune paia su misura per lei, attraverso il suo staff che ci ha fatto pervenire l’ordine. Le scarpe che sono state realizzate in queste settimane - aggiunge Agostini - sono state consegnate a novembre negli Stati Uniti a Los Angeles, dove abita Rihanna, mantenendo ovviamente la massima segretezza sul modello e caratteristiche del prodotto ordinato dalla cliente. Siamo entusiasti del risultato raggiunto che conferma la grandissima qualità delle nostre calzature e del lavoro artigiano”. La soddisfazione per questo importante riconoscimento al “Made in Italy” viene espressa anche dal segretario dell’associazione degli artigiani Giorgio Chinellato. “Il nostro prodotto denota quel valore aggiunto che in tutto il mondo significa qualità, stile, eleganza e, so-

“Un sogno a cinque cerchi” l’opera di Maria Cristina Pasqualetto

prattutto, professionalità di persone che appartengono ad un Italia che ha una storia importante, fatta di lavoro, sacrifici e tanta passione. Questa storia ci regala perle di soddisfazione che testimoniano quanto il mondo voglia i nostri prodotti e il nostro “saper fare”. Dobbiamo, perciò, in tutti i modi sostenere questo sapere e queste imprese”. Un altro successo insomma in un periodo caratterizzato da una forte ripresa del comparto. Lino Perini

Adriano Agostini e Rihanna

Nel panorama letterario dolese si affaccia una nuova scrittrice, Maria Cristina Pasqualetto, 45 anni, medico cardiologo e amante dello sport. Recentemente è uscito il suo primo romanzo “Un sogno a cinque cerchi”. Pur non avendo avuto una carriera da agonista e avendo scoperto l’amore per l’acqua in età adulta, ha deciso di unire queste due passioni, cardiologia e sport, approfondendole con un master in cardiologia dello sport, conseguito presso il centro di cardiologia dello sport dell’Università di Padova, e diventando socio aggregato della Federazione di Medicina Sportiva

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Italiana. Attualmente è medico sociale della scuola agonistica Riviera Nuoto di Dolo, nella quale segue con passione le vicende degli atleti nei loro percorsi agonistici e, quando necessario, anche medici. Alle loro storie di vita vissuta si è ispirata per questo libro che parla al cuore e nel quale si pone alcune domande. “Quanto è difficile la costruzione di un sogno? Quanti ostacoli è necessario affrontare per realizzarlo?” Il romanzo è la storia di Elisa, sedici anni, con una grande passione per il nuoto. La piscina, gli allenamenti, le gare, sono tutto il suo mondo. Finché un giorno, prepotente, arriva l’adolescenza, con i suoi sconvolgimenti fisici ed emotivi, a complicare le cose. Elisa comincia a vacillare e con lei la sua passione per il nuoto e i suoi sogni di atleta. Vuole continuare a dividersi tra allenamenti e studio, oppure vuole proseguire la vita come i suoi coetanei? Vuole dei nuovi amici? E quello che sembra essere amore, lo è davvero? Impossibile rispondere a queste domande senza intraprendere un percorso nuovo che la porterà molto lontana, anche da sé stessa. Riuscirà a ritrovare la strada per il suo “sogno a cinque cerchi”, le Olimpiadi, o è definitivamente perduta. (l.p.)


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Sintonizzati Cinquant’anni al passo con i tempi: sul futuro. Storie di imprese ed imprenditori di successo -

a cura di

La storia. L’attività di Fossò unisce il sapere artigianale alla qualità industriale

la storia del Calzaturificio Michielon

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di zio. ascoltare anche “L’attività è nata nel 1973 dalla volontà di nostro padre e nostro Ad oggi siamo arrivati radio con una tra qualità ad avere 40 dipendenti, conla due linee produttive, griffe eaudio marchioperfetta. nostro”

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inquant’anni e non sentirli. O cinquant’anni e sentirli tutti, ma in esperienza e professionalità. È la storia del Calzaturificio Michielon, azienda di Fossò raccontata dai due titolari, i fratelli Nicola e Luca Michielon.

così ci siamo specializzati sulla prowww.veneto24.it duzione da donna. Nel 2004 abbiamo abbandonato il nostro marchio da uomo e ci siamo concentrati per produrre solo per le griffe, principalmente da nonne. Insomma, abbiamo saputo reinventarci per rispondere alle esigenze del mercato. Il colpo più forte lo abbiamo sentito con la caduta delle Torri Gemelle, perché nel 2001 lavoravamo quattro mesi l’anno col nostro marchio per gli Come nasce il vostro calzaturificio? Stati Uniti e avevamo una decina di “L’attività è nata nel 1973 dalla voclienti, forse anche di più, solo a New lontà di nostro padre e nostro zio. York. E dopo quella tragedia abbiaAll’epoca producevano scarpe da mo perso parecchio lavoro. Abbiamo uomo. Nel 1977 poi i due fratelli si quindi fatto la scelta di abbandonare son divisi: mio zio ha incominciato a il nostro marchio e dedicarci alle grifprodurre calzature da donna e mio fe, fino all’anno scorso – ora anche padre invece ha continuato con quelloro si stanno costruendo i loro calzale da uomo, soprattutto per Germacerchiamo di difenderci. Non siamo turifici e per noi “terzisti” c’è sempre nia, Francia, Austria e Svizzera. Con pessimisti”. meno spazio, perciò siamo ripartiti questo marchio siamo andati avanQual è il valore aggiunto di Michiecon un nuovo marchio da donna. Abti fino alla metà degli anni Novanta lon? biamo trovato degli agenti, un po’ di con produzione nostra, poi le griffe “Produciamo tutto in Riviera del clienti e ci siamo imbarcati in questa si sono insediate qui nel territorio e Brenta. L’acquisto dei materiali lo nuova avventura che qualche frutto hanno incominciato a collaborare con facciamo noi direttamente. Il taglio e lo sta dando. Ad oggi siamo arrivati noi. Il mercato da uomo è diventato l’orlatura della tomaia viene fatto in ad avere 40 dipendenti, con due lisempre più difficile e un po’ alla voldei laboratori esterni qui in zona, ma nee produttive, tra griff e e marchio ta abbiamo perso quota di mercato, il resto viene prodotto tutto qui. Sianostro. mo quindi al 100% Made in Italy. La E quest’anno abbiamo festeggiato produzione quasi a chilometro zero è cinquant’anni, a luglio. Papà purtropun valore aggiunto che ormai poche po è venuto a mancare ad ottobre, aziende mantengono”. dopo anni di malattia, ma siamo conL’artigianato è ancora un settore imtenti che sia riuscito almeno a festegportante per il vostro territorio? giare con noi questo importante tra“Assolutamente sì. Noi cerchiamo di guardo”. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 accontentare tutte le richieste dei Cosa vi aspettate per il futuro? vari clienti, anche facendo qualche “Il 2022 è stato fantastico, con un aupersonalizzazione quando ci viene mento di lavoro enorme. Nel 2023 richiesta”. invece c’è stata un’inflessione. L’anCome descrivereste la vostra attivino che sta per arrivare non Ascolta inizia sottà? to i migliori auspici, ma contiamo in “Elastica: riusciamo ad adattarci in una ripresa dopo i primi mesi dell’anmaniera rapida alle varie esigenze”. no. L’azienda è comunque sana e

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Riordino urbano. Nuove strisce blu in via Foscarina e cantieri a Foro Boario

Commercianti del centro preoccupati per i parcheggi C

ommercianti, ma non solo, che appaiono preoccupati per i parcheggi a Dolo. A far sentire la loro voce in primis quelli di via Foscarina dove, a seguito di una delibera della giunta comunale è stato deciso di aumentare di 20 parcheggi quelli a pagamento, che già ne presentava numerosi pur essendo una strada corta che si affaccia a ridosso di uffici pubblici ed attività economiche. “Prima le auto parcheggiavano e le persone camminando avevano modo di fermarsi e guardare, oggi le auto tirano dritte e così perdiamo clienti - si lamentano alcuni commercianti. Da quando hanno messo i parcheggi blu al posto di quelli bianchi il piazzale è sempre vuoto. Non si capisce l’utilità di queste scelte che non aiutano le attività commerciali, i lavoratori, ma anche i residenti”. Critico anche l’ex consigliere comunale Vincenzo D’Agostino. “Non capisco a chi giova questa scelta. Di certo - ha rilevato D’Agostino - sul piano economico non giova alla Abaco e neppure al bilancio comunale e nuoce fortemente, invece, alle esigenze dei cittadini visto che in via Foscarina e nella zona ci sono un sindacato e la biblioteca, esercizi commerciali, uffici del lavoro e della Città Metropolitana di Venezia ed in piazzetta Storti ci sono uffici giudiziari, uffici dell’Unione dei comuni, polizia locale, esercizi commerciali, mentre i posti liberi regolamentati ad orario sono pochissimi”. Anche il capogruppo di Dolo Futura, Fabio Dei Rossi è scettico e commenta: “i nuovi stalli a pagamento in via Foscarina sulla parte prospiciente il parco pubblico a mio parere non sono opportuni considerata la presenza di già numerosi parcheggi a pagamento e del fatto che l’area è frequentata prevalentemente la mattina e nei giorni di mercato”. Ma non solo le attività di via Foscarina mugugnano, anche i commercianti di via Mazzini sono preoccupati perché con i lavori di riqualificazione dell’ex foro boario vengono a mancare molti parcheggi in centro. A nome dei negozianti ne parla Roberto Stradiotto. “Una situazione che mette in difficoltà il commercio - dice - in un periodo particolare come quello delle feste natalizie. Togliere i parcheggi dell’ex Foro Boario sta indubbiamente causando problemi perché non ci sono altre aree in centro di parcheggio e finisce per scoraggiare chi viene a Dolo da fuori comune per fare acquisti. Sarebbe stato opportuno, considerato che i lavori dureranno per alcuni mesi, almeno d’iniziare i

lavori nel parcheggio a dopo l’Epifania, in modo da non danneggiare il commercio locale in questo periodo”. E a stretto giro di posta risponde il Comune che assicura con il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto per il periodo dei cantieri di voler assicurare in accordo proprio con le attività produttive, parcheggi gratuiti nel centro del paese riducendo quelli delle strisce blu e aumentando quelli a disco orario. Lino Perini

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Promemoria Auschwitz al via la seconda edizione

Al via la seconda edizione di “Promemoria_Auschwitz” che quest’anno vede coinvolti tutti i 10 Comuni della Riviera del Brenta in collaborazione con l’associazione “Deina”, che prevede un percorso formativo articolato in più mesi con culmine nella visita ad Auschwitz e Cracovia il prossimo febbraio. Non si tratta della tradizionale gita scolastica, perché l’adesione dei ragazzi (dai 18 ai 25 anni) avverrà in modo individuale e non per classi. Il percorso prevede 4 laboratori fortemente interattivi alla presenza di sociologi, storici, filosofi e formatori. Il viaggio si svolgerà dal 23 al 28 febbraio 2024 e, grazie al contributo delle 10 amministrazioni comunali, avrà un prezzo particolarmente accessibile per i 50 partecipanti provenienti dai Comuni della Riviera del Brenta. “Siamo assolutamente convinti - spiegano gli assessori di Dolo, Camponogara, Mira, Stra, Vigonovo, Fossò, Fiesso D’Artico, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Pianiga - che un approccio di questo tipo sia quello maggiormente in grado di far acquisire piena consapevolezza di ciò che è stato a tutti i partecipanti. I laboratori in Italia e in loco prima e dopo la visita ai campi di concentramento e sterminio saranno momenti fondamentali per comprendere ed affrontare un orrore altrimenti indescrivibile”. “Abbiamo inoltre avuto il patrocinio di Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, ente simbolo della memoria storica della persecuzione fascista e nazista in Italia ed in Europa nel XX secolo, e di Anpi Riviera del Brenta- continuano”. Anche la Regione Veneto ha riconosciuto l’importanza del progetto accompagnando il viaggio con una lettera del Presidente Zaia. “Promemoria Auschwitz” concludono - più che un “viaggio della Memoria” è un’esperienza di crescita che permetterà ai nostri ragazzi di incontrare e confrontarsi con coetanei provenienti da tutta Italia. Al ritorno dal viaggio, saranno gli stessi ragazzi a condividere l’esperienza, gli insegnamenti e le emozioni con il territorio”. Il progetto è stato presentato all’interno di istituti scolastici dell’area. (a.a.)


Provincia

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Sicurezza e territorio. Firmata, lo scorso 30 novembre, la cessione dell’immobile al Demanio

Un nuovo passo verso la realizzazione del Commissariato di Polizia a Chioggia C

ommissariato di Polizia di Stato a Chioggia, lo scorso 30 novembre si è compiuto un altro significativo passo verso la sua realizzazione. Il Comune di Chioggia ha infatti firmato il rogito per il trasferimento al Demanio dello Stato dell’ex Cittadella della Giustizia. Il passo successivo sarà la consegna per uso governativo dell’immobile al Ministero dell’Interno con l’obiettivo di realizzare il nuovo Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia. Il complesso immobiliare è stato ceduto a titolo gratuito per 99 anni allo Stato per essere destinato ad ospitare il nuovo Commissariato della Polizia di Chioggia. Prende il via la fase attuativa del protocollo d’intesa firmato nel 2022 tra l’Agenzia del Demanio, il Comune di Chioggia, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, che prevede la riallocazione di funzioni pubbliche all’interno dell’area, idonea ad ospitare la base logistica e operativa della Polizia di Stato. Il prefetto di Venezia Michele di Bari, che il sindaco Mauro Armelao ha avuto modo di ringraziare per l’impegno assunto personalmente di seguire e accelerare le procedure, ha espresso grande soddisfazione e ha sottolineato il passaggio fondamentale dell’iter verso la realizzazione del Commissariato distaccato

di Chioggia, presidio strategico per l’Area Sud della provincia di Venezia e che servirà, per le pratiche amministrative, anche la zona della Riviera del Brenta. “Un soddisfazione enorme – commenta il primo cittadino di Chioggia - aver raggiunto questo risultato storico per la Polizia di Stato a Chioggia e anche per la nostra città. Ricordo che la proposta risale al 2012. Dopo tutti questi anni questo risultato darà finalmente dignità ai poliziotti che quotidianamente sono impegnati nella tutela della sicurezza pubblica. E anche la città di Chioggia avrà un Commissariato adeguato alle esigenze di cittadini, collocato in una posizione strategica, servito anche dal trasporto pubblico locale ed extraurbano”. “Questo evento è per noi poliziotti

un’immensa felicità, - è il commento della Segreteria Provinciale FSP Polizia di Stato di Venezia - perché finalmente a Chioggia si avrà una nuova sede più funzionale, rispetto all’attuale Commissariato”. Il segretario generale di Venezia Antonio Serraino ha voluto presenziare alla storica firma eringraziare a nome di tutti i colleghi il sindaco Mauro Armelao che, dal luglio 2012, quandocon le vesti di sindacalista di Fsp Polizia di Stato aveva proposto il trasferimento della sede delCommissariato che si è ora concretizzato formalmente. “Ora che la competenza del Comune si è conclusa, - si legge nella nota stampa - auspichiamo che i competenti ufficiprocedano per il previsto iter burocratico per iniziare quanto prima i lavori di adeguamentodella struttura e si arrivi presto alla nuova sede del Commissariato di Chioggia”. Il Ministero dell’Interno finanzierà i lavori di ristrutturazione del nuovo Commissariato per circa 3,5 milioni di euro e l’Agenzia del Demanio i lavori di adeguamento e miglioramento sismico per circa 2 milioni di euro, con il ruolo di stazione appaltante. L’operazione consentirà di liberare l’attuale sede del Commissariato, immobile di proprietà Fip (Fondo Immobili Pubblici) e risparmiare oltre 150 mila euro annui di canoni di affitto.

Ulss 3 Serenissima, la “dirigenza” delle donne Sette donne per sette Primariati nell’Ulss 3 Serenissima. Sette professioniste assumono il ruolo di Direttore di Unità Operativa, mettendo la loro professionalità al servizio dell’Azienda sanitaria veneziana. “Da tempo ormai nella nostra Ulss professioniste e specialiste di sesso femminile donne - ha commentato il Direttore Generale Edgardo Contato - hanno saputo conquistare incarichi importanti, certificando anche in questo modo quanto sanno fare nel loro ambito professionale”. Le sette nuove Direttrici gestiranno unità operative cruciali. All’ingegnere Silvia Baldan è affidato il ruolo di Direttore dei Sistemi Informativi dell’Azienda sanitaria veneziana; la dottoressa Sara Calamelli è il nuovo Primario della Cardiologia dell’Ospedale di Dolo; la dottores-

sa Enrica Milan ha assunto il ruolo di responsabile dell’unità operativa Disabilità e Non Autosufficienza di tutto il territorio dell’Ulss 3 Serenissima; dentro l’area della Prevenzio-

Le sette nuove Direttrici con il Direttore Generale Contato e con la Direttrice delle Risorse Umane, Laura Esposito

ne, il Servizio Igiene, Nutrizione e Alimenti (Sian) è affidato alla dottoressa Annamaria Del Sole. Ancora, la dottoressa Ambra Cappellari, attualmente impegnata a dirigere le

attività di neuropsichiatria infantile sul territorio, svolgerà il ruolo di Primario del Reparto di Neuropsichiatria infantile che si sta costruendo all’Ospedale di Dolo; la dottoressa Marina Paties ha l’incarico di sovrintendere la sanità penitenziaria come Direttore dell’unità operativa “per la Tutela delle persone con limitazione della libertà”; infine la dottoressa Ornella Barbato è il nuovo Primario del Reparto di Medicina generale dell’Ospedale di Mirano. Un recente monitoraggio dell’Azienda sanitaria veneziana aveva evidenziato il “sorpasso” della dirigenza femminile: nell’Ulss 3 Serenissima, infatti, già nel marzo scorso si contavano 660 dirigenti donne contro i 558 dirigenti uomini, e al tavolo della riunione strategica della mattina siedono, insieme al Dg, 16 direttori e 19 direttrici.

Il prefetto Michele di Bari: “Un presidio strategico per l’Area Sud della provincia di Venezia e che servirà, per le pratiche amministrative, anche la zona della Riviera del Brenta”

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Provincia

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Economia e lavoro. Rottura delle trattative nelle scorse settimane in Riviera del Brenta

Calzaturiero, scontro aperto fra Confindustria e sindacati “Il premio di vantaggio, da elemento caratterizzante il distretto, si è trasformato in un fattore che non offre più un vero vantaggio competitivo alle imprese e al lavoro, piuttosto rischia di penalizzarli rispetto a competitor di altri territori e Paesi”.

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istretto della calzatura della Riviera del Brenta, è scontro fra sindacati e Confindustria sul mancato rinnovo del premio di vantaggio (o premio di produzione). “Le relazioni sindacali che hanno caratterizzato il comparto calzaturiero della Riviera del Brenta sono e continuano ad essere un momento essenziale di confronto e stimolo sulle prospettive e le criticità di questo importante distretto manifatturiero - dichiara Daniele Salmaso, presidente Gruppo Calzatura di Confindustria Veneto Est. “Il premio di vantaggio che dal 2020 non è più stato rinnovato e che negli anni precedenti era oggetto di proroghe dell’ultimo minuto, ha invece ormai da tempo esaurito la sua funzione di fattore di competitività. Il distretto negli ultimi anni ha subito una profonda trasformazione - continua Salmaso. Se un tempo le aziende che ne facevano parte erano caratterizzate da dimensioni per lo più equivalenti, competevano insieme e in via quasi esclusiva sugli stessi mercati, oggi non è più così. Molte sono entrate a far parte delle grandi maison della moda, i competitor ormai si trovano sempre più al di fuori del distretto. Per tali ragioni il premio di vantaggio, da elemento caratterizzante il distretto, si è trasformato in un fattore che non offre più un vero vantaggio competitivo alle imprese e al lavoro, piuttosto rischia di

Daniele Salmaso presidente, Gruppo Calzatura Nordest

penalizzarli rispetto a competitor di altri territori e Paesi. Le imprese hanno chiaramente dimostrato di preferire altre soluzioni per rispondere alle esigenze salariali dei propri collaboratori, talvolta negoziali, a livello aziendale, e creare i presupposti di una reale attrattività del settore. Molte sono infatti le imprese che in questi anni hanno riconosciuto ai propri lavoratori voci extra contratto collettivo nazionale, come superminimi, una tantum o welfare. Molte sono anche quelle in cui, attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali, sono stati stipulati accordi dove a fronte di risultati strategici, vengono riconosciuti premi che possono in tal modo fruire del regime di tassazione agevolata a beneficio del lavoratore, precluso invece al Premio di vantaggio. L’azienda è

il luogo giusto nel quale confrontarsi e riconoscere aumenti di salario a fronte di incrementi di competitività e produttività”. “Per queste ragioni - conclude Salmaso - riteniamo che il premio di vantaggio non debba essere nuovamente riproposto e, al contempo, auspichiamo che le relazioni sindacali possano continuare a mantenere il loro ruolo propulsivo essendo molte le sfide che dovremo affrontare insieme, tra le quali il tema della formazione, della conciliazione tempi di vita e di lavoro e del welfare territoriale”. Contrari a questa posizione, ritenendo il premio di vantaggio distrettuale essenziale per aiutare i lavoratori dal punto di vista salariale sono i sindacati confederali Femca Cisl Filctem Cigl e Uiltec Uil che a dicembre hanno indetto una mobilitazione di protesta.

Braccio di ferro con il governo sulle trivellazioni Tra Consiglio regionale e governo Meloni ora è braccio di ferro per le trivellazioni nell’alto Adriatico. L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato all’unanimità un emendamento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, al Documento di Economia e Finanza Regionale, il quale impegna l’ente ad esprimere la propria contrarietà alle estrazioni di idrocarburi, anche a fronte di modifiche del quadro normativo. “Modifiche puntualmente avvenute - spiega la consigliera - con la recentissima approvazione, da parte dell’esecutivo nazionale, del decreto legge energia che contiene anche il via libera alle nuove concessioni per estrarre gas a sud del 45° parallelo, a nove miglia dalla costa polesana. Il Defr già ri-

portava la contrarietà della Regione alla ripresa delle trivellazioni, “ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambienta-

li pregiudizievoli per il territorio e l’ecosistema”. Bene, ora queste evidenze ci sono e c’è pure il decreto del governo che le snobba”. Baldin fa riferimento al parere espresso dal Comitato scientifico regionale, che

aveva bocciato le estrazioni in quanto pericolose per la subsidenza nel Delta del Po, fino alla parte meridionale della laguna di Venezia: “I dati raccolti confermano quanto fossero fondate le reiterate proteste degli amministratori rodigini e i convegni organizzati dalle diocesi. Con il voto unanime a favore del mio emendamento, per il quale ringrazio la compattezza del Consiglio - puntualizza l’esponente del M5S - ora è un’intera regione (compresa la maggioranza di centrodestra) a dire no alla sbagliata politica energetica fossile del governo Meloni. Non siamo più in una situazione ipotetica, ma ci sono rischi concreti: il duplice terremoto di ottobre è un elemento di ulteriore preoccupazione”. Adesso la palla passerà al Parlamento.


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Cultura

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Al teatro Tullio Serafin. Il concerto sinfonico di fine anno è giunto all’ottava edizione

Cavarzere saluta il 2023 in musica

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itorna il prossimo 30 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, l’ottava edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata dall’Amministrazione comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete. Il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2023 è particolarmente vario e ricercato e spazierà dal classicismo viennese all’impressionismo francese. La prima parte del concerto, che sarà presentato dal professor Paolo Fontolan, sarà dedicata al repertorio lirico europeo, proponendo dapprima le briose Ouverture da Le nozze di Figaro di Mozart e dalla Carmen di Bizet. Dopo una delicata parentesi dedicata al toccante Intermezzo tratto da Venite pueri di Luigi Dono-

rà (compositore scomparso lo scorso anno e legato da profonda amicizia con il M° Banzato), la serata proseguirà attraverso due autentici capolavori dell’opera italiana: l’appassionato Intermezzo sinfonico da Cavalleria rusticana di Mascagni e la frizzante Sinfonia da Il barbiere di Siviglia di Rossini. Nella seconda parte della serata troveranno spazio dapprima i

Il programma confezionato dal maestro Banzato è particolarmente vario e ricercato e spazierà dal classicismo viennese all’impressionismo francese compositori del classicismo austriaco, come Mozart, presente con la piacevole Danza Tedesca K. 605 e Haydn, di cui sarà eseguito l’Andante dalla Sinfonia La sorpresa. E nel corso della serata le sorprese non mancheranno: tra queste uno sguardo all’impressionismo francese e al suo massimo esponente Claude

foto della Serafin Youth Symphony Orchestra

Debussy, del quale sarà proposta, in prima esecuzione assoluta, la raffinata trascrizione per orchestra sinfonica del suggestivo e sognante brano La fille aux chevaux de lin (tratto dal primo libro dei Preludi per pianoforte); l’esecuzione orchestrale sarà preceduta dall’ascolto della versione originale proposta dalla

giovane pianista Anna Banzato. Naturalmente a fine anno non potevano mancare le tradizionali pagine del repertorio viennese composte dalla famiglia Strauss, come la vivacissima Tritsch-Tratsch Polka e il celebre valzer Sul bel Danubio blu; il tutto sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente

presso il Conservatorio di Adria. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).

Jesolo, la città del Natale a due passi dal mare Un Natale ricco di eventi a due passi dal mare, con concerti, spettacoli, sculture di sabbia e di ghiaccio, giostre e mercatini. Jesolo si candida ad essere la città del Natale. A ottocento anni dal presepe di San Francesco a Greccio è il tema della ventunesima edizione di Jesolo Sand Nativity, la mostra di scultura di sabbia che ha incantato Papa Francesco e che è visitabile in piazza Brescia fino al prossimo 4 febbraio. Le opere di 14 scultori professionisti rappresentano gli episodi più significativi della vita di San Francesco d’Assisi, realizzate grazie alla collaborazione con il sacro convento di San Francesco. Il 12 dicembre, e fino al 14 gennaio prossimo, si potrà visitare nel cuore del centro storico, in piazza 1 Maggio, il presepe di ghiaccio giunto alla sua terza edizione. Il ghiaccio è stato trasformato da un team di scultori, guidati dal direttore artistico David Ducharme, all’opera dal 6 al 10 dicembre, in sculture per un suggestivo

presepe. Settanta blocchi di ghiaccio, del peso di 125 kg ciascuno, sono diventate vere e proprie opere d’arte, capaci di emozionare in uno spettacolare presepe. L’accesso è libero. Fino al 7 gennaio prossimo è visibitale il tradizionale percorso natalizio con tante casette in legno lungo via Silvio Trentin, da piazza Mazzini a piazza Aurora. Oggettistica ed enogastronomia, punti ristoro con cibo e bevande, intrattenimento per grandi e piccini sono gli ingredienti del Villaggio di Natale a due passi dal mare. In piazza Marconi prende vita Jesolo incantato, un magico castello in cui trascorrere il Natale con Harry e i suoi amici. Una tensostruttura riscaldata, dal 17 dicembre al 7 gennaio prossimo, trasporterà grandi e piccini nel mondo della magia con spettacoli teatrali e laboratori, duelli a colpi di bacchetta magica e concerti interattivi, una folle mostra sulle scope e altri appuntamenti magici.

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Sport locale

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Canoa. Il bilancio delle attività da parte del presidente Paolo Zanardi

Il “Canoa Club Oriago” è una vera fucina di campioni

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n progetto partito quasi 30 anni fa dalla passione per questo sport di un gruppo di sette coppie di genitori di Oriago assieme ai relativi figli. Risale infatti al 1994 la nascita del Canoa Club Oriago, associazione sportiva che raccoglie ormai una trentina di giovani atlete e atleti che da marzo a ottobre ma a volte anche d’inverno, montano in barca per partecipare a competizioni anche nazionali e internazionali o solamente per il piacere di vedere il mondo da una prospettiva diversa, dal corso di un fiume o di un canale. “Ricordo che mio figlio aveva un insegnante di ginnastica a scuola che praticava la canoa ricorda Paolo Zanardi, presidente e cofondatore dell’associazione e invitava i ragazzi a provarla. Da allora lui si è appassionò e ancora oggi ogni tanto scende in acqua a pagaiare. Da lì abbiamo cominciato, inizialmente con il Canoa Club

Piave ma poi, una volta andato in pensione l’insegnante, abbiamo deciso di fondare una nostra società sportiva. Inizialmente avevamo sede presso la scuola media ma da sei anni ormai il Comune ci ha assegnato una sede dignitosa, recintata, in via Lago Trasimeno, con un prefabbricato, due spogliatoi per maschi e femmine

Giulia Formenton è stata 4 volte campionessa del mondo di canoa discesa . Pietro Toniolo bronzo europeo

Giulia Formenton

e una piccola segreteria. Ci alleniamo sul Naviglio ma un paio di volte al mese ci rechiamo anche a Valstagna, verso Bassano dove c’è un percorso meraviglioso. Abbiamo una trentina di atleti, tra i 10 e i 25 anni, parecchi, con due soli

pulmini, il che a volte è un problema perché non bastano. Abbiamo raggiunto anche risultati notevoli, se pensiamo che dal 2008 ogni anno alcuni nostri atleti vengono selezionati dalla Federazione e poi abbiamo la nostra Giulia Formenton che è stata quattro volte cam-

pionessa del mondo di canoa discesa, l’ultima lo scorso agosto in Repubblica Ceca. Ma anche Pietro Toniolo che tra il 2021 e il 2022 ha portato a casa un bronzo europeo e Giovanni Toniolo, campione del mondo nel K1 a squadre nel 2019”. “Nel 2021 e nel 2022 - continua -

abbiamo vinto la Coppa Giovani, per i ragazzi fino ai 16 anni e grazie all’imprenditore Lucarda, poi, riusciamo sempre a partecipare ai campionati regionali. Ma anche senza le gare i ragazzi hanno voglia di fare esperienze e qualche settimana fa si sono recati in Francia”. E ora, in attesa di pianificare i festeggiamenti per il trentennale a cui, molto probabilmente non mancheranno le autorità e il presidente della Federazione, Zanardi e la moglie Gabriella Lazzari, vera anima di questa florida realtà sportiva del territorio, continuano a far crescere i ragazzi nell’amore per lo sport, quello sano. “Quello che dico sempre - conclude Zanardi - è che i giovani devono divertirsi in quello che fanno. Se non si divertono più è meglio che facciano altro. E’ bello vederli che si danno da fare, anche riparando le imbarcazioni”. Riccardo Musacco

Tiro con l’arco, pioggia di successi per Caterina Gallo Tiro con l’arco. Stagione da incorniciare per la giovane arciera dolese Caterina Gallo che ha ottenuto risultati di grande prestigio e maturato importanti esperienze. A cominciare dai campionati regionali svoltisi a Ramera di Mareno di Piave dove Caterina Gallo si è laureata campionessa regionale allieve compound, campionessa assoluta compound femminile e campionessa assoluta mixed team compound con Marco Barbieri. In pratica ha vinto tutto quello che poteva vincere. Una stagione di grandi gioie, perché l’annata l’ha vista poi laurearsi campionessa italiana targa 2023 a Seravezza nella categoria allieve compound ottenendo il risultato grazie al record personale e staccando di 21 punti la seconda classificata e di 35 punti la terza, a conferma della netta superiorità espressa. L’arciera dolese gareggia per la società “Arcieri

San Marco Stigliano” di Santa Maria di Sala e in questa stagione ha accresciuto anche esperienza internazionale. Il direttore tecnico della nazionale giovanile compound Flavio Valesella, che per primo ha lavorato sulla tecnica di Caterina in occasione di un raduno tecnico della rappresentativa giovanile a Rovereto del 2022, così ha espresso la sua soddisfazione: “come dico sempre il talento ti porta a fare subito nove, ma se vuoi fare sempre dieci, devi lavorare tanto. E lei è una che lavora tantissimo”. Caterina Gallo nel corso dell’anno ha anche gareggiato nella European Youth cup ottenendo ottimi risultati nella prova di Sion di giugno, bronzo nel mixed team e nella prova individuale, oltre che d’argento nel compound under 18 a squadre. In luglio è arrivata decima in Irlanda nelle prove di qualificazione ai mondiali. (l.p.)

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#Regione

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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto

L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società

e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta

per la propria indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione

del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

Giulia Cecchettin

CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.

Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto

Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova

“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”

“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”

“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spalle relazioni fallite o numero-

“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” si eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività, alla relazione che stanno

vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.

Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo traguardo.

C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.


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Regione

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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio

Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”

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ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo accordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Vene-

to, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente, di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di

150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.

In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.

A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del

coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda connessione con le condizioni

materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto ai

disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Penso che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre: metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi.

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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)

“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24

G

iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 20222024, confermandosi tra le eccellenze nazionali. Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spettacoli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto conten-

i bambini da accudire a casa, alla sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.

ti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione. Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla

Giampiero Beltotto

fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli.

Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno

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A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano


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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti

“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U

n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vet-

Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori

tura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a que-

sto servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte

le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia

Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servizio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.

Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.

Elisa Venturini

Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un

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emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale - conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.

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appassionante viaggio attraverso il mondo del pallone nella nostra regione. In onda tutte le mattine dalle 9:30 e il sabato dalle 9:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Stefano Edel

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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto

Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U

n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in

favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto “Piccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Il nostro modo di pensare al Veneto

(VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle persone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando co-

munque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.

Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.

L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla cooperativa, è riu-

scita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.


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DICEMBRE 2023

on-line:

Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci

A

Antibiotici: usare con prudenza

ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali. La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro Prosegue alla pag. seguente

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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete

I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato

Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)

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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia

Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012

Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni

A

ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV.

Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 al

2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree).

Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 3039 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordi-

ne decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri, sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021. Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.

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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento

Skin to skin con papà appena nata

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ascite e parti, se la mamma non può effettuare la procedura “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo, allora da oggi… ci pensa il papà. Per la prima volta, infatti, nel Punto Nascita di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, si è avviata la procedura, coinvolgendo il papà del neonato. “Lo “skin to skin” - spiega il Primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell’unione mamma-bambino che si è interrotta

al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepire la temperatura corporea della mamma, sentirne l’odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress”. “Anche la mamma - prosegue il Primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che predi-

spongono all’allattamento ed alla normalizzazione dell’utero. Ci sono casi però in cui effettuare il “pelle a pelle” materno non è possibile e proprio per ovviare a questo problema presso il Punto Nascita di Chioggia

è stato avviato un progetto che coinvolge i papà”. Nelle scorse settimane è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro. “Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega il dottor Bergamini - ha chiesto di poter fare da apripista per questa nuova pratica dello “skin to skin” con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha ab-

bracciato la sua piccola creatura ed è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava i monitoraggi affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza”. “Appena appoggiata sul torace del papà racconta il dottor Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L’espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico”.

Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero Allattamento al seno e PAA, “Policy Aziendale sull’Allattamento”, è un progetto promosso a livello nazionale dalle principali società scientifiche dell’area perinatale e pediatrica al quale ha aderito anche il presidio ospedaliero di Camposampiero, dell’Ulss 6 Euganea. I lavori sono in corso per quello che è stato presentato come un investimento per il futuro dei nostri bambini: alla conclusione del percorso l’ospedale otterrà la prevista certificazione. “L’allattamento al seno – dichiara il dottor Luca Vecchiato, direttore della Uoc di Pediatria del “Pietro Cosma”, - è un importante

indicatore di qualità delle cure perinatali, neonatologiche e pediatriche: non si tratta di un mero atto nutrizionale ma di una pratica che apporta grandi benefici in termini di salute, socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a partire dal momento della nascita - continua il dottor Vecchiato -, impatta fortemente sull’avvio dell’allattamento e quindi sulla salute e sulla vita futura di madri e bambini”. E’ dunque questo il motivo per cui il direttore della Pediatria insieme al dottor Marcello Rigano, direttore della Uoc di Ostetricia e Ginecologia, hanno scelto di far entrare nel progetto - con il sostegno della Direzione Generale -

il punto nascita di Camposampiero. “L’obiettivo – prosegue il dottor Vecchiato - è incrementare i tassi di allattamento materno esclusivo alla dimissione (attualmente da noi, dal monitoraggio effettuato tra maggio e settembre, si attesta al 65%) e migliorare le pratiche assistenziali che eroghiamo nell’ambito dell’allattamento. In tale ottica stiamo rivedendo, per potenziarne la capillarità, i protocolli che disciplinano il contatto pelle a pelle alla nascita e il “rooming in” ed altre procedure e stiamo compiendo un’ampia azione di formazione sul personale, secondo il modello previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità”.

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Turismo -- Sì, Sì viaggiare Turismo viaggiare

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PUGLIA

L’arco ionico del Salento laddove vissero ro i Messapi Mare, terra e tante sorprese di Renato Malaman

Viaggio nei 12 comuni della zona dell’Arneo leccese, alla scoperta di borghi, chiese barocche, castelli e torri di pietra. Ma anche di storie, personaggi e tradizioni poco note: Copertino gemellata con Cupertino; l’ingegnere che fa rivivere Leonardo e il florido commercio dell’olio lampante prodotto per secoli nei frantoi ipogei tipici dell’area Copertino gemellata con Cupertino: il paese pugliese del “santo dei voli” (San Giuseppe da Copertino, vissuto nel ‘600 e finito ingiustamente davanti all’Inquisizione) con la città californiana sede della Apple e capitale mondiale dell’informatica… A Galatone, invece, c’è un ingegnere, al secolo Giuseppe Manisco, che ha dedicato la sua vita a studiare e a ricostruire la geniali macchine progettate da Leonardo Da Vinci. Macchine oggi esposte al Palazzo Marchesale della città. Sono due fra le mille curiosità del Salento meno conosciuto. Quel Salento del magnifico “arco ionico” e del suo interno, che si specchia sulla luminescente pietra di carparo, il resistente e screziato tufo locale con cui sono costruiti borghi e chiese di questo bellissimo lembo del “tacco d’Italia”. Pietra a blocchi dal taglio regolare che ha dato forma e vita al barocco più originale ed elegante che si conosca. Carparo, formatosi da sedimentazioni calcaree nelle profondità marine, che è simbolo della felice sintesi fra terra e mare, anima del Salento stesso. Non solo spiagge, dunque, in Salento. C’è un interno che è come uno scrigno, che si fa conoscere se si sceglie di seguire un itinerario riassumibile metaforicamente nella fitta rete di torri d’avvistamento che dalla costa ionica arrivavano anche all’interno per scongiurare gli attacchi saraceni: un filo d’Arianna diverso, intrecciato di storia e di cultura, di tradizioni e di commerci. Di questi ultimi il più importante fu quello dell’olio lampante che per due secoli, fra ‘600 e ‘800, significò la fortuna di quest’area, riempiendo le navi in partenza da Gallipoli e dirette in tutto il mondo. Perché l’olio lampante salentino, ottenuto frangendo le olive nei tantissimi frantoi ipogei della zona, era il combustibile ideale per le lampade visto che aveva il pregio di non produrre fumi e cattivi odori. Chi vuole illuminare oggi questi brani di cultura materiale del Salento è il Gal “Terra d’Arneo”, gruppo di azione locale formato da 12 comuni: Alezio, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Galatone, Gallipoli, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice

Salentino e Veglie. “La Terra d’Arneo è ricca di tesori – dice il presidente Cosimo Durante – che esulano i luoghi comuni. Terra intrisa di valori, con una storia antichissima, che affonda le sue radici nella civiltà messapica”. E a questa civiltà preromana, di cui non è stata ancora decriptata la lingua, uno dei comuni, Alezio (dove sono stati rinvenuti i lacerti di una città ancestrale), ha dedicato un interessante museo. Come pure una storia poco conosciuta racconta il possente castello di Copertino, su cui mise le mani anche Carlo V e che oggi risulta magnificamente restaurato: è famoso anche per la splendida collezione di carrozze donate dai conti Vincenzo e Barnardino Telesio di Trani. Ma sulla sommità del maniero spicca un’altra particolarità: un vigneto ottenuto da antichi cloni locali di Negramaro. Tradizione ripresa anche dalla cantina cooperativa Cupertinum, nata nel 1935 (molta bella la sede in pulito stile razionalista) e custode esclusiva del privilegio vescovile di produrre vino da messa. Ma di cantine di radicata tradizione la zona è ricca, come quella dei Conti Zecca a Leverano e dei Coppola a Gallipoli. Il Negramaro è il vino che meglio rappresenta questa zona, famosa anche per il Salice Salentino, vino Doc (una delle sei Doc presenti nel territorio delle “Terra d’Arneo”) che, oltre al rosso, dal 2010 presenta anche le varietà bianco e rosato. Dalle uve baciate dal sole si ottengono anche la grappa e gli altri distillati di una premiata azienda familiare di Carmiano, la Grapperia Tenuta Verola che si ispira ai metodi di distillazione trentini. Non poteva mancare il Gin, prodotto che oggi va per la maggiore: ed ecco il Gecogin, prodotto da Valeria e Gabriele Caroppo, una coppia che ha maturato la propria “vocazione” in Irlanda. Gin di botaniche ben selezionate che si degusta fra gli alamibicchi in un ambiente di gradevole e vivace design. E restando nel piacevole solco del vino, va ricordato che a Leverano ancora si festeggia il Novello, brioso vino d’autunno a cui la città dedica una delle sue feste più famose e popolari, inscenata all’ombra della

Nella foto di apertura: una veduta panoramica del centro storico di Gallipoli e dei bastioni che vegliano il suo porto Qui a lato: Giuseppe Manisco, l’ingegnere di Galatone che ha ricostruito molte macchine leonardesche, ora esposte in un museo; a destra la cantina storica dei Conti Zecca Sotto: il castello di Copertino e il membro di una confraternita religiosa incappucciato in occasione di un rito del periodo pasquale

austera torre normanna di Federico II ai primi di novembre, con tanto di danze di pizzica a piedi nudi sul selciato bianco della piazza. Vino Novello da abbinare a un buon piatto di scapece: piccoli pesci fritti e marinati tra strati di mollica imbevuta di aceto e zafferano, prima di concludere con il celebrato pasticciotto, il dolce della zona. Leverano è orgogliosa anche del

grande pannello “Il teatro della vita”, dipinto nel dopoguerra da Geremia Re e ospitato nella sede di una banca: rappresenta l’Italia e il Sud, un affresco al femminile dove le donne raccontano la storia dei loro uomini in guerra, ma con la speranza nel domani e in una società migliore. Gallipoli e Porto Cesareo sono le gemme di mare che

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racchiudono la “Terra d’Arneo”. La Gallipoli di case bianche racchiusa nelle sue mura sul mare è ormai una delle perle del turismo internazionale. Anche Porto Cesareo è fiero del suo mare, come pure della sua attività peschereccia. Entrambe, però, sono città vive tutto l’anno, dove l’anima del Salento è come il battito del cuore. Impossibile non innamorarsene…

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Film e serie tv visti da vicino

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Rubrica a cura di

Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti

Il “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti

Tropppo alte le aspettative “The crown” regge a metà

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l “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti. A Milano sono partite le riprese della seconda stagione di Blocco 181, serie Sky Original realizzata in in collaborazione col rapper Salmo. La seconda stagione partirà con un salto temporale. Quando Blocco 181 tornerà sugli schermi – presumibilmente non prima di fine 2024 -, il racconto partirà due anni dopo il finale della prima stagione. “Sentivamo la necessità di lasciar passare del tempo, rispetto agli eventi della stagione precedente. Ritroviamo Mahdi, Bea e Ludo in un momento molto diverso delle loro vite, ma sono tutti e tre incastrati in situazioni che a loro stanno strette,” ha anticipato Ciro Visco, nuovamente alla regia nonché produttore creativo della serie. Mahdi, Bea e Ludo di nuovo insieme. Abbiamo lasciato i tre protagonisti più divisi che mai, alla fine della prima stagione. Sarà un evento dirompente che li riporterà a unire le forze. La realtà del “Blocco” è molto diversa dopo che gli scontri tra bande hanno portato il trio di protagonisti – e il loro amore senza etichette – a intraprendere percorsi diversi. Da una parte c’è Bea (Laura Osma), divisa tra il suo ruolo di Segundera e la speranza di una vita normale, e dall’altra Mahdi (Andrea Dodero), che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato dalla morte del boss Nicola Rizzo. Quando tornerà in città Ludo (Alessandro Piavani), ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe, il trio sarà costretto a fare i conti con quel legame che per tanto tempo hanno cercato di sopprimere. La verità è che insieme sono più forti: così tra vecchi amici e nemici, l’avventura è senza esclusione di colpi. Rivedremo Alessandro Tedeschi nei panni di Lorenzo: il dealer assumerà un atteggiamento più spirituale nella seconda stagione, pur continuando a inseguire il profitto a qualunque costo. Largo alla Kasba. Se i primi otto episodi hanno introdotto i tre protagonisti e i rispettivi mondi – la Misa di Bea, il Blocco di Madhi e la Milano altolocata di Ludo - la seconda stagione espande il racconto con un nuovo microcosmo: quello della Kasba, una realtà giovane e caotica come la musica che produce, fra trap, drill e techno. Grazie a un lungo lavoro di street casting e di reclutamento sui social per trovare i volti dei giovanissimi membri della Kasba, “Blocco 181” continuerà a esplorare le soggettività meno rappresentate sullo schermo, non a caso l serie è stata nominata ai Diversity Media Awards di quest’anno nella categoria delle migliori serie italiane.

Paolo Di Lorenzo

Non è la serie ad essere (s)caduta in basso, siamo noi che le affidiamo il compito di riconciliarci con i nostri ricordi

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l problema della sesta stagione di “The Crown” siamo noi, come il più codardo dei pretesti per mollare una persona. I primi quattro episodi, in streaming Netflix, rappresentano una sorta di altare votivo al personaggio di Diana, interpretato notevolmente da Elizabeth Debicki. Trasformata in una madonna stilnovistica da Peter Morgan - impegnata a schivare i continui presagi della sua imminente morte, oltre alle mine antiuomo, Diana è il punto focale della prima parte della stagione 6, i cui restanti episodi, quelli che raccontano il “dopo”, arrivano il 14 dicembre. The Crown ha sempre giocato - con risultati ambivalenti, a onor del vero - a titillare il voyeurismo del pubblico perdendosi a raccontare le follie del protocollo reale, ammiccando a uno stile sontuoso e quasi documentaristico. Questa capacità di alternare prestigio e soap ha funzionato bene nelle prime due stagioni. Con l’avvicinarsi alla contemporaneità, il gioco è diventato più difficile da reggere. Eppure chi guarda “The Crown”, specialmente chi ha iniziato dalla quarta stagione in poi, ha aspettato proprio questo momento per scoprire come la serie avrebbe gestito la morte di Diana. Se Peter Morgan sia riuscito, o meno, a mantenere la barra dritta è opinabile. Chi ama il camp gioirà per le (numerose) licenze poetiche, chi si aspetta “Super Quark” storcerà il naso. La verità è che la maggior parte di noi si ricorda bene il 31 agosto 1997, si ricorda quel funerale che ancora oggi detiene il record di diretta televisiva più vista nella storia. Oppure ha recuperato il film “The Queen”, scritto sempre da Morgan e dedicato ai giorni - quelli che hanno seguito la morte di Diana - in cui la corona inglese vacillò e fu costretta ad assecondare l’opinione pubblica. Le aspettative, per questa pagina di vita dei Windsor, erano insormontabili. Un conto era quando la serie discettava di Churchill, tutt’altra cosa è dover rendere giustizia alla principessa dei cuori. In sostanza, secondo chi scrive non è “The Crown” a essere (s)caduta in basso, siamo noi che attribuiamo alla fiction il compito di rinconciliarci con la nostra storia recente.


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La storia

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Il personaggio. Il fondatore di Banca Mediolanum tra business story e avventura umana

“Ennio, mio padre”, l’imprenditore visionario nel libro della figlia Sara Doris fu l’unico banchiere al mondo a risarcire i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia

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nnio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, osservato da un punto di vista inedito, quello della straordinaria figura paterna, fra gli episodi imprenditoriali più iconici e momenti familiari. Questo attraverso il libro “Ennio, mio padre”, scritto dalla figlia Sara Doris, vice presidente di Banca Mediolanum, presidente esecutivo del Consiglio di amministrazione della Fondazione Mediolanum Onlus e presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ennio Doris. Un’anteprima speciale si è svolta nel giardino d’inverno di Casa Doris a Tombolo (Padova), paese di origine del visionario imprenditore, alla presenza della mamma di Sara Lina Tombolato, del fratello Massimo Doris amministratore delegato di

Banca Mediolanum, di parenti ed amici. Sara Doris è impegnata in un tour di presentazione del volume, edito da Piemme, il cui ricavato andrà a sostegno delle attività di Fondazione Ennio Doris, per agevolare il percorso formativo di studenti meritevoli provenienti da contesti socio-culturali non favorevoli.. Un omaggio ad una persona che è stata innovatrice del settore bancario italiano a quasi due anni dalla scomparsa avvenuta a Milano il 24 novembre del 2021 ad 81 anni. Capace di guardare oltre Ennio Doris, generoso, ha costruito da zero il suo successo, ma il successo non ha nutrito il suo ego, bensì la sua voglia di fare. L’ottimismo, la passione e la fede che hanno animato la sua ascesa e la storia di Banca Mediolanum

nella quale sono impegnati fratello e sorella, affondano le radici nell’intera vita di un uomo che ha sempre avuto nell’attenzione all’altro la propria stella polare. “Ha avuto la fortuna, Ennio Doris, mio padre – ha spiegato Sara - di aver messo a fuoco molto presto il miglior talento che aveva. Suo, senza però appartenergli. Per lui,

avere una capacità, una dote particolare, voleva dire aver ricevuto una risorsa da mettere a disposizione di tutti. Di proprio, un uomo di talento ha solo la responsabilità di mettere a frutto ciò che gli è stato affidato, a beneficio del mondo. Di questo era convinto”. Nel volume ci sono il racconto di una business story italiana di re-

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spiro internazionale ed un ritratto intimo e affettuoso di figlia. C’è la straordinaria avventura umana del padre, ne fa emergere i valori che lo hanno accompagnato nella vita pubblica come pure in quella privata. Il senso profondo della famiglia e delle relazioni umane che lo hanno guidato dall’infanzia povera e felice a Tombolo fino a un modello di business fondato sul rispetto della persona, e proprio per questo vincente. Il bambino che giocava scalzo con un pallone improvvisato, il giovane che si innamorò a prima vista e che per tutta la vita amò profondamente la stessa donna, colui che realizzò i suoi sogni senza mai scoraggiarsi di fronte agli ostacoli, il banchiere che, unico al mondo, risarcì i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia. Michelangelo Cecchetto


Spettacoli

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Concerti. La leggendaria rock band inglese sarà nella Città degli Scacchi l’11 luglio 2024

I Deep Purple sul palco di Marostica per una delle due attese date italiane A

rrivano a Marostica i Deep Purple. La leggendaria rock band inglese sarà nella città degli scacchi il prossimo 11 luglio, una delle uniche due date in Italia. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà un altro mito della musica internazionale, risultato della collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi. Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Calcano le scene da oltre mezzo secolo: il loro debutto ufficiale risale al 1968 con la pubblicazione di Shades of Deep Purple, primo disco in studio lanciato dal fortunato singolo “Hush”. Tra gli anni ’70 e ’80 vivono il periodo di maggior successo commerciale e creativo grazie a pezzi memorabili come “Speed King”, “Child in Time”, “Strange Kind of Woman”, “Smock on the Water”, “Burn” e “Perfect Strangers”. La radio britannica Planet Rock li ha definiti “la quinta band più influente di sempre”. Alla formazione è stato anche assegnato il “Legend Award” ai World Music Awards del 2008 e nel 2016 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Con una produzione musicale che abbraccia settant’anni, i Deep Purple sono stati i pionieri dell’hard rock e, pur spostandosi progressivamente in nuove aree, hanno sempre mantenuto un suono fresco, attirando nuovi fan tra le legioni fedeli fin dalla nascita. La celebre formazione MKII composta da Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore ha firmato molti degli album rock più importanti dei primi anni ‘70, tra cui “Made In Japan”, universalmente accettato come uno dei più importanti e influenti album dal vivo di tutti i tempi. Dal 1968 hanno continuato senza sosta a pubblicare album al vertice delle classifiche e a fare tournée nel mondo, da tutto esaurito. I Deep Purple sono rimasti fedeli alle proprie radici musicali partendo da un mix eclettico di stili per creare un suono distintivo che definisce la band oggi, ma che a sua volta ha creato un’eredità che pochissime band possono sperare di replicare, con un pubblico amplissimo. L’ultimo album in studio, “Whoosh!” (2020), segue quelli in vetta alle classifiche mondiali

Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà uno dei miti della musica internazionale, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi

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Esploreremo le storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico Ascolta e all’innovazione nella nostra regione. Ascolta tutte le mattine dalle 8:38 e sabato e domenica dalle 8:28. Solo su Radio Veneto24.

“inFinite” (2017) e “NOW What?!” (2013). Per la terza volta, i Deep Purple hanno unito le forze con il produttore Bob Ezrin, che ha lavorato con artisti del calibro di KISS, Pink Floyd, Lou Reed e Alice Cooper. Sempre con la collaborazione di Ezrin, nel 2021 e durante la pandemia, la band ha registrato una raccolta di cover dalle proprie case (modalità rivoluzionaria per una band che da sempre registra tutto insieme in studio), dando vita ad una storia eclettica e celebrativa delle loro radici in musica, sotto forma di ‘Turning To Crime’.

Nel 2022, con l’uscita di Steve Morse, i Deep Purple hanno accolto il magistrale chitarrista Simon McBride. Ora Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Don Airey e Simon McBride intraprendono un nuovo tour con rinnovata vitalità, continuando a espandere i confini dell’hard rock per il pubblico di tutto il mondo e soprattutto dimostrando che i Deep Purple sono qui per restare. I biglietti del concerto di Marostica sono disponibili on line e nei punti vendita. Raffaella Forin

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A tavola

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Rubrica a cura di

Idee in cucina, facili e sfiziose

Sara Busato

Le festività natalizie rappresentano il periodo in cui trascorriamo più tempo in casa, circondati da parenti e amici. E’ importante condividere i pasti delle festività, godendo di quell’atmosfera conviviale unica che solo il periodo natalizio sa regalare. MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale; q.b. di pepe; q.b. di olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

ZUPPA DI LENTICCHIE

TORTA ALL’ARANCIA

Un primo piatto sano e gustoso perfetto per una cena invernale, quando si ha voglia di qualcosa di caldo e nutriente. Facile da preparare da servire magari con qualche crostino di pane Ingredienti: : 300 g di lenticchie rosse decorticate; 2 gambi di sedano; 1carota; porro; aglio; alloro; rosmarino; 1/2 bicchiere di vino rosso; brodo vegetale; sale; olio extravergine di oliva Preparazione: Tritare finemente il cuore di porro, il sedano, la carota e lo spicchio di aglio. In una pentola dai bordi alti, creare un soffritto con un giro di olio, il trito di verdura e una foglia di alloro. Cuocere il soffritto per dieci minuti a fiamma vivace finché inizia a sfrigolare. Una volta rosolato il fondo di verdure, aggiungere le lenticchie e sfumare con 1/2 bicchiere di vino rosso. Subito dopo, aggiungere il brodo già caldo, coprendo le lenticchie e iniziare la cottura, regolando il brodo per ottenere la consistenza desiderata. Dopo 20-25 minuti di cottura a fiamma vivace, assaggiare le lenticchie e regolare di sale. Portare a termine la cottura verificando la consistenza della zuppa. Completare con un giro di olio, aggiungere degli aghi di rosmarino tritati e preparare dei crostini di pane a piacere. La zuppa di lenticchie è pronta per essere servita..

Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 1250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina

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Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.


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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Siate semplicemente voi stessi e realizzerete i vostri obiettivi, senza troppa fatica. La vostra serenità vi renderà particolarmente attraenti e vi consentirà di fare nuove interessanti conoscenze.

Comincia un periodo ricco di novità in campo professionale che avranno significative ricadute anche nella vostra vita sentimentale. Nuovi equilibri vi consentiranno una maggiore stabilità .

TORO Riprendete a sognare e a credere nei vostri progetti. In campo lavorativo gestirete brillantemente importanti trattative che vi consentiranno di ottenere i successi a lungo sperati.

Dicembre Dicembre, si tirano le somme

GEMELLI Avete creato una rete di contatti che vi garantiscono di non essere mai soli e di concedervi piacevoli parentesi in compagnia delle persone che vi fanno stare bene.

CANCRO Siete alla ricerca della soluzione più semplice ed immediata per evitare inutili complicazioni. Saprete essere convincenti ed affascinanti, ma ormai lo sapete bene che queste sono le vostre armi vincenti.

SCORPIONE Non vi sentite del tutto a vostro agio nella situazione in cui vi siete messi ma avrete la lucidità di superare le nubi e trovare le giuste soluzioni per rimettere le cose e le persone al loro posto.

SAGITTARIO

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LEONE

Vi sentite sotto pressione e avete la sensazione di non riuscire ad andare avanti a lungo. Fermatevi per ritrovare le energie, la serenità e la forza di ripartire con slancio.

CAPRICORNO Avete investito tante speranze e fatto molti sacrifici, ora cominciate a vedere i risultati di un periodo impegnativo. Raccogliete con soddisfazione i vostri meritati successi .

ACQUARIO

State prendendo coscienza della vostra nuova realtà e, piano piano, vi stare creando una nuova quotidianità, una rinnovata routine e spazi tutti vostri. Cominciate a ritrovare la vostra fiducia.

Dovete essere più sicuri di voi e contare con maggiore fiducia sulle vostre doti: questo vi consentirà di scegliere con maggiore serenità quale direzione prendere, in campo lavorativo e affettivo.

VERGINE

PESCI

Vi sentite esclusi da persone che vi sono care e questo contribuisce a creare un po’ di tensione che saprete superare con la vostra proverbiale sensibilità. Tutto si sistema in fretta quando si vuole .

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Avete le idee chiare e sapete esattamente cosa volete. Potrete così muovervi al meglio e vivere fino in fondo i vostri momenti di gioia che a lungo avete costruito investendo molte risorse.


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Veneto24 passa al sistema di ultima LIGURIA generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Via Brendibusio, 26 25050 NIARDO (BS) Telefono 0364 330203

CENTRO CUCINE

www.spadacinimobili.it

RIPARTIAMO INSIEME

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

SCHIENA TACITURNA

Com. Montana

di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli

www.veneto24.it

Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

A PAGINA 3

ALTO CANAVESE E’ stato un

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

Via Torino, 212 - LEINI (TO) TTel. 011.99.83.427

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

la MONTATURA è in OMAGGIO A Leini calcio in quarantena

Non solo Montalto Doraasfalto,

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

CENTRO

Com. Montana CENTRO C U C I NE

Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Il vaccino in arrivo... non per tutti

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

IVREA

Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per

la 8.00 campagna Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

Marilisa Schellino

La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

Alcuni dei Nostri Prodotti TOMA MACCAGNO - 1.8 KG

TOMA ALLE ERBE AROMATICHE 800 G

TOMA AL PEPERONCINO 800 G

BURRO ARTIGIANALE 250 G / 500 G

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Numero di testate per regione:

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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

A PAGINA 3

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

CUCINE A PAGINA

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

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RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro

SAN BENIGNO San Beni-

ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

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viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

San Benigno

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CUORGNÈ Martedì

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

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LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

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A Leini calcio in quarantena

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Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00

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