La Piazza della Riviera del Brenta aprile 2021

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on-line:

della Riviera del Brenta

APRILE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.72

Regione p.31

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Concorsi a Premi

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Dolo, al via i cantieri per Piazza del Grano La ripavimentazione di via Dauli con materiali pregiati e un più ampio sagrato, collegherà il Duomo con l’acqua attraverso una gradinata lungo la riva del Naviglio. Critiche dalla consigliera Vazzoler servizio a pag 15

MIRA

Scoppia il caso del video trap MIRA

Sarà ampliata la scuola De Amicis MIRA

Economia, il Mirese ha retto bene la crisi DOLO

Erasmus, arrivano i fondi per il liceo DOLO

Nasce l’autostrada delle Api PIANO DI RIPRESA

Il Veneto alza la voce, Calzavara: “Rivendico il ruolo della Regione

La forza di rialzarsi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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ntere categorie produttive stanno vivendo la loro seconda primavera di restrizioni. Aziende, imprenditori e lavoratori che attendono solo di poter ripartire, molti dopo un anno di stop forzato. Ci sono i mondi della ristorazione, degli eventi, i lavoratori dello spettacolo e della moda, delle palestre e delle piscine. Una schiera alla quale sono stati chiesti sacrifici immani, a fronte di aiuti risicati. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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Fondi Airc in ricordo di Polo E

’ stata consegnata nelle scorse settimane in municipio a Dolo in via Cairoli ad Airc Veneto la somma raccolta da commercianti e cittadini della cittadina rivierasca in ricordo del Sindaco Alberto Polo. A ricevere l’assegno consegnato dalla promotrice dell’iniziativa Susanna Panizzolo, intervenuta in rappresentanza dei commercianti dolesi, è stata Cinzia Giol, la consigliera Airc. Era presente nell’occasione anche Renato Paccagnella in rappresentanza dell’associazione nazionale Alpini, partner di Airc.”Oltre 120 donatori hanno immediatamente aderito alla raccolta fondi- ha spiegato Panizzolo- che ci consente di consegnare oggi, con orgoglio, ad Airc 3450 euro donati da commercianti, artigiani, cittadino dolesi. Tutta la comunità ha risposto con estrema partecipazione all’iniziativa, segno che Dolo davvero è Città Gentile”. “Porto i ringraziamenti più commossi del nostro Presidente Antonio Maria Cartolari e di tutto lo staff di Airc Veneto Trentino Alto Adige- ha detto la consigliera Giol. È per noi molto importante sapere di avervi al nostro fianco, e di potere inaugurare una proficua collaborazione per sensibilizzare tutta la cittadinanza sull’importanza della ricerca e sulla vostra bellissima iniziativa”. Ma non solo.“Da parte nostra- ha continuato la consigliera Giol- siamo orgogliosi di rappresentare in questo momento, così delicato per tutto il mondo, la migliore ricerca italiana, e soprattutto l’eccellenza della ricerca sul cancro, che soltanto in Veneto sostiene 50 ricercatori con un contributo pari a 6 milioni e 300 mila. Un sostegno quanto mai prezioso, reso possibile proprio dalle donazioni del nostro territorio. Il generoso gesto di solidarietà in ricordo del vostro amato ex sindaco, terranno viva la speranza di quanti ancora lottano per una nuova terapia o cura per vivere. Per questo, grazie ancora alla comunità dolese”. Insomma un segno di solidarietà e speranza per chi è ammalato nel ricordo di un sindaco che è nel cuore dei dolesi.

Contributi raccolti da 120 donatori consegnati all’associazione

Mentre la campagna vaccinale prosegue a strattoni, tra continui stop and go, promesse e dubbi, allarmi e annunci, in questo primo quadrimestre del 2021 molti, moltissimi lavoratori e imprenditori sono stati costretti a rimanere alla finestra, a chiudere, a fermarsi ancora, oppure a non ripartire per nulla, come chi è bloccato ormai da più di un anno. Hanno dovuto misurarsi con i bilanci da far quadrare in ogni caso, con i posti di lavoro da salvaguardare, la necessità di programmare un futuro che ancora deve concretizzarsi ma che va comunque programmato. A loro è stato chiesto, per lunghi, lunghissimi mesi, di resistere. Di attende. Di sperare. Finora non hanno certezze, se non quella dei sacrifici affrontati dall’inizio della pandemia. Gli aiuti - chiamiamoli pure ristori o sostegni, poco cambia - si sono rivelati, fino a questo momento un debole rimedio, per molti una vera e propria delusione. C’è chi è sceso in piazza, chi ha aperto per protesta, chi ha chiesto a gran voce di non continuare ad essere dimenticato. Qualcuno ha dovuto anche gettare la spugna. “Fateci lavorare”, è il coro che si alza unanime nella certezza di poter avere tutte le carte in regola e le potenzialità per garantire una riapertura in sicurezza, nell’affrontare una stagione che ci porterà fuori dall’emergenza. Ciò che non è mai venuto meno, in questi mesi, è stata la forza d’animo, la tensione che precede lo scatto, accompagnata dalla creatività e dall’inventiva. Ci sono negozi e attività che anche durante il periodo di chiusura hanno trovato il modo di mantenere il contatto con i propri clienti attraverso incontri on line o eventi social, oppure palestre che hanno reinventato la loro programmazione all’aperto, realtà sportive che hanno trovato forme alternative di allenamento, promotori di eventi che non hanno mai spezzato il filo che li unisce al loro pubblico. Esempi, storie di tenacia e forza d’animo, di idee e di coraggio, che cerchiamo di raccontare anche da queste pagine e sui nostri canali web. Un ringraziamento è doveroso a chi continua a resistere ed è pronto a ripartire.

Alessandro Abbadir

della Riviera del Brenta

è un marchio proprietà di

Srl

È un periodico formato da 20 edizioni locali mensilmente recapitato a 373.576 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mira, e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 aprile 2021


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Mira

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Sociale. Un gruppo di 15 ragazzini si esibisce on line in piazza San Nicolò

Video trap con minorenni e armi giocattolo, scoppia la polemica

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usica trap con ragazzi minorenni che estraggono pistole e che fanno sfoggio di un linguaggio tipico dei gruppi delle gang, che scorrazzano delle periferie delle metropoli come Milano o Roma. Ma lo scenario non è quello metropolitano delle grandi città italiane o europee come Londra o Parigi ma quello del centro di Mira cittadina della Riviera del Brenta, hinterland di Venezia. Il video è stato girato in pieno giorno nelle scorse settimane in Piazza San Nicolò a due passi dalla chiesa del paese ed ha destato un vespaio di polemiche. Autore del video “Fratelli Veri” con una quindicina di ragazzi di Mira quasi tutti minorenni, con meno di 16 anni, è stato Santared un ventenne originario di Pordenone. Nel video i ragazzi per la maggior parte sono senza ma-

I carabinieri hanno fatto una perquisizione nelle case di due ragazzi. Santared poi si è scusato con tutti, e ha rimosso il video scherine e parlano di degrado sociale, problemi in cui i nemici sono le forze dell’ordine, e chi viene a Mira a a imporgli qualcosa come i “fratelli del sud che vogliono metterci a posto”. Il messaggio del filmato è comunque anti razzista, ma lo sfoggio delle armi (armi giocattolo ma senza il tappetto rosso) e il fatto che i ragazzi se ne infischiavano di rispettare le norme anti assembramento e l’uso delle mascherine, era palese. Per questo i carabinieri della locale tenenza il giorno dopo la pubblicazione del video online sono intervenuti e hanno fatto una perquisizione nelle case dei due ragazzi. I militari

hanno cosi identificato e denunciato in stato di libertà due studenti del posto: uno maggiorenne e uno minorenne, per procurato allarme e istigazione a delinquere. La vicenda anche a Mira non ha mancato di provocare reazioni a cominciare da quella del primo cittadino del paese il sindaco Marco Dori. “La musica può dare tanti messaggi -dice Dorima in questo caso non condivido proprio. Si vuole scimmiottare un mondo e una cultura della violenza che non ci appartiene e che spero le famiglie sappiano spiegare questi come modelli sbagliati”. Ma qualche giorno dopo, è stato lo stesso Santared a togliere il video dal web e scusarsi sia con il sindaco che con tutti i residenti. L’intenzione ha sottolineato il ragazzo era quella di raccontare il proprio vissuto e certamente non quella di procurare allarme o istigare reati. Lo stesso sindaco ha apprezzato il gesto del giovane. Polemiche erano arrivate anche per il fatto che alcuni ragazzi che compaiono nel video frequentano il centro giovani Dedalo che si trova a Mira in via Toti. Il sindaco Dori ha escluso in modo categorico che il centro Dedalo possa essere stato il luogo dove è stato fatto il video, “visto che si tratta di un video professionale”. Infine una presa di posizione contro questo tipo di esibizioni arriva anche dal consigliere comunale del gruppo fucsia Paolo Lucarda. “Si tratta di un fenomeno che ha aspetti sociali – dice Lucarda – anche preoccupanti. Credo di tratti comunque di gruppi di ragazzi isolati sul territorio. Non sono contrario alla musica, ma il messaggio che questa canzone veicola non è quello giusto”. Alessandro Abbadir

Novemila giovani senza lavoro nel comprensorio Una bomba sociale in arrivo.In Riviera e nel Miranese, nei 17 Comuni del comprensorio, sono infatti circa 9.000 i giovani fra i 18 e i 36 anni che non lavorano e nemmeno studiano. Si tratta di un numero di persone in aumento del 30% rispetto all’ultimo biennio. A tratteggiare un fenomeno che rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba sociale, è Andrea Martellato il sindaco di Fiesso D’Artico che è anche presidente della conferenza dei sindaci dell’Usl 3. “La pandemia di Covid 19 -spiega Martellato- ha congelato la possibilità e la voglia di trovare lavoro per i più giovani. Tante persone fra i 35 e i 60 anni con famiglie a carico vivono di fatto di sussidi sociali”. In questo momento così cono insomma quasi 10 mila persone aspettano che passi la crisi. “Si è stimato che il fenomeno- sottolinea Martellato- nei prossimi mesi potrebbe addirittura ampliarsi con il rischio di trovarci con una generazione sul territorio

priva di sbocchi lavorativi come ad esempio nel settore calzaturiero che fino ad ora tante persone aveva assorbito come forza lavoro giovanile, soprattutto in Riviera. Settore che ora è in crisi profonda”. I Comuni più popolosi come Dolo, Mirano, Noale, Scorzè e Mira si stanno attrezzando. “Stiamo studiandoconclude Martellato- piani di formazione e informazione di offerte di lavoro nell’area del distretto di Dolo-Mirano”. (a.a)



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Infrastrutture. Buone notizie per l’assetto idraulico del territorio

L’idrovia Padova-Venezia, nel Piano di Ripresa U

na buona notizia anche per il territorio di Mira: l’idrovia Padova — Venezia è stata inserita all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo scopo del completamento dell’opera è quello di creare principalmente un canale scolmatore e navigabile che funga da sfogo idrico per il bacino in caso di forti precipitazioni. Una soluzione per evitare disastrose esondazioni. Ma di cosa si tratta? L’idrovia Padova Venezia è ferma dagli anni Settanta, l’opera è costata all’epoca 47 miliardi delle vecchie lire per la costruzione (parziale) e 6 milioni di euro per la manutenzione (straordinaria). Ora con i fondi europei in arrivo, potrebbe essere la volta buona per completarla. Si tratta dell’unica opera esplicitamente menzionata dalla risoluzione votata dalla Camera dei Deputati il 31 marzo, che ratifica, a sua volta, la relazione approvata dalla commissione Bilancio. Ad annunciare il risultato raggiunto è il deputato di Forza Italia Roberto Caon che per anni si è battuto per il suo completamento. “È un risultato epocale, un punto d’arrivo— afferma Caon, autore di una mozione presentata lo scorso

A fine marzo c’è stata la decisione della Camera dei Deputati che ha ratificato la relazione approvata dalla commisione Bilancio. Si punta a completarla con i fondi europei luglio- di un lavoro durato mesi e reso possibile grazie a un tandem tra lavoro parlamentare e importanti prese di posizione sul territorio. L’idrovia sembrava dimenticata,

destinata a finire nella “spazzatura della storia”. Perfino chi vive nella zona interessata, che vede quotidianamente quest’opera incompiuta, si era scordato della sua esistenza”. Il voto alla Camera è destinato, però, adesso a cambiare qualcosa secondo Caon. “Approvando la relazione della commissione bilancio — sottolinea Caon — la Camera dei deputati impegna il governo a usare le risorse del Recovery per quest’opera. Dopo il voto unanime alla mozione, si tratta di un altro passaggio che certifica come il completamento di questa opera non sia una mera ipotesi ma una realtà che si potrà concretizzare in poco tempo. Il progetto dell’idrovia, “sposa” la filosofia alla base del Pnrr: non si tratta, infatti, di realizzare semplicemente un collegamento via acqua, ma di consentire una svolta “green” nella logistica veneta”. “L’idrovia- conclude Caon - facendo da bacino scolmatore, metterà in sicurezza definitivamente, dal punto di vista idrico, i bacini del Bacchiglione e del Brenta, con effetti anche sulla terraferma veneziana (Mira e il resto della Riviera)”. Alessandro Abbadir

I sindaci della Riviera ringraziano medici ed operatori sanitari I sindaci della Riviera si sono recati il giorno di Pasqua all’ospedale di Dolo per ringraziare gli operatori sanitari del loro lavoro svolto durante tutto questo periodo della pandemia. “A nome dei nostri concittadini che hanno avuto necessità delle vostre cure ed a nome dei loro familiari- ha spiegato il presidente della conferenza dei sindaco Federica Boscaro- esprimiamo il più vivo ringraziamento per l’impegno e la generosità con cui vi siete prodigati in questo lungo periodo di intensissimo lavoro dovuto alla pandemia da Covid-19.Grazie per la competenza, la solerzia e la gentilezza dimostrate. Grazie a primari, medici, infermieri, tecnici, personale delle segreterie, personale ausiliario, autisti, personale addetto alla igienizzazione degli ambienti. Ognuna di queste professionalità ha contribuito e continua a contribuire alla guarigione ed al benessere dei tanti pazienti a voi affidati La nostra sincera riconoscenza”. (a.a.)


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Scuole. Importante opera pubblica nel territorio della frazione di Marano

Ampliamento al via alla De Amicis L’intervento si sviluppa in due volumi, uno dedicato al refettorio e uno ai servizi collegati ad una piccola corte vetrata

Un’immagine del rendering della scuola De Amicis

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l Comune di Mira ha approvato l’ampliamento della mensa della scuola elementare “Edmondo De Amicis” di Marano. Nell’istituto scolastico sono iscritte 5 classi di alunni, una ciascuna per età dalla prima alla quinta, che comportano la necessità di una doppia turnazione per il pranzo. Finora lo spazio mensa è sottodimensionato rispetto alla normativa e al numero massimo di bambini che possono usufruire della refezione, tant’è vero che il Comune ha provveduto a installare dei moduli esterni provvisori per garantire il servizio. L’investimento è di 300 mila euro.“Si tratta di un intervento necessario e atteso – spiega il sindaco Dori – per venire incontro alle nuove esigenze della scuola e degli alunni che la frequentano. Per il Comune è un investimento per il futuro”. Il plesso scolastico di Marano è stato oggetto, in que-

sti anni, di numerosi lavori, sia all’interno che all’esterno dell’edificio, tra cui spicca il completamento della nuova palestra e la realizzazione dei nuovi servizi igienici. L’ampliamento della mensa mantiene la posizione sul fronte sud del complesso scolastico e si estende ad interessare l’intero prospetto, configurandolo non come un intervento secondario “sul retro”, ma come un vero e proprio nuovo fronte della scuola, anche in virtù del nuovo ingresso degli alunni dalla vicina piazza. L’intervento si sviluppa in due volumi, uno dedicato al refettorio e uno ai servizi, collegati da una piccola corte vetrata che “inquadra” l’area sportiva e il giardino a sud. Una vasca a verde, rialzata, ospita nella piccola corte una nuova alberatura, che diventa tanto baricentro fisico dell’intervento quanto simbolo della “crescita”, propria di un

ambiente scolastico. A Marano sono stati, inoltre, implementati i servizi collaterali alla didattica: dallo scorso anno anche è attivo il Pedibus, gestito dal Comitato genitori, ed è stata riorganizzata la viabilità con la messa in sicurezza degli alunni nell’orario di ingresso e uscita dalla scuola “Qualche anno fa – sottolinea l’assessore alle Politiche educative Elena Tessari - a scuola “De Amicis”rischiava addirittura la chiusura, per le cattive condizioni di manutenzione e i pochi alunni iscritti. Grazie all’impegno delle famiglie le classi sono tornate ad essere cinque Questo sulla mensa è un nuovo, fondamentale intervento di riqualificazione, divenuto necessario perché un numero sempre maggiore di bambini si sta orientando sul tempo pieno e ha bisogno di pranzare a scuola”. Alessandro Abbadir

Dopo le polemiche cambia la gestione delle aree verdi La gestione del verde cambia mano a Mira. Hanno preso servizio nelle scorse settimane infatti, le squadre di operai che si occupano della manutenzione in parchi, giardini e aiuole del Comune Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio Csu Zorzetto. Per il Comune di Mira si tratta di un cambio di strategia a 360 gradi. Dopo le polemiche degli scorsi anni, dovute all’appalto organizzato dalla precedente amministrazione, la nuova soluzione garantirà maggior cura e decoro del verde pubblico. Tre le macro aree di intervento: scoperti scolastici, verde pubblico e cigli stradali, - per le quali il Comune ha messo a bilancio risorse che valgono il doppio rispetto all’ap-

palto precedente. La superficie trattata è nel complesso di circa 800 mila metri quadrati. L’area “parchi, giardini e aiuole” copre una superficie di 323 mila metri quadrati sul territorio comunale; quella degli “scoperti scolastici, attrezzature ludiche, aiuole e aree pedonali in ambito urbano”, 75 mila metri quadrati;

e quella delle “banchine stradali, scarpate e aree affini”, 412 mila metri quadrati. L’investimento complessivo è di 300mila euro. “Cambiamo passo per meglio soddisfare le esigenze della città – spiega il sindaco Marco Dori. Il Comune ha deciso di riorganizzare e potenziare il servizio con l’obiettivo di un più frequente e puntuale intervento per mantenere il verde pubblico pulito e ordinato vale la pena di ribadire un concetto importante: non tutte le aree verdi sono di competenza comunale, ma nel nostro territorio vi sono “pezzi di verde” di competenza di altri enti, come Città Metropolitana, Consorzio, Veneto Strade e anche molte proprietà private”. (a.a)


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Mira

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Territorio. Prorogato a fine agosto il servizio per le nove strutture mobili

Cala il costo della manutenzione dei ponti

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l costo della manutenzione di 9 ponti mobili sul Naviglio a Mira da parte del Comune cala drasticamente. L’ente locale però ha prorogato fino a fine agosto il servizio di gestione e manutenzione dei ponti , a fronte di una riduzione del 40% dei costi. La decisione è stata assunta perchè causa della pandemia, nell’ultimo anno si è registrato un considerevole calo dei transiti fluviali, conseguente alla sensibile contrazione del turismo. L’appalto per l’apertura e la manutenzione dei ponti ha una durata triennale. Per il Comune e per i cittadini si tratta di un investimento importante, che grava totalmente sulle spalle dei miresi, per 300mila euro annui. “In questa situazione d’emergenza – spiega il sindaco Marco Dori – è difficile calcolare l’entità dei flussi, che tuttavia è necessaria per la programmazione del servizio e che come Comune siamo tenuti a mantenere. Sappiamo che si tratta di un momento molto delicato

questa nostra peculiarità territoriale. Per me la questione è semplice: il servizio dovrebbe essere pagato da chi lo usa o, in alternativa, essere preso in carico da un ente superiore, come lo Stato o la Regione, perché per la nostra città si tratta di una spesa non più sostenibile, soprattutto in questo periodo. I soldi spesi ogni anno per l’apertura dei ponti potrebbero essere investiti in altri ambiti, come il sostegno alle imprese, alle famiglie e per la promozione e la cura della nostra città”.

1200 grandi anziani vaccinati grazie alla Protezione Civile 1200 “grandi anziani”, ultraottantenni del Comune di Mira alla fine entro aprile, avranno l’appuntamento per la vaccinazione anti covid grazie ai volontari della Protezione Civile. E’ partito nelle scorse settimane il progetto di assistenza per la campagna vaccinale organizzato dall’ente locale con l’assistenza del Gruppo Comunale di Protezione Civile. I volontari miresi, infatti, sono riusciti a fissare anche l’appuntamento per la vaccinazione ad una signora di 87 anni che, prima di ricevere la loro telefonata, era riluttante alla vaccinazione e non si era attivata per prendere appuntamento. “L’Ulss ci ha messo a disposizione – spiega il sindaco Marco Dori – una lista di cittadini di questa età che ancora non si è prenotata per la vaccinazione. Sono circa 1.200

Per il Comune e i cittadini si tratta di un investimento importante di circa 300 mila euro ogni anno per tutto il settore della navigazione, che dallo scorso anno ha visto crollare il numero di crociere e di passeggeri. Queste circostanze fanno ipotizzare un periodo transitorio a regime ridotto, per cui si è ritenuto opportuno procedere alla proroga per un semestre, ovviamente a prezzo ridotto”. Il Comune punta al rilancio. “In questi mesi elaboreremo- spiega- un nuovo piano di gestione che possa tenere conto anche dello sviluppo epidemiologico e dei suoi impatti sulle necessità del servizio di navigazione. Speriamo tutti che la ripresa sia dietro l’angolo, ma è necessario capire anche come andrà il settore del turismo nazionale e internazionale da qui ai prossimi anni”. Ma non solo. “Da anni – sottolinea il sindaco Dori - la nostra città si batte per avere una sorta di ristoro o compensazione per questo servizio pubblico che però è spesso in funzione turistica, tanto che in più occasioni abbiamo ribadito

persone, che abbiamo contattato e contatteremo per aiutarle in questa operazione. Se fosse necessario, siamo pronti a chiedere l’assistenza anche di altri volontari per implementare il sistema”. Nella loro sede operativa, decine di volontari hanno attivato diverse squadre per andare a contattare tutti gli anziani presenti nella lista. Il meccanismo è collaudato: un operatore prende i contatti telefonici, il collega verifica sul sito dell’Ulss le disponibilità, compila il form di prenotazione e conclude il procedimento. Sono stati contattati anche i figli di alcuni over 80 e in questi casi è stata la famiglia a procedere con la prenotazione. Il Comune di Mira infine mette a disposizione anche gli operatori delle proprie biblioteche per assistere gli over-80 nelle fasi di prenotazione online. Sarà sufficiente telefonare in biblioteca e seguire le indicazioni dell’operatore. (a.a.)



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Economia. I dati sulle aziende dall’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”

Il Mirese ha retto bene nel 2020 l’onda d’urto del lockdown L

’anno della pandemia Covid 19 in Riviera del Brenta porta ad una contrazione delle imprese attive e anche di quelle artigiane. Ad analizzare i dati di Infocamere nei 10 Comuni del comprensorio, elaborati dal centro elaborazione dati della Cgia di Mestre, è stata nelle scorse settimane l’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” con il Presidente Luca Vanzan e il Segretario Giorgio Chinellato. “Il 2020 è stato un anno davvero particolare- spiegano Vanzan e Chinellato per l’intera Riviera del Brenta- le cessazioni delle attività hanno superato le iscrizioni. Ci sono stati settori che hanno retto meglio la crisi come la filiera di aziende legate all’edilizia e alle attività immobiliari, mentre altri settori collegati ai servizi sanitari alla persona e al commercio alla calzatura hanno risentito di più dell’emergenza”. Ma ecco alcuni dati significativi che emergono dalle

elaborazioni dei dati. Nel 2019 la totalità delle aziende attive nel mandamento dei 10 comuni erano 8921, al 31 dicembre del 2020 erano invece 8857. Il saldo negativo è di 64 aziende con una perdita percentuale dello 0,7%. In tutta l’area del veneziano il calo è stato dello 0,5%. An-

Mira è il paese più virtuoso in termini complessivi di crescita delle imprese, con 1950 aziende attive nel 2020 contro le 1932 registrate nel 2019. Una crescita di quasi l’1% dando nel dettaglio dei 10 Comuni del comprensorio della Riviera, si notano delle differenze. Il paese più virtuoso in termini complessivi di crescita delle imprese sul territorio, è Mira con 1950 imprese attive nel 2020 contro le 1932 imprese

del 2019. Mira ha un saldo positivo di imprese nonostante la pandemia, di 18 imprese e cioè segna uno 0,9% in più sull’anno precedente. Segna dati positivi poi solo Fossò con + 0,2% di crescita. Dolo con 1200 aziende nel 2019 e 1180 in attività nel

2020 registra un 1,7% in meno. Vanno peggio Campolongo con un saldo di – 21 aziende e una variazione negativa del 2,5% e Vigonovo con la stessa percentuale di diminuzione. Nello specifico delle imprese artigiane, la perdita in percentuale è

Calano le imprese del settore moda Nel dettaglio dei codici Ateco dei 10 comuni della Riviera, fra il 2019 e il 2021, si nota un calo complessivo del 3,1% per il settore pesca e agricoltura, che però raggiunge il – 10,3% per le imprese artigiane. Si registra poi complessivamente una diminuzione del 3,3% delle imprese legate al settore moda in attività, che per le imprese artigiane raggiunge un calo del 3,9%. Segnano sul complessivo delle imprese presenti, dati positivi,

servizi di informazione e comunicazione, attività immobiliari e servizi di supporto alle imprese. Aumentano le società e imprese legate a servizi per l’istruzione. Calano dello 0,8% le imprese artigiane del comparto estetica ed acconciatura. Infine i dati delle imprese dell’Associazione Artigiani della Riviera. Associazione che conta circa 800 aziende iscritte nel comprensorio. “Nel 2020 abbiamo registrato -spiega Giorgio Chinellato

segretario dell’Associazione Artigiani - 22 nuove iscrizioni e 23 cessazioni. Ad ora nel 2021 abbiamo già registrato 11 nuove iscrizioni. Le cessazioni sono più nel comparto edile ma non per crisi legata al settore, ma prevalentemente per raggiunti limiti di età degli imprenditori”. Si spera insomma anche fra gli artigiani della Riviera in un rimbalzo con una crescita delle imprese per il 2021. (c.r.)

più secca nel mandamento. “Si registrano – spiegano Vanzan e Chinellato - nel 2020, 3115 imprese artigiane attive contro le 3148 del 2019 con una diminuzione assoluta di 33 aziende e in percentuale del 1%. Il dato metropolitano segna invece -0,9%”. Anche nel caso delle sole imprese artigiane, il trend segue in linea di massima quello complessivo di tutte le aziende presenti, ma con qualche differenza. Ad esempio è ancora Mira il territorio comunale più virtuoso con 684 imprese artigiane attive nel 2020 contro le 663 del 2019. Una variazione positiva di 21 imprese e una percentuale di +3,2%. Segna un dato positivo anche Campagna Lupia con + 0,9%. Vanno male invece Camponogara con – 3,8%, Campolongo Maggiore - 3,6%, Fosso -3,1%, Fiesso -2,4% mentre Dolo nel comparto artigiano contiene la perdita a -0,6%. Carlo Romeo


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Dolo

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Commercio. Nonostante il periodo difficile buone novità dal centro di Dolo

Nascono tre nuovi negozi gestiti da imprenditrici U

na buona notizia arriva dal commercio locale in un momento nel quale le attività imprenditoriali sono in sofferenza a causa della situazione emergenziale: hanno aperto 3 nuovi negozi di abbigliamento. Dai dati di Infocamere, elaborati dal centro elaborazione dati della Cgia di Mestre, e forniti dall’ Associazione Artigiani della Riviera del Brenta, che nei Comuni del comprensorio rivierasco si è registrato un bilancio negativo per la perdita di 64 azienda corrispondente allo 0,7% delle attività dalla fine del 2019 alla fine del 2020. A Dolo, in particolare, si è passati da 1200 aziende presenti nel territorio alla fine del 2019 a 1180 in attività nel 2020 con un calo di venti aziende, con un valore percentuale di meno 1,7 %. Limitandoci al settore artigiano la riduzione è stata dello 0,6%. In questo contesto fa sicuramente piacere scoprire che nelle ultime settimane siano stati aperti tre nuovi negozi nel centro di Dolo e, valore aggiunto, sono gestiti da donne. A festeggiare le neo commercianti dolesi sono stati il vicesindaco

Gianluigi Naletto che, assieme all’assessore alle attività commerciali Matteo Bellomo e al manager del Distretto del Commercio Sara Carraro, hanno dato il benvenuto a Erica Fisicaro, che ha aperto “M’ama” in via Cairoli, Simonetta Vania che, invece, gestisce “Frame” in via Mazzini mentre Valentina Martini e Barbara Drosera si occupano di “Rediviva” sempre in via Mazzini. Importante testimonianza di attivismo

femminile e sfida contro la crisi, con tanta voglia di queste nuove imprenditrici di mettersi in gioco per far crescere il commercio locale. Il tutto mentre la “Giornata Internazionale della Donna” non si è svolta a causa delle restrizioni. Una dispiaciuta assessora dolese Chiara Iuliano lo rileva. “Anche quest’anno avevamo organizzato - spiega- un appuntamento per celebrare questa giornata. Volevamo invitare tutte le donne a venire a pranzare nel bellissimo parco di Villa Concina, distanziate, all’aperto, per dialogare e condividere insieme, in compagnia di una psicologa un momento di crescita. La situazione pandemica, però, la conosciamo tutti e abbiamo dovuto prima di tutto rispettare le regole. L’appuntamento è stato solo rimandato, e vorremmo far diventare “il pranzo delle donne” un appuntamento fisso perché credo che le donne abbiano bisogno di spazi liberi e aperti di ascolto e condivisione, dove ognuna di noi potrà raccontare le proprie esperienze e imparare dalle altre”. Lino Perini

All’istituto comprensivo la Pet Therapy Nonostante il periodo complicato dall’emergenza sanitaria, l’istituto comprensivo di Dolo ha elaborato due progetti molto interessanti. Il primo, partito a febbraio, denominato “Fumetto a Scuola”, con testimonial d’eccezione i campioni dello sport Javier Zanetti e Miriam Sylla, vede coinvolte ben 4000 scuole a livello nazionale, l’altro coinvolge le scuole di Dolo, Sambruson ed Arino. Di quest’ultimo il dirigente scolastico Luca Michielon spiega le finalità. “E’ partita ad inizio marzo la campagna di incontri di educazione assistita da animali nelle scuole dell’istituto. Saranno 42 moduli da 3 o 5 incontri per altrettanti sezioni e gruppi-classe dall’infanzia alla secondaria di primo grado nell’arco di un anno solare, sino a marzo 2022.. Saranno coinvolti direttamente - ha evidenziato il dirigente scolastico- quasi 900 bambini e ragazzi, decine di docenti di tutte le scuole dell’Istituto che hanno intrapreso un percorso di formazione che darà frutti di inclusione e apprendimento esperienziale nel tempo”. “Quella che comunemente viene definita PetTherapy – ha rilevato Michielon - nei protocolli nazionali è l’Educazione Assistita con Animali. La si fa con vari animali, noi la faremo con cani ed istruttori qualificati delle associazioni Terra di Hope di Mira e Cave Canem di Limena”. Un metodo all’avanguardia e innovativo al pari di quello adottato col “Fumetto a scuola” che nel caso, vuole coinvolgere bambini e ragazzi affinché acquisiscano, attraverso il linguaggio del fumetto ed i valori dello sport, gli elementi utili ad un corretto sviluppo fisico, psicologico e sociale, imparino un corretto stile di vita e comprendano il significato di partecipazione e di condivisione”. (l.p.)



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Dolo

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Territorio. Il Comune annuncia un intervento per la riqualificazione del centro atteso da anni

Partono i lavori in Piazza del Grano Per il Comune di Dolo la procedura utilizzata ha rispettato appieno la normativa in materia

Un’immagine del progetto

A

l via il cantiere di Piazza del Grano, l’area centrale di Dolo. A darne l’annuncio è stato nelle scorse settimane il Comune. Il primo stralcio ad aprile prevede lavori di grande significato e sarà attivato già questo mese. “La ripavimentazione di via Dauli con materiali pregiati- illustra l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgia Maschera - e un nuovo e più ampio sagrato per la Chiesa, collegherà, il Duomo di San Rocco con l’acqua attraverso una gradinata di oltre otto metri lungo la riva del Naviglio”. “A queste opere iniziali - aggiunge l’assessore Maschera -seguirà la creazione della nuova piazza, nel tratto di via Matteotti compreso tra l’incrocio con via Cairoli e l’ex libreria “Morelli”. Nella piazza sarà conservato il busto di Garibaldi e saranno piantate alcune decine di alberi, con

nuova pavimentazione e arredo, così da creare uno spazio centrale nel contesto urbano”. Per il sindaco pro tempore Gianluigi Naletto è “un progetto costruito nel corso degli anni con un concorso di idee nel 2016, nel quale tutti noi abbiamo sempre creduto insieme al nostro Sindaco scomparso Alberto Polo”. L’amministrazione comunale sottolinea collegialmente come il supplemento dell’istruttoria alla Soprintendenza abbia fatto perdere di fatto oltre un anno per far partire i lavori. Lavori attesi che ridisegneranno rilanciandolo, il centro cittadino. Insomma il Comune di Dolo è sicuro di aver centrato un obbiettivo importante. Ma non mancano critiche. Ad attaccare è l’ex assessora della giunta Polo Carlotta Vazzoler ora consigliera di opposizione con “Obiettivo Comune”

per la quale la Soprintendenza ha cambiato in parte il progetto. “La riqualificazione di Piazza del Grano- dice la Vazzoler- dovrà adesso rispettare l’identità del paese. La Soprintendenza ha dato infatti l’autorizzazione con modifiche. La gradonata in cemento sarà una scalinata in trachite di 4 gradoni di 8,34 metri; viene preservata la pavimentazione attorno al Duomo, viene fatto salvo lo storico sentiero dei cavalli come gli alberi che dovevano essere abbattuti; la statua di Garibaldi verrà mantenuta”. Insomma continua lo scontro fra forze politiche sulla realizzazione di un progetto contestato e sul quale nella scorsa campagna elettorale erano scoppiate tante polemiche e rischia di trascinarsi anche per la prossima campagna elettorale . Alessandro Abbadir

Cambia la raccolta degli indumenti usati Cambia da questo mese di aprile la raccolta degli indumenti usati. Già dall’inizio di marzo sono stati eliminati in tutte le aree pubbliche i contenitori gialli dove erano posizionati e dal 10 aprile il via al servizio sperimentale “Ecomobile indumenti usati”, il progetto nato grazie alla collaborazione tra il Comune di Dolo e la Veritas con l’intento di evitare sia l’abbandono incontrollato che avveniva frequentemente accanto agli stessi contenitori gialli ma anche per evitare manomissioni e sprechi da parte di chi cercava di recuperare i vestiti. Il nuovo servizio sperimen-

tale verrà svolto ad Arino, in via Monte Ortigara, nelle giornate del 10 aprile, 12 giugno, 11 settembre e 13 novembre con orario dalle 13.30 alle 15.30, nelle stesse date si svolgerà anche a Sambruson, davanti a piazza san Valen-

tino, ma dalle 16 alle 18. A Dolo, invece, la raccolta si terrà nelle giornate del 24 aprile, 26 giugno, 25 settembre e del 27 novembre con orario dalle 13,30 alle 18. Naturalmente il conferimento degli indumenti usati potrà avvenire anche presso l’Eco-centro Veritas di Mirano (in viale Venezia, numero 3), previa prenotazione ai numeri 800-466466 (da rete fissa) oppure 041-9655530 (da rete mobile), da lunedì a domenica in fascia 13.30 -19. La Veritas distribuirà un volantino informativo sul servizio in occasione della prossima raccolta porta a porta della plastica (l.p)


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Dolo

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Istruzione. Il dirigente scolastico Luigi Carretta illustra i risultati ottenuti

Erasmus, fondi europei per il liceo Galilei S

olitamente viene concesso agli studenti universitari ma stavolta a beneficiarne saranno anche quelli del liceo di Dolo Galileo Galilei. Nonostante un periodo tristemente condizionato dalla pandemia, l’istituto dolese, infatti, ha ottenuto dall’ Unione Europea due cospicui finanziamenti (uno di 66.000 euro e l’altro di 27.000 euro) per due diversi progetti Erasmus Plus, rientranti nel programma 2014-2020. Soddisfatto il dirigente scolastico Lugi Carretta. “Il primo progetto, dal titolo ‘Go’- spiega Carrretta- ha come obiettivo la formazione e l’aggiornamento del personale dell’istituto, in chiave europea (Erasmus Ka1). Il secondo, intitolato “Yes to Migration, No to Extremism” è un multi-partenariato con una scuola slovacca, una scuola tedesca, una scuola spagnola e una scuola norvegese, su un tema particolarmente attuale: migrazione ed estremismi (Erasmus Ka2)”. L’Erasmus, il programma di mobilità più famoso d’Europa, noto soprattutto agli studenti universitari, da parecchi anni si è esteso infatti a tutti i settori dell’istruzione e della formazione, scuola compresa. Sempre più numerose le scuole italiane a presentare la propria candidatura ma an-

no lavorando al progetto con i partner slovacchi, spagnoli, tedeschi e norvegesi. Per la formazione del personale, invece, si prevede, intanto, la possibilità di effettuare corsi a distanza. Per entrambi i progetti, la speranza di tutti è quella di poter effettuare le numerose mobilità previste (33 per il Ka1 e 24 per il Ka2), entro la scadenza prevista, o entro una nuova scadenza, nell’eventualità non remota di una proroga, portando così i nostri studenti e i nostri insegnanti in Europa”. Lino Perini

L’asilo nido di Dolo compie 40 anni Uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione del sindaco Alberto Polo è stato riuscire a far ripartire l’asilo nido dopo un periodo di crisi durante il quale i vi era stata anche una forte riduzione delle presenze. Per questo il vicensindaco Gianluigi Naletto, uno degli artefici della rinascita, ha voluto festeggiare nei giorni scorsi i 40 anni dell’asilo nido che da qualche anno ha assunto la denominazione di “Pinocchio”. “Volevamo ricordare, anche se in forma semplificata a causa della pandemia – ha osservato Naletto -l’enorme lavoro svolto dalle nostre educatrici in questi ultimi quarant’anni. Il servizio ha regalato ai nostri piccoli cittadini passione, emozione e tante storie. Con noi erano presenti anche le insegnanti che per prime lo hanno aperto nel 1981 e che ricordano ancora i nomi dei primi bambini che hanno usufruito del nostro asilo, segno di un amore profondo per il lavoro svolto”. Dal 1° settembre 2016 la struttura è affidata in convenzione a Spes che collabora con l’Uni-

Entrambi i progetti durano 2 anni e coinvolgono studenti ed insegnanti di scuole tedesche, spagnola, slovacca e norvegese che sempre più arduo ottenerne l’approvazione. “Il duplice risultato conseguito dal nostro liceo - ha aggiunto il dirigente scolastico - è dunque motivo di soddisfazione. Entrambi i progetti durano due anni scolastici e l’80% dei fondi, com’è prassi, sono già stati erogati al nostro istituto. Erasmus significa mobilità e la difficile sfida che il nostro liceo deve affrontare è quella di riuscire a realizzare i due progetti, utilizzando i fondi a disposizione, in tempi in cui la mobilità é ridotta ai minimi termini”. Come vi siete attivati? “La piattaforma eTwinning della Commissione Europea – continua Carretta- è lo spazio virtuale in cui da settembre le tre classi terze del nostro istituto del multi-partenariato Ka2 (65 studenti e diversi docenti) stan-

versità di Padova. L’assessore ai servizi sociali Chiara Iuliano ha aggiunto. “Grazie a Spes si è alzato ancora il livello di formazione proposto dalla nostra struttura- spiega. Basandosi sul metodo Montessori, viene infatti offerto il bilinguismo precoce per insegnare ai nostri piccoli utenti, fin da subito, la lingua inglese”. Attualmente l’asilo nido ospita 42 bambini dai 3 ai 36 mesi. “La targa che è stata scoperta all’interno della sede – ha concluso Naletto - vuole essere un piccolo gesto per ringraziare, ancora una volta, le educatrici e tutto il personale per il prezioso servizio prestato nell’assistere i bimbi a compiere i primi passi verso il domani”. (l.p)



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Dolo

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Politica. Le forze politiche in subbuglio cercano alleanze e candidature

Dolo, le elezioni slittano in autunno a causa della pandemia L

e elezioni per la nuova composizione del Consiglio comunale, necessarie dopo la scomparsa del sindaco Alberto Polo, sono slittate al prossimo autunno. Più tempo, dunque, per le forze politiche di stilare programmi e fare valutazioni sulle scelte. Ma l’attività amministrativa ordinaria dovrà continuare. A gestire questo periodo di circa sei mesi sarà la maggioranza con il sindaco pro tempore Gianluigi Naletto che ha così accolto le disposizioni governative. “Lo slittamento delle elezioni, purtroppo, è la naturale conseguenza del protrarsi della pandemia e in questo momento quello che ci preoccupa di più è proprio questo- dice Naletto. La scomparsa di Alberto Polo ci ha colpiti tutti in modo profondo. Abbiamo perso prima di tutto un amico e poi un bravo sindaco che

Se nel centrosinistra la convergenza su Naletto appare inevitabile, il centrodestra è in alto mare. Resta l’incognita M5S ha sempre messo la squadra prima di tutto. E noi, che siamo la sua squadra, abbiamo il dovere di esserci, di tenere duro, di fare del nostro meglio per servire la nostra comunità, per aiutarla in questo momento così difficile e per renderla ancora più forte, più ricca di opportunità appena la pandemia sarà sconfitta”.”Capacità – ha concluso Naletto - e determinazione continueranno ad alimentare il nostro servizio amministrativo”. Un impegno e la volontà di non farsi trovare impreparati anche per le minoranze e il portavoce Ivano Michelotto precisa. “Obiettivo Comune”- spiega - proseguirà con il fare

un’opposizione critica ma costruttiva, continuando a vigilare sull’operato dell’amministrazione, interrogando la maggioranza nel caso di fatti rilevanti. In questi mesi abbiamo voluto essere voce dei cittadini e dei commercianti portando in Consiglio comunale varie mozioni, sui parcheggi blu, per l’ intitolazione di uno spazio pubblico ai sanitari, per lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale in modalità telematica mediante videoconferenza. Abbiamo anche presentato varie interrogazioni sulle pubblicazione del bollettino dei contagi Covid del nostro Comune, sul noleggio kit di videosorveglianza mobile per il contrasto all’abbandono dei rifiuti, sulla sparizione del Blasone dei Badoer da Peraga nella scuola Manin di Sambruson ed, infine, sull’accesso e transito ai mezzi di soccorso sanitario, tecnico-urgente e di pubblica sicurezza nella pista ciclopedonale Dolo-Sambruson”. “Come opposizione – ha concluso Michelotto - siamo pronti a fare la nostra parte in maniera costruttiva fino al giorno delle elezioni, in quanto vi sono ancora molte proposte ed interrogazioni da sottoporre all’amministrazione”. Resta da capire alla fine però come si aggregeranno centrodestra centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Se da un lato il centrosinistra pare convergere sul sindaco pro tempore Gianluigi Naletto con l’accordo anche e soprattutto del Pd , nel centrodestra tutto è ancora in alto mare. Quale sarà il candidato che punterà a scalzare il centrosinistra a Dolo? C’è poi l’incognita M5S. Se deciderà di appoggiare il Pd, le alchimie all’interno della maggioranza resteranno le stesse? Alessandro Abbadir e Lino Perini

Il municipio di Dolo

Nasce a Sambruson l’autostrada delle api A Dolo nasce l’autostrada per le api. il Comune, anche grazie al confronto continuo e favorevole con Legambiente, il 23 dicembre scorso ha approvato una delibera di giunta che punta a creare, all’interno del territorio comunale, un corridoio ecologico che costituisca il luogo ideale per il nutrimento e la riproduzione da parte degli insetti impollinatori, partendo dalla pista ciclopedonale Dolo Sambruson. “Il risanamento e la cura della natura è fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale e per mitigare i cambiamenti climatici e l’insorgere di malattie - spiega la Presidente di Legambiente Riviera del Brenta Roberta Bovo - e questo è stato il tema centrale del convegno dello scorso settembre su “Apicoltura, Biodiversità e cambiamento climatico”che ha chiesto ai Comuni della Riviera di partecipare alla realizzazione di un’autostrada per le api, parte della più vasta proposta di saturare di verde

il territorio. Dolo ha accolto questa nostra richiesta”. “Credo che i cittadini di Dolo se ne siano già resi conto: l’aspetto della ciclopedonale è cambiato, si è arricchito di un corridoio di piante di lavanda e rosmarino. Questi arbusti, assolutamente comuni nel nostro territorio, ingentiliranno la passeggiata e aiuteranno gli insetti impollinatori a trovare cibo e così a riprodursi” - aggiunge l’assessore alle politiche ecologiche Giorgia Maschera. (a.a.)


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Provincia

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Dipendenze. La ricerca dell’Ulss 3

Giocatori d’azzardo, quasi azzerati durante la pandemia Il lockdown, le restrizioni e la vicinanza “costretta” ma salutare della famiglia hanno contribuito in molti casi a controllare e anche sconfiggere la dipendenza

Il dottore Ermanno Margutti

L

a vicinanza “costretta” ma pur sempre salutare della famiglia può essere stato un efficace deterrente per aiutare a sedare, e in molti casi controllare se non proprio sconfiggere, la dipendenza dal gioco d’azzardo. E’ ciò che emerge da una ricerca dell’Ulss 3 Serenissima sui 230 malati di gioco in carico al Dipartimento dipendenze, condotta dal referente scientifico del Piano aziendale di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, Ermanno Margutti. Questi i dati della ricerca: ogni 100 giocatori d’azzardo, 97 hanno smesso di scommettere durante il primo lockdown dello scorso anno. Solo 3 dei 100 si sono riversati nelle scommesse online e nei gratta e vinci delle tabaccherie. E dei 97 che si sono astenuti dal gioco, solo 20 sono ricaduti nella rete dell’azzardo nel maggio scorso, allo scadere delle restrizioni. Gli altri 77, nonostante siano tutti entrati comunque nella fase critica del “craving” (il desiderio irrefrenabile di tornare a scommettere), non hanno ceduto alla tentazione. Nel 2019 gli affetti da questa patologia in carico all’Ulss erano 265 e, di questi, i nuovi ingressi erano stati 94. Dei 230 in cura dal 2020 i nuovi ingressi sono invece 33. Quali potrebbero essere i motivi dell’abbandono del gioco? Naturalmente l’attività costante degli specialisti, in questo periodo di restrizioni resa ancora più efficace dalla clausura forzata imposta dall’emergenza pan-

demica. “I familiari dei giocatori d’azzardo, con la loro vicinanza hanno contenuto lo stimolo a scommettere” osserva infatti il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato. “Questi numeri – aggiunge - ci dicono anche che con la diminuzione dell’offerta del gioco diminuiscono anche le dipendenze”. Altro fattore rilevato dalla ricerca del Dipartimento dipendenze è che la chiusura di casinò e di slot e macchinette nei bar e nelle tabaccherie, non ha comportato un migrare della dipendenza verso i gratta e vinci e il gioco online. “In questo tipo di dipendenza c’è molta fidelizzazione verso il gioco che si predilige - spiega Margutti -, quindi non è detto che il giocatore, tolto lo stimolo, decida di cambiare gioco. Anche in chi giocava prima online, in ogni caso, si è riscontrato una diminuzione drastica della dipendenza durante i lockdown”. Ma c’è ancora chi non ha sconfitto la dipendenza. E la solitudine, accentuata in questo periodo, non aiuta. “I pazienti rimasti in carico in questo momento hanno bisogno di un supporto e un sostegno maggiore rispetto all’era pre Covid – prosegue il dottor Margutti - In questi casi è la solitudine a pesare sulla dipendenza. Le persone sole in questi momenti sono più vulnerabile alla patologia rispetto a chi ha qualcuno a casa”.

“Chiama e vinci”, un’applicazione per interagire con gli specialisti del Serd Una app per prevenire e sostenere i malati, dipendenti da gioco d’azzardo, attraverso un’interazione diretta e immediata con l’équipe del Dipartimento dipendenze. “Chiama e vinci” è già disponibile negli store e consente di interagire, tramite smartphone, direttamente attraverso videochiamate via Skype, chat ed eventi online. L’applicazione è gestita da tutti i referenti dei vari Serd presenti nel distretto dell’Ulss 3 e da un gruppo di professionisti scelti ad hoc per questo disturbo. Si tratta della prima app in assoluto sul gioco d’azzardo che propone, nelle diverse sezioni, vari tipi di intervento di prevenzione al gioco d’azzardo. Alla sezione “Vuoi parlarne?”, ad esempio, dalle ore 8 alle ore 20 sono disponibili quindi psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali ed educatori del team dipendenze. Sono contattabili via Skype o in chat anonima, oppure via Whatsapp o al numero verde dedicato. Con il pul-

sante “Fai da te”, il giocatore invece può verificare autonomamente il suo livello di coinvolgimento con il gioco d’azzardo facendo il test “Canadian problem gambling index”, un questionario autosomministrabile della durata di pochi minuti. Nella stessa sezione sono presenti esercizi pratici per il contenimento della propria dipendenza. Alla voce “Questionario covid”, il paziente può comprendere meglio la natura del proprio comportamento rispetto all’attuale situazione di pandemia dovuta al covid. Nell’area “Mindfulness” sono presenti video ed esercizi di meditazione contro la dipendenza da gioco. Sono presenti anche una mappa degli ambulatori, una “Meeting room” per partecipare attivamente agli eventi collettivi che parlano della malattia del gioco e una sezione “Lo sapevi che?”, con risposte e curiosità riguardo alla propria patologia.


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Provincia

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Ambiente. Il gruppo Cosmo lancia una nuova campagna di comunicazione

“Un modello di sviluppo sempre più sostenibile” R

esponsabilità, sostenibilità, ottimizzazione, riutilizzo e rigenerazione sono queste le parole d’ordine di una campagna e una azione produttiva che ha come obbiettivo principale il recupero e riutilizzo, trasformando ciò che è scarto e rifiuto in nuova materia prima, in energia e risorsa. Protagonista è il Gruppo Cosmo di Noale che ha lanciato in queste settimane sui media una campagna comunicativa sulle cinque parole che rappresentano gli obiettivi anche del futuro. “Come azienda – spiega l’amministratore Fabio Cosmo – siamo quotidianamente impegnati con personale e mezzi, nei cantieri e negli impianti della sede di via Mestrina a Noale, a fare la nostra parte contro il consumo, lo spreco, lo sfruttamento, la speculazione e la distruzione. Il nostro obiettivo prioritario è recuperare e riutilizzare, trasformando ciò che è scarto e rifiuto in nuova materia prima, in energia e risorsa, attraverso un modello industriale che punta alla specializzazione ed efficienza armonicamente orientate alla sostenibilità”. Per questo la campagna comunicativa, che uscirà sui principali media della regione, sarà centrata su 5 messaggi (che corrispondo alle aziende del gruppo) declinati attraverso un’immagine naturale di grande effetto e una citazione di personalità del mondo culturale: un invito a riflettere e ad agire.Questa sarà la prima di alcune attività che Cosmo Gruppo ha in cantiere per il 2021 e che, nei prossimi mesi, vedranno coinvolti anche studenti e giovani del territorio dove l’azienda opera. Il Cosmo Gruppo è l’azienda di Noale che nel 2020 ha celebrato i sessant’anni di attività nel settore delle demolizioni e delle attività di bonifica di siti industriali, è sempre più proiettata verso un modello di sviluppo sostenibile. Grazie alle 5 aziende, che rappresentano le braccia operative (ambiente, centro sviluppo e ricerche, tecnologie ambientali, scavi ed energia) attualmente impegnate inimportanti cantieri del Nord Italia, il gruppo, con i suoi 150 dipendenti, si sta imponendo sul mercato forte del proprio sistema integrato.

Arte dello spettacolo e della calzatura si incontrano in “Casanova Opera Pop”, il nuovo progetto di Red Canzian E’ partita così la partnership tra il celebre musicista e il Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta per la realizzazione delle scarpe in stile Settecento che indosseranno in scena attori, cantanti, ballerini e acrobati. Casanova Opera Pop è un lavoro di teatro musicale, per la regia di Emanuele Gamba, che debutterà a Venezia nel novembre 2021. Un vero e proprio atto d’amore per la città lagunare attraverso una delle sue figure simbolo, Giacomo Casanova. La chiave di lettura innovativa sul personaggio ha acceso la scintilla e ispirato Red Canzian a comporre 35 brani inediti (29 cantati e 6 strumentali)-per oltre 2 ore di musica. “L’arte merita di danzare su scarpe di pregio. Siamo quindi orgogliosi di essere stati scelti per la realizzazione delle calzature che indosseranno i personaggi di Casanova Opera Pop. Nel progetto saranno coin-

volti i nostri studenti e alcune aziende del distretto – dichiara l’amministratore delegato del Politecnico Calzaturiero Antonio Passuello. L’opera porterà così in tutto il mondo l’epoca d’oro della Serenissima, insieme a un saggio della tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta”. “Il mio Casanova profumerà di innovazione e di tradizione, le stesse che ritroveremo nelle calzature del distretto della Riviera del Brenta, risultato di secoli di esperienza – afferma Red Canzian. Mi piace immaginare che lo stesso Giacomo Casanova indossasse, a metà del ‘700, scarpe realizzate nel territorio. Inoltre, grazie al Politecnico, avrò l’onore di portare la storia di un’epoca irripetibile all’attenzione degli studenti, che saranno coinvolti nella realizzazione delle calzature dell’opera”.


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Cultura

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Celebrazioni. 1600 anni di Venezia

La Serenissima, ripartire dalla cultura e dalla storia per puntare ad un radioso futuro Formazione e progetti di alternanza scuola-lavoro per creare nuove figure professionali, animatori culturali per gestire eventi, raccogliere fondi, comunicare al mondo iniziative

L

e celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, non solo come occasione culturale per ripercorrere la gloriosa storia della Serenissina, ma anche come stimolo a trarre da un grande passato l’ispirazione per un futuro radioso. Uno spunto per rilanciare Venezia, e di conguenza l’intero Veneto, nel panorama turistico nazionale ed internazionale, una volta superata questa fase di stallo, dovuta alla pandemia. Ci sarà bisogno di figure professionali attrezzate a compiere questa delicata missione, animatori culturali capaci di gestire eventi, raccogliere fondi, comunicare al mondo beni, progetti ed iniziative. Nasce da queste considerazioni la necessità di cogliere l’occasione per puntare ulteriormente sulla formazione, un punto fermo da cui trae ispirazione il Comitato Venezia 1600 - di cui fa parte anche l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan - che intende favorire la cultura e la consapevolezza della storia di Venezia nelle scuole, non solo come elemento del suo grande passato, ma anche come scelta professionale e di vita nel presente. Coinvolgere gli studenti, in particolare quelli veneziani, con progetti di alternanza scuola-lavoro partendo da questo speciale “compleaano” è un tema su cui l’assessore Donazzan si è trovata a confrontarsi con il Direttore della Fondazione Venetian Heritage onlus, Toto Bergamo Rossi, in occasione della visita a Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa proprio nel giorno delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia. Hanno partecipato alla visita anche il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione della Regione del Veneto, il Massimo Marzano Bernardi, il Direttore della Programmazione e gestione formazione professionale e istruzione, Fabio Menin, ed il Direttore della Rendicontazione e contabilità, Massimo Toffanin. Venetian Heritage è un’organizzazione internazionale non profit con sedi a New York e a Venezia

L’assessore regionale Elena Donazzan in visita a Palazzo Grimani, insieme con Toto Bergamo Rossi, Massimo Marzano Bernardi, Fabio Menin e Massimo Toffanin

che agisce nel quadro del Programma congiunto Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia: la Fondazione Venetian Heritage onlus sostiene iniziative culturali tramite restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche, ai fini di far conoscere al mondo l’immenso patrimonio di arte veneta in Italia e nei territori anticamente parte della Serenissima. “La bravura del Direttore Bergamo Rossi di coinvolgere il grande mecenatismo internazionale per Venezia – ha osservato l’assessore Donazzan a margine della visita - deve sposarsi con una maggiore cultura e consapevolezza da parte di noi tutti - istituzioni, imprese, cittadini e studenti - di quanto l’amore per Venezia possa aiutare non solo la città, ma tutto il nostro Veneto della bellezza”.

Pittura. Dalle città deserte al pericolo del virus, il Covid 19 raccontato da Sandro Varagnolo Sandro Varagnolo ha presentato in Russia due opere sul tema della pandemia che, per una tragica fatalità, ha coinvolto lo stesso artista. Nel Centro culturale Meridian di Mosca l’artista chioggiotto ha partecipato ad una mostra collettiva allestita fino al 31 marzo intitolata “In casa Russia con gli occhi di Ludmila” e curata da Loreta Larkina, un evento condiviso anche nel canale social YouTube - https://www.youtube.com/watch?v=RhhTsEYM3io - e in un catalogo cartaceo. Si tratta di 2 opere ad olio su tela: una dal titolo “Città deserte” della misura di 120x80cm, uno scorcio del Sagraeto di Chioggia con la presenza di una mascherina sul leone simbolo della città lagunare su un complesso lapideo evocativo la pietas popolare completamente deserto; l’altro è un olio su tela di 50x70 cm, “La verità svelata”: una figura di donna abbigliata da medico della peste con un’atmosfera metafisica ed elementi simbolici presenti a codificare la grande pericolosità del

virus nonostante le protezioni che sono risultate l’unica vera barriera contro questo mostro invisibile. Sandro Varagnolo si è trovato ad affrontare il Covid - 19 con la sua professione di infermiere e poi coinvolto anche direttamente mettendo a repentaglio la sua stessa salute. Solo grazie alle cure tempestive del Pronto Soccorso di Chioggia e il successivo ricovero immediato al centro di pneumologia a Dolo Varagnolo è guarito. “Un sentito ringraziamento - dichiara l’artista chioggiotto - a tutti coloro che sono immediatamente intervenuti per soccorrermi e sconfiggere questa atroce malattia: i miei colleghi del Pronto Soccorso ed il primario dottor Andrea Tiozzo e i colleghi e il dottor Accurso Aloi del centro Pneumologia di Dolo, un’eccellenza nella lotta al Covid”. L’attività culturale di Sandro Varagnolo proseguirà anche con altri eventi che sta organizzando in collaborazione con gli artisti Pregnolato e Doria. Eugenio Ferrarese


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Sport

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Podismo. L’annuncio del comitato promotore e del consiglio direttivo “Tgs Eurogroup”

Su e Zo per i Ponti salta anche nel 2021

I

l mese di aprile è da decenni riservato ad un evento molto atteso a Venezia, la “Su e Zo per i Ponti”. Lo scorso anno la manifestazione venne rinviata a causa della prima fase dell’emergenza dovuta al Covid-19 e tutto faceva presagire che nel 2021 si potesse svolgere la 42a edizione di questa suggestiva e salutare passeggiata di solidarietà, ma non sarà così perché anche l’edizione di quest’anno è stata rinviata dagli organizzatori. Per il secondo anno consecutivo salta tutto a causa della pandemia. L’appuntamento è alla primavera del 2022 quando tutti sperano che la pandemia sia definitivamente conclusa. Il comitato promotore della “Su e Zo per i Ponti” di Venezia e il consiglio direttivo “Tgs Eurogroup”, l’associazione di promozione sociale promossa dai salesiani di Don Bosco che organizza la manifestazione fin dalle origini, si arresnde per il 2021 “Purtroppospiegano- le misure stringenti ma necessarie che caratterizzano questo periodo eccezionale, unite alla proroga dello stato di emergenza al 30 aprile 2021, non ci hanno consentito di confermare l’edizione di

quest’anno. L’appuntamento è dunque rinviato ad aprile 2022: non vediamo l’ora di ritrovarci tutti uniti a Venezia in sicurezza e con serenità, in una giornata all’insegna dell’aggregazione, dell’amicizia e della solidarietà”: Il comitato promotore della manifestazione sta pensando ad un nuovo progetto che ha l’obiettivo di accogliere nuovamente a Venezia gli appassionati in una forma inedita e originale, a partire già da questa primavera. In abbinata

E’ possibile comunque acquistare da subito un “Cartellino di Solidarietà”, per la partecipazione alla edizione 2022 anche un’importante campagna di solidarietà. E’ possibile, infatti, acquistare da subito un “Cartellino di Solidarietà”, per la partecipazione alla edizione 2022 della Su e Zo per i Ponti. Acquistando il Cartellino di Solidarietà ora si avrà l’opportunità di ricevere per primi il Cartellino Su e Zo 2022 non appena sarà messo ufficialmente in vendita, evitando

di incorrere in possibili aumenti che potrebbero essere previsti per l’edizione del prossimo anno. Assieme al cartellino è possibile anche acquistare la “T-Shirt Solidale”, per ciascuna maglietta venduta sarà devoluto 1 euro alle “Missioni Salesiane”. Con l’acquisto del cartellino o della “T-Shirt è possibile effettuare una donazione libera per il fondo

di beneficenza dedicato alle iniziative solidali a sostegno del territorio locale (“premio per le scuole Don Dino Berti”) e delle “Missioni Salesiane nel mondo (per il biennio 2020-2021 il sostegno è diretto alla comunità salesiana Monte Salvado di Quebrada Honda in Perù). Lino Perini

Caterina Gallo, campionessa regionale di tiro con l’arco Grande soddisfazione per il risultato di prestigio conseguito dall’atleta dolese Caterina Gallo che ha conquistato nelle scorse settimane il titolo regionale di tiro con l’arco nella specialità compound, disciplina che è un concentrato di energia e precisione. Nata nel 2007, Caterina Gallo ha iniziato a tirare con l’arco olimpico nel 2016 con l’Accademia Veneziana di tiro con l’arco, l’anno successivo è passata all’Asd Arcieri e Balestrieri di Spinea, sodalizio presieduto da Mario Marin che è stato campione italiano compound nel 2001. Proprio in questa specialità Caterina Gallo ha

iniziato a dedicarsi dal mese di settembre del 2020, seguita dai tecnici Mario e Alessandra Marin. L’associazione di Spinea è ai vertici regionali in quanto nell’ultimo campionato regionale compound ragazzi ha occupato tutto il podio con il vincitore Tommaso Seno, il vicecampione, Leonardo Comelato e Maksim Kyndrat giunto terzo, terzetto che si è aggiudicato anche il titolo regionale a squadre. L’associazione degli Arcieri e Balestrieri di Spinea è una delle poche associazioni che avvia all’arco compound anche i giovanissimi. Fra

l’altro l’arco compound è la nuova specialità del tiro con l’arco che entrerà alle prossime Olimpiadi. È un arco dotato di cam che potenziano la velocità dell’arco stesso e di accessori che permettono un tiro più preciso. Soddisfazione e complimenti alla giovane atleta dolese sono stati espressi dal vicesindaco con delega allo sport Gianluigi Naletto, che ne ha esaltato l’impegno e la forza di volontà “testimone di come poter vincere importanti sfide, in un momento storico così difficile, con duro allenamento, concentrazione e costante determinazione”. (l.p.)

A fianco Caterina Gallo


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#Regione

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Le prospettive. Il Consiglio Regionale ha votato anche due risoluzioni sul tema

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Ora il Veneto vuole poter dire la sua” “V

ogliamo dire la nostra sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, porteremo a Roma le proposte del Veneto e le necessità del nostro territorio”: Francesco Calzavara, assessore regionale al bilancio, rivendica il ruolo delle regioni nei giorni in cui il confronto si fa più intenso in vista del 30 aprile, data entro la quale il Piano dovrà essere presentato alla Commissione Europea. Il Consiglio Regionale del Veneto ha dibattuto a lungo e votato due risoluzioni. “In questo piano, - osserva Calzavara - le Regioni non sono state coinvolte. Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale è stata completamente dimenticata la fase ascendente; l’impostazione centralistica finora seguita è destinata a portare pochi frutti e non tiene conto dei reali bisogni espressi dai territori. Le Regioni, invece, devono essere parte attiva nell’utilizzo delle risorse europee, che vedono quali priorità la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione verde ed ecologica, l’inclusione sociale e la salute”. L’assessore aggiunge che il Veneto ha comunque cercato di raccogliere le principali priorità facendo sintesi di una serie di progetti necessari per la crescita del nostro territorio, confezionando un Piano regionale per la ripresa e la resilienza che si articola in 13 macro- progetti (crescita e valorizzazione del capitale umano; energia sostenibile; inclusione sociale; infrastrutture per la competitività e per l’attrattività turistica e culturale; innovazione; mitigazione del rischio idrogeologico; olimpiadi invernali Milano Cortina 2026; rafforzamento, innovazione e digitalizzazione delle istituzioni pubbliche; recupero e risanamento ambientale; resilienza sanitaria; gestione delle risorse

idriche; conversione eco-sostenibile del sistema della mobilità), in 155 schedeprogetto, per un valore complessivo di 25 miliardi. “Un piano, peraltro, coerente con il programma di governo illustrato dal Presidente della Regione Luca Zaia, per un Veneto più sicuro, più equo, che cresce sotto l’aspetto della digitalizzazione, creando vere e proprie autostrade digitali per le nostre imprese e famiglie. Investiremo molto anche sulle infrastrutture viarie. Auspico quindi una nuova stesura del Piano – conclude Francesco Calzavara - che dovrà per forza essere arricchito dai contributi che provengono dalle Regioni. E desidero ricordare il grande lavoro svolto nelle ultime settimane dalle diverse commissioni consiliari, nelle materie di rispettiva competenza, e il numero dei soggetti portatori di interesse ascoltati e coinvolti”. Due le risoluzioni approvate dal Consiglio su questo tema. La prima, proposta da Alberto Villanova e Giuseppe Pan chiede di coinvolgere maggiormente le Regioni e le Autonomie Locali per consentire una governance efficace dei processi decisionali, una maggiore attenzione e un puntuale monitoraggio di tutte le azioni a sostegno della ripresa e della lotta alla pandemia. “Dobbiamo utilizzare la transizione ecologica per far ripartire la nostra economia- spiega Alberto Villanova – Le Regioni devono contare di più ed essere pienamente coinvolte nell’utilizzo dei più importanti Fondi europei. dare una mano alle nostre aziende in difficoltà, ai nostri artigiani e liberi professionisti, in modo da distribuire la ricchezza sul territorio. La transizione ecologica rappresenta infatti un fondamentale pilastro, ma non va ridotta a una

Francesco Calzavara

plastic tax, ovvero non deve bloccare la crescita, bensì rappresentare una concreta possibilità di sviluppo per i nostri territori”. Elisa Venturini (Forza Italia) sottolinea che ora il vero problema è il coordinamento delle diverse azioni e il rispetto delle tempistiche indicate per l’impiego delle risorse”. Approvata anche la risoluzione sottoscritta dal Capogruppo Dem Giacomo Possamai, e da Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Andrea Zanoni e Francesca Zottis. “Il Veneto del futuro dovrà essere più digitale, più green, più inclusivo. Siamo di fronte a una straordinaria opportunità per progettare un futuro diverso per la nostra regione, in linea con quanto prevede il Recovery Fund e nel rispetto

L’assessore Calzavara: “Facciamo sentire la nostra voce a Roma, presentando i nostri progetti, le Regioni non sono state coinvolte eppure esprimono i reali bisogni dei nostri territori” delle sue linee portanti: transizione ambientale, digitalizzazione, innovazione e inclusione sociale. Va sfruttata la filiera dell’idrogeno”. La Risoluzione “impegna il Presidente e la Giunta regionale, in particolare, a promuovere e sottoscrivere un “Patto per il Veneto del 2030”.

Venturini e Bozza: “Bene i vaccini nelle farmacie, ora diventino centri di stoccaggio per i medici di base” “Raggiunta l’intesa con le farmacie come Hub vaccinali, occorre organizzarsi e farsi trovare pronti sul piano operativo a livello regionale e territoriale. Auspichiamo si possa procedere in maniera univoca nei Distretti sanitari provinciali, perché più si agirà uniti in tutta la Regione, prima si riuscirà a debellare questo virus”. Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia, Elisa Venturi-

ni e Alberto Bozza, i quali ricordano di aver posto il problema come gruppo consiliare di Forza Italia: “fin dall’inizio del nostro mandato ci siamo spesi per il coinvolgimento anche delle Strutture private e delle farmacie per sostenere e integrare il Sistema Sanitario pubblico, dapprima nei tamponi e poi nella campagna vaccinale”. Ora, aggiungono, le farmacie possono diventare anche cen-

tri di stoccaggio e fornitura dei vaccini per i Medici di base, compatibilmente con le modalità di somministrazione e le caratteristiche del vaccino medici di base e farmacie, infatti, possono collaborare nella gestione degli aspetti logicisti e pratici della campagna vaccinale. “Ribadiamo come sia prioritario, - continuano Venturini e Bozza - che gli stessi farmacisti vengano inseriti tra

le categorie prioritarie per ricevere la profilassi, al pari di quanto è stato giustamente fatto per medici e operatori sanitari. Ma ciò che più conta è che sul piano politico finalmente si sia riuscito a raggiungere un’intesa tra Governo e farmacie, che possono fungere anche da presidio territoriale dove prenotare le vaccinazioni attraverso il portale di Azienda Zero”.


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Regione

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L’intervista. L’analisi di Giacomo Possamai, capogruppo PD in Consiglio Regionale

Recovery Fund, occasione da non perdere: investire per un Veneto digitale, green e inclusivo “L

e risorse del Recovery Fund sono un’occasione straordinaria da mettere al servizio di un progetto di rilancio e sviluppo del Veneto, per una Regione digitale, green e inclusiva, i tre indirizzi dati dalla Commissione Europea per il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza”. Così Giacomo Possamai, Capogruppo per il PD in Consiglio regionale, evidenzia il contenuto della proposta presentata al Consiglio, il ‘Patto per il Veneto 2030’. “Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso questo patto, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita: enti locali, associazioni di categoria, e ambientaliste, sindacati, Camere di commercio, Università, Ufficio scolastico regionale, realtà del Terzo settore e del volontariato e banche. Il Patto deve contenere obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, e l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, come ha messo nero su bianco già l’Emilia Romagna”. Ad esempio, secondo Possamai è importante puntare sulla filiera dell’idrogeno: “Gli ultimi due Governi vogliono investire fortemente su questa fonte rinnovabile per eccellenza. Il Veneto ha tutto per ospitare hub per ricerca e produzione, mettendo in rete atenei, categorie economiche e mondo dell’impresa. Ma finora dalla Regione nessuno detto niente. Sulla digitalizzazione le direttrici sono soprattutto due, pubblica amministrazione e scuola. Per quanto riguarda la prima, servono investimenti finalizzati a semplificare i rapporti con le imprese,

A fianco Giacomo Possamai, capogruppo Pd in Consiglio Regionale

“Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso il Patto per il Veneto 2030, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita, fissando obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, le infrastrutture digitali, la sanità, la sicurezza del territorio”

aiutandole ad essere competitive. Se per sbrigare una pratica impiego lo stesso tempo online o recandomi di persona in ufficio non serve a niente. Per la scuola, invece, siamo di fronte ad una grande sfida: le chiusure rigettano nell’angoscia le famiglie venete. Con la didattica a distanza abbiamo sperimentato come la scuola non in presenza acuisca le diseguaglianze. Ciò che serve, al contrario, è un grande progetto di innovazione digitale in cui le famiglie costrette alla Dad abbiano una possibilità in più, e non una penalizzazione”. In questo contesto rientra anche la necessità di potenziare la banda larga e le infrastrutture digitali anche

nelle zone periferiche della regione, come quelle montane, che vanno preservate da un possibile spopolamento derivante proprio dalla difficoltà ad accedere ai servizi essenziali, come il medico di base o l’ufficio postale. “Sul fronte della sanità pubblica dobbiamo avere degli obiettivi per il futuro – prosegue Possamai -. Bisogna investire non solo per ristrutturare gli ospedali, ma anche per ammodernarli, realizzando camere singole che permettano l’isolamento per la riduzione dei rischi da infezione. E potenziare in tutta la regione la medicina di territorio e la strumentazione tecnologica per i distretti, in modo che la sani-

tà pubblica faccia ciò che deve fare: diagnosi precoce, screening gratuiti e vaccinazioni. Anche in questo campo va rafforzata la digitalizzazione, così da assicurare la connessione con i sistemi di assistenza medica, infermieristica e terapeutica ambulatoriale per garantire ai pazienti un’assistenza coordinata e continuativa”. Da associazioni di categoria, consorzi e non solo, emerge forte la necessità di mettere in sicurezza il territorio e di avviare con urgenza il Piano invasi con opere che, finalmente, dopo anni di progettazione, vengano realizzate. “Sono interventi strategici che permettono, da un lato, un risparmio della risorsa idrica favorendo la competitività delle imprese agricole e, dall’altro, di ridurre il rischio di alluvioni e frane: abbiamo visto negli ultimi anni le conseguenze dei cambiamenti climatici, con eventi non più sporadici – conclude Giacomo Possamai -. Crediamo, inoltre, che il sistema agricolo dovrebbe essere maggiormente valorizzato, specialmente per quanto riguarda ricerca e sviluppo, e le numerose aziende giovani che non riescono a trovare dalla Regione sufficiente supporto alle loro progettualità. Si tratta di sostenere le piccole realtà con produzioni locali, che hanno bisogno di essere messe in rete per riuscire a competere con il sistema della grande distribuzione”. Eva Franceschini


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Regione

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L’intervista. Michele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po

“Al lavoro per un’estate sicura” M

ichele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po, racconta quelle che sono le speranze, in ottica estiva, quando ancora tutta l’Italia si trova a dover fare i conti con numerose ristrettezze dovute alla pandemia in atto. Presidente, quali sono le prospettive per l’imminente stagione estiva? “In un periodo così particolare è difficile fare previsioni. Gli ospiti veneti stanno apprezzando ogni anno di più la nostra località, e anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto. Per quello che riguarda giugno molto dipenderà dalle limitazioni e restrizioni. Una vera e grande sorpresa è rappresentata dal mese di settembre, che è sempre stata appannaggio del mercato tedesco, ma che negli ultimi anni ha avuto un maggiore apprezzamento anche per il mercato italiano”. Come stanno preparando-

si gli operatori balneari delle spiagge del Delta del Po? “Tutte le attività stanno facendo del loro meglio per poter accogliere gli ospiti nel modo migliore per la prossima estate, forti degli insegnamenti avuti l’estate scorsa. Posso dire con certezza che saremo in grado di garantire misure e condizioni adeguate alle necessità di tutti i turisti”.

“Anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto” Al riguardo, come vi state attrezzando? “Siamo impegnati in percorsi di formazione e abbiamo attivato una rete di collaborazione tra gli operatori, per poter creare una filiera che possa garantire un servizio migliore, con standard condivisi in tutte le località marittime deltizie. Inoltre, stia-

Nell’immagine Michele Ghezzo (foto di repertorio pre emergenza Covid)

mo facendo un percorso con i portatori di interesse e le amministrazioni comunali, che ci porterà ad avere una reale percezione di un’unica destinazione, da poter fare su tutto il vasto territorio del Delta del Po”. Che cosa vi aspettate di diverso, rispetto all’anno scorso? “Ci aspettiamo più consapevolezza, da parte degli operatori e degli ospiti, circa il difficile momento che stiamo vivendo. Siamo consapevoli di svolgere il lavoro più bello del mondo, ossia l’accoglienza, che sia sotto l’ombrellone, o nel servire un piatto al ristorante oppure nell’ospitare un cliente in hotel. Per questo, tutti quanti, ci stiamo impegnando per offrire una vacanza serena e in totale sicurezza”. Marco Scarazzatti



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on-line:

APRILE 2021

Salute Vaccinarsi in gravidanza

Il messaggio di speranza di due mamme

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Anna e Valentina, le bambine nate già con gli anticorpi contro il Covid Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto a pag 36

Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza a pag 37

osso fare il vaccino contro il Covid 19 in gravidanza? E’ una delle domande che in modo ricorrente si sono poste molte donne in attesa. E fra queste anche Anna Parolo, 36 anni, e Valeria Bernardi, 37 anni, due professioniste sanitarie, la prima immunologa dell’Ulss 6 Euganea, la seconda ginecologa, che lo scorso dicembre, quando è partita la campagna vaccinale, si sono trovate di fronte a questa scelta, anche perché rientravano fra le categorie a rischio, essendo entrambe professioniste sanitarie. E loro hanno deciso, fra le prime donne in gravidanza, di sottoporsi alla vaccinazione. Anna e Valeria hanno discusso con gli esperti dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6, fra cui il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe e la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè, sull’opportunità della vaccinazione in relazione al loro rischio lavorativo, personale e della salute fetale. Prosegue alla pag. seguente

Malattia genetica neurologica. A Padova il primo screening neonatale a pag 38


Salute

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Consulenza scientifica

Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto Uno strumento a disposizione dei cittadini per chiarire dubbi e avere informazioni sicure da fonti autorevoli

Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto

L

e domande sui vaccini sono molte e non sempre le risposte sono chiare o attendibili. Per andare incontro all’esigenza di informazioni autorevoli e chiarificatrici la Regione Veneto ha dato il via lo scorso 26 marzo alla campagna informativa “Io mi vaccino”. Una campagna a sostegno della lotta al Covid 19 tramite il vaccino, con l’obiettivo di supportare il cittadino nella scelta, con informazioni che provengono da fonti sicure e pere domande vaccini sono molmunque fare il vaccino? sone autorevoli, sui cercando di chiarire dubbi esupportare perplessità. l’iniziativa. te e non sempre le risposte sono Il primo protagonista, interpella“Sì, basta una sola dose come diUn Supereroe, un gigante buono è il “testimonial” della chiare o attendibili. Per andare into per fare luce su dubbi e timori, mostrano studi molto recenti”. campagna di vaccinazione contro il Covid19. contro all’esigenza informazioni è eil protettivo professorche Palù, presidente Aifa, Si può contrarre il virus tra prima Raffigura il vaccino, didall’aspetto benevolo autorevoli e chiarificatrici la RegioAgenzia spiega e protegge, che si destreggia attraverso le tanteItaliana e spes- del farmaco, che e seconda dose? ne Veneto ha dato il via lo scorso risponde a delle “E’ possibile perché la copertuso confuse informazioni, mettendo in risalto quelle corrette per semplici domande. 26 marzo alla campagna informatiDi seguito le più frequenti. ra immunitaria, cioè gli anticorpi allontanare dubbi e comunicare in modo semplice, lineare e va “Io mi vaccino”. Una campagna Che garanzia di efficacia offrono neutralizzanti, si forma nel tempo, sintetico l’importanza di un atto così semplice e protettivo. E’ anato sostegno della lotta al Covid 19 i vaccini? quindi c’è una finestra in cui siamo dalla matita di Maria Gianola, disegnatrice veneziana che tramite il vaccino, con l’obiettivo di “I vaccini – è la risposta del proancora infettabili”. ha messo a disposizione la sua creatività per supportare l’inisupportare il cittadino nella scelta, fessor Palù - sono molto efficaci, Quando comunicare malattie o ziativa. con informazioni cheinterpellato provengono fino pere cento, quindi non allergie? Il primo protagonista, per fare lucealsu95 dubbi da fonti e persone autorevoli, abbiamo maidelavuto “Sì, vaccini cosìsola dose “Nelcome momento in cuistudi ci simolto vaccina timori, è ilsicure professor Palù, presidente Aifa, Agenzia Italiana basta una dimostrano recercando di chiarire dubbi e perplesefficaci. L’efficacia si misura sulla c’è un medico che fa un’anamnesi. farmaco, che risponde a delle semplici domande. Di seguito le centi”. sità. prevenzione della malattia, sappia- il virus Quello il momento cui si indipiù frequenti. Si può contrarre traèprima e secondaindose? Un Supereroe, un gigante buono mo che vaccini così efficaci possono cano tutte le condizioni patologiche Che garanzia di efficacia offrono i vaccini? “E’ possibile perché la copertura immunitaria, cioè gli antiè il“I“testimonial” della campagna di Palù prevenire anche le allergie altro” vaccini – è la risposta del professor - sono molto ef- l’infezione”. corpi neutralizzanti, si pregresse, forma nel tempo, quindiec’è una finestra vaccinazione contro il Covid19. Dopo quanto tempo il vaccino ha Quali sono gli effetti collaterali ficaci, fino al 95 per cento, quindi non abbiamo mai avuto vac- in cui siamo ancora infettabili”. Raffigura il vaccino, dall’aspetto effetto? dei vaccini? cini così efficaci. L’efficacia si misura sulla prevenzione della Quando comunicare malattie o allergie? benevolo e protettivo che spiega e possono “Solitamente un’im-in cui ci“Gli effettic’ècollaterali malattia, sappiamo che vaccini così efficaci prevenire per indurre “Nel momento si vaccina un medicosono che faquelli un’aprotegge, che si destreggia attravermunità protettiva in grado di neudi tutti i vaccini. I primi nella sede anche l’infezione”. namnesi. Quello è il momento in cui si indicano tutte le condisoDopo le tante e spesso inforpassarepregresse, locale:ledolore, arrosquanto tempo ilconfuse vaccino ha effetto?tralizzare il virus devono zioni patologiche allergie rigonfiamento, e altro” mazioni, mettendo in risalto quelle almeno 21 giorni. C’è, per quasi tutti samento, nel giro di poche ore o al “Solitamente per indurre un’immunità protettiva in grado di Quali sono gli effetti collaterali dei vaccini? corrette per allontanare dubbi e coi vaccini, bisogno di una seconda massimo nell’arco di una giornata. neutralizzare il virus devono passare almeno 21 giorni. C’è, per “Gli effetti collaterali sono quelli di tutti i vaccini. I primi nelmunicare modo bisogno semplice, lineare di solito, possono essere nel 30, nel 40 giro forse quasi tutti iinvaccini, di una secondadose doseche che sisi fa fa aa distanza, la sede locale: dolore, Ci rigonfiamento, arrossamento, di edistanza, sintetico l’importanza di un atto di tre o quattro settimane e, quindi, anche 50 per cento dei segni sistedi solito, di tre o quattro settimane e, quindi, bisogna poche ore o al massimo nell’arco di una giornata. Ci possono così semplice protettivo. E’per nato mettere altri30,dieci mici molto come astenia, domettere in controealtri dieci giorni avere bisogna un’immunità com- in contro essere nel 40 forse anche 50 banali, per cento dei casi sistemici dalla matita die neutralizzante”. Maria Gianola, di- giorni per avere un’immunità comlorabilità muscolare, dolore articolapleta, protettiva molto banali, come astenia, dolorabilità muscolare, dolore artisegnatrice veneziana che comunque ha messo farepleta, protettiva e neutralizzante”. e febbre che si risolvono di solito Se ho avuto il Covid devo il vaccino? colare e febbre che si re risolvono di solito molto precocemente”. a disposizione la sua creatività per Se ho avuto il Covid devo co- molto precocemente”.

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Vaccinarsi in gravidanza

Il messaggio di speranza di due mamme

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sostenerle in questa scelta anche i loro compagni, entrambi professionisti sanitari. Preziosa anche la collaborazione con il dottor Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, e del professor Fausto Baldanti, direttore della Virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia. E quindi entrambe le professioniste sanitarie, che non erano mai state contagiate dal virus, si sono sottoposte, nel corso del terzo trimestre di gravidanza, volontariamente a inizio gennaio alla prima dose di vaccino e, a distanza di tre settimane, alla seconda. Il decorso è stato regolare per entrambe le gravidanze: le due donne non hanno segnalato effetti collaterali dopo l’inoculazione del vaccino. Anna (la figlia di Valeria) è nata il 9 marzo scorso e Valentina (la bimba di Anna) il 16 marzo; entrambe alla nascita pesavano circa 3 chili, entrambe stanno bene e sono state allattate al seno. Ma c’è di più: le bambine presentano gli anticorpi contro il Covid 19. “Con la vaccinazione è stata protetta l’ultima parte della mia gravidanza – racconta l’immunologa Anna Parolo – che è quella più rischiosa in caso di infezione da Covid. Sono doppiamente contenta di sapere che anche la mia bambina ha gli anticorpi perché mi fa sperare che sia ben protetta. Consiglio di approcciarsi molto serenamente alla vaccinazione”. “Un’infezione alle vie respiratorie a termine della gravidanza potrebbe rivelarsi anche molto grave – sostiene la ginecologa Valeria Bernardi – Gli studi sottolineano come l’infezione da Coronavirus nei bambini molto Mamme in attesa piccoli possa essere molto seria e professioniste e avere conseguenze importanti. Sono questi i motivi che mi hanno sanitarie, hanno spinto a vaccinarmi, tenendo conto deciso di vaccinarsi del fatto che i rischi di un vaccino sono sicuramente minimi. La mia nell’ultimo trimestre esperienza è stata positiva”. della gravidanza “Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”. “Gli studi sono limitati – rileva ancora il dottor Jorizzo – ma concordi nel suggerire che non ci sono effetti collaterali sulla mamma e sul feto. La vaccinazione quindi potrebbe essere indicata, anche in gravidanza, nelle situazioni con fattori di rischio, come suggerito dalle Società di Ginecologia Italiane”. “L’esperienza di queste mamme è rassicurante perché sono riuscite a sottoporsi ad entrambe le dosi e a partorire a 5,6 settimane dall’ultima dose di vaccino, l’allattamento non è stato compromesso. Il messaggio che vogliamo trasmettere è di fiducia” aggiunge la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè. “Sarà interessante in futuro capire – sostiene - se il passaggio di questi anticorpi a seguito della vaccinazione materna contro il Sars-CoV-2 possa proteggere il neonato come avviene in seguito alla vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse. In tal caso bisognerebbe definire se esiste una fase ideale della gravidanza per la vaccinazione”. E’ quindi importante offrire anche alle future mamme e alle mamme in allattamento il vaccino anti Covid, - concludono Jorizzo e Ngaradoumbe - se appartengono a categorie a rischio.


Salute

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Covid 19 e diffusione tra i banchi

Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza

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siste realmente una relazione tra diffusione del Covid 19 e la scuola in presenza? La scuola può essere un potenziale luogo che amplifica il contagio? L’argomento è delicato e complesso e se n’è dibattuto a lungo, con le due posizioni, e relative scuole di pensiero, - chi sostiene che vi sia un rischio concreto e chi invece ritiene che non sia così – a confronto quotidiano sulla questione. Un recente studio, tuttavia, nel fare un po’ di chiarezza sul ruolo di bambini e ragazzi in età scolare e delle scuole nella diffusione di SARS-CoV-2, “scagiona” la scuola e i bambini dall’ “accusa” di essere “amplificatori” della pandemia. Lo studio è stato coordinato dal professor Luca Scorrano del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e dalla professoressa Sara Gandini, epidemiologa dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, in collaborazione con l’Aulss 9 Scaligera di Verona, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata e AbaNovus di Sanremo. Questo studio, “A cross-selectional and prospective color study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in Italy”pubblicato sulla prestigiosa rivista “The Lancet Regional Health – Europe”, indica che l’impennata dell’epidemia osservata tra ottobre e novembre 2020 non può essere imputata all’apertura delle scuole e come la loro chiusura totale o parziale, in particolare in due regioni italiane, non abbia influito sulla diminuzione dell’indice Rt. “Abbiamo pertanto confrontato l’incidenza del Covid 19 tra gli studenti e tra il personale scolastico (docente e non) con quella popolazione generale, dello stesso range di età nel caso del personale scolastico - spiega il professor Scorrano - Abbiamo valutato se in concomitanza con l’apertura della scuola l’incidenza del Covid19 aumentasse prima tra le persone in età scolare che nella popolazione generale, se gli studenti o il personale scolastico positivi al Covid-19 provocassero focolai nelle scuole, se i focolai in contesti scolastici fossero causati principalmente da

Da una ricerca pubblicata su “The Lancelot Regional Health – Europa” sull’impennata della pandemia in Italia tra ottobre e novembre 2020 emerge che gli studenti non sarebbero “amplificatori” delle infezioni da SARS-CoV-2

Ragazzi “influencer” per promuovere una sana alimentazione

Da sinistra: il professor Luca Scorrano e di seguito l’epidemiologa Sara Gandini

studenti, e infine se a livello delle diverse regioni italiane l’aumento dell’indice Rt seguisse le date di apertura della scuola (diverse da regione a regione) a un intervallo di tempo costante. Un intervallo di tempo costante tra apertura delle scuole e aumento dell’indice Rt sarebbe infatti un importante indicatore di correlazione tra scuole in presenza e circolazione virale nella popolazione generale”. Il nostro studio mostra come l’incidenza di Covid 19 tra gli studenti sia stata inferiore rispetto alla popolazione generale – dice la professoressa Sara Gandini. - Le infezioni secondarie a scuola erano Le infezioni secondarie a scuola erano inferiori all’1% e i focolai si sono verificati nel 5-7% delle scuole analizzate. L’incidenza tra gli insegnanti era paragonabile a quella registra tata nella popolazione di età comparabile a quella degli insegnanti. Le infezioni secondarie tra gli insegnanti erano rare e si verificavano più frequentemente quando il caso indice era un insegnante rispetto a uno studente. Nel periodo che ha di poco preceduto l’apertura delle scuole in Veneto e in concomitanza con l’apertura stessa, l’incidenza di Covid 19 è cresciuta massimamente non

tra gli studenti ma negli individui di 2029 e 45-49 anni. Lo sfasamento tra le diverse date di apertura delle scuole nelle regioni italiane e l’aumento dell’indice Rt regionale non è stato uniforme. Infine le chiusure in due regioni dove sono state attuate prima di altre misure restrittive non hanno influenzato la diminuzione di Rt che era già in atto”. “Nel loro complesso, queste evidenze non supportano un ruolo degli individui in età scolare e delle aperture scolastiche come “motore” della seconda ondata di Covid-19” osserva il professor Scorrano. “Il nostro lavoro si aggiunge alle molteplici evidenze accumulate nel corso di quest’ultimo anno che nel loro complesso hanno “scagionato” la scuola in presenza. In salute pubblica – conclude la professoressa Gandini dobbiamo sempre bilanciare rischi e benefici. Alla luce della mancanza di solide evidenze che la scuola in presenza contribuisca significativamente alla diffusione della pandemia, ci sembra che il beneficio non sia chiaro e che il rischio qui sia soprattutto quello delle gravi ripercussioni causate della chiusura delle scuole sulla salute di bambini ed adolescenti”.

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ragazzi e 13 istituti alberghieri coinvolti nel progetto “La salute nel Piatto” Ragazzi “influencer” per promuovere una corretta e sana alimentazione, perché la salute si trova anche nel piatto. E proprio “La salute nel piatto” è il nome del progetto che ha il patrocinio della Regione Veneto e dell’Istituto Oncologico Veneto e che vede coinvolti gli studenti e le studentesse di 13 istituti alberghieri di tutto il territorio regionale. In tutto 375 ragazzi chiamati a realizzare delle ricette seguendo le indicazioni dei nutrizionisti della Lilt; potranno scegliere al massimo due ingredienti tra quelli indicati dall’équipe di nutrizionisti e creare una ricetta sul tema della corretta alimentazione, specificandone le proprietà nutrizionali e le accortezze da adottare in cottura per ridurre al minimo le alterazioni di tali proprietà e la formazione di possibili composti dannosi. In questo contesto i ragazzi sono chiamati a parlare ai loro coetanei, con un linguaggio vicino alla loro sensibilità, svolgendo un ruolo attivo di “influencer” nel diffondere questo messaggio attraverso i social più praticati dai giovani. L’iniziativa è stata presentata in occasione della Settimana nazionale per la Prevenzione Oncologica dal Coordinamento Lilt del Veneto e che ha visto la partecipazione di Dino Tabacci, coordinatore Lilt Veneto e Presidente Lilt di Pado-

va, che ha fatto gli onori di casa, il Consigliere e membro della Giunta dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Orio Mocellin – simbolo della sana alimentazione è stato individuato l’olio extra vergine di oliva, principe della dieta mediterranea e considerato elisir di lunga vita - l’astrochef ed esperto in sana alimentazione, nonché testimonial del progetto, Stefano Polato. Il progetto ha riscosso grandi manifestazioni di approvazione anche da paerte dell’assessore regionale alla Scuola Elena Donazzan. “Trovo particolarmente apprezzabile ed efficace – ha osservato in occasione della presentazione - che si sia scelto di puntare sul linguaggio e sulle piattaforme social preferite dai più giovani: la consapevolezza deve partire infatti dalla scuola, perché i nostri ragazzi saranno presto chiamati ad essere i professionisti della ristorazione, un mondo che spazia dal bar sotto casa al ristorante stellato, magari puntando a quella vetta rappresentata dal testimonial di questa iniziativa, l’astrochef Stefano Polato”. I 375 ragazzi si sono divisi in 37 gruppi e si sfideranno nella realizzazione di Piatti della salute, sani, replicabili a casa, in grado di valorizzare ingredienti del territorio e di ottenere una buona visibilità sui social. A fine maggio il miglior piatto della salute verrà premiato dalla Commissione di esperti Lilt.


Salute

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Malattia genetica neurologica. A Padova “nasce” il primo screening neonatale A fianco il dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unit Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova

Cometa A.S.M.M.E: dal 1992 al fianco di chi lotta contro le Malattie Metaboliche Ereditarie

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n Italia un neonato su 2000 è affetto da malattie metaboliche ereditarie: a causa di un’alterazione del DNA il metabolsmo non funziona in modo corretto e le sostanze assunte come cibo, anziché trasformarsi in nutrimento, diventano tossiche e producono gravi danni all’organismo. Per sconfiggere le malattie metaboliche ereditarie, nel 1992 un gruppo di famiglie fonda Cometa A.S.M.M.E, che oggi conta più di 3000 tra soci e sostenitori in tutta Italia. L’Associazione, che ha la sua sede a Ponte San Nicolò in provincia di Padova, da quasi 30 anni è al fianco di malati metabolici ereditari, bambini e adulti, per sostenerli e accompagnarli nelle cure quotidiane. Grazie alla tenacia della Presidente Annamaria Marzenta, all’impegno dei volontari e alla generosità delle famiglie, Cometa A.S.M.M.E ha già investito più di due milioni di euro in progetti di ricerca, prevenzione ed assistenza, tra cui l’acquisto della strumentazione “Tandem Mass Spettrometria” necessaria per lo screening neonatale metabolico allargato, e altri due spettrometri per la ricerca sulle malattie neurodegenerative e sulle malattie lisosomiali. L’associazione ha contribuito a realizzare il nuovo Laboratorio di 1 livello per le MME a Padova al Campus Biomedico Pietro d’Abano, in grado di effettuare ogni anno 40.000 analisi su campioni biologici provenienti da 4 provincie del Veneto (Padova, Venezia, Treviso e Belluno), dal Friuli e dalla provincia autonoma di Trento. L’associazione sostiene costantemente anche borse e progetti di studio per medici specializzati, organizza conferenze e convegni medici e momenti di sensibilizzazione per promuovere la conoscenza e la ricerca sulle MME.

adova si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nella ricerca scientifica, questa volta grazie al team diretto dal dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova. Nelle scorse settimane l’equipe ha proposto per la prima volta al mondo un nuovo screening neonatale per una malattia genetica neurologica, chiamata AADC o deficit delle decarbossilasi degli aminoacidi aromatici, che determina una grave disabilità motoria con capacità intellettive normali. Per questa malattia è stata recentemente trovata una terapia genica molto efficace ma le possibilità terapeutiche sono strettamente legate alla diagnosi precoce: la malattia, infatti, è molto difficile da diagnosticare e spesso i pazienti vengono riconosciuti solo dopo anni, quando non c’è più molto da fare. I clinici di Padova diretti dal dottor Alberto Burlina sono riusciti a rilevare nella goccia di sangue con cui vengono eseguiti gli screening di legge, una molecola, la cosiddetta “3 metildopa”, che presenta una struttura simile alla “tirosina”, già presente nei kit diagnostici utilizzati in tutto il mondo per lo screening neonatale esteso (per legge italiana attivo dal 2016). La novità interessante è che non ci sarà bisogno di ulteriori reagenti né di processi diagnostici lunghi e complessi per la diagnosi, ma sarà sufficiente aggiungere la struttura molecolare del composto alla strumentazione in uso per lo screening: la Tandem Mass Spettrometria, un macchinario ad hoc acquistato nel 2015 dall’associazione Cometa A.S.M.M.E e donato al Laboratorio MME di Padova per eseguire gli screening neonatali. Pubblicata dalla rivista americana “Molecular Genetics and Metabolism”, una delle più importanti riviste nel campo genetico metabolico e organo della Società Americana di Malattie Metaboliche Ereditarie, la ricerca è frutto dell’esperienza maturata nel campo diagnostico dalla Divisione diretta dal dottor Burlina, diventata negli anni uno dei modelli

più avanzati al mondo nel campo delle prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie. “Sono molto orgoglioso del lavoro svolto da tutto il team, che si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nel suo campo - afferma il Dottor Alberto Burlina - Grazie alla nostra scoperta la diagnosi precoce di questa malattia sarà possibile senza dover sostenere ulteriori costi di strumentazioni o reagenti. Siamo contenti che una rivista prestigiosa come “Molecular Genetics and Metabolism” abbia immediatamente accolto la nostra ricerca”. Molto soddisfatta anche Annamaria Marzenta, Presidente di Cometa A.S.M.M.E. che nel 2015 ha acquistato e donato lo spettrometro Tandem Mass Spettrometria: “Siamo davvero felici di aver dato il nostro piccolo, grande, contributo a questa ricerca - afferma Marzenta - Da quanViene proposto do è nata la per la prima volta al mondo nostra associazione nel per l’AADC, deficit delle 1992, non decarbossilasi degli aminoacidi abbiamo mai smesso aromatici che determina una di investire grave disabilità motoria ma con in progetti di ricerca, capacità intellettive normali prevenzione e cura, acquistando questo ed altri macchinari indispensabili per lo screening neonatale, ma anche sostenendo borse e progetti di studio per medici specializzandi. Questa scoperta ripaga il contributo e l’impegno delle nostre famiglie e dei nostri volontari. Grazie al dottor Burlina e alla sua equipe per il loro lavoro quotidiano”. Congratulazioni al team di lavoro arrivano anche da Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, che si è complimentato con tutti i professionisti coinvolti per aver raggiunto questo ambito traguardo.




on-line:

APRILE 2021

Garden

I colori ed i profumi dei fiori primaverili Ecco le varietà ideali per la stagione e per arricchire terrazzi, balconi e giardini

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assato il grigiore invernale ed il freddo pungente, anche il pollice verde di ciascuno di noi può uscire dal letargo! Con l’arrivo della primavera e delle giornate maggiormente soleggiate è davvero istintivo pensare ai colori ed ai profumi del terrazzo, balcone o giardino. Parliamo di fiori, simbolo inevitabile del risveglio della natura e, diciamolo, grandi alleati del nostro benessere, per due motivi principalmente. Perché veder sbocciare i fiori ed ammirarne i colori ed i profumi di certo migliora il buonumore, così come l’autostima se li abbiamo piantati noi! Senza dimenticare che l’attività fisica derivante dal giardinaggio contribuisce notevolmente alla “remise en forme” propedeutica alla prova costume. Vediamo allora qualche esempio fiorito per la primavera che sboccia. LA PRIMULA Il classico fiore da piantare in primavera, esiste in oltre 500 varianti e con un’ampia scelta di colori: fucsia, giallo, rosso, blu, arancione e moltissimi altri. Le primule si possono piantare all’inizio della primavera in vasi da mettere in giardino o sul balcone: hanno bisogno di uno spazio a mezza ombra per restare sane e robuste. Il terreno deve sempre essere tenuto umido, ma l’ac-

qua non deve mai ristagnare. LA STERLITZIA La strelitzia è originaria dell’Africa e rispecchia davvero la natura rigogliosa, per la forma inusuale e per l’esplosione di colori che dona durante la fioritura, che avviene verso la fine della primavera. La strelitzia ama il sole, spesso viene coltivata in serre (per la vendita come fiore reciso), teme il gelo, vuole innaffiature regolari e un’attenta concimazione. Può essere piantata in giardino ma anche in vaso ed è facile da coltivare. IL CICLAMINO Il ciclamino appartiene alla famiglia delle primulacee e ha circa una quindicina di specie di piante perenni. Si può coltivare in vaso e tenere in casa, oppure in giardino o anche sui balconi, purchè nella brutta stagione sia messo al riparo. Il ciclamino ha bisogno di luce, senza tuttavia essere esposto direttamente al sole. Due le caratteristiche principali, le foglie a forma di cuore ed il profumo che emanano i fiori, sempre molto carichi di colore.

da giardino. I bellissimi narcisi, che a dispetto della delicatezza del loro aspetto sono piante robuste, stanno bene in un terreno a mezz’ombra e vanno annaffiati con molta frequenza. I colori classici di questo fiore sono il giallo e il bianco, ma esistono molti ibridi con altre varianti cromatiche.

IL NARCISO Il narciso è una pianta da terrazzo e

IL RODODENDRO Il rododendro appartiene alla famiglia

delle ericaceae; il suo nome deriva dalle parole greche rhodon (rosa) e dendron (albero). È arrivato in Europa dall’Asia soltanto nell’ottocento. Sono piante sempreverdi da esterno, l’ideale è piantarle in giardino in una zona luminosa ma ombreggiata, dal momento che temono il sole diretto. Anche il rododendro annuncia l’arrivo della primavera, con i suoi fiori coloratissimi dalla forma a campanula.


Garden

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L’orto fai da te con i consigli dei tutor Silvia Girotto e Marco Facchin

Coldiretti incontra i consumatori con il pollice verde Il 33% degli italiani ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani

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ltre alla spesa a kmzero i cittadini hanno potuto conoscere i segreti della cura di piante e fiori guidati dai tutor dell’orto di Coldiretti che hanno verificato il pollice verde dei consumatori mentre facevano acquisti tra i banchi dei produttori. Una delle tante proposte offerte dagli operatori agricoli per assecondare la passione di giovani e anziani per la coltivazione della terra e la raccolta dei frutti che proprio a causa degli effetti della pandemia registra un boom determinato quest’anno dall’ esigenza di svago nel lungo lockdown in zona rossa ma anche in molti casi per aiutare i bilanci familiari provati dalla crescente crisi, proprio come avveniva in tempo di guerra. Il 33% degli italiani – spiega Coldiretti – ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni o a titolo gratuito o con affitti simbolici. Esiste poi una quota del 12% che sfoga l’amore per le piante su balconi e terrazzi, verande e davanzali con una vera e propria esplosione di piante e fiori che iniziano a punteggiare di verde e colori il grigio delle città. Il movimento degli hobby farmers, dai balconi ai terreni familiari rappresenta uno spaccato sociale importante che trova nella cura delle piante del verde un importante momento di sfogo contro ansia e stress generati dalla pandemia e dalle limitazioni agli spostamenti fuori casa. Il ritorno degli italiani in orti e

giardini ha un alto valore sociale ed economico in uno dei momenti più difficili per il Paese con una passione che non richiede per forza grossi investimenti o grandi spazi con diverse opportunità e investimenti: dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti - alcune delle

regole fondamentali per ottenere buoni risultati. L’erba gatta si può coltivare in terrazza ed è utile per il micio di casa, la menta e l’origano abbelliscono i davanzali e servono anche in cucina, primule e pansè colorano di primavera vasi ornamentali e giardini. L’atteso equinozio del 21 marzo è stato festeggiato nei mercati di Campagna Amica con lezioni di giardinaggio e consigli utili per il green “fai da te”. Nel padovano le clip di Silvia Girotto dell’azienda Sle di Anguillara sono anche on line e seguite da molti followers coinvolti nei suggerimenti della giovane florovivaista che svela i segreti nascosti dei bouquet, il linguaggio e la stagione ideale di tanti fiori Made in Italy. Come lei anche Marco Facchin dell’azienda bio “Piccolo ortolano” di Saccolongo impegnato ad intrattenere il pubblico in azienda e nelle piazze istruendo le famiglie sulle fasi lunari e i misteri della semina dall’insalata alle piante aromatiche.

Il decalogo per un orto (quasi) perfetto 1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. 2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari. 3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle. 4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale. 5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota). 6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più

volte il vaso aumentandone man mano la grandezza. 7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. 8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti; 9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. 10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.


GUIDA AL SUPERBONUS

“SUPERBONUS SUPERA IL MILIARDO DI EURO: CANTIERI A +44% E VALORE DEI LAVORI A +49% NELLE ULTIME DUE SETTIMANE DI MARZO 2021” Sono molto incoraggianti e positivi i dati che sottolinea l’ex sottosegretario Riccardo Fraccaro, promotore e sostenitore di tutta la filiera dei bonus edilizi, in un post nella sua pagina Facebook “Nelle ultime due settimane di marzo è stato raggiunto un primo traguardo importante: il superbonus supera il suo primo miliardo di euro di lavori eseguiti e asseverati. Secondo i dati forniti da ENEA, infatti, si sono registrati: +44% di nuovi cantieri, passando da un totale di 6959 a 10051; +49% del valore dei lavori eseguiti, passando da 733,2 milioni a 1089,6. E dall’inizio dell’anno: +514% di nuovi cantieri, passando da 1636 a 10051; +477% del valore dei lavori, passando da 189 milioni di euro a 1089,6 milioni di euro Sul fronte energetico, il risparmio stimato acquisito ad oggi è pari 206.435 MWh/ anno.” Fraccaro cita anche il rinomato studio IHS MARKIT PMI® SETTORE EDILIZIO ITALIANO, che ha raccolto i dati del settore tra il 12 ed il 31 marzo 2021. Secondo gli ultimi dati PMI®, il settore edile italiano ha osservato a fine del primo trimestre una crescita della produzione che è

stata elevata e la maggiore in oltre 14 anni, a causa dell’incremento più veloce dei nuovi ordini in quasi venti anni. Le attuali interruzioni sulla catena di distribuzione hanno però provocato l’espansione maggiore dei costi mai osservata finora. L’indice principale dell’indagine è l’IHS Markit PMI sul settore edilizio italiano, un indice di diffusione destagionalizzato che monitora i cambiamenti del volume totale delle attività edili rispetto al mese precedente. A marzo, l’indice principale è cresciuto ulteriormente al di sopra della soglia di non cambiamento di 50.0, salendo da 54.8 di febbraio sino a raggiungere 56.3. Le aziende campione hanno attribuito l’ultimo incremento alle migliori condizioni di domanda e ai bonus governativi. L’ultimo valore inoltre mostra come l’attività edile in Italia sia aumentata al livello più veloce da gennaio 2007. Un’espansione è stata osservata a marzo in tutti e tre i sottosettori monitorati, con quello dell’edilizia residenziale che ha riportato l’incremento più veloce, con un aumento della produzione al tasso maggiore mai registrato dall’inizio di questa indagine nel

1999, seguito dal sottosettore dell’edilizia non residenziale. Il sottosettore dell’ingegneria civile, dopo i precedenti due mesi di declino, ha registrato un ritorno di crescita dell’attività anche se ad un livello solo marginale. A marzo, l’ennesima crescita della domanda ha sostenuto la forte ripresa dell’attività edile. I nuovi ordini ricevuti sono aumentati per il secondo mese consecutivo e al tasso maggiore da maggio 2001 in parte grazie all’ecobonus e al superbonus. I dati di marzo hanno inoltre evidenziato una ulteriore creazione occupazionale nel settore edile italiano. I livelli del personale sono aumentati notevolmente e al tasso più veloce in quasi due anni. Guardando al futuro, a marzo le imprese edili italiane sono rimaste ottimiste in riguardo all’attività del prossimo anno. L’ottimismo è stato attribuito alle agevolazioni fiscali governative, alla migliore domanda da parte dei clienti e alla speranza di una forte ripresa non appena le restrizioni anti Covid-19 verranno allentate. L’ottimismo è diminuito dal recente record di febbraio ma è rimasto storicamente elevato.

“Mi sembra evidente – conclude Fraccaro - che questi dati confermino la bontà del Superbonus e che portino ulteriore evidenza della necessità di prorogarne la sua durata il più possibile. Il governo precedente ha fatto la sua parte, le imprese, le banche e i professionisti coinvolti stanno dimostrando che la direzione intrapresa è quella giusta. Diventa oggi imperativo dargli più tempo possibile per continuare a lavorare per trasformare in chiave sempre più sostenibile il nostro grande Paese.”


GUIDA AL SUPERBONUS

SUPERBONUS 110%, SÌ O NO? ECCO LE RISPOSTE AD ALCUNI DEI DUBBI PIÙ FREQUENTI Domande e risposte a cura di Agenzia delle Entrate (aggiornamento di Marzo 2021) 1. COME FUNZIONA IL SUPERBONUS?

re se utilizzare la detrazione spettante in cinque quote annuali di pari importo (quattro quote annuali per le spese sostenute nel 2022) o se optare per lo sconto in fattura applicato dai fornitori, oppure per la cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito con facoltà di successiva cessione. L’impresa o le imprese, che effettueranno lo sconto, acquisiranno un credito d’imposta pari al 110% dello sconto applicato in fattura. Tale credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione nello stesso numero di quote annuali di pari importo in cui sarebbe stata fruita la detrazione.

Con il Superbonus gli interventi di efficientamento energetico (es. cappotto termico e sostituzione caldaia) e di messa in sicurezza antisismica degli edifici godranno di un’aliquota di detrazione pari al 110% del costo degli interventi effettuati. Questa aliquota si applicherà alle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022. Nel caso di interventi effettuati sulle parti comuni dei condomini o degli edifici composti da due a quattro unità immobiliari di un unico proprietario o in comproprietà per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per 2. CHI POTRÀ USUFRUIRNE? le spese sostenute entro il 31 dicem- Potranno beneficiare della detrazione bre 2022. Il beneficiario potrà sceglie- al 110%: a. i condomìni e le persone fi-

NUS

ERBO

SUP

siche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche per interventi sulle parti comuni b. le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari c. gli Istituti autonomi

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case popolari (Iacp). In questo caso, il limite di tempo per godere della detrazione al 110% sulle spese relative a interventi di riqualificazione energetica è il 31 dicembre 2022 o nel caso in cui a tale data siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, il 30 giugno 2023 d. le cooperative di abitazione a proprietà, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri



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Oroscopo

Ariete Avete bisogno di dedicarvi un po’ più a voi stessi e alle vostre passioni. Rallentate il ritmo e ascoltate di più voi stessi.

Toro Toro: E’ un periodo di grande inventiva e di buoni propositi. Mettetevi in gioco, il momento è propizio.

Aprile Il sole torna ad illuminare le nostre giornate e restituisce nuove energie e speranze

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Bilancia Siete determinati verso il vostro obiettivo: ci avete lavorato tanto, è tempo di concretizzare gli sforzi fatti fin qui.

Scorpione Avete bisogno di aria nuova ma per ora dovrete desistere da nuove avventure per rimanere con i piedi ben saldi a terra.

Gemelli

Sagittario

E’ il tempo dei colori e della creatività. Non arrendetevi: siate fantasiosi e tenaci, nella vita e nelle relazioni.

Avete voglia di riscatto. Il momento è buono per tentare di realizzare i vostri desideri, anche se non tutti.

Cancro

Capricorno

Novità in vista che toglieranno un po’ di “polvere” alla vostra vita e vi rimetteranno in moto.

Il vostro proverbiale autocontrollo vacillerà. Inizia un periodo di grande romanticismo, sarete distratti e sognatori.

Leone

Acquario

Vivete alla giornata e continuate con il vostro entusiasmo ad affrontare le sfide di ogni giorno. Avrete le giuste soddisfazioni.

La vostra curiosità vi porterà a conoscere persone nuove. Siete ben disposti verso gli altri. Periodo favorevole.

Vergine

Pesci

Alla fine gli affetti sicuri e il vostro giro di amicizie si rivelano essere indispensabili, non cercate altrove ciò che già avete.

Siete alla ricerca di nuovi stimoli e ritmi nuovi. Lasciatevi andare al cambiamento: il nuovo orizzonte vi stupirà




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