La Piazza della Riviera del Brenta - Giugno 2023

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Linea Mestre-Adria, in arrivo cantieri fino a fine anno

Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

C ome previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.

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Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 121 della Riviera del Brenta Servizio a pag. 6
Territoriali ha annunciato una chiusura scaglionata, per la sistemazione dei binari e l’elettrificazione. Scoppia la polemica sulle corse sostitutive TERRITORIO Dal Comune di Mira bonus sicurezza ai cittadini 5 MIRA A Piazza Vecchia un nuovo mercato del contadino 8 MIRA Parte il censimento del patrimonio verde 9 DOLO Villa Matteotti, iniziati i lavori per il museo interattivo 16 MIRA Rifiuti, multe a raffica per chi sversa irregolarmente 12 DOLO “Sul futuro delle Ipab serve grande chiarezza” 18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE GIUGNO 2023 a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30
Sistemi

Mira, con l’autunno in arrivo un bonus sicurezza

Un bonus sicurezza per case, negozi e appartamenti. Ci sta pensando l’amministrazione comunale di Mira, che in queste settimane, insieme alla tenenza dei carabinieri di Mira, sta girando le frazioni del comune per incontrare i cittadini, soprattutto gli anziani, per metterli in guardia su truffe e raggiri, ma anche per parlare di sicurezza in generale. Gli incontri sono stati molto seguiti e finora hanno toccato i centri civici di Borbiago, Oriago e Piazza Vecchia e poi è stata la volta del centro Palladio di Mira e a Marano. “Questi incontri svolti in sinergia con i nostri carabinieri sono utili per informare i nostri cittadini sulle tante insidie legate alle truffe, ma non solo - spiega il sindaco Marco Dori - infatti abbiamo colto l’interesse delle persone per conoscere come funziona il sistema di videosorveglianza e come a loro volta possono dare un contributo alla causa”. Proprio durante un incontro è emersa la testimonianza di un cittadino che da quando ha installato un sistema d’allarme in casa non ha più subito visite indesiderate. “Nel nostro programma - ricorda il sindaco Marco Dori - avevamo già pensato all’erogazione di un bonus sicurezza per acquisto di anti furti e altri sistemi di prevenzione. Di sicuro questo inverno partiremo con un bando sperimentale per capire se questa misura viene percepita come utile. Nel territorio abbiamo una forte rete di controllo di vicinato e di altri volontari della sicurezza, ma anche qualche sistema in più può essere un ulteriore deterrente da non sottovalutare”. Il Comune intende stanziare per questa prima fase sperimentale, 10 mila euro. Il tema sicurezza insomma torna con molta importanza all’interno dei temi di discussione miresi. Proprio a Mira tra l’altro va detto sono sorti i primi gruppi di controllo del vicinato dell’area Metropolitana di Venezia fin dal 2013, a Gambarare. Si tratta di gruppi che si sono rivelati utili in più di una occasione per sventare furti nelle case collaborando con le forze dell’ordine.

Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.

È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.

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Il Comune stanzierà inizialmente
mila euro della Riviera del Brenta Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo, per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
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Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 12 giugno 2023
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
da Giuseppe Bergantin

Territorio. Sistemi Territoriali annuncia la chiusura per lavori ai binari e di elettrificazione

Linea Mestre-Adria, al via 6 mesi di cantieri e tanti disagi in vista

Si prevedono mesi di passione per i pendolari dell’area del piovese della Riviera del Brenta del cavarzerano: da fine giugno a fine anno. La linea ferroviaria Mestre-Adria verrà chiusa per lavori nei due tratti da Mestre a Piove di Sacco dal 10 luglio al 7 settembre e poi da Piove ad Adria dall’8 settembre a fine 2023 (22 dicembre). Si tratta fa sapere la direzione di Sistemi Territoriali di lavori che sono necessari per l’elettrificazione della linea che ora è elettrificata solo nel tratto che va da Mestre a Mira Buse. Se quest’anno i lavori insisteranno in particolar modo sulla Mestre - Adria ci saranno chiusure delle tratte ferroviarie anche sulla linea fra Chioggia e Rovigo che resterà chiusa per tutto il mese

Dal 26 giugno al 14 luglio chiude il tratto da Piove ad Adria. Dal 10 luglio al 7 settembre da Mestre a Piove passando per la Riviera

di agosto (dall’1 al 31) e anche sulla tratta Chioggia - Adria che invece sarà chiusa dal 26 giugno al 31 agosto. Per compiere i lavori della linea Mestre Adria, sono stati stanziati investimenti per 40 milioni di euro. Quest’anno Sistemi Territoriali punta a compiere la maggior parte degli interventi. Non è escluso però che i cantieri e altri lavori saranno programmati nel 2024, senza però il prossimo anno chiudere nuovamente la linea. I servizi sospesi verranno sostituiti da delle corse di bus le cui fermate coincideranno quasi sempre con

le stazioni dei treni della linea. Ma non dappertutto, 2 fermate saranno soppresse con l’arrivo dei bus: una delle due proprio a Cavarzere e un altra quella di Campolongo Maggiore. Ma cosa succederà nello specifico? Dal 26 giugno al 14 luglio sarà chiuso il tratto che da Piove porta ad Adria per sistemazione dei binari. Il tratto che attraversa Cona e Cavarzere. Dal 10 luglio al 7 settembre sarà chiusa anche il tratto che da Mestre porta a Piove di Sacco passando per la Riviera del Brenta (e cioè le fermate di: Oriago Porta Ovest, Oriago, Mira Buse, Sambruson, Calcroci, Prozzolo, Campagna Lupia, Bojon e Campolongo). Qui partiranno i lavori di elettrificazione della linea con la collocazione dei pali e fondazioni da Mira Buse a Piove. Per una settimana lavorativa insomma c’è da considerare che da lunedì 10 luglio al venerdì 14 luglio tutta la linea sarà chiusa completamente. L’8 settembre il tratto fra Piove e Mestre sarà riaperto, sarà chiuso invece dallo stesso giorno quello che va da Piove di Sacco ad Adria fino al 22 dicembre, anche in questo caso per i lavori legati all’elettrificazione della linea. I lavori si sono concentrati in estate fra Piove e Adria – perché, fa sapere Sistemi Territoriali è quella la tratta più utilizzata dai pendolari, mentre numericamente in termini di utilizzo lo sono meno quella fra Piove ed Adria, anche se va detto sono tanti gli studenti diretti agli istituti scolastici superiori di Adria.

Scoppia la polemica sul trasporto dei disabili

”L’annuncio pubblicato da Infrastrutture Venete e Sistemi Territoriali sulle future interruzioni dei collegamenti ferroviari lungo le tratte Adria-Piove di Sacco, Adria-Mestre e Piove di Sacco-Mestre fa rabbrividire. Perché, nel garantire gli autobus sostitutivi, si precisa a chiare lettere che questi mezzi non sono accessibili agli utenti su sedia a rotelle. Si tratta di una vergogna inammissibile”. Questa la dura presa di posizione del consigliere regionale del Pd Veneto Jonatan Montanariello alla scoperta che nei cartelli che inicavano il servizio sostitutivo era spiegato espressamente che non era previsto il trasporto per persone in sedia a rotelle. “Ho avuto modo di raccoglierespiega - l’appello di chi segue da vicino una disabile

della Riviera che, per colpa di questa follia, per quasi tre mesi sarà impossibilitata a recarsi al lavoro. Non consentiremo che accada tutto questo. Ho presentato sulla vicenda un’interrogazione urgente”. Da sistemi territoriali una risposta. “Sistemi Territoriali – spiega l’azienda in una nota - ha attivato da alcuni anni un servizio di prenotazione del viaggio da richiedere via email indicando giorno, treno e tratta di interesse, così da offrire all’utente che ha avvisato della propria presenza un posto dedicato su un mezzo privo di barriere all’accessibilità. Il servizio è attivo tutto l’anno inclusi, ovviamente, i periodi di interruzione della circolazione ferroviaria: saranno utilizzati, infatti, appositi automezzi dotati di pedana mobile”.

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La linea ferroviaria Mestre-Adria Alessandro Abbadir

Territorio. Dopo quello piazza IX Martiri ne arriva un secondo ogni mercoledì

Il mercato del contadino fa il bis e sbarca a Piazza Vecchia

Il mercato del contadino a Mira raddoppia e dopo quello di Mira Taglio attivo da anni davanti al municipio, ne arriva un altro che parte a Piazza Vecchia. Di cosa si tratta? “E’ un mercato riservato agli imprenditori agricoli per la vendita dei prodotti derivati dalla lavorazione dei loro fondi agricoli - spiega l’assessora all’agricoltura, Oriana Gerardi - e la priorità nell’assegnazione degli 8 posti a disposizione è data alle aziende con sede nel Comune di Mira, quindi nei comuni limitrofi e poi nell’ambito della Regione Veneto”. La Gerardi va nel dettaglio. “La filosofia che anima questa iniziativa - continua l’assessora Gerardi - è di promuovere il consumo di prodotti a Km zero, quelli la cui filiera produttiva risulti caratterizzata dal prodotto locale proposto direttamente dal produttore per migliorare il reddito dei produttori stessi e offrire ai consumatori prezzi competitivi e prodotti freschi e di qualità. Gli esercenti della zona hanno ben accolto l’iniziativa, con lo spirito di incrementare la vitalità commerciale nella zona di Piazza Vecchia”. La sperimentazione di

questo nuovo mercato è nata all’interno delle attività di programmazione e coordinamento promosse dal Tavolo Verde dell’Agricoltura, assemblea periodica che riunisce amministrazione comunale e rappresentati delle associazioni di categoria e dell’imprenditoria agricola. “Si tratta di una sperimentazione che durerà un anno, quindi fino a giungo 2024aggiunge l’assessora Oriana Gerardi - al fine di verificare l’interesse dell’iniziativa sia degli operatori che dei consumatori. L’amministrazione in collaborazione con le associazioni di categoria ha raccolto le adesioni degli operatori per la sottoscrizione della convenzione sperimentale.

Si terrà ogni mercoledì mattina”. Insomma una iniziativa che va nella direzione dell’agricoltura sostenibile con prodotti a filiera corta e di stagione che sono sempre più apprezzati dai consumatori in Riviera del Brenta e nel miranese. Sempre più sono anche i giovani che decidono di fare gli agricoltori e poi vendono direttamente i prodotti. Fra i prodotti tipici del mirese c’è sicuramente l’asparago bianco di Giare che fino a circa una decina di anni fa sembrava destinato a sparire e invece ha aumrntato negli ultimi anni le produzioni.

Albo delle associazioni: sono 117 le realtà iscritte

È stato aggiornato l’Albo delle Libere forme Associative del Comune di Mira secondo quanto previsto dal regolamento. E i numeri sono davvero importanti per il territorio. Risultano infatti iscritte 117 associazioni suddivise in quattro sezioni tematiche: pubblica istruzione e cultura 37;

sport e tempo libero 37; attività assistenziali, famiglia, qualità della vita, terza età e politiche giovanili 37; ambiente e protezione civile 6. “Per ogni area tematica verrà convocata a breve la consulta - spiega l’assessora Oriana Gerardi - strumento di partecipazione all’attività amministrativa previsto dallo Statuto Comunale, atto a promuovere e valorizzare la partecipazione all’amministrazione delle libere associazioni ed organismi dei cittadini attraverso l’attività propositiva e di consultazione”.

L’ Albo delle Libere forme Associative è consultabile sul sito web del Comune di Mira.

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Mira

Ambiente. L’annuncio dell’assessore comunale Albino Pesce

Un censimento del patrimonio verde

Sono in fase di ultimazione i lavori all’arredo verde di Mira Taglio e prosegue l’intervento di rinnovamento. “Nelle scorse settimane si è fatta la pulizia delle aiuole pensili collocate nella zona centrale di Mira Taglio, con la collocazione di sasso drenante alla base delle alberature presenti. Le aiuole sono state completamente pulite - dice Albino Pesce, assessore al verde pubblico - con un trattamento speciale oltre che da erbe infestanti anche da diversi rifiuti. Inoltre sono stati ripuliti alla base, anche gli alberi collocati dall’altro lato della strada sempre con la collocazione alla base di sasso bianco drenate e “liberati” da erbe infestanti e rifiuti. Nelle aiuole centrali saranno inoltre inseriti quattro nuovi alberi, questo permetterà di avere una zona centrale più bella e decorosa. Abbiamo inoltre avviato l’inserimento di fiori lungo alcuni dei nostri ponti e completato il rinnovamento verde delle aiuole di Piazza IX Martiri”. Si è concluso inoltre il censimento con screening degli alberi lungo Riviera SIlvio Trentin. “Si è trattato di un intervento mirato per la cura e la valorizzazione del patrimonio arboreo nel comune di Mira - continua l’assessore Pesce - dato che le attività di censimento e valutazione di stabilità su 186 esemplari di tiglio presenti in Riviera Silvio Trentin, sono state fatte con la redazione della scheda Vta su ogni singolo albe-

ro. Il metodo Vta (Visual Tree Assessment), permette attraverso un’attenta e coscienziosa analisi da parte di un tecnico qualificato, di individuare all’interno di una popolazione arborea, quegli individui che manifestano sintomi di probabili anomalie a carico dei propri tessuti interni. Su186 piante esaminate 7 sono risultate in classe D- gravità estrema, si dovrà quindi procedere di conseguenza alla loro rimozione, mentre per le altre 179 alberatura si procederà con la potatura nella prossima stagione invernale e su alcune piante dovranno essere monitorate negli anni a seguire”.

L’amministrazione intende portare avanti nei prossimi anni il censimento delle alberature e va-

In Riviera Silvio Trentin su 186 piante esaminate 7 sono risultate in classe D, vale a dire di gravità estrema, si dovrà quindi procedere alla loro rimozione, mentre le altre 179 alberature si poteranno

lutare il grande patrimonio verde presente sul territorio comunale, dai parchi pubblici al verde di quartieri e frazioni. “Si tratta di una delle azioni presenti nel nostro programma - conclude l’assessore Pesce - e una volta portato a compimento ci darà una esatta valutazione del verde pubblico per poterlo gestire al meglio e avere un dato preciso del patrimonio arboreo presente nel territorio. Ad esempio, in un filare di alberi in via dei Campi a Gambarare, su alcuni alberi sono state riscontrate delle gravi anomalie e dovranno essere rimossi per una questione di sicurezza”.

Alessandro Abbadir

“Turisti in pericolo per raggiungere villa Widmann”

Passaggi pedonali a ridosso delle ville del Brenta, scoppia la protesta. A sollevare il problema nelle scorse settimane è stato a Rudy Toninato referente di Assonautica, Emilia e Veneto. Le situazioni più pericolose sono davanti villa Widmann e davanti villa Pisani a Stra. Da aprile a ottobre sbarcano per visitare questi gioielli architettonici ( uno di proprietà della Città Metropolitana di Venezia e l’altro Museo Nazionale) migliaia di persone spesso anziane dai battelli sul Naviglio. Dal pontile si portano sulla Brentana e poi attraversano per recarsi in villa le strisce pedonali. Strisce che non sono ben evidenziate e che non bastano. Gli automobilisti non si rendono conto del via vai dei turisti. I battellieri spiegano di essere costretti costretti a fare i vigili

per far passare incolumi i turisti.

Una situazione analoga si ripete davanti a villa Pisani a Stra. Per Toninato le soluzioni solo altre.

“Sarebbero utili - dice - a carico della Regione in questo caso, dei semafori a chiamata in modo da

far passare le persone in piena sicurezza. Servirebbero poi dei passaggi pedonali sopraelevati che fossero ben visibili da automobilisti e anche mezzi pesanti che attraversano la Brentana.

Un’area come la Riviera che punta a potenziare il turismo ha bisogno di soluzioni concordate e programmate per il territorio“. La pensa così anche Marco Dori presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta. “Da tempo stiamo - dice - segnalando questo problema alla Regione. Sappiamo che per villa Widmann ci sono dei progettti per la messa in sicurezza viaria dell’accesso. Un ragionamento simile va fatto anche per villa Pisani che è ancor più visitata. Per quanto riguarda ad esempio villa Contarini dei Leoni di proprietà del Comune e a cui sui accede dal canale attraversando una strada comunale (Riviera Silvio Trentin) l’abbiamo trasformata in strada residenziale ciclabile, con il limite per le auto dei 30 chilometri all’ora”.

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Arredo verde a Mira Taglio Mira Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Economia. A Teatro Villa dei Leoni momenti di emozione fra protagonisti Artigiani, premiate le aziende con oltre 40 anni di attività

L’ Associazione Artigiani e Piccola e media impresa

“Città della Riviera del Brenta” ha premiato nelle scorse settimane le aziende iscritte con oltre 40 anni di onorata attività con il premio “Arte dei Mestieri 2023”.

L’evento si è tenuto a Teatro Villa dei Leoni a Mira alla presenza del presidente dell’Associazione Luca Vanzan e del segretario Giorgio

Chinellato. C’erano per Confartigianato Venezia il presidente Siro Martin. Fra gli ospiti in rappresentanza delle istituzioni c’erano il sindaco di Mira Marco Dori e l’assessora alle attività produttive

Oriana Gerardi, il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto il consigliere regionale Jonathan Montanariello che hanno portato tutti il loro messaggio ai partecipanti. “A dimostrazione della grande capacità riconosciuta in capo agli imprenditori associati che da anni si impegnano nella crescita della propria impresa e continuano a garantire un posti di lavoro ai propri dipendenti abbiamo pensato - hanno detto il segretario

Giorgio Chinellato e il presidente Luca Vanzan - ad un premio “Arte dei Mestieri 2023” da consegnare ai titolari di imprese che hanno raggiunto la soglia dei 40 anni di onorata e continuativa attività”. Sono state premiate così fra l’emozione dei rappresentanti delle storiche attività, una cinquantina di aziende di tutto il comprensorio dei 10 Comuni. Il Presidente dell’associazione Luca Vanzan ha ricordato le sfide che l’Associazione in questi ultimi anni ha dovuto far fronte, dai temi della globalizzazione alla pandemia alla crisi provocata dalla guerra in Ucraina. Ha ripercorso dall’inizio la storia dell’Associazione che ha 77 anni (fu fondata nel 1946) dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, sempre al fianco degli artigiani della Riviera indispensabile e puntuale nell’aiutarli a portare avanti le loro attività. Ha ricordato l’impegno dell’Associazione con le mostre ed eventi tenuti sul territorio (Expo Art e tantissime mostre e manifestazioni), il grande impegno nei confronti della cultura promuovendo per decenni il “Concorso Velluti voci nuove della lirica”. Non sono mancati momenti di emozione e commozione quando il Presidente Luca Vanzan ha ricordato la figura del padre Nereo Vanzan storico Presidente dell’Associazione che

per primo coniò il termine “Città della Riviera del Brenta”, il suo impegno per i mestieri, linfa del territorio, e il suo impegno civico e politico. Sul palco è stata chiamata ricevendo un omaggio floreale anche la moglie di Nereo Vanzan, Enrichetta, mamma del Presidente Luca, che ha voluto salutare i partecipanti all’evento ricevendo tanti applausi. Il segretario Giorgio Chinellato ha invece sottolineato le grandi sfide che attendono l’Associazione, ma si

è detto fiducioso che potranno essere affrontate al meglio grazie all’impegno quotidiano degli associati che hanno dimostrato grandissima capacità di adattamento e di superare sfide e ostacoli che si pongono innanzi. Sul palco è intervenuto infine anche il presidente di Confartigianato Venezia Siro Martin. Martin ha messo in luce la necessità di adeguare la normativa sia regionale che nazionale che europea alle esigenze delle piccole e medie imprese.

L’area Pip di Giare punta all’espansione

C’è molto interesse attorno al pieno sviluppo dell’area Pip di Giare. Nelle scorse settimane il Comune di Mira ha inviato alle aziende dell’area produttiva di Giare, la comunicazione per diventare a tutti gli effetti proprietari delle aree, che oggi ospitano una trentina di aziende.”Stiamo già ricevendo le prime risposte - spiega il sindaco di Mira, Marco Dori - e questo è un segnale positivo. Dopo anni siamo riusciti a sbloccare questa partita che dovrebbe portare, finalmente, alla completa realizzazione produttiva dell’area. Negli anni, infatti, molte aziende concessionarie chiedevano di poter passare dal diritto di superficie al diritto di

proprietà per poter attivare gli strumenti finanziari necessari per la costruzione di una nuova impresa o rafforzare un’azienda esistente”. Nelle scorse settimane, inoltre, l’amministrazione comunale di Mira ha incontrato alcune aziende dell’area. “Si è trattato di incontro periodicoaggiunge il sindaco - che ci piacerebbe diventasse costante. Tra i tanti temi discussi, quello della connettività e dell’arrivo della fibra. Purtroppo a Mira ci sono ancora diverse zone bianche, ossia prive di copertura, e quella del Pip di Giare è tra queste. Si tratta di un grave ritardo, che da anni segnaliamo a chi di dovere, sia come amministrazione, sia insieme alle associazioni di categoria. Per fortuna pare che si stia arrivando presto ad una svolta. L’azienda statale che deve portare la fibra nelle zone scoperte ha detto che tutto dovrebbe essere sistemato entro un paio d’anni. Speriamo anche prima, noi comunque non mancheremo di controllare che tutto vada a buon fine nel minor tempo possibile”. Fra le tante prospettive che si potrebbero realizzare nel corso dei prossimi anni, c’è anche l’arrivo di alcune aziende del comparto calzaturiero nella zona industriale di Mira. Aziende che si collocano storicamente nell’area ovest del comprensorio rivierasco.

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Mira

Ecologia. La società partecipata illustra i dati dei primi quattro mesi del 2023

Veritas, aumentano controlli e sanzioni su tutto il territorio contro gli incivili

Nel primo quadrimestre di quest’anno, nei Comuni del miranese e della Riviera del Brenta che hanno richiesto il servizio, gli ispettori ambientali di Veritas hanno effettuato 2.217 controlli contro l’abbandono di rifiuti e sul corretto conferimento dei materiali differenziati. Inoltre, hanno elevato 182 multe e fornito ai cittadini 227 informazioni su come differenziare correttamente i rifiuti. Gli ispettori ambientali, in accordo con gli uffici amministrativi di Veritas, hanno eseguito 187 verifiche sul corretto pagamento della Tari -Tarip. In particolare: a Campagna Lupia sono stati eseguiti 82 controlli ed elevate 2 multe, 73 e 4 a Campolongo Maggiore, 291 e 16 a Camponogara, 184 e 10 a Dolo, 195 e 23 a Fiesso d’Artico, 81 e 12 a Fossò, 68 e 9 a Martellago, 375 e 26 a Mira, 40 controlli e nessun verbale a Salzano, 191 e 29 a Scorzè, 401 e 44 a Spinea, 76 controlli e 1 verbale a Stra, 160 e 6 a Vigonovo. “Ciò - spiega Ve-

ritas in una nota - dimostra ancora la volta la necessità di un maggior rispetto del territorio e di un più alto livello di attenzione nella raccolta differenziata. Le analisi merceologiche periodicamente eseguite da Veritas e le segnalazioni e le multe degli ispettori ambientali, evidenziano che un buon numero di utenti (domestici, ma soprattutto non dome-

A Mira sono stati fatti 375 controlli e date 25 multe, a Dolo invece i controlli sono stati 195 e le sanzioni 25

stici) non si impegna a sufficienza quando separa i rifiuti. Queste persone conferiscono materiali estranei nelle differenziate oppure gettano nel secco residuo rifiuti che invece potrebbero essere trattati. Questo provoca un danno ambientale ed economico (quindi appesantisce le

bollette), perché il trattamento del rifiuto secco residuo costa molto di più di quello del materiale differenziato. Comunque, il territorio resta all’avanguardia in Italia per percentuali di raccolta differenziata e soprattutto per lo scarsissimo utilizzo della discarica”. Lo scorso

Villa Mocenigo al liceo “Galileo Galilei”, ok dalla giunta

Via libera della giunta di Mira alla concessione di Villa Mocenigo per altri tre anni al liceo “Galilei Galilei” di Dolo. L’amministrazione comunale di Mira ha così risposto positivamente alla richiesta di Città Metropolitana di poter continuare ad usare le aule e gli spazi della storica villa di Oriago come sede aggiuntiva del liceo Galileo Galilei di Dolo. In questo modo vengono garantiti gli spazi alla scuola per gli anni scolastici 2023-2024; 2024-2025; 2025 -2026. ”Per noi la presenza del liceo è una cosa bella - spiega il sindaco Marco Dori - e abbiamo avviato questa collaborazione ormai da tre anni. Ora la confermiamo per altri tre anni. Mettiamo ben volentieri a disposizione questi spazi e la nostra villa, perché la scuola e l’educazione sono importanti per ogni co-

munità”. Per insegnanti docenti e famiglie del liceo di Dolo però questa non può essere una soluzione definitiva. E lanciano un appello per una sottoscrizione. “Il liceo “Galileo Galilei” di Dolo - spiegano - ha bisogno di 10 aule in più a Dolo, la soluzione di villa Mocenigo ad Oriago non può diventare una soluzione definitiva e lanciamo una raccolta firme per l’ampliamento”. Le iscrizioni al Liceo di Dolo che è punto di riferimento per tutta la Riviera del Brenta sono passate da 785 dell’anno scolastico 2006/2007 con 33 classi a 1226 di quest’anno con 52 classi. Il prossimo anno gli alunni arriveranno a 1300. Quasi insomma un raddoppio. Nel frattempo nella sede centrale in via Curzio Frasio a Dolo, gli spazi sono diventati sempre più angusti.

anno, nei 45 Comuni dove il Gruppo Veritas gestisce il ciclo dei rifiuti (l’intera Città metropolitana di Venezia più Mogliano Veneto) sono state raccolte 509.560 tonnellate di rifiuti, 349.801 di queste (71,77%) hanno seguito il ciclo delle differenziate e sono diventate materie

prime seconde, quindi nuovi materiali. Il rifiuto secco residuo, cioè tutto quello che attualmente non è possibile riciclare o trasformare, è stato però ulteriormente vagliato per recuperare materiali riutilizzabili conferiti per errore, ed è stato prima trasformato prima in Combustibile solido secondario (Css), poi in energia elettrica. “L’anno scorso l’impianto di Fusina della società controllata – conclude Veritas - ha trasformato in Css 162.000 tonnellate di rifiuti: il secco residuo raccolto più i sovvalli, cioè gli scarti e gli errori delle raccolte differenziate. La lavorazione dei rifiuto secco residuo ha prodotto circa 80.000 tonnellate di Css, 32.000 delle quali sono state utilizzate per produrre energia nell’impianto di Fusina mentre il resto è stato inviato in altri impianti, in attesa della seconda linea che renderà il territorio autosufficiente dal punto di vista degli smaltimenti”.

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Villa Mocenigo a Oriago Discariche abusive lungo gli argini dell’Idrovia a Mira

Società. Inaugurato alla presenza della campionessa Carlotta Pra

Apre in via Velluti il primo “Sport di Tutti i Parchi”

Èstata la pluri campionessa del mondo di kickboxing, Carlotta Pra, a tenere a battesimo a Dolo il primo “Sport di Tutti i Parchi” sul territorio metropolitano di Venezia. Il progetto è stato ideato da Sport e Salute S.p.a., la società nazionale per la promozione dello sport e dei sani stili di vita, in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il Comune di Dolo, da maggio nel quartiere di via Velluti, palestra a cielo aperto di Sport e Salute. Dolo è il primo parco sportivo urbano aperto a tutti nella Città Metropolitana di Venezia e secondo del Veneto. I fondi stanziati da Sport e Salute sono stati 22 mila euro di cui 2 mila messi a disposizione dal Comune dolese. Diverse le discipline coinvolte: ginnastica fisica adattata ed energetica, basket, pallavolo, difesa personale, karate, ed atletica leggera. Tutte le attività sportive sono state dirette dalle associazioni beneficiarie dei fondi del progetto: Riviera Nuoto; Basket Dolo Dolphins; Volley Dolo; Fu Dou Shin; Atletica Riviera del Brenta. A presentare l’iniziativa e il programma, durante la cerimonia di apertura, il sindaco Gianluigi

Naletto e l’assessore allo sport Cristina Nardo, il rappresentante dell’associazione dei Comuni veneti Andrea Martellato, la rappresentante di Sport e Salute Tiziana Boscolo e il coordinatore tecnico del parco Vittorio Fiorentino. “La società è sempre attenta ai territori - dice il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli - al fine di favorire il diritto allo sport di tutti. “Sport di Tutti Parchi” aggiunge valore allo sport in quanto accessibile a ogni area del paese”. “Grazie alla virtuosa sinergia con Sport e Salute

- affermano il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore Cristina Nardo - Dolo si arricchisce di un parco dello sport urbano in grado di offrire, in alcuni periodi dell’anno da concordare con le associazioni sportive, momenti di socialità e benessere fisico in simbiosi con l’ambiente”. Insomma uno spazio davvero importante in cui praticare sport in tranquillità sia da parte dei giovani che di persone meno giovani. Dolo si conferma apripista nel territorio metropolitano di Venezia.

Balducci, campione di karate a 67 anni

Altro titolo conquistato da Giovanni Balducci. Il karateka milanese da anni trasferitosi a Dolo, con oltre cinquant’anni di attività alle spalle, è arrivato a conquistare l’ennesima vittoria da inizio stagione. “Undici titoli

consecutivi in presenza- ci confida Balducci - ho quasi vergogna a dirlo e la stagione è appena iniziata, faccio fatica a crederci, non ho ancora assorbito il “colpo” e devo trovare il modo di conservare la calma riflessiva”. Balducci si è imposto al campionato nazionale Fesik, tenutosi a Montecatini Terme, con oltre 1000 partecipanti. “E’ stata una gara difficile, e tutta in salita, con una finale al cardiopalma, piena di emozioni e azione, ma vinta anche col cuore”. Dopo aver vinto nei kata (le cosiddette Forme), Giovanni Balducci è campione nazionale nella categoria Kata Master 56 anni e più, lui di anni ne ha compiuti 67 ad aprile. Il suo credo? “Quando cancelli dalla mente i limiti che gli altri vogliono importi, niente è impossibile”. (l.p.).

13 www.lapiazzaweb.it Dolo
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Società. Oltre trecento persone hanno manifestato con corteo e un comizio nel centro cittadino

Riviera Pride, un successo fra musica, striscioni e slogan per i diritti di tutti

Riviera Pride di Dolo è stata una manifestazione piena di musica, allegria e tanti striscioni di rivendicazione di diritti, nonostante sia stata preceduta da qualche polemica legata alla concessione del patrocinio da parte del Comune e alla questione dell’utero in affitto. Polemiche sollevate dalle forze politiche locali. Un corteo colorato con circa 300 persone che sfilato dalla zona degli impianti sportivi fino a piazza Cantiere dove si è tenuto il comizio conclusivo. Durante la manifestazione è stato messo a disposizione per chi era non udente un operatore dei segni Lis. La viabilità e la sicurezza è stata assicurata dai militari dell’Arma dei carabinieri. Erano tanti gli striscioni e i cartelli che portavano i manifestanti. Tantissimi i giovani e le giovani presenti.

L’evento è stato organizzato prevalentemente dall’associazione Artemisia che ha sede a Dolo. “Abbiamo voluto essere presenti qui - ha detto Lavinia Vivian per l’ associazione organizzatrice durante il comizio in Piazza Cantiere - perché nelle realtà di provincia più che nelle città la cultura repressiva omofoba patriarcale e capitalista è più presente. A chi come gli esponenti del governo attuale vuole porre dei limiti alle libertà delle persone, rispondiamo con una manifestazione di gioia libertà ed allegria”. Il cor-

teo è sfilato per le vie del paese senza problemi partendo dalla zona degli impianti sportivi per arrivare a Piazza Cantiere. In mezzo al corteo anche le madrine nel pride della Riviera le drag queen. “Abbiamo voluto essere qui - hanno detto - perché è importante essere presenti non solo nelle grandi città ma anche nelle piccole realtà di provincia come Dolo e la Riviera del Brenta”.

Poi la difesa delle famiglie arcobaleno quando il corteo si è fermato davanti all’ex Tribunale di Dolo. Le rappresentanti delle famiglie arcobaleno hanno sottolineato di essere in piazza per difendere i diritti dei loro figli.

“Figli - hanno detto - che rischiano di essere di serie B rispetto a

Durante la manifestazione è stato messo a disposizione per i non udenti un operatore dei segni Lis.

La viabilità e la sicurezza è stata assicurata dai carabinieri, senza particolari problemi di ordine pubblico.

Molti i giovani presenti

quelli delle coppie etero. Queste leggi costringono le famiglie ad adozioni o ad andare all’estero per poter avere dei figli. Con queste leggi come famiglie non possiamo avere la stessa copertura previdenziale che hanno le altre famiglie. I nostri figli devono avere gli stessi diritti di tutti gli altri”. Il corteo ha fatto due tappe, una davanti all’ex Tribunale di Dolo e un’altra davanti alla fermata degli autobus prima di raggiungere Piazza Cantiere per il comizio finale. Fra i tanti slogan negli striscioni uno è stato scritto in vista della prossima manifestazione a Venezia il 24 giugno. “Dalla città alla provincia creiamo comunità resistente verso il laguna Pride 24 giugno Ve”.

Alberto Donadel storico della Grande Guerra

Un giovane autore dolese, Alberto Donadel del 1987, ha pubblicato un’opera storica dal titolo “Archeologia della Grande Guerra”. Il libro di 182 pagine sviluppa alcuni temi e ricerche molto interessanti legati alla prima guerra mondiale ad oltre cento anni dalla sua conclusione. I segni che il conflitto mondiale ha lasciato sul territorio sono ancora molto spesso ben visibili. Trincee, gallerie, fortificazioni e baraccamenti sono rimasti per decenni alla mercé di escursionisti e recuperanti, oltre che del tempo. Con il passare degli anni la ricerca, oltre che storica e collezionistica, è diventata archeologica andando a costituire un nuovo tassello della più ampia e meglio conosciuta Battlefield Archaeology; tra sem-

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pre nuove leggi regionali e nazionali, sperimentazioni in laboratorio e progetti di scavo mirati promossi dalle università e dalle soprintendenze, essa permette di

ricostruire aspetti inediti della vita in trincea e, nel contempo, tenta di dare un nome alle centinaia di caduti che ancora oggi riposano sui vecchi campi di battaglia. Alberto

Donadel è nato e vive a Dolo ed è appassionato di archeologia e di Grande Guerra fin da bambino. Si è laureato in Scienze dell’Antichità con il massimo dei voti presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia dove nel 2012 ha presentato la tesi magistrale in Archeologia della Grande Guerra, evolutasi poi in questo libro. Fa parte dell’associazione Riviera al Fronte e nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “La retrovia del fronte. Stra e Vigonovo durante la Grande Guerra”. Il libro è già stato presentato in due occasioni a Dolo, prossimamente Donadel è stato invitato il 29 giugno alla libreria Militare di Milano e il 15 luglio nella sala comunale di San Martino di Castrozza in provincia di Trento. (l.p.)

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Dolo
Un momento del Riviera Pride a Dolo
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Territorio. L’assessore

e

vicesindaco Matteo Bellomo spiega l’intervento

Villa Matteotti, iniziati i lavori per il museo interattivo

Con i due alti cedri del Libano che campeggiano di fronte alla facciata principale, messi in sicurezza e sottoposti a un trattamento antiparassitario e nutriente per riportarli in buona salute, sono iniziati nelle scorse settimane i lavori di sistemazione degli spazi esterni della villa degli ex uffici finanziari situata all’incrocio fra via Matteotti e via Piave, destinata ad ospitare un museo interattivo fatto di una componente espositiva e di una esperienziale e laboratoriale gestito dalla società Rnb4 Culture. Dopo i cedri, i lavori sono proseguiti nel cortile retrostante alla villa con la ripulitura della muratura ottocentesca restaurata con le tecniche tradizionali; un intervento che consentirà alla comunità di fruire di un angolo di Dolo poco conosciuto. Questo spazio accoglierà un punto di ristoro e di incontro estivo, nonché un angolo dedicato al noleggio di biciclette. Il progetto di riqualificazione dell’immobile storico sta portando alla luce dettagli che erano stati dimenticati, stanno emergendo testimonianze rare e preziose del patrimonio architettonico dolese e di tutta la Riviera del Brenta. I lavori di restauro interni all’edificio saranno condotti dall’associazione temporanea di impresa, siglata tra la società RnB4Culture, che ha vinto il bando di affidamento del bene, e la ditta Kairos Restauri, un gruppo di professionisti che ha recentemente completato il restauro della facciata del Duomo di Genova. Il Ceo di RnB4culture, Fabrizio Renzi, afferma: “in questi mesi abbiamo studiato in maniera capillare l’edificio: oltre alla ricerca storica che non si è mai fermata, abbiamo condotto prove sul campo per identificare sistemi costruttivi e materiali costitutivi, al fine di definire le migliori tipologie di intervento. Anche il progetto di valorizzazione ci sta impegnando e appassionando: il centro di innovazione culturale sarà un presidio di qualità, aperto alla comunità e animato dalla sinergia con gli istituti culturali e scolastici del territorio. Presto sveleremo i dettagli”. Aggiunge l’assessore alla cultura, Matteo Bellomo: “il lavoro di ricerca su di una villa purtroppo mai sufficientemente considerata, sta dando risultati sorprendenti dal punto di vista storico e architettonico. Il lavoro che sta facendo RnB4culture va anche oltre quello che ci attendevamo e appena avremo il via libera da par-

Klick’s on way, viaggi oltre le barriere

te della Soprintendenza partiranno anche i lavori interni di riqualificazione. Ovviamente, come per tutte le opere edili pubbliche e private, l’esplosione dei prezzi dei materiali ha prodotto degli slittamenti temporali, ma neppure un giorno è stato sprecato, e presto Dolo e tutta la Riviera del Brenta potranno contare su di un centro culturale innovativo e di eccellenza”. La ristrutturazione dell’immobile prevede un impegno di spesa di 540.000 euro.

Ha fatto tappa anche a Dolo la carovana di Klick’s on ways 2023. I partecipanti di questa bellissima iniziativa hanno in comune il fatto di spostarsi in carrozzina, tutti con la voglia e la determinazione di muoversi e scoprire posti nuovi, in un tour lungo il Veneto. Per giorni i partecipanti si sono scambiati in whatsapp, idee e consigli su cosa serve e cosa lasciare a casa, sui vini da assaggiare lungo il percorso, su come attrezzarsi contro la pioggia. Alcuni non si erano mai incontrati ma di fatto già si conoscevano, animati positivamente dalla curiosità e l’entusiasmo di partecipare ad un’esperienza da vivere in condivisione. Tra di essi il dolese

Pietro Martire di 44 anni che é in sedia a rotelle dal 2004 a causa di uno scontro durante una partita di calcio. Da lì è iniziato il suo secondo tempo, ricco di vita. Sposato con Paola dal 2010, ama i cani e partecipa, per la seconda volta, a Klick’s on ways perché crede nell’inclusione – su questo è attivamente impegnato nel territorio – ed è sempre a caccia di nuovi stimoli. Pratica handbike, rafting, sci, si è buttato 4 volte con il paracadute e da un anno e mezzo si è appassionato al tennis tavolo, nel quale gareggia a livello agonistico. Gli altri partecipanti sono stati Michele Celebrin, 38 anni, di Monastier, Sabrina Pili, 57 anni di Cagliari, Pietro Scidurlo, da Somma Lombardo (Varese), Angiolino Castioni, 60 anni di Verona, Ignazio Drago, 60 anni nativo di Scicli, la Vigata del set del Commissario Montalbano, Jesusleny Gomes, brasiliana di nascita ma veneta di adozione, Samuele Brambilla, di Sulbiate (Monza-Brianza), 23 anni, il più giovane del gruppo, Manuel Giuge, 37 anni, di Martellago ed Emanuele Cibin. Chiaro esempio positivo di chi nelle difficoltà reagisce e non si arrende mai. (l.p.)

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Dolo
I lavori in villa Matteotti in centro a Dolo

Servizi. Si accende il dibattito dopo i rilievi della Corte dei Conti

“Sul futuro delle Ipab di Dolo e Mirano serve chiarezza”

C’ è molta incertezza intorno alla società consortile “Geras arl”, costituita in dicembre tra le Ipab di Dolo, Chioggia e Mirano dopo che l’Ipab Casson di Chioggia ha deciso di tirarsi fuori a seguito di rilievi della Corte dei Conti sulla regolarità della costituzione. Sulla situazione del consorzio “Geras” sono intervenute anche le forze politiche locali. Il consigliere di “Dolo Futura” Fabio Dei Rossi unitamente al consigliere capogruppo nel Comune di Mirano Matteo Baldan, entrambi di Fratelli d’Italia, hanno espresso la loro forte preoccupazione relativamente alle scelte gestionali assunte dai vertici amministrativi di detti enti. “Il sistema di residenzialità destinato alle persone anziane non autosufficienti e alle persone affette da disabilità negli ultimi anni è stato messo a dura prova - osservano i due esponenti di Fratelli d’Italia - ed è stata accolta con favore la nascita nel giugno 2022 di una società consortile tra le Ipab di Mirano, Dolo, e Chioggia. Tale progetto è apparso però sin da subito di difficile attuazione stante la poca chiarezza riguardo le moda-

lità attuative, le sue finalità concrete e i suoi obiettivi specifici”. “A fronte di ciò - aggiungono i due consiglieri - ci si interroga quindi sul futuro del Consorzio Geras, che però pare segnato, posto che stante il mancato rispetto della normativa probabilmente questo dovrà essere necessariamente sciolto e messo in liquidazione, con conseguente grave perdita di tempo utile per porre rimedio ai problemi evidenti in cui versano le Ipab e sperpero di danaro. Si chiede di adottare in futuro scelte più adeguate per garantire l’effettiva erogazione dei servizi assistenziali e residenziali a favore dei nostri anziani e quindi per far si che l’essenziale servi-

zio reso da tali enti possa essere mantenuto scongiurando riduzioni o addirittura la chiusura dei servizi”. A tali osservazioni hanno risposto i sindaci dei due Comuni, Gianluigi Naletto di Dolo e Tiziano Baggio di Mirano. “Nel rispetto dell’autonomia gestionale delle Ipab coinvolte le amministrazioni comunali seguono l’evoluzione della questione, attendendo dalla Regione una risposta. Di fronte ad una riforma regionale delle Ipab non ancora varata (unica regione in Italia), contrariamente ai continui accreditamenti concessi dal Veneto alle residenzialità private, chiediamo agli esponenti della forza politica oggi al governo del paese e, da tempo, a quello della Regione Veneto, di permettere alle nostre Ipab di competere con il privato alle medesime condizioni gestionali”. “Siamo fiduciosi - hanno concluso Naletto e Baggio - che verrà varato un nuovo modello socio-sanitario pubblico che consenta alle Ipab di poter svolgere la loro funzione alle stesse condizioni di costo e normative delle strutture private”.

Grande successo della tappa dolese dell’iniziativa “Sguardo d’insiemeCittadella della prevenzione” che ha visto la presenza per un’intera giornata, accanto al municipio dolese, di camper e stand appositi dedicati alla salute degli occhi e del cuore ed ai quali si sono rivolti centinaia di persone che hanno potuto usufruire gratuitamente dell’opportunità di eseguire esami specifici e specialistici. Nel corso della giornata, infatti, nonostante il tempo incerto sono stati circa 150 gli esami cardiologici con la misurazione della glicemia e del colesterolo eseguiti dai medici dell’associazione “Cuore Amico” di Mirano. Oltre 200 gli esami di tonometria e tomografia corneale svolti dagli oculisti della Fondazione Banca degli Occhi finalizzati a misurare i parametri della pressione oculare per identificare possibili segnali connessi all’insorgere di glaucoma e cheratocono. Il progetto “Sguardo

d’Insieme” è la campagna di prevenzione sulle malattie oculari e cardiologiche promossa da Distretto Rotary 2060, Rotary Club Venezia Mestre Torre, Rotary Club Venezia Riviera del Brenta e Rotary Club Venezia Noale dei Tempesta, e con la collaborazione di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Amici del Cuore Terraferma Veneziana OdV e Cuore Amico Mirano. Bianca Cori, presidente del Rotary Club Venezia Riviera del Brenta particolarmente soddisfatta, ha osservato:“nonostante le condizioni meteoriche incerte, il successo dell’evento segna un modello virtuoso di sinergia tra enti locali e associazionismo, in cui la prevenzione sanitaria viene esaltata da parte del Rotary Club a valore sociale del territorio”. Soddisfazione e gratitudine è stata espressa anche dal sindaco di Dolo Gianluigi Naletto per un’iniziativa di alta qualità professionale e valore sociale. (l.p.)

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Dolo
“Sguardo d’Insieme”, grande adesioni ai controlli degli occhi e del cuore
L’Ipab di Dolo

Produzioni e salute. Incontri formativi organizzati dall’Ulss 3 Serenissima

Allevatori del veneziano a scuola contro la peste suina

Oltre settanta allevatori (per quattordicimila maiali) a scuola contro la peste suina africana. Cona, Scorzé, Dolo e Favaro. In tutto il territorio si sono tenuti gli incontri formativi dell’Ulss 3 insegnano agli allevamenti a difendersi dalla malattia. Controllo all’entrata dell’allevamento di persone, mezzi e animali attraverso la buona gestione di cancelli, recinzioni e registro visitatori; presenza di vestiario dedicato al personale e agli ospiti; miglioramento delle misure di pulizia e disinfezione dei locali; divieto di introduzione e somministrazione di alimenti a base di carne: sono solo alcune delle regole auree dettate dall’Ulss 3 contro la peste suina negli allevamenti. Gli allevatori che hanno già superato il corso hanno ricevuto un attestato. Potranno esibirlo, da recente obbligo di legge, all’interno del loro allevamento per confermare la propria preparazione. Sono i proprietari di circa quattordicimila suini, compresi tra animali da riproduzione e animali da ingrasso. Grazie agli accorgimenti proposti dai veterinari esperti dell’azienda sanitaria, guidati dal direttore del Servizio di sanità animale dell’Ulss 3 Stefano Zelco, gli allevatori allontanano così il rischio che questo virus aggredisca i loro animali, come sta succedendo invece in molte parti del territorio nazionale,

contagiando sia cinghiali che suini. “Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti) - ricorda Zelco. Il pericolo che l’infezione possa colpire anche gli allevamenti di suini è tuttora presente: in assenza di un vaccino, l’unico sistema di difesa per gli allevatori è la costante applicazione di norme di biosicurezza”. Negli anni non sono mai stati riscontrati casi nel nostro territorio, “e contribuiamo a far sì che questa situazione di tranquillità possa continuare - continua Zelco. Ora lo facciamo anche con l’attività didattica, cercando di trasmettere l’insieme degli accorgimenti da mettere in atto per evitare l’ingresso del virus.

Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti)

Lo scopo è quello di metterle in sicurezza gli allevamenti di fronte al pericolo di questa malattia che non colpisce l’uomo, ma è molto contagiosa per i suini”. Nel caso di contagio, infatti, i servizi procedono al sequestro dell’allevamento, svolgono l’indagine epidemiologica per scoprire l’eventuale causa di contagio e verificano che non ci sia stata trasmissione del virus ad altri allevamenti. Per legge è poi necessario abbattere tutti i suini presenti nell’allevamento. Insomma la formazione previene danni alle produzione e permette controlli capillari prima che le situazioni sfuggano di controllo e producano problemi poi difficilmente risolvibili anche dal punto di vista economico.

Baldin (M5s): “Tempi lunghi per passaporti e carte d’identità”

“Perché a Venezia e nella sua area metropolitana i tempi di consegna delle carte d’identità e dei passaporti travalicano la normale attesa, anche rispetto al resto del Veneto?”. Lo chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, commentando le ultime notizie riportate nei media, che parlano di un ulteriore ritardo rispetto a quanto già manifestato a cavallo della fine dell’anno. “Non è possibile - esordisce la consigliera - che per ottenere un passaporto in Commissariato si venga rinviati addirittura al 2024 sia a Chioggia che a Marghera e Mestre (addirittura in aprile), e per una carta d’identità nella terraferma veneziana bisogna aspettare oltre due mesi. Il Covid e la Brexit non c’entrano più niente, semmai a cau-

sare ulteriori disguidi è stata la decisione del governo Meloni di abbandonare lo Spid per l’adozione della carta elettronica generalizzata. E a sopportare il peso di questi disser-

vizi è come sempre la cittadinanza”.

Lo scorso 7 febbraio la Giunta regionale aveva risposto a un’interrogazione in materia della stessa Baldin: “Allora dissero che la situazione di

difficoltà aveva già raggiunto il picco, e che quindi il problema sarebbe stato in via di soluzione. Le notizie di queste settimane smentiscono tale impostazione, quindi vuol dire che c’è dell’altro. Ad esempio, Comuni come Venezia ricevono ancora solo per appuntamento: è ora di riaprire gli sportelli al pubblico in tutti i giorni e gli orari pre-pandemici, specie nei luoghi periferici come le isole”. La coordinatrice metropolitana del M5S ricorda che “stando alla norma, ogni cittadino ha diritto a ricevere il passaporto entro trenta giorni. Succedeva agevolmente prima della rivoluzione digitale, e la risposta non può essere demandata all’adozione di procedure d’emergenza. Urge invece ripristinare la normalità”.

19 www.lapiazzaweb.it Provincia
Un momento degli incontri fortmativi
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L’Anniversario della fondazione dell’Arma. Presentati i dati della città metropolitan a

In 12 mesi effettuati oltre quattrocento arresti e cinquemila denunce

“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione”

Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi per i carabinieri di Venezia e provincia. In occasione delle tradizionali celebrazioni in occasione dell’anniversa rio dell’Arma - che quest’anno ha spento 209 candeline - il comando provinciale ha elencato i principali numeri dell’attività sul territorio. Oltre 32mila i servizi esterni svolti, 429 le persone tratte in arresto e 5.167 le denunce in stato di libertà. Ma il vero focus, precisano i carabinieri, è statto sulle attività preventive, in particolare con le campagne di sensibilizzazione a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.

“I risultati conseguiti dall’Arma nella provincia sono noti alla cittadinanza, particolarmente attenta alle problematiche connesse con l’ordine e la sicurezza pubblica e supportata dalla scrupolosa opera degli organi d’informazione costantemente in prima linea e impegnati quotidianamente in un lavoro caratterizzato da elevata professionalità, apprezzato senso critico e imparzialità” ha affermato il comandante provinciale della città metropolitana lagunare, generale di Brigata Nicola Conforti. “Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di

una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel raggirarli con ogni tipo di sotterfugio” ha proseguito.

Negli ultimi mesi sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Si è trattato di incontri semplici e diretti finalizzati a sensibilizzare gli anziani, consentendo loro di alzare la guardia nei confronti dei tanti malintenzionati che, come ha evidenziato il Generale, “fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire”.

Non è mancato il contributo dei carabinieri forestali: nel periodo 1° giugno 2022– 31 maggio 2023 hanno effettuato 940 controlli (nel corso dei quali sono state controllate 315 persone e 35 veicoli). Sono stati contestati

350 illeciti amministrativi per un importo di oltre 149mila euro 8

e comunicate all’autorità giudiziaria 33 notizie di reato a carico di 27 soggetti noti con 20 sequestri penali complessivi. Quanto al lavoro, negli ultimi dodici mesi il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia ha sottopo-

sto a verifica ispettiva 220 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di oltre 570 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riconoscimento di 29 situazioni irregolari, di cui 26 “in nero”. Un altro fronte che ha visto i carabinieri di Venezia particolarmente attivi è stato quello della prevenzione e contrasto di tutti quei comportamenti che ledono le donne, fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. “Dai dati dell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese” – è stato precisato –“si evince che l’83,5% delle italiane è dell’opinione che tra i lasciti della pandemia ci sarebbe un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne”. L’opera preventiva messa in campo dal dispositivo molecolare dell’Arma, costituito dalle 5 Compagnie, dalle 2 Tenenze e dalle 38 Stazioni Carabinieri, supportati dai Nuclei Investigati-

vo, Informativo e Natanti, è finalizzata a “intercettare ogni campanello di allarme, per essere sempre pronti ad ascoltare, comprendere, aiutare. L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati, talvolta sommersi, che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili”. Infine, l’attenzione ai giovani: “A loro, ai quali noi adulti abbiamo il dovere di restituire il futuro – ha continuato il Generale Conforti – dedichiamo e vogliamo continuare a dedicare molta attenzione. È per questo che con entusiasmo rinnoviamo annualmente le nostre campagne di incontri presso gli istituti di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico che sta per volgere al termine sono stati svolti, complessivamente, 75 incontri a favore di circa 8.300 ragazzi tra gli 11 ai 19 anni”.

20 www.lapiazzaweb.it Sicurezza

Musica. L’undicesima edizione ispirata a Mascagni e alle opere più rappresentate all’Arena di Verona

Va in scena la grande lirica sotto le stelle

Sarà la doppia ricorrenza legata al 160° Anniversario della nascita di Pietro Mascagni e al centenario della Prima Stagione Operistica presso l’Arena di Verona (evento che ha visto proprio il Maestro Tullio Serafin tra i principali artefici e promotori del Festival Lirico) il tema conduttore dell’undicesima edizione del Concerto Lirico Sinfonico che l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, terranno sabato 15 luglio.

Piazza Vittorio Emanuele II di Cavarzere diverrà così un teatro a cielo aperto dove risuoneranno le pagine più celebri del repertorio lirico: autentiche “perle della musica”, che daranno vita ad un vero e proprio “Gran Galà dell’Opera”.

Una parte della serata, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, sarà dedicata a Mascagni, del quale sarà proposta una selezione da “Cavalleria rusticana” e il possente “Inno del sole” da “Iris”: pagina di forte coinvolgimento emotivo e raramente eseguita in ambito concertistico. E’ inoltre prevista l’esecuzione di alcune pagine tratte dalle opere maggiormente rappresentate nell’anfiteatro della città scaligera: fra questi i grandi capolavori verdiani, come “Macbeth”, “Nabucco”, “La traviata”, “I Lombardi alla prima crociata” e soprattutto “Aida”. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, sarà dato spazio anche a Puccini, del quale si potrà ascoltare l’intero “Finale

del I atto” da “La Bohème” e a Donizetti, che dialogherà con orchestra e coro nella briosa “Cavatina di Dulcamara” da “L’elisir d’amore”. Dopo un omaggio a Rossini, con la preghiera “Dal tuo stellato soglio” dal Mosè, il programma si aprirà alla dimensione europea con il compositore inglese Elgar, del quale l’orchestra e il coro eseguiranno la maestosa marcia “Pomp and Circustamce op. 39”.

Piazza del Municipio, ospiterà pertanto una produzione musicale di notevole spessore artistico, che prevede il coinvolgimento dei professori dell’Orchestra

Sinfonica T. Serafin, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro, ai quali si aggiungeranno tre solisti vocali di primo piano nel panorama della lirica nazionale, per un totale di oltre cento esecutori: il tutto sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, dove è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione. Il Maestro si avvarrà della presenza

Sabato 15 luglio la Piazza del Municipio di Cavarzere ospiterà il Concerto dell’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin” diretti dal Maestro Renzo Banzato

del soprano Chiara Milini, del tenore Paolo Antognetti e del basso Luca Gallo.

Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura di Cavarzere, è stato reso possibile grazie alla generosità di alcune realtà economico-produttive che operano nel territorio, Adriatic Lng. Preziosa anche la sensibilità del signor Antonio Turatti, impegnato nella promozione di iniziative di rilevanza culturale finalizzate alla valorizzazione dei talenti del territorio; l’evento si avvale inoltre della disponibilità della Ditta Commerciale Ferramenta. Il concerto si inserisce all’interno della 14esima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria Colli Euganei in vari comuni del Veneto e non solo.

L’inizio è fissato alle 21.00; in caso di maltempo il concerto si svolgerà il 16 luglio. L’ingresso è su prenotazione obbligatoria; per maggiori informazioni è possibile contattare il numero telefonico 335 - 6139668.

Gli studenti delle scuole superiori e la sfida dell’Ecologia Integrale

A fine maggio l’auditorium dell’M9 di Mestre si è riempito di ragazzi e ragazze delle scuole superiori del veneziano che, attraverso i loro istituti scolastici, prenderanno parte, nel prossimo anno scolastico, al laboratorio di Ecologia Integrale, per conoscere e progettare possibili soluzioni, ideato dal movimento Laudato Si’ e dalla Pastorale giovanile del Patriarcato di Venezia, in collaborazione con il Dicastero Pontificio per lo sviluppo umano integrale e con “Economy of Francesco”.

Il contest, che ha l’obiettivo di allargare le vedute dei ragazzi verso nuove progettualità per un futuro sostenibile, è stato accreditato dall’Ufficio Scuole della Regione Veneto e reso possibile grazie alla

collaborazione con alcune realtà imprenditoriali e tecniche del territorio che faranno da supporto agli studenti durante lo sviluppo dei progetti.

Il Patriarca Francesco Moraglia ha sottolineato “La sfida vera è l’ecologia integrale e, allora, vorrei soffermarmi su tre parole che possono aiutarci ad affrontare al meglio una questione così essenziale e decisiva per il presente e il futuro della nostra umanità”: realismo, rispetto e responsabilità.

Parole richiamate anche dall’assessore del Comune di Venezia Paola Mar.

“Bisogna passare dalla concezione dell’Io alla concezione del Noi” ha aggiunto l’assessore regionale

all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità Elena Donazzan.

Sono intervenuti anche il vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Vincenzo Marinese, Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre, e Sandro Dal Piano, direttore comunicazione Enaip che, anch’essi nelle vesti di partner del progetto, hanno incoraggiato gli studenti a sognare e a credere nelle proprie idee che talvolta possono diventare dirompenti a patto però che non si cada nel velleitarismo.

Per informazioni e per partecipare al concorso scrivere a concorsoecologiaintegrale@gmail.com. Le adesioni vanno inviate dalle scuole aderenti entro il 15 ottobre prossimo.

21 www.lapiazzaweb.it Cultura
Il maestro M° Renzo Banzato L’Orchestra Sinfonica e Coro “Tullio Serafin” Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Volley. Si è conclusa a Dolo la manifestazione con gli istituti superiori “Campioni di vita”

Al torneo “Campioni di vita” si impone il liceo Galileo Galilei

Si è conclusa nelle scorse settimane l’edizione 2023 del torneo di pallavolo “Campioni di vita” che ha visto la partecipazione di formazioni composte da studenti dei tre istituti superiori dolesi (Istituto professionale per il turismo Musatti, Istituto tecnico commerciale Maria Lazzari e il liceo Galileo Galilei) e che quest’anno è stato ampliato perché ha visto aperto anche la presenza di squadre maschili dopo che in passato a sfidarsi erano solo formazioni femminili. Il torneo, organizzato dai docenti di educazione fisica dei tre istituti superiori, ha avuto sia lo scopo di valorizzare l’aspetto ludico e sportivo ma si è contraddistinto anche quale fine promozionale perché è stato sponsorizzato dalle sezioni Avis della Riviera del Brenta (che comprende i Comuni di Dolo, Pianiga, Fiesso d’Artico, Campolongo Maggiore, Cam-

pagna Lupia, Fossò e Mira) e da quelle di Camponogara, di Stra e di Vigonovo. Scopo della manifestazione, infatti, è stato quello di promuovere sani stili di vita, valorizzare le diversità e l’inclusione sociale comportamenti di lealtà nel rispetto dei compagni e delle regole, valorizzazione della solidarietà e dell’amicizia. Gli in-

Gli incontri, che si sono svolti nel palasport Stefano Baldan, erano sponsorizzati dall’Avis della Riviera

contri si sono svolti nel palasport Stefano Baldan di Dolo ed hanno visto la partecipazione coinvolgente di tutti gli alunni del triennio, con turnazione anche compatibili con la capienza delle tribune, che hanno assistito alle gare facendo un tifo caloroso per

Un momento dell’evento

le proprie rappresentanze. Grande partecipazione, gare intense e molto combattute e livello di gioco sicuramente interessante, ma come detto, l’obiettivo della manifestazione era anche quello di ricordare l’importanza della donazione del sangue e, nelle in-

Inaugurata a Dolo la “Palestra della Salute”

È stata inaugurata a Dolo nelle scorse settimane la “Palestra della Salute”.

Presente all’evento il sindaco Gianluigi Naletto, l’assessore allo sport Cristina Nardo, il Presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 3 Andrea Martellato, il direttore dell’Ulss 3 del sociale Massimo Zuin, la dottoressa Cristina Pasqualetto specialista in cardiologia, il dottor Lucio Bigon specialista in medicina dello sport, il dottor Gabriele Optale psicoterapeuta in sessuologia e specialista in ostetricia e ginecologia, i fornitori per le attrezzature 4caremedical la dottoressa Giulia Imbimbo e il dottor Alberto Favero, lo staff della palestra della salute il dottor Nicola Giordan specialista in scienze tecniche dell’attività motorie preventive

adattate, gli specializzandi dottor Marco Bedon e dottoressa Alessandra Toffoli a e il dottor Zampieri Paolo in scienze motorie.

Grande emozione per tutti i presenti poiché questa nuova attività portata al benessere psicofisico della persona è molto sentita sia dalla comunità dolese che dalla comunità tutta della Riviera del Brenta. “Riuscire a garantire un servizio così specializzato al cittadino conferma l’importanza che merita l’attività motoria - hanno detto i promotori -. Il direttivo della Riviera Nuoto si sente onorato delle parole spese da tutte le autorità presenti ringraziandole nuovamente per la fiducia dataci per l’operato portato avanti fino ad oggi ma anche per il futuro”.

terruzioni tra una partita e l’altra e in occasione della cerimonia finale di premiazione, i rappresentanti Avis presenti all’evento, si sono rivolti agli studenti, agli atleti e agli spettatori richiamando le finalità e i compiti dell’associazione ed auspicando e invitando

tutti, raggiunta la maggiore età, ad intraprendere il percorso, facilitati appunto dall’associazione Avis più vicina, per diventare donatori. “Mi sento di esprimere un ringraziamento agli studenti ai docenti e ai dirigenti per la riuscita della manifestazione che ha riscosso tanto interesse e partecipazione - ha osservato il presidente dell’Avis rivierasco con sede a Dolo Roberto Mazzetto particolarmente soddisfatto sia per la partecipazione degli atleti che per le adesioni ricevute. Al termine delle premiazioni alle due formazioni vincitrici, questa edizione ha visto trionfare il liceo Galilei sia in campo maschile che femminile, la festa è stata completata grazie ad una enorme e gustosissima torta preparata dagli studenti dell’istituto professionale di stato Cesare Musatti ad indirizzo pasticceria.

22 www.lapiazzaweb.it Sport della Riviera del Brenta

Eventi. Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival

Grandi artisti di richiamo internazionale e giovani compagnie a Bassano del Grappa

Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese Masako

Matsushita per i Dance Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).

Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più

significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.

Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).

E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici.

Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.

23 www.lapiazzaweb.it danza teatro musica circo cinema www.operaestate.it informazioni e biglietteria: 0424.524214 biglietteria.festival@comune.bassano.vi.it - www. vivaticket.it
Città di Bassano del Grappa
Cultura
Scopri tutto il programma
Da sinistra a destra: “Le Bal” (5 luglio) - “Hamburger Kammerballett” (8 agosto) - “Antonio Rezza” (21 luglio)
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Via Onaro, 58 - Rio San Martino di Scorzè (VE)
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#Regione

Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto

Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,

e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale

Spiccano

di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai

che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?

Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del

Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.

Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?

Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a

fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.

Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?

In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.

Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e

aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.

La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-

si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-

mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.

Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.

Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra

se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.

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“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta affermazione
Antonio De Poli Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella

Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli

Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacati

Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”.

“La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.

“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non

sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré

materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.

È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per

l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia

rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.

Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”

“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire

la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia

necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.

28 www.lapiazzaweb.it Regione
Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato Gianfranco Refosco

Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori

Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci

Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.

“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.

Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emer-

genze alla carenza di personale.

A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.

Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli inter-

venti sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là

delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La

grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi. “Noi ci siamo per dare pareri, –aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.

“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.

La Cgia: “le piccole imprese pagano 19 miliardi di tasse in più dei giganti del web”

Nel 2020 le nostre piccole con meno di 5 milioni di euro di fatturato hanno versato 19,3 miliardi di euro di imposte. Nel 2021, invece, le 25 filiali italiane dei principali gruppi mondiali di web e software hanno corrisposto al nostro erario 186 milioni di euro. Da questo confronto, spiega l’Uf-

ficio Studi della Cgia di Mestre, emerge che “nell’ultimo anno in cui i dati sono disponibili i piccoli imprenditori hanno pagato 19,1 miliardi in più delle multinazionali del web presenti in Italia. Importo, quest’ultimo, certamente sottodimensionato. Il risultato di questa comparazione mette in

luce una contraddizione evidentissima: additati di essere i principali responsabili dell’evasione, il popolo delle partite Iva, invece, paga un ammontare complessivo di tasse 104 volte superiore ai principali giganti del web che, nell’immaginario collettivo, rappresentano il successo, l’innova-

zione e il futuro. L’aggregato delle controllate appartenenti al settore del WebSoft ha registrato nel 2021 un giro d’affari nel nostro Paese pari a 8,3 miliardi di euro. I 3 milioni di piccole imprese con meno di 5 milioni di fatturato, invece, nel 2020, anno in cui moltissime di loro a causa del Covid

sono state addirittura chiuse per molti mesi, hanno generato un fatturato di 735,8 miliardi. Con l’eventuale eliminazione dell’IRAP- conclude la Cgia - rischiamo di appesantire ulteriormente il carico fiscale su coloro che le tasse le pagano correttamente in Italia”.

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Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini

Titolo a una riga

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Despar.

Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province

Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”

“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-

mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.

Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-

vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.

Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading

musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.

Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.

“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati

dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.

Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.

Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.

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Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”

Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”

UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro

La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche

famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche

Francesco Iannella, Regional

La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus

di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.

Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi

tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i Le misure adottate con questa

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U

PROTAGONISTI A NORD EST

Credete a noi: il futuro delle imprese venete è smart

puntuali e professionali”

anno svolto una ricerca con i clienti e hanno domandato loro: cosa vi piace di noi? “Sono risultati tre fattori: tempestività nelle risposte, puntualità nei servizi e, naturalmente, professionalità”. Ormai i compiti svolti da uno studio come il loro non si possono limitare alla tenuta delle buste paga ed all’elaborazione della contabilità. La consulenza direzionale è diventata un punto di forza alle tradizionali attività, sia per quanto riguarda la gestione aziendale e sia nella gestione delle risorse umane.

Spiega Alessandro Bortoletto: “Abbiamo cominciato a percepire un’esigenza di trasformazione digitale: le commodity sono diventate un automatismo.

Di conseguenza, abbiamo messo in atto un processo che ci vede partner dell’azienda, in quanto all’impresa serve una consulenza più specifica. E per raggiungere questo obiettivo stiamo formando anche le risorse interne. I collaboratori hanno cominciato

come si dice. O ascoltato il

Perché essere fiduciosi quando tutti parlano di recessione?

“Perché lo dicono i numeri – rispondono –. I bilanci 2022 sono molto positivi e anche questi primi mesi del 2023 dimostrano una solida tenuta. In secondo luogo c’è una potenzialità economica più elevata di anni fa. Il mercato è diventato mondiale, la velocità di risposta delle imprese è impressionante”.

Alla fine degli anni Novanta Internet era una novità e adesso, dopo tre rivoluzioni digitali in vent’anni e poco più, si parla di intelligenza artificiale. Com’è cambiato in 25 anni il modello

“Nella mentalità. Le aziende ormai sono tutte industriali nel cervello se non nei numeri. Gli imprenditori sono cresciuti, maturati. Oggi se un ragazzo apre un’attività elabora subito un business plan. C’è più cultura. E cambieremo ancora”.

Li avesse conosciuti Charles Darwin li avrebbe baciati in fronte, i Bortoletto. Perché credono nella capacità di sapersi adattare e migliorare: lo scienziato la sperimentò nelle tartarughe delle Galapagos,

della comunità, ma si deve es-

no dei maggiori orgogli dei fratelli Bortoletto riguarda i clienti: un grafico verso l’alto che manderebbe in visibilio qualsiasi analista. “Il tasso di uscita dei clienti è praticamente a zero, a parte le perdite fisiologiche dovute ad altri fattori”, spiegano. Frutto di molti fattori, anche dell’aggiornamento: “Siccome per le dimensioni assunte siamo noi stessi degli imprenditori, viviamo sulla nostra pelle le realtà che poi trasferiamo alle aziende”. Alberto Bortoletto sottolinea l’importanza della formazione continua che coinvolge lo studio: lui stesso ne è una prova vivente, perché partecipa come relatore a un centinaio di convegni all’anno sui temi del lavoro. Vale a dire uno ogni tre giorni. Alberto ritiene fondamentale, per la crescita del loro studio la componente umana: “Siamo arrivati a questi risultati, con la forza della nostra squadra”, spiega. Hanno entrambi una forte passione sportiva per la corsa ed il triathlon, tant’è che lo studio è sponsor del Cus Padova Triathlon. Attenti anche al welfare aziendale: hanno istituto una piattaforma welfare per tutti i collaboratori interni attraverso la quale possono accedere a viaggi, buoni pasto e servizi di assistenza sanitaria. Per celebrare i 25 anni dello studio hanno deciso di regalarsi, con i propri collaboratori, un week end a Barcellona.

“Formazione e aggiornamento Zero clienti in uscita”
Alberto Bortoletto
con i due fratelli titolari e i collaboratori Storie di imprenditori Via Germania, n°7 int. 12 - Vigonza (PD) - Tel. 049 8097175 - info@studiobortoletto.com - www.studiobortoletto.com
Alessandro Bortoletto Alessandro e Alberto Bortoletto celebrano
i
25 anni dello studio e spiegano le ragioni del loro ottimismo

Salute

Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma

“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.

Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.

Prosegue alla pag. seguente

GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/

Salute Pfas, ecco

Università di Padova

come provocano l’ipertensione

arteriosa

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.

La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.

Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.

La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-

ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.

“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.

I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.

La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.

I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).

L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.

Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:

1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;

2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;

3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;

4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;

5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;

6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;

7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;

8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;

9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;

10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.

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Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Il professor Gian Paolo Rossi

sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia

Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca

Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza.

Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più performante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina. “Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”. Tra le novità presentate nel progetto “Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno

dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale.

Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia.

Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.

Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico:

“Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e

propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.

Il progetto “Vacanze sicure 2023” ripropone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde.

La numerazione delle torrette, collegata alla mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”. Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.

37 www.lapiazzaweb.it Salute
“Vacanze
Zaia
Sottomarina di Chioggia. L’impegno dell’Ulss 3 Serenissima per la popolazione e i turisti

La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana

Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno

In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce. Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco

Lo slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture.

Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare.

Un tema di grande attualità che offre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco. I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso – sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigiana - il fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone.

Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parecchi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol.

Circa metà dei fumatori tenta di smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano.

Il divieto di fumo – sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano.

Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%.

Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani. Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.

In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.

Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.

Bullismo e cyberbullismo, come difendersi?

Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana

Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio - i dati sono dell’Ulss 5 Polesana - un adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.

Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.

Innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo.

Bisogna ammettere che c’è un problema. È molto importante non isolarsi: questa reazione - si spiegapuò aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Invece, è l’unione che fa la forza.

Anche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di

un adulto.

La violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine.

La raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.

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Salute

L’itinerario insolito

L’Umbria che non è solo ... Umbria

“Contaminazioni” di storia, cibi e

Viaggio per terre e borghi “di confine”, come Civitella del Lago, Corciano (dove si coglie un po’ di Toscana) e la già laziale Contigliano. Passando dalla nobile Gubbio, che evoca le Marche. Voce narrante i sapori, che rivelano una cucina d’autore custode di tanti valori.

Con sullo sfondo paesaggi di pura bellezza

Contaminazioni. Culturali, di sapori, di intrecci storici. Ce le regalano le terre di confine, così plurali quanto contraddittorie, eppure così affascinanti proprio per la loro complessità. Il cibo e le tradizioni a esso legate sono un formidabile veicolo per raccontare storie di sovrapposizioni culturali, sedimenti di quotidianità, giacimenti enogastronomici…

In Umbria, terra senza coste seppur grande isola in un mare di verde, tanti territori hanno un’identità mista, frutto di contaminazioni. Terre che attraggono, screziate, talvolta opposte. Proponiamo un ideale itinerario di luoghi simbolo, dove cibi e vini si annodano armonicamente con arte e storia. Combinano, condiscono, abbinano…

A Civitella del Lago, borgo antico che si affaccia sul lago di Corbara, c’è una terrazza spettacolare dove si fermano i camminatori che vanno alla scoperta dei “borghi silenti”. Lo sguardo poggia sull’orizzonte di tre regioni: Umbria, Lazio e Toscana. Paolo Trippini, con il locale che porta il nome di famiglia, (“Trippini”, appunto), sta lassù. Si pranza con quella vista... Paolo è proiettato nel futuro con la JRE, l’associazione dei giovani ristoratori europei, ma allo stesso tempo il suo locale è erede dell’osteria creata dal nonno Peppe e gestita anche da papà Adolfo. Nella sua cucina ricercata la tradizione è in filigrana. Piatti come “Bosco umbro” (“Perché io mi sento innanzitutto umbro”, confessa Paolo) cambiano in tutte le stagioni. Piccione, quaglia e agnello sono altri bastioni di questa cucina di personalità e di confine. Il fratello Luca con la Cooperativa de Pazzi recupera gli oliveti abbandonati e ne fa un

ottimo olio. A pochi chilometri si è nel Reatino, nella terra di Sabina, ed è il Lazio a colorarsi di Umbria. Grazie soprattutto a San Francesco e ad alcuni luoghi cari della sua vita: nel delizioso borgo di Greccio, il santo di Assisi ha creato il primo presepe vivente, di cui quest’anno ricorrono gli 800 anni. A Poggio Bustone, il paese natale dell’indimenticato Lucio Battisti, genio della musica leggera italiana a cui è dedicato il piccolo parco “I giardini di marzo”, c’è un santuario francescano meta di tanti pellegrinaggi. Come pure nella vicina Contigliano, altra tappa del Cammino di Francesco, grazie all’abbazia cistercense di San Pastore. Il borgo antico cela anche il ristorante “Delicato”, chicca che prende il nome da Carlotta Delicato, 29 anni, chef di scuola Cracco, incoronata dalla televisione (vincitrice di Hell’s Kitchen e ospite fissa a “È sempre mezzogiorno” su Rai Uno, con la Clerici): con il marito Gabriele (che è di Contigliano, ma che ha conosciuto a Venezia) a farle da spalla in sala, propone una sua sorprendente interpretazione delle contaminazioni culturali del suo territorio. Lo fa con mano lieve e sapiente, essenziale, nello stile e nella sostanza, come nel cardoncello glassato o nel risotto con prezzemolo, aglio nero e cipolla.

L’itinerario prosegue verso Todi, dove le contaminazioni culturali sono quelle di un’umbra di adozione: Raffaella Gabetta. Oltre ad aver creato di recente con l’amica Eralda Martino un gin (il Gin Todi), che fra le botaniche rare utilizza anche le susine “Coscia di monaca”, varietà tipica delle zone pedemontane di Umbria, Toscana e Lazio, Raffaella

con il marito ha resuscitato a Frontignano, solitario borgo fra le colline intorno a Todi, una delle case torri del XIII secolo che magnificano il paesaggio tuderte. Fortilizio che ora, per meglio garantirne la conservazione, è stato trasformato in un B&B di charme.

A Corciano, a due passi dal Lago Trasimeno, il territorio parla un po’ toscano già dal profilo dolce delle colline e dalle distese di ulivi. Nel centro storico medievale svettano il Palazzo dei Priori e il Palazzo del Capitano. Sosta gastronomica di stile contemporaneo all’ “AldiVino”, dove Emanuele Rugini e lo chef Enrico Pistoletti hanno rivisitato i valori del territorio con talento e fantasia, affidando al vino un ruolo da protagonista. L’estetica raffinata dei piatti ricorda i profili

dell’intorno. Specie nel calamaro dripping e nello spaghettone affumicato, ostrica e lampone. Qualità alta.

A Gubbio, la città dei famosi “ceri” e della festa a essi legata (la più antica d’Italia, è del 1169), di San Francesco e il lupo ma anche del televisivo Don Matteo, la contaminazione è marchigiana, per confini e per il lungo legame con i Montefeltro a cui la città si diede nel periodo delle Signorie. Giacomo e Veronica Ramacci, fratello e sorella, lui chef e lei in sala, danno voce al territorio all’Officina dei Sapori, in centro storico, con una ventata di innovazione e di concretezza. Il prosciutto di Gubbio e il tartufo, accanto alle erbe aromatiche del monte Subasio e a un’altra contaminazione inattesa, anche stilistica: quella

del veneto-ligure baccalà. Qui è il piatto delle vigilie. Giacomo lo presenta in trancio, con crumble alla colatura di alici. Cucina senza sbavature. Locale dallo spirito giovane. Tappa finale a Pieve Santo Stefano, sulla Valle del Tevere e sulle rive del lago artificiale di Montedoglio: siamo già in Toscana, nell’Aretino “umbro”. Siamo nel paese dei diari. Nel palazzo municipale, da un sogno del giornalista contemporaneo Saverio Tutino, è nato il “Piccolo museo del Diario”, vetrina emozionante di un “Archivio del diario” che nel palazzo vicino raccoglie oltre diecimila diari, frutto di donazioni… Racconta storie incredibili,rende indimenticabili tante vite. Trasmette contaminazioni profonde fra anime…

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Sì, viaggiare / Turismo & Sapori
tradizioni NELLA FOTO GRANDE IL PANORAMA SUL LAGO DI CORBARA CHE SI AMMIRA DA CIVITELLA DEL LAGO LO SGUARDO SPAZIA SU TRE REGIONI A SINISTRA DALL ALTO PAOLO TRIPPINI DEL “TRIPPINI”, CARLOTTA DELICATO DEL “DELICATO”, EMANUELE RUGINI DELL “ALDIVINO” E VERONICA E GIACOMO DELL’OFFICINA DEI SAPORI QUI SOPRA UNA VEDUTA NOTTURNA SU TODI

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Il nuovo Zerocalcare convince solo a metà Gli infiltrati del Watergate non trovano la propria corsia

Superarsi senza replicare ciò che si ha già fatto è la maledizione di ogni artista che riscuote successo.

Anche ZeroCalcare, pseudonimo del fumettista romano Michele Rech, ha dovuto misurarsi con questo dilemma.

La sua nuova serie, “Questo mondo non mi renderà cattivo”, è disponibile su Netflix. Dopo la popolarità ottenuta con “Strappare lungo i bordi” del novembre di due anni fa, ZeroCalcare riporta il proprio mondo a fumetti sugli schermi per raccontare una storia inedita in sei episodi.

Ad eccezione del formato - gli episodi durano 30 minuti e non più 15 - la nuova serie segue le orme della formula precedente, diventata uno dei prodotti originali italiani più apprezzati a livello internazionale su Netflix.

“Questo mondo non mi renderà cattivo” è un po’ il gatto di Schrödinger del fumettista romano: massimo riserbo sulla storia e accesso limitatissimo alla stampa. Chi l’ha potuta vedere in anteprima come il sottoscritto capisce subito il perché di questa segretezza. Il racconto è molto politico e desterà senz’altro polemiche.

La vicenda si innesca dal ritorno al quartiere (che è Rebibbia, ma non è Rebibbia) di un vecchio amico di Zero dopo anni passati in comunità proprio nel momento in cui la loro comunità si spacca in due, tra chi vuole cacciare un gruppo di migranti appena arrivati nel centro di accoglienza e chi invece vuole battersi per il loro diritto a restare lì.

Michele Rech racconta un’Italia spaccata e piena di complessità, dove gli schieramenti sono sempre meno politici e sempre più ideologici. Tuttavia “Questo mondo non mi renderà cattivo” finisce spesso per risultare didascalico e - a tratti - retorico. Quella stessa retorica che molto spesso viene rimproverata alla sinistra.

A differenza della serie precedente, in cui la storia respirava grazie ai non detti, in questo nuovo cartone la dovizia di dettagli finisce per appesantire una vicenda. che avrebbe bisogno di maggiore linearità e nitidezza. Era difficile superarsi, e va apprezzato il coraggio di andare in una direzione differente. Il problema è che, dopo averlo visto, si rischia di uscirne buonisti.

Per capire la storia, diceva il filosofo Joseph Joubert, servono due elementi: la distanza e la prospettiva. Deve essere anchea per questo che, a cinquantun anni dal caso politico che sconvolse la cronaca statunitense, la serialità americana sta tentando di fare i conti con il Watergate. Lo scorso anno a portarlo sullo schermo furono Julia Roberts e Sean Penn con “Gaslit”. Era una serie di pregevole fattura ma facilmente dimenticata per la troppa concorrenza.

Quest’anno tocca a Woody Harrelson e Justin Theroux, i protagonisti di “Infiltrati Alla Casa Bianca”, titolo orginale “White House Plumbers”.

La serie targata Hbo si prefigge di raccontare in maniera dissacrante gli eventi che hanno portato allo scandalo del Watergate attraverso il punto di vista dei sabotatori politici di Nixon, che accidentalmente riuscirono a rovesciare la presidenza che stavano cercando di proteggere.

Basata sul libro “Integrity” di Egil Krogh e Matthew Krogh, la serie vede dietro la cinepresa David Mandel, già regista di un’altra satira politica di Hbo, la notevole Veep con Julia Louis-Dreyfus. A differenza di quest’ultima, “Infiltrati Alla Casa Bianca” non riesce a ingranare né a trovare la propria corsia.

Persa tra la voglia di strafare nella ricostruzione storica - quasi a mo’ di documentario - e nel costante ammiccamento al pubblico che ricorda le commedie slapstick con protagonista Leslie Nielsen, la serie può contare sullo spessore del proprio cast per risollevare il risultato complessivo. Ma le interpretazioni, da Lena Headey a Domhnall Gleeson, passando per Judy Greer e Kim Coates, non bastano a catturare l’attenzione dello spettatore oltre i primi due episodi. Sarà perché il Watergate fu l’epicentro di un terremoto politico - e di costumeamericano che ha avuto poche riverberazioni all’estero, sarà perché le democrazie europee sono (ahinoi) abituate a ben altre complessità di scandali di palazzo, “White House Plumbers” può intrattenere chi ha la passione per le fiction storiche o per la storia del Novecento, ma fallisce nel raccontarci qualcosa di inedito della nostra contemporaneità.

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e serie tv visti da vicino
Film
Approfondimenti speciali e novità
sempre aggiornate Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo

Idee in cucina per una dolce estate

Con l’arrivo di giugno, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato

INSALATA DI FRAGOLE E RUCOLA

Un delizioso contorno estivo, perfetto per i veri gourmet. Un’idea originale per accompagnare piatti di ogni tipo. La sua particolarità la rende adatta a diverse occasioni, sia quelle quotidiane che quelle speciali.

Ingredienti: fragole fresche; rucola; formaggio di capra; mandorle tostate; olio d’oliva; succo di limone; sale e pepe

Preparazione: Per preparare l’insalata di fragole e rucola lavare la rucola, preferibilmente mista a valeriana, o songino, misticanza o altro a scelta e le fragole. Tagliare le fragole a fette e disporle, togliendo il picciolo, su un letto di rucola. Sbriciolare il formaggio di capra sopra le fragole. Cospargere il tutto con mandorle tostate. Preparare una semplice vinaigrette mescolando olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Condire l’insalata con la vinaigrette e servila fresca. D’estate non c’è nulla di meglio che un’insalata rinfrescante.

GNOCCHI DI ZUCCHINE

Una ricetta per gli gnocchi estivi, leggeri e deliziosi, da preparare facilmente e personalizzare secondo i propri gusti. Ideali per un pranzo in famiglia.

Ingredienti: 250gr zucchine; 250 gr farina 00; 250 gr ricotta; 1 uovo; olio extravergine d’oliva e sale

Preparazione: Grattugiare le zucchine e metterle in una ciotola e aggiungendo sale per insaporirle e farle perdere l’acqua. Preparare l’impasto mescolando ricotta, uovo, formaggio grattugiato, un pizzico di sale e un po’ di noce moscata (non obbligatoria). Dopo aver amalgamato bene con una forchetta, aggiungere le zucchine, strizzandole bene in modo che il liquido che hanno rilasciato non finisca nell’impasto. Una volta aggiunte le zucchine, aggiungere la farina, che metteremo un po’ alla volta sempre mescolando con la forchetta. Se necessario, aggiungere un po’ di farina in più. Quando l’impasto prende consistenza, è continuare a lavorarlo sul piano, facendo assorbire tutta la farina. Portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere gli gnocchi in piccole porzioni. Quando salgono a galla, sono pronti. Scolarli con una schiumarola e disporli su un piatto. Condire gli gnocchi con il condimento a piacere: si possono gustare con un delizioso pesto, con pomodori freschi, basilico e olio d’oliva o con un generoso pizzico di formaggio grattugiato.

BISCOTTI CAROTE E MANDORLE

L’abbinamento mandorle e carote è un grande classico, sempre vincente. Dolcetti rustici, profumati e morbidi all’interno perfetti per una merenda o un brunch.

Ingredienti: 150 g di farina; 100 g di mandorle tritate; 100 g di carote grattugiate; 100 g di zucchero di canna; 50 g di burro morbido; 1 uovo; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1/2 cucchiaino di cannella in polvere; 1/4 cucchiaino di noce moscata; pizzico di sale

Preparazione: In una ciotola, mescolare la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere, la cannella, la noce moscata e il sale. Mettere da parte. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere l’uovo e mescolare bene. Aggiungere le carote grattugiate alla miscela di burro e zucchero mescolando fino a incorporarle uniformemente. Aggiungere gradualmente la miscela di ingredienti secchi alla miscela di carote e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Prendere l’impasto dal frigorifero e formare delle piccole palline. Disporre le palline su una teglia foderata con carta da forno, lasciando spazio tra loro. Schiacciare leggermente le palline con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere leggermente unto. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, o fino a quando sono dorati intorno ai bordi. Sfornare i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.

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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola

ARIETE

Siete pensierosi e riflessivi, i grandi cambiamenti vi spingono a pianificare con precisione il vostro futuro. È tempo di mettere in ordine la vostra vita. Ci vuole un po’ di pazienza ma tutto si definirà con chiarezza.

Siete appassionati e molto vitali in questo periodo. La vostra passione vi consentirà di muovervi tra gli imprevisti con energia e determinazione. Saprete esprimere la parte più autentica della vostra personalità e sarà un successo.

Avete una grinta straordinaria che vi consentirà di uscire dal vostro guscio di certezze e di godervi di più le occasioni della vita. Concedetevi un po’ di divertimento e magari anche una bella vacanza.

State entrando nella fase più impegnativa dei vostri progetti. Non potete fare altro che dare una bella prova della vostra forza d’animo e di tenacia per riuscire in quel radicale cambio di vita che tanto inseguite.

Inizia un periodo all’insegna della spensieratezza e della leggerezza. Avete una grande energia che vi consente di vivere a pieno il vostro stato di benessere. Saranno giorni di gratificazioni, concedetevi di fare quello che vi piace.

Siete davvero irresistibili e il vostro buon umore è contagioso. È il momento giusto per dedicarsi un po’ di più alla vita sociale e a fare nuove conoscenze. Siate comunque cauti e valutate con attenzione le persone.

Forse è il momento di dare una maggiore stabilità alla vostra vita e dedicare più attenzione agli aspetti concreti della routine quotidiana. Non dimenticate tuttavia di affiancare ai doveri anche i piaceri e ogni tanto divertitevi.

L’estate è la stagione che fa per voi. Ritrovate la vostra grinta e rinnovate motivazioni che vi fanno affrontare anche i piccoli ostacoli con fiducia e determinazione. Niente metterà a rischio il vostro buon umore

Potrebbe iniziare un periodo impegnativo che vi porterà un certo nervosismo, soprattutto a causa di imprevisti poco piacevoli. Ma con la calma e la lucidità che vi contraddistingue saprete uscirne presto e bene.

Stanno partendo un sacco di progetti che definiranno situazioni importanti. Si aprono sviluppi interessanti nella vostra vita che vi consentiranno, nonostante la fatica, di essere soddisfatti e di godervi i vostri progressi.

Lasciate stare i pensieri e i dubbi che vi frenano. E tempo di andare avanti senza paura, con fiducia ed entusiasmo verso l’obiettivo che desiderate raggiungere. Mai come in questo periodo il vostro volere e anche potere.

Avrete qualche prova da superare, anche inaspettata, ma vi porterà a migliorare la vostra situazione e a definire contorni di relazioni ancora confuse e poco chiare. Sarà impegnativo ma alla fine sarete contenti.

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Oroscopo

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