La Piazza della Riviera est 2012fb n23

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LA PIAZZA

Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

della Riviera est

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 23

È DISTRIBUITA DA

Mira Elezioni, sfida D’Anna Carpinetti

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Camponogara Informagiovani, boom di iscrizioni

Campolongo Codici gialli, le ambulanze arrivano da Piove

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EDITORIALE

Conti pubblici ora è battaglia

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

di Nicola Stievano

L’IDROVIA METTE A RISCHIO LA LAGUNA

Idrovia Padova-Venezia: la Regione ne vuole il completamento per mettere in sicurezza idraulica il territorio padovano, ma i problemi in questo senso potrebbero essere davvero tanti. Il quadro delle difficoltà è emerso in un incontro che si è tenuto a febbraio all’ecomuseo di Mira in Villa Principe Pio a Mira Porte. pag. 6

TEATRO DEI LEONI CHIUDE LA STAGIONE

La rassegna teatrale di Villa Dei Leoni si conclude, nel mese di aprile, con gli ultimi spettacoli dedicati dalle rassegna e per adulti Playtime e per i più piccoli Teatro Scuola. Anche quest’anno il teatro ha registrato il tutto esaurito, dimostrando grande interesse per la scelta degli spettacoli in cartellone. pag. 16

A

Crisi e lavoro nero, allarme criminalità

Chiusi laboratori cinesi nel calzaturiero. C’è il rischio del riciclo di denaro sporco

C

risi e lavoro nero, o lavoro sottopagato. Un mix micidiale che rischia di radicare nel tessuto economico della Riviera del Brenta, il fenomeno della criminalità organizzata, magari d’importazione, prevalentemente cinese. A far emergere un quadro dalle tinte inquietanti, sono stati i controlli effettuati nelle ultime settimane di febbraio ed inizio marzo, dai carabinieri della Compagnia di Chioggia. Controlli fatti in uno dei più rinomati distretti della calzatura del Veneto, cioè quello rivierasco. Insieme con gli Ispettori del

Lavoro di Venezia, i militari dell’Arma hanno chiuso due tomaifici a Fossò e Cavarzere, e una forte sanzione è stata data ad un terzo a Fiesso. Senza contare anche un bar gestito da cinesi e chiuso a Fiesso. Queste chiusure hanno seguito altre compiute nei mesi scorsi, e sempre più frequenti. I controlli hanno riscontrato ogni volta lavoratori immigrati, sfruttati e ricattati come manodopera in nero, e quasi sempre privi del permesso di soggiorno. Gli sfruttatori sono gli stessi connazionali. Il problema è stato sollevato anche dalle for-

ze sindacali. Le forze dell’ordine intanto da controlli che continuano da mesi, calcolano che su 500 aziende del settore, nell’area almeno una cinquantina (spesso con manodopera cinese), lavorino con personale in parte o totalmente in nero. E’ difficile anche stanare queste situazioni. Molti dipendenti sono fatti passare dai titolari per parenti o congiunti. Dipendenti che vengono ricattati dai connazionali perché privi di permesso di soggiorno o perché in patria... pagg. 4-5

L’Intervento

Le sorprese delle “liberalizzazioni” di Erminio Alajmo*

C

on il Decreto “Salva Italia” esiste ancora la programmazione dei pubblici esercizi? E quali orari? Ce lo siamo chiesti come Appe, associazione che rappresenta i pubblici esercizi, in occasione di Tecno& Food a Padova Fiere. Per quanto riguarda l’orario non ci sono dubbi che l’apertura potrà effettuarsi 24 ore su 24. *Presidente Appe Padova

continua a pag.

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gli inizi di marzo la maggioranza dei Comuni non aveva ancora approvato il bilancio 2012. Idem le Province, oltretutto alle prese con prospettive di “sopravvivenza” non ancora definite. Insomma la situazione è incerta e quantomai controversa. Quasi tutti i sindaci, alle prese con la necessità di far quadrare i conti tenendo presente il patto di stabilità, l’Imu, i minori trasferimenti dello Stato, i servizi pubblici da garantire, il personale da pagare, i cantieri da mandare avanti, i nuovi progetti, hanno scelto di prendere tempo e sperare in un “ravvedimento” del Governo. L’Anci Veneto ha lanciato una proposta - provocazione: lasciateci tutta l’Imu (e non solamente la metà, come previsto dall’esecutivo nazionale) e tenetevi i trasferimenti. Difficile che l’idea venga raccolta, anche perché la nuova tassa che va a sostituire l’Ici è stata concepita proprio con l’obiettivo di ridare ossigeno alle casse centrali, soprattutto. Comunque se ne discute, perché in gioco, ora più che mai, c’è proprio l’autonomia degli enti locali. continua a pag. 3

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EDITORIALE

segue da pag.

Conti pubblici ora è battaglia A Fossò

INCIDENTE MORTALE

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Dopo vent’anni in cui si sente parlare di federalismo, applicato in maniera più o meno maldestra, il cammino verso una reale autonomia (e non solo dichiarata sulla carta, scritta in qualche documento che nessuno legge e nessuno mette in pratica, relegata ad ordinanze che hanno più il sapore della trovata pubblicitaria) non sembra ancora cosa semplice ma piuttosto pieno di ostacoli. I sindaci, di fronte alle drastiche decisioni di Monti e i suoi ministri, affermano di avere le mani legate, di essere degradati al ruolo antipatico di “esattori”. Molti amministratori locali svolgono con passione e competenza il proprio lavoro, si spendono senza sosta per fare in modo che lo scuolabus passi tutte le mattine, che i lampioni si accendano ogni sera, che gli anziani abbiano un posto accogliente per ritrovarsi. Altri però, in questi anni, si sono limitati ad amministrare senza avere il coraggio di imporre una nuova visione, non hanno fatto altro che preservare l’esistente pur sapendo che prima o dopo non sarebbe stato più possibile mantenere certe situazioni. Nei prossimi mesi tra nuove tasse e maggiori costi le famiglie dovranno affrontare notevoli sacrifici. Anche l’amministrazione pubblica dovrà fare altrettanto, cercando di ridurre gli sprechi (e ce ne sono), di tagliare i doppioni (che non mancano), di guardare oltre il proprio particolare. Alcuni piccoli Comuni si stanno già guardando attorno, perché entro giugno dovranno condividere con altre amministrazioni almeno un servizio, come prevede la legge. E si stanno accorgendo che si può fare anche qualcosa di più per tagliare alcune spese senza per questo privare i cittadini di servizi essenziali. Anche le Province saranno costrette, controvoglia, a cambiare pelle, ad alleggerirsi di infrastrutture che, per quanto relativo, hanno un peso sui bilanci. Le prese di posizione degli amministratori provinciali, invece, pur dimostrando la volontà di essere propositivi per razionalizzare i costi, all’opinione pubblica rischiano di apparire come l’estrema, disperata difesa del proprio “particulare”. Sentir palare di passaggio di comuni per “salvare” le province più piccole non è un bel segnale. La gente si aspetta altro dalla politica. di Nicola Stievano

Incidente mortale in via Roverelli a Fossò nelle scorse settimane. In uno scontro auto contro moto ha perso la vita un papà di 41 anni a pochi passi da casa sua. La vittima è stata Mauro Brigo, camionista, in sella al suo Aprilia Atlantic 250, per rincasare, si è schiantato addosso ad una Lancia Delta che si è immessa in strada, da una laterale, via Basilicata

A Mira

IL PROGRAMMA DELLA PRO LOCO

A Mira

La Pro Loco di Mira annuncia tutte le iniziative. Oriago in Fiore il primo aprile, farà ripartire gli appuntamenti in programma. A aprile e maggio il Tour 3x4 per favorire la visita delle ville lungo il Naviglio. Inizio estate con lo spettacolo di Carlo & Giorgio. Festa dell’Agricoltura a settembre, quella delle associazioni il terzo fine settimana di settembre, i Mercatini di Natale il primo fine settimana di dicembre. A Campagna Lupia

Incetta di medaglie nelle scorse settimane per i 52 ragazzi della scuola di ballo “D. Ballet “ di Mira gestista e diretta da Denise Zendron. I giovanissimi ballerini di Mira ne hanno portate a casa ben 18 ai Campionati Italiani Assoluti 2012, organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva (Coni) a Rimini.

E’ ripartita a Lugo di Campagna Lupia dopo la pausa invernale, e continuerà fino a settembre l’attività dell’oasi del WWF di Valle Averto. Le visite guidate, partiranno dal Centro Visite della Riserva ogni domenica e festivo alle ore 10 e alle ore 14.30. Ad aprile la visita pomeridiana verrà posticipata alle 16.

RIAPRONO LE VISITE ALL’OASI

D. BALLET UN SUCCESSO

A Mira

STRISCE BLU, AUTOMOBILISTI ATTENTI Una novantina di multe (94) sono state date ad ora per il non pagamento del ticket da quando a metà dicembre, sono partiti a Mira i parcheggi a pagamento. Multe che fino a al 20 gennaio, erano state oltre 50. Ad ora per tutto febbraio ne sono state comminate 25. Insomma, un numero davvero basso, in confronto ai rischi di raffiche di multe che si erano paventati con l’inizio del servizio.

Riviera MIRA

ECONOMIA

Una nuova casa di riposo per tutto il paese pag. 9

CAMPAGNA LUPIA Sfida a due fra Fabio Livieri e Pisana Boscolo

CICLISMO Il Daina Mira punta a vincere

Provincia

pag.

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LEGALITÀ

Le imprese “mature” fanno fatica ma tengono duro pag. 18

PERSONAGGIO

Giuseppe Mialich, il poeta autodidatta di Mira

12

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pag.

CULTURA

Regione

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I giovani e l’impegno politico ai tempi del web 2.0 pag. 23

L’appello dell’Avis

Mafia in Veneto, attraverso le imprese in crisi pagg. 24-25

“SERVE PIÙ SANGUE”

TECNOLOGIA

Un piano per superamento del “digital divide”

INTERVISTE

pag.

26

Jacques Villeglé, maestro del Nouveaux Realisme pag. 29

La crisi blocca le donazioni di sangue. Da un paio d’anni per l’Avis della Riviera è difficile mantenere il numero delle donazioni del passato, anche se il numero dei donatori tende ad aumentare. L’Avis dopo un difficile 2010 è riuscita a fermare il calo delle donazioni con un lievissimo aumento, pari all’1 per cento. Ma per il 2012 si rischia di non soddisfare il fabbisogno.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE: Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 febbraio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese CONTROLLI Nelle ultime settimane dai carabinieri della Compagnia di Chioggia insieme con gli Ispettori del Lavoro di Venezia, sono stati chiusi due tomaifici a Fossò e Cavarzere, e una forte sanzione è stata data ad un terzo a Fiesso. Chiuso poi anche un bar gestito da cinesi sempre a Fiesso D’Artico

Lavoro nero nel calzaturi

di Alessandro Abbadir

La Femca Cisl: ”E’ il segnale che certi imprenditori hanno capito poco dalla crisi”

Preoccupante la gestione dei bar. Alti fatturati, segnale di riciclo di denaro sporco

C

risi e lavoro nero, o lavoro sottopagato. Un mix micidiale che rischia di radicare nel tessuto economico della Riviera del Brenta, il fenomeno della criminalità organizzata, magari d’importazione, prevalentemente cinese. A far emergere un quadro dalle tinte inquietanti, sono stati i controlli effettuati nelle ultime settimane di febbraio ed inizio marzo, dai carabinieri della Compagnia di Chioggia. Controlli fatti in uno dei più rinomati distretti della calzatura del Veneto, cioè quello rivierasco. Insieme con gli Ispettori del Lavoro di Venezia, i militari dell’Arma hanno chiuso due tomaifici a Fossò e Cavarzere, e una forte sanzione è stata data ad un terzo a Fiesso. Senza contare anche un bar gestito da cinesi e chiuso a Fiesso. Queste chiusure sono seguite ad altre fatte in precedenza. I controlli hanno riscontrato ogni volta lavoratori immigrati, sfruttati e ricattati come manodopera in nero, e quasi sempre privi del permesso di soggiorno. Gli sfruttatori sono gli stessi connazionali. Il problema è stato sollevato anche dalle forze sindacali. Le forze dell’ordine intanto da controlli che continuano da mesi, calcolano che su 500 aziende del settore, nell’area almeno una cinquantina

(spesso con manodopera cinese), lavorino con personale in parte o totalmente in nero. E’ difficile anche stanare queste situazioni. Molti dipendenti sono fatti passare dai titolari per parenti o congiunti. Dipendenti che vengono ricattati dai connazionali perché privi di permesso di soggiorno, o perché in patria hanno contratto debiti. Fenomeni che ad esempio a Prato in Toscana, dove l’insediamento cinese è invasivo, sono molto conosciuti da polizia e carabinieri. Ma a preoccupare è anche il fatto che per agganciare la ripresa e superare la crisi, alcuni imprenditori “nostrani” del distretto della calzatura, usino questi laboratori a basso prezzo perché in nero, per rifornirsi di prodotti che poi rivendono. A prendere posizione in questo caso è stato il segretario della Femca Cisl Massimo Meneghetti. Per Meneghetti questo fenomeno è la punta di un iceberg, di una mentalità imprenditoriale distorta, che non ha imparato nulla dalla crisi. “Si deve capire – dice Meneghetti – che ormai non è più cosi che si fa impresa e si compete. Questi fenomeni vanno fermati subito”. Per i sindacati, se esistono, significa che oltre agli imprenditori cinesi, vi sono anche imprenditori rivieraschi che

si servono di queste produzioni sottobanco, perché a buon mercato. Quello che manca, come una costante, è la tecnologia e l’innovazione. Per la Cisl imboccare “per l’ennesima volta e con l’aggravante della crisi la strada del taglio del costo del lavoro significa non aver capito nulla di cosa succede nel mondo. Le produzioni cinesi abusive a cui rifornirsi, sono un pericolo mortale per quelle di qualità made in Italy come il calzaturiero della Riviera, uno fra i pochi settori in crescita nella Regione nel 2011”. Esiste poi come a Prato, il rischio che vi siano vere e proprie infiltrazioni mafiose cinesi, che con il lavoro nero e lo sfruttamento, si sviluppano. “Chiediamo – spiegano la Femca Cisl – un incontro urgente con Prefetto, imprenditori, sindacati, e forze dell’ordine, per fare il punto della situazione”. Va tenuto sotto controllo infine anche il fenomeno dei bar gestiti dai cinesi. Spesso notano le forze dell’ordine, dichiarano fatturati alti pur non avendo grande clientela. Sembrano fatti insomma, per riciclare denaro sporco proveniente appunto oltre che dal lavoro nero, anche da traffico di droga e prostituzione.

ARTIGIANI IL CONVEGNO

“Stretta creditizia, imprese in affanno”

“L

e banche devono avere più fiducia nelle piccole e medie imprese artigiane. La stretta creditizia anche in Riviera del Brenta rischia di affossare gli sforzi fatti dalle aziende del comprensorio di essere sempre più competitive e trasparenti“. A dirlo è stato il presidente dell’associazione Artigiani Salvatore Mazzocca, che nelle scorse settimane ha organizzato a Villa dei Leoni a Mira un convegno al titolo “Sostegno Franco Scantamburlo al credito in tempo di crisi“. Un convegno a cui hanno partecipato Maurizio Lopedote, del direttivo Unicredit Triveneto, Mauro Vigna del direttore di Cofidi Veneziano e Sandro Ravenna presidente di Cofidi. Franco Scantamburlo durante il dibattito, ha espresso chiaramente il suo pensiero portando le preoccupazioni delle oltre mille imprese associate del comprensorio della Riviera del Brenta. “La difficile situazione economica e finanziaria in cui versa il paese - ha detto Scantamburlo al convegno - vede pienamente coinvolte le imprese artigiane e le piccole e medie imprese. Alla competizione che sempre più si inasprisce, si somma una maggiore difficoltà ad ottenere crediti ed affidamenti dal sistema bancario. Il sistema del credito deve costruire una nuova e più forte alleanza con il sistema produttivo per il rilancio del paese e per una nuova stagione di sviluppo e benessere”. R.P.

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Argomento del mese 5 A Mira

riero, rischio mafia cinese Il caso Arrivano in Veneto i boss di Cosa Nostra

“Attenzione su Riina junior” di Alessandro Abbadir

O

riana Boldrin presidente dell’Associazione Mondo di Carta, interviene dopo la diffusione della notizia che il figlio del boss Totò Riina, Giuseppe Salvatore, sarà ospitato da una Onlus a Padova. “Le decisioni dei magistrati della Procura di Palermo - dice la Boldrin - vanno rispettate, voglio però ricordare che il fenomeno della mafia del Brenta ebbe inizio in Riviera del Brenta con i soggiorni obbligati dei boss mafiosi in questo territorio. Questi personaggi furono i maestri per Felice Maniero e la sua banda, certo il contesto sociale ora è diverso, ma voglio ricordare che attualmente c’è una grande crisi economica anche nel nord est. Non vorrei mai che la storia si ripetesse”. La Boldrin però auspica che l’attenzione eviti brutte sorprese. “Voglio fare mie - continua - le parole del sindaco di Giuseppe Riina Padova e della presidente della Onlus che ospiterà Riina jr. e cioè sono anch’io del parere che bisogna nella vita dare un’altra possibilità a tutti, così anche al figlio del boss dei boss di Cosa nostra. Spero però che vengano prese tutte le precauzioni del caso dalle forze dell’ordine perchè non abbia mai più a ripetersi il passato. La storia, questa storia, che purtroppo ha segnato per anni il nostro comune Campolongo Maggiore, spero non possa mai più ripetersi. Nessuno è immune alla criminalità organizzata, anche se noi abbiamo non solo girato pagina ma addirittura cambiato libro”.

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Allarme sociale

Reckitt, Pansac e Unieuro, in difficoltà R

eckitt – Benckiser, Pansac International e Unieuro, tre situazioni occupazionali difficili e diverse a Mira, che rischiano di far esplodere una vera e propria bomba sociale nella cittadina rivierasca. Partiamo dalla Pansac che ha il suo sito principale a Malcontenta di Mira. Situazione quella di questa azienda in amministrazione straordinaria, che sta monitorando anche il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia. Qui una buona notizia è arrivata qualche settimana fa. E’ stata concessa la cassa integrazione straordinaria per gli oltre 400 dipendenti per decreto, dal Ministero del Lavoro. A renderlo noto è stato il commissario straordinario l’avvocato Marco Cappelletto con una nota. Gli operai in questo modo riceveranno i soldi di 3 mesi di cassa integrazione quelli cioè dal 12 dicembre a marzo. “Mi è stato comunicato – spiega in una nota il commissario straordinario – che è stato firmato dal Ministero del Lavoro il decreto per l’erogazione della Cassa integrazione Straordinaria ai dipendenti non in attività della Società Pansac International, con decorrenza dal 12 dicembre 2011, data della dichiarazione dello stato d’insolvenza della società da parte del Tribunale di Milano. Si tratta di un risultato che si è ottenuto grazie all’impegno delle istituzioni regionali, provinciali e locali; parlamentari. Ma anche dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali che in ogni sede si sono prodigati per consentire la più tempestiva conclusione di questa posizione”. Fino ad ora l’Inps aveva liquidato le spettanze che andavano dal 29 novembre fino al 12 dicembre. Il direttore provinciale dell’Inps Raffaele Parisi, ha assicurato che i tre mesi di cassa integrazione verranno liquidati entro la fine del mese di marzo. Si va a dare un contributo importante alle famiglie che aspettano da tempo questi denari. Si tratta di un buon segnale per tutti i 400 dipendenti che non lavorano nella Pansac in attesa di un rilancio aziendale. Attualmente a Mira ad esempio, sulle 43 linee di un tempo, ne sono rimaste attive 3. La situazione della Reckitt – Benckiser, vede la comunicazione improvvisa da parte della multinazionale di una ottantina di esuberi. Di fatto all’ex Mira Lanza non ci saranno più produzioni di polveri. Nel sito mirese della multinazionale del detersivo (sugli stabilimenti dell’ex Mira Lanza), sono ancora impiegati 400 dipendenti più un indotto di altre 100 persone. I lavoratori hanno scioperato. “La situazione – spiegano le Rsu ai cancelli della fabbrica – è sempre più ingarbugliata. La Reckitt non ha dato finora alcuna garanzia sul futuro aziendale. Ci ha solo comunicato di voler chiudere la produzione di polveri per conto della Propack. Ora vogliamo scoprire le carte. L’azienda ha rigettato ogni nostra proposta in tema di riorganizzazione dei carichi di lavoro, e ora annuncia tagli. Sarà lotta dura”. A Mira il comparto polveri incide per il 10 % della produzione complessiva, ma il taglio del personale proposto è del 20% . La Reckitt – Benckiser, si trova in difficoltà per la prima volta, dopo anni in cui la crisi non sembrava averla toccata. In difficoltà c’erano già però i lavoratori della Zeolite che si era vista chiudere proprio dalla Reckitt l’anno scorso, la commissione per la produzione esclusiva di polvere, che ora acquista in Bosnia. Infine alla catena di negozi Unieuro, si pensa di chiudere la filiale di Mira e 15 posti sono a rischio. L’azienda in questione si occupa della vendita di prodotti dell’elettronica e degli elettrodomestici. Si trova nell’area dei supermercati Lando sulla Romea, fra Dogaletto e Gambarare di Mira. Ai dipendenti, l’azienda ha comunicato in una lettera, un riordino e una razionalizzazione del personale, necessaria di fronte al calo dei consumi nel comparto dell’elettronica. Di fatto però da fonti sindacali si apprende che la catena di negozi avrebbe già deciso la chiusura del sito di Mira, mettendo a rischio il posto di lavoro di tutti A.A. i suoi 15 dipendenti.


6 Mira Territorio Un convegno a Mira ha messo in luce le criticità dell’opera

Idrovia, laguna a rischio Barberini: “Troppi sedimenti, in pericolo valli da pesca e fauna”

di Alessandro Abbadir

I

drovia Padova-Venezia: la Regione ne vuole il completamento per mettere in sicurezza idraulica il territorio padovano, ma i problemi in questo senso potrebbero essere davvero tanti. Il quadro delle difficoltà è emerso in un incontro che si è tenuto a febbraio all’ecomuseo di Mira in Villa Principe Pio a Mira Porte. “Il completamento dell’Idrovia Padova Venezia potrebbe portare ad uno scompenso della salinità della laguna hanno sintetizzato gli esperti - e inquinare tutto l’ambiente con una immissione di sedimi dall’area del padovano che risulterebbe di fatto incontrollata”. Il convegno mirese aveva un titolo chiarissimo: “L’apporto delle acque dolci in laguna di Venezia”. Ma veniamo alle considerazioni ad hoc. “E’ evidente - hanno detto gli esperti di assetto Idrogeologico come il professor Antonio Ruasconi dello Iuav di Venezia e Giampietro Mayerle, dirigente dell’ufficio salvaguardia di Venezia del Magistrato alle Acque - che se da un lato il completamento dell’Idrovia o la creazione di un canale scolmatore permetterà

l’idrovia Padova Venezia

uno scarico con meno problemi delle acque del Bacchiglione sul fiume Brenta, dall’altro queste acque rischiano di alterare un equilibrio di un habitat naturalistico unico che è quello della laguna sud, e in genere della laguna di Venezia“. Il completamento dell’Idrovia è uno dei punti forti della Regione, e l’obbiettivo è stato ribadito anche dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte che era presente e ha cercato di rintuzzare le critiche. Il commissario Roberto Casarin delegato per “l’emergenza relativa ai Canali Portuali di grande navigazione della Laguna di Venezia” ha sottolineato la necessità di evitare nuovi allagamenti nell’area del vene-

ziano e del padovano. Dura però la posizione del comune di Mira. “Se l’Idrovia verrà completata - spiega l’assessore all’ambiente del comune di Mira Maurizio Barberini - il rischio che l’apporto di nuova acqua dolce alteri la flora e la fauna lagunare è grande. Piuttosto che un’idrovia aperta che scarica in laguna, è auspicabile la creazione di un sistema di canali con bacini chiusi in grado di contenere le ondate di piena dei fiumi e dei canali in autunno e in primavera”. Per Barberini a risentirne potrebbero essere anche le attività di pesca nelle valli e di caccia, con la migrazione di tante specie di uccelli che svernano in laguna di Venezia”.

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In breve Stili di vita, ciclo di incontri La crisi cambia gli stili di vita e nell’auditorium di Oriago si tiene un ciclo di incontri per affrontare le difficoltà economiche adeguando le proprie abitudini”. Il 22 marzo alle 20.30 “Gli orti al cucchiaio. Le leggi della natura e le modifiche ambientali. Il ruolo delle piante e dei microorganismi nella nostra alimentazione”. Il 29 marzo “Dalla crisi economica una opportunità per un nuovo stile di vita. Le filiere agroalimentari”.

Cacciatori salvano uccelli I cacciatori di Caccia Ambiente a febbraio sono corsi in aiuto agli uccelli della laguna sud (a Mira e Campagna Lupia), in difficoltà per il grande freddo. Per riuscire a salvare gli animali in difficoltà sono stati distribuiti un mix di sementi tra cui miglio, sorgo e spezzato di mais.

Che fine ha fatto Piazza “Martiri delle Foibe”? Che fine ha fatto Piazza Martiri delle Foibe che il comune di Mira aveva deciso di istituire”? A chiederlo è il consigliere di opposizione Mario Morara :“Sono passati quasi 10 anni da quando nell’ottobre del 2003 - dice Morara - il consiglio comunale votò quasi all’unanimità di un ordine del giorno che avrebbe dovuto portare all’istituzione Piazza Martiri delle Foibe. Nulla si è visto”.

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La passarella sul canale Taglio, a Mira

L

a Provincia investe sulla viabilità mirese con 542 mila euro. Questi soldi serviranno per le piste ciclabili di Mira, che saranno costruite nel giro di due anni. E’ questa la dimensione dell’investimento approvato recentemente dalla Provincia di Venezia nel territorio del comune rivierasco, con il piano triennale delle opere pubbliche. L’opera sulla provinciale 30, in via Bacchin a Mira (Mira-Mirano), prevista nel precedente piano triennale per un costo di 300 mila euro, da finanziarsi esclusivamente con fondi derivanti da alienazioni, è stata programmata per il 2013. Il secondo intervento, relativo alla provinciale 22 Oriago - Porto Menai- Sambruson, è stato programmato grazie ad un finanziamento regionale europeo, che prevede la realizzazione di una passerella apribile, inizialmente non prevista. Il costo complessivo è di 542.858 euro.

L’opera sulla provinciale 22 via Risorgimento, per un costo di 250 mila euro da finanziarsi con un mutuo, è stata invece programmata per 2013. Per quanto riguarda i due interventi relativi alle strade provinciali 22 e 29, per un importo di 1 milione e 664 mila euro, non c’è ancora stata assegnazione di finanziamento. Soddisfatto degli interventi che saranno fatti nel più popoloso comune rivierasco, è l’assessore alla Viabilità provinciale Emanuele Prataviera. ”La Provincia - dice l’assessore in una nota - sta facendo il possibile per investire nel settore della sicurezza viaria, compatibilmente con le ristrettezze di bilancio”. Polemiche sulla scarsa attenzione alla viabilità mirese erano stati sollevati dal consigliere comunale Maurizio Di Pino. A.A.


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8 Mira L’Intervento

Territorio

Le sorprese delle “liberalizzazioni”

Politica Si sono tenute le primarie nel centrosinistra e Pdl

Verso una sfida Carpinetti-D’Anna di Alessandro Abbadir

N

el momento in cui scriviamo due dati sono chiari: centrosinistra e Pdl a Mira hanno deciso chi saranno i loro candidati sindaci. Per il centrosinistra correrà il sindaco uscente Michele Carpinetti appoggiato da Pd, Sel, Idv e la lista Nuova Mira. Per il Pdl invece correrà l’assessore provinciale al Lavoro Paolino D’Anna, che è stato scelto dalla sua compagine con il sistema delle primarie degli iscritti. Ma torniamo al centrosinistra. Il sindaco uscente Michele Carpinetti ha vinto alle primarie lo scorso 11 marzo con il 56,3% (1451 voti). Ha distanziato lo sfidante di quasi 20 punti percentuali. Renato Martin infatti, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, ha guadagnato il 34,3% dei consensi, con 883 voti. Terzo il candidato della Federazione della Sinistra Daniele Caccin con l’8,2% e 212 voti. Rispetto a 5 anni fa (quando votarono oltre 4000 persone nella sfida con l’ex sindaco Roberto Marcato) i votanti sono stati in forte calo. Stavolta hanno votato 2575 persone, appena l’8,2% degli aventi diritto. Pochi i minorenni che hanno voluto esercitare il voto (potevano farlo anche i 16 e 17enni) e gli stranieri residenti. Entusiasta del risultato il sindaco uscente Carpinetti che di fatto era stato messo in discussione da una parte importante del partito di riferimento(Pd). Carpinetti fa capire che la coalizione con cui correrà alle elezioni è quella che lo ha sostenuto alle primarie. “E’ stata davvero una bella vittoria – dichiara Carpinetti – i dati parlano chiaro. Ho avuto alle primarie delle affermazioni nette nei centri più popolosi come Oriago, Mira e Mira Porte. Nel centrosinistra si vuole continuare a portare avanti il rinnovamento con questa squadra di governo della città. Bisogna fare squadra contro il centrodestra. La coalizione di partenza è quella che è uscita dalle primarie. Con le altre forze politiche che non hanno partecipato alle primarie, avvieremo un dialogo, se ve ne fossero le condizioni”. Insomma fa capire il sindaco, sia l’Udc che la formazione “Noi per Mira“

NEWS

Restano fuori dai giochi la lista “Mira Fuori del Comune”, il “Movimento 5 stelle” e piccole formazioni nel centrodestra

che fa riferimento all’ex sindaco Roberto Marcato, se credono di poter condizionare gli equilibri, possono restare alla porta. Lo sfidante di Carpinetti sul versante del centrodestra sarà l’assessore provinciale al Lavoro Paolino D’Anna, emerso dalle “primarie degli iscritti” volute dal coordinatore provinciale Pdl Mario Dalla Tor. D’Anna che era candidato unico ha raccolto 93 voti su 129 iscritti complessivi. E’ stato votato dal 75 % degli appartenenti al Pdl mirese. “Le elezioni - ha dichiarato il coordinatore locale del Pdl Jacopo Carraro - si sono tenute senza tensioni ne polemiche. Hanno votato tutte le persone che erano iscritte al partito allo scorso 31 ottobre data di chiusura del tesseramento“. Il risultato ottenuto, cioè la sua designazione, è stato visto dall’assessore al lavoro provinciale Paolino D’Anna come un buon auspicio. “Sinceramente – ha dichiarato D’Anna – il 75 % degli iscritti che mi vuole come candidato sindaco non è davvero un brutto risultato. Condivido la

Sopra Michele Carpinetti, sotto Paolino D’Anna strategia di fare le primarie degli iscritti per valorizzare la funzione del partito come strumento di espressione in cui si manifesta la democrazia”. Con il Pdl si è schierata anche la formazione “Destra” di Enrico Carlotto. Oltre a Pdl e centrosinistra ci sono anche altri candidati sindaci. L’ex candidato del centrodestra Vanna Baldan, ha annunciato di essere intenzionata a correre da sola fuori dal Pdl con due liste che la appoggiano “Gente di Mira e “Insieme per Mira”. La Lega Nord correrà da sola. Ma proprio da una costola della Lega è nato anche a Mira “Progetto Veneto”, capeggiato dall’ex consigliere comunale Cesare Renier. In mezzo l’Udc con la sua segretaria Teresa Morelli. Fuori dalle primarie ci sarà la lista dell’ex sindaco di Mira Roberto Marcato “Noi per Mira”, e quella legata ai Cat “Mira Fuori del Comune”. Esterna ad ogni gioco ed alleanza la lista del “Movimento 5 stelle“ che ha già proposto il suo candidato sindaco che è Alvise Maniero uno studente di 26 anni di Mira.

di Erminio Alajmo* segue da pag.

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Non può più sussistere il limite minimo di 5 ore, né quello massimo di 20 ore di apertura. Rimane l’efficacia della norma che prevede la limitazione degli orari per esigenze pubbliche. Rimane anche la preventiva comunicazione al Comune così come va fatta comunicazione sulla scelta del giorno di chiusura settimanale e delle ferie. Persiste la necessità dell’esposizione del cartello orario e chiusura, in quanto è una necessità di informazione al pubblico. Attualmente, in materia di orari, il Comune è tenuto ad emanare una disciplina degli orari degli esercizi pubblici. In attesa dei provvedimenti attuativi sulle liberalizzazioni, o altri pronunciamenti dell’Autorità preposta, riteniamo che i Comuni possano continuare ad avvalersi delle ordinanze già emesse, mantenendo la validità degli orari già comunicati a suo tempo dagli esercenti. Nel caso il titolare dell’attività di somministrazione intendesse modificare, o ampliare, l’orario di apertura, dovrà comunicarlo al Comune, che ne prenderà atto nel caso nulla-osti all’apertura prolungata o modificata, oppure, nel caso sussistano ragioni di ordine e di sicurezza pubblica, o comunque di interesse pubblico, il Sindaco potrà imporre limitazioni all’orario, in via permanente o per situazioni contingenti, com’è avvenuto finora. Intanto le linee guida regionali di programmazione restano tuttora valide e i Comuni devono continuare a predisporre la programmazione con possibilità di imporre vincoli alle nuove aperture per la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Attendiamo però chiarimenti da parte dei Ministeri e le indicazioni delle Regioni. Sulle attività di somministrazione delle bevande, in una battuta “l’unica certezza è che non ci sono certezze” e restiamo in attesa dei pronunciamenti della Magistratura. Fino a quando non verrà rivista e modificata la disciplina regionale rimane uno strumento valido ed indispensabile per dare regole certe ad un settore che svolge un importante servizio al pubblico. In attesa di pronunciamenti ufficiali consigliamo di evitare fughe in avanti o prese di posizione personalistiche. *Presidente Appe Padova

Sociale

CHIUDERÀ L’ASILO “PATAPUM”

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hiude l’asilo Patapum e i genitori chiedono aiuto al comune. Il sindaco Michele Carpinetti, spera di farà il possibile per risolvere il problema. “Ci hanno annunciato che l’asilo nido Patapum - spiegano alcune mamme - chiuderà con l’inizio dell’estate perché non riesce più a sostenere i costi di gestione. Come genitori siamo preoccupati visto che a parte l’asilo nido comunale, di fatto, a Mira di qualità come questa non ce ne sono più“. Sono 20 bimbi ospitati all’asilo nido “Patapum” che si trova in via Modena a Mira Taglio. Ma quante strutture

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ha Mira per andare incontro alle esigenze delle famiglie? Oltre all’asilo Patapum, esiste, infatti, un asilo nido ad Oriago gestito dalle suore del paese, che però non riesce a soddisfare tutte le domande che arrivano. Una risposta arriva dal sindaco di Mira Michele Carpinetti, che promette il massimo impegno per non far venire meno il servizio. “E’ una notizia - dice il sindaco - che certamente non mi fa piacere. Nonostante si tratti di una struttura privata, questa fornisce un servizio pubblico alla cittadinanza mirese e alle famiglie con bimbi molto piccoli. Meno strutture di

questo tipo sono anche un freno all’inserimento della donna nel mondo del lavoro dopo la maternità”. Per il primo cittadino c’è da capire per questo se ci sono i presupposti per poter salvare la struttura. “Verificheremo - continua il sindaco - con chi gestisce il servizio, le ragioni delle difficoltà in atto. Cercheremo di dare dei percorsi all’azienda, delle strade che possano permettere una permanenza dell’attività sul territorio”. La questione della carenza di strutture come gli asili nido diventerà un tema fondamentale nella discussione elettorale dei prossimi mesi. A.A.

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Mira 9 Servizi Il presidente di Socioculturale Paolo Dalla Bella ha posato la prima pietra

Una casa di riposo per il paese Ci saranno 120 posti per anziani non autosufficienti e 20 posti per disabili gravi di Alessandro Abbadir

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na nuova casa di riposo per Mira sarà costruita nel giro di due anni e mezzo. La notizia è arrivata le scorse settimane durante la posa della prima pietra della futura casa di riposo. A “benedire” la struttura che nascerà oltre al parroco del paese è stato anche il direttore dell’Ulss 13 Arturo Orsini. La nuova casa di riposo sarà intitolata ad Adele Zara, la donna di Oriago che durante la seconda guerra mondiale salvò una famiglia di ebrei dallo sterminio. A presentare la nuova struttura però è stato Paolo Dalla Bella, presidente della coope-

Focus

rativa Socioculturale, che si occuperà della realizzazione della struttura. Il nuovo complesso si compone di due strutture complementari. Una per anziani non autosufficienti da 120 posti letto (intitolata a Adele Zara) e una struttura dedicata a disabili gravi con 20 posti (intitolata a Suor Armanda). I lavori cominceranno tra qualche mese (si pensa a luglio), e saranno conclusi nel giro di due anni e mezzo. Le due strutture sono collegate da un parco di 1500 metri quadrati e a servire l’area ci saranno parcheggi con circa 200 posti auto. La costruzione della nuova

casa di riposo costerà complessivamente 13 milioni di euro. I lavori però non partiranno prima di giugno e questo ha fatto scattare tante polemiche. La posa della prima pietra (che posa non è stata), è stata vista solo come una passerella elettorale da diverse forze politiche. All’interno saranno impiegati 130 lavoratori fra medici, paramedici e personale delle mense e di assistenza. Ci sarà una sala polivalente con postazioni Internet, non mancheranno palestre di fisioterapia e aree per la visione di film, ascolto musica e biblioteca. La nuova struttura avrà anche

ACTV: CAMBIANO GLI ORARI DEI BUS

O

rari Actv fra Dolo Gambarare e Mira, si cambia ma non basta. Ma vediamo prima le novità. Tutto è partito a fine 2011 quando una petizione era stata presentata dai cittadini di Gambarare e Piazza Vecchia. Si chiedeva che la corsa mattutina delle 7.38 della linea 56, con itinerario circolare

Il progetto della casa di riposo un centro cottura del tutto autonomo. La notevole ricaduta occupazionale dell’opera è stata sottolineata dall’assessore provinciale al Lavoro Paolino D’Anna. La casa di riposo, attesa da decenni, è sempre stata nei programmi elettorali dei vari sindaci, ma finora non era mai stata realizzata. Ora questo sogno si concretizza grazie al lavoro di Provincia, Regione, Ulss 13 e Comune che hanno lavorato concordemente. Le polemiche però non sono state solo sulla struttura ma an-

da Dolo a Dolo, via Sambruson, Piazza Vecchia, Gambarare e Mira non si concludesse al Deposito Actv ma al polo scolastico, e anticipasse l’orario di alcuni minuti per consentire agli studenti di arrivare per l’inizio delle lezioni. L’Actv ha accolto la richiesta. Dal 23 gennaio la corsa della linea 56 delle 7.38 è stata anticipata alle 7.30, ed effettua la deviazione per il polo scolastico. Nello stesso tempo per l’orario di fine lezioni (1313.10) è stata istituita una nuova corsa della linea Dolo - Mi-

che sul fatto che il comune ha indetto una consultazione on line per scegliere il nome. Hanno votato 1254 persone. Con 650 voti e il 52% ha vinto Adele Zara, seconda Suor Armanda con 495 voti pari al 39 % delle preferenze. “Alla fine il sindaco Carpinetti - spiega il segretario dell’Udc provinciale Luca Scalabrin - intitolando le strutture ad entrambe le donne, non ha voluto inimicarsi l’Associazione Suor Armanda, che con il suo presidente gli aveva dato l’appoggio”.

rano, via Sambruson, Piazza Vecchia e Mira Porte, alle 13.25. Insomma un bel risultato, ma non basta. ”Speriamo – spiega l’assessore ai Trasporti del comune di Mira Enzo De Lorenzi –, sia possibile uniformare alle 8.10 gli orari di inizio delle lezioni per tutti gli Istituti del polo scolastico di Dolo. Si eviterebbero anche quei minimi ritardi, che ancora si verificano nell’arrivo degli studenti del Liceo Galilei, nonostante l’anticipo dell’orario della corsa 56”. A.A.


10 Campolongo Servizi Firmata una convenzione fra Ulss13 e 16

Codici gialli, ambulanze da Piove I ricoveri saranno rimborsati all’Ulss padovana da quella di Dolo

di Alessandro Abbadir

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ra se si chiamerà il 118 da Campolongo, le ambulanze arriveranno da Piove di Sacco anche se si tratterà di codici gialli, cioè casi di media gravità. Ad annunciarlo nelle scorse settimane è stato il primo cittadino, che ha per l’occasione siglato una convenzione con l’Ulss13 e con l’Ulss16 (quella di Padova). Il sindaco spiega la convenzione. “Siamo riusciti – dice Alessandro Campalto – ad ottenere una convenzione fra le Ulss 13 e quella di Padova per far arrivare sul posto le ambulanze in 7 minuti da Piove di Sacco, al posto dei 20 ( 25 in caso di traffico), che servono per quelle in arrivo da Dolo. Il servizio è in funzione dal 5 marzo”. Chi chiamerà il 118 per le emergenze gravi e medie ed è residente a Campolongo, si vedrà arrivare l’ambulanza da Piove. I ricoveri saranno rimborsati con una convenzione dall’ospedale di Dolo a quello di Piove di Sacco. Ma non mancano le polemiche. Il nuovo servizio di primo soccorso, infatti, arriva dopo che nelle scorse settimane la Lega Nord e dei comitati di cittadini, avevano organizzato un referendum per capire se i cittadini preferiscono restare con l’Ulss 13 (Dolo-Mirano), o passare con quella di Piove di Sacco (Uss 16). Il sondaggio era stato avviato in maniera informale a Bojon, Liettoli, Campolongo e Santa Maria Assunta. La Lega per Campalto non ha spiegato che, trovandosi Piove di Sacco all’interno dell’Ulss di Padova, può verificarsi che, per alcune visite specialistiche, ci si debba recare a Padova, Abano o Torreglia. “Noi – dice il sindaco – rispondiamo con i fatti, creando con una convenzione per un primo

Un’ambulanza al Pronto Soccorso soccorso più celere. Resteranno alle dipendenze di Dolo i codici verdi e le visite specialistiche”. Dalla Lega Nord con il suo segretario locale Paolo Ranzato arrivano delle risposte ad hoc. “Per correttezza di informazione comunichiamo al sindaco – spiega Ranzato – che può verificarsi anche che i cittadini di Campolongo Maggiore per visite specialistiche debbano recarsi a Mirano, Noale o addirittura Mestre. Se il sindaco ha firmato l’accordo con l’Ulss 16 e 13 per i codici gialli, forse il merito è anche di questa iniziativa. Vorrà dire che se questo serve per far muovere questa amministrazione al fine di prendere posizione più velocemente, i cittadini faranno tanti altri sondaggi”.

Comportamenti bancari

CREDITO ALLE IMPRESE STATALI

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Il comune anticipa gli assegni di cura Il comune anticipa oltre 26 mila euro per pagare i residui gli assegni di cura del 2010. “La Regione - spiega il sindaco Alessandro Campalto - è in pesante ritardo sui contributi economici destinati alle persone in grave stato di non autosufficienza. Ha deciso di liquidare per il 2010 ben 83.981,38 euro. Ma non era tutto il dovuto”.

Nel capoluogo poste chiuse fino ad aprile

ECONOMIA

embra incredibile, ma invece i dati della Cgia di Mestre lo confermano: le banche prestano soldi alle imprese pubbliche, In una fase in cui i flussi creditizi hanno subito un’ autentica contrazione, solo le imprese pubbliche hanno registrato un deciso aumento degli impieghi nella seconda parte del 2011: il +4,5%. La Cgia di Mestre ha analizzato gli impieghi erogati dagli istituti di credito ai principali settori produttivi del Paese nella seconda parte del 2011. Periodo in cui lo spread ed i tassi di interesse hanno subito aumenti molto consistenti. Vediamo i dati: se alle associazioni tra imprese non finanziarie (cooperative, consorzi, etc.) l’aumento dei prestiti è stato del +1,5% (anche se in termini assoluti

In breve

Giuseppe Bortolussi stiamo parlando di importi molto contenuti), le imprese a partecipazione statale (aziende autonome, Ferrovie dello Stato, municipalizzate, imprese pubbliche, etc.) hanno registrato un +4,5%. Dalla fine di giugno alla fine di novembre (ultimo dato disponibile) i crediti erogati per questo settore sono aumentati in termini assoluti di quasi un miliardo di euro (precisamente 989,2 milioni di euro). Male la situazione registrata dalle imprese artigiane. Le quasi società artigiane (Snc, Sas, Srl e le ditte individuali con più di 5 addetti) hanno subito una contrazione del 1,6%, mentre per le quasi società non finanziarie altre (Snc, Sas, Srl e le ditte individuali con più di 5 addetti non artigiane), la riduzione è stata

Dalla fine di giugno a novembre i crediti erogati nel settore sono aumentati di un miliardo di euro dello 0,2%. Alle imprese private, che da sempre fanno la parte del leone, lo stock di erogato ha toccato i 788,3 miliardi di euro: con una variazione rispetto alla fine di giugno pari al +1,2%. Seppur positivo, questo aumento è stato comunque in linea con la variazione dell’inflazione che nello stesso periodo di tempo è cresciuta del +1,1%. “Le aziende pubbliche solitamente sono grandi imprese che hanno un potere contrattuale nei confronti degli istituti di credito molto diverso da quello di una piccola o micro impresa - sostiene il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi -. Quando le prime si trovano in difficoltà, tutta l’opinione pubblica è pronta a mobilitarsi per assicurare loro un aiuto, mentre se un piccolo artigiano si trova in difficoltà, la solitudine è la sua unica compagna di ventura”. Insomma invece di aiutare chi non spreca un centesimo e lavora in maniera produttiva, gli istituti di credito elargiscono denari a volte a veri e propri carrozzoni gestiti in modo discutibile. Anche su questo versante il governo Monti dovrà lavorare parecchio per sorreggere l’economia reale del paese. Questi dati sono stati ribaditi dallo stesso Bortolussi in diversi convegni che il segretario e consigliere regionale ha tenuto in giro per la Riviera del Brenta. S.H.

Per sistemare l’ufficio postale di Campolongo Maggiore devastato dall’esplosione della tentata rapina di qualche settimana fa, bisognerà aspettare fino a metà aprile. Ad annunciarlo è i comune dopo che i cittadini in queste settimane si sono recati a Bojon o Liettoli per usufruire del servizio.

10 mila euro ad Affari Puliti Sono stati consegnati i soldi ricavati dalla Nazionale Cantanti per il recupero della villa dell’ex boss Felice Maniero. La Nazionale Cantanti che ha fatto della legalità il suo cavallo di battaglia, ha donato la somma ad “Affari Puliti” del Comune di Campolongo. Affari Puliti, l’incubatore di aziende è portabandiera della cultura della legalità.

SOLIDARIETA’ LA “CORSA DEL SORRISO”

Saranno raccolti soldi per i bambini ammalati

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ono ben 4 i mesi da vivere all’ insegna dello sport, correndo ogni 15 giorni in kermesse ufficiali, donando anche occasioni di sorriso ai bambini più sfortunati visto che il ricavato sarà devoluto all’associazione Dottor Clown di Padova. Veramente lodevole l’ intento di Gianluca, presidente dell’ Inter club di Campolongo Maggiore, che ha saputo coinvolgere il Comune di Campolongo e l’ associazione Dottor Clown: l’ obiettivo è di rendere la “Festa del Sorriso“ un appuntamento costante per avvicinare il nobile mondo dello sport a chi regala tanti momenti di gioia a bambini sfortunati e spesso ammalati... il tutto all’insegna della beneficenza. “Corri per donare un sorriso“ è la denominazione dell’iniziativa che si svolge ogni primo e terzo giovedì del mese; le

corse si svolgono alle ore 20 ed hanno l’ aspetto non competitivo su percorsi da 3, 5 e 10 km. Luogo dei ritrovi è il Centro sportivo di Bojon e la quota di partecipazione è di 2euro, iscrizione che da il diritto al ristoro e ad un gadget di partecipazione. Per il 20 di maggio è organizzata la “Festa del Sorriso” con gara podistica e dimostrazioni sportive varie di tiro con l’ arco, skate board acrobatico, calcio e calcio a 5 con la presenza di ex campioni del passato; il tutto con lo scopo di fare beneficienza e, con il ricavato dell’ iniziativa che sarà devoluto all’ associazione Dottor Clown di Padova. Durante la festa del 20 maggio saranno premiati anche gli atleti “più presenti “ alle varie manifestazioni bi settimanali. Per informazioni 3351466766 e 3284137853. Marco Lanza


BILANCIO DI PREVISIONE 2012

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iamo tra i primi comuni ad aver approvato il bilancio di previsione, e dopo averlo presentato nei tre incontri con la cittadinanza, tenuti nelle frazioni e nel capoluogo, con il Consiglio Comunale del 12 marzo si è dato corso a questa nuova annata. Non è stato facile approvarlo, si sono dovute prendere delle decisioni non facili. Da un lato bisognava coprire il taglio imposto dalle varie manovre finanziarie succedutesi nel corso del 2011, dall’altro si doveva scegliere su come applicare l’IMU. I tagli imposti hanno visto una riduzione di 218.450 € per il 2012, che se li sommiamo a quelli dello scorso anno di 145.000, arriviamo ad una riduzione di 363.450 € nell’arco di due anni, che corrisponde a circa il 33% del totale complessivo dei trasferimenti, che ci venivano dati sino al 2010 (circa 1.130.000 €). Come dicevamo, da quest’anno vi è anche l’applicazione dell’IMU (Imposta Comunale Unica) che va calcolata sul patrimonio posseduto, inteso come beni immobili posseduti. (Casa di abitazione, seconde case, terreni, negozi, magazzini, ivi compresi quelli agricoli e le stalle). In questo l’amministrazione ha deciso di applicare i valori minimi suggeriti dalla legge, e cioè lo 0,4% sulla prima casa, lo 0,76% su tutti gli altri beni e lo 0,2% sugli immobili a servi-

zio delle attività agricole quali le stalle e i magazzini agricoli. Questa imposta che sostituisce l’ICI e altre imposte, non rimane interamente al comune ma va divisa al 50% con lo stato. Per coprire il mancato trasferimento, cercando ovviamente di garantire i servizi offerti, ed evitando tagli nell’ambito sociale e culturale. L’Amministrazione ha deciso di applicare un aumento dell’addizionale comunale IRPEF di 0,3 punti percentuale. Questa scelta è stata presa evitando di metter mano all’IMU che, viceversa, ci avrebbe costretto ad applicare valori superiori a quelli minimi. Tuttavia per quanto riguarda il bilancio degli investimenti, con gli 830.000 €, previsti in entrata grazie all’alienazione di alcune aree e la cessione dei diritti di superficie delle aree PIP in aree artigianali, vengono avviati i lavori di ampliamento della scuola materna con la realizzazione di un’aula per la 4^ sezione scolastica e il dormitorio per i bambini. Inoltre in primavera inizieranno i lavori per la sistemazione del quartiere di Lughetto. Infine sono previste delle asfaltature per il ripristino del manto stradale: per quest’ultimo intervento è previsto anche l’utilizzo di una parte delle entrate derivanti dalle sanzioni per le infrazioni rilevate dall’autovelox.

CORSO BASE DI FORMAZIONE INFORMATICA

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iniziato il corso di formazione per l’utilizzo del computer che, con grande successo, vede la partecipazione di 50 persone, tutte attratte dal fascino dell’informatica. Campagna Lupia è uno dei 160 comuni della Regione Veneto che beneficia del finanziamento regionale, e le persone che vi partecipano sono tutte alle prese con le prime nozioni di base sull’utilizzo del computer. Il corso coincide con la fase conclusiva del progetto chiamato “progetto P3@”, promosso dalla Regione Veneto con i Fondi Europei che hanno come obbiettivo la creazione di punti di accesso pubblici. Con tali fondi sono stati acquistati sei nuovi terminali posizionati in biblioteca, e i corsi si tengono in tre gruppi distinti, uno di mercoledì, uno di giovedì e uno di venerdì. E’ simpatico vedere la partecipazione di persone in età diverse, dai giovani, agli adulti e, per finire, molte sono le persone in età matura. Tutte hanno l’obbiettivo di avvicinarsi ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.

Il sindaco, Fabio Livieri

MARZO MESE DELLA SALUTE

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a cultura della Salute passa attraverso l’informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione dell’importanza delle sane abitudini e dei corretti stili di vita. La PREVENZIONE è lo strumento migliore per cogliere le malattie allo stato iniziale, migliora la qualità della vita e, in prospettiva, consente anche l’abbattimento della spesa sanitaria. La DIAGNOSI PRECOCE cerca di individuare la malattia allo stadio iniziale e finché è curabile. Ecco perché a partire da una certa età, sono consigliati controlli medici, alcuni sulla base di caratteristiche generali (sesso o età), altri solo in caso di caratteristiche individuali. Un corretto STILE DI VITA e le BUONE ABITUDINI QUOTIDIANE, aiutano a “star bene”. Con questo spirito si sta svolgendo il mese dedicato alla prevenzione e cura della salute che ha affrontato problematiche diverse tra le quali sopratutto, la tematica legata alle dipendenze, sia alcolismo che le dipendenze per uso di sostanze stupefacenti o psicoattive, con incontri rivolti sopratutto ai ragazzi delle scuole medie. Non sono mancati gli incontri sulla prevenzione e diagnosi al colon e alla prostata. E, per concludere, gli ultimi incontri in programma sono riservati: • Domenica 25 marzo alla prevenzione dei problemi cardiaci, con l’intervento dell’associazione Cuore Amico di Mirano, dove è previsto un test di controllo. Nell’occasione, l’Amministrazione Comunale, donerà un defibrillatore ai medici appartenenti alla medicina di gruppo, da usare nei casi di necessità.

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VA IN PENSIONE IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

sprimiamo tutto il nostro ringraziamento per il servizio prestato in questi 40 anni di onorato servizio. Marino Bognolo, il Comandante dei vigili urbani, dal 1 marzo è andato in pensione. Tutti lo hanno conosciuto come Marino il Vigile, e di questi 40 anni, più di 30 ne ha trascorsi a servizio del Comune di Campagna Lupia. Solitamente il vigile viene visto come una persona dura, ma lui in realtà è sempre stato una persona decisa e determinata, ligia e diligente nel ruolo per il quale era chiamato a svolgere. Non è facile esplicare il ruolo di agente di polizia locale, sopratutto se in paese tutti ti conoscono, ma effettivamente il suo compito lo ha saputo svolgere molto bene. La comunità, i colleghi e l’Amministrazione comunale ti ringraziano per quanto hai saputo fare e per la cordialità profusa. Il sindaco, Fabio Livieri

• Martedì 27 ci saranno le testimonianze delle comunità, di genitori e di ragazzi che hanno provato difficoltà nella vita. • Giovedì 29 marzo si parlerà dei problemi collegati all’invecchiamento, all’Alzheimer e alla demenza senile.

. Tutti argomenti fortemente legati alle difficoltà che prima o poi coinvolgono le nostre famiglie, ed è per questo che l’assessorato ai Servizi Sociali, ha sin da sempre percorso un cammino dedicato alla prevenzione, atteggiamento questo adottato anche dal nostro sistema sanitario nazionale. Prevenire è meglio che curare. L’assessore ai Servizi Sociali, Alberto Natin

M. Bognolo mostra la targa di ricordo consegnatagli dal comune


12 Campagnia Lupia Elezioni Il centrosinistra punta su un tecnico dell’Arpav

La Boscolo sfida Livieri, l’Udc non decide di Alessandro Abbadir

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lezioni a Campagna Lupia: sarà una corsa a due, forse a tre. A sparigliare le carte fino all’ultimo giorno nel momento in cui scriviamo, è l’Udc che non ha ancora deciso da che parte schierarsi, o con il sindaco Fabio Livieri che si ricandida, o con la candidata del centrosinistra Pisana Boscolo. Nel frattempo il partito di Casini potrebbe decidere di correre da solo con un suo candidato Gino Baldan. Ma veniamo alla candidata del centro sinistra che sfiderà il sindaco uscente Fabio Livieri. Pisana Boscolo, 47 anni, tecnico Arpav in quota Pd, è stata scelta dalla coalizione senza passare per le primarie. Ad appoggiare la Boscolo ci saranno ufficialmente (oltre al Pd) Prc, Sel, l’Idv e i Socialisti. La candidata spiega il perché della sua partecipazione. “Ho accettato la proposta di candidatura – ha detto la candidata – perché penso che Campagna Lupia, Lugo, Lughetto e Lova, meritino molto di più di quello che finora hanno avuto. Il nostro paese si sta impoverendo e non solo sotto il profilo economico. Si sta spegnendo un poco alla volta, ma siamo ancora in tempo per far rivivere la nostra comunità, quella che tutti conosciamo, così ricca di storia e cultura, solidale e capace nell’affrontare le sfide future”. Con il sindaco in carica Livieri, c’è il centrodestra. Ci sono cioè il Pdl e la Lega Nord, anche se il sindaco in carica si ritiene espressione di una lista civica. Con lui (almeno fin da subito) stavolta non si è schierato l’Udc. L’Udc di Campagna Lupia non ha deciso ancora con chi stare, e per

Scalabrin: “Senza accordi correremo con il nostro candidato Gino Baldan“

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Potrebbero correre all’ultimo momento anche i “i grillini” del “Movimento a 5 stelle” mento e la partecipazione della popolazione alle scelte che la interessano”. L’Udc è pronta a correre con il suo candidato Gino Baldan se non troverà soddisfacenti entrambi gli schieramenti. Infine non è esclusa la presentazione all’ultimo momento di una lista del “Movimento 5 Stelle” (i grillini), che come in ogni comune non vuole però alleanze con nessun partito, nemmeno con le liste civiche di ispirazione ambientalista. Se poi ci sarà qualche altra sorpresa a destra, questo si vedrà a pochi giorni dalla presentazione delle liste.

NEWS Sul Novissimo

SISTEMAZIONE DELLE RIVE

Dado

Con Pisana Boscolo ci sono oltre al Pd, Prc, Sel, l’Idv e i Socialisti. ora minaccia di correre con un suo candidato, il segretario locale Gino Baldan. A lanciare la sua candidatura sono stati allo storico “bar Campalto” il segretario provinciale dell’Udc, Luca Scalabrin, e l’esponente locale Gabriele Moressa. “Dobbiamo spiegare le difficoltà che stiamo incontrando – dice il segretario dell’Udc Luca Scalabrin –. A sinistra si stava sviluppando un confronto sereno e costruttivo, quando improvvisamente, ci è stata calata dall’alto la candidata senza poter fare alcuna discussione. Non vorremo fossero mantenuti i sistemi usati in sessant’anni di potere assoluto”. Anche nei confronti del sindaco attuale la diffidenza c’è. “Con la maggioranza uscente, e il sindaco attuale il confronto è iniziato da qualche settimana – spiegano Gino Baldan e Luca Scalabrin –. Vogliamo dal sindaco in carica Fabio Livieri, maggiore trasparenza ed un confronto costante, con il coinvolgi-

Il municipio di Campagna Lupia e la candidata Pisana Boscolo

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Emanuele

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ovissimo, nuovo look. Sono partiti a febbraio gli interventi per la risistemazione delle rive e il consolidamento del ponte di Lughetto di Campagna Lupia sul Novissimo. Gli interventi del Genio Civile prevedono lavori di messa in sicurezza idraulica a ridosso della Romea per 100 mila euro. Il genio Civile ha avviato un intervento importante per poter sistemare le sponde a nord e a sud del ponte di Lughetto. L’operazione serve per evitare il continuo franamento delle rive in acqua. Franamento che potrebbe mette a rischio la stabilità di un ponte che immette una strada provinciale (che parte a Calcroci di Camponogara) sulla Romea. Il ponte molto trafficato ogni giorno vede passare migliaia di mezzi. I lavori termineranno ad aprile e costituiscono un intervento che non può essere isolato nel territorio comunale. Altri ponti, infatti, hanno lo stesso problema. Sono quelli di Lugo (vicino all’ingresso dell’oasi naturalistica di Valle Averto) e ancora più a sud in direzione Chioggia quello di Lova. Sarebbe opportuno che per tutti e tre i ponti fossero messe palizzate e pietrisco. S.H.


messaggio publiredazionale

PEGNO IM

CAMPAGNA LUPIA ELEZIONI COMUNALI 2012 - LISTA CIVICA

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“IMPEGNO e SOLIDARIETÀ”

INTERVISTA A PISANA BOSCOLO, CANDIDATA A SINDACO DI CAMPAGNA LUPIA PER LA LISTA CIVICA

“IMPEGNO e SOLIDARIETÀ” Signora Boscolo, facciamo una presentazione per quelli che ancora non la conoscono? Mi chiamo Pisana ho 47 anni e sono sposata con due figli, sono nata a Campagna Lupia e qui vivo da sempre con la mia famiglia. Dopo gli studi e la laurea, ho cominciato a lavorare come ispettore d’Igiene presso il settore veterinario dell’ULSS di San Donà di Piave. In seguito sono passata all’ARPAV, l’Agenzia Regionale per la Protezione e Prevenzione Ambientale, di Mestre dove sono attualmente impiegata. In che cosa consiste il suo lavoro? Presso l’Agenzia mi occupo di controlli ambientali, in particolare della qualità delle acque, dell’aria, del suolo e dell’attività di sorveglianza sugli impianti che possono provocare inquinamenti. Perché la candidatura di una donna a Sindaco di Campagna Lupia? Mi verrebbe da dire semplicemente perché era ora, ma non è poi così scontato. Quello che sta succedendo a Campagna Lupia è un passaggio importante per la nostra Comunità. Non sono la sola donna della lista civica di centro sinistra che si presenterà alle prossime elezioni, ci sono altre donne brave e preparate che mi daranno una mano. Era una scelta inevitabile quella delle donne in politica e nella pubblica amministrazione, e non solo per la loro sensibilità, ma prima ancora per la capacità e la competenza che sanno mettere, soprattutto nei periodi di difficoltà, come quello che stiamo attraversando. Per quale motivo ha accettato la candidatura a Sindaco di Campagna Lupia? Quando mi hanno proposto la candidatura, ho avuto qualche dubbio all’inizio, poi ho dato la mia disponibilità perché sono convinta che i miei concittadini meritino molto di più di quello che hanno avuto negli ultimi cinque anni. Penso che bisogna avere più attenzione per la famiglia e che sia necessario aiutare e sostenere quelli che sono in difficoltà. E’ necessario riorganizzare i servizi per evitare gli sprechi ed aumentarne la qualità, è importante sostenere la Scuola che rappresenta il futuro dei nostri giovani. Con l’impegno e la solidarietà di tutti si può fare, si può crescere insieme. Per farla breve, ho deciso di candidarmi perché amo questo

paese e perché desidero fare tutto il bene possibile per la mia Comunità. Penso spesso ai miei figli. Quando noi abbiamo cominciato la nostra strada, avevamo pochi mezzi, ma molte prospettive. Oggi i nostri ragazzi sanno inviare una e-mail ancor prima di avere imparato a scrivere, però hanno meno aspettative per il futuro. Tutto ciò non è giusto. Ma, se sarà eletta Sindaco, come farà a conciliare il lavoro, la famiglia e l’impegno amministrativo. Non le sembra troppo impegnativo? E’ sicuramente impegnativo. Ma è altrettanto chiaro che noi donne sappiamo fare bene anche diverse cose assieme. La famiglia è importante, viene prima di tutto, io però sono fortunata perché ho il sostegno di mio marito, dei miei figli e dei genitori. Se dovessi essere eletta, spero di non dover lasciare il mio lavoro. Ritengo che sia compito del Sindaco e degli Assessori ascoltare i cittadini e dedicarsi alla proposta politica, mentre sia compito dei funzionari e del personale amministrativo occuparsi della gestione della cosa pubblica. Lavorando in un ente pubblico ho imparato quanto sia importante questa distinzione di ruoli se si vuole far funzionare bene la macchina amministrativa. Se dovesse essere eletta Sindaco quali sono le prime tre cose che vorrebbe realizzare? Sono molte le cose che mi propongo di fare. A sceglierne solo tre, per prima cosa partirei da un programma di interventi per la famiglia, con particolare riguardo alle famiglie numerose, a quelle che vivono con un solo reddito e alle giovani coppie. Poi gli interventi per la Scuola, dare vita subito ad un progetto per l’edilizia scolastica, dalla materna alla media, e per il sostegno alle attività didattiche. Infine, una cosa che mi piacerebbe fare subito, è quella di organizzare una festa con i giovani neo maggiorenni per il 2 giungo, il giorno della Repubblica, non la solita cerimonia, ma qualcosa per mettere insieme la vivacità dei giovani con i valori e gli ideali più alti del nostro Paese. “Impegno e Solidarietà”, per quale motivo avete scelto questo nome per la Lista Civica? Perché c’era bisogno di identificare la nostra lista con un nome semplice ed immediato, ma che allo stesso tempo ne rappresentasse i valori più importanti. Allora abbiamo deciso di unire l’impegno, quello che tutti noi siamo disposti a mettere per il bene pubblico, con la solidarietà, il valore più alto che una Comunità possa esprimere per crescere insieme.

IRPEF E IMU - DALLE TASCHE DEI CITTADINI DI CAMPAGNA LUPIA I SOLDI PER FAR QUADRARE IL BILANCIO Non ci ha pensato su due volte l’Amministrazione comunale di Campagna Lupia: se lo Stato trasferisce meno soldi, si recuperano con l’aumento dell’IRPEF. Quasi raddoppia l’imposta che il Comune applica sui redditi di lavoratori e pensionati che è passata dallo 0,4% allo 0,7%. Il che significa 200.000,00 euro in più rispetto all’anno precedente che vengono prelevati direttamente dalle tasche dei cittadini per finanziare il bilancio comunale. Con la deliberazione n. 23 del 13 febbraio scorso, la Giunta Livieri ha approvato la proposta di Bilancio per l’anno 2012 che prevede un aumento pesantissimo dell’addizionale IRPEF. Per fare un esempio, chi aveva l’anno scorso un reddito lordo di 24.000,00 euro, pagava di addizionale IRPEF circa 100,00 euro, con lo stesso reddito, ma con l’aumento previsto dal Comune quest’anno pagherà 170,00 euro. Come dire se i soldi mancano, ancor prima di pensare a razionalizzare la spesa o ad altre forme di entrata, si prendono da chi ha sempre pagato e direttamente sui redditi, sulla busta paga e sulla pensione. Ma non è finita qui perché per il 2012 i Comuni dovranno applicare l’IMU, l’imposta municipale unica, che andrà a pesare anche sulla prima casa, sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli. Il Comune aveva la facoltà di scegliere se applicare le aliquote dello 0,4% sulla prima casa e 0,2% sui fabbricati rurali, oppure se diminuirle, fino alla metà. I nostri amministratori hanno deciso di NON diminuire l’imposta, ma di applicare le aliquote ordinarie. Anche in questo caso ci saranno sorprese non da poco, soprattutto se si tiene conto che rispetto all’ICI, il calcolo dell’IMU viene effettuato su un valore catastale degli immobili rivalutato del 160%. Se con l’applicazione dell’IMU ridotta, allo 0,2%, era possibile in pratica esentare dalla tassa le famiglie con più di due figli, con la scelta dell’aliquota più alta, 0,4%, tutti i proprietari di prima casa dovranno pagare l’IMU, anche le famiglie con diversi figli a carico. A differenza dell’ICI, poi, non sono previste alcune riduzioni. Ad esempio non sarà più considerata prima casa quella posseduta in nuda proprietà con l’usufrutto dei genitori che diventa seconda casa e dovrà pagare l’aliquota dello 0,76% senza nessuna esenzione e cioè anche 800,00 o 900,00 euro all’anno, in misura del valore dell’immobile! Anche per gli agricoltori non ci sono buone notizie: dovranno pagare l’IMU sull’abitazione principale, su tutti i fabbricati strumentali, nella misura dello 0,2%, e sui terreni. Anche in questo caso il Comune avrebbe potuto scegliere di dimezzare l’imposta, ma così non è stato. Troppa fretta nel decidere un aumento così grande delle tasse per i cittadini di Campagna Lupia. Ancora una volta, come già è stato con l’ICI sui terreni edificabili, appare chiara la volontà dell’Amministrazione Livieri: mettere mano alle tasche dei cittadini per far quadrare i conti del bilancio.

LA CRISI OPPRIME IL PAESE. LE DONNE SOSTENGONO LO SFORZO MAGGIORE PER PROTEGGERE LA FAMIGLIA E LA COMUNITÀ. SOSTENIAMOLE


14 Camponogara Sociale L’assessore Fattore illustra i dati del servizio comunale del 2011

Informagiovani, boom di utenti Illustrata la mobilità all’estero come opportunità di lavoro e studio per trasferirsi poi fuori dall’Italia

di Roberta Paqualetto

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o sportello Informagiovani chiude l’anno 2011 con un buon risultato, registrando un incremento di utenti maggiore del 50% rispetto l’anno precedente, segno di come questo servizio sia apprezzato. E con ottime prospettive è proposto, anche quest’anno, il progetto per l’estate dei giovani. Il servizio Informagiovani vuole proporre e far conoscere una serie di opportunità che possono essere realizzate durante il periodo estivo, con particolare attenzione a esperienze poco costose e sicuramente formative da fare in Veneto o all’estero. Il servizio sarà spiegato in maniera più dettagliata in un appuntamento che si terrà nel mese di aprile, dove con un “aperitivo informativo” i ragazzi e le ragazze potranno entrare a conoscenza di tutte le informazioni utili e, comunque, potranno rivolgersi allo sportello il martedì dalle 15.30 alle 18.30 in biblioteca comunale. Inoltre, tutto il materiale informativo, è inserito nella pagina dedicata all’Informagiovani nel sito internet del comune. “Si tratta di un’iniziativa, –

dice l’assessore alle Politiche giovanili Matteo Fattore – che completa il servizio già offerto dall’Informagiovani. Ancora di più oggi vuole essere vicino ai giovani che nell’estate vogliono spendere il proprio tempo libero in esperienze formative e interessanti, in Italia e anche all’estero, per arricchire il proprio curriculum vitae e mettersi alla prova con le lingue straniere, ma non solo”. Lo sportello propone informazioni e orientamento in numerose aree tematiche: formazione scolastica e universitaria con orientamento nella scelta dell’indirizzo medio-superiore o universitario, e presentazione delle possibilità di formazione continua. Informazioni per chi cerca lavoro con la pubblicazione di offerte di centri per l’impiego e agenzie interinali del territorio, ma anche orientamento per chi è alla ricerca del primo impiego e suggerimenti sulla compilazione del curriculum vitae e sulle strutture cui rivolgersi per una ricerca efficace. La mobilità all’estero evidenziando opportunità di lavoro e studio all’estero, soggiorni estivi rivolti a tutte le

Giovani durante corsi di formazione età, e promozione di attività di volontariato finanziate dalla comunità europea. Non mancano le proposte di attività extrascolastiche ed extralavorative quali: lo sport e la vita sociale con informazioni sulle attività sportive o eventi promossi da enti del territorio, informazioni sulla cultura e il tempo

libero con indicazioni su attività culturali e ricreative. Per maggiori informazioni si può scrivere a informagiovani@comune.camponogara.ve.it o chiamare il numero 041 5139960, anche per iscriversi alla newsletter ed essere sempre aggiornato di tutte le novità del servizio.

NEWS Istruzione

VISITA AL GHETTO DI VENEZIA

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li alunni dell’istituto comprensivo A. Gramsci hanno accolto in molti l’invito del comune a visitare il ghetto ebraico di Venezia, ben sei classi seconde hanno aderito per un totale di 126 alunni. La visita è stata pagata dall’amministrazione comunale per il 95% e per il restante 5% dall’istituto comprensivo, questa iniziativa si colloca nell’ambito di quelle che l’amministrazione comunale ha proposto per la Giornata della Memoria 2012. “Sono personalmente molto soddisfatto di un’adesione così massiccia - commenta l’assessore all’istruzione Massimiliano Mazzetto - è davvero importante che gli alunni possano fare questa esperienza in un periodo storico come quello che stiamo vivendo nel quale un certo negazionismo si fa sempre più arrogante e dove anche certi settori della società, tentano di sminuire o di ridimensionare il fenomeno concentrazionario dei campi di sterminio”. Anche la dirigente dell’istituto comprensivo, Lia Bonapersona, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa proposta dall’amministrazione comunale, che va inserita in un sicuro arricchimento formativo per gli alunni. R.P.


Approfondimento 15 Servizi socio assistenziali La Cssa di Spinea la spunta al Tar contro l’Ulss13

“Stop a gare con il massimo ribasso” La sentenza stronca una gestione “economicista” sui servizi forniti a disabili e malati psichiatrici di Alessandro Abbadir

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l massimo ribasso nell’assegnazione e gestione di servizi socio assistenziali? Il Tar dice no all’Ulss 13. La sentenza è arrivata come un macigno lo scorso primo marzo e potrebbe essere una valanga pronta a colpire l’azienda sanitaria e che nelle scorse settimane è stata contestata anche da associazioni come l’Anffas della Riviera del Brenta (Fondazione Anffas) per lo stesso motivo. La domanda precisa che si è posta alla giustizia amministrativa è stata: “È possibile pensare alla logica del massimo ribasso anche per servizi chiave per lo sviluppo di un territorio, come quelli socio-assistenziali”? La domanda era alla base del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale dalla cooperativa Sociale servizi associati cssa di Spinea, contro un bando dell’Usl13 di Mirano-Dolo per l’affidamento dei servizi residenziali territoriali, basato sul criterio dell’offerta più vantaggiosa. Un ricorso che ha avuto la sua conclusione con una sentenza a favore della Cssa. (n. 285/2012). Il Tar si è espresso

analogamente lo stesso giorno su un bando simile, che metteva in gara servizi per persone con disabilità autorizzati e accreditati da cooperative sociali e soggetti del terzo settore, confermando la stessa posizione. Simone Brunello direttore di Federsolidarietà Veneto interviene sulla questione: “Ciò

Avevano contestato i bandi i familiari dei disabili dell’Anffas che la cooperativa sociale Servizi associati cssa - associata a Federsolidarietà Veneto - ha contestato, è l’affidamento dei servizi residenziali territoriali del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 13 mediante gara d’appalto da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa, senza aver previsto l’autorizzazione dell’attività assistenziale come requisito necessario per la partecipazione. E il Tar per il Veneto non solo ha

SEDENTARIETÀ CAMMINATE PER ANZIANI

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ati preoccupanti: uno su tre degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 sono completamente sedentari. Per favorire l’attività fisica fra gli anziani, i comuni puntano sulla creazione di gruppi di cammino. Il progetto specifico è stato presentato nelle scorse settimane in comune a Mira e si chiama: “Progetto di promozione dell’attività motoria: organizzazione dei gruppi di cammino nei comuni dell’ Ulss13”. A spiegarlo è stato nell’occasione il direttore del dipartimento Prevenzione Flavio Valentini, che ha fornito anche il quadro della situazione. “Nonostante gli effetti positivi dell’attività motoria siano oramai noti – ha detto il Anziani in cammino dottor Flavio Valentini direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss – solamente il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre il 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è, infatti, notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che ha la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali”. Da qui per comuni Ulss 13 l’importanza di organizzare “Gruppi Cammino”, rivolti in particolare alle persone anziane. Ci sono comuni però che da tempo hanno fatto da apripista investendo energie e risorse. Il caso è quello di Mira.“ Quella dei gruppi di cammino è una iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Mira Margherita Gasparini – che nel nostro ente locale è già attiva da un anno, proprio con l’obiettivo di promuovere stili di vita sani. Vede coinvolti i Centri Anziani, nell’ambito del Progetto Paseo condotto in collaborazione con l’Università di Verona e Ulss13”. E ora queste iniziative saranno seguite dal resto dei comuni del comprensorio. A.A.

riconosciuto la non legittimità dell’istanza, ma ha stabilito l’annullamento del bando”. Come ricordato all’interno della sentenza del Tar i servizi assistenziali delle Ulss regionali devono essere assicurati dalle aziende ospedaliere o dagli istituti di ricovero o cura oppure proprio da soggetti – pubblici o privati come le cooperative social, accreditati e autorizzati. L’autorizzazione all’esercizio del servizio assistenziale oggetto del bando emesso dall’Ulss 13 (che stabiliva un criterio di ribasso economico per l’affidamento) doveva quindi essere un requisito di ammissione preesistente. “Questa “vittoria” giuridica – prosegue Simone Brunello – è un traguardo importante per salvaguardare un modello di welfare come quello veneto, basato sulla sua capacità di integrare pubblico e privato sociale. In tutta la regione ci sono servizi che sono stati ideati e realizzati direttamente dalle nostre imprese sociali e inseriti nei Piani Zona, e poi regolarmente autorizzati ed accreditati, secondo quanto prevede la legge regionale. Questo model-

La direzione dell’Ulss 13 a Mirano lo garantisce uno standard oggettivo del servizio socio-sanitario offerto: un settore delicatissimo che richiede competenze e professionalità non compatibili con l’utilizzo delle gare d’appalto impostate sul prezzo”. Anche per l’avvocato dell’associazione Pierpaolo Agostinelli “La sentenza del Tar è particolarmente apprezzabile, perché ha colto in modo lucido e puntuale il nocciolo delle tesi difensive e dunque l’aperto con-

trasto tra la gara d’appalto indetta dall’Ulss n. 13, e il sistema regionale di gestione dei servizi socio-sanitari affidati alle cooperative sociali attraverso gli strumenti dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale delle strutture private. Anche la giurisprudenza del Tar Veneto offre insomma indicazioni chiare sulla strada da seguire per garantire adeguati livelli qualitativi e di efficienza dei servizi socio-sanitari”.

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16 Cultura A Mira All’epilogo la rassegna a Villa dei Leoni

Playtime chiude con Molierè Teatro Scuola a rassegna dedicata agli alunni delle elementari finisce con Luna

di Roberta Pasqualetto

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a rassegna teatrale di Villa Dei Leoni si conclude, endolo dalla parodia di mestiere, per ritrovarne la comnel mese di aprile, con gli ultimi spettacoli dedicati plessità e le ragioni. Arpagone, il protagonista, vive una fitta rete di reladelle rassegna per adulti Playtime e per i più piccoli zioni familiari tessuta di odi e di conflitti senza speranTeatro Scuola. Anche quest’anno il teatro ha registrato il tutto esau- za, perché tutti, per necessità o per comodità, ballano rito, dimostrando grande interesse per la scelta degli la musica suonata dal vecchio avaro. Una musica che spettacoli in cartellone. Gli ultimi spettacoli di Playtime canta il peso di dover essere capofamiglia, e di dovere sono due storie che si ispirano una al grande comme- procurare il denaro che tutti poi dilapidano. Le due anime diografo e attore Molierè e l’altra dal poema dell’Iliade. dello spettacolo, quella teatrale-popolare e quella musiSabato 31 marzo lo spettacolo Eroi, per la regia di Mirko cale del blues e del jazz si incontrano, dando alla storia uno strano ma significativo ritmo. Artuso. Le due rappresentazioni iniziano Questa rappresentazione tratta L’Avaro è una alle ore 21, il costo del biglietto di eroi e pone il quesito di quali commedia intero è 13 euro, ridotto 10 euro. siano i veri valorosi: se quelli che ispirata Martedì 17 e mercoledì 18 si terrà hanno combattuto guerre storiche all’Aulularia l’ultimo spettacolo per la rassegna come nell’Iliade o quelli che han- di Plauto Teatro Scuola dedicato agli alunni no vissuto guerre ben più recenti. Sabato 14 aprile lo spettacolo di Ketti Grunchi: L’avaro delle primarie e intitolato: Luna. La trama racconta di un bambino triste come un in Blues. L’Avaro è una commedia di Molière ispirata Pierrot perché ha perso i suoi sogni! La sua amica gli all“Aulularia” di Plauto, riscritta su una partitura intona- spiega che sono finiti sulla Luna e, per riaverli, bisogna ta alla commedia dell’arte. Questo spettacolo fa suonare andare a riprenderli. Intraprendono quindi un viaggio con la musica blues il motivo de “L’Avaro”; proiettando fantastico sulla faccia oscura della luna, accompagnati con ironia il personaggio dell’avaro nella realtà, sottra- dalla rana a tre zampe del mito cinese. La rana mostrerà

Due immagini degli spettacoli agli amici come equilibrare ragione e fantasia, aiutandoli a recuperare i fantastici sogni perduti in un percorso iniziatico di crescita, dove accanto a citazioni letterarie e semplici spiegazioni scientifiche, ai bambini vengono raccontati alcuni dei nostri più suggestivi miti ma anche i primi elementi di astronomia del sistema solare. Per maggiori informazioni si può rivolgersi all’ufficio del teatro in via Don Minzoni a Mira o visitare il sito www. teatrovilladeileoni.it.

NEWS Ecomuseo di Mira

MOSTRA SU MARIO RIGONI STERN

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al 23 marzo, gli alberi delle montagne italiane, riempiranno alcune sale dell’Ecomuseo di Mira, la mostra fotografica sarà inaugurata il 22 aprile e sarà visitabile per un mese. Saranno esposti 80 scatti selezionati fra i 350 pervenuti al secondo concorso fotografico, organizzato dal CAI tramite il suo comitato scientifico per rendere omaggio il grande maestro Mario Rigoni Stern. Ed è appunto ispirandosi al grande scrittore asiaghese, e cogliendo il titolo da una delle sue opere “Arboreto Salvatico”, che è stato organizzato un concorso fotografico a tema. Una giuria ha già individuato e premiato le foto che sono state ritenute le più emozionanti, ma toccherà ai visitatori della mostra l’ultima parola perché potranno votare e sceglier due fra le ottanta foto esposte, e alla fine del 2012, la foto che avrà ottenuto il maggior numero di preferenze, sarà assegnato il trofeo Mario Rigoni Stern. Ricordiamo che il primo concorso fotografico del 2010, quello che aveva come soggetto i grandi animali delle Alpi, ha ricevuto durante le varie esposizione in tutto il Veneto oltre 20 mila schede votanti. Venerdì 20 aprile alle 20.45 si terrà una conferenza sull’emblematica figura di Mario Rigoni Stern a cura di Vincenzo Beninato presso l’Ecomuseo stesso. A completamento della mostra sarà presentato il catalogo, volume di 134 pagine, dove oltre alle 80 foto della mostra sono ospitati anche altri 80 scatti, selezionati R.P. da una base di 350 immagini.


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LO NEWS

SPORT in PRIMO PIANO Club Sommozzatori

DA FIESSO, ALLA SCOPERTA DEI MARI

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iesso d’Artico ospita la sede del club sommozzatori Riviera del Brenta. Quest’associazione sportiva socioculturale è nata nel 1992, e non ha fini di lucro. Promuove l’amore per il mare ed è aperta a tutti. Il Club si propone di diffondere la pratica di attività subacquee e natatorie valorizzandone gli aspetti sportivi, scientifici, culturali, ricreativi e di pubblica utilità organizzando escursioni, conferenze, seminari di studio e incontri formativi tra i soci e con altre associazioni. In questo periodo il club conta oltre Subacquei 100 tesserati iscritti, i partecipanti possono frequentare i corsi di ogni livello, lo snorkeling, i corsi di specialità, per istruttori ed escursioni giornaliere o di più giorni appoggiandosi a centri d’immersioni certificati e con possibilità di vitto e alloggio a prezzi agevolati; i posti d’immersione variano dalle coste italiane dell’Adriatico, alla Croazia, al Tirreno. Il club organizza uscite che coinvolgono anche familiari e amici non subacquei, sia giornaliere sia periodiche; è tradizione dei soci trascorre il periodo pasquale con escursioni marine assieme alle famiglie in luoghi affascinanti. Nel mese di ottobre si organizza una settimana all’estero, di solito in Mar Rosso, e prossimamente anche alle Maldive e in Messico. Inizialmente il luogo di ritrovo del club era collocato presso le scuole elementari di Arino ma, vista l’indisponibilità della sede da parte dell’amministrazione comunale, il club si è trasferito a Fiesso d’Artico all’Open Gate Pub, dove è stata creata una sala riunioni dotata di tutti i mezzi audiovisivi per la didattica e gli incontri; prossimamente si realizzerà una biblioteca e videoteca tematiche. Gli interessati possono visitare il sito www.opengatepub.com. R.P.

ICiclismo Riconfermato lo storico presidente Gianni Frattina

Daina Mira punta alle vittorie di Giacomo Piran

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a sua esperienza, il suo amore per il ciclismo e la sua competenza ancora a servizio dei colori biancoverdi della Daina Mira. Stiamo parlando di Gianni Frattina che è stato confermato all’unanimità alla presidenza della storica società ciclistica della Riviera del Brenta. La decisione è stata presa dall’assemblea dei soci che ha confermato come vicepresidente Bruno Sitato ed eletto il nuovo consiglio direttivo che è formato da: Michela Frattina, Giuseppe Baldan, Ermes Mozzato, Francesco Baldan e Michele Frattina. La formazione ciclistica, che sarà presente quest’anno con due formazioni che gareggeranno nelle categorie Esordienti e Allievi, ha poi tracciato un bilancio della stagione scorsa che ha visto la Daina Mira ottenere buoni risultati riuscendo anche a far emergere il talentuoso Jon Colisnicenco, autore di numerosi piazzamenti sul podio, che quest’anno gareggerà nella categoria Juniores. Sempre parlando di ciclismo è partita l’avventura della “Generali Videa Ballan

Gare di ciclismo dalla Generali Ballan (Daniele Cavasin, Francesco Flora, Davide Gani) a cui si aggiungono Andrei Nechita (proveniente dalla Trevigiani), Diego Florio (Zalf), Stefano Presello (Team Brilla), Matteo Malucelli (Calderara), Alessio Larentis (Work Service) e l’australiano Eric Sheppard. Per la neonata squadra, la stagione è cominciata con la vittoria di Nicolò Rocchi nella Corsa a Punti su Pista per gli Elite – Under 23, nel trofeo “Bossini La Doccia”.

Coppi Gazzera”, squadra mestrina di ciclismo categoria Elite – Under 23, nata dall’unione della “Generali Ballan” e della “Coppi Gazzera Videa” dei rivieraschi Renato Marin e Renato Bonso. La squadra è formata da 15 corridori adatti a tutti i tipi di percorsi su strada e pista. Sei sono provenienti dalla Coppi Gazzera Videa (Maurizio Damiano, Mattia De Marchi, Antonio Marchiori, Marco Mazzetto, Mattia Moresco, Nicolò Rocchi), tre

MACCHINE DA CAFFÈ

Il 15 aprile

LA “MARATONINA DEI DOGI”

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omenica 15 aprile si terrà la quindicesima edizione della Maratonina dei Dogi, la partenza è fissata a Dolo alle ore 9.15. La Maratonina si corre in un percorso unico di 21,097 chilometri e si snoda tra le ville della Riviera lungo le sponde del Brenta, toccando i comuni di Dolo, Mira, Fiesso d’Artico e Strà. Ogni anno la partenza e l’arrivo sono fissati in un comune diverso quest’anno è la volta di Dolo. La competizione nasce nel 1998, da un’idea di alcuni dirigenti dell’allora Libertas Mira. Sicuramente è stata ispirata dalla Venicemarathon, che attraversa la Riviera da Strà a Venezia. Quattordici anni fa, le quattro amministrazioni comunali di Dolo, Fiesso, Mira e Strà, hanno convenuto di sostenere l’iniziativa cambiando ogni anno la sede di partenza e arrivo, assumendosi pertanto anche gli oneri maggiori. “La prima edizione toccò al Comune di Strà - dice il presidente del comitato organizzatore della Maratonina Ivano Sacchetto - la Maratonina dei Dogi è forse l’unica competizione al mondo a cambiare ogni anno la sede di partenza e arrivo”. A parte le prime edizioni, la Maratonina ha sempre avuto oltre mille iscritti, fino a raggiungere il record di 1.785 nel 2007. L’albo d’oro è ricco di partecipanti famosi a livello mondiale quali Giovanna Volpato e Ruggero Pertile. Ed è proprio Giovanna Volpato la madrina di questa edizione della manifestazione, voluta fortemente dal presidente del comitato. L’evento è gemellato con la Maratona

IN COMMODATO D’USO GRATUITO ... per tutti i tipi di macchine... Europea di Trieste che si correrà domenica 6 maggio. I comitati organizzatori dei due eventi, hanno fatto un accordo nella divulgazione offrendo la possibilità agli atleti di gareggiare in entrambe le manifestazioni a un costo d’iscrizione agevolato. Quest’anno la Maratonina ha raggiunto i tre lustri e per solennizzare l’evento si è deciso di premiare i partecipanti con una medaglia. Il disegno del premio è stato scelto attraverso un concorso rivolto alle scuole elementari, medie inferiori e superiori, dove i ragazzi hanno realizzato ben 249 disegni, tra questi ne è stato scelto uno dal comitato e ne sono stati segnalati altri quattro. Il disegno è stato realizzato da Doranna Manni, una studentessa del liceo di Dolo, la coniazione del premio è stata sponsorizzata dal negozio sportivo 1/6H di Cazzago. Da quindici anni la manifestazione è resa possibile anche grazie al contributo delle amministrazioni comunali, delle Pro Loco, della protezione civile, delle forze dell’ordine, degli sponsor e dei tanti volontari che si prestano a questo importante evento sportivo. R.P.

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PROVINCIA

L’andamento economico nel 2011 I dati della Camera di Commercio di Venezia

Le imprese “mature” tengono di Ornella Jovane

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l contesto generale non è promettente e le prospettive di un futuro immediato in negativo non aiutano a guardare lontano. Nel 2011 spiccano nel quadro economicoimprenditoriale, anche del Veneziano, le tinte della crisi. Non fanno presagire una inversione di tendenza nemmeno le previsioni per il 2012, con una significativa contrazione anche della speranza negli imprenditori, il cento per cento dei quali non si aspetta per l’anno in corso alcun cambiamento. Eppure vi sono degli elementi che emergono in una “selva” di indicatori in negativo che, se non proprio confortanti, possono essere valutati con un certo interesse. Innanzitutto non viene meno la voglia di fare impresa da parte degli imprenditori veneziani e, legata a questa, la capacità e la tenacia di tenere duro in attesa di tempi migliori. I dati sull’andamento economico della provincia nell’anno appena trascorso sono stati presentati lo scorso febbraio dalla Camera di Commercio di Venezia, dal segretario generale Roberto Crosta, dalla responsabile del Servizio studi e statistica Laura Osgualdo e dal responsabile del progetto Evoluzione servizi statiastici di Infocamere Antonio Benfatto (nella foto).

Il dato che segna la chiave di lettura lo si desume dalla nati-mortalità delle imprese con un saldo in positivo rispetto alla fine del 2010 dello 0,4%, pari a 402 nuovi insediamenti produttivi su un totale nel Veneziano al 31 dicembre 2011 di 90.998 localizzazioni produttive, 70.371 sedi d’impresa e 20.627 unità locali (stabilimenti, filiali). Un dato che va letto anche in virtù del sensibile calo delle cessazioni, che nel 2011 sono state 4.344, -20,5% sul 2010, così come risultano in diminuzione i fallimenti, del 9,3%, passando da 227 a 206 (anche se nel 2008 erano 128) ma che per il 46% dei casi hanno riguardato le attività “giovani”, per lo più srl iscritte al Registro imprese

da non più di sei anni. Numeri che, composti in un quadro d’insieme, devono indurre ad una domanda - invita a riflettere il segretario generale Roberto Crosta - : quanto si stia facendo impresa nel Veneziano perché si è realmente motivati o perché l’imprenditoria rappresenti, in questa fase, l’unica via per lavorare? La risposta verrà col tempo. Per ora si può solo constatare come, nonostante la crisi, le imprese “storiche” rimangano in piedi e anzi talora consolidino la propria struttura confermando anche per il 2011il trend degli ultimi anni con una costante crescita delle società di capitali, 12.282 e cioè il 17,5% del totale con un +2,6% sul 2010. In aumento pure le imprese “femminili” che nel Veneziano sono il 23% del totale delle imprese attive in provincia con un incremento dello 0,7% rispetto al 2010. Numeri in positivo per gli imprenditori stranieri che sono il 7,9% del totale, in tutto 5.536, +6,5% rispetto all’anno precedente. La strada è in salita per i giovani, a fine 2011 le imprese di under 35 erano 6.483, il 9,2% del totale, un dato in flessione del 6,4% rispetto a 12 mesi prima.

VENEZIA

Gli indicatori nel 2011

BENE TURISMO, CALZATURE E SERVIZI, IN CRISI PESCA AGRICOLTURA, COSTRUZIONI E MERCATO DEL LAVORO

I

l 2011 per il Veneziano è stato l’anno del turismo, il settore economico trainante che ha fatto registrare numeri da record, e non solo per la città capoluogo ma anche per il forte exploit del litorale, nonostante la stagione iniziata tardi: 35 milioni di presenze (+4,7% sul 2010) e 8,2 milioni di arrivi (+9,4%). Performance notevoli anche per il comparto del tessile, abbigliamento, calzature e accessori (il considdetto Tac) che fa la parte del leone nell’ambito dell’export con oltre 521 milioni di euro esportati, +15,4% sul 2010. In particolare sono in crescita le esportazioni di calzature con un +15,1%. Ma ad incidere pesantemente sul dato complessivo dell’export sono le voci aereomobili, navi e imbarcazioni (la seconda in calo del -99,4% con l’azzeramento delle consegne verso Stati Uniti e Norvegia che avevano caratterizzato il 2010) che nei primi nove mesi del 2011 ha fatto segnare una flessione del -1,9% sull’analogo periodo del 2010, in controtendenza rispetto a Veneto e Italia. Depurata da queste voci tuttavia la variazione rispetto al 2010 si attesterebbe in area positiva. In aumento le importazioni del 4,8%, per un ammontare di circa 3,8 miliardi. Il 2011 è stato, invece, un anno difficile per le attività dedite all’agricoltura e alla

pesca, che pasano da 9.484 a 9.195 (-3% sul 2010), per le imprese dell’industria - in primis le attività manufatturiere (-0,3%)-, delle costruzioni (-0,5%), e artigiane. In salute il settore dei Servizi, alle imprese (+3,5%), alla persona (+1,5%), delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+1,6%), della finanza e assicurazioni (+1,1%), dei trasporti (+ 0,4%) e del commercio (+0,6%). Il mercato del lavoro rappresenta la nota dolente nel Veneziano. Il dato più allarmante, anche perché in controtendenza rispetto al Veneto, è quello sulla Cassa integrazione guadagni. Nel 2011 si è arrivati ad un ammontare complessivo di oltre 13,7 milioni di ore totali autorizzate, con un ulteriore aumento del 10,4% sul 2010. O.J.

UNDER 35: UN EURO PER APRIRE UN’IMPRESA ROBERTO CROSTA: “UN AIUTO AI GIOVANI? FORSE NO”

I

l processo di invecchiamento del tessuto imprenditoriale in Italia, con il mancato ricambio generazionale e la difficoltà dei giovani di avviare una nuova attività, ha indotto anche il Governo Monti - dopo le agevolazioni fiscali di Tremonti - ad introdurre nel pacchetto Cresci Italia misure finalizzate a stimolare negli under 35 la voglia di fare impresa. Spicca l’opportunità (per gli under 35) di aprire una società con un capitale minimo di un euro. Una misura che, pur buona nelle intenzioni, potrebbe tuttavia nascondere delle insidie o quantomeno ispirare maliziose furberie. Alla lunga, oltre a gravare su una situazione economica già fragile di suo, potrebbero fare del male proprio ai giovani. E’ la critica mossa dal segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta, che si è dichiarato “scettico” verso questa possibilità. Una misura che riguarda le ditte individuali, il cui titolare abbia meno di 35 anni, ma

anche le società di persone (in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni), o di capitali (in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore ai 35 anni). Il rischio è duplice. Da un lato - considerato l’esiguo impegno iniziale - potrebbe favorire l’avvio di imprese di giovani che non sono sufficientemente attrezzati. Chi vuole fare l’imprenditore - invita ad osservare Crosta - dev’essere consapevole di assumere una responsabilità importante nei confronti del sistema e degli altri. Deve poter garantire una gestione capace e avveduta, altrimenti con l’improvvisazione si finisce per aumentare il rischio di fallimenti. Se un’azienda fallisce chi paga i debiti, a maggior ragione se il capitale sociale è pari a un euro? Vi è poi il rischio che l’imprenditore al di sotto dei 35 anni sia solo la figura di “facciata”, posta al vertice dell’impresa per beneficiare delle agevolazioni, dietro cui si possono celare

anche non ben identificati e poco trasparenti manovratori. “La vera partita - ha affermato Crosta - riguarda la semplificazione amministrativa vera cioè dei procedimenti, perché sburocratizzare non è solo autocertificazione, e la formazione di chi vuole fare impresa perché non ci si può e non ci si deve improvvisare imprenditore”. “Esiste la necessità forte di intervenire con bandi di sostegno alle imprese che partono - prosegue - e anche di favorire il passaggio generazionale che non è solo quello di padre in figlio. E’ doveroso e responsabile creare soggetti formati a fianco di imprenditori che abbandonano, che siano in grado di capire se l’attività può essere rilevata e di subentrare con le capacità utili a dare un futuro all’impresa assunta su di sè”. Niente di nuovo: così si faceva una volta e così si deve tornare a fare. “Una ricetta - conclude il segretario generale - che nel “sistema Venezia” si sta cominciando a reintrodurre”. O.J.


Spazi aperti 19 3 Eventi Manifestazioni in tutta la provincia del giardinaggio e tempo libero

Primavera, arrivano le “Fiere dei Fiori” Si parte a Oriago il primo aprile lungo il Naviglio. Attesi gli appuntamenti di Noale e San Donà di Alessandro Abbadir

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prile e maggio, tempo di Fiere dei Fiori in tutta la provincia di Venezia. Tante date non sono ancora state fissate, ma alcune realtà come Noale, Oriago di Mira, Dolo e Cavarzere, San Donà e Mirano, hanno già fissato da tempo calendari e aree di esposizione. Si comincia fra gli appuntamenti più rilevanti, il 31 marzo e 1 aprile, con “Oriago in Fiore”. La manifestazione organizzata dalla Pro loco di Mira si terrà lungo Riviera San Pietro a fianco del Naviglio del Brenta, in uno scorcio suggestivo fra il corso d’acqua e le ville veneziane. Si prevedono un centinaio di espositori del settore del giardinaggio tempo libero e florovivaismo, e circa 30 mila visitatori. Sarà il turno poi di Noale. La città dei Tempesta infatti è pronta a vestirsi a festa per la 33a edizione di “Noale in fiore” in programma domenica 15 aprile. La mostra-mercato regionale, organizzata dalla Pro loco, accoglierà almeno 60 mila persone provenienti da tutta la regione, e almeno 130 espositori che si distribuiranno su 10 mila metri di area

espositiva. Gli organizzatori sono soddisfatti. “E’ uno degli appuntamenti più attesi non solo nel comune ma nell’intera provincia, perché si vive e si crea all’interno di un contesto unico e per i tanti eventi collaterali che si susseguono”. Il programma si snoderà lungo tutto il fine settimana, con esposizioni e concerti. A San Donà di Piave quest’anno ci sarà la “Fiera di Primavera” che sarà inserita nel programma della “Festa di Primavera” tradizionale appuntamento organizzato dal Comune dal 25 aprile al 1° maggio. L’area espositiva interessata è di 16.000 mq coperti e 10.000 mq scoperti. E’ una fiera mercato aperta al pubblico nell’area fieristica con vendita diretta, con la presenza di circa 200 aziende del settore del tempo libero, sport, alimentazione regionale e prodotti tipici locali, orticoltura, vini, florovivaismo e giardinaggio. Nello stesso periodo, il 25 aprile si terrà a Mirano in piazza Municipio “Mirano in Fiore”, seguita poco dopo il primo maggio in Riviera del

AGRICOLTURA I dati del Veneto

FLOROVIVAISMO, AZIENDE IN CALO

N

onostante le promozioni delle varie “Fiere dei Fiori” anche nella nostra provincia, il settore del florovivaismo in veneto è in difficoltà. A certificarlo sono i dati di Veneto Agricoltura. Continuano a diminuire infatti il numero delle aziende del settore: nel 2011 sono scese a 1.641 (-1,8% rispetto al 2010). Il calo riguarda tutte le province (in particolare Treviso, con 338 attività, perde il 3,4% delle imprese) ad esclusione di Rovigo, che registra un lieve incremento. Padova, seppur in calo (-2%), conferma la propria leadership a livello regionale con 503 ditte, oltre il 30% del totale. Il veneziano segue il trend generale. Le analisi degli esperti evidenziano un calo più accentuato tra le aziende considerate “piccoli produttori”. Quest’ultime, dopo essere cresciute fino al 2009 (quando erano poco meno di 900), sono diminuite nell’ultimo biennio fino a scendere a 828 unità (-7% rispetto al 2009, -3% rispetto al 2005). Per quanto riguarda il comparto produttivo, Brenta da “Dolo in fiore”. Fra gli eventi del perioseppur in leggera flessione (-1,3% rispetto al 2010), le imprese risultano do anche la manifestazione “Rivale in Fiore” nel attive in particolare nel vivaismo ornamentale (1.482 unità, circa il 90% del comune di Pianiga. Nell’area sud della provincia totale); in diminuzione (-2,6%) le ditte attive nel vivaismo frutticolo (260   e cioè a Cavarzere, non si resta però a guardare. unità, il 16% del totale) e forestale (83 unità, -6,7%). In crescita le realtà Una manifestazione dello stesso tipo è prevista impegnate nel vivaismo orticolo (530 unità, +2%), nella produzione di fiori recisi (80 unità, +18%) e soprattutto quelle che operano in produzioni di per il prossimo 29 aprile. “La manifestazione – spiega Lina Figoni presidentessa della Pro Loco nicchia (tappeti erbosi, piante grasse, bonsai,...) che si attestano a 68 unità  di Cavarzere – la faremo in concomitanza con la in Veneto (+24%). Nel 2011 la superficie investita a florovivaismo in Veneto  fiera dei sapori, un evento enogastronomico che rimane sostanzialmente invariata, circa 3.190 ettari. A.A. _____________ si terrà nello stesso periodo” .

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ADOTTAMI

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Pippo. Maschio 6 mesi, simil lupoide. Taglia media     abbondante, circa 18-20 chili. Caraterre buono, anche      _______________ se un po’ esuberante e abbaione. Un po’ timoroso a _______________    guinzaglio ma presto imparerà a portarlo. Anche Pippo   cerca casa.

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 TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE, TERMOCAPPOTTI CERTIFICATI,  MARMORINI E STUCCHI IN CALCE, PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI IN RESINA

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Ombra. Femmina cucciolotta di soli 6 mesi. Taglia media abbondante, circa 18-20 chili. Carattere equilibrato. Ombra è molto timida ma bisognosa di contatto umano. Cerchiamo casa per Ombra

Luna. Bracca pura di soli 7 mesi. Già sterilizzata e vaccinata. Nata da due genitori puri. Estremamente timida. Luna cerca una casa per essere ben voluta e riprendere fiducia.

Gattone giovane, circa 1 anno. Buonissimo e dolce con le persone. Moris è arrivato dal nulla una mattina di vento e neve. E’ stato accolto da una signora che ha altri 5 gatti ma si tratta di una sistemazione temporanea. Cerchiamo una casa per lui L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

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20 Mondo scuola

Scuola 5

L’iniziativa per gli studenti delle superiori Tredici incontri nelle scuole promossi dalla Provincia

La sicurezza stradale fa spettacolo di Giovanni Giovetti

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i propone come una pubblica assemblea, zione di comportamenti a rischio. Ogni minuto, in realtà si tratta di uno spettacolo tea- nel mondo, due persone muoiono per incidenti trale sui generis che, con la sua forma stradali, significa oltre tremila al giorno, un miibrida, mira a scuotere, far riflettere e stimolare lione e duecentomila morti all’anno. Di questi, alla partecipazione i ragazzi della scuole supe- circa un terzo sono giovani fra i 18 e i 35 anni. riori veneziane. Il tema oggetto di apprpfondi- Le campagne di prevenzione e consapevolezmento, discussione e confronto proposto dallo za come questa realizzata dalla nostra Provincia, unitamente all’esercizio di un ritrovato spettacolo interattivo è la sicurezza stradale. In 13 incontri con gli studenti si fa strada, senso civico da parte di tutti i cittadini, e ad riproposta dalla Provincia di Venezia-assessora- un’attenta progettazione dei veicoli, possono to alla Viabilità dopo il riscontro positivo dello portare a una sensibile riduzione del numero scorso anno, l’iniziativa legata alla campagna di incidenti”. “Nell’affrontare il problema della sicurezza stradale – ha di sensibilizzazione aggiunto l’assessore ed educazione alla Il testo è basato Emanuele Prataviera sicurezza alla guida. su dati rigorosi - occorre sfatare la conIn questa edizione il sul tema vinzione che vittime e compito di veicolare della sicurezza feriti della strada siano la messaggi di promozio- stadale conseguenza inevitabile ne di comportamenti corretti e consapevoli è stato assegnato alla e accidentale del traffico. Non a caso le morti compagnia teatrale professionale “Zelda” che per incidente stradale sono considerate dagli nel suo minitour in giro per le scuole porterà organismi di sanità “morti evitabili”, poiché “I vulnerabili”, spettacolo in grado di suscitare le cause scatenanti sono per la maggior parte prevedibili”. nei ragazi domande ed emozioni. Attraverso dunque l’informalità dello “La sicurezza stradale - ha spiegato nell’illustrare il progetto la presidente della Provincia spettacolo teatrale si vuole invitare tuttavia i Francesca Zaccariotto - parte innanzitutto giovani a prendere conscienza del problema e dall’educazione ai più giovani e dalla preven- promuovere comportamenti virtuosi.

La compagnia “Zelda” porta in scena “I Vulnerabili”: a metà tra una pubblica assemblea e un testo teatrale per far riflettere “Il nostro spettacolo - ha spiegato il direttore artistico, nonché autore e conduttore, Filippo Tognazzo - è rigoroso, basato su informazioni, dati precisi e verificati ed offre la possibilità di stabilire un paragone fra il nostro territorio e altre realtà italiane ed estere, suscitando domande, emozioni, ma anche indignazione”. “Abbiamo scelto - prosegue Tognazzo - di privilegiare il rapporto diretto fra attore e platea, utilizzando una forma ibrida, quasi un’assemblea pubblica in forma di spettacolo, nella quale si alternano racconto, pubblicità

La locandina dello spettacolo educativo. A seguire, dopo ciascuno spettacolo, è in programma anche un intervento della Polizia stradale progresso, musica, esperimenti scientifci. Rusciamo così a parlare di tempi di reazione, velocità viruale, protesi e progressi medici, pubblicità, cavalli e potenza, comunicazione, rapporti tra interesse pubblico e privato, crash test e sicurezza passiva, spesa sanitaria e pil, fino ai concetti chiave di invulnerabilità e vulnerabilità”. Il ciclo di incontri, iniziato lo scorso 15 febbraio, prosegue il 21 marzo al Mattei di San Stino di Livenza; il 23 al liceo Veronese di Chioggia, il 28 all’Istituto Cestari di Chioggia,

il 30 al Luzzato di Portogruaro, il 3 maggio al Vendramin Corner di Venezia, il 9 al Righi di Chioggia, il 10 al Cornaro di Jesolo, l’11 al Levi di Mirano e il 23 l’ultimo appuntamento al cinema Corso di Mestre con la presenza di studenti di varie scuole. L’iniziativa vede anche la collaborazione di Pasav, Associazione Precedenza alla Sicurezza Venezia. Sorta nel 2007 a Mestre, Pasav coordina le amministrazioni pubbliche per perseguire l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di vittime della strada.


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22 6 Personaggio Letteratura I successi letterari di un autore 81enne di Mira

Giuseppe Mialich, poeta autodidatta

Giuseppe Mialich, sotto alcuni trofei vinti a vari concorsi di poesia

Ha vinto coppe e medaglie e ha collaborato con riviste letterarie come “La Nuova tribuna letteraria” e “Oggi futuro”

di Alessandro Abbadir

U

n poeta autodidatta che giunge alle sue maggiori produzioni con l’arrivo della terza età. Si tratta di Giuseppe Mialich, poeta della Riviera del Brenta, che nasce a Mirano nel 1931. Mialich appassionato di poesia fin da giovane, si trova purtroppo nella condizione di dover lavorare nell’industria come tecnico della fisica industriale applicata, fino alla pensione a cui arriva a 55 anni nel 1987. “La sua grande vena poetica - spiega la figlia - ha dovuto accantonarla per far posto al senso del dovere per la famiglia. Ma con la pensione le cose cambiano. Mio papà ha potuto prendere finalmente in considerazione la sua passione per la poesia a partire dagli anni ‘90”. Giuseppe si iscrive all’Università Popolare della Riviera del Brenta di Dolo e,

in seguito, vince il primo premio “Voci della Riviera del Brenta poesie e racconti”: da li è un crescendo di successi. Lo stesso poeta dice di se stesso. “L’amore per la poesia ha sempre contrassegnato la mia vita anche se prima non mi ero cimentato in modo costante”. E’ un poeta autodidatta che ben conosce i grandi poeti classici da Leopardi, a D’Annunzio, a Saba, solo per citarne alcuni. Ha collaborato con diverse riviste letterarie come “La Nuova tribuna letteraria” di Abano Terme, e “Oggi futuro” di Reggio Calabria. Ha partecipato a livello nazionale e internazionale per vari concorsi di poesia e ha portato a casa coppe e riconoscimenti. Ha partecipato ai concorsi “Premio internazionale Costa azzurra”, e poi al “Premio Internazionale Trofeo delle Nazioni”, en-

trambi a Roma. Ha partecipato poi al Concorso Letterario Internazionale G. Bronchi”. a Pontedera. Al Premio “Nazione d’arte e letteratura Sulle dune del secco” in Versilia. E poi il “Trofeo intercontinentale” a Roma, il premio nazionale poesia “W. Tobagi” a Venezia, il super premio “Cultura europea” a Roma, e infine al “Premio regioni d’Italia” a Pontedera. Tutto questo con il suo unico titolo di studio la licenza media. Giuseppe Mialich ha collaborato con l’associazione “Dolo scrive e dipinge”, partecipando al gemellaggio tra il comune di Dolo e quello di Vallo della Lucania, occupandosi del laboratorio teatrale e di poesia. Entusiasta la critica delle sue opere E’ stato definito dal critico letterario Bianca Buono: “Un autentico poeta della generosa terra veneta. Un

cantore del bel verso che affina, nella fucina dell’anima, analizzando la propria capacità espressiva le più nobili espressioni. Una penna che ben conosce l’arte del poetare, in versi liberi e contemporanei, pur essendo un cultore del classico”, e dalla dottoressa Gabriella Niero critica d’arte: “Il sentimento nostalgico del passato e del presente pervade lievemente le sue poesie, rivelando il carattere appassionato dell’autore, interprete intenso e schietto della natura, sensibile portavoce delle emozioni umane, candido testimone dei rapporti più profondi con l’esistenza”. Giuseppe Milaich non dimentica l’impegno civile. E’ presidente Anpi di Mira

ed è conosciuto su tutto il territorio mirese per avere svolto, in passato, cariche elettive come consigliere comunale di Mira, e per due legislature e di essere stato presidente del consiglio di frazione di Mira Porte.

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Cultura provinciale 23 7 Martellago Il dibattito: i giovani, l’impegno attivo e le nuove frontiere di internet

E-democracy, la partecipazione che passa per il web di Ornella Jovane

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l web come via per ricondurre i giovani alla politica e stimolare in essi la voglia e le motivazioni per essere protagonisti attivi e impegnati. Se n’è discusso lo scorso 2 marzo presso la sala conferenze Alfredo Barbiero della Banca Santo Stefano di Martellago nel corso della diretta della trasmissione televisiva “Fatti nostri. La piazza” in onda su Telechiara. In sala i rappresentanti dei consigli dei ragazzi di Martellago, di Mogliano Veneto e della Consulta dei Ragazzi D.D. “L. Da Vinci” di Mestre che, accompagnati dai loro coordinatori e dagli insegnanti stessi, hanno testimoniato la loro esperienza di partecipazione attiva alla vita politica del proprio territorio rafforzata dall’uso del web e delle moderne tecnologie di comunicazione. Non hanno ancora l’età per essere attratti dai social network più comunemente frequentati (si tratta di bambini di quarta e quinta elementare e di ragazzini di seconda e terza media) ma sono membri attivi di quello appositamente creato per loro, www.

I ragazzi dei vari Ccr durante la serata di dibattito ilconsigliodeiragazzi.it, dall’associazione Ae- funzione della Lim, la lavagna interattiva quinet insieme con le scuole di riferimento multimediale utilizzata in classe con succesnell’ambito del network Civil life promosso so, come ha avuto modo di raccontare Patrizia Scotto Lachianca. L’insegnante, che è dal consiglio regionale del Veneto. In questo spazio virtuale i ragazzi risco- coordinatrice del Consiglio comunale dei raprono la propria comunità reale: si confron- gazzi di Martellago, ha confessato di averne tano, discutono, raccontano le proprie espe- “sfruttato” anche l’appeal che essa esercita rienze di baby amministratori, intrecciando sui ragazzi, ottenendo risultati decisamennuove relazioni che si consolidano appunto te più produttivi per stimolare l’interesse nella condivisa esperienza della partecipa- di alcuni dei suoi studenti, non facilmente conquistabili con le zione. Si chiama e- La rete, uno strumento proposte didattiche più “convenzionali”. democracy - lo spiega che può consolidare Insomma il web l’esperto di Aequinet e potenziare l’impegno Franco Torcellan - che “politico” dei più giovani e le nuove tecnologie aggiunge nell’era dei e la loro partecipazione possono aprire opportunità sconfinate ai giovani 2.0 - anche se non ancora propriamente nativi digitali - ragazzi, l’importante - ha sottolineato Annuovi strumenti di partecipazione attiva. drea Sales, psicologo del Centro Paradoxa Del resto la tecnologia viene in aiuto Treviso - è che gli adulti forniscano loro gli anche degli insegnanti perché consente loro strumenti per poter distinguere tra ciò che di aprire ai giovani una finestra sul mondo, è valido e ciò che è insidioso e districarsi fatta di notizie, informazioni, stimoli di con consapevolezza nella rete, senza tuttariflessione e di crescita. E’ per esempio la via - come del resto accade nella vita reale

Film d’essai. L’iniziativa regionale

I MARTEDÌ DI MARZO AL CINEMA CON DUE EURO

I

l martedì, la giornata in cui in Veneto si può andare al cinema con due euro. E’ ripartita il 6 marzo scorso l’iniziativa “I martedì al cinema”, un progetto regionale realizzato in collaborazione con la Fice (Federazione italiana cinema d’essai) delle Tre Venezie. “La manifestazione è parte del più ampio progetto “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità” – spiega il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Cultura Marino Zorzato – che ha fra i suoi obiettivi la promozione del cinema d’autore nel Veneto e la valorizzazione delle sale d’essai del territorio”. ”I martedì al cinema” si articola in un calendario di film presentati in tutte le province venete, coinvolgendo 14 sale del territorio regionale. Quattro le proiezioni in programma una per ciascun martedì di marzo: dopo quelle del 6 e del 13, l’appuntamento si rinnova per il 20 e il 27. Il biglietto per queste proiezioni costa 2 euro. Un costo contenuto per chi ama il cinema e vuole conoscere film di valore artistico, alternativi al cinema commerciale e spesso di produzioni indipendenti di difficile distribuzione. Nel territorio del Veneziano sono due le sale cinematografiche che aderiscono all’iniziativa. Si tratta del “Cinema Teatro Mirano” a Mirano e “Cinema Dante” a Mestre. G.G.

Reteventi. La Provincia rinnova l’impegno

SI RIPARTE CON LA STAGIONE 2012

R

eteventi, il progetto si rinnova anche per il 2012. Dal 1° giugno al 31 ottobre si prospetta un macro-cartello di eventi culturali, tutto da pensare e da organizzare. Lo scorso 29 febbraio la giunta provinciale ha approvato il progetto su proposta dell’assessore alla Cultura Raffaele Speranzon. Come già accaduto nell’edizione del 2011 - durante la quale sono stati promossi da giugno a settembre 362 eventi in 36 comuni - anche per quest’anno la finalità è quella di coinvolgere alla partecipazione i comuni della provincia veneziana. “L’obiettivo - spiega l’assessore - è di realizzare un cartellone condiviso con le amministrazioni locali e con le associazioni culturali del territorio”. La Provincia avrà dunque un ruolo di coordinamento “e garantirà - prosegue Speranzon - le risorse per favorire al meglio la comunicazione del progetto e le sinergie tra Comuni”.

- impedire ai giovani di misurarsi con la proprie esperienze e capacità di giudizio. Con i dovuti accorgimenti il mondo virtuale da insidia - come comunemente è ritenuto per i suoi pericoli - può diventare una risorsa, un prezioso supporto, utile a rafforzare esperienze costruttive e creative, come appunto quelle di partecipazione civile e politica dei più giovani. Se però per i ragazzi il virtuale è una dimensione “concreta” che conoscono e nella quale ormai si muovono con disinvoltura, per i più anziani non è così. Anzi. Rimane ben definita la demarcazione tra realtà e web. Ed è alla prima che essi rimangono fortemente legati anche quando potrebbero “affidarsi” alla seconda per semplificarsi la vita. “Una volta dissi ad un signore di una certa età - racconta il direttore della Banca Santo Stefano, Raffaele D’Errico - che poteva comodamente eseguire da casa l’operazione che stava facendo allo sportello. E lui mi rispose che lo sapeva ma che non intendeva rinunciare alla sua passeggiata,

perché quella era per lui l’unica scusa che aveva per uscire di casa e incontrare qualcuno quel giorno”. Come a dire che la piazza reale continua a dare più soddisfazione di quella virtuale. Interessante una dinamica nuova che emerge e che riguarda il rapporto tra generazioni. Viene infatti assunta quasi spontaneamente dai giovani la “responsabilità” di alfabetizzare le fasce d’età più mature. Lo ha sottolineato il presidente della Commissione Statuto della Regione Veneto Carlo Alberto Tesserin che ha osservato come si promuova in questo modo un virtuoso meccanismo di interscambio che ha il merito grandissimo di annullare le distanze tra generazioni. Ed è proprio in virtù di questa dinamica - ha fatto sapere l’assessore alle Politiche giovanili di Martellago Marco Garbin - che alcuni ragazzi del comune volontariamente si sono offerti di insegnare internet ai “nonni” dell’Auser. Un esercizio di partecipazione nel nome della e-democracy ma anche di... e-civiltà ai tempi del web 2.0.

Venezia Undicesimo salone nautico internazionale

Una sola grande vetrina dell’Adriatico per il festival del mare Q

uest’anno l’undicesima edizione del salone nautico internazionale di Venezia raddoppia perche si terrà nei due week end centrali di aprile. Da venerdì 13 a domenica 15 e da venerdì 20 a domenica 22 aprile si terrà una delle manifestazioni più importanti per la città di Venezia che le ricorda il suo antico splendore marittimo e che l’ha resa uno dei porti più famosi del mondo. La kermesse si svolgerà a Venezia nella storica sede dell’Arsenale, e nella terra ferma a San Giuliano. La novità di quest’anno è l’unione di due grandi realtà fieristiche: il salone nautico internazionale e il Nautic Show (fino all’anno scorso si teneva a Jesolo) per realizzare un unico salone dedicato alla nautica. Questa sinergia è il frutto dell’accordo tra Expo Venice, società organizzatrice del Salone Nautico di Venezia, e la società organizzatrice del Nautic Show, Veneto Exhibition, la cui compagine sociale comprende Verona Fiere e Veneto Sviluppo. “In un momento particolarmente delicato - afferma il curatore del salone nautico Lorenzo Pollicardo - l’unione dei due saloni interpreta le esigenze di razionalizzazione degli operatori commerciali della nautica e di avere una sola grande vetrina dell’Adriatico dove concentrare le proprie forze per

Il salone nautico internazionale e Nautic Show uniscono le forze in un’unica kermesse

La locandina della manifestazione presentarsi al mercato internazionale”. Questo festival del mare è dedicato a tutti gli appassionati di nautica e del mare perché offre eventi sportivi, incontri, workshop, turismo, moda, esibizioni e prove in acqua. All’Arsenale saranno collocati i padiglioni espositivi, l’esposizione di imbarcazioni a vela e a motore e accessori di altissimo livello per espositori e visitatori internazionali, con un’indiscussa disposizione di riferimento nelle manifestazioni dell’Adriatico; ancora una volta lo sguardo sarà puntato sulle grandi imbarcazioni fino a 13 metri. Dal punto di vista di una promozione della nautica a tutti i livelli, ampio spazio sarà dedicato agli sport sull’acqua con un notevole ampliamento dell’area espositiva a San Giuliano dedicata a derive, kayak, canoe e dinghy.

“Il mercato delle piccole e media imbarcazioni si è dimostrato il più reattivo alla crisi del settore - aggiunge Pollicardo – inoltre rappresenta il primo livello di approccio alla nautica per un pubblico sempre più vasto e il core-business per numerosi cantieri e rivenditori nazionali e internazionali che hanno scelto proprio Venezia per presentare i loro prodotti”. L’edizione precedente ha raggiunto gli ottanta mila visitatori e si conferma terzo evento nautico italiano. Il salone è aperto dalle ore 10 alle 19; il biglietto di ingresso costa 7,50 euro quello ridotto 5 euro (giovani dai 12 ai 16 anni) mentre entrano liberamente i bambini fino ai 12 anni e adulti oltre i 75 anni. Roberta Pasqualetto


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

La Giornata della Legalità Una risposta corale alla criminalità organizzata

La mafia in Veneto attraverso le piccole imprese in crisi

di Ornella Jovane

L

a presenza della criminalità organizzata in Veneto, le infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale, le iniziative di istituzioni, mondo economico e società civile per arginare il fenomeno e contrastarlo. Lo scorso 9 marzo ha preso il via il processo ai 27 dell’organizzazione riconducibile al clan dei Casalesi che prestava a piccoli imprenditori veneti in crisi denaro a usura costringendoli alla lunga a cedere loro la propria attività o altri beni. Il tema è faticoso e impegnativo ma l’impellenza dell’attualità detta la necessità di dare segnali visibili di un impegno consapevole, vigile e attivo. E un segnale concreto è anche quello che la Camera di Commercio di Venezia, insieme con Provincia e Prefettura, ha voluto lanciare lo scorso 23 febbraio a Mestre: un’intera giornata - destinata a diventare un appuntamento annuale - dedicata al tema della legalità scandita in due passaggi salienti, il primo educativo riservato ai ragazzi del quinto anno delle scuole superiori, il secondo “operativo” con la firma del protocollo di legalità tra Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’associazione di Don Luigi Ciotti che dal 1995 è impegnata contro le mafie, e Unioncamere Veneto. In due momenti diversi sono stati chiamati a testimoniare il proprio impegno il mondo delle imprese e dell’econo-

mia, della scuola, le istituzioni e la politica, ciascuno a fare la propria parte nella lotta alla mafia. Un cancro che ha attaccato anche il tessuto economico veneto, diagnosi che non può più essere taciuta nè sottovalutata e che con delicatezza ma schiettezza è lo stesso don Luigi Ciotti a formulare nel corso del suo primo intervento davanti a circa 300 studenti presenti all’auditorium della Provincia di Venezia - ente che nella prima parte dell’evento ha fatto gli onori di casa - e un’altrettanto affollata platea di ragazzi in collegamento streaming dalle scuole superiori del territorio provinciale. Una diagnosi che il sacerdote originario di Pieve di Cadore ha ribadito nel corso dell’incontro pomeridiano con gli imprenditori, le associazioni di categoria e il mondo dei consumatori. Si rifà all’ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia don Ciotti e cita proprio i circa 50 piccoli imprenditori e commercianti di Venezia, Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Verona caduti vittime dell’organizzazione vicina ai Casalesi, quella dell’inchiesta Veneto Gomorra del processo appena iniziato. Altro caso eclatante quello di Treviso dove, attraverso un’impresa attiva nel settore degli appalti pubblici intestata alla moglie del figlio di un prestanome del boss Bernardo Provenzano, operava un’organizzazione mafiosa dedita alle attività

Un momento della Giornata della Legalità alla quale ha preso parte Don Luigi Ciotti il presidente dell’associazione Libera

Firmato un protocollo della Legalità tra Libera, l’associazione di Don Ciotti, e Unioncamere Veneto di riciclaggio e reimpiego del denaro sporco. Due casi noti ma non isolati, come potrebbe invece sembrare dal numero esiguo di inchieste, di una realtà - quella dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale veneto - molto più capillare, più estesa di ciò che appare. Del resto la fragilità delle imprese, in crisi di liquidità e in difficoltà di accedere al credito in questo periodo di recessione economica rappresenta un fattore di debolezza che facilita la penetrazione delle organizzazioni malavitose. E l’inquietante silenzio delle vittime non aiuta, anche se denuncia un’assordante situazione di disagio che spesso emerge soltanto nei casi più tragici dei numerosi suicidi di imprenditori disperati. Il quadro del resto è inequivocabile: il Veneto è al sesto posto per i beni confiscati alla mafia, al quinto per operazioni finanziarie sospette, al decimo per il traffico di droga. E poi c’è il fenomeno della contraffazione. E di fronte a questo panorama la risposta non può

che essere corale e trasversale. Questo il senso della Giornata della Legalità che da parte delle Camera di Commercio che insieme con la Provincia e la Prefettura ha organizzato l’evento, intende essere anche un segnale di incoraggiamento verso gli imprenditori a non sentirsi soli. “Ci sono le istituzioni, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria - scrive il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta agli imprenditori - che guardano, aiutano e sostengono in particolar modo le imprese che hanno maggiori difficoltà rispetto alle altre”. La firma del protocollo di legalità prevede, tra i vari impegni, la promozione del progetto “Sos giustizia” che è un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata. Sarà gestito da Libera - che oggi è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base distribuiti nel territorio nazionale-, operativo presso le sedi delle Camere di Commercio aderenti e che realizzerà anche attività di mappatura e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie nel Veneto, avrà a disposizione dal sistema camerale dati e informazioni di carattere economico e statistico per studiare il fenomeno della presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio.

I COMMENTI LA LEGALITÀ, UN’IMPEGNO ORDINARIO DI MOLTI

“E

’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma con l’impegno ordinario di tutti”. Il presidente di Unioncamere Veneto, Alessandro Bianchi, sceglie le parole di Giovanni Falcone per esprimere lo spirito dell’iniziativa che ha portato alla firma del protocollo di legalità e suggellato l’impegno a collaborare con l’associazione Libera per unire le forze in un’azione congiunta per la legalità. “Coerenza, responsabilità, cultura - osserva - questi i principi cardine cui si richiama la nostra azione per la legalità, convinti che sia compito fondamentale delle Camere di Commercio tutelare la fiducia alla base

del mercato”. “Quella di oggi è stata una giornata fondamentale - è il commento del presidente Giuseppe Fedalto e del segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta - per il messaggio che è stato lanciato alle scuole e alle imprese in ordine alla necessità di rispettare sempre le regole e la legalità e di mettere al centro del proprio operato la persona, nella vita di ogni giorno come nella conduzione di un’attività economica”. Rivolgendosi agli studenti don Luigi Ciotti ha parlato dell’impegno per la legalità e della lotta alle mafie promossi attraverso l’associazione Libera. Ed ha espresso l’auspicio e

l’invito affinché “garantire il rispetto delle regole sia impegno di tutti perché si arrivi alla giustizia come obiettivo principale, e alla responsabilità come testimonianza, come esperienza”. “Il nostro impegno su questo tema - ha assicurato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto - è costante e senza sosta. Fra le inizative cito i controlli per la sicurezza sulle spiagge effettuati dai nostri agenti di polizia provinciale, con il sequestro e la sanzione per il commercio di merce contraffatta, ed il progetto collegato di educazione all’acquisto consapevole, La firma del protocollo realizzato con la prefetura e le scuole, “Giovani originali”. della Legalità


Il Veneto in primo piano 25 7 Etica e legalità La lezione di Don Luigi Ciotti, una sveglia per le coscienze

“Siamo qui per costruire giustizia” di Ornella Jovane

Don Luigi Ciotti durante il suo intervento

“S

iate coraggiosi: vivete e non lasciatevi vivere”. In questa esortazione - esordio e chiusura del suo discorso - c’è tutto il senso dell’intervento che don Luigi Ciotti ha rivolto ai giovani delle scuole superiori nel corso della “Giornata della legalità”. Parole espresse con passione e calore, che hanno catturato una platea di ragazzi rimasti attoniti di fronte all’autorevolezza e alla credibilità di quel sacerdote esemplare, che ha fatto della lotta alle mafie la propria ragione di vita. In religioso silenzio, prima stupiti e poi conquistati, erano lì intenti a seguire il ragionamento e poi a riflettere sul messaggio del fondatore di Libera. “La legalità è un mezzo e non un fine - andava spiegando il sacerdote -, è tuttavia uno strumento indispensabile che serve a raggiungere l’obiettivo vero, la giustizia. Questo è il fine, il valore cui dobbiamo

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ambire. Questo è il motivo perchè siamo qui: per costruire giustizia”. Ma - sottolineava - non vi è legalità senza la responsabilità di ciascuno e di tutti, intesa come impegno collettivo e condiviso al rispetto delle regole. Le regole vanno rispettate per il bene comune, e per questo devono garantire il principio di uguaglianza e quindi i diritti di tutti. Ai giovani don Ciotti ha raccomandato di essere intellettualmente attrezzati per potersi con efficacia assumere questa responsabilità alla legalità. “Continuate ad approfondire, - ripeteva - siate curiosi, abbiate coscienza critica, indispensabile per poter distinguere e quindi reagire a ciò che non è giusto. E’ la cultura che dà la sveglia alle coscienze”. Una sveglia che è necessario far suonare in un contesto di generale “coma etico - lo ha definito il presidente di Libera - che esiste nel nostro Paese”.

Il riferimento è a quelle zone grigie della società, dove il confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è sfuma pericolosamente, diventando fertile terreno per la mafia. “La forza della mafia - ha denunciato don Ciotti - è fuori dalla mafia, si alimenta in quelle connessioni ambigue tra corpo sociale, tra segmenti del mondo della politica, e criminalità”. Di qui l’invito a diventare professionisti dell’etica, per assumere ciascuno la propria responsabilità a portare un contributo al cambiamento di un sistema sbagliato e diffuso che, attualmente, si fonda su un pericoloso concetto di “legalità sostenibile”. Una legalità malleabile, di convenienza che non di rado tracima nella non legalità, di fronte alla comune e passiva accettazione o quantomeno colpevole indifferenza sociale. La professione dell’etica richiede invece coerenza morale, una risposta in prima persona di cia-

scuno e di tutti. L’etica è una condizione da cui non può prescindere alcun tipo di sviluppo, compreso quello economico. “Ogni forma di sviluppo - ha concluso don Ciotti - è impossibile senza persone rette e se non è finalizzato al benessere sociale; qualsiasi forma di benessere è a tempo determinato senza il rispetto dei diritti di tutti”. Vivete e non lasciatevi vivere dunque è l’esortazione ad essere professionisti dell’etica, a unire le forze e le energie migliori della società per costruire percorsi concreti della speranza di un mondo più giusto. Un messaggio che è un balsamo per le coscienze ancora acerbe degli adolescenti in crescita, e uno scossone per le coscienze degli adulti spesso distratte dalla effimera lotta per la sopravvivenza di ogni giorno. Sopravvivenza, appunto, che non è vivere.

LIBERA CELEBRA LA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE”

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’è una giornata in cui, una dopo l’altra, le vittime innocenti delle mafia vengono ricordate, una ad una. Gli oltre 900 nomi vengono pronunciati nel corso di un appuntamento che da 17 anni si rinnova. E’ la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” promossa dall’associazione Libera che si celebra il 21 marzo. Una data emblematica, il primo giorno di primavera, a simboleggiare quella speranza che attraverso il sacrificio di quelle vittime innocenti trova il contenuto di un impegno concreto, vitale e rigoglioso. Vengono nomi-

nati, in un lungo elenco, i 900 semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché hanno compiuto il loro dovere. In questa occasione i famigliari si ritrovano e insieme rinnovano il loro impegno a trasformare il loro dolore in un comune e coraggioso percorso di ricerca di una giustizia vera e profonda, in uno strumento concreto di impegno e azione di pace. Quest’anno l’appuntamento è a Genova, per motivi organizzativi il 17 marzo.

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26 8 Il Veneto in primo piano Nuove forme di comunicazione Dal prossimo anno scolastico obbligo di testi digitali

Occupazione e istruzione, il futuro è on line Linkedin, Facebook, Twitter creano opportunità di lavoro, ma bisogna fare attenzione ai dati sensibili

Circa il 40 % delle famiglie è sprovvisto di Pc. Ancora meno quelle con e-book e IPad

di Alessandro Abbadir

I

nternet, IPad, Twitter, Facebook, ma anche libri digitali e curriculum digitali. I nuovi sistemi di comunicazione, che regolano la vita di tutti e tutti i giorni, vedono un futuro solo on line. Fra le novità per il prossimo anno scolastico vi è l’introduzione del libro digitale nelle scuole, mentre nella ricerca del lavoro, un buon curriculum on line è già indispensabile. Veniamo alla scuola. Con una circolare inviata ai dirigenti scolastici regionali a febbraio sul sito del Miur, il ministero dell’Istruzione ricorda l’imminente scadenza: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei”. È già dal 2008-2009 che “i libri di testo in adozione devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet”. Ma ora, ribadisce la circolare 18, tutti i libri (vecchi e nuovi) dovranno avere una versione digitale. Il problema maggiore è quello delle famiglie che non hanno ancora un collegamento internet e, quindi, delle scuole che dovrebbero farsi carico di procurare agli studenti i libri digitali. In Italia e in Veneto, le famiglie senza Pc e internet sono in media il 40 %. Molte meno poi quelle dotate di Ipad o lettori e-book. L’obiettivo della

legge di fatto è la scomparsa dei libri di carta, ma dovrebbero esserci delle deroghe alla scadenza 2012-2013. In Veneto per rispettare questa circolare, stanno lavorando alacremente all’Ufficio Scolastico Regionale, le varie direzioni didattiche ed istituti comprensivi di tutto il territorio. Un altro settore dove le forme veloci di comunicazione dovranno diventare la regola, è quello della ricerca del posto di lavoro, soprattutto in tempo di crisi. Una questione che è stata affrontata nelle scorse settimane anche dall’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan a Padova, all’Archivio Antico dell’Università Palazzo del Bo’. La Donazzan è intervenuta al convegno nazionale dal titolo: “Lavori di qualità per laureati: analisi e proposte per migliorare formazione e mercato”. “Dobbiamo immaginare i futuri scenari del lavoro quando facciamo politiche di istruzione formazione professionale e lavoro - ha detto la Donazzan. Se guardassi al solo dato statistico del Veneto, direi che non c’è da preoccuparsi. Siamo in un momento di crisi, certamente, tuttavia il 65% della popolazione veneta è occupata mentre la disoccupazione si attesta al 5,2%. Ma il dato preoccupante sta nei profili professionali. Oggi

I loghi dei più conosciuti social network

dobbiamo pensare più alla qualità che della quantità. Il problema c’è, e lo dimostra il fatto, che sul mio tavolo si presentano due situazioni contestuali: da un lato la mancanza di futuri lavoratori qualificati, dall’altro l’arrivo di tantissimi curriculum di neolaureati in cerca di impiego”. L’assessore regionale spiega come i tempi sono radicalmente cambiati rispetto a 5 anni fa. “Nel 2007- ha detto la Donazzan - la disoccupazione nel Veneto era al minimo storico e quei pochi che non trovavano lavoro erano aiutati dalle istituzioni. Oggi, bisogna partire dai posti di lavoro che sono richiesti dal mercato, puntando a dare a ciascuno, secondo i propri talenti e competenze, la miglior occupazione possibile”. Un fatto su cui hanno posto l’accento gli esperti nell’ultimo periodo, è anche la questione di come cambia il modo di selezionare i curri-

A MESTRE UN PROGETTO DI LEGGE DAL GRITTI

AZIENDA AGRICOLA

C

CH I N E LLO di Chinello Marinella & C.

Bovini

Suini

culum da parte delle aziende e datori di lavoro. E quindi per mostrare sempre di più i propri talenti, è necessario saperli descrivere on – line. Ormai le ricerche vengono effettuate via web. Dati che arrivano dal Politecnico di Milano spiegano come grazie a siti come LinkedIn, usato dal 30% dei direttori delle Risorse umane, con un altro 30% che pensa di usarlo entro il 2012, curare la propria identità in rete sia diventata la regola numero uno per trovare lavoro. E poi il social network Facebook: in Europa ha determinato la nascita di 230 mila posti di lavoro, 34 mila dei quali in Italia. Ma c’è il rovescio della medaglia. Bisogna stare attenti ai dati che si lasciano on line. Internet ha una memoria di elefante e qualcuno, i dati sensibili (foto compromettenti, opinioni politiche nette, ecc.) potrebbe usarli anche per scartare profili.

Animali “Bassa corte”

Ci distinguiamo dai grandi allevatori perchè alleviamo i nostri bovini con metodo a secco come si faceva il secolo scorso secondo le antiche tradizioni, escludendo quindi il “silomais”, alimento in voga negli allevamenti intensivi, ottenendo così un prodotto finale con alte qualità, dal sapore e colore diverso.

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oltre ai diversi tagli di carne di bovino e suino, dei preparati come spiedini, polpette, svizzere farcite e involtini SANT’ANGELO DI PIOVE DI SACCO (PD) Via Borghetto, 37 - Tel. 345 2892444 Orari: Venerdì e Sabato dalle 8.30 alle 20.30 con orario continuato Tutti gli altri giorni su prenotazione, compresa la domenica matitna

’è una classe, e 25 studenti delle scuole superiori di Mestre (Venezia) che si stanno distinguendo per acume analitico e proposte, in tema di nuova comunicazione e regolamentazione delle problematiche che sorgono on-line. E’ la 3ª B dell’istituto tecnico per il turismo Gritti di Mestre. Sono andati anche a far visita al Senato della Repubblica a fine febbraio. La classe del Gritti ha superato una decina di istituti nel progetto nazionale promosso dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica e dal Ministero della Pubblica istruzione che punta a far fare un progetto di legge con tanto di emendamenti ad una scuola. Hanno scelto come tema vista l’attualità internet e le nuove forme di comunicazione. I ragazzi hanno presentato un loro disegno di legge dal titolo “Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori”. I ragazzi hanno provato a mettere a punto dei paletti contro i rischi di internet, social network, soprattutto a tutela dei minori. A fare da guida nell’elaborazione di concetti giuridici ancora non compiutamente espressi, è stato il professor Ernesto Brun, docente di Diritto al Gritti. Un concetto chiave di quelli enunciati da questi giovani di 16 anni è questo: “I nativi digitali non hanno coscienza della diversità tra mondo reale e mondo virtuale, per costoro non c’è differenza tra web dentro e fuori”. Tradotto: i ragazzi nati con l’era dell’informatica, cioè dalla metà degli anni 90’ in poi sono persone più fragili da un certo punto di vista di chi internet nascendo non sapeva cos’era. Sono ragazzi, che in rete si svelano

Un bambino davanti al Pc senza segreti, non considerando che a volte in internet si celano dei veri e propri orchi. Ecco che l’obbiettivo principale del nuovo disegno di legge fatto proprio dai ragazzi è quello di imporre delle regole sull’uso sempre più massiccio che fanno i giovani di Internet. Si chiedono regole precise a famiglie, scuola, Stato. I rischi per insegnanti e alunni della classe del Gritti sono molti: dipendenza tecnologica e psicologica. Per questo si propongono tempi massimi da trascorrere davanti a schermo e tastiera. E poi: corsi di formazione per docenti e assistenti tecnici, un codice etico, la massima informazione possibile sull’argomento, ma c’è il terribile problema della pedopornografia. Per gli orchi l’oggetto del loro desiderio malato e criminale è a portata di mano con chat e social network. Non è la prima volta che la scuola di Mestre vince concorsi nazionali. Aveva già collezionato vittorie nel 2007 e nel 2009. A.A.



Veneto in primo piano 9 28 Il Veneto in primoIlpiano Tecnologia Situazione del piano per il superamento del “digital divide” in regionale

I “buchi neri” della banda larga, Veneto a caccia di finanziamenti Entro l’anno i cantieri in ben 280 Comuni ma fra gli industriali c’è incertezza sulla sorte dello stanziamento coperto con fondi statali

di Nicola Stievano

I

nternet sempre più veloce, ma non per tutti. Nel Veneto locomotiva del Nordest ci sono ancora centinaia di aziende e migliaia di famiglie costrette ad arrangiarsi perché dove risiedono non è ancora arrivata la linea Adsl. Veri e propri “buchi neri” digitali si aprono non solo nelle aree rurali e periferiche ma interessano anche intere zone residenziali e aree produttive tutt’altro che marginali. Nella nostra Regione sono almeno 280 i Comuni in tutto o in parte in “digital divide”, sprovvisti cioè della tecnologia per portare fin dentro le mura domestiche - o aziendali - la connessione ad internet veloce. Per coprire questo “gap” tecnologico quattro mesi fa la Regione aveva annunciato il via libera al “piano tecnico” di investimento con il quale sono stati stanziati 40 milioni per la diffusione della banda larga nelle zone scoperte. Come si può vedere dalla tabella qui a fianco (aggiornata periodicamente dal centro regionale per la banda larga) diversi cantieri sono entrati in attività entro il 2011. Alcuni interventi sono già conclusi e collaudati, altri si avviano alla fase finale. E gli altri? Purtroppo non sono tutte rose e fiori, come hanno denunciato in più occasioni gli stessi industriali. Sulle risorse che dovrebbero essere garantite dallo Stato, in tutto 15 milioni di euro, non ci sono certezze, soprattutto in questa fase. Nei prossimi mesi verranno portati a termine i cantieri già aperti, poi per gli altri si ve-

drà, sperando che i finanziamenti vengano tutti confermati. Altrimenti dovranno passare altri anni prima che tutto il Veneto possa dirsi “libero dal digital divide”. L’investimento stanziato lo scorso novembre ammonta a quasi 40 milioni di euro, dei quali 15 milioni messi a disposizione, appunto, dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e 25 milioni dalla Regione, comprensivi di fondi europei assegnati al Veneto con queste finalità. La delibera è stata portata in Giunta regionale dal vicepresidente Marino Zorzato, di concerto con gli assessori allo sviluppo economico Isi Coppola, all’agricoltura Franco Manzato, ai fondi comunitari Roberto Ciambetti. Le risorse provengono infatti da fonti diverse nei confronti delle quali il provvedimento svolge una funzione di “cabina di regia”. La prima fase degli interventi è giù stata avviata. Grazie all’approvazione contestuale delle convenzioni operative con il Mise, sarà possibile avviare anche le fasi 2 e 3 del programma, con una previsione di apertura dei cantieri entro questa primavera, per un importo di circa 20 milioni di euro, a carico del Fondo per lo sviluppo rurale e del Fondo europeo di sviluppo regionale. La quarta e ultima fase fa riferimento alle risorse a favore delle Pmi operanti nei distretti produttivi veneti, per una spesa complessiva di oltre 10 milioni di euro, di cui metà a carico del Mise e metà finanziata con le risorse regionali.

Regione del Veneto - Centro di-Competenza sulla Banda Larga. sulla Banda Larga. Regione del Veneto Centro di Competenza Cantieri aperti, in corsoin di attivazione o chiusi (situazione o al 13/02/2012). Cantieri aperti, corso di attivazione chiusi (situazione al 13/02/2012). N.N.

Data

Data

cantiere Tratta Provincia apertura chiusura cantiere ComuneComune Tratta 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova PD 18-lug-2011 25-ott-2011 1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana PD 27-lug-2011 26-ott-2011 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano VI 22-ago-2011 12-nov-2011 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici VI 1-set-2011 11-nov-2011 4 San Germano dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici 5 Arre Giunto G43 - Arre PD 5-ott-2011 11-nov-2011 5 Arre Giunto G43 - Arre 6 Vigonza Vigonza - Pionca PD 5-ott-2011 28-nov-2011 6 Vigonza Vigonza - Pionca 7 Cerea Cerea - Asparetto VR 28-ott-2011 9-nov-2011 7 Cerea Cerea - Asparetto 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario PD 10-ott-2011 14-dic-2011 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario 9 Oderzo Oderzo est - Piavon TV 5-ago-2011 31-dic-2011 9 Oderzo Oderzo est - Piavon 10 10 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano TV 1-ago-2011 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano 11 Miane Follina - Miane TV 1-ago-2011 11 Miane Follina - Miane 12 12 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche PD 25-ott-2011 17-gen-2012 San Giorgio delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche 13 13 Agna Agna Bagnoli di Sopra - Agna PD 2-nov-2011 Bagnoli di Sopra - Agna 14 14 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina PD 3-nov-2011 9-gen-2012 Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina 15 15 Bovolenta Conselve - Bovolenta PD 8-nov-2011 Bovolenta Conselve - Bovolenta 16 16 Brugine Brugine - Campagnola di Piove PD 11-nov-2011 18-gen-2012 Brugine Brugine - Campagnola di Piove 17 17 Piombino Dese Piombino Dese - Levada PD 21-nov-2011 Piombino Dese Piombino Dese - Levada 18 18 SchioSchio Santorso - S. Ulderico di Stretto VI 28-nov-2011 Santorso - S. Ulderico di Stretto 19 19 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce TV 29-nov-2011 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce 20 20 Campo San Martino Curtarolo - Marsango PD 29-nov-2011 3-feb-2012 Campo San Martino Curtarolo - Marsango 21 21 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego PD 16-dic-2011 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle Pertiche - Arsego 22 22 CereaCerea 2 Cerea - Aselogna VR 7-dic-2011 2 Cerea - Aselogna 23 23 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore VE 19-dic-2011 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Maggiore 24 24 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello TV 12-dic-2011 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello 25 25 Tombolo Tombolo - Onara 2 PD 28-dic-2011 Tombolo Tombolo - Onara 2 26 26 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola PD 28-dic-2011 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola 27 27 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido VI 29-dic-2011 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido 28 28 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino VI 29-dic-2011 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino 29 29 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo VI 29-dic-2011 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo 30 30 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara VI 29-dic-2011 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara 31 31 GazzoGazzo 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino PD 13-feb-2012 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino 32 32 Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano VI Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano 33 33 Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria VI Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria 34 34 Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion VE Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion conclusi e collaudati

conclusi e non collaudati

connessi (terminati ad eccezione dei ripristini)

in lavorazione

Banda larga, i nodi da sciogliere L’obiettivo è coprire il 95% del territorio regionale

I

nverno 2012: entro questa data dovrebbero partire anche gli ultimi cantieri. L’obiettivo del piano è portare la copertura nel Veneto fino al 95% e potenziare il servizio fino a 20 mega di velocità. Perché il problema non è solamente quello di coprire le zone finora non raggiunte dall’Adsl ma anche fornire un servizio con dei parametri minimi di efficienza che permettano di avere a disposizione una linea effettivamente veloce. Se fino a qualche anno fa il problema era la totale assenza dell’Adsl in buona parte del territorio, ora i disagi sono

polverizzati in con decine di “micro zone” mal servite a causa di problemi strutturali. Il problema sta nelle singole centrali telefoniche spesso negli apparati di rete, l’ultimo passaggio per portare l’Adsl all’utente finale. Si tratta di centraline collegano le utenze alla centrale attraverso un cavo di fibra ottica. Le stesse centrali sono “rilegate” in fibra ottica. Ma in diversi casi questa condizione viene a mancare quindi l’Adsl può non funzionare correttamente, soprattutto se ci sono molti utenti collegati. Per risolvere il problema tutte le cen-

trali e tutti gli apparati di rete dovrebbero essere serviti da fibra ottica. E’ difficile poi che le aree geografiche combacino con i confini comunali perché la stessa centrale può servire due Comuni diversi, oppure lo stesso quartiere può essere collegato a due differenti centrali. Quindi capita che lungo la stessa strada c’è chi naviga senza problemi e chi non ce la fa. L’effettiva velocità di navigazione è anche influenzata dalla distanza del cliente dalla centrale telefonica, dalla congestione della rete e dal server a cui ci si collega.

Data attesa chiusura Provincia PD PD VI VI PD PD VR PD TV 30-apr-2012 TV 29-feb-2012 TV PD 11-mag-2012 PD PD 16-apr-2012 PD PD 23-apr-2012 PD 29-feb-2012 VI 26-apr-2012 TV PD 14-feb-2012 PD 7-feb-2012 VR 24-feb-2012 VE 16-mar-2012 TV 31-mar-2012 PD 12-mar-2012 PD 21-feb-2012 VI 12-mar-2012 VI 19-mar-2012 VI 16-apr-2012 VI 30-apr-2012 PD VI VI VE da iniziare a breve

Data

apertu 18-lug 27-lug 22-ago 1-se 5-ot 5-ot 28-ot 10-ot 5-ago 1-ago 1-ago 25-ot 2-nov 3-nov 8-nov 11-no 21-no 28-no 29-no 29-no 16-di 7-di 19-di 12-di 28-di 28-di 29-di 29-di 29-di 29-di 13-feb


Data

12 Cultura veneta

Cultura veneta 29

Arte Padova ha ospitato due mostre del Maestro dei manifesti lacerati

Lo strappo “padovano” di Villeglé Ha fatto parte del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Data Data Restany insieme a Klein, Tinguely, Dufrene e Hains

di Alain Chivilò attesa chiusura pertura chiusura 8-lug-2011 ’ 25-ott-2011 ancora in essere il vasto eco creato 7-lug-2011 26-ott-2011 dalle due mostre che la Città di Padova 2-ago-2011 12-nov-2011 ha dedicato al Maestro dei manifesti la1-set-2011 cerati11-nov-2011 Jacques Mahé de la Villeglé. L’edizione 5-ott-2011 201111-nov-2011 di Ram, diminutivo di Ricerche Artistiche 5-ott-2011 Metropolitane 28-nov-2011 ossia il contenitore culturale di 28-ott-2011 eventi 9-nov-2011 e manifestazioni che coinvolge diverse 10-ott-2011 sedi cittadine, 14-dic-2011 chiude con le mostre al Centro 5-ago-2011 Culturale 31-dic-2011 Altinate – San Gaetano, “Jacques 1-ago-2011 Villeglé – Lettere e frammenti. 30-apr-2012 Un percorso 1-ago-2011 nella scrittura di Jacques Villeglé” 29-feb-2012 e alla Galle25-ott-2011 ria C.D. 17-gen-2012 Studio d’Arte “Jacques Villeglé 1960 2-nov-2011 – 1998”. Inoltre una videoproiezione 11-mag-2012 3D sul3-nov-2011 le facciate 9-gen-2012 di Palazzo del Capitano di Piazza 8-nov-2011 dei Signori, “videomapping16-apr-2012 3D omaggio a 1-nov-2011 Villeglé”, 18-gen-2012 ha creato un interessante contorno 1-nov-2011 coinvolgente per la cittadinanza, 23-apr-2012 composto 8-nov-2011 dagli affiches lacerati e dai grafi 29-feb-2012 smi attraverso 9-nov-2011 un’animazione del suo stile.26-apr-2012 Come segno di 9-nov-2011 gratitudine 3-feb-2012 l’artista, presente alle due inaugugrafica espressa6-dic-2011 razioni, ha donato un’opera14-feb-2012 “Villeglé 7-dic-2011 mente dedicata alla città di Padova. 7-feb-2012 alla cul9-dic-2011 un’artista - come afferma l’Assessore 24-feb-2012 internazionale, 2-dic-2011 tura Andrea Colasio - di fama 16-mar-2012 linguaggi urbani a 8-dic-2011 che proprio nella ricerca dei31-mar-2012 il fulcro della sua 8-dic-2011 lui contemporanei ha posto12-mar-2012 in modo creativo 9-dic-2011 attività artistica, elaborando 21-feb-2012 lettere e segni di 9-dic-2011 e originale un alfabeto di 12-mar-2012 bretone, nato 9-dic-2011 estrema modernità”. Di origine 19-mar-2012 nel 1926 a Quimper, vive e lavora a Parigi. 9-dic-2011 16-apr-2012 Villeglé è conosciuto anche per l’appartenenza 3-feb-2012 30-apr-2012 al movimento del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany, con gli artisti Hains, Arman, Dufrene, Klein, César, Spoerri, Tinguely e il nostro Rotella. Nel 2008 la Francia gli rende il giusto tributo con una retrospettiva al Centre

E

Pompidou di Parigi. Jacques Villeglé insieme a Raymond Hains elabora una nuova forma di linguaggio partendo dallo strappo di manifesti pubblici. La ricerca di Villeglé fin dagli inizi è partita da manifesti che avessero un grafismo caratterizzato da segni linguistici e accenti fonici che creassero un equilibrio di sillabe e lettere. Il manifesto per Villeglé è un frammento caleidoscopico che può rigenerare il mondo, attirare l’inconscio collettivo e individuale fino a illustrare il panorama sociologico moderno. Un manifesto strappato come opera d’arte, che porta il nome della strada di provenienza, o il titolo della pubblicità originaria, al fine di ricreare la città e la strada stessa in un tutt’uno all’interno di un lavoro di archeologia urbana. I messaggi dei manifesti perdono lo scopo iniziale per cui sono statti creati, in quanto la casualità dello strappo e del relativo accostamento di colori e slogan determinano una poetica vivace, estetica spesso fuori dalla realtà. L’armonia non è contemplata, ma Villeglé ricerca nell’insolito e nel stupore una società piena di messaggi anche contradditori. L’illeggibilità che ne deriva, a forza di lacerazioni, è importante perché crea un amalgama a sorta di cacofonia lessicale, fino a determinare un ultra linguaggio che va al di là della poesia e della pittura. Villeglé non firma le opere per la loro logica costruttiva, rispettoso “del collettivo, creatore e anonimo”. Dagli anni 2000 il Maestro abbandona gli strappi per passare a un personale alfabeto costituito dai “segni socio-politici”, che compongono una variazione di frasi lapidarie, di racconti criptati, a volte difficili da decifrare e

di slogan pseudo anarchici. Una declinazione infinita di segni in una revisione grafica del suo lavoro con gesti, che collegano il lacerato dei manifesti con l’esecuzione stessa di questo alfabeto. Jacques Villeglé è dunque un archeologo contemporaneo della città che ha analizzato il linguaggio delle strade, dando testimonianza della sua evoluzione in un archivio mai esaurito. Nell’ambito delle inaugurazioni delle mostre padovane, grazie al coordinamento dei curatori Carlo Silvestrin e Dominique Stella, è stato possibile anche incontrare l’ottantacinquenne Maestro Villeglé, che si è reso disponibile a delle domande in modo cordiale e disponibile. In una società sempre più globalizzata cosa possono dire oggi i segni “socio – politici”? “E’ un’estrapolazione della società, del mondo politico e della finanza usando questi segni per creare una scrittura tipica del periodo in cui viviamo. Parlano di temi contemporanei nati dalla scrittura e dall’utilizzo stesso del segno come può essere il simbolo del dollaro, dell’euro e di altri. E’ un mix tra simbologia e linguaggio”. Com’è nata l’idea di strappare i manifesti dalla strada? “Il periodo era il dopo guerra e tutto quello che si stava sviluppando proveniva dalla liberazione appena ottenuta. Nel 1947 nella spiaggia di Saint Malo ho pensato di utilizzare il fil di ferro per i miei primi lavori. Il mio scopo era di ricreare un’arte che partisse dal recupero

Jacques Villeglé al Centro Culturale Altinate, nella foto piccola uno dei manifesti lacerati e insieme all’assessore Colasio con l’opera ragalata alla città di oggetti del quotidiano. Nel periodo bellico in Francia non c’era stato nessun segnale per quanto riguarda l’arte e di conseguenza rimanevano maestri come Picasso e Matisse per esempio. Ecco che diventava fondamentale superare questi artisti con un gesto diverso. Mi sono ispirato partendo dai concetti del Futurismo e da sceneggiature che vidi rappresentare nei teatri, concentrandomi in sintesi sul quotidiano. Il tutto è stato spontaneo”. A distanza di una decade dagli ultimi strappi come li interpreterebbe oggi? “Ho abbandonato gli strappi per ragioni fisiche in quanto era troppo difficile strapparli dalla strada. L’azione stessa era diventata faticosa. Oggi come allora la rappresentazione non cambierebbe. C’è comunque un’evoluzione con il nuovo ciclo. Gli strappi sono anonimi perché l’autore dei manifesti è sconosciuto, ora invece con i segni socio – politici sono diventato autore. Molti segni che utilizzo non sono però inventati da me e continuano a mantenere una sorta di anonimato. Ad ogni modo recupero questa simbologia con un gesto pittorico che crea, diventando ora io stesso autore. Mantengo una distanza perché faccio

Saturno Buttò al Padiglione Veneto di Villa Contarini e una sua opera di quest’anno “Baccanti e Dioniso bambino”

A Bassano fino al 20 aprile

Dolore ed estasi nell’arte di Saturno Buttò

L

’innata sensualità del corpo e della sua profonda spiritualità sono le chiavi di lettura delle opere si Saturno Buttò, unite a un conflitto tra erotismo e dolore, trasgressione e estasi. Nel corso della mostra di Bassano del Grappa presso La Piccola Galleria Arte Contemporanea, fino al 20 aprile, il Maestro ci ha accolto nel suo universo. Partendo dall’idea di un soggetto fino alla realizzazione, come nasce e si sviluppa una sua opera? “La figura è il soggetto a cui mi piace lavorare, senza una particolare idealizzazione ma con un riscontro autentico. Il ritratto mi permette proprio questo. I soggetti che compongono i dipinti nascono da incontri che avvengono nella mia vita. Trovo insieme a loro una tematica da sviluppare in base alla psicologia che nel contempo percepisco. Un’altra scelta avviene secondo la tematica che voglio sviluppare attraverso dei soggetti che archivio in un mio book, dalla mitologia, dalla religione fino ad arrivare all’oggi. Per fare un esempio, in questi giorni sto progettando a una rivisitazione del sacrificio di Isacco e su questa tematica sto cercando dei modelli che possono andare bene nei ruoli di padre, di figlio e angelo. Un altro aspetto è l’utilizzo della fotografia che diventa si-

curamente indispensabile sia per velocizzare il lavoro, ma anche per rendere maggiormente contemporanea l’opera. La utilizzo in sostituzione dei disegni preliminari e degli schizzi. Una volta stabilito quello che mi serve, sempre in base alle mie idee, scatto delle foto per evidenziare i tratti somatici e i dettagli anatomici, che riporto poi nell’immagine che creo su tavola. Le scene e i costumi così come si vedono non sempre sono presenti durante gli scatti fotografici. Con il disegno, partendo dai soggetti e avvalendomi di ulteriori dettagli sviluppo ciò che manca dalla fotografia iniziale. Come nella rappresentazione di gruppi di figure, nella maggior parte dei casi, prendo i soggetti singolarmente per poi assemblarli insieme con il disegno”. Un’interpretazione dell’arte sacra “europea” con una tecnica pittorica che rimanda, in chiave attuale, a periodi storici passati. “L’aspetto religioso, nello specifico il cristianesimo, è una costante nella mia pittura, perché è legato alla figura. Fisico e spirito sono due componenti di completezza dell’immagine umana. Quando contempli una figura, anche in chiave erotica, inevitabilmente c’è la possibilità di

delle interpretazioni enciclopediche”. Klein, Arman e Rotella, che ricordo ha di questi autori? “Il mio percorso artistico è diverso da questi autori. Io ho iniziato nel 1947 e loro sono venuti poco dopo. Arman ha esposto alla I Biennale di Parigi nel 1959 con lavori di dripping, quindi una pittura di fondo utilizzata. Klein aveva avuto delle influenze dal Giappone. Rotella ha avuto un’origine pittorica nel suo agire artistico e ricordo che staccava interamente il manifesto dal supporto della strada per strapparlo successivamente in studio, ponendo a differenza di me la sua firma nelle opere. Il mio pensiero invece è di recupero. Il Nouveaux Realisme è un movimento breve associato a Pierre Restany e non era molto legato ai lavori dei singoli artisti. Infatti i singoli autori si distinguono molto nelle loro filosofie creative”. Considerata la brevità, cosa ha rappresentato per lei il Nouveaux Realisme? “L’esposizione del 1960 fatta insieme a Klein, Tinguely, Dufrene, Hains. Il movimento è nato e morto li”.

una lettura anche spirituale. Nella grande arte della cultura occidentale c’è una rappresentazione energica della figura umana, io continuo questa tradizione con la speranza però di non essere visto come passatista”. Erotismo, dolore, trasgressione e estasi. Come intende e equilibra questo mix? “Le sensazioni e le pulsioni del corpo determinano l’azione. Anche in questo caso l’influenza della nostra religione gioca un ruolo importante. Di fatto sessualità e religione, estasi mistica ed estasi del corpo non sono poi così distanti tra loro. Vedi per esempio le vicende di alcuni santi e martiri che in preghiera estatica subiscono una trans fisica, data anche da passaggi dolorosi. Queste situazioni poi sono rapportate nel mio lavoro, a una sorta di contemporaneità che non è religiosa ma diame-

tralmente opposta. Esiste una pratica estrema come il sadomasochismo che parte da esperienze dolorose per arrivare al piacere o almeno ad una forma di piacere. Idealmente la affianco a pratiche religiose, più o meno in voga, mi riferisco al paradosso dell’astinenza sessuale, alla castità forzata, con costrizioni di vario genere (a seconda delle epoche) inflitte per mantenere puro il corpo, non trovate una similitudine con alcuni rituali SM dove si contempla una mortificazione della carne? Paradossalmente la religione con le sue regole è erotica! Lo è almeno a mio modo di vedere: dalla possibilità di mostrare i corpi nudi in estasi o in afflizione esibiti un po’ in tutte le chiese, all’imposizione di limiti e taboo che altro non fanno se non liberare l’immaginazione, non mi mancano certo spunti creativi. Ma in definitiva fondere insieme spiritualità e fisicità mi viene naturale”. Al.Ch.


30 Cultura veneta 14 Architettura La Villa veneta esempio di bellezza unita ad efficienza

I Giapponesi studiano Palladio

Palazzo Zabarella

CHIUSA LA MOSTRA SUL “SIMBOLISMO” SI ATTENDE DE NITTIS

La più importante rivista di architettura dell’Asia, A+U, ha realizzato una monografia sul grande architetto veneto di Vesna Maria Brocca

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’Italia annovera un patrimonio culturale invidiato dal resto del mondo, ma ha dato prova in alcuni casi di non saperlo conservare e valorizzare a dovere, come documentato da “Presadiretta” nella puntata “Cultura a fondo”, andata in onda lo scorso 26 febbraio su Rai Tre. Situazione che dovrebbe far senz’altro riflettere. Un segnale del costante e rinnovato interesse degli stranieri verso la bellezza artistica propria del nostro Paese, in questo caso specifica del Veneto, arriva dal Giappone, con un progetto fortemente voluto e finanziato da parte nipponica. Si tratta del numero monografico intitolato “Andrea Palladio in Vicenza” della più importante rivista di architettura dell’Asia, la giapponese A+U, e realizzato in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, un istituto di ricerca dedicato alla storia dell’architettura, fondato nel 1958 con sede nel palazzo palladiano Barbaran da Porto. Sfogliando la rinomata rivista straniera si contano ben duecento pagine di fotografie inedite, frutto di una campagna

Da Palladio alcuni progetti realizzati, a sinistra Villa Cornaro, sopra Villa Badoer realizzata dal fotografo giapponese Noboru Inoue, inviato appositamente a Vicenza nell’estate scorsa. Stampata a Tokyo, A+U ha una tiratura di 30.000 copie nel mondo, con due edizioni, una giapponese-inglese e una parallela cinese-inglese. Il numero di A+U presenta i capolavori di Palladio a Vicenza: i palazzi Thiene, Chiericati, Valmarana, Barbarano, la Basilica e la Loggia, il teatro Olimpico. Insieme ad essi le ville Godi, Saraceno, Pojana e la Rotonda. Accanto ai capolavori vicentini, compaiono necessariamente anche le grandi ville della Terraferma veneta: le trevigiane villa Emo a Fanzolo, Barbaro a

Le Terme di Loipersdorf

Maser, Cornaro a Piombino Dese, la rodigina villa Badoer e la veneziana Malcontenta. Sulla scia di questo interesse internazionale per la riscoperta della bellezza delle ville venete, arrivano anche tre iniziative didattiche promosse di recente dall’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e dalla nostra Regione, che mirano a sensibilizzare i ragazzi e i docenti alla valorizzazione del nostro patrimonio architettonico-culturale e del territorio, con lo scopo di formare giovani attenti e interessati al proprio passato attraverso la riscoperta del ruolo delle ville venete, per affrontare e interpretare al meglio le sfide del futuro.

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oddisfazione per Fondazione Bano al termine della mostra sul Simbolismo in Palazzo Zabarella a Padova. I numeri parlano chiaro:141.726 i visitatori, circa 15 mila i cataloghi e le guide vendute (ristampati a causa del veloce esaurimento delle prime stampe). Altro dato che Bano giudica molto positivamente è il ritorno in massa delle scuole. L’esperienza de “Il Simbolismo in Italia” dimostra come le nuove tecnologie abbiano interessato un pubblico eterogeneo, offrendo strumenti per un’auto preparazione che favorisca poi in loco una visione maggiormente critica del patrimonio artistico selezionato. La novità preannunciata per la prossima mostra autunnale mira a potenziare proprio l’utilizzo della tecnologia web relativamente all’esposizione, alla comunicazione e a tutti i servizi aggiuntivi. Fondazione Bano infatti è già all’opera per la grande monografica su Giuseppe De Nittis (1846 – 1884), artefice della sperimentazione antiaccademica che in tutta Europa ha sconvolto la tradizione aprendo nuovi fronti alla visione ed anche l’unico pittore del nostro Ottocento a godere, insieme a Boldini, di fama internazionale. “Sarà un De Nittis come in Italia non si è mai visto”, assicura Federico Bano. V.M.B.

messaggio pubbliredazionale

i luoghi del benessere In piena Stiria, le Terme di Loipersdorf attrezzate per bambini. Gli scivoli hanno dispensano benessere, relax e caratteristiche diverse, ma un comun divertimento in una cornice di pace denominatore: lasciarsi andare. e natura, profumi e colori annessi. Le Le recenti new entry hanno arricchito il Terme di Loipersdorf sono un resort con preesistente parco acquatico esterno e numeri da primato europeo: 35 piscine le piscine interne dell’area definita Terme e 23 saune, due ristoranti, cinque hotel, da vivere (Lebenstherme), la più grande un centro conferenze, un campo da del complesso con tanti e diversi golf e un centro fitness per un totale ambienti adatti a ogni età ed esigenza. di 35 mila mq di superficie e 600 mila Nessuno escluso. Decisamente più ospiti all’anno. Ma al di là di ogni cifra intimo e raccolto lo Schaffelbad, spazio la prerogativa più evidente è l’offerta che il resort riserva alla distensione trasversale con cui il resort termale può e alla cura di sé in una cornice di coprire ogni tipo di vacanza. Meta di raffinato design. In 8.500 mq distribuiti turismo congressuale, è una destinazione perfetta Le Terme di Loipersdorf per il divertimento formato sono un resort con numeri famiglia e allo stesso da primato europeo tempo oasi esclusiva di remise en forme. Ci sono spazi e angoli su quattro piani si trovano biblioteca, per tutti, a partire dal nuovo acquafun terrazze relax con affaccio sul lago, 14 aperto lo scorso novembre con nove piscine (tra cui la vasca-catino Schaffel, scivoli (tra cui in anteprima europea che dà il nome all’area) e altrettante uno doppio da competizione) e aree saune. Qui ci si può concedere anche

Il benessere e la salute fisica e mentale sono elementi strettamente legati ed imprenscindibili per una vita di qualità. In questo giocano un ruolo fondamentale l’alimentazione, l’esercizio fisico e la capacità di rilassarsi. coccole extra come farsi guidare da un terapeuta leggeri nell’acqua in una piscina circolare a 36 gradi (Watsu) o provare il rasul, antico rituale di purificazione orientale, proposto nella variante stiriana con prodotti provenienti dalla natura.

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enault non molla e al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, presenta al grande pubblico Zoe, prima auto progettata per essere al 100% elettrica, accessibile a tutti, a partire da 15.700 euro, ideale per un utilizzo quotidiano. Le avanzate tecnologie di Zoe, che danno luogo a sei anteprime mondiali, sono al servizio della semplicità di utilizzo, dell’autonomia e della connettività. Dopo Fluence Z.E., berlina distintiva, Kangoo Z.E, veicolo commerciale (entrambi lancia-ti nel 2011), e Twizy, l’urban crosser, Renault mette, con Zoe, la mobilità Zero Emissioni alla portata di un’ampia platea, in linea con l’impegno iscritto nella firma di Marca “Renault Drive The Change”. Grazie al veicolo elettrico e al lavoro realizzato sulle motorizzazioni termiche, Renault si è impegnata, con il piano “Renault 2016 - Drive the Change”, a ridurre la sua impronta carbonio a livello mondiale del 10% entro il 2013, e di un 10% supplementare tra il 2013 e il 2016. Questa scelta strategica è oggi già visibile su strada. “Zoe, presentata al Salone di Ginevra nella sua versione definitiva, è l’ambasciatrice della gamma Renault Z.E. L’auto, dal design compatto e accattivante, integra tutta l’eccellenza di Renault nella tecnologia elettrica ad un prezzo accessibile, e segna l’ingresso in una nuova era, quella della mobilità elettrica accessibile a tutti, confermando l’impegno che abbiamo assunto a favore del veicolo elettrico. Si tratta di una nuova tappa tecnologica per Renault, che è sempre riuscita, in 110 anni di storia, a rendere accessibili innovazioni fondamentali” ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente Direttore Generale di Renault. “Questo approccio - ha concluso Ghosn - d’innovazione per tutti si rinnova attraverso la nostra gamma di motori Energy. Derivata dalla nostra esperienza e dal nostro successo in F1, questa gamma di otto motori, di cui due svelati oggi, coniuga performance, piacere di guida e sobrietà in termini di consumi ed emissioni di CO2”.

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Aforismi

• A nessuno è mai nociuto essere stato zitto. (Catone) • Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non ca-

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pirà nemmeno le tue parole. (Elbert Hubbard) • La felicità non è uno stato a cui arrivare, ma un modo di viaggiare. (Happiness) • La nostra felicità più grande

non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo ogni caduta. (Confucio) • Lo sciocco cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere ai suoi piedi. (J. Openheim) • Una donna sarà felice quando sarà invidiata da molte altre donne. (Oscar Wilde) • La vita é come un ponte : attraversala pure, ma non pensare di costruirci sopra la tua casa. (Proverbio Indù)

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Denis Meneghini

I VINI DELLA VALTELLINA

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VALTELLINA È DA SEMPRE TERRA DI VINI E MOLTO PROBABILMENTE SI TRATTA DELLA PATRIA DELL’UVA RETICA RICORDATA VIRGILIO. GIÀ PRIMA DEL MILLE ERA UN PRODOTTO MOLTO APPREZZATO. IN EPOCA MEDIEVALE LA PRODUZIONE AUMENTÒ, GRAZIE ALL’OTTIMA QUALITÀ, TANT’È CHE LA VALLE DIVENNE BEN PRESTO IL CENTRO DI SMISTAMENTO DEL VINO NELLA PIANURA PADANA E NELLA PARTE CENTRALE DELLE ALPI, DALLE VALLI BERGAMASCHE ALLE BRESCIANE, A QUELLE DEL TRENTINO E AUSTRIACHE, MA SOPRATTUTTO A QUELLE DELLA SVIZZERA. ALLA FINE DEL ‘700 OLTRE 150.000 ETTOLITRI DI “VELTLINER”ATTRAVERSARONO LE ALPI. DOPO UNA FASE DI CRISI DOVUTA ALLE AVVERSITÀ CHE COLPIRONO I VIGNETI, NELL’OTTOCENTO E ALL’INIZIO DEL SECOLO SUCCESSIVO, LA PRODUZIONE RIPRESE VIGORE E LA QUALITÀ RITORNÒ MOLTO ALTA. I VINI PER LO PIÙ ROSSI PRODOTTI DA QUESTA TERRA SONO OTTENUTI DA UVE NEBBIOLO, DELLA VARIETÀ CHIAVENNASCA, UN VITIGNO NOBILE DALLA MATURAZIONE TARDIVA, CHE NEL CORSO DEI SECOLI HA SAPUTO DARE UN VINO IMPORTANTE COME LO “SFORZATO”O “SFURZAT DELLA VALTELLINA”, A

DA

IL CUI NOME NASCE DALLA TRADIZIONALE PRATICA DI APPASSIMENTO DELLE

QUESTO VINO VIENE OTTENUTO LASCIANDO APPASSIRE LE UVE MIGLIORI SU GRATICCI DI LEGNO, IN UN LOCALE BEN AREATO CHIAMATO “FRUTTAIO” PER ALMENO 110 GIORNI FINO ALLA FINE DI GENNAIO. DURANTE QUESTO PERIODO INVERNALE IL CLIMA DELLA VALTELLINA FAVORISCE L’APPASSIMENTO DEI GRAPPOLI. IL RISULTATO È UNA PERDITA DEL 40% DEL PESO DELL’ACINO E UNO SVILUPPO DI SOSTANZE AROMATICHE CONCENTRATE ED ESTREMAMENTE INTENSE. POI L’UVA VIENE PIGIATA E FATTA FERMENTARE E FATTA MATURARE PER ALMENO 24 MESI. SEMPRE DA VITIGNO NEBBIOLO NASCE IL VALTELLINA SUPERIORE, SUDDIVISO IN CINQUE SOTTODENOMINAZIONI: INFERNO, GRUMELLO, SASSELLA, VAGELLA E MAROGGIA, CHE SI FREGIANO DI BUON MERITO DELLA DOCG AL PARI DELLO SFORZATO.

CANEDERLI TRENTINI AGLI SPINACI ALLONTANANDOCI UN PO’ DALLA TRADIZIONE TRENTINA ABBIAMO PENSATO DI RICREARE I CANEDERLI UTILIZZANDO GLI SPINACI: UNA VERDURA SEMPRE DI STAGIONE E CHE PIACCE PROPRIO A TUTTI. PER UN EFFETTO PIÙ RUSTICO E CROCCANTE, ABBIAMO VOLUTO IMPANARE I NOSTRI CANEDERLI CON PANE GRATTUGIATO, FARINA DI MAIS ED UN MIX DI SEMI VARI. IL MODO SCELTO PER SERVIRLI È MOLTO LEGGERO, MA VOLENDO SI PIÙ PENSARE AD UNA MORBIDA E DELICATA BESCIAMELLA DI ACCOMPAGNAMENTO, OPPURE L’UTILIZZO DELL’UVETTA SULTANINA AL POSTO DEI PINOLI, PER UN TOCCO DOLCE. INGREDIENTI PER 15 CANEDERLI: 340G PANE ROMANO RAFFERMO

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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO ASCOLTATE LA PARTE DI VOI PIÙ TRADIZIONALISTA PERCHÉ I PIANETI VI SPINGERANNO NELLA CONTINUITÀ DEI RAPPORTI INTRAPRESI · SALUTE CAMBIA LA STAGIONE E PORTA CON SÉ ANCHE LA PIGRIZIA. BANDITE IL DIVANO E SCEGLIETE MUSICA ADATTA A LUNGHE PASSEGGIATE

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO SARETE A L POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO. SAPRETE ESSERE PRESENTI PER CHI AMATE NEL MODO PIÙ DOLCE E OPPORTUNO · S ALUTE ADOTTANTE UN’ALIMENTAZIONE CON INTEGRAZIONI MACROBIOTICHE, VI AIUTERÀ CON IL PESO E, SE DOVETE SCEGLIERE, DATEVI ALLA DANZA

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO EVITATE DI ESSERE TROPPO CRITICI E, SOPRATTUTTO IN COPPIA, PREDILIGETE IL SILENZIO. ASCOLTARE I BISOGNI DELL’ALTRO VI FARÀ BENE · S ALUTE DOVETE RECUPERARE CENTRALITÀ E SALDEZZA, FATELO SEGUENDO I CONSIGLI DI UN PERSONAL TRAINER E IMPONENDOVI LA CALMA

Oroscopo APRILE NON TI SCOPRIRE... LA PRIMAVERA ENTRA NEL VIVO E I SENSI SI RISVEGLIANO E RITROVANO VIGORE. E’ IN ARRIVO UN MESE CHE PORTA CON SÉ PASSIONE PER LA VITA

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO L’EROS IN VERTIGINOSO AUMENTO VI SPINGE IN UNA CACCIA SENZA FRONTIERE. ATTENTI A COME VI MUOVETE PER NON FERIRE NESSUNO · S ALUTE AVETE BISOGNO DI FARE UN’ATTIVITÀ LEGGERA MA CONTINUATIVA, CHE POSSA RESTITUIRVI UNA SENSAZIONE DI BENESSERE GENERALE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO SARETE VITTIMA DI SPINOSI SOSPETTI ANCHE PERCHÉ NON MANCHERETE DI MISURARVI IN SCHERMAGLIE AMOROSE. CALMA!· S ALUTE CERCATE L’EQUILIBRIO FISICO ED EMOTIVO. NON VI FARÀ MALE UNO SCREENING MEDICO CON ATTENZIONE ALL’APPARATO RIPRODUTTIVO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

IN ALCUNI MOMENTI VI SENTIRETE PRIGIONIERI DELL’AMORE DI CHI VI STA VICINO. SCAPPARE NON AIUTA, SIATE INVECE SPENSIERATI · S ALUTE DEDICATEVI A UN REGIME DEPURATIVO CHE REGALERÀ SOLLIEVO A FEGATO E APPARATO DIGESTIVO. NON DIMENTICATE DI RIPOSARE FASCINO

CANCRO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SIETE STRETTAMENTE CONNESSI CON CHI AMATE PERCIÒ OGNI OBIETTIVO È POSSIBILE. ATTENZIONE ALLE GAFFES IN AGGUATO · SALUTE FORMA MUSCOLARE ED ESTETICA INVIDIABILE, ACCOMPAGNATA, PERÒ, DA UN NERVOSISMO CHE POTREBBE SCARICARSI SULLE ARTICOLAZIONI O SULLA SCHIENA

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO USATE MAG-

GIORE CAUTELA PERCHÉ IL PARTNER POTREBBE MOSTRARSI INTRANSIGENTE E POCO INCLINE A SOPPORTARE LE VOSTRE TIRITERE· S ALUTE ABBIATE COSTANZA E SCEGLIETE UN PROGRAMMA DI FITNESS SOLIDO E PROGRESSIVO, SIA CHE SI TRATTI DI ESERCIZI IN PALESTRA O DI ALTRO

FASCINO DEDICHERETE ALL’AMORE VERO UNO SPAZIO CONSISTENTE: MOSTRATEVI GIOCOSI E APPASSIONATI ASSECONDANDO IL CORPO · SALUTE IL QUADRO PSICOFISICO GENERALE SARÀ PIÙ CHE SODDISFACENTE MA SCEGLIETE LA GINNASTICA PASSIVA, LO YOGA O IL PILATES

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

CONCENTRATEVI SULLA PARTE PROGETTUALE DEI SENTIMENTI, LA STABILITÀ È UN SOLIDO PUNTO D’APPRODO RISPETTO A MOLTE VOSTRE DERIVE· S ALUTE I PIANETI DISSONANTI POTREBBERO CAUSARE QUALCHE SOMATIZZAZIONE A CARICO DELLO STOMACO. PROVATE A RISOLVERE CON LA FITOTERAPIA FASCINO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO VI ATTENDONO OCCASIONI PICCANTI: FATE ATTENZIONE PERÒ, CHI È IN COPPIA RISCHIA GROSSO, ANCHE FISICAMENTE!· S ALUTE BUONA LA TONICITÀ MUSCOLARE. APPROFITTATENE SCEGLIENDO SPORT COME LA BICICLETTA, L’EQUITAZIONE O LA CORSA

FASCINO IL

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

DIALOGO E L’INTESA VIAGGERANNO IN TOTALE ARMONIA, LA FORTUNA ASSISTERÀ I SINGLE CHE OSERANNO USCIRE DALLE LORO TANE S ALUTE ANCHE PER VOI LA DANZA POTREBBE ESSERE L’ATTIVITÀ CHE PIÙ SI ADDICE PER ACCOMPAGNARVI IN QUESTO PERIODO DI PIACEVOLI SORPRESE



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