La Piazza della Riviera est - 2012giu n79

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della Riviera est

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 79

Mira Tutti contro i tagli all’ospedale

pag.

Campolongo Lampioni spenti per risparmiare

8

pag.

Camponogara Cercasi volontari per curare le aree verdi

10

pag.

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EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

RIPARTE IL COMMERCIO IN RIVIERA

Buone notizie per la Riviera del Brenta. Il commercio riparte, lo sostiene l’Ascom del comprensorio dei 10 comuni. Vedendo i primi segnali di una risalita, soprattutto dal settore alberghiero, della ristorazione e a sorpresa anche dell’abbigliamento... pag. 6

IL GAMBARARE VA IN SECONDA CATEGORIA

La società di calcio Gambarare-Mira, ha messo a segno la seconda vittoria e, dopo quella del campionato provinciale della squadra di Giovanissimi, è stata la volta della prima squadra vincendo il campionato e passando in seconda categoria. pag. 17

di Nicola Stievano

I

Rischio idraulico, è ancora allarme Nubifragi: allagamenti per 300 famiglie a Mira e 80 a Dolo. Danni per milioni di euro alle colture

P

iove, grandina, alza un forte vento. Mezza Riviera e Miranese vanno sott’acqua e subiscono danni per milioni di euro. E’ successo a metà giugno e verso le fine del mese. Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo evento con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato il primo e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono finite sott’acqua intere strade, garage e seminterrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la

pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densamente abitato. Il Comune, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Hanno perso elettrodomestici, mezzi, oggetti di valore. Nello specifico sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfieri, via Gramsci, via Verga. A Oriago

la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti inviperiti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state messe in sicurezza grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, finanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro. pagg. 4-5

L’Intervento

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto*

L

a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. *Presidente della Provincia di Venezia

continua a pag.

8

n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3

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EDITORIALE

segue da pag.

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

A Mira

FESTA PER LA MAESTRA MARGHERITA

Una festa per salutare il pensionamento della maestra Margherita Mion. E’ l’iniziativa che si è tenuta a Mira a giugno, organizzata dai genitori degli alunni della classe IV C della elementare Ugo Foscolo. Margherita Mion, 61 anni per 38 ha insegnato alle elementari. E’ figlia del noto Giulio Mion, il “Maestro di Mira“, che si è spento pochi mesi fa e che per generazioni dal dopoguerra aveva insegnato ai bimbi del paese”. A Mira Taglio

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Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

Al via a giugno i lavori per il rifacimento del tetto della piscina comunale. L’investimento ammonta a 1,4 milioni di euro e sarà a “costo zero” per il Comune che ha raggiunto un accordo con il “Centro Nuoto Stra”, società concessionaria dell’impianto, che si accollerà l’intera spesa tramite un mutuo dell’Istituto del Credito Sportivo. Il Centro Nuoto avrà la gestione della piscina fino al 2032. A Camponogara

ECCO LE TASSE DEL 2012

Via Alfieri una delle strade principali del quartiere di Mira Taglio è diventata strada a senso unico. Ai lati della strada ci sono 33 nuovi parcheggi liberi. Il percorso è stato completato con nuova segnaletica e modifica definitiva della viabilità su via Alfieri. A Fiesso

Pesante intimidazione ai danni della famiglia Levak in via Mazzini a Fiesso D’Artico nelle scorse settimane. Due bombole del gas e una tanica unite da un nastro adesivo con dei fili metallici che uscivano dal nastro adesivo, sono state trovate davanti alle abitazioni dei nomadi. Stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Chioggia. Felicitazioni

IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

NUOVO TETTO PER LA PISCINA

Nicola Stievano

VIA ALFIERI A SENSO UNICO

INTIMIDAZIONE AI LEVAK

Stra

Riviera MIRA

VACANZE

Il caro benzina diventa un pericolo pag.

CAMPAGNA LUPIA

9

Il sindaco presenta la nuova giunta

CULTURA

Provincia

pag.

Villa Venier si mette in mostra pag.

12

16

FENOMENI SOCIALI

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia pag. 18

PERSONAGGIO

Graziano Edi Corazza, il collezionista di concerti pag.

CULTURA

Regione

22

A Ca’ Rezzonico e al museo Guggehneim, arte d’estate pag. 23

La crisi riaccende l’emigrazione in Veneto pag. 27

REGIONE

A Camponogara, per le abitazioni principali l’aliquota quest’anno sarà quella base dello 0,4 % come pure per i fabbricati rurali strumentali allo 0,2%. Mentre, per tutti gli altri immobili è stata adottata l’aliquota dello 0,96%. Fino al 2011 l’addizionale comunale Irpef è stata applicata con l’aliquota unica dello 0,6%. Quest’anno, per rendere l’imposta più aderente al principio costituzionale di capacità contributiva, è stata modellata su scaglioni di reddito con aliquote progressive. Allarme Avis

L’APPELLO: “SERVE PIÙ SANGUE”

Avviata la riorganizzazione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag.

28

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe pag. 29

Per i prossimi anni in Riviera del Brenta servono più donatori di sangue. A lanciare l’allarme sono stati a Dolo i responsabili dell’Avis del comprensorio. Le donazioni del sangue, infatti, sono diminuite di oltre il 10 %. La causa? Forse la crisi economica.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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REDAZIONE: Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese RISCHIO IDRAULICO A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello più densamente abitato del comune. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Molte persone hanno perso elettrodomestici, mezzi, oggetti di valore. Nello specifico sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfieri, via Gramsci, via Verga

Nubifragi, Riviera e M

di Alessandro Abbadir

A Dolo sono state colpite: via San Pio X, via Saffi, Piazzale Collodi via Tintoretto

Allagamenti anche a Fiesso nell’area di via Milano e via Botte

P

iove, grandina, alza un forte vento. Mezza Riviera e Miranese vanno sott’acqua e subiscono danni per milioni di euro. E’ successo a metà giugno e verso le fine del mese. Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo evento con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato il primo e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono finite sott’acqua intere strade, garage e seminterrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densamente abitato. Il Comune, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Hanno perso elettrodomestici, mezzi, oggetti di valore. Nello specifico sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfieri, via Gramsci, via Verga. A Oriago la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello

fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti inviperiti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state messe in sicurezza grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, finanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro. La zona più colpita a Dolo è stata quella a nord est cioè via San Pio X, via Saffi, Piazzale Collodi via Tintoretto. Le famiglie coinvolte in allagamenti e disagi sono state un’ottantina. Allagamenti anche a Fiesso nell’area di via Milano e via Botte, mentre ci sono state poche segnalazioni a Fossò e Stra. Una decina di casi di allagamento a Pianiga nella frazione di Cazzago. Risparmiata dal maltempo l’area sud della Riviera: Campolongo Maggiore, Campagna Lupia e Camponogara. Nel miranese grandine e acqua per oltre un’ora e mezza ha messo in crisi la rete idrica minore, con fossati esondati in aperta campagna tra Mirano e S. Maria di Sala, come in via Bollati a Zianigo e nella zona di Campocroce. Interventi dei pompieri in via Pertini, nella zona degli impianti sportivi e in via Matteotti a Mirano, dove diverse sono state le richieste d’intervento per l’allagamento della strada e di alcuni scantinati e anche alla

scuola materna Collodi in via Battisti, a causa di infiltrazioni d’acqua. Allagamenti di strade e piste ciclabili anche a Salzano, Scorzè e Martellago, con disagi segnalati in particolare su via Chiesa, via Dosa, via Selvanese, via Sauro e via Baracca oltre che nella zona industriale di Olmo. Strade sott’acqua anche nel Salese. Ma il Miranese purtroppo dopo il 13 giugno ha avuto il bis, il 24 giugno. Un nubifragio con fortissimo vento ha colpito il comprensorio nella zona di Mestre. Ha provocato danni alle strutture delle aziende ad esempio a Olmo di Martellago, dove è stato scoperchiato un capannone. Per ripararlo ci vorranno decine di migliaia di euro. Dai 130 ai 150 mila euro è invece il conto per il rifacimento del tetto della palestra di Sant’Angelo di Santa Maria di Sala. Qui ci si è già da fare e si conta di rendere agibile la palestra entro venti giorni. Tra i comuni più colpiti c’è stato anche Salzano. Il municipio si è allagato ma gli interventi immediati hanno permesso di renderlo agibile in poche ore, permettendo a una coppia di sposi di convolare a nozze senza problemi. Problemi, nel parco di Villa Jacur, dove diversi alberi sono caduti.

A MIRA LA POLEMICA

“Serve un piano delle acque”

“S

erve urgentemente un piano delle acque per evitare allagamenti come quelli che si sono verificati. A lanciare l’allarme è l’assessore comunale alla protezione Civile Michele Gatti, che spiega anche che sarà fatto tutto il possibile per poter completare questo importante strumento di pianificazione del territorio che è legato all’approvazione del Pat. La constatazione arriva dopo i danni provocati dal nubifragio che ha mandato sott’acqua circa 300 famiglie a Mira e una ottantina a Dolo. “Se fosse stato completato il piano delle acque – dice Gatti – avremo uno strumento in più per organizzare interventi complessivi in grado di mettere in sicurezza il territorio comunale. Quello che è certo è che nell’area di via Gramsci ex quartiere Lissandrin la rete fognaria e idrica è ancora troppo fragile. E’ un’area con 6-7 mila persone che ogni volta che c’è un nubifragio è a rischio danni”. Una risposta a Gatti arriva dall’ex sindaco Michele Carpinetti che invita la nuova amministrazione a non fare il gioco dello scarica barile. “Il Piano delle acque è uno strumento burocratico – spiega Carpinetti. L’assessore pensi invece a capire se le pompe sono state messe in azione in tempi rapidi”. A.A.

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Argomento del mese 5 Agricoltura

Miranese in ginocchio Intervento Parla l’ex commissario straordinario Mariano Carraro

“Bisogna trovare i fondi per gli interventi di Alessandro Abbadir

N

ubifragi in Riviera del Brenta e Miranese a giugno, interviene l’ex commissario straordinario per gli allagamenti Mariano Carraro. “Molto si è fatto - dice Carraro - ma degli interventi che avevo programmato dal 2007 in poi, ne sono stati realizzati solo il 25% n Riviera del Brenta e nel Miranese”. Carraro per 4 anni si è occupato di quella parte provincia di Venezia che dal 2007 in poi (l’evento maggiore è del settembre 2007) aveva mostrato gravi squilibri nell’assetto idrogeologico con tracimazioni e danni per migliaia di famiglie. “A Mira e Dolo, ma anche a Campagna Lupia, Campolongo, Camponogara, Fiesso, nel miranese in realtà come Santa Maria di Sala e Mirano Noale, Scorzè e Martellago – spiega l’ex commissario Mariano Carraro – ho cercato di far attivare tutti i fondi a disposizione per realizzare interventi idraulici come il risezionamento di canali, la realizzazione di aree di golenaggio, l’impianto di nuove pompe idrovore, della realizzazione di vasche di laminazione, e di nuove botti sifone. Ho risarcito in parte i danni subiti. I fondi che sono stati utilizzati sono quelli destinati dalla Legge Speciale per Venezia al disinquinamento della laguna, ciò è servito a mitigare i danni del maltempo e del nubifragio visto che senza questi interventi si sarebbero ripetuti quelli del 2007”. Però non si può andare avanti in questo modo. Due nubifragi e danni per milioni di euro. Carraro lancia un monito a comuni e Consorzi di bonifica. “Dal 2008 in poi, a causa della crisi in molti casi i lavori in programma per la sistemazione idraulica del comprensorio di Riviera e Miranese in molti casi non sono più partiti - conclude Carraro – si deve capire invece che questi lavori vanno completati altrimenti i danni che produrranno i mancati interventi saranno maggiori dei risparmi”.

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Cia e Coldiretti

Danni per milioni di euro L

e grandinate e i nubrifragi che si sono abbattuti a metà giugno in Riviera hanno messo in ginocchio l’agricoltura. L’allarme è stato dato da Cia e Coldiretti. Partiamo dalla Cia. Per questa Associazione interviene il presidente Venezia, Paolo Quaggio. “Le zone più colpite - spiega - sono quelle di Dolo, Pianiga e Vetrego di Mirano, con epicentro a Cazzago di Pianiga. Valutiamo una perdita media del 60-70% delle produzioni vegetali, in particolare il frumento, allo stato di maturazione cerosa avanzata, ha subito perdite superiori al 70%. Per il mais si stimano perdite del 50% ma anche superiori laddove è stato allettato dai forti venti. La soia, le cui semine sono state concluse da poche settimane, dovrà in alcune aree essere riseminata. Unica nota di speranza è che non si segnalano danni alle strutture agricole”. Quaggio aggiunge che fenomeni di questo genere “sono sempre più frequenti e più estremi, a causa dei cambiamenti climatici. Purtroppo è l’agricoltura a farne le spese per prima. Paradossalmente, è proprio l’agricoltura, nelle politiche Ue, ad essere chiamata in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici”. Stessa analisi con sfumature diverse la fanno Paolo Capuzzo e Fabio Livieri referenti di area di Coldiretti in Riviera Sono state e Miranese. La Coldiretti fa anche una distrutte per l’85% stima economica dei danni: a causa dei le coltivazioni nubifragi e della grandine tre milioni di di tabacco a Pianiga euro sono stati perduti in coltivazioni e e Fiesso non saranno rimborsabili come calamità naturale. È stata colpita duramente la zona di Dolo, Mira, Fiesso D’Artico, Fossò e nel miranese ad esempio Cappella di Scorzè, l’area di Martellago e alcune frazioni di Mirano come Vetrego e Campocroce. Le colture più colpite? Con mais e granoturco che hanno avuto danni per il 70% dei raccolti, sono state quasi letteralmente cancellate le produzioni di tabacco che si concentrano a Fiesso D’Artico, Pianiga e Mirano. Queste produzioni specifiche hanno avuto danni per l’85% e andrà male anche per i vitigni che erano in fase di fioritura e sviluppo, e che sono stati semidistrutti dalle grandinate. I danni però non potranno essere rimborsati. “Se le aziende non hanno stipulato specifiche assicurazioni - spiegano dalla Coldiretti i funzionari Fabio Livieri e Paolo Capuzzo - visto che non ci sono stati danni alle strutture agricole, non sarà concesso lo stato di crisi, e in questo modo non sarà possibile ricevere contributi per i danni subiti”. Una speranza di ripresa per le colture c’è ed è stato paradossalmente il periodo di caldo afoso, che è seguito ai nubifragi. Dopo la tanta pioggia l’ondata di caldo africano ha permesso soprattutto alle viti di riprendersi e fare vino di buona qualità, ma resta da sperare che i fenomeni negativi non si ripetano nel corso dell’estate. L’incubo per gli agricoltori è soprattutto, che queste grandinate non si ripetano nel periodo estivo. Colpirebbero mais e barbabietole e viti, praticamente distruggendo tutto prima della raccolta. Hanno avuto danni anche gli alberi da frutto. Per questo sempre più a causa dei cambiamenti climatici fare agricoltura con A.A. prodotti tradizionali sta diventando davvero difficile.


6 Mira Economia Primi dati positivi dall’Ascom della Riviera del Brenta

Commercio, si riparte

Negli hotel le prenotazioni sono aumentate del 15%. Segnali positivi dai negozi di abbigliamento

di Alessandro Abbadir

B

uone notizie per la Riviera del Brenta. Il commercio riparte. A darle è l’Ascom del comprensorio dei 10 comuni all’inizio della stagione estiva. Ascom che vede i primi segnali di una risalita, soprattutto nel settori alberghiero, nella ristorazione e a sorpresa anche nell’abbigliamento. Insomma dopo mesi e mesi di brutte cifre sempre con il segno meno, ora si comincia a intravedere la luce alla fine del tunnel. “E’ il primo dato concretamente positivo dall’inizio di questa lunghissima crisi – dichiara Adelino Carraro presidente Ascom della Riviera – partita nel 2008. Ma facciamo il punto: negli hotel le prenotazioni per il periodo estivo sono aumentate del 15%. Sono stabili i bed and Breakfast, mentre si assiste ad una ripresa per i negozi di abbigliamento e un incremento di fatturato dei ristoranti (del 20%) in particolar modo di quelli di pesce, tipici dell’area”. Ad influire sempre di più nella scelta dei turisti per la Riviera del Brenta, spiega l’Ascom, è la poca distanza da Venezia, e lo sviluppo delle offerte telematiche che mettono in evidenza in periodo di crisi, prezzi davvero convenienti, spiegando che la vicinanza dalla città lagunare è davvero esigua. Nei trenta alberghi dei 10 comuni del comprensorio molte sono state le prenotazioni per i mesi di giugno, luglio e agosto. In termini percentuali i posti letto complessivi delle strutture ricettive sono oltre 3000. Contando che nei mesi estivi si arriva al 60-70 % dei posti occupati (sul complessivo), si calcola che su tre mesi le presenze negli hotel saranno quasi un migliaio in più. Questo risveglio del turismo in Riviera per ristoranti ed hotel, ha per-

In breve I Rangers scoprono i resti di una jeep Una pattuglia dei Rangers d’Italia nei giorni scorsi ha scoperto i resti di un’automobile all’interno di un’area verde, di circa 30 mq. Si tratta dei pezzi di telaio di sezionato in tre parti di una Jeep Crysler diesel color argento metallizzato privo di motore ed interni; un serbatoio contenente gasolio; plastiche varie appartenenti alla Jeep.

Piste ciclabili e parchi invasi dall’erba

La vicinanza a Venezia e una buona politica dei prezzi tra i motivi della ripresa turistica messo di recuperare della forza lavoro che era rimasta inattiva fra il 2010 e quest’anno perchè in cassa integrazione. I “bed & breakfast “ sono però al palo. Non sembrano ne incrementare, ne perdere le loro prenotazioni rispetto all’anno precedente. Bene i ristoranti. Continua purtroppo il calo dei fatturati di piccoli negozi alimentari e dei supermercati, a favore dei discount. Ripartono infine anche altri settori. Dall’abbigliamento, in questi ultimi 6 mesi, vengono segnali positivi. La moria di negozi si è arrestata. Sono nati una decina di esercizi commerciali in più. Era un dato che mancava da oltre 5 anni.

Proteste a Mira dei residenti, per le condizioni in cui si trovano i parchi e le piste ciclabili a causa dell’erba alta. I parchi, come quello Gazzetta a Oriago, Natura Allegra a Mira Porte, nonostante alcuni sfalci, in certi tratti, sono impraticabili. Va male anche per quanto riguarda le piste ciclabili, dove accanto alla strada c’è l’erba alta, che invade le corsie rischiando di far cadere chi ci corre sopra.

E’ morto “Nani el Barbiere” E’ morto nelle scorse settimane all’età di 88 anni Renato Baldin conosciuto da tutti a Mira Porte come “Nani el Barbiere”. Per anni è stato il barbiere di Mira Porte, dove aveva il suo negozio, accanto dove ora si trova l’edicola, in piazzetta settecentesca. Renato Baldin ha svolto la professione per decenni dagli anni Trenta fino a 10 anni fa. Il negozio di barbiere dei Baldin era in piazzetta a Mira Porte fin dalla fine del 1800.

POLITICA NUOVO ASSESSORE E COMMISSIONI

V

arate dal Consiglio comunale di Mira nella sua seconda riunione le Commissioni consiliari. Passano da sei a quattro, per esigenze di contenimento dei costi, ma anche per favorire il lavoro dei gruppi, specie quelli costituiti da un unico consigliere, altrimenti costretti ad un tour de force per partecipare a tutte. Ecco il dettaglio. Prima Commissione: Affari Generali e Istituzionali, Sistema Informatico. Ne fanno parte: Gino Biasiolo, Luisa Mazzariol, Mauro Berti, Riccardo Barberini, Serena Giuliato (Movimento 5 Stelle), Vilma Minotto, Fabio Zaccarin (Pd), Paolino D’Anna (Pdl), Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), Alessio Bonetto (Noi per Mira). 2^ Commissione, Bilancio, Patrimonio, Programmazione, Personale, Sviluppo Economico, Attività Produttive, Politiche Comunitarie: Mauro Berti, Melania Canova, Mauro Novello, Simone Bastianello, Serena Giuliato (Movimento 5 stelle), Michele Carpinetti, Francesco Sacco (Pd), Paolino D’Anna (Pdl), Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), Alessio Bonetto (Noi per Mira). 3^ Commissione, Pianificazione Territoriale, Lavori Pubblici, Ecologia, Politiche Ambientali: Giuseppe Sifanno, Allen Biasiotto, Andrea Pesce, Gino Biasiolo, Michele Pieran (Movimento 5 stelle), Gabriele Bolzoni, Renato Martin (Pd), Paolino D’Anna (Pdl), Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), Alessio Bonetto (Noi per Mira). 4^ Commissione, Diritti e Politiche Sociali, Volontariato, Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Turismo, Pari Opportunità: Michele Pieran, Riccardo Barberini, Elisa Boscaro, Luisa Mazzariol

Roberta Agnoletto (Movimento 5 stelle), Vilma Minotto, Francesco Sacco (Pd), Paolino D’Anna (Pdl), Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), Alessio Bonetto (Noi per Mira). Alla prima riunione, ogni Commissione nominerà presidente e vicepresidente. Il sindaco Alvise Maniero nell’occasione della seconda riunione del parlamentino cittadino, ha spiegato anche il perché ha voluto non creare la delega al Lavoro. “Per noi il lavoro – ha detto – è la priorità. Comunque l’assessorato di riferimento può essere considerato quello alle attività produttive”. La giunta intanto, che era formata dagli assessori Luciano Claut (Urbanistica, lavori pubblici, Edilizia Privata, Viabilità), Nicola Crivellaro, vicesindaco Turismo, Cultura attività produttive, Orietta Vanin, Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, si è ampliata ad un quinto assessore: Roberta Agnoletto, avvocato (nella foto), a cui sono state assegnate le deleghe allo Sport e all’Ambiente. A.A.


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8 Mira L’Intervento

Territorio Sanità La giunta Maniero si schiera contro i tagli all’Ulss 13

“Non toccate l’ospedale di Dolo” di Alessandro Abbadir

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uova amministrazione, ma la sensibilità sul tema della Sanità resta la stessa di quella precedente. Il sindaco Alvise Maniero e la sua giunta “5 Stelle“ fin dal secondo consiglio comunale si sono schierati contro i tagli all’ospedale di Dolo, approvando un ordine del giorno, che era stato preparato dal gruppo del Pd, senza molte modifiche. Il fatto è avvenuto nel parlamentino cittadino a metà giugno, con un voto unanime alla presenza del direttore generale Arturo Orsini e dei sindaci di Dolo, Fiesso, Fossò, Camponogara e il vice sindaco di Campolongo, arrivati per capire, come la pensava il nuovo sindaco del paese più popoloso della Riviera del Brenta. Il documento del consiglio comunale mirese dice no ai tagli, e chiede più finanziamenti alla Regione. La preoccupazione è che gli indirizzi contenuti nel nuovo Piano Socio Sanitario, varato dal Consiglio regionale Veneto, possano avviare l’ospedale di Dolo, ad un declassamento, tale da comprometterne l’esistenza. La discussione, è stata introdotta dalla lettura della proposta di un ordine dei consiglieri del Pd e cioè dall’ex sindaco Michele Carpinetti e dall’ex delegato alla sanità Francesco Sacco. Dal dibattito a cui hanno partecipato i vertici dell’Ulss 13, sono emersi alcuni dati allarmanti. L’Ulss di Dolo e Mirano è la meno finanziata della Regione, con un contributo pro capite inferiore anche di 200 euro rispetto ad altre. “Se solo si ottenesse un innalzamento di 150 euro pro capite nel finanziamento regionale – ha osservato la dott.ssa Flora Alborino, direttore di Medicina di Laboratorio dell’ospedale di Dolo – arriverebbero 37 milioni di euro in più. E quante cose si potrebbero fare con questi soldi”. In questi anni (e cioè almeno dal 2003) l’Ulss 13, e se lo ricordano tutti in Riviera, ha messo in pratica una dura politica di tagli che ha impedito interventi di adeguamento normativo

NEWS

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In consiglio approvato un ordine del giorno che chiede più finanziamenti alla Regione Veneto L’ingresso dell’ospedale di Dolo

delle strutture, dei reparti e delle sale operatorie. L’Ulss 13 riceve la quota più bassa del Veneto per l’assistenza agli anziani. Eppure risponde in pieno ai requisiti individuati come ottimali, sia per numero di abitanti serviti (oltre 250.000), che per posti letto per abitanti (nel limite del 4 per mille), e per i tempi medi di ricovero. A fronte di ciò il Consiglio comunale di Mira è stato chiaro. “Chiediamo – si legge nel documento approvato all’unanimità – che il nuovo Piano Socio Sanitario mantenga per Dolo la caratteristica di ospedale per acuti, incrementando la quota pro capite trasferita all’Ulss13”. Ma non solo. “Si chiede – si legge poi nel documento – che venga fermata ogni forma di riorganizzazione ospedaliera, e in particolare il trasferimento di reparti e servizi da

Dolo a Mirano. Si proceda ad adeguare alle normative vigenti il Pronto Soccorso, le sale operatorie e il vecchio monoblocco dell’ospedale attraverso un’ armonizzazione delle specialità di eccellenza, come Cardiochirurgia. Si ponga l’obiettivo di ottimizzare le strutture per ridurre i costi. Inoltre si invita sindaco e giunta da sostenere queste istanze in tutte le sedi opportune, Regione e Conferenza dei Sindaci in primis, per ottenere al più presto i finanziamenti necessari per l’ospedale di Dolo, e avviare una azione immediata di mantenimento e riqualificazione dei servizi sociali e sanitari in Riviera”. A chiedere che si evitino tagli all’Ulss 13, sono stati, oltre che il Pd e il Movimento 5 Stelle, anche il segretario dell’ Udc di Mira, Teresa Morelli e le opposizioni di centrodestra.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto* segue da pag.

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“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”. *Presidente della Provincia di Venezia

Viabilità

CICLABILE E SENSO UNICO IN VIA ALFIERI

iccola rivoluzione viaria nel centro di Mira. La grande novità riguarda via Alfieri, una delle strade principali del quartiere residenziale di Mira Taglio, che è diventata una strada a senso unico. Ma non solo, da giugno ai lati della strada, ci sono anche 33 nuovi parcheggi. Il percorso casa-scuola di Mira Taglio è stato completato con i lavori di nuova segnaletica. Il comune con i suoi tecnici vuole spiegare cosa si è fatto. “Nel mese di aprile – spiegano gli uffici comunali in una

nota – era stato individuato e messo in sicurezza il percorso che comprende via Gramsci, via Toti, via Oberdan e via Garibaldi. Con i lavori, via Alfieri diventa a senso unico nel tratto che collega via Gramsci a via Miranese. E’ stato evidenziato chiaramente con la segnaletica orizzontale il percorso ciclopedonale e soprattutto sono stati individuati gli spazi parcheggio, che nel complesso saranno 33”. In questo modo, secondo il comune di Mira, è più sicura su via Alfieri anche la

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circolazione delle auto. Circolazione che era resa pericolosa per la presenza di auto parcheggiate in modo disordinato. Auto che limitavano la visibilità e restringevano notevolmente la carreggiata. Situazione che creava pericolo soprattutto ai ragazzi e bambini, che si recano alle scuole medie ed elementari in bicicletta in via Toti e via Oberdan. I percorsi casa scuola sono diventati una priorità della precedente amministrazione di centrosinistra comunque, dopo che un ragazzino di

13 anni, originario del Marocco, finì annegato nel canale Novissimo 2 anni fa. In quell’occasione ci furono tante marce e proteste, per chiedere più sicurezza sulle strade comunali. S.H.

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Mira 9 Sicurezza stradale I controlli della polizia locale mettono in luce un fenomeno

Il caro benzina è un pericolo Trovati 90 veicoli stranieri (anche dei pullman) carichi di taniche di carburante di Alessandro Abbadir

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n fenomeno mai visto, ma che rischia di diventare un pericolo, se il prezzo della benzina non comincerà a scendere. A spiegarne i particolari è stata la polizia locale di Mira sta monitorando un fenomeno inquietante: auto cariche di taniche di benzina vagano a tutta velocità per la Romea e sulla provinciale 81 con il rischio di provocare terribili esplosioni in caso di incidente. A guidarle ci sono stranieri di ogni nazionalità che si portano da casa, nei bagagliai taniche e taniche di benzina e gasolio per risparmiare, visto che da noi la

Focus

benzina è la più cara in Europa, dopo quella che si vende in Norvegia. A scoprirli sono stati i controlli a tappeto della polizia municipale di Mira. “Abbiamo scoperto - dice il comandante della polizia locale Mauro Rizzi - dall’inizio dell’anno oltre una novantina fra auto, pullman e camion provenienti dall’est Europa, ma anche di tanti austriaci, sloveni, tedeschi e francesi che avevano con sé nei bagagliai delle auto, anche fra le valige delle vacanze o del rientro nei luoghi di residenza e lavoro, taniche di benzina e gasolio, erano state riempite nei loro pae-

si d’origine dove il costo della verde e del diesel è nettamente inferiore di quello in Italia”. Ma c’è chi rischia letteralmente col fuoco. Qualche settimana fa è stato fermato un pullman con tanti turisti ungheresi che aveva con se taniche per 250 litri di gasolio nella stiva bagagli. C’è da chiedersi per i vigili di Mira, se questo autista avesse fatto un incidente, anche lieve, non c’era forse il rischio che il pullman prendesse fuoco? E’ stata appioppata una multa da 800 euro. Di media la quantità di carburante che si trova all’interno delle vetture è di 20- 30 li-

ARTIGIANI, PARTONO I PROGETTI FART

L

’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” dà il via ai progetti finanziati con il Fart (Fondo artigianato formazione) “Il Fart - spiegano Franco Scantamburlo, (in foto) segretario dell’Associazione Artigiani e Alessandro Costantino, referente dell’area formativa - si rivolge ai dipendenti delle azien-

La statale 309 Romea tri. “In un mezzo in transito dal codice della strada - spiega Rizzi - a parte il serbatoio, è assolutamente vietato tenere del carburante in altri contenitori che possono prendere fuoco con diverse modalità. Fino ad ora abbiamo tollerato queste condotte, ma con l’arrivo del gran caldo il pericolo si fa ancora più accentuato e atteggiamenti del genere vanno scongiurati“. Oltre che sulla

de che aderiscono al fondo, pertanto a lavoratori con contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato, lavoratori temporaneamente sospesi per crisi, riorganizzazione e riduzione temporanea di attività”. Prevede la possibilità di presentare progetti finanziati di formazione per più volte nel corso dell’anno. Dal momento della presentazione, è necessario attendere quattro mesi per l’approvazione per avviare il progetto. Il fondo non prevede costi a carico dell’azienda per la realizzazione delle at-

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Romea, decine di auto con la scorta di benzina sono state trovate anche sulla camionabile 81 in uscita dall’autostrada A 4. I controlli continueranno con l’arrivo delle vacanze estive, cioè luglio e agosto quando tanti turisti da tutta Europa, invaderanno le nostre strade, per recarsi nelle città d’arte o sulle spiagge.

tività. “I progetti - spiega Alessandro Costantino - sono del tutto personalizzabili per durate e organizzazione (minimo 16 ore di formazione, massimo 80)”. La forza del Fart è la personalizzazione del progetto, adattabile alle esigenze del mondo artigiano. L’Associazione Artigiani fornisce la consulenza accompagnando l’azienda all’obiettivo prefissato. Per adesioni ed informazioni ci si può rivolgere alle sedi di Mira (via Mion) e Dolo (via Brenta Bassa) o chiamare lo 041 410333. R.P.

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10 Campolongo Spese Il comune decide di tagliare sulla bolletta energetica

Lampioni spenti per risparmiare Non verranno interessate dal “blackout” le principali strade del capoluogo e delle frazioni di Alessandro Abbadir

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l comune di Campolongo punta sul risparmio energetico. Spegnendo i lampioni nelle ore notturne, a parte quelli sulle strade di attraversamento più importanti conta di tagliare sulle spese energetiche. A spiegarlo è stato lo stesso primo cittadino durante una delle ultime sessioni del consiglio comunale. “Dalle 24.30 alle 5.30 del mattino – spiega il sindaco Alessandro Campalto – spegneremo i lampioni in tutte le strade del paese eccetto le vie di attraversamento del capoluogo e delle frazioni principali e cioè: via Roma a Campolongo, via Alto Adige a Liettoli, via Villa a Bojon. Con questo sistema il comune pensa di risparmiare ben 150 mila euro dalla bolletta energetica del 2012”. Fra le altre azioni in programma per risparmiare, questo però su un periodo più lungo e cioè di almeno 5 anni, c’è la sostituzione di tutte le lampade ad alto consumo con lampade a basso consumo, e addirittura, dove si può, in quelle alimentate con pannelli solari. “Il progetto di rendere tutte le linee di illuminazione del-

Pat, il consiglio lo approva E’ stato adottato in Consiglio comunale il nuovo Pat di Campolongo Maggiore che prevede tra l’altro la realizzazione di un grande parco naturalistico lungo le sponde del fiume Brenta. Un parco che comprenderà anche un’area in cui è prevista la ricostruzione di un villaggio dell’età neolitica delle antiche popolazioni venete.

Faceva il dentista senza titoli, condannato

I lampioni fotovoltaici permettono risparmi per le spese energetiche comunali le strade e degli edifici pubblici energeticamente sostenibili – spiega Campalto – fa parte della filosofia ecologista, che è propria di questa amministrazione comunale, e che intendiamo perseguire anche nei prossimi mesi e anni, fino alla fine del mandato. Ma la decisione di spegnere i lampioni di notte per risparmiare non è una prerogativa solo del comune di Campolongo. Già i comuni di Campagna Lupia, Dolo e Pianiga hanno intrapreso questa strada. “A Campagna Lupia – spiega il sindaco Fabio Livieri – c’è uno spegnimento programmato della pubblica

ECONOMIA Moda tessile e calzature

LE IMPRESE ARTIGIANE SBARCANO A DALLAS

I promotori dello Sportello Estero

L’

In breve

Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” ha avviato lo Sportello Estero. Uno sportello finalizzato alla promozione internazionale delle associate, attraverso progetti ad hoc che valorizzano le caratteristiche dell’altissima qualità dei prodotti del comprensorio. “Questo nuovo servizio è finanziato – spiega il segretario dell’Associazione Franco Scantamburlo – dall’Ente Bilaterale Ebav con la co-partecipazione da parte di Confartigianato e di Cna. Punta alla realizzazione di progetti mirati a piani di promozione, analisi e ricerca, elementi indispensabili per creare nuove opportunità di mercato negli Stati Uniti. Nello specifico il progetto su cui ci si sta impegnando in questo momento si chiama “Venezia ti esporta”. Il progetto in questa fase interesserà il settore del tessile e dell’abbigliamento e della calzatura con la partecipazione di una decina di aziende artigiane di altissima qualità del comprensorio, nel settore moda tessile e abbigliamento”. Scantaburlo aggiunge “si tratta di uno strumento pensato per aiutare quelle piccole e medie imprese che dalla Riviera ad esempio

illuminazione fin dal 2007. Nel capoluogo, nelle frazioni di Lughetto e Lova, i lampioni vengono spenti a mezzanotte e mezza, e si riaccendono con l’arrivo dell’alba grazie ad un dispositivo hoc. Si è risparmiato il 40% di energia. Alcune aree comunque restano illuminate per mantenere in sicurezza la viabilità nelle ore notturne. A Pianiga la decisione è già stata adottata da qualche mese. A Dolo gli spegnimenti sono di tipo “mirato”, sempre con l’accortezza di non pregiudicare la sicurezza pubblica.

La manifestazione “Italian Fashion week” si terrà in Texas dal 22 al 28 ottobre

non hanno la forza economica e d’immagine per entrare con forza in realtà e città già presidiate da grandi marchi”. Un primo reale momento di concretizzazione della valorizzazione delle imprese rivierasche con “Venezia ti esporta“ è la partecipazione a Dallas, capitale del Texas (Usa) all’Italian American Fashion week. Una manifestazione che si terrà dal 22 al 28 ottobre con il supporto di AltaRoma e dell’Italian Chambers of Commerce di Chicago, l’ente che promuove gli scambi tra Italia e Stati Uniti insieme a Italian expo Us, società statunitense specializzata nella gestione delle manifestazioni fieristiche. Il calendario prevede una serie di sfilate che si susseguiranno in vari punti della città: dal Design District alla sede centrale del Department Store Neiman Marcus. Ci sarà una sezione fieristica che si chiamerà Italian Fashion Expo al sesto piano del World Trade center, uno dei principali grattaceli della città, che ospita “Dallas apparel & accessories market”, la kermesse dedicata alle tendenze uomo, donna e bambino. Lo scorso anno all’edizione zero parteciparono 50 aziende italiane. Vogliamo arrivare a 80 su una superficie di 3000 metri quadrati. Fra gli ospiti Raffella Curiel, Stella Jean, Lucia Odescalchi e Ilaria Venturini Fendi“. Si punta ad ampliare il numero dei compratori portandoli circa 1000 di questa edizione. “Abbiamo coinvolto nella partecipazione all’evento l’Associazione Artigiani della Riviera del Brenta e siamo rimasti colpiti dall’ efficienza e preparazione – afferma la direttrice Silvia Raffa – delle sue aziende nel settore moda e design“ . Il presidente dell’ Italian Chambers of Commerce di Chicago Maurizio Nuzzetta sottolinea la grande opportunità. “Per le aziende italiane e quelle della Riviera in particolare – dice Nuzzetta – è una grande opportunità quella di promuovere i propri prodotti in un’area economica e in un mercato come quello del Texas, che ha risentito pochissimo della crisi”. Per informazioni ci si potrà rivolgere alle sedi di Mira, Dolo e Campolongo dell’Associazione. R.P.

Ha fatto il dentista senza mai aver ottenuto l’abilitazione in Italia, ma solo in Albania e vantando una laurea da odontotecnico clinico conseguita all’estero, e non riconosciuta in Italia. Si tratta di Lucio Schiavolin, 57 anni, originario di Bojon di Campolongo Maggiore e residente a Padova. Il giudice gli ha inflitto nove mesi di reclusione per esercizio abusivo della professione.

Trofeo di Boxe, successo al Monteverdi C’erano oltre 500 spettatori a Liettoli a giugno a Campolongo, per il 1° Trofeo Monteverdi, organizzato dalla New Boxe 2010. Buona la prova dei “Prima serie” Pizzo e Abit, il premio come “pugile più tecnico” è andato a Irene Millesimo, il premio “miglior pugile della serata” è stato assegnato a Marco Donola.

AFFARI PULITI LE INIZIATIVE DELLA LEGALITÀ

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recento persone hanno affollato il giardino della villa dell’ex boss della Mala Felice Maniero a Campolongo, per lo spettacolo Malabrenta. Giornata significativa per Affari Puliti che ha recuperato l’ex casa del boss. Uno spettacolo in cui il protagonista, l’attore Giacomo Rossetto, ha rappresentato ed elaborato la triste storia della Mala del Brenta. Con l’occasione è stata anche presentata dal sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto e da quello di Mira, Alvise Maniero, la partita di calcio tra la nazionale Cantanti e la rappresentativa regionale Giornalisti e Affari Puliti. L’evento raccoglierà fondi per realizzare ad Affari Puliti il Giardino della Legalità: ritorno alla società civile dello spazio verde della casa sequestrata dallo Stato. Dopo lo spettacolo sono arrivate le dichiarazioni video di Enrico Ruggeri, Paolo Belli, Marcorè, Luca Barbarossa e dei Sonora. Tutti hanno ribadito come Affari Puliti sia ormai il simbolo dell’antimafia sociale per il nord est Italia. La partita è stata programmata per il 9 settembre 2012 e a presentare l’evento c’era anche il nuovo sindaco di Mira Alvise Maniero. Ma ci sono anche altre notizie sempre su questo versante. Il Sostituto procuratore della Dda di Palermo Antonio Ingoria entra, infatti, a far parte della giuria del premio Pavesi. Ad annunciarlo è Oriana Boldrin, ideatrice del concorso. “Antonio Ingroia magistrato allievo di Paolo Borsellino, nell’occhio del ciclone in questi giorni per aver firmato il rinvio a giudizio per la trattativa Stato-mafia nel ‘92, di alcuni ex Ministri tra i quali Conso e Mancino – spiega la Boldrin – ci ha comunicato di voler entrare nella giuria del premio Letterario, intitolato a Cristina Pavesi morta a Barbariga di Vigonza durante un assalto al treno portavalori ad opera della mafia del Brenta. Per noi è un onore. Ingroia è uno dei massimi esperti in materia di mafia e soprattutto è un Magistrato, che ha fatto della sua vita una missione contro il crimine organizzato, e per questo la sua presenza in giuria è davvero una grande notizia“. Il premio Cristina Pavesi è stato vinto recentemente da una ragazzina di 13 anni di Bojon di Campolongo Maggiore e consegnato durante la “Cena della Legalità” a cui hanno partecipato oltre 300 persone. La Boldrin dà anche un altro annuncio. “Il Magistrato collega di Ingroia, Di Matteo nell’inchiesta sugli intrecci mafia-stato del 92 – spiega – sarà ospite a Campolongo il 26 ottobre prossimo”. S.H.


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12 Campagnia Lupia Amministrazione Polemiche del centrosinistra nel primo consiglio insediativo

Il sindaco nomina la nuova giunta di Alessandro Abbadir

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Campagna Lupia parte l’era della giunta “Livieri Bis”. C’erano quasi 200 persone al centro civico per il primo consiglio comunale dopo la riconferma a sindaco di Fabio Livieri. Il primo cittadino ha presentato la nuova giunta che è composta da 4 assessori di cui uno esterno, e cioè non eletto in consiglio. Le forze di opposizione capitanate dal candidato sconfitto del centrosinistra (Pd, Sel Udc, Idv Socialisti, Fds) Pisana Boscolo, hanno criticato a gran voce il fatto che il sindaco abbia distribuito deleghe a pioggia ai consiglieri comunali e abbia nominato un assessore esterno. Ma Livieri eletto con la civica “per il Bene comune” nel momento del suo insediamento in consiglio è stato chiaro: “I cittadini – ha detto – hanno voluto riconfermarci la fiducia al di là dei partiti di appartenenza, riconoscendo a me e alla mia squadra, la reale capacità a governare il territorio”. Gli assessori nominati sono: Andrea Tramonte vicesindaco che ha la delega all’Urbanistica e all’Edilizia privata. Poi: Lionello Marcato con la delega ai Lavori pubblici e Ambiente, Alberto Natin con la delega alle Politiche sociali e alla Persona. Assessore esterno è Linda Martinello con delega al Bilancio. Il sindaco si è tenuto le deleghe a Personale, Pubblica istruzione, Attività produttive e Turismo. Sono stati coinvolti con deleghe ad hoc anche il resto dei consiglieri di maggioranza e cioè: Diego Longhin sarà delegato a Sport, Cultura; Federico Onoranti sarà delegato all’Ecologia e Protezione civile; Michele Rampado alla Sicurezza idraulica, viabilità e sicurezza dei cittadini; Chiara Moressa alle Politiche della famiglia e giovanili. Fra i consiglieri di minoranza c’erano invece il candidato sindaco del centrosinistra Pisana Boscolo, che ha smentito l’intenzione di ritirarsi, Mario Minozzi, e Francesca Bressanin. “Non è giusto – ha detto il consigliere Nadio Minozzi – che un candidato che i cittadini non hanno voluto eleggere, venga nominato in giunta. Il sindaco dovrebbe rispettare la volontà popolare e non quella dei partiti”. Rincara la dose la segretaria del Pd Elisa Sturaro: “Per tutta la campagna elettorale Livieri ha sostenuto che voleva dai partiti un passo indietro – ha detto – tutte bugie, adesso i partiti fanno due passi avanti e gli concede tutto quello che chiedono”. Dalla maggioranza di centrodestra le repliche. “Trombati in giunta e consiglio? Avevamo detto in campagna elettorale che avremo usato tutta la squadra in lista in caso di vittoria”. A dirlo è il segretario della lista “Per il Bene Comune”, Giovanni Colcera. “In campagna elettorale – spiega Colcera – abbiamo ribadito più’ volte la nostra volontà di coinvolgere tutti i componenti della lista nel governo del paese. Era noto che ci sarebbe stata una responsabiliz-

Andrea Tramonte è vicesindaco. Linda Martinello, assessore esterno, ha la delega al bilancio

Il comune di Campagnia Lupia e il sindaco Fabio Livieri

zazione dei consiglieri di maggioranza con incarichi specifici ad ognuno. Forse chi siede ora in consiglio comunale in minoranza, durante la campagna elettorale aveva altro a cui pensare, avevano il pensiero rivolto alla spartizione delle cariche”.

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erremoto dell’Emilia, il comune corre ai ripari e ordina un check up completo in tutti gli edificio pubblici. Per spiegarlo è stato fatto nelle scorse settimane un incontro pubblico con tre relatori esperti in materia che hanno illustrato ai cittadini alcuni possibili tecniche per il recupero di edifici esistenti, come è conveniente comportarsi in caso di calamità. I vigili del fuoco hanno parlato della loro esperienza vissuta nei luoghi del terremoto. C’erano l’ingegner Gianni Munaro esperto in staticità degli edifici, il geometra Michele Visman responsabile della protezione civile di Campagna Lupia e infine Loris Munaro comandante dei vigili del Fuoco di Venezia. “In queste settimane – assicura il sindaco Fabio Livieri – è partito un controllo a tappeto su tutti gli edifici pubblici e con accesso al pubblico. Contiamo di concludere il monitoraggio nel giro di una decina di giorni, a luglio al massimo. Vogliamo capire quali conseguenze produrrebbe sui nostri palazzi e case, un sisma del genere di quello che ha colpito l’ Emilia e anche un più forte”. S.H.


Camponogara 13 Politica L’appello degli amministratori pubblici

Volontari per curare le aree verdi Comune in difficoltà: per le manutenzioni servono circa 350 mila euro, 200 mila euro in più del previsto di Roberta Pasqualetto

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li amministratori di Camponogara hanno incontrato, una per una tutte le frazioni del comune per spiegare ai cittadini come si pensa di chiudere il Bilancio del 2012, visti i cospicui tagli in arrivo. I cittadini hanno chiesto quanti soldi servono per mantenere almeno il decoro del verde e la manutenzione delle strade. La giunta ha stimato una cifra che si aggira intorno ai 350 mila euro, ben 200 mila euro in più rispetto alle entrate presunte. Le proposte suggerite dall’assessore ai lavori pubblici Paolo Nardo sono due: la prima è di invitare i cittadini a far presente all’amministrazione, eventuali sprechi di denaro o suggerire dove trovare fondi. La seconda invita i cittadini a offrire un po’ del loro tempo libero per eseguire piccoli lavori di giardinaggio e di manutenzioni. Questi lavori saranno eseguiti dai volontari a titolo completamente gratuito, il Comune fornirà un’adeguata polizza assicurativa sulle persone e il materiale di consumo. “Uno dei problemi più grossi - spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Nardo - riguarda il settore spese correnti di manutenzione. Sono lontani i tempi in cui nelle casse comunali entrava un milione di

Un’area verde

euro, del quale, più del 60% poteva essere destinato alle manutenzioni, e non c’erano ancora i tagli alla finanza locale. Nei primi quattro mesi di quest’anno sono entrati meno di 30 mila euro, e soltanto il 40% potrà essere utilizzato per le spese correnti”. L’assessore e il sindaco pongono molta fiducia in questa iniziativa, e agli scettici dicono che i cittadini troveranno soddisfazione, nel pulire la decina di metri di marciapiede davanti casa e nel fare piccole riparazioni nelle scuole che frequentano i loro figli o nipoti. Nell’ufficio tecnico sono disponibili il bando e la domanda per i cittadini e le associazioni che sono interessate

a prestare la loro opera anche per più attività. I requisiti sono: età compresa tra i 18 e i 75 anni; residenza nel comune di Camponogara; godimento dei diritti civili e mancanza di condanne penali e/o procedimenti penali in atto e idoneità psicofisica allo svolgimento delle attività previste. Per le associazioni di cittadini, non sono richiesti particolari requisiti, se non la riconosciuta capacità di svolgere i servizi per i quali si propongono. Già altri comuni del veneziano stanno lavorando con cittadini volontari e in stretta collaborazione con i cittadini e i risultati si sono visti.

NEWS La curiosità

UNA FONTANA DI ACQUA POTABILE IN PIAZZA

I

n piazza a Camponogara sarà presto disponibile una fontana di acqua potabile al servizio dei cittadini. E’ stata avviata la procedura per istallare una fontana com’era in uso, anni fa, in via Volta e in via Della Resistenza. “Molti saranno i vantaggi - spiega l’assessore Paolo Nardo - la fontana potrà erogare oltre mille litri al giorno di acqua purissima garantita. I cittadini potranno attingerla a un costo irrisorio, con un risparmio annuo per famiglia di oltre 150 euro. Avremo 300 mila bottiglie di plastica in meno da portare in discarica, e quindi un altro risparmio su costi di smaltimento rifiuti, e minor inquinamento. Il servizio funzionerà sicuramente perché oltre a risparmiare sull’acquisto, si eviteranno danni all’ambiente e si risparmierà sulla tassa rifiuti”. L’amministrazione intende realizzare la nuova fontana, in sostanza senza costi per il comune, entro il prossimo luglio; giusto per l’arrivo del caldo. L’utilizzo di acqua di fontana riduce i costi perché l’acqua acquistata nei supermercati è accresciuta dal trasporto che, oltre ad aumentare il costo, produce anche gas di scarico, che inquina. Inoltre, l’acqua è confezionata in bottiglie di plastica, che poi bisogna smaltire: e quindi altri costi e altro inquinamento. Sono in dubbio anche le proprietà dell’acqua confezionata che forse, una volta imbottigliata rimane esposta al sole per mesi, e potrebbe aver perso le proprietà di quando è uscita dalla fonte. La fontana avrà un’acqua purissima, rinfrescata, liscia o, a scelta, anche gassata, e, non ultimo, costerà pochissimo. Ai cittadini servirà semplicemente munirsi di taniche o bottiglie per prendere l’acqua. R.P.

A S S O C I AZIONE FIERA DEGLI UCCE LLI

Domenica 29 Luglio 2012

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SABATO 28 LUGLIO Ballo liscio con RENZA GLAMOUR

DOMENICA 29 LUGLIO Ballo liscio con CRISTINA ROCCA

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MARTEDÌ 31 LUGLIO Ballo liscio con CHECCO B. BAND

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14 Approfondimento Emergenza abitazione L’allarme della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 13

Diecimila case sfitte nel comprensorio Sono 6500 le case non affittate, altre 4000 sono in vendita da parte delle aziende costruttrici di Alessandro Abbadir

I

mutui le banche di fatto non li concedono più. La gente gli affitti fatica a pagarli, e fioccano gli sfratti ma le case ci sono, sono sfitte e invendute. E’ quello che succede in Riviera del Brenta e Miranese, una situazione testimoniata anche dai dati che arrivano dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13: gli appartamenti sfitti in Riviera del Brenta e nel Miranese circa 6500 a cui se ne aggiungono altri 4000 in vendita da parte delle aziende costruttrici. Gli sfratti esecutivi invece sono quasi 600 nel 2012, nei 17 comuni del comprensorio, e il 60 % di questi sono di immigrati con figli. Gli alloggi Ater sfitti, da sistemare perché in precarie condizioni igienico sanitarie, non sono più di una cinquantina in tutta l’area. Si tratta di famiglie di extracomunitari con figli a carico. I lavoratori erano impiegati soprattutto in edilizia e sono stati i primi a perdere il lavoro dal 2008 in poi. In centinaia, forse i più avveduti, sono tornati al loro paese. Qualche soluzione c’è. “Le case sfitte nel comprensorio – assicura

Una casa in un quartiere popolare

Livieri – da alcune stime sono 6500, se ne aggiungono altre 4000 mila invendute da parte delle aziende costruttrici. E’ chiaro che bisogna lavorare a livello comprensoriale per mettere in circolazione questo patrimonio a prezzi non esorbitanti, vista anche la crisi. Ottimo sarebbe trovare un accordo con i proprietari per fare ad esempio affitti agevolati,

annullando il pagamento dell’Imu sull’immobile”. I comuni possono comprare poi aree agricole da destinare alla realizzazione di edilizia agevolata per l’emergenza abitativa, in cui il costo del terreno in questo caso sarebbe il 20% di quello sul mercato, ma devono agire tutti assieme. Una proposta da valutare insomma.

Sociale

Il fenomeno

GLI IMMIGRATI OCCUPANO GLI ALLOGGI POPOLARI

S

enza lavoro e sfrattati? Arrivano le occupazioni. E’ il fenomeno che sta verificandosi a Mira dove, sia una famiglia di immigrati tunisini, che una di marocchini hanno occupato due case Ater sfitte. La famiglia di immigrati tunisini che ha occupato settimane fa una casa dell’ Ater da anni sfitta in via Nazionale, resterà anUno degli appartamenti cora per un bel po’ all’interno occupati dell’alloggio senza essere sloggiata come invece avrebbe voluto fare il comune di Mira con il sindaco Alvise Maniero. L’Ater per facilitare lo sgombero, ha deciso di non procedere alla querela contro gli occupanti dell’immobile, ma di puntare a fornire la massima documentazione sull’inagibilità degli appartamenti. Non facendo querela la procedura con lo sgombero per problemi igienico-sanitaria si è sperato, fosse più rapida. Dentro l’appartamento occupato da settimane ci sono un ex operaio licenziato della Sirma, di fatto senza reddito dal 2008 con moglie e tre figli. Questa famiglia insieme a un’altra originaria del Marocco sono state aiutate dal Comune di Mira per 4 anni con l’erogazione di vari contributi e la sistemazione nella “Casa a colori” di Dolo. Da questa sistemazione provvisoria però una delle famiglie, ha deciso di occupare un alloggio dell’Ater. Dal comune di Mira una amara constatazione. “Stiamo seguendo tutti i passi necessari - dicono gli uffici comunali - per ristabilire la legalità violata dall’occupazione abusiva dell’alloggio Ater. Ci vorranno settimane”. E intanto, proprio a fine giugno, è arrivata la seconda occupazione, stavolta in via Borromini da parte di una famiglia di marocchini. Qui tutto si è complicato per la decisione di una donna A.A. di bere un bicchiere di candeggina per protesta.

IMU DETASSARE L’ANTISISMICO

A

seguito del pagamento della prima rata dell’Imu, e della protesta generale da parte degli amministratori locali contro la tassa, la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto è intervenuta. “Questa protesta contro l’Imu da parte del territorio veneziano e dei suoi amministratori è più che giustificata – dice la Zaccariotto – è un’imposta che colpisce le famiglie e i Comuni, ridotti a fare gli esattori per conto dello Stato. Arriva in un momento drammatico della nostra economia, colpendo un bene che è profondamente legato al costume, una delle poche sicurezze rimaste ai cittadini, con il lavoro oggi costantemente a rischio, e il paese in fase recessiva. La prima rata ormai è stata versata, ma quello che propongo come contropartita è che il governo istituisca una commissione apposita, utilizzando i tecnici già disponibili, per effettuare da subito dei controlli seri ed immediati sul corretto versamento dell’Imu da parte di tutte le regioni, province e comuni italiani. Credo che, anche per l’Imu, il rischio sia proprio questo, un paese come sempre diviso in due. Propongo di pagare le rate successive solo dopo che sarà stato concluso il controllo da parte dello Stato, e avremo la certezza che fino all’ultimo centesimo sia stato recuperato, in modo equo, da tutto il paese”. E vanno fatti i controlli per la Zaccariotto, anche in relazione al numero di abitanti e densità abitativa, perché altrimenti il problema di fondo restano le case abusive o non accatastate, sulle quali l’Imu è ininfluente. E “per il nord questa sarà l’ennesima imposta maledetta, e per il sud continuerà ad essere un’imposta come tante altre, vissuta senza obblighi, nella totale indifferenza”.” L’altra proposta operativa - prosegue la Zaccariotto - riguarda invece le nostre piccole-medie imprese, tassate finora da un sistema iniquo ed eccessivo in un mercato compromesso da costi di produzione su cui grava una tassazione che vanifica sempre di più i vantaggi della qualità dei nostri prodotti, e della creatività dei nostri imprenditori. L’idea è la seguente: detassare, defiscalizzare ogni intervento di messa in sicurezza delle strutture produttive e pubbliche, affinché non si debba correre nuovamente il rischio di subire le devastazioni che tante parti del nostro territorio, e recentemente l’Emilia ed il Rodigino, hanno subito a seguito del terremoto. Case e imprese distrutte per una carente applicazione della normativa antisismica; bene, chi investe in sicurezza deve ottenere un vantaggio fiscale”. A.A.


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16 Cultura Patrimonio storico Iniziativa dell’istituito Ville Venete

Villa Venier, un gioiello in mostra Nel 2005 era stata abbattuta una palestra realizzata nel parco L’interno di villa Vernier

di Roberta Pasqualetto

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maggio e per una intera giornata, si sono aperte gratuitamente le porte di Villa Venier Contarini a Mira, e precisamente in località Mira Vecchia. L’iniziativa è stata promossa dall’Irvv e dalla Regione del Veneto, con il patrocinio del Comune di Mira e con il contributo progettuale e il coordinamento dell’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia; hanno collaborato, inoltre, l’EcoMuseo Le Terre del Brenta, l’I.T.C.S. Maria Lazzari, La Piccionaia – I Carrara e la Proloco di Mira. Durante la giornata è stato proposto un programma con visite guidate e audioguide multimediali, giri in carrozza, concerti e proiezioni esplicative del restauro. Gli spettacoli si sono tenuti in diverse aree del complesso di edifici e del parco: spettacoli di giovani talenti della danza, della musica, del canto e del teatro conosciuti nel territorio veneto. Si sono esibiti alcuni allievi dello “Show, Scuola per le arti dello spettacolo” di Dolo, cimentandosi nel canto e altri portando in scena un’opera teatrale. I ragazzi della “Cooperativa Alia” di Villafranca Padovana hanno recitato “L’albero parlante”, una rappresentazione teatrale interattiva che riscuote sempre molti consensi. Infine, il “Centro studi Riviera del Brenta” ha realizzato un laboratorio didattico per i bambini dai 6 agli 11 anni. La villa e le due barchesse, del complesso Venier Contarini, sono rimaste aperte interamente offrendo lo spettacolo degli affreschi restaurati raffiguranti alcuni episodi mitologici e favolistici. Nel 2005 è stato abbattuto un capannone che si trovava nel parco storico. L’enorme struttura in cemento (misurava 700 metri quadri e 3.600 metri cubi) fu realizzato negli anni Sessanta, per farla si rovinò la bellezza del giardino che ospitava alcune specie arbustive e arboree rare, vialetti e piccoli prati. Il capannone era stato costruito per ospitare una palestra-teatro (all’epoca Villa Venier era adibita a scuola privata) ed era diventato, in seguito, un deposito. L’abbattimento fu deciso dall’Istituto Regionale Ville Venete (di cui la villa è sede), che gestisce il complesso di proprietà della Regione Veneto, attraverso un restauro che l’ha riportata alla sua bellezza originaria con documenti e riproduzioni che attestavano l’aspetto originario degli edifici e del parco.

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osto 2 01 2

NEWS In Villa Levi Morenos

AGRI-CULTURA A MIRA TAGLIO

L

a nostra cultura locale è legata alla terra perché per tradizione questa zona è sempre stata la risorsa principale. Ed è proprio ispirandosi a questo principio che si è tenuta la quarta edizione di Agri-cultura, fino a mercoledì 4 luglio, nel parco di Villa Levi Morenos a Mira. La novità di questa edizione è stata l’organizzazione, quest’anno affidata alla Proloco di Mira che, in collaborazione con Cia, Coldiretti e Confagricoltura, ha organizzato un calendario ricco di appuntamenti. Durante la manifestazione sono stati esposti prodotti tipici delle nostre terre, con laboratori didattici per i bambini, serate di cabaret, musica di ballo liscio e degustazioni di prodotti tipici locali. Presso il parco della villa, un’orchestra per il ballo liscio. Non è mancata la musica per i più giovani, martedì 3 luglio, con una band tributo agli U2 e mercoledì 4 si esibiranno i Fichi d’India. Domenica sono stati presenti gli animali da cortile e da stalla e, sono potuti osservare una trentina di mestieranti che hanno indossato gli usi e i costumi di una volta. Sabato pomeriggio 30 giugno è stata la volta dei cavalli andalusi e spagnoli e una dimostrazione di come si lavorava il grano. Per quanto riguarda la gastronomia, si è preparato il toro cotto allo spiedo. Domenica mattina si è esibita la banda Città di Mira e gli sbandieratori di Noale, nel pomeriggio lo spettacolo dei Diavoli della Frusta e, di seguito, un’esercitazione di cani da salvataggio nel Naviglio. “Voglio ringraziare la cinquantina di volontari della Proloco che da mesi si sono impegnati per realizzare la festa – dice il presidente della Proloco di Mira Michele Campalto – siamo partiti da zero per creare un calendario molto ricco e non era facile. Ringrazio anche le amministrazioni per la loro collaborazione e gli sponsor”. R.P.


17

LO NEWS

SPORT in PRIMO PIANO CLUB SOMMOZZATORI, TUTTE LE USCITE ESTIVE

I

l club sommozzatori Riviera del Brenta ha partecipato alla festa delle associazioni che si è tenuta il 2 giugno in piazzetta dello Squero a Dolo. L’interesse da parte del pubblico è stata notevole e molti hanno voluto provare a immergersi nelle piscina allestita appositamente dal club. L’associazione ha compiuto quindici anni e ha ottenuto sempre maggiori iscritti che apprezzano questo tipo di sport. Le altre uscite del gruppo si sono tenute sabato 7 luglio a Kostrena in Croazia con 2 immersioni in occasione degli esami Sommozzatori in azione open. Domenica 22 luglio si terrà un’uscita assieme alla famiglia a Salò (Lago di Garda); per i soci la bombola di ossigeno sarà offerta dal club. Sabato 4 agosto, si terranno delle pomeridiane e una notturna su Evdokia. “Non mancheranno delle uscite anche dopo l’estate – dice un responsabile del Club sommozzatori Toni Battaglieri – la seconda settimana di settembre andremo a Ustica, poi dal 13 al 20 di ottobre andremo in Mar Rosso e organizzeremo sicuramente altre uscite in base alla disponibilità dei soci”. Il ritrovo del club si trova presso l’Open Gate pub, a Fiesso d’Artico, per maggiori informazioni si può scrivere a info@opengatepub.com. Ogni mercoledì, nella sede del Club, si tengono delle proiezioni video e delle discussioni su tematiche legate al mondo subacqueo. R.P.

Calcio

IL GAMBARARE PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA

L

a società di calcio Gambarare-Mira mette a segno la seconda vittoria e, dopo quella del campionato provinciale della squadra di Giovanissimi, è la volta della prima squadra che vince il campionato e passa in seconda categoria. Per i più fatalisti è interessante notare che le due categorie del Gambarare-Mira hanno vinto entrambe l’ultima partita con lo stesso punteggio: 3 a 2. La prima squadra, domenica 13 maggio, ha giocato l’ultima partita di campionato, nel campo sportivo comunale di Mira, contro il Pellestrina, la giornata non era delle migliori e sembrava dovesse piovere da un momento all’altro ma il tempo ha tenuto fino alla fine. Il primo tempo si chiudeva male per il Gambarare-Mira che perdeva 0 a 1. Il Pellestrina aveva segnato un gol con l’unico tiro in porta e le prospettive non erano delle migliori si cominciava a percepire il malumore tra i tifosi. Il secondo tempo ha preso una piega diversa, ed è terminato con un pareggio di 2 a 2. Poi, si sono giocati due tempi supplementari di 15 minuti, che sono sembrati infiniti, ma hanno premiato le sofferenze dei tifosi e dei giocatori e il Gambarare-Mira ha vinto 3 a 2, vittoria che è valsa il passaggio nella seconda categoria. “Questi ragazzi dimostrano di avere carattere – dice il presidente dell’A.S.D. Gambarare-Mira Savino Scantamburlo – non si sono fatti scoraggiare neanche dai due rigori sba-

gliati. Che non perdessero la concentrazione lo avevamo già visto in altre situazioni difficili ma qui la posta era davvero alta. Risultati come questo cancellano ogni ombra e ogni sacrificio perché premiano ogni singolo elemento della società”. Alla fine della partita, il presidente della società, è stato portato in trionfo dai ragazzi che lo hanno lanciato in aria più volte, poi i giocatori hanno indossato le maglie con stampato il numero 2 a indicare il passaggio di categoria. I tre gol del Gambarare sono stati segnati due da Diallo Abdou e uno da Rossi Nicolò; due ragazzi provenienti dal vivaio giovanile della società. Nonostante la giornata fredda e disturbata da un vento imperturbabile, sugli spalti c’erano quasi 500 persone a tifare le due squadre che hanno dimostrato tutto il loro sostegno alle squadre con trombe e striscioni appesi in tutto il campo sportivo. Ed è forse quando si guardano giocare partite come queste, che si riscopre il vero gusto del gioco del calcio.

Calcio Eccellenza Obiettivo raggiunto per la formazione di mister Romano

Il Dolo agguanta la salvezza di Giacomo Piran

I

l Calcio Dolo parteciperà al campionato di Eccellenza anche il prossimo anno. La formazione biancogranata del presidente Moreno Volpe e del direttore sportivo Roberto Tonicello si è guadagnata questo diritto battendo nella doppia sfida dei playout la formazione vicentina del Romano d’Ezzelino. La partita d’andata, giocata in trasferta, era finita con un pareggio per 1-1 (Dalla Gasparina per il Romano, e autorete di Gallina a favore del Dolo) mentre nel ritorno, giocato al “Walter Martire”, il Dolo si è scatenato vincendo per 3-1 con reti di Minto, Favaro su rigore e Tartalo per i padroni di casa e di Antoniol, sempre su rigore, per il Romano. La formazione granata si è confermata specialista dei playout uscendo indenne per il quarto anno consecutivo dagli spareggi per la salvezza. Dopo LiventinaGorghense, Edo Mestre e Rossano a farne le spese è stato il Romano che non ha potuto niente contro lo strapotere della squadra di casa. Si prospetta quindi la sesta

Momenti di esultanza per il risultato degli spareggi partecipazione nel Campionato di Eccellenza che lancia il Dolo nell’elite del calcio provinciale e regionale e la pone come prima squadra della Riviera del Brenta. Adesso si apre la discussione per il futuro societario e tecnico della squadra che ha deciso di confermare per la prossima stagione l’allenatore Sebastiano Romano, esperto tecnico che è subentrato a Francesco Minto nel novembre scorso. Sul fronte dei giocatori si dovrà decidere quali giocatori conferma-

re e chi lasciar partire. I dirigenti vogliono costruire una squadra composta fra un mix di giocatori esperti e di giovani talenti. Di certo questo campionato ha fatto emergere delle belle novità come i giovani (Memmo, Minto, Ballotta e Lorenzetti), i nuovi arrivati Favaro (capocannoniere stagionale con 18 reti), Vianello, Terrassan, Infanti, Caco e Tartalo, e le conferme dei “vecchi” Bellan, Zuanti, Palmieri, Fontolan, Vio e Ronchin.


18 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

VENEZIA

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga) per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualificanti del Piano di Ornella Jovane

U

na offerta sanitaria efficace e rapida ai turisti che spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg- zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimizgiatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto, zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde. delle associazioni di categoria. Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati generale ad illustrarne le poa giugno fino al prossimo 15 settenzialità - è quello di fornire tembre - volti a rendere efficiente Attivo uno sportello e consona alle esigenze dei vil- per aiutare i villeggianti al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalieleggianti la sanità locale. Proprio ad orientarsi e un ra, diversificato da quello dell’unei mesi estivi in cui il bacino servizio di traduzione tenza locale. In questo modo se d’utenza cresce smisuratamente, per gli stranieri ne facilita l’accesso, la fruibilità, passando dalla popolazione residente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. garantendo tempi contenuti e risposte efficienti nell’eroNon solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto. diversificano le richieste. Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e inIl Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe- 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si agdale, sul territorio per agevolare gli utenti”. giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualificanti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile. Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimento di prevenzione Massimo Boscolo Nata. Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di collaborazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e valido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri regionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

“S

cegliete ancora le spiagge dell’Alto Adriatico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamente Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’iniziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili eventi, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”. “Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affinché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo migliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

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Spazi aperti 19 3 Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso di Alessandro Abbadir

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arte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre, eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fino tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti sportivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band ufficiali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografica curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifestazione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capitale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni finali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

Una sagra paesana E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fino al 27 luglio porterà particolarissime occasioni di incontro e di divertimento, proposte artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

NEWS A Marghera fino al 26 agosto

ECCO IL VILLAGE 2012

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’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’omonima associazione culturale che propone spettacoli fino a domenica 26 agosto. La manifestazione si intitola: “una festa che …è la fine del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fine del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Gospel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tributo a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni animati giapponesi. A.A.

ADOTTAMI Lucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva. Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozione se possibile in coppia. Astenersi cacciatori. Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori. Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità. Nei suoi occhi il terrore e la tristezza. Astenersi cacciatori. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

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20 Mondo scuola

Scuola 5

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record Gli alunni della V A della scuola primaria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fine di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

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l 27 maggio scorso si è svolta la Passeggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti. Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’anno era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafie. Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

Ragazzi premiati con iPhone

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Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’anno dedicata ai temi ambientali Per le classi più numerose invece il premio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografica. Alla fine i partecipanti sono stati entusiasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’iniziativa servirà a finanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Concorsi scolastici

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

l concorso scolastico? Ora premiano i ragazzi con l’iPhone. E’ giunto alla seconda edizione il concorso artistico-creativo organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubblicizzate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata ritenuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa. Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” promosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volontari. L’iniziativa ha inteso promuovere il benessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale. Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici. A.A.


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22 6 Personaggio Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

di Melania Ruggini

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’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Graziano Edi Corazza, cavarzerano doc, conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui 1000 concerti, il primo assistito in terra polesana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti. “Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Ivano Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”. Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi. “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’. Il suo gruppo italiano preferito è la Premiata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airplane. ”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi riflette sul più emozionante live-show cui ha assistito in prima fila, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fisici, come i Ramones o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che definisco storici: I Velvet Underground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emerson Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”. “Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fino a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”. A proposito dei prezzi dei biglietti, Corazza nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli organizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumentato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il service e i costi lievitano”. Infine, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

Graziano Edi Corazza nel suo studio

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi, Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

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Cultura provinciale 23 7 Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fino al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40” di Roberta Pasqualetto

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el mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rezzonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafica e alle matrici incise del grande maestro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osanna Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di assoluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafica, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffinato autore. Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ciclismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste della collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sullo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzinger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografico del velodromo di Roubaix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedicata a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il primo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei migliori lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno domenica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madonna del Ghisallo in provincia di Como.

NEWS “Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

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nche la musica con i suoi spettaccoli può essere un efficace veicolo promozionale di cultura e di valorizzazione delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affidato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualificano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di Venezia

Onomastica, nomignoli e curiosità

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a debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fino al prossimo settembre - la rassegna di eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spinea, Torre di Mosto e Vigonovo. Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito della programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto. Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli. E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fino a 27 agosto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”. Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni. Infine il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin. Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mocenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

La locandina degli eventi che fino a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito. Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografia non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15. Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà proposto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio. Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www. culturavenezia.it Giovanni Giovetti

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA acchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta. I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Famiglie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che raccoglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale. Chioggia costituisce un caso estremamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafici di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affibbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in figlio. Riconoscerli, capirne l’origine, catalogarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo. Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Varagnolo. Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti). Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha generato una possente mole di dati, complessivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità. Marta Boscolo


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano

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l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

Antonino Pipitone


Il Veneto in primo piano 25 7 La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle di Alessandro Abbadir

I

n Veneto esplode il fenomeno del Movimento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefinisce il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regione dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Venezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abitanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

PRIMI ATTI

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roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio- e cioè a poco più del 43 % che aveva preso ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del al primo turno. La scossa che ha colpito Mira Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è % dei consensi pensava di avere vita facile epocale. Qui il centrosinistra ha sempre governato dal dopoguerra e vincere agevolmente in poi con il Pci prima e al secondo turno contro ”Un fatto un giovane come Alvise epocale, i cittadini il Pds, Ds, Pd dopo. La Maniero, 26 anni stu- scaricano i partiti giunta è stata presentata prima del voto dallo dente universitario del e votano stesso Beppe Grillo e Movimento 5 Stelle, che se stessi” dal sindaco Alvise Mapartiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com- niero e in consiglio comunale con il Movimenpletamente ribaltate dal vento antipartitico e to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricamanti casta che spira forte nel Triveneto. Ma- bio generazionale sono comparsi ragazzi di niero al secondo turno è arrivato al 52,2% 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffio, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espressione dei partiti – ha detto il comico genovese – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofinanziati e hanno votato se stessi”.

CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE

onsigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le caratteristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fin da subito ostacoli reali legati a difficoltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle difficoltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori. A.A.

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26 8 Il Veneto in primo piano L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo di Ornella Jovane

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l terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame sismico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pensare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così. “Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terremoti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico. Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente? “In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari. Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verificati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del resto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una strumentazione e le conoscenze idonee a calcolare l’effettiva dimensione dei terremoti. Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli. Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che interessano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo. E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la sequenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi. E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”. Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

Il professor Giulio Di Toro terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete? “Il nostro territorio è sismico e il terremoto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”. E’ possibile prevedere i terremoti? “Nonostante le conoscenze sulla fisica dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti. Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella probabilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifica è di tipo probabilistico. E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore delle ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

Il trauma della terra che manca sotto i piedi

LE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

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l terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle persone, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un rassicurante equilibrio. “Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con Lino Busato violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”. La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fisico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”. “La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi flash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’esperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”. La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una situazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifica lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”. Eppure, nonostante le difficoltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”. C’è infine l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazioni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo. “Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifica con chi soffre e si finisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene O.J. fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.


Il Veneto in primo piano 27 9 Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo

La crisi riaccende l’emigrazione Non è più un fenomeno di massa come alla fine dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata

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a crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno migratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (laurea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteristiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fine di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai flussi migratori Daniele Stival, del presidente della competente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe

Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Canada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifici progetti, il rafforzamento dei contatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regionale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri giovani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai delegati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare

questi nostri giovani che cercano all’estero la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionalizzazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha aggiunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei finanziamenti dedicati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sostituendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i giorni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vogliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiungimento degli obiettivi”.

Dalla Regione la prospettiva di sviluppare dei contatti tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi

Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976 furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono dalla povertà

Network Cresce il numero di contatti nel sito dedicato ai Veneti nel Mondo

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l sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto. it), attivato dalla Regione per dialogare on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscritti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai flussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose

missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag- sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival giunge Stival – sono notevolmente cresciuti - perché grazie alle risorse interne dell’amrispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor- ministrazione siamo riusciti a realizzare e a so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 mantenere uno strumento pratico e vicino ai e le visualizzazioni erano poco più di 900. giovani ed alle associazioni, diventando così Oggi, a distanza di un un mezzo efficace per tutti gli operatori ed i anno, siamo arrivati a Più di 100mila volontari del mondo più di 100 mila visite visite, 243 iscritti e questo vuol dire che a Fb e 3821 dell’associazionismo i veneti ci sono e che visualizzioni che ogni giorno si hanno voglia di dialo- su Youtube impegnano per progare con la nostra istimuovere e divulgare l’ituzione, di approfondire le loro radici, di risco- dentità veneta a livello internazionale. Voglio prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi nuovamente – conclude Stival – ringraziare rapporti anche sul piano economico e della tutti i veneti nel mondo, ricordando che la formazione dei giovani. E non posso che es- nostra istituzione è sempre vicina a tutti loro, sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il ovunque essi siano”.

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28 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura? La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro di Fortunato Marinata

L’opinione Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà

“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

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a ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del ConsiClodovaldo glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente Ruffato del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valutazione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefici previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”. Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà

“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

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Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

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’assessore veneto all’Agricoltura, settore primario. Franco Manzato, lo aveva promesso ‘’Ricordo che la Legge finanziaria - ha qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha proseguito nel suo intervento Manzato - predato avvio all’iter di smantellamento di Ve- vede espressamente che la Giunta presenti neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto un disegno di legge di riordino di questa a precisare si è trattato del primo atto, un azienda regionale che, attraverso intervenpronunciamento in consiglio non c’è anco- ti di razionalizzazione e di miglioramento ra stato a breve invece dovrebbe essere la dell’efficienza delle funzioni e dei servizi, Giunta a votare un disegno di legge con il consenta di conseguire significativi risparmi quale iniziare l’iter e nominare un commis- nelle spese di funzionamento. sario liquidatore che procederà con l’azzeSi tratta peraltro solo di una delle tappe ramento dei vertici dell’ente strumentale. del complessivo processo di rinnovamento “In questo momento – infatti ha preci- del sistema pubblico agricolo del Veneto, sato - c’e’ solo un primo testo che ho con- con il quale vogliamo alleggerire apparati, segnato ai colleghi asburocrazia e la relasessori per una analisi “Nessuno tiva spesa, liberando del suo contenuto. Per dei 170 risorse per gli investiogni approfondimento dipendenti menti finalizzati alla di contenuto voglio occupati perderà competitivita’ delle attendere la formale il posto di lavoro” aziende agricole. Quedecisione di Giunta’’. sto significa – ha agComunque sia le linee si azione con le quali giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti si interverrà su Veneto Agricoltura sono già strumentali regionali che operano in ambito definite: la gestione delle aree forestali, il agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto settore dello sviluppo economico e l’area Avepa e le strutture regionali periferiche, da della formazione torneranno in capo alla ultimo la costituzione dello Sportello Unico Regione, mentre per quanto riguarda le Agricolo che proseguirà con la riforma degli quote e le partecipazioni verranno liquidate Enti parco, secondo criteri di efficienza, di e l’intero patrimonio venduto. contenimento dei costi, di eliminazione di Secondo l’assessore non è soltanto il duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in ridimensionamento di un ente per ricavar- coerenza con quanto ha previsto per gli Enti ne una riduzione di spesa ma una vera e Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’. propria rivoluzione che toccherà da vicino il Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore conta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffici agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero. “E’ urgente liberare più risorse possibili”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle eccellenze che Veneto Agricoltura rappresentava nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”. Mentre per il futuro dell’ente strumentale Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più efficiente”.

pprezziamo l’assessore Manzato per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua proposta di riorganizzazione di Veneto Agricoltura, ma alcune questioni devono essere chiare fin da ora: l’operazione si dovrà con- Dario Bond e Davide Bendinelli ciliare con la salvaguardia dei posti di lavoro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profili - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”. Puppato e Azzalin, Partito Democratico

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

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ttenzione, la fretta è cattiva consigliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Lo precisano, in una nota, il capogruppo del Pd Laura Puppato e il vicepresidente della commissione Agricoltura Laura Puppato e Graziano Azzalin Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganizzazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’ente”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori intenzioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.


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Intorno a noi 29

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano

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ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

COMUNE DI MARTELLAGO

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PATROCINIO PROVINCIA DI VENEZIA

Fiera affiliata all’A.O.R.f.u. F.I.M.O.V. aderente al Trofeo Regionale Veneto con il patrocinio del Comune di Martellago e della Provincia di Venezia

a 5 AGOSTO 2012 APERTURA

ORE

5.00

UCCELLI CANORI - IBRIDI - DA RICHIAMO MOSTRA ANIMALI DA CORTILE - ACQUATICI STRUZZI - FAGIANI - COLOMBI - PAVONI ESPOSIZIONE RAZZE EQUINE CAVALLI - PONY - ASINELLI MOSTRA CAVALLI TPR (in collaborazione con Associazione Allevatori Provincia di Venezia)

RASSEGNA CINOFILA MOSTRA ANIMALI - UCCELLI ESOTICI GRU (varie specie) - CICOGNE PAPPAGALLI - LAMA - TARTARUGHE MOSTRA RAPACI DIURNI E NOTTURNI MOSTRA FILATELICA “I SIGNORI DELL’ARIA”

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi” la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostrazione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contattare di persona la struttura scelta e verificare con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, proprio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non mancano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

DALLE TRASMISSIONI TELEVISIVE PIÚ IMPORTANTI DELL’ANNO RITORNA, ANCORA TRA NOI, FRANCO E LE SUE GAZZE GIOCHERELLONE.

ORE 17.00 SPETTACOLO ACROBATICO CON CAVALLI DA SELLA

Località raggiungibile a mezzo:

TRENO

(Linea Venezia - Trento)

AUTOBUS

Linea Venezia - Noale

RASSEGNA CINOFILA ORE 14.00 - ISCRIZIONI ORE 16.00 INIZIO GIUDIZI AL TERMINE PREMIAZIONI

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PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: MAERNEFIERE 30030 MAERNE / VENEZIA TEL. 041 90 60 25 - TEL. 041 64 01 94 TEL. 334 33 61 530 - TEL. FAX SEDE 041 50 30 089 www.maernefiere.it e-mail: info@maernefiere.it

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.

NEWS A Martellago

LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

S

i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.


30 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò

K

etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cromatico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

P

arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.

a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità

La giovane artista e alcune delle sue opere descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

Appuntamenti

Terre del Canova e della Duse

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tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.


Cultura veneta 31 13 Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fino al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900 Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle officine” e a “mordere gli errori sociali” di Alain Chivilò

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on l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografare pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’esterno. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle officine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fino al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni principalmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fiorai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infilatrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizione a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografie illustrano un reportage dell’epoca.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche LA MARCA DI VALORE

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a Fondazione Benetton Studi e Ricerche dal 2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vorremmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla condivisione tra chi indica e chi usufruisce della lista finale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifico Marconi di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratificazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luoghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fin qui svolto. Al.Ch.

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32 24 Sì, viaggiare SVEZIA

Stoccolma

ora c’è più gusto

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEA VIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESE ALLA SCOPERTA DI TRE CHEF (MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDT E L’ITALIANO STEFANO CATENACCI) CHE SONO FRA GLI INTERPRETI DI QUELLO STILE NATURALE CHE HA CONQUISTATO LA CRITICA ANCHE CUCINANDO A LEGNA VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

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assi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografie di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman, Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presentare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato sociale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramificato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti. E di queste la Svezia sembra particolarmente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastronomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cucina ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI. POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti biologici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cotture e tecniche semplici ma di grande efficacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata trasmissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, proponendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confit o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine. Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di questa nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo dicono le classifiche internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allievo danese-macedone di Ferran Adrià, ha portato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazioni a buon mercato poi non è difficile, vedi la catena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate significa innanzitutto vivere il fascino delle notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografia e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un filmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fiabesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confidenza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non filtrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tostate. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Abbiamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che comprende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope.. rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazionali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.


>> Rampicanti estivi e appassionati

Bougainville e Passiflora, giardini da mille e una notte La passiflora durante il periodo estivo produce grandi fiori di colore bianco, lilla, blu o rosa, dalla forma molto particolare così come le coloratissime bougainville

Trolese

di Germana Urbani

I

l fiore della passione non può mancare tra quelli del vostro angolo verde che d’estate è desinato ad esplodere proprio grazie alla generosità di certe rampicanti coloratissime. Le passiflore, inanzitutto, piante rustiche e dallo sviluppo vigoroso adattissime ad ornare siepi, pergolati e angoli romantici del vostro giardino. In Italia, la specie più diffusa è la Passiflora Cerulea, che si caratterizza per i fiori di colori che variano dal bianco al celeste e dal celeste al rosso porpora; questi fiori, che possono raggiungere anche un diametro di 7 cm, compaiono per tutta l’estate da luglio alla fine di settembre. Per una crescita migliore va ricordato che questa pianta predilige posizioni ben luminose e soleggiate, ma si sviluppa senza problemi anche a mezz’ombra. Se l’avete piantata da poco o la tenete in vaso, ricordate di innaffiare abbastanza regolarmente mentre se la pianta è a dimora da tempo in genere si accontenta delle precipitazioni, se non si verificano prolungati periodi di siccità. I fiori della passione Possono essere coltivate sono spesso oggetto di anche in vasi e vasche da attacchi indesiderati: le serra, d’inverno è meglio cocciniglie, i ragni rossi e i pidocchi. Per salvare la ripararle bene pianta è consigliabile utilizzare prodotti specifici o pulire le foglie con alcool o con una spugnetta e del sapone, strofinando delicatamente e facendo bene attenzione e risciacquarle adeguatamente onde evitare residui. Nei mesi primaverili ed estivi, bisogna concimare la pianta ogni settimana, e farlo con un concime liquido da diluire nell’acqua di irri-

gazione, diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione. Si consiglia di non esagerare con l’Azoto se si vuole avere una pianta con una bella fioritura: poiché questo elemento farà sviluppare le parti verdi della pianta, più che i fiori; al contrario alte dosi di Potassio incoraggiano la fioritura. Altra pianta ornamentale e rampicante è l’affascinante bougainville che si distingue per la particolarità delle sue infiorescenze; queste ultime si compongono di brattee (foglie mutate), di vari colori e tonalità che circondano il fiore vero e proprio di color giallo-bianco. Il periodo della fioritura va da giugno alla fine dell’autunno regalando all’ambiente del giardino macchie colorate davvero uniche e che ricordano i giardini incantanti delle Mille e una notte. Eppure questa pianta è originaria delle zone tropicali e subtropicali dell’America Meridionale e anche il suo nome arriva da lontano. Louis Antoine de Bougainville era un navigatore francese, che durante i suoi lunghi viaggi scoprì questa bellissima pianta e ne divenne grande appassionato. Questa pianta viene tranquillamente coltivata all’aperto nelle zone a clima temperato caldo, mentre in quelle dove le temperature, soprattutto durante la stagione invernale, sono più rigide è necessario ripararle e, a seconda della situazione, ritirarle all’interno. Meglio dunque tenerle in vaso qui da noi che piantarle a terra. Quanto all’esposizione tenete conto che la loro posizione ideale è il pieno sole mentre le annaffiature devono essere più frequenti durante il periodo della fioritura e diminuire gradatamente al termine della stessa. In estate è bene somministrare una volta alla settimana un fertilizzante liquido. Per le piante in vaso si consiglia di procedere al rinvaso ogni anno nei mesi di febbraio e marzo.

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SOPRA E SOTTO

Impariamo l’inglese The colours (i colori)

Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto

ARTE - CHIAVE - DIZIONE GENOVA - GIOVANE - GRECI IAGO - KEAN - LA CENA MORO - PAOLA PERFEZIONISTA - PISA - SALE SCIA - SPOT Chiave (8) - Il nome ...………............. Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

Chiave (9) - Un colore..............................................................................................

I Carabinieri

• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?” • Al bar, un carabiniere dice al

collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!” • Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il bari-

sta gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.” • “Cosa ci fa un cucchiaino sulla cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’autostrada.” • Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!” • Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi hanno detto che e’ una Beretta.”

Aforismi sull’amore

• L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo. • L’amore è qualcosa di infinito, anche quando pensi di non amare più una persona una parte del tuo cuore sarà sempre sua. • Più si vuol stare lontani dall’amore, più si soffre perché non lo si sente. • L’amore: poche lettere dettate da un gran cuore, una

minuscola parola che dà tanto calore. • L’amore è la più saggia delle follie, una dolcezza capace di guarire, un’amarezza capace di soffocare. • L’amore è qualcosa di così profondo che mai si potrà definire. Chi ama, mai potrà dire quanto ama, è infinito come l’universo. • Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge, ama la persona che per te si distrugge.

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AN - CD - GE - IO - LO - MO - PA PD - PO’ - RE - TI - ALT - ASI ICS - LEA - NIT - ORO - RAI RIC - RIN - SOS - STA - STO TAO ANSA - IOLE - MIEI - MORO SCIA - SPOT - TRII - SMISE ATEISMO - OMONIMO


A tavola 35 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI DELLA LIGURIA

HO UNA CONFESSIONE DA FARE: NON HO ANCORA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI DEGUSTARE I VINI DELLA LIGURIA. REGIONE MOLTO AFFASCINANTE, STRETTA TRA IL MARE E I MONTI, SENZA ALCUNA ZONA DI PIANURA, TOTALMENTE INADATTA ALL’ AGRICOLTURA ESTENSIVA E ALL’ALLEVAMENTO, MA MOLTO PORTATA PER LA COLTIVAZIONE DI ORTI E FIORI, DI ULIVI E DI VITI, GRAZIE ANCHE AI RILIEVI CHE OFFRONO UN VALIDO RIPARO AI VENTI FREDDI DEL NORD. FIN DAI TEMPI ANTICHI I VINI LIGURI GODONO DI UN’OTTIMA FAMA, DECANTATI, IN PARTICOLARE, DA FRANCESCO PETRARCA E DAL PAPA PAOLO III FARNESE, MOLTO ATTRATTI ENTRAMBI DAI VINI DELLE CINQUE TERRE E DELLA RIVIERA DI PONENTE. LA NATURA DEL TERRENO IMPONE UN SISTEMA DI ALLEVAMENTO A TERRAZZAMENTI. SI POTREBBE DIRE TRANQUILLAMENTE CHE IN LIGURIA SI PRATICA UNA VITICOLTURA “EROICA”. DA LEVANTE A PONENTE LA LIGURIA HA SUBITO L’INFLUENZA DELLE REGIONI LIMITROFE, E CIOÈ RISENTE L’INFLUSSO PIEMONTESE E TOSCANO. A PONENTE,CIOÈ VICINO AL PIEMONTE, I VITIGNI A BACCA ROSSA CHE SI POSSONO TROVARE SONO IL” ROSSESE” E L’”ORMEASCO”(VARIANTE LIGURE DEL DOLCETTO), E IL “PIGATO”A BACCA BIANCA. NEL LEVANTE, QUINDI VICINO ALLA TOSCANA, I VITIGNI CHE LA FANNO DA PADRONE SONO IL “SANGIOVESE”, IL “CANAIOLO”, IL “TREBBIANO” E LA “MALVASIA”. IL “VERMENTINO INVECE VIENE COLTIVATO IN TUTTA LA REGIONE. I VINI LIGURI PIÙ CONOSCIUTI NEL MONDO SONO IL ROSSESE DI DOLCEACQUA, MOLTO APPREZZATO TRA L’ALTRO DA NAPOLEONE, IL PIGATO E IL CINQUETERRE SCIACCHETRÀ, VINO LIQUOROSO PREZIOSO E MOLTO RARO. I VINI DELLA LIGURIA QUI DA NOI NON SI TROVANO MOLTISSIMO, E MI DISPIACE DAVVERO MOLTO NON AVERE AVUTO IL PRIVILEGIO DI BERNE ALCUNI SOPRATTUTTO PER CAPIRNE L’ESSENZA E IL DURO LAVORO DELL’UOMO. MA CERCHERÒ DI NON FAR PASSARE MOLTO TEMPO, PERCHÉ SONO DELL’OPINIONE CHE IN OGNI CANTINA CHE SI RISPETTI, SIA ESSA BEN FORNITA O NON MOLTO FORNITA,DEBBANO ESSERE PRESENTI I VINI DELLA LIGURIA. DENISMENEGHINI@ALICE.IT

CAKE DOLCE ALLE VERDURE CANADESE UNA CAKE DI ORIGINE CANADESE, LA CUI VERSIONE TRADIZIONALE PERÒ È DOLCE: FORSE MOLTO PIÙ ZUCCHERO E MIELE NELL’IMPASTO, ED UNA CREMA MONTATA CON FORMAGGIO E ZUCCHERO A VELO PER SERVIRE. NOI ABBIAMO VOLUTO RIADATTARE LA RICETTA AI NOSTRI GUSTI, TRASFORMANDOLA IN UN ORIGINALE ANTIPASTO O UN CONTORNO DIVERSO. NATURALMENTE ANCHE NEL NOSTRO CASO SI TRATTA DI UNO SFORMATO DAI TONI QUASI DOLCI E RIMANE L’ACCOMPAGNAMENTO CON UNA CREMA AGRUMATA, MA MENO SIMILE AD UNA GLASSA PER GUARNIRE LA SUPERFICIE. UN INGREDIENTE CHE ABBIAMO APPREZZATO PARTICOLARMENTE È STATA LA PUREA DI MELE: SEMPLICE E NATURALE, HA CONFERITO QUELLA CONSISTENZA QUASI BAGNATA, ED ALLO STESSO TEMPO QUELLA NOTA ZUCCHERINA CHE CI HA PORTATO A RIDURRE LA QUANTITÀ DI DOLCIFICANTI. PUÒ ESSERE SERVITO A SPICCHI, ACCOMPAGNANDO CON LA CREMA FRESCA DI FORMAGGIO, OPPURE CON LE FETTE GIÀ SPALMATE DI CREMA.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 178G ZUCCHINE; 117G CAROTE; 100G PUREA DI MELE; 18G FRUTTA SECCA (MANDORLE SALATE E GHERIGLI DI NOCE); 2 UOVA; 100G FARINA AUTO LIEVITANTE; 80G FARINA 00; 3 CUCCH ZUCCHERO; 1 FIALETTA VANIGLIA; ZENZERO; 55ML OLIO DI SEMI; 6G LIEVITO PER TORTE SALATE PER LA CREMA: 125G FORMAGGIO SPALMABILE; SUCCO E SCORZA DI LIMONE; 3 STELI ERBA CIPOLLINA PROCEDIMENTO

MONDARE E GRATTUGIATE LE VERDURE, MESCOLARLE CON LO ZENZERO, LA VANIGLIA, LA FRUTTA SECCA E LA PUREA DI MELE. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO ED AGGIUNGERLE ALLE VERDURE. SBATTERE LE UOVA CON LO ZUCCHERO E L’OLIO, QUINDI UNIRLE AGLI ALTRI INGREDIENTI. AMALGAMARE BENE E VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE. PREPARARE LA CREMA MESCOLANDO IL FORMAGGIO CON IL SUCCO E LE SCORZETTE DI LIMONE, PROFUMANDO CON L’ERBA CIPOLLINA SMINUZZATA. CUOCERE IL CAKE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, ALZARE LA TEMPERATURA A 200° E CUOCERE PER ALTRI 5 MINUTI. SFORMARE IL CAKE, TAGLIARLO A FETTE E SERVIRE CON LA CREMA. MANUELA E SILVIA BIZZO

SPIZZICHI E BOCCONI B


36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO ALCUNE DISPUTE VI RENDONO AGGRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · S ALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PROPRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORO

DAL 21/04 AL 20/05

F

A S C I N O

L’EROS

È L’ELEMENTO CHE VI INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRONTATE · S ALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AUDACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALIANDO CHIUNQUE · S ALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON ATTENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO GRANDI

OCCASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RIUSCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · S ALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ESERCIZI DI FITNESS

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO NON

ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENETEVI AI FATTI E SARETE SORPRESI DEI RISULTATI · S ALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEGGERA

Oroscopo PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO ARRIVA LA LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOGNARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · S ALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO PREFERITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · S ALUTE I PIÙ CORAGGIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ESTETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUENTARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · S ALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUALCHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE FASCINO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO LA VITA IN COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STACCARVI! · S ALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNOVEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO CERTI RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · S ALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI


Music Company

Associazione di Promozione Sociale Ricreativa Culturale Cell. +39 333 6506899 - musicompany2012@gmail.com P. IVA 01441290291

con la collaborazione del Comune di Cavarzere Assessorato allo sport e al tempo libero

Music Company

Festival Beer LUGLIO 2012

C. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)

VENERDÌ

SABATO

DOMENICA

APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00

APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00

APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00

13 14 15 AUGUSTO DAY

VENICE’S RING ORE 19,00 LOVERDRIVE ORE 20,00 DEPTFORD SOUND TRIBUTE BAND DIRE STRAITS

ORE 22.00

SPETTACOLO DI DANZA ORIENTALE con LAURA ANDREOTTI

GIORNATA IN MEMORIA DI AUGUSTO E DANTE PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE

ROSANNA FANTUZZI

ORE 22.00

VELVET DRESS THE GIFT ELISA TRIBUTE BAND U2 TRIBUTE BAND

www.augustoperlavita.it OSPITE DELL’EVENTO

SALVATORE RANIERI

IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

ORE 17.30 SEGNALI CAOTICI ORE 18.30 MERCANTI E SERVI ORE 19.30 ORADARIA ORE 21.00 AIRONI NERI & STATUS SYMBOL

TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899 Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita” DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)



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