La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

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Trasporti Treni e autobus, calvario per i pendolari pagg.

Campagna Lupia La chiesetta di Lugo sarà restaurata

Mira Maltempo, danni per milioni di euro

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EDITORIALE

L’etica e la politica

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

Strada dei ViVai, il comune Va in procura Il comune di Campolongo Maggiore non ci sta. Sulla questione dell’autovelox che intendeva mettere lungo la Strada dei Vivai, si andrà in Procura. Per l’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Alessandro Campalto, la questione della sicurezza nel campo della viabilità è prioritaria. pag. 10

Villa dei leoni, il teatro continua Nonostante gli ulteriori tagli alle finanze comunali imposti dal governo, anche la nuova amministrazione di Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Leoni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno dei poli culturali più vivi, ... pag. 16 pubbliredazionale

Dal 13 al 21 Ottobre www.ottobreblu.it pag. 36

di Ornella Jovane

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Mira, calibrate le tasse sugli immobili All’8,6 per mille l’aliquota di base per aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori

L

e aliquote Imu a Mira sono state ricalibrate. Questa la decisione presa dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle in una delle ultime sedute del parlamentino comunale che si è tenuta a fine settembre. Di fatto: è stato confermato il 4,4 per mille sulla prima casa, ma con riduzioni in caso di presenza di disabili e invalidi. E’ stato aumentato il peso fiscale sulle case di lusso e su quelle sfitte. Previste riduzioni per le abitazioni date in affitto. All’8,6 per mille l’aliquota di base applicabile, tra l’altro, ad

aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori. Abbassata dal 2 all’1 per mille l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “L’obiettivo che ha presieduto la manovra – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi Michele Gatti – è duplice: da un lato modulare le aliquote (a saldo zero) così da favorire alcune categorie di soggetti più deboli e altre situazioni meritevoli di attenzione, chiedendo un maggiore sforzo, ad esempio, ai possessori di abitazioni di pregio (categorie catastali A1, A8, A9) e ai

possessori di case sfitte, dall’altro la necessità di fare fronte ad un gravoso, ulteriore, taglio dei trasferimenti dallo Stato per quasi 700 mila euro, non compreso nei tagli della spending review e comunicatoci a fine agosto. Le risorse aggiuntive sono state ottenute con l’innalzamento dell’8,2 all’8,6 per mille dell’aliquota base applicabile, tra l’altro, a terreni agricoli, aree fabbricabili, fabbricati destinati alla produzione, negozi e laboratori. In effetti c’erano margini stretpag. 8 tissimi di manovra.

a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera? continua a pag.

o.jovane@lapiazzaweb.it

L’Intervento

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In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più MIRANO

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ell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più.Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione chePREN nelOTA periodo SUBITO VISITA TUA74,6%. preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stataLAdel bato anche il sa Via Enrico Toti

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EDITORIALE

L’etica e la politica Dolo

proStituzione: blitz dei carabinieri Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fiorente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.

segue da pag.

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La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane

La mostra a Cona

i bambini diSegnano i giochi di una Volta Sono rimasti esposti fino al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria “G. D’annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’annunzio” insieme con l’Associazione genitori L’Anfora e l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune.

ViSite in Villa dei leoni Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre. Noale

nuoVi interVenti all’oaSi del wwf

Istituti tecnici

Quattro Scuole con un Solo dirigente

Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza scolastica per gli Istituti Cestari, Itis RighiCini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevitabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle dirigenze sta valutando.

Mira

Riviera mira

enti locali

Biblioteche e cimiteri, servizi potenziati pag.

camponogara

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Palazzetto dello sport e strade, cantieri al via

calcio

Provincia

pag.

Una stagione tutta da giocare per il Venezia pag.

Sociale

La città metropolitana veneziana prende forma pag. 18

noi e gli altri

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà

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pag.

arte

Regione

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Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto pag. 26

Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5% pagg. 28-29

immigrazione

Regolarizzazione, bassi i numeri della sanatoria 2012

cultura

pag.

31

A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker pag. 33

Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più occidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia veneziana

il cenSimento Sul non profit

Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovranno essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat. it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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REDAZIONE: Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo

S

ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

petizione degli amici della bicicletta

Assicurazione per chi va al lavoro

I

Treni, servizi scadenti, po

l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.

saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.

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Argomento del mese 5 Servizi

oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano

L

’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

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Nel veneziano

Strade, tram e tagli ai bus, nodi da sciogliere T

rasporti ed infrastrutture, le novità in programma nei prossimi anni nel veneziano. Se da un lato si discute di nuove grandi opere come la Romea Commerciale (dall’Emilia Romagna fino al Passante), l’Autostrada del mare (nel Veneto Orientale), l’idrovia Padova- Venezia (dalla Riviera verso la città del Santo); dall’altro restano aperti i problemi dell’attivazione di nuovi servizi pubblici come la conclusione delle linee del tram nel comune di Venezia e dei tagli alle corse degli autobus Actv, sia urbane che extraurbane. Partiamo dalle infrastrutture nel Veneto Orientale. L’assessore ai Trasporti Renato Chisso promette l’avvio della realizzazione dell’”Autostrada del Mare” entro la fine del 2013. L’autostrada del Mare per chi non lo sapesse, è la superstrada a pagamento che collegherà l’A4 a Meolo con Jesolo. In questi giorni la delibera del Cipe è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Vediamo passaggio per passaggio dal punto di vista viario. La strada potrà essere completata per il 2015. Il casello di Meolo invece sarà pronto entro 2 mesi. Per la prossima estate Jesolo, potrà conterà su uno snodo completamente nuovo. Ciò separerà i flussi di traffico dal Cavallino. Ma non solo. Seguirà la realizzazione della circonvallazione di Jesolo verso piazza Torino. Infine l’autostrada verrà realizzata da privati che si assicureranno il guadagno derivante dai pedaggi con 270 milioni di euro. Si tratta di fatto, di un project financing che potrà prevedere un allargamento con altre 2 corsie eliminando il problema delle code a Jesolo. Quest’opera è fondamentale per il transito dei veicoli dei turisti alle spiagge e fa il paio con la realizzazione dell’altra opera fondamentale, la Romea commerciale, che consentirà di completare la viabilità della costa veneziana da Chioggia a Bibione. Passando ora dalle opere in cantiere all’analisi dei trasporti pubblici, nel capoluogo, a Venezia la discussione in questi mesi è anche sul potenziamento dell’uso del tram. Tram che ora da Mestre arriva su rotaia a Piazzale Roma. Recentemente proprio il consiglio comunale del capoluogo ha discusso confermandola, la presenza del tram all’entrata della città lagunare. Ci saranno ovviamente dei cambiamenti nel corso del tempo. Con l’entrata in esercizio della linea tramviaria molti bus non arriveranno più a piazzale Roma. Ci saranno meno autobus sul ponte della Libertà. A Piazzale Roma liberato da molte linee di autobus, ci sarà più spazio. Il capolinea sarà al centro al piazzale, tra il nuovo hotel Santa Chiara in costruzione, e i giardini Papadopoli. I lavori cominceranno già ai primi di novembre, una volta ultimata la posa della rotaia che le imprese hanno portato a termine in tempo di record sulla corsia est del ponte della Libertà. I grandi pali per l’illuminazione non saranno reinstallati, ma sostituiti con nuovi led ecologici. Il costo della tratta è di 14 milioni di euro, tutto finanziato. Restano sul tappeto invece nel resto della provincia i problemi dei tagli alle linee Actv che erano stati annunciati con l’inizio di settembre. Con l’azienda, i sindaci del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese ad esempio, sono riusciti a mediare e in paesi come Martellago, Mira e Dolo a ripristinare corse che sembravano definitivamente soppresse. “Come Actv - spiega il consigliere di amministrazione Luca Scalabrin abbiamo cercato di mantenere soprattutto le corse nelle ore di punta per pendolari e studenti, tagliando quelle che sono poco frequentate nel corso della giornata. Per A.A. spiegare i tagli abbiamo anche fatto delle assemblee con i cittadini”.


6 Mira Nuovi orari Il vicesindaco Nicola Crivellaro ha presentato alcune novità

Servizi potenziati malgrado la crisi Cimiteri: fino al 31 marzo si potrà accedere ai 5 campisanti comunali dalle 7,30 di Alessandro Abbadir

S

ervizi potenziati: nonostante la crisi per biblioteche comunali e cimiteri a Mira si ampliano gli orari. Dopo una riduzione dell’orario delle biblioteche che era stata determinata da una decisione della scorsa giunta di centrosinistra, la nuova amministrazione del Movimento 5 Stelle allunga l’orario di apertura delle biblioteche di Mira e Oriago. La chiusura serale è posticipata di un’ora, dalle 19 alle 20. “Questo potenziamento del servizio - spiega il vicesindaco di Mira Nicola Crivellaro - è stato fatto, per rispondere alle richieste da parte dei cittadini e soprattutto degli studenti superiori ed universitari. Mira così offre i servizi bibliotecari con l’orario di apertura al pubblico fra i più ampi del Veneto”. L’orario da poche settimane è il seguente: Biblioteca di Mira dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20, Sabato dalle 9 alle 13. Chiuso domenica e festivi. Biblioteca di Oriago: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20. Sabato dalle 9.30 alle 13. A Mira si passerà dalle attuali 54 ore settimanali a 59, a Oriago da 51 a 56.

La biblioteca di Oriago

Associazione Combattenti: addio a Barberini E’ morto all’età di 93 anni il cavalier Amedeo Barberini, che abitava via Bastiette a Dogaletto, è una figura nota a Mira. E’ stato infatti il presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Gambarare e fratello di Romeo Barberini, 91 anni presidente dell’Anpi del comune rivierasco.

Avis di Marano, tutti i premiati Festa Avis di Marano, ecco i premiati quest’anno: per 120 donazioni: Bruno Bonin, Luigino Pagin. Per 100 donazioni: Luciano Olivi 75donazioni: Alessandro Salmaso, Marco Vecchiato. 50 donazioni: Diego Salmaso. 35 donazioni: Maria Grazia Milan, Gessica Ranzato. 16 donazioni: Elisabetta Berlato, Emanuele Pagin, Matteo Pasqualetto. 8 donazioni: Silvia Bianco, Davide Cappelletto, Maurizio Milan, Therese Napoli, Massimo Pasqualetto, Sandra Schiavonato, Michele Vecchiato, Tamara Vogrig Intanto le novità riguardano anche i cinque cimiteri di Mira. Dal primo ottobre i cinque campisanti comunali e cioè quelli di: Mira Taglio, Oriago, Gambarare, Malcontenta e Marano, aprono alle 7.30 anziché alle 8. ”Questa decisione - spiegano in una nota dall’ente locale - arriva dopo una richiesta pervenuta da numerosi cittadini che osservavano come l’anticipo dell’apertura, favorisca la visita ai defunti prima dell’inizio delle normali attività lavorative giornaliere. Specie a Gambarare poi, il principale cimitero del

comune, dove il camposanto è accanto alla chiesa di San Giovanni Battista. Qui l’apertura agevola quegli anziani, che si recano a messa al mattino ma poi dovevano attendere le otto per fare visita ai loro defunti”. Con questa variazione di orario l’apertura nel periodo invernale (da ottobre fino al 31 marzo) è dalle 7.30 alle 17. Si chiude cioè all’imbrunire. Nel periodo estivo l’apertura è più lunga (1 aprile-30 settembre) e va dalle ore 7.30 alle 19.

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Tir nei parcheggi delle scuole E’ partito l’anno scolastico e sono scattate le proteste a Mira Taglio per l’occupazione perenne da parte di una decina di camion dei parcheggi destinati ai genitori dei bambini di materne elementari e medie in via Oberdan. I vigili promettono multe ai camionisti. E’ stato trovato addirittura un camion cinsterna pieno di combustibile davanti ai plessi.

CITTà METROPOLITANA MIRA DICE NO

M

ira dice no alla Città Metropolitana, almeno per ora, anche se è chiara la consapevolezza di esserne inclusi, anche da parte del Movimento 5 Stelle, che governa il comune rivierasco. A questa decisione è arrivato l’ultimo consiglio comunale di settembre che ha sancito una non adesione alla Città Metropolitana a queste condizioni. Il sindaco Alvise Maniero fin dalla premessa del documento ha fatto capire che sarebbe stato un no a “questo disegno della Città Metropolitana”. Un disegno che a detta di Maniero prevede un potere troppo ampio per il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. “C’è la costruzione di una Città Metropolitana imposta dell’alto, – ha detto Maniero in consiglio – e non costruita dal basso con la partecipazione popolare, come invece sarebbe stato più corretto anche per far partecipare a questo processo i cittadini”. Sul documento del Movimento 5 Stelle, c’è stata la confluenza del consigliere del Movimento “Mira Fuori dal Comune“ Mattia Donadel. Come grande supporter del sindaco Alvise Maniero c’era fra il pubblico la sindaca leghista di Dolo Maddalena Gottardo e l’assessora Cecilia Canova dello stesso comune. Di tutt’altro avviso il Pd, Pdl e la lista “Noi per Mira“ che hanno spiegato con un documento unitario, come nonostante tutte le criticità, un si alla Città Metropolitana vada dato, per poter contare di più anche in sede di stesura dello statuto. Solo a tarda sera è arrivato il voto finale che ha sancito appunto il no all’adesione alla città metropolitana di Mira. Ha invece fatto una inversione di marcia quasi a 180 gradi il sindaco di Campagna Lupia

Il sindaco Alvise Maniero Fabio Livieri, che dopo aver sostenuto tutti i dubbi dell’amministrazione grillina mirese, ha votato un si condizionato insieme con le opposizioni del Pd rappresentate dall’ex candidato sindaco Pisana Boscolo. A Campolongo invece il sindaco Alessandro Campalto ha dato un si condizionato all’adesione alla Città Metropolitana. Qui hanno votato contro i grillini. A Mira ad esempio a chiedere a gran forza un referendum sono il Pd, Pdl e “Noi per Mira”. Il sindaco Alvise Maniero però ha specificato che un referendum proprio non si può fare, per il semplice motivo che lo statuto del comune non prevede questa possibilità, che tra l’altro è stata cancellata dalla legge che ha istituito le città metropolitane. Il consigliere comunale Mattia Donadel, del Movimento Mira Fuori del Comune, infine propone si la partecipazione popolare, ma sulle “grandi opere come Idrovia, Romea Commerciale, Polo Logistico, Elettrodotto, attraverso un referendum, in modo da far scegliere proprio alla popolazione A.A. il futuro del proprio territorio“.


G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)

Il G.A.L. Antico Dogado, perno dello sviluppo rurale

Il G.A.L. Antico Dogado a Campagna Lupia

Il primo semestre 2012 si è chiuso con una pioggia di finanziamenti promossi dal G.A.L. Antico Dogado per la valorizzazione del territorio veneziano e padovano. Andiamo nel dettaglio. Grazie ai sette bandi pubblicati per la realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, per l’imboschimento e i miglioramenti paesaggistico-ambientali, il recupero

Novità

e la riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute 27 domande di contributo per una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A questi finanziamenti si aggiungono 800 mila euro di contributo destinati alle Province di Venezia e Padova per la

SEMINARI DI FORMAZIONE SULLA STRATEGIA “EUROPA 2020”

SEMINARIO DI CODEVIGO DEL 18.07.2012: a sinistra il dott. Pietro Cecchinato (Dirigente della Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione del Veneto), a destra il sig. Eugenio Zaggia (Presidente del Coordinamento dei G.A.L. Veneti, del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e del G.A.L. Patavino)

Si sono conclusi a settembre i seminari di formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai G.A.L. del basso Veneto: G.A.L. Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica. I seminari, rivolti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio, hanno illustrato i prossimi scenari di sviluppo territoriale e locale su cui punta la Comunità Europea nel periodo 2014-2020 in tutti i 27 paesi membri. Tra questi: l’innovazione digitale, la Green-economy, la promozione dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Una sfida di grande importanza per lo sviluppo dell’Europa in cui i G.A.L. possono diventare protagonisti.

realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le Commissioni AvepaG.A.L. per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. Tanta la soddisfazione al G.A.L. per i risultati raggiunti: “Non possiamo che esprimere soddisfazione – commenta Pier Luigi Parisotto, Presidente del G.A.L. – per gli esiti positivi ottenuti sul territorio. Il G.A.L. sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori ad uscire da un momento difficile per la crisi economica. Auspichiamo, inoltre, che la finanziabilità di tutte le domande presentate permetta al nostro G.A.L. il raggiungimento

dell’obiettivo di spesa fissato dalla Regione pari al 75% entro il 31.03.2012”. L’attività del G.A.L. è in continuo fermento. A ottobre 2012 usciranno i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro Loco. Info G.A.L. Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@galdogado.it. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 previo appuntamento telefonico.

Incontri - Ospiti stranieri al G.A.L. Diversi gruppi di stranieri hanno fatto visita al G.A.L. negli ultimi mesi. Il 6 luglio scorso un gruppo di giovani polacchi è arrivato nell’ambito del progetto europeo “Connect4green-youth in action”. Questo scambio ha interessato 20 giovani (10 dalla Polonia e 10 dall’Italia) che per 8 giorni hanno sviluppato un programma indicando gli aspetti di maggior interesse nell’ambito delle sfide ambientali globali e cambiamento climatico. Il programma è stato basato su un mix di visite, discussioni ed incontri informali con giovani esperti nei vari settori. Lo scambio è avvenuto a Campagna Lupia e ha coinvolto 10 ragazzi residenti con 10 ragazzi del comune polacco di Gora Kalwaria (cittadina a 20 km da Varsavia con 24 mila abitanti). Il 30 agosto una delegazione formata dai rappresentanti dei G.A.L. estoni è stato accompagnato nel territorio alla scoperta delle eccellenze naturalistiche presenti. Il gruppo ha dimostrato interesse nel conoscere la metodologia Leader in Italia e le strategie attuate in collaborazione degli stakeholder locali, per lo sviluppo del territorio attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari.

G.A.L. Antico Dogado Via C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086 mail: info@galdogado.it | PEC: galdogado@pec.it | www.galdogado.it

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Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007- 2013, Asse 4 – Leader Organismo responsabile dell’informazione: G.A.L. Antico Dogado Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario

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8 Mira L’Intervento

Territorio Tasse Il sindaco Alvise Maniero e l’assessore Michele Gatti hanno illustrato i tributi per il 2012

Ricalibrate le aliquote Imu di Alessandro Abbadir

L

e aliquote Imu a Mira sono state riviste. Questa la decisione presa dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle in una delle ultime sedute del parlamentino comunale che si è tenuta a fine settembre. Di fatto: è stato confermato il 4,4 per mille sulla prima casa, ma con riduzioni in caso di presenza di disabili e invalidi. E’ stato aumentato il peso fiscale sulle case di lusso e su quelle sfitte. Previste riduzioni per le abitazioni date in affitto. All’8,6 per mille l’aliquota di base applicabile, tra l’altro, ad aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori. Abbassata dal 2 all’1 per mille l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “L’obiettivo che ha presieduto la manovra – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi Michele Gatti – è duplice: da un lato modulare le aliquote (a saldo zero) così da favorire alcune categorie di soggetti più deboli e altre situazioni meritevoli di attenzione, chiedendo un maggiore sforzo, ad esempio, ai possessori di abitazioni di pregio (categorie catastali A1, A8, A9) e ai possessori di case sfitte, dall’altro la necessità di fare fronte ad un gravoso, ulteriore, taglio dei trasferimenti dallo Stato per quasi 700 mila euro, non compreso nei tagli della spending review e comunicatoci a fine agosto. Le risorse aggiuntive sono state ottenute con l’innalzamento dell’8,2 all’8,6 per mille dell’aliquota base applicabile, tra l’altro, a terreni agricoli, aree fabbricabili, fabbricati destinati alla produzione, negozi e laboratori. In effetti c’erano margini strettissimi di manovra, ed è difficile fare scelte coraggiose nell’interesse dei cittadini e dei contribuenti, in un contesto in cui cambiano in continuazione le carte in tavola”. Ritornando alle scelte e andando nello specifico, per quanto riguarda la prima casa, si è mantenuta l’aliquota del 4,4 per mille, ma introducendo riduzioni (al 3 per mille) per le abitazioni dove è presente un disabile grave o un

newS

All’8,6 per mille l’aliquota di base per aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori Il municipio di Mira

invalido al 100%. Equiparata all’abitazione principale la casa, vuota, degli anziani che scelgono di portare la residenza nella casa di riposo. Aliquote ridotte rispetto a quanto approvato a giugno (dall’8,2 al 7,6 per mille)anche per le abitazioni oltre la prima casa che siano concesse in uso gratuito a parenti di primo grado (genitori, figli), escluse le categorie catastali A1, A8 e A9, e per le case concesse in affitto. Sensibile riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affitto a canone concordato, mentre si è inasprita fino al 10 per mille la tassazione per quelle sfitte, per gli studi e per gli uffici. Ridotta, infine, dal 2 per mille stabilito dalla legge all’1 per mille, l’aliquota Imu per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “Volevamo e potevamo fare di più – ha commentato il sindaco Alvise Maniero – se non fosse intervenuta la diminuzione dei trasferimenti comunicataci a fine agosto. In questo

contesto abbiamo cercato di recuperare quei fondi con un aumento del peso fiscale sulle abitazioni di pregio, gli studi e uffici, e le abitazioni sfitte, come incentivo alla locazione in risposta al grave problema abitativo che c’è nel nostro territorio e come elemento di dissuasione contro gli affitti in nero. L’impegno che prendiamo con i cittadini è di verificare, fin dal 2013 possibili correttivi “. Nel corso del dibattito il consigliere Mattia Donadel (Mira fuori del Comune) ha detto che si poteva fare di più. Critico, il commento dei rappresentanti del Pd che con Renato Martin e Gabriele Bolzoni hanno osservato come l’aumento dell’aliquota sulle unità immobiliari produttive penalizza un settore già in forte crisi e rischia di tradursi in una perdita di posti di lavoro. Al voto, c’è stato il sì dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, l’astensione di Alessio Bonetto (Noi per Mira) e Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), il voto contrario del Pd.

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*

segue da pag.

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Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre

Salute

naSce una nuoVa Sezione oSSerVatorio nazionale amianto

P

roblema amianto in Riviera. Si è costituita a Mira una sezione separata dell’ Osservatorio Nazionale Amianto. Il problema degli esposti all’amianto è molto sentito in Riviera e Miranese dove dai dati del dipartimento prevenzione dell’Ulss 13 le persone coinvolte dalle esposizioni all’amianto a causa del lavoro sono state oltre 1300 nel corso degli anni. Per monitorare il problema dell’esposizione a sostanze cancerogene è partito anche il controllo degli esposti alle ammine aromatiche. Le patologie terribili più frequenti nel caso dell’esposizione all’amianto sono il

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tumore “mesotelioma pleurico” che non lascia solitamente che pochi mersi di vita. Ma sono tante anche le recenti violazioni delle normative scoperte sul territorio. “A seguito alle segnalazioni e alle successive ispezioni del nucleo dei vigili urbani di Mira - spiega il presidente della sezione Fabrizio Melodia - in cui sono state riportate alla luce numerose violazioni riguardo alla presenza dell’amianto nel territorio delle frazioni miresi, di Marano, Borbiago e Gambarare, un nucleo di cittadini ha deciso di riunirsi e formare una sezione dell’Ona”. Chiaro lo scopo del comitato. ”Lo

scopo del Comitato Osservatorio Nazionale Amianto Provinciale di Venezia - dice - è vigilare, prevenire, assistere tutti coloro che direttamente e indirettamente hanno avuto problemi e malattie correlate alla presenza illegale di amianto nel territorio. Attraverso iniziative di sensibilizzazione in luoghi pubblici, scuole e sportelli informativo, i membri vigileranno e segnaleranno tutte le situazioni potenzialmente illegali e pericolose in materia di amianto e di violazione generale del rispetto dell’ambiente e della salute della cittadinanza”. Info: onavenezia@gmail.com A.A.

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Mira 9 Territorio Un nuovo fortunale si abbatte nel centro rivierasco

Maltempo, danni per milioni In sofferenza con decine di alberi abbattuti e allagamenti, le zone di Oriago, Malcontenta e Gambarare di Alessandro Abbadir

U

n fortunale a fine settembre si abbatte a Mira con vento fortissimo pioggia e grandine, e il territorio soffre danni a strutture e colture per milioni di euro. Un evento questo, che fa il bis a quello capitato a fine agosto. Sono andate in sofferenza con allagamenti e decine di alberi abbattuti soprattutto le zone di Oriago, Malcontenta e Gambarare. Le sei squadre della Protezione civile dell’area, con 19 volontari oltre ai 5 dell’Alta (Associazione Lagunari), sono subito intervenute: sulla regionale 11 a Oriago, all’altezza di Villa Allegri dove la situazione

Ambiente

era più pesante, ma anche in via Sabbiona, in via della Stazione, in via Lago di Albano, in Riviera Malibran a Malcontenta, in Riviera Bosco Piccolo, in via Ca’ Balletto, via Cadore, via Caleselle di Oriago, via Alberoni e via Bernini. Il lavoro di sgombero di materiali e taglio di alberi e di rami è proseguito per giorni, con la pulizia anche di numerose caditoie, bloccate da fogliame e detriti. I danni sono pesanti, sia nelle aree verdi comunali che in molti giardini privati. I residenti non risparmiano però critiche al comune sulla questione degli alberi in villa Allegri, segnalando

come sia da anni che è chiesto l’intervento dell’ente locale per le piante mal conservate nel giardino secolare di villa Allegri. L’albero da villa Allegri si è schiantato sulla regionale 11 rischiando di centrare un bus. Solo in via Pertini a Mira Porte una quindicina di alberi piantati a lato strada sono stati sradicati. Problemi anche nella zona di via Seriola Veneta fra Mira Porte e Malcontenta, dove una decina fra pioppi e salici è finita dentro al corso d’acqua rischiando di ostruire il deflusso delle acque. Il forte vento e pioggia si è portato con se anche tanta grandine che

Sfalci contro la pianta infeStante

C

ontinueranno per tutta ottobre gli sfalci sui canali Naviglio, Taglio e Novissimo da parte del Genio Civile per sradicare la ninfea infestante la “Ludwigia Grandiflora”. Gli interventi programmati già partiti dureranno complessivamente un mese con sfalci e manutenzioni prevalentemente

Un albero abattuto a Mira Porte ha distrutto le coltivazioni orticole della zona a sud della regionale 11. Un bilancio per il comparto agricolo lo fa Paolo Capuzzo responsabile Coldiretti della Riviera. Per Coldiretti ci sono danni che arrivano quasi a due milioni di euro. “Abbiamo avuto danni alle coltivazioni orticole - specifica Capuzzo - in 6 importanti aziende. Danni alle strutture, con tetti scoperchiati e animali a cielo aperto in due allevamenti. Danni anche per le

lungo il canale Taglio. Le piante avevano coperto quasi del tutto il corso d’acqua durante l’estate. Il lavoro più grosso nello specifico riguarda il tratto che va da Mira Taglio a Marano, all’incrocio con via Caltana. Fra le accuse fatte al Genio Civile per la condizione in cui versano i canali, c’è anche quella di aver tralasciato lo scavo dei fondali ed aver causato una scarsa circolazione dell’acqua. Ci sarà così traffico a senso unico alternato in via Argine Destro Canale Taglio, da Mira a Marano. Per

coltivazioni di soia ancora da raccogliere e tardiva. Visti i danni alle strutture, chiederemo lo stato di calamità”. Problemi minori si erano avuti a fine agosto. In quel caso era volato via il tetto di una scuderia di cavalli. Per Coldiretti questi danni si sommano oltre a quelli del fortunale di agosto anche a quelli che si erano verificati a causa della forte siccità, in tutto il periodo estivo sia in Riviera del Brenta che nel Miranese.

favorire il lavoro dei mezzi meccanici e garantire la sicurezza della circolazione in via Argine Destro Canale Taglio, il senso unico alternato sarà regolato da un impianto semaforico e/o movieri. La limitazione del traffico, è prevista dalle ore 7 alle 18, e resterà in vigore fino alla conclusione dei lavori prevista per il 31 ottobre. La disinfestazione poi dovrà riguardare anche il canale Novissimo e il Naviglio, corsi d’acqua dove la pianta si è propagata dal Taglio. A.A.


10 Campolongo Viabilità Il sindaco Alessandro Campalto punta i piedi

“Strada dei Vivai, si va in Procura” Rifiutata da Anas la richiesta di apporre un autovelox. Ci sono stati 9 morti in tre anni di Alessandro Abbadir

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l comune di Campolongo Maggiore non ci sta. Sulla questione dell’autovelox che intendeva mettere lungo la Strada dei Vivai andrà in Procura. Per l’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Alessandro Campalto, la questione della sicurezza nel campo della viabilità è prioritaria. A spiegarlo è lo stesso primo cittadino che dall’Anas ha ricevuto un no secco alla sua richiesta ufficiale. Sulla Strada dei Vivai in 3 anni, da quando è stata aperta, sono morte 9 persone. L’ultima questa estate, una infermiera originaria di Sottomarina centrata dall’auto di un pregiudicato di Padova che ha fatto un sorpasso azzardato. “Anas e Prefettura – spiega Campalto – nonostante le mie ripetute richieste hanno rifiutato di apporre sulla super strada dei Vivai, nel tratto di competenza del Comune di Campolongo, un autovelox nonostante si siano verificati incidenti mortali. Non accetto questa decisione e segnalerò alla Procura della Repubblica questa condotta. Ognuno si prenda le proprie responsabilità”. Campalto da mesi si batte affinché, dopo le stragi di giovani degli anni scorsi, venga collocato nel tratto che collega Piove di Sacco alla zona industriale di Padova un autovelox fisso. “Anche prima degli ultimi pesantissimi incidenti – dice – mi sono attivato con la richiesta per il collocamento di un autovelox fisso all’innesto della Vivai a Campolongo. Qualche settimana fa ho ricevuto il rifiuto ufficiale dell’Anas alle mie istanze. Istanze che erano state fatte proprie da tantissimi residenti con petizioni depositate in comune. Dal 2009, anno in cui la superstrada è stata aperta,

Un’immagine della strada dei Vivai si sono verificati 11 gravissimi incidenti, nove morti in tre anni”. Le motivazioni con cui l’Anas ha rigettato la richiesta sono che: “la Prefettura non autorizza il collocamento di un autovelox fisso che faccia di fatto rispettare il limite dei 70 chilometri all’ora, perché non ci sarebbero i presupposti viari e anche perché esistono delle piazzole di sosta. Piazzole dove collocare eventualmente degli autovelox e telelaser mobili controllati direttamente dalla polizia municipale”. L’unico autovelox fisso in zona è quello sulla Romea a Lova di Campagna Lupia. Per Campalto è un ragionamento assurdo. Il sindaco, infatti, sottolinea come il comune abbia in tutto tre vigili urbani, che certamente non si possono mettere intere mattinate all’autovelox.

4 Festa dell’Artigianato

“SONO 1100 LE AZIENDE DEL COMPRENSORIO”

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ositivo il bilancio del la 4 “Festa dell’Artigianato Artistico e dell’Innovazione” che si è tenuta a Mira in Villa dei Leoni e in Villa Widmann nelle scorse settimane. E’ stato un evento organizzato dall’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” che ha sedi a Mira, Dolo e Campolongo Maggiore. La festa dell’Artigianato, infatti, è stata anche un’occasione per fare un bilancio dell’attività annuale dell’associazione di categoria e aiutare l’associazione Affari Puliti di Campolongo Maggiore. “Rappresentiamo – ha detto il segretario dell’Associazione Franco Scantamburlo – 1100 aziende artigiane dell’area dei 10 comuni della Riviera. Quest’anno abbiamo avuto oltre 100 nuove iscrizioni (nuove attività prevalentemente) a fronte di una cinquantina di cancellazioni (chiusura e cambio attività). Nonostante questo periodo di crisi, siamo usciti rafforzati da questa sfida e siamo sempre più impegnati a garantire alle imprese il giusto accesso al credito che devono avere per poter potenziarsi e

Cittadinanza onoraria anche a Di Matteo Luciano Silvestri di Auser ed Oriana Boldrin di Mondo di Carta, chiedono al Sindaco Alessandro Campalto di concedere la cittadinanza onoraria ai magistrati palermitani Antonio Ingroia ed Antonino Di Matteo, magistrati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. La richiesta è stata protocollata in comune nelle scorse settimane.

Furti nelle abitazioni

economia

Un momento della cena pro Affari Puliti

In breve

Ha vinto il concorso uno scatto fotografico di Polycoperture di Emanuele Polato

investire in innovazione. Per potenziare la vocazione di vendita dei prodotti sui mercati esteri, abbiamo realizzato lo sportello estero”. Scantamburlo va nel dettaglio. “Per valorizzare questo servizio – spiega – capace di caratterizzare il legame indissolubile tra la produzione artigiana e la città lagunare, abbiamo promosso la partecipazione alla Italian Fashion Week di Dallas negli Stati Uniti che si terrà dal 25 al 28 di ottobre, di 7 aziende della filiera cuoiocalzatura e abbigliamento della Riviera del Brenta e di Venezia. Inoltre parteciperemo, per il settore casa, alla prossima Fiera di Padova “Casa su Misura”. Sempre nel settore casa, grazie ad un progetto di internazionalizzazione che coinvolgerà un gruppo di nostre imprese associate, saremo presenti in Marocco alla fiera di novembre che si terrà a Casablanca, come viatico per espandere le opportunità in tutto il nord Africa. Coerentemente l’Associazione condivide il progetto di costituzione della Città Metropolitana di Venezia, con le sottolineature e specificità riconducibili al proprio ruolo di rappresentanza del mondo artigiano e della piccola e media impresa”. Tornando alla Festa dell’artigianato, c’erano 300 persone alla “Serata di Gala” che si è tenuta in villa Widmann con cena e musica, per contribuire alla realizzazione con una raccolta fondi del “Giardino della Legalità” che sarà costruito a Campolongo. Una serata questa che è stata organizzata in collaborazione con l’associazione Affari Puliti di Campolongo Maggiore, associazione che gestisce l’ex Villa del boss Felice Maniero. Affollatissima la cerimonia di chiusura della festa, e la premiazione del concorso fotografico “Fotografa la tua Arte”. Concorso a cui hanno partecipato oltre 60 aziende artigiane e che ha visto la visita di quasi mille persone alle sale espositive di villa dei Leoni in tre giorni in cui si potevano ammirare le fotografie. Il concorso è stato vinto dalla fotografia dell’azienda di Mira “Polycoperture” per la tecnica ed estetica, di Emanuele Polato. R.P.

Furti nelle abitazioni fra Campolongo, Campagna Lupia nelle ultime settimane. A Campagna Lupia nella frazione di Lughetto nella zona di via Marzabotto i ladri hanno e portato via oggetti di valore da dentro casa di due anziani. Altre abitazioni, questa volta a Campolongo, sono state visitate dai ladri che si sono concentrati su motori e attrezzi da giardino

La pantera Viper con Celentano Viper, maschio, ha 10 anni di età ed è un leopardo nero, ma per tutti è la pantera nera protagonista del video che lancia il programma “Rock Economy” Il programma va in onda ad ottobre direttamente dall’arena di Verona con Adriano Celentano che per l’occasione ha girato un video. La pantera Viper, con il suo “trainer” nonché padre adottivo Gianni Mattiolo, viene dal Tiger Experience di Campolongo Maggiore ed è protagonista del video.

SOCIALE SERVIZIO CIVILE, SI RIPARTE

Una volontaria aiuta un’anziana in difficoltà

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a settembre, 4 giovani sono impegnati nei due progetti di Servizio Civile del Comune di Campolongo Maggiore: “Emozioni per crescere” in attività connesse alla cultura e alla Biblioteca comunale e “Il Tempo reale”, cioè in attività e progetti dei Servizi Sociali. I volontari hanno iniziato il servizio, incontrando la giunta comunale che li ha ringraziati per la scelta di impegno solidaristico a favore della comunità di Campolongo e ha ribadito loro la propria attenzione verso il Servizio Civile, istituto di cui il loro Paese è stato promotore e che resta una risorsa sociale, come opportunità di democrazia partecipata ed esperienza di cittadinanza attiva per i giovani. “Il servizio civile - spiega il vicesindaco Andrea Zampieri - dura 12 mesi, comprende anche percorsi di formazione, legati al servizio civile ed allo specifico progetto, e per chi vi accede è previsto un assegno mensile di euro 433,80, erogato direttamente dal Ministero dell’Interno. Entro il prossimo mese di ottobre, sarà presentato dal Comune un nuovo progetto che, se finanziato dal Ministero, consentirà il proseguimento dell’esperienza di Servizio Civile anche nel prossimo anno. Una esperienza importante che permette ai nostri giovani di essere occupati in un periodo di crisi come questo, e far funzionare importanti servizi che altrimenti non potrebbero continuare”. Sempre a Campolongo, si è svolta ai primi di ottobre la settimana web e anche in questo caso sono stati tantissimi i giovanià, che hanno partecipato ai corsi gratuiti. A.A.


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12 Campagnia Lupia Lavori Approvato in consiglio comunale un progetto finanziato dal Gal

La chiesetta di Lugo sarà restaurata di Alessandro Abbadir

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a chiesetta di Lugo di Campagna Lupia di epoca medievale (1200), sarà restaurata. Un restauro che si è reso necessario dopo le scosse di terremoto dello scorso maggio. Questa la notizia che è stata data direttamente dal sindaco Fabio Livieri nel consiglio comunale che si è tenuto a fine settembre in municipio. Il progetto del restauro della chiesetta di Lugo è co finanziato dal Gal Antico Dogado che ha sede nella frazione di Lova nella vecchia casa del Magistrato alle Acque. Il costo complessivamente prevede un intervento da 120 mila euro, di cui 50 mila li metterà fuori direttamente il comune. L’ultimo intervento alla chiesetta che è punto di riferimento anche della frazione di Lughetto e che ora è un museo, era stato fatto più di venti anni fa. Ma cosa si farà? Si interverrà principalmente per stabilizzare il tetto che si è inclinato. Per evitare crolli deve essere sostenuto. Ma non è solo il corpo centrale della chiesa che sarà oggetto delle attenzioni del restauro. Ci sarà anche la torre campanaria. Prima sarà rifatto l’intonaco e poi il rifacimento del tetto. Prima di partire si dovrà aspettare qualche mese in modo che il progetto compia il suo naturale iter. “Questo intervento - ha spiegato il sindaco Fabio Livieri durante la seduta del parlamentino cittadino - è infatti molto richiesto sia dai cittadini che da operatori turistici e culturali. Nelle vicinanze della

L’ultimo intervento risale a più di 20 anni fa, ora l’edifico è un museo chiesetta di Lugo sono stati trovati molti reperti di tutte le epoche da quella romana a quella medievale. Sono state trovate tante monete antiche”. Ma in consiglio non si è parlato solo della chiesetta di Lugo. E’ stato annunciato, infatti, l’abbattimento di edifici rurali fatiscenti la cui area sarà recuperata per costruire edifici residenziali che potranno essere anche più ampi dei vecchi edifici ora in rovina. Si è parlato infine di tasse. A differenza dei paesi limitrofi a Campagna Lupia l’Imu resterà ferma al minimo e cioè al 4 per mille. Così resterà ai minimi l’aliquota Irpef e l’Imu per la seconda casa. Fra gli interventi infine, che proseguiranno in questo scorcio di fine 2012 ci sarà la sistemazione del centro di Lughetto. Questo intervento prevede anche la risistemazione fognaria delle strade e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e canalette che sono straripate nel 2007. Il comune di Campagna Lupia negli interventi programmati ha attentamente seguito le indicazioni che sono venute dai cittadini.

La struttura medioevale era stata colpita dal terremoto dello scorso maggio. Sarà rifatto il tetto

La chiesetta di Lugo

newS Decrescita

a loVa con gli aSini

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a Lova di Campagna Lupia a Borbiago di Mira sugli asini. Ma il percorso era partito prima. Questa l’iniziativa messo a punto, la “Compagnia dei Cammini” in occasione della terza Conferenza Internazionale sulla Decrescita che si è tenuta a settembre a Venezia. Il gruppo è partito da Ferrara con 5-6 asini in 15 persone ed è arrivato a Lova di Campagna Lupia presso la Fattoria Didattica “La Vaccheria”. Si è trattato di un gruppo di viaggiatori lenti che hanno voluto sottolineare l’importanza di mantenere integro il paesaggio rurale da Lova a Borbiago di Mira lo stesso sui cui passerà la Romea Commerciale e il suo innesto al Passante. A sostenere il gruppo c’era il movimento Opzione Zero che ha collaborato con il Circolo di Legambiente di Piove di Sacco (Pd), L’Arca di Noè, e con i referenti della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) per dare il benvenuto all’eterogeneo gruppo di camminatori e contribuire alla buona riuscita di questa iniziativa. “E’ stato percorso - spiegano gli attivisti di Opzione Zero - l’argine del Taglio Nuovissimo del Brenta, uno dei luoghi simbolo delle nostre battaglie: la Romea Commerciale prevede infatti un tracciato parallelo all’attuale statale. In questa occasione, uomini e animali hanno tracciato, con implacabile lentezza, un cammino simbolico che ribadisce ancora una volta un vigoroso No alle Grandi Opere, inutili e devastanti e un altrettanto sonoro si’ a un cambiamento di rotta necessario che si incentri sulla sostenibilità in tutte le sue declinazioni, dalla mobilità alle comunità”. Il gruppo è stato poi ricevuto dal sindaco di Mira Alvise Maniero. S.H.


Camponogara 13 Lavori pubblici Sindaco e assessori illustrano il programma degli interventi

Palazzetto e strade, cantieri al via In via Fratelli Cervi si stanno ultimando i lavori di scavo per la sistemazione idraulica di Roberta Pasqualetto

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l comune di Camponogara sta realizzando alcune opere per il proprio territorio, compatibilmente con le poche risorse a disposizione. Tra i lavori portati a termine, durante il periodo estivo, ci sono alcuni interventi pubblici sia su edifici sia su viabilità comunale e provinciale. Per quanto riguarda gli edifici, è stata sistemata la scuola media Gramsci con il rifacimento della pavimentazione e la tinteggiatura della palestra per un costo complessivo di 40 mila euro. “Si è provveduto e stiamo provvedendo a rifare la segnaletica verticale e orizzontale di alcune strade comunali e anche di quelle “Provinciali” – dice il sindaco Gianpietro Menin – questi lavori garantiranno la circolazione in sicurezza anche in vista della stagione invernale”. I prossimi lavori saranno eseguiti al Palazzetto dello sport di Prozzolo: sarà messa in sicurezza la struttura, per il rilascio del certificato di prevenzione incendi e l’adeguamento per attività di pubblico spettacolo. Il costo dei lavori ammonta a 140 mila euro. Si è concluso, in breve tempo, l’ultimo tratto della pista ciclabile di via Dante Alighieri di Premaore, che collega la Via Cornio con la Chiesa. Con il com-

pletamento della pista ciclabile, le due zone di Premaore sono più vicine e i ciclisti possono spostarsi in piena sicurezza. Questo lavoro è costato 70 mila euro. Con l’approvazione del progetto esecutivo/definitivo, si daranno avvio ai lavori della costruzione della rotatoria tra via Giovanni XXIII, Via Amalfi e Via Pisa, per un costo di 85 mila euro. Le strutture attuali della rotatoria saranno spostate nell’incrocio di Campoverardo per realizzare in modo sperimentale la nuova rotatoria tra Via Giovanni XXIII, Via Crociata, Via D. Menin e Via S. Pellico, al fine di eliminare il semaforo, ridurre la velocità dei veicoli mettendo così in sicurezza la zona. In via F.lli Cervi si stan-

no ultimando i lavori di scavo, che prevedono la sistemazione idraulica di scavo del fossato e la pulizia delle condotte nei tratti tombinati lungo la strada pubblica. Al fine di ridurre il rischio di allagamenti, questi lavori sono stati fatti con l’impegno economico dell’amministrazione e dei cittadini. Il sindaco conclude dicendo che il Comune ha recuperato la somma che mancava per chiudere l’impegno per l’approvazione del progetto esecutivo, quindi darà avvio entro fine anno alla gara per l’affidamento dei lavori di ampliamento del cimitero di Prozzolo, lavori che costeranno 500 mila euro.

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newS Al teatro Dario Fo

cartellone per le Scuole

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l teatro Dario Fo di Camponogara arriva: “A Scuola senza misura”, la nuova stagione di teatro ragazzi rivolta alle scuole della Riviera del Brenta che partirà mercoledì 17 ottobre. Gli spettacoli in programma sono 6, la rassegna è ideata dall’attore Mattia Berto e promossa dall’associazione “Punto a Capo” con la collaborazione del Comune di Camponogara. La programmazione prevede due periodicità: ottobre-novembre e marzo-aprile 2013. La rassegna si rivolge agli studenti delle scuole di tutti i comuni della Riviera del Brenta: Dolo, Stra, Camponogara, Fiesso D’Artico, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Fossò, Vigonovo in un’ottica di valorizzazione delle risorse culturali del territorio. Gli spettacoli sono divisi in tre gruppi per ogni fascia di età, due per la scuola dell’infanzia, due per la primaria e due per la scuola secondaria di primo grado. Le rappresentazioni sono a cura di compagnie venete professioniste, quali: Tam Teatro Musica, Il libro con gli Stivali, Glossa Teatro, Ullalà Teatro, Danza storie-Wanda Moretti e Roberto Cuppone. Gli spettacoli sono: “Pollicino non ha paura dell’orco” per i bambini dai 4 agli 11 anni, Storia di una sirenetta per la scuola dell’infanzia, “Aeriforme e Picablo” per la scuola primaria; “Pigafetta” e “Da grande voglio essere felice” per la scuola secondaria di primo grado. Gli insegnanti che vogliono portare i propri alunni a vedere gli spettacoli, possono prenotare direttamente all’associazione Punto a Capo 041 5139955, chiamando il martedì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17. Il costo del biglietto per ogni bambino è di 4 euro. R.P.

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14 Territorio Territorio 45 operatori a sostegno del progetto Susten

Turismo sostenibile, risorsa per il futuro Il settore extra-alberghiero rappresenta il 34% degli arrivi ed il 58% delle presenze provinciali di Alessandro Abbadir

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urismo sostenibile, anche la Riviera del Brenta è pronta dare il suo contributo con iniziative ad hoc, e promuovendo percorsi che portino a valorizzare il paesaggio e le ricchezze architettoniche ed ambientali senza una permanenza mordi e fuggi. E’ in questa direzione che è andato a settembre il tour educativo rivolto ad amministratori e operatori turistici del comprensorio dei 10 comuni, per favorire lo sviluppo del turismo sostenibile in un periodo sostanzialmente breve. “Abbiamo voluto questo percorso- spiega l’assessore provinciale al turismo Giorgia Andreuzza - per lanciare l’idea che per valorizzare il territorio serve lo sforzo di tutti e si deve puntare a offrire, insieme alle ville, anche le risorse gastronomiche e ambientali di cui questa zona è ricca”. Sulla stessa linea il sindaco di Fiesso Andrea Martellato, il vicesindaco di Mira Nicola Crivellaro, e l’assessore di Dolo Mario Vescovi. Al tour che fa parte del progetto finanziato con fondi comunitari “Susten” (voluto dalla provincia e da sei re-

altà turistiche europee), hanno partecipato 45 operatori turistici della Riviera. “Questa esperienza vuole rappresentare – ha spiegato l’assessore provinciale- un’occasione per coinvolgere tutti gli operatori del territorio e condividere strategie di sviluppo dell’area rivierasca quale modello di meta turistica sostenibile. Abbiamo ottenuto in ciò molto interesse degli imprenditori del settore ed adeguamenti a breve di strategie ricettive e commerciali”. Fra le realtà da sostenere ci sono anche qui i bed and breakfast e campeggi. Alcuni campeggi sono molto forti ad esempio nell’area di Malcontenta e Fusina e Ca’ Sabbioni a ridosso della laguna. Sull’importanza dei campeggi l’assessore Andreuzza si era soffermata in un recente convegno. “Alcuni camping- ha detto- hanno presentato buoni esempi che garantiscono al territorio una leadership a livello internazionale. In questa ottica i dati sui flussi parlano chiaro: con un costante aumento dei turisti il settore extra-alberghiero rappresenta il 34% degli arrivi ed il 58% delle presenze provinciali sia

associato DEKAFFER

nel 2011 che nel primo semestre del 2012. Sebbene ci siano ancora degli impegni da assumere, la partecipazione di partner europei quali la Grecia, la Slovenia, i paesi dell’area del Mediterraneo, garantiscono al progetto comunitario valore ed affidabilità”. In Riviera del Brenta, assessori, operatori turistici e commerciali si sono resi conto da tempo che non esistono solo le bellezze architettoniche che si trovano lungo il Naviglio del Brenta, ma anche realtà contigue come quelle lagu-

nari di Valle Averto a Campagna Lupia, e nelle aree delle casse di Colmata D- E a Mira a Giare e Dogaletto. Non mancano però le richieste. Arriva forte la richiesta degli operatori del gruppo Git (Gruppo imprenditori turistici affiliato a Unindustria) che chiedono che i Comuni completino i percorsi ciclabili lungo il Naviglio del Brenta da Stra fino a Fusina. Questo progetto permetterebbe uno sviluppo importante ad esempio, di un settore in espansione come il cicloturismo.

newS Ambiente

il premio riViera pulita

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nche quest’anno il premio “Riviera Pulita” arrivato alla terza edizione ha suscitato grande entusiasmo da parte dei residenti della Riviera del Brenta che sempre più stanno contribuendo a far diventare interi tratti di riva del Naviglio dei veri e propri giardini. Il tema della salvaguardia delle rive e delle aree di sosta è un argomento ormai attuale in quanto è il primo biglietto da visita che incontra il turista che attraversa la Riviera del Brenta in barca e con la propria auto. Il Gruppo Imprenditori Turistici Riviera del Brenta sezione Turismo Confindustria Venezia, che da anni si occupa dello sviluppo turistico di questo territorio, con il portavoce Gabriele Baldan è convinto che soltanto attraverso una maggiore attenzione verso l’accoglienza del turista, sarà possibile vincere la concorrenza delle altre ben note località turistiche presenti in Italia frequentate durante i week end. I premi selezionati dagli imprenditori e dalle amministrazioni sono per 12 persone e comprendono viaggi. Verranno consegnati a breve in occasione della presentazione della seconda edizione di Riviera a Lume di Candela nelle prossime A.A. settimane.

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pt, approvato in provincia un bilancio colpito da tagli al personale e meno trasferimenti statali. All’ordine del giorno le scorse settimane c’era l’ approvazione del piano programma, bilancio annuale e pluriennale 2012/2014 dell’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia. Hanno partecipato ai lavori l’assessore provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza, il Direttore Apt Tullio Galfrè, e il dirigente del servizio Turismo Roberto Favarato” Il bilancio complessivo dell’azienda di promozione turistica – ha detto la Andreuzza-è di 5 milioni e 300 mila euro (meno 8,2% rispetto all’anno scorso) ed è dovuto anche alla riduzione dei trasferimenti della Regione del Veneto. Questo ha comportato da una parte il potenziamento dell’attività commerciale del 10% (accoglienza al turistica, visite, biglietteria, trasporti, noleggio sale, progetti comunitari di promozione del territorio) e dall’altra una riduzione dei costi che sono stati individuati nella riduzione del costo del personale, con l’applicazione del contratto degli enti locali, nonché di altri interventi di

A fianco villa Widmann riduzione dei costi”. Altro elemento importante per l’assessore è stata la revisione dell’articolazione sul territorio degli uffici di informazione turistica (Iat) sulla base anche di quanto disposto dalla Regione, che ha invitato la Provincia a razionalizzare l’offerta del servizio e a individuare una stagionalità (per esempio garantire l’apertura degli uffici nelle spiagge durante la stagione estiva) mantenendo comunque l’attività di supporto e di presidio amministrativo per gli operatori economici tutto l’anno. ”Ricordo infine- conclude Andreuzza - che il trasferimento dei fondi della Regione è stato ridotto della metà rispetto all’anno scorso. Solo in seguito alla pressione dell’Unione delle Province del Veneto, sono state destinate risorse aggiuntive. Inoltre per la prima volta la Regione ha accettato il principio che la ripartizione dei fondi avvenga sugli effettivi flussi turistici del territorio. La nostra Provincia quindi è passata da una ripartizione del 34% al 55% visto che il nostro territorio registra chiaramente la maggior parte dei A.A. flussi turistici del Veneto”.


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16 Cultura locale Mira A Teatro Villa dei Leoni confermata la gestione alla compagnia Piccionaia I Carrara

Teatro, l’esperienza continua A fianco del cartellone principale ci sarà la proposta domenicale per le famiglie di Antonio Tosi

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onostante gli ulteriori tagli alle finanze comunali imposti dal Governo, anche la nuova amministrazione di Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Leoni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno dei poli culturali più vivi, interessanti e frequentati del Veneto. La proposta de la Piccionaia–I Carrara (che ha rinnovato la convenzione con il Comune) per gli appuntamenti serali con l’ormai tradizionale cartellone di prosa prevede un programma di livello nazionale con graditi ritorni di attori e compagnie che mancavano da un po’ di tempo sul palcoscenico di Mira, per un mix di artisti di fama consolidata, nomi di primo piano e talenti emergenti della scena contemporanea. A fianco del cartellone principale, anche quest’anno troverà spazio la seguitissima (record di presenze e abbonamenti nella scorsa edizione) proposta domenicale per le famiglie, in cui genitori, nonni e bambini vivono assieme l’esperienza dell’andare a teatro. E poiché teatro è sinonimo anche di educazione e formazione, La Piccionaia–I Carrara propone per il 2012-2013 il nuovo programma di teatro scuola dedicato agli istituti del territorio. Non mancheranno poi le sorprese e, come sempre, le promozioni per il pubblico, con formule e percorsi di abbonamento personalizzati. Nomi, contenuti e programmi della nuova stagione teatrale di Villa dei Leoni, verranno presentati in conferenza stampa entro la metà di ottobre. Intanto a Mira a Villa dei Leoni resta aperta la Mostra antologica (1962-2012) di opere pittoriche e scultoree degli artisti Gilbert Angi e Sandra Beorchia. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Mira, rimarra aperta fino al 10 ottobre. Orario: 16-19 feriali, e 10-12.30 e 16- 19 alla domenica. Ancora Angi, ma anche Paolo Moro, Paolo Pompei, Vinicio Stocco e Paola Zago, sono protagonisti della quarta rassegna d’arte proposta dall’Associazione Noi Borbiago presso il Centro Civico della frazione mirese, in via Botte 1. Fino a metà ottobre.

Due immagini della struttura mirese

focuS Associazione culturale

“gli amici di marano”

Il centro di Marano

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’associazione “Gli amici di Marano” è ormai una realtà consolidata sul territorio, è nata nel 1991 e si occupa di eventi culturali nella frazione mirese; il programma di fine anno prevede una serie di appuntamenti. Si è tenuta una gita enogastronomica culturale a Soave e Monti lessini. Durante la giornata si visiterà la città di Soave, il ponte di Veja, un rinomato caseificio e un’azienda vitivinicola di Gambellara (iniziativa riservata ai soci). Domenica 21 ottobre si terrà la tradizionale Festa di Autunno. Questa iniziativa si svolge nella piazza del paese dove si potranno gustare dolci e prodotti tipici dell’autunno inoltre, attraverso le donazioni dei partecipanti, si sosterrà l’adozione a distanza di due bambini del Mozambico. E’ prevista la rappresentazione della nuova commedia della compagnia teatrale maranese “I mejo che ghemo”. Nel mese di novembre, nei giorni 9, 16 e 11 si terranno un ciclo di proiezioni “Esperienze di Viaggio”; documentazioni che raccontano i viaggi e le bellezze esplorate da alcuni maranesi; tra i luoghi: la Cambogia, il Myanmar, il Messico e il Polo Nord. Questi appuntamenti sono ospitati presso il teatro “Cardinale La Fontaine” di Marano. “A fine settembre si è tenuta una passeggiata a Venezia con il libro-gioco “The Ruyi” – dice Emanuele Pagin presidente dell’Associazione – il libro, i cui testi sono stati scritti da Alberto Toso Fei, per scoprire la città mediante un percorso di individuazione dei suoi luoghi più segreti e suggestivi alla ricerca dello scettro magico. Un’esperienza importante con uno scrittore che conosce molto bene la R.P. laguna e i suoi segreti”.


L’Ente Parco del Delta del Po

il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:

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lacontinuitàditaleuso.Laconservazioneelosviluppo sonostatiassociaticosìraramentechetalvoltaappaiono,espessosonorappresentati,comedueprocessiincompatibili.”Inquestolibrol’associazionedirazionale usodellerisorseelacontinuitàdellorousonellalogica dellaconservazionedellanaturaemergonoponendola domandadicosasipuòfareperilfuturo.Quindilascelta dipubblicareilvolumenonèsolounimportantelavoro diricercastoricaedambientalemaancheunmodoper stimolareillettoreaproporredelleideeoafarpensare quantol’uomoabbiafattoperlapreservazionedelnostro Parco del Delta del Po. IL PRESIDENTE Giuseppe Geremia Gennari

(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)


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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso

La Città metropolitana veneziana prende forma U

L’onorevole Forcolin presenta

una propoSta per “cambiare” la legge Sulla cittÀ metropolitana

Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso

di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane

C

ittà Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posizioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno deciso di non votare. All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Riviera del Brenta dei due principali Comuni del comprensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana. Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Riviera potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfluente e non previsto dallo statuto” . Vigonovo al confine con il Padovano ha fatto

un referendum che ha sancito la richiesta di passaggio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condizionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geograficamente a Padova. Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza referendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso. I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fine, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe

Casson, da sempre sostenitore del progetto e favorevole, anzi, a riprendere in considerazione il vecchio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzionali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presidente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 firme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfin, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.

CITTà METROPOLITANA IL MONDO ECONOMICO E DELL’UNIVERSITà GUARDA OLTRE

L

a città metropolitana che mantiene i confini della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economiche, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografia realistica di

chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dunque e quello di allargarsi fin da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fine settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolitana” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collaborazione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato

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l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università finalizzato ad estendere i confini della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Padova e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo. O.J.

na proposta di legge per cambiare il decreto della spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianluca Forcolin (Lega Nord) La presidente Zaccariotto - sostenuto dal presidente con l’onorevole Forcolin della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune correzioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profilo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”. In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifiche. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica. Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoliZaccariotto: “Con la tana: sindaco e consiglio. Il città metropolitana secondo gruppo di modififotocopia dell’attuale che è invece finalizzato a Provincia non si va rafforzare la partecipazione da nessuna parte” delle comunità territoriali interessate, con la previsione di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infine, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto. “Al di là di chi si è espresso finora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifiche alla spending review relativamente alla città metropolitana”. “Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”. Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a lavorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”.

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Spazi aperti 23 3 Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità

Doc della Riviera, vino ad alta qualità Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet” di Alessandro Abbadir

A Marcon

I

che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà bisogno di una particolare procedura di innalzamento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 1213 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc della Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifiche zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ottenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e culturali. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-

vini della Riviera del Brenta? Meno produzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine “consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pierantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campodarsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzione rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo estivo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini

ADOTTAMI Quattro neretti. Questi bellissimi mici sono 2 maschi e 2 femminetrovati da una ragazza davanti la porta di casa sua con la mamma. Per compassione ha dato riparo alla mamma e ai cuccioli. Ora questi neretti aspettano casa. Il micio più adorabile in assoluto è il micetto nero. Vi garantisco è un portafortuna. Sterilizzazione obbligatoria a 6 mesi Urania. Meravigliosa cucciolotta di solo 7 mesi, taglia medio contenuta circa kg.1518. Carattere equilibrato, molto discreta e riservata. Urania è una cucciolotta con passato da dimenticare ed un futuro nelle nostre mani. Verrà affidata previo controlli pre-post affido. Sterilizzata-chippata-vaccinata. Dea. Femmina segugetta pura, meno di 2 anni, già sterilizzata. Questa meraviglia è molto sfortunata. Adottata da un po’ di tempo per poi essere lasciata in balia degli eventi. Dea è molto stressata e denutrita! Dea è caratterialmente dolce e sensibile Per lei cerchiamo una famiglia definitiva che sappia amarla per la meraviglia che è. L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

ra del Brenta” è un marchio di qualità ottenuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non potrebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet, cabernet franc, cabernet sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interessanti vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.

calici d’autunno, un SucceSSo

“C

alici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon finalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano, attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.


24 Noi e gli altri

Noi e gli altri 5

Centro per l’affido e la solidarietà familiare L’affido: interessa i minori fino a 17 anni

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affidi di Alessandro Ragazzo

S

ono 78 i nuovi affidi attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che arrivano dal Centro per l’Affido e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affidi di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofamiliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dunque si è vicini a quota 200 e il Comune di Venezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affido può essere di diversi tipi,

newS

A

a seconda del tempo necessario alla famiglia affidataria solo alcuni momenti, di breve durad’origine per recuperare la capacità di pren- ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un dersi cura del figlio. Può essere residenziale, periodo definito con gli affidatari. Gli affidati possono essere neonati, quando il bambino o il bambini di 2 o 3 anni, ragazzo vive in modo L’affido può essere possono frequentare stabile con gli affida- residenziale o tempol’asilo, l’elementare o tari, pur mantenendo raneo, non sono la media ma possono dei rapporti periodici richiesti requisiti di con la sua famiglia ma reddito o titoli di studio essere anche più grandi e avere fino a 17 anni può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata compiuti. Possono essere italiani o stranieri. con gli affidatari e la sera torna a casa. C’è il Di solito le famiglie hanno bisogno di essere parziale, quando si trascorrono con la famiglia aiutate e sostenute, a livello temporaneo,

Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia

la giornata della SolidarietÀ

ppuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edizione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarietà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei

bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accompagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vivere una condizione di temporanea difficoltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’affido e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di

In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di difficoltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere

giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pinocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affidatarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di filma-

basta essere coppie con o senza figli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di reddito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.

ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affido e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’indirizzo centroperlaffido@comune.venezia.it. A.R.


6 Personaggio

Personaggio 25

Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta

Paolo Esopi, il medico dello sport

Il dottor Paolo Esopi

Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio di Roberta Pasquletto

P

aolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fino al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasferito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera medica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali.

Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci. Il mestiere del medico richiede una vocazione? “Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e perché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”. Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative. “Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’anca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato

una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”. Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi assieme a degli ingegneri abbiamo concretizzato e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”. Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi. “L’innovazione sta nella forma e nel rivestimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”. Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy. L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire

che, per questo intervento, l’età non è importante ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”. Come nasce l’idea di una protesi alternativa? “L’idea nasce dall’esperienza, dall’interesse e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”. Le piacerebbe che i suoi figli seguissero le sue orme? “Il mio ragazzo più grande studia ingegneria e il più piccolo è al liceo scientifico. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”. Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-

to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”. Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’estero. “Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manualità non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”. Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare sempre. Nel mio caso lavorare bene significa avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.


26 Cultura provinciale

Cultura provinciale 7

Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fino al 2 dicembre

La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto

newS Cavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità

Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti di Giovanni Giovetti

“L

a Fuga in Egitto”, il primo capolavoro di Tiziano, giunto direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia per una preziosissima mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 2 dicembre. Dopo 12 anni di accurati restauri al museo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari

Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia che segnarono in questa strordinaria rappresentazione con forza rivoluzionaria un nuovo modo di intendere e rappresentare la natura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-

Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia tani che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Bellini (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tempesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo

(“Nascita” e “Morte di Adone”) fino alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hieronymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e

Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze

“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita A

dottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la finalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per altri quattro venerdì, fino al prossimo marzo. L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera. L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifico, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfiondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi. Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30. Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Alimenti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psicologa e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infine il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmetologica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.

etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’occasione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro. L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e comprende oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenotazioni allo 0415200345, o www.gallerieaccademia.org, info@galleriaaccademia.org

“L

’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune. Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadino, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fisso di ogni prima domenica del mese. La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appuntamenti del genere. Info proloco@cavazere.it, oppure 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702

eVenti e moStre

VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANI Altri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire immagini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psiche Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.

VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICA

La locandina del ciclo di conferenze Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405. G.G.

Presso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fino al 28 ottobre prossimo la mostra fotografica “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Ufficio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; info@iveser.it


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SPORT in PRIMO PIANO

Volley, squadre premiate L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.

Trofeo Lucarda, un successo 164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffigurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio ai campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese.

Uc Mirano nuovo titolo Tredici titoli italiani in cinque anni nelle competizioni ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano ha festeggiato al ristorante “Il Burchiello” la conquista del tricolore con Andrea Zorzetto nella Velocità Squadre Allievi. Il ciclista, al terzo titolo italiano in tre anni, ha ottenuto anche un argento della Velocità Individuale Allievi. Un’altra annata insomma da mettere ancora in cornice.

Calcio Venezia Al via il campionato fra alti e bassi

Una stagione tutta da giocare di Roberta Pasqualetto

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a storia del calcio Venezia inizia il secolo scorso, ai primi del novecento e come tutte le storie lunghe e importanti, è stata segnata da momenti di gloria e momenti difficili. Venti sono stati i campionati della massima serie disputati. Gli anni quaranta probabilmente sono stati i più belli con la vittoria della Coppa Italia. Poi, dopo una serie di alti e bassi, nel 1967, la squadra retrocede in serie C. Nel 1987 la fusione con l’A.C. Mestre da vita alla nuova squadra Venezia-Mestre con la fusione dei colori sociali arancioneroverdi. Nel 1990 la squadra torna in B e, nel campionato 1997/98, centra nuovamente l’obiettivo della promozione in serie A. Gli anni seguenti non sono facili, l’ultima stagione vede l’F.B.C. Unione Venezia militare in serie D. Ed è proprio dalla serie D che si riparte, con l’obiettivo di raggiungere nuovamente risultati importanti e di tornare, nel più breve tempo possibile, a giocare negli stadi più importanti d’Italia contro squadre

Lo stadio di Venezia affini per storia e tradizione. Attualmente la società Football Club Unione Venezia è di proprietà della Holding “Venice Football Academy”, società di diritto italiano, presieduta dall’imprenditore russo Yuri Korablin, capofila di una serie di imprenditori e investitori internazionali che, come altri, ha voluto investire nella laguna veneziana. La stagione della squadra è iniziata alla grande ma poi i ritmi sono calati: la prima partita è stata vinta contro il Vallèe Aoste con il

risultato di 1-3, questa vittoria però è stata seguita da una sconfitta contro il Castiglione con il risultato di 0-1 e infine con un pareggio contro il Santarcangelo con un 1-1. In classifica il Venezia è al nono posto con quattro punti, ha segnato quattro gol e ne ha subito tre. Quindi il campionato è ancora tutto da giocare. I tifosi del Venezia possono seguire la loro squadra in streaming su www.veneziaunited.com o nei social network twitter e facebook.

A Marghera

il cricKet punta Sui gioVani

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’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di via Cavour a Marghera. L’ASD (associazione sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’associazione è stato convocato in Nazionale Under 15 e ha vinto gli Europei di categoria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato alla Nazionale per gli Europei in Danimarca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cricket è il padre del baseball, ha bisogno di spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, battuta dal battitore, può essere scagliata anche a 80 metri dal punto d’impatto con la mazza per cui i campi devono essere larghi. Solitamente si gioca da aprile a metà ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e umido renderebbe complicato il gioco anche perché una partita dura dalle tre alle sette ore, a seconda dei minuti degli overs. La Federazione sta promuovendo anche il settore femminile. E’ un gioco tipicamente britannico e diffuso nei paesi asiatici a influenza inglese. L’associazione di Venezia ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-

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ghera sul campetto verde della parrocchia San Pio X (vicino alla questura) e sulla piastra Uisp adiacente alla palestra Einaudi dove si trova una struttura mobile adeguata a questo sport. “Per il futuro puntiamo a consolidare la nostra presenza in città - dice Alberto Miggiani presidente dell’associazione Cricket Venezia - a fine settembre è venuta la Nazionale Italiana con il club più prestigioso del pianeta cricket (Marylebone Cricket Club) creatore di questo sport; motivo di grande orgoglio per la nostra provincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe migliorare il nostro campo a Campalto in via Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 terminerà il 16 ottobre. Tra le competizioni: il Campionato Nazionale e i gironi degli Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le amichevoli Nazionale Italiana / Marylebone Cricket Club di Londra. Gli allenamenti si tengono a Marghera nella palestra della scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi annuali sono 30 euro per i ragazzi e 100 per i seniores. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.veneziacricket.eu R.P.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani

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uel 5% ti tagli preferisco chia- e della gestione dei centri unici di prenotamarlo pizzo piuttosto che spen- zione delle Ulss. ding review”! Esprime così la “Un 5% in meno di fatturato - sottosua rabbia condita di umiliazione e mortifi- linea Loris Cervato, responsabile Settore cazione Nicola Boscoletto della Compagnia sociale Legacoop Veneto - si traduce inevidelle opere che sottolinea il modo brutale tabilmente in un 5% in meno sul costo del usato dalle Asl per comunicare questi tagli. lavoro, dunque meno servizi per tutti. La Nessun incontro, nessun confronto, solo una spending review va ad aggiungersi a una lettera con degli ordini e delle minacce. situazione già pesante per le cooperative, “Si sono dimostrati governanti che usa- fra mancati adeguamenti Istat e continue no la forza del potere come padri padroni e richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A non si consultano più con nessuno”! ottobre molte coop avranno difficoltà ad Uno stile che offende e umilia il mondo applicare la seconda tranche dell’aumento delle cooperative sciali perchè non tiene contrattuale previsto dal contratto collettivo conto della qualità dei servizi che erogano nazionale di lavoro, per questo abbiamo né dell’umanità vasta a cui questi servizi domandato ai sindacati l’applicazione di sono rivolti: minori, disabili e anziani”. accordi di gradualità che ne prevedano lo I numeri in campo sono altissimi. Se slittamento”. si uniscono le realtà E poi, qualunque aderenti a Confcoope- Impossibile grantire buon padre di famiglia rative, Legacoop, Agci la medesima qualità sa che se diminuiscono e Compagnia delle senza avere le entrate le opportuniopere, tutte attive nel i soldi per pagare tà offerte non rimangocampo del sociale, il gli operatori no le stesse. quadro è davvero siCosì per i servizi gnificativo: più di 600 cooperative sociali, erogati. E’ impossibile garantire la medesioltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, ma qualità senza avere i soldi per pagare quasi tremila di questi svantaggiati e un gli operatori. fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Così, secondo le stime del sistema coLe loro attività si svolgono nelle case operativo rischiano il posto di lavoro 1500 di riposo, negli asili nido, nelle comunità persone e tra queste almeno 500 sarebbero alloggio per disabili, nei ceod. persone svantaggiate inserite nelle cooperaMa si occupano anche di assistenza do- tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, miciliare, manutenzione del verde pubblico ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.

Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’impresa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consapevoli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifici, ma se

Livieri Vladimiro BOJON di Campolongo Maggiore (VE) Tel. 049 5809948 - Cell. 328 4199854 livierivladimiro@libero.it

il contenimento degli sprechi e della spesa impegnata a fare in modo, con un prospubblica si trasforma in una mannaia per le simo provvedimento di Giunta, che i tagli fasce più deboli allora non siamo d’accordo. non penalizzino i servizi gestiti in regime Lo stesso vale per di accreditamento, vala decurtazione degli I dati: oltre 600 lorizzando, oltre alle stipendi: non si può realtà interessate, strutture accreditate, andare a colpire lavora- un fatturato anche i contratti che tori che prendono mille che supera prevedono l’inserieuro al mese, se non gli 800 milioni mento lavorativo delle cinquecento come nel persone svantaggiate caso degli svantaggiati che spesso lavorano e dei soggetti deboli. solo part time. I tagli lineari non sono la “Siamo molto soddisfatti per l’apertura risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche e la disponibilità accordateci. - commenta perché non distinguono fra chi da tempo si Loris Cervato, responsabile del settore sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo per superare la crisi e chi invece non sta fa- a vedere. In attesa del provvedimento, le cendo altrettanto”. cooperative sociali venete non accettino Ora, dopo la levata di scudi congiunta nessuna modifica peggiorativa dei contratti delle Cooperative sociali, la Regione si è in essere chiesta dalle Ulss”.

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Il Veneto in primo piano 29 7 Centri diurni per disabile a pagamento

La spending review colpisce i Ceod di Germana Urbani

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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili

focuS

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aggiunto - terremo conto del numero di figli rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i traspesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto sporti che diamo ai nostri concittadini con che “rispetto al reddito ISEE di una fami- disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande glia con poniamo 100 dibattito al proposito mila euro di reddito Il contributo all’interno delle stesse l’anno si possa poter della Regione contribuire dai 30 ai è differenziato tra associazioni e delle famiglie”. 100 euro al mese Ulss e Ulss “Oggi - sostiene alle spese sostenute e Ceod e Ceod ancora Sernagiotto - il dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello contributo economico che la Regione versa essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. ai Ceod vede una situazione troppo differenFaremo un ISEE a quoziente familiare – ha ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una

forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”

handicap e coSti Sociali

e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà

che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.


30 8 Il Veneto in primo piano Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo

Semplificazione e incentivi: ristrutturare è più facile Vantaggi fiscali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico di Ornella Jovane

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alutate con entusiasmo dalle associazioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e filiera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edificio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso. Il decreto mette “l’edilizia al centro delle proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplificazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”. Semplificazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, attraverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che finora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati. La semplificazione burocratica. Ri-

duzione e semplificazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentivazione. Per ristrutturare non sarà più necessaria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti sufficiente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e quindi secondo il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere. Più semplici anche le procedure per ottenere lo sconto fiscale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fattura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per pagare i lavori. Gli incentivi economici per le ristrut-

turazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fiscale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36 per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro. Un benefit che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fino al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 dicembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modificata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede

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il suo inserimento definitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fini Irpef. La detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spesa e in quelli successivi. A beneficiare del bonus le persone fisiche che si assumono a proprio carico gli interventi di ristrutturazione, siano essi proprietari o inquilini in affitto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifici ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ce-

duta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile. Gli incentivi per gli interventi di efficienza energetica. Per chi effettua interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicembre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fino al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento. Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.

Ance Veneto

buzzetti: “la ripreSa economica partirÀ dall’edilizia”

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iano città, incentivi per le ristrutturazioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le misure contenute nel documento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rappresentano finalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Veneto - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”. “Si tratta di importanti segnali prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Governo anche per progetti di grande portata e

che avranno effetti importanti per la crescita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fiducia e ottimismo”.

Provincia di Venezia

edilizia eco-compatibile: SarÀ il futuro

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dilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giornata - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economico e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa

per il risparmio energetico non solo relativamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”. “L’Europa ci ha imposto di cambiare - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.


Il Veneto in primo piano 31 9 Stranieri in Veneto

La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe file

Quanti sono gli stranieri in Veneto?

di Germana Urbani

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ono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fine settembre hanno iniziato a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le famiglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”. E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immigrati è più che dimezzato. Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Veneto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari. La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la massima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%. Questi bambini si inseriscono bene nella società: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappresentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nella scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro incidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secondaria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado. Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vicenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%).

I

Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografia da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina, Bangladesh, India), un paese Ue (la Romania) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania, Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distribuzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Rimangono peraltro forti differenze per nazionalità: i livelli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi (37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini

vita veneta 4 • LAVORI AGRICOLI VARI

Esercizio Macchine Agricole

(82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%). Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro regionale. Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regionale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6). I cittadini stranieri in cerca di occupazione erano 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento. Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione. Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazione delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.

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cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risultavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto analogo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fine 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza degli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografico registrato negli ultimi 15 anni è stato determinato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunitari si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componente comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Molti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la flessione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%. Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizioni in Veneto, per un totale del del 13%.

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32 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

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Claudio Sinigaglia

“il progetto SeceSSioniSta era di Veneto Stato”

“I

l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

“C

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

“nord italia omogeneo nella geStione dei SerVizi”

“N

Clodovaldo Ruffato, Pdl

perSeguiremo l’autonomia attraVerSo altre Strade

di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

L’opinione

on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.

Dario Bond, Pdl

“SÌ a un’autonomia eQua e reSponSabile”

“S

ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. Laura Puppato, Partito Democratico

“zaia, doVrebbe Semplicemente dimetterSi”

“L

’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.


Cultura Cultura veneta veneta 15 33 Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò

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a mostra “Enrico Castellani/Günther Ue- per rivendicare l’autonomia di cinquant’anni di cker”, alla Galleria Internazionale d’Arte lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitaModerna di Cà Pesaro, Venezia, fino al tore passa dunque da opere storiche a lavori 13 gennaio, mette in dialogo due Maestri di eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è coottant’anni ancora attivi nell’eseguire senza mune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se aiuti opere di una certa sostanza. Un allesti- in Castellani questo elemento è intimo perché mento che vede dedicato uno spazio ciascuno, ricoperto dalla tela, in Uecker assume una vaintervallati tra le pareti, senza mai dare l’im- lenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella sala pressione di un’ipotetidel pensatore di Rodin ca gara o conflittualità. Se in Castellani si è accolti da grandi Castellani torna con il chiodo è intimo, tele recenti di Uecker, una mostra in un luo- perché ricoperto in cui si ritrova la serialigo storico dopo le due dalla tela, Biennali del ’64 e ’66, in Uecker è esplosivo tà dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Venezia. carta, le frecce fino a giungere a due lavori deDue sono anche le provenienze rispettive che, gli anni ’70 con l’inserimento dei chiodi. Nella reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto parete opposta dialoga Castellani con un tritun dialogo: la breve vita della rivista Azimuth tico d’argento del ’66, una superficie bianca per Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’a- del ’68 e uno spartito del ’69. Passando per desione per dieci anni di Uecker in Germania. altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessioQuesto incontro veneziano, come spiega il ne di Castellani eseguita nel 1959 con i semi curatore Davide Di Maggio, non è stato ideato anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma i suoi recenti angolari d’argento, che richiamo

vecchi lavori ma con la capacità di catturare la luce, assumendo forme diverse in base all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al piano terra un’installazione di Castellani richiama le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile mancato coinvolgimento da parte del curatore.

Nelle foto una delle opere di Uecker e una di Castellani, nelle altre immagini le opere in esposizione alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro

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rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.


34 24 Sì, viaggiare VENETO

Polesine, mosaico fra terra e acque

DAI PAESAGGI DEL DELTA DEL PO COSÌ CARICHI DI SUGGESTIONI E CELEBRATI ANCHE DAL CINEMA AD ADRIA E ROVIGO CITTÀ RICCHE DI ARTE E CULTURA IL TERRITORIO RACCHIUSO DAI DUE GRANDI FIUMI RISERVA TANTI ALTRI PICCOLI TESORI DA SCOPRIRE SENZA FRETTA COME LE VILLE DI FRATTA O IL MUSEO DELLA GIOSTRA ALLESTITO A BERGANTINO

L

’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scrittore e giornalista. Il suo viaggio in barca lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe finali in Polesine e lì lo scrittore triestino è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plurisecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. In particolare il delta ha colpito Rumiz, con le sue osterie frequentate dai pescatori (osannato il piatto di spaghetti alle vongole mangiato a Boccasette, uno dei villaggi più colpiti dalle varie alluvioni), i canneti, i ponti di barche. Ma anche il ricordo lontano della malaria, le zanzare, i silenzi... E poi i casoni di valle, gli isolati e irraggiungibili scani, mete ambite soltanto dagli escursionisti più ardimentosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da depliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati film del neorealismo italiano. Sofia Loren costruì la sua icona posando all’ombra del faro di Pila in occasione del lancio del film “La donna del fiume” di Mario Soldati (1955). Da quando c’è il Parco naturalistico del Delta del Po è cresciuto l’interesse per questi luoghi, non più meta privilegiata dei soli birdwatcher armati di cannocchiali, che da tempo sanno bene quanto sia unico questo ambiente naturale, ricco com’è di oltre 300 specie di fauna acquatica. Meta per tutti, per turisti normali, compresi i gitanti del week end o della domenica. E’ destinato anche a loro il Museo regionale della bonifica nella restaurata idrovora di Ca’ Vendramin, lungo la strada fra Taglio di Po e Porto Tolle. Per i turisti più sensibili all’ambiente è stato istituito

AMOLARA, L’IDROVORA ORA OSTELLO E MUSEO DELLA BONIFICA

TIPICO PAESAGGIO DEL DELTA DEL PO. IN ALTO: UN CASONE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA. A METÀ PAGINA: IL PONTE DI BARCHE DI SANTA GIULIA, IL MUSEO DEI GRANDI FIUMI DI ROVIGO, A DESTRA TRAMPOLIERI IN VOLO E IL MUSEO DELLA GIOSTRA DI BERGANTINO. PIÙ SOTTO: VILLA BADOER DI FRATTA POLESINE

il Giardino botanico di Caleri, e sono state moltiplicate le escursioni naturalistiche in barca, in bicicletta, in canoa, a cavallo e a piedi. E poi si è sviluppato il pescaturismo, soprattutto nella pescosa Sacca di Scardovari. Attività sostenute da una fitta rete di agriturismi e semplici osterie, dove ci si può rifocillare a prezzi modici e venendo a contatto con la gente del luogo. Anche qualche villa offre ospitalità, naturalmente di charme. E’ il caso di Ca’ Zen di Taglio di Po, dove dimorò anche il Byron. L’osteria Arcadia di Santa Giulia, dove c’è il ponte di barche più noto del Polesine, affitta camere e organizza diverse uscite per conoscere il tessuto naturale più intimo del Delta. Come la vicina Locanda degli Antichi sospiri, poi riesce a far apprezzare anche i prodotti tipici di questo ambiente di laguna. I mitili, le anguille, i crostacei... Ma anche il riso pregiato delle risaie

vallive. E così anche l’umile Santa Giulia ora è meta turistica. L’isola di Albarella, un piccolo paradiso turistico ora di proprietà Marcegaglia, e le vicine spiagge di Rosolina Mare, rappresentano invece l’alternativa di chi il turismo lo intende in modo più convenzionale, mettendo la spiaggia e il sole al primo posto. Racchiuso fra Adige e Po, il Polesine è anche una terra ricca di storia. Adria era importante già in epoca etrusca e conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Il suo Museo archeologico è una meta irrinunciabile per conoscere il passato remoto della città e del Polesine. Un apparato didattico di recente impostazione rende i tesori del museo fruibili da chiunque. Adria, cittadina adagiata fra i navigli, conserva un fascino vagamente demodè, presenta scorci pittoreschi e atmosfere languide. Stesse piacevoli sensazioni di quando ci si siede a tavola dello storico

Alle porte di Adria un’antica idrovora è diventata un accogliente ostello e un museo sulla storia della bonifica. Si tratta dell’Amolara (nella foto), frutto di un’intelligente opera di recupero e di riuso di una pregevole struttura di archeologia industriale. L’ostello propone anche una ristorazione ispirata alla tradizione e ai piatti tipici della zona ed è il punto di partenza di tante attività. Una parte dell’edificio che ospitava l’idrovora è stato trasformata in museo, il “Septem Mària Museum”, ovvero museo della terra dei sette mari. Septem Mària nasce da una citazione di Plinio il Vecchio ispirata alla zona. In sala da pranzo un affresco realizzato da Elvio Mainardi illustra il territorio di Adria antica. Un luogo di grande suggestione. www.amolara.it ristorante dell’albergo Molteni, a gestione familiare. L’apertura del nuovo autodromo, che ospita manifestazioni motorische a livello europeo, ha dato una scossa adrenalica forte alla città. Rovigo, invece, è più salottiera e più vivace, con le sue piazze di epoca veneziana e i suoi portici dove si affacciano tanti locali frequentatai dai giovani. ma la cultura non è affatto in second’ordine. Basta visitare il Museo dei grandi fiumi o le mostre temporanee ospitate a Palazzo Roverella per renderse conto. A Fratta Polesine è imperdibile il percorso delle ville, a cominciare dalla palladiana Villa Badoera. A Badia Polesine c’è l’antica abbazia della Vangadizza, a Lendinara c’è il Museo del Risorgimento più due santuari. A Villadose uno spazio espositivo dedicato alla Centuriazione Romana, ad Ariano Polesine la chiesetta di San Basilio.

L’Alto Polesine, la parte che confina con la Lombardia e con l’Emilia, presenta invece altri connotati. Melara, Bergantino e Castelmassa sono famosi per la costruzione di giostre e la produzione di fuochi d’artificio, tanto che a Bergantino è sorto il Museo della giostra, dedicato all’artigianato del luna park. A tavola dominano i profumi di zucca e le contaminazioni della cucina mantovana e reggiana. Ma sono tanti i prodotti tipici del Polesine, vedi ad esempio la bondola di Fratta Polesine e le verdure di Lusia (una delle capitali nazionali dell’orticoltura e del commercio del settore), sostenuti da tantissime fiere paesane e da una ristorazione da sempre attenta alla conservazione e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Info: www.polesineterratraduefiumi.it www. parcodeltapo.org www.rovigoturismo.it www. deltapocard.it


Luoghi da scoprire 35 >> Tra forti e trincee

In montagna scoprendo la Grande guerra A due anni dal centenario apre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto e insiste sui monti dell’Altopiano, sul Pasubio e Novegno di Germana Urbani

ASIAGO E I SUOI FORTI

“S

tiamo lavorando in ottica di futuro – afferma il vicesindaco e assessore al turismo, Roberto Rigoni – L’obiettivo è quello di creare dei pacchetti turistici rivolti principalmente alle famiglie che prevedano visite nei luoghi più significativi durante il soggiorno, penso per esempio ai forti Lisser e Corbin o alle trincee di monte Zebio. Il problema principale in questo momento è la viabilità: i luoghi recuperati sono raggiungibili solamente attraverso strade bianche, occorre trovare le soluzioni per risistemarle e creare una maggiore accessibilità”.

Q

uesta è la stagione giusta per apprezzare i colori della montagna veneta e inoltrarsi là dove la storia incontra la natura e parla all’uomo di altri uomini, giovani morti per la patria. A due anni dall’anniversario dell’inizio della Grande guerra è stato inaugurato sull’Altipiano di Asiago a metà settembre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto. Un risultato venuto dopo anni di lavoro portato avanti dai responsabili del “Progetto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale sugli altipiani vicentini” che ha riportato alla luce manufatti e campi di battaglia della prima guerra mondiale sull’Altopiano dei Sette comuni e nei monti circostanti (Pasubio e Novegno in primis). Le montagne vicentine, infatti, hanno visto cadere migliaia di vite e i segni di quella strage sono testimonianza e monito per chiunque.

I quattro centri visita che fungono da porte di accesso al museo sono i punti nevralgici di questo ecomuseo e si consiglia di partire da uno di questi prima di avventurarsi sulle montagne. Uno è ad Asiago e uno a Foza, ultimo nato e tecnologicamente avanzato. Ci sono poi quelli di Fusine, nei pressi di Posina, e Tonezza del Cimone. Qui potrete recuperare cartine e informazioni. Lungo i diversi chilometri di sentieri che innervano l’ecomuseo sono state piazzate più di 350 bacheche in italiano e in tedesco, in corrispondenza dei luoghi più significativi. Ognuna descrive i fatti accaduti nel luogo e la funzione dei manufatti visibili. I testi sono frutto di ricerche d’archivio condotte da alcuni studiosi a Roma, al genio civile, e a Vienna, ritrovando foto, documenti, schizzi austriaci, ma pochi progetti originali di fortezze e altre costruzioni. Particolarmente interessanti sono le bacheche

VERSO IL CENTENARIO

G

ià due anni fa è nato in Veneto il Comitato regionale centenario grande guerra che si occupa di preparare le celebrazione previste per il 2014. Si sta lavorando per progettare e trovare i finanziamenti per le celebrazioni. E’ al lavoro anche un comitato scientifico che cura i diversi progetti attorno alla Grande guerra, e un comitato dei soci partecipanti (enti, associazioni e privati cittadini) che propongono progetti e interventi e mettono a sistema tutto quanto verrà realizzato.

disseminate lungo i sentieri delle Melette di Foza in cui vengono riportate numerose citazioni dal celebre romanzo Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu che combatté proprio qui. Tra gli interventi più importanti ultimati grazie al progetto vanno annoverati quelli sulle fortezze tra cui si può citare il forte Campolongo, costruito completamente in cemento armato. L’edificio, preservatosi durante la guerra, era stato consumato dal tempo, quindi è stato ricostruito, conservando le parti distrutte da due granate, studiando le foto d’epoca e il forte gemello di Colico, rimasto intatto con tutte le attrezzature originali. Poi ci sono stati parecchi interventi in campo aperto tra cui vanno citati l’Ortigara e il Pasubio. Qui non si è ricostruito nulla, laddove rimanevano esclusivamente macerie ci si è limitati a ripulire e mettere in sicurezza. Questo è accaduto per le trincee, ma anche al forte Verena dove è stato creato un percorso di visita alle rovine. Sul forte Interrotto invece il recupero ha permesso la creazione di un contenitore per manifestazioni culturali, grazie alla bellissima piazza d’armi.

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• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche: (Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00) -

Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.; Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente; Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia; Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana; Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”; Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice, Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.

ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE REGIONE del VENETO

• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre); • “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00) • “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra” con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”. Palazzo Goldoni, Chioggia

DOMENICA 14 OTTOBRE

Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBRE

Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

MARTEDI 16 OTTOBRE

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

SABATO 13 OTTOBRE

MERCOLEDI 17 OTTOBRE

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBRE

Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBRE

Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBRE

Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBRE

Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

www.ottobreblu.it info@ottobreblu.it Tel. 041 491199

dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:

GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ

EVENTI PERMANENTI CENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE


I nostri esperti 37 Rivolgiti all’avvocato

Questioni di Giustizia

l’ottico

Vertigine visiva Valentino Micaglio

Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Buongiorno Avvocato, sono Giulio e sono dipendente di una catena di officine, venivo assunto lo scorso anno e dal titolare mi veniva assicurato che il mio contratto era di tipo dipendente, a tempo pieno e indeterminato. Il titolare dopo quasi Buongiorno Avvocato, un anno dalla mia assunzione, mi convocava per indicarmi che è prossima la scadenza del contratto e che sono titolare di una ditinto lavanderia e ho ricevuto unasua contestazione da parte di una mi darebbe la possibilità essere assunto in un’altra officina della catena poco distante con contratto cliente in merito ad un lavaggio di una fodera di una testata di un letto macchiata di stagionale, in quanto nella presente “c’è poco lavoro”, l’alternativa sarebbe andarmene. Io ero convinto, dalle nero. Premetto che allatempo fodera ci venivi erano degli aloni gialli, chenella nonbusta sussistevano rassicurazioni ricevute dell’assunzione e dalle indicazioni contenute paga, ove dopo non è la dataedimi termine del icontratto ove sono gli scatti il mio contratto non fosse a ilindicata lavaggio chiede danni. eNel mio indicati negozio vi è di unanzianità, cartelloche che indica chiaramente tempo determinato, bensì aesser tempofatti indeterminato, pertantodalla mi sono recato all’INPS ove mi è stato detto che il mio che i reclami devono entro 8 giorni restituzione. contratto è a tempo indeterminato. Il mio sospetto è che essendo mia moglie in attesa di un figlio, il titolare cerchi un modo per liberarsi di me, visto che vi è un altro dipendente con le mie medesime mansioni, senza carichi familiari, con contratto a termine a cui ha già detto che rinnoverà il contratto. Cosa mi consiglia?

Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it

Gentile sig. Paolo, Caro Giulio, la clientepresenta ha due incaricato una la questione ordini di problemi persona ha agito quale suo da risolvere:che il primo attiene alle modalità rappresentante, il quale dichiarava di esercizio dello ius variandi del datore di espressamente di delagire nome lavoro in caso di calo lavoro, inil secondo e per conto della clidenunzia il problema del licenziamento discriminatorio.è pervenuta tardivamente Il datore di lavoro, quando siche trovaper in possibile interazione di altri fattori condizioni di avere scarsità di commesse dopo la consegna federa che ma il personale assuntodella è in esubero, può da soli avrebbero potutoper determinare intimare il licenziamento giustificato un danno. motivo oggettivo, ovvero per carenza di lavoro. Se però il datore di lavoro è titolare di più unità produttive e non tutte subiscono lo stesso calo di lavoro, il datore di lavoro deve prediligere al licenziamento, l’assegnazione del lavoratore presso altra unità produttiva, mantenendo però al lavoratore le medesime mansioni, l’attuale contratto e identico inquadramento. Questo potere del datore di lavoro si chiama jus variandi ed è un potere che, quando correttamente esercitato, è pienamente legittimo. Quindi, se il suo datore di lavoro decide, per esigenze date dal lavoro, di ricollocarla in altra unità produttiva mi par di capire poco distante dalla attuale, lo può fare, ma mantenendo il suo attuale contratto di lavoro, solo questo comportamento sarebbe legittimo. La cessazione con nuova assunzione a termine presso l’altra filiale non sembra rispondente a reali esigenze lavorative, bensì sembra piuttosto volta ad evitare che lei possa usufruire del congedo di paternità, che attualmente viene garantito anche agli uomini oltre che alle donne. Il contratto a termine invece permetterebbe al datore di lavoro di condizionare la prosecuzione del rapporto di lavoro al fatto che lei non chieda il congedo di paternità. Questo scopo, che peraltro mi sembra avallato dalle promesse del datore di lavoro di rinnovo del contratto all’altro dipendente, rende l’eventuale licenziamento per giustificato motivo oggettivo chiaramente discriminatorio, quindi il licenziamento sarebbe nullo. Se davvero vi fosse un calo di lavoro, il datore di lavoro, per legge, deve operare licenziando prima gli apprendisti, poi i lavoratori con contratto a tempo determinato, poi tra i lavoratori a tempo indeterminato, operare se possibile una ricollocazione. In questo caso, lei potrà accettare la ricollocazione se viene mantenuto il suo attuale contratto, non firmi in nessun caso lettere di dimissioni, ove le venisse intimato un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, provveda ad impugnarlo immediatamente chiedendo l’immediata reintegrazione in quanto nullo per ragioni discriminatorie. Per info su questo m.nuvoletti@gmail.com

articolo

L’APPARECCHIO DEI BAMBINI E’ molto frequente che i genitori si preoccupino della dentatura dei bambini e si chiedano quale sia il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico, ossia un trattamento che porti i denti ad allinearsi e ad avere una forma regolare e d armonica. I miglioramenti che si possono ottenere sono molteplici: l’estetica facciale, il sorriso, la pulizia più accurata e la maggiore prevenzione di carie e tartaro. Ma vi sono dei vantaggi altrettanto importanti dal punto di vista scheletrico; specifici apparecchi detti intercettivi risolvono con semplicità le malocclusioni dovute alla forma particolare della mandibola e del mascellare superiore se sono trattate nell’età puerile, momento in cui le ossa sono più facilmente malleabili. In età adulta invece la questione può diventare più seria in quanto il palato ogivale (stretto) e altri problemi di malocclusione necessitano di una cura mediamente più lunga. L’ortodonzia intercettiva può cominciare già dai 5 anni, anche se sono presenti ancora dei denti da latte; è questo il momento in cui si possono già diagnosticare le malocclusioni e correggerle in tempo.

L

a vertigine può essere definita come una sensazione di instabilità ed è un sintomo, non una malattia, di disorientamento in relazione alle cose attorno a noi. La sintomatologia vertiginosa può variare da una leggera sensazione di capogiro sino ad una grave e severa sensazione di instabilità che ci può far cadere con effetti anche gravi o la perdita di motilità che alla guida diventerebbe di estremo pericolo. Problemi ai muscoli oculari o problemi di rifrazione possono causare instabilità. Un esempio di tale tipo di disturbo è quello che un individuo può avere durante la guida se porta occhiali che appartengono ad un’altra persona oppure di instabilità visiva causata da una non corretta ametropia, tipo l’astigmatismo, o quando si vede sfrecciare un treno che va in direzione opposta alla nostra. Gli occhi rispondono inviando al cervello una rapida serie di impulsi, che indicano che il corpo è in movimento rotatorio. D’altra parte, le orecchie ed il sistema di muscoliarticolazioni, inviano al cervello impulsi che indicano che il corpo non è in movimento rotatorio ma solo in movimento in avanti. Il cervello, nel ricevere tali informazioni confuse (dagli occhi che indicano movimento, dalle orecchie e dal sistema muscoli-articolazioni che indicano il contrario) invia allo stesso modo, ai vari muscoli e ghiandole, ordini confusi che possono causare sudorazione, nausea, e vomito. In tale situazione quando un individuo è seduto nel sedile di fronte e guarda in avanti, gli occhi, le orecchie, e il sistema muscoli -articolazioni, lavorano in modo più uniforme, e la possibilità di avere la sensazione di mal d’auto è minore. Un disturbo visivo può essere causato da vertigini di altra origine. La incapacità intermittente di focalizzare, la difficoltà nella lettura, intermittente sensazione di appannamento visivo, possono derivare da piccoli movimenti riflessi dagli occhi (scosse). Le vertigini si possono avere per altri motivi, quali : problemi otologici, stress emotivi, gli stati di tensione, e l’assunzione di un’eccessiva quantità di alcool. l’insufficienza circolatoria, la disfunzione metabolica o allergica, i tumori o i traumi, possono produrre questo tipo di instabilità con o senza disturbi dell’equilibrio, e altri che per esigenze di spazio non elenchiamo.

BIBLIOGRAFIA: www.gruppootologico.it OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


38 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) LE OMBRE Trova l’ombra corretta

info@azzurraedizioni.com SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome del cantante in foto

A

B

ALBUM - AMORE - COVER FAMIGLIA - GOSSIP - HIT - VINO ITALIANO - POWER - SOLE PRODUTTORE - PUGLIA - VITA ROMINA - SHOW - SOLISTA Chiave (6) - Il nome.................................. ................................................................

C

D

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome. AD - AN - DA - EL - ID - MO - SO - TI TV - UD - ASI - DEI - ORA - REO - SII SUL - TAP - VOI - ALIA - ARNO META - SIAM - VOCE - PRORA ANTICA - IPNOSI - OVIEDO - PISANO SCIATO - MUOIONO - STAPPATURA The profession (le professioni) Impariamo l’inglese ACTOR (attore) BAKER (panettiere) BUYER (compratore) CARER (badante) COOK (cuoco) DANCER (ballerino) DOCTOR (dottore) ENGINEER (ingegnere) LAWYER (avvocato) MODEL (modella) NURSE (infermiere) PAINTER (imbianchino) POSTMAN (postino) RETIRED (pensionato) SOLDIER (soldato) VET (veterinario) WAITER (cameriere) WRITER (scrittore)

CHIAVE (11) - Una professione.....................................................................................

Aforismi divertenti

Soluzioni:

• Il genio è per il 10% ispirazione, e per il 90% sudorazione. • Il cervello è un organo meraviglioso. Comincia a lavorare quando ci si alza dal letto e smette quando si entra in ufficio. • Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti.

LE OMBRE:

Giochi e tanto divertimento:

corretta: C

• Sapete come si chiama la modella giapponese con le misure perfette? Mimi Sury. • Come si chiama il più grande cocainomane giapponese? Hiothiro Nariga. • Come si chiama il più famoso comandante delle frecce tricolori? Gino Vantuno. • Come si chiama il più esperto geologo brasiliano? Pedro Macinho. • Come si chiama il più grande produttore di autoveicoli cinese? Cam Yong Chin. • Come si chiama il più forte saltatore in lungo congolese? Mozombo Nabuca. • Come si chiama il più gentile autista di autobus congolese? Takalasu Chenduma. • Come si chiama il più imbattuto portiere di calcio giapponese? Tutiri Yoparo. • Come si chiama il più assiduo suonatore di citofono vietnamita? Vien Po Ju. • Come si chiama il peggiore avvocato italiano? Massimo Della Pena. • Come si chiama il più sadico bagnino romano? Adamo Rigonfio. • Come si chiama il più grande idraulico italiano? Oscar Dabbagno. • Come si chiama il più turbolento studente italiano? Oscar Manato.

• Come si chiama il più abile scultore italiano? Oscar Pello. • Come si chiama il più bravo calzolaio italiano? Oscar Pone. • Come si chiama l’uomo più conosciuto d’Italia? Rino Mato. • Come si chiama il più accanito fumatore italiano? Nico Tina. • Come si chiama la più grande cinofila italiana? Tornaccasa Alessia. • Come si chiama il più fornito pizzicagnolo arabo? Alì Mentari. • Come si chiama il più maldestro barbiere arabo? Allah Mett. • Come si chiama il più dispettoso bambino arabo? Moustafà Appost. • Come si chiama il più famoso saltatore arabo? Dalì Allah. • Come si chiama il più forte lanciatore di peso arabo? Buth Allah. • Come si chiama il miglior posteggiatore rumeno? Emmo Cumescu. • Come si chiama il più bravo detective rumeno? Silu Pescu. • Come si chiama il più ricercato evaso rumeno? Nicolae Ciauescu. • Come si chiama il più forte tuffatore spagnolo? Casco De Panza. • Come si chiama la più forte tuffatrice spagnola? Maia Chespansada. • Come si chiama il più astuto investigatore spagnolo? Vasco Tesgama.

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IL BRUNELLO DI MONTALCINO

Denis Meneghini

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MONTALCINO, NELL’ITALIA CENTRALE, IN TOSCANA, IN UNA ZONA COLLINARE DI RARA BELLEZZA, CHE DAL 2004 È ISCRITTA NEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO. QUI SI ALTERNANO VIGNETI, ULIVETI ED

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SI PRODUCONO VINI ROSSI DI STRAORDINARIA BELLEZZA E LONGEVITÀ, OTTENUTI

DAL VITIGNO SANGIOVESE. IL VINO PIÙ IMPORTANTE È SENZA OMBRA DI DUBBIO IL

BRUNELLO DI MONTALCINO, CHE ASSIEME CHIANTI E AL BAROLO, È LA PIÙ IMPORTANTE FORMA DI MADE IN ITALY ENOLOGICA NEL MONDO. LA STORIA DEL BRUNELLO DI MONTALCINO È LEGATA A DOPPIO FILO ALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI. DURANTE LA SECONDA METÀ DELL’800 SI EBBE UNA NOTEVOLE SVOLTA ENOLOGICA DA PARTE DI CLEMENTE SANTI ED IN SEGUITO DAL NIPOTE FERRUCCIO BIONDI, CHE POI PRESE ANCHE IL NOME DEL NONNO MATERNO, DIVENTANDO BIONDI-SANTI. QUESTI, FACENDO UNA SELEZIONE ACCURATA DELLE UVE DI SANGIOVESE, CAPÌ CHE PER OTTENERE IL VINO CHE VOLEVA DOVEVA USARE UN SOLO VITIGNO, MENTRE PRIMA SI MESCOLAVANO DIVERSI TIPI DI UVE. NEL 1865 SI EBBE LA PRIMA VINIFICAZIONE E QUELLO CHE SE NE OTTENNE FU UN VINO CORPOSO, CALDO, ARMONICO E MOLTO VELLUTATO. DA QUELLA VOLTA IL CONSENSO NEI CONFRONTI DEL BRUNELLO CREBBE IN MODO ENORME E, AI GIORNI NOSTRI, NON HA ANCORA SMESSO DI CRESCERE. LA BOTTIGLIA PIÙ ANTICA CHE SI CONOSCA È DATATA 1888 ED È GELOSAMENTE CONSERVATA DALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI. IL BRUNELLO DI MONTALCINO DEVE ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° GENNAIO DEL QUINTO ANNO DOPO LA VENDEMMIA, È UN VINO CHE PUÒ DURARE, SEMPRE CHE L’ANNATA LO PERMETTA, ANCHE UN SECOLO SENNÒ POCO CI MANCA, MIGLIORANDO CONTINUAMENTE LE PROPRIE QUALITÀ. E’ UN VINO IDEALE PER ARROSTI DI CARNI ROSSE, CACCIAGIONE E CARNI ALLA GRIGLIA. OLTRE AL BRUNELLO IN QUESTA ZONA VIENE PRODOTTO ANCHE IL ROSSO DI MONTALCINO, CHE ALTRO NON È CHE L’ESPRESSIONE DEL SANGIOVESE CHE SI PUÒ BERE ANCHE GIOVANE. INFATTI IL ROSSO DI MONTALCINO PUÒ ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° SETTEMBRE DOPO LA VENDEMMIA. PER CHI FOSSE AMANTE DEI VINI DA DESSERT QUI SI PRODUCE IL MOSCADELLO, VINO BIANCO DI ANTICA TRADIZIONE PRODUTTIVA, DECANTATO ANCHE DA UGO FOSCOLO. AL

SCHIACCIATINE ALL’UVA MOSCATA SARÀ ANCHE PERCHÉ VA DI MODA, MA NELLA STAGIONE DELLA VENDEMMIA QUESTE SCHIACCIATINE ALL’UVA ANDAVANO PROVATE. ABBIAMO SCELTO UN TIPO DI UVA UN PO’ AMAROGNOLA, MA D’ALTRONDE LA NOSTRA È LA TERRA DEL VINO MOSCATO. UN DOLCETTO LEGGERISSIMO SIA PER LA FARINA UTILIZZATA (QUELLA DI RISO È NOTORIAMENTE PIÙ DIGERIBILE) SIA PER L’ASSENZA DI BURRO E OLIO. CON QUESTI POCHI INGREDIENTI SIAMO RIUSCITE AD ESALTARE IL SAPORE DEI CHICCHI D’UVA, OTTENENDO COMUNQUE DELLE SCHIACCIATINE MORBIDE E DELICATE.

INGREDIENTI PER 9 SCHIACCIATINE: 85G FARINA DI RISO 20G FARINA 00 40G FARINA AUTOLIEVITANTE 140G UVA MOSCATA 2 CUCCH.NI ZUCCHERO 1 UOVO PICCOLO LIQUORE ALL’ANICE LATTE

PROCEDIMENTO

SETACCIARE LE FARINE, UNIRVI LO ZUCCHERO, I CHICCHI D’UVA INTERI ED IL LIQUORE; AGGIUNGERE L’UOVO ED IMPASTARE CON UN CUCCHIAIO. AIUTARSI CON IL LATTE PER OTTENERE UN COMPOSTO MORBIDO. RIEMPIRE GLI STAMPINI IN SILICONE E CUOCERE IN FORNO VENTILATO A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, VERIFICANDO LA COTTURA CON UNO STECCHINO. LASCIARE RIPOSARE IN FORNO SPENTO, PRIMA DI SERVIRE.

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Associazione che promuove l’aggregazione e la socializzazione tra persone nella sede di Noventa Padovana (vicino al centro di Strà - VE) proponendo corsi di maglia,economia domestica (cioè imparare ad accorciare i pantaloni o cambiare una lampo…) recupero e riciclo di materiali naturali trasformandoli in cose utili e belle ad esempio, pantofole con la lana infeltrita (cotta) di sicuro effetto e molto originali, idea regalo per ogni occasione, ed inoltre diamo spazio alla nostra fantasia con la bigiotteria o il cucito creativo (cuscini, pupazzeria, sacchetti portatutto oggetti per la casa o la cameretta dei bambini).

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SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO L’EROS SI FARÀ MENO PASSIONALE E PIÙ CEREBRALE E LE RELAZIONI SI BASERANNO SU AFFINITÀ INTELLETTUALI E INTERESSI CONDIVISI · S ALUTE INFORMATISSIMI SULLE NOVITÀ IN FATTO DI DIETE E TRATTAMENTI ESTETICI: LA MOTIVAZIONE SARÀ AI MASSIMI LIVELLI. APPROFITTATENE!

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

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CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

ASCINO I SINGLE SARANNO IRRESISTIBILMENTE SOSPINTI VERSO TERRE LONTANE, ATTRATTI DA PERSONE INSOLITE DI CONTESTI CULTURALI DIVERSI · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ INTERMITTENTE, INTEGRATE LA PALESTRA CON RILASSAMENTO ORIENTALE, O CON DISCIPLINE TIPO TAI CHI O QI GONG

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

QUALCHE POSSIBILE EQUIVOCO NELLA COMUNICAZIONE, CHE SARÀ IMTONI PIÙ SOMMESSI E CONFIDENZIALI · S ALUTE E’ TEMPO DI FARE CONTROLLI MEDICI DI ROUTINE, COME UNA VISITA DENTISTICA: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE! FASCINO

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ATTRATTI DA PERSONE MISTERIOSE E NON FACILMENTE DECIFRABILI. MANTENETE IL CONTROLLO NELLE RELAZIONI · S ALUTE SIETE AGILI, PERCIÒ VI CIMENTERETE IN UNA MIRIADE DI ATTIVITÀ: DAL PARACADUTE ASCENSIONALE

VERGINE 24/08 22/09

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ATTENDONO CONOSCENZE DAVVERO MOLTO INTERESSANTI, PURCHÉ SIATE PIÙ FIDUCIOSI NEI CONFRONTI DELLE NOVITÀ · S ALUTE DEDICATEVI TUTTO IL TEMPO NECESSARIO A STAR BENE. L’ATTENZIONE PER L’ESTETICA, L’IGIENE E LA SALUTE È CONSIGLIATA

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Secondo classificato al concorso “Fotografa la tua Arte” in occasione della 4ª Festa dell’artigianato artistico

FALEGNAMERIA LONGHIN maestri artigiani in riviera del Brenta

la Falegnameria longhin, un microcosmo dove respiri la contemporaneità, l’innovazione, la tecnologia, e vieni colto di sorpresa dai gesti antichi e sapienti del maestro. di colui che ha bisogno di fermarsi, di toccare, di sentire, di pensare. e’ un luogo di silenzio. Uno spazio di pensiero. la riviera del Brenta è ricca di queste realtà. gli uomini le loro piccole imprese, sono una parte pulsante del nostro Paese e patrimonio della bellezza che ci circonda.

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25-26-27-28 ottobre 2012

SPECIALE COMMErCIAnTI

I padiglioni:

Come arrivare In Auto: Da Venezia, uscita Padova Est. Da Milano, uscita Padova Ovest. Da Bologna, uscita Padova Sud. In Treno: Stazione ferroviaria a 500 m dalla Fiera. Treni diretti internazionali. In Aereo: Aeroporto di Venezia a 30 minuti d’auto. Shuttle per la fiera ogni 30 minuti.

1 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, restauratori, edilizia specializzata 2 • Privati: auto e moto in vendita 3 • Mostra Gilles Villeneuve, modellismo e concorso di eleganza per modellini Ferrari GTO 4 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, edilizia specializzata 5 • Commercianti e restauratori 6 • Commercianti e restauratori 7 • Ricambistica auto 8 • Ricambistica auto e moto, commercianti moto 7/8 (galleria) • Modellismo 11 • Commercianti e restauratori 14 • Commercianti e restauratori, Club, editoria specializzata 15 • Club, scuderie, registri di marca Percorso “Collezionismo e vintage”: Pad 4, 5, 6, 11, 14.

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