della Riviera Est
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.23 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Sociale Crisi, meno assicurati sulle strade
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Campagna Lupia L’opposizione abbandona il consiglio
Mira Villa Levi Morenos, chiesti i soldi al governo
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EDITORIALE
OriagO in fiOre, la festa e’ prOnta
La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*
Domenica 7 aprile si terrà la trentaseiesima edizione della tradizionale festa “Oriago in fiore”. Dalle ore 9, lungo Riviera San Pietro e in Piazza Mercato, sarà possibile passeggiare tra le bancarelle e gli stand ispirati al tema dei fiori anche se non mancheranno degli eventi collaterali. pag. 9
teatrO, Villa dei leOni un successO
La stagione teatrale in villa dei Leoni chiuderà nel mese di aprile, gli ultimi appuntamenti sono della rassegna Azioni-Reazioni. E’ ancora presto per fare un consuntivo di fine stagione ma i dati parziali, di metà stagione, sono decisamente buoni: prosa più di 250 presenze medie a serata ... pag. 16
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Invasione di droga in Riviera del Brenta A Stra scoperta una raffineria di eroina con 80 chili di stupefacente, a Oriago 17 chili di marijuana
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n Riviera del Brenta è boom di produzione e spaccio di droga, e anche di consumo. Il comprensorio dei dieci comuni si conferma, insomma, centrale di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti di grande importanza, collocata fra le province di Padova e Venezia. Ma veniamo ai fatti che hanno caratterizzato le cronache degli ultimi mesi, alcuni dei quali eclatanti. Fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 è stata scoperta addirittura una raffineria di droga in via Tergola a Stra, gestita da un albanese che
aveva con sé 80 chili di eroina. Non era mai successo fino ad ora. E poi arresti importanti a Fiesso con sei magrebini che avevano mezzo chilo di eroina e altri albanesi arrestati con due chili e mezzo di droga fra Fossò e Vigonovo dai carabinieri della Compagnia di Chioggia. Ma non è stata scoperta solo droga pesante: fra Oriago e Mestre sono stati sequestrati 17 chili di marijuana. Insomma l’area sembra un punto di snodo del traffico importante a livello regionale per tutti i tipi di sostanze in circolazione. I sindaci sono preoc-
alle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero inestricabile, o perlomeno difficilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Proprio quello che non ci voleva in una situazione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata. Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di partiti che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa parte: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fino a due anni fa avevano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elettorale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.
cupati di quella che è un’emergenza sociale e criminale. Criminale perché il fenomeno rischia di aggregare su questi nuovi scambi vecchi spezzoni della mala che possono saldarsi con nuove leve del crimine, cresciute al tempo della crisi. Dati preoccupanti nei mesi scorsi sono stati dati, dal punto di vista sociale, anche da Monica Lazzaretto, direttrice della Cooperativa Olivotti che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti. E’ continua a pag. 3 un centro di riferimento per tutto il territorio dell’Ulss 13. pag. 14 *alessandro.abbadir@gmail.com
L’Intervento
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ome tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun pronunnti ziame ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi Finan lizzati na Perso è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.
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EDITORIALE
segue da pag.
La crisi dietro la protesta
Edilizia
pianO casa, trend pOsitiVO nel VenezianO Ampliamento e ristrutturazioni delle abitazioni previsto dalla legge sul Piano Casa, continua anche nei primi mesi del 2013 il trend positivo nel Veneziano. A gennaio e febbraio di quest’anno la Provincia ha infatti già ricevuto 205 pratiche dai 44 comuni del territorio, relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge sul Piano Casa. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge, fino al 28 febbraio scorso sono state 8354 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni. “Valuto queste cifre positivamente - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor - 205 pratiche presentate dall’inizio dell’anno sono un segno evidente del gradimento nei confronti della legge. Si tratta di un’autentica boccata d’ossigeno per i nostri artigiani in un momento di crisi che ha colpito in modo pesante anche il settore delle costruzioni”.
Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e inefficienze. Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti). Ancora una volta il centrosinistra interpreta con difficoltà le dinamiche di una regione che fino a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fine i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme. di Alessandro Abbadir
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Riviera
“Le delizie della Brenta: arte, cultura, gastronomia, natura, artigianato tra Padova e Venezia” è la nuova guida presentata lo scorso 15 febbraio alla Bit, Borsa internazionale del Turismo di Milano. Si tratta di una proposta per il turista che ama soffermarsi per meglio conoscere i territori, attraverso un approccio lento e sostenibile delle sue bellezze architettoniche, paesaggistiche, ambientali per apprezzarne la storia, l’arte e la natura. Una guida che mette in evidenza le bellezze in particolare della Riviera del Brenta.
Mira
pOlitica
I grillini vogliono fermare le grandi opere pag.
caMpOlOngO
Il comune vende l’ex scuola per costruire quella nuova pag.
caMpOnOgara Illuminazione pubblica al risparmio
Provincia
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incentiVi per l’acquistO di biciclette
A Mira
pOnte chiusO finO a giugnO
Regione OccupaziOne
Un commento al voto nel Veneziano pag.
aMbiente
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I gruppi di cammino, tra moda e salute
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Bando
E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.provincia. venezia.it/trasparenza/bandi-di-garaaperti, il bando per l’acquisto, a condizioni agevolate, di biciclette e/o biciclette a pedalata assistita rivolto ai residenti della provincia di Venezia. Il materiale è reperibile all’indirizzowww.trasporti.provincia. venezia.it/mososten/IncentiviBICI/IncentiviBICI.html. Si punta ad favorire le azioni di mobilità sostenibile promosse dagli enti locali aiutando i cittadini a scegliere mezzi di trasporto non inquinanti.
Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Vasto assortimento piante da esterno e interno
Turismo
nuOVa guida sulla riViera del brenta
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persOnaggiO
Corallino racconta la “sua” Chioggia pag.
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Ecco il Veneto giovane delle “Start Up” pagg.
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VOci da palazzO
Comuni in fuga verso le provincie autonome pag. 34
cultura L’influenza di Wagner nelle arti tra ‘800 e ‘900 pag.
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Resterà chiuso al traffico per 90 giorni, a Malcontenta di Mira, il ponte sullo scolo Foscara, in via Bastie Interne. Uno dei sostegni laterali è in precarie condizioni di staticità e determina una situazione di rischio per il transito degli automezzi. Con un’ordinanza urgente e con lo scopo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, il sindaco di Mira Alvise Maniero ha disposto da la chiusura al transito di tutti gli automezzi sul ponte che attraversa lo scolo consortile, in via Bastie Interne.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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di
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese EFFETTI DELLA CRISI In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli dei quali, il 3,8% viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti, sono Treviso e Vicenza con 62 auto ogni 100 abitanti. Sono seguite da Verona e Rovigo con 61, Belluno e Padova 60 ed infine Venezia con 52 di Alessandro Abbadir
A Verona nel 2012 sono stati 34 i multati perchè non avevano alcuna copertura assicurativa
In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap
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Sempre più auto senza a
a crisi provoca un fenomeno inaspettato e pericoloso: sulle strade della nostra regione circolano sempre più auto prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Il fatto è certificato dai controlli fatti dalle forze dell’ordine sul territorio e anche in altre parti del territorio italiano. Di fatto in circolazione ci sono auto che sono delle vere e proprie mine vaganti sia dal punto di vista della sicurezza (vengono fatte circolare nonostante non abbiano passato la revisione), sia da punto di vista giuridico (senza assicurazione: se si fanno incidenti o si paga in proprio i danni o si rischia di provocare danni a terzi non risarcibili). In Veneto la percentuale dei veicoli trovati senza la classica Rc auto non è altissima rispetto ad altre zone d’Italia, ma comunque in costante aumento rispetto a 5 anni fa, quando le auto senza assicurazione si stimava fossero solo qualche decina di migliaio, insomma un dato che da decenni era fisiologico. Ora l’impennata, la gente non ha soldi e rischia viaggiando senza assicurazione. I veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono stati fatti posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni. Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte
gli Obblighi della legge: reVisiOne
Ogni quanto va fatta
O
ltre alla questione dell’assicurazione c’è quella della revisione del mezzo nei centri autorizzati o alla Motorizzazione. Revisione delle auto, insomma, ogni quanto farla? La prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg e dal 2003 motoveicoli e ciclomotori. La revisione è invece obbligatoria con cadenza annuale per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città). Va prestata attenzione poi che con il “Decreto Liberalizzazioni di Monti” anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due.
il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira su una percentuale a livello nazionale del 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Ci sono dati come quelli della Sicilia con il 14 % e la Calabria con il 13% davvero preoccupanti. Ma ci sono anche regioni del sud virtuose, come la Puglia con il 2,7% delle auto senza assicurazione. In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli circolanti (dati ufficiali del 2010) dei quali, dalle stime della Polizia e dell’Aci, il 3,8 % viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti (e quindi potenzialmente anche più ad alto rischio che circolino senza assicurazione) ed abitanti sono Treviso e Vicenza (62 auto ogni 100 abitanti), seguite da Verona e Rovigo (61), Belluno e Padova (60) ed infine da Venezia (52). Ci sono dati che emergono dai controlli specifici nelle singole provincie che fanno riflettere. A Verona ad esempio nel corso del 2012, i vigili hanno scoperto 481 veicoli sprovvisti di assicurazione, un vero e proprio record negli ultimi cinque anni. Nell’anno precedente le violazioni accertate erano state 428 e nel 2010 solo 385. Nel 2012 sempre a Verona quindi sono stati 34 i conducenti multati per la mancata copertura assicurativa a seguito di sinistro stradale. Multe
decisamente “salate”, perché il codice della strada prevede sanzioni fino a 3.366 euro con il sequestro del veicolo. I dati dimostrano che la guida senza assicurazione insomma si è radicata anche in una città veneta tra le più forti a livello economico. Ma i disagi non mancano nemmeno a quegli automobilisti in regola che, loro malgrado, si trovano coinvolti in incidenti con altri veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Cosa fare in questi casi? A rispondere è Carlo Pognici avvocato della Federconsumatori di Venezia.“In Italia -spiega Pognici - è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subito un incidente con un veicolo non assicurato. Il Fondo di Garanzia prevede risarcimenti nel caso in cui avvenga un sinistro con veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario o con mezzi spediti nel territorio italiano da un altro Paese dell’Unione europea. È prevista una copertura assicurativa anche nel caso in cui avvenga un incidente con un veicolo estero con targa non corrispondente”. In ognuno di questi casi il danneggiato deve inoltrare richiesta di risarcimento con raccomandata alla Consap e all’impresa designata. Info www.consap.it, insieme ad un modulo per la domanda. In quarant’anni di attività il Fondo di Garanzia ha versato risarcimenti per oltre sei miliardi di euro relativi a 1,3 milioni d’indennizzi.
Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Veneziano
assicurazione sulle strade Risparmio I dati tendenziali in Veneto
Comparazioni dei prezzi on line, è boom di Alessandro Abbadir
C spalla pag 5 per vene-
omparare i prezzi on line delle assicurazioni permette di fare scelte più oculate in tempo di crisi. A rendere chiara la situazione nella nostra regione sono i dati che sono arrivati con il rinnovo delle assicurazioni nelle prime settimane di gennaio. Dai primi dati tendenziali, il numero degli automobilisti veneti che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza Rc Auto, è aumentato del 31%. Chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio, garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima. “Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.it – nel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto”. Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 45.000 preventivi compilati in Veneto nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto che in molte altre regioni. Nel dettaglio: la provincia di Padova ha visto un vero e proprio boom con un incremento che ha sfiorato il 38% rispetto al 2012, ma sono altissime anche le percentuali di aumento registrate nelle province di Vicenza (+32,5%), Venezia (+30,1%), Treviso (+29,7%) e Verona (+26,4%); al di sopra della media nazionale anche Rovigo (25%) e Belluno (22,4%). Chi sono le persone che hanno deciso di utilizzare lo strumento on line per la comparazione? Sono per la maggior parte imprenditori, pensionati e artigiani.
ziane
I dati dei vigili
Boom di sequestri e polizze carissime I
l fenomeno della guida senza assicurazioni e con la revisione dell’auto scaduta, è’ una costante anche nei principali centri della provincia di Venezia. Abbiamo i dati provenienti dai report delle polizia municipali di Chioggia, San Donà, Mira, Portogruaro. A Chioggia ci sono stati ben 174 casi di assicurazione mancante o, addirittura, falsificata, nel biennio 2011-2012, a fronte di 73 casi analoghi nei due anni precedenti (con un aumento, quindi, del 138%). C’è poi un buon piazzamento anche dei casi di omessa revisione del veicolo che, sempre prendendo a base l’ultimo biennio, a confronto con quello precedente, arriva a quota 180 rispetto a 112, un aumento del 60%. Le conseguenze sono pesanti infatti la mancata revisione, in caso di incidente, equivale alla mancata assicurazione. La possibilità di incappare in uno scontro con un automobilista che, poi, si scopre essere non assicurato, non è più una probabilità remota. Farsi risarcire diventa molto più complicato. A San Donà sono 180 le auto trovate, nel corso dell’anno, o con assicurazione scaduta (il 60%) o addirittura senza copertura assicurativa (il 30-35%) o con tagliando risultante pagato, ma in realtà falsificato (il 5-10%). Si tratta del 50 per cento in più circa rispetto alla media degli anni precedenti. “Inizialmente - dicono sconsolati i vigili di San Donà - erano le auto senza copertura assicurativa, adesso vengono fermati anche automobilisti privi di licenza di guida. E’ un dato che fa riflettere”. Anche a Mira, il centro più popoloso della Riviera del Brenta si registrano dati inquietanti. Qui calano le multe, ma non quelle per divieto di sosta ed aumentano le persone denunciate. Impennata delle auto sequestrate per mancata revisione o senza assicurazione. La polizia municipale di Mira è la seconda in Italia per l’azione di controllo dei documenti di trasporto merci su tir italiani ed esteri. “Nel 2012 – dice il comandane Mauro Rizzi - sono stati fatti 2.398 verbali per violazione al Codice, per circa 450mila euro di sanzioni. Le multe sono diminuite. Emerge l’alto numero di verbali emessi nei confronti degli autisti di mezzi pesanti (497), come pure per divieto di sosta (733). Le patenti ritirate sono state 161, le carte di circolazione 56. Ma ecco il problema del momento: sono state accertate 133 mancate revisioni e 86 mancate coperture assicurative. Significativo il numero di sanzioni nei confronti di automobilisti privi di qualsiasi documento: 157. Sono stati 95 i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 127 quelli sottoposti a fermo, 17 quelli oggetto di rimozione”. Infine a Portogruaro, nel 2012 ci sono state da parte dei vigili, oltre 7.000 le violazioni accertate, con 16 sequestri di veicoli non assicurati, 74 patenti ritirate, 15 veicoli rimossi e 13 fermi amministrativi. Sono stati 188 gli incidenti rilevati nel 2012, uno ogni due giorni, senza considerare quelli rilevati da altre forze dell’ordine; 12 i permessi per disabili ritirati e 102 auto e 5 ciclomotori privi di assicurazione, un dato che fa riflettere. Se gli irresponsabili (complice la crisi), che guidano senza assicurazione e revisione sono molti va anche detto (non come scusante sia chiaro), che l’assicurazione dell’automobile in provincia di Venezia è la più cara del Veneto. Il costo medio di un’assicurazione pagata da una persona adulta è di 625 euro, 24 euro in più rispetto a Padova, seconda in graduatoria, ma ben 152 in più rispetto a Belluno. Il costo minimo è di 513 euro, ma si può salire fino a 727 euro, sempre considerando che il tagliando riguarda un’auto di 1300 cc, e che quindi il prezzo lievita per le auto di maggiore potenza. Il vero salasso è però per i giovani: come minimo l’assicurazione auto pesa per 1.761 euro, il costo medio è di 2.867, ma può arrivare fino 4.016 euro. Sono somme che fanno pensare ai giovani, che è meglio prendere il bus e non comprarsi o farsi A.A. comprare l’auto.
6 Mira Infrastrutture L’assessore grillino Luciano Claut pronto alla mobilitazione
“Stop alle grandi opere” “Cestinati” interventi come Romea Commerciale, Veneto City, la Camionabile e il Polo Logistico di Alessandro Abbadir
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ira caposaldo provinciale della lotta alle grandi opere. A certificarlo è l’assessore all’Urbanistica del comune Luciano Claut. Claut stronca le intenzioni fin qui avanzate dai comuni della Riviera, e dalla vecchia amministrazione mirese di centrosinistra condotta dal sindaco Michele Carpinetti uscita sconfitta dalle urne. Claut è chiaro. ”Meglio curare l’esistente che investire denaro ed energie in opere iperboliche - dice - che non hanno alcun significato se non quello distruggere il territorio. Faremo di tutto, anche grazie all’azione dei nostri parlamentari a Roma, per bloccare interventi come la Romea Commerciale, Veneto City, la Camionabile, il Polo Logistico”. In Riviera di fronte a questa presa di posizione radicale molti politici locali impallidiscono. Claut chiarisce: ”Il Movimento 5 Stelle sta e starà dalla parte dei cittadini e dell’ambiente. Opere come il Polo Logistico, che la passata giunta non aveva contrastato appieno, a Mira sono una vera e propria follia. Sulla Romea commerciale diciamo no. Serve solo mettere in sicurezza l’esistente e lo promettono da 40 anni senza farlo. La camionabile è solo un’altra superstrada a pedaggio. Questa logica delle grandi opere intesa in quel modo è morta e sepolta. Gli amministratori locali che ancora la perseguono se ne devono fare una ragione”. Qualcuno nei Comuni amministrati dal centrodestra comincia ad avere paura della saldatura fra Movimento 5 Stelle e i Comitati. Il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo, difende Veneto City che la sua maggioranza leghista ha voluto. Cerca il dialogo il neo parlamentare del Pd Michele Mognato. “Non vanno
In breve Marano, senso unico alternato Senso unico alternato regolato da semaforo fino a sabato 13 aprile lungo la strada provinciale Sp 30 in comune di Mirano nel tratto compreso dalla fine del centro abitato del comune di Mira, a Marano, al km 8+110 in comune di Mirano. Il provvedimento consentirà di eseguire lavori di posa pozzetti su tubazioni già esistenti. Previsti disagi.
Corso di Slow Food a villa dei Leoni
assunte - dice Mognato - delle posizioni preconcette sulle grandi opere. L’analisi va fatta progetto per progetto. Certo, il clima economico e sociale rispetto a cinque anni fa è completamente mutato a causa della crisi. La nostra assoluta priorità è quella di evitare qualsiasi consumo e spreco del suolo”. Per il Pd ci sono grandi opere e grandi opere, “Ribadiamo - continua Mognato - un no assoluto a Veneto City. Un obbrobrio a cui abbiamo detto no fin da subito. Va lanciato un piano per sbloccare risorse per i Comuni. Si pensi alle scuole a cui servono i certificati di sicurezza e staticità e che hanno necessità di interventi immediati. Su questi temi il dialogo anche con forze come il Movimento 5 Stelle si può sempre intavolare”. Il Pd riflette poi su opere come il Polo Logistico e la Romea commerciale, in cui parte del partito in Riviera si era mostrato fino a poco tempo fa possibilista e a cui ora lo stesso partito chiude decisamente la porta.
Corso di Slow food in Villa dei Leoni a Mira. Il corso offre l’opportunità di riscoprire l’origine, le trasformazioni e le peculiarità culinarie e storico-artistiche del territorio rivierasco. Il costo dell’iscrizione sarà di 60 euro, con sconto di 10 euro per i soci Slow Food e per i soci Coop Adriatica. Le lezioni termineranno il 22 maggio prossimo. Info: Centro Studi Riviera del Brenta, tel: 041 4265332, cell 333 2678850. Info@centrostudirivieradelbrenta.it, www.centrostudirivieradelbrenta.
Occupazione, la Pansac nell’area di crisi “Il ministero dello Sviluppo economico inserisca le attività della Pansac International all’interno dell’area di crisi, con quelle di Porto Marghera. Potranno arrivare aiuti consistenti. Chiediamo poi un incontro urgente al Ministero, per capire come procede l’azione di vendita dei 5 siti del gruppo”. A fare l’appello è Riccardo Coletti, segretario generale della Filtcem Cgil di Venezia, dopo la decisione del commissario straordinario Capelletto di prorogare il bando di vendita del gruppo. Intanto proseguirà la cassaintegrazione fino a giugno per i quasi 600 operai del sito mirese.
MESSAGGIO PUBLIREDAZIONALE
INTERNET A GAMBARARE l’ADSl
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“Essere moderni domani”. E’ così che RelaXXI definisce la nuova RSA per anziani Santa Maria dei Battuti a Noale, che accoglierà i suoi primi ospiti a primavera 2013. Una struttura con 120 posti letto, luminosa, nuova, confortevole come lo è la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia. RelaXXI - nata in seno alla Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe insieme al know how di qualificato management del settore - ha lavorato con costanza e coerenza negli ultimi anni per portare avanti un progetto ambizioso dal punto di vista architettonico e tecnologico, ma allo stesso tempo funzionale, innovativo ma attento alla qualità della vita delle persone anziane: una vera novità tra le Residenze per anziani non solo della Regione, ma di tutto il territorio nazionale. La nuova R.S.A. garantisce servizi di massimo livello e lo fa con la consapevolezza e la volontà di essere una struttura aperta a tutti, rivolta a chi cerca il meglio al costo giusto. Stanze insonorizzate, aerazione automatica degli ambienti cinque volte al giorno, risparmio energetico, sale bagno munite di vasche ad ultrasuoni per l’igiene non invasiva dell’ospite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche: questi sono soltanto alcuni degli standard qualitativi che la residenza esprime. Ma senza dubbio ciò che si percepisce entrando nella struttura, ancora in fieri, è qualcosa di diverso: uno spazio a misura d’uomo, ampio ed esteticamente bello,
dall’atmosfera serena e cordiale, confortevole e confortante. Uno spazio in cui sentirsi vivi, attivi, protagonisti della propria esistenza, per riscoprire il piacere delle piccole cose quotidiane, in ambienti curati. Una casa circondata dalla natura protetta dell’Oasi WWF Cave di Noale, a pochi metri di distanza. A Santa Maria dei Battuti, il cibo è buono e genuino: la cucina interna alla struttura utilizza ortaggi e frutta fresca; lo chef sceglie gli ingredienti per il vitto in base alla stagione per un’alimentazione ricca e variegata, attenta alle esigenze nutrizionali e alle diete particolari dei singoli ospiti. Se gli spazi sono così studiati intorno all’ospite, il personale infermieristico e di assistenza, presente 24 ore al giorno, garantisce professionalità e competenza fondando il servizio alla persona sulla priorità del rapporto umano e relazionale; uno staff di medici, psicologi, fisioterapisti, logopedista, assicurano ogni necessità sanitaria e riabilitativa; la presenza di un sacerdote offre, per chi lo desidera, la disponibilità per momenti “di ascolto e conforto” e le funzioni religiose, mentre operatori specializzati sono disponibili per favorire occasioni d’incontro, iniziative ricreative e di intrattenimento. Questo è solo l’inizio: dalla prossima primavera, quando gli ospiti entreranno nella loro nuova casa, Santa Maria dei Battuti si arricchirà di storie e racconti che ogni persona porterà con sé, creando uno spazio a misura d’uomo in cui le relazioni umane saranno ancora al centro dell’esistenza.
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a Telecom arriva una risposta ufficiale al Comune di Mira: entro l’estate ci sarà l’attivazione del servizio Adsl a Gambarare. Dopo le ripetute sollecitazioni sia da parte del Comune di Mira che di singoli cittadini e aziende, Telecom ha fatto pervenire al sindaco, Alvise Maniero, una comunicazione scritta con cui, finiti nei mesi scorsi i lavori di posa dei cavi, informa che l’intervento di copertura Adsl a Gambarare e Piazza Vecchia è stato finalmente inserito nel piano lavori dell’azienda. L’attivazione del servizio è prevista entro il terzo trimestre 2013.“E’ una buona notizia – commenta il sindaco Maniero – anche se ci saremmo attesi tempi più celeri, in considerazione del fatto che è da anni che le famiglie della zona e soprattutto le aziende che operano nell’area Pip chiedono di poter disporre del sistema di connessione veloce a internet, come condizione ormai essenziale per l’attività quotidiana. Speriamo che adesso con questa comunicazione scritta non ci siano più rinvii. Nello stesso tempo stiamo facendo pressione perché altre zone di Mira sprovviste di Adsl, come Marano, siano poste in condizione di disporne al più presto”. La questione di internet veloce non colpisce solo Mira, a dire la verità. Il fenomeno a cui l’Italia deve sottostare si chiama Digital divide: è il divario tra chi ha accesso alle tecnologie e chi ne è escluso. Digital divide in Italia oggi è la differenza tra chi naviga su internet velocemente, tra chi ha accesso a una linea Adsl e chi no. C’è comunque un obiettivo che si è dato il Ministero: entro
il 2013 tutti in Italia dovranno navigare a una velocità di almeno due megabit al secondo. Insomma, tutti i 61 milioni di residenti dovranno arrivare ad aprire una pagina web in meno di un secondo. Poi ci sono i dati impietosi per il nostro Paese. I dati del ministero dello Sviluppo economico dicono che circa 2,9 milioni di italiani sono esclusi da questa velocità di navigazione. E l’Istat, nel rapporto “Cittadini e nuove tecnologie”, mette l’Italia al 22esimo posto tra i paesi europei per la diffusione delle tecnologie digitali. C’è ritardo in riferimento sia all’infrastrutturazione di banda larga del territorio sia all’utilizzo di Internet da parte degli utenti finali. Il rapporto con Internet sembra essere problematico per gli italiani, stando ai dati dell’Istat infatti il 41,7% delle famiglie dichiara di non possedere l’accesso perché non ha le competenze per usarlo. E c’è un 26,7% che lo considera inutile e non interessante. Insomma cultura telematica e tecnologie sembrano un tallone d’Achille per tutto il territorio nazionale, non solo per il comune di Mira e le sue frazioni più A.A. sfortunate.
8 Mira L’Intervento
Territorio
Benedetto Papa…
Turismo L’appello a Monti del sindaco Alvise Maniero
“Soldi dallo stato per Villa Levi Morenos” di Alessandro Abbadir
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illa Levi Morenos a Mira Taglio recuperata dal degrado con i soldi dell’Irpef. Il Comune di Mira per sistemare l’importante risorsa architettonica ha chiesto un finanziamento straordinario al Governo Monti, attraverso l’utilizzazione dell’otto per mille destinato allo Stato. 3 milioni e 850 mila euro che serviranno alla ristrutturazione dell’intero complesso e dell’area a parco e giardino. A spiegare l’operazione sono il sindaco Alvise Maniero e l’assessore all’Urbanistica Luciano Claut. “Vogliamo far uscire quel patrimonio pubblico dallo stato di abbandono in cui è – dichiara Maniero – per inserirlo a pieno titolo nel circuito turistico culturale della Riviera del Brenta e renderlo pienamente utilizzabile dai cittadini. Lo scopo è la ristrutturazione dell’intero complesso di Villa Levi Morenos (villa, barchesse, oratorio, scuderie e parco)”. Il progetto presentato dal Comune, dovrebbe realizzarsi in un periodo di quattro anni, e prevede un costo complessivo (per il quale si chiede il finanziamento) di 3.857.000 euro, di cui 2 milioni e 705 mila per lavori, 732.000 per somme a disposizione, e 419.000 euro di Iva. ”Si tratta – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Claut – di costi che sono del tutto fuori dalle disponibilità di bilancio dell’amministrazione, tanto che l’intervento non è inserito nella programmazione ordinaria delle opere pubbliche. Ma proprio per questo, il Comune punta ad ottenere il finanziamento attraverso l’utilizzazione della quota di otto per mille dell’Irpef che viene devoluta allo Stato”. L’intervento proposto, riveste carattere di particolare urgenza e importanza, in quanto sia l’integrità strutturale, sia la parte architettonica versano in condizioni di notevole criticità e richiedono un intervento immediato per evitarne il completo degrado. Ma ripercorriamo la storia degli interventi. Il progetto preliminare è stato approvato
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Il progetto prevede un costo complessivo di 3.857.000 euro, di cui 2 milioni e 705 mila per lavori, 732.000 per somme a disposizione, e 419.000 euro di Iva Villa Levi Morenos a Mira Taglio
dalla giunta Marcato, alla fine del 2003, ed è ora agli atti, un progetto definitivo in attesa di approvazione. La villa, che è di proprietà del Comune dal 1997 e fu acquistata per una spesa in lire equivalente a 1 milione e 478 mila euro, deve la sua attuale forma a una trasformazione attuata nella prima decade dell’Ottocento, e protrattasi anche successivamente. L’assessore Claut si rende conto delle difficoltà. “Poiché il contributo attraverso l’otto per mille non sarà semplice da ottenere, né rapido – osserva l’assessore Claut – ci stiamo attivando per due interventi non procrastinabili che riguardano il magazzino della villa, già in parte crollato, e il tetto del corpo centrale, gravemente compromesso.
Per il primo puntiamo ad utilizzare un residuo di oltre 100.000 euro di fondi Prusst, mentre per il secondo, dovremo preventivare una spesa attorno agli 80.000 euro”. Critiche contro questa impostazione arrivano dall’ex assessore Enzo De Lorenzi della passata amministrazione guidata dall’ex sindaco Michele Carpinetti. “Non è prioritario – dice de Lorenzi – mettere soldi pubblici su quella villa. Meglio la strada di coinvolgere privati, mantenendo la proprietà pubblica, per la ristrutturazione e l’utilizzo. Basta riprendere in mano l’ultima proposta dell’amministrazione precedente e attivare la gara. Una villa per eventi vari è già disponibile a Mira, si tratta di Villa Dei Leoni”.
di Don Angelo Busetto* segue da pag.
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Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fin da fanciullo ad avere sotto gli occhi la figura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infine la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Benedetto è fiorito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti involuti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua figura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profondità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fissando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti. *Parroco Chioggia
Donne
chiara tessari, studentessa preMiata dal presidente della repubblica
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hiara Tessari, studentessa mirese di terza media alla “Galilei di Gambarare, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica perché ha vinto, assieme ad altri studenti d’Italia, un concorso promosso dal Ministero su “Donne per le donne: il futuro che vorrei”. E’ stato un 8 marzo da ricordare quello che ha vissuto la giovane della 3^S della scuola media di Gambarare. Nel giorno della festa della donna, è stata a Roma, con la sua insegnante la professoressa Sonia Vanuzzo e un compagno di classe, dove l’ha ricevuta il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutto
nasce dalla partecipazione di Chiara al concorso del Ministero, dal titolo “Donne per le donne: il futuro che vorrei”. Il concorso era rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Chiara ha superato la selezione regionale, e il suo lavoro è stato inviato a Roma. Una telefonata del Ministero ha comunicato la vittoria. Chiara è partita dalla stazione di Mestre, per essere ricevuta dal Presidente della Repubblica, assieme alle delegazioni delle altre scuole vincitrici, tre per ogni ordine, più quattro menzioni speciali: c’erano studenti di Cuneo, Catania, Trieste, Udine,
Perugia, Reggio Calabria, Potenza e altre città in tutto il territorio nazionale. Il bando del concorso e i risultati sono nel sito del Ministero e anche in quello dell’ufficio scolastico regionale. Tanta la soddisfazione della giovane e della famiglia. A riceverla al ritorno, c’è stata anche una delegazione del comune e delle associazioni del territorio per l’ottimo risultato ottenuto. “Il lavoro fatto da Chiara - spiega l’insegnante Sonia Vanuzzo - è il risultato della sua grande capacità di analisi della realtà, e ciò ci incoraggia come formatori a proseguire su questa strada”. A.A.
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Mira 9 Eventi Domenica 7 aprile la trentaseiesima edizione
Oriago in Fiore, la festa è pronta L’esposizione si snoderà su un tratto di Riviera San Pietro e su una parte di Piazza Mercato di Roberta Pasqualetto
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omenica 7 aprile si terrà la trentaseiesima edizione della tradizionale festa “Oriago in fiore”. Dalle ore 9, lungo Riviera San Pietro e in Piazza Mercato, sarà possibile passeggiare tra le bancarelle e gli stand ispirati al tema dei fiori anche se non mancheranno degli eventi collaterali. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Mira in collaborazione con le associazioni di categoria Coldiretti e Cia che parteciperanno con alcuni stand dedicati ai prodotti e ai cibi a chilometro zero. L’associazione Pro Loco si occupa dell’organizzazione di questa
Crisi
storica e folkloristica festa, dal 2009, coordinando gli espositori e realizzando l’evento gratuitamente.“Lo sforzo per realizzare questa festa è grande - dice Michele Campalto presidente della Pro Loco - i finanziamenti e gli sponsor sono sempre meno a fronte della crisi economica. Non abbiamo mai pensato di far pagare l’ingresso della manifestazione, ci teniamo a mantenerla gratuita fino a quando ci sarà possibile; così accontentiamo i cittadini e anche gli espositori. Voglio ringraziare gli enti locali per il patrocinio e il centinaio di volontari Pro Loco che si impegna per la riu-
scita dell’evento, una ventina di loro è impegnata tutti i giorni”. Tra gli espositori di fiori non mancheranno quelli più particolari e di bulbi, inoltre i fioristi della zona proporranno un angolo dove sarà possibile assistere alla creazione di composizioni particolari. L’anno scorso erano stati realizzati dei centri tavola. Tra le manifestazioni collaterali, si terrà una competizione di voga del Gruppo Remiero Rivierasco di Mira e con un gruppo proveniente da Grado (Friuli); in tutto una ventina di equipaggi partecipanti. La competizione si terrà dalle 14 e fino a sera, lungo il tratto di
arriVanO a Mira tagliO i Mercatini del barattO
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ra per sbarcare il lunario bisogna aguzzare l’ingegno e vendere anche i prodotti del proprio orto o vestiario ancora buono, a Mira. Una vendita che serve per recuperare il denaro per tirare avanti a fine mese. A lanciare l’iniziativa “Spiazziamo la crisi” è il Movimento “Mira 2030”. La prima di
fiume che ospita l’esposizione di fiori. Anche quest’anno ci sarà la mostra di macchine d’epoca e un’offerta culinaria da parte di alcuni ristoratori della zona che aderiscono al progetto e, per l’occasione, creeranno dei piatti realizzati con dei fiori commestibili. Un altro evento collaterale è la mostra di quadri e fotografie ispirati ai fiori e ai colori. “Negli ultimi quattro anni le condizioni metereologiche, durante questa giornata, sono state buone e l’esposizione ha sempre ottenuto un
queste iniziative sarà in Riviera Silvio Trentin il 21 aprile (in collaborazione con Mani Tese) e sarà dedicata all’esposizione, allo scambio e alla cessione di beni e oggetti personali fra cittadini, con uno spazio ad hoc dedicato ai ragazzi. La seconda iniziativa di mercato, una settimana più tardi, sarà focalizzata dalla presenza dei piccoli produttori locali, artigiani e aziende agricole, che commercializzeranno solo quanto da loro prodotto, frutto delle risorse del loro lavoro. Il terzo appuntamento fra fine mag-
Ristorante
Alla Fornace Menù
on salatini ella casa c d o v ti ri e a p A te - Polentin Schiette frit molo e zz re sco aglio p Baccalà fre Antipasto ta di mare, olipi, insala p i, tt re e b m eroni Ga ppia, gamb latticini di se soio Primi a vas atora sc e p lla Risotto a amberi salmone e g n o c lle a rf Fa ersona i pesce a p Grigliata d e, Scampo a pescatric Orata, Cod olenta ittura con p Vassoi di fr ne isti di stagio Contorni m orretto o - Caffè c tt e rb o s o Sgroppin si rale compre Vino e mine
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Un’immagine dell’edizione degli anni scorsi
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grande successo di pubblico dall’apertura e fino alle 19, orario di chiusura della giornata - conclude Campalto - l’anno scorso faceva molto freddo ma questo non ha scoraggiato gli appassionati”. La Pro Loco crede molto in questo evento si è impegnata perché l’esposizione prendesse le dimensioni di una parte di Riviera San Pietro e di Piazza Mercato. L’organizzazione precedente realizzava l’evento nel parco della scuola media Dante Alighieri. Info: 345.9182737.
gio e inizio giugno. Informazioni al numero 3400838699. Di cosa si tratta lo spiegano i protagonisti. “Il movimento Mira 2030 - dicono Olivia Fagnoni e Fabrizio Speronello in una nota - nasce con l’intento di diffondere un modo di vita e un modello di sviluppo con l’ambiente come baricentro. Vogliamo creare opportunità a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, per vendere o recupere merci ed indumenti, a prezzi fuori mercato o barattati”. S.H.
Menù di Pasqua Aperitivo della
Casa con salatin
i Antipasti Schiette con po lentina Antipasto Forn ace: Gamberetti, Po lipi con sedano , insalata di mar latticini di Sepp e, ia, Gamberoni 1/2 Astice al pr osecco Primi Linguine al Salm one affumicato Farfalle con Sc ampi e funghi Secondi Grigliata mista di pesce (Orata , coda di Rospo Vassoi di frittura , Scampo) mista con pole ntina Insalatine di st agione Dolci Tartufo gelato con liquore Colomba Pasq uale e vino mos cato Sgroppino Caffè e Grappa della casa Vino e Acqua M da tutto lo staff della Fornace inerale compres i
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Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta. Ampia sala per banchetti. Specialità Pesce con tutte le ricette della Tradizione Veneta. www.ristoranteallafornace.com
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10 Campolongo Amministrazione I conti non tornano a causa dei mancati trasferimenti
Tagli, bilancio a rischio
Beni pubblici
Messa in Vendita l’ex scuOla
In pericolo il sociale, i trasporti scolastici, i contributi alla scuole e altri servizi alla cittadinanza di Alessandro Abbadir
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ilancio comunale, i conti non tornano. “Sono sconcertato dal fatto che per redigere il bilancio comunale sulla base delle attuali normative emanate dal governo Monti, Campolongo dovrebbe effettuare un taglio di 450 mila euro, che metterebbe il comune, nonostante la sua virtuosità, in una situazione ingestibile”. Il sindaco Alessandro Campalto, è su tutte le furie per l’effetto tagli imposto dal governo Monti sul bilancio di previsione 2103. “Dopo aver ripianato gli oltre 600 mila euro di tagli effetto dei governi Bossi/ Berlusconi e Monti, attraverso l’aumento dell’Imu nel bilancio 2012, ci troviamo ora di fronte a tagli che, se fossero confermati, bloccherebbero completamente i servizi che il comune eroga”. Ma quali sono le motivazioni? “Stante i dati a disposizione - spiega il primo cittadino - le conseguenze del decreto Spending Review, si tradurrebbero in un taglio di trasferimenti pari a 200 mila euro. A questo vanno sommati ulteriori 100 mila euro di oneri di urbanizzazione che non possono più essere impiegati nel bilancio corrente, per effetto della mancata deroga. Infine, l’applicazione della Tares la nuova tassa sui servizi indivisibili, se con-
Il municipio di Campolongo Maggiore
fermata alle attuali condizioni, vedrebbe il comune costretto ad aumentare di 30 cent per mq l’attuale tassa sui rifiuti, con un conseguente decurtamento di trasferimenti”. Ma quest’ultimo taglio potrebbe essere notevolmente superiore rispetto al gettito determinato dalla nuova imposta spiega Campalto: “il governo applica la decurtazione sui dati catastali e non sui metri quadri reali forniti dalla nostra banca dati Veritas”. “Ancora una volta, come è già successo per l’Imu, noi sindaci diventiamo gabellieri per lo stato”. Ma la beffa per il sindaco è che oltre “a riscuotere i soldi dai cittadini, i comuni
economia l’appello agli eletti dell’Associazione Artigiani della Riviera
“SERVONO INCENTIVI AllE PICCOlE IMPRESE”
Franco Scantamburlo
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’è il bisogno, oramai condiviso dai cittadini, che la politica torni a svolgere un ruolo “al servizio del paese”. Per questo crediamo che il nuovo Parlamento, prima ancora del futuro Governo, debba assumersi l’onere di alcune riforme non più rinviabili”. Questo è il pensiero di Salvatore Mazzocca e Franco Scantamburlo, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” che a nome di tutta la giunta hanno deciso di scrivere una lettera aperta a tutti gli eletti ,per sottolineare alcune necessità impellenti che dovrebbero essere risolte. Una associazione che conta
oltre 1000 imprese iscritte nel comprensorio. Oltre al rigore, gli artigiani chiedono anche interventi a favore del lavoro. “Lo stato deve tornare a svolgere una funzione di indirizzo delle politiche pubbliche e ciò significa riqualificazione della spesa pubblica con particolare attenzione alle politiche per incentivare il lavoro, per favorire la piccola e media impresa quale perno produttivo del nostro paese, per incentivare il progetto scientifico e la ricerca tecnologica allo scopo di non disperdere le potenzialità rappresentate dal mondo universitario”. Viene affrontato poi il problema della produzione. “E’ urgente una politica nuova e sistemica per la difesa e la promozione del Made in Italy e per tutelare un patrimonio umano e sociale riconosciuto in tutto il mondo. La vera emergenza poi è il lavoro per una reale ripresa dei consumi interni e per riattivare un mercato stagnante. E’ poi urgente una svolta nelle politiche generali a partire dal tema del sostegno dell’economia. Per questo noi crediamo che occorra una nuova politica sul credito, con un vero e proprio piano pubblico e un ruolo del sistema bancario a sostegno delle imprese. Un credito bancario per sostenere non solo gli investimenti ma anche la tenuta quotidiana delle imprese. Serve una riforma fiscale che riallinei agli standard europei un
dovranno essere gli stessi che eliminano i servizi che erogano. Poiché il bilancio del comune è per la maggior parte costituito da spese incomprimibili, saremo costretti a tagliare il sociale, i trasporti scolastici, i contributi alla scuole, cosa che non farò mai. Non sarò io ad azzerare quei servizi costruiti in anni e anni di buona amministrazione, e che sono il cuore di una comunità sana”. Campalto auspica che il nuovo governo se si formerà, si attivi subito per evitare uno scenario ingestibile, mettendo mano dove realmente si spreca e salvaguardando quelle realtà ben amministrate”.
Sono oltre 1000 le aziende iscritte nel comprensorio dei 10 comuni modello di prelievo e di imposizione che favorisca l’economia reale”. Si parla poi di mondo del lavoro. “Vanno reintrodotte forme di incentivazione reale alle imprese che assumono giovani e donne, ma anche over 50. Al paese serve un Governo che mette al centro della sua azione il tema dello sviluppo, della giustizia e dell’equità. Serve un Governo riconosciuto sul piano internazionale, equo ed autorevole verso i cittadini, credibile verso le imprese e il sistema produttivo”. Una riflessione viene fatta sul tema della Città Metropolitana che aveva visto l’associazione Artigiani schierata in prima fila a favore della sua nascita. “Deve essere un volano a livello internazionale per il territorio e che venga realizzata senza scontri politici. Serve un “Piano Marshall” per le imprese artigiane dove le componenti uniscano le forze per il settore”. Infine appello ai neoeletti alla Camera e al Senato. “Dovranno riappropriarsi e riconquistarsi quella funzione fondamentale della democrazia che è la rappresentanza sociale. Noi crediamo che il futuro Parlamento dovrà assumersi l’onere e l’onore di imprimere una svolta etica e morale alla gestione della cosa pubblica, come pure, il futuro Governo dovrà saper coniugare rigore, equità e sviluppo”. G.P.
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l comune di Campolongo rimette in vendita la vecchia scuola S. Pio X e il magazzino comunale. La vendita è fondamentale, secondo la giunta, per incassare le risorse necessarie al rispetto del Patto di stabilità e poter proseguire i lavori di realizzazione della nuova scuola elementare di via Casolo che stanno proseguendo spediti. “Abbiamo rimesso in vendita il complesso costituito da scuola e magazzino comunale – spiega l’assessore Giancarlo Fanton – con un valore a base d’asta ribassato del 7 % rispetto alla gara del 2011 e quindi con un valore di 664.950,00 euro. Le risorse ricavate dall’alienazione di questi beni sono necessarie per proseguire in tempi certi lavori di realizzazione della nuova scuola elementare rispettando il patto di stabilità. Il volume messo in vendita oltre 5000 mc, è un’ottima opportunità per gli operatori immobiliari sia per la riqualificazione e la creazione di un centro commerciale e servizi che oggi mancano nella zona del municipio”. E’ possibile presentare offerte economiche entro il mese di marzo. Insomma un tentativo quasi disperato di poter aggiustare i conti pubblici in questo periodo di piena crisi. Bisognerà vedere se alla fine, la scuola potrà essere venduta, cioè se si farà avanti qualche compratore. A.A.
BOjON PROTESTE PER l’ANTENNA
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uestione antenna a Bojon, clima infuocato. La questione dell’antenna di telefonia mobile torna ad infiammare gli animi nella frazione di Campolongo. I comitati contro l’installazione stanno organizzando proteste in strada già in queste settimane. A sollevare il problema ancora una volta è Mirco Gobbi portavoce dei residenti dell’area di via Petrarca. Lo scorso novembre, i residenti bloccarono l’installazione dell’antenna Umts autorizzata dal sindaco, mettendosi di traverso, impedendo il passaggio dei camion che trasportavano l’antenna e il personale che la doveva montare. Il sindaco aveva deciso di ritornare sui suoi passi. Alcuni residenti avevano chiesto di piazzare l’antenna vicino al cimitero, ma il primo cittadino spiegò che questo non poteva essere fatto. Ora il sindaco in una recente assemblea ha comunicato che l’installazione deve essere fatta e senza tante variazioni rispetto a dicembre. “Purtroppo - dice Mirco Gobbi per 200 residenti della zona - quel che ci ha prospettato il sindaco Campalto in un incontro recente è ben poca cosa rispetto alle nostre richieste e cioè lo spostamento del sito dell’antenna Umts di solo qualche decina di metri. Per noi è inaccettabile soprattutto per un fatto di salute dei nostri figli (e anche nostra) e cioè per evitare l’esposizione delle persone a intensi campi elettromagnetici di altissima frequenza prolungata nel tempo (10, 20 anni). Spostare l’antenna di qualche metro non risolve niente. La soluzione ideale è installare l’antenna in posti che siano distanti da case e scuole”. Preciso l’appello finale “Chiediamo al Comune - dice Gobbi - di adoperarsi affinché trovi il modo di allontanare dalle case questa antenna, posizionandola perlomeno ad ovest del campo sportivo. Protesteremo in strada perennemente fino a quando il comune non cancellerà questa decisione“. Ma Gobbi fa anche un’analisi della situazione a cui si è arrivati, partendo dal passato.“Se siamo in questa situazione, purtroppo, è perché - spiega Gobbi - a maggio 2012, il Consiglio Comunale ha cancellato il vecchio regolamento che prevedeva (per queste antenne), una distanza minima di 150 metri da case e scuole e l’abbiamo vista, in passato, la forza del nostro regolamento. Il nostro vecchio regolamento ci salvò da un’analoga antenna tra via Villa e via Galilei. Perchè allora il nostro vecchio regolamento fu cancellato? Il fatto che, alla ditta installatrice, sia stata data una concessione per installare l’antenna a ridosso delle case senza consultare la popolazione che ci abitava è assurdo. A.A. Come residenti non vogliamo pagare per un errore non nostro”.
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12 Campagnia Lupia Politica La capogruppo del Pd Pisana Boscolo accusa il sindaco Livieri e la giunta
L’opposizione abbandona il consiglio comunale di Alessandro Abbadir
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’opposizione di centrosinistra a Campagna Lupia abbandona l’aula per protesta durante l’ultimo consiglio, per la continua entrata nel parlamentino di consiglieri fra i non eletti, grazie alle dimissioni da consiglieri, degli assessori in giunta. Il sindaco Fabio Livieri ribatte: “Più siamo ad amministrare e meglio è”. “La protesta – spiega la capogruppo del Pd Pisana Boscolo – è scattata alla richiesta di ratifica delle dimissioni di un altro consigliere di maggioranza la cui motivazione scaturisce, dall’esigenza di dare seguito al programma politico del gruppo di maggioranza di appartenenza”. Dopo le dimissioni rassegnate dal consigliere Alberto Natin, già assessore, per fare posto al primo dei non eletti Marino Capuzzo, stavolta è toccato al consigliere Tramonte dimettersi per cedere il passo al penultimo dei non eletti, Renato Trincanato. Sia Natin che Tramonte rimangono assessori e vicesindaco. “E’ inaccettabile – spiega il capogruppo Pisana Boscolo – l’utilizzo delle istituzioni da parte di questa amministrazione per scopi politici e di partito e di spartizioni di piccole cariche fra Pdl e Lega. Abbiamo deciso di non partecipare al voto e di uscire dall’aula per protesta visto che le nostre denunce verbali sono state sempre liquidate con superficialità dal Sindaco”. “Siamo stupiti – afferma l’avvocato Francesca Bressanin, consigliere di minoranza – di fronte alla disinvoltura con cui l’amministrazione Livieri modifica e adatta le istituzioni per il perseguimento di scopi meramente politici e di parte piuttosto che intenderle quali patrimonio della collettività, che comprende anche le minoranze. E’ nostra intenzione continuare a segnalare e denunciare le azioni dell’amministrazione agli organi di controllo preposti”. Il metodo perseguito da Livieri è stato segnalato al Prefetto. “Per questa maggioranza gli accordi di partito valgono di più della volontà popolare – sostiene il consigliere Nadio Minozzi – se i cittadini avevano scelto di lasciare fuori dal consiglio Capuzzo, la Martinello e Trincanato, loro li hanno fatti rientrare con i giochetti della politica, quella che i cittadini non vorrebbero più vedere, ma che, a quanto pare, questo Sindaco e questa maggioranza spartita tra Pdl e Lega ripropongono senza nessuna vergogna”. Il sindaco si difende: “il nostro è un metodo legittimo. Più siamo ad amministrar meglio è. Chi vuole darci lezione di democrazia dovrebbe prima spiegare ai cittadini di Campagna Lupia come mai la compagine di “centrosinistra” in opposizione nel cinquennio 2007/2012, abbia avuto un continuo cambio di consiglieri nel parlamentino facendo entrare quelli che non avevano avuto i voti sufficienti ad essere
“Entrano nel parlamentino quelli che non avevano i voti per essere eletti”
Il comune di Campagnia Lupia e la capogruppo Pisana Boscolo
eletti a scapito di chi aveva avuto i voti dai cittadini”. Le critiche all’azione del sindaco Livieri a Campagna Lupia partono da lontano, fin dal primo consiglio comunale che si svolse dopo le elezioni del maggio 2012. Subito il centrosinistra accusò la maggioranza del sindaco Livieri, di voler far entrare in consiglio quelli che alle elezioni non avevano trovato i voti per essere eletti.
neWs lutto
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e n’è andata Emma Cabbia, l’unica centenaria di Campagna Lupia. A novembre aveva festeggiato i suoi 100 anni con i figli, parenti, amici e nipoti. Emma si è spenta serenamente, pregando per i suoi cari. “Era nata il 12 novembre 1912 – dicono i parenti – sopravvissuta alle due grandi guerre, ha visto cambiare il mondo, amante del lavoro della terra aveva cominciato con la zappa da bambina, poi l’aratro trainato dai buoi, il grano raccolto a mano e poi l’arrivo delle grandi macchine, ma un giro per la raccolta dei “panoccini” non raccolti dalle macchine, lei lo faceva sempre. E’ stata una donna molto forte, radiosa, che ha superato le difficoltà che si presentavano come il dolore della perdita del marito Raffaello avvenuto più di 30 anni fa. Se ne è andata in punta di piedi, coccolata dai figli Franco e Roberto ancora molto lucida e curiosa di sapere cosa succedesse fuori del suo appartamento, e sempre molto attenta alla cura della propria persona”. S.H.
Camponogara 13 Territorio Il sindaco Gianpietro Menin spiega le linee d’azione
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Illuminazione, si punta al risparmio
Tecnologia
Sarà attivato un numero verde con operatore 24 ore su 24, per segnalare guasti e richiedere interventi vari di Roberta Pasqualetto
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l comune di Camponogara ha trovato una soluzione all’ingente spesa dell’illuminazione pubblica che, rispetto alle previsioni Istat dell’anno scorso, si è rivelata maggiore. L’elettricità è indispensabile per la sicurezza e il benessere di un territorio perché fa funzionare lampioni, semafori di quartieri, illumina le strade, le piazze, gli impianti sportivi e altro ancora. La necessità di ridurre i costi elevati di questo servizio si unisce anche a quella di ridurre l’inquinamento provocato dalla combustione fossile. Una legge del 2009 (art. 5 della l.r. 17/2009) precisa che, tra i compiti dei comuni, c’è quello di dotarsi del Piano dell’illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso (Picil). E’ l’atto comunale di programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti d’illuminazione e per l’intervento di modifica, adeguamenti, manutenzioni, sostituzioni e integrazioni sulle installazioni d’illuminazione esistenti nel territorio. I comuni, nel progetto “Patto dei Sindaci” con la predisposizione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), devono raggiungere degli obiettivi prefissati dal protocollo di Kyoto “pacchetto 20-20-20”. Camponogara sta valutando di aderire alla convenzione Servizio Luce
Camponogara sta valutando di aderire alla convenzione Servizio Luce proposta da Consip Spa per conto del ministero dell’Economia e Finanza proposta da Consip S.p.a. per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite un contratto “a risultato” che garantirà l’efficienza, la qualità, il risparmio e la messa a norma degli impianti d’illuminazione pubblica. “Mesi fa abbiamo contattato la società che ha fatto tutti i rilevamenti sul territorio e, a breve, dovrebbe consegnarci il preventivo di spesa per questo adeguamento. In base al preventivo che ci sarà presentato decideremo in che misura fare i lavori – dice il sindaco Gianpietro Menin – c’è da dire che con il patto di stabilità, l’amministrazione non può chiedere nessun prestito e quindi faremo i
lavori in base alle possibilità”. Il contratto avrà come principali attività: la fornitura di energia elettrica, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti oltre che la sostituzione programmata e progressiva delle lampade con altre di nuova tecnologia. Inoltre, per i cittadini, sarà attivato un numero verde, call center con operatore 24 ore su 24, per segnalare guasti e richiedere interventi vari. Il sindaco conclude sottolineando come questo progetto sia volto a finalizzare la riduzione dei consumi con un considerevole risparmio economico e riducendo l’impatto ambientale.
eccO l’app gOng e neWs letter del cOMune
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l Comune di Camponogara si aggiorna con i tempi, e introduce due novità gratuite per comunicare con la cittadinanza: l’”App del Sindaco” e una news letter del comune. L’app del sindaco è un applicativo gratuito che si può scaricare in tutti gli smartphone e tablet in commercio. Gong, questo è il nome dell’applicazione, permetterà di conoscere tutte le novità del territorio, secondo i gruppi di categoria d’informazioni che interessano al cittadino, così si potranno sapere in tempo reale le novità del comune. La seconda novità, è la “newsletter” dell’amministrazione: un servizio d’informazione tramite iscrizione a mailing-list, con la quale si riceveranno delle mail con informazioni di pubblica utilità. “Sono due strumenti per essere costantemente in contatto con i cittadini, in modo veloce e innovativo – afferma Matteo Fattore assessore all’Informatica e innovazione amministrativa – e ambedue rientrano negli indirizzi dettati dall’Agenzia per l’Italia digitale del Ministero dello Sviluppo Economico. L’applicazione, con il tempo, diventerà uno strumento sempre più innovativo e alla portata di tutti, per sviluppare anche questa nuova forma di “piazza digitale”. Per iscriversi alla news letter, e per informazioni si può visitare il sito del comune: www.comune. R.P. camponogara.ve.it Messaggio pubbliredazionale
“Le Pro Loco fanno grande il territorio” appuntamenti da non dimenticare
• 25 Aprile 2013 XXXV edizione “Fiori a Mirano” Piazza Martiri a Mirano, il 25 aprile, si trasforma, per
un giorno, in un grande giardino e che le vie del centro storico si riempiono di fiori, colori e profumi. Fiori a Mirano, è considerata come una delle più prestigiose e qualificate mostre-mercato a invito della Regione. Grazie ai suoi oltre 110 espositori di piante, fiori e arredi da giardino, selezionati con cura dagli organizzatori che crescono ogni anno, sia per varietà che per qualità, grazie anche al passaparola tra gli stessi vivaisti.Vogliamo ricordare con orgoglio gli ottimi risultati delle edizioni precedenti, in particolare quella del 2012, con 100.000 visitatori. chi verrà a Mirano non troverà solo Fiori, perché potrà visitare i parchi, le Ville Settecentesche, il Duomo con una famosa pala del Tiepolo, e un momento di gratificante ristoro nei ristoranti aderenti all’associazione “A Tavola sul Cardo”, per degustare, i menù a base di erbe aromatiche e di primizie di primavera, da loro proposti nel periodo 20 Aprile-1° Maggio.
• 12 Maggio 2013 2^ edizione della “Castellana” Nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate dalla Pro Loco Martellago, domenica 12 maggio
• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui si allega il manifesto
2013, si svolgerà la la seconda edizione della manifestazione intitolata “La Castellana” - un inedito e straordinario percorso culturale fra le Ville Venete di Martellago – che l’anno scorso ha visto la presenza di circa 500 persone che hanno potuto visitare alcune mostre dedicate ai temi di grande interesse, quali “L’era glaciale e l’evoluzione della specie umana” e “La Strada Castellana”, allestite nel nuovo complesso della Banca Santo Stefano di Martellago. Quest’anno, per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, le visite guidate si svolgeranno nell’arco
dell’intera giornata di domenica 12 maggio, in cui si potranno visitare le favolose Ville Venete Grimani-Morosini Ca’ della Nave e Fapanni-Combi in una splendida cornice musicale curata dagli allievi della Scuola di Musica “G. Sinopoli” di Martellago che si esibiranno in brani musicali per chitarra ed archi.
Pro Loco MIrA
info: 339.5665799 segreteria@prolocomira.it
Pro Pro Loco Loco cAvArzere cAMPonoGArA
info: info: 0426.311437 041.462369 proloco.associazione@libero.it emanuele@compagno.it
Pro Pro Loco Loco conA cAMPAGnA LuPIA info: info: 0426.355046 041.461043 proloco.conetta@gmail.com renatomoressa@alice.it
14 Approfondimento Sicurezza Boom di sequestro di sostanze stupefacente negli ultimi mesi
La droga invade la Riviera A Stra scoperta una raffineria di eroina, c’erano 80 chili di stupefacente di Alessandro Abbadir
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n Riviera del Brenta è boom di produzione e spaccio di droga, e anche di consumo. Il comprensorio dei dieci comuni si conferma, insomma, centrale di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti di grande importanza, collocata fra le province di Padova e Venezia. Ma veniamo ai fatti che hanno caratterizzato le cronache degli ultimi mesi, alcuni dei quali eclatanti. Fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 è stata scoperta addirittura una raffineria di droga in via Tergola a Stra, gestita da un albanese che aveva con sé 80 chili di eroina. Non era mai successo fino ad ora. E poi arresti importanti a Fiesso con sei magrebini che avevano mezzo chilo di eroina e altri albanesi arrestati con due chili e mezzo di droga fra Fossò e Vigonovo dai carabinieri della Compagnia di Chioggia. Ma non è stata scoperta solo droga pesante: fra Oriago e Mestre sono stati sequestrati 17 chili di marijuana. Insomma l’area sembra un punto di snodo del traffico importante a livello regionale per tutti i tipi di sostanze in circolazione. I sindaci sono preoccupati di quella che è un’emergenza sociale e criminale. Criminale perché il fenomeno rischia di aggregare su questi nuovi scambi vecchi spezzoni della mala che possono saldarsi con nuove leve del crimine, cresciute al tempo della crisi. Dati preoccupanti nei mesi scorsi sono stati dati,
dal punto di vista sociale, anche da Monica Lazzaretto, direttrice della Cooperativa Olivotti che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti. E’ un centro di riferimento per tutto il territorio dell’Ulss 13. Lazzaretto ha confermato che si verificano sempre più casi di minori seguiti dalla comunità di recupero. Campagne contro l’uso di sostanze stupefacenti sono fatte sempre più anche dal Servizio Prevenzione e dal Sert. ”E’ evidente – sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri – che ci troviamo di fronte a una situazione pesante in cui la Riviera del Brenta, che è cerniera fra il territorio urbano di Padova e quello di Venezia, è anche il posto in cui grossi spacciatori e produttori si annidano. Queste grosse partite di stupefacente però sono gestite nella maggioranza dei casi da organizzazioni criminali molto pericolose. Per questo è importante tenere alta la guardia ed evitare che oltre alla droga le organizzazioni criminali vogliano infiltrarsi nei gangli dell’economia colpita dalla recessione”. Il guaio è che tutta questa droga viene anche spacciata e sono sempre più i giovani anche minorenni segnalati dai carabinieri come consumatori di sostanze stupefacenti. Solo negli ultimi sei mesi ne sono stati segnalati nel comprensorio quasi un centinaio. Ma non
Ingenti quantitativi di eroina sequestrati dalle forze dell’ordine solo. Il consumo di eroina e anche di droghe leggere fra i giovani di Riviera e Miranese, per Stefano Valentini, referente per la Conferenza dei sindaci per i problemi di devianza giovanile, “in questi ultimi anni ha visto un aumento considerevole, mediamente del 10% e superiore al 20% in certe aree del comprensorio. La crisi non ha fermato il fenomeno della diffusione degli stupefacenti che anzi vengono venduti a prezzi inferiori a quelli pre-crisi, cioè a prima del 2008”. I problemi
per i carabinieri e i vigili urbani arrivano anche sulle strade. Oltre all’alcol, infatti, un’altra piaga sempre più frequentemente rilevata è l’uso di sostanze stupefacenti alla guida dei mezzi. Molte persone perdono così sia la patente che il veicolo con cui si spostano per andare al lavoro perché viene sequestrato se di loro proprietà. Alla dipendenza si uniscono così anche disagi economici.
ANNO GIuDIZIARIO PIAGA CORRuZIONE
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a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha partecipato nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia, all’inaugurazione del nuovo anno giudiziario della Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale regionale per il Veneto, con un saluto istituzionale assieme alle autorità, ai magistrati e ai rappresentanti dell’avvocatura presenti. Tra i temi emersi dalle relazioni, in particolare del presidente della sezione giurisdizionale regionale per il Veneto Angelo Buscema, e del procuratore regionale Angelo Scarano, la necessità di ripristinare al più presto una diffusa cultura della legalità, il rapporto sempre più stretto fra funzione di controllo e funzione giurisdizionale, e l’accresciuto carico di lavoro e responsabilità, dovuto anche alle nuove normative, che cozza con una grave carenza di organico. Presidente Zaccariotto: “L’occasione solenne è stata importante per ricordare l’ottimo rapporto che abbiamo avviato con la Corte dei Conti, e ringraziare i magistrati contabili del prezioso ruolo di supporto specialistico, quasi quotidiano, alla nostra azione amministrativa, con pareri e verifica preventiva della correttezza delle nostre scelte in materia di contabilità e finanza pubblica. Tutti noi siamo stati colpiti dalle ultime notizie di cronaca che hanno riguardato una fra le maggiori imprese di costruzioni del territorio, realizzatrice di molte opere e infrastrutture del veneziano, dal passante di Mestre al Mose. E sono numerosi i casi pubblicati di recente che riguardano sprechi e presunte truffe con danni all’erario nel nostro nord est, presi in esame nel 2012 dalle procure regionali della Corte dei Conti di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tra gli esempi all’attenzione della magistratura contabile di Venezia: il palazzo del cinema al Lido, per cui sono stati erogati complessivamente oltre 38 milioni di euro, e il ponte della Costituzione di Venezia, su disegno di Santiago Calatrava, per il quale si segnala un danno erariale di circa 4 milioni di euro. La corruzione ha raggiunto livelli sconcertanti, anche nel nostro nordest, forse peggio che durante la triste fase di tangentopoli. E’ un momento storico difficilissimo. Ritengo che la città metropolitana, possa rappresentare l’occasione per un ridisegno vasto e complessivo del territorio, nel rispetto delle regole, ripristinando la legalità e premiando gli enti virtuosi”. La Zaccariotto non si è fermata qui. “Un’ultima osservazione – ha detto – è grazie al nostro sistema interno dei controlli avviato nel 2010 che oggi riusciamo a pagare i nostri fornitori in 28 giorni, tutti, nessuno escluso. Non è un tema astratto per addetti S.H. ai lavori quello discusso oggi, ma molto concreto”.
16 Cultura Mira Chiude ad aprile la rassegna “Azioni- Reazioni” a Teatro Villa dei Leoni
Teatro, una stagione di successi Per la prosa più di 250 presenze medie a serata per circa 170 abbonamenti totali di Roberta Pasqualetto
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a stagione teatrale in villa dei Leoni chiuderà nel mese di aprile, gli ultimi appuntamenti sono della rassegna Azioni-Reazioni. E’ ancora presto per fare un consuntivo di fine stagione ma i dati parziali, di metà stagione, sono decisamente buoni: prosa più di 250 presenze medie a serata per circa 170 abbonamenti totali; per la rassegna Famiglie a Teatro tutto esaurito (300 persone) a replica, e circa 190 abbonamenti completi. Per Teatro Scuola tutti gli spettacoli esauriti, con richiesta di ulteriori repliche e per le scuole provenienti da tutta la Riviera del Brenta, Miranese e Comune di Venezia. Gli ultimo appuntamenti sono tre: due a marzo e uno ad conclusivo ad aprile. Venerdì 22 marzo, alle ore 21, le compagnie i Sacchi di Sabbia e Sandro Lombardi presentano: “Grosso Guaio in Danimarca” e a seguire l’”Invasione degli Ultracorpi”. Il primo spettacolo prende spunto dall’Amleto di Shakespeare: al centro dell’opera due loschi figuri sono interrogati su vicende poco chiare che ruotano intorno alla misteriosa morte di Rinaldo, il compagno di Laerte in Terra di Francia. Cosa c’è dietro quella morte? Cosa c’entra questo delitto con le vicende dell’Amleto? Le risposte segnano piste investigative che conducono in Norvegia, alla corte dell’ambizioso Fortebraccio, a Elsinore, e poi di nuovo in Francia. Un diabolico complotto internazionale regge la storia del principe più famoso del mondo, di cui i due sicari sono, senza saperlo, importanti pedine. A seguire lo spettacolo l’”Invasione degli Ultracorpi”, scritto da Giovanni Guerrieri con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano. La trama gioca sulla dualità del protagonista, il tema del doppio, dei sosia è molto noto nella storia del teatro e a sfondi sempre comici. La compagnia utilizza questo tema anche per ritrovare un legame con la tradizione teatrale, con la commedia in senso arcaico, quella dei carnevali, delle feste dei folli, dei
Il teatro Villa dei Leoni riti di propiziazione; ma anche cogliendo l’idea dei sostituiti e pensando così a un uomo del futuro. A chiudere la stagione teatrale di Mira, sabato 6 aprile sarà Giuliana Musso con “La Fabbrica dei preti” uno spettacolo che visita la dimensione umana dei sacerdoti, tabù della nostra società, ma sulla quale vale la pena alzare il velo. L’autrice di natali vicentini spiega: “La dimensione umana dei sacerdoti è un piccolo tabù della nostra società sul quale vale la pena di alzare il velo, non per alimentare morbose curiosità ma per rimettere l’essere umano e i suoi bisogni al centro o, meglio, sopra ogni norma e ogni dottrina”. Per informazioni o per prenotare i biglietti si può visitare il sito: www.teatrovilladeileoni.it
neWs Musica
incOntri sull’Opera lirica
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l Concorso Internazionale Voci Nuove della Lirica “G.B.Velluti” insieme a l’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, organizzano la decima edizione di “Incontri sull’Opera Lirica”, un ciclo di presentazioni di opere liriche, con l’ausilio di dispositivi audiovisivi nella sala polivalente dell’Associazione in via Brenta Bassa a Dolo al civico 34. “Gli incontri - spiegano il vicepresidente dell’Associazione Artigiani Luca Vanzan e il maestro Dario Bisso curatore dell’iniziativa - saranno preceduti dall’introduzione di un relatore, Francesco Bertini, musicologo, che fornirà notizie in modo sintetico circa l’autore, il libretto, la musica, la trama ed il periodo in cui l’opera fu composta e per la prima volta rappresentata, facilitando perciò la comprensione ed un maggiore coinvolgimento del pubblico”. Ma ecco il calendario delle opere in programma, che si snoderà da marzo al prossimo dicembre. Le opere saranno proiettate di sabato alle 15,30 nella sala polivalente dell’Associazione Artigiani. Il primo appuntamento, è stato all’Ernani di Giuseppe Verdi. Gli altri appuntamenti sono previsti per il 6 aprile con il Flauto Magico di Mozart, l’11 maggio il Trovatore sempre di Giuseppe Verdi. Dopo ci sarà una pausa estiva e gli incontri riprenderanno dopo sedicesimo il Concorso internazionale Voci Nuove della Lirica G. B Velluti. Il 5 ottobre ci sarà la rappresentazione della Traviata di Verdi. Il 9 novembre Samson et Dalila un’opera lirica in tre atti di Camille Saint-Saëns ispirata al noto episodio biblico di Sansone e Dalila. Chiude la rassegna il 7 dicembre l’opera la Vedova Scaltra di Ermanno Wolf – Ferrari, da un’opera di Carlo Goldoni. La partecipazione è gratuita. Info S.T. tel. 041410333.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Politica Analisi dei dati emersi alle ultime consultazioni politiche
Il ciclone grillino si abbatte sui partiti Crollo del centrodestra rispetto al 2008, soprattutto da parte della Lega. Delude il Pd Male Sel. Alla Movimento 5 Stelle, prima formazione di Alessandro Abbadir
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o tsunami evocato dal Movimento 5 Stelle si è abbattuto sui partiti tradizionali anche in provincia di Venezia, mutando lo scenario politico radicalmente. Il centrosinistra tiene anche se delude, mentre cala vistosamente il centrodestra rispetto alle politiche di 5 anni fa. Alla Camera i “grillini” diventano il primo partito e portano a casa il 27,45%. Il Pd lo è al Senato con il 27,61 % dei consensi, La coalizione di Bersani ha raggiunto complessivamente il 30 per cento. Il partito Democratico mantiene di un soffio la vetta della classifica al Senato, pur perdendo quattro punti in percentuale rispetto alle ultime Politiche del 2008. Il segretario provinciale del Pd ora eletto in Parlamento come deputato a caldo non ha resistito allo sbotto vedendo i risultati. “Evidentemente – dice Mognato – la serietà del Pd e dei suoi alleati non paga. Evidentemente in un periodo come questo contano di più, per avere consenso, le promesse irrealizzabili”. Va male la Lega, ma c’era da aspettarselo anche se in
misura non così grande. La Lega adesso è il quinto partito di una provincia che la vedeva fortissima, dietro anche alla coalizione centrista di Monti e Casini. Il crollo del centrodestra coinvolge anche il Pdl, che lascia sul campo quasi dieci punti in percentuale passando da l’oltre 19% del 2008 al misero 10,03 delle elezioni di febbraio. Va considerato che la Lega Nord qualche anno fa proprio in provincia di Venezia con Francesca Zaccariotto aveva fatto l’impresa sconfiggendo nelle urne l’ex presidente Davide Zoggia, ora di fatto uno dei maggiori dirigenti del Pd a livello nazionale. Forse ad influire sulla determinazione dell’elettorato a votare “padano “sono state anche le lotte interne fra maroniani e bossiani, ma i numeri impietosi del crollo del centrodestra sono a tutti evidenti: la coalizione passa dal 48 per cento delle ultime Politiche (29 al Pdl e 18 alla Lega) ai 28 punti di oggi (18 al Pdl, 6,5 alla Lega, 1,4 a Fratelli d’Italia). I commenti ad un risultato del genere non sono esaltanti anche se,
ammette l’assessore regionale Renato Chisso, originario del Veneto orientale “Qui a Venezia il centrodestra ha tenuto rispetto a previsioni ancora più fosche - dice Chisso. Il Movimento 5 Stelle che ha avuto questo risultato strepitoso non va demonizzato. La gente è arrabbiata anche per una situazione economica difficile“. Contento il segretario provinciale Mario Dalla Tor che stacca il biglietto per il Parlamento con il Pdl E il centro montiano con Scelta Civica, Fli e Udc? Ridimensionato. Da grande centro, che qualche mese fa puntava al 20 per cento ora è solo un “centrino”. Non supera nemmeno la soglia del 10%, la coalizione alla Camera con i tre partiti coalizzati. Va male alla sinistra, quella in coalizione come Sel dove il coordinatore provinciale Stefano Lorenzin di fronte al misero 2% racimolato alla Camera non ha occhi per piangere. “E’ un risultato al di sotto delle aspettative – dice laconico. Ora cercheremo di capire perché la gente non ci ha premiato”. E’ stata cancellata dagli elettori l’alleanza di
sinistra guidata da Ingroia. L’ex Pm con Rivoluzione civile in provincia di Venezia non va oltre un misero 1,3 per cento, insufficiente per ottenere anche un solo deputato, vista la soglia del 4 per cento. La delusione fra i movimenti che lo hanno appoggiato, Rifondazione, Comunisti italiani, i Verdi di Bonelli, Italia dei Valori è grandissima. Ma dove hanno vinto i grillini? Dappertutto, il fenomeno è a macchia di leopardo. A Chioggia , Asan Donà In comuni come Mira, dove esiste un’amministrazione a 5 stelle da un anno, il Movimento di Grillo è passato dal 17,5% al 35,14%. Il sindaco Alvise Maniero ribadisce come alla gente non interessi alla fine nulla della vicenda del licenziamento dell’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto.
lA PROPOSTA DI CAMPAlTO “MONOCOlORE GRIllINO APPOGGIATO DAl PD”
C
’è fermento nel Pd, storico partito egemone in provincia di Venezia, per il risultato elettorale uscito dalle urne del 24 febbraio scorso. Fra gli elettori e i militanti, la stragrande maggioranza è contraria a qualsiasi accordo con il centrodestra di Silvio Berlusconi. L’accordo che si cerca da parte del Pd, è con il Movimento 5 Stelle, con proposte che però al momento in cui scriviamo vengono tutte respinte. A prendere una radicale posizione è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto che ricalca quella del sindaco di Bari. “Ora basta - dichiara Campalto- il
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Partito Democratico non può giocare sempre la sua partita in difesa. Mi faccio promotore a livello provinciale di una proposta politica ben precisa che tanti militanti democratici sono pronti a portare avanti: il Pd sostenga un monocolore grillino, ma non faccia assolutamente alcun accordo con Berlusconi e il Pdl”. Campalto fa sul serio. “Invito come sindaco- continua - i dirigenti del mio partito, a non cadere nel tranello di creare un “governissimo” con il centrodestra. Nessuno dei nostri elettori lo capirebbe. L’elettorato italiano va messo però di fronte alle proprie responsabilità. E se gli
elettori hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, questo deve avere l’onere e l’onore di governare”. Il sindaco Pd sa che esistono posizioni differenti su questo tema ma spiega di volersi fare portabandiera di questa proposta in provincia di Venezia, perché sollecitato da tantissimi iscritti. “Sono pronto alla conta- dice - su questa posizione politica. Il Movimento 5 Stelle non può e non deve essere lasciato a criticare da fuori un accordo che sa di vecchio e partitocratico. Hanno vinto? Governino. Di volta in volta verificheremo se votare le loro proposte
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di Fausto Cogo
La stessa Agnoletto aveva accusato Maniero di averla cacciata perché incinta Gianluigi Placella, primario ortopedico in pensione, impegnato nei movimenti civili, unico consigliere comunale del Movimento a Venezia sottolinea che il M5s con il Pd, alleanze non ne potrà fare ma votare sui singoli provvedimenti moralizzatori della politica quello si. Infine per dovere di cronaca non sfonda il movimento di Oscar Giannino, , anch’esso stabile intorno all’1,3 per cento. Quasi inesistente infine il Centro democratico di Bruno Tabacci (ex competitore di Bersani alle primarie) con lo 0,18% che, a Venezia era rappresentato dall’ex capogruppo di Idv al Senato Massimo Donadi.
Il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto in Parlamento” Campalto lancia una sfida al Movimento diretto dall’ex comico sulle cose da fare “Ora se i grillini si assumeranno la responsabilità di governare – chiude vogliamo proprio vedere che faranno. Il tempo della responsabilità fino ad ora non ha premiato. I cittadini hanno premiato chi ha gridato di più. Ora vediamo cosa sono in grado di fare i grillini oltre che parlare”. A.A.
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Arriva la primavera, ecco i gruppi di cammino I comuni di Venezia, Mira, Spinea, Stra e Fiesso pronti alla bella stagione con percorsi ad hoc di Alessandro Abbadir
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rriva la primavera e la voglia di fare camminate all’aria aperta aumenta. Lo stile di vita sempre più sedentario è un ostacolo ad una buona salute, e per questo i comuni e le Ulss del veneziano hanno promosso da qualche anno in maniera massiccia, l’esperienza dei gruppi di cammino. Le prime esperienze dei gruppi di cammino sono rivolte ad anziani ma non solo. Nel comune di Venezia infatti da circa un anno per tutta l’estate, al Parco San Giuliano, con ritrovo all’Infopoint, si svolgono le attività gratuite dei “gruppi di cammino”. Il progetto, lo scorso anno è stato ideato e coordinato dal Servizio Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e del progetto AllenaMente. I gruppi sono stati guidati da istruttori laureati in Scienze Motorie e formati. “L’attività – spiegano i promotori - è all’insegna
delle relazioni sociali e del benessere psico-fisico, sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare piacevolmente il corpo, il ragionamento e la memoria”. Anche quest’anno l’appuntamento non mancherà. Per quanto riguarda la provincia è soprattutto nell’area dell’Ulss 13 (Riviera e Miranese), che i comuni si sono impegnati massicciamente. Il primo a promuovere l’idea fu il comune di Mira ancora due anni fa. Il Centro anziani “Palladio” di Mira Vecchia ora ha un gruppo di circa 20 persone, che due volte alla settimana si muove lungo un percorso ben individuato. Lo stesso dicasi per il centro “La Bella Età” di Piazza Vecchia, che ha individuato cinque itinerari per le passeggiate. Riprenderanno le attività da aprile e maggio. A Stra ad illustrare il progetto e fare un bilancio positivo del lavoro svolto, è l’assessore Stefano Valentini. “E’ ormai riconosciuto - dice Valenti-
ADOTTAMI Stella. Femmina giovane 2-3 anni, sterilizzata. Adottata da cucciola, ha cambiato molte famiglie. Si è sempre comportata bene e si è adattata a qualsiasi condizione. Ora si trova in un rifugio e aspetta una nuova famiglia e una casa. Picchio. Maschietto, taglia piccola, forse 6-8 anni Ritrovato in piena notte e portato in polizia Dopo la procedura di routine picchio è arrivato in rifugio Il terrore si legge nei suoi occhi. Le cicatrici in volto farebbero pensare a bruciature. Smart. Bassotto puro di 3 anni, maschio. E’ un bellissimo bassottino tutto pepe. I suoi proprietari, molto legati al piccolo, devono trovargli una nuova famiglia. Il rifugio per lui sarebbe traumatico, ma se per lui non si trova una nuova casa sarà un ospite a.p.a Sally. Bellissima gattina tigratina. Carattere mite Recuperata per strada ma era una micetta di casa. Non è spaventata dall’uomo è ben nutrita ed è coccola. Si pensava si fosse persa, ma ora possiamo dire con certezza che è stata abbandonata. Per lei cerchiamo casa. Pio e Pia. Due fratellini di solo 3-4 mesi , maschietto e femminuccia. Coccoloni e molto affettuosi. Al momento sono in stallo da una volontaria. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi. Cerchiamo una casa per loro. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
ni - che l’attività fisica costante aiuta a prevenire malattie, a ridurre i rischi derivanti dal sovrappeso e sedentarietà per avere una migliore qualità della vita e, garantendo considerevoli vantaggi sia ai singoli, sia al sistema sanitario riducendo le ospedalizzazioni e l’uso dei farmaci. Infatti, l’obiettivo di ogni persona è di vivere in salute il più a lungo possibile, restando autonomo nei movimenti ( in particolare deambulare). Il cammino è l’attività fisica praticabile da ogni fascia di età, si può svolgere costantemente nell’arco dell’anno ed è economica. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 (www.ulss13mirano.ven.it) da tempo ha avviato attività per sensibilizzare la popolazione sulla necessità del movimento fisico. In particolare, ha promosso i gruppi cammino nei vari comuni con il progetto “ Ogni passo conta “. Ha messo a disposizione un laureato magistrale in Scienze e Tecniche
dell’attività motoria preventiva e adattata che forma e segue i partecipanti, affinché ogni gruppo diventi autonomo. Il nostro comune ha aderito con entusiasmo alla proposta dell’Ulss e da circa un anno, c’è un gruppo cammino che 2 volte alla settimana svolge l’attività”. Stessa esperienza si appresta fare Fiesso. Lo scorso anno il comune di Spinea ha aderito con l’iniziativa denominata “Percorsi della salute”. “Andare a piedi è un atto d’amore per il territorio e il proprio corpo” è il motto dell’iniziativa. Anche quest’anno da maggio saranno disponibili in diversi punti di Spinea, dei volantini per promuovere i Gruppi di cammino. ”Il luogo ideale - dicono gli organizzatori - per l’attività sarà il parco Nuove Gemme, con diversi itinerari da percorre, alcune regole base per vivere in salute la propria giornata e fuggire dalla sedentarietà”.
Stili di vita
INDAGINE ulSS13
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no su t r e degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 è completamente sedentario. Questi i dati che sono emersi da una indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ulss 13 con il Dipartimento Prevenzione. E ecco le brutte sorprese: solo il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre c’è un 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è infatti notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali .Da qui per comuni e Ulss 13 l’importanza di organizzare Gruppi Cammino rivolti in particolare alle persone anziane. A.A.
20 Amministrazione
Amministrazione 5
Intervista L’assessore della Provincia di Venezia, Lucio Gianni, riflette sul ruolo e il lavoro svolto
Provincie, insostituibili se non si pensa ad una seria alternativa “Serve una programmazione per trasferire deleghe, competenze e strutture onde evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più”
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bolizione delle Provincie, un tema che ha fatto discutere e che avrebbe dovuto tradursi in dato di fatto con la soppressione di parte di esse. E invece, probabilmente, le Provincie concluderanno il mandato. L’assessore provinciale Lucio Gianni torna ad affrontare l’annosa questione relativa al ruolo delle Provincie, insistendo sull’essenziale lavoro svolto. “Per tutto il 2012 siamo stati sommersi da tantissime informazioni che provenivano da fonti diverse: abbiamo udito il tutto e i contrario di tutto! Ci si stava privando di uno strumento di gestione di servizi a favore dei cittadini - esordisce l’assessore della Provincia di Venezia - senza averne creato uno alternativo che lo andasse a sostituire; all’ultimo momento è prevalso il buon senso e si è salvato un Ente di estrema importanza la cui soppressione o ristrutturazione deve avvenire in modo sereno non sotto una spinta emozionale. Molte persone che non conoscevano nulla di questa realtà si erano convinte che chiudendo le Provincie si sarebbe salvato il Paese!” Qual è, in concreto, il ruolo delle Pro-
L’assessore Lucio Gianni vincie? “Io sono assessore della Provincia di Veneziai: garantisco la mia presenza costante e continua in tutto il territorio per tutte le mie deleghe (Attività produttive, agricoltura, Programmazione Negoziata, Pro loco, Voga veneta, afriturismo, alimentazione, Gruppi micologici, Fiere, Mostre e mercati), così pure fanno i miei colleghi di Giunta; insieme gestiamo concretamente dei servizi sovracomunali e territoriali che la Regione e lo Stato non potranno mai svolgere direttamente perché sono troppo distanti dal territorio e troppo slegati dalla realtà quotidiana”. In termini numerici, può quantificare - per esemplificare, il lavoro svolto? “Nel 2012 la Giunta Provinciale ha
eseguito 220 delibere e sono pervenute dagli assessori 241 Informative mentre il Consiglio Provinciale ha votato 96 delibere; la Giunta si è riunita tutte le settimane come pure tutte le settimane si sono riunite le Commissioni Consiliari ed il Consiglio si è riunito da una a due volte al mese: questo significa una grande quantità di lavoro svolto! L’attuale Amministrazione Lega Nord – Pdl ha trovato in eredità un vero disastro con debiti e cattive gestioni; il Governo di Roma ha tagliato molte risorse; con meno dipendenti, pieni di debiti e meno soldi ma attraverso una seria programmazione ed una accorta gestione, sono stati raggiunti risultati migliori rispetto al passato: la Provincia di Venezia sta pagando i suoi debitori con una media
di 36 giorni; è l’unico Ente che ha inviato una ingiunzione di pagamento allo Stato per i crediti che vantava ottenendo i 40 milioni di euro che gli spettavano; gestiamo direttamente il turismo e siamo la prima Provincia d’Italia; gestiamo la pianificazione territoriale ed urbanistica di tutti i 44 Comuni, la caccia, la pesca interna lagunare, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile, i parchi, i boschi e le riserve naturali, l’ufficio del lavoro e la formazione professionale, l’ambiente e la geologia, l’edilizia del patrimonio immobiliare tra cui scuole e palestre, i servizi sociali, i trasporti e le pari opportunità, la viabilità, la sicurezza stradale e la manutenzione delle strade provinciali, lo sport, la cultura e l’istruzione”. La sua conclusione quindi è che la Provincia non è un ente inutile... “Probabilmente non tutti i cittadini sono stati informati sul fatto che la Provincia di Venezia fa tutto questo e così pensano che sia un Ente inutile! Se i cittadini lo vogliono le Provincie possono essere chiuse ma è prima necessaria una programmazione seria in cui si decida “chi fa cosa” e si indichi tempi
e modi per trasferire deleghe, competenze e strutture per evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più! Ci sono Provincie che sprecano e non ottengono buoni risultati; ma possiamo dire lo stesso anche di Regioni, Ministeri, Prefetture, ULSS, Comuni, Società partecipate, Camere di Commercio ecc.; perché non chiudiamo tutta l’Italia?” Quale allora la strategia efficace per ridurre i costi? “Invece di chiudere è necessario combattere l’inefficienza e gli sprechi; eliminare spese inutili, gonfiate, incontrollate; attuare politiche di risanamento; prevedere costi standard uguali per tutti gli Enti e tutta Italia; non fare di tutta l’erba un fascio! Nella situazione attuale chiudere le Provincie è sicuramente la cosa più semplice e sbrigativa ma è impensabile eliminare un Ente intermedio di assoluta importanza ritenendo di lasciare al suo posto il nulla; ciò che fanno oggi le Provincie, i Comuni non avranno mai la forza di poterlo fare e la Regione è troppo grande e distante!”
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Personaggio o Personaggio scuola UNI 25 7 Corrado Sfriso Crea, inventa, espone... Chioggia
“Corallino”, artista della memoria di Eugenio Ferrarese
S
ul balcone della sua casa in calle San Domenico da qualche tempo si nota un vecchio pantofolone da pescatore, di quelli che un tempo si usavano nei battelli da pesca, trasformato in un artistico presepio con qualche variazione marinaresca visto che al posto del bue e dell’asinello compaiono due cavallucci marini e la stella cometa è diventata una stella marina. Accanto un altro presepio di piccole dimensioni con Gesù bambino adagiato in una cappasanta. All’interno della stanza al pianterreno altre opere e composizioni insieme ad una personale collezione di attrezzi da lavoro ed altri oggetti della tradizione chioggiotta: un piccolo laboratorio dove Corrado Sfriso crea, inventa e poi espone. Classe 1931, l’obbligo scolastico della riforma Gentile ossia la quinta elementare, il primo lavoro in una panetteria al termine della seconda guerra mondiale, in seguito dapprima muratore per realizzare di fronte la chiesa di san Domenico la fabbrica del ghiaccio dove un tempo vi era il teatro Garibaldi - e dove sta ora sorgendo un complesso residenziale – poi in mare pescatore motorista; nel ’55 si trasferisce a Trieste ancora con un’impresa edile, qualche anno
Ha lavorato per tutta la vita facendo i più svariati mestieri, ora, in pensione, si dedica all’arte
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
Dalla scultura alla poesia, in un linguaggio semplice racconta la vita di tutti i giorni dopo il matrimonio e ritorno nella ‘sua’ Chioggia operaio nel retificio Donaggio e in seguito nella falegnameria di Borgo S. Giovanni specializzata in cornici tonde e volanti per appassionati automobilisti sportivi fino alla pensione… il tutto accompagnato sempre da una grande passione per l’arte, la poesia e la sua città ritratta in ogni angolo e scorcio più caratteristico, talvolta riproponendo mestieri e attività che animavano la vita della calle: le donne che ricamavano, i pescatori che cucivano le reti, lo stagnino che aggiustava attrezzi e pitali da notte quando i bagni in casa erano ancora un lusso… Corrado, ma per tutti Corallino, firma che compare nelle sue composizioni, al mattino passeggia con gli amici in Corso, una sosta al caffè; nel pomeriggio per lo più è indaffarato con le sue creazioni. Le sue poesie sono rigorosamente in dialetto con frequenti rimandi ai suoi ‘amissi pescaori’ con i quali ha condiviso la passione e i pericoli della navigazione e della pesca quando le ‘sardele veniva a bordo/ le visceva da tute le parte’, ai ricordi delle gente in calle (“Ghe gera i Guera, i Spacaporte,/ el Polastrelo, el Cucarin,/ el Scage, el
Corrado Sfriso e le sue composizioni
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Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
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Fasiolin./ Ma tuta brava zente la gera”), ai bambini che giocavano al ‘trotolo’ e al ‘pandolo’, ai pescatori che ‘i se porteva la Madona su le spale in procession’, perfino la suora Impillia che all’asilo ‘me feva ‘na caressa in testa,/un baso su la ganassa/ e cossì la me consoleva” e la ‘ciesa de san Domenego’ con i muri screpolati dalla salsedine, ”ma se zè ‘na zornà de sole,/ co i so’ colori pare che la se rida”. Uno stile semplice, senza tanti fronzoli, ma Corallino è anche una persona che ama riflettere sulla vita, le sue gioie e i vari drammi e tutto questo viene comunicato nelle sue composizioni più complesse, per lo più in legno, utilizzando scarti di mogano, rovere, palissandro, noce: l’universo, il sole e la luna, la luce e la notte, l’umanità divisa, l’unione coniugale, le diversità razziali. Talvolta le sue opere compaiono nelle vetrine dei negozi del centro storico; in altre occasioni Corallino viene invitato a recitare le sue poesie o a collaborare con alcuni eventi culturali: la presentazione di un libro, qualche mostra sulla marineria… E basta anche una breve passeggiata per le calli e il Corso di Chioggia per trovare l’ispirazione per una nuova realizzazione artistica e un’altra poesia.
villa momi’s www.villamomis.it
’articolo della pagina dedicata al “Personaggio” pubblicata lo scorso mese dal titolo “Una vita vissuta ad alta quota” è stato erroneamente attribuito a Marta Boscolo. L’autore del pezzo è invece Eugenio Ferrarese. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati per l’errore”.
26 Cultura provinciale
Cultura provinciale 9
Scultura Il Consiglio regionale ospita a Palazzo Ferro-Fini la rassegna aperta al pubblico fino al 26 aprile prossimo
Le sculture di Romano Vio in mostra
A cento anni dalla sua nascita l’allestimento di una esposizione pensata per far apprezzare un artista protagonista del Novecento, che rischiava di essere più noto all’estero che in patria
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u uno degli scultori italiani protagonisti del E un secolo e mezzo dopo l’assemblea del Novecento, il veneziano Romano Via sep- North Carolina affidò proprio al veneziano Vio pe cogliere e fissare nella materia, bronzo, il compito di ricreare il monumento partendo marmo, cemento, terracotta, i volti, le storie e dal calco di gesso conservato nella gipsoteca di Possagno, paese natale del Canova. Tra le le emozioni della terra veneta. A cento anni dalla sua nascita, il Consiglio “grandi” altre opere realizzate su commissione regionale del Veneto gli rende omaggio ospi- figurano il monumento a Umberto Giordano tando nella propria sede di palazzo Ferro-Fini realizzato nel 1956 per la città di Foggia, vincendo un concorso nazionale che vedeva la una mostra a lui dedicata. Conosciuto e apprezzato più all’estero che partecipazione di oltre 50 artisti, il monumento in patria, Romano Vio è autore di importanti alla Resistenza per la città di Savona, l’omaggio a Franco Marinotti, opere molte delle quali l’imprenditore della Snia commissionate da enti Seppe fissare pubblici e privati. Tra nella materia i volti, Viscosa, realizzato per lo stabilimento Torviqueste la più prestigiosa, le storie, scova (Udine) e alcune per mole e collocazione, le emozioni della sculture veneziane: il risulta il rifacimento del terra veneta triplo ritratto bronzeo in monumento “canoviano” di George Washington, che troneggia memoria dei martiri di Belfiore che sovrasta nell’atrio del Parlamento del North Carolina, a l’ufficio postale di San Marco, dietro le ProcuRaleigh. La grande scultura che il Canova rea- ratie Novissime, la Madonna del Carmelo sul lizzò nel 1821 in onore del primo presidente campanile della chiesa dei Carmini, il bronzo degli Stati Uniti andò infatti distrutta dieci anni di San Giacomo sul campanile dell’omonima dopo, nel grande incendio che devastò lo State chiesa a Rialto e la grande Madonna Pellegrina House della capitale dell’ex colonia americana. sulla facciata della chiesa del rione Altobello a
Istituto comprensivo Chioggia 5 Da una scuola all’altra
“Ti leggo una storia...!”, un progetto per bambini di 5 anni
L’inaugurazione della mostra in teleconferenza con lo State Capitol del North Carolina. In alto la locandina Mestre. Meno note, perché finora conservate nelle abitazioni private dei figli, le 30 opere della mostra che hanno trovato ospitalità a palazzo Ferro-Fini e alla Cassa di Risparmio di Campo Manin. “In esse - come ha ricordato Ennio Puchard curatore della rassegna insieme con Elena Dezuanni - Vio ha riversato tutta la sua prodigiosa abilità manuale, raggiungendo, perché svincolato dai vincoli imposti dai concorsi,
risultati artistici eccezionali che pongono lo scultore veneziano tra i protagonisti del Novecento”. Da ammirare soprattutto i bronzi ispirati ai canti dell’Inferno dantesco, nei quali Vio ha dato prova di uno stile espressionistico drammatico e molto personale; Simonetta, scultura con la quale Vio partecipò alla Biennale di Venezia del 1956; il Pugilatore (esposta alla Quadriennale romana del 1965); Nudo dormiente e Ballerina in riposo, di grande libertà
inventiva, e alcune opera religiose ispirate a modelli tre-quattrocenteschi (Gesù divino lavoratore, I sermoni di Sant’Antonio, Gesù incontra sua madre). “Quella di aprire palazzo Ferro-Fini a manifestazioni culturali riguardanti artisti veneti o realtà significative della nostra tradizione - ha commentato il presidente del Consiglio reginale Clodovaldo Ruffato in occasione dell’inaugurazione della mostra lo scorso 22 febbraio - è una scelta assunta fin dall’inizio della legislatura e che intendiamo proseguire con l’obiettivo di testimoniare la vicinanza dell’istituzione regionale a tutte le espressioni della società veneta e di offrire loro delle opportuità di maggiore conoscenza e fruizione. Sono certo che anche la mostra su Romano Vio sarà l’occasione per far conoscere un grande artista che Venezia e i veneziani, fose, non conoscono appieno e che rischiava quindi di essere più noto all’estero che in patria”. La mostra resterà aperta fino al 26 aprile e sarà visitabile, con ingresso gratuito, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.
Teatro Aurora di Marghera
GIOVANI COMPAGNIE TEATRAlI PROTAGONISTE IN QuATTRO SPETTACOlI
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e storie incantano sempre, si sa. Ma possono diventare anche un valido strumento pedagogico. E infatti le insegnanti della scuola primaria Caccin di Chioggia, all’interno dei progetti di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria e dei progetti di educazione all’ascolto e motivazione alla lettura, hanno promosso una serie di incontri di lettura animata di favole della tradizione per bambini di 5 e 6 anni, nel teatrino della scuola. “Ti leggo una storia…!” è un’iniziativa promossa dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo Chioggia 5, che cerca di accompagnare i bambini nel difficile passaggio tra i diversi ordini di scuola col sostegno di un buon lavoro di squadra. Al primo incontro di martedì 19 febbraio ha partecipato un buon gruppo di bambini, accompagnati da genitori e nonni, che si sono gustati, in un clima disteso, la lettura della classica storia dei Tre porcellini. L’ascolto della storia è stato favorito da alcuni esercizi preparatori di rilassamento condotti dalla psicopedagogista che ha poi introdotto l’arrivo di un personaggio “fatato” che, avvolto in un mantello di luccicanti stelle, ha prestato la sua voce a una favola che ha lasciato i bambini a bocca aperta mentre sedevano su morbidi tappeti. Il secondo e terzo incontro sono stati
Il teatro Aurora a Marghera Un momento della lettura un’occasione per i bambini per ritrovarsi e invitare altri amici a condividere l’esperienza. Questi incontri sono stati progettati con l’intento di intrattenere piacevolmente i bambini, abituandoli al piacere dell’ascolto, attraverso la lettura delle favole classiche della tradizione e delle storie di una volta. È’ infatti un requisito fondamentale per la scuola primaria l’ascolto attento e attivo per riuscire a imparare e apprendere nel contesto di gruppo. Diviene importante far apprezzare ai bambini la magia del silenzio e dell’attenzione per riscoprire il mondo fantastico e meraviglioso della lettura che stimola la fantasia e la creatività. I bambini che ascoltano con piacere le favole oggi saranno i buoni lettori di domani. M.Bo.
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ei mesi di marzo e aprile si terranno quattro spettacoli al Teatro Aurora di Marghera. Gli appuntamenti sono dedicati alla rassegna contemporanea progetto Sala Travaglio, dove le giovani compagnie sono protagoniste. Sabato 16 marzo sono andati in scena i primi due appuntamento del progetto “Specie Protetta – Sala Travaglio”. Alle ore 21, la compagnia H2O non potabile , ha proposto “Comma 212”. Alle ore 22, Itineris Teatro, con la proposta dello spettacolo “Di doppio andare”. Giovedì 21 marzo, alle ore 21, lo spettacolo “Pinocchio” interpretato da Gli Amici di Luca e Babilonia Teatri che, parlando di questa storia commentano: “I protagonisti sono persone che si sono risvegliate dal coma. La società ci ha respinti, accantonati, isolati e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”. Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico dell’Aurora. Sabato 13 aprile, alle ore 21, ancora uno spettacolo Sala
Travaglio: “L’Orazio di Heiner Muller” con la compagnia La Vanguardia Nonsensista. Questo dramma indaga sulla dualità tra la legge e il sentimento: “Una dicotomia ancora attuale, un confine tra la scrittura e l’oralità, tra ciò che è sentito giusto e ciò che è stabilito – spiegano gli interpeti della compagnia - le convenzioni sono le basi della nostra società, nata dal sacrificio di una famiglia che annega nel mito del diritto, del giusto a prescindere da tutto”. Giovedì 18 aprile, doppio appuntamento: alle ore 21, Empusa Teatro presenta “Bersabèa” ispirato alla guerra dell’acqua accaduta in Bolivia nel 2000 con la privatizzazione del bene; alle 22.15 è la volta di diexvUoto Teatro con “Funi e desideri rapidamente ammazzano (F.E.D.R.A.)”. Quest’ultimo spettacolo è ambientato in una stanza da letto, dove tutto si consuma: vita, amore, sonno, solitudini. I protagonisti, un uomo e una donna, si desiderano ma non si accettano. Lui è un ragazzo, lei una donna adulta forse sua madre. Perduti in quella stanza sempre più piccola, soli nella loro quotidiana miseria, vivono al ritmo serrato di un videoclip. Per maggiori informazioni si può contattare il teatro Aurora al numero 041 932421. Roberta Pasqualetto
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO Solidarietà a sport a Mirano
il “MeMOrial enricO MasO”
Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde il tOrneO Solidarietà a sport a Mirano
Calci
di Roberta Pasqualetto
di Rob
Il Venezia va a gonfie vele Il il “MeMOrial enricO MasO”
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utto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incurabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfida così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfide, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle S.H. 16 finale per il terzo e quarto posto, e finalissima alle 16.45
l campionato giocato dall’Unione Calcio Venezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifica, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undici vittorie, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che partecipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fino alla fine quando grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era
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ta, dall’esito impensabileGallo fino all’ultimo stata condotta molto ilbene e inaprile vantaggio per allo utto pronto primo per l’avvio stadio Marcellino di Miranominuto. del il presidente della quattro società sporvia dellatorneo rete iniziale di Godeas, poi il Ve“Memorial Enricoma Maso”, giuntoKorablin, alla quinta edizione.russo Saranno le tiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo nezia èsocietà stato chiuso area nelleesordienti, battute finali. nellaincategoria che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd questa partita, haadichiarato LaMiranese, fatica si eraprematuramente fatta sentire e il Mantova approscomparso l’11 novembre 2008 causa di “di un aver maleassistito incugioco con orgoglio e di aver osservato fittava perUn raggiungere il pareggio rabile. appuntamento che all’87esimo si rinnova per alvolontà deigrande genitori del ragazzino, Carla suoistesso giocatori, anche quelli che non erano in minuto quando Un Giovannini (entrato da poco) ed Eustasio. modo per ricordare Enrico, e iallo tempo promuovere con spirito campo, riconoscendogli una grande affinitàIl e hadiatterrato De Respinis. L’arbitrofondi ha fischiato solidarietà una raccolta per chiil come lui, sta lottando contro la malattia. unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti rigore sapientemente parato, poi al sarà terzo infatti calcio interamente ricavato delle offerte raccolte devoluto alla fondazione Cittàper uno”.di Insomma belle parole che, fanno ben d’angolo consecutivo, Spinale per riesce a infilarei progetti della Speranza di Padova, sostenere ricerca dedicati all’Oncoematologia la pediatrica. porta e a pareggiare al 90esimo peraiuna conclusione del torneo una soddiInsomma un modo perminuto. dare una sperare speranza bambini che affrontano Masfiladapartita non era ancora all’ultimo sfacente. possono seguire la così importante per lafinita loroevita, in età così piccola.GliSulappassionati campo sono in programma minuto di recupero, Margarita serve, Godeas squadra arancioneroverde, oltre che sul sito uffi4 sfide, quella tra Miranese, Us aSan Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva unSan passaggio che diventa gol,match mettendo così aè quello ciale,tra anche in faceboook lo “F.B.C. Unione Pio X Mirano. Primo previsto padroni di casa profi e l’Us San Marco segno la personale doppietta, facendo Venezia” costantemente durante Stigliano alle 14,30. Seguirà quellovincere tra San Pio Xe Us aggiornato Rio San Martino alle 15,15; alle le l’Unione Venezia. vittoria meritata e sofferpartite,alle anche con i commenti dei tifosi. S.H. 16 finale per ilUna terzo e quarto posto, e finalissima 16.45
A Mestre
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’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far questa palestra, che non è messa molto parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche bene: su dieci illuminazioni quattro non nuovo socio. Questo gruppo di appassio- funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia nati di pallacanestro in realtà gioca da intenzione prendere contatto con l’assesventicinque anni, e si incontra per giocare sore allo sport per metterlo al corrente a livello amatoriale, nella palestra di Ve- dei problemi della struttura”. La palestra • IMPIANTI CIVILI INDUSTRIALI cellio di Mestre (ex scuola elementare) ha le dimensioni adatte per il gioco del • MANUTENZIONE in via Giardino. Molti giocatori proven- basket (280 mq), e il pavimento è inteDETTRAZIONE CENTRO ASSISTENZA E VENDITA gono• da altre esperienza, alcuni dalla ramente composto di materiale plastico. Reyer come il presidente Peraro, altri da Le spese per pulire i locali sono fISCALE divise tra CALDAIE, CLIMATIZZATORI squadre quali la Mestrina e la Malcontenle associazioni che utilizzano la palestra, fino al 30 giugno 2013 • TRATTAMENTO ACQUE ta. Oggi però giocano con il solo spirito ma anche su questo argomento, il presi!! POTABILI E NON Il gruppo dente, dice che si potrebbe fareAPPROffITTANE goliardico e per divertimento. meglio. • consolidato IMPIANTI è ben maASPIRAPOLVERI ogni anno c’è qual- Le associazioni che utilizzano la palestra che nuovo iscritto, i giocatori CENTRALIZZATA sono circa mestrina non sono poche: Pallacanestro sedici, prevalentemente maschi; quasi Mestrina, Corape, Overdream (danza), • IRRIGAZIONE tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. Canottieri Mestre e Amatori Basket e PULIZIAperCIRCUITI “Noi•giochiamo divertirci maIMPIANTI senza sarebbe il caso di sistemare alcune cose RISCALDAMENTO E TRATTAMENTO grosse DI pretese – dice Ruggero Peraro per la sicurezza e il decoro dei giocatori presidente dell’associazione – abbiamo che frequentano la palestra. Le partite di DI MANUNTENZIONE anche alcune donne che giocano, e posso pallacanestro si giocano i giovedì sera dire che sono veramente in gamba per- da settembre a giugno, gli interessati PERDITE MURARIErecandosi ché •si RIP. mantengono giovaniOCCULTE più che pos- SENZA possonoOPERE iscriversi direttamente sono e anche meglio degli uomini (dice in palestra durante le partite. Per magsorridendo). Per il futuro ci piacerebbe giori informazioni si può chiamare 335 collaborare anche con altre associazioni 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. soprattutto per condividere i problemi di o ruggero.peraro@tin.it.
’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce ufficialmente nel 1995 e si occupa dell’esercizio a livello amatoriale di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le finalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassionati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Vecellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori provengono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malcontenta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qualche nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba perché si mantengono giovani più che possono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di
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questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’assessore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è interamente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presidente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per maggiori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a corape@virgilio.it R.P. o ruggero.peraro@tin.it.
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n PRIMO PIANO
io Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde
Venezia va a gonfie vele
berta Pasqualetto
pionato giocato dall’Unione Calcio Vesta andando discretamente, e ha dato e soddisfazioni alla società sportiva e Agli inizi di marzo, sono state giocate metà delle partite del campionato, uderà domenica 12 maggio contro il Nella classifica, nel momento in cui , l’Unione Venezia con 41 punti è al to preceduta dal Bassano (43 punti) gliane (44 punti), Renate (44 punti) na (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Nelle venticinque partite giocate la arancioneroverde ha totalizzato: undi, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto gol e ne ha subiti trentadue. La sede storica di questa squadra, è lo stadio o Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 o alla memoria all’aviatore che partegrande guerra. Parlando di una delle rtite vinte, giocata contro il Mantova in ito è stato incerto fino alla fine quana una doppietta di Denis Godeas, il si è aggiudica la vittoria. La partita era
stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Venezia è stato chiuso in area nelle battute finali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova approfittava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fischiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infilare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora finita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-
ta, dall’esito impensabile fino all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società sportiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affinità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddisfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito ufficiale, anche in faceboook profilo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Partire con una buona idea
Ecco il Veneto giovane delle “start up”
La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35 di Nicola Stievano
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a passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web, l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuove tecnologie. Non si può certo dire che ai giovani veneti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le potenzialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica. Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confindustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la finanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, presentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 finalisti hanno seguito un percorso di formazione e consulenza affiancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza. C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambiente web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio. E poi un portale wiki-based per le squadre minori di basket, prodotti a km 0 a por-
tata di touch, un web music store per vendere offline la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifico Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sottolinea Gianni Potti, vice presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Affiancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è
Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affiancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”. Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, appassionato di informatica, dopo aver organizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino. Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio
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e tradurle in progetti da condividere con gli amici. Tutte le informazioni vengono interpretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di ingegneria e filosofia del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografici sui sentieri e condividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozione turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia. Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti potranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condividendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento. L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm. Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Guglielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti. Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un
Otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco laureato in economia, hanno creato Playbasket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese. I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-
lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedicata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti finali scavalcando la distribuzione. Infine Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio. Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.
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Il Veneto in primo piano 31 9 Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa” di Nicola Stievano
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La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee
avide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano viticoltore della Valpolicella, vende in internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.
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Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattaforma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto”
dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita. “Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Veneto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare
l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ? La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche o addirittura solo per fissare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.
la sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolastici cOn l’alternanza scuOla-laVOrO le aziende diVentanO “iMprese fOrMatiVe”
n Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto, punta a diffon-
dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti. Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’incontro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova fine gennaio.
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32 10 Il Veneto in primo piano Turismo religioso
Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede
I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milano
le radici cristiane si respiranO in Ogni angOlO del VenetO
L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari
La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali di Giovanni Giovetti
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n turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniugano spiritualità, tradizione ma anche cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si colloca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte. Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’Antonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231. La seconda proposta è stata battezzata
la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itinerari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-
venti, abbazie e chiese. Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani. Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fino a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bellissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Cavalo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.
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quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati oggetto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Veneto finalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale. “Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp – l’Opera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfondimento partendo dalla premessa fondamentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-
lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’Antonio da Padova”. “Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi percorsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.
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l Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronella, la Chiesa di San Giovanni a Bassano del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cinque siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipazione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, sollecitando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Carrarese (in foto) a Padova. Nato come semplice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quindi deposito dei Veneziani e, infine, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affidato all’Università di Padova. L’edificio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazione e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.
Al 18° posto con 11.144 voti il Giardino Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanificio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opificio. Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il desiderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante. Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Progettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovanni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifica nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva. G.G.
Il Veneto in primo piano 33 11 La scelta dei quattro governatori Fronte comune fra Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia
Maroni “inaugura” la macroregione del Nord “Legittima difesa contro Roma che ci porta via tre quarti delle tasse. Lo Stato è debole ma il Nord ha un governo forte”
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di Nicola Stievano
fra VenetO, friuli e carinzia nasce a Klagenfurt eurOregiO senza cOnfini
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opo il terremoto elettorale la Lega guarda al nuovo sogno, la “macroregione” del Nord, un patto che va da un estremo all’altro del settentrione, accomunato dalla bandiera del Carroccio che, nonostante tempeste e “tsumani” alle urne, sventola sui palazzi delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. Il Friuli, governato dal pidiellino Tondo, ha accettato di buon grado l’invito, anche in qualità di “ponte” verso l’Austria e la Slovenia, coinvolte in un altro progetto di collaborazione di cui si parla molto in questi giorni, la “macroregione la sconfitta? Un po’ di fumo per celare le dimensioalpina” insieme alla Baviera. La conferma che la ni del tracollo della Lega? Si verdrà, intanto però macroregione non è stata una delle tante trovate i quattro governatori tirano dritto, come avevano elettorali è arrivata da Roberto Maroni, subito dopo annunciato a Sirmione, due settimane prima del la vittoria delle regionali. Da neo presidente della voto, lanciano il patto fra le quattro regioni. MaroLombardia Maroni ha dichiarato ni, ancor prima di diventare che l’alleanza a quattro è cosa Pur ridotta al 4% governatore, aveva definito fatta. “Mentre a Roma si fanno su base nazionale la “macroregione” una sorta i conti con un governo debole - la Lega tiene saldo di ‘’sindacato territoriale. Se sono state le prime parole del il timone nei palazzi qualcuno ha un problema la neo governatore leghista - il delle Regioni del nord macroregione si muove per Nord ha un governo forte. Si risolverlo e penso sia utile apre una fase nuova, con un progetto strategico”. soprattutto per le autonomie locali, e i sindaci per L’accordo elettorale con il Pdl, digerito a fatica, le questioni che li toccano direttamente, come ad dalla base leghista, serviva a questo, ad arrivare esempio il patto di stabilità. Pretendiamo che i a conquistare la Lombardia e, con essa, fare delle nostri soldi, che derivano da una buona gestione regioni settentrionali un fronte comune, del quale della cosa pubblica, li possiamo spendere come i governatori saranno i protagonisti. Davanti alle vogliamo. Questo non è un accordo tra i vertici, tra macerie lasciate dallo “tsunami 5 Stelle” e dal i presidenti delle Regioni, ma riguarda tutti. Parte crollo del “popolo della Padania”, ridotto al 4 per una sfida che si allarga a tutte le componenti delle cento su base nazionale, la Lega aveva già messo a Regioni’’. Ancora più esplicito il presidente del Vepunto il “piano B”, spostando l’asse del confronto neto Luca Zaia, anche se adesso dovrà fare i conti politico sulla questione settentrionale declinata in anche con i malumori della Lega in casa propria chiave europea. Una astuta mossa per mascherare dopo la batosta elettorale, ‘’Basta Sud, basta
Roma. Nella mia Regione ho difficoltà a spiegare ai veneti che abbiamo il rating della Baviera ma siamo trascinati nell’oblio da chi non ha voglia di lavorare. Napolitano dice che il federalismo non è più una scelta ma una necessità, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Nord lavora, gli altri sprecano. Io non so più cosa dire ai 160mila disoccupati veneti. Come faccio a spiegare che ogni anno ben il 75 per cento delle nostre tasse, qualcosa come 18 miliardi, prende la via di Roma e non torna più indietro? Questo è un patto d’attacco, di legittima difesa contro la cialtronaggine nazionale. Perché una siringa nei nostri ospedali costa 6 centesimi e al Sud 25? Queste discrepanze assurde vanno colmate. Con l’applicazione dei costi standard avremmo un risparmio nazionale di oltre 28 miliardi. Il progetto lo abbiamo lasciato sul tavolo del governo Monti, dopo i nostri decreti sul federalismo”. Dunque avanti tutta, anche se al vertice della Lega Nord veneta tira già aria di resa dei conti. Ma Zaia, problemi interni a parte, non intende fermarsi e per il prossimi mesi continuerà a muoversi tra il fronte del nord e il patto “alpino” già sottoscritto in Carinzia.
n burocratese si chiama “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale” (Gect) ma per i giornali e le tv è stata ribattezzata “Euregio Senza Confini”. Luogo di nascita: Klagenfurt, “capitale del Land austriaco della Carinzia che insieme a Veneto e Friuli Venezia Giulia ha formalizzato la nascita del gruppo, nominando come suo primo presidente il governatore veneto Luca Zaia. Impossibile non cogliere il parallelismo con la macroregione del nord Italia, anche se in questo caso si tratta di uno strumento previsto dalla legislazione europea. “Sono orgoglioso di ricoprire questo incarico prestigioso per i prossimi tre anni – ha dichiarato – e ringrazio per la fiducia accordatami dai colleghi delle altre due regioni che compongono oggi Euroregio, una realtà destinata ad allargarsi, ampliando così anche il suo potenziale e la sua forza in ambito comunitario. Con questa scelta celebriamo definitivamente la chiusura di un capitolo durato 34 anni, quello di Alpe Adria, un organismo che già da tempo ha esaurito il suo compito, e avviamo questa nuova esperienza che si caratterizza per la concretezza delle azioni che possiamo avviare insieme. E’ il caso del Corridoio Baltico Adriatico, il progetto principe ad oggi di questa alleanza, che consentirà di collegare il nostro mare e i nostri porti a quelli del nord Europa”. Nel dettaglio il “Gect”, è uno strumento dell’Unione Europea creato nel 2006 per definire un quadro legislativo unico per le Euroregioni. Grazie al riconoscimento della personalità giuridica, permette a territori regionali e locali di diversi Paesi dell’UE di avviare forme di collaborazione superando gli ostacoli derivanti da differenti strutture giuridiche, contabili e di gestione. I membri di un gruppo, ad esempio, potranno concorrere a bandi di finanziamento europeo congiuntamente, favorire l’integrazione dei sistemi di trasporto, cooperare in ambito turistico e per fornire servizi pubblici e locali. Per la prima volta vi partecipa una regione a statuto ordinario come il Veneto. Il prossimo passo potrebbe essere l’allargamento del gruppo alla Slovenia e all’Istria croata.
Aria di “secessione”. Il Consiglio veneto si mobilita e chiede più poteri alla Regione
piOggia di MiliOni sui cOMuni di cOnfine prOnti a fare le Valigie
N
on ci sono solo i progetti “macro” ed “euro” che guardano ben oltre i confini regionali. Il Veneto in casa propria deve fare i conti anche con le spinte secessioniste dei Comuni di confine che, in più occasioni, hanno manifestato la volontà di passare dall’altra parte, vale a dire in Trentino - Alto Adige o in Friuli, regioni a statuto speciale considerate più generose e attente verso i propri cittadini e imprese. Così, tra la chiusura delle urne e lo spoglio elettorale, il Consiglio Regionale del Veneto si è riunito per prendere posizione e dare una risposta politica ma anche istituzionale. Ecco allora la risoluzione, presentata dalla Lega e votata a maggioranza (contrario il Pd) che impegna la Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché
si dia alla Regione Veneto l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentini Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Tradotto, più poteri al Veneto, con una ulteriore proposta - provocazione. Il Consiglio chiede infatti a Roma di dare il via libera alla “secessione” dei Comuni di confine, dall’Altopiano di Asiago all’Ampezzo, che hanno sancito con un referendum la volontà di passare in Trentino. Intanto arriva anche la risposta istituzionale, su iniziativa della giunta veneta. L’assessore Roberto Ciambetti ha messo a punto il protocollo d’intesa per attuazione del “Fon-
do per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. Si tratta di recuperare quasi 39 milioni e mezzo di euro di risorse statali e investirli per migliorare le condizioni di vita dei residenti in questi territori di confine, vincolando l’utilizzo del fondo al finanziamento di progetti volti allo sviluppo economico e sociale. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63. L’assessore al bilancio Roberto Ciambetti: “Sono intervenuto per consentire ai Comuni di incamerare queste somme nei propri bilanci e spenderle utilmente a favore delle comunità amministrate senza che vi siano problemi connessi con i limiti determinati dal patto di stabilità”.
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34 Voci da palazzo
Voci da palazzo 13
Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè
L’opinione
Comuni in fuga verso le province autonome “H
Dario Bond, Popolo delle libertà
“segnale pOliticO fOrte e inequiVOcabile a rOMa”
Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa
o votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento Dario Bond storico come questo, era importante dare un messaggio forte e inequivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più difficile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsabilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.
di Fortunato Marinata
Federico Caner, lega Nord
“le risOrse di bOlzanO attraggOnO le nOstre aziende Oltre cOnfine”
G
iancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le dimissioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favorevole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellunese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separatista. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confine regionale. Le stesse pietre e le stesse difficoltà, infatti, ottengono ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comunque in molti a volerne beneficiare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nessuno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e sufficientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tuttavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo
e il Parlamento affinché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affinché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che definisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’intera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di sopravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e firmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincenti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’assemblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha concluso - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
fOcus quasi 40 MiliOni di eurO per i cOMuni cOnfinanti
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a Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confinante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confinante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).
“L
Federico ’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega Caner è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di montagna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare definitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confine. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specificità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confine è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie significherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicuramente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confini territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fiscale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.
Matteo Toscani, lega Nord
“il VenetO ha fattO la sua parte, il parlaMentO nOn ha piÙ alibi”
“L
a Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordiMatteo naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i ComuToscani ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi. I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della carenza di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti. Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra
“OccOrre decentrare alle zOne MOntane cOMpetenze e risOrse”
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on serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi es- Pietrangelo Pettenò senziali in Sanità e nell’Istruzione”.
Mariangelo Foggiato, unione Nordest
la regiOne ha abdicatO al parlaMentO
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ualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
Mariangelo Foggiato
36 14 Cultura veneta Grandi mostre A Palazzo Fortuny fino all’8 aprile
L’influenza di Wagner ante e post mortem nelle arti tra ‘800 e ‘900 In Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive di Alain Chivilò
L
a mostra “Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia” a Venezia presso Palazzo Fortuny fino all’8 aprile onora il bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) partendo da una constatazione di base: in Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive. Il luogo scelto per dimostrare tale tesi è la dimora di Mariano Fortuny che in questi anni ha unito, in numerose mostre, contemporaneità con ambiti del Simbolismo e del Liberty. Anche in questa esposizione si possono scorgere lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa ma in tale sede non sono il soggetto principale. Infatti le oltre 150 opere, composte da dipinti, sculture, disegni, incisioni, cartoline, illustrazioni, riviste e libri evidenziano la vasta diffusione in Europa, tra Simbolismo e Art Nouveau, di tematiche quali per esempio Parsifal, Sigfrido, Tristano, le valchirie e le così chiamate fanciulle-fiore. Un fascino che partì dal movimento del Romanticismo e soprattutto dalle sinfonie di Wagner. Una continua evocazione a vari livelli visivi, che tramite un’iconografia istituzionale e una compenetrazione di diversi significati ha trovato un’assimilazione in fasi artistiche, quali il movimento culturale simbolista e del Jugendstil. In questo periodo pervade dunque
una sensualità musicale che coglie le remote radici dell’essere. Ecco che Mariano Fortuny (Granada 1871 – Venezia 1949), a livello postumo come anni del suo agire, trova in tutte queste influenze una base di partenza, per elaborare nel suo cammino artistico un ciclo di lavori prettamente wagneriani. Come un predestinato, quando Wagner morì a Venezia il 13 febbraio 1883, Mariano all’età di dodici anni era con Giovanni Boldini a Parigi che poneva le basi a quei semi di passione per il teatro e per le scenografie che si svilupperanno successivamente in abbinamento ad altre arti. Fu l’incisore e scultore spagnolo Rogelio de Egusquiza a trasmettere al giovane l’adorazione per la musica di Wagner, prendendo corpo nell’ultimo decennio dell’ottocento con i viaggi a Monaco di Baviera e Bayreuth. I primi lavori di Mariano abbandonano dunque l’accademismo iniziale per entrare in area
Alcune opere presenti alla mostra
In mostra i lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa simbolista associando luoghi e personaggi del compositore tedesco. Ulteriori disamine lo conducono a elaborare la “Cupola”, ossia una nuova concezione dell’illuminazione scenica che innova i fondali dipinti che campeggiavano nei teatri dell’epoca. Così affermava: “Tutto quello che vidi e sentii, mi accese maggiormente nel desiderio di realizzare nuovi
mezzi, forme e nuovi aspetti per accrescere gli effetti generali del teatro. Ricordo ancora qualche particolare della scena dell’Oro del Reno che scontentava la mia fantasia giovanile. L’effetto del fiume in lontananza mancava di efficacia per un gioco di luce non bella”. Dunque Palazzo Fortuny, visitabile nella sua completa interezza data dalle stanze aperte,
crea percorsi di dialogo tra le opere di Mariano e altri artisti quali per esempio Eugenio Prati, Adolfo Wildt, Gaetano Previati e Lionello Balestrieri. Un’esposizione complessa ma godibile, che permette d’iniziare una disamina di quel percorso dell’Ottocento che ha trovato nei primi decenni del secolo successivo elementi d’influenza e di rimandi.
Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti Scatti d’autore a Venezia
L
a città lagunare, in sedi prestigiose, propone due mostre che tracciano la storia della fotografia italiana e internazionale. Se pur separati dal canale della Giudecca e dal Canal Grande, sono messi in dialogo a distanza due artisti di generazioni diverse: Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure 1930) e Maurizio Galimberti (Como 1956). Ognuno di questi intende in modo diverso il modo di fotografare, ma entrambi testimoniano il passare del tempo bloccando istanti di contemporaneità. La mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”, presso la Casa dei Tre Oci fino al 12 maggio, rappresenta un’approfondita antologica con 130 fotografie che toccano diverse tematiche del Maestro ligure. “Le immagini sono ciò che conta” così afferma Berengo Gardin che nel bianco e nero ha trovato il suo personale credo artistico. Di conseguenza la pellicola è il mezzo ideale in contrapposizione a tutto quello che oggi è digitale. In questa sede il colore non è contemplato perché “distrae il fotografo e chi guarda”, tanto da far risaltare più l’abbigliamento o l’ornamento che la fisionomia dei soggetti impressi. C’è però un rimando alla televisione, ai grandi insegnamenti dei fotografi del passato e a quelle storiche produzioni cinematografiche, che con i due colori base hanno segnato l’immaginario collettivo di più di una generazione. Le sue collaborazioni sono vastissime da Il Mondo, il Touring Club Italiano, l’Istituto Geografico De Agostini di Novara fino ad aziende quali Ibm, Olivetti e Fiat. Le tematiche affrontate invece sono innumerevoli dall’India dei villaggi, agli zingari di Firenze e Palermo, ai baci e abbracci, alla Gran Bretagna, a New
York, a Dentro le case, fino a Venezia e la sua Biennale d’Arte solo per citarne alcuni. Siamo di fronte a delle storie in cui Berengo Gardin ha saputo carpire dei segreti, che sono sempre tenuti celati, portandoli così all’occhio di tutti. Un’abilità unica che lo fa diventare il Maestro del bianco e nero. A dimostrazione di ciò, una piazza San Marco, vista dai Mori con l’acqua alta, permette al sole di specchiare riflessi unici, dando alla composizione una visione ulteriore. Frammenti atemporali di vissuto quotidiano e di luoghi che riecheggeranno per sempre, rispetto a una società che consuma e brucia tutto rendendo banali e sorpassate situazioni che invece fanno ancora parte di noi. La fotografia arriva dopo la televisione, ma consente di approfondire maggiormente superando la superficialità che l’antico tubo catodico crea. A Palazzo Franchetti invece, presso l’Istittuto Veneto di Scienze, Lettere e Arti fino al 12 maggio si fa un balzo
generazionale con la mostra “Maurizio Galimberti. Paesaggio Italia”. In scena più di 150 click che uniscono diversi scenari ambientali del nostro paese. Un ampio passaggio antologico che evidenzia la maturità e gli alti livelli compositivi. Il credo principale di Galimberti è dato dal metodo Polaroid che consente la visualizzazione immediata dello scatto, tanto da farne uno dei principali esponenti, perché come lui stesso afferma “vivi il tuo progetto in diretta, avendo azzerato i tempi d’attesa e questo è molto bello. Sei più concentrato, vivi in diretta e sei maggiormente all’interno del progetto che svolgi. Inoltre sei più diretto con lo sguardo e con l’azione di cattura dell’immagine”. Le foto esposte si possono inquadrare in quattro tecniche realizzative diverse. I “Mosaici”, tecnica che l’ha fatto conoscere, consistono in una sequenza di singole Polaroid che affiancate costituiscono una griglia composta di singoli particolari di un luogo o
persona. La visione complessiva permette di ottenere un quadro unico del soggetto impresso, fornendo nel contempo una sorta di cineticità complessiva. Come afferma “non sono banali perché l’architettura è affascinante se scattata con rispetto di te stesso e del paesaggio che fotografi. Una realtà dilatata che ti sorprende sempre in modo intimo”. Il “Ready-made”, di duchampiana origine, parte da oggetti quali cartoline, mappe, lettere, fogli pubblicitari dove scatta su porzioni selezionate dell’oggetto, riquadrandolo successivamente con l’isolamento di particolari che così vengono assemblati. Le “Singole” rendono visibile una dimensione intima dell’artista, mentre le “Manipolazioni” gli permettono di sfocare e di cambiare i soggetti stessi con vari effetti. Ecco che nel lungo percorso i paesaggi dell’Italia sono resi attuali a un occhio contemporaneo voglioso di nuove visioni. Al.Ch.
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38 Cultura veneta 16 Iniziativa della Regione I martedì al Cinema dal costo del biglietto volutamente contenuto
Due euro per il cinema d’autore di Vesna Maria Brocca
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orti del successo delle precedenti edizioni ritornano, dal 5 al 26 marzo, gli appuntamenti con “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità – La Regione ti porta al cinema con due euro - I martedì al Cinema”. L’iniziativa coinvolge tutti i martedì (5, 12, 19, 26) di marzo delle provincie venete che ospiteranno nelle 14 sale d’essai aderenti dislocate sul territorio Veneto, proiezioni di pellicole molto spesso alternative ai circuiti commerciali, con produzioni indipendenti, distribuite con difficoltà ma di grande qualità artistica. Per promuovere il cinema d’autore, il costo del biglietto, volutamente contenuto, è di due euro. Le sale cinematografiche che aderiscono al progetto sono: Cinema Italia a Belluno; Multisala PortoAstra e Lux a Padova; Multisala Cinergia a Rovigo e Multisala Politeama a Badia Polesine; Multisala Corso a Treviso, Multisala Italia a Montebelluna e Cinema Cristallo a Oderzo; Cinema Dante a Mestre, Cinema Teatro Mirano a Mirano e Multisala Verdi a Cavarzere; Cinema Alcione a Verona; Cinema Araceli a Vicenza e Multisala Metropolis a Bassano del Grappa. Non è possibile conoscere con anticipo i film che saranno in programmazione; a tal riguardo, però, si può accedere al link www.spettacoloveneto.it/cinema, cliccare sul banner de “I martedì al Cinema” e accedere, in questo modo, alle pagine che riportano la programmazione delle sale. L’aggiornamento viene fatto entro il giovedì che precede il martedì di proiezione. La promozione è aperta a tutti. Rimanendo
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x Dal 17 al 20 aprile si terrà il Vittorio Veneto Film Festival. 1.000 ragazzi in giuria ancora in tema di cinema, ricordiamo che ormai è alle porte la quarta edizione del Vittorio Veneto Film Festival (Teens and Kids International Film Festival), che si terrà dal 17 al 20 aprile. Organizzato dall’associazione no profit “400colpi”, si rivolge ad una fascia d’età compresa fra gli 8 e i 21 anni e agli studenti universitari. Il festival si presenta organizzato in sezioni diverse e autonome. 1.000 ragazzi della giuria, provenienti dall’Italia e dall’estero, condivideranno quattro giornate immersi nel mondo del cinema, visionando 15 lungometraggi nazionali ed internazionali. Novità di quest’anno è la giuria degli “+Alti”, composta cioè da giurati tra i 28 e i 100 anni e che avrà il compito di premiare il miglior film tra quelli loro proposti. Info: www. vittoriofilmfestival.com
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a città di Treviso, dal 21 aprile al 30 giugno, dedica al Maestro Carmelo Zotti (Trieste 1933- Treviso 2007) una mostra antologica, nell’anno in cui avrebbe compiuto ottant’anni. Si tratta della ricomposizione di un universo intimo di figure, gesti, colloqui. Una cinquantina di opere su tela e carta, di ingente mole e di complessa, variegata narratività che troveranno momentanea casa al Museo civico di Santa Caterina. Si tratta di un percorso che unisce gli echi espressionistici nei ritratti dei primi anni Cinquanta alla narrazione fitta di geometrie dense di figurativismo e colore, per giungere negli anni Settanta alla maturazione dei simboli-marchio della sua poetica, forti di campiture di acceso cromatismo. Del successivo ventennio, fino agli esordi del Duemila, verrà esposta una selezione di tele tra le più intime e enigmatiche della sua opera, incentrate sul dialogo/gesto tra figure, ossessione e meraviglia di tutta la vita. Nella Galleria del Liceo Artistico di Treviso, affacciato sulla piazzetta del Museo, dal 3 al 25 maggio 2013, inoltre, verrà esposta una sezione di opere su carta: una trentina di lavori di piccolo formato insieme alla grande carta “Figure e putto” del 1986 (151x273 cm.).
Concerti e non solo 39
Mille e ancora mille...
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pagina a cura di graziano edi corazza
in VenetO Domenica 5 maggio 2013 ore 21:15 Gran Teatro GEOX - Padova
JOhn peter slOan in “i’M nOt a penguin” unO spettacOlO di JOhn peter slOan e antOniO de luca
Lo spettacolo di John Peter Sloan, “I’m not a penguin”, previsto al Gran Teatro Geox dome domenica 27 gennaio 2013, è stato spostato al 5 maggio. I biglietti già acquistati rimangono validi e la prevendita per lo spettacolo continua ad essere aperta. “I am not a penguin” è un tipico “stand-up comedy” alla “inglese”: un palco con pochi elementi scenografici, un solo comico, un microfono. Mentre i precedenti spettacoli (Culture Shock, Full Moon, Instant English) prendevano di mira le differenze culturali tra Inghilterra e Italia, disegnando situazioni comiche partendo ad esempio dall’osservazione dei luoghi comuni, “I am not a penguin” sviluppa una visione piu’ ampia e piu’ complessa, in cui il racconto di un percorso biografico apre continuamente a digressioni, paradossi, esempi e dimostrazioni che divertono attraverso lo spiazzamento, l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicita’ anglosassone al gusto di un pubblico italiano. “I am not a penguin” è un viaggio lungo una vita, disseminato di riflessioni, battute, aneddoti e domande, per scoprire la Birmingham che è dentro di noi e quel pezzo d’Italia che avevamo forse dimenticato. Lo spettacolo è in buona parte in italiano e non crea alcun problema di comprensione a chi non conosca bene l’inglese, anzi la lingua diventa il primo strumento per una comicità fuori dal coro. Padova. Premio letterario Galileo 2013.
incOntri cOn gli autOri finalisti I cinque finalisti del Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2013 presenteranno le loro opere durante alcuni incontri serali aperti a tutta la cittadinanza e incontri mattutini dedicati alle scuole, organizzati presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano. Il primo incontro sarà il 9 aprile 2013, ore 21.00, con Frank Close che presenterà il volume “Neutrino”. Centro Culturale Altinate San Gaetano - Dal 9 aprile al 9 maggio 2013, orari diversi Questi i protagonisti: 9 aprile, ore 21.00 - 10 aprile, ore 10.30 - Frank Close Neutrino, 2012 Raffaello Cortina. La mattina del 23 febbraio 1987 un potente scroscio di neutrini, provenienti da una supernova in una galassia remota, ha raggiunto la Terra e ha letteralmente attraversato i suoi ignari abitanti. Quasi sicuramente voi non ve ne siete
eVenti
accorti! Di taglia piccolissima e di massa pressoché nulla, i neutrini sono quasi inafferrabili. Teorizzati da Wolfgang Pauli nel 1930 per risolvere le anomalie nei processi di decadimento nucleare, sono stati poi descritti in eleganti quadri teorici da Enrico Fermi e da Bruno Pontecorvo, ma sono stati “osservati” solo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Ancora oggi sfidano la nostra comprensione della fisica delle particelle. 16 aprile, ore 21.00 - 17 aprile, ore 9.30 Giorgio Vallortigara La mente che scodinzola, 2012 Mondadori. Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate. La prima prende origine dalla concezione secondo cui esisterebbe una sorta di scala ascendente delle creature viventi, che vede collocate sui gradini più bassi le creature meno complesse e meno evolute e agli apici quelle più complesse ed evolute. Tale gerarchia si applicherebbe a tutte le strutture dell’organismo, cervello incluso. Vi sarebbe perciò anche una scala ascendente e progressiva delle funzioni mentali, con la sommità occupata dalla nostra specie. La seconda è l’idea che i cervelli servano a darci una rappresentazione veridica della realtà. Le due idee hanno in comune vari aspetti, tra cui quello, ritiene l’autore, di essere entrambe sbagliate. L’idea dominante del libro è che l’evoluzione sia una storia di aumento di complessità di strutture che divengono così sempre migliori. 24 aprile, ore 11.30 e ore 21.00 - Sergio Pistoi Il DNA incontra Facebook - Viaggio nel supermarket della genetica, 2012 Marsilio Con pochi click e qualche goccia di saliva, chiunque può acquistare online una scansione del proprio DNA e ricavarne un profilo genetico personalizzato. È l’alba della genomica di consumo, che unisce i progressi della biologia alle potenzialità di internet. Con pochi euro possiamo guardare nel nostro patrimonio genetico e ottenere informazioni sul rischio futuro di malattie, sulla tolleranza ai farmaci, sulle nostre origini genealogiche ed etniche, e condividere questi dati in rete. E’ l’avvio del social networking genetico. Sarà affidabile? Sergio Pistoi per esplorare questo nuovo mondo ha affidato il proprio DNA a uno dei tanti siti di genomica personalizzata e ci racconta le speranze e le angosce di questa esperienza. 29 aprile, ore 11.30 e ore 21.00 - Massimo Bucciantini, Michele Camerota, Franco Giudice - Il telescopio di Galileo, 2012 Einaudi Spesso descritta in modo lineare e al limite della banalità, l’invenzione del telescopio assume nel libro, grazie anche alla pubblicazione di numerose lettere e documenti d’archivio inediti, i tratti di una storia più complicata e sofferta, dove in primo piano non c’è solo Galileo. Con lui, protagonisti sono matematici, astronomi, filosofi e teologi come Paolo Sarpi, Johannes Kepler e il cardinale Bellarmino, ma anche artigiani, uomini di corte, ambasciatori, nunzi pontifici e sovrani come Rodolfo II, Enrico IV e Giacomo I, insieme a poeti e artisti della levatura di John Donne e Jan Brueghel. 7 maggio ore 11.30 e ore 21.00 - Sam Kean Il cucchiaino scomparso e altre storie della tavola periodica degli elementi, 2012 Adelphi (Traduzione di Luigi Civalleri) Ideata da Dmitrij Mendeleev e Julius Lothar Meyer, la tavola periodica degli elementi continua a restare per lo più congelata nell’inerzia dei ricordi scolastici. Il libro di Sam Kean – intreccio di eclettismo disciplinare e vasta erudizione – spalanca, dietro ogni simbolo e ogni numero atomico, sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell’esperienza e della conoscenza umana. Da quelle arcaico-antropologiche sull’antimonio a quelle storico-politiche sul molibdeno, o ancora quelle medico-sanitarie sulla tossicità del nitrato d’argento o, infine, quelle fisico-cosmologiche. Anche in occasione dell’edizione 2013 del Premio letterario Galileo, l’Assessorato alla Cultura promuove il concorso “Recensire la scienza”. L’obiettivo del concorso è quello di sensibilizzare gli studenti universitari in primo luogo e in generale quanti hanno interesse per le tematiche del Premio Galileo utilizzando la forma di comunicazione del social network “Facebook”, molto vicina ai giovani. La cerimonia ufficiale del Premio Galileo che avrà luogo il 9 maggio 2013 – pomeriggio – nell’Agorà del Centro culturale Altinate/San Gaetano. La pagina facebook del concorso e’ www.facebook.com/premio.galileo.padova. Il Premio letterario Galileo è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.
la nuova rassegna comici che si terrà al teatro Romano di Verona
una nuOVa rassegna per la prOssiMa estate! a VerOna 29 maggio 30 maggio 31 maggio
ANGELO PINTUS è un attore comico di grande successo proveniente dalla fortunata trasmissione televisiva Colorado. “Ti boccio a prescindere” è uno spettacolo dove vengono accontentati gli uomini perché si parla di sport e soprattutto di calcio (il suo ultimo personaggio è un esilarante Jose Mourinho), e dove vengono accontentate le donne perché si parla di sesso a del sesso visto dalla parte delle donne, delle scuse banali degli uomini (una volta fa freddo, una volta ero intimidito, una volta pensavo alla mia ex), ma anche della bellezza di conquistare una donna dedicandole una canzone, fino al momento in cui lei ti guarda negli occhi e ti dice: o non ti merito! Tra imitazioni e musica un viaggio attraverso quella che è la triste realtà di oggi. ALE & FRANZ portano in scena “RECITAL”, spettacolo in cui alternano i momenti più significativi della loro carriera a nuove intuizioni del loro rapporto artistico. Sul palco sfileranno i personaggi più amati dal grande pubblico ma anche momenti e personaggi inediti e improvvise improvvisazioni; ogni serata potrebbe quindi risultare differente dall’altra. Questo Recital è un vero e proprio progetto di laboratorio artistico in continua evoluzione pensato per la costruzione di un nuovo futuro spettacolo. Ale e Franz , irresistibili acrobati verbali, con le parole sono in grado di fare qualsiasi cosa: tutto viene detto per essere negato, riaffermato e quindi negato ancora in un vortice di iperboli verbali che diventano surrealismo puro. La comicità di Ale e Franz raccoglie in sé l’antica eredità delle grandi coppie della storia comica italiana che, battuta dopo battuta, sempre intelligenti, mai scontate o banali, riesce ogni volta a centrare l’obiettivo: fare ridere il pubblico intrappolandolo in una corsa senza fiato che sfocia nel puro nonsenso.
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PAOLO MIGONE torna a Verona dopo il grande successo riscosso da poco in città! L’originalità dello spettacolo “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” sta nel fatto che ricorda le principali differenze di funzionamento tra uomo e donna, sostenendosi su situazioni quotidiane che tutti conosciamo, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al professor Paolo Migone, infine comprenderemo come fare di queste differenze una fonte di complicità, e non di conflitto. Risultato: si ride molto, di se stessi, della propria coppia o dei propri genitori, ma soprattutto, si dispone di nuovi dati per comprendere l’altro sesso e girare in scherno alcune situazioni che possono diventare fonte di discordia.
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Val d’Ultimo prima in natura
L’incontaminata vaLLe racchiusa fra merano e L’ortLes è un paradiso d’aria pura di boschi e di antiche tradizioni dove si può ritrovare una dimensione di vita più autentica e ricca di vaLori GLi amanti deLLo sci e deLLe ciaspoLe trovano scenari di stupefacente beLLezza prodotti tipici a chiLometri zero sono iL vanto dei contadini attivi nei 60 masi deLLa zona Il magIco mondo dI TraudI
Q
uel nome, Val d’Ultimo, evoca paesaggi arcadici, di una bellezza primigenia e incontaminata. Evoca in un certo senso quello che la Val d’Ultimo in effetti è: un rifugio estremo per gli amanti della natura, desiderosi di staccare la spina da tutto quello che è il “già visto” per vivere il proprio tempo libero immergendosi in essa. Facendo sport, passeggiate, escursioni in alta montagna, raccogliendo funghi, andando alla scoperta delle tradizioni locali o facendosi coccolare in una delle tante Spa degli alberghi della valle che al lusso hanno preferito un’autentica ambientazione di montagna, tutta legno e luce. Il nome Val d’Ultimo in realtà non è altro che la felice (quanto arbitraria) traduzione del toponimo tedesco Ultental, la valle di Ulten. Ovvero di quello che pare sia stato in un tempo remoto il proprietario di gran parte della valle. La Val d’Ultimo, diciamolo, è un piccolo paradiso. Per arrivarci si abbandona la strada della Val Venosta alle porte di Merano e ci si addentra in una valle lunga una cinquantina di chilometri in cui sono incastonati i quattro paesi: San Pancrazio, Santa Valburga, San Nicolò e Santa Gertrude. Piccole gemme che non hanno ancora venduto l’anima al turismo di massa, tutte strette intorno alle loro chiese e ai loro piccoli cimiteri dalle croci in ferro battuto. Autentici, semplici. La Val d’Ultimo finisce laddove si ergono i primi contrafforti del Gruppo dell’Ortles, cuore pulsante del Parco Nazionale dello Stelvio, area
Alcune immAgini dellA VAl d’ultimo: i suoi incAnteVoli e incontAminAti pAesAggi, tipiche pAgnotte di pAne messe Ad essiccAre, lA pescA dellA trotA su un torrente e uno dei lArici millenAri di sAntA gertrude
protetta ricca di una flora e di una fauna uniche e teatro di quell’entusiasmante progetto che ha come scopo la reintroduzione dell’aquila reale. In questo senso la visita alla sede Lahnersäge a Santa Gertrude offre una molteplicità di spunti interessanti su questo progetto che sta dando risultati incoraggianti.Nella stagione invernale una delle principali attrattive della valle è lo sci. Lo Schwemmalm è un comprensorio molto vasto, che si estende sopra i duemila metri, percorso da 25 chilometri di piste sempre innevate (la stagione chiude il 6 aprile) dalle quali si gode una vista straordinaria sulle vette dell’Ortles. Una seggiovia porta a 2.600 metri di quota ed è il punto di partenza di un reticolo di piste di tutte i livelli. I più audaci si lanciano sulla Asmol che con i suoi 5 chilometri è la più lunga dell’Alto Adige. Allo Schwemmalm, naturalmente, si possono praticare anche lo snowboard, lo sci alpinismo,
Traudi Schwienbacher (nella foto) è un mito vivente, pioniera com’è della valorizzazione dei prodotti tipici della valle. Il suo maso Wegleit a Santa Valburga è diventato il punto di riferimento per quanti credono nei valori dell’ecologia applicata alla vita quotidiana. Traudi, ancora piena di energie nonostante l’età non più giovanissima, parte dall’allevamento degli ovini per valorizzare il lavoro dei pastori e di quanti lavorano la lana di pecora, ormai da molti considerata senza valore. Lei con la lana fa di tutto: da indumenti a calzature, a oggetti di utilità domestica. Nel 2006 è stata premiata con il Wwsf Prize dalla Women’s World Summit Foundation per la creatività delle donne di campagna. E’ instancabile organizzatrice di corsi di vita naturale, insegna il recupero dei valori delle tradizioni, delle arti e dei mestieri di un tempo per mantenere uno stile di vita in armonia con la natura circostante. Traudi vuole creare sinergie fra l’agricoltura della valle e il settore turistico. Le famiglie di contadini che aderiscono al suo progetto accolgono nelle proprie case i turisti, soprattutto famiglie con bambini, per coinvolgerli nelle loro attività quotidiane. Raccogliere verdure o frutti di bosco, fare marmellate, mungere il latte, portare il fieno nel fienile... Info: 0473 795386.
lo slittino (nella bella pista “Moscha” lunga 500 metri e il mercoledì aperta anche di sera) e lo sci da fondo, i cui percorsi sfiorano i tanti masi incastonati nei luoghi più incantevoli della valle, sempre attivi e attrezzati per l’ospitalità, con tante cose buone da mangiare prodotte dai contadini, come lo speck e lo Schüttelbrot, la caratteristica pagnotta piatta molto croccante, aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio. Al Palaghiaccio di Pracupola è possibile pattinare e giocare a curling. Ma gli amanti della natura in qualche caso allo sci preferiscono le ciaspole, pratica sportiva adatta a tutti, ecologica e per nulla faticosa. I sentieri sono stati tracciati fra i boschi e toccano diversi punti significativi della valle. Raggiungono anche i tre larici millenari sopra Santa Gertrude, che sono il simbolo stesso della Val d’Ultimo. “La valle” dice Paul Rainer, albergatore e presidente dell’Associazione turistica
locale “è soprattutto un paradiso per le famiglie, per loro abbiamo predisposto numerosi programmi e offerte e l’ambiente stesso sembra fatto su misura per loro. Le famiglie del posto, custodi di tradizioni che si rifanno al passato, condividono volentieri con l’ospite tante esperienze”. Per i più piccoli è stato creato il parco Family Fun AlbiLift dove vengono proposti diversi divertimenti. Per i piccoli da 3 a 8 anni sono a disposizione gli animatori dell’asilo sulla neve “La tana dell’orso”. Denominatore comune di qualsiasi attività è il fatto di poter respirare un’aria veramente pura. Come pure i cibi sono genuini. Un autentico “chilometri zero”. Oltre ai citati speck contadino e pagnotta croccante a lunga conservazione, la valle offre carne d’agnello, le trote dei torrenti della valle, il latte appena munto nei 60 masi della zona, i funghi, le erbe aromatiche, le marmellate. I prodotti tipici locali derivano
dall’attività agricola e possono essere acquistati direttamente ai masi, nei negozi di alimentari della zona e distribuiti nei mercati dove vengono venduti senza intermediazioni, nè imballaggi e nessun costo di conservazione. In tema di cose buone è doveroso ricordare che in Val d’Ultimo si era accesa la stella di Giancarlo Godio, grande chef piemontese nato a Parigi ma che ebbe la sua consacrazione con il ristorante “Genziana” aperto a Fontana Bianca, sopra Santa Gertrude. Godio morì in un incidente aereo nel 1994, ma il suo pensiero gastronomico rimane tuttora un punto di riferimento quando si parla di valorizzazione della cucina di montagna. La sua indimenticabile esperienza al Genziana è condensata in un libro, “Giancarlo Godio, una stella della bonne cuisine”, e in un film. Info: Associazione Turistica Val d’Ultimo: tel. 0473 795387 o www.valdultimo.info
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PROCEDIMENTO: mondAre e tAgliAre A metÀ i cespi di rAdicchio, cuocerli nel piAtto crisp del microonde, coperto con cArtA dA Forno, per circA 12 minuti. pelAre e soFFriggere l’Aglio in un pentolino con l’olio, unire i pisellini e portAre A cotturA con AcQuA insAporendo con il sAle. ricAVAre dei pAcchettini sepArAndo le singole Foglie di rAdicchio (circA 5 A pAcchetto) ed AromAtiZZArle con il sAle rosA. FrullAre i pisellini con il rAdicchio rimAsto, Aggiungere le erBe AromAtiche, il pAne rAFFermo e lA glAssA. con Questo composto FArcire le Foglie di rAdicchio, mettere su ognuno un peZZettino di FormAggio e chiudere A pAcchettino. disporre i FAgottini sul piAtto crisp con cArtA dA Forno e spolVerAre con pAne grAttugiAto e semi di sesAmo. cuocere in microonde per circA 15 minuti. MANUELA E SILVIA BIZZO
44 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO l’eros Viene u n po’ AFFossAto dAllA posiZione dei piAneti mA l’intesA AFFettiVA non ne risente. godeVi gli ABBrAcci · S ALUTE sFoltite gli impegni e non sottoVAlutAte piccoli mAlesseri. rispArmiAte energie: il cAmBio di stAgione Vi AFFAticA
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO Vi Attendono liti testuose e polemiche A non Finire. Anche se lA pAssione non Vi ABBAndonA non Vi BAstA · SALUTE corse All’AriA ApertA e piegAmenti rinForZAno il Fisico e il Vostro giroVitA ne risente in positiVo. mettetecelA tuttA
oroscopo L’ILLUSIONE È UN ERRORE DEI SENSI,
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
FASCINO il sentimento dominA il rApporto di coppiA e Vi FA rAggiungere . un po’ meno entusiAsmAnte l’eros · S ALUTE AttenZione perchÈ i JeAns si FAnno piÙ stretti! siete AttirAti troppo dAllA tAVolA e poco dAllA pAlestrA. ForZA!
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
UN INGANNO DELLA MENTE, UNA
FASCINO terremoti AFFettiVi in VistA nel rApporto di coppiA piÙ consolidAto. per chi È single intimitÀ VulcAnicA · S ALUTE e’ un tempo energico Quello che stAte ViVendo e se sAprete ApproFittArne Vi troVerÀ toniche, cAriche, iperAttiVe
SPERANZA VANA E N-LIN ITO O fini.com S O UOV entiedaf A il N VISIT easerram .s www
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO lA VitA di coppiA È immersA in unA nuVolA di Zucchero e Anche se mAncA un po’ di piccAnte tutto VA Bene · S ALUTE decisAmente mAncAte di tonicitÀ e doVete correre Ai ripAri. Attenti perÒ A non esAgerAre sul tApis roulAnt
LA MASSIMA TECNOLOGIA IN CASA TUA
FASCINO diAlogo
e tenereZZA sostituiscono i BriVidi che Vi mAncAno tAnto. stuZZicAte un con lA primAVerA potreste AndAre incontro Ad Allergie e proBlemi respirAtori. deBoleZZA generAliZZAtA VELA COLLECTION
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
CANCRO 22/06 22/07
FASCINO lA
gelosiA È spesso cAttiVA consiglierA. moderAte i sospetti L’ENTRATA CON SYNUA DIVENTA UN CENTRO VISIVO CHE e godeteVi inVece un’intimitÀ pepACOMPLETA LA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA tissimA · S ALUTE FormA FisicA Al top, AdAttA Al lAVoro in pAlestrA o piscinA per modellAre il corpo come piÙ Vi piAce
FASCINO sArete
oggetto di cAlde AttenZioni e ne dispenserete Anche molte. il pArtner Ve ne sArÀ grAto e Anche Voi godrete · SALUTE lA primAVerA Vi portA Ad essere iperAttiVe mA Anche golose. le cAlorie perÒ semBrAno eVAporAre grAZie All’eserciZio
LEONE 23/07 AL 23/08
FASCINO lA
coppiA È sottopostA A Forti tensioni. diFFicile ricucire gli strAppi. A Volte È preFeriBile pAginA · S ALUTE lo stress in Aumento Vi porterÀ A soFFrire d’insonniA. sdrAmmAtiZZAte il piÙ possiBile, È tempo di cAmBiAmenti
VERGINE 24/08 22/09
ASCINO il romAnticismo Viene soFFocAto dAllA routine. correte suBito Ai ripAri con FAntAsiA e il Buon gusto che Vi AppArtiene · SALUTE l’AtletA che c’È in Voi Viene Assopito dAgli eVenti dellA VitA e Anche lA sociAlitÀ scende Ai minimi storici
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