della Riviera Est
1994 - 2014
Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 di Grigoletto Loris & Alan
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.104 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Primo piano Scuola, si parte fra soliti disagi e annunciate novità pagg.
Mira Il sindaco Maniero difende il no al Contorta
4,5
pag.
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Salute Sanità Ambulatori La fiducia nel proprio pediatrici, medico è il primo verso passo la nuova verso la guarigione verifica
pagg. pag. 33-36 10
8
L’EDITORIALE
Oriago, sulla viabilità è protesta
La buona scuola per i cittadini di domani di germana urbani*
Oriago cambia la viabilità in centro, e scattano le proteste. Il Comune di Mira, infatti, nelle scorse settimane ha proceduto spedito con il cambio della viabilità in via Marmolada e via Monte Fumo ad Oriago. pag. 9
A mira gli araldi del vangelo
Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II. pag. 19
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D
Disoccupazione giovanile, è allarme nel comprensorio Su 3798 richieste di lavoro, il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% dalla fascia tra i 25-45. Il 32% dagli over 45
D
isoccupazione giovanile: è dramma in Riviera del Brenta. I dati allarmanti, su un fenomeno sempre più preoccupante e cresciuto a dismisura in questi 7 anni di crisi economica, sono stati analizzati nelle scorse settimane durante un convegno che si è tenuto a Dolo. Un convegno promosso dall’ dall’associazione “Don Lorenzo Milani”. I numeri fanno impressione. Al centro per l’impiego di Dolo in questo momento ci sono 3798 richieste di lavoro, con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel
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zona industriale
totale il 20% delle richieste proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%. Si sono poi analizzati altri dati riguardanti il comune di Dolo. Nel 2013 nel piccolo commercio, nell’agricoltura e nell’artigianato c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale. Un comune questo, considerato da sempre il centro mandamentale del comprensorio. Si
è passati poi ad analizzare i lavori di difficile reperimento in provincia. Sono: cuochi, camerieri, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza. Tra i consigli più utili ai giovani: costruirsi un progetto di vita, studiare e investire su se stessi, fare esperienze anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e esperienza all’estero. pag. 20
a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twitter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sentito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presentazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovremmo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intellettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it
Intervento
Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di giuseppe gasparetto Stori*
L
a primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrassegnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora. *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo continua a pag. 8
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Con l’aiuto giusto diventa tutto più semplice! UFFICIO AMBIENTE - SICUREZZA Il datore di lavoro, per ottemperare a tutti gli adempimenti normativi previsti per la gestione della propria azienda, può appoggiarsi all’Associazione Artigiani che, tramite l’ufficio interno Ambiente e Sicurezza, è in grado di offrire, attraverso il lavoro di tecnici qualificati e professionisti che operano nel settore da molti anni, una gamma di servizi completi per soddisfare tutte le esigenze delle imprese in materia di sicurezza, di ambiente e di qualità. L’ufficio, operando tramite un unico sportello, garantisce una notevole riduzione per l’azienda di tempi e costi per la gestione della documentazione e delle informazioni. Lo sportello è operativo per informazioni e assistenza completa all’utente tutti i giorni feriali con orario continuato 8.00 - 18.00 e i sabati mattina. è possibile richiedere, in qualunque momento e senza impegno, un preventivo completamente gratuito per i servizi da noi forniti.
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FORMAZIONE • Corsi di formazione OBBLIGATORIA: - corsi di sicurezza obbligatori per i lavoratori - corsi per: datori di lavoro /RSPP, Dirigenti e Preposti - corsi per addetti alla squadre di Primo Soccorso e Prevenzione Incendi - corsi di abilitazione per operatori di attrezzature (Accordo Stato Regioni del 22/02/2012) - corsi per attività in ambienti speciali (spazi confinati, contaminati, corsi per operatori in ambienti sotto tensione CEI 11-27, lavori in quota e utilizzo linee vita) • Corsi di formazione finanziata (FART, FSE, EBAV, ecc.)
• Valutazione del rischio sicurezza macchine e impianti previo sopralluogo in azienda da parte di tecnici qualificati
• Qualità: ISO 9001, ISO/TS 16949- Settore Automotive, 13485 – Dispositivi medici
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• Ambiente: ISO 14001, Certificazioni Forestali FSC e PEFC
• Produzione della documentazione obbligatoria (libretto d’uso e manutenzione e fascicolo tecnico) • Redazione di procedure per l’uso delle attrezzature in sicurezza
SICUREZZA ALIMENTARE
• Corsi di aggiornamento specifici per categoria di attività.
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I corsI possono essere svoltI In AssocIAzIone o In AzIendA, A secondA delle esIgenze.
• Campionamenti e analisi (tamponi e analisi microbiologiche)
• Corsi ex-libretto sanitario e aggiornamenti • Assistenza post visite ispettive e servizio di monitoraggio
PRATICHE PER ENTI
• Redazione del piano di emergenza ed evacuazione • CANTIERI TEMPORALI E MOBILI: supporto tecnico e documentale, sopralluoghi in cantiere, P.O.S., P.S.S. e Pi.Mu.S. • Autorizzazioni edilizie • Dichiarazioni di conformità degli impianti • Pratiche per rilascio/rinnovo del CPI • Nomina dell’RLST
• certificazione per laboratori • certificazioni energetiche degli edifici
CONTRIBUTI PUBBLICI Assistenza e gestione completa per pratiche per l’accesso a contributi pubblici di varie tipologie, previsti per investimenti atti ad aumentare la sicurezza in azienda:
• Camera di Commercio • Provincia di Venezia • EBAV (DVR e corsi di formazione sulla sicurezza, visite mediche) • CEAV (solo aziende del comparto edilizia)
• Pratiche per richiesta/rinnovo autorizzazione emissioni in atmosfera
• Pratiche per richiesta/rinnovo CPI
• Valutazioni o indagini specifiche: rumori, vibrazioni, rischio chimico, rischio biologico radiazioni ottiche artificiali (ROA), campi elettromagnetici, rischio da fulminazione, rischio incendio, rischio esplosione (ATEX), esposizione ad amianto, movimentazione manuale dei carichi (MMC), stress lavoro correlato, rischio gestanti e rischio minori e apprendisti.
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• Pratiche per autorizzazione allo scarico
• Perizie di non assoggettamento a CPI
• Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), ai sensi dell’art. 28 D.Lgs. 81/2008
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• Pratica di inizio attività
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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA
• sicurezza: OHSAS 18001, SGSL; D.LGS 231/01 Responsabilità amministrativa
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MEDICINA DEL LAVORO Le nostre associate possono avvalersi di un servizio in convenzione per la nomina annuale del medico competente (in possesso dei requisiti formativi e professionali richiesti ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008) che provvederà ad organizzare la sorveglianza sanitaria obbligatoria all’interno dell’azienda.
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AMBIENTE • Servizio di assistenza ambientale in termini di rifiuti • Compilazione MUD
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CHECK UP GRATUITO L’ufficio offre un servizio di consulenza gratuita alle aziende che vogliono conoscere la propria “situazione” in ambito sicurezza. I nostri tecnici, dall’esame della documentazione dalle le informazioni fornite dall’azienda, potranno fare un check up e identificare i bisogni specifici, con i relativi costi, per essere in regola con quanto previsto dalla normativa per la tipologia di attività specifica. le aziende interessate a questo servizio gratuito di supporto alla gestione di sicurezza aziendale potranno contattare l’ufficio Ambiente e sicurezza e chiedere un appuntamento con un tecnico per la verifica documentale gratuita da effettuare presso la nostra sede.
Dolo - Via Brentabassa, 34
Mira - Via G. Mion, 25
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ASSISTENZA E MONITORAGGIO Lo sportello dell’ufficio Ambiente e Sicurezza offre alle aziende associate un servizio d’informazione e supporto tecnico continui su problematiche di qualunque tipo nell’ambito della sicurezza o dell’ambiente, oltre all’assistenza immediata in caso di ispezioni in azienda da parte degli organi di controllo. A richiesta offriamo un servizio di monitoraggio continuo all’azienda per verificare periodicamente lo stato documentale e rispettare le scadenze normative.
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L’EDITORIALE
segue da pag.
1
La buona scuola per i cittadini di domani
“E’ una annata disastrosa per i vini del veneziano soprattutto per l’area del Veneto Orientale. I bianchi precoci come il “Pinot grigio” si calcola che a causa della marcitura dell’uva, hanno registrato una perdita di produzione 30 al 40 per cento”. A fare il punto della situazione di una estate fredda e piovosa è Paolo Quaggio presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori). “I primi due mesi di questa estate 2014 - spiega- sono stati pessimi. Avevamo sperato in un agosto più caldo invece abbiamo avuto pioggia e temperature che di notte sono arrivate ai 16 gradi in pianura. Con tutta questa pioggia le uve sono state intaccate da più batteri. Il livello di gradazione non è buono. Le produzioni hanno registrato un– 40% per il Lison Pramaggiore ma anche per i rossi della stessa zona e della Riviera del Brenta. A Venezia
A segno la protesta dei comunali I dipendenti del comune di Venezia protestano in occasione dell’inaugurazione della Mostra del Cinema al Lido. E ottengono un bel risultato. Dalla Presidenza della Repubblica e dal governo, rappresentato dal ministro Dario Franceschini, è arrivato un invito esplicito al commissario Zappalorto a riaprire le trattative con i lavoratori. A protestare c’erano duemila persone sotto tutte le sigle sindacali. Il messaggio è arrivato al presidente Napolitano, grazie anche alla mediazione del prefetto Domenico Cuttaia e del questore Angelo Sanna. Una delegazione ristretta di sindacalisti ha incontrato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che aveva assicurato l’interessamento del governo. Nelle prossime settimane si vedrà l’evoluzione della vertenza.
*direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it
novità 2014
Estate 2014
Pessima vendemmia nel Veneto orientale
E ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modificare le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in difficoltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio. So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fiducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffiare sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri figli, mio figlio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero. Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro.
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Nordest
Riviera mira Polizia locale, organico troppo esiguo
CampAgna lupia
6
L’embargo russo manda in crisi le aziende agricole
Camponogara Slitta al 2015 il progetto sull’Idrovia
pagg.
24-25
Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015 pag.
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14
18
Politica La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia
Partirà nelle prime settimane di novembre a Venezia, organizzato dall’Istituto Europeo del Design e dalla Regione del Veneto, un master dedicato al design di manufatti, percorsi, arredi per tutti, che possano cioè essere fruiti anche da persone che soffrono di qualche disabilità: motoria, sensoriale, permanente o temporanea. Il progetto formativo si inserisce nel progetto di eccellenza che vede il Veneto regione pilota a livello europeo per quanto riguarda il turismo per tutti. Il master, del quale le indicazioni di iscrizione saranno rese disponibili nel sito dell’Istituto Europeo del Designa e linkate su quello della Regione Veneto, si concluderà all’inizio di febbraio. “Tradotto in termini turistici – ha commentato alla presentazione del master l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – un sistema di accoglienza per tutti è di qualità per tutti, è bello, non ghettizza ma è inclusivo, aumenta l’appeal e il fatturato del territorio dove insiste e le eventuali spese si ammortizzano in un anno. Turismo per tutti è dunque una risposta etica che ha anche un grande valore economico”.
Presto l’approdo per l’idroambulanza a chioggia
Minori dimenticati dalla politica e dalla società
expo venice
master per insegnare un sistema di accoglienza per tutti
Sanità
accuse dure
pag.
Turismo
pag.
26
pag.
28
Ancora poche settimane e anche l’ospedale di Chioggia avrà l’approdo per l’idroambulanza. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. “Si costituirà - ha spiegato - un servizio di idrosoccorso lagunare che mette in collegamento gli approdi dell’Ospedale civile e di Piazzale Roma a Venezia, del Lido, di Santa Maria del Mare a Pellestrina, con quello dell’Ospedale di Chioggia”.
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà Srl DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
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4 Argomento del mese La prima campanella Nel Veneziano sono 101.594 gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole statali, comprese quelle dell’Infanzia, e 4.662 le classi, in aumento rispetto all’anno scolastico scorso dello 0,3 per cento, nel primo caso, e dello 0,5 per cento nel secondo. Si comincia con i soliti disagi mentre il Governo annuncia le linee guida della riforma “la Buona scuola”
Si torna a scuola tra vecch
di Ornella Jovane
L
’anno scolastico ha preso il via lo scorso 15 settembre proprio mentre al Governo sono in corso i lavori per definire quella che sarà “La Buona scuola”, la riforma che il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini hanno illustrato nelle linee guida lo scorso 29 agosto. Una riforma che proprio con l’occasione della riapertura delle scuole è stata sottoposta al giudizio pubblico di docenti, genitori, e tutti gli addetti ai lavori, in una consultazione on line che si concluderà il prossimo 15 novembre. Quanto sarà buona la scuola di domani si vedrà in un futuro non troppo lontano, se il percorso stabilito per tappe rispetterà i tempi prefissati a fine agosto, in base ai quali entro il 15 dicembre si dovrebbe procedere alla predisposizione della bozza del Decreto Legge, per poi, entro gennaio, dare avvio all’attuazione amministrativa della riforma. Intanto questo anno scolastico ha preso il via con i soliti “riti”, le corse e le note difficoltà “organizzative” per “reclutare” il personale docente necessario entro il suono della prima campanella. Tra immissioni in ruolo decise dal Ministero dell’istruzione e le convocazioni per le supplenze annuali si è insinuata un’altra difficoltà, che a cadenza triennale si ripete, e cioè il “ritardo” del rinnovo delle graduatorie d’istituto, da cui i dirigenti scolastici possono attingere supplenti nel caso in cui le altre graduatorie fossero esaurite. “Il problema di ogni anno -
spiega Sandra Biolo della Cisl Scuola Venezia - è il ritar- graduatorie. E questo è un disagio enorme per tutti!”. do col quale il Miur comunica le assunzioni in ruolo. In C’è infine la questione delle nomine in ruolo degli inseagosto l’Ufficio Scolastico Provinciale ha dovuto fare le gnanti di sostegno. “Nel Veneziano sono troppo pochi corse per le operazioni di mobilità e le nomine in ruolo. - denuncia Biolo - rispetto alle necessità. Il problema è Nomine che vengono fatto attingendo dalle Graduatorie che le nostre Università non attivano i corsi per prepaad esaurimento e quelle dei concorsi. Ma non è sempli- rare docenti specializzati. Spesso si chiama allora dalle ce reperire il personale iscritto. Quest’anno poi tutte le graduatorie comuni”. Questa è la scuola di oggi, cosa sarà quella di domani nomine in ruolo dovevano essere fatte entro il 1° setgiudicando la riforma? “La stabiliztembre e, nonostante le difficoltà zazione dei precari delle Graduatorie anche legate alla convocazione, è “C’è bisogno ad Esaurimento, se sarà fatta, - comstata rispettata la scadenza. Entro di un percorso menta l’esponente della Cisl Scuola - è il 12 settembre si è provveduto serio che avvii una buona cosa. Il punto vero è che anche alle nomine delle supplenze alla professione il testo della Buona scuola, conquista, annuali per tutti gli ordini di scuola. dell’insegnante” così come è stato presentato, ma ci Questo personale, tuttavia, entrerà in servizio ad anno scolastico già iniziato”. Rimane saranno le risorse per una riforma organica e completa della aperta comunque la questione dei posti non coperti. scuola? La stabilizzazione dei precari è un buon punto di par“La scuola dovrà preoccuparsi di chiamare i docenti at- tenza ma rimane il problema di fondo la cui soluzione non è tingendo dalle graduatorie d’istituto - spiega ancora la stata presa in considerazione: la necessità di restituire dignità dottoressa Biolo -. I dirigenti faranno riferimento però sociale, economica e culturale ai docenti. Gli insegnanti guaalle vecchie graduatorie, in attesa che le nuove siano dagnano troppo poco, il loro contratto è bloccato da 7 anni. definitive. I docenti sono convocati fino “ad avente di- Gli stipendi non sono più all’altezza di corrispondere ad una ritto”. E questo comporta il rischio che ad anno in corso professione tanto impegnativa. Gli insegnanti vanno valorizzagli insegnanti siano cambiati, inseriti in base alle nuove ti e devono godere di una considerazione sociale diversa. Chi
A Mira e Venezia
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Torna il rischio delle scuole sporche
R
ischio scuole sporche in Riviera del Brenta e a Venezia con l’inizio del nuovo anno. A lanciare l’allarme è l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Mira Orietta Vanin. Il problema più acuto come all’inizio di quest’anno in tutta la provincia riguarda ancora Mira ma anche diverse scuole di Venezia nella municipalità di Marghera. A Mira il taglio alle risorse dell’orario del personale delle pulizie ha sfiorato il 70%. All’inizio del 2014 a causa della scarsa pulizia la Giacomo Leopardi di Mira Porte era stata chiusa dall’Ulss13. Le scuole a rischio sono le elementari, Foscolo, Leopardi, Nievo, Goldoni, Morante e Parini. Si tratta di oltre 900 bambini interessati con altrettante famiglie. ”Con preoccupazione - spiega l’assessore Vanin - aspettiamo i primi mesi di avvio del nuovo anno scolastico consapevoli che nulla è cambiato e cambierà. A gennaio l’appalto Consip, vinto da Manutencop ha portato al taglio drastico delle risorse destinate alle pulizie delle scuole miresi, insufficiente ed inadeguato il risultato in termini di servizio, non solo di pulizie, ma anche di guardiania. L’accordo ha previsto la messa in cassa integrazione il personale che aveva perso le ore di servizio. I soldi per la formazione dovevano essere dati ai comuni non alla Manutencoop .Siamo nella stessa situazione di gennaio“. A.A.
fin qui si è succeduto al Governo non ha proceduto in questa direzione, anzi. I docenti sono genericamente inseriti nel generico calderone dei pubblici dipendenti, quelli che per luogo comune vengono definiti assenteisti e fannulloni”. “La scuola ha bisogno di una riforma organica che i rapidissimi cambi al vertice del Governo - prosegue - non hanno permesso. Chi ha governato, tuttavia, non ha rinunciato a lasciare il proprio segno nella scuola: chi usando il cacciavite, chi la ruspa, ma nessuno ha agito con una complessiva riforma della scuola. “La Buona Scuola” è una riforma organica che tuttavia trascura l’annosa e fondamentale questione delle retribuzioni degli insegnanti, e non prende in considerazione la questione del personale Ata che pure è essenziale per far funzionare le nostre scuole”. E, per finire, il concorso a cattedra preannunciato per il 2015. “E’ fondamentale - conclude Sandra Biolo - che si arrivi ad una forma di reclutamento degli insegnanti unica, seria e certa. Se oggi un giovane laureato mi chiedesse qual è la strada per diventare insegnante non saprei proprio cosa rispondere. In questi anni abbiamo visto di tutto. Ogni ministro dell’Istruzione se n’è inventata una. In realtà fino ad oggi non esiste un percorso certo, che possa avviare alla professione dell’insegnamento. Gli aspiranti docenti procedono in ordine sparso, sottoposti alla graticola del precariato e senza nessuna certezza per il futuro”.
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Argomento del mese 5 I dati
Titoli di studio e lavoro nel Veneziano
hi disagi e nuove promesse Dolo Il preside Luigi Carretta illustra le caratteristiche di un corso di studi unico in provincia
Liceo sportivo, esperienza di successo di Alessandro Abbadir
A
Dolo esiste l’unico liceo sportivo della provincia di Venezia ed è un successo in termini di iscrizioni ed interesse creato nel territorio. A spiegarlo è il Luigi Carretta preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Dolo, struttura in cui è inserito il corso di studi del liceo sportivo. Il liceo Galilei complessivamente ha 45 classi per oltre 1000 ragazzi che lo frequentano e arrivano dalla Riviera del Brenta, dal Piovese e dal Miranese. Si trova in via Frasio. Accanto all’istituto, immersi nel verde, si trovano la palestra, un vero palazzetto dello sport, e vari campi per attività ginniche. “Il liceo sportivo è stato inserito nell’ordinamento – spiega il preside – solo quest’anno. Dal 2004 però noi abbiamo attivato un indirizzo di studi sperimentale sportivo didattico e motorio, unico in tutta la provincia. E’ stata autorizzata dal ministero una sola sezione, per 30 ragazzi, nell’indirizzo sperimentale però sono già attive altre 4 classi per un totale di 130 ragazzi che seguono questo tipo di studi”. Il preside spiega inoltre che quest’anno 15 iscrizioni al liceo sportivo sono state respinte perché in sovrannumero rispetto a quelle autorizzato dal ministero. “Le caratteristiche del liceo sportivo - spiega Carretta - sono precise. I ragazzi hanno sei ore di attività motoria alla settimana. Dal terzo anno di studi sarà insegnata come materia basilare diritto dello sport. Da questo liceo usciranno persone preparate in un settore quello dello sport, che ha sempre più bisogno di rispetto della legalità e professionalità”. Il preside fa anche un appello. “Come Liceo Sportivo – dice –avremo la necessità di palestre e campi di allenamento ad hoc. Queste strutture esistono, è vero, e sono anche ammodernate, ma l’uso e la frequenza dei nostri alunni è nettamente superiore a quella di altre scuole. Per questo urge la necessità di realizzare nel giro di pochi anni, impianti ad uso esclusivo del liceo sportivo“.
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L’appeal del diploma di scuola superiore G
iovane, diplomato e possibilmente con esperienza: è il profilo più gettonato nel mondo occupazionale del Veneziano nel 2014. Il diploma di scuola superiore infatti rimane, e anzi si consolida, il titolo più spendibile nel mercato del lavoro veneziano mentre la laurea continua a perdere punti e appeal; la qualifica professionale, un po’ a sorpresa, è meno richiesta rispetto alla semplice licenza media. Così si delinea il quadro nel recente approfondimento curato dal Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Venezia sui “titoli di studio che valgono un lavoro nella provincia”. Attingendo dai programmi occupazionali per tutto il 2014, risulta che il 43 per cento delle 7.510 assunzioni non stagionali previste interessano diplomati della scuola media superiore (in tutto 3230); i neo laureati saranno solo 890, l’11 per cento; coloro che vantano una qualifica di formazione o un diploma professionale chiamati ad entrare a far parte del mondo del lavoro saranno 730 (il 9,7per cento). Per il restante 35,3 per cento delle nuove entrate, 2650 persone, non è invece richiesto alcun titolo di studio, se non quello della scuola dell’obbligo. Il peso nelle nuove assunzioni dei possessori di licenza della scuola dell’obbligo rappresenta un trend che si rafforza in modo appariscente rispetto al 2013, crescendo di ben 8 punti percentuali, un dato che nel Veneziano, con 35,3 per cento, risulta decisamente superiore alla media veneta e italiana e denuncia un decisivo calo della richiesta di scolarità da parte del mondo occupazionale veneziano, un’impronta che già era emersa in provincia rispetto al resto della regione e del Paese negli anni precedenti. In questo tipo di assunzioni - che in prevalenza riguardano i settori dei Servizi, del Turismo, dell’Industria e del Commercio - è indifferente l’età per quasi il 60 per cento dei casi e per il 52,1% non è richiesta alcuna esperienza. I contratti sono per il 59,2 per cento a tempo determinato. Rispetto allo scorso anno si riducono di quasi la metà gli ingressi nel mondo dell’impresa per i possessori di qualifica di formazione o diploma professionale: se nel 2013 infatti sono stati il 18,5 per cento, nel 2014 se ne calcoleranno il 9,7 per cento, -2 e -3 per cento rispetto alla media nazionale e veneta. In questo contesto le aziende cercano persone con esperienza (nel 63 per cento dei casi) e preferibilmente con un’età superiore ai 30 anni (il 31,5 per cento). Le assunzioni interessano soprattutto il settore dei Servizi , quello delle Costruzioni e il Turismo, e sono in maggioranza a tempo determinato (47,3 per cento) anche se sono in crescita quelle a tempo indeterminato (29,7 per cento) rispetto a quelle che interessano i possessori di licenzia della scuola dell’obbligo. Il diploma di scuola superiore tuttavia rimane per eccellenza il titolo di studio che vale un lavoro nella provincia di Venezia e, anzi, diventa ancora più pesante (nel 2013 costituiva il 40,1 per cento delle assunzioni, a distanza di un anno rappresenta il 43 per cento), anche se rimane lievemente inferiore alla media regionale e nazionale. Si sono assunti o si assumeranno per lo più giovani al di sotto dei trent’anni (il 46,7 per cento), per lo più con esperienza (il 52,2 per cento), con contratti specialmente a tempo determinato (56,8 per cento) ma anche per il 23,8 per cento dei casi a tempo indeterminato. L’indirizzo più gettonato e che può più frequentemente far approdare ad un contratto a tempo indeterminato (30,4 per cento dei casi) è quello amministrativo commerciale, seguito da quello turistico-alberghiero e da quello classico, scientifico e sociopedagogico. Non brilla in termini percentuali l’indirizzo informatico anche se delle 90 nuove entrate nel mondo del lavoro il 55,6 per cento è a tempo indeterminato. Non sono invece rosee le prospettive occupazionali per i neo laureati che rispetto al 2013 perdono ancora attrattiva scendendo a 11,9 per cento dei contratti di assunzione, confermandosi la media più bassa nel Veneto (12,4 per cento) e in Italia (15,9 per cento). La laurea più spendibile riguarda l’ambito economico (il 30,3 per cento), a seguire ingegneria elettronica e dell’informazione, settore in cui si contano 160 nuove entrate e l’87,5 per cento di assunzioni a tempo indeterminato. O.J.
6 Mira Sicurezza stradale Non attuati i controlli serali da parte della polizia locale
Vigili, organico troppo esiguo
In breve La Theolonius Monk cambia il direttore
Mira ha in servizio di fatto 10 agenti, gliene spetterebbero, in base alla popolazione, ben 39
Sono state riaperte a settembre le iscrizioni alla scuola di musica Theolonius Monk di Mira. L’inizio delle lezioni individuali è previsto per il 28 settembre, mentre i corsi collettivi riprenderanno dal mese di ottobre. Nicola Privato, giovane e stimato chitarrista e compositore assume il ruolo di direttore della scuola dopo Nicola Fazzini, che nel 2007 aveva preso il posto di Marcello Tonolo.
di Alessandro Abbadir
I
controlli serali da parte della polizia locale si possono fare solo se si hanno organici sufficienti. E a Mira questo non è possibile, visto che il comune rivierasco è uno di quelli in provincia di Venezia, che ne ha meno in assoluto rispetto al territorio e al numero di abitanti. I vigili in servizio a Mira sono solo dieci. Il numero degli agenti, infatti come detto, è collegato al numero di abitanti, e la regola è che ne venga assegnato uno ogni mille (Mira ha 39 mila abitanti). In queste condizioni, e cioè con un organico così ridotto all’osso, la polizia municipale non è in grado di fare i servizi serali e, a fatica, riesce a sopperire ai compiti diurni. Il problema è esploso nelle scorse settimane dopo un tragico incidente a Oriago, in cui ha perso la vita un abitante del posto. Il sindaco di Mira, il grillino Alvise Maniero, di fronte alle richieste di un maggior controllo della zona dal continuo traffico di mezzi pesanti da parte dei residenti, ha spiegato che esiste una delibera, licenziata nel marzo scorso dalla sua giunta, e mai attuata. Una delibera, che invitava la dirigente, Anna Sutto, e il comandante della polizia locale, Mauro Rizzi, a istituire un servizio serale di polizia municipale. Si tratterebbe però non di una delibera attuativa, ma di una delibera di indirizzo, nella quale il primo cittadino chiedeva di fatto ai dirigenti, di formulare una proposta di servizio per almeno un controllo serale a settimana. Da parte dei vigili urbani è stato risposto che, con l’organico ridotto all’osso, e cioè 29 agenti in meno rispetto ai parametri, sarebbe stato difficile anche attuare i servizi diurni, altro che quelli serali
Niente ticket a chi è stato esposto
come chiesti dal sindaco. Lo scarico di responsabilità del sindaco nei confronti dei dirigenti non è piaciuto alle opposizioni. Ad intervenire è stato l’ex assessore al personale e alla polizia municipale Enzo De Lorenzi del Pd. “E’ assurdo – dice De Lorenzi – accusare i dirigenti di non aver attuato una delibera di giunta. Se le cose non funzionano, il sindaco si deve assumersi le proprie responsabilità. Se la macchina comunale non risponde, o non funziona come dovrebbe, ci si dimette, o si cerca di farla funzionare”. Da ora fino a fine anno, si capirà in che modo il Comune intenderà attuare quella delibera per l’istituzione del controllo serale del territorio da parte della polizia locale.
“Niente ticket per esposti a sostanze cancerogene come le ammine aromatiche”. Questo il senso dell’interrogazione fatto alla giunta regionale dal consigliere del Pd Bruno Pigozzo. Pigozzo chiede di estendere l’esenzione dal ticket prevista per gli ex esposti all’amianto, a tutti i lavoratori che sono stati a contatto con sostanze cancerogene. La Regione, ha avviato un progetto di sorveglianza sanitaria, rivolto a circa 170 lavoratori ex-esposti alle ammine aromatiche nel reparto di lavorazione del Tdi del Petrolchimico di Marghera.
Villa Levi Morenos chiude il parco Restauro al via della villa Levi Morenos e il Comune chiude il parco. L’area verde che è stata chiusa non aprirà fino al prossimo 30 novembre per i lavori in corso nella struttura. Si tratta di un’area verde secolare, di fronte alla brentana. E’ usata spesso per passare qualche momento di tranquillità durante il giorno, da anziani e mamme con bimbi.
cantieri La passerella sul Novissimo I lavori per la realizzazione della passerella
I PUNTIAMO SULLE OFFERTE
PUNTIAMO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA
PUNTIAMO SULL’ ASSISTENZA Orari di apertura: Lunedì Martedì
14:00/18:30 08:30/14:00
Mercoledì Giovedì Venerdì
08:30/18:30 08:30/14:00 08:30/14:00
PUNTIAMO SUI VANTAGGI
lavori per la realizzazione della passerella ciclopedonale sul Novissimo proseguono. Una nuova ordinanza ribadisce il limite dei trenta all’ora sull’intero percorso delle vie Argine Destro e Sinistro Novissimo, e porta fino al 30 di questo mese, le limitazioni della circolazione nei tratti delle due strade interessati dai lavori. Non ci sarà nessuno stop ai lavori della passerella ciclopedonale sul Novissimo. Interpellata dal Comune di Mira, la direzione lavori della Provincia di Venezia, che sta realizzando sulle vie Argine Destro e Sinistro Novissimo la passerella ciclopedonale, ha fugato i timori espressi dai residenti che tutto si fosse fermato. “Nelle scorse settimane – spiega il Comune – c’è stata una pausa, ma si è trattato di una sospensione temporanea necessaria per effettuare la prova di carico sui pali di fondazione della passerella. La prova ha dovuto attendere i tempi tecnici di maturazione del calcestruzzo e verrà realizzata in queste settimane. Successivamente ripartiranno anche tutte le altre lavorazioni relative allo scavo e alla realizzazione delle spalle in cemento armato, su cui poserà la passerella”. Passerella, la cui struttura in acciaio è già in corso di realizzazione nell’officina della ditta incaricata, e che secondo il cronoprogramma dei lavori verrà posata questo mese. Il Comune di Mira intanto ha emesso una nuova ordinanza che ribadisce il limite dei 30 km/h sulle due strade, e conferma la chiusura al traffico fino al 30 settembre di via Argine Destro Novissimo dal civico 72 all’incrocio con via Sambruson, e di via Argine Sinistro dal civico 95 all’incrocio con via Sambruson. Dal divieto sono esclusi i residenti, i mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza e gli scuolabus durante il periodo scolastico. Sempre in tema di interruzioni stradali intanto, proseguono a piazza Vecchia lavori di scavo per la posa di una nuova condotta del gas in via Molino Giare, via Volontari della Libertà, via Argine Destro e Sinistro Idrovia, via delle Belle o 100 Gombine, fino ai rispettivi incroci con via 1° Maggio. Per consentirne lo svolgimento in sicurezza è stata disposta con un’ordinanza l’istituzione di un senso unico alternato nelle vie interessate. La limitazione della circolazione funzionerà dalle 8 alle 19 dei giorni feriali fino al 30 settembre. A.A.
8 Mira Intervento
Territorio Portualità Il sindaco di Mira spiega la posizione del Comune al Comitatone
“Il Contorta devasterà la laguna” di Alessandro Abbadir
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uestione portualità e grandi navi in laguna di Venezia. Il Comune di Mira si schiera chiaramente contro lo scavo del Canale Contorta. Una decisione che il Comune stesso ha fatto pesare in sede di Comitatone, essendo l’unico fra enti locali a votare no. Non hanno fatto così invece i comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino. Il canale Contorta servirebbe a evitare il transito delle grandi navi nel bacino di San Marco. Il sindaco di Mira, il grillino Alvise Maniero difende la sua scelta. Il Comune rivierasco ribadisce così di essere soddisfatto della grande mobilitazione internazionale contro lo scavo, a cui si era opposto già nella riunione del Comitatone. “Le alternative ci sono - spiega il sindaco Alvise Maniero - e noi ne abbiamo presentato una che incontra proprio quanto richiesto dall’Unesco e dalla Legge Speciale per Venezia”. Sulla notizia emersa nei mezzi di comunicazione delle migliaia di adesioni, in Italia e nel mondo, alla petizione contro lo scavo del Canale Contorta, il sindaco di Mira osserva che: ”il Comune di Mira è stato l’unico a dire no all’ipotesi Contorta, in occasione dell’ultima seduta del Comitatone. Vedo che adesso la nostra solitaria posizione di allora, è condivisa da tanti. Meglio così”. “A chi poi ci accusa di essere capaci di dire solo no - continua il sindaco - ricordo che la nostra amministrazione ha presentato un proprio progetto, per togliere in modo definitivo le navi dalla Laguna di Venezia. L’unico che non comporta scavi di canali, e che prevede uno scalo in bocca di porto di Lido, agganciandosi all’isola artificiale già realizzata per il sistema Mose. Questa opzione ha molti aspetti positivi sul fronte ambientale e su quello logistico, e va incontro a quella tutela integrale della Laguna che l’Unesco pone come condizione per mantenere il riconoscimento di sito Unesco a Venezia. Inoltre,
NEWS
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Critiche arrivano a Alvise Maniero dal Pdl. Resta diviso invece sulla questione il Pd Il sindaco Alvise Maniero
la soluzione modulare del porto in bocca di Lido, prevede tempi rapidi di esecuzione, è ampliabile nel tempo ed è reversibile, presupposto richiesto proprio dalla Legge Speciale per Venezia”. Contrario a questa netta chiusura allo scavo del canale Contorta è il Pdl con il capogruppo in consiglio comunale Paolino D’Anna. “Questa scelta della maggioranza grillina - dice - isola Mira dal resto del mondo. Provoca anche un danno in termini di possibili opportunità di posti di lavoro con lo sviluppo della portualità”. Il Pd invece va in ordine sparso. Se la maggioranza del partito con il segretario Albino Pesce chiede al Comune di riflettere e non dire solo no, l’ex assessore all’ambiente Maurizio Barberini e consigliere del Pd, la pensa diversamente. “Sono della stessa posizione espressa dall’amministrazione
grillina - dice - in sede di Comitatone sulla realizzazione del canale Contorta a Venezia. Il progetto di scavo porterà devastazione all’interno della laguna di Venezia, e va fermato assolutamente. Ho sempre espresso estrema contrarietà ad interventi di sviluppo della portualità invasivi all’interno di questo ecosistema unico. Non è con la giustificazione di portare posti di lavoro che puo essere approvato l’intervento. Si pensi allo scempio provocato dalla chimica a Porto Marghera, e il conseguente incremento esponenziale di tumori e discariche di veleni. Nel Pd a Mira le posizioni sono divergenti. Anni fa ad esempio, l’ex sindaco Michele Carpinetti, era possibilista sulla realizzazione di un polo logistico portuale a Dogaletto.
Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di giuseppe gasparetto Stori*
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Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bombe”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide provenienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra. Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di queste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possibili. Il deflusso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il deflusso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fino quasi alla fine del ‘900. Piogge seppur prolungate ma meno violente. Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfici impermeabilizzate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abitativi, e dai sottopassi stradali non sufficientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allagamenti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifica da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni. In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con finanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fiumi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fiumi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo finanziati *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo
La delusione dell’associazione
Addio all’Ecomuseo, lo spazio aggregativo si trasferisce a Dolo
comuseo addio. Mira perde un importante spazio aggregativo e museale e cioè l’ecomuseo “Le terre del Brenta“, che si trasferisce da palazzo Contarini dei Leoni a Mira, dove è rimasto fino a dicembre 2013, in una storica palazzina di via Rizzo a Dolo. L’inaugurazione sarà a fine settembre. A mettere a disposizione la sede è stata l’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta. Lo spiega il presidente dell’associazione Centro Studi Riviera del Brenta, Elisabetta Vul-
cano, che ha gestito e gestirà anche a Dolo l’Ecomuseo. “Durante la campagna elettorale 2012 – spiega la Vulcano – l’allora candidato sindaco Alvise Maniero, ci era parso il più interessato alla nostra attività, che allora stava chiudendo a villa Principe Pio. La Provincia aveva messo in vendita la struttura per problemi di bilancio. Dopo la chiusura di quella sede, siamo stati ospitati a Villa dei Leoni in Riviera Silvio Trentin. Ma il Comune di Mira, lo scorso dicembre, non
ci ha più rinnovato la convenzione”. Elisabetta Vulcano va nel dettaglio. “A Mira – spiega – ci hanno letteralmente licenziato. Nel bando che è stato fatto per la gestione di villa dei Leoni e del teatro non c’era spazio per le associazioni, ma solo per società ed imprese economiche ben strutturate. Non potevamo partecipare al bando, e non c’era un vincolo che comportasse una collaborazione con noi da parte della realtà che se lo fosse aggiudicato”. Pesante il giudizio finale sul-
la maggioranza grillina. “Maniero e la sua giunta che parevano rappresentare un barlume di speranza nel 2012 – chiude – alla fine si sono comportati come e peggio dei politici dei partiti. Tante promesse e niente di più. Per fortuna però, altri comuni hanno creduto nella nostra esperienza e l’Ecomuseo, che ha sempre portato migliaia di visitatori, riaprirà a fine settembre vicino all’Isola Bassa a Dolo”. A.A.
Mira 9 Amministrazione Modificati sensi unici in via Marmolada e via Mone Fumo
Oriago cambia la viabilità, è protesta I residenti: “Se non saranno ascoltate le nostre richieste bloccheremo via Veneto e la brentana” di Alessandro Abbadir
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riago cambia la viabilità in centro, e scattano le proteste. Il Comune di Mira, infatti, nelle scorse settimane ha proceduto spedito con il cambio della viabilità in via Marmolada e via Monte Fumo ad Oriago, e i cittadini hanno minacciato manifestazione di protesta per fine settembre in via Veneto. Se ciò non bastasse sono pronti anche al blocco della brentana. Il Comune di Mira ha realizzato il doppio senso di circolazione in via Veneto e via Monte Fumo, per, assicura l’assessore ai lavori pubblici Luciano Claut, “contribuire ad un miglioramento
Sanità
dei percorsi pedonali dal parcheggio delle Poste fino a via Monte Cimone”. Ma cosa succederà? Ci sarà il divieto di transito fino alle 8.40 per far passare il servizio dei bimbi per il Pedibus. Ma non solo. Nel frattempo il Comune ha scritto a Sistemi Territoriali (che gestisce la ferrovia Mestre-Adria), per disporre di un’area inutilizzata in via Monte Rosso come parcheggio. I residenti però contestano questa soluzione. “L’amministrazione comunale – dice per i comitati cittadini Marcello Gasparini – ha mostrato come intende risolvere la questione viaria della zona. Una
montagna che ha partorito un topolino. Tutto per il Comune si risolve, portando via Veneto a doppio senso fino al passaggio a livello con via Monte Rosso, (questa richiesta anche dai cittadini) per favorire le attività produttive che sono dall’altra parte del passaggio a livello, e poi riportare via Monte Fumo a doppia carreggiata, segnando in questo caso un ritorno al passato. E’ evidente che questa prospettiva non risolve nulla, ma mette in contrapposizione la scuola paritaria, con cittadini, e scuola pubblica, esattamente quello che non chiedevano i residenti”. Tutta questa
Ripartono i lavori per la casa di riposo
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inalmente qualcosa si muove. Sono ripartiti in queste ultime settimane a due anni e mezzo dalla posa della prima pietra, i lavori per la realizzazione della casa di riposo di Mira. Sorgerà in via Boldani a Mira Porte. I lavori saranno conclusi, assicurano dalla Cooperativa Socio Culturale, entro il
Modifiche alla viabilità in via Marmolada circuitazione che blocca mezza Oriago per i comitati serve solo a far utilizzare un parcheggio interno ai genitori della scuola elementare paritaria San Domenico Savio. “Il Comune di Mira senza ascoltarci – conclude per i comitati Dario Frezza – ha proceduto in queste ultime settimane a compiere i lavori. L’azienda incaricata ha lavorato a rilento a causa delle tante lamentele dei residenti”. Ad attaccare il comune anche Fabio Zan-
2016. Quando sarà completata, sarà inserita all’interno delle strutture di ricezione previste dal piano dell’Ulss 13. I cantieri si erano bloccati per lo stato di crisi di una ditta incaricata. Nel cantiere di via Boldani intanto si sono realizzate le fondamenta per la costruzione della struttura. Il nuovo complesso che sarà realizzato, si compone di due edifici collegati: uno per anziani non autosufficienti da 120 posti letto (Adele Zara), e un’ altro per disabili gravi (suor Armanda) con 20 posti letto, collegati
chetta, esponente del gruppo “Governare Mira”. “E’ davvero surreale vedere – dice – come la maggioranza grillina intende la partecipazione. Prende decisioni dopo riunioni in cui partecipano pochissime persone. Non credo sia un modello di democrazia diretta, quella promessa a piene mani in campagna elettorale, e che ha permesso loro di spedire a casa alle elezioni del 2012 la vecchia giunta di centrosinistra”.
da un parco di 1500 metri quadrati. Ci saranno parcheggi con circa 200 posti auto. La costruzione della nuova casa di riposo costerà 13 milioni di euro. All’interno saranno impiegati 130 lavoratori, fra medici, paramedici e personale delle mense e di assistenza. Ci saranno una sala polivalente con postazioni Internet, palestre di fisioterapia e aree per la visione di film ascolto musica e biblioteca. A.A.
10 Campolongo Emergenza abitativa Consegnati dal presidente Ater Mazzonetto gli appartamenti in via Monte Rua
Dieci nuovi alloggi popolari Hanno una superficie utile tra i 48 e gli 86 metri quadrati, garage, riscaldamento centralizzato con impianto a pavimento di Alessandro Abbadir
L
’Ater di Venezia ha inaugurato nelle scorse settimane dieci nuovi alloggi destinati a edilizia residenziale pubblica in via Monte Rua a Campolongo Maggiore. Alla consegna degli alloggi c’erano il presidente Alberto Mazzonetto, il sostituto del direttore Roberta Carrer e del sindaco Alessandro Campalto. “L’edificio – ha spiegato il sindaco – è sorto nell’area delle sei “casette minime” costruite per far fronte alle emergenze dell’immediato dopoguerra e ora demolite. Gli alloggi hanno una superficie utile compresa tra i 48 e gli 86 metri quadrati, con garage, riscaldamento centralizzato con impianto a pavimento. La qualità dei serramenti e la coibentazione di alcune zone maggiormente esposte, hanno consentito all’edificio di ottenere la “classe energetica B”. E’ inoltre presente un impianto di depurazione delle acque reflue”. Ma non solo. Quattro dei dieci alloggi occupano il piano terra, quindi adatti a persone con disabilità motorie, e possono usufruire di un’area scoperta. “Si tratta di un’opera – ha detto Alberto Mazzonetto, presidente dell’Ater Venezia – di cui siamo particolarmente orgogliosi. I materiali, le soluzioni e gli accorgimenti adottati la collocano tra le
Le nuove case Ater in via Monte Rua a Campolongo
migliori realtà abitative realizzate da Ater, in particolare per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente. Questa opera è il risultato delle capacità tecniche, dell’impegno professionale di Ater, e della proficua collaborazione con il Comune di Campolongo Maggiore”. Il costo dell’intervento, curato dall’area tecnica di Ater, raggiunge il milione e mezzo di euro, comprendendo acquisto dell’area, opere per l’invarianza idraulica, progettazione, costruzione, depurazione, spostamento di una centrale di trasformazione dell’Enel, urbanizzazione, tasse e imposte. Gli inquilini pagheranno un canone di locazione commisurato al reddito che percepiscono. Un
Mondi di carta La “Mostra del libro”
E
’ ricco il programma dell’associazione Culturale “Mondo di Carta“ per la stagione 2014 - 2015. Fra le iniziative più curiose c’è anche il processo a Napoleone Bonaparte. “Il 10 ottobre prossimo alle 21 si aprirà - spiega la presidente Oriana Boldrin - la mostra del libro con una serata dedicata a Papa Francesco. Il vaticanista de “La Stampa” di Torino Andrea Tornielli presenterà il libro “I fioretti di Papa Francesco” Edizioni Piemme. Il 17 ottobre per i ragazzi delle scuole interverrà Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo. Quest’anno venderemo i libri scontati del 30% ed i vocabolari scontati del 50% questo per andare incontro alle famiglie che hanno i figli che vanno a scuola. Per incentivare la lettura abbiamo pensato che chiunque si recherà a comprare un libro in mostra anche di modico valore, riceverà un buono sconto da spendere nei negozi del nostro comune, questo pensiamo incrementi non solo la lettura, ma speriamo anche l’economia locale”. Momento clou della programmazione sarà il 13 dicembre quando sarà inaugurato il “Museo della legalità”, frutto del concorso Pavesi, a 24 anni esatti dalla morte di Cristina, alla quale il museo sarà intitolato, alla presenza del magistrato della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Ad aprile il processo a Napoleone. “Dopo Dante ed i padri della Patria - spiega Oriana Boldrin - il 3 aprile sarà processato Napoleone Bonaparte, reo di aver regalato Venezia all’Austria. Il processo si terrà nel bicentenario della conclusione del Congresso di Vienna e dell’inizio della Restaurazione”. Ci sarà come Presidente della Corte Graziana Campanato, legata a Campolongo a doppio filo, per aver condannato in appello Felice Maniero ed aver confiscato i beni della mala del Brenta oggi di proprietà del Comune, il Pm Sergio Dini sostituto procuratore di Padova già procuratore militare. Avvocato di parte civile per la popolazione veneziana sarà Marco Matterazzo, del foro di Venezia. Saranno presenti i figuranti con l’ultimo esercito della Serenissima Repubblica, il tutto condito con cena napoleonica, con un menù preparato con i cibi più amati da Bonaparte, a partire dalla omelette con funghi e gamberetti. Infine anche altri gli appuntamenti. Il 23 maggio 2015 ci sarà un ricordo del giudice Giovanni Falcone per le scuole a cura dell’associazione Patti Chiari di Palermo, e del caposcorta della Procura palermitana Giorgio Girello che parlerà A.A. degli interventi contro la mafia e la corruzione.
alloggio sarà riservato alle “emergenze abitative”, un altro agli addetti delle Forze dell’ordine. Una assegnazione quest’ultima, che risponde anche ad una precisa strategia di controllo e sicurezza del territorio. Soddisfatti della consegna delle chiavi anche i nuovi inquilini, che in questo modo hanno a disposizione una casa tutta nuova. Il sindaco Alessandro Campalto non ha mancato di fare qualche raccomandazione agli assegnatari. “Queste case – ha detto il primo cittadino alla fine della cerimonia di consegna – le dovete preservare con cura. Sono alloggi realizzati con soldi pubblici e della comunità, cioè con gli sforzi di tutti”.
Focus A Chioggia, in Riviera e nel Miranese
“Pronti 300 alloggi in 3 anni”
“L
‘ Ater consegnerà oltre 100 nuovi alloggi entro prossimi 2-3 anni nelle aree della Riviera del Brenta, del Miranese e di Chioggia e Cavarzere. Altri 200 saranno ricavati da operazioni di manutenzione straordinaria che servono a riammodernare vani ormai obsoleti, e metterli a norma“. I comuni con più forte emergenza abitativa sono Chioggia, Cavarzere, Mira e Spinea. A spiegarlo alla cerimonia di consegna dei 10 alloggi Ater in municipio a Campolongo, è stato il presidente Ater Alberto Mazzonetto. “Dopo la consegna delle case a Campolongo – spiega Mazzonetto – contiamo di consegnare entro 1 mese 2 al massimo, le case recuperate dall’ex stabile dell’Abbazia in località Piazza Vecchia a Gambarare di Mira. Si tratterà di un caseggiato innovativo, un condominio aperto, aperto all’aggregazione senza cioè delimitazioni. Questo favorisce l’aggregazione“. Ad Arino di Dolo invece sono stati pensati e progettati 23 nuovi appartamenti che saranno consegnati nel giro di due o tre anni. “Nel Miranese il comune più interessato alla consegna di nuovi alloggi Ater è quello di Spinea. Nel giro di pochi mesi saranno consegnati 45 nuovi appartamenti”. Il piatto forte però saranno le manutenzioni. “Per quest’area – ha spiegato Mazzonetto – prevediamo quest’anno un investimento di 1,3 milioni di euro che serviranno a mettere a norma circa 200 appartamenti di cui siamo rientrati in possesso pieno, dopo la morte o il trasferimento dei proprietari, ma che prima di essere riconsegnati a nuovi assegnatari devono essere rimessi in ordine con impianti elettrici, idraulici di riscaldamento e murari. In questa zona (Riviera Chioggia e A.A. Miranese) abbiamo 2000 abitazioni”.
Servizi Da gennaio 2015 il nuovo corso
Campolongo nell’Unione dei comuni
Il municipio di Campolongo
L
a giunta dell’Unione dei Comuni “Città della Riviera” ha approvato all’unanimità, lo scorso agosto, una delibera (la numero 38/2014) con la quale “apre” all’ingresso nell’Unione del Comune di Campolongo Maggiore. Alla votazione erano presenti i sindaci Maddalena Gottardo (Dolo e Presidente dell’Unione), Andrea Martellato (Fiesso D’Artico e vicepresidente dell’Unione), Federica Boscaro (Fossò) e Fabio Livieri (Campagna Lupia), che hanno espresso parere positivo sulla questione. La delibera prevede due punti principali. Il primo afferma, come anticipato sopra, che la giunta “esprime il proprio indirizzo affinché il comune di Campolongo Maggiore aderisca all’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta”, mentre il secondo punto traccia i tempi di questa entrata. Il documento, infatti, da “man-
Nel progetto sarà inserita anche la Protezione Civile unica per gli enti aderenti
dato alle giunte dei due enti – Unione e Comune di Campolongo Maggiore – e alle strutture organizzative, di definire i tempi e le modalità per tale adesione, prevedendo il limite del 31 dicembre 2014 quale termine per la conclusione dell’iter amministrativo”. Entro l’inizio del prossimo anno quindi il comune di Campolongo Maggiore, guidato dal sindaco Alessandro Campalto, diventerà il quinto membro dell’Unione dei Comuni, nata a suo tempo da un’idea degli allora sindaci Claudio Bertolin (Dolo) e Daniela Contin (Fiesso). La delibera traccia un altro obiettivo che è il trasferimento di ulteriori funzioni e servizi dai comuni all’Unione. Attualmente l’Unione gestisce la polizia locale, l’ufficio attività produttive (commercio agricoltura artigianato industria turismo), la retribuzione, formazione e aggiornamento del personale; la comunicazione e sportello integrato; la notificazione atti; e lo sportello unico “Si Cittadino”. Nel progetto dei sindaci, anticipato nella delibera, si vuole arrivare ad inserire anche la Protezione Civile, il Suap (sportello unico per le attività produttive), servizio notificazioni e promozione turistica, personale, ragioneria e controllo di gestione, ufficio appalti, servizi scolastici, protocollo, segreteria e affari generali. Con l’entrata di Campolongo Maggiore, prevista per l’1 gennaio 2015, aumenterà anche la popolazione dell’Unione. Attualmente nell’Unione dei Comuni risiedono 37.232 abitanti così suddivisi: Dolo 15.170, Fiesso D’Artico 7.993, Campagna Lupia 7.095 e Fossò 6.975. E passerà a circa 48 mila grazie ai 10.494 abitanti di Campolongo. Il progetto di ampliamento dell’Unione dei Comuni non sembra comunque essere finito, visto che è molto interessato anche il comune di Stra, guidato dal sindaco Caterina Cacciavillani, con cui si sono già svolti alcuni incontri informativi. Se dovesse entrare anche Stra, che conta 7.682 abitanti, la popolazione salirebbe ad oltre 55 mila abitanti. G.P.
Campolongo 13 SCUOLA
Cultura ed educazione civica Conclusa l’esperienza di una ventina di giovani volontari
Ecco il “giardino della legalità” Il Comune di Campolongo detiene il 16% dei beni confiscati alle mafie in tutto il territorio della Regione Veneto di Alesandro Abbadir
E
’ stato ultimato dopo 10 giorni di lavoro e tanto impegno “Il giardino della legalità” nella casa dell’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero. ”I ragazzi provenienti da tutta Italia - spiega il sindaco Alessandro Campalto - sono stati impegnati nel campo di lavoro che ha avuto come obiettivo principale la costruzione del “Giardino della Legalità” nel campo da tennis della villa del boss della mafia della Riviera del Brenta. Il campo dai prossimi giorni sarà a disposizione della cittadinanza per iniziative culturali, musicali, sportive e di socializzazione“. Non sono mancati gli incontri e i dibattiti con tantissimi presenti. Fra i più affollati c’è stato quello su malaffare e politica”. Ne hanno discusso il sindaco e il senatore del Pd Felice Casson. “Abbiamo espresso come organizzatori - spiega Campalto - la massima solidarietà nei confronti di Don Luigi Ciotti minacciato dal boss di Cosa Nostra Totò Riina”. Da una ricerca recentemente pubblicata, è emerso infine come Campolongo detenga il 16% dei beni confiscati alle mafie in Veneto. Insomma, una parte consistente di questo patrimonio si trova qui. Ovviamente la gran quantità di beni sequestrati è legata all’attività criminale di Felice Maniero, boss della cosiddetta Mala del Brenta, un’organizzazione che tra gli anni Ottanta e Novanta ha imperversato con rapine e omicidi in tutta la regione. Una storia molto vecchia ormai,
Un’immagine dei volontari al lavoro in villa Maniero
tanto che Maniero arrivò al pentimento una ventina d’anni fa (1995), e nel 2010 ha terminato la sua permanenza in carcere, ricostruendosi una nuova vita. Il Comune però non ha mai dimenticato quegli anni e lo stereotipo, che gli si è appiccicato addosso di terra di banditi. Anche per questo fioccano proprio qui tantissime iniziative legate alla cultura della legalità, come ad esempio il premio letterario intitolato a Cristina Pavesi, una studentessa di Conegliano vittima innocente della Mala del Brenta. Nonostante ciò i tempi di Maniero e della Mala del Brenta non sembrano lontanissimi, visto che proprio a luglio di quest’anno a finire
in manette è stato Sandro Biasioli, figlio di uno dei membri della banda di “Faccia d’angelo”, e ai suoi danni è stato disposto il sequestro di tre appartamenti e un’imbarcazione, anche se chiaramente si tratta in questo caso, di un’inchiesta ancora in corso, per la quale si attenderanno gli esiti delle indagini degli investigatori. Anche le indagini sull’infiltrazione della Camorra nel trevigiano hanno portato a diverse confische, con un’ordinanza recente che ha colpito alcuni beni a Paese (Tv). In Riviera invece, i carabinieri e la polizia hanno spezzato due sodalizi criminali con “storici” componenti della banda ancora attivi sul territorio.
Servizi
Arriva alla San Pio X la prima sezione a tempo pieno
L
e scuole riaprono con un nuovo look e per la prima volta parte una sezione a “tempo pieno”. Le novità le annuncia l’assessore ai lavori pubblici, Giancarlo Fanton, dopo una estate di cantieri. “I lavori – spiega Fanton – si sono conclusi alla scuola media Diego Valeri. La scuola si è rifatta completamente il look con un intervento di 360.000 euro partito con l’inizio dell’estate. I lavori hanno riguardato l’adeguamento alle norme prevenzione incendi, sostituzione di tutti i serramenti esterni e interni per contenimento energetico, rifacimento della copertura”. Il bilancio degli interventi eseguiti nei vari plessi comprende altri lavori. “Alla scuola elementare Marconi sono state istallate – continua Fanton – tende filtranti ignifughe in ben 8 aule, alle medie Kennedy sono stati adeguati gli impianti dei bagni, mentre alla S. Pio X è stata allestita la sala mensa in previsione dell’avvio del “tempo pieno”. Quest’ultimo è un importante servizio, una novità per le famiglie”. “Questi lavori si aggiungono – conclude Fanton – a interventi come l’apertura della nuova scuola elementare del capoluogo, costata quasi 2 milioni di euro, e l’ampliamento della elementare di Boion, pronte con l’avvio del A.A. prossimo anno scolastico”.
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14 Campagna Lupia Economia Luciano Quaggio direttore del consorzio “Freschissimi” denuncia il problema
Embargo russo, aziende in crisi
Perderanno lavoro per sei mesi circa 60 persone. Sono state stimate perdite del fatturato dal 30 al 40% di Alessandro Abbadir
L
e aziende agricole della Riviera e del Miranese in crisi, a causa dell’embargo voluto dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea contro la Russia nella complicata crisi ucraina, che ha provocato un contro embargo russo sui prodotti agricoli che esportiamo. Un embargo che sta mettendo in ginocchio un intero settore. La stagione autunnale ed invernale è di fatto già compromessa. Lo spiega Luciano Quaggio, presidente del consorzio agricolo “Freschissimi” che ha sede a Campagna Lupia in via 2 Giugno. Il consorzio ha come associate una ventina di aziende agricole fra Riviera, Miranese e padovano. Produce ortaggi (insalate, insalatine radicchio, lattughe verdure a foglia larga) di altissima qualità. Ma di che si tratta? Si tratta di una rete di aziende che hanno ottenuto certificazioni a livello europeo: per la gestione dei servizi ai soci, per la gestione ambientale (si tratta del primo consorzio di aziende agricole in Italia ad aver conseguito questa certificazione). Ha come obiettivo la riduzione degli inquinanti e il rispetto dell’ambiente, applicando regole sempre più rigide e severe. Quaggio va nel dettaglio del problema. Perderanno lavoro per sei mesi circa 60 persone. Le produzioni agricole dirette in Russia sono quelle dell’area sud dell’Europa (Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Francia), quelle appunto che nel clima russo non crescono. “Alcune aziende consorziate – spiega – hanno diversificato le esportazioni, ma diverse purtroppo, hanno almeno metà della produzione di insalatina o lattughe, diretta in Russia, che ora a causa dell’embargo non potrà essere venduta. L’insalata che resterà sui campi aumenterà la
produzione, e abbasserà il prezzo della merce. Il rischio è che non valga nemmeno la pena di venderla o raccoglierla. Così gli stagionali con ogni probabilità per questo autunno ed inverno, non saranno chiamati affatto a lavorare. Stimiamo in media perdite del fatturato dal 30 al 40%”. C’è la paura di rimborsi insufficienti ed in ritardo. “Come nel caso dell’emergenza causata dell’Escherichia coli – conclude Quaggio – che tre anni fa ci arrecò forti danni, anche stavolta chiediamo rimborsi settoriali all’Unione Europea. I rimborsi però in quell’occasione arrivarono in ritardo, e in misura insufficiente. Non vorremmo che questa situazione si ripetesse, altrimenti per alcune aziende agricole non resterà che la chiusura”.
Vertenza
Mensa scolastica unica, posti a rischio
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coppia la grana mense scolastiche alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico, all’interno dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta. Nei mesi scorsi, infatti, le mense scolastiche dei comuni di Dolo, Pianiga, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Vigonovo e Fossò, si sono unite e hanno dato vita ad un unico centro cottura a Campagna Lupia. La riorganizzazione farà risparmiare ai comuni rivieraschi complessivamente 250 mila euro all’anno. Rischiano però il posto con questa nuova razionalizzazione 28 persone. A denunciare il problema è Luigino Boscaro, segretario provinciale Uil Tucs. “Nelle scorse settimane – spiega Boscaro – R.T.I (Rete temporanea di impresa) che si è aggiudicata l’appalto per la nuova mensa con la Sodexo (socio mandatario), la Camst e La Serenissima Ristorazione (soci mandanti) ha comu-
Illuminazione, arrivano lampade Led Le vecchie luci dei lampioni delle strade di Campagna Lupia saranno sostituite con lampade Led ad alto risparmio energetico. Il parco lampade da cambiare è di 600 elementi e il comune conta di rinnovarne almeno la metà con un appalto in cui sono stati stanziati fondi per 100 mila euro. ”Entro settembre - spiega il sindaco Fabio Livieri - faremo partire i lavori per la sostituzione delle lampade presenti sul territorio comunale sia nel capoluogo che nelle frazioni di Lughetto e Lova”.
Loculi cimiteriali, attenti alle truffe
Servizi
Una mensa scolastica
In breve
I sindacati: “28 persone rischiano di restare a casa con le mancate assunzioni”
nicato l’indisponibilità alla riassunzione del personale del Comune di Dolo. Per la precisione, R.T.I è disponibile ad assumere solo una lavoratrice con contratto a 5 ore settimanali. Il restante organico composto da 16 scodellatrici, che erano dipendenti della Coop Primavera di Mirano, e da 12 addetti alla preparazione e trasporto dei pasti, del centro di cottura di Marghera, alle dipendenze della società Siarc di Catanzaro, non verrà riassunto”. La Uil Tucs e la Filcams Cgil non sono rimaste a guardare. “Abbiamo interpellato – dice Boscaro – già da prima dell’estate la responsabile del comune di Dolo, che ci ha indirizzato al Comune di Campagna Lupia, come amministrazione capofila. Il sindaco di Campagna Lupia, Fabio Livieri, ci ha dichiarato la sua impossibilità ad intervenire. Abbiamo richiesto un incontro alla Sodexo, che ci ha risposto che, la loro decisione di non assumere il personale è inappellabile”. Dure le considerazioni dei sindacati. “Esprimiamo forte preoccupazione – dice Boscaro – per questa vicenda che rischia di costituire un precedente molto pericoloso per il mondo degli appalti. Le economie sono possibili, ma rifiutiamo che le stesse siano perseguite a scapito di lavoratori”. Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri replica: “Si tratta di decisioni aziendali – dice – che non sono certamente di responsabilità dei comuni. I numeri degli esuberi denunciati dai sindacati a mio parere sono esagerati, e credo che su diversi punti con una seria trattativa, si possa trovare una soluzione”. I sindacati però fanno sapere che se i licenziamenti di fatto non verranno ritrattati, sono pronti a scattare da metà settembre con l’inizio delle scuole, scioperi del personale delle mense. Agitazioni che provocherebbero non pochi problemi a famiglie e alunni. In un recente incontro però si è aperto uno spiraglio di trattiva. La Sodexo ha accettato il fatto che quello di Campagna Lupia non è un centro di produzione di cibo, ma un centro cottura, una tipologia che vincola alla riassunzione dei dipendenti. A.A.
Girano per i paesi dell’area sud della Riviera del Brenta cioè Camponogara, Campagna Lupia e Campolongo Maggiore cercando di vendere loculi del Comune pur non centrando nulla con i comuni. E’ l’ultima frontiera del raggiro porta a porta, che denuncia Federconsumatori. “Ci sono giunte segnalazioni - spiega Alfeo Babato, referente per Federconsumatori di Riviera e Miranese - di finti incaricati comunali o inesistenti agenzie funebri, che si presentano alla porta soprattutto d anziani, cercando di vendere loculi dei cimiteri degli enti locali di appartenenza. E’ un imbroglio”.
Allarme nutrie lungo il canale Novissimo Allarme nutrie nell’area della Riviera sud, a Giare e Gambarare di Mira. Una decina di aziende agricole ha avuto danni considerevoli dai grossi roditori erbivori. I danni ammontano a migliaia di euro nelle ultime settimane. A favorire l’assalto delle nutrie alle coltivazioni, il fatto che i canali della zona, e cioè il Novissimo e il Fiumazzo, in queste ultime settimane sono oggetti di lavori di scavo dei fondali e delle rive da parte dei consorzi di bonifica e del genio Civile.
Laguna sud Iniziative a Valle averto
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rriva l’autunno e ripartono alla grande le attività naturalistiche. L’Oasi del Wwf di Valle Averto a Lugo di Campagna Lupia, che in Riviera del Brenta sotto questo aspetto è un punto di riferimento, va a gonfie vele. Nell’anno della ripartenza, dopo la chiusura del 2013, punta a raggiungere i 3-4 mila visitatori, anche se l’obiettivo minimo fissato di 2.500 visitatori è già a portata di mano. Il punto della situazione lo fa il direttore dell’Oasi del Wwf, il naturalista Marco Bernardi. Bernardi comunque non manca di vedere i problemi in via di soluzione. ”Dopo l’anno di chiusura del 2013 – dice – e le annate non entusiasmanti 2011 e 2012, siamo ripartiti con l’attività didattica ed escursionistica dell’Oasi dallo scorso aprile. La nostra attività si concentra soprattutto nei mesi primaverili e autunnali con aperture su richiesta in estate. Mediamente abbiamo avuto una cinquantina di visite a weekend, raggiungendo sino ad ora le 1.500 - 1.800 presenze. Per la fine dell’anno. un obiettivo ambizioso sarebbe arrivare a 3-4 mila presenze, ma già arrivare a 2.500 rappresenta un buon incremento, cioè il 30% in più rispetto agli anni peggiori che si sono verificati dal 2007 con l’arrivo della crisi economica”. Nell’oasi, che si trova in piena laguna sud, si possono osservare tantissime specie di uccelli migratori, e anche bisonti e bufali maremmani, oltre che cinghiali selvatici. L’oasi è dotata di un museo etnografico e un centro visite. Fra le recenti iniziative c’è stata quella della curiosa serata dal titolo “Le ali della notte”, che si tenuta nella notte internazionale dedicata ai pipistrelli. “Si è trattato spiega Bernardi - di un’escursione notturna alla scoperta del misterioso mondo dei pipistrelli, a cui hanno partecipato tante persone”. Per la partecipazione agli eventi è necessaria la prenotazione, i posti sono limitati. A metà settembre poi si è tenuto un reading letterario lungo i sentieri dell’oasi, con letture di brani legati alla natura, con la sezione dell’Auser “Peppino impastato” di Mira. Al termine della passeggiata la Pro Loco di Campagna Lupia, ha organizzato una cena a base di pesce fresco, proveniente dalla laguna. Informazioni: oasivalleaverto@wwf.it, cellulare 320-7053402. A.A.
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Camponogara 17 Ambiente Arrivano i dati dopo i primi otto mesi di servizio
Il porta a porta funziona, è differenziata da record di Roberta Pasqualetto
S
ono trascorsi otto mesi dall’inizio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti urbani assieme ai comuni di Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Fossò e Vigonovo, e i primi risultati positivi si vedono già adesso. Il nuovo sistema di raccolta “porta a porta” è un progetto molto importante per Camponogara, e il comportamento virtuoso dei cittadini dimostra, ancora una volta, come l’impegno verso l’ambiente sia sempre più centrale nella vita dei camponogaresi. Con il passaggio a tariffa a corrispettivo, la sostituzione dei contenitori dei rifiuti com’è noto, i cittadini hanno fatto uno sforzo in più: una maggiore attenzione nella raccolta differenziata, e una diversa organizzazione per la raccolta del rifiuto secco. I risultati stanno dando ragione a questa scelta, infatti, si è ridotto drasticamente il rifiuto secco, poiché molti rifiuti sono considerati riciclabili, e pertanto attraverso giusta lavorazione, riutilizzati. Secondo le indicazioni di Veritas, Camponogara nel mese di giugno 2014 ha raggiunto il 78,76% di percentuale di raccolta differenziata (nel 2013 la raccolta differenziata di Camponogara era arrivata al 68,19%). Un obiettivo assai lontano da raggiungere, se non si fosse introdotto il nuovo metodo di misurazione a corrispettivo. A giugno, Veritas ha reso pubblici i dati della top ten della raccolta differenziata comunale: Martellago con l’81,58% su 21.542 abitanti, al secondo posto Scorze con 81,08% su 18,966 abitanti, Meolo con l’80,47% su 6.470 abitanti, Spinea con il 79,97%, Fosso con il 79,76%, Camponogara con il 78,76%, San Donà di Piave con il 78,68%, Campagna Lupia con il 78% e Pianiga con il 77,77%. Il servizio è continuamente monitorato, con incontri tra i tecnici e amministratori dei 5 comuni, per apportare migliorie ed integrazioni per dare un eccellente servizio al cittadino, come la raccolta dei pannolini e pannoloni. “C’è ancora molto da fare – dice il sindaco Gianpietro Menin – continuano i controlli in maniera più sistematica, e ci sono ancora sacche di resistenza a un comportamento corretto, ma la strada avviata appare irreversibile. Camponogara vuole mettersi al passo con le migliori esperienze in questo settore, pur con i limiti di un servizio ancora da perfezionare. Un ringraziamento va a tutta la cittadinanza che con poche eccezioni, si è civilmente adeguata. Anche per il 2013 Legambiente ha riconosciuto al nostro comune il titolo di “Comune Riciclone 2014”. Fra i comuni che invece stentano a far partire la raccolta differenziata, c’è il comune di Mira, ultimo in provincia dopo il capoluogo, in termini di riciclo dei rifiuti. Il Comune di Mira però con l’assessore all’ambiente Maria Grazia Sanginiti è
A giugno di quest’anno è stata raggiunta la percentuale del 78%. Meglio Martellago e Scorzè con l’81%
Raccolta dei bidoni di rifiuti
deciso a tirare dritto, e a puntare sul porta a porta, piuttosto che sul sistema a calotta, come aveva proposto Michele Carpinetti, il precedente sindaco di Mira sconfitto alle urne.
EVENTI Bilancio
In 12 mila partecipano alla prima Notte Bianca
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odicimila persone hanno affollato la prima “Notte Bianca”, organizzata a Camponogara da Comune e Pro Loco con i commercianti del paese. Una cinquantina di negozi hanno tenuto aperto nell’occasione fino alle 2 di notte. “Il centro – spiega il vicesindaco Massimiliano Mazzetto – è stato chiuso al traffico, ed ha potuto diventare un’isola pedonale davvero importante sotto il profilo aggregativo. Pensiamo che questa esperienza possa essere ripetuta anche il prossimo anno, magari ampliando il numero di commercianti aderenti”. Il successo della prima “Notte Bianca” di Camponogara è stato determinato anche dalla concomitante presenza della sagra del paese, un avvenimento anche questo che ha attirato migliaia di visitatori per una intera settimana. Gli organizzatori sono convinti che questo evento possa radicarsi anche in Riviera del Brenta. “Nell’area del Miranese – dicono – ormai da quasi una decina d’anni, ci sono notti gialle e bianche e verdi che si tengono da giugno a settembre. In Riviera del Brenta, dopo quella di Bojon a Campolongo, arriva anche la nostra “Notte Bianca”“. In queste occasioni la gente oltre che a comprare, passa anche il tempo in compagnia, facendo tardi nelle sere d’estate. A.A.
18 Camponogara Sicurezza idraulica L’assessore regionale Maurizio Conte risponde ai sindaci della Riviera
Idrovia, il progetto slitta al 2015
I comitati spediscono in Regione un documento con la richiesta di una serie di modifiche. Serve una portata di 450 m3 al secondo di Alessandro Abbadir
I
l bando per la realizzazione del progetto per il completamento dell’Idrovia Padova Venezia slitta al prossimo anno. Ad annunciarlo in una lettera al Presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta Giampietro Menin (sindaco di Camponogara), è stato l’assessore all’ambiente regionale Maurizio Conte. Conte nella lettera inviata a Menin è chiarissimo. ”Viste le complesse norme in materia di appalti – scrive Conte – non si può favorevolmente riscontrare l’invito a presentare il progetto entro la fine del 2014. Resta però l’impegno a reperire comunque le risorse economiche per un’opera ritenuta prioritaria sicuramente per vari aspetti”. Insomma si va al 2015. Conte poi conferma le ipotesi progettuali già emerse nei mesi scorsi, cioè quelle della realizzazione di un’opera che faccia sia da scolmatore e anche possa essere navigabile. Sempre sull’Idrovia, c’è la presa di posizione del comitato Brenta Sicuro. Il comitato Brenta Sicuro, con altri 10 comitati di Riviera e Saccisica e alta padovana e i circoli di Legambiente di Padova e Venezia, spediranno in Regione un documento dettagliato su come modificare il bando di realizzazione del progetto per l’Idrovia Padova-Venezia. Il documento sarà presentato in un incontro che i comitati avranno nelle prossime settimane con il presidente
Luca Zaia. I comitati intervengono perché nel bando subito erano state segnalate delle anomalie. Era prevista, infatti, la esplicita presenza di battelli fluviali del tipo di quelli, che si utilizzano sul fiume Volga. Battelli lunghi 120 metri, del tutto abnormi, rispetto alle esigenze del territorio veneto. “Siamo convinti – spiega per i comitati il portavoce Marino Zamboni – che un’ opera di questo tipo, una delle poche realmente utili e fortemente voluta “dal basso” dai cittadini, sindaci e comitati, debba nascere “su misura” delle esigenze di sicurezza idraulica”. Per questo per i comitati, serve una portata di almeno 400/450 metri cubi al secondo, serve l’utilizzo di acque dolci per l’irrigazione, e il ripascimento della laguna. Serve un canale navigabile. “Chiediamo un autentico cambio di rotta – spiega Zamboni – rispetto alle nefaste politiche basate “sulla gomma” intraprese fino ad oggi. Brenta Sicuro chiede, quindi, una idrovia navigabile con battelli di standard europei ed adatti ad ogni corso d’acqua interno. Non navi per fiumi russi”. Non mancano le richieste di accorgimenti. “In fase di progetto definitivo – continua Zamboni – dovranno essere anche valutati gli inconvenienti creati ad un fragile territorio lagunare, ad un territorio che vedrà scavato il nuovo canale. Tutto dovrà essere realizzato con il
Occupazione Mc impianti in difficoltà
L
’allarme è chiaro: “La Mc impianti di Camponogara rischia una seconda volta di chiudere, non paga gli stipendi arretrati agli operai. Nonostante abbia firmato accordi per la cassa integrazione, non anticipa i contributi ai dipendenti”. L’allarme lo ha lanciato Giuseppe Minto segretario territoriale della Fiom Cgil, che vede all’orizzonte altre difficoltà per l’azienda di Camponogara. Ma andiamo nel dettaglio. La ditta, che ha sede in località Arzerini, si occupa di impianti elettrici, sia per abitazioni che per attività produttive, lavorando prevalentemente con aziende che poi subappaltano gli interventi commissionati da enti pubblici. ll titolare lo scorso anno, aveva ribadito che si trattava di una azienda sana, che a causa della crisi generale nei vari comparti, si è trovata in crisi di liquidità. Insomma, un momento causato da problemi risolvibili. Non è così per il sindacato. “La Mc Impianti srl – spiega Giuseppe Minto – è fallita. Una nuova azienda in cui sono impiegati 6 dipendenti rischia il tracollo. Sono state fatte trapelare agli operai altre difficoltà. Vorrei tanto essere smentito su questa sensazione, ma penso purtroppo che non lo sarò”. Minto fa il punto della situazione. “La Mc impianti di fatto nella sua sede legale di Camponogara ha chiuso. Ha trasferito la maggioranza dei suoi dipendenti in una società creata ad hoc la Bmb Tecnology impianti, che ha sede legale a Favaro, e la sua sede operativa in una laterale di via Arzerini a Camponogara. 15 dipendenti sono stati trasferiti dalla vecchia alla nuova azienda. Sei sono rimasti nella vecchia azienda che ha cambiato forma societaria”. La Fiom nelle scorse settimane si è battuta anche contro la firma dell’accordo sulla cassa integrazione per i sei dipendenti, poi concessa dal Ministero. “Dopo la concessione della cassa integrazione – spiega Minto – i titolari avrebbero dovuto anticipare le casse integrazioni. L’azienda ha incassato gli sgravi fiscali, ma non ha mantenuto la parola con i dipendenti, cioè ad ora non ha anticipato i soldi. Speriamo la situazione si regolarizzi nelle prossime settimane”. Clamoroso infine il caso di Roberto Carraro, un operaio che attende oltre 10 mesi di stipendi arretrati. “Sono stato diversi mesi in malattia – ribadisce Carraro – e le quote Inail e Inps i miei datori di lavoro le hanno percepite. Non hanno pagato però le retribuzioni. Non mi pagano neanche la cassa integrazione. Cosa A.A. farò per andare avanti?”
massimo della cautela e con rigorosissimi controlli sulle aziende esecutrici, per non rivedere all’opera i disonesti degli appalti”. Oltre al fondamentale punto dell’idrovia, il comitato continua nella sua azione complessiva di sensibilizzazione del tema idraulico. Continueranno a settembre gli incontri sui punti critici dei fiumi. Il 20 settembre si controlleranno i corsi d’acqua nell’alta padovana. E’ prevista, poi, la partecipazione contemporanea alla festa delle associazioni a Piove di Sacco il 21 settembre ed all’evento, organizzato da Legambiente,
“Puliamo il mondo” che si tiene a Vigonovo e Saonara”. Infine è in fase di organizzazione un evento che si propone di ricordare la grande alluvione del 1966. La data prevista è il giorno 8 novembre sul punto, nel Piovego, in cui ci fu la rottura della grande alluvione. “C’è oramai – concludono i comitati – una diffusa consapevolezza che senza sicurezza idraulica non ci possa essere uno sviluppo economico, che altrimenti rischia di essere fortemente danneggiato dai danni provocati dalle sempre più frequenti alluvioni”.
Viabiltà In via Arzerini
Ciclabile, lavori verso il completamento
I lavori per la pista ciclabile
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ono in fase di completamento i lavori per la realizzazione del primo stralcio della pista ciclabile su via Arzerini, nel tratto da via Artigianato a via Enrico Fermi. Il costo complessivo dei lavori, si aggirerà intorno ai 300 mila euro: 140 mila per il primo stralcio e 230 mila per il secondo, ancora in fase di progettazione. L’opera pubblica è richiesta dai cittadini, per la sicurezza di coloro che si spostano in bicicletta, ed è stata voluta dall’amministrazione comunale Menin. E grazie all’accordo previsto dalla variante al piano degli interventi approvato nel 2012, con un privato, ora è possibile vederne la sua realizzazione. I costi per la realizzazione dell’intero progetto saranno sostenuti interamente dalla ditta privata, senza gravare sui cittadini camponogaresi. La pista ciclabile sarà dotata di pubblica illuminazione
Il costo dell’intervento, si aggirerà sui 300 mila euro: 140 mila per il primo stralcio e 230 mila per il secondo
a Led, segnaletica verticale e orizzontale, sottoservizi e parte di essa sarà fuori dalla sede stradale, e pertanto ci sarà maggior sicurezza per coloro che la percorreranno. “Il nostro obiettivo è di completare i lavori già nei prossimi mesi – dice il sindaco Gianpietro Menin. Il progetto più ampio prevede la realizzazione del secondo stralcio della pista ciclabile che arriva fino all’incrocio con via Silvio Pellico, anch’essa oggetto di accordo con una ditta privata, e approvata con la Variante al Piano degli Interventi e totalmente finanziata dai privati. E’ per noi motivo di soddisfazione, poiché la viabilità è di competenza provinciale. Siamo contenti di aver potuto chiudere un altro tassello tra le varie opere pubbliche concluse e in fase di avvio, considerando le difficoltà economiche e burocratiche che il governo centrale impone agli enti locali”. La pista ciclabile è già quasi ultimata, infatti, sono stati ultimati i sottofondi stradali, e mancano solo le parti legate all’illuminazione che saranno ultimati entro la fine del 2014. Per quanto riguarda il secondo stralcio di lavori è stato presentato un progetto, e si attende il nulla osta della Provincia di Venezia. L’illuminazione pubblica prevede lampade a led in linea con il pensiero dell’amministrazione, di utilizzare in maniera moderata le risorse economiche, e nel rispetto dell’ambiente. Insomma un bel risultato, che va incontro alle istanze fin qui espresse dai cittadini di Camponogara, che hanno sempre chiesto il riammodernamento della viabilità. La realizzazione di piste ciclabili è sempre più diffusa in Provincia di Venezia. In Riviera del Brenta ad esempio però, le piste ciclabili sono un ottimo strumento di promozione del territorio, anche a livello turistico. Percorsi ciclabili sono in via di completamento ad esempio sulla brentana a Mira, e lungo il tragitto del Novissimo fra Porto Menai di Mira e Lova di Campagna Lupia. Nel primo caso sono utilizzati dai turisti per ammirare le ville lungo il Naviglio, nell’altro per escursioni naturalistiche. R.P.
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Personaggio 19 Religione Incontro con una comunità riconosciuta da San Giovanni Paolo II
A Mira gli Araldi del Vangelo Padre Juan Villanueva, uruguaiano: “Dal 2005 abbiamo anche un ramo sacerdotale” di Roberta Pasqualetto
G
li Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II e insediati in una cinquantina di paesi del mondo. Gli Araldi abbracciano il celibato, vivono in comunità maschili oppure femminili, e consacrano la loro vita alla ricerca della santità attraverso lo studio e la preghiera, e alla rivitalizzazione della pratica cristiana attraverso un’intensa e svariata attività evangelizzatrice. Dal 2005 gli Araldi del Vangelo hanno anche un ramo sacerdotale. Padre Juan Villanueva vive nella comunità di Mira, è nato in Uruguay il 13 maggio 1955. Ha frequentato un collegio laico e l’università di agricoltura, che ha lasciato dopo l’incontro con un membro dell’associazione degli Araldi, quando ancora era agli antipodi. La famiglia di Juan non era molto convinta della sua scelta, ma Juan ha sentito che quella era la sua strada. “Sono tempi storici in cui abbiamo bisogno di misericordia e la strada attraverso la Madonna è più facile da capire – dice padre Juan – il rapporto con la madre lo abbiamo provato tutti. La missione degli Araldi è di evangelizzare per cercare di avvicinare tutti a Dio e ai sacramenti; per una società buona. Storicamente si è visto che quando
l’uomo si allontana da Dio la famiglia si distrugge e il mondo soffre”. Dopo essere entrato nell’associazione in Uruguay qual è stato il suo percorso? “Sono stato 8 anni negli Stati Uniti. Ricordo gli Araldi sono una grande comunità che copre 30 paesi nel mondo”. Qual è il significato della vostra veste? “Indossiamo un abito molto particolare, per alcuni aspetti assomiglia al terzo ordine dei carmelitani, con i quali abbiamo un vincolo di spiritualità. La grande croce al centro della veste è simbolo di cattolicità e della gioia nell’esserlo. I colori della croce sono bianca e rossa, colori simbolo di purezza e di sforzo alla dedizione. Il filo dorato al centro simboleggia il valore nobile della dottrina cattolica. Ai piedi portiamo degli stivali che arrivano al ginocchio, sono pratici ed evidenziano la nostra predisposizione a raggiungere ogni luogo di pellegrinaggio; calzari adatti a camminare in tutto il mondo per evangelizzare”. Come siete arrivati a Mira? “Il primo ad arrivare a Mira è stato padre Giuseppe, inizialmente il gruppo aveva cercato nelle zone di Padova ma non c’era una struttura adatta a noi, dopo
un breve periodo a Dolo, ci siamo spostati qui a Mira”. Qual è la giornata tipo di un araldo? “Ci svegliamo alle 6 e partecipiamo alla messa nella cappella dopo facciamo colazione ascoltando le letture delle messe dei giorni precedenti, la mattina è silenziosa per permetterci di riflettere. Dopo andiamo alla cappella e preghiamo la liturgia delle ore e facciamo un rosario. Dopo il pranzo e il riposo si vanno a fare le visite nei dintorni e con altre associazioni”. Ci sono degli incontri importanti? “L’ultima settimana di luglio si tiene una grande festa in Brasile. E’ un incontro con il santuario della madonna di Fatima e di altri paesi. Ogni anno arrivano 12 mila persone per questo evento, s’invita il vescovo o il rettore del santuario per celebrare una messa speciale”. Programmi per il futuro?
“Noi non abbiamo programmi. Quando si parla di Dio si pensa ci siano dei programmi ma non è così, è Dio che muove le cose e noi non dobbiamo porre ostacoli. Molto importante è il consiglio che ha dato Papa Francesco che dice di non rimanere dentro le pareti ma di uscire e rivolgersi all’incontro. Gli uomini si sono allontanati da Dio ma lui non è arrabbiato, lui vuole mostrarci la sua misericordia e la sua bontà”. Ha qualche messaggio da dare alle persone? “Per chi ha delle richieste consiglio di rivolgerle direttamente alla Madonna, come ha già detto San Luigi Maria, non si è mai sentito che una persona che ha rivolto le proprie richieste alla Madonna non sia stata ascoltata perché lei è come una mamma e cerca sempre di esaudire le richieste rivolte dai suoi figli”.
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20 Economia Lavoro I dati del Centro per l’impiego di Dolo analizzati in un convegno
Disoccupazione giovanile, dramma nel comprensorio
Su 3798 richieste di lavoro il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% è nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni. Il 32% arrivano invece dagli over 45 di Giacomo Piran
“I
l lavoro e la crisi. Testimonianze per vincere la sfida”, così era intitolato l’incontro pubblico che si è svolto nelle scorse settimane nel patronato della parrocchia San Rocco di Dolo. Il dibattito è stato promosso dall’associazione parrocchiale “Don Lorenzo Milani” e ha voluto rappresentare un momento di dialogo e di analisi sulla situazione sociale che vivono gli abitanti della Riviera del Brenta e in particolare le prospettive dei giovani. “L’idea nasce dal riconoscere che la crisi non è finita - ha esordito Gianluigi Naletto, organizzatore e moderatore del convegno esponente del mondo cattolico dell’area - e la mancanza di lavoro nel nostro contesto sociale ed economico, mette in evidenza una comunità in difficoltà. Durante la festa patronale, la motivazione dell’evento è stata quella di provocare e condividere alcune riflessioni utili a capire ed a reagire. L’obiettivo è stato quello di stimolare una reazione positiva al futuro, orientandoci tutti ad una voglia di crescita e di miglioramento
A E V N O O U N STI GE
personale e comunitario”. Durante l’introduzione Gianluigi Naletto ha presentato la situazione del mondo del lavoro a Dolo e in Riviera del Brenta citando dati della Camera di Commercio. “Al centro per l’impiego di Dolo - ha citato Naletto - ci sono 3798 richieste di lavoro con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel totale il 20% delle richieste di lavoro proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%”. Naletto ha poi analizzato altri dati riguardanti il comune di Dolo. “Nel 2013 nel piccolo commercio, nell’agricoltura e nell’artigianato - ha illustrato Naletto - c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale”. Si è passati poi ad analizzare i lavori di difficile reperimento in provincia di Venezia. “Questi sono cuochi, camerieri e simili - ha precisato Naletto - poi commessi e altro personale qualificato nelle attività com-
merciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza”. Al dibattito pubblico hanno partecipato relatori con importanti ruoli nel mondo del lavoro e nella società: Dania Thiene, esperta di gestione delle risorse umane; Marino Chiarelli, manager in una multinazionale del settore retail; don Renato Zilio, missionario scalabriniano di Dolo, giornalista e scrittore, specializzato nella pastorale dei migranti; e don Alessandro Minarello, parroco di San Rocco di Dolo. Nei loro interventi Dania Thiene e Marino Chiarelli hanno dato molti consigli ai giovani facendo capire che le opportunità ci sono ancora. Tra i consigli più “caldeggiati” c’era: costruirsi un progetto di vita, continuare a studiare e ad investire su se stessi, fare esperienze nel mondo del lavoro anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e fare un’esperienza all’estero. Don Renato Zilio, che da dieci anni gestisce il centro interculturale Scalabrini Brixon Road di Londra, ha portato
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la sua testimonianza dall’estero raccontando delle migliaia di italiani che ogni anno arrivano a Londra ma anche le differenze tra il “mondo del lavoro” inglese e quello italiano. Infine don Alessandro Minarello, parroco di Dolo, ha ribadito il ruolo centrale del cristianesimo e ha posto due riflessioni sul tema “cresci dove sei” e che la crescita
deve partire dalla conoscenza della propria comunità. Insomma, dei dati che fanno riflettere e che inducono anche le istituzioni locali e non, ad agire con politiche e strumenti efficaci necessari almeno per provare a segnare un’inversione di tendenza, in questo momento più che mai auspicabile.
Artigiani Fashion a Las Vegas
E’
stato un successo, per la delegazione di imprese guidate dall’associazione artigiani “Città della Riviera”, la partecipazione alla fiera internazionale del settore fashion Magic 2014, che si è tenuta a Las Vegas ad agosto. Una fiera che ha visto la presenza di oltre 5000 espositori e circa 60.000 presenze di compratori e delegazioni straniere del settore moda, abbigliamento e fashion. A spiegare come è andata sono Salvatore Mazzocca e Franco Scantamburlo, presidente e segretario dell’associazione, che assieme al consulente Savino Pian hanno guidato la delegazione. “Quello conseguito dalla delegazione della Riviera del Brenta è stato un grande successo - hanno spiegato - in particolare il risultato conseguito da un’impresa che ha concretizzato un contratto di fornitura per un grande distributore americano per il mercato statunitense e canadese. Si sono realizzate le condizioni per un’importante partecipazione di imprese della Riviera per la prossima edizione agosto 2015 con una collettiva che sotto il marchio “Venezia Ti Esporta”, potrà esporre in uno dei padiglioni dedicati, potendo contare su un contratto di servizio e condizioni vantaggiose grazie al progetto che l’associazione potrà garantire”. La presenza dell’Italia tra i padiglioni non è passata inosservata. “L’Italia domina - ha detto Scantamburlo - nella città degli eccessi. I grandi hotel di Las Vegas hanno le bellezze italiane come tema distintivo”. Tra le migliaia di stand si è distinta, nell’area Stitch della fiera, la presenza di una collet-
tiva italiana con imprese venete e del resto del paese. “Il boom del Made in Italy che si registra oggi negli Usa lo abbiamo potuto constatare direttamente - ha confermato Salvatore Mazzocca - le stesse grandi firme italiane di cui abbiamo potuto visitare gli stands ci hanno confermato i segnali positivi. Affascinante il poter ammirare nelle meravigliose vetrine di Chanel, le borse prodotte in Riviera del Brenta da una azienda artigiana presente nella nostra delegazione”. L’associazione organizzerà un incontro con le imprese della Riviera per mettere a punto un progetto 2015 e per esporre le potenzialità del mercato americano. “Metteremo a punto un progetto da presentare alla Cciaa di Venezia e a Veneto Promozione - hanno illustrato presidente e segretario per promuovere la presenza di imprese della Riviera agli appuntamenti mondiali che si susseguono nelle capitali della moda negli Stati Uniti. Stiamo guardando anche verso altri settori, per scovare opportunità che le nostre imprese potrebbero cogliere. È nostra intenzione promuovere la crescita delle imprese anche per i settori del mobile, delle costruzioni, degli arredi e degli infissi e delle G.P. produzioni artistiche”.
24 Cultura provinciale 22 Mostre ed esposizioni Museo di Storia del Tessuto e Costume a Palazzo Mocenigo fino al 6 gennaio
Oltre 6 mila anni di storia raccontati dai flaconcini dei profumi “Little Big Things”, la selezione dei capolavori della collezione Storp che narrano i segreti di un’arte antichissima e raffinata
Il tema: “Fotografie dalla Laguna”
di Ornella Jovane
P
iù di sei millenni di storia vengono raccontati in una singolare quanto accattivante mostra che, inaugurata il 6 settembre scorso, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 6 gennaio a Palazzo Mocenigo, nelle sale del Museo di Storia del Tessuto e Costume. In esposizione una selezione degli oltre tremila flaconi e contenitori per profumi della rarissima collezione della famiglia Storp, fondatrice nel 1911 a Monaco di Baviera della Drom Fragrances. Raccolte con competenza e passione, per generazioni, i flaconi e i contenitori esposti rappresentano vere e proprie opere d’arte, esclusive, che celebrano un’arte antichissima - quella dei profumi - diffusa in Medio Oriente in Grecia e a Roma per poi arrivare a Venezia al tempo delle Crociate. “Little Big Things”, questo il titolo della
Alcuni dei rari pezzi in esposizione alla mostra del Museo di Palazzo Mocenigo mostra, vuole mettere al centro dell’attenzione e valorizzare una produzione manufatturiera di alto significato storico. Nella magica cornice di Palazzo Mocenigo, infatti,
eventi e mostre a cura di Ornella Jovane
IL NUOVO CAMPUS SCIENTIFICO Sarà inaugurato il prossimo 26 ottobre il nuovo Campus scientifico a Mestre. La cerimonia inizierà alle 12,30 in via Torino 155. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia Carlo Carraro. Il nuovo campus scientifico di Mestre è un moderno complesso edilizio composto attualmente da quattro edifici, situato a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Porto Marghera. Le attività didattiche potranno contare su 8 aule collocate nell’edificio Delta (per una capienza complessiva di 641 posti), 9 laboratori didattici (edificio Beta), un Auditorium (edificio Alfa) da 240 posti e sulla Biblioteca di Area Scientifica (edificio Alfa) da 134 posti distribuiti su 4 piani: tutti i libri a scaffale aperto, tavoli cablati, wi-fi, 4 salette riservabili per studi di gruppo o attività di ricerca, con servizi di consultazione, prestito, document delivery, ricerche bibliografiche, riproduzione, prestito anche e-reader e Netbook.
LA FESTA DELLA ZUCCA A SALZANO Con l’autunno torna a Salzano, nel Miranese, la Festa della Zucca, giunta quest’anno alla 21esima edizione. La manifestazione si terrà dal 17 ottobre al 2 novembre prossimi. Fra le tante iniziative in programma il concorso a premi per le miglior zucche, gastronomia a tema, fiera dell’artigianato con mercatini, e intrattenimenti vari. Info 041-5709789
le 4 sezioni tematiche della Collezione, che sono rappresentative di tutte le epoche, spaziano dai rarissimi pezzi antichi, come il vaso portaolio in terracotta egiziano del III/
letteratura
II secolo a.C., ai flaconi e scrigni in vetro, porcellana e biscuits datati dal XVI al XIX secolo, fino allo straordinario flacone in vetro satinato realizzato su design di Salvador Dalì e alle più note creazioni delle maggiori case di essenze e di profumo moderne. La mostra è presentata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione di Mavive e della casa essenziera tedesca Drom e trova collocazione in una nuova sezione del centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dedicata proprio al profumo, a testimonianza del ruolo fondamentale di Venezia nella tradizione estetica ed imprenditoriale di questo prezioso e raffinato settore. L’orario di visita fino al 31 ottobre prossimo è programmato dalle 10 alle 17.00, da novembre la chiusura sarà anticipata di un’ora. Info: mocenigo.visitmuve.it
S
cade il prossimo 31 ottobre il bando di concorso per partecipare alla VI Edizione del Premio Letterario “Città di Chioggia”, edizione 2014. Le sezioni presenti sono Poesia, Narrativa e, novità di questa edizione, l’aggiunta di una nuova sezione dedicata ad elaborati inediti a tema libero. Il Tema del concorso di quest’anno è: “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Le opere devono essere presentate in forma dattiloscritta o stampata, in lingua italiana o, se contenenti parti dialettali, completate da legenda o glossario. I documenti dovranno essere recapitati alla Segreteria del Premio Letterario “Città di Chioggia”, VI edizione 2014, c/o Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, via Felice Cavallotti n° 410., 30015 Chioggia (VE).
Musica Il 18 ottobre la musicologa Nicla Sguotti presenta a Cavarzere il volume
La presentazione ufficiale del libro sulla carriera del maestro Tullio Serafin S
arà sabato 18 ottobre alle 21, presso il Teatro Tullio Serafin, la serata di presentazione ufficiale del libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto” di Nicla Sguotti, edito da Armelin Musica di Padova. Un evento che concentrerà idealmente nel teatro che porta il suo nome, e che lo vide esibirsi nel suo primo concerto giovanile, le varie realtà che promuovono la figura di Tullio Serafin e la sua Arte. A rendere possibile la serata di presentazione, nel corso della quale non mancherà la grande musica, è stata la significativa sinergia creatasi tra l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, il Circolo “Amici del maestro T. Serafin”, l’Associazione Culturale Concetto Armonico, l’Orchestra e Coro “T. Serafin”, che hanno unito le forze per rendere omaggio all’illustre direttore e al lavoro di ricerca di Nicla Sguotti, molto apprezzato dai lettori e anche dalla critica specializzata. La pubblicazione ripercorre la carriera di Tullio Serafin, la sua biografia artistica, ricostruita dall’autrice con la cronologia completa delle direzioni, appare ancor più straordinaria se analizzata alla luce degli scritti inediti contenuti in nel libro. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Particolare pregio hanno gli scritti di Franco Alfano, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Gino Marinuzzi, Pietro Mascagni, Italo Montemezzi, Ildebrando Pizzetti, Richard Strauss ed Ermanno Wolf Ferrari. Vi sono anche lettere che arrivarono a Serafin da personaggi illustri
della cultura, come Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Di notevole interesse sono anche le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Nel libro è contenuto anche un estratto dell’intervista, raccolta dall’autrice a Bussetto nel febbraio 2009, a Carlo Bergonzi, che più volte si trovò a collaborare con Serafin e al quale era particolarmente legato. La premessa dell’opera è stata realizzata con la collaborazione del maestro Nello Santi, che testimonia la propria stima per Serafin e la sua arte di concertatore. Tullio Serafin, il custode del bel canto è già disponibile in libreria, per informazioni è possibile consultare la pagina facebook dedicata al libro o il sito www.niclasguotti.it. La presentazione del 18 ottobre si inserisce nell’appuntamento annuale del concerto Omaggio a Tullio Serafin, promosso dal Circolo ad egli intitolato e giunto quest’anno alla sua edizione numero trentasei. Grazie alla presenza dell’Orchestra e Coro “Tullio Serafin”, diretti dal maestro Renzo Banzato, sarà un vero e proprio viaggio nella gloriosa carriera di Serafin, tra le note delle più suggestive opere da lui dirette e reso ancor più significativo dalle testimonianze e dalla lettura di brani dal libro di Nicla Sguotti, capaci di far comprendere appieno la grandezza del celebre maestro. L a conduzione della serata è affidata alla professoressa Fanny Quagliato e l’ingresso è gratuito, per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Cavarzere (0426317190).
In alto il libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto”, sopra l’autrice Nicla Sguotti
Sport 23 Novità L’annuncio di “Basket Dolo Dolphins” e “Basket Riviera” di Fossò
Junior Basket Riviera, fucina di campioni di giacomo piran
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“L
’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera di Fossò hanno avviato un progetto di collaborazione, con l’intento di migliorare l’offerta sportiva ai giovani della nostra comunità nello spirito di quel superamento dei campanilismi locali, indispensabile per il radicamento di un’autentica cultura di area metropolitana. Questa è una grossa opportunità per lo sviluppo in Riviera del Brenta”. Così Massimo Pavan e Primo Calore, rispettivamente presidente dell’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera, hanno annunciato, la nascita del Junior Basket Riviera del Brenta. Si tratta di nuovo veicolo promosso dalle due associazioni (che continueranno ad esistere mantenendo intatta la propria autonomia concentrandosi nello sviluppo del settore minibasket), con l’ambizioso e comune obiettivo di portare il basket giovane rivierasco alla ribalta regionale. Sia l’Asd Basket Dolo Dolphins che l’Asd Basket Riviera fanno parte del “Progetto Reyer” che punta alla creazione di un grande polo cestistico incentrato soprattutto sulla attività del settore giovanile. L’Asd Basket Riviera continuerà inoltre la propria avventura nel campionato regionale di Serie
Al viA il “trofeo d’Autunno”
E
D sotto la guida di coach Riccardo Costantini, con l’obiettivo di valorizzare gli atleti che disputeranno i campionati giovanili con il Junior Basket Riviera del Brenta. Gli allenamenti della nuova società, che dovrebbe avere la divisa rossa, bianco e verde, siniziati lo scorso 25 agosto. Gli atleti delle due società parteciperanno ai campionati Fip giovanili (dalla categoria Under 15 alla Under 19) sotto un’unica bandiera, quella della Junior Basket Riviera del Brenta. Di questo progetto faranno parte quasi duecento ragazzi delle due società. Questo è il nuovo direttivo del Junior Basket
Riviera del Brenta: Luigi Filippo Fasolato (presidente), Andrea Scanferla (dirigente responsabile), Giovanni Riato (consigliere) e Oshafi Albana (consigliere). Questi sono gli allenatori delle diverse squadre: Alvise Vergani (under 19 elite), Vittorio Fiorentino (under 17 eccellenza), Davide Costantini (under 17 regionale), Enrico Costantini (under 15 eccellenza e under 13 elite), Tullio De Piccoli (under 15 regionale), Mauro Rosso (under 14 elite). Gli allenatori saranno coadiuvati dagli assistenti Paolo Favaretto, Davide Costantini, Piero Carraro e dal preparatore atletico Stefano Borgo.
’ partita nelle scorse settimane la 26’ edizione del “Trofeo D’Autunno” storica manifestazione di mountain bike organizzata da Luciano Martellozzo. La kermesse prevede lo svolgimento di nove prove: sei in provincia di Venezia, e una ciascuna in provincia di Vicenza, Rovigo e Treviso. “Quest’anno - ha spiegato Luciano Martellozzo - il Trofeo è dedicato a tre amici che non fanno più parte del gruppo: Luca Zambenedetti, Mauro Santello e Fabio Basso”. Il trofeo è riservato a tutte le categorie giovanili, agonistiche e amatoriali sia tesserati per la federazione ciclistica italiani che per gli enti della consulta. Queste sono le categorie presenti: Esordienti Maschili/Femminili, Allievi Maschili/Femminili, Junior Maschili/Femminili, Under 23, Elite M, Donne Unica, Masterelite, Master 1, Master 2, Master 3, Master 4, Master 5, Master 6, Questo è il calendario completo con gli eventi ancora da compiere: 21 settembre Noventa di Piave organizzato da Zero Absolute, 28 settembre San Stino di Livenza organizzato da “Mtb La Perla Verde”, 5 ottobre Adria (Rovigo) organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, 12 ottobre Ottava Presa organizzato da Asd Sportyland, 19 ottobre Sant’Anna di Chioggia organizzato da Club Alessandra, 26 ottobre Rottanova di Cavarzere organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, e 2 novembre Torre di Mosto organizzato da Team Velociraptors. G.P.
Calcio
fino a metà settembre
L’Us Zianigo punta sul settore giovanile
bibione beACh fitness
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a spiaggia di Bibione ospita la “Bibione Beach Fitness” da venerdì 12 a domenica 14 settembre. Sulla spiaggia più grande d’Europa, quest’anno saranno allestite ben 12 pedane che offriranno, per l’intero weekend, la bellezza di 240 ore di lezione. Un lavoro di squadra che ha realizzato un evento imperdibile con i migliori rappresentanti delle discipline più in voga del momento, caratterizzati dalla stessa passione per il Fitness. Questo evento ha preso piede nel 2011 e ha ottenuto un sempre maggior consenso da parte del pubblico partecipante. Gli iscritti sono professionisti internazionali, istruttori appassionati, personaggi in cerca d’autore, artisti, ideatori di programmi. Bibione Beach Fitness è una spettacolare kermesse sportiva che coinvolge ogni anno migliaia di appassionati uniti dalla passione comune per il wellness. Sulla spiaggia più grande dell’Adriatico, gli appassionati partecipano alle varie attività proposte nei palchi, non manca il pubblico osservante. Le età dei partecipanti sono varie, così come il grado di preparazione. Sulle pedane ci sarà un cast di istruttori stellare con le attività più in voga del momento, un’ampia offerta di qualità e di varietà. Nei tre giorni si alterneranno: i Reebok Five, i più conosciuti Presenters del fitness internazionale, cinquanta giovani talenti di successo, il fenomeno incalzante della Zumba Fitness con i più significativi Zes del momento e l’energia travolgente di trentacinque Zin, il
Mountain bike
Walkexercise con le innovative Stikwalk, i nuovi programmi marchiati ThaiFit, il team dello Strike Zone e un trascinante mix di proposte che vi porteranno nel mondo del Jazzercise, della Boxe Up, l’Agua Movida. “Bibione Beach Fitness” è un esempio di turismo sportivo e quindi di risorsa del territorio. “La manifestazione, infatti, porterà nella località veneta oltre 3 mila partecipanti provenienti da ogni parte d’Europa, generando non meno di 6 mila presenze turistiche e un indotto economico di tutto rispetto – dice Enzo Chinellato organizzatore - sport e divertimento per un turismo moderno, alla ricerca di un modo intelligente per divertirsi e tenersi in forma. Per Bibione sarà un’occasione in più per promuovere, in un periodo di bassa stagionalità, il turismo sportivo legato al wellness, un’opportunità concreta per far conoscere in Italia e nel resto d’Europa la località turistica e le sue spiagge”. Per maggiori informazioni: info@radunisportivi.it o www. eventiesagre.it. L’evento si terrà anche in R.P. caso di brutto tempo.
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a più di 40 anni l’ Us Zianigo si propone come punto di riferimento del calcio veneziano; un gruppo storico di appassionati del posto, spinti da tanta passione e volontà, hanno reso negli anni questa società un modello di organizzazione e rigore economico. Questo senza mai diminuire l’attenzione verso l’aspetto sociale ed educativo che la società si pone come uno degli obiettivi primari. “Da un paio di anni, pur con tanti sacrifici, nell’Us Zianigo - spiegano i dirigenti della società - ha ripreso corpo il progetto riguardante la creazione e lo sviluppo di un settore giovanile che si pone come fine ultimo quello educativo, anche a
dispetto del singolo risultato sportivo. Ormai un centinaio tra bambini e ragazzi, grazie anche alla nuova collaborazione di queste settimane con il Patronato San Pio X°, ogni domenica onoreranno al meglio i rispettivi colori sociali per tutto il territorio veneziano; forti di questo sodalizio con la compagine giallo-verde miranese, compagno di viaggio indispensabile in questa avventura. Già da questa stagione i bambini dalla scuola calcio fino ai ragazzi degli allievi, avranno la possibilità di divertirsi correndo dietro ad un sogno chiamato “pallone”, non perdendo mai di vista il fine ultimo rappresentato dai valori che un adolescente può trovare e recepire
in un ambiente tipico dei sport di squadra. Infine, ma per questo non meno importante, è ancora fresca nella nostra memoria la promozione della prima squadra al campionato regionale Figc di seconda categoria al termine di una stagione esaltante culminata con la vittoria dei Play Off. Con la speranza di trovare nuovi partner commerciali e tecnici, affrontiamo con grandissimo entusiasmo la nuova stagione 2014/2015 ormai alle porte, invitando chiunque fosse interessato a raccogliere delle informazioni sulla nostra realtà a contattarci presso la segreteria del campo parrochiale”.
10 24
IL VENETO
in PRIMO PIANO
La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali
L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”
Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema di germana urbani
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ambini e adolescenti sono finiti nel cono famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con d’ombra della politica e degli investimenti interventi strutturali e di sistema”. Solo nel 2013 l’ufficio del Pubblico Tutore ha seistituzionali”. Sono durissime le parole che il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen- fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accomtazione della relazione annuale sull’attività dell’ufficio pagnati. Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da storegionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello rie dense di sofferenza. E sarà al presidente del Consiglio regioper questo che Aurea Dissegna ha nale Clodovaldo Ruffato perché Invece di investire voluto offrire ai politici anche una l’assemblea legislativa del Veneto si taglia là dove valutazione sullo stato dei servizi individui politiche che mettano al le famiglie hanno per l’infanzia. centro l’infanzia e l’adolescenza più bisogno di essere seguite “Non solo si riscontra un limi“come investimento sul futuro”. tato investimento per i minori e le “Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta asquesta Regione e perché siano promosse le condizioni sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de- di risorse economiche e di capitale umano in ambito cisioni che riguardano”. “I dati demografici dimostrano scolastico, sociale e sociosanitario”. “Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Regione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di soa cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-
Via Corsivola, 11/D Bojon di Campolongo Maggiore (VE) tel. 049 9725171 cell. 340 7917703 - 335 7283091 miottoeros91@gmail.com
A fianco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto
do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile- generazioni. L’incremento delle separazioni altamente conflittuagiare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa- li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affidati a nuclei affidatari o a comucarenza delle funzioni genitoriali”. nità (in totale sono 3145, dei quaParole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran- La sanità privilegia gli li 1573 in comunità, la maggior de coraggio, facendosi paladina di interventi di diagnosi parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle seun mondo ai margini che solo nel e cura, riducendo gnalazioni all’autorità giudiziaria momento della disgrazia o dello la presa in carico “che hanno determinato, di fatto scandalo conquista le prime pagine terapeutica – ha puntualizzato il Tutore -l’indei quotidiani nazionali. Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la loro formazione e realizzazione futura. “Non intervenire in modo appropriato nel supporto per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infine, Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adoleben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento sicurezza, salute, benessere sociale”. La società che cambia necessita di visioni politiche dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortunae scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affido” – ha sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno istituzioni e rete dei servizi.
Il Veneto in primo piano 11 25 Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss
“Lacunosa l’intera rete dei servizi”
Sono sempre di più le separazioni conflittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica di germana urbani
E
proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente negativo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi appare lacunosa, “insufficiente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – secondo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiederebbe più attenzione e reti di protezione più efficaci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima
l’Appello
I
regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della figura unica del Garante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consigliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risorse per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’incontro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’ufficio non ha ancora
ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’ufficio, già ridotta al minimo, è del tutto insufficiente per occuparsi anche della popolazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’ufficio del Garante continua a dipendere dalla Giunta regionale, mentre le altre figure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo democratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.
Le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli
“lA regione mAntengA le Cure riAbilitAtive dei mAlAti di pArKinson”
malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a finanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fisiatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e difficoltà di movimento causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente
dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spiegato – ritengono insufficienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richiamano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affiancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più
a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fisica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fisiatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sarebbe più necessaria ed efficace.
26 Il Veneto in primo piano 12 Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre
Expo Venice punta su acqua e cibo Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500
di Alessandro Abbadir
A
cquae è questo il nome del padiglione veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico e scientifico di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tutti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fino alle infinite varianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Libertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre strutture più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento
dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualificazione e senza ulteriore sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Porto Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega
Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualificare un territorio nel tempo da sempre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno
eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di moderna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i decenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositrici (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fissata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà ufficialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere
e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifiche, delle depurazioni e, più in generale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedicato alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifici dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla finanza. E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fiumi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfici di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l’immagine tridimensionale dell’acqua che sembra
cadere a cascata dal cielo. Il progetto è stato messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare collegamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’afflusso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fioriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, attività esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la realizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.
A NOVEMbRE ALLA fIERA DI pADOVA ARRIVA SguLp pER EDuCARE AL bIOLOgICO
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l connubio tra cibo e natura insegnato ai bambini. E’ questo il senso di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si tratta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infantile, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mondo del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludiche, ricreative e di socializzazione. Per coinvolgere di più le associazioni e le cooperative del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-
ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo efficace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazioni legate all’infanzia che su questi temi hanno esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscontro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i figli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet
Il Veneto in primo piano 27 Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione
Eterologa, in Veneto si parte a ottobre Le Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa” di Ornella Jovane
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uesta è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desiderano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”. Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scorso 4 settembre, delle linee guida per l’erogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa. Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha recepito per partire subito nei 36 centri veneti
FOCUS
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Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto accreditati dove si pratica già l’omologa. “In Veneto - ha quindi annunciato Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”. A metà settembre i direttori generali
delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che dovrebbe ufficializzare il costo della compartecipazione”. “Saranno applicate - ha detto il Governatore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no
all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”. “Per simmetria giuridica con la feconda-
zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordinatore degli assessori colleghi italiani - l’eterologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’interno del Fondo Sanitario Nazionale”. “Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osservato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello internazionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”. Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia dovrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.
Parola di specialista. Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato
le delicate questioni del cuore e dell’anima nelle coppie che decidono di avere un figlio con la fecondazione eterologa
merge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha recepito le linee guida sulla fecondazione eterologa. “In Veneto - ha detto il Governatore Luca Zaia - forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”. L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione. “Il primo punto da prendere in considerazione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecondazione eterologa per avere un figlio” spiega
lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato facendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un percorso di procreazione medicalmente assistita”. “Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diversi modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità transitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”. “Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva
lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”. “Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sempre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”. “L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le convinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a momenti di paura e disagio”. C’è un altro punto cruciale con il quale i
genitori che ricorrono alla fecondazione eterologa si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come? “La paura più ricorrente dei genitori - spiega lo psicoterapeuta - è che la verità possa riflettersi negativamente e quindi compromettere il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportuno dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il compito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia
Lino Busato ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esistenza. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”. “Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a prescindere da come lo si diventa”. O.J.
Novità 2014 Ingressi gratuiti in collaborazione con Lunedì: tutti i visitatori della provincia di Venezia Mercoledì: speciale DONNE ingresso GRATIS
28 Voci da palazzo Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo
La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio” “Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”
Lucio Tiozzo
di Germana Urbani
A
marzo i veneti tornano alle urne per votare la Dove ha fallito davvero Zaia? nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del “Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole Pd al lavoro del presidente Zaia? invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire “Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli cittadini se ricordavano un provvedimento importante permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon- avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in- centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti. dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’auin cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi cambiamento per la nostra regione non ci sono stati. del referendum indipendentista, bocciato dal governo Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, perché palesemente incostituzionale come avevamo ha gestito la coda degli interventi messi in campo da denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva preGalan. E’ stato un commentatore capace di interveni- vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni sull’autonomia differenziata”. provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con grandi temi della trasformazione della nostra regione”. qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose. Il Consiglio regionale ha lavorato meglio? Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro“C’è stato un discreto lavoro tagonisti della tangentopoli del su alcuni temi che reputo impor- “I veneti questa Mose ma anche il Pd non ci ha tanti e dove il Pd ha giocato la volta con il loro voto fatto una bella figura. sua parte all’interno del Consiglio dovrebbero “I reati sono reati, e vanno Regionale. Usciamo con l’approva- scegliere di dare perseguiti in qualsiasi caso. E neszione di una nuova legge elettorale una svolta” suno si deve nascondere dietro ime uno Statuto equilibrato e frutto munità di sorta. Attenzione però. di una mediazione politica importante tra le forze di Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicudella Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è darsi uno statuto. uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so- complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito alla gestione del potere del centro destra e del preceil Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan. prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di Ma queste vicende ci pongono il tema sempre strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi. più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futuImportantissima e sempre varata dal Consiglio, ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta- governa che per chi resta all’opposizione prevale una zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, logica consociativa che può produrre anche i risultati che un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a abbiamo visto”. mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila società sta, dunque, nel cambiamento. posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale “Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem- Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di comparto turistico”. centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-
sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con- sono cresciute da sole a livello internazionale ma adesfermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La che aveva prima. sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da della qualità per essere più competitive sul piano interZaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati- nazionale”. vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie Fatto il programma vi serve un leader. Lo scead un emendamento presentato dal Pd) era passata la glierete nel Pd o ancora fuori… linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per “Il prossimo candidato Presidente dev’essere del tre anni”. Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con- lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione quistare i veneti? di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire “Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbandoagli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e politico da realizzare”. strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci Primarie sì o primarie no? sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale “Sono per fare le primarie se servono. Non sempre assessore, interessato solamente a tutti i costi. Se ci fosse un candi“Zaia è stato il presidente dato condiviso a tutti i livelli, frutto agli ospedali di Verona. Secondo: Organizzazione, va- delle polemiche con Roma, di una partecipazione di tutti gli lorizzazione e tutela del territorio. invece dovrebbe organi dirigenti e lo avessimo già Le emergenze e i danni cau- cercare di dialogare subito, oggi, si partirebbe. Con le sati dai fenomeni atmosferici sono col potere centrale” primarie regaliamo tre mesi a Zaia i frutti della massiccia cementifisui giornali che sarebbe l’unico cancazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di didato in campo che parla ai veneti”. suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente! misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già “Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi- è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di glio. popolarità molto alto”. Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo fatte e la Moretti è il candidato in pectore. e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la “Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon- sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già nessi. conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una donRipensando la logistica potremmo diventare una na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e rappresentanza femminile in Regione, magari con una persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia occupazionale importante. preferenza di genere, non sarebbe male come candidato Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie, presidente”.
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16 Cultura veneta 30 Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque
La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny
teAtro e musei unA Convenzione per lA CulturA
Sui tre piani dell’edificio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti da collezioni private e musei internazionali di Alessandro Abbadir
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n tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la figura e il mito di Luisa Casati Stampa, la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di simbolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore
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Ritratti e fotografie dell’esposizione
Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affiancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio maiolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi
la sezione fotografica ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.
Iscriviti
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eatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attività autunnale con una nuova convenzione, a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le biglietterie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla tariffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivolgendosi al pubblico degli spettatori e dei visitatori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il teatro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali. A.A.
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32 Cultura veneta
Cultura veneta 17
Cinema Il terzo lungometraggio di Antonioni
“La signora senza camelie” in una Venezia sospesa tra sogno e illusione Venezia è rappresentata come un mondo parallelo tra verità (la vita della protagonista Clara) e la finzione del Cinema di Massimiliano granato
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enezia come sogno, come possibile punto di arrivo ma anche in questo caso come illusione. Il terzo lungometraggio di Antonioni (pochissimo tempo dopo “I Vinti“) racconta, come fa Luchino Visconti nel suo “Bellissima“ (1951), di come il cinema possa essere una macchina che attiri i sogni ma che anche sia lesta nello spegnerli e inghiottire la persona, a distruggerla. E’ forse l’Antonioni più efficace, più affascinante, che è in bianco e nero ed in debito sia della lezione neorealistica, sia del melodramma vero e proprio: è un’opera più vicina a quella di esordio e il cerchio si chiude se si pensa che vi si trova ancora Lucia Bosè. Il mondo della celluloide è passionale ma è anche e soprattutto artefatto: Clara si muove non solo in mezzo a fondali finti, ma
anche in situazioni finte e costruite. Questi atteggiamenti sono chiari fin dall’inizio, quando vediamo lei passeggiare al cinema Fiamma dove proiettano il suo ultimo film. Così com’è il cinema che attornia la protagonista, così è lei nella realtà: i dialoghi tra lei e il marito sembrano il pro-
Il film racconta di come il cinema possa essere una macchina che attira i sogni ma anche è lesta a spegnerli sieguo di un film che sta girando. Antonioni sente questa progressiva mercificazione della macchina cinema e lo analizza, interrogandosi sulla sua funzione e sul suo fine. In questo caso il Veneto è rappresenta-
to da Venezia che è protagonista di un montaggio parallelo tra verità (la vita stessa di Clara) e la finzione del Cinema: si alternano quindi le reazioni del pubblico al fallimentare “Giovanna D’Arco“ e le reazioni della stessa protagonista, che diserta la prima del film. Abbiamo quindi una Venezia che dapprima illude con la sua confezione sontuosa come si confà ad un festival, ma anche una Venezia che sa essere crudele e distruggere i sogni di una giovane che si trova a tornare al punto di partenza: vive una sconfitta dopo aver tentato la scalata al successo. A questo proposito Antonioni sembra volerci dire che “è così il mondo dello spettacolo: bello ma anche crudele“. La ventiduenne Lucia Bosè incarna ottimamente il ruolo dell’attrice e, come detto, è alla seconda partecipazione per Antonioni
dopo la pellicola d’esordio del regista ferrarese “Cronaca di un amore“, datata 1950. Nel cast anche il veterano Andrea Checchi nel ruolo del marito di Clara e Gino Cervi nel ruolo del produttore.
Al film partecipano anche due veneziani: Pier Maria Pasinetti, che collabora alla sceneggiatura, ed Enzio Serafin alla fotografia.
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L’Editoriale
Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente di Francesco Noce*
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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione L’importanza dello screening nella prevenzione oncologica Continua a pag. 35
La carie c’è o no? Diagnocam la nuova luce per scoprirlo Continua a pag. 35
’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’ indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle persone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro professione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di comportamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui. Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giuramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
I sintomi del Disturbo Depressivo Maggiore Continua a pag. 36
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Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente
di Francesco Noce* E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
volta avvenuta l’integrazione si procederà con la presa dell’impronta per costruire la protesi definitiva che potrà essere fatta con diversi materiali, metallo ceramica, zirconia, resina, composito.Di seguito sono riportate le foto con i rispettivi materiali, la prima a dx metallo ceramica, sotto a dx zirconia, la prima a sx resina, sotto a sx composito. Tutte queste protesi sono ben tollerate dai pazienti e se ben fatte hanno una durata che va molto
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co è vantaggioso, con una modesta spesa, in particolare per la protesi avvitata su 4 impianti, il paziente si assicura una riabilitazione funzionale, estetica e duratura. E’ sempre comunque indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno, non si può infatti proporre estrazioni di tutti gli elementi dentali naturali per sostituirli con degli impianti, a meno che non
singolo caso. Per quanto riguarda la protesi avvitata su sei impianti valgono le stesse regole di valutazione, bisogna dire che è un po’ più costosa della prima visto che ci sono due impianti in più, e proprio per questo diventa anche più sicura e stabile . consiglio vivamente, visto che la differenza di prezzo non sarà abissale, di optare per questo tipo di protesi, naturalmente se l’equipe medica ve ne darà indicazione.
tel: 041.405006 Fax: 041.55091055 info@salusduepuntozero.it direttore Sanitario: dott. Ferrari Ruffino Salvatore aut. San Nr. 85 del 21.05.2013
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l’importanza dello screening il punto sull’ipertensione arteriosa l’ecografia 3d e 4d nella prevenzione oncologica
La cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico Uno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come percancro diagnosidella e valutazioni della cura della più adatta al paziente il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare Il cervice uterina, mamella, e del colon-retto
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Permettono inoltre, in ambito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine. La quarta dimensione dell’ecografia in 3D è rappresentata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si definiscono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi possibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografia permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente influenzato dall’ecografia e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografia tridimensionale Dott. Francesco Sacco e quadrimensionale.
stinato a crescere ulteriormente a seguito Nello specifico si tratta di una di vari fattori tra i quali l’aumento della vita procedura che permette, attraoncologico si intende mediaere screening la riduzione della mortalità infan-un in- mori che colpiscono la popolazione italiana e se anni ogni tre anni. verso l’uso di ultrasuoni, di rileLa mammografia, periniluntumore della mam- il Sanita’ Pubblica cheguida consiste vengono diagnosticati in fase precoce possono tile intervento vari paesidi del mondo. Le linee vare secondo momento nelle donne fra l’elaborazioi 50 ed i in un percorso organizzato di diagnosi pre- essere trattati adeguatamente e tempestiva- mella, viene eseguitovolume nord-americane ed europee raccomandano attraverso mente aumentando così in maniera tangibile 69-74 anni una voltaneogni duepiani annibidimensionali. . coce rivoltola ad popolazione asintomatica di ridurre P.A.una al di sotto dei valori di di più L’esame delle feci, per laviene ricercaeffettuato del sangue che aderisce volontariamente, conambiziol’obbiettivo la percentuale di guarigione. 140\90 mmhg con obiettivi più L’esame attraGrazie a questi screening ed alla sensibiliz- occulto (SO), per ilverso tumore colon-retto di individuare nei il tumore, presente, si(<130\80) pazientisediabetici ed inin fase delledelsonde esterne siche zazione della popolazione per merito anche del esegue nella popolazione di ambo sessi di età iniziale,cono i insuffi suoi precursori. quelli cienza renale cronica. Il permettono di iacquisire prima lavoro cazione dei Medici di Medicina degli cazioni tra i idella 50 ed i 69 anni. Tale procedimento garantito e quantifi cazioneGenerale, di quelle modifi Cardiologo oggi ha comeèaiuto efficacegratuitaper far diagnoe di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scomoperatori dei Distretti Sanitari, delle AssociazioIl tumore del colon-retto la tre seconda cau-spazio, attraverso un processo cosi’ pure arteriosa l’eventuale diagnopressione arteriosa in senso temporale, è possibile simente di ipertensione unopercorso strumento importante ponendoloènei piani dello ni e degli organi di informazione, in Italiae vensa dicriteri morte per tumori sia peril gli uomini che ed evidenzia la superficie sticosi echiama: terapeutico successivoAmbulatoriale in tutte le sue l’applicazione di una prevenzione più corretti che Monitoraggio della presche prende nome di rendering allopossiamo stato iniziale 3.500-4000 donne e, lo screening è dimostrato fasi. arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’usogono di cura; oggi quindi definire che la per curale delsione di individuati fetale, le sistrutture ossee oinla vascolarizzazione di alcuni di tumoredeve al collo dell’utero, grado di ridurre la mortalità per tale neoplasia La esame diagnosi precocela èpossibilità una delledi modalità la pressione essere fatta in 36.000 modo cronoterapico. questo abbiamo far diagnosi nuovi nei casi organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sadi prevenzione che ha lo arteriosa scopo di individuare le sedilatumore del seno e di 40.000 circa di tumore del 25%. soggetti di ipertensione e di verificare rebbero altrimenti visibili con la sola ecografia tradizionale. del colon-retto. Gli screening oncologici rappresentano3Dpermalattiedia nelle sue fasisulla iniziali grazie agli terapia copertura pressione per esami 24.h. AttualOltre all’elaborazione che scatta una foto tridimensiodott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo investimento la salute clinici consigliati per età e sesso. mente quindi è importante conoscere la cronobiologia Il Pap test , che prende il nome dal me- tanto, un complessonale del feto, èperinoltre possibile osservare il nascituro in con specializzazione in Cardiologia una diagnosi molti anni sonodeterminando attivi programmi dellaDa pressione arteriosa in tal dimododico la greco-americano Georgios Papanicolau è ed hanno come risultato 4D ottenendo quindi precoce l’effetto del movimento all’interno del Medica Porto Viro s.n.c. prevenzione organizzati ad dalleogni Regioni e dai Coun esame semplice, non doloroso che consiste e di conseguenza unagrembo riduzione della mortalità. terapia più appropriata soggetto. Il corretto nel tempo, come avviene per i video. Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c. Piazza 154 dott. diFrancesco Occorre, pertanto, che l’autorità Politicache permettono muni in tutta Italiaalla checura tramite lettere, invitano nel prelevare unaRepubblica, piccola quantità di materiale approccio quindi dell’ipertensione non può Si tratta di strumenti andare ad Sacco -Medico Chirurgo CorsoeRisorgimento Porto Viro Specialista in Ostetricia ginecologia 154 i programmi di screening i cittadini ad aderire effettuare il test. conoscere presente45014 nel collo dell’utero che(Ro) verrà poi ana- Regionale individui osservare non avvalersi di talepertest ove è possibile in modo più puntuale e con maggior precisione 45014 Porto Viro (Ro) F. Borromini, come sistema di programmazione, intervento Il cancrodeidella cervice uterina, della identifi mam- cando lizzato in0426/321070 laboratorio. l’ampiezza valori pressori circadiani le malformazioni venute alla luce conVia l’ecografi a bidimen- 11 - Mira (Ve) tel: 0426 32 10 70 medica@gruppomas.com tel. 041 421836 - frasamed@libero.it mella, e del i tre principali la terapia ad colon-retto hoc in ognisono soggetto. Cosi contul’identifi- Viene eseguito nelle donne tra i 25 ed i 64 e valutazione della realtà sionale.sanitaria.
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le nuove frontiere senologia Quanto conta della l’(in)fedeltà?
Le visite di controllo sonodiimportantissime: un 25% di Galimberti: “La fedeltà, per sé, non è un valore. donne sviluppano in epoca pre-menopausale. Il valore è l’amoreneoplasie ad essa collegato” Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni l rientro dopo il periodo estivo comporta E non è raro che una delle ragioni
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sempre momenti di disorientamento. principali riguardi l’ultima opzione, ossia un l dottor Francesco Pellegrini,tuttispe-molto: si occupa di tumori mammari benigni, Dall’estate ci aspettiamo tradimento svolto a favore della coppia. E’ cialista in chirurgia toracica con maligni, e delle linfoadenopatie. spensieratezza, legami, amicizie, gioco, dicome se, l’azione infedele, non sia altro che perfezionamento senologia, In collaborazione con la dottoressa vertimento e perché no, insesso. Ed è proprio in un tentativo estremo e “violento” di esprivisita presso 5 poliambulatori tra le Olivia Capozzi, specialista chirurgia questa stagione calda, in un clima di maggiomere un messaggio di disagio cheinper troppo Provincie Ferrarache e Rovigo. esegue circa 100 re senso didilibertà molte coppie entrano tempoplastica, è rimasto inascoltato o noninterventi/ compreso. “L’attività diagnostica contempla anno tra radicali, in crisi e s’interrogano su quale sia il reale Certamente nella conservativi, costruzione ricostrutdel traDott. Alessia oltre alle visite senologiche, anche tivi e chirurgia radioguidata per l’aporconfine fra fedeltà, infedeltà e tradimento. dimento concorrono anche l’attrazione, la Marcato esami ecografidie mammarie, ago-può cadel linfonodo sentinella. Traquali i sostenitori “la scappatella fisicitàtazione e l’emotività che sono gli aspetti più aspirato,e quelli agobiopsia mammella ANDOSalla(associazione pitare” di “no,della la scappatella è reale tradimento visibili e consci, ma ilVolontario fattore principale base di tutto ee rompe di linfonodi dice il dottor Pellegrini nazionale donne operate seno), dal il patto della coppia” cerchiamo di capire cosa la è che in tante coppie, l’uno o l’altra non alconoscono la -. Ho collaborazioni con studi privati e 2012 entra a far parte del comitato letteratura e gli esperti esprimono a riguardo.Dott. Francescogrammatica che Pellegrini dei sentimenti. E’ in questa ignoranza pubblici, per poter gestire tutte le ne-sbandata, il tra- va cercata la verascientifi con “L’infedeltà innanzitutto è una radicecodelprovinciale, tradimento, incollabora quell’analfacessità in questo ambito ed eseguire anche, per esemil gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative dimento è la messa in crisi di un rapporto. La fedeltà, betismo sentimentale e comunicativo che è una costante stereotassiche magnetiche. quali ”Ottobre e diversi incontri itinedipio,perbiopsie sé, non è un valore. eIlrisonanze valore è l’amore ad essa presente sia neirosa” colloqui terapeutici che divulgativi in molte lettere Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia collegato.” (U. Galimberti) inviate alle rubriche giornalistiche. fascia esclusa che che ne- mammaria . amore che si perde, per l’incapacità di Al di di popolazione là della scissione tra dallo amorescreening e sessualità, C’è molto cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad Nel territorio deltizioQuando il dott.si Pellegrini ogniil porta a definire come l’uomo traditore abbia un investi- trovare le parole giuste. comunica visita davvero, un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don- Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere! pre-menopausale. Il consiglio di iniziaredell’infedele i controlli Per “MEDICA VIRO”. oSitoappuntamenti web:www.docvadis.it/ na traditrice più emotiva, il veroè problema ulterioriPORTO informazioni la dott.ssa dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile francesco-pellegrini/index.html sta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Marcato è disponibile al 349 3610094. coinvolgimento Noi, l’entità dellafamiliare-genetico”. coppia, un Noi che, forse, gli impedisce dott. Federico Pellegrini Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Ocdi evolversi. - Santaalessia Maria Maddalena dr.ssa Marcato Psicologa-Psichiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’attiA tal ragione, una delle domande basilari che spesso Rovigo (0425 76 84 11) in terapie di coterapeuta specializzata vità chirurgica senologica. rivolgo alle coppie che si presentano in terapia a seguito Porto Viro (Presso Porto coppia/famigliari ed Medica individuali Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e di un tradimento, riguarda il definire quanto, in percenViro 0426 32 10 70) Studio atma via Pozzuoli 13/b Spinea candidando la struttura di Santa Maria a diventare un tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, Ferrara (0532 74 75 11) (Ve) Cell. 3493610094 punto senologico della rete sanitaria della Provincia, quanto contro l’altro e quanto per la coppia.
l’ultrascreen, undiagnocam, esame serio la carie c’è o no? Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per la nuova luce per scoprirlo dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche Eliminati per sempre i pericolosi raggi X
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’ULTRASCREEN della PapA Cos’è la carie o BI-TEST • Privo di raggi X:con vienedosaggio acquisita un’immagine è un esame in grado di e freeBeta-hCg La carie è una delle malattie infettive più fredel dente illuminato senza utilizzare (il raggiprimo X. segnalare alcune evenvalore rappresenta una pro-e quenti. Quasi tutti ne soffrono nel corso della • Affidabile: il dentista archivia le immagini tuali vita. malformazioni teina che della è legata propria Inizia quando fetali, i minerali dello smalpuò seguire l’avanzamento carie.alla gragenetiche e cromosomiche. vidanza, mentre to vengono rimossi da acidi di origine batterica. Consigli per la cura dentale il secondo La translucenza nucale (NT) è prodottodella dalla plaTra i denti restano spesso residui di cibo, e gli Mantenere i dentivalore sani è l’obiettivo moderha uno spessore variabile a centa; essi subiscono delle spazi interdentali sono quindi un ottimo nasconna odontoiatria, ma serve l’aiuto dei pazienti. Il dott. seconda settimana in cuinegli iceberg, il Diego Longhin Lavatevi i denti almeno alterazioni durante il I°con tridiglio per della i batteri. Proprio come due volte al giorno viene eseguito l’esame ed in mestre di gravidanza nelle 90% della carie si nasconde sotto la superficie. lo spazzolino giusto per tre minuti con dentifrici trisomie 13, 18 .eAbituate 21). Sii ha undanneggiato valore compreso Ilgenere dente viene dall’interno, spesso dall’esterno fluorurati, usando un collutorio con clorexidina defi nisce positivo un test tra 1 e 2,5. L’esame viene non si vede nulla. Con DIAGNOcam le carie possono essere vostri figli a ricorrere al dentista, durante e dopo l’eruzione con cut-off maggiore di 1 su effettuato tra l’11° settimana individuate subito, in modo efficace e poco invasivo dei denti devono essere eseguite visite regolari; se sono 300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma eCome 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa funziona DIAGNOcam? spuntati i primi denti permanenti, questi dovrebbero essere (sca-test) da: NT, età dosagla lunghezza del fetoDIAGNOcam è compresaillumina tra i 45il dente e gli sigillati Ilepoca principio è molto semplice: comei dati partederivanti della prevenzione dellamaterna, carie. Rispettare gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con: rendendo visibili come punti scuri le zone colpite da carie. Il una dieta equilibrata a basso contenuto di zucchero. Farsi di 1:300 test è almeno positivo.una A questo puntoo siancora consiglia - Trisomia 21,come 13, un 18;cristallo che conduce la luce, mentre visitare dente è usato dal ildentista volta l’anno, medi eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-laPiù di 50 malformazioni fetali e genetiche; videocamera digitale cattura le immagini e le trasmette glio, ogni sei mesi. L’igiene dentale professionale eseguita tivo alla presenza di anomalie Ulteriori - Aumento rischioIl morte endouterina su uno schermo. tutto senza raggi X!del Cosìfeto. le immagini regolarmente migliora la salutecromosomiche. orale. La prevenzione, soft-markers ecografi ci da valutare che possono auUna volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’opossono essere acquisite più volte nel corso delle visite di intesa come profilassi regolare dal dentista e come cura mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’osbiettivo principale risiede nel differenziare in maniera controllo. Di ciò beneficiano soprattutto i bambini, le donne dentale a casa propria, offre la migliore protezione contro nasale, prossimi il profiloarticoli della tricuspide e dotto venoso,dello tempestiva e accurata i feti cheperpresenteranno delle lasocarie.Nei in stato di gravidanza o i pazienti i quali è bene evitare svilupperemo l’argomento anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale l’esposizione alle radiazioni. la prevenzione. uno di sviluppo normale (Foto NT 1,7della mm).ca- e il rachide. Iavranno vantaggi una rilevazione precoce E’ presente rie con una relazione tra l’incremento della NT e Studio dentistico ilDIAGNOcam: rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. ambulatorio Salus dental team s.r.l del2.0 Il• Semplice: Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), il dente è illuminato rendendo visibili le zone Via don eugenio Bellemo, 14 dott. diego longhin a rischio se il valore è compreso tra 2,5 colpite da medio/alto carie. 30015 Chioggia (Ve) Campagna lupia (Ve) - 30010 ad altola rischio se supera il valore 3,4. Alla •e 3,4, Tempestivo: carie viene riconosciuta precocemente, tel: 041 40 50 06 tel. 0415140094 misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo riducendo l’uso del trapano.
dimensione udire
MaNFRedi delta
sono i tre principali tumori che colpiscono la popolazione. ’ecografa in 3D e in 4D om’ è noto, l’ipertensione arteriosa uno dei più importanti problemi permette ai futuri genitori Seèdidiagnosticati in fase precoce possono essere trattati salute pubblica in tutto il mondo. di avere una visione comL’impatto dell’ipertensione arteriosa è depleta tempestivamenete aumentando la percentuale di guarigione e tridimensionale del feto.
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Sintomi cognitivi e comportamentali nel disturbo depressivo Maggiore A causa della mancanza di interesse o energia, spesso la persona abbandona o riduce notevolmente gli impegni quotidiani e le attività piacevoli consuete, allontanandosi sempre più dalle proprie abitudini precedenti
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Dott.ssa Mariangela Gaudio
l Disturbo Depressivo Maggiore, co- gere faccende domestiche, etc.), la persona processi di insorgenza e mantenimento delmunemente definito ‘depressione’, inizia ad evitarle, a rimandarle, o a delegar- la depressione attraverso l’individuazione appartiene alla categoria diagnostica le a qualcuno; provando apatia e disinteres- delle cognizioni disfunzionali che inducono L’intervento psicoterapeutico rispetto al Disturbo Depressivo dei Disturbi dell’Umore, ed è caratterizzato se quasi per tutto, smette di uscire, evita il la persona a considerare se stessa, la sua dalla presenza di sintomi di tipo cognitivo contatto con altre persone e trascorre molto vita e il suo futuro in maniera irrealisticaMaggiore si focalizza soprattutto sulla valutazione (visione negativa di se stessi, della propria tempo a letto o davanti alla televisione, mente o irreversibilmente negativa. In tal e correzione delle convinzioni disfunzionali attraverso vita, del proprio futuro, autocritica, autosva- rimuginando sui propri pensieri negativi ed senso, emerge come molti sintomi sopra lutazione, mancanza di speranza, idee di impedendo a se stessa di vivere esperienze citati costituiscono la conseguenza dell’atcui la persona costruisce i giudizi distorti relativi a se stessa morte, etc.), emotivo (tristezza, angoscia, maggiormente gratificanti. tivazione di errori sistematici insiti nel modo ed alla propria vita, e sulla progressiva riattivazione disperazione, mancanza di motivazione e riTale situazione può condurre ad uno di pensare della persona, che determinano del comportamento quotidiano, che consente di trarre sollievo dotta capacità di trarre piacere dalle attività stravolgimento delle relazioni sociali la conseguente sofferenza emotiva e i comche in passato procuravano gioia e soddi- abituali, in quanto la persona può prova- portamenti problematici, e mantengono dalle rimuginazioni e di valutare empiricamente l’infondatezza sfazione, sensi di colpa eccessivi o inappro- re vergogna, senso di inferiorità o di colpa viva la convinzione della validità dei suoi delle previsioni negative sulle proprie capacità” priati, etc.), comportamentale (riduzione per la situazione che vive e, a causa di ciò, concetti negativi, malgrado vi siano chiare delle attività quotidiane, isolamento sociale, allontanarsi ulteriormente dagli altri, intrap- prove del contrario. riduzione dell’attività sessuale, etc.) e fisio- polandosi in una solitudine dolorosa; in altri Le distorsioni cognitive caratteristiche persona a individuare e modificare le Parallelamente a ciò è necessario logico (perdita di energia, senso di fatica, casi, può considerarsi incapace di svolgere della depressione si manifestano con diversi convinzioni disfunzionali che contribui- intervenire sul piano del comportamento difficoltà di concentrazione e di memoria, autonomamente le attività consuete, e so- livelli di gravità. In tal senso, mentre nella scono a creare, mantenere ed esacerbare quotidiano, attuando in maniera graduaperdita dell’appetito, disturbi del depressione più lieve generalmente la sofferenza emotiva. In relazione a ciò, le specifici cambiamenti e procedendo in sonno, etc.). la persona riesce a rendersi consa- si rileva come la correzione delle valutazio- direzione inversa rispetto alla tendenza A fronte di tale quadro sintopevole più facilmente del fatto che ni distorte relative a se stessi, alla propria all’inattività e all’isolamento sociale inmatologico appare chiaro come l’auto-critica durissima, l’interpre- vita o al proprio futuro conduce ad un dotta dal disturbo. In tal senso, a fronte Nel momento in cui la depressione la depressione può creare gravi tazione eccessivamente negativa graduale cambiamento sul piano emotivo della sintomatologia evidenziata è necessaripercussioni sulla vita quotidia- peggiora la persona appare chiusa in un degli eventi o la sua aspettativa di e comportamentale. Ad esempio, nel caso rio attuare una progressiva riattivazione a na della persona, in quanto lo vortice di pensieri negativi ancoscianti, un futuro nero è generata da invo- di un episodio depressivo conseguente ad livello comportamentale, che gradualmente svolgimento delle abituali attività lontari errori di valutazione, i quali un evento molto doloroso la persona può consentirà alla persona di trarre sollievo e quotidiane può diventare molto persistenti e ripetitivi costruiscono una ‘realtà’ distorta, riuscire progressivamente ad abbandonare distrazione dalle rimuginazioni negative e difficoltoso a causa della sfiducia deformata, viceversa nel momen- la convinzione iniziale di un futuro irrime- dalla disforia, e successivamente permettein sé e dei sintomi che tipicato in cui la depressione peggiora diabilmente rovinato, giungendo a costruire rà di valutare empiricamente l’infondatezza mente si manifestano, i quali possono ali- pravvalutare irrealisticamente le difficoltà la persona appare chiusa in un vortice di una successiva ri-valutazione della propria delle idee estremamente negative relative a mentare ulteriormente la visione negativa, insite in esse, diventando in tal modo ecces- pensieri negativi angoscianti, persistenti esperienza; in tal modo, riuscendo ad attua- se stesso e alla propria capacità di svolgere globale e assolutistica, che la persona ha di sivamente dipendente dagli altri. L’umore e ripetitivi, che generano descrizioni della re un cambiamento nel modo di pensare, le normali attività e di trarne piacere. In se stessa (arrivando ad auto-definirsi come depresso influisce anche sul rapporto con il realtà gravemente falsate, e ditale direzione, il cambiamento dei “incapace”, “fallita”, “senza speranza”, proprio corpo, ovvero la persona che soffre viene molto difficile constatare comportamenti depressivi consente etc.) e le conseguenti intense emozioni di di depressione spesso manifesta mancanza che non sussiste connessione di giungere a cambiamenti cognitivi, tristezza e angoscia provate. In relazione di interesse o difficoltà nel curare il suo tra le situazioni effettive e le inovvero sul piano dei pensieri, della E’ necessario individuare a ciò, assume rilevanza evidenziare come aspetto fisico e mangiare in modo regolare. terpretazioni negative che essa visione di se stesso e delle proprie e interrompere il “circolo vizioso” la persona che attraversa un periodo di Purtroppo i comportamenti di evi- ne trae. Ad esempio, la persocapacità, della propria vita attuale e depressione mette in atto alcuni comporta- tamento sopra tratteggiati, pur dando na può valutare erroneamente del proprio futuro. che genera il mantenimento menti disfunzionali ‘tipici’, i quali creano un l’illusione di alleviare momentaneamente se stessa come globalmente A fronte di quanto esaminato del disturbo ‘circolo vizioso’ e mantengono nel tempo il malessere (in quanto sottraggono la per- “inadeguata”, completamente nel presente contributo, pertanto, si lo stato di sofferenza. In tale prospettiva, sona allo sforzo di fare ciò che non ha più priva di qualche qualità considerileva come il cambiamento cognitivo si rileva come nel Disturbo Depressivo si voglia di fare), in realtà conducono ad un rata importante, oppure nutrire l’aspettativa pian piano la persona riesce a superare la conduce ad un conseguente miglioramento manifesta una marcata compromissione graduale peggioramento della situazio- che le sue difficoltà e sofferenze attuali si disperazione iniziale e, conseguentemente del tono dell’umore e ad una progressiva nello svolgimento di attività consuete in ne problematica ed hanno una profonda protrarranno indefinitamente, provando a ciò, comincia a sentire il riemergere di diminuzione dell’intensità dei vari sintomi quanto, a causa della mancanza di inte- ricaduta sull’autostima del paziente, in dunque uno stato d’animo di disperazione una maggiore fiducia in sé e nelle proprie manifestati, i quali a loro volta influiranno resse o energia, spesso vengono abban- quanto la persona può giungere a per- e angoscia. possibilità di migliorare la situazione attua- positivamente sui pensieri e sul compordonati o ridotti notevolmente gli impegni cepirsi maggiormente come “incapace” Sulla base di quanto sopra delineato, le, giungendo ad una successiva graduale tamento quotidiano, interrompendo in tal quotidiani e le attività piacevoli consuete, e “diversa” da come era in precedenza, nell’ambito del modello teorico cognitivo, ripresa della motivazione e dell’energia ne- modo il circolo vizioso della depressione in diminuendo in questo modo la possibilità di convincendosi di non essere più in gra- l’intervento psicoterapeutico rispetto al cessaria per gestire gli impegni quotidiani. cui la persona si era intrappolata. sperimentare un seppur breve stato mentale do di svolgere attività precedentemente Disturbo Depressivo Maggiore si focalizpositivo, ed allontanandosi sempre più dalle attuate; inoltre, può credere di non riuscire za soprattutto sull’attenta valutazione e dott.ssa Mariangela gaudio - Psicologa Psicoterapeuta proprie abitudini precedenti e dalla persona più a trarne soddisfazione e piacere, aggra- correzione delle cognizioni attraverso cui Riceve su appuntamento presso “Studio di Psicologia che era. Ad esempio, sperimentando molta vando in tal modo la valutazione negativa il soggetto costruisce l’interpretazione, la e Psicoterapia” – Mirano (Ve) fatica nell’affrontare e gestire le normali oc- di se stessa e della propria vita attuale e la spiegazione, l’anticipazione degli eventi tel. 342 1655155 cupazioni quotidiane (es. lavorare, studiare, sfiducia verso il futuro. passati presenti o futuri, la valutazione www.mariangelagaudio.it fare la spesa, preparare da mangiare, svolLa psicoterapia cognitiva configura i di se stesso e della sua vita, aiutando la
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DAL
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TORO
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FASCINO SIETE PERSONE DIVERSE: I PROBLEMI CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI S ALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUALCHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA, B AT T I BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA S ALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AGGUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE FASCINO
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IMPORRE IL VOSTRO PARERE SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
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