La Piazza della Riviera est - nov2012 n149

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.149 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

Commercio Le speranze degli esercenti per Natale

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Campagna Lupia Un santuario di epoca romana a Lova

Mira Il comune punta su due soli istituti megacomprensivi

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EDITORIALE

Un Natale normale

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

guerra per una antenna a bojon

A novembre è scoppiata a Bojon, la guerra dell’antenna. Il motivo del contendere è stata la decisione del sindaco Alessandro Campalto, presa con una delibera di giunta di piazzare un’antenna per la telefonia mobile in via Petrarca, nel parcheggio del campo sportivo di Bojon. pag. 10

cultura, un dicembre pieno di eventi

Nel mese di dicembre si terranno una serie di appuntamenti nella Riviera del Brenta, tra conferenze e spettacoli teatrali. Centro studi Riviera del Brenta e Legambiente organizzano due appuntamenti dedicati al territorio: si terrà venerdì 21 ed è dedicato ad Antonio Gramsci e a 75 anni dalla sua scomparsa. pag. 18

di Mauro Gambin*

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Allagamenti, è ancora rischio idraulico L’Idrovia, portata alla classe V scongiurerebbe le esondazioni del Brenta e del Bacchiglione.

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6 e 27 settembre 2007, novembre 2010, date che resteranno per sempre impresse nella memoria di molti cittadini della Riviera del Brenta. L’enorme quantità d’acqua caduta in quei giorni di cinque e due anni fa ha messo a nudo tutta la fragilità del sistema idrogeologico del territorio rivierasco, causando le esondazioni del Brenta e del Bacchiglione, con danni ingenti a colture, abitazioni, strade, edifici pubblici. E tanta paura tra la gente. E anche quest’anno la paura è stata tanta a ottobre e novem-

bre, anche se la conseguenze sono state meno evidenti. Fenomeni meteorologici violenti si sono ripetuti anche di recente, trovando impreparata un’area dall’inestimabile patrimonio storico-ambientalistico che però è ancora oggi una zona da bollino rosso per quanto riguarda il rischio idraulico, soprattutto a causa dell’eccessiva cementificazione ma anche per reti fognarie e canali di scolo che andrebbero riammodernati e resi più efficienti. E allora, come si sono mossi negli ultimi tempi i Comuni della Riviera del Brenta

per la salvaguardia del territorio? L’adozione di un Piano delle Acque è stato il primo importante passo per dotarsi di uno strumento utile a definire le criticità dei collettori consortili e delle reti di fognatura bianca. Tra i primi ad adottarlo sono stati i Comuni di Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia: “proprio quest’anno, in collaborazione con il Consorzio Bacchiglione-Brenta, abbiamo completato gli interventi previsti dal Piano delle Acque per prevenire il rischio legato alle pag. 12 precipitazioni intense ...

atale è alle porte ma la caratteristica atmosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali, vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è congelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, secondo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe davvero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercettidirettore@lapiazzaweb.it bile. continua a pag. 3

L’Intervento

Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova*

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iamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impegnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di co costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rassegnazione generale.

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EDITORIALE

Un Natale normale Provincia: peculiarità locali

novemila euro per progetti del territorio

segue da pag.

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Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fiocchi dei regali dovremmo sciogliere quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifiuti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri.

A Salzano

le ultime... “fiabe d’inverno”

di Mauro Gambin

Novemila euro di contributi destinati a progetti e inziative di associazioni, scuole e Comuni del territorio veneziano. A metà novembre la Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle Attività produttive e pro loco Lucio Gianni(in foto) ha approvato lo stanziamento. A favore dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto sono stati destinati 4 mila euro per la 33^ regata interistituti provinciale studentesca di voga alla veneta; al Comune di Pianiga 500 euro per la manifestazione l’Arca di Noè; al comitato festeggiamenti di Robegano 500 euro per la settima edizione della Festa del Baccalà 2012; alla Pro loco di Santa Maria di Sala 2 mila euro per la manifestazione la Casa delle Fiabe e il Giardino Incantato, edizione 2012; al gruppo micologico “Bruno Cetto” di Mestre mille euro per il 52° corso di micologia edizione 2012; al Comune di Salzano mille euro per la Festa della zucca 2012. A Pianiga

Stop alle barriere architettoniche

Volge ormai alla conclusione il ciclo di letture animate “Fiabe d’inverno...”, dedicato ai piccoli lettori. Una iniziativa che la Biblioteca civica di Salzano ha allestito per i mesi di novembre e dicembre, grazie alla disponibilità di un gruppo di lettori volontari. Gli ultimi due appuntamenti a ridosso del Natale. Sabato 15 dicembre, dalle 10 alle 11, “Il moscerino di buon cuore” destinato ai bambini dai 4 agli 8 anni. Doppio appuntamento il prossimo 22 dicembre con “Fiocco il coniglietto della neve” e “Le renne di Babbo Natale” per i bambini dai 4 ai 6 anni. Info 041-437002.

Riviera mira

8economia

Vandali scantenati nelle stazioni ferroviarie pag.

camponogara

IL VENETO

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La casa di riposo si farà Il centro di Pianiga senza barriere architettoniche. È questo lo scopo dei lavori voluti dal comune che sono partiti a novembre, in piazza San Martino, in piazza Mercato e nei principali accessi ai marciapiedi nella centrale via Roma. I lavori dureranno fino a Natale e si concentreranno nel capoluogo.

calcio a5

pag.

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Francogomme, atleti ai campionati mondiali pag. 29 È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

Provincia

Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

La crisi rallenta i cantieri delle grandi opere Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti pag. 20

Regione

Scuole

Saranno garantiti Sicurezza e riScaldamento

territorio L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione

in PRIMO PIANO

E’maltempo ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione Mareggiate di novembre. Alle spiagge i danni maggiori pag.

Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani

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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

perSonaggio

Romeo Perini, piccoli presepi nelle conchiglie pag.

Venezia Padova Rovigo Treviso

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rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

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arte A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi pag. Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

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La Provincia di Venezia ha recuperato 975 mila euro da una sanzione amministrativa in materia ambientale. Di questi, ha deciso di utilizzare 370 mila euro per garantire il calore quest’inverno nelle scuole superiori, mantenendo fede ad un impegno che la giunta e il Consiglio hanno ritenuto inderogabile. Gli altri 605 mila euro saranno utilizzati per completare l’azione di bonifica dell’amianto ancora presente in alcune scuole del territorio.

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e

ConCessionaria

di

PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE: Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITY Grande impegno dei commercianti per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le difficoltà non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte per dare una chance in più a commercianti e acquirenti di Ornella Jovane

Tredicesime più leggere e scadenze fiscali imminenti comportano un contenimento dei consumi

Commercianti e artigiani chiedono al governo di detassare le tredicesime per dare un po’ di ottimismo

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Natale, le famiglie fes

ottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per definire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Veneti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fine anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fino a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici. E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-Format condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente contenimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino. Le richieste di una condotta del governo finalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fiducia alle famiglie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse. “Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro

in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spenderanno 17milioni di euro in meno”. E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’inflazione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”. Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sostituzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fiscale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro. Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspettano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa

eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrificando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%). Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno organizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fiocchi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Rossi che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”. Una proposta che fa eco a quella del segretario Bortolussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”. Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consumatori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.

preSepi

Appuntamenti in Veneto

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icembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visitatori nei paesi soprattutto per i presepi in Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Basilica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria fino a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fino al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografico Parrocchiale” di Fossò fino al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fino al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 figuranti di Revine Lago fino al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fino al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fino all’8 gennaio.

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Argomento del mese 5 8 Argomento del mese Mestre, Venezia e provincia

steggiano con sobrietà L’allarme Adiconsum e Federconsumatori

Shopping on line attenti alle truffe di Alessandro Abbadir

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ese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, finiscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verificare il prezzo e cercare online le esperienze di altri consumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Federconsumatori Veneto mette a disposizione un ufficio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it

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Eventi e iniziative

Crisi: le città non rinunciano al Natale E

venti natalizi e negozi vestiti a festa anche al tempo della crisi. Vediamo come si prepara il capoluogo e le principali città della provincia. Partiamo da Mestre, festeggerà il periodo natalizio con sobrietà sul fronte delle luminarie, tanti mercatini, ma qualche possibilità di intrattenimento in più con l’animazione in centro, ogni fine settimana. Andiamo nel dettaglio. Sul fronte luminarie sarà illuminata piazza Ferretto e la torre di Mestre, che come piazza San Marco, si assicura le luci sponsorizzate dalle imprese dell’illuminazione pubblica. L’albero di Natale in piazza lo porterà l’associazione “Immagina Mestre”. Nel resto dei quartieri si dovranno organizzare i commercianti, contando sulla copertura dei consumi elettrici da parte del Comune. Ma l’impressione, dicono Confcommercio e Confesercenti del capoluogo, è che quest’anno molte zone in terraferma staranno al buio. Non c’è insomma la corsa dei commercianti per l’autotassazione e la raccolta dei contributi per illuminare le strade. Il centro di Mestre sarà illuminato da cascate di luci, stelle bianche e rosse e cerchi. In via Mestrina niente luci ma una ventina di grandi abeti appesi ai pali della luce. Tra Riviera XX Settembre e via Poerio invece, i commercianti puntano su spettacoli di animazione. In via Piave ci pensano il Comune e “Venezia Marketing Eventi”. Fino al 26 dicembre c’è la pista di pattinaggio ai giardini dei ferrovieri vicino alla stazione. Ci saranno anche i gazebo di “Soul Kitchen” (ristorante del Plaza) e di “Santi e Marchini” con stuzzichini, bibite calde, cioccolate. La pista di pattinaggio si sposterà in piazza Ferretto da Santo Stefano all’Epifania. Infine spettacolini, concertini, animazioni per i bambini con la ludoteca all’aperto, in piazzetta Pellicani. Fra le proposte che al momento in cui andiamo in stampa stanno per essere discusse c’è la proposta di rendere gratis le strisce blu dei parcheggi attorno al centro, dall’ex ospedale a via dei Battuti. Questo potrebbe fare la differenza per il piccolo commercio in tempi di vacche magre. Fra gli eventi organizzati da ricordare invece a Venezia a centro storico c’è quello dell’associazione musicale “Ermanno Wolf-Ferrari”, convenzionata con il Conservatorio “Benedetto Marcello”, che per il Natale 2012, ha in programma due concerti aperti al pubblico: uno a Sant’Erasmo, il 16 dicembre, e uno a Venezia il 21 dicembre, alla Chiesa dei Mendicanti (Ospedale Civile). Se il capoluogo, ha tanti eventi, anche Chioggia il secondo centro più popoloso della provincia, non resta a guardare grazie ad Ascom e comune. Si parte l’8 dicembre con due proposte musicali: il concerto prenatalizio della banda cittadina, all’auditorium, e il classico concerto di Natale dell’orchestra “Vittore Bellemo” alle 21 nella basilica di San Giacomo. Il 14 dicembre Pippo Zaccaria presenta il diario scherzoso “La mia vita xe una barzeleta” in auditorium. Il 15 sempre all’auditorium, finale del Premio letterario “Città di Chioggia” e del concorso fotografico “Immagini di mistero”, promossi dalla Pro Loco. Due i maxieventi proposti da Ascom: “Christimas in love” con animazioni, musica, la casetta di Babbo Natale e sorprese nei negozi dal 16 dicembre, e “Saldi da oscar”. Per i più piccoli il 29 dicembre, alle 17 all’auditorium, “L’Omino della pioggia”, uno spettacolo di clown e teatro visuale promosso da Arteven. Grande festa di piazza per Capodanno con i dj di radio Company e radio 80, dalle 22 in piazza Granaio. A Jesolo città balneare del divertimento per eccellenza, la discussione in città è sugli eventi di San Silvestro e Capodanno. Si sta organizzando un evento diviso tra Pala Arrex, piazza Mazzini e discoteca Muretto. Quest’ultima terrà aperto fino a mezzogiorno del primo gennaio, come a Ibiza. Ci sarà un biglietto cumulativo, 35 euro, senza contare la festa gratuita in piazza Mazzini, e tante altre iniziative collegate a A.A. un Capodanno che si vuole dedicato ai giovani.


6 Mira

In breve

Sicurezza Sempre più azioni di teppisti nelle strutture ferroviarie

Stazioni, vandali scatenati In 10 mesi, danni da vandali e furti sulla linea Mestre – Adria per oltre 40 mila euro di Alessandro Abbadir

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rmai è diventato uno sport: distruggere le stazioni dei treni sulle due linee che attraversano Mira, la Mestre - Adria e la Padova - Venezia. I dati che arrivano sia dalle forze dell’ordine, che dalle società che gestiscono le ferrovie sono chiari. “Nel giro di 10 mesi, cioè dall’inizio del 2012 – dice il presidente di Sistemi Territoriali Gianmichele Gambato – sono stati fatti danni da vandali, e furti sulla linea Mestre-Adria, per 40 mila euro. Siamo allucinati per quello che sta succedendo, visto che quasi ogni settimana a causa di incivili e ladri dobbiamo far intervenire le squadre della manutenzione“. Sistemi Territoriali denuncia azioni costanti di persone che spaccano vetri delle bacheche, rompono obliteratrici e sottraggono rame alle linee elettriche che servono ad alimentare i convogli provocandone il blocco. Il numero più consistente di azioni vandaliche e furti si verifica nel tratto fra Piove di Sacco e Mestre e cioè quello della Riviera del Brenta. Nella stazione di Oriago Porta Ovest ad esempio, sono state trovate obliteratrici sradicate e gettate nei binari, biglietterie rotte e prese a calci. Sono stati buttati nei binari travi di ferro con il rischio di provocare disastri ferroviari. Le stazioni più visitate? Porta Ovest, Oriago, Mira Buse e Calcroci di Camponogara. Quelle cioè con più utenti. Ci sono poi i furti di rame. “Con l’elettrificazione del tratto fra Mira Buse e Mestre e l’aumento delle corse dei treni con l’avvio del Sistema Metropolitano di Superficie - dice Gambato - i ladri si sono scatenati sottraendo decine di chili di rame alle linee. Con il rischio che qualcuno ci restasse pure folgo-

E’ morto Paolo Favaretto E’ morto all’età di 68 anni Paolo Favaretto, storico organizzatore di feste della zona, e operaio per decenni dell’ex Mira Lanza ora in pensione. Paolo Favaretto abitava in via Boldani fra Mira Porte e Borbiago ed è stato colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Aveva organizzato la sagra di Borbiago e recentemente anche una rassegna musicale estiva di orchestre di ballo liscio.

Droga, preso un grosso spacciatore

rato mentre stava compiendo “il colpo”. Ma non finisce qui. Oltre ai danni alle stazioni da ladri e vandali che arrivano a quasi 40 mila euro dall’inizio del 2012, altri danni ancora non calcolati, si sono verificati sui treni, alcuni di nuovissima generazione: hanno avuto in tanti casi i sedili completamente tagliati. Danni che si è cercato di ovviare attraverso la realizzazione di sedili anti strappo. Sono stati danneggiati anche i wc nei vagoni dei treni. Le denunce di Sistemi Territoriali sono state fatte alle forze dell’ordine. In alcune stazioni come Porta Ovest ad Oriago, sono state collocate delle telecamere e gli episodi da qualche mese sono diminuiti. Atti vandalici ci sono stati anche sulla linea Padova - Venezia gestita da Ferrovie italiane a Marano di Mira.

Aveva due etti di hashish occultati tra gli indumenti un vano ricavato nell’auto, ma i carabinieri di Mira lo hanno tenuto d’occhio finché non sono riusciti a beccarlo. Si tratta di P.G., cinquantaseienne mirese, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per reati connessi alle sostanze stupefacenti. L’operazione antidroga, si è sviluppata nelle scorse settimane con una serie di perquisizioni in varie abitazioni. L’azione continuata ha messo nelle mani dei militari elementi utili per risalire al pusher.

Solidarietà per i senzatetto Una castagnata di solidarietà in favore dei senzatetto con una raccolta straordinaria di coperte contro il freddo. L’iniziativa si è tenuta a Mira nella sede dell’associazione in via Enrico Toti. In collaborazione con la cooperativa Caracol, è stato ripresentato il progetto “Senza Dimora” in una formula che sembra quasi un gioco: porta una coperta da casa e in cambio avrai un bicchiere di vin brulè, ma nonostante i toni scherzosi, lo scopo nobile ha avuto gran successo.

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Mira una svolta ambientale: colonnine per la ricarica di auto elettriche e i nuovi acquisti dei mezzi per il parco auto comunale Queste le intenzioni dell’amministrazione del Movimento 5 Stelle di Mira che non nasconde l’interesse con il sindaco Alvise Maniero e l’assessore Michele Gatti ad un uso massiccio di vetture alimentate completamente ad energia elettrica. A fare una dimostrazione pratica è stata nelle scorse settimane “La Boldrin Centro Auto” che ha illustrato al sindaco le caratteristiche e le qualità di una vettura ad alimentazione solamente elettrica, un’auto che rientra dunque a pieno titolo nel progetto “Patto dei Sindaci” per la riduzione delle emissioni inquinanti. Nel corso della presentazione, anche al Comune di Mira è stato chiesto di favorire la circolazione dell’auto elettrica a impatto zero, installando nel territorio colonnine di ricarica, consentendone la libera circolazione nelle eventuali zone ZTL e prevedendone la gratuità della sosta in tutte le aree parcheggio, senza distinzione. Il comune le prende come accettabili. L’argomento lo spiega l’assessore alla polizia municipale. “Queste richieste sono molto giuste - spiega l’assessore Gatti - per

dare una svolta in termini di utilizzo delle nuove tecnologie ad energie verdi. Le agevolazioni per un’auto che non inquina sono sacrosante, resta da capire dove collocare le colonnine per la ricarica elettrica che dura in questo momento anche 3-4 ore per una city car. Si è pensato allora che potrebbero essere collocate nei parcheggi pubblici, cioè nelle aree sosta come ad esempio le zone a ridosso delle stazioni dei treni di Marano, Mira Buse, Oriago e Porta Ovest. Ne servirebbero una decina in tutto il comune. Attivabili dal proprietario del mezzo con un codice identificativo inviabile da un cellulare. Un altro passo per dare l’esempio sarà quello di acquistare solo mezzi alimentati ad energia elettrica per l’ente locale”. Insomma, una adesione totale alle tecnologie ed energie verdi, che contraddistingue queA.A. sta nuova amministrazione.


G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)

Il Gal punta sulle attività turistiche Il turismo, una delle priorità del Gal “Antico Dogado”, che ha destinato oltre 1 milione e 400 mila euro ad interventi e bandi che finanziano questo settore. Un settore che considera fondamentale nello sviluppo del territorio. Grazie alla Misura 313 è possibile, infatti, qualificare itinerari, realizzare o adeguare piccole strutture rivolte all’accoglienza e all’informazione delle aree rurali, commercializzare pacchetti turistici o intraprendere attività informative, promozionali e pubblicitarie. Ma entriamo nel dettaglio. Le Province di Venezia e Padova hanno attivato un progetto che vuole consolidare i percorsi e gli itinerari di slow mobility, situati nell’entroterra, al fine di intercettare i flussi turistici costieri legati ai centri storici (Venezia, Padova e Riviera del Brenta) e al turismo balneare (Chioggia e Sottomarina). Sono risultati strategici i fiumi Brenta e Bacchiglione, oggetto di valorizzazione anche nel progetto di cooperazione interterritoriale “Tur Rivers”. Lungo il Bacchiglione, la Provincia di Padova realizzerà tre itinerari tematici dedicati ai casoni, alle bonifiche benedettine e alla storia e all’architettura di Candiana. La Provincia di Venezia, invece, potenzierà il percor-

so che collega il Naviglio del Brenta da Mira fino a Campagna Lupia lungo il Nuovissimo. Entrambi gli interventi contribuiranno alla valorizzazione di una zona della pianura veneta unica per la presenza di storia, eccellenze paesaggistiche, arte, architettura, tradizione e prodotti tipici. Con i Consorzi di Promozione Turistica di Padova e con Chioggia Si, il Gal si prefigge di potenziare la commercializzazione dei pacchetti turistici, facendo conoscere il nostro bel territorio sia attraverso la costituzione di un “Marchio d’area”, sia con la partecipazione a manifestazioni turistiche. Nei mesi di novembre e dicembre 2012 infine, avranno scadenza i bandi destinati all’accoglienza, all’informazione e all’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del Vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro loco. Per informazioni contattare il Gal Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@ galdogado.it L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle ore 12, previo appuntamento telefonico.

Fondi Ue 2014-2020 Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo

Incontro sui progetti di cooperazione Il 5 novembre scorso il Gal Antico Dogado ha presentato al “Museo delle Idrovore” di Santa Margherita di Codevigo (Pd), tre progetti di cooperazione che hanno ricevuto l’ammissibilità ai finanziamenti da parte di Avepa e della Regione del Veneto. Si tratta nel particolare del progetto Turismo rurale tra i grandi fiumi-Promozione del turismo rurale nei territori di pianura attraversati dai grandi fiumi-Tur Rivers, che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal emiliano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 233.966 euro e si propone di “captare” e indirizzare il turismo “classico” attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari “interGal o interprovinciali” di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie, ecc. C’è poi il progetto Città storiche, mercati rionali e contadini tra piazze e barchesse-Open Market che vede coinvolti quattro Gal veneti e un Gal friulano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 200mila euro e si propone di sostenere l’offerta turistica rurale dei territori partner attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali. Infine c’è il progetto Rural Emotion-R.EM che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal finlandese. L’iniziativa transnazionale prevede un contributo pubblico di 170 mila euro e si propone di promuovere una serie di itinerari/mete culturali, attraverso il personaggio di un fumetto individuato con un concorso unico internazionale. All’incontro ha partecipato un pubblico attento e molto interessato alle opportunità offerte dalle diverse iniziative proposte.

INCONTRO INFORMATIVO SUI PROGETTI DI COOPERAZIONE DEL 05.11.2012

A seguito della conclusione dei seminari di alta formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai Gal del basso Veneto (Gal Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica) nei mesi di luglio e settembre 2012, prenderà avvio una fase particolarmente strategica che prevede un approccio di tipo partecipativo degli attori locali. E’ prevista una consultazione, attraverso la somministrazione di un questionario, dei partenariati che compongono i Gal veneti in relazione al nuovo ruolo previsto per gli stessi nella futura programmazione Ue 2014-2020, e sulla base della strategia e del comune obiettivo di sviluppo territoriale individuato dai Gal medesimi per le rispettive aree geografiche. Sulla base delle esigenze del territorio verranno individuate le possibili priorità di investimento dei Gal veneti da presentare alla Regione del Veneto, che avrà il compito di predisporre i nuovi programmi 2014-2020.

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8 Mira L’Intervento

Territorio Riorganizzazione scolastica Il comune di Mira annuncia le scelte in tema di verticalizzazione

Arrivano due mega istituti comprensivi di Alessandro Abbadir

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l comune di Mira punta su due soli mega istituti comprensivi. Sulla riorganizzazione scolastica scoppia la polemica. I sindacati vanno su tutte le furie e paventano la perdita di 10 posti di lavoro. Le critiche sono soprattutto del circolo didattico Mira 1. Gli insegnanti hanno spiegato che c’è anche il rischio che salti il tempo pieno. Per questo l’amministrazione di Mira rassicura le famiglie dopo gli incontri svoltisi nei giorni scorsi con gli organismi scolastici per discutere della razionalizzazione della rete. “Diciamo subito – spiega l’assessore alle Politiche Educative Orietta Vanin – che quello che stiamo cercando di attuare è una razionalizzazione della rete scolastica, prevista dalla normativa, a cui il nostro Comune giunge con notevole ritardo, dal momento che altre realtà da anni hanno già proceduto a creare gli Istituti comprensivi, in cui sono integrate le scuole dell’infanzia, le primarie di primo grado e le primarie di secondo grado, in altre parole: materne, elementari e medie. L’obiettivo è di creare un progetto di scuola unitaria di base che faccia perno sul territorio, attuando un efficace risparmio gestionale. In questa logica il tempo pieno, così come si realizza attualmente, non viene minimamente toccato e i timori non hanno motivo di esserci”. Anche per quanto riguarda la paura che la riorganizzazione porti a una riduzione del personale l’amministrazione vuole evitare strumentalizzazioni. “Si è parlato di dieci posti a rischio – dice. In realtà le tabelle presentateci dagli Uffici scolastici Regionale e Provinciale ipotizzano scenari che vanno dalla conferma della situazione attuale, a una riduzione di una o due unità, comunque da verificare. L’unica variazione certa riguarda i dirigenti scolastici e i responsabili di segreteria che passerebbero da tre a due, con la conseguenza che i non confermati si sposterebbero in un Istituto limitrofo”. La nuova organizzazione a cui lavora la giunta prevede in sostanza il mantenimen-

l’appello

L’assessore Orietta Vanin: “Non salterà il tempo pieno e non si perderanno posti di lavoro” La scuola Villa Lenzi a Mira Taglio

to della struttura dei due circoli esistenti, ad ognuno dei quali si andranno ad aggiungere le scuole medie collegate per territorio Mira e Gambarare da una parte, Oriago e Borbiago dall’altra, con Malcontenta che continuerà ad essere collegata a Marghera. Una decisione delicata, che giunge al termine di un percorso di consultazione che aveva già evidenziato anche nelle “categorie” della scuola, idee diverse tra loro e senza una chiara prevalenza in un senso o nell’altro. “In effetti – osservano il sindaco Alvise Maniero e l’assessore Vanin – ciascuna scelta ha i pro e i contro, ma ci pare che optare per due Istituti comprensivi, anziché tre, permetta una migliore organizzazione anche nel servizio di scuolabus, con la possibilità di sincronizzare bene gli orari di inizio e fine delle lezione. Un risparmio di spazi che possono tornare utili alla didattica, ai laboratori, al doposcuola, ma soprattutto una continuità di dirigenze e di

progetto didattico a chi negli ultimi sei anni si è visto cambiare dirigente quasi ogni anno”. “Anche i timori sul numero eccessivo di studenti che i due possibili Istituti comprensivi verrebbero ad avere, non hanno motivo di essere – aggiunge l’amministrazione – ne è prova l’attuale reggenza del Circolo Didattico di Mira 1 che coordina da anni anche l’Istituto comprensivo di Campolongo Maggiore, assommando un numero di studenti vicino alle 2.000 unità”. “La scelta che ci apprestiamo a fare – conclude il sindaco Maniero – vuole attuare finalmente anche a Mira il progetto di una scuola di base radicata nel territorio, con un percorso formativo unitario che va dai 3 ai 14 anni. C’è la massima disponibilità ad ascoltare osservazioni e critiche ma alla fine, come sempre deve fare chi amministra la cosa pubblica, ci assumeremo la responsabilità delle nostre scelte”.

Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova* segue da pag.

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Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpolpare le fila del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Osservando come le violenze che spesso si verificano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati. La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli stimoli affinché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verificare se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifica quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superflue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifici scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimenti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’innovazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)

Occupazione

navalmeccanica, reSta lo Spettro fallimento

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avalmeccanica il tormentone continua. Almeno fino al 19 dicembre, quando cioè il Tribunale di Venezia si pronuncerà sulla richiesta di fallimento fatta dalla Fiom Cgil contro la ditta gestita da Nevio Ferretto. Il titolare dell’azienda che sta cercando di cederla alla Tecnolegno. La nuova proprietà rappresentata dal titolare della Tecnolegno Claudio Pasqualin però insiste nel voler assumere solo 17 persone su 35. Dalle Rsu e dai sindacati un altolà: “non si accettano imposizioni di guerre fra lavoratori. A queste con-

ASILO NIDO

dizioni meglio tutti a casa”. Il rischio secondo il sindacato di maggioranza è che la proprietà firmi accordi sull’occupazione con solo alcuni sindacati escludendo la Fiom Cgil che finora ha portato avanti la battaglia anche chiedendo il fallimento della ditta. Fallimento che la Fiom ha evitato di un soffio chiedendo più tempo per decidere. La situazione è tornata molto difficile dopo che la Fiom ha spiegato che la nuova proprietà deve saldare gli 8 stipendi che alcuni operai avanzano e saldare soprattutto a 22 dipendenti una cifra

complessiva arretrata di spettanze di oltre 250 mila euro. “Si è parlato - spiegano le Rsu - di saldare l’arretrato aggredendo un bene aziendale come uno yacht superlusso invenduto e mai consegnato da 5 milioni di euro. Per questo Pasqualin e Ferretto sono andati in Svizzera per cercare di trovare un accordo con un imprenditore. Lo stesso imprenditore svizzero potrebbe appianare i debiti con i lavoratori e pare voglia entrare in società con Pasqualin e Ferretto. Se così fosse sarebbe opportuno che i lavoratori fossero assunti

a scaglioni nella nuova società tutti 34 e non solo 17“. La paura fra i lavoratori, è che si replichi in miniatura un caso Fiat, cioè in cui saranno firmati accordi sindacali senza la Fiom, sindacato che ha la stragrande maggioranza degli iscritti fra i dipendenti. A.A.

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Mira 9 Sicurezza Sempre più persone disperate rubano nei negozi

Aumentano i furti per necessità L’Ascom ha registrato, nei primi 10 mesi del 2012, un 25% in più dei furti fatti negli esercizi del comprensorio di Alessandro Abbadir

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empre più sono le persone che finiscono nei guai perché trovate a rubare cibarie negli scaffali dei negozi. Un fenomeno noto anche all’Ascom del comprensorio. Le forze dell’ordine e le associazioni dei commercianti hanno registrato infatti nei primi 10 mesi del 2012 oltre un 25% in più i furti fatti nei negozi della Riviera. “I furti per necessità – spiega Adelino Carraro presidente uscente dell’ Ascom della Riviera insieme al nuovo presidente Ennio Materazzo – sono aumentati ad un ritmo impressionante. I negozi più presi di mira

Politica

sono i supermercati, i negozi alimentari, ma anche rosticcerie, frutta e verdura. C’è ancora chi ruba capi di abbigliamento, ma è il settore dei negozi di generi alimentari quello che risente di più di questo fenomeno“. Carraro fa capire che molti esercenti nemmeno denunciano le persone nonostante le scoprano a rubare fra gli scaffali. Per capirci se un tempo i furtarelli di mercanzie erano dai 20 ai 30 all’anno nel 2011, ora sono dai 30 ai 40. Gli autori? Per il 70 % italiani secondo i racconti di tanti commercianti dell’area dei 10 comuni. “Molti commercianti si rendono

conto che a rubare sono dei loro clienti abituali- dicono Carraro e Materazzo. Si scopre che a portare via formaggio prosciutto e salami sono spesso anziani con pensioni da 500 euro al mese, che non ce la fanno ad andare avanti, padri o madri divorziate senza lavoro, giovani disoccupati, e ovviamente anche l’immigrato che però fa fagotto sempre più verso il paese d’origine se vede che qui in Italia la situazione diventa sempre più insostenibile”. I commercianti nella maggioranza dei casi non fanno nemmeno denuncia“. “Le denunce arrivano per lo più quando

lega nord, Stefano deppieri nuovo Segretario

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a Lega Nord di Mira ha eletto il nuovo segretario. Denis Gennari, dopo i 2 mandati previsti dalla statuto, subentra Stefano Deppieri, 54 anni, commerciante di Mira Porte. Deppieri conosciuto ed apprezzato da molti cittadini miresi è stato eletto con voto unanime da parte di tutti i militanti di

Un furto in negozio “i ladri per necessità” vengono scoperti nei supermercati, - specificano dall’Ascom - con dipendenti che agiscono d’ufficio per ordine delle direzioni centrali. Ciò invece non succede quasi mai con il negoziante di quartiere che chiede alla persona scoperta semmai, di non ripresentarsi più in negozio. Sono persone conosciute, infatti, che mai fino ad ora si erano comportate come dei ladri, ma che ora lo fanno perché mancano i soldi”. Spes-

Mira. “Sono felice ed orgoglioso - dice Deppieri - della fiducia dimostrata. Mi aspetta un lavoro duro visto che la Lega Nord deve recuperare credibilità ritornando a parlare ai cittadini. Faremo opposizione costruttiva alla maggioranza grillina di Mira, senza nessun pregiudizio ma eventualmente portando avanti istanze comuni, consapevole del fatto che come cittadini di Mira siamo stritolati dai tagli del Governo Monti e dai danni provocati da 60 anni di amministrazione di sinistra”. Nella se-

so sono le stesse forze dell’ordine nell’area della Riviera e del Miranese che suggeriscono di non procedere con denunce, visto che non si tratta di furti per arraffare e fare soldi. Sull’aumento dei furti è stato chiaro infine in un incontro fatto a Mira il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, che ha parlato di una diminuzione dei reati ma di un sostanzioso aumento dei furti. Fra questi, anche quelli cosiddetti “di necessità”.

rata dell’elezione, c’erano Paolo Pizzolato, segretario provinciale, e Giovanni Furlanetto, Consigliere Regionale, quando è stato eletto il nuovo Direttivo di Sezione. Ne fanno parte Marco Volpi, Luca Sattin, Denis Gennari e Barbara Rustici. Insomma un cambiamento anche ai vertici del Carroccio, dopo il risultato deludente alle comunali. Resta invece ancora confusa la situazione nel Pdl locale in attesa delle primarie che un giorno Berlusconi vuole, e l’altro disdice. A.A.


10 Campolongo Ambiente I cittadini infuriati fanno fare retromarcia al sindaco Campalto

Antenna di Bojon, vince la protesta

neWS Sociale

fondi per i giovani

La Giunta ha preso la decisione per evitare che l’impianto fosse collocato in area privata di Alessandro Abbadir

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novembre è scoppiata a Bojon, la guerra dell’antenna. Il motivo del contendere è stata la decisione del sindaco Alessandro Campalto, presa con una delibera di giunta, di piazzare un’antenna per la telefonia mobile in via Petrarca, nel parcheggio del campo sportivo di Bojon. E’ scoppiata subito la contestazione da parte dei residenti ed esponenti del suo stesso partito. Una contestazione che ha costretto il primo cittadino a fare dietrofront. Campalto ha comunque cercato di spiegare, ma non è bastato. “Questa decisione è la conseguenza di una modifica di un regolamento comunale che a maggio dello scorso anno, – spiega – è stato modificato all’unanimità con il voto favorevole anche del Movimento 5 Stelle. Ho preferito come comune, cedere l’area per l’installazione, per evitare che andasse ad un privato. In questo modo sarà più facile controllare le emissioni con verifiche periodiche”. Il giorno in cui l’antenna 3 - Eriksson doveva essere piazzata è scoppiato il finimondo. La prote-

sta dei residenti una quarantina di persone, di fatto ha impedito che l’antenna fosse collocata. I residenti hanno cominciato a camminare e a correre su e giù per la strada, che è un senso unico, per quasi un’ora, ostacolando l’entrata degli operai, che dovevano collocarla sul basamento. Gli stessi sono stati ostacolati e sono subito venuti a dei diverbi con i residenti. Per evitare liti sono stati chiamati sul posto i vigili urbani. Ma anche in questo caso i residenti si sono messi di traverso sulla strada, impedendo il passaggio dei camion. A questo punto, per evitare il caos, sono arrivati sul posto il sindaco Alessandro Campalto e l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Fanton. “Viste le reazioni della popolazione altamente contrarie al collocamento dell’antenna sopra il quartiere di via Petrarca – ha spiegato il sindaco Alessandro Campalto – siamo intenzionati ad andare incontro alle esigenze dei richiedenti e spostare l’antenna in un altro sito, in una zona insomma con meno densità abitativa”. Resta aperto, però, con

economia ARTIGIANI

lE AZIENDE PUNTANO SUll’APPRENDISTATO

Un’apprendista in un’azienda del comprensorio

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l nuovo regime Iva per cassa e l’apprendistato in azienda”. Questo il titolo del convegno di Informazione – Formazione organizzato dall’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta“ che si è tenuto a Dolo e a cui hanno partecipato decine di aziende della Riviera tantissime dall’area di Vigonovo e Fossò e Campolongo. “In questo convegno – spiega il segretario dell’associazione Franco Scantamburlo – sono state introdotte tutte le più importanti attività relative al nuovo regime di Iva e all’apprendistato illustrandone in particolar modo i vantaggi e le opportunità per le aziende artigiane e le piccole e medie imprese”. Fra i relatori il dottor Vittorio Comerci commercialista dell’Associazione che ha spiegato il nuovo regime Iva per cassa, e il dottor Giorgio Chinellato che ha parlato dell’apprendistato in azienda. “L’Iva per cassa per i soggetti con volume

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L’immagine di una antenna per la telefonia mobile questo cambio di decisione, la questione delle penali da pagare all’azienda che aveva già avviato i lavori con la gettata del basamento di calcestruzzo. Il sindaco ha cercato di bloccare eventuali rivalse. Critico contro l’atteggiamento del sindaco il segretario del Pd di Bojon Antonio Paggiarin.“Questa retromarcia imposta dalla gente al sindaco – spiega il segretario del Pd Antonio Paggiarin – gli sia di lezione. Campalto prima di agire senta la gente. Speriamo che da questa decisione e successiva retromarcia,

La formazione non potrà essere inferiore alle 80 ore medie annue

d’affari sino al massimo di 2 milioni di euro ha trovato attuazione con l’approvazione del recente decreto - ha detto il dottor Comerci. È la prima buona notizia della norma, in quanto il costo e le difficoltà di accesso al credito rendono estremamente oneroso per le piccole e medie imprese, considerare immediatamente esigibile l’imposta addebitata in fattura al cliente. Il nuovo regime decorre dal 1° dicembre 2012 e si sostituisce all’Iva per cassa vigente fino al prossimo 30 novembre per i contribuenti con volume d’affari non superiore a 200.000 euro. Il regime può essere utilizzato per le operazioni effettuate dal 1° dicembre 2012. Possono optare solo i contribuenti, esercenti attività d’impresa, arte e professione, che nell’anno solare precedente hanno realizzato, o in caso di inizio di attività, prevedano di realizzare, un volume d’affari non superiore ad euro 2 milioni”. Importante interesse riscuote la figura dell’apprendista nelle piccole imprese della Riviera soprattutto quelle calzaturiere dell’area ovest, ed edili da Campolongo Maggiore. A maggio 2012 è stato firmato un accordo interconfederale sull’apprendistato nel settore artigianato. “La trattativa interconfederale – ha affermato il presidente dell’Associazione Artigiani della Riviera del Brenta - Confartigianato, Salvatore Mazzocca – si è chiusa positivamente. Ha prevalso la posizione, riguardo la tutela della peculiarità dell’apprendistato nell’artigianato. E’ stata garantita la possibilità di utilizzo di questo tipo di istituto per cinque anni, a salvaguardia delle durate attualmente previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro”. La formazione aziendale non potrà essere inferiore alle 80 ore medie annue. Il piano formativo dovrà essere redatto entro 30 giorni dalla stipula del contratto di lavoro. Ci sarà un bilancio delle competenze formative. Su queste procedure l’Associazione ha attivato uno specifico servizio di accompagno per le aziende che vorranno attestare in maniera certa e sicura l’attività formativa dell’apprendista”. A.T.

non ne derivi un danno erariale all’ente”. Una vittoria completa dei comitati insomma. Gli stessi comitati capeggiati da Mirco Gobbi hanno presenziato in massa al consiglio comunale in Municipio contestando con la loro presenza la scelta del comune di piazzare in quel posto. Hanno poi incontrato il sindaco in una assemblea ad hoc, in cui hanno ricevuto promesse che l’antenna sopra il quartiere di via Petrarca non verrà più collocata. Sono state presentate in comune centinaia di firme.

a Regione mette a disposizione anche a Campolongo somme di denaro a favore dei migliori progetti nel campo del cinema, del lavoro, del volontariato e della musica, proposti da giovani dai 15 ai 35 anni. C’è la possibilità di avviare una nuova attività imprenditoriale, realizzare la sceneggiatura di un film, realizzare un brano musicale in omaggio ad un gran poeta veneto e creare iniziative solidali a favore della propria comunità, e per quest’ultimo progetto il Comune si propone come capofila Per informazioni sulle modalità di partecipazione e sulle scadenze (diverse a seconda dei bandi), si possono consultare le bacheche telematiche del comune. Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio cultura telefonando allo 049/5849134 o inviando una e-mail: enzo.tramonte@ comune.campolongo.ve.it

AFFARI PUlITI GIARDINO DEllA lEGAlITà L’inizio dei lavori

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’ stato dato il via ufficiale a novembre, al cantiere dei lavori per realizzare il progetto di Affari Puliti chiamato “Il Giardino della Legalità”: ritorno alla società civile, famiglie e bambini dell’area verde dell’immobile sequestrato alla Mala del Brenta. Il recupero dell’immobile sequestrato è stato promosso in collaborazione con il Comune di Campolongo Maggiore, la Nazionale Cantanti e Veneto Agricoltura e dai Collaboratori Speciali, Stampa Veneta Insieme. Durante la presentazione sono intervenuti il sindaco Alessandro Campalto, Marino Milani, presidente di Affari Puliti, Salvatore Mazzocca, presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese “Città della Riviera del Brenta” e Giorgio Volpato, presidente di Stampa Veneta Insieme. Con l’occasione è stato presentato nei dettagli il progetto - tecnico denominato “Mettiamoci una pietra sopra e … non solo” realizzato dall’architetto Maurizio Spezzati di Campolongo. Significa-

tivo esempio di riconfermata collaborazione è stata la consegna dalle mani di Mazzocca a quelle di Milani, di un assegno pari a 2.000euro. L’importo è uscito dalla raccolta fondi per il Giardino della Legalità maturata grazie alla Cena Gala, di tarda estate, promossa dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Città della Riviera del Brenta a Villa Widmann a Mira. Con l’ occasione il sindaco ha segnalato l’idea di destinare il Giardino a privati ed associazioni interessate ad attività di servizio sociale come pet terapia, centri estivi in collaborazione con Libera, orto terapia, spazi per esibizioni ed esposizioni artistiche. La mattinata di presentazione si è conclusa con l’auspicio di tutti i presenti di ritrovarsi nella futura area verde del Giardino della Legalità che, insieme ad Affari Puliti, si sta proiettando a diventare per Campolongo, la Riviera del Brenta, la Saccisica e tutto il Veneto, un riconosciuto simbolo dell’antimafia sociale. S.H.


Pagina a cura dell’amministrazione comunale

iniZiati i laVori di coStrUZione della nUoVa ScUola di campolonGo

Al via i lavori di costruzione della nuova scuola elementare di Campolongo Maggiore. Ad inizio ottobre è stato aperto il cantiere, come prevede il contratto stipulato tra il Comune e la ditta ITI Impresas Generale Spa di Modena, a cui sono stati affidati i lavori. Il nuovo edificio scolastico, sorgerà ad est del campo da calcio, in un’ampia area a cui sarà possibile accedere da via Casolo, che con l’occasione sarà completata nel tratto oggi mancante, permettendo così la percorribilità da via Roma a via Veneto e viceversa. I parcheggi di lottizzazione esistenti consentiranno di dare adeguata risposta alle esigenze dei genitori che accompagneranno i loro figli a scuola con i mezzi privati, mentre l’area

imU: aliQUote, aGeVolaZioni, come paGare. Le aliquote definitive per l’anno 2012 sono state approvate dal Consiglio Comunale con la delibera n. 20 dello scorso 28 maggio. La delibera fissa inoltre allo 0,96% l’aliquota IMU per le seconde case, per gli altri tipi di immobile e per i terreni. Aliquota allo 0,55% per l’abitazione principale e sue pertinenze, prevedendo nel contempo una serie di agevolazioni: • aliquota dello 0,40% per gli anziani e i malati che vivono nelle case di cura, • aliquota agevolata dello 0,40% per proprietari invalidi civili al 100%, o proprietari che risultano avere all’interno del nucleo familiare disabili al 100%; • aliquota agevolata dello 0,40% sull’abitazione principale anche per coloro che risultano avere un valore ISEE del nucleo familiare inferiore a € 7.500,00; La quota da destinare allo Stato è rimasta fissata allo 0,38%. Per agevolare i cittadini nel calcolo dell’importo dovuto, sul sito www.comune.campolongo.ve.it è a disposizione un apposito programma. Il termine per il pagamento dell’ultima data è stato fissato per lunedì 17 dicembre 2012. ATTENZIONE. Poiché a breve il Governo potrebbe assumere nuove disposizioni in merito alle modalità e ai termini di pagamento, si consiglia di controllare eventuali aggiornamenti sul sito www.comune.campolongo.ve.it.

INIZIA IL PROGETTO DI PUBBLICA UTILITA’

di pertinenza del plesso scolastico sarà destinata a verde, con la posa di piante ornamentali e ad alto fusto e sarà adeguatamente attrezzata per le attività esterne e ricreative. L’edificio scolastico, che si sviluppa su un unico piano sarà realizzato con la tecnologia più avanzata e rispondente ai moderni criteri didattici. L’ambiente interno avrà grandi spazi molto luminosi in virtù della consistente superficie vetrata, che alleggerisce la struttura del fabbricato. L’andamento ondulato del tetto della scuola, infine, darà movimento all’edificio che si sviluppa su due elementi tenuti insieme dall’atrio d’ingresso. Nell’edificio sono dislocate 8 aule che accoglieranno le singole classi e 2 aule per le attività in comune, una piccola palestra con chiusura mobile, una biblioteca e una sala mensa. Tutti gli spazi rispondono pienamente ai parametri didattici che la legge prescrive (rapporto alunni superficie, luminosità, ecc.) e a quelli igienico-sanitari e di sicurezza. I materiali usati sono all’avanguardia, come pure l’impiantistica, che prevede, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento, l’impianto a pavimento diviso aula per aula, in modo

DAL PROSSIMO ANNO NUOVO ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI COMUNALI Dal prossimo anno anche gli uffici comunali del Comune di Campolongo Maggiore, come quelli di gran parte dei Comuni della Riviera del Brenta, osserveranno l’orario di apertura su cinque giorni, con la chiusura al sabato. L’Amministrazione Comunale ha infatti deciso di uniformarsi riorganizzando i propri servizi, nell’intento di essere più vicino ai cittadini aumentando gli orari di apertura al pubblico degli sportelli, che saranno così aperti anche il giovedì pomeriggio fino alle 19, con un aumento settimanale dalle attuali 165 ore alle future 218 ore. In questo modo chi verrà in Municipio troverà sempre tutti gli uffici aperti, e potrà rivolgersi a chi di interesse con evidenti risparmi di tempo. Novità anche per quanto riguarda il ricevimento del sindaco, che sempre per facilitare l’incontro con i cittadini ha deciso di trasferirsi, il sabato mattina, presso la Biblioteca di Bojon. E dunque dal prossimo anno chi vorrà parlare con gli amministratori potrà farlo anche a Bojon, il sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 in Biblioteca. Insomma, come recita lo slogan, vicini ai cittadini per un comune più bello e vivibile.

Anche quest’anno è stato approvato da parte della Regione del Veneto il progetto di pubblica utilità presentato dai servizi sociali di Campolongo Maggiore. Il progetto ha sia una valenza sociale, in quanto verranno impiegate 6 persone disoccupate e prive di alcun ammortizzatore sociale indicate dai servizi sociali, sia una ricaduta positiva per la collettività in quanto i lavoratori svolgeranno attività di pulizia delle caditoie stradali e manutenzione del verde pubblico. Si confermano quindi gli sforzi di questa Amministrazione Comunale nell’adottare tutte le iniziative utili ad attenuare il dramma della perdita del lavoro, e ad attrarre le possibili risorse economiche messe a disposizione da altri enti per destinarle a questo scopo, a vantaggio dei cittadini di Campolongo.

da consentire l’ottimizzazione dei consumi energetici. In caso di rottura si potrà intervenire nella sola zona del guasto senza interrompere la continuità del servizio di tutta la scuola. L’energia è prodotta da pannelli solari che saranno collocati sul tetto del fabbricato tramite la posa di elementi nastriformi e non rigidi, tali da seguire l’andamento ondulato della copertura. Inoltre sono stati previsti specifici interventi di adeguamento della struttura ad una classe sismica superiore a quella prevista dalla attuale normativa, in modo da mettere in assoluta sicurezza le persone e gli ambienti qualora si dovessero verificare fenomeni come quelli che abbiamo purtroppo subito la scorsa primavera. Insomma, alla fine, avremo una gran bella scuola moderna, sicura e al passo coi tempi, che sarà dotata delle migliori e più recenti tecnologie informatiche e dei più aggiornati strumenti didattici: non solo computer, ma anche lavagne interattive multimediali (LIM), connessioni di rete in ogni classe e possibilità di accesso ad internet. In tempi economicamente difficili come quelli attuali, realizzare un’opera come questa per il nostro Comune comporta uno sforzo enorme. Se non si fosse perso tanto tempo in discussioni improduttive, oggi avremmo già la scuola realizzata e l’impegno economico sarebbe stato molto meno pesante per il nostro Comune. Oggi grazie alla determinazione di questa Amministrazione i lavori sono finalmente partiti.

ancora aSSieme. nUoVa moStra d’arte in mUnicipio Ancora Assieme.

Questo è il titolo della nuova mostra d’arte che sarà allestita prossimamente presso la sala consiliare del municipio a Campolongo Maggiore. E’ un’occasione per rivedere le opere di tre noti artisti del nostro territorio: Stefano Baschierato, Angelo Maron e Lucio Zatti. Stefano Baschierato, morto nel luglio del 2000, ha lasciato nei nostri paesi un forte ricordo (monumento ai caduti di Liettoli, statua della rotonda vicino al cimitero di Campolongo e altre), grazie alle sue opere vicine alla civiltà contadina e alla vita dei nostri paesi. Un vero racconto dei tempi di una volta quando si viveva a contatto con la natura e gli animali. Angelo Maron, pittore ottantenne di Pontelongo, le cui opere sono caratterizzate da sempre da un tratto espressionistico e dall’uso di materiali non abituali come il sacco di juta che diventa forma espressiva. Lucio Zatti, nostro concittadino, autore del monumento ai caduti di Campolongo Maggiore e, per restare nella nostra zona, gli altorilievi eseguiti per il santuario della Madonna delle Grazie di Piove di Sacco. Ama tradurre in arte tutte le tematiche che riguardano la figura umana con opere in bronzo, pietra ed ceramica. Continua in questo modo l’iniziativa di utilizzare degli spazi non convenzionali per mostre d’arte, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla fruizione dell’opera frutto del talento artistico di persone, che sono espressione del nostro territorio.

Vicini ai cittadini per Un comUne più bello e ViVibile


12 Campagnia Lupia Territorio Straordinaria scoperta del gruppo Ristar finanziato da sponsor locali

Un santuario di epoca romana a Lova di Alessandro Abbadir

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na scoperta sensazionale a Lova di Campagna Lupia: un santuario di epoca romana ampio 30 metri per 45 metri a pochi passi dalla laguna e lungo l’antico alveo del Medoacus (Brenta). Il santuario, è un recinto sacro a cielo aperto, sorto a ridosso di un sito preesistente di cultura paleoveneta. Per quello che è stato trovato sarà creato un museo ad hoc proprio a Lova. Ma di cosa si tratta? Si tratta di un complesso architettonico che sarebbe stato costituito da diversi edifici, porticati aperti su una corte centrale interna e affiancati da uno spiazzo. La scoperta è stata fatta dalla campagna di scavi voluta dal comune di Campagna Lupia insieme con la Soprintendenza dei Beni Archeologici del Veneto e l’associazione Ristar Veneto Onlus e tanti sponsor locali. A spiegare cosa si è scoperto ad ottobre sono stati direttamente il soprintendente, il dottor Alessandro Asta, e il direttore degli scavi, il dottor Rosario Salerno. Ad aiutare i tecnici anche molti volontari dell’associazione archeologica Mino Medoacus che hanno da anni le conoscenze giuste in questo settore. ”A Lova – ha spiegato il soprintendente - sono frequenti da tempo i ritrovamenti archeologici nella zona che si trova ad ovest del fiume Cornio, ai margini della Laguna di Venezia. Ritrovamenti che avevano spinto la soprintendenza archeolo-

La costruzione è stata utilizzata dal II secolo a.C. al I secolo d.C. Trovati bracciali in bronzo gica del Veneto ad effettuare una serie di prime indagini conoscitive di tipo geofisico fin dal 1990”. Il direttore dello scavo va ancor più nel dettaglio della scoperta. “A questo primo intervento a partire dal 1991 e fino al 1998 – dice Salerno – sono seguite poi diverse campagne di scavo. L’ultima durata tre settimane ad ottobre di quest’anno, ha rilevato l’esistenza di un complesso architettonico monumentale di notevoli dimensioni. Sulla base dei reperti rinvenuti in particolare di bronzetti figurati riferibili a stipi votive, questo complesso è stato riconosciuto come un luogo di culto attivo fra il II secolo a.C e il I a.C”. All’esterno dell’area sacrale a pianta rettangolare e con un porticato sono state individuate delle fosse, legate ad una fase di seppellimento rituale. Fosse contenenti concentrazioni di ossa di animali, ceramiche frammenti di collante dei bracciali di bronzo. E’ stato rinvenuto anche un monolito di calcare finemente decorato e i resti di un pozzo di epoca romana. “Questo santuario di chiara origine romana – ha spiegato il direttore

Si tratta di un recinto sacro a cielo aperto, sorto a ridosso di un sito preesistente di cultura paleoveneta

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degli scavi – era posto alla foce di uno dei rami del Medoacus, l’antico Brenta, ed è certamente da porre in collegamento con il capoluogo del comprensorio dell’allora città di Patavium ora Padova“. Entusiasta della scoperta il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri che annuncia che i reperti fin dall’inizio del prossimo anno saranno collocati all’interno dell’ex scuola elementare di Lova in viale San Marco. “Si tratta di una scoperta importante – dice – per questo siamo pronti a realizzare nell’ex scuola elementare di Lova un museo che raccolga questi reperti. Reperti che andranno adeguatamente catalogati e conservati”.

opo la crisi il rilancio. La Prearo Lampadari dopo l’accordo trovato con i sindacati, vede un futuro più roseo. La titolare, Valentina Prearo ha spiegato le strategie dopo la crisi. “Abbiamo investito – ha detto – sulla realizzazione di un sito on line molto specializzato, e ad accordi con mobilieri di tutta Italia. Il nostro è un prodotto artigianale e industriale di altissima qualità. Abbiamo accordi in essere per importanti progetti di illuminazione di palazzi e castelli con gli architetti della casa reale spagnola, principi sauditi e magnati dell’energia russi”. Ci sono già ordinativi per grosse realtà economiche della Corea e del Giappone. Questo restyling alla Prearo Lampadari è potuto avvenire modificando completamente il target di riferimento come clientela, molto elevato, cioè di lusso ed extralusso. La situazione della Prearo Lampadari, che si trova a Lughetto di Campagna Lupia, era fino ad ora preoccupante. Dall’ottobre del 2011 i dipendenti si sono ridotti da 25 a 16. A settembre è stato siglato un accordo che prevede la cassa integrazione straordinaria a rotazione per tutto il personale dipendente. Gli operai saranno saldati entro Natale. Nel 2013 tutti torneranno al lavoro. A.A.


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Comune di Campagna Lupia Venerdì 14 dicembre 2012 ore 10.30 - 1a Festa dell’Albero

Sabato 22 dicembre 2012 ore 14.00 - La Scuola in Festa ore 20.30 - Saggio natalizio delle associazioni sportive

Domenica 23 dicembre 2012 Esercizio Macchine Agricole

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14 Camponogara Sociale Una svolta dopo la bufera dei mesi scorsi

La casa di riposo si farà

Avrà le dimensioni di un piccolo ospedale: 120 posti letto per i disabili gravi e altri 30 per i non convenzionati di Roberta Pasqualetto

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a casa di riposo di Camponogara si farà. Con l’inizio dell’anno nuovo si cominceranno i lavori per la realizzazione della struttura bloccati a causa del sequestro dell’area, e che vedrà processati alcuni impiegati dell’ex amministrazione comunale. Secondo l’accusa l’ex sindaco Desiderio Fogarin e due tecnici comunali avrebbero violato le norme del Piano di assetto territoriale intercomunale, in cui si prevede che la pianificazione urbanistica approvata conservi efficacia unicamente per le parti compatibili del Piano regolatore del Comune al Pati. Inoltre, i tre, avrebbero violato anche le norme che impongono ai dipendenti pubblici l’obbligo di evitare situazioni di incompatibilità e agli amministratori pubblici l’obbligo di astensione dalla discussione e dall’approvazione di delibere in presenza di un interesse proprio o di quello di parenti. Comunque, gli ultimi fatti riguardanti l’approvazione del progetto e della variante sono in via di ultimazione, infatti, il 2 ottobre scorso è

stata fatta l’ultima conferenza servizi decisori con tutti gli enti che hanno interessi su quest’ultima: la Provincia di Venezia, il Comune e la Regione Veneto (direzione servizi sociali) che hanno mandato i loro pareri. Questa conferenza servizi ha approvato il Pati (piano assetto del territorio e piano intervento) approvando le varianti e il progetto. Ogni ente ha dato parere favorevole, e il progetto definitivo è stato pubblicato; sarà poi ratificato in consiglio comunale probabilmente a dicembre. “Il progetto è già esecutivo – dice Gianpietro Menin sindaco di Camponogara – la ditta proprietaria darà il via ai lavori. Per quanto riguarda i problemi legati all’amministrazione precedente io non entro in merito, il mio interesse è stato quello di supportare l’iter perché la questione si risolvesse prima possibile, mi sono interessato solo al fatto che si sbloccasse la parte urbanistica”. Il cantiere è stato chiuso prima che iniziassero i lavori, le murature non sono mai partite ma se consideriamo che il distretto

sanitario e la caserma di polizia, nello stesso comune, sono stati realizzati in un anno c’e da sperare bene per la fine del 2013. La casa di riposo avrà le dimensioni di un piccolo ospedale: 120 posti letti per i disabili gravi e altri 30 posti dedicati ai non convenzionati; inoltre ci sarà una mensa interna e le palestre per la riabilitazione. La struttura, tra medici e personale vario, porterà un centinaio di posti di lavoro nel comune di Camponogara; risorsa fondamentale in un momento come questo dove il lavoro scarseggia. Il sindaco Menin

crede moltissimo nella casa di riposo vista la situazione attuale dell’economia e vista l’età degli abitanti e crede che servirà ancora di più per il futuro. La realizzazione della struttura comprende anche altri lavori: la messa in sicurezza di via Premaore con la realizzazione del marciapiede e la sistemazione dell’illuminazione. Un’opera che collegherà la casa di riposo al centro del paese. Tra i lavori già eseguiti è stata sistemata l’idraulica della zona e lo scavo dei fossi. Grazie ai quali quest’area non è più andata sottoacqua.

neWS Bilancio

arrivano Soldi dal governo

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l comune di Camponogara è un comune virtuoso e porta a casa 670mila euro dal governo Monti. Di cosa si tratta? Di un contributo straordinario che ha premiato il Comune guidato dal primo cittadino Gianpietro Menin. In sostanza il Comune, attraverso l’assessore al Bilancio Antonio Fusato e alla responsabile del settore finanziario Sandra Mozzato, hanno ceduto allo Stato dei maggiori margini sui limiti del patto di stabilità che si verranno a creare entro dicembre 2012 in seguito alla cessione delle reti gas. Tutto questo per un importo di circa 750mila euro che però, non potrebbe essere speso dal Comune, in quanto finirebbe in conto capitale ed entrerebbe a far parte del nuovo esercizio finanziario. Con la richiesta al governo grazie alla nuova legge introdotta, Camponogara è riuscito ad allargare il patto di stabilità. Una scelta che può fare da battistrada a molti Comuni del Veneto che hanno le casse comunali con soldi che non possono spendere. A livello nazionale va ricordato, che sono stati stanziati circa 500 milioni che però, per il momento, sono stati richiesti da pochissimi enti comunali. R.P.


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16 Approfondimento Territorio Dopo le recenti piene dei fiumi del comprensorio i comuni hanno fatto il punto

Rischio idraulico, resta ancora la paura L’Idrovia, se venisse portata alla classe V scongiurerebbe, con 400 metri cubi al secondo di portata, le esondazioni del Brenta e del Bacchiglione di Antonio Tosi

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6 e 27 settembre 2007, novembre 2010, date che resteranno per sempre impresse nella memoria di molti cittadini della Riviera del Brenta. L’enorme quantità d’acqua caduta in quei giorni di cinque e due anni fa ha messo a nudo tutta la fragilità del sistema idrogeologico del territorio rivierasco, causando le esondazioni del Brenta e del Bacchiglione, con danni ingenti a colture, abitazioni, strade, edifici pubblici. E tanta paura tra la gente. E anche quest’anno la paura è stata tanta a ottobre e novembre, anche se la conseguenze sono state meno evidenti. Fenomeni meteorologici violenti si sono ripetuti anche di recente, trovando impreparata un’area dall’inestimabile patrimonio storico-ambientalistico che però è ancora oggi una zona da bollino rosso per quanto riguarda il rischio idraulico, soprattutto a causa dell’eccessiva cementificazione ma anche per reti fognarie e canali di scolo che andrebbero riammodernati e resi più efficienti. E allora, come si sono mossi negli ultimi tempi i Comuni della Riviera del

Brenta per la salvaguardia del territorio? L’adozione di un Piano delle Acque è stato il primo importante passo per dotarsi di uno strumento utile a definire le criticità dei collettori consortili e delle reti di fognatura bianca. Tra i primi ad adottarlo sono stati i Comuni di Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia: “proprio quest’anno, in collaborazione con il Consorzio Bacchiglione-Brenta, abbiamo completato gli interventi previsti dal Piano delle Acque per prevenire il rischio legato alle precipitazioni intense – spiega il sindaco di Fossò Federica Boscaro –. Purtroppo non abbiamo né risorse né titolo per interventi più strutturati, cosa che invece spetta alla Regione Veneto, che dovrebbbe capire che è necessario attivarsi in tempi celeri per tutelare i beni e le persone che nel nostro territorio sono in serio pericolo”. Anche il Comune di Dolo ha completato le tappe, nel 2011: “‘Abbiamo mappato la rete scolante di tutto il territorio comunale – ha fatto sapere l’assessore all’Ambiente Alessandro Ovizach –. Il Piano delle Acque dovrà però essere

utilizzato, aggiornato e integrato costantemente, dato che territorio e ambiente, così come gli stessi eventi meteorici, cambiano con una velocità sempre maggiore”. Anche i comuni di Campagna Lupia e Campolongo hanno adottato questo importante strumento, mentre c’è ancora qualche problema con il comune di Mira il più popoloso del comprensorio. Tra gli altri Comuni dell’area, Pianiga ha già redatto il Piano, mentre è in fase di approvazione quello di Vigonovo. Resta un problema anche la manutenzione delle rive del Naviglio del Brenta aggredite da piene e dal moto ondoso dei battelli turistici, i Burchielli. Le sollecitazioni al Genio Civile sono continue. Questo è il massimo che possono fare i singoli Comuni. Per mitigare le ondate di piena del Brenta e del Bacchiglione serve però di più, e qui i sindaci sono concordi: bisogna completare l’Idrovia Padova–Venezia, come da molto tempo predica l’ingegnere Luigi D’Alpaos, ordinario di Idraulica all’Università di Padova. L’Idrovia, già realizzata per il 65% del totale negli

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L’idrovia di Mira anni ‘70-’80, se venisse portata portata alla classe V scongiurerebbe con i suoi 400 metri cubi al secondo di portata, le esondazioni del Brenta e del Bacchiglione, a cui si collega tramite il Piovego e canale Scaricatore, ridimensionando di conseguenza il rischio allagamenti. “Da tempo il nostro Comune è tra i più accaniti sostenitori del completamento dell’Idrovia Padova-Venezia – spiega il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato.

Dobbiamo però attendere ancora una volta i tempi della Regione, che ha commissionato uno studio di fattibilità e ora sembra lo stia valutando. Quello che è certo è che bisogna fare presto, altrimenti i nostri sforzi serviranno a poco”. E qui i sindaci chiamano in causa la necessità di un percorso congiunto e concertato tra Regione Veneto-Genio Civile, Provincia di Venezia, Consorzi di Bonifica, Ulss13, Veritas, Protezione Civile e Comuni.

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Buone Feste

nteressanti iniziative nelle scorse settimane del comitato “Brenta Sicuro”. Il comitato ha organizzato una assemblea pubblica a Campolongo Maggiore sulle condizioni attuali delle rive fiume del Brenta. Un convegno dal quale è emerso che per sistemare le rive del fiume Brenta, ci vorrebbero circa 20 milioni di euro che non ci sono. “Il nostro comitato è nato da poco - spiega il coordinatore Claudio Giraldo vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica dell’area della Riviera del Brenta sud sulle problematiche del principale corso d’acqua dei nostri territori. Un fiume, il Brenta, che ha visto verificarsi negli ultimi anni pericolose frane e smottamenti degli argini e il rischio di cedimenti di fronte a piene consistenti. Per non avere risultati simili a quelli dell’alluvione del 1966 che sommerse Liettoli e Campolongo bisogna fare investi-

menti importanti in quest’area in sicurezza idraulica”. Il Comune di Campolongo con il sindaco Alessandro Campalto si è fatto capofila di una quindicina di enti locali del padovano e del veneziano e per questo voluto un incontro in comune. L’incontro ha visto come moderatore l’architetto Antonio Draghi, ex candidato sindaco del centrosinistra a Vigonovo. Il comitato accoglierà le istanze della popolazione recependo quelle più utili che poi saranno girate a Comuni e soprattutto a Genio civile e regione. Fra le altre iniziative del comitato c’è stata una mostra, fotografica e di documenti, nella sala consiliare di Campolongo. La mostra è stata dedicata alle alluvioni degli ultimi cento anni: dal 1905 a oggi. C’è stato anche un presidio di attivisti del comitato per ricordare l’anniversario della tragica alluvione del 1966. A.A.


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18 Cultura

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Appuntamenti Gli incontri nel comprensorio da non perdere questo mese

Cultura, un dicembre pieno di eventi I

Pittura a Mira

arti di natale

l Gruppo Forma & Colore, in collaborazione con il Comune di Mira, in occasione della tredicesima edizione di “Arti di Natale,” presenta, a Villa Contarini dei Leoni “Natività. La Grande Pala”: un’unica opera realizzata dalle mani di 16 artisti del gruppo. 19 tele, interpretando l’evento della Natività, cucite assieme nel vertiginoso allestimento del direttore artistico Dipriori, realizzano un gigantesco puzzle di 25 metri quadrati. Pittura e fotografia, creando singolari giochi di armonie e contrasti, consegnano al pubblico una serie di messaggi che, ricomposti nella Grande Pala, omaggiano il rinnovarsi della vita attraverso la contemplazione della nascita del Bambino. Completano il percorso una scultura in legno ed una serie di presepi. Le modalità di realizzazione saranno raccontate da un back stage fotografico e da un video. La guida alla mostra sarà proposta in occasione della vernice dell’evento, sabato 8 Una scena dello spettacolo “Una testa piena di farfalle” dicembre alle ore 16.30, La Grande Pala sarà re, perché trasformarono il convento in uno temente di grandissima attualità perché il visitabile dal 5 al 16 dicembre 2012: tutti i spazio di contestazione, di dissacrazione ruolo della donna, non è poi così evoluta giorni 15 - 18; nei giorni festivi ed il giovedì andei dogmi religiosi e della cultura maschile, vista la sua mancanza nel mondo della che al mattino, 10 - 12.30. Artisti protagonisti con un fervore culturale impensabile per l’u- politica e dell’imprenditoria, in contrasto dell’evento: Paolo Baroni, Guglielmo Barbetti, niverso femminile dell’epoca. L’Inquisizione e nonostante tutta la lotta del Novecento, Stefano Bettin, Sonia Bevilacqua, Alfredo Ca  cercò in tutti i modi di ristabilire un ferreo molte altre, si legano ancora all’immagine stellani, Dipriori, Desirè Favero, Sergio Gavin, controllo sul convento, ma le Clarisse resi- di donna oggetto nel mondo dello spettacoMaria Lazzarini, Gianni Libralesso, Beatrice stettero peranni, facendosi beffe del potere lo. L’autrice Marta Cuscunà, nel 2009, si è Pilotti, Gianni Rasa, Annamaria Salvadori, Pamaschile e creando un’alternativa sorpren- aggiudicata il “Premio Scenario Ustica” con trizia Salvalaggio, Mario Scantamburlo, Simo “È bello vivere liberi!”, uno spettacolo con dente, per una società in cui le donne erano  ne Semenzato, Alberto Varagnolo, Giovanna S.H. escluse da ogni aspetto decisionale politico, lo stesso filo conduttore della Resistenza Zabeo. _____________ economico e sociale. L’argomento è eviden- femminile.

Giovedì 13 dicembre, Vasco Mirandola al Teatro Dario Fo di Camponogara con “Una testa piena di farfalle” di Roberta Pasqualetto

N

el mese di dicembre si terranno una serie di appuntamenti nella Riviera del Brenta, tra conferenze e spettacoli teatrali. Centro studi Riviera del Brenta e Legambiente organizzano due appuntamenti dedicati al territorio: quello di dicembre si terrà venerdì 21 ed è dedicato ad Antonio Gramsci e ai 75 anni dalla sua scomparsa. L’appuntamento è curato da Davide Zuin ed è dedicato alla figura di Antonio Gramsci, intellettuale, politico, giornalista, linguista e critico letterario italiano. I suoi scritti, nei quali studiò e analizzò la struttura culturale e politica della società, sono considerati tra i più originali della tradizione filosofica marxista. Uno dei suoi contributi principali fu il concetto di egemonia culturale, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l’obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso. L’appuntamento si terrà alle 20.30 e con ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. Per gli appassionati di tea-

tro ci sono due spettacoli: uno al Dario Fo di Camponogara e l’altro a Villa dei Leoni a Mira. Al teatro Dario Fo di Camponogara, giovedì 13 dicembre, alle ore 21, Vasco Mirandola presenta Una testa piena di farfalle. Un signore stralunato si lascia andare a sfoghi umorali, medita sulla vita, l’amore, la morte, l’aldilà, l’aldiquà. Ma il senso si prende gioco di lui, si nasconde, le parole si staccano dalle cose, si perdono, i ragionamenti vanno alla stessa velocità delle sinapsi che fioccano nel cervello e poco dopo sono sparite. Un monologo in equilibrio tra comicità e nevrosi, uno strampalato fantasticare che sfiora i confini del surreale ma con poesia, in un turbinio che lascia a terra e nell’aria briciole di umanità. Nel teatro di Villa dei Leoni a Mira, sabato 15 dicembre alle 21, Marta Cuscunà presenta La semplicità ingannata. Lo spettacolo racconta una vicenda ambientata nel Rinascimento e più precisamente nel convento Santa Chiara di Udine. Le monache del tempo attuarono una forma di Resistenza unica nel suo gene-

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Messaggio pubbliredazionale

“Durante l’attività annuale le    Pro Loco hanno proposto, e stan  _______________   no proponendo, molteplici mani _______________      festazioni, feste e sagre per risco    _______________ _______________ prire le tradizioni della Provincia    di Venezia; sono iniziative basi  lari per mantenere cultura, iden TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE, TERMOCAPPOTTI CERTIFICATI,   tità, origini a stretto legame con e vi da appuntamento alle tante MARMORINI E STUCCHI IN CALCE, PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI IN RESINA “la propria terra”, per rafforzare  lo spirito di appartenenza”. manifestazioni che si terranno nei mesi di dicembre e gennaio. Terra affascinante e unica come  quella veneziana... Roberto Gallorini “La provincia di Venezia è un Presidente Consorzio del Decumano territorio ricco di cultura, arte, creatività; la terra affascina con Assessore provinciale Lucio Gianni i suoi prodotti agroalimentari e orticoli. E’ una terra ricca di Assessore provinciale Lucio persone che amano il proprio la1-2 dicembre 1°gennaio Gianni, lei è l’assessore alle voro e si ingegnano per renderla Mostra del Radicchio a Santa Maria di Sala Capodanno ibernista Lido di Venezia attività produttive e alle Pro speciale e irripetibile: siamo la 8 dicembre 5 gennaio Loco; come sta procedendo il prima provincia turistica delMercatino Natalizio a Salzano Panevin a Scorzè la penisola! I nostri uomini e le suo lavoro in sinergia con tutte nostre donne quando vanno al di 8-9 dicembre 5 gennaio le Pro Loco veneziane? “Le Pro Loco rappresentano là, quando vanno oltre, quando Mercatini di Natale a Noale Pirola Parola a Noale l’anima popolare, quella vera vanno al sodo, quando amano 9 dicembre 6 gennaio e genuina, si stanno impegnan- profondamente la propria terra, Botteghe e Sapori a Scorzè Raduno e corsa delle befane a Salzano do tantissimo per la promozione il proprio territorio, la NOSTRA 22 dicembre 6 gennaio storia... ecco che allora offrono enogastronomica e turistica e anche tempo libero, capacità, Il Filò a Cappelletta di Scorzè Corsa dea befana a Lido di Venezia nell’ambito della riscoperta delle tradizioni e della riqualificazione conoscenze e professionalità per 23-26-30 dicembre e 6 gennaio 13 gennaio &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( Via Don A. Marinello, 17 culturale... sono soddisfatto del la promozione... allora entrano a La casa delle fiabe e il Giardino incantato Festa del CAMPONOGARA (VE)Radicchio a Mirano cell 347 5719857 loro operato”. Come si sta con- far parte della Pro Loco!... sono &$03212*$5$ 9( 17 f a Via x 0 &$03212*$5$ 9( 4Don 1 . 5 1A. 5 &$03212*$5$ 9( 9Marinello, 308 a S. Maria di Sala la Pro Loco!”. Via Don A. Marinello, 17 cludendo questo 2012? carraipierfilippo@inwind.it

Il CONSORZIO DELLE PRO LOCO  DEL DECUMANO Augura a tutti i lettori___________ un Buon Natale, un felice anno nuovo

MIRANO, NOALE, SALZANO, SANTA MARIA DI SALA, SCORZE’ SPINEA, MARTELLAGO, LIDO/PELLESTRINA

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___________ ___________ cell. 347 5719857 • fax 041 5159308 ITALIA ___________ ___________ carraipierfilippo@inwind.it

&$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( cell 347 5719857 f a x 0 4 1 . 5 1 5 9 3 0 Via 8 Don A. Marinello, 17 carraipierfilippo@inwind.it cell 347 5719857 &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( f ax041.5159308 ITALIA Via Don A. Marinello, 17 carraipierfilippo@inwind.it Via Don A. Marinello, 17 cell 347 5719857 ITALIA cell 347 5719857 f a x 0 4 1 . 5 1 5 9 3 0f 8a x 0 4 1 . 5 1 5 9 3 0 8 carraipierfilippo@inwind.it carraipierfilippo@inwind.it ITALIA ITALIA

CONSORZIO DEL DECUMANO Sede: Palazzo della Loggia - Piazza Castello, 55 - 30033 Noale (VE) tel. 041 432433 fax 041 5702138 - e-mail: gallorini.roberto@tin.it



20 2

PROVINCIA

VIAGGIO IN

VENEZIA

Infrastrutture ed interventi Il punto della situazione in provincia di Venezia per il 2013

La crisi rallenta le grandi opere Inaugurato il casello di Meolo – Roncade sulla A4. Veneto City al via nel 2014 di Alessandro Abbadir

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randi opere in provincia di Venezia, il 2013 con la ripresa eco- programma, continueranno anche per il 2013 a gran ritmo, i cantieri nomica dovrebbe essere l’anno della ripartenza. Sul tavolo ci del Mose a Venezia. Sempre nel comune lagunare c’è in cantiere sono grandi opere come l’elettrodotto Dolo-Camin, la Romea la ristrutturazione dell’ex Ospedale al Mare. Nel complesso dell’ex Commerciale, l’idrovia Padova-Venezia, la camionabile, l’alta veloci- nosocomio del Lido nel 2013 si faranno le bonifiche delle aree inquità nel territorio del Veneto Orientale e Veneto City fra Dolo e Pianiga. nate. Per l’Hotel Des Bains si attende l’inizio dei lavori di ristrutturaNel frattempo è stato inaugurato lo scorso ottobre il casello di Meolo zione per trasformarlo, con 58 residenze alberghiere assistite dagli Roncade, prima opera del progetto terza corsia. Erano presenti il 80 ai 300 metri quadri di dimensioni, più quattro ville nel parco. presidente di Autovie Venete Emilio Terpin, l’assessore regionale alle Già assegnato anche l’appalto, ma il cantiere non è ancora partito infrastrutture del Veneto Renato Chisso, il Commissario per l’emer- ma nel 2013 prenderà il via. Sulle opere infrastrutturali Veneto City genza in A4 Riccardo Riccardi, i presidenti delle Regioni del Veneto partirà solo nel 2014. E’ in corso infatti la pianificazione urbanistica Luca Zaia e del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo. “E’ un’opera che porterà alla presentazione del Pua (piano urbanistico attuativo) importante per tutti, segno della capacità progettuale e realizzati- entro giugno 2013. Toccherà poi ai Comuni di Dolo e Pianiga analizva di questo nostro nord est- ha detto il presidente della Provincia zare il progetto e approvarlo, e questo processo potrebbe durare dagli 8 ai 12 mesi. Il passo successivo saranno i Francesca Zaccariotto. Un’infrastruttura attesa piani edilizi del primo stralcio che interessano da oltre trent’anni, che è stata possibile grazie La Romea circa 340 mila metri quadri sui 748 mila toal lavoro di squadra delle istituzioni locali. Un Commerciale tali. Di questi, visto l’indice di costruzione pari plauso va alle imprese e alle maestranze che rischia di saltare allo 0,7, si potranno costruire 240 mila mq. hanno concluso l’opera in tempi brevissimi, per mancanza L’area interessata è quella più a ovest visto anzi in anticipo sul previsto, e alla Regione di fondi che sarà vincolata alla realizzazione della del Veneto per aver saputo dare una risposta concreta alle richieste del territorio. Per la Provincia questo casello stazione Sfmr. Sull’elettrodotto Dolo – Camin, i cantieri sarebbero vuol dire un collegamento all’autostrada, uno sbocco alla via del già stati avviati, ma sull’opera pende un ricorso che potrebbe farli mare che si completerà speriamo in tempi altrettanto serrati, e meno slittare per diversi mesi ancora. Per l’idrovia Padova Venezia invece, traffico congestionato nella viabilità provinciale ed urbana. La nostra richiesta a gran voce da tutti, invece la regione ha fatto uno studio provincia è la prima in Italia per afflusso turistico e un’infrastruttura di fattibilità ma non si è ancora espressa. Per la Romea Commerciale adeguata è sicuramente un buon biglietto da visita per i turisti che invece si è in alto mare. Mancherebbero i finanziamenti pubblici e amano il nostro litorale e vi soggiornano volentieri”. Fra le opere in non ci sarebbero nemmeno quelli privati.

la Giornata nazionale della Colletta alimentarc

la caritÀ non conoSce la criSi anche in veneto

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abato 24 novembre si è svolta la XVI edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che ha coinvolto più di 9.000 supermercati di tutta Italia. Grazie al sostegno di 130.000 volontari, provenienti da realtà e associazioni presenti nel territorio, 11.000 circa solo nel Veneto, sono state raccolte 9.622 tonnellate di prodotti alimentari, confermando sostanzialmente, nonostante la crisi, il dato dell’edizione 2011 (9.600 tonnellate). Nel Veneto il dato è in crescita, 694 tonnellate (+4%), e il materiale raccolto verrà distribuito alle oltre 8.600 strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare. Un gesto così concreto che coinvolge tutta Italia e che è il solo ad unire nello stesso giorno l’intera nazione. Sono spesso piccoli dialoghi o semplici sguardi che riempiono quanti da anni partecipano alla colletta alimentare. “Ancora una volta, l’opportunità di donare tocca le radici della persona – sostiene il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus Andrea Giussani, - e, contro il pessimismo, rilancia una piccola o grande responsabilità individuale”. Miriam Vianello

I COMITATI “OPZIONE ZERO” ROMEA COMMERCIAlE, OPERA SENZA FINANZIAMENTI

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omea Commerciale: qualcuno al Governo si è finalmente accorto che con i livelli di traffico attuali un Project Financing da 10 miliardi di euro non sta in piedi. Non bastano nemmeno i Project Bond e la defiscalizzazione. Non se ne sono accorti gli “indignados di palazzo”, il Presidente Zaia e l’assessore Chisso, che vogliono quest’opera “a tutti i costi”. A prendere questa posizione sono Rebecca Ruvoletto e Lisa Causin portavoci del comitato Opzione Zero. Per Opzione Zero ”continuare a sostenere quest’opera “ha qualcosa di diabolico, manca un piano economico-finanziario del progetto. Il rischio non è

solo la devastazione ambientale ma anche quello di creare un enorme deficit pubblico che graverà per anni sulle tasche di chi paga le tasse, esattamente come la Tav in Val di Susa”. “La “Romea commerciale - dicono i comitati - è un affare da 10 miliardi di euro che da sola vale quattro volte di più di tutti i progetti contenuti nel nuovo piano regionale delle opere pubbliche appena approvato e che vede la cantierizzazione di un turbinio di nuove strade e autostrade: Padana Inferiore, Nogara-Mare, collegamento A4-Jesolo, nuova Valsugana, tangenziali Verona-Vicenza-Padova, grande Raccordo Anulare di Padova e Camionabile”. Invece

qualcuno al Governo si è reso conto che un Project Financing da 10 miliardi di euro con questi livelli di traffico e in tempi di crisi, semplicemente non sta in piedi, a meno di non provocare un “buco” nei bilanci pubblici dello Stato che avrà ripercussioni per molti anni sulle tasche dei contribuenti italiani. Per Opzione Zero le “difficoltà tecniche” sono in realtà difficoltà economico-finanziarie, manca un piano economico-finanziario: il giochetto del project financing per opere di questa portata non funziona più da anni, “nemmeno con il sistema dei Project Bond e della defiscalizzazione del ministro Passera”. Dure le conclusioni “A fronte di un

calo vertiginoso dei dati di traffico - spiegano Causin e Ruvoletto - si continuano a portare avanti progetti concepiti 15 anni fa, trascurando le infrastrutture esistenti che continueranno a rimanere insicure e degradate, come per l’attuale Romea. La Romea Commerciale è un’opera insostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale”. A.A.

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Spazi aperti 21 3 Emergenze pioggia La Provincia prova a fare un bilancio

Maltempo, alle spiagge i danni maggiori di Ornella Jovane

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ono soprattutto le spiagge ad avere subito i maggiori danni derivanti dall’ondata eccezionale di maltempo che il fine settimana del 10-13 novembre scorso ha colpito duramente vaste aree anche del Veneziano. E’ ciò che emerge dal dettagliato rendiconto della Quinta commissione consiliare della Provincia (Ambiente, Ecologia, Caccia, Pesca, Protezione civile e Vigilanza) che si è riunita lo scorso 20 novembre a Mestre, presieduta dal consigliere Diego Vianello, e alla quale hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla Protezione civile Giuseppe Canali e il dirigente del servizio Massimo Gattolin. L’impatto sull’ambiente in seguito alle forti precipitazioni, in concomitanza con l’alta marea e la conseguente ondata di piena dei corsi d’acqua è stato registrato in varie parti del territorio - è il risultato dell’analisi compiuta - a cominciare proprio dai comuni costieri, dove si sono verificati fenomeni di erosione delle spiagge e dove si sono

ammassate enormi quantià di materiale ligneo e, più in generale, di rifiuti trasportati dalle piene. Il maltempo, del resto aveva già provocato ingenti danni con le violente mareggiate delle settimane precedenti (Chioggia con Sottomarina sono state messe in ginocchio dalle piogge del week end di Halloween). Ci vorranno circa 10-20 milioni di euro per provvedere alla pulizia degli arenili, all’asporto dei rifiuti e al ripascimento delle spiagge. Almeno a quanto risulta da una prima stima. Il maltempo ha colpito duro anche nell’entroterra: nel Portogruarese e nel Sandonatese, nel Miranese e nel Cavarzerano “minacciati” dalla critica situazione dei fiu-

I sindaci del litorale veneziano uniti chiedono alla Regione

“FINANZIAMENTI STRAORDINARI PER RIMEDIARE All’EROSIONE”

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l litorale Veneziano paga il tributo maggiore agli effetti del maltempo che ha prodotto danni per circa 20 milioni. A fare i conti sono i sindaci dei comuni costieri del territorio veneziano all’indomani della prima ondata di maltempo, a inizio novembre, che ha provocato violente mareggiate che hanno spazzato via migliaia di metri cubi di sabbia. I primi cittadini di Caorle, Cavallino-Treporti, Eraclea, Jesolo e San Michele al Tagliamento - mancava Chioggia che ha comunque condiviso iniziativa e decisioni - si sono riuniti all’inizio di novembre per chiedere congiuntamente alla Regione finanziamenti straordinari, necessari a ripristinare gli arenili della costa veneziana e a pulirla dai rifiuti che si sono accumulati col maltempo. A complemento, nel corso dell’incontro si è convenuta la necessità di un’azione comune e condivisa delle città costiere affinché si studi un sistema risolutorio per la protezione delle coste.

mi Piave, Livenza, Adige e Gorzone, oltre a Brenta, Sile, Dese e Marzenego. Per fronteggiare l’emergenza sono stati impiegati nell’intero territorio provinciale un’ottantina di volontari della Protezione civile che hanno svolto attività di sorveglianza lungo gli argini dei fiumi in piena, resi più a Il governatore Luca Zaia rischio dalle condizioni di alta marea (quella dello scorso 11 novembre è stata la sesta marea eccezionale in ordine storico) che ne ha ostacolato lo scarico in laguna o in mare. opo la seconda ondata di maltempo, lo scorso 12 “La Provincia di Venezia - ha commennovembre, il governatore del Veneto; Luca Zaia, tato l’assessore Canali elogiando il lavoro si è detto pronto a chiedere lo stato di calamità. svolto dalla Protezione civile che ha messo “Abbiamo chiesto, e attendiamo dai sindaci dei terria disposizione uomini e mezzi - ha agito in tori colpiti dagli eventi di questi giorni - ha affermato - un modo puntuale e tempestivo per dare una puntuale monitoraggio dei danni. Andando in giro per il risposta concreta alle esigenze di intervento territorio, ho constatato personalmente quanto le fami che si sono presentate. glie, le imprese, le aziende agricole e i Comuni siano stati danneggiati”. “È impensabile Per quattro famiglie di San Donà di Pia– ha afferma il presidente – che una Regione come la nostra, che paga prontamente ve, che hanno le loro abitazioni nell’area le tasse e in misura molto superiore a quanto le viene restituito, rimanga senza il segno  golenale del Piave, si è reso necessario lo concreto di un aiuto da parte del Governo nazionale. Per questi motivi, appena ricevuta sgombero. Le dodici persone sono state aiu-  la puntuale risposta delle amministrazioni, la Regione si attiverà anche formalmente per tate nelle operazioni di sfollamento dagli O.J. chiedere lo stato di calamità”. _____________ uomini della Protezione civile.

“Il VENETO PRONTO A ChIEDERE lO STATO DI CAlAMITà”

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ADOTTAMI

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Speranza. Femmina giovane, forse meno di 1 anno. Recupe    rata da un signore che, impietosito dalle sue condizioni, l’ha      _______________ portata in rifugio. Noi volontari l’abbiamo accolta a braccia _______________    aperte. E’ stata visitata dal veterinario che ha confermato lo   stato di denutrizione, ora aspettiamo l’esito degli esami.

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 TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE, TERMOCAPPOTTI CERTIFICATI,  MARMORINI E STUCCHI IN CALCE, PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI IN RESINA

 

Mistica. Femmina, circa 2 anni, taglia medio-contenuta circa kg.10. Mistica è stata salvata da una meravigliosa ragazza che ha notato la piccola sui binari del treno zona sant’Anna di Chioggia. Cerchiamo vecchio o nuovo proprietario. Verrà regolarizzata dal veterinario. Penelope. Giovane micia di un enorme colonia. Solo 5 mesi - sverminata e vaccinata - da sterilizzare obbligatoriamente a 6 mesi . Carattere socievole e gestibilissima. Prima dell’inverno le abbiamo promesso una casetta. Lello. Meraviglioso gattone nero, circa 4-5 anni. Purtroppo la sua amata proprietaria è stata portata in casa di riposo. Una vicina di casa lo accudisce provvisoriamente. Ma se non trova nessuno a breve per Lello ci sarà la strada. Cerchiamo adozione urgente.

L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

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22 Mondo scuola

Mondo scuola 5

Cavarzere Grazie ad un contributo della Fondazione Comunità Clodiense decolla il Progetto Biblioteca

La scuola punta sulla lettura di Melania Ruggini

L

a lettura aiuta a crescere: ne sono con- grafica e scritta. Il concorso premierà con un vinti il preside e i professori, in testa i libro di narrativa fino a tre alunni per clasdocenti di lettere, della scuola seconda- se e i vincitori potranno partecipare a una ria di primo grado Cappon di Cavarzere, che visita guidata alla biblioteca e alla città di hanno trovato il sostegno e l’appoggio della Chioggia. Alla fine dell’anno scolastico sarà fondazione Clodiense, tramite l’assegnazio- allestita una mostra del materiale realizzane di 2500 euro per il Progetto Biblioteca. to, aperta al pubblico. È prevista, infine, Per merito dei docenti di lettere, Carlo l’organizzazione di un incontro tra gli alunni Mantovani e Renza Pavanato, il progetto è della scuola e un autore di libri di narrativa stato presentato alla Fondazione della Co- per ragazzi. “Si tratta di un importante risultato muntà Clodiense, che dal 2001 opera nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona, - commenta il dirigente scolastico Filippo sposandone l’idea con questo generoso Sturaro - Bisogna sapere che la biblioteca scolastica ha una luncontributo economico. Grazie all’ottimo Oltre 4000 volumi ga storia alle spalle, in quanto esiste da circa risultato, dunque, la nella biblioteca biblioteca scolastica che di anno in anno vent’anni e da sempre ha costituito un punto potrà ampliare signifi- di arricchisce cativamente l’offerta di nuove proposte di riferimento nella vita dell’istituto. Il locale dei libri di narrativa, ma anche i testi di divulgazione e di consul- adibito a biblioteca è spazioso e luminoso, tazione, per stimolare i ragazzi alla lettura in modo da invogliare gli alunni a frequene alla ricerca, con testi coinvolgenti e in tarlo”. Come spiega il preside, sono presenti buono stato. Inoltre sono previste una serie di iniziative, tra cui un concorso rivolto agli più di quattromila volumi, divisi in settori alunni della scuola secondaria di primo gra- dedicati ai vari generi della narrativa per do, per stimolare la lettura di uno o più testi ragazzi e alla divulgazione. Inoltre la biblioe la presentazione di un elaborato in forma teca è anche luogo di raccolta dei lavori di

ricerca svolti dagli alunni, quale memoria storica della scuola. Nel corso degli anni, la biblioteca è diventata parte integrante del processo educativo, in quanto “fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell’attuale società dell’informazione e della conoscenza” come cita il manifesto Ifla/ Unesco sulla biblioteca scolastica. “La biblioteca scolastica - sostiene Sturaro - offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendimento lungo l’arco della vita, di sviluppare l’immaginazione e li fa diventare cittadini responsabili” Pertanto il dirigente scolastico, assieme ai docenti responsabili di progetto e la comunità scolastica dell’istituto comprensivo ringraziano la Fondazione della Comunità Clodiense per aver apprezzato e riconosciuto l’importanza di un’efficace promozione della lettura tra i ragazzi della città.

Edilizia scolastica Inaugurate al Musatti e al Majorana

Nove aule nuove per Dolo e Mirano

N

ove aule in più e un laboratorio nuovo di zecca per le scuole superiori di Mirano e Dolo: rispettivamente quattro al liceo scientifico “Majorana” e altre cinque all’Istituto professionale per i Servizi commerciali Turistici Alberghieri e della ristorazione “Musatti”. La cerimonia di inaugurazione lo scorso 15 novembre con il taglio del nastro e la consegna delle chiavi ai dirigenti scolastici degli edifici (Carla Berto a Mirano e la vicepreside del “Musatti” a Dolo Sonia Flospergher, presente anche il preside del Galilei Luigi Carretta). A fare gli onori di casa il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello e l’assessore alla Cultura del Comune di Dolo, Cecilia Canova. Complessivamente la Provincia ha speso 500mila euro (300 mila a Mirano e 200mila a Dolo) per ricavare, ed arredare, spazi che fossero adeguati alla didattica in un contesto in cui si registra da alcuni anni un incremento del numero di studenti. “Sulla qualità della scuola - ha commentato l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Giacomo Gasparotto - non si discute”. E compiacendosi delle aule, ampie e luminose, ha ricordato come solo 8 mesi fa’ fosse stato approvato il progetto per Mirano. Le nuove aule al “Majorana” sono di circa 66 mq, a rispetto delle norme previste, attrezzate per ospitare fino ad un massimo di 30-33 persone”. “Negli ultimi

anni - ha proseguito l’assessore - il distretto scolastico di Mirano ha vissuto una profonda inversione di tendenza e gli studenti sono aumentati in maniera significativa. A causa della carenza di aule didattiche l’istituto era costretto a sfruttare una serie di ambiti non idonei alla didattica”. Un ampliamento che non è fine a se stesso ma che è stato pensato e organizzato coerentemente con il riodino dell’offerta formativa. Lo ha sottolineato l’assessore provinciale all’Istruzione Claudio Tessari. “Qui a Mirano - ha detto - il Ponti sarà aggregato al Levi e il Lorenz all’8 marzo, andando a completare un’offerta ampia anche per il territorio, le famiglie e le aziende”. Parole di encomio sono state espresse nell’occasione anche dalla presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello. La cerimonia di consegna si è ripetuta a Dolo: in questo caso sono state consegnate 5 aule e il nuovo laboratorio al primo piano dell’ampliamento del “Musatti”. Sono stati completati alcuni spazi didattici che risultavano al grezzo, realizzati tutti i lavori edili di finitura, completati gli impianti e l’adeguamento normativo per permettere la totale fruibilità del primo piano. Le cinque aule sono di circa 64 metri quadrati ciascuna e un’aula speciale è di circa 90 metri quadrati. O.J.

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6 Personaggio

Personaggio 27

Romeo Perini Lo scultore di Chioggia che con i suoi piccoli capolavori fa beneficenza

Piccoli presepi nelle conchiglie aiutano il prossimo

Nonno a tempo pieno ed ex muratore, ora in pensione, realizza “i lavoreti co le cape” che poi regala ad associazioni di volontariato di Giovanna Bellemo

A

rtigiano della solidarietà, Romeo Perini, classe 1940, ex muratore e gran lavoratore per tutta la vita, non spreca il suo tempo neanche in pensione. Oltre ad essere occupato come nonno full time, ha trasformato la sua semplice passione in un vero e proprio lavoro per aiutare gli altri. Le sue opere, piccoli presepi realizzati con le conchiglie, “i lavoreti co le cape”, o creazioni legate alla tradizione marinaresca e religiosa, vengono venduti nei mercatini di Natale parrocchiali, per raccogliere fondi destinati ad opere caritative. Per il nostro incontro sfida pioggia e acqua alta in bicicletta, amica inseparabile, come ci confessa, anche se di solito quando il tempo volge al peggio preferisce rintanarsi nel suo laboratorio a creare. Da quando ha iniziato ad occuparsi di questa attività?

“Dal 1999, ormai più di dieci anni, da in miniatura. Poi di questo si è occupato mio quando sono andato in pensione. Prima il fratello Gianfranco. Quando se n’è andato, mio lavoro, sono un ex muratore, non mi ho preso in mano tutto io, a mio modo, conlasciava molto tempo libero. Preferivo accu- tinuando la tradizione di famiglia”. dire uccellini, ne avevo oltre 100 di varie Dove recupera il suo materiale? razze in casa, ma poi ci siamo trasferiti e “Quasi sempre dal territorio. In inverno ho dovuto regalare tutto. Così ho ripreso dopo le alte maree vado a passeggiare in quello che avevo iniziato a fare da giova- spiaggia in cerca di conchiglie. Ho anche ne. Avevo cominciato qualche amico al a lavorare con le con- Le associazioni mercato ittico che mi chiglie, da fidanzato, e li utilizzano nei passa del materiale. Lavoro anche con il le mie prime creazioni mercatini o per le pirografo, ne ho ben hanno avuto successo lotterie, il ricavato sei, con il mosaico, con colei che sarebbe va in beneficenza con il legno e con il diventata mia moglie. cemento o con il gesso a presa rapida. Poi In famiglia la passione era di mio padre”. Quindi si tratta di una passione “ge- regalo tutto. Nel mio laboratorio periodicamente netica”? “Direi di sì. Mio papà per tutta la vita ha vengono a farmi visita associazioni di voriprodotto bragozzetti e barche tradizionali lontariato che hanno bisogno di materiale

In alto Romeo Perini all’opera. Sotto alcune dei suoi lavori per i mercatini o per le lotterie. Fanno razzia di tutto e così sono motivato a creare dell’altro. Ho appena finito due crocifissi con il mosaico e due quadri con Giovanni Paolo II… sono già stati prenotati!” Va tutto in beneficenza? “Sì, i miei lavori vanno o in beneficenza o ad amici. Le ultime creazioni verranno utilizzate dalla parrocchia della Madonna di Lourdes per i mercatini di Natale. Anche gli

ex allievi di Don Bosco, a cui sono iscritto, con le mie creazioni raccolgono fondi per finanziare le missioni salesiane in Congo”. Pensa che la sua passione avrà un futuro? “Chissà! La mia caneva, il laboratorio, è anche la sala giochi dei miei nipotini. Il più piccolo di sei anni è già alle prese con legnetti, sega e martello. Ci sono buone speranze che segua le orme del nonno”.


28 Cultura provinciale

Cultura provinciale 7

Musica Nicla Sguotti ricostruisce vita e opere del grande direttore d’orchestra

Tullio Serafin, figura da valorizzare Nel 2013 ricorre il centenario della sua prima “Aida”, diretta all’Arena di Verona. Innegabile il suo contributo alla musica lirica nel Novecento: fu lui che fece debuttare Maria Callas in Italia

Il maestro Tullio Serafin, in alto la studiosa Nicla Sguotti

di Melania Ruggini

I

l 2013 sarà un anno importante per ricordare Tullio Serafin: ad agosto ricorrerà infatti il centenario della sua prima “Aida”, diretta all’Arena di Verona. Ce lo svela la musicologa Nicla Sguotti, nativa di Rottanova nel Cavarzerano, come il maestro, che ha dedicato i suoi studi e la sua preparazione accademica al glorioso concittadino, uno stimolante percorso tra lettere, foto, video inediti, sfociato in un’originalissima tesi di laurea che sarà pubblicata proprio nel 2013. Nel frattempo, si sta cercando la casa editrice per la pubblicazione. Questa ricerca rappresenta un notevole passo in avanti nello studio della carriera di Serafin e del suo innegabile contributo all’interpretazione e alla concertazione della musica lirica nel corso del Novecento. Mediante la ricostruzione cronologica delle direzioni, si pone l’accento, per la prima volta, sulle innovazioni portate da Serafin al panorama lirico internazionale grazie alle innumerevoli prime rappresentazioni dirette, alle molte prime esecuzioni italiane nonché alla riscoperta di autori moderni rimasti non eseguiti per secoli. Basti l’esempio de “L’Orfeo”, opera che Serafin scelse per l’esordio alla direzione del Teatro dell’Opera di Roma nel dicembre 1934, permettendo così all’opera di Monteverdi di essere rappresentata per la prima volta in età moderna, dopo secoli di oblio. Un lavoro certosino, dunque, che Nicla Sguotti ha condotto con passione e competenza e che si è imposto con la forza della sua originalità per tentare di riportare

in luce la grande figura di Serafin, noto a livello nazionale e internazionale, tuttavia spesso rimasta ai margini, forse perchè Serafin era un personaggio discreto, schivo, che non amava esporsi o farsi pubblicità e che ha scelto Rottanova anche come luogo di sepoltura, preferendo la quiete della campagna alle sepolture trionfali di qualche grande città. A livello di diffusione, la tesi è stata presentata nel territorio e anche fuori dai confini regionali, nel corso di tre anni, grazie all’associazione “Concetto Armonico”, che ora sbarcherà ad Assisi per un importante concerto nella Basilica Superiore, mentre sarà a Roma in primavera per un altro concerto. Come è iniziata questa tua stimolante ricerca? “La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafin di Rottanova. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o che chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Tra queste, quattro di Gian Francesco Malipiero inerenti la prima esecuzione assoluta dei Capricci di Callot, avvenuta a Roma nel ’42 negli anni in cui Serafin era direttore presso il Teatro dell’Opera. Da esse si può avere un’idea di quello che poteva essere lo scambio di visioni, a volte anche divergenti, tra un autore e il direttore in vista di una première. Vi sono

Venezia Museo Peggy Guggenheim

Retrospettiva del maestro Capogrossi

I

l museo Peggy Guggenheim di Venezia, fino a domenica 10 febbraio 2013, ospita una mostra retrospettiva di Giuseppe Capogrossi artista del Novecento. L’esposizione è curata da Luca Massimo Barbero, critico d’arte molto noto nello scenario veneziano, ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La mostra veneziana ripercorre i momenti salienti del maestro romano, partendo dal periodo figurativo fino a giungere alle opere astratte che lo hanno reso famoso: i pettini neri; per poi arrivare alle monumentali tele astratte degli anni Sessanta. Questa retrospettiva unica e completa, segue il percorso del maestro: dall’analisi del rigore del segno per giungere alla grande orchestrazione del segnocolore, tracciando l’evoluzione della complessa vicenda pittorica dell’artista e di quel suo alfabeto, che, nelle sue più svariate interpretazioni, ha fatto identificare Capogrossi con il gusto di un’epoca, di un’Italia fiorente e ottimista, colta nel pieno del boom economico dei “meravigliosi” anni Cinquanta e Sessanta. “Capogrossi è un artista molto noto per le forme lunate che lo hanno reso famoso – dice Luca Massimo Barbero curatore della mostra – ma quello che rende particolare questa esposizione veneziana è il percorso e la notevole quantità di

opere esposte che sono oltre 75”. L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione, un nuovo studio monografico curato da Barbero e realizzato in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, in doppia edizione italiana e inglese, il catalogo raccoglie undici saggi che ricostruiscono in modo attento e puntuale il percorso artistico di Capogrossi. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, escluso i martedì e il 25 dicembre e il 9 gennaio. Il costo del biglietto d’ingresso è 12 euro e ridotto 10; per maggiori informazioni si può visitare il sito www.guggenheim-venice.it Roberta Pasqualetto

la rassegna stampa, contenuta nel fondo, e le numerose incisioni discografiche di Serafin, tutt’oggi tra le più vendute per quanto riguarda la musica lirica, essendo lui il direttore delle più famose incisioni di Maria Callas, che egli lanciò sulla scena lirica italiana ed europea, dirigendola alla sua prima performance italiana e contribuendo notevolmente alla sua formazione dal punto di vista interpretativo”. Qualche altra chicca di questo lavoro? “Parte integrante del libro è anche l’intervista a Carlo Bergonzi, grande tenore emiliano che tutt’oggi ricorda Serafin come il direttore migliore, per la competenza e l’abilità nella scelta delle voci di ciascuna rappresentazione, con il quale egli abbia mai lavorato. Tale testimonianza, raccolta a Busseto nel febbraio del 2009, è registrata su supporto audio e costituisce parte integrante dell’opera”. Dopo questa importante pubblicazione, cosa ti aspetti? “Tanto, anzi tantissimo, rimane da conoscere e approfondire in merito al grande artista che fu Serafin e l’auspicio è che quest’opera possa essere un primo fondamentale passo verso la riscoperta di uno dei più grandi concertatori che l’Italia e il mondo abbiano mai avuto, oggi purtroppo non ricordato come meriterebbe. Ad esempio il materiale d’archivio potrebbe essere reso fruibile attraverso mostre itineranti e la divulgazione bei diversi teatri nazionali e, perchè no, internazionali”.

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GRANDI FOTOGRAFI-GIORNAlISTI SI RACCONTANO

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Giuseppe Capogrossi, “Sole di mezzanotte”

anche lettere che arrivarono a Serafin non da compositori, bensì da personaggio illustri del mondo della cultura, una per esempio di Gabriele D’Annunzio e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Particolare rilievo hanno, inoltre, le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità”. Quale metodologia hai seguito per il tuo importante lavoro? “I documenti e le altre lettere del fondo sono dapprima state catalogate in ordine cronologico, quindi riportate in originale e trascritte, cercando di contestualizzarle nell’ambito della carriera di Serafin e dei contatti lavorativi. Prima dell’analisi delle fonti è stata tracciata una breve biografia artistica di Serafin, con i fatti più significativi della sua lunga carriera, e ricostruita la cronologia completa delle sue direzioni. Si tratta di quasi settant’anni di carriera che, prima di quest’opera, nessuno aveva mai ricostruito se non lacunosamente. Nella cronologia sono riportate la data, la città, il teatro, l’opera, l’autore e gli interpreti, dove possibile, di ciascuna rappresentazione, nonché il numero delle recite e l’eventuale registrazione audio o video. Una catalogazione che risulta essere indispensabile per chi si dovesse apprestare allo studio dell’arte di Tullio Serafin, ma anche per coloro che avessero necessità di riferimenti cronologici per la carriera dei tanti interpreti coi quali si trovò a collaborare. È stata inoltre catalogata

uando il giornalismo si fa con le immagini. I grandi fotografi -giornalisti continuano a raccontarsi in un ciclo di sette incontri che ha preso il via lo scorso 23 novembre e proseguirà fino al prossimo 1 marzo a Camponogara. Il progetto intitolato “Camponogara Fotografia” è di fatto una rassegna che è stata organizzata dal fotografo veneziano Michele Gregolin, in collaborazione con l’Università popolare di Camponogara ed il patrocinio dell’Ordine regionale dei Giornalisti del Veneto. Ciascun incontro sarà l’occasione per conoscere l’esperienza di un fotografo- giornalista attraverso la sua testimonianza. Il racconto di chi ha scelto la fotografia come professione, riuscendo a trasformare con successo una passione in mestiere. Dopo gli interventi di Piermarco Menini - fotografo delle celebrità e docente di fotografia a Milano - e Alberto Pizzoli - fotoreporter dell’Agenzia France Press- gli incontri proseguono. Il prossimo 14 dicembre l’appuntamento è glamour, con uno dei più talentuosi fotografi italiani, Alberto Buzzanca. Si riparte con il nuovo anno, il 25 gennaio quando interverrà Mauro Fermariello, napoletano di nascita e milanese d’adozione, che racconterà il percorso a volte travagliato che un fotografo deve intraprendere per affermarsi nella sua professione. L’8 febbraio Claudio Pagan, importante fotografo del settore, descriverà e farà rivivere le atmosfere dello sfavillante mondo mondo della moda attraverso la propria

La locandina del primo incontro con Piermarco Menini

esperienza in quanto da anni firma campagne pubblicitarie di note marche. Il 23 febbraio si preannuncia una serata di suggestioni, in compagnia del veneziano Andrea Pattaro, fotografo in costante ricerca della perfezione anche nelle immagini destinate all’editoria e alle news. Ultimo appuntamento il prossimo 1 marzo con Stefano MIcozzi, fotografo romano che nel reportage sociale ha realizzato il sogno di una vita intera. Gli incontri inizieranno alle 21 e ternimeranno intorno alle 23, si terranno nella sala Consiliare del Municipio di Camponogara, in via Mazzini 1. Info www.unpocorsofoto.blogspot.it O.J.


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SPORT in PRIMO PIANO

cicliSmo mountain biKe -

trofeo d’autunno, gran SucceSSo

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rande successo per l’edizione 2012 del “Trofeo D’Autunno Fpt Industrie – 9’ Trofeo Mauro Santello” di mountain bike, manifestazione in dieci tappe svoltesi dal 26 agosto al 4 novembre, che ha toccato le province di Venezia, Treviso, Padova e Vicenza con una presenza di oltre 300 corridori per tappa. Lo scorso 10 novembre, in villa Farsetti a Santa Maria di Sala si è svolta la cerimonia di premiazione degli atleti arrivati tra i primi cinque (dalla categoria Esor- Un appassionato di mountain bike dienti fino agli Amatori Master 6) e la gara finale per l’assegnazione del premio “Top Gold 2012” che vedeva schierati tutti i vincitori della singole categorie. I titoli “Top Gold 2012” sono stati conquistati per le categorie maschili da Nicolò Ferrazzo (Torpado) e per le femminili da Giovanna Troldi (Cicli Olympia). Sono state poi premiate tutte le società organizzatrici delle gare del circuito: Zero5 Bike di Motta di Livenza, Vc Torrebelvicino, Zero Absolute Mtb di Noventa Piave – Magicabike di San Donà di Piave, Mtb Club La Perla Verde di San Stino di Livenza, Mtb Tuttinbici di Adria, Uc Fpt di Santa Maria di Sala, Alessandra il Sorriso di Chioggia, Team Velociraptors di Torre di Mosto e Comitato Cittadino di Rottanova di Cavarzere. Il premio speciale dedicato alla memoria di Mauro Santello, appassionato di mountain bike prematuramente scomparso e assegnato alla squadra che schiera il maggior numero di ciclisti della manifestazione, è stato assegnato al Team Velociraptors. G.P.

Calcio A5 Javier Adolfo Salas e Pablo Esteban Belsito sono volati in Thailandia

Franco Gomme, calciatori mondiali di Giacomo Piran

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avier Adolfo Salas e Pablo Esteban Belsito, calciatori del Franco Gomme Venezia (Calcio a 5, Serie A), hanno partecipato con le loro nazionali ai Campionati Mondiali di Futsal svoltisi dall’1 al 18 novembre in Thailandia. Per festeggiare i suoi due giocatori, la società veneziana ha organizzato una festa che si è svolta al ristorante - pizzeria Flag 34 di Marghera. Per entrambi i calciatori si tratta della prima partecipazione alla kermesse iridata di Calcio a 5. Javier Adolfo Salas, paraguaiano di Assuncion, proviene da una famiglia di sportivi e ha disputato i Mondiali assieme al fratello Juan Adrian che milita nella Lazio. “Sono molto emozionato e felice di partecipare ai Mondiali - aveva spiegato durante la festa - e ancora di più perché ci sarà anche mio fratello. Mi sono preparato bene durante quest’anno per farmi trovare pronto a questo evento. Un piccolo rammarico è che non ci sarà anche il mio compagno del Venezia, Zaffe”. Anche Pablo Esteban Belsito, argentino di Buenos

La festa per i due calciatori Aires, è molto felice per la partecipazione ai Mondiali della nazionale “albiceleste” che lo scorso anno ha vinto la Coppa America. “Questa convocazione mi riempie di gioia - racconta il possente centrale difensivo del Venezia - e sono felice di aver aiutato la mia nazionale in tutte le gare di qualificazione per ottenere questo traguardo. Il movimento del calcio a 5 in Argentina è molto giovane perché tutti preferiscono giocare a calcio a

Eddi Badoer

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un culturiSta di chioggia alle nazionali

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ddi Badoer vive a Chioggia con la moglie e i due figli, è un agente di polizia ma è anche un culturista molto affermato. A ottobre dell’anno scorso ha partecipato e vinto una gara nazionale a Vicenza denominata “Gran Prix Body Blast” che l’ha qualificato per la competizione internazionale “Arnold Classici Europe” che si è svolta a Madrid Arena il 13 ottobre scorso. A tale gara erano ammessi i migliori atleti selezionati dalle nazioni di tutto il mondo, Eddi ha ottenuto un ottimo quinto posto nella categoria Master fino a 80 kg; questa competizione è quella con più partecipanti del circuito IFBB con i suoi 650 atleti. In quella competizione c’erano solo 3 italiani, Eddi è stato quello che si è classificato nel miglior modo, aggiudicandosi il pass per il Campionato del Mondo Master che si svolgerà a Budapest dal 14 al 17 dicembre prossimo. La preparazione per questo importante appuntamento è anticipata da altre due importanti gare nazionali il 23 novembre la Notte dei Campioni a Lazise (Vr) e il 5 dicembre il Gran Prix Ludox Maximus IFBB a Roma (qualificante per i Giochi del Mediterraneo 2013). “La mia preparazione per questi appuntamenti importanti è iniziata a gennaio supportata dalla super visione di un amico, Gianluca Degan, che mi ha oltreché’ cambiato il modo di approccio alla dieta aiutato nel metodo di allenamento – dice l’atleta Eddi Badoer - ho improntato l’alimentazione sulla base del gruppo

11 ma stiamo crescendo e maturando come squadra”. A nome del Franco Gomme Venezia è intervento il presidente Vladimiro Amato. “Avere due calciatori che partecipato ai campionati del mondo è una grande soddisfazione e ci riempie di gioia. Questa festa è per augurare a Javier e Pablo i nostri più sinceri auguri”. Per la squadra veneziana il campionato è ripreso il 24 novembre con l’incontro casalingo contro il Putignano.

di Polato Emanuele

sanguigno, io sono 0 RH +. Con Degan abbiamo visto che rispondo molto bene all’alimentazione a base di carne rossa (bovino e manzo molto magri) e mentre negli anni scorsi arrivavo alle competizioni molto scarico quest’anno ho sofferto molto meno la riduzione calorica dovuta alla dieta”. L’allenamento di Eddi prevede 3/4 incontri settimanali cominciando con sedute per l’aumento della forza nel periodo dei primi 2-3 mesi e poi arrivando a lunghi allenamenti ad alta intensità fino all’aumento dell’attività cardio nel periodo precedente la gara. La giornata dell’atleta inizia alle 5 del mattino con l’attivita’ cardio per circa un’ora a digiuno e poi, dopo una colazione iperproteica, si reca al Commissariato di Chioggia dove lavora. Partecipare alle nazionali è già un’eccellenza per un italiano, ma Eddi è sicuro di potersi R.P. impegnare ancora molto.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione

Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani

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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

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Il Veneto in primo piano 31 9 Il caso

Consumo del territorio: dati drammatici di Germana Urbani

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asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti

neWS

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e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre

più in rosso, cercano di recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-

lioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.

legambiente: Serve un patto per il territorio

opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio

corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.


Territorio Veneto in primo piano 32 10 6 Il Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico

Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo di Fortunato Marinata

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strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive

nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a

Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-

I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)

nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,

non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.

AZZAlIN E RUFFATO “DAllE ESTRAZIONI SOlO DANNI” GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATICI SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI GESTIONE DOCUMENTALE

Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato

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ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere

dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.


Il Veneto in primo piano 33 11 Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale

Anche in Veneto città intelligenti proiettata nel futuro Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart! di Germana Urbani

Grandi città: a che punto siamo?

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ccorre dunque ripensare le città in modo da favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, città intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile. Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incentivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimentazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazione della città che tengano conto della velocità dell’innovazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si prepara alla vita nel lungo tempo, per i nostri figli e per i loro figli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse attraverso infrastrutture: non strade e complanari ma infrastrutture internet. Per realizzare tutto questo, però, occorre l’implementazione della banda larga, condizione infrastrutturale fondamentale per poter pensare a qualsiasi progetto di smart cities. Anche in questo momento di profondi cambiamenti la Regione Veneto, che è stata protagonista del miracolo economico del Nord-Est, sta portando avanti un progetto di sviluppo di Smart Cities elaborato da Confindustria Servizi Innovativi Veneto, con il supporto di Between Group Spa, e che coinvolge la Regione del Veneto e tutti i comuni interessati per arrivare a definire degli obiettivi condivisi e dei modelli di sviluppo eco sostenibili ad alto contenuto tecnologico. Oggi sono in arrivo dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’istruzione, 615 milioni di euro destinati alla ricerca. Due bandi del ministero dell’Istruzione sbloccherebbero 415mln destinati ai distretti tecnologici e ai laboratori, e 200mln alle smart cities. Sono risorse a disposizione e la nostra Regione si è dunque attivata perchè la gran parte di questi soldi sono destinati al Nord produttivo. Ma Smart Cities Veneto è un progetto nato già un paio di anni fa per valorizzare il potenziale d’innovazione della regione e delle sue imprese e che vuole essere una cabina di regia regionale per coordinare e stimolare le iniziative su questi temi: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolge tutti i settori, dalla Pubblica Amministrazione alla sanità, ai trasporti e al turismo. “In questi anni – afferma Marino Zorzato, vice • Serramenti in alluminio, legno e PVC • Lavorazioni in ferro • Zanzariere veneziane

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Smart Cities Veneto è un progetto che valorizza il potenziale d’innovazione della regione presidente della regione Veneto - abbiamo investito sulla banda larga e sono in corso interventi per circa 40 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione dei cittadini e sul superamento del “digital divide”, creando punti di accesso alla rete in 180 comuni veneti per arrivare a connettere il territorio. Abbiamo investito sulle infrastrutture di interoperabilità e cooperazione applicativa per favorire la condivisione e lo scambio tra operatori pubblici e privati; poi ricordo il nuovo portale “open data”, il bando sul cloud computing. Nei prossimi anni la Commissione Europea finanzierà molti bandi che avranno come obiettivo il ripensamento urbano intelligente. La Regione da oggi è pronta e ci sarà. La palla passa ora all’intero “sistema Veneto” che deve saper approfittare di queste opportunità”. Ad oggi quasi tutte le città capoluogo hanno iniziato dei percorsi per attuare la città intelligente ma gli interventi sono a macchia di leopardo. Il progetto, Smart Cities Veneto, nasce invece con l’intento di definire una road map delle iniziative che sia condivisa e razionale, ed assegna alla Regione il ruolo di coordinamento necessa-

rio per evitare ulteriori ritardi sul percorso della gestione intelligente delle città. Certo uno dei primi ostacoli da superare per generare futuro è il Digital Divide, o arretratezza digitale, Infrastrutturale. “Portare la banda larga nei luoghi dove gli operatori commerciali non sono incentivati ad investire è una priorità – afferma Gianluigi Cogo, responsabile della Community Network della regione Veneto - Ora si tratta di scatenare la competizione fra le Telco e gli operatori di connettività minori che possono offrire a cittadini e aziende formule contrattuali ad hoc in modo da garantire a tutti di entrare nel business digitale”. Va poi considerato il digital divide culturale che in Veneto investe sia le famiglie che le aziende. “Con un primo progetto – continua Cogo - cercheremo di aprire in ogni comune del Veneto uno o più centri di alfabetizzazione digitale. Come Regione mettiamo i fondi per l’acquisto dei beni (computer, connettività, affitto, ecc.) mentre i comuni sono liberi di scegliere gli insegnanti più vicini al territorio e più in linea con le esigenze dello stesso. Il secondo progetto ha messo a concorso le PMI incentivandole a migrare sul ‘cloud computing’. Il finanziamento mira a persuadere le aziende ICT del territorio e a spronarle verso quei paradigmi che sono il sostegno all’eCommerce e alla globalizzazione dei mercati digitali”.

F C CREAZIONI MET

di Fausto Cogo

ra le città capoluogo alcune non hanno atteso ad avviare processi smat. Padova ha dedicato molta attenzione ai temi della smart health e della smart mobility. Il miglioramento e il ripensamento dell’organizzazione della rete sanitaria permette ai cittadini di prenotare visite specialistiche, pagare i ticket e ritirare i referti on-line in buona parte delle Aziende Sanitarie presenti in città. In previsione c’è anche la realizzazione a breve del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Per quanto riguarda l’area della smart mobility si è puntato sulla diffusione dei servizi informativi per l’utenza del trasporto pubblico locale e ed alla presenza di avanzati sistemi di bigliettazione elettronica. Verona, invece, punta al miglioramento del trasporto pubblico locale: pur essendo presente un sistema di bigliettazione elettronica di tipo avanzato (con carta contactless) è già allo studio un sistema per la pianificazione on-line dei percorsi. Nell’area della smart education si evidenzia una buona diffusione di infrastrutture digitali a disposizione delle scuole, personal computer, collegamenti wifi e lavagne interattive multimediali. Questo territorio si distingue per l’utilizzo di energie rinnovabili, con una potenza degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici pari a 18,9 KW ogni 1.000 abitanti. A Venezia è molto interessante l’implementazione dei servizi di e-government offerti dal Comune. Attraverso il sito dell’ente il cittadino ha la possibilità di consultare on line le proprie pratiche e controllarne lo stato di avanzamento, scaricare la modulistica ed effettuare il pagamento di alcuni tributi. Molto poco è stato fatto nel trevigiano e nel vicentino mentre nel bellunese si è investito in progetti eco sostenibili favorendo esperienze di produzione di energia idroelettrica grazie allo sfruttamento delle caratteristiche naturali del territorio e alla presenza di molti corsi d’acqua. Anche a Rovigo hanno sviluppato progetti legati allo sviluppo sostenibile: il risparmio energetico, la qualità dell’aria, l’adozione della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Sono inoltre già attivi anche in questo Comune i servizi di smart healt.

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34 Voci da palazzo

Voci da palazzo 13

Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?

Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin

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due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide Bendinelli, Popolo delle libertà

“importante anche la manutenzione

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’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.

Costantino Toniolo, Popolo delle libertà

Gennaro Marotta, Italia dei Valori

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“l’intereSSe pubblico vale piÙ degli intereSSi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.

“baSta polemiche, È il momento delle riSpoSte”

o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.

L’opinione Matteo Toscani, lega Nord

“Servono riSorSe, uSciamo dal patto di StabilitÀ”

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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario Bond, Popolo delle libertà

“a belluno Servono 5 milioni di euro”

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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”



14 Cultura veneta 36 Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fino al 24 febbraio

La fucina delle idee di Fabrizio Plessi In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano di Alain Chivilò

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ell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fino al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’adozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il flusso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di lettura: un incessante e costante flusso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni. Un costante flusso creativo ben rappresentato in questa mostra con il fluire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i

Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione sorta di back stage di tutto quello che è il mio fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono lavoro. Da navigatore solitario, navigo in quee fluiscono in questo grande tavolo centrale, sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. termine improprio perché si tratta di una vera e In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire propria installazione, legata al luogo e all’am- come nasce il mio lavoro con tutto quello che biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz- c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una mostra privata, intima zo della Ragione che ci che diventa pubblica”. ospita. Il corpo centrale “Disegno tutto Nel suo studio ha è composto di 2 lunghe a matita su moltissimi progetti teche contrapposte, dei fogli di carta, nelle quali ho inserito ne possiedo di cui alcuni sono poi tutti i ripensamenti, le più di 6000” eseguiti site specific. prime idee, gli schizzi “Parlo sempre di e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima un piccolo iceberg composto di una mole imdell’opera. Le persone sono abituate a vedere mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. il lavoro che eseguo già finito e in questa sede Certi progetti si realizzano, altri no ma una ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una volta fissati sulla carta diventano parte di me”.

Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2

tibet coSÌ lontano, coSÌ vicino

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soggiorni, avvolgendo figuratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disamina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappresentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensurabile” della “luce senza fine”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immutabile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’utilizzo di ossa umane come nella gabula, una

disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientificamente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bottega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine mentale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifico.

Capodanno a Rovigo

Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno

ittà come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti contemporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello storico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolocinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fino al 1911, all’interno dei 4 linguaggi ufficiali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successivamente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografie dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi

Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico prestigioso. “Monumenta ad Agrigento è un’installazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contemporanee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’inserire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”. In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la progettazione e il relativo utilizzo? “Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e

coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fino a un rosario con teschio ben raffigurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divinatorie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazione, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che permettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul petto come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiegazione del curatore Màdaro. Al.Ch.

S

i prospetta un grande evento per il capodanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fiera.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bruno Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimenticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta convivenza tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricaduta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire

il grande impatto che un evento di tale portata avrà sulla città”. Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’insegna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia. “La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia abbiamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Albertino e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”. Ro.Gi.


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Cultura veneta 15

38 Cultura veneta Appuntamenti A villa dei Leoni di Mira, venerdì 21 dicembre

guggenheim a venezia

Quel giovane di nome Gramsci

capogroSSo, la forza di un tratto diStintivo riconoSciuto in tutto il mondo

Una serata dedicata al libro di Davide Zuin: “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci”

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Vesna Maria Brocca

I

l Centro Studi Riviera del Brenta organizza, per venerdì 21 dicembre alle 20.30 in Villa dei Leoni a Mira, una serata dedicata ad “Antonio Gramsci a 75 anni dalla sua scomparsa” a cura di Davide Zuin, un giovane (classe 1986) dottore magistrale in Scienze politiche, che allo studio ha sempre affiancato la passione per la cultura in genere e la politica. La serata si snoda ripercorrendo quanto scritto nel suo libro “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci” dedicato al noto intellettuale, politico, giornalista, linguista e critico letterario italiano. “Capire, interpretare ed attualizzare Antonio Gramsci - spiega Davide Zuin che è anche presidente del Circolo Culturale Scorzè, associazione che opera nel territorio del miranese - è stato da sempre un compito non semplice per studiosi e politici, in quanto l’opera gramsciana si distribuisce nel tempo sotto forma di scritti molto diversi tra loro, dagli articoli di giornale, alle lettere personali scritte dal carcere, fino ai quaderni del carcere. Il periodo storico in cui Gramsci vive non è certamente avaro di stimoli, anzi, negli stessi anni il mondo vede un fiorire di dibattiti e di personalità che cambieranno per sempre la storia, nell’anno d’inizio del primo conflitto mondiale l’età dei maggiori leader mondiali

Nella foto piccola il relatore della serata Davide Zuin

Il motto dell’associazione: “Idee per la cultura, cultura per l’ambiente” è molto giovane. Nel 1914 Lenin ha 44 anni, Josif Vissarionovic Džugašvili (Stalin) 35, Roosevelt 30, Hitler 25, Adenauer 38, Chirchill 40, Gandhi 45, Mao Zedong 21, insomma si rileva una generazione di personalità ritenute tuttora le più importanti per la formazione del pensiero moderno”. Per approfondire l’argomento si rimanda all’appuntamento ad ingresso libero organizzato in Villa dei Leoni. Una location animata da diversi eventi culturali proposti dai giovani del Centro Studi Riviera del Brenta, che è un’asso-

ciazione culturale senza scopo di lucro che opera nel territorio della Riviera del Brenta e dintorni, dall’ottobre 2004, anche in collaborazione con Legambiente. Sono giovani che agiscono seguendo il motto “idee per la cultura, cultura per l’ambiente”, come i due settori in cui è impegnata l’associazione. Dal settembre 2010 a maggio 2012 il Centro Studi ha gestito inoltre, per conto del comune di Mira, l’Ecomuseo “Le Terre del Brenta”, che a breve verrà traslocato in Villa dei Leoni a Mira.

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resso la sede di Peggy Guggenheim a Venezia si rende omaggio alla figura del pittore Giuseppe Capogrossi con una retrospettiva fino al 10 febbraio. Roma è la città iniziale e finale della sua vita, nato nel 1900 e deceduto nel 1972. Dal punto di vista rappresentativo la sua fama e celebrità nascono durante il passaggio nella decade tra gli anni ’40 e ’50 quando idea e inserisce nelle sue opere un segno che lo contraddistinguerà per tutta l’intera carriera: l’elemento a forma allunata o a sorta di forchetta nell’aspetto delle sue punte. Un vero e proprio “marchio” identificativo in ogni parte del mondo. La retrospettiva annovera oltre 75 lavori, in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, che mappano il suo percorso creativo. Dalle opere figurative degli anni ’30, dall’ambientazione metafisica e mistica con I canottieri (1933), Il temporale (1933) e La piena sul Tevere (1933), all’astrazione delle finestre del decennio successivo, alla mostra presso la Galleria del Secolo di Roma nel 1950 che segna, con le prosecuzioni alla Galleria Il Milione di Milano e alla Galleria del Cavallino di Venezia, il passaggio a questa forma-segno mai vista. Si prosegue al 1951 con la fondazione del gruppo Origine, assieme a Ballocco, Burri, Colla e la partecipazione come unico italiano alla mostra di Parigi “Véhémences Confrontées”. Frequenti furono i rapporti con Michel Tapié, Jackson Pollock, Sam Francis e Georges Mathieu. Lavori quali Superficie 399 (1961) e Superficie 449 (1962) conducono ad altre fasi della sua carriera con i rapporti con le Biennali di Venezia e San Paolo, gli Stati Uniti d’America e il noto gallerista Leo Castelli, fino agli ultimi grandi lavori del suo ultimo decennio di vita. Documenti storici e un video arricchiscono il percorso di Capogrossi che attraverso un tratto distintivo e originale Al.Ch. è ricordato ancora oggi.


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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad” Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, provando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalmente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amore!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garantiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO: TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.

Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicatamente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applicazione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiro

In questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piacevole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali liberano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relax

Un piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti iniziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’organismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vita

I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima

“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiamavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto

Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spalle la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIA I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerio

Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at


Concerti e non solo 40 18 Agenda

mille e ancora mille... 1027

pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012

il nuovo Spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”

«Avete collaborato con me a questo show – racconta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fino alle “primarie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora protagoniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova. A Roncade è sempre di scena la buona musica

a”happY birthdaY neW age!”

Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands

eventi

emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografico ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPINE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTHDAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);

Teatro

i Sigur roS, annunciano un nuovo brano ed una nuova Struttura live che vedremo a jeSolo il 18 febbraio 2013

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube. com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi, ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografica è una grossa sfida, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografia di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel

il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifico si iscrive a Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa dapprima il copywriter per una mezza dozzina di agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior parte del tempo a Milano, contribuendo in modo significativo a ridurre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo “Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.

lo Spettacolo postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!

live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a verona Nato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longeva e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare

il libro

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che finalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ultimo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!

lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici. I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il comunicato di Andrea Benesso, ufficio stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio 2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire, alla voce ed alla figura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografie saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo. Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno (Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di Torino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva (Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’ Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Balletto Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.


Sì, viaggiare 41 RePuBBlica ceca

Pilsen, la città della Bionda

Il 5 ottobre 1842 Il mastro bIrraIo Josef Groll creò la prIma bIrra chIara a bassa fermentazIone. lo fece su ordIne del sIndaco per sconGIurare una rIvolta popolare oGGI Il prodotto è rIconoscobIle In tutto Il mondo con Il nome stesso della cIttadIna boema lo storIco stabIlImento è sempre lo stesso e oGnI GIorno accoGlIe vIsItatorI provenIentI da tutto Il mondo nove chIlometrI dI GallerIe sotterranee INTERNATIONAL MASTER BARTENDER Ogni anno a Pilsen l’azienda organizza l’International Master Bartender, in cui Pilsner Urquell incorona il miglior bartender al mondo, sia per la tecnica di spillatura che per la conoscenza profonda del Brand e del prodotto. All’importante concorso partecipano bartender di tutto il mondo, che poi vengono selezionati nel corso di competizioni nei diversi paesi. A Pilsen arrivano i migliori di ogni paese, l’Italia vi partecipa da sei anni. Per i giovani che hanno la fortuna di arrivare alla finale c’è in premio un’esperienza a fianco dei mastri birrai di Pilsen, per conoscere i loro segreti. Quest’anno l’evento è coinciso con i grandi festeggiamenti organizzati per i 170 anni di Pilsner Urquell, culminati con una mega festa di piazza e la presentazione della bottiglia, ambitissima da tutti i collezionisti. L’International Master Bartender quest’anno è stato vinto dal giovane norvegese Kim Daniel Bergesen (nella foto), seguito dal ceco Ota Haurythun e dallo statunitense Bryan Panzica. In finale c’era pure l’italiano Vincenzo De Sanctis, del locale Rock Island di Trevignano (Roma), con altri otto colleghi provenienti da tutto il mondo.

D

ici Pilsen e pensi alla birra. E viceversa, perchè l’intreccio che lega la bella città della Boemia centrale, nella Repubblica Ceca, e la bevanda più diffusa al mondo è indissolubile. Ed ha pure un luogo simbolo questo legame, ovvero lo storico birrificio dove il 5 ottobre 1842 nacque la prima birra chiara, la Pilsen appunto. Fu un mastro birraio bavarese a impostare la cotta e a creare il prodotto che ha cambiato la storia stessa della birra. Josef Groll, così si chiamava il bizzarro personaggio che aveva in tasca la “formula magica” della nuova birra, venne chiamato a Pilsen dalla municipalità locale, incalzata da una protesta popolare. La gente di Pilsen aveva manifestato perchè la birra che si serviva fino ad allora in città era imbevibile.Un liquido scuro e torbido, privo di gusto. Proprio così, ci fu una sorta di “sciopero della birra”. Lo stabilimento della birra di Pilsen, oggi come ieri, è il vanto della città. E’ la maggiore attrazione turistica. Visitatori arrivano da tutto il mondo per conoscere l’origine della “bionda”. Il museo è stato allestito all’interno del grande opificio e interessa anche aree dove tuttora si svolge l’attività produttiva. Oggi il complesso è di proprietà della Plzensky Prazdroj, azienda ceca entrata nell’orbita della SabMiller, la multinazionale di origine sudafricana che in Italia

Lo storico stabiLimento deLLa PiLsner UrqUeLL a PiLsen (iL PortaLe reca La data di fondazione, 1842) e aLcUne

immagini deLLa beLLa città boema

detiene i marchi Peroni, Nastro Azzurro, Raffo e Wuhrer. A Pilsen viene prodotta la mitica Pilsner Urquell, che tradotto significa “Pilsner dalla fonte originale”. E’ la birra più imitata al mondo ed è in effetti considerata dagli esperti una delle birre più buone al mondo. E’ una birra chiara a bassa fermentazione tutelata dall’Igp europea. L’unicità di Pilsner Urquell deriva innanzitutto dalla qualità superiore delle materie prime: malto chiaro derivante dal mi-

glior orzo boemo e moravo, i fiori di luppolo Saaz che conferiscono alla birra quel piacevole gusto amaro che bilancia la dolcezza del malto e l’acqua ancor oggi estratta dalle falde sotterranee locali. Infine il lievito segreto Pilsner H, l’artefice del sapore superiore e del corpo di Pilsner Urquell che, secondo una leggenda, fu rubato in un monastero da un monaco in fuga e venduto a Josef Groll. Altra rilevante caratteristica è che il sapore distintivo è corposo pur

essendo la Pilsner Urquell poco alcolica, solo 4,4 gradi. L’accesso allo storico birrificio avviene ancor oggi dal monumentale cancello, l’icona stessa dello stabilimento. Tanti sono gli elementi che fanno di questa fabbrica un luogo speciale, come la Torre dell’acqua, quella originale di Pilsen che dona la purezza alla birra, la “casa delle botti”, dove esperti falegnami costruiscono ogni giorno le “barrels”, piccole e grandi botti, nel cui legno verrà contenuta la bionda; la casa del malto, quasi una nursery dove poter assistere alla fermentazione dell’orzo boemo, le sale della cotta e infine le gallerie, estese per nove chilometri, che incantano il pubblico inebriato dal profumo della birra non filtrata e non pastorizzata, de degustare direttamente nelle grandi botti in legno. Un tempo i sotterranei servivano per lo stoccaggio del

prodotto. La conservazione era ottimle grazie ad un sistema di raffreddamente naturale: una ghiacciaia alimentava un piccolo ruscello d’acqua gelida che scorreva lungo le galleria mentendendo la giusta temperatura per non compromettere la preziosa birra. La visita si conclude al ristorante interno Na Splice o al negozio di souvenir Pilsner Urquell. Merita una visita anche il centro storico di Pilsen, con la sua austera cattedrale gotica di San Bartolomeo e le case a graticcio di epoca medievale di piazza della Repubblica (Namesti Republiky) che la racchiudono. La torre è alta 103 metri. All’interno vi è la Pilsner Madonna, una delle più belle statue gotiche dell’Europa centrale. Da vedere anche la chiesa francescana e il Museo della Boemia occidentale.

Auguri di CORTE di Piove di Sacco (PD) Voa Brentella Sx - Tel. 338 6408771

Buone Feste


42 I nostri esperti messaggio PUbbLicitario

L’OCULISTA

correzione laser difettti visivi DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it

E’ stato a lungo un obiettivo degli oculisti individuare delle procedure e delle tecniche chirurgiche per la correzione permanente dei difetti di vista. E da quasi cento anni si sperimentano tecniche per ridurre o eliminare la completa dipendenza dagli occhiali. La strada per arrivare a questo risultato è stata quindi lunga e costellata da successi ma anche da errori. Attualmente si è arrivati mediante la “cheratectomia” con laser ad eccimeri ad eliminare ( o per lo meno a ridurre notevolmente) la dipendenza dagli occhiali o dalle lenti a contatto. Il laser ad eccimeri rappresenta il “bisturi” più preciso e delicato oggi esistente. La descrizione delle tecniche più raffinate (PRK - LASIK), la loro esecuzione, la loro affidabilità e il loro meccanismo d’azione non è sintetizzabile in un così breve articolo. Ritengo più opportuno dare qualche suggerimento di carattere generale. Spesso settimanali, mensili e riviste descrivono le varie tecniche in maniera esauriente dal punto di vista scientifico, senza approfondire l’individualità del problema che varia da caso a caso. Tutto ciò ha un forte impatto comunicativo che si traduce in grandi aspettative da parte del paziente. In pratica succede che nei nostri ambulatori il paziente dica:” voglio fare il trattamento laser per togliermi gli occhiali” convinto che unica sia la procedura e unico il risultato. In realtà non sa che esiste la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo miopico semplice, l’astigmatismo ipermetropico semplice., miopico composto, ipermetropico composto e misto e che ogni difetto può essere lieve, medio, o grave, e che un occhio può essere affetto da un difetto e l’altro da una di tutte le altre combinazioni possibili. Molte volte il paziente è convinto di poter correggere il proprio difetto di vista ed inoltre di recuperare quella persa in un occhio pigro (occhio che non vede perfettamente per i motivi già da me descritti in un precedente articolo): questo non è possibile. Se il paziente con occhiali ha 5/10 di visus dopo l’intervento avrà sempre 5/10 di visus senza occhiali. Da ciò si deduce che prima cosa importante è definire con esattezza il difetto refrattivo perché le procedure sono diverse come diverse sono le tecniche. Ciò andrà approfondito con il proprio oculista di fiducia. Spesso i pazienti proprio perché disinformati su questo si affidano al “passaparola” a riprova del vuoto informativo come sopra detto. In pratica il miope lieve di due diottrie, che ha recuperato benissimo la sua vista, convince l’astigmatico ipermetrope di quattro diottrie della bontà e del recupero del trattamento scoprendo poi che le cose non stanno proprio così. Il paziente non deve rapportarsi all’esperienza di un altro paziente perché ogni difetto ha la sua correzione e la stessa persona può avere due correzioni diverse. Oltre a questo va detto che ci sono sul mercato

varie aziende che producono laser ad eccimeri e che sono tutte valide, ma che presentano differenze comprensibili solo ad esperti. Semplificando è un po’ quello che succede per le auto; ce ne sono di diverse case produttrici, tutte buone, ma con caratteristiche diverse. Una volta selezionato il paziente i risultati sono comunque sicuri, precisi e stabili nel tempo. L’articolo è sicuramente incompleto sotto molti punti di vista, ma mi ripropongo di ritornare sull’argomento trattando punti specifici in base anche ai vostri suggerimenti.

L’OTTICO

di Valentino Micaglio

Cheratite e Occhiali da sole Gli occhiali sono una protesi di uso comune composta da una montatura e da due lenti atte a correggere imperfezioni della vista dovute a vizi refrattivi o a insufficienze nella funzionalità oculare. igiene Se gli occhiali non sono puliti adeguatamente, possono formarsi nel tempo depositi che sono il terreno di coltura ideale, un “collante” per lo sviluppo di colonie dimicrorganismi patogeni, quali funghi e batteri, che si moltiplicano velocemente e quindi possono provocare infezioni oculari. Esiste una flora batterica di funghi e batteri che normalmente vivono nell’occhio sano. I microrganismi patogeni, che crescono nell’occhiale o nella lente a contatto sporca, si pro-

ODONTOIATRIA OGGI I consigli del Dott. Barchitta

RIACQUISTARE IL SORRISO IN UN GIORNO Una forte causa di disagio e stress è sicuramente quella di avere denti molto compromessi o mancanti. Altrettanto difficile da accettare è l’attesa della dentatura definitiva dopo un intervento di implantologia. Giorni o addirittura mesi senza denti o con protesi mobili provvisorie. Tutto questo fa parte del passato! Oggi si può sorridere immediatamente dopo essersi sottoposti all’implantologia. Attraverso la metodica del “carico immediato” si riabilitano intere arcate dentarie ottenendo da subito, nella stessa giornata dell’intervento, denti che assomigliano e funzionano come denti naturali. Prima di tutto si studiano i singoli casi attraverso l’utilizzo di sofisticate attrezzature e software e poi ci si prepara all’intervento avendo preso tutte le misure possibili per far sì che il paziente non abbia la percezione del dolore, viva con tranquillità le varie fasi della cura e torni a casa sereno con la dentatura fissata saldamente agli impianti. Tutto questo in una sola giornata, un giorno per riacquistare il sorriso.

pagano per via aerea e possono giungere a contatto della cornea, fino a provocare una cheratite. La cheratite è un’infiammazione della cornea, la parte anteriore trasparente del bulbo oculare, la prima lente del percorso ottico, costantemente ricoperta dal film lacrimale. I segni della cheratite sono soggettivi (epifora, fotofobia, blefarospasmo, sensazione di corpo estraneo, cefalea frontale, conati di vomito) e/o oggettivi (iniezione pericheratica, congiuntivite peribulbare, infiltrati stromali, lesioni epiteliali). L’infiammazione provoca dolore oculare e diminuzione dell’acuità visiva; una cheratite superficiale punteggiata solitamente bilaterale si sviluppa precocemente e può portare ad un danno epiteliale importante, con conseguenti dolore intenso ed accentuata lacrimazione. La guarigione con una completa riepitelizzazione si verifica di norma dopo almeno 36 ore dall’esposizione ed è raro che determini un danno permanente. Viene riportato uno studio effettuato tra il settembre 1984 ed l’agosto 2009 in alcune spedizioni alpinistiche nell’ambito della “Outdoor Leadership School”, un’associazione fondata nel 1965 che si occupa di viaggi e spedizioni in zone remote del mondo. Nel periodo sopraindicato si sono registrati 15 casi nel corso dello studio con un’incidenza dello 0.06% su 23.257 partecipanti che si sono esposti alla neve o all’acqua, e dello 0.02% su 65141 altri individui che hanno preso parte allo studio. L’età media è stata di 23 anni, con il 40% di maschi. Tutti i casi si sono verificati in zone di montagna e uno solo su un fiume, in barca. Tredici soggetti su quindici (87%) non portavano gli occhiali da sole. Dieci casi si sono verificati con sole splendente, quattro casi con cielo nuvoloso o con scarsa visibilità. I sintomi si sono presentati entro 24 ore dall’esposizione. Non sono state richieste ospedalizzazione o evacuazione. L’occhio possiede meccanismi interni ed esterni di protezione nei confronti dei raggi UV, ma quando l’esposizione è eccessiva o i sistemi di protezione non sono adeguati tali meccanismi non bastano a proteggerlo. Si ritiene che un’esposizione ai raggi solari riflessi dalla neve possa essere sufficiente a causare una cheratite. La neve e l’acqua riflettono oltre l’88% dei raggi UV. Sebbene lo strato di ozono sia in grado di assorbire la maggior parte delle radiazioni dirette sulla terra, le radiazioni UV aumentano con l’altitudine ad una velocità pari a circa il 4% per ogni 1000 piedi di dislivello. Quando il sole è basso nel cielo seguendo l’andamento ciclico delle stagioni o dei vari momenti della giornata, meno radiazioni raggiungono la terra e viceversa quando è alto più radiazioni solari attraversano l’atmosfera. Molto utile risulta la prevenzione utilizzando un cappello protettivo e degli idonei occhiali da sole, che trasmettano meno luce (5-10% della luce visibile). Utili possono essere le protezioni laterali da inserire sugli occhiali che impediscono ai raggi solari di entrare di lato. - Gli occhiali protettivi vanno acquistati presso un ottico di fiducia. - Per essere realmente protettiva una lente solare deve essere in grado di filtrare i raggi UV e la luce blu. - I bambini che non tollerano gli occhiali da sole vanno protetti con cappellini muniti di visiera.

Bibliografia. Wikipedia e Wilderness & Enviromental Medicine OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

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CHIAVE (7) - Uno sport........................................................................................

Gli Animali • Due serpenti mamma e figlio parlano tra di loro. Figlio: “Mamma, mamma, ma è vero che noi siamo velenosi?” Mamma: “Si figliolo, perché?” Figlio: “Mamma, mamma, mi sono appena movsicato la lingua.”

• Perché il bue sbatte la testa contro il muro? Per farsi la bua. • Come si chiama il cane di Dracula? Canino. • Qual è il ballo preferito delle scimmie? L’orango-tango. • Cos’hanno in comune la pulce e la gallina? Entrambe fanno i pulcini.

• Un ragno affamato, disteso sulla sua ragnatela, vede passare una mosca molto succulenta e allora le dice: “Oh cara mosca, vieni qui che ti insegno a tessere.” E la mosca astuta risponde: “Mi spiace ma preferisco filare!” • Alcune formiche stanno giocando a calcio sul fondo di un bicchiere. Una di esse le incita: “Forza! Se vinciamo, l’anno prossimo giochiamo in coppa!”

Aforismi sull’amore • C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola. • Nell’amore, un silenzio val più di un discorso. • L’amore è un canovaccio fornito dalla natura e ricamato dall’immaginazione.

• Siamo angeli con un’ala sola. Solo restando abbracciati possiamo volare. • L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo. • L’amore è più temerario che l’odio.

Un giretto per New-York NEWS

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NEWS

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Sapete riconoscere questi posti?

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A tavola 45 CUCINA

VINO

Il cremant

un albero dI natale tutto medIterraneo

Denis Meneghini

A

NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO. QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPAGNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, RRIVA IL

SORRIDE UN PO’ DI PIÙ.

PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.

IN FRANCIA

100g farina 0 45g farina manitoba 215g Pomodorini PacHino origano

1 cUccH.no mieLe 1 cUccH strUtto 7g LieVito secco saLe

PROCEDIMENTO

tagLiare i Pomodorini e farLi aPPassire neL forno a microonde, senza aggiUngere condimenti. setacciare Le farine con iL LieVito, Unire i Pomodorini, iL mieLe e Lo strUtto ammorbidito. insaPorire con origano e saLe, qUindi amaLgamare bene. Versare iL comPosto neLLo stamPo ad aLbero e Lasciare LieVitare Per circa 2 ore in Un LUogo Umido. cUocere in forno a 180° con fUnzione VentiLata Per circa 35 minUti. serVire decorando aLLa base con oLiVe Verdi.

I MIGLIORI CREMANT SONO QUELLI ALSAZIANI,

OTTENUTI DA PINOT BIANCO; ED I CREMANT DE

INGREDIENTI:

BOURGOGNE,

OTTENUTI DA CHARDONNAY E PINOT NERO. LA PRODUZIONE COMUNQUE COINVOLGE TUTTE LE ZONE VINICOLE D’ OLTRALPE.

IO MI AUGURO CHE ALMENO UN PO’ TUTTI AVREMO LA POSSIBILITÀ DI FESTEGGIARE QUESTO NATALE CON ALMENO UN PO’ DI SERENITÀ, ANCHE PERCHÉ UNA VOLTA UN SAGGIO MI DISSE: IL NATALE È LA FESTA DEI BAMBINI, MA ANCHE DEI GRANDI CHE PER UN GIORNO RITORNANO AD ESSERE BAMBINI. BUON NATALE E BUON BRINDISI A TUTTI. DENISMENEGHINI@ALICE.IT

MANUELA E SILVIA BIZZO

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CROCE BLU VENETO BOVOLENTA (PD) Via Mazzini, 18 Cell. 342 5066745 crocebluveneto@yahoo.it

CROCE BLU VENETO

Hai bisogno di un trasporto privato? Hai bisogno di un ambulanza per la tua società sportiva? A queste esigenze risponde, da poco più di anno, Croce Blu Veneto onlus, associazione di soccorso e trasporto sanitario attiva 24 ore su 24 e con sede operativa a Bovolenta (PD). Questa realtà di volontariato è nata il 23 novembre 2011 grazie alla volontà della Famiglia Leotta-Cappeller, con lo scopo primario di dare un servizio di soccorso e assistenza a mezzo di ambulanza. Grazie al Comune di Bovolenta, in particolare alla sensibilità verso il sociale dell’assessore Pietro Tangianu, i volontari hanno a disposizione una sede operativa che si trova in Via Mazzini, 18 e che permette alla Croce Blu Veneto onlus di avere un punto di raccolta per la formazione e per le esercitazioni, ma soprattutto una base operativa per tutte le attività logistiche e burocratiche richieste per un corretto sviluppo dell’associazione. La prima ambulanza, LIMA BRAVO 02, è arrivata a fine luglio e con essa l’ente ha superato senza alcun problema i controlli stabiliti dalla L.Reg. 1080/2007. Ad oggi si contano ben 23 soccorritori operativi e formati per fronteggiare ogni tipo di emergenza medico-sanitaria. A disposizione, inoltre, personale medico ed infermieristico per eventi ed as-

sistenze in cui se ne richieda la presenza grazie alla preparazione e alla disponibilità del direttore sanitario Francesco Leotta. Per quanto riguarda, invece, le mansioni prettamente operative-logistiche, l’ente si affida al delegato ufficiale Luigi Nardone. L’obiettivo primario dell’associazione è quello di diventare una realtà solida nel padovano a favore del cittadino e delle istituzioni, senza dimenticare il veneziano dove l’ente ha sede legale e coordina la sua stessa gestione. Croce Blu Veneto, ente di soccorso e formazione, cerca sempre nuovo personale da inserire nel proprio organico a titolo volontaristico, per il soccorso, la formazione e la divulgazione della cultura sanitaria. Possono partecipare tutti i maggiorenni, senza limiti d’età. L’iscrizione è gratuita e i moduli possono essere richiesti direttamente al seguente indirizzo di posta elettronica: crocebluveneto@yahoo.it. Per maggiori informazioni è possibile anche telefonare al seguente numero di cellulare: 342 5066745. L’associazione ringrazia l’Assessore Pietro Tangianu e in generale dell’Amministrazione locale di Bovolenta, perché mette a disposizione dell’associazione la sede operativa, in Via Mazzini,18 è in comodato d’uso a titolo gratuito.


46 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO Le reLazioni si faranno meno tese ma La Va a riLento, non stUzzicate La geLosia, iL fUoco brUcia! · SALUTE Usate caUteLa: PreVenite eVentUaLi straPPi con massaggi e ricorrete aLLe teraPie natUraLi, ancHe PreVentiVe

TORO

DAL 21/04 AL 20/05

ASCINO cHi ViVe reLazioni aLtaLenanti, aVVertirà Un bisogno di continUità, cHe Potrà diVenire imPeLLente. erotismo a miLLe · S ALUTE di attiVità fisica non se ne ParLa, Vince La Pigrizia. ridUcete aLmeno zUccHeri e grassi o La biLancia Vi PUnirà

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO qUaLcHe diVerbio o ProbLema di comUnicazione, Vi saLVano entUsiasmo e ViVacità, dotandoVi di fascino senza fLessioni · S ALUTE trattate con doLcezza mUscoLi e Vie resPiratorie. eVitate sforzi aerobici eccessiVi, megLio disciPLine PiÙ soft

CANCRO 22/06 22/07

ASCINO iL Partner Vi Potrebbe troVare freddi, o Voi a Patire Un senso di distacco. faVorite Un diaLogo PiÙ efficace· SALUTE attenzione aLLo stomaco e aLLe somatizzazioni, sarà bene esegUire con regoLarità aLcUni esercizi di riLassamento

LEONE 23/07 AL 23/08

FASCINO emerge

iL Vostro Lato PiÙ maLandrino e iL Vostro natUraLe carisma farà ProseLiti, sia fUori daLLa coPPia · S ALUTE Partirete aLLa grande ancHe se gLi acciaccHi non si faranno attendere. L’infLUenza di stagione Potrebbe attaccarVi

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO riscHiate di aP-

ProcciarVi ai sentimenti Un atteggiamento Poco costrUttiVo. consigLio? Una mini-Vacanza · S ALUTE non cedete a difficoLtà di concentrazione e tono mUscoLare non ottimaLe: ridimensionate Le asPettatiVe

Oroscopo ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI

BILANCIA 2 3/09 AL 22/10

FASCINO Un’arietta frizzante di conqUista renderà ciVettUoLi e ricHiessocietà. dedicateVi a Una seLezione accUrata · S ALUTE forma in netta riPresa, gLi imPegni Vi Pesano meno, siete PiÙ tonici e resistenti. sUccessi in ogni genere di sPot

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 F

A S C I N O

L’amore foLLe Vi traVoLge, con tUtto iL coroLLario di romanticismo straPPaLacrime e di Passioni imPossibiLi · S ALUTE Per LieVi maLesseri, L’eVentUaLe ricorso aLLe cUre termaLi (o aLL’aLimentazione macrobiotica) sarà efficacissimo

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO Vi

attendono incontri daVVero interessanti, magari neL beL mezzo di Un Vernissage o di Una cena cULtUraLe · S ALUTE La forma mentaLe e qUeLLa mUscoLare saranno Perfette e L’infLUsso dei Pianeti Vi renderà imbattibiLi ancHe negLi sPort

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO desiderosi di noVità: cHi È in coPPia da LUngo temPo Potrà concedersi Un Viaggio o nUoVe esPerienze · S ALUTE Le forze Vi sostengono ma non esagerate con Le ore PiccoLe e Le mini Porzioni a taVoLa. dieta sÌ ma eVitate La fame

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO affascinanti e sicUri Vi diVertite a fLirtare e a sedUrre soLo Per gioco. attente a non creare iLLUsioni PericoLose · S ALUTE se doVete fare dei trattamenti cercate di affidarVi a Professionisti deL settore. PiÙ mirati sono megLio fanno

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

ASCINO iL cUore È Un naUfrago senza bUssoLa in Un mare in temPesta. ancorateVi aLLa reaLtà Per restare a gaLLa · S ALUTE iPerattiVi sUL Piano inteLLettUaLe, stancHi e aPatici sU qUeLLo fisico con qUaLcHe ProbLema mUscoLare


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