della Riviera Est
1994 - 2014
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.143 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Sociale Storie di volontariato nel Veneto pagg.
Mira Crescono le difficoltà delle famiglie
4-5
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Speciale Sanità Natale Ambulatori Appuntamenti epediatrici, consigli verso la nuova per le Feste verifica
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Sanita’, protesta per salvare gli ospedali
Sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per acuti su due poli. Queste le richieste dei manifestanti durante il corteo di protesta. pag. 18
a pag.
alle pagg.
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L’EDITORIALE
Cristian Righetto, da cassaintegrato a infermiere Da operaio cassintegrato a laureato in infermieristica. Questa la storia davvero importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere. pag. 17
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Buon natale e felice anno nuovo La Redazione*
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Sicurezza, calano i reati nel territorio Meno rapine e furti nelle case. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta
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a percezione dei cittadini è diversa. I furti negli ultimi tempi sembrano aumentati, ma i dati quelli forniti dal Prefetto dicono il contrario: c’è una diminuzione dei fenomeni criminosi nel Comune di Mira. Il Prefetto di Venezia lo mette in chiaro, rispondendo al sindaco Maniero che aveva chiesto i dati più aggiornati sui reati commessi nel territorio. Nei primi dieci mesi del 2014 sono diminuiti sia i furti nelle abitazioni, che quelli negli esercizi commerciali. Meno rapine e furti di autovetture. In au-
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mento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta. Nelle scorse settimane, raccogliendo la preoccupazione di tanti cittadini e operatori commerciali, espressa anche nei periodici incontri che l’amministrazione sta organizzando nel territorio, il sindaco di Mira ha incontrato il comandante della tenenza dei carabinieri, e ha scritto al Prefetto di Venezia Dominco Cuttaia, per avere chiarezza in proposito. “Non so – ha scritto Alvise Maniero
– se siamo in presenza di ‘impressioni’ smentite dai fatti reali. Certo, le notizie e le segnalazioni dei cittadini non inducono all’ottimismo”. Per questo nella sua lettera il sindaco chiedeva al Prefetto se poteva fornire i dati più aggiornati di cui dispongono le forze dell’ordine, e anche un riscontro riguardo all’impegno assunto, quando fu chiusa la caserma dei carabinieri di Oriago, sul rafforzato servizio di pattugliamento del territorio. pag. 8
ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Natale quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessione e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in questo numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messaggio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *redazione@givemotions.it
Intervento
In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro*
“S
ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm
continua a pag.
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L’INTERVENTO
Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano
“I
Il destino dei 64 lavoratori
atp: la provinCia Chiede al veneto una proroga
Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti: sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto). Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione turistica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organizzazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle Province stesse. Camera di commercio
CoStruiamo aSSieme la Città metropolitana
Sindaci dei comuni del Veneziano convocati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua commissione consiliare apposita, per discutere della costituenda Città metropolitana. L’obiettivo, senza voler fare invasione di campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convinzione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un efficace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha commentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le possibili relazioni di questa realtà metropolitana, ancora tutta da inventare”.
n questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifica alla nuova legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della finanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è sufficiente ed è vanificato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”. di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano
accaduto accadra venezia
Mira
Camponogara
Una cavana per la polizia provinciale
Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’area del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Marghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram. veneto City
la CommiSSione vigilanza pronta ai Controlli
politica
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In 2015 ci sarà un anno pieno di cantieri
CampAgna Lupia
parte il “village di natale”
Regione
Riviera Pansac, prorogata la cassaintegrazione per altri sei mesi
A Marghera
Parte la corsa alla Regione
acquisti
pagg.
22-23
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A Natale scegli il regalo giusto pag.
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Cultura Scatti dal mondo di un ambasciatore
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Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, finalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà Srl DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 novembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese I DATI Il Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profit e un coinvolgimento della popolazione pari al 16 per cento del totale. Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche in Veneto le storie di volontariato
Veneto, regione ad alto
di giovanni giovetti
A livello nazionale emerge che i volontari hanno un’istruzione superiore e spesso una situazione economica agiata
Gli uomini sono più attivi delle donne nel mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni
V
eneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profit. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al 2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione. Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di persone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior numero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato. Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.
I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i componenti delle famiglie agiate. Questa in generale la fotografia nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economica e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri. Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente finanziate dall’Ue. I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,
gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggruppano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 associazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualificare l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza. Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello nazionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia. Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a centinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.
l’uniCa Sede italiana e’ a mirano
Cesvitem, la onlus che aiuta il Sud del mondo
L
a pagina del sito web si apre con l’appello di Elisio (in foto), un ragazzo del Mozambico, che si è trasferito a 1500 chilometri da casa per studiare Ingegneria mineraria all’università, con lo scopo di non far perdere al suo Paese il treno dello sviluppo. “Siamo un Paese ricchissimo nel sottosuolo ma poverissimo in superficie - racconta Elisio - Il mio sogno è di dare un contributo per invertire questa situazione. Per far sì che le risorse naturali della nostra terra si trasformino davvero in un’opportunità di benessere per il nostro popolo”. E’ una testimonianza dell’impegno per il Fondo Bolsas, il progetto di borse di studio per studenti universitari mozambicani, che il Cesvitem onlus, Centro Sviluppo Terzo Mondo, sostiene. Con sede italiana a Mirano, il Cesvitem è un’associazione italiana non governativa e senza fini di lucro, attiva nel campo della cooperazione internazionale, senza appartenenze politiche o confessionali. Dal 1987 è impegnato, attraverso progetti di sostegno a distanza (Sad) e progetti di solidarietà e cooperazione, nella promozione dei processi di autosviluppo dei popoli del Sud del mondo, al fine di colmare progressivamente il divario tra il Nord e il Sud del pianeta senza replicare all’infinito schemi di dipendenza economica, culturale e politica.
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Argomento del mese 5 La storia
Solidarietà per i bimbi malati
o tasso di volontariato Terzo settore e volontariato Il convegno del Partito democratico a Chioggia
Alessandra Moretti: “Sociale, siamo indietro di 20 anni” di Andrea varagnolo
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onfronto del mondo del volontariato con la candidata del Pd alla presidenza della Regione, Alessandra Moretti. In una sala riunioni del centro congressi Kursaal di Sottomarina a Chioggia gremita, lo scorso 21 novembre l’esponente dem ha incontrato la città e, soprattutto, il terzo settore. La candidata ha voluto porsi in un atteggiamento di ascolto e dialogo con le realtà locali che si pongono come obiettivo principale quello di aiutare il prossimo. Segnale politico sicuramente importante, che apre le porte a un mondo che, negli ultimi anni, in Veneto, sarebbe stato umiliato dalle istituzioni. Se, infatti, l’invettiva politica di Claudio Sinigaglia, che ha puntato il dito contro la “destrutturazione sociosanitaria”, è parsa morbida, quella della Caritas diocesana, è stata assai più dura, avendo definito il settore sociale umiliato e aperto a un clima di favori, mentre nelle città sta crescendo sempre di più la povertà estrema, con moltissime persone rimaste senza lavoro, quindi senza reddito e senza casa. Dal canto suo l’eurodeputata ha descritto la situazione del sociale attuale inadeguata, arretrata di almeno vent’anni e, dopo aver lodato l’impegno indefesso dei volontari, ha aperto le porte a una stagione nuova, fatta di attenzione agli ultimi, alle periferie, a chi è rimasto indietro. Secondo la Moretti serve un grande segnale di discontinuità con il passato. Sicuramente un primo gesto l’ha già fatto, legando la sua campagna all’incontro con il terzo settore.
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Jenny Vianello, mamma coraggio J
enny Vianello è una ragazza di 36 anni che vive a Marghera, lavora come impiegata in un’azienda di nautica ed è mamma a tempo pieno di Aurora, nata nel 2007 e di Filippo nato nel 2009. Il secondo genito, dopo alcuni mesi dalla nascita, ha cominciato a manifestare dei problemi che, un anno fa, sono stati riconosciuti nella mutazione del gene Cdkl5. Anche se si sa poco riguardo alla funzione della proteina Cdkl5, si ipotizza che possa giocare un ruolo nella regolazione dell’attività di altri geni, compreso il gene Mecp2 (responsabile della Sindrome di Rett). La maggior parte dei bambini affetti da Cdkl5 soffre di crisi che iniziano nei primi mesi di vita, questi bambini spesso non possono camminare, parlare o nutrirsi, e molti sono su sedia a rotelle, soffrono di scoliosi, problemi alla vista e alla motilità gastrointestinale. “Filippo nasce da una gravidanza normale tutto era andato bene e io ero tranquilla perché avevo l’esperienza della gravidanza precedente; poi, a quattro mesi e mezzo come un fulmine a ciel sereno sono iniziate le prime crisi epilettiche. La pediatra stessa non aveva notato niente perché il bambino cresceva regolarmente però prima di addormentarsi gli venivano questi attacchi che poi sono andati aumentando. Abbiamo deciso di andare al Pronto Soccorso, lo hanno tenuto in osservazione, il neurologo pensava si trattasse della sindrome di West. Da Mestre ci hanno mandati a Padova per fare tutti gli esami del caso; i mesi passavano e le crisi non smettevano ma, io e mio marito, eravamo fiduciosi e pensavamo che le cose si sarebbero risolte. Avere Aurora a casa, che ci aspettava, ci ha dato tanta forza perché quando tornavamo dall’ospedale non potevamo farci vedere tristi per non farla soffrire”. E poi? “L’anno scorso, a Firenze, ci hanno dato la diagnosi definitiva”. Che cosa crede scateni questa malattia? “La malattia è genetica de novo: non dipende dai genitori ma c’è una mutazione genetica che insorge al momento del concepimento, la sua scoperta è del 2004”. Le istituzioni vi hanno aiutato? “Per la malattia di Filippo è importantissima la fisioterapia ma non sempre il personale con cui abbiamo lavorato ha capito la situazione. Il comune ci ha dato una maestra di sostegno e un’accudente, una figura OSS che si occupa dei bisogni fisici del bambino per 30 ore la settimana”. Momenti belli? “I momenti belli sono quando Filippo riesce a fare piccoli cose, che per noi sono delle conquiste: quando si tiene in piedi per pochi attimi e quando sorride. Poi ci sono momenti brutti quando ha attacchi di epilessia più frequenti”. Ci parli dell’associazione Cdkl55. “Con la diagnosi di Filippo abbiamo cominciato a fare delle ricerche e siamo andati a un convegno internazionale a Bologna, qui abbiamo conosciuto il presidente, è stato un momento di condivisione importante con altri genitori. L’associazione raccoglie fondi da devolvere alla ricerca, unica speranza per i nostri figli”. Iniziative? “Ad esempio “una canzone per il nostro futuro”, un brano realizzato per Giorgia che esprime lo stato della malattia in poesia, chi scarica il pezzo devolve qualcosa all’associazione. A settembre, assieme alla parrocchia, abbiamo fatto una maratona nella Riviera, hanno partecipato 600 persone e c’è stata una bella raccolta”. Che cosa direbbe a una mamma che scopre che il suo bambino soffre di questo male? “Come prima cosa le darei un forte abbraccio e le direi che, rispetto a qualche tempo fa, abbiamo messo a fuoco un obiettivo. Bisogna avere fiducia nella ricerca che si sta muovendo in diverse direzioni. Dobbiamo perseguire con la riabilitazione perché i nostri bambini sembrano chiusi in un guscio ma c’è bisogno di trovare la chiave dentro di loro”. Progetti? “Andare sempre avanti e trovare fondi per la ricerca, noi viviamo alla giornata perché il futuro è difficile da immaginare”. Cdkl5 è l’associazione di volontariato onlus nata otto anni fa e raccoglie fondi da devolvere alla ricerca. Per chi vuole sostenere la ricerca, per maggiori informazioni www.cdkl5.org. R.P.
6 Mira Sociale La Caritas disegna di una situazione difficile nel territorio
Crescono le difficoltà delle famiglie Sono quasi 750 le persone assistite fra Mira e Oriago con la consegna di pacchi alimentari bisettimanali di Alessandro Abbadir
S
ei anni di crisi economica ininterrotta si fanno sentire, eccome. La povertà cresce fra le famiglie di Mira e della Riviera del Brenta. I dati sono impressionanti. Sono quasi 750 le persone assistite fra Mira e Oriago, le due principali realtà del comune più popoloso del comprensorio. Un aumento che negli ultimi mesi è stato del 20 %. Per fronteggiare il fenomeno, arrivano nuovi punti di distribuzione di vestiario e cibo, gestiti dalla Caritas, e da altre associazioni caritatevoli e parrocchie. A fare una panoramica della situazione è Fabio Schirru, responsabile della Caritas vicariale. “Solo nel territorio di Mira – dice – abbiamo 518 assistititi, a cui abbiamo concesso il nostro aiuto con la consegna bisettimanale di pacchi alimentari e del vestiario. Valutiamo ogni caso direttamente attraverso una commissione che confronta la situazione che ci viene raccontata, con sopralluoghi e incrociando i dati con il Comune di Mira. Di queste persone il 65 % sono stranieri e il 35 % sono italiani”. Prima della crisi partita nel 2008-2007 cioè 7 anni fa, gli italiani che facevano richiesta di assistenza Caritas erano meno del 5 %”. A Oriago altri 230 assistiti sono seguiti dall’associazione “San Vincenzo”, che è legata alla parrocchia di Santa Maria Maddalena. La Caritas vicariale spiega che si assiste ad un turn over impressionante. Molti stranieri se ne vanno perché non c’è lavoro in Italia, se ne tornano ai loro paesi d’origine. I punti di distribuzione della Caritas e delle parrocchie in termine di pacchi alimentari sono: a Mira Taglio nella chiesa di San Nicolò, a Oriago nella parrocchia di San Pietro, a Mira Porte nella
In breve Iniziativa contro la violenza alle donne In occasione del 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” come atto simbolico in piazza Municipio a Mira, è stato realizzato un cerchio di candele in ricordo delle donne uccise quest’anno, creando la scritta luminosa “No violenza donne”. Nella stessa serata ha preso il via nella sede dello sportello Donna, il laboratorio di autostima. Info 3489882824.
Addio a Zancato, storico riparatore di televisori
chiesa di San Marco Evangelista e a Gambarare nella chiesa di San Giovanni Battista. Per la consegna del vestiario c’è la parrocchia di Mira Porte. Ma ci sono delle novità. Dal primo dicembre in Riviera San Pietro 70 a Oriago è stata aperta la bottega solidale. “All’interno - dice Schirru - ci sono dei capi in vendita ad un prezzo simbolico. Chi acquista contribuirà ai pacchi per i poveri di Mira. Nei pacchi spesa che sono donati alle circa 750 persone povere, ci sono prodotti come pane, riso, zucchero, pasta e vario scatolame”. Questa raccolta unita alle eccedenze dei supermercati, serve a sopperire alle carenze sempre più evidenti delle forniture del Banco Alimentare di Verona, che da qualche tempo subissato dalle richieste di forniture, non riesce più a far fronte alle decine di migliaia di domande provenienti da tutto il Veneto. Insomma una situazione difficile.
E’ morto all’età di 68 anni Mario Zancato conosciuto da tutti a Mira come ”Danilo”. L’uomo risiedeva a Mira Porte in via Nazionale, e per decenni è stato negoziante e tecnico riparatore di televisori e wi-fi nella piazzetta settecentesca della frazione mirese, dove aveva un negozio fino a poco tempo fa, e dove attualmente aveva un laboratorio tecnico.
Naviglio, con le piogge tonnellate di rifiuti Accumuli di rifiuti sul Naviglio del Brenta, soprattutto in occasione di piogge e piene del canale. L’ultima situazione critica si è verificata a metà novembre, e ha fatto imbestialire residenti e commercianti di Mira Porte e Mira Taglio. “Cosa aspetta il Genio civile - si chiedono i residenti - ad intervenire in casi del genere? Vogliamo dare un immagine di degrado ai turisti?”
convegno Lotta alla contraffazione
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otta alla contraffazione senza quartiere. Nelle scorse settimane il vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio ha partecipato al dibattito “La ricerca della legalità, viaggio intorno alla contraffazione” che si è tenuto ad Oriago di Mira. Di Maio ha sottolineato come in Veneto si assista ad un blocco di associazioni di categoria, decise a lottare contro la contraffazione che genera economia illegale e mafie. ”Da qui - ha detto Di Maio - può partire una sorta di Carta di Mira, che punti a potenziare e inasprire la normativa contro la contraffazione a livello nazionale, tutelando il Made in Italy e la qualità delle nostre produzioni, e perciò anche l’occupazione“. A tracciare un quadro davvero inquietante in tema di prodotti contraffatti ci ha pensato il colonello De Benedictis, comandante della Guardia di Finanza di Venezia, che ha fatto una carrellata delle tante azioni anti contraffazione su prodotti anche pericolosi per la salute compiute quest’anno. Fra i settori più colpiti dalla contraffazione si è parlato del settore agricolo e l’alimentare con il moltiplicarsi di prodotti “italian sound“, privi di qualità e dannosi per la salute, che danneggiano produttori e tipicità italiane nettamente superiori alle altre. Sotto osservazione da tempo è in Riviera il mercato della calzatura. Un comparto che è sinonimo di qualità e grandi marchi. Qualità sempre più offuscata dalla presenza di laboratori clandestini cinesi che mettono a rischio la credibilità dei prodotti sui mercati esteri. Spesso parti delle scarpe che prevalentemente si vendono all’estero,
sono prodotte in queste aziende. Ma vediamo le cifre. In Veneto ci sono 2646 aziende cinesi nel settore della moda, il 17% del totale. Il comparto in Riviera da lavoro ad oltre 11 mila persone ha un fatturato di 1,7 miliardi di euro, e produce 20 milioni di paia di scarpe. Siro Badon presidente Acrib ha difeso il comparto. “Nel 2014 - ha detto - sono diminuite le ore di cassaintegrazione e la richiesta di questo ammortizzatore sociale del 40%. E’ aumentato il fatturato. Ciò significa che è un settore in salute. Dal lato dei paletti che mettiamo ad alcune ditte fornitrici, i vincoli sono davvero stringenti, e non permettono di servirsi di quelle che utilizzano manodopera in nero“. Ma per Matteo Ribon, responsabile regionale di Federmoda della Cna, le cose non filano per il verso giusto. E per questo ha messo i puntini sulle i. “Non si possono - ha detto - affidare ai blitz della Guardia di Finanza e dei carabinieri, il compito di garantire la legalità del sistema produttivo della Riviera. Perché l’accordo sottoscritto con Acrib è rimasto lettera morta? Perché non è ancora stato A.A. individuato l’ente certificatore?”
La nostra priorità
un VENETO in SALUTE
8 Mira Intervento
Territorio
In Africa quando si nasce alla fine del mondo
Sicurezza Il Prefetto consegna al sindaco i dati dei primi 10 mesi del 2014
Diminuiscono i reati sul territorio di Alessandro Abbadir
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a percezione dei cittadini è diversa. I furti negli ultimi tempi sembrano aumentati, ma i dati quelli forniti dal Prefetto dicono il contrario: c’è una diminuzione dei fenomeni criminosi nel Comune di Mira. Il Prefetto di Venezia lo mette in chiaro, rispondendo al sindaco Maniero che aveva chiesto i dati più aggiornati sui reati commessi nel territorio. Nei primi dieci mesi del 2014 sono diminuiti sia i furti nelle abitazioni, che quelli negli esercizi commerciali. Meno rapine e furti di autovetture. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta. Nelle scorse settimane, raccogliendo la preoccupazione di tanti cittadini e operatori commerciali, espressa anche nei periodici incontri che l’amministrazione sta organizzando nel territorio, il sindaco di Mira ha incontrato il comandante della tenenza dei carabinieri, e ha scritto al Prefetto di Venezia Dominco Cuttaia, per avere chiarezza in proposito. “Non so – ha scritto Alvise Maniero – se siamo in presenza di ‘impressioni’ smentite dai fatti reali. Certo, le notizie e le segnalazioni dei cittadini non inducono all’ottimismo”. Per questo nella sua lettera il sindaco chiedeva al Prefetto se poteva fornire i dati più aggiornati di cui dispongono le forze dell’ordine, e anche un riscontro riguardo all’impegno assunto, quando fu chiusa la caserma dei carabinieri di Oriago, sul rafforzato servizio di pattugliamento del territorio. A stretto giro il Prefetto ha risposto al sindaco, confermando la massima attenzione alle problematiche dell’ordine e della sicurezza nel territorio di Mira, e ribadendo che dopo la soppressione della caserma di Oriago si è avuto un incremento nel numero di pattuglie presenti nel territorio, particolarmente rafforzato nelle ultime settimane. Ma soprattutto ha fornito una scheda sull’andamento nei primi dieci mesi del 2014 dei reati che determinano maggior allarme sociale, raffrontata con l’analoga situazione del 2013. Il dato
B
La caserma dei carabinieri a Mira Taglio
generale che si evidenzia è una diminuzione, anche consistente dei fenomeni criminosi. In particolare, i furti nelle abitazioni sono passati da 208 a 127 (-38,9%), quelli negli esercizi commerciali da 46 a 37 (-19,6%), i furti con destrezza da 53 a 38 (-28,3%), le rapine da 7 a 4 (-42,9%). Diminuiti anche i furti di automobili (da 15 a 13), mentre c’è un deciso aumento solo dei furti all’interno delle autovetture che passano, nel periodo, da 72 del 2013 a 108 nel 2014 (+50%). Infine il Prefetto ha ribadito la piena disponibilità ad un approfondimento della situazione in occasione di una prossima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. “Da parte nostra – aggiunge il sindaco Maniero – conti-
nuerà il lavoro di positivo confronto e dialogo con le forze dell’ordine, evitando di alimentare allarmismi e senza inseguire protagonismi privi di efficacia. Nello stesso tempo non mancherà il nostro sostegno a serie iniziative di controllo del territorio che i cittadini vorranno mettere in atto, in stretto coordinamento con i carabinieri, come i “Controlli di Vicinato”, che dove avviati hanno dato positivo riscontro. Infine, una raccomandazione: in presenza di atti criminosi, o di situazioni di rischio per la sicurezza, prima di cercare la vetrina di Facebook, è fondamentale avvertire i carabinieri o la polizia. Solo così si mette tempestivamente in moto una azione di contrasto e di indagine nei confronti della delinquenza”.
segue da pag.
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Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con una intensità che toglie il fiato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chilometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascoltare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fianco sospira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospedale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mamme e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresentano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”. Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm
Mira Taglio
La Soprintendenza fa rimuovere una selva di cartelli stradali
uona notizia per il paesaggio mirese. La Soprintendenza ai beni architettonici ha fatto rimuovere a Veneto Strade oltre una sessantina di cartelli stradali che erano stati posti lungo la regionale 11 (brentana), dove è stato da poco realizzato il percorso pedonale dal centro di Mira fino al confine con Dolo. A vincere la battaglia sono stati il Comune di Mira e Federconsumatori che nei mesi scorsi ha fatto anche un esposto denuncia alla Procura. Il Comune aveva chiesto
in proposito il parere e l’intervento della Soprintendenza, che aveva fatto per questo un sopralluogo ad hoc. E’ arrivata così la decisione: i cartelli vanno rimossi. Di conseguenza Veneto Strade ha dovuto rimuoverli tutti. A spiegare la decisione è il comandante della polizia locale Mauro Rizzi. “Le esigenze di sicurezza – spiega – possono essere ugualmente garantite anche con una segnaletica orizzontale anziché verticale, così come è stato fatto del resto, sempre lungo la regionale 11, in
un analogo percorso pedonale recentemente realizzato nel tratto che, dopo Oriago, porta alla grande rotatoria con la Romea e la provinciale 81. Era davvero una esagerazione piazzare questa selva di cartelli, uno ogni passo carraio. Insomma un cartello ogni cinque metri era francamente troppo, e deturpava il paesaggio e la veduta delle ville, sia dal canale che dalla strada”. Federconsumatori con il suo referente nell’area del miranese e della Riviera Alfeo Babato comunque non
abbassa la guardia. “Vigileremo anche nei prossimi mesi – dice – sui tanti lavori in corso nel comune di Mira e in Riviera, per evitare che gli interventi pubblici non finiscano per deturpare la bellezza del patrimonio architettonico e naturale della zona”. A.A.
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Paesaggio
Meno rapine e furti nelle case. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta
di Don Dante Carraro*
Mira 9 Occupazione Accordo raggiunto al Ministero del Lavoro a Roma
Pansac, cassaintegrazione prorogata di sei mesi I lavoratori ancora coinvolti dalla cassa integrazione a zero ore sono 369: 284 a Mira, 49 a Portogruaro e 36 a Marghera. di Alessandro Abbadir
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n sospiro di sollievo per molte famiglie, anche se certo il futuro è cupo. Per gli ex dipendenti Pansac arrivano altri sei mesi di cassa integrazione, cioè fino a giugno del 2015. A concederla è stato grazie ad un accordo con i sindacati, il Ministero del lavoro, dopo un incontro che si è tenuto a Roma nelle scorse settimane. E’ con ogni probabilità l’ultima proroga possibile, in quanto ormai è da oltre quattro anni che i lavoratori dell’ex gruppo di Fabrizio Lori, utilizzano questo ammortizzatore sociale. Intanto in questi mesi chi non è rima-
L’appello
sto in cassa integrazione fra gli ex dipendenti, è stato assunto dalle nuove proprietà, che hanno acquistato i siti di Malcontenta e di Marghera. A Malcontenta per esempio c’è ora la Polimira. L’azienda ha annunciato investimenti per 29 milioni nei prossimi due anni. A spiegare come stanno le cose e come è andata è la Filctem - Cgil. “C’è stata – spiegano per la Filctem Cgil Davide Camuccio e il segretario provinciale Riccardo Colletti – una riunione al Ministero del Lavoro per ottenere la proroga di altri 6 mesi di cassa integrazione straordinaria. I lavora-
tori ancora coinvolti dalla cassa integrazione a zero ore sono 369: 284 a Mira, 49 a Portogruaro e 36 a Marghera. Nell’accordo sotto firmato sono garantiti altri 6 mesi di cassa integrazione straordinaria e viene ribadito l’impegno da parte delle aziende che hanno acquisito parte degli stabilimenti del gruppo, ad ulteriori assunzioni. Per quanto riguarda il Veneto, da parte della Regione c’è la volontà di sviluppare piani formativi per i lavoratori in cassa integrazione”. Soddisfatto dell’accordo raggiunto l’assessore al lavoro della Provincia di Venezia Paolino
Il comune cerca sponsor per piantare nuovi alberi
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al 2013 è in vigore la legge che - per favorire lo sviluppo delle aree verdi urbane - prevede che i comuni con più di 15.000 abitanti provvedano a piantumare annualmente un albero per ogni nato. Nel rispondere in proposito ad un’interpellanza del consigliere Fabio Zaccarin, in occasione di un
consiglio comunale che si è tenuto a novembre scorso, l’assessore all’ambiente Maria Grazia Sanginiti del Comune di Mira ha confermato l’impegno dell’amministrazione a dare corso a quanto previsto dalla normativa, “per contribuire a rafforzare il patrimonio arboreo dei parchi e delle aree verdi pubbliche, anche con la sostituzione di quelle piante vetuste o malate che potrebbero costituire un pericolo in caso di forti perturbazioni”. “Nello stesso tempo – ha precisato l’assessore – poiché
A Gardigiano Nasce la “Casa passiva”
mobilità”. A Mira la vicenda della fine della Pansac e poi Pansac Intenational, fa ancora molta rabbia. Si trattava, infatti, di una azienda sana che è stata di fatto distrutta da una mala gestione del suo ex proprietario Fabrizio Lori. Una mala gestione che lo ha portato in carcere. Lori però, nonostante il disastro compiuto è ripartito, gestendo dei negozi di abbigliamento a Mantova. Centinaia di operai di Mira invece, resteranno letteralmente a spasso.
il numero dei nuovi nati ogni anno a Mira è attorno alle 350 unità, per fare fronte alla spesa abbiamo pubblicato proprio in questi giorni un avviso pubblico per cercare soggetti disposti a sponsorizzare la fornitura di queste nuove alberature”. Chi fosse interessato può segnalare la propria disponibilità secondo le modalità indicate nel bando pubblicato sul sito del Comune. I termini per presentare la manifestazione di interesse, scadono il 31 dicembre di quest’anno. A.A.
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n’abitazione molto particolare sta nascendo a Gardigiano di Scorzè. Un edificio bifamiliare tutto in legno, disposto su due piani e che sin dall’inizio del progetto, sta seguendo l’iter per ottenere il certificato di “Casa passiva”. E’ la prima struttura del genere, a livello provinciale, e gli operai la stanno costruendo in via Frattin. I committenti sono i fratelli Alessandro e Chiara Gobbo, mentre il progetto è dell’architetto di Trebaseleghe, Denis Busolin. Assicura il benessere termico senza una minima fonte energetica di riscaldamento interna. Infatti, lo stabile non ha una caldaia, neppure i termosifoni o sistemi analoghi. I costi di costruzione sono superiori del 5-8 per cento rispetto a una casa normale, perché s’investe più denaro sull’isolamento delle sei facciate: i quattro muri perimetrali, il tetto e il pavimento. Di contro, però, si risparmia sulla bolletta: non essendoci l’allacciamento del gas, le spese saranno solo di energia elettrica. Ma ci sarà anche un impianto fotovoltaico ad alimentarlo. Per farsi da mangiare, i proprietari useranno un piano cottura a induzione ovvero si cucinerà senza fiamma, mentre il dispositivo solare termico servirà a produrre l’acqua calda. Un apposito ventilatore, collegato allo stesso fotovoltaico, garantirà il ricambio d’aria notte e giorno. “Siamo davanti a una costruzione confortevole – spiega Alessandro Gobbo – ma che rispetta l’ambiente. Sinora le “case passive” si sono sviluppate all’estero e poco qui in Italia. La speranza è che vi sia
D’Anna. “Saluto con positivamente – dice – questa ulteriore concessione di questo ammortizzatore sociale per i lavoratori della Pansac. Era una misura attesa con molta ansia da oltre 300 famiglie dei siti ex Pansac della provincia di Venezia, ma anche di altre parti d’Italia”. D’Anna non si fa illusioni. ”Resta il fatto comunque – dice – che questa ulteriore concessione della cassaintegrazione, difficilmente si potrà ripetere, a giugno probabilmente partirà la
Dr.ssa Laura
Prozzolo di Camponogara (Ve) · Via Cesare Battisti, 64 · Tel. 041 462106 un’inversione di tendenza”. La bifamiliare, ciascuna porzione di 200 metri quadrati, è definita passiva perché la somma degli apporti di calore provenienti dal sole trasmessi dalle finestre, e aggiunti a quelli generati dagli elettrodomestici, sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. La progettazione esecutiva dell’opera è stata affidata dall’architetto Denis Busolin di Trebaseleghe, mentre i calcoli strutturali sono stati fatti dagli ingegneri Danilo Michieletto e Steven Gallina. Nell’intervento sono state coinvolte le aziende locali come Rio Costruzioni, Barison Giuseppe Legnami, Trevi Tetti, Valbor Serramenti, Sistem Color, Gatto Impianti elettrici e Barbazza Termoidraulica. “Sono ditte – continua Gobbo – che da subito hanno creduto in questo progetto, mettendo passione e rimettendosi in gioco per fare qualcosa di diverso ma, soprattutto, innovativo”. Anche parte della giunta di Scorzè ha visitato il cantiere, oltre a dei progettisti e gli studenti di terza media di Piombino Dese (Pd). A loro sono state illustrate e spiegate le tecniche di costruzione per edifici costruiti in questo A.R. modo.
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10 Campolongo Viabilità Il Comune vuole aumentare la sicurezza sulle strade
In funzione i nuovi vista red Gli impianti sono agli incroci di Bojon lungo via XXV Aprile e via IV Novembre, a Liettoli, in via Trentino e via Alto Adige di Alessandro Abbadir
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ampolongo, il Comune punta ad aumentare la sicurezza stradale con i nuovi impianti vista red. Gli automobilisti insomma sono avvisati. Dal primo dicembre sono cominciati i controlli e per chi sgarra e passa con il rosso, mega multa e taglio dei punti patente. A spiegarlo sono l’assessore Giancarlo Fanton e il sindaco Alessandro Campalto. “Si sono conclusi in tempi record nelle scorse settimane - dicono - i lavori di installazione dei punti di rilevazione (telecamere) a ridosso dei semafori sugli incroci di Bojon, lungo via XXV Aprile e via IV Novembre, e sugli incroci di Liettoli, lungo Via Trentino e via Alto Adige”. Si tratta del sistema Vista red, omologato per l’accertamento in modalità automatica delle infrazioni del codice della strada. “Gli impianti installati - spiega il Comune - funzionano senza l’ausilio di flash, e quindi non sono percettibili dagli utenti della strada. Questo per evitare sbandamenti del conducente e atti vandalici. Rilevano i veicoli in infrazione mediante una coppia di spire elettromagneti-
che. Il filmato è digitale: il file è memorizzato in formato compresso e non modificabile, ai fini della sicurezza e della integrità del dato, è omologato per funzionare in modalità automatica, senza la presenza dell’organo di polizia”. La decisione di installare le telecamere per controllare i passaggi con il semaforo rosso è stata assunta, assicura il Comune esclusivamente per ragioni di sicurezza. “Questo - dice l’assessore Fanton - è dimostrato dai documenti tecnici di progettazione, fatti per capire se vi erano nella viabilità comunale punti particolarmente critici, ed eventualmente come risolvere i connessi problemi per la salvaguardia degli utenti della
Il personaggio
Rino l’inventore diventa scrittore
L’
La mensa scolastica aperta ai genitori La mensa scolastica di Campolongo ha aperto nelle scorse settimane ai familiari degli alunni che volevano conoscere il servizio e mangiare le pietanze proposte ai bambini dalla ditta incaricata, secondo il menù previsto dal contratto d’appalto. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai genitori e si ripeterà nei prossimi mesi. Per informazioni si potrà telefonare allo 0495849136 o via e-mail assistenza@comune.campolongo.ve.it
Manifestazione contro il dissesto idrogeologico
A Bojon
“inventore di Campolongo” Rino Gobbi alle prese con una nuova impresa. Il personaggio conosciuto da tutti in paese, 66 anni, per decenni impiegato in Comune, ha presentato nella biblioteca di Bojon a fine novembre un suo romanzo ambientato nella storia locale. Fra le più recenti apparizioni molti ricordano la sua presenza a trasmissioni Rai di intrattenimento come “I fatti vostri“. “Ho sempre avuto – spiega Gobbi – una grande passione per le invenzioni che realizzo utilizzando pezzi di ferro che saldo insieme. Questa passione mi è venuta fin da giovanissimo quando facevo il cameriere, ma l’ho coltivata poi nel corso degli anni anche quando ero impiegato in comune a Campolongo
In breve
Rino Gobbi e il suo nuovo libro Maggiore. Non è mai diminuita, anzi è stato un crescendo di intuizioni“. Fra le sue invenzioni più originali c’è: il barbecue regolabile con griglia che si muove rispetto all’intensità di calore, o il leggio montato su asta girevole da applicare al letto per leggere in tutta comodità, la bici con l’ombrello, il ping pong ripiegabile, il cancello meccanico automatico, il carretto versatile, il cavalletto per imbianchini, l’avvolgicavo, la cavalletta per il taglio della legna in sicurezza. Rino Gobbi è conosciuto anche come volontario all’associazione Anteas, sempre in prima linea insomma nell’impegno sociale. L’inventore spiega l’origine delle sue creazioni. “Quello che voglio fare – dice – è rendere la vita di tutti i giorni più comoda.
strada”. Anni fa, sempre a Campolongo Maggiore, vennero installati altri impianti di controllo, durante l’ex amministrazione guidata dal sindaco Roberto Donolato, ma vennero rimossi in seguito ad una indagine della magistratura di Milano, che scoprì come dietro alla ditta che li forniva (e li forniva a quasi tutto il territorio italiano) ci fosse un raggiro milionario. Stavolta sembra tutto a posto, almeno da questo punto di vista. Per chi fosse interessato a capire nei dettagli come funzionano questi impianti, è possibile consultare i documenti tecnici pubblicati sul sito del Comune: www.comune.campolongo.ve.it. Info tel. 049.5849140 fax 049.5849151.
L’ex impiegato comunale ha presentato in biblioteca “Storie d’altri tempi” Prendo pezzi vecchi di ferro e poi li saldo e costruisco ciò che mi serve.” Per andare al lavoro senza bagnarsi nasce così la bicicletta con l’ombrello. Per far fare meno fatica alla moglie invece, Rino inventa la molletta che piega le lenzuola. Ora l’inventore cambia registro e si trasforma in scrittore, e spera di avere tanto successo anche in questo campo. “E’ una nuova sfida – dice – spero che i lettori apprezzino il libro“. Il libro “Storia d’altri tempi” durante la serata di presentazione è stato promosso dal vicesindaco Andrea Zampieri. Nell’occasione è stato dato spazio anche alle invenzioni di Rino. In particolare in esclusiva, è stata spiegata la sua nuova creazione: la molletta piega lenzuola. “Ricordiamo tutti – ha detto il vicesindaco Zampieri – la sua partecipazione televisiva per la presentazione di sue diverse invenzioni che partono dal loro utilizzo per migliorare la vita quotidiana. E’ apprezzabile e lodevole l’operosità e la continua voglia di mettersi in gioco di questo nostro concittadino, che è esempio anche per molte altre persone giovani e meno giovani, lanciando il messaggio che le proprie passioni rendono vivi e attivi. Sono sicuro, che questa nuova opera ambientata nella zona di Campolongo, sarà accolta con successo”. A.A.
Si è svolta a Noventa Padovana nelle scorse settimane la manifestazione “Alluvione mai più”, organizzata dall’associazione Brenta Sicuro di Campolongo, dagli Amissi del Piovego e da Legambiente. Buona la presenza davanti a villa Gemma, nel punto esatto dove il Piovego ruppe gli argini nel 1966, provocando un disastro che interessò pesantemente la Riviera. Presenti anche i sindaci del veneziano. Marino Zamboni, rappresentante di Brenta Sicuro, ha rimarcato l’assenza dei rappresentanti di Padova città.
Un libro sui tesori archeologici della lagunasud L’associazione Archeologica Mino Meduaco ha presentato in municipio a Campolongo il libro “Archeologia della laguna di Venezia”. La serata molto partecipata ha visto l’illustrazione delle scoperte fatte nel sito romano archeologico di Lova negli ultimi quattro anni. C’era l’autore del volume Ernesto Canal. E’ stata una occasione insomma per scoprire la storia della laguna di Venezia e della laguna sud in particolare, che cela nascosti ancora molti tesori.
lavoro nero la denuncia della Cgil
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avoro nero, è allarme e alla Cgil arrivano ancora segnalazioni da parte degli operai. ”E’ stimabile che nel settore calzaturiero quasi il 20%, fra laboratori cinesi e operai non regolarizzati, siano lavoratori in nero. Lo dimostrano le continue azioni di sequestro di aziende irregolari compiute dalle forze dell’ordine. E’ ora di finirla di raccontare una realtà che non esiste, o esiste solo nell’immaginario dell’Acrib. Basta, non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. A dirlo è il segretario provinciale della Filctem Cgil, Riccardo Colletti, che non accetta le affermazioni fatte recentemente a un convegno sulla legalità a Campolongo Maggiore nell’ex villa del boss Felice Maniero, dal presidente Acrib Siro Badon. Badon aveva affermato che il lavoro nero nel calzaturiero della Riviera, di fatto, non c’è. Colletti ricorda che, nel giro degli ultimi quattro anni almeno 50 aziende cinesi, che operano per conto di aziende della scarpa rivierasca sono state chiuse, o hanno subito pesanti ammende per la presenza di lavoratori immigrati irregolari, spesso in nero. C’è poi sempre il giro delle aziende “specializzate” nella contraffazione delle griffe internazionali e locali. Negli ultimi mesi la Cgil spiega che ci sono state segnalazioni dai dipendenti di molte delocalizzazioni in casa. Al numero verde, istituito dalla Cgil, sono arrivate da settembre oltre 30 segnalazioni da parte di dipendenti di aziende del settore. Le segnalazioni saranno girate alle autorità competenti per le indagini. Le segnalazioni indicano che il
Riccardo Colletti fenomeno dell’uso dei laboratori clandestini cinesi per abbattere il costo del lavoro, è lontano dall’essere debellato. I casi segnalati riguardano aziende di Stra, Fiesso, Fossò, Vigonovo e Campolongo. Colletti ribadisce il pericolo. “Il lavoro nero in Riviera - accusa - c’è eccome. Chi non lo ammette mette la testa sotto la sabbia come gli struzzi. E’ tempo che gli operatori locali nei mercati internazionali se ne accorgano, o sarà il tracollo per un comparto che dà lavoro nel comprensorio a 10 mila persone, e ha un fatturato annuo di 65 miliardi di euro, con un export del 91 %. Bisogna accelerare, invece, nella realizzazione del marchio “made In Riviera”. Sulla stessa linea di Colletti, l’assessore al lavoro provinciale Paolino D’Anna. “Purtroppo - dice d’Anna - quella del lavoro nero nel calzaturiero è una dolorosa realtà certificata dalle operazioni delle forze dell’ordine. Bisogna lavorare tutti insieme per debellare un fenomeno che rischia di A.A. creare danni pesanti al distretto”.
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Campolongo 13 Conferenza dei sindaci Il presidente e i consorzi, fanno il punto degli interventi in programma
Rischio idraulico, i lavori necessari del comprensorio di Alessandro Abbadir
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llagamenti. Dopo un ottobre e novembre disastrosi per molte zone del territorio della Riviera del Brenta, l’emergenza idraulica è diventata sempre più una priorità da affrontare in tempi rapidi per gli enti locali. I sindaci della Riviera nelle scorse settimane hanno stilato l’elenco delle cose da fare, e hanno messo dei paletti agli interventi chiesti a loro carico. La linea d’azione è stata concordata durante l’assemblea della conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta. Un assemblea che è stata convocata urgentemente dal presidente Alessandro Campalto in municipio a Campolongo, e che ha visto la presenza di quasi tutti i primi cittadini e dei responsabili dei consorzi di Bonifica “Acque Risorgive” e “Bacchiglione Brenta”. Il presidente Campalto è andato nel dettaglio dei lavori in programma. “I lavori che sono in corso – ha detto – per mettere in sicurezza idraulica il territorio dei 10 comuni della zona, sono molti. Nell’area sud procede l’intervento di realizzazione della botte sifone a Corte di Piove di Sacco per convogliare più acqua sul canale Fiumazzo, che va da Corte a Lova e da lì in laguna”. Questo potenzierà la capacità di scarico e la messa in sicurezza delle aree a monte. L’intervento sarà concluso a primavera del 2015 dal consorzio Bacchiglione Brenta, e costerà due milioni di euro. Sempre nella stessa area, sarà completato l’intervento programmato dal Consorzio Acque Risorgive ai “Vasi di Bojon” un nodo idraulico importante per far confluire le acque dai comuni di Fossò, Camponogara, Vi-
Procede la realizzazione della botte sifone a Corte di Piove di Sacco per convogliare l’acqua sul Fiumazzo fino a Lova
Il Fiumazzo a Lova
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A Bojon Sociale
Il mercatino di Natale del volontariato
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Campalto: “Vanno realizzate vaste aree golenali per evitare un deflusso troppo veloce” gonovo e Campagna Lupia. Sarà realizzato entro la prima metà del 2015. Per quanto riguarda il potenziamento dell’idrovora di Lova, bloccata recentemente dalla Commissione Salvaguardia di Venezia, la stessa ha chiesto al Consorzio Acque Risorgive che dovrà realizzare i lavori, di farsi carico della pulizia delle canalette demaniali (cioè dello Stato) in laguna sud, necessario dopo lo sversamento di maggiori quantità di acqua. I sindaci su questo punto non ci sentono proprio e rispediscono la richiesta al mittente. “Questo è un compito – spiega Campalto – che spetta allo Stato, e non agli enti locali che hanno bilanci critici. Non ci possono costringere noi, o i consorzi di Bonifica, a tassare sempre più i cittadini”. Per l’area nord e ovest della Riviera del Brenta e cioè i comuni di Mira, Dolo, Fiesso Stra e Pianiga il presidente del consorzio di bonifica “Bacchiglione - Brenta” l’ingegner
Francesco Veronese, insieme ai tecnici di “Acque Risorgive” hanno osservato come sia opportuno e sufficiente per evitare gli allagamenti in questa zona, utilizzare l’idrovia come scolmatore. Ma questo secondo i sindaci del comprensorio non basta. “E’ importante dare il via alla realizzazione di vaste aree golenali – conclude Campalto – a ridosso dei principali corsi d’acqua e canali consortili. L’acqua non deve arrivare in laguna o nei canali più grandi e nei fiumi a tutta velocità, ma scorrendo lentamente e allagando in modo guidato le campagne circostanti, così senza provocare grandi danni”. Sul problema della realizzazione dell’Idrovia, infatti, c’erano state le osservazioni del “Comitato Acque del Mirese” di Mira che ha chiesto uno parere suppletivo sul versante dell’impatto ambientale.
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’amministrazione comunale di Campolongo, in collaborazione con l’Associazione Anteas, promuove, per domenica 14 dicembre dalle 9 alle 18 nel piazzale del Centro Civico di Bojon un mercatino di natale e del volontariato. “Questa iniziativa – dice il vicesindaco Andrea Zampieri – vuole unire la necessaria esigenza di visibilità e di autofinanziamento delle associazioni di volontariato, con la promozione delle realtà produttive ed economiche del nostro territorio, valorizzando l’ingegno creativo e l’abilità artigianale anche dei privati cittadini e delle associazioni che molto donano alla nostra comunità, aggregando tutti in un momento di festa e di creazione di rete tra i cittadini del comune”. Nell’occasione verrà associata anche la giornata “Biblioteca Aperta”, con una sua apertura straordinaria. “Sarà offerta l’opportunità di iscriversi alla biblioteca, – conclude Zampieri – sfogliare riviste, prendere i libri in prestito, usare i computer. Viene attivato anche un banchetto di bookcrossing, un angolo bazar a disposizione di tutti per prendere e scambiare con altri lettori libri usati. A.A.
14 Camponogara Amministrazione Il consiglio comunale dà il via libera al Programma delle opere pubbliche
Cantieri, tutti gli interventi del 2015 Nella frazione di Prozzolo si realizzerà un edificio per attività culturali e associative di Roberta Pasqualetto
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comune di Camponogara ha approvato il programma delle opere pubbliche che prevede interventi di ristrutturazione e messa a norma su edifici esistenti e nuove costruzioni. Per la fine del 2014 saranno avviati dei lavori di sistemazione delle scuole pubbliche. Gli interventi s’inseriscono nel Piano straordinario stralcio d’interventi urgenti sul patrimonio scolastico. Nella scuola elementare Don Milani, si eseguiranno dei lavori di manutenzione straordinaria e nuova impermeabilizzazione della copertura e manutenzione straordinaria alla copertura della palestra. Nella frazione di Prozzolo si realizzerà un edificio per attività culturali e associative (vicino al Palazzetto dello Sport). I lavori del 2015 saranno diversi: per quanto riguarda le scuole medie Antonio Gramsci, si farà manutenzione generale e s’interverrà sulla copertura e messa a norma. All’asilo nido e nella scuola elementare Alessandro Manzoni di Calcroci saranno fatti degli interventi per il certificato di prevenzione
incendi. Si interverrà anche nella scuola dell’infanzia Madonna di Fatima di Campoverardo e manutenzione straordinaria alla copertura piana della scuola Don Milani del capoluogo. Sono stati completati i lavori per la messa a norma del Palazzetto dello sport nella frazione di Prozzolo, per ottenere il certificato di prevenzione incendi e dell’attività di pubblico spettacolo, con un importo complessivo di 140 mila euro. Sono stati ultimati i lavori di realizzazione di rifacimento della copertura della scuola elementare di Prozzolo e il primo intervento di abbattimento barriere architettoniche, un investimento di 395 mila euro. Sono in esecuzione i lavori per la riorganizzazione della scuola primaria Dante Alighieri di Prozzolo, per l’utilizzo a scuola dell’infanzia e scuola primaria, e completati gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “E’ molto sentito anche il rischio idraulico – dice il sindaco Gianpietro Menin – si concretizza sempre più frequente in eventi legati a d abbondanti
Teatro Dario Fo Appuntamenti Natalizi
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ontinuano gli appuntamenti al teatro comunale Dario Fo di Camponogara, dopo i tre spettacoli di novembre, una rappresentazione esilarante nel mese di dicembre. Mercoledì 10 dicembre lo spettacolo “Maratona di New York”, diretto e interpretato da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano. L’abile drammaturgo Edoardo Erba porta in scena uno spettacolo rappresentato in moltissimi paesi del mondo. Una sfida fisica (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno interpretata, impegnati a correre per l’intera durata dell’opera. E’ un’impresa non scontata per Cristian Giammarini, apprezzato attore di scuola ronconiana e Giorgio Lupano, artista che si muove con disinvoltura tra teatro, televisione e cinema, che scelgono il testo di Erba per la loro prima prova registica. Giammarini e Lupano, nella doppia veste di registi e interpreti, affrontano questa corsa inarrestabile, che in realtà va oltre l’atto sportivo volgendo a temi universali. L’apparente normalità della situazione (due amici che si allenano) è in realtà il punto di partenza per addentrarci nei risvolti onirici della vicenda. I due personaggi immersi nell’atmosfera rarefatta ma molto fisica della corsa, sostenuti dalla leggerezza e dalla vivacità dei dialoghi, dipanano le loro esistenze scanditi da un tempo che pare non obbedire più alle regole consuete. Perché vederlo? Per scoprire la corsa come momento, per ripensare la propria vita. Per portare a casa quel grumo di amore e dolore che scaturisce dallo spettacolo. Per ammirare due attori di grande spicco del panorama teatra-
La scuola primaria “Dante Alighieri” a Prozzolo precipitazioni, ma non certo straordinarie, perché alcune zone del territorio comunale dimostrino periodicamente la loro sofferenza idraulica. Gli interventi idraulici sulle fossature e sulla rete idraulica bianca realizzati nel territorio comunale negli anni trascorsi non bastano per la completa sicurezza idraulica. La cura, quindi, è un intervento complessivo di riqualificazione della rete con opere di adeguamento che riguardano acque bianche, fognature, acque
nere, canali di scolo consortili e scoli secondari su proprietà private”. Gli interventi sul territorio saranno di scavo, risezionamento del fossato lungo via della Resistenza e via della Libertà, (primo stralcio più di 41 mila euro) cofinanziato anche con il contributo della Provincia di Venezia; Interventi di scavo, risezionamento del fossato lungo via Fossa del Palo (43 mila euro) cofinanziato anche con il contributo della Provincia di Venezia.
Interventi Internet a scuola
LE elementari cablate dai volontari
le, ma anche televisivo e cinematografico. Lo spettacolo non tradisce il testo originale, ma lo rilegge, lo re-inventa, lo inserisce in una dimensione drammatica nuova. La regia è modernissima, magistrale: passa indenne dai momenti comici, senza sottolinearli e senza averne paura, e arriva diretta al cuore del dramma fondendo incubo e realtà in una sola dimensione, un’unica grande notte stellata. Difficile per il pubblico non ridere e non avere i brividi. Per maggiori informazioni: www.arteven.it www.culturavenezia.it. Il comitato di solidarietà e cultura di pace di Camponogara con il comune organizza martedi 6 gennaio, l’evento “Brusa la vecia”. La vecia sarà posizionata in piazza Vanzan, e sarà bruciata verso le 17. “Prima di bruciare la vecia offriamo uno spettacolo per i bambini al teatro Dario Fo – dice il presidente Luigi Maniero – lo spettacolo dura un’oretta e poi ci spostiamo dietro alla chiesa, dove sarà allestito un tendone e offriremo vin brulè, cioccolata calda, panettone e la calza per i bimbi”. Tra le altre iniziative, la Pro Loco di Camponogara, si è occupata della raccolta fondi per il telefono azzurro e ha aderito al R.P. progetto “Accendi l’azzurro 14”.
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l progetto cablatura nella scuola Don Milani a Camponogara e nella Manzoni di Calcroci è stato avviato meno di 2 mesi fa e ha già raggiunto gli obbiettivi: sono state installate canaline, prese di rete nelle aule e nuovi dispositivi per gli insegnanti e gli alunni. Ma il risultato più sorprendente è stato l’impegno delle famiglie che si sono prodigate per la scuola, inizialmente con piccoli gruppi di persone ma poi, via via, diventando un numero davvero importante. La squadra di volontari era formata da persone volonterose e con professionalità indispensabili per la buona riuscita del progetto. Elettricisti ed installatori di impianti industriali, falegnami ed artigiani, hanno messo a disposizione anche la loro esperienza lavorativa e le loro specifiche competenze, assicurando così che il lavoro fosse eseguito veramente a regola d’arte. Le due strutture sono state dotate di un collegamento fisico, via cavo, che garantisca una connessione internet stabile e veloce, dopo che già, dall’anno scorso, sono stati introdotti i
Sanità
Aperto il nuovo centro di medicina di gruppo
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Camponogara ha aperto il nuovo centro di medicina di gruppo nell’ex-distretto sanitario in piazza Vanzan. Presso l’ex-distretto sanitario di Via Pisa a Camponogaram, i medici sono cinque: Graziano Boldrin, Ennio Caggian, Vanni De Gasperi, Renzo Castegnaro e Germana Gambato, per un totale di 7.500 pazienti circa; non c’è nessun pediatra. Nel comune di Camponogara è il primo centro di questo tipo, si chiama “Camponogara IN Salute”. I medici sono soddisfatti della riorganizzazione del servizio. Questa riorganizzazione ha visto anche l’introduzione di una segretaria, permettendo di curare nella qualità il rapporto medico-paziente ed un miglioramento complessivo del servizio. Questa struttura unica migliorerà anche le linee guida diagnostico terapeutiche. La convenzione del centro è stata stipulata tra i medici e il Comune ed ha una durata di sei anni. “I medici – dice il sindaco Gianpietro Menin – hanno un contratto di affitto con il quale si andranno a scalare le spese sostenute per sistemare la struttura. Questo centro darà un servizio più ampio agli utenti con maggior flessibilità e maggior copertura degli orari. E’ importante sottolineare il fatto che questi medici si sono messi in gioco, dopo aver trascorso almeno vent’anni di lavoro individuale, adesso lavorano in squadra, mettendosi in gioco e a confronto nel singolo caso dei loro pazienti. Inoltre il lavoro dell’impiegata è un servizio in più, perché semplifica alcuni passaggi e risponde R.P. i quesiti degli utenti.
I lavori sono stati fatti alla “Don Milani” di Camponogara e “Manzoni” di Calcroci
registri elettronici e le LIM. “L’impegno dei volontari ha avuto un contagio talmente positivo che ha permesso anche di ritinteggiare la biblioteca della scuola Don Milani – dice l’assessore alle politiche sociali, Monica De Stefani – è importantissimo sottolineare il grande impegno che hanno dimostrato le famiglie creando una vera squadra di lavoro con competenze e professionalità; il volontariato quindi come grande risorsa per le nostre scuole”. Inoltre, i volontari, hanno potato e sistemato il giardino della scuola dell’infanzia Madonna di Fatima di Campoverardo, mettendo a disposizione i propri mezzi oltre che la loro volontà. “La gratificazione che ripaga i volontari – conclude De Stefani – è il raggiungimento dell’obiettivo finale che si concretizza nell’introduzione di maggiori strumenti di lavoro per i nostri figli e per gli insegnanti. Come assessore alle politiche sociali posso dire di essere orgogliosa che si sia formata questa rete di genitori. E’ un grande esempio di aggregazione, di solidarietà che ha un unico grande obiettivo: dare un valore aggiunto alla vita della collettività scolastica”. I laboratori d’informatica dei vari plessi, sono completamente operativi e potenziati. Sono stati eliminati i computer troppo vecchi, sostituendoli con quelli recuperati dal progetto Trashware, in altre parole computer donati alla scuola dalle famiglie perché ormai obsoleti. L’integrazione nei laboratori dei ben 21 computer recuperati, è stato possibile perché si è deciso di sostituire il sistema operativo Windows con Linux. Le ultime versioni di Windows richiedono caratteristiche hardware che la maggior parte dei pc della scuola non è in grado di soddisfare, per cui nei laboratori erano installate varie versioni di sistema operativo: Windows 2000, Windows 2003, Windows XP (SP1 e SP2), Windows Vista, Windows 7 (Home e Premium), Windows 8, con immaginabile difficoltà degli insegnanti a gestire una tale disomogeneità e un’evidente complessità nella manutenzione. R.P.
Camponogara 15 Grandi opere Il decreto “Sblocca Italia” supera il no della Corte dei Conti
Romea commerciale, via libera da Roma di Alessandro Abbadir
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l Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica ha dato il via libera nelle scorse settimane al progetto preliminare dell’autostrada Orte Mestre e l’intera Riviera del Brenta insorge. Già sei consigli comunali dell’area avevano protestato contro questa infrastruttura, approvando un ordine del giorno ad hoc. Si tratta dei comuni di: Mira, Camponogara, Campagna Lupia, Pianiga, Mirano, e Dolo. A protestare contro l’opera è in prima linea però il comitato “Opzione zero”. “Regalando” virtualmente 1,8 miliardi alla Gefip Holding di Vito Bonsignore per un’opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro – spiega il presidente del comitato Mattia Donadel – non si va nella giusta direzione. Si tratta di una scelta folle e insensata, che si spiega solo con gli enormi interessi economici che gravitano intorno alla nuova autostrada. Più volte, infatti, i comitati e le associazioni ambientaliste hanno dimostrato, numeri alla mano, che l’opera è pericolosa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista. La Orte-Mestre è il primo frutto avvelenato dello “Sblocca Italia”. Grazie alla norma introdotta apposta dal ministro Lupi per decreto, si supera lo stop della Corte dei Conti dato nei mesi scorsi. Non ci si rende conto che il Paese rischia di finire sommerso da un vero e proprio diluvio di asfalto e di cemento, oltre che di acqua e di fango”. Cartelli contro la Romea commerciale si sono levati a Mestre e in Riviera il 14 novembre, giorno dello sciopero sociale europeo. Oltre 400 i manifestanti presenti. “Le grandi opere come la OrteMestre – continuano Rebecca Rovoletto e Lisa Causin per il comitato – stanno precisamente dentro a questa logica, perché sono pensate e volute per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria, per stornare miliardi di euro dei contribuenti nelle tasche delle mafie, delle banche e dei grandi poteri finanziari. A pagare queste scelte sciagurate sono sempre e solo i cittadini, e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e disoccupazione”. Contro l’opera, nei giorni successivi la notizia dell’approvazione del Cipe, sono arrivate le posizioni durissime del Pd di Mira con il suo capogruppo Francesco Sacco. “Il Pd di Mira – dice Sacco – è contro questa grande opera e lo ha già dimostrato votando un documento in consiglio comunale contro questa e contro tutte le altre grandi infrastrutture che cementificano il territorio. Va messa in sicurezza l’attuale Romea”. A Dolo il sindaco leghista Maddalena Gottardo, dopo aver assunto una posizione possibilista ora è decisamente contraria all’autostrada. A favore dell’opera è invece il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto. I sin-
Il sindaco Menin si propone come capofila della protesta e coordinatore delle azioni degli enti locali
Traffico in Romea
daci contrari vogliono agire all’unisono. “Nelle prossime settimane – spiega il primo cittadino di Camponogara Giampietro Menin – contatterò tutti i sindaci dell’area contrari a quest’opera devastante, per agire congiuntamente in modo da riuscire a fermarla prima che piombi dall’alto sui nostri paesi. Parteciperemo alle manifestazioni di protesta.” Sprona i sindaci il deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera, anche se lo stesso partito che rappresenta, ha voluto fortemente l’opera. “E’ fondamentale che gli amministratori si muovano ora, altrimenti sarà troppo tardi per garantire il rispetto del territorio. Non vorrei assistere a scene di sindaci che piangeranno sul latte già versato”. Sociale
Uno sportello per chi è in difficoltà
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n aiuto in periodo di crisi. L’Università Popolare di Camponogara e l’associazione Olos hanno attivato da fine novembre uno sportello di Counseling, che offrirà incontri individuali gratuiti, ogni sabato dalle 9.30 alle ore 12.30. “Allo sportello – spiegano gli organizzatori – si può rivolgere chiunque senta di avere un problema, oppure stia vivendo un momento difficile e abbia il bisogno di confrontarsi con qualcuno. Qualunque persona che senta il desiderio di chiarire alcuni aspetti di se, anche in rapporto al proprio ambiente relazionale (lavorativo, familiare, amicale), o ancora abbia un progetto, e desideri un confronto per scegliere la modalità migliore per sé per realizzarlo.” Lo sportello offre uno spazio d’ascolto in cui un counselor, un professionista esperto di comunicazione e di dinamiche relazionali, aiuterà la persona ad acquisire maggiore consapevolezza di sé, della propria autodeterminazione e delle proprie capacità di autoaffermazione. E’ possibile fissare un appuntamento, contattando direttamente: la dottoressa Angela Baro al 3492574311, che riceverà nella biblioteca di Camponogara, la dottoressa Federica Fardin al 3405824554 che riceverà nella sala del patronato di Camponogara, oppure la dottoressa Stefania dell’Andrea al 3497729736, alla sala A.A. del patronato di Bojon.
16 Campagna Lupia A Lova Accordo fra Provincia, Magistrato alle acque Comune e privati
Laguna sud, presidio contro i bracconieri A
Nelle frazioni
Ladri in azione
E’ stata realizzata una cavana per il ricovero delle imbarcazioni della polizia provinciale di Alessandro Abbadir
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a polizia provinciale potenzia la sua presenza in laguna sud con la realizzazione di una nuova cavana a ridosso della canaletta Cornio. La polizia provinciale vigilerà soprattutto contro vongolari abusivi e bracconieri. Ad inaugurare la nuova struttura denominata “Cornio Basso” c’era a novembre il vicepresidente della provincia di Venezia e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor con il sindaco Fabio Livieri. Dopo circa quattro anni di attesa la cavana, ricovero coperto per imbarcazioni tipico della laguna, voluta dalla Provincia in collaborazione con il Magistrato alle Acque e il Comune di Campagna Lupia, è stata inaugurata ufficialmente. Realizzata dalla società “Cornio Basso srl” è stata concessa in comodato d’uso al Comune di Campagna Lupia, al Corpo di Polizia Provinciale di Venezia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ex Magistrato alle Acque di Venezia). Presenti al taglio del nastro c’erano anche il vicesindaco Andrea Tramonte, il comandante della
locale stazione dei carabinieri Alberto Palumbo, il comandante della polizia locale Alberto Baratto, Valerio Volpe per il Magistrato alle Acque, Alessio Bui e Antonio Lunardelli, rispettivamente comandante e vicecomandante della polizia provinciale. Per la proprietà ha partecipato Pierantonio Riello. Per il vice presidente della Provincia di Venezia e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor: “La polizia provinciale aveva bisogno di una cavana per avere un punto operativo vicino alle valli della laguna sud. In un paio di anni siamo arrivati alla stesura del protocollo tra proprietà, Comune, Provincia e Magistrato alla Acque. Ringrazio chi ha voluto investire e mettere a disposizione un posto barca per ente, per migliorare la sicurezza e il controllo in zona. La stessa presenza e vigilanza in loco sono un segnale positivo. Ciò è stato reso possibile grazie ad un rapporto pubblico-privato che ha portato a risultati concreti. Facciamo in modo che questa sia un’esperienza positiva”. Soddisfatto
In breve
La struttura della cavana in laguna sud anche il sindaco Fabio Livieri. “Questa struttura – ha detto – sarà al servizio del territorio. Il nostro comune vanta nei suoi confini aree naturalistiche e ambientali uniche da tutelare e salvaguardare. Questo intervento aiuterà a garantire la sicurezza e la vigilanza in una zona lagunare e umida, che rappresenta un angolo di natura di speciale bellezza, da preservare e
conoscere”. Infine per Pierantonio Riello: “E’ da alcuni anni che stiamo lavorando a questo progetto. L’idea è nata della volontà di riqualificare vecchie strutture ormai in stato di abbandono. E’ stata quindi l’occasione per costruire qualcosa di utile per la comunità”. A collaborare con la polizia provinciiale ci saranno anche le associazioni venatori del territorio.
NEWS L’assemblea dei soci ridefinisce la squadra
Caccia all’interno dell’oasi del Wwf, denunciato
la Banca del Veneziano riparte
Caccia all’interno dell’Oasi del Wwf di Valle Averto, ma viene scoperto dalla polizia provinciale e denunciato. Questo quello che è successo nelle scorse settimane nel corso di un’operazione di controllo nel territorio lungo l’argine sinistro della canaletta del Cornio in laguna sud. Qui una pattuglia della polizia provinciale durante il controllo, ha notato un cacciatore in azione all’interno dell’oasi di “Valle Averto”, lo ha inseguito e bloccato. Per lui è scattata la denuncia e una multa salatissima.
Resta con una garza nell’intestino per 15 anni Va ad operarsi alla colecisti nel 1999 e si dimenticano la garza operatoria nell’intestino. La ritrovano quindici anni dopo. E’ capitato R.L., 47 anni, magazziniere di Campagna Lupia, che si è rivolto al Tribunale del malato per il risarcimento dei danni. ll materiale estraneo ritenuto nell’intestino può determinare esiti clinici che variano da casi asintomatici a casi con gravi complicanze. Si stima un tasso di mortalità tra l’11 e il 35%.
Attenti alle truffe di Natale Attenti alle truffe di natale. Federconsumatori lancia l’allarme. Cittadini di Dolo, Mira, Spinea e Campagna Lupia sono stati contattati in casa in queste settimane da fantomatiche associazioni solidaristiche che propongono collette pro disabili per comprare pulmini o attrezzature necessarie a chi ne ha bisogno in vista del Natale. “Queste associazioni non esistono e di sicuri non vanno nelle case senza alcun preavviso a chiedere collette - mette in guardia per Federconsumatori Alfeo Babato. Queste persone Approfittano del buon cuore dei residenti per spillare soldi”
Il nuovo presidente Francesco Borga
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anca del Veneziano esce dall’amministrazione straordinaria. Si è riunito nelle scorse settimane nella sede di Mira il primo consiglio di amministrazione di Banca del Veneziano, dopo l’uscita dal periodo di amministrazione straordinaria. La Banca di credito cooperativo a cui fanno riferimento tantissime imprese dell’ara sud della Riviera del Brenta, e cioè di Campagna Lupia, Campolongo e Camponogara è amministrata da un CdA eletto dalla base sociale. I cambiamenti statutari approvati in un’assemblea dei soci precedente hanno consentito la nomina diretta del presidente, individuato nella persona di Francesco Borga, classe 1947, residente a Quarto d’Altino. Professionista che ha maturato una significativa esperienza nel settore economico e di amministrazione di società pubbliche e private. Sono stati eletti inoltre come consiglieri Pierluigi Donolato, imprenditore del settore immobiliare, Franco Ferrari, imprenditore del
llarme furti nell’area sud della Riviera del Brenta. Ad essere preoccupati a Campagna Lupia sono tanti residenti dopo le razzie che si sono verificate nelle ultime settimane. Sono state colpite diverse case in via Primo Maggio, la strada che collega il capoluogo alla frazione di Lova. I malviventi hanno agito in pieno giorno: dopo essere entrati, sono riusciti a scardinare dal muro una cassetta di sicurezza, al cui interno i proprietari avevano riposto gioielli e contanti per migliaia di euro. I banditi erano entrati, scardinando porte e finestre. I residenti hanno segnalato alle forze dell’ordine da diverso tempo la presenza di una Volkswagen Passat di colore nero, che staziona in zona poco prima o durante i furti. Si tratta con ogni probabilità di una macchina rubata che i malviventi utilizzano per effettuare i sopralluoghi preventivi e poi, per mettere a segno, i colpi. Furti analoghi erano stati compiuti a Lughetto in via Marzabotto e a Lova in via San Marco, ma anche a Campagna Lupia capoluogo in via Repubblica. Il sindaco Fabio Livieri si dice preoccupato. “Questi furti creano molto allarme fra le persone, ma abbiamo molta fiducia nella presenza delle forze dell’ordine, soprattutto dei carabinieri della nostra stazione che sono molto preparati per fronteggiare questi tipi di crimine”. Nella frazione di Lova l’anno scorso i cittadini armati di cellulari hanno cominciato a pattugliare la zona di sera. La loro azione ha costituito per qualche tempo un valido A.A. deterrente contro i malintenzionati.
Presidente è Francesco Borga, professionista che ha maturato esperienza nel settore economico
settore industriale, Moreno Mancin, ricercatore e professore aggregato di economia, Giorgio Piazza, imprenditore agricolo e presidente della Federazione regionale di Coldiretti Veneto, Daniele Salmaso, imprenditore del distretto calzaturiero, Bertino Trolese, imprenditore del settore servizi e assistenza fiscale. Presidente del Collegio Sindacale è Carlo Pesce, dottore commercialista e revisore contabile, affiancato da Enrico Zabeo e Luca Zago. L’ordine del giorno della prima seduta del nuovo consiglio di amministrazione prevedeva la nomina del vicepresidente e dell’amministratore indipendente. Affiancherà dunque il presidente Borga come vicepresidente Giorgio Piazza, mentre Moreno Mancin è stato individuato quale amministratore indipendente. “Banca del Veneziano ha superato le sue criticità e si avvia alla normalità – commenta il presidente Borga. Continuerà a servire i territori, riprendendo con maggior vigore la sua operatività come Banca di Credito Cooperativo, governata da un consiglio di amministrazione composto da soci, espressione delle diverse anime territoriali dell’istituto e da competenze professionali diverse. La squadra dei collaboratori della banca, coordinata dal direttore generale Giorgio Callegari, “è ben motivata e pertanto le premesse sono tutte positive, rispetto ai risultati che ci attendiamo nel futuro. Certamente in un contesto di rinnovata attenzione e con l’obiettivo della sana e prudente gestione, prerogativa essenziale del nostro statuto e del mandato che come nuovi amministratori abbiamo assunto. A nome del consiglio di amministrazione, dei soci e della direzione – continua il presidente Borga non possiamo che esprimere un sentimento di riconoscenza e di ringraziamento per l’attività svolta con impegno e dedizione dal commissario straordinario Mauro Boscolo e dai suoi collaboratori”. ”Con una rinnovata motivazione del personale – conclude Borga – ci ha consegnato una banca pronta oggi a riprendere a lavorare a pieno ritmo, con efficacia e con buone prospettive di rilancio”. A.A.
Personaggio 17 Crisi e cambiamento Una storia di impegno sacrificio di un operaio di Mira
Cristian Righetto, da cassintegrato a infermiere L’ex-dipendente Pansac si è laureato con il punteggio di 108 su 110. Ha ricevuto i complimenti del governatore Luca Zaia
Cristian Righetto
di Alessandro Abbadir
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a operaio cassintegrato a laureato in infermieristica. Questa la storia davvero importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere. Un traguardo che è stato salutato con un messaggio di felicitazioni inviato a Cristian, anche dal presidente della Regione, Luca Zaia. A raccontare la sua storia è la moglie Francesca De Martin. “A differenza di altre storie – premette la donna – la storia che io e mio marito vogliamo raccontare ha avuto un lieto fine, sebbene abbia lo stesso triste comun denominatore di alte storie che sono finite in tragedia e o drammi famigliari: la crisi economica che dal 2009 devasta la nostra regione”. Ma partiamo dall’inizio.“Il mio racconto – dice la donna – inizia nel 2005, quando mio marito Cristian è stato assunto nel Gruppo Pansac come operaio: era un posto sicuro, talmente sicuro, da fornirci la solidità economica per formare una famiglia a Mira. E dopo essere convolati a nozze, nel 2006
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La moglie Francesca: “Ora guardiamo il futuro con più speranza” siamo diventati genitori per la prima volta di una bella bimba di nome Elena. Nulla ci faceva presagire quello che il futuro avesse in serbo per noi... Nel dicembre 2009 congiuntamente alla positività del secondo test di gravidanza, sono arrivate le prime avvisaglie della sofferenza della fabbrica, e tutti iniziarono a parlare di questo orribile mostro della cassa integrazione. Mio marito era sindacalista nello stabilimento di Mira, ed era sempre in prima linea con le proteste e le lotte, per mantenere il posto di lavoro, quando nel 2010 nacque il nostro secondogenito Alvise. Io dovetti rientrare al lavoro quando lui aveva solo cinque mesi per dare un sostegno al reddito famigliare”. Furono mesi difficili. “Dopo mesi di transizione – racconta la moglie – con cassa integrazione a rotazione ed interminabili notti a pensare quale fosse la strada più giusta da intraprendere per garantire un futuro dignitoso ai nostri figli, Cristian prese la decisione di tentare un test di ammissione all’università degli studi di Padova, alla facoltà di Infermieristica”. Il conto
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in sospeso con l’università di Padova era ancora aperto dal passato, quando da neodiplomato Cristian Righetto aveva tentato di entrare nel corso di laurea di fisioterapia ma senza alcun esito. ”Evidentemente non era scritto che dovesse andare così – dice la moglie”. Ma nel 2011 all’età di 36 anni è riuscito a piazzarsi 7° su 150 candidati per il corso di Infermieristica sede di Mestre”. “Perché no? Allora ce la posso fare?!? Questo è stato lo spirito che lo ha animato i primi mesi di studio, quando si divideva tra studio, notti insonni a cambiare pannolini e la frustrazione della cassa integrazione che arrivava in conto corrente a singhiozzo. Successivamente al primo tirocinio in corsia, mi disse: “Francesca, penso di aver trovato la mia strada”, così il suo percorso di studio divenne un’ iperbole tra soddisfazioni, voti con lode e borse di studio”. Anche Cristian Righetto è entusiasta della sua scelta e vuole spiegarne le motivazioni più profonde. “Vorrei – dice – che tutti si rendessero conto che perdere il lavoro non significa perdere la speranza o la dignità. La stessa parola “crisi” etimologicamente deriva dal greco Krisis che significa scelta, ecco per me la crisi ha significato l’opportunità di avere una svolta professionale significativa all’età di quasi quarant’anni. Io e mia moglie non abbiamo ancora certezze per il futuro, ci saranno ancora sacrifici da fare, code all’ufficio per l’impiego e concorsi, ma ora siamo consapevoli di avere una marcia in più”. Il 10 novembre scorso a Padova c’è stata la discussione della tesi, dove ufficialmente Cristian Righetto da operaio è diventato dottore in Infermieristica con un voto davvero importante, 108 su 110. Si è complimentato con lui il governatore del Veneto Luca Zaia. Ora per lui si aprono con ogni probabilità le porte degli ospedali, e lascia alle spalle quella cassa integrazione che tanto lo aveva fatto angosciare.
18 Approfondimento L’iniziativa Sono scesi in piazza sindaci, comitati, associazioni e partiti
“Dolo e Mirano siano 2 ospedali per acuti”
Servizi
Mense ospedaliere, arriva il taglio
Al corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato di Giacomo Piran
L
a sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per acuti su due poli, investimenti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Ponte del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Campolongo, Camponogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti politici, sindacali, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regionale – ha detto Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’at-
M tuazione dell’atto aziendale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chirurgiche”. Il 15 novembre si è invece svolto un sopralluogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Giovanni Fattoretto (segretario della Riviera). Durante l’intervento sono stati ribaditi gli investimenti previsti nel 2010 dalla Regione Veneto, e anticipata la discussione al Crite (commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dei progetti per l’ospedale di Dolo che prevedono il nuovo Pronto Soccorso, la piastra operatoria e diagnostica e
interventi di messa in sicurezza. La discussione al Crite si è svolta il 18 novembre. “La Commissione – si legge in un comunicato dell’Ulss 13 – ha dedicato ampio spazio alla valutazione del progetto di investimento e ristrutturazione degli ospedali dell’Ulss 13 di Mirano. La Commissione ha valutato in modo decisamente positivo il progetto complessivo presentato dal direttore Gino Gumirato. E’ scesa poi nei dettagli delle valutazioni sui singoli interventi, in particolare dell’ospedale di Dolo, individuando la necessità di definire, nella prossima riunione già fissata per il mese di dicembre, una serie di approfondimenti tecnici volti a delineare la più opportuna calendarizzazione dei lavori”.
ense ospedaliere dell’Ulss 13 scatta la protesta dei dipendenti per il taglio del monte ore, ma sindacati e azienda trovano un accordo-ponte in attesa di maggiori trasferimenti da parte dell’azienda sanitaria. A spiegarlo è Gianfranco Rizzetto, il segretario della Filcams Cgil, dopo un incontro fatto fra le rappresentanze sindacali (Filcams Cgil e Uil Tucs), la Direzione Territoriale del Lavoro, rappresentata da Riccardo Germoglio, e la direzione della Dusmann di Milano, rappresentata da Margherita Ravioli. La questione è quella del passaggio di gestione in atto dal primo di dicembre dalla Cir Food alla Dusmann che ha vinto la gara d’appalto per 9 milioni di euro all’Ulss 13 per la gestione delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale, fino al dicembre del 2017. La vertenza coinvolge 61 dipendenti e di 5 autisti. “L’azienda – dice Rizzetto – aveva annunciato che avrebbe tagliato il 40 % del monte ore. Una misura che avrebbe colpito soprattutto le donne che già lavorano part-time, portando l’orario da 23 a 14 ore settimanali. Si è deciso in accordo con la proprietà e la Dtl, di aumentare il monte ore di 100 rispetto al limite prefissato. E’ un primo passo, di un accordo-ponte che permette al sindacato di congelare azioni di agitazione, o l’indizione di un vero e proprio sciopero. Aspettiamo dall’Ulss 13 le risorse aggiuntive necessarie per ridurre i danni ai lavoratori delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale”. A.A.
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“A
vere in mano i soldi, per un giocatore, è come per un drogato, avere in mano la cocaina”. Il gioco d’azzardo patologico (comunemente definito ludopatia) è una malattia come lo sono l’alcolismo e la dipendenza da droghe e come tale, è seguita dai Sert delle varie Ulss venete. “Una patologia, che desta grande preoccupazione – spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13 Mauro Cibin – anche se non abbiamo ancora dati significativi, perché “appena nata” in Italia (la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%, dati del Ministero della Salute, 2012)”. Nell’Ulss 13 il servizio è stato attivato prima a Mirano alcuni anni fa, e lo scorso anno a Dolo. Attualmente sono seguite circa 70 persone (il 66% sono uomini), il 10% delle quali già dipendenti da altre sostanze come l’alcol o la droga. “Il fenomeno è sotterraneo, ma in crescita – continua – e questo per due fattori. Il primo dettato dalla situazione sociale (la crisi economica e lavorativa pesa molto psicologicamente) e dalla predisposizione al problema (un individuo può giocare qualche volta per tutta la vita e non ammalarsi e un altro, invece, diventare dipendente) e il secondo influenzato dall’offerta (prima di dieci anni fa, in Italia, il gioco quasi non esisteva, ora è esploso in maniera massiccia e le macchinette per giocare si trovano ovunque)”. La rapida e facile accessibilità al gioco fa crescere il problema. “Quando si dice – aggiunge Cibin – circoscriviamo il gioco d’azzardo in alcuni posti ed evitiamo di metterlo ovunque, ha un senso ben preciso: una cosa
significava sapere che per giocare, ad esempio, si doveva andare a Venezia, al Casinò, per cui ci si pensava due volte prima di spostarsi apposta, un’altra cosa, invece, è trovare il gioco sotto casa, per non parlare del fatto che ora si può giocare anche distesi a letto connessi a internet”. Come fa crescere il problema anche la tipologia del gioco, che negli ultimi anni è molto cambiato: ora si tende a giocare sempre di più in solitudine e i giochi (slot e giochi in internet sono i più pericolosi) sono studiati proprio per creare dipendenza. Ma si può guarire dalla dipendenza da gioco? “Sì – risponde Cibin – ma non con le medicine. Da un lato abbiamo una rete, costruito con gli assistenti sociali dei Comuni e i gruppi dei Giocatori anonimi, fondamentale in termini di supporto e cura del problema; dall’altro, mettiamo in campo i nostri strumenti, come le cure psicologiche e la rieducazione alla gestione dei soldi. Perché, come è vero che dalla cocaina si guarisce facendo a meno della droga, dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in F.D.G. assoluto”.
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20 2 Cultura provinciale Letteratura Premio Settembrini di Mestre
Andrea Bajani vince con “La vita non è in ordine alfabetico” È
la rassegna
MiraLibri, gli autori veneti presentano le loro storie e i loro libri
di Ornella Jovane
“A
bbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, piangere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa”. Andrea Bajani con il volume di racconti “La vita non è in ordine alfabetico” (Einaudi Torino, 2014) conquista la giovane giuria di lettori e vince la 52a edizione del premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre”. La cerimonia si è svolta lo scorso 28 novembre nel corso di una serata che si è tenuta al Teatro Toniolo di Mestre. Lo scrittore-giornalista, romano di origine e piemontese d’adozione che nel suo stile ricorda Antonio Tabucchi, con i suoi 38 racconti brevi immortala alcuni frammenti della vita, tutti ispirati da una singola parola, misteriosa e affascinante combinazione di 21 lettere. La vita intera passa attraverso le molteplici combinazioni di quelle ventuno
lettere: sorprese, delusioni, imprevisti, nascita e crescita, persino la morte. Brevi quadretti, pieni di poesia, che hanno convinto i ragazzi delle varie scuole superiori chiamati a giudicare l’opera migliore fra i cinque finalisti. In gara, oltre ad Andrea Bajani anche Simone Lenzi con “Mali minori” (Editori Laterza Roma 2014), Mari Accardi con “Il posto più strano dove mi sono innamorata” (Terre di Mezzo editore Milano 2013), Mario Fortunato con “Le voci di Berlino” (Bompiani RCS libri 2014), Massimiliano Forza con “Triestiner - Storie di triestini che vivono a London” (Santi Quaranta Treviso 2013). Il premio è nato nel 1959 per promuovere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un’interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l’organizzazione. Nelle ultime edizioni, la Regione ha introdotto alcune innovazioni tra cui la scelta di affidare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di finalisti indicati
Musica
IL pREMIO “OLgA bRuNNER LEvI” pER gLI STuDENTI DELLE SCuOLE SupERIORI
L
a Fondazione Ugo e Olga Levi onlus bandisce il Premio “Olga Brunner Levi” - edizione 2015 per un videoclip realizzato da studenti delle Scuole Secondarie di II grado del Triveneto. Il tema principale e conduttore del videoclip dovrà riguardare la produzione e performance musicale femminile (composizione musicale, canto, esecuzione strumentale, direzione d’orchestra o di gruppi musicali, composizione di testi per musica, didattica della musica, organizzazione musical) o la condizione della donna e la musica nel corso della storia, dall’antichità al mondo contemporaneo. Sono ammessi video di durata non superiore ai 5 minuti che siano stati realizzati dopo il 15 febbraio 2014. Le opere vanno presentate in PAL o NTSC su supporto digitale (DVD o Blu-ray entrambi region free); nel caso di supporto Blu-ray è comunque necessaria una copia in DVD entro il prossimo 10 febbraio 2015. La scheda di iscrizione al Premio e il video dovranno essere inviati per posta alla Fondazione Ugo e Olga Levi onlus, San Marco 2893 - 30124 Venezia oppure via e-mail all’indirizzo info@fondazionelevi.it Designerà il vincitore una giuria tecnica, nominata dalla Fondazione Ugo ed Olga Levi onlus, composta da Roberto Calabretto, Università di Udine, Maria Roberta Novielli, Università di Venezia, Luisa Zanoncelli, Fondazione Levi. Il miglior videoclip otterrà un premio corrispondente al valore di 500 euro. L’opera vincitrice del premio sarà proiettata nel corso del Ca’ Foscari Short Film Festival 2015 (18-21 marzo 2015) nell’ambito del quale avrà luogo anche la cerimonia di assegnazione del premio. Info tel. 041 786777; info@fondazionelevi.it;www.fondazionelevi.it
Il volume “La vita non è in ordine alfabetico” e l’autore Andrea Bajani da una giuria tecnica, a una giuria composta da studenti dei Licei Franchetti, Morin, Bruno di Mestre, Foscarini, Benedetti e Marco Polo di Venezia e degli Atenei Ca’ Foscari di Venezia e di Padova. La serata del 28 novembre scorso è stata inframmezzata da un concerto jazzistico a cura dei Conservatori del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica. Si sono esibiti l’Ensemble Jazz del Conservatorio Cesare Pollini di Padova (direttore Marcello Tonolo) e il Quintetto Jazz del Con-
servatorio Benedetto Marcello di Venezia (direttore Arrigo Cappelletti). “Il premio – è il commento del vicepresidente della Regione, Marino Zorzato – ha visto nel tempo crescere e consolidare il suo prestigio nel panorama delle manifestazioni culturali del Veneto e ha sicuramente una posizione di rilievo fra i numerosi Premi Letterari a livello nazionale, mantenendo immutata la qualità che lo ha sempre contraddistinto, oltre che la sua peculiarità essendo il solo premio in Italia dedicato ai racconti”.
Il libro Presentato il volume in distribuzione nelle librerie del Nordest
Agostino Amadi e l’arte di costruire le barche L
a storia di Burano e di Venezia negli ultimi cento anni vissuta con gli occhi di un imprenditore della tradizione, titolare di un cantiere dove si costruiscono imbarcazioni tipiche veneziane. “Agostino Amadi: Il Cantiere della Vita”, a cura di Tullio Cardona e pubblicato da Cierre Edizioni con i patrocini del Comune di Venezia, Municipalità di Venezia, Burano e Murano, la Camera di Commercio e Confartigianato di Venezia, racconta in 350 pagine e 220 illustrazioni la storia di un cantiere di barche dove, in 55 anni di attività, la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, confrontate e fuse, con entusiasmanti risultati. Amadi ha attraversato tutte le fasi della cantieristica minore, dalle lavorazioni sulle barche a remi, con fasciame e calafataggio, alla loro prima motorizzazione, per proseguire con la costruzione di imbarcazioni già predisposte al motore, peraltro realizzando per primo le caorline in compensato marino, i mototopi in vetroresina e quelli con motorizzazioni ibride (diesel ed elettriche). Proseguendo la tradizione familiare, Amadi è stato poi capace di innovare e di trasformare sia le barche da lavoro che quelle da piccolo diporto lagunare. Fondamentali le sue conoscenze in merito alle barche tipiche
Il volume “Agostino Amadi: il Cantiere della Vita” veneziane, dalla caorlina al sandolo, dalla mascareta al pupparino, allo s-ciopon. Nel suo cantiere a Burano ne ha costruite più di 1.500, affrontando pressoché tutte le tipologie a fondo piatto della tradizione lagunare e con carene per affrontare il mare. Il volume racconta le vicende di un uomo, che si imbatte nella storia di Burano e di Venezia durante i loro ultimi cent’anni. Intende fornire spiegazioni tecniche sulle vecchie e nuove metodologie costruttive, per non dimenticare il passato degli squerarioli e guardare al futuro dell’attuale cantieristica. Una testimonianza che non vuol essere mera trattazione scientifica, ma il percorso esperienziale di un artigiano, imprenditore, innovatore.
in corso fino al prossimo 18 giugno la rassegna “MiraLibri”, ospitata nella barchessa di Villa Venier Contarini, sede dell’Istituto Regionale Ville Venete. Gli incontri in programma a MiraLibri, che vede protagonisti autori prevalentemente veneziani e veneti, hanno come obiettivi conoscere l’autore, la storia che lo ha condotto a scrivere il libro e conoscere il libro. La rassegna è curata da Pompeo Volpe e Davide Meggiato. Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18 in Villa Venier Contarini, via Capitello Albrizzi 3, Mira, Venezia. Questi i prossimi incontri ancora in programma: il 18 dicembre prossimo Paolo Birolini presenterà “Luoghi comuni. Un taccuino emiliano”, Lampi di Stampa 2014; il 15 gennaio Guido Barbujani parlerà di “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”, Einaudi 2014; il 19 febbraio Nico Pirozzi racconterà “Storie della Shoah”, Cento Autori 2010 e il 19 marzo Corrado Poli illustrerà “La cattedrale dissolta. Racconti”, CLEUP 2014. Info presso Villa Venier Contarini, Via Capitello Albrizzi n. 3 – 30034 Mira (VE); tel. 041.5235606; Fax. 041.5225219; segreteria@irvv.net
la mostra La poesia della luce. Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington
C
entotrenta straordinari disegni provenienti da una delle più importanti collezioni al mondo ripercorrono l’arte e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fino a Veronese,Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e poi gli stranieri innamorati di Venezia come Callowe Sargent. Disegni preparatori, schizzi rapidi a fermare l’idea, modelli e studi per la bottega maanche composizioni finite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa,fatta di linee, ombre, chiaroscuri, lumeggiature, definizione di forme e movimenti,traduzione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infinite possibilità della luce. In mostra a Venezia, al Museo Correr, inaugurata il 6 dicembre scorso e fino al prossimo 15 marzo, giungono della National Gallery of Art di Washington le opere realizzate tra il XV e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffinati artisti italiani. Info: www.correr.visitmuve.it; call center 848082000.
Sport 21 3 Arti marziali Campionato mondiale Shaolin Wushu Kung-fu a Zhengzhou
Libertas, raffica di medaglie
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i vinCitori del “trofeo d’autunno”
di giacomo piran
U
n oro, cinque argenti e tre bronzi. Questo è il ricco palmares ottenuto dalla squadra nazionale Libertas del centro internazionale Tigre Bianca nella 10a edizione del campionato mondiale di Shaolin Wushu Kung fu tenutosi a Zhengzhou la capitale della regione dello Henan (Cina). “Tale campionato – spiega il maestro Pietro Biasucci – è ad oggi la competizione più prestigiosa e di più alto livello al mondo per quanto riguarda la pratica sportiva dello Shaolin Wushu Kung fu. La città che ospita il festival, Zhengzhou, è il cuore pulsante dello sviluppo economico della regione Henan e, vista la vicinanza al monastero di Shaolin, è il luogo che è stato scelto dalle autorità cinesi per ospitare la competizione mondiale che rappresenta la pratica sportiva dell’arte marziale dello Shaolin nei tempi moderni che si apre nei confronti del mondo”. Alla manifestazione erano presenti 2000 atleti in rappresentanza di 50 paesi. Più della metà erano comunque cinesi. Alcune delegazioni erano rappresentanti anche di famose scuole di Dengfeng e del monastero di Shaolin stesso (tra cui la scuola XIao Long, Taguo e Wushu Guan). A rappresentare l’Italia nella competizione mondiale la squadra nazionale
S Libertas del centro internazionale Tigre Bianca era composta dal maestro Pietro Biasucci di Borbiago di Mira (team leader), Mattia Ceoldo (istruttore di supporto alla squadra agonistica), Francis Chiappone (supporto squadra) e gli atleti agonisti Enrico Rizzi e Lorenzo Segantin sempre del veneziano. I risultati dei due atleti sono stati eccezionali. Enrico Rizzi ha conquistato il primo posto categoria International Shaolin armi lunghe, il secondo posto nell’International Xiao Hong quan (mani nude), nell’International Shaolin Guen (bastone), Inetrnational Shaolin Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indifferenziate, e il terzo posto nell’International
Shaolin armi corte. Lorenzo Segantin ha ottenuto il secondo posto nell’International Shaolin Guen (bastone) e il terzo posto nell’International Xiao Hong Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indifferenziate. “Tale risultato – prosegue il maestro, Pietro Biasucci – porta la squadra nazionale Libertas a confermare la propria posizione di eccellenza sul panorama delle arti marziali Shaolin in Italia e nel mondo. Il profondo legame che ho con la Cina e gli ottimi risultati della squadra nazionale gettano basi per poter costruire in Italia eventi di natura sempre più importante anche sul piano agonistico con le delegazioni federali cinesi”.
i è conclusa la 26a edizione del “Trofeo d’Autunno” circuito di mountain bike organizzato da Luciano Martellozzo e da Giuseppe Clementi. La manifestazione, la più “vecchia” del panorama della mountain bike in Veneto, si è svolta su 9 tappe che hanno visto una partecipazione media di circa 350 bikers per gara. Le corse si sono svolte, da agosto e novembre, a Motta di Livenza (Treviso), Selva di Trissino (Vicenza), Adria (Rovigo) e in provincia di Venezia a Noventa di Piave, San Stino di Livenza, Ottava Presa di San Stino di Livenza, Sant’Anna di Chioggia, Rottanova di Cavarzere e Torre di Mosto. Questi sono i vincitori per categoria. Elite: Rafael Visinelli (Torpado Factory). Femminile: Nicole Tovo (Rudy Project), Under 23: Simone Segat (Torpado Factory), Junior M: Andrea Roccon (Mtb Club La Perla Verde). Junior F: Beatrice Prataviera (Team Velociraptors), Allievi 1’ anno: Nicola Taffarel (Torpado Victoria Bike). Allievi 2’ anno: Federico Tauceri (Pedale Ronchese). Allieve: Anna Lirussi (Team Velociraptors), Esordienti 1’ anno: Thomas Mariutti (Team Velociraptors). Esordienti 2’ anno: Daniele Azzano (Caprivesi). Esordienti F: Gaia Pagotto (Team Velociraptors), MasterElite: Matteo Marcon (Eurovelo). Master 1: Alberto Bisetto (Leones Treviso). Master 2: Mauro Rampin (Rudy Project). Master 3: Luca Kogler (Uc Fpt). Master 4: Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt). Master 5: Roberto Morandin (Rudy Project). Master 6: Emilio Coletti (Polisportiva Fossaltina). G.P.
pallavolo
aSd laguna volleY, fuCina di talenti
L
’”A.S.D. Laguna Volley” nasce nel 2003 nell’ambito dell’organizzazione sportiva delle due società “Volley Bojon” e “Volley Campagna Lupia”, prediligendo la disciplina del volley femminile. Negli ultimi anni la società ha raggiunto buoni risultati vincendo il massimo campionato provinciale e conquistando la promozione in serie D. La società svolge l’attività con un totale di 130 atleti, un centinaio sono giovanissimi. Punta allo sviluppo dell’attività giovanile con corsi di minivolley a Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Camponogara. Ma non solo: organizza attività di gioco sport nelle scuole, tornei di minivolley federali e tornei promozionali nell’ambito di manifestazioni parrocchiali e comunali. Il “Volley Campagna Lupia” fu fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati, la squadra ottenne diversi risultati. Il “Volley Bojon”, una trentina di anni fa, era una realtà importante della Riviera, infatti, aveva conquistato la categoria C. Nel 2000, la società iniziò i primi approcci con gli amici del “Volley Campagna Lupia” e dopo alcuni anni di stretta collaborazione, nel 2003 le due entità decisero di unirsi dando vita cosi ad una nuova realtà: l’”A.S.D. Laguna Volley”. “Siamo cresciuti bene, specialmente pensando che siamo partiti dal niente – dice il presidente della società Giannino Ragazzo - oggi raggruppiamo Campagna Lupia, Camponogara e Campolongo Maggiore. Abbiamo un centinaio di ragazzini iscritti, lavoriamo con allenatori preparati. L’economia del momento è difficile, gli sponsor sono
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sempre meno, ma riusciamo a sostenere le spese della società grazie all’unione delle forze”. Nel 2012 è partito il progetto Volley 3 Venezia che unisce tre realtà territoriali: la società Laguna Volley, Volley Dolo e Libertas Scorzè; poi Dolo ha abbandonato il progetto ed è subentrata Volley Salzano. Gli obiettivi di Volley 3 Venezia sono: la valorizzazione dei settori giovanili, mantenere le atlete con maggiori qualità tecniche all’interno del progetto, lavorare con tecnici qualificati per la formazione di atlete all’altezza delle prime squadre, formare gradualmente squadre/ gruppi non inferiori a U14/U16 per aumentare competitività, diventare punto di riferimento nel territorio. “A oggi possiamo rilevare un buon risultato, nel 2013 visto l’incoraggiante posizionamento a metà classifica del campionato della serie D femminile – dice Dimitri Ranzato tecnico della società – e per il 2014 speriamo in nuove conferme. Per il futuro puntiamo a coinvolgere nel progetto altre società del territorio, continuiamo con l’impegno nel selezionare allenatori sempre più qualificati e, ovviamente, di consolidare in modo sempre più efficace il progetto già R.P. avviato”.
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IL VENETO
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Politica
Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra
Ora l’obiettivo è sconfiggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita di Maria pavan
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ambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri a firma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfida per le primarie del centrosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo. “E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’europarlamentare nella sfida a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”. A fine giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzativa - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.
“Un grandissimo risultato e un grandissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”. Con queste parole il segretario regionale del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fine novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfida vera: la sfida a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfida ad una Regione lacerata dalle lotte
Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...” interne alla sua maggioranza; la sfida ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle imprese della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”. Si sono espressi per scegliere il candidato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione. “Le primarie sono state un grande esercizio di partecipazione - ha sottolineato con
soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi, il Pd si conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di partecipazione da nessuno e sfido qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”. Dall’altra parte della barricata il Governatore in carica dichiara che la sua “campagna sarà non fare campagna. Farò il governatore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”. “Non commento le primarie in Veneto - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a commentare con il solito stile che lo contraddistingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”. Eppure lei, già Lady like, a questa sfida ci crede davvero e è già al lavoro per costruire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini. “Dobbiamo creare - ice nel suo programma elettorale - una volta arrivati al governo, un ufficio indipendente guidato da una figura di grande competenza e autorevolezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per
Alessandra Moretti quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affidati all’ufficio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”. In campo sanitario Moretti ha in programma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura
per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fino agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governatore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.
Il Veneto in primo piano 23 1 Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità
Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere” Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante: la presenza femminile passa dal 20 al 34% di Nicola Stievano
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pprovare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge- genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando, Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossiregistrato un astensionismo mai visto ma legislatura emergesse ancora una prima. “Di tutti i dati e le discussioni Non si aprirebbero volta uno scenario obiettivamente sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - corsie privilegiate, imbarazzante, come quello che, semcredo che quello in grado di mettere la doppia pre nella tornata di domenica scorsa, tutti d’accordo sia il numero delle preferenza si è verificato in Calabria. Qui infatti donne elette in Consiglio regionale: sarebbe facoltativa è stata eletta solo una donna su 31 ben 17 su 50, con una crescita-boom consiglieri: non a caso, malgrado la della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’introE tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so- duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-
ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e assessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commissione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.
vitalizi
idv, Stop al Cumulo e revoCa aSSegno per Chi ha patteggiato
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on una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via definitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel
contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parlamento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento). “Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i finanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che
La storia Ostaggio in Libia
PAese in festa
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Lucio Tiozzo
al 15 novembre scorso, Gianluca Salviato è un uomo libero dopo 34 settimane (22 marzo ndr) di prigionia in Libia. Era lì per lavoro nella zona di Tobruk, per l’azienda friulana Enrico Ravanelli, impegnata nel settore delle costruzioni. Il 48enne tecnico originario di Martellago, ma residente a Trebaseleghe, ha raccontato di essere stato portato fuori verso le 17 dalla stanza dov’era segregato. S’immaginava il peggio, invece è stato portato in un luogo all’aperto e lasciato andare. Dal Ministero degli Esteri fanno sapere che non è stato pagato alcun riscatto. Dimagrito, durante gli otto mesi ha avuto l’insulina che si serviva per il diabete di cui soffre, e ha raccontato di essere stato trattato bene. Tra i particolari che emergono della lunga prigionia di Salviato ci sono i contatti presi dai rapitori a fine marzo, subito dopo averlo catturato. Si parla di telefonate ricevute a Martellago, ma dall’altra parte della cornetta parlavano in arabo e non era possibile instaurare un dialogo. E poi la moglie aveva ricevuto una foto proprio del 48enne. Da quel momento nessuno si è più fatto sentire, e della vicenda se n’è occupata la Farnesina. Fino ai primi di novembre, quando è arrivata la notizia che Salviato era ancora vivo nonostante l’apprensione per il diabete di cui soffre. “Sono a casa, sono a casa, viva l’Italia. Sto bene, sono vivo. Mamma dove sei?” sono state le prime parole pronunciate da Salviato appena arrivato alla stazione di Mestre proveniente da Roma, dov’erano andati a prenderlo la moglie Maria Scarpa, e la sorella Cristiana. “Da ora avremo due compleanni da festeggiare – dice la mamma Gelsomina Bergamo – ovvero il 13 maggio, giorno della sua nascita, e il 15 novembre, giorno della sua liberazione. Per otto mesi ho dormito poco, la paura era tanta, specie quando alla televisione mostrano la situazione in Libia e negli altri paesi vicini. Non abbiamo mai perso la speranza; è vero che talvolta ci siamo arrabbiati e saliva la disperazione. ma siamo sempre stati fiduciosi. Un pensiero va al Ministero degli Esteri e agli uomini dell’Unità di crisi, che hanno lavorato tanto e li ringrazierò sempre, anche se in certi momenti l’angoscia era molta. Brucerò il calendario 2014: è stato un anno brutto, la cosa peggiore che potesse capitare”. Soddisfatto anche il sindaco Monica Barbiero, che in questi mesi ha seguito a passo a passo le vicende dei Salviato, parlando molto con la mamma del tecnico. “E’ stata una gioia immensa per la nostra comunità – dice – e sono davvero contenta per questa liberazione. La Farnesina ha lavorato bene. Da Roma ci raccomandavano di tenere il profilo basso per la sicurezza di Gianluca, e così è stato. Anche per noi è un tormento che finisce. Ero molto preoccupata per quest’incubo che gravava sulla famiglia, sia per il fatto in sé, ma anche per il suo stato di salute che, come noto, non era dei migliori. Sono stati otto mesi duri, ma finalmente tutto si è risolto, ed è stata una bella notizia dopo tanto tempo”. A.R.
chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pubblico, possa beneficiare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.
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derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non significa aprire corsie privilegiate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di effettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una riflessione rapida che porti ad una altrettanto rapida approvazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifiuterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustificato”. Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-
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14 dicembre - Bojon di Campolongo Maggiore Nel piazzale del Centro Civico, dalle 9 alle 18 “Mercatino di Natale e del Volontariato”. Nell’occasione viene associata anche la giornata “Biblioteca Aperta”, con apertura straordinaria. 1 gennaio 2015 - Mira Teatro di Villa dei Leoni, dalle 16 e alle 18 concerto dell’Associazione Musicale Blu Gospel. 6 gennaio - Camponogara “Brusa la vecia” in piazza Vanzan. La vecia sarà posizionata e sarà bruciata verso le 17. Prima del rogo spettacolo per i bambini al teatro Dario Fo. Sarà offerto vin brulè, cioccolata calda, panettone e la calza. 6 gennaio - Lughetto di Campagna Lupia “Bruso dea vecia” con gran falò dalle 18, vicino alla chiesa del paese in via Marzabotto. 11 gennaio - Mira Porte Festa della Befana dalle 14 alle 19 nella Piazzetta settecentesca con animazione itinerante e giri in carrozza. Dalle 14.30 alle 16.30: gare di voga alla veneta nel Naviglio su “mascarete”. Ore 17 danza aerea dell’acrobata Nico Gatullo; 17.30: traino “dea Piroea” da parte dei sommozzatori sul tratto del Naviglio Brenta a Mira Porte e Falò finale.
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Natale in laguna: una magia di vetro e mercatini A
dicembre le principali piazze e strade di Venezia e provincia si accenderanno di luci e spunteranno ovunque gli alberi di natale Anche quest’anno, Mestre, ha inaugurato “la Piazza in Festa”, maratona di iniziative che si svolgeranno nel centro città per tutto dicembre fino al 6 gennaio. Le luminarie faranno risplendere i mercatini di Natale, i concerti, gli eventi e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli, in cui sarà possibile trascorrere dei momenti piacevoli, approfittando delle tante opportunità per fare shopping e degustare ottime golosità. Un ricco calendario di appuntamenti che affianca l’avvio degli spettacoli della nuova stagione del Toniolo e del Candiani. La manifestazione è ormai un tradizionale appuntamento per Mestre, a cui la Municipalità partecipa con l’organizzazione di eventi musicali e sportivi e spettacoli di strada. Ci sono poi iniziative che sono particolarmente care alla cittadinanza, e per questo di grande richiamo, come il presepio galleggiante sul Marzenego, l’arrivo dei Babbi Natali in moto e in vespa, il corteo acqueo capitanato dalla Befana che approderà in Riviera Magellano. Inoltre anche per questa edizione sarà realizzata la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza fino al 6 gennaio.
Anche la splendida città lagunare ospiterà nelle sue piazze e campielli i mercatini di Natale che resteranno aperti fino alla vigilia. Il natale proposto da Venezia città è un percorso di prodotti tipici artigianali, degustazioni, concerti e attività per i bambini. Il più conosciuto e imperdibile tra i mercatini veneziani è quello di Campo Santo Stefano: un punto d’incontro dove turisti e veneziani possono gustare le specialità gastronomiche regionali, ascoltando ottima musica. Un altro mercatino si troverà anche tra Campo San Bartolomeo e Strada Nuova. Tra gli eventi clou alla Corsa dei Babbi Natale che si terrà a Venezia, domenica 21 dicembre 2014, con partenza alle 9, da campo San Giacometto a Rialto. Imperdibile il “Natale di vetro” a Murano, dal 5 dicembre al 31. L’isola più conosciuta della laguna annuncia l’apertura di una serie di eventi quasi tutti dedicati alla lavorazione del vetro. Lungo le strade, i canali e i ponti dell’isola trovano sede cinque sculture di vetro ideate da artisti contemporanei in collaborazione con le gallerie e le fornaci locali. “il roveto ardente” è installato in zona Colonna ed è di Aristide Najean. A Campiello Pescheria è stata collocato il “Canneto” di
Pino Castagna mentre a Bressagio si trova l’opera “fuoco io sono e sono di soffio”, una scultura in vetro soffiato disegnata da Denise Gemin. Spirito e stile dell’arte contemporanea, applicata a un mestiere artigiano antichissimo, che a Murano si pratica sin dal Duecento, tornano a campo San Donato con “Abacus”, di Shan Shan Sheng e in Santo Stefano con un lavoro di Simone Cedenese, “Natale di luce in una cometa di vetro”, una vera e propria stella di Natale in vetro soffiato. Le suggestioni date dal vetro, dai diversi giochi di luce che è in grado di dare a una scultura e dal fascino che circonda tuttora una tecnica difficile e delicata, vengono riproposte dal 7 dicembre nella basilica dei Santi Maria e Donato. Sino al 6 gennaio le fornaci di Murano espongono in chiesa una mostra di arte sacra mentre a palazzo da Mula si punta su Napoleone Martinuzzi, scultore muranese, raccontato attraverso disegni originali e fotografie.
Fra gli altri appuntamenti sull’isola: il mercato del vetro a lume, a Bressagio, quello della solidarietà, in campo San Donato, una “jam session” in fornace che abbina musica jazz e lavorazione artigiana e la “scuola pensa in vetro 2007”, presentazione dell’opera realizzata da 120 bambini di Murano, nel corso di un progetto didattico con l’istituto comprensivo dell’isola e l’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Chi ancora non sia soddisfatto può recarsi poi al museo del vetro, alle fondamenta Giustinian, per vedere la raccolta storica di manufatti che comprende reperti romani, opere medievali, sino a oggetti del nuovo design del Novecento. Tra gli ultimi appuntamenti del mese si segnala il concerto del coro gospel Joy Singers, diretto da Andrea D’Alpaos, alla basilica dei Santi Maria e Donato, il 23 dicembre.
NATALE SOLIDALE A CHIOGGIA E SOTTOMARINA
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l presepe: un’opportunità di incontri inaspettato. Il Natale è alle porte e le case sono addobbate per festeggiare al meglio questo lieto evento. Alberi di natale e luminarie di ogni genere decorano le zone del centro. Con grande cura e dedizione vengono realizzati i presepi tradizionali che aiutano a cogliere il vero significato del Natale, ovvero la nascita di Gesù. A Chioggia vengono esposti i presepi all’interno delle chiese, davvero originali e spesso ambientati nelle calli e tra la gente di Chioggia. Uno dei presepi più belli è quello allestito nella Chiesa della Navicella grazie all’abilità di Massimo e Manel Voltolina che dedicano il proprio tempo per realizzare un’opera così preziosa. Per quest’anno sono previste alcune interessanti novità, in particolare è nata un’associazione denominata: “La bottega di San Francesco” per coordinare diverse iniziative attorno al presepio. Infatti all’interno della chiesetta di San Martino (Campo Duomo) verranno realizzati due presepi, uno ambientato ai tempi di Gesù
ricostruendone il paesaggio e l’altro invece ambientato nella Chioggia agli inizi del novecento, grazie ad un progetto con i ragazzi dell’Anffass per il recupero della tradizione. Anche i negozi del centro però esporranno i piccoli presepi da loro realizzati per incentivare a riproporre il presepio nei luoghi pubblici. Anche il Centro di salute mentale ha proposto alcuni giovani per collaborare in questo progetto. Lo scopo infatti dell’associazione è di coordinare tutte quelle iniziative che cercando di far emergere le potenzialità di questi ragazzi valorizzandole al meglio grazie all’aiuto di alcuni volontari. Il 22 dicembre ci sarà l’inaugurazione alla presenza dei ragazzi ed i genitori di Anfass e Csm, sarà possibile visitare la mostra dei presepi fino al 25 gennaio e prenotare la visita al numero 3290073145. Le offerte raccolte saranno destinate a sostenere alcuni progetti di adozione a distanza ed aiutare le persone in grande difficoltà economica. Miriam Vianello Miriam Vianello
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26 Shopping di Natale: i consigli degli esperti
Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualità di Germana Urbani
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’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro. Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più eleganti esercizi commerciali del Veneto.
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Isabella
Ninfea Adria
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econdo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.
Piera
Giancarlo
Arte della Tavola Piove di Sacco
Ekle Conselve
er un regalo d’effetto che arricchisca le tavole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza, le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cenerentola, una favola in edizione limitata. Per chi invece ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.
egalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro consiglio è scegliere tenendo conto che la stagione non è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bello. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.
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Maria Stella
Rossella
Stil Bimbi Porto Viro
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uest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda. L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.
Mela Rossa Mira
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n gioco per i più piccoli è sempre graditissimo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a maneggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.
27 Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un oggetto, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di
una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!
segue dalla pagina precedente
Laura
Natale Compagno
Argenteria Touch Conselve
Enoteche Piave Spinea
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uest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!
ul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunello, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.
Ivano e Manola Bruggin
Michela
Fratelli Magagna Carni Cartura
La Gusteria Miranese
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redo che se si decide di regalare del cibo, si debba scegliere solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conoscere la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.
Roberto Peron
Sunline & Beauty Vigonza
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osa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.
l trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consigliamo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esempio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.
Michele Ragazzo Mi.Ko, parrucchiere uomo-donna Robegano
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e un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Torna alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.
28 1 Cultura veneta Fotografia artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo
L’istante colto da Stefano Benazzo L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso
di Alain Chivilò
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a Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benazzo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografie scattate nel corso del suo agire internazionale. Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte perennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esistente che lo porta a filtrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possibilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografia. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codificato in un
click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifica costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore. L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata positivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazione in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesaggio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esortava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografica d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Treviso, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.
La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-
Collezione peggy guggenheim
Natale museale a Vicenza
“AZIMuT/H. CONTINuITÀ E NuOvO”
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e dovessimo individuare quali artisti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fino al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”. Una sequenza di 77 opere che vanno a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fine degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da questa nel dicembre 1959, sempre Manzoni
e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H finale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contemporanee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore
artistico che, dal dopo guerra, unì personalità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infinite estroflessioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la percezione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori. Al.Ch.
on queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il progetto di questa mostra, una volta di più, nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidissimo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccolga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inaugura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fine Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fino ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-
to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arrivando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra definisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omaggia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di Al.Ch. visitatori.
sport piazza 30 1 Sport Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa
CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la città Anche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo
Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova
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fine novembre la “Corri x Padova” ha fatto tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili. Già molte federazioni del mondo paralimpico hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strutture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.
zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occasione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) insegnando ad andare in bici e rispettare il codice della strada ai bambini di tutte le scuole della città. L’aspetto educativo dell’Associazione si completa con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come
OTTIMA LA SERATA IN ARCELLA
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na festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella intitolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se consideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo. Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani). Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assindustria Sport.
COSA OffRE IL vILLAggIO CXp
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opo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota direttamente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca. Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Carnia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfitta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fino ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.
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diritto di famiglia
La rilevanza delle spese e delle commissioni bancarie nel calcolo dell’usura Avv. MAELA COCCATO
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ono sempre più frequenti le richieste di verifica dei titolari di conti correnti e di finanziamenti da parte di banche o altri istituti, dirette ad accertare se il tasso di interesse applicato alle proprie posizioni debitorie sia regolare o superi il livello di soglia oltre al quale è definibile “usurario”. Il tasso di interesse è ultralegale o usurario quando il tasso effettivo globale c.d. TEG applicato è superiore al cd “tasso di soglia” (ossia il tasso rilevato con frequenza trimestralmente dal Ministero del Tesoro), come disposto dalla L. 108/1996. Il problema riguarda proprio la determinazione del TEG applicato dalla banca e di quali voci debba andare a comprendere. La L. 108/96 dispone che “per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”. La giurisprudenza ha a lungo discusso su quali voci di spesa far rientrare nel calcolo del TEG. Le sentenze più recenti ritengono, ampliando l’orientamento precedente, di calcolare il tasso effettivo considerando “tutto ciò che possa configurarsi come somma richiesta per la restituzione della somma ottenuta a mutuo o comunque quale costo del denaro - non solo cms
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(commissione di massimo scoperto n.d.r.) ma tutte le commissioni, remunerazioni e spese addebitate a vario titolo nel corso del rapporto ad eccezione di quelle per imposte e tasse (Cass. Pen. 28743/10; Cass. Pen. 12028/10) trovando applicazione la normativa non solo ai mutui ma a tutti i rapporti contrattuali che possano contenere pattuizioni di interessi usurari” Trib. Padova sent. 12/8/2014. Dal punto di vista delle conseguenze determinate dall’applicazione di interessi usurari, si evidenzia che l’usura costituisce sia un illecito penale (essendo sanzionata dall’art. 644 cp) che un illecito civile. In tal senso l’art. 1815 cc dispone che “se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”. In caso di sospetto di applicazione di interessi ultralegali, il risparmiatore deve quindi, in primo luogo, far visionare tutti i contratti e gli estratti conto da un professionista per verificare l’eventuale applicazione di interessi usurari. Nel caso in cui effettivamente sia così, può contestare la circostanza alla banca chiedendo la restituzione di quanto indebitamente versato e trattenuto. Nell’ipotesi in cui l’istituto non risponda o neghi la circostanza, non restano che le vie giudiziarie
Nuove procedure per separazione e divorzio Studio legale Furlanetto - Milani
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l D.L.132/2014, come modificato dalla L.162/2014, introduce la possibilità di stipulare una “Convenzione di Negoziazione assistita da un Avvocato”, per i casi di separazione personale tra i coniugi, divorzio e modifica delle relative condizioni. In sostanza, l’avvocato aiuta le parti nell’individuazione di un accordo, che tiene il luogo dei provvedimenti giudiziari che definiscono i procedimenti sopra indicati (sentenza, decreto di separazione omologato, decreto che dispone la modifica), da trasmettersi poi all’ufficiale di Stato Civile. Ove vi siano figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portatori di handicap grave, è richiesta la previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, negli altri casi è sufficiente il nulla osta. I coniugi, potranno anche concludere l’accordo innanzi al Sindaco del Comune di residenza di uno di essi, ovvero del Comune presso cui
è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio, con l’assistenza facoltativa di un avvocato: questa seconda ipotesi è prevista solo in assenza di figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portatori di handicap grave, e i coniugi non potranno includere nell’accordo patti aventi ad oggetto trasferimenti patrimoniali. Le novità introdotte rappresentano una risorsa per la soluzione delle ipotesi in cui il conflitto familiare sia”stabilizzato” e richieda soltanto una formalizzazione, consentendo di esperire la procedura in tempi rapidi, con enorme risparmio di risorse e denari (si pensi a tutti i casi di separazione protrattasi ben oltre i tre anni, cui non ha fatto seguito il divorzio per ragioni meramente economiche, ovvero il caso dei “baby matrimoni” o quello in cui vi sia la necessità di ottenere rapidamente il divorzio per poter contrarre nuove nozze).
Studio Legale Coccato - Campolongo Maggiore (VE) via Roma, 24 - tel. 049.9740050 Vigonza (PD) via Venezia, 141/a - tel. 049.503845 - info@studiolegalecoccato.it - www.studiolegalecoccato.it
Studio Legale Furlanetto – Milani - Avv. Angela Furlanetto Avv. Cinzia Milani Via Roma 1/a 35020 Sant’Angelo di Piove (PD) -Tel e fax 049.5847539 - www.studiolegalefm.com
diritto immobiliare
infortunistica
Il preliminare di compravendita di immobili
Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi
AVV. TOMMASO LA ROSA
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alvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvocato solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato; invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto definitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assumono una serie di doveri ed obblighi reciproci. Gli elementi essenziali tipici del contratto (il consenso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’acquirente di una fidejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di rilevante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto definitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli impianti, per i quali è opportuno fin dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,
che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili. Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese. Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infine è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipoteche, pignoramenti, servitù, ecc.). Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivolgersi ad un professionista per la verifica della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.
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Dott. Luca Mulas
P
urtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stradale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nonostante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali derivano gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postumi ad essa connessi, bisognerà quantificare correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste figure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste
Adria, C.so Vittorio Emanuele II n.10/a – tel.042623583 - Porto Viro, Via N. Fregnan n. 14/i - tel. 0426322267 e-mail: mulasluca@libero.it - www.infortunisticamulas.it
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Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una figura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizzazione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profilo esistenziale, uno “stravolgimento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.
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L’Editoriale
LA MediCiNA di GeNere verso LA terApiA Ad persoNAM di Francesco Noce*
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Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversificate xLombaglia, sciatalgia, ernia: facciamo chiarezza continua a pag. 35 29
xNuovo smalto al sorriso
onostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ eccezione della sfera riproduttiva,per molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista biofisiologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”. Questo ha fatto sì che le sperimentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne. L’ attenzione alle donne è stata confinata,possiamo dire fino agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle definendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella. E’ nel 2001 infatti che viene riconosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologicosessuali che studiando le diverse manifestazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fisiopatologia diversa nei due sessi, ne tiene conto ai fini della diagnosi e della terapia. Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.
*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo continua a pag.
xCome prevenire la sindrome influenzale continua a pag. 35 30
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Consulenza scientifica scientifica sTUDio Psicologia DENTisTico Dott. Dr A.Mauro Nanni Rubinato Rosolia Via Don Eugenio Bellemoin- DSA Psicologo - Specializzato chioggia (Ve)dell’apprendimento e Difficoltà tel. Via041405006 Matteotti 79, Conselve Fax. 04155091055 rosoliaantonio@gmail.com Tel. 3455698160 sTUDio DENTisTico Dott. lucio Vianello CITOLOGIA ECOGUIDATA V.le Verona 3/aDott. Roberto Vendraminelli sottomarina di chioggia (Ve) tel. 041Dossetti 401133 1, Piazza Piove di Sacco (Pd) MEDiciNa www.unixpoliambulatorio.it Francesco sacco Dott. Tel. 049 9708688 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Tel. 041 421836 STUDIO DENTISTICO Studio dentistico Dental team s.r.l del sTUDio dott. DiegoDiETisTico Longhin Dott.ssa Rita smanio Campagna Lupia (VE) Rovigo, Badia Polesine, solesino, - 30010 - tel. 0415140094 Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982
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L’intervento
Attenzione all’esercizio abusivo della professione!
di Dott. Bruno Noce* l codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo accertato da le mani numerosissimi in bocca alstudi paziente” che lo sport andando è ideale oltre per le proprie pro- competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti teggeredalle e migliorare impronte l’effi fornite cienzadaicardiovascolare, dentisti, costruisce controllando protesi dentarie il impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. colesterolo HDL, A differenza l’iperovimento dell’odontoiatra aumenta il dispendio quindi, all’odontotecnico di calorie, e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. attiva L’odontotecnico il metabolismohae contribuisce quindi il compito ad unadi:sensazione realizzare dile benessere protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che generale. provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute. A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere debellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri. *Presidente dentisti Rovigo
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L’Editoriale segue da pag.
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LA MediCiNA di GeNere verso LA terApiA Ad persoNAM di Francesco Noce* Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra sostanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche maggior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale. La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una maggiore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintomatologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di influenza che traggono in inganno e infine arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa. Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna. La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabolica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infiammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue. Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentuale che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumenta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini. Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi. Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela efficace solo nella prevenzione dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via. Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla differenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per configurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam. L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.
*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
odoNtoiAtriA, LA storiA e Le NorMe iN MAteriA Siamo felici davvero segue da pag.
se stiamo bene
Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare di049 Dott.8704884 Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo - info@givemotions.it
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Lombalgia, sciatalgia, ernia… ma quanta confusione con questi termini!
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deo, fissazione del rene, congeella pratica quotidiana in stione pelvica); studio mi accorgo che molto − aderenze cicatriziali (taglio cespesso vi è molta confusione sareo, appendicectomia); nell’uso di un termine rispetto ad − densificazioni muscolo-fasciali un altro, inoltre molto spesso non − stile di vita del paziente (lavoro, vi è nemmeno una vaga idea di postura, ali cosa sia successo alla propria schiementazione, stress...) na! Lombalgia e lombosciatalgia Ma cosa si può fare quando sono termini generici che indicano compare un’ernia? il distretto dove si manifesta un L’ernia di per se è trattabile didolore, tutt’altra questione è capire rettamente solo chirurgicamente, quale sia il problema e dove questo con la terapia manuale si possono sia! infatti si ha la percezione del esclusivamente trattare le disfundolore solamente dove troviamo Il dr. Fabio Gomiero zioni che si instaurano a causa un recettore sufficientemente stimolato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato dell’ernia. Molto spesso l’ernia viene degradata dal sialla schiena non necessariamente il problema risiede stema immunitario (il “rientro” dell’ernia) ma a volte nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle a numerose cause, per esempio restando nell’ambito disfunzioni è possibile quindi ripristinare la funzionalità delle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, permettendo così all’organismo di compensare la lesione propria: discale e fare in modo che questa diventi asintomatica. − blocco della mobilità vertebrale − blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica); − irritazione di un nervo (sciatico, femorale); Dott. Fabio Gomiero − disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, Fisioterapista specializzato in terapia caviglia/piede; manuale ed osteopatia − disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e Via XXV Aprile 2A ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizza Camponogara (Ve) zione della colonna); 3478137789 − attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi
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servizio di agoaspirato Ecoguidato citologia con risposta immediata Una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore
Dott. Roberto Vendraminelli
L
’agoaspirato ecoguidato è una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore, che consente di prelevare, attraverso un ago sottilissimo, materiale biologico da punti del corpo e organi superficiali come ad esempio la tiroide o la mammella. Il campione prelevato, costituito prevalentemente di cellule, viene poi inviato al laboratorio per le analisi Citologiche. L’uso di questa metodica è frequente in campo oncologico e si esegue, solitamente, come approfondimento a seguito di esami diagnostici quali Ecografie, Radiografie, Tac, Risonanze Magnetiche. La seduta per il prelievo con agoaspirato dura pochi minuti, non richiede ricovero né anestesia, è senza
controindicazioni, il paziente può tornare subito dopo alla sua abituale attività. Il dott. Roberto Vendraminelli, specialista in Anatomia Patologica, in un’unica seduta esegue il prelievo delle cellule e, contestualmente esegue le analisi citologiche. La risposta per il paziente è quindi immediata. Dott. Roberto Vendraminelli citologia ecoguidata Delta Medica srl Monselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000 www.deltamedica.it
Nuovo smalto al sorriso
I
l successo nella vita privata e nel lavoro dipende in gran parte da come riusciamo a comunicare, il che dipende a sua volta dal livello di sicurezza in noi stessi. Tanti studi hanno dimostrato come le persone dotate di un sorriso bello e solare comunicano molto meglio e con maggior sicurezza. Quando ci si vergogna dell’aspetto dei propri denti, si sorride molto meno, e con ciò anche le nostre capacità comunicative perdono d’efficacia. A questo proposito, l’odontoiatria estetica ha fatto negli ultimi anni notevoli passi avanti: ora è possibile ricostruire i denti, modificando forma e colore attraverso l’utilizzo di corone, ponti e faccette in ceramica, senza l’uso di metallo. Tali strutture sono dotate di enorme solidità e resistenza, a livello di certi metalli con effetti estetici eccellenti. In alcuni casi si possono persino incollare sulla superficie dei denti delle faccette, ovvero dei sottilissimi gusci di ceramica, senza limare i denti sottostanti. Queste procedure sono molto conservative e non intaccano il dente naturale che mantiene completamente la sua struttura. Diventa quindi possibile recuperare lo smalto perduto per usura e abrasioni. Tali faccette, una volta incollate, forniscono una naturalezza al dente restaurato non distinguibile dal dente naturale e sono caratterizzate da una alta resistenza.
In caso di denti fortemente indeboliti, perchè per esempio, devitalizzati, si ricorre a corone o ponti metal free, cioe senza sottostruttura metallica utilizzando allumina o zirconia rivestiti di ceramica. Anche nei restauri che poggiano su impianti vengono usati materiali ed accorgimenti estetici nelle zone piu in vista, come gli incisivi superiori: si utilizzano pilastri in zirconia bianchi e corone in ceramica integrale che, non avendo il metallo, garantiscono naturalezza al sorriso, grazie alla trasparenza, traslucenza e luminosità. La scelta del colore delle ceramiche viene effettuata mediante misuratori del colore elettronici che consente di “leggere” le differenze di tinta, di croma e di valore che compongono il colore del dente. Nei settori posteriori, invece delle faccette, vengono utilizzati restauri effettuati in laboratorio e successivamente incollati, chiamati intarsi, che ci consentono di salvaguardare tutto lo malto residuo, ma di questri parleremo nel corso del prossimo appuntamento. Studio dentistico Dental team s.r.l del dott. Diego Longhin Campagna Lupia (VE) - 30010 - tel. 0415140094
Il dott. Diego Longhin
Come prevenire la sindrome influenzale
In erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi
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’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’influenza, la principale patologia che si contrae in questa stagione, è un’infezione virale del tratto respiratorio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malattia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raffreddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poiché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.
ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fondamentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante; RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i disturbi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario; MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi; I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, influenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea. La Finestra Naturale Via Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve) Tel: 049 9832493 www.erboristerialafinestranaturale.it
mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ formati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascorbico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.
calorico).
ORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia Bison IGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin
Dott.ssa Floriana Bertani specialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino Via carrarese 66/6 Piove di sacco Tel. 339 3558149
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Dr. lorenzo Vecchiato Medico chirurgo - odontoiatra Via Roma, 147 - 30038 spinea (VE) Tel e Fax 041-998877
il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione
L
’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia degeneativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartilagine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore). Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fisiche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), infiltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgiche si potrebbe essere un candidati alla chirurgia. L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginocchio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazione totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artificiale. Questa opzione di trattamento di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio. Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fisiologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi
monocompartimentale), così da poter essere meno invasivi e garantire riprese più veloci e complete. Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Resurfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompartimentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permettendo un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trattamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospedaliera a 2-3 giorni. Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianificare il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianificato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi. Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Concluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.
rosolia ok
i tranelli della dieta unix medica1 oK Che Che cosa cosa impedisce impedisce aa una una persona persona di di raggiungere raggiungere ee mantenere mantenere ilil peso peso desiderato? desiderato?
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hihi non non ha ha intrapreso intrapreso almeno almeno una una volta volta nella nella sua sua vita vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel una “dieta” con i migliori propositi e poi nel mettermetterlala inin atto atto sisi èè reso reso conto conto didi non non saper saper resistere resistere aa un un determinato cibo, complice la convinzione “tanto determinato cibo, complice la convinzione “tanto èè solo solo per per una una volta” volta” oppure oppure “ricomincio “ricomincio domani”? domani”? Ma Ma ecco ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi didi colpa colpa ee una una caduta caduta dell’autostima. dell’autostima. Se Se l’immagine l’immagine mentale mentale che che abbiamo abbiamo didi noi noi stessi stessi èè quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagiquella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagine ne continua continua ad ad accompagnarci accompagnarci durante durante ilil giorno, giorno, lala nostra nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, condizione, facendoci facendoci mettere mettere inin atto atto tutta tutta una una serie serie didi comportacomportamenti disfunzionali. A volte sembra facile menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire riuscire aa concontrollare trollare ilil regime regime alimentare alimentare adottato, adottato, ma ma poi poi basta basta una una delusione, delusione, un un momento momento didi stress, stress, una una discussione... discussione... ed ed ilil frigorifero frigorifero èè lìlì ...invitante, ...invitante, pronto pronto aa consolare consolare una una parte parte didi noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo solo fifisici sici ee risulta risulta quanto quanto mai mai complesso complesso ilil legame legame tra tra emozioni emozioni ee cibo. cibo. Primo Primo passo passo utile utile da da fare fare èè cambiare cambiare l’immagine l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare cominciare aa pensare pensare “come “come se” se” fossimo fossimo già già una una persona persona magra. magra. Dico Dico “pensare” “pensare” perché perché sono sono proprio proprio loro, loro, ii nostri nostri penpensieri, sieri, aa creare creare l’l’ atteggiamento atteggiamento mentale mentale nei nei confronti confronti del del cibo cibo ee didi conseguenza conseguenza aa spingerci spingerci verso verso determinati determinati comportamenti . comportamenti . L’attuale L’attuale tendenza tendenza nei nei confronti confronti didi persone persone che che desidesiderano perdere peso è quella di un approccio multidiscipliderano perdere peso è quella di un approccio multidisciplinare nare :: per per raggiungere raggiungere ee mantenere mantenere ilil peso peso desiderato desiderato èè necessario affi ancare ad un’educazione alimentare necessario affiancare ad un’educazione alimentare ,, un un
training training psicologico psicologico che che aiuti la persona aiuti la persona aa prenprendere dere consapevolezza consapevolezza didi quali siano quali siano gli gli ostacoli ostacoli che le impediscono che le impediscono didi mantenere mantenere un un atteggiamento atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, quindi, non non verrà verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, negative, ma ma èè importante importante aiutare aiutare lala persona persona aa sentire sentire ilil “senso di sazietà” e distinguere la “senso di sazietà” e distinguere la fame fame fifisica sica dalla dalla fame fame mentale: mentale: questo questo non non èè un un processo processo immediato immediato ma ma richiede richiede allenamento allenamento ee pratica. pratica. Molte Molte persone persone pensano di avere fame anche quando in pensano di avere fame anche quando in realtà realtà non non èè così. così. Negli Negli ultimi ultimi anni anni ii training training psicologici, psicologici, inin concomiconcomitanza ad una dieta bilanciata, hanno tanza ad una dieta bilanciata, hanno fifinalmente nalmente dato dato lala possibilità possibilità aa molte molte persone persone didi raggiungere raggiungere obiettivi obiettivi duraturi duraturi ee consolidati consolidati senza senza ilil peso peso dello dello stress stress che che spesspesso consegue in questi casi. Durante i training vengono so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate insegnate diverse diverse tecniche, tecniche, che che lala persona persona èè inin grado grado didi mettere in pratica fi n da subito mettere in pratica fin da subito ee che che lala aiutano aiutano aa cambiare cambiare ilil proprio proprio atteggiamento atteggiamento mentale, mentale, con con risconriscontritri positivi anche in altri ambiti della vita personale positivi anche in altri ambiti della vita personale ee relazionale. relazionale. Dr. Dr. a.Nanni a.Nanni Rosolia Rosolia -- Dott.sa Dott.sa Flori Flori Fadelli Fadelli centro di Psicologia cognitiva centro di Psicologia cognitiva ee comportamentale comportamentale Via Via g.Matteotti g.Matteotti 79, 79, conselve conselve Pd Pd Tel. 3455698160 Tel. 3455698160 rosoliaantonio@gmail.com rosoliaantonio@gmail.com
L Dott. Emanuele Furlan
aurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002 Specializzazione con il massimo dei voti in Ortopedia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Padova. Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012. Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chirurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione. Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Traumatology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha partecipato all’attività scientifica di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.
sorriso e salute Dott. Emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it Tel. 049 9708688 Delta Medica srl Monselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000 www.deltamedica.it
Presentazione clinica “sorriso e salute”
S
ono ono state state almeno almeno due due lele spinte spinte per per questo questo grangrande progetto: de progetto: -La -La certezza certezza della della validità validità ee dell’effi dell’efficacia cacia didi un modello a lungo studiato. un modello a lungo studiato. -La -La consapevolezza consapevolezza che che ilil territorio territorio inin cui cui esso esso nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità inin ambito ambito “Sanitario”. “Sanitario”. L’idea L’idea èè diventata diventata realtà realtà almeno almeno sei sei mesi mesi fa fa ee lala risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collaborisposta è stata entusiasmante: la struttura, le collaboratrici ratrici ee gli gli operatori, operatori, ilil servizio, servizio, lala strumentazione, strumentazione, ilil modello gestionale e di marketing sono modello gestionale e di marketing sono stati stati da da subito subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza. premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza. E’ E’ stato stato presentato presentato per per lala prima prima volta volta inin Italia, Italia, aa Chioggia, un format che ha suscitato interesse Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche anche all’estero all’estero ma ma che che avrà avrà sempre sempre sulla sulla laguna laguna veneta veneta ilil suo suo punto punto didi riferimento riferimento ee didi coordinamento. coordinamento. Una Una struttura struttura che che mette mette insieme, insieme, inin maniera maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” “tradizionale” ee “non “non convenzionale” convenzionale” inin un un ambiente ambiente inin cui cui non non esiste esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, inin modo modo che che l’offerta l’offerta da da parte parte della della Clinica Clinica Polifunzionale Polifunzionale sia sia lala più ampia possibile e che dalla collaborazione di più ampia possibile e che dalla collaborazione di più più realtà realtà nasca nasca lala risposta risposta più più qualifi qualificata, cata, inin ambito ambito memedico dico ee odontoiatrico, odontoiatrico, verso verso lala domanda domanda didi un un pubblico pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale sempre più attento sia all’aspetto professionale che che economico economico delle delle proposte. proposte. Poliambulatorio Poliambulatorio sorriso sorriso ee salute salute Dr. sanitario Dott. Dr. sanitario Dott. Raimondo Raimondo Pische Pische Via Via giovanni giovanni da da Verrazzano Verrazzano n.38 n.38 -- 30015 30015 chioggia chioggia (Ve) (Ve) Tel: 331 Tel: 331 6820570 6820570 -- chioggia@dentalcoop.it chioggia@dentalcoop.it
A tavola 37 5 3 La rubrica di cucina GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.
Ingredienti per 2 persone
Procedimento
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Per il condimento: 1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa 210g cotechino precotto ¼ cipolla bianca 7g burro aromatico alle erbe 1 cucch.no miele millefiori 1 cucc.no gomasio semi di finocchio salvia cannella
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Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo involucro, ponendolo in una pentola con acqua bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi, i semi di finocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le farine, unire la ricotta ed insaporire con sale e cannella. Impastare a formare un composto leggermente umido ma lavorabile, tirare dei cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella padella con il radicchio (evitare di scolarli per mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura). Mescolare bene, aggiungere il parmigiano e servire.
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FASCINO
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VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO Vi attenDono ConosCenZe inteRessanti gRaZie alla VostRa spiCCata soCialitÀ. Buone pRospettiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. S ALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe possessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO pRiMa
sentite FoRte il Bisogno Di ConQuista e le noVitÀ sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di FiaMMa Vi teRRanno iMpegnati. S ALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
FASCINO ViVRete un’inieZione Di FiDuCia CHe Vi RipagHeRÀ Delle passate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e aFFasCinanti. S ALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa
PESCI 20/02 20/03
DAL AL
FASCINO Fate attenZione ai VostRi atteggiaMenti: RisponDeRe a tono e ingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. S ALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi
Con Dentalcoop la convenienza è per tutta la famiglia NUOiVdAa VSerEraDzzEano, 58
Via Giovann
Aperti anche il sabato
Prima visita, igiene dentale e panoramica (su indicazione medica)
per 2 persone*
395 € Corona ceramica
75 € Otturazione semplice estetica
Prenota
45 € 575 €
Impianto endosseo (escluso moncone)
la tua visita senza impegno
45 €
35 € OPT (panoramica)
Igiene dentale
UNITÀ DI CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222 Poliambulatorio Sorriso e Salute srl Via Giovanni da Verrazzano, 58 - 30015 Chioggia (VE) tel. 0415543300 Poliambulatorio con Autorizzazione Sanitaria numero 93 del 04/08/2014. Direttore sanitario: Dott. Raimondo Pische Iscrizione Ordine dei Medici e Odontoiatri di Venezia n° 3642
chioggia@dentalcoop.it - www.dentalcoop.it
* l’ iniziativa non è cumulabile, nè divisibile e scade il 31/12/14
ATTENZIONE!! il “Programma Prevenzione” RADDOPPIA!!