della Riviera ovest
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 92
Stra Il calzaturiero non teme la crisi
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Pianiga La protesta del sindaco Calzavara
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Fiesso “Via Barbariga è troppo pericolosa”
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EDITORIALE
Cambia il clima, dobbiamo cambiare anche noi
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
CANALI INFETTI, RISCHIO SALMONELLA
di Mauro Gambin*
I L’Ulss 13 di Dolo-Mirano ha suggerito ai comuni della Riviera e del Miranese di vietare per sempre l’acqua dei canali per uso irriguo ed alimentare. A spiegare il perché è il direttore del dipartimento Prevenzione dell’Ulss 13 Flavio Valentini. pag. 8
FOSSO’, SI DIMETTE L’ASSESSORE FORIN
La giunta di centrosinistra di Fossò, capeggiata dal sindaco Boscaro, perde pezzi e incassa le dimissioni dell’assessore Matteo Forin alla Cultura, Pubblica istruzione e Sport. Troppi impegni professionali e famigliari è stata la giustificazione. pag. 10
Estate, è allarme truffe porta a porta
La Federconsumatori mette in guardia contro falsi tecnici di luce, acqua e gas
T
empo d’estate, tempo di truffe porta a porta. Raggiri che a luglio, nemmeno con il gran caldo, si sono fermati. Nel comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese la situazione è particolarmente allarmante: i casi che sono stati segnalati come tentativi di raggiro sono una quarantina, alcuni di questi sono andati a segno provocando sconcerto fra i residenti. A denunciare un problema che si fa sempre più di ordine pubblico è Alfeo Babato il responsabile della Federconsumatori della
zona. Babato, con il legale dell’associazione Carlo Pognici, ha spedito anche una mail a tutti i sindaci dell’area chiedendo la massima attivazione delle polizie locali e la creazione di numeri verdi ad hoc. Babato è chiaro e va nel dettaglio: nell’ultimo mese si sono registrati “circa 40 tentativi di raggiro da parte di altrettanti truffatori. I casi più numerosi sono stati nei comuni di Mirano, Dolo, Spinea, Mira, Salzano e Pianiga. Ad agire nel 70% dei casi sono stati falsi tecnici dell’Enel e dell’acqua. Quelli cioè con
cui hanno più confidenza anziani e persone sole. Queste persone puntano ad entrare in casa magari con la scusa di collaudare tubature o verificare perdite e invece rubano quello che capita loro a tiro. Il consiglio è per tutti perciò quello di non aprire le porte e di non lasciare entrare in casa persone che si presentano a sorpresa. I tecnici per le verifiche prendono prima contatti telefonici e non si presentano mai davanti alle porte senza appuntamento”. pag. 8
l clima cambia e non è più una cosa che ci può lasciare indifferenti. Qualche anno fa all’esperto in meteorologia che annunciava un brusco innalzamento delle temperature, a causa dell’effetto serra, di solito replicava lo storico climatologo sostenendo che si trattava di una cosa normale, in quanto il clima della Terra è in continua mutazione. 35 milioni di anni fa, del resto, i colli Berici e quelli euganei erano rispettivamente una barriera corallina e degli atolli che spuntavano da un mare caldo popolato da pesci tropicali. Dunque a chi dei due dare ragione? All’esperto meteorologo, perché appurato che le temperature cambiano anche noi dobbiamo cambiare. Fino a 150 anni fa una stagione siccitosa poteva innescare brutali carestie che nei piccoli comuni davano luogo ad ondate di morte per fame, è stata l’agricoltura intensiva e lo sviluppo dei commerci a rendere le emergenze meno esiziali e a dissociare dal clima le esigenze alimentari. Oggi però che su buona parte degli ettari coltivati a seminativi nella nostra regione è rimasta stecchita per il grande caldo, magari nessuno avrà percepito il pericolo della “fame”, definitivamente debellata in occidente ome la peste o il colera, ma un pensiero ai rincari che si prospetteranno credo sia passato per la testa di tutti. continua a pag. 3
direttore@lapiazzaweb.it
L’Intervento
Il Veneto cresce se nel rigore c’è più Europa di Franca Porto*
I
provvedimenti del Governo di revisione della spesa pubblica che seguono quelli per la sua riduzione pongono ancora in maggior evidenza il nodo del Patto di Stabilità interno, cioè del vincolo che impone a tutti gli enti autonomi della Repubblica e non solo allo Stato centrale limiti precisi di spesa e di indebitamento. *Segretaria Cisl Veneto
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EDITORIALE
segue da pag.
Cambia il clima, dobbiamo cambiare anche noi
All’ecomuseo di Mira
DONATO UN PALCO DI CERVO PREISTORICO
Un palco di cervo preistorico è stato donato all’Ecomuseo di Mira. L’iniziativa è del naturalista Francisco Merli Panteghini, che ha dato vita a giugno al progetto la “Forma dell’Acqua”, un viaggio di risalita del Brenta in canoa con l’arrivo a Caldonazzo. Il naturalista ha deciso di lasciare in donazione proprio alla struttura mirese il reperto per integrare l’allestimento in corso a Villa dei Leoni a Mira. Dolo
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La crisi, del resto, ci ha resi molto sensibili anche agli umori di Scipione, Caronte e Minosse visto che hanno comportato perdite importanti, stimate seppur approssimativamente dalle associazioni di categorie in diversi milioni di euro. Un colpo pesante per un settore dal quale ci si aspettava molto per contenere gli effetti della crisi. Ma la siccità non si è mica vista solo sui campi, è mancata anche l’acqua. Nelle scorse settimane alcuni sindaci del bellunese hanno emesso delle ordinanze per proibirne l’uso a scopi irrigui o per lavare l’auto e le stesse ordinanze sono state auspicate da un Ulss del veneziano anche se l’acqua non è mancata, per evitare il diffondersi della salmonella, visto l’alto inquinamento registrato dall’Ulss nei canali. La crisi ci spaventa, preoccupa la penuria di denaro liquido. E la mancanza d’acqua? Dovrebbe preoccupare altrettanto. Secondo alcuni economisti dalla crisi si uscirà proprio quando la società, e non solo la politica, comincerà a correggere le conseguenze di decenni di percezioni errate nate dalla retorica di uno sviluppo imperniato sul consumo e si affermerà invece la consapevolezza che non è più possibile permettere lo spreco. Se è vero che una nuova epoca comincerà con quel cambiamento di mentalità che permetterà di ritenere opportunità quelle cose fino a ieri non lo erano mai state, forse allora sono da applaudire quegli agricoltori italiani c’è chi al posto del mais o della soia hanno iniziato a coltivare piante per le spezie, banane e manna, senza aspettare che cada dal cielo. Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
Arriva l’autunno e anche le parrocchie si rinnovano con l’arrivo di nuovi parroci a Mirano e Scorzè. A Scorzè don Giorgio Tamai lascerà la parrocchia per andare a Pero e San Bartolomeo di Breda di Piave (Treviso). Al posto di don Giorgio, arriverà don Massimo Gallina, originario di Caerano San Marco. Don Lino Bertollo, parroco di Peseggia, sarà parroco anche a Gardigiano. Infine don Lino Magoga cappellano all’ospedale di Noale, sarà cappellano dell’ospedale di Mirano.
IL SECONDO VESPA RADUNO A CAVARZERE
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Riviera
SALUTATI IN COMUNE I BAMBINI DI CHERNOBYL
Sono stati accolti in Municipio a Chioggia i bambini bielorussi della Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, prima di ripartire per il ritorno a casa alla conclusione di un mese di vacanza. Lo scorso 26 giugno l’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Tiozzo, ha incontrato in sala consiliare undici bimbi bielorussi e le famiglie chioggiotte che hanno dato loro ospitalità per le vacanze di risanamento. Come consuetudine l’assessore ha donato ai bimbi, provenienti da aree colpite dalla nube radioattiva di Chernobyl, uno zainetto contenente indumenti di prima necessità, materiale scolastico e prodotti per l’igiene. La Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, presieduta da Eddi Naccari, da diversi anni è attiva nel territorio. Info chioggia@ aiutiamoliavivere.it.
NUOVI PARROCI A SCORZÈ E A MIRANO
Il 2 settembre prossimo
TRUFFA SVENTATA DAI CARABINIERI
Raggirava gli automobilisti in coda ai semafori d i Dolo nelle scorse settimane, facendosi dare dei soldi per curare un bambino colpito da una grave forma di leucemia. Era tutto un odioso imbroglio. A farlo un rumeno di 18 anni, con tanto di foto del bimbo che invece stava bene. Dovrà rispondere delle accusa di molestie e, visto il vile raggiro messo in atto, anche di truffa. Fine della vacanza
Nel miranese
SANITÀ
SPAZI APERTI
Il riordino degli ospedali nel Veneziano pagg.
CAMPONOGARA
4e5
Polemica su piazza Vanzan
CALCIO Il Venezia cambia allenatore
Provincia
pag.
14
La Provincia punta sulla valorizzazione delle aree naturalistiche pag. 17
ECONOMIA
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Cresce il numero di chi denuncia disavventure pagg. 22-23
SOCIALE
Cresce il numero dei casi di violenza sulle donne
pag.
EVENTI
Regione VACANZE
VenTo, da Venezia a Torino in bici pag.
- www.aism.it
Una guida per le “Le feste in piazza” pag.
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MOSTRE
pag.
26
A Villa Pisani una mostra sulla nobiltà del lavoro pag. 27
Si terrà il prossimo 2 settembre il Vespa raduno Città di Cavarzere, giunto quest’anno alla seconda edizione. L’iscrizione è aperta a tutti i vespisti provvisti di casco, obbligatorio per partecipare all’iniziativa. Verrà premiato il Club più numeroso, il Club che viene più da lontano, il vespista più giovane e il più anziano. Il ritrovo è programmato alle 8 in piazza Municipio per le iscrizioni e la colazione insieme. Alle 10.30 la partenza del corteo di Vespe per il giro turistico della lunghezza di circa 40 chilometri. A mezzogiorno il rientro a Cavarzere, previsto presso il patronato San Pio X in via Tullio Serafin, a seguire le premiazioni e una ricca lotteria a premi. Per chi si iscrive è in programma alle 13 il pranzo. Info Pietro Moretto 3485112679; Rosano Ravaro 3282856456
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
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Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
REDAZIONE: Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 luglio 2012 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese
di Nicola Stievano
Zaia: “Il modello veneto consente già notevoli risparmi, noi avanti così”
Puppato: “Anche da noi ci sono situazioni di spreco e disparità da sanare”
L
Luca Zaia e Laura Puppato
Meno posti letto, meno d
a “cura dimagrante” per la sanità veneta costerà quasi 700 milioni e oltre 3.500 posti letto. Salvi i piccoli ospedali e i centri d’eccellenza, nella nostra regione andranno comunque ridotti i costi fissi, tagliati i doppioni, rivisto l’intero sistema di spesa. La scure della “spending review” del governo Monti si abbatte con meno violenza in Veneto perché da un paio d’anni la sanità locale ha già intrapreso il non facile cammino della razionalizzazione, sfociato nella redazione del piano socio sanitario regionale. Ad esempio, sul numero dei posti letto pro - capite il Veneto vorrebbe spingersi anche oltre le decisioni del governo, che abbassa la media da 4,2 posti per mille abitanti a 3,7, portando invece a 3,5 per mille abitanti. Anche sulla riorganizzazione degli ospedali minori la Regione ha fissato degli obiettivi nel nuovo piano socio sanitario che dovrebbero concretizzarsi in significativi ridimensionamenti per strutture che non hanno tutte le caratteristiche dell’ospedale per acuti. Tagli in vista anche per convenzioni con la medicina privata (-1% quest’anno, -2% il prossimo) con un risparmio che dovrebbe aggirarsi sui venti milioni. Ulteriori economie dovrebbero arrivare dalla nuova mappa delle aziende socio sanitarie venete, disegnata proprio per ridurre gli sprechi. Le decisioni del governo sulla revisione della spesa
si tradurranno in ulteriori tagli, in questo contesto? Secondo il governatore veneto Luca Zaia la nostra sanità ha già intrapreso un percorso che va nella direzione del risparmio e dell’efficienza, senza attendere le imposizioni da Roma. Zaia non ha timore di affermare che “siamo la Regione più virtuosa della sanità italiana e ci è riconosciuta la palma di Regione meno “sprecona” del paese. Abbiamo un tasso medio di ospedalizzazione di 7 giorni contro anche 30 in altre Regioni e ciò significa che nei nostri ospedali si cura presto e meglio; da due anni teniamo i conti in attivo senza avere, unici in Italia, l’addizionale Irpef sulla sanità. Non ci sottrarremo ad una spending review anche fatta di lacrime e sangue, - aggiunge Zaia - ma a condizione che venga applicato il modello veneto, quello che consentirebbe di risparmiare molto di più di quanto proposto dal Governo. Quello di Monti-Balduzzi è un piano senza visione strategica, un taglio brutale e insensato che squilibra l’intero sistema sanitario. Infatti, se non si riorganizzano i servizi territoriali, per esempio la medicina di base, si arriva a un taglio orizzontale e quindi cieco, che danneggia esclusivamente il Nord. In nessun punto del piano viene chiesta una revisione profonda del modello organizzativo. Questo comporterà l’affossamento dei modelli virtuosi che rimarranno senza
risorse. Il governo dovrebbe come media per i costi standard quella che si desume dalla sanità veneta”. Ben diversa la posizione di Laura Puppato capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che contesta a Zaia di usare due pesi e due misure. “Con il governo Berlusconi, Zaia due anni fa ha accettato senza fiatare un taglio di 400 milioni. Ora con Monti rifiuta ogni trattativa. Un atteggiamento che non possiamo accettare anche perché non è vero che nel Veneto nella sanità pubblica non vi siano differenze eclatanti. Basti pensare alla spesa pro capite, dove sappiamo che in alcune Uls è intorno ai 1400/1500 euro per persona contro i mille di altre. Anche qui, come nel resto d’Italia, vi sono situazioni a macchia di leopardo che vanno sicuramente riviste”. “Perché Zaia si scaglia così tanto contro il Governo Monti? - si chiede il capogruppo dell’Udc Stefano Valdegamberi - In fin dei conti sta introducendo nella sanità il principio dei “costi standard”, tanto auspicato anche dalla Lega, ma rimasto sempre inattuato. Pensiamo al programma di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi. Non resta che augurarci tutti che finalmente il modello arrivi anche nelle Ulss, dove troppo spesso a fare il prezzo è “l’amico dell’amico”. Le forniture sanitarie hanno rappresentato per anni un luogo privilegiato per la corruzione”.
LE SPESE IL CAPOGRUPPO DEL PDL DARIO BOND
“Da noi siringhe a 2-3 centesimi”
A
l Veneto l’introduzione dei costi standard non fa paura. Ne è convinto il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond, il quale ricorda come nelle Uls della nostra regione il monitoraggio della spesa sia diventato trimestrale, mentre la tracciabilità dei presidi sanitari ha fatto passi da gigante. “Ho chiesto a campione dei dati ad alcune Ulss del Veneto - aggiunge il capogruppo del Pdl - e i numeri ci danno ancora una volta ragione. Una siringa monouso sterile con ago costa dai due ai tre centesimi, a seconda della tipologia, contro una spesa massima che in altre parti d’Italia arriva anche a 70 centesimi, un ago ipodermico meno di un centesimo, mentre un inserto di tibia per protesi non cementata 194 euro contro un massimo rilevato di circa 2500 euro in altre parti d’Italia. Qui da noi, poi, il costo della giornata alimentare è mediamente sotto i dieci euro. I numeri riguardanti altre realtà del Paese sono di gran lunga superiori e difficili da giustificare. Detto questo - conclude Bond - non possiamo far finta che il Veneto sia uguale alle altre regioni. I numeri parlano chiaro: per questo dobbiamo andare a Roma con gli economi delle nostre Ulss e dire che non siamo disposti a farci massacrare”.
“È IMPOSSIBILE CHE LA MARMELLATA L’ABBIA RUBATA IO!”
Photo: Kate Holt/Eyevine/ActionAid
SANITÀ VENETA La revisione della spesa varata dal Governo Monti impone una cura dimagrante e porta l’entità dei tagli a quasi 700 milioni di euro. Salvi tutti gli ospedali, ma ora vanno riorganizzati posti letto e singoli servizi. Anche alla luce del nuovo piano socio sanitario l’intera rete ospedaliera va rivista e sono almeno 3500 i posti letto da eliminare
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ADO
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Data e luog
Argomento del mese 5 Area del veneziano
doppioni e più risparmio Il caso Dissipati i timori di chiusura di una realtà unica nella regione
Nessun rischio per l’Istituto Oncologico Veneto di Nicola Stievano
“F
antasanità”, così il professor Pier Carlo Muzzio direttore generale dell’Istituto oncologico veneto di Padova, ha chiosato l’ipotesi di chiusura del centro d’avanguardia nazionale emersa da una prima bozza del decreto sulla “spending review”. Di fronte all’ipotesi di tagliare i piccoli ospedali, tramontata poi nell’arco di 24 ore con l’approvazione del testo definitivo, sembrava infatti che vi rientrasse anche l’Istituto Oncologico Veneto, da sette anni un faro nella sanità locale per la cura dei tumori. Nell’elenco delle 154 strutture ospedaliere c’era infatti anche lo Iov, ma a quanto pare si è trattato di un clamoroso errore, perché non stiamo parlando di un ospedale come gli altri ma di un istituto molto particolare. Inoltre i dati riportati risalgono a cinque anni fa, tanto che oggi lo Iov conta 121 posti letto, uno in più del limite fissato dal governo. Quello ospitato all’ex ospedale Busonera di Padova è l’unico Irccs (Istituto di ricovero e cura di carattere scientifico) specificatamente dedicato alla cura dei tumori in del Veneto, istituito con Legge regionale del Veneto n. 26 del 22 dicembre 2005, quale “ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, operante in conformità con gli obiettivi della programmazione sanitaria regionale”. Il riconoscimento a Irccs è arrivato dal ministero della Salute con un decreto del 18 marzo 2005. Significa che lo Iov non è un semplice ospedale ma un servizio che affianca alle prestazioni di ricovero e cura di alta specialità un’intensa attività di ricerca. Anche il semplice criterio del numero dei posti letto salta per questo genere di struttura, per la quale vengono tenute in considerazione altre variabili, a partire dalla qualità dell’assistenza e dal valore della ricerca. Allo Iov lavorano 577 operatori sanitari, di cui 382 dipendenti e 195 con contratti di collaborazione . Ogni anno vengono eseguite oltre 350 mila prestazioni ambulatoriali e ben duemila interventi chirurgici.
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Posti letto ed accorpamenti
A rischio tagli Chioggia e Venezia-Mestre R
iorgarnizzazione sanitaria, a rischiare di più in provincia di Venezia è l’area di Chioggia e l’Ulss 12 cioè quella di Venezia-Mestre. I numeri sono chiari, e dipendono dalla popolazione che nel capoluogo e aree limitrofe che è di oltre 800mila abitanti. I criteri del Piano socio sanitario regionale prevedono per la provincia di Venezia 2400 posti letto per acuti, 1200 per strutture intermedie 500 per le strutture di riabilitazione. Ad interessarsi della questione della sanità veneziana in quinta commissione regionale sono stati i consiglieri veneziani Bruno Pigozzo(Pd), Giovanni Furlanetto (lega), Carlo Alberto Tesserin (Pdl), e Pietrangelo Pettenò (Rc), consiglieri che come tutti i residenti attendono la presentazione delle “schede” ad ottobre per capire nel dettaglio come saranno accorpati eventualmente i reparti e i primariati negli ospedali. “Nell’area dell’Asl 13 e cioè della Riviera del Brenta e del Miranese – spiega il consigliere regionale Bruno Pigozzo - non c’è problema, il rapporto fra abitanti (240 mila) e numero di posti letto previsti è ampiamente rispettato. Anzi il criterio dei 3 posti letto per mille abitanti, è anche “superato“. Si viaggia sulla media di 2,8. Percentuale rispettata anche per l’area del Veneto Orientale e cioè l’Ulss 10 di San Donà - Portogruaro. Qui la media è di 2,9 posti letto per mille abitanti”. Ma è l’Ulss di Venezia e Mestre che invece sfora i parametri. “Ci dovrebbero essere secondo i nuovi criteri regionali – spiega Pigozzo - 1200 posti letto, invece ce ne sono 1600. Insomma 400 in più provenienti per lo più da ragioni storiche legate alla specificità della città lagunare, ma anche al fatto che vengono conteggiati nella somma complessiva, i posti letto delle strutture ospedaliere private”. Per Pigozzo proprio su questi posti letto in più si può limare la differenza, mettendo in conto che il piano prevede 1200 posti l letto in provincia di Venezia per strutture intermedi, di ricovero. Fra queste possono essere incluse parte di quelle private e centri anti dolore e per malati terminali e malati di Alzheimer. Addirittura facendo questi conti, i 1200 posti previsti non sarebbero nemmeno coperti del tutto. Ci sono poi sempre previsti dal piano socio sanitario approvato a giugno, 500 posti letto per strutture riabilitative specialistiche. Resta aperto invece il problema della permanenza degli ospedali. La Regione prevede il mantenimento per un bacino d’utenza di 200- 300 mila abitanti. Per L’Ulss 12, 10 , e 13 i problemi non ce ne sono. Tutte per numero di abitanti rientrano nel criterio fissato. Non ci rientra invece Chioggia.“Per Chioggia – spiega Pigozzo - va fatto un ragionamento a sé . I residenti non possono fare riferimento all’ospedale di Padova o di Mestre perché sono ospedali troppo lontani e anche quello di Adria non è agevole da raggiungere. Questa zona poi dell’area sud della provincia è ad alta dispersione abitativa. Cioè c’è meno densità di abitanti, ma le distanze fra un posto e l’altro sono grandi. La questione Chioggia resta sul tavolo ed è una delle prime che bisognerà affrontare quando ad ottobre ripartirà la discussione“. Sugli accorpamenti di reparti o di ospedali i consiglieri regionali generalmente non si vogliono esprimere anche se Pigozzo spiega che per quanto riguarda l’Ulss 13 rischi di un ospedale unico fra Dolo e Mirano non ce ne sono. “Il criterio regionale – dice - è quello di evitare doppioni. La struttura di Noale diventerà area riabilitativa e per anziani, fra Dolo e Mirano si dovranno creare ospedali complementari. Non rischiano poi in questa realtà nemmeno i due punti nascita. Ne servono uno ogni 1100 nascite. A Dolo e Mirano i nati in media ogni anno sono 2300”. Infine sui trasferimenti. “L’Asl 13 – conclude Pigozzo – dati alla mano è quella che ha ricevuto meno trasferimenti dalla Regione nel corso degli ultimi anni ed ha mantenuto servizi di eccellente livello. Le Ulss virtuose vanno premiate non A.A. penalizzate”.
6 Stra - Vigonovo Economia I dati del settore sono incoraggianti
Il calzaturiero non teme la crisi L’export dei prodotti di lusso ha segnato una crescita del 14% nel primo trimestre di Alessandro Abbadir
C
’è un comparto industriale-artigianale che in Riviera del Brenta tiene e bene: è quello del calzaturiero. Una realtà sviluppata nei comuni di Stra, Vigonovo, Fossò e Fiesso che, oltre a mantenere i posti di lavoro, nel giro di pochi mesi con ogni probabilità li aumenterà. Vediamo le cifre: il comparto calzaturiero della Riviera del Brenta tiene, e cala in termini di fatturato solo del 3% nell’ultimo semestre in confronto al semestre precedente. Ci sono già però i primi segnali concreti di espansione e con questi l’arrivo a breve di nuove assunzioni. Nel segmento del lusso l’export ha segnato nel primo trimestre dell’anno, una crescita del 14% (da 93,3 milioni nei primi tre mesi del 2011 ai 106,2 milioni del periodo gennaio-marzo di quest’anno). Il lusso continua ad andare bene, insomma, ma non tutte le aziende della Riviera riescono a vivere di solo lusso. Restano inalterati per tutte comunque i livelli occupazionali. Il distretto calzaturiero fra i comuni del padovano e quelli del veneziano vede al lavoro
In breve Solidarietà pro terremotati Bel gesto di solidarietà da parte del Gruppo di Acquisto di Vigonovo che ha raccolto adesioni per comprare 800 chilogrammi di Parmigiano Reggiano da un caseificio vittima del terremoto in Emilia. L’iniziativa è stata portata avanti dal vicesindaco Filippo Fogarin e da tutti i volontari del Gruppo.
Mattone sicuro, aziende nel mirino
La sede Acrib a Stra 806 imprese per 12.100 occupati. Ma non resteranno quelli che sono. Alla fine saranno 300 in più, a fine anno. I dipendenti lasciati a casa nel corso del 2011 sono stati pochissimi. Punto di svolta saranno le fiere di Milano e Düsseldorf. Intanto nelle scorse settimane è stato siglato un accordo sindacale che vede dei premi in base all’aumento della produttività. Un accordo che è stato messo in forse fino all’ultimo, ma che alla fine Acrib e parti sociali hanno sottoscritto, dando un segnale così che solo incentivando qualità e produttività si batte la crisi e non
diminuendo il costo del lavoro. Il premio di vantaggio concordato fra sindacati e Acrib varia in base all’utilizzo degli impianti e poi alla presenza individuale. L’importo massimo previsto è di 1.070 euro, quello minimo di 480 euro. L’intesa vale per tutti gli addetti dell’industria calzaturiera delle aziende che hanno siglato l’intesa, che sono 4.500. A differenza di altre aree calzaturiere nazionali la contrattazione di politiche industriali e la valorizzazione delle risorse umane ha permesso al distretto del Brenta di contenere gli effetti della crisi in atto.
Operazione “Mattone sicuro“ da parte dei carabinieri della Compagnia di Chioggia nei cantieri edili, e sette attività vengono chiuse fra Fossò, Vigonovo e Chioggia. Multe per oltre 50 mila euro. I motivi? Impiego massiccio di manodopera in nero e violazione sistematica delle più elementari norme di sicurezza.
Elettrodotto, Vigonovo guida il ricorso I sindaci dei comuni interessati dal transito dell’elettrodotto Dolo-Camin presenteranno appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso presentato dai Comitati e dagli stessi Comuni per l’interramento della linea da 380 kw. “Abbiamo deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato - spiega il sindaco di Vigonovo Zecchinato, presidente dei sindaci della Riviera - perché le motivazioni del Tar sono insostenibili“.
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a Residenza sanitaria assistenziale per anziani di Stra, gestita da più di dieci anni dal Craup di Piove di Sacco, apre le sue porte ed invita ad entrare gli anziani del territorio e le loro famiglie per trovare al suo interno, negli spazi e con i professionisti della struttura, un aiuto nell’affrontare alcune delle problematiche tipiche dell’invecchiamento e della perdita della autonomia. All’interno dei Piani di Zona dell’Ulss 13 si sta lavorando da alcuni mesi per mettere a punto un progetto di “sostegno alla domiciliarità”. Comuni e centri servizi del territorio sono impegnati in uno sforzo che ha un duplice scopo: aiutare e sostenere le famiglie che assistono i loro anziani non autosufficienti a casa e proporre alla popolazione anziana ancora autonoma ed attiva delle occasioni di incontro, di benessere, di stimolo a restare in forma. “Le prime attività nella struttura di Stra - spiegano gli organizzatori - sono partite già a luglio, perché pensiamo che certi bisogni “non vanno in vacanza”. Invitiamo gli anziani e le loro famiglie a partecipare a: mini corsi di formazione di 4 ore ciascuno, in due pomeriggi, tenuti dalla fisioterapista e dalla logopedista, per i familiari che si trovano a dover affrontare un peggioramento delle condizioni di autosufficienza del proprio caro e che cercano informazioni e consigli pratici su come fare per assisterlo meglio nella perdita di autonomia motoria o, quando è allettato, nelle difficoltà di deglutizione o nella cura dell’igiene orale. Ci sarà un mini-corso a luglio, uno ad agosto, uno a settembre”. E’ necessario iscriversi telefonando alla Rsa di Stra info
049-9802283. Ci saranno poi incontri estivi di lettura guidata, per anziani e familiari, svolti in un ambiente fresco, dove è possibile commentare un testo ascoltato, scambiare qualche opinione, trascorrere del tempo in compagnia di altre persone. L’iniziativa che vuole portare un po’ di ristoro nelle giornate calde dell’estate. Info allo 049 - 9802283. Da ottobre a queste attività se ne aggiungeranno altre: incontri di sostegno psicologico per familiari di anziani non autosufficienti. Saranno incontri a cadenza mensile. ”Ci rendiamo conto - concludono gli organizzatori - che c’è bisogno di essere informati e conoscere quello che avviene nell’invecchiamento, come gestire le problematiche legate alla non autosufficienza, cos’è la demenza e come affrontare i disturbi del comportamento senile. E poi è importante sapere quali sono i servizi a cui si può accedere per non essere soli nella assistenza agli anziani, ginnastica per la terza età, per dare una opportunità agli anziani più in gamba di mantenersi in forma, sotto la guida della fisioterapista”.
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8 Dolo - Pianiga Territorio
PIANIGA
Dolo Federconsumatori scrive ai sindaci denunciando un fenomeno in aumento
Falsi tecnici, è allarme truffa
Opere pubbliche
CALZAVARA: “ABBIAMO LE MANI LEGATE”
di Alessandro Abbadir
T
Alfeo Babato: “Servono numeri verdi in tutti i comuni del comprensorio e più informazioni per gli anziani”
empo d’estate, tempo di truffe porta a porta. Raggiri che a luglio, nemmeno con il gran caldo, si sono fermati. Nel comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese la situazione è particolarmente allarmante: i casi che sono stati segnalati come tentativi di raggiro sono una quarantina, alcuni di questi sono andati a segno provocando sconcerto fra i residenti. A denunciare un problema, che si fa sempre più di ordine pubblico, è Alfeo Babato il responsabile della Federconsumatori della zona. Babato, con il legale dell’associazione Carlo Pognici, ha spedito anche una mail a tutti i sindaci dell’area chiedendo la massima attivazione delle polizie locali e la creazione di numeri verdi ad hoc. Babato è chiaro e va nel dettaglio: nell’ultimo mese si sono registrati “circa 40 tentativi di raggiro da parte di altrettanti truffatori. I casi più numerosi sono stati nei comuni di Mirano, Dolo, Spinea, Mira, Salzano e Pianiga. Ad agire nel 70% dei casi sono stati falsi tecnici dell’Enel e dell’acqua. Quelli cioè con cui hanno più confidenza anziani e persone sole. Queste persone puntano ad entrare in casa magari con la scusa di collaudare tubature o verificare perdite, e invece rubano quello che capita loro a tiro. Il consiglio è per tutti perciò quello di non aprire sti visto il gran caldo) che poi una volta consegnati le porte e di non lasciare entrare in casa persone non corrispondevano al depliant o alla descrizione che si presentano a sorpresa. I fatta a voce dal venditore”. Ci tecnici per le verifiche prendono Nel 90% dei casi sono state anche segnalazioni prima contatti telefonici e non queste persone di falsi tecnici del gas e del si presentano mai davanti alle fuggono a gambe telefono. Nel 90% dei casi, porte senza appuntamento”. levate se si tutti questi truffatori se la sono Ma le truffe sono state anche chiama il 112 data a gambe levate quando le più sottili. “Abbiamo avuto in persone hanno minacciato di queste settimane di luglio segnalazioni che stiamo chiamare le forze dell’ordine o hanno chiesto numeri verificando dal punto di vista legale – spiega Carlo di telefono o documenti di identità. L’invito a tutti i Pognici legale dell’associazione – di contratti per comuni e sindaci del comprensorio da parte della l’acquisto di elettrodomestici e condizionatori (richie- Federconsumatori è quella di creare e pubblicizza-
INQUINAMENTO
Lettura dei contatori Enel, sempre più spesso si presentano falsi tecnici
re un numero verde anti truffa in ogni ente locale. Uno strumento del genere era stato realizzato a Campolongo Maggiore, durante l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Donolato. “Basterebbe anche – conclude Babato – che fosse compilato un foglio informativo, un depliant in cui viene spiegato per filo e per segno tutti i pericoli a cui si va incontro quando si apre la porta con troppa facilità a falsi tecnici dell’Enel o di altri servizi. Con i centri anziani vanno poi fatte delle riunioni ad hoc, con degli esperti anti truffa per informare le persone che hanno poca dimestichezza con internet, cellulari e mezzi di comunicazione”.
Il comune di Pianiga e il sindaco Calzavara
I
l sindaco di Pianiga Massimo Calzavara non ci sta e prende carta e penna scrivendo al Presidente del Consiglio Mario Monti e quello della Regione Luca Zaia. “Il comune di Pianiga – dice Calzavara – è fra i più virtuosi della Riviera del Brenta con un milione e 700 mila euro di avanzo. Ma c’è un paradosso: non posso come sindaco impegnare questa cifra per opere pubbliche o aiuti al sociale. Per questo ho deciso di scrivere anche al presidente del consiglio Mario Monti, per far capire la situazione in cui versano gli enti locali”. Calzavara ha intenzione di coinvolgere anche altri suoi colleghi della Riviera del Brenta in questa battaglia, è deciso insomma a rendere nota alle istituzioni locali e nazionali “le condizioni in cui deve operare un comune in cui si è ben amministrato”. Il sindaco poi va nello specifico del suo comune. “Per il 2013 – dice Calzavara – le uniche opere pubbliche che si potranno fare con uno stanziamento da 800 mila euro, saranno quelle relative alle piste ciclabili nelle frazioni di Rivale e Mellaredo, tra l’altro grazie ed esercizi di bilancio degli anni passati. Questa situazione per gli enti locali e per Pianiga è insostenibile. Agli enti virtuosi dovrebbe essere permesso di usare i soldi che hanno risparmiato in altre opere o interventi a favore della comunità”. Calzavara è intenzionato a portare la questione all’assemblea dei sindaci della Riviera. A.A.
Dipartimento Prevenzione di Dolo
SALMONELLA, L’ULSS: NON USARE L’ACQUA DEI CANALI PER L’IRRIGAZIONE
L’
Ulss 13 di Dolo- Mirano ha suggerito ai comuni della Riviera e del Miranese di vietare per sempre l’acqua dei canali per uso irriguo ed alimentare. A spiegare il perché è il direttore del dipartimento Prevenzione dell’Ulss 13 Flavio Valentini. “Nelle scorse settimane - spiega Valentini in una comunicazione - sono arrivati i dati dell’Arpav relativi allo studio del fenomeno della salmonella nei canali del comprensorio negli ultimi 10 anni. Si è visto che il bacillo è diffuso in quasi tutti i
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corsi d’acqua che sono strettamente collegati fra loro. A questo punto vietare l’uso dell’acqua per un periodo e poi sospenderlo e poi riprenderlo un mese dopo perché il bacillo è presente a quattro chilometri di distanza è senza senso. Visto il livello di inquinamento a cui sono arrivati i canali, abbiamo suggerito che i Comuni vietino per sempre l’uso dell’acqua per irrigare i campi e gli ortaggi”. Ma non si tratterà di un problema passeggero. “Questi divieti - spiega il responsabile del dipartimento
Prevenzione - resteranno in vigore per anni. Per poter cambiare la situazione bisognerà individuare chi scarica abusivamente la propria fognatura nei canali. Si tratta nella maggioranza dei casi di vecchie abitazioni di 7080 anni che non si sono ancora adeguate alle moderne normative. Siccome pregiudicano la salute di tutti i proprietari vanno puniti pesantemente ed invitati ad adeguare gli impianti. Saranno controllate anche le attività delle aziende agricole. Nelle scorse settimane i primi
comuni che si sono adeguati vietando l’uso dell’acqua dai canali, sono stati quelli di Mira e Santa Maria di Sala. Ma anche Dolo con la sindaco Maddalena Gottardo e Campolongo con Alessandro Campalto stanno per prendere questa decisione. A.A.
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XXIII Torneo nazionale di Tennis “Trofeo San Rocco” organizzato dal Tennis Club Dolo
VENERDÌ 10 AGOSTO
ORE 7.30 Mercato settimanale lungo la Via Mazzini SP11 ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato con Biglietti a metà prezzo ORE 21.00 prove musical (è possibile assistere alle prove)
SABATO 11 AGOSTO
ORE 16.00 GIORNATA DEI GIOCHI POPOLARI PER BAMBINI “GIOCHI DELLA MEMORIA” Via Arino, angolo Via Foscarina e parte alberata. ORE 10.00 Inaugurazione con apertura mostra “Antiche apparecchiature della Geloso” e di cavallini a dondolo in miniatura; a cura di Marco Basso e Adriano Scantamburlo nei locali di P.zza Cantiere angolo via dei Calefati alla sera per tutto il periodo della Sagra ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 Piazza Cantiere Dolo l’Assessorato alla Culura-Grandi Eventi in collaborazione con “I Misurabili” Associazione Culturale - AIL - “Mille Sogni” Associazione Culturale PRESENTA: “Romeo e Giulietta - il musical” per info e prenotazioni 349 2661863 In caso di avverse condizioni atmosferiche lo spettacolo verrà spostato a Domenica 12 Agosto stessa ora.
DOMENICA 12 AGOSTO
ORE 8.30 iscrizioni “Biciclettata alla riscoperta delle nostre ville” con ristoro. Partenza prevista alle ore 9.00 da Piazzetta degli Storti davanti Bar Mirage con rientro previsto alle ore 13.00 circa, organizzata dalla Pro Loco Dolo, prenotazioni e costo contattare 346/3533850 Pro Loco; presidente 392/9474756. ORE 10.00 Inaugurazione con apertura mostra “La Laguna e i Suoi Abitanti” sotto lo Squero Monumentale. Creazioni artigianali a cura di Muraro Luciano ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 spettacolo in Piazza Cantiere “Rock on the River” 2012: gruppo FREE FALLIN e gruppo 5.15 Band di Dolo. (qualora non venga effettuato il musical “Romeo e Giulietta” trasportato dal giorno precedente causa maltempo!)
LUNEDÌ 13 AGOSTO
ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 serata musicale in Piazza Cantiere “Rock on the River” 2012: gruppo THE BOX e gruppo I DON’T KNOW
MARTEDÌ 14 AGOSTO
ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 serata musica d’ascolto.
MERCOLEDÌ 15 AGOSTO
ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco in Piazzetta Aldo Moro con specialità locali ORE 21.00 GRANDE SERATA: KARAOKE con Antonio in Piazza Cantiere
GIOVEDÌ 16 AGOSTO
ORE 7.30 ANTICA FIERA DEL BESTIAME con animali di tutti i generi, lungo Via Guolo, via Foscarina, parte alberata giardino, mercato in via Arino, via Foscarina e via Cairoli. DIMOSTRAZIONE CINOFILA nel parco di via Foscarina, per tutto il giorno con attività di agility dei nostri amici a quattro zampe! Con l’Associazione Qua la zampa! ORE 7.30 Apertura Stand Pro Loco in P.zza Aldo Moro con le specialità locali aperto anche a mezzogiorno! Dimostrazione cinofila nel parco di via Foscarina. ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco in Piazzetta Aldo Moro con specialità locali
ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 Associazione Isola Bassa organizza “Sessola d’Argento” in Piazza Cantiere. Premio Molini di Dolo allo scrittore /giornalista GianAntonio Stella - accompagna la serata il gruppo JAZZ Camerin/Fazzini 5et.
VENERDÌ 17 AGOSTO
ORE 7.30 Mercato settimanale in SP11 via Mazzini ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco con specialità locali ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato con Biglietti a metà prezzo ORE 21.00 in Piazza Cantiere serata in collaborazione con Associazione Emergency, con presentazione e letture a cura di Santa Maria. ORE 21.00 “CALCIO BALILLA” umano in Via Guolo, con squadre da 6 persone. Per info e iscrizioni: Francesco 349/6657157.
SABATO 18 AGOSTO
ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco con specialità locali ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 serata con Ballo Country in Piazza Cantiere con la favolosa partecipazione della “Firewood Academy dance Scool a.s.d.”. Graditi ospiti i CELTIC FLAMES- sez. Danze Irlandesi - Da non perdere!!! * chiusura strada di via Garibaldi per mostra di “Espressioni artistiche della nostra riviera” curata dall’Associazione Isola Bassa. ORE 21.00 “CALCIO BALILLA” umano in Via Vittorio Veneto, con squadre da 6 persone per info e iscrizioni francesco 349/6657157. NEGOZI APERTI FINO A NOTTE FONDA PER… NOTTE BIANCA!! DOLO SHOPPING BY NIGHT, in Via Cairoli, Via Arino e Via Guolo saranno presenti: mercatino dell’antiquariato, prodotti a km O, oggettistica, intrattenimenti musicali.
DOMENICA 19 AGOSTO
ORE 8.30 ritrovo biciclettata con visita guidata alle aziende agricole del nostro territorio ed agriturismo, per conoscere il territorio e fare degustazioni organizzata dalla Pro Loco Dolo in collaborazione con Coldiretti. Ore 9.00 Partenza da Piazzetta degli Storti davanti Bar Miraggi, per prenotazioni e costo contattare 346/3533850 Pro Loco; presidente 392/9474756. ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco in Piazzetta Aldo Moro con specialità locali ORE 19.30 Apertura “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 21.00 in Piazza Cantiere serata musicale con i gruppi: “Spriss a gogo”, Special guest Matteo Casini on load guitar, e Giada and the Bad Boys Blues ORE 21.00 “CALCIO BALILLA” umano in Via Guolo, con squadre da 6 persone. Per info e iscrizioni: Francesco 349/6657157.
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ORE 8.30 inizio attività “Parco divertimenti” in Piazza Mercato ORE 19.00 Apertura stand gastronomico Pro Loco in Piazzetta Aldo Moro con specialità locali ORE 21.00 Festa dei Popoli organizzata dalla Associazione Auser in Piazza Cantiere con Spettacolo evento di musiche e danze Rom, Sound e Balcane con il gruppo internazionale Alexian Group di Santino Spinelli; cerimonia del “The marocchino” e stand con prodotti etnici di vario genere. ORE 21.00 in via Guolo finalissima CALCIO BALILLA ORE 24.00 Finale con spettacolo pirotecnico, zona impianti sportivi. In caso di avverse condizioni atmosferiche si farà martedi 21 agosto stessa ora
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MARTEDÌ 7 AGOSTO San Gaetano
10 Fiesso - Fossò Fiesso Scoppia la polemica dopo un incidente mortale
“Via Barbariga, troppo pericolosa” Il sindaco Andrea Martellato: “Vanno messi due autovelox e all’incrocio con la Brentana un T-red” di Alessandro Abbadir
S
ervono urgentemente finanziamenti dalla Regione per sistemare i punti neri della viabilità comunale a Fiesso D’Artico. Va messa in sicurezza innanzitutto via Barbariga teatro recente di un incidente mortale, ma anche altre zone a rischio sinistri come la Brentana e via Pampagnina. A fare questa analisi della situazione è il sindaco di Fiesso D’Artico Andrea Martellato dopo un terribile incidente che ha scosso la comunità paesana lo scorso luglio. Un giovane, Matteo Contin Cassandro di 32 anni, in sella alla sua moto si è scontrato con un’auto sulla provinciale Bar-
Fossò
bariga, all’altezza del sottopasso, nell’omonima località di Vigonza. E’ morto in ospedale a Padova. Il decesso del giovane ha riaperto nel centro rivierasco il problema della viabilità. “Fiesso come comune della Riviera del Brenta – spiega Martellato – ha un problema viario sulla brentana collegato all’intenso traffico di attraversamento. Sulla regionale 11 si snoda il centro urbano. Nel corso degli anni ci siamo battuti prima come gruppo di centrodestra, quando eravamo all’opposizione, e ora come maggioranza per incrementare la segnaletica che indica i limiti di velocità e gli attraversa-
menti pedonali”. Martellato ritorna sulla questione di via Barbariga in modo specifico. ”Al di là del lutto – ribadisce – per la morte di un giovane, quello che va fatto è aumentare la sicurezza stradale lungo via Barbariga con l’aiuto degli enti sovracomunali. Questa è una strada provinciale che collega Fiesso a Pianiga attraversando un tratto nel comune di Vigonza. E’ un rettilineo ed invita a correre. Come deterrente vanno messi due autovelox. All’incrocio con la Brentana, invece, faremo richiesta per un T- red. Servono dei soldi che non abbiamo”. E su questa questione dopo
AMMINISTRAZIONE, SI È DIMESSO L’ASSESSORE MATTEO FORIN
L
a giunta di centrosinistra di Fossò, capeggiata dal sindaco Federica Boscaro, perde pezzi e incassa le dimissioni dell’assessore Matteo Forin alla Cultura, Pubblica istruzione e Sport. Forin si è dimesso nelle scorse settimane. I motivi li ha spiegati direttamente, sottolineando che la scelta è stata dettata
Via Barbariga nel comune di Fiesso D’Artico la tragedia, anche i residenti di via Barbariga sono imbestialiti. “E’ una situazione – dicono parecchie persone che qui abitano – insostenibile. In via Barbariga le auto sfrecciano a tutta velocità di giorno e di notte è ancora peggio. La zona è molto frequentata, visto che c’è l’area industriale, e ci sono anche dei locali pubblici che lavorano di sera. Il sindaco infine affronta la questione della rotonda di casello
soprattutto da motivi personali. “Nel corso degli ultimi mesi, per me è diventato sempre più problematico riuscire a conciliare impegni - dice Forin - professionali e privati con un’azione amministrativa efficace e continua. Ritengo corretto e doveroso restituire la delega affidatami. Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa; ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi. Ho adempiuto nel mio
9 sulla brentana. “Chi arriva da via Piove – dice il sindaco – cioè da Fossò svolta verso Fiesso andando contromano sulla rotonda. Con gli ingegneri di Veneto strade a breve sarà approntata una soluzione che prevede delle apposite corsie di immissione ovviando al rischio”. Il sindaco infine promette controlli dei vigili urbani su via Pampagnina, una stretta strada comunale in cui si corre troppo forte.
piccolo a quanto di mia competenza, avviando le procedure utili al raggiungimento degli obiettivi concordati. Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui”. ”Ci viene a mancare - dice la Boscaro - un assessore che ha svolto il suo lavoro con passione, competenza e spirito di servizio. Nonostante i motivi personali che lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni, ci ha dato la disponibilità a lavorare da esterno a sostegno dell’amministrazione”. A.A.
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che unisce più persone, di ogni età e di ogni dove, è un luogo d’incontro,di condivisione e aggregazione ….un luogo caldo e accogliente dove noi donne (anche uomini) ci riuniamo riscoprendo la nostra creatività, la manualità e tradizione che sembrano dimenticate, se non, addirittura perdute. Con un filo si può creare, si può fare arte... fare la maglia, lavorare all’uncinetto, confezionare o trasformare e riparare indumenti di abbigliamento o arredamento casa, attività dal sapore antico e da sempre riservate alle nonne, quando si riunivano, nel pomeriggio con due ferri e un gomitolo… si aiutavano e si davano consigli, sul lavoro e sulla vita.
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PATTO DI STABILITÀ E SICUREZZA DEL TERRITORIO E DEGLI EDIFICI COMUNALI A marzo 2012 il Comune di Fossò si è fatto promotore di un pressante appello della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Venezia perché si facciano promotori, attraverso l’ANCI, di un confronto in sede tecnica perché siano riviste le stime IMU e, di conseguenza, si riducano i tagli al fondo sperimentale di equilibrio. L’appello è stato sottoscritto dai Sindaci dei Comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Pianiga, Stra, Vigonovo. L’appello sottolinea come “ogni anno, a seguito di particolari eventi atmosferici, di obsolescenza di edifici o di ade-
guamento a nuove normative di legge, si rendono urgenti ed improcrastinabili interventi per la messa in sicurezza del territorio e di edifici comunali” La riduzione dei trasferimenti dallo Stato e il rispetto del Patto di Stabilità troppo spesso costringono i Comuni a prorogare nel tempo gli interventi. Per questo “in considerazione delle conseguenze penali in capo ai Sindaci a seguito di danni a persone o cose a fronte di mancati interventi sulla sicurezza, si chiede alle Signorie Illustrissime di farsi parte attiva verso gli organi competenti, di rivedere le regole del Patto di Stabilità al fine di ottenere l’autorizzazione all’utilizzo a tale scopo di risorse prelevate dall’Avanzo di amministrazione”.
LA PROTEZIONE CIVILE DI CINQUE COMUNI PRO TERREMOTATI DI CAVEZZO FOSSO’ CAPOFILA PER LA VENDITA DELLE ROSE DI SANT’ANTONIO
Il Sindaco Federica Boscaro
Si è svolta in giugno la vendita della celebre rosa di Sant’Antonio di Padova in cinque Comuni della Riviera del Brenta. La Protezione Civile di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Fiesso D’artico, Fossò e Stra, in collaborazione con le rispettive Amministrazioni Comunali e Associazioni di Volontariato, si sono coordinati, con Fossò capofila, per aiutare il Comune di Cavezzo, provincia di Modena, uno dei più colpiti dal sisma che ha colpito l’Emilia. La rosa di Sant’Antonio, fiore all’occhiello dei vivaisti di Saonara, conosciuta ed apprezzata in tutto il Veneto, è così divenuta il simbolo della solidarietà con i terremotati. La somma raccolta, 5.300 Euro, contribuirà alla costruzione di una struttura in legno, da approntare entro settembre, adatta ad ospitare la scuola elementare di Cavezzo e delle sue frazioni.
LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE MATTEO FORIN AD UN ANNO DALL’INSEDIAMENTO DELLA GIUNTA, PER LA SOSTITUZIONE CONFERMATA LA LINEA DEL RINNOVAMENTO Il 19 giugno l’Assessore Matteo Forin ha rassegnato le dimissioni, per motivi personali, dalla carica di Assessore e di Consigliere. Nella lettera indirizzata al Sindaco ha chiarito che la sua decisione “trae origine da motivazioni di natura esclusivamente personali: nel corso degli ultimi mesi, è diventato sempre più problematico riuscire a conciliare impegni professionali e privati con un’azione amministrativa efficace e continua”. Per questo ha ritenuto corretto e doveroso restituire la delega ribadendo che “ ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale Amministrazione: ho messo a disposizione dell’intera comunità il mio tempo e la mia professio-
nalità per raggiungere gli obiettivi condivisi. Quello trascorso è stato un anno indimenticabile e importantissimo per la mia formazione umana e professionale, un anno in cui abbiamo fatto tanto per la crescita di Fossò”. Il Sindaco ne ha preso atto con rammarico e ha diramato il seguente comunicato stampa: “le dimissioni dell’Assessore Matteo Forin creano una oggettiva difficoltà alla mia Amministrazione. Ci viene a mancare un Assessore che ha svolto il suo lavoro con passione, competenza e spirito di servizio. Nonostante i motivi personali che lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni ci ha dato la disponibilità
a lavorare da esterno a sostegno dell’Amministrazione. Per tutto quanto sopra esprimo all’Assessore Matteo Forin il ringraziamento e la gratitudine miei personali, della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza. Confermo fin d’ora che la sostituzione sarà in linea con la scelta di rinnovamento che ha caratterizzato la formazione dell’attuale Giunta”. Diventa Consigliere Augusta Sasso, prima dei non eletti nella lista di maggioranza. La nomina del nuovo Assessore e l’assegnazione delle deleghe sarà fatta entro luglio, comunque prima della convocazione del prossimo Consiglio Comunale.
12 Sguardo su Riviera est Economia I funzionari di Coldiretti analizzano i dati del comprensorio
Agricoltura, aumenta l’occupazione Nei 17 comuni di Riviera e Miranese sono 400 i nuovi assunti nel 2012 di Alessandro Abbadir
A
gricoltura in Riviera del Brenta e nel Miranese, è boom di occupati. Non va bene in Riviera invece l’industria. Ma partiamo dal settore primario. Le cifre, di questo fenomeno sorprendente per il 2012 e in controtendenza rispetto alla crisi economica, sono state analizzate dai funzionari Coldiretti dei 17 comuni della zona. “In Riviera del Brenta – spiega Fabio Livieri referente di Coldiretti nel miranese e sindaco di Campagna Lupia - le aziende agricole sono circa 700. Si tratta di aziende che spesso hanno una dimensione famigliare. Nel miranese sono 500. Anche qui la dimensione è quella della piccola e media impresa. Su circa 5000 occupati nei 17 comuni 3200 sono lavoratori autonomi e cioè famigliari, ma altri 1800 sono dipendenti. Ed è proprio fra questi che, nel giro di un anno, il livello degli occupati che era di 1400 nel 2011 è salito di 400 unità“. Ad andare a lavorare in agricoltura sono sempre più giovani ed italiani. “Mentre fino al periodo pre – crisi- spiega Livieri - sostanzialmente il 90 % degli occupati dipendenti in agricoltura erano braccianti provenienti dai paesi extracomunitari o dell’est europeo, ora la percentuale degli stranieri è del 60% e gli italiani sono al 40%”. Lavorano in agricoltura sempre più giovani e sempre più specializzati.
Un momento della vendemmia
Non vanno bene le cose nelle fabbriche. A Mira alla Reckitt- Benckiser, storica azienda del detersivo, la vertenza non ha dato i risultati sperati. In un incontro con i sindacati il manager generale del gruppo ha confermato gli 81 esuberi. Insomma sempre più giovani e sempre più specializzati. “La maggioranza delle nuove assunzioni – continua Paolo Capuzzo, funzionario Coldiretti per la Riviera – è nel settore del vivaismo e dell’orticoltura. In questi casi servono persone che si formano nel corso degli anni e con diversa esperienza per le piante da trattare”.
Vanno bene anche gli agriturismi e i mercati del contadino. “I produttori vendono benissimo nei mercatini del contadino – spiegano dalla Coldiretti – prodotti biologici e a chilometro zero, a costo contenuto. La gente è stanca di mangiare cose che appaiono sempre più artificiali e provenienti da chissà quale parte del mondo e conservate magari in modo discutibile”. Nel settore degli agriturismi durante questo quadriennio di piena crisi, l’occupazione non è scesa, anzi da un anno si assiste ad un aumento del 5-10% nei 17 comuni del comprensorio.
AMBULATORIO DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
NEWS Campolongo. La proposta delle associazioni
“LA CITTADINANZA ONORARIA AD INGROIA”
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a cittadinanza di Campolongo Maggiore per Antonio Ingroia. Questa la proposta fatta da alcune associazioni del territorio dopo gli attacchi che il Pm anti Mafia di Palermo ha subito dai politici nazionali. “Abbiamo inviato una lettera in cui esprimiamo massima solidarietà al Pm di Palermo Antonio Ingroia dopo gli attacchi che ha ricevuto dai politici - sulla questione delle indagini inerenti la trattativa tra Stato e mafia - spiegano Oriana Boldrin ideatrice del Premio Cristina Pavesi e presidente dell’associazione Mondo di Carta e Luciano Silvestri responsabile dell’associazione Auser di Campolongo. Proponiamo al sindaco Alessandro Campalto che ad Ingroia sia data la cittadinanza onoraria di Campolongo per il prezioso aiuto che questo magistrato ha dato nella lotta alla mafia”. Ingroia è già arrivato a Campolongo mei mesi scorsi e nelle scorse settimane ha accettato di presiedere il concorso letterario antimafia dedicato a Cristina Pavesi. ”Nel messaggio che gli abbiamo inviato - afferma Luciano Silvestri - gli abbiamo anche chiesto di non lasciare l’Italia per il Guatemala e l’Onu. Da noi c’è bisogno di magistrati così, ce ne vorrebbero a centinaia”. Boldrin e Silvestri vogliono ricordare che il 26 ottobre prossimo ci sarà una serata dedicata proprio alla “trattativa tra Stato e mafia” che vedrà come protagonisti Antonio Ingroia, il suo stretto collaboratore e collega Antonino Di Matteo ed il magistrato Alfonso Sabella. ”Abbiamo deciso di inviare ad Ingroia questo messaggio di solidarietà - concludono - a nome di tantissimi cittadini di Campolongo e di tantissimi ragazzi che ci hanno telefonato e scritto in questi giorni per sollecitarci ad essere solidali con un uomo che è esempio per tutti”. A.A.
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rande successo alla quarta edizione della “Giornata di conservazione, valorizzazione e tutela dell’ambiente lagunare” con la raccolta di rifiuti lungo gli argini esterni delle valli e nelle canalette del territorio lagunare, organizzata dall’assessore all’Ambiente del Comune di Campagna Lupia e dalla Pro Loco locale. Un’iniziativa che si è tenuta a luglio alla quale hanno aderito la Provincia e Veritas che ha messo a disposizione i cassonetti. Sono stati riempiti di plastica (bottiglie, cassette, due frigoriferi ed un televisore abbandonato) ben due container (due metri d’altezza, due di larghezza e sei di lunghezza) dai volontari e dalle 40 imbarcazioni impegnate a ripulire gli argini della laguna nelle canalette di Lugo, Cornio, Lova e Cavaizza. ”Un’iniziativa dall’alto valore educativo e di tutela dell’ecosistema – ha sottolineato il vice presidente della Provincia Mario Dalla Tor
– che ha coinvolto tutto il mondo venatorio e del volontariato. E’ un esempio di sensibilizzazione dei cittadini su importanti temi ambientali”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore all’Ambiente del Comune di Campagna Lupia Lionello Marcato: “E’ stato fatto un lavoro eccellente. Sono stati asportati rifiuti galleggianti e di plastica che sporcano la nostra laguna”. Alla fine dell’intervento è stato organizzato un buffet per i volontari. Alla giornata dedicata alla tutela dell’ambiente hanno inoltre partecipato il gruppo di protezione civile, Legambiente, l’associazione sportiva per l’uso pubblico delle testate di Canaletta di Campagna Lupia, l’Ambito territoriale di caccia 5, le associazioni venatorie locali (Federcaccia, Arci Caccia, Cacciatori Veneti) ed un gruppo di volontari provenienti dal Comune polacco di Gura Kalvaria, gemellato con Campagna Lupia. A.A.
Sguardo su Riviera est 13 Industria Il sindaco ha incontrato Rajan Andrade, il direttore generale
Reckitt, l’azienda conferma gli esuberi Aumenterà la produzione del detersivo Vanish, da 139 mila tonnellate a 142 mila nel 2013
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Politica
CARPINETTI LASCIA IL CONSIGLIO
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di Alessandro Abbadir eckitt-Benckiser, incontro al vertice fra il sindacato e il manager generale dello storico gruppo chimico del detersivo. La vertenza non ha dato i risultati sperati. L’incontro si è tenuto nelle scorse settimane nella sede di Mira. C’era il direttore generale mondiale del gruppo, Rajan Andrade. Il super manager originario degli Emirati Arabi ha incontrato le rappresentanze dei lavoratori, per illustrare i progetti che la multinazionale ha per rilanciare la storica fabbrica del detersivo a Mira. Ecco quello che è emerso: per il 2013 da parte della proprietà è stato prospettato un aumento del- chiudere le produzioni delle polveri a Mira, decrela produzione del detersivo liquido Vanish, da 139 tando 81 esuberi. Sulla questione degli esuberi il mila tonnellate attuali a 142 mila per il prossimo super manager nell’incontro ha rifiutato di trattare con le parti sociali. Nei mesi anno. Per le tavolette cops, saranno prodotte a Mira 30 Le Rsu e i sindacati scorsi l’azienda aveva ribadito la necessità di chiudere la tramila tonnellate in più. Cioè si minacciano azioni dizionale produzione di polveri passerà da 130 mila a 160 di protesta se la linea e tagliare 81 lavoratori (sui mila tonnellate. circa 400 dipendenti) in esuMa non finisce qui: sarà non cambierà bero, 37 dei quali in produzioquasi triplicata la produzione del sale da 7 mila tonnellate attuali a 18 mila il ne e 44 dei servizi. A loro volta i sindacati hanno prossimo anno. Sono numeri per i sindacati che non ribadito il loro no al piano presentato dall’azienda. sono sufficienti a mitigare se non in piccolissima Per i sindacati quello della Reckitt era un piano parte i tagli causati dalla decisione del gruppo di industriale molto deludente che taglia produzioni
NEWS
Lo stabilimento della Reckitt Benckiser a Mira
considerate strategiche come il calgon in polvere. “La contro proposta dell’azienda - hanno spiegato le Rsu dopo il vertice - non è stata soddisfacente . Questi aumenti di produzione hanno mitigato solo in parte il taglio previsto. Se si vuole trattare a viso aperto da parte aziendale, si deve avere il coraggio di accantonare il piano esuberi”. Da alcune stime le nuove produzioni potrebbero portare al massimo qualche decina di posti di lavoro all’ex Mira Lanza. La maggioranza dei tagli insomma non verrebbe intaccata. Fra i sindacati non si esclude che se la linea non cambierà, si andrànno ad organizzare per l’avvio dell’autunno, incisive azioni di protesta.
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’ex sindaco di Mira Michele Carpinetti lascia il consiglio comunale e la politica cittadina per tornare alla sua professione di sindacalista nella Cgil. Professione che per statuto nella Cgil è incompatibile a livello dirigenziale con quella di consigliere comunale. Al suo posto come consigliere di minoranza del Pd subentra il primo dei non eletti e cioè l’ex assessore all’Ambiente Maurizio Barberini. In consiglio molti, compreso il Michele Carpinetti nuovo sindaco Alvise Maniero del Movimento 5 Stelle, sono andati a salutare Carpinetti dopo la decisione di lasciare. In tanti gli hanno riconosciuto al di là delle contrapposizioni politiche un grande impegno civico.“Il mio intento in tutti questi anni - ha spiegato l’ex sindaco Carpinetti in consiglio - è stato quello di servire il territorio e risolvere i problemi della città di Mira. La nuova amministrazione si trova davanti sfide difficili che vanno affrontate con competenza e capacità di ascolto”. Non è ancora deciso all’interno del Pd chi sarà il capogruppo. La carica in maniera provvisoria dovrebbe toccare al consigliere anziano e cioè a Renato Martin. A.A.
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14 Sguardo su Riviera est L’Intervento
Politica L’Alta accusa il vicesindaco di aver omesso il nome del lagunare ucciso
Su piazza Vanzan è polemica
Il Veneto cresce se nel rigore c’è più Europa di Franca Porto* segue da pag.
di Alessandro Abbadir
I
l nome del lagunare Matteo Vanzan morto in Iraq nel 2004 fa ancora discutere a Camponogara, tanto che la “dimenticanza” del vicesindaco Massimiliano Mazzetto, di non citare una piazza a lui intitolata fa scattare la richiesta di espulsione dall’associazione Alta. L’Alta altro non è che l’associazione Lagunari Truppe anfibie di cui lo stesso Mazzetto fa parte. All’Alta di Camponogara non è proprio andato giù il mancato inserimento nel sito del Comune del volantino “corretto” della festa di tesseramento allo Spi-Cgil dell’inizio di luglio. La manifestazione organizzata dal Comune in piazza Matteo Vanzan aveva omesso il nome del lagunare primo caporal maggiore di Camponogara ucciso a Nassirya in Iraq nel 2004 indicando nel volantino “piazza Mercato”, cioè il vecchio nome della Piazza prima che venisse ribattezzata dalla giunta Fogarin come Vanzan. Ne è seguita una netta presa di posizione dell’Alta che ha chiesto che il nome venisse ricordato, per tutta la festa la manifestazione ha continuato a chiamare la piazza come Piazza Mercato. Bruno Cabbia, presidente dell’Alta Camponogara, ha quindi chiesto il deferimento di Mazzetto ai probiviri essendo il vicesindaco un iscritto dell’associazione. Insomma Cabbia ne chiede di fatto l’espulsione dall’associazione. Da parte sua l’amministrazione comunale di Camponogara di centrosinistra non si scompone più di tanto e chiede con il sindaco, Giampietro Menin, di non prendere posizioni rigide e dettate dall’ideologia pro o contro il nome della piazza. Intan-
Bruno Cabbia ha chiesto il deferimento ai provibiri del vicesindaco Massimiliano Mazzetto SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA con il patrocinio di:
L’accusa: alla manifestazione della Spi – Cgil, si parlava di Piazza Mercato to nelle scorse settimane sono arrivate prese di posizione chiare anche dalle opposizioni, le liste che un tempo erano maggioranza con le civiche che hanno appoggiato l’esperienza del sindaco Desiderio Fogarin. Si invita il vicesindaco Mazzetto a “rendere conto del proprio atteggiamento”. Matteo Vanzan nel corso degli anni è diventato sempre più un simbolo. Il giovane che viveva a Camponogara è stato decorato con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. I genitori hanno voluto che fosse seppellito all’interno della caserma Matter di Mestre. Sottotraccia però c’è sempre stata la velata accusa che il sindaco di allora Desiderio Fogarin avesse cavalcato l’onda emotiva per la morte del giovane per la sua riconferma a primo cittadino. La decisione di dedicare la piazza Mercato a Matteo Vanzan, nel 2004, era stata da molti vista come una forzatura.
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Il Patto di stabilità italiano è una applicazione del patto sottoscritto nel 1997 ad Amsterdam tra i Paesi europei che, dopo Maastricht si accingevano a dotarsi di una moneta unica, l’euro. Il Patto interno italiano, che nasce nel 1999, si presenta con alcune caratteristiche che lo rendono poco “europeo”. Il nostro Patto è solo verticale e fissa vincoli assoluti per tutte le amministrazioni (centri di spesa pubblica), dallo Stato centrale al più piccolo dei oltre 8 mila Comuni italiani. Se il coinvolgimento di tutti è corretto e obbligato, oltre che equo, non lo è altrettanto che non si tenga conto di altri parametri come ad esempio il PIL della singola regione, il suo comporto specifico alla massa del debito pubblico, i saldi effettivi dei conti di Comuni e Province. Così se per l’Unione Europea tutti i gatti non sono grigi e i conti si fanno a saldo (tanto che ci siamo beccati una procedura di infrazione nel 2005 dopo che dal 2003 eravamo fuori dai parametri) applicando così una visione federalista e responsabilizzante di tutte le parti in gioco (governi nazionali, governo europeo, ecc.) per la versione interna la stabilità è costruita sul controllo totalizzante che azzera federalismo e responsabilizzazione. In questa situazione il Veneto, che senza enfatizzare e generalizzare, in molti casi è dentro i parametri della stabilità europea e ben concorre al prelievo fiscale determinato dall’emergenza nazionale (in percentuale, questo sì, sul proprio PIL), si trova sempre più dentro una tenaglia che stringe e comprime le sue risorse economiche e finanziarie altrimenti disponibili per la crescita. Siccome chi si occupa di politica, a meno che non sia un asino, sa bene che il rigore dei conti, crisi o non crisi, ci accompagnerà per almeno altri 10 anni, è chiaro che si devono rivedere le modalità di applicazione del Patto di stabilità interno proprio sulla logica, europeista, di federalismo e corresponsabilità. In questo modo sarà chiamato a stringere la cinghia chi (Regione, Provincia, Comune) continua a fare la cicala mentre chi è già formica potrebbe impegnarsi compiutamente a fare buoni investimenti (senza polemica va anche ricordato che spesso chi ha la spesa fuori parametro, al contrario di chi è già in regola, ha anche la maggiore evasione fiscale, in percentuale, e la minore capacità di investimenti produttivi). In caso contrario si andrà a prosciugare le risorse di chi, come il Veneto e altre regioni, può rimettere in moto la crescita. Vorremmo ricordare e sottolineare che l’accordo di Amsterdam venne chiamato, e non a caso, con il nome di “Patto di stabilità e crescita”. Non è pensabile che quello interno, italiano, sia un “Patto di stabilità e declino”. *Segretaria Cisl Veneto
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Porto di Venezia Le grandi navi sono un affare per l’economia
La crocieristica punta ad ampliarsi Italia Nostra avverte: con questi progetti si rischia la distruzione della laguna di Alessandro Abbadir
A
lla faccia delle polemiche sulle grandi navi in laguna, il Porto di Venezia, settore passeggeri e crociere, punta ad ingrandirsi. In che modo? Investendo 26 milioni di euro nel prossimo triennio anche per creare una nuova stazione Marittima nel Bacino Sant’Angelo, tra i canali Avesa e Dogaletto, in cassa di colmata A. Cioè ai confini fra i comuni di Venezia e Mira. Stazione però il cui costo complessivo si aggira sui 100 milioni di euro. Come sarebbe questa nuovo porto per i passeggeri? Per Sandro Trevisanato, presidente della Venezia Terminal Passeggeri, la società delle crociere, si tratta di un posto perfetto per sviluppare la crocieristica, perché “servito dai collegamenti stradali e vicino al canale dei Petroli, senza rischi ambientali”. E questo nonostante le vibranti proteste delle associazioni ambientaliste che rilevano un problema soprattutto nell’escavo dei canali. Ecco alcune cifre del nuovo progetto: banchine lunghe 400 metri e larghe 20, per ospitare le navi di ultimissima generazione (lunghe fino a 360 metri). E’ una Stazione marittima di due piani, 10 mila metri quadrati con un parcheggio da 5 ettari. Costo previsto, appunto100 milioni di
euro, di cui almeno 60 per scavare canali e darsena. Ma a cosa serve questa nuova Stazione Marittima? A dar risposta ad un settore quello della crocieristica in piena espansione, e per capirlo basta ricordare i numeri. In 15 anni il numero dei passeggeri nelle navi crociera a Venezia è aumentato del 500 per cento. I passeggeri, erano meno di 300 mila 15 anni fa, oggi un milione e 800 mila. Con quelli di navi traghetto e aliscafi, si arriva a 2 milioni 248 mila. L’incremento del numero delle navi invece è meno rilevante perché ce ne sono sempre di più grandi. La superficie utilizzata dal porto passeggeri di Venezia è di 266 mila metri quadrati, di cui 56 mila coperti su otto terminal. Sono invece di 123 mila metri quadri le dimensioni del bacino acqueo della Marittima, con 3 chilometri di banchine attrezzate. Il fatturato della Venezia terminal passeggeri, è passato dai 3 milioni della fine anni Novanta ai 35 milioni di oggi. Intanto però, in attesa di vedere cosa si farà del progetto per il nuovo canale Contorta-Sant’Angelo, il Porto per la società Vtp andrebbe scavato e allargato per farci passare le grandi navi. Ma sul progetto della nuova Marittima con il canale Contor-
ta Sant’Angelo, interviene l’associazione ambientalista Italia Nostra “Il canale, lungo 4.800 metri - spiega l’associazione sezione di Venezia - è oggi profondo tra due metri e mezzo e cinque metri e largo circa venticinque, segnato da una fila di bricole che ne accompagnano l’andamento sinuoso. Dopo la realizzazione voluta, avrà una profondità di dieci metri e una larghezza di 80 metri. Le sinuosità dovranno essere attenuate, per mantenere un raggio di curvatura superiore a 2,5 km in modo da garantire adeguata manovrabilità in navigazione. Lo scavo produrrà quattro milioni di metri cubi di “fanghi” per proteggere i bassi fondali a lato del canale. Insomma un incubo ambientale nel centro della delicata laguna di Venezia, un paesaggio da sempre dagli equilibri delicatissimi”. C’è da pensare però che Vtp non si arrenderà, dalla sua ha la forza dell’economia. Venezia infatti è passata in pochi anni dal sesto al primo home port del Mediterraneo e ora la società ha vinto le gare per la gestione dei porti mediterranei di Ravenna, Brindisi, Cagliari e Catania. E punta a gestire addirittura Istanbul.
A MARGHERA PORTO COMMERCIALE, DIVENTA PIÙ GRANDE IL PARCO FERROVIARIO
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on solo nuove stazioni Marittime per il porto di Venezia , ma per cercare di fare girare l’economia si punta anche sul potenziamento della rete ferroviaria e del suo parco. Per questo, a fine giugno, sono partiti al Porto Commerciale di Marghera i lavori di ampliamento del parco ferroviario del Porto di Venezia, che, potenziato, a regime, potrà gestire un traffico di 50 treni al giorno. L’opera è stata cofinanziata dall’Unione con il programma Rete Transeuropea di Trasporto (Ten-T). All’inaugurazione per l’ampliamento dello scalo ferroviario che durerà diversi mesi, sono intervenuti Francesca Zaccariotto che ha illustrato l’impegno e le azioni della Provincia di Venezia sul tema della intermodalità, il vice sindaco del Comune di Venezia Sandro Simionato, Renato Chisso, assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture e Paolo Costa, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia. C’era anche Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italia-
na. Per la Provincia con i suoi esponenti “Questo intervento mette in risalto l’importanza e l’attualità del tema del trasporto intermodale, soprattutto per quanto riguarda il trasporto delle merci. L’impegno della Provincia di Venezia è quello di pianificare strategie per adeguare le infrastrutture locali agli standard internazionali, in sinergia con i soggetti interessati allo sviluppo di queste azioni. E’ necessario valorizzare al meglio le potenzialità del trasporto su ferro, per competere con successo nei mercati sia del nord che dell’est Europa. Il nostro territorio è geograficamente situato in una posizione cruciale e strategica da punto di vista commerciale, attraversato dai principali corridoi di collegamento internazionale”. La sfida secondo tutti gli operatori intervenuti, sarà quella di creare le condizioni ottimali perché la peculiarità veneziana divenga una risorsa da sfruttare per lo sviluppo economico nel prossimo futuro delle aziende della zona favorendo gli scambi con i mercati esteri.
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LA PRIMA NAVE DA CROCIERA ATTRACCA NEL NUOVO TERMINAL
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o scorso 26 giugno un grande giorno per Chioggia con il primo attracco di “Berlin”, una nave da crociera della Fti Cruises gestita dall’agenzia Hugo Trumpy, che prima erano destinate a Venezia, nel terminal passeggeri di Isola dei Saloni. La nave che imbarcava circa 4000 turisti per lo più tedeschi e austriaci è stata protagonista della cerimonia di inaugurazione, accolta dallo stato maggiore di Aspo della Camera di Commercio insieme alle autorità civili e militari. L’attracco della prima nave passeggeri, Berlin, alla banchina dell’isola dei Saloni segna un importante passo per la crescita dello scalo clodiense. L’arrivo dei primi passeggeri apre a pieno titolo la stagione crocieristica clodiense.
Spazi aperti 17 3 Territorio Oltre 150 gli ambiti nel Veneziano
Aree naturalistiche da valorizzare
La Provincia mette a punto una serie di inziative per far conoscere la rete ecologica con i suoi itinerari e i suoi tesori di Giovanni Giovetti
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n patrimonio di aree naturalistiche importante per vastità e varietà degli ambiti da valorizzare e far conoscere. E’ questa la finalità che si prefigge la Provincia attraverso una serie di azioni ed iniziative che sono state discusse lo scorso 16 luglio dall’assessore ai Parchi e Riserve, Giuseppe Canali, insieme con la Terza Commissione consiliare presieduta da Michael Valerio. Al centro dell’incontro “I nodi della rete ecologica provinciale. Caratteristiche e itinerari di visita ai principali ambiti di interesse naturalistico della Provincia di Venezia”. “La Provincia di Venezia - ha commentato l’assessore - conta un numero considerevole di aree naturalistiche, suddivise in aree tematiche, che si caratterizzano per tipicità e unicità ambientale. Le azioni promosse fino a oggi cercano di far conoscere questo patrimonio naturale di inestimabile valore, per tutelarlo. Sono già stati fatti dei sopralluoghi con i componenti della Com-
Le Tegnue a Chioggia missione per andare a visitare queste realtà territoriali”. Oltre alla tutela “la volontà è quella - spiega sempre l’assessore - di mettere a sistema queste aree per favorirne la salvaguardia e lo sviluppo di un turismo verde e sostenibile”.
ADOTTAMI Dea. Femmina, segugetta pura, meno di 2 anni, già sterilizzata. Adottata un po’ di tempo fa per poi essere lasciata in balia degli eventi. Dea è molto stressata e denutrita! E’dolce e sensibile. Per lei cerchiamo una famiglia definitiva che sappia amarla. Yury. Scitzu puro, maschietto. Circa 8-10 anni Ritrovato in statale Romea disorientato e impaurito. Noi volontari vorremmo credere sia smarrito. Verrà controllato dal veterinario e chippato in attesa di vecchio o nuovo proprietario.
Un altro scatolone con 3 creature dentro abbandonato davanti al rifugio Due maschietti (nero-focato) ed 1 femminuccia (chiara). Hanno 2-3 mesetti futura tg. piccola Obbligo di sterilizzazione per la femmina a 6 mesi Pompeo. Maschietto, tg. medio piccola, incrocio jeck russel. Circa kg.8-10 Pompeo è arrivato dalla strada. Non ha mai ricevuto una coccola. E’ un piccolo cane che ha veramente bisogno di stabilità ed amore. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
Un’opera di sensibilizzazione e promozione che parte dalle iniziative rivolte ai più giovani. “Sempre con questa finalità conclude Canali - altre iniziative rivolte agli studenti partiranno a settembre all’oasi di Salzano, sito di proprietà della Provincia”. Sono oltre 150 gli ambiti di interesse naturalistico in Provincia di Venezia: 19 ambiti litoranei (tra cui l’area foce Tagliamento e la Laguna del Mort) per un totale di 2.211,4 ettari, 12 lagunari (ad esempio le valli di Caorle e Bibione) per un totale di 46.556,5 ettari, 22 fluviali (per esempio l’Alto Lemene e Boldara) per un totale di 1.800,6 ettari, 30 zone umide (tra cui le cave di Salzano) per un totale di 611,8 ettari, 48 agroforestali (tra cui il Bosco di Mestre e del Parauro di proprietà della Provincia di Venezia) per un totale di 1.918 ettari, 10 parchi storici (ad esempio il parco di villa Widmann) per un totale di 51,8 ettari e l’ambito marino “Le Tegnue”.
A Montreal fino al 28 ottobre prossimo
IL PAESAGGIO VENEZIANO IN MOSTRA
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e bellezze, la varietà e le suggestioni del Veneziano in 50 immagini, esposte fino al 28 ottobre prossimo a Montreal presso il Museo Chateau Dufresne. Nell’ambito di “Venezia: da regina del mare a capitale culturale”, la più importante esposizione su Venezia e il suo territorio, in Quebec, Canada, si apre la mostra fotografica di Mario Fletzer con le immagini stampate su pannelli e accompagnate da didascalie in italiano, francese e inglese, che descrivono gli scorci unici del terrritorio provinciale. L’iniziativa è realizzata dalla Provincia
di Venezia in collaborazione con l’associazione Veneziani nel Mondo, l’Associazione Veneziani di Montreal e Amici di Venezia, l’Università di Montreal e il Museo Chateau Dufresne. “Queste iniziative - ha commentato l’assessore provinciale ai Veneziani nel Mondo Mario Dalla Tor - fanno conoscere e promuovono la bellezza e le risorse del nostro territorio provinciale che in questi decenni è molto cambiato, e che resta, comunque, tra i più apprezzati e visitati dai turisti di tutto il mondo”. G.G.
Una delle immagini esposte alla mostra, tratta dal sito www. provincia.venezia.it
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18 Economia
Economia 5
Lo sviluppo a impatto zero Presentato a Venezia e Chioggia il progetto del Politecnico di Milano
VenTo, il turismo in bici Da Venezia a Torino lungo il Po,con 679 Km sarebbe la ciclovia più lunga del sud Europa
di Ornella Jovane
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n treno da non perdere o, meglio, un’occasione da inseguire pedalando sulle due ruote: si tratta di VenTo, una infrastruttura “alternativa” a quelle che comunemente in Italia siamo abituati a concepire, di sicura efficacia e di grande ricaduta economica e culturale sui territori interessati. VenTo è una importante ciclovia, la più lunga del sud Europa, il cui tracciato è stato idealmente “costruito” dal Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano. Sopralluoghi, monitoraggi diretti sul posto, verifica dell’esistente, considerazioni sulle condizioni dei territori interessati, rilievi e valutazioni sulle opere da fare: sono le operazioni che hanno impegnato un pool di quattro architetti in un anno di lavoro, producendo con il progetto della ciclovia, una vera e propria proposta di modello di sviluppo innovativo per il nostro Paese, a basso costo e a zero impatto ambientale. Concreto, semplice, veloce da realizzare, ma soprattutto “corale”, al di sopra di ogni campanilismo o localismo: per decollare e
funzionare VenTo dev’essere pensato “in gran- tati, da Cavanella a Chioggia, Pellestrina, gli de”, frutto di un dialogo fra più istituzioni da Alberoni, il Lido e Venezia. “Il nostro territorio coinvolgere. E’ quanto emerge dalla presenta- è suddiviso in paesaggi, bellezze e tradizioni zione veneta del progetto, lo scorso 19 luglio - esordisce il professor Pileri - che spesso si prima a Venezia e quindi a Chioggia, illustrato disperdono. Manca un “contesto” entro cui dal professor Paolo Pileri, responsabile scien- collocare una nuova proposta, o meglio una tifico della ricerca, e dall’architetto Alessandro nuova pista turistica. Il cicloturismo si serve di Giacomel, che - insieme a Diana Giudici e Luca ciclabili lunghe, anche centinaia di chilometri. In Italia non esiste alTomasini - ha curato la progettazione tecnica Pileri: “Infrastruttura cuna ciclovia attrezzache porta ecosviluppo. ta di tali dimensioni; in del tracciato. VenTo è un lungo Tocca ora alla politica questo momento tale domanda di turismo nastro di pista ciclabile dare un futuro non trova risposta”. che da Torino arriva fino a VenTo” Il progetto VenTo Venezia. In tutto 679 chilometri che attraversano 4 regioni - Piemon- utilizza i piccoli tratti di cilabili già esistenti, che te, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna -, sono il 15% dell’intero percorso (102Km). 12 province e 242 località, di cui 15 aree pro- Un altro 42% (284Km) è costituito di percorsi tette. E’ un tragitto sviluppato lungo i fiumi, già esistenti che tuttavia richiedono degli interper il 55 per cento lungo l’argine maestro del venti sul piano normativo, semplici ma decisivi Po e i canali del Delta. In Veneto si entra all’al- cambi di alcune regole d’uso di argini, strade tezza di Polesella e si arriva fino a Venezia, vicinali, sentieri che diventerebbero ciclabili a passando per Adria e Chioggia. Nel Veneziano tutti gli effetti. Vi sono quindi ulteriori 148 Km sono 43 i chilometri di pista ciclabile proget- di tratti che potrebbero diventare ciclabili con
IL SOSTEGNO CHE PARTE DAL BASSO
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enTo non è solo una infrastruttura ma è un progetto di sviluppo nell’ambito della green economy che può avere importanti ricadute economiche in un territorio diffuso”. Il professor Paolo Pileri responsabile scientifico del progetto rivolge il suo messaggio alla politica, alle isituzioni, chiedendo il coinvolgimento di tutti, dai singoli cittadini agli amministratori dei Comuni, delle Province e Regioni interessate. “I sindaci chiedano tutti insieme questa infrastruttura - insiste - affinché le istituzioni capiscano che questo è un progetto di sviluppo. Lo sforzo che ciascun amministratore deve compiere è quello di superare la dimensione locale per una progettualità ampia e condivisa”. C’è un movimento che parte dal basso, in una dinamica opposta a quella che di solito si usa seguire nel nostro Paese quando si realizza una importante infrastruttura. Cittadini e amministratori dei comuni coinvolti nel progetto possono aderire alla campagna di sostegno. “Basta inviare una mail - spiega il professor Pileri - a vento@ polimi.it. Da fine giugno abbiamo già raccolto 700 adesioni, con una media negli ultimi giorni di circa 50-60 mail giornaliere”. Oltre ai cittadini cominciano ad arrivare segnali di interesse anche da sindaci “di peso”, come ad esempio Fassino a Torino e Piasapia a Milano. A Chioggia l’amministrazione comunale ha ospitato in municipio l’incontro di presentazione con l’augurio del primo citta-
dino Giuseppe Casson che questo progetto diventi presto una realtà. Lo ha introdotto in termini entusiastici lo stesso presidente del Consiglio Comunale Daniel Tiozzo, mentre l’onorevole Laura Fincato, in qualità di Presidente delegato del Comitato Expo Venezia lo ha fatto proprio - Expo Venezia lo ha inserito tra le opere di interesse nazionale - sollecitando anche l’amministrazione di Chioggia, così come tutti gli attori coinvolti, a fare la propria parte. Da parte sua, ha assicurato, il Comitato Expo Venezia farà in modo di facilitare il dialogo fra le istituzioni venete, Provincia di Venezia e Regione. “Nel 2015 - ha osservato - quasi la totalità di coloro che si recheranno a Milano per l’Expo passeranno anche per Venezia. Si tratta di capire come vogliamo gestire questo flusso di turisti. Ci accontenteremo del mordi e fuggi, proponendo il giro in gondola e a Rialto, o saremo all’altezza di fare una proposta turistica veneziana più ampia, intelligente, innovativa e di qualità che durerà anche dopo la data del 2015?” Ci crede e ne è entusiasta il consigliere comunale di Venezia Claudio Borghello che ha già lavorato a lungo per sensibilizzare le amministrazioni locali al progetto. “E’ una infrastruttura importante - dice - che non c’è e che i turisti, soprattutto tedeschi, già ci chiedono. E’ un progetto che ha un valore economico straordinario. Devono essere le amministrazioni locali a sensibilizzare il governo sulla bontà dell’opera per ottenerne il sostegno”. O.J.
semplici interventi e 145Km di tratti da realizzare completamente o che hanno bisogno di interventi più impegnativi, fra cui gli attraversamenti dei fiumi. La ciclovia può essere realizzata con 80 milioni di euro. “Con una simile somma si realizzano al massimo 2 chilometri di autostrada” fa notare il professor Pileri, tanto per dare dei valori di riferimento. “Di questa somma - spiega Giacomel - con poco più di un milione di euro (circa 4 euro al metro) si può provvedere alla fase uno, quella dei cambi di alcune regole d’uso, coinvolgendo le quattro regioni e gli enti fluviali. 18 milioni potrebbero costare gli interventi nei tratti già esistenti e 61 milioni di euro servirebbero alla realizzazione dei nuovi segmenti e degli attraversamenti”. Quanto ci si guadagna? Molto a guardare oltralpe, nei Paesi dotati di infrastrutture simili dove questo tipo di turismo è già una realtà consolidata. “In Austria - fa sapere Pileri - la ciclabile Vienna-Passau, che si sviluppa lungo il Danubio per 320 chilometri, conta circa
300mila passaggi l’anno, per un indotto stimabile di 72 milioni di euro. Lungo la cosiddetta autostrada verde che costeggia l’Elba in Germania, 840 chilometri, i passaggi di cicloturisti sono 150mila l’anno e un indotto di 96milioni. Nel complesso i 40mila chilometri di ciclabili tedesche producono 8 miliardi di indotto l’anno”. Sempre considerando le ricadute economiche lo studio universitario valuta le opportunità che si verrebbero a creare - con nuovi flussi turistici che si muovono lungo VenTo - per le realtà già esistenti attraversate dal progetto: sono14mila aziende agricole, 300 attività ricettive, 2mila attività commerciali e oltre 1,5 milioni di cittadini. Infine i tempi. Si calcola che nel giro di tre anni l’intera infrastruttura possa diventare una realtà. Un percorso unico - per cominciare - che poi potrebbe avere ulteriori sviluppi e ramificazioni. Un progetto che si potrebbe realizzare facilmente se la politica ne sapesse cogliere il potenziale di sviluppo ecoeconomico, tanto da farla diventare priorità nel piano di crescita.
Cultura provinciale 19 7 Eventi e manifestazioni La Provincia e le Pro loco presentano l’edizione 2012
2012
Una guida per “Le feste in piazza”
Tradizioni, rievocazioni storiche, sagre e mercatini: in quattro sezioni il racconto del territorio Veneziano attraverso le sue feste di Ornella Jovane
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na guida per far conoscere la storia, le tradizioni, le risorse del territorio raccontate attraverso le feste in piazza che, di comune in comune, si svolgono nel corso dell’anno. E’ stata presentata dall’assessore provinciale alle Pro loco Lucio Gianni la nuova edizione de “Le feste in piazza della provincia di Venezia”, la guida realizzata in collaborazione con l’Unione nazionale Pro loco d’Italia (Unpli)Venezia. La guida si articola in quattro sezioni corrispondenti alle quattro principali aree del Veneziano - Veneto Orientale, dal Sile al Piave, Terra dei Tiepolo e BrentAdige rappresentate dai Consorzi delle Pro loco. Ciascuna di esse viene introdotta, in un breve sguardo d’insieme e quindi con un richiamo ai singoli comuni, con annotazioni di carattere geografico, storico, economico e folcloristico, oltre alle curiosità e agli aneddoti. A seguire la segnalazione di alcuni eventi, manifestazioni, sagre e feste organizzate dalle Pro loco predisposte in un piccolo calendario per scandirne, cronologicamente, le scadenze. Le produzioni enogastronomiche, i mercati, le rievocazioni storiche: la guida si propone di rendere più interessante l’approccio ad un territorio ricco di tradizioni popolari, di bellezze monumentali e paesaggistiche. Un’opera di promozione turistica resa più accattivante dall’attività delle 41 Pro loco attive nel Veneziano, riportata in questa guida. “Anche questo è un modo per conoscere, ricordare e amare la nostra terra. E’ una guida - ha detto nel presentare l’edizione 2012 l’assessore Gianni - che invito tutti a consultare e che accompagna i lettori e potenziali visitatori a conoscere le tradizioni, la storia e le risorse del nostro territorio provinciale. La descrizione di ognuna di queste zone, con le sue peculiarità, consentirà una visione d’insieme della realtà locale, richiamandosi alle tipicità dei singoli paesi e delle città, segnalando, di volta in volta, gli eventi più significativi cui partecipare”. La guida è in distribuzione gratuita negli uffici di informazione e accoglienza turistica (Iat) dell’azienda di promozione turistica (Apt), Urp provinciali, sedi delle sezioni locali delle Pro Loco e durante le manifestazioni.
le feste in piazza della provincia di Venezia
La guida “Le feste in piazza”
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Introduzione alla lettura La guida che qui presentiamo vuole accompagnare amici, visitatori e residenti all’incontro con le tradizioni, la storia e le risorse del territorio della provincia di Venezia, passando attraverso le 4 principali aree, Veneto Orientale dal Sile al Piave Terra dei Tiepolo BrentAdige rappresentate dai Consorzi delle Pro Loco. Per ognuna di esse si troverà un breve sguardo di insieme, un richiamo ai singoli paesi e cittadine e la segnalazione di alcuni eventi particolarmente significativi. Gli appuntamenti delle feste organizzate dalle Pro Loco sono poi esposti cronologicamente, seguendo i grandi temi che aggregano la popolazione attorno alla sua identità e valorizzano il territorio: le produzioni enogastronomiche, le feste e i mercati, le rievocazioni storiche… Una guida, questa, che non vuol essere esaustiva e completa, ma un modo per conoscere, ricordare e amare questa terra.
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dal Sile al Piave 2 Altinate QUARTO D’ALTINO MEOLO FOSSALTA DI PIAVE NOVENTA DI PIAVE CEGGIA SAN DONÀ DI PIAVE MUSILE DI PIAVE JESOLO CAVALLINO TREPORTI
Terra dei Tiepolo 3 Decumano
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del Brenta BrentAdige 4 Riviera
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iviera Fiorita”: lavori in corso nonostante il periodo di crisi. Si sono riuniti a metà luglio a Villa Widmann a Mira i Comuni, le Pro loco e le associazioni di categoria della Riviera del Brenta per discutere assieme all’assessore provinciale al Turismo, Giorgia Andreuzza, la XXXV edizione della celebre manifestazione, rievocazione storica e in costume dell’incontro avvenuto nel 1574 tra Enrico III re di Francia, ed il Doge di Venezia a Villa Contarini dei Leoni di Mira. Quest’anno si svolgerà dal 2 al 9 settembre. La manifestazione, considerati anche i numeri dello scorso anno con oltre 120mila presenze registrate, conferma tutto il suo appeal per la sua capacità di attrarre turisti nel territorio. Ed è questo uno dei motivi per cui, nonostante i tagli dei trasferimenti regionali per l’informazione e l’accoglienza turistica, la Provincia di Venezia si impegna a destinare comunque 10mila euro all’organizzazione dell’evento. Non solo: la manifestazione quest’anno si è arricchita di un intenso programma di iniziative collaterali, come ad esempio le visite guidate alle ville, gare di scacchi, percorsi cicloturistici, rassegne gastronomiche e mostre mercato. Particolare interesse ha riscosso anche il premio “Riviera pulita”, un’iniziativa che vuole riconoscere l’impegno di quei cittadini che si sono contraddistinti per la salvaguardia di un tratto di Naviglio con particolare attenzione alla pulizia, recupero e abbellimento delle rive. “E’ stata condivisa ed espressa da tutti - ha detto l’assessore provinciale - la volontà di realizzare la trentacinquesima edizione, perché si tratta di una manifestazione importante per il territorio, in grado di attivare un importante indotto interno”. L’invito rivolto a tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione dell’evento è quello di collaborare: indispensabile l’aiuto di sponsor, volontariato e imprenO.J. ditori.
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SPORT in PRIMO PIANO
In breve
Vela, vincono Brazzo e Donaggio Fabrizio Brazzo del Circolo Nautico Chioggia si è aggiudicato nelle scorse settimane il “Trofeo Mantovani”, organizzato dal Circolo della Vela Mestre, e valido come quarta e ultima prova del Campionato dell’Adriatico dinghy. Ezio Donaggio del Circolo Velico Bibione ha invece conquistato il Campionato dell’Adriatico, grazie al quarto posto di questa ultima prova e ai due scarti.
Tennis, nasce il Team Venezia Tc Mestre e Tc Ca’ del Moro si uniscono, e dalla loro fusione nasce il Team Venezia. Le sole due società veneziane che possono contare su squadre nella serie A/1 di tennis, rispettivamente femminile e maschile. Quanto concordato dai presidenti Roberto Pea e Luigi De Col non porterà alla scomparsa degli storici nomi dei due circoli, ma semplicemente sorgerà una unica regia per quanto concerne le attività agonistiche
Karate Fiesso, un anno di successi Anno di successi quello che ha caratterizzato la società dell’A.S.D. Hata Hisi Karate Wado Ryu di Fiesso d’Artico diretta dagli shihan (maestri) Artusi Claudio e Daniela Francese. A Daniela Francese presidente dell’Hata Hisi Fiesso, cintura nera 6° Dan, è stato consegnato un importantissimo riconoscimento: l’ambitissimo grado di Renshi portandola così, di fatto, a essere l’unica donna in Italia a poter fregiarsi di questo titolo nel karate. Fra Gli allievi più premiati Giovanni Allegramente e Davide Floritelli
Calcio Lega Pro Le novità della squadra arancio-nero-verde
Venezia, il nuovo allenatore è Diego Zanin di Alessandro Abbadir
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l Venezia del calcio si rifà il look e riparte per disputare il prossimo campionato di Lega Pro, seconda Divisione, da un nuovo allenatore e da un Direttore sportivo. Se ne va invece in Russia a dare una mano al nuovo Ct della nazionale di quel paese, Fabio Capello, lo storico direttore sportivo del Venezia Oreste Cinquini. Ma partiamo dall’allenatore Si tratta di Diego Zanin 45 anni, di San Stino di Livenza, sposato e due figli, ha smesso di giocare nel 2005 a San Vito al Tagliamento, in serie D, l’anno successivo è iniziata la sua carriera di allenatore. Nel campo calcistico Zanin è considerato molto positivamente: vincente da giocatore (5 promozioni con Triestina, Padova, Venezia, Lumezzane e Ternana), vincente da allenatore (2 promozioni con il Treviso dalla D alla Prima Divisione, e due finali playoff con Sanvitese e Jesolo in serie D). Un bel biglietto da visita per fare bene fin dall’avvio del campionato, come si aspettano i tifosi arancio nero-verdi, che puntano anche su un rafforzamento dell’organico prima
Lo stadio Penzo di Venezia e Diego Zanin dell’avvio del campionato nelle prossime settimane. L’ultimo capolavoro di Diego Zanin è stato pilotare il Treviso in Prima Divisione. Ricordando l’esperienza Zanin ammette che, “non è stata una stagione semplice. Anzi, si è trattato di una stagione complicata anche dalla penalizzazione di due punti per un errore tecnico” Il Venezia non ha solo un nuovo allenatore, ma anche un nuovo direttore sportivo. Si tratta di Andrea Gazzoli. La sua nomina è arrivata dopo l’improvvisa partenza di Cinquini. Gazzoli dovrà prendere in mano la società del Venezia a 360°. Il nuovo direttore sportivo che ha le sue origini nel Cesena degli anni gloriosi non si fa intimidire dalle sfide che
dovrà affrontare con il Venezia. Cinquini ha detto da un lato di essere contento di andare a collaborare con Capello per far ripartire la Russia, dall’altro c’è amarezza per aver abbandonato un progetto avviato con la squadra lagunare. Le prime sfide per il Venezia non mancheranno a breve. Sono infatti Bassano Virtus e FeralpiSalò le due avversarie della squadra nel girone E di qualificazione della Coppa Italia di Lega Pro. E’ un triangolare con partite di sola gare andata (19, 26 e 29 agosto), alla prima fase partecipano 42 squadre suddivise in 14 gironi, le altre 27 della Lega Pro parteciperanno inizialmente alla Tim Cup che parte il 5 agosto.
Pallavolo Allieve
VOLLEY SALESE VICECAMPIONE D’ITALIA
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olley Salese compie l’impresa, e con le sue atlete arriva al secondo posto nazionale per le categorie allieve. Per tutte però, questo secondo posto ai campionati nazionali che si sono tenuti a Lignano nelle scorse settimane, è una vittoria. Ecco il team: Giada Toniolo, Giulia Volpato, Arianna Simion, Alessia Rossini, Martina Ricciardi, Bonato Arianna, Alice Maguolo, Valentina Masiero, Federica Fontolan, Nicole Cuogo, Giuseppina Rega, allenatore Roberto Bisello, aiuto allenatore Jessica Gallo e dirigenti il direttore Dario Ziliotto, Marcello Dal Corso e Mirka Cermakova. La cronaca: l’Asd Volley Salese di Santa Maria di Sala è stata sconfitta 3-0 dal Mondial Quartirolo di Carpi nella finale, categoria allieve, del campionato nazionale. C’è però nella squadra del miranese la soddisfazione per aver vinto il titolo provinciale e di seguito quello regionale e interregionale. A mostrare massima soddisfazione per il risultato raggiunto è stato anche l’assessore allo sport della Provincia di Venezia Raffaele Speranzon che si è complimentato con le atlete dell’under 16 del Gruppo sportivo Volley Salese di Santa Maria di Sala per la conquista della medaglia d’argento e la coppa di vice campione nazionale. “Un grazie di cuore a queste atlete - ha detto Speranzon - che fino alla fine si sono battute fino in fondo conquistando un prestigioso secondo posto. Siamo fieri come amministrazione provinciale di poter
elogiare queste giovanissime che saranno il futuro del nostro sport. Per conquistare certi traguardi ci vogliono soprattutto spirito di sacrificio, volontà e gioco si squadra, tutte componenti che le atlete del Volley Salese hanno dimostrato di saper mettere in campo. Questo grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai dirigenti di questa società veneziana che nel giro di pochi anni ha saputo costruire una struttura dalle basi forti, in grado di insegnare lo sport ed i suoi valori”. I numeri del Volley Salese sono impressionanti: in breve tempo questa realtà sportiva ha tesserato ben 173 atlete, di cui 61 nel minivolley. ”Questi numeri sono la dimostrazione – conclude Speranzon - che alla base c’è una valida programmazione, oltre ad una grande capacità di trasmettere ai giovani una valida cultura sportiva. La pallavolo femminile a tutti i livelli ci sta dando grandi vittorie, siamo felici che dalla provincia di Venezia potranno nascere future campionesse”. A.A.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Troppi problemi in ferie, troppe vacanze rovinate
Low cost o a prezzo intero, cresce il numero di vacanzieri che denunciano disavventure. Uno su 5 ha avuto brutte sorprese di Ornella Jovane
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imane ancora impresso nella memoria perché terribilmente attuale quello spot sulle vacanze: il sorrisetto “malefico” di quel tipo che accoglieva turisti maldestri in arrivo nella tanto sognata meta mentre si rendevano immediatamente conto della bufala nella quale erano incorsi. “Turisti fai da te?” Chiedeva sarcasticamente l’ometto a vacanzieri in pieno sconforto. I casi di vacanze rovinate - e non solo fai da te - continuano ad avere una consistente incidenza anche per i veneti. L’associazione consumatori Adico stima che un turista su cinque si imbatte in uno o più problemi, con la percentuale assoluta di casi di disservizi in ferie rispetto al totale delle segnalazioni estive che anche quest’anno sfiora l’1 ogni 3. In estate cioè un problema su tre è legato alle ferie. Voli in ritardo, hotel o case poco rispondenti alle aspettative, sporcizia o disservizi, fino a problemi con i documenti di viaggio che complicano se non impediscono la partenza o il rientro. I primi aneddoti cominciano a giungere presso l’associazione di Mestre. E’ accaduto ad una viaggiatrice
veneziana di avere avuto un rientro problematico dalle vacanze siciliane. La signora aveva acquistato con largo anticipo 6 biglietti di andata e ritorno da Venezia a Catania con una compagnia aerea low cost, per un valore complessivo di 948,36 euro per i voli del 22 giugno e dell’1 luglio. All’andata tutto è andato secondo i piani, i problemi si sono avuti al ritorno. “Quattro giorno prima del rientro - spiega la viaggiatrice veneziana - la compagnia ci ha inviato un sms per avvisarci che il volo delle 6.40 di mattina del 1 luglio era stato cancellato, invitandoci a prendere contatti con il loro servizo clienti per capire cosa fare”. Un’operazione - a quanto racconta la signora - non proprio così semplice tanto che è stato necessario sacrificare un’intera giornata di vacanza per arrivare a contattare l’operatore. L’alternativa proposta è un volo delle 12.50 sempre programmato per il 1 luglio. Giunti all’aeroporto l’ulteriore sorpresa con una partenza annunziata per le 15.50, ma effettivamente avvenuta alle 16.30. “Sottolineo - racconta la signora - come nel periodo
di attesa non ci sia stata fornita alcuna assistenza, e solo dopo numerose e pressanti insistenze abbiamo ottenuto 6 buoni per un panino e una bibita”. I bagagli sono rimasti a Milano, i turisti erano imbarcati in una nave per una crociera nelle isole caraibiche. E’ accaduto a fine maggio ad una coppia di Padova. I due sono partiti da Milano con un volo di 8 ore che li ha portati a Pointre A Pitre, capitale dell’isola di Guadalupa, dove si sono imbarcati per una crociera da sogno di 7 giorni ma, a loro insaputa, senza bagagli. I primi tre giorni di navigazione sono stati impiegati dai turisti padovani per recuperare le valigie, vissuti in una situazione di emergenza e disagio. “Era la nostra prima crociera - raccontano - e siamo rimasti fortemente delusi. La sera dell’arrivo e il giorno successivo abbiamo dovuto riutilizzare gli abiti usati durante il viaggio, oltre a non poter utilizzare piscine e spa perché non avevamo il costume e a bordo non ne vendevano. Abbiamo perso la visita all’Isola Martinica avendo dovuto impiegare quel tempo per cercare un centro commerciale dove acquistare ciò di cui avevamo bisogno
e per parlare con la responsabile del servizo clientela”. “Estate dopo estate - spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini - cresce il numero delle persone che si rivolgono a noi denunciando problemi legati alle vacanze e chiedendo assistenza legale per ottenere la giusta tutela”. L’associazione ha perciò predisposto una campagna, “vacanza informata”, che in due fasi, si propone di aiutare i cittadini a fare ferie senza intoppi. L’attenzione si concentra sui disservizi aeroportuali, ma l’associazione rimane a disposizione tutta l’estate anche per i problemi di altra natura. “La prima fase di Vacanza informata - conclude Garofolini - mira a dare ai cittadini strumenti agili e di facile consultazione relativi ai diritti che si hanno in qualità di viaggiatore, in modo da partire informati e consapevoli, e quindi in grado di far valere prima e meglio le proprie ragioni. La seconda, invece, che si attiva al ritorno, prevede un canale di assistenza privilegiato e modulistica ad hoc nel malaugurato caso in cui lo stesso cittadino si fosse imbattuto in qualche problema”.
LAST MINUTE, LOW COST COME TUTELARSI DALLA “BUFALA”
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a caccia al last minute è diventato negli anni uno degli “sport” più praticati da chi si accinge a programmare le vacanze estive e, quest’anno in particolare, un sistema cui anche gli operatori del turismo fanno ricorso con generosità per ovviare alle defezioni dei turisti italiani che, con la loro assenza o presenza ridotta, un vuoto lo hanno lasciato. In agenzia o su internet le offerte della vacanza all’ultimo minuto si moltiplicano per un agosto un po’ “magro” di soddisfazione per gli operatori.
Le associazioni di consumatori tuttavia rinnovano l’invito alla prudenza. I siti e le vetrine sono “carichi” di offerte, gli sconti sono accattivanti, fino al 40 per cento sul prezzo di listino, ma non vanno trascurate o sottovalutate le insidie che si nascondono dietro sperticati elogi di vacanze da sogno tutto compreso a cifre incredibilmente low cost. E’ bene sapere - rimarca Aduc - che il contratto di last minute è del tutto analogo a quello tradizionale con obblighi per il turista e il tour operator. Attenzio-
ne - è l’ammonimento - alle condizioni contrattuali, ad eventuali spese non messe in sufficiente evidenza come le commissioni, i costi per i trasferimenti, le iscrizioni, le tasse aeroportuali, i supplementi e così via. Per chi preferisce percorrere la strada della ricerca e prenotazione in rete, perché più comoda, rapida e anche per il fatto di poter valutare molte più offerte, il livello di guardia dev’essere ulteriormente alzato. Quando si “viaggia” su Internet per organizzare la vacanza il suggerimento di Aduc è quello di confrontare
innanzitutto su più siti prezzi di hotel e di voli, di cercare riscontri - per l’attendibilità delle informazioni - sui forum dei viaggiatori. Una volta individuato il sito da cui prenotare è buona cosa verificarne l’attendibilità (che sia indicata la denominazione sociale, l’indirizzo, il telefono - che vale la pena comporre - il fax). Aduc consiglia quindi di stampare sempre il contratto, la prenotazione e la risposta del venditore. Se il pagamento viene effettuato con carta di credito va verificato che il sito sia dotato di un sistema di sicurezza. O.J.
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UN PEZZO DI OROGEL ANCHE NEL VENETO La missione è di allargarsi e a radicarsi sull’intero territorio nazionale avendo per missione specifica quella di produrre e vendere prodotti per la maggior parte coltivati in Romagna, in Puglia, Calabria, Basilicata e nel Veneto, nei territori, cioè, in cui sorgono i suoi stabilimenti produttivi. E’ la missione per Orogel, l’azienda cesenate leader nel surgelato, che ha l’obiettivo è di entrare ancor più nelle case degli italiani, di ampliare il numero delle famiglie che, abitualmente, acquistano i suoi prodotti così com’è stato nel 2011 con ben 10 milioni e 358 mila famiglie contro i 9 milioni e 307 mila dell’anno precedente.
Tutte con notevoli simpatie per i prodotti Orogel, con particolare attenzione al minestrone, a passati di verdura e agli spinaci. Per Orogel il Veneto non è solo importante per i ricavi, per le vendite, A Ficarolo, nel rodigino, esiste uno dei tre stabilimenti produttivi di Orogel che permette di produrre ciò che le terre fertili della regione sanno dare, nel rispetto di severi e scrupolosi piani di produzione. Proprio per questo l’operazione di Ficarolo è stata condotta e realizzata da Apora, una delle principali cooperative di I° grado del gruppo che rappresenta la base produttiva della società. La produzione del nuovo insediamento, in-
sieme a quello di Polidoro, in Basilicata, è andato ad integrarsi con i prodotti ottenuti nei tre stabilimenti di Cesena specializzati nella lavorazione di vegetali, piatti pronti e prodotti pastellati. Lo stabilimento di Ficarolo vede, oggi, impiegati 60 dipendenti tra fissi e stagionali e vanta una produzione di diecimila tonnellate di prodotto fresco pari a circa 8 mila tonnellate di prodotto surgelato. La fortunata posizione geografica del sito produttivo, al centro della zona di coltivazione e raccolta, in una zona tra le più fertili del nostro paese, garantisce produzioni d’eccellenza di piselli, fagiolini, fagioli borlotti, cipolla e
non ultima la nuova soia endamame che trova nella pianura padana l’unica zona in Italia vocata alla sua coltivazione. I surgelati Orogel hanno fatturato, nel 2011, 170 milioni di euro, + 5% rispetto all’anno precedente, con una vendita di 88 mila tonnellate. Il fatturato aggregato è passato da 243 milioni di euro a 257 e le previsioni per il 2012 sono confortanti. Si pensa ad un più 3%.
di Giorgio Naccari
Il Veneto in primo piano 23 7 Una stagione difficile Gli italiani non si fanno vedere, stranieri non da record
Tasse sui turisti e proposte per invogliarli a sceglierci di Ornella Jovane
A
ccesso in spiaggia a due euro per i pendolari. E’ stata la proposta del presidente di Confturismo e Federalberghi Marco Michielli che ha proposto a inizio estate l’introduzione di un ticket - misura che avrebbe potuto trovare applicazione peraltro anche a Venezia per il turismo giornaliero - da far pagare a chi non è cliente d’albergo nelle spiagge del litorale veneto. Michielli ha motivato l’iniziativa con l’opportunità di far pagare ai pendolari una serie di servizi offerti lungo gli arenili - pulizia,
CURIOSITÀ
I
soccorso e altro - pensati per i clienti degli alberghi, di cui però usufruiscono anche i turisti “mordi e fuggi”. Oltre a risultare impopolare, come del resto Michielli aveva fin da subito previsto, la proposta ha incontrato una serie di oppositori. Primo fra tutti il governatore del Veneto Luca Zaia. Ancora più convinto il no dell’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi. Si pone, invece, nella posizione dei contrari il presidente di Federalberghi
sull’applicazione della tassa di soggiorno. La stagione non va bene, si stima un 30 per cento in meno di italiani compensato in parte dagli stranieri, i cui arrivi non sono tuttavia da record. La tassa di soggiorno sarebbe dunque un ulteriore disincentivo che va ad aggiungersi alla crisi economica e alla psicosi da terremoto. Gli operatori chiedono all’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi incontri per mettere a fuoco la situazione e studiare
strategie di contrasto in tempo per la seconda metà della stagione turistica. Da Chioggia e Sottomarina, dove l’introduzione della tassa di soggiorno è stata approvata con grande disappunto delle categorie economiche del turismo, si avanzano proposte per attirare i vacanzieri. Alla Regione lanciano l’idea dei buoni benzina riservati ai turisti che vengono a villeggiare nelle coste venete.
LA CREMA SOLARE? SI RICLICLA QUELLA DELL’ANNO PRIMA
nformati, prudenti, protetti ma anche accorti e attenti a non sprecare. In tempo di crisi non si butta via niente, neanche la protezione solare avanzata dalle vacanze dell’anno precedente. E’ quanto risulta da un’indagine di Adico, l’Associazione veneta a difesa dei consumatori, condotta in territorio trevigiano alla vigilia delle prime partenze in massa per le ferie. L’obiettivo era in realtà quello di verificare la conoscenza sul corretto uso di lozioni e spray solari e invece è emerso un dato significativo e inaspettato. Oltre il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i solari avanzati dalla stagione precedente, pur sapendo - almeno nella maggior parte dei casi - che da un anno all’altro le confezioni aperte perdono parte del filtro protettivo. Di questi un 15 per cento si limita a farlo con le protezioni a fattore alto, perché - è la risposta - non riesce a consumare
l’intero flacone nell’arco di una sola stagione. C’è però un 48 per cento che, invece, finisce la confezione a prescindere dal fattore di protezione. Mentre rimangono stabili i dati relativi all’utilizzo di protezioni solari - confermando una buona consapevolezza sui rischi e le controindicazioni derivanti da esposizione al sole senza adeguata protezione - è in deciso aumento proprio la percentuale di chi utilizza creme dell’anno prima. “Un comportamento - commenta il presidente Adico, Carlo Garofolini - assai rischioso soprattutto nei primi giorni di esposizione, quando sono necessari filtri ben attivi per evitare arrossamenti ed eritemi, ma diretta conseguenza della crisi”. In virtù di questo fenomeno le case produttrici di solari sono ricorse ai ripari: si è infatti registrato il boom della vendita di mini dosi di altissima protezione. O.J.
TM
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24 8 Il Veneto in primo piano Patrimonio architettonico L’analisi dell’istituto regionale Ville Venete
Ville venete, risorsa da valorizzare Giuliana Fontanella. ”La messa in rete del patrimonio aumenta del 20% l’economia turistica” di Alessandro Abbadir
“S
e tutte le ville del Veneto fossero messe in rete e valorizzate, come meritano l’economia turistica potrebbe fare un balzo in avanti del 20%. In Veneto abbiamo oltre 3700 ville di cui solo 1500 sono valorizzate e sono saperte alle visite“. A dare queste cifre è Giuliana Fontanella presidentessa dell’istituto Regionale delle Ville Venete, istituto attivo da decenni e che da qualche anno ha la sua sede a Mira (Venezia) in Villa Venier, nella rinomata Riviera del Brenta. In Veneto la provincia che ha più ville censite è quella di Treviso con 785, seguita Verona con 676, e poi Vicenza con 670, Padova 633, Venezia 573, Rovigo 250 e infine Belluno con 195. Giuliana Fontanella fa un’analisi della situazione partendo dalla crisi in atto. “Ci si accorge ora dell’importanza di sviluppare e recuperare il patrimonio artistico e architettonico del Veneto in cui anche le ville hanno una parte importante - spiega la Fontanellaquando per anni si è puntato tutto sullo sviluppo di aree industriale e capannoni. Solo
ora si capisce che il paesaggio insieme all’agricoltura, e alla gastronomia è una risorsa, anzi può diventare la risorsa trainante. Ora si deve recuperare il tempo perduto e certamente fare tesoro dall’insegnamento che in qualche modo arriva da questa crisi. Una crisi che ha mutato radicalmente il modo di intendere e valorizzare le risorse del territorio”. In questo momento di crisi però recuperare tutte le ville Venete e renderle visitabili è davvero un’opera impossibile è possibile però mettere in rete il sistema ville con la ricezione turistica, la gastronomia e l’agricoltura promuovendo ad esempio nei castelli del trevigiano un prodotto internazionale come il Prosecco. “Finora abbiamo creato “pacchetti” di messa in rete di ville in diverse aree del Veneto – dice la presidentessa Fontanella – che cominciano a dare i loro frutti con visite organizzate e turisti che arrivano quotidianamente. Per l’economia turistica questa messa in rete di 20-30 ville a pacchetto, porta mediamente ad un incremento dell’economia turistica
Sopra Villa Venier, a fianco Giuliana Fontanella locale del 20% ma in alcune zone come la Riviera del Brenta, già rodate a questo sistema anche del 30%. In altri paesi europei un patrimonio artistico più scarso, gli enti di promozione del territorio riescono ad attrarre un numero di turisti maggiore soprattutto investendo massicciamente nei mezzi di comunicazione più moderni”. Fra le iniziative intraprese in questi anni dall’ Istituto Regionale Ville Venete, c’è anche la formazione
di insegnanti e operatori turistici in Veneto. “Abbiamo creato dei corsi di formazione per insegnanti e anche ristoratori e operatori del settore - spiega - per dare le nozioni principali di storia locale. Il Veneto non è solo le sue bellissime città, ma soprattutto paesaggi agresti e ville che devono diventare bagaglio culturale anche scolastico e da inorgoglire”. L’istituto si occupa anche delle Ville del Friuli che sono circa 500.
NEWS Iniziative
FERRAGOSTO A VILLA VENIER
L
a sede dell’istituto Ville Venete, Villa Venier a Mira, sarà al centro delle iniziative culturali con gli appuntamenti “E_state in Villa” e “Ferragosto in Villa” che termineranno il 23 agosto. Per estate in villa è il primo appuntamento è stato con la proiezione del film “The Ripley.s game”. Un tributo della regista Liliana Cavani al patrimonio delle ville venete. Il 9 agosto alle 21 “Storie di Orchi Storie di Streghe”. Saranno lette fiabe della tradizione italiana ed europea. Il 15 agosto festa per tutta la giornata. Dalle 10 alle 22. Ci saranno visite guidate, laboratori didattici (dalle maschere in cuoio alla land art, passando per pittura e scultura), concerti e jam session, degustazione vini e prodotti tipici e danza del ventre: quest’ultima una vera e propria giornata di festa di mezza estate. Infine il 23 agosto alle 19 Pic Nic delle fate e visita al lume di candela. Insomma un esempio di come una villa veneta può diventare luogo di aggregazione per tutti. A.A.
Nel vicentino
PERCORSI DIDATTICI IN VILLA FOGAZZARO
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“P
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ercorsi culturali in Villa Fogazzaro”. Questo il progetto didattico delle 18 classi dell’Istituto Comprensivo “G. Toaldo” dei Comuni di Montegalda, Montegaldella e Grisignano di Zocco (Vicenza) che hanno aderito alla proposta dell’Istituto Regionale Ville Venete volta a sensibilizzare i più giovani all’importanza della valorizzazione del patrimonio architettonico-culturale - Di cosa si tratta? A fine anno scolastico Un momento della in quest’area del vicentino 400 alunpresentazione dell’iniziativa ni, accompagnati dai loro docenti e da tutor professionali, sono stati coinvolti in cinque percorsi didattici che interessano sia Villa Fogazzaro sia Villa Gualdo, sede del municipio di Montegalda. Nella prima, gli studenti hanno avuto la possibilità di conoscere l’architettura della dimora privata e la storia del suo più celebre abitante, lo scrittore Antonio Fogazzaro, anche grazie alle letture animate tratte dal testo “Il folletto allo specchio”. Hanno approfondito inoltre, le caratteristiche del giardino all’italiana, considerando in particolare le diverse specie di alberi e fiori e la ricca entomofauna che abita o che si ferma in questi luoghi. Si sono accostati infine, alla musica assistendo al concerto di campanelli nel parco della villa e visitando il “Museo Veneto delle Campane”, ospitato all’interno dell’edificio. A Villa Gualdo, invece, è stato dato spazio alla storia e all’architettura della villa, alla mostra su Fogazzaro e all’itinerario a lui dedicato. La scuola insomma come la fucina in cui si trovano i cittadini del futuro e, soprattutto, come strumento privilegiato per rendere consapevoli i bambini del patrimonio, unico al mondo, che il loro territorio offre: “Il progetto dell’Istituto Toaldo- ha detto il consigliere dell’ Istituto Ville Venete Mariella Mazzetto - non è solo di tipo culturale ma anche identitario e paesaggistico. In una fase di grave crisi di identità, in cui il mercato sembra essere l’unico idolo, è giusto che i giovani trovino la loro strada anche attraverso percorsi didattici come questi, in cui sono coinvolti in maniera attiva. Per loro può essere l’occasione per conoscere le ville, gli affreschi, i modi di vivere di ogni epoca, e al contempo per individuare possibili percorsi lavorativi” L’iniziativa si ripeterà A.A. a settembre con il ritorno fra i banchi dei ragazzi
APERTO TUTTO AGOSTO
10 Intorno a noi 26 Sociale L’analisi di Gabriella Camozzi responsabile del Centro Donna del comune di Venezia
Violenza sulle donne, è emergenza
La responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia Gabriella Camozzi
di Alessandro Abbadir
E
scalation degli omicidi e delle violenze contro le donne, ormai è emergenza. I casi sono all’ordine del giorno e i più efferati hanno interessato negli anni e mesi scorsi anche la nostra regione. A fare una analisi della situazione è la dottoressa Gabriella Camozzi, responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia, che ha da anni anche un efficiente centro antiviolenza punto di riferimento in tutta la regione. Un centro in grado di far fronte alle emergenze e dare assistenza alle donne in pericolo di fronte prevalentemente all’atteggiamento del compagno o del marito. “Gli omicidi di donne compiuti da uomini sono in netto aumento - spiega Gabriella Camozzi - anche se è stabile la richiesta di aiuto. E’ come se si fosse alzato il livello di violenza maschile che sembra non voler accettare il mutato ruolo della donna nella società e nella famiglia. Al nostro centro sono arrivate quest’anno 300 richieste di aiuto da Venezia e dintorni, ma anche da tutto il Veneto. Molte donne si rivolgono a noi anche per sfuggire ad una situazione che pensavano di poter controllare e che invece si rivela per loro ogni giorno sempre più violenta”. Gabriella Camozzi spiega che la violenza contro le donne è diffusa in ogni fascia sociale, e in tutte le età “Basti pensare – spiega – agli episodi che si sono verificati qualche anno fa in provincia di Venezia in cui un laureato sparò ad una ragazzina di 16 e si suicidò, e un professore che accoltellò la compagna in negozio. Il problema di fondo è quello di un malsano senso del possesso dell’uomo nei
“Bisogna lavorare anche sulle donne per evitare che credano di potercela fare da sole” confronti della donna. In una minoranza di persone un “no” di una donna fa scattare reazioni furibonde e in qualche caso tragiche“. I casi più efferati poi non prendono origine come si tenderebbe a credere, da contenziosi sull’affidamento dei figli, anzi a volte si tratta di coppie in cui i figli non ci sono. Come uscirne? “Ora è tempo di lavorare sulla psicologia maschile- spiega Gabriella Camozzi – con corsi nelle scuole e anche negli ambienti di lavoro e famigliari, cercando di far cambiare la mentalità e far capire che un no o un rifiuto o la fine della relazione vanno gestire in maniera matura e non aggredendo la moglie o la compagna”. Si perché tra l’altro, e non serve ribadirlo il 90 % dei casi di violenza sulle donne è fatto da compagni, mariti o persone che sono in stretto contatto con loro. C’è anche da lavorare però sulle donne stesse. “Spesso nella donna - conclude la Camozzi- c’è un errato
Il fenomeno è diffuso a tutte le età e in tutte le fasce sociali
senso di onnipotenza, cioè la sensazione di potercela fare da sole. Impera la mentalità del “poi riesco a farlo cambiare in fondo non è un violento, ma stressato eccetera“. Niente di più sbagliato. Da sole in questi casi si riesce a fare poco, è importante invece rivolgersi ai centri donna anti violenza che sono in grado di dare domiciliarità segreta se necessario e aiuto di psicologi, avvocati e specialisti”.
NEWS Focus
CHE COS’È IL CENTRO ANTIVIOLENZA
I
l Centro Donna e Antiviolenza del Comune di Venezia è attivo dal 1995. In esso opera un équipe composta da una ventina di professioniste che offre accoglienza alle donne vittime di violenze e maltrattamenti. Ad oggi le donne accolte sono 4.000 con una media di circa 300 donne che ogni anno si rivolgono per la prima volta. Provengono dal territorio veneziano (per il 73%) ma anche dal resto del Veneto. In alcuni casi la richiesta di aiuto arriva anche da donne di altre regioni d’Italia che si rivolgono al Centro Antiviolenza autonomamente o inviate da altri Servizi e Centri Antiviolenza italiani. Nel 1996 è stata aperta la casa protetta ad indirizzo segreto dedicata all’accoglienza di donne (con eventuali figlie e figli minori) in situazione di grave rischio a causa di maltrattamenti e violenze. Le donne che si presentano al Centro coprono tutte le fasce d’età con una prevalenza nella banda 35-45. La maggioranza ha figli (61%). Lavorano nel 57% dei casi, anche se spesso il lavoro è part-time e di livello remunerativo medio-basso. La percentuale di donne straniere è aumentata notevolmente negli ultimi anni: 1 donna su 5. Il centro si trova in Viale Garibaldi 155/a Mestre Si può chiamare lo 041 2690630 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. Nei giorni di chiusura o in caso di urgenza chiamare il 1522 e chiedere delle operatrici del Centro Antiviolenza del Centro Donna di Venezia. A.A.
12 Cultura veneta
Cultura provinciale 27
Villa Pisani Fino al 4 novembre “Arti e Mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900”
La nobiltà del lavoro Contro il buio di spread, default, Bund e Btp la risposta semplice del lavoro come valore morale essenziale del singolo e della collettività
C
ontinuando nel solco di una ricognizione a largo raggio sulla pittura dell’Ottocento veneto, che caratterizza da anni l’offerta espositiva del Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia), la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e Mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900”, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, illustra i diversi aspetti del lavoro attraverso le raffigurazioni dei mestieri svolti a Venezia e nell’entroterra veneziano lungo tutto il secolo che segue la caduta della Serenissima fino ai primi decenni del Novecento. In un’epoca come la nostra, preme l’esigenza di un radicale ripensamento sul senso e sul valore del lavoro. Contro il buio di spread, default, Bund e Btp, contro l’imperscrutabile economia irreale, per tornare a vedere equilibrio nella società la risposta è semplice, trasversale, globale: il lavoro che, naturalmente, è stato, è e resta valore morale essenziale che dà senso, misura e stabilità al singolo e alla collettività. Nella nostra Costituzione, all’articolo 1 si legge: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e la parola “lavoro” risuona con una intensa e cristallina carica salvifica. Da qui è nata l’idea di creare una rassegna tra Ottocento e Novecento che si concentri sui
Nelle foto alcune delle opere in esposizione: in alto “Mondine in Polesine” di Ettore Tito, Fausto Zonaro “Il sarto”, a sinistra Cesare Laurenti “La fruttivendola” e Oreste Da Molin “Barbiere rusticano” vecchi mestieri, vivi nella pittura veneta, che mostri come nell’arte a cavallo dei due secoli la potenza del lavoro sia glorificata con tutta la sua carica concreta e dinamica dai pennelli più noti del tempo. La mostra conduce il pubblico in una Venezia con campi e campielli popolati dall’animazione caratteristica dei mercati, con calli, ponti e canali percorsi dal vociante passaggio di ambulanti: arrotini, venditori di caldarroste, lustrascarpe, fiorai, carbonai, burattinai, suonatori girovaghi. Le donne lavorano accanto agli uomini come bigolanti, che al grido “acqua mo” portano, con il
secchio o bigol, sulle spalle, l’acqua dolce direttamente alle case; vendono polli, fiori, frutta, sono lavandaie o venditrici di zucca, o balie, cuoche, serve a servizio delle famiglie dei ricchi borghesi o della nobiltà di un tempo. Le immagini dipinte invitano a curiosare all’interno di case o di laboratori dove sartine, ricamatrici e merlettaie sono all’opera con aghi e fili, in ambienti umili dove un notaio stipula un contratto di matrimonio, dentro le botteghe dove calzolai, sarti e barbieri sono colti nell’esercizio del loro mestiere e dove gli antiquari espongono coloratissime e preziose merci o nelle fucine
La Fondazione Stépán Zavrel compie 30 anni
NUOVA SEDE E UNA MOSTRA IN CANTIERE
P
er festeggiare la nuova sede e i trent’anni di attività, la Fondazione Stépán Zavrel di Sarmede ha in serbo un’edizione straordinaria de “Le immagini della fantasia”. Una mostra che aprirà i battenti, il 27 ottobre e proseguirà fino al 20 gennaio, con un tema conduttore: 30x2 , ossia gli anni di attività della fondazione per due, in totale 60 illustratori invitati nella sola sezione Panorama, dedicata ai libri recentemente pubblicati ma con l’aspirazione di coinvolgerne altri, in numero anche maggiore, insieme agli editori riunendoli nell’ambito di un ricco programma di eventi collaterali. La rassegna offrirà così al suo pubblico un discorso sempre più ampio sul libro illustrato che comincerà dall’osservazione di oltre 350 illustrazioni provenienti da numerosi Paesi, rifletterà sulle modalità espressive di oltre 100 illustratori, e 50 allievi della Scuola Internazionale d’Illustrazione viaggiando sul filo delle parole di un centinaio di libri e suggerendo infiniti spunti di dialogo che affioreranno sfogliando emozionanti pagine illustrate. Le immagini della fantasia proporrà, inoltre, anche altri approfondimenti nelle sue sezioni speciali: una dedicata all’ospite d’onore Roberto Innocenti, l’altra dedicata alle fiabe dalla Russia ed infine “Come nasce un libro Illustrato”, dove André Neves racconta il suo modo di lavorare. Si celebrerà il trentennale anche grazie
dove ferve il lavoro dei fabbri. Chiamano ad addentrarsi lungo le callette veneziane dove le impiraresse (infilatrici di perle) svolgono a domicilio, talora appena fuori dell’uscio, prolungamento dell’angusto spazio domestico, le loro attività con il pensiero ai compagni che sono sulle barche, fuori in mare, a pescare. Uscendo dalla laguna, il visitatore è accompagnato nel brio luminoso di un giorno di mercato in Piazza delle Erbe a Verona, nell’umida atmosfera di una pescheria a Chioggia, nella effervescente confusione dei mercati di Badoere e Serravalle e nelle campagne dove sono al lavoro mondine,
contadini, zappatrici, fienaiole, pastore. Attraverso una selezione di dipinti che coprono un arco cronologico di più di un secolo, dal principio dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, si compie un percorso accattivante attraverso la pittura di genere di area triveneta (con pittori friulani come Brass, Fragiacomo, Mazzoni, Rotta e Veruda), tracciando un reportage sulle attività della gente che, nell’operosità come nel travaglio, nella fatica come nella solerzia, nei gesti e negli sguardi diventa protagonista di una grande epopea, quella del lavoro, nella sua concreta, industriosa, sostanziale nobiltà.
Personale di Renato Pengo dal 14 settembre
Shock ai Musei Civici degli Eremitani
L
ad interventi critici d’eccellenza come quelli di Roberto Denti in apertura del volume che correda la Mostra, di Paola Pallottino, dando nuova lettura all’opera di Roberto Innocenti, di Silvia Burini, di Anastasia Arkhipova, di Davide Giurlando sull’opera di Iurij Norstejn, accanto alla consueta presentazione della Mostra a cura di Monica Monachesi e al saggio sui racconti popolari della Russia a cura di Luigi Dal Cin. Sempre sulla scia delle celebrazioni per il trentennale sarà in uscita ad ottobre la pubblicazione “Storyboard, come nasce un libro illustrato”, dove 7 illustratori raccontano come nasce un libro illustrato, un editore ed uno stampatore offrono la propria esperienza e le parole di Stépán Zavrel come ouverture.
e stagioni dell’arte non hanno date precise, vengono comunemente classificate in base alle tendenze storiche che le contengono. Così c’è stata un’arte romana fino a quando è esistito l’impero romano d’occidente, pur essendo sopravvissute geograficamente parte delle prerogative di quest’arte in quello d’Oriente e temporalmente anche nell’arte successiva paleocristiana, ed esiste un Rinascimento che comunemente viene collocato agli inizi del Quattrocento anche se la sua genesi risale, dal punto di vista tecnico, ad un secolo prima e nei duecento anni precedenti andrebbero cercate anche le premesse economiche che l’hanno consentito. Insomma l’arte non volta pagina insieme ai calendari, a volte fa una fuga in avanti rispetto ad essi ma in altre circostanze è un corpo resiliente che tenacemente non vuol saperne del mutare dei tempi. Oggi, per esempio, da almeno cinquant’anni sembrerebbe dare solo spettacolo di se stessa ed essere inconsistente come un’entità astratta che latita nascondendosi sotto una coltre di ventagli giocattolo. Servirebbe una riattivazione sensoriale, emotiva, intellettuale. Secondo Renato Pengo solo uno “Shock” permetterebbe di far ripartire il dialogo tra storicizzazione artistica e arte contemporanea. Come? Con la mostra che dal 14 settembre troverà posto nella sala delle esposizioni temporanee dei Musei Civici degli Eremitani mettendo a stretto confronto una scelta di dipinti tra il Quattrocento e l’Ottocento della Pinacoteca dei Musei con le tele appartenenti al ciclo pittorico “Shock” degli anni Novanta e a elementi video realizzati dall’artista per questa personale. E’ infatti a partire dagli anni Novanta che Pengo affronta nuovi ambiti legati all’antropologia e alla psicoanalisi, raffrontandoli con
il mezzo tecnologico e con la cultura mediatica contemporanea focalizzando la sua immagine sul cosiddetto “shock tecnologico”, cioè la trasposizione su tela del brusio elettrostatico del televisore, che al tempo aveva anche suscitato l’interesse del celebre critico francese Pierre Restany. In poche parole Pengo pratica una sorta di intrusione artistica nei Musei Civici, uno turbamento appunto, collocato a metà strada tra l’arte moderna, rappresentata dalle opere della Pinacoteca del Museo, e quella contemporanea delle sue tele e dei video che con l’effetto neve del tubo catodico, proiettato tutt’intorno, arriva a coinvolgere anche il pubblico.
28 Cultura veneta
Cultura veneta 13
Esposizioni Carte e portolani in mostra fino a fine mese
“Le vie del mare” al Museo Correr
AGLI SCAVI SCALIGERI 20 ANNI DI STORIA NELLE FOTO DI ROBERT CAPA
Rarissimi pezzi di cartografia nautica, datati tra il XIV e il XVIII secolo
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imarrà esposta fono al 30 di agosto, nella Sala dello Scrutinio, la ricca selezione della prestigiosa collezione di portolani e carte nautiche provenienti dalle raccolte del Museo Correr. Rarissimi pezzi di cartografia nautica: carte, atlanti e portolani, datati tra il XIV e il XVIII secolo. La Fondazione Musei Civici di Venezia, infatti, custodisce al Museo Correr una preziosa collezione di cartografia nautica con pezzi databili dal Trecento al Settecento, che rappresentano le diverse tipologie di queste opere nate dal connubio tra pratica marinaresca, conoscenze geografiche e perizia nella miniatura. Si tratta di mappe singole o riunite in atlanti o portolani, dove protagonisti sono i porti e le coste, graficamente rappresentati o descritti con essenziali dati tecnici: manufatti di pregio più destinati ai collezionisti e alle case degli armatori piuttosto che alle biblioteche di bordo. Questi raffinati prodotti della cartografia antica ebbero una larga e fortunata stagione di produzione e in questo campo Venezia fu uno dei centri d’eccellenza. Il comune denominatore grafico di queste rappresentazioni è il caratteristico fitto reticolo di
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Opere nate dal connubio tra pratica marinaresca, conoscenze geografiche e perizia nella miniatura linee rette che si intersecano secondo le diverse angolazioni a partire dal prolungamento dei raggi di una rosa dei venti spesso riccamente decorata posta al centro e di altre sedici rose collocate ai bordi della carta. Con questa tecnica si riusciva a ingabbiare in modo empirico lo spazio marino in una griglia di riferimento che permetteva ai naviganti di orientarsi con l’aiuto della bussola anche in assenza di
visibilità, durante la navigazione notturna e nelle tratte di mare aperto. Tra le opere in mostra si segnalano in particolare le rare carte nautiche su pergamena di Francesco Cesanis, veneziano, e Grazioso Benincasa, anconitano, i raffinati atlanti di Battista Agnese, genovese, e i portolani di fine Seicento del capitano di pubbliche navi veneziane Gaspare Tentivo.
ino al 16 settembre il nuovo allestimento degli Scavi Scaligeri di Verona sarà dedicato a Robert Capa, uno dei più influenti fotoreporter del XX secolo. Realizzato da Magnum Photos (la famosa agenzia che lo stesso Capa aveva fondato nel 1947 con Henri Cartier-Bresson e David Seymour), il percorso espositivo attraversa l’intera vita di Robert Capa, le cui tappe sono scandite proprio dalle sue fotografie. 98 in bianco e nero che partono dal primo reportage del 1932 a Copenhagen, durante una conferenza di Leon Trotsky, e ripercorrono gli anni del Fronte Popolare a Parigi, la guerra di Spagna, l’invasione giapponese della Cina, per arrivare allo scoppio della Seconda guerra mondiale, che il fotografo seguì sui diversi fronti di battaglia fino allo sbarco in Normandia e alla liberazione di Parigi. Seguono i suoi reportage in Unione Sovietica nel 1947 e in Israele nel 1948, dove documenta la nascita dello stato ebraico, e quello in Indocina, dove perderà la vita saltando su una mina antiuomo il 25 maggio 1954. Chiudono la mostra una serie di ritratti degli amici di Capa, famosi artisti come Ernest Hemingway, William Faulkner, Henri Matisse e Pablo Picasso.
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Sì, viaggiare 29
24 Sì, viaggiare VIAGGIO IN CAMPER
Rotta su
Finisterre
I
n ogni angolo della Spagna Atlantica, dai Paesi Baschi alla Cantabria, dalle Asturie alla Galizia, si incrociano pellegrini in cammino. Sono come tanti rivoli che prima della meta confluiscono in un grande fiume, quello che porta a Santiago de Compostela e poi a Finisterre. E’ così da secoli, un flusso inarrestabile. La maggior parte di loro cammina, altri pedalano, i più originali vanno a cavallo... Li contraddistingue il simbolo della cappasanta, la “concha” appesa allo zaino. Il Cammino di Santiago è una rotta che parte dal Passo di Roncisvalle, sui Pirenei, ma che conta un’infinità di varianti, per cui chi è in viaggio in questa parte di Spagna dal clima generalmente più fresco rispetto a quello del resto della penisola iberica li incrocia ovunque. E’ successo anche a noi nel corso del nostro lungo viaggio in camper che aveva per meta la Galizia e in particolare la Festa dei fuochi di San Giovanni a La Coruna, ma che si è sviluppato lungo un itinerario di 6.100 chilometri, toccando ben otto paesi. Solito equipaggio (la mia famiglia: io, Silvia e le nostre bambine Eleonora e Sofia) e solito camper, il Sun Living Lido S13, con meccanica Ducato 130 multijet (veloce e parco nei consumi: 10 chilometri con un litro) noleggiato alla B&B di Pozzonovo alla tariffa di 110 euro al giorno, la stessa degli ultimi quattro anni. All’estero gasolio più economico, austotrade più care. Partenza il 16 giugno da Abano Terme e prima tappa a Vaduz, capitale del piccolo principato del Liechtenstein, dopo aver percorso l’autostrada austriaca dei lunghi trafori, fra cui quello dell’Arlberg di oltre 15 chilometri. A Vaduz i francobolli sono rappresentati persino sui marciapiedi. Il castello del principe Hans Adam domina la città. L’area di sosta per camper (gratuita) si trova davanti allo stadio. Il 17 giugno sosta nella vicina Maienfeld in territorio svizzero: è il paese di Heidi. In un bel paesaggio alpino sorge la casa di Heidi e più su la baita
UN ITINERARIO DI 6.100 CHILOMETRI TOCCANDO OTTO PAESI PER RAGGIUNGERE L’ORGOGLIOSA GALIZIA E LE ALTRE REGIONI DELLA SPAGNA ATLANTICA CON TAPPE IN LIECHTENSTEIN, A MAIENFELD IN SVIZZERA (IL PAESE DI HEIDI), NELL’ALVERNIA FRANCESE CON I SUOI SPETTACOLARI VULCANI SPENTI E POI NELLE PERLE BASCHE: L’ELEGANTE SAN SEBASTIAN L’AVVENIRISTICA BILBAO, LA MARTIRE GERNIKA QUINDI LE GROTTE DI ALTAMIRA CON GLI ANTICHI GRAFFITI LA SPLENDIDA LA CORUNA NELLA NOTTE DEI FUOCHI DI SAN GIOVANNI E LE TANTE PITTORESCHE LOCALITÀ DELLA ROCCIOSA E ASPRA COSTA GALIZIANA TAPPA PORTOGHESE A VIANA DO CASTELHO E INFINE LA MESETA, BURGOS, LOURDES E MONTECARLO
IL CAMPER IN RIVA AL MAR CANTABRICO A SAN VICENTE DE LA BARQUERA E, NELLA FOTO PICCOLA, A FINISTERRE. A DESTRA IN ALTO: L’EQUIPAGGIO SULLA COSTA ASTURIANA E A LA CORUNA. SOTTO: SOSTA A BILBAO, I FUOCHI DI SAN GIOVANNI SULLA SPIAGGIA DI LA CORUNA, LA CATTEDRALE DI SANTIAGO DE COMPOSTELA E IL CERAMISTA OTERO REGAL. PIÙ SOTTO: TIPICO GRANAIO IN PIETRA GALIZIANO, PELLEGRINI DI SANTIAGO, IL CANE DI FIORI DAVANTI AL PEGGY GUGGENHEIM MUSEUM DI BILBAO E LA SPIAGGIA DELLA CONCHA A SAN SEBASTIAN
del nonno. Vi è stato girato il film. Quindi attraverso Zurigo e costeggiando il Lago dei Quattro Cantoni breve attraversamento in Germania e prosecuzione del lungo trasferimento in territorio francese, verso Vichy. Il 18 giugno prima sosta curiosa a Lapalisse: è proprio il paese dove ha vissuto il celebre Monsignor de La Palice, quello che “un quarto d’ora di morire era ancora vivo”. L’uomo che ha codificato il concetto di ovvietà. C’è ancora il suo castello. Da Clermont Ferrand saliamo verso il mitico Puy de Dome, montagna dell’Alvernia che è al centro di una regione con ventidue vulcani spenti. Salire in vetta in auto non si può più: prendiamo l’appena inaugurato trenino a cremagliera. Uno spettacolo di panorama. Sopra è stato allestito un museo dedicato al tempio di Mercurio realizzato sul posto in epoca romana. Il 19 giugno attraversiamo il Perygord, famoso per i suoi pittoreschi villaggi rurali dove si produce dell’ottimo foie gras. Sosta pranzo sul lungo Gironde nell’elegante centro storico di Bordeaux e nel pomeriggio tappa ad Arcachon, storica località balneare sull’Atlantico il cui litorale è caratterizzato da alte dune di sabbia. In serata l’arrivo a San
Sebastian, o Donostia per dirla alla basca. La città che si estende lungo la baia, chiusa da due promontori, è linda ed elegante. Nel suo centro storico si va anche per il giro dei baretti dove si possono gustare i pintxos (le tapas locali) e per visitare il mercato. Tappa successiva il 21 giugno prima ad Axpe fra le montagne ad intervistare il grande chef Victor Arguinzoniz dell’Asador Etxebarri. Il re delle cotture con le braci di legno profumato, e poi a Gernika, la Guernica di Picasso, quella bombardata dai nazisti il 26 aprile 1937 durante la guerra civile di Spagna e rasa al suolo, con 1654 morti. Città martire che oggi è diventata un monumento alla pace, a cominciare dal suo museo. Un pugno nello stomaco. Nella vicina Bilbao c’è da restare a bocca aperta. Non è solo la struttura arditissima del Peggy Guggenheim Museum (straordinaria la collezione di arte moderna che custodisce) a stupire: è l’intera riqualificazione del centro storico. Un laboratorio urbanistico. Il 22 giugno è dedicato alla grotte di Altamira che custodiscono i più antichi graffiti d’Europa: risalgono a 18.500 anni fa. Quella che si visita è una grotta copia, riproduzione
fedelissima dell’originale chiuso per evitare di compromettere i preziosi graffiti. Attraversate le Asturie arriviamo nella appartata Viveiro, città dalle grandi verande bianche adagiata su una della tante rias (il largo estuario dei fiumi galiziani), dove il 23 incontriamo l’artista Otero Regal, ceramista e intellettuale famoso. Lo abbiamo visto all’opera nel suo atelier. Nel pomeriggio raggiungiamo La Coruna (ora A Coruna) dove viviamo tutti i preparativi della Festa di San Giovanni: la gente porta nelle spiagge di tutto e dall’imbrunire l’intera baia è coperta di falò, migliaia, che ardono fino all’alba con intorno tanta gente in festa intenta ad arrostire sardine e ad ascoltare musica. Una festa popolare straordinaria. All’indomani, il 24, la spiaggia viene ripulita dai bulldozer. Capo Finisterre (ora Fisterra) con la sua suggestione lascia senza parole: il camper è bello perchè ci consente di fermarsi proprio in riva alla scogliera. Un tempo questa era considerata la fine del mondo. In paese assaggiamo i mostruosi ma prelibati percebes, crostacei di scogliera. In serata sosta a Santiago de Compostela e suggestiva visita notturna fino alla Cattedrale, fra tanti cammi-
nanti laceri ma felici dopo tanta fatica. Poi il 25 giugno (compleanno di Silvia, festeggiato all’O’Rison di Portonovo parlando con Rafael Lima Fernandez, uno dei pionieri dell’immigrazione gallega in Olanda) tappe nella stessa Portonovo, all’isola di Toxa dal fascino Belle Epoque e a El Grove, belle località balneari. La costa galiziana è ricamata di rocce. A Baiona è ancora la riproduzione della caravella Pinta, la prima della spedizione di Colombo a rientrare dall’America. Escursione in Portogallo il 26 a Viana do Castelho, dominata dal santuario di Santa Lucia e il cui centro storico è impreziosito da tanti azulejos, le tipiche piastrelle decorate. Il 27 attraversiamo la meseta, da Ourense a Burgos (mozzafiato la cattedrale) fra ginestre in fiore e paesaggi colorati di terra e di grano. Ultima tappa a Lourdes: vi arriviamo durante la celebrazione serale con migliaia di fedeli ed è stato un momento toccante. Ultima tappa il 28 a Montecarlo per la foto di rito, quindi il ritorno (avvenuto all’alba del 29) non prima di aver assistito in un’Autogrill a Italia - Germania 2-0. Peccato non aver potuto sbandierare il tricolore all’estero...
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GIUGNO
Parco Regionale Veneto del Delta del Po
V
LUGLIO AGOSTO
Martin pescatore
Naturalmente Veneto Fino al 1 settembre 2012
Centro Congressi in Piazzale Europa Provincia di Rovigo
Agosto e Settembre
• Inizio serate ore 21.00 •
Lunedì 6-20 Agosto
Mercoledì 28 Agosto
Serata natura (proposte di itinerari ambientali)
Serata micologica i funghi del Delta
Serata di videoproiezioni naturalistiche
Vendita prodotti e degustazione
Lunedì 27 Agosto
Mercoledì 1-8-22 Agosto Laboratorio didattico con l’argilla
Venerdì 3-10-17-24-31 Agosto Domenica 5-12-19-26 Agosto e 1 Settembre Vendita prodotti e degustazione
Comune di Rosolina
M
V
Via Marconi, 24 45010 Rosolina (RO) Tel. 0426 340195 Fax 0426 664285 cultura@comune.rosolina.ro.it www.rosolinamare.it
Viale dei Pini, 4 45010 Rosolina Mare (RO) Tel. 0426 326020 - 68012 Fax 0426 326007 iat.rosolina@provincia.rovigo.it www.provincia.rovigo.it
S n
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Comune di Rosolina Assessorato al Turismo
Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica IAT
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>> Viaggi
Questa estate vado a… di Lucrezia Argentero
MALTA: l’isola dai mille colori Nei secoli, gli abitanti di Malta,, hanno escogitato tanti rimedi, per non permettere al vento di sibilare con forza fra i raccolti e rovinarli. Prima hanno cominciato ad erigere muretti a secco di diverse altezze, circondando i campi e proteggendoli. Poi hanno capito che la natura si protegge con la natura. Ed ecco quasi per magia che si sono formate barriere fatte di piante di fichi d’india. E grazie al pullulare di queste piante i maltesi negli anni hanno potrasfortuto coltivare e raccogliere i frutti di una terra selvaggia, oggi trasfor mata in tante tenute (chiamate Estate)) che producono vini di qualità, esportati anche sulle tavole di inglesi, cinesi e tedeschi. Così, arrivando a Malta ci si accorge subito di non essere mai soli. Si viene subito avvolti da un enorme e caldo abbraccio fatto di mille colori, mentre il vento non ti abbandona mai, senza infastidire ma solo accarezzando dolcemente. Ed è proprio accompagnati dal sibilo leggero, che ci si immerge in un mondo fatto di storia e di cultura, mentre la vista viene di volta in volta piacevolmente sorpresa da panorami a cielo aperto o da vicoli strettissimi che si affacciano a strapiombo sul blu intenso del mare. E non si finisce mai di stupirsi, camminando col naso all’insù. Verde, giallo, rosso, blu, tutti i colori, nelle varie gradazioni punteggiano le case tipiche dei diversi villaggi di Malta, che fanno bella mostra di sé con le diverse “gallerie”, i balconi tipici. La tradizione racconta che le donne sposate e di buona famiglia non uscivano quasi mai di casa, ma amavano trascorrere il tempo sui balconi. Ecco perché i maltesi, hanno “chiuso” con vetri i balconi, per permettere alle loro donne di godere della luce senza alterare il colore della pelle con il sole. Se ne vedono a centinaia soprattutto nella capitale La Valletta, patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco. Da non perdere, una visita alla CoCattedrale di San Giovanni (a pagamento), dove si conserva l’opera di Caravaggio: “La DeDe collazione di San Giovanni”. La vera ricchezza dell’isola è il mare, con le acque trasparentrasparen ti, dalle mille sfumature di verde-azzurro e spiagge che danno la sensazione di eses sere in un luogo esotico. Tra
queste
Paradise
Bay, sull’estremità nord occidentale: la sabbia sembra borotalco per quanto è bianca e fine. Più selvaggia e isolata è invece Ghajn Tuffieha, a nord-ovest. Per gli amanti delle immersioni, c’è la baia di St Peter’s Poo, a sud-est. E se non bastassero quelle di Malta si può scegliere una spiaggia della vicina Gozo (solo 20 minuti di traghetto), come Ramla I-Hamra che assume una particolare colorazione rossastra. Qui si trova (ma non visitabile) la grotta dove la leggenda vuole sia avvenuto l’incontro tra la ninfa Calipso e l’eroe Ulisse.
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“ Dove la terra non è più terra e il mare non è ancora mare”
Un territorio, le sue eccellenze e un’estate di tempo per conoscerle Ente Parco del Delta del Po ha messo la marcia della promozione del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza. “Mai come in questo periodo - spiega infatti il presidente Geremia Gennari - c’è stata tanta carne al fuoco o, visto che quando si parla di prodotti deltizi si parla prevalentemente di specialità ittiche, di pesci al fuoco”. Cozze e vongole veraci, ovviamente, ma anche tartufi, riso, patate americane, aglio, radicchio, carote. Insomma il parco è anche grande un orto nel quale le produzioni di qualità non mancano. “Con la Regione e gli altri parchi veneti - prosegue il presidente
Gennari - stiamo lavorando ad un «pacchetto di prodotti» da promozionare nelle principali fiere internazionali, questo ci consentirà di lavorare in modo sistemico in un’offerta pluri-comprensiva capace di andare oltre alla frammentazione che ha determinato quella sorta di «nanismo» che da sempre ci impedisce di raggiungere i mercati globalizzati; ancora con la Regione stiamo lavorando, in previsione dell’Expo 2015, ad una via d’acqua che collegherà Milano a Venezia, lungo la quale verrà collocato il Delta come area del riso, del tartufo, del pesce; con la provincia di Verona stiamo costruendo
«la via del riso»; con il Gal stiamo portando avanti il Progetto Camargue per la promozione delle eccellenze gastronomiche deltizie; la Fondazione Cassa di Risparmio, inoltre, ha dato avvio insieme all’Ufficio Unesco di Venezia ad un iter programmatico per il riconoscimento del Delta come area riserva della biosfera. Stiamo lavorando tanto su scala internazionale, cercando programmazioni condivise con tutti i parchi deltizi del Mediterraneo, quanto su quella locale cercando il coinvolgimento delle scuole, siano esse l’alberghiero di Adria o lo Iuav di Venezia. E ancora: esiste il progetto per un
Visite guidate da Rosolina. Terra sospesa tra cielo e acqua Per conoscere da vicino il Parco e le sue meraviglie naturalistiche, è necessario avere uno “punto di vista” speciale, quello offerto dalla miriade di canali che danno forma e luogo all’area umida più grande d’Europa. Questa, infatti, è una terra che va vista dall’acqua. Altrove le escursioni si fanno a piedi qui invece è necessario scivolare sul pelo della corrente per conoscere i suoi abitanti: falchi anatre, aironi, cavalieri d’Italia, beccacce di mare e volpoche. Dal centro di Rosolina ogni martedì e giovedì, dal 14 giugno al 18 settembre, e possibile partecipare a due itinerari all’interno del Parco del Delta. La rotta del martedì, “Dove il fiume incontra il mare” propone un’escursione in motonave lungo il Po di Venezia fino alle foci del Po di Pila, del Po di Scirocco e del Po di Tramontana. Tre i luoghi dai quali è possibile prendere l’autobus che porta direttamente al luogo d’imbarco: Piazzale Europa ore 14.45; via delle Petunie ore 14.47, piazza san Giorgio ore 14.50. Lo sbarco è previsto a Pila verso le 17.30 circa L’itinerario del giovedì, Navigando negli orti d’acqua In questo caso l’escursione è in battello, il percorso prevede una lenta navigazione nella laguna di Caleri dove oltre agli allevamenti di vongole è possibile ammirare una fauna selvatica straordinaria ed unica. L’imbarco è previsto per le 15.30 all’attracco di Porto Caleri mentre il rientro è previsto per le 17.00 circa. Prenotazione obbligatoria per tutte le escursioni: +39 345 25 18 596
museo del miele e un museo della cinematografia girata nel Bassopolesine”. Infatti tra i prodotti del Parco non c’è solo quello che la terra produce ma anche la terra stessa e le grandi distese di acqua delle lagune, gli scanni, le barene e la secolare storia degli uomini e la loro cultura. Per questo ogni anno il Parco propone una nutrita rassegna di convegni, mostre e visite guidate dedicate al territorio rivolte alla conoscenza di questo angolo di mondo sospeso tra una terra che non è più terra e un mare che non è ancora mare.
Videoproiezioni, laboratori e degustazioni
Tra il conoscere e il sapere
Tra le offerte culturali del Parco non mancano quelle legate alle tipicità deltizie, siano esse i prodotti del territorio, i luoghi da conoscere o laboratori didattici per la scoperta di alcune produzioni locali. Fino al primo settembre, infatti, al Centro Congressi di piazzale Europa di Rosolina si terranno serate dedicate a vari approfondimenti. Lunedì 6 e 20 agosto ci sarà la serata natura, con la proposta di vari itinerari per la scoperta del territorio; lunedì 27, invece, verrà proposta una serata di videoproiezioni con le immagini più suggestive del Delta. E ancora: mercoledì 1-8-22 agosto saranno i maestri artigiani dell’argilla a tenere banco con un laboratorio didattico sulle produzioni locali, alcune davvero tipiche come le ocarine, o i “cuchi” come vengono chiamati da queste parti, delle quali esiste un bel campionario in esposizione al museo di Grillara tra quelle realizzate dal maestro centenario ma ancora attivo Idelmo Fecchio. La serata di mercoledì 28 agosto invece, sarà dedicata ai funghi con un esperto micologo che insegnerà a riconoscere le specie edibili che crescono del Delta. Nei venerdì 3-10-17-24 e 31 e nelle domeniche 5-1219-26 invece sarà attiva la Bottega del Parco con la vendita e la degustazione dei prodotti del Delta.
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LE OMBRE Trova l’ombra corretta
A
SOPRA E SOTTO
Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto
AIL - CAST - CINEMA - ELISA FICTION - LICEO - MARIA MOTIVO - NONNA - NOTA PARTENZA - ROMA - RUOLI SLOGAN - SOTTOLINEARE VITA - ZERO
B
Chiave (5,5) - Il nome.......................... Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
D
C
AD-CA-CD-ID-TI-ATE-D’ORE ICS-IDO-ILA-ORA-REO-SIR-TAP CINO-ERMO-IENA-LODE-ODOR ORMA-AMPIA-DIPOI-EDMEA ODEON-PINOT-RADON RODIO TAPPE-DORRAI-IRONIA EDITORIALE The objects (gli oggetti) Impariamo l’inglese
CHIAVE (8) - Un oggetto.......................................................................................................... Aforismi divertenti • Non sono vegetariano perché amo gli animali. Il fatto è che odio le piante. • Mia moglie ed io siamo stati felici per vent’anni. Poi ci siamo incontrati. • Un piacere senza rischi piace meno.
Soluzioni: corretta: B LE OMBRE:
• La moglie al marito: “Caro, Tu preferisci una donna bella oppure una intelligente?” Lui: “Nessuna delle due cara. Ti amo così come sei!” • Che cosa vuol dire per un uomo “Aiutare nelle faccende domestiche?” Sollevare le gambe quando la moglie passa l’aspirapolvere. • Tra amiche londinesi: “Mi sono messa con un tipo underground!” “Fantastico! Cosa fa? Il pittore?” “No, guida la metropolitana.” • Tra amiche: “Voglio provare a entrare nell’ambiente del cinema!” “Allora c’è una sola cosa che tu devi fare.” “Quale?” “Comprarti un biglietto!” • Sulla spiaggia un ragazzo dice ad una ragazza: “Perché non fai il bagno?” La ragazza: “Ho le mie cose.” E lui risponde: “Vai, che te le tengo io.” • Chi è il portiere della squadra femminile di calcio più forte del mondo? Sara Cinesca. • Era così sofisticata che guidava con le gambe accavallate. • Fra due amiche: “Non c’è niente da fare, non ci capiamo. Pensa che gli ho detto che non volevo più vederlo!” “E lui?” “Ha spento la luce!” • Una ragazza si lamenta con
un’amica: “Incredibile come guidi la gente! Anche oggi ho tamponato tre auto!” • Un camionista si ferma ad un semaforo rosso. Da una macchina dietro di lui scende una bionda che si avvicina al finestrino e gli dice: “Buongiorno, volevo avvertirla che lei sta seminando il suo carico lungo la strada.” In quel momento il semaforo diventa verde e il camionista riparte. Ma al semaforo successivo la scena si ripete. E anche a quello dopo, a quello dopo e a quello dopo ancora. Finché l’uomo esasperato risponde: “Buongiorno a lei signorina. Mi chiamo Giorgio, siamo in inverno e questo è uno spargi sale.” • La maga ad una giovane ragazza: “Lei sposerà presto un uomo meraviglioso, bello, simpatico e intelligente.” La cliente allora domanda: “E del mio fidanzato cosa ne faccio? • Una donna affascinante è l’inferno dell’anima, il purgatorio del portafoglio ed il paradiso degli occhi. • “Come si chiama una ragazza che ha deciso di non fare all’amore con nessuno prima del matrimonio?” “Perché la volete chiamare?” • Lei: “Tu non mi capisci.” Lui: “Cosa intendi dire?”
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CONOSCE I VINI PIÙ FAMOSI AL MONDO MA NON TUTTI SANNO CHE DIETRO AD UN GRANDE VINO C’È SEMPRE UN ALTRETTANTO GRANDE VITIGNO.
QUESTA VOLTA PARLIAMO DI SANGIOVESE, UN VINO CHE PRENDE IL NOME DAL VITIGNO, E CHE NEGLI “VINO DI BOTTEGA”. LA STORIA RACCONTA CHE IL SANGIOVESE È UNA DELLE UVE PIÙ VECCHIE DI CUI SI ABBIA NOTIZIA. ADDIRITTURA IN UN DOCUMENTO DEL 1772 SI DICE CHE GIÀ 2000 ANNI PRIMA, AL TEMPO DEGLI ETRUSCHI, SI USAVA QUESTA UVA PER PRODURRE VINO. IL LUOGO DI ORIGINE DEL SANGIOVESE È LA TOSCANA, ANCHE SE ORAMAI VIENE COLTIVATO IN QUASI TUTTA L’ITALIA, IN PARTICOLARE IN EMILIA ROMAGNA. INOLTRE ULTIMI ANNI È RIUSCITO A SCROLLARSI DI DOSSO L’ETICHETTA DI
NEGLI ULTIMI DECENNI IL SANGIOVESE HA AVUTO UN SUCCESSO PLANETARIO, IN QUANTO ALCUNI PRODUT-
N.20-2 ‘A SMORFIA. I NUMERI DEI SOGNI SPESSO INGANNANO, INVECE OGNI NUMERO DELLA PASTA DI GAROFALO È UNA GUSTOSA REALTÀ CHE APPAGA I VOSTRI DESIDERI. METTETE IN GIOCO LA FANTASIA CON UNA COMBINAZIONE VINCENTE: “CALAMARATA E CALAMARIELLE”. MEGLIO DI UN TERNO SECCO!!! ABBIAMO VOLUTO VARIARE RISPETTO ALLA CLASSICA VERSIONE DI QUESTA PASTA SOLITAMENTE CONDITA CON IL PESCE, PROPONENDO UN PIATTO DI VERDURE, MORBIDO QUASI DOLCE.
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NON
SIETE IN VENA DI RINCORRERE IL PIACERE E CON IL PARTNER STATE AFFRONTANDO TROPPE SPESE CHE METTONO TENSIONE. RELAX · S ALUTE VOLTATE PAGINA, VE LO CHIEDE ANCHE LA BILANCIA E, NONOSTANTE LA FORMA DISCRETA, L’UMORE È MALINCONICO
Oroscopo COME ALATI PREDATORI
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
TUTTO CIÒ CHE LUCCICA
L’AMORE
F
A S C I N O
È CONDITO DA SUSPENSE E TRAGICITÀ MA RICORDA CHE È UN’IDEA ROMANTICA, LA REALTÀ È BEN ALTRO CHE QUESTO · S ALUTE LA FASE CRITICA È PASSATA MA NON È ANCORA IL MOMENTO DI ABBANDONARSI ALLA PIGRIZIA. L’ELEMENTO ACQUA TI AIUTERÀ MOLTO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO GIOVE ILLUMINA QUESTO VOSTRO ANNO POSITIVO. I SENTIMENTI VOLANO VERSO METE SICURE DOVE L’AMORE SBOCCIA · S ALUTE SE SIETE IN VACANZA E DOVETE TORNARE CONCEDETEVI IL LUSSO DI RIMANDARE DI QUALCHE GIORNO. PUÒ SOLO FARVI BENE!
DI RECENTE L’AMORE VI HA FATTO SOFFRIRE. APPROFONDITE LA CONOSCENZA DI QUALCUNO CHE DA POCO AVETE INCONTRATO · S ALUTE OMBROSI PIÙ CHE MAI TENDETE AD ISOLARVI… NON È QUESTO IL MODO MIGLIORE PER GODERE DEL SOLE ESTIVO FASCINO
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO LASCIATEVI ALLE SPALLE AMAREZZE E MALUMORI DEGLI ANNI PASSATI. VESTITEVI DI LEGGEREZZA E NON PRENDETEVI SUL SERIO · SALUTE OGNI TANTO LASCIATE CHE GLI AMICI VI DIANO PER DISPERSI E NEL FRATTEMPO RICARICATE LE PILE IN QUALCHE PARADISO DI SILENZIO
FASCINO
FASCINO STAI CAMBIANDO E QUESTO VIAGGIO INTERIORE TI PORTERÀ ANCHE VARIAZIONI IN AMORE: SI RIVELERANNO UNA FORTUNA · S ALUTE ALLEGRI E PIMPANTI NON RIUSCITE A TRATTENERVI DAL FARE MILLE COSE E TROVARE PURE IL TEMPO PER LO JOGGING E LA PALESTRA
CONSERVATE L’AMORE ESTIVO PER
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO ATTENZIONE, IN QUESTO PERIODO RISCHI DI FAR PASSARE DAVANTI A TUTTO I TUOI IMPEGNI PROFESSIONALI. APRI GLI OCCHI · SALUTE LA GOLA VI TENTA MOLTO MA SE SARETE COSTANTI CON L’ATTIVITÀ FISICA ARGINERETE QUALCHE DISASTRO. AGGIUNGETE LA MEDITAZIONE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
ESPRIMERVI
CON AGGRESSIVITÀ NON VI AIUTA ANCHE SE, IN QUESTO PERIODO, L’ISTINTO È QUELLO. VI ASPETTANO TEMPI DURI · S ALUTE SE AVETE INTENZIONE DI FARE UN VIAGGIO SCEGLIETE METE TRANQUILLE, VICINE A CASA. IL PERICOLO È DIETRO L’ANGOLO
MANTENETE I PIEDI PER TERRA PER EVITARE DELUSIONI, UN IDILLIO CONTINUA MA NON DIMENTICATEVI DI METTERVI SEMPRE IN GIOCO · S ALUTE IL CALDO DI QUESTI GIORNI VI PROCURA QUALCHE FASTIDIO DI BASSA PRESSIONE: MANGIATE FRUTTA E BEVETE IN ABBONDANZA FASCINO
L’INTERVENTO
Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO IL
TUO CUORE HA FINALMENTE TROVATO SERENITÀ. LA GELOSIA, UTILIZZATA POSITIVAMENTE, ACCENDE IL DESIDERIO · S ALUTE I PENSIERI NON VI DANNO PACE, UN CONTINUO ASSILLO VI TORMENTA E NON VI AIUTERÀ CERTO SVUOTARE VASCHETTE DI GELATO
*dottore oculista
L
Campolongo
L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI
e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1
professionalità risultati
E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).
relax
LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011
igiene
Territorio
AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ
Chioggia
Sanità
TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.
cortesia
Economia
Provincia
CONRIBUTO AFFITTI
Regione
POLITICA
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PRIMO PIANO
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SOLIDARIETÀ
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INTORNO A NOI
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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?
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MOSTRE A PADOVA
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Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.
di Chioggia
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aweb.it
Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto
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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA
EDITORIALE
Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione
Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II.
di Alessand
G
ro Abbadir
randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico coeso, di Tiozzo, “di un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino procon idee ben di Venezia. Ma ra parte del partito. l’arte anco- si appresta le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa chiare, che tutti i veneti. su la creazione di Si pensi per scheletri alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3 eV\# 21
PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO
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