Riviera ovest ago2014 n103

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della Riviera Ovest

1994 - 2014

Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 di Grigoletto Loris & Alan

30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) iofgrigolettosas@virgilio.it www.impresafunebregrigoletto.com

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.103 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Primo piano Scuola, si parte fra soliti disagi e annunciate novità pagg.

Stra Investimenti per un turismo accessibile

4,5

pag.

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Salute Sanità Ambulatori La fiducia nel proprio pediatrici, medico è il primo verso passo la nuova verso la guarigione verifica

pagg. pag. 33-36 10

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L’EDITORIALE

Fosso’, nuovo look per piazza san bartolomeo

La buona scuola per i cittadini di domani di Germana urbani*

Vertenza Fracasso a Fiesso D’Artico, si va verso l’epilogo, ma la Fiom Cgil resta sempre sulla stessa linea, quella della difesa dei lavoratori, anche se possibilità di rientrare al posto di lavoro per molti non ce ne sono più. pag. 12

A mira, gli araldi del vangelo

Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II. pag. 18

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Disoccupazione giovanile, è allarme nel comprensorio Su 3798 richieste di lavoro, il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% dalla fascia tra i 25-45. Il 32% dagli over 45

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isoccupazione giovanile: è dramma in Riviera del Brenta. I dati allarmanti, su un fenomeno sempre più preoccupante e cresciuto a dismisura in questi 7 anni di crisi economica, sono stati analizzati nelle scorse settimane durante un convegno che si è tenuto a Dolo. Un convegno promosso dall’ dall’associazione “Don Lorenzo Milani”. I numeri fanno impressione. Al centro per l’impiego di Dolo in questo momento ci sono 3798 richieste di lavoro, con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel

totale il 20% delle richieste proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%. Si sono poi analizzati altri dati riguardanti il comune di Dolo. Nel 2013 nel piccolo commercio, nell’agricoltura e nell’artigianato c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale. Un comune questo, considerato da sempre il centro mandamentale del comprensorio. Si

è passati poi ad analizzare i lavori di difficile reperimento in provincia. Sono: cuochi, camerieri, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza. Tra i consigli più utili ai giovani: costruirsi un progetto di vita, studiare e investire su se stessi, fare esperienze anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e esperienza all’estero. pag. 19

a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twitter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sentito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presentazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovremmo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intellettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it

Intervento

Buffet a volontà Cucina a vista Teppanyaki (cucina alla piastra) Cucina cinese e giapponese

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di Giuseppe Gasparetto Stori*

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a primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrassegnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora. *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo continua a pag. 8

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Con l’aiuto giusto diventa tutto più semplice! UFFICIO AMBIENTE - SICUREZZA Il datore di lavoro, per ottemperare a tutti gli adempimenti normativi previsti per la gestione della propria azienda, può appoggiarsi all’Associazione Artigiani che, tramite l’ufficio interno Ambiente e Sicurezza, è in grado di offrire, attraverso il lavoro di tecnici qualificati e professionisti che operano nel settore da molti anni, una gamma di servizi completi per soddisfare tutte le esigenze delle imprese in materia di sicurezza, di ambiente e di qualità. L’ufficio, operando tramite un unico sportello, garantisce una notevole riduzione per l’azienda di tempi e costi per la gestione della documentazione e delle informazioni. Lo sportello è operativo per informazioni e assistenza completa all’utente tutti i giorni feriali con orario continuato 8.00 - 18.00 e i sabati mattina. è possibile richiedere, in qualunque momento e senza impegno, un preventivo completamente gratuito per i servizi da noi forniti.

ADEGUAMENTO NORMATIVO DI MACCHINE E IMPIANTI

FORMAZIONE • Corsi di formazione OBBLIGATORIA: - corsi di sicurezza obbligatori per i lavoratori - corsi per: datori di lavoro /RSPP, Dirigenti e Preposti - corsi per addetti alla squadre di Primo Soccorso e Prevenzione Incendi - corsi di abilitazione per operatori di attrezzature (Accordo Stato Regioni del 22/02/2012) - corsi per attività in ambienti speciali (spazi confinati, contaminati, corsi per operatori in ambienti sotto tensione CEI 11-27, lavori in quota e utilizzo linee vita) • Corsi di formazione finanziata (FART, FSE, EBAV, ecc.)

• Valutazione del rischio sicurezza macchine e impianti previo sopralluogo in azienda da parte di tecnici qualificati

• Qualità: ISO 9001, ISO/TS 16949- Settore Automotive, 13485 – Dispositivi medici

• Adeguamento di macchine e impianti alle direttive europee per la messa a norma

• Ambiente: ISO 14001, Certificazioni Forestali FSC e PEFC

• Produzione della documentazione obbligatoria (libretto d’uso e manutenzione e fascicolo tecnico) • Redazione di procedure per l’uso delle attrezzature in sicurezza

SICUREZZA ALIMENTARE

• Corsi di aggiornamento specifici per categoria di attività.

• Manuali HACCP e relativa formazione

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• Campionamenti e analisi (tamponi e analisi microbiologiche)

• Corsi ex-libretto sanitario e aggiornamenti • Assistenza post visite ispettive e servizio di monitoraggio

PRATICHE PER ENTI

• Redazione del piano di emergenza ed evacuazione • CANTIERI TEMPORALI E MOBILI: supporto tecnico e documentale, sopralluoghi in cantiere, P.O.S., P.S.S. e Pi.Mu.S. • Autorizzazioni edilizie • Dichiarazioni di conformità degli impianti • Pratiche per rilascio/rinnovo del CPI • Nomina dell’RLST

• certificazione per laboratori • certificazioni energetiche degli edifici

CONTRIBUTI PUBBLICI Assistenza e gestione completa per pratiche per l’accesso a contributi pubblici di varie tipologie, previsti per investimenti atti ad aumentare la sicurezza in azienda:

• Camera di Commercio • Provincia di Venezia • EBAV (DVR e corsi di formazione sulla sicurezza, visite mediche) • CEAV (solo aziende del comparto edilizia)

• Pratiche per richiesta/rinnovo autorizzazione emissioni in atmosfera

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• Valutazioni o indagini specifiche: rumori, vibrazioni, rischio chimico, rischio biologico radiazioni ottiche artificiali (ROA), campi elettromagnetici, rischio da fulminazione, rischio incendio, rischio esplosione (ATEX), esposizione ad amianto, movimentazione manuale dei carichi (MMC), stress lavoro correlato, rischio gestanti e rischio minori e apprendisti.

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MEDICINA DEL LAVORO Le nostre associate possono avvalersi di un servizio in convenzione per la nomina annuale del medico competente (in possesso dei requisiti formativi e professionali richiesti ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008) che provvederà ad organizzare la sorveglianza sanitaria obbligatoria all’interno dell’azienda.

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AMBIENTE • Servizio di assistenza ambientale in termini di rifiuti • Compilazione MUD

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CHECK UP GRATUITO L’ufficio offre un servizio di consulenza gratuita alle aziende che vogliono conoscere la propria “situazione” in ambito sicurezza. I nostri tecnici, dall’esame della documentazione dalle le informazioni fornite dall’azienda, potranno fare un check up e identificare i bisogni specifici, con i relativi costi, per essere in regola con quanto previsto dalla normativa per la tipologia di attività specifica. le aziende interessate a questo servizio gratuito di supporto alla gestione di sicurezza aziendale potranno contattare l’ufficio Ambiente e sicurezza e chiedere un appuntamento con un tecnico per la verifica documentale gratuita da effettuare presso la nostra sede.

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ASSISTENZA E MONITORAGGIO Lo sportello dell’ufficio Ambiente e Sicurezza offre alle aziende associate un servizio d’informazione e supporto tecnico continui su problematiche di qualunque tipo nell’ambito della sicurezza o dell’ambiente, oltre all’assistenza immediata in caso di ispezioni in azienda da parte degli organi di controllo. A richiesta offriamo un servizio di monitoraggio continuo all’azienda per verificare periodicamente lo stato documentale e rispettare le scadenze normative.

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L’EDITORIALE

segue da pag.

1

La buona scuola per i cittadini di domani

Estate 2014

Pessima vendemmia nel Veneto orientale

“E’ una annata disastrosa per i vini del veneziano soprattutto per l’area del Veneto Orientale. I bianchi precoci come il “Pinot grigio” si calcola che a causa della marcitura dell’uva, hanno registrato una perdita di produzione 30 al 40 per cento”. A fare il punto della situazione di una estate fredda e piovosa è Paolo Quaggio presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori). “I primi due mesi di questa estate 2014 - spiega- sono stati pessimi. Avevamo sperato in un agosto più caldo invece abbiamo avuto pioggia e temperature che di notte sono arrivate ai 16 gradi in pianura. Con tutta questa pioggia le uve sono state intaccate da più batteri. Il livello di gradazione non è buono. Le produzioni hanno registrato un– 40% per il Lison Pramaggiore ma anche per i rossi della stessa zona e della Riviera del Brenta.

E ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modificare le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in difficoltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio. So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fiducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffiare sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri figli, mio figlio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero. Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it

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A Venezia

A segno la protesta dei comunali I dipendenti del comune di Venezia protestano in occasione dell’inaugurazione della Mostra del Cinema al Lido. E ottengono un bel risultato. Dalla Presidenza della Repubblica e dal governo, rappresentato dal ministro Dario Franceschini, è arrivato un invito esplicito al commissario Zappalorto a riaprire le trattative con i lavoratori. A protestare c’erano duemila persone sotto tutte le sigle sindacali. Il messaggio è arrivato al presidente Napolitano, grazie anche alla mediazione del prefetto Domenico Cuttaia e del questore Angelo Sanna. Una delegazione ristretta di sindacalisti ha incontrato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che aveva assicurato l’interessamento del governo. Nelle prossime settimane si vedrà l’evoluzione della vertenza.

Nordest

Riviera Dolo Mensa scolastica unica, posti a rischio

Fiesso Fracasso, la Fiom- Cgil non firma l’accordo

Vigonovo Orti sociali, prodotti per i più poveri

8

pagg.

22-23

Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015 pag.

pag.

14

Politica

17

La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia

Partirà nelle prime settimane di novembre a Venezia, organizzato dall’Istituto Europeo del Design e dalla Regione del Veneto, un master dedicato al design di manufatti, percorsi, arredi per tutti, che possano cioè essere fruiti anche da persone che soffrono di qualche disabilità: motoria, sensoriale, permanente o temporanea. Il progetto formativo si inserisce nel progetto di eccellenza che vede il Veneto regione pilota a livello europeo per quanto riguarda il turismo per tutti. Il master, del quale le indicazioni di iscrizione saranno rese disponibili nel sito dell’Istituto Europeo del Designa e linkate su quello della Regione Veneto, si concluderà all’inizio di febbraio. “Tradotto in termini turistici – ha commentato alla presentazione del master l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – un sistema di accoglienza per tutti è di qualità per tutti, è bello, non ghettizza ma è inclusivo, aumenta l’appeal e il fatturato del territorio dove insiste e le eventuali spese si ammortizzano in un anno. Turismo per tutti è dunque una risposta etica che ha anche un grande valore economico”.

Presto l’approdo per l’idroambulanza a chioggia

Minori dimenticati dalla politica e dalla società

expo venice

master per insegnare un sistema di accoglienza per tutti

Sanità

accuse dure

pag.

Turismo

pag.

24

pag.

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Ancora poche settimane e anche l’ospedale di Chioggia avrà l’approdo per l’idroambulanza. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. “Si costituirà - ha spiegato - un servizio di idrosoccorso lagunare che mette in collegamento gli approdi dell’Ospedale civile e di Piazzale Roma a Venezia, del Lido, di Santa Maria del Mare a Pellestrina, con quello dell’Ospedale di Chioggia”.

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 agosto 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese La prima campanella Nel Veneziano sono 101.594 gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole statali, comprese quelle dell’Infanzia, e 4.662 le classi, in aumento rispetto all’anno scolastico scorso dello 0,3 per cento, nel primo caso, e dello 0,5 per cento nel secondo. Si comincia con i soliti disagi mentre il Governo annuncia le linee guida della riforma “la Buona scuola”

Si torna a scuola tra vecch

di Ornella Jovane

L

’anno scolastico ha preso il via lo scorso 15 settembre proprio mentre al Governo sono in corso i lavori per definire quella che sarà “La Buona scuola”, la riforma che il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini hanno illustrato nelle linee guida lo scorso 29 agosto. Una riforma che proprio con l’occasione della riapertura delle scuole è stata sottoposta al giudizio pubblico di docenti, genitori, e tutti gli addetti ai lavori, in una consultazione on line che si concluderà il prossimo 15 novembre. Quanto sarà buona la scuola di domani si vedrà in un futuro non troppo lontano, se il percorso stabilito per tappe rispetterà i tempi prefissati a fine agosto, in base ai quali entro il 15 dicembre si dovrebbe procedere alla predisposizione della bozza del Decreto Legge, per poi, entro gennaio, dare avvio all’attuazione amministrativa della riforma. Intanto questo anno scolastico ha preso il via con i soliti “riti”, le corse e le note difficoltà “organizzative” per “reclutare” il personale docente necessario entro il suono della prima campanella. Tra immissioni in ruolo decise dal Ministero dell’istruzione e le convocazioni per le supplenze annuali si è insinuata un’altra difficoltà, che a cadenza triennale si ripete, e cioè il “ritardo” del rinnovo delle graduatorie d’istituto, da cui i dirigenti scolastici possono attingere supplenti nel caso in cui le altre graduatorie fossero esaurite. “Il problema di ogni anno -

spiega Sandra Biolo della Cisl Scuola Venezia - è il ritar- graduatorie. E questo è un disagio enorme per tutti!”. do col quale il Miur comunica le assunzioni in ruolo. In C’è infine la questione delle nomine in ruolo degli inseagosto l’Ufficio Scolastico Provinciale ha dovuto fare le gnanti di sostegno. “Nel Veneziano sono troppo pochi corse per le operazioni di mobilità e le nomine in ruolo. - denuncia Biolo - rispetto alle necessità. Il problema è Nomine che vengono fatto attingendo dalle Graduatorie che le nostre Università non attivano i corsi per prepaad esaurimento e quelle dei concorsi. Ma non è sempli- rare docenti specializzati. Spesso si chiama allora dalle ce reperire il personale iscritto. Quest’anno poi tutte le graduatorie comuni”. Questa è la scuola di oggi, cosa sarà quella di domani nomine in ruolo dovevano essere fatte entro il 1° setgiudicando la riforma? “La stabiliztembre e, nonostante le difficoltà zazione dei precari delle Graduatorie anche legate alla convocazione, è “C’è bisogno ad Esaurimento, se sarà fatta, - comstata rispettata la scadenza. Entro di un percorso menta l’esponente della Cisl Scuola - è il 12 settembre si è provveduto serio che avvii una buona cosa. Il punto vero è che anche alle nomine delle supplenze alla professione il testo della Buona scuola, conquista, annuali per tutti gli ordini di scuola. dell’insegnante” così come è stato presentato, ma ci Questo personale, tuttavia, entrerà in servizio ad anno scolastico già iniziato”. Rimane saranno le risorse per una riforma organica e completa della aperta comunque la questione dei posti non coperti. scuola? La stabilizzazione dei precari è un buon punto di par“La scuola dovrà preoccuparsi di chiamare i docenti at- tenza ma rimane il problema di fondo la cui soluzione non è tingendo dalle graduatorie d’istituto - spiega ancora la stata presa in considerazione: la necessità di restituire dignità dottoressa Biolo -. I dirigenti faranno riferimento però sociale, economica e culturale ai docenti. Gli insegnanti guaalle vecchie graduatorie, in attesa che le nuove siano dagnano troppo poco, il loro contratto è bloccato da 7 anni. definitive. I docenti sono convocati fino “ad avente di- Gli stipendi non sono più all’altezza di corrispondere ad una ritto”. E questo comporta il rischio che ad anno in corso professione tanto impegnativa. Gli insegnanti vanno valorizzagli insegnanti siano cambiati, inseriti in base alle nuove ti e devono godere di una considerazione sociale diversa. Chi

A Mira e Venezia

Torna il rischio delle scuole sporche

R

ischio scuole sporche in Riviera del Brenta e a Venezia con l’inizio del nuovo anno. A lanciare l’allarme è l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Mira Orietta Vanin. Il problema più acuto come all’inizio di quest’anno in tutta la provincia riguarda ancora Mira ma anche diverse scuole di Venezia nella municipalità di Marghera. A Mira il taglio alle risorse dell’orario del personale delle pulizie ha sfiorato il 70%. All’inizio del 2014 a causa della scarsa pulizia la Giacomo Leopardi di Mira Porte era stata chiusa dall’Ulss13. Le scuole a rischio sono le elementari, Foscolo, Leopardi, Nievo, Goldoni, Morante e Parini. Si tratta di oltre 900 bambini interessati con altrettante famiglie. ”Con preoccupazione - spiega l’assessore Vanin - aspettiamo i primi mesi di avvio del nuovo anno scolastico consapevoli che nulla è cambiato e cambierà. A gennaio l’appalto Consip, vinto da Manutencop ha portato al taglio drastico delle risorse destinate alle pulizie delle scuole miresi, insufficiente ed inadeguato il risultato in termini di servizio, non solo di pulizie, ma anche di guardiania. L’accordo ha previsto la messa in cassa integrazione il personale che aveva perso le ore di servizio. I soldi per la formazione dovevano essere dati ai comuni non alla Manutencoop .Siamo nella stessa situazione di gennaio“. A.A.

fin qui si è succeduto al Governo non ha proceduto in questa direzione, anzi. I docenti sono genericamente inseriti nel generico calderone dei pubblici dipendenti, quelli che per luogo comune vengono definiti assenteisti e fannulloni”. “La scuola ha bisogno di una riforma organica che i rapidissimi cambi al vertice del Governo - prosegue - non hanno permesso. Chi ha governato, tuttavia, non ha rinunciato a lasciare il proprio segno nella scuola: chi usando il cacciavite, chi la ruspa, ma nessuno ha agito con una complessiva riforma della scuola. “La Buona Scuola” è una riforma organica che tuttavia trascura l’annosa e fondamentale questione delle retribuzioni degli insegnanti, e non prende in considerazione la questione del personale Ata che pure è essenziale per far funzionare le nostre scuole”. E, per finire, il concorso a cattedra preannunciato per il 2015. “E’ fondamentale - conclude Sandra Biolo - che si arrivi ad una forma di reclutamento degli insegnanti unica, seria e certa. Se oggi un giovane laureato mi chiedesse qual è la strada per diventare insegnante non saprei proprio cosa rispondere. In questi anni abbiamo visto di tutto. Ogni ministro dell’Istruzione se n’è inventata una. In realtà fino ad oggi non esiste un percorso certo, che possa avviare alla professione dell’insegnamento. Gli aspiranti docenti procedono in ordine sparso, sottoposti alla graticola del precariato e senza nessuna certezza per il futuro”.


Argomento del mese 5 I dati

Titoli di studio e lavoro nel Veneziano

hi disagi e nuove promesse Dolo Il preside Luigi Carretta illustra le caratteristiche di un corso di studi unico in provincia

Liceo sportivo, esperienza di successo di Alessandro Abbadir

A

Dolo esiste l’unico liceo sportivo della provincia di Venezia ed è un successo in termini di iscrizioni ed interesse creato nel territorio. A spiegarlo è il Luigi Carretta preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Dolo, struttura in cui è inserito il corso di studi del liceo sportivo. Il liceo Galilei complessivamente ha 45 classi per oltre 1000 ragazzi che lo frequentano e arrivano dalla Riviera del Brenta, dal Piovese e dal Miranese. Si trova in via Frasio. Accanto all’istituto, immersi nel verde, si trovano la palestra, un vero palazzetto dello sport, e vari campi per attività ginniche. “Il liceo sportivo è stato inserito nell’ordinamento – spiega il preside – solo quest’anno. Dal 2004 però noi abbiamo attivato un indirizzo di studi sperimentale sportivo didattico e motorio, unico in tutta la provincia. E’ stata autorizzata dal ministero una sola sezione, per 30 ragazzi, nell’indirizzo sperimentale però sono già attive altre 4 classi per un totale di 130 ragazzi che seguono questo tipo di studi”. Il preside spiega inoltre che quest’anno 15 iscrizioni al liceo sportivo sono state respinte perché in sovrannumero rispetto a quelle autorizzato dal ministero. “Le caratteristiche del liceo sportivo - spiega Carretta - sono precise. I ragazzi hanno sei ore di attività motoria alla settimana. Dal terzo anno di studi sarà insegnata come materia basilare diritto dello sport. Da questo liceo usciranno persone preparate in un settore quello dello sport, che ha sempre più bisogno di rispetto della legalità e professionalità”. Il preside fa anche un appello. “Come Liceo Sportivo – dice –avremo la necessità di palestre e campi di allenamento ad hoc. Queste strutture esistono, è vero, e sono anche ammodernate, ma l’uso e la frequenza dei nostri alunni è nettamente superiore a quella di altre scuole. Per questo urge la necessità di realizzare nel giro di pochi anni, impianti ad uso esclusivo del liceo sportivo“.

L’appeal del diploma di scuola superiore G

iovane, diplomato e possibilmente con esperienza: è il profilo più gettonato nel mondo occupazionale del Veneziano nel 2014. Il diploma di scuola superiore infatti rimane, e anzi si consolida, il titolo più spendibile nel mercato del lavoro veneziano mentre la laurea continua a perdere punti e appeal; la qualifica professionale, un po’ a sorpresa, è meno richiesta rispetto alla semplice licenza media. Così si delinea il quadro nel recente approfondimento curato dal Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Venezia sui “titoli di studio che valgono un lavoro nella provincia”. Attingendo dai programmi occupazionali per tutto il 2014, risulta che il 43 per cento delle 7.510 assunzioni non stagionali previste interessano diplomati della scuola media superiore (in tutto 3230); i neo laureati saranno solo 890, l’11 per cento; coloro che vantano una qualifica di formazione o un diploma professionale chiamati ad entrare a far parte del mondo del lavoro saranno 730 (il 9,7per cento). Per il restante 35,3 per cento delle nuove entrate, 2650 persone, non è invece richiesto alcun titolo di studio, se non quello della scuola dell’obbligo. Il peso nelle nuove assunzioni dei possessori di licenza della scuola dell’obbligo rappresenta un trend che si rafforza in modo appariscente rispetto al 2013, crescendo di ben 8 punti percentuali, un dato che nel Veneziano, con 35,3 per cento, risulta decisamente superiore alla media veneta e italiana e denuncia un decisivo calo della richiesta di scolarità da parte del mondo occupazionale veneziano, un’impronta che già era emersa in provincia rispetto al resto della regione e del Paese negli anni precedenti. In questo tipo di assunzioni - che in prevalenza riguardano i settori dei Servizi, del Turismo, dell’Industria e del Commercio - è indifferente l’età per quasi il 60 per cento dei casi e per il 52,1% non è richiesta alcuna esperienza. I contratti sono per il 59,2 per cento a tempo determinato. Rispetto allo scorso anno si riducono di quasi la metà gli ingressi nel mondo dell’impresa per i possessori di qualifica di formazione o diploma professionale: se nel 2013 infatti sono stati il 18,5 per cento, nel 2014 se ne calcoleranno il 9,7 per cento, -2 e -3 per cento rispetto alla media nazionale e veneta. In questo contesto le aziende cercano persone con esperienza (nel 63 per cento dei casi) e preferibilmente con un’età superiore ai 30 anni (il 31,5 per cento). Le assunzioni interessano soprattutto il settore dei Servizi , quello delle Costruzioni e il Turismo, e sono in maggioranza a tempo determinato (47,3 per cento) anche se sono in crescita quelle a tempo indeterminato (29,7 per cento) rispetto a quelle che interessano i possessori di licenzia della scuola dell’obbligo. Il diploma di scuola superiore tuttavia rimane per eccellenza il titolo di studio che vale un lavoro nella provincia di Venezia e, anzi, diventa ancora più pesante (nel 2013 costituiva il 40,1 per cento delle assunzioni, a distanza di un anno rappresenta il 43 per cento), anche se rimane lievemente inferiore alla media regionale e nazionale. Si sono assunti o si assumeranno per lo più giovani al di sotto dei trent’anni (il 46,7 per cento), per lo più con esperienza (il 52,2 per cento), con contratti specialmente a tempo determinato (56,8 per cento) ma anche per il 23,8 per cento dei casi a tempo indeterminato. L’indirizzo più gettonato e che può più frequentemente far approdare ad un contratto a tempo indeterminato (30,4 per cento dei casi) è quello amministrativo commerciale, seguito da quello turistico-alberghiero e da quello classico, scientifico e sociopedagogico. Non brilla in termini percentuali l’indirizzo informatico anche se delle 90 nuove entrate nel mondo del lavoro il 55,6 per cento è a tempo indeterminato. Non sono invece rosee le prospettive occupazionali per i neo laureati che rispetto al 2013 perdono ancora attrattiva scendendo a 11,9 per cento dei contratti di assunzione, confermandosi la media più bassa nel Veneto (12,4 per cento) e in Italia (15,9 per cento). La laurea più spendibile riguarda l’ambito economico (il 30,3 per cento), a seguire ingegneria elettronica e dell’informazione, settore in cui si contano 160 nuove entrate e l’87,5 per cento di assunzioni a tempo indeterminato. O.J.


6 Stra Investimenti Il comune di Stra annuncia progetti per 3,3 milioni di euro

Interventi per un turismo accessibile

Produzioni Acrib: “Buono il sistema Venezia2

Fiere delle calzature al via La sede dell’Associazione a Stra

Saranno adeguati i pontili sul Naviglio per facilitare i turisti a raggiungere le ville dalle imbarcazioni di Giacomo Piran

I

l comune di Stra ha aderito a due “Ipa - intesa programmatica d’area”, per un totale di 3,3 milioni di euro, per finanziare due progetti: uno di adeguamento delle barriere architettoniche di accesso ai pontili, per facilitare i turisti a raggiungere dalle imbarcazioni le ville e i luoghi di visita; e un progetto cicloturistico tra il Brenta e la Saccisica assieme ai 10 comuni facenti parte di questo territorio. Il primo progetto, “SuperAbile”, punta alla creazione di percorsi di accesso facilitato dal piano acqueo al piano stradale, per favorire la fruibilità dei siti di interesse culturale da parte di persone con ridotta capacità motoria. “Ritenendo che l’intervento – spiega l’amministrazione comunale di Stra – possa essere di beneficio a tutti i cittadini ed i turisti che abitano e visitano comuni che si affacciano lungo il Naviglio del Brenta (Stra, Fiesso, Dolo e Mira), il Comune di Stra intende farsi capofila di questa iniziativa”. L’intervento prevede due tipologie di azione. “Eliminazione degli ostacoli fisici che limitano o impediscono la

Una imbarcazione sul Naviglio del Brenta

piena mobilità degli utenti e in particolare delle persone con una ridotta o impedita capacità motoria – spiega il documento di presentazione – e installazione di accorgimenti e segnalazioni per l’orientamento, la riconoscibilità delle fonti di pericolo e la maggiore fruibilità dei luoghi e degli elementi di attrattività anche mediante l’utilizzo di tecnologie innovative”. Il secondo progetto riguarda il “Percorso Cicloturistico del Brenta”. “I comuni rientranti nell’Ipa della Riviera del Brenta, stanno lavorando da due anni al potenziamento del cicloturismo – si legge nel testo – dapprima con un accordo

d’intesa e la realizzazione di un progetto e master-plan preliminare da parte del Ciset e successivamente con la sottoscrizione di una convenzione. E’ stato individuato, nella prima fase progettuale, un percorso attualmente esistente e in parte già fruibile, lungo 95 km. Già nel corso dell’anno 2014, si sono avviate le prime azioni di valorizzazione e sensibilizzazione del progetto. Il 6 aprile 2014 si è svolta “Pedalando sulle terre del Brenta”, una iniziativa che ha visto partecipare numerose associazioni di cicloamatori locali e centinaia di cittadini, oltre che turisti”.

L

’Acrib, associazione calzaturifici della Riviera del Brenta, presieduta da Siro Badon, ha annunciato il proseguimento della collaborazione con la Cciaa - Camera di Commercio di Venezia. “E’ al via – spiega Badon – l’agenda dei più importanti appuntamenti fieristici internazionali per il settore calzaturiero della Riviera del Brenta, nella campagna vendite per la prossima stagione primavera-estate 2015”. Sono stati poi presentati i principali appuntamenti che vedranno presente l’Acrib. “Düsseldorf, “capitale” tedesca dello shopping di lusso – prosegue Badon – e Russia le tappe che registrano la partecipazione di decine di aziende brentane, coordinate dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta in collaborazione con Venezi@Opportunità, azienda speciale della Cciaa di Venezia”. E’ stato poi illustrato il ruolo della Camera di Commercio di Venezia. “La Camera di Commercio veneziana - tramite la propria azienda speciale - riconferma l’attenzione e l’impegno di promuovere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese con una azione integrata di marketing territoriale, in special modo sui Paesi europei più ricettivi e sui mercati esteri Extra-UE”. Positivo il commento all’iniziativa. “Ancora una volta – commenta in una nota l’Acrib – si rivela efficace la sinergia avviata con successo tra Venezi@Opportunità e Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, promuovendo il “Sistema Venezia” con una formula sistemica ed efficace tra pubblico e privato, razionalizzando le risorse e focalizzando gli obiettivi, al fine di offrire alle piccole e medie imprese manifatturiere di eccellenze tipiche l’opportunità di partecipare a manifestazioni internazionali, per implementare la presenza sui mercati che apprezzano il “Made in Italy”. G.P.

ECcelenze Scarpe per Michelle Obama

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PUNTIAMO SULLE OFFERTE

PUNTIAMO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA

PUNTIAMO SULL’ ASSISTENZA Orari di apertura: Lunedì Martedì

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Mercoledì Giovedì Venerdì

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PUNTIAMO SUI VANTAGGI

n’azienda della Riviera del Brenta (Vigonovo) produrrà le scarpe per la first lady degli Stati Uniti d’America, Michelle Obama. A darne notizia è l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”. A raccontare il grande successo in termini di prestigio sul mercato ottenuto, è la stessa azienda, la “Agostini Shoes” di Adriano Agostini, che si trova in via Giuseppe Garibaldi 24 a Vigonovo. Un’azienda di tradizione familiare con 15 dipendenti, che lavora nel campo della calzatura da oltre mezzo secolo e si è specializzata nel tempo nel settore della scarpa di altissima qualità, ottenendo importanti premi regionali di settore anche recentemente, come il Marco Polo. “Tramite una nostra importante cliente di Londra - ha illustrato il titolare Adriano Agostini - abbiamo realizzato alcuni campioni di calzature eseguite a mano e di grande qualità. La nostra cliente veste alcune star del cinema hollywoodiano. In occasione di un evento commerciale, un nostro modello di calzature è stato visto dalla First Lady Michelle Obama, la quale si è “innamorata” delle scarpe, ordinando un paio su misura alla nostra cliente londinese; che immediatamente ci ha fatto pervenire l’ordine”. L’azienda svela alcuni dettagli della scarpa che la first lady americana indosserà. “Si tratta una scarpa elegantissima - ha spiegato il titolare Adriano Agostini - con un tacco importante realizzato a mano con 200 perle colorate, che producono un affascinante disegno artistico”. Il paio di scarpe è stato consegnato a fine luglio negli Stati Uniti alla first lady Michelle Obama.

La first lady Insomma alla Casa Bianca si vestirà “Made in Riviera del Brenta”. “Il Made in Italy” ha commentato Diego Favaro, funzionario degli Artigiani - è quel valore aggiunto che in tutto il mondo significa qualità, stile, eleganza e soprattutto professionalità. Gli artigiani della Riviera del Brenta e dell’associazione Artigiani appartengono ad un’Italia che ha una storia importante, fatta di lavoro, sacrifici e tanta passione. Questa storia giunge sino ad oggi e ci regala perle di soddisfazione che testimoniano quanto il mondo voglia i nostri prodotti e il nostro “saper fare”. Dobbiamo in tutti i modi sostenere questo sapere e queste imprese”. Infine arrivano le congratulazioni. “Mi complimento a nome dell’intera associazione con Adriano Agostini - ha concluso Diego Favaro - con i suoi collaboratori e dipendenti e tutti colori che allo stesso modo di “Agostini Shoes”, ci rendono orgogliosi della nostra terra e dei nostri mestieri”. G.P.


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La CISL ha aperto in provincia di Venezia uno sportello dedicato alle assistenze ed erogazioni dell'EBAV, alle assistenze sanitarie SANI.IN. VENETO e all'accreditamento dei fondi previdenziali per tutti i lavoratori del comparto artigianato. Le informazioni sarano messe a disposizione nei recapiti riportati nel retro, dove troverai i nostri responsabili per aiutarti ad ottenere le diverse tipologie di sostegno al reddito previste dall'EBAV e per conoscere i tuoi diritti e le opportunitĂ di tipo contrattuale e di tutela individuale. Non perdere tempo! Approfittane! Vieni nelle nostre sedi e prenota un incontro con l'operatore piĂš vicino alla tua residenza. Ti aspettiamo!

ORARI SPORTELLO ARTIGIANATO

fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori dell’artigianato


8 Dolo Servizi I sindacati all’attacco dei comuni dopo l’accorpamento

Mensa scolastica unica, posti a rischio Luigino Boscaro (Uil): “Hanno perso il lavoro 28 persone a causa delle mancate assunzioni dei nuovi gestori” di Alessandro Abbadir

S

coppia la grana mense scolastiche alla vigilia delle scuole, all’interno dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta. Nei mesi scorsi, infatti, le mense scolastiche dei comuni di Dolo, Pianiga, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Vigonovo e Fossò, si sono unite e hanno dato vita ad un unico centro cottura a Campagna Lupia. La riorganizzazione farà risparmiare ai comuni rivieraschi complessivamente 250 mila euro all’anno. Rischiano però il posto con questa nuova razionalizzazione, 28 persone. A denunciare il problema è Luigi-

Truffe

no Boscaro, segretario provinciale Uil Tucs. “Nelle scorse settimane – spiega Boscaro – R.T.I che si è aggiudicata l’appalto per la nuova mensa con la Sodexo (socio mandatario), la Camst e La Serenissima Ristorazione (soci mandanti) ha comunicato l’indisponibilità alla riassunzione del personale del comune di Dolo. Per la precisione R.T.I è disponibile ad assumere solo una lavoratrice con contratto a 5 ore settimanali. Il restante organico composto da 16 scodellatrici, che erano dipendenti della Coop Primavera di Mirano, e da 12 addetti alla preparazione

e trasporto dei pasti, del centro di cottura di Marghera, alle dipendenze della società Siarc. di Catanzaro, non verrà riassunto”. La Uil Tucs e la Filcams Cgil non sono rimaste a guardare. “Abbiamo interpellato – dice Boscaro – già da prima dell’estate la responsabile del comune di Dolo, che ci ha indirizzato al comune di Campagna Lupia come amministrazione capofila. Il sindaco di Campagna Lupia ci ha dichiarato la sua impossibilità ad intervenire. Abbiamo richiesto un incontro alla Sodexo, che ci ha risposto la loro decisione di non assumere il personale è inappel-

Offerte turistiche allettanti, l’allarme di Federconsumatori

A

ttenti alle offerte turistiche su Internet e sui dépliant: rischiano di risultare degli specchietti per allodole come è capitato in cinque casi a famiglie e persone della Riviera del Brenta e del Miranese, che ora sono intenzionate a chiedere un risarcimento agli organizzatori dei soggiorni. I casi

labile”. Dure le considerazioni dei sindacati. “Esprimiamo forte preoccupazione – dice Boscaro – per questa vicenda che rischia di costituire un precedente molto pericoloso per il mondo degli appalti. Le economie sono possibili, ma rifiutiamo che le stesse siano perseguite a scapito di lavoratori”. Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri replica: “Si tratta di decisioni aziendali – dice – che non sono certamente di responsabilità dei comu-

hanno coinvolto persone di Mira, Spinea, Dolo, Pianiga e Stra in vacanze organizzate, prevalentemente all’estero. A spiegarlo denunciando i casi capitati da luglio, sono stati nelle scorse settimane il referente di Federconsumatori Alfeo Babato e il legale dell’associazione, l’avvocato Carlo Pognici. “Purtroppo anche quest’estate – spiegano – i casi di raggiri o di offerte a dir poco fuorvianti sono stati molti. I casi più frequenti che abbiamo affrontato sono quelli che si riferiscono a offerte in

ni. I numeri degli esuberi denunciati dai sindacati a mio parere sono esagerati, e credo che su diversi punti con una seria trattativa si possa trovare una soluzione”. I sindacati però fanno sapere che se i licenziamenti di fatto non verranno ritrattati, sono pronti a scattare da metà settembre con l’inizio delle scuole, scioperi del personale delle mense. Agitazioni che provocherebbero non pochi problemi a famiglie e alunni.

paesi esotici, volo compreso, con magnifici residence, servizi o alberghi a disposizione. Il tutto a prezzi ultraconvenienti anche in periodo di crisi. La sorpresa arriva all’arrivo. Il residence, l’albergo e i servizi sono a dir poco differenti da quelli pubblicizzati. Chi acquista il pacchetto ha diritto a trovare quello che è stato promesso, altrimenti va risarcito”. Per questo l’associazione dei consumatori mette a disposizioni consulenze legali. A.A.



10 Dolo Intervento

Territorio Sviluppo Il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, interviene sul tema del rilancio del comprensorio

“Expo 2015 occasione per la Riviera” di Alessandro Abbadir

I

L’obiettivo è dirottare nell’entroterra i troppi visitatori di Venezia, in modo da far ripartire l’economia

l sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, ha voluto intervenire sul tema del turismo e del rilancio del territorio con una riflessione, in vista dell’Expo 2015 di Milano, che ha coinvolto anche il comune di Venezia. “In questi giorni il tema dell’invasione turistica che sta sopportando Venezia sembra essere l’argomento scottante - ha scritto il sindaco - diverse personalità hanno detto la propria, tirando fuori dai cassetti idee e proposte più o meno condivisibili, dall’introduzione del numero chiuso o di nuove tasse, a soluzioni basate su interessanti sistemi di incentivo e disincentivo per gestire al meglio i flussi e il comportamento dei turisti o escursionisti a Venezia”. Il sindaco dolese ha affrontato poi il tema della distribuzione dei flussi turistici. “Solo con una certa timidezza però - ha proseguito Maddalena Gottardo - qualcuno ha ricominciato a parlare di distribuzione dei flussi turistici nell’entroterra, guardando anche ad altre attrattive turistiche di tutto rispetto che caratterizzano il veneziano e che possono essere la più rapida, intelligente e soprattutto equa risposta. Capisco la tentazione di usare leve finanziarie che fanno gola un po’ a tutti in questo periodo per vedere entrare in cassa qualche risorsa. Capisco I sindaci promuovono il comprensorio in occasione dell’Expo le soluzioni più drastiche davanti a certe forme di indecisionismo locale, ma è possibile che una città demagogico a qualcosa di concreto. In previsione questi giorni riversati da noi. Le potenzialità dunque che soffre di troppa pressione turistica non decida anche di ciò che potrà accadere l’anno prossimo in ci sono, come ci sono in molte altre realtà del Veneuna volta per tutte di cederne occasione dell’Expo coinciden- to. Quello che sembra mancare sono evidentemente un po’ ad altri territori?”. Il L’auspicio è che te con la Biennale”. Madda- le intenzioni affinché il turismo sia effettivamente sindaco si è schierata quindi a il comprensorio lena Gottardo ha parlato poi un vettore di coesione territoriale e opportunità per favore del progetto di turismo abbia rilievo di turismo nella Riviera del tutti”. Infine ha chiuso con un auspicio. “Speriamo diffuso. “L’idea di dare attua- all’interno dell’area Brenta. “Sarà per l’effettiva che finite le ferie - ha concluso Maddalena Gottardo zione in modo permanente al metropolitana efficacia con cui stiamo pro- - magari all’interno dell’idea della area metropolitaprogetto di un turismo diffuso muovendo il nostro territorio na, qualcuno si ricordi di questa lezione che l’estate - ha detto il sindaco di Dolo - e in grado di permet- della Riviera del Brenta - ha commentato il sindaco 2014 ci sta regalando per iniziare a fare qualcosa di tere una equa distribuzione dei flussi anche attorno Gottardo che è anche presidente dell’Unione dei Co- concreto e vantaggioso per tutti. Noi siamo pronti”. a Venezia, deve trasformarsi finalmente da concetto muni - ma molti turisti arrivati per Venezia si sono in

Mestieri

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Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di Giuseppe Gasparetto Stori*

segue da pag.

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Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bombe”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide provenienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra. Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di queste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possibili. Il deflusso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il deflusso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fino quasi alla fine del ‘900. Piogge seppur prolungate ma meno violente. Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfici impermeabilizzate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abitativi, e dai sottopassi stradali non sufficientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allagamenti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifica da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni. In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con finanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fiumi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fiumi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo finanziati *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

Trofeo restauratori

Maestri del Legno, vince il gruppo di Pierluigi Menin

rande successo per la seconda edizione del “Trofeo Città di Dolo” dedicato a marangoni, lustrini, ebanisti e restauratori del legno. La competizione regionale tra le maestranze artigiane svoltasi nell’incantevole scenario dello Squero Monumentale, è stata organizzata dalla Pro Loco in concomitanza con la Sagra di San Rocco. Ad illustrare l’evento è il maestro Valter Poletto, artigiano, che dirige una scuola di conservazione e restauro del mobile antico a Dolo. “Il passato, l’antico, le varie epoche, la nostra

storia e le nostre tradizioni che non si possono cambiare – ha spiegato il maestro – tutto questo è stato evocato nel corso della competizione, che in cinque giorni ha visto marangoni, ebanisti lustrini e restauratori impegnati nell’antica arte del restauro del mobile. E’ stata per tutti un’esperienza unica osservare la manualità degli artigiani locali che ancor oggi ripropongono l’antica saggezza del lavoro di bottega, la validità e la preziosità delle tecniche, conoscenze, usanze e capacità artistiche che rischiano nel tempo di andar

perdute”. Dieci i gruppi partecipanti con il primo premio per Restauro del Mobile Antico che è andato al gruppo di Pierluigi Menin affiancato dal primo aiuto Mario Deganello e dal secondo aiuto Alberto Rubini. In premio hanno ricevuto un quadro ad olio su tela realizzato dalla maestra d’arte Teresa Vandelli - una rappresentazione di San Giuseppe lavoratore - e un premio in denaro. Il Premio “Lustrofin Veneziano” è invece andato al gruppo di Maurizio Formenti, Roberto Castellini e Paolo Checchin, ed è stato assegnato anche un

premio speciale “Categoria Donne”. “L’impegno di noi tutti – prosegue il maestro Poletto – sarà di portare il mondo intero a conoscere l’arte che è storia e vita. Un grazie ai miei allievi che si chiamano “387” e a tutta la cittadinanza”. G.P.


Dolo 11 Sanità Mobilitazione sul territorio del comitato “Bruno Marcato”

Tremila firme per salvare l’ospedale Emilio Zen: “130 mila abitanti non possono restare senza servizi primari”. La petizione segue quella di “Cuore amico” di Giacomo Piran

O

ltre tremila firme. Questo è il risultato finora raggiunto dalla petizione popolare che chiede la salvaguardia e il potenziamento delle strutture dell’ospedale di Dolo e dell’Ulss 13. L’iniziativa è stata promossa nei mesi scorsi dal comitato Bruno Marcato di Dolo assieme a numerosi gruppi e associazioni del territorio: Ponte del Dolo, comitato Opzione Zero, Anpi Dolo, Mira 2030, Mira Fuori dal Comune, Prc Dolo, Prc Fiesso, Prc Mira, Sinistra per Camponogara, Sel Dolo, Sel Mira, civica Insieme di Stra, l’Anpi di Fiesso e il comitato “Difendiamo l’ambiente in cui viviamo” di Fiesso. I promotori della petizione chiedono il blocco dell’atto aziendale in attesa della presentazione delle schede territoriali, la conferma che sia Dolo che Mirano rimangano ospedali di rete in due poli con servizi per acuti, oltre a garantire i finanziamenti per la sistemazione del monoblocco e del Pronto soccorso di Dolo e del nuovo distretto sanitario di Mira. In queste settimane estive i gazebi del gruppo promotore sono stati attivi non solo a Dolo, in occasione della sagra di San Rocco, ma anche in altre piazze e hanno avuto il loro momento clou il 31 agosto, con la giornata unitaria della raccolta firme organizzata in vari comuni del territorio rivierasco. “La raccolta firme - ha spiegato Emilio Zen, coordinatore del gruppo promotore è l’espressione della volontà popolare che non vuol vedere l’ospedale di Dolo declassato, spogliato delle sue funzioni primarie per i 130 mila abitanti dell’area brentana, che pretende garanzie sulla pianificazione globale dei servizi socio-sanitari, senza interventi parziali rispondenti solo a manovre ambigue e pericolose”. Questa è solo l’ultima di una serie di iniziative organizzate per chiedere la salvaguardia dell’ospedale di Dolo. Lo scorso anno c’era stata un’altra petizione popolare, promossa dall’associazione Cuore Amico di Mirano, in difesa dei servizi dell’Ulss 13, degli ospedali di Mirano e Dolo, contro i tagli previsti dalle schede ospedaliere. I soci di Cuore Amico hanno consegnato oltre seimila firme all’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto il 24 settembre dell’anno scorso. Inoltre il 5 ottobre scorso, il comitato Bruno Marcato assieme ad altre associa-

E N-LIN ITO O fini.com S O UOV entiedaf A il N VISIT easerram .s www

zioni e comitati, ha organizzato a Dolo una manifestazione pubblica, con tanto di corteo fino al Foro Boario, in difesa delle strutture ospedaliere.

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opo una collaborazione biennale con l’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta” che ha trasformato “Le Delizie della Brenta” nella app-mobile più scaricata del territorio, l’università di Cà Foscari inaugura uno spin-off del Dipartimento di Economia del Turismo che ospiterà il primo Dmo della Riviera a Dolo. Il Dmo, una sorta di cabina di regia per la progettazione turistica del territorio, fungerà da acceleratore del sistema turistico della Riviera, sostenendo l’attuazione di progetti strategici come l’apertura del primo Ecomuseo in capo all’Unione dei Comuni. “Il Dmo - spiegano dal comune di Dolo - dotato di propria personalità giuridica, mirerà a reperire risorse aggiuntive dall’Europa attraverso bandi europei per sostenere le proprie attività. Il Dmo sarà supportato da un “Laboratorio di Idee”, un incubatore di idee sul tema dell’innovazione turistica, che coinvolgerà un bacino scolastico di quasi 3500 studenti, iscritti negli istituti superiori presenti a Dolo, e provenienti dalle province di Venezia e Padova”. La gestione delle nuove realtà culturali e turistiche, avverrà con la collaborazione del Centro Studi Riviera del Brenta e di “T&T IQ”. Insomma, una prospettiva di sviluppo che parte dalle nuove generazioni. G.P.


12 Fossò Lavori pubblici Fondi regionali in arrivo per un intervento importante

Piazza S. Bartolomeo si rifà il look

Protezione civile

I volontari sono in aumento

L’area è collocata nel centro cittadino. E’ un grande parcheggio di 6.440 mq, interamente pavimentato a betonelle di Roberta Pasqualetto Il progetto di ristemazione di piazza San Bartolomeo

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o scorso 5 agosto, la giunta regionale Veneto ha approvato la delibera n. 1422 che prevede un contributo pubblico per la riqualificazione di piazza San Bartolomeo. Fossò ha partecipato al bando indetto dalla Regione con delibera 736/2013 per selezionare gli interventi finanziabili con risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione 2007/2013, in attuazione dell’asse 5 sviluppo locale, linea d’intervento 5.3, presentando, a fine luglio 2013, la richiesta di ammissione a contributo per la “Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio”. L’obiettivo del bando, è il recupero della funzione attrattiva dei centri urbani mediante interventi che migliorino la qualità degli spazi, rendendoli più funzionali, al fine di accrescere la vitalità economica e sociale di tali centri. La Regione, con la delibera di giunta 2117/2013 aveva finanziato solo 23 delle 34 richieste ammesse in graduatoria. Ora la decisione di procedere allo scorrimento della graduatoria del Comune di Fossò, che era al 24esimo posto a pari merito con altri tre comuni, e che è stato ammesso al contributo. Piazza San Bartolomeo, collocata nel centro cittadino, è un

grande parcheggio di 6.440 mq, interamente pavimentata a betonelle. Il progetto preliminare prevede di migliorarne la capacità attrattiva mediante il miglioramento dell’arredo urbano, l’aumento di disponibilità di aree verdi e di spazi pedonali e commerciali e i collegamenti con la vicina chiesa e la scuola materna. Il costo dell’intervento previsto è di 500 mila euro, finanziati per 350 mila euro dal fondo per lo sviluppo e la coesione e per 150 mila euro con risorse proprie di Fossò. Sono previste tre diverse zone, una a parcheggio, una a vera e propria piazza quale luogo di rappresentanza e d’incontro, e una, a

Associazioni Nuove cariche alla Pro Loco

ovest, attrezzata a verde pubblico con nuovi percorsi pedonali che culminano in una gradonata a due fronti, in continuità con il parchetto pubblico già esistente a nord ovest. Il progetto preliminare prevede due stralci funzionali, il primo stralcio, dal costo di 500 mila euro e oggetto dell’attuale contributo pubblico, prevede la realizzazione del parcheggio, parte dei percorsi pedonali, l’80% del verde pubblico e la gradonata. Il secondo stralcio è per ora legato alla trattativa per la realizzazione di un accordo pubblico privato fra il comune e il soggetto proprietario di un’area edificabile a sud della piazza stessa.

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Fossò continua a crescere il Gruppo dei Volontari della Protezione Civile che si caratterizzano, e vedono aumentare la partecipazione da parte dai cittadini, come gruppo attivo e competente. Nato nel 1997 come associazione diventa poi Gruppo comunale nel 2007 con una decina di iscritti. Dal 2010 in poi le adesioni crescono fino ad arrivare agli attuali 28 volontari attivi, dei quali 3 sono ragazze e 6 sono new entry del 2014. Il gruppo prospetta di crescere ulteriormente visti i numerosi giovani che si avvicinano continuamente a questa realtà informandosi sulle regole per entrare. La speranza è quella che i giovani vogliano impegnarsi anche con competenze utili alla gestione delle emergenze quali carpentieri, elettricisti, falegnami. La formazione, la vigilanza e la gestione della sicurezza nel territorio sono impegni costanti e non mancano impegni sovra comunali. Il 20 giugno scorso Maurizio Allegro, volontario del Gruppo di Fossò, è stato nominato rappresentante Provinciale del volontariato in seno all’ufficio tecnico Provinciale di protezione civile. I progetti sono tanti e da settembre il nuovo impegno sarà di ulteriore collaborazione con l’amministrazione comunale per la redazione del nuovo piano delle acque. Probabilmente la sensibilità verso il volontariato, dei cittadini di Fossò, nasce anche dalle problematiche del territorio, soprattutto con i rischi idrici che in passato hanno reso questo territorio vulnerabile. Ben vengano quindi le capacità dei cittadini volontari di fronteggiare i rischi difendendo il loro territorio in prima persona. R.P.

Innovazione Nel parco di via Roma

Casetta di acqua naturale o gassata Una casetta di acqua

Una festa della Pro Loco sugli argini del Brenta

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a Pro Loco di Fossò è un’associazione giovane ma che dimostra di lavorare bene e con spirito di squadra. Nata nel 2010 da decina di soci, oggi conta 68 iscritti, la sua crescita è stata parallela all’impegno nell’organizzazione di feste ed eventi, oltre che alla collaborazione con l’amministrazione comunale. Dopo aver tirato le somme della gestione della sagra paesana, il 21 luglio scorso, presso il Centro Civico “Gaetano Muneratti”, si è riunita l’assemblea straordinaria dei Soci per rinnovare le cariche sociali. I 57 soci presenti hanno eletto nove membri del Consiglio di amministrazione, quattro del collegio dei probiviri e quattro revisori dei conti. Terminate le votazioni si è riunito il consiglio di amministrazione per l’elezione del presidente e all’unanimità è stato rieletto l’uscente Franco Soazi. Alla carica di vicepresidente e cassiere è stato riconfermato Renato Mazzarolo, mentre Claudio Marcuglia è stato eletto segretario. Dopo la pausa estiva, i volontari, sono tornati al lavoro per organizzare i prossimi eventi autunnali: partecipare alla Riviera fiorita, la seconda domenica di settembre; domenica 21 la gita per la transumanza a Bressanvido (Vicenza). Il tiro del burcio, domenica 28 a Fiesso d’Artico e la quinta edizione della sagra del fungo in tavola, il primo week end di ottobre. “Con il nuovo mandato penso di rafforzare la collaborazione con le altre associazioni presenti nel paese - dice il presidente Franco Soazi – vogliamo creare anche situazioni nuove e dare il nostro contributo alle associazioni. Questo è lo spirito della Pro Loco, lo dice la parola stessa, ci mettiamo a disposizione per collaborare e supportare le varie associazioni nelle loro mancanze: amministrative e di personale”. Per maggiori informazioni si può scrivere alla mail: prolocofosso@gmail.com. R.P.

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Fossò è stata aperta una casetta per distribuire acqua potabile naturale o frizzante. Nel mese di agosto, in via Roma, nel giardino vicino al centro civico “Gaetano Muneratti”, è stata posto il distributore di acqua sanificata e refrigerata. Il distributore è attivo 24 ore su 24, funziona solamente con una tessera prepagata da acquistare presso la Tabaccheria “Zampieri Vania” vicina al centro civico. Il distributore fornisce anche bottiglie di plastica igienizzate, e facili da trasportare. L’installazione di questa casetta punta a incoraggiare azioni a favore di un ambiente più sano, riducendo i rifiuti dalle bottiglie di acqua vuote e l’utilizzo di energia e acqua necessaria a produrle e a ridurre l’inquinamento derivante dal trasporto delle acque imbottigliate.

Il distributore di acqua potabile trattata e gassata eroga acqua potabile proveniente dall’acquedotto comunale con la possibilità della refrigerazione e della gasatura. L’acqua prelevata non può essere commercializzata, non deve essere conservata per lunghi periodi, e non deve essere tenuta in luoghi esposti al sole e al caldo. Il servizio è attivo da poco più di un mese, e i cittadini sembrano apprezzarlo. “Questo servizio – dice il vice sindaco Maurizio Lunardi – mette a disposizione un’acqua microfiltrata e, in alternativa, addizionata per chi preferisce le bolle, i cittadini trovano un’acqua fresca e pronta da bere. E’ molto importante considerare che non s’inquina: si risparmia nella bottiglia e nel trasporto dell’acqua che altrimenti arriverebbe su

L’acqua può essere prelevata al costo di 0,04 centesimi al litro camion”. L’acqua può essere prelevata attraverso delle carte prepagate ricaricabili e al costo di 0,04 centesimi al litro. Non è la prima esperienza del genere che si verifica in provincia e nelle zone della Riviera del Brenta e del Miranese. A Spinea lo scorso luglio è stata inaugurata una nuova fontana in viale Viareggio. L’impianto eroga acqua microfiltrata, naturale o gasata, sempre fresca. Ogni mese eroga una media di 45 mila litri d’acqua, risparmiando lo smaltimento di ben 30 mila bottiglie di Pet pari a 1.200 chili di plastica. L’acqua sarà disponibile a soli 0,05 euro, ma sarà gratuita per un per un primo periodo. Sempre a Spinea sarà presto anche un altro punto in via Matteotti, fronte Bar Centrale. L’intenzione dei comuni dell’area è insomma frenare il costume tutto italico di comprare bottiglie di acqua minerale, nonostante l’acqua dell’acquedotto sia la stessa poi di quella che diversi stabilimento commercializzano in giro per il mondo. Insomma, un segnale forte e pratico per cambiare un costume ed evitare sprechi nelle famiglie in periodo di crisi, quando cioè proprio non ce n’è bisogno. “Studieremo un piano – spiega il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera Giampietro Menin – per poter collocare una “fontana” del genere in ogni comune del comprensorio”. R.P.



14 Fiesso D’Artico Lavoro Al via la mobilità dopo la concessione del concordato

Fracasso, la Fiom non firma l’accordo

Sanità

“No al distretto ad Oriago” Il sindaco Andrea Martellato

Michele Valentini: “Gli ex manager se la sono cavata ricollocandosi all’interno della Frame, molti operai no” di Alessandro Abbadir

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ertenza Fracasso a Fiesso D’Artico, si va verso l’epilogo, ma la Fiom Cgil resta sempre sulla stessa linea, quella della difesa dei lavoratori, anche se possibilità di rientrare al posto di lavoro per molti non ce ne sono più. “Non firmeremo come sindacato - spiega Michele Valentini della Fiom Cgil - l’accordo per la messa in mobilità, cioè i licenziamenti dei 150 lavoratori della ex Fracasso Spa di Fiesso d’Artico. Vogliamo lasciare aperta ai lavoratori la strada per ricorsi e cause contro l’azienda, dal momento in cui la cassa integrazione straordinaria dal 2015, sarà terminata”. Lo stesso Valentini questo concetto lo ha ribadito nelle scorse settimane a Roma, al ministero del Lavoro. La situazione all’ex azienda di via Barbariga a Fiesso è comunque pesantissima, e i risultati conseguiti in campo sindacale secondo la Fiom sono stati il massimo di quello che si poteva ottenere. “Ad ora sono stati ricollocati all’interno della Frame di Mestrino, che ha preso in affitto un ramo d’azienda, il comparto Sylos - spiega Valentini - solo una

quarantina di dipendenti. Sono fallite invece le trattative per un accordo di acquisizione da parte di un’azienda tedesca di un altro ramo d’azienda. Questo perché l’azienda tedesca voleva letteralmente calpestare i diritti dei lavoratori. A queste operazioni come sindacato non ci prestiamo”. Una posizione che non era stata condivisa dal sindacato Fim Cisl e anche dal sindaco di Fiesso Andrea Martellato, che non erano contrari a un accordo con l’azienda tedesca. La Fiom Cgil vuol essere chiara. “Ai lavoratori in questi mesi - continua Valentini - abbiamo spiegato come si è arrivati alla situazione attuale, pesantissima per oltre 150 dipendenti. I vertici della società hanno accumulato debiti per 50 milioni di euro. In questa vicenda i principali responsabili della chiusura sembrano essersela cavata ricollocandosi all’interno della Frame. Non se la sono cavata per niente invece i dipendenti”. Sulla possibilità che esistano soggetti interessati ad acquistare ancora parti dell’azienda, la Fiom ha forti dubbi. “La situazione purtroppo - dice Va-

Trasporti Autobus Actv in sicurezza

Oltre mille abusivi fatti scendere Un autobus Actv

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controlli negli autobus dell’Actv servono. Oltre mille passeggeri abusivi (il 70 % stranieri) sono stati fatti scendere, o sono scesi dai bus in cui viaggiavano gratis negli ultimi due mesi. A tracciare un bilancio sono sia il presidente dell’Actv Luca Scalabrin, che i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri che pattugliano le corse da Mestre a Padova e viceversa nel tratto sulla Brentana. Il tratto in questione è quello che attraversa i comuni dell’asta del Naviglio: e cioè Mira, Dolo, Fiesso d’Artico e Stra. Scalabrin ribadisce pure come il servizio sia servito a far sì che di sera negli autobus, la gente da giugno si senta più sicura. I controlli sono stati accolti con entusiasmo dai residenti, che

si sentono così più sicuri anche di fronte a continui episodi di borseggi, molestie sessuali, aggressioni e furti di bici nelle rastrelliere frequenti negli ultimi mesi. Il tutto in pieno coordinamento con i carabinieri della Tenenza di Dolo e della Compagnia di Chioggia, che vengono chiamati immediatamente quando vi sono problemi di ordine pubblico. Scalabrin va nel dettaglio. “I controlli fatti da una decina di volontari dell’Associazione Carabinieri due o tre volte alla settimana - sottolinea - hanno visto scendere dai bus una ventina di passeggeri in media a corsa con punte di 30/40. Sono persone che letteralmente scappano perché non sono in regola con il biglietto”. La finalità dei volontari è quella

I Lo stabilimento dell’azienda a Fiesso lentini - sembra essere stabilizzata. Ci sono poche prospettive che si facciamo avanti altri acquirenti. Come sindacato però non daremo noi il via libera ai licenziamenti, firmando un accordo al Ministero, precludendo ai lavoratori così anche la via giudiziale, l’unica rimasta per recuperare denaro”. Intanto il commissario giudiziale Roberto Ficotto, dopo che il Tribunale di Venezia ha concesso il concordato preventivo “in bianco” alla Me-

Alcune corse sulla brentana utilizzate per il 90 % dei casi da passeggeri abusivi di garantire la sicurezza, ma l’effetto che fa, cioè quello di scoraggiare chi sale in autobus senza pagare nulla”. I volontari dell’Associazione Carabinieri salgono sulle corse “a rischio” quattro alla volta, mentre un altro rimane alla fermata e ciò fa desistere l’abusivo a prendere la corsa successiva. A seguire il bus è stata messa a disposizione proprio dall’Actv, c’è una macchina di servizio. Con i volontari sono saliti sempre più spesso in affiancamento i controllori, in modo da fornire un aiuto nel caso in cui il verificatore si fosse trovato in difficoltà perché il passeggero abusivo non voleva esibire il documento di identità. Il presidente dell’Actv è sempre più convinto che le persone che viaggiano senza pagare siano il 90% dell’utenza. “Stiamo studiando le possibilità - conclude Scalabrin - di collocare i tornelli. L’idea che vogliamo continuare a perseguire, è che chi non ha il biglietto in autobus, non sale”. E almeno stavolta di “portoghesi” ne sono rimasti a terra oltre mille. L’idea per questo mese con il riavvio delle scuole e delle aziende è quello, da parte dell’Actv, di intensificare le corse negli orari di punta (utilizzati spesso da chi ha un abbonamento) per toglierne qualcuna in quelli di “morbida” in mezzo alla giornata. Bus che sempre più spesso insomma viaggiano praticamente a vuoto. A.A.

talmeccanica Fracasso Spa, gruppo che controlla il 100% della Fracasso Spa di Fiesso (società un tempo leader nella produzione di barriere autostradali, ponteggi, sistemi di stoccaggio), sta cercando di vendere i beni dell’azienda, vendita che serve a far fronte ai debiti, rimborsando tutti i creditori privilegiati (dipendenti, fornitori) e una parte dei creditori chirografari. Sarà una operazione difficile che si concluderà con il 2015.

l sindaco di Fiesso, Andrea Martellato, ha voluto intervenire sulla discussione riguardante il progetto di costruzione del nuovo distretto sanitario di Oriago. La posizione del primo cittadino è chiara. “Se vogliono fare il distretto a Oriago - ha spiegato Andrea Martellato - io farò tutto il possibile perché i cittadini di Fiesso facciano riferimento in toto al distretto di Camponogara”. Il sindaco di Fiesso spiega come funziona adesso. “Attualmente i cittadini di Fiesso per la parte burocratica si recano a Camponogara - precisa Andrea Martellato - mentre per la parte sociale e sanitaria a Stra. Quando Stra verrà chiuso noi dovremo passare per la parte sanitaria ad Oriago”. Il problema è la distanza visto che tra Fiesso e Camponogara ci sono 6 km mentre per arrivare a Oriago si sale a 14 km. “Trovo però giusto - conclude il primo cittadino - che il nuovo distretto venga fatto in una zona più centrale, magari utilizzando gli spazi dell’ex Tribunale a Dolo”. G.P.

Ambiente Aree verdi messe in ordine

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ue iniziative “verdi” sono state promosse in questi ultimi mesi dall’amministrazione comunale di Fiesso guidata dal sindaco Andrea Martellato. Una punta alla cura e al sostegno degli spazi verdi esistenti, mentre l’altra ha l’obiettivo ad implementare la presenza di alberi, e in particolar modo di tigli, negli spazi verdi e giardini pubblici del comune rivierasco. Il primo è il progetto “Adotta un’aiuola”. “L’amministrazione comunale di Fiesso d’Artico spiega il Comune - ha scelto da quest’anno di avvalersi del nuovo regolamento per la stipula di contratti di sponsorizzazione o accordi di collaborazione per migliorare il verde pubblico del nostro territorio. Chiunque può diventare sponsor del verde pubblico o adottare un’area verde del Comune di Fiesso d’Artico. E’ possibile anche prendersi cura di arredi e attrezzature, delle aiuole e spazi destinati a verde pubblico antistanti a negozi, condomini e locali pubblici. Il settore Lavori Pubblici e Ambiente, ha tradotto l’iniziativa in un avviso ad evidenza pubblica, attivando il programma di ricerca di sponsor e/o partner disposti a partecipare nella valorizzazione e manutenzione del verde pubblico”. Chi volesse informazioni può visitare il sito internet del comune di Fiesso d’Artico (www.comune.fiessodartico.ve.it) in cui è pubblicato un vademecum di semplice lettura contenente una guida relativa all’iniziativa. Il secondo progetto, “Piantiamo un albero”, è promosso dall’assessorato all’ambiente del comune di Fiesso d’Artico. Questo darà la possibilità ai cittadini di scegliere una zona, all’interno delle aree verdi comunali già esistenti, dove poter piantare un tiglio. “Con l’intento di coinvolgere maggiormente i cittadini del proprio territorio - ha spiegato Marco Cominato, assessore di Fiesso - l’amministrazione comunale vuole raccogliere indicazioni su dove destinare alcune nuove piante di tiglio che la Provincia di Venezia ci fornirà”. Tutte le proposte devono arrivare presso l’ufficio del settore ambiente-ecologia. “L’ufficio ambiente - ha proseguito l’assessore Cominato - raccoglierà i suggerimenti che perverranno per poi comunicarli agli uffici provinciali che, vagliate le richieste e compatibilmente alla disponibilità, provvederà alla messa a dimora delle nuove piante”. G.P.


Pianiga 15 Viabilità Il sindaco Massimo Calzavara accusa Italfer di ritardi clamorosi

“Basta con i cantieri infiniti sulla bretella” di Alessandro Abbadir

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a strada infinita. La bretella di collegamento fra via Marinoni e via Accoppè Fratte a Pianiga progettata fin dal 1998 è in fortissimo ritardo. A denunciare lo stato di cose è il sindaco del paese, Massimo Calzavara. “Non sappiamo più a chi appellarci - dice il primo cittadino - perché i lavori sui quasi 4 chilometri di tracciato previsto proseguano. Mezza rete stradale è un cantiere con deviazioni e gru dappertutto”. A causa di questo ritardo le conseguenze sono pesanti su tutto il territorio: il paese è invaso dai camion, e ciò provoca tanti pericoli a pedoni e ciclisti. “La bretella di collegamento che scorrerà, una volta attuata, ai margini del centro abitato di Pianiga - sottolinea Calzavara - è un’opera che è stata pensata come infrastruttura complementare all’alta velocità ferroviaria sulla linea Mestre - Padova. E’ a carico di Italfer, e servirà a collegare la Noalese al casello autostradale sulla A4. E’ una strada molto ampia che permetterà un transito di mezzi pesanti senza che si perdano in mezzo agli incroci ad angolo retto, tipici del Graticolato Romano, che caratterizzano Pianiga”. Il sindaco fa il riepilogo di come sono andate le cose. “La prima conferenza dei servizi che si fece per realizzare questa strada con rotonde annesse fu fatta nel 1998, cioè 16 anni fa - spiega. A causa di una serie di passaggi burocratici, problemi con gli espropri, e mancanza di stanziamenti di fondi, la strada per 15 anni è rimasta solo sulla carta. Dopo tantissime insistenze, i cantieri sono partiti l’anno scorso, e cioè

I comitati cittadini protestano: “Anche l’ente locale doveva controllare” nel 2013. Sembrava la fine di un incubo, invece no. I lavori sarebbero dovuti finire quest’anno a febbraio, e invece è ancora tutto in alto mare”. La realizzazione della bretella ha messo a soqquadro la viabilità comunale. Per raggiungere la vicina stazione ferroviaria di Barbariga i residenti devono fare un percorso pericoloso fitto di deviazioni e sensi unici. I camion provenienti da Padova e diretti alla A 4 o alla nostra zona industriale, che è la terza della provincia, ora arrivano direttamente nel centro di Pianiga. Questo succede perché i camionisti piuttosto che avventurarsi nel dedalo dei sensi unici e deviazioni, rischiano una multa attraversando il centro dove il loro transito è vietato. Calzavara fa un appello ad Italfer: “Se la bretella va avanti con questo ritmo - conclude - rischia di finire fra 5 anni. Devono ancora realizzare le grandi rotatorie di smistamento del traffico.

La strada di collegamento fra via Marinoni e via Accoppè Fratte è stata progettata nel 1998

Deviazioni e cantieri in via dei Cavinelli

Se i soldi li davano direttamente al Comune, di opere come questa ne faceva una ogni anno”. Le proteste del sindaco sono però stigmatizzate dai comitati e dal suo rappresentante e fondatore Beppino Nodelli. “Spettava anche al Comune di Pianiga vigilare - dice Nodelli - ed intervenire, perché i patti fossero rispettati. Il Comune è uno dei firmatari dell’accordo con Italfer. Il sindaco è stato chiamato in causa varie volte. I comitati cittadini che sono dovuti nascere appositamente per contestare l’azione fallimentare del comune verso gli interlocutori degli accordi di programma”. Lutto

La Protezione Civile piange Andrea Taranto

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l consiglio comunale di Pianiga ha ricordato la figura di Andrea Taranto, volontario della Protezione civile del paese sempre in prima linea nel momento delle emergenze, con un minuto di silenzio. L’uomo di 39 anni, residente a Caselle di Santa Maria di Sala è morto a causa dello shock anafilattico provocato dalla puntura di un insetto. Il funerale è stato celebrato nella chiesa della frazione di Caselle di Santa Maria di Sala. Ad accogliere la salma sul sagrato della chiesa erano presenti i volontari della Protezione civile di Pianiga, con cui Andrea collaborava come volontario e il sindaco di Pianiga che ha fatto portare in chiesa anche il gonfalone del Comune. Oltre alla Protezione civile era iscritto anche all’associazione dei Lagunari Alta. Nonostante per sua espressa volontà e della famiglia non siano stati appesi in paese le epigrafi, il passaparola fra gli amici ha fatto sì che in chiesa al momento dell’estremo saluto ci fossero centinaia di persone. A.A.



Vigonovo 17 Solidarietà Il vicesindaco Filippo Fogarin illustra quanto fatto

Orti sociali, prodotti per i più poveri Sono state donate 20 cassette di verdura a 20 famiglie individuate dai servizi sociali del Comune di Giacomo Piran

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ono state donate dalle persone che gestiscono gli orti sociali di Vigonovo, situati in via Sarmazza sinistra a Galta, 20 cassette di ortaggi a 20 famiglie di Vigonovo individuate dai servizi sociali del comune della Riviera del Brenta. Questo gesto di solidarietà ha l’obiettivo di aiutare e sostenere alcune famiglie bisognose del territorio con prodotti di stagione, di qualità e coltivati a pochi metri da casa. A spiegarci il progetto degli orti sociali, è il vicesindaco e assessore all’ambiente, Filippo Fogarin. “Gli orti sociali di Vigonovo sono una realtà consolidata da più di 5 anni – ha detto – e rappresentano una delle opportunità di aggregazione e d’attività individuale atte a stimolare la vita psico-sociale dei cittadini di Vigonovo. Le famiglie individuate dai servizi sociali, assegnatarie delle ceste, erano per la maggior parte costituite da più di 5 componenti, mentre solo due erano composte da una singola persona”. Gli orti sociali di Vigonovo sono stati menzionati come uno dei motivi per il riconoscimento del Paes - Piano di Azione per l’Energia Sostenibile di Vigonovo, votato tra i 9 migliori d’Italia nel 2013. Il riconoscimento era stato consegnato durante la seconda edizione di “A+CoM” promosso da Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club per incoraggiare e stimolare i comuni italiani a dotarsi di piani che siano strumenti di lavoro ambiziosi, qualificati e operativi. Il vicesindaco Fogarin spiega come funziona questo progetto. “Gli orti sociali – ha proseguito – sono assegnati a residenti nel Comune di Vigonovo che ne fanno richiesta fino ad esaurimento dei lotti disponibili. Tra le persone alle quali è stato assegnato un lotto, risultano anche cittadini provenienti dalla Moldavia, dal Marocco ma anche dal Brasile e dal Venezuela”. Fogarin traccia le future linee. “Ogni azione e progetto dell’amministrazione - ha sostenuto il vicesindaco - deve ormai misurare l’impatto sociale che può ottenere e la conseguente creazione di “valore condiviso” che tenga conto dei valori economici, sociali e ambientali dell’attività. Gli orti sociali contengono tutti questi valori. Visto il successo, l’iniziativa sarà sicuramente riproposta l’anno prossimo. Per informazioni rivolgersi all’ufficio ambiente del comune di Vigonovo, mail: area.tecnica@comune.vigonovo. ve.it”. Una esperienza quella di Vigonovo che è praticata anche in altri comuni della Riviera del Brenta con grande successo.

NEWS Associazione Carabinieri

Sempre più vestiti e scarpe donate a causa della crisi

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ome ogni anno, prima dell’estate, l’Associazione carabinieri di Vigonovo-Fossò, sezione “Vicebrigadiere Cristiano Scantamburlo”, ha voluto donare dei generi di prima necessità e delle scarpe, alle famiglie bisognose e ad associazioni attive nel territorio rivierasco e nella provincia di Padova. Per questo sono stati consegnati venti quintali di pasta, un bancale di brioche, cinque quintali di sale e cento paia di scarpe nuove alle assistenti sociali del Comune di Vigonovo, alle parrocchie di Vigonovo, Sandon, Galta, Tombelle, Fossò, Dolo e Limena in provincia di Padova, alla mensa dei poveri di suor Lia a Padova, alla mensa dei poveri di Padre Leopoldo a Padova, a Casa Nostra a Dolo ed ad alcune famiglie bisognose. Questa donazione è solamente l’ultima di una serie di iniziative che l’Associazione carabinieri di Vigonovo-Fossò effettua da anni per aiutare e sostenere le persone in difficoltà del territorio. Negli ultimi mesi, oltre a beni alimentari, sono stati consegnati anche numerosi capi di abbigliamento e un altro centinaio di paia di scarpe a famiglie del territorio rivierasco e della provincia di Padova. G.P.


18 Personaggio Religione Incontro con una comunità riconosciuta da San Giovanni Paolo II

A Mira gli Araldi del Vangelo Padre Juan Villanueva, uruguaiano: “Dal 2005 abbiamo anche un ramo sacerdotale” di Roberta Pasqualetto

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li Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II e insediati in una cinquantina di paesi del mondo. Gli Araldi abbracciano il celibato, vivono in comunità maschili oppure femminili, e consacrano la loro vita alla ricerca della santità attraverso lo studio e la preghiera, e alla rivitalizzazione della pratica cristiana attraverso un’intensa e svariata attività evangelizzatrice. Dal 2005 gli Araldi del Vangelo hanno anche un ramo sacerdotale. Padre Juan Villanueva vive nella comunità di Mira, è nato in Uruguay il 13 maggio 1955. Ha frequentato un collegio laico e l’università di agricoltura, che ha lasciato dopo l’incontro con un membro dell’associazione degli Araldi, quando ancora era agli antipodi. La famiglia di Juan non era molto convinta della sua scelta, ma Juan ha sentito che quella era la sua strada. “Sono tempi storici in cui abbiamo bisogno di misericordia e la strada attraverso la Madonna è più facile da capire – dice padre Juan – il rapporto con la madre lo abbiamo provato tutti. La missione degli Araldi è di evangelizzare per cercare di avvicinare tutti a Dio e ai sacramenti; per una società buona. Storicamente si è visto che quando

l’uomo si allontana da Dio la famiglia si distrugge e il mondo soffre”.  Dopo essere entrato nell’associazione in Uruguay qual è stato il suo percorso? “Sono stato 8 anni negli Stati Uniti. Ricordo gli Araldi sono una grande comunità che copre 30 paesi nel mondo”.  Qual è il significato della vostra veste? “Indossiamo un abito molto particolare, per alcuni aspetti assomiglia al terzo ordine dei carmelitani, con i quali abbiamo un vincolo di spiritualità. La grande croce al centro della veste è simbolo di cattolicità e della gioia nell’esserlo. I colori della croce sono bianca e rossa, colori simbolo di purezza e di sforzo alla dedizione. Il filo dorato al centro simboleggia il valore nobile della dottrina cattolica. Ai piedi portiamo degli stivali che arrivano al ginocchio, sono pratici ed evidenziano la nostra predisposizione a raggiungere ogni luogo di pellegrinaggio; calzari adatti a camminare in tutto il mondo per evangelizzare”.  Come siete arrivati a Mira? “Il primo ad arrivare a Mira è stato padre Giuseppe, inizialmente il gruppo aveva cercato nelle zone di Padova ma non c’era una struttura adatta a noi, dopo

un breve periodo a Dolo, ci siamo spostati qui a Mira”.  Qual è la giornata tipo di un araldo? “Ci svegliamo alle 6 e partecipiamo alla messa nella cappella dopo facciamo colazione ascoltando le letture delle messe dei giorni precedenti, la mattina è silenziosa per permetterci di riflettere. Dopo andiamo alla cappella e preghiamo la liturgia delle ore e facciamo un rosario. Dopo il pranzo e il riposo si vanno a fare le visite nei dintorni e con altre associazioni”.  Ci sono degli incontri importanti? “L’ultima settimana di luglio si tiene una grande festa in Brasile. E’ un incontro con il santuario della madonna di Fatima e di altri paesi. Ogni anno arrivano 12 mila persone per questo evento, s’invita il vescovo o il rettore del santuario per celebrare una messa speciale”.  Programmi per il futuro?

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“Noi non abbiamo programmi. Quando si parla di Dio si pensa ci siano dei programmi ma non è così, è Dio che muove le cose e noi non dobbiamo porre ostacoli. Molto importante è il consiglio che ha dato Papa Francesco che dice di non rimanere dentro le pareti ma di uscire e rivolgersi all’incontro. Gli uomini si sono allontanati da Dio ma lui non è arrabbiato, lui vuole mostrarci la sua misericordia e la sua bontà”.  Ha qualche messaggio da dare alle persone? “Per chi ha delle richieste consiglio di rivolgerle direttamente alla Madonna, come ha già detto San Luigi Maria, non si è mai sentito che una persona che ha rivolto le proprie richieste alla Madonna non sia stata ascoltata perché lei è come una mamma e cerca sempre di esaudire le richieste rivolte dai suoi figli”.

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Economia 19 Lavoro I dati del Centro per l’impiego di Dolo analizzati in un convegno

Disoccupazione giovanile, dramma nel comprensorio

Su 3798 richieste di lavoro il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% è nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni. Il 32% arrivano invece dagli over 45 di Giacomo Piran personale e comunitario”. Durante l’introduzione Gianluigi Naletto ha presentato la situazione del mondo del lavoro a Dolo e in Riviera del Brenta citando dati della Camera di Commercio. “Al centro per l’impiego di Dolo - ha citato Naletto - ci sono 3798 richieste di lavoro con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel totale il 20% delle richieste di lavoro proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%”. Naletto ha poi analizzato altri dati riguardanti il comune di Dolo. “Nel 2013 nel piccolo commercio, nell’agricoltura e nell’artigianato - ha illustrato Naletto - c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale”. Si è passati poi ad analizzare i lavori di difficile reperimento in provincia di Venezia. “Questi sono cuochi, camerieri e simili - ha precisato Naletto - poi commessi e altro personale qualificato nelle attività com-

E’

stato un successo, per la delegazione di imprese guidate dall’associazione artigiani “Città della Riviera”, la partecipazione alla fiera internazionale del settore fashion Magic 2014, che si è tenuta a Las Vegas ad agosto. Una fiera che ha visto la presenza di oltre 5000 espositori e circa 60.000 presenze di compratori e delegazioni straniere del settore moda, abbigliamento e fashion. A spiegare come è andata sono Salvatore Mazzocca e Franco Scantamburlo, presidente e segretario dell’associazione, che assieme al consulente Savino Pian hanno guidato la delegazione. “Quello conseguito dalla delegazione della Riviera del Brenta è stato un grande successo - hanno spiegato - in particolare il risultato conseguito da un’impresa che ha concretizzato un contratto di fornitura per un grande distributore americano per il mercato statunitense e canadese. Si sono realizzate le condizioni per un’importante partecipazione di imprese della Riviera per la prossima edizione agosto 2015 con una collettiva che sotto il marchio “Venezia Ti Esporta”, potrà esporre in uno dei padiglioni dedicati, potendo contare su un contratto di servizio e condizioni vantaggiose grazie al progetto che l’associazione potrà garantire”. La presenza dell’Italia tra i padiglioni non è passata inosservata. “L’Italia domina - ha detto Scantamburlo - nella città degli eccessi. I grandi hotel di Las Vegas hanno le bellezze italiane come tema distintivo”. Tra le migliaia di stand si è distinta, nell’area Stitch della fiera, la presenza di una collet-

tiva italiana con imprese venete e del resto del paese. “Il boom del Made in Italy che si registra oggi negli Usa lo abbiamo potuto constatare direttamente - ha confermato Salvatore Mazzocca - le stesse grandi firme italiane di cui abbiamo potuto visitare gli stands ci hanno confermato i segnali positivi. Affascinante il poter ammirare nelle meravigliose vetrine di Chanel, le borse prodotte in Riviera del Brenta da una azienda artigiana presente nella nostra delegazione”. L’associazione organizzerà un incontro con le imprese della Riviera per mettere a punto un progetto 2015 e per esporre le potenzialità del mercato americano. “Metteremo a punto un progetto da presentare alla Cciaa di Venezia e a Veneto Promozione - hanno illustrato presidente e segretario per promuovere la presenza di imprese della Riviera agli appuntamenti mondiali che si susseguono nelle capitali della moda negli Stati Uniti. Stiamo guardando anche verso altri settori, per scovare opportunità che le nostre imprese potrebbero cogliere. È nostra intenzione promuovere la crescita delle imprese anche per i settori del mobile, delle costruzioni, degli arredi e degli infissi e delle G.P. produzioni artistiche”.

la sua testimonianza dall’estero raccontando delle migliaia di italiani che ogni anno arrivano a Londra ma anche le differenze tra il “mondo del lavoro” inglese e quello italiano. Infine don Alessandro Minarello, parroco di Dolo, ha ribadito il ruolo centrale del cristianesimo e ha posto due riflessioni sul tema “cresci dove sei” e che la crescita

deve partire dalla conoscenza della propria comunità. Insomma, dei dati che fanno riflettere e che inducono anche le istituzioni locali e non, ad agire con politiche e strumenti efficaci necessari almeno per provare a segnare un’inversione di tendenza, in questo momento più che mai auspicabile.

na da le da ris ad h M eC

Artigiani Fashion a Las Vegas

merciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza”. Al dibattito pubblico hanno partecipato relatori con importanti ruoli nel mondo del lavoro e nella società: Dania Thiene, esperta di gestione delle risorse umane; Marino Chiarelli, manager in una multinazionale del settore retail; don Renato Zilio, missionario scalabriniano di Dolo, giornalista e scrittore, specializzato nella pastorale dei migranti; e don Alessandro Minarello, parroco di San Rocco di Dolo. Nei loro interventi Dania Thiene e Marino Chiarelli hanno dato molti consigli ai giovani facendo capire che le opportunità ci sono ancora. Tra i consigli più “caldeggiati” c’era: costruirsi un progetto di vita, continuare a studiare e ad investire su se stessi, fare esperienze nel mondo del lavoro anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e fare un’esperienza all’estero. Don Renato Zilio, che da dieci anni gestisce il centro interculturale Scalabrini Brixon Road di Londra, ha portato

G NU ES O TI VA ON E

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l lavoro e la crisi. Testimonianze per vincere la sfida”, così era intitolato l’incontro pubblico che si è svolto nelle scorse settimane nel patronato della parrocchia San Rocco di Dolo. Il dibattito è stato promosso dall’associazione parrocchiale “Don Lorenzo Milani” e ha voluto rappresentare un momento di dialogo e di analisi sulla situazione sociale che vivono gli abitanti della Riviera del Brenta e in particolare le prospettive dei giovani. “L’idea nasce dal riconoscere che la crisi non è finita - ha esordito Gianluigi Naletto, organizzatore e moderatore del convegno esponente del mondo cattolico dell’area - e la mancanza di lavoro nel nostro contesto sociale ed economico, mette in evidenza una comunità in difficoltà. Durante la festa patronale, la motivazione dell’evento è stata quella di provocare e condividere alcune riflessioni utili a capire ed a reagire. L’obiettivo è stato quello di stimolare una reazione positiva al futuro, orientandoci tutti ad una voglia di crescita e di miglioramento

Via Giuseppe Mazzini, 13 DOLO (VE) Tel. 041 5640298 bacarodeistorti@libero.it - Aperto a pranzo e cena chiuso Martedì tutto il giorno e mercoledì mattina


24 Cultura provinciale 20 Mostre ed esposizioni Museo di Storia del Tessuto e Costume a Palazzo Mocenigo fino al 6 gennaio

Oltre 6 mila anni di storia raccontati dai flaconcini dei profumi “Little Big Things”, la selezione dei capolavori della collezione Storp che narrano i segreti di un’arte antichissima e raffinata

Il tema: “Fotografie dalla Laguna”

di Ornella Jovane

P

iù di sei millenni di storia vengono raccontati in una singolare quanto accattivante mostra che, inaugurata il 6 settembre scorso, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 6 gennaio a Palazzo Mocenigo, nelle sale del Museo di Storia del Tessuto e Costume. In esposizione una selezione degli oltre tremila flaconi e contenitori per profumi della rarissima collezione della famiglia Storp, fondatrice nel 1911 a Monaco di Baviera della Drom Fragrances. Raccolte con competenza e passione, per generazioni, i flaconi e i contenitori esposti rappresentano vere e proprie opere d’arte, esclusive, che celebrano un’arte antichissima - quella dei profumi - diffusa in Medio Oriente in Grecia e a Roma per poi arrivare a Venezia al tempo delle Crociate. “Little Big Things”, questo il titolo della

Alcuni dei rari pezzi in esposizione alla mostra del Museo di Palazzo Mocenigo mostra, vuole mettere al centro dell’attenzione e valorizzare una produzione manufatturiera di alto significato storico. Nella magica cornice di Palazzo Mocenigo, infatti,

eventi e mostre a cura di Ornella Jovane

IL NUOVO CAMPUS SCIENTIFICO Sarà inaugurato il prossimo 26 ottobre il nuovo Campus scientifico a Mestre. La cerimonia inizierà alle 12,30 in via Torino 155. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia Carlo Carraro. Il nuovo campus scientifico di Mestre è un moderno complesso edilizio composto attualmente da quattro edifici, situato a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Porto Marghera. Le attività didattiche potranno contare su 8 aule collocate nell’edificio Delta (per una capienza complessiva di 641 posti), 9 laboratori didattici (edificio Beta), un Auditorium (edificio Alfa) da 240 posti e sulla Biblioteca di Area Scientifica (edificio Alfa) da 134 posti distribuiti su 4 piani: tutti i libri a scaffale aperto, tavoli cablati, wi-fi, 4 salette riservabili per studi di gruppo o attività di ricerca, con servizi di consultazione, prestito, document delivery, ricerche bibliografiche, riproduzione, prestito anche e-reader e Netbook.

LA FESTA DELLA ZUCCA A SALZANO Con l’autunno torna a Salzano, nel Miranese, la Festa della Zucca, giunta quest’anno alla 21esima edizione. La manifestazione si terrà dal 17 ottobre al 2 novembre prossimi. Fra le tante iniziative in programma il concorso a premi per le miglior zucche, gastronomia a tema, fiera dell’artigianato con mercatini, e intrattenimenti vari. Info 041-5709789

le 4 sezioni tematiche della Collezione, che sono rappresentative di tutte le epoche, spaziano dai rarissimi pezzi antichi, come il vaso portaolio in terracotta egiziano del III/

letteratura

II secolo a.C., ai flaconi e scrigni in vetro, porcellana e biscuits datati dal XVI al XIX secolo, fino allo straordinario flacone in vetro satinato realizzato su design di Salvador Dalì e alle più note creazioni delle maggiori case di essenze e di profumo moderne. La mostra è presentata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione di Mavive e della casa essenziera tedesca Drom e trova collocazione in una nuova sezione del centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dedicata proprio al profumo, a testimonianza del ruolo fondamentale di Venezia nella tradizione estetica ed imprenditoriale di questo prezioso e raffinato settore. L’orario di visita fino al 31 ottobre prossimo è programmato dalle 10 alle 17.00, da novembre la chiusura sarà anticipata di un’ora. Info: mocenigo.visitmuve.it

S

cade il prossimo 31 ottobre il bando di concorso per partecipare alla VI Edizione del Premio Letterario “Città di Chioggia”, edizione 2014. Le sezioni presenti sono Poesia, Narrativa e, novità di questa edizione, l’aggiunta di una nuova sezione dedicata ad elaborati inediti a tema libero. Il Tema del concorso di quest’anno è: “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Le opere devono essere presentate in forma dattiloscritta o stampata, in lingua italiana o, se contenenti parti dialettali, completate da legenda o glossario. I documenti dovranno essere recapitati alla Segreteria del Premio Letterario “Città di Chioggia”, VI edizione 2014, c/o Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, via Felice Cavallotti n° 410., 30015 Chioggia (VE).

Musica Il 18 ottobre la musicologa Nicla Sguotti presenta a Cavarzere il volume

La presentazione ufficiale del libro sulla carriera del maestro Tullio Serafin S

arà sabato 18 ottobre alle 21, presso il Teatro Tullio Serafin, la serata di presentazione ufficiale del libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto” di Nicla Sguotti, edito da Armelin Musica di Padova. Un evento che concentrerà idealmente nel teatro che porta il suo nome, e che lo vide esibirsi nel suo primo concerto giovanile, le varie realtà che promuovono la figura di Tullio Serafin e la sua Arte. A rendere possibile la serata di presentazione, nel corso della quale non mancherà la grande musica, è stata la significativa sinergia creatasi tra l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, il Circolo “Amici del maestro T. Serafin”, l’Associazione Culturale Concetto Armonico, l’Orchestra e Coro “T. Serafin”, che hanno unito le forze per rendere omaggio all’illustre direttore e al lavoro di ricerca di Nicla Sguotti, molto apprezzato dai lettori e anche dalla critica specializzata. La pubblicazione ripercorre la carriera di Tullio Serafin, la sua biografia artistica, ricostruita dall’autrice con la cronologia completa delle direzioni, appare ancor più straordinaria se analizzata alla luce degli scritti inediti contenuti in nel libro. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Particolare pregio hanno gli scritti di Franco Alfano, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Gino Marinuzzi, Pietro Mascagni, Italo Montemezzi, Ildebrando Pizzetti, Richard Strauss ed Ermanno Wolf Ferrari. Vi sono anche lettere che arrivarono a Serafin da personaggi illustri

della cultura, come Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Di notevole interesse sono anche le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Nel libro è contenuto anche un estratto dell’intervista, raccolta dall’autrice a Bussetto nel febbraio 2009, a Carlo Bergonzi, che più volte si trovò a collaborare con Serafin e al quale era particolarmente legato. La premessa dell’opera è stata realizzata con la collaborazione del maestro Nello Santi, che testimonia la propria stima per Serafin e la sua arte di concertatore. Tullio Serafin, il custode del bel canto è già disponibile in libreria, per informazioni è possibile consultare la pagina facebook dedicata al libro o il sito www.niclasguotti.it. La presentazione del 18 ottobre si inserisce nell’appuntamento annuale del concerto Omaggio a Tullio Serafin, promosso dal Circolo ad egli intitolato e giunto quest’anno alla sua edizione numero trentasei. Grazie alla presenza dell’Orchestra e Coro “Tullio Serafin”, diretti dal maestro Renzo Banzato, sarà un vero e proprio viaggio nella gloriosa carriera di Serafin, tra le note delle più suggestive opere da lui dirette e reso ancor più significativo dalle testimonianze e dalla lettura di brani dal libro di Nicla Sguotti, capaci di far comprendere appieno la grandezza del celebre maestro. L a conduzione della serata è affidata alla professoressa Fanny Quagliato e l’ingresso è gratuito, per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Cavarzere (0426317190).

In alto il libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto”, sopra l’autrice Nicla Sguotti


Sport 23 21 Novità L’annuncio di “Basket Dolo Dolphins” e “Basket Riviera” di Fossò

Junior Basket Riviera, fucina di campioni di Giacomo Piran

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’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera di Fossò hanno avviato un progetto di collaborazione, con l’intento di migliorare l’offerta sportiva ai giovani della nostra comunità nello spirito di quel superamento dei campanilismi locali, indispensabile per il radicamento di un’autentica cultura di area metropolitana. Questa è una grossa opportunità per lo sviluppo in Riviera del Brenta”. Così Massimo Pavan e Primo Calore, rispettivamente presidente dell’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera, hanno annunciato, la nascita del Junior Basket Riviera del Brenta. Si tratta di nuovo veicolo promosso dalle due associazioni (che continueranno ad esistere mantenendo intatta la propria autonomia concentrandosi nello sviluppo del settore minibasket), con l’ambizioso e comune obiettivo di portare il basket giovane rivierasco alla ribalta regionale. Sia l’Asd Basket Dolo Dolphins che l’Asd Basket Riviera fanno parte del “Progetto Reyer” che punta alla creazione di un grande polo cestistico incentrato soprattutto sulla attività del settore giovanile. L’Asd Basket Riviera continuerà inoltre la propria avventura nel campionato regionale di Serie

Al viA il “troFeo d’Autunno”

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D sotto la guida di coach Riccardo Costantini, con l’obiettivo di valorizzare gli atleti che disputeranno i campionati giovanili con il Junior Basket Riviera del Brenta. Gli allenamenti della nuova società, che dovrebbe avere la divisa rossa, bianco e verde, siniziati lo scorso 25 agosto. Gli atleti delle due società parteciperanno ai campionati Fip giovanili (dalla categoria Under 15 alla Under 19) sotto un’unica bandiera, quella della Junior Basket Riviera del Brenta. Di questo progetto faranno parte quasi duecento ragazzi delle due società. Questo è il nuovo direttivo del Junior Basket

Riviera del Brenta: Luigi Filippo Fasolato (presidente), Andrea Scanferla (dirigente responsabile), Giovanni Riato (consigliere) e Oshafi Albana (consigliere). Questi sono gli allenatori delle diverse squadre: Alvise Vergani (under 19 elite), Vittorio Fiorentino (under 17 eccellenza), Davide Costantini (under 17 regionale), Enrico Costantini (under 15 eccellenza e under 13 elite), Tullio De Piccoli (under 15 regionale), Mauro Rosso (under 14 elite). Gli allenatori saranno coadiuvati dagli assistenti Paolo Favaretto, Davide Costantini, Piero Carraro e dal preparatore atletico Stefano Borgo.

’ partita nelle scorse settimane la 26’ edizione del “Trofeo D’Autunno” storica manifestazione di mountain bike organizzata da Luciano Martellozzo. La kermesse prevede lo svolgimento di nove prove: sei in provincia di Venezia, e una ciascuna in provincia di Vicenza, Rovigo e Treviso. “Quest’anno - ha spiegato Luciano Martellozzo - il Trofeo è dedicato a tre amici che non fanno più parte del gruppo: Luca Zambenedetti, Mauro Santello e Fabio Basso”. Il trofeo è riservato a tutte le categorie giovanili, agonistiche e amatoriali sia tesserati per la federazione ciclistica italiani che per gli enti della consulta. Queste sono le categorie presenti: Esordienti Maschili/Femminili, Allievi Maschili/Femminili, Junior Maschili/Femminili, Under 23, Elite M, Donne Unica, Masterelite, Master 1, Master 2, Master 3, Master 4, Master 5, Master 6, Questo è il calendario completo con gli eventi ancora da compiere: 21 settembre Noventa di Piave organizzato da Zero Absolute, 28 settembre San Stino di Livenza organizzato da “Mtb La Perla Verde”, 5 ottobre Adria (Rovigo) organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, 12 ottobre Ottava Presa organizzato da Asd Sportyland, 19 ottobre Sant’Anna di Chioggia organizzato da Club Alessandra, 26 ottobre Rottanova di Cavarzere organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, e 2 novembre Torre di Mosto organizzato da Team Velociraptors. G.P.

Calcio

fino a metà settembre

L’Us Zianigo punta sul settore giovanile

bibione beAch Fitness

L

a spiaggia di Bibione ospita la “Bibione Beach Fitness” da venerdì 12 a domenica 14 settembre. Sulla spiaggia più grande d’Europa, quest’anno saranno allestite ben 12 pedane che offriranno, per l’intero weekend, la bellezza di 240 ore di lezione. Un lavoro di squadra che ha realizzato un evento imperdibile con i migliori rappresentanti delle discipline più in voga del momento, caratterizzati dalla stessa passione per il Fitness. Questo evento ha preso piede nel 2011 e ha ottenuto un sempre maggior consenso da parte del pubblico partecipante. Gli iscritti sono professionisti internazionali, istruttori appassionati, personaggi in cerca d’autore, artisti, ideatori di programmi. Bibione Beach Fitness è una spettacolare kermesse sportiva che coinvolge ogni anno migliaia di appassionati uniti dalla passione comune per il wellness. Sulla spiaggia più grande dell’Adriatico, gli appassionati partecipano alle varie attività proposte nei palchi, non manca il pubblico osservante. Le età dei partecipanti sono varie, così come il grado di preparazione. Sulle pedane ci sarà un cast di istruttori stellare con le attività più in voga del momento, un’ampia offerta di qualità e di varietà. Nei tre giorni si alterneranno: i Reebok Five, i più conosciuti Presenters del fitness internazionale, cinquanta giovani talenti di successo, il fenomeno incalzante della Zumba Fitness con i più significativi Zes del momento e l’energia travolgente di trentacinque Zin, il

Mountain bike

Walkexercise con le innovative Stikwalk, i nuovi programmi marchiati ThaiFit, il team dello Strike Zone e un trascinante mix di proposte che vi porteranno nel mondo del Jazzercise, della Boxe Up, l’Agua Movida. “Bibione Beach Fitness” è un esempio di turismo sportivo e quindi di risorsa del territorio. “La manifestazione, infatti, porterà nella località veneta oltre 3 mila partecipanti provenienti da ogni parte d’Europa, generando non meno di 6 mila presenze turistiche e un indotto economico di tutto rispetto – dice Enzo Chinellato organizzatore - sport e divertimento per un turismo moderno, alla ricerca di un modo intelligente per divertirsi e tenersi in forma. Per Bibione sarà un’occasione in più per promuovere, in un periodo di bassa stagionalità, il turismo sportivo legato al wellness, un’opportunità concreta per far conoscere in Italia e nel resto d’Europa la località turistica e le sue spiagge”. Per maggiori informazioni: info@radunisportivi.it o www. eventiesagre.it. L’evento si terrà anche in R.P. caso di brutto tempo.

D

a più di 40 anni l’ Us Zianigo si propone come punto di riferimento del calcio veneziano; un gruppo storico di appassionati del posto, spinti da tanta passione e volontà, hanno reso negli anni questa società un modello di organizzazione e rigore economico. Questo senza mai diminuire l’attenzione verso l’aspetto sociale ed educativo che la società si pone come uno degli obiettivi primari. “Da un paio di anni, pur con tanti sacrifici, nell’Us Zianigo - spiegano i dirigenti della società - ha ripreso corpo il progetto riguardante la creazione e lo sviluppo di un settore giovanile che si pone come fine ultimo quello educativo, anche a

dispetto del singolo risultato sportivo. Ormai un centinaio tra bambini e ragazzi, grazie anche alla nuova collaborazione di queste settimane con il Patronato San Pio X°, ogni domenica onoreranno al meglio i rispettivi colori sociali per tutto il territorio veneziano; forti di questo sodalizio con la compagine giallo-verde miranese, compagno di viaggio indispensabile in questa avventura. Già da questa stagione i bambini dalla scuola calcio fino ai ragazzi degli allievi, avranno la possibilità di divertirsi correndo dietro ad un sogno chiamato “pallone”, non perdendo mai di vista il fine ultimo rappresentato dai valori che un adolescente può trovare e recepire

in un ambiente tipico dei sport di squadra. Infine, ma per questo non meno importante, è ancora fresca nella nostra memoria la promozione della prima squadra al campionato regionale Figc di seconda categoria al termine di una stagione esaltante culminata con la vittoria dei Play Off. Con la speranza di trovare nuovi partner commerciali e tecnici, affrontiamo con grandissimo entusiasmo la nuova stagione 2014/2015 ormai alle porte, invitando chiunque fosse interessato a raccogliere delle informazioni sulla nostra realtà a contattarci presso la segreteria del campo parrochiale”.


10 22

IL VENETO

in PRIMO PIANO

La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali

L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”

Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema di Germana urbani

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ambini e adolescenti sono finiti nel cono famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con d’ombra della politica e degli investimenti interventi strutturali e di sistema”. Solo nel 2013 l’ufficio del Pubblico Tutore ha seistituzionali”. Sono durissime le parole che il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen- fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accomtazione della relazione annuale sull’attività dell’ufficio pagnati. Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da storegionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello rie dense di sofferenza. E sarà al presidente del Consiglio regioper questo che Aurea Dissegna ha nale Clodovaldo Ruffato perché Invece di investire voluto offrire ai politici anche una l’assemblea legislativa del Veneto si taglia là dove valutazione sullo stato dei servizi individui politiche che mettano al le famiglie hanno per l’infanzia. centro l’infanzia e l’adolescenza più bisogno di essere seguite “Non solo si riscontra un limi“come investimento sul futuro”. tato investimento per i minori e le “Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta asquesta Regione e perché siano promosse le condizioni sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de- di risorse economiche e di capitale umano in ambito cisioni che riguardano”. “I dati demografici dimostrano scolastico, sociale e sociosanitario”. “Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Regione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di soa cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-

do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile- generazioni. L’incremento delle separazioni altamente conflittuagiare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa- li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affidati a nuclei affidatari o a comucarenza delle funzioni genitoriali”. nità (in totale sono 3145, dei quaParole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran- La sanità privilegia gli li 1573 in comunità, la maggior de coraggio, facendosi paladina di interventi di diagnosi parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle seun mondo ai margini che solo nel e cura, riducendo gnalazioni all’autorità giudiziaria momento della disgrazia o dello la presa in carico “che hanno determinato, di fatto scandalo conquista le prime pagine terapeutica – ha puntualizzato il Tutore -l’indei quotidiani nazionali. Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la loro formazione e realizzazione futura. “Non intervenire in modo appropriato nel supporto per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infine, Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adoleben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento sicurezza, salute, benessere sociale”. La società che cambia necessita di visioni politiche dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortunae scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affido” – ha sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno istituzioni e rete dei servizi.

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A fianco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto

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Il Veneto in primo piano 11 23 Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss

“Lacunosa l’intera rete dei servizi”

Sono sempre di più le separazioni conflittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica di Germana urbani

E

proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente negativo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi appare lacunosa, “insufficiente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – secondo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiederebbe più attenzione e reti di protezione più efficaci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima

l’Appello

regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della figura unica del Garante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consigliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risorse per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’incontro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’ufficio non ha ancora

ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’ufficio, già ridotta al minimo, è del tutto insufficiente per occuparsi anche della popolazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’ufficio del Garante continua a dipendere dalla Giunta regionale, mentre le altre figure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo democratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.

le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli

“lA regione mAntengA le cure riAbilitAtive dei mAlAti di pArkinson”

I

malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a finanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fisiatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e difficoltà di movimento causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente

dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spiegato – ritengono insufficienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richiamano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affiancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più

a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fisica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fisiatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sarebbe più necessaria ed efficace.

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24 Il Veneto in primo piano 12 Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre

Expo Venice punta su acqua e cibo Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500

di Alessandro Abbadir

A

cquae è questo il nome del padiglione veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico e scientifico di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tutti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fino alle infinite varianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Libertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre strutture più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento

dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualificazione e senza ulteriore sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Porto Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega

Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualificare un territorio nel tempo da sempre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno

eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di moderna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i decenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositrici (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fissata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà ufficialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere

e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifiche, delle depurazioni e, più in generale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedicato alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifici dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla finanza. E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fiumi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfici di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l’immagine tridimensionale dell’acqua che sembra

cadere a cascata dal cielo. Il progetto è stato messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare collegamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’afflusso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fioriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, attività esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la realizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.

A NOVEMbRE AllA fIERA DI PADOVA ARRIVA SGulP PER EDuCARE Al bIOlOGICO

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l connubio tra cibo e natura insegnato ai bambini. E’ questo il senso di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si tratta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infantile, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mondo del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludiche, ricreative e di socializzazione. Per coinvolgere di più le associazioni e le cooperative del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-

ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo efficace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazioni legate all’infanzia che su questi temi hanno esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscontro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i figli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet


Il Veneto in primo piano 25 Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione

Eterologa, in Veneto si parte a ottobre Le Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa” di Ornella Jovane

“Q

uesta è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desiderano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”. Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scorso 4 settembre, delle linee guida per l’erogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa. Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha recepito per partire subito nei 36 centri veneti

FOCUS

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Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto accreditati dove si pratica già l’omologa. “In Veneto - ha quindi annunciato Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”. A metà settembre i direttori generali

delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che dovrebbe ufficializzare il costo della compartecipazione”. “Saranno applicate - ha detto il Governatore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no

all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”. “Per simmetria giuridica con la feconda-

zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordinatore degli assessori colleghi italiani - l’eterologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’interno del Fondo Sanitario Nazionale”. “Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osservato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello internazionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”. Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia dovrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.

Parola di specialista. Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato

le delicate questioni del cuore e dell’anima nelle coppie che decidono di avere un figlio con la fecondazione eterologa

merge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha recepito le linee guida sulla fecondazione eterologa. “In Veneto - ha detto il Governatore Luca Zaia - forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”. L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione. “Il primo punto da prendere in considerazione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecondazione eterologa per avere un figlio” spiega

lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato facendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un percorso di procreazione medicalmente assistita”. “Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diversi modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità transitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”. “Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva

lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”. “Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sempre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”. “L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le convinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a momenti di paura e disagio”. C’è un altro punto cruciale con il quale i

genitori che ricorrono alla fecondazione eterologa si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come? “La paura più ricorrente dei genitori - spiega lo psicoterapeuta - è che la verità possa riflettersi negativamente e quindi compromettere il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportuno dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il compito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia

Lino Busato ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esistenza. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”. “Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a prescindere da come lo si diventa”. O.J.


26 Voci da palazzo Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo

La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio” “Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”

Lucio Tiozzo

di Germana Urbani

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marzo i veneti tornano alle urne per votare la Dove ha fallito davvero Zaia? nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del “Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole Pd al lavoro del presidente Zaia? invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire “Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli cittadini se ricordavano un provvedimento importante permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon- avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in- centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti. dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’auin cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi cambiamento per la nostra regione non ci sono stati. del referendum indipendentista, bocciato dal governo Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, perché palesemente incostituzionale come avevamo ha gestito la coda degli interventi messi in campo da denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva preGalan. E’ stato un commentatore capace di interveni- vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni sull’autonomia differenziata”. provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con grandi temi della trasformazione della nostra regione”. qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose. Il Consiglio regionale ha lavorato meglio? Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro“C’è stato un discreto lavoro tagonisti della tangentopoli del su alcuni temi che reputo impor- “I veneti questa Mose ma anche il Pd non ci ha tanti e dove il Pd ha giocato la volta con il loro voto fatto una bella figura. sua parte all’interno del Consiglio dovrebbero “I reati sono reati, e vanno Regionale. Usciamo con l’approva- scegliere di dare perseguiti in qualsiasi caso. E neszione di una nuova legge elettorale una svolta” suno si deve nascondere dietro ime uno Statuto equilibrato e frutto munità di sorta. Attenzione però. di una mediazione politica importante tra le forze di Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicudella Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è darsi uno statuto. uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so- complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito alla gestione del potere del centro destra e del preceil Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan. prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di Ma queste vicende ci pongono il tema sempre strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi. più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futuImportantissima e sempre varata dal Consiglio, ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta- governa che per chi resta all’opposizione prevale una zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, logica consociativa che può produrre anche i risultati che un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a abbiamo visto”. mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila società sta, dunque, nel cambiamento. posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale “Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem- Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di comparto turistico”. centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-

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sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con- sono cresciute da sole a livello internazionale ma adesfermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La che aveva prima. sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da della qualità per essere più competitive sul piano interZaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati- nazionale”. vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie Fatto il programma vi serve un leader. Lo scead un emendamento presentato dal Pd) era passata la glierete nel Pd o ancora fuori… linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per “Il prossimo candidato Presidente dev’essere del tre anni”. Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con- lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione quistare i veneti? di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire “Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbandoagli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e politico da realizzare”. strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci Primarie sì o primarie no? sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale “Sono per fare le primarie se servono. Non sempre assessore, interessato solamente a tutti i costi. Se ci fosse un candi“Zaia è stato il presidente dato condiviso a tutti i livelli, frutto agli ospedali di Verona. Secondo: Organizzazione, va- delle polemiche con Roma, di una partecipazione di tutti gli lorizzazione e tutela del territorio. invece dovrebbe organi dirigenti e lo avessimo già Le emergenze e i danni cau- cercare di dialogare subito, oggi, si partirebbe. Con le sati dai fenomeni atmosferici sono col potere centrale” primarie regaliamo tre mesi a Zaia i frutti della massiccia cementifisui giornali che sarebbe l’unico cancazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di didato in campo che parla ai veneti”. suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente! misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già “Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi- è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di glio. popolarità molto alto”. Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo fatte e la Moretti è il candidato in pectore. e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la “Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon- sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già nessi. conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una donRipensando la logistica potremmo diventare una na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e rappresentanza femminile in Regione, magari con una persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia occupazionale importante. preferenza di genere, non sarebbe male come candidato Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie, presidente”.


Voci da palazzo 27 15 Gioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico

Meno tasse ai locali che non mettono le slot

Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate di Germana urbani

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l gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affidandosi alla fortuna cattura, paradossalmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fine mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adeguate alle vittime. Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse iniziative legislative: una a firma del Pd, primo firmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristiano Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infine una di Italia dei Valori, primo firmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuovo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi principali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines

e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regionale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il testo in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari. Oltre ad incentivi e disincentivi fiscali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifici pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il progetto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-

ge in discussione prevede un piano triennale regionale per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, istituisce l’Osservatorio regionale, un numero verde e un indirizzo di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, disegna un rapporto di collaborazione organica tra Comuni, Ulss e associazioni del terzo settore sia sul fronte della prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabilitazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. In rappresentanza di circa 800 concessionari attivi nel territorio nazionale, la Federazione Sistema Gioco Italia, che realizza 17 mld di euro di fatturato annuo (di cui 8 vanno allo Stato), si è dichiarata sostanzialmente d’accordo con la proposta di legge in discussione in Veneto in tema di contrasto al gioco d’azzardo illegale e di prevenzione delle ludopatie. I gestori di sale gioco e punti scommessa sono invece critici sul limite dei 300 metri di distanza dai luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto ha creato un effetto boomerang, facilitando i giochi clandestini – hanno osservato i rappresentanti della Federazione confindustriale - Nel 2013 a fronte di 7300 punti legali di scommessa si calcolano siano attivi circa 7 mila punti illegali, privi di ogni controllo, nei quali secondo

la Guardia di Finanza vengano giocati ‘in nero’ almeno 23 miliardi l’anno. Piemonte ed Emilia Romagna hanno infatti rinunciato ad introdurre la distanza ‘minima’ nelle rispettive leggi regionali”. L’eventuale introduzione della distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili – calcola la Federazione Sistema gioco – provocherebbe la chiusura del 75 per cento delle sale gioco attualmente in attività. Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate nel 2013 tra videopocker e slot machines, Gratta e vinci e schedine del lotto e dell’Enalotto. E’ inoltre la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, nell’industria di produzione di slot machines e software per scommesse.

L’opinione

Padiglione

leonardo Padrin (fI)

gioco d’AzzArdo, Attenzione sullA regolA dellA distAnzA minimA

con il patrocinio di

“L

a commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verificare gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verificare con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”. Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova

“sÌ A migliore sAnitÀ, no Alle polemiche”

“S

ul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni definitive e affidabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffidenze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifica”. Per questo, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più significativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualificare la sanità attraverso il nuovo ospedale significa soprattutto progettare risposte migliori, più efficaci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.

Novità 2014: ingressi gratuiti in collaborazione con Lunedì: tutti i visitatori della provincia di Venezia Mercoledì: speciale DONNE ingresso gratis

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16 Cultura veneta 28 Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque

La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny

teAtro e musei unA convenzione per lA culturA

Sui tre piani dell’edificio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti da collezioni private e musei internazionali di Alessandro Abbadir

U

n tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la figura e il mito di Luisa Casati Stampa, la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di simbolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore

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Ritratti e fotografie dell’esposizione

Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affiancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio maiolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi

la sezione fotografica ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.

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eatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attività autunnale con una nuova convenzione, a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le biglietterie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla tariffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivolgendosi al pubblico degli spettatori e dei visitatori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il teatro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali. A.A.

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Villa Momi’s

ristorante·pizzeria

BEAUTIFUL DAY Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricor-renza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati. Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare

Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.

siamo presenti su www.villamomis.it

Cavarzere (VE) Loc.Santa Maria 3B Tel. 0426 53538 chiuso il lunedì


30 Cultura veneta

Cultura veneta 17

Cinema Il terzo lungometraggio di Antonioni

“La signora senza camelie” in una Venezia sospesa tra sogno e illusione Venezia è rappresentata come un mondo parallelo tra verità (la vita della protagonista Clara) e la finzione del Cinema di Massimiliano Granato

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enezia come sogno, come possibile punto di arrivo ma anche in questo caso come illusione. Il terzo lungometraggio di Antonioni (pochissimo tempo dopo “I Vinti“) racconta, come fa Luchino Visconti nel suo “Bellissima“ (1951), di come il cinema possa essere una macchina che attiri i sogni ma che anche sia lesta nello spegnerli e inghiottire la persona, a distruggerla. E’ forse l’Antonioni più efficace, più affascinante, che è in bianco e nero ed in debito sia della lezione neorealistica, sia del melodramma vero e proprio: è un’opera più vicina a quella di esordio e il cerchio si chiude se si pensa che vi si trova ancora Lucia Bosè. Il mondo della celluloide è passionale ma è anche e soprattutto artefatto: Clara si muove non solo in mezzo a fondali finti, ma

anche in situazioni finte e costruite. Questi atteggiamenti sono chiari fin dall’inizio, quando vediamo lei passeggiare al cinema Fiamma dove proiettano il suo ultimo film. Così com’è il cinema che attornia la protagonista, così è lei nella realtà: i dialoghi tra lei e il marito sembrano il pro-

Il film racconta di come il cinema possa essere una macchina che attira i sogni ma anche è lesta a spegnerli sieguo di un film che sta girando. Antonioni sente questa progressiva mercificazione della macchina cinema e lo analizza, interrogandosi sulla sua funzione e sul suo fine. In questo caso il Veneto è rappresenta-

to da Venezia che è protagonista di un montaggio parallelo tra verità (la vita stessa di Clara) e la finzione del Cinema: si alternano quindi le reazioni del pubblico al fallimentare “Giovanna D’Arco“ e le reazioni della stessa protagonista, che diserta la prima del film. Abbiamo quindi una Venezia che dapprima illude con la sua confezione sontuosa come si confà ad un festival, ma anche una Venezia che sa essere crudele e distruggere i sogni di una giovane che si trova a tornare al punto di partenza: vive una sconfitta dopo aver tentato la scalata al successo. A questo proposito Antonioni sembra volerci dire che “è così il mondo dello spettacolo: bello ma anche crudele“. La ventiduenne Lucia Bosè incarna ottimamente il ruolo dell’attrice e, come detto, è alla seconda partecipazione per Antonioni

dopo la pellicola d’esordio del regista ferrarese “Cronaca di un amore“, datata 1950. Nel cast anche il veterano Andrea Checchi nel ruolo del marito di Clara e Gino Cervi nel ruolo del produttore.

Al film partecipano anche due veneziani: Pier Maria Pasinetti, che collabora alla sceneggiatura, ed Enzio Serafin alla fotografia.


14 Sì,viaggiare

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FRIULI VENEZIA GIULIA

Carnia, scrigno di sorprese UNA REGIONE APPARTATA FIERA DELLE SUE TRADIZIONI E DELLA SUA NATURA INCONTAMINATA OGNI BORGO RIVELA UN PICCOLO TESORO: SUTRIO LE SUE MAGIE DI LEGNO PESARIIS I SUOI GRANDI OROLOGI TOLMEZZO E PAULARO LA LORO STORIA LEGATA AI TESSUTI SAURIS IL PROSCIUTTO E IL CARNEVALE TIMAU DI PALUZZA I SUOI ITINERARI LEGATI ALLA GRANDE GUERRA DAI CJARSONS AL FRICO, AGLI ALBERGHI DIFFUSI

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enato Gortani e la sua famiglia salgono in malga a primavera inoltrata e tornano a Palmanova solo in autunno. Praticano ancora la transumanza, anche se oggi l’andar per tratturi di dannunziana memoria è un rito sostituito per necessità da un più comodo trasporto del bestiame con moderni autotreni. Le mucche di razza bruna alpina dei Gortani pascolano sui prati del Monte Zoncolan, il nuovo tempio del ciclismo nazionale, più volte Cima Coppi del Giro d’Italia grazie alle sue pendenze da brivido. I Gortani gestiscono Malga Pozof, ci lavorano anche i figli con titolo di studio in tasca ben felici però di portare avanti l’attività di famiglia. Producono burro e formaggi genuini, amano fare le cose per bene. Sono entrati anche nel mondo Slow Food perchè ne condividono i principi etici. Gli stessi con cui gestiscono il piccolo agriturismo ricavato nella malga. E’ grazie a gente come questa famiglia di Palmanova che la montagna della Carnia si mantiene viva e continua ad alimentare una piccola economia. L’esempio di Malga Pozof è emblematico dello spirito di questa regione appartata, ma dolce e accogliente come poche. Dove la natura sa esprimersi senza contaminazioni. E dove sopravvivono tradizioni dalle radici antiche. “Perchè la Carnia ne va fiera e ne è anche gelosa custode” dice Massimo Peresson, presidente di Carnia Welcome “questa terra sa essere anche ribelle e manifestare uno spirito anarchico. Durante il periodo fascista molti oppositori di qua per i loro ideali di libertà furono inviati al confino a Ponza”. E allo stesso tempo alla fine della guerra furono accolti bene anche i cosacchi anticomunisti in fuga

NELL’IMMAGINE GRANDE SUTRIO E LA VALLATA CHE FA DA CORNICE AL BORGO. SOTTO: MALGA POZOF SULLO ZONCOLAN. IN ALTO A DESTRA TRINCEE SUL PAL PICCOLO. NEL FOCUS: I CJARSONS E UNA DELLE CASE DELL’ALBERGO DIFFUSO DI OVARO. SOTTO, DA SINISTRA: MASCHERE DEL CARNEVALE DI SAURIS, PRATO FIORITO VICINO A RAVASCLETTO, IL GIRO D’ITALIA SUL MONTE ZONCOLAN, JACOPO LINUSSIO E UNO SCORCIO DI PESARIIS, IL PAESE DEGLI OROLOGI

dalla Russia, tanto che quando se ne andarono in Austria lasciarono per riconoscenza ai carnici tutto il loro tesoro. Quello utilizzato per edificare in loro ricordo la chiesa di Timau. La Carnia è un piccolo mondo a sè stante, fiera della propria diversità. Nei secoli scorsi, in tempi di vacche magre, erano tanti i carnici che per sbarcare il lunario facevano i “cramars”: i venditori ambulanti. Partivano a piedi con le loro cassette e le loro gerle sulle spalle per andare a vendere in Austria o addirittura in Boemia i tessuti fatti in casa e altri generi di mercanzia. Ma c’era anche qualche zona ricca: Paularo, e pure Tolmezzo. Tutto ciò grazie a Jacopo Linussio. Dopo un periodo di apprendistato a Villaco, in Austria, decise di mettersi in proprio e nel 1717 creò un opificio a Moggio. Successivamente tra il 1738 e il 1741 aprì una fabbrica a Tolmezzo. Linussio, grazie alle sue doti, riuscì a legare la grande industria all’artigianato domestico, fino ad avere più di 1200 telai sparsi nei vari centri abitativi della regione che lavoravano per lui. Egli ottenne dalla Repubblica di Venezia numerosi privilegi e le sue stoffe erano famose in tutta Europa, in America e in Asia. Dopo la sua morte la fabbrica conobbe alterne vicende, sino al fallimento nel 1815. Della sua epopea rimangono testimonianze nel Museo carnico delle

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a gastronomia è senza dubbio uno dei must del turismo in Carnia. La regione, come poche altre, ha saputo difendere le proprie tradizioni culinarie. Alcune di origine ancestrale. Ristoranti, trattorie, agriturismi e “frasche” propongono con orgoglio il meglio di questa cultura materiale. Il piatto simbolo è costituito dai cjarsons, mezzelune fatte di pasta di patate, ripiene di vari ingredienti poveri, fra cui alcune spezie come la cannella. C’è pure una variante alle erbette. E poi c’è il frico, a base di formaggio di malga, sia nella versione “cestino di formaggio fritto”, che preparato con le patate. E poi ci sono i radicchietti di montagna, il prosciutto di Sauris e altre prelibatezze. Per l’ospitalità una delle formule più originali è costituita dagli alberghi diffusi. Ce ne sono a Ovaro, a Sauris, a Comeglians e a Sutrio. Si tratta di vecchie case recuperate per l’ospitalità. Alcune sono esempi di architettura carnica tradizionale, costruite con il legno e con la pietra.

arti popolari di Tolmezzo. A Paularo rimangono i palazzi signorili a più piani costruiti dalle famiglie che godettero di questa ricchezza. Ogni paese in Carnia ha una propria tradizione. Sutrio ad esempio ha costruito la sua fama sul legno. Lungo le vie del borgo si trovano sculture realizzate dagli artigiani del posto e a settembre il paese si anima con la manifestazione “Magia del legno”, a cui aderiscono sultori provenienti da ogni dove che operano “open air”. Una testimonianza dell’amore e della maestria dei maestri intagliatori di Sutrio viene anche dal presepe animato di Teno, uno dei più grandi del mondo. Lo ha costruito in trent’anni di lavoro Gaudenzio Straulino. La vicina Ravascletto, sede di partenza delle attività sciistiche sul Monte Zoncolan, deve la sua fama ad una manifestazione dedicata alle erbette. Mentre Pesariis, pittoresco borgo della Val Pesarina, è famosa per i suoi orologi. Macchine del tempo piccole e grandi, meridiane e carillon, sono diventati oggetti di arredo e urbano e abbelliscono molti angoli del borgo, vie e piazzette. Imperdibile la visita al museo dedicato agli orologi che rircordano come in questo paese, frazione di Prato Carnico, siano nati i Fratelli Solari, quelli dell’omonima ditta che ancora oggi opera nel settore, costruendo

i grandi orologi e i tabelloni digitali degli aeroporti. Sauris, che è raggiungibile solo attraverso una rete stradale realizzata fra le montragne, deve la sua notorietà alla sua singolare cultura: in paese si parla tutt’oggi una lingua vetero tedesca, un dialetto di origine bavarese. Mantenutosi vivo per le poche contaminazioni linguistiche subite dalla popolazione locale, rimasta a lungo isolata dal resto della Carnia. Sauris è famosa per i suoi prosciutti crudi stagionati e affumicati e per la sua birra artigianale. Vi si tiene anche uno dei più belli carnevali dell’arco alpino, con maschere di legno intagliate che, indossate dai giovani del paese, sfilano fra le case del borgo, bussando alle porte delle case e sostando nelle osterie, prima di dare vita al grande falò che viene allestito in una radura nel bosco. Oggi, nel centenario della Grande Guerra, tornano d’attualità anche i percorsi realizzati sul fronte di Monte Croce Carnico, ai piedi del Pal Piccolo e del Pal Grande, dove fra gli altri con la divisa dell’impero austroungarico combattè anche il padre di Papa Wojtyla (memorabile il volo in elicottero del pontefice sui luoghi dove il genitore visse la dura realtà della trincea). Restaurati, questi itinerari di guerra, congiuntamente da italiani e austriaci. Un appassionato locale, Lindo Hufer, ha

dedicato la sua vita alla raccolta di reperti, creando il Museo della Grande Guerra di Timau di Paluzza. A Paluzza stessa ha vissuta l’unica donna insignita di medaglia d’oro al valor militare: Maria Plozner Mentil, portatrice carnica. Diede la vita per rifornire le truppe al fronte. Insomma, ci sono tanti buoni motivi per visitare la Carnia. Una regione apparentemente aspra, sempre pronta però ad aprirsi e a mostrare i suoi tesori a quanti si accostano alla sua scoperta con interesse vero. Regione dove la natura per fortuna è stata preservata integra e dove ancora si può trovare un turismo a misura d’uomo. www. carnia.it mail: info@carniawelcome.it Tel. 0433 466220.


40 Concerti e non solo 32

mille e ancora mille...

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pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto Padova

un inverno di concerti Counting Crows 22 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Fabi Silvestri Gazzè Tour 2014 22 novembre 2014 PalaFabris Padova Cesare Cremonini 27 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova

eventi

Glenn Miller Orchestra 13 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Umberto Tozzi 20 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Balletto di Mosca “La Classique” in “Lo Schiaccianoci” 26 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Gran Concerto di Natale 27 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova

Raf 29 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Circo de Los Horrores 7, 6, dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

il gAlA’ lirico 2014

Piove di Sacco

lAke FestivAl dAl 12 Al 14 settembre

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l Lake Festival 2014 è la prima edizione di un evento che in realtà inaugura quella che sarà una fitta programmazione musicale live. Il Festival e tutte le altre iniziative si terranno nella nuovissima location “La Corte al Lago” a Piove di Sacco. “La Corte al Lago” si compone di un locale dalla capienza di circa 300 persone ed un parco di circa 17000 mq. Il Lake Festival propone una line up di tutto rilievo: 12/9 REZOPHONIC + Cinema Bianchini 13/9 EX LIVE GIANCARLO ONORATO E CRISTIANO GODANO (cantante Marlene Kuntz) + Facciascura 14/9 YAVANNA + LUPO (ROMINA SALVADORI) + Out of Time L’intento della Direzione Artistica e di tutto lo staff della Corte al Lago è quello di offrire finalmente al pubblico un polo sicuro e qualitativamente elevato per la musica live e per le iniziative culturali in genere.

l’operA È… lA grAnde bellezzA All’ArenA di veronA Le star del Bel Canto mondiale Il tenore José Cura Il soprano Maria Guleghina Il baritono Carlo Guelfi Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini Massimo Zanetti, direttore Presenta Michele Mirabella Regia Enrico Stinchelli Coro Teatro Regio di Parma – Maestro Salvo Sgrò Coro Università degli Studi di Perugia – Maestri Franco Andreucci e Marta Alunni Pini Coro Università di Parma e Reggio Emilia – Maestro Antonella Coppi Corpo di Ballo Modulo Factory – Coreografie Modulo Project

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e più famose e melodiche arie dell’Opera verranno interpretate da tre grandi star internazionali del Bel Canto all’apice della loro carriera mondiale in un contesto architettonico mozzafiato restituito ai fasti dell’antico splendore e al contempo esaltato dalle più innovative tecnologie: le luci e le proiezioni della Mav – Mad About Video, giochi prospettici per garantire sempre, a tutti gli spettatori, una visione a 360° dell’azione scenica, un palco contemporaneo ma perfettamente inserito nel contesto antico. Anche i momenti più legati alla tradizionale grandiosità dell’Opera in Arena, come le grandi masse sceniche, avranno soluzioni di grande impatto e grande scioltezza: lo spettatore verrà sorpreso da un intero reggimento di Carabinieri a Cavallo, ma in modo nuovo, inatteso. La novità assoluta de L’Opera è la Grande Bellezza nasce dal vulcanico Enrico Stinchelli, star assoluta tra i melomani italiani. Enrico Stinchelli ha deciso di fare il grande passo e affrontare con l’amico produttore Massimo Cappelli, il tempio popolare della lirica: l’Arena. Ma ovviamente, dopo tanti anni trascorsi ai microfoni e sui palchi, non sarà certo con uno spettacolo prevedibile...

sguArdo A nordest pAtti smith “the (pAtti) smiths” venerdÌ 5 dicembre 2014, ore 21:00 udine, teAtro nuovo giovAnni dA udine

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on l’estate concertistica quasi terminata si iniziano a delineare già quelli che saranno alcuni degli spettacoli più importanti della stagione autunnale e invernale. Il 2014 - 2015 vede in questo senso rinsaldata la sinergia fra Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Azalea Promotion, che ufficializzano oggi un primo grande evento musicale con protagonista un grande nome della scena musicale internazionale. Sarà la sacerdotessa del rock PATTI SMITH a salire sul palco del Teatrone il prossimo venerdì 5 dicembre per lo spettacolo organizzato dallo stesso Teatro e Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Udine e inserito nel pacchetto “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFVG. Dopo il successo della stagione concertistica

la nuova programmazione riparte da un nome simbolo, PATTI SMITH. La sacerdotessa del rock è pronta a tornare a grande richiesta in Italia con un nuovo spettacolo e tour che vedrà a Udine l’unica data in Friuli Venezia Giulia, a 4 anni dall’ultima emozionante esibizione al Grado Festival Ospiti d’Autore. “THE (PATTI) SMITHS”, questo il titolo del nuovo tour, che vedrà per la prima volta sul palco insieme, in un live acustico, la famiglia Smith al gran completo: Patti, i figli Jesse Paris e Jackson, oltre al fidato Tony Shanahan. Uno spettacolo che si annuncia già come uno dei più attesi della stagione, che vedrà in scaletta tutti i più grandi classici dell’artista newyorkese, eseguiti quindi in un’inedita formazione a quattro. Erano gli anni ‘60 quando la

giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferì nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, fino al contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”. Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (di Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica. Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine Patti Smith sarà protagonista di un concerto acustico, che stupirà i suoi affezionati fans.

“50 Anni di rock”, lA pAssione di grAziAno edi corAzzA diventA un libro di 700 pAgine

E

’ in libreria da pochi giorni “50 anni di rock! 1964/2014” il nuovo libro di Graziano Edi Corazza. Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage). Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock. Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza, è nelle librerie italiane dal..., che corrisponde ad una data importantissima per il rock! La spiegazione sta nel libro... Graziano Edi elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock. Quello che ha voluto scrivere è in effetti il Libro del Rock e dei Vari Stili del Rock (blues rock, country rock, soul rock, funky rock, folk rock, rock acido, rock psichedelico, rock romantico, rock progressivo, hard rock, heavy metal,

reggae, punk, new wave, grunge, jazz rock, jazz elettrico, rock sperimentale, rock indie, rock alternativo, rap metal, eccetera) nel modo più dettagliato possibile. Dice Edi: “In 50 anni di rock ho poi cercato di scegliere, credo, il meglio dei Dischi del Rock. Li ho recensiti facendo attenzione anche alla particolarità di un LP quando ha determinato un nuovo genere musicale. Ho voluto classificare i LP’s dal 1964 al 2014, catalogando o citando i dischi più belli e quelli fondamentali trattando diffusamente gli anni 60’, 70’ 80’, 90’, ecc. In effetti ogni disco viene presentato nel libro con la copertina; il titolo del disco; il nome del gruppo e/o artista, e/o entrambi; l’anno di uscita; la casa discografica; i titoli delle songs; il voto; il nome dei musicisti della band e/o dell’artista e gli strumenti suonati; gli ospiti (se ci sono) che hanno suonato nel disco e gli strumenti suonati; una breve introduzione del disco e della band e/o artista; la recensione: song per song del disco; la conclusione-recensione.

Ci sono inoltre dichiarazioni di chi il Rock lo ha inventato”. All’uscita del libro sono già numerosi i giornali che lo hanno recensito. “Cinquant’anni di storia del rock, visti con gli occhi di un appassionato nel vero senso della parola, dato che ascoltare 15mila dischi ed assistere a 1200 concerti denota una passione non comune per questo tipo di musica.” “Mai nessuno aveva recensito un lavoro di così ampio respiro, e che questo primato spetti a Graziano Edi Corazza, un veneziano, crea un ulteriore valore aggiunto.” “Un lavoro che riassume, ma dettagliatamente 50 anni di rock fatti da uno che chiaramente (lo si capisce sfogliando le 700 pagine) lo conosce bene.” Queste sono alcune delle frasi estrapolate dalle varie recensioni e commenti. Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera. Ora Graziano è in giro per librerie, radio e tv.


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L’Editoriale

Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente di Francesco Noce*

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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione L’importanza dello screening nella prevenzione oncologica Continua a pag. 35

La carie c’è o no? Diagnocam la nuova luce per scoprirlo Continua a pag. 35

’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’ indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle persone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro professione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di comportamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui. Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giuramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

I sintomi del Disturbo Depressivo Maggiore Continua a pag. 36

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L’Editoriale Segue da pag.

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Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente

di Francesco Noce* E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


volta avvenuta l’integrazione si procederà con la presa dell’impronta per costruire la protesi definitiva che potrà essere fatta con diversi materiali, metallo ceramica, zirconia, resina, composito.Di seguito sono riportate le foto con i rispettivi materiali, la prima a dx metallo ceramica, sotto a dx zirconia, la prima a sx resina, sotto a sx composito. Tutte queste protesi sono ben tollerate dai pazienti e se ben fatte hanno una durata che va molto

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co è vantaggioso, con una modesta spesa, in particolare per la protesi avvitata su 4 impianti, il paziente si assicura una riabilitazione funzionale, estetica e duratura. E’ sempre comunque indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno, non si può infatti proporre estrazioni di tutti gli elementi dentali naturali per sostituirli con degli impianti, a meno che non

singolo caso. Per quanto riguarda la protesi avvitata su sei impianti valgono le stesse regole di valutazione, bisogna dire che è un po’ più costosa della prima visto che ci sono due impianti in più, e proprio per questo diventa anche più sicura e stabile . consiglio vivamente, visto che la differenza di prezzo non sarà abissale, di optare per questo tipo di protesi, naturalmente se l’equipe medica ve ne darà indicazione.

tel: 041.405006 Fax: 041.55091055 info@salusduepuntozero.it direttore Sanitario: dott. Ferrari Ruffino Salvatore aut. San Nr. 85 del 21.05.2013

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l’importanza dello screening il punto sull’ipertensione arteriosa l’ecografia 3d e 4d nella prevenzione oncologica

La cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico Uno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come percancro diagnosidella e valutazioni della cura della più adatta al paziente il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare Il cervice uterina, mamella, e del colon-retto

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Permettono inoltre, in ambito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine. La quarta dimensione dell’ecografia in 3D è rappresentata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si definiscono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi possibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografia permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente influenzato dall’ecografia e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografia tridimensionale Dott. Francesco Sacco e quadrimensionale.

stinato a crescere ulteriormente a seguito Nello specifico si tratta di una di vari fattori tra i quali l’aumento della vita procedura che permette, attraoncologico si intende mediaere screening la riduzione della mortalità infan-un in- mori che colpiscono la popolazione italiana e se anni ogni tre anni. verso l’uso di ultrasuoni, di rileLa mammografia, periniluntumore della mam- il Sanita’ Pubblica cheguida consiste vengono diagnosticati in fase precoce possono tile intervento vari paesidi del mondo. Le linee vare secondo momento nelle donne fra l’elaborazioi 50 ed i in un percorso organizzato di diagnosi pre- essere trattati adeguatamente e tempestiva- mella, viene eseguitovolume nord-americane ed europee raccomandano attraverso mente aumentando così in maniera tangibile 69-74 anni una voltaneogni duepiani annibidimensionali. . coce rivoltola ad popolazione asintomatica di ridurre P.A.una al di sotto dei valori di di più L’esame delle feci, per laviene ricercaeffettuato del sangue che aderisce volontariamente, conambiziol’obbiettivo la percentuale di guarigione. 140\90 mmhg con obiettivi più L’esame attraGrazie a questi screening ed alla sensibiliz- occulto (SO), per ilverso tumore colon-retto di individuare nei il tumore, presente, si(<130\80) pazientisediabetici ed inin fase delledelsonde esterne siche zazione della popolazione per merito anche del esegue nella popolazione di ambo sessi di età iniziale,cono i insuffi suoi precursori. quelli cienza renale cronica. Il permettono di iacquisire prima lavoro cazione dei Medici di Medicina degli cazioni tra i idella 50 ed i 69 anni. Tale procedimento garantito e quantifi cazioneGenerale, di quelle modifi Cardiologo oggi ha comeèaiuto efficacegratuitaper far diagnoe di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scomoperatori dei Distretti Sanitari, delle AssociazioIl tumore del colon-retto la tre seconda cau-spazio, attraverso un processo cosi’ pure arteriosa l’eventuale diagnopressione arteriosa in senso temporale, è possibile simente di ipertensione unopercorso strumento importante ponendoloènei piani dello ni e degli organi di informazione, in Italiae vensa dicriteri morte per tumori sia peril gli uomini che ed evidenzia la superficie sticosi echiama: terapeutico successivoAmbulatoriale in tutte le sue l’applicazione di una prevenzione più corretti che Monitoraggio della presche prende nome di rendering allopossiamo stato iniziale 3.500-4000 donne e, lo screening è dimostrato fasi. arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’usogono di cura; oggi quindi definire che la per curale delsione di individuati fetale, le sistrutture ossee oinla vascolarizzazione di alcuni di tumoredeve al collo dell’utero, grado di ridurre la mortalità per tale neoplasia La esame diagnosi precocela èpossibilità una delledi modalità la pressione essere fatta in 36.000 modo cronoterapico. questo abbiamo far diagnosi nuovi nei casi organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sadi prevenzione che ha lo arteriosa scopo di individuare le sedilatumore del seno e di 40.000 circa di tumore del 25%. soggetti di ipertensione e di verificare rebbero altrimenti visibili con la sola ecografia tradizionale. del colon-retto. Gli screening oncologici rappresentano3Dpermalattiedia nelle sue fasisulla iniziali grazie agli terapia copertura pressione per esami 24.h. AttualOltre all’elaborazione che scatta una foto tridimensiodott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo investimento la salute clinici consigliati per età e sesso. mente quindi è importante conoscere la cronobiologia Il Pap test , che prende il nome dal me- tanto, un complessonale del feto, èperinoltre possibile osservare il nascituro in con specializzazione in Cardiologia una diagnosi molti anni sonodeterminando attivi programmi dellaDa pressione arteriosa in tal dimododico la greco-americano Georgios Papanicolau è ed hanno come risultato 4D ottenendo quindi precoce l’effetto del movimento all’interno del Medica Porto Viro s.n.c. prevenzione organizzati ad dalleogni Regioni e dai Coun esame semplice, non doloroso che consiste e di conseguenza unagrembo riduzione della mortalità. terapia più appropriata soggetto. Il corretto nel tempo, come avviene per i video. Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c. Piazza 154 dott. diFrancesco Occorre, pertanto, che l’autorità Politicache permettono muni in tutta Italiaalla checura tramite lettere, invitano nel prelevare unaRepubblica, piccola quantità di materiale approccio quindi dell’ipertensione non può Si tratta di strumenti andare ad Sacco -Medico Chirurgo CorsoeRisorgimento Porto Viro Specialista in Ostetricia ginecologia 154 i programmi di screening i cittadini ad aderire effettuare il test. conoscere presente45014 nel collo dell’utero che(Ro) verrà poi ana- Regionale individui osservare non avvalersi di talepertest ove è possibile in modo più puntuale e con maggior precisione 45014 Porto Viro (Ro) F. Borromini, come sistema di programmazione, intervento Il cancrodeidella cervice uterina, della identifi mam- cando lizzato in0426/321070 laboratorio. l’ampiezza valori pressori circadiani le malformazioni venute alla luce conVia l’ecografi a bidimen- 11 - Mira (Ve) tel: 0426 32 10 70 medica@gruppomas.com tel. 041 421836 - frasamed@libero.it mella, e del i tre principali la terapia ad colon-retto hoc in ognisono soggetto. Cosi contul’identifi- Viene eseguito nelle donne tra i 25 ed i 64 e valutazione della realtà sionale.sanitaria.

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le nuove frontiere senologia Quanto conta della l’(in)fedeltà?

Le visite di controllo sonodiimportantissime: un 25% di Galimberti: “La fedeltà, per sé, non è un valore. donne sviluppano in epoca pre-menopausale. Il valore è l’amoreneoplasie ad essa collegato” Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni l rientro dopo il periodo estivo comporta E non è raro che una delle ragioni

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sempre momenti di disorientamento. principali riguardi l’ultima opzione, ossia un l dottor Francesco Pellegrini,tuttispe-molto: si occupa di tumori mammari benigni, Dall’estate ci aspettiamo tradimento svolto a favore della coppia. E’ cialista in chirurgia toracica con maligni, e delle linfoadenopatie. spensieratezza, legami, amicizie, gioco, dicome se, l’azione infedele, non sia altro che perfezionamento senologia, In collaborazione con la dottoressa vertimento e perché no, insesso. Ed è proprio in un tentativo estremo e “violento” di esprivisita presso 5 poliambulatori tra le Olivia Capozzi, specialista chirurgia questa stagione calda, in un clima di maggiomere un messaggio di disagio cheinper troppo Provincie Ferrarache e Rovigo. esegue circa 100 re senso didilibertà molte coppie entrano tempoplastica, è rimasto inascoltato o noninterventi/ compreso. “L’attività diagnostica contempla anno tra radicali, in crisi e s’interrogano su quale sia il reale Certamente nella conservativi, costruzione ricostrutdel traDott. Alessia oltre alle visite senologiche, anche tivi e chirurgia radioguidata per l’aporconfine fra fedeltà, infedeltà e tradimento. dimento concorrono anche l’attrazione, la Marcato esami ecografidie mammarie, ago-può cadel linfonodo sentinella. Traquali i sostenitori “la scappatella fisicitàtazione e l’emotività che sono gli aspetti più aspirato,e quelli agobiopsia mammella ANDOSalla(associazione pitare” di “no,della la scappatella è reale tradimento visibili e consci, ma ilVolontario fattore principale base di tutto ee rompe di linfonodi dice il dottor Pellegrini nazionale donne operate seno), dal il patto della coppia” cerchiamo di capire cosa la è che in tante coppie, l’uno o l’altra non alconoscono la -. Ho collaborazioni con studi privati e 2012 entra a far parte del comitato letteratura e gli esperti esprimono a riguardo.Dott. Francescogrammatica che Pellegrini dei sentimenti. E’ in questa ignoranza pubblici, per poter gestire tutte le ne-sbandata, il tra- va cercata la verascientifi con “L’infedeltà innanzitutto è una radicecodelprovinciale, tradimento, incollabora quell’analfacessità in questo ambito ed eseguire anche, per esemil gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative dimento è la messa in crisi di un rapporto. La fedeltà, betismo sentimentale e comunicativo che è una costante stereotassiche magnetiche. quali ”Ottobre e diversi incontri itinedipio,perbiopsie sé, non è un valore. eIlrisonanze valore è l’amore ad essa presente sia neirosa” colloqui terapeutici che divulgativi in molte lettere Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia collegato.” (U. Galimberti) inviate alle rubriche giornalistiche. fascia esclusa che che ne- mammaria . amore che si perde, per l’incapacità di Al di di popolazione là della scissione tra dallo amorescreening e sessualità, C’è molto cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad Nel territorio deltizioQuando il dott.si Pellegrini ogniil porta a definire come l’uomo traditore abbia un investi- trovare le parole giuste. comunica visita davvero, un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don- Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere! pre-menopausale. Il consiglio di iniziaredell’infedele i controlli Per “MEDICA VIRO”. oSitoappuntamenti web:www.docvadis.it/ na traditrice più emotiva, il veroè problema ulterioriPORTO informazioni la dott.ssa dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile francesco-pellegrini/index.html sta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Marcato è disponibile al 349 3610094. coinvolgimento Noi, l’entità dellafamiliare-genetico”. coppia, un Noi che, forse, gli impedisce dott. Federico Pellegrini Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Ocdi evolversi. - Santaalessia Maria Maddalena dr.ssa Marcato Psicologa-Psichiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’attiA tal ragione, una delle domande basilari che spesso Rovigo (0425 76 84 11) in terapie di coterapeuta specializzata vità chirurgica senologica. rivolgo alle coppie che si presentano in terapia a seguito Porto Viro (Presso Porto coppia/famigliari ed Medica individuali Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e di un tradimento, riguarda il definire quanto, in percenViro 0426 32 10 70) Studio atma via Pozzuoli 13/b Spinea candidando la struttura di Santa Maria a diventare un tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, Ferrara (0532 74 75 11) (Ve) Cell. 3493610094 punto senologico della rete sanitaria della Provincia, quanto contro l’altro e quanto per la coppia.

l’ultrascreen, undiagnocam, esame serio la carie c’è o no? Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per la nuova luce per scoprirlo dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche Eliminati per sempre i pericolosi raggi X

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’ULTRASCREEN della PapA Cos’è la carie o BI-TEST • Privo di raggi X:con vienedosaggio acquisita un’immagine è un esame in grado di e freeBeta-hCg La carie è una delle malattie infettive più fredel dente illuminato senza utilizzare (il raggiprimo X. segnalare alcune evenvalore rappresenta una pro-e quenti. Quasi tutti ne soffrono nel corso della • Affidabile: il dentista archivia le immagini tuali vita. malformazioni teina che della è legata propria Inizia quando fetali, i minerali dello smalpuò seguire l’avanzamento carie.alla gragenetiche e cromosomiche. vidanza, mentre to vengono rimossi da acidi di origine batterica. Consigli per la cura dentale il secondo La translucenza nucale (NT) è prodottodella dalla plaTra i denti restano spesso residui di cibo, e gli Mantenere i dentivalore sani è l’obiettivo moderha uno spessore variabile a centa; essi subiscono delle spazi interdentali sono quindi un ottimo nasconna odontoiatria, ma serve l’aiuto dei pazienti. Il dott. seconda settimana in cuinegli iceberg, il Diego Longhin Lavatevi i denti almeno alterazioni durante il I°con tridiglio per della i batteri. Proprio come due volte al giorno viene eseguito l’esame ed in mestre di gravidanza nelle 90% della carie si nasconde sotto la superficie. lo spazzolino giusto per tre minuti con dentifrici trisomie 13, 18 .eAbituate 21). Sii ha undanneggiato valore compreso Ilgenere dente viene dall’interno, spesso dall’esterno fluorurati, usando un collutorio con clorexidina defi nisce positivo un test tra 1 e 2,5. L’esame viene non si vede nulla. Con DIAGNOcam le carie possono essere vostri figli a ricorrere al dentista, durante e dopo l’eruzione con cut-off maggiore di 1 su effettuato tra l’11° settimana individuate subito, in modo efficace e poco invasivo dei denti devono essere eseguite visite regolari; se sono 300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma eCome 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa funziona DIAGNOcam? spuntati i primi denti permanenti, questi dovrebbero essere (sca-test) da: NT, età dosagla lunghezza del fetoDIAGNOcam è compresaillumina tra i 45il dente e gli sigillati Ilepoca principio è molto semplice: comei dati partederivanti della prevenzione dellamaterna, carie. Rispettare gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con: rendendo visibili come punti scuri le zone colpite da carie. Il una dieta equilibrata a basso contenuto di zucchero. Farsi di 1:300 test è almeno positivo.una A questo puntoo siancora consiglia - Trisomia 21,come 13, un 18;cristallo che conduce la luce, mentre visitare dente è usato dal ildentista volta l’anno, medi eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-laPiù di 50 malformazioni fetali e genetiche; videocamera digitale cattura le immagini e le trasmette glio, ogni sei mesi. L’igiene dentale professionale eseguita tivo alla presenza di anomalie Ulteriori - Aumento rischioIl morte endouterina su uno schermo. tutto senza raggi X!del Cosìfeto. le immagini regolarmente migliora la salutecromosomiche. orale. La prevenzione, soft-markers ecografi ci da valutare che possono auUna volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’opossono essere acquisite più volte nel corso delle visite di intesa come profilassi regolare dal dentista e come cura mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’osbiettivo principale risiede nel differenziare in maniera controllo. Di ciò beneficiano soprattutto i bambini, le donne dentale a casa propria, offre la migliore protezione contro nasale, prossimi il profiloarticoli della tricuspide e dotto venoso,dello tempestiva e accurata i feti cheperpresenteranno delle lasocarie.Nei in stato di gravidanza o i pazienti i quali è bene evitare svilupperemo l’argomento anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale l’esposizione alle radiazioni. la prevenzione. uno di sviluppo normale (Foto NT 1,7della mm).ca- e il rachide. Iavranno vantaggi una rilevazione precoce E’ presente rie con una relazione tra l’incremento della NT e Studio dentistico ilDIAGNOcam: rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. ambulatorio Salus dental team s.r.l del2.0 Il• Semplice: Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), il dente è illuminato rendendo visibili le zone Via don eugenio Bellemo, 14 dott. diego longhin a rischio se il valore è compreso tra 2,5 colpite da medio/alto carie. 30015 Chioggia (Ve) Campagna lupia (Ve) - 30010 ad altola rischio se supera il valore 3,4. Alla •e 3,4, Tempestivo: carie viene riconosciuta precocemente, tel: 041 40 50 06 tel. 0415140094 misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo riducendo l’uso del trapano.

dimensione udire

MaNFRedi delta

sono i tre principali tumori che colpiscono la popolazione. ’ecografa in 3D e in 4D om’ è noto, l’ipertensione arteriosa uno dei più importanti problemi permette ai futuri genitori Seèdidiagnosticati in fase precoce possono essere trattati salute pubblica in tutto il mondo. di avere una visione comL’impatto dell’ipertensione arteriosa è depleta tempestivamenete aumentando la percentuale di guarigione e tridimensionale del feto.


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Sintomi cognitivi e comportamentali nel disturbo depressivo Maggiore A causa della mancanza di interesse o energia, spesso la persona abbandona o riduce notevolmente gli impegni quotidiani e le attività piacevoli consuete, allontanandosi sempre più dalle proprie abitudini precedenti

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Dott.ssa Mariangela Gaudio

l Disturbo Depressivo Maggiore, co- gere faccende domestiche, etc.), la persona processi di insorgenza e mantenimento delmunemente definito ‘depressione’, inizia ad evitarle, a rimandarle, o a delegar- la depressione attraverso l’individuazione appartiene alla categoria diagnostica le a qualcuno; provando apatia e disinteres- delle cognizioni disfunzionali che inducono L’intervento psicoterapeutico rispetto al Disturbo Depressivo dei Disturbi dell’Umore, ed è caratterizzato se quasi per tutto, smette di uscire, evita il la persona a considerare se stessa, la sua dalla presenza di sintomi di tipo cognitivo contatto con altre persone e trascorre molto vita e il suo futuro in maniera irrealisticaMaggiore si focalizza soprattutto sulla valutazione (visione negativa di se stessi, della propria tempo a letto o davanti alla televisione, mente o irreversibilmente negativa. In tal e correzione delle convinzioni disfunzionali attraverso vita, del proprio futuro, autocritica, autosva- rimuginando sui propri pensieri negativi ed senso, emerge come molti sintomi sopra lutazione, mancanza di speranza, idee di impedendo a se stessa di vivere esperienze citati costituiscono la conseguenza dell’atcui la persona costruisce i giudizi distorti relativi a se stessa morte, etc.), emotivo (tristezza, angoscia, maggiormente gratificanti. tivazione di errori sistematici insiti nel modo ed alla propria vita, e sulla progressiva riattivazione disperazione, mancanza di motivazione e riTale situazione può condurre ad uno di pensare della persona, che determinano del comportamento quotidiano, che consente di trarre sollievo dotta capacità di trarre piacere dalle attività stravolgimento delle relazioni sociali la conseguente sofferenza emotiva e i comche in passato procuravano gioia e soddi- abituali, in quanto la persona può prova- portamenti problematici, e mantengono dalle rimuginazioni e di valutare empiricamente l’infondatezza sfazione, sensi di colpa eccessivi o inappro- re vergogna, senso di inferiorità o di colpa viva la convinzione della validità dei suoi delle previsioni negative sulle proprie capacità” priati, etc.), comportamentale (riduzione per la situazione che vive e, a causa di ciò, concetti negativi, malgrado vi siano chiare delle attività quotidiane, isolamento sociale, allontanarsi ulteriormente dagli altri, intrap- prove del contrario. riduzione dell’attività sessuale, etc.) e fisio- polandosi in una solitudine dolorosa; in altri Le distorsioni cognitive caratteristiche persona a individuare e modificare le Parallelamente a ciò è necessario logico (perdita di energia, senso di fatica, casi, può considerarsi incapace di svolgere della depressione si manifestano con diversi convinzioni disfunzionali che contribui- intervenire sul piano del comportamento difficoltà di concentrazione e di memoria, autonomamente le attività consuete, e so- livelli di gravità. In tal senso, mentre nella scono a creare, mantenere ed esacerbare quotidiano, attuando in maniera graduaperdita dell’appetito, disturbi del depressione più lieve generalmente la sofferenza emotiva. In relazione a ciò, le specifici cambiamenti e procedendo in sonno, etc.). la persona riesce a rendersi consa- si rileva come la correzione delle valutazio- direzione inversa rispetto alla tendenza A fronte di tale quadro sintopevole più facilmente del fatto che ni distorte relative a se stessi, alla propria all’inattività e all’isolamento sociale inmatologico appare chiaro come l’auto-critica durissima, l’interpre- vita o al proprio futuro conduce ad un dotta dal disturbo. In tal senso, a fronte Nel momento in cui la depressione la depressione può creare gravi tazione eccessivamente negativa graduale cambiamento sul piano emotivo della sintomatologia evidenziata è necessaripercussioni sulla vita quotidia- peggiora la persona appare chiusa in un degli eventi o la sua aspettativa di e comportamentale. Ad esempio, nel caso rio attuare una progressiva riattivazione a na della persona, in quanto lo vortice di pensieri negativi ancoscianti, un futuro nero è generata da invo- di un episodio depressivo conseguente ad livello comportamentale, che gradualmente svolgimento delle abituali attività lontari errori di valutazione, i quali un evento molto doloroso la persona può consentirà alla persona di trarre sollievo e quotidiane può diventare molto persistenti e ripetitivi costruiscono una ‘realtà’ distorta, riuscire progressivamente ad abbandonare distrazione dalle rimuginazioni negative e difficoltoso a causa della sfiducia deformata, viceversa nel momen- la convinzione iniziale di un futuro irrime- dalla disforia, e successivamente permettein sé e dei sintomi che tipicato in cui la depressione peggiora diabilmente rovinato, giungendo a costruire rà di valutare empiricamente l’infondatezza mente si manifestano, i quali possono ali- pravvalutare irrealisticamente le difficoltà la persona appare chiusa in un vortice di una successiva ri-valutazione della propria delle idee estremamente negative relative a mentare ulteriormente la visione negativa, insite in esse, diventando in tal modo ecces- pensieri negativi angoscianti, persistenti esperienza; in tal modo, riuscendo ad attua- se stesso e alla propria capacità di svolgere globale e assolutistica, che la persona ha di sivamente dipendente dagli altri. L’umore e ripetitivi, che generano descrizioni della re un cambiamento nel modo di pensare, le normali attività e di trarne piacere. In se stessa (arrivando ad auto-definirsi come depresso influisce anche sul rapporto con il realtà gravemente falsate, e ditale direzione, il cambiamento dei “incapace”, “fallita”, “senza speranza”, proprio corpo, ovvero la persona che soffre viene molto difficile constatare comportamenti depressivi consente etc.) e le conseguenti intense emozioni di di depressione spesso manifesta mancanza che non sussiste connessione di giungere a cambiamenti cognitivi, tristezza e angoscia provate. In relazione di interesse o difficoltà nel curare il suo tra le situazioni effettive e le inovvero sul piano dei pensieri, della E’ necessario individuare a ciò, assume rilevanza evidenziare come aspetto fisico e mangiare in modo regolare. terpretazioni negative che essa visione di se stesso e delle proprie e interrompere il “circolo vizioso” la persona che attraversa un periodo di Purtroppo i comportamenti di evi- ne trae. Ad esempio, la persocapacità, della propria vita attuale e depressione mette in atto alcuni comporta- tamento sopra tratteggiati, pur dando na può valutare erroneamente del proprio futuro. che genera il mantenimento menti disfunzionali ‘tipici’, i quali creano un l’illusione di alleviare momentaneamente se stessa come globalmente A fronte di quanto esaminato del disturbo ‘circolo vizioso’ e mantengono nel tempo il malessere (in quanto sottraggono la per- “inadeguata”, completamente nel presente contributo, pertanto, si lo stato di sofferenza. In tale prospettiva, sona allo sforzo di fare ciò che non ha più priva di qualche qualità considerileva come il cambiamento cognitivo si rileva come nel Disturbo Depressivo si voglia di fare), in realtà conducono ad un rata importante, oppure nutrire l’aspettativa pian piano la persona riesce a superare la conduce ad un conseguente miglioramento manifesta una marcata compromissione graduale peggioramento della situazio- che le sue difficoltà e sofferenze attuali si disperazione iniziale e, conseguentemente del tono dell’umore e ad una progressiva nello svolgimento di attività consuete in ne problematica ed hanno una profonda protrarranno indefinitamente, provando a ciò, comincia a sentire il riemergere di diminuzione dell’intensità dei vari sintomi quanto, a causa della mancanza di inte- ricaduta sull’autostima del paziente, in dunque uno stato d’animo di disperazione una maggiore fiducia in sé e nelle proprie manifestati, i quali a loro volta influiranno resse o energia, spesso vengono abban- quanto la persona può giungere a per- e angoscia. possibilità di migliorare la situazione attua- positivamente sui pensieri e sul compordonati o ridotti notevolmente gli impegni cepirsi maggiormente come “incapace” Sulla base di quanto sopra delineato, le, giungendo ad una successiva graduale tamento quotidiano, interrompendo in tal quotidiani e le attività piacevoli consuete, e “diversa” da come era in precedenza, nell’ambito del modello teorico cognitivo, ripresa della motivazione e dell’energia ne- modo il circolo vizioso della depressione in diminuendo in questo modo la possibilità di convincendosi di non essere più in gra- l’intervento psicoterapeutico rispetto al cessaria per gestire gli impegni quotidiani. cui la persona si era intrappolata. sperimentare un seppur breve stato mentale do di svolgere attività precedentemente Disturbo Depressivo Maggiore si focalizpositivo, ed allontanandosi sempre più dalle attuate; inoltre, può credere di non riuscire za soprattutto sull’attenta valutazione e dott.ssa Mariangela gaudio - Psicologa Psicoterapeuta proprie abitudini precedenti e dalla persona più a trarne soddisfazione e piacere, aggra- correzione delle cognizioni attraverso cui Riceve su appuntamento presso “Studio di Psicologia che era. Ad esempio, sperimentando molta vando in tal modo la valutazione negativa il soggetto costruisce l’interpretazione, la e Psicoterapia” – Mirano (Ve) fatica nell’affrontare e gestire le normali oc- di se stessa e della propria vita attuale e la spiegazione, l’anticipazione degli eventi tel. 342 1655155 cupazioni quotidiane (es. lavorare, studiare, sfiducia verso il futuro. passati presenti o futuri, la valutazione www.mariangelagaudio.it fare la spesa, preparare da mangiare, svolLa psicoterapia cognitiva configura i di se stesso e della sua vita, aiutando la


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