La Piazza di Rovigo - 2012dic n165

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 165 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

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Parco del Delta Approvato il nuovo Piano ambientale

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12 e 13 EDITORIALE

Le parole dei politici

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

Elezioni. verso il voto del 24 febbraio

il grosso del lavoro, per scegliere i nomi dei candidati da presentare al voto del prossimo 24-25 febbraio, è stato fatto dalle segreterie di partito, salvo per il Pd e il Movimento a cinque stelle che i loro candidati, o almeno parte di essi, li hanno individuati con lo strumento delle “primarie” e delle “parlamentarie” pag. 4-5

La maison Goupil a Palazzo Roverella

di Ornella Jovane

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Passante Nord, tracciato a sud del Ceresolo

Veneto Strade ha deciso il percorso e garantisce un basso impatto ambientale

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La mostra che a Palazzo Roverella aprirà i battenti il prossimo 22 febbraio parla de “La Maison Goupil”, forse la più importante casa d’arte ed editrice d’arte francese del XIX secolo pag. 20

elle scorse settimane Veneto Strade ha confermato che il tracciato che verrà realizzato per il Passante Nord sarà quello a Sud del Ceresolo,
recependo però le osservazioni del Comune e dei cittadini per un ridotto impatto ambientale. Lo hanno annunciato gli assessori ai Lavori pubblici Nello Piscopo e all’Urbanistica Andrea Bimbatti, di ritorno dalla Conferenza sei servizi di Veneto strade, alla quale hanno partecipato alla fine del mese scorso insieme a tecnici e dirigenti.
Si è trattato di un incontro interlo-

cutorio, hanno spiegato i due assessori alla presenza anche del sindaco Bruno Piva: “Noi ci siamo presentati con l’impegno preso anni fa di portare a completamento questo anello della città e chiedendo ai tecnici la soluzione migliore e meno impattante per la città. La risposta è stata che l’unico tracciato possibile è per parco Langer”.
Veneto strade ha però recepito le osservazioni fatte dal Comune e dai comitati cittadini, assicurando particolare attenzione all’ambientalizzazione e al minor impatto possibile. Attenzione che comunque

non ha placato i comitati che con una lettera hanno fatto sapere ai due assessori competenti tutto il loro disappunto per aver avallato il progetto di Veneto strade. Una pubblica denuncia estesa anche ai costi dell’intervento: “Oltre 6 milioni di euro – riporta lo scritto pubblicato dai comitati - per la realizzazione di un’opera di dubbia utilità, iper impattante e che appare non prioritaria, poco si concilia con una logica di contenimento della spesa pubblica”. pag. 6

a politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i timori alla vigilia della campagna elettorale. Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione. I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di approfondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnologie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un filo diretto con gli elettori. Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti. La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.

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EDITORIALE

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Le parole dei politici

Meno matrimoni, popolazione più vecchia, per un numero complessivo di abitanti di 53.379. E’ quanto emerge dalla fotografia elaborata dall’Ufficio Statistica del Comune di Rovigo, relativa alla nostra città al 2011. “
Guardando qualche numero, dei 53.379 abitanti, 28.522 sono maschi e 27.857 sono femmine. La popolazione residente è passata da meno 0,60 del 2001 a più 1,12 del 2011 e dall’1,57% di popolazione straniera del 2001 con 789 unità, al 10,54% del 2011 con 5628 unità.
Tra gli stranieri la nazionalità predominante è cinese, seguita da Romania, Albania, Nigeria, Moldavia, Marocco e Ucraina.

Ma che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffinate - squadre di esperti comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni efficaci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti? Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfittare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può beneficiare fino alla fine della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfidino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fino a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi film comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste ufficiale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti. di Ornella Jovane

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Inaugurato il tomografo computerizzato Inaugurato il nuovo tomografo computerizzato ad emissione di fotone singolo (Spect/Ct) dell’ospedale di Rovigo. Lo strumento di recente dotazione, insieme alla Pet già in funzione, ed al nuovo acceleratore lineare pone il reparto di medicina nucleare dell’ospedale di Rovigo ai vertici dell’eccellenza nel campo della diagnostica per immagini. A completare l’investimento, l’assunzione di un nuovo tecnico che entrerà in servizio a breve. Incarichi

Belloni direttore generale di Veneto Promozione La Giunta di Unioncamere del Veneto, riunitasi lunedì 17 dicembre presso la sede di Marghera, ha proposto alla Regione del Veneto di affidare a Lorenzo Belloni, presidente della Camera di Commercio di Rovigo e consigliere di Veneto Promozione, le deleghe di direttore generale pro tempore di Veneto Promozione, società consortile per azioni costituita dalla Regione del Veneto e Unioncamere del Veneto. L’assemblea di Veneto Promozione e la Regione del Veneto hanno approvato.

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Il “no” di Coldiretti I progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici di Adria, Castelgugliemo, Pincara, Fiesso e Canaro hanno avuto parere negativo dalla Coldiretti polesana. “Abbiamo sostenuto sempre il nostro “no” coerente e convinto, agli impianti fotovoltaici industriali su terreno agricolo (non a quelli agricoli, connessi all’impresa agricola) – ha spiegato il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo - e continuiamo a farlo anche adesso. Ci attiveremo in tutte le sedi e a tutti i livelli – ha concluso il presidente – per difendere quello strumento primario di lavoro di cui ogni agricoltore ha bisogno, che è la nostra terra. Ci batteremo per difenderla dagli speculatori senza scrupoli, che mettono solo il profitto nella loro scala di valori”.

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Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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Statistica

Cresce il numero della popolazione straniera

1

Sanita’

Piccoli comuni messi sulla strada della fusione pag. 14

economia

L’export l’unica via di salvezza per uscire dalla crisi

Sport

Regione

pag.

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Quasi un milione mezzo di euro per “Sportivamente” pag. 21

Politica e ospedali, Tagli e nomine dei direttori generali pag. 22, 23, 24

Eventi

Al via il carnevale di Venezia dedicato ai colori pag.

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“Raffaello verso Picasso”, da Vicenza a Verona pag.

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Arte

Non sarà più necessaria l’applicazione del bollino blu sul parabrezza del veicolo, in quanto ufficialmente l’esito della revisione periodica che attesta la regolarità o meno del veicolo in tema di inquinamento ambientale è riscontrabile sulla carta di circolazione, da parte delle autorità preposte. Lo stabilisce un provvedimento della giunta veneta adottato su iniziativa dell’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte. Nello stesso provvedimento si conferma infatti che, a decorrere dal 2012, l’unica verifica obbligatoria relativa al rispetto dei limiti di emissione dei gas di scarico dei veicoli al motore (il cosiddetto “bollino blu”) è quella che si effettua in occasione della revisione periodica.


4 Argomento del mese ELEZIONI Per comporre le liste bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo attendere a difficili equilibrismi, arriva all’ultimo. Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti di Maria Pavan

T

Pd: tutti veneti in lista. Puppato, Zoggia e Baretta a guidare le formazioni ricche di novità

empo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben organizzati. Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomine inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti. Ma almeno una cosa il partito democratico veneto stavolta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capolista, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’esperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Premier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia. “Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-

Il professore Monti schiera la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero della Zuanna

Elezioni politiche: ch sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfida con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle file di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vittoria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”. Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capolista alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestiere ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candidatura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente. Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.

Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Valdegamberi. Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del neonato partito Italia Futura che, dovendo far confluire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche difficoltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento. Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del partito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati. Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrificati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!

beRLusConi RitRova maRoni

Pdl e Lega, amici-nemici

L

’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’altare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della presentazione dei simboli si è scatenato il putiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quanto riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sembrano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi. Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero essere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.

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Argomento del mese 5 RichiesteInalPolesine mondo politico

hi mettiamo in lista? e chobrietà Contrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in difficoltà Le vie del risparmio: Più made

Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasse L’e-commno del momento di Maria Pavan di Vesna Maria Brocca

DS

opo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori tando appaiono ai primi concordi risultati nel dire di un’indagine che la situazione realizzata è pesantissima da Confcommercio e se sarà confermata in collaborazione su base annua, con Format peseràRicerche, sulle famiglie il 13,7% comedegli fositaliani se una tassa non farà invisibile. acquisti Giàper nelNatale 2012 una e, trafamiglia i destinatari di 3 persone dei regali, ha speso dopo1.433 i familiari, euro in si più pensa rispetto a se all’anno stessi. I prima, principali addirittura destinatari per 1.578dei euro regali su un delnucleo 12 percomposto cento, sulla da 4base persone. delleE’tendenze palese l’impoverimento emerse dalle elaborazioni degli italiani Coldiretti che nel 2013, su datiseIstat. le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro. E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteranno alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fiscale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fiscale organica e strutturale, da finanziare anche attraverso una più efficace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Un fisco più leggero sul lavoro e sugli investimenti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative difficilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.

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Industriali Nomi e candidati

Diego Crivellari, Mauro Mainardi, Stefania Tescaroli e Antonello Contiero

“Subito rilancio Segreterie alil lavoro per dell’economia” completare le liste SN

ono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’attenzione on c’è stato particolare, partitounpolitico piano complessivo che in passato per ilnon rilancio abbia dell’economia. preso le distanze “Abbiamo dal tutte “porcellum”. le capacitàEppure per ridare allealprossime nostro Paese elezioni e allapolitiche nostra regione si andrà il futuro a votare che mecon ritano – la aveva legge detto Calderoli, il presidente definitadidallo Confistesso ndustriaautore Venetocome Andrea unaTomat porcata. - maInsomma bisogna anche agire subito per questa e in fretta tornata con risposte elettorale programmatiche il grosso del elavoro, rapide”.per scegliere i nomi dei candidati Due ledapriorità presentare poste dagli al voto industriali del prossimo della nostra 24 febbraio, regione: èche stato il governo fatto dalle intervenga segreterie con una di partito, vera politica salvoindustriale per il Pd ee ildello Movimento sviluppo ae cinque che il sistema stelle che bancario i loro sia candidati, messo ino almeno condizioniparte di erogare di essi,più li hanno creditoindividuati a costi accessibili con lo strumento e gli istitutidelle si impegnino “primarie”in equesta delle “parlamentarie”, direzione, sia a livello ossia nazionale facendoche votare territoriale. i propriBisogna sostenitori. rapidamente Scelta che mettere ha permesso in campo di strumenti individuare incisivi: i nomi una riprogrammazione da inserire nelle liste dellecon risorse un certo del bilancio anticipo, regionale rispettoe dei alleFondi altre formazioni, europei è necessaria e per questo per sostenere gli unici certi le imprese al momento e le loroin trasformazioni. cui questo giornale è andato in stampa. L’altroSono capitolo già sicuri, su cui infatti, Confindustria i due nomi Veneto usciti lancia dallel’appello urne delallaPartito classeDemocratico politica che lo andrà scorso a governare 29 dicembre: il paesequello è la mobilità. del più votato Gli industriali DiegosiCrivellari sono uniti,e infatti, dell’assessore pochi mesi di Palazzo fa alla richiesta Celio, Laura del mondo Negri.politico Il primo edinserito economico all’ottavo venetoposto per lanella proroga listadella alla gestione Camera la commissariale seconda al nono della dell’elenco Pedemontana dei Veneta candidati e della al Senato. Terza Sono corsiacinque, dell’autostrada come le Venestelle del zia – movimento Trieste. “Le chedue rappresentano, infrastrutture invece in discussione i candidati – sostengono polesani che gli siindustriali presenteranno - sono al fondamentali voto il prossimo per la 24 competitività febbraio sotto del no-al simbolo del movimento ispirato da Beppe Grillo. stro sistema Perso lo industriale. status di Serve outsider chee anzi sianochiamati Pedemontana a confermare gli importanti risultati e inTerza ottenuti realizzatealle in amministrative tempi brevi come di un richiesti anno faVeneta e alle regionali Sicilia, per Massimo corsia Dall’Aglio, dall’economia. Giuseppe Un esempio Dalpasso, concreto Annalisa ci è Marani, Bruno dell’autostrada Turri e Giovanni Endrizzi si – Trieste sono tratta fornitodidal portare Passante avanti di Mestre le istanze chediè rinnovamento una Venezia di cui la compagine si è fatta interdelleIl priorità tra le raggiungendo poche opere signifi prevista dalla legge prete cativi picchi di consenso. condizionale invece è d’obbligo per Obiettivo gli uomini portata e leadonne termine dellaneiLega tempi ma solo per il fatto che ancora non sono stati resi previsti”. noti coloro Un successo che si che presenteranno secondo molti sotto è stato le insegne possibile del solo Carroccio. grazie Diversi alle procedure i nomi circolati più snellenelle consentite ultime dalla settimane gestione macommissariale. a detta di molti La imprese i più probabili del territorio sembrerebbero giudicano essere la Pedemontana quello del Veneta segretario altrettanto provinciale, essenziale Antonello per Contiero, collegare euna delladelle deputata aree più lendinaindurese, strializzate Emanuela ed urbanizzate Munerato. del Decisamente Paese allepiù grandi affollato reti nazionali il novero edeipensano papabiliche dell’Udc, non si con possasette ritardare nominemmeno disponibili: di un Andrea giornoPrandini, la realizzazione Micheledella Raisi,terza Fiorella corsiaCappato, sull’autostrada Paolo Bologna, Renzo per Smolari, Braggione egestire il consigliere adriese Stefania Venezia -Trieste, riuscireGiovanni ad organizzare il massiccio flusso di tir inTescaroli transito mentre dall’Est ha Europa rifiutato e daila Balcani. propostaE dicertamente candidarsinon Giovanni dovranno Lucianò essere e dalla sottovalutati lista, inaspeti dati tatamente, positivi registrati manca da anche alcuni ildistretti nome di produttivi Renzo Marangon. locali che nell’ultimo Diverse anche trimestre le candidature del 2012 all’interno hanno vistodel incrementare Pdl. Il segretario il proprioprovinciale business con Mauro l’estero Mainardi e i propriharapporti reso noti coni i nomi mercati di Giuseppe emergenti,Scaramozzino, prima fra tutti laAlessandro Cina. TuttaFerlin, un’altra Bartolomeo pagina scritta Amidei, e da Ilaria scriverePaparella rispetto ae Federico Simoni,nelanche se ancheCerto in questo caso essere vanno solo i primi quanto avviene resto d’Italia. non tutti i 24sembrerebbero distretti della regione bene due ma sono ad avere in crescita qualche benchances 17. La notizia per trovare più importante un postoche nella emerge lista. da Unqueste discorso cifrea èparte che invece il sistema perproduttivo Luca Bellotti, della in regione quanto ha lela conferme forza per confrontarsi dei deputaticonuscenti successo vengono con le econodecise nella segreteria nazionale. Per quanto riguarda i nomi della politica invece è mie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati nuovi su occupazione e produzione necessario industriale, questo citare quelli scenario di Andrea fa pensare Bedendo, che l’Italia Alessandro non è condannata Grego, Alessandro al declino,Carraro ma puòe al affrontare Senato con Antonio spirito Monesi positivo candidati il problema sottodello le insegne sviluppo. di “Fare A fronte perdifermare tutto ciòilildecino”, sistema ilproduttivo movimento veneto fondato chiede da che Oscrnon Giannino. si continui Nuovo con anche politiche il simbolo depressive di “Centro che aggravano Democratico”, le conseguenze il partito negative di Bruno dellaTabacci, crisi, mae nuovissimo che si investaquello tutto del il possibile dimissionario per rafforzare dell’Idv,i Massimo in Polesine ha tra adeptiPaese Beppe d’Alba dati positiviDonadi, là dove“Diritti intantoe cilibertà, sono. che Saranno un volano per gli l’intero come è giàe Ma.Pa. Massimo avvenuto in Zanella, passato. anche loro fuoriusciti dal partito di Di Pietro.


6 Rovigo Viabilità Veneto Strade ha deciso il tracciato dell’arteria cittadina

Il Passante Nord deve passare a Sud I lavori partiranno in estate, la durata prevista è di 14 mesi. 6,1 milioni di euro le risorse assicurate da Veneto strade

I

l Passante Nord nelle scorse settimane ha Conferenza sei servizi di Veneto strade, alla mobilitato non poco i comitati cittadini. In quale hanno partecipato alla fine del mese molti si sono espressi contro il tracciato scorso insieme a tecnici e dirigenti.
“Si è a Sud del Ceresolo con la sottoscrizione trattato di un incontro interlocutorio - hanno di petizioni on line e la presentazione di spiegato i due assessori alla presenza anche diverse osservazioni inoltrate a Comune, del sindaco Bruno Piva - noi ci siamo presenProvincia e Veneto Strade. Tutte rivolte a tati con l’impegno preso anni fa di portare dimostrare l’importanza di salvaguardare a completamento questo anello della città l’integrità di Parco Langer e la vivibilità del e chiedendo ai tecnici la soluzione migliore quartiere Commenda. Un appello, a quanto e meno impattante per la città. La risposta pare, ascoltato solo a metà dalle istituzioni è stata che l’unico tracciato possibile è per parco Langer”.
Veneto chiamete in causa, in strade ha però recepito quanto nelle scorse Le piante le osservazioni fatte dal settimane Veneto Stra- aumenteranno Comune e dai comitati de ha confermato che del 40%, verrà il tracciato che verrà utilizzato un asfalto cittadini, assicurando particolare attenzione realizzato sarà quello fonoassorbente all’ambientalizzazioa sud del Ceresolo,
recependo però le osservazioni del Comune e ne e al minor impatto possibile. Le piante dei cittadini per un ridotto impatto ambienta- verranno aumentate di circa il 40 per cento le. Sembra proprio questa l’unica soluzione e verrà utilizzato un asfalto fonoassorbente, possibile. Lo hanno annunciato gli assessori per limitare il rumore a ridosso del quartiere ai Lavori pubblici Nello Piscopo e all’Urba- Commenda. La città sarà inoltre collegata nistica Andrea Bimbatti, di ritorno dalla a un percorso ciclopedonale.
Si tratta di

In breve Ambiente. 19 gradi per contenere le pm10 La temperatura nelle abitazioni e negli uffici non dovrà superare i 19 gradi con una tolleranza di 2 gradi. E’ il principale contenuto di un’ordinanza emanata dall’ufficio ambiente, volta a contenere l’inquinamento atmosferico determinato dalle polveri sottili. E’ questa infatti, una delle primarie problematiche in ambito urbano.
Il numero di superamenti del valore limite consentito dalla normativa, ha già superato il numero di superamenti consentiti. La normativa vigente consente al massimo 35 superamenti l’anno, mentre sono stati 74 quelli accertati al 26 novembre 2012.

Tecnologia. Un corso di computer per over 60 Nella foto il tracciato del Passante Nord un progetto preliminare che dovrà avere l’approvazione del Consiglio Comunale. L’auspicio è che i lavori, per i quali Veneto strade ha assicurato le risorse di 6,1 milioni di euro, partano in estate, i lavori partiranno 14 mesi. Intanto non si è fatta attendere la replica dei comitati che con una lettera hanno fatto sapere ai due assessori competenti tutto il loro disappunto per aver avallato il progetto di Veneto strade. Una pubblica denuncia estesa anche ai costi dell’intervento: “Oltre 6 milioni di euro – riporta lo scrittoper la realizzazione di un’opera di dubbia utilità, iper impattante e che appare non prioritaria, poco si concilia con una logica di contenimento della spesa pubblica”.

In un mondo ormai tecnologico, anche i non più giovani devono imparare a sapersi muovere tra computer e internet. Altrimenti si perdono delle opportunità e soprattutto delle comodità.
E’ con questo obiettivo che il Centro territoriale permanente, in collaborazione con il Comune di Rovigo, assessorato ai Servizi sociali, ha organizzato dei corsi di informatizzazione per over 60. I due corsi previsti prenderanno il via a febbraio. Uno base, per chi non ha mai visto un computer, l’altro di livello più avanzato.
Entrambi avranno la durata di 30 ore, il primo si terrà a partire dal 7 febbraio, ogni giovedì dalle 16 alle 18; il secondo dal 4 febbraio, di lunedì dalle 17.30 alle 19.30. La sede dei corsi è la scuola Duca d’Aosta in via Dante Gallani.
I corsi sono gratuiti, per un massimo di 15 persone. Per iscriversi contattare i Servizi sociali al n. 0425/206472

Inaugurata piazza della Riconoscenza Taglio del nastro per la rinnovata piazza della Riconoscenza. Realizzata nel dopoguerra ed intitolata nel 1952 “Piazza della Riconoscenza”, in segno di ringraziamento alle popolazioni che ci aiutarono il Polesine durante l’alluvione del ’51, è stata oggetto di un recente restyling costato 350 mila euro. Nuova la pavimentazione in materiale lapideo attorno alla fontana situata al centro, nuovo lo spazio riservato agli stalli per le biciclette con 250 posti, rifatta completamente l’illuminazione, ridimensionata la carreggiata con una nuova organizzazione dei posti auto e delle fermate Bus.

Tares annunciato un nuovo salasso

E

coambiente gestirà la discarica di Villadose e la nuova tariffa rifiuti Tares. Lo hanno deciso i soci della partecipata, ossia i sindaci polesani, in una riunione che si è tenuta alla metà del mese scorso. Ecoambiente, nata dalla fusione di Asm ambiente ed Ecogest, è rimasta totalmente pubblica dopo che lo scorso luglio la Corte Costituzionale ha dichiarato definitivamente nullo l’articolo 4 della legge con la quale il Governo Berlusconi aveva stabilito l’obbligo della gestione dei servizi in forma partecipata tra pubblico e privato. Per molti amministratori locali si è trattato di una buona notizia ma nella fattispecie di Ecoambiente si tratta di gestire da sola una discreta somma di danaro, circa 20 milioni di euro di contributi regionali per la realizzazione della discarica di Taglietto 1 di cui avrà anche la gestione. Inoltre, nelle mani della società pubblica rimarrà anche la Tares che entrerà in vigore il prossimo aprile, al posto della Tia e della Tarsu, ma che ha già sollevato non poche polemiche tra i cittadini. A preoccupare sono gli annunciati rincari. Infatti, che si pagherà di più lo hanno detto in tanti e lo ha ribadito anche la Cgia di Mestre sulla scorta dei dati elaborati dall’Ufficio Studi. “La nuova tariffa sui rifiuti, che farà il suo ingresso ufficiale il primo aprile, sarà maggiore rispetto a quelle del passato perché destinata a finanziare anche i “servizi indivisibili” quali l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade. In particolare la Tares costerà agli italiani almeno 2 miliardi di euro in più (preci-

samente 1,9 miliardi di euro) e il gettito complessivo a carico dei contribuenti sarà di almeno 8 miliardi. La stima è stata calcolata sottraendo dalle spese assunte dalle stesse Amministrazioni comunali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (7 miliardi di euro) le entrate derivanti dall’applicazione della Tarsu o della Tia (6,1 miliardi di euro). La differenza tra i due importi dà luogo a 0,9 miliardi di euro. A questa cifra va aggiunto 1 miliardo di euro circa che viene ottenuto con l’applicazione della maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato prevista dalla Tares a carico del titolare dell’immobile. Questo miliardo è stato stimato dalla Relazione tecnica allegata al decreto legge “Salva Italia” del 2011. “La Tares - ricorda la sigla - è destinata a finanziare anche i servizi comunali di cui beneficia l’intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all’effettiva percentuale di utilizzo individuale, come appunto illuminazione pubblica e manutenzione stradale. Per assicurare la copertura di questi servizi i Comuni dovranno applicare con la Tares un costo aggiuntivo a carico del contribuente di 30 centesimi a metro quadrato che potrà essere innalzato fino a 40 centesimi. Negli ultimi 10 anni la spesa media per le famiglie italiane è cresciuta del 60,9%. Se nel 2002 spendevamo 124 euro nel 2012 l’importo medio ha toccato i 327 euro. Ora con la Tares la situazione è destinata a peggiorare. Fo.Ma.


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8 Rovigo Sanità Gli allarmi di Borsetto e Azzalin. Corazzari butta acqua sul fuoco

Il futuro dell’Ulss 18 nelle schede ospedaliere I due esponenti del Pd sono scettici sulle future scelte della Regione. Il Leghista conferma che nulla è ancora stato deciso per il Polesine

NEWS Incontro Virgili-Orsini

Raccomandazioni per Trecenta e Lendinara

di Fortunato Marinata

I

l Servizio Sanitario Nazionale, pur con limiti e malfunzionamenti innegabili, rimane sostanzialmente uno dei migliori al mondo per qualità dell’offerta erogata e copertura universale del servizio. Questo è innegabile, e infatti sia l’ex premier Mario Monti che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo hanno ricordato di recente nei loro discorsi. Il primo però sottolineando che il sistema potrebbe essere a rischio, “se non si individuano nuove modalità di finanziamento”, il secondo invitando ad andare cauti con i “tagli”, in modo da non mortificare la funzione della Sanità e i diritti cittadini”. Ciò che è avvenuto con la spendig rewiew, però, pare non aver tenuto conto delle parole del Capo del Quirinale. “Sono 269 i posti letto tagliati in Polesine – spiega Vanni Borsetto - dalla conversione in legge sulla revisione della spesa pubblica”. E potrebbe non essere finita qui, lascia intendere il consigliere comunale del Partito democratico mostrandosi preoccupato per il contenuto delle schede ospedaliere che in Regione stanno per essere elaborate a compendio del Piano socio sanitario. Sulla questione più esplicito è stato il consigliere regionale dello stesso partito Graziano Azzalin. “Le schede ospedaliere, a quanto pare – ha spiegato - sarebbero già pronte. Le indiscrezioni trapelate parlano di reparti ridimensionati, chiusura di importanti specialità, come neurochirurgia, chirurgia cardiovascolare e addirittura proprio medicina nucleare, che vorrebbe dire mettere in ginocchio il sistema polesano”. Insomma le preoccupazione dei due esponenti del centro sinistra paiono essere concrete. “Capisco che la sanità, succhiando quasi l’80% del bilancio regionale ed occupando a vario titolo 60.000 persone

NEWS

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Nelle foto piccole: il consigliere regionale del PD Graziano Azzalin, il consigliere comunale Vanni Borsetto e il consigliere regionale della Lega Cristiano Corazzari – ha specificato Borsetto - scateni appetiti notevoli soprattutto quando occorre stabilire a chi tocchino o meno tagli, chiusure, dismissioni e accorpamenti di reparto, apertura prèsidi di medicina territoriale, ecc. ma sulla salute non possono gravare giochetti politici da vigilia elettorale. Mi sembra opportuno che in queste condizioni la politica polesana faccia uno sforzo riunendosi attorno ad un tavolo a brevisssimo tempo, prima che si manifesti il peggio”. Chi getta acqua sul fuoco acceso dal Pd sul futuro della sanità in Polesine, è invece il consigliere regionale della Lega, Cristiano Corazzari, assicurando che nulla al momento è stato deciso a Palazzo Balbi e che tuttavia nel caso dovessero esserci sostanziali modifiche queste non potranno essere intraprese se non dopo un confronto con il territorio. “Nulla è ancora stato deciso – ribadisce l’esponente leghista – e in ogni caso si tratta di scelte sulle quali dovrà esserci

piena condivisione. Inoltre, reparti come quello di neurochirurgia rappresentano per la sanità del Polesine un’eccellenza che non deve essere messa in discussione e per la quale siamo pronti a dare battaglia. Così come dovrà essere tutelata l’operatività di strutture come l’ospedale di Trecenta e di Adria”.
“Ricordo infine – conclude Corazzari – che l’ospedale di Rovigo dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per tutta la zona del basso Veneto. Il Piano socio-sanitario della Regione non può che recepire e riconoscere le peculirità della nostra popolazione, in gran parte anziana, e del nostro territorio con bassa densità abitativa. Su questo ho avuto piene conferme da parte dell’assessore Coletto, il quale si è giù espresso in merito: non vi potranno quindi essere tagli indiscriminati che non siano condivisi dal territorio con il coinvolgimento degli operatori del settore”.

Arturo Orsini

periamo che i tagli non penalizzino troppo la nostra sanità”. L’auspicio è stato espresso dalla presidente della Provincia, Tiziana Virgili, in occasione dell’incontro con il nuovo direttore generale dell’Asl 18 di Rovigo Arturo Orsini. “Credo sia troppo presto – ha spiegato la Presidente – per chiederle cosa intende fare, ma come cittadino confido che le eccellenze del sistema sanitario polesano vengano valorizzate come del resto auspico vengano risolti anche i problemi dei nostri nosocomi”. Il riferimento, neanche “Ho bisogno tanto velato, è di tempo per rivolto all’ospedale conoscere a di Trecenta che fondo la realtà secondo le aspet- dell’Ulss 18” tative della Virgili potrebbe diventare un centro di riabilitazione all’avanguardia. “Non servono investimenti – ha spiegato - ma determinazione per farlo”. Ma un passaggio è stato dedicato anche all’hospice di Lendinara definito dalla stessa Presidente come “Un fiore all’occhiello per l’azienda sanitaria, ma bisognoso di risorse”. Rapida la replica del neo direttore: “Al di là delle linee generali di contenimento delle spese ho bisogno di un po’ di tempo per conoscere a fondo la realtà dell’Ulss rodigina. Intanto mi preme dire che per me il ritorno in Polesine è quanto mai gradito visto che ho lavorato all’inizio della mia carriera come medico al pronto soccorso di Adria”.

Nuovo direttore generale

Orsini guiderà l’Ulss 18 tra spending review e Piano socio sanitario

ono ben undici i manager ascrivibili all’orbita del Carroccio e dieci quelli in quota al Pdl che il governatore della Regione, Luca Zaia, alla fine dello scorso dicembre ha messo alla guida delle 22 Ulls venete. Una sola è stata la poltrona concessa al Pd, quella di Arturo Orsini dirottato da Mirano all’Ulss 18 di Rovigo per prendere il posto di Adriano Marcolongo.

Il neo direttore è un volto amico per il nosocomio del Capoluogo e anche per il primo cittadino Bruno Piva, in quanto i due sono stati colleghi di lavoro al Santa Maria della Misericordia ben 25 anni fa. Sarà proprio lui ad occuparsi del riordino dell’ospedale Rodigino e di quello di Trecenta, a cominciare dalla tutela dei servizi dal taglio del 10% delle spese previsto dalla spending review. Alla prima in-

tervista dopo la sua nomina, Orsini si è detto anche preoccupato dal Piano socio sanitario adottato dalla Regione Veneto, in quanto a suo avviso sarebbe viziato da alcuni problemi originali mentre per quanto riguarda la sanità privata l’ha definita una risorsa purché non si sostituisca a quella pubblica nell’erogazione dei servizi. “Un doppione – ha spiegato – significherebbe un ulteriore costo che il sistema non può sopportare”. Fo.Ma.

Arturo Orsini


Rovigo 9 Trasporto ferroviario L’elenco delle 10 peggiori linee nazionali non esclude il Veneto

Bologna-Padova, disagi con l’orario invernale Azzalin: “Variazioni incompatibili con le necessità dei pendolari, siano essi lavoratori o studenti” Nelle due foto piccole l’assessore regionale alle Politiche di mobilità, Renato Chisso, è il consigliere del PD, Graziano Azzalin

di Fortunato Marinata

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l rapporto “Pendolaria 2012” di Legambiente ha messo in evidenza i punti deboli della mobilità su rotaia del nostro Paese e l’elenco delle 10 peggiori linee nazionali non esclude il Veneto. Sotto la lente d’ingrandimento dell’associazione ambientalista ci è finita la tratta Padova-Venezia, “Impossibile – si legge nelle motivazioni - trovare un posto nell’orario di punta sui treni”. Lo sanno benissimo i pendolari che la percorrono giornalmente ma è in generale il “sistema” ferroviario della nostra regione a non entusiasmare l’utenza, basti pensare che

La replica di Chisso

Spostata ancora la data dell’entrata in funzione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale nell’ultimo anno le tariffe sono aumentate del 15% in ragione di servizi che, invece, sono diminuiti del 3,35%. Insomma spendere di più per avere di meno, soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’orario invernale. Secondo il consigliere regionale Graziano

Azzalin che, sulla questione, insieme ai colleghi di palazzo Ferro Fini del Pd, ha inoltrato un’interrogazione all’assessore alle Politiche di mobilità Renato Chisso, la situazione per i pendolari veneti è ormai inaccettabile. “Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale – spiega Azzalin – non è stata effettuata alcuna modifica che andasse nella direzione di ridurre i disagi per quanti ogni giorno vivono una vera e propria odissea per recarsi sui luoghi di lavoro o di studio con il treno. Anzi, per favorire l’offerta dei treni ad alta velocità e ad elevato costo, che

“Cadenzamento e treni nuovi miglioreranno il servizio”

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enato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, non ha dubbi: dal prossimo giugno la situazione inizierà a cambiare in meglio per i pendolari che si spostano con il servizio ferroviario regionale. Il principale motivo di tanto ottimismo sono i 24 treni nuovi di fabbrica, Atr 126 a 4 casse e trazione diesel – elettrica, due dei già attivi sulla linea Mestre –

non fermano nelle stazioni periferiche, i treni del servizio regionale subiscono variazioni di orario, incompatibili con il raggiungimento della destinazione lavoro o scuola per gli utenti che salgono o scendono nelle fermate intermedie della tratta Padova-Bologna”. L’assessore regionale ha annunciato nelle scorse settimane una svolta a partire dal prossimo giugno, quando il parco macchine verrà integrato con nuovi convogli. Una data distante da attendere, secondo i consiglieri regionali del Pd firmatari dell’interrogazione. “Intanto – si chiedono – i pendolari

Adria, che entreranno in funzione durante l’anno per la mobilità locale. “Treni – ha ribadito l’assessore - acquistati con soldi regionali e dunque di proprietà dei veneti”. Il secondo motivo è che si sta chiudendo la partita dell’individuazione del nuovo sistema di corse cadenzate, in modo da offrire agli utenti servizi di trasporto che si susseguono a intervalli regolari, più brevi nelle ore di punta e nelle linee più frequentate, cadenzamenti che cominceranno ad entrare in vigore appunto a giungo, con l’aggiustamento di metà anno dell’orario ferroviario.
“Questi treni sono il futuro

cosa devono fare, rassegnarsi? Non chiediamo di comprare nulla di nuovo. Basterebbe ridistribuire le carrozze”. Sotto l’accusa di Azzalin e compagni di partito c’è finito anche il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale che era stato dato per pronto dall’assessore Chisso per dicembre 2012 o al massimo entro i primi mesi del 2013. “Dopo 12 anni dalla posa della prima pietra – chiosa Azzalin – invece non è stato contemplato nell’ultimo orario ferroviario e Chisso ha spostato ancora la data dell’entrata in funzione a giugno 2013. E fino ad allora?”.

del trasporto locale – ha chiosato Chisso, affiancato da Michele Gambato, presidente della società controllata Sistemi Territoriali che ha materialmente gestito l’appalto per l’acquisto - sono convinto che sarà l’inizio di una nuova stagione: cadenzamento e treni nuovi e capienti – afferma l’assessore – ci permettono di guardare ai prossimi anni con un po’ più di ottimismo di oggi: da giugno le cose dovrebbero cambiare, in termini di puntualità e sovraffollamento, cominciando ad eliminare gran parte dei problemi che riscontriamo quotidianamente”. messaggio publiredazionale messaggio publiredazionale

Rovigo e Toffoli, due nomi indissolubilmente legati dal tempo e dalla storia. L’Ottica Toffoli, infatti, situata in piazza Vittorio Emanuele II, punto nevralgico del capoluogo polesano, ha segnato con la sua presenza 146 anni di storia rodigina. La narrazione dell’Ottica Toffoli ha inizio nel 1867 quando Giobatta Toffoli, il capostipite delle quattro generazioni che fedelmente hanno continuato a tramandare di padre in figlio questa passione, ha promosso nel proprio negozio la vendita di alcuni paia di occhiali. Primo ottico in città, il solo in grado di garantire misurazioni il più possibile precise ed una strumentazione costantemente all’avanguardia e al passo con i tempi. 146 anni di dedizione, da Giobatta a Giovanni e Dino, fra i primi in Italia ad ottenere il diploma di ottico, e infine Daniele, l’attuale titolare. E all’anniversario dei 145 anni di attività, festeggiati lo scorso anno, sono entrati a far parte del team anche le giovanissime leve Toffoli, Chiara e Niccolò (rispettivamente di 24 e 21 anni), riunendo tutta la famiglia sotto l’insegna dello stesso amore. Ed è proprio Chiara a rilasciare questa intervista e a raccontarci un po’ la storia di questo “pezzo” di Rovigo. Laureata in Germania in Ottica e Optometria (BACHELOR OF OPTOMETRY), dove a potuto acquisire esperienze e conoscenze di altissimo livello, Chiara ha deciso di ritornare in Polesine per mettere la propria professionalità a servizio dell’azienda di famiglia. “E’ proprio questo uno dei nostri maggiori punti di forza”, sottolinea, “la presenza di figure professionali di alto livello; siamo l’unico negozio di ottica di tutta la città che ha, tra i propri dipendenti, due laureati in ottica e optometria, oltre a coloro che possiedono il diploma di optometria e di ottica”. “Crediamo sia fondamentale investire in formazione e strumentazione: nel nostro gruppo ci sono circa dieci persone, altamente specializzate, in diversi settori che vanno dall’ipovisione alle lenti progressive,

dalle soluzioni accurate per la vista dei bambini e degli anziani allo sport vision e al visual training, che costantemente seguono corsi di aggiornamento, partecipano alle mostre, e sono quotidianamente informate sulle novità del mondo dell’ottica. Abbiamo creduto, ed investito, nella formazione di due ragazze che, dopo aver conseguito la certificazione da ottico, sono rimaste co noi ed ora fanno parte della squadra”. Oltre ai corsi di aggiornamento, i responsabili del negozio partecipano alle più prestigiose fiere internazionali, come la SILMO di Parigi, o la OPTI di Monaco (che si terrà la prossima settimana), in modo da poter conoscere in tempo reale le novità introdotte negli altri paesi ed importarle da noi, proponendo così al cliente un parterre di marchi e modelli sempre originali. Professionalità, ma anche tecnologia all’avanguardia. “Recentemente abbiamo proceduto con l’acquisto di due macchinari, un centratore (I Terminal) e l’ I Profiler, i migliori sul mercato, che ci consentono di costruire una lente totalmente personalizzata, tenendo conto di moltissimi paramentri, prima ignorati, garantendo una visione più nitida, maggior contrasto, una qualità complessiva della visione che non ha eguali”. Lo stesso avviene per il settore della contattologia. “Non vendiamo lenti a contatto come fossero un pacchetto di caramelle”, precisa Chiara. “Molte persone si rivolgono a noi perché realmente impossibilitate dall’utilizzare gli occhiali, magari in seguito ad un intervento chirurgico, e necessitano di valutazioni accurate e di un servizio che verifichi diversi aspetti, per poter fornire una lente a contatto che faccia al caso del cliente e dei suoi bisogni. Tutto questo richiede le già citate passione e professionalità,”. Non solo occhiali o lenti. Durante le misurazioni della vista, che possono essere effettuate con appuntamento presso lo stesso punto vendita, gli

esperti si propongono come consulenti della visione, invitando il cliente ad approfondire i motivi del proprio problema (mediante una visita oculistica) od eventualmente ad operare sullo stesso, con del buon training visivo e attraverso un’educazione visiva impropriamente sottovalutata. L’ottica ha resistito alla guerra, e non si fa piegare dalla crisi. Pur risentendo, come qualsiasi altra attività, del peso di una crisi economica pressante, l’Ottica Toffoli gode di una clientela fidelizzata. Oltre ai nomi illustri che sono passati di qui, come il campione di ciclismo Fausto Coppi, l’indimenticabile Alberto Sordi, e il più recente fenomento Vittorio Sgarbi, “abbiamo clienti che vengono da noi da anni; hanno testato la qualità del prodotto e non vogliono rinunciarci. Notiamo infatti che le persone preferiscono fare un investimento, spendere magari qualche euro in più, ma avere la sicurezza di possedere un prodotto che durerà nel tempo”. Nonostamente ciò, i responsabili hanno pensato ad alcune iniziative per venire incontro alle esigenze dei propri clienti. “Innanzitutto abbiamo esteso la garanzia dell’occhiale a tre anni, anzichè due, per poter rassicurare ulteriormente sulla qualtà del prodotto acquistato”, in secondo luogo è disponibile una linea di occhiali a 100 euro, lenti comprese, per consentire anche a chi non ha la possibilità o la voglia di fare un investimento importante, di prendersi in ogni caso cura della propria vista. La novità più interessante poi, è quella relativa alla festa di San Valentino: “per tutto il mese di febbraio”, ci spiega Chiara, “acquistando un occhiale da sole, verrà dato in omaggio un cofanetto regalo a scelta tra: una cena romantica per due persone, un weekend di charme per due o un pacchetto relax e benessere per due”, il tutto preparato e confezionato, pronto per stupire il proprio lui, o la propria lei.


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12 Delta Territorio L’ente Parco ha raggiunto uno storico risultato

Approvato il Piano Ambientale Contrario il comune di Porto Tolle. Obiezioni raccolte dal sindaco di Ariano, Chillemi

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opo quindici anni l’Ente Parco del Del- optato i rappresentanti della Provincia: Marita del Po ha raggiunto un traguardo nella Mantovani e Angelo Motta. Le ragioni decisamente atteso: l’approvazione che hanno portato i due gruppi a non dare del “Piano ambientale del Parco”. Si trat- il loro pieno appoggio al Piano Ambientale ta di un risultato inseguito con determina- sono diverse, ma saranno probabilmente zione dal presidente Geremia Gennari, e quelle dei rappresentanti del comune di diventato decisamente urgente dopo che Porto Tolle a costituire uno scoglio da sudal Ministero dell’Economia e delle Finanze perare nei prossimi giorni, anche perché era arrivato l’avviso che nessun contributo hanno trovato parziale condivisione in quei sarebbe stato accordato all’ente senza l’ap- sindaci e consiglieri membri del Parco che provazione del documento, ma si tratta an- hanno votato per il “sì” al Piano. In buona sostanza i consiglieri che di un risultato che, di Porto Tolle, escluso ad avviso di molti, è Negli scanni il rappresentante della stato conseguito solo a è vietato Regione ma residente metà. L’approvazione l’uso nel comune rivierasco del Piano Ambientale, dei mezzi Graziano Marchesini, infatti, non ha ottenu- a motore hanno votato contro to l’unanimità dei consensi in sede di Consiglio. Seppur licenziato perché nessuna delle osservazioni fatte in dal Comitato tecnico-scientifico e dalla Co- occasione dei lavori di redazione del documunità del Parco a pieni voti, al momento mento sono state prese in considerazione. In particolare i portotollesi si sono semdi alzare la mano per dare il proprio assenso al documento, quella di Silvana Mantovani, pre detti contrari all’inserimento di 1.400 Achille Fecchio e Paola Sacchetto non si ettari di scanni tra aree da mettere sotto vinsono mosse, mentre per l’astensione hanno colo paesaggistico in quanto questo, a loro

Nella foto il presidente del Parco Geremia Gennari, il sindaco di Porto Tolle Silvano Finotti e Silvana Mantovani avviso, avrebbe serie ripercussioni anche sull’area balneare di Boccasette e Barricata. Infatti i due scanni, strutturati a spiagge, ora sono stati inseriti nel Piano come “Riserve naturali orientate” dove, ed è qui parte della polemica, è vietato l’uso di mezzi a motore. “Mi spiegate – ha obbiettato il sindaco Silvano Finotti – come faranno gli operatori balneari a svolgere la loro attività la prossima estate se non potranno usare alcun tipo di macchinario a motore? Il Piano del Parco mortifica la vocazione turistica ribadita all’interno del Pat per il nostro territorio”. Inoltre va detto che queste due aree sono

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continuamente soggette all’azione delle mareggiate e per questo richiedono continua manutenzione. “Quali risorse – ha chiosato Finotti userà il Parco per sistemarle, ogni qualvolta il mare se le porterà via?”. “Il comune di Porto Tolle – ha spiegato invece Silvana Mantovani, assessore comunale e consigliere dell’Ente Parco – non è contrario al Piano, però è necessario che quelle ragioni che riteniamo di buon senso vengano recepite. Ad esempio con che discrezione è stato deciso che le spiagge di Porto Tolle dovranno essere vincolate mentre quelle di Albarella e Rosolina rimarranno

fuori dal Parco?”. Una domanda che è stata ritenuta legittima anche dal sindaco di Ariano nel Polesine, Giovanni Chillemi, redattore di una serie di emendamenti, nei quali erano riassunte in parte anche le obiezioni fatte dai rappresentanti del comune di Porto Tolle. Emendamenti che erano stati presentati prima che il Piano Venisse messo al voto ma fatti ritirare per essere inseriti tra le osservazioni che verranno raccolte nei sessanta giorni successivi all’approvazione (avvenuta lo scorso 17 dicembre) e presentate alla Regione affinché vengano recepite prima che il documento diventi legge.

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e aspettative di miglioramento delle norme contenute nel piano ambientale del Piano del Parco sono in larga parte affidate ai tredici emendamenti presentati dal sindaco di Ariano, Giovanni Chillemi, a nove articoli del regolamento. Emendamenti presentati in fase di approvazione del Piano Ambientali ma fatti ritirare dal sindaco di Corbola, Marina Bovolenta, per essere inseriti tra le osservazioni nei sessanta giorni di tempo disponibili dopo il voto del Consiglio dell’Ente Parco. “Non è stato possibile votarle prima dell’approvazione del Piano, - spiega Chillemi - perché effettivamente le abbiamo presentate in ritardo”. Nello specifico gli emendamenti hanno già avuto il plauso degli amministratori del comune di Porto Tolle in quanto, a detta loro, sono molto vicini alle proposte che in passato erano state fatte al presidente Gennari ma mai accolte. Così nell’articolo 4 “prescrizioni di carattere generale” l’emendamento corrispondente prevede l’estensione delle attività permesse all’interno nel parco. Il comma 5, infatti prevede che: “E’ consentito l’esercizio delle attività agricole in atto, nonché della vallicoltura e pesca professionale e sportiva” mentre l’emendamento aggiunge “le attività turistiche e nautiche autorizzate o previste dalla pianificazione vigente”. Punto nevralgico, invece, che non ha mancato di mettere sul “chi va là” consiglieri e sindaci è l’articolo 6, “Zone sottoposte a regime di riserva naturale orientata”, dove al comma 5 viene spiegato che “L’esercizio delle attività di pesca professionale, agricoltura e vallicoltura è consentito come disciplinato dal Regolamento del Parco”. L’emendamento invece toglie la disciplina di tali attività dal regolamento dell’Ente Parco e indica le normative “regionali, provinciali, comunali” come quelle di riferimento e la stessa cosa avviene con il comma 7 dell’articolo 5 che regola la navigazione a motore nelle aree a regime di riserva naturale orientata. L’articolo 11 che riguarda gli scanni è quello che più di tutti ha indispettito il comune di Porto Tolle, in quanto ad avviso degli amministratori avrà ripercussioni sullo sviluppo del turismo balneare di Barricata e Boccasette. Al comma 8, infatti, recita “Negli scanni indicati come spiagge slow... è consentita l’attività di balneazione nel rispetto delle caratteristiche dei luoghi, in particole quelle floristiche e faunistiche, secondo quanto stabilito dal regolamento del Parco” mentre l’emendamento prevede che “in tali ambiti sono confermate tutte le attività turistiche annualmente autorizzate alla data di adozione del Piano Ambientale”, consentendo così il proseguo delle attività delle due spiagge portotollesi così come fino ad adesso è stato. E anche per quanto riguarda la realizzazione o il potenziamento di strutture e manufatti a servizio della balneazione, il rimando è agli strumenti di pianificazione comunale. Gli emendamenti toccano anche altri articoli del Piano ambientale, come ad esempio le attrezzature per l’attracco, il ricovero dei natanti per il turismo e la pesca oppure la navigazione a motore nel Po di Maista, ma in generale l’intervento degli emendamenti è quello di restituirne ai Comuni la regolamentazione. “E’ importante che il Piano Ambientale sia condiviso da tutti – conclude Chillemi - e per questo deve tutelare le prerogative di ogni comune. Sono fiducioso sul fatto che alcuni vincoli possano essere rimossi con buona soddisfazione di tutte le parti coinvolte”.

Piano Ambientale del Parco Una serie di proposte per rimuovere i vincoli

Con le osservazioni un regolamento più equo Dopo l’approvazione dell’Ente Parco, ci sono sessanta giorni di tempo per indicare le migliorie da apportare. Negli emendamenti restituito il potere ai Comuni

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Le previsioni indicano che la recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono aziende che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinunciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabilità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene comune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrovare, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispensabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo. *Presidente Confindustria Padova


22 14

VIAGGIO IN

PROVINCIA ROVIGO

Enti locali Dal primo gennaio l’obbligo della gestione associata delle funzioni

Piccoli comuni messi sulla via della fusione Dal 2014 nessun servizio rimarrà in capo ai municipi al di sotto degli otto mila abitanti di MAuro Gambin

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er i piccoli comuni dal primo gennaio del 2013 è scattato l’obbligo di gestire almeno tre funzioni comunali in forma associata all’interno di un bacino di cinque mila abitanti. Dall’anno prossimo invece le funzioni dovranno essere messe tutte in convenzione in ambiti di almeno otto mila cittadini. Si tratta di una grossa novità, ma che significa? Secondo molti primi cittadini si tratta della strada che porterà alle fusioni fra comuni, la dove non esistono già delle Unioni. L’art.14, commi da 25 a 31, del D.L. n. 78/10, convertito in legge n. 122/2010, infatti, ha introdotto, come via al risparmio per gli enti locali, l’obbligo per i piccoli municipi della gestione associata dell’esercizio delle funzioni fondamentali, incidendo sull’assetto funzionale e organizzativo degli enti interessati. La gestione associata deve essere obbligatoriamente esercitata attraverso convenzione o unione per i comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti, per quest’anno, e per il 2014 tutte le funzioni dovranno essere messe in comune, cioè tutte le competenze comuna-

li: la funzione generale di amministrazione; la funzione di polizia locale; la funzione di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l’edilizia scolastica; la funzione nel campo della viabilità e dei trasporti; la funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente e la funzione del settore sociale. Ciò inevitabilmente comporterà anche alla smobilitazione degli uffici comunali che

La spinta primaria arriva dai maggiori finanziamenti dalla Regione verranno uniti sotto un solo responsabile per area. Dunque si tratta di una piccola rivoluzione che gli amministratori locali hanno già iniziato ad affrontare non senza difficoltà. Sui futuri sviluppi che deriveranno dall’esercizio associato delle funzioni se ne è parlato a metà dicembre a Loreo in un incontro

organizzato dal Pd locale partecipato oltre che dal sindaco Bartolomeo Amidei, dal segretario provinciale della Fp-Cgil Giuseppe Franchi, dal responsabile dell’area servizi sociali dell’Unione dei Comuni del Copparese “Terre e fiumi” che ha portato la propria personale esperienza, Cristiano Benetti, e dal consigliere regionale Graziano Azzalin. “Per quanto riguarda l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali – ha spiegato Azzalin - non esiste un modello unico valido per tutte le realtà. E se è vero che la spinta primaria, oltre che per le nuove disposizioni di legge, arriva anche dai maggiori finanziamenti e dagli incentivi decisi dalla Regione, è bene ricordare che questa non deve essere il motivo principale e che tutte le riforme devono ricevere la maggiore condivisione possibile da parte dei cittadini. Detto questo, va ricordato quale sia la situazione finanziaria del nostro Paese e come, con la sempre maggiore scarsità di risorse a disposizione, soprattutto per i piccoli Comuni divenga sempre più difficile mantenere i servizi. Le possibilità di finanziamento regionale si fanno sempre più difficili, ma proprio per una precisa scelta politica condivisa

La gestione associata delle funzione cambierà anche il ruolo dei sindaci nei piccoli comuni da tutte le forze politiche, è stato deciso di investire sul fondo specifico per le forme di gestione associata, con una preferenza per le fusioni rispetto alle forme associative. Questo si accompagna ai risparmi derivanti dalla razionalizzazione e permette quindi ai Comuni di avere la possibilità non solo di mantenere i servizi, ma addirittura di migliorarli”. Una linea che ha trovato la vicinanza anche del sindaco Amidei, per il quale “il vero scopo è migliorare i servizi e, per arrivare a questo, sono comunque necessari degli investimenti.

Per arrivare a una maggiore riduzione dei costi è preferibile la via della fusione, ma questa a mio avviso deve essere un punto di approdo di un percorso che passi necessariamente dalle Unioni”. Anche per Franchi, “la fusione è preferibile perché per i dipendenti c’è maggiore chiarezza e viene favorita la loro specializzazione. Tuttavia, visto che non si tratta di un percorso privo di difficoltà ed inciampi, è necessario che venga condiviso anche con le associazioni sindacali, per quali è imprescindibile la garanzia dei posti di lavoro”.

ENTI lOCAlI PROVINCIA SAlVA, Il DECRETO NON È DIVENTATO lEGGE

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er la presidente della Provincia, Tiziana Virgili, si è trattato della fine di un incubo, per il consigliere regionale e coordinatore del Pdl polesano, Mauro Mainardi, di un merito da attribuire al suo partito, visto che ha tolto la spina al governo Monti. Per i molti che ci avevano creduto, invece, forse si è trattato di un’occasione persa. Stiamo parlando del decreto per la riorganizzazione delle province che non è stato convertito in legge. La Commissione Affari Costituzionali e il governo hanno preso atto della quantità di emendamenti e subemendamenti presentati al provvedimento e hanno ritenuto che non fosse possibile commutare il decreto in legge prima

della scadenza del mandato. “Il governo - ha commentato il ministro Patroni Griffi - ha fatto quello che poteva. Oggi ha preso atto della situazione”. Restano da stabilire anche quali saranno le conseguenze causate dall’empasse, finora si è parlato di ipotesi che devono ancora essere confermate. Un comunicato stampa di Palazzo Chigi qualche giorno prima della resa del Governo parlava di grave rischio in merito di mancata conversione in legge del decreto, infatti veniva ventilata la minaccia di una lievitazione dei costi a carico dei Comuni e soprattutto delle Regioni, visto che gli le province accorpate rimarranno tali e le funzioni ridotte. I perimetri e le dimensioni delle pro-

vince restano quelli attuali – veniva spiegato nella nota - e quindi rinasceranno 35 province. Inoltre viene meno l’individuazione delle funzioni di area vasta come funzioni fondamentali delle province, sicché le province restano titolari di sole funzioni di indirizzo e coordinamento. Ne consegue che non potendo allocare le attuali funzioni provinciali a livello comunale, trattandosi per l’appunto di funzioni di area vasta e quindi di livello sovracomunale, ciò comporterà tendenzialmente la devoluzione delle funzioni alle regioni con conseguente lievitazione dei costi per il personale, il personale regionale costa più di quello provinciale e comunale”. Fo.Ma.

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Spazi aperti 15 23 Convegno al Liceo Scientifico “Polesine un territorio da promuovere”

Marketing territoriale in classe Cuore del progetto due filmati realizzati da alcune classi

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omenica 16 dicembre 2012, nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Paleocapa” di Rovigo, si è tenuto il convegno “Polesine un territorio da promuovere”, promosso dall’istituto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Rovigo e il CeDi Turismo&Cultura. L’evento rientrava nelle iniziative allestite per la XVIII Settimana dei Beni Culturali in Polesine, dal 7 al 16 dicembre, che quest’anno proponeva il tema “Polesine aspetti di una identità”. Ad aprire il pomeriggio sono stati i filmati “Il Polesine: una perla del Veneto” e “Il Delta del Po Veneto: un paradiso da scoprire”, realizzati dalla professoressa Rosanna Beccari con alcune classi del Liceo Scientifico “Paleocapa” nello scorso anno scolastico e vincitori di due premi. Il primo, sul Polesine, ha vinto il concorso della Regione Veneto 2012 per la “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto”, guadagnando un assegno di mille euro per la scuola, ed è già stato proiettato con successo il 19 aprile 2012, nella Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi, nell’ambito della XIV Settimana della

Il Liceo da quest’anno è membro del “Comitato per i beni culturali e ambientali in Polesine” Cultura: ha inoltre ottenuto il patrocinio della Provincia di Rovigo. Il secondo, sul Delta del Po Veneto, finora inedito, si è classificato terzo, con un premio di 500 euro, alla prima edizione del concorso “Acqua risorsa preziosa”, indetto per l’anno 2012 dal comune di Monselice, in collaborazione con la “Fucina delle scienze” e l’Università di Padova. I cortometraggi (il primo dura 15 minuti, il secondo 9 min.) dagli intenti volutamente promozionali nei confronti di un territorio che ci appartiene ma che ancora manca di un’adeguata valorizzazione, nonostante le sue notevoli ricchezze e potenzialità, “nell’ottica di una abituale apertura della nostra scuola alla realtà circostante” – come ha spiegato la dirigente Maria Grazia Faganello –, rientrano in una serie di attività di studio ed indagine sulla nostra terra partite più di dieci anni fa che

COlDIRETTI MAI MEGA FOTOVOlTAICO SU TERRENI AGRICOlI

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ull’impianto fotovoltaico di Cana- di tre e quattro megawatt, che dovrebbero ro, Coldiretti andrà avanti fino a essere realizzati al centro di un’area di elevato quando il giudice amministrativo si interesse agricolo tra Pincara e Fiesso, hanno pronuncerà sul merito e, comunque, ci oppor- ricevuto il biasimo del presidente di Coldiretremo con forza e convinzione, a tutti i parchi ti. “Stiamo già preparando le contromosse, fotovoltaici con pannelli su suolo agricolo che a tutela dei terreni, dei loro proprietari e del non siano connessi con l’attività agricola e che paesaggio rurale. – dichiara Giuriolo – Intanto non si può fare a vadano a sottrarre indebimeno di sottolineare tamente terreno fertile alla Giuriolo: le contraddizioni di produzione di alimenti per “Sul caso una Regione Veneto, persone ed animali”. Così di Canaro, la cui Giunta con il presidente di Coldiretti andremo fino l’assessore Massimo Rovigo, Mauro Giuriolo, in fondo” Giorgetti in testa, all’indomani dell’assemblea elettiva che lo ha riconfermato alla guida esulta il 29 ottobre 2012 per aver adottato dell’organizzazione provinciale fino al 2016, una delibera che inserisce le “aree ad elevata riprende l’argomento della realizzazione di utilizzazione agricola” tra quelle vietate agli mega impianti fotovoltaici nelle campagne po- impianti solari fotovoltaici a terra; e l’11 dilesane. L’argomento è tornato in discussione cembre 2012, praticamente alla vigilia delle tra gli agricoltori, a seguito di un avviso che la feste, gli uffici della Direzione urbanistica e paRegione Veneto ha inviato a molti proprietari esaggio della stessa Regione Veneto, avvisano di terreni di Fiesso e Pincara, in cui si annuncia degli ignari agricoltori che saranno espropriati l’esproprio per la costruzione di elettrodotti a per far correre i tralicci elettrici di due campi servizio di due grandi parchi fotovoltaici, da fotovoltaici a terra, in piena campagna, che, realizzare in piena campagna, ancora in fase fra l’altro, non sono ancora stati autorizzati”. autorizzativa. I due nuovi parchi fotovoltaici,

hanno prodotto, a cura delle docenti Rosanna Beccari e Maria Chiara Pavani con la collaborazione di studenti e personale della scuola, ben tre mostre fotografico-documentarie ed una pubblicazione con una selezione del materiale inedito sull’alluvione del 1951. “Se all’inizio, infatti, appariva didatticamente irrinunciabile – ha detto la professoressa Rosanna Beccari, referente del progetto - un recupero del ricordo della nostra terra, delle sue sofferenze ed esperienze passate, come fondamenta della nostra identità e presupposti dei traguardi futuri, nel tempo, è emersa l’esigenza di una ricerca più attuale per favorire il superamento dei pregiudizi atavici mediante la conoscenza e l’apprezzamento delle eccellenze su cui il nostro Polesine ha avviato uno sviluppo che lo traghetta ad una posizione di tutto prestigio in ambito nazionale e internazionale”. Ecco dunque lo scopo dei due filmati, perché “per diventare ambasciatori della propria terra, occorre prima di tutto amarla, ma non si può amare ciò che non si conosce – ha detto la presidente della Provincia di Rovigo, Tiziana Virgili, intervenuta, insieme con l’assessore provinciale alla Cultura Laura

La professoressa Rosanna Beccari con gli studenti premiati Negri – e questi filmati ne hanno abilmente condensato in una sintesi mirabile tutte le meraviglie”. Ed ha quindi proposto al Liceo la prossima pubblicazione dei due video mettendo a disposizione il supporto della Provincia, che conta di usarli nei meeting promozionali a cui periodicamente partecipa. Anche l’assessore Negri si è congratulata con la dirigente, l’insegnante e gli studenti partecipanti, a cui si sono uniti i complimenti di tutto il pubblico presente, in modo particolare per l’oculata scelta delle immagini suggestive con un tocco di poesia, ma senza perdere di vista il realismo del reportage. Nella seconda parte del convegno, la dottoressa Chiara Tosini della Provincia di Rovigo ha illustrato le 26 realtà del Sistema Museale Provinciale, anch’esse non sempre adeguatamente conosciute, e che invece sono in grado

di offrire un’interessante e variegata proposta culturale del nostro territorio, dalla storia all’etnografia; quindi è seguita la presentazione, da parte della presidente Laura Marangoni e dell’operatrice Sarah Lanzoni, - presente in sala anche la vicepresidente Donatella Girotto - di alcuni tra i numerosi progetti didattici promossi dal CeDi Turismo&Cultura, che tra l’altro si occupa di molti di questi musei locali oltre che dei rapporti con le scuole, per vivere a 360 gradi il Polesine, senza perderne di vista gli aspetti culturali, anzi rendendo protagonisti i visitatori. In particolare, Sarah Lanzoni ha illustrato n anteprima a nuova proposta del CeDi per un percorso animato con i nuovi linguaggi della comunicazione pensato per l’ultima nata tra le realtà museali del nostro territorio: la Casa Museo Matteotti di Fratta Polesine.


16 26 Economia Imprese Un convegno per diffondere una rinnovata cultura verso i nuovi mercati

L’export l’unica via di salvezza Dal 2009 a Rovigo balzo delle esportazioni (+62%), ma i valori assoluti restano ancora troppo bassi rispetto alle altre province del Veneto

C

on una domanda interna in decrescita e un ra dell’export verso i nuovi mercati, l’Area internaziomercato europeo poco vivace, esportare oltre i nalizzazione e aggregazione di imprese di Unindustria confini del vecchio continente diventa un obbligo Rovigo ha promosso un convegno dal titolo “Globaper le imprese. L’indice delle esportazioni in provincia lizzazione, opportunità e scelte di business”, che si è di Rovigo fa segnare dal 2009 una crescita sostenuta tenuto recentemente nella sede della Camera di com(+62%), ma i principali mercati di riferimento riman- mercio di Rovigo in collaborazione con The European gono ancora marcatamente quelli europei per oltre i House Ambrosetti, gruppo professionale che organizza 2/3 del totale dei flussi in uscita. Inoltre, il volume ogni anno il celebre forum di Cernobbio. Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Direcomplessivo delle esportazioni zione del sistema statistico della (pari a 1,3 miliardi di euro nel Nell’ultimo Regione Veneto, la Germania è il 2011) risulta ancora troppo basso anno aumentate primo mercato per l’export con rispetto alle province con spiccata le esportazioni una quota del 14,5 per cento del vocazione all’internazionalizza- verso Cina totale dell’interscambio, quindi zione. “L’incremento dell’export e Kazakistan Francia (13,4) e Regno Unito – commenta Tiziano Busin, delegato all’Internazionalizzazione di Unindustria Rovigo (4,3). Nell’ultimo anno, in particolare, significativa la – è l’unica via verso la salvezza. Bisogna insistere e crescita delle esportazioni verso la Cina (che passa da moltiplicare gli sforzi accrescendo cultura imprendito- una quota dello 0,6 al 3,2% con 42 milioni) e il Kazariale, formazione, infrastrutture che possano aiutare le kistan (quota del 10,8%), che nel 2012 si assesterà piccole imprese ad affrontare il Grande mercato. Le reti come terzo mercato di sbocco nell’ambito dell’energie. d’impresa possono svolgere una funzione fondamenta- Pressoché azzerata la quota della Libia, che nel 2010 le. E non è vero che per fare export ci vogliono grandi rappresentava il 4,2 per cento dell’export. dimensioni”. Anche per diffondere una rinnovata cultu-

foCus Impresa

a badia poLesine L’esempio deLL’eXpoRt RodiGino

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Nella foto piccola Tiziano Busin, delegato all’Internazionalizzazione di Unindustria Rovigo

el corso del convegno di Unindustria è stato dato spazio a due significative testimonianze imprenditoriali, una delle quali polesana: la Bellelli Srl di Badia Polesine. Produttrice di sistemi di ritenuta di sicurezza per i bambini in viaggio (seggiolini per auto e bici), è l’unica azienda italiana in questo specifico ambito che possiede un ufficio di R&S supportato da un Crash Test al suo interno. La Bellelli, che ha sede a Badia Polesine, lavora con marchi propri e per rinomati marchi italiani e internazionali. Nata nel 1994, 11 milioni di fatturato, conta 24 collaboratori interni e una settantina di aziende italiane e non, alle quali la lega una politica di outsourcing. I mercati tradizionali sono i Paesi europei, sia dell’Est che del Ovest, dove si concentra il 70% del fatturato. Bellelli è anche presente nei Paesi del Medio Oriente, soprattutto Israele, in America Latina e da 4 anni anche nel mercato cinese. La novità più importante del 2012 è l’apertura di 2 negozi mono marca, uno a Shanghai e l’altro a Pechino. Entro 3 anni gli store ‘cinesi’ dovrebbero diventare 7. La Bellelli è presente anche in Canada e Usa.

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20 Cultura provinciale

Cultura provinciale 27

Mostre a Palazzo Roverella La nuova esposizione aprirà i battenti il prossimo 22 febbraio

Adolphe Goupil, l’imprenditore che comprese il valore dell’arte La svolta portata dalla rivoluzione francese ebbe conseguenze sociali che portarono al mutare del “fare arte” di Mauro Gambin

Nella foto a sinistra la locandina della mostra e nelle altre alcune delle opere esposte

L

’Ottocento fu un periodo di svolta per l’arte europea. gli argini imposti dal Congresso di Vienna, cambiando raMolto spesso si è voluto identificare nell’avvento della dicalmente la società. Venne spazzata via l’aristocrazia e fotografia lo spartiacque che rivoluzionò anche il modo sottratta parte della ricchezza patrimoniale della chiesa va di dipingere, in quanto il nuovo strumento tecnologico detto che fino a quel momento patrizi e clero erano stati i avrebbe condizionato i pittori e loro modo di rapportarsi con protagonisti e le risorse per il mecenatismo dell’arte. Spariti l’esistente, costringendoli ad abbandonare per sempre la i grandi palazzi e venute meno le illimitate disponibilità per ripresa analitica dei dettagli, concentrandosi invece su una i sontuosi quanto complessi cicli ad affresco, la pittura per resa “per impressioni” della materia. La stagione impres- trovare sbocco commerciale dovette farsi piccola e semplisionista, secondo questi, ne sarebbe l’inconfutabile prova, ce, trasferendosi dall’intera parete alla tela. Di più: nella tanto da definirla rivoluzione impressionista. In realtà i pittori scala sociale il primato della ragione e dell’intraprendenza avevano iniziato a confrontarsi con la camera ottica già un divenne la benzina nella macchina da soldi della borghesia secolo prima, le magnifiche vedute di Venezia del Canaletto e sostituì l’apatico “diritto allo status di nobile” rivendicato erano cartoline antesignane della moderna fotografia, sep- dall’aristocrazia. Ben presto ciò smise di essere un semplice pur ancor dipinte a mano, ma c’è anche chi sostiene che la atteggiamento di casta e iniziò a manifestarsi sotto forma conoscenza dei strumenti ottici, che successivamente conflu- di tecnologia legata al lavoro, trasformando l’economia da iranno nella tecnologia delle future reflex giapponesi, erano agricola a industriale. Sulla scena dei più ricchi, erano i borgià in possesso di Leonardo Da Vinci. Del resto il “vedere” ghesi quelli che stavano in alto, il verde dei loro soldi era di è un tema fondamentale per chi dipinge, anche se non è gran lunga più sgargiante del sangue blu che aveva fino ad il solo. La nascita della fotografia, dunque, non fu l’unico allora nobilitato la nobiltà. Questa fu la vera svolta. Anche elemento a segnare un punto di svoli pittori, soprattutto perché pittori, ta dell’arte dell’800, le vere ragioni Le vedute dovettero tener conto del mutare piuttosto sono da ricercarsi nell’Otto- di Canaletto erano delle tendenze cromatiche, del cento stesso e nelle sue radici che af- già cartoline tempo smettendo gli abiti dell’itinefondano nell’ultimo trentennio del se- antesignane della rante artista di palazzo per ritirarsi colo precedente, anche se si potrebbe moderna fotografia nel proprio studio, quando non più andare più indietro. Partiamo quindi sovente, prendere sottobraccio il cadal giorno successivo alla Rivoluzione francese e all’inizio valletto per inoltrarsi più nei reconditi e suggestivi meandri del diffondersi delle idee illuministe che ne sottesero la for- della campagna e della vita, per ritrarne gli aspetti più salientuna. La sete di rinnovamento rispetto all’”ancien Régime” ti. Niente più cenacoli con teologi e letterati per decidere la e il primato della ragione finirono con il dilagare, malgrado semantica dei dipinti, i gusti dei nuovi self-made-man erano

in bReve Il libro di Francesca De luca

“iL RovesCio deL tao”

E

’ sempre difficile capire quanta autobiografia contenga un libro o quanto la vita dei personaggi rincorra quella dell’autore. Nel caso di Francesca De Luca non c’è dubbio, il mondo che racconta nel suo libro “Il rovescio del Tao” è quello che incontra ogni giorno grazie al suo lavoro di giornalista e al suo impegno in diversi progetti legati all’immigrazione. Francesca infatti insegna lingua italiana agli stranieri ed è impegnata in percorsi di accoglienza, integrazione ed inserimento lavorativo. Intrecciando il proprio amore per la letteratura e la passione per l’inchiesta sociale, nelle sue opere narra degli “esclusi” dalla società. Le pagine di Francesca, infatti, presentate lo scorso 14 dicembre ad Adria presso il circolo Arci Mediterraneo, parlano di mondi, delle persone che abitano in quei mondi e della loro incapacità di comunicare. Alice e Leonardo, ad esempio, due ragazzi appartenenti con vite diverse, passati e forse destini diversi, due ragazzi che non si conoscono, eppur si odiano. Accomunati solo da una forza interiore apparente, che cela enormi delusioni, inenarrabili tristezze, sogni infranti. Il destino li obbliga a conoscersi e riserva loro piacevoli e terrificanti sorprese. È la storia di un confronto, di un incontro tra realtà apparentemente distanti ma infinitamente vicine. È la storia di due solitudini e di un fato che gioca con l’esistenza. È l’entrare in punta di piedi nelle vite di ragazzi e di politici, di suore e di operai, dare loro uno sguardo fugace per coglierne l’insieme ed avere la voglia di saperne di più.

più spiccioli e l’arte smise di essere l’estetica di un concetto pur rimanendo bene di lusso. Merce che come qualsiasi merce si compra belle e fatta in bottega, dall’artista stesso se con l’arte si ha dimestichezza o da un esperto se, pur non intendendosene, si vuole fare un affare. Ecco dunque che tra artista e finanziatore, ora non più committente ma collezionista, si inserisce la figura del gallerista o del mercante. La mostra che a Palazzo Roverella aprirà i battenti il prossimo 22 febbraio parla proprio di questa terza figura. Nella fattispecie de “La Maison Goupil”, forse la più importante casa d’arte ed editrice d’arte francese del XIX secolo. Il fondatore fu Adolphe Goupil nel 1829 che da iniziale fabbricante, editore e mercante di stampe, divenne il committente - acquirente di costosi dipinti, realizzati esclusivamente per essere riprodotti, con le più moderne tecniche di stampa, in formati diversi in modo tale da soddisfare le esigenze della piccola e media borghesia il cui status economico non era ancora

Arte e stampa

un voLume peR CataLoGaRe La CoLLezione boCCHi

D

urer, Raimondi, Callot, De Rosa, Sadeler, Bartolozzi ci sono i nomi dei grandi artisti dell’incisione, tra le stampe che Carlo Bocchi concesse in lascito nel 1836 al Comune per l’istituzione di una scuola superiore. Il suo desiderio venne esaudito, la scuola venne istituita ma il lascito di opere lasciate alla città non vennero conservate presso il Ginnasio, come aveva predisposto. Nei quasi due secoli che ci separano dalla donazione, la collezione conobbe Jacques Callot - La un’odissea fatta di cambiamenti Liberazione di Tirreno di sede, di deterioramento, di incuria tanto che addirittura un terzo dei fogli è andato perso. Anche la catalogazione degli stessi è stata piuttosto lacunosa, fino a poco tempo fa esistevano soltanto degli elenchi incompleti. Ora invece, grazie al lavoro della curatrice Barbara Ceccato, esiste una descrizione precisa della loro origine, del periodo storico, degli autori, dei soggetti e lo scorso 3 dicembre al Circolo Unione presso il Teatro Comunale di Adria è stato presentato il volume dal titolo “Il diletto dell’immagine, volti, storie, paesaggi nelle stampe della Collezione Carlo Bocchi”. Un’impresa editoriale che ha visto la collaborazione della già citata dottoressa Ceccato con Mihran Tchaprassian e di Andrea Fantinati, per quanto riguarda la parte fotografica, ed il Comune, che ha permesso la pubblicazione in appendice delle stampe della Biblioteca comunale. Fo.Ma.

sufficientemente consolidato per poter sostenere l’acquisto di un quadro originale. Per lui lavorarono anche diversi pittori italiani: Boldini, De Nittis, Favretto, Zandomeneghi, Morelli le cui opere sono state riunite appositamente per allestire la mostra di Palazzo Roverella promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi.

Poesie di Mario Naia

“pensieRi e paRoLe”

S

ala convegni della Biblioteca comunale gremitissima in occasione della “Fiera del libro” di Porto Viro dove l’assessore alla cultura Maura Veronese ha presentato il libro fresco di stampa di Mario Naia che le sedeva accanto. Un libro di poesie in dialetto e in lingua di questo signore “donadese doc”, classe 1928. Mario Cerimonia che voleva essere un omaggio all’autore il Naia quale, come dirà il sindaco Geremia Gennari nel suo intervento, “E’un personaggio che caratterizza il meglio di una Comunità per quella sua semplicità d’animo, per quell’impegno nel sociale, per quella cultura popolare che sa avvicinare tutti e diffonde ottimismo”. Un libro edito dalla tipografia locale Astolfi e composto da 29 poesie ed un racconto; il tutto dedicato a Girolamo Astolfi e denso di dediche a persone del paese sia defunte che viventi. L’humus di questa poesia, che non aspira alle vette eccelse, sta, come spiega la Veronese, “Nell’ispirazione genuina e reale che si fa ascoltare trasmettendo emozioni che coinvolgono ciascuno nella quotidianità della vita”. Naia ha chiosato: “I giornalisti mi definiscono, bontà loro, “poeta” ma io ritengo le mie composizioni “poesia in famiglia colorate da un po’ di fantasia”. Il libro (79 pagine) comprende anche illustrazioni e ritratti di 6 artisti locali, con presentazione della Veronese e prefazione di Antonella Ferro presidente della Pro Loco-Donada. Tra le personalità presenti, oltre al sindaco e alla Veronese, notati l’assessore Doriano Mancin, l’assessore Nicola Marinelli, il consigliere regionale Cristiano Corazzari e pure don Alfonso Boscolo ritornato in città per l’amicizia che lo lega all’autore. Tra gli applausi Naia ha letto alcune poesie suscitando ammirazione e contenuta ilarità ricevendo al termine in dono una targa dall’Amministrazione e, dalla titolare della tipografia, un maxi ritratto del suo volto da appendere alla parete di casa. La serata si è conclusa con la degustazione di alcuni vini di cui il “poeta” è apprezzato cultore mentre egli firmava autografi sulle copie del libro ed il cui introito sarà devoluto in beneficenza. Francesco Ferro


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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO

Giovani campioni in un quadrangolare neWsimpegnati pRima GioRnata deL settoRe pRopaGanda

Acquagoal Veneto Giovani campioni impegnati in un quadrangolare

uoto alla prima esperienza Adria Nuoto alla prima esperienza D gura e non sfigura nuoto, i Giovani Campioni non deLudono

omenica 2 dicembre 2012, presso la piscina comunale di Adria, si è svolta la prima giornata, delle cinque in programma, del settore propaganda nuoto. Categoria P1 riservata ai nati 2005 maschi e 2006 femmine, P2 nati nel 2004 maschi e 2005 femmine, P3 nati 2003 maschi e 2004 femmine. I giovaogetto propaganda nissimi di Adria atletiNuoto si sono è dimostrati molto competitivi e vogliosi di mettersi in mostra, facendo del a 25 novembre loro presso meglio la piscina in ogni di batteria. Le gare in programma: per la categoria P1 25 metri dorso, per mo concentramento la categoria del campionato P2 25 metri stile libero, per la categoria P3 50 metri delfino/dorso e 50 metri nda “Fin”. Le squadre con sottopasso, partecipanti: che simula un recupero di salvamento, due staffette 4x25 mista P1+P2 o, Sporting Club Noale femminile e Polisportiva e 4x25 stile libero P1+P2 maschile. Mentre per la categoria P3 la staffetta 4x25 mista maschile e femminile. Per molti atleti dell’Adria Nuoto si è trattato della prima gara della 2 campi, le squadre carriera, eranoinfatti formate sono stati selezionati solo a settembre dalla scuola nuoto. Il gruppo si allena panchina; la durata tre volte di ogni a settimana, singola nuoto, pallanuoto e salvamento oltre una buona dose di divertimento. con 2 minuti traQuesti un tempo gli esordienti, e l’altro. allanonostante loro primaigara: tanti Categoria gol subiti, P1 benmaschile 14, è riuscita Luca Gorda con une guizzo Nicolò Pellizzari di orgoglio a composta da:nati Simone nel 2005, Bonazza hanno partecipato a segnare ilalla golgara delladei bandiera 25 dorso coneSimone alla staffetta Bonazza. 4x25Il stile risultato libero, finale nellaNo14 Adria 1. Laeseconda partita è stata contro i parihanno età dell’Acquaria Dario Bellato(2003), categoria Nicolò P2 Pellizmaschile ale Matteo Tolomei Mattia Cavazzin nati nel 2004 partecipato di Piovelibero di Sacco; molto piùstile equilibrata in cui formazione adriese Sofia Ferrari(2005), alla gara Giulia deiStocco 25 metri stile e allapartita staffetta 4x25 libero, per la lastessa categoria P2 ad essere e di conseguenza unstile buon femminile Sofia Ferrari èe riuscita Giulia Stocco nate più nel calma 2005 hanno partecipato ad allaesprimere gara dei 25 giocomista di squadra andando spesso goal, iamarcatori stati Giulia Matteo po’ di timore si leggeva libero e alla nei volti staffetta di 4x25 dove Sofi a ha fatto la in frazione stile liberosono mentre la frazione a rana. Tolomeidelconsettore, 4 goal,seSimone si possono Bonazza chiamere con così, 3 goal, Sara Nicolò Tobaldo, Pellizzari Auroracon la prima volta che affrontavano un I veterani Masiero, Beatrice Dan,1David goal.Pezzot, Alla fineSimone il risultato Bonazzi è stato e Dario Acquaria Bellettato 4, Adriadella 8. La catergoria giornataP3 si è gara deicon 50due metri partite delfino/dorso in cui le squadre e ai 50 erano metriunaconmista sottopasso. e l’altra della Gli ha incontrato la hanno squadrapartecipato dello Spor- alla conclusa allenatori Massimo Bottaro Polisportiva e ElenaTerraglio. Lionello si ritengono soddisfatti di questa prima uscita. ia di due fuori quota (età superiore Evidenti e buono Giornata l’approccio molto positiva in una manifestazione all’insegna del divertimento che li vedevasia confrontarsi per i piccoli za fisica. La giovane etài emiglioramenti la poca età dellaeprovincia atleti sia di Rovigo per il tecnico e Padova. Sebastiano Ballo. la squadra noncon si èi pari scomposta Sport per i giovani

1.3 miLioni di euRo da CaRipaRo

A

mmonta a 1milione e 300 mila euro lo stanziamento complessivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per la terza edizione di “SportivaMente”, iniziativa realizzata dai Coni provinciali di Padova e Rovigo e finalizzata alla promozione dello sport giovanile. Al Coni di Padova, in particolare, verranno destinati 900.000 euro, mentre 400.000 euro andranno al Coni di Rovigo. Somme che verranno messe a disposizione per tre tipi di intervento, il primo riguarda l’attività nelle scuole con il sostegno ai progetti “Giocosport” e “Alfabetizzazione Motoria”, con l’obiettivo di promuovere lo sport e corretti stili di vita tra gli studenti, nonché per il rinnovo delle attrezzature sportive; il secondo il sostegno alla cultura dello Sport attraverso la realizzazione di incontri tra i giovani, le loro famiglie e testimonial/esperti del settore, per favorire la conoscenza delle varie discipline sportive e delle opportunità che esse offrono; il terzo è ultimo invece sarà rivolto ad interventi a favore delle società sportive giovanili attraverso l’assegnazione di “buoni” per l’acquisto di materiale ed attrezzature. “Siamo lieti di rinnovare anche per il 2013 il nostro sostegno ad un progetto di cruciale importanza per i giovani del nostro territorio – spiega Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - rispetto all’ultima edizione abbiamo aumentato lo stanziamento di circa il 20%, perché riteniamo importante, soprattutto in questo momento storico, da un lato offrire un valido supporto

L

’avventura dei piccoli atleti del progetto propaganda di Adria Nuoto è finalmente cominciata. Domenica 25 novembre presso la piscina di Piove di Sacco si è tenuto il primo concentramento del campionato veneto aquagol del circuito propaganda “Fin”. Le squadre partecipanti: Aquaria di Piove di Sacco, Adria Nuoto, Sporting Club Noale e Polisportiva Terraglio. Le partite si son disputate in 2 campi, le squadre erano formate da 5 elementi in campo più quelli in panchina; la durata di ogni singola partita è stata di 2 tempi da 8 minuti con 2 minuti tra un tempo e l’altro. La squadra di Adria Nuoto era composta da: Simone Bonazza (2003), Matteo Tolomei (2004), Dario Bellato(2003), Nicolò Pellizzari (2005), David Pezzot (2003), Sofia Ferrari(2005), Giulia Stocco (2005). L’emozione, la tensione e un po’ di timore si leggeva nei volti di ognuno dei componenti, per tutti era la prima volta che affrontavano un partita di aquagol. Nella prima partita Adria Nuoto ha incontrato la squadra dello Sporting Club Noale, squadra ostica per via di due fuori quota (età superiore a quella consentita) e della prestanza fisica. La giovane età e la poca esperienza si facevano sentire, ma la squadra non si è scomposta e

nonostante i tanti gol subiti, ben 14, è riuscita con un guizzo di orgoglio a segnare il gol della bandiera con Simone Bonazza. Il risultato finale Noale 14 Adria 1. La seconda partita è stata contro i pari età dell’Acquaria di Piove di Sacco; partita molto più equilibrata in cui la formazione adriese è riuscita ad essere più calma e di conseguenza ad esprimere un buon gioco di squadra andando spesso in goal, i marcatori sono stati Matteo Tolomei con 4 goal, Simone Bonazza con 3 goal, Nicolò Pellizzari con 1 goal. Alla fine il risultato è stato Acquaria 4, Adria 8. La giornata si è conclusa con due partite in cui le squadre erano una mista e l’altra della Polisportiva Terraglio. Giornata molto positiva all’insegna del divertimento sia per i piccoli atleti sia per il tecnico Sebastiano Ballo.

Sport per i giovani

A

mmonta a 1milione e 300 mila euro lo stanziamento complessivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per la terza edizione di “SportivaMente”, iniziativa realizzata dai Coni provinciali di Padova e Rovigo e finalizzata alla promozioSTORIA D’AMORE, CATENE, ne dello sport giovanile. Al Coni di Padova, TRADIMENTI E POESIE in particolare, verranno destinati 900.000 euro, mentre 400.000 euro andranno al ConiQuesto di Rovigo.libro Somme che verranno mes-in unAl via laparticolare terza della è stato scritto periodo edizione “Sportivase amia disposizione per tre tipi di intervento, vita. Separazione, depressione, perdita di ingiusta della Mente”, progetto il primo riguarda l’attività nelle scuole con libertà, frustrazione, rimorsi, rimpianti e non vuol ferire deipercorso Coni provinciali il sostegno ai progetti “Giocosport” e “Alnessuno ma solo condividere un doloroso che di Padova e Rovigo fabetizzazione Motoria”, con l’obiettivo di può tornare utile a chiunque. Va letto immedesimandosi promuovere lo sport e corretti stili di vita e scoprire tradelle le righe quanto leesofferenze ci tra nell’autore gli studenti, nonché per il rinnovo alle società sportive ai centri di avviamento inducano a guardarci dentro e ad avvicinarsi all’unico bene attrezzature sportive; il secondo il sostegno allo sport, per la preziosa funzione educativa cheattraverso tutti noi abbiamo: Gesù dall’altro Cristo.aiutare Racconta allaimmenso cultura dello Sport la realizzache svolgono, i ragazzi a viattraverso fittolescambio la sportiva storiacome di un zione di incontri traun i giovani, loro famigliedi lettere vere l’attività unauomo straordinaria che ad un certo punto dellaoccasione sua vita apparentemente e testimonial/esperti del settore, per favorire di crescita e maturazione”. normaledelle e felice si è perso cercato e la conoscenza varie discipline sportiveed ha Un impegnorifugio, sottolineatoamore dal presidente e delle opportunità che esse offrono; il terzostrada. del Coni Rovigo e sindaco del Capoluogo conforto sbagliando spesso è ultimo invece sarà rivolto ad interventi a Bruno Piva. “Desideriamo ringraziare la Fonfavore delle società sportive giovanili attraver- dazione – ha speigato - per aver fin dall’iso l’assegnazione di “buoni” per l’acquisto nizio creduto in questa progettualità che fa di materiale ed attrezzature. “Siamo lieti di assumere ai due nostri comitati un ruolo di rinnovare anche per il 2013 il nostro soste- prestigio presso l’intera struttura del Coni nagno ad un progetto di cruciale importanza per zionale. Il progetto ha il merito di sostenere i i giovani del nostro territorio – spiega Antonio ragazzi, che possono trovare nello sport una Finotti, presidente della Fondazione Cassa di valida risposta al vuoto di motivazioni e di Risparmio di Padova e Rovigo - rispetto all’ul- idealità che sembra contraddistinguerli, e al tima edizione abbiamo aumentato lo stan- contempo di premiare quelle società sportiziamento di circa il 20%, perché riteniamo ve che, pur nella scarsità di mezzi, portano www.misonopersomahotrovatodio.it importante, soprattutto in questo momento avanti con tenacia e continuità i settori giodomenicomaisto63@libero.it - cel.348 storico, da un lato offrire un 4291284 valido supporto vanili”.

DOMENICO MAISTO

Al via la terza edizione di “SportivaMente”, progetto dei Coni provinciali di Padova e Rovigo alle società sportive e ai centri di avviamento allo sport, per la preziosa funzione educativa che svolgono, dall’altro aiutare i ragazzi a vivere l’attività sportiva come una straordinaria occasione di crescita e maturazione”. Un impegno sottolineato dal presidente del Coni Rovigo e sindaco del Capoluogo Bruno Piva. “Desideriamo ringraziare la Fondazione – ha speigato - per aver fin dall’inizio creduto in questa progettualità che fa assumere ai due nostri comitati un ruolo di prestigio presso l’intera struttura del Coni nazionale. Il progetto ha il merito di sostenere i ragazzi, che possono trovare nello sport una valida risposta al vuoto di motivazioni e di idealità che sembra contraddistinguerli, e al contempo di premiare quelle società sportive che, pur nella scarsità di mezzi, portano avanti con tenacia e continuità i settori giovanili”.

LIBRI DA LEGGERE

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro

Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboli

Stop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosufficienti, famiglie con disabili fisici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare di Germana Urbani

S

tavolta sono le famiglie più sfortunate dente di Anffas veneto Maddalena Borigo ad essere chiamate a pagare il conto – cercando dei finanziatori privati ma non è salato della sanità veneta. L’ennesima facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono scure decisa dalla giunta leghista guidata da arrabbiatissime. In questo periodo di crisi Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini dove manca anche la sicurezza del lavoro e a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe- tutto costa sempre di più, aggiungere spesa si contributi ed esenzioni che sino ad oggi alla spesa è davvero una vergogna”. erano stati garantiti dalla nostra Regione. “Di fatto si smantella lo stato sociale – 35 mila famiglie venete non riceveran- aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo no più l’assegno di cura per il sostegno ad regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie un congiunto non autosufficiente ospitato dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e a casa anziché in casa di riposo. Questa le prestazioni sanitarie specialistiche ambuscelta però potrebbe comportare un mag- latoriali saranno totalmente a carico dei pagior numero di inserimenti in casa di riposo zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che alzando notevolmente chi ha una malattia i costi sia per le fami- Cgil: “Si risparmi se la deve pagare e glie che per la Regione riorganizzando i servizi chi ha la sfortuna di che anziché trovarsi e riconsiderando la avere un famigliare a pagare un assegno costruzione di nuove disabile si deve arvariabile tra i 200 e i strutture ospedaliere” rangiare. Vengono 500 euro al mese ne chiamate prestazioni dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero. non Lea - osserva il dipietrista, medico di Chiusi i rubinetti dei contributi destinati professione - ma la riabilitazione, le attivia riabilitazione, cura e assistenza anche per tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i i 15mila disabili fisici e psichici che li rice- certificati di idoneità sportiva, gli assegni di vevano fino ad oggi. Questo significa che le cura, le prestazioni per malattie rare sono, famiglie pagheranno di tasca propria i centri nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia diurni per i disabili e i progetti di vita indi- fascia di cittadini veneti, truffaldinamente pendente per i disabili gravissimi. inserite come non essenziali”. “Stiamo cercando di correre ai ripari di La decisione di sospendere i livelli di questa vergogna terribile - afferma la presi- assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,

infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certificazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fisiologico indolore. “Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del welfare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio- Anffas: “Famiglie di assistenza, come nalizzazione previsti arrabbiate, vergognoso gli assegni di cura dal nuovo piano socio- chiedere ancora alle 35 mila fasanitario, né cautelarsi a chi già sostiene miglie venete che preventivamente sul disabili e anziani” assistono in casa i fronte finanziario introloro congiunti, anducendo l’addizionale Irpef per i redditi più ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno alti”. preferito temporeggiare e tenere nel casset“Se la Giunta – continua il consigliere to le nuove schede per timori elettorali. Una Pd - avesse predisposto le nuove schede di scelta irresponsabile e colpevole - conclude programmazione ospedaliera e territoriale a Sinigaglia - che ora peserà interamente sulsettembre, come avrebbe dovuto fare per le spalle di chi sta già pagando un prezzo legge si sarebbe almeno cominciato a ridur- altissimo in termini di salute, reddito e dire doppioni, sprechi e servizi inutili arginan- gnità di vita”. do le falle della spesa sanitaria e dirottando “Nessuno voleva tagliare i servizi di le risorse risparmiate sui servizi essenziali assistenza assistita – afferma l’assessore

regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più deboli e alle categorie protette”. “Quanto al Piano – prosegue l’assessore – si dovrebbe considerare che nessuna pianificazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fino a realizzarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le difficoltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’applicazione del Piano”.


Il Veneto in primo piano 23 9 Tempo di finanziaria

Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss di Germana Urbani

L Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate”

a sospensione del finanziamento di prestazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto, è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprattutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiunte – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospedaliera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più finalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che possa portare in tempi definiti e con risorse certe, a

pensioni

N

rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sanitario del Veneto. Per il sindacato occorre rivedere la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più efficace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostrare, la cosiddetta “spending review” si sta rivelando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide minimamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente

della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applicazione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verificare le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresidenziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dalle strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-

time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispettivamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa programmate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di budget prefissati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoriale, da sempre partner affidabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.

L’inps Ci pRova, a RimetteRCi GLi invaLidi

onostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto, infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali assegni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fiscalità generale e non attraverso

il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verificare da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verificare con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fiscale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.

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24 Il Veneto in primo piano Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali

22 nomi per 22 Ulss

Undici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica” di Fortunato Marinata

Voci da palazzo 13

L’opinione Stefano Valdegamberi, Udc

“peRsa L’oCCasione di RiduRRe iL numeRo deLLe uLss”

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eccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridurre il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Stefano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati Stefano riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di Valdegamberi cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfide che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”. Dario Bond, Pdl

“iL GoveRnatoRe zaia Ha fatto ottime sCeLte”

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spettando la definizione delle schede a corredo del Piano Socio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato L’eLenCo dei diRettoRi GeneRaLi i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo Feronato Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo Ulss 2 di Feltre, Adriano Rosi Caldogno le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo PaUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio Campostela drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli Ulss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe Cenci nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fino in fondo quell’auUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal Ben del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche Ulss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia Ulss 16 Padova, Urbano Brazzale sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al Ulss 17 Este, Giovanni Pavesi “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Ulss 19 Adria, Pietro Girardi Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, Ulss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina BoUlss 21 Legnago, Massimo Piccoli navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Dieci andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss dei nuovi con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di direttori Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha commissario. Sempre di area leghista anche il sono di prima spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, nomina dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà Claudio Dario, la cui candidatura era stata sostenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo fasce meno facoltose della popolazione”.

ietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bellunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un Dario Bond compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritagliare le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”. Piergiorgio Cortellazzo, Pdl

“La sanità deL veneto È in mani siCuRe”

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l governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualificate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee Piergiorgio guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoCortelazzo riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”. Matteo Toscani, lega Nord

“Le aziende beLLunesi RaffoRzino La CoLLaboRazione”

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ue manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta, così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare AntoMatteo nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere Toscani che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campanilismi e i personalismi”.


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26 10 Il Veneto in primo piano Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio

Venezia, il Carnevale dei colori Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo di Alessandro Abbadir

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ivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il filo conduttore del Carnevale 2013 di Venezia. A presentarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del colore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé riflettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calendario, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un

Martedì Grasso alle 23.30 ci sarà la Regata del Silenzio tema cromatico differente, alle danze storiche e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizione a partire dalla Festa Veneziana sull’Acqua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scenderà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del

Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piazza San Marco sarà utilizzato anche per serate musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infinita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infinite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-

za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appuntamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture teatrali musicate in tema commentate da un finissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografica sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civici. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i

promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marketing & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calendario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.

MANIFESTAZIONE Il PROGRAMMA

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cco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico veneziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli attorno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associazioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Canal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfilerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastronomici, che offriranno al pubblico cicheti, specialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infine Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus

Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, musiche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Ballo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omaggio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà interamente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 cioccolata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pisani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondola Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle A.A. 23,30 La Regata del Silenzio.



28 14 Cultura veneta Mostre Nel Palazzo della Gran Guardia da 2 febbraio 2013

“Raffaello verso Picasso”, dopo Vicenza la mostra approda a Verona Le opere saranno le medesime già esposte alla Basilica Palladiana con l’aggiunta di Memling, Van Eych e Antonello Da Messina

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iaprirà il 2 febbraio 2013, nel Palazzo della Gran tesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fiamminGuardia, nel cuore di Verona davanti all’Arena, la grandiosa mostra sul ritratto e la figura che Marco ga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Goldin sta proponendo, in prima edizione, alla Basilica Crocefissione datata 1460. Le opere fiamminghe sono Palladiana di Vicenza dove, dopo appena due mesi di di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà apertura, è già stata ammirata da oltre 125 mila per- esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429, straordinario ritratto che, non a caso, sone. Goldin ha scelto come immagine Le opere che saranno presenufficiale della mostra veronese. Di tate nell’edizione veronese (che Tra le novità Memling sarà presente un dittico chiuderà i battenti il primo aprile) quattro tavole con un Ritratto di uomo che legge saranno sostanzialmente le mede- di autori e un Ritratto di donna in preghiera, sime già esposte a Vicenza (solo fiamminghi entrambe opere del 1490. sei non saranno presentate nella del ‘400 Sviluppata in quattro ampie città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti prove- sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemennienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul te la pura cronologia, anche questa nuova edizione National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della veronese racconterà, con un profluvio di autentici capoTransilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale lavori, volti e figure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi. Europea della Cultura. Dai ritratti e dalle figure per esempio di Botticelli, Dal museo rumeno, famoso tra gli appassionati di tutto il mondo, giungono a Verona 4 opere quattrocen- Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi,

Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che comporranno a Verona, dopo averlo fatto a Vicenza, questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti soprattutto tra Ottocento e Novecento. A comporre una mostra che, nella sua riedizione a Verona, potrà essere visitata da chi non l’avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l’ingresso di altri capolavori. La mostra alla Gran Guardia è promossa dal Comune di Verona, dalla Fondazione Cariverona e da Linea d’ombra. Come sempre Linea d’ombra si affianca

la mostra aprirà i battenti il prossimo 2 febbraio a Palazzo del Monte, a Padova

pietRo bembo, stoRia di un uomo deL RinasCimento

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’ una mostra “made in Vicenza” quella su “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento” che aprirà i battenti il 2 febbraio prossimo a Palazzo del Monte, a Padova. Un’esposizione ambiziosa che ha visto lavorare fianco a fianco il Direttore del Cisa, Guido Beltramini, ideatore del progetto, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo come promotore della mostra e Mauro Zocchetta con Aldo Cibic nella veste di allestitori. Una mostra ritenuta impossibile per l’ambiziosità dei prestiti che il curatore si proponeva di ottenere, ma che invece è realtà, costruita com’è attormo alla storia di un uomo, alla sua fedeltà ad un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro consuetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro. L’esposizione riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli. Accanto ad esse i capolavori dell’archeologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’arcana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride appartenuta a Lorenzo il Magnifico. E insieme gli esemplari più belli al mondo dei capolavori

Jan van Eyck, Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429 scelto come immagine dell’esposizione non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsor di questo grande progetto è UniCredit, che ha individuat nella doppia proposta a Vicenza e Verona territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova, forte partnership.

Arte

Elio Armano, ambasciatore d’arte tra Veneto e Marrakech

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Un ritratto di Pietro Brembo tipografici che Bembo inventò con l’editore Aldo Manuzio. Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Europa e Stati Uniti. Una parata di capolavori per raccontare una storia, quella non di un semplice collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.

Il viaggio ha inizio nella Venezia di fine Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Urbino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinascimento.

aturata all’Accademia de Belle Arti di Venezia negli anni ‘60 e passata attraverso fasi diversissime, l’esperienza artistica di Elio Armano è approdata all’inizio del duemila a Marrakech. Qui, portatovi dallo stilista Massimo Giacon, ha trovato forme, colori e materiali che sembravano come aspettarlo, vista la repentina congenialità di tanto lavoro precedente con l’ambiente scoperto nell’antica medina e nel territorio circostante, dalle antiche fortezze di terra fino alla cultura berbera abbarbicata alle montagne dell’Atlante. Così, viaggio dopo viaggio, intervallando il lavoro nello studio padovano, dove sono nati il “Giardino dei Giusti” di quella città, il Segno per i cinquecento anni dalla nascita di Andrea Palladio e tante altre sculture in cemento, in acciaio, in legno e terracotta, lo scultore ha sviluppato un lavoro parallelo fino alla mostra dell’anno scorso nei locali immacolati del riad di rue Daar El Pacha a due passi dal palazzo del re. Da quell’evento, al quale hanno partecipato tanti italiani, nonostante seguisse di pochi giorni l’orrendo attentato terroristico che insanguinò la celebre piazza Jemaa el–Fna, è nata l’idea di un libro, o meglio di un libro-scultura colmo di sorprese come la medina, tutto bianco come il riad che, insieme ad un documentario sull’attività più complessiva dell’artista, è stato presen-

tato sabato 8 dicembre nei medesimi locali dello scorso anno in una Marrakech colma dei tanti eventi che la vedono centro dell’ormai celebrata settimana del cinema giunta alla sua dodicesima edizione. La presentazione del duplice evento che, non a caso ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e dell’Istituto Italiano di Cultura in Marocco è venuta a costituire l’esordio concreto e significativo di un rapporto tutto nuovo tra il Veneto e la Regione di Marrakech, così come stabilito dal protocollo d’intesa sottoscritto tra le due regioni lo scorso febbraio a Venezia, allo scopo di intensificare i reciproci rapporti turistici, culturali e soprattutto economici in un’area attualmente in forte sviluppo.


16 Cultura veneta

Cultura veneta 29

Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati di Mauro Gambin

I

l Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolomiti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessini avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafitte attorno ad un porto ononimo del mare. Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interessante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fine fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai paflagoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei. Omero, infatti, ci informa che questi paflagoni avevano abbandonato la Paflagonia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche

Il mare era un po’ più grande, l’Adige e il Po’ un pò più corti nuovo nome: “evetoy” che tradotto in latino divenne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, significa in greco e non si sa nemmeno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansueti del mondo antico. Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comunicazione, che aprirà i battenti il prossimo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova. I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un periodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguente a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifioriscono intorno al 1000 a.C. Si configurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corri-

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spondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita florida fino al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto finì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divinità, come si rapportava ai popoli confinanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto. Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e postazioni multimediali per una navigazione virtuale finalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tecnologie avanzate di interfaccia. Di grande impatto saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzione e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmosfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fluire dell’acqua, elemento spesso presente nelle aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una sepoltura equina da un lato, e dall’altro una sepoltura con due corpi: un uomo e un cavallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.


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IL SANTA ROSA DI CONCA DEI MARINI SORGE SU UNA RUPE DA VERTIGINI SULLA ROMANTICA COSTIERA AMALFITANA UN’EREDITIERA AMERICANA, BIANCA SHARMA SE NE INNAMORÒ DURANTE UNA GITA IN BARCA IN DIECI ANNI CON UN CERTOSINO RESTAURO LO HA TRASFORMATO IN UNO DEGLI HOTEL PIÙ BELLI E LUSSUOSI DEL MONDO FLAVIO COLANTUONI, IL CAPITANO A 5 STELLE Capitano di lungo corso, Flavio Colantuoni ha collaborato con prestigiosi hotel in varie parti del mondo, dalla Thailandia a Londra, da Saint Moritz a Bruxelles. Ad Abano Terme è stato alla guida dei migliori “cinque stelle”, ha diretto anche Palazzina Grassi a Venezia. Nell’autunno 2011 quando arrivò quella strana telefonata da un vecchio amico conosciuto in gioventù a Londra, Colantuoni pensò ad uno scherzo. Una ricca americana gli metteva a disposizione il suo jet personale per raggiungerla a Miami e discutere di un eventuale ingaggio al timone di un ex monastero. “Pensai ad uno scherzo e non andai - racconta Colantuoni, che nei modi umili e educati ma anche un po’ ironici manifesta come un valore la semplicità delle sue origini - Qualche giorno dopo mi fu offerto il biglietto aereo per Napoli e mia moglie mi convinse ad andare. Giunsi ad Amalfi e non feci più ritorno... Anch’io sono stato folgorato dalla bellezza del luogo e dallo stimolante progetto. Qui si lavora dall’alba al tramonto, ma i risultati finora raggiunti ripagano abbondantemente di tutti i sacrifici fatti. Ve lo assicuro...”.

L

ei, Bianca Sharma, se ne innamorò tredici anni fa durante un’escursione in barca. Quel monastero diroccato di Conca dei Marini, abbarbicato su una rupe a picco sul mare tra Amalfi e Positano, la colpì a tal punto da volerlo acquistare subito. Ad ogni costo. Dicono che lo abbia soffiato a Caltagirone, resistendo in seguito anche alle offerte di Berlusconi. Ma questo poco importa. Ciò che conta è che quel monastero del Seicento, appartenuto alle suore domenicane di clausura del Conservatorio di Santa Rosa da Lima, le stesse che crearono le omonime sfogliatelle, sia oggi uno degli hotel resort più belli del mondo. Lo dicono i turisti che lo ammirano dal mare, lo dicono accreditati opinion leader (soprattutto del mondo anglosassone) e lo confermano autorevoli guide, specie quelle americane che costituiscono, si sa, una delle bussole più importanti nel cogliere e indirizzare i flussi turistici internazionali. Quella di Bianca Sharma, vedova di Ken Sharma (colui che fondò Texas Instruments), e del Monastero di Santa Rosa Hotel & Spa, ha tutti i connotati di una favola. Una favola contemporanea, dove più che i milioni di dollari spesi (pare una novantina) per completare in un decennio l’ambizioso progetto di recupero, abbia contato l’amore che la miliardaria americana del South Carolina, figlia di profughi arrivati dalla Pomerania tedesca, ha riversato nell’operazione. Curando con gusto ogni dettaglio insieme all’equipe dell’architetto Francesco De Martino e insieme all’altro artefice di questo piccolo-grande miracolo: Flavio Colantuoni, un

UNA SPETTACOLARE

IMMAGINE DELLA RUPE CON IL MONASTERO DI SANTA ROSA. A DESTRA IN ALTO LA PISCINA INFINITY POOL E UN DETTAGLIO DEL MONASTERO. QUI SOPRA UNA VEDUTA PANORAMICA DEL SANTA ROSA, LA SALA RISTORANTE, UNA SUITE, IL SUONO DELLA CAMPANA, LA PROPRIETARIA BIANCA SHARMA (RICCA DONNA D’AFFARI AMERICANA) E LE TIPICHE SFOGLIATELLE DI SANTA ROSA

direttore d’albergo di Abano Terme, trovatosi coinvolto nell’operazione in modo quasi rocambolesco. Anche lui stregato dalla bellezza di questo posto, così da convincerlo a lasciare di colpo quanto stava seguendo al Nord. Ora è lui il general manager del Santa Rosa, è lui il consigliere personale di Bianca Sharma. E’ lui ad aver deciso l’impostazione della cucina, degli impianti, degli arredi delle suites, come pure ad aver condiviso le scelte della proprietaria nel momento di realizzare il bell’orto botanico terrazzato o di acquistare i piatti in ceramica di Vietri o i sottopiatti in vetro soffiato di Murano. Le 33 celle delle suore di clausura oggi sono

state trasformate in 8 camere e 12 lussuose suites, tutte con vista mozzafiato sulla costiera amalfitana. Tutte dotate di ogni comfort ma anche abbellite da tocchi vezzosi come le orchidee fresche nel bagno o i sali e le creme prodotti dalle suore di Santa Maria Novella a Firenze. Il fascino del luogo è assoluto, vi si respira l’atmosfera di un tempo. Merito dell’accuratezza maniacale del restauro, portato a termine con la supervisione costante della Soprintendenza di Salerno, e degli arredi d’epoca, compresa la famosa ruota degli esposti dove le suore ricevevano in forma anonima i neonati abbandonati. Ma anche da dettagli come il suono della campana che saluta

l’arrivo e la partenza di ogni ospite o come i canti gregoriani che di mattina echeggiano soavi nei saloni dell’ex monastero, creando un’atmosfera di profonda spiritualità. Entrare nell’ex monastero è come entrare in un sogno, quello che Bianca Sharma ha trasformato in realtà dopo dieci anni di strenua lotta contro l’ostruzionismo della burocrazia. Ora nella costiera amalfitana la ricca ereditiera americana è adorata dalle gente. Primo perchè ha saputo recuperare un brano importante della storia del luogo, secondo (e aspetto non marginale) perchè ha dato lavoro a tanti giovani e a tante aziende della zona. Il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa è sì

un luogo per straricchi, ma è anche un luogo simbolo della memoria locale, parte stessa del paesaggio della costiera. “E’ stato motivo d’orgoglio per tutti qui - racconta Flavio Colantuoni - avere come primo ospite nel maggio scorso il Principe Alberto Ranieri di Monaco. E non dimentichiamo il ruolo avuto dal Monastero nella riscoperta della sfogliatella di Santa Rosa, a cui Conca dei Marini ora ha deciso di dedicare un concorso gastronomico”. Il resort campano oltre che per la sua posizione da vertigine su una delle coste più celebrate del mondo, colpisce per il suo lusso non esibito, per le viste su Amalfi, per la piscina a sfioro che proietta la superficie dell’acqua sull’orizzonte di mare e cielo, per la qualità dei trattamenti della Spa e per la cucina mediterranea curata da Christoph Bob, chef tedesco ex braccio destro di Heinz Beck, già affermatosi al Villa Feltrinelli sul Garda e al Relais Blu in Campania. Il suo talento cristallino ha meritato al Santa Rosa, già pochi mesi dopo la sua apertura, citazioni lusinghiere in tutte le più importanti guide. Impagabile il piacere di fare colazione sulla terrazza con vista mare, con dolci appena sfornati fatti con prodotti freschi e biologici. Come pure cenare sotto le volte della raccolta sala ristorante. Cantina decisamente all’altezza, come pure la pasticceria e soprattutto il servizio. Il Monastero Santa Rosa è una nuvola sospesa nel tempo. Altri restauri, come quello dell’annessa chiesa, e altri prossimi lavori (come la creazione di un ristorante estivo a bordo piscina), faranno sognare ancora di più di chi avrà la fortuna di soggiornarvi.



i nostri Esperti I nostri esperti 33

AFFARI DI FAMIGLIA

Figli naturali = figli legittimi A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Approvata la legge

Care lettrici e lettori, come molti di Voi avranno già appreso dalle cronache, é definitivamente diventata legge l’equiparazione tra figli naturali e legittimi. Infatti, la Camera dei Deputati ha approvato a fine novembre del 2012 il disegno di legge “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”. Questa legge elimina definitivamente ogni forma di discriminazione, anche terminologica, tra figli nati all’interno del matrimonio e i figli naturali. Tutti i figli, dunque, potranno godere del medesimo status giuridico. Ma ciò, essenzialmente, cosa significa? In sintesi, la legge fornisce una nuova definizione di parentela, specificandola all’art. 74 c.c. come segue: “la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”, con esclusione

di adozione di persone maggiorenni che non saranno considerate parenti. Ciò concretamente vuol dire che anche il figlio naturale, potrà ora godere dello stesso vincolo di parentela (e diritto di successione) con nonni e zii goduto già dal figlio legittimo e in caso di morte dei genitori essere affidato ai nonni piuttosto che dato in adozione o affidato ad istituti. In punto riconoscimento l’art. 250 c.c. viene modificato riducendo da 16 a 14 anni (e anche prima se il Tribunale autorizza) l’età a partire dalla quale è necessario l’assenso del figlio naturale, e al di sotto della quale è necessario il consenso dell’altro genitore che lo abbia già riconosciuto e, nel caso in cui il consenso venga negato spetterà al Tribunale decidere (con una procedura semplificata e veloce), con sentenza anche per quel che concerne le modalità di regolamentazione dell’affidamento e di mantenimento. Il figlio naturale potrà essere riconosciuto anche da genitori

già uniti in matrimonio con altra persona al momento del concepimento. Nel caso di riconoscimento postumo da parte del padre, il cognome della madre non sarà mai cancellato, ma il figlio potrà affiancargli quello paterno. Viene sancito il diritto dei minori, che hanno compiuto 12 anni e anche prima se capaci di discernimento, di essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano. Vengono definitivamente attribuite al Tribunale ordinario, previa istituzione di apposite sezioni di famiglia, tutte le procedure che riguardano l’affidamento di minori (senza distinzione), tutte le azioni di accertamento e disconoscimento. Rimarranno di competenza esclusiva del Tribunale dei minori i procedimenti di adozione ed inerenti la potestà genitoriale. La nuova normativa prevede che anche il figlio naturale al pari del figlio legittimo, al quale come detto viene integralmente parificato, ha diritto ad essere

mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle proprie capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni; ha diritto, inoltre, a crescere in famiglia e a mantenere rapporti significativi con i parenti. In questo ultimo concetto e riconoscimento di diritti vanno certamente ricompresi quelli dei nonni a mantenere un rapporto stabile con i nipoti. Diritto che, troppo spesso, viene ingiustamente sacrificato e calpestato senza possibilità, almeno sino ad ora, di trovare giusta tutela. Si tratta di una legge che, adeguandosi finalmente alla rivoluzione culturale e sociale, ha travolto il vecchio concetto di famiglia, prevede un’ampia revisione di tutte le disposizione in materia di filiazione. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. MESSAGGIO PUBBLICITARIO

L’ARCHITETTO

La Tares slitta ad aprile! ElectricSheeps.com

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

Se il 2012 sarà ricordato come l’anno dell’ Imu, il 2013 sarà probabilmente ricordato come l’anno della “Tares”, che sarà certamente l’imposta che assieme all’ Imu peserà sui bilanci delle famiglie. Ma cosè la Tares, e perché aumenterà rispetto a “Tarsu” e “Tia”, le due vecchie imposte che servivano a coprire fino ad oggi i costi per lo smaltimento dell’immondizia? La Tares sarà la nuova tassa sui rifiuti, MA ANCHE SUI SERVIZI! In base al Dl 201/2011 Salva-Italia dal 1° gennaio 2013 vengono soppressi i prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, di natura patrimoniale e tributaria, perché appunto entrerà in gioco la Tares. Una tariffa commisurata all’ anno solare e alla quantità media ordinaria di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. Non a caso l’ acronimo è “Tassa per rifiuti e servizi”, perché i sindaci da questa imposta dovranno finanziare anche i “servizi indivisibili” garantiti dai Comuni, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, anagrafe e sicurezza. Questo è uno dei due motivi per cui è il valore della Tares SARÀ SUPERIORE a quello di Tarsu e Tia. Il secondo motivo è che dal 2013 i Comuni saranno tenuti a coprire per intero le spese per la gestione dei rifiuti. Difatti

penalizzati, come negozi di abbigliamento (+50%), campeggi e finora nell’ 80% dei Comuni questo non avveniva, e gli extracosti distributori (+100%), edicole e tabaccai (+100%); ed altri con di gestione venivano pescati dal bilancio statale. Dal nuovo aumenti maggiori, come i ristoranti (+480%), pescherie e fiorerie anno invece tutti i Comuni dovranno ricavare per intero dalla (+650%), i banchi di generi alimentari nei mercati (+650%) e le Tares le proprie risorse per la gestione rifiuti. Così per finanziare discoteche (+680%). Per i Comuni si tradurrà in un gettito di 1,9 i “servizi indivisibili” i Comuni, in base alle proprie esigenze, miliardi, da sommare ai 7,6 incassati per la gestione dei rifiuti potranno applicare una maggiorazione da 30 a 40 centesimi nel corso del 2012. Come si calcolerà la Tares? Fino alla riforma per metro quadro. L’impatto maggiore sarà al Sud, dato che la del Catasto la base imponibile sarà quella di Tarsu e Tia, solo maggioranza dei Comuni applica ancora la vecchia Tarsu, più in un secondo momento si calcolerà il tributo sulla base dell’80% economica della Tia. Ma quanto si andrà a pagare in più per della superficie catastale, come prevede la norma originaria, ma una abitazione? Si stimano aumenti medi del 14-15%, con punte internet, & Web Application primaE-commerce occorrerà che il Catasto abbia trasmesso i dati ai Comuni. massime, calcolate dalla Uil, a Matera +39,5% o MilanoSiti +20%. Per il pagamento, oltre con il bollettino postale si potrà pagare Sempre uno studio della Uil, rileva che una famiglia “media”, Sviluppo ware, Mobile soft ware per un’ abitazione “di medie dimensioni”, finirà per versare 305 anche con il soft modello F24 consentendo la compensazione tra euro, contro i 225 della vecchia Tarsu. Un aggravio medio del crediti e debiti fiscali. Per le scadenze la nota positiva è che, informatica 37,5%, per un totale di 80 euro: 53 euro in più per la gestione Consulenza il Dl “Salva-Italia”ediAssistenza 12 mesi fa fissava il versamento in quattro dei rifiuti e 27 per gli altri servizi municipali! Per molti negozi e rate trimestrali: gennaio, aprile, luglio, ottobre. Ora con il subProgettazione reti aziendali piccole aziende l’aumento sarà anche maggiore. Come rilevato emendamento al Pdl stabilità, il primo versamento slitta ad aprile da Confcommercio, potrebbe portare un aggravio medio per le e riconsegna all’autonomia grafica tributaria aiaziendale Comuni, così i sindaci Pianificazione imprese del 293%, con punte di oltre il 600% per alcune tipologie potranno prorogare ulteriormente, variando scadenza e numero di attività. Analizzando i dati nazionali si notano comparti meno delle rate di versamento.

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A tavola 35 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

O

L’ALEATICO DELL’ELBA

RAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI

“CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO ANCORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO. VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEONE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUESTO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE.

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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO LA LIBERTÀ H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · S ALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO UN RAPPORTO IMPORTANTE STA GIUNGENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· S ALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA

Oroscopo METTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED

SPERANZE CONCRETE

VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · S ALUTE SE VI ASTERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GODIBILE FASCINO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO SIATE RISOLUTI, SEGUITE L’ISTINTO E COMINCIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · S ALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVENTUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICURATE

FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RESPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESANTISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· S ALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA

PRENDETEVELA COMODA, IN FUTURO QUANDO TORNERÀ IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· S ALUTE A DISPETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA FASCINO

CANCRO

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LASCERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · S ALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMENTARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO

FASCINO NON ABBIATE PAURA DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPARATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNITARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO

FASCINO ATTENZIONE AI DIVERBI TROPPO ACCESI, CERTI FUOCHI SONO DIFFICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · S ALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AEROBICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IRRESISTIBILE

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