La Piazza di Rovigo - 2012mrz n39

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di Rovigo OCCHIOBELLO

Via Germania, 1 45030 Occhiobello (RO) tel. 0425 750481 fax 0425 1662019 La Piazza

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 39

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LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

Nuova a Apertur

È EVI_DENTE che conviene Otturazione semplice estetica € 70 Detartrasi (pulizia) € 45 Corona ceramica € 395 Impianti in titanio € 575 Moncone su impianto in titanio € 175 OPT (panoramica) € 35


Grazie alla forza di un grande gruppo e alle vantaggiose condizioni sugli acquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate in tutta Italia offrendo servizi di elevata qualità alle migliori condizioni.

Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odontoiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, possiamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Dentalcoop a Occhiobello Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di affidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Locale di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, immersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Il nostro Benvenuto

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e massima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biologico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhiobello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odontoiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odontoiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le informazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista. Dott. Marco Calzavara Direttore sanitario - Unità locale di Occhiobello


di Rovigo FABBRICA MATERASSI E RETI ROVIGO Loc. Borsea - Via del Commercio, 12 zona CC La Fattoria vicino alla Comet Tel. 0425 474954

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Commercio Sentenza del Tar: negozi sempre aperti pag.

Sport La Moro alla maratona di New York

Rifiuti Ad esportare l’immonidizia si rischia l’ecotassa

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pag.

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EDITORIALE

Sindaci eroi o parafulmini?

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

ASM, INVARIATA LA TARIFFA RIFIUTI

La Tariffa rifiuti per il 2012 resta invariata. Nessun aumento rispetto al 2011 per la Tia, sarà divisa in tre rate, il 45% dovrà essere pagato entro maggio, il 35% entro settembre, il restante 20% entro fine anno. pag. 6

TRA LE DUE ULSS RIMARRA’ SOLO LA 18

di Mauro Gambin*

I

Corso del Popolo aperto al transito delle auto Traffico dal lunedì al venerdì dalle 5.30 alle 17.30. Esclusi i giorni di mercato

“U

L’assessore della Regione Veneto Maria Luisa Coppola smentisce ma l’ipotesi di un accorpamento tra le Ulss di Adria e Rovigo non è tramontata del tutto. Nella lista delle dismissioni campeggia il nome di Adria pag. 9

na scelta di buon senso”, l’ha definita il primo cittadino Piva, convinto che l’aver fatto a metà tra le richieste presentate oltre che dai commercianti anche dei partiti politici, il Psi aveva recapitato al sindaco 700 firme di cittadini contrari all’apertura dell’arteria cittadina, e dai rappresentanti del comitato “Diritto alla città”, convinti della stessa cosa, sia stato un modo per accontentare tutti ma è invece probabile che l’aver scontentato un po’ tutti sarà il motivo del perdurare delle polemiche

anche nelle prossime settimane. Il sindaco, va detto, è stato chiaro con la categoria dei commercianti nel giustificare la scelta della propria maggiornaza. “Siamo convinti che la ztl è legata al volume d’affari ma non sarà il nostro contributo che porterà fuori il comparto dalla crisi – rispondendo in questo modo a coloro, come il rappresentante del consorzio operatori “Tutti in piazza” Alberto Borella, che imputavano alla chiusura del corso la perdita del 30% dei passaggi davanti alle vetrine e dunque un sostanziale calo del

volume di affari”. Sulle valutazioni dei commercianti, c’era stato anche il biasimo dell’esponente dei “Grillini” Michela Furin che in occasione dell’apertura della mostra della mostra sul Divisionismo a Palazzo Roverella ha bacchettato la categoria per aver tenuto chiuso i negozi in un giorno in cui il centro era pieno di gente. Ora potrebbe rispuntare l’ipotesi di un referendum cittadino per capire quale sia la reale volontà dei rodigini. pagg.

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l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3

direttore@lapiazzaweb.it

L’Intervento Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*

BORSEA (RO) Viale Porta Po - C.C. “La Fattoria” Tel. e Fax 0425 471627 bimisushi@hotmail.com Orario: 12.00-15.00 e 19.00-24.00 - chiuso Lunedì a pranzo

SERVIZIO TAKE AWAY

N

ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

continua a pag.

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il sistema letto

SPACCIO DI FABBRICA Area commerciale La Fattoria Loc. Borsea - ROVIGO - VIA DEL COMMERCIO, 12 - Tel. 0425 474954 - dormiflex.rovigo@grupposi.it


EDITORIALE

segue da pag.

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Sindaci eroi o parafulmini?

La giornata contro le mafie organizzata dall’associazione libera si è tenuta anche a Rovigo lo scorso 21 marzo. In piazza decine di studenti che hanno visitato la mostra fotografica su Peppino Impastato e assistito al reading “Mafia… facciamo il bis? No, grazie! Sto bene così” con Giancarlo Ratti e l’accompagnamento musicale della “Piccola bottega Baltazar”. “Siamo molto soddisfatti” hanno commentato i volontari del presidio che dal mattino si trovavano presso il centro commerciale Le Torri per predisporre la mostra fotografica ed assicurarsi che tutto andasse per il meglio.“La giornata è stata intensa e piena di momenti importanti; ora ci stiamo già attivando per organizzare i numerosi eventi che seguiranno”.

di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

Sarà il prossimo

Einstein?

Nome Cognome

Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

Giornata contro le mafie

SUCCESSO DI PRESENZE

I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato.

Sono otto le associazioni che nel 2011 hanno ottenuto il marchio etico “Merita fiducia”, certificato di gestione corretta e trasparente, promosso da Federazione del volontariato di Verona e Csv di Rovigo. Avis Lendinara, Avis Lusia, Avis Provinciale, Blu Soccorso, La Tenda, Renzo Barbujani, Pianeta Handicap e Solidarietà Delta hanno concluso il percorso formativo e di verifica iniziato un anno fa, al termine del quale è stato rilasciato il marchio etico, garanzia per sostenitori, donatori e volontari

Prov Tel

E-mail Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

PD CONTRO LA FUSIONE DI ASM E ECOGEST

8 ASSOCIAZIONI CON MARCHIO

Città Cap

Politica

Come era prevedibile il Pd ha votato contro alla fusione di Asm e Ecogest, le due aziende che si occuperanno della gestione dei rifiuti in Polesine, così come previsto dalla manovra Monti. In materia infatti è stato stabilito che la gestione dei servizi pubblici locali venga affidata ad una società mista nella quale la parte privata abbia una partecipazione non inferiore al 40%. Il via libera è arrivato solo dagli esponenti del Centrodestra Volontariato

Via

Auto d’epoca

LA MILLE MIGLIA ATTRAVERSERÀ ROVIGO Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di motori, e non solo. La Mille Miglia, la storica gara autobilistica, torna a Rovigo. La data fissata è il 17 maggio. La storica competizione automobilistica dunque passerà per il capoluogo polesano, che si prepara all’evento. “E’ un motivo di vanto per la città, per una gara che avrà risalto nazionale - dichiara il sindaco Bruno Piva - il passaggio della Mille Miglia porterà con sé anche una serie di eventi collegati, oltre alle auto d’epoca organizzeremo anche altre iniziative in modo da dedicare tutto il fine settimana ai motori”. “Incontri con l’autore”

MAURO CORONA A VILLADOSE

ZLP12

Data e luogo Firma

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

Rovigo FIERA DI PRIMAVERA Il comune non può permettersi il luna park pag.

GIUNTA

Provincia PALAZZO CELIO

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Saccardin è il nuovo vice di Bruno Piva

CONSIGLIO

Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a richieste@actionaid.org

SICCITÀ

Pubblicati i redditi di consiglieri e assessori pag. 16

SPAZI APERTI

Le associazioni degli agricoltori dicono no agli Ogm pag.

La Lega a bocca asciutta ma resta in maggioranza pag.

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CULTURA

Regione

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Sinestesie, ultimo appuntamento con Alberto Mario pag. 23

Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 24-25

SOCIALE

I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.

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Spiagge e laghi promossi a pieni voti pag.

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TURISMO

Il prossimo 18 maggio nella sala Europa di piazza Aldo Moro, Mauro Corona presenterà il suo libro “Come sasso nella corrente”. L’incontro fa parte della VII edizione della rassegna “Incontri con l’autore” organizzata dalla Provincia di Rovigo – Assessorato alla Cultura, dal Sistema Bibliotecario Provinciale in collaborazione con Fondazione Aida. La serata avrà inizio alle ore 21.00. Ambiente e folklore

PARCO IN BICI

Il prossimi appuntamento che verranno realizzato dalla Pro loco di Porto Tolle saranno la Festa di Primavera e Parco in Bici il 20 e 21 aprile. La doppia manifestazione, giunta ormai alla quattordicesima edizione, quest’anno si svolgerà a Ca’ Venier: come da tradizione ricco programma fatto di escursioni a piedi, in bici e in barca oltre al ghiotto stand gastronomico e ad altri piccoli eventi collaterali.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMETIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

CONCESSIONARIA

DI

Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENtrO staMPa: rOtOPrEss iNtErNatiONaL LOrEtO, Via brECCia (aN)

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4 Argomento del mese VIABILITÀ Allo scadere della fase sperimentale la maggioranza guidata da Piva ha deciso di tenere aperta l’arteria cittadina al transito delle auto. Dal lunedì al venerdì dalle 5.30 del mattino alle 17.30 del pomeriggio i mezzi potranno circolare mentre niente traffico il sabato, la domenica e i giorni di mercato. Invariato il limite di velocità, confermato in 30 chilometri orari

Corso del Popolo rima

di Fortunato Marinata

Gratuiti i parcheggi del centro il sabato, con disco orario di un’ora e mezza

Entro il 30 giugno i varchi elettronici in piazza Matteotti e via Righin

L

’apertura sperimentale è terminata, ora il Corso del Popolo rimarrà aperto in modo definitivo. La maggioranza guidata dal sindaco Bruno Piva ha deciso così, dopo due ore di riunione durante le quali è stato deciso anche di concedere gratuitamente i parcheggi del centro il sabato, con disco orario di un’ora e mezza, di predisporre una segnaletica verticale ed orizzontale per agevolare la viabilità e di far partire entro il 30 di giugno i varchi elettronici in piazza Matteotti, in via Righin e in secondo tempo anche via Silvestri. Dunque dallo scontro che in questi mesi ha contrapposto i commercianti ai cittadini sono usciti vincitori i primi ma solo in parte, in quanto rispetto alle loro aspettative l’orario di apertura è parecchio ridimensionato. Ascom e Confesercenti in occasione dell’incontro con il Sindaco avevano chiesto che l’orario rimanesse quello della fase sperimentale, cioè dalle 7.00 del mattino alle 20.00 di sera, e che i giorni apertura al traffico venissero estesi anche al sabato lasciando libero il transito alle auto almeno per una mezza giornata. Gli esercenti del centro, inoltre, avevano inviato una sottoscrizione al Sindaco nella quale

GLI IMPEGNI DELLA GIUNTA

Parcheggi e varchi ancora de definire

D

al primo responso arrivato alla fine di marzo dalla maggioranza di Palazzo Nodari manca ancora le definizione di alcuni dettagli. Oltre all’apertura del corso dal lunedì al venerdì dalle 5.30 alle 17.30, il sindaco ha promesso parcheggi gratis il sabato con disco orario di un’ora e mezza e dalla fine di giugno i varchi elettronici in piazza Matteotti, in via Righin. Alla giunta dunque ora spetta la decisione di quali parcheggi concedere gratuitamente e la stima degli introiti che in questo modo l’Amministrazione potrà fare a meno. Resta inoltre da definire quale tipo di segnaletica potrà essere realizzata visto che si tratterebbe di dipingere marmi pregiati che alle casse comunali sono costati la bellezza di 2,7 milioni di euro. In tal senso il Sindaco si è riservato un confronto con la comandante della Polizia locale Sabrina Patanella. In questi giorni, inoltre, sono al vaglio di As2 le offerte pervenute dalle ditte che hanno partecipato al bando per l’assegnazione dei lavori per l’installazione dei varchi elettronici. “Si tratta di semafori – ha spiegato il primo cittadino, Bruno Piva – che indicheranno la possibilità di transito o la totale chiusura del centro. Per la fine di giugno dovrebbero essere pronti quelli previsti in via Peghin e piazza Matteotti, in un secondo tempo, procederemo con il varco di via Silvestri”. Fo.Ma.

veniva richiesto un’ulteriore proroga di apertura nei giorni festivi consentendo il traffico dalle 18 alle 23. Invece dal Consiglio di Palazzo Nodari il permesso alle auto di circolare è stato consentito dal lunedì al venerdì dalle 5.30 del mattino alle 17.30 del pomeriggio, mentre niente traffico il sabato, la domenica e i giorni di mercato. Invariato il limite di velocità, confermato in 30 chilometri orari. “Una scelta di buon senso”, l’ha definita il primo cittadino Piva, convinto che l’aver fatto a metà tra le richieste presentate oltre che dai commercianti anche dei partiti politici, il Psi aveva recapitato al sindaco 700 firme di cittadini contrari all’apertura dell’arteria cittadina, e dai rappresentanti del comitato “Diritto alla città”, convinti della stessa cosa, sia stato un modo per accontentare tutti ma è invece probabile che l’aver scontentato un po’ tutti sarà il motivo del perdurare delle polemiche anche nelle prossime settimane. Il sindaco, va detto, è stato chiaro con la categoria dei commercianti nel giustificare la scelta della propria mag-

giornaza. “Siamo convinti che la ztl è legata al volume d’affari ma non sarà il nostro contributo che porterà fuori il comparto dalla crisi – rispondendo in questo modo a coloro, come il rappresentante del consorzio operatori “Tutti in piazza” Alberto Borella, che imputavano alla chiusura del corso la perdita del 30% dei passaggi davanti alle vetrine e dunque un sostanziale calo del volume di affari”. Sulle valutazioni dei commercianti, c’era stato anche il biasimo dell’esponente dei “Grillini” Michela Furin che in occasione dell’apertura della mostra della mostra sul Divisionismo a Palazzo Roverella ha bacchettato la categoria per aver tenuto chiuso i negozi in un giorno in cui il centro era pieno di gente. Ma in questi mesi di apertura sperimentale sono stati in molti i cittadini che hanno avversato le scelte degli esercenti. Dalle petizioni con la raccolta delle firme ai flash mob, associazioni e comitati hanno dimostrato di essere determinati nel veder rispettate le loro aspirazioni. Ora potrebbe rispuntare l’ipotesi di un referendum cittadino per capire quale sia la reale volontà dei rodigini.


Argomento del mese 5 Aperture domenicali

mane aperto al traffico Zangirolami “Un calendario di appuntamenti, negozi sempre aperti”

Commercianti refrattari. “Non possiamo vivere in bottega” di Fortunato Marinata

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on è parsa esserci intesa tra l’assessore al Commercio, Matteo Zangirolami, e gli esercenti del centro, in occasione dell’incontro tenutosi al teatro Duomo lo scorso 22 marzo. All’assise erano presenti un centinaio di commercianti, meno di un quarto di quelli che hanno bottega in città, invitati dall’assessore per parlare delle iniziative che da qui alla fine dell’estate dovrebbero animare il centro, portando visitatori e potenziali clienti davanti alle vetrine delle piazza cittadine. Convinto di trovare collaborazione nei presenti, l’assessore aveva asserito che in cambio del suo impegno avrebbe gradito che i negozi fossero tutti aperti. Ma qui c’è stato il colpo di scena che ha colpito lo stesso Zangirolami, ossia all’esortazione hanno risposto favorevolmente la metà dei convenuti, sono rimasti in silenzio i tre quarti della metà rimanente mentre una decina hanno espresso il loro no più categorico. “Non possiamo vivere in negozio”, è stata una delle risposte che sono state date per giustificare il proprio disimpegno dai progetti dell’esponete di palazzo Nodari. “Se questo è l’entusiasmo – è stata invece la replica dell’assessore – mi riservo di rivedere la proposta”. L’Amministrazione, infatti, è a corto di risorse da destinare all’animazione del centro, tant’è che agli esercenti è stato chiesto di partecipare con una quota di cinquanta euro per concorrere alla spese di organizzazione e per pubblicizzare la serie di iniziative. “Ma non mi impegno a portare la gente in centro – è stata la chiosa di Zangirolami – se poi è aperto un negozio e tre sono chiusi”. Comunque sia ci sarà tempo fino alla fine di aprile per la definizione del calendario degli eventi e per cercare di convincere i commercianti, anche se questo può apparire paradossale visto che da tempo gli stessi lamentano un calo delle presenze e una situazione resa difficile dalla crisi.

Negozi sempre aperti

Il Tar ha confermato la sospensiva alla legge regionale P

er cercare di dare una mano alle attività commerciali piegate dalla crisi, il Governo monti ha varato la manovra “Salva Italia” contenente un pacchetto di liberalizzazioni tra le quali la possibilità per le attività commerciali delle città d’arte o turistiche di non aver alcuna sorta di limitazioni in termini di orari e di chiusure. La concessione è piaciuta molto alle grandi catene di distribuzione meno ai piccoli commercianti dei centri storici dove, di solito, l’attività è conduzione famigliare. Ulteriori aperture, infatti, per le botteghe si traducono in ulteriori spese di corrente, di riscaldamento e di personale visto che in questo modo il lavoro di una persona non è più sufficiente per garantire l’apertura in extra-time. Da qui le lamentele delle associazioni di categoria tese a denunciare il grave squilibrio recato e l’impegno della Regione nel cercare di regolare un mercato senza più briglie. Alla promulgazione del governo in data 22 dicembre, infatti, è seguita quella della Giunta Regionale il 27, con la quale l’esecutivo di palazzo Balbi ha concesso solo Coppola: “Non 20 aperture domenicali: 16 nel corso è tenendo aperto dell’anno e 4 nel periodo natalizio. Per tutte le domeniche tutti, il nuovo calendario di riferimento che si aumentano era quello uscito dalla giunta regionale. gli incassi” Tant’è che l’assessore Isi Coppola si era detta soddisfatta dell’intervento in extremis e convinta di aver sistemato la vicenda in modo definitivo. “In materia di Commercio – aveva affermato – è competente la Regione e poi nel caso di due leggi che intervengono nella regolazione dello stesso problema quella alla quale normalmente si fa affidamento è senz’altro quella posteriore”. Ma le convinzione dell’assessore regionale non paiono aver avuto alcun riscontro giuridico per il Tar del Veneto che infatti ha accolto ad uno a uno tutti i ricorsi presentati dai grandi gruppi di distribuzione che avevano ricevuto sanzioni per aver tenuto aperto dopo le restrizioni imposte dalla Ragione. Il Tar, lo scorso 23 marzo, ha confermato la sospensiva alla legge regionale e ha rinviato gli atti alla Corte Costituzionale. Dunque fino al nuovo pronunciamento dell’organo giudiziario superiore, la situazione rimane congelata e i negozianti che lo vorranno potranno tenere sempre aperto. Nello specifico la Corte Costituzionale dovrà stabilire se la legge Monti lede le regole della concorrenza tanto da essere incostituzionale. Intanto le associazioni di categoria sono tornate sulle barricate protestando contro il grave stato di iniquità creato. Protesta ancora una volta accolta dall’essessore regionale Coppola: “Non è tenendo aperto tutte le domeniche – ha commentato - che si aumentano gli incassi e gli stipendi dei dipendenti perché la capacità di spesa delle famiglie resta invariata”. I timori dell’assessore inoltre riguardano il fatto che il settore possa rimanere in una situazione di caos per diversi mesi, il nuovo responso dell’autorità giudiziaria Fo.Ma. potrebbe non essere così imminente.


6 Rovigo - In Municipio Servizi L’Asm è riuscita a contenere i costi senza gravare sulle bollette

Invariata la tassa sui rifiuti Romanello: “Merito della differenziata”. Bocciata la proposta di Borsetto per prorogare la scadenza della prima rata a luglio

di Roberta Giacomella

L

a Tariffa rifiuti per il 2012 resta invariata. Nes- spiegato Romanello - abbiamo saputo ottimizzare sun aumento rispetto al 2011 per la Tia, sarà le risorse. Guardando i dati della municipalizzata, dal divisa in tre rate, il 45% dovrà essere pagato entro maggio, il 35% entro settembre, il restante 2004 ad oggi, ogni famiglia risparmia una media 20% entro fine anno. Bocciatura secca, invece, per del 14%. La famiglia tipo di 4 persone con una abitazione di 80 metri quadri, spenla proposta del conside 37,39 euro in meno. Questo è gliere Pd Vanni Borset- Dal 2004 dovuto ad una forte sensibilizzato di prorogare la sca- ad oggi ogni zione sulla raccolta differenziata, denza della prima rata famiglia ha alla quale i cittadini hanno risposto a luglio. Ad annunciare risparmiato una e stanno rispondendo bene. La la notizia in conferen- media del 14% differenziata nel nostro Comune è za stampa l’assessore al bilancio Luigi Paulon assieme all’assessore alla arrivata al 62%, secondo le tabelle dell’Arpav ed è partecipate Matteo Zangirolami e al direttore di aumentata di 2 punti percentuali rispetto al 2011. Asm Ambiente Giuseppe Romanello. Un obiettivo Infatti nel 2010 era del 60,7% mentre nel 2005 importante con un risultato positivo, dovuto alla del 49,1 %, realizzando quindi un contenimento degli aumenti di tutto rispetto”. raccolta differenziata e al recupero crediti. “E’ fondamentale - ha continuato Romanello Giuseppe Romanelli di Asm Ambiente ha spiegato come l’azienda sia riuscita a mantene- - che i cittadini comprendano l’importanza di difre inalterati i parametri del 2011, contenendo i ferenziare i rifiuti, perchè così facendo non solo costi per non gravare sulle bollette delle famiglie. aiutano noi ma anche loro stessi per il vantaggio “Anche se i costi di gestione sono aumentati – ha che ne traggono nelle tariffe”.

La differenziata a Rovigo è arrivata al 62%, aumentando di 2 punti percentuali rispetto al 2011 Ricordiamo che il gettito Tia complessivamente è di 7 milioni 200 mila euro all’anno, destinati interamente alla copertura dei costi. Importante anche l’operazione di recupero crediti che in 4 anni ha dato circa 2 milioni di euro e per quest’anno ne prevede 400mila”.

IN BREVE Fiera di primavera

IL COMUNE NON PUÒ PERMETTERSI IL LUNA PARK

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iente luna park a primavera. Per la prima volta in tanti anni non arriveranno le giostre ad aprile perchè il bilancio del Comune di Rovigo è così povero da non permettersi la doppia spesa per l’allestimento del piazzale Censer due volte l’anno. Così ha annunciato l’assessore al bilancio Luigi Paulon spiegando che non ci sono le risorse necessarie per attuare soluzioni temporanee che consentano di ospitare il luna park al Censer. “Non faremo la manifestazione di primavera quest’anno - spiega l’assessore - ma gli uffici comunali sono già all’opera per studiare un progetto definitivo che permetta alle giostre di avere una struttura permanente di collegamento alla rete dell’acqua e dell’energia elettrica, e non una temporanea come quella adottata lo scorso ottobre”. In effetti il costo per ospitare una settimana le giostre al Censer è di circa 50mila euro e ad incidere sono in gran parte le colonnine per l’allacciamento della corrente elettrica. Il piazzale del Censer di Rovigo sarà attrezzato per ospitare in maniera permanente il luna park dalla fiera del prossimo ottobre. Il sindaco Bruno Piva ha spiegato che il comune è disposto ad investire nell’area ed attrezzarla per manifestazioni future. “Questo investimento non serve solamente per le giostre, afferma Piva, ma anche per concerti ed altre manifestazioni che si vorranno organizzare nel piazzale del centro fiere”. Per costruire l’infrastruttura, colonnine luce e altri allacciamenti per far funzionare le giostre, serviranno 70mila euro e ci vorranno circa sei mesi, quindi niente luna park di primavera ma quello di ottobre è salvo. Ro.Gi.

GIUNTA COMUNALE SACCARDIN È IL NUOVO VICESINDACO

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olpo di scena nella giunta rodigina. Nomina inaspettata per Gianni Antonio Saccardin che da venerdì 9 marzo è vicesindaco del comune di Rovigo. Una gradita sorpresa per l’assessore al sociale: “Non mi sarei mai aspettato che il sindaco mi indicasse come suo vice – afferma - è un piacere per me e per il piccolo movimento, Presenza Cristiana, poter avere questa nomina che mi dà maggiore responsabilità amministrativa”. Il sindaco Bruno Piva ha firmato il decreto sindacale assegnando ad Ezio Conchi e a Germano Rizzi gli assessorati vacanti, oltre che assegnare ad Antonio Saccardin il ruolo di vice sindaco. Ezio Conchi, è il nuovo assessore che assorbe le deleghe del dimissionario Franco Berti ovvero Risorse umane, Pianificazione strategica e coordinamento per le linee di sviluppo e innovazione della città, Politiche per il lavoro, Gemellaggi e cooperazione internazionale. Germano Rizzi, assume gli incarichi che erano di Monica Giordani: Sistemi informatici, Statistica, Servizi demografici, Pari opportunità e Attuazione del federalismo. All’indomani della nomina Saccardin ha già ben chiari gli obiettivi: “Il mio impegno primario sarà quello di intensificare i rapporti con il sindaco anzitutto e la giunta poi - afferma Saccardin - in questo momento più che mai dobbiamo lavorare in maniera coesa per la città, perché mi

Gianni Antonio Saccardin esponente del piccolo movimento, Presenza Cristiana rendo conto che i cittadini hanno bisogno di una amministrazione attenta e vicina ai problemi della gente. Il bilancio del comune ha già dimostrato le ristrettezze con le quali dovremmo lavorare quotidianamente e comunque cercheremo di poter garantire i servizi ai cittadini ugualmente, ci difenderemo come potremo”. Per l’assessore l’attenzione al sociale rimane sempre in primo piano sperando nell’aiuto dei cittadini anche attraverso il 5 per mille per poter aumentare i servizi. “Quei fondi – ha concluso Saccardin - li destiniamo interamente a quelle persone che non hanno più un lavoro e che hanno una età prossima alla pensione ma che nessun datore di lavoro vuole assumere”. Ro.Gi.


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8 Rovigo - vita in città L’Intervento

Il caso Si profila un problema per lo stoccaggio dei rifiuti

La discarica di Taglietto zero è prossima all’esaurimento Per la Provincia esistono due strade: lo stoccaggio nel sito di Taglietto uno, anche se non completato, o il conferimento a Sant’Urbano di Fortunato Marinata

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er la provincia di Rovigo si profila un problema rifiuti. Il prossimo 20 aprile, infatti, la discarica di Taglietto zero a Villadose chiuderà, perché è ormai esaurita e Taglietto uno è ancora lungi dall’essere realizzata. Il progetto deve ancora essere adeguato alle prescrizioni dettate dalla Commissione Via. Dunque dove verranno conferiti i rifiuti dei polesani? Di strade da percorrere non ce ne sono molte: o si procederà con lo stoccaggio per 14 mesi nel sito di Taglietto Zero, ma in questo caso ci dovrà essere un’approvazione della Commissione Via sull’impatto ambientale che ne conseguirebbe; oppure esiste l’ipotesi che i rifiuti possano essere conferiti nella discarica tattica di Sant’Urbano, al confine tra le provincie di Rovigo e di Padova. In questo caso però esisterebbe un problema di natura economica, in quanto entrerebbero in gioco degli aggravi fiscali relativi alla tassa regionale prevista. Nel primo caso l’assessore Gulmanelli si è detta possibilista, in quanto a in merito alla possibilità che la suo avviso non esisterebbe il Gulmanelli Regione azzeri il pagamento rischio di un impatto ambienta- ha chiesto dell’ecotassa. “L’ipotesi di aple anche se alcune relazioni dai alla Regione poggiarsi a Sant’Urbano – ha commissari consigliano cautela l’azzeramento concluso l’assessore di palazzo nell’appesantire il sito di Villa- dell’ecotassa Celio – deve essere tenuta neldose. Nel caso del conferimenla necessaria considerazione in to alla discarica di sant’Urbano, invece, la stessa quanto potrebbe anche accadere che la “Taglietto Gulmanelli ha chiesto un incontro con l’assessore zero” non sia ancora stata completata dopo i 14 regionale Maurizio Conte per avere rassicurazioni mesi di proroga per lo stoccaggio provvisorio”.

I cancelli di accesso alla discarica di Taglietto zero a Villadose (foto tratta dal sito lavocetta. blogspot.it)

Dunque una risposta favorevole dall’assessore di Palazzo Balbi è quanto mai auspicabile per salvare le tasche dei polesani che nel caso contrario si vedrebbero recapitare bollette ben più salate. “Scegliamo la strada meno onerosa e meno impattante per il territorio – ha concluso l’assessore Gulmanelli – procederemo con lo stoccaggio provvisorio nel caso dalla Regione non arrivassero notizie positive, poi vedremo”.

Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto* segue da pag.

C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

“PD: POLESINE DOMANI” ULTIMO ATTO LA CONFERENZA DEL 21 APRILE

LA LEGA RESTA IN MAGGIORANZA PER NON PERDERE LE POLTRONE ALL’INTERPORTO E AD ASM?

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l comitato esecutivo del Pd di Rovigo ha presentato il progetto “Pd: Polesine domani”, che culminerà con la conferenza programmatica che si terrà sabato 21 aprile. L’obiettivo e condividere il programma con i circoli locali. A questo scopo, i democratici polesani hanno dato il via ad una serie di assemblee con i circoli locali del partito per condividere un documento di 60 pagine in cui sono contenute le posizioni del partito sui temi principali per il Polesine, quali ambiente, sanità, scuola, economia e politiche per gli anziani. Il Pd mette nero su bianco le proprie proposte e chiede l’appoggio di simpatizzanti ed iscritti. Il segretario provinciale Diego Crivellari e i dirigenti Andrea Tincani, Giovanni Papuzzi, Filippo Silvestri e Franco Bettinelli hanno ribadito che “è necessario avere un rapporto con il territorio” ma il contenuto del documento è ancora top secret. Ro.Gi.

Diego Crivellari

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a crisi di giunta è terminata. Bruno Piva ha nominato i due nuovi componenti di giunta: Ezio Conchi e Germano Rizzi i due nuovi assessori di palazzo Nodari. Ad uscire di scena è la Lega Nord che perde tutte le rappresentanze nella giunta Piva. Quindi il Carroccio è estromesso dal governo della città e il suo capogruppo Antonello Contiero scioglie gli indugi e spiega che la Lega Nord rimarrà in maggioranza nel Comune di Rovigo dando un supporto esterno per non tradire il patto che ha stretto con i cittadini la scorsa primavera decidendo di sostenere la candidatura di Bruno Piva. “Daremo il nostro apporto di volta in volta, valutando le proposte che la giunta farà al consiglio” afferma Contiero. Era prevedibile che la Lega avrebbe continuato ad appoggiare la maggioranza, così facendo il Carroccio non perderà i posti in Interporto ed in Asm Set. Ro.Gi.

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Rovigo - vita in città 9 Sanità Il Piano sociosanitario prevede il declassamento di sette strutture

Tra le due Ulss, potrebbe rimanere solo la 18 Adria potrebbe venire assorbita da Rovigo. L’assessore Coppola smentisce

La struttura ospedaliera di Rovigo

di Fortunato Marinata

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’assessore della Regione Veneto Maria Luisa Coppola smentisce ma l’ipotesi di un accorpamento tra le Ulss di Adria e Rovigo non è tramontata del tutto. Infatti nella lista delle dismissioni, contenute nelle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario, campeggia il nome di Adria, in alternativa a quello di Porto Viro, insieme a quello di Dolo, Piove di Sacco, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e Borgo Roma a Verona. In totale sono sette ospedali, scelti con tre criteri diversi: la prossimità ad altri ospedali con le stesse

Confartigianato

caratteristiche, nel quale ricade anche la scelta di privilegiare Rovigo, la mancanza di rapide vie di accesso e la presenza di uno nuovo funzionale e rinnovato come nel caso di Sant’Orso appena inaugurato o di Villafranca fresco di restauro. L’esigenza della Regione è sempre

quella di contenere la spesa, malgrado l’opera di risanamento di bilancio intrapresa già nel 2010 abbia già permesso di chiudere i conti con qualche risorsa all’attivo. L’introduzione dei costi standard, però, che andrà a regime nel 2013, comporterà un taglio dei trasferimenti da parte dello stato che nel caso veneto sono quantificabile in 5-600 milioni di euro l’anno. Da qui l’esigenza di un’altra cura da cavallo che partirà, a quanto pare, già prima dell’estate dalle strutture ritenute non essenziali per il territorio di competenza.

“RITARDI NEI PAGAMENTI AZIENDE A CORTO DI LIQUIDITÀ”

L Enrico Quintavalle

Prima dell’estate il piano di ridimensionamento delle strutture non essenziali

a stretta creditizia si fa sempre più pressante e le difficoltà degli istituti di credito si riversano interamente sulle aziende alle quali ormai viene negato ogni finanziamento. Su questo tema si è inserito “Il rapporto banche-imprese. Tra crisi e ripresa economica: quali prospettive?”, il convegno svoltosi recentemente al Ridotto del Teatro Sociale da Confartigianato Rovigo. La richiesta del mondo dell’economia è quella che le istituzioni che hanno un reale potere si adoperino

Le proteste contro la chiusura del nosocomio adriese hanno sempre insistito sul fatto che in questo modo una larga fetta di territorio, nella fattispecie il Delta, rimarrebbe alquanto isolata ma a quanto pare il taglio verrebbe mitigato da una sanità “orizzontale” composta da presidi organizzati ed efficienti per offrire i servizi più urgenti, come: hospice per le visite, esami e brevi ricoveri, un servizio di ambulanza e medici di base reperibili sulle 24 e reperibili per le visite a domicilio sette giorni alla settimana. Le gestione delle emer-

con decisioni concrete per fermare questa situazione che sta sgretolando il tessuto imprenditoriale. La sala stracolma ha assistito alla relazione di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, sul tema “Le dinamiche del mercato del credito nella tempesta della crisi dei debiti sovrani”. I dati esposti sono senza dubbio preoccupanti: “In provincia di Rovigo i pagamenti avvengono in media in 137 giorni, pari a 45 giorni in più rispetto ad un anno fa. Abbiamo stimato che questo allungamento dei tempi di pagamento genera nelle imprese della provincia un extracosto di 22,5 milioni di euro, pari ad un’incidenza su valore aggiunto provinciale dello 0,37%. Nel

L’introduzione dei costi standard comporterà un taglio di 5-600 milioni di euro genze, dunque, verrebbe garantita ma resta da capire se l’ospedale di Rovigo diventerà uno di qui cinque “hub” (super specializzati), previsti dalla Regione ogni milioni di abitanti visto che la provincia rodigina ne può contare neanche tre cento mila.

dettaglio 11,8 milioni vengono pagati dal manifatturiero (il 52,4% del totale), 6,0 milioni dalle costruzioni e 4,7 milioni dai servizi”. Inoltre a gennaio di quest’anno lo stock di credito erogato a favore del totale imprese in Veneto è in flessione dell’1,4% rispetto a giugno 2011. Rovigo mostra addirittura una flessione maggiore (-2,9%). Il calo è meno intenso per quello erogato alle imprese con meno di 20 dipendenti (-1,3% la media regionale, -1,5% quella polesana). L’assessore regionale Isi Coppola ha invece promesso la creazione di “un fondo di rotazione per dare liquidità alle imprese che avanzano crediti dalla pubblica amministrazione possano andare avanti”.

Benvenuti nel nuovo sito!

bpr.it


10 Rovigo - vita in città Realtà cittadine Rinnovati i vertici dell’associazione

NEWS

Dario Nicoli presidente di Comete onlus

Diocesi

PREPARAZIONE AL CONVEGNO DI AQUILEIA

Nata dall’idea di un gruppo di operatori dell’Ulss 18, alle spalle ha tre anni di attività importanti nel campo della psichiatria

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l Vescovo della diocesi, mons. Lucio Soravito de Franceschi, ha riunito presso il Teatro del Centro S. Giovanni Bosco di Rovigo, domenica 25 marzo gli operatori delle parrocchie e degli organismi diocesani i fedeli, i sacerdoti e i religiosi per un momento di riflessione e di preparazione al grande Convegno ecclesiale triveneto di Aquileia che si svolgerà dal 13 al 15 aprile 2012 ed interesserà tutte le 15 diocesi del Nordest per mettere a punto l’itinerario da seguire per la nuova evangelizzazione. Il Vescovo ha guidato l’incontro che si è svolto in tre parti dedicate ognuna agli argomenti che il comitato preparatorio del Convegno ha individuato: la nuova evangelizzazione, in dialogo con la cultura del nostro tempo l’impegno per il bene comune. Nel saluto iniziale il Vescovo ha ricordato che il riferimento più importante è al cammino compiuto dalle comunità cristiane dal primo convegno ecclesiale di Aquileia che venne fatto vent’anni fa. Si è riflettuto e ci si è confrontati sulla realtà del Nordest che in questi anni è cambiata in modo radicale e veloce. Ora anche la diocesi di Adria-Rovigo intende essere presente e collaborare con generosità a questa riflessione che riguarda il futuro del cristianesimo nel nostro territorio e per questo motivo da tempo gruppi parrocchiali, associazioni e movimenti ecclesiali si sono impegnati in una ricerca ed in una riflessione attenta della situazione a partire dal vissuto delle persone e del territorio.

di Melania Ruggini

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innovato il consiglio direttivo dell’associa- programmi nuove iniziative che consentiranno di zione Comete onlus. Tre anni di attività alle intercettare il disagio tra gli adolescenti coinvolgenspalle, ubicata all’interno della Croce verde do direttamente il mondo della scuola e i genitori”. di Rovigo (via Tre Martiri 67/E), Comete è nata Le aree di interesse di Comete riguardano vari setdall’idea di un gruppo di operatori dell’Ulss 18 di tori, ossia il coordinamento dell’area adolescenti, Rovigo e ora ha un nuovo presidente, il giornalista gestito da don Mario Ferrari, che sarà coadiuvato Dario Nicoli, subentrato allo psicologo Antonello da Paola Guerrini, Elena Berto, Miriam Rossi, FeGrossi, che diventa suo nuovo vice. Le cariche di derica Ottomanelli, Giusy Meloni, Domenica Luciasegretario e tesoriere sono state invece affidate nò, Maria Grazia Avezzù. Altra aerea di lavoro è a Sandra Toso. Il consiglio direttivo si compone l’identità di genere, seguita da Giorgio Faccioli. da Elena Berto, Francesca Corradi, Patrizia Davì, Il fundraising sarà gestito da Francesca Corradi, i Cristina Pavanello, Monica Venturini e Roberto social network da Miriam Rossi, l’area comunicazione e marketing da CriZanni, mentre Emanuele Toniostina Pavanello, mentre lo, dirigente del Dipartimento di Il sodalizio ha la telecompagnia è stata psichiatria dell’Ulss 18, assume guadagnato affidata a Maria Rita Catla presidenza del comitato scien- il contributo 5 tozzo e Francesca Sivietifico e coordinerà l’area psichia- per mille. Si tratta trica con Roberto Zanni. “Tra i di una piccola somma ro. Quest’anno Comete ha guadagnato inoltre il progetti già realizzati nei primi tre anni di vita– ha dichiarato il vicepresidente contributo 5 per mille previsto dalla legge finanGrossi – figurano un corso di ippoterapia rivolto ziaria per le associazioni onlus, in merito al quale a persone affette da disturbo mentale, un servizio il presidente ha così commentato: “Si tratta di una di telecompagnia a sostegno delle famiglie e tra i piccola somma, che può crescere notevolmente

Nella foto il neo presidente Nicoli (foto tratta da Rovigo Oggi)

se, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, i contribuenti indicheranno il nostro numero di codice fiscale 01369250293 da devolvere alle donazioni”.

FOCUS Parent Project Onlus

ASSOCIAZIONE CHE SOSTIENE LA RICERCA PER LA DISTROFIA MUSCOLARE

La malattia

DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE

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arent Project Onlus sta gettando le basi per costituire una sede locale nel territorio polesano. L’associazione che promuove la ricerca scientifica e l’informazione sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker e offre assistenza alle famiglie interessate dalla malattia prima dell’estate prevede di inaugurare un punto di aggregazione per attività di animazione e di intrattenimento presso l’ostello Canalbianco di Arquà Polesine. Tempi più lunghi saranno necessari, invece, per l’apertura di un Cad, ovvero di un Centro di ascolto Duchenne: sono stati già individuati i locali presso il Centro medico polesano a Giacciano con Baruchella, presso il centro commerciale “Il faro” ma deve essere formata un’apposita psicologa capace di dare supporto alle famiglie e informata dei trattamenti clinici della malattia e dei centri sanitari più indicati per la diagnosi e la terapia. Quando tutto sarà pronto, la sede locale di Parent Project Onlus a Rovigo sarà punto di riferimento per il Triveneto, territorio in cui l’associazione segue e supporta già circa cinquanta famiglie, e si aggiungerà alle altre otto sedi dislocate nel territorio nazionale. Parent Project, presente in molti Paesi, è un’associazione composta dai genitori di bambini affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker: in Italia è stata fondata sedici anni fa, nel 1996, ed è tuttora presieduta da Filippo Buccella, un farmacista che ha un figlio, Luca, colpito da questa malattia. E’ classificata tra le malattie rare e le case farmaceutiche sono poco propense a investire

nella ricerca: per questo l’associazione si fa carico anche di raccogliere fondi per finanziare progetti di ricerca scientifica. La diagnosi precoce è fondamentale per contenere la progressione della malattia: dal 2004 Parent Project Onlus sostiene il programma “Una diagnosi per tutti”, diretto dalla dottoressa Alessandra Ferlini dell’Università di Ferrara. Non esiste attualmente una cura ma sono stati individuati alcuni trattamenti clinici che negli ultimi dieci anni hanno permesso un aumento significativo dell’aspettativa di vita per i pazienti affetti da Duchenne, che può arrivare a superare i trent’anni. Intervenendo a una recente conferenza internazionale a Roma, Luca

Buccella che oggi ha ventun’anni ha esortato a non arrendersi di fronte alla malattia: “Il futuro che avevo iniziato a pianificare fin da quando avevo otto anni è ora divenuto il mio presente”. La vita, prima o poi, finisce per tutti: i malati di distrofia muscolare devono continuare a sognare e a progettare il proprio futuro con il sostegno dei familiari. Compiere un percorso di studio regolare è possibile, ovviamente con un’adeguata assistenza: per questo Parent Project Onlus promuove progetti di integrazione sociale e scolastica come “Rete Duchenne al lavoro contro la povertà e l’esclusione sociale”. M.D.P.

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a distrofia muscolare di Duchenne è stata scoperta dall’omonimo ricercatore francese nel 1844: è una malattia genetica degenerativa, che interessa le cellule dei tessuti muscolari, si manifesta generalmente tra i 2 e i 6 anni di età e colpisce i maschi, uno ogni 3500 nati vivi. In Italia le persone interessate sono circa 5 mila. Nei due terzi dei casi la madre, portatrice sana, trasmette al figlio il gene mutato, nei restanti casi la malattia è frutto di una mutazione spontanea. I bambini hanno un’andatura dondolante e assumono una posizione “lordotica”, inarcando la schiena, sono soggetti ad affaticamento quando camminano e tendono a cadere. Dai muscoli delle gambe la distrofia si estende gradualmente al resto del corpo, fino a compromettere i muscoli che permettono la respirazione e il funzionamento del cuore. Fisioterapia, controlli e terapie cardiologiche, assistenza respiratoria permettono di limitare gli effetti della malattia, di prolungare la vita e di migliorare le condizioni generali. La distrofia di Becker è una variante più lieve il cui decorso, però, varia sensibilmente da paziente a paziente. M.D.P.



12 Approfondimento Centrale di Polesine Camerini Polemiche dopo la dichiarazione di Fulvio Conti

Riconversione. Nel piano Enel nemmeno un euro

Il coordinatore provinciale del Pdl, Mauro Mainardi, e la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin

Il colosso dell’energia ha spiegato che i soldi potrebbero essere stanziati dopo la sentenza del consiglio di stato

di Fortunato Marinata

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a dichiarazione dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, sulle intenzioni “non urgenti” del colosso dell’energia italiano in merito alla riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, ha fatto crollare un castello di carte in piedi ormai da sette anni. Spulciando tra le pieghe del piano investimenti dell’Enel infatti non c’è traccia di alcuno stanziamento a favore del progetto polesano fino al 2016 e anche se l’azienda è corsa ai ripari spiegando la flessibilità del bilancio e la possibilità che la somma venga inserita dopo un favorevole responso del Consiglio di Stato, sono sempre di più quelli che credono che un’imminente metamorfosi a carbone dell’impianto sia poco più che una chimera. Nel momento in cui questo giornale è andato in stampa, infatti, non era ancora stata resa nota la sentenza sulla validità della modifica della legge regionale 30 istitutiva dell’ente Parco del Po ma il mondo della politica locale e quello sindacale era tornato a dividersi tra i sostenitori della vocazione turistica e ambientalista del Delta e gli irriducibili del carbone. Nulla di strano ma tra i contrari al carbone, e con sorpresa di tutti, si è schierato anche il coordinatore polesano del Pdl Mauro Mainardi. A dire il vero qualcuno lo aveva sospettato che fosse contrario alla riconversione della centrale, vista la sua assenza alla votazione della modifica dell’articolo 30 in Regione, ma l’outing del consigliere ha

dato luogo ad un vero e proprio fuoco di sbarramento dentro al quale non è mancato neanche qualche colpo di fuoco amico. La prima ad incendiare la polveri è stata la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin, che al numero uno del Pdl polesano ha rimproverato una visione miope delle risorse del territorio in quanto a suo avviso non sarebbe possibile uno sviluppo del Delta puntando solo sul potenziale del Parco. “Non è stata una bella scelta quella del Parco – sono state le testuali parole – dovremmo pensare a come liberarci da questo legaccio che nel tempo è stato solo una palla al piede allo sviluppo del territorio”. Anche Mainardi aveva criticato il Parco ma per il motivo opposto, ossia per aver permesso di ospitare una centrale a carbone nel cuore dell’area protetta. “Perché un parco funzioni basterebbe volerlo e sostenerlo attraverso una seria strategia economica – è stato invece l’intervento del Wwf diramato con un comunicato stampa dopo essersi sentito chiamato in causa dalle parole della Cittadin – come la politica non dovrebbe pensare alle prossime elezioni, bensì alle prossime generazioni, allo stesso modo un sindacato non può pensare solo a coltivare i propri iscritti con slogan che colpevolizzano le leggi democratiche senza pensare alla conseguenze sui cittadini. E’ proprio il modello economico che la Cittadin ha in mente ad averci portato in questa crisi”.

Ipse dixit

I commenti di Gibin, Bellotti e Munerato

Le parole del coordinatore provinciale del Pdl Mauro Mainardi, in merito alla sua contrarietà della riconversione, sono state replicate da molti politici polesani. Oltre alla Cittadin infatti anche Valerio Gibin, del gruppo Indipendenti di Porto Tolle è intervenuto nel battibecco a distanza. “Queste dichiarazione tradiscono un certo opportunismo – ha spiegato Gibin – se il segretario era contrario avrebbe fatto bene a dirlo in consiglio regionale lo scorso luglio quando è stata approvata la modifica alla legge 30 istitutiva del Parco”. Più velenoso l’attacco del deputato Luca Bellotti. “Mi stupisco del fatto che Mainardi si rallegri di aver perso un investimento di 2,5 milioni di euro. Si tratta di una somma ragguardevole, si pensi che rappresenta la metà esatta di quanto l’Italia ha versato per salvataggio della Grecia. Come si pensa di recuperarli ora? Con il birdwatching e l’anguilla fritta? Chi invece è già convinta che i finanziamenti di Enel siano già stati destinati ad altri siti, fuori dal territorio nazionale, è la parlamentare del Carroccio Emanuela Munerato. “Due miliardi di euro Enel li ha destinati alla Slovacchia, così risulta dal piano industriale. Le scelte di un’impresa cambiano anche in funzione delle autorizzazioni necessarie ad aprire un cantiere, e le parole di Fulvio Conti sull’investimento a Porto Tolle , “Non c’è fretta”, suonano come una sveglia: Enel si può permettere di rinviare un investimento, la provincia di Rovigo di restare in queste condizioni no”.

“LA POLITICA HA L’OROLOGIO FERMO”

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o provato a leggere i giornali dell’agosto 2000, quando fu presentato il progetto orimulsion, poi i giornali del maggio 2005 quando è arrivato il progetto del carbone pulito, e adesso gli articoli dei giorni scorsi, c’è proprio da dire che non è cambiato niente. Un orologio praticamente fermo, cominciando dalle facce dei politici che sono rimaste più o meno le stesse, il Polesine nel frattempo è ancora più in crisi, e la questione che ritorna con le elezioni vicine è ancora: “Il Parco o la Centrale Enel?”. Siamo tornati indietro di 12 anni, oppure non ci siamo mai mossi? Il Parco del Delta può crescere indipendentemente dalla Centrale: all’ombra dello stesso camino, c’è riuscito bene in EmiliaRomagna, meno in Polesine, dove l’orologio è sulla stessa ora di sempre. E dove succede anche questo: l’ostello rifugio “Parco del Delta” di Gorino Sullam, costato 500 milioni di vecchie lire, non apre i battenti dal primo gennaio 2012 e non aprirà nemmeno a Pasqua. Questa baruffa politica che si protrae da un decennio sarà anche utile volta in volta a portare a casa più voti, stavolta dalle Amministrative del 6 e 7 maggio. Ma mentre si allungano la crisi, le incertezze, la lista dei disoccupati e gli anni per trovare un lavoro stabile o andare in pensione, i politici con l’orologio fermo allungano le loro carriere e non capiscono che Parco e Centrale possono crescere insieme.

Le uniche possibilità che abbiamo di sviluppo, non possono diventare materia di accuse senza scuse, per nascondere il fallimento della politica. Dove sono i progetti di sviluppo che vanno oltre la campagna elettorale? Ai lavoratori e alle imprese del territorio chi ci pensa? La politica con l’orologio che funziona deve mostrare le lancette a Enel e chiedere perché “non c’è fretta”, e deve trattare subito sui lavori da svolgere nell’impianto di Porto Tolle, perchè non possiamo subire i tempi dell’iter autorizzativo. E’ ora che la politica sia convincente con gli imprenditori e raccolga risorse dalla Regione e dallo Stato, perché imprese e finanziamenti sono entrambi necessari al Delta, che non è solo Parco e Centrale, ma persone, prima che elettori. Dalmazio Passarella, Rsu Centrale Enel di Porto Tolle


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14 Cultura locale Giornata del Fai Alla scoperta dei capolavori cittadini

Aperti al pubblico: Palazzo Angeli e il Palazzo delle Poste di Lino Segantin

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’ stata coronata da ampio successo la XX Giornata Fai di Primavera che, per quanto riguarda il Polesine, si è svolta a Rovigo sabato 24 e domenica 25 marzo scorsi, con l’apertura straordinaria di due beni architettonici di ampio rilievo: Palazzo Angeli eretto nel 1780 e il Palazzo delle Poste del 1928. Due edifici di pregio, le cui caratteristiche artistiche sono state puntualmente illustrate alle centinaia di convenuti (tra cui non pochi dalle province contermini, ma anche dalle più lontane, Treviso, Brescia e perfino Trieste). Il giro di visite è iniziato dall’esterno di Palazzo Angeli, ammirando le proporzioni della facciata, il portale caratterizzato da un robusto bugnato, fino al timpano scolpito con strumenti bellici e lo stemma del casato. All’interno invece, ammirazione è stata espressa per gli affreschi eseguiti da Giovanni Battista Canal (nipote del più famoso Canaletto) in collaborazione con il quadraturista Paolo Guidolini, per la Statua della Concordia (1785) attribuibile allo scultore veronese Gaetano Muttoni e per l’opera del padovano Vincenzo Gazzotto, che ha decorato la camera nuziale. La visita non ha trascurato un doveroso riferimento al principale “padrone di casa”,

Il conte Domenico Angeli, alla sua morte, donò il palazzo alla città di Rovigo ovvero il conte Domenico Angeli (17981876), personaggio eccezionale, dotato di grande umanità e spirito filantropico. A lui si devono molteplici iniziative di beneficenza, conclusesi, alla sua morte, con la donazione del suo palazzo alla città. Edificio oggi destinato, a completamento dei lavori di ripristino, ad accogliere la sede dell’Università di Rovigo ed in particolare la facoltà di legge. Lunghe file di visitatori anche al Palazzo delle Poste, dove ad accogliere gli estimatori si sono prodigate in particolare la capodelegazione Fai Chiara Tosini e l’architetto Giovanna Bordin. Anche qui si è iniziato dall’inquadramento storico, partendo dalla scelta strategica dell’area individuata per la costruzione del palazzo il quale, oltre ad aspetti di efficienza, doveva connotarsi come rappresentativo del nuovo corso politico. Lo stile è un esempio di tardo eclettismo di gusto rinascimentale con accenni riconducibili a Palazzo Roncale del Sanmicheli (1555) e al Palazzo dell’Accademia dei Concordi di Sante Baseggio (1814). All’interno una fusione di elementi manieristi e del tardo-liberty. Di particolare effetto il salone illuminato dall’alto attraverso tre velari di vetro firmati dalla Manifattura Fornaci di San Lorenzo nel Mugello, alla cui produzio-

La giornata ha avuto un grande successo, con centinaia di persone arrivate anche da fuori provincia

Il fonte del palazzo delle Poste e l’affresco di Giove ed Issione di Giovanni Battista Canal

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onfesercenti ha festeggiato l’arrivo della primavera con un weekend all’insegna del Festival “Sapori in fiore”, svoltasi da venerdì 30 a domenica 1° aprile in centro storico. Una festa colorata, fatta delle specialità e dei sapori gastronomici del territorio. Venerdì 30 marzo in Piazza Vittorio Emanuele II si è tenuta “La piazza dei sapori”, con degustazioni per tutti i visitatori mentre sabato il Corso del Popolo è stato animato da “La via fiorita”, un’invasione di fiori di tutti i tipi. Per l’occasione è stata allestita anche la mostra di pittura “Emozioni del colore” di Paolo Zambonin. Infine, domenica 1° aprile oltre a Piazza Vittorio Emanuele II e al corso del Popolo, in via Angeli è stata allestita “La passeggiata di moda” con la collaborazione dei negozi del centro storico. Per tutto il periodo dell’iniziativa la sede della Pro loco, ai giardini delle due torri, è stata sede della mostra “Fauna e flora del fiume Po”. Me.Ru.


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SPORT in PRIMO PIANO

Pallacanestro Intervista alla campionessa polesana

Elisabetta Moro dopo il basket la maratona di New York Da settembre ha appeso le scarpe al chiodo chiudendo, ora è impiegata all’Unicomm a Due Ville di Cristiano Aggio

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’ sicuramente la giocatrice di basket polesana più titolata: 5 scudetti di serie A1, 3 coppa Italia, 3 supercoppa Italia, 1 Eurocup Women. Elisabetta Moro, ex play maker della Famila Schio, campione d’Italia in carica, ha, come si suol dire appeso le scarpette al chiodo a settembre. “Ora, dice Elisabetta, calzo un altro paio di scarpe, visto che mi sto allenando per poter fare la maratona di New York.” Ha detto addio al basket giocato a settembre, a 37 anni e ora è impiegata all’Unicomm a Due Ville, in provincia di Vicenza, gruppo del presidente del suo ex club, Marcello Cestaro, presidente anche del Padova calcio. Laureata in Scienze Statistiche, ha iniziato a giocare a Rovigo all’età di 6 anni. “Paola Bordon è sempre nel mio cuore, visto che è stata la mia prima allenatrice per qualche anno, prima che a 14 mi trasferissi a Cesena”. Qui, Elisabetta gioca per tre stagioni

Ha iniziato a giocare a Rovigo all’età di 6 anni. Seguì una lunga carriera (89-92) vincendo tre scudetti con la categoria Cadetti e uno Juniores ed esordendo in Serie A1 vincendo la Coppa Ronchetti (91). Dopo una stagione a Porto S. Elpidio in A2 (92-93) torna in A1 con la Cestistica Marino (93-94) e successivamente con Simca Viterbo (9495) e Brasilia Pavia (95-96). Dalla stagione 96-97 è a Messina con la PCR Messinese, squadra con la quale ha partecipato due volte alla Coppa Ronchetti. Dal 2000 al 2004 è a Taranto, dove ha conquistato la promozione in A1 e la tripletta scudetto, Coppa Italia e Supercoppa nell’anno 2003. A coronamento di quella stagione le viene riconosciuto il “Pre-

Cambiare allenatori

UN’ESIGENZA DETTATA DAGLI SPONSOR

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casi limite, forse, sono quelli dell’Union At e dell’Eridano che hanno già cambiato la bellezza di tre allenatori ma, a partire dal campionato di Eccellenza, giù giù fino alla Terza categoria, sono già venti gli allenatori che sono stati esonerati. Sembra ormai diventata una moda, magari giustificata dal fatto che undici giocatori non si possono lasciare a casa, perché sarebbe il fallimento di una linea societaria intrapresa ad inizio campionato. “Il cambio di così tanti allenatori - dice Giuseppe Nasti, presidente provinciale dell’Aiac (associazione allenatori di calcio) - rispecchia in un certo senso l’incertezza in cui viviamo nella società civile. Gli sponsor chiedono riscontri sugli investimenti effettuati e le società il più delle volte per tentare di dare una svolta fanno la cosa più semplice, vale a dire esonerare l’allenatore. Prima di accettare l’incarico, un allenatore dovrebbe valutare la situazione tecnica, organizzativa della società, valutare gli obiettivi della stessa, conoscere il direttore sportivo, i giocatori a disposizione e, quindi, decidere sul da farsi. E’ chiaro che tutto questo è ad appannaggio di pochi fortunati, molti altri devono purtroppo accontentarsi e, nonostante l’essere certi di trovarsi di fronte ad una situazione non facile, rischiare, ma, in mancanza di una vera programmazione sia societaria che tecnica si va incontro a brutte figure. Le cause dell’esonero, nella maggior parte dei casi, sono dovute alla mancanza di risultati. Sono infatti i risul-

Giuseppe Nasti, presidente provinciale dell’Aiac tati a mettere in evidenza i problemi reali della squadra anche se, talvolta, i risultati che si ottengono non sono l’immagine esatta del lavoro che l’allenatore, insieme alla squadra, sta svolgendo”. A volte, invece, ci si trova di fronte all’incapacità e alla presunzione dei “dirigenti” che a volte si trasformano in “direttori sportivi”, i quali hanno la sfacciataggine di vestire i panni dell’allenatore e sostituirsi ad esso. Ma quale qualità deve possedere un allenatore per superare il momento delicato dell’esonero? “Credo che tutto dipenda dal modo in cui si affronta l’esperienza ancor prima dell’esonero. Se è vero che un allenatore dovrebbe avere un grande spirito di sopportazione, è anche vero che dovrebbe possedere una grande “virtù d’animo” che consiste nella capacità di sopportare serenamente ogni avversità ed ogni maldicenza, senza però farsi sopraffare”. Cr.Ag.

mio Riverberi” quale miglior giocatrice italiana del campionato. Nell’estate del 2004 si trasferisce a Schio dove diventa il capitano nella stagione 20062007. Con la casacca arancione ha conquistato quattro scudetti, due Coppa Italia, due Supercoppa e una EuropeCup. In nazionale vanta 59 presenze ed ha esordito nell’incontro Italia – All Star (72 a 81). Nell’incontro Italia – Svezia disputato a Gorizia il 20 agosto 2004 e conclusosi con la vittoria delle Azzurre (89 a 55) ha realizzato 16 punti. Ha partecipato anche all’All Star Game 2004 di Bari. Ha vinto anche, nel ’91, un bronzo ai Campionati Europei Cadette svoltosi in Portogallo. Tu sei la giocatrice di basket rodigina più titolata, sicuramente la più rappresentativa. Non c’è mai stato nessuno che ti ha chiamata per fare il testimonial della palla a spicchi, per “utilizzare” il tuo nome per

incentivare il basket, non solo femminile, a Rovigo e provincia? “No, mai. Ricordo solo che al mio primo scudetto con il Taranto, fui premiata dal presidente del Coni Giuseppe Osti. Poi, lo scorso anno, ho partecipato per una giornata al Basket Summer Camp in Trentino su invito degli organizzatori e devo dire che è stata una bella esperienza: mi chiamarono i ragazzi dello staff Chiara Zago, Gionata Morello, con Alessandro Rossetti, Maurizio Ventura e Roberto Battistini. Recentemente avevo parlato con la presidente del Rodigium basket Paola Galasso”. Perché a tuo avviso Rovigo e provincia il basket non ha mai sfondato? “Penso che il problema di Rovigo sia legato al fatto, ancora e purtroppo, ad una mentalità chiusa, dove ognuno vuole coltivarsi il proprio orticello e invece, soprattutto in momenti

Moro premiata da Dino Meneghin

di crisi economica come questo, bisognerebbe unire le forze, magari con una solida regia che potrebbe venire dalla delegazione, se ci fosse una vera volontà di far crescere il basket, una disciplina che a livello nazionale ha un elevatissimo numero di tesserati”. Qual è il tuo rapporto con la città di Schio? E con Rovigo? Ci torni spesso? “Vivo a Schio da otto anni, e sono uscita di casa che ne avevo quattordici. A Rovigo torno per vedere i miei genitori, ma ora la mia attività professionale si è stabilita qui”.


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VIAGGIO IN

PROVINCIA ROVIGO

Operazione trasparenza Pubblicati i redditi di consiglieri e assessori

A palazzo Celio non c’è “Paperon de’ Paperoni” La più ricca risulta essere una donna, Monica Moro, con quasi 99mila euro il più povero Michele Franchi con 1,6 mila euro

Palazzo Celio sede della Provincia IX edizione di “Vado sicuro”

I RAGAZZI DENUNCIANO LE CRITICITÀ STARDALI

di Melania Ruggini

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opo la pubblicazione dei redditi dei Monica Moro, che di professione è medico, parlamentari nazionali, è toccato an- con quasi 99mila euro, seguita dal consiche ai consiglieri provinciali di Rovigo gliere Franco Grotto (che ha dichiarato circa metterci la faccia, dal momento che sono 90mila euro), mentre sul podio, al terzo postate pubblicati on line le loro dichiarazioni sto, si piazza Claudio Marzola (87,386). Tra gli asdei redditi. Tuttavia, dati sessori più ricchi alla mano, le sorprese non Tra Montecitorio ci sono poi Giumancano ed alcuni dati e Rovigo seppe Boscolo sono addirittura sorpren- la differenza dei portafogli (73.299 euro), denti. Bellan Soprattutto un fattore è notevole e netta Claudio (72.404euro ), salta decisamente agli occhi: tra Montecitorio e Rovigo la differenza Angelo Sivier (con 72, 489 euro), Filippo dei portafogli è notevole e netta (e non solo Carlin (68,656 euro), Giuliana Gulmanelli (67,568 euro), Francesco Ennio (65,226 quella, verrebbe da pensare). Infatti, tutti i consiglieri hanno un red- euro). Invece si piazza come fanalino di dito totale inferiore ai centomila euro, per coda, con 36mila euro, Leonardo Raito. Tra i volti più noti, il presidente Tiziaquanto concerne il 2010. La più ricca risulta essere una donna, na Virgili dichiara 63,8mila euro all’anno,

mentre il vicepresidente Guglielmo Brusco ne dichiara 42,9; Laura Negri dichiara un reddito di 38, 778mila. Altro dato significativo, invece, è la relativa “povertà” di alcuni consiglieri, che ammettono una dichiarazione al di sotto dei 10mila euro annui, ossia Alessandro Rigoni con 9,2 mila euro, Fiorella Cappato con 8,7 mila, Oriana Girardi con 6,9 mila, Antonello Contiero con 1,9 mila e Michele Franchi 1,6 mila euro. Insomma, la morale della favola sembra chiara: Rovigo non è esattamente un paese per ricchi, stando alle dichiarazioni dei politici provinciali, smentendo la diffusa sentenza secondo la quale con la politica ci si arricchisce.

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ragazzi di 57 istituti polesani stanno già preparando i lavori del concorso associato alla nona edizione di Vado sicuro, l’iniziativa targata “Provincia di Rovigo” per la sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Quest’anno però c’è una novità in più, infatti rispetto alle precedenti edizioni, questa introduce però una importante novità, che si propone di rendere Vado Sicuro ancora più efficace: il progetto integra la sua tradizionale “mission” di sensibilizzazione di bambini e ragazzi sul valore del rispetto delle regole con il concetto di partecipazione attiva alla gestione del territorio. Gli studenti, appunto, sono stati invitati a rilevare se nei tragitti che compiono più frequentemente vi siano dei punti di forte criticità che possano creare pericolo per la loro incolumità o per quella degli altri, e ne l caso vi fossero di segnalarli o di suggerire percorsi alternativi. Tutto il materiale raccolto andrà pubblicato sulla mappa interattiva che la Provincia di Rovigo sta predisponendo su base Google Maps, proprio per raccogliere segnalazioni positive e negative relative alla percezione del rischio legato alla sicurezza stradale.

13 MILA POVERI IN POLESINE GLI AIUTI ARRIVANO SOLO DALLE ASSOCIAZIONI

I

n Polesine circa 13.000 persone vivono situazioni di povertà e quasi 9.000 sono a rischio. E’ la stima, sulla base di dati Istat, presentata nel secondo incontro del corso di formazione per volontari dell’accoglienza, promosso dal Csv di Rovigo e dalla Caritas diocesana alla Casa Sant’Andrea di Rovigo. Una delle principali difficoltà per chi opera in questo settore è avere dati attendibili sul fenomeno, come ha spiegato Donata Tamburin, presidente di Arcisolidarietà: “I dati ufficiali non rispecchiano la realtà che incontrano le associazioni. Così chi deve pianificare le politiche sociali non ha un quadro di riferimento adeguato”. Vanno inoltre riviste le strategie degli enti loca-

li: “I contributi economici alle persone non aiutano ad uscire dalla difficoltà - continua - mentre servizi come mense, docce o asili notturni sono gestiti prevalentemente dal volontariato. In Polesine, su 35 servizi, oltre 30 sono gestiti dalle associazioni”. Ad abbozzare un quadro del fenomeno a livello locale sono stati Carlo Zagato della cooperativa sociale Porto Alegre e Alessandro Sovera della Caritas. In provincia di Rovigo si stimano circa 6.700 persone in condizioni di povertà assoluta, 6.400 in povertà relativa e oltre 9.000 a rischio di povertà (10% della popolazione). Altri dati vengono da associazioni e servizi per i poveri. Nel 2011 sono stati oltre 250 gli utenti

Tenuta contabilità

accolti che hanno dormito o soggiornato in strutture di accoglienza, 255 persone hanno ricevuto un pasto caldo alla mensa dell’associazione San Vincenzo de Paoli, 1.163 hanno chiesto aiuto materiale allo sportello “Porta Amica”, 148 hanno preso contatto con il camper dell’Emmaus, 425 si sono rivolte alla Caritas, 320 al Centro di ascolto comunale, 160 ai servizi di Portaverta. Nello stesso anno, 160 famiglie erano in attesa di alloggio per emergenza abitativa e 460 hanno chiesto l’assegnazione di un alloggio Ater. Negli ultimi anni, infine, i redditi dei polesani hanno mostrato crescita zero.

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Spazi aperti 17 Agricoltura Le dichiarazioni del ministro Clini hanno messo in apprensione Coldiretti

No agli Ogm, noi puntiamo sulle tipicità Regione e dalle associazioni di categoria contrarie anche alla ricerca genetica. “Ci si concentri sulle energie rinnovabili” di Denise Formigaro

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e affermazioni del ministro dell’Ambiente, Corra- “Il problema principale è quello della salvaguardia del do Clini sugli Ogm, hanno destato molto scalpore, “Made in Italy” – spiegano alla Coldiretti - gli Ogm soprattutto tra le associazioni del settore agricolo. non centrano niente con i prodotti tipici d’Italia. C’è Il ministro, intervistato dal Corriere della Sera, ha af- una grossa differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto fermato che: “Gli Ogm possono portare molti benefici, all’ingegneria genetica. Infatti, il riso del Delta del Po nasce dalla tradizione degli incrocreando dei prodotti che possono ci varietali, ma non dagli Ogm. crescere anche in condizioni cli- Senza l’ingegneria Nel Polesine non abbiamo bisomatiche estreme. Perciò, mettere genetica non si gno degli Ogm, perché il nostro un freno all’ingegneria genetica è avrebbero il Riso un grave danno”. Clini continua Carnaroli o il pomodoro obiettivo è quello di rispettare la natura e di valorizzare le nostre poi dicendo che le preoccupazio- San Marzano produzioni. Abbiamo, infatti, il ni delle associazioni di categoria sono condivisibili, ma si deve comunque continuare marchio Dop sull’aglio bianco e il marchio Igp sul riso, con la ricerca. Inoltre, afferma che: “Senza l’ingegne- sull’insalata di Lusia e sul radicchio di Chioggia”. Colria genetica non si avrebbero oggi alcuni prodotti tipici diretti, continua affermando che questi prodotti modifid’Italia come il Riso Carnaroli, il pomodoro San Mar- cati geneticamente, pongono seri problemi di sicurezza zano, il basilico ligure, la cipolla rossa di Tropea…”. ambientale e alimentare, oltre che essere grandi nemici Perciò, dall’Italia e da altri paesi dell’Unione Europea, della tipicità e della distintività del Made in Italy. “Noi arriva un’inedita apertura agli organismi geneticamente di Coldiretti, sappiamo bene che la ricerca è importante, modificati. L’Europa, in primis l’Italia, è sempre stata, ma deve avere obiettivi sostenibili, condivisibili e utili infatti, contraria all’utilizzo degli Ogm. Contrarietà del- per il benessere della società e non deve creare solo la quale sono fiere soparttutto le associazioni agricole. dei profitti per poche multinazionali”. L’associazione,

WWF IMPEGNATO NELLA CAMPAGNA DEGLI ALBERI L’associazione raccoglie le piante seminate e poi donate dai volontari

Un campo coltivato con semi selezionati attraverso la manipolazione genetica inoltre, avanza qualche proposta d’azione per il Ministro: “Gradiremmo che il ministro Clini si occupasse a tempo pieno di energie rinnovabili, adottando i decreti sugli incentivi che aspettiamo da mesi, così come gradiremmo la sua attenzione sul tema del recupero energetico degli affluenti di allevamento per la produzione di biogas, invece di creare illusione sugli Ogm”. Anche la Regione Veneto la pensa come Coldiretti: “Dobbiamo cercare di valorizzare i nostri prodotti di qualità, e non certo svendere la nostra agricoltura, il nostro territorio e la nostra società ad aziende multinazionali che si

arricchiscono con gli Ogm – afferma l’assessore all’agricoltura Franco Manzato - noi vogliamo che qualità, tipicità, pulizia e sicurezza siano le parole d’ordine dei prodotti Made in Italy e Made in Veneto e vogliamo valorizzare tutti quegli agricoltori che, per fare questo, si spaccano la schiena. Inoltre, vorrei ricordare che il 75% degli italiani e degli europei è contraria all’utilizzo degli Ogm nei propri paesi. Perciò non possiamo permetterci di andare contro l’opinione pubblica. Noi delle Regione Veneto abbiamo sempre detto no a questi Organismi geneticamente modificati e continueremo a farlo anche

SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA con il patrocinio di:

U

n albero è qualcosa di più di una semplice decorazione in giardino o di un ombrellone che ci protegge dal sole. Un albero rappresenta la vita, non solo per tutti gli esseri umani, ma anche per tutte le specie di animali. Per questo l’associazione Wwf Rovigo continua la sua opera di piantumazione, ovvero l’azione di piantare alberi nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici e L’oasi naturalistica di Castelnovo nelle zone umide semidistrutte dall’azione umana. Un esempio di questo mità naturali che ne conseguono. Gli alberi, sopruso è la Valle della Buora a Salvaterra. infatti, sono in grado di contenere le frane “La Buora era una palude con una ricca ve- e gli smottamenti delle rive e degli argini getazione. Ma è stata poi completamente dei fiumi, sventando così in modo naturale distrutta – racconta Eddy Boschetti presi- le alluvioni. Per questo la riforestazione è dente del Wwf provinciale. Dopo una de- fondamentale e tutti possono aiutare il Wwf nuncia partita dalla nostra associazione, il in questo “gesto di pace verso il pianeta”. Consorzio di Bonifica ha pensato di costruire Basta mettere nel proprio orto, in terrazza o degli invasi o cave. Dopo qualche tempo in giardino, qualche vaso dove piantare alabbiamo notato che iniziavano a crescere cuni semi di piante da frutto. Quando sarandei canneti e che i primi uccelli stavano già no cresciute si possono donare al Wwf che ripopolando la zona. Così abbiamo deciso le metterà a dimora in luoghi pubblici. Per di piantare alcuni specie di alberi autoctoni dare un’ulteriore testimonianza di quanto per far si che sempre più specie di uccelli un albero sia importante, è doveroso ricorritornasse in questa importante zona umi- dare che il Wwf stanzia un finanziamento di da”. I problemi che un’assenza di vegeta- quasi 6000 euro per l’acquisto di piante da zione possono provocare, perciò, rischiano sistemare nelle zone più a rischio. Questo di essere molto gravi, non solo per quanto nonostante le moltissime donazioni private. riguarda gli animali, ma anche per le calaDe.Fo.

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20 Mondo scuola

Mondo scuola 19

Primati in classe La prova Invalsi mette in evidenza le capacità degli studenti

Galilei, in matematica e italiano risultati sopra la media Le migliori sono state lle ragazze. Hanno staccato di 20 punti percentuali i colleghi iscritti a scuole dello stesso tipo nel Nord Est

di Mattia De Poli

I

l prossimo 8 maggio è in programma a livello nazionale per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado la prova Invalsi. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, secondo il decreto legislativo 286 del 2004, ha l’incarico di effettuare rilevazioni periodiche e sistematiche degli apprendimenti per favorire il miglioramento e l’armonizzazione della qualità del sistema di istruzione. Fino al 2010 l’adesione degli istituti scolastici era volontaria ma dall’anno

NEWS

N

Melina: “Questi risultati coronano l’impegno quotidiano degli insegnanti dell’Istituto” scolastico 2010-2011 la prova è diventata obbligatoria per tutte le scuole. E i risultati positivi non si sono fatti attendere: nella provincia di Rovigo si è segnalato in particolare l’istituto superiore “Galileo Galilei” di Adria, comprensivo del liceo scientifico e dell’isti-

tuto tecnico industriale. L’iniziativa ha coinvolto tre classi del liceo e due dell’istituto tecnico, pari a circa un centinaio di ragazzi. I risultati forniti dall’Invalsi alla fine del 2011 hanno evidenziato che gli studenti del Galilei nel complesso hanno ottenuto risultati superiori a quelli dei coetanei del Veneto, del Nord Est e in generale dell’Italia. La professoressa Licia Melina, docente di matematica del liceo e referente del progetto Invalsi per l’intero istituto, ha messo in evidenza che i risultati migliori sono stati ottenuti

dalle ragazze: “Nella prova di matematica le studentesse del Galilei hanno dato risposte esatte con una differenza media di 20 punti percentuali in più nel confronto fra le coetanee italiane”. Questa comparazione evidenzia risultati meno brillanti ma ugualmente positivi anche nella prova di italiano: le risposte esatte sono state superiori di 7 punti percentuali rispetto alla media delle studentesse del resto d’Italia. Il confronto tutto interno all’istituto fra studenti e studentesse vede prevalere queste ultime sia

nella prova di matematica che nella prova di italiano. Isolando i dati relativi ai ragazzi e alle ragazze del liceo scientifico, si rileva che le risposte esatte nella prova di matematica sono state superiori del 20 per cento rispetto a quelle gli studenti iscritti a scuole dello stesso tipo in Veneto e nel Nord Est. La professoressa Melina ha precisato che questi risultati coronano l’impegno quotidiano degli insegnanti e degli studenti e spingono a migliorare negli ambiti in cui sono emerse alcune fragilità.

University day

OLTRE SEICENTO STUDENTI ALLE LEZIONI ESEMPLIFICATIVE

on bisogna mai smettere di sognare e di immaginare il proprio futuro cercando di costruirlo: è questo il messaggio centrale dell’University day, un appuntamento divenuto ormai tradizionale per il Consorzio universitario di Rovigo. Anche quest’anno le lezioni esemplificative hanno coinvolto oltre seicento studenti degli istituti

superiori del Polesine e delle province limitrofe. L’università può favorire il raggiungimento di traguardi importanti: per questo al tavolo degli ospiti è stato invitato Andrea Malizia, un giovane ricercatore del Dipartimento di ingegneria meccanica dell’Università di Roma Tor Vergata, vincitore del premio “Sapio Junior” consegnato dal presidente della

Repubblica, Giorgio Napolitano. Il direttore del Cur, Roberto Tovo, lo ha presentato come esempio di successo personale e umano conseguito grazie alla preparazione personale. L’University day si è confermato anche un momento di incontro e confronto con esponenti del mondo dei media, dell’informazione, dell’economia e della politica, sul ruolo

che la scienza e la ricerca devono assumere nello sviluppo sociale, culturale ed economico del Polesine e dell’Italia, evidenziando i punti di forza del territorio e segnalando le M.D.P. opportunità che si offrono ai giovani.

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22 20 Personaggio “A volte un bacio” Il primo libro di Walter Lazzarin

L’isola di Guado che assomiglia un po’ a Rovigo Alla prima fatica editoriale il giovane scrittore polesano racconta un po’ di se, un po’ della sua città e prende un po’ in giro l’amore di Denise Formigaro

U

n’isola che ha per abitanti giovani magri e vecchi grassi; un posto dove poter rifugiarsi dagli affanni della vita ordinaria. Ecco che cosa può diventare Rovigo agli occhi della fantasia di un giovane scrittore rodigino. Il suo nome è Walter Lazzarin, 29 anni, laureato in economia e in filosofia, segretario di una società sportiva di Rovigo, insegnante del dopo scuola presso un istituto privato e ora scrittore con il suo primo romanzo appena pubblicato, dal titolo “A volte un bacio”. Un ragazzo con molte passioni che ha iniziato a scrivere quasi per gioco: “Era il 20 gennaio 2005 e avevo appena dato un esame di diritto commerciale che mi ha impegnato moltissimo – racconta Walter - così la sera stessa decisi di annotare su un quaderno tutti i miei pensieri. E da

questi sono nate delle brevi storie”. Ma il suo primo vero libro prende vita a maggio del 2005 sempre per caso: “Un giorno un mio amico mi propone di scrivere un libro diverso dal solito, sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone. E così ho fatto: ho raccolto tutti gli stereotipi che mi davano fastidio e ne ho fatto una parodia”. Ed è in questo modo che nasce “A volte un bacio” ultimato nel dicembre dello stesso anno, ma pubblicato solo dopo varie correzione da parte dell’autore. “All’apparenza può sembrare il solito romanzo d’amore, con le solite storie e un finale scontato. Ma, come ho già detto, non è proprio così, in quanto parto da un format classico, che in questo caso è il romanzo d’amore, ricalco alcuni stereotipi tipici del genere e poi li prendo un po’ in

giro”. Un romanzo innovativo, ambientato in un’isola che non esiste di nome Guado, che però ha delle caratteristiche in comune con Rovigo, e il protagonista, anch’esso inventato, che però è molto simile all’autore: “Essendo il mio primo romanzo era quasi inevitabile che raccontassi di vicende realmente accadute, che mi appartengono. E che raccontassi delle mie idee, che magari ora non condivido più. Il tutto mischiato, però con la fantasia”. Ma questo romanzo racconta anche un “modus operandi” tipico di Walter, che viene ripreso anche in altri libri che lui ha già scritto: “Io amo molto intrecciare due vicende assieme, in questo caso la storia d’amore la descrizione dell’isola. Quando il lettore si incuriosisce su un versante io

“Mi è stato proposto di scrivere un libro sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone smetto di parlarne e passo subito all’altro. Così il lettore è sempre all’apice della curiosità. Inoltre mi piace molto lavorare sui sensi, non solo sull’udito e sulla vista, come accade al cinema, ma anche sul tatto, sull’olfatto e sul gusto”. Uno scrittore che, già dal suo esordio, ha le idee ben chiare e uno stile ben definito: “A breve pubblicherò con la mia casa editrice – il foglio letterario - una piccola raccolta di storielle d’amore. E successivamente ho già in programma di

Nella foto Walter Lazzarin, 29 anni laureato in economia e in filosofia divulgare anche un giallo”. Insomma uno scrittore poliedrico che non ama specializzarsi in un solo genere. “So benissimo che il mio primo libro non venderà molte copie perché la casa editrice è conosciuta solo in Toscana. Ma spero che grazie al web e grazie al tour che sto facendo per presentare il mio romanzo, molte persone si incuriosiscano e vogliano leggere questo romanzo e anche quelli che scriverò”.

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Cultura provinciale 23 21 Teatro Al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21

“Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” L’appuntamento con il grande protagonista risorgimentale concluderà la rassegna “Sinestesie” di Mattia De Poli

D

opo il successo ottenuto lo scorso 25 febbraio al teatro Ballarin di Lendinara, “Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” replica al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21, chiudendo la rassegna “Sinestesie. I sensi si incontrano a teatro”, promossa dalla Pro loco adriese. Il dramma in un atto, scritto e diretto da Adriano Farinelli, è dedicato all’insigne personaggio risorgimentale, nato a Lendinara dove è sepolto insieme alla moglie Jessie White. Alberto Mario, vissuto fra il 1825 e il 1883, fu scrittore, saggista e filosofo: la più nota tra le sue opere è “La camicia rossa”, testimonianza dell’epopea garibaldina a cui partecipò in prima persona. Ed è principalmente a questo racconto che si ispira l’opera teatrale, promossa nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia dall’associazione “Amici di Garibaldi”, di cui Farinelli è socio. Sulla scena Alberto Mario dialoga con la moglie, lendinarese di settembre, vengono proiettate anche vecinglese di nascita ma legata al marito per venticinque chie fotografie. Lo spettacolo è accompagnato da musiche anni e partecipe a sua volta del movimento guidato da tratte principalmente da celebri canti risorgimentali. Tutto Giuseppe Garibaldi: attraverso la loro conversazione emer- concorre a mettere in evidenza la grandezza degli ideali gono gli aspetti principali del pensiero politico, religioso e dell’illustre garibaldino, la fermezza dei valori sostenuti artistico dell’eroe lendinarese. Gli interventi di una voce durante tutto l’arco della sua vita, l’intelligenza di un lettefuori campo permettono alcuni stacchi scenici: attraverso rato curioso e assetato di sapere. “Alberto Mario, il cavaalcuni flashback Alberto Mario può così discutere con i più liere dell’ideale” vuole dunque essere una sorta di biogranoti protagonisti del Risorgimento italiano, da Giuseppe fia in forma drammatica. Adriano Farinelli ha spiegato che Mazzini a Cavour, da Giuseppe Gacon quest’opera ha inteso rendere ribaldi a Carlo Cattaneo. Mario ap- La più nota tra un “doveroso riconoscimento ad un prezzava particolarmente la visione le sue opere personaggio che non è molto conofederalista di quest’ultimo, ma nella è “La camicia rossa”, sciuto nel panorama risorgimentale rappresentazione teatrale emerge sull’epopea nazionale ma a cui dobbiamo molchiaramente anche il forte legame garibaldina to per la cronaca degli eventi”. La di amicizia con Giosuè Carducci che produzione è locale come il cast che nelle sue visite in Polesine incontrò spesso Alberto Mario rappresenta lo spettacolo: Ruggero Sichirollo (Alberto Mae Jessie White. “La camicia rossa”, studiato dagli storici rio), Marina Ferlini (Jessie White), Davide Sartori (Carlo ma ingiustamente poco conosciuto dal grande pubblico, Cattaneo), Gino Bazzan (Cavour), Tiziano Fontan (Giosuè racconta anche il celebre incontro di Teano, a cui lo scrit- Carducci), Morris Furegato (Giuseppe Garibaldi), Ruben tore fu presente: per questo episodio, così come per la Farinelli (Giuseppe Mazzini), Andrea Bagno (Voce fuori colorata descrizione che Alberto Mario propone della fiera campo).

NEWS Associazione musicale “Orazio Tarditi”

POMERIGGI IN MUSICA

L

’associazione musicale “Orazio Tarditi” di Badia Polesine, in collaborazione con il Comune locale e con la Provincia di Rovigo, propone la prima edizione dei “Pomeriggi in musica 2012”. Nei quattro incontri, tutti in programma a partire dalle ore 17 presso la sala convegni dell’abazia della Vangadizza, si esibiranno Silvia Rambaldi e Rezzo Rossi al clavicembalo (20 maggio), Filippo Bergo alla viola e Renzo Rossi al clavicembalo (3 giugno), Pietro Tosarello alla tastiera elettrica (17 giugno) e, per finire, Mario Marcassa proporrà una lezione-concerto di chitarra basso e di chitarra elettrica (1 luglio) con l’esecuzione di brani di musica jazz di propria composizione. Al termine di ogni appuntamento verrà offerto ai presenti un aperitivo. L’associazione badiese, intitolata a un monaco camaldolese del Seicento, che fu compositore di musica e trascorse per parte della sua vita presso l’abazia altopolesana, con questa iniziativa intende promuovere l’interesse e la passione per la musica facendola conoscere nelle sue varie forme secondo principi morali ed educativi. Il presidente Vinicio Ferrigato ha precisato che la rassegna si ispira ad altre iniziative simili realizzate con successo in province limitrofe: “Alcuni aggiustamenti nell’organizzazione dell’evento sono stati resi necessari dal contesto e in particolare dal periodo dell’anno in cui gli incontri verranno proposti. Ma coltiviamo la speranza di ripetere il successo ottenuto da altre esperienze simili e di dare un seguito anche a questa manifestazione”. M.D.P.

Nella foto i ritratti di Alberto Mario e della moglie Jessie White e un momento tratto dalla pièce teatrale

Gruppo astrofili polesani Dal 18 maggio “La terra è blu”

N

el 2012 il Gruppo astrofili polesani compie trent’anni di attività e, dopo aver raggiunto prestigiosi risultati, rilancia con nuove iniziative. In un recente appuntamento presso il planetario “Claudio Tolomeo” di Rovigo, a conclusione del ciclo di incontri “Fra terra e cielo”, il presidente Giorgio Cosco ha manifestato la propria soddisfazione per il successo dell’iniziativa e ha annunciato il nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La terra è blu”, che avrà inizio il 18 maggio e il cui programma è disponibile sul sito www.astrofilipolesani.net. Dal 18 aprile l’associazione promuove inoltre un corso di elettronica e di introduzione alla fotografia digitale, tenuto dall’ingegnere Stefano Costa, mentre dal 14 maggio il dottor Mattia Negrello e il professor Roberto Ragazzoni proporranno un corso di astronomia. Le lezioni si terranno presso l’osservatorio “Vanni Bazzan” di Sant’Apollinare ma potranno essere seguiti anche via web in streaming e le registrazioni rimarranno comunque a disposizione degli interessati anche in seguito presso l’osservatorio. In autunno il dottor Andrea Fasson organizzerà un corso di chimica, ma prima è atteso un fenomeno particolare e raro: il transito di Venere davanti al sole previsto per la mattina del 6 giugno prossimo. Per le osservazioni astronomiche il Gruppo astrofili polesani, grazie al contributo della Fondazione della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e al sostegno della Provincia e del Comune di Rovigo, ha provveduto a sostituire il telescopio principale con uno strumento più potente e più stabile, adatto in particolare alla fotografia di interesse scientifico. M.D.P.

“Incontri con l’autore”

15 appuntamenti letterari P rosegue la rassegna “Incontri con l’autore”, un ciclo di 15 appuntamenti con famosi autori e giornalisti del panorama culturale nazionale. Arrivata alla sua sesta edizione, “Incontri con l’autore” promuove e diffonde la lettura nel territorio provinciale, creando vari momenti di aggregazione tra le comunità più piccole, arricchite di un’importante funzione culturale a favore dell’intero territorio del Polesine. In programma dal 24 febbraio al 19 maggio, questa manifestazione sta raccogliendo molte adesioni e consensi, grazie ai momenti di alta cultura e intrattenimento proposti. Il calendario di questo mese prosegue, sabato 14 aprile ore 21.00 con Michela Marzano sarà a Fiesso Umbertiano (sala Polivalente) con Volevo essere una farfalla, Mondadori. Venerdì 27 aprile ore 21 Filippo Ongaro sarà ad Arqua Polesine, in sala consiliare del Castello Estense con Mangia che dimagrisci, Piemme 2011. Sabato 28 aprile alle 21 Lucia Rizzi (la tata Lucia di SoS Tata) sarà ospite di San Martino di Venezze (atrio della scuola media Alighieri) con Fate famiglia, Rizzoli, 2011. Giovedì 3 maggio ore 21.00 Nando dalla Chiesa intratterrà il pubblico di Porto Tolle (sala consiliare del Municipio) con La convergenza, Melampo, 2011. Sabato 12 maggio

Mauro Corona ore 21.00 Anna Kanakis appoderà a Salara con L’amante di Goebbels. Marsilio, 2011. Venerdì 18 maggio ore 21.00 Mauro Corona sarà a Villadose, (Sala Europa di Piazza Moro) con il libro Come sasso nella corrente. Mondadori, 2011. Sabato 19 maggio ore 21.00 Toni Capuozzo spiegherà a Castelmassa (teatro Cotogni) La guerra spiegata ai ragazzi Mondadori 2012. Me.Ru.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna

Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano

“P

otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio

anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi

di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.

EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”

U

n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di

questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come

‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti

da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.


Il Veneto in primo piano 25 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde

L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N

on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-

IL CASO

T

lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-

ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese

e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.

TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI

assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo

anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.


26 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà

Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir

V

ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e

rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.

Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani

sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in

questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.

Problema esodati

SI CERCA UNA SOLUZIONE

P

roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.


Il Veneto in primo piano 27 9 Turismo

NEWS

Balneazione I dati della Regione a seguito dei monitoraggi

Promossa a pieni voti l’acqua veneta di Ornella Jovane

L

’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte dà l’annuncio e il collega al Turismo Marino Finozzi se ne rallegra entusiasta. La questione riguarda la qualità dell’acqua dei mari, dei laghi e in generale di balneazione che risulta eccellente al 91 per cento nel Veneto. “Tutti devono sapere” ripete l’assessore veneto in vista dell’imminente stagione estiva e dell’arrivo dei vacanzieri nelle nostre spiagge e località turistiche. “I nostri turisti - commenta Finozzi - cercano, vogliono e hanno diritto di pretendere la qualità dell’acqua di balneazione. Invito tutti i nostri tour operators a diffondere i dati assieme alle loro proposte”. I dati sono quelli ufficiali della Regione a seguito di controlli e monitoraggi realizzati nel corso degli anni e diffusi in prospettiva della stagione balneare 2012, ormai alle porte. Nel Veneto, dunque, il bagno dei turisti sarà in acque eccellenti al 91 per cento - non solo in spiaggia ma anche al lago o nei fiumi - buone per il 6 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle) e sufficienti per il 3 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle). “All’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, - assicura l’assessore Conte - tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”. “Il Veneto - fa osservare - ha già largamente raggiunto l’obiettivo che impone la normativa europea 2006/7/CE che tutte le acque di balneazione dovranno essere dal 2015 almeno di qualità sufficiente. Con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008-2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012 in Veneto risulta che nessuno dei punti in campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa”.

NEWS

G

Il 91 per cento delle acque balneabili in Veneto è eccellente, il 6 per cento buona e il 3 per cento sufficiente

L’eccellente qualità dell’acqua balneabile alimenta buone aspettative per la stagione turistica estiva I controlli anche quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, saranno svolti dall’Arpav in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto. “Un impegno fattivo e rilevante - fa presente il Contrammiraglio Tiberio Piattelli, Direttore Marittimo del Veneto - per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte fa sapere che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione. Del resto - aggiunge - il turismo balneare, con oltre 145 km di coste, è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto. “Abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per il turismo, tra spiagge marine e litorali del Lago di Garda - commenta Finozzi - rispetto alle quali la riconosciuta

qualità delle acque è un elemento essenziale”. “Dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche , che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro - prosegue il suo ragionamento l’assessore - le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77 per cento del totale. Avere le acque a posto, anzi di qualità è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”. Il direttore dell’Arpav, Carlo Emanuele Pepe, ha sottolineato come 7 anni di risultati favorevoli possano far guardare al futuro in termini ottimistici e ha ricordato che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul Lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012, inziando dalla fine di aprile, la raccolta di 104 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’Arpav, www. arpa.veneto.it, saranno disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione in tempo reale.

Ospitalità

UN PROGETTO PER RENDERE IL VENETO FRUIBILE DA TUTTI

U

n turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, alimentari e a tutte le situazioni dove anche solo l’accoglienza di bambini e di anziani comporta un’ospitalità capace di soddisfare le particolari richieste. Un turismo insomma per tutti: è l’obiettivo di un innovativo progetto grazie al quale il Veneto vanta in Europa il suo primato, come regione pilota. Se ne è parlato nel corso di Gitando All, l’evento che si è svolto alla Fiera di Vicenza a fine marzo scorso, un’amplissima sezione dedicata all’ospitalità per tutti nell’ambito del salone dedicato al turismo e al tempo libero Gitando. “Non sono le persone che devono “superare” le loro disabilità, ma è il territorio che deve diventare accessibile a tutti”. ha affermato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi all’apertura della seconda edizione dell’Agorà della Solidarietà, intervenuto assieme al direttore generale della Fiera Corrado Facco, al presidente dell’asIl turismo dell’accoglienza sociazione Village per tutti prevede nuove for all Roberto Vitali competenze e al presidente del professionali, tra cui Centro servizi per il quella del sorriso volontariato Csv, che organizza l’iniziativa, momento di incontro e di confronto tra le varie realtà del volontariato italiano. “Trasformare il Veneto in modo da renderlo fruibile a tutti - a osservato l’assessore Finozzi - è anche un affare economico, perché dà una spinta ulteriore ad un settore, quello dell’accoglienza, che anche lo scorso anno ha raggiunto risultati da primato e dove il Veneto rappresenta la maggiore realtà italiana. In proposito bisogna considerare che solo in Europa sono almeno 60 milioni le persone che hanno problemi di difficoltà motorie, sensoriali e nutrizionali. Ma non è solo questo, perché significa aiutare nel contempo i residenti e creare posti di lavoro”. L’economia dell’ospitalità richiede tuttavia nuove professionalità e nuova formazione. In questo contesto l’assessore veneto all’Istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha sottolineato l’esigenza di formare “professionisti del sorriso”. “Gli operatori - ha ricordato - mi hanno evidenziato la necessità di formare al sorriso, che non è un paradosso, ma un O.J. fattore vincente della politica dell’accoglienza”.

Turisti stranieri

GLI UCRAINI SOGNANO LE VACANZE IN VENETO

li ucraini sognano il Veneto quando pensano alle loro vacanze, estive e al mare soprattutto ma non solo. E’ la conclusione cui è giunto l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a seguito delle manifestazioni d’interesse espresse dai locali in occasione della 18esima edizione dell’Ukraine international traverl et tourism exhibition, il più importante salone delle vacanze ucraino. Il Veneto vi ha partecipato per proporre la propria offerta turistica sia estiva sia per tutto il periodo dell’anno. E ha riscosso, sorprendendo positivamente anche gli

operatori del settore presenti, un ottimo successo che è stato valutato anche dalla lunghezza della coda formata dagli ucraini interessati a conoscere le soluzioni di vacanza made in Veneto. La regione che quest’anno ha ottenuto il primato in Italia per quanto riguarda il turismo ha saputo catturare l’interesse degli ucraini in particolar modo per il pacchetto vacanze orientato al mare, ma anche la montagna in inverno ha saputo esercitare il proprio fascino così come le città d’arte. Località irresistibili ma anche prodotti inimitabili, oggetto di

desiderio di molti aspiranti turisti dell’est attratti dal Veneto anche per questioni di shopping. “C’è anche la voglia di shopping e di made in Italy - ha commentato l’assessore - che in questo Paese che si sta affacciando prepotentemente sui mercati occidentali è rappresentato proprio dal miglior fashion delle aziende Anche i negozi venete”. Del resto le presenze degli ucraini in Veneto sono in costante crescita negli ultimi anni anche se complessivamente e i prodotti made in di fronte ai circa 63 milioni e mezzo di presenze complessive, Veneto “catturano” gli stranieri risultano essere ancora un numero contenuto. P A D O V A

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28 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012

Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin

“P

rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della

Marino Zorzato, Pdl

“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”

“L

a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.

Laura Puppato, Pd

OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“S

iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.

Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS

E

Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd

“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”

“I

l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord

DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE

“N

onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl

“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”

“E

’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.


12 Cultura veneta

Cultura veneta 29

Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese

Tanti auguri Klimt

In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivilò

I

l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.

A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland

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ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.

Intervista a Vittoria Chierici

Vittoria Chierici

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ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale

L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,

ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.

Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo

con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.


30 Sì, viaggiare MARCHE

Dormire (e sognare) fra le opere d’arte

WEEK END DELL’EDUCAZIONE

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uesta è proprio bella: Vittorio Sgarbi l’ha classificato fra le 26 opere d’arte selezionate per la Biennale non trasportabili a Venezia. L’Alexander Palace Museum Hotel, unico albergo italiano nella Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa, è una creazione unica nel suo genere. Un’opera d’arte nel suo complesso, appunto. Da Biennale. “Una performance permanente - lo ha definito il suo eccentrico proprietario e ideatore, il conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso”. Nove piani di arte contemporanea, con 63 stanze firmate da 75 artisti diversi, affacciati sul lungomare di Pesaro. Dove l’albergo-museo è “annunciato” dalla stele alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi. Un luogo bizzarro e seducente, unico. “La modestia è dei modesti”, dice il conte (che è stato anche ambasciatore d’Italia in Bolivia) mentre descrive la stele con alle sue spalle un esercito di manichini rosso fuoco che lo scrutano con occhi lucenti. L’Alexander era un vecchio albergo anni ‘60. la cenerentola del gruppo di hotel di Marcucci Pinoli, che vanta altre strutture importanti a Pesaro e a Urbino. Ora l’Alexander è il fiore all’occhiello del gruppo. E’ diventato lo sfondo originale e unico di opere create da Giò e Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Simon Benetton, Primo

Come aperitivo, conversazioni sull’educazione, e poi ospiti a cena. L’invito viene dal conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che prosegue la sua crociata a favore dell’educazione e dello stile. Ogni settimana organizza all’Alexander degli incontri con personaggi che si distinguono per cultura, stile, savoir faire. Vi sono ammesse solo 10 persone alla volta che avranno così modo di confrontarsi con i relatori e potranno poi proseguire la conversazione a tavola, suoi ospiti. Per conoscere date e tema degli incontri, e prenotarsi, basta telefonare allo 0721 3441 o mandare una mail a alexander@viphotels.it Non solo, sempre con la primavera partono all’Alexander Museum Palace Hotel gli Week End dell’Educazione. Lo scopo? Far diventare questo straordinario Art Hotel affacciato sul lungomare pesarese il luogo in cui si ritrovano persone che condividono valori di educazione, eleganza, senso del bello, amore per l’arte e la cultura. In programma incontri su questi temi, piacevoli conversazioni, tanto relax. Due coppie, fra i partecipanti, a sorteggio, saranno ospiti. SOPRA: IL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI NELLA PISCINA DELL’HOTEL; A DESTRA LA STELE DI CUCCHI E UNA CAMERA; PIÙ SOTTO: I FAMOSI MANICHINI, LA RECEPTION E LA PISCINA AL CREPUSCOLO. SOTTO: ALTRE IMMAGINI DELL’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL, LO CHEF MARCO DI LORENZI E UN SUO PIATTO

Formenti, Nanni Valentini e da tantissimi altri artisti, amici del conte (artista pure lui...). Il bello è che in ogni camera si può entrare attraverso il sito www.alexandermuseum.it Le parti comuni sono state decorate da altri 25 artisti. Ad essere decorate non sono soltanto le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sè stante, realizzata con diversi materiali

(dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al decoupage). Le opere d’arte adornano ogni angolo dell’albergo, anche l’esterno, dove la piscina per un gioco di altezze, si confonde con l’orizzonte del mare. L’anno scorso, durante il Festival della felicità di Pesaro, Margherita Hack ha scritto: “Ho dormito in uno splendido museo di arte moderna”. Mentre per Marcello Veneziani all’Alexander si sogna da svegli e ci si sveglia nel sogno... Il bello è che i prezzi non sono inavvicinabili: per dormire in doppia, con prima colazione (buffet di prodotti marchigiani),

si parte da 120 euro per due persone (non in agosto...). Il modo migliore per approcciare questa realtà è andarci a cena. Sì, perchè il conte ha avuto l’accortezza di aprire il ristorante anche agli esterni. Durante la settimana cena a la carte (prezzo medio sui 25 euro, bevande escluse), il venerdì e il sabato buffet a prezzo fisso (molto ricco, fidatevi) a 23 euro. Il mercoledì serata sorpresa a 23 euro. Dalla sala da pranzo, molto minimal, luminosa e “marina” si vede l’orizzonte del mare perchè il conte ha calibrato l’altezza delle vetrate. Lo chef è Marco Di Lorenzi, pesarese già allievo di Mei al Four Season.

Esprime le sue qualità con una cucina basata sulla qualità della materia prima e sulla freschezza. Propone anche aperitivi, cocktail e finger food a bordo piscina. Il suo piatto preferito è la composizione d’astaco (così i pesaresi chiamano l’astice), buona anche l’insalata di bottarga col pecorino sardo. Nei buffet trionfano il pesce fresco, la carne e i formaggi marchigiani. “I dolci poi - dice Di Lorenzi - sono da sempre la mia specialità”. Alexander Museum Palace Hotel viale Trieste 20, Pesaro 0721 34441 www.alexandermuseum.it


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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA “Questo non e’ mio figlio”. Test del dna per determinare in concreto la paternita’.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cosa fare quando c’e’ il dubbio e la certezza di non essere il padre del proprio figlio

Gent.li Lettrici e Lettori, traendo ispirazione da alcune Vostre richieste e da un fatto di cronaca di alcuni giorni fa in cui un professore di Padova scopriva quasi per gioco che i suoi due figli non erano suoi ma, anzi, di altri due diversi papà, mi accingo a fornirVi alcune indicazioni giuridiche che Vi possono essere utili nell’affrontare, se necessario, la questione. In Italia, da una ricerca effettuata emerge che almeno il 2% dei padri ignora che il figlio non è il proprio il che in sostanza vuol dire che su dieci figli almeno 2 non sono del padre che si ritiene ufficialmente tale. Preso atto di ciò e del progresso scientifico, divulgato anche tramite internet a prezzi sufficientemente contenuti rispetto a quelli di laboratorio, molti padri hanno deciso di fare un salto nel buio acquistando i test del DNA per definitivamente chiarire i loro dubbi. C’è da dire che il più delle volte lo stato di incertezza e patimento del padre viene, dopo aver conseguito il risultato, letteralmente travolta dalla tragedia della scoperta con conseguente impossibilità emotiva di proseguire il rapporto

familiare. La comparazione delle tracce genetiche deve essere autorizzata dalle parti e il risultato del test analizzato da un professionista competente atteso che l’esito è da ritenersi preciso al 99,9% in caso affermativo e al 100% in ipotesi di esclusione. Ma cosa fare quando viene scoperto che il figlio non è il proprio? Dal punto di vista giuridico, per quel che attiene la questione paternità e non anche quella relativa la conclamata infedeltà della moglie, il padre potrà agire in via giudiziale per ottenere il disconoscimento della paternità del figlio tramite un’azione che dovrà essere proposta, anche se il figlio è ancora minorenne, avanti al Tribunale ordinario competente (luogo in cui i genitori risiedono). Tuttavia corre il dovere di precisare di come l’azione di disconoscimento della paternità del figlio concepito durante il matrimonio è ammissibile ex art. 235 c.c. in soli tre casi: 1) se i coniugi non hanno coabitato nel periodo compreso fra il 300° e il 180° giorno prima della nascita;

2) se durante il tempo predetto il marito era affetto da impotenza, anche se soltanto di generare; 3) se nel detto periodo la moglie ha commesso adulterio o ha tenuto celata al marito la propria gravidanza e la nascita del figlio. In tali casi il marito è ammesso a provare che il figlio presenta caratteristiche genetiche o del gruppo sanguigno incompatibili con quelle del presunto padre, o ogni altro fatto tendente ad escludere la paternità. La sola dichiarazione della madre non esclude la paternità. L’azione di disconoscimento può essere esercitata anche dalla madre o dal figlio che ha raggiunto la maggiore età in tutti i casi in cui può essere esercitata dal padre. Dunque con questa azione è possibile superare la presunzione di concepimento da parte del marito del figlio in costanza di matrimonio, sussistente ai sensi dell’art. 231 c.c.., atteso che il legislatore, ha ammesso l’esame genetico ed ematologico del figlio al fine di verificarne la paternità biologica. V’è da dire che importante è stato l’intervento

della Corte Costituzionale che con la sentenza del 6 luglio del 2006 n. 266, ha ritenuto illegittimo l’art. 235 comma I n. 3 c.c. laddove richiedeva ai fini dell’azione di disconoscimento della paternità il previo accertamento dell’adulterio della moglie. Conseguono dalla sentenza di disconoscimento, annotata a margine dell’atto di nascita, i seguenti effetti giuridici: 1) perdita per il marito della qualità giuridica di padre con effetto sin dalla nascita; 2) eliminazione per il figlio dello status di figlio legittimo con effetto fin dalla nascita; 3) acquisto per il figlio dello status di figlio naturale riconosciuto della sola madre e quindi sua possibilità di essere riconosciuto dal padre naturale ex art. 250 c.c.; 4) perdita del cognome paterno; 5) perdita del cognome del marito alla moglie, al figlio disconosciuto e ai suoi discendenti (figli); 6) perdita dei diritti successori. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

L’ARCHITETTO

Imu tra rincari e aliquote alleggerite Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 L’ IMU la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, introdotta dal decreto «Salva-Italia», è attualmente oggetto di non poche attenzioni da parte degli italiani dato che ha introdotto i cosi detti “moltiplicatori per il valore catastale degli immobili delle categorie produttive”. In particolare negozi e uffici vedranno un incremento del valore catastale del 60% e per le imprese del 20%. L’Imu è ancora più severa con l’agricoltura, riportando la tassazione per gli immobili “rurali” e levando le riduzioni sul valore imponibile dei terreni, in particolare di quelli più piccoli. In poche parole le aliquote di riferimento vanno a raddoppiare l’imposta rispetto a quelle della vecchia Ici per quanto riguarda negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili strumentali all’attività d’impresa l’incremento di partenza arriva al 40% e l’imposta si moltiplica di sette-otto volte se parliamo di un terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo dai valori indicati dalla normativa, i sindaci devono determinare le nuove aliquote IMU, ognuno per il proprio Comune, ma è quasi certo che per recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo Stato stanno studiando aumenti di aliquota. In tutt’Italia, cifre alla mano vi sono categorie di contribuenti particolarmente colpite: la prerogativa è di non modificare ulteriormente le addizionali Irpef, per esempio a Milano, e di concentrare invece tutte le attenzioni sull’ Imu, l’aliquota «ordinaria» (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali) che dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece di imprese e spostandoci nella capitale: su un capannone di 2mila

metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. Ma quali sono queste categorie? Stiamo parlando degli IMMOBILI LOCATI, dei FABBRICATI APPARTENENTI ALLE IMPRESE e degli IMMOBILI DEI SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono la penalizzazione derivarne dall’aggravio dell’aliquota del tributo patrimoniale (indeducibile dal reddito di impresa) insieme alla duplicazione con le imposte sui redditi. L’articolo 8 del Digs 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioni di aliquote per categorie di immobili. Si può allora considerare che per “categorie di immobili” si intenda non solo le categorie catastali ma ANCHE LE TIPOLOGIE D’USO cui gli stessi immobili sono destinati. In altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni non fondate sulla mera appartenenza ad una categoria catastale. Si deduce quindi che potranno ridurre le aliquote per gli immobili delle imprese artigiane, per quelli delle imprese neo costituite e ancora per gli stabilimenti industriali. Per gli immobili locati, si ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di vantaggio, per i fabbricati locati con contratti a canone concordato

rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si vedranno rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti da normativa, la differenziazione è ammessa ma conviene una certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote diversificate a seconda del numero degli immobili posseduti. Difatti le aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro invece che non è finanziariamente possibile introdurre aumenti per categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. Infine per soggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali “svantaggiate”, individuate in fase di delibera comunale, sembra opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche ad uno studio dell’Assessore ai Servizi Sociali Cesare Paggiaro, si è creato un “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’IMU”, che con l’indispensabile ausilio dei Servizi Sociali contribuisce a destinare dei fondi ai cittadini in disagio finanziario. Resta solo da confidare che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it


32 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD)

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SOPRA E SOTTO

Impariamo l’inglese On the streets (Sulle strade)

Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

ANNA - CANORA - CORA DARIO - DEBUTTA - FAITH FILM - FIORE - FRANCIA HORROR - LIEBESTOD MORGAN - ZOO Chiave (4) - Il nome ………............. Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

I PUNTINI Unisci i puntini dal 1 al 51 1

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Giochi e tanto divertimento:

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li trovate su Puzzle Zero, tutti i mesi in edicola! 100 pagine solo € 1,20

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• “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.” • Un bambino racconta ad compagno di scuola: “Sai, il mio cavallo è molto gentile. Ogni volta che dobbiamo fare un salto si ferma

e mi permette di andare per primo!” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato inte-

senza possederla. L’amore platonico non ti delude mai. • L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo. • Amare è breve, dimenticare è lungo. • La massima forma d’egoismo è l’amore. Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi. • C’è tutta una vita in un’ora d’amore.

• L’amore è qualcosa di così profondo che mai si potrà definire. Chi ama, mai potrà dire quanto ama, è infinito come l’universo. • Amore: tanti sanno pronunciare questa parola, ma pochi sanno cosa significa veramente. Il vero amore non è terreno ma spirituale. • Amare è anche soffrire perché la vera essenza della libertà, è amare una persona

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Barzellette su Pierino

Aforismi sull’amore

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Chiave (6) – Storica casa automobilistica inglese......................................................

ressato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?”

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ROAD SPEED TRAVEL WIND

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HIGHWAY INJECTOR LAMPS LIGHTS MOTORCYCLE

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CAR CHAIN CIRCUIT FUEL HELMET

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AUTO RACING BICYCLE BOOTSBRAKES

AD - DA - EL - LO - OP - ADE DON - NAA - NOR - RIO - RNA SIR - SOS - TOR - TOT - UFO ANNA - ARGO - IERI - ONOR SUSA - ATONO - DUALE ETERE - OFIDE - IDROPE ARGENTO - SORELLA


A tavola 33 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI BIODINAMICI

SFORMATINI DI ZUCCHINE CON CUORE FILANTE AI FIORI

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ECENTEMENTE SI È SVOLTA A VERONA LA FIERA PIÙ IMPORTANTE DEL PANORAMA VINICOLO MONDIALE: IL VINITALY.

MIGLIAIA I PRODUTMA FORSE NON TUTTI SANNO CHE C’È UN ALTRO EVENTO, CERTAMENTE POCO CONOSCIUTO, CHE RACCOGLIE MOLTISSIMI APPASSIONATI DI VINO. E’UNA MANIFESTAZIONE TOTALMENTE DIVERSA DAL VINITALY, SIA PER NUMERO DI PRODUTTORI CHE PER AFFLUENZA DI PUBBLICO. SI CHIAMA VINI VERI ED È UN PROGETTO CHE VUOLE SALVAGUARDARE I VINI FATTI “COME UNA VOLTA”. SONO VINI FATTI ESATTAMENTE COME TANTO TEMPO FA, COME LI FACEVANO I NOSTRI NONNI, ALLEVATI IN VIGNA CON POCHISSIMI INTERVENTI E PRODOTTI SOLO CON L’AMORE PER IL VINO BUONO E NON COSTRUITO. A QUESTO CONTESTO SI UNISCONO I VINI BIODINAMICI. LA BIODINAMICA È UNA CULTURA LE CUI BASI FURONO GETTATE DAL FILOSOFO AUSTRIACO RUDOLF STEINER E CHE CONSIDERA IL SUOLO E LE PIANTE CHE VI CRESCONO COME PARTE DI UN UNICO ORGANISMO CHE È L’INTERO UNIVERSO. L’AGRICOLTURA BIODINAMICA SEGUE DETERMINATE REGOLE CHE RIGUARDANO LA ROTAZIONE DELLE COLTURE, L’UTILIZZO DI PREPARATI BIODINAMICI, AD ESEMPIO PER LA VITE VENGONO USATI L’ORTICA, LA CAMOMILLA, LA VALERIANA, IL ROVERE, DILUITI OGN’UNO NELLA SUA GIUSTA DOSE IN GRANDI QUANTITÀ DI ACQUA, IL RISPETTO DEL CALENDARIO LUNARE E ASTRALE PER LA SEMINA E PER LE OPERAZIONI IN CAMPO, E LA CONCIMAZIONE CON MATERIALE BIOLOGICO. LA VITICOLTURA BIODINAMICA NON TOLLERA FERTILIZZANTI E DISERBANTI, MA BEN VENGANO I PRODOTTI A BASE DI RAME E ZOLFO, PURCHÈ LA PIANTA PRENDA DAL TERRENO LE SOSTANZE NUTRITIVE E NON SI ALTERI IL SUO ECOSISTEMA. I PRIMI VITICULTORI A SPOSARE QUESTA CULTURA FURONO I TORI CHE HANNO DATO LA POSSIBILITÀ A SVARIATE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE DI ASSAGGIARE I LORO PRODOTTI.

FRANCESI NEL CORSO DEGLI ANNI OTTANTA ED ORA ANCHE DA NOI QUESTA MENTALITÀ SI STA FACENDO STRADA.

HO

VOLUTO PARLARVI DEI VINI BIODINAMICI

PERCHÉ MI È SEMBRATO GIUSTO DARE UN PO’ DI

RILIEVO A QUESTA REALTÀ, SOPRATTUTTO PERCHÉ, ESSENDO ABITUATI AI SOLITI VINI, CI SI PUÒ SBIZZARRIRE CON UN ALTRO MONDO E CON ALTRI TIPI DI PEN-

SIERO E QUESTO MI SEMBRA PROPRIO INTERESSANTE.

PERCHÉ I FIORI DI ZUCCHINA SONO BUONI NON SOLO PASTELLATI E FRITTI. QUESTI SONO PICCOLI BOCCIOLI DI ROSA SONO STATI REALIZZATI CON GLI INGREDIENTI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI

DELLA TIEPIDA PRIMAVERA: LE ZUCCHINE ED I LORO FIORI. MOLTO RICERCATO IL CONTRASTO TRA IL GUSCIO DOLCE E DELICATO, RISPETTO AL RIPIENO FILANTE E DECISAMENTE SAPORITO GRAZIE ALLA

PRESENZA DELLE ACCIUGHE. OCCORRE PERÒ FARE ATTENZIONE: LE ZUCCHINE SONO UNA VERDURA RICCA DI ACQUA, PER NOI QUINDI È STATO NECESSARIO RIDURRE LE DOSI DEL LATTE ED AUMENTARE DI POCO LA FARINA, PER DARE COSÌ MAGGIORE SOLIDITÀ AL COMPOSTO.

INGREDIENTI PER 10 SFORMATINI

6 ZUCCHINE LUNGHE; 2 UOVA; 100G FARINA; 1 CUCCHIAIO MARGARINA; 125G MOZZARELLA VACCINA; FILETTI DI ACCIUGHE SOTT’OLIO; COLATURA DI ALICI; FIORI DI ZUCCHINA; 150ML LATTE; FOGLIE DI BASILICO FRESCO; 1 CUCCHIAIO PARMIGIANO GRATTUGIATO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE TAGLIARE A JULIENNE LE ZUCCHINE E LESSARLE, POI FRULLARLE CON IL BASILICO. SBATTERE LE UOVA CON LA FARINA. SCALDARE IL LATTE CON LA MARGARINA ED IL FORMAGGIO GRATTUGIATO; VERSARLO NEL COMPOSTO DI UOVA E MESCOLARE BENE. UNIRE LE ZUCCHINE ED INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. NEL FRATTEMPO SCALDARE IN UN PADELLINO I FIORI CON UN FILO D’OLIO, AGGIUNGERVI LA COLATURA E LE ACCIUGHE. VERSARE METÀ DEL COMPOSTO DI ZUCCHINE NEGLI STAMPI IN SILICONE, METTERE I FIORI, I DADINI DI MOZZARELLA E COPRIRE CON IL RESTANTE COMPOSTO. CUOCERE IN FORNO A 200° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA UN’ORA, DI CUI I PRIMI 45 MINUTI NEL RIPIANO PIÙ BASSO DEL FORNO.

DENISMENEGHINI@ALICE.IT

MANUELA E SILVIA BIZZO

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34 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04

FASCINO IL

PIANETA DELL’AMORE VI CONDUCE PER MANO. COME SIETE FORTUNATI, POTETE PERMETTERVI DAVVERO DI TUTTO. APPROFITTATENE! · SALUTE CHI HA PROBLEMI DI SALUTE POTRÀ IMBOCCARE LA STRADA PER LA GUARIGIONE, O PER MIGLIORAMENTI DI RILIEVO. FATEVI CORAGGIO

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO

AC-

CANTONATE L’ECCESSIVO BISOGNO DI SICUREZZA E DI ABITUDINI CONSOLIDATE, PER METTERVI IN GIOCO CON LEGGEREZZA E ALLEGRIA · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI E LEGGERI. TENDERETE QUINDI A PREDILIGERE SPORT DOVE LA PRONTEZZA DI RIFLESSI AVRÀ LA MEGLIO SULLA RESISTENZA

Oroscopo “LE MANIERE DI UNA PERSONA SONO LO SPECCHIO NEL QUALE MOSTRA IL SUO RITRATTO” DICEVA GOETHE. SIATE GENTILI, NE RICEVERETE LUCE E FASCINO

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO CHI È IN CERCA DELL’ANIMA GEMELLA POTRÀ CONTARE SU FORMIDABILI OCCASIONI DI NUOVI INCONTRI, PURCHÉ SI METTA IN GIOCO · S ALUTE NESSUN MUSCOLO INDOLENZITO, LA PELLE È LISCIA E DISTESA. EVITATE EXPLOIT IMPROVVISI SEGUITI DA LUNGHE PAUSE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO COME SEMPRE IL VOSTRO APPROCCIO GIOCOSO L A FARÀ DA PADRONE MA QUESTO VI GARANTISCE LA LEGGEREZZA DI CUI AVETE BISOGNO· S ALUTE SE NE AVETE BISOGNO IL PERIODO È INDICATO PER REGIMI DEPURATIVI O DIETETICI. DECIDETEVI UNA VOLTA PER TUTTE!

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

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AMATE LA TRANQUILLITÀ E SPESSO SEMBRA CHE ANDIATE PROPRIO A SCEGLIERVI PARTNER “DIFFICILI”, O INACCESSIBILI· SALUTE ASCOLTATE I SEGNALI DEL VOSTRO CORPO E CURATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE. EVITATE LO STRESS DA TROPPA PALESTRA, NON SERVE

FASCINO LE RELAZIONI IMPOSSIBILI POTREBBERO DIVENTARE PROBABILI, CON QUALCHE RITORNO DI FIAMMA: SENZA DI VOI SI STA MALE! · SALUTE APPROFITTATE DELL’OTTIMA FORMA PER DARE L’ADDIO A QUALCHE CATTIVA ABITUDINE UN PO’ DIFFICILE DA SRADICARE, COME IL FUMO

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FASCINO SARETE CAPACI DI INTERCETTARE LE PIÙ IMPERCETTIBILI VIBRAZIONI DELL’ANIMO MA NON DIMENTICATE DI FARE UN PERIODICO ESAME DELLA REALTÀ · SALUTE EVITATE COSE SCONTATE PER TENERVI IN FORMA. LEZIONE DI ACQUA-GYM A RITMO DI MUSICA FARÀ BENE AL CORPO E ALL’UMORE

FASCINO ABBIATE CURA QUOTIDIANA PER UN RAPPORTO DI COPPIA BASATO SU DIALOGO E CONDIVISIONE, PIÙ CHE SU SLANCI BRUCIANTI · S ALUTE CHI SI IMPEGNERÀ OTTERRÀ RISULTATI OTTIMALI NELLA CURA DI SE’ CON L’APPLICAZIONE QUOTIDIANA ALLO SPORT EQUILIBRATO

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FASCINO NUOVO OSSIGENO E SMALTO ALLE VOSTRE STRATEGIE SEDUTTIVE, CON SPLENDIDE OCCASIONI DI CONOSCENZE CHE AVRANNO FUTURO· S ALUTE SI SCIOGLIERANNO BLOCCHI ENERGETICI, APRENDO LA MENTE E LO SPIRITO A NUOVE DISCIPLINE E REGALANDOVI SCIOLTEZZA E AGILITÀ

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DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE

L’INTERVENTO

Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir

*dottore oculista

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Campolongo

L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI

e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1

professionalità risultati

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO IL PARTNER VI SOLLECITERÀ AD ESSERE MENO RIGOROSI E PIÙ ELASTICI, MENO PUNTIGLIOSI E PIÙ GIOCOSI. SEGUITE I SUOI CONSIGLI· S ALUTE RINFORZATE LE ZONE DEL CORPO PIÙ A RISCHIO IN QUESTO PERIODO, COME I BRONCHI E LA COLONNA VERTEBRALE. SÌ AL PILATES

E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo). Sanità

TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.

cortesia

relax

Economia

LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011

igiene

Territorio

AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ

Chioggia

Provincia

CONRIBUTO AFFITTI

Regione

POLITICA

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PRIMO PIANO

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SOLIDARIETÀ

SCUOLA

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INTORNO A NOI

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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 30 Ulss 14 e osped VELA CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia? XjaijgZ eV\# 16

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Il caso Intoppi per la riscossione dei bonus gas

MOSTRE A PADOVA

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eV\# 34

Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.

di Chioggia

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Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto

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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA

EDITORIALE

Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione

Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II.

di Alessand

G

ro Abbadir

randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico coeso, di Tiozzo, “di un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino procon idee ben di Venezia. Ma ra parte del partito. l’arte anco- si appresta le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa chiare, che tutti i veneti. su la creazione di Si pensi per scheletri alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3 eV\# 21

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Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto

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COS’É Il termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostanze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo scopo di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

La struttura di Occhiobello, prima tra le strutture Dentalcoop ad effettuare tale prestazione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la competenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicuro per il paziente. Prima del trattamento chirurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inoltre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare rilevanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

Implantologia a carico immediato In passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale intervento è indicato per quelle persone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato. Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.


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