LaPiazza di rovigo__Genn25

Page 1


Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.

Per l’anno appena iniziato, saranno molte le opere pubbliche e le iniziative per risollevare il capoluogo

Servizio a pag. 6

Il dibattito

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO

L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”

AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”

Le concessioni delle reti rendono 300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

La sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Politica
Servizio a pag. 17
Servizio a pag. 19

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Nel 2025 a Palazzo Rovella, la prima mostra italiana dedicata a Hammershoi

Dal 22 febbraio al 29 giugno 2025 Palazzo Roverella a Rovigo ospiterà una mostra senza precedenti in Italia dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il massimo esponente della pittura danese dell’Ottocento e uno degli artisti più apprezzati a livello europeo fine Ottocento e inizio Novecento. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e curata da Paolo Bolpagni, Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia, questo il titolo della mostra, rappresenta la prima esposizione italiana a lui dedicata e, per il 2025, anche l’unica su scala internazionale. L’iniziativa si inserisce in un momento di grande riscoperta del pittore danese, la cui fama è cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni: opere un tempo quasi dimenticate hanno raggiunto oggi quotazioni da record, mentre prestigiosi musei di tutto il mondo si contendono la possibilità di esporre le sue opere. La mostra rodigina si prefigge di esplorare il fascino particolare e la sottile inquietudine che pervadono l’opera di Hammershøi. L’artista danese è noto per i suoi dipinti di ambienti domestici, in apparenza ordinati e tranquilli, ma che lasciano in realtà presagire o sospettare drammi segreti, o l’attesa di tragedie incombenti, con un senso claustrofobico. Le sue figure, quasi sempre femminili, sono spesso ritratte di spalle. Questi soggetti, apparentemente immersi in una quiete domestica, evocano in realtà un senso di isolamento, attesa e tensione. I suoi “paesaggi dell’anima” e le vedute cittadine deserte rappresentano una poetica del silenzio e della solitudine, in cui l’atmosfera rarefatta sembra riflettere uno stato interiore sospeso tra serenità e angoscia.

Per la prima volta in Italia le opere del grande artista danese

Sintoniz

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.

Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

a 506.187 famiglie del Veneto.

zati
Ascolta
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 15 gennaio 2025 È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato

Comune di Rovigo. La sindaca lancia le sfide per i prossimi anni

Nuove sfide per Rovigo: il bilancio secondo Valeria Cittadin

Il sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, riflette sul bilancio di previsione, sottolineando la continuità dei servizi, nessun aumento delle tasse e l’importanza della Zona Logistica Semplificata.

I

l bilancio di previsione è un momento cardine per ogni amministrazione comunale: non solo stabilisce la gestione economica e finanziaria, ma traccia le priorità politiche e le strategie future. Valeria Cittadin, sindaco di Rovigo, riflette su questo passaggio fondamentale, parlando delle difficoltà affrontate, delle scelte compiute e delle prospettive per il capoluogo polesano.

Quali difficoltà avete riscontrato a chiudere il bilancio di previsione?

“Questo è stato il mio primo bilancio di previsione, quindi non sono in grado di fare confronti diretti con gli anni passati - afferma il sindaco Cittadin, sottolineando la particolarità della sua posizione di nuova guida politica e amministrativa. Ciò che posso dire con certezza è che siamo riusciti ad approvarlo nei tempi previsti, assicurando la continuità dei servizi essenziali per i cittadini”.

Tra le scelte più significative, il primo cittadino ha evidenziato l’impegno nel mantenere inalterati i contributi per il trasporto scolastico, nonostante un aumento dei costi pari a 250mila euro.

“Abbiamo scelto di non far gravare ulteriormente questa spesa sulle famiglie - sottolinea con orgoglio”.

Quali tagli o aumenti di tasse comunali reputa maggiormente dolorosi tra quelli che avete dovuto compiere?

“Non abbiamo assolutamente proceduto con aumenti sulle tasse comunali - dichiara con fermezza il sindaco, evidenziando come questa decisione rifletta la volontà di non appesantire ulteriormente il carico fiscale dei cittadini. Riteniamo che, in un periodo di difficoltà economica per molte famiglie e imprese, sia fondamentale mantenere un equilibriotra le esigenze di bilancio e il supporto alla comunità locale”.

Che ricadute pensa possa avere, sul tessuto economico locale e in termini sociali, questa nuova gestione delle finanze comunali?

“Mi complimento con il Governo per aver previsto, per la prima volta, non un taglio delle risorse ai comuni, ma un accantonamento obbligatorio finalizzato agli investimenti - sottolinea il sindaco, riconoscendo l’importanza di una misura che incentiva il risparmio e l’uso oculato delle risorse pubbliche. Questa scelta favorisce una pianificazione a lungo termine, riducendo la necessità di ricorrere all’indebitamento e promuovendo uno sviluppo sostenibile”.

Vuole fare un appello al Governo?

“Chiedo al Governo di dare continuità ai fondi destinati alla Zona Logistica Semplificata (Zls) - afferma il sindaco con determinazione. Solo una pianificazione strutturale in questo senso può dare concreti risultati in termini di sviluppo economico”.

La Zona Logistica Semplificata rappresenta una grande opportunità per il territorio, ma è essenziale che gli interventi siano costanti e ben pianificati. “Un supporto stabile e di lungo termine può trasformare la Zls in un vero motore di crescita per Rovigo e per tutta l’area circostante - conclude il sindaco”.

Giacomo Capovilla

Rovigo: bilancio del consiglio comunale e prospettive future

Con dieci sedute di consiglio comunale e ben 84 punti all’ordine del giorno, l’attività del Consiglio Comunale di Rovigo si è dimostrata intensa e produttiva. Mattia Moretto ha sottolineato come la partecipazione dei consiglieri sia stata costante e responsabile, con un totale di 33 membri, di cui 21 appartenenti alla maggioranza e 12 all’opposizione. Tra questi, 19 consiglieri vantano esperienze precedenti, mentre 14 sono alla loro prima esperienza in aula consiliare. Moretto ha evidenziato come il confronto tra maggioranza e opposizione, pur inevitabile, si sia svolto in un clima di serenità e responsabilità. Un riconoscimento particolare è stato rivolto ai capigruppo, con cui è stata mantenuta un’ampia disponibilità e condivisione. si in consiglio, Moretto ha ricordato le linee programmatiche del sindaco, la mozione sulla pace e l’approvazione del bilancio di previsione. Questi argomenti, di fondamentale importanza per la comunità, sono stati affrontati con un approccio costruttivo e orientato al bene comune. Guardando al futuro, Mo-

retto ha annunciato che nei primi mesi del prossimo anno è previsto un consiglio con i Cda delle aziende partecipate. Questo incontro rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare il dialogo tra l’amministrazione comunale e le realtà economiche del territorio, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e condiviso.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

SCARICA L’APP
Valeria CIttadin

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Giunta Rovigo. Il sindaco Cittadin prepara una redistribuzione delle deleghe

Cambia la giunta: Folchini in corsa per un ruolo chiave

U

n rimpasto di giunta si profila all’orizzonte: Cristina Folchini sembra essere in prima linea per entrare a far parte della squadra amministrativa guidata dal sindaco Valeria Cittadin. La designazione del nuovo assessore sarà accompagnata da una riorganizzazione delle deleghe all’interno della giunta. Lo ha lasciato intendere lo stesso sindaco, pur mantenendo un atteggiamento riservato e senza fornire molti dettagli. Tuttavia, come spesso accade nei retroscena della politica, le indiscrezioni iniziano a circolare, alimentando discussioni e ipotesi.

Con l’inizio del 2025 e la conclusione delle festività, le dinamiche interne a Palazzo Nodari si fanno più vivaci, e si moltiplicano le voci sui possibili nomi dei nuovi assessori. Tra le ipotesi emergono Marco Venuto, Andrea Denti e Renato Campanile. Quest’ultimo, però, sembra meno probabile, avendo recentemente assunto il ruolo di capogruppo in consiglio comu-

nale dopo che cinque consiglieri su nove hanno deciso di destituire l’ex capogruppo Nello Piscopo. A emergere con maggiore forza, però, è il nome di Cristina Folchini.

La scelta del nuovo assessore ricadrà sicuramente su un rappresentante di Fratelli d’Italia, il partito che dovrà occupare il posto lasciato vacante da Mattia Maniezzo. Quest’ultimo, sollevato dall’incarico lo scorso 6 dicembre, aveva in gestione deleghe importanti come sicurezza urbana, viabilità e polizia locale, che da allora sono rimaste in capo al sindaco. Se prima di Natale Cittadin aveva temporeggiato, commentando con un laconico “Calma e gesso”, ora la questione sembra essere arrivata a un punto cruciale.

Tra le indiscrezioni, si parla anche di una possibile redistribuzione delle deleghe, con alcune competenze significative, come trasporti e mobilità, che potrebbero essere affidate all’assessore Michele Aretusini, già responsabile di politiche abitative, sviluppo dei

quartieri e frazioni, oltre che del Pnrr e dell’europrogettazione.

Per quanto riguarda la nomina vera e propria, il dialogo tra il sindaco e i vertici locali di Fratelli d’Italia, rappresentati dal commissario provinciale e senatore Bartolomeo Amidei, è ancora in corso. Non è stato ancora deciso se l’assessore sarà scelto tra i nove consiglieri comunali del gruppo, con conseguente rinuncia al ruolo consiliare, oppure se si opterà per una figura esterna, selezionandola tra i non eletti. In questo contesto, Cristina Folchini sembra aver sorpassato Sofia Tasinato, la prima dei non eletti nelle fila di Fratelli d’Italia.

Nata a Mirano nel 1972, Cristina Folchini si è laureata in economia aziendale all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Storica esponente di Forza Italia, nel 2014 è stata assessore durante gli ultimi giorni della giunta guidata da Bruno Piva. Dopo il commissariamento prefettizio, nel luglio 2015 è entrata in consiglio comunale,

lasciato Palazzo Nodari per assumere la presidenza del consiglio di amministrazione di Asm Set, ruolo che ha mantenuto fino a dicembre 2019, pochi mesi dopo l’insediamento della giunta di Edoardo Gaffeo. Parallelamente, nell’ottobre 2019, ha abbandonato Forza Italia

per aderire a Fratelli d’Italia. Con il partito di Giorgia Meloni ha partecipato alle regionali del 2020, ottenendo 366 preferenze, e alle amministrative del 2024, raccogliendo 104 voti e posizionandosi seconda tra i non eletti, subito dopo Sofia Tasinato.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

w w w ven eto 2 4.i t

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Giacomo Capovilla

Ristrutturazione. Rovigo investe 80mila euro per migliorare l’efficienza energetica

Interventi per migliorare due scuole delle frazioni di Mardimago e Borsea

L’amministrazione comunale di Rovigo avvia due importanti interventi di ristrutturazione nelle scuole delle frazioni di Mardimago e Borsea, con un investimento di circa 80mila euro. I lavori riguarderanno la sostituzione dei serramenti e delle tapparelle, al fine di migliorare l’efficienza energetica e garantire spazi scolastici più sicuri e moderni.

Ad annunciare l’iniziativa è stato l’assessore ai Lavori Pubblici di Rovigo, Lorenzo Rizzato, che ha sottolineato l’importanza di questi interventi per il futuro delle strutture scolastiche comunali. “Questi lavori sono parte di un programma più ampio per rendere gli edifici comunali più efficienti dal punto di vista energetico, con l’obiettivo di ridurre i costi economici e migliorare l’impatto ambientale”, ha dichiarato Rizzato.

Secondo l’assessore, la sicurezza degli spazi scolastici è una delle priorità per l’amministrazione. “Le scuole sono luoghi cruciali, dove ogni giorno si formano le future generazioni. Garantire ambienti sicuri e ben strutturati è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri bambini e del personale scolastico”, ha aggiunto. Questi interventi si inseriscono

in un più ampio piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica, che ha già visto un primo investimento da 170mila euro per le scuole Casalini a settembre. Nei prossimi mesi, sono previsti ulteriori lavori per potenziare altre scuole del territorio.

Rizzato ha concluso rimarcando l’impegno dell’amministrazione

Avvio dei lavori a Mardimago e Borsea, l’assessore

Rizzato: “Un passo importante per l’efficienza energetica e la sicurezza delle strutture scolastiche”

a realizzare progetti che possano garantire “spazi moderni, sicuri e sostenibili per tutti gli studenti”. Con l’inizio di questi cantieri a Mardimago e Borsea, l’amministrazione conferma il proprio impegno a valorizzare anche le frazioni e a fare investimenti per il benessere delle nuove generazioni.

Il futuro di viale Oroboni, una delle strade principali della città

Lunedì 13 gennaio sono iniziati i lavori di riqualificazione di Viale Oriboni, una delle più importanti arteria cittadine, compresi nell’ambito del progetto Pinqua: il grande intervento, finanziato con fondi del Pnrr, che mira al recupero dell’area ex Gabar e al miglioramento di tutta la zona circostante.

Verranno realizzati, oltre ad un social housing, il “parco delle sensazioni”, con tanto di bosco urbano, e la “cittadella delle arti”, con una scuola di musica, un auditorium e uno spazio riservato alle arti figurative. Già in corso l’efficientamento energetico del teatro studio.

Per quanto riguarda viale Oroboni, poi, il progetto prevede il rifacimento completo della sede

stradale, nel tratto compreso da viale della Resistenza al cimitero, la realizzazione di una pista ciclopedonale e l’inserimento di aiuole con alberature, nonché il rifacimento dei sottoservizi. In corso d’opera l’amministrazione comunale ha disposto alcune modifiche di dettaglio, finalizzate a migliorie tecniche, come ad esempio un miglior posizionamento degli attraversamenti stradali. Durante l’esecuzione dei lavori

verrà ristretta la carreggiata stradale per piccoli tratti, in modo da interferire il meno possibile con la circolazione ordinaria. L’impresa incaricata dei lavori avrà 300 giorni a disposizione per completare l’intervento.

Un ulteriore passo avanti verso la compiuta realizzazione di un progetto che cambierà totalmente il volto di una zona della città oggi “incompiuta”, valorizzando anche tutto il quartiere.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Ascolta
Sintoniz zati sul

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

La buona notizia. Dopo un lungo contenzioso, riaprono le piscine

Rovigo riapre il Polo Natatorio: un nuovo inizio per la città

Il Polo Natatorio di Rovigo ha riaperto le porte sabato 21 dicembre, segnando una tappa importante per la città e per i suoi abitanti. Dopo un lungo periodo di chiusura, durante il quale i cittadini hanno dovuto affrontare disagi e spostamenti per trovare alternative, la struttura è stata finalmente restituita alla comunità, con significativi lavori di ristrutturazione e miglioramento.

Il taglio del nastro, alla presenza del sindaco Valeria Cittadin, del vice sindaco Andrea Bimbatti e di numerosi esponenti della giunta e della maggioranza, è stato un momento di grande soddisfazione per tutti.

Il Polo Natatorio era stato chiuso a causa di interventi urgenti sulla vasca interna e sui servizi igienici, che necessitavano di manutenzione straordinaria. La riapertura segna un nuovo capitolo per la struttura, che ora offre spogliatoi rinnovati, nuove panchine, armadietti moderni e corsie impeccabili. La piscina Tosi, che non è ancora aperta al pubblico, è stata restaurata e presto tornerà a essere disponibile. Inoltre, per quanto riguarda le vasche esterne, il lavoro sulla piscina ludica è già stato completato, mentre quella per il nuoto all’aperto sarà pronta per l’estate 2025, come promesso dal sindaco e dal vice sindaco.

Il neo gestore, Davide Gilli di Pool 4.0, e il nuovo direttore, Marco Bonvento, hanno anche annunciato l’avvio di corsi a partire dal 7 gennaio 2025. Nel frattempo, la struttura offre nuoto libero a prezzi calmierati per tutti, in attesa del pieno avvio delle attività. A testimoniare il successo dell’iniziativa, presente all’evento anche il campione Filippo Romanin, vincitore dell’Oceanman World Championship a Dubai, che ha nuotato dieci chilometri in mare.

di Rovigo, posso immaginare per chi in questa città vive”.

“Non voglio fare grandi promesse - ha proseguito - cercheremo semplicemente di fare bene il nostro mestiere, pronti ad accogliere i suggerimenti che arriveranno. Speriamo di restare a Rovigo tanto tempo”.

“Qualcuno diceva - ha proseguito il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Bimbatti - che non saremmo mai riusciti ad aprire entro la fine dell’anno. In realtà ci siamo impegnati ed è oggi doveroso ringraziare tutti i protagonisti di questa impresa, necessaria

per risolvere una situazione molto complicata, sia dal punto di vista giuridico che per come era stata lasciata la struttura. Dico subito che questo non accadrà più: questa è

una struttura che è patrimonio del Comune e che dovrà essere gestita di conseguenza”.

“Finalmente è comparso, sull’insegna del polo natatorio, infatti, anche il Comune di Rovigo, perché adesso questo impianto è di proprietà del Comune e, quindi, di tutti i cittadini, di tutti noi. E ora ci prendiamo l’impegno e stiamo già lavorando per restituire all’utenza anche la piscina esterna, che necessita di un intervento importante, mentre la parte ludica è già pronta. Assicuriamo che per la stagione estiva la vasca esterna sarà pronta”.

“E’ stata una corsa contro il tempo - dichiara il presidente di Pool 4.0, la società aggiudicataria della gestione del polo natatorio di Rovigo, Davide Gilli - abbiamo preso in mano questo impianto il 10 dicembre scorso e già il 21 dicembre, è come lo avete visto: abbastanza caldo, uno spogliatoio già arredato, le iscrizioni partite. È una soddisfazione enorme per me che non sono

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

L’assessore Valeria Mantovan presenta i risultati del 2024 e gli obiettivi per il 2025 a Palazzo Balbi

“Il 2024 si è concluso con il consueto grande impegno della Regione per tutelare l’occupazione e le nostre aziende” queste le parole di Valeria Mantovan, ex sindaco di Porto Viro e oggi assessore regionale all’ istruzione, lavoro, formazione e pari opportunità durante l’incontro tradizionale di fine anno. Mantovan, ha tracciato un bilancio del 2024, evidenziando i principali risultati ottenuti dalla Regione e delineando le aspettative per il 2025. “Il nostro sistema economico e produttivo è un’eccellenza, un modello che traina l’intero paese” ha affermato

l’assessore. Mantovan ha anche sottolineato l’importanza di continuare a investire nel settore della formazione, che rimane al centro delle politiche regionali. “Con il massimo impegno, continueremo a concentrarci sulla formazione, affinché i giovani possano avere le competenze necessarie per un futuro prospero”. Guardando al 2025, gli obiettivi della Regione Veneto sono chiari: migliorare continuamente e supportare i settori produttivi che stanno attraversando momenti difficili. “Il nostro compito è quello di aiutare le aziende a ritrovare il proprio slancio naturale e a superare le difficoltà,” ha spiegato Mantovan, enfatizzando la necessità di un impegno costante per garantire la crescita e il benessere della comunità veneta.

Il Polesine soffoca sotto lo smog: allerta arancione per la qualità dell’aria

Il Polesine si trova nuovamente a fare i conti con un nemico invisibile ma pericoloso: lo smog. L’intera provincia è sotto la cappa delle polveri sottili, con un’allerta arancione che si estende almeno fino a domani. Un inizio d’anno che non promette nulla di buono, considerando che il 2024 si è chiuso con un bilancio preoccupante: ben 57 giornate di sforamento dei limiti di PM10 a Rovigo, a fronte delle 35 consentite dalla legge. Anche Adriae Badia non sono da meno, con rispettivamente 38 e 56 sforamenti.

Negli ultimi giorni del 2024, la situazione è peggiorata ulteriormente. A Rovigo, le concentrazioni di PM10 hanno superato i limiti per cinque giorni conse-

cutivi, crescendo da 58 microgrammi per metro cubo a 87 microgrammi il 31 dicembre. Un aumento del 74% rispetto al consentito, che ha reso l’aria irrespirabile proprio durante le festività. E mentre ci si interroga su come affrontare questa emergenza, la città si prepara a registrare il primo sforamento del 2025.

In risposta a questa situazione critica, le autorità locali hanno imposto una nuova stretta sui veicoli inquinanti. Tuttavia, ci si chiede se queste misure siano sufficienti a lungo termine.

L’allerta arancione, che indica un livello di inquinamento significativo, è destinata a durare almeno fino al prossimo bollettino dell’ARPAV, previsto per domani.

Ma anche Badia e Adria non

sono da meno, con numeri che testimoniano un problema diffuso. In particolare, Adria ha visto un aumento degli sforamenti proprio negli ultimi giorni dell’anno, segno che la situa- Il nuovo anno si apre con molte

Veneto: aumento dei fondi per l’energia ai consorzi di bonifica

La Regione Veneto ha deciso di incrementare significativamente i fondi destinati ai consorzi di bonifica, passando da 900 mila a un milione 290 mila euro per il 2025. Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo, ha accolto con favore la notizia, sottolineando come questa mossa risponda alle richieste avanzate nel documento presentato al presidente della Regione, Luca Zaia, lo scorso aprile.

Salvan ha definito l’incremento dei finanziamenti un segnale molto importante, evidenziando come questo rappresenti una risposta concreta alle esigenze emerse dalle numerose assemblee territoriali organizzate da Coldiretti. Negli ultimi anni, i finanziamenti ai consorzi di bonifica si sono ridotti, rendendo sempre più difficile sostenere i costi energetici, che oggi rappresentano una delle principali voci di spesa. Tuttavia, il ri-

conoscimento del ruolo strategico svolto dai consorzi non si limita all’agricoltura, ma si estende a tutti i cittadini, grazie alla loro funzione di presidio e sicurezza del territorio. I costi dell’energia elettrica, necessari per il funzionamento delle pompe e delle idrovore, sono cresciuti esponenzialmente, raggiungendo cifre di milioni di euro. Nei consorzi polesani, Adige Po e Delta Po, il consumo medio di energia elettrica si attesta intorno ai 5 milioni di euro. Questo aumento è stato ulteriormente aggravato dalle tensioni internazionali e dai conflitti bellici degli ultimi tre anni, che hanno portato a un incremento generalizzato dei prezzi dell’energia.

Il mantenimento della sicurezza del territorio è un beneficio di cui godono tutti i cittadini, dalle piccole comunità alle grandi città, fino alle zone artigianali e produtti-

re adottate potrebbero portare a un miglioramento temporaneo, dall’altro è chiaro che serve un approccio più strutturato e a lungo termine.

ve. Tuttavia, il costo di questo servizio è sostenuto principalmente dal settore agricolo attraverso il canone consorziale. Salvan ha sottolineato l’importanza di mantenere il settore agricolo al centro della governance di questi enti, per garantire un funzionamento corretto e vantaggioso per tutti i veneti. Coldiretti ha dimostrato il suo impegno in questo senso anche nelle recenti elezioni, candidando dirigenti e imprenditori che conoscono e rispettano il territorio.

L’obiettivo è quello di promuovere politiche che favoriscano il contenimento energetico e l’efficienza degli impianti, offrendo risposte concrete ai consorziati. In questo modo, è possibile mitigare gli effetti del cambiamento climatico, reinvestendo i risparmi energetici in nuovi macchinari e opere per mantenere elevato il livello di prestazione del sistema consortile.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

Coni. Innovazione e collaborazione: sport e politica insieme per nuove sfide

L’appello del Coni Rovigo: sport e politica insieme per crescere

“Ame piace innovare e sperimentare, ma la frase più pericolosa che sento dire è: ‘Qui si è sempre fatto così’”. Questo il monito emerso dall’ultima convention organizzata dal Coni Rovigo con gli amministratori pubblici, dove il Delegato Provinciale del Coni Rovigo Lucio Taschin ha lanciato un messaggio forte e chiaro: la politica e lo sport devono lavorare insieme per progettare nuove strade, più concrete e performanti. L’incontro, tenutosi a Palazzo Roncale, ha visto la partecipazione di Roberto Ghiretti e l’annuncio che nel 2025 anche il nuovo Prefetto Franca Tancredi collaborerà su temi fondamentali come la legalità nelle scuole. Bilancio positivo per il 2024

“Su 14 azioni programmate, ben 12 sono state completamente realizzate con successo,” ha dichiarato il portavoce del Coni Rovigo Taschin. Tra le iniziative di spicco, la Cerimonia delle Benemerenze al Teatro Sociale di Rovigo, che ha visto la partecipazione del Presidente Nazionale del Coni Giovanni Malagò, e il Festival dello Sport a settembre, che ha portato centinaia

Il GAL Delta Po compie 30 anni

Era il 29 novembre 1994 quando 10 soci firmarono l’atto costitutivo del GAL Delta Po, Associazione, partenariato pubblico-privato con l’obiettivo di realizzare interventi a favore dello sviluppo del territorio e del turismo rurale del Polesine in provincia di Rovigo.

dito il portavoce. Le azioni si sono concentrate su educazione scolastica, riforma dello sport, promozione di eventi per giovani e impiantistica sportiva.

La collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, attraverso il bando “Sportivamente”, si conferma cruciale: “Una risorsa unica in Italia per il sostegno concreto allo sport.”

Lo sport nel futuro della politica Con l’approssimarsi delle elezioni del

2025 per il rinnovo del Coni Veneto, l’obiettivo è chiaro: rendere lo sport un tema centrale nelle decisioni politiche.

biamo dare corpo all’articolo della Costituzione che riconosce lo sport come valore educativo e sociale. Ora è tempo di passare ai fatti.”

Priorità e inclusione

Il primo passo, secondo il Coni Rovigo, è investire massicciamente nell’impiantistica sportiva scolastica e integrata. Questo, unito a una maggiore sensibilizzazione verso l’inclusione nei club sportivi, sarà determinante per affrontare sfide come il calo della natalità e promuovere uno sport sempre più accessibile e partecipato.

In particolare, l’attività dell’Associazione si articola in tre strategie di intervento: sostegno a strategie pilota di sviluppo rurale a carattere territoriale e integrato, fondate su un approccio ascendente e sul partenariato orizzontale; sostegno a forme di cooperazione interterritoriale, transnazionale e transfrontaliero; disponibilità a partecipare alla creazione di reti tra tutti i territori rurali della Comunità Europea e tra gli operatori dello sviluppo rurale. La strategia è basata sul principio del bottom-up, noto come approccio Leader: la progettualità e le linee di sviluppo vengono definite attraverso un procedimento “dal basso”, mediante la consultazione e la concertazione con gli enti e/o associazioni, pubblici e privati, gli operatori economici e la popolazione residente nel territorio. Il direttore del GAL Delta Po, Stefano Fracasso, ha dichiarato: “Da poche settimane si sono chiusi i primi bandi del PSL 2023-2027, attraverso i quali sono state presentate oltre 90 domande di contributo da parte degli operatori del territorio: metà delle domande sono state presentate per investimenti nel settore agricolo, mentre le restanti hanno riguardato gli interventi destinati a microimprese e piccole imprese per investimenti non agricoli e le iniziative proposte da Enti pubblici e Associazioni per sviluppare nuovi servizi per la popolazione (bando ISL04).”

Sandro Trombella, presidente del GAL Delta Po: “Il programma LEADER ha la forza di essere legato alla programmazione comunitaria, al territorio e al partenariato pubblico e privato. Il GAL è utilizzato dall’UE come strumento per impostare il programma di sviluppo di un territorio. Dopo aver valorizzato il territorio per la promozione turistica, è tempo di guardare nuovamente al futuro: nella nuova programmazione ci occuperemo della vivibilità dei territori”.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2

Ripartono i lavori allo Stadio Battaglini per la sicurezza della tribuna Lanzoni

Il vicesindaco Andrea Bimbatti ha intenzione di completare i lavori nel più breve tempo possibile, per restituire ai tifosi e ai cittadini una tribuna sicura e agibile

Dopo la pausa natalizia, riprendono i lavori di ristrutturazione dello stadio Battaglini di Rovigo. Il vicesindaco Andrea Bimbatti ha annunciato che le impalcature torneranno a popolare la tribuna Lanzoni, segnalando la ripresa dei lavori di messa in sicurezza.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Lo stadio Battaglini, simbolo del rugby rodigino, è stato al centro di un’operazione di manutenzione straordinaria iniziata il 24 ottobre scorso. La decisione di chiudere la tribuna ovest, conosciuta come Lanzoni, è stata presa a seguito di gravi criticità statiche emerse dalle verifiche sullo stato di conservazione delle strutture. La pausa natalizia ha permesso la riapertura temporanea del corpo centrale della tribuna per il big match RovigoViadana del 22 dicembre, ma i due corpi laterali sono rimasti chiusi al pubblico.

L’intervento di messa in sicurezza della tribuna Lanzoni non è solo una questione di tempistiche, ma anche di risorse economiche e competenze tecniche. Palazzo Nodari ha stanziato

oltre 137mila euro per risolvere le criticità strutturali, a cui si aggiungono 162.260 euro per i lavori sulla copertura. Quest’ultima, infatti, ha mostrato segni di deterioramentodovuti a fenomeni di sfondellamento, causati dall’invecchiamento e dagli agenti atmosferici. La copertura richiede un intervento di manutenzione straordinaria per ripristinare le parti danneggiate e installare un nuovo controsoffitto in lamiera, ancorato alla struttura portante con profili di acciaio su misura.

Il costo totale dell’intervento supera i 299mila euro, a cui si aggiungono 44.408 euro per la progettazione, affidata all’ingegnere Massimo Zanella. In totale, il comune di Rovigo si trova a dover gestire una spesa di 344mila euro, interamente a carico di Palazzo Nodari. Nonostante le difficoltà, l’assessore Bimbatti ha espresso l’intenzione di completare i lavori nel più breve tempo possibile, per restituire ai tifosi e ai cittadini una tribuna sicura e agibile.

Nel frattempo, la Rugby Rovigo continuerà a giocare in trasferta per tutto gennaio, con partite previste il 19 contro il Mogliano e il 25 contro i Rangers Vicenza. Il ritorno al Battaglini è fissato per il 2 febbraio, quando la squadra affronterà le Fiamme Oro. La giunta comunale ha inoltre approvato un progetto di fattibilità tecnico-economica da due milioni di euro per la rifunzionalizzazione architettonica, strutturale e impiantistica dell’intero complesso sportivo, con particolare attenzione alla tribuna est dedicata a Doro Quaglio.

Assonautica Acque Interne, Toninato nuovo presidente

Rudy Toninato è stato nominato, per acclamazione, nuovo presidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia dall’assemblea dei soci riunitasi mercoledì 18 dicembre. Imprenditore e capitano di imbarcazioni fluviali, nonché già vicepresidente, Toninato succede a Luigi Duò, dimessosi il 30 ottobre scorso per motivi personali, e guiderà l’ente per il prossimo quinquennio, fino al termine del 2029. Durante l’assemblea, è stato approvato anche il bilancio preventivo e la relazione programmatica per il 2025. Assonautica ha ribadito il suo impegno nel Progetto di Valorizzazione dei borghi fluviali delle terre situate tra l’Adige e il Po, finanziato dal Ministero del Turismo. Quest’iniziativa coinvolge diversi comuni del Polesine, con Fratta Polesine come capofila. L’associazione si concentrerà su vari ambiti d’intervento, tra cui

la richiesta di rilancio del porto turistico di Rovigo, la formazione del personale di bordo nelle acque interne e il supporto all’emendamento al DDL 1192 presentato dai senatori Amidei, Mancini e Lisei. Questo emendamento propone di delegare al Governo la riforma di alcune norme del Codice della navigazione e di altre disposizioni legislative concernenti la navigazione in acque interne e promiscue. Tra le nuove iniziative, figura la promozione del turismo fluviale e l’organizzazione della Giornata regionale del turismo fluviale, le prime attività previste dalla legge regionale 5/2024, la cui attuazione è già iniziata in collaborazione con l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) del Veneto. “Ringrazio Luigi Duò per il lavoro svolto che ha permesso ad Assonautica di crescere e mi propongo di proseguire il cammino già intrapreso”, dichiara il

neo-presidente Toninato. “Voglio inoltre esprimere gratitudine a Erasmo Bordin e Alessandra Fin, scelti dalla Camera di Commerciocome componenti della terna di nomi tra cui l’assemblea doveva eleggere il presidente. La loro rinuncia alla candidatura in mio favore dimostra l’unità e coesione della nostra squadra. Auspico che il direttivo, incaricato della nomina del vicepresidente, accolga la mia proposta, che anticipo prevederà la nomina di Bordin e Fin a miei vicepresidenti”.

Ascolta

Le nomine. Nuovo CdA operativo: entusiasmo e progetti per

Cambio di testimone al vertice

della Fondazione Rovigo Cultura

I

n attesa di conoscere chi sarà il Vicepresidente designato dal Presidente della Giunta della Regione del Veneto, a poco più di un mese dal Decreto di nomina da parte del Sindaco del Comune di Rovigo, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Rovigo Cultura è già pienamente operativo.

Entusiasti e propositivi, Gianna Previato e Francesco Toso, rispettivamente Presidente e Consigliere, hanno raccolto il testimone dal CdA uscente consapevoli dell’impegno necessario a mantenere vitale e proattiva l’Istituzione rodigina, nata nel 2006 per volontà del Comune di Rovigo e della Regione del Veneto, suoi Soci fondatori.

Entrambi rodigini, Previato e Toso, i cui curricula dimostrano una formazione, una conoscenza e una competenza specifica nel campo delle attività svolte dalla Fondazione, conoscono molto da vicino la realtà culturale della Città, avendo fatto della Cultura, seppur in ambiti diversi, la loro professione.

borazioni sinergiche con le realtà culturali locali nell’ottica di accrescere la conoscenza e la valorizzazione della città di Rovigo e della sua provincia.

Gianna Previato, Presidente del-

la Fondazione, dichiara:

“Ringrazio sentitamente il Sindaco, Valeria Cittadin e l’Assessore alla Cultura Erika De Luca per la fiducia riposta in me.

Metterò le mie conoscenze e

competenze, maturate in anni di lavoro nell’ambito culturale, al servizio di questo prestigioso ruolo.

Come Presidente della Fondazione Rovigo Cultura, insieme ai suoi componenti, con entusiasmo, mi propongo di sostenere progetti, in collaborazione con il Comune di Rovigo e la Regione del Veneto, per diffondere la storia del nostro territorio e per far innamorare i cittadini, e soprattutto nuove generazioni, delle loro antiche e forti radici, con uno sguardo al futuro.”

Mercati di Campagna Amica a Rovigo: un viaggio tra qualità e tradizione.

I mercati di Campagna Amica rappresentano un esempio perfetto di come la vendita diretta possa trasformarsi in un’esperienza culturale e sociale. Questi mercati, confermati in diverse località della provincia, non sono solo punti di vendita, ma veri e propri centri di incontro tra produttori e consumatori, dove la qualità e la stagionalità dei prodotti sono al centro dell’attenzione.

Il nuovo direttore provinciale di Coldiretti Rovigo, Gerardo Forina Rampolla, sottolinea come i mercati di Campagna Amica siano reali storie di filiere corte. Ciò

Sintoniz zati

Gianna Previato, che da anni lavora in qualità di guida alle importanti mostre di Palazzo Roverella, è laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia; Franceco Toso, laureato in Storia Antica all’Università degli Studi di Padova, diplomato in clarinetto, canto lirico e Musica da Camera presso il Conservatorio di Rovigo, è titolare di Cattedra di Canto e Coro nei Licei Musicali, attualmente docente di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio L. Marenzio di Brescia e di Canto nei corsi di base del Conservatorio di Rovigo. Alla docenza affianca la professione di cantante lirico portata avanti sin da giovane in qualità di solista e artista del coro collaborando, in quest’ultimo caso con prestigiose compagini corali quali il Coro del Teatro Regio di Torino, il Coro Lirico Veneto e molte altre. Sicuramente saranno cinque anni, tanto rimarrà in carica la nuova compagine al vertice di Fondazione Rovigo Cultura, che si prospettano ricchi di novità e in continuità con quanto svolto dal precedente CdA nella volontà di rafforzare e creare nuove colla-

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

significa che questi mercati offrono un’alternativa che valorizza il lavoro degli agricoltori locali e risponde alle aspettative di qualità e salubrità dei consumatori. La possibilità di acquistare direttamente dai produttori non solo garantisce freschezza e autenticità, ma permette anche di instaurare un dialogo diretto, un rapporto di fiducia che va oltre il semplice atto di acquisto. I mercati di Campagna Amica a Rovigo si svolgono in diverse giornate e location: il lunedì pomeriggio nel quartiere Commenda, il giovedì mattina a Santa Maria Maddalena e il venerdì mattina a Villadose. Inoltre, il mercato coperto in via Vittorio Veneto è aperto il sabato mattina.

Ma i mercati di Campagna Amica non si limitano alla vendita. Come spiega Forina, il mercato coperto in particolare è un luogo dove la spesa si abbina a eventi che coinvolgono i clienti. Agricolazioni, agriaperitivi, degustazioni guidate e mostre sulla biodiversità sono solo alcune delle iniziative organizzate in collaborazione con aziende agricole e partner del territorio.

Ascolta

Calcio. Ecco il percorso del docente di tecnica dei portieri tra passato e presente

Christian Ferrante ritorna a Rovigo

Docente di tecnica portieri, Christian Ferrante ha guidato il corso ad Rovigo, formando 44 nuovi allenatori. Tra i partecipanti, nove aspiranti tecnici polesani.

CSintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

orsi e coincidenze. Sono quelle di Christian Ferrante, docente del corso per allenatore dei portieri svoltosi nell’aula magna dell’Urban Digital Center (ex Liceo Celio Roccati) a Rovigo, per la parte teorica e al campo da calcio del Rovigo per la pratica, e organizzato dall’Aiac presieduta da Giuseppe Nasti. Ferrante, 56 anni di Bologna, è il docente di tecnica dei portieri, materia principale per i 44 corsisti. Oltre 120 erano state le domande pervenute per partecipare il corso che formerà nuovi tecnici abilitati per allenare portieri in tutte le categorie dilettantistiche fino alla serie D, e per quanto riguarda il settore giovanile, fino ai professionisti. Perché corsi e coincidenze? Perché, dopo aver elencato il suo passato da portiere (San Lazzaro, Boca, Porretta e Panigale principalmente nella serie D emiliana) e da allenatore dei portieri (Bologna di Carlo Mazzone, Salernitana, Lazio, Modena e Fiorentina tra le altre) Ferrante, allenatore portieri professionista, con patentino di allenatore calcio B Uefa, è ritornato a Rovigo dopo esserci stato proprio nel suo debutto calcistico.

Correva l’anno 1985, il Rovigo giocava nel campionato Interregionale e Ferrante, allora quindicenne del San Lazzaro, fu aggre-

gato per la trasferta polesana della squadra bolognese. “Ricordo, dice Ferrante, un grande pubblico, una squadra, quella del Rovigo, molto forte soprattutto in attacco”. Quella partita finì 6-0 per il Rovigo allora allenato da Eraldo Mancin, che era subentrato a Giorgio Bozzato. In attacco c’erano Pucci, Zavarise e Lucchi. “Il mister di allora, Mazzanti, mi fece fare gli ultimi minuti con il risultato ampiamente acquisito”, ricorda Ferrante. Ma non è stato l’unico flash back per mister Ferrante. Perché nel 2016 Ferrante era preparatore atletico del Mezzolara, in serie D. In quella stagione ad allenare i bolognesi arrivò Francesco Passiatore, che l’anno prima era a Rovigo con il Delta dei Visentini, con Andrea

Bimbatti dirigente. Il tecnico tarantino a Mezzolara con Bimbatti, fu esonerato dopo 7 giornate con la squadra bolognese ultima con 3 punti. “Affidarono a me poi la guida tecnica della squadra, dice Ferrante, ed è stato un piacere rivedere Bimbatti ora, in un’altra veste (da vicesindaco di Rovigo, ndr)”.

Nove gli aspiranti allenatori dei portieri polesani: Simone Bergo di Porto Viro, Mattia Cheula di Adria, Pasquale Chilà di Badia Polesine, Federico Crepaldi di Adria, Cristian Di Corato di Adria, Giacomo Ferrari di Baricetta, Angelo Lugarini di Adria, Daniele Milani di Rovigo, Francesco Ninni di Adria.

Cristiano Aggio

Coach e Mental Coach insieme per far crescere la Monti Rugby Rovigo Junior

Un incontro formativo di alto livello quello che ha visto protagonisti i coach della Monti rugby Rovigo Junior, impegnati con Davide Ghilardi e Veronica Mattarozzi, psicologi dello sport e mental coach della rugby Rovigo Delta. L’incontro, introdotto da Joe Van Niekerk in qualità di trainer dei coach Monti, ha affrontato il tema della comunicazione efficace in campo, con un focus particolare sulla gestione delle diverse fasce d’età, dall’Under 6 all’Under 1 6. Obiettivo: fornire strumenti pratici per affrontare al meglio le sfide legate alla crescita di bambini e ragazzi.

Oltre agli allenatori, erano presenti anche alcuni dirigenti accompagnatori, contribuendo a rendere il confronto ancora più ricco e completo. Dopo le presentazioni

no condiviso esperienze, discusso situazioni pratiche e ricevuto preziosi spunti dagli esperti su come migliorare il loro approccio quotidiano. Il feedback al termine dell’incontro è stato estremamente positivo. Gli allenatori hanno apprezzato l’occasione di approfondire aspetti fondamentali del loro ruolo, portando a casa nuove idee

nizio di un percorso formativo continuo: il prossimo appuntamento con Davide Ghilardi e Veronica Mattarozzi è previsto per le prime settimane del nuovo anno. Inoltre i due professionisti saranno a disposizione anche dei ragazzi della Monti che ne sentono il bisogno, per un primo colloquio, sempre nel 2025. (c.a)

Ascolta

L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24

“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”

Per la prossima legislatura pochi dubbi:

“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega

L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.

Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?

Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026

di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.

A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?

Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-

te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.

Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?

Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?

Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale

e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.

Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?

Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile

Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”

E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-

luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di

ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.

In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?

Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)

tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.

Francesco Calzavara

L’intervista. Il senatore Antonio De Poli

“Autonomia: questione di responsabilità”

Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.

Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?

In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.

Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?

Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.

Come vede il processo dell’autonomia regionale?

Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.

Chi sarà il futuro presidente della re-

gione?

Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.

In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?

In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.

Economia.

Il sottosegretario Bitonci “Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”

Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.

Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?

Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno.

Sul fronte della sanità quali le novità invece?

Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione

Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?

E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.

Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?

Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta su www.veneto24.it
Antonio De Poli
Massimo Bitonci foto

“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”

Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.

Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?

Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-

mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.

Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?

Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a

finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,

come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?

Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-

gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.

Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?

E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

w w w ven eto 2 4.i t

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio Enel, usciamo dalla gestione centralista”

Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”

Mentre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata tra proclami, rilievi, raccolte firme e possibili referendum che dividono l’opinione pubblica, la politica, le categorie economiche e persino la Chiesa, c’è una proposta che sembra unire tutti quella dedicata al mondo dell’energia.

Il progetto è stato lanciato, nelle scorse settimane, da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in se le ex municipalizzate di Verona e Vicenza.

sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di lavorare, aggregando diversi soggetti veneti, per poter essere della partita.

Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo

C’è però un grave problema: i Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani.

Toccherà alla politica Veneta - ma anche a quella Lombarda, Emiliana e Friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.

E l’appello di Testa per avviare

la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il Presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idee, stralci la norma che prevede le proroghe ventennali e consente alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.

Il Presidente Testa: “Le reti sono un asset strategico, dobbiamo provare a tenerle sul territorio”

“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto – stiamo lavorando al piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio, con l’impegno a condividere con stakeholder e comunità obiettivi e risultati”.

“Il mondo sta cambiando, i mercati in cui operano le aziende pubbliche e private sono cambiati e continueranno a cambiare a ritmi sostenuti nei prossimi anni. La crisi dei grandi modelli centralizzati o di grandi attori industriali e finanziari, che non rispondono alle esigenze dei territori, è sotto gli occhi di tutti”.

“Le reti sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo ne-

cessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola. Rinnovo quindi l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.

Federico Testa

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Stop all’alcol per i neopatentati, usare il telefono ora costa caro

Dal 14 dicembre scorso è in vigore il nuovo codice della strada, approvato con legge 25 novembre 2024 n.177; a ben vedere si dovrebbe più esattamente denominarlo “codice della circolazione” perché, giustamente, tiene conto del cosiddetto omicidio nautico e lesioni personali gravi e gravissime di cui alla legge n.138/2023, entrata in vigore il 25/10/2023, che ha equiparato, sotto vari profili, le sanzioni per violazioni del codice della strada a quelle per infrazione delle norme che disciplinano la navigazione da diporto. Il nuovo codice è costituito da ben trentasei articoli, a loro volta suddivisi in numerosi commi per cui, ovviamente, in questa sede non è possibile un commento “totale”, ma prenderò in considerazione alcune novità che mi sembrano particolarmente importanti. L’articolo 1, tra l’altro, modifica la pena per l’omicidio colposo stradale o navale commesso da chi è in condizione di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sostituendo la precedente pena (già elevata) da tre a dieci anni con da otto a dodici anni. Ritengo che l’inasprimento di pena sia eccessivo, se si considera che l’omicidio colposo di

un dipendente per violazione delle norme di prevenzione infortuni è punito con la reclusione da due a sette anni, mi pare che la diversità di trattamento sanzionatorio sia ingiustificata. A prescindere dal tasso alcolemico, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, niente alcool, neppure un bicchiere di birra. In caso di chi subisce una seconda condanna (recidiva) per guida in stato di ebbrezza, con superamento della soglia di 0,8 g/l di alcool nel sangue, vi è l’obbligo di installare a bordo un dispositivo denominato “alcolock” che viene collegato all’accensione del veicolo e funzionando come una sorta di etilometro, impedisce che l’automezzo si metta in moto, se un conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Peraltro l’alcolock diverrà obbligatorio per tutti gli automezzi di nuova immatricolazione: si è però in attesa di un decreto ministeriale attuativo che disciplini dettagliatamente tale materia. L’articolo 2 inasprisce - a mio avviso giustamente - le sanzioni in caso di abbandono di animali, stabilendo che quando esso avviene su strada o nelle relative pertinenze, l’attuale pena dell’arresto fino ad un anno o ammenda da 1000 a 10.000 euro é aumentata di un terzo. Viene prevista la pena da due a sette anni per colui “che abbandona animali

domestici su strade o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”. Sono istituiti nuovi meccanismi più efficaci per l’accertamento della velocità, però le sanzioni sono aumentate, secondo me, in modo eccessivo. Severe sanzioni, condivisibili, per chi guida con il telefonino in funzione. Stretta anche sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, che debbono avere un contrassegno e possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e anche per loro vale l’obbligo di assicurazione nonché del casco e di munirli dei freni su entrambe le ruote e delle frecce: tutti questi obblighi scatteranno, a quanto pare, tranne quello dell’obbligo del casco a prescindere dall’età, dopo l’emanazione del decreto attuativo, però secondo un’opinione minoritaria hanno efficacia immediata. I giornali nei giorni successivi hanno riportato la notizia di contestazioni di nuove violazioni, in varie parti d’Italia, soprattutto in relazione all’obbligo di usare il casco anche per chi usa il monopattino : il “leitmotiv”, dei tentativi di giustificazione è consistito perlopiù in :”Non lo sapevo”. In vari casi tale affermazione può essere stata veritiera e ciò induce ad una considerazione d’ordi-

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

ne più generale: l’Italia è inflazionata da convegni, spesso di ben poca utilità, non sarebbe stato male se più soggetti istituzionali, con la preannunciata entrata in vigore del nuovo codice della circolazione avessero organizzato manifestazione illustrative delle rilevanti novità.

Luigi Migliorini

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

w w w ven eto 2 4.i t

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto

IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.

l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia. Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.

Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.

Sintoniz zati sul

Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento.

Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.

La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.

Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:

1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.

2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.

3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.

4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.

5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.

La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta su www.veneto24.it

Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato

Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare. Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra. In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo contribuisce all’aggravarsi

dell’emergenza ambientale.

Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?

La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.

Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.

Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?

La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.

Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.

Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da supermercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno.

Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

CineTerme, con un tema sempre diverso!

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Prossime date:

Venerdì 21 febbraio

Venerdì 28 marzo

Venerdì 11 aprile

Venerdì 16 maggio

Partner:

Ascolta

LVeneto: 203 milioni di euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali

a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).

“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”

I progetti approvati sono:

Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.

Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”

“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”

L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.

Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.

Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.

Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.

Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.

Redazione Salute

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:

• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.

• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.

• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.

• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.

Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.

Malaria: 44 casi negli ultimi 3 anni in provincia di Padova, massima attenzione

Negli ultimi tre anni, la provincia di Padova ha registrato 44 casi di malaria, con un numero crescente di contagi che ha toccato il picco di 16 casi nel 2024, 21 nel 2023 e 7 nel 2022. Tutti i casi sono stati riscontrati in persone che avevano recentemente fatto ritorno da zone del mondo dove la malaria è endemica. In particolare, 43 casi si riferiscono a persone provenienti dall’Africa equatoriale, mentre uno riguarda un soggetto di ritorno dall’India. Nonostante la gravità della malattia, la malaria è raramente fatale grazie alla disponibilità di trattamenti tempestivi ed efficaci.

La malaria è una malattia infettiva causata da protozoi parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Anopheles. Questi insetti sono attivi principalmente nelle ore crepuscolari e notturne, quando il rischio di contagio è maggiore nelle aree endemiche. La malattia è diffusa soprattutto in regioni tropicali e subtropicali, con l’Africa sub-sahariana che rappresenta la zona a più alto rischio, seguita da alcune aree dell’Asia e del Sud America.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce la malaria come una

malattia seria, ma prevenibile e curabile, soprattutto se viene diagnosticata in fase iniziale. La profilassi, ovvero l’assunzione di farmaci preventivi, è essenziale per ridurre il rischio di contagio in chi si reca in queste aree. La tempestività nella diagnosi e nel trattamento è fondamentale per evitare complicazioni gravi e potenzialmente letali.

Il dottor Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6, sottolinea l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni per la profilassi antimalarica, che deve essere ini-

ziata prima della partenza e continuata anche dopo il rientro, se necessario, in base al tipo di farmaco prescritto. “Non bisogna mai abbassare la guardia – afferma il dottor Sbrogiò – e in caso di sintomi sospetti, come febbre, sudorazione e mal di testa, è fondamentale rivolgersi immediatamente al medico per una diagnosi tempestiva. Il trattamento precoce con farmaci specifici può fare la differenza tra la vita e la morte”.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 ha registrato, inoltre, un caso mortale di malaria cerebrale durante il pe-

riodo natalizio. Il paziente, un uomo di ritorno dal Gabon, è stato diagnosticato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Camposampiero, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. Fortunatamente, sebbene raro, questo tipo di malaria può essere trattato con successo se diagnosticato in tempo. Oltre a questo, sono stati segnalati anche altri casi di malattie tropicali, tra cui un caso di Dengue, contratto da un cittadino di ritorno dal Pakistan, e un caso di Chikungunya, acquisito da un uomo appena rientrato dall’Uganda. Entrambi

Nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza: un servizio di prossimità per la cittadinanza

A partire dal 9 gennaio 2025 è attivo un nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza, presso la sede della Continuità Assistenziale in via Mentana. Il servizio, che risponde alle esigenze di tutta la popolazione, è accessibile su appuntamento ogni lunedì dalle 7.30 alle 12.30.

L’ULSS 8 Berica ha messo in campo questa nuova iniziativa per potenziare i servizi sul territorio, offrendo un punto di riferimento accessibile per rispondere alle principali necessità infermieristiche. Tra i servizi forniti, rientrano interventi come la sostituzione di cateteri vescicali, il rinnovo delle medicazioni e altre prestazioni di assistenza infermieristica. Inoltre, gli infermieri che gestiranno l’ambulatorio svolgeranno anche un’importante funzione educativa, aiutando i pazienti a comprendere meglio l’adesione alle terapie e a indirizzarli verso percorsi di cura appropriati, qualora necessario.

“Il nostro obiettivo è garantire una presa in carico efficace e accessibile per ogni cittadino – ha spiegato il dott. Achille Di Falco, Diretto-

re dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica. Il nuovo ambulatorio rappresenta un primo passo verso l’implementazione di un modello di assistenza territoriale più vicino alla persona e al suo contesto di vita, anticipando il modello delle future Case della Comunità.”

L’iniziativa sottolinea anche l’impegno dell’ULSS 8 Berica nel migliorare l’assistenza territoriale, un aspetto cruciale per evitare il sovraffollamento degli ospedali e per garantire ai cittadini soluzioni più tempestive e accessibili. La Direzione Generale, rappresentata da Patrizia Simionato, ha sottolineato come il potenziamento dei servizi locali, nonostante le difficoltà legate alle assunzioni, sia fondamentale per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, offrendo percorsi alternativi a quelli ospedalieri.

Il servizio è gratuito e disponibile per tutti i cittadini previa prenotazione, chiamando la Centrale Operativa dell’Assistenza Domiciliare di Vicenza al numero 0444 756316, attivo dalle 10.00 alle 12.00.

i pazienti, al momento, sono in buone condizioni di salute.

In aggiunta a questi casi, si è verificato un episodio di morbillo su un adulto, anch’egli in buone condizioni. Questi eventi pongono l’accento su come la globalizzazione e gli spostamenti internazionali aumentino il rischio di malattie infettive provenienti da paesi a rischio epidemiologico. Di fronte a questa realtà, è essenziale che la popolazione sia consapevole dei rischi associati ai viaggi verso paesi con malattie endemiche e che si prenda in carico la propria salute attraverso le giuste misure di prevenzione.

Infine, oltre alla malaria, il Dipartimento di Prevenzione segnala l’importanza di vaccinazioni e altre precauzioni per evitare il contagio di malattie come Dengue, Chikungunya e il morbillo, tutte malattie che, sebbene curabili, rappresentano un rischio per la salute pubblica. Il messaggio principale rimane quello della prevenzione: le malattie infettive, se gestite correttamente, non devono spaventare, ma vanno affrontate con consapevolezza e responsabilità, specialmente in un periodo in cui i viaggi internazionali sono sempre più frequenti.

Redazione Salute

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

SCARICA

Il primato. E’ la paziente più anziana operata al cuore nella storia dell’Ospedale Civile

Venezia, 104enne si opera al cuore: operazione miracolosa la notte di Natale

Un Natale speciale per una signora veneziana ultra centenaria che, alla Vigilia, ha subito un intervento di angioplastica coronarica d’urgenza, diventando la paziente più anziana mai operata al cuore presso l’ospedale Civile di Venezia. La signora, che vive nel sestiere di Dorsoduro, aveva appena festeggiato il suo 104esimo Natale e stava per celebrare il suo compleanno a fine gennaio, quando è stata colpita da un infarto il pomeriggio del 24 dicembre.

Intervenuto con tempestività, il primario di Cardiologia Giuseppe Grassi ha guidato l’equipe medica nell’eseguire l’angioplastica coronarica, un intervento delicato e rapido, che ha permesso alla signora di riprendersi e tornare a riabbracciare la sua figlia, che di anni ne ha poco meno di ottanta.

“Si tratta, a nostra memoria, della donna più anziana che abbia mai subìto un intervento al cuore nell’ospedale veneziano – ha dichiarato il primario Grassi. Abbiamo dovuto decidere in pochi minuti se intervenire, ma siamo riusciti a eseguire l’angioplastica con tutte le cautele possibili, e il risultato è stato positivo. Questo risultato dimostra il livello di preparazione e dedizione del nostro team. In giornate speciali come queste, sapere di aver restituito un momento di gioia e serenità a una famiglia ci ricorda il valore del nostro lavoro”.

La signora 104enne, una volta maestra ele-

mentare a Venezia, ha rappresentato un esempio della dedizione della sanità pubblica nei confronti dei grandi anziani. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, questi interventi sono il segno concreto dei progressi della medicina per gli anziani, che sono sempre più numerosi, soprattutto nel centro sto-

rico di Venezia, dove l’invecchiamento della popolazione è più marcato. L’ospedale Civile di Venezia, con personale altamente qualificato e tecnologie avanzate, si conferma punto di riferimento per garantire ai cittadini una vita lunga e sana, nonostante le difficoltà del contesto urbano veneziano.

Redazione Salute

Camposampiero: raddoppia la donazione di latte umano per i neonati prematuri

Risultati straordinari per la Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale di Camposampiero, attiva presso la Pediatria e Patologia Neonatale diretta dal dottor Luca Vecchiato, e recentemente certificata a livello internazionale ISO.

“La nostra banca, nata negli anni ’90, è parte dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – spiega Vecchiato – ed è strettamente legata alla Terapia Intensiva Neonatale, unica nell’Ulss 6 Euganea. Il latte umano è una vera e propria terapia per i neonati prematuri: riduce il rischio di gravi patologie e favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale. Quando manca il latte materno, possiamo utilizzare quello donato da altre donne. Un gesto che ci ricorda che il latte umano non ha colore, è un atto di solidarietà che ci rende tutti uguali.”

La Banca del Latte, chiusa nel 2018 per carenza di personale, è stata riaperta nel 2022 con un nuovo impegno. Nel 2024 ha raggiunto risultati eccezionali: 34 litri di latte raccolti e somministrati, il doppio rispetto al 2023, nutrendo 37 neonati prematuri. Una parte del latte è stata anche destinata alla Terapia Neonatale dell’Ospedale di Padova.

“Questi risultati – conclude Vecchiato – sono il frutto di un lavoro collettivo che mette al centro il benessere dei più fragili. Donare latte significa salvare vite e creare una rete di solidarietà.”

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

w w w ven eto 2 4.i t

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Il Primario di Cardiologia Giuseppe Grassi

Il bilancio. I ricoveri a quota 68 mila (+1200 rispetto al 2023), 300 mila le prestazoni ambulatoriali

L’Azienda Ospedaliera di Padova chiude

il 2024 con numeri record, interventi in aumento

Al Pronto Soccorso superati i 160 mila accessi, investiti 7,3 milioni per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Lavori in corso per 9,8 milioni, investimenti per altri 10 milioni

L’Ospedale di Padova chiude l’anno con numeri in crescita e nuovi progetti per il futuro. Ricoveri, interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali hanno registrato un significativo aumento rispetto al 2023. I ricoveri hanno raggiunto quota 68mila, con un incremento di 1.200 unità rispetto all’anno precedente. Gli interventi chirurgici hanno toccato i 69mila, anch’essi in aumento di 1.200. Le prestazioni ambulatoriali superano i 6 milioni, con un incremento di ben 300.000 rispetto al 2023.Anche il Pronto Soccorso ha visto un incremento, superando i 160mila accessi, con 550 pazienti in più rispetto all’anno scorso. Tuttavia, si registra una leggera flessione nel Pronto Soccorso Pediatrico, che ha totalizzato 27.000 ingressi, segnando un calo del 4,95%. L’anno è stato caratterizzato da importanti interventi nel settore edilizio. Sono stati investiti 7,3 milioni di euro in progetti chiave come quelli per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Attualmen-

te, sono in corso lavori per un valore di 9,8 milioni di euro, tra cui la costruzione della nuova Anatomia Patologica, per cui sono stati stanziati 7,8 milioni. Ulteriori progetti, per un totale di 3,3 milioni di euro, sono stati approvati e includono l’ammodernamento della radiofarmacia, il potenziamento di laboratori e l’adeguamento di strutture in Radiologia e Oncoematologia pediatrica. L’azienda ospedale ha pianificato 10,3 milioni di euro di investimenti in tecnologie avanzate per sale operatorie, Medicina Nucleare e Genetica. Grazie ai fondi del PNRR, sono state inoltre acquistate apparecchiature di ultima generazione per un valore di 4,8 milioni di euro, tra cui un angiografo biplano, una risonanza magnetica, una TAC e dispositivi multifunzionali per Ortopedia ed Emodinamica. L’anno appena iniziato sarà cruciale per il completamento dei numerosi progetti in corso. «Un forte impegno è rivolto alla conclusione dei percorsi amministrativi – sottolinea il direttore generale

Giuseppe Dal Ben – che riguardano le grandi tematiche della sanità padovana e regionale, come il nuovo ospedale a Padova Est, la nuova Pediatria, l’area

Giustinianea, la risonanza magnetica a 7 Tesla e il progetto dell’Hospice pediatrico». Con questi numeri e obiettivi, l’Ospedale di Padova si conferma un punto

di riferimento per la sanità regionale e nazionale, puntando su innovazione, efficienza e cura del paziente. Sara Busato

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

w w w ven eto 2 4.i t

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Protesi fissa e rimovibile

calibrate che consentono di giungere ai risultati indossando gli apparecchi solo durante il sonno.

Erika, Michaela, Valentina, Cinzia I PAZIENTI: VOI ... vi aspettiamo

Tutti i pagamenti sono finanziabili o dilazionabili senza richie sta di interessi

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.