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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 158 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Anteprima del 2015 La nuova Rovigo tra progetti e problemi pagg.
Verso il voto Tra dubbi e divisioni parte la corsa alle amministrative
4-5
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Salute Sanità Ambulatori Prima la salute pediatrici, del paziente, poi verso illaprofitto nuovadello verifica studio
pagg. pag. 33-38 10
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L’EDITORIALE
Primarie: la Lega le vuole ma tante le perplessità
Ciao Presidente, adesso pensiamo in grande! di germana urbani
A lanciare la proposta è stata la senatrice della Lega Nord Emanuela Munerato, che ha proposto che anche il centrodestra, in vista delle prossime elezioni amministrative, vari le primarie. Ma non tutti sono d’accordo. pag. 6
L’avventura di Free Willy, torello in fuga
Complici i social network, ormai ogni giorno siamo abituati a delle e vere e proprie vetrine virtuali di cani e gatti, immortalati in ogni posa possibile dai fieri padroni. pag. 8
a pag.
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Inaugurata la Valdastico, Rovigo un po’ meno isolata Taglio del nastro a Badia Polesine. Peccato che non si arrivi più in là di Noventa Vicentina
L
a Valdastico Sud ha accorciato le distanze tra Rovigo e Vicenza: Dal 15 dicembre il capoluogo berico è più vicino di 18 chilometri grazie al nuovo tratto Badia Polesine - Santa Margherita d’Adige, passando per Piacenza d’Adige, snodo che si innesta a partire dalla statale 434, la Transpolesana e che, tra l’altro, include un suggestivo ponte sospeso sul fiume, appeso a una serie di cavi ancorati a piloni di sostegno. Varo in pompa magna al casello della città della Vangadizza. A tagliare il na-
stro c’erano il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il governatore veneto Luca Zaia, il presidente di Autostrada Brescia-Padova Flavio Tosi, quello di A4 Holding Attilio Schneck, l’assessore veneto alle Infrastrutture Marialuisa Coppola, la parlamentare del Carroccio Emanuela Munerato e i sindaci dei Comuni toccati dall’arteria autostradale. La fastosa cerimonia di apertura al traffico è culminata con la benedizione da parte del vescovo Lucio Soravito de Franceschi. Il ministro Lupi ha sostenuto che “la
Valdastico è inserita nei corridoi strategici dell’Europa. L’Europa è unita se si unisce attraverso le opere. I commenti di chi era contrario alla realizzazione dell’autostrada del Sole 50 anni fa - ha proseguito il titolare al dicastero dei Trasporti - sono gli stessi di chi oggi dice no alla Valdastico. Ma l’autostrada del Sole è stata un’opera lungimirante che ha permesso all’Italia di stare al passo e di competere. C’è un momento in cui il Paese decide, gli altri si adeguano” pag. 9
apolitano se ne va in pensione a riposare. Ora tocca davvero sostituirlo e chissà che stavolta i nostri politici ci riescano risparmiandoci il triste teatrino a cui abbiamo dovuto assistere l’ultima volta. Chissà che l’anno nuovo ci porti un bel presidente capace di cambiare passo al Paese. Serve un grande cambiamento, perché quando si cambia davvero la gente capisce e apprezza. Lo si è visto con l’elezione di Papa Francesco: una rivoluzione in Vaticano e nei cuori di tutti noi. E allora l’auspico migliore che mi viene in mente è che il nuovo Presidente sia una donna, finalmente, perché penso che anche per questa carica sia venuto il tempo di valorizzare l’altra parte eccellente del genere umano italiano. Una donna, Christine Lagarde, è direttrice del Fondo Monetario Internazionale e ci ha ricordato di recente come nella patria che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci, occorre pensare in grande per uscire dal buco nero in cui siamo caduti. Pensiamo in grande, dunque, per scrollarci di dosso a Roma come in Veneto i grandi scandali sulla corruzione che hanno schifato noi tutti per l’ennesima volta. Quest’anno saremo chiamati a rinnovare il Consiglio regionale, il sindaco di Venezia e di Rovigo. Le urne saranno una possibilità per i cittadini, l’unica via lecita per cambiare le cose. Non andare a votare non sarà la soluzione. Pensiamo in grande nel 2015 e adottiamo anche noi come Lagarde il motto di Leonardo Da Vinci “Chi poco pensa molto erra”.
Intervento
“Manca interesse politico nei confronti del trasporto ferroviario”
“A
di Luigi Lazzaro*
nche quest’anno, il rapporto Pendolaria di Legambiente, pone l’attenzione sulla mancanza di un vero interesse politico (sia nazionale, attraverso il Ministero dei Trasporti, sia locale, attraverso le regioni) nei confronti del trasporto ferroviario in Italia: tutte le attenzioni si sono posate e continuano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali. *Presidente di Legambiente Veneto continua a pag.
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L’INTERVENTO
segue da pag.
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“Manca interesse politico nei confronti del trasporto ferroviario”
venezia
marangon suBentra a coPPoLa Se ne è parlato tanto, si sono adombrati scenari a profusione, ma alla fine la soluzione scelta dal Consiglio regionale e dal presidente della Regione Luca Zaia è probabilmente stata la più semplice: alla luce della recente sentenza della Corte di Appello civile di Venezia, il Consiglio ha dato corso alla surroga del consigliere regionale Isi Coppola, polesana, dichiarata decaduta dai giudici. L’ha sostituita Renzo Marangon, pure lui polesano. Ma il presidente Zaia ha contemporaneamente confermato Coppola nell’attuale ruolo di componente della giunta regionale. porto viro
La Regione Veneto, competente circa la programmazione e il finanziamento del servizio ferroviario regionale, ha deciso che in treno si viaggia solo di giorno (diciamo tra le 6 e le 20, ma badate bene di non farlo nella seconda metà della mattinata) e preferibilmente dal lunedì al venerdì: se proprio siete costretti magari il sabato, ma nei festivi.. usate l’auto! Infatti, da quando lo scorso dicembre è entrato in vigore il nuovo orario cadenzato, senza recepire nessuna delle proposte e osservazioni allora inviate, il Veneto ha perso importanti servizi che garantivano quotidianamente a migliaia e migliaia di persone quel diritto fondamentale che è la mobilità pubblica. In Veneto il servizio ferroviario non fa più servizio pubblico. Il servizio ferroviario va a letto “come le galline”, muoversi in treno dopocena è difficoltoso, ancora di più se ci si volesse spostare dopo le 22 (se va bene, altrimenti è impossibile muoversi anche già dopo le 20). Eppure, secondo la stima fatta con i dati di frequentazione di marzo 2012 della Direzione Mobilità della Regione Veneto, da parte della Fondazione Pellicani, sono ben 9000 gli utenti in Veneto che da dicembre 2013 si sono visti senza più treni tra le 22 e le 06 del mattino (5000 soltanto tra le provincie di Venezia, Treviso e Padova). Ma non ci sono solo i collegamenti serali ad essere spariti: sono state fortemente ridotte anche le corse nei giorni festivi, soprattutto al mattino presto. In una domenica qualunque, arrivare in stazione Santa Lucia a Venezia non è possibile prima delle 7.18! Sconvolgente se si pensa che dal lunedì al venerdì il primo treno che arriva in laguna è alle 5.25. Era auspicabile che il servizio fosse migliorato partendo dalle situazioni critiche presenti nel sistema precedente: messe in luce le problematiche era conseguente cercare le soluzioni per migliorare. Tutto ciò non è stato fatto. Investimenti non ce ne sono stati: solo 0.13% del bilancio regionale 2014 del Veneto è destinato ai trasporti ferroviari. Lo slogan dell’orario cadenzato in Veneto è: “Si cambia per migliorare, maggior velocità e frequenza”. Suona tanto bene, quasi convincente. I ben 161 mila viaggiatori ogni giorni in Veneto, sanno che non è così”. di Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto
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L’aLLarme deLL’inFLuenza aviaria torna a Fare Paura aL PoLesine
La notizia è arrivata il 16 dicembre. Un allevamento di tacchini della zona di Porto Viro è risultato positivo ai test che sono stati condotti sull’influenza aviaria. Un allarme che da qualche tempo non si palesava, fortunatamente, in Polesine. La reazione delle autorità di pubblica sicurezza e preposte all’igiene pubblica è stata immediata. E’ stato chiarito sin da subito che non ci sono rischi di alcun tipo per l’uomo. Non altrettanto per gli animali, così che è immediatamente partito l’abbattimento di circa 30mila tacchini. Rovigo
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Il risultato è andato ampiamento oltre le aspettative della vigilia. Per il periodo delle Feste il centro di Rovigo è riuscito a rispondere alla grande alle attese della cittadinanza. Tante decorazioni, tanta luce, addirittura le giostre sul liston di piazza Vittorio Emanuele. Una scenario simile in piazza Garibaldi, in via X Luglio, via Angeli e sul Corso. Forse, viste le polemiche della vigilia, nessuno avrebbe pensato che alla fine tanto sarebbe stato fatto. Unico neo: le discussioni che hanno messo in forse l’animazione che avrebbe dovuto portare a realizzare la Città degli elfi.
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Rovigo servizi Per la viabilità in città una nuova idea: ecco la “bicipolitana”
cultura Fondazione “Bocchi” la borsa di studio arriva per quaranta
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Medici più umani e solidali
Politica
Nuova rivoluzione in casa del Delta Cozzolino se ne va pag.
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Giappone, dai Samurai a Mazinga
La notizia è arrivata pochi giorni prima di Natale. Si è deciso non solo quando si voterà per il nuovo sindaco del Comune di Rovigo, che porrà termine al periodo di commissariamento di Palazzo Nodari, ma anche per le prossime elezioni regionali, quando la Moretti, la “ladylike” del Partito Democratico, sfiderà il presidente della Regione uscente, il governatore Luca Zaia. Due votazioni che entrambe avranno una grande valenza, per capire come stiano mutando gli equilibri politici in un momento non facile. provincia
PrePensionamenti ed esuBeri Paura tra i diPendenti PuBBLici
Il drastico ridimensionamento disposto dalla riforma delle Province, con personale ridotto e trasformate in enti di secondo grado, preoccupa profondamente i dipendenti, che non vedono alcuna chiarezza nel proprio futuro. La riduzione della spese per il personale sarà del 50%. Molto, forse troppo. L’ente ha già deciso di procedere con il pensionamento per tutti coloro che hanno maturato i requisiti per la quiescenza. Ma potrebbe non bastare. Quasi certamente non basterà. Così che si teme la procedura di mobilità, o di esubero. Le paure sono tante, le risposte certe al momento latitano. Sicurezza
tagLi aLLe dotazioni i PoLiziotti Pensano aLLa Protesta
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Tagliate le pensioni dei politici veneti
Cultura
Rovigo
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Questa volta il rischio è che la politica dei taglia abbia partorito un mostro. O comunque sia andata davvero troppo oltre. Le voci circolate tra i poliziotti infatti parlano, a gennaio, di un taglio di circa la metà dei giubbotti antiproiettile in dotazione alla questura di Rovigo. Le conseguenze, secondo i sindacati, sarebbero molto serie: si riuscirebbe appena a coprire l’ordinario servizio di Volante. Ogni servizio straordinario, ogni imprevisto, rischierebbe di vedere coinvolto personale senza la dotazione di sicurezza. E questa volta l’intenzione è di non lasciare passare la linea della spending review a scapito dell’incolumità dei lavoratori.
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Direttore responsabile (ad interim)
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4 Argomento del mese Le sfide Andranno riqualificati gli spazi che saranno lasciati liberi dalla questura e dal carcere, che andranno ad aggiungersi all’ex caserma dei pompieri. Dubbi sulla fine lavori per il nuovo penitenziario: gli anni di ritardo sono ormai tanti
La nuova giunta ridise
di Francesco Campi
Tutti progetti che il commissario non può gestire
Se ne riparlerà all’esito delle elezioni amministrative
T
utto fermo. Tranne che sul fronte “giustizia”. A Rovigo, che già negli ultimi anni aveva registrato un certo immobilismo dal punto di vista delle opere pubbliche, con l’arrivo del commissario, la cui azione è necessariamente limitata all’ordinaria amministrazione, non si possono mettere in cantiere nuove opere. Le uniche che vanno avanti sono quelle che non dipendono direttamente dall’amministrazione comunale, come il nuovo carcere e la nuova questura, entrambe commissionate dal ministero dell’Interno. Entrambe dovrebbero essere completate entro la fine del 2015. Ma il condizionale è d’obbligo. Soprattutto per quanto riguarda la nuova casa circondariale, considerando che i lavori, iniziati nell’estate 2007, sarebbero dovuti terminare a fine 2012. Invece sono ancora in corso. Una volta terminato il trasferimento della vecchia casa circondariale, i locali di via Verdi potrebbero trovare un nuovo utilizzo. Considerando che il famoso progetto del “tribunalone”, ovvero l’accorpamento degli uffici del Tribunale di Rovigo con quelli dei soppressi Tribunali di Este ed Adria non ha mai visto la luce e che il tutto è stato risolto con una sistemazione provvisoria di alcune aule a Palazzo Paoli, l’ex Ufficio Registro
e dei giudici di pace a Palazzo Costato, all’incrocio tra Corso del Popolo e via Boscolo, la struttura adiacente allo storico Tribunale, potrebbe essere utilizzata proprio per accorpare tutti gli uffici giudiziari. Al momento, tuttavia, il ministero della Giustizia ha respinto l’ipotesi, prevista dal decreto sul federalismo fiscale, del trasferimento della proprietà al Comune. Ma considerando questa possibile destinazione, la nuova amministrazione avrà sicuramente buon gioco ad aprire un dialogo con il ministero per un progetto di recupero. Stesso discorso per quanto riguarda la Questura, finanziata dal ministero dell’Interno. La struttura in costruzione in piazza d’Armi è a buon punto, nonostante i lavori siano rimasti fermi per mesi in seguito all’istanza di concordato presentata dall’impresa costruttrice, la Consta spa. Nel frattempo a giugno sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione della viabilità di accesso in viale Tre Martiri per un importo di oltre 310mila euro, di cui 124mila euro di contributo regionale e 186mila euro del Comune. Oltre ad un parcheggio, sarà realizzata anche una pista ciclabile che si dovrebbe collegare con quella in costruzione in via Fuà Fusinato e, in un futuro si spera
prossimo, con il sottopassaggio ciclopedonale sinistro della Tangenziale. Che è già esistente, ma manca l’ultimo tratto di collegamento con la Cittadella socio-sanitaria. Dettagli, che Ulss, Comune e Veneto Strade possono risolvere in un batter d’occhio. Una volta ultimato anche quest’ultimo tratto, è doveroso pensare che il percorso ciclabile venga allungato di un centinaio di metri, fino al nuovo carcere. Lo spostamento della Questura offre a Rovigo un’ulteriore possibilità di sviluppo ipotizzando una riqualificazione degli ampi spazi di via Donatoni che, fra l’altro sorgono proprio di fronte ad un’altra area in attesa di un progetto di riqualificazione: l’ex caserma dei Vigili del fuoco, proprio a ridosso delle Torri. In passato un progetto era stato presentato dall’Ater e prevedeva, fra l’altro, la realizzazione di 23 alloggi da destinare all’affitto a canone agevolato a giovani coppie ed anziani per il quale era stato stanziato un contributo regionale di 654mila euro. Tutto è stato poi accantonato, ma c’è da augurarsi che un’amministrazione lungimirante possa pensare ad un intervento di ricucitura del tessuto urbano in un’area così centrale di Rovigo che potrebbe interessare anche il palazzo del Liceo Celio, di proprietà della Provincia.
La consegna era prevista per il 2013
Potrà ospitare 200 detenuti. Prima o poi
L
a prima pietra del nuovo carcere è stata posata nel 2007 da parte dell’allora guardasigilli Clemente Mastella. Il complesso, suddiviso in sei bracci, occuperà 26 mila metri quadri in superficie e 88mila metri cubi in volumi. In totale potrà contenere 200 detenuti. La data prevista di consegna dell’opera era fissata nel 2013, ma tanti sono stati gli intoppi. L’ultimo lungo stop al cantiere è stato imposto nel marzo scorso dal Prefetto di Venezia con un’informativa interdittiva antimafia nei confronti della Sacaim, storica azienda veneziana, oggi controllata dal gruppo friulano Rizzani De Eccher. Blitz congiunti di Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza e personale della Direzione investigativa antimafia hanno interessato tutti i cantieri gestiti dalla ditta, compreso appunto quello del carcere di Rovigo. Una sospensiva del Tar ha permesso ai lavori di ripartire, ma la Saicam è poi rimasta invischiata nelle maglie dell’inchiesta sul Mose. L’edificio, alto quattro piani, oltre alle celle, ospiterà al pianterreno spazi operativi e uno per la preghiera, una sala polivalente, una palestra e l’infermeria. A fianco, venti alloggi di servizio e aree destinate alle persone in semilibertà. Fr.Ca.
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Argomento del mese 5 La storia
egnerà il centro storico L’idea Una serie di percorsi per abbandonare l’auto
E c’è chi pensa a realizzare la “bicipolitana” in centro di Francesco Campi
E
se il progetto per il futuro di Rovigo fosse la “bicipolitana”? A chiederselo sono alcune associazioni di Rovigo, attive nel campo urbanistico, ambientale e artistico che danno una risposta affermativa a questa domanda. “Rovigo non avrà mai bisogno di una metropolitana – spiegano - ma lo sviluppo disordinato e l’incuria sono all’origine dell’uso smodato dell’automobile, anche per soli pochi chilometri. E ciò causa traffico, smog, incidenti. Questo progetto rappresenta la nostra visione della città: più sostenibile, armonica, a dimensione d’uomo e di bicicletta. Una città pensata per la socialità e l’incontro in cui si possa vivere, giocare e muoversi in sicurezza: a piedi ed in bici, per il lavoro, verso la scuola, lo svago e la spesa”. A ben vedere, la vicina Ferrara che ha caratteristiche molto simili a Rovigo è riuscita a qualificarsi come “città delle biciclette” e questo le ha portato evidenti benefici, ambientali ed economici. A chi pensa che questa sia un’idea solo “per giovani”, il consiglio è quello di guardare a qual è la platea media dei cosiddetti ciclisti urbani. Molti sono ragazzi, certo, ma moltissimi anche gli anziani. I più pigri, a conti fatti, sembrano essere uomini e donne di mezza età, che poi magari vanno in palestra o usano la cyclette. La bicipolitana altro non è che una mappa, realizzata dalla Fiab insieme all’associazione Ape, nell’ambito del progetto “Cicli d’arte”: “A partire dalle piste ciclabili esistenti – si spiega - sono stati studiati 11 percorsi realizzabili per rendere la città più sostenibile, armonica a dimensione d’uomo e di bicicletta. É un progetto di itinerari ciclopedonali che collegano in sicurezza le frazioni, i quartieri e le zone residenziali con il centro storico, scuole, uffici, ospedale, ed un ampio circuito verde attorno alla città. Non servono grandi investimenti né piste ciclabili ovunque ma lungimiranza e capacità di progettare con le persone e per le future generazioni”.
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Ape lancia la sua sfida
Gli architetti che pensano “verde” “R
ovigo non è morta, è solo addormentata”. Questo è il concetto da cui ha preso le mosse Ape, “Architetti per esigenza”, un’associazione di promozione sociale apolitica e senza scopo di lucro, nata dall’esigenza di alcuni architetti e non (rodigini e non) di divulgare la cultura architettonico-urbanistica alla città al fine di migliorarla. Un gruppo di 14 giovani (Riccardo Bobisse, John Volpato, Simone De Gaspari, Tania Previato, Stefano Baldon, Giorgia Roversi, Luca Paparella, Gaia Gasparetto, Enrico Borile, Emanuele Dall’Oco, Sebastiano Trevisan, Valentina Rossini, Roberto Argenti e Roberto Pavan) che, a differenza di molti che si limitano alla “pars destruens”, ovvero alla critica distruttiva, si sono rimboccati le maniche cercando di offrire a Rovigo anche una “pars construens”, ovvero di critica costruttiva. E per costruttiva, fortunatamente, non intendono il cemento. Anzi, il colore che preferiscono è il verde: “Vogliamo cambiare il punto di vista urbanistico – sottolineano - proponendo un nostro progetto di rinnovamento urbano, capace di trasformare la città in una destinazione a partire dalla sua ‘spina dorsale’, Corso del Popolo. Un nuovo spazio urbano capace di essere attrattivo, motore economico, luogo sociale, arteria della mobilità sostenibile, connessione fisica e virtuale”. L’idea Ape è, spiegano, “quella di portare anche nel centro cittadino, l’identità spaziale che caratterizza la corona verde che circonda Rovigo. Un anello verde Quattordici tagliato da una connessione dello stesso giovani ‘colore’. Il progetto si chiama ‘Centro%’ per “svegliare” e si inserisce nel più ampio progetto stra- la città tegico che abbiamo pensato per Rovigo, delle Rose che prevede la chiusura del cerchio verde intorno alla città, e di mettere a sistema il centro cittadino con i punti d’interesse a nord (Censer) e a sud (centro commerciale) attraverso un collegamento riconoscibile”. L’associazione non si limita a proporre, ma è aperta a suggerimenti e suggestioni che provengono dall’esterno. Già da due anni, infatti, in occasione della Fiera d’ottobre, organizza uno stand proprio per raccogliere idee e suggerimenti, esempio concreto di progettazione partecipata. “Città compatta”, “cohousing” e “riqualificazioni social” sono alcune delle loro parole d’ordine che ai più possono apparire incomprensibili. Ma quando vengono illustrate nel dettaglio, tutto è più chiaro. E invitante. Come il cohousing, del progetto “Mighevivo”: si tratta di condividere un’esperienza abitativa in una cascina circondata dal verde a pochi passi dal centro come se fosse un condominio in cui si mettono però spazi ed esperienze in comune. Ape non si limita al pensare: quest’estate ha messo in pratica alcune delle proprie idee con il progetto “Farhe”, in linea con le più recenti tendenze urbanistiche, da loro definito “riqualificazione ‘social’ di aree urbane degradate attraverso il recupero e lo sviluppo rigorosamente no-profit di piccoli spazi e la trasformazione in aree di incontro, socializzazione, gioco ma anche di lavoro”. Rimboccandosi le maniche hanno risistemato, pulito e piantumato la dimenticata piazzetta Cepol e l’hanno resa la cornice di attività per bambini, esibizioni teatrali, conferenze, concerti, cena all’aperto e perfino la proiezione su maxischermo della partita dei Mondiali. “Il successo dell’evento ‘Cepol c’è’ - sottolineano – ha messo in evidenza le potenzialità di una piazza dimenticata e Fr.Ca. che i cittadini possono riprendersi”.
6 Rovigo Verso il voto Di sicuro ci riproverà l’ex sindaco Avezzù
Amministrative: tutti spezzettati verso la meta Prime manovre del centrodestra e del centrosinistra, al momento tengono banco le fratture interne, ci sono i primi sfidanti di Francesco Campi tore di Forza Italia in Polesine Bartolomeo Amidei, tuttavia, ha detto no. Forse, anche perché in seno al suo partito sgomitano in molti. A cominciare da Renzo Marangon, appena rientrato in consiglio regionale dopo la decadenza della consigliera Isi Coppola e desideroso di rimettersi in pista dopo quattro anni fermo ai box, e da Andrea Bimbatti, ex assessore all’Urbanistica della Giunta Piva, nonché ex pupillo proprio di Isi Coppola. Da non trascurare, poi, il tentativo personale di
A sinistra si muove il cantiere “Rovigo Bene Comune” un altro ex assessore forzista della Giunta Piva, Stefano Bellinazzi, che già a settembre ha presentato la sua lista Viva Rovigo, con lo scopo dichiarato di essere rappresentativo della “società civile”.
In corsa per la poltrona di primo cittadino anche l’ex sindaco ed ex presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù, che nella diaspora del Pdl ha scelto di far parte del Nuovo Centrodestra. Ncd che sembra adottare la vecchia politica dei due forni di democristiana memoria: da una parte guarda al centrodestra, dall’altra strizza l’occhio al Pd, nella consapevolezza che proprio i democratici alle prossime elezioni dovrebbero fare la parte del leone. La candidatura di Avezzù, insomma, sembra quasi essere un modo per “pesarsi” e tendere poi la mano al Pd. Questo emerge dalle dichiarazioni del segretario democratico Julik Zanellato. Alla convergenza con gli ex esponenti della Giunta Piva ed oppositori della Giunta Merchiori si oppone la minoranza interna al suo partito facente capo all’onorevole Diego Crivellari ed al consigliere regionale Graziano Azzalin. E’ in questo stato di tregua armata che il Pd si prepara alle primarie. L’unica candidatura ufficializzata al momen-
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omi e numeri ancora avvolti dalla nebbia: l’unica cosa certa è che fra pochi mesi si voterà per eleggere il nuovo sindaco di Rovigo. Ma, al momento, anche la data della consultazione non è stata decisa. Dopo lunghe incertezze è stata individuata la data nella quale si andrà alle urne. Accorpando tra l’altro le elezioni amministrative a quelle regionali e creando quindi un vero e proprio election day. La scelta è caduta sul 17 maggio 2015. A partire avvantaggiato è il Pd, che ha l’occasione di sfruttare la defaillance del centrodestra che, con le sue divisioni, ha fatto cadere la Giunta Piva. L’ulteriore frammentazione che si è prodotta con il tramonto del Pdl e la nascita di Ncd e la rinascita di Forza Italia, contribuisce a sparigliare ancor più le carte del centrodestra. Senza contare che, a Rovigo, anche la Lega è commissariata sotto la guida della senatrice Emanuela Munerato. E’ stata lei a lanciare l’idea di primarie da contrapporre a quelle del Pd. Il suo collega a Palazzo Madama, il coordina-
Paolo Avezzù e Stefano Bellinazzi to è quella di Federico Frigato, già sconfitto all’ultima tornata elettorale da Piva, ma il nome forte dovrebbe essere quello di Nadia Romeo, anche se sicuramente altri candidati saranno della partita. A sinistra, intanto, qualcosa si è mosso ed ha preso il via il cantiere di “Rovigo Bene Comune”, nel quale si raccolgono esponenti di area democratica, di Sel e della “società civile” e dal quale dovrebbe uscire il nome di un candidato alle primarie del Pd. Alle
quali, al momento non sembrano intenzionati a partecipare né Rifondazione, né gli ex 5stelle che fanno capo a Vanni Destro. Il M5S “doc”, invece, si presenterà autonomamente, ma sul nome del candidato ancora è presto per speculare, visto che i meccanismi di selezioni interne impediscono previsioni. Un nome molto quotato, tuttavia, è quello dell’ex candidata al Senato Annalisa Marani.
Lega nord Munerato chiede le primarie
“S
arebbe bello che il candidato sindaco del centrodestra per il comune di Rovigo venisse scelto con le primarie. Lo stesso metodo che Flavio Tosi vuole utilizzare a livello nazionale”. La senatrice Emanuela Munerato rilancia la proposta di un confronto aperto interno ai partiti di centrodestra per scegliere insieme il candidato a Palazzo Nodari. Un modo per contrapporsi al Pd e ricompattare le fila di una coalizione al momento molto frammentata. “Il primo obiettivo – ammette la senatrice - sarebbe proprio quello di tenere unito tutto il centrodestra: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, senza escludere a priori neanche l’Ncd che in Regione sta governando con il nostro presidente Luca Zaia. Sono loro che devono scegliere da che parte stare. Sia a Venezia che a Rovigo”. E’ proprio da Paolo Avezzù, esponente rodigino di Ncd che è arrivato uno dei no più convinti, anche perché le primarie lo costringerebbero a scoprire anzitempo le proprie carte, mentre nei piani dell’ex sindaco di Rovigo ci sarebbe la candidatura personale e, in caso di mancato approdo al ballottaggio, l’ingresso in una coalizione di governo, che visti gli accordi stretti in occasione delle elezioni per la Provincia (anche se l’esito non è stato positivo), dovrebbe essere quella formata dal Pd. Al no di Avezzù ha fatto eco quello del coordinatore di Forza Italia, il senatore Bartolomeo Amidei. “Dispiace che sia contrario – chiosa Munerato - Ma si può andare avanti anche senza di lui”. Tuttavia, l’idea, fuori dalle segreterie, ha raccolto ampi consensi. “Diverse realtà civiche
Emanuela Munerato ci hanno contattato – sottolinea l’esponente leghista - Sia quelle che sostenevano l’amministrazione Piva, sia altre, attivatesi per la prossima campagna elettorale. Mi ha fatto molto piacere l’entusiasmo dimostrato da due elementi di spicco di Forza Italia, l’ex assessore comunale Andrea Bimbatti e il neo consigliere regionale Renzo Marangon. Speriamo non si tirino indietro e che si candidino. Entrambi potrebbero giocarsela per la vittoria. Sarebbero avversari tosti”. Al momento, la Lega non ha ancora fatto un nome. Ma la senatrice Munerato non tentenna: “La Lega Nord avrà un proprio candidato e sarà un gran bel candidato. Non siamo costretti a fare le primarie. Riteniamo che sia un ottimo modo per tenere unito un centrodestra diviso e per vincere le elezioni. La nostra lealtà sarebbe totale e chiunque vincesse diventerebbe il nostro candidato. Ma se così non dovesse essere, nessun problema: la Lega Nord non ha certo paura di correre da sola, sicura che con il proprio candidato potrà Fr.Ca. giocarsela al ballottaggio”.
8 Rovigo La storia Scappato dalla stalla a settembre, preso l’8 dicembre
IL RACCONTO
L’avventura di Free Willy, torello in fuga G
Corazzari: “Un regalo per i miei concittadini”
Il sindaco lancia la campagna per evitare il macello
di Elisa Dall’Aglio
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omplici i social network, ormai ogni giorno siamo abituati a delle e vere e proprie vetrine virtuali di cani e gatti, immortalati in ogni posa possibile dai fieri padroni. Molti quotidiani, poi, hanno una rubrica ad hoc dedicata ai nostri amici pelosi. A parecchi, dunque, risulterà davvero strano sapere che il protagonista di questa vicenda, che sembra uscita dalle pagine dei fratelli Grimm e che ha infiammato il Polesine, è un bovino. Un toro di poco più di un anno e di due quintali, per la precisione. Lo scorso settembre l’animale è riuscito a fuggire dall’azienda agricola di Stienta dove era all’ingrasso assieme ad altri vitelli, nella poco romantica prospettiva di finire nel banco frigo di qualche supermercato. Il quadrupede, come racconta il proprietario, “è inspiegabilmente riuscito a scavalcare un muro alto un metro e ottanta e a saltare dalla finestra”. Ha poi errato per tre mesi nelle campagne altopolesane, riuscendo per sette volte a sottrarsi ai tentativi di cattura messi in atto dai carabinieri e dai veterinari dell’Asl. Un’apparizione fortuita sull’autostrada A 13, all’altezza di Occhiobello, in piena notte, ha provocato un tamponamento il cui bilancio, per fortuna, è stato di due persone lievemente contuse. Nei primi giorni di dicembre una donna, alla guida della sua macchina, si è trovata il torello di fronte, all’incrocio tra via Eridania e via Gurzone, sempre nello stesso Comune. Questa potenziale pericolosità per gli automobilisti è la causa per la quale le forze dell’ordine si sono mosse con tanta solerzia per riagguantarlo.
NEWS
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Aveva davvero voglia di libertà: sono stati sette i tentativi di catturarlo andati sempre a vuoto
La cattura del toro Inutile anche il narcotico, sparato dal personale specializzato dell’azienda sanitaria locale: probabilmente la dose di farmaco somministrata era errata, perché, dopo un primo momento di apparente torpore, il bovino si è ripreso si è messo di nuovo a correre, seminando gli inseguitori. Risale a fine novembre un altro tentativo andato a vuoto in località Piacentina, sulla strada provinciale 60: ha tentato una persona a cavallo, ma l’equino si
è stancato prima del bovino. L’evasione si è protratta fino al giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, quando un vero e proprio cow-boy, assoldato dal proprietario dell’allevamento e con due allevatori, è riuscito a riacciuffarlo mediante un lazo. L’impresa è valsa al torello l’appellativo di Free Willy (il nome deriva da un film con protagonista un’orca rinchiusa in un acquario, poi liberata nell’oceano da un bambino).
iovanni e Renzo Barotto, proprietari dell’azienda agricola in cui si trovava Free Willy, sollevati dal fatto che nel centinaio di giorni di libertà non abbia combinato guai grossi, come causare un grave incidente o aggredire qualcuno, spiegano che “il toro ha perso molto peso” durante il periodo di diserzione dalla stalla e che “così magro non risulta macellabile. Cristiano Corazzari, Dovranno trascorrere sindaco di Stienta all’incirca sei mesi prima che il bovino ritorni al peso necessario a ricavarne tagli da vendere”. Ma la caparbietà del torello ha colpito tutti tra Adige e Po, tanto che la Lav ha lanciato l’idea di una raccolta fondi per comprarlo dall’allevatore e trasferirlo in un centro, ancora da individuare tra Lombardia e Toscana, in cui il quadrupede possa invecchiare in totale serenità. “Sono soddisfatto di questo lieto fine – annuncia il sindaco di Stienta Cristiano Corazzari - Speriamo di riuscire a liberare il toro prima di Natale, sarebbe un bel regalo per i miei concittadini che intanto lo hanno eletto mascotte del paese. Addirittura i bambini che incontro mi chiedono come stia”. Sono tanti i commenti su Facebook ai post con cui il primo cittadino aggiorna gli internauti polesani sugli sviluppi della vicenda, dalla cattura in poi: “Free Willy è un grande, va lasciato libero”, commenta Ezio; “Ha dimostrato tenacia, va premiato”, è il parere di Daniele; “Senatore a vita”, è la boutade di Marco. “Nessuno sa quello che abbiamo passato”, racconta invece Cristian, parente dei proprietari dell’animale, “con il terrore che potesse fare male E.D. a qualcuno”.
Ha aderito alla colletta anche la presentatrice tv Licia Colò
E’ partita anche la raccolta fondi per garantirgli un futuro
ree Willy ha fatto breccia anche nel cuore dei vip. Chi, facendo zapping domenicale, non si è mai imbattuto nelle cronache di viaggio di Licia Colò, su Rai Tre, nel noto programma Alle Falde del Kilimangiaro? Ebbene: la bionda conduttrice televisiva, da sempre paladina dei diritti degli animali, fa sapere sul sito di cui è direttrice editoriale, animalieanimali.it, di essere “felice di tanta mobilitazione per il toro” e annuncia fin da ora che “racconterò questa commovente vicenda nel mio nuovo programma, una striscia quotidiana dedicata alla natura dal titolo “Animalieanimali.it - quando l’ambiente chiama” che andrà in onda da fine gennaio su TV 2000 (canale 28 del digitale terrestre). La visibilità mediatica, non c’è dubbio, è stata importante ma, in casi come questi, conta anche l’aspetto pratico: inutile
aggiungere che il toro è stato regolarmente acquistato dai fratelli Barotto, prima di darsi alla macchia. I due legittimi proprietari si sono detti favorevoli a dare di nuovo la libertà al bovino, ma dietro pagamento di una somma di mille euro. Tanto è il valore commerciale. Ed è qui che entra in scena la raccolta fondi della Lav di Rovigo. Il responsabile locale, Sandro Guolo, tirando un sospiro di sollievo, ammette: “Free Willy è finalmente salvo. Un’anonima benefattrice ha versato, mediante bonifico sul nostro conto corrente, tutti i mille euro necessari a riscattarlo. La signora non ha voluto che il suo nome fosse messo in piazza, la incontrerò a breve io da solo”. Anche se quanto fatto finora è molto, non basta. “Ora tocca al mantenimento vita natural
durante – chiosa il membro della lega antivivisezione del capoluogo– che include il veterinario che lo prenderà in carico, l’intervento per la castrazione, fondamentale per garantirgli una convivenza pacifica con i suoi simili e, soprattutto, la pigione della struttura ospitante. In tutto un centinaio di euro al mese”. Facendo un po’ di conti, è presto detto: l’ammontare si aggira sui 10mila euro tondi tondi. “Consideriamo che Free Willy ha appena un anno e mezzo e che la vita di un toro di razza francese, qual è lui, può arrivare fino a dieci anni” conclude Guolo. Per chi fosse interessato a contribuire, è possibile fare un’offerta sul c/c postale n. 000071995401 o all’Iban del Banco Posta n. IT 78X 0760 1122 0000007199 5401, con causale ‘Free Willy’. E.D.
Licia Colò
Rovigo 9 L’inaugurazione Taglio del nastro a Badia Polesine
Valdastico, tra gloria e polemiche è stata aperta l’autostrada Il ministro attacca i contrari: “Gli stessi discorsi da mezzo secolo”. Chi non la vuole si organizza in un comitato di Elisa Dall’Aglio
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a Valdastico Sud ha accorciato le distanze tra Rovigo e Vicenza: Dal 15 dicembre il capoluogo berico è più vicino di 18 chilometri grazie al nuovo tratto Badia Polesine - Santa Margherita d’Adige, passando per Piacenza d’Adige, snodo che si innesta a partire dalla statale 434, la Transpolesana e che, tra l’altro, include un suggestivo ponte sospeso sul fiume, appeso a una serie di cavi ancorati a piloni di sostegno. Varo in pompa magna al casello della città della Vangadizza. A tagliare il nastro c’erano il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il governatore veneto Luca Zaia, il presidente di Autostrada Brescia-Padova Flavio Tosi, quello di A4 Holding Attilio Schneck, l’assessore veneto alle Infrastrutture Marialuisa Coppola, la parlamentare del Carroccio Emanuela Munerato e i sindaci dei Comuni toccati dall’arteria autostradale. La fastosa cerimonia di apertura al traffico è culminata con la benedizione da parte del vescovo Lucio Soravito de Franceschi. Il ministro
Lupi ha sostenuto che “la Valdastico è inserita nei corridoi strategici dell’Europa. L’Europa è unita se si unisce attraverso le opere. I commenti di chi era contrario alla realizzazione dell’autostrada del Sole 50 anni fa - ha proseguito il titolare al dicastero dei Trasporti - sono gli stessi di chi oggi dice no alla Valdastico. Ma l’autostrada del Sole è stata un’opera lungimirante che ha permesso all’Italia di stare al passo e di competere. C’è un momento in cui il Paese decide, gli altri si adeguano”. Quest’ultima è stata chiaramente una frecciata a Trento, contraria all’infrastruttura. “La Regione conferma la volontà di completamento dell’autostrada verso Nord - ha affermato il governatore Luca Zaia – perché rappresenta la conclusione logica di un percorso di mobilità che parte dal Polesine e va a decongestionare la A4”. Il tratto da Santa Margherita d’Adige a Noventa Vicentina sarà aperto entro fine gennaio, se non ci saranno intoppi; mentre quello che da Noventa Vicentina prosegue fino ad
Agugliaro sarà percorribile entro la prossima estate. E’ già invece pienamente funzionante il segmento che da Agugliaro conduce fino a Vicenza. Non sono tuttavia mancate le polemiche a vari livelli: gli amministratori dei municipi padovani, per esempio, si sarebbero sentiti ‘beffati’ da Società autostrade della scelta di Badia Polesine per la cerimonia inaugurale, che avrebbe posto il loro territorio in un cono d’ombra mediatico. Ma la querelle ha riguardato soprattutto il dibattito sull’utilità e il costo dell’infrastruttura, portato avanti dagli ambientalisti e da una certa parte della politica: si sono riuniti in un vero e proprio comitato anti-Valdastico Sud, comprendente cittadini del rodigino, della bassa padovana e vicentina coalizzati tra loro. Tanto che, appeso a un guard rail il giorno dell’inaugurazione, spiccava un loro striscione che bollava l’opera come “autostrada della vergogna”, completamente inutile (tre caselli in nove chilometri) e costosa per l’intera collettività.
Severa, ma amatissima dagli studenti, è di recente scomparsa
La storia di Nevina Totaro, donna e insegnante coraggiosa
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suoi studenti del Bernini in cui ha insegnato per 17 anni forse non l’avrebbero mai detto: la severa e amatissima professoressa di lettere, Nevina Totaro - recentemente scomparsa - a meno di 30 anni era fuggita per amore col futuro marito. Lasciò la cattedra della media di Oca Marina, il corso universitario a cui era iscritta a Ferrara per trasferirsi in Emilia prima e in Sardegna poi. Una vicenda che sembra uscita da un libro di Sibilla Aleramo sulle scelte coraggiose. Nevina, dopo una decina d’anni di matrimonio, era tornata a Rovigo con i due figli e una sentenza di divorzio in tasca, evento allora raro. Era nata il 5 agosto 1943, ultima di tre figli del comandante della Stazione Carabinieri di Lendinara, Santi Totaro. Il 9 settembre 1943, alla firma dell’armistizio, fu fatto prigioniero dai tedeschi. Venne liberato alla fine del conflitto. Seguì il congedo con il grado di maresciallo capo e il trasferimento a Rovigo. Terminati gli studi magistrali, Nevina si iscrisse alla facoltà di Pedagogia. Fu tra il ‘67 e il ‘69 che le fu assegnata la cattedra di italiano e storia della scuola media a Oca Marina. Poi la fuga. Al ritorno riprese la carriera scolastica e gli studi universitari: si laureò nel 1983. Si iscrisse al partito Socialista e si impegnò per i diritti delle donne: a metà degli anni ’80 disegnò uno dei manifesti usati per l’8 marzo. E.D.
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10 Sguardo ad Adria Il progetto Raccoglie numerosi schieramenti, movimenti e semplici persone con voglia di fare
C’è un nuovo soggetto politico in città Il Coordinamento civico per il Bene comune vuole dare opportunità ai giovani e al territorio: “Basta serrande giù” di Martina Celegato
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asce con un obiettivo ambizioso ma allo stes- relative ripercussioni sulla vita della città. Affronteremo i problemi veri, quelli che toccano so tempo altamente democratico il Coordinamento civico per il Bene comune che, nelle da vicino e direttamente la nostra comunità”. L’invito a partecipare è aperto a tutti. “Apporultime settimane, ha portato all’attenzione della cittadinanza e dell’amministrazione diverse tematiche tando – prosegue Grotto – le peculiarità proprie di ognuno di noi. Possiamo fare molte cose insieme: relative a città e dintorni. “Soffocata da una politica sempre più disin- dallo sviluppo di proposte per migliorare la qualità volta e sempre meno attenta ai beni comuni, Adria della nostra vita, alla valorizzazione delle eccellenze sembra essersi arresa. E’ una resa silenziosa ma locali, alla salvaguardia del territorio, fino all’apertuinesorabile che si manifesta nella sconfitta della ra di una breccia per nuove opportunità. Nel coorcultura, nell’assenza degli spazi per i giovani, nelle dinamento cooperano liste civiche e partiti politici come Impegno Comune, Liberi serrande dei negozi abbassate, Cittadini, Sel e Rifondazione nella mancanza di opportunità La portavoce Comunista insieme ad alcuni – dice Michela Grotto, portavo- sarà Michela attivisti adriesi del Comitato ce del Coordinamento – E come Grotto: per l’Articolo 32, ma anche spesso accade i momenti più “Siamo aperti uomini e donne senza appardifficili sono anche quelli delle a tutti” tenenza alcuna con la voglia di grandi occasioni. Oggi è per noi l’occasione di partecipare in modo più largo alla contribuire alla rinascita di questa città. Se l’unione vita politica della città, unendo forze, conoscenze, fa la forza noi faremo anche la differenza e dimocompetenze, impegno, passioni. Per tutto questo è streremo come sia possibile superare le individualità nato il Coordinamento Civico Per il Bene Comune, per il bene di Adria e delle sue frazioni, in due parole fortemente voluto da persone che, da semplici citta- Per il Bene Comune”. Diversi sono stati gli argomenti e le tematiche dini, continuano a seguire le vicende politiche e le
sino ad ora affrontati dal Coordinamento, ognuna delle quali frutto di uno studio dettagliato della situazione e di segnalazioni da parte di amministratori e cittadini. La variante di Via Amolaretta, il futuro e la situazione attuale della Casa di riposo di Adria, il progetto Borghi Autentici d’Italia, la gestione dei rifiuti e la questione legata ai contributi alle associazioni. Ultimo in ordine cronologico è stato l’incontro del 15 dicembre scorso aperto alla cittadinanza dedicato alla situazione dei trasporti pubblici attivi sul territorio di Adria che negli scorsi mesi sono stati oggetto di revisione da parte delle ditte preposte a tali servizi. L’incontro, tenutosi presso il Bar Centrale di Corso Vittorio Emanuele II, ha affrontato anche i temi del turismo e della visitazione. “Parliamo tanto di turismo – è stato detto - ma cosa facciamo per facilitare i trasferimenti da e per: il Delta del Po, le spiagge della nostra costa, Venezia, Padova o Ferrara?”. Questioni importanti e che toccano da vicino la vita in città. Tematiche che molto probabilmente saranno anche alla base delle prossime elezioni amministrative in città.
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commercio Il bando darà nuova linfa
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’attenzione alla crisi e al mondo dell’imprenditoria e del commercio non è certo cosa nuova per la giunta Barbujani che, fin dal suo primo insediamento, ha fatto dell’esperienza del sindaco stesso e dei consiglieri locali tesoro per azioni mirate a “dare una boccata d’aria” alle imprese e realtà locali più toccate dalla crisi e quindi in difficoltà. Proprio a dare una spinta ulteriore a queste realtà è mirato il bando, scaduto lo scorso 20 dicembre, attraverso il quale l’amministrazione erogherà dei contributi finalizzati all’avvio di iniziative economiche con particolare attenzione alle imprese nella loro fase nascente e alle start up di giovani imprenditori. Un gesto simbolico importante che punta a dare un’opportunità in più a chi vuole investire nel territorio con passione e con nuove idee che da sempre sono il punto di partenza per uscire da congiunture economiche difficili come quella che stiamo vivendo. Dal bando non son comunque state escluse le realtà già esistenti, tesoro del territorio e punti strategici dell’economia locale. L’amministrazione ha stanziato in tale direzione 180mila euro che verranno erogati a diverse realtà in quantitativi non superiori ai mille euro. Tale somma è volta in particolar modo ad agevolare le imprese nel pagamento delle imposte comunali obbligatorie come l’Imu, la Tasi, la Cosap (ossia il canone di occupazione di spazi e aree pubbliche) e l’Icp (ossia l’imposta comunale sulla pubblicità). Tutte le imposte infatti,
Il sindaco Barbujani soprattutto nel caso di piccole realtà legate fortemente al territorio e alla stagionalità, che rappresentano delle somme sostanziose nel bilancio aziendale. Il bando, presentato lo scorso 9 dicembre agli imprenditori, rappresenta l’ennesimo sforzo dell’amministrazione verso il territorio e un interesse primario verso la tutela e la salvaguardia delle realtà artigianali epicentro della cultura e della storia della città etrusca. L’intervento e il bando stesso si intersecano quindi con tutte le altre attività portate avanti negli ultimi anni dall’amministrazione che puntano alla valorizzazione delle specificità di Adria come città di storia con delle potenzialità turistiche che, grazie anche ad altri bandi e progetti attivati, dovrebbero emergere e farsi strada portando la città ad assumere importanza a livello non solo regionale ma Ma.Ce. anche nazionale.
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12 Sguardo ad Adria Il progetto Spinello: “Sarebbe più onesto lasciar perdere”
Adria Borgo autentico, scontro sul risultato della prima
CIPRIANI Gli insegnanti portano avanti la colletta alimentare
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di Elisa Dall’Aglio
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orre sui social network il nutrito dibattito sul presunto flop incassato nel primo weekend effettivo dell’iniziativa, quello del 13 e 14 dicembre, del “Borgo autentico nella terra tra i due fiumi” (il progetto di promozione turistica che mette in rete gli operatori iscritti di tutta la Penisola). Sono numerosi gli adriesi ad esprimere la propria opinione, tra le quali spicca il fatto che Adria non abbia alcuna caratteristica di borgo medievale. “Montagnana o Arquà Petrarca sono dei borghi”, si può leggere tra i commenti. Amministrazione attaccata anche sulla pubblicità dell’evento, che a detta di tutti è comparsa nei manifesti solo giovedì, a due giorni dallo start. Dopo le polemiche relative ai costi esorbitanti, i famosi 300mila euro pubblici, di cui 100 levati direttamente dalle tasche dei cittadini, dunque, ora i riflettori puntano sul disastro del risultato, peraltro annunciato. Almeno stando a sentire l’opposizione. Risultato che invece è stato un successo per gli amministratori di palazzo Tassoni. “C’è chi ha estrapolato ad hoc le mie parole su Facebook”, riferisce il primo cittadino Massimo Barbujani. “Non tutte le ciambelle…”, si può tuttora leggere nel profilo personale del sindaco, in risposta a un’internauta che sosteneva: “E’ troppo facile mettere video di luoghi dove ci sono stati intrattenimenti, ma gli espositori vicini alla pretura, in corso Mazzini, erano in solitudine. Una tristezza”. Per l’assessore alle attività produttive Patrizia Osti, la celebrazione del borgo etrusco ha avuto
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Ma il sindaco non ci sta: “C’è chi strumentalizza”. E Osti: “Bello, c’erano espositori da tutta Italia”
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Gino Sandro Spinello esito decisamente positivo: “Si è trattato di una grande opportunità per il comune – è sua opinione – C’erano stand da tutta Italia a mettere in fila piatti come i vuvusones sardi, frico friulano o orecchiette pugliesi”. Il contrario sostiene invece il segretario del Partito democratico, Gino Sandro Spinello, che lapidario afferma: “C’era da immaginarsi uno scarso successo per questo fine settimana, ma nessuno
avrebbe potuto indovinare un’adesione così scarsa. Mai, a mia memoria, un evento è stato vissuto in maniera così slegata dal contesto cittadino. Sabato 13 e la mattina di domenica 14 il centro era deserto. E’ andata meglio solo nel tardo pomeriggio”. E aggiunge: “Sarebbe più onesto, da parte della giunta, rinunciare al finanziamento regionale e risparmiare i 100mila euro di bilancio comunale”.
Trasporti, l’analisi di Omar Barbierato
Bocciatura dal Coordinamento: “Orari assurdi”
a rete dei mezzi pubblici che collega il capoluogo etrusco ai comuni polesani, ma anche solo alle frazioni limitrofe, è insufficiente, si tratti di pullman o littorine. E’ una sonora bocciatura quella del Coordinamento civico per il bene comune al trasporto locale. Che dovrebbe invece fare da trait d’union col resto del territorio tra Adige e Po, fornendo un servizio fondamentale agli studenti (con l’Istituto alberghiero sempre più gettonato), ai turisti, ma anche a commercio e cultura locali. “Immaginiamo un cittadino del nostro comune decidere di rinunciare all’auto, o di esservi costretto per la crisi, per abbattere i costi – spiega Omar Barbierato, esponente del Coordinamento - Come si potrebbe spostare? Con i mezzi pubblici, viene da rispondere”. Ma è più facile
a dirsi che a farsi. “Basta confrontare gli orari da Adria alle frazioni e viceversa, così come i collegamenti con altre realtà locali quali Porto Viro, Rosolina, Porto Tolle. Per non parlare della domenica, quando le corse sono del tutto inesistenti. Una persona priva di vettura che desideri venire ad Adria per visitare un proprio caro all’ospedale, la domenica, partendo per esempio da Taglio di Po, deve praticamente rinunciare. La storia non cambia se si fa riferimento a paesi limitrofi, sia per quanto riguarda autobus di linea o treni”. Matteo Cesaretto, segretario della Cgil trasporti di Rovigo, evidenzia che “il trasporto pubblico è di competenza della Regione, che ne assegna la gestione agli enti di bacino. Da noi, l’ente di bacino è ripartito in cinque zone. Tale frammentazione rende difficili
e statistiche parlano chiaro: sempre più giovani dopo le medie scelgono di studiare per diventare chef o affini. Anche il Polesine non si discosta da questa linea, con il Cipriani di Adria preso letteralmente d’assalto dai ‘primini’ ogni settembre. Ma il prestigio dell’istituto alberghiero va oltre sterili numeri: perché per questo Natale, studenti e insegnanti sono in prima fila per raccogliere alimenti da donare ai bisognosi. Più precisamente, all’interno di ogni classe dell’istituto sono stati posti degli scatoloni vuoti, per raccogliere tutto ciò che è a lunga conservazione e non deperibile. Una volta riempiti, i pacchi sono passati a un centro di solidarietà locale, che a sua volta ha provveduto alla distribuzione ai nuclei familiari del nostro territorio in difficoltà economica. La scuola dunque non solo per dispensare nozioni ma anche scuola di vita, per formare cioè i giovani al principio della solidarietà sociale. I rappresentanti d’istituto, insieme alle professoresse Federica Martinolli e Anna Paola Tosato, hanno messo in piedi una colletta alimentare rivolta anche a tutti gli studenti, insegnanti e al personale della scuola. “L’approssimarsi del Natale fa riflettere sulla necessità di condividere ciò che è fondamentale per qualsiasi essere umano, il cibo, con chi ne ha più bisogno” affermano le due insegnanti. Saranno stati di certo tanti i fortunati gourmand che avranno gustato i dolci e i biscotti preparati nei laboratori dell’istituto: laboratori dai quali esce un costante e penetrante profumo. Da acquolina in bocca. Elisa Dall’Aglio
i coordinamenti fra le corse, col risultato che le coincidenze sono inesistenti o assurde”. “In realtà questo sistema doveva essere modificato già dal 2011 – prosegue il sindacalista – ma la politica locale non si è mossa”. Il pollice verso del coordinamento civico arriva all’indomani di una stima basata su dati Aci che fa segnare al Polesine un record negativo: da noi circolano gli autobus più antiquati – e si presuppone quindi più usurati – dell’intero Veneto. I pesanti automezzi che solcano le nostre strade hanno in media quattordici anni e mezzo, contro i dieci anni di Belluno o i sette scarsi dell’Austria. Inutile aggiungere che l’età più elevata dei mezzi, registrata da noi, può avere ripercussioni sulla sicurezza dei passeggeri e sull’inquinamento atmosferico. Elisa Dall’Aglio
Omar Barbierato
Sguardo ad Adria 13 Bottrighe, territorio e tradizioni Ma a scuola si comincia a parlarne
La storia del paese? I più piccoli non la conoscono Una docente ha scelto di inserire nel programma didattico anche una sintesi dei principali avvenimenti di Bottrighe di Roberto Marangoni
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ei programmi didattici del futuro sembrerebbe, finalmente che la storia dei territori locali, prima ancora di quella nazionale ed internazionale, debba essere insegnata agli alunni delle primarie. Ci si sta accorgendo ovunque che gli uomini del nostro futuro non conoscono purtroppo la loro storia e giustamente la devono apprendere, prima di quella del resto del mondo. Mirella Chiarentini, insegnante bottrighese della quarta classe presso la locale scuola “San Giovanni Bosco” ci conferma infatti che anche a Bottrighe i piccoli alunni non conoscono neppure il significato del nome del paese, figuriamoci della sua storia. Del monumento
L’iniziativa
In tanti ignorano anche chi fosse l’eroe Maddalena poi dedicato al grande aviatore concittadino Umberto Maddalena ne sanno ancora meno. Ecco allora, come già avvento in passato, che la stessa ha voluto inserire nel suo programma didattico la storia sintetizzata del paese. L’esempio è stato colto anche da Paola Rossin di Padova, insegnante della classe quinta del medesimo istituto, cercando di approfondire
non solo la storia, ma anche gli usi e le tradizioni locali. Ai bambini, nel corso dell’anno scolastico, verrà altresì insegnato l’inno al paese “Oh Bottrighe!” scritto nel 1930 dal professor Vito Rossati per il testo e dal maestro Danilo Venturi per la musica. Bottrighe ha una storia antichissima, ai tempi dei distretti fu il secondo Comune più importante del basso polesine dopo Adria. Nella sua storia ci sono oltre 700 anni di autonomia, interrotta bruscamente, contro la volontà della popolazione, il 28 dicembre 1928 con regio decreto fascista. Attorno all’anno Mille, tutto il territorio a sud di Adria portava il nome di Corbola. Ma con la rotta del Po di Ficarolo avvenuta
E’ “Un anno a Bottrighe” Un calendario per sostenere la paritaria “Maddalena”
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razie alla collaborazione dei foto amatori del paese, ditte e associazioni locali, a cura del comitato di gestione della scuola paritaria dell’infanzia “Umberto Maddalena” di Bot-
nel XII secolo, il territorio venne suddiviso in due parti e si ebbero due Corbole, quella di destra o ferrarese e quella di sinistra o veneta. Nel XIII secolo, questa zona si suddivise addirittura in tre parti, chiamandosi “Corbula superior” quella dell’attuale Corbola, “Corbula inferior” riferita alla zona di Bellombra e “Corbula de medio” quella centrale, cioè Bottrighe, zona che sembra risalire proprio al XIII secolo dato che in un documento dell’epoca si parla di “Butrige” con esplicito riferimento al territorio. La suddetta zona a nord del Po veniva anche indicata con il nome di Polesine, sicché si aveva il “Polesine della Butriga” e “Polesine della Cèsa”, quest’ultimo
trighe, è stato realizzato il nuovo calendario 2015. Si intitola “Un anno a Bottrighe” ed è una sorta di racconto per immagini della manifestazioni e dei momenti della comunità locale, ovviamente con un occhio di riguardo alla scuola e ai suoi piccoli studenti, oltre cinquanta iscritti in questo anno scolastico, per poi passare alle varie attività culturali, musicali e ricreative. Ricco di fotografie, non manca neppure un’immagine del fiume Po con la recente
riferito a San Giacomo di Bellombra. Risulta che tutto questo territorio, della “Butriga” e della “Cèsa” e cioè della Corbola Veneta, era retto da un’amministrazione autonoma che fino al 1400 dipendeva da Adria e che nel 1421 si separò costituendosi in comune indipendente. Lo stemma ufficiale del comune era rappresentato da un tasso eretto in profilo, sormontato da una corona in campo dorato, proprio lo stemma della nobile casata Estense dei marchesi Tassoni, baroni del Sacro Romano Impero, conti Palatini, i quali dominarono a lungo tutta la zona circostante vivendo anche in Bottrighe stessa dal XIV secolo a tutto il XVIII secolo.
piena di Novembre, la festa di Santa Cecilia e le attività natalizie. Con un contributo spese di soli otto euro si potrà così sostenere le necessità della scuola, bene culturale per l’intero paese. Il calendario è disponibile presso la scuola stessa in via Dante Alighieri, rivolgendosi ai volontari incaricati Walter Rizzati e Giuliana Fantinati. Altresì presso l’edicola Donatella, il Friends bar, la fioreria “Il Giardino” e la pasticceria “Dall’Amelia”. E.D.
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16 Sguardo al Delta Poto Tolle, il ricordo Lì sono nati tanti grandi talenti che oggi incantano
Tolle, storia di un campetto abbandonato di Alessandro Orlandin
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In paese si ricorda il miracolo di Marangon nella partita organizzata dal parroco col Sottomarina. E non è l’unico flashback
’era una volta un campo da calcio. Anzi, per la verità non c’è mai stato. Almeno per i documenti ufficiali. Se si vanno a consultare, c’è scritto che a Tolle, dalle parti di via Mazzolari, c’è un’area di verde pubblico e niente altro. Eppure la presenza di alcuni ruderi del tutto moderni sono lì a raccontare un’altra storia. Tolle, seicento abitanti o poco più, nell’ultimo ventennio può dire di aver conosciuto uno sviluppo urbanistico e commerciale non di poco conto, considerate le sue dimensioni. Sono sorte nuove attività e addirittura un impianto di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici. Lo spirito d’iniziativa da queste parti non è mai mancato e fu proprio la buona volontà a far nascere il rettangolo verde che ora è invaso da erbacce sempre più alte. Tuttavia, se si decidesse di avventurarsi in quella piccola giungla impregnata d’umidità, si scoverebbe una striscia di cemento con impressa una data. Aprile 1994. L’anno in cui un gruppo di abitanti del luogo terminò di costruire un campetto del tutto spontaneo, con panchine, reti, impianto di illuminazione e spogliatoi improvvisati. In un primo momento nell’ex falegnameria, poi in uno scantinato poco lontano. Un campo che per quanto piccolo (ideale per incontri di sette contro sette, non molto di più) è diventato subito un punto di riferimento per i ragazzi della piccola frazione. Un luogo in cui passare dei pomeriggi spensierati e che nel suo piccolo ha fatto da sfondo a tante storie. Come quella di Giacomo Marangon, enfant prodige del calcio portotollese (oggi in Eccellenza con la maglia dell’Adriese), che a Tolle ha trascorso gli anni della sua infanzia prima del trasloco a Ca’ Tiepolo. Sul campo di Tolle mostrò fin dalla tenera età il suo precoce e indiscutibile talento, al cospetto anche di ragazzi decisamente più cresciuti di lui. In un pomeriggio di primavera diventò una sorta di inconsapevole eroe in una partita tra una rappresentanza di ragazzi di Tolle e una di ragazzi di Sottomarina, organizzata con la collaborazione dall’allora parroco Il campo di Tolle, per quanto invisibile – verdon Pierangelo Laurenti. Giacomo, troppo piccolo per rebbe quasi da dire abusivo – ha fatto da palestra la divisa scelta per l’occasione, per tanti ragazzi poi rimasti nel entrò in campo nel finale. Di Ora è calcio, anche ad alti livelli. fronte a lui ragazzi di quattordi- invaso Ma è stata preziosa base ci o quindici anni, in qualunque dall’erba anche per intere squadre che ma è ancora caso molto più grandi di lui. lì si sono allenate, come il Gs Ma non ebbe paura: prese pieno di poesia Tolle campione provinciale Csi palla, seminò quattro avversari 1999 e la Asd Portotollese che e mise in rete nel tripudio generale degli spettatori solo nel gennaio 2014 è riuscita a traslocare su un raccolti attorno alla rete. campo regolare come quello di Ca’ Venier dopo una
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lunga trattativa con l’amministrazione comunale. Da lì è iniziato l’oblio. Si era parlato di un recupero e di una ristrutturazione, magari per qualche squadra giovanile. Non se ne è fatto nulla. Così qualcuno si è anche preso la briga di portare via riflettori, reti di recinzione e quel poco che era rimasto. Sono rimaste le porte, ancora con le loro reti appese. Sembrano quasi chiedere un’altra possibilità, a vent’anni esatti dalla prima volta in cui furono messe lì.
COMUNE L’opposizione va all’attacco
Scontro sui dati di presenza
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uogo comune vuole che a Natale si tenda a essere tutti più buoni, ma non sembra che l’incombente periodo di festa abbia contribuito a rendere meno aspro il confronto politico dalle parti di piazza Ciceruacchio. Sotto l’albero il sindaco Claudio Bellan si è infatti ritrovato un ordine del giorno da alcuni esponenIl sindaco di Porto Tolle ti della minoranza Claudio Bellan in consiglio comunale, riguardante Dito puntato i tassi di presenza contro e assenza degli alcuni assessori: assessori e dei con- “Numerose siglieri comunali assenze” della giunta guidata dal primo cittadino. Dal capogruppo Pizzoli è giunta la richiesta di una pubblicazione mensile dei numeri riguardanti le presenze ai lavori di giunta e nelle adunanze consiliari. “Un atto che serve per garantire la massima trasparenza ai nostri concittadini” ha spiegato lo stesso capogruppo. Secondo Pizzoli, in base ad un’analisi delle delibere pubblicate in un anno di attività amministrativa, ci sarebbero alcune assenze di troppo. Dai banchi della minoranza dito puntato soprattutto sugli assessori Ielasi e Siviero, ma non solo. Per i consiglieri della minoranza anche lo stesso sindaco Bellan dovrebbe garantire una presenza più frequente, soprattutto per quanto concerne i ricevimenti settimanali per i cittadini. Allo stato attuale il primo cittadino dedica due giorni alla settimana. “All’inizio del suo mandato erano addirittura cinque, – ha rimarcato Pizzoli – poi prontamente ridotti. Porto Tolle necessita di un’amministrazione presente e attiva per tutte le problematiche e le aspettative di un territorio importante”. Da parte sua Bellan ha liquidato le critiche bollando come insussistenti le accuse di assenteismo ed elencando le principali aree d’intervento della sua amministrazione: dall’Ecocentro ai lavori della piazza di Scardovari, dalla sistemazione di via Matteotti al progetto del Centro Polifunzionale. “Noi ci siamo tutti i giorni per la nostra gente – ha replicato il sindaco – anche per fare cose importanti a beneficio del territorio. Abbiamo molti progetti in cantiere nonostante i limiti di bilancio e la contingenza sociale che per noi rimane sempre la nostra priorità”. Al.Or.
Sguardo al Delta 17 Taglio di Po Parte il piano di cooperazione internazionale
La lotta al cuneo salino in aiuto del Senegal Una delegazione del paese africano si è rivolta al comitato scientifico della Fondazione Ca’ Vendramin di Silvia Boscaro
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l Comitato scientifico della Fondazione Ca’ Vendramin ha incontrato, presso il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, una delegazione senegalese composta da Mamina Kamara, presidente del Consiglio Provinciale di Bignona (Sénégal), i rappresentanti del Paderca (Projet d’Appui au developpement rural en Casamance) - Senegal, i sindaci dei Comuni di Mlomp Sidi Eniab Sambou e di Oudcar Sankoung Sagna, i rappresentanti delle associazioni di migranti della Casamance e italiane. L’obiettivo di questo straordinario incontro internazionale, ideato da Giovanni Spaliviero presidente dell’associazione Musoco Onlus e Stefania Girardi pianificatrice territoriale, è stato quello di intraprendere un programma di cooperazione internazionale contro la salinizzazione del terri-
Il dettaglio
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torio agricolo della valle del fiume Casamance. “Tale territorio stranieri per affrontare meglio questo problema”. “Per questo – ha spiegato Kamara – che fa parte della regione del Sene- fine - è intervenuto il direttore della Fondazione Ca’Vendragal meridionale è stato devastato dalla risalita del cuneo sa- min Lino Tosini - si è discusso sulla possibilità di avviare, grazie all’associazione europea Delta-Med, un lino, che ha distrutto migliaia di ettari di partenariato tra la Fondazione e il Parisaie e la fauna ittica e ha influito grave- Lo scopo derca rojet d’Appui au Développement mente sulla situazione economica e so- è limitare Rural en Casamance, l’Università di ciale della popolazione. Noi costruiamo la salinizzazione Ziguinchor o altra simile istituzione senedighe di terra per sbarrare l’acqua dolce e aiutare galese. Il partenariato è uno strumento e trattenerla, ma le piogge monsoniche, le colture utile per promuovere una collaborazione che durano anche nove mesi, invadono queste dighe e le distruggono”. “Da qui - ha evidenziato il tecnico-scientifica, che identifichi e realizzi progetti di sostesindaco Sidi Eniab Sambou - deriva l’abbandono delle terre e gno alle attività produttive delle popolazioni locali, fra cui l’emigrazione. Oggi siamo qui per chiedere l’aiuto di partner principalmente la coltivazione del riso prevedendo attività di
Il flagello degli agricoltori Il Polesine ne ha fatto le spese per anni: colpa delle estrazioni?
l fenomeno del cosiddetto “cuneo salino” si verifica quando l’acqua salmastra del mare risale, talvolta anche per decine di chilometri, il corso di un fiume. Di fatto quindi invertendo per un determinato periodo il normale corso della corrente. Le conseguenze per l’agricoltura possono
essere devastanti, dal momento che il sale è micidiale per le colture. In Polesine per anni il problema è stato segnalato, con il mare che risaliva lungo il Po. Un evento che è stato messo a varie riprese in correlazione con il fenomeno della cosiddetta subsidenza, ossia l’abbassamento della
contenimento alla risalita del cuneo salino”. Lo studio permetterà la redazione di un un masterplan di medio-lungo termine, volto a valorizzare la multifunzionalità del territorio e definire le priorità di intervento in chiave socio-economica, oltre al monitoraggio del fiume Casamance. I partecipanti all’incontro si sono quindi impegnati in tal senso per l’avvio effettivo del partenariato e la realizzazione di progetti. Non un caso che la delegazione sia arrivata proprio in Polesine per studiare la possibilità di combattere questo fenomeno, un vero e proprio flagello per l’agricoltura. Si tratta infatti di un problema contro il quale il Polesine ha lottato a lungo. Maturando quindi una importante esperienza che ora potrà costituire un prezioso patrimonio per i paesi ancora alle prese con queste difficoltà.
linea della costa. A propria volta legato, secondo questa impostazione, all’attività estrattiva di idrocarburi. E’ anche per questo che le recenti proposte di riaprire all’attività esplorativa alla ricerca di giacimenti in Alto Adriatico sta incassando una vigorosa opposizione, soprattutto dalle associazioni ambientaliste e dai comitati territoriali.
18 Sguardo al Delta Porto Viro E’ in corsa per vincere titolo e un milione di dollari
Abbiamo una docente davvero da Nobel: è Daniela Cavarzerana, vive ormai da anni in città. Ha portato avanti un progetto per i diversamente abili: a scuola ha ricreato una serie di ambienti di lavoro di Elisa Cacciatori
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aniela Boscolo è un’insegnante da Nobel. 48 anni, di origini cavarzerane ma da anni residente a Porto Viro con la famiglia, la docente di sostegno dell’istituto tecnico economico G. Colombo è in lizza con altri 50 insegnanti provenienti da tutto il mondo nell’ambito del premio Global Teacher Prize. Ad attirare l’attenzione sull’attività della signora Boscolo, già vincitrice nel 2010 del premio nazionale di “miglior insegnante dell’anno” è stata l’attività portata avanti nell’ambito della disabilità e, in particolar modo, dell’inclusione sociale. Tutto ha avuto inizio la scorsa estate, momento in cui la Varkey Gems Foundation, la fondazione privata con sede a Dubai che organizza il premio, a seguito di una segnalazione ha chiesto alla docente di inviare tutto ciò che in qualche modo potesse attestare l’attività portata avanti. Da qui solo qualche settimana fa la notizia che è rientrata nella rosa dei 50 candidati in lizza per il premo, selezionati tra un numero di 5000 persone. Ma cos’è che in particolare ha acceso i riflettori sull’attività dell’insegnante? “Ho ricreato a scuola degli ambienti di lavoro per l’inclusione sociale. Questa è una cosa molto sentita,
in particolare all’estero in cui in tante realtà esistono la differenza e ogni materia di insegnamento dovrebbe ancora le scuole speciali. Spingendomi oltre la direttiva avere il proprio spazio specifico; ciò che sto portando nazionale, in primis, ho creato un supermercato in cui avanti nell’ambito della disabilità dovrebbe essere fatto gli studenti, non solo quelli con disabilità, potessero per tutti gli studenti”. Qual è la soddisfazione più grande in questi coltivare le competenze necessarie per approcciarsi al mondo del lavoro e gestire al meglio il problem solving. giorni di interviste, dirette radiofoniche e prime E’ stato ricreato l’ambiente di un supermercato gestito pagine sui giornali? “Ho avuto prova che sono state apprezzate le cose interamente dai ragazzi con disabilità e dai loro compagni. Conseguenza logica è stato poi il progetto “master- che faccio. E’ infatti giunto il riconoscimento da parte delle persone che sono anche chef”, un corso di cucina “speciale” fuori dalla scuola e che capiscono che ha visto tutti al lavoro, ognuno Già nel 2010 la portata della cosa, questa per secondo le proprie capacità, ma vinse un me è una grandissima soddisfatutti insieme in un ristorante di riconoscimento zione”. Porto Viro dove gli studenti hanno molto Bisognerà ora attendere fino appreso dallo chef come riconosce- importante al 16 marzo, data del Global Edure il pesce e che ha poi portato alla cation & Skill Forum di Dubai, per conoscere il nome del creazione di un ricettario realizzato dai ragazzi”. Cosa distingue la sua attività rispetto a quella vincitore che si aggiudicherà il milione di dollari messo ordinaria? in palio dalla fondazione come miglior insegnante al “Sono convinta che la didattica debba andare oltre mondo. Nel frattempo l’insegnante è stata chiamata le lezioni frontali e non parlo solo dei casi di ragazzi con a parlare di buona scuola di fronte al presidente del disabilità. Gli studenti di oggi sono abituati alla realtà consiglio Matteo Renzi, la senatrice capogruppo della virtuale e non possiamo farli stare in classe sei ore per commissione istruzione Francesca Puglisi e il sottosedelle lezioni frontali. In più credo che l’ambiente faccia gretario all’istruzione Davide Faraone.
Daniela Boscolo
servizi La grande avventura di Zhu
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na volta ci si beccava da Mario, come ghiero di Adria, dove ho studiato parecchio recitava una famosa canzone di Liga- imparando sia a cucinare, sia le tecniche di bue. Ora, ci si trova da Zhu. Tempi sala”. che cambiano, si dirà, col boom registrato Insomma, gli ingredienti per una buona negli ultimi anni dalla cucina orientale, con gestione ci sono tutti. “I nostri piatti, sia punti ristorazione che si stanno moltipli- cinesi che giapponesi, sono ovviamente cando; segno, questo, che la domanda di resi un po’ italiani per venire incontro alle involtini primavera o di sushi è in continua esigenze culinarie di clienti abituati a sapocrescita. ri tenui, come siete voi nella Penisola”. A Ma Zushimi (che significa, tradotto, chi si chiede quale sia la sua giornata tipo, dalla famiglia di Zhu, appunto), che ha Zhu risponde: “Ogni mattina vado a fare la aperto i battenti lo scorso 22 novembre a spesa scegliendo personalmente il pesce Porto Viro, non è un ristorante improvvisato nei mercati ittici della vicina Rosolina, le da un giorno all’altro. “Io e la famiglia ve- verdure e la carne, in modo da garantire niamo dall’est della Cina, vicino a Shangai. freschezza e genuinità”. Sono nella ristorazione in Italia da 13 anni Tra un pollo alle mandorle e un riso – racconta Zhu, il titolare - Siamo i gestori alla cantonese, i clienti possono anche dell’ex Fiume Giallo, ‘meditare’. Perché i abbiamo solo cambiato E’ arrivato locali sul retro si afnome spostandoci di in Italia facciano a un piccolo qualche metro e rinno- quando giardino zen arredato vando completamente i aveva da un professionista appena 17 anni locali”. e, come fa sapere il Non è però cambiatitolare, “abbiamo in ta la cucina. “Il nome è stato scelto apposta mente un progetto per il futuro del ristoper creare continuità”. Nuovo look, ma soliti rante. Per ora, infatti, si degustano i nostri sapori. “La qualità e il servizio sono rimasti piatti solo all’interno. Ma pensavamo di gli stessi che i clienti trovavano prima al allargarci creando una tettoia esterna, in Fiume Giallo, sia ai fornelli che in sala”, modo da mangiare all’aperto”. E il portafoprosegue. gli? “Zushimi è diviso in due parti” precisa. Un imprenditore coraggioso, Zhu, che Da un lato offriamo un menù fisso a buffet ha scelto di investire nel Comune bassopo- del costo di 11, 90 euro a pranzo e di 18, lesano, ormai anzi eletto a propria dimora, 90 euro a cena. Dall’altro, invece, si trova quand’era poco più che un adolescente: un menù à la carte con servizio ai tavoli. “Avevo diciassette anni scarsi quando sono Abbiamo fatto questa scelta per andare inarrivato. Mi sono iscritto all’istituto alber- contro alle diverse esigenze economiche”.
4 Cultura
Cultura 19
Fondazione “Bocchi” Concerto e consegna delle borse di studio
Un “bravissimo” per 40, detto in musica La cerimonia è stata allietata dall’interpretazione di Silvia Frigato, giovane soprano adriese
concordi, è primato tecnologico Online i tesori della Pinacoteca
di Melania Ruggini
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’emozionante concerto di Silvia Frigato ha accompagnato la premiazione dei 40 vincitori delle Borse di studio elargite dalla Fondazione scolastica “Carlo Bocchi” agli allievi più meritevoli delle scuole superiori. Le borse di studio, del valore di 500 euro cadauna, sono state assegnate agli studenti dei diversi istituti superiori della città. Di seguito i premiati. Liceo Bocchi-Galilei, Indirizzo Classico: Ruzza Jessica Rubinia (maturità classica), Pavanato Miriam (classe 4A Classico), Maniezzo Martina (Classe 3A Classico); indirizzo linguistico: Vidali Cristiano (maturità linguistica), Crepaldi Linda (Classe 1B linguistico), Duò Laura (Classe 1A linguistico); indirizzo Socio-Psico-Pedagogico e Indirizzo Scienze Umane: Manzolli Martina (maturità S.P.P.), Greguoldo Sara (Classe 3A S.U.), Bello Erica (Classe 2B S.U.), Domenicale Chiara (Classe 4A S.U.); Indirizzo Scientifico: Pivaro Nicola (maturità scientifica), Zoletto Pietro (Classe 2C Scientifico), Ferro Laura (Classe 3A Scientifico), Varljen Sara (Classe 1A Scientifico), Rovigatti Martina (Classe 3A Scientifico); Istituto istruzione superiore polo
tecnico: Crepaldi Elisa (Classe 4L), Andreotti Sara (Classe 3M), Bovolenta Roberta (Classe 4F), Umilio Silvia (Classe 2D A), Frigato Aurora (Classe 4L), Ercolani Federica (Classe 4F), Andreotti Martina (Classe 5G), Camisotti Daniele (maturità Geometri), Milan Filippo (Classe 3Z Elettronica), Rodella Federico (Classe 3H Elettronica), Marchetti Luca (Classe 3T Elettronica), Cappato Alberto (maturità Elettronica Telecomunicazioni); Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici Colombo: Stefani Mila (Classe 1E Serv. Socio-Sanitari), Nicoletto Sara (Classe 3A Servizi Commerciali), Leali
LA MOSTRA LA pROTESTA DI bARAN
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rogetti bruciati” è il titolo della mostra personale dell’artista Baran in programma dal 20 dicembre al 17 febbraio al Semptem Maria Museum e Ostello Amolara. Il nuovo ciclo di opere appartiene al genere della denuncia sociale. La scintilla creativa nasce infatti da un disagio professionale dell’artista che da molti anni svolge la professione di architetto e che spesso si trova a confrontarsi contro un sistema poco meritocratico e spesso clientelare. Sulla tela bianca di cotone, simbolo del vuoto esistenziale d’uomo moderno, Baran ha giustapposto il risultato dei suoi progetti rimasti nel cassetto e mai realizzati, perchè scartati ad un concorso, rimandati ad una gara o caduti nell’oblio della burocrazia. Un bel giorno Baran, preso dallo sconforto, decide di reagire, usando la sua creatività come soluzione contro il suo disagio. Prende dunque questi progetti e decide di farli rivivere mediante un nuovo processo, quello creativo, che prevede la loro trasformazione fisica e concettuale mediante i 4 elementi alla base dell’architettura vitruviana: l’aria, la terra, il fuoco e l’acqua. I progetti vengono stropicciati e accartocciati nella terra della campagna ferrarese, colorandosi di nuove cromie, per poi essere ossidati all’aria; da qui vengono bruciati nel fuoco, a significare la cesura con il suo recenti passato; e infine spenti nell’acqua. Le forme che ne risultano sono brandelli simili a quelle isole che si trovano nelle antiche mappe geografiche, lacerti simili agli affreschi che molte volte lui stesso ha restaurato. “Questi nuovi lavori sono nati dalla riflessione su quella che è attualmente la professione dell’archi-
Andrea Nastassja (Classe 3B Serv. Socio-Sanitari), Bellan Laura (maturità servizi turistici); Istituto Cipriani: Canazza Elisa (Cl. 1G), Battisti Giovanni (Cl. 1F), Chinello Manuel (Cl. 2D), Periotto Marco (Cl. 2D), Tempesta Maddalena (Cl. 3C), Mustafaraj Fejzo (Cl. 3D ),.Boscolo Anzoletti Sara (Cl. 4B ), Rodella Carolina (Cl. 4B), Busin Melissa (maturità Tecnico dei Servizi Turistici). Silvia Frigato, giovane soprano adriese che si è già fatta conoscere a livello internazionale per bravura, è stata accompagnata al pianoforte da Roberto Finotto.
tesori della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi sono ora disponibili in un catalogo on line, a disposizione di musei e sedi espositive italiane. L’iniziativa rientra nel programma di conoscenza e divulgazione delle due collezioni d’arte, quella del Seminario e quella dell’Accademia dei Concordi, avviato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all’indomani dell’approvazione della convenzione del 2012 firmata da Luigi Costato, presidente dell’Accademia, e Antonio Finotti, presidente della Fondazione. Grazie ad Anonima Talenti, gruppo fondato e gestito dal riminese Cesare Bernardi che da oltre 20 anni organizza mostre in musei e sedi espositive di tutta Italia, i capolavori della Pinacoteca rodigina sono stati inseriti in un catalogo on line, a disposizione di enti, amministrazioni pubbliche, gallerie d’arte che volessero allestire eventi culturali di altissimo prestigio a prezzi contenuti. “Non so fuori Europa ma, a quanto mi risulta, nel nostro continente una iniziativa come la nostra ancora non esiste”. Ad affermarlo è Cesare Bernardi. Va chiarito che non si tratta di mostre formate da pannelli fotografici, riproduzioni o apparati multimediali, ma di esposizioni di opere originali, con curatori di fama e comitati scientifici di livello nazionale e spesso internazionale. Mostre molto serie e di qualità, insomma. Il catalogo comprende collezioni private quali la Cavallini -Sgarbi, Reverberi, Scudo e Me.Ru. altre di notevole pregio.
musica un successo il concerto pomeridiano del Conservatorio
IL vENEZZE hA SvELATO I SuOI gIOvANI gIOIELLI
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Resterà allestita nella doppia sede sino al 17 gennaio tetto - spiega l’artista - In Italia oggi questa professione non viene presa nella giusta considerazione, soprattutto nella parte progettuale. Tuttavia questa situazione poco favorevole si può estendere ad altre realtà lavorative, come le professioni creative giovanili”. Da sempre Baran riserva un’attenzione particolare verso chi resta al margine della società, come gli ultimi, i poveri, gli emarginati, gli ammalati. Le opere in mostra ad Adria sono accompagnate da un’installazione “site specific” che interagisce con le pompe dell’ex idrovora e parla di rinnovamento a partire dalla propria storia: dalle maceria della società contemporanea e dagli sfaceli di certa corruzione, le opere di Baran trovano una nuova partenza e lanciano un messaggio positivo per tutti coloro che credono nel potere della cultura e delle idee. In programma laboratori e visite guidate con Me.Ru. le scuole.
’associazione musicale Francesco Venezze si affida ai giovani talenti per la chiusura della stagione concertistica 2014. Protagonisti del concerto pomeridiano di domenica 7 dicembre sono stati i migliori allievi del Conservatorio cittadino, premiati con la borse di studio intitolate a Paolo Ballarin, docente di pianoforte. La premiazione di dicembre ha confermato l’alto livello formativo del Conservatorio: ad aprire il concerto è stato Luca Giovannini, violoncellista di appena 14 anni, allievo del maestro Luca Simoncini, accompagnato al pianoforte dal maestro Davide Furlanetto. Si è quindi esibito il pianista sedicenne Tommaso Boggian, allievo della profesoressa Maria Laura Macario. I due allievi sono stati già premiati in diversi concorsi nazionali ed internazionali; tra l’altro Luca ha conseguito, nel settembre 2014, la prestigiosa borsa di studio del Teatro La Scala di Milano. La seconda parte del concerto ha visto protagonisti due talentuosi allievi del Dipartimento di musica jazz, il pianista ventitreenne Luca Ridolfo ed il sassofonista romagnolo Enrico Giulianini, entrambi allievi di Stefano Onorati. Domenica 25 gennaio sarà la volta di una già affermata sedicenne di San Donà di Piave, Arianna De Stefani, diplomatasi a soli 14 anni proprio al Conservatorio di Rovigo e
Confermato l’alto livello degli studenti della scuola cittadina vincitrice di primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali. Allieva di Daniela Vidali, con cui si è diplomata in pianoforte nel Conservatorio rodigino con massimo dei voti, lode e menzione d’onore, e del maestro Pietro De Maria, con il quale continua a studiare presso l’Accademia di perfezionamento di Pinerolo, Arianna De Stefani ha già ottenuto più di 20 primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali, fra cui
Arianna De Stefani, pianista il premio Alfredo Casella al concorso Premio Venezia 2013. Il concerto di Rovigo fa parte del ciclo integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, avviato nel 2014 con i concerti di Muriel Chemin, Alessandra Ammara, Maurizio Baglini e Giampaolo Stuani, che proseguirà nel 2015 con Filippo Gamba, Marco Scilironi, Roberto Prosseda e Jolanda Violante. Il programma comprende 4 Sonate, due delle quali molto note, la 17 detta la Tempesta, e la 26, detta Les Adieux, precedute dalla 3, la più articolata e ambiziosa fra le prime Sonate del genio di Bonn e dalla 10, un piccolo gioiello. Me.Ru.
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Calcio Nuovo improvviso cambiamento alla corte di Visentini. Addio al bomber
Calcio Nuovo improvviso cambiamento alla corte di Visentini.
di Cristiano Aggio
di Cristiano Aggio
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Rivoluzione Delta: fuori Cozzolino, Rivoluzione dentro Giorgino Delta: fuor
iuseppe Cozzolino, attaccante del Delta, e capocannoniere d’Italia di serie D con 16 gol (in 17 partite) non è più giocatore del Delta che, nella partita più importante di questo scorcio di campionato, contro il Rimini è tornata a casa con una sconfitta che ha bruciato più del dovuto. Cozzolino, svincolato dalla società, se n’è andato all’Altovicentino, squadra molto ambiziosa del girone C, dove il presidente Dalle Rive ha rivoluzionato l’attacco della propria squadra, prendendo tre pezzi da novanta: Cozzolino, appunto, Gambino, ex Rimini e Marrazzo, bomber del Piacenza. Giuseppe Cozzolino, napoletano di San Gennaro Vesuviano, attaccante destro dell’85 lo scorso anno aveva giocato a Ferrara (7 gol in 31 presenze). L’anno prima era stato alla Pro Patria sempre in C2 dove di gol ne ha fatti 9 alla prima stagione e 11 nella seconda. Esperienze anche in C1 a Cremona, Potenza e Como, 2 gol in serie A con la maglia del Lecce nella stagione 2005 - 2006, mentre al Chievo Verona ha giocato per 6 mesi, racimolando 5 presenze. Un giocatore arrivato grazie al lavoro di Fabio Artico, silurato il 16 novembre. E’ ovvio che la sconfitta al Neri ha creato Calcio – presa la punta bellunese
Davide Giorgino ulteriori malumori: i risultati nel calcio determinano molto, se non tutto. Così Cozzo gol alla fine si è accasato altrove. In casa Delta, invece, la proprietà, nonostante l’addio di un pezzo da novanta, conferma la volontà di fare un campionato da protagonista. In entrata, per ora, si registra solo Giorgino, a gennaio è probabile l’arrivo di qualche giocatore ex Lega Pro. Con la partenza di Cozzolino, mister Rossi per l’attacco può contare su Laurenti, Lauria, Pandiani, Gherardi (che non è ancora al massimo della condizione dopo l’intervento settembrino al menisco) e Baldrocco con quest’ultimo che,
L’adriese ha sceLto di Puntare su ivo Bez
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on si poteva presentare meglio il neoacquisto dell’Adriese, il bellunese Ivo Bez, attaccante classe ’80 che ha cominciato la stagione con la nobile decaduta Triestina, ora relegata in serie D e per giunta nei bassifondi di classifica. Bez aveva segnato 4 gol in 11 presenze e si è presentato ai nuovi tifosi con un gran gol, il primo dei due con cui la squadra allenata da Valeriano Fiorin ha battuto la Marosticense, chiudendo il girone d’andata con 31 punti, in seconda posizione e a quattro lunghezze dal Campodarsego di bomber Volpato. Un attaccante era quello che cercava il diesse Longato e tutti gli indizi portavano a quel Giovanni Guccione, già vicino ai granata quest’estate, per poi virare ad Abano in serie D. L’avventura aponense, però, per l’attaccante altopolesano non è durata tanto, visto che il giocatore ha chiesto lo svincolo e dopo i contatti con l’Adriese l’ex capocannoniere dell’Eccellenza dello scorso anno con la maglia del Rovigo, ha scelto il Villafranca Veronese, in serie D. Non fanno più parte della rosa il centrocampista centrale Pittaro, il difensore Tiozzo, il giovane Fyda, e il laterale Padovan. Con l’arrivo di Bez mister Fiorin ha possibilità di variare modulo offensivo, dove Bellemo e Marangon sono assolute garanzie. esperto, Bez, messo bene ViaGiocatore Dei Martiri 49,èCavarzere fisicamente, tecnicamente ben dotato è uomo di movimento e gran colpitore di
Eletto anche il direttivo della Federazione
Fisi iuseppe Cozzolino, Picardi attaccante conFermato del Del-
con la partenza di Cozzolino, ritira la sua volontà di cambiare aria. Senza Cozzogol, potrebbe cambiare l’assetto tattico della squadra: le caratteristiche dell’attaccante napoletano sono completamente diverse dagli altri giocatori a disposizione, con Rossi che, dalla cintola in su dovrà cambiare qualcosa. Resta il fatto che il Rimini visto al Neri sembra una squadra decisamente più completa in tutti i reparti, under compresi rispetto ad un Delta che dovrà cambiare decisamente rotta, se vorrà rimanere nelle prime cinque e lottare almeno per un posto nei play off.
ta, e capocannoniere di serie aLLad’Italia Presidenza D con 16 gol (in 17 partite) non è più giocatore anieledelPicardi Delta che, è stato nellariconpartita più importante fermato, di questo finoscorcio al 2018, di campionato, alla contro il guida Riminidella è tornata Fisi provinciale, a casa con una sconfi la federazione tta che ha italiana bruciatosport più inverdel dovuto. Cozzolino, nali. svincolato dalla società, se n’è andato“Questo all’Altovicentino, per me - squadra dice Picardi molto ambiziosa - è il del secondo gironemandato C, dove ile presidente desidero Dalle Rive ringraziare ha rivoluzionato per la fil’attacco ducia espressa della propria squadra, da tutti.prendendo Sono fiducioso tre pezzi che ildanuonovanta: Cozzolino, vo direttivo appunto, lavoreràGambino, con impegno ex Rimini e soddisfazione e portando nuovi stimoli e progetti”. Marrazzo, Cinque glibomber sci clubdelpolesani Piacenza. presenti sul territorio che hanno ridato la fiducia a Picardi e nel calcio precisamente Giuseppe Cozzolino, Sci Club Delta napoletano Po, Sport Tech, di ulteriori Città di malumori: Rovigo, Scii risultati Club S.S.309 e ildeterpiù molto, se non tutto. Così nominati Cozzo gol San“anziano” Gennaro Sci Vesuviano, club Rosalpina attaccante con oltre destro 35 anniminano di attività. Consiglieri sono stati alla fineesiPaolo è accasato altrove. casa Delta, dell’85 Luca Sperandio lo scorso anno (sci club avevaS.S.309), giocato aLuciano Fer- Moretti Isola (sci club InRosalpina), invece, ela Paolo proprietà, nonostante raraPaolo (7 gol Fantinati in 31 (sci presenze). club Delta L’anno Po),prima Mauro Caniato Zeccara (sci club l’addio Città didi un pezzo novanta, conferma volontà eraRovigo). stato allaI consiglieri Pro Patria atleti sempre sono in C2 Carlodove Degli Esposti (scidaclub Rosalpina) e Elisala Picardi di (sci gol club ne ha Delta fattiPo). 9 alla prima stagione e di fare un campionato da protagonista. In per ora, Giorgino, 11 nella “Una seconda. delle prime Esperienze novitàanche è il ritorno in C1 aalla entrata, collaborazione consi ilregistra comitatosolo di Padova: Cremona, 2 gol in serie A a gennaio è probabile l’arrivo - dicontinua qualche le gare Potenza provincialie Como, sia per agonisti che promozionali saranno svolte assieme Legaeffettuata Pro. Con elaperpartenza conPicardi la maglia del Lecce nella stagione 2005 - La programmazione delle gare di sci giocatore alpino è giàexstata la primadi Cozzolino, mister Rossi perPo,l’attacco può - 2006, mentre al Chievo Verona hadigiocato volta uno sci club della provincia Rovigo, precisamente lo sci club Delta organizzecontare Laurenti, Lauria, Pandiani, Gheperrà6duemesi, gare racimolando di super gigante, 5 presenze. uno slalomUnspeciale e unosuslalom gigante a livello regionale (che non è ancora al organizzate massimo della giocatore del circuito arrivato ‘autodrive grazieSki al lavoro Cup’, mentre di Fabioper larardi categoria Master verranno a dopoIgnazio l’intervento settembrino Artico, Passosilurato San Pellegrino il 16 novembre. il 3° Trofeo Delta Po e ilcondizione 1° memorial Tavian”. Cr.Ag.al E’ ovvio che la sconfitta al Neri ha creato menisco) e Baldrocco con quest’ultimo che,
Pallanuoto I giovanissimi di Adria le vincono tutte Calcio – presa la punta bellunese
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Pallan
Grande esordio al Babbo Natale Gr N D D
omenica 14 dicembre presso la piscina di Piove di Sacco ha avuto inizio il campionato aquagol 2014/2015 con il consueto Trofeo Babbo Natale; Adria Nuoto si è presentata con una squadra quasi del tutto rinnovata, infatti per sette dei dieci componenti è stato l’esordio assoluto. Infatti l’emozione e la tensione pre-partita era visibile negli occhi e nei gesti dei piccoli atleti adriesi. La prima partita vedeva Adria Nuoto contro i parietà dello Sporting Club di NoaIvo Bez le, avversario da sempre ostico, ma l’atmosfera natalizia regalava una forza ed una volontà a far bene ogni cosa inaspettata testa. Un acquisto azzeccato che nel gitanto che la tensione veniva trasformata in rone di ritorno aumenterà le possibilità grande dell’Adriese I Tdi Sprendersi O L Uil Tprimo I O posto N S &unaW E Bprestazione D E S sia I Gtecnica N che tattica da parte di tutta la compagine adriese, del girone A dell’Eccellenza. ”Chiudere a quota 31 punti è un buon bottino - dice il anche i nuovi inseriti non sfiguravano quantecnico valeriano fiorin - Sappiamo che do era ora dei cambi; Adria Nuoto vinceva internet, E-commerce & soffrire Webcon Application sarà dura Siti fino alla fine in un girone molto senza un rotondo 7 a 2. Sviluppo soft ware NelMobile turno di partite successivo Adria equilibrato ma noi sappiamo bene qualsoft è ware, Nuoto riposava informatica ma tre componenti, Thomas il nostro obiettivo e Consulenza faremo di tutto pere Assistenza Lionello, Matteo Tolomei e Andrea Romaottenerlo.” Il girone d’andata si è chiuso Progettazione retiprestati aziendali gnolo venivano per formare una con Campodarsego campione d’inverno a Pianificazione grafica aziendale squadra mista composta da 3 elementi di quota 35 seguito dall’ Adriese a 31 poi ogni compagine partecipante; questa andaCerea 28, Pozzonovo 26 (rinforzato con va a giocare contro una delle due squadre l’arrivo dell’ex Rovigo Sabatini), Oppeano del Plebiscito Padova. Anche in questa e Sarcedo 24, Ambrosiana 22, Vigasio occasione i tre atleti adriesi davano prova 21, Loreo e Benaco Bardolino 19, Madel loro valore320.68.21.774 tecnico dando manforte alla rosticense, Team Santa Lucia Golosine e (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) vittoria finale. Piovese 18, Dolo 15, Montecchio MaggioCr.Ag.- info@electricsheeps.com Nel terzo turno la formazione adriese rewww.electricsheeps.com 7, Sambonifacese 5.
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L’adriese ha sceLto di Puntare su ivo Bez
on si poteva presentare meglio il neoacquisto dell’Adriese, il bellunese Ivo Bez, attaccante classe ’80 che ha cominciato la stagione con la nobile decaduta Triestina, ora relegata in serie D e per giunta nei bassifondi di classifica. Bez aveva segnato 4 gol in 11 presenze e si è presentato ai nuovi tifosi con un gran gol, il primo dei due con cui la squadra allenata da Valeriano Fiorin ha battuto la Marosticense, chiudendo il girone d’andata con 31 punti, in seconda posizione e a quattro lunghezze dal Campodarsego di bomber Volpato. Un attaccante era quello che cercava il diesse Longato e tutti gli indizi portavano a quel Giovanni Guccione, già vicino ai granata quest’estate, per poi virare ad Abano in serie D. L’avventura aponense, però, per l’attaccante altopolesano non è durata tanto, visto che il giocatore ha chiesto lo svincolo e dopo i contatti con l’Adriese l’ex capocannoniere dell’Ecceldello contro scorso anno con la mista. maglia Nel del si lenza scontrava la squadra Rovigo, ha scelto il Villafranca Veronese, primo tempo Adria Nuoto imponeva senza in serie D.problemi Non fanno più parte della rosa particolari il proprio gioco andancentrocampista centrale Pittaro,una il difendoil per sei volte a rete subendone sola, sore Tiozzo, il giovane Fyda, e il laterale mentre nel secondo tempo si dava spazio ai Padovan. nuovi inseriti Con l’arrivo che, nonostante di Bez misterqualche Fiorin distrazione ha possibilità e sbavatura di variaredimodulo gioco dovuti offensivo, sodove Bellemo e Marangon assolutea prattutto alla poca esperienza,sono riuscivano garanzie. portare a casa anche una seconda vittoria esperto, Bez, è messo bene per 6 aGiocatore 4. fisicamente, ben dotato Una sfilatatecnicamente finale con consegna di unè omaggio uomo die movimento rinfresco a ebase grandicolpitore panettone di
Ivo Bez testa. Un acquisto azzeccato che nel girone di ritorno aumenterà le possibilità dell’Adriese di prendersi il primo posto del girone A dell’Eccellenza. ”Chiudere a quota 31 punti è un buon bottino - dice il tecnico valeriano fiorin - Sappiamo che sarà dura fino alla fine in un girone molto equilibrato noisocietà sappiamo bene qual è tutto offertoma dalla ospitante andavail nostro obiettivo e faremo tutto per no a concludere questa prima di giornata ricca ottenerlo.” Il girone d’andata si è chiuso di molte soddisfazioni sia da parte di tutti Campodarsego d’inverno icon piccoli componenticampione di Adria Nuoto che ada quota del 35 tecnico seguito Ballo dall’ segno Adrieseche a 31 poi parte il lavoro Cerea fi28, 26 i (rinforzato con svolto noraPozzonovo inizia a dare risultati sperati. l’arrivo dell’ex Rovigo Sabatini), Oppeano adria nuoto: Stefano Zanirato, Matteo e Sarcedo 24, Ambrosiana 22, Brandini, Vigasio Girotti, Simone Ruzza, Filippo Nicolò 21, Loreo Martini e Benaco Amidei, Bardolino Matteo19, Tolomei, MaSimone rosticense, Lazzarin, Team Santa ThomasLucia Lionello, Golosine Andrea e Piovese 18, Dolo 15,Cavazzin; Montecchio Maggio-SeRomagnolo, Mattia tecnico: Cr.Ag. bastiano re 7, Sambonifacese Ballo. 5.
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Gli studenti e i loro famigliari, guidati da docenti ed allievi, potranno visitare gli istituti e acquisire informazioni su: • Licei Classico e Linguistico presso la sede del “Celio” in Via Badaloni 2 • Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico presso la sede del “Roccati” in Via Carducci 8.
Liceo Linguistico
Il percorso del Liceo Linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Questo modello di studi liceale è adatto in modo particolare a chi trovi gratificante l’atto comunicativo e a chi si senta incuriosito di fronte a realtà geografiche e culture diverse cui la padronanza linguistica offra una valida chiave di comprensione.
Calendario degli Incontri
Liceo Delle Scienze Umane
Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.
Liceo Economico-Sociale
Il percorso del Liceo Economico Sociale fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali, necessarie, nella società attuale, per sviluppare e maturare atteggiamenti finalizzati alla convivenza tra gli individui, i gruppi e i popoli. Accompagna lo studente nell’individuazione delle categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e la classificazione dei fenomeni culturali.
Via Carducci, 8 - 45100 Rovigo tel. 0425/21012 - fax 0425/422710 Via Badaloni, 2 - 45100 Rovigo tel. 0425/22807 - fax 0425/422715 Succursale di Palazzo Campo: Via Silvestri, 27 - tel. e fax 0425 23813 ropm01000q@istruzione.it - www.roccati.com
Sabato 13 Dicembre 2014 ore 15.00-18.00 Domenica 14 Dicembre 2014 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Mercoledì 17 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Roccati: Artistico, Scienze Umane, Economico Sociale Giovedì 18 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Celio: Classico, Linguistico Sabato 10 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 11 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Sabato 17 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 18 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Sabato 24 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 25 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Mercoledì 17 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico presso l’Aula Magna del Liceo “Roccati” in Via Carducci 8. Giovedì 18 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei Classico e Linguistico presso l’Aula Magna del Liceo “Celio” in Via Badaloni 2. Agli incontri presenzierà il Dirigente Scolastico prof.ssa Isabella Sgarbi
I SERVIZI OFFERTI
Istituto Istruzione Superiore “E. De Amicis” Rovigo - via Parenzo, 16 - Succursale: via Parenzo, 17 (di fronte alla sede) tel. 0425.21240 - fax 0425.422820 - rois008009@istruzione.it - www.iisdeamicis-rovigo.gov.it Indirizzi:
SETTORE ECONOMICO
- Amministrazione Finanza e Marketing - Sistemi Informativi Aziendali - Relazioni Internazionali per il Marketing - Turismo
SETTORE TECNOLOGICO
- Grafica e Comunicazione
Open Day:
Sabato 13 - Domenica 14 Dicembre 2014 Orario di apertura Sabato 10 - Domenica 11 Gennaio 2015 Sabato ore 15,00-18,00 Sabato 17 - Domenica 18 Gennaio 2015 Domenica ore 10,00-12,00 Sabato 24 - Domenica 25 Gennaio 2015 15,00-18,00 Nelle domeniche 18 e 25 gennaio 2015 l’ufficio studenti sarà aperto per ricevere i genitori e dare consulenze per le iscrizioni.
Istituto Professionale “Marco Polo” Rovigo - via A. De Gasperi, 17 - tel. 0425 360112 - fax 0425.420441 rois008009@istruzione.it - www.iisdeamicis-rovigo.gov.it Istituto Marco Polo è aggregato all’IIS E. De Amicis Presidenza e Uffici di Segreteria: IIS E. De Amicis Rovigo, via Parenzo, 16 - Succursale: via Parenzo, 17 (di fronte alla sede) tel. 0425.21240 - fax 0425.422820 - rois008009@istruzione.it - www.iisdeamicis-rovigo.gov.it Indirizzi:
SETTORE SERVIZI
Open Day:
Sabato 13 - Domenica 14 Dicembre 2014 Sabato 10 - Domenica 11 Gennaio 2015 Sabato 17 - Domenica 18 Gennaio 2015 Sabato 24 - Domenica 25 Gennaio 2015
- Servizi Commerciali - Servizi Socio Sanitari
Orario di apertura Sabato ore 15,00-18,00 Domenica ore 10,00-12,00 15,00-18,00
L’Istituto organizza “corsi di recupero”, per matematica, lingue straniere, ecc. ecc., corsi di italiano per gli alunni stranieri. L’Istituto attiva inoltre un progetto contro la dispersione scolastica, volto al rafforzamento delle conoscenze, abilità e competenze degli studenti in situazioni di disagio scolastico. Corsi di Informatica con rilascio di certificazione ECDL Base, Full Standard e Standard certificazione EBCL (Certificazione economica europea), corsi di potenziamento delle lingue curriculari, certificazioni linguistiche, Gruppo Sportivo. Sono previsti attività e percorsi di orientamento all’Università, al mondo del lavoro e alla formazione. L’Istituto propone agli studenti di 4ª progetti di Alternanza Scuola-Lavoro con tirocini di tre/quattro settimane in collaborazione con Unioncamere, Unindustria e U.S.R., stage linguistici per tutti gli studenti. Tutti gli studenti di 3ª e 4ª possono svolgere stage estivi. La scuola partecipa a programmi con diversi paesi comunitari, nell’ottica della promozione dei Diritti Umani e della cittadinanza europea e dell’intercultura.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Salute L’importanza della comprensione e della solidarietà
Umanizzazione delle cure e attenzione al paziente, la nuova frontiera Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato spiega l’importanza di questo nuovo approccio al paziente. Una mission, la cura dei rapporti umani nella sanità, che anche la politica si è posta come obiettivo Lino Busato
di Ornella Jovane
“L
o dico pressoché ogni giorno e continuerò a dirlo: siamo i migliori a curare le persone, ma possiamo fare ancora meglio sul piano dei rapporti umani con la gente”. Da qualche anno a questa parte rappresenta un “assillo” del presidente della Regione Veneto, luca Zaia, che, quando parla di sanità in Veneto, non tralascia mai di ribadire il concetto. Queste parole le ha pronunciate lo scorso febbraio in occasione di un importante meeting aziendale dell’Ulss 15 Alta Padovana, ma sono state ripetute in più contesti. Ancora un anno fa quando furono inaugurati, in ottobre, i due nuovi reparti di psichiatria all’Ospedale Sant’Antonio di Padova; rimbalzarono a Vicenza, un mese dopo, quando il governatore si complimentò per l’iniziativa dell’ospedale San Bortolo di tenere le porte aperte della rianimazione per visite libere e senza obbligo di camice per i visitatori. Definì questa “una iniziativa di grandissimo significato perché va nel senso da noi sempre indicato dell’umanizzazione delle cure e dell’attenzione al paziente e ai suoi familiari”. Utilizzò lo stesso tasto a Chioggia, al termine dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale, e poi quando si trattò, la scorsa estate, di annunciare l’inserimento degli steward nelle sale d’attesa del Pronto soccorso degli ospedali. Ma cosa significa umanizzazione delle cure e perché rappresenta una mission tanto
importante? “Non tralasciare l’aspetto umano nella cura di un paziente è un essenziale complemento alle competenze tecniche richieste a chi svolge qualunque ruolo, dal medico all’impiegato all’accoglienza, all’interno di un ospedale o di una struttura che si occupa di curare le persone” osserva lo psicologo e psicoterapeuta lino Busato, che sottolinea l’importanza di un atteggiamento di comprensione e di un sentimento di solidarietà che deve avere chi svolge una mansione professionale all’interno della sanità. “Non si tratta di mettersi ad indagare l’animo delle persone - spiega - ma di porsi in maniera empatica verso chi vive uno stato di disagio dovuto alla malattia”. Chi si ammala è più fragile, anche psicologicamente, ed è spesso smarrito quando si rivolge alle strutture ospedaliere per effettuare degli accertamenti, a maggior ragione per ricevere delle cure o per ricoveri. “Chi vive l’esperienza di un ricovero ospedaliero, ad esempio, lo fa per lo più con preoccupazione. E’ un’esperienza - prosegue Busato - che va ad interrompere la quotidianità del proprio vissuto, le relazioni, le abitudini. In questo spazio l’operatore sanitario deve muoversi per “accogliere” la persona”. Il disagio si può esprime su quattro livelli: quello cognitivo, e si manifesta con pensieri negativi o perdita di autostima; la rabbia o
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la paura sono espressioni del livello emotivo che invece a livello fisico si traduce nella perdita di energia e sul piano sociale può trovare espressione nell’impulso ad isolarsi. “La malattia - spiega lo psicoterapeuta - mette in crisi anche la fiducia in se stessi. E’ sostanziale allora per l’operatore sanitario curare quegli aspetti che contribuiscono a creare una buona relazione con i pazienti che si basi innanzitutto sulla fiducia. Fidarsi per poi affidarsi: è questo il percorso emotivo e psicologico che ha bisogno di compiere la persona malata”. “L’empatia è la capacità - spiega ancora lo specialista - di saper mettersi nei panni dell’altro, senza perdere la propria identità. Questo atteggiamento aiuta chi è in difficoltà perchè è rassicurante e dà alla persona a disagio la benefica sensazione di essere capita negli aspetti più intimi e personali, nelle proprie paure” Un buon ascolto può essere un punto di partenza. “Ascoltare senza interrompere, senza anticipare le richieste, senza aver fretta di concludere la conversazione è importante” conclude Busato che specifica: “C’è una grande differenza tra udire e ascoltare. Ascoltare significa sapere comprendere le persone, al di là delle parole, coglierne lo stato d’animo, i pensieri, le difficoltà e le inespresse richieste d’aiuto”.
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La sindrome del bournout
un rischio Per chi Lavora a contatto con La soFFerenza
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ecnicamente si chiama sindrome del Bournout ed è una patologia professionale nella quale possono incorrere un po’ tutti ma che diventa particolarmente significativa per le sue ricadute per chi svolge una professione a contatto con la sofferenza e si occupa di aiutare gli altri. Può capitare, dunque, che chi per lavoro si trovi a contatto con chi chiede aiuto non abbia voglia di offrire quell’aiuto. “I motivi che possono portare al Bournout - spiega lo psicologo e psicoterapeuta lino Busato - spesso sono da ricercarsi nelle condizioni lavorative, di stress e sovraccarico di lavoro, che possono compromettere anche i rapporti fra colleghi e fra il personale e i pazienti. L’atteggiamento è frettoloso, distaccato, distante, indifferente. Questo approccio ha una ricaduta negativa nelle persona con cui l’operatore si relaziona ma anche sull’operatore stesso, che si percepisce inadeguato e per nulla coinvolto. Sopravvive e va avanti per inerzia nella professione e spesso la sensazione di sentirsi svuotato delle risorse emotive e personali trabocca anche nella vita privata”. “Se le cause della sindrome di Bournout sono dunque da ricercare nella situazione di continuo contatto con la sofferenza, nei tempi stretti e nel sovraccarico lavorativo, nel clima conflittuale che può crearsi nell’ambiente di lavoro e, infine, nello stile e nella personalità dell’operatore, le strategie per superare le difficoltà e prevenirle consistono soprattutto nella formazione che si basa sulla costruzione, attraverso la comunicazione e il dialogo, delle buone relazioni fra il personale e fra questo e i pazienti”. L’umanizzazione delle cure e l’attenzione alla persona che soffre rappresenta dunque un traguardo fondamentale della moderna sanità cui è importante ambire tanto quanto la modernizzazione e la ricerca dell’efficacia delle cure. Emblematica la battuta dell’anziano protagonista del film drammatico francese del 2012 “Amour” che, impotente di fronte alla moglie malata, chiede aiuto e assistenza ad una infermiera distratta, disinteressata e cinica. “Spero - le dice l’anziano - che un giorno qualcuno tratti lei come lei tratta i suoi pazienti e che lei non abbia nessun mezzo per difendersi!”
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Il Veneto in primo piano 25 1 Venezia L’ospedale dell’Angelo all’avanguardia nella cura di Parkinson e Diabete
Le malattie croniche sono gestibili
La tendenza è quella di portare le cure ai pazienti a domicilio e formare volontari e famigliari a riconoscerne le esigenze di Alessandro Abbadir
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iabete e Parkinson due malattie croniche, certamente differenti, per le quali però l’Asl 12 di Venezia e in particolare l’ospedale dell’Angelo di Mestre, puntano ad una maggior sensibilizzazione delle famiglie e ad una minor degenza (quando possibile). Questo per aumentare la qualità della vita di chi ne è colpito. Ma andiamo nel dettaglio. Il diabete è considerato la malattia dei paesi occidentali. Si diffonde a causa di stili di vita scorretti che portano a mangiare male. In Veneto negli ultimi venti anni i casi registrati sono aumentati del 70 per cento, Si manifesta con un au-
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mento dei livelli di zucchero nel sangue, che l’organismo non riesce più a controllare. Il servizio di Diabetologia dell’ospedale dell’Angelo segue oltre 6 mila pazienti. Per migliorare la vita di questi pazienti nella quotidianità, sono attivi ad esempio ambulatori dedicati alla cura del “piede diabetico”, Questa è una complicanza della patologia che colpisce il piede e che spesso degenera fino a rendere necessarie in caso di cancrena all’amputazione. Per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti così, l’Asl 12 si è molto impegnata. Ha coordinato così ospedali, distretti, medici di base e pediatri
per una presa in carico del paziente senza costringerlo a pesanti degenze. Sono perciò i medici di base a occuparsi dei pazienti non complessi, che comunque vengono visitati dagli specialisti ospedalieri ogni due anni o se insorgono complicazioni sono seguiti anche a domicilio dai medici endocrinologi dei centri antidiabetici. Ma non solo. L’ospedale dell’Angelo è in prima linea anche per l’assistenza ai pazienti colpiti dal morbo di Parkinson. Il fenomeno è preoccupante. In Veneto si registrano ricoveri acuti per oltre 2300 pazienti affetti da Parkinson. I malati visto
l’innalzamento dell’età della vita si prevede che raddoppieranno entro il 2030. La Regione Veneto ha identificato proprio nell’ospedale dell’Angelo di Mestre uno dei centri specializzati all’avanguardia nella cura della malattia. E così l’ospedale dell’Angelo nelle ultime settimane ha organizzato una serie di incontri e convegni dedicati a questa patologia, coinvolgendo però non solo medici e infermieri ma anche le famiglie e il mondo del volontariato, formando e preparando in questo modo chi sta vicino al malato, a riconoscerne le esigenze nella vita di tutti i giorni.
Da padova all’Ospedale unico di Monselice, hostess e steward accolgono e indirizzano chi arriva al pronto soccorso. Introdotte anche altre novità per agevolare l’attesa
una guida “amica” in Pronto soccorso
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ono arrivato al Pronto Soccorso seguendo l’ambulanza che stava accompagnando mia madre, colpita da un attacco di cuore. Una volta entrato, ovviamente in apprensione, ho trovato subito un’operatrice molto gentile che mi ha dato tutte le informazioni utili. Mi ha spiegato dove avevano portato mia madre e quali sarebbero state le prime cure, mi ha indicato dove attendere e ha aggiunto che appena possibile un medico sarebbe uscito per aggiornarmi nel dettaglio. Così è stato. Ovviamente l’attesa è stata lunga e per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi. Nel frattempo sono arrivati anche i miei fratelli e devo dire che, nonostante il continuo via vai di pazienti, infermieri, medici e operatori vari, ho trovato delle persone veramente gentili e disponibili che
hanno reso meno angosciante una giornata già difficile”. Così Mario, professionista quarantenne, racconta la sua recente esperienza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Padova con gli operatori che si occupano dell’accoglienza e delle prime informazioni ai pazienti. Hostess e steward li hanno chiamati, ma si tratta di operatori sanitari e di infermieri neolaureati con borsa di studio regionale, incaricati dallo scorso settembre di occuparsi dei pazienti. Non è l’unica novità per il Pronto Soccorso padovano. In sala d’attesa sono disponibili anche il collegamento internet wi-fi, una postazione per ricaricare i cellulari e un distributore d’acqua gratuito. Dettagli, sicuramente, comunque piccole accortezze che, insieme al grande tabellone che riporta e aggiorna il numero dei pazienti e il loro
“percorso” tra attesa, cura e dimissioni, rendono un po’ meno pesante l’attesa. Hostess e steward hanno fatto la loro comparsa anche nel nuovo ospedale unico della Bassa Padovana, a Schiavonia, fin dal primo giorno di apertura per guidare i pazienti nella struttura appena aperta e fornire loro tutte le informazioni utili per raggiungere ambulatori e reparti. Un aiuto indispensabile, facilitato anche dai percorsi colorati che permettono ai visitatori di capire “a colpo d’occhio” in che reparto o settore si trovano. Per ora il bilancio delle nuove forme di assistenza agli utenti del pronto soccorso non può essere che positivo, anche se restano da migliorare i tempi d’attesa che, in giorni particolari, si protraggono ben oltre le quattro cinque Lo.Zo. ore indicate come tetto limite.
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26 Voci da palazzo
Voci da palazzo 1
Consiglio regionale A pochi mesi dal rinnovo un nuovo polesano entra in consiglio
Coppola resta assessore, Marangon entra in consiglio La giustizia è lenta e non è ancora stata scritta la parola fine su questa vicenda. Certo è che a marzo si vota e il risultato delle urne sarà esaustivo
L’opinione
di Lorenzo Zoli
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embrava dovesse essere un terremoto, in realtà tutto è scivolato via (quasi) liscio. Certo, martedì 16 dicembre a Palazzo Ferro Fini a Venezia si è proceduto alla surroga di Isi Coppola, polesana, dichiarata decaduta dalla sua carica di consigliere regionale e quindi “obbligata” a lasciare il proprio scranno al grande avversario politico Renzo Marangon, pure lui polesano. Allo stesso tempo tuttavia il presidente della Regione Luca Zaia ha anche confermato la propria assoluta fiducia a Coppola, confermata quindi al proprio posto in giunta veneta. Con deleghe niente affatto leggere, tra l’altro, avendo anche assorbito parte di quelle del collega Renato Chisso, lambito dalla bufera giudiziaria che ha condotto agli arresti anche il precedessore di Zaia, Giancarlo Galan. A monte di tutto, l’ennesima decisione dei giudici sul ricorso presentato a suo tempo da Luca Rossetto, indicato dai bene informati come fedelissimo di Marangon. Nel documento si sostiene che Coppola, nella corsa alle ultime Regionali del 2010 – quando il suo principale avversario nella corsa a Venezia era proprio Marangon – avrebbe sforato il tetto delle spese elettorali previsto per ogni candidato. E non di poco. La vicenda è stata oggetto di vari gradi di giudizio. L’ultimo, quello che per ora fa testo, è quello pronunciato dalla Corte di Appello Civile di Venezia. I suoi magistrati, rilevando in effetti lo sforamento, hanno anche disposto la decadenza di Coppola dalla carica di consigliere regionale. Una sentenza che potrà ora essere impugnata in Cassazione ancora una volta, mentre il provvedimento che dispone la decadenza del consigliere
Luca Zaia, ( Lega) presidente della Regione
“Basta iPocrisia sui numeri degLi immigrati”
“A
ltri 2.000 profughi in arrivo in Veneto non pareggiano il conto dei 3.700 giá assegnati ai nostri territori contro la sua volontà, perché non abbiamo mai approvato quel Piano nazionale che li distribuiva tra le Regioni. 2.000 che si aggiungono agli almeno altri 5-6.000 realmente arrivati (alla faccia del Piano!) e poi scomparsi nel nulla, divenuti fantasmi e consegnati ad altre sofferenze e privazioni, alla criminalità o, peggio, spariti apposta per fare qualcosa di tanto pericoloso che la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulle possibili infiltrazioni dell’Isis tra loro. Almeno ci si risparmi l’ipocrisia del balletto sui numeri”. Elena Donazzan (pdl)
“china ingross È cittadeLLa deLL’iLLegaLità”
Isi Coppola e Renzo Marangon potrà essere oggetto di un ricorso al Tar ed eventualmente poi al Consiglio di Stato. Alla vigilia di martedì in pochi avrebbero scommesso sulla permanenza di Coppola in giunta. Ma è verosimile che proprio il carattere non definitivo della decisione sulla decadenza abbia spinto il presidente Zaia a mostrarsi cauto e ad adottare una soluzione che se da una parte dà piena attuazione a quanto disposto dalla
magistratura civile, dall’altra non estromette neppure dal suo ruolo un personaggio politico che comunque alle scorse Regionali aveva fatto letteralmente incetta di preferenze, sfiorando quota 20mila. Difficile che a questo punto vi possano essere altri sviluppi clamorosi sulla vicenda, tenendo conto dei tempi della giustizia, civile e amministrativa.
L’opposizione: “Le sentenze si rispettano”
Confindustria, Confartigianato e Confcommercio
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C
“Lasciare La coPPoLa assessore È un atto di codardia istituzionaLe”
on è davvero piaciuta a tutti, la decisione del presidente della Regione di mantenere in giunta Isi Coppola, benché dichiarata decaduta dalla carica di consigliere regionale. Sul caso interviene un altro consigliere regionale polesano, Graziano azzalin, rappresentante del Pd. “La conferma di Isi Coppola come assessore è un atto di codardia istituzionale che non tiene conto di quello che sta accadendo - spiega Azzalin - e dello scatto etico che in questo momento sarebbe richiesto a chi ha l’onere e l’onore di governare”. Ne ha parlato chiaramente proprio nel corso del consiglio regioGraziano Azzalin nale nel quale si è discusso della surroga del consigliere Coppola e dei provvedimenti conseguenti. “Personalmente – ha spiegato Azzalin in aula – non sono mai intervenuto su questa vicenda, nonostante si trattasse di un argomento che riguardava da vicino la situazione politica del Polesine e si sia trascinata per ben quattro anni. E l’ho fatto perché non vi fosse nemmeno il sospetto che volessi speculare politicamente su questi fatti che, peraltro, si commentano da soli. Non si tratta, qui in aula, di aggiungere un ulteriore grado di giudizio, perché questo non spetta al consiglio. Quindi sono inutili e poco produttivi i discorsi che alcuni colleghi della maggioranza hanno fatto a difesa della Coppola, dimenticandosi, ma forse perché fa proprio parte del loro dna politico, che le sentenze si rispettano. Sempre, anche quando, eventualmente non ci piacciono. In quest’aula si pone tuttavia un problema di credibilità delle istituzioni”.
Bene La riconFerma deLLa coPPoLa
ome organizzazioni imprenditoriali apprezziamo ed approviamo la scelta del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, di riconfermare, sino a fine legislatura, la fiducia nell’Assessore all’Economia Sviluppo, Ricerca ed Innovazione, Infrastrutture, Maria Luisa Coppola. Nel prossimo periodo arriveranno a maturazione progetti, azioni e bandi, che andranno a completare importanti linee di programmazione, che in questi anni hanno aiutato, ed aiuteranno per il futuro, le imprese nel proprio riposizionamento strategico, agevolando il terziario di mercato e nella salvaguardia del manifatturiero, asset irrinunciabili per il Veneto. Per questi motivi riconfermiamo la nostra stima nei confronti dell’assessore Coppola, che bene ha svolto il suo compito istituzionale con grande attenzione alle esigenze delle imprese, spendendosi senza risparmio di energie per la salvaguardia ed il rilancio dei nostri poli produttivi, anche attraverso soluzioni innovative. Condividiamo quindi la decisione presa dal Presidente Zaia di garantire, fino alla fine della legislatura, la continuità di governo di un assessorato così importante e delicato per le sorti della nostra economia.
“L
a prima battaglia da fare nella lotta alla contraffazione e all’illegalità è culturale. Mi appello a tutti i veneti, consumatori e commercianti: compriamo italiano, soprattutto in questo periodo di feste. Compriamo italiano, con senso di responsabilità, con la consapevolezza che solo così facendo difendiamo i posti di lavoro italiani e veneti, le nostre aziende e anche la nostra salute. Pensiamo ai negozi italiani che sono costretti da un fisco ingiusto a mille lacci, scontrini, costi, problematiche di tutti i tipi e controlli da parte della Guardia di finanza, dell’Agenzia delle entrate e di chiunque voglia controllare e paragoniamo con la situazione di totale illegalità che vige qui dentro. E’ inaccettabile”. Clodovaldo Ruffato (Ncd)
“iL rinascimento deL veneto Parte dai camPi”
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roppo suolo è stato sprecato e per fortuna in Veneto si sta imboccando la strada opposta, registrando un ritorno all’agricoltura anche da parte di molti giovani, impegnati a sviluppare approcci innovativi che si innestano sulle tradizioni di famiglia. Lo ripeto: il rinascimento del Veneto parte dai campi!”. Queste le parole del presidente del Consiglio Regionale Intervenuto per un saluto ai cento delegati regionali dei pensionati di Coldiretti. Ruffato ha sottolineato l’importanza dei valori del settore primario, ed ha ricordato le scelte legislative fatte dal Consiglio nel campo dell’agricoltura sociale. peraro (uDC)
“Parchi: riForma conFusa, risuLtati inesistenti”
“U
na legge nata male, confusa, dai risultati attesi pressoché inesistenti. Le proposte della Giunta e del Partito democratico, presentate nel 2012, sono rimaste nei cassetti della Commissione per due anni e mezzo. Di colpo a cinque mesi dalle elezioni, è emersa la fretta di approvare questa legge. Quando ho fatto capire ai componenti della commissione che i due progetti di legge generavano confusione nelle competenze, data la sovrapposizione di diversi strumenti di pianificazione, il tutto a scapito dei cittadini, allora si è virato verso una revisione della legge, che ha finito per trattare solo la governance dei parchi. Si deve aver il coraggio di andare fino in fondo, ovvero prevedere un unico direttore per i quattro parchi Colli, Sile, Delta e in futuro della Lessinia; un unico revisore dei conti ed un unico comitato scientifico”.
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Voci da palazzo 27
In bilancio Destinati al sociale i 2 milioni di euro risparmiati in tre anni
Pensioni un po’ meno d’oro per gli ex politici regionali Varata la legge che taglia i vitalizi di chi è stato consigliere regionale, con un risparmio mensile che va dai 300 ai 450 euro a consigliere di Alessandro Abbadir
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aglio dei vitalizi, il consiglio Regionale del Veneto privilegio della politica? “E’ previsto che alla progressività nella applicaziosu sollecitazione del gruppo consigliare del Pd dà un segnale preciso e vota all’unanimità lo scorso ne della riduzione, secondo aliquote diversificate per 17 dicembre, una legge, la 482, che prevede il taglio scaglione nell’ammontare progressivo dell’assegno dei vitalizi agli ex consiglieri del parlamentino. Sono ci- vitalizio, si aggiungono ulteriori due misure. Per prima fre importanti quelle che si andranno a risparmiare, e la definizione di una soglia di reddito complessivo ancioè 2 milioni si euro in tre anni su 10 milioni di euro nuale a fini Irpef al di sotto della quale non si applica di vitalizi erogati ogni anno. In media, per ogni ex la riduzione e poi una significativa maggiorazione delle consigliere, si risparmieranno dai 300 ai 450 euro. A rispettive aliquote di riduzione sul vitalizio erogato dalla spiegare questa iniziativa che si è trasformata in legge, Regione del Veneto, nel caso invece di cumulo con asè Lucio Tiozzo capogruppo del Pd in consiglio regionale segni vitalizi erogati dal Parlamento nazionale e /o dal Parlamento europeo”. del Veneto. nel concreto quale segnale si tiozzo ci può spiegare cosa “Invito Scelta civica a chiedere è voluto dare? prevede questa legge? “Abbiamo dimostrato, che l’a“La legge prevede una ridu- il taglio dei vitalizi zione della Regione del Veneto si zione dell’entità degli assegni anche agli colloca in linea con l’azione persevitalizi, secondo criteri di tem- ex parlamentari” guita dal legislatore regionale nel poraneità, ragionevolezza e proporzionalità ed in coerenza con finalità di contenimento corso della attuale legislatura. Cioè è coerente con delle della spesa pubblica e con esigenze di bilanci. Si tratta direttive che chiaramente puntano al contenimento dei di una riduzione che si applica a tutti i vitalizi (e alle re- cosiddetti “costi della politica”. Questo ha confermato versibilità) che sono erogati, e anche a quelli che saran- in pieno perciò la collocazione della nostra assemblea no erogati dopo l’entrata in vigore della legge. Il taglio legislativa regionale tra quelle virtuose in ambito naziopoterà ad un risparmio di 2 milioni di euro in tre anni”. nale. Dall’altro ci poniamo anche in linea con analoghe tecnicamente cosa è previsto per tagliare i vitali- iniziative già assunte o in via di definizione, da parte di zi, che sono visti davvero da tutti i cittadini come un altre regioni. In linea temporale, siamo il terzo consiglio Sinigaglia (pD)
“BiLancio: grazie a noi ci saranno i Fondi Per iL sociaLe”
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on i risparmi sui vitalizi agli ex consiglieri verranno rifinanziati i capitoli del settore sociale per contrastare la povertà e le situazioni di disagio. Il Partito democratico ragiona come forza di governo e sopperisce alle dimenticanze di una maggioranza incurante della povertà diffusa nel Veneto”. Lo dichiara in una nota il vice presidente della quinta commissione consiliare, Claudio Sinigaglia (PD), dopo l’approvazione della manovra di assestamento al Bilancio 2014. “Il Pd – ricorda l’esponente democratico - ha proposto e fatto approvare alcuni emendamenti all’assestamento che hanno dato un senso di solidarietà a questa manovra che, altrimenti, sarebbe passata alla storia esclusivamente per il pagamento del lodo Astaldi e dell’arbitrato Net Engineering. Il Pd è riuscito a ottenere fondi per il Claudio Sinigaglia contrasto alla povertà estrema, per le vittime della tratta di esseri umani, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per il sostegno ai centri contro la violenza alle donne, per i minori vittime di abusi e sfruttamento, per i progetti di vita indipendente. Tra i capitoli rifinanziati figurano i progetti per il sostegno alle persone senza fissa dimora e il raddoppio dei fondi per l’assistenza alle donne vittime di violenza. Dispiace comunque - sottolinea Sinigaglia - aver dovuto lavorare in modo così estemporaneo. Del resto, la mancanza per mesi di un assessore al sociale è stato un ostacolo oggettivo, anche perché Zaia si è completamente disinteressato al tema. Unico rammarico - precisa - la liquidazione dei fondi per le scuole paritarie che avverrà non prima di febbraio o marzo 2015. Hanno ripartito le risorse un mese fa - spiega Sinigaglia - con un ritardo di nove mesi. Ora, oltre al danno la beffa per un comparto che offre servizi scolastici di qualità a più di 91 mila bambini, il doppio esatto rispetto alle scuole materne statali. Sono certo che i responsabili della Fism, al momento opportuno, sapranno come “ringraziare” il presidente Zaia”.
regionale italiano che ha votato il taglio dei vitalizi degli ex membri. Personalmente sono soddisfatto poi del fatto che, si tratta di un taglio consistente. Da ogni vitalizio regionale si risparmieranno in media al mese 300-450 euro (su un massimo di 4 mila percepiti” i soldi risparmiati dai vitalizi degli ex consiglieri avranno una destinazione specifica? “Si, abbiamo pensato che in questo periodo di crisi che perdura da 7 anni, in cui tanti lavoratori, imprenditori anziani e giovani soffrono un momento di difficoltà economica, questi soldi dovessero andare a chi ne ha più bisogno. Li abbiamo destinati così al settore sociale”. insomma la politica sembra mettersi al passo con il sentire comune… “Esatto, in questa occasione la proposta di legge partita dal Pd, a cui ho lavorato con tanto impegno, aiutato in particolar modo dal consigliere regionale Piero Ruzzante vicepresidente della seconda commissione Affari Costituzionali, ha trovato l’appoggio di tutte le forze presenti nella nostra assemblea. Nessuno fra maggioranza e opposizione si è tirato indietro. Ho assistito però in queste ultime settimane a manifestazioni di protesta della forza politica Scelta Civica. Scelta civica a Mirano (Venezia) ha inscenato una manifestazione contro gli ex consiglieri regionali intenzionati ad opporsi ai tagli dei vitalizi. Tutto giusto per carità, siamo noi i primi
“tutti uniti Per ridurre i costi deLLa PoLitica”
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a soddisfazione per questo voto è davvero grande e completa, senza ombra di dubbio o perplessità”, ha commentato Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale e primo firmatario dei due progetti di legge che “governano” e riducono i costi della politica e approvati all’unanimità. “I calcoli che abbiamo realizzato ci permettono di affermare che in questo modo realizzeremo contenimento dei costi per 690mila euro all’anno. Ciò significa che nel prossimo triennio avremo risparmiato circa 2milioni di euro. Contiamo di chiedere all’assessore competente che questi soldi possano finire direttamente nel settore sociale: sarebbe il completamento di un’operazione che tutti i partiti Clodovaldo Ruffato regionali hanno condotto con grande coesione”. La prima legge varata (12 articoli complessivi) introduce il sistema previdenziale di tipo contributivo per i consiglieri regionali eletti nelle legislature a partire dalla decima, e il secondo (tre articoli complessivi) realizza interventi di riduzione dell’assegno vitalizio per gli ex-consiglieri. Si tratta dei Pdl 481 e 482 che erano stati firmati da quasi tutti i capigruppo e che sono stati approvati all’unanimità da tutti i 49 consiglieri presenti in aula. Il progetto di legge relativo alla riduzione dei vitalizi contiene in particolare una tabella di riferimento per le aliquote da applicare: 5% fino a 2mila euro, 8% tra 2mila euro e 4mila euro, 10% tra 4mila euro e 6mila euro, 15% oltre i 6mila euro. Inoltre queste aliquote sono maggiorate del 40% qualora il beneficiario sia titolare di altro vitalizio erogato dal Parlamento nazionale od europeo.
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che abbiamo voluto la legge taglia-vitalizi, invito però Scelta Civica a chiedere con la stessa forza il taglio dei vitalizi anche agli ex parlamentari. Una battaglia partita bene quella, ma che da un po’ di tempo sembra essersi arenata nelle sabbie della politica romana”.
Clodovaldo Ruffatto
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28 1 Cultura veneta La mostra Un itinerario culturale tra ispirazioni e contaminazione dal Sol Levante
Giappone, dai Samurai a Mazinga
La Casa dei Carraresi di Treviso apre le porte ancora una volta all’arte orientale e alla terra che l’ha generata, un universo complesso tutto da scoprire
di Alain Chivilò
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zionali dei Samurai, del Teatro N�, dei Manga e della scrittura per citarne alcuni, si è aperta una disamina sugli Hasshin! ossia il grande viaggio nell’universo dei Super Robots. Proprio questa tematica entra in un’esposizione museale, che esula dalla consueta presenza in rassegne tematiche. Ben centoventi esemplari appartenenti ai fumetti e a video animati che, dagli anni ’70, hanno imperato nei canali televisivi internazionali quali Jeeg Robot d’acciaio, Goldrake, Mazinga Z, Star Blazers, Lupin III, l’uomo tigre e molti altri, si alternano in una presenza costante con il mondo passato del Giappone. Tutto inizia però con la figura dei guerrieri: i bushi o meglio i samurai. L’essenza di questi consisteva nel praticare, come modo di vita, un approccio che alimentasse lo spirito partendo dall’equilibrio interiore e con la natura. Ma se si parla di anima ecco la forma sofisticata del Teatro N� con le dieci maschere esposte. Non poteva mancare la tradizione della scrittura con il gesto del pennello che, attraverso l’inchiostro, si realizza in un complesso processo di meditazione e studio. Tra le diverse tematiche presenti nel percorso espositivo una sala rossa introduce il visitatore nel mondo dei Manga. Termine, inizialmente inteso come immagini sparse e pittura in libertà, che si associa ai quindici volumi di Katsushika Hokusai. Invece è dagli anni ’50 che il genere identifica un’espressione erotica. Dunque, una mostra coinvolgente che permette al visitatore di mantenere alto il ritmo dell’esposizione respirando l’essenza del paese noto come Sol Levante.
’ultima esplorazione del mondo orientale si conclude a Casa dei Carraresi di Treviso con la mostra “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. Un successo ipotizzabile ma non sicuro, data la situazione italiana non positiva, però fin dalla prima settimana di apertura l’esposizione incontra un favore di pubblico con più di tremila visitatori, tanto da essere stata prolungata, fin d’ora, al 31 maggio 2015. Gli orari di chiusura nelle giornate di domenica, lunedì, martedì e mercoledì sono stati protratti fino alle 22, sabato fino alle 20 mentre giovedì e venerdì sono rimasti alle tradizionali 19. D’altronde è inevitabile: il paese del Sol Levante ha sempre avuto un fascino per la cultura enigmatica, lontana e mitica. Una leggenda narra che il Giappone sia nato da una spada e che gli antichi dei abbiano immerso una lama di corallo nell’oceano e nel momento di estrarla quattro gocce perfette siano cadute nel mare. Quelle gocce sono diventate le isole del Giappone. Una terra realmente formata da un arcipelago composto di 6852 isole, dove le quattro più grandi Hokkaid�, Honsh�, Ky�sh� e Shikoku da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre di questa terra. Un universo complesso, al quale i curatori Adriano Màdaro e Francesco Morena sono riusciti a dare una chiave di lettura a passo con i tempi, ma non banale. Infatti alle tematiche tradi-
Dal film al cine turismo
Mestre, Centro Candidani
IO AMO L’ITALIA, DI LEONARD FREED
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eonard Freed si poneva molte domande, nei suoi diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e, di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo? Osservava il mondo cercando una risposta universale e capillare allo stesso tempo. Sceglieva lui stesso i temi su cui lavorare e si immergeva fino alle radici, fino alla linfa genitrice dei comportamenti umani. E ogni volta spiegava qualcosa di più dei soggetti ritratti, ovviamente, ma anche di noi stessi e soprattutto del suo sé: “La mia macchina fotografica è il mio lettino dello psichiatra”. Ma la sua sfida poderosa la lanciò alla quarta dimensione: il tempo. “La cosa che sto cercando di mettere nelle mie fotografie è l’elemento del tempo. Il tempo passa e noi abbiamo bisogno di esserne consapevoli. La fotografia ci può dare questa consapevolezza”. Probabilmente questa diventa una componente determinante del suo innamoramento per l’Italia, un luogo dove presente e passato convivono e interagiscono in maniera tangibile e metamorfica. Di fatto il suo amore, verbalizzato in ogni occasione, testimoniato da più di quarantacinque viaggi nel nostro paese ed espresso in migliaia di negativi, è una love story con la gente che popola la penisola e che rendeva ogni sua visita un’esperienza unica e irripetibile. Il suo pellegrinaggio italico, durato a più riprese quasi 50 anni, era per lui fonte di vita, arricchiva il suo spirito e gli dava infinita materia per il suo studio puntuale della natura umana, di cui gli italiani, secondo lui, ne
Asiago celebra la Grande Guerra anche grazie a Olmi
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rappresentavano una delle migliori manifestazioni. “Fondamentalmente - diceva Leonard Freed - penso che ci siano fotografie ‘informative’ e fotografie ‘emotive’. Io non faccio fotografie informative, non sono un fotogior-nalista, sono un autore, non sono interessato ai fatti. Io voglio mostrare atmosfere”. La mostra è visitabile fino al 1 febbraio 2015, dal mercoledì alla domenica, con orario 16.00 20.00. Sabato 31 gennaio, alle ore 18.00 il Finissage “Per le storie è meglio il bianco e nero” . Musica e parole nell’Italia di Freed a cura di Simonetta Nardi in colla-borazione con Voci di carta.
na grande firma per una pellicola che racconta il Veneto e i veneti della Grande Guerra. Torneranno i prati è il film che il regista Ermanno Olmi ha girato sull’Altopiano di Asiago lo scorso inverno, che è già nelle sale cinematografiche da novembre scorso. Olmi ricostruisce una notte del 1917 trascorsa in una trincea da un gruppo di soldati italiani. Due mesi di riprese sotto la neveper raccontare, a cento anni dall’inizio del conflitto, le atmosfere della Prima Guerra Mondiale ambientate tra i nostri monti, testimoni delle fatiche, di sofferenze e drammi patite dai soldati. “Cento anni di storia – ha commentato Ermanno Olmi – che si allontanano sempre più nel passato mentre il fiume del tempo avanza sotto i ponti del progresso che inesorabilmente sbiadisce ogni altra memoria. Tuttavia ci sono momenti in cui una data sul calendario, un titolo di giornale, una fotografia, smuovono ricordi sopiti che si chiamano tra loro, irrompono nel nostro tempo da protagonisti e giustamente pretendono d’essere riconosciuti e risarciti del loro valo-re speso per noi: primo fra tutti, la vita”. Oggi, il comune di Asiago, ha messo in piedi un vero e proprio calendario di visite guidate alle trincee costruite in Val Giardini per le riprese del film. Gli accompagnatori sono le guide delle associazioni Guide Altopiano e Asiago Guide. Il set cinematografico, allestito a poca distanza dalla casa del regista, diventa dunque una meta per gli appassionati di cine turismo, ma anche per i semplici curiosi. “Ciò che comunque si vorrebbe ottenere – aggiunge Chiara Stefani - è che le visite in Val Giardini, dove allestiremo dei totem che richiamano le vere trincee visitabili all’Ecomuseo della Grande Guerra, fungano appunto da stimolo per effettuare escursioni più in alto, sui luoghi in cui si è combattuto veramente”.
Ermanno Olmi
1 sport piazza
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Per appassionati e non solo
La Corri per Padova è una festa tra le luci natalizie di Prato della Valle Impossibile contarli ma sono davvero tanti coloro che ogni giovedì indossano le scarpe da corsa per vivere la città
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ra seducente e bellissima l’Isola Memmia addobbata per il Natale imminente che ha accolto gli atleti della CXP subito a ridosso delle feste. Un luogo magico che racchiudeva infinita energia, ha accolto gli atleti con il suo magnifico albero di Natale illuminato. La folla di persone che ha partecipato all’evento era veramente numerosa. Sicuramente la cxp più partecipata di questa nuova stagione. Fra i Vip presenti, c’era Paolo Venturini appena rientrato dalla sua ultima impresa estrema in Equador fra montagne altissime. “Come al solito - racconta Stella Candian (una protagonista della manifestazione) dalla sua pagina Facebook - la gente è venuta e se n’è andata quasi con la velocità di un “flash mob”. Qualcuno, più puntuale, fa in tempo a sentire le battute di Dario Bolognesi al microfono o a partecipare al riscaldamento. Altri si materializzano solo al momento del via e spariscono subito
dopo l’arrivo. Tutti però hanno fatto parte di quel biscione colorato che è andato a possedere qualche via della città per poco più di mezz’ora fermando auto e passanti. Rimane sempre aperta la sfida degli organizzatori di riuscire a convincere i partecipanti a farsi contare, operazione possibile se ci sarà collaborazione nel detenere la card di accesso all’evento ad esempio tenendola nel taschino del giubbino e passando poi nei pressi dei rilevatori che saranno montati via via più numerosi nei prossimi village”. Dopo la corsa le estrazioni dei premi offerti da Bagghy, Cadeau, Maniero, Forum e Terme di Galzignano con me testimonial al momento della consegna ai vincitori. Alla Corri Per Padova questa sera c’era anche il ristoro: il pandoro offerto dai supermercati Alì, il vin brulè offerto dalla Fidas. Tanti i gazebo disseminati su tre delle vie dell’isola, sulla quarta gli archi della partenza.
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Nel febbraio del 1993, alcuni avvocati che si occupavano abitualmente di questioni di diritto di famiglia hanno costituito a Roma l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori (AIAF). Oggi l’AIAF riunisce in tutta Italia oltre 1800 avvocati, è presente in quasi tutte le regioni e in numerosissime provincie tra cui quella di Rovigo. Lo scopo della nostra Associazione, formata da avvocati che esercitano la professione prevalentemente nel settore del diritto di famiglia, dei minori e delle persone, è principalmente di FORMARE e QUALIFICARE continuamente i propri associati mediante una incessante attività formativa specialistica fatta di convegni, corsi, pubblicazioni e una scuola di alta specializzazione. La sezione rodigina dell’AIAF Nella provincia di Rovigo l’AIAF è presente dal 2007, in questi anni ha organizzato numerosi eventi formativi e creato una rete di confronto e collaborazione tra i propri associati e altri professionisti che si occupano delle relazioni personali e familiari (psicologi e psicoterapeuti, medici, mediatori familiari, operatori consultoriali). La formazione professionale degli avvocati è a servizio del cittadino
Che cos’è l’AIAF
Gli avvocati sono impegnati in una continua attività di formazione professionale per rispondere al diritto di ogni cittadino - che si accinge ad affidare una problematica di tipo legale ad un professionista - di scegliere tra coloro che si distinguono
per una particolare preparazione tecnica e specialistica. Che cosa fa l’AIAF oltre all’attività formativa? Con i nostri convegni e le nostre pubblicazioni contribuiamo a promuove il dibattito sulle tematiche della famiglia, della persona, della condizione dei bambini e dei giovani. Da anni siamo impegnati, anche presentando disegni di legge, affinchè siano riformati e quindi migliorati i procedimenti che hanno ad oggetto la materia della famiglia e dei minori, ovvero perchè siano trattati con una unica procedura, snella e veloce, davanti ad un Giudice specializzato in diritto di famiglia. Perché L’AIAF sulla “PIAZZA”? Abbiamo accolto l’invito di affrontare, per alcuni mesi, alcune questioni “giuridiche” legate all’esperienza della “crisi familiare”, con l’intento di illustrare alcuni principi di diritto che la regolano. In questo numero del giornale affronteremo alcune questioni riguardanti la “destinazione” della casa coniugale quando due coniugi si separano, divorziano o quando cessa la convivenza tra persone non sposate. Cercheremo, quindi, di rispondere ad alcune delle molte domande che ci pongono le persone che incontriamo nella nostra esperienza professionale.
Le nuove procedure di separazione e divorzio alternative ai procedimenti avanti l’autorità giudiziaria Il 2014 si è chiuso con importanti novità sotto il profilo normativo. E’ stata infatti introdotta una sostanziale modifica della normativa vigente in materia di separazione e divorzio, con l’inserimento di due diverse procedure del tutto nuove ed alternative rispetto ai procedimenti di separazione e divorzio che si svolgono avanti l’Autorità Giudiziaria: la convenzione di negoziazione assistita e il procedimento davanti all’Ufficiale di Stato Civile. Grazie alle novità introdotte dalla Legge n. 162 del 10.11.2014, che ha convertito, con modifiche, il decreto legge n. 132 del 12.09.2014, oggi coloro che si trovano nella necessità di separarsi, divorziare o di modificare le condizioni di una precedente separazione o divorzio hanno la possibilità di scegliere tra le due nuove procedure, oltre a quelle già conosciute che si svolgono con ricorso al Tribunale. “LA CONVENZIONE DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA” I coniugi, assistiti ciascuno da un avvocato, possono accordarsi di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via amichevole la controversia che li interessa (separazione, divorzio o modifica delle precedenti condizioni di separazione e divorzio) tramite l’assistenza dei propri legali. Questo accordo, che prende il nome di “convenzione assistita”, oltre ad essere redatto per iscritto, deve stabilire un termine entro il quale i due coniugi cercheranno di trovare l’accordo, termine che deve essere compreso tra 1 e tre mesi (prorogabile di un altro mese). Appare chiaro che l’impegno maggiore per i coniugi assistiti dai loro legali sarà quello di cercare (con tutti i mezzi possibili, non esclusa la mediazione familiare) di raggiungere condizioni condivise di regolamentazione della propria crisi coniugale. Quando non vi sono figli minori che cosa accade? Nel caso non vi siano figli minori o figli maggiorenni incapaci o portatori di grave handicap, l’accordo che i coniugi hanno sottoscritto verrà trasmesso dai loro avvocati al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale - se non ravvisa irregolarità - comunicherà il proprio “nullaosta”; diversamente comunicherà il diniego al “nullaosta”. Sarà onere degli avvocati trasmettere, entro i successivi 10 giorni dalla comunicazione del “nullaosta”, copia autentica dell’accordo all’Uffi-
ciale dello Stato Civile del Comune in cui il matrimonio fu iscritto o trascritto. Se vi sono figli minori che cosa accade? Quando i coniugi che hanno scelto di far ricorso alla procedura di negoziazione assistita hanno figli minori, o figli maggiorenni incapaci o portatori di un grave handicap, oppure maggiorenni economicamente non autosufficienti, l’accordo che hanno sottoscritto verrà trasmesso, sempre dai loro avvocati entro 10 giorni, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale lo autorizzerà se lo riterrà conforme all’interesse dei figli; diversamente lo trasmetterà al Presidente del Tribunale che fisserà, entro i successivi trenta giorni, l’udienza per la comparizione delle parti avanti a sé per discutere il caso. Quali effetti produce l’accordo raggiunto con questa procedura? L’accordo raggiunto grazie alla “negoziazione assistita” produce gli stessi effetti dei corrispondenti provvedimenti giudiziali che definiscono in Tribunale una separazione personale, un divorzio o la modifica delle condizioni di separazione o di divorzio (sentenza od omologa). Quale è il ruolo degli avvocati nella procedura di negoziazione? L’assistenza dell’avvocato nella procedura di negoziazione assistita costituisce per i coniugi, che ne sono i diretti protagonisti, garanzia della più ampia tutela dei propri diritti - nel contemperamento con quelli dell’altro coniuge - e soprattutto dei diritti dei figli. Le nuove norme introducono numerosi obblighi per gli avvocati impegnati in questa procedura: in particolare ricordiamo quello di informare i coniugi sulla possibilità di far ricorso alla mediazione familiare e dell’importanza per ciascun figlio minore di trascorrere tempi adeguati con ognuno dei genitori. Cosa accade se all’esito della procedura di negoziazione non si raggiunge un accordo? In questo caso, i coniugi saranno costretti a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria.
ricorso al procedimento davanti all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune in cui risiede uno di loro o nel quale è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio. L’ufficiale dello Stato Civile riceve da ciascuna delle parti la dichiarazione della volontà delle stesse di separarsi, divorziare o modificare le condizioni di separazione o divorzio alle condizioni stabilite nell’accordo. Vi sono dei limiti nel far ricorso a questa procedura? Tale procedura può essere attivata solo da coloro che non hanno figli minorenni, incapaci o portatori di handicap gravi o non autosufficienti economicamente. Inoltre si badi bene che l’accordo non può prevedere patti di trasferimento patrimoniale (es. cessione di quote di immobili, o cessione di somme di denaro, assegno di mantenimento, uso della casa coniugale, etc.). Come si svolge questa procedura? Successivamente alla presentazione delle dichiarazioni di volontà di cui sopra, in caso di separazione o divorzio, l’Ufficiale di Stato Civile inviterà i coniugi a presentarsi davanti a lui non prima di 30 giorni dal ricevimento delle dichiarazioni. Se nel giorno fissato i coniugi si presenteranno e confermeranno l’accordo raggiunto, l’Ufficiale di Stato Civile lo annoterà a margine dell’atto di matrimonio e di nascita di entrambi i coniugi e ne darà comunicazione in Anagrafe per i conseguenti aggiornamenti degli archivi dello Stato Civile. L’accordo produrrà gli stessi effetti dei provvedimenti giudiziali di separazione o divorzio, senza necessità di rivolgersi al Tribunale. In caso di separazione, la data da cui decorrerà il termine di durata per poter chiedere il divorzio, (tre anni) sarà quella in cui i coniugi hanno dichiarato all’ufficiale di Stato Civile di volersi separare o di voler divorziare, e non il successivo giorno di conferma. Se uno o entrambi i coniugi non compariranno nel giorno fissato, tale comportamento equivar-
“IL PROCEDIMENTO DAVANTI ALL’UFFICIALE DI STATO CIVILE” Quando due coniugi che intendono separarsi o divorziare (o modificare le condizioni di separazione o di divorzio precedentemente assunte) hanno trovato tra loro un accordo, possono far
CRISTINA VETTORELLO -avvocato del Foro di Rovigo-socio AIAF DAMIANA STOCCO -avvocato del Foro di Rovigo-referente della Sezione AIAF di Rovigo-componente del direttivo regionale e nazionale AIAF
rà alla mancata conferma dell’accordo. In caso di accordo per la “modifica delle condizioni di separazione o modifica delle condizioni di divorzio”, lo stesso è compilato e sottoscritto immediatamente dopo il ricevimento delle dichiarazioni da parte dei coniugi personalmente, senza bisogno di una successiva comparizione, e viene trascritto nei registri dell’anagrafe. Anche questo accordo produrrà gli stessi effetti del provvedimento giudiziale di modifica delle condizioni, senza necessità di rivolgersi al Tribunale. E’ necessaria l’assistenza dell’avvocato in questa procedura davanti all’Ufficiale di Stato Civile? La nuova normativa prevede che le parti possano (ma non debbano) farsi assistere da un avvocato nel momento in cui l’Ufficiale di Stato Civile riceve le dichiarazioni da ciascuna delle parti della volontà di separarsi, divorziare o modificare le condizioni. L’assistenza di un avvocato potrebbe essere molto opportuna durante le eventuali trattative tra i coniugi per giungere a definire i contenuti dell’accordo, soprattutto per avere esatta conoscenza di tutte le conseguenze giuridiche connesse allo stato di separato o di divorziato; si pensi alle questioni riguardanti eventuali rinunce al mantenimento, o all’assegnazione della casa, alle questioni legate al diritto successorio, a tutte le questioni patrimoniali che non possono essere contenute dall’accordo. Separarsi o divorziare o modificare le condizioni, con le nuove procedure, senza un’esatta e completa conoscenza delle conseguenze giuridiche collegate alle scelte effettuate, potrebbe complicare anziché risolvere i rapporti tra coniugi separati o divorziati.
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Diritto penale Cosa significa? Il reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis del codice penale è comunemente noto con il termine inglese stalking, che deriva dal verbo “to stalk” nel significato di “camminare con circospezione”, “camminare furtivamente”. Letteralmente stalking significa “fare la posta”, “inseguimento” ed è quindi stalker colui che si apposta, che insegue, che pedina e controlla la propria vittima. Come si commette il reato? Si commette il reato quando si tengono in modo reiterato, cioè in modo seriale e ripetitivo, comportamenti minacciosi o molesti che causano nella vittima, in modo alternativo, determinati eventi: 1- un perdurante e grave stato di ansia o di paura; 2- un fondato timore per l’incolumità propria o di persone a lei vicine; 3 - la costrizione ad alterare le proprie abitudini di vita. Il reato può sussistere quindi quando si realizza uno di questi eventi e tra i comportamenti che possono essere considerati di stalking vi sono, a titolo meramente esemplificativo, appostamenti continui nei pressi dell’abitazione o degli ambienti frequentati dalla vittima, pedinamenti, ripetute telefonate o contatti tramite e-mail, l’invio di lettere o SMS, e continui tentativi di contatto. In ogni caso una sola minaccia o un episodio isolato di “tampinamento”, anche se si tratta di un comportamento invadente, non è sufficiente a realizzare il reato di atti persecutori, in quanto è necessaria una reiterazione nel tempo di condotte vessatorie. Cosa deve fare la vittima del reato? La persona che si ritiene vittima di stalking può sporgere la querela personal-
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Il reato di Stalking mente (recandosi in Questura o dai Carabinieri o direttamente nell’ufficio della Procura della Repubblica del Tribunale competente) o con l’assistenza di un avvocato penalista. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. E’ importante tenere presente che il reato di stalking è stato recentemente modificato con la legge 15.10.2013 n. 119 in materia di sicurezza. Tra le principali modifiche vi è innanzitutto l’innalzamento della pena, che oggi è la reclusione da sei mesi a cinque anni (prima della riforma il massimo della pena era quattro anni). Tale inasprimento ha determinato la conseguenza che il pubblico ministero può chiedere e il giudice può disporre la custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto stalker, prima che sia pronunciata una sentenza di condanna. Il giudice potrebbe però applicare un’altra misura restrittiva della libertà personale dell’imputato, ossia il “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”. Con tale misura cautelare il giudice può prescrivere all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati, abitualmente frequentati dalla persona offesa, dai suoi prossimi congiunti o da persone legate da relazione affettiva o conviventi con la vittima. Inoltre, il giudice può prescrivere all’imputato di mantenere una determinata distanza dai predetti luoghi e vietare di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con la persona offesa e le altre persone sopra menzionate. Si tenga presente altresì che è previsto l’arresto obbligatorio di chi è colto in flagranza del reato di stalking e
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che la pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione alla persona offesa, o se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici. Infine, l’aumento è fino alla metà se la persona offesa è un minore, una donna incinta o una persona disabile, o se il fatto è commesso con armi o da persona travisata. Cosa deve fare chi è accusato del reato? Quando si viene a sapere di essere stati denunciati per stalking è necessario nominare un avvocato penalista di propria fiducia, al quale dovranno essere descritti in modo completo e preciso i rapporti con la presunta persona offesa, affinchè il difensore possa vagliare la fondatezza dell’accusa e quindi verificare se davvero sussista tale ipotesi di reato. Invero, benché l’accusa sia quella di stalking, non sempre sussistono gli elementi costitutivi di tale reato. Con ciò si vuole dire che esiste il reato di cui all’art. 612 bis c.p.p. solo in presenza di reiterate condotte di minaccia o di molestia che causino nella persona offesa uno degli eventi sopra descritti. Se manca anche un solo elemento, infatti, il reato potrebbe non sussistere e il comportamento della persona accusata potrebbe essere lecito oppure essere inquadrato nell’ambito di una ipotesi di reato meno grave. In pratica, andrà attentamente valutata l’attendibilità della presunta vittima, considerati i rapporti con il presunto stalker, e scelta quindi in armonia con il proprio cliente la migliore linea difensiva, svol-
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gendo anche indagini difensive. Le indagini difensive potrebbero diventare necessarie se l’accusato di stalking viene colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e la sua posizione deve essere rivalutata innanzi al Tribunale del riesame. Si può rimettere la querela? Di regola la querela si può ritirare, ma con la riforma del 2013 la remissione può essere solo processuale, quindi potrà avvenire solo dopo che il processo si è instaurato e davanti all’autorità giudiziaria. La querela è invece irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui all’art. 612, secondo comma del codice penale (quando la minaccia è grave, è commessa con armi, da persona travisata ecc.) o se il fatto riguarda un minore, o una persona disabile, oppure il reato è connesso ad altro delitto per cui si procede d’ufficio. Che cos’è l’ammonimento del Questore? Prima di sporgere querela, la vittima può scegliere di esporre i fatti all’autorità di pubblica sicurezza, chiedendo che sia emesso nei confronti del presunto colpevole un provvedimento amministrativo di ammonimento. Si tratta di un’ammonizione orale da parte del Questore che invita il presunto stalker, ove ritenga fondata la domanda della presunta vittima, a tenere una condotta conforme alla legge. Naturalmente contro tale provvedimento amministrativo si può ricorrere al Tribunale amministrativo regionale (TAR) competente, qualora lo si ritenga ingiustificato. In caso di soggetto già ammonito, l’eventuale successiva querela fa sì che si proceda d’ufficio per il delitto di stalking e che la pena in caso di condanna sia aumentata.
Studio Legale Associato Carricato-Brognara - Piazza XX Settembre, 31 - 45100 Rovigo (RO) - tel: 0425 25209 - fax: 0425 424760 - studio.carricatobrognara@cheapnet.it
Diritto internazionale
Crimini di guerra: cade l’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile
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onostante l’indiscutibile necessità di offrire un rimedio alle vittime di crimini internazionali, come gli “schiavi di Hitler”, sottoposti a lavori forzati in Germania in seguito alla cattura da parte delle truppe naziste, le pretese risarcitorie di tali soggetti sono sempre state generalmente nullificate dall’operare di ostacoli procedurali quali l’immunità degli Stati e la prescrizione. Infatti, in materia di immunità degli Stati dalla giurisdizione, ha sempre prevalso la dottrina dell’immunità ristretta secondo la quale la giurisdizione può essere esercitata nei confronti degli Stati stranieri soltanto in relazione ad atti di natura “commerciale” o comunque privatistica. L’impossibilità di qualificare come atti privatistici le violazioni dei diritti umani commessi dagli Stati esteri nell’esercizio di poteri sovrani (pensiamo agli atti commessi nel corso di operazioni militari di polizia o in carcere) ha sempre portato le Corti nazionali ad accordare sistematicamente l’immunità agli Stati autori di tali violazioni, anche qualora queste costituissero gravi crimini internazionali. In altre parole le Corti nazionali, mentre hanno eserci-
tato normalmente la giurisdizione nei confronti degli Stati stranieri in relazione a diritti sorti da rapporti contrattuali di vario genere, dichiaravano invece il proprio difetto di giurisdizione in relazione a violazioni, anche gravi, dei diritti umani. Con una sentenza “storica” la Corte Costituzionale (Sent. 22 ottobre 2014 n. 238 Presidente e relatore Tesauro) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge di adattamento n. 848 del 1957, limitatamente all’esecuzione data all’art. 94 della Carta delle Nazioni Unite, esclusivamente nella parte in cui obbliga il giudice italiano ad adeguarsi alla pronuncia della CIG (Corte Internazionale di Giustizia) del 3 febbraio 2012, che gli impone di negare la propria giurisdizione in riferimento ad atti di uno Stato Straniero che consistono in crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona. I Giudici della Corte Costituzionale erano stati chiamati a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale di alcune norme
che avrebbe imposto al Tribunale italiano adito (Tribunale di Firenze) di declinare la giurisdizione in relazione a tre giudizi instaurati contro la Repubblica federale di Germania (RFG) per ottenere la condanna di quest’ultima al risarcimento dei danni patiti da tre cittadini italiani, catturati nel territorio italiano da forze militari tedesche e deportati in Germania per essere adibiti al lavoro forzato nei campi di concentramento. Grazie alla “storica” sentenza n. 238/2014 la regola di diritto internazionale consuetudinaria che riconosce l’immunità degli Stati esteri dalla giurisdizione civile di altri Stati, non opera nell’ordinamento italiano con riferimento a comportamenti illegittimi di uno Stato che sono da considerarsi crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti fondamentali della persona riconosciuti nella Costituzione. Sempre secondo la Corte Costituzionale, sono altresì in contrasto con la Costituzione le norme interne che procedo-
Avv. Elisabetta Ponzetti
no all’adattamento di norme pattizie che non consentono ad un individuo di agire in giudizio per le gravissime violazioni subite sul territorio italiano. Pertanto il diritto dei tre cittadini italiani di convenire in Italia, avanti un giudice italiano, la Repubblica federale di Germania è stato riconosciuto legittimo dalla Corte Costituzionale. Va ricordato che anche la Corte di Cassazione italiana ha svolto un ruolo di primo piano nel dibattito concernente il rapporto tra immunità giurisdizionale dello Stato e tutela dei diritti umani e che oggi è l’unica Corte suprema nazionale a sostenere la necessità di sottoporre alla giurisdizione dello Stato del foro gli Stati stranieri autori di crimini internazionali. Con la sentenza Margellos la Corte di Cassazione greca aveva rigettato gli argomenti che invece sono stati ritenuti fondati su validi principi di diritto sia dalla Corte di Cassazione che dalla Corte Costituzionale. Per concludere la nozione di sovrana uguaglianza degli Stati cade di fronte al rispetto dei diritti umani e al perseguimento di un’adeguata riparazione per le vittime dei crimini internazionali.
Avvocato Elisabetta Ponzetti Corso Del Popolo 161 - 45100 Rovigo (RO) - tel: 0425 21610 - fax: 0425 22580 - elisabetta.ponzetti@libero.it
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L’Editoriale
L’OdOntOiatria è regOLata da deOntOLOgia ed etiCa di Bruno Noce*
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Prima la salute del paziente, poi il profitto dello studio xConseguenze e rimedi della perdita uditiva continua Aa pag. 35 29
xCrisi di coppia: che fare?
uando citiamo Bersani e la legge che porta il suo nome, a tutti i medici ed odontoiatri viene in mente in particolare una cosa: la fine di un’era in cui al professionista non era consentito della pubblicità per promuovere la propria attività. Dal più stretto rigore, si è passati in un batter di ciglia alla completa deregulation. ”La pubblicità informativa, ammessa con ogni mezzo, e’ sempre consentita se è funzionale all’oggetto, veritiera e corretta, non è equivoca, ingannevole denigratoria”(art. 4 del DPR n.137/2012). Il risultato di questa liberalizzazione e’ sotto gli occhi di tutti.Oggi osserviamo e/o ascoltiamo, quasi sempre impotenti, messaggi di pubblicità tra i più variegati e fantasiosi, sia nei contenuti che nelle modalità con cui vengono diffusi. Sui giornali, sulle riviste, sugli autobus, sulle strade, sui treni, alla televisione, allo stadio, al cinema, alla radio si diffondono forme di pubblicità che, anche se non illecite dal punto di vista normativo, appaiono molto spesso equivoche ed in moltissimi casi di cattivo gusto. Tutto si può dire in merito alla liberalizzazione pubblicitaria, tranne che abbia contribuito realmente a migliorare la conoscenza sui temi dell’odontoiatria della popolazione o sia servita a diffondere realmente una corretta informazione sanitaria.
*Presidente dentisti Rovigo continua a pag.
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xL’Omeopatia nelle piccole patologie invernali continua Aa pag. 35 30
continua A a pag. pag. 32 37
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L’Editoriale
Consulenza scientifica Farmacia - Farmacia Comunale n. 1 Via Badaloni - Farmacia Comunale n. 2 S. Apollinare - Farmacia Comunale n. 3 V.le Tre Martiri - Farmacia Comunale n. 4 Boara Polesine - Dispensario Farmaceutico Borsea PSICOLOGIA Dott.ssa Antonella Tinti Psicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia Cell.339 3859333 antonella.tinti@ordinepsicologiveneto.it Studio dentistico Dr.ssa Alessia Berti - Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 - Adria (RO) tel. 0426 908221 - Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 - Rosolina (RO) tel. 0426 340110 psicologia Dott.ssa Cristina Zago - Psicologa Clinica Riceve per appuntamento ad Adria e Rovigo Cell.: 348 3468022 Mail: zago_cristina@virgilio.it Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982
Medicina nucleare Dott.ssa Manuela Bertoli Specialista in Medicina Nucleare e professionalità in Radiologia - Poliambulatorio Vespucci - Sottomarina di Chioggia (Ve) AGOpuntura Dott.ssa Maria Zampieri Calle Caneva 942 Chioggia (Ve) Tel abitazione 0414967717 Tel ambulatorio 0415506306 Udito Dimensione Udire Rovigo - Via Pighin, 8 Tel. 0425 424563 Adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255 Osteopatia - fisioterapia Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista Dormiflex Lady Linea Srl Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 - Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it Oftalmologia Dott. Massimo Camellin: Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357 mail: segreteria@sekal.it
Sanità Il nuovo centro di addestramento dei giovani medici
Arrivano manichini “viventi”
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emmeno tanto tempo fa se ne occupavano solo i film di fantascienza. Oggi i “robot viventi” sono realtà e, nel Veneto, serviranno ad addestrare giovani medici, chirurghi e infermieri ad intervenire nella maniera più corretta su un paziente. Gli “Avatar”, questo il loro significativo nome, hanno “preso servizio” oggi all’Ospedale Borgo Trento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dove è stato presentato il Centro di Simulazione e Formazione Avanzata della Regione del Veneto (Si.F.A.R.V.), una modernissima struttura realizzata su una superficie di 3000 metri quadrati e interamente dedicata alla formazione di medici specialisti, infermieri,
tecnici delle professioni sanitarie e addirittura personale amministrativo operanti nell’Azienda veronese e in tutto il sistema sanitario veneto. Questo spaccato di futuro è stato visitato e presentato oggi alla stampa, alla presenza di numerose autorità, tra le quali l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il Rettore dell’Università di Verona Nicola Sartor e il Direttore Generale dell’Azienda sanitaria Sandro Caffi. “Studi americani – ha riferito Coletto – indicano che occorrono anche decine di tentativi per un giovane sanitario prima di raggiungere la perfezione in una semplice operazione di intubazione. Con questo Centro il Veneto e Verona dimostrano una volta di più di essere all’avanguardia
Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
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L’odontoiatria è regolata da deontologia ed etica di Bruno Noce*
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erto, nell’era della comunicazione, permettere all’odontoiatra di promuovere la propria attività ed i propri servizi con strumenti moderni che non siano solo il passaparola e’ quantomeno opportuno, ci mancherebbe. Il fatto però di avere consentito tutto o quasi tutto, ha determinato oggi una situazione paradossale.Rispetto a messaggi spudoratamente commerciali che in molti casi illudono il paziente con terapie mirabolanti, stiamo assistendo al consolidamento di fenomeni molto pericolosi, quali ad esempio quelli legati alla creazione di false aspettative in merito a cure non sempre possibili o addirittura a fenomeni legati alla nascita di bisogni di cura inesistenti. Sempre più spesso infatti si presentano in studio pazienti che richiedono espressamente soluzioni protesiche in moltissimi casi assolutamente non necessarie. L’ordine ha il compito di controllare la veridicità del messaggio pubblicitario ma ha poche armi spuntate per poter agire come invece sarebbe necessario. E questo per diverse ragioni: innanzitutto le possibili azioni repressive nei confronti di chi utilizza il messaggio pubblicitario come strumento improprio si dovrebbero attivare su presupposti legati a concetti come “il decoro professionale”, “la trasparenza e veridicità del messaggio” che risultano poco circoscritti oltre che eccessivamente discrezionali e vaghi per poter offrire indicazioni precise di intervento. Oltre a questo, per poter verificare la veridicità di un messaggio pubblicitario che riguardi ad esempio le tariffe o i servizi offerti, l’Ordine dovrebbe poter avere accesso direttamente alle fatture dello studio o addirittura avere reali poteri ispettivi che in realtà non possiede. Altro aspetto: nei territori di competenza CAO locali, spesso operano odontoiatri iscritti ad Ordini di altre provincie, il che rende molto difficile l’azione diretta del Presidente di Commissione che, in caso di illecito, ha invece competenza solo sui propri iscritti. Lo stato dovrebbe garantire ai cittadini la professionalità dei medici odontoiatri per distinguerli da ogni sorta di ciarlataneria ma invece sembra quasi che il problema non interessi. Gli odontoiatri non sono imprese e gli studi professionali sono prima di tutto dei presidi socio sanitari che dovrebbero rispondere prioritariamente a regole deontologiche ed etiche e non solo di profitto eseguendo in prima battuta un lavoro intellettuale di prevenzione per il mantenimento della salute, operare per riguadagnarla qualora si sia persa e, specialmente, mantenerla perché se la logica aziendale e’ quella di dover vendere un prodotto, questo mal si concilia con la prevenzione che è la missione primaria di ogni buon professionista. *Presidente dentisti Rovigo
nazionale e di saper progredire anche in una tremenda stagione di tagli nazionali che, nel modo più odioso, ricadono sempre e sempre di più sulle realtà virtuose, come il Veneto. Anche in questo caso – ha aggiunto – ci allineiamo al meglio del mondo, perché vogliamo che la qualità professionale dei nostri operatori sanitari sia sempre all’avanguardia. Sono e resteranno i migliori, a garanzia del cittadino che da loro può aspettarsi la miglior assistenza possibile e le miglior capacità tecniche in ogni situazione”. Anche grazie all’utilizzo di questi “manichini ipertecnologici” il panorama della formazione avanzata garantita dal Centro Regionale è completo.
Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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Conseguenze e rimedi della perdita uditiva
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uello della sordità è un problema socialmente rilevante eppure non sembra essere una delle priorità né delle istituzioni né dei cittadini: proprio a seguito di una visita gratuita durante le giornate nazionali per la prevenzione dell’udito, un terzo dei soggetti che hanno effettuato per la prima volta un controllo ha scoperto di avere un problema all’udito. Sintomi della Perdita Uditiva Se sospettate di avere una perdita uditiva, provate a rispondere a queste domande: • Chiedete spesso alle persone di ripetere ciò che hanno detto? • Qualche familiare o amico vi ha detto che non sentite bene? • Alzate il volume della TV o della radio al punto che non sia gradito anche agli altri? • Vi è difficile comprendere le conversazioni quando è presente del rumore di fondo? • Avete difficoltà a seguire le conversazioni in gruppo? • Trovate difficile comprendere da quale direzione provengono i suoni? Se avete risposto “Sì” a tre o più di queste domande, potreste avere una perdita uditiva. Parlatene con il medico di famiglia che può aiutarvi a determinare quale sia la via migliore da seguire per il vostro caso. Effetti della Perdita uditiva Le conseguenze di una perdita uditiva non trattata, coinvolgono la sfera comunicativa, sociale ed emozionale. Sfera comunicativa La conseguenza più ovvia della perdita uditiva è la difficoltà di comunicare.
• Conversazioni più brevi • Minor utilizzo del telefono • Problemi di comunicazione con familiari, amici e colleghi • Chiedendo alle persone di ripetere più spesso o semplicemente proseguendo con la conversazione Sfera sociale Non appena regredisce la capacità di sentire, molte persone si sentono escluse dalle interazioni sociali. • Si evitano i gruppi e gli sconosciuti • Si diventa silenziosi e introversi • Prestazioni lavorative meno efficienti Sfera emozionale Una perdita uditiva non curata può causare delle esperienze emotive negative. • Imbarazzo • Rabbia, frustrazione • Ansia • Depressione A chi rivolgersi per chiedere aiuto Vi sono varie figure professionali nel settore dell’audiologia alle quali ci si può rivolgere per un aiuto in caso di perdita uditiva. Essi valuteranno la capacità uditiva e determineranno l’intervento più opportuno. I Centri Dimensione Udire si prendono cura della persona in un vero e proprio percorso riabilitativo per il recupero della perdita dell’udito fatto di un tempestivo controllo dell’udito gratuito senza impegno e avanzate e sofisticate tecnologie con il più alto livello di perfezione estetico-funzionale per ritornare a udire in modo naturale e quasi invisibile. Dimensione Udire Rovigo: Via Pighin, 8 Tel. 0425 424563 Adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255
Crisi di coppia: che fare? Vivere in coppia non è facile. Ma una psicoterapia può aiutare
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problemi di comunicazione nella coppia, spesso generano malintesi, litigi, conflittualità e un progressivo allontanamento reciproco. Negli individui nasce la consapevolezza che manca qualcosa di importante nella relazione: un collante, una componente che li aiuti a ricostruire la dimensione dell’intimità e della comprensione. A volte capita che un partner dopo svariati tentativi, reputi ormai inutile continuare a cercare uno spazio di confronto con l’altro e si distacchi sempre di più, puntando solo sulle proprie forze, come se l’altro non riuscisse più a comprendere i suoi bisogni. Ognuno dei due si costruisce una nicchia in cui vive in solitudine, separati ma ancora ufficialmente insieme, senza un vero dialogo, senza uno scambio autentico. All’inizio di un rapporto la dimensione del “noi” è ricercata con maggior impegno, poi si riduce progressivamente. Nonostante i partners continuino a comunicare “tra loro” comunicano sempre meno “sù di loro”, sui loro vissuti, sui loro stati d’animo, sui loro desideri. Ci si sente traditi, delusi, quasi ingannati. Si perde la fiducia nell’altro e nella coppia. Il senso di solitudine è alimentato dalla percezione di una profonda diversità riscontrata nell’altro rispetto a noi stessi. Se all’inizio si stava insieme soprattutto grazie alle “somiglianze”, col tempo ci si allontana prevalentemente a causa delle “differenze”. La “comunicazione utile ed efficace” presuppone due dimensioni indispensabili: 1) riuscire ad “esprimere” le proprie emozioni, esi-
Dott.ssa Antonella Tinti
genze personali e di coppia in modo comprensibile per l’altro, sia a livello verbale che non verbale 2) riuscire a “comprendere” i bisogni e le emozioni dell’altro attraverso un atteggiamento di ascolto e osservazione reali. A volte è difficile ristabilire un contatto genuino con la persona amata e spesso SOLO la presenza di un professionista esterno, uno psicoterapeuta esperto delle dinamiche di coppia, può riuscire ad aiutare i partners a ristabilire una relazione equilibrata e rispettosa dei vissuti di ognuno. Dott.ssa Antonella Tinti Psicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell.339 3859333 - “Rovigo Medica” Via Einaudi, 82 Rovigo (0425/474769) - “Poliambulatorio San Giusto” Via Mazzini, 48/A - Porto Viro (0426/324194) antonella.tinti@ordinepsicologiveneto.it
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Ortodonzia nell’adulto? E’ possibile
Il trattamento ortodontico in età adulta PERCHE’ E’ IMPORTANTE AVERE I DENTI ALLINEATI? Un buon allineamento dentario è importante per diverse ragioni. Innanzitutto facilita le manovre di igiene orale, rendendo più semplice ed efficace la rimozione dei residui alimentari e della placca batterica. Un buon allineamento dentario assicura una masticazione più efficiente, mentre un allineamento scorretto può portare il sistema stomatognatico a lavorare in maniera non corretta, determinando spesso un’usura anomale di alcuni denti ed in qualche raro caso anche problemi al sistema dell’articolazione temporo mandibolare. Un buon allineamento dentario ha anche una forte valenza estetica. La bocca è insieme agli occhi la parte del viso che viene maggiormente guardata dagli altri. Averla in ordine tende a dare sicurezza a chi parla e a trasmettere un’impressione di salute e cura di se stessi in chi ascolta. È dimostrato che le persone che hanno i denti allineati tendono a sorridere di più, a risultare più simpatiche e a riscuotere maggior successo, perchè un bel sorriso predispone bene i nostri interlocutori. E’ POSSIBILE ALLINEARE I DENTI ANCHE IN ETA’ ADULTA? Certamente si. Il trattamento ortodontico negli adulti può essere leggermente più complesso rispetto a quello nei bambini, ma è quasi sempre possibile. La maggior complessità deriva dall’im-
possibilità di guidare lo sviluppo dei mascellari perché queste ossa negli adulti non crescono più. Inoltre negli adulti i tessuti di sostegno dei denti sono spesso ridotti a causa degli effetti della malattia parodontale. Adottando alcune precauzioni, quali l’uso di forze leggere e sistemi biomeccanici molto controllati, è generalmente possibile risolvere quasi tutti i casi di cattivo allineamento dentario anche nei pazienti adulti OLTRE ALL’APPARECCHIO TRADIZIONALE, E’ POSSIBILE USARE DEI MATERIALI O APPARECCHI MENO VISIBILI? Si possono utilizzare attacchi estetici invece di quelli in metallo. Gli attacchi estetici possono essere di colore bianco in materiali compositi oppure in ceramica, oppure trasparenti in zaffiro monocristallino. L’ortodonzia mediante allineatori trasparenti, questa tecnica ortodontica si basa
sull’uso di una sequenza di allineatori trasparenti rimovibili, creati su misura per ciascun paziente. In pratica ciascun allineatore si indossa per un periodo di tempo variabile da 2 a 4 settimane e muove i denti di alcuni decimi di millimetro. Al termine di questa fase, si continuerà indossando l’allineatore successivo e così via fino ad ottenere l’allineamento desiderato. La terapia risulta pressochè invisibile perché gli allineatori trasparenti, una volta indossati si mimetizzano benissimo in ambiente orale. Entrambe le metodiche descritte in precedenza presentano dei limiti rispetto all’apparecchio ortodontico tradizionale e non è possibile utilizzarle per tutti i casi. SI SENTE PARLARE ANCHE DI ORTODONZIA LINGUALE, DI COSA SI TRATTA? Si tratta di una tecnica in continua evoluzio-
ne che prevede il posizionamento dell’apparecchio sul versante dei denti rivolto verso l’interno della bocca. In questo modo i pazienti possono indossare l’apparecchio senza che gli altri se ne accorgano. Per gli adulti è difficile indossare un apparecchio ortodontico, così alla vergogna di mostrare un sorriso “metallico” per mesi o anni preferiscono la mal occlusione, con l’ortodonzia linguale è possibile risolvere anche questo disagio estetico.
Dott.ssa Alessia Berti
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
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L’omeopatia nelle piccole patologie invernali Può essere un valido aiuto per affrontare in modo “dolce” le tipiche patologie di stagione
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on l’arrivo dell’inverno fanno la loro comparsa anche quei piccoli, ma alquanto fastidiosi, disturbi tipici delle malattie da raffreddamento. L’omeopatia può essere un valido aiuto per affrontare in modo “dolce”, ma efficace, patologie come raffreddore, mal di gola o tosse. In caso di raffreddore possiamo utilizzare ALLIUM CEPA, se vi sono frequenti starnuti con abbondante rinorrea ed intensa lacrimazione, oppure KALIUM BICHROMICUM se il muco è giallo, denso e fatica a scendere. Per trattare una forte congestione nasale si può intervenire anche a livello locale con spray contenenti rimedi quali EUPHORBIUM, PULSATILLA e LUFFA, che aiutano a sciogliere le secrezioni e a liberare il naso senza rovinarne la mucosa. Spesso al termine di un forte raffreddore rimane del catarro nell’orecchio, che si può cercare di sciogliere con MERCURIUS DULCIS. Quando, invece, siamo in presenza di una gola molto arrossata e dolorante il rimedio più efficace è BELLADONNA al quale si può abbinare: MERCURIUS SOLUBILIS, se compaiono piccole placche bianche sulle tonsille, o
ARUM TRIPHYLLUM se c’è raucedine con abbassamento di voce. Altro disturbo piuttosto fastidioso è la tosse, che può essere trattata con DROSERA, quando è secca e spasmodica, con IPECA, se induce vomito oppure con RUMEX CRISPUS quando l’attacco di tosse è causata da un pizzicore in gola. Se sentiamo il nostro corpo completamente indolenzito da un leggero stato febbrile, possiamo alleviare questo sintomo con EUPATORIUM PERFOLIATUM. La maggior parte di questi rimedi vengono solitamente utilizzati in granuli a basse diluizioni (5CH o 7CH), che vanno assunti più
volte al giorno, lontano dai pasti e lasciati sciogliere lentamente sotto alla lingua. In commercio esistono anche diversi prodotti omeopatici utili nell’aumentare le difese immunitarie dell’organismo in maniera tale da evitare l’insorgere di questi disturbi o, se non altro, capaci di ridurre la durata e l’intensità dei sintomi. In ogni caso, per un consiglio più mirato e personalizzato,è sempre opportuno chiedere un parere al medico o al farmacista. Articolo è a cura della Dott.ssa Sonia Ferlin Farmacia Comunale n. 3 Viale Tre Martiri, 61 Rovigo - Farmacia Comunale n. 1 Via Badaloni - Farmacia Comunale n. 2 S. Apollinare - Farmacia Comunale n. 3 V.le Tre Martiri - Farmacia Comunale n. 4 Boara Polesine - Dispensario Farmaceutico Borsea
Ansia: come riconoscerla ed affrontarla
Quando questo disturbo raggiunge livelli eccessivi può complicare molto la vita di una persona
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disturbi d’ansia rientrano tra i disturbi più comuni e frequenti che si riscontrano al giorno d’oggi. L’ansia è un’emozione universale che non sarebbe inadeguato provare, in quanto rappresenta una componente necessaria della risposta dell’organismo allo stress. La risposta ansiosa agli eventi non ha sempre e necessariamente caratteristiche negative. L’ansia risulta patologica quando è eccessiva e ha un’intensità tale da provocare un grado di sofferenza insopportabile complicando notevolmente la vita di una persona, rendendola incapace di affrontare anche le situazioni più comuni. Possono essere identificate quattro fondamentali componenti dell’ansia: una componente cognitiva (caratterizzata dalla capacità/incapacità di comprendere le cause del proprio stato); una componente somatica (caratterizzata da una reazione di emergenza che si nota, a livello fisico, con pallore della pelle, sudore, tremore, dilatazione pupillare e respiro difficoltoso); una componente emotiva (costituita da emozioni negative
Dott.ssa Cristina Zago
quali paura, apprensione, preoccupazione, irritabilità e cambiamento di umore); una componente comportamentale (caratterizzata da comportamenti diretti alla fuga o all’evitare le fonti di ansia). Quando l’attivazione del sistema di ansia è ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, si ha un disturbo d’ansia. Sono disturbi d’ansia gli attacchi di panico (con e senza agorafobia), le ossessioni e compulsioni, le fobie (paura di parlare in pubblico, di usare i mezzi di trasporto, ecc), l’ansia generalizzata e il disturbo posttraumatico (in seguito ad eventi traumatici o molto stressanti). Per alleviarne i sintomi risultano essere importanti una dieta appropriata (ridurre il consumo di caffeina, zucchero, alcol), un sonno adeguato, un regolare esercizio fisico e alcune tecniche di rilassamento. Nei casi più difficili è opportuno curare l’ansia con il trattamento psicologico e se necessario, anche farmaceutico.
Dott.ssa Cristina Zago - Psicologa Clinica Riceve per appuntamento ad Adria e Rovigo - Cell.: 348 3468022 Mail: zago_cristina@virgilio.it
“Le mosche volanti” negli occhi Sono delle ombre mobili sulla retina che oggi si possono eliminare
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e “mosche volanti” sono una patologia molto vra da rischi. Recentemente è stato perfezionato un frequente nella popolazione adulta ed il patipo particolare di laser, YAG Laser, già usato da anni ziente che sperimenta questa sensazione vive per sezionare membrane ed aderenze all’interno spesso con angoscia questo fastidio. La spiegazione dell’occhio. Nell’ultima versione sono state realizzadi questo fenomeno risiede nella struttura del corpo te delle modifiche che lo rendono adatto alla vapovitreo, gelatina trasparente che riempie l’occhio. Il dr. Massimo rizzazione delle miodeospsie. La “Vitreolisi Yag” è Camellin In giovane età il vitreo, aderente alla retina, è una procedura non invasiva, indolore di circa 20 perfettamente omogeneo ma nel corso del tempo, a causa minuti di durata che può eliminare il sintomo visivo mediante dell’invecchiamento può alterarsi e perdere la sua trasparenza. vaporizzazione dei corpi mobili. La procedura si completa in Nel processo di contrazione si distacca e si possono generare 3-4 sedute durante le quali le opacità vengono vaporizzate ed aggregati di fibre più o meno isolati. Le mosche volanti, chia- il gas si riassorbe riducendo la dimensione della miodesopsia mate più propriamente MIODESPOSIE, fanno si che si formino stessa. Presso il centro SEKAL è presente lo Yag Laser di ultima delle ombre mobili sulla retina. Possono essere classificate generazione ELLEX ULTRA Q, l’unico al momento nato con lo genericamente in 3 gruppi: scopo di poter focalizzare corpi mobili anche nella parte po- filamenti vitreali fibrosi: riscontrati soprattutto nelle persone steriore del vitreo, grazie ad un particolare specchio oscillante. più giovani e appaiono nel soggetto affetto come punti multipli Questo Laser ottimizza il percorso ottico impiegando la metà o sottili ragnatele; della potenza riducendo di conseguenza i rischi dovuti all’im- miodesopsie sparse: a forma di “nube”, spesso causate da un patto acustico delle micro vaporizzazioni. L’oculista, oltre ad naturale processo di invecchiamento; avere un’ottima manualità nell’utilizzo del laser, deve essere -miodesopsie a forma di anello detto di “Weiss”: un grosso in grado di selezionare in maniera consona il paziente che può corpo fibroso distante sia dal cristallino che dalla retina legato essere soggetto a questo tipo di trattamento: i floaters devono al distacco del corpo vitreo dal nervo ottico. trovarsi ad almeno 2 mm di distanza dalla retina e dal cristalliPoiché i corpi mobili seguono i movimenti oculari questi pos- no e questi ultimi non devono essere associati a una patologia sono disturbare in qualunque situazione; inoltre, un soggetto o a un’infiammazione in fase attiva. Le complicanze di tale affetto da miodesopsie può presentare la percezione di fotop- trattamento sono comunque rare, si può associare un rialzo sie (lampi di luce) dovute a trazioni sulla retina sia al buio sia della pressione intraoculare o, molto raramente, una cataratta. ad occhi chiusi (è presente infatti una casistica importante di Dott. Massimo Camellin: soggetti che presentano distacchi di retina in seguito alla perceVia Dunant, 10 - Rovigo zione dei floaters). Fino a poco tempo fa non esistevano cure tel. 0425 411357 semplici per eliminare questi corpi mobili e si doveva ricorrere mail: segreteria@sekal.it ad una vitrectomia, procedura chirurgica di alto livello non sce-
E’ POSSIBILE ALLINEARE I DENTI ANCHE IN ETA’ ADULTA? Certamente si. Il trattamento ortodontico negli adulti può essere leggermente più complesso rispetto a quello nei bambini, ma è quasi sempre possibile. La maggior complessità deriva dall’impossibilità di guidare lo sviluppo
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VISIBILI? Si possono utilizzare attacchi estetici invece di quelli in metallo. Gli attacchi estetici possono essere di colore bianco in materiali compositi oppure in ceramica, oppure trasparenti in zaffiro monocristallino. L’ortodonzia mediante allineatori trasparenti, questa tecnica ortodontica si basa sull’uso di una sequenza
ortodontico tradizionale e non è possibile utilizzarle per tutti i casi. SI SENTE PARLARE ANCHE DI ORTODONZIA LINGUALE, DI COSA SI TRATTA? Si tratta di una tecnica in continua evoluzione che prevede il posizionamento
ecografia, per diagnosi sicure e innocue “Le mosche volanti” Infiltrazioni ecoguidate all’anca: una garanzia dinegli efficacia nelocchi trattamento Sono delle ombre mobili sulla retina che oggi si possono eliminare
i pazienti possono indossare l’apparecchio senza che gli altri se ne accorgano. Per gli adulti è difficile indossare un apparecchio ortodontico, così alla vergogna di mostrare un sorriso “metallico” per mesi o anni preferiscono la mal occlusione, con l’ortodonzia linguale è possibile risolvere anche questo disagio estetico.
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
PoLiamBuLatorio vesPucci
Odontoiatria, ortodonzia, logopedia, otorino
FisioteraPia – riaBiLitazione amBuLatorio PoLisPeciaListico
Prestazioni FisioteraPia e riaBiLitazione
Dott.ssa Bertoli che cos’è l’ecografia? • sospetto di ostruzioni dei dotti salivari Riabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post operatoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, posturale, senologica, respiratoria, uroL’ecografia è tecnica di indagine diagnostica a caratte- • presenza di masse di sospetta origine neoplastica a logica perineale; Riabilitazione della colonna vertebrale, mano, gomito, vra damolli rischi. Recentemente è stato perfezionato un e “moscheche, volanti” sono una patologia molto re preventivo a differenza di altre tecniche strumentali livello dei tessuti spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domicilio, funzionale l mantenimento di una dentatura da latte sana è una tipo particolare di laser, YAG Laser, già usato da anni frequente il pa- ioniz- • osteomielite utilizzate per lenella stessepopolazione finalità, nonadulta utilizzaedradiazioni globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica correttiva di gruppo; premessa indispensabile affinchè la permuta Massaggio dei denti per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Terapie sezionareaddominale membrane ed aderenze all’interno sperimenta questa sensazione vive zanti,ziente bensìche ultrasuoni. • aneurismaperdell’aorta avvenga nel modo corretto senza alterare la funzionalità dell’occhio.acuto Nell’ultima versione sono state realizzaspesso con angoscia La spiegazione L’ecografi a è inquesto gradofastidio. di fornire un’immagine tridi- • dolore addominale fisiche strumentali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia. masticatoria e la crescita delle ossa del viso. L’ortodonzia è te delle modifiche che lo rendono adatto alla vapodi questo fenomeno risiededi nella strutturaodel mensionale dell’interno un organo di corpo una parte del • sepsi addominale Il dr. Massimo Prestazioni amBuLatorio PoLisPeciaListico una branca dell’odontoiatria che mira a risolvere irregolarità miodeospsie. vitreo, umano. gelatina Sitrasparente chedetto, riempie l’occhio. di onde corpo basa, come sull’utilizzo • presenza rizzazione di focolai delle metastatici epaticiLada“Vitreolisi neoplasieYag” in- è specialistiche fisiatriche: esame podologico per prescridi posizione dei denti, delle ossa dei mascellari neivisite pazienti In giovanee non età ilelettromagnetiche, vitreo, aderente alla retina,la èsua primaCamellin acustiche pertanto sorte in altrauna sedeprocedura non invasiva, indolore di circa 20 zione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. Da sinistra: Dott visite Lorenzo Vecchiato, Dott di Andrea in crescita, tenendo in considerazione l’equilibrio neuroperfettamenteè omogeneo ma nel corso del tempo, causa •minuti caratteristica l’assoluta innocuità dell’esame. L’effiacacia ittero di durata che può eliminare il sintomo visivo mediante visite specialistiche ortopediche: superspecialistiche chirurPavanetto e la Dott.ssa Aulona Haxhi Nasto muscolare, respiratorio e le possibili abitudini viziate che dell’invecchiamento perdere la suail trasparenza. di un’ecografia e lapuò suaalterarsi utilità enell’assistere medico in •vaporizzazione patologie biliaridei corpi mobili. La procedura si completa in Dott.ssa gia vertebrale; terapia con onde d’urto; mesoterapia antalgideterminano uno squilibrio nella crescita del piccolo pazien-ca; artrocentesi; sedute durante le quali le opacità vengono vaporizzate ed funzionali affi nchè la crescita delle ossa viso earticola posiNel processo contrazione si distacca Manuela manipolazioni vertebrali; infidel ltrazioni una diagnosi didipende da vari fattori: e si possono generare •3-4 pancreatite ltrazioni ecoguidate medicoeventuali legali. te. Bambini che succhiano il dito, Bertoli o biberon, o succhiotti, lari; o infi gas sicienza riassorbe riducendo la dimensione della miodesopsia zione dei denti stessi siaall’anca; correttaperizie per prevenire bre più ocon meno Le mosche chia- •ilinsuffi •aggregati Il gradodidifidettaglio cuiisolati. l’ecografo riesce avolanti, identificarenale visite specialistiche di con chirurgia vascolare: scleroterapia. penne,tecnica, o labbra, o che soffrono di onicofagia, Presso il centro SEKAL è presente traumi dentali conseguenza perdita degli elementi e mate più propriamente MIODESPOSIE, si cheinadatta si formino •stessa. consentono di ridurre il dolore edeglutizione re le strutture: usare uno strumento o fanno una sonda presenza di calcoli renali senza colica lo Yag Laser di ultima secondo questa visite specialistiche ginecologiche: infantili, adolee che respirano la bocca apertaedin seguito adscenziali l’unico al momento nato con lo determinareatipica, crescitaescheletrica sfavorevole. L’ ortodontista, in seguito dellescopo ombrepuòmobili sullafacilmente retina. Possono essere classifi cate •generazione un miglioramento dellacon funzione motoria allo portare a un esame inutile e pripresenza di ELLEX masseULTRA renaliQ, sospette adulti; pap test; colposcopia. presentano sempre crescita visite del comdi poter focalizzare corpi mobili anche nella parte po- articolare, allergie ad una terapia ortodontica maggior parte deiestecasi genericamente in 3 un gruppi: soprattutto nelle attività dellaun’alterata vita quotidiana vo di informazioni; ecografo per il fegato è ben diverso •scopo nefropatia e uropatia sospette specialistiche di chirurgia generale, dinella chirurgia e medicina plesso massiccio-facciale una malocclusione vitreo,agrazie particolare specchio oscillante. come alzarsi puòendocrinologiche, avvalersi della collaborazione del logopedista attra- filamenti vitrealiperfibrosi: riscontrati soprattutto nelle persone •steriore tica, urologiche, dermatologiche, reumatologiche, da una sedia, uscire odeterminando entrare dall’autovetda un ecografo indagini muscolo-tendinee. massa del o dolore livelload deluntesticolo podologiche; Consulenze sessuologiche, psicologiche, stretti, sporgenti, aperti verso Laser ottimizza il percorso ottico impiegando la metà tura, stare dento-scheletrica. una terapia miofunzionale proposta pernutrizionali. correggere giovaniattenta e appaiono soggetto affetto come puntil’intermultipli •Questo in piedi, tagliarsi lePalati unghie, infidenti lare un calzino, morsi •piùL’analisi di unnelmedico competente: poiché presenza di massa pelvica sospetta allergie, sonodialcuni “campanelli d’allarme” per la postura della lingua, la deglutizione atipica e possibili potenza riducendo di conseguenza i rischi dovuti all’im- camminare,anteriori, o sottili ragnatele; riducendo il consumo farmaci antinfiammapretazione dell’immagine ecografica è complessa. •della sospetto di endometriosi Prestazioni di diagnostica strumentaLe il genitore e operil ilpediatra di una alterazioni micro vaporizzazioni. L’oculista, oltre ad tori, normalmente linguaggioeche determinano uno squilibrio - miodesopsie a forma di “nube”,un’ecografi spesso causatea? da un •patto usati dolore. che indicano la necessità In quali casisparse: è utile effettuare doloriacustico a livellodelle pelvico Elettromiografi e - del Ecografi - Ecocolordoppler visita specialistica odontoiatrica. un’ottima manualità nell’utilizzo del laser, deve essere per la crescita facciale e la posizione dei denti. Inoltre non naturale processo invecchiamento; L’infiltrazione intra-articolare dell’anca è più difficile L’ecografi a è un di esame importante in diverse condizioni •avere sospetto di neoplasia a carico della mammella Struttura convenzionata con il SSN specialista effettua una visita accurata grado(parotidi, di selezionare in maniera consona il paziente che può rispetto agli altriLodistretti si esclude la possibile collaborazione con l’otorino che -miodesopsie. aViene formaprescritta di anelloper: detto di “Weiss”: un grosso •intumori articolari, principalmente a causa con l’anampatologiche tiroide, fegato, rene, prostata, testicolo, Direttore sanitario: Dott. Mario bortolato nesi che anatomiche identifica lo dell’articolazione stato di salute generale, essereutero) soggetto a questo tipo di trattamento: i floaters devono delle caratteristiche possibili respirazioni orali, deviazioni del setto nafibrososullo distante sia didaltendini cristallino che dalla quindi retina legato e della esegue lo identica •corpo indagare stato e muscoli, per ovaio, Aut. san. Nr 53 de 15/7/13 della“sensibili” bocca motivando il paziente, anche sale, alterazioni delle adenoidi o tonsille, riniti allergiche al distacco corpo vitreo dal nervo ottico. (tendiniti) o •trovarsi di strutture come l’arteria femorale e se piccolo, identifi caredelpatologie come infiammazioni ecc. ad almeno 2 mm di distanza dalla retina e dal cristalli- prossimità status vIA vESpuCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI ChIOggIA (vE) 041.490754 041.5548329 ad una corretta igiene segnala eventuali questi ilultimi non devono essere associati a unaaffipatologia o altre alterazioni del- FAX. sistema respiratorio. Poiché i corpi mobili seguonodi i tendini movimenti ocularimuscolari questi pos- no ePresso la guida ecografi ca orale, si è sicuri di essere esat- carie da cu- TEL. degenerazioni (tendinosi) e lesioni Poliambulatorio Vespucci, inoltre, anco nervi. Tramite e. mail: info@poliambulatoriovespucci.it anche se su da latte. Inoltre reale analizza o a un’infiammazione in faseper attiva. Le complicanze di tale tamente inrare sono disturbare in qualunque situazione; inoltre, un soggetto l’Ortopedico articolazione e sidenti visualizza in tempo sia la presenza sito internet: www.poliambulatoriovespucci.it (contratture, distrazioni, strappi). In organi più complessi, il Dott. Bortolato l’esecuzione di infiltraalterateiniettato funzionidurante fisiologiche quali deglutizione trattamento sono comunque rare,indicata si puòper associare un rialzo l’ago che ildiprodotto Articolo a cura della Dott.ssa Sonia Bison affetto ildaginocchio, miodesopsie presentare la percezione fotop- zioni l’infiltrazione. Inoltre e respiracome puòpuò essere utile per identificaredi cisti ecoguidate all’anca, terapia tutti i pazienzione, intercettadelle abitudini e valutanon la possibilità di intraoculare molto oraramente, (lampi di dei luce)tendini dovuteoa rilevare trazioni sulla retina siadialliquido buio sia ti della la percentuale volte viziate in cui il farmaco osieanomalie la presenza affettipressione da artrosi dell’ancao,mono bilaterale una nellacataratta. fase si è visto che Dott.ssa Bertoli manuela intraprendere esami ad ammatorio. occhi chiusi (è presente infatti una casistica importante di iniziale ed intermedia, pazienti con alterazioni radiografi- viene iniettato direttamente in strumentali articolazioneseènecessari. molto alta medico chirurgo - Specialista in medicina infi Dr. Lorenzo Vecchiato Dott. massimo camellin: Dopo aver attentamente valutato pazienteNucleare ed aver che presentano di retina in seguito perce- che caratteristiche di artrosi e pazienti che non possono (>40%) quando eseguita in “cieco” ossia senzail guida •soggetti problematiche tiroideedistacchi (presenza di noduli allaalla tiroide, e professionalità in Radiologia medico chirurgo - Odontoiatra Via Dunant, 10 - Rovigo visione delle radiografi e della qualorapresso richieste il Poliambulatorio Vespucci zione dei floaters). Fino atireotossicosi) poco tempo fa non esistevano cure assumere anti-infiammatori ecografica.presa Tale procedura è una garanzia sia dibocca, sicurezza ingrossamento tiroideo, Via Roma, 147 - 30038 Spinea (Ve) tel. 0425 411357 se necessarie, nonanestesia si esclude la possibilità di applicare dei per dieliminare questi corpinella mobili e si doveva ricorrere – Sottomarina di chioggia - Ve Non occorre locale o generale. •semplici presenza masse espansive regione del collo Le iniezioni di acido ialuronico nell’anca artrosica che di efficacia. Tel e Fax 041-998877 mail: segreteria@sekal.it dispositivi ortodontici o dispositivi ortodontici-ortopediciad una vitrectomia, procedura chirurgica di alto livello non sce-
L
I
I benefici del sonno
Mal di testa, curarsi con l’Agopuntura
Chi soffre di disordini del sonno potrebbe incorrere in numerosi effetti collaterali
M
entre dormiamo, l’ipofisi rilascia DIMINUIRE LA PRESSIONE SULLA grandi quantità di ormoni della creSUPERFICIE DEL CORPO scita, i muscoli si rilassano, la temUn materasso che si adatta alla forma peratura del corpo si abbassa e varie parti del corpo distribuisce, al tempo stesso, il del cervello si fermano o rallentano. Queste peso in modo uniforme. Questo favorisce la funzioni fisiologiche fanno del sonno un ele- Il dr. Alessandro circolazione del sangue e permette al corpo mento in grado di ringiovanire il corpo e la Giraldo osteopato e di rilassarsi raggiungendo un sonno profonfisioterapista mente. Di conseguenza, chi soffre di disordido. Si garantisce così il riposo e il recupero ni del sonno o riposa male, potrebbe incorrere in nume- psicofisico. rosi effetti collaterali: alterazione della concentrazione e delle capacità di lavoro, studio, percezione limitata, REGOLARE LA TEMPERATURA DEL CORPO irritabilità, nervosismo. E, a lungo termine, depressioni Mentre dormiamo il corpo rilascia umidità. Questo o stati di allucinazione. potrebbe interferire con la normale regolazione della temperatura. Un’imbottitura termoregolante è in graIL MATERASSO: IL PROTAGONISTA DEL do di assorbire e al tempo stesso disperdere l’umidità BUON RIPOSO fino ad un terzo del suo peso, favorendo la creazione La qualità del sonno è senza dubbio proporzionale di un ambiente asciutto, condizione ideale per il sonno alla qualità del materasso, sopra al quale una persona profondo. trascorre circa un terzo della propria vita. Garantire al proprio corpo un sonno sano, significa soddisfare quat- RIDURRE GLI ALLERGENI NOCIVI tro requisiti fondamentali: La presenza all’interno del materasso di acari della polvere o muffe può essere causa di problemi MANTENERE L’ALLINEAMENTO DELLA SPI- respiratori. L’utilizzo di materiali antimicrobici, garantiNA DORSALE sce una buona resistenza agli acari e una soluzione a Un materasso troppo duro provoca una forte pres- problemi allergici. sione solo su alcune zone del corpo. Quando è troppo Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e morbido, invece, si creano degli avvallamenti a cui la fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, spina dorsale è costretta ad adattarsi. Un buon ma10/c marghera (ve) tel 041 922692 terasso si uniforma alle curve del fisico, fornendo un Tel. 39 041.57.30.800 sostegno adeguato. - www.dormiflex.it
A
gopuntura, una valida alleata contro il mal di testa. La cefalea è tra i più comuni disturbi dolorosi, nelle sue manifestazioni più o meno gravi. In forma cronica soltanto in Italia si calcola colpisca tra i sei e i sette milioni di persone e di queste fino a quattro volte di più sono donne. La terapia con agopuntura si è rivelata molto utile nel trattamento sia di molte forme di cefalea muscolotensiva (mal di testa di bassa o media intensità che interessa entrambi i lati del capo, legata ad un irrigidimento anomalo dei muscoli della zona cervicale) sia dell’emicrania cronica (caratterizzata da dolore molto intenso che colpisce solo una parte della testa e spesso si accompagna ad altri sintomi come nausea, fastidio alla luce ecc.). Essa necessita di una diagnosi precisa e quindi di una visita molto accurata che tenga conto delle caratteristiche fisiche costituzionali, abitudini di vita e storia del paziente. È fondamentale una particolareggiata descrizione delle caratteristiche del dolore cioè modalità di esordio, orario più frequente di insorgenza, localizzazione, intensità, qualità (dolore pulsante o continuo, globale o localizzato ecc.), durata dell’attacco doloroso, decorso nel tempo, eventuali fattori scatenanti, fattori che aggravano o migliorano il dolore e sintomi concomitanti. La terapia sarà quindi personalizzata e consisterà nell’infissione di aghi sottili in diversi punti corporei in modo da ripristinare l’equilibrio e il libero fluire delle energie nell’organismo, il cui arresto o squilibrio è, secondo la medicina cinese, alla
Dott.ssa Maria Zampieri
base delle manifestazioni dolorose nel corpo. Uno dei più grandi studi randomizzati, condotto per accertare la reale efficacia dell’antico trattamento cinese, è stato effettuato su 401 pazienti inglesi e gallesi che soffrivano di emicrania per diversi giorni alla settimana, confrontando l’agopuntura associata al trattamento standard con la terapia normale. Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha evidenziato come esso funzioni meglio rispetto ai trattamenti convenzionali. Coloro i quali hanno sperimentato l’agopuntura hanno avuto casi di emicrania meno frequenti e meno forti rispetto a prima ed hanno ridotto il ricorso ad altri rimedi. Dott.ssa Maria Zampieri, Medico Chirurgo - Diplomata F.I.S.A. (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) Calle Caneva 942 Chioggia (Ve) Tel abitazione 0414967717 Tel ambulatorio 0415506306 Riceve per appuntamento
40 1 Oroscopo ARIETE
DAL 21/03 AL 20/04 GODETEVI LA FORTUNA CHE VI REGALA IL CIELO ALMENO FINO ALL’ESTATE, L’AMORE SPLENDE SU DI VOI. IL DESTINO VI RISERVA SFIDE IMPORTANTI E AVETE LE CARTE IN REGOLA PER VINCERLE. IN TUTTO, PERÒ, CERCATE DI NON STRAFARE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05 IL NUOVO ANNO V I FARÀ VOLTARE PAGINA, SATURNO-CONTRO LASCIA LA PRESA E TORNATE LEGGERI. LE STELLE VI PROMETTONO RIPARTENZE E I RAPPORTI CON CHI AMATE SI ARRICCHIRANNO DI CERTEZZE. SÌ AL MATRIMONIO O ALLA CONVIVENZA
Oroscopo CHE ANNO SARÀ IL 2015? NASCE
SOTTO BUONE STELLE MA OGNUNO DOVRÀ DARE IL MEGLIO DI SÉ
COLARMENTE IMPEGNATIVA DA SOSTENERE, CHE PERÒ COL TEMPO SI RI-VELERÀ RIGENERANTE. L’OTTIMISMO E L’INTRAPRENDENZA CHE VI CONTRADDISTINGUONO FORSE LASCERANNO IL POSTO ALLA CONFUSIONE E ALL’INCERTEZZA, MA L’ENERGIA NON SARÀ INTACCATA.
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CANCRO
DAL 22/06 AL 22/07 FAVOREVOLI CIRCOSTANZE E COINCIDENZE CHE, SE ACCHIAPPATE AL VOLO, VI CONSENTIRANNO DI DARE UNA SIGNIFICATIVA SVOLTA ALLA VOSTRA VITA! NON È PIÙ TEMPO DI STAR CHIUSI NEL VOSTRO GUSCIO, DOVETE REAGIRE CON FORZA!
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 TAGLIATE I RAMI SECCHI. IL DESTINO, OLTRE A PREMIARE SACRIFICIO, SERIETÀ E DEDIZIONE, PROMETTE STRAORDINARI RISULTATI, CONSEGUITI PERÒ CON UN PO’ DI SOFFERENZA. DA AGOSTO ARRIVANO I SOCCORSI STELLARI E TUTTO SARÀ PIÙ LEGGERO
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 SONO IN ARRIVO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 ENTRERETE IN UNA FASE PARTI-
INIZIA PONENDOVI DELLE SFIDE IMPEGNATIVE MA CIÒ VI PERMETTERÀ DI PORTARE AVANTI CIÒ CHE LO MERITA DAVVERO. ALLONTANATE CIÒ CHE VI TOGLI IL SORRISO. SARETE MESSI ALLA PROVA PERCHÈ CAPIATE DOVE STA DAVVERO LA FELICITÀ
VI PORTA UN LUMINOSO PERIODO DI RIPRESA PROMETTENDOVI PROSPERITÀ, AMORE E SERENITÀ. SATURNO LASCIA IL VOSTRO CIELO E VI ENTRANO NUOVE OPPORTUNITÀ CHE VI PERMETTONO DI SVOLTARE GRAZIE A NUOVE IDEE ED ENERGIE
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RICONOSCIMENTI E AVANZAMENTI SUL LAVORO E IN AMORE PIÙ CERTEZZE, MENO IPOTESI E TANTA INTRIGANTE TRASGRESSIONE. UNA COSA È CERTA: LA COMPETIZIONE VI GUIDERÀ VERSO TRAGUARDI APPETIBILI! MEGLIO LA SECONDA PARTE DELL’ANNO CHE LA PRIMA.
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06 PURTOPPO L’ANNO
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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale
Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla
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