In guerra con Bruxelles
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Sostenere che il vino uccide, con tanto di etichetta sulla bottiglia, come ha voluto l’Irlanda e come l’Europa ha lasciato fare per ignavia è un segno pericoloso di quella crisi delle istituzioni europee che ha già incassato un brutto colpo con il Qatargate. In quest’ultimo caso, che è finito un po’ in disparte dopo la polemica, gli arresti e la figuraccia dell’Unione europea, si parla di un milione e mezzo di euro ritrovati, ma le dimensioni della corruzione e la sua durata non sono ancora note. Altre sorprese potrebbero arrivare. segue a pag 5
8
La
alle
9
rodigina in
12
La
amplia il catalogo digitale con gli
16
Al
Paleocapa la mostra dedicata all’Alluvione del ‘51 13 SPORT Un anno di successi per il Nuovo Basket Rovigo 21 Servizio a pag. 6 DALLA REGIONE PROVVEDIMENTI STRAORDINARI PER SALVARE L’IRAS Lanzarin: “L’iniziativa regionale nasce dalla necessità di garantire la continuità dei servizi” Servizio a pag. 10 PIAZZA XX SETTEMBRE SI PREPARA AD AVERE UN NUOVO VOLTO L’assessore Favaretto: “Finalmente potremo avere un risultato definitivo e in sicurezza per l’area” GENNAIO 2023 di Rovigo Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 17 ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 18:30 Notiziario delle 17:30 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
ECONOMIA Dall’Europa un’opportunità di sviluppo
POLITICA
minoranza guarda
fonti rinnovabili
VOLTI E STORIE Una fisica
spedizione nell’Antartide
CULTURA
biblioteca
audiolibri
SCUOLA
liceo
NOI SIAMO verde
ANTENORE verde
Troppi incidenti: “città a 30 km all’ora”
Morire camminando. Questa è l’amara verità che emerge dalla cronaca di questi ultimi mesi nella provincia polesana. In contesti diversi, spesso urbani e, cosa ancora più inquietante, attraversando la strada sulle strisce. Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) Rovigo ha quindi lanciato un appello alle amministrazioni comunali, in primis al Comune di Rovigo, per invitarle a impegnarsi concretamente per rendere le proprie aree urbane più sicure e diventare città 30.
Una scelta doverosa per la sicurezza: secondo i dati Aci-Istat, infatti, il 55% degli incidenti avviene in ambito urbano. Una percentuale che sale al 74% del capoluogo. “Abbassare il limite di velocità ci permetterebbe di ridurre il numero – spiega Fiab – ma, soprattutto, la gravità degli incidenti, considerando anche che il tasso di pericolosità delle strade polesane è il più alto del Veneto e che la possibilità di sopravvivenza per un pedone o ciclista ai 30km/h è di 9 su 10 e già ai 50km/h si riduce a 1,5”.
Una scelta doverosa però anche per la salute dell’ambiente: una quattro ruote (a prescindere dall’alimentazione) inquina meno se va più piano. E per il benessere delle persone: l’Azienda europea per l’ambiente riferisce che almeno un 1 europeo su 5 è esposto a livelli di rumore ritenuti dannosi per la salute; il traffico urbano ne è la principale fonte.
“Come associazione siamo fermamente convinti che non ci siano alternative credibili per migliorare la qualità della vita dei nostri Comuni – conclude Fiab Rovigo – ma deve esserci uno scatto d’orgoglio e presa di coscienza reale, concreta che vada oltre qualche blando segnale verticale indicante i 30 km/h”.
Proposta della Fiab al Comune: abbassate i limiti
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona,
In guerra con Bruxelles
Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Nel caso delle etichette che vogliono paragonare il vino al fumo (proprio nel ventesimo anniversario della legge Sirchia che eliminò le sigarette dai locali pubblici d’Italia) l’impatto con il Veneto è micidiale. In fatto di vino, la nostra regione ha un export che vale 2.8 miliardi. E le conseguenze possono terremotare l’intero settore produttivo, in quanto la scelta dell’Irlanda potrebbe avere un effetto domino in molti altri Paesi.
Sulle confezioni dei prodotti, secondo la nuova disposizione, dovranno essere riportate indicazioni del tipo “l’alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori sono collegati in modo diretto”, usando una modalità finora contemplata solo per le sigarette.
È un’idea da combattere. Ogni alimento puà essere, in teoria dannoso. Dipende dalla qualità e dalla quantità, come in questo caso. Gli eurodeputati Variati e Berlato hanno già annunciato battaglia. Sarebbe anche da chiedersi come un’idea del genere sia passata senza che loro, o meglio senza che nessuno se ne accorgesse, ma lasciamo perdere. Il governatore Zaia ha già alzato la bandiera di guerra e speriamo che in questa battaglia l’Ufficio della Regione Veneto a Bruxelles diventi un avamposto dell’assalto in terra nemica. Forse la metafora militare è un po’ forte, ma ormai in fatto di agricoltura, anzi di enologia, le battaglie perse (o che si rischia di perdere) sono parecchie. Il Veneto ha già sofferto per l’eliminazione del nome Tocai (chi se lo ricorda? Avvenne 16 anni fa) e dovemmo cambiare il nome in “Tai”: fu una palese ingiustizia perché i vitigni, il Tokaj ungherese e quello veneto, sono diversi. Adesso il Veneto deve combattere con la Croazia che, con il suo Prosek vuole creare confusione. Quello dell’italian sounding, cioè dei prodotti che assomigliano solo nel nome a quelli italiani (dal parmesan americano oppure i vini Barollo e Montecino) è un affare che ci costa settanta miliardi l’anno. Se riuscissimo a recuperarne almeno la metà potremmo regalarci una finanziaria a costo zero.
Combatteremo anche questa battaglia. I veneziani sono stati capaci di trasportare le navi attraverso pianure e montagne (“galeas per montes” nel 1439) per farle navigare sul lago di Garda e combattere a proprio agio, i veneti riusciranno anche ad avere ragione in questa guerra. Che è davvero insulsa.
Redazione:
www.lapiazzaweb.it 5 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it è
proprietà
di Rovigo Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it
una testata giornalistica di
di Srl
<
famiglie del Veneto.
in redazione il 19 gennaio 2023 Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia
1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 è un marchio proprietà di Srl
Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it < CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187
Chiuso
n.
10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it < Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it < PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it
QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Chiuso in redazione il XX mese 2022
CENTRO STAMPA
Antonio
Dalla Regione Veneto un anticipo di cassa per salvare l’Iras
Il provvedimento, autorizzato in via straordinaria, vuole garantire all’ente ancora tempo per concretizzare le entrate provenienti dalla retrocessione al comune di Casa Serena
S embra destinata a una soluzione positiva la vicenda dell’Iras di Rovigo, dopo l’ok della Regione a un’anticipazione finanziaria. “L’intervento, autorizzato in via del tutto straordinaria, si motiva in un sostegno alla praticabilità del piano di risanamento presentato dal commissario straordinario dell’Ipab Iras, garantendo all’ente ancora un margine di tempo per concretizzare le entrate derivanti dalla retrocessione al comune di Casa Serena” fa sapere la Regione in una nota.
La proposta del provvedimento è dell’assessore a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin che spiega: “L’intervento regionale nasce dalla crisi di liquidità in cui versa l’ente, e dunque dall’urgenza di permettere all’Ipab di garantire i pagamenti per gennaio e con essi la continuità nell’erogazione dei servizi dedicati agli anziani non autosufficienti, mantenendo così un impegno concreto più volte ribadito. Le altre questioni tra cui il destino futuro di Casa Serena, non risultano ad oggi dirimenti per la sopravvivenza dell’Ipab, vero però che l’anticipazione deliberata dalla giunta regionale permetterà di assumere, da parte del Comune di Rovigo, unitamente agli enti del
territorio, quelle azioni volte ad un successivo piano che riguarderà Casa Serena, allo scopo di dare a questo bene un valore aggiunto per l’intera città”.
Nel frattempo il Comune già a fine 2022 aveva fatto pervenire a Palazzo Balbi la proposta di accordo di programma e proprio mentre andiamo in stampa dalla Regione è finalmente arrivata la risposta, ora al vaglio dei tecnici comunali.
La Regione intanto chiarisce che “l’anticipazione è vincolata alla formale assunzione da parte del Comune di Rovigo dell’impegno di saldare quanto da esso dovuto all’Ipab Iras come definito dal piano stesso. La somma anticipata da parte della Regione del Veneto andrà restituita secondo le tempistiche previste dal piano”. Una postilla a cui il sindaco Gaffeo risponde con un “sono fiducioso che troveremo la quadra”.
Secondo il Piano di Risanamento commissariale, per garantire la sostenibilità economico-patrimoniale e dunque salvare l’Iras di Rovigo, è prevista la dismissione del centro servizi Casa Serena e il conseguente impegno economico da parte del Comune di Rovigo, permettendo in questo modo la chiusura
della concessione-contratto che prevede la relativa assunzione degli oneri in capo al Comune stesso e riferiti agli investimenti fatti dall’Ipab.
“Resta fermo un punto –conclude l’assessore Lanzarin - ossia che il Comune di Rovigo passi dal dire al fare e s’impegni concretamente ad assolvere gli impegni finora dichiarati solo a parole”.
Giorgia Gay
Rossini: “Concordiamo una delibera congrua e risolutiva”
Sulla questione Iras interviene anche il consigliere Antonio Rossini secondo il quale“si deve arrivare a una delibera che abbia tutti i requisiti per poter garantire all’Iras la continuità del servizio socio assistenziale agli ospiti, la tutela dei dipendenti e della loro professionalità”.
In particolare, per il consigliere la delibera dovrà avere due caratteristiche: “Dare indicazioni di un metodo di calcolo che permetta di identificare successivamente in maniera certa la somma da erogare all’Iras e, se i dirigenti continueranno a far sottostare lo scioglimento della convenzione a una proposta di accordo di programma da far sottoscrivere a Regione, Ulss e Ater, la ricezione preventiva di indicazione di massima affinché non sorgano sorprese che causino la non disponibilità da parte di qualche ente territoriale che successivamente con
qualche pretesto o motivazione si potrebbe defilare dalla firma dell’accordo”. Se saltasse l’accordo, prosegue Rossini, “lo stabile di Casa Serena resterebbe vuoto e non riqualificato ledendo un interesse collettivo superiore del bene che a parere dei dirigenti comunali comporterebbe la non possibilità di corrispondere la somma di circa tre milioni all’Iras”.
Per Rossini pertanto la delibera deve avere tutte le caratteristiche per poterla votare e un contenuto idoneo e concordato con la Regione, in modo che possa consentire di anticipare la somma messa a disposizione di tre milioni 800mila euro.
Al tavolo della Regione è arrivata anche una lettera di Cgil che invita tutte le istituzioni a considerare “il valore sociale, etico e politico di Iras insieme al futuro lavorativo delle 200 persone che sono impiegate nella struttura”.
Tuttavia, per Cgil, la diffi-
coltà economica di Iras non nasce solo dalle scelte passate di politica e amministrazione ma “è anche l’effetto di completamente in capo alla politica Regionale colpevole di una mancata riforma, di una programmazione che ha messo sul mercato falsato e penalizzante le strutture pubbliche e che non ha adeguatamente finanziato”. Inoltre per l’organizzazione sindacale “il fallimento di Iras rappresenterebbe l’inizio della fine della maggior parte del sistema pubblico residenziale del territorio”. Nella conclusione della lettera le richieste: alla Regione la chiusura dell’accordo di programma con il Comune sul futuro di Casa Serena e lo svincolo dei 3,8 milioni di euro già deliberati, al Comune la certificazione del reale debito verso Iras e al Commissario un piano di risanamento che dia stabilità economico/finanziaria ed un futuro ad Iras.
www.lapiazzaweb.it 6
La svolta. Lanzarin: “Resta fermo il punto che il comune di Rovigo passi dal dire al fare”
Attualità
Dal Fondo Europeo di sviluppo regionale un miliardo per le imprese
Il presidente polesano Campion: “Le parole chiave saranno innovazione, transizione ecologica e digitalizzazione. Fondamentale sarà per le imprese creare progetti ambiziosi”
I l nuovo anno per le imprese si è aperto con un’importante opportunità: è stato approvato dalla Commissione Europea il programma “PR Veneto FESR 2021-2027” a sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Si tratta di un plafond di 1 miliardo di euro, messo a disposizione per la crescita del sistema produttivo regionale affinché diventi sempre più competitivo, fortemente innovativo e sostenibile.
“Le parole chiave saranno innovazione, transizione ecologica e digitalizzazione –afferma il presidente di Confartigianato Polesine Marco Campion –. Fondamentale sarà per le nostre imprese creare progetti ambiziosi e sfruttare queste opportunità che, sommate al Pnrr,
potranno diventare vere occasioni di rilancio di tutto il nostro territorio polesano. Come associazione, cercheremo di tenere aggiornati i nostri iscritti dei bandi che si apriranno e affiancarli ove possibile nelle pratiche per l’ottenimento dei contributi. Questo è il momento di accantonare la paura e di scrollarci di dosso la negatività per puntare a diversificare e potenziare la propria attività. Serve una ventata di fiducia e ottimismo perché, chi ha spirito imprenditoriale, può trovare spunti e soprattutto sostegni economici”.
Confartigianato Imprese Veneto, come membro del Partenariato, ha lavorato con la Regione Veneto per la definizione dei programmi.
“I fondi saranno destinati
infatti allo sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione delle nostre imprese – continua il presidente Campion – con una particolare attenzione all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso l’installazione di impianti ad energie rinnovabili. Un passo fondamentale, quest’ultimo, per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità richiesti dall’Europa e alla riduzione dei costi che, oggi, sono uno dei problemi primari che rallentano la crescita e la competitività”.
Sempre nel Fesr un intervento a favore della formazione, per la quale Confartigianato Polesine è già impegnata con corsi di
specializzazione e aggiornamento rivolti a imprese e dipendenti. “Siamo convinti che si possa collaborare in modo proattivo tra mondo imprenditoriale, pubbliche amministrazioni, cittadini se si ha chiara la vocazione e la direzione da tenere per
lo sviluppo del nostro territorio. Ora che i programmi e le opportunità ci sono, facciamo in modo di unire le forze per un obiettivo comune, senza tentennamenti o protagonismi”.
Ferrarese
www.lapiazzaweb.it 8 Economia
Confartigianato Polesine. Il presidente Campion: “Un’opportunità da cogliere”
Gaia
“Impianto agrivoltaico per costruire la prima comunità energetica”
n’opportunità da non perdere per eliminare le bollette alle associazioni ed alle società sportive rodigine”. Queste le parole del consigliere comunale Lorenzo Rizzato, che ha presentato in Commissione consiliare prima e in consiglio comunale poi una proposta relativa al nuovo impianto agrivoltaico di Boara Polesine.
“I consiglieri comunali – spiega Rizzato – hanno recentemente votato l’accordo compensativo relativo all’impianto solare che verrà realizzato nella frazione di Boara Polesine. La votazione era strettamente relativa alle compensazioni e non al progetto stesso, che invece segue un iter autorizzativo nazionale. Le compensazioni previste a favore della comunità rodigina sono: la realizzazione di una nuova area verde da 100mila euro, l’acquisizione del sedimento stradale (pari a 200mila euro) per la realizzazione di una strada, necessaria per eliminare il traffico pesante da Boara ed infine la realizzazione di un impianto solare a favore del Comune. Proprio su quest’ultima compensazione si è concentrata la mia attenzione”.
La proposta è di utilizzare questo nuovo impianto da 500 KW per collaborare con Asm Set, che potrebbe mettere a disposizione ulteriore energia con altri impianti. Per Rizzato si arriverebbe
così ad istituire la prima comunità energetica di Rovigo. “Tutto questo – precisa il consigliere – con la finalità di utilizzare l’energia prodotta per garantirla gratuitamente, o quantomeno con grandi sconti, a tutte le associazioni e società sportive del nostro territorio che stanno rischiando di scomparire per via di costi inaccessibili per realtà che si basano sul volontariato”.
Rizzato aggiunge: “Sono contento che l’amministrazione comunale non abbia bocciato a prescindere la mia proposta e che la stia valutando, insieme ad altre proposte come per esempio l’utilizzo per autoconsumo nelle strutture comunali, che ovviamente non vedono la mia contrarietà. È chiaro inoltre che un quantità di energia del genere non potrebbe essere utilizzata in modo generico a favore di tutti i rodigini, dato che i benefici, in quel caso sarebbero estremamente ridotti
se non quasi nulli. Nonostante anche altre idee possano comunque essere positive, sono convinto che la mia proposta possa essere il modo migliore per garantire il maggior beneficio possibile a 360 gradi alla nostra comunità”.
Il consigliere si esprime infine anche su un’altra parte dell’accordo compensativo: “In relazione al progetto di una nuova area verde da 100mila euro, che comunque è ovviamente positiva, ho sottolineato come, a mio avviso, sarebbe meglio destinare questa somma per la valorizzazione e manutenzione straordinaria delle aree verdi esistenti. Ci sono tantissime richieste di intervento, portate all’attenzione dell’amministrazione comunale dal sottoscritto e da alcuni colleghi, che rimangono costantemente inascoltate: questa potrebbe essere l’occasione per intervenire ove necessario e valorizzare pienamente il patrimonio già esistente”.
“Gaffeo consegni le armi acquistate ai vigili”
“Sono tre anni che con tre interpellanze ho chiesto al sindaco Gaffeo di dotare i vigili, dopo il corso di formazione previsto per legge, delle armi che da tempo sono state acquistate e sono disponibili al comando della Polizia Municipale”. A dirlo è il consigliere Antonio Rossini che imputa il continuo rimandare a una “scelta ideologica di parte della mag-
gioranza”. Per Rossini “è necessario un passo consapevole che non giudichi la richiesta di armare vigili come una scelta politica di destra, ma come una necessità contestualizzata dai tempi visto che viviamo in una società dove la micro criminalità è in aumento e viene accentuata da un malessere sociale e da persone instabili psicologicamente che non trovano as-
sistenza medica nelle istituzioni”. Poi l’appello al primo cittadino: “Gaffeo dimostri nei fatti che una ideologia pregiudizievole di sinistra non bloccherà ancora l’inevitabile processo di procedere a riqualificare il corpo dei vigili dotandolo delle opportune pistole in dotazione al fine anche di predisporre turni serali almeno nel periodo estivo”. (g.f.)
possibile finalità è l’utilizzo dell’energia prodotta “per garantirla gratuitamente, o quantomeno con grandi sconti, a tutte le associazioni e società sportive del nostro territorio che stanno rischiando di scomparire per via di costi inaccessibili per realtà che si basano sul volontariato”
www.lapiazzaweb.it 9 Politica Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
La
“U
Fonti rinnovabili. Rizzato: “Utilizziamo questo nuovo impianto da 500 KW a costo zero per il Comune”
e sicura Cantieri al via per il nuovo look di Piazza XX Settembre
Due filari di lecci, piante rappresentative del territorio, andranno a sostituire i pini marittimi che presentano ormai problemi di stabilità
Piazza XX settembre a Rovigo si prepara a assumere un nuovo look. Sono infatti partiti a metà gennaio gli interventi di sostituzione delle piante situate nell’area davanti alla chiesa della Rotonda.
L’intervento di riqualificazione, prevede che vengano tolti gli ultimi pini che hanno alcuni problemi di stabilità, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Dina Merlo nel corso della presentazione dei lavori: “Verranno sostituiti con due filari di lecci, piante rappresentative del nostro territorio, che ci permetteranno di incorniciare la piazza in una visuale che valorizzerà sempre più il tempio della Rotonda, dando una configurazione organizzata della piazza. Inoltre, saranno aggiunte piante di rose che richiameranno “Rovigo città delle rose”, un’altra delle progettualità di questa amministrazione”.
Il progetto per Piazza XX settembre, come ha evidenziato anche l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto, ha avuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza: “Finalmente potremo avere un risultato definitivo e in sicurezza, della piazza. Vorremmo anche riattivare la fontana entro l’estate, completando così la piena fruibilità della piazza. Un ringraziamento agli uffici per il lavoro svolto”.
Soddisfazione anche da parte di Giuseppe Traniello Gradassi, presidente di Asm: “Ringrazio l’amministrazione per la fiducia accordata. Siamo felici di poter mettere a disposizione della città la nostra professionalità per questo lavoro, volto anche a dare maggiore sicurezza ai cittadini”.
Nel dettaglio, saranno 24 lecci i nuovi alberi che andranno a sostituire i pini marittimi, al momento di
4 metri di altezza e 30-35 cm di circonferenza, ovviamente in crescita negli anni. Verranno inoltre, messe a dimora 180 piante di rose che andranno ad abbellire la piazza. Verrà infine, ripristinato anche l’impianto di irrigazione.
Ferrarese
Nuova sede per la polizia locale: “Venga intitolata a Massimo Boscolo Cegion”
Il Comune di Rovigo ha confermato che il comando della polizia locale si trasferirà, una volta terminati i lavori, nel palazzo ex Riccoboni, in viale Marconi, circondato dagli omonimi giardini. Una bella notizia, per il consigliere comunale e capogruppo leghista Michele Aretisini, “che mi porta a rinnovare l’appello che già avevo lanciato: penso sia opportuno accogliere la proposta avanzata dal sindacato di polizia locale Sulpl Rovigo di intitolare il futuro comando alla memoria di un agente caduto in servizio”.
Aretusini già si era fatto portavoce di questa istanza nei mesi scorsi. Quando, cioè, il sindacato di polizia locale aveva chiesto di intitolare il nuovo comando a “Massimo Boscolo Cegion, 34 anni, appartenente alla polizia locale di Padova, caduto in servizio ad ottobre 2021 scorso a causa di un incidente stradale, avvenuto durante la scorta ad una manifestazione sportiva, tipico servizio espletato dalla polizia locale”.
Cengion era notissimo anche in Polesine, dove aveva prestato servizio in passato e dove lo presta ancora il padre, a sua volta agente di polizia locale. “Penso – chiude Aretusini – che non ci possa essere nessuna contrarietà a intitolare quello che sarà un importante punto di riferimento per tutta la comunità alla memoria di un giovane caduto facendo il mestiere in cui credeva e che gli piaceva, un servizio pubblico di grande importanza. Auspico, quindi, che la bella proposta di Sulpl Rovigo possa essere accolta”.
www.lapiazzaweb.it 10 La città che cambia
Lavori pubblici. Da questo mese gli interventi per rendere l’area più bella
Gaia
Da Rovigo all’Antartide: la storia di una ricercatrice “bi-polare”
A lessia Nicosia, ricercatrice di Rovigo, ha trascorso oltre un anno tra i ghiacciai dell’Antartide. Laureata in Fisica, si è specializzata nel settore dell’aerosols atmosferico e della fisica delle nubi. Da diversi anni si occupa di campionamento di aerosols in siti remoti, tra questi: osservatori montani, campagne oceanografiche e regioni polari. Ha già preso parte ad una campagna in Artide, a NyAlesund, nel 2017.
Fa parte del gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienze atmosferiche e climatiche del Cnr-Isac, che ha sede a Bologna. “Lo scopo del mio viaggio è stato quello di prendere parte presso la stazione Concordia, alla spedizione dei “winterover Dc 18”, finanziata dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, che è coordinato dal Cnr per la parte scientifica e dall’Enea per la pianificazione logistica. Per fare ciò, ho spedito una candidatura all’avviso di interesse, che è aperto ogni anno a maggio. Ho poi dovuto superare le selezioni, che includevano prove fisiche, colloqui psico-attitudinali, visite mediche approfondite. Conoscevo già il nome della base Concordia, tramite i racconti dei miei colleghi del Cnr, ma non pensavo di riuscire a superare le selezioni, che hanno la fama di essere estremamente rigide.Ho scoperto di aver superato le selezioni quasi a ridosso della partenza, per cui ho avuto poco tempo per preparare i bagagli o anche solo pereven-
tuali ripensamenti. Se avessi dato ascolto alle mie paure, non sarei partita. Ma adesso che l’esperienza è finita, e che so di esserci riuscita, sono soddisfatta di aver preso parte alla spedizione”.
Tornata a Rovigo, Alessia ha voluto raccontare questa importante missione. “Mi mancava l’Antartide per potermi definire “bi-polare”, afferma scherzando Alessia Nicosia.
Come è cambiato il Polo Sud negli ultimi 20 anni?
“All’interno del continente Antartico le modifiche sono meno evidenti rispetto alla costa. A Concordia le temperature medie stagionali non hanno subito variazioni sostanziali.
Molto diversa è invece la situazione della penisola Antartica (Western Antarctica), con un riscaldamento medio stimato in circa +0.5 gradi, dal 1950”.
Perchè i Poli sono più colpiti che altre aree del pianeta?
“Una delle maggiori cause riconosciute è il cosidetto “Albedo feedback”. Si parla di effetto Albedo, quando allo scioglimento della neve e del ghiaccio, corrisponde l’esposizione di una superficie più scura, che assorbe una maggiore quantità di energia solare. Questo porta a un significativo riscaldamento che continua ad alimentare la perdita di ghiaccio marino e lo scioglimento dei ghiacciai, in un processo di feedback che si autoalimenta e amplifica. Se ne parla soprattutto in relazione all’Artide, che si sta
riscaldando tre volte più velocemente della media globale”. Quanto tempo abbiamo prima che i danni diventino irreparabili?
“Ritengo che ci sia poco tempo per agire, ma che non sia il caso di fomentare paure o angosce nelle persone. Ho molta fiducia nella capacità di resilienza dell’uomo. Ho notato la capacità del mio corpo nell’acclimatarsi a freddo, alta quota, ad una dieta priva di frutta e verdura fresca, a secchezza dell’aria, assenza del sole per 90 giorni. In Antartide ho vissuto in condizioni estreme, ma ho constatato che il corpo e la mente umana sono macchine incredibili e che si
adattano aicambiamenti. Ho la fiducia che chiunque possa adottare le giuste misure per l’ambiente, e al contempo affrontare bene l’imminente inverno. Abbassare i termosifoni e usare meno la macchina, sono solo alcune delle strategie che ognuno dovrebbe impiegare per contrastare i cambiamenti climatici. Una corretta raccolta differenziata, consumare di meno, evitare il superfluo, sono altre importanti misure da adottare”.
Due mesi dormendo in auto, finalmente trova una casa
Dal dramma di passare due mesi a vivere, lavarsi e dormire nella propria auto, a causa di uno sfratto improvviso, all’ottenere finalmente dal Comune di Rovigo, un alloggio Ater. È questa la storia a lieto fino di un 60enne rodigino, che ha atteso alcuni mesi prima di essere ammesso nella lista degli aventi diritto a una casa Ater, pur avendone tutti i requisiti.
Tutto ha avuto inizio con i primi di settembre, quando il meteo era ancora favorevole e le temperature ancora accettabili anche di notte. R.P., che aveva una casa di sua proprietà a Lendinara, si vede dall’oggi al domani costretto a vivere nella sua auto, pur avendo comunque un lavoro
che gli permette almeno di mangiare. Da quello che ha raccontato R.P., dalla fine di settembre è pronta una graduatoria ufficiale di emergenza abitativa, con 1 5 alloggi Ater già destinati dal Comune ad altrettante famiglie indicate come disagiate e in stato di emergenza. In questa graduatoria era presente anche il protagonista di questa storia a lieto fine, il quale, dopo avere “beneficiato” di temperature miti fino a ottobre, grazie ad un prolungamento inatteso dell’estate, tra novembre e gli inizi di dicembre ha patito molto freddo, sempre dormendo in auto.
All’interno dell’abitacolo non solo dormiva, ma anche si lavava, utilizzando una ba-
cinella riempita con dell’acqua. Intanto, la storia del 60enne senza casa, che però lavora, costretto a dormire in auto in area “Maurizio Tosi”, ha fatto il giro di tutta la città e non solo. La vicenda era nota anche alle forze dell’ordine, che più volte, facendo le ronde notturne, lo hanno visto in sosta dentro l’auto, facendogli notare che non si può stare in auto, pur capendolo.
L’Ater però non gli dava la casa. La macchina della solidarietà, composta da tre persone in particolar modo, si è però mossa alla grande, facendogli avere la tanto attesa casa, con un amministratore di sostegno, poco prima di Natale. (m.s.)
www.lapiazzaweb.it 12
Il viaggio. La fisica Alessia Nicosia racconta la sua spedizione nell’estremo sud del mondo
Volti & storie
Marco Scarazzatti
Nelle foto, Alessia Nicosia nel corso della sua missione in Antartide
Liceo Paleocapa. Vent’anni di ricerche per la prof. Beccari
Successo per la grande mostra sull’Alluvione
Si è conclusa con successo la mostra, organizzata dal liceo scientifico “Paleocapa” di Rovigo, a cura dell’insegnante Rosanna Beccari, dal titolo “La grande alluvione: tragedia e riscatto del Polesine”. L’iniziativa ha dato il via ad “Aspettando il centenario”, dell’istituto rodigino.
La mostra va a sigillare un ventennio di ricerche della docente Beccari sull’alluvione del 1951 in Polesine, in collaborazione con colleghi e studenti. Al contempo è stata anche l’occasione per presentare la nuova edizione del volume fotografico-documentario, “La nostra alluvione. Gli uomini e la terra”, arricchita da nuovi apporti della Beccari.
“Questa è stata la quarta edizione della mostra, dopo quelle del 2002, 2007 e 2011 - sottolinea BeccariSempre riproposta in varie modalità, con diverse collaborazioni di Comuni e istituzioni, in varie sedi cittadine. Questa volta abbiamo deciso di dare un taglio multimediale, puntando sulla forza dell’immagine, grazie soprattutto alle elo-
quenti fotografie d’epoca (molte in possesso esclusivo del liceo, per gentile concessione della famiglia Casalini) e ai cinegiornali del Luce, pionieri del giornalismo audiovisivo, come ci insegna il regista Ferdinando De Laurentis, nell’appendice inedita nel volume. Inoltre, abbiamo pensato di arricchire l’esposizione, organizzando una serie di appuntamenti sul tema, in modo da coinvolgere gli studenti, in primis, e la cittadinanza”.
Grande l’emozione all’inaugurazione, che ha visto la presenza di molte autorità, dove è stato presentato in anteprima il nuovo volume del liceo, già annunciato nello spazio veneto della Mostra del Cinema di Venezia 2022 e di recente vincitore del premio Cibotto, per la saggistica. Due pomeriggi hanno avuto come protagonisti gli studenti, impegnati in maratone di lettura, in collaborazione con il Gruppo Autori Polesani, su poesie e testimonianze dell’alluvione. C’è stato anche un convegno sulle problematiche idrogeologiche del nostro territorio, che ha visto protagonisti
il professor Raffaele Peretto e l’ingegner Giancarlo Mantovani, oltre alla stessa Beccari, e nella serata il regista Ferdinando De Laurentis, con la proiezione del suo “Luce sul Polesine”. Infine, chiusura alla grande, con un evento fuori programma: la lettura delle composizioni, sul tema del Gruppo Autori Polesani.
“Il positivo bilancio ha annoverato una presenza contenuta ma costante di visite - conclude Beccari - anche da altre città del Veneto e dalla vicina Emilia, ma soprattutto tanti apprezzamenti per il lavoro svolto da un gruppo variegato di scolaresche, che si sono alternate nei vent’anni dedicati a questo progetto”.
Marco Scarazzatti
Al via il progetto “Scuola inclusiva”
E’ partito il progetto “Scuola inclusiva”, promosso dall’associazione benefica Faedesfa di Fratta Polesine. Un’opportunità non da poco per le scuole di ogni genere e grado, pubbliche e paritarie, che sceglieranno di aderire alla proposta di co-progettazione, per la realizzazione di ambienti per tutti gli alunni, normodotati e speciali.
Le scuole dovranno stilare un piano, che prevede il ripensamento di alcuni spazi formativi. Ad esempio: l’aula di informatica o quella di musica, piuttosto che altri spazi ludici necessitano di modifiche, nuovi strumenti o di un ammodernamento? Il progetto Scuola inclusiva offre l’occasione di fare tutto questo, finanziando le due proposte più innovative, in co-progettazione e collaborazione.
Il piano prevede principalmente il ripensamento dell’ambiente scolastico, per renderlo in grado di rispondere al meglio ai bisogni di apprendimento, socializzazione e integrazione, intervenendo sull’eliminazione degli ostacoli strumentali e procedurali al percorso formativo dei bambini e ragazzi. Il contributo per ogni singolo progetto, due i vincitori, sarà di 4mila euro, per un totale di 8mila euro messi a disposizione da Faedesfa, per la realizzazione delle proposte inclusive. Al termine della scadenza dello stesso, i due beneficiari vincitori riceveranno l’importo.
Il regolamento completo è scaricabile dal sito scuola.faedesfa.org. La scadenza del progetto è prevista per il 30 aprile 2023. Andrea Pezzuolo, presidente di Faedesfa, afferma:s “Siamo sempre più convinti, dopo 11 anni di percorso nel mondo di associazionismo e beneficenza, che rendere protagonista la scuola, importante agenzia educativa, sia un punto fondamentale, non solo per la formazione dei bambini e i giovani, ma anche per gli adulti, in un’ottica di dialogo e ascolto dei bisogni di tutte le parti coinvolte”. (m.s.)
www.lapiazzaweb.it 13 Istruzione e dintorni
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Il ritorno del lupo nel Polesine: sei esemplari nell’area del Delta
l progetto Osservatorio lupi del Polesine di WWF Rovigo, facente parte di un più vasto progetto nazionale, è riuscito a confermare la presenza stabile di alcuni lupi nel territorio polesano. Si tratta di pochi esemplari, circa sei, tutti concentrati nell’area del Delta, in particolar modo nel comune di Porto Tolle”. L’annuncio è del presidente del Wwf di Rovigo Eddy Boschetti. Il famigerato predatore da circa 200 anni non abitava più nella provincia di Rovigo, ma ora, grazie anche all’inselvatichimento di varie zone dovuto all’abbondono delle aree rurali, questo è riuscito a riconquistare vari territori del suo antico areale di distribuzione.
“Alla fine degli anni ’60 in Italia si contavano pochissimi esemplari concentrati in Abruzzo, oggi invece ci sono oltre 3000 lupi sparsi sul territorio nazionale, non ancora un numero elevato di esemplari - spiega Boschetti -. Il problema maggiore di questa situazione sono sicuramente i falsi miti che circolano su questo animale; una convivenza sostenibile con questi predatori è certamente possibile, fondamentale perciò è la divulgazione su questo ani-
male e, più in ge nerale, riuscire a diffondere tra la popolazione una cultura scientifica e ambientale”.
E il presidente del Wwf Rovigo aggiunge: “Il ritorno del lupo in Polesine è un caso che può farci capire molto di questa specie, dotata di grandi capacità di adattamento. Infatti, questo animale è tornato in un territorio oggi molto diverso da quello che aveva lasciato, popolato da molte specie introdotte e non originarie di questa zona, come ad esempio la nutria. Uno degli obiettivi del nostro osservatorio lupi è anche quello di capire in che modo questo predatore interagirà con il nostro territorio e le specie, anche alloctone, che già lo popolano”.
I comuni del Parco regionale del Delta del Po hanno dato la loro massima disponibilità alle attività dell’osservatorio di WWF Rovigo, organizzando insieme anche un incontro formativo nell’oasi naturalistica di Ca’Mello. “Oltre alla popolazione stabile registrata nell’area del Delta sono stati avvistati esemplari anche in altre zone della provincia. Questi avvistamenti sono proba bilmente relativi ad esemplari originari di altre aree limitrofe, come ad esempio quella del ferrarese; infatti anche in aree della vicina provincia di Ferrara è stata accertata la presenza di questo animale” conclude Boschetti.
Davide Farinatti
Coperte per i cani randagi: l’iniziativa di Casa Sacra Famiglia
Le ospiti della Casa Sacra Famiglia, centro servizi alla persona opera Don Guanella, che ospita disabili e persone anziane non completamente autosufficienti, hanno iniziato un rapporto di collaborazione con la Lega nazionale per la difesa del cane. Il rapporto si è concretizzato in un progetto riabilitativo che ha visto le ospiti entusiaste, coinvolte a livello umano e a livello manuale, impegnate cioè a creare delle coperte per i cuccioli del canile.
Il pensiero che anche tanti amici pelosi poterrero stare al caldo ha entusiasmato le signore. I materiali utilizzati per il progetto, in particolare la lana, sono stati regalati
dall’associazione e dalla Divina Provvidenza. Le ospiti e gli operatori sono stati contenti di festeggiare, con la volontaria del canile, Donatella Martinello, che si è recata a Fratta a ritirare le venti coperte, confezionate per essere poi donate, passando un bel momento di convivialità.
“Queste coperte serviranno non solo per riscaldare e riparare dal freddo i cani di rifugi e associazioni che si occupano di recupero e di ricerca di adozione di cani e gatti abbandonati - ha commentato Martinello -. Le donazioni per la nostra associazione e per i nostri rifugi sono importantissime, viviamo quotidianamente una
situazione quasi di emergenza. L’idea di proporre questo progetto mi è venuta perché un’altra associazione mi aveva donato la lana”.
In segno di amicizia e di riconoscenza, la Lega nazionale per la difesa del cane ha donato alle ospiti una pianta, che abbellirà il laboratorio dove sono state create le coperte. (m.s.)
L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK.
www.lapiazzaweb.it 15
Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto.
Territorio Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Eddi
Boschetti di WWF Rovigo:
“Il ritorno del lupo nei nostri territori in Polesine è un caso che può farci capire molto di questa specie, dotata di grandi capacità di adattamento”
“I
L’Osservatorio lupi. A rendere possibile la ricomparsa dell’animale l’inselvatichimento di varie zone
Un nuovo catalogo di audiolibri nella biblioteca digitale rodigina
L’audiolibro consente un rapido e facile accesso alla lettura anche quando si è impegnati in altre attività ed è uno strumento straordinario per anziani con problemi alla vista e ipovedenti
Sono oltre 1.700 i nuovi audiolibri che entrano a far parte della biblioteca digitale del Sistema bibliotecario provinciale di Rovigo. Si tratta di un vasto catalogo di titoli che asseconda una richiesta in costante crescita a livello nazionale, incrementando al contempo la consistente offerta delle 64 biblioteche della rete polesana.
Queste ultime fanno già parte della piattaforma Media library online (Mlol), il network italiano di contenuti digitali fornito dalla Provincia di Rovigo al territorio polesano, che offre la possibilità di accedere
Il rinnovato e ampio catalogo di audiolibri è consultabile dalla sezione di Media library online del Sistema bibliotecario provinciale di Rovigo.
gratuitamente a ebook, quotidiani, riviste (in italiano e in lingua), audiolibri. Moltissimi bestseller e classici della letteratura dei più grandi gruppi editoriali italiani (Mondadori, Giunti, Emons e Gems) ora possono essere ascoltati da tutti gli utenti di ogni età delle biblioteche pubbliche, gratuitamente.
Una bella notizia per i tanti polesani già abituati a leggere ed informarsi utilizzando le risorse in formato elettronico tramite la Biblioteca digitale del Polesine di Mlol della rete bibliotecaria polesana.
“L’inserimento di un nuovo corposo catalogo di audiolibri consente alla nostra biblioteca digitale di rete, quindi alle biblioteche del Sistema bibliotecario provinciale, di fare un ulteriore salto di qualità - commenta Enrico Ferra-
rese, presidente della Provincia di Rovigo. Il progressivo successo registrato per questo tipo di contenuti ha interessato naturalmente anche il Polesine e siamo felici di soddisfare le rinnovate esigenze degli utenti delle nostre biblioteche, convinti che ogni investimento in ambito culturale
possa contribuire alla crescita del nostro territorio”.
L’audiolibro consente un rapido e facile accesso alla lettura anche quando si è impegnati in altre attività quotidiane, come per esempio fare sport. Rappresenta, inoltre, uno
Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e il prestito ha una durata di 28 giorni.
straordinario strumento a disposizione delle persone anziane con problemi alla vista e degli ipovedenti. Il rinnovato e ampio catalogo di audiolibri è consultabile dalla sezione di Media library online del Sistema bibliotecario provinciale di Rovigo (sbprovigo.medialibrary.it). L’utente, dopo essersi iscritto tramite la propria biblioteca di riferimento, potrà richiedere in autonomia il prestito, che verrà erogato in due diverse modalità a seconda dell’audiolibro scelto: in streaming direttamente sul sito oppure in download su computer, smartphone e tablet tramite l’app “Mlol Ebook Reader”, scaricabile sempre dal sito sbprovigo. medialibrary.it. Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e il prestito ha una durata di 28 giorni.
Melania Ruggini
www.lapiazzaweb.it 16 Cultura
Lettura. Ferrarese: “Ogni investimento in ambito culturale può far crescere il territorio”
www.lapiazzaweb.it
www.lapiazzaweb.it
Nuovo Basket Rovigo e pallacanestro polesana: un anno da incorniciare
I l 2022 è stato archiviato come un anno che resterà nella storia del Nuovo Basket Rovigo e della pallacanestro polesana. Lo si ricorderà soprattutto per due momenti: la splendida vittoria contro Concordia Schio dell’1 maggio, che ha consegnato alle Pantere la promozione in serie C Silver (secondo salto di categoria consecutivo seguito poi dal titolo regionale), e l’esordio nel campionato di serie C Silver datato 2 ottobre che ha riportato la pallacanestro polesana nel quinto campionato federale.
Da sottolineare che quest’ultimo è un risultato mai superato nella storia della palla a spicchi rodigina e che rappresenta attualmente la categoria di basket più alta presente non solo nella provincia di Rovigo, ma anche nel Basso Veneto.
Tuttavia, il 2022 ha segnato anche altri momenti storici per il Sekal NBR, come ad esempio l’esordio in ben quattro campionati giovanili (più le competizioni di minibasket) dopo soli tre anni dalla nascita del vivaio rossoblù, o gli strepitosi campionati che stanno disputando la Prima
Divisione, targata Basket San Martino, e l’Under 20. Per il nostro mensile fa il punto della situazione il Presidente Gionata Morello.
Morello, qual è il bilancio di questa prima parte di stagione di serie C?
“Non proprio positivo. Nelle stagioni scorse ci eravamo abituati a vincere sempre, o quasi. Quest’anno, da matricole, stiamo affrontando un campionato davvero tosto e sono più le sconfitte che le vittorie. Abbiamo pagato un bruttissimo primo periodo e sicuramente le cose sono cambiate nelle ultime uscite. Non dimentichiamo, comunque, che la Serie C Silver è il massimo livello di pallacanestro non solo della Provincia e lo stiamo affrontando con un
budget decisamente inferiore rispetto alla stragrande maggioranza delle avversarie”.
Che seconda parte di stagione ci dobbiamo aspettare?
“Con una formula di campionato così assurda, ci sono davvero pochissimi stimoli. Per la riforma dei campionati della prossima stagione, la stragrande maggioranza delle squadre di Serie C Silver sta giocando sapendo già di non essere ammessa alla prossima Serie C Unica, o come si chiamerà. È davvero una stagione agonisticamente poco stimolante, che per di più ha un sacco di pause. Davvero una pessima formula sia dal punto di vista agonistico, che di marketing societario”.
Cristiano Aggio
Il premio “Roberto Quaranta” a Roberto Bacchiega
Prestigioso riconoscimento per Roberto Bacchiega. Il segretario dell’Aiac di Rovigo (associazione allenatori calcio) ha ricevuto il premio “Roberto Quaranta” come miglior segretario del 2022. A consegnare l’ambito trofeo, il presidente regionale Aiac Luciano Genovese in una conviviale tenuta a Favaro Veneto, nella quale era ospite il presidente della Figc veneto Bepi Ruzza. “Lo scorso anno – ha detto Luciano Genovese –, alla presentazione del libro “Noi allenatori veneti”, prima regione d’Italia a realizzare una pubblicazione sulla propria storia, fu premiata la segreteria di Treviso. Quest’anno, sentito anche il parere dell’Aiac nazionale, il merito è andato alla segreteria di Rovigo nella persona di Roberto Bacchiega per l’apprezzamento della sua professionalità”.
Una gioia anche per il presidente dell’Aiac di Rovigo, Giuseppe Nasti: “Un premio meritatissimo per Roberto, vera anima dell’Aiac di Rovigo perché il ruolo di segretario, negli ultimi anni, è molto cambiato, si è burocratizzato e Roberto è
sempre stato in grado di stare al passo con le richieste che via via arrivano dal nazionale”.
“Nei miei mandati – continua Nasti – ho sempre avuto, fortunatamente, dei grandi segretari che, assieme ai componenti del direttivo, hanno consentito all’Aiac di Rovigo di non essere la Cenerentola del Veneto”.
Prima di premiare Bacchiega con la consegna del premio “Roberto Quaranta” significative sono state le parole del presidente della Figc Veneto Bepi Ruzza. “Ho accettato volentieri l’invito di Luciano e sono contento di essere qui assieme a persone che conosco, con le quali condivido la passione per il calcio, impegnate volontariamente in un mondo, quello del calcio dilettante, che dopo aver attraversato un periodo nefasto dovuto alla pandemia, ora è alle prese con un altro problema che si chiama aumento del costo dell’energia che sta mettendo in serie difficoltà le società sportive, con all’orizzonte un altro problema di tipo governativo relativo alla riforma dello sport che preoccupa e non poco”. (c.a.)
www.lapiazzaweb.it 21
Il Presidente Gionata Morello: “Abbiamo pagato un bruttissimo primo periodo e sicuramente le cose sono cambiate nelle ultime uscite”
Il bilancio. Indimenticabili la vittoria contro Concordia Schio e l’esordio nel campionato di serie C Silver
Sport Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
“Nel nostro bilancio scelte coraggiose, poche tasse e controllo accurato dei costi”
A ssessore Calzavara, quali sono gli aspetti salienti del bilancio regionale?
La manovra di bilancio approvata a dicembre in Consiglio regionale e che riguarda il prossimo triennio rispecchia la nostra visione politica e strategica. Contiene scelte coraggiose che dimostrano la capacità e la qualità amministrativa, un controllo accurato dei costi e un livello di tassazione contenuto, mantenendo e rilanciando i servizi ai cittadini del Veneto. Il bilancio di previsione cuba 17 miliardi e 316 milioni di euro di cui 9,7 miliardi dedicati alla sanità, capitolo che costituisce il 75% della spesa regionale. Seguono 3,3 miliardi destinati alle partite tecniche, 1,5 miliardi per la politica regionale, 1,4 miliardi legati alla programmazione comunitarie e infine 1,2 miliardi per le anticipazioni di liquidità in ambito sanitario. Questo è il risultato della squadra Veneto, che è fatta di Amministratori pubblici, che è fatta di dipendenti pubblici, che è fatta di imprese, che è fatta di rappresentanze sindacali, che è fatta di volontariato.
Avete scelto di non aumentare l’addizionale Irpef, perché?
A fronte di prestazioni pubbliche in costante miglioramento, da 13 anni il Veneto mantiene un comportamento fiscale di bassa tassazione. Questo significa che a fronte di una leva di gettito mai azionata riusciamo a finanziare linee di spesa che si sono evidenziate anche nelle ultime settimane. Si tratta di interventi di natura culturale, destinati parte al Teatro Stabile del Veneto (750mila ’23;
1 milione nel ’24; e 1,250 mila euro nel ’25), parte destinati all’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini che si terrà nel 2024 a Vicenza (250mila euro nel ’23, 350mila nel ’24), parte a contributo all’Ana per la messa a norma dell’ex Caserma Montegrappa di Bassano (100mila nel ’23; 100mila nel ’24), nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Venezia (200mila euro nel ’23)”.
La sanità impegna gran parte del bilancio, quali le novità per il 2023?
Abbiamo stanziato più di 14,2 milioni di euro nel 2023, 1,97 milioni di euro annui nel 2024 e nel 2025 per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza (Extra-LEA) tra cui ricordo le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia da parte dell’università degli studi di Padova presso l’azienda Ulss n. 2.
Quali gli altri stanziamenti di rilievo?
Abbiamo riconfermato i 31 milioni di euro annui per il prossimo triennio 2023-2025 a favore delle scuole paritarie del Veneto e lo stanziamento di quasi 6,2 milioni di euro per le borse di studio uni-
“Su un totale oltre 17,3 miliardi alla sanità veneta vanno 9,7 miliardi, abbiamo valutato ogni singola voce nella distribuzione delle risorse”
versitarie (incrementati di 2ml euro con l’emendamento presentato e approvato in Prima Commissione consiliare il 30 novembre), oltre ai 10 milioni di euro per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni di euro per il buono scuola. Ricordo anche i 78 milioni di euro stanziati nel triennio 2023-2025 per il sistema della formazione professionale. Altra partita importante riguarda il cofinanziamento regionale a sostegno della programmazione comunitaria. Nello specifico sono 38 milioni di euro per la programmazione comunitaria 2014-2020 che si sta concludendo e 229,89 milioni di euro di cofinanziamenti regionali per la nuova programmazione comunitaria 2021-2027. É stato difficile trovare le risorse in questo periodo di crisi?
per delega. Un intervento significativo riguarda il sostegno alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riducendo dall’8,5 al 3,9% l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) a loro carico, anche al fine di riequilibrare la disparità di trattamento fiscale che sussisteva prima della legge di bilancio, tra attività pubbliche, maggiormente gravate e attività private che offrono servizi di assistenza agli anziani operanti nello stesso settore. Inoltre, è stata aumentata da 45.000 a 50.000 euro la soglia massima di reddito per poter beneficiare dell’agevolazione sull’Addizionale regionale Irpef a favore dei soggetti disabili, che pagano lo 0,9% anziché l’1,23% di base prevista dalla legge statale.
L’autonomia come potrebbe incidere sul bilancio del Veneto?
“L’autonomia sarà una riforma a saldo zero, con un decentramento di competenze, i vantaggi ci saranno per tutti”
La legge di bilancio si articola in diversi interventi che dimostrano non solo la capacità di programmare la gestione finanziaria con una visione a lungo termine, ma anche di saper utilizzare in maniera efficiente le risorse. Abbiamo valutato ogni singola voce di bilancio nella distribuzione degli oltre 17 miliardi così come la spesa discrezionale
L’autonomia significa assunzione di responsabilità. È con questo spirito che è prevista dalla Costituzione. Chi è contro l’autonomia va contro la nostra Carta fondamentale: quella stessa che viene definita la più bella del mondo e di cui non si può esserne paladini a fasi alterne, a seconda dei propri interessi. Si tratta di una riforma a saldo zero con un decentramento di competenze ma spendendo gli stessi soldi. I vantaggi ci saranno sia per i cittadini del Nord sia per quelli del Sud; ci sarà più vicinanza alle esigenze di ognuno, maggior controllo sulle scelte, minori distanze tra i cittadini e alcuni poteri decisionali.
É il principio di sussidiarietà e la vera sfida per un rinascimento del Paese.
www.lapiazzaweb.it 22
L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara
Francesco Calzavara assessore al bilancio
“Dalla Manovra 35 miliardi a famiglie e imprese”
Sottosegretario Bitonci, dalla legge di bilancio quali i benefici per le aziende, le famiglie e anche le ricadute in Veneto?
“È una legge di bilancio importante, di oltre 35 miliardi, di cui 21 vanno in aiuti alle famiglie e alle imprese. Prevede una serie di misure per contrastare il caro energia, tenendo conto che nel mese di gennaio è prevista, ma è già in corso, una forte riduzione del prezzo del gas che porterà anche delle prospettive migliori. Ci ha aiutato moltissimo su questo fronte anche la temperatura mite di questo inverno. Gli aiuti son previsti fino al mese di aprile, ma il governo comunque è pronto e disponibile a finanziare ulteriori aiuti anche per i mesi prossimi, anche fino alla fine dell’anno se dovesse esserci necessità. Poi c’è anche una di riduzione del cuneo contributivo per le imprese. Si tratta di circa il 3% sotto i 25mila euro. La misura è stata indicata come insufficiente da Confindustria e sindacati. Per le partite IVA c’è la novità dell’ampliamento della flat tax, cioè del regime forfettario, da 65 a 85mila euro al 15%. Anche questa è una misura importante, che è stata introdotta quando ero sottosegretario all’Economia nel 2018: sottovalutata all’inizio, in realtà alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto quasi 2 milioni e 100mila partite IVA, su 5 milioni complessive. È un regime molto favorevole perché non si tiene la contabilità, si fanno le fatture senza IVA, si fa solamente la dichiarazione, quindi un regime iper semplificato. È anche quello che noi auspichiamo da molti anni, cioè il taglio della burocrazia. Ci sono poi altre misure che non sono assolutamente minori, come l’assegno unico per la famiglia che è stato ampliato per chi ha più figli, per i portatori di handicap”.
Restando sulla flat tax, la Cgia di Mestre dice che con l’innalzamento a 85mila euro le imprese continuano a pagar di più dei dipendenti. Come risponde?
“Sono due basi imponibili completamente diversi perché per il regime forfettario, e la flat tax per i lavoratori autonomi, bisogna sempre tener conto non si possono dedurre i costi, quindi viene pagata sul fatturato. Io che sono un fiscalista vedo sempre molta confusione quando vengono messi di fianco all’altro due regimi che sono completamente diversi. E poi i lavoratori dipendenti, non si offenda nessuno, hanno una maggior
tutela rispetto a chi ha una partita Iva e un’impresa di carattere individuale, senza nessuna copertura di carattere assicurativo”. Sempre nella legge di bilancio è entrata l’autonomia, quindi una battaglia veneta vinta. Cosa cambierà?
“Intanto diciamo che la bozza è stata presentata al Consiglio dei ministri. È un percorso lungo e, come ho sempre detto, non in contrasto con altri. È opportuno intanto approvare una legge quadro, quindi una cornice, dopodiché si lavorerà competenza per competenza. Certo bisogna rendersi conto che fin-
rissoso, in realtà non è così perché si tratta di esternazioni individuali. In realtà direi che la Lega è il partito più democratico che esista: ci sono partiti dove non c’è un’elezione diretta, dove le nomine vengono fatte direttamente da Roma, mentre la Lega invece ha uno statuto, regolamenti, militanti, congressi, sezioni, una scala gerarchica. I congressi fino adesso sono stati celebrati a Verona, a Rovigo e a Padova. A brevissimo ci sarà quello di Belluno, poi Vicenza, Venezia e Treviso e poi si arriverà all’elezione del segretario regionale. Quindi non c’è una Lega spaccata
città di centro destra e conoscendo bene Mario Conte so che andrà assolutamente bene a Treviso e anche con un ottimo risultato. A Vicenza c’è il Sindaco uscente Rucco: anche là si sta formando la coalizione di centro destra e penso che verrà rinnovato anche lui a Vicenza, quindi son due appuntamenti importanti e facciamo in bocca al lupo a tutti e due i candidati”.
In Veneto nel 2025 ci saranno le regionali. Anche alla luce dei nuovi rapporti con Fratelli d’Italia, a livello dei numeri, come ci state muovendo, che cosa prefigurate?
“Il governatore Zaia, alla luce di un grande successo anche di carattere personale, ha un grandissimo consenso. Il risultato ovviamente delle ultime politiche non è un risultato molto buono, non tanto in Veneto dove abbiamo abbastanza tenuto, ma a livello nazionale. Però io ero in Lega quando era al 2,9 % ed è normale che nel movimento e partito col simbolo più vecchio, dove ci sono continui rinnovamenti anche della classe dirigente, ci siano degli alti e bassi. Quindi io direi di aspettare, lasciamo stare i sondaggi, l’elettorato è molto mobile rispetto a una volta. Poi governando le cose un po’ cambiano, no? Senza nulla togliere ovviamente al lavoro che stiamo facendo adesso al governo, però all’interno dell’equilibrio del centro destra io penso che è un po’ i valori cambieranno”. Un’ultima domanda. Una valutazione da ex sindaco su Padova, a sei mesi dalla riconferma di Giordani.
ché non vengono calcolati i LEP, che sono i livelli essenziali delle prestazioni, è difficile poter portare avanti i decreti attuativi e delegati che corrispondano poi all’assegnazione delle deleghe, perché i LEP sono quell’asticella che segna su ogni competenza ciò che deve essere erogato al singolo soggetto e ciò invece che poi è di competenza di carattere di carattere regionale”. Veniamo alla politica. La Lega ha celebrato i primi congressi, altri ce ne saranno a fine gennaio, un commento su questi primi risultati?
“È un grande segnale di democrazia. Io non scendo mai nelle polemiche, che secondo me sono anche negative per il partito, perché la sensazione che si dà all’esterno è magari che ci sia un movimento
in due?
“Io non lo vedo tra i militanti. Ripeto, magari c’è qualcuno che preferisce esternare nei giornali o in tv o alla stampa piuttosto che fare un colpo di telefono o partecipare ai congressi e dire magari quello che pensa. Io penso che finito un congresso bisogna accettare il risultato. Votano i militanti. Nel nostro movimento il voto di Bitonci vale uno e il voto del militante iscritto due anni fa, che ha fatto i gazebo, vale uno allo stesso modo: è la massima espressione della democrazia proprio di carattere popolare”.
Vicenza e Treviso prossimi appuntamenti elettorali di quest’anno, la Lega come si sta muovendo? “Per Treviso si lavora per la riconferma di Mario Conte, che ha ben lavorato. Tra l’altro Treviso è una
“È un momento storico particolare per i sindaci, nel senso che la pandemia li ha molto aiutati, perché non c’è stata la possibilità di confronto elettorale. I sindaci come i governatori hanno avuto una grandissima visibilità, quindi era difficile contrastare qualcosa che era già molto consolidato. Poi la campagna elettorale è anche partita tardi, con il via libera che c’è stato solo a gennaio da Fratelli d’Italia. Insomma tante concause. Poi è logico che i sindaci che sono al secondo mandato, con una pandemia di due anni alle spalle, son stati favoriti. Però sento che non tutto quadra a Padova, che ci sono parecchi temi, che forse non c’è stato il tempo di tirar fuori, quindi vedremo nei prossimi mesi già di cominciare a individuare una compagine che possa al termine del mandato di Giordani, esprimere un candidato contendibile”.
www.lapiazzaweb.it 23
Giorgia Gay
Regione
Il
L’intervista.
sottosegretario Massimo Bitonci (Lega) sulla Legge di Bilancio
Il sottosegretario Massimo Bitonci
Regione
In Veneto 49 Comuni al voto: test a Treviso e Vicenza
La prossima primavera il Comune di Treviso sarà chiamato al voto e, questo rappresenta, certamente uno dei test più significativi che si terranno, in questa tornata, in Veneto. Il Sindaco, Mario Conte si candiderà alla ricerca del bis a capo di una coalizione di centrodestra. Superata ogni suggestione di costruire una coalizione larga con il Terzo Polo si mantiene, quindi, uno schema tradizionale almeno nel centrodestra certamente, così almeno hanno sancito le ultime politiche, con un riequilibrio di forze tra Lega e Fratelli d’Italia.
Il civico Giorgio De Nardi, imprenditore del settore digitale, sarà l’alfiere del centrosinistra. De Nardi tiene a sottolineare la propria matrice civica e sarà affiancato, in questo senso, da una sua lista assolutamente trasversale.
Il Terzo Polo di Renzi e Calenda ha sancito, come da schema nazionale, il distacco, ad oggi definitivo, con il centrosinistra e si appresta a proporre un proprio candidato sindaco. Il nome che sembra essere il più gettonato è
Anche il Movimento 5 Stelle, che proprio nella Marca ormai diversi anni addietro ebbe una delle sue “culle”, tenterà la corsa in solitaria. È proprio di questi giorni l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco: si tratta di Maurizio Mestriner.
Si preannuncia, quindi, una corsa a quattro salvo sorprese delle prossime settimane. Certamente il risultato delle politiche dello scorso settembre, quando il centrodestra si fermò di poco al di sotto del 50% dei consensi, può certamente apparire, data la frammentazione delle forze che si presentano come alternative, un ottimo viatico per la riconferma del Sindaco Conte. Ovviamente “mescolare” elezioni politiche e elezioni comunali non è una pratica corretta; le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo. Staremo a vedere come si svilupperà la campagna elettorale ormai prossima ad entrare nella sua fase più calda.
La corsa elettorale a Vicenza è molto probabile che finirà con un duello al ballottaggio fra Giacomo Possamai (centrosinistra) e Francesco Rucco (centrodestra). Tutti e due si presenteranno con una lista civica appoggiata dai partiti. Questo è lo scenario delle amministrative di primavera indicato da scelte, dichiarazioni e perfino da un sondaggio di un mese fa, commissionato da Claudio Cicero, ex assessore di Rucco.
Il problema, infatti, è che i due fronti non sono compatti. A destra e a sinistra si muovono leader minori e sono annunciate liste che nascono dalla voglia di autonomia o di vendetta. Il primo caso è quello che riguarda il Terzo Polo di Azione e Italia viva, più una lista locale, “Per una grande Vicenza”, costituita in larga parte da ex Pd: hanno già deciso di correre con un proprio candidato. Fuori uno, quindi, dalla coalizione che vuole costruire Possamai, alla quale parteciperà il Pd (del resto Possamai è capogruppo
dei democratici in Consiglio regionale) e poi si vedrà chi: ex radicali, sinistra, verdi? Siamo alle prime trattative.
Anche a destra i movimenti non mancano. S’è detto di Claudio Cicero ma altri sono sulla linea di partenza. Si tratta di ex assessori della giunta Rucco: Matteo Tosetto da un lato e Marco Lunardi e Lucio Zoppello dall’altro.
Si tratta, come si vede di un panorama articolato che contribuirà a disperdere voti: difficilmente un candidato riuscirà ad avere il 50% più uno al primo turno. E la sfida si annuncia interessante perché un sondaggio dà Rucco in testa con il 50,5% e Possamai all’inseguimento con 49.5%. È vero che i sondaggi vanno presi con le pinze, perché un bel 35% di interpellati non si esprime, ma – sempre stando al sondaggio – oltre il 50% degli intervistati non approva la gestione del sindaco uscente.
Éstato approvato in commissione un emendamento alla legge di Bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa e dalle colleghe Madia, Gribaudo, Quartapelle che mantiene rendendolo strutturale il bonus per l’assistenza psicologica anche per il 2023 e il 2024 oltre ad alzare la soglia di contributo erogabile a 1500 euro dai precedenti 600.
“La conferma del bonus introdotto nella scorsa legislatura – commenta Scarpa - per merito del PD e oggi rifinanziato con uno stanziamento di 13 milioni complessivi sui prossimi
due anni è un segnale importante di riconoscimento dell’importanza del lavoro sul benessere psicologico, sebbene le risorse stanziate siano minori rispetto al 2022 e quindi serva continuare con grande decisione questa battaglia. Rimane una vergogna e un’odiosa discriminazione che ancora oggi milioni di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, siano esclusi dall’accesso alle cure psicologiche per i costi delle stesse, del tutto al di fuori della loro portata. Superare questa enorme ingiustizia deve essere una delle principali lotte del Pd nei prossimi
anni. Le stesse numerosissime richieste per il bonus sono un segnale di urgenza: su quasi 400mila richieste ne sono state evase solo una su 10.”
“Questo – continua - è solo un primo passo, che oltre a dare un supporto concreto aiuta anche a scardinare un tabù che permane attorno al benessere psicologico: servirà continuare a lavorare per raggiungere obiettivi sistemici e duraturi che vadano la salute mentale pienamente riconosciuta in un’ottica universalistica di welfare. La mia generazione in particolare ha risentito in maniera devastante dell’e-
mergenza sanitaria, durante la quale sono diminuiti sensibilmente senso di libertà, voglia di fare, allegria, serenità, e aumentati vertiginosamente dei sentimenti di paura, solitudine, ansia, demotivazione e noia. Secondo l’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF, da gennaio ad agosto 2022 si contano 351 suicidi e 391 tentati suicidi registrati, con una grave incidenza tra i giovani. Non ce lo possiamo più permettere, e il governo e tutte le forze politiche hanno il dovere di lavorarci. Prometto il mio massimo impegno su questo fronte anche come promotrice
dell’intergruppo parlamentare sulla salute mentale che ha già raggiunto oltre 50 adesioni di colleghe e colleghi di ogni schieramento: presenterò un ordine del giorno alla legge di bilancio per impegnare ulteriormente il Governo a garantire un impegno strutturale sul tema, – conclude Scarpa - attraverso la creazione di una rete di prossimità territoriale di servizi di assistenza, l’incremento di personale strutturato nel SSN, la promozione di strumenti di supporto psicologico nelle carceri, la creazione di presidi di assistenza e supporto in scuole e università.”
www.lapiazzaweb.it 24
quello di Nicolò Rocco, consigliere comunale che poche settimane fa ha dichiarato la propria uscita dal Partito Democratico.
Antonio Di Lorenzo
L’aiuto. Passa l’emendamento alla legge di bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa: “Il bonus psicologo riconosce l’urgenza di investire sulla salute mentale” Amministrative 2023. Gli schieramenti scaldano i motori in vista della campagna elettorale Conte cerca il bis, sulla sua strada De Nardi, Terzo Polo e 5Stelle E alla fine ne resteranno solo due
Treviso Qui Vicenza
Sono 49 i Comuni veneti chiamati al voto la prossima primavera, in una data non ancora stabilita, ma entro il 15 giugno. Il test più significativo sarà nei due capoluoghi di provincia, Treviso e Vicenza, dove già si sono già delineate le candidature a sindaco. Otto invece i Comuni sopra i 15 mila abitanti: Piove di Sacco (Padova), Adria (Rovigo), Vedelago (Treviso), Martellago e San Donà di Piave (Venezia), Bussolengo, Sona e Villafranca di Verona (Verona).
Qui
“Le strategie per far fronte agli aumenti”
Il caro energia continua a mettere in difficoltà famiglie e imprese in tutto il Veneto. I costi esorbitanti riportati in bolletta però incominciano a far crescere dubbi e preoccupazioni. Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenore Energia, cerca di dissiparli.
“La parte più difficile da capire – spiega Agostini – è che ogni bolletta ha una variazione, nel senso che nell’ultimo anno e mezzo, oramai, il prezzo varia mensilmente con variazioni anche importanti. A parità di consumo certe volte si trova una bolletta raddoppiata. Questo crea una sorta di instabilità nel mercato e crea anche grande tensione”.
“Le misure studiate dal Governo sono efficaci in parte –continua l’amministratore di Antenore Energia –. Noi che siamo una piccola società e abbiamo circa 100mila utenze, riconosciamo che i bonus hanno calmierato molto le bollette, ma rimane fuori
una buona parte di famiglie e soprattutto le imprese. Le imprese hanno sì alcune agevolazioni, come il credito d’imposta, ma vanno a incidere molto poco. Ci troviamo bollette che sono quintuplicate, è un costo molto importante”.
“Le imprese in qualche modo hanno comunque digerito questo nuovo costo, ma bisogna lanciare un allarme, perché nel mese di dicembre le tariffe sono lentamente salite,
col silenzio assoluto o in parte dei media, ma soprattutto della Comunità Europea: in un anno e mezzo soluzioni non sono state trovate e quindi c’è un’aspettativa di crisi che potrebbe essere potenziale”.
“L’atteggiamento è comunque positivo – aggiunge Agostini –, perché le persone, una volta avuto lo shock all’inizio del 2022 per questo cambio tariffario, si sono organizzate e allineate. Noi avevamo pre-
visto consumi nel mese di ottobre pari a 4 milioni di metri cubi e le famiglie hanno consumato il 60% in meno, nel mese di novembre circa il 55% in meno, quindi hanno utilizzato l’energia in maniera più ottimale. La materia prima che avevamo prenotato è stata consumata al 50%, quindi c’è un segnale forte di presa di coscienza”.
“A contenere il caro bollette, sono cose banali – spiega Agostini –: proviamo a mettere 19 e a vestirci di più; se per cena siamo nella cucina abitabile e stiamo usando un po’ il forno o siamo a tavola, chiudiamo la porta, quell’ambiente tende a scaldarsi molto di più; per guardare la tv, mettiamo la copertina sul divano, e se si dorme la notte col piumone non servono 18 gradi in casa. Se ci sono luci in casa che lasciamo accese perché tanto dobbiamo tornare, spegniamole tutte. Cambiamo le lampadine con quelle a led. Un comportamento virtuoso doveva esserci anche prima,
ma adesso ancora di più. E forse ci servirà da lezione, anche perché abbiamo scoperto che l’energia non è infinita”.
E conclude: “Bisogna guardare al futuro, adeguarsi e organizzarsi. Noi continueremo a sostenere tutte le situazioni in cui lavoriamo proprio perché pensiamo che un futuro ci debba essere. Diverso, più faticoso, ma alla fine col lavoro si risolve tutto, anche la crisi economica”.
www.lapiazzaweb.it 25 Regione
Caro bollette. Filippo Agostini, Antenore Energia, risponde ai dubbi dei consumatori
Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenone Energia
ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24
“Famiglie e imprese hanno preso coscienza della situazione e si stanno organizzando anche con comportamenti virtuosi”
Un anno passato al fianco delle persone, delle comunità e del territorio
Un legame importante con il territorio e le comunità in cui l’azienda opera: è quello di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia che, anche per il 2022, nell’ambito delle sue attività di responsabilità sociale, ha scelto di promuovere e sostenere moltissime iniziative a sfondo sociale, per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto. Un impegno concreto che la concessionaria del marchio Despar ha potuto portare avanti in Veneto, così come nelle altre quattro regioni in cui è presente, coinvolgendo costantemente i suoi clienti e collaboratori attraverso iniziative volte al miglioramento dell’ambiente, del territorio e della vita quotidiana. Nel solo 2022 in Veneto Aspiag Service ha destinato importanti risorse a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative ci sono “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di
lotta alla violenza di genere e che nel 2022 ha sostenuto la ISSA School (International School of Surgical Anatomy), associazione no profit creata dai medici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR) per progetti di ricerca per la cura dell’endometriosi. Un’iniziativa particolarmente significativa è stata, inoltre, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del mar-
chio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali. Tante anche le iniziative benefiche promosse nel 2022 a sostegno delle persone bisognose che vivono situazioni di solitudine o di disagio economico: nel mese di dicembre Aspiag Service ha donato a sette associazioni ed enti caritativi del Veneto, una per ciascuna provincia della Regione, quasi 30 quintali di beni di
prima necessità alimentari e non, tra cui pasta, biscotti, caffè e detersivi. A beneficiare della donazione sono stati l’Emporio della solidarietà di Venezia, le Cucine Economiche Popolari di Padova gestite dalla Fondazione Nervo Pasini, la Caritas delle Diocesi di Vicenza, Verona e Treviso, il Convento Frati Minori Cappuccini di Rovigo, e il Convento dei Frati di Mussoi di Belluno. Aspiag Service è stata anche al fianco dei piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova, portando un sorriso e la magia delle feste di Natale fra i bambini ricoverati in pediatria con la donazione dei calendari dell’Avvento e di 50 calze in occasione della festa dell’Epifania. Non da ultimo, Aspiag Service è stata attiva nel campo delle sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio in ambito culturale e sportivo, come Girovagarte e la Pink Run di Padova e ha partecipato attivamente al sostegno di medie e piccole realtà sportive locali, nella consapevolezza che lo sport e la cultura sono alcuni degli ambiti principali di aggregazione, formazione e crescita delle comunità.
Essere un’azienda socialmente responsabile significa anche investire in modo attento puntando su uno sviluppo sostenibile per far crescere il territorio e le sue persone, garantire un’occupazione stabile e tutelare l’ambiente e le peculiarità dei territori in cui l’azienda si inserisce. Ed è quello che Aspiag Service concretizza ogni giorno nella propria politica di sviluppo della rete vendita, scegliendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse e progettando i nuovi punti vendita in un’ottica green da punto di vista della riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale; un impegno e un’attenzione che, anche per il 2022, hanno permesso ad Aspiag Service Despar di rinnovare la certificazione ambientale ISO 14001. Queste sono state anche le direttrici dello sviluppo dell’azienda in Veneto che,
nel corso del 2022, ha visto nelle diverse province della regione l’apertura di 8 nuovi punti vendita (6 diretti e 2 affiliati) e la ristrutturazione di 3 negozi (2 diretti e 1 affiliato). Uno sviluppo al quale ha corrisposto anche un incremento degli occupati in Veneto con 648 assunzioni nel solo 2022. Mettere al centro le persone è infatti una delle missioni dell’azienda che oggi vede una presenza femminile che supera il 65% e un turnover in uscita inferiore al 3%, come dimostrano anche le tante persone che ogni anno vengono premiate in occasione dei Giubilei, un omaggio ai dipendenti che hanno raggiunto i 15, 20, 25, 30, 35 e 40 anni di anzianità di servizio o sono andati in pensione. Altra direttrice fondamentale dello sviluppo sostenibile è la valorizzazione delle filiere e dei prodotti locali: per questo nel corso del 2022 Aspiag Service ha rinnovato la collaborazione con
la Regione del Veneto per promuovere i prodotti tipici certificati del Veneto e le filiere corte attraverso il marchio promozionale “The Land of Venice”, un modo concreto per sostenere l’economia del territorio, supportando i produttori locali, dando risalto ai loro prodotti tramite la promozione della catena Despar e garantendo ai clienti un prodotto a prezzo giusto e controllato.
Taliana
Un 2023 ancora
all’insegna della responsabilità sociale d’impresa
Per Aspiag Service essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Nel corso del 2022 sono state molteplici le iniziative che abbiamo promosso e sostenuto anche in Veneto e questo continuerà ad essere il nostro impegno anche per l’anno appena iniziato: proseguiremo il progetto al fianco delle sette Questure del Veneto per campagne di sensibilizzazione su grandi temi sociali, così come iniziative a sostegno di realtà sportive, enti caritativi e associazioni della regione. Continueranno anche le partnership con università ed enti di formazione che consideriamo fondamentali nel campo della ricerca di personale e del continuo aggiornamento delle competenze dei nostri collaboratori. Tutto questo senza dimenticare due importanti filoni che caratterizzano l’impegno sociale della nostra azienda: la lotta allo spreco alimentare, che vede Aspiag Service in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market e la promozione di stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, come testimonia “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che Aspiag Service dal 2006 offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti in Veneto così come e nelle altre regioni in cui l’azienda opera. Il nostro obiettivo è infatti quello di affermare sempre più il ruolo di attore non soltanto economico, ma anche sociale all’interno delle comunità in cui ci inseriamo, lavorando insieme alle istituzioni e alla rete sociale per creare legami sempre più forti e dare un supporto concreto alla crescita del territorio e del suo tessuto associativo, culturale e sportivo.
www.lapiazzaweb.it 26
Regione
Le iniziative. Anche in Veneto il supporto alla cultura e allo sport, alle raccolte fondi e donazioni
di Giovanni
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
IL PUNTO
Donazione all’Emporio della Solidarietà di Venezia
Sviluppo sostenibile e strategia di recupero delle aree urbane
Squadra del punto vendita Eurospar di Jesolo (apertura 2022)
Carnevale diffuso, ritorno in grande stile da Venezia alle isole, da Mestre a Marghera
Festeggiamenti in tutta la città tra spettacoli, divertimento e carri allegorici dal 4 al 21 febbraio. I segni dello Zodiaco danno vita a mondi immaginari per far sognare il pubblico. Il sindaco Brugnaro: “Un tuffo nel passato per pensare al futuro”
Parte dalla laguna, ma si allarga su tutto il territorio cittadino, il Carnevale di Venezia che, dal 4 al 21 febbraio, riunirà in un unico palinsesto tutte le iniziative pensate per il divertimento di adulti e bambini. Un Carnevale diffuso, che quest’anno si ispira ai segni dello Zodiaco e ai simboli di terra, acqua, fuoco e aria, per dar voce alla libera espressione del proprio segno originale. “Take your Time for the Original Signs”, che porta la firma del direttore artistico Massimo Checchetto, è il calendario di iniziative promosse dal Comune di Venezia e realizzate da Vela spa per dar vita a mondi immaginari capaci di far sognare il pubblico del Carnevale. L’edizione del 2023 vede il grande ritorno delle sfilate dei carri allegorici mascherati su tutto il territorio cittadino, dalle isole della laguna - Lido, Pellestrina e Burano - alla terraferma - Campalto, Zelarino, Marghera, Dese e la novità di Mestre. In cartapesta, coloratissimi e maestosi, i carri sfileranno per le vie delle isole e delle città in un tripudio di coriandoli, figuranti in maschera, musica e stelle filanti.
Il cuore di Mestre, Piazza Ferretto, e le vie limitrofe saranno protagoniste del “Carnival street show diffuso” con una
programmazione di spettacoli (durante i week end del sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12 e nei giorni della settimana “grassa” da giovedì 16 a martedì 21) che vedrà esibirsi i migliori interpreti dell’arte di strada. Musica, circo-teatro, clownerie e strabilierie capaci di incantare tutte le fasce d’età. Sempre in Piazza Ferretto verrà allestito un teatrino che farà da palcoscenico per il concorso, rivolto ai bambini, della mascherina più bella, oltre ad ospitare il set fotografico a 360°.
“Il Carnevale di Venezia quest’anno guarda indietro per guardare avanti. Un tuffo nel passato per pensare al futurocommenta il Sindaco Luigi Brugnaro -. Le origini ed il significato di questa che è una delle feste veneziane più famose al mondo prendono spunto dai Saturnali latini e dai culti dionisiaci greci, grandi celebrazioni religiose che prevedevano l’uso di maschere e rappresentazioni simboliche, rielaborandole per i propri fini. Il Carnevale di Venezia del 2023 è questo, è festa di tutta la città e di chi la vive e di chi la ama. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, usciranno per le calli e per i campi per divertirsi, ridere e gioire, celando la propria identità dietro una maschera che rende, per quel momento,
tutti uguali. Una festa per tutti, soprattutto per i bambini e per le famiglie con un format che ricalca quello vincente dello scorso anno: tanti spettacoli diffusi e situazioni che si svilupperanno nei diversi luoghi del territorio comunale e metropolitano, dalla città antica e dalle isole fino a estendersi nelle piazze delle Città di Venezia: da Mestre a Marghera, passando per Zelarino, Chirignago, Favaro, Tessera e Malcontenta”.
A Venezia, ad inaugurare le danze sarà invece l’Opening Parade, sabato 4 febbraio alle ore 20.00 sul Canal Grande, per uno spettacolo fatto di colori, giochi di luce e musica riuniti in una grande performance galleggiante, mentre domenica 5 alle ore 11.00 sarà la volta del tradizionale corteo di imbarcazioni tipiche locali, realizzato in collaborazione con il Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e capitanato dalla mitica “Pantegana”. Nei giorni successivi, il centro storico sarà invaso dall’arte di strada, dalle maschere che parteciperanno al tradizionale Concorso della Maschera più bella in Piazza
San Marco, dal fascino delle 12 Marie, ambasciatrici del Carnevale stesso, ma anche da performance artistiche indimenticabili che animeranno i Dinner Show & Ball ufficiali a Ca’ Vendramin Calergi. Imperdibile lo spettacolo sull’acqua “Original Signs” all’Arsenale, uno show fatto di visioni immaginifiche, luci, tecnica e sensibilità, che offrirà 30 minuti di pura magia. Una parata di forte impatto visivo e artistico, un luogo mitico dove artisti provenienti dalle più disparate discipline potranno raccontarci i loro segni.
Inoltre, gli spazi culturali della città apriranno le porte al pubblico per ospitare spettacoli, concerti ed eventi capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, proponendo un programma declinato sul tema di quest’anno. Tra questi, le aperture straordinarie dei musei del circuito della Fondazione MUVE, oltre alla programmazione proposta dalla Biennale di Venezia e dai teatri cittadini. Per aggiornamenti e programmi consultare il sito ufficiale www.carnevale.venezia.it e i canali social #CarnevaleVenezia2023.
www.lapiazzaweb.it 27
Regione
Grandi eventi. “Take your Time for the Original Signs” lo slogan dell’edizione 2023
Rimettersi in riga per smaltire il “peso” delle feste
Salute
Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti
Una sana alimentazione, alcune buone abitudini e un po’ di moto aiutano a “rimediare” agli eccessi delle feste
Sono
trascorse le festività natalizie e la bilancia, implacabile, ci mette di fronte a quei chili in più che abbiamo messo su nel mese di dicembre lasciandoci, inevitabilmente, tentare dalle invitanti leccornie di pranzi e cene, in genere più calorici e ricchi di grassi e zuccheri, delle feste. Se, quindi, non siamo riusciti a superare le feste senza appesantirci è ora il momento giusto per “rimetterci in riga” riprendendo le sane abitudini. A partire dalla spesa. Innanzitutto, è consigliabile evitare di acquistare per un po’ cibi golosi, come dolciumi e patatine, per allontanare le tentazioni e smettere di cedere ai peccati di gola. Dolciumi e altre golosità: si tratta di prodotti che vanno consumati con “parsimonia”, come una piacevole eccezione.
In caso di pranzi un po’ più impegnativi, per evitare gli eccessi di calorie, è opportuno ridurre il consumo di salse, antipasti e frutta secca. Così come bisogna fare attenzione agli stuzzichini che sono molto insidiosi: hanno molte calorie e grassi ma sono una vera tentazione e, poiché uno tira l’altro, può capitare di mangiarne in quantità elevate senza nemmeno rendersene conto.
Prosegue alla pag. seguente
GENNAIO 2023 on-line: /category/salute/
Il disagio della sfera emotiva e i giovani: l’esperienza dell’Unità funzionale distrettuale adolescenti dell’Ulss 2
354 ragazzi, nel 15% dei casi con problemi di “isolamento sociale”, presi in carico dall’Unità funzionale distrettuale adolescenti (Ufda) dell’Ulss 2 Marca Trevigiana nei primi sei mesi di attività del Servizio. I giovani, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, soprattutto ragazze, provenivano da tipologie familiari diverse e per la maggior parte si sono rivolti al Servizio in maniera spontanea. Sono i dati forniti a inizio gennaio dal direttore dell’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori, Nicola Michieletto, presentando il bilancio dell’attività svolta da marzo a novembre 2022. “L’Ufda rappresenta un Servizio sperimentale nel cui ambito adolescenti e giovani adulti che percepiscono un disagio della sfera emotiva e comportamentale e i loro genitori possono ricevere una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata - ha spiegato il dr Michieletto -. I ragazzi vengono presi in carico al massimo entro 12 giorni dal primo contatto che avviene tramite Cup dedicato. Al primo colloquio telefonico, durante il quale viene effettuato un triage, segue un intervento a breve termine (8 sedute che possono essere raddoppiate se necessario) costruito su misura per il ragazzo. Le principali problematiche riscontrate finora hanno riguardato disturbi della
sfera affettiva (problemi di comunicazione ambientale familiare distorta) e disturbi legati ad ansia e stress con o senza ritiro scolastico e sociale”. Due ragazzi hanno voluto portare la loro testimonianza riguardo alla propria esperienza, per far sapere agli altri giovani che c’è un posto, l’Ufda, dove trovare sostegno e risposte alle proprie difficoltà: William e Alessandro, 22 anni il primo e 19 l’altro.
“Quando abbiamo capito di avere dei disturbi d’ansia e di stress che non riuscivamo a gestire da soli, abbiamo deciso di chiedere aiuto proprio come quando per un malessere fisico ci si rivolge al medico di famiglia”.
“L’Ufda - ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi - aiuta a combattere l’isolamento che i giovani hanno dovuto subire a causa del difficile periodo della pandemia, che ha portato con sé un incremento del 30% dei disturbi nell’ambito della salute mentale”.
“Si tratta di un progetto particolarmente importante in un periodo, quello della pandemia, che ha lasciato conseguenze importanti, anche se non sempre immediatamente rilevabili, a livello psicologico nei nostri ragazzi - ha ricordato Roberto Rigoli, direttore dei Servizi Socio-Sanitari -. Il progetto è doppiamente importante perché coinvolge, oltre ai ragazzi, anche le famiglie”.
Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti
È bene moderare anche il consumo di bibite zuccherate e alcolici.
Non è corretto, per smaltire le abbuffate delle feste, saltare i pasti nella speranza di compensare in questo modo gli eccessi. I digiuni non sono mai efficaci. Non trascurare l’attività fisica, nonostante la stagione fredda e le temperature che ci indurrebbero a stare a casa. È invece importante continuare a tenersi in forma. Non è necessario esagerare: è sufficiente anche una passeggiata o un giro in bicicletta, nelle ore più calde della giornata. Possono essere utili per il nostro benessere psicofisico. L’attività fisica, oltre a mantenerci in forma, infatti aiuta anche a ridurre i disturbi dell’umore dovuti alle poche ore di luce durante la giornata e contribuisce, inoltre, a prevenire influenze e raffreddori. Se le temperature sono proibitive per praticare attività fisica all’aperto, allora si può sempre decidere di cominciare a frequentare una palestra o iniziare a fare attività in casa. A partire dalle… scale. Salire e scendere le scale al posto dell’ascensore può essere già un buon inizio per fare un po’ di moto.
L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di svolgere almeno mezz’ora di attività ogni giorno. Salire e scendere le scale è un’attività che non richiede particolari accorgimenti o attrezzature, può essere praticata ovunque, anche in ufficio, dove di solito si trascorrono molte ore seduti, e contribuisce a mantenere in salute il nostro apparato cardiovascolare, migliorando la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno. Salire e scendere le scale negli Usa rappresenta l’ultima tendenza del fitness. Lo “stair climbing” è una vera e propria disciplina sportiva con tanto di federazione e campionato del mondo.
Il Ministero della salute ha predisposto un opuscolo informativo che promuove stili di vita più dinamici e salutari. E tra questi è vivamente consigliato l’uso delle scale per i suoi molteplici benefici. Un solo gesto infatti, si legge nell’opuscolo, contribuisce a migliorare l’umore, l’elasticità di arterie e vene, l’equilibrio e la coordinazione. Favorisce inoltre il buon funzionamento dell’intestino e migliora la massa ossea. Per evitare una vita sedentaria basta adottare alcune sane abitudini. Ritagliarsi uno spazio di tempo per una camminata è una di queste. Non è necessario cercare percorsi ad hoc, può bastare già parcheggiare l’auto un po’ distante dalla nostra destinazione o scendere qualche fermata prima del bus e cominciare a percorrere la strada a piedi. Camminare, anche a un ritmo moderato, riduce inoltre lo stress e aiuta a rilassarsi mentalmente. Ogni volta che prevale la pigrizia ricordiamoci, sollecita il Ministero della salute, che l’organismo umano non è nato per l’inattività.
www.lapiazzaweb.it 30 Salute
Un Servizio sperimentale rivolto ad adolescenti, giovani e ai loro genitori per una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata
Il punto nella Marca Trevigiana dopo i primi sei mesi di servizio
Comunicazione aumentata alternativa per “Sorridere insieme” ai piccoli pazienti
Sichiama “Sorridere Insieme” il progetto che l’associazione Assi Gulliver, da sempre a fianco della ricerca e dell’innovazione scientifica, sta finanziando a favore della sezione pediatrica del reparto di Odontoiatria di Comunità dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. L’iniziativa mira a rendere il reparto, e l’ospedale più in generale, sempre più inclusivo con un percorso dedicato ai piccoli pazienti non verbali e alle loro famiglie utilizzando il sistema di Caa, la comunicazione aumentata alternativa.
“Questo progetto rappresenta una straordinaria occasione di crescita socio-sanitaria - commenta Claudio Gallo, direttore del reparto - sia professionale sia umana. Sono orgoglioso
di sapere che saremo uno dei pochi e primi reparti di Odontoiatria che utilizzerà questa metodica in Italia e questo ci carica di una grande responsabilità e di conseguenti aspettative. Il percorso che inizia in queste settimane con i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie potrebbe diventare nel futuro una metodica condivisa da moltissime strutture sanitarie a valenza pediatrica.
La Caa di fatto ci permette di essere ancora più inclusivi nei confronti dei nostri piccoli pazienti speciali”.
Assi Gulliver è la prima associazione italiana che riunisce le famiglie dei pazienti con sindromi di Sotos e di Malan. “Sorridere insieme” nasce dall’esperienza personale di Elisa Zigno, mamma di Giovanni, che è paziente all’Immacolata Concezione, e
membro del consiglio direttivo proprio dell’associazione. La Caa è una pratica clinica che viene messa in campo in ambito pediatrico, riabilitativo ed educativo, per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative. È “aumentativa” perché ha lo scopo di potenziare la comunicazione e il linguaggio supportando tutte le potenzialità comunicative della persona, “alternativa” perché utilizza modalità alternative alla comunicazione tradizionale, avvalendosi di gesti, segni,
ausili per la comunicazione e tecnologia avanzata.
“La nostra esperienza con la Caa inizia 3 anni fa - spiega proprio Elisa Zigno nella doppia veste di mamma e portavoce di Assi Gulliver - quando iniziammo ad avere i primi approcci a questa metodologia di comunicazione.
Giovanni aveva da poco compiuto 4 anni e nessun medico sapeva ancora dire se lui avrebbe parlato o meno. Noi genitori però sentivamo che lui aveva bisogno di comunicare. All’inizio non
ci credevo viste le sue difficoltà di attenzione e cognitive, ma la prima volta che ha indicato la foto del suo biberon per chiedere di bere il latte ci siamo illuminati. Oggi Giovanni ha 7 anni e non parla, ma grazie alla Caa può chiedere e raccontare tante cose alle persone che fanno parte della sua vita. Sapere che in un ospedale e su una sedia di un reparto odontoiatrico possa sentirsi a suo agio mi riempie di gioia”.
Alessandro Cesarato
www.lapiazzaweb.it 31 Salute
“Immacolata Concezione” di Piove di Sacco. Il progetto finanziato dall’Associazione
Ospedale
Assi Gulliver Il reparto Odotoiatria di Comunità nella sezione pediatrica è uno dei primi e dei pochi in Italia ad utilizzare il sistema Caa per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative