FOCUS “Il mio impegno
Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.
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contro la burocrazia” 6 RIFIUTI La differenziata vola al 77% grazie al nuovo metodo 8 INTERPORTO “Puntiamo tutto su una logistica evoluta” 10 EVENTI Trentasei candeline per il DeltaBlues 27 ACQUEVENETE “Interventi straordinari per oltre 33 milioni” 15 SPORT Grande gioia per lo scudetto del Rugby Rovigo Delta 28 Servizio a pag. 14 CALANO
REATI NEL TERRITORIO: “PREVENZIONE
Bilancio annuale dei carabinieri, che hanno dovuto affrontare anche tre casi di omicidio in provincia Servizio a pag. 16 MARDIMAGO SUL PIEDE
GUERRA:
MANTENUTE”
Comitato:
l’incontro
dello scorso anno
abbiamo
GIUGNO 2023 Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 122 di Rovigo AL CENTRO DEL GIORNALE SCOPRI GLI EVENTI DEL DELTABUES - EDIZIONE 2023
I
FONDAMENTALE”
DI
“PROMESSE NON
Il
“Dopo
a fine
non
saputo più nulla”
Ancora nuvole sul futuro dell’Iras
Continua a essere indefinito il futuro dell’Iras, con nuovi sviluppi che non permettono di mettere la parola “fine” sulla questione che tiene con il fiato sospeso la città.
Questi gli sviluppi delle ultime settimane: ci eravamo lasciati con l’attesa dei pareri tecnici sul testo inviato dalla Regione. Pareri che intanto sono arrivati, ma con esito negativo. Il consiglio comunale che avrebbe dovuto esprimersi è stato “sconvocato” e nel frattempo è stata presentata una nuova proposta di delibera, diversa rispetto a quella che era stata già incardinata in consiglio comunale e licenziata dalla Regione. Il tnuovo esto è stato prodotto dal capogruppo della Lega Michele Aretusini e da quello del Pd Nello Chendi, poi sottoscritto da altri consiglieri. Ed è su questa nuova proposta che dovranno arrivare nuovi pareri tecnici. “Su questo sta lavorando in questo momento la struttura. Non appena saranno pronti verranno messi a disposizione e il consiglio comunale deciderà cosa vuole fare” sottolinea il sindaco Edoardo Gaffeo. E cosa succederà se questo nuovo testo otterrà l’ok del consiglio? “Bisognerà che la Regione modifichi il suo testo, e che Ulss e Ater facciano una nuova delibera dato che dal nuovo testo vengono espunti”. Il rischio è che si continui con i rimpalli una volta con la Regione? “Nell’ultimo incontro in Prefettura il commissario Stella ha riferito che la Regione è al corrente del testo e sembra abbia dato, non si sa a che titolo, un parere preventivo di massima di approvazione”. (g.g.)
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Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
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Il consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi su un nuovo testo
É pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. E’ sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare. É anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it <
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Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it <
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Chiuso in redazione l’ 8 giugno 2023 Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it
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Chiuso in redazione il XX mese 2022
Amministrazione. Primi mesi da assessore allo Sport: Mattia Milan fa il punto
“Il mio impegno contro la burocrazia che blocca i progetti e lo sviluppo”
“Sono molto soddisfatto degli incontri con i vari dirigenti sportivi. Tra ufficio sport e ufficio lavori pubblici è emersa la necessità di stanziare 800mila euro per gli impianti”
Le difficoltà più grandi riscontrate da Mattia Milan, nei primi mesi da assessore comunale allo Sport, sono state quelle legate agli iter amministrativi, datati anni Novanta. “E’ tutto ordinario e c’è poco spazio per la progettualità, perciò si rischia di non produrre nulla per migliorare la città, sotto vari aspetti, ma fortunatamente sono un tecnico – afferma l’assessore –: c’è un grande bisogno di entrare dentro le cose, gli uffici stessi mi ringraziano della collaborazione. Sono riuscito a mettere assieme l’ufficio lavori pubblici e lo sport, in un vero e proprio raccordo, per far funzionare tutto. Mi sono concentrato sull’iter amministrativo e sulla lentezza burocratica”.
E prosegue: “Mi sono accordato con As2, per sapere se c’era la possibilità di avviare un processo di digitalizzazione e, se tutto va bene, ci sarà il primo bando digitalizzato (l’ultimo era datato tre anni fa)”.
“Vengo da dieci anni di esperienza nel mondo dello sport, come dirigente sportivo nel Grignano Calcio – spiega Milani –. Dal primo giorno in cui sono entrato in giunta, sapevo già che per lo sport il cuore pulsante sono gli
impianti sportivi. Ho fatto sopralluoghi ovunque, chiedendo incontri con varie società: ci sono impianti a gestione diretta e impianti a gestione indiretta. In totale sono 19 gli impianti affidati in concessione tra calcio e rugby, più 18 tra pattinodromo, campo Coni e palasport. In tutto dunque sono una
quarantina”.
Milan ha creato una scheda per ogni impianto sportivo, evidenziando quelle che sono le necessità e priorità.
“Sono molto soddisfatto degli incontri avuti con i vari dirigenti sportivi – continua –. Tra ufficio sport e ufficio lavori pubblici è emerso che c’è la necessità di stanziare 800mila euro per gli impianti. Questo è l’importo che mi servirebbe per sistemare le priorità, qualche piccolo progetto e messa in sicurezza in qualche caso. Insomma, c’è tanto da lavorare”.
“Il mio primo mese è stato di ricognizione – racconta –. Al campo di Boara Polesine
manca del tutto un bagno accessibile ad anziani e disabili – questo mi ha stupito molto. Al Gabrielli manca l’impianto di irrigazione ai campi 1, 2, 3, 4: viene irrigato solamente il campo principale. A Borsea dietro al blocco spogliatoi c’è un piccolo fossetto, che presumo sia uno scarico di acque bianche della torre piezometrica: il fossetto è sempre pieno e arriva ad un sifone, passando per asfalto e terminando in via delle Industrie. L’acqua poi risale e va fino agli spogliatoi del campo sportivo, finendo con l’allagarli. Ho pensato quindi di risolvere questo problema, ideando un sistema che
andrebbe a raccogliere acqua per gli impianti sportivi. Nello sport l’acqua serve altrimenti i terreni si rovinano irreparabilmente”.
“Sono in contatto con una ditta che si occupa di raccogliere le acque del fossetto – prosegue –. Creando un serbatoio di 20-30 metri cubi, potrei coprire un’emergenza idrica di almeno 30 giorni.
Sarebbe il primo progetto del genere nella nostra provincia. Altrimenti ci troveremo ad avere campi di gioco con l’erba bruciata. E poi per rifare il manto erboso servirebbero 5mila euro per ogni campo”.
Quello di Milan sarà un pro-
getto pilota, da replicare sugli altri impianti di calcio. Il progetto costerebbe non oltre 15mila euro. Il risparmio per tutti i campi di Rovigo sarebbe incredibile sul lungo periodo: sui 100mila euro annui. Un investimento di pochi soldi, che si recupera in 3 anni. Milan ha poi presentato l’iniziativa “Rovigo gioca”. “Si tratta di un’iniziativa, co-finanziata con la la quota che serve a sostenere quelle famiglie che non hanno risorse per pagare le quote delle società sportive – conclude –. Così facendo permetterò a tutti i giovani di praticare sport”.
Marco Scarazzatti
www.lapiazzaweb.it 6
Attualità
L’assessore allo Sport, Mattia Milan
Presentata “Rovigo gioca”, l’iniziativa per sostenere quelle famiglie che non hanno risorse per pagare le quote delle società sportive
I dati di Ecoambiente. Nel primo trimestre 2023 raggiunto
e superato l’intero dato del 2022
La differenziata arriva al 77% grazie al nuovo metodo di raccolta
Il sindaco Gaffeo: “L’obiettivo dichiarato - vale a dire una quota dell’80% entro la fine del 2023 - è a portata di mano”
Aumenta la raccolta differenziata in città grazie all’introduzione del sistema “spinto” voluta dal Comune.
Il dato del primo trimestre di quest’anno parla chiaro, con il raggiungimento del 77% della raccolta differenziata, contro un valore per l’intera annualità 2022 del 68,6%.
La rivoluzione è iniziata nel corso della primavera del 2022 con il passaggio dalla raccolta con i cassonetti al porta a porta, escluso unicamente il centro storico del comune capoluogo nel quale sono state installate 57 isole ecologiche, 37 da 3200 litri e 20 nuove da 1700 litri che sono in fase di posizionamento proprio in questi giorni, tutte dotate di contenitori con calotta apribili con l’EcoCard, distribuita gratui-
tamente alle utenze iscritte a ruolo.
Il sindaco Edoardo Gaffeo ha parlato di un risultato molto
incoraggiante: “In un anno, siamo riusciti a guadagnare 10 punti percentuali di raccolta destinata al riciclo. Siamo contenti e orgogliosi del
La rivoluzione
è iniziata nel corso della primavera 2022 con il porta a porta, a esclusione del centro storico
lavoro fatto da Ecoambiente - ha aggiunto -, ma i veri protagonisti sono i cittadini che hanno accettato questa sfida. Ringrazio tutte le mie concittadine e i miei concittadini, che si sono messi a di-
sposizione di questo nuovo modello di servizio. L’obiettivo dichiarato - vale a dire una quota dell’80% entro la fine del 2023 - è a portata di mano”.
Soddisfazione anche dall’assessore all’Ambiente Dina Merlo, che ha ribadito il plauso per il lavoro fatto, “realizzato con gradualità e differenziato in base alle zone, per favorire l’adattamento del comportamento dei cittadini”.
“Un impegno grande per un cambiamento epocale – ha proseguito il presidente di Ecoambiente Paolo Frigato -, grazie a tutti i protagonisti e a tutta la squadra”L’amministratore delegato Adriano Tolomei ha sottolineato che “l’azienda è di servizio pubblico essenziale
“Siamo un’azienda del territorio a servizio del territorio”. Quanto ai dati, le varie tipologie di contenitori distribuiti alle utenze domestiche e non domestiche sommati a quelli collocati sul territorio nelle isole stradali ad accesso controllato sono stati
40.691 che, aggiungendo le buste contenenti le EcoCard, diventano complessivamente 48067. “Tale attività, ha richiesto un lavoro incessante da parte dei lavoratori incaricati per la distribuzione da Ecoambiente” precisano dal Comune.
Giorgia Gay
www.lapiazzaweb.it 8 Ambiente
Confagricoltura. “La maggior parte delle aziende è rimasta esclusa dai ristori previsti dal decreto”
Nonostante le piogge, la siccità mette ancora a rischio il Polesine
L’appello per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici: “Tra gelo, mancanza d’acqua, cimice asiatica e alternaria, le pere stanno scomparendo. Bisogna accelerare sulle soluzioni: migliore gestione del Po, bacini di laminazione, barriere antisale”
Le piogge di maggio sono state abbondanti e danno un pò di tranquillità per le irrigazioni nel mese di giugno, ma nulla esclude che l’estate 2023 possa riportare in Polesine i problemi di siccità dell’anno scorso. Una stagione che ancora pesa sulle aziende di Confagricoltura Rovigo, tra ristori non arrivati, perdite enormi di reddito per il settore seminativi e gravi difficoltà per i frutticoltori.
Alla presenza di Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura che ha voluto visitare alcune aziende del Delta del Po, per toccare con mano i problemi creati dal cuneo salino, il direttore Massimo Chiarelli e il presidente Lauro Ballani hanno tracciato nel corso della recente assemblea il bilancio di un 2022 difficile. “Nonostante l’impennata dei costi energetici e i maggiori obblighi dovuto alla nuova Politica agricola comune, Confagricoltura ha chiuso senza problemi con con un bilancio in pareggio – ha spiegato Chiarelli -. Abbiamo dovuto assumere persone in più per far fronte alle nuove incombenze amministrative a cui le aziende sono tenute ad ottemperare. Lavorano con noi tra associazione e società di servizi oltre 50 dipendenti tra tempo indeterminato più alcuni a tempo determinato. La nostra situazione strutturale resta solida, con i soci cresciuti a quota 2.318 per circa 80.000 ettari e sette uffici di zona di cui quattro in proprietà. Da ottobre unificheremo le due sedi di
Ficarolo e Fiesso Umbertiano in un nuovo stabile a Occhiobello, ottimizzando così la presenza del personale e dei tecnici”.
Il presidente Ballani ha tracciato una panoramica dei settori agricoli più in difficoltà, cioè seminativi e frutticoltura, mettendo in luce le criticità di quello che è stato il granaio della Repubblica Veneta. Tuttora le coltivazioni più rappresentative del Polesine sono il frumento tenero (23.800 ettari), frumento duro (12.500 ettari), orzo (3.000), mais (31.000), soia (32.700), erba medica (6.200), riso Igp Delta del Po (700) e barbabietola da zucchero. “Con la siccità dell’anno scorso abbiamo avuto cali produttivi del 60% per il mais, del 50% per grano e soia, del 40% per la barbabietola – ha detto Ballani -. Per converso abbiamo registrato maggiori costi per concimi, gasolio e irrigazione. La maggior parte delle aziende è rimasta esclusa dai ristori previsti dal decreto siccità, in quanto i parametri per accedervi erano restrittivi e le pratiche hanno richiesto tempi lunghissimi per essere evase. Una beffa, perché abbiamo raccolto quasi niente. Questo significa che molte aziende non hanno recuperato le perdite e che guardano con apprensione all’estate 2023, perché se è vero che ha piovuto, è vero anche che gli invasi a monte non sono pieni e che in luglio e agosto potremmo ritrovarci con le grane dello scorso anno. Avanzata del cuneo salino compresa. Bi-
sogna accelerare sulle soluzioni: migliore gestione del Po, bacini di laminazione, barriere antisale”. Il settore frutticolo non sta meglio, tra le pere (580 ettari), le mele (500 ettari) e le noci (270). “Tra gelo, siccità, cimice asiatica e alternaria, le pere stanno scomparendo – ha avvertito il presidente -. Tra Giacciano, Badia e Lendinara gli agricoltori hanno compiuto investimenti importanti, ma se manca reddito non resisteranno a lungo. Servono misure compensative e un’accelerazione sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita, da sperimentare in campo per arrivare ad avere mais resistente alla siccità, pere resistenti all’alternaria, vitigni che non patiscono il mal dell’esca o la flavescenza dorata. E meno burocrazia, che rende difficile portare avanti qualsiasi pratica: dal bonus carburante ai contributi per l’innovazione 4.0”. Il direttore generale Annamaria Barrile ha visitato le aziende di Antonio Bezzi, presidente del Consorzio risicoltori polesani, e l’azienda Ca’ Dolfin di Franco Arduini a Scardovari, che coltivano erba medica e riso. L’anno scorso, con la siccità e il cuneo salino risalito di 40 chilometri, le perdite furono altissime. “Investiamo in pivot e ranger, ma se non c’è acqua utilizzabile i nostri sforzi vengono vanificati – hanno spiegato gli imprenditori -. Bisogna fare presto con la barriera antisale che dovrebbe sorgere a Pila”.
Marco Scarazzatti
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Sviluppo. Il presidente Primo Vitaliano Bressanin illustra i cambiamenti in atto
Interporto: “Puntiamo tutto su una logistica evoluta”
L’ex scalo ferroviario sarà la nuova area doganale, trasformata in un deposito per le importazioni di acciaio e legname all’aperto
Il presidente dell’Interporto di Rovigo, Primo Vitaliano Bressanin, ha annunciato alcune importanti novità che riguardano la Spa, che ha sede in viale delle Industrie 53. “Il bilancio di esercizio è stato raddoppiato e abbiamo firmato un patto con gli altri tre Interporti veneti: Portogrua-
L’ampliamento della banchina servirà anche per i carichi pesanti ed eccezionali. Questa si chiama logistica evoluta. La semplificazione è certamente importante per le procedure amministrative, oltre che rappresentare una scelta strategica”.
Ruggero Principe
Il contributo delle imprese culturali
A Rovigo le imprese culturali sono 150 e danno lavoro a 1.140 dipendenti. A fine 2022, si prevedeva che le nuove entrate nelell’anno avrebbero raggiunto i 540, ma il dato è stato superato, testimoniando una crescita del settore.
A dirlo sono i dati del volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne.
ro, Padova, Verona, più Save e Autonomie Venete, per il potenziamento delle vie d’acqua venete. Per quello che riguarda l’agroalimentare ho già autorizzato il deposito di 3.000 tonnellate. Il fiume Canalbianco, a differenza di Po e Adige, è navigabile per tutto l’anno, di questo bisogna tenerne conto. Vanno però alzati i ponti e va dragato il fondale. Sono stati già stanziati 3 milioni di euro di finanziamento, per l’allargamento della nuova banchina. Questo ci consentirà di passare dalla classe 4 alla classe 5, avendo così 2.000 tonnellate in più nelle chiatte che transitano. Mancano però le figure professionali, quali capitani, motoristi, marinai”.
Bressanin ha inoltre presentato un progetto per il rilancio del cosiddetto gate ferroviario, con un finanziamento del 50%, fino a 1 milione di euro. “Questo significa che non avremo più magazzini in cemento, ma silos della portata di 1.400 tonnellate, pari ad un treno, come nuovi depositi per l’agroalimentare. Anche questa è una novità molto importante. L’ex scalo ferroviario di 18mila metri quadrati sarà la nuova area doganale, e verrà trasformata in un deposito per le importazioni di acciaio e legname all’aperto.
Spiccano, in controtendenza con le previsioni inerenti alle entrate, le ricerche di personale altamente qualificato in possesso di titolo di laurea o diploma di scuola superiore: a Rovigo toccano il 28,4% le ricerche per laureati, il 32,1% per personale con istruzione di scuola secondaria superiore. Ancora basse le ricerche per diplomati Its – Istituti Tecnici Superiori che si fermano al 4,3% a Rovigo.
Le imprese rodigine del settore culturale, intervistate nel 2022, hanno cercato in particolare giovani fino ai 29 anni d’età (40,9% delle aziende polesane). . Le imprese hanno registrato, tuttavia, difficoltà nel reperimento delle figure professionali cercate: la difficoltà ha riguardato il 46,4% delle entrate a Rovigo. Scende al 60,6% la previsione di assumere personale dipendente e sale al 31,2% il personale in somministrazione; seguono al 7,9% altri lavoratori non alle dipendenze e i collaboratori coordinati e continuativi allo 0,4%. Le entrate previste per le professioni culturali e creative nel 2022 suddivise per settore di attività ammontano a 470.
“Molto positiva la situazione di Rovigo dove i dati sembrano confermare l’ottimo lavoro effettuato dalle Istituzioni per promuovere la cultura – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon –. Saremo ancora al loro fianco, perché il sostegno al turismo ed alla cultura producono effetti diretti sul comparto che si riverberano poi anche su altri settori ed in definitiva sull’economia della provincia”. (g.f.)
www.lapiazzaweb.it 10 Economia
“La semplificazione è certamente importante per le procedure amministrative, oltre che rappresentare una scelta strategica”
L’Interporto di Rovigo e il presidente Primo Vitaliano Bressanin
Social. Grande apprezzamento dalla Regione per il profilo Instagram “LetsVeneto”
C’è anche la rodigina Viviana Segantin tra gli influencer veneti scelti da Zaia
Una pagina social completamente dedicata al Veneto e alle sue bellezze: @letsveneto è una mini guida alla scoperta della regione
Viviana Segantin, originaria di Rovigo, è stata scelta dal governatore del Veneto, Luca Zaia, per promuovere il Polesine, attraverso i canali social. Assieme a lei anche
Alessandro e Chiara di “The travelling golden family” e Francesco Baruto. Zaia ha molto apprezzato l’idea del profilo Instagram, ideato dalla 52enne Segantin, chiamato con l’accattivante nome di LetsVeneto: mete, itinerari, curiosità sul Veneto. “La mia pagina è nata ad aprile 2021, e continua a riscontrare un crescente interesse da parte degli utenti del social - spiega
Viviana Segantin -. Una pagina Instagram completamente dedicata al Veneto e alle sue bellezze: @letsveneto è una mini guida alla scoperta della regione. Una panoramica in continuo divenire, che suggerisce diverse tipologie di mete, da quelle più note a quelle meno conosciute, dando consigli e raccontando curiosità.
@Letsveneto, che mi sta dando grandi soddisfazioni. La pagina conta 11.600 follower molto attivi”.
@Thetravellinggoldenfamily ha invece raggiunto quota
47.500 mila follower, Barutz_ Fra, ossia Francesco Baruto, ha invece 56mila adepti. Insomma, in totale, la squadra del Polesine, ha messo in campo oltre 115mila follower. Per Viviana Segantin si tratta di un risvolto positivo del lock-
down. “Durante la zona rossa ero molto annoiata e mi serviva un’idea che mi appassionasse. Sono sempre stata una persona molto dinamica: adoro viaggiare e scoprire nuove mete. Ho la fortuna di vivere in una regione con un’offerta turistica molto ampia: dalla montagna al mare, dai laghi alle terme, dal Delta del Po ai borghi medievali, dai colli alle città d’arte. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. @letsveneto ha subito riscontrato il favore degli utenti del social, crescendo molto rapidamente con i post e ireel completati da testi scritti in italiano e inglese, registrano grande apprezzamento (in media dagli 800 fino a 1.700 like, Ndr) oltre ad avere numerosi commenti.
“Non avevo obiettivi né aspettative, quindi per me questa crescita è stata una piacevolissima sorpresa. Anche nelle storie, dove pubblico sondaggi, quiz e racconto un po’ la mia quotidianità, noto sempre tanta partecipazione. Spesso capita anche che le persone mi scrivano di avere visitato un luogo su mio suggerimento, o di essere venute a conoscenza di posti sconosciuti o, addirittura, di avere rivalutato il Veneto. Questo mi fa sentire davvero gratificata e orgogliosa e mi dà la spinta a fare sempre di più. È molto bello avere creato una community.
Ed è un grande piacere anche collaborare con Amministra-
zioni comunali e altre realtà del territorio”. Ville, itinerari, mostre, angoli nascosti, fino ai grandi siti Unesco: @letsveneto è un interessante percorso in pillole alla scoperta della regione.
Lo scorso 7 marzo è partito il progetto Veneto creators, che vede 28 influcenrs sfidarsi ogni giorno nel far conoscere le sette province venete. “Sono l’orgoglio del Veneto. Amano il Veneto e sono orgogliosi di poterlo raccontare e rappresentare nei social network - afferma Luca Zaia -. Fino al 7 giugno sarà attiva la sfida digitale, che racconterà tutto ciò che di più bello e inedito è custodito nelle nostre province. Ogni gruppo ha un suo tema, che diventerà
contenuto digitale e virale, su Instagram o TikTok. Dall’enogastronomia alla natura, passando dalla storia all’arte e usando anche la lingua veneta, che fa parte del nostro patrimonio. Toccheranno sia gli aspetti culturali, sia le tematiche importanti come la sostenibilità e l’inclusione. I creators, in questo viaggio di tre mesi, sono stati supportati dalle Dmo e dai Consorzi di Promozione turistica, una sinergia che ha dato ancora più valore a ogni singolo luogo. L’obiettivo è che 28 voci creative propaghino il loro messaggio, per migliaia di volte, grazie all’interazione nei social”.
Il progetto è coordinato da Veronica Civiero, esperta in co-
municazione digitale, fondatrice della pagina ViralVeneto e da Nicola Canal, di Canal il Canal, influencer e creator tra i più famosi e affermati del Veneto. Lui è la voce narrante dell’iniziativa accompagnando provincia per provincia il lavoro delle squadre. “C’era tempo fino a mercoledì 7 giugno, per le sette squadre, di creare i contenuti, due video per ogni creator e un contenuto di squadra – conclude Viviana Segantin -. Ma la Regione ha deciso di prolungare il concorso fino a settembre. Alla fine dell’attività verranno premiati i tre team, che si saranno maggiormente distinti nella comunicazione e nei contenuti”.
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Volti&storie
Ruggero Principe
Nella foto, l’influencer 52enne Viviana Segantin
Lilt Rovigo. Due giornate di intensa attività e coinvolgimento con la partecipazione di 34 tennisti
Grande successo per il torneo di tennis dedicato alla prevenzione
La raccolta fondi è finalizzata all’acquisto di una strumentazione, per offrire la possibilità di evitare la caduta dei capelli, ai pazienti dell’Aulss 5 Polesana
Anche quest’anno il circolo tennis di viale Tre Martiri ha organizzato un torneo regolato in gironi, a sostegno delle attività della Lilt Rovigo Odv. L’iniziativa ha visto la partecipazione entusiastica di 34 tennisti. La competizione prevedeva partite di doppio misto a gironi. I vincitori dei primi due raggruppamenti sono risultati essere: Antonella Tovo-Luca Sfameli e Giorgia Panin-Marco Travagli. Nelle successive partite hanno primeggiato Monica Giordani-Marco Travagli.
“Un grazie al presidente del Ct Rovigo, Andrea Rossi, alla vice presidente Monica Giordani e all’insostituibile organizzatrice di eventi, Antonella Tovo, per l’ospitalità
e per l’apericena preparato egregiamente, che ha dato inizio alla gara di solidarietà – afferma Maria Iside Bruschi, presidente provinciale della Lilt – a nome di tutto il direttivo e di tutti i volontari, ringrazio tutti coloro che,
Il circolo di tennis di viale Tre Martiri a sostegno della Lilt: una grande sfida che con l’aiuto di tutti speriamo di portare a compimento”
con sentita partecipazione, hanno contribuito a realizzare il successo dell’evento”. Sono state due giornate di intensa attività e coinvolgimento, che hanno visto un proficuo confronto e un in-
teressante scambio di idee sul valore della prevenzione e dei sani stili di vita. La raccolta fondi è finalizzata all’acquisto di una strumentazione, per offrire la possibilità di evitare la caduta dei capelli, ai pazienti dell’Aulss 5 Polesana, afferenti agli ambulatori oncologici del nosocomio di Adria, visto i risultati soddisfacenti e la soddisfazione delle pazienti per l’utilizzo dello strumento già acquistato e donato agli ambulatori oncologici del presidio ospedaliero del capoluogo, nel 2019. “Si tratta di una grande sfida –conclude la Bruschi – che con l’aiuto di tutti speriamo di portare a compimento”.
Marco Scarazzatti
www.lapiazzaweb.it 13 Salute
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Celebrazioni e bilanci. I carabinieri hanno festeggiato il 209esimo anniversario della fondazione dell’Arma
Diminuiscono
i reati in Polesine: “Grande attenzione alla prevenzione”
Da giugno 2022 a maggio 2023 i carabinieri della Provincia d Rovigo hanno complessivamente perseguito 5206 delitti sui 6115 perpetrati in tutta la provincia. Tra questi 3 casi di omicidio
Come da tradizione il 5 giugno è stato celebrato l’anniversario della Fondazione dell’Arma dei carabinieri (quest’anno numero 209) e in questa occasione sono stati presentati i dati di un anno di attività.
Il Colonnello Emilio Mazza, Comandante Provinciale, ha sottolineato: “Non è solo sul piano della repressione che si può vincere la lotta alla criminalità, ma attraverso una attenta e capillare opera di prevenzione nei confronti delle esigenze della collettività, con lo sguardo rivolto soprattutto ai giovani, al disagio minorile, alla sicurezza stradale. Per questo importante obiettivo, anche quest’anno molti sono stati i contatti con le scuole di ogni ordine e grado cercando di percorrere con le giovani generazioni la strada più giusta verso una cultura della legalità.”
Da giugno 2022 a maggio 2023 i carabinieri della provincia di Rovigo hanno complessivamente perseguito 5.206 reati sui 6115 perpetrati in tutta la provincia (quindi l’Arma persegue oltre l’85% dei reati commessi nel Polesine), tra questi spiccano i tre omicidi, tutti scoperti.
Inoltre hanno complessivamente: tratto in arresto 118 persone e deferito in stato di libertà ulteriori 1.631 persone; ricevuto 75.539 chiamate al numero di emergenza “112” con 7.299 interventi effettuati; controllato 46525 persone e 40967 veicoli (con una media di 112 al giorno); perseguito 54 reati inerenti le sostanze stupefacenti con 19 persone arrestate e 48 persone denunciate in stato di libertà, segnalato alle autorità amministrative 119 persone (di cui 15
minorenni), attività che hanno portato nell’intero anno al sequestro di oltre 93 chilogrammi di sostanze stupefacenti: denunciato 121 persone per “guida sotto l’influenza dell’alcool” e 30 persone per “guida in stato di alterazione psico-fisica per uso sostanze stupefacenti”; rilevato, in tutto il territorio provinciale, 404 incidenti stradali. Preziosi attori sono anche i Carabinieri della specialità forestale che in questa Provincia, caratterizzata da un affascinante ambiente naturale faunistico e paesaggistico, operano in un costante sistema di controllo integrato e coordinato sul territorio. Nel periodo in esame risultano 1.799 i controlli effettuati (soprattutto polizia fluviale, utilizzazioni boschive, vincolo idrogeologico, vigilanza ambientale e aree protette, antibracconaggio ittico e venatorio, inquinamento idrico, scarichi, gestione rifiuti, utilizzo pesticidi, sicurezza ambientale) con 96 persone e 13 veicoli controllati, che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 22 persone e 6 sequestri penali nonché a sanzionare amministrativamente 63 persone per 85 illeciti, con importo complessivo delle sanzioni di euro 40.629 e otto sequestri amministrativi. Il contributo dell’Arma non si è limitato all’attività repressiva ma è stato rivolto anche a quella preventiva e,grazie all’innesto di decine di giovani carabinieri giunti dai reparti di istruzione (diciannove nell’agosto 2022 e dieci nel maggio 2023), si è riusciti finalmente ad incrementare le forze dei singoli reparti, in particolare le 28 stazioni presenti nell’intera provincia,
nonchè garantire il corretto turnover con i colleghi più anziani, in procinto di lasciare il servizio attivo.
Oltre al dato operativo, che vede impegnati i carabinieri nel prioritario contrasto dei reati contro il patrimonio – contribuendo alla diminuzione dei reati complessivamente denunciati (passati dai 6.675 del periodo precedente agli attuali 6.115) nonché dei furti in genere (passati dai 2.537 ai 2.461) e dei furti in abitazione (passati dagli 826 ai 650) – nonché dei reati di violenza contro la persona –tra i quali quelli che rientrano nel cosiddetto “codice rosso” – non va dimenticato l’impegno volto a garantire quella vicinanza alla popolazione con gli incontri informativi a favore: degli anziani, vulnerabili vittime di ladri e truffatori, con i quali si sono anche sperimentate nuove ed efficaci forme di comunicazione (ad esempio le rappresentazioni teatrali); dei giovani studenti, per cercare di contribuire a renderli più consapevoli dei rischi legati agli abusi di alcol e stupefacenti nonché più forti e preparati per difendersi e contrastare gli episodi di bullismo e le prepotenze in genere. in queste ultime iniziative rientra il progetto promosso dal Comando Generale “Contributo dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della legalità”, con il quale Ufficiali e Marescialli del Comando Provinciale hanno rivolto una grande attenzione alle generazioni più giovani, sono state 50 complessivamente le conferenze tenute nelle varie scuole primarie e secondarie della Provincia con il coinvolgimento di 2.457 studenti.
Gaia Ferrarese
www.lapiazzaweb.it 14 Sicurezza
Acquevenete. Valore della produzione di 98.802.924 euro, con costi della produzione pari a 93.540.795 euro
“Interventi straordinari e strategici per oltre 33 milioni di euro”
Dato significativo è l’incremento, rispetto al 2021, del 29% della produzione di energia rinnovabile
Si è svolta l’assemblea dei soci di Acquevenete, che ha visto la partecipazione di 86 sindaci, pari all’81,32% del capitale sociale. “Il bilancio d’esercizio 2022, approvato all’unanimità dai primi cittadini, ha rivelato l’ottimo stato di salute di cui gode l’azienda - ha spiegato il presidente dell’assemblea intercomunale, Edoardo Gaffeo - che anche lo scorso anno ha realizzato investimenti straordinari e strategici nel territorio, per oltre 33 milioni di euro, rimodulando in parte i propri interventi per fronteggiare la protratta ed emergenziale siccità”.
Gli investimenti hanno raggiunto, complessivamente, il +30% rispetto a quanto previsto dai Piani d’Ambito per l’anno 2022. Sono state infatti anticipate alcune opere indispensabili alla realizzazione delle interconnessioni acquedottistiche frale fonti di approvvigionamento, come la Dorsale Vescovana-Monselice e quella della Val Liona. Il 2022 ha visto anche la progettazione e l’affidamento del tratto di condotta adduttrice in attraversamento al fiume Po, per collegare la centrale di Ponte Molo alla condotta SAVeCe contrastare il problema ricorrente di risalita del cuneo salino. Nel corso dell’anno, inoltre, Acquevenete ha continuato a lavorare per la dismissione delle fonti contaminate da Pfas, per il potenziamento delle proprie centrali di potabilizzazione, per il rifacimento e la sostituzione delle condotte idriche vecchie e ammalorate.Gli investimenti sono stati pari a 67 euro per ogni abitante del territorio servito, contro una media relativa al nord-est Italia di 59 euro per abitante.
Il Bilancio di esercizio 2022 presenta complessivamente un valore della produzione di 98.802.924 euro, con costi della produzione pari a 93.540.795 euro, tra cui se-
gnaliamo l’impatto dei costi dell’energia elettrica, aumentati di quasi 7 milioni di euro rispetto al 2021 nonostante una riduzione del 4% dei consumi. Dato significativo, inoltre, è l’incremento, rispetto al 2021, del 29% della produzione di energia rinnovabile.
“Anche quest’anno - sottolinea Piergiorgio Cortelazzo, presidente di Acquevenete -
abbiamo messo al centro del nostro esercizio gli utenti, ai quali, anche attraverso i continui investimenti nel territorio, vogliamo garantire un servizio sempre più efficiente e di qualità. Proprio a loro è rivolto il sostegno straordinario voluto da Acquevenete con questo bilancio con cui è stato triplicato il bonus integrativo locale per aiutare gli utenti in difficoltà. Principio cardine del nostro operato è la sostenibilità, intesa in tutte e tre le sue dimensioni: ambientale, sociale ed economica”.
Saranno ora i Comuni, con i propri Servizi Sociali a dover individuare i destinatari del contributo, che verrà erogato sotto forma di crediti in bolletta o a copertura di insoluti precedenti. Per quanto riguarda il Servizio clienti, Acquevenete ha continuato a lavorare per il potenziamento dei sistemi da remoto, rendendo via via più efficienti i propri canali, quali il Call center, lo Sportello online, lo sportello telefonico, la posta elettronica e l’app dedicata. Nel 2022 si è registrato un aumento significativo delle pratiche presentate tramite i servizi web, ovvero app e Sol (+120%); l’iniziativa “Scegli l’ambiente, scegli la bolletta digitale”, concorso a premi per incentivare la bolletta via e-mail, ha consentito l’incremento dell’adesione degli utenti ai servizi smart: sono state inviate 50.000bollette cartacee in meno, con un conseguente significativo minor impatto ambientale. Particolarmente apprezzati dai sindaci sono stati i dati relativi alle attività di controllo sulle acque potabili e sulle acque reflue del laboratorio aziendale. Nel 2022 sono stati analizzati 204.199 parametri per il servizio acquedotto e 57.872 parametri per il servizio di depurazione.L’Assemblea dei soci ha assistito alla presentazione della Dichiarazione non finanziaria di Acquevenete, prima tra le utilities italiane che hanno redatto il documento su base volontaria, nel 2017.
Ruggero Principe
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Nella foto, un momento dell’assemblea
Le proteste.
Il Comitato
Mardimago sul piede di guerra: “Promesse non mantenute”
“Dall’incontro avuto con l’amministrazione comunale alla fine dello scorso anno non abbiamo ancora visto nulla”
AMardimago, frazione rodigina da anni “sul piede di guerra”, i residenti stanno ancora attendendo la concretizzazione delle varie promesse fatte dal Comune.
“La situazione che viviamo ci ha stufati da tempo – afferma il portavoce del Comitato Vivi Mardimago, Marco Vedovetto –. Dall’incontro avuto con l’amministrazione comunale alla fine dello scorso anno non abbiamo ancora visto nulla. Per quello che mi riguarda sono disgustato”.
Il presidente di Vivi Mardimago, Giuliano Bernardinello afferma che “Tutto si è fermato. La pandemia, aggiunta alle chiacchere dei soliti, ha smorzato un po’ gli animi. Siamo sempre in attesa che le promesse fatteci siano rispettate”.
Prima delle scorse festività natalizie, il sindaco Edoardo Gaffeo, assieme alla giunta e ad alcuni consiglieri comunali era stato a Mardimago e nel corso di una serata pubblica, svoltasi alla scuola primaria, aveva affermato che l’obiettivo era quello di installare velobox e provvedere alla riasfaltatura.
Da parte loro, i residenti di Mardimago avevano ribadito che i problemi della frazione restavano quelli legati alla velocità delle auto, al traffico pesante e alla riasfaltatura del manto stradale danneggiato. Gaffeo aveva quindi illustrato gli interventi realizzati nella frazione rodigina nel corso del suo mandato, come la riasfaltatura di via dei Mille e della strada parallela, la riasfaltatura di via Custoza, con la messa in sicurezza di un tratto con una curva pericolosa e il posizionamento di specchi e segnali luminosi. Ancora, l’installazione di specchi parabolici per migliorare la visibilità e il posizionamento di velobox e telecamere con il sistema di lettura targhe per rilevare il traffico pesante e monitorare la situazione generale. Diversi sono stati anche i marciapie-
di sistemati. Sempre in quella circostanza era stata annunciata la costituzione di un tavolo permanente, al fine di occuparsi del problema viabilità non solo con velobox, ma anche con altre soluzioni urbanistiche. In particolare era stata richiesta un’attenzione alla viabilità soprattutto di biciclette e pedoni, visto che il traffico è decisamente aumen-
tato nella frazione. Per quanto riguarda infine l’annoso problema del traffico pesante, Gaffeo aveva fatto presente come fosse in fase di sviluppo la realizzazione di tre
nuove direttrici, verso cui dirottare camion e tir al fine di alleggerire il traffico su Boara Polesine, Mardimago e Sarzano.
“E’ notizia dell’improvvisa ed inaspettata decisione del Parroco di Mardimago di non riaprire, per il prossimo anno scolastico, la scuola materna che sinora ha accolto i bambini in età prescolare della frazione. Il motivo, risiede nella mancanza di un numero di iscritti sufficiente a garantire, con le rette mensili pagata dai genitori, la copertura delle spese per il funzionamento della struttura”. A dirlo è il capogruppo di Lista Gambardella, all’opposizione in consiglio comunale, Antonio Rossini.
“L’ormai noto e, per ora, irreversibile calo demografico ha costretto i gestori pubblici e privati di istituti scolastici ai vari livelli ad una razionalizzazione delle strutture in base al ridotto numero di presenze di allievi – spiega Rossini -. Anche sul territorio comunale vi sono analoghe problematiche che richiederebbero una revisione completa dei posti disponibili, soprattutto nelle scuole dell’infanzia”.
“Peraltro, la frazione di Mardimago è già fortemente penalizzata da situazioni di viabilità (Via dei Milla e Strada Arzerini) che non hanno ancora trovato soluzioni adeguate da parte dell’Amministrazione Comunale pur se è stato acclarato che sono comprovate legittime esigenze degli abitanti” incalza.
Il consigliere richiede l’intervento politico dell’amministrazione comunale “allo scopo di limitare i danni ed i disagi che, con la chiusura dell’asilo di Mardimago, i genitori, ed anche in misura da non sottovalutare i bambini si trovano da affrontare”. Da qui la richiesta al sindaco e all’assessore competente di “prendere contatto con il parroco ed i rappresentanti dei genitori dei bambini che rischiano di non poter più frequentare la scuola, per valutare, tenendo ben presente il bene di questi giovanissimi cittadini, la situazione che si è venuta a creare, individuando soluzioni e formulando proposte per la soluzione della problematica le cui conseguenze si riverberano sia sui genitori, sia, e soprattutto su bambini affinchè non debbano affrontare il trauma di attuale insicurezza sul futuro della formazione di questi cittadini in erba”.
www.lapiazzaweb.it 16 Quartieri & frazioni
Vivi Mardimago riporta le preoccupazioni dei cittadini
“Il sindaco si attivi per evitare la chiusura dell’asilo”
Ruggero Principe
Cultu ale la spesa.
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i in tor a che ogni giorno per servire le comunità con cui lavoriamo
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Venerdì 2 giugno ore 19.00 - Cà Tiepolo,
Ente Rovigo , sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Comuni di Rovigo, Adria, , il patrocinio della Provincia di Rovigo Conservatorio Statale “Francesco Venezze”
Partner per la realizzazione di questa edizione sono: Rovigo Jazz Club, Delta Foggy Rokers, Assonautica Acque Interne Veneto-Emilia, Slow Food Rovigo di Rovigo, il mensile
ANTEPRIMA BLUES CRUISE NEL DELTA DEL PO
All’insegna del gemellaggio ideale tra i delta del Po e del Mississippi la trentaseiesima edizione del Festival Deltablues ripropone dopo la pandemia la “Blues Cruise” nel Delta del Po. Protagonisti un duo di musicisti, Luke WinslowKing & Roberto Luti, che incarnano al meglio il Blues di New Orleans. Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo. E’ considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra
Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo.
È considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra i migliori esponenti della scena musicale Blues italiana avendo soggiornato per oltre dieci anni negli Stati Uniti dove ha collezionando collaborazioni con i più grandi interpreti statunitensi.
Un evento da non perdere nel magico ambiente
del Delta del Po dove si potrà godere delle note Blues assieme alle bellezze ambientali e
IN MEMORY OF ENZO “ORSO” VALSECCHI CON JAMES COTTON - DELTABLUES, 1993 ASSIPOOL info@assipool.net - Corso Mazzini 50, Adria - Tel. 0426.23382 Dal 1988 soluzioni assicurative per la Cooperazione e per il Terzo Settore RETE NAZIONALE ETICAPRO - INTERMEDIARI ACCREDITATI
Claudio Curina, Claudio Donà, Paolo Mariotto, Andrea Boschetti
Sito web, Ufficio stampa, comunicazione social Antonio Boschi, A-Z Blues
2023
Fancy Grafica – Claudia Biasissi ©Mauro Presini e Carlo Chiarion
Adria Tel. soluzioni Luti
Porto Tolle Luke Winslow-King & Roberto Luti Enzo “Orso” Valsecchi
PLAY JAZZ
Giovedì 22 giugno ore 21.30 - Rovigo P.zza Annonaria
Band di giovani musicisti di Bassano del Grappa che propone brani interamente originali autoprodotti che nascono da forti suggestioni dei grandi del passato come King Crimson, Gentle Giant, Pink Floyd, Banco del Mutuo Soccorso, Yes, Jetro Tull ma anche di band recenti come Opeth, Porcupine Tree, Tool, Beardfish e tanti altri. Sebbene le influenze principali provengano dunque dal progressive-rock, i Mad Fellaz rifiutano di cristallizzarsi in un genere già codificato e creano una loro cifra musicale originale risultato della originale interpretazione di diversi stili (rock, blues, fusion, jazz, latina o tribale…) con l’obiettivo di creare musica indipendente e innovativa. Nascono nel 2010 come trio sperimentale formato da Paolo Busatto ed Emanuele Pasin alle chitarre elettriche e Marco Busatto alla batteria. Presto si uniscono Carlo Passuello al basso, Enrico Brunelli
la formazione si allarga ed evolve con alcuni
in Italia e in Europa, tra cui ArtRock Festival (Reichenbach, DE), Ascona Jazz Festival (Ascona, CH). Soprattutto nell’ultimo album
To Planet Circus” prodotto da Fabio Trentini) segna una svolta per il genere della band con una evoluzione stilistica del sound evidente con predominanti elementi di Jazz-rock, Fusion, Funk e Afrobeat, in composizioni dove ogni strumento viene valorizzato nella propria identità
Paolo Busatto (chitarra) - Ruggero Burigo (chitarra) - Rudy Zilio - sax/flauto/synth) – Luca Brighi (voce) - Carlo Passuello (basso) – (Filippo Zonta (percussioni) - Andrea Cecchetto (batteria).
Sabato 24 giugno, 18.00 / 20.30 - Rovigo Piazze e vie del centro storico
Annonaria / Piazze
In collaborazione con Rovigo Jazz Club, Conservatorio F. Venezze, Assessorato alla Cultura Teatro Sociale Comune di Rovigo, Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo
In Teatro di
Deltablues on The Road nell’ambito Festa Europea della Musica 2023
• Francesco Garolfi & Giorgio Peggiani Duo Bar Coghetto, Via Cavour-Piazza Vittorio Emanuele;
• Max Lazzarin & Federico Paternello
Enoteca Sur Lie, Piazza Merlin;
- tromba / chitarra / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Via De Laurenti fronte libreria “Libraccio”;
• Mauro Pani Trio - chitarra / basso / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Jazz).
Piazzetta Annonaria, ingresso su Via X Luglio;
• St. Germain Swing 4et - voce maschile e tromba / sax / chitarra / contrabbasso (swing Luogo:
• Half Cigar Blues Band Corso del Popolo, fronte Conservatorio F. Venezze.
Domenica 25 giugno, ore 21.30 - Lendinara Piazza Risorgimento
In collaborazione con Rovigo Jazz Club
JOYCE YUILLE QUINTET
Dopo gli studi decide di lasciare gli Stati
ben sei anni, la vuole al suo fianco in tutti i tour
Nel 2015 incide
“Welcome to My World” primo album solista che esplora con feeling incredibile sonorità jazz e blues, un lavoro che ottiene recensioni entusiastiche in tutta
cantante newyorkese con
un repertorio che spazia dal soul al blues e al jazz grazie a doti vocali riesce sorprendere e colpire sia lo spettatore più raffinato sia il grande pubblico con un’energia coinvolgente
Alunna della High School for the Music & Performing Arts di Manhattan, studia e
Nel 2020 arriva il secondo album solista Soul of Porter” il quale si misura egregiamente con il repertorio del leggendario compositore americano del XX
Il suo stile vocale elegante, maturo e potente, abile nel passare da un appassionato standard
jazz a una melodia soul interpretata con raffinatezza e disinvoltura, la porta ad esibirsi nei più prestigiosi festival e club europei, tra cui anche Deltablues, invitata nel 2014 dal compianto Marco Tamburini ad esibirsi con la Rovigo Jazz Department Power Collective tenere una Masterclass di canto per gli studenti
A Lendinara per il Festival Deltablues sarà accompagnata dalla sua attuale band composta da quattro musicisti di Michele Bonivento (Sax), (batteria).
Annonaria
Giovedì 29 giugno ore 21.30 - Rovigo, Piazza Annonaria
Sugarpie & The Candymen
nascono nel 2008, dall’incontro di cinque musicisti di Piacenza e Cremona uniti dalla comune passione
successo che gli permette di approdare sui palchi di prestigiosi festival in tutta Europa (Umbria Jazz, Montreux Jazz Festival, Madrid Jazz Festival, per citarne solo alcuni) oltre ad un breve tour negli Stati Uniti. Nel 2014 sono sul palco del Concerto di Natale in Vaticano (trasmesso su Rai2) e nel 2015 partecipano a due prestigiosi programmi radiofonici quali
Radio2 Social Club , nel quale presentano in anteprima il quarto album omaggio ai Beatles in chiave progressive swing.
Fanno seguito nel 2017 ben due produzioni , triplo disco retrospettivo dedicato a con il quale hanno in più occasioni collaborato, edito da “Sweet Classics” al sax e clarinetto, interamente dedicato al Great
Il quintetto è
Con questa formazione presentano al Deltablues il loro ultimo CD che marca un’ulteriore svolta musicale, questa volta esplorando i mondi della Motown, del soul e del blues
Venerdì 7 luglio ore 21.00 - FINALI IBC al Cen.Ser.
Honey Island Swamp Band nome da una palude che si trova al confine tra Louisiana e Mississippi, la Honey Isle Swamp, nome appropriato per questa band che si rifà in modo originale alla musica di quei due stati, una miscela di Blues, R&B, funky, country-cajun il tutto condito dalle sonorità tipiche di New Orleans.
è considerato da pubblico e critica uno dei talenti del Blues “Made in Italy” con un repertorio musicale che spazia dal Chicago style a quello di New Orleans, dallo stile di Austin a quello di Memphis quasi a ripercorrere proprio la Highway 61, lungo la quale si sono sviluppati I diversi stili del Blues. Dal 2005 ininterrottamente chitarrista di Edoardo Bennato, con cui ha un sodalizio artistico che dura tutt’ora, ha all’attivo una ventennale importante carriera fatta di collaborazioni illustri, oltre a Bennato,
Il gruppo nato nel 2005 non a New Orleans, ma nella San Francisco Bay Area, dove Aaron Wilkinson, Chris Mule, Sam Cost e Garland Paul erano tutti sfollati da New Orleans in seguito all’uragano Katrina. La band tornò a New Orleans nel 2007, aggiungendo Trevor Brooks sull’organo Hammond B-3 iniziando così una carriera che li qualifica come una delle più interessanti band della nuova generazione.
Il loro è un raoots rock-blues che ricorda il sound saturo dei Little Feat, degli Allman Brothers e The Band, un suono denso, rotondo, in grado di ricreare alla maniera delle migliori band del sud il mood che si respira tra la Louisiana e il Mississippi. Grazie anche all’apporto di Luther Dickinson, produttore dei North Mississippi
Sabato 8 luglio ore 21.00 - Cen.Ser.
Festival di Chicago 2018 suona in alcuni festival italiani, Rottsway e Blues Made in Nel 2022 vince la selezione del concorso nazionale organizzato dal Festival Deltablues per la partecipazione all’edizione dell’International Blues Challenge di Memphis ben figura arrivando fino alle
che si esprime al meglio
All Stars, annoverano dal 2009 ben sette CD, tra i quali quello registrato “dal vivo”
“Live At The 2022 New Orleans il più importante festival che annualmente si tiene a New Orleans al quale la band ha partecipato in Il quintetto, che annovera il polistrumentista
Aaron Wilkinson
Lee Yankee , il tastierista
Garland Paul presenterà al Deltablues il loro ultimissimo “Custom Deluxe” si annuncia come l’album più riuscito e
“The Colors Of Blues”
l’armonica come strumento
Blue continua il suo viaggio
artistico senza confini e si riconnette alle sue origini
musicali: dai primi inizi a New York alle radici del Blues in
22.00: Gennaro Porcelli RR Band
23.00: Honey Island Swamp Band
22.45: Sugar Blue Band
21.00: Ale Ponti
21.45: Jimi Barbiani Band
IBC
Sabato
Reportage. Centinaia di persone negli ultimi anni hanno deciso di acquistare, ma i problemi non mancano
Tassina: viaggio in un quartiere che cresce, preoccupato dal degrado
Il rione si presenta abbondonato, con marciapiedi non ultimati, piste ciclopedonali mai realizzate e aree verdi nell’incuria.
I residenti pensano di costituire un comitato
L a Tassina è uno dei quartieri di Rovigo che ha avuto il maggior sviluppo negli ultimi anni. Ma si presenta abbondonato, con marciapiedi non ultimati, piste ciclopedonali mai realizzate e aree verdi nell’incuria più totale. In particolar modo, è lampante il caso di un’area lottizzata, fresca di nuove abitazioni, dove si sono trasferite numerose famiglie, che è però priva di servizi decorosi. Nonostante tutto però la Tassina è in continua espansione: centinaia di persone negli ultimi anni hanno deciso di acquistare villette che stanno sorgendo nella zona che si estende a ovest di via Vittorio Veneto, raggiungibile da via Granatieri di Sardegna, a ridosso del passaggio a livello, e proseguendo lungo via Vason.
I residenti hanno manifestato più di qualche malcontento per la mancanza di servizi. Tutti i disagi sono stati raccolti dal portavoce del comitato dei residenti, Angelo Maffione, nel corso di un apposito incontro. “Quando è stata creata la lottizzazione della zona hanno messo degli indicatori per evidenziare le aree di espansione edilizia – sottolinea Maffione –, però la ditta titolare ha acquisito un’area che diventerà edificabile, facendo scomparire l’area verde di pertinenza del primo insediamento di residenze. Era previsto che il primo nucleo di abitazioni fosse dotato di una fascia di verde attrezzato, fruibile dai residenti che sono in gran parte famiglie giovani con bambini. Il tutto collegato alla pista ciclabile Baden
Powell, attraverso la realizzazione di un tratto che era stato ipotizzato fin da subito. Il collegamento ciclabile è invece ancora assente e chi si sposta in bicicletta deve per forza andare in via Vittorio Veneto”. Angelo Maffione malgrado tutto spera che almeno vengano garantiti i servizi minimi. “Si potrebbero finire i marciapiedi che si interrompono bruscamente. Serve il collegamento ciclabile alla Baden Powell. Se per portare i bambini in un parco attrezzato si deve prendere la macchina, si capisce che la zona non è adatta a farci vivere le famiglie. Per dare più forza alle varie richieste, i residenti si stanno organizzando per costituire un comitato”.
Marco Scarazzatti
Busitalia, al via il servizio estivo bus&bici a Rovigo
Al via il servizio estivo Bus&Bici realizzato da Busitalia.
Il servizio, attivo da domenica11 giugno 2023 a martedì 12 settembre 2023, offre a residenti e turisti l’opportunità di esplorare il territorio del Delta del Po in bicicletta, utilizzando gli autobus extraurbani attrezzati con appositi carrelli per il trasporto delle biciclette, possibile fino alla capienza massima consentita dal carrello portabici, che può ospitare fino
a 6 biciclette contemporaneamente.
Bus&Bici è attivo sulle li-
www.lapiazzaweb.it 25 Quartieri & frazioni Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
nee extraurbane Rovigo-Adria-Rosolina Maree Rovigo-Porto Tolle-Barricata.
Nella foto, la ciclabile Beden Powell
Iniziativa di Confcommercio. Un punto di osservazione verso l’informatica e le discipline scientifiche
Corso di robotica applicata superato con successo da 14 studenti
L’aspetto ludico del progetto è solo una parte del percorso che hanno affrontato i ragazzi impegnati alla programmazione di quanto costruito con i celebri mattoncini della Lego
Sono Rachele Bernecoli, Gaia Capato, Marco Casellato, Filippo Cattaneo, Marco Germogli, Milea Sebastian Petrisor, Benedetta ed Edoardo Modonesi, Alessandro Pavanello, Riccardo Pavanin, Luca Pozzato, Varlan Andrei Marian, Ernesto Vason, Agata Zanellato, i ragazzi che hanno superato con successo, il corso di robotica applicata alle discipline Stem organizzato dall’Associazione 50ePiù di Rovigo e dal Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Rovigo. In un Salone del grano della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo arricchito dalle presenze istituzionali di Comune di Rovigo, con l’assessore Dina Merlo, una rappresentanza dei dirigenti scolastici della provincia, ospiti e presidenti delle associazioni coinvolte, Giovanni Vianello di 50ePiù Rovigo e Manuela Marchina del Gruppo terziario donna, i ragazzi si sono presentati al pubblico, hanno ricevuto il loro meritato riconoscimento ed hanno dato prova di quanto fatto durante il corso: dalla costruzione di un robot che si muove in uno spazio stabilito evitando gli ostacoli, la stessa logica di un aspirapolvere automatico, a robot che per gioco si sfidano in battaglie distruttive tra loro.
L’aspetto ludico del progetto è solo una parte del percorso
che hanno affrontato i ragazzi impegnati alla programmazione di quanto costruito con i celebri mattoncini della Lego, una programmazione che li ha portati a scrivere sequenze di azioni utilizzando le discipline tecnico scientifiche tipiche delle Stem per impartire le istruzioni necessarie, oltre che i principi di logica per creare alternative condizionate al verificarsi di eventi per i singoli robot realizzati.
A coppie, i 14 ragazzi sono arrivati al termine di un percorso
A coppie, gli alunni sono arrivati al termine di un percorso che vorrà essere reso disponibile alle scuole
che vorrà essere reso disponibile alle scuole, come è stato anticipato ai dirigenti scolastici presenti, Isabella Sgarbi da Rovigo e Arianna Vianello da Adria, al termine della presentazione dei lavori coordinati dal docente Marco Picarella, alla presenza della presidente del comitato di imprenditoria femminile della Camera di Commercio, Vallì Zillio.
Dall’idea originaria di far lavorare assieme nonni e nipoti, proposta dall’Associazione 50ePiù di Rovigo, il dialogo con il neo costituito Gruppo Donna di Confcommercio, grazie al lavoro organizzativo
di Antonella Seren, ha voluto aprire un punto di vista “al femminile”, nel mondo delle discipline scientifiche, portato all’attenzione del pubblico dall’intervento della ricercatrice Manuela Ferracin, che si è aggiunto all’incontro in videoconferenza avuto durante il corso con la scienziata Emanuela Del Dottore, con la robotica bionspirata e il “suo” robot chiamato Plantoide, un robot a forma di radice di pianta che ha la capacità di muoversi nel
terreno proprio come le radici. “Il neo costituito GTD e la sua presidente Manuela Marchina, non solo hanno sposato il progetto, ma vi ha apportato le modifiche con le quali lo abbiamo proposto alle ragazze ed ai ragazzi - ha affermato Giovanni Vianello, presidente di 50ePiù Rovigo - puntando ad offrire alle ragazze un punto di osservazione verso l’informatica, le discipline scientifiche, materie che sono, solo nell’immaginario collettivo,
Un momento della premiazione
appannaggio dei ragazzi. Siamo consapevoli che il presente, ma ancora più il futuro sta dando segnali preoccupanti. I destinatari del nostro progetto sono stati i giovani dagli 11 ai 14 anni. La scelta di questa fascia d’età è dovuta al fatto che, essendo particolarmente sensibile, è quella a cui dobbiamo prestare particolare attenzione anche in funzione della loro scelta sul futuro scolastico da intraprendere”. Ruggero Principe
Trasporto scolastico e mensa: al via le iscrizioni 2023/2024
Partiranno a breve le iscrizioni per il servizio di trasporto scolastico e per il servizio di mensa scolastica del Comune di Rovigo. Per aderire ai servizi è necessario iscriversi online dal sito istituzionale (previa identificazione mediante Spid): accedendo dalla home page, su Accesso rapido, cliccando nel riquadro arancione
“Pulmino, Mensa, Nido” o accedendo alla piattaforma Pa Digitale o tramite lettura del QR code (tutte le informazioni sono nel sito del Comune).
Dovranno effettuare l’iscrizione solamente i nuovi utenti o coloro che cambiano il ciclo scolastico, mentre gli utenti già attivi per mantenere l’iscrizione al tra-
sporto dovranno effettuare il pagamento dell’acconto e per tutti i servizi essere in regola con i pagamenti pregressi.
Il Comune ricorda infine che l’iscrizione ai servizi rimane valida per tutto il ciclo scolastico e qualsiasi rinuncia o variazione deve essere comunicata agli uffici di competenza.
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scuola
Mondo
Musica. L’evento è oramai inserito tra i festival di maggior tradizione nel panorama europeo
Trentasei candeline per il Festival internazionale DeltaBlues
Torna puntuale anche quest’anno, l’appuntamento con il Festival Internazionale DeltaBlues, giunto alla 36. Edizione. La rassegna 2023 è dedicata a Enzo “Orso” Valsecchi, ottimo musicista rodigino e grande amico del DeltaBlues, scomparso nell’estate 2022, proprio mentre si stava svolgendo un concerto blues. Nato nel 1988, da una felice intuizione di Claudio Curina, direttore artistico e presidente di Ente Rovigo Festival, il DeltaBlues non è solamente un’occasione per ascoltare dal vivo dell’ottima musica, ma è anche un valido strumento di promozione del Polesine. Il DeltaBlues è oramai inserito tra i festival di maggior tradizione nel panorama europeo e, da sempre, attento a proporre con rinnovata freschezza lo spirito e le vicende del blues, che la storia vuole siano iniziate nel 1903 a Clarksdale. E proprio in questa località, nel cuore del Delta del Mississippi, ha sede il Museo del Blues che, tra le tante memorabilia, espone anche quelle del festival italiano nato tra il Po e l’Adige. Il blues non nasce come semplice intrattenimento, ma è la colonna sonora delle lotte delle popolazioni afroamericane, all’epoca ancora sotto il tallone della schiavitù e delle discriminazioni razziste. Nel blues c’è, di sicuro, un punto di contatto tra questi mondi
geograficamente lontani, ma ricchi di similitudini nella conformazione materiale, al confine tra terra e acqua, e nel carattere delle popolazioni che sono state martoriate in passato dagli eventi naturali, hanno conosciuto e subito una pesante emigrazione alla ricerca del lavoro.
“Il festival in questi 36 anni ha resistito alle difficoltà che inevitabilmente in un periodo così lungo si sono presentate e continua con inalterata passione a proporre un programma di musica di qualità che, oltre al blues negli anni più recenti ha interessato anche altre tipologie musicali contigue e spesso intrecciate ad esso –sottolinea Claudio Curina -. Se siamo ancora è in grado di farlo, lo dobbiamo innanzitutto al pubblico che ha sempre premiato il nostro impegno di organizzatori, alla volontà delle amministrazioni del territorio che hanno sempre sostenuto il Festival assieme alle aziende sponsor, che nelle varie edizioni han-
La rassegna 2023 è dedicata a Enzo “Orso” Valsecchi, ottimo musicista rodigino e grande amico del DeltaBlues, scomparso nell’estate 2022
no dato il loro apporto, ma soprattutto alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che fin dalle primissime edizioni ha sempre voluto sostenere il Festival vedendo in esso non solo un evento musicale e culturale, ma anche un’occasione di valorizzazione e promozione del Polesine e del suo Delta. DeltaBlues è oggi organizzato da Ente Rovigo Festival, una associazione che ha soci alcuni Comuni e l’Amministrazione Provinciale e degli operatori culturali privati che operano sul territorio Polesano”. (r.p.)
Tanti gli appuntamenti previsti in città a luglio
Anche quest’anno, sono tanti gli appuntamenti del Deltablues da segnarsi sul calendario. Domenica 25 giugno alle ore 21.30 a Lendinara, in piazza Risorgimento ci sarà Joyce Yuille Quintet con Michele Bonivento (piano-organo); Alessandro Fariselli (sax); Alvise Seggi (contrabbasso); Fabio Nobile (batteria), mentre giovedì 29 giugno alle ore 21.30 a Rovigo, in piazza Annonaria, arrivano Sugarpie& The Candymen. Entrambi gli eventi sono organizzati in
collaborazione con Rovigo Jazz Club. Venerdì 30 giugno, sabato 2 e domenica 3 luglio alle ore 21 a Rosolina Mare, in piazzale San Giorgio, spazio a Deltablues “Rock Around the Blues” con: The 6 Fireballs – Jumpin’ Rockets – Danny D and the Hotbillies – The GladRags – Sylvia Sands and her Band.
Entrando nel vivo del mese di luglio, venerdì 7 al CenSer alle ore 21 sono previste le Finali IBC; alle ore 22 Gennaro Porcelli BB Band e alle ore 23 The Honey Island
Swamp Band. Stesso orario e location per sabato 8 e domenica luglio: sabato è in programma alle 21 Ale Ponti; alle 21.45 Jimi Barbiani Band e alle 22.45 Sugar Blue Band “The Colors Of Blues; domenica alle ore 21 Daria Biancardi & Groove City e alle 22.15 Tommy Castro & The Painkillers.
Per i biglietti la prevendita è online su www.diyticket.it oppure è possibile acquistare il proprio ticket la sera dello spettacolo a partire dalle ore 19.30. (g.f.)
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Cultura Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Vittoria. La società rodigina di viale Alfieri ha sconfitto i cugini del Petrarca Padova
Grande gioia del Rugby Rovigo Delta per il quattordicesimo scudetto
Tra i primi complimenti via social proprio gli avversari del Petrarca Padova
Che Rovigo viva per il rugby è risaputo, per questo la gioia di riportare a casa il tricolore, scucendolo dalle maglie dei cugini del Petrarca Padova, è stata tanta e i festeggiamenti sono proseguiti per tutta la notte del 28 maggio, una data che i tifosi rossoblù non dimenticheranno. Caroselli lungo il corso del Popolo, con la disattivazione dei varchi elettronici ZTL da parte dell’amministrazione, bandiere, qualche fumogeno, tante sciarpe e clacson di macchine e scooter non appena è scoccato il minuto numero 80. Grande festa anche allo stadio Battaglini, dove era stato allestito un maxi schermo vicino alla “casetta Rossoblù” con tanti appassionati, e famiglie pronte ad incitare a soffrire e a soffrire assistendo al derby numero 176 tra padovani e rodigini. Scudetto numero 14 per la società rodigina di viale Alfieri che così raggiunge i cugini del Petrarca Padova, campioni in carica, fino alla sfida di domenica 28 che ha visto prevalere i rossoblù allo stadio Lanfranchi di Parma davanti alle telecamere di Rai 2. Al termine del minuto 80 è esplosa la festa a Rovigo che ha aspettato il pullman dei giocatori arrivato nel capoluogo po-
lesano alle 3 di notte facendo scendere nella centrale piazza Vittorio Emanuele i giocatori e festeggiare ancora.
ta una partita spettacolare, è stata una partita molto tirata, ma i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Faccio i complimenti al Petrarca e ora festeggiamo un po’ con questo straordinario pubblico”.
Allo scattare
Tra i primi a complimentarsi, via social, è stata proprio la società del Petrarca Padova, con il seguente post: “Allo stadio Lanfranchi di Parma termina 16-9 per il Rovigo. Complimenti a Rovigo per lo scudetto!”.
La prima a condividere la pagina della Rugby Rovigo Delta con “Siamo noi i campioni dell’Italia siamo noi” è stata l’Usd Crespino Guarda, società di calcio di Prima categoria, Crespino paese dove risiede il presidente, la vera anima del club Francesco Zambelli: “Orgogliosi di voi, congratulazioni al Rugby Rovigo e al suo presidente Francesco Zambelli, patron di Femi Cz, crespinese doc e sponsor anche di Usd Crespino Guarda, per la vittoria dello scudetto 2022-23”.
Alessandro Lodi, allenatore rodigino doc, subentrato al sudafricano Coetzee ha centrato subito uno scudetto. “Sicuramente non è sta-
A Parma c’erano 1500 polesani, 500 i padovani. A Rovigo i festeggiamenti sono andati avanti per tre giorni, fino all’ultimo abbraccio con la città quando mercoledì 31 maggio piazza Vittorio Emanuele tutta la squadra è stata celebrata con un’altra grande festa scudetto.
Un incontro di aggiornamento per gli allenatori di calcio
Si è tenuto nelle scorse settimane l’incontro di aggiornamento tecnico organizzato dall’Aiac di Rovigo, l’associazione allenatori calcio, che ha visto protagonista il polesano Matteo Barella, 51 anni, attualmente tecnico federale delle nazionali giovanili assieme a Nicolò Tolin, una laurea magistrale in scienze motorie all’università di Milano, nello staff tecnico della federazione come match analyst, video analista anche dell’Under 17 del Vicenza calcio.
“Una serata non solo di formazione, ma anche di confronto con una realtà importante come quella del settore giovanile della nostra nazionale – dice il presidente dell’Aiac di Rovigo, Giuseppe Nasti
– che vede tra gli attori Matteo Barella, un tecnico polesano, tesserato Aiac, che ha fornito, grazie alle slides e ai filmati, ma soprattutto grazie al dibattito, spunti molto attuali”.
Faro di Barella, in questa esperienza azzurra, Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili della Figc, che in una recente intervista ha dichiarato che “non si insegna più a saltare l’uomo e l’uno contro uno è stato cancellato”. Tutto questo una volta era quasi naturale, perché spesso i giovani l’uno contro l’uno lo provavano naturalmente nel gioco di strada e ai campetti, ora desolatamente vuoti. Il punto quindi non è tanto la retorica nostalgica sul calcio (di strada) che non c’è più,
bensì il ruolo che questo aveva nello sviluppo del talento; un ruolo che le scuole calcio e i settori giovanili non sono stati in grado di prendere in carico. “Come osserva anche il nostro CT Mancini – ha ricordato Barella – i talenti continuano a venire fuori dal Sudamerica, o comunque dal calcio povero, dalla periferia, dalla strada. Bisogna migliorarsi sempre per ritornare ai livelli di un tempo. Siamo troppo vittime del risultato già dalle giovanili. Se già da lì si va a preferire la tattica sulla tecnica è normale che accadano certe cose. Dobbiamo prima di tutto rimettere al centro del valore di un ragazzo il lato tecnico, dopo ci sarà quello fisico, poi quello tattico”. (c.a.)
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Sport
Cristiano Aggio
Un momento dei festeggiamenti
dell’ottantesimo minuto a Rovigo è esplosa la festa che è durata fino a tarda notte
#Regione
Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto
Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito, e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano,
Spiccano il risultato di Treviso con la netta affermazione di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai
in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni
veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?
Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori.
Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce
ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesi-
Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
ne, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.
Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?
Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.
Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una gran-
de rete e aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.
La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i suc-
cessi di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-
mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona. Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”. Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra se vuole vincere
non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.
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Antonio De Poli
“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella
Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacato
Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”. “La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineato di essere pronto anche a un referendum abrogativo. “Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento
in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva
di tutte le ventitré materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.
È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto
che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della
finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello svilup-
po economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la
cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il
principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.
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Regione
Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli
Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato
Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”
Gianfranco Refosco
Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa
Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci
Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.
“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto,
Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni. Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emergenze alla carenza di personale. A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.
Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche tratte-
nute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.
“Noi ci siamo per dare pareri, – aggiunge Maria Rosa
Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.
“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.
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l’attività formativa verso gli amministratori
Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini
Eventi. Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival
Grandi artisti di richiamo internazionale e giovani compagnie a Bassano del Grappa
Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese
Masako Matsushita per i Dance
Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).
Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino
Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.
Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).
E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici. Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.
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Cultura
Il piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro
La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)
UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.
Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clienti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”
La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che com-
prendono: flessibili tà nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.
Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine
in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, potranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.
Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si
aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.
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Economia
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma
Salute Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza
“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso.Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”.
Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.
Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole.
“Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.
Prosegue alla pag. seguente
GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/
Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.
La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli cor-
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
retti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati
“I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.
I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio
pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu. be/vkOFFZJ-iss).
L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osser-
vando i nei, a preoccupare devono essere A =Assimetria della forma del neo; B =Bordi irregolari o indistinti; C =Colore variabile con più sfumature; D =Dimensioni; E =Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento. Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:
1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;
2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;
3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;
4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;
5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;
6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;
7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;
8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;
9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;
10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.
www.lapiazzaweb.it 36 Salute
Implantologia computer guidata
Gli straordinari progressi della tecnologia trovano applicazione anche nell’Odontoiatria, facilitando la pratica clinica di tutti i giorni.
L’ausilio del computer ha reso meno invasiva l’implantologia, eliminando il disagio post-operatorio del paziente e minimizzando i rischi dell’intervento.
Cos’è l’impianto dentale?
L’impianto dentale è una vite in titanio biocompatibile. Ciò signi ca che dopo il suo posizionamento nell’osso della mandibola o della mascella, esso è in grado di “ingannare” il nostro organismo e di integrarsi completamente in esso. E’ capitato a tutti di in larsi una scheggia in un dito: lasciando la scheggia nel dito notiamo che esso si gon a, diventa rosso e che anche la più piccola pressione provoca un forte dolore. Se insistiamo a tenere la scheggia nel dito, poi, notiamo che attorno ad essa si può forma un po’ di pus. In questo caso si è instaurata quella che in medicina si chiama “reazione da corpo estraneo”, che permette al nostro corpo di espellere o isolare ciò che non è proprio. L’impianto dentale, invece, non causa questa reazione e, per la particolare rugosità della sua super cie, è in grado di formare un legame intimo con il tessuto osseo in cui è inserito. Questo processo, che prende il nome di osteointegrazione, richiede da 3 a 6
mesi e conferisce all’impianto stabilità sia meccanica che temporale. Dopo l’osteointegrazione infatti l’impianto ha la funzione di sorreggere una protesi, come per esempio una corona, e di supportarne i carichi masticatori. Si può dire che l’impianto in titanio sostituisce la radice del dente, essendo la parte che inserendosi nell’osso ne conferisce stabilità.
Cosa vuol dire implantologia computer guidata?
Con questa tecnica si stabilisce al computer la posizione che dovranno avere gli impianti nell’osso in modo estremamente preciso.
In prima fase il paziente esegue un esame radiologico, la TC Cone Beam, che riproduce un modello digitale 3D della testa del paziente. In questo modo si vede letteralmente sullo schermo del computer la bocca del paziente, nella quale si vanno a posizionare, sempre virtualmente, gli impianti. Un programma speci co rileva correttamente altezza e spessore dell’osso ed
evidenzia determinate strutture anatomiche da evitare durante l’inserimento degli impianti. Nel corpo della mandibola, per esempio, decorre il nervo alveolare inferiore, la cui lesione durante le manovre chirurgiche potrebbe compromettere la sensibilità del labbro inferiore; bisogna allora posizionare l’impianto superiormente al nervo, lasciando un margine di sicurezza di 2 millimetri.
Solo il computer permette di scegliere in modo così preciso l’inclinazione e la profondità che dovranno avere gli impianti nell’osso, minimizzando i rischi. Terminata la fase di progettazione si vede sullo schermo del computer la bocca del paziente, con gli impianti inseriti esattamente dove ha scelto il Chirurgo.
Come avviene il posizionamento degli impianti nella bocca del paziente con questa tecnica?
Attraverso il computer si realizza un progetto. La seconda fase prevede l’invio del progetto a una ditta specializzata che trasforma il modello digitale in un modello reale, realizzando una mascherina in resina che, indossata dal paziente, funzionerà da guida chirurgica. Il posizionamento degli impianti avviene attraverso piccoli fori cilindrici presenti su questa mascherina. Essi guidano le frese chirurgiche e l’impianto nella direzione giusta e nell’esatta posizione scelta al computer.
Quali sono i vantaggi, quindi, nello scegliere l’implantologia computer guidata?
I vantaggi dell’implantologia computer guidata non sono solo il posizionamento estremamente preciso dell’impianto: la cosa che più colpisce i pazienti è spesso la totale assenza di gon ore e dolore dopo l’intervento chirurgico. Con la tecnica tradizionale, infatti, si esegue un taglio sulla gengiva e la si scolla no ad esporre visibilmente l’osso sul quale lavorare. Ad impianto inserito è poi necessario suturare la gengiva e aspettarne la guarigione. Con l’ausilio della guida chirurgica, invece, viene praticato nella gengiva un piccolo foro dello stesso diametro dell’impianto, (da 3 a 5 millimetri), laddove esso viene inserito, senza più bisogno dei punti di sutura. L’implantologia computer guidata è la scelta più confortevole e più sicura che abbiamo oggi a disposizione.
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precisione
La
del computer per risolvere anche i casi più complicati.
clinicaboldrin.com 0425 471286
ROVIGO Via Luigi Einaudi, 24 Lendinara RO Via S. Sofia, 22 Lendinara RO presso Casa Albergo per Anziani
Dott. Gianluca Targa Medico chirurgo odontoiatra
Sottomarina di Chioggia. L’impegno dell’Ulss
“Vacanze sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia
Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto
Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza.
Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più perfor-
mante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina.
“Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.
Tra le novità presentate nel progetto
“Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare
anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale. Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia. Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di
dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.
Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico: “Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.
Il progetto “Vacanze sicure 2023” ri-
propone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde. La numerazione delle torrette, collegata alla mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”. Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.
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3 Serenissima per la popolazione e i turisti
Luca Zaia
La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana
Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno, sigarette in aumento tra i giovani
In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce.
Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco
Lo slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture. Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare. Un tema di grande attualità che of-
fre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco.
I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso - sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigianail fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone. Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parec-
chi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol. Circa metà dei fumatori tenta di
smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano. Il divieto di fumo - sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano. Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%. Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani.
Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza
HBSC (Health Behaviour in School-aged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.
In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.
Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.
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