di Rovigo
AMBULATORIO mese dell VETERINARIO prevenzionae contro la filari PEGOLOTTE osi • Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi
Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538
349 1202137
Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA
Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 67 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Urbanistica Ciema Odeon. La terza torre divide la città
pag.
Casa di riposo Conti dell’Iras, il caso arriva in Regione
6
pag.
www.lapiazzaweb.it
Trasporti Ripartito il findo. Azzalin: “Rovigo penalizzato”
8
pag.
12
EDITORIALE
via fuà fusinato, restyling con polemica
Il Veneto vota una nuova identità di Mauro Gambin*
Nuovo look per via Fuà Fusinato. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo di riqualificazione della nuova viabilità ciclopedonale della strada che collega via Silvestri alla rotatoria angolo “Stoppa”. Sono previsti un nuovo marciapiede, una pista ciclabile, un rinnovato impianto di illuminazione pag. 6
Michela Furin lascia il consiglio comunale
Michela Furin, fondatrice e militante della prima ora del Movimento cinque stelle di Rovigo, abbandona la nave. Lo scorso trenta maggio, infatti, il volto del Movimento ha rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio comunale cittadino pag. 9
www.lapiazzaweb.it
il sito del giornale
Entra in Rete con noi!
I
Il riordino della Sanità ha messo in allarme il Polesine A rischio i posti letto ma anche le eccellenze raggiunte
M
anca solo l’ultimo passo perché il piano regionale socio-sanitario sia portato a compimento. L’ultimo passo sono le schede ospedaliere, ossia il documento che mette in pratica le direttive del Piano e conferisce facoltà alle Ulss di erogare servizi alla cittadinanza. Le informazioni trapelate a riguardo non lasciano certo ben sperare per il Polesine in quanto girano cifre allarmanti rispetto alla riduzione dei posti letto. Nelle scorse settimane si è parlato di un taglio netto di 200 unità. Una brusca diminuzione ben superiore a quella preannunciata dal Governatore
Zaia: solo i posti letto tolti al Polesine, se la cifra verrà confermata, rappresenterebbero la metà dei tagli previsti per tutta la Regione Veneto. Non meno allarmante è la possibilità che Rovigo possa essere declassato da Hub a spoke, soprattutto il sindaco, Bruno Piva, si è detto preoccupato di una simile evenienza e si è detto disposto a creare una grande mobilitazione per evitarlo. “Rovigo deve mantenere le sue eccellenze raggiunte in questi anni, come il reparto di neurochirurgia, di radioterapia e di medicina nucleari. Spero che quanto preannunciato, non sia vero – ha preci-
sato il sindaco -, sarebbe assurdo perdere delle eccellenze dove, tra l’altro, sono stati investiti milioni di euro per la dotazione di appositi macchinari. Non è comprensibile che la decisione si basi solo sul numero di abitanti, il Polesine si troverebbe ad avere tre ospedali pubblici di livello inferiore, costringendo tantissime persone a migrare a Padova o a Verona per avere le cure necessarie. In queste settimane si sta giocando la sorte dell’ospedale di Rovigo e la possibilità di cura dei polesani. Per questo è necessario il pagg. 4-5 contributo di tutti”.
l primo partito è quello degli astenuti. Il dato macroscopico emerso dalla tornata elettorale, che tra la fine di maggio e gli inizi di giugno ha portato al rinnovo dei consigli di quarantasette comuni in Veneto, riguarda in primis le persone che non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ovunque l’affluenza alle urne è stata al di sotto della media registrata alle amministrative precedenti, anche dove si è votato recentemente a seguito del commissariamento del municipio. Che questo larga assenza alle urne rappresenti lo scollamento della società dai suoi riferimenti politici è stato detto fino alla noia, tanto da diventare una giustificazione automatica seppur vera. Poi, per carità, anche per il Veneto, volendo, ci si può dilungare in analisi che comprovino la tenuta dei partiti tradizionali grazie alla fedeltà della propria base elettorale, la credibilità dei candidati capaci di fare risultati malgrado il momento di appannamento del proprio partito, il Pd per esempio, lo sfaldamento di quelli “personali”, come il Pdl o il M5s, e l’implosione di quelli fortemente ideologici come la Lega. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
L’Intervento
ODONTOIATRIA
“No all’aumento dell’Iva”
di Giuseppe Bortolussi*
APRE A ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
tel./fax 0425 21277
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
L
’Iva è’ stata introdotta nel nostro ordinamento fiscale 40 anni fa: in questo periodo di tempo l’aliquota ordinaria è variata ben 8 volte raggiungendo il valore massimo del 21%, quello in vigore. *Segretario Cgia Di Mestre
continua a pag.
8
SPACCIO DI FABBRICA VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it - www.dormiflex.it
ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio
Direttore Sanitario Dr Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 04-08-2006
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
Non scegliere solo il prezzo,
scegli IL professionista
per una QUALITA’
al giusto prezzo
pbl
E’ sempre fonte di grande confusione per il pubblico interpretare eventuali differenze di costo. Ecco quindi alcune informazioni utili per scegliere accuratamente il professionista giusto. I costi variano prima di tutto da trattamento a trattamento:la diagnosi del problema e la complessità o meno della sua soluzione sono quindi il primo fattore. La qualità dei materiali e delle strutture mediche utilizzate sono un’ altra importantissima variabile dell’equazione.
qualità dei materiali utilizzati
Sbiancamento professionale Igiene orale Otturazione semplice Ortopantomografia Implantologia osseointegrata Corona in lega (acciaio/ceramica) Corona in lega (palladio/ceramica) Corona in ceramica integrale
99 € 50 € 50 € 35 € 700 € 400 € 450 € 530 €
Protesi mobile totale 750 € Riabilitazione implantologica con protesica 7.000 € immediata definitiva (in giornata) professionalità dei dottori
Un professionista inesperto o non qualificato può essere competitivo solo con i prezzi, non certamente con la qualità dei suoi trattamenti. Riteniamo che la qualità dei dispositivi, dei materiali utilizzati e delle tecniche più sofisticate siano fondamentali per il raggiungimento di risultati che coniughino la salute e l’estetica del sorriso al la durata nel tempo.
applicazione delle tecniche più soffisticate
messaggio pubblicitario
ATTENTO: il tuo sorriso merita.. molto di più!
Lo scopo del nostro Lavoro è fornire ECCELLENTI trattamenti Ortodentici ed Odontoiatrici in un ambiente sicuro ed amichevole per bambini ed adulti. Professionalità, Etica, Qualità delle prestazioni e responsabilità nella comunicazione sono concetti per Noi molto importanti. TUTTO il NOSTRO STAFF condivide e persegue i seguenti OBIETTIVI: 1.Puntualità negli orari nel rispetto di tutti 2.Cortesia e cura di ogni paziente 3.Massima professionalità ed efficienza 4.Accuratezza, precisione e diligenza nello svolgimento di ogni mansione per la sicurezza di ognuno 5.Igiene, pulizia e decoro rigorosi 6.Entusiasmo e soddisfazione nel proprio lavoro 7.Rispetto e stima di ogni dipendente e collaboratore 8.Aggiornamento continuo delle proprie competenze professionali 9.Precisione contabile e massima trasparenza nella richiesta del giusto compenso 10.Utilizzo delle migliori tecnologie disponibili 11.Rispetto di tutte le norme di sicurezza, fiscali ed assicurative 12.Etica Medica che ponga al primo posto l’interesse del paziente
CO
RS
O
DE
Piazza Vittorio Emanuele II
LP
OP
OL
O Comune di Rovigo
via
Lu
olo
osc
B igi
via
ario
oM ert
Alb
Clinica DRM
ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
tel./fax 0425 21277
rovigo@clinicadrm.it
ORARI: SIAMO APERTI DA LUNEDÌ A VENERDÌ DALLE 9.00 ALLE 20.00, IL SABATO MATTINA DALLE 9.00 ALLE 13.00 SU APPUNTAMENTO
messaggio pubblicitario
Ypsilon Elefantino 1.2 69 CV - prezzo promo € 10.600 (IPT e contributo PFU esclusi). Extrabonus disponibile su allestimenti Gold e Platino. Offerta valida fino al 30.06.2013 con il contributo Lancia e dei Concessionari aderenti. Immagini vetture indicative.
Val. Max. consumi ciclo combinato (l/100km): 6,8 (Ypsilon 1.2 8v GPL 69 CV). Emissioni CO2 (g/km): 120 (Ypsilon 1.2 8v 69 CV BZ).
YPSILON ELEFANTINO lancianewypsilon.it
NATURALLY CHIC.
Arriva Ypsilon Elefantino 5 porte.
DETTAGLI GLAMOUR
Cerchi, specchietti, poggiatesta con dettagli fluo. Cuciture fucsia su volante, cambio e sedili. Nuovi interni urban look. Disponibile anche metano e GPL . Tua da 10.600 € con clima, radio e volante in pelle. E sulla gamma Ypsilon in pronta consegna fino a 1.000 € di extrabonus. ELEGANZA IN MOVIMENTO. Dal 1906.
NOME CONCESSIONARIO Indirizzo ROVIGO V.le Porta Po, 71/E - Tel. 0425 209911 - Fax 0425 423356 Ing. Mario Fabbris Sede-principale: info@fabbris.it - www.fabbris.it
EDITORIALE
segue da pag.
Il Veneto vota una nuova identità
Ospiti a Palazzo Nodari
Salvatore Bonetti e Gisella Quaglio
1
Tutto vero ma a mio avviso c’è qualcosa di nuovo da cogliere nel panorama politico uscito dalle recenti elezioni amministrative ed è il segno di discontinuità che questa regione è riuscita ad imprimere compiendo scelte che in precedenza parevano impossibili. E’ come se i veneti, politicamente ma forse non solo, fossero in cerca di una nuova identità. Per anni lo specchio del Veneto è stata l’idea di essere la “locomotiva del Nord Est”, ossia la macchina da soldi che funzionava bene se veniva ben oliata e soprattutto se aiutata nel proprio incedere togliendo ostacoli burocratici, lacci e laccioli. La Lega, va riconosciuto, è stato il partito più audace nel farsi interprete di queste aspettative e anzi ha contribuito a creare un’immagine fortemente identitaria di questa regione, certo magari un po’ razzista e un po’ arrogante ma ricca e questo bastava per dimostrare che il modello autarchico del “paroni a casa nostra” funzionava. Oggi queste convinzioni paiono incrinate, il Veneto soffre questa crisi nello stesso identico modo delle altre regioni, forse anche di più, il “Miracolo” è finito e i moloch della politica nostrana, come Manuela Dal Lago, a Vicenza, o Giancarlo Gentilini, a Treviso, sono stati letteralmente buttati giù dal piedistallo. Più che la loro abitudine a proporre solo e sempre se stessi, è stata la loro politica a base di parole d’ordine, ormai scaduta, a determinarne il crollo. Gentilini si aspettava una riconferma per tutto quello che aveva fatto per Treviso ma in realtà quello che conta per i trevigiani e quello che si farà a partire da domani. I volti nuovi, gli sganciati dagli apparati della politica (più che gli inquisitori della politica) sembrano essere stati considerati più credibili e persuasivi nel proporre la nuova identità per il veneto del futuro, un’identità forse meno tracotante e sprezzante e forse per questo più convincente. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
ODONTOIATRIA
Salvatore Bonetti, grande gloria del rugby, è stato ospite a Palazzo Nodari. Nell’arco della sua brillante carriera ha giocato in serie A nel Parma, Brescia e Rovigo. Per 34 volte ha indossato la maglia della nazionale. Ad accompagnarlo era presente la signora Gisella Bellinello Quaglio, moglie di un’altra gloria del rugby nazionale, Doro Quaglio, purtroppo scomparso qualche anno fa. Il sindaco, nel fare gli onori di casa, si è congratulato con l’atleta per quanto ha saputo dare allo sport e alla società, diventando un esempio di grande professionalità e portatore di importanti valori.
tel./fax 0425 21277
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
Rifiuti
personaggio
Il sindaco Bruno Piva, nella veste di ex Rovigo capitale presidente del Coni, è stato premiato a del reciclo Roma dal presidente nazionale del Coni della carta Giovanni Malagò, che gli ha consegnato 10 il distintivo d’oro per meriti acquisiti nel Incontri con l’autore La storia di due donne e dipag. un testo miniato campo dell’organizzazione sportiva e viabilità per l’attività svolta alla guida del Coni di Antonia Arslan, intervistata a “Fiumi Rovigo. “Mi hanno fatto piacere le parole Ok alla rotonda di libri” ha parlato del suo recente pronunciate dal presidente Malagò – ha romanzodell’incrocio definito “Una riflessione su quanto possa essere assoluto il male” detto il sindaco - durante il suo intervento Da Romano di Lino Segantin pag. 10 ha rivalutato le funzioni dei comitati locali rispetto al ruolo centrale della direzione itinerari “I del Coni. Dopo il combattuto confronto che ha portato all’abolizione dei comitati Un percorso La Turchia si provinciali del Coni, ora sembra ci sia il sulle tuttora orme ostina a negare la storica realtà vile massacro desiderio di ritornare ad una organizzaziodella del Croce Rossa pag. 14 ne capillare.”
Il libro di Mush
l libro di Mush” è il titolo dell’ultima opera di narrativa di Antonia Arslan, apprezzata scrittrice e saggista padovana, da sempre legata al Polesine anche per la provenienza lendinarese della madre. A Rovigo la Arslan è giunta per parlare del suo libro, invitata nell’ambito della manifestazione “Fiumi di Libri” dedicata alla piccola e media editoria, un’iniziativa che ha animato il centro storico per tre intense giornate nell’ultimo fine settimana di maggio. Un romanzo “Il libro di Mush” che, come gli ultimi lavori dell’autrice, riattualizza i tragici giorni del genocidio subito dal popolo armeno, portato per la prima volta alla luce dalla “Masseria delle allodole”, della stessa autrice, un libro questo che ha avuto un successo editoriale straordinario con traduzioni in molti paesi del mondo. “Il libro di Mush è una riflessione su quanto possa essere assoluto il male e sul destino dell’essere umano”, ha osservato l’autrice, che ha parlato dell’uragano di violenza si è improvvisamente abbattuto il 24 aprile 1915 sul popolo armeno. Una popolazione inerme e del tutto impreparata all’immane tragedia, alla quale solo pochi sono sopravvissuti fuggendo dalla Turchia, il cui governo tuttora si ostina a negare la storica realtà del vile massacro. Ai superstiti, assieme all’immenso dolore, è affidato il compito di tener viva la memoria dell’orribile evento, nel cui contesto si iscrivono anche pagine di grande umanità, come quelle che animano il romanzo di Antonia Arslan. E’ la storia di cinque scampati al massacro, in particolare di
due donne che, prima di abbandonare la loro terra oltraggiata, rintracciano, nel monastero di Mush, uno storico scritto miniato (“Il libro di Mush” da cui prende nome il romanzo) che porteranno con sé e che oggi, rintracciato e restaurato, costituisce uno dei più importanti documenti d’arte del popolo armeno, conservato nella biblioteca di Yerevan , la città delle 101 chiese. Si tratta di un grande manoscritto (alto circa un metro e del peso di 30 chilogrammi) miniato nel 1202, già all’epoca sfuggito ad una strage dei mongoli e riscattato dai monaci di Mush. Dell’immane tragedia sopravvivono racconti tramandati oralmente, come quello delle peripezie vissute dalle due donne armene in fuga con il prezioso libro miniato (diviso in due per sopportarne equamente il peso) che la Arslan la raccolto durante uno dei suoi viaggi negli Stati Uniti, dove vive una attiva comunità armena. “Dei mille villaggi armeni della piana di Mush – ha sottolineato la scrittrice – oggi resta solo la memoria dei pochi superstiti in esilio, essendo la zona stata colonizzata da popolazioni turche. Soltanto nelle aree più alte, sulle montagne che si elevano verso l’Ararat, esistono ancora i resti di qualche villaggio abbandonato, nelle cui case in rovina è ancora possibile rintracciare qualche segno della fede del popolo armeno”. Un romanzo che avvince quello scritto da Antonia Arslan (proposto da Kira edizioni) e nel contempo un’opera per non dimenticare.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato Editore Concessionaria
di
Pubblicità Locale
Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa in breve
pag.
cultura
D
Gi
Direttore responsabile
M
G
O
J
direttore@lapiazzaweb.it
o.jovane@lapiazzaweb.it
Chiuso in redazione il 30 maggio 2013
24
Fusioni: molti ne parlano qualcuno lo fa 29
Fermare il gioco d’azzardo
“Dov’è la Vittoria?”, l’ultima fatica di Lorenzo Busson
L Incontro con l’autore Antonia Arslan: “Il libro di Mush”
pag.
Alla casa Sant’Andrea della Caritas di Rovigo si è tenuto il primo incontro della serie “I luoghi della differenza”, organizzato da Polesine Solidale nell’ambito del progetto Fei. “In questi anni - osserva Donatella Traniello di Polesine Solidale - non abbiamo mai avuto l’opportunità di affrontare il tema del carcere dove la differenza culturale risulta particolarmente faticosa da gestire”. Il prossimo appuntamento è in calendario per il 19 giugno con “Processi migratori e pluralismo religioso. Il caso dei musulmani in Italia” ed infine il 26 giugno si discuterà sul tema “La prigione e gli spazi per la preghiera. I detenuti musulmani alla ricerca della moschea impossibile”. Proposta di legge
letteratura
a pubblicazione dell’ultimo romanzo di Lorenzo Busson è coincisa quasi perfettamente con l’uscita nelle sale cinematografiche del film “Il grande Gatsby” e forse non è stata solo una coincidenza. Le analogie con il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald non mancano ma “Dov’è la Vittoria?” racconta una vicenda contemporanea e tutta polesana, anzi rodigina. Attorno alla storia d’amore tra Marco e Vittoria, due studenti di Rovigo, si delinea una società schizofrenica, priva di solidi punti di riferimento, che abitua all’apatia, all’indifferenza, al cinismo. La scuola, la famiglia: gli ambienti tradizionalmente deputati all’educazione dei giovani non hanno alcuna credibilità. I protagonisti compiono azioni senza pensare agli effetti che produrranno e senza avere particolari sensi di colpa: una società fluida, direbbe Zigmund Baumann, in cui tutto è effimero e, nell’istante, ci si ferma alla superficie, all’apparenza. Tutti conoscono il solo modo per provare emozioni forti, fino allo sballo: sciogliere in un bicchiere, magari di superalcolici, una “pasta” arancione con la faccina arancione incisa. La storia di amore e di droga non è ambientata nell’America frenetica degli anni Venti ma in una città di provincia, dove si incontrano sempre le stesse persone, inevitabilmente. I luoghi sono chiaramente riconoscibili: tutto avviene in uno spazio ben definito, uno spazio familiare all’autore. Busson, docente di materie giuridiche nelle scuole superiori del capoluogo polesano, non è nuovo alla scrittura: nel 2001 ha incontrato l’apprezzamento dei lettori con il romanzo d’esordio “Studenti serpenti” e nel 2002 è stata la volta di “Bar La scrittrice è padovana ma Nordest”. Oggi, con la casa editrice “Compagine”, si è da sempre è legata al Polesine anche per la provenienza tolto la soddisfazione di presentare la sua fatica letteraria lendinarese della madre M.D.P. Veneziaall’ultima Fiera del libro di Torino.
oppio appuntamento per il Gruppo autori pocon l’arte in occasione lesani nel segno della memoria e della chiusura della delle novità editoriali, guardando mostra “n x 500 - i designer con trepidazione all’arrivo dell’einterpretano Andrea Palladio”. state. Angioletta Masiero ha L’esposizione, ospitata presso proposto la lettura di alcuni testi la villa Badoer di Fratta Poledi Giovanna Manzolli Modonesi, sine, chiude i battenti il 16 raccolti nell’opera memorialistica giugno tra i fuochi d’artifi cio: un convegno e una videoinstallazione. Nell’ambi“Ca’ Rosa”. Giuliano Visentin ha auro ambin to delle manifestazioni volte a celebrare il cinquecentesimo anniversario della presentato il suo terzo romanzo “Destini sospesi”, attento ad analizzare nascita del celebre architetto, la mostra ha raccolto le opere di alcuni “colleghi” la precarietà e la complessità della vita contemporanea. Le due diverse contemporanei del maestro, di designer e di orafi, che hanno cercato di reinproposte di lettura, entrambe molto interessanti per il periodo estivo, hanno rnella ovane terpretare il concetto palladiano dell’architettura attraverso l’ideazione di vari fatto da trampolino di lancio per un’altra iniziativa ormai consolidata: il oggetti, anche di uso quotidiano. Accanto ad essa, venerdì 14 giugno alle ore concorso letterario “Sport e poesia. Momenti di emozione”, realizzato in 16 la villa palladiana di Fratta, patrimonio dell’Unesco, ospita un convegno sul collaborazione con il comitato “Polisportiva Tassina” e giunto alla sedicesitema “Il sistema costruttivo di Andrea Palladio: quando l’architettura diventa ma edizione. La presidentessa del Gruppo autori polesani, Aurora Gardin, è gioco”. Il giorno seguente alle ore 17, invece, è in programma la presentazione orgogliosa del successo che incontra ogni anno la manifestazione, unica in della videoinstallazione “Così parlò Palladio”, realizzata da Biljana Bošnjakovi� Italia nel proposito di coniugare poesia (o prosa) e sport. Altro fiore all’ocappositamente per la ricorrenza. L’autrice attraversa Palladio inventando la chiello è la “maglietta della poesia”, per la quale viene scelta una breve Centro tampa : Rotopress nternational “Gentildonna vitruviana”, cheSnei movimenti e nelle parole Isimula le linee frase che propone una riflessione sulla poesia. Poesie e racconti possono fondamentali dell’architettura palladiana, e celebra così la capacità dell’intelessere dedicati non solo allo sport ma anche ai temi più vari, e una sezione Loreto, via breccia (An) letto di trasformare lo spazio selvaggio, la materia morta in qualcosa di vivo e è riservata alle opere che riguardano il quartiere Tassina o la città di Rovigo. vivibile dall’uomo. Le varie iniziative frattensi intendono richiamare l’attenzione Tutti, bambini, adulti e anziani, possono partecipare inviando i testi entro la su un genio che seppe trasformare lo sviluppo economico e la modificazione metà di luglio alla presidente. Il bando completo è consultabile sul profilo del paesaggio in arte. M.D.P. face book dell’associazione. M.D.P.
REDAZIONE:
Regione Comuni
Tra le pagine la lotta alla depressione Cultura provinciale
edizione raggiunge le zone di Rovigo per Consorso Iscrizione “maglietta della poesia” un numero complessivo di 12.500 copie. c’È tempo fino a luglio per iscriversi A Fratta Polesine, convegno sul Palladio testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del l’architettura diventa gioco ugno è stato un mese Srl Quando12.04.1994; numero iscrizione ROCdenso 22120 di appuntamenti
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
Provincia
L’attuale sede dell’ufficio scolastico provinciale di via don Giovanni Minzoni verrà venduto all’asta. Lo ha deciso la Provincia. Il valore dell’ immobile da porre a base d’asta è stato stimato in 1.435.500 euro ed il criterio di alienazione avverrà mediante procedura “di gara a evidenza pubblica (pubblico incanto)”. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 di lunedì 8 luglio. Attualmente nella sede sono presenti circa 30 dipendenti “ma nel momento in cui sarà venduto, nello stretto tempo tecnico per le azioni di trasloco, sarà liberato”. Info: www.provincia.rovigo. it alla sezione bandi di gara.
“I luoghi della differenza”
Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
Rovigo
Bando aperto fino all’8 luglio
Caritas di Rovigo
APRE A ROVIGO
Premiazioni
Coni, distintivo d’oro a Piva
All’asta l’ufficio scolastico
pagg.
26-27
Musica
25
Cento anni di lirica all’Arena di Verona pag.
33
Una proposta di legge di iniziativa popolare verrà presentata per fermare il gioco d’azzardo. All’iniziativa ha aderito anche la Provincia di Rovigo, determinata a mettere al bando un fenomeno che in Italia interessa oltre 15 milioni di persone. Solo in Polesine nel 2011 erano presenti 2534 slot nei bar e 15 sale videolottery.
Padova 23 giugno all’Archivio di stato Rovigo
la moda in polesine ai tempi di goupil
Treviso a mostra di palazzo Roverella “Il
L
successo italiano a Parigi negli anni dell’impressionismo: la Maison Goupil” si appresta a chiudere i battenti il 23 giugno. In prossimità di questa scadenza, venerdì 21 alle ore 17.30 l’associazione culturale “Minelliana” e l’Archivio di stato di Rovigo propongono un incontro presso la sede dello stesso Archivio in via Sichirollo, volto a ricostruire l’influenza della moda francese nel Polesine all’epoca della Maison Goupil. Nell’occasione, dopo i saluti istituzionali di Luigi Contegiacomo, in qualità di direttore dell’Archivio, e di Mario Cavriani, presidente della “Minelliana”, la studiosa Ludovica Mutterle illustrerà il volume “Tra un sigaro e l’altro - Farfalle. La moda di fine ‘800 nel Corriere del Polesine”. All’incontro interverrà anche l’autrice, Isabella Agujari. Il “Corriere del Polesine” è stato un quotidiano stampato a Rovigo dal 1890 al 1927, periodo che coincide in parte con la decennale attività della galleria parigina. Fondato da Giovanni Battista Casalini, fu diretto inizialmente da Cesare Chiusoli e tra il 1893 e il 1898 da Alberto Bergamini che più tardi passò al “Corriere della sera”, fondò “Il giornale d’Italia” e inventò la “terza pagina”. “Tra un sigaro e l’altro” era una rubrica rivolta a un pubblico eterogeneo, che si occupava di diversi argomenti: fatti curiosi e personaggi singolari, libri e mondanità, poesia e galateo, senza trascurare la moda. Molte informazioni erano attinte da altre riviste e giornali italiani ma anche europei, inglesi e francesi. M.D.P.
Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala con
La Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!
www.lapiazzaweb.it
4 Argomento del mese SANITÀ Duecento posti letto in meno. Questo il taglio che il Polesine potrebbe subire ma non è l’unica minaccia: nei giorni scorsi il sindaco Bruno Piva ha paventato l’ipotesi che l’ospedale di Rovigo possa essere declassato da “hub” a “spoke”. “Spero non sia vero, la nostra provincia si troverebbe con tre ospedali pubblici di livello inferiore”
Piano socio sanitario, i tag
di Martina Celegato
Azzalin: “Il principio ospedalocentrico è una concezione ormai superata”
Tra gli intenti dei dirigenti delle Ulss 18 e 19 c’è quello di unificare alcuni servizi
M
anca solo l’ultimo passo perché il piano regionale socio-sanitario sia portato a compimento. L’ultimo passo sono le schede ospedaliere, ossia il documento che mette in pratica le direttive del Piano e conferisce facoltà alle Ulss di erogare servizi alla cittadinanza. Le informazioni trapelate a riguardo non lasciano certo ben sperare per il Polesine in quanto girano cifre allarmanti rispetto alla riduzione dei posti letto. Nelle scorse settimane si è parlato di un taglio netto di 200 unità. Una brusca diminuzione ben superiore a quella preannunciata dal Governatore Zaia: solo i posti letto tolti al Polesine, se la cifra verrà confermata, rappresenterebbero la metà dei tagli previsti per tutta la Regione Veneto. La V commissione regionale si pronuncerà a riguardo a giugno, alcuni segnalano il periodo post tornata elettorale come plausibile, ma a molti la richiesta al Polesine di assorbire le riduzioni di metà Regione sembra eccessiva ed eccessivo il sacrificio richiesto ai cittadini e ai politici, che devono farsi garanti dei servizi primari, di cui la sanità fa inevitabilmente parte. Un impoverimento dei servizi forse troppo ingente per
la realtà Polesana e le sue peculiarità ben note a tutti i politici e cittadini, a rischio infatti sarebbero le due realtà provinciali di Trecenta e Adria che, con la loro dislocazione sul territorio garantiscono i servizi a tutti i cittadini. Nel parlare di Sanità in Polesine, come nel parlare giustizia o comunque tematiche che coinvolgono l’intera provincia, bisogna tenere bene a mente la particolare conformazione del territorio stesso, molto vasto e di estensione orizzontale (quindi molto diverso dalle altre realtà provinciali venete) che richiede una maggiore decentralizzazione dei servizi proprio per garantire a tutti i cittadini in egual misura di usufruirne. “Indubbiamente la sanità polesana nel suo complesso, come quella di tutto il resto del Veneto, subirà una trasformazione. Il principio ospedalocentrico è una concezione ormai superata, ma questo non deve significare una perdita di servizi”. Ha affermato il consigliere regionale Graziano Azzalin a riguardo dei principi che guidano la riforma socio sanitaria regionale. E sempre a livello regionale molte sono state le occasioni in cui si sono ribaditi i cardini della riorganizzazione puntando su una revisione coordinata e
ragionata di tutte le strutture esistenti nel territorio. Ma altrettante sono state le opinioni che i membri delle autorità regionali hanno espresso a riguardo del piano in particolare per tutelare precise realtà locali o sanitarie, esorcizzando la perdita di qualità e attenzione verso situazioni più localizzate e delimitate che comunque rappresentano l’eccellenza della realtà Veneta. Rassicurazioni sono invece arrivate dal consigliere della Lega Nord Cristiano Corazzari, e membro della V commissione, sottolineando come i numeri in circolazione non siano per nulla definitivi anche se alcuni tagli dovranno esser fatti. Nel frattempo fra le Ulss di Adria e Rovigo si sta discutendo sulle possibilità di ridurre le spese con servizi coordinati e condivisi, essenzialmente unendo le forze per garantire un servizio efficiente ed efficace ma al contempo soddisfacente dal punto di vista economico. L’idea dei due dirigenti delle Ulss 18 e 19 è quindi abbassare i costi di gestione unificando alcuni servizi ma mantenere intatti i protocolli per casi emergenza o intervento in loco. Un obiettivo difficile da raggiungere ma che comunque dimostra un impegno dei vertici della sanità locale.
riordino sanità
Ospedale di Rovigo a rischio perdita eccellenze
“R
ovigo deve mantenere le sue eccellenze e il nostro ospedale non può passare da Hub a Spoke. Per questo è necessario creare una grande mobilitazione e sensibilizzare l’opinione pubblica. E’ mia intenzione promuovere una tavola rotonda con il mondo della politica”. E’ quanto ha affermato il sindaco Bruno Piva, manifestando la sua preoccupazione su quelle che sembrano essere le prossime decisioni in tema di sanità pubblica. Ossia, secondo il riordino della sanità polesana, le nuove schede ospedaliere relegherebbero l’ospedale di Rovigo, ad un semplice ospedale periferico, privato elle eccellenze raggiunte in questi anni, come il reparto di neurochirurgia, di radioterapia e di medicina nucleari. “Spero che quanto preannunciato, non sia vero – ha proseguito il sindaco -, sarebbe assurdo perdere delle eccellenze dove, tra l’altro, sono stati investiti milioni di euro per la dotazione di appositi macchinari. Non è comprensibile che la decisione si basi solo sul numero di abitanti, il Polesine si troverebbe ad avere tre ospedali pubblici di livello inferiore, costringendo tantissime persone a migrare a Padova o a Verona per avere le cure necessarie. In queste settimane si sta giocando la sorte dell’ospedale di Rovigo e la possibilità di cura dei polesani. Per questo è necessario il contributo di tutti”. Ma.Ce.
NUOTO - ACQUAGYM - HYDROBIKE - HYDROSTEP CORSI PER NEONATI - BABY E PAPERINI
Rhodigiu
RhodigiumNuoto2006 - Viale Porta Po 88 - Rovigo - Tel e Fax 0425 30120 -
Argomento del mese 5 La politica commenta
gli preoccupano il Polesine Il vicepresidente della Provincia, Brusco, è scettico
“Sull’entità del taglio non ci sono sentori. Ci sono indizi” di Martina Celegato
I
l Piano Socio Sanitario Regionale senza dubbio porterà forti sconvolgimenti all’attuale realtà sanitaria del Polesine e visto che i sentori non sono dei migliori anche l’Assessore provinciale alla Salute Guglielmo Brusco interpellato a riguardo ha manifestato la sua preoccupazione. “Non ci sono sentori. Ci sono indizi che ci fanno temere pessime prospettive per il futuro della sanità pubblica. Il numero di 202 è ricavabile da bozze di schede ospedaliere uscite da ambienti della Regione Veneto. Che poi siano veritiere le cifre, questo è da vedere alla fine del percorso”. Alla domanda relativa alle eventuali chiusure ospedaliere in caso fossero confermati i tagli Brusco afferma “Io penso che non Guglielmo Brusco ci sia la chiusura di nessun ospedale pubblico delle Ulss 18 e 19. Spero che gli ospedali privati, a parte il settore acuti dell’ospedale privato di Porto Viro, non continuino più la loro attività, con funzioni in gran parte doppioni di quelli pubblici. Se si eliminano i reparti doppioni, spero siano eliminati negli ospedali privati e non i quelli pubblici. Comunque se ciò dovesse succedere segnalerò la cosa alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza”. Ma in caso fossero confermate le riduzioni, come si muoverebbe la politica locale a riguardo, quali sarebbero le azioni? Brusco a tal proposito risponde: “Non so come si muoverebbe la politica. La Provincia sono certo si opporrebbe fermamente all’impoverimento della sanità polesana. Io credo che pochi sappiano cosa sta per succedere. Il mio timore, è che si continui nella privatizzazione della sanità pubblica. Con grande gioia dei padroni della sanità privata, ma non della maggioranza dei cittadini”. Una forte presa di posizione quindi che non tarderà a farsi sentire nel momento in cui si arriverà ad una conclusione.
A grande richiesta torna
ACQUALANDIA!!! Sono aperte le iscrizioni per
l’estate 2013
umNuoto 2OO6
- email: info@rhodigiumnuoto.it
www.rhodigiumnuoto.it
Paolo Avezzù e Graziano Azzalin
Avezzù e Azzalin
Le scelte, dovranno essere equlibrate M
a cosa ne pensano i politici locali di tutta questa situazione? “C’è il serio rischio di avere forti tagli a Rovigo ed in Polesine, a fronte di risorse pubbliche sempre più scarse. Per questo deve finire la cecità “ideologica” di certe forze ed esponenti politici nei confronti del cosiddetto “privato”, che altro non è se non una forma sussidiaria (circa il 14% nel Veneto) di fornire servizi al cittadino. Alla gente non interessa chi gli fornisce i servizi ma che ci siano, che la qualità sia la migliore e che i tempi di attesa brevi”. Afferma a riguardo Paolo Avezzù. “La politica deve reagire in maniera decisa nei confronti di possibili tagli di servizi alla provincia di Rovigo ricordando alla Regione qui, a differenza della altre Province, una seria razionalizzazione dei punti sanità è già stata fatta negli anni ’90, eliminando i “piccoli ospedali”. I tagli quindi devono tenere conto di chi ha già fatto sacrifici. A livello nazionale deve essere ripresa la battaglia per il federalismo fiscale ed i costi standard: basta con i soldi dati alle regioni “sprecone”. Mi pare che il governo Monti prima ed anche il governo Letta oggi abbiano messo in cantina la riforma federale, peraltro trasversalmente condivisa: è questa la La riduzione di posti chiave per avere un po’ di giustizia letto potrebbe fiscale anche nella sanità”. Passando essere più pesante alle tematiche legate agli ospedali di del previsto: Adria e Trecenta e alla soppressione deda 1.135 a 933 gli eventuali reparti doppione, Avezzù ha le idee chiare. “Si tratta di una vicenda vecchia su cui finora la politica non ha avuto molto coraggio. Se vogliamo mantenere un ospedale di alta qualità non possiamo avere dei doppioni a 20 km. Bisogna avere coraggio e fare un’unica Ulss per tutta la provincia di Rovigo e ridimensionare. Per Trecenta in particolare sarebbe interessante sperimentare il modello di Motta di Livenza, una struttura pubblica in parte gestita dal privato”. Anche Graziano Azzalin, del Pd, è intervenuto a riguardo. “Il rischio è reale. Anche se si tratta solo di anticipazioni, la riduzione di posti letto per il Polesine potrebbe essere più pesante del previsto: da 1.135 a 933, la provincia più penalizzata del Veneto. E’ ovvio che non può essere accettato. La riorganizzazione deve tenere conto delle peculiarità territoriali e dei bacini d’utenza. Se è inevitabile una riduzione, deve essere modulata rispetto alle altre province e accompagnata da un investimento forte sull’assistenza territoriale. Altrimenti la parità di trattamento dei cittadini veneti va a farsi benedire”. Il ruolo della politica è ben chiaro per il Consigliere PD. “La politica deve dare risposte equilibrate. Nessuno ha intenzione di fare le barricate dinnanzi all’annunciata deospedalizzazione, a patto che si seguano gli indirizzi decisi con il Piano socio-sanitario, con appropriatezza ed equità di cure e servizi, non seguendo logiche clientelari. Sono sicuro che questo sarà il banco di prova per valutare quale sia l’atteggiamento della Giunta verso il Polesine e per misurare quanto sia capace di fare squadra la politica locale. Le strutture presenti, visti anche gli investimenti, non possono essere dismesse, anche se dovranno specializzarsi e rinunciare ad alcune specialità. Alcune scelte sono inevitabili. E’ necessario dunque un ragionamento complessivo sui servizi e sui bacini d’utenza. In questo caso è naturale che gli ospedali Ma.Ce. di Trecenta ed Adria saranno chiamati a svolgere un proprio ruolo”.
6 Rovigo Urbanistica Un progetto per il recupero dell’ex cinema Odeon
La terza torre divide la città Oltre al recupero delle sale di proiezione verrà realizzata un piazza e una torre alta quaranta metri. Contrario Azzalin, deturpa lo skyline
Graziano Azzalin
È
I
stato depositato nelle scorse settimane una costruzione del genere troppo invasiva all’ufficio tecnico di palazzo Nodari per i delicati equilibri estetici del centro citun progetto di riqualificazione dell’ex tadino. Dal canto suo l’Amministrazione non cinema Odeon, chiuso ormai da più di cin- ha tergiversato nel dare un proprio parere que anni. Un progetto destinato a dividere alla realizzazione del progetto, ritenendolo la città, anzi l’ha già divisa. Infatti non si opportuno soprattutto per il fatto che contratta di un semplice restyling della vecchia tribuirà ad una sostanziale riqualificazione sala cinematografica, si tratta invece di una del centro e tra l’altro senza che il Comune sborsi un centesimo. Il vera e propria riqualiprogetto, infatti, è d’inificazione che prevede Il progetto ziativa privata e richiela realizzazione di una all’Amministrazione piazza di circa 600 piace. “Riqualificherà derà un investimento di circa 7 milioni di euro. metri quadrati e una il centro Per la maggioranza di torre alta quaranta storico” Palazzo Nodari, dunmetri con all’interno nove appartamenti, già ribattezzata la terza que, si tratterebbe di un’opportunità da non torre di Rovigo. A dividere gli animi, infatti, farsi scappare, in quanto in un colpo solo è proprio questa. Da una parte si è posto chi la città si troverebbe arricchita di un cinema valuta positivamente i vantaggi della costru- con tre sale di proiezione per un totale di zione in verticale, ossia la possibilità di ave- 75 posti, forse gestito come il Multisala da re un’elevata cubatura fabbricabile a fronte Cinergia, e di una piazza pubblica, attorno di un consumo del territorio irrisorio, dall’al- alla quale potrebbero trovare posto diverse tra i difensori dello sky-line che ritengono attività commerciali. Questo per quanto
L’ex cinema Odeon di Rovigo riguarda il beneficio pubblico mentre per quanto riguarda l’offerta abitativa, questa sarebbe sicuramente di gran pregio. La vista degli appartamenti da direttamente sul centro cittadino. Per l’amministrazione dunque i lavori potrebbero partire anche con una certa solerzia, tempo una trentina di giorni per le osservazioni e poi le impalcature potrebbero già iniziare a stagliarsi contro il cielo cittadino. Chi si oppone alla realizzazione del progetto è il consigliere regionale del Pd, Graziano Azzalin, per niente convinto che la torre contribuirà a valorizzare il centro cittadino.
in breve “non si puÒ ‘torre in giro’ un’intera città”
l consigliere regionale polesano Graziano Azzalin (Pd) ha invece preso posizione contro il progetto di recupero dell’ex cinema Odeon che prevede la realizzazione di una torre alta 40 metri nel centro storico di Rovigo, a qualche decina di metri da piazza Vittorio Emanuele. “Non si tratta - spiega - di una contrarietà dogmatica o conservatrice, perché ritengo non solo auspicabile, ma addirittura necessario che finalmente si riesca a sbloccare una situazione di stallo urbanistico nel cuore del centro storico, con il recupero del cinema, la realizzazione di una piazza e di recupero degli spazi. Altro aspetto positivo è la riduzione di cubature complessive. Quello che manca, però, è una sensibilità progettuale al contesto nel quale questa torre dovrebbe essere calata. L’idea di un palazzo di 40 metri alle spalle di Palazzo Nodari, fra il Roverella e le due Torri pone un problema di impatto e di considerazione complessiva della strategia urbanistica. “Prima di dire acriticamente sì alla proposta dei privati - prosegue Azzalin - l’amministrazione comunale farebbe meglio a spiegare cosa intende fare della pianificazione cittadina, tanto più che presto vi saranno due aree, come la caserma Silvestri ed il carcere, che daranno la possibilità di disegnare in profondità Rovigo. Nessuno vuole ingessare Rovigo, ma nemmeno perdere l’occasione di offrire uno sviluppo armonico, anche attraverso una progettazione partecipata. E senza progetti che interferiscano con i simboli della città. Dubito che la soprintendenza possa dare il placet ad una simile opera: anzi, l’amministrazione comunale dovrebbe chiedere un parere preventivo, prima di sbilanciarsi in promesse di approvazioni”.
VIA FUÀ FUSINATO RIQUALIFICAZIONE CON POLEMICA
N PUNTO VENDITA: Via Silvestri 21 – ROVIGO
Macchine da caffè comodato gratuito
Espresso Napoletano
CONSEGNA A DOMICILIO
Tel. 393/9106414
C A P S U L E C O M PAT I B I L I
uovo look per via Fuà Fusinato. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo di riqualificazione della nuova viabilità ciclopedonale della strada che collega via Silvestri alla rotatoria angolo “Stoppa”. Sono previsti un nuovo marciapiede, una pista ciclabile, un rinnovato impianto di illuminazione, lo spostamento dei parcheggi, il rifacimento dei sottoservizi e la sostituzione degli alberi esistenti con nuove piante più adatte al luogo e con radici meno invasive. Molti residenti hanno infatti, avuto ingenti danni alle tubature, causati proprio dalle radici dei platani attualmente esistenti. Il progetto è stato illustrato dal sindaco Bruno Piva e dall’assessore ai Lavori pubblici Aniello Piscopo. “Presentiamo un’altra opera importante – ha detto il sindaco – attesa dalla città. Una riqualificazione che accontenterà anche i molti ciclisti che attraversano la via. Non siamo certo felici di dover tagliare gli alberi, ma è una decisione esclusivamente tecnica, è impossibile pensare alla riqualificazione della strada senza intervenire sulle piante. Con il nuovo restyling e il percorso ciclabile si potrà avere un collegamento on via Oroboni e via Stacche, per accedere in maniera più agevole al sottopassaggio della Tangenziale”. I dettagli dell’opera sono stati illustrati da Piscopo. I parcheggi, ridotti del 30 per cento, verranno spostati sul lato del Centro attività motorie, sull’altro lato sarà creato un nuovo marciapiede, la pista ciclabile larga 2,59 metri e il nuovo impianto di illuminazione, con la sistemazione dei sottoservizi. Il costo complessivo del progetto è di 299 mila euro, soste-
Il consigliere comunale e provinciale Matteo Masin nuto con fondi del Comune. I lavori partiranno, presumibilmente, a settembre. “E’ fuori dubbio – ha replicato il consigliere del Pd Vanni Borsetto - che Via Fuà Fusinato necessiti di riordino e riqualificazione. Il problema contingente è capire se sfilare ora dalle tasche dei cittadini 300 mila euro per quest’opera sia indispensabile vista la situazione colabrodo di strade e marciapiedi. Capisco le necessità dei residenti ma data la situazione di estrema incertezza della casse comunali si potrebbe riflettere più a fondo. Non è di secondo piano poi la questione platani: nelle intenzioni della Giunta Merchiori (progetto preliminare) andavano sostanzialmente salvaguardati. L’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta in carica ne prevede l’abbattimento di 13 platani. Una sproporzione ingiustificabile. Ricordo che Via Fuà Fusinato è l’inizio del collegamento viario storico RovigoAdria e che tali piantumazioni costituiscono un patrimonio quasi secolare che altre città ci invidierebbero. Ovunque si vada i viali alberati coesistono con l’ambiente circostante addirittura da secoli, sono protetti da regolamenti locali e soggetti a costante manutenzione. Purtroppo a Rovigo accade l’opposto”.
SANITY PRODOTTI CERTIFICATI DAL MINISTERO DELLA SANITA’ · DETRAZIONI FISCALI 19%
DM Dispositivi Medici SANITY SANITY Certificati DM Dispositivi Medici DM Dispositivi Certificati Medici
Certificati
SCEGLI DI DORMIRE BENE. RESPIRA !
SCEGLI DI DORMIRE BENE. SPACCIO DI FABBRICA: SPACCIO DI FABBRICA: RESPIRA ! (VE) VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it
ZONA PANORAMA TEL. 041 922692 marghera@dormiflex.it
SCEGLI DI DORMIRE BENE. RESPIRA !
FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13 SANTA MARIA DI SALA (VE) TEL. 041 5730800
www.dormiflex.it
8 Rovigo L’Intervento
Casa di riposo Il Consigliere Guarnieri ha richiamato l’attenzione sui conti dell’ente
Il caso Iras arriva in Regione
“No all’aumento dell’Iva”
di Giuseppe Bortolussi* segue da pag.
di Francesca De Luca
L
Secondo quanto è emerso sembrerebbe che solo il 37% dei 400 mila euro erogati dalla Regione Veneto nel biennio 2010 – 2012, sia stato destinato agli utenti
e ingiustizie, per antonomasia, sono incomprensibili. Lo sono maggiormente se le vittime dei soprusi afferiscono alle categorie deboli della società. Per questo, le ultime vicende che coinvolgono l’Iras, la casa di riposo comunale, hanno scatenato reazioni tanto scomposte quanto comprensibili. Da anni diversi esponenti del mondo politico si battono per far emergere alcune anomalie in merito alla gestione dei fondi destinati agli anziani non autosufficienti. Ora la bolla rodigina sembra essere esplosa, arrivando fino all’attenzione della Regione. L’avvocato Aldo Guarnieri, consigliere comunale, ha infatti posto all’attenzione dell’amministrazione, già lo scorso gennaio, alcuni dati che sembrerebbero evidenziare una “cattiva gestione” da parte dell’Iras. Come confermato dal vicesindaco e assessore alle politiche sociali, Gianni Saccardin, solo il 37% dei 400 mila euro erogati dalla Regione Veneto nel biennio 2010 – 2012, sarebbe stato infatti destinato agli utenti, mentre il restante sembra esser stato impiegato per il pagamento degli stipendi ed altre esigenze dell’Ente. Non ricevendo risposte adeguate, Guarnieri ha posto tutto il materiale all’attenzione della Regione. La risposta è giunta celermente da parte dell’assessore regionale Remo Sernaggiotto che a sua volta ha incaricato la arretrato con il pagamento V commissione, presieduta dal Stocco: “In questi delle rette dovrà sostanzialconsigliere del Pdl, Leonardo giorni sono state mente lasciare la struttura, Padrin, di effettuare una super- riportate non aderenti rischia di inasprire maggiorvisione presso l’istituto rodigi- ai comportamenti mente i toni delle polemino. In tempi brevi, dovrebbero dell’Ente” che già in atto. arrivare risposte chiare; al moAlbertino Stocco mento il cda rischia il commissariamento. (presidente di Iras) è però tranquillo. “Il consiglio In questo clima di tensione, la lettera inviata di amministrazione - sostiene - ha sempre operato di Iras, con la quale l’ente comunica che “chi è in nell’esclusivo interesse delle persone ospitate, dei
focus
Alcuni ospiti della casa di riposo rodigina
loro famigliari e del personale, con trasparenza nelle scelte prodotte, nel rispetto delle leggi e regole di un pubblico servizio. L’interrogazione comunale sull’Iras, diventata poi indigesta per chi l’ha posta, ha in questi giorni prodotto dichiarazioni che oltre all’acrimonia e alla già nota tecnica di alimentare sospetti, riportano notizie e informazioni volontariamente non aderenti alla realtà delle cose e dei comportamenti dell’Ente, con il rischio di ingenerare soprattutto confusione”.
1
Stiamo parlando dell’Iva, molto probabilmente, subirà un ulteriore incremento di un altro punto percentuale. L’ultimo ritocco è avvenuto nel 2011: nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, il gettito Iva, tra la metà di settembre del 2011 ed il dicembre del 2012, è diminuito di 3,5 miliardi di euro. Dall’inizio della crisi alla fine del 2012 il Pil nazionale è diminuito di 7 punti percentuali e la spesa delle famiglie di 5. La caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia. Se non scongiuriamo l’aumento dell’Iva previsto tra un mese corriamo il pericolo di penalizzare ulteriormente la domanda peggiorando la situazione economica delle famiglie e quella delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che vivono di consumi interni. Nella Relazione annuale, la Banca D’Italia segnala che in termini pro capite la spesa è tornata ai valori del 1998: quella di 14 anni fa. Dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incremento più importante si è registrato proprio in Italia. Se nel 1973 l’aliquota era al 12% ora si attesta al 21%, con un aumento di 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di + 8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013), l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nel periodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3. La Francia è l’unico paese che ha visto diminuire il peso dell’aliquota di questa imposta. Se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al 19,6% (-0,4). Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Se l’aumento a luglio ci sarà, i consumatori si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro. *Segretario Cgia Di Mestre
Amministrazione
il nuovo sindaco dei ragazzi È donna: alessandra caniato
I
l nuovo sindaco dei ragazzi è donna: Alessandra Caniato che ha preso il posto di Elia Dolcetto. Il consiglio comunale dei ragazzi, al quale partecipano ragazzi di quarta e quinta elementare e delle scuole medie, è stato eletto lo scorso aprile, e durante la propria prima assemblea, ha a sua volta proceduto all’elezione del sindaco, individuando la giovane Caniato. I trentadue giovani alunni, che hanno assunto il ruolo di “consigliere”, da oggi guidati dal neo sindaco, avranno
modo di portare la voce della loro scuola discutendo su argomenti quali: ambiente, storia locale, sport ed educazione motoria, tempo libero, cultura, istruzione, tematiche sociali e solidarietà, pace e diritti umani. Una prassi, quella del consiglio comunale dei ragazzi, che educa i giovani alla partecipazione attiva e li rende protagonisti delle scelte che riguardano la propria scuola e la propria città. Un esercizio di democrazia che ha l’intento di plasmare individui consapevoli, magari buoni ammini-
stratori pubblici di domani, o semplicemente (e purtroppo non è neppure così scontato), buoni cittadini. “Oggi è un giorno importante - ha detto il sindaco Bruno Piva portando il suo saluto a inizio seduta - vi accingete a compiere un atto di grande democrazia, scegliendo chi sarà portatore delle vostre istanze. La nostra città appartiene a voi, noi abbiamo il compito di lasciarla nella situazione migliore possibile”. messaggio pubblicitario
CliniCa Dr MarCon
ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
Non scegliere solo il prezzo,
scegli IL professionista
tel./fax 0425 21277 rovigo@clinicadrm.it
per una QUALITA’
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
al giusto prezzo
•IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO •CHIRURGIA RIGENERATIVA •ODONTOIATRIA PEDIATRICA •ORTODONZIA ESTETICA •RIABILITAZIONI ESTETICHE
Direttore Sanitario Dr Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 04-08-2006
il tuo sorriso merita..
Rovigo 9 Palazzo Nodari Dimissioni della fondatrice e militante del Movimento cinque stelle di Rovigo
Michela Furin lascia il consiglio “Motivi personali” è stata la “giustificazione” rilasciata in prima battuta ma forse ci sono state discrepanze nel Movimento
L’ex consigliere del Movimento 5 stelle, Michela Furin
di Francesca De Luca
M
ichela Furin, fondatrice e militante della prima ora del Movimento cinque stelle di Rovigo, abbandona la nave. Lo scorso trenta maggio, infatti, il volto del Movimento ha rassegnato le proprie dimissioni. Una notizia che ha lasciato basiti gli attori politici che con lei hanno condiviso il ruolo di consigliere comunale e che per due anni sono stati seduti sugli scranni di palazzo Nodari. “Motivi personali” è stata la “giustificazione” rilasciata in prima battuta. Businaro, ora capogruppo in consiglio comunale, sembra
News
aver lasciato intendere in tale occasione che i motivi delle dimissioni potessero essere legati all’attività lavorativa dell’architetto Furin. Ma in un secondo momento, è emersa una realtà diversa. I rapporti con la collega Businaro, sembrano non essere mai stati idilliaci; in plurime occasioni le due si sono dimostrate estrameamente diverse nel loro modo di pensare il movimento e l’agire politico; basti pensare alla “relazione” politica intrattenuta con Matteo Masin (consigliere comunale di Sinistra e frazioni), da sempre non troppo ap-
prezzata da Furin, e invece spesso ricercata da Businaro. Ma ciò che sembra aver scatenato la reazione dell’ex consigliera pare esser stata la presenza di Vanni Destro ad una riunione del Movimento, tenutasi il giorno 29 maggio. A raccontarlo è un’attivista storica, Cristina Caniato, che parlando con i giornalisti ha lasciato intravedere motivazioni ben diverse da quelle lavorative. Dalle sue affermazioni si dissocia Barbara Businaro, capogruppo in consiglio comunale, “per ribadire il rispetto per quegli attivisti che liberamente prestano il proprio la-
asm set e lega consumatori siglato un protocollo sulla conciliazione paritetica
A
sm Set e Lega Consumatori Rovigo hanno siglato un protocollo sulla Conciliazione Paritetica, con l’intento di agevolare ulteriormente i clienti dell’azienda energetica polesana. La Conciliazione Paritetica è una procedura, basata
voro e tempo libero per il Movimento 5 Stelle, persone adulte e consapevoli, che definire eterodirette da un “burattinaio” (Vanni Destro) risulta estremamente offensivo”. Nel merito, invece, delle dimissioni di Furin. Sostiene: “Se c’è una colpa che posso ascrivermi è quella di non averle ripetuto forse abbastanza di rallentare il suo livello di impegno politico che troppo stava invadendo la sua vita professionale. Il suo lavoro come consigliera e attivista è sempre stato da me e da tutti molto apprezzato: in Consiglio comunale ho sempre cercato
sull’adesione volontaria, che consente al cliente, in tempi brevi e senza alcun costo, di risolvere bonariamente una controversia con la propria Società di vendita, senza ricorrere alla giustizia ordinaria. Estremamente soddisfatto dell’intesa raggiunta il Presidente di Asm Set Massimo Bergamin: “Si tratta di un ulteriore importante passo verso i nostri clienti, la firma di questo protocollo arriva dopo un proficuo percorso di collaborazione insieme a Lega Consumatori Rovigo”. Il Presidente di Lega
Businaro: “Il suo lavoro come consigliera e attivista è sempre stato molto apprezzato” di offrirle spalla, nonostante non abbia io la preparazione tecnica in campo urbanistico che può vantare lei”. E conclude “Visto l’evidente stato di stress manifestato per i toni usati, trovo corretto chiedersi se più che essere stata isolata non si sia isolata lei stessa”.
Consumatori Rovigo, Enrico Scarazzati, ha sottolineato come Asm Set, al contrario dei colossi energetici, è un’azienda con la quale si può dialogare e ci si può confrontare direttamente, vicina al territorio e agli utenti, diventando un punto di riferimento anche per i consumatori; così come è stato nel corso degli incontri fatti nei mesi passati. La firma di questo documento è il primo passo di un lungo percorso di collaborazione fattiva che andrà a vantaggio dei nostri utenti e della comunità”. messaggio pubblicitario
Rovigo
IMPRESA SOSTEGNO CRISI
FUTURO FORZA
CREDITO SEMPLICE AIUTO BANCHE SICURO
in altre parole
DIAMO PIÙ CREDITO ALLA TUA IMPRESA
RIVOLGITI AGLI UFFICI CREDITO DELLA CONFESERCENTI ROVIGO Via Della Costituzione 4/b T. 0425.398229 mauriziamalanchin@comfidi.it PIÙ CREDITO SICURO Dal 1976 ci impegnamo nel garantire alle piccole medie imprese del commercio della nostra regione un percorso privilegiato, veloce e sicuro per l’incremento delle proprie possibilità finanziarie.
PIÙ SOSTEGNO PER LE IMPRESE Credito Confesercenti si propone di sostenere e promuovere l’accesso al credito della piccola e media impresa commerciale, turistica e dei servizi. Possono usufruire degli affidamenti e/o finanziamenti tutte le imprese regolarmente iscritte al Registro delle CCIAA, o di imminente iscrizione.
PIÙ OFFERTA DI FINANZIAMENTO
PIÙ SEMPLICE
L’ACCESSO
Credito Confesercenti ha sottoscritto, alle migliori condizioni di mercato, convenzioni con Istituti di Credito presenti nel territorio, per far ottenere ai propri associati C/C, SBF, anticipi fatture, sovvenzioni chirografarie ed ipotecarie.
Le richieste di affidamento e/o finanziamento devono essere presentate agli uffici Credito Confesercenti corredate dalla documentazione fiscale propria di ogni azienda.
Gli affidamenti possono essere assistiti da garanzia di: • Italia Comfidi art. 107 TUIB • Eurofidi Impresa art. 106 TUIB • MCC/COSVIG art. 107 TUIB
PIÙ FORTE LA NOSTRA CONSULENZA L’ufficio credito analizza il piano finanziario della tua azienda, pianifica il tuo business plan, individua i tuoi bisogni finanziari e indirizza la tua azienda alle migliori soluzioni creditizie.
PIÙ ISTITUTI DI CREDITO
A DISPOSIZIONE
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
FRIULADRIA CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO
UNICREDIT BANCA
VENETO BANCA
BANCA ANTONVENETA
CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA
MONTE PASCHI DI SIENA
BANCO DI BRESCIA GRUPPO UBI
BANCO POPOLARE
UGF BANCA
BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
BANCA POP. VICENZA CREDITO BERGAMASCO
CASSA DI RISPARMIO DI GENOVA
10 Rovigo Rifiuti Si è da poco conclusa l’esposizione di Comieco legata ai temi della raccolta differenziata
Rovigo capitale del riciclo della carta Nel capoluogo la media procapite è stata di oltre 93 kg/ab-anno: un risultato decisamente superiore alla media provinciale, che si attesta intorno ai 57 kg di Francesca De Luca
D
ifferenziare i rifiuti urbani, dovrebbe essere diventata un’abitudine. Eppure, muovendosi di Regione in Regione, ci si rende conto che la questione non è né semplice, né lineare. Il valore di riferimento per la valutazione dell’indicatore, come ci ricorda anche Arpav, è stabilito sia dalla normativa nazionale sia dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani. Per quanto riguarda la Regione Veneto, ad esempio, l’obbiettivo consiste nel raggiungimento del 50% di raccolta differenziata entro il 2009 e del 65% entro la fine del 2012. Tutte le provincie hanno raggiunto nel 2011 l’obiettivo normativo del 50%, la provincia di Treviso si conferma al primo posto nella classifica regionale con il 74% di raccolta differenziata, superando insieme a Belluno (66%) anche l’ultimo obiettivo previsto dal La struttura del Palacomieco che ha concluso D.Lgs. 152/06 per il 2012 (65%). il suo tour in città L’obiettivo del 50% di raccolta differenziata è stato raggiunto dal 92% dei Comuni veneti, pari all’82% della popolazione. Il 69% no cosa succede a carta e cartone una volta avviati correttamente a dei Comuni ha già conseguito l’obiettivo massimo del 65%. riciclo, affinché si rendano conto dei vantaggi concreti della raccolta Anche Rovigo ha sempre vantato buone percentuali di riciclo e e dell’importanza dei loro gesti di sostenibilità ambientale nel quotidi raccolta differenziata. diano” ha dichiarato Eleonora Finetto, Responsabile ComunicazioL’attenzione dell’amministrazione comune di Comieco. nale, il mese scorso è stata orientata nella sen- Rifiuti urbani, E se la provincia di Rovigo, vanta una sibilizzare la cittadinanza al riciclo di carta e la provincia di Treviso buona percentuale di riciclo di materiale urcartone. Il Palacomieco, struttura itinerante, è è al primo posto bano, il Comune di Rovigo, è il primo della sbarcato anche a Rovigo, concludendo un tour con il 74% di raccolta classe, tra i comuni della Provincia, in merito nazionale che l’ha ospitato in tutte le maggiori differenziata al riciclo di carta: “nel 2012” infatti, a Rovicittà d’Italia. Comieco – Consorzio Nazionale go la media procapite è stata di oltre 93 kg/ per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica – in col- ab-anno: un risultato decisamente superiore alla media provinciale, laborazione con il Comune di Rovigo ed Ecoambiente ha presentato che si attesta intorno ai 57 kg/ab-anno”. una grande esposizione interattiva di 400 mq per avvicinare adulti Fare la raccolta differenziata comporta benefici ambientali, ma e bambini ai temi della raccolta differenziata di qualità e del riciclo anche economici. Come ricorda Comieco, infatti, “nel 2012 la condi carta e cartone, e il mondo degli imballaggi cellulosici. All’interno venzione stipulata con il consorzio, ha prodotto un corrispettivo per della struttura, giochi e attività ludico-didattiche, hanno insegnato l’intero bacino servito da Ecoambiente (l’intera provincia di Rovigo) anche ai più piccoli l’importanza e la convenienza del riciclo. pari a oltre 670mila euro per il servizio di raccolta”. “È fondamentale che i cittadini, a partire dai più piccoli, capisca-
neWs Viabilità
Gemellaggio con la Romania
e’ stata confermata la rotatoria all’incrocio “da romano”
interesse comune per il turismo
L
I
a rotatoria all’incrocio “da Romano” diventa stabile. “Dopo circa un anno di sperimentazione – ha detto il sindaco Bruno Piva, affiancato dall’assessore ai Lavori Pubblici Aniello Piscopo -, diamo una risposta definitiva a questo punto critico di ingresso alla città”. Il tempo di sperimentazione, come ha spiegato il sindaco, è servito per rilevare eventuali modifiche da apportare. Infatti, sono emersi alcuni punti da tenere in considerazione, quali l’ingresso veloce di chi proviene da via Dante Alighieri e la presenza di un condominio e dell’ex stabile “da Romano”. Basterà, ha spiegato Piscopo, un piccolo restringimento con una semicurva e alcuni dissuasori per limitare la velocità. Il costo complessivo dell’opera è di circa 135 mila euro. Nel frattempo, vi è la disponibilità di Veneto Strade a verificare la fattibilità di un’altra rotatoria all’incrocio fra viale Porta Adige, via Bramante, via Merlin e via Baruchello. Anche qui si tratterebbe di dare più sicurezza all’area.
l sindaco Bruno Piva, affiancato dal vice Antonio Saccardin e dall’assessore ai Gemellaggi Ezio Conchi, ha ricevuto a palazzo Nodari Stefan Stanasel, presidente del Coordinamento nazionale di cittadini rumeni in Italia, accompagnato dalla mediatrice culturale Nicoletta Tacu. Nel corso dell’incontro, Stanasel, ha espresso l’auspicio che i legami di integrazione, collaborazione e amicizia tra romeni e italiani si rinforzino sulla base della convivenza e della condivisione di valori. Inoltre, vi è la volontà di creare collaborazioni nel settore del turismo, in particolare tra i Delta del Po e del Danubio. Il sindaco ha manifestato l’interesse a conoscere meglio questa realtà per verificare in seguito la possibilità di future interazioni.
l’angolo dei lettori
IL DEGRADO DELLE CONDIZIONI DELLA MOBILITÀ Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Comitato Diritto alla Città rivolta alla Comandante della Polizia locale dott.ssa Sabrina Patanella e all’attenzione del Sindaco e dell’assessore alla Polizia locale Germano Rizzi “Spettabile Comandante, nella serata di sabato 11 maggio intorno alle 21, un automobilista proveniente da via Mazzini ha imboccato vicolo Zanella e, non contento di aver violato il divieto di accesso, è passato sotto gli archi di Palazzo Nodari per entrare in Piazza Vittorio Emanuele II, costringendo dei ragazzini, che pure gli avevano evidenziato la violazione della segnaletica, a spostare le loro biciclette per transitare dove non poteva! Alcuni appartenenti al comitato presenti alla scena avrebbero voluto intervenire ma si sono resi conto di non avere alcun titolo per farlo. Avrebbero voluto allertare un vigile ma, naturalmente, non ce n’era nemmeno l’ombra, nonostante sia stato istituito il turno serale e ci si trovasse in pieno centro. Di tutto ciò vi sono numerosi testimoni. In città si verificano in continuazione episodi di questo tipo, magari meno eclatanti, con il sistematico sopruso di automobilisti che parcheggiano ovunque e invadono i già limitatissimi spazi riservati a ciclisti e pedoni. Facciamo osservare che l’interclusione del passaggio sul marciapiede causata delle auto in sosta, obbliga i pedoni ad impegnare la sede stradale, esponendoli al rischio di essere investiti e tutto questo per la superficialità di conducenti che la fanno sempre franca e che, proprio per questo, non sentono la necessità di modificare il proprio comportamento. Chi poi in bicicletta transita sotto Porta San Bortolo, in Piazza Merlin, in direzione delle piazze, pur avendo diritto di precedenza, se non vuole venire travolto, deve sistematicamente lasciare strada alle auto che, sopraggiungendo da via Ponte Roda, non rispettano lo stop. Vi è da segnalare che uno specchio convesso opportunamente posizionato in questo incrocio cieco consentirebbe la reciproca visibilità di ciclisti e automobilisti. Per quanto riguarda Corso del Popolo, assurdamente riaperto al traffico veicolare, esso è diventato il luogo d’elezione per il parcheggio selvaggio con veri e propri provocatori (sempre gli stessi!) che parcheggiano sul marciapiede, contromano, a tutte le ore del giorno, magari per l’“importante” ragione di andare a prendere il caffè. Nemmeno il divieto di transito dalle 17,30 alle 5,30 viene rispettato: ci sono auto che passano e parcheggiano a tutte le ore! Stessa situazione su via Angeli e via Cavour! Ma i varchi elettronici sono in funzione? Tutto ciò avviene senza che vengano elevate le necessarie contravvenzioni, incentivando in tal modo i comportamenti più deleteri e pericolosi. Su questo aspetto le chiediamo di rendere pubblici i dati relativi alla distribuzione territoriale delle contravvenzioni (escluse ovviamente quelle per divieto di sosta elevate dagli ausiliari e che riguardano solo i parcheggi a pagamento) al fine di verificare se quanto qui segnaliamo risponda o meno a verità. Si assiste spesso alla paradossale scena in cui un ausiliare piazza multe ad auto con il tagliando orario scaduto mentre ignora, perché non di sua competenza, i veicoli parcheggiati in pieno divieto di sosta e che magari ingombrano il marciapiede. Quale delle due situazioni è più dannosa e pericolosa per la fluidità e la sicurezza del traffico? Ebbene, si sanziona prima la condotta meno negativa mentre quella più deleteria passa impunita! Non ci sembra ragionevole rastrellare denaro mediante contravvenzioni per “tagliando orario scaduto” e attraverso autovelox ubicati su vie extraurbane, quando manca il controllo sulle condotte più pericolose, compreso il superamento del limite dei 30 Km/h nelle vie del centro. Comandante, Rovigo è giunta ad un punto di degrado nei comportamenti degli automobilisti che può definirsi un vero e proprio Far West: vince il più “forte”, il più “corazzato”, chi ha l’auto più grossa e chi ha il maggior grado di aggressività! Così non può andare avanti: i cittadini non possono farsi giustizia da soli come le “leggi” del Far West vorrebbero! Dovete essere voi, con il vostro lavoro, a tutelarci! Discorso a sé, che rivolgiamo al Sindaco ed agli Assessori competenti, è quello della necessità di promuovere una mobilità sostenibile in città, disincentivando l’uso dell’auto, che a Rovigo è un vero e proprio abuso, e favorendo la mobilità pedonale, quella ciclabile e l’uso dei mezzi pubblici. A quando, quindi, il completamento delle piste ciclabili verso le frazioni e la raggiera di collegamento dei quartieri con il centro? Manca ancora il collegamento ciclabile all’Ospedale ed alla Cittadella Sanitaria. A quando il lancio di una campagna di sensibilizzazione dei cittadini che faccia leva suoi molteplici vantaggi di questo cambio di rotta? Signor Sindaco, la città attende risposte urgenti! Spettabile Comandante, per quanto esposto la esortiamo ad imprimere una diversa prospettiva all’attività degli agenti da lei comandati che, se fossero dotati di economiche e salutari biciclette, sarebbero senz’altro, oltre che più visibili e contattabili, anche più sensibili al punto di vista dei così detti “utenti deboli della strada”.
12 Rovigo Trasporto pubblico Ripartito il fondo per il secondo semestre del 2013
Poco più di 130 milioni per Comuni e Province Stop all’assegnazione dei finanziamenti in base alla spesa storica ora le risorse vengono assegnate sul livello dei servizi minimi e costi standardizzati
L
a Giunta regionale ha ripartito tra i to – portato avanti da una Commissione cosiddetti enti affidanti il fondo per il Tecnica mista, valutato da una Conferenza trasporto pubblico locale per il secondo di Servizi alla quale sono stati invitati tutti semestre dell’anno corrente, per un totale gli Enti affidanti e conclusasi con la mancata di poco più di 130 milioni complessivi, dei intesa unitaria, approvato infine a maggioquali 65.737.201,59 euro ai Comuni e ranza dalla Commissione Consiliare compe64.435.474,80 euro alle Province che ge- tente con proposte di modifica”. Nel primo stiscono servizi. “Per il trasporto pubblico lo- semestre del 2013 erano stati ripartiti tra cale del Veneto è la fine di un’epoca, basata gli enti affidanti complessivamente poco più sull’assegnazione dei finanziamenti in base di 126 milioni di euro, dei quali oltre 61 sostanzialmente alla spesa storica – ha milioni alle province e quasi 65 milioni ai sottolineato l’assessore alle politiche della Comuni. Per i servizi di navigazione è univomobilità Renato Chisso – mentre abbiamo camente stabilita la percentuale del 16 per cento della disponibilità aperto la stagione delcomplessiva, come prela razionalizzazione, Il biglietto visto alla Legge Finanbasata sul livello dei di corsa semplice servizi minimi e costi urbana raggiungerà ziaria, per un totale di 20.827.628,24 euro. standardizzati (che il valore minimo Tutti gli Enti affidanti saranno introdotti con di 1,30 euro dovranno in ogni caso gradualità), valutazione della domanda debole, del rapporto costi escludere dal perimetro del finanziamento – ricavi e così via. Si conclude un processo di regionale i servizi che non abbiano le perevisione durato oltre un anno – ha aggiun- culiarità del servizio minimo o siano ricon-
ducibili a servizi di natura commerciale. Si è pure operato sul fronte dei compensi ai Consigli di Amministrazione, sul divieto di sponsorizzazioni non finalizzate al servizio, sulla lotta ai “portoghesi”. Tenuto conto dell’importanza del finanziamento derivante dagli introiti tariffari e con l’obiettivo di arrivare ad un sistema unico regionale a fronte di piani tariffari oggi disomogenei per prezzo, tipologia e caratteristiche, è stato infine previsto che il livello della tariffa per il biglietto di corsa semplice urbana raggiunga il valore minimo di 1,30 euro inderogabilmente entro il 2013; dovranno inoltre essere portati a tale livello minimo anche i biglietti di prima fascia del servizio extraurbano. Il 5 per cento del finanziamento disponibile verrà erogato solo dopo l’avvenuta presentazione della rendicontazione del servizio effettuato e sarà subordinata al raggiungimento degli obiettivi di qualità e prestazionali del servizio.
Nella foto piccola l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso
LA REPLICA DI AZZALIN ROVIGO ECCESSIVAMENTE PENALIZZATA Secondo il consigliere del Pd il taglio imporrà un ritocco di oltre 50 centesimi sul prezzo dei biglietti. “Questo vuol dire lasciare a piedi i polesani”
L
e ripartizioni approvate dalla Giunta regionale dei fondi da destinare a Comuni e Province per il trasporto pubblico locale, hanno avuto il voto contrario del Pd e nella fattispecie l’aperto biasimo del consigliere polesano Graziano Azzalin che senza tanti giri di parole ha parlato di un’autentica distruzione del servizio. Specialmente Rovigo, secondo l’esponete del Partito Democratico, è uscita malconcia dal riparto del fondo. “Verona se la ride con un milione e mezzo in più – ha speigato - mentre Rovigo subisce tagli per 350mila euro. La Regione ha decurtato di un euro il rimborso unitario riconosciuto a Rovigo, da 2,92 euro a 1,92. inoltre, ha insistito sulla sperequazione della E se Belluno resta stabile, Venezia si vede somma assegnata a Rovigo confrontandola tagliare 603mila euro, Treviso 199mila, con quella di altre città. “Il Polesine perde Padova aumenta con 90mila euro in più, il 14% dei fondi, un taglio ingiusto rispetto come pure Vicenza, con 318mila, e Verona, agli aumenti di altre città. Non si tiene conto, con un milione e 612mila”. Un taglio che infatti, degli elevati costi del servizio legati secondo Azzalin non ha nulla a che vedere alla particolarità del territorio, del livello di con la decisione di ripartire i soldi non più efficientamento raggiunto dalle aziende di sulla spesa storica ma sul livello dei servizi trasporto, né del fatto che Rovigo non abbia minimi e dei costi standardizzati. “Il costo aziende partecipate. Anche in un’eventuale standard riconosciuto ipotesi di riduzione, dalla commissione La Regione occorre comunque una tecnica regionale alla ha decurtato gradualità, altrimenti il città di Rovigo, come di un euro Polesine, così come il risulta dalla Relazione il rimborso unitario veneziano e la monsottoscritta il 12 marzo riconosciuto tagna, pagheranno un scorso – continua il prezzo ancora più alto consigliere - sarebbe di ben 3,562 euro a del taglio effettivo, perché verranno messi chilometro e, se già per il 2012 il corrispetti- in ginocchio dall’oggi al domani. La giunta vo era appena 2,92, per il 2013 si procede continua a fare della provincia di Rovigo la ad un ulteriore ribasso portando il rimborso più penalizzata in settori chiave: questi nuoa meno della metà di quanto riconosciuto vi tagli ai trasporti si aggiungono a quelli dalla stessa Regione come costo appropria- pesantissimi nella sanità, a quelli del sociato. E questo, a fronte di aziende fra le più le, con la proposta di 1 milione e mezzo virtuose dell’intero Veneto, che, tuttavia, in di minori trasferimenti per gli extra-Lea, un simile quadro non possono far altro che per non parlare dei mancati finanziamenti tirarsi fuori, con conseguenze pesantissime. alla bonifica, che proprio in questi giorni ha Impensabile, infatti, un ritocco di oltre 50 confermato tutta la propria importanza. Mi centesimi sul prezzo dei biglietti, l’unica chiedo, dunque, se la particolarità del terstrada può essere quella del taglio delle cor- ritorio, riconosciuta dallo Statuto, abbia un se e questo vuol dire distruggere un servizio valore o la carta fondamentale della nostra essenziale, lasciando a piedi i polesani e co- regione, ad un anno dalla sua approvaziostringendoli ad usare la macchina”. Azzalin, ne, è già considerata carta straccia?”
Z NDA IONE O F
CAPPELLER
PARCO FAUNISTICO CAPPELLER PER TRASCORRERE UNA GIORNATA IN UN OASI DI VERDE CON CENTINAIA DI SPECIE ANIMALI, BAR RISTORO, PARCO GIOCHI PER BAMBINI, SPAZI PIC-NIC
IN VIA KIMLE/MARABELLI A CARTIGLIANO (VI) tel. 0424.592513
www.parcocappeller.it
IL MUSEO, SITO ALL’INTERNO DEL PARCO CAPPELLER TI OFFRE LA POSSIBILITA’ DI INTRAPRENDERE UN VIAGGIO ATTRAVERSO I CONTINENTI ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI CHE LI POPOLANO E NELLA SEZIONE PREISTORIA, UN SALTO NEL TEMPO PER VEDERE I PIU’ GRANDI RITROVAMENTI RIPRODOTTI A GRANDEZZA NATURALE.
14 Cultura locale Itinerari in città Un percorso storico tra palazzi e scuole che divennero ospedali
Sulle orme della Croce Rossa
Con il sostegno del FAI, ideata una passeggiata per le vie del centro di Rovigo per conoscere gli edifici utilizzati dalla CRI come ospedali di guerra di Lino Segantin
Nelle foto il busto di Henry Dunant e la sede cittadina
R
iproponiamo per i nostri lettori una singolare passeggiata lungo alcune vie del centro storico di Rovigo per seguire le orme della storia della Croce Rossa Italiana. Iniziativa che ha visto il FAI agire in accordo con il Comitato della Croce Rossa di Rovigo, con una doppia finalità: ricostruire il passato della benemerita associazione e conoscere i non pochi edifici (alcuni di pregio architettonico) messi a disposizione della CRI in momenti particolarmente critici della storia d’Italia. L’itinerario ovviamente si dipana tra le vie della città ma prima è necessario partire dalla storia della Croce Rossa, ossia da Henry Dunant il quale - casualmente presente in Lombardia nel 1859 - ebbe ad assistere con sgomento alla carneficina della seconda guerra di Indipendenza. Ed in particolare alla battaglia di Solferino che lasciò sul terreno un numero impressionante di feriti, nei confronti dei quali si attivò soltanto la misericordia delle donne del posto. Da quel momento Dunant (fra l’altro autore del libro “Un ricordo di Solferino” in cui descrisse l’immane tragedia) si attivò per dare origine ad un’organizzazione umanitaria in grado di offrire soccorso ai feriti in caso di conflitti. Nel 1864 nacque pertanto il “Comitato Internazionale della Croce Rossa” (in onore alla bandiera della Svizzera). Istituzione questa che, l’anno successivo, ebbe l’adesione di 12 Nazioni, che firmarono la Convenzione di Ginevra, ovvero la garanzia di neutralità e protezione di ambulanze, ospedali e personale medico operante, con le insegne della Croce Rossa, in soccorso ai feriti nel corso di operazioni militari. A Rovigo l’attività della CRI è comprovata dal marzo 1886. Ma fu nell’imminenza dello scoppio della Prima Guerra Mondiale che si intensificarono le attività della CRI rodigina, con il reperimento di stabili idonei per la cura dei feriti. Il primo edificio cittadino utilizzato dalla CRI fu il Collegio Angelo Custode verso cui prende il via la passeggiata di conoscenza, coprendo il tratto più lungo del percorso. Lo stabile messo a disposizione dal Vescovo Anselmo Rizzi disponeva di 300 posti letto. La seconda tappa è presso il vicino Istituto Magistrale, allora denominato “Regia Scuola Normale Femminile Cristina Roccati”, edificio che fu adibito ad ospedale militare. L’itinerario prosegue alla volta dell’attuale Archivio di Stato, in via Sichirollo,
&
FISH CHIPS
SCAN ME
with your smartphone
Seguici in Facebook
ervi a Novità per sorprend Una grandissimal ! ...anche sotto sole ER l nuovo RelaxCORN Prenota il tuo tavolo ne nquillo e riservato nte troverai un ambie tra uillità! nq per pranzare in tutta tra
20on Luglio
Grande torneo co
n uno speciale m
torneoBEACH
tepremi!
tennis te
dy Dj // Gianluca Duran
Marcello Treossi // Ed
SpecialGuest
from
ALEX T.
ith: in partnership w
SISMICA
SaIbNatCoON2C0 Luglio ERTO!
Via Torino - Lido di Rosolina Mare - ROVIGO www.bagnoperla.com - info@bagnoperla.com
T: 0426.35.71.57 - C: 334.79.88.77
AREA LETTURA
AREA WI-FI
AREA BIMBI
edificio allora sede del “Seminario Vescovile”, anche questo messo a disposizione della Croce Rossa dal Vescovo Anselmo Rizzi nel corso della Grande Guerra, mentre i seminaristi vennero spostati nella casa di villeggiatura di Galzignano sui Colli Euganei. La tappa successiva è presso Palazzo Venezze, edificio che fu in buona parte affidato alla CRI nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con l’attivazione di un Centro di Accoglienza per gli ex internati di Germania. Ma fu poi durante la grande alluvione del 1951 che tutti i locali del palazzo vennero messi a disposizione della CRI, che attivò un centro di ospitalità, soccorso, e ufficio informazioni a favore degli sfollati. La camminata procede alla volta del Collegio del Sacro Cuore, nella via omonima, tornando ai tragici tempi della prima guerra mondiale, allorché l’edificio fu adibito a Ospedale militare. Ospitò per lo più contagiati dall’influenza “Spagnola” che nel mondo fece circa 20 milioni di vittime (più della stessa grande guerra). L’itinerario si conclude presso la Sede CRI del Comitato Provinciale di Rovigo, dove negli ultimi anni si è registrata un’attività particolarmente frenetica soprattutto nell’organizzazione dei soccorsi alle popolazioni che hanno subito le ingiurie dei terremoti.
Il nostro massimo impegno per un servizio svolto con accuratezza, competenza e cortesia.
G I O r N aTa dI preveNzIONe dell’ osteoporosi
Toniolo Dott.ssa Valeria
Miola Dott.ssa Irene
Buson Dott.ssa Michela
misurare la qualita’ ossea in farmacia
LUGLIO
NON aSpeTTare CHe SIaTrOppO TardI !
COME SI PRESENTA IL RISULTATO DELL’ANALISI? Il risultato dell’analisi, oltre che a video, viene riprodotto in stampa con g-rafici che chiariscono visivamente la condizione del paziente rispetto ai valori assoluti di normalità (T-score) e relativi alla sua età(Z-score). Tutti i dati del report devono essere poi sottoposti al proprio medico per una valutazione approfondita.
In Farmacia è disponibile Farma SO-
NOST- 2000 : un nuovissimo apparecchio ultrasuono per la misurazione della densità e della qualità ossea, analizzata a livello del calcagno. E’ uno strumento di altissima qualità nel determinare la massa e la qualità dell’osso pertanto fondamentale sia nell’identificare che prevenire il problema dell’osteoporosi. COME SI ESEGUE IL TEST? Il paziente, comodamente seduto, pone il piede nello strumento. Ad un comando dell’operatore, il misuratore si attiva e un fascio di ultrasuoni viene trasmesso attraverso il calcagno. Il paziente non avverte alcuna sensazione. In pochi secondi la massa ossea viene misurata e rappresentata graficamente. Il risultato è disponibile subito.
40% • HOLTER PRESSORIO 20% USUFRUISCI DEI 40% • DIETE ED INTOLLERANZE 60% • ANALISI ALIMENTI ED ACQUE • RILEVAZIONE FIBRILLAZIONE ATRIALE scopri le nostre offerte • MISURAZIONE ELETTRONICA li trovi nella tua zona DELLA PRESSIONE ARTERIOSA ww o li puoi scaricare io . c o dal sito: • RICERCA FARMACI INTROVABILI rm upon a p s de l r i • MISURAZIONE INSUFFICENZA VENOSA
COUPON
30%
10%
40%
50% 20%
30% 50%
50%
10%
60%
30%
20%
w
.i t
del risparmio
Finco Paola
IL PIEDE VIENE POSTO NELL’ACQUA? No. Contrariamente a quanto accadeva coi p-rimi ultrasonometri, il piede non viene immerso in acqua. Si applica sulla pelle solo del normale gel ecografico idrofilo.
prenota il tuo appuntamento per il
4
Breda Alessandro
Via del Castello, 12 - Pernumia (PD) Tel. 0429 779330 - fax 0429 778034 - info@farmaciapernumia.com - www.farmaciapernumia.com
20% 10%
Messaggio pubblicitario
Slovenia: tradizione Wellness Green, Active and Healthy: ecco le tre parole che sono in grado di riassumere l’anima di questa terra. Quest’ ultima si riferisce anche all’antica tradizione termale slovena nata dalle proprietà terapeutiche delle acque che hanno richiamato per secoli un costante flusso di visitatori, rendendo celebri i centri termali sparsi su tutto il territorio, sia sulla costa che nell’entroterra. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari. Le località termali della Slovenia, con le loro moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzoqualità, si rivelano ideali per questo scopo. Infatti su una superficie inferiore a quella della Lombardia si concentrano ben 22 stazioni termali, di cui le 15 maggiori riunite i un’apposita associazione, con 87 diverse sorgenti, distribuite dalla riviera adriatica alle Alpi fino alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 13.500 posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche, il che ne fa la nazione
con la maggior concentrazione termale. Tutte queste località sono raggiungibili in meno di due ore e mezzo d’auto da Trieste, alcune in meno di un’ora. Il livello qualitativo dei servizi specialistici offerti ed il loro costo contenuto e decisamente competitivo rispetto all’Italia, costituiscono uno dei motivi di richiamo per i turisti italiani, che ormai da anni occupano il primo posto tra i ospiti stranieri. Appare significativo il fatto che ogni tre pernottamenti in alberghi sloveni, uno di questi avvenga in strutture termali. Nel caso di Catez, Portorose e Rogaska Slatina, tre dei centri maggiori e più famosi, gli italiani rappresentano una percentuale rilevante nelle presenze straniere. Oltre alle benefiche acque minerali e termali si impiegano fanghi salutari, peloidi minerali e torba, acqua marina e salmastra. E poi ci sono innumerevoli possibilità di gite, passeggiate, avvenimenti culturali, manifestazioni, occasioni di shopping, sport e svaghi, casinò compresi. Occorre tenere presente che in Slovenia vige il concetto mitteleuropeo delle terme: non tanto un luogo di cura riservato ad invalidi, anziani ed ammalati, quanto una destinazione di vacanza, di svago e di relax dove si può fare anche qualcosa per conservare e migliorare il benessere, la forma e la salute, prevenendo i malanni. Tutte le terme slovene hanno predisposto dei programmi comuni di wellness, cioè di benessere, per puntare a stare bene sia fisicamente che mentalmente. In estrema sintesi essi si basano congiuntamente su alimentazione, movimento, riposo e trattamenti estetici. Ai margini della pianura pannonica si trovano le terme di
Radenci, famose per l’acqua minerale con i tre caratteristici cuori rossi in campo verde che già all’inizio del secolo scorso si beveva alla corte di Vienna e in Vaticano. Buon punto di partenza per visitare la regione attorno al fiume Mura sono le terme di Moravske Toplice, di Radenci e di Lendava, le prime dotate anche di campo da golf, mentre nel cuore della Stiria slovena la bellissima cittadina di Ptuj, di origine romana, ospita le terme omonime sulle rive del fiume Drava. Una tradizione ultrasecolare vantano le terme di Rogaska Slatina, la cui acqua risulta unica per l’elevato contenuto di magnesio e la purezza batteriologica, frequentate già nell’800 dalla nobiltà asburgica. Le vicine terme di Olimia possiedono una serie di piscine ben strutturate, mentre un’antica tradizione possiedono anche quelle di Dobrna e di Lasko. Le più giovani sono quelle di Zrece, collegate con il centro sciistico, sportivo ed escursionistico del monte Rogla. Sempre in collina si trovano le terme di Topolsica, interessanti per il loro clima. Ampie e diversificate strutture ricettive offrono le terme di Catez, le cui piscine scoperte e coperte formano la maggior riviera termale d’Europa; non lontane da Novo Mesto si trovano quelle di Smarjeske Toplice e di Dolenjske Toplice, poi si passa al litorale adriatico per trovare infine le terme di Strugnano e di Portorose, quest’ultima il maggior centro balneare sloveno, che eseguono la talassoterapia con l’acqua marina. Esistono poi alcuni alberghi, a 4 e 5 stelle, che dispongono al loro interno di impianti termali e di strutture per il fitness.
messaggio pubblicitario
Foto: archivio LTO Kranjska Gora
Kranjska Gora, dalla parte divertente delle Alpi! Quest’anno, non le andrebbe di fare qualcosa per la propria salute, e recarsi in vacanza in un luogo noto come centro climatico? Passeggiare a lungo nella natura, stare seduti sulla terrazza dell’hotel con una vista straordinaria sulle cime delle Alpi Giulie, visitare delle bellezze culturali e naturali della Valle Superiore della Sava, nuotare e rilassarsi nelle piscine. Kranjska Gora si trova vicino al confine con Italia, distante a 10 km da Tarvisio, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione e intrattenimento di tutte le Alpi Giulie. Durante tutto l´anno la località ospita ospiti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventurose sfide. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni decidono di sfidare la dea bendata ai centri del gioco ed intrattenimento. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora in primavera diventa una piacevole valle verde, dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata. Negli hotel Hit holidays Kranjska Gora hanno preparato un’offerta speciale per i senior che si basa sulla mezza pensione all’interno dell’hotel Špik, di recente ristrutturato, che si trova a Gozd Martuljek, a pochi kilometri da Kranjska Gora. Per le famiglie con bambini è pronto il pacchetto “Le vicende di Kekec” che include tanto divertimento – da varie officine creative per i bambini, slitino estivo Besna Pehta, visite ai musei, incontro con Kekec (personaggio delle fiabe locali) e tante altre cose da vivere. Anche per gli appassionati dell
wellness hanno preparato un offerta speciale che include già massaggio, saune, piscine e uso del wellness Alpino. E dopo tutta la giornata al aperto, puo godere dei centri benessere degli Hotel Hit Holidays Kranjska Gora, dove provvederano al totale relax del vostro corpo. Il centro acquatico Larix comprende piscine, il mondo delle saune e nel centro Vita, potete concedervi trattamenti di bellezza e massaggi. Il centro relax dell’Hotel Kompas di piscina e massaggi in un’atmosfera un po’ più intima. Il mondo dei piaceri acquatici Špik con le sue piscine si estende su una superficie di 250 m2 con una piscina per rilassarvi, piscina con controcorrente e piscina per bambini. Il mondo delle saune dispone della sauna finlandese, sauna alle erbe e il bagno turco, di grotta ghiacciata e piscina rinfrescante in cui si svolgono quotidianamente diversi programmi. Nel Centro benessere Alpino Špik si nasconde l’inimitabile offerta del nostro centro benessere. L’ambiente alpino e il mondo di colori, aromi e suoni nelle cinque stanze a tema vi aiuteranno a dimenticare le preoccupazioni della vita quotidiana e a dedicarvi a voi stessi. Il Centro estetico Špik vi offre una gamma di massaggi e servizi estetici. Tutti i servizi hanno un forte legame con l’ambiente alpino.
Venga quindi a Kranjska Gora e scopra le sue magie primaverili!
Le vicende di Kekec*
Coccole alpine al Gozd Martuljek
Periodo: A: 6/5-30/6/2013, B: 1/7-3/8/2013, C: 4/8-2/9/2013 Hit holidays Kranjska Gora hotel****/***
Periodo: 24/3 – 15/6/2013 Hotel Špik***/***
Periodo A: 2 x mezza pensione
già da
Periodo B: 2 x mezza pensione
90 €
già da
97 €
Periodo C: 2 x mezza pensione
già da
111 €
L´offerta include anche: Visita dei musei locali, biglietti per il tobogan estivo (slitta a fondo piatto) Bedančeva drča, biglietti per la pista per slittino estivo Besna Pehta, uso delle piscine, 30 % di sconto sull uso delle saune, squash al hotel Špik, programma di animazione per bambini, utilizzo gratuito di internet, entrata libera ai casino.
2 x mezza pensione
già da
139 €
L´offerta include anche: massaggio con olio caldo di fiori alpini, Wellness alpino, uso delle saune, piscine, programma di animazione e utilizzo gratuito di internet.
* personaggio delle fiabe locali.
Le ultime novitá le trovate su:
www.facebook.com/hitholidays
I prezzi valgono per persona in camera standard doppia! L' offerta vale per un numero limitato di camere e non valle nel periodo dei congressi, seminari.
HIT Alpinea, Družba za turizem, d.d., Borovška cesta 99, 4280 Kranjska Gora, Slovenija
La piazza_270 x 350_Giugno.indd 1
INFO: +386 4 588 44 77 info@hitholidays-kg.si www.hitholidays-kg.si
21.5.2013 11:56:57
messaggio pubblicitario
messaggio pubblicitario
Regalo per le famiglie: BAMBINI alloggiano GRATIS*
N u OvO
:
Parco avventura Otočec
4=5 Vacanze estive
per il vostro benessere ...
alle Terme Dolenjske Toplice e Šmarješke Toplice pernottamento con mezza pensione • l‘accappatoio in camera • bagni illimitati nelle piscine termali (32 °C) · bagno notturno il venerdì e il sabato (fino alle ore 23.00) • 1 ingresso libero al mondo delle saune • idroginnastica mattutina, acqua aerobica, camminata nordica ... 4=5 notti Terme Šmarješke Toplice T: 00 386 7 38 43 400 E: booking.smarjeske@terme-krka.si
Hotel Šmarjeta****
274
Hotel Vitarium****superior
293
Terme Dolenjske Toplice T: 00 386 7 39 19 400 E: booking.dolenjske@terme-krka.si
Hotel Kristal****
263
Hotel Balnea ****superior
297
Sconti: per i bambini, soci del Club Terme Krka. Supplementi: tassa di soggiorno, camera singola. I prezzi sono in EURO, a persona in camera doppia.
*in camera con due persone adulti - i bambini fino a 5.99 anni e un bambino fino ai 13.99 anni
www.benessere.si
Messaggio pubblicitario
Chilogrammi Vivere in leggerezza
Dimagrire è difficile. È una realtà che non si può negare. E che spesso rende la vita dolorosa e triste. I chili di troppo riducono la mobilità, le energie, rallentano le attività fisiche e mentali e aumentano in generale i rischi per la salute. Per non parlare della mancanza di autostima. È vero che l’obesità è un disturbo del metabolismo che può favorire l’insorgenza di numerose malattie, come ad esempio il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, un maggior rischio di ictus e infarto, malattie croniche degenerative delle articolazioni... Ma talvolta il peso in eccesso è per colpa nostra. Ciò significa che ci stiamo facendo del male da soli. Proprio per questo è assolutamente necessario affrontare il problema con decisione, per risolverlo in modo efficace. Il problema del sovrappeso viene affrontato, con risultati più o meno positivi, da molti adulti, ma ciò che preoccupa maggiormente è il numero crescente, registrato negli ultimi due decenni, di bambini obesi. Alle Terme Šmarješke Toplice ci occupiamo da oltre dieci anni dei problemi legati al moderno stile di vita. Il Centro di wellness medico Vitarium Spa&Clinique ha, infatti, iniziato la propria missione proprio con i programmi di detossificazione e dimagrimento sano. Abbiamo iniziato a rendere consapevoli le persone del fatto che, per essere protagonisti attivi della propria vita quotidiana, è necessario essere in condizioni fisiche e psichiche ottimali. Vitarium è considerato oggi uno dei servizi più completi mirati alla prevenzione delle cosiddette malattie della società moderna. Gli efficaci programmi rilassanti sono un primo passo verso la buona salute, il benessere, il rinnovamento delle energie del corpo, la bellezza esteriore e la perfetta forma fisica e mentale.
tessuti adiposi dove si accumulano generalmente i nocivi xenobiotici. Il programma di detossificazione con digiuno alimentare tiene inoltre in considerazione il benessere mentale, per questo comprende anche benefici massaggi rilassanti con oli essenziali spremuti a freddo, che riducono lo stress, e, inoltre, particolari trattamenti del corpo. Oggi possiamo affermare con certezza che il programma risulta molto convincente, non solo per le solide basi scientifiche su cui è fondato, ma anche per la varietà dell’offerta, nonché per l’entusiasmo con cui i terapisti svolgono il loro lavoro e l’evidente soddisfazione degli ospiti, che tornano sempre volentieri a sottoporsi a quello che ormai è diventato quasi un rito. Primario Tomislav Majic, dott. med., spec. medicina interna: “La detossificazione del corpo è un ottimo metodo per ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo. Per evitare l’insorgere di eventuali problemi di salute, è necessario però eseguirla in modo corretto e sotto il controllo di esperti.”
Per vincere... Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ è così difficile dimagrire? Le risposte sono, generalmente, le stesse per tutti: poca costanza, scarsa motivazione, poco tempo a disposizione, mancanza di denaro, errato approccio alla dieta. La pluriennale esperienza dei nostri esperti e i risultati ottenuti dai nostri ospiti dimostrano che i nostri programmi di dimagrimento si stanno rivelando davvero efficaci e soddisfacenti. Il comune denominatore di tutti i nostri programmi è un connubio tra attività fisica, dieta, applicazione di metodi fisici e motivazione nel raggiungimento della meta prefissata. Ci adoperiamo costantemente per risolvere i problemi metabolici e migliorare le condizioni psicofisiche delle persone che si affidano a noi per vincere la loro battaglia con i chili in eccesso.
Per iniziare... Al giorno d’oggi è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare l’introduzione di sostanze nocive nel nostro organismo, poiché ciò avviene costantemente e sfugge spesso al nostro controllo. L’insorgere delle cosiddette malattie della società moderna e delle patologie collegate – malattie cardiovascolari, cancro, malattie del metabolismo, ipertensione e obesità – è una conseguenza dello stile di vita di oggi che impone alle persone cambiamenti troppo repentini, che sovente non sono in grado di affrontare adeguatamente. Ognuno di noi può fare molto, a livello personale, per mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, ma può essere di grande utilità affidarsi a persone esperte e sottoporsi ai nostri programmi specifici. L’esclusivo programma di detossificazione VitaDetox, eseguito sotto la supervisione di un consulente nutrizionista e un personal trainer, favorisce l’eliminazione delle sostanze nocive dal corpo e migliora l’equilibrio energetico. Parte integrante del programma è l’attività fisica personalizzata (PACE, Pilates, training in altura, cardiocross). L’esercizio fisico agisce positivamente sul funzionamento degli organi di secrezione, perché la migliore circolazione sanguigna ne favorisce le funzioni e contemporaneamente, grazie al dimagrimento, si riducono i
valori calorici e gli indici glicemici; voi dovrete descrivere il vostro attuale stile di alimentazione, le preferenze alimentari, le eventuali allergie e semplicemente fornire altre eventuali informazioni di questo tipo. In base alle abitudini alimentari e al fabbisogno energetico, il nutrizionista vi proporrà un menù contenente tutte le sostanze necessarie al vostro organismo, tenendo comunque conto degli alimenti che, per motivi di salute o personali, non volete o non potete assumere.
Saper cogliere i doni della natura Come mantenersi in salute, essere in equilibrio con se stessi e sentirsi in splendida forma, ogni giorno, sono domande che ciascuno di noi si pone costantemente. La risposta, chiara e inequivocabile, risiede nei nostri geni. Alle Terme Šmarješke Toplice abbiamo perciò arricchito i nostri efficaci programmi di mantenimento e di aumento della salute con un programma speciale che permette di conoscere, in base ad un’analisi genetica, le specifiche esigenze del vostro corpo. Il programma Vita-Gen si fonda infatti sulla nutrigenomica: gli esperti valutano i risultati dell’analisi genetica ed elaborano un programma di alimentazione e attività fisica personalizzato. Con un’alimentazione adeguata e uno stile di vita corretto, è possibile prevenire l’insorgenza di determinate malattie (ad es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, osteoporosi).
Vivere una vita sana...
Un nuovo stile di vita... ... è assolutamente indispensabile se avete dei chili in eccesso e non volete più correre il rischio di essere affetti dalle tipiche malattie causate dal sovrappeso, come il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, il maggior rischio di ictus e infarto, le malattie croniche degenerative delle articolazioni. Alle Terme Šmarješke Toplice, tutti quelli che soffrono di disturbi metabolici potranno perdere peso in modo sano e iniziare a vivere meglio e in salute. Il programma Slim Fit è un insieme di attività fisiche, alimentazione dietetica, applicazione di metodi fisici e motivazionali per il raggiungimento del traguardo prefissato, finalizzato ad eliminare, a lungo termine, i disturbi metabolici e migliorare le capacità psicofisiche. Il suo vantaggio è la personalizzazione. Prima di iniziare l’attività fisica, vi sarà certamente di conforto pensare di potervi rivolgere ad un esperto che saprà consigliarvi il tipo di esercizio più adeguato alla vostra situazione. In questo programma l’istruttore, grazie ad un cardiotest, valuterà la vostra resistenza fisica, la risposta del vostro corpo a varie attività, e pianificherà, in base ai risultati ottenuti, degli obiettivi realistici, scegliendo le attività fisiche più adatte, per esercitarsi in sicurezza e senza rischi per la salute. Il fattore più importante del dimagrimento è certamente l’alimentazione, per questo abbiamo previsto anche un colloquio con un nutrizionista che vi illustrerà i modelli di alimentazione, la composizione degli alimenti, i
... è il cardine fondamentale su cui si basa la strategia di prevenzione delle Terme Krka. La solita scusa “ho poco tempo” non è più accettabile. Sarete voi a scegliere il dimagrimento mensile guidato “da casa”, quando VOI preferite, e tutte le relative attività si svolgeranno alle terme soltanto quando VOI avrete tempo. Quindi... non ci sono più scuse! Sarete voi ad impegnarvi. Per voi stessi. Benvenuti su questo nuovo percorso, in questa nuova vita, in cui potrete finalmente stare e sentirvi bene, liberi dai “pesi” che vi hanno limitato fino ad oggi. Sarete di nuovo vitali, sani, creativi e orgogliosi di voi stessi.
Più informazioni: booking.smarjeske@terme-krka.si ; tel: 00 386 7 38 43 565 Andreja Zidaric
Protagonisti a Nordest Hypo Alpe Adria Bank è la prima Banca Austriaca sbarcata in Italia
Messaggio a pagamento
Una banca internazionale con presenza locale. Tutti i servizi a costo zero La Vision del Gruppo. Abbiamo chiesto agli operatori di definirci i contorni di Hypo Alpe Adria Bank
“S
iamo una banca a carattere internazionale facciamo business locale perché le nostre radici affondano nelle regioni del nord-est rispettando le loro tradizioni. I nostri prodotti e servizi sono mirati ai clienti locali. Questa affezione verso il territorio locale e la massima affidabilità ci consentono di instaurare con i clienti rapporti particolarmente stabili che vanno al di là di mere speculazioni finanziarie”. Qual è la vostra missione nella Saccisica? “I nostri clienti sanno che i prodotti e servizi offerti sono di elevata qualità, li guidiamo a perseguire i loro obiettivi tanto nella vita professionale che in quella privata con la massima trasparenza”. A proposito potete spiegare quali sono
Molteplici prodotti e soluzioni per soddisfare tutte le necessità di rischio e rendimento i prodotti che mettete a disposizione dei vostri clienti? “Tutti i vantaggi in un solo conto corrente: con “Hypo Sì” sono compresi tutti i servizi ed operazioni illimitate, persino i bolli sono in regalo. Gratuito, sicuro e ad alto rendimento: Hypo Alpe Adria è riuscita a unire queste tre virtù in un solo conto corrente, offerto in esclusiva ai suoi nuovi clienti consumatori: tasso lordo al 3,5% fino al 31/12/2013. Zero spese, veramente ogni costo è azzerato:
non si pagano il canone, le operazioni allo sportello, l’utilizzo del pago-bancomat, degli assegni; persino i prelievi presso i bancomat di tutte le banche italiane sono a costo zero. La domiciliazione delle bollette è completamente gratuita, così come la carta di credito. La gratuità delle operazioni allo sportello è illimitata. Anche l’imposta di bollo non si paga: ci pensa la Banca a versarla allo Stato per conto del cliente. Molteplici prodotti e soluzioni per soddisfare tutte le necessità di rischio e rendimento. Fondi Comuni di Investimento e Sicav delle maggiori Società Europee e Internazionali; Gestioni attive su una panoramica di soluzioni, sono caratteristiche fondamentali della Banca”.
Completi Battesimo
-30% -40%
PORTO VIRO Loc. Donada (RO) Tel. e Fax 0426 320373 www.stilbimbi.it
-30%
Via Roma, 35
Stil Bimbi
-40%
di Fabbri– M. Stella
ABBIGLIAMENTO 3-18 ANNI Vasto assortimento Casual, Cerimonie, Cresime e Comunioni
R
Via Roma, 15
Stil Bimbi 2
di Fabbri– M. Stella
ABBIGLIAMENTO 0-24 MESI Premaman, teenager e donna
Linea ragazzi
COSTUMI BY GWEBSTOCK http://gwebwt.blogspot.com
-50%
BY GWEBSTOCK http://gwebwt.blogspot.com
troverai all’interno del negozio TANTISSIME
PROMOZIONI GUESS ®
Fred Mello
E.L.S.Y.
XTSY
A T T E S A® PREMAMAN
Baby A.
Capi a 10,00BY€GWEBSTO
http://gweb
24 26 Personaggio Il libro di Tania Bacchiega “Tutta storta come sono”
Tra le pagine la lotta alla depressione La scrittura è stato un modo per sconfiggere gli attacchi di panico e convivere con la propria malattia di Denise Formigaro
L
eggere è un hobby che aiuta a crescere, che ci fa scoprire mondi lontani e che ci tiene compagnia nei momenti di solitudine. Ma un libro può fare molto di più: è in grado di dare conforto nei momenti bui che nel corso della vita si devono affrontare. Con questo intento è nato “Tutta storta come sono” scritto da Tania Bacchiega, ragazza di 35 anni originaria di Lendinara. “Ho iniziato a scrivere fin da quando ero bambina – racconta Tania; ho composto molte poesie che però non ho conservato. Questa passione si è consolidata alle medie e mi ha accompagnato negli anni fino ad arrivare a pubblicare il mio primo libro “Tutta storta come sono”. Scrivevo di notte perché di giorno lavoravo e rigorosamente su carta perché è l’unico modo in cui riesco a far uscire le idee”. Il romanzo racconta la storia autobiografica di Tania e mette a nudo la sua battaglia contro il “mostro” con cui sta ancora lottando: “Ho sempre sentito delle sensazioni strane, fin da quando ero piccola. Crescendo
“La mia vita è piena di momenti di gioia e di pazzia perché io sono una persona fuori dal comune” questa sensazione si è trasformata in un pensiero di morte: stavo affrontando l’inizio della depressione. A 15 anni, infatti, ho avuto il mio primo attacco di panico. Così, mi sono rivolta a una psicologa per trovare conforto. Ma non mi aiutò affatto: mi disse che stavo male perché avevo già avuto rapporti sessuali. Rimasi senza parole e non tornai più da lei. Seguì un periodo sereno della mia vita che finì a 21 anni quando arrivò una grande crisi e iniziai una nuova cura accompagnata dai farmaci che mi aiutarono tantissimo. I 10 anni che seguirono furono bellissimi. Stavo molto bene. Ma in cuor mio sapevo che il “mostro” (la depressione e l’ansia), mi avrebbe accompagnato per tutta la vita. Infatti a 32 anni un’altra crisi arrivò. Ma questa volta mi ha trovata più forte e
più consapevole di me stessa e delle mie capacità”. Una storia di sofferenza quella descritta nel libro che accomuna, però, molto persone: “Non è stato facile per me scrivere questa autobiografia. Quello che mi aiutava a proseguire nel racconto era la voglia di aiutare le persone che come soffrono di depressione e di attacchi di panico. Quando ho iniziato a combattere questa malattia mi vergognavo, facevo fatica ad accettarmi, pensavo di essere l’unica ad avere questo male e mi sentivo terribilmente sola. Ho trovato conforto leggendo alcuni forum in rete di persone che come me soffrivano di depressione. Così continuavo a scrivere perché con il mio libro potevo far compagnia a tutte le persone simili a me e far capir loro che è importante accettarsi per quello che si è, chiedere aiuto a un professionista e voler guarire”. Nel libro, però, si raccontano anche momenti felici: “La mia vita è piena di momenti di gioia e di pazzia perché io sono una persona fuori dal comune che ha tanta voglia
Nella foto l’autrice di “Tutta storta come sono”, Tania Bacchiega
di vivere. Ci sono momenti anche comici di quanto sono con gli amici. E, infine, c’è l’amore: come ho vissuto la sessualità nei diversi anni della mia vita e come ha passato molti anni felici con il mio primo amore”. Insomma una storia a 360 gradi che mostra come, nei momenti difficili della vita, non bisogna mai gettare la spugna perché
PIANETA HANDICAP: una realtà solidale
comunque vada la felicità tornerà sempre a invaderci. Come tutti gli scrittori, però, Tania ha già in programma un altro libro molto diverso dal primo: “Ho un sacco di idee in testa. Voglio scrivere qualcosa che non racconti più di me e delle mie esperienze. Forse un racconto inventato”. messaggio pubblicitario
Un’associazione che valorizza le potenzialità delle persone disabili L’Associazione PIANETA HANDICAP di Rovigo, nata dall’idea di istituire un’associazione di volontariato che si occupasse di disabilità, è stata fondata il 16 giugno del 1999 e conta a tuttoggi 60 soci. Obiettivo delle azioni ed attività principali dell’associazione svolte a tuttoggi, è quello di costituire sostegno umano alle famiglie, oltre a quello primario di far emergere le potenzialità latenti delle persone con disabilità per il raggiungimento della massima autonomia personale. Grazie alle opportunità offerte dal C.S.V. di Rovigo, ha posto in essere delle collaborazioni con altre associazioni della provincia, ideando delle nuove attività di tipo creativo (ceramica, lavorazione metalli, pittura su vetro, mosaico). Con tali coprogettazioni, chiamate così proprio perchè attività di più associazioni, è stata intrapresa, fin dal 2006, l’esperienza di autonomia in appartamento nei week-end ed è stato possibile far decollare i laboratori di ceramica a Castelmassa ed a Rovigo. Per questi ultimi, un ruolo fondamentale è dovuto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha avuto fiducia nell’associazione. Nel febbraio del 2012 è stata costituita la Sezione di Adria, ove è stato attivato un laboratorio di mosaico. Recentemente ha organizzato a Rovigo, tra ottobre e novembre 2012, un corso di formazione sull’Amministratore di Sostegno e si sta attualmente adoperando per attivare uno Sportello per l’A. di S., assieme al Comune di Rovigo e ad alcuni avvocati resisi disponibili gratuitamente. Altra attività importante è quella dell’attività motoria in palestra, divenuta nel tempo Team Edera
Il Laboratorio di ceramica L’EDERA a Rovigo
L’obiettivo di base del laboratorio di ceramica è stato quello di fornire azioni di stimolo, per far emergere le potenzialità residue dei disabili, specie in ambito creativo, tramite l’intelligenza delle mani. Il laboratorio di Rovigo, denominato L’EDERA, è attivo due pomeriggi la settimana e vede la presenza di circa 8 ragazzi/e, seguiti da altrettanti volontari che stimolano a fare, senza peraltro sostituirsi. Quello che conta è la disponibilità all’ascolto e l’assoluta gratuità dell’essere lì per loro. Tutto questo viene percepito e spesso si hanno buoni risultati di crescita, sia nella socializzazione, che nella gratificazione personale, con acquisizione di fiducia in sé stessi. Il laboratorio L’Edera è guidato dall’Arch. Rizzo Luciano e si autogestisce con le risorse derivanti da piccole e grandi commesse di oggetti personalizzati, formelle, vasi, ecc., che sono sempre molto apprezzate per la loro originalità.
Il laboratorio di mosaico
Attività primaria dell’Associazione ad Adria è il laboratorio creativo di mosaico, denominato “Mosaico’s Friends”, che accoglie un giorno la settimana cinque ragazzi speciali ai quali viene insegnata questa tecnica che consente loro di esprimere la creatività, la manualità, nonchè di trascorrere alcune ore in un contesto di socializzazione e rapporto umano positivo. I ragazzi sono coadiuvati da ben 12 volontari, che si ritrovano anche il lunedì sera per organizzare le attività. Tutto ciò avviene in un’area della ex scuola elementare “Anna Frank” di Borgo Dolomiti, concessa in comodato d’uso dal Comune.
Week-end in autonomia
Il Laboratorio Le Farfalle a Castelmassa Fin dalla sua attivazione, avvenuta nel 2006
presso l’I.S.A. di Castelmassa, il laboratorio di ceramica “Le Farfalle” si è dimostrato essere un punto di riferimento per le famiglie di disabili residenti nell’Alto Polesine, dove non esistevano e non esistono tuttora simili strutture di supporto alla disabilità. I ragazzi che frequentano il laboratorio provengono da Trecenta, Badia Polesine, Bergantino e Sermide, per un totale di circa 12-13 ragazzi, mentre le attività sono guidate da due insegnanti ceramisti; i volontari che si sono avvicinati al laboratorio sono presenti in 4-5, assieme a studenti dell’ISA, che fungono anch’essi da volontari. A maggio di quest’anno è stato organizzato un corso di alfabetizzazione di ceramica che si svolge tutti i mercoledì pomeriggio nel laboratorio di Castelmassa, allo scopo di far acquisire competenze pratiche di ceramica a nuove persone del territorio locale; l’obiettivo finale è quello di reclutare potenziali nuovi volontari del laboratorio, in modo da essere di aiuto ai ragazzi disabili che lo frequentano.
Incontri con le famiglie L’Associazione da vari anni organizza incontri con i genitori dei ragazzi che frequentano i laboratori ed il basket, con lo psicologo Dott. Achille Ferrari, che la accompagna costantemente. Le famiglie spesso si sentono sole e si chiudono in sé stesse, ritenendosi incapaci di intervenire in qualcosa di ineluttabile, che vivono con grande dolore; la persona disabile, ancorchè con ritardo mentale, essendo ipersensibile, coglie inconsciamente le paure dei genitori e si ritrae sempre più in sé stessa. Obiettivo dell’associazione è stato quello di aiutare i genitori ad accettare i figli con i loro problemi e di convincerli che da lì bisogna partire con gli strumenti mentali a disposizione, dimenticando il sogno del figlio ideale.
I fine settimana con i ragazzi, avviati nel 2006 nell’ambito di una Cooprogettazione finanziata dal C.S.V. di Rovigo, continuano tuttora, dopo aver cambiato il luogo fisico di svolgimento. Trattasi essenzialmente della gestione di un appartamento per accogliere nei week-end alcune persone diversamente abili e di accompagnarle in un percorso di autonomia e di graduale distacco dalla famiglia. Tale esperienza solidale ha coinvolto nel tempo circa 30 ragazzi e venti volontari. In generale, nei ragazzi si è notata una positiva evoluzione, una ricerca di autonomia volta a “provare a farcela da solo”. Il mettersi alla prova in un contesto “libero”, ma allo stesso tempo protetto, ha contribuito a rafforzare l’autostima di ognuno di loro ed è diventato stimolo per cominciare a porre le basi di un progetto di vita. Dal 2012, i week-end si svolgono in un appartamento dell’Ass. Amici di Elena, che ne ha dato la disponibilità all’utilizzo, nell’ambito di un’ampia collaborazione in più attività. L’esperienza del progetto appartamento ha dato risultati di grande rilievo: sul piano della crescita personale, dell’autonomia, della crescita di fiducia verso se stessi e gli altri, del distacco dalla famiglia, della fiducia della famiglia nelle capacità dei propri figli.
INFO: Tel. e fax : 0425.24826 info@pianetahandicap.it www.pianetahandicap.it
Basket, che passione Il tutto ha avuto inizio nel 2008 quando, su richiesta di una mamma, si è iniziata l’attività motoria nella palestra dell’Istituto Marco Polo di Rovigo. Ben presto si è riscontrato un grande impegno e gioia di partecipazione nei ragazzi: si è di fatto creato un gruppo coeso di 13-14 ragazzi che hanno socializzato tra loro, tramite il gioco ed il movimento corporeo ed hanno costituito il nucleo di una futura squadra di basket, in seguito all’incontro del coach Maurizio Ventura, divenuto allenatore della squadra, coadiuvato nel tempo da Marco Gregnanin e Denis Maragno. Negli anni successivi, e fino ad oggi, è stato tutto un susseguirsi di partite con varie squadre che si sono prestate al confronto, fino all’iscrizione al Team Special Olympics Italia, resa possibile dall’affiliazione con UISP nel 2011. Il primo Torneo Regionale SOI di Basket Unificato del Veneto 2011-2012, è stato vinto dopo 6 vittorie consecutive; nell’ultima edizione 2012-2013, il Team Edera ha fatto il bis e si è aggiudicata il primo titolo nello stesso torneo regionale, ricevendo la coppa della vittoria nell’incontro conclusivo di Cerea.
Cultura provinciale 29 25 Incontri con l’autore La storia di due donne e di un testo miniato
letteratura
Il libro di Mush
“Dov’è la Vittoria?”, l’ultima fatica di Lorenzo Busson
L
Antonia Arslan, intervistata a “Fiumi di libri” ha parlato del suo recente romanzo definito “Una riflessione su quanto possa essere assoluto il male” di Lino Segantin
“I
l libro di Mush” è il titolo dell’ultima opera di narrativa due donne che, prima di abbandonare la loro terra oltraggiata, di Antonia Arslan, apprezzata scrittrice e saggista pado- rintracciano, nel monastero di Mush, uno storico scritto miniato vana, da sempre legata al Polesine anche per la prove- (“Il libro di Mush” da cui prende nome il romanzo) che porterannienza lendinarese della madre. A Rovigo la Arslan è giunta per no con sé e che oggi, rintracciato e restaurato, costituisce uno dei parlare del suo libro, invitata nell’ambito della manifestazione più importanti documenti d’arte del popolo armeno, conservato “Fiumi di Libri” dedicata alla piccola e media editoria, un’ini- nella biblioteca di Yerevan , la città delle 101 chiese. Si tratta ziativa che ha animato il centro storico per tre intense giornate di un grande manoscritto (alto circa un metro e del peso di 30 chilogrammi) miniato nel 1202, già all’enell’ultimo fine settimana di maggio. Un poca sfuggito ad una strage dei mongoli e romanzo “Il libro di Mush” che, come La Turchia riscattato dai monaci di Mush. gli ultimi lavori dell’autrice, riattualizza i tuttora si Dell’immane tragedia sopravvivono tragici giorni del genocidio subito dal po- ostina a negare racconti tramandati oralmente, come polo armeno, portato per la prima volta la storica realtà alla luce dalla “Masseria delle allodole”, del vile massacro quello delle peripezie vissute dalle due donne armene in fuga con il prezioso libro della stessa autrice, un libro questo che ha avuto un successo editoriale straordinario con traduzioni in molti miniato (diviso in due per sopportarne equamente il peso) che paesi del mondo. “Il libro di Mush è una riflessione su quanto la Arslan la raccolto durante uno dei suoi viaggi negli Stati Uniti, possa essere assoluto il male e sul destino dell’essere umano”, dove vive una attiva comunità armena. “Dei mille villaggi armeni della piana di Mush – ha sotha osservato l’autrice, che ha parlato dell’uragano di violenza si è improvvisamente abbattuto il 24 aprile 1915 sul popolo arme- tolineato la scrittrice – oggi resta solo la memoria dei pochi no. Una popolazione inerme e del tutto impreparata all’immane superstiti in esilio, essendo la zona stata colonizzata da popolatragedia, alla quale solo pochi sono sopravvissuti fuggendo dalla zioni turche. Soltanto nelle aree più alte, sulle montagne che si Turchia, il cui governo tuttora si ostina a negare la storica realtà elevano verso l’Ararat, esistono ancora i resti di qualche villaggio del vile massacro. Ai superstiti, assieme all’immenso dolore, è abbandonato, nelle cui case in rovina è ancora possibile rintracaffidato il compito di tener viva la memoria dell’orribile evento, ciare qualche segno della fede del popolo armeno”. Un romanzo che avvince quello scritto da Antonia Arslan nel cui contesto si iscrivono anche pagine di grande umanità, (proposto da Kira edizioni) e nel contempo un’opera per non come quelle che animano il romanzo di Antonia Arslan. E’ la storia di cinque scampati al massacro, in particolare di dimenticare.
in breve A Fratta Polesine, convegno sul Palladio
Quando l’architettura diventa gioco
D
oppio appuntamento con l’arte in occasione della chiusura della mostra “n x 500 - i designer interpretano Andrea Palladio”. L’esposizione, ospitata presso la villa Badoer di Fratta Polesine, chiude i battenti il 16 giugno tra i fuochi d’artificio: un convegno e una videoinstallazione. Nell’ambito delle manifestazioni volte a celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita del celebre architetto, la mostra ha raccolto le opere di alcuni “colleghi” contemporanei del maestro, di designer e di orafi, che hanno cercato di reinterpretare il concetto palladiano dell’architettura attraverso l’ideazione di vari oggetti, anche di uso quotidiano. Accanto ad essa, venerdì 14 giugno alle ore 16 la villa palladiana di Fratta, patrimonio dell’Unesco, ospita un convegno sul tema “Il sistema costruttivo di Andrea Palladio: quando l’architettura diventa gioco”. Il giorno seguente alle ore 17, invece, è in programma la presentazione della videoinstallazione “Così parlò Palladio”, realizzata da Biljana Bošnjakovi� appositamente per la ricorrenza. L’autrice attraversa Palladio inventando la “Gentildonna vitruviana”, che nei movimenti e nelle parole simula le linee fondamentali dell’architettura palladiana, e celebra così la capacità dell’intelletto di trasformare lo spazio selvaggio, la materia morta in qualcosa di vivo e vivibile dall’uomo. Le varie iniziative frattensi intendono richiamare l’attenzione su un genio che seppe trasformare lo sviluppo economico e la modificazione del paesaggio in arte. M.D.P.
La scrittrice è padovana ma da sempre è legata al Polesine anche per la provenienza lendinarese della madre
Consorso “maglietta della poesia”
c’È tempo fino a luglio per iscriversi
Gi
ugno è stato un mese denso di appuntamenti per il Gruppo autori polesani nel segno della memoria e delle novità editoriali, guardando con trepidazione all’arrivo dell’estate. Angioletta Masiero ha proposto la lettura di alcuni testi di Giovanna Manzolli Modonesi, raccolti nell’opera memorialistica “Ca’ Rosa”. Giuliano Visentin ha presentato il suo terzo romanzo “Destini sospesi”, attento ad analizzare la precarietà e la complessità della vita contemporanea. Le due diverse proposte di lettura, entrambe molto interessanti per il periodo estivo, hanno fatto da trampolino di lancio per un’altra iniziativa ormai consolidata: il concorso letterario “Sport e poesia. Momenti di emozione”, realizzato in collaborazione con il comitato “Polisportiva Tassina” e giunto alla sedicesima edizione. La presidentessa del Gruppo autori polesani, Aurora Gardin, è orgogliosa del successo che incontra ogni anno la manifestazione, unica in Italia nel proposito di coniugare poesia (o prosa) e sport. Altro fiore all’occhiello è la “maglietta della poesia”, per la quale viene scelta una breve frase che propone una riflessione sulla poesia. Poesie e racconti possono essere dedicati non solo allo sport ma anche ai temi più vari, e una sezione è riservata alle opere che riguardano il quartiere Tassina o la città di Rovigo. Tutti, bambini, adulti e anziani, possono partecipare inviando i testi entro la metà di luglio alla presidente. Il bando completo è consultabile sul profilo face book dell’associazione. M.D.P.
a pubblicazione dell’ultimo romanzo di Lorenzo Busson è coincisa quasi perfettamente con l’uscita nelle sale cinematografiche del film “Il grande Gatsby” e forse non è stata solo una coincidenza. Le analogie con il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald non mancano ma “Dov’è la Vittoria?” racconta una vicenda contemporanea e tutta polesana, anzi rodigina. Attorno alla storia d’amore tra Marco e Vittoria, due studenti di Rovigo, si delinea una società schizofrenica, priva di solidi punti di riferimento, che abitua all’apatia, all’indifferenza, al cinismo. La scuola, la famiglia: gli ambienti tradizionalmente deputati all’educazione dei giovani non hanno alcuna credibilità. I protagonisti compiono azioni senza pensare agli effetti che produrranno e senza avere particolari sensi di colpa: una società fluida, direbbe Zigmund Baumann, in cui tutto è effimero e, nell’istante, ci si ferma alla superficie, all’apparenza. Tutti conoscono il solo modo per provare emozioni forti, fino allo sballo: sciogliere in un bicchiere, magari di superalcolici, una “pasta” arancione con la faccina arancione incisa. La storia di amore e di droga non è ambientata nell’America frenetica degli anni Venti ma in una città di provincia, dove si incontrano sempre le stesse persone, inevitabilmente. I luoghi sono chiaramente riconoscibili: tutto avviene in uno spazio ben definito, uno spazio familiare all’autore. Busson, docente di materie giuridiche nelle scuole superiori del capoluogo polesano, non è nuovo alla scrittura: nel 2001 ha incontrato l’apprezzamento dei lettori con il romanzo d’esordio “Studenti serpenti” e nel 2002 è stata la volta di “Bar Nordest”. Oggi, con la casa editrice “Compagine”, si è tolto la soddisfazione di presentare la sua fatica letteraria M.D.P. all’ultima Fiera del libro di Torino.
23 giugno all’Archivio di stato
la moda in polesine ai tempi di goupil
L
a mostra di palazzo Roverella “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’impressionismo: la Maison Goupil” si appresta a chiudere i battenti il 23 giugno. In prossimità di questa scadenza, venerdì 21 alle ore 17.30 l’associazione culturale “Minelliana” e l’Archivio di stato di Rovigo propongono un incontro presso la sede dello stesso Archivio in via Sichirollo, volto a ricostruire l’influenza della moda francese nel Polesine all’epoca della Maison Goupil. Nell’occasione, dopo i saluti istituzionali di Luigi Contegiacomo, in qualità di direttore dell’Archivio, e di Mario Cavriani, presidente della “Minelliana”, la studiosa Ludovica Mutterle illustrerà il volume “Tra un sigaro e l’altro - Farfalle. La moda di fine ‘800 nel Corriere del Polesine”. All’incontro interverrà anche l’autrice, Isabella Agujari. Il “Corriere del Polesine” è stato un quotidiano stampato a Rovigo dal 1890 al 1927, periodo che coincide in parte con la decennale attività della galleria parigina. Fondato da Giovanni Battista Casalini, fu diretto inizialmente da Cesare Chiusoli e tra il 1893 e il 1898 da Alberto Bergamini che più tardi passò al “Corriere della sera”, fondò “Il giornale d’Italia” e inventò la “terza pagina”. “Tra un sigaro e l’altro” era una rubrica rivolta a un pubblico eterogeneo, che si occupava di diversi argomenti: fatti curiosi e personaggi singolari, libri e mondanità, poesia e galateo, senza trascurare la moda. Molte informazioni erano attinte da altre riviste e giornali italiani ma anche europei, inglesi e francesi. M.D.P.
10 26
IL VENETO
in PRIMO PIANO Fusioni dei comuni: molti ne parlano qualcuno lo fa
Risparmiare si può Auspicabile un saggio riordino degli enti locali
Cogliere lo spirito dei tempi non è da poco, specie se questo significa lasciarsi dietro le spalle una parte della propria storia di Germana Urbani
R
isparmi certi e servizi migliori. Sono questi l’assessore regionale Roberto Ciambetti - e’ che in sintesi i grandi vantaggi che ricaverebbe- si possa eleggere il nuovo Consiglio comunale ro i Comuni che decidessero di fondere i nella primavera del 2014, alla naturale scadenpropri campanili, propri uffici amministrativi e so- za del mandato delle attuali amministrazioni. prattutto i propri cittadini. Oltretutto, è stata ap- Questi ultimi passaggi chiudono un percorso provata a livello regionale una legge che garanti- iniziato anni or sono, ma che ha già portato a grandi sinergie tra rebbe loro dei contributi i due comuni con importanti da spendere A fine ottobre risultati veramente per la riorganizzazione il referendum per la di uffici e servizi ma prima fusione dei comuni importanti, ai quali mi auguro guardino con non solo. Non resta che polesani. Nascerà interesse anche altre avviare i processi ma Civitanova Polesine amministrazioni. Cito per farlo occorre che i politici siano dotati di visioni di lungo periodo e di un fatto che e’ indicatore delle opportunità che coraggio. Quello che serve per spiegare ai propri nascono dalla sinergia e dal lavorare assieme: cittadini che “perdere” una parte dell’identità Vas e Quero, grazie a una campagna comune di storica e civica garantirà loro una più alta qualità informazione e coinvolgimento della cittadinanin fatto di servizi e risparmi. Solo due mesi fa za, sono riusciti nel volgere di pochissimo tempo la Regione ha dato il via libera alla fusione di a passare dal 60 all’85 per cento di raccolta due comuni feltrini, Vas e Quero, presto divisi differenziata, un dato a dir poco nordeuropeo, solamente dal Piave. Infatti adesso la parola dimostrando un livello singolare di efficienza e ritorna ai cittadini che dovranno esprimersi con qualità”. “E’ una questione di sopravvivenza un referendum consultivo che comunque, non – afferma Andrea Biasioitto, sindaco di Vas sarà vincolante. “La mia speranza – afferma - Se la fusione dovesse saltare il futuro del no-
scelte lungimiranti
I
comuni del Veneto sono oggi 581, solo una piccola parte degli oltre 8000 sparsi in ogni angolo d’Italia. E se si vuol fare un ragionamento di un qualche peso, rispetto alla necessità di tagliare la spesa pubblica, occorre tener presente che l’Italia conta circa 60 milioni di abitanti residenti in questi 8000 comuni, per una popolazione media di circa 7000 abitanti. Ma sono moltissimi i Municipi con popolazioni ben al di sotto dei 5000 abitanti. Detto ciò, basta dare uno sguardo oltralpe per capire dove sta uno dei tanti nostri problemi:
Immagine tratta dal sito www.rovigooggi.it
stro Comune è comunque a rischio. Avremmo l’elezione di un sindaco e sei consiglieri senza nemmeno la possibilità di nominare assessori. Una gestione meramente di facciata, con il rischio di non potere più erogare i servizi che finora, pur con sacrificio, siamo riusciti a fornire ai cittadini. Parlo di mensa e trasposto scolastico, servizi sociali e persino la luce pubblica”. Dalla fusione il nuovo Comune ricaverà dei risparmi ma anche fusione un sostegno economico sia dello Stato sia della Regione. Stando al decreto sulla revisione della spesa pubblica, il contributo straordinario previsto dalla normativa nazionale ai municipi che si fondono e’ pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010. Non vanno poi dimenticati i contributi previsti dalla legge regionale n. 18 del 2012 predisposta pro-
prio per spingere le amministrazioni locali fino a 5.000 abitanti a concentrare uffici e risorse al fine di ottenere risparmi di scala. E sono decisi a cogliere l’opportunità anche gli amministratori di sei comuni polesani che hanno già scelto il nome del “nascituro” nuovo comune: Civitanova Polesine. I sindaci dei sei comuni, Antonio Bombonato (Costa di Rovigo), Claudio Rosa (Arquà Polesine), Ennio Pasqualin (Frassinelle Polesine), Renzo Visentini (Pincara), Valerio Galvan (Villamarzana) e Fabio Giacometti (Villanova del Ghebbo) hanno terminato a metà maggio il tour nei sei municipi di assemblee pubbliche per la presentazione ai cittadini del progetto di fusione mentre lo studio di fattibilità, che contiene lo studio sul territorio del nuovo comune e i vantaggi che ne derivano, in termini di risparmio,
Sopra l’assessore regionale Roberto Ciambetti è in fase di discussione. Il processo di fusione è talmente a buon punto che esiste già il sito internet del nuovo comune che conterà circa 12mila abitanti, su una estensione di 101 km quadrati. Nel sito viene spiegato come siano significativi i risparmi economici dovuti al taglio dei costi fissi sostenuti oggi dai singoli comuni, si dà conto della possibilità di ricevere contributi statali e regionali e si assicura che rimarrà inalterata l’identità del singolo territorio con il mantenimento del toponimo. Inoltre si manterranno i municipi in ogni comune, inclusi i servizi primari resi ai cittadini, e si svolgeranno pure le elezioni per i sei consigli di municipalità scelti dai cittadini, i cui membri eletti non percepiranno alcuna identità. Se tutto andrà per il meglio, come sembra, il referendum tra la popolazione si svolgerà ad ottobre.
ma Quanto ci costano i campanili? la Germania, per esempio, ha 80 milioni di abitanti e circa 1600 comuni, per una popolazione media di circa 50.000 abitanti. L’ultima riforma degli enti locali ha tagliato il numero dei consiglieri e degli assessori comunali in modo trasversale e, paradossalmente, non ha tagliato il personale politico di altri enti che spesso appaiono più inutili e hanno bilanci di spesa ben più pesanti e grigi. Il caso Fiorito, esploso come un bubbone in seno al consiglio regionale del Lazio ha messo ben in evidenza il problema. Tornando ai comuni, però, non
sono pochi coloro che sostengono che sarebbe stato meglio che la legge obbligasse i piccoli comuni a fondersi piuttosto che tagliare il numero dei consiglieri. Se si tien conto che nel 2008 i comuni italiani hanno speso complessivamente 83,682 miliardi di euro, cioè il 10,8% della spesa pubblica totale, e di questi, quasi un terzo, 24,5 miliardi, se ne sono andati per “l’amministrazione, la gestione ed il controllo”, ossia per la mera esistenza della burocrazia comunali, ben si comprende come sia assolutamente necessario imboccare
la via maestra per la razionalizzazione della spesa pubblica locale: quella della fusione dei comuni. Questa operazione consentirebbe di sfruttare delle economie di scala per ridurre considerevolmente gli sprechi ed ottimizzare i servizi. Se si arrivasse ad avere circa 2000 comuni (di 30.000 abitanti di media) si potrebbero unificare servizi, fondere uffici, razionalizzare il personale e risparmiare diversi miliardi di euro all’anno.
Il Veneto in primo piano 27 11 Padova e provincia
Proposte concrete e frenate convinte Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo di Germana Urbani
S
convenzione necessariamente comportano: duplicazione di organi, apparati, luoghi di confronto e concertazione. Siamo convinti che la fusione dei comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo consentirebbe l’aumento della qualità dei servizi erogati ed una riduzione dei costi, grazie alle sinergie ed alle economie di scala che si possono realizzare. In particolare la standardizzazione dei servizi risulterebbe conveniente e strategica nei settori organici dei servizi alla persona e della promozione e sviluppo del territorio e delle attività economiche, produttive e ricettive in esso inserite”. Certo è che se l’operazione andasse a buon fine il nuovo ente locale potrebbe contare circa 23.000 abitanti, dislocati in un territorio di 54,17 Kmq. Una realtà indubbiamente significativa nel contesto di tutta la Provincia di Padova e specificatamente della bassa padovana. In questo stesso territorio era nato un dialogo per la fusione anche tra Carceri e Vighizzolo
arà la crisi e quel che ne consegue ma non sono pochi i comuni che anche in provincia di Padova stanno parlando in modo più o meno concreto di fondersi in un unico grande comune. I più convinti in questo senso sono Este e Ospedaletto, i cui sindaci, entrambi di centrosinistra, hanno da tempo iniziato ad analizzare la fattibilità del processo e le economie di scala che ne deriverebbero e i due consigli comunali hanno approvato già un anno fa una delibera che dava ufficialmente il via alla fusione. “Verosimilmente - afferma Giancarlo Piva, sindaco di Este – potremmo arrivare al referendum già la prossima primavera”. “La fusione dei Comuni – continua Piva - rappresenta senza dubbio lo strumento migliore per consentire una maggiore capacità e celerità operativa nell’analizzare i bisogni del territorio e dare risposte adeguate ai cittadini, perché svincolata dalle sovrastrutture che le forme associative quali l’unione o la
ma ad oggi non ci sono sviluppi significativi. Tutto tace anche sul progetto di fusione che vedeva coinvolti i comuni di Boara Pisani, Barbona, Stanghella e Vescovana, per un totale di quasi 10 mila residenti. Il Comune di Boara, capofila dell’iniziativa, aveva incaricato la Consulting snc di Padova di redarre uno studio di fattibilità non ancora presentato alla collettività. Sarebbe convinto, invece, il sindaco Barison, riconfermato alla guida del comune di Albignasego, che ha più volte lanciato la proposta di fusione ai comuni di Casalserugo e Maserà. Il sogno di Barison è di creare qualcosa di grande da lasciare ai posteri: una città da 40 mila abitanti, un ente di peso che avrebbe una voce diversa qualora si tornasse a parlare concretamente di città metropolitana. I primi cittadini Nicola De Paoli, di Maserà, e Elisa Venturini, di Casalserugo, anch’essi riconfermati, pur ritenendo necessario condividere la gestione di alcuni servizi ritengo-
Piva e Barison credono molto nella necessità di fondere i comuni no sia prematuro parlare i fusione. Decisamente contrari anche i sindaci di Limena e Campodoro chiamati in causa dal sindaco di Villafranca, Luciano Salvò, il quale vedrebbe come un’opportunità imperdibile la fusione dei tre comuni. In un’altra zona della provincia la proposta per un referendum di fusione arriva, invece, da Cartura per bocca di Gessica Rostellato, neo deputata del Movimento 5stelle. “Siamo venuti a conoscenza – afferma in una nota del Movimento - che l’Assessore
al Bilancio del Comune di Due Carrare ha proposto l’idea di fondere insieme i comuni di Due Carrare, Cartura, San Pietro Vimininario, Pernumia e Bovolenta. La proposta incontra il nostro favore e lo strumento individuato per questo percorso è quello del referendum, attraverso il quale saranno i cittadini a decidere se il loro comune dovrà sciogliersi per diventare parte di un’identità più grande”. Ma la proposta ha ottenuto subito un secco no, grazie! messaggio pubblicitario
ORTODONZIA: “Mostra il tuo sorriso... NON il tuo apparecchio” sistema linguale incognito: una garanzia di
eccellenza tutta INvIsIbIle V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
Dr. Guglielmo Meschia Specialista in Ortognatodonzia Prof.a.c. Università di Padova
CO
RS
O
Piazza Vittorio Emanuele II
DE
LP
OP
OL
O Comune di Rovigo
via
gi Lui
lo
sco
Bo
via
A
ario
oM
rt lbe
Clinica DRM
La metodica linguale Incognito essendo invisibile all’esterno è indicata per quei pazienti che per ragioni professionali o personali non sono propensi ad un trattamento tradizionale visibile. Perchè scegliere Incognito: 1. è una metodica personalizzata da paziente a paziente 2. è estetico perchè si posiziona dietro ai denti 3. confortevole, gli attacchi sono in oro (nessun rischio di allergie al nichel), molto sottili e poco ingombranti
ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
tel./fax 0425 21277
rovigo@clinicadrm.it
ORARI: SIAMO APERTI DA LUNEDÌ A VENERDÌ DALLE 9.00 ALLE 20.00, IL SABATO MATTINA DALLE 9.00 ALLE 13.00 SU APPUNTAMENTO
Direttore Sanitario Dr Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 04-08-2006
ATTENTO: il tuo sorriso merita.. molto di più!
28 12 Il Veneto in primo piano Nuova legge regionale
Riordino del turismo: più privato più mercato
Spariscono i consorzi di promozione turistica così come li abbiamo conosciuti, snellita la burocrazia, stop a nuove strutture alberghiere Il 10% del Pil di Germana Urbani
L
e potenzialità turistiche del Veneto sono note a tutti ma si può e si deve fare di più e, possibilmente con i soldi dei privati, visto che il bilancio regionale piange ma il comparto merita. Solo lo scorso anno, infatti, in piena crisi economica si sono registrate più di 16milioni di turisti per un fatturato annuo di 12 miliardi. Le imprese di settore sono 23 mila e danno lavoro a oltre 400 mila persone. I problemi però non mancano. Basti pensare che “i 12 milioni di euro di finanziamento regionale per gli Iat del 2010 si sono ridotti a 3,5 nel 2013”, ha ricordato l’assessore al turismo Marino Finozzi. Ecco dunque che i soldi, grazie alla nuova legge sul turismo dovranno arrivare per altre vie e soprattutto dovranno essere distribuiti in altro modo. Gli 87 sportelli di informazione turistica sparsi per il Veneto (Iat), sinora gestiti dalle Province con risorse trasferite direttamente dalla Regione, dovranno diventare uffici di informazione e di accoglienza, gestiti in forma associata tra pubblico e privato, sul modello europeo, nei quali i turisti potranno prenotare e
acquistare la sistemazione alberghiera, i biglietti di trasporto, l’ingresso a manifestazioni e fiere, prodotti enogastronomici. Alla Regione spetterà solo il compito di stabilire e garantire gli standard minimi dei servizi e delle prestazioni di accoglienza. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regìa della Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale (e nei piani annuali di attuazione) della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche (organismo composto non solo da rappresentanti di Regione ed enti locali, ma anche di tutti i diversi operatori del settore, consorzi, categorie, sistemi tematici, pro loco, associazioni) e, per l’organizzazione delle iniziative, si appoggerà al braccio operativo dell’agenzia regionale Veneto Promozione. Le singole località o destinazioni turistiche potranno promuoversi e commercializzare i propri prodotti anche in forma autonoma, creando specifiche organizzazioni pubblico-private in raccordo però con il sistema territoriale di appartenenza. La
regionale viene dall’industria del turismo vero motore dell’economia veneta
commercializzazione turistica (ricettività, iniziative di animazione, vendita di prodotti) viene affidata ai consorzi di imprese turistiche che, a differenza di quanto è avvenuto sinora, dovranno essere costituiti esclusivamente da imprese private e potranno accedere ai cofinanziamenti regionali in base ad appositi bandi. La legge conferma il ruolo delle Province affidando loro funzioni di promozione turistica e di vigilanza e controllo sugli standard dei servizi offerti dagli operatori turistici. Alla Provincia di Belluno riconosce piena competenza e relative risorse nella gestione turistica del proprio territorio, dando così una prima concreta attuazione all’articolo 15 dello Statuto regionale. Anche sulle attività di ricezione ci sono delle novità. D’ora in avanti non sarà più la provincia a giudicare le strutture alberghiere e a dar loro le famose stelline di qualità ma sarà l’albergatore stesso con un’autocertificazione ad auto-giudicarsi. Lo stesso dovranno fare anche i bed&breakfast che trovano
Marino Zorzato e Pietrangelo Pettenò in questa nuova normativa uno stop deciso al loro proliferare indiscriminato. “Con l’abrogazione del comma 3 dell’art. 30 da me proposta - commenta il consigliere Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra - si è sventato il tentativo di coloro che volevano utilizzare alloggi destinati al mercato abitativo, trasformandoli in impropri bed & breakfast. Nella legge, però, rimangono alcuni punti critici come l’incerta normativa sull’ospitalità diffusa”. All’interno della semplificazione delle tipologie ricettive complementari (che scendono da 13 a 5) viene introdotto, infatti, l’albergo diffuso, definito come struttura ricettiva articolata in più edifici sparsi all’interno di un borgo storico, di un’area montana o di un’isola. Altra novità di rilievo è il superamento dei Sistemi turistici locali, cioè del frazionamento del Veneto in 15 aree geografiche che ha trovato espressione nella costituzione di altrettanti consorzi di promozione e commercializzazione turistica. Ai sistemi turistici locali subentrano nove sistemi tematici (Venezia e laguna, Dolomiti; montagna veneta; lago di Garda; mare e spiagge; Pedemontana e colli; Terme Euganee e termalismo veneto; Po e suo delta; città d’arte, centri storici, forti e ville venete) che dovranno promuoversi in modo unitario e organico sui mercati turistici nazio-
nali e internazionali. Contributi agevolati sono previsti per il turismo sostenibile e per favorire l’accessibilità delle strutture turistiche anche alle persone anziane e disabili. A sostegno delle imprese turistiche viene istituito, inoltre, un fondo di rotazione per finanziare investimenti e miglioramenti strutturali; al fondo si affianca il sistema di garanzie offerto dai consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito per le imprese turistiche, e la possibilità che la Regione stessa, attraverso Veneto Sviluppo, diventi socia del capitale di rischio delle imprese. Offerta turistica, strutture recettive, sistemi tematici e tutta la ricca gamma delle iniziative turistiche e di promozione turistica si potranno avvalere del marchio regionale di qualità, che dovrà promuovere e rafforzare l’immagine unitaria del ‘sistema turistico’ veneto e coniugare il ‘brand’ Veneto con il nome “Italia”. Viene istituito, infine, l’Osservatorio regionale per il turismo, come strumento di studio e monitoraggio dell’andamento sociale ed economico del settore. Per le attività di promozione, i consorzi e il funzionamento dell’Osservatorio regionale la legge stanzia 3,2 milioni di euro per il 2013 e riserva 250 mila euro per spese di investimento per potenziare, qualificare e l’ammodernare le imprese turistiche.
Dipendenti in via di licenziamento
mai piÙ carrozzoni del turismo!?
“G
razie alla nuova legge – affermano i conisglieri Pd Lucio Tiozzo e Roberto Fasoli - che, grazie al nostro lavoro è stata emendata e ha visto accolte importanti novità, i consorzi turistici non saranno più i carrozzoni che conoscevamo e che vivevano di finanziamenti regionali ma diventeranno a tutti gli effetti soggetti privati di commercializzazione. Potranno partecipare a bandi regionali su progetti e collaborare a livello territoriale con le organizzazioni di gestione delle destinazioni, che rispetto al passato, potranno avere, più voce in capitolo nel lavoro di programmazione e di promozione della Regione”. Legge fatta punto e a capo. Ma non è proprio così. Lo sanno bene i dipendenti i dipendenti dell’Azienda speciale della Provincia di Padova “Turismo Padova Terme Euganee” preoccupati per la salvaguardia dei posti di lavoro e il futuro dei servizi di informazione e accoglienza turistica. Dei 25 dipendenti dell’Azienda speciale padovana 14 sono stati licenziati ad aprile perchè la Provincia non ha più risorse, a seguito della spending review e del taglio dei trasferimenti regionali in materia di turismo. “Ora è la Provincia di Padova ad esercitare in modo diretto le funzioni di accoglienza, promozione e assistenza turistica - ha spiegato Aldo Marturano, a nome di Cgil, Cisl e Uil - integrando nel proprio organico 11 dei 25 dipendenti dell’azienda speciale messa in liquidazione. Per gli altri 14 dipendenti, al momento, non ci sono né prospettive occupazionali, né ammortizzatori sociali”. “La nuova legge - ha assicurato il presidente Ruffato - darà una soluzione al problema, che è ben presente a tutte le forze politiche e non riguarda solo la Provincia di Padova. Intanto, Regione e Provincia di Padova dovranno concordare un intervento transitorio per accompagnare il passaggio delle aziende di promozione turistica ai nuovi modelli organizzativi dei servizi di accoglienza e orientamento turistico che la nuova legge andrà a codificare”. “In attesa dell’applicazione della nuova legge quadro - ha prospettato Stefano Peraro, Udc, - Regione e Provincia dovranno reperire le risorse e gli strumenti per non affossare il servizio e mantenere figure professionali che saranno indispensabili anche per il nuovo organismo di gestione turistica, Destination Management Organization, previsto dalla legge”. “Abbiamo già presentato un emendamento al testo in discussione domani - ha anticipato Claudio Singaglia, Pd - perché la trasformazione delle aziende di promozione turistica in consorzi misti pubblico-privati valorizzi in via prioritaria dipendenti e professionalità già esistenti. Serve ora il coinvolgimento diretto della Provincia di Padova e dell’amministratore unico dell’azienda speciale Luisa Serato per reperire le risorse necessarie e concertare con la Regione i tempi della fase transitoria”.
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
B E A U T I F U L D AY
Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricorrenza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati. Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538
villa momi’s www.villamomis.it
30 Voci da palazzo
Voci da palazzo 15
Economia-agricoltura I dati del Centro studi del Consiglio regionale
Il Veneto si accorge di aver cementificato troppo Negli ultimi 40 anni sotto al cemento è finito il 18 per cento della superficie coltivata. Si tratta di un’area grande come il Polesine
L’opinione
di Mauro Gambin
Clodovaldo Ruffato, Pdl
“in veneto È mancata la pianificazione urbanistica”
“I
n Veneto si è cementificato troppo”. Lo conferma lo studio statistico elaborato dal centro studi del Consiglio regionale del Veneto, diffuso di recente. Una constatazione arrivata fuori tempo massimo, verrebbe da dire, visto che l’eccessiva cementificazione è riscontrabile ad occhio nudo. Non servivano certo dei numeri per convincerci che le cose non funzionano. La campagna, un tempo sterminata oltre l’orizzonte, ora è ridotta a piccoli francobolli incorniciati da strade in asfalto e strisce di capannoni, in più, se non bastasse piangere per il paesaggio perduto, da valutare ci sono anche le ripercussioni portate da questa cementificazione estensiva. Sono terminate solo qualche settimana fa le piogge che hanno trasformato l’acqua da risorsa a minaccia: fiumi, laghi e pur il piccolo fossato dietro casa sono stati avvertiti come portatori di esiziali disastri. Che si tratti di grandi alluvioni o di piccoli allagamenti di scantinati, le imprecazioni sono spesso rivolte all’imponderabile ma non c’è da prendersela con i Santi, è alla modello della locomotiva del Nord-Est, modello peraltro cattiva gestione del territorio che si dovrebbero rivolge- mai teorizzato e di fatto mai esistito, era fondato sulre gli strali. Del resto se nel sottopasso dell’autostrada la diffusione della micro-industria. Non di modello si è dopo un acquazzone primaverile ci finiscono tre metri trattato ma, come ormai noto, di sostanziale assenza di d’acqua, sei carpe e due pesci siluro, non è che la colpa pianificazione per uno sviluppo sostenibile. Comunque il la si può dare al clima che negli ultimi anni è cambiato! rapporto stilato dal centro studi del Consiglio regionale Poi, per carità, non ci saranno più le mezze stagioni del Veneto, in buona sostanza, non dice nulla di più di però sul concetto di calamità occorrerebbe essere chiari, quanto Gian Antonio Stella in un suo articolo sul “Corinnanzi tutto non è per niente naturale quella che di- riere della Sera”, di ormai qualche tempo fa, avesse pende dagli uffici degli enti locali. già anticipato in forma metaforiL’accusa non suoni come l’ennesi- Modello ca: “Mettendo in fila i capannoni mo scaricabarile, però è doveroso del Nord-Est industriali e artigianali costruiti riflettere se in questi anni i cambia- fondato sulla negli ultimi anni nelle province di menti sociali siano stati supportati diffusione della Vicenza e Treviso, si formerebbe con appropriate politiche. Per ren- micro-industria un “treno” di qualche centinaio di dercene conto basta un semplice chilometri di lunghezza”. Un treno, confronto. Nel 1951 gli abitanti, in Italia, erano 47 va specificato, di cemento al quale, come sappiamo, milioni, circa, ed occupavano appena 750.000 ettari possono essere associati dei calcoli, quelli del professor urbanizzati (sui 30 milioni di ettari complessivi, pari al Rinaldo dell’Università di Padova, ad esempio, rivelano 2,5%) ma nel 1986 la popolazione cresciuta di “soli” che ad una progressiva urbanizzazione, mettiamo del 10 milioni occupava una superficie urbanizzata di oltre 20%, corrisponderebbe un aumento di portata idrica 2.100.000 ettari. Il triplo in soli 35 anni! Che cosa per il deflusso delle acque pari al 100%. Il rapporto è successo? La risposta è semplice, in questo lasso di è semplice: 1 a 5, spesso, però, è stato applicato al tempo l’Italia ha cambiato la sua economia da agricola contrario e alla crescita estensiva del cemento pari a a industriale-manifatturiera. Nel veneto tale metamor- 5, i canali di scolo sono rimasti gli stessi di 1 secolo fa, fosi è risultata essere anche più accentuata, visto che il quelli, per intenderci, delle bonifiche di fine ‘800. Dun-
“I
que, per tornare ai dati contenuti nello studio statistico del centro studi del Consiglio regionale del Veneto, non può suonare come una scoperta la constatazione che negli ultimi 40 anni sotto al cemento ci sia finito il 18 per cento della superficie coltivata. La perdita è sostanziosa, equivale all’intera provincia di Rovigo, difficile non accorgersene. Evidentemente il punto è un altro ed è fortemente connesso al momento storico che stiamo vivendo, la locomotiva traina meno a causa della crisi e oggi per tornare a crescere si prendono in esame altri modelli. Si parla di rilancio del primario di incentivare il turismo quindi dietro alla perdita del territorio agricolo e del paesaggio diventa inutile ricercarvi solo l’insulsa insistenza di cementificatori selvaggi, certo, l’anello al naso qualche amministratore locale, incline a farsi ingranaggio dell’unta macchina delle speculazioni edilizie, deve averlo avuto ma è evidente che la campagna è arretrata soprattutto per effetto della scarsa redditività. L’agricoltura ha iniziato a dissolversi esattamente nello stesso istante in cui hanno iniziato a scomparire gli agricoltori. Viene da chiedersi allora se questa regione abbia impiegato nei decenni le proprie risorse con lungimiranza e se oggi lo scoprirsi cementificati non porti un po’ di quella vergogna provata dai biblici progenitori, accortisi nudi, proprio nel momento di abbandonare il paradiso terreste.
Associazioni di Categoria
“e’ giunto il momento di fare un collettivo mea culpa”
“F
inalmente si prende coscienza a livello collettivo della centralità dell’agricoltura - commenta soddisfatto il presidente Coldiretti Jacopo Giraldo - unico settore produttivo che produce crescita e nuova occupazione”. “Non basta una nuova legge urbanistica - rilancia il direttore Cia, Walter Brondolin - serve un patto sociale sottoscritto da tutti per fermare l’esodo dalle campagne e dalle montagne e recuperare terreno coltivato”. “I dati del rapporto dimostrano che abbiamo sbagliato l’intera pianificazione del territorio - ha aggiunto Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta delle bonifiche - In Veneto ogni anno abbiamo perso quasi 5 mila ettari di superficie coltivata e siamo andati a cementificare
anche quel grande bacino sottratto dalle acque che sono i territori di bonifica, che valgono circa un terzo della superficie complessiva della nostra regione”. Per Crestani non basta favorire il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, bloccando nuovo consumo del territorio: “Bisogna salvaguardare l’invarianza idraulica - avverte - altrimenti continueremo a produrre nuova cementificazione”. Anche per Adolfo Andrighetti di Confagricoltura veneto la priorità è fermare il consumo di territorio agricolo, con adeguati strumenti di legge come la proposta di legge dell’ex ministro Mario Catania. “Ma le leggi da sole non bastano - ha avvertito Franco Bonesso, vicesindaco di Trevignano e rappresentante di Anci Veneto - perchè ogni norma contiene
anche possibilità di deroga. Della distruzione del suolo coltivabile siamo tutti responsabili, anche gi agricoltori allettati dalla redditività del cambio di destinazione d’uso. Ma ora è giunto il momento di fare un collettivo “mea culpa’ e di invertire la rotta”.
l bilancio è drammaticamente in rosso in tutta Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - nella Clodovaldo nostra penisola sono spariti 5 Ruffato milioni di ettari coltivati, una superficie equivalente a Lombardia, Liguria, Emilia Romagna messe insieme. Il Veneto non si discosta: le province di Padova e di Treviso nel 2011 risultano tra le 10 più cementificate d’Italia, rispettivamente con il 23% e il 19% del proprio territorio occupato da superfici edificate (la media italiana è del 6,7%). Le campagne coltivate sono scese dal 54 per cento al 44 per cento dell’intero territorio veneto, sfondando la soglia critica individuata dagli urbanisti. Quando il terreno coltivato è meno del 50 per cento della superficie complessiva, nelle aree di pianura è già allarme potenziale per l’equilibrio idrogeologico”. Ruffato, e rappresentanti del mondo agricolo concordano: In Veneto è mancata la pianificazione urbanistica e le ultime leggi, come la legge 11 del 2004, ha aperto il varco a troppe deroghe: “Servirebbe una moratoria di almeno tre anni per nuove urbanizzazioni e nuove costruzioni - rilancia Ruffato - e norme legislative che incoraggino il recupero dell’esistente. Bene il nuovo piano casa che consente solo di ampliare su superfici già edificate, ma serve una nuova legge quadro dell’urbanistica che riordini la selva di norme attualmente esistenti e stoppi nuove cubature e nuovo consumo del territorio”. Per Ruffato va data priorità al riuso delle superfici edificate, anche mediante la leva fiscale, e si possono incentivare le imprese agricole a fare manutenzione del suolo e del paesaggio in collaborazione con Genio civile, consorzi e enti di bonifica e enti locali, premiando il ruolo dell’imprenditore agricolo custode del territorio.
Bruno Pigozzo, Pd
“la strada percorsa È stata Quella sbagliata”
“I
n Veneto, purtroppo, la strada percorsa è stata quella sbagliata - ha sottolineato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - le dichiarazioni d’intenti sul consumo di Bruno Pigozzo suolo zero, che siamo pronti a rilanciare e fare nostre, non possono essere usate come un velo per nascondere i tanti punti neri ancora presenti. Si pensi alla legge sul commercio ed a quella sullo sportello unico del 2012, che sono state impugnate a livello nazionale, perché in contrasto con le norme di protezione ambientale, ma anche allo stesso Piano casa che, seppur pensato per favorire il recupero dell’esistente e ridurre le nuove costruzioni, contiene alcuni aspetti potenzialmente pericolosi. Come Pd siamo pronti a confrontarci nel merito su questo terreno, perché crediamo che giocare con le parole e rinviare ulteriormente la soluzione del problema del consumo di suolo sia colpevole”.
E’E’ARRIVATO ARRIVATO ILILMOMENTO MOMENTO DIDICAMBIARE CAMBIARE Ritiro e valutazione dei tuoi Ritiro e valutazione dei tuoi mobili usati a 2000 €e mobili usatifino fino a 2000 €e finanziamenti a tasso agevolato finanziamenti a tasso agevolato dada 5050 € al mese. € al mese.
Solo i Mobilifici Rampazzo Severino possono Solo i Mobilifici Rampazzo Severino possono darti un’un’ occasione di di risparmio così elevata darti occasione risparmio così elevata e trasparente sulle piùpiù grandi firme e trasparente sulle grandi firme dell’arredamento italiano. dell’arredamento italiano. LaLa promozione dura ancora pochi giorni; promozione dura ancora pochi giorni; NoiNoi ci siamo perper darti consigli, preventivi, ci siamo darti consigli, preventivi, finanziamenti e tutto ciòciò che ti èti utile perper arredare finanziamenti e tutto che è utile arredare la la tuatua casa. casa.
M AMPAZZO EVERINO MOBILIFICI OBILIFICIRR AMPAZZOSS EVERINO I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTO I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTO
A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715 A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715 Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510 Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510 orari di apertura: e martedì 15:30 - 19:30 orari di apertura: lunedì lunedì e martedì 15:30 - 19:30 mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30 mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30 www.rampazzoseverino.it www.rampazzoseverino.it
messaggio pubblicitario
La mia estate in stile Loipersdorf vi ricordate l‘emozione del momento esatto in cui scatta il verde sullo scivolo Formula 1, o l‘adrenalina nel tuffarsi dal trampolino di 3 metri della piscina acapulco, o la felicità che si prova stando sdraiati nel dolce far niente? Questo è lo speciale Summer Feeling in stile Loipersdorf! emozione e gioia di vivere ve lo garantiscono anche la piscina con le onde, il campo da beach volley e l‘ampio scivolo famiglia. In estate, gli amanti delle emozioni forti potranno godere dell‘intero spettro di attrazioni sia all‘interno che all‘esterno. L‘aquafun con i suoi scivoli e il parco giochi acquatico, entrambi aperti tutto l‘anno, abbinati alle attrazioni outdoor, offrono un‘area veramente enorme per scatenarsi e divertirsi! chi invece ama la tranquillità e scappa dallo stress quotidiano, troverà pace e relax nel „Mio Schaffelbad“.
Dal 1 Luglio - al 8 Settembre 2013 il motto a Loipersdorf è : „Benvenuti al campo avventura“! Bambini e giovani potranno vivere la loro propria grande avventura,! costruire zattere, lo scivolo sul prato, il calcetto da spiaggia o le emozionanti storie intorno al falò: preparatevi a vivere mille emozioni!
Festival culinario agli amanti della buona cucina, consigliamo di segnarsi nel calendario il martedì 16.7. Il piazzale di fronte alle Terme Loipersdorf ospiterà il festival culinario „Loipersdorf is(s)t regional„ (Loipersdorf mangia regionale - Loipersdorf è regionale ) per assaporare le specialità regionali. I comuni di Fürstenfeld, Jennersdorf, Loipersdorf, Stein, Unterlamm e Übersbach coccoleranno i vostri palati con creazioni dolci e salate di provenienza regionale.
il salto in Dirndl Il 17.8. il Wurlitzer (radio dj live che esaudira‘ tutti i vostri desideri musicali ) sarà ospite d‘onore alle Terme Loipersdorf, mentre il 18.8. coraggiosi ragazzi e intrepide ragazze vi animeranno con il salto in Dirndl. In particolare il salto dal trampolino di 3 metri che richiede più coraggio, mentre la regata sulla mangiatoia mette alla prova la forza muscolare e l‘equilibrio.
vaca n Est ze
ivE
à Lo ipers Le fam dorf iglie n Sette el pe
mbre r avran iodo dal 1 Lu n sul p rezzo o lo scont glio - 8 o del di en 15 % trata strut tura term nella ale!
20130516_Inserat 270 x350_La Piazza_Mai.indd 1
24.05.2013 09:35:18
18 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Grandi eventi Il 10 agosto 1913 venne messa in scena per la prima volta L’Aida
Cento anni di lirica all’Arena di Verona
Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91° edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita di Vesna Maria Brocca
Giovanni Zenatello indicando l’Arena: “Ecco, questo è il teatro che io cerco rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: il 10 agosto 1913 va in scena Aida, con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radamès ed Ester Mazzoleni come Aida; sul podio Tullio Serafin e lo scenografo Ettore Fagiuoli. Il successo è strepitoso, decretato da un pubblico proveniente da tutto il mondo. Fra gli ospiti più illustri figurano Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Riccardo Zandonai, Massimo Gorki e Franz Kafka. Da quell’evento l’Arena di Verona diventa il primo teatro lirico italiano all’aperto, nonché il più grande del mondo: un primato che mantiene ancora oggi. Il 2013 è l’anno del festival del centenario, che celebra il primo secolo del Festival lirico all’Arena di Verona ed inaugura i prossimi 100 anni all’insegna della grande opera. Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. Per questo eccezionale avvenimento il Festival
messaggio pubblicitario
Attento: il tuo sorriso merita.. molto di più! Direttore Sanitario Dr Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 04-08-2006
L
’inaugurazione del Festival lirico, a metà giugno, da quasi un secolo rappresenta un importante evento mediatico e culturale per la città di Verona e per tutti gli appassionati di opera nel mondo. Nel 2013 si festeggeranno i 100 anni dalla prima rappresentazione di Aida in Arena, con un programma ricco di eventi ed ospiti internazionali, a coronare cent’anni di successi ed inaugurare i prossimi cento. “Mio padre era seduto a un tavolino del Löwenbrau, - racconta Nina Zenatello Consolaro, figlia del tenore Giovanni Zenatello - insieme al maestro Tullio Serafin, a Ferruccio Cusinati, a Ottone Rovato e alla cantante Maria Gay. Naturalmente parlavano di musica, di opera lirica e di Giuseppe Verdi. A un tratto mio padre addita l’Arena e con accento di trionfo dice: Ecco, questo è il teatro che io cerco. Qui si potrebbero fare delle rappresentazioni uniche al mondo”. Il tenore Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato si assumono quindi il
Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona
LA MIA SERIETÀ è la vostra GARANZIA... Dr. Enrico Marcon Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria a pieni voti, ha approfondito la chirurgia orale, la parodontologia e l’implantologia presso le Università di Goteborg e di Liegi e dal 2005 si occupa quasi esclusivamente di riabilitazione implantoprotesica. Quotidianamente si dedica alla Riabilitazione Totale su Impianti a CARICO IMMEDIATO(“il sorriso in un giorno”) con un altissimo tasso di successo. Pratica l’implantologia secondo le tecniche più attuali come ad esempio l’implantologia computer guidata.
RIAbILITAZIoNE
IMpLANToLoGIcA coN pRoTESIcA IMMEdIATA dEfINITIvA a 7.000 €. pagabili in comode rate fino a 36 mesi* In poche parole se hai perso tutti i denti TI
RIdARò uN Nuovo SoRRISo IN 24H
*esempio di prestito finalizzato di 1000 euro in 36 mesi. Importo totale di credito Euro 1000 (spese istruttoria assenti) Tan 0,00% Taeg 6,30%. Importo rata Euro 27,78. Offerta subordinata all’accettazione della finanziaria di competenza.
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
tel./fax 0425 21277
rovigo@clinicadrm.it
C
Piazza Vittorio
OR ORARI: SO Emanuele II DE LP SIAMO APERTI DA LUNEDÌ A VENERDÌ OP OL O DALLE 9.00 ALLE 20.00, Comune di Rovigo IL SABATO MATTINA DALLE 9.00 ALLE 13.00 SU APPUNTAMENTO
via
gi Lui
lo
sco
Bo
v
ario
oM
ert
lb ia A
Clinica DRM
del Centenario 2013 vedrà Plácido Domingo in qualità di Direttore Artistico Onorario. Inaugura il Festival il nuovo allestimento della celeberrima Aida, per l’attesissima regia della Fura dels Baus. Aida, titolo areniano per eccellenza, viene riproposta dal 10 agosto anche nella “rievocazione” del 1913 a cura di Gianfranco de Bosio. Dal 15 giugno sempre per la regia di De Bosio in scena il dramma di Nabucco, accanto alla trilogia popolare verdiana composta da La Traviata (dal 22 giugno) per la regia di Hugo de Ana, Il Trovatore (dal 6 luglio) nell’allestimento di Franco Zeffirelli e Rigoletto (dal 9 agosto) per la regia di Ivo Guerra. Ritorna in cartellone dal 31 agosto Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo stabile del repertorio areniano, per la messa in scena di Francesco Micheli. Ancora Verdi con la Messa da Requiem il 13 luglio: diretti da Myung-Whun Chung Orchestra e Coro dell’Arena di Verona insieme a Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Al compositore di Busseto sarà ancora intitolato il gala del 17 luglio. Quest’anno si festeggia anche il compositore tedesco Richard Wagner. A lui e a Verdi sarà dedicata la serata di gala del 15 agosto. Completa il programma il gala del 20 agosto, dove Daniel Oren dirigerà il maestro Domingo e i vincitori delle ultime edizioni del concorso Operalia.
34 2 Rubriche Appuntamenti Dall’11 al 13 settembre a Padova Fiere
Flormart, grandi opportunità green
Paolo Coin Tempo di ferie
chi mi innaffia le piante se sono in vacanza!
U
Convegni dedicati al verde urbano e premiazioni. Novità di quest’anno l’ingresso gratuito riservato agli operatori del settore
I
l verde, che sia passione o lavoro, è un appuntamento che di anno in anno si rinnova in fiera a Padova sotto il nome di Flormart, la fiera che oltre a costituire il punto d’incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo, con tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro permette di valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. L’importante appuntamento dedicato al “green”, che quest’anno si terrà dall’11 al 13 settembre, sarà anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso della gestione del verde urbano che vedrà l’espansione di quella che è l’evoluzione di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione. Inoltre, il Flormart sarà anche l’occasione di premiazioni, la tre giorni, infatti, ospiterà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle
amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Aggiornamenti, approfondimenti e novità sono le chiavi di lettura di un Flormart 2013 ancora più attento e sensibile alle esigenze del settore. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere – ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”.
na volta bastava suonare il campanello del vicino o telefonare ad un parente e si poteva partire tranquilli: al ritorno dalle ferie le nostre piante d’appartamento sarebbero state in forza e l’orto non ne avrebbe risentito per nulla. Oggi, però, non è più così. La solidarietà tra vicini è poca, se oltretutto l’inquilino della porta accanto è costretto dalla crisi a rimandare le vacanze chiedergli questo favore potrebbe essere fuori luogo. Quindi meglio far da sé. Se partite lasciando un intero giardino a se stesso, qualche settimane prima spendete un po’ di tempo e denaro per interrare un buon impianto a goccia. E’ il metodo d’irrigazione più sostenibile sia per l’orto che per il giardino. Si tratta di un tubo per l’irrigazione, bucherellato, da distribuire accanto al solco della semina in modo che l’acqua che vi scorre venga rilasciata lungo il percorso una goccia dopo l’altra. Questo tipo di irrigazione consente al terreno di appropriarsi dell’acqua in piccole quantità, facendo tesoro di tutta quella che riceve ed evitando che evapori o vada altrove. A questo va aggiunta poi una buona tecnologia per gestire l’irrigazione in modo razionale ed efficiente. Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Potete anche decidere di affidarvi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell’aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. Se collegati al pannello di controllo possono ricevere informazioni dalle centrali meteo e quindi agire in modo proattivo rispetto alle previsioni. In questo modo, si evita l’irrigazione quando non necessaria o superflua perché ci ha pensato madre natura o sta per farlo. Se volete risparmiare esistono metodi fai da te con i quali una settimana o due si superano facilmente senza bisogno che nessuno vi sostituisca con l’innaffiatoio in mano. Per prima cosa ricordate di riunire i vasi in un unico punto della casa e ben illuminato e di lasciare lì vicino dei recipienti pieni d’acqua cosicché l’acqua, evaporando, creerà un ambiente umido. Se invece le piante si trovano all’esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile. Se sarete assenti per più di una settimana potete garantire loro l’acqua di cui hanno bisogno usando per ognuna una grande bottiglia o un contenitore. La bottiglia dovrà essere posizionata vicino al vaso ma ad un’altezza superiore. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi da 3 a 10 strisce di stoffa già bagnate e interrate l’altro capo nella terra del vaso per qualche centimetro. In questo modo l’acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità.
ElectricSheeps.com I T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N
Siti internet, E-commerce & Web Application Sviluppo soft ware, Mobile soft ware Consulenza e Assistenza informatica Progettazione reti aziendali Pianificazione grafica aziendale
Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) 320.68.21.774 - www.electricsheeps.com - info@electricsheeps.com
46 Crucipiazza
Crucipiazza 35
Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) Un giretto a Principato Monaco
1
2
l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba. Sapete riconoscere questi posti?
1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3
4
info@azzurraedizioni.com
LIA - ZIA - ADRO - RAID SUSA - TAEG - LOCRI - RATEO ALVARA - QUADRE INATTIVE - SPEGNERE SPOLETTE - IDOLATRARE LONGHERONE - RIESPELLERE ANNOVERABILE VIDEORIPRESA QUADRANGOLARE CONVALIDAZIONE ELETTROMECCANICO
............................................................... 4) ......................................................... ...............................................................
The House (la casa) • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la
guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.” • Un signore entra in un cinema con un elefantino e chiede alla cassiera: “Mi può dare due biglietti per lo spettacolo delle 22:30?” La cassiera gli risponde: “Signore, gli animali all’interno del cinema non sono ammessi.” Il signore se ne va e ritorna dopo 20 minuti circa. Ha con se l’elefantino messo in mezzo a due fette grosse di pane. La cassiera spazientita sta per riprendere di nuovo il signore ma lui l’anticipa e le dice:”Oh, io dentro il panino ci metto quello che mi pare!” • Un’elefante apre il frigorifero e dice: “Ele-fante?” • Tra pesci: “Ti dico un segreto. Mi raccomando però, acqua in bocca!”
Impariamo l’inglese
ATTIC (mansarda) BATH TUB (vasca da bagno) BATHROOM (bagno) CAVERN (caverna) CLEAN (pulita) COLD (fredda) COMFORTABLE (confortevole) GARDEN (giardino) HOT (calda) HUT (rifugio) INTERIOR (interni) LIVING ROOM (salotto) LUNCH (pranzo) MOBILE (mobili) MODERN (moderna) SHOWER (doccia) SOFA (divano) TENT (tenda) VASE (vaso) WORK (lavoro) Chiave (6) - Può avere molti.......................................................................................... Aforismi sull’amore
Soluzioni: 1) Palazzo dei Principi; 2) Casinò; 3) Giardino Esotico; 4) Fontvieille
Sugli animali
• Per amare bisogna essere coraggiosi. • Ami veramente una persona quando non puoi fare a meno dei suoi difetti. • Amate e lasciatevi amare.
Giochi e tanto divertimento:
Simply...
li trovate su Simply... Puzzle! Tutti i mesi in edicola!
Puzzle
100 pagine solo € 1,20
PRENDI NOTA, DAI IL TUO 5x1000 A FISM. Non dimenticare questo numero quando andrai a firmare per il 5x1000. È il numero che ogni anno ci aiuta a finanziare la ricerca contro la sclerosi multipla. Scegli anche tu di donare il 5x1000 alla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, firmando sulla dichiarazione dei redditi nel riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e della università” e inserendo il codice fiscale 95051730109. Anch’io ho scelto di vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla. (Gianluca Zambrotta)
www.aism.it numero verde: 800.094.464
Codice Fiscale FISM: 95051730109
48 36 Crucipiazza ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO SE AVETE DELLE RICHIESTE IMPORTANTI DA FARE AL PARTNER QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO COMPLICE UNA NUOVA SENSUALITÀ · S ALUTE NESSUNO PUÒ DIRE CHE NON SIATE UNO SCHIANTO, ATTENZIONE PERÒ AL GIROVITA CHE CRESCE. PREFERITE FRUTTA E VERDURA
TORO DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO
E’
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO RICORDATE C H E PER SCIOGLIERE IL GHIACCIO BASTA UNA CAREZZA. RECUPERATO UN DIALOGO CHE TROPPO SPESSO VACILLA · S ALUTE CORRETE AI RIPARI CON UNA CURA RINVIGORENTE VISTO CHE SIETE TONICI COME BUDINI! LA SPIAGGIA VI ATTENDE
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO SE AVETE DELLE ACCUSE DA FARE PENSATECI DUE VOLTE POICHÉ I PIANETI PORTANO TURBOLENZA E FACILI LITI DIETRO L’ANGOLO · SALUTE PROVATE IL KICKBOXING, SARÀ LIBERATORIO PRENDERE A CALCI E PUGNI IL SACCONE E LIBERARE LE ENERGIE NEGATIVE
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO SE
SIETE SINGLE RICORDATE CHE IL CONFINE TRA AMICIZIA E PASSIONE A VOLTE PUÒ FARSI IMPERCETTIBILE. DIFFICILE TORNARE INDIETRO · S ALUTE LA STANCHEZZA SI FA SENTIRE PERCIÒ RIPOSATE, SPORT E VITA MONDANA POSSONO ASPETTARE QUALCHE TEMPO
FASCINO NUVOLE
SE IL BEL TEMPO
PERMETTE SARÀ UN’ESTATE
TEMPO DI USCITE E BELLA STAGIONE MA PROPRIO PER QUESTO LA GELOSIA SI FA SENTIRE MENTRE IL ROMANTICISMO CALA · S ALUTE I VOSTRI SFORZI PER UNA LINEA PERFETTA VI HANNO PREMIATI, ORA DATEVI UN PO’ DI TREGUA. PEDALATE SOTTO IL SOLE
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
Oroscopo
MINACCIOSE ALL’ORIZZONTE VI RICORDANO DI MUOVERVI CON CAUTELA SUL FRONTE SENTIMENTALE. EROS AL TOP · S ALUTE FORTI E SCATTANTI NEL CORPO E NELLA MENTE AFFRONTATE CON VIGORE LA BELLA STAGIONE. MANGIATE CON MODERAZIONE
DA SETTIMO CIELO
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO E’ TEMPO DI CHIARIMENTI, VENERE RIPORTA IL SERENO NELLA COPPIA. OCCORRE PERÒ PENSARE ALLE COSE POSITIVE PIÙ CHE AL RESTO · S ALUTE NON AVETE VOGLIA DI FARE MOVIMENTO PERCIÒ SCEGLIETE MASSAGGI, FANGHI E CENTRI ESTETICI MA DATEVI DA FARE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO ALLE DOMANDE DEL CUORE NON SEMPRE LA MENTE SA RISPONDERE INVECE L’ISTINTO IN QUESTO MOMENTO HA MOLTO DA DIRE · S ALUTE OCCORRE RILASSARSI PERCHÈ AVETE I NERVI A FIOR DI PELLE E SIETE MOLTO FIACCHI. ALIMENTATEVI CON PRODOTTI DI QUALITÀ
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO SCENARI
BELLICI ALL’ORIZZONTE. GLI ARMISTIZI SONO POSSIBILI MA SPESSO SOLO TRA LE LENZUOLA. SIATE CAUTI E ATTENTI. S ALUTE IN AGGUATO DOLORI MUSCOLARI CHE NECESSITANO DI UNA SERIE VISITA MEDICA E DI UN BUON MASSAGGIATORE
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO IN ARRIVO UN VORTICE DI PASSIONE CHE RISCHIA DI TRAVOLGERVI. EMOZIONI CONTURBANTI E ORMONI A FIOR DI LABBRA · S ALUTE JOGGING E PALESTRA PIÙ CHE MAI GRADEVOLI IN COMPAGNIA DI AMICI ED AMICHE. IL DINAMISMO È NELLE VOSTRE CORDE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO ATTIRATE AVANCE E SGUARDI SEDUTTIVI GONFI DI DESIDERIO. IL FASCINO ALLE STELLE VI GARANTISCE MOLTE CONQUISTE · SALUTE SE STATE PENSANDO AD UN CAMBIO DI LOOK QUESTO È PROPRIO IL MOMENTO GIUSTO. IL FEGATO GRIDA VENDETTA
PESCI DAL 20/02 AL 20/03 FASCINO I
PIANETI SCATENANO ANSIE DA ABBANDONO CHE PERÒ SONO LA FONTE DI MOLTI GUAI. TRATTENETE LE PAURE · S ALUTE LA VOSTRA FORMA È AL TOP E PERCIÒ BASTA PARANOIE, STATE DA FAVOLA. GODETEVI IL BUON PERIODO E FATE VACANZA
messaggio pubblicitario
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA - R O V I G O
Non scegliere solo il prezzo,
scegli IL professionista
per una QUALITA’
al giusto prezzo
Sbiancamento professionale 99 € Igiene orale 50 € Otturazione semplice 50 € Ortopantomografia 35 € Implantologia osseointegrata 700 € Corona in lega (acciaio/ceramica) 400 € Corona in lega (palladio/ceramica) 450 € Corona in ceramica integrale 530 € Protesi mobile totale 750 € Riabilitazione implantologica con protesica 7.000 € immediata definitiva (in giornata)
E’ sempre fonte di grande confusione per il pubblico interpretare eventuali differenze di costo. Ecco quindi alcune informazioni utili per scegliere accuratamente il professionista giusto. I costi variano prima di tutto da trattamento a trattamento:la diagnosi del problema e la complessità o meno della sua soluzione sono quindi il primo fattore. La qualità dei materiali e delle strutture mediche utilizzate sono un’ altra importantissima variabile dell’equazione.
qualità dei materiali utilizzati
CO
RS
O
LP
OP
OL
O Comune di Rovigo
via
applicazione delle tecniche più soffisticate
ROVIGO Via A. Mario, 5 45100 Rovigo
Piazza Vittorio Emanuele II
DE
professionalità dei dottori
tel./fax 0425 21277
olo
osc
iB uig
L
v
oM
ert
lb ia A
ario
Clinica DRM
Un professionista inesperto o non qualificato può essere competitivo solo con i prezzi, non certamente con la qualità dei suoi trattamenti. Riteniamo che la qualità dei dispositivi, dei materiali utilizzati e delle tecniche più sofisticate siano fondamentali per il raggiungimento di risultati che coniughino la salute e l’estetica del sorriso al la durata nel tempo.
rovigo@clinicadrm.it
ORARI: SIAMO APERTI DA LUNEDÌ A VENERDÌ DALLE 9.00 ALLE 20.00, IL SABATO MATTINA DALLE 9.00 ALLE 13.00 SU APPUNTAMENTO
PROSSIME APERTURE 2013 • MESTRE 2 Via Perlan, 20/C 30174 Venezia Mestre • PADOVA Via Venezia, 90 35129 Padova • MIRANO (VE)
Per info: 3357921640 - drm@clinicadrmarcon.it
Direttore Sanitario Dr Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 04-08-2006
ATTENTO: il tuo sorriso merita.. molto molto di più!