di Rovigo
1994 - 2014
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 132 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Verso il Natale Saranno feste di austerità, ma con qualche sorpresa
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Salute Sanità Ambulatori Nessuna paura pediatrici, di vaccinarsi,verso èlaper nuova il nostro verifica bene
Caritas diocesana Scelta la nuova guida polesana, è Don Piero Mandruzzato
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L’EDITORIALE
Presidente della Provincia a sorpresa, parla Trombini
“Doe se magna in tri, se magna anca in quatro” di germana urbani*
“Mi sento un po’ come Cristoforo Colombo”. Si definisce così Marco Trombini, sindaco di Ceneselli. Eletto a sorpresa presidente della Provincia, dovrà in primo luogo capire le reali competenze dell’ente. pag. 6
Grignano ricorda il suo eroe: morì per salvare 97 bambini
Sante Zennaro, grignanese, morì il 10 ottobre del 1956 a 23 anni, a Terrazzano, in Lombardia. Salvò 97 bambini e le loro maestre minacciate da due folli armati. Una di quelle bambini, quasi 60 anni dopo, lo ha ricordato. pag. 12
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Cancellate le scritte sull’asfalto tengono in ostaggio il centro In viale Trieste ancora lamentele e graffiti. In via Fusinato scoppia il caso espropri
I
lavori di riqualificazione di Fuà Fusinato, in ballo da anni e da poco cominciati, rischiano di sbattere contro un ostacolo molto ostico. In grado di bloccare tutto per mesi, se non per anni. Alcuni residenti della via si sono rivolti al Tar, il Tribunale amministrativo regionale, di Venezia. Hanno chiesto la sospensiva dei lavori. Significa che non solo hanno impugnato gli atti a monte del cantiere, ma hanno anche domandato ai giudici, nell’attesa di arrivare alla decisione di merito, di sospendere i la-
vori a titolo precauzionale. La questione è nota. In città si conosce da anni, anche se a oggi il dibattito non era emerso in tutta la sua portata. Si parla delle aree recintate dai frontisti e quindi incluse nelle proprietà private. Il Comune ha intenzione di procedere agli espropri, dal momento che quei quattro metri circa di asfalto servono eccome, per potere attuare il progetto. Ma i residenti non paiono avere alcuna intenzione di mollare l’osso. Intanto,
anche viale Trieste continua a dare lavoro alle cronache. Sono ricomparse le scritte contro l’alta velocità, le buche, le presunte mancanze della politica, questa volta rappresentata non più da sindaco e giunta, ma dal commissario. La verità è molto semplice: i soldi per tutti gli interventi che vorrebbero i residenti, autori anche di una petizione, non ci sono tutti: servirebbero oltre 300mila euro. pag.
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cappano dalla guerra, dalla fame, dalle malattie. Camminano, corrono, si nascondono. Sono come animali braccati, in fuga. Eppure sono uomini, bambini, donne e donne in attesa di bambini che vanno scalze verso un futuro che sperano migliore. Arrivati al porto, a volte dopo mesi da che erano partiti, riescono a salire su una barca insieme a moltissimi altri. Sanno cosa può capitare, perché accade sempre più spesso che il mare si trasformi per loro in un ventre che inghiotte e non restituisce nulla, eppure salgono. Trattengono il fiato, pigiati in centinaia su queste carrette della miseria, tremano di freddo, di fame, di orrore. E poi, se il mare è calmo e il buon Dio li assiste fino in fondo, arrivano sulle nostre sponde. Ma è il fatto che le sponde siano “nostre” il problema, è il fatto che arrivano in troppi, è il fatto che abbiamo già poco per noi e dovremmo spartire con loro. E’ il fatto che vengono sicuramente per delinquere. E ultimamente è anche il fatto che portano le malattie! Questi esseri umani portano sicuramente qualcosa in mezzo a noi, come tutti gli esseri umani che incontriamo, con cui ci capita di condividere qualcosa: il banco a scuola, il sedile in autobus, un pasto alla mensa dei poveri. Portano se stessi, la loro storia, la loro vita. Come noi, ogni giorno. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it
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L’EDITORIALE
segue da pag.
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“Doe se magna in tri, se magna anca in quatro”
Ficarolo
Gli istituti polesani cambieranno pelle Il trasferimento dei degenti psichiatrici in altre strutture o il commissariamento. Forse addirittura la chiusura. Queste le ipotesi che si stanno valutando per gli Istituti Polesani di Ficarolo, l’importantissima struttura specializzata nell’assistenza alle persone con problemi psichiatrici. Dall’estate a oggi gli Istituti sono stati toccati da due grosse inchieste giudiziarie, la prima incentrata su presunti maltrattamenti ai danni di alcuni ospiti, la seconda relativa invece al decesso di due di questi. Da qui l’intervento delle autorità competenti – Ulss, Regione, ma anche la Prefettura – e la decisione di prendere provvedimenti. Rovigo
Dovremmo chiamarli per nome questi poveri del mondo, ognuno col suo, per sentirli meno come invasori e più come uomini e donne e bambini. Sul nostro giornale abbiamo un po’ cercato di farlo. Di conoscerne alcuni. Alcuni di coloro che in questo periodo si fermano nei centri d’accoglienza. Hanno bei sorrisi. Sono gentili, felici di poter almeno dormire con tutti e due gli occhi chiusi, finalmente. Moltissimi sperano di raggiungere presto il Nord Europa, qualcuno spera di trovare lavoro qui e rimanere. Per valutare davvero la loro presenza tra noi dovremmo considerare che loro sono i sopravvissuti a un esodo epocale dal sud del mondo. Basti pensare che i morti in mare certificati dal 1999 al 2013 sono 15 mila e secondo i dati raccolti da Philippe Fargues, demografo dello European University Institute presentati a Metropolis il tasso di mortalità in questi stessi anni è passato dal 4 al 21%. Alcuni di loro erano bambini, bambini mai nati, mamme, papà, ragazze e ragazzi col sole negli occhi. Non sono mostri neri. Inoltre la direttrice del Laboratorio di virologia dell’Istituto malattie infettive Spallanzani di Roma, facendo un quadro sul virus ebola tra Africa e Occidente afferma che il rischio di contagio è bassissimo e non arriverebbe dagli immigrati: “In Europa può arrivare in aereo da missionari o cooperanti, ma non con gli sbarchi”. C’è modo e modo di essere veneti in questi anni. E lo sapevano bene i nostri nonni, loro sì che avevano patito la fame e che comunque non esitavano a dire: “Doe se magna in tri, se magna anca in quatro”.
di germana urbani*
direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it
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il comune mette in vendita immobili e terreni: l’elenco
Nove proprietà messe in vendita dal Comune di Rovigo, tra terreni e immobili. Tecnicamente si chiamano beni da alienare e Palazzo Nodari ha appena pubblicato l’elenco. Tra i fabbricati di maggiore pregio c’è quello di piazza Garibaldi dove un tempo avevano sede le biglietterie del Teatro Sociale, ma anche l’ex biglietteria di piazzale Di Vittorio, dalla quale il Municipio spera di ricavare oltre un milione di euro. Non solo: all’asta anche i locali sotto il portico di piazza Vittorio che per tantissimi anni hanno ospitato la storica cartolibreria Pavanello, trasferita in via Silvestri. Rovigo
nel centenario il ricordo della Grande Guerra
“Che il sacrificio di quei giovani possa essere di ispirazione ai giovani di oggi”. E’ stato un IV novembre diverso dal solito, quello celebrato in piazza Vittorio Emanuele: non c’era il sindaco, ma il commissario prefettizio. Che ha voluto ricordare – proprio nel centenario dell’inizio della Grande Guerra – i tanti giovani che vi persero la vita. “Se il nostro essere italiani – ha detto – ha un significato, se la nostra cultura, la nostra civiltà o la nostra identità rappresentano oggi per noi un valore, lo dobbiamo proprio al sacrificio estremo di molti giovani che oggi commemoriamo”.
“Capiamo cos’è successo o ci saranno altri problemi”
Sanita’ e sociale
lavoro
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Dopo i posti letto ancora allarme tagli, ne parla Pavarin
Università in città Nasce “M’intrigo” progetto eclettico dedicato a chi studia
I giovani tornano alla terra e al mare
politica
“ruGGiti dalla laGuna”: ecco tutto il proGramma
pagg.
18-19
Le primarie del Pd: sfida in rosa a fine novembre pag.
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Cultura Un grande spettacolo che stupirà grandi e piccoli
Il Comune di Gavello ha approntato il bando per la concessione degli alloggi Ater. E per presentare domanda c’è tempo sino al prossimo 2 dicembre. Una opportunità per tutti i cittadini italiani, stranieri comunitari e stranieri extracomunitari dotati di permesso di soggiorno che vivano o risiedano nel territorio del Comune. Informazioni in merito possono essere richieste al Comune o trovate sul sito. I candidati comunque non devono avere un reddito del nucleo familiare superiore ai 24.793 euro e ovviamente non devono essere già assegnatari di un alloggio pubblico. La rassegna
Dopo il debutto del primo novembre a Lendinara, un fitto calendario di appuntamenti che porterà veri e propri maestri a esibirsi e trarre note d’autore dagli antichi e storici organi del Polesine. La rassegna, che è ormai arrivata alla 14esima edizione, toccherà, sino al 20 dicembre, numerosi Comuni dell’Alto e del Basso Polesine. Il calendario, dopo il concerto del 15 novembre in Duomo a Rovigo, porterà, di sabato in sabato, a San Bellino, Porto Viro e Loreo. Gran finale sabato 20 a Ca’ Venier di Porto Tolle. Per informazioni si può visionare la pagina Facebook dedicata all’evento o fare capo al numero di telefono 3284532974. Cinema
Regione
Garbellini dopo la sconfitta:
tempo sino al 2 dicembre per Gli alloGGi ater
“antichi orGani del polesine” torna la maGia della musica
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Sono state calendarizzate le prime dieci proiezioni di “Ruggiti dalla laguna”, il programma cinematografico incentrato sul cinema Politeama di Adria e realizzato con Rem e Circolo del cinema di Adria. Si tratta di un ciclo di pellicole che saranno proiettate ognuna con cadenza settimanale il lunedì e il martedì al Politeama. Al lunedì i film cominceranno alle 21.15 con spettacolo unico, al martedì doppia proiezione alle 16.30 e alle 21.15. Per informazioni è possibile fare capo al numero telefonico 042622461, consultare il sito www. politeama-adria.it o la pagina Facebook del Politeama di Adria.
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese I DATI E I FATTI Il Veneto realtà di integrazione e accoglienza o razzista e chiuso? Sono 514mila gli immigrati stranieri in Regione, pari al 10,4 per cento dell’intera popolazione. I dati del Rapporto annuale 2014 sull’Immigrazione ci vedono al quarto posto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. Eppure da qui è partita la protesta dei sindaci contro le prefetture all’annuncio a inizio ottobre dell’arrivo di nuovi profughi. Da qui il governatore Zaia attacca il Governo e l’Europa. “Sto con i sindaci, non possiamo accoglierne altri”
Il Veneto alle prese con
di Ornella Jovane
“I
l Veneto non è più l’eldorado di 20 anni fa, quando chi arrivava qui un lavoro qualsiasi lo trovava comunque, perché allora c’era davvero fame di gente che lavorasse”. La mutata situazione socioeconomica e la crisi hanno tagliato le gambe anche al Veneto, la ex locomotiva d’Italia, e in questo contesto l’invito ”meno ipocrita” che si possa fare a chi lascia la propria terra, in cerca di fortuna, è quello di non illudersi. E’ la tesi che il governatore del Veneto Luca Zaia sostiene da tempo e che ha ribadito con forza anche in occasione della presentazione a fine ottobre del Rapporto annuale 2014 sull’Immigrazione in Veneto, realizzato da Veneto Lavoro. “Tanta povera gente lascia miseria - afferma l’esponente leghista - per trovare qui un destino di miseria. Bisogna essere ipocriti per far credere che da noi ci siano grandi opportunità”. “Non venite, lo dico con forza, lo dico supportato dai dati” insiste il presidente veneto “dai quali emerge nell’ultimo semestre un distinto movimento di migrazio-
ne di ritorno, di gente - 6.400 persone - cioè che se ne Treviso e Verona, con oltre 100mila persone, seguite da torna a casa perché quella di un paese florido è solo una Vicenza e Padova, con più di 95mila persone. bugia”. “Questi dati smentiscono clamorosamente lo stereoUna posizione che non vuole essere contrastante con tipo razzista che ci si vuol affibbiare. Ci dicono che il Veneuna realtà di integrazione e di accoglienza, quale il Vene- to è il quarto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna to dimostra essere anche nei numeri. per numero di immigrati presenti” è il commento di Zaia. Al primo gennaio 2014 gli “A questi - prosegue - che hanimmigrati stranieri presenti erano Zaia: “Il Veneto non è no un serio progetto di vita garantiamo la massima integrazione e tutti 514mila, pari al 10,4 per cento più l’eldorado, ipocrita i servizi”. “Questi numeri tuttavia dell’intera popolazione residente far credere a questa e a un decimo di tutti gli stranieri gente che da noi ci sono - insiste - dimostrano al Governo che abbiamo già dato e che ci sono alpresenti in Italia. Nel 2013 si è regi- grandi opportunità” meno altre 16 regioni in Italia che strato un aumento di 27mila unità. I lavoratori disoccupati tra gli stranieri immigrati sono possono accogliere i nuovi profughi in arrivo, considerato 42mila sui circa 200mila totali in Veneto. Le imprese che non hanno i nostri numeri”. Insomma un modo per ribadire il basta profughi in avviate da stranieri sono 41mila, pari al 5,8 per cento del totale dell’imprenditoria regionale. Il lavoro stranie- Veneto di inizio ottobre, quando alcuni sindaci si ribellaro determina circa il 5 per cento del Pil regionale. Il 90 rono alle Prefetture in cerca di spazi per i nuovi migranti per cento delle scuole venete ospita studenti stranieri. Le arrivati nella Penisola con l’operazione Mare Nostrum. “Sto con i sindaci che conoscono davvero le loro reprovince con il maggior numero di stranieri residenti sono
“ci colpisce la Grande riconoscenza dei profuGhi”
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Porto Alegre, 32 e una missione: aiutare
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orto Alegre è una cooperativa sociale con 32 dipendenti, una decina di collaboratori esterni e circa 20 volontari. Oltre all’accoglienza e assistenza dei rifugiati e richiedenti asilo, gestisce servizi e strutture per persone con disagio psichico, persone senza dimora o in condizioni di povertà estrema, nonché la bottega del commercio equo e solidale “La Fionda di Davide”. “Nella struttura più grande dove ospitiamo i richiedenti asilo - spiega Riccardo Brazzorotto, uno degli undici operatori che la gestiscono– cerchiamo di organizzare attività che possano aiutarli nell’inserimento come corsi di italiano e di educazione civica. Molti dei ragazzi sono scarsamente alfabetizzati e, quindi, interveniamo anche in quella direzione. Una volta a settimana viene un medico a visitarli. Oltre ad aver messo in piedi un vero e proprio intervento di recupero della struttura che li ospita, i ragazzi coltivano un piccolo orto e riparano biciclette. Poi ci sono attività ricreative, come il calcio ed il cineforum”. Nonostante non abbiano alcun limite alla propria libertà di movimento, la sera si ritrovano sempre tutti a cena insieme. Di fughe non ve ne sono, considerato che si tratta di stranieri in attesa di una regolarizzazione. “Quello che sorprende – aggiunge Riccardo – oltre al fatto che non vi siano mai stati problemi di litigi o zuffe, è il grande senso di gratitudine che provano”. Fr.Ca.
altà territoriali e che si ribellano ai Prefetti e allo Stato centrale” aveva affermato, condannando sia l’Europa sia il Governo nazionale che non si attivano per risolvere realmente il drammatico problema. E bocciando a fine mese anche il passaggio dall’operazione italiana “Mare Nostrum” a quella europea “Triton”. “L’Europa egoista e davvero razzista - aveva denunciato - fa a Renzi l’elemosina di pagare le operazioni di recupero, ma continua a rispondere no all’unica svolta che sarebbe vera: un’operazione nella quale i Paesi europei si impegnassero a farsi carico per quota parte dei migranti che arrivano”. “L’Unione Europea non può far finta di nulla e continuare a ignorare le gravi implicazioni che questo fenomeno sta provocando nei Paesi della Comunità, soprattutto a quelli di confine e più esposti come l’Italia” era stata la conclusione del governatore leghista che ha definito di “buon senso” la posizione del primo ministro britannico David Cameron che ha proposto di fissare un tetto al numero degli immigrati nell’Unione Europea.
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Argomento del mese 5 La storia
n l’emergenza profughi Le associazioni “Sono diretti verso altri paesi europei”
Sfatiamo un mito: pochissimi di loro sono qui per restare di Francesco Campi
I
n Polesine attualmente ci sono poco più di 150 richiedenti asilo. Il numero maggiore è ospitato dalla cooperativa sociale Porto Alegre, ente gestore anche del progetto Sprar del Comune di Rovigo e che dal 2007 ha offerto accoglienza ad oltre 500 migranti ed attualmente ne ospita circa novanta in appartamenti o centri collettivi, mentre ad altri 50, accolte in un albergo di Porto Viro, offre servizi di assistenza legale e sociale. Un gruppo consistente è affidato anche all’associazione Di tutti i colori di Occhiobello. L’Arcisolidarietà, invece, ne ospita un numero ridotto, cinque, ma con una particolarità: sono tutte donne. “Tre arrivano dalla Nigeria e due dalle Filippine – spiega la responsabile Donata Tamburin – tutte sono passate dalla Libia, dove lavoravano in condizioni a dir poco difficili. Sono donne giovani e quello che hanno subito durante i loro viaggi è terribile”. “Nell’ambito dell’accoglienza dei profughi soccorsi con Mare nostrum – sottolinea anche Carlo Zagato, presidente della cooperativa Porto Alegre - il tasso di dispersione è superiore al 60%. Sono persone che considerano l’Italia un paese di transito e che intendono presentare la richiesta di protezione internazionale in altri paesi. La permanenza media delle persone accolte con Mare Nostrum risente di questo aspetto, mentre quelle che si sono fermate da marzo ad oggi, sono tuttora in attesa di essere ascoltate dalla commissione che valuterà la loro richiesta di protezione. La permanenza delle persone accolte nell’ambito del progetto Sprar, invece, è misurabile ed è di circa un anno, durata comprensiva del periodo di istruttoria della richiesta di protezione internazionale, che dura, in media, tre/quattro mesi, e dei 6 mesi di accoglienza previsti per legge”. Insomma, dei richiedenti asilo transitati dal Polesine negli ultimi anni, solo una minima parte si è stabilita qui, mentre la maggioranza è andata a cercar fortuna altrove: “Si tratta di numeri – conclude Zagato - non in grado di produrre riflessi su una provincia con oltre 244mila abitanti e che incidono in minima parte nel più ampio fenomeno dell’immigrazione”.
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Dietro numeri e troppa politica tanti racconti che colpiscono T
roppo spesso, quando si leggono notizie relative ai migranti, non si pensa alle storie ed ai volti di uomini e donne che affrontano viaggi lunghi migliaia di chilometri per sfuggire a situazioni di difficoltà estrema. Ma dietro ai numeri di un fenomeno che qualcuno utilizza in modo propagandistico, ci sono persone in carne ed ossa, con storie da raccontare. Come quella di Dambo, 34 anni, che prima di scappare dal Mali, durante la guerra civile, faceva il pastore: in macchina ha raggiunto prima il Burkina Faso, poi la Nigeria ed infine la Libia, dove è stato 10 giorni prima di salire su un barcone insieme ad altre 88 persone, venendo poi raccolto da una motovedetta della Marina Militare. Non sorride, Dambo, quando ripensa al suo viaggio, che lo ha visto passare da Lampedusa a Verona e, infine, a Rovigo dove sta dal 19 marzo. Ma un “grazie italiani che mi hanno protetto” lo dice in un italiano stentato e con un forte accento francese, per poi spiegare che “è qui che vorrei rimanere se un giorno avrò il permesso e troverò un lavoro, voglio rivedere i miei due figli, di 9 e 13 anni, che sono rimasti in Mali”. Bubakar, invece, viene dal Senegal dove ha visto uccidere molte persone. Lui in Libia era arrivato per restarci e, infatti, è stato lì un anno. “Facevo l’operaio edile, ma non mi davano i soldi”. Poi, dopo il crollo del regime le cose sono peggiorate e così è salito su Molti di loro un barcone con altri 85 migranti. Anche lui hanno assistito racconta di essere stato “salvato dall’acqua ad assassini e hanno dagli italiani che mi hanno trattato bene, temuto per la loro sono bravi”. Sul restare in Italia, però, non sopravvivenza è convinto: “Non so se troverò lavoro”. E’ convinto, invece, di restare qui Ailfusine, che in Gambia faceva il gommista. “Poi ci sono stati problemi politici – spiega – sono dovuto fuggire per paura di essere ucciso”. Dopo tre mesi di viaggio attraverso il deserto ha raggiunto la Libia e, poi, ha preso il largo con una carretta del mare insieme ad altri 78 compagni di ventura. “Gli italiani mi hanno salvato la vita”, ammette mentre il suo viso accigliato si spiana in un sorriso. Chi non sorride è Roman, 19enne arrivato dal Bangladesh, dove lavorava in un negozio di telefonia. Lui in mare c’è stato per ben otto giorni, stipato in una barca insieme ad altre 400 persone. “Italia molto bene”, si sforza di spiegare riuscendo a far capire bene cosa vuol dire. Sameel, 25 anni, arriva dal Pakistan. A farlo fuggire sono state “le bombe degli americani”. Non pensava che sarebbe finito a Rovigo, anche se qui dice di trovarsi bene e di voler trovare un lavoro per rimanere. A casa faceva l’agricoltore. In Libia, invece, negli otto anni di permanenza ha fatto i lavori più disparati ma sempre senza riuscire a farsi pagare. Salire su quella barca, sulla quale è rimasto in balia del mare per sei giorni con altre 235 persone, è stata una scelta obbligata. Quando parla del salvataggio da parte della Marina italiana trasuda gratitudine a conferma del fatto che, aldilà delle strumentalizzazioni, l’operazione Mare Nostrum ed il soccorso in mare dei migranti, non solo ha salvato le vite Dambo, Bubakar, Ailfusine, Roman e Sameel e di altre migliaia di uomini e donne, rompendo una tragica inerzia di fronte alla tragedia che si stava compiendo nel nostro mare, ma ha anche dato speranza nell’umanità a persone che, a differenza di tanti italiani, pensano all’Italia come ad un Paese generoso, accogliente e dove vale la pena ricostruirsi una vita. Fr.Ca.
6 Rovigo La nuova Provincia Parla il primo presidente del dopo riforma
Trombini: “Saremo un baluardo dell’ambiente” “Mi sento un po’ come Colombo in mezzo al mare”. Pesa l’incertezza sulle reali competenze dell’ente. “Io mi vedo un po’ come un sindaco dei sindaci” di Francesco Campi
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on un vero e proprio colpo di teatro, la poltrona più alta di Palazzo Celio è andata a Marco Trombini, sindaco di Ceneselli, attualmente non iscritto a nessun partito ma con un passato nella Dc, in An, in Forza Italia, nel Pdl ed in Fli, sostenuto da una lista che è riuscita a ricompattare tutto il centrodestra e ad approfittare di sgambetti interni al centrosinistra. Trombini, agente di commercio, è così il primo presidente della Provincia di Rovigo dopo la riforma Delrio. Una vittoria non annunciata, si potrebbe dire, ma lei se lo aspettava? “Non corro mai per perdere, però in effetti si può ben dire che sulla carta i numeri non c’erano e che forse sono stato l’uomo giusto al momento giusto”. Quali sono le sue linee per il governo del Polesine? “Mi piacerebbe poter articolare un programma fatto e finito, ma la verità è che ancora non si sa bene cosa dovrà fare la Provincia e, quindi, sarebbe velleitario fare grandi proclami. Credo che questo ente,
Esponente del centrodestra in Consiglio si trova però in una situazione difficile
A fianco Marco Trombini viste le competenze che, al momento, gli sono rimaste, debba essere un baluardo della difesa dell’ambiente, un tema importante per un territorio come il nostro, ma più che altro debba essere un raccordo fra tutte le amministrazioni comunali. Diciamo che la mia funzione è quella di essere una sorta di sindaco dei sindaci e, proprio per questo, ho iniziato questo mio mandato cercando di ascoltare il più possibile le istanze dei vari Comuni”. Cosa ne pensa di questa riforma? “Il popolo chiedeva cambiamenti forti
alla politica e l’unico terreno di convergenza possibile è stato quello sulle Province, forse perché meno vicine ai cittadini e meno importanti dal punto di vista della gestione del potere. Ma ancora è tutto in costruzione e non si può certo dire che sia una riforma fatta e finita. Questo, va detto, è già di per sé un punto di debolezza. Mi sento un po’ Cristoforo Colombo: ancora non so se arriverò in India o in America, nel frattempo sono in mezzo al mare”. In questa navigazione, qualche turbolenza può essere rappresentata dall’a-
nomalia che lo vede presidente con una minoranza di consiglieri provinciali, visto che dei dieci eletti, Claudio Bellan, Davide Diegoli, Ivano Gibin, Giorgio Grassia, Daniele Grossato e Vinicio Piasentini appartengono allo schieramento opposto, mentre lei può contare su Massimo Biancardi, Michele Domeneghetti, Giovanni Rossi e Vasco Veronese. “E’ indubbiamente una situazione particolare che ci obbliga a cercare sempre una via d’accordo. Posso dire già da ora che non metterò in atto nessun tipo di ‘campagna
acquisti’ e che in questi primi giorni ho avuto modo di constatare la grande maturità dei consiglieri”. Il primo giorno di scuola, il primo consiglio provinciale, avete avuto vita facile, visto che all’ordine del giorno c’era il tema della discarica di Bergantino e che siete tutti contrari ad una sua realizzazione. “Credo che questa composizione del consiglio ci obblighi a trovare sempre un percorso collegiale, fermo restando che su molti temi le posizioni sono e credo che resteranno diverse. Però i segnali sono positivi: dopo il primo consiglio provinciale ci siamo perfino trovati tutti insieme a pranzo”. C’è già un accordo della tagliatella? “No, ma uno spirito positivo e propositivo sì. E questo è importante, visto che fra le competenze della Provincia ci sono temi fondamentali come ambiente, viabilità, pianificazione territoriale, turismo, scuola e, soprattutto, lavoro”.
Lo sconfitto “O capiamo cosa è accaduto, o perderemo ancora”
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l grande sconfitto alle elezioni provinciali è Nicola Garbellini (nella foto), sindaco di Canaro, candidato alla presidenza di palazzo Celio con una lista formata da candidati del Pd, Ncd e Psi. La sua lista ha però ottenuto la maggioranza del consiglio provinciale: un esito anomalo che suona come uno sgambetto a Garbellini e che sta avendo strascichi pesanti sull’equilibrio dei democratici. Che cos’è successo a palazzo Celio? “Siamo arrivati all’appuntamento consapevoli di avere una buona lista, equilibrata, con elementi di continuità e nuove sensibilità. Avevamo un buon programma e abbiamo fatto incontri sul territorio con i cittadini. Anche se quella della Provincia era un’elezione indiretta, l’abbiamo comunque interpretata come un’elezione diretta. Ma è stato praticato il voto disgiunto: è evidente che qualcosa non ha funzionato” Chi ha remato contro di lei? Chi sono i franchi tiratori? “I franchi tiratori esistono ma sono contrario ai processi sommari. Guardando i numeri si vede come ci siano situazioni che vanno approfondite sotto due aspetti. Da una parte c’è l’accordo con Ncd e Psi: se le mancanze sono state tra gli alleati, allora c’è stata un’errata scelta politica sulle alleanze. Se, invece, le mancanze sono state in casa di Pd, allora c’è stata una mancanza di allineamento”. Dunque chi deve assumersi la responsabilità della sconfitta? Credo sia necessario fare i conti in casa
propria: è importante che il Pd avvii una seria analisi del voto con cui individuare le situazioni di responsabilità. Questo passaggio non solo andrebbe a sistemare il passato ma anche il futuro perché, se il partito è diviso per bande, ci esporremo ad altre sconfitte”. Lei ha partecipato all’incontro dei componenti del Pd polesano che si contrappongono alle scelte della segreteria. State pensando alla scissione? “Non siamo fuoriusciti da nulla, abbiamo partecipato ad un incontro in cui abbiamo fatto una seria analisi del voto. Non c’è alcuna corrente o uscita alle porte. La nostra casa è il Pd e lì ci dobbiamo confrontare”. Qual è, quindi, il futuro del Pd polesano? “Se in Polesine non si chiarisce cos’è successo, è impossibile affrontare le prossime sfide. Le primarie sono una caratteristiche del Pd ma sono uno strumento non un obiettivo dell’azione politica. Vanno fatte se servono e non se il consenso è già ampio”. Fr.Ca.
La nostra priorità
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE sostenere il
8 Rovigo L’analisi Lo scenario prossimo spiegato da Cristiano Pavarin
Pronta la nuova stangata sulla sanità, il settore sarà sempre meno pubblico di Elisa Dall’Aglio
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L’esponente del comitato Articolo 32 fa il punto: “La compartecipazione del cittadino aumenterà”
lla fine il premier Renzi ha mantenuto la promessa a lungo sbandierata di abbassare le tasse a imprese, lavoratori e autonomi, ma a scapito della sanità: si prefigura insomma la solita storia della coperta troppo corta. In pratica lo Stato chiuderebbe in parte i rubinetti alle regioni, che dovrebbero arrangiarsi per la cura dei propri cittadini e reperire autonomamente i fondi non più erogati da mamma Roma. E non si parla di bruscolini, ma di 11 miliardi di euro che andrebbero a sommarsi alle consistenti sforbiciate già apportate dal Patto per la salute relativo al triennio 2014 – 2016, siglato tra Governo e Regioni lo scorso luglio. Questo è l’allarme lanciato da Cristiano Pavarin a nome del comitato cittadino Per l’articolo 32 sanità e sociale. L’ennesimo rischio per la qualità delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale è legato alla recente approvazione della proposta di Legge di stabilità, che, tra i provvedimenti, prevede la deducibilità del costo del lavoro dall’Irap (imposta regionale sulle attività produttive, versata dai datori di lavoro in se hai i soldi ti curi. In una recente statistica pubblicata base al volume prodotto dai propri dipendenti) a parti- su Quotidiano Sanità, emerge che la percezione degli re dal 2015. Ma qui arrivano i guai: l’Irap rappresenta italiani sulla qualità dell’assistenza sanitaria pubblica il grosso del finanziamento della sanità pubblica. è sempre più ridotta (anche se solo un paziente su “Il Veneto – spiega Pavarin – riceve dagli introiti quattro del Nord – Est si dice proprio insoddisfatto e di questa tassa risorse che contribuiscono al 50% del a pesare sulla media negativa del dato citato è il Sud, totale della spesa sanitaria, a con il 72% che si lamenta). Più fronte della media delle regioni “Il taglio passa il tempo, insomma, più del Mezzogiorno che al massi- dell’Irap un cittadino, secondo l’articolo, mo arrivano al 25%, con punta ridurrà ritiene che le cure ricevute siano negativa del Molise al 14%”. La le risorse peggiori del passato, che i tempi conseguenza di queste manovre dirette al settore” per analisi o visite erogate siano è presto detta: “è in atto il traeccessivamente lunghi e sopratsferimento progressivo dei costi verso le tasche dei tutto che l’aumento dei ticket sia esagerato: sempre cittadini, che sarà il pretesto per la discesa in campo più soldi da sborsare di tasca propria per stare peggio del sistema assicurativo privato”, all’americana. Cioè di prima.
l’allarme
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A questo proposito, Cristiano Pavarin commenta: “Il Sistema sanitario rappresenta una consistente fetta della spesa pubblica del Paese; ma è un sistema in cui al paziente viene imposta una consistente compartecipazione. Corrisponde a un ulteriore 2% di Pil, inoltre, l’esborso di tasca propria scelto da molte famiglie per fare esami diagnostici e visite specialistiche”, dribblando gli ostacoli di attese lunghe fino a un anno. “È inevitabile che questi tagli lineari statali vengano recuperati dalle Regioni aumentando la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini. Inevitabili quindi nuovi criteri di calcolo al rialzo per l’Isee (Indicatore situazione economica equivalente), che entreranno in vigore già a gennaio 2015 e che di fatto penalizzeranno i cittadini richiedenti prestazioni sociali agevolate”
Intervento
Tfr subito a rischio flop di giuseppe Bortolussi* segue da pag.
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Secondo i calcoli elaborati dall’Ufficio studi della CGIA, l’incremento del carico fiscale per chi volesse chiederne l’anticipazione, rispetto all’erogazione della liquidazione al termine del rapporto di lavoro, oscillerebbe tra i 230 e i 700 euro circa. Ovviamente l’aggravio fiscale tende ad aumentare al crescere del livello di reddito del soggetto richiedente. A fine carriera lavorativa la liquidazione viene tassata separatamente con la media delle aliquote degli ultimi cinque anni che tiene indebitamente conto delle detrazioni per lavoro e per i carichi familiari. Nel caso dell’anticipazione introdotta dal Governo Renzi, invece, quest’ultima si cumula con il reddito e conseguentemente aumenta anche la tassazione. Infatti, l’aumento del reddito dovuto all’integrazione legata al Tfr mensile in busta paga viene tassato con l’aliquota marginale, ovvero quella che interessa la parte più elevata del reddito. Inoltre, quando aumenta lo stipendio si riducono gli effetti economici delle detrazioni per i figli a carico e quelli legati agli assegni familiari. Infine, mentre la liquidazione erogata a fine carriera è “risparmiata” dall’applicazione delle addizionali comunali e regionali Irpef, l’anticipo mensile no. Se il Parlamento non modificherà l’impianto fiscale che grava sull’anticipazione del Tfr è verosimile che l’operazione si trasformi in un flop è molto probabile. Inoltre, vanno chiarite in maniera inequivocabile le modalità di erogazione del Tfr. L’operazione, come ha assicurato il Premier Renzi, dovrà avvenire con un meccanismo che renda davvero neutro l’impatto economico sulle piccole imprese con meno di 50 addetti. Cosa che dovrà essere definita con un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Dai casi presi in essame, se un dipendente senza famigliari a carico optasse l’anno prossimo per l’anticipazione mensile del Tfr, l’aggravio fiscale potrebbe oscillare tra i 236 euro all’anno (nel caso di un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) fino a 623 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro). Se, invece, a chiederne l’anticipazione è un dipendente con moglie e un figlio a carico, l’incremento fiscale potrebbe variare tra i 362 euro (per un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) e i 696 euro (nel caso di un reddito da lavoro * Segretario della CGIA dipendente di 80.000 euro).
L’allarme. A monte di tutto, lo spostamento del capitolo di bilancio
Anche il fondo per la disabilità non scampa alla politica di tagli
e i polesani in generale non se la passano bene per la crisi, per quelli disabili si prospetta un vero disastro: sul banco degli imputati ancora la legge di Legge di Stabilità, con 100 milioni che evaporerebbero dal fondo nazionale per la non autosufficienza (da 350 a 250 milioni). Chi non ricorda la secchiata d’acqua che il premier Renzi si è rovesciato addosso nell’ambito di un programma internazionale di sensibilizzazione verso la Sclerosi laterale amiotrofica; e chi non ha fatto, per questo motivo,
polemica sui social dopo aver saputo che l’ex sindaco di Firenze aveva premuto l’acceleratore dei tagli lineari. È di nuovo Cristiano Pavarin a denunciare la situazione. “La giunta regionale del Veneto si è affrettata a trasferire il fondo regionale per la non autosufficienza all’interno del capitolo del bilancio sanitario, quindi soggetto ai tagli, che vanno a sommarsi a quanto detto nel Patto per la Salute approvato lo scorso 10 luglio, in cui si dice che per le aree della non autosufficienza, della disabilità, della salu-
te mentale adulta e dell’età evolutiva, dell’assistenza ai minori e delle dipendenze gli interventi socio-sanitari sono effettuati nei limiti delle risorse previste. In altri termini i servizi di cui usufruiscono e necessitano le categorie più deboli possono essere eliminati per ragioni di bilancio: una grave decisione che andrà a colpire proprio coloro che hanno più bisogno e che è in evidentissima contraddizione con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con le norme sui Livelli essenziali di assistenza”. E.D.
Cristiano Pavarin
Rovigo 9 Il caso Il problema delle aree recintate è noto ormai da anni
Fuà Fusinato, scacco matto ai tempi del cantiere I residenti non rinunciano ai cortiletti, scatta immediato il ricorso al Tar veneto per fare sospendere i lavori del Comune di Francesco Campi
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uattro metri. Tanto basta per bloccare i lavori di riqualificazione di via Fuà Fusinato, in progetto da anni, ma che solo di recente hanno potuto vedere la luce. O meglio: solo di recente sono potuti iniziare. A rallentare il cantiere è una richiesta di sospensiva dei lavori avanzata al Tar di Venezia dai residenti della strada in questione. Il motivo? I lavori prevedono l’esproprio delle aree recintate dai frontisti ed incluse nelle loro residenze. Ovvero: l’esproprio di quei quattro metri che permetterebbero al Comune di realizzare, a lato della strada, sia la pista ciclabile prevista dal progetto sia il marciapiede per il transito dei pedoni, separato rispetto alla ciclabile. E’ una questione, quella delle aree recin-
Commercio
tate in via Fuà Fusinato, che è nota– per quanto poco dibattuta – da decenni, se non da anni. E se, da una parte, l’intera città ha dovuto rinunciare agli alberi che costeggiavano la via (abbattuti per permettere alle ditte di eseguire l’intervento), dall’altra pare che i residenti non siano disposti a rinunciare alle aree recintate dai loro cancelli ed incluse nelle proprie abitazioni. Aree che, in un precedente contenzioso, erano state sì riconosciute come private ma, secondo sentenza, l’uso pubblico doveva essere garantito. Quindi le recinzioni sono state rimosse? Qualche frontista ha rinunciato ad una porzione del proprio spazio in favore della realizzazione del marciapiede?
Incontro tra commissario ed esercenti Sarà un Natale tutto austerity Ma qualche sorpresa ci sarà
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atale con il commissario. Non è il titolo dell’ultimo cinepanettone firmato Vanzina, né tantomeno una vicenda che suscita ilarità, perché quest’anno le iniziative natalizie a Rovigo saranno all’insegna dell’austerità. Addio, dunque, alle
costose casette di legno del mercatino allestito lo scorso anno in piazza Vittorio Emanuele II, anche se dalla Confesercenti arriva la rassicurazione che i banchi in tema natalizio non mancheranno. Non mancherà nemmeno il consueto grande abete altoatesino, che come da tradizione arriverà dal Comune gemellato di Silandro e sarà addobbato dai vigili del fuoco, anche se il Comune di Rovigo deve farsi carico dei costi di trasporto e dell’illuminazione, Stesso discorso per festoni e luminarie, il cui
Scuola
prio iter al Tar, il cantiere sta proseguendo i lavori nelle aree della strada in cui non sussiste il problema delle recinzioni. Il rischio, però, è appunto che i tempi dell’intervento si allunghino oltre il previsto visto l’inevitabile rallentamento che il cantiere sta subendo.
allestimento è storicamente a carico dei commercianti, mentre la bolletta elettrica la paga Palazzo Nodari. E’ proprio fare i conti e vedere quali siano le disponibilità di commercianti ed amministrazione che la Confesercenti, capeggiata da Michele Raisi, si è incontrata con il commissario Claudio Ventrice e con i dirigenti del settore Commercio del Comune. Da quello che è emerso, si può già dire che, pur senza follie, anche questo Natale saprà regalare sorprese. Fr.Ca.
festività
Novità al De Amicis
L’informatica eccellente: competenze digitali certificate al massimo livello
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’istituto superiore De Amicis di Rovigo lancia i corsi di informatica. Ma non i “soliti” corsi di informatica volti al conseguimento della certificazione Ecdl, comunque già di per sé non banale, tutt’altro. Proseguendo nella propria attività di test center infatti la scuola, guidata dalla dirigente scolastica Elena Papa, forte dell’accreditamento ottenuto da Accredia, mira al primato nella certificazione Ecdl full standard. Un riconoscimento importante, che nell’immediato futuro avrà un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro, della formazione e della selezione del personale. “Chi completa il programma Ecdl full standard – spiega infatti una nota della scuola – entra oggi in possesso di un certificato a norma di legge, inserito in un registro pubblico, e incrementa così in modo significativo il valore e la spendibilità che da sempre hanno connotato la patente europea del computer. Il bollino Accredia riconosce vantaggi a scuole, enti di formazione pubblici e privati, uffici dell’impiego, imprese ed istituzioni. Consente, infatti, nell’attività formativa, di potersi rapportare ad un insieme di com-petenze codificato in modo preciso e riconosciuto a livello nazio-nale e internazionale”. Non solo: in un periodo di difficoltà occupazionali questo ricono-scimento rappresenta una opportunità importanti. “Nella scuola – chiude la nota – diventa lo strumento principale per attestare, con rigore, le competenze digitali dei giovani in uscita dalla scuola dell’obbligo, in ottemperanza a quanto da tempo prescrive la Commissione europea. Nel lavoro poi la certificazione Ecdl
Nient’affatto: a dire l’ultima parola sarà ancora una volta il tribunale amministrativo. I tempi sono tutt’altro che sicuri: alla richiesta di sospensiva infatti solitamente segue la decisione di merito. Ovviamente passibile di impugnazione. Va chiarito, comunque, che l’abbattimento delle recinzioni non sarebbe stato un intervento a carico dei residenti di via Fuà Fusinato. L’amministrazione comunale aveva infatti messo in conto, nei costi dell’opera, l’abbattimento delle ringhiere e dei cancelli. Ma evidentemente quel che manca è la disponibilità a rinunciare a un cortiletto ormai ritenuto diritto acquisito. Mentre la richiesta di sospensiva dei lavori fa il pro-
Strenne di Natale
Il salone natalizio del Censer promette divertimento e sorprese
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full standard permette di riconoscere in modo oggettivo le competenze digitali di un candidato a un concorso per titoli ed esami, ma anche di progettare e realizzare programmi di formazione volti alla riqualificazione del personale utilizzando i fondi interprofessionali. Le imprese possono inoltre avvantaggiarsi di un titolo riconosciuto di competenza digitale che le garantisce dal punto di vista della immediata valorizzazione nell’azienda. Nella pubblica amministrazione deve diventare la base condivisa di competenze digitali della Pa centrale e locale per implementare il Cad (Codice dell’amministrazione digitale)”.
irca 150 operatori in arrivo da tutto il territorio nazionale per la 13esima edizione di “Strenne di Natale”, il tradizionale salone del regalo natalizio organizzato da Rovigo Fiere e in programma dal 28 al 30 novembre al Censer di Rovigo. Tante le novità e altrettante le conferme. Tra le seconde, l’ampissimo spazio dedicato all’esposizione per le idee regalo: una superficie di circa 6mila metri quadrati, nella quale troveranno spazio sia le attività commerciali e artigianali che gli hobbisti. Priorità anche alle specialità alimentari, da sempre accompagnamento ideale delle Feste. Per le prelibatezze del Natale, oltre mille metri quadrati dedicati agli espositori. Grande spazio anche alle iniziative collaterali, sua storia, la Pro loco Città di Rovigo racconta”: un non meno importanti. Ci sarà “Accendi il tuo prese- tuffo nel passato alla riscoperta della tradizione laica pio”, con la parte-cipazione di appassionati, artisti del Natale, raccontata all’interno di un accampamene artigiani provenienti da tutta to medievale con botteghe artila Regione. Organizzata poi la In programma giane e laboratori di mosaico e “Piazza della solidarietà”, una dal 28 al 30 di fabbricazione delle candele iniziativa che ha lo scopo di fun- novembre e delle pergamene. Infine, tutgere da punto di incontro per tut- e organizzato te le sere dalle 21, nella vicina te le associazioni di volontariato da Rovigo Fiere Sala Bisaglia si terrà la secondella Provincia. da edizione del “Rhodigium Non manca un pensiero dedicato a tutti i più Festival Gospel”. piccoli col “Villaggio di Babbo Natale” con gonfiabili, L’inaugurazione si terrà venerdì 28 novembre trucca bimbi, zucchero filato e tante altre idee. alle 16, con orario dalle 16 alle 21, quindi sabato 29 Importante sarà poi la partecipazione dell’A- e domenica 30 orario continuato dalle 10 alle 21. eroclub che propone “Il volo di Natale”, mostra di Venerdì ingresso libero, sabato e domenica gratuito ultraleggeri e labora-tori per i ragazzini. per i bambini dai 12 anni in giù, poi 3 euro a testa Una novità di questa edizione è “L’albero e la comprensivi del posteggio.
10 Rovigo Il caso Dopo le lettere e le 700 firme, i residenti segnalano ancora problemi
Viale Trieste, la protesta torna a farsi graffito Nuova serie di scritte vergate sull’asfalto di notte. Chi abita lì chiede una volta per tutte la soluzione ai vecchi mali: buche, traffico e velocità elevata di Francesco Campi
Vanni Borsetto a Ventrice: “A Rovigo serve immediatamente il piano del Traffico”
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entro storico viale Trieste 700 auto ogni ora”. E’ passato un anno da quando sono comparse le prime scritte sull’asfalto di viale Trieste: grandi lettere bianche, in stampatello maiuscolo, “stese” sull’intera carreggiata. Lettere in cui è concentrato tutto il malumore di chi lungo viale Trieste ci abita e che con il traffico, le buche sull’asfalto e lo stato malconcio della pista ciclabile si trova a fare i conti ogni giorno. Viale Trieste La protesta di 150 residenti di viale Trieste è iniziata un anno fa non solo con gli sfoghi velocità, ecco spiegata tanta esasperazione. Con l’arrivo a palazzo Nodari del commisdi vernice sull’asfalto ma anche con diverse lettere indirizzate al prefetto Francesco Provolo sario Claudio Ventrice, a luglio, i frontisti, invece ed al sindaco Bruno Piva, nonché con una pe- del solito “mancano le risorse”, hanno ottenuto qualche risposta e, dall’itizione. La strada è ridotta nizio di settembre fino a ad un colabordo, segnata Ma un progetto metà ottobre, la strada da numerose voragini ed serio richiede è stata chiusa per alcuni avvallamenti. Del resto, 300mila euro lavori di sistemazione l’asfalto della zona è stato Troppo per delle condotte fognarie abbandonato a se stesso il Comune da parte di Polesine acper circa trent’anni. Non solo: i rattoppi da parte delle società che negli que. Vicenda chiusa? Tutt’altro. I lavori di sisteanni sono intervenute sui sottoservizi hanno addirittura peggiorato la situazione. Se a questo mazione non sono stati sufficienti per spegnere si aggiunge il traffico intenso, spesso ad alta il malumore. Questa volta contro l’operato del
L’APPELLO
commissario perché le voragini sull’asfalto sono ancora lì. Ma i lavori non sono ancora terminati. Intorno alla metà di novembre è prevista infatti la rimozione del vecchio asfalto ed il manto, nel tratto in cui sono stati eseguiti i lavori alla rete fognaria, sarà rifatto. Il commissario ha inoltre annunciato l’installazione dei dissuasori di velocità. Tutto questo, però, per i residenti non è abbastanza. Peccato che il rifacimento di tutto viale Trieste abbia un costo stimato fra i 3 ed i 400mila euro: troppo per le casse comunali. Il commissario ha quindi annunciato che riunirà ad un tavolo le società che in questi anni hanno lavorato ai sottoservizi della zona per concordare una soluzione definitiva.
a situazione della vivibilità a Rovigo, fotografata dallo studio del Sole24Ore e da Legambiente (Vedi articolo nel box a pié pagina, ndr), non è ottimale, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria. Ecco allora che Vanni Borsetto, esponente del Pd Rovigo, individua quella che potrebbe essere una soluzione e lancia un appello al commissario. “Data la situazione – commenta infatti Borsetto – credo che il Commissario Ventrice farebbe bene a farsene carico e a non aspettare la politica: l’inquinamento atmosferico non è di destra, né di sinistra, né tantomeno una statistica da giornali, ma un problema che investe la salute dei cittadini e necessita da anni di misure urgenti”. Una soluzione efficace potrebbe essere, secondo Borsetto, la celere adozione del Piano del traffico. “Il Piano del Traffico è uno strumento fondamentale contro l’inquinamento da auto – chiude Ventrice – e non è mai stato adottato dal Consiglio comunale perché rimasto fermo nei cassetti dell’ex sindaco Piva per mesi e mesi. Con qualche altro collega ho presentato osservazioni volte a riordinare il traffico, l’uso dei parcheggi nonché il miglioramento della rete ciclabile. Non credo che su questi temi si debba aspettare la politica: la nostra città non merita un altro inverno con sforamenti oltre i limiti di legge e livelli elevatissimi di emissioni inquinanti in atmosfera”. Un altro fronte di intervento importante potrebbe poi essere il lavoro sulla mobilità alternativa. “A confronto con altri capoluoghi – conclude - abbiamo poche piste ciclabili, poche isole pedonali ed aree verdi. Si conferma inoltre che le nubi più nere sono concentrate nell’ inquinamento atmosferico, nell’elevata presenza media di polveri sottili nell’aria a causa di un disordine generale del traffico cittadino”. Fr.Ca.
NEWS E’ il risultato dello studio di Legambiente
Vivibilità, Rovigo perde una posizione
Lo afferma la “gara” lanciata da Caterpillar
Rovigo? Risulta la città più noiosa d’Italia
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ovigo perde una posizione in classifica fra i Comuni capoluogo più vivibili e scende dal 32° al 33° posto nella graduatoria stilata da Legambiente e contenuta nel rapporto “Ecosistema Urbano”, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Le prime in classifica sono Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone. La maglia nera, invece, spetta ad Agrigento. Sono 18 gli indicatori selezionati per confrontare tra loro i 104 capoluoghi di provincia. Rovigo è in buona posizione per quanto riguarda raccolta differenziata (14°), anche se la produzione di rifiuti pro capite mette Rovigo all’82° posto. E se per le energie rinnovabili Rovigo guadagna il 12° posto, per tasso di motorizzazione si attesta al 67° posto e per incidentalità stradale al 71°. Il rapporto accende i riflettori anche sulla scarsità di isole pedonali (92°), alla faccia dei sostenitori del Corso aperto alle auto, e di verde pubblico (42° ). Il dato peggiore, tuttavia, riguarda le aree verdi totali: Rovigo è quart’ultima a livello nazionale, al 101° posto su 104. Male anche la qualità dell’aria, in particolare per quanto riguarda il Pm10 (65° posto). La lotta alle polveri sottili, a Rovigo ruota intorno alle limitazioni alla circolazione del traffico. Se, da una parte, tale misura sembra necessaria per ridurre la concentrazione di Pm10, dall’altra non è chiaro se sia sufficiente. Fr.Ca.
Presentato alla libreria Calibrì
“Twiggy”: un romanzo sull’impossibile verità è la nuova fatica del medico romanziere
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a buona notizia è che Rovigo ha vinto un premio. La cattiva è che si è aggiudicata il titolo di città più noiosa d’Italia. La competizione, tra il serio ed il faceto, è stata organizzata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar, proprio la stessa che aveva selezionato il brano dei rodigini Marmaja “Per la scossa dei tuoi baci (andavo a 3 kilowatt all’ora)” come inno della campagna sul risparmio energetico “M’illumino di meno”, ed ha visto gli ascoltatori “premiare” Rovigo a scapito di Udine, che si è piazzata in seconda posizione. Ovviamente il gioco non ha mancato di suscitare commenti. E se dal capoluogo friulano già qualcuno si augura che i festeggiamenti per la vittoria rompano la monotonia rodigina e permettano ad Udine di aggiudicarsi il titolo, nella città delle rose ci si interroga per capire se, dietro allo scherzo, ci sia un fondamento di verità e se e cosa si possa fare per scrollarsi di dosso questa nomea. Fatto sta che sui social network la provocazione non ha mancato di rompere la monotonia ed ha visto i rodigini dividersi fra quanti considerano appropriato il riconoscimento e quanti, invece, proprio non ci stanno a vedere la propria città messa in berlina come la più noiosa d’Italia. Fr.Ca.
pesso per giungere ad una verità ritenuta tale e quindi ricercata, si creano basi artificiose o ci si basa su interpretazioni personali di un fatto oggettivo, giungendo da diversi interpreti a verità differenti. Ma la verità per sua stessa definizione dovrebbe essere unica e univoca. No, la verità non esiste”. Una presentazione L’autore Giuseppe Bertolini intrigante e appassionante che ha catturato l’attenzione dei presenti, quella avvenuta il 18 ottobre alla libreria Calibrì di Corso del Popolo a Rovigo. Qui, Giuseppe Bertolini, medico in servizio all’Ulss 18 di Rovigo specialista in Odontostomatologia e titolare di studio dentistico, da sempre appassionato di scrittura, ha presentato il suo ultimo libro. “Twiggy”, un appassionante romanzo. Come sempre, il ricavato dalle vendite sarà devoluto in beneficenza sotto forma di opere per il territorio. Bertolini, 57 anni, padovano, ha pubblicato varie opere e ottenuto importanti riconoscimenti. I suoi libri sono stati presentati a Padova, Rovigo, Montagnana, Genova, Roma, Cava de Tirreni e San Giorgio a Cremano. Al termine della presentazione, Bertolini ha risposto alle domande dei presenti e firmato copie dell’opera.
Aspettando il Natale... Scegli fra tanti Aspettando articoli ile Natale... rinnova la tua casa... Scegli fra tanti articoli e rinnova la tua casa...
12 Rovigo La serata Sante Zennaro, quasi 60 anni dopo il suo sacrificio, vive ancora
Morì per salvare 97 bimbi. Il ricordo di una di loro Tante persone al teatro di Grignano, il suo paese. Perse la vita ad appena 23 anni per aiutare gli altri di Lino Segantin
Il sodalizio artistico nacque nell’ottobre 2004
La Barbujani festeggia i suoi primi 10 anni
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ome tanti emigrati del dopo alluvione, Sante Zennaro era partito dal Polesine per cercare in Lombardia più dignitose occasioni di lavoro e di vita. Mai avrebbe pensato che sarebbe divenuto un eroe: che avrebbe dato la vita per salvare 97 bambini e le loro maestre in balia di due pazzi pronti all’omicidio. Il 10 ottobre 1956 due individui, armi in pugno e cariche di tritolo in uno zaino, si introducono nella scuola elementare di Terrazzano, paese lombardo frazione di Rho. Sequestrano alunni ed insegnanti, li fanno salire al primo piano dove a tutti vengono legate le mani. Si asserragliano nella scuola sbarrando la porta d’ingresso e, con lucida follia, iniziano ad avanzare le loro richieste. Arrivano le autorità, le forze dell’ordine e i due, riconosciuti come i fratelli Egidio ed Arturo Santato iniziano ad avanzare richieste accessorie. Vogliono visibilità, ed arriva la Rai. I carabinieri sono pronti ad intervenire, i vigili del fuoco a fare il loro dovere. Ma è difficile decidere la prima mossa.
scrittura creativa
N Renata De Angeli ricorda il suo salvatore Sante Zennaro, ventitreenne di Grignano trasferito a Terrazzano, sente di dover intervenire. Appoggia una scala all’edificio, puntando alla finestra del primo piano. Riesce ad introdursi, ed è il parapiglia. Ai colpi d’arma da fuoco esplosi dai malviventi si aggiungono quelli delle forze dell’ordine. Sembra un miracolo. Ma Sante perché non esce? Lo trovano agonizzante, colpito a morte. Renata De Angeli, allora bambina di 7
anni, presa di mira dai due folli come la possibile prima vittima, non può dimenticare quei momenti terribili. Lo ha testimoniato in modo accorato, sabato 18 ottobre, intervenuta al teatro Grignano, assieme a Giulia Castoldi, neolaureata con una tesi proprio sui fatti di Trezzano. La De Angeli ha espresso la sua infinita gratitudine non solo ai parenti di Sante, ma anche a tutti i polesani, definiti “gente dal cuore d’oro”.
ell’ottobre del 2004 dal sodalizio artistico di Loredana Capellazzo e di Paola Trivellato nasceva a Rovigo il primo “Laboratorio permanente di scrittura”: promosso dall’Associazione socioculturale “Renzo Barbujani”, poteva allora contare sulla partecipazione di una decina di persone. Oggi il “Laboratorio di scrittura creativa”, che si tiene ancora alla biblioteca “Antonio Carlizzi”, è coordinato da Roberta Fava e Giuliano Visentin e conta circa venticinque iscritti, provenienti da varie parti della provincia e anche da Ferrara, uomini e donne di varie età. Nella ricorrenza dei dieci anni da quei primi passi i volontari dell’associazione hanno voluto rendere omaggio alle ideatrici dell’iniziativa, raccogliendo in un volume antologico i frutti migliori prodotti, anno dopo anno, nel cammino percorso insieme dai partecipanti del laboratorio: il titolo del libro “Scrivere e raccontare insieme” parla da solo. Senza mai dimenticare Loredana e Paola: due loro poesie precedono i lavori di ogni annata. Per la “Barbujani” l’attività culturale non è mai stata disgiunta da quella sociale e i risultati sono evidenti sul piano artistico. Insieme è stata scritta anche una commedia, ambientata nel Polesine dell’inizio del Novecento. Storia, arte e socialità sono gli ingredienti fondamentali delle numerose attività che dal 2000 la “Barbujani” promuove, come il laboratorio di fotografia, il laboratorio di pittura, le serate con l’artista e l’attività del neonato gruppo filatelico numismatico rodigino. M.D.P.
Il progetto Gli universitari ora possono “Intrigarsi”
25 Dicembre 2014
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T
utti sanno che “a Rovigo non m’intrigo”, ma c’è qualcuno che nel capoluogo polesano finisce per rimanere intrigato. Nonostante sia stata giudicata come città “noiosa”, negli anni Rovigo ha aumentato le sue attrattive, anche grazie al Consorzio universitario rodigino e al Conservatorio “Francesco Venezze”. E pensando ai giovani studenti, l’associazione Tumbo ha voluto rovesciare la frase proverbiale e ha ideato il progetto “M’intrigo”, coordinato da Sara Bacchiega, che lo illustra. Qual è lo scopo di questo progetto? “M’intrigo” è un’iniziativa nata nel 2009 dalla constatazione che gli studenti universitari del polo rodigino non avevano a disposizione tanti servizi offerti. Abbiamo voluto dare quindi informazioni sul tempo libero e sulle opportunità disponibili in città e offrire agli oltre 2mila studenti del Cur la possibilità di partecipare ad attività sportive o culturali. Dall’anno scorso il progetto, realizzato in convenzione con il Comune e la Provincia, è stato esteso anche agli studenti del Conservatorio”. Ad esempio, quali iniziative sono previste? “In collaborazione con la Bvs, ad esempio, sono state costituite due squadre di volley maschile, una under 17 e un’altra che gioca in prima divisione: in questo
modo è stato colmato un vuoto nel panorama sportivo rodigino, evitando di entrare in concorrenza con realtà già esistenti. Ci sono squadre di calcio a 5, sia maschile che femminile, e da due anni sono attivi due corsi di fitness, particolarmente graditi alle studentesse universitarie. I campionati sono appena iniziati: abbiamo da poco organizzato una festa per l’avvio delle attività”. Sul fronte culturale cosa proponete? “Ci sono varie iniziative in fase di evoluzione e programmazione. Di solito in primavera organizziamo un cineforum in lingua inglese: i film sono sottotitolati e dopo la proiezione vengono commentati da un’insegnante madrelingua. C’è stato chiesto di organizzare incontri informali tra studenti di varie provenienze per l’apprendimento della lingua italiana. Con “Let the music play on”, invece, gli allievi del Conservatorio si esibiscono in vari locali del centro per fare in modo che anche la città si appropri delle istituzioni universitarie presenti a Rovigo”. M.D.P.
14 Rovigo La crisi Sono un centinaio i volontari che aiutano l’associazione
La Caritas ha una nuova guida sarà Don Piero Mandruzzato di Francesco Campi
“E
’ con trepidazione che accetto questo nuovo ruolo, consapevole dell’importanza e delle responsabilità, chiedendomi se saprò essere all’altezza”. Con queste parole don Piero Mandruzzato commenta la sua nomina a direttore della Caritas diocesana, guidata per ben undici anni da monsignor Dante Bellinati. “E’ proprio grazie al lavoro di don Dante che ho accettato – spiega don Piero – perché è riuscito nell’operazione lungimirante di consolidare l’organizzazione della Caritas in modo collegiale e, soprattutto, investendo sui giovani. Inizialmente mi sono chiesto se ce l’avrei fatta, visto sono già parroco di Ceregnano e svolgo anche il ruolo di formatore presso il Seminario, due servizi impegnativi ai quali se ne somma uno tanto gratificante quanto oneroso come, appunto, quello di dirigere una struttura complessa come la Caritas. A spingermi ad accettare, come detto, la fiducia nei collaboratori efficienti e ben rodati scelti da don Dante. Fra l’altro, d’accordo con il vescovo, abbiamo deciso di nominare un vicedirettore, Davide Girotto, che mi possa aiutare concretamente”. A voler guardare alle azioni concrete che la Caritas svolge sul territorio, si rischia quasi di perdersi. A fare da bussola è proprio don Piero che spiega come le attività principali riguardino “il servizio docce e lavaggio indumenti per i senza fissa dimora, i corsi di italiano per stranieri, i centri di ascolto, la formazione al volontariato per giovani e nelle scuole, gli ambulatori gratuiti, l’orientamento al lavoro, il servizio per il riutilizzo dei mobili
Il predecessore è stato Don Dante Bellinati: “Ha coinvolto i giovani” e dei vestiti usati, l’azione di assistenza e di supporto per le badanti e le famiglie che ne hanno bisogno, e, soprattutto, il microcredito ed il grande servizio del fondo di solidarietà, attivato grazie al generoso contributo della Fondazione Cariparo”. In totale, sono circa un centinaio fra professori, medici, e semplici volontari che sono attivi all’interno della Caritas dioscesana. A questi si aggiungono i sei dipendenti dell’associazione Sant’Andrea, una sorta di “braccio operativo”, il cui principale e più evidente impegno è legato alla gestione della struttura omonima “Casa Sant’Andrea”, un centro di accoglienza diurno volto principalmente a dare risposta i bisogni igienico-sanitari delle persone che versano in una forma di disagio tale da non permettere loro di accedere ai servizi pubblici. Questi volontari danno vita ad una galassia di iniziative, più o meno grandi, ma tutte ugualmente preziose, soprattutto in
“Ho accettato perché so di potere contare sul lavoro del mio precedessore. La sfida è raggiungere anche chi non chiede aiuto”
Don Piero Mandruzzato
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un momento in cui, fra l’intensificarsi dei flussi migratori e l’emergere di nuove povertà, ogni azione che miri a sollevare dal disagio le fette sempre più ampie di popolazione che si trovano in situazioni di marginalità è fondamentale: “Il Centro di ascolto, e l’Osservatorio delle povertà e delle risorse – spiega don Piero - offrono un quadro sempre aggiornato di una situazione difficile, perché sono sempre di più le persone che chiedono aiuto. Al di là della contribuzione economica attraverso i progetti di microfinanza, particolarmente utili sono proprio la consegna di indumenti e generi alimentari. Ancora c’è, però, una fetta di persone che, per una sorta di pudore, non si avvicinano a noi e il capire come raggiungerli è proprio uno degli aspetti che mi sta maggiormente a cuore”.
IL SALUTO L’elogio del vicario generale
“Tutta la nostra chiesa ringrazia Don Dante”
“A
don Dante va il ringraziamento di tutta la nostra Chiesa per aver saputo indicare con estrema chiarezza e con grande forza il significato autentico della Carità cristiana, e di essere stato il promotore della nascita di progetti e servizi rivolti ai più bisognosi. Il suo servizio si è rivelato tanto più prezioso, in quanto ha saputo organizzare la Caritas diocesana non secondo il proprio estro, ma seguendo gli insegnamenti e il magistero della Chiesa italiana. Sotto la sua guida, la Caritas diocesana è diventata un riferimento autorevole e riconosciuto”. Nel rispetto della volontà di don Dante il passaggio del testimone è avvenuto senza annunci e senza celebrazioni, ma la diocesi non si è potuta certo astenere dall’esprimere tutta la propria gratitudine per gli undici anni di servizio prestati da don Dante. Questo passaggio di consegne a don Piero Mandruzzato, ha sottolineato il vicario generale, monsignor Claudio Gatti, “va nella direzione di riconoscere e valorizzare la forma e la struttura che la Caritas diocesana ha assunto in questo decennio”. Fr.Ca.
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16 2 Cultura La manifestazione Determinante il sostegno dell’assessorato alla Cultura
La Fiera del libro apre a dodici mesi tutti in rosa Il tema dell’anno è “La parola ha un corpo di donna” Spazio a laboratori, incontri con l’autore e tanto altro di Melania Ruggini
novità della rassegna, essendo sala Eracle chiusa per lavori, il trasferimento della vendita dei libri nella biblioteca comunale e lo sconto del 20 % su tutti i libri esposti. “Ad oggi la fiera ha richiesto tanto lavoro in sinergia con il comitato della biblioteca presieduto da Laura Sarto - spiega l’assessore alla Cultura Marialaura Tessarin - Abbiamo voluto dare particolare risalto ai bambini, con i laboratori creativi, e alle donne. Ho cercato inoltre di dare molto spazio alla disabilità come altra abilità della donna e per questo ci saranno due scrittrici disabili a presentare i propri libri”. In programma spiccano dunque i numerosi laboratori per bambini, tra cui “Come si costruisce e
pITTuRA vIA RuZZINA 2014, IL pRIMO pREMIO RESTA AD ADRIA
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l primo premio del Concorso Nazionale di Via Ruzzina 2014 resta nella città etrusca: se lo è aggiudicato l’adriese Mario Gallo con l’opera “Acqua alta”, che ha vinto 1500 euro offerti da Bancadria. Nella motivazione si legge: “La mancanza di prospettiva, le trasparenze, la continuità fra acqua e cielo, unitamente al gesto libero ed energico rendono l’opera quanto mai ambigua e surreale”. La commissione giudicatrice era composta da Gianni Cagnoni, titolare della Galleria Il Melone Arte Moderna di Rovigo, Luciano Scarpante, pittore, Edoardo Zambon, giornalista, Claudio Lorenzi consigliere della Fondazione Franceschetti e Di Cola, Lisa Roncon rappresentante di Adriatic Lng. Vincitore della sezione speciale Adriatic Lng Terminale è stato Luciano Grapeggia, con l’opera “Rigassificatore 2014”. Secondo i giudici: “La struttura industriale nella sua complessità risulta ben rappresentata con chiarezza architettonica e cromatica che enfatizzano il contrasto con la semplicità della sua collocazione fra le acque dell’Adriatico”. Gli altri importanti riconoscimenti: 1000 euro offerti dalla Fondazione Franceschetti e Di Cola in memoria del dottor Di Cola Angelo Raffaele sono andati a Marco Camporese di Villanova con “Acqua”. Il premio Pro loco Adria di 500 euro è andato al pittore abruzzese Antonio Civitarese di Canosa Sannita con l’opera “Guarda dove sono”, mentre il premio Città di Adria è stato assegnato all’opera “Senza titolo” di Elio Carnevali di Pegognaga. Questi i nomi degli autori delle opere classificatesi ex aequo:
A Occhiobello, sei appuntamenti
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uest’anno la Fiera del Libro di Porto Viro è dedicata alla lettura femminile. “La parola ha un corpo di donna“ è infatti il tema della XV edizione, indissolubilmente legato alla sensibilità, allo spirito, alla creatività femminile. Il Comune di Porto Viro e l’assessorato alla Cultura e Pari opportunità si sono fatti promotori del talento e del valore delle donne scrittrici, poetesse, artiste, ambasciatrici della cultura. La tematica di questa XV edizione ha preso spunto da una provocazione lanciata sul quotidiano inglese “The Guardian” dalla scrittrice e illustratrice Johanna Walsh, che ha lo scopo di cambiare le abitudini delle persone e combattere il sessismo nella letteratura, invitando a leggere per tutto il 2014 solo libri scritti da donne, in modo da dare risalto alle autrici messe ai margini dai giornali e dall’editoria in genere. Sono diverse le novità che caratterizzano l’iniziativa che di anno in anno attira a Porto Viro numerosi lettori anche dalle città limitrofe. Dal 31 ottobre al 9 novembre 2014 sono stati organizzati convegni, incontri con l’autore, reading poetici, mostre, laboratori creativi e fiabe animate. Tra le
staGione teatrale
si suona un’ocarina” accompagnato dalla serata in musica con il Gruppo ocarinistico “Città della musica”; e ancora lo spettacolo “I musicanti di Brema” abbinato al laboratorio come costruire strumenti musicali con materiali di riciclo, a cura dell’associazione Attivamente; “Acqua e terra”, il laboratorio di ceramica per bambini. Tra gli incontri con gli autori, la presentazione dell’antologia di racconti “El nievegare de la luna” di Gianni Sparapan, “Anime sorprese” di Giorgio Baro, “Nuda pelle” di Tania Bocchino e “Mi girano le ruote” di Angela Gambirasio. Anche l’istituto Colombo di Porto Viro ha avuto spazio per la presentazione del suo nuovo libro, lo speciale ricettario “Special Masterchef” realizzato in collaborazione con il ristorante Zafferano.
a nuova stagione teatrale di Occhiobello ha le forme di un neonato che urla. “L’ennesima provocazione sulla condizione della cultura – spiega il direttore artistico Marco Sgarbi – la quale sta vivendo una condizione che, come il pianto di un bambino, chiede di essere ascoltata”. Sei sono gli appuntamenti previsti per questa stagione, che annovera nomi importanti del teatro italiano, una prima nazionale e un viaggio tra parole e musica per ricordare la “Grande guerra” a cent’anni di distanza. Il primo appuntamento è stato venerdì 7 novembre con Giulia Lazzarini, in “Muri - prima e dopo Basaglia”. Si prosegue venerdì 21 novembre con la prima nazionale di “Amuleto”, scritto da Roberto Bolaño, uno dei massimi autori latinoamericani, interpretato da Maria Paiato. Venerdì 28 novembre, Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi presentano ‘Clôture de l’amour’, scritto e diretto da Pascal Rambert; il 12 dicembre la Compagnia composta da Giorgio Colangeli, Filippo Gili, Vanessa Scalera, Aurora Peres, Michela Martini è in scena con “Prima di andar via”. Il 16 gennaio tocca a Giuseppe Cederna con “L’ultima estate dell’Europa”: memorie, poesie, racconti e lettere dal fronte della Prima guerra mondiale. Ultimo appuntamento il 30 gennaio con il ferrarese Paolo Nani che porterà Me.Ru. in scena “Piccole catastrofi”.
rievocazione La carboneria rivive nella villa Molin Avezzù
L’AvvENTuRA DEI gIOvANI pATRIOTI INFIAMMA ANCORA gLI ANIMI
1 L’adriese Marco Gallo riceve il primo premio
Tra le opere trova spazio anche una rielaborazione del terminal gasiero Sandro Cellanetti di Tivoli (Roma), Giuseppe Fochesato di Schio, Tiziano Calcari di Gardone Val Trompia, Pierandrea Pavan di Zevio (Verona), Gilberto Sartori di Limena, Giustino Novelli di Chieti, Daniele Cestari di Ferrara ai quali è stato assegnato un buono acquisto di 250 euro offerto rispettivamente da Nuova Tipografia di Corbola, Logistica F.lli Ferrara Srl di Cantarana di Cona, Azienda agricola Eredi Destro di Cona, Luciano Braga, Farmacia Alla Croce di Malta di Adria, Simone Chieregato Agente Generale Unipol Sai – Divisione Sai Divisione Fondiaria di Adria, Leonardo Bonato di Adria. La Pro oco di Adria, in occasione dell’iniziativa “Ottobre Rosa” ha deciso di assegnare un ulteriore premio di 250 euro intitolato “Pennello rosa” e di attribuirlo all’opera di una pittrice, Cesira Me.Ru. Lorenza Merlin di Padova.
1 novembre 1818. La festa di San Martino. Ormai da lunga tradizione in questi giorni le botti vengono aperte per la prima degustazione del vino. E cosa meglio di un bel sacchetto di castagne per accompagnarne l’assaggio? Con la rievocazione storica della “Fratta Carbonara” ci si immerge in quel mondo lontano, per rivivere la semplicità di quell’epoca lontana, fatta di lotte e di ribellioni ma anche di miseria ed affanni di popolo, tra tribolazioni, fame, malattie. 11 novembre 1818: siamo in piena dominazione austriaca e a Fratta, sotto l’osservazione di funzionari governativi, si respira aria di ribellione. Gli eventi del banchetto dell’11 novembre in villa Monti erano giunti all’orecchio della polizia e di lì a poco sarebbero arrivati i primi arresti che avrebbero successivamente portato nel carcere dello Spielberg alcuni carbonari, o presunti tali, di Fratta, due dei quali, in quel carcere, persero le loro giovani vite: Antonio Fortunato Oroboni e Antonio Villa. Gli ideali di libertà di quegli anni contribuirono a scrivere una piccola ed emozionante pagina del Risorgimento. particolare il banchetto in villa dà la possibilità ai commensali di Da venerdì 7 a domenica 9 novembre si sono susseguiti i imbattersi in un vero e proprio viaggio nel tempo, scandito dalla tanti appuntamenti in città, tra cui le visite guidate a ville, mu- rivisitazione di una cena segreta effettivamente avvenuta nella vilsei e chiese, i due banchetti carbonari del la nel novembre del 1818 che ha visto come venerdì e del sabato sera nel meraviglioso Tre giorni protagonisti i carbonari di Fratta, le cui ville salone di Villa Molin Avezzù e la rievoca- per rivivere sono tuttora visibili, cui si aggiunsero affiliati zione domenicale, incentrata su quadri di il sogno dei paesi limitrofi, accolti dalla nobildonna animazione e azioni sceniche con figuranti dei precursori francese Cecilia Monti e dal marito, generale in costume d’epoca nel centro storico, dove che volevano l’Italia D’Arnaud, ex militare appartenente all’esersorge l’unico monumento dedicato ai carbocito napoleonico. La cena è stata condita da nari. E’ sempre emozionante rivivere in prima persona gli eventi un nuovo menù storico, presentato da Cedi Turismo e Cultura, e che hanno caratterizzato il paese di Fratta nel 1818 nel periodo perfettamente servito da un catering d’eccezione, composto dagli della Carboneria sotto la dominazione austro-ungarica, tutti diretti studenti dell’Istituto Alberghiero Cipriani di Adria. da Adriano Farinelli e dalla giovane coregista Selene Farinelli. In Me.Ru.
Sport Sport Adria 17 3 Calcio La situazione in classifica non è comunque compromessa
Finisce l’avventura di Luca Tiozzo col Delta
di Cristiano Aggio
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’avventura di Luca Tiozzo sulla panchina del Delta è terminata il 26 ottobre, dopo il pareggio pirotecnico per 3-3 sul campo della capolista Este, alla nona giornata. L’allenatore scelto dalla proprietà Visentini a luglio non è stato in grado, evidentemente, di imporre il proprio gioco deludendo di fatto le aspettative. Luca Tiozzo aveva cominciato la collaborazione con il Porto Tolle nella stagione 2011/12 nel corso della quale il 32enne di Chioggia ricopriva il ruolo di preparatore atletico, coadiuvando il tecnico Fabrizio Zuccarin, fino al suo esonero dello scorso anno: poi con il subentro di Favaretto anche il suo ruolo si era fatto più marginale. A luglio la decisione della proprietà di cominciare la nuova avventura in serie D con Tiozzo, alla sua prima esperienza. La sua avventura finisce con quattro vittorie (Correggese, Imolese, S.Paolo e Fortis Juventus), tre pareggi (Scandicci, Piacenza e Este), e due sconfitte (Virtus Castelfranco e Fiorenzuola): 21 gol all’attivo e 14 subiti. Un Tiozzo che si dice sereno. “Visto che fino a lunedì nessuno ancora mi aveva comunicato nulla pensavo, dentro di me, che avessero preso una decisione di continuare: in fondo abbiamo tre punti dalla prima e nelle prossime tre partite sono sicuro che sarebbero arrivate tre vittorie. Il mio successore trova una squadra sana e vera. Esco da questa situazione a testa alta e commosso dagli attestati di stima dei giocatori e degli addetti ai lavori”. La panchina aveva già cominciato a traballare dopo lo 0-0 con il Piacenza in casa, con patron Visentini contrariato
Tanta attenzione riservata al vivaio e alle giovanili
il porto tolle a canestro sarà la locomotiva del polesine
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L’allenatore esonerato Luca Tiozzo dalla gestione della gara, con la squadra che arrivava dalla sconfitta contro il Fiorenzuola. “Se la società ha ritenuto di esonerare il mister - dice Fabio Lauria giocatore del Delta - evidentemente qualcosa non andava. Di certo, da più di qualche giorno si notava che i rapporti tra il mister e la società si erano incrinati. Anche noi giocatori ci faremo un esame di coscienza, come è doveroso che sia”.
Baseball. E’ in forza ai campioni della Fortitudo Bologna
daniele racconta il suo scudetto e la sua coppa
L
o scorso anno la Coppa Campioni, quest’anno lo scudetto. In prima base, con la maglia della Fortitudo baseball Bologna, sempre il rodigino Daniele Malengo, 25 anni, da cinque a Bologna nella massima serie. Quanto sofferta è stata la serie (7 gare) con Rimini? “L’anno scorso la Coppa Campioni (come pure nel 2010 e 2012) e quest’anno il mio primo scudetto. Sicuramente è stata una serie molto combattuta, lo stesso fatto di essere arrivati a giocare tutte e 7 le gare è sintomo di una quasi parità tra le due squadre, ma alla fine l’ha spuntata la più completa, la più in forma, la più forte.” Come è stata giudicata la tua prestazione dal manager, e in generale come è stato il tuo andamento in questa stagione? “Durante la stagione ho avuto come ogni anno un rendimento altalenante, purtroppo, ma piano piano e grazie ad un po’ più di regolarità in campo ho trovato il mio ritmo: cominciando dalla seconda fase ed arrivando in finale sono riuscito a lavorare meglio i miei turni ottenendo basi ball, aiutando la squadra nel momento giusto”. Chi è il giocatore più forte della squadra? “A mio parere il giocatore più forte della Fortitudo quest’anno è stato Williamson (lanciatore). Ma sono sicuro di non esagerare affatto dicendo che in questa squadra
l basket a Porto Tolle è sempre stato molto attivo. Quest’anno è partito il nuovo corso della società presieduta da Stefano Fusetti: scopo principale del progetto societario lo sviluppo del settore giovanile con la valorizzazione di alcuni giovani integrati nella prima squadra come Davide Siviero, Alessandro Bortoloni e Andrea Greguoldo. Importante, per il presidente Fusetti, il progetto scuola nei Comuni di Porto Tolle e di Taglio di Po a cui seguiranno i campionati under 13 ed aquilotti, con la nuova La presentazione delle squadre under 19 fatta in collaborazione con Rosolina e che sarà guidata da Giuseppe Augusti. “Spero che la Pallacanestro Delta diventi la nuova locomotiva per il basket polesano, essendo anche l’unica rappresentante rodigina a livello senior nella categoria Promozione”, ha detto Fusetti nella presentazione della società alla quale ha partecipato l’amministrazione comunale di Porto Tolle nella persona dell’assessore allo sport Gilberto Siviero che ha ribadito “oltre all’orgoglio delle istituzione per quanto fatto dalla pallacanestro Delta negli ultimi anni, il chiaro impegno a sostenere gli sforzi della società stessa”. In rappresentanza del Coni, la fiduciaria del Basso Polesine Corina Perazzolo che ha fatto i complimenti apprezzando il lavoro della società sul fronte giovanile. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, Matteo Cecchettin, confermato allenatore della prima squadra, ha messo in evidenza il nuovo impegno che sarà tutt’altro che facile, dicendosi comunque soddisfatto del lavoro fatto l’anno precedente. Cr.Ag.
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ENTRA NEL TEAM! Daniele Malengo siamo tutti grandissimi giocatori e persone eccezionali. La maggior parte giovanissimi (il nucleo della Fortitudo ha una media di poco superiore ai 25anni) che con l’aiuto di uno storico e fenomenale capitano quale Claudio Liverziani e degli allenatori di altissimo livello (Nanni, Radaelli, Labastidas e Betto) siamo riusciti ad unire la spensieratezza all’esperienza, il divertimento con la pressione e a comandare un campionato di IBL dall’inizio alla fine”. Chi desideri ringraziare per questo tuo successo? “Dedico questo scudetto alla mia famiglia, in particolare a mamma Cristina, a papà Alberto (il mio tifoso numero uno), a mio fratello Lorenzo e mia sorella Laura, ai quali voglio un immenso bene”. Cr.Ag.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tendenze In aumento gli “under 35” nei campi, competenti e preparati
Il richiamo della terra per i giovani veneti
Massimo Bressan: “C’è da lavorare e dobbiamo vedercela con il maltempo, ma le soddisfazioni non mancano” di Nicola Stievano
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n questi ultimi anni ha dovuto fare i conti con la grandine, gli allagamenti e le trombe d’aria. Ma non si è mai arreso. Massimo Bressan, 31 anni, è il volto nuovo dell’agricoltura veneta. E’ uno dei giovani che hanno scelto di lavorare in campagna, spesso dopo un percorso di studi. Sono preparati, conoscono le lingue straniere, usano internet e facebook come i loro coetanei e stanno portando una boccata d’ossigeno al settore primario dopo anni di progressivo calo di aziende. Massimo è uno di loro, si occupa dell’azienda ortofrutticola a Taglie di Santa Margherita d’Adige, nella Bassa Padovana. La sua è una vocazione maturata in famiglia, a contatto con il papà Luciano e i nonni Marcello e Dina. “Fin da piccolissimo – ricorda Bressan, 31 anni – vedevo i miei lavorare con passione in campagna, dedicarsi ai loro prodotti, condividere le soddisfazioni e le preoccupazioni di questo lavoro. A tavola si è sempre parlato molto, è sempre stato il momento per condividere i risultati o le delusioni della giornata appena trascorsa, per fare progetti, per discutere e confrontarsi. Così la passione per questo lavoro mi è entrata dentro e non mi ha lasciato più”. Sono stati i nonni Marcello e Dina ad avviare l’attività di coltivazione di ortaggi e oggi l’azienda conta venti ettari di proprietà e altri venti in affitto. Luciano, il papà di Massimo, aveva ini-
ziato a lavorare in fabbrica, poi ha sentito il richiamo della campagna e si è dedicato all’azienda. Per i suoi figli immaginava un futuro diverso dal suo. Pensava che una volta completati gli studi si sarebbero trovati un posto di lavoro, un’occupazione diversa dalla sua. Invece sia Massimo che il fratello Filippo ad un certo punto hanno deciso di continuare l’attività di famiglia. Da una decina d’anni anche la mamma Maria, una volta perso il lavoro da magliaia, affianca il marito e i figli nelle incombenze quotidiane in azienda.“I miei avrebbero voluto che mi trovassi un posticino, un impiego diverso dal loro – continua Massimo – ma ad un certo punto ho sentito che il mio posto era qui. La nostra è stata una vocazione maturata giorno dopo giorno”. Dopo la maturità scientifica e qualche anno di università, alla facoltà agraria a Padova, nel 2009, sceglie di affiancare il papà Luciano. Anche il fratello Filippo, 27 anni, accantona la carriera di geometra e si dedica all’agricoltura. Continua così una tradizione di successo nel settore ortofrutticolo e l’ingresso dei giovani fratelli Bressan nella gestione contribuisce a portare anche una ventata di novità. Accanto alla coltivazione di ortaggi e frutta di stagione, in particolare meloni, angurie, zucche, zucchine, melanzane, peperoni e insalate, oltre ad altri prodotti in quantità minori come patate e pomodori,
il dibattito L’attivista indiana vandana Shiva ospite nel padovano
“dall’amore per la terra abbondanza e biodiversità”
“L Massimo Bressan Massimo si occupa personalmente della vendita diretta. L’azienda apre un proprio spaccio che incontra subito l’interesse dei consumatori. Il giovane imprenditore si occupa anche dell’irrigazione e dei trattamenti in campo e tiene i rapporti con i fornitori e i clienti. “Le soddisfazioni non mancano – aggiunge Bressan - ma sono tanti anche i problemi da risolvere quotidianamente, oltre a qualche emergenza causata dal maltempo e da alcuni allagamenti, fino alla tromba d’aria del mese scorso. I suoi prodotti finiscono anche sugli scaffali della grande distribuzione e per la trasformazione in sottoli e sottaceti. “E’ il frutto del nostro lavoro e ne andiamo fieri”, conclude il giovane agricoltore.
’amore per la terra porta abbondanza e biodiversità, l’agricoltura industriale legata alla mentalità della mono cultura, dei pesticidi e degli Ogm, genera paura e totalitarismo”. Parole forti e schiette, che continuano a provocare discussioni e polemiche, quelle pronunciate da Vandana Shiva, autorevole attivista indiana impegnata nella battaglia per un’agricoltura sostenibile, durante la visita nel padovano, in città e a Bagnoli di Sopra, per i trent’anni della cooperativa bio El Tamiso. Scelta come “ambassarod” di Expo, Vandana Shiva è da decenni in prima linea nel contrasto al monopolio delle multinazionali sulle coltivazioni e sui semi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo “Chi diffonde i pesticidi e gli Ogm ha un atteggiamento bellicoso e distruttivo. – ha detto a Bagnoli - L’agricoltura industriale produce cibo più povero, carico di tossine, ma soprattutto commodities. I prodotti che coltiva non servono per l’alimentazione ma per i biocarburanti e l’industria dei mangimi. Non è vero che gli Ogm nutrono il pianeta, l’agricoltura industriale copre appena il 30 per cento del fabbisogno di cibo nel mondo, il resto viene dai piccoli agricoltori e dagli orti familiari. E’ questo il patrimonio che dobbiamo difendere. Abbiamo misurato la vera ricchezza dell’agricoltura che si preoccupa di custodire la terra e garantisce giustizia per le comunità rurali. Il contadino che ha la sovranità sulle sementi ha dieci volte il reddito di chi deve sottostare all’industria”. Una posizione che trova molti consensi ma che non manca di sollevare reazioni contrastanti.
Il Veneto in primo piano 19 1 Prodotti ittici Qualità, tipicità e qualche leccornia bizzarra come le moéche
Il mare e il pescato sono una risorsa economica preziosa La novità in Polesine: il pescaturismo, una attività assolutamente sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale di Maria pavan e Lorenzo Zoli
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e la terra veneta da buoni frutti e i giovani tornano ad investirvi le loro vite, anche il mare non scherza e moltissimi sono i prodotti ittici d’eccellenza della nostra regione. Regione che quest’anno ha pure promosso la manifestazione “Dal mare alla Piazza”, vera e propria festa del pescato e dei pescatori delle marinerie venete ospitati dalle amministrazioni locali dell’entroterra coinvolte nel progetto. Ma già il rodigino lo scorso anno aveva iniziato a promuovere il suo pesce con il progetto “Pesca amica”, una scommessa da rilanciare perchè i prodotti del mare sono davvero eccellenti. Dal Delta arriva “l’oro nero di Scardovari”, le cozze e le vongole veraci frutto della miticoltura sorta nella Sacca di Scardovari verso la fine degli anni 60. A tutt’oggi l’allevamento si sviluppa su un’estensione di 150.000 metri
vini
quadrati, con un potenziale produttivo di 40.000 quintali annui e con un numero di addetti che sfiora le 400 unità. L’alto livello qualitativo di questi mitili, frutto anche della particolare cura prestata durante le fasi di allevamento dai pescatori Polesani, ha permesso, in questi ultimi anni di promuovere il prodotto anche in ambito Europeo. Dal punto di vista occupazionale, l’attività di molluschicoltura ha assunto una fondamentale importanza in Polesine, tanto che attualmente il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, con i propri addetti, è la maggiore azienda, in termini di occupati, nella Provincia di Rovigo. Altro prodotto di nicchia dal mare sono le moéche e masenéte: ricercate specialità della cucina veneziana. Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas, quando esso
arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in poche ore, a contatto con l’acqua salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la moéca diventa una preziosa leccornia. Ma sono tutti i prodotti ittici ad essere eccellenti e lo dimostra la grande valenza economica del mercato ittico di Chioggia, punto di riferimento per tutti i migliori chef. Oggi poi Il pescaturismo è una della nuove risorse e tipicità del Polesine. Un gruppo di appassionati di pesca, spesso stranieri, portati lungo il Po in barca da un esperto che sa dove trovare le prede migliori, come garantire una giornata di catture e assicurarsi il ritorno e un positivo passaparola. Ricadute positive per il territorio, insomma, e una attività assolutamente sostenibile dal punto di vista dell’impatto am-
bientale: i pescasportivi dopo la cattura liberano nuovamente il pesce. C’è un però. Bello grosso. Questa attività è insidiata dai pescatori abusivi del Po. Stranieri, spesso romeni o ungheresi, senza licenza. Si accampano lungo le rive, pescano con l’elettricità, o stendendo reti di centinaia di metri con migliaia di ami. Metodi proibiti. Devastano il fiume, impoveriscono l’ecosistema. Ma le risorse per combatterli sono poche. Un danno per i pescaturisti, ma anche per chi fa della pesca una professione. “Questa è concorrenza sleale – racconta un pescatore – E il danno peggiore non è tanto questo, ma il fatto che l’ecosistema viene costantemente impoverito”. Il rischio è che una tipicità e un valore aggiunto del territorio, oltre che un settore che potrebbe dare lavoro a tanti giovani, sia devastato ancora prima di svilupparsi.
Le prodizioni di qualità
lison pramaGGiore, bianchi di prestiGio internazionale
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ra le eccellenze dell’agro alimentare veneziano c’è il vino. Fra i più apprezzati quelli dell’area del Veneto Orientale il Lison Pramaggiore e i vini dell’area del Veneto Orientale. I vini sono tutelati dal “Consorzio vini Venezia” nato nel 2011 dalla volontà del Consorzio volontario tutela vini doc di Lison Pramaggiore e del Consorzio tutela vini del Piave Doc. Purtroppo la qualità del vino bianco che è uscito dalla vendemmia di quest’anno, a causa dell’estate fredda, in certe aree ha procurato dei problemi. Per fortuna però alla fine un settembre caldo, ha permesso un recupero di gradazione, sotto questo punto di vista i danni sono stati limitati. Il Consorzio volontario per la tutela dei vini delle denominazioni di origine
controllata Venezia (Doc) che raggruppa i marchi Lison-Pramaggiore e Piave e delle denominazioni di origine controllata e garantita (Docg), Lison e Malanotte del Piave, comprende i vitigni di numerose uve: Bianco di Lison e Pramaggiore, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Carmenère, Chardonnay, Incrocio Manzoni, Lison Classico, Malbech, Merlot, Pinot Grigio, Raboso del Piave e veronese, Refosco dal peduncolo rosso, Rosato Doc Venezia, Rosso Doc di Lison-Pramaggiore e, ancora, Sauvignon, Spumante Doc di Lison-Pramaggiore e Verduzzo friulano e trevigiano. Il Lison Docg o Tai; il Merlot e il Cabernet sono A.A. stati i primi vini nel 1972 a dare origine al prestigioso marchio “Docs Lison Pramaggiore”.
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20 1 Il Veneto in primo piano Enti locali Rinnovati i consigli provinciali ma Venezia resta al palo
Nuovi volti in provincia, qualche colpo basso a sorpresa Padova e Rovigo eleggono le nuove “province”, per la Città Metropolitana, invece, tutto fermo o quasi di Alessandro Abbadir e Lorenzo Zoli
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La più penalizzata sarà appunto l’area, ell’area attuale della provincia di Venezia che dovrebbe costituirsi in di quella che ancora è la Provincia di Ve“Città Metropolitana” a causa del nezia, destinata a diventare Città metropocommissariamento del Comune di Venezia litana dal primo gennaio 2015, che dovrà (in seguito all’arresto del sindaco Giorgio rinunciare a 2.270.752 euro. Sulla questione della Città MetropolitaOrsoni e la conseguente decadenza della giunta), l’iter che dovrebbe vedere la nasci- na di Venezia era intervenuto nelle scorse ta della nuova realtà per ora procede lentis- settimane il sottosegretario all’Economia simo. Iter o meno, la spending review ha Pierpaolo Baretta. “La Città metropolitana di Venezia – già colpito tutte le Province del Veneto. Ha ha detto Baretta - non colpito in particolare potrà coincidere con quella dell’area di Ve- Sottosegretario nezia. Complessiva- Baretta: “Qui occorre l’attuale provincia, bisogna allargare i mente saranno pari a pensare in grande suoi confini. E intanto 8.835.685 (all’inter- non solo chiedere togliere di mezzo la no di una sforbiciata finanziamenti” questione della sepacomplessiva di 100 milioni) i contributi alla finanza pubblica razione fra Venezia e Mestre, che ci porta che le amministrazioni della nostra regione fuori strada. ”Non si può pensare localmendovranno sborsare allo Stato, “a seguito te, l’obiettivo è la Città Metropolitana. Si del progressivo venir meno delle elezioni dovrà interloquire con lo Stato e le grandi provinciali e per la riduzione dei costi della istituzioni, non chiedere finanziamenti. Qui politica, per la gratuità delle attività svolte bisogna pensare in grande, non esistono dai componenti degli organi delle Province”. alternative”.
ROVIGO ELEGGE A SORPRESA TROMBINI
Si potrebbe dire che ha vinto lo sfavorito. E sarebbe vero, ma sino a un certo punto. Perché se da un lato è vero che i numeri in teoria nella corsa alla Provincia avrebbero dovuto premiare Nicola Garbellini, Pd, sindaco di Canaro, dall’altro è innegabile che agli osservatori attenti della scena politica non era sfuggito l’aspetto poi rivelatosi determinante: laddove il centrosinistra si rivelava come spesso accade diviso, litigioso, malmostoso, il centrodestra zitto zitto si è compattato e ha presentato una lista compatta. Tutti raccolti attorno a Marco Trombini, primo cittadino di Ceneselli, indipendente ma di estrazione non certo sinistrorsa. E il risultato è stato chiaro che più chiaro non si potrebbe. In consiglio maggio-ranza a Pd e soci, a dimostrazione che i numeri erano quelli. Ma sul voto al presidente, colpo di sce-
na: vince Trombini. Se si tiene conto che per la prima volta non votavano i cittadini, ma solo amministratori e politici è evidente che Garbellini è stato impallinato dal voto disgiunto. Tanti della sua area, per dirla brutalmente, lo hanno fatto scientemente perdere. Lui non fa drammi. Ma un aspetto è innegabile: dalle scor-
pADOvA DELEgHE A TuTTI I CONSIgLIERI pROvINCIALI SORANZO, pRESIDENTE DELLE “LARgHE INTESE”
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se primarie per le Politiche il Pd a Rovigo è una giungla. Una situazione intricata nella quale rischia di non guadagnarci nessuno. Loro, però, i diretti interessati, non sembrano accorgersene. E così, per la prima volta, la Pro-vincia cambia bandiera. A pochi mesi dal voto per Rovigo. Ci penseranno su? Non è garantito.
rovincia di Padova, si volta pagina all’insegna di una coalizione trasversale per la gestione dell’ente. A vincere la sfida elettorale, riservata a sindaci e consiglieri comunali, è stato Enoch Soranzo, primo cittadino di Selvazzano, alla guida di un gruppo nato dalle larghe intese fra centrodestra e centrosinistra. E proprio per rimarcare il fatto che tutti i consiglieri eletti sono chiamati a fare ciascuno la propria parte, Soranzo ha distribuito a tutti almeno una delega. La nuova squadra di governo è già al lavoro, a costo zero come stabilito dalla legge di riforma delle province. “Le deleghe sono state distribuite con l’ottica di traghettare la Provincia attuale nel nuovo ente che, a partire dal 2015, diventerà realtà. - ricorda il neo presidente Soranzo - Per noi ora è importante essere operativi perché già abbiamo subito affrontato alcune questioni come quella legata al maltempo. La squadra è composta da persone che lavorano senza indennità dimostrando la loro voglia di fare e di collaborare insieme. Inoltre, sono amministratori con esperienza e quindi ritengo che si tratti di una garanzia importante per riuscire a dare le risposte che il nostro territorio e i Comuni attendono.” Ecco i consiglieri provinciali delegati: Fabio Bui (sindaco di Loreggia), vicepresidente, Viabilità, amministrazione trasparente, rapporti con gli enti (servizi associati e convenzionati), politi-
che comunitarie, fondi europei; Gianni Berno (ex capogruppo del Pd in consiglio comunale a Padova, presidente della Veneranda Arca di Sant’Antonio) Volontariato e associazionismo; Luigi Bisato (sindaco di Noventa) Servizi sociali e alla persona, politiche della famiglia, difesa del suolo e sicurezza idraulica, piste ciclabili e itinerari fluviali; Massimo Campagnolo (sindaco di Cervarese Santa Croce) Ambiente, politiche energetiche, cave e polizia mineraria; Davide Gianella (sindaco di Piove di Sacco) Edilizia scolastica, università e ricerca, espropri, caccia e pesca; Vincenzo Gottardo (vicesindaco di Campodoro) Patrimonio, formazione, manifestazioni sportive, sicurezza e polizia provinciale, agricoltura; Silvia Mizzon (sindaco di Megliadino San Vitale) Istruzione, offerta scolastica, cultura, sport e tempo libero, manifestazioni; Nunzio Tacchetto (sindaco di Vigonza) Trasporti, mobilità, progetto 3L, servizi informativi – ced, attività produttive; Angela Temporin (assessore a Battaglia Terme) Turismo termale, pari opportunità, parchi e riserve naturali; Elisa Venturini (sindaco di Casalserugo) protezione civile, lavoro, turismo. Restano di competenza del presidente Soranzo le deleghe non assegnate: Affari generali e istituzionali, bilancio e programmazione, risorse umane, avvocatura e affari legali, identità veneta, pianificazione territoriale e urbanistica.
Voci da palazzo 21 1 Elezioni regionali Il centrosinistra il 30 novembre affronta le primarie per la scelta del candidato
La doppia sfida di Alessandra Moretti: “Uniti per dare una svolta al Veneto”
L’eurodeputata vicentina: “L’avversario da battere è Zaia. Lavoriamo tra la gente, vogliamo portare la Regione fuori dall’isolamento, puntare sulle imprese, aiutare le famiglie, migliorare i servizi. La corruzione di questi anni ci ha penalizzato”
di Nicola Stievano
“A
ffrontiamo le primarie del 30 novembre guardando alle “secondarie”, all’appuntamento con le elezioni regionali di primavera, con l’obiettivo di porre fine al ventennio di gestione Galan - Zaia e portare una ventata di freschezza e novità , all’insegna della serietà e dell’onestà”. Alessandra Moretti parte subito in quinta e rivolge un invito al popolo del Partito Democratico e del centrosinistra a rompere gli indugi, a superare le contrapposizioni interne guardando all’obiettivo finale: strappare al centrodestra il timone del Veneto, saldamente in mano dalla fine dell’egemonia democristiana. L’eurodeputata, già parlamentare e vicesindaco di Vicenza, ora si gioca la carriera nel suo Veneto e cerca l’investitura della coalizione”. La prima sfida sono le primarie del 30 novembre. Come arriva il centrosinistra a questa consultazione? “Siamo partiti con entusiasmo, ci aspettiamo una larga partecipazione per ribadire che il nostro vero avversario è Zaia, erede di Galan, e non i colleghi del partito. E’ il primo passo per attivare una partecipazione forte, uniti e insieme”. Come affrontare però anche l’acceso dibatto interno allo schieramento? “Mi interessa parlare ai veneti, a tutti i Veneti, lasciando da parte le polemiche interne e gli attacchi personali. Vogliamo impostare una campagna elettorale sulle idee per il Veneto, utili ad un vero cambiamento, positivo per la Regione. Userò questo tempo per formulare un programma serio attraverso un percorso fatto di momenti di ascolto sul territorio, proiettandolo al di là del nostro recinto”.
la sfidante
“I
A proposito di idee, quali sono le tre proposte forti per il Veneto? “Voglio far uscire la Regione dall’isolamento in cui è stata confinata in questi anni dalla coppia Galan - Zaia, rispetto al contesto nazionale ed europeo. Punterò molto alla piccola e media impresa e al sostegno reale all’economia e al territorio, attraverso la realizzazione di infrastrutture bancarie per facilitare l’accesso al credito. Dobbiamo aiutare chi fa impresa e chi crea lavoro con una fiscalità agevolata e semplificazione burocratica e amministrativa. Secondo aspetto il tema delle infrastrutture da valorizzare in sinergia con le altre regioni, in testa il Friuli Venezia Giulia. Infine il grande tema della corruzione, causa del blocco dello sviluppo economico. Noi vogliamo rompere con quel modo di fare politica e promuovere una classe dirigente che con quel passato non ha nulla a che fare”. Ormai la gente vede la politica e i partiti sempre più lontani. Come vincere questa ostilità? “E’ vero, c’è uno scoramento pesante, aggravato dagli episodi di corruzione. Ricordiamo gli arresti eccellenti, l’amministrazione Zaia non poteva non sapere, o quantomeno è stata piuttosto distratta. Dobbiamo recuperare uno scollamento pesante, che ho avvertito già da vicesindaco di Vicenza. Lo riusciamo a colmare dimostrando con i fatti di essere gente normale che vive i problemi delle famiglie e del lavoro, che non è distante da una realtà che ci chiede di impegnarci ogni giorno per migliorare la vita dei nostri concittadini. Cerco sempre di stare fra la gente, sono profondamente attaccata al valore della normalità e della semplicità”.
Continuerà anche se diventerà presidente del Veneto? “Certo, dobbiamo dimostrare con i fatti che la politica non ti cambia, la politica è impegno civile e sociale. Ed è questa la ragione che mi ha spinto ad accettare la sfida per la Regione. io mi sento profondamente donna del territorio, donna amministratrice che cerca di individuare i problemi e trovare delle soluzioni. Non abbandonerò la mia natura, stare vicino alla gente è l’impegno che mi sono presa. Poi la ricetta è riuscire a risolvere i problemi veri”. Cosa risponderà alla gente che le chiederà un aiuto concreto? “Oltre a quello che dicevamo prima sulle infrastrutture bancarie e la fiscalità, mi batterò sui temi del sociale e delle famiglie. Poi la sanità, c’è da lavorare per riportare la nostra regione a livelli d’eccellenza”. A Mestre e nella Bassa Padovana sono stati aperti due nuovi ospedali, a Padova ancora si discute, perché? “Qui emergono tutte le contraddizioni della Lega; Zaia da un parte, Bitonci dall’altra, tutto sulla pelle dei cittadini. Sulla sanità dobbiamo aprire una riflessione sulle forme di non autosufficienza il cui costo ricade sulle famiglie perché dalla Regione arriva un contributo troppo basso”. Che fare invece delle Province? E della rete dei servizi? “Va sviluppato il tema delle Unioni tra Comuni, perché alcune funzionano e altre no. Vanno valorizzate. Attraverso l’asse tra regioni si possono acquisire spunti positivi anche per razionalizzare la pubblica amministrazione e renderla più efficiente. A partire dai servizi, come il trasporto pubblico, con
Alessandra Moretti il biglietto unico, e la gestione dell’acqua, dove in questi anni non è stato fatto nulla. La Regione non è stata capace di fare sistema”. Quali gli ingredienti della vostra ricetta per l’alternativa all’attuale governo Veneto? “Stare tra la gente, rafforzare il collegamento con il Governo e la collaborazione con le regioni vicine, sfruttare al meglio le risorse europee, a partire da quelle destinate al turismo, grande risorsa del Veneto sulla quale finora è stato investito poco e male. Il Veneto deve essere motore attrattivo”. Quale il suo appello agli elettori per le primarie? “Dobbiamo essere in tanti, per dare entusiasmo a questa sfida. Invito a votare per uno schieramento unito, io mi sento una candidata che unisce e che rappresenta an-
che le minoranze, mettendo in campo tutte le energie e le proposte per affrontare le “secondarie” e vincere in Veneto”. Afferma che la politica è il lavoro più bello, nonostante la fatica, perché? “Perché mi occupo delle persone, lavoro per migliorare la qualità della vita delle persone. Pensare di poter occuparmi della mia regione e della mia gente, di far crescere il mio territorio. In questa tensione verso gli altri ne risente la vita privata. Sono però convinta che i miei figli sono il motore del mio impegno, io non devo deluderli e questo mi spinge ad essere sempre preparata e impegnata. Quando sento di episodi di corruzione, di arresti, di processi penso ai figli coinvolti, io non voglio che i miei figli vivano questo. Per questo penso che le donne siano più lontane da certe ‘debolezze’”.
SIMONETTA RuBINATO, pER LIBERARE IL vENETO DALLA LEgA
o resto del parere – aveva detto Simonetta Rubinato al direttivo del Pd regionale - che le primarie siano un valore aggiunto. Ritengo che una legittimazione di questo tipo sia necessaria, a prescindere dalla popolarità di un candidato”. E così sarà lei a sfidare la Moretti, grande favorita. L’onorevole Simonetta Rubinato, trevigiana doc, è stata sindaco per dieci anni e nella Marca è molto stimata dal popolo del Pd. “Da sindaco – ha detto – ho visto la difficoltà di ottenere risposte e il poco ascolto del territorio da parte di una Regione. Come deputato, invece, ho constatato che il Veneto manca di autorevolezza e fermezza nelle sedi istituzionali, dove si prendono le decisioni. Il presidente Zaia è molto presente sulla stampa, invece che nelle sedi opportune, quelle decisionali per l’appunto”. Il sogno della Rubinato è liberare il Veneto dalla Lega.
“Penso ad un Veneto che, imparando anche dalla migliore tradizione della Repubblica Serenissima, si apre con grande ambizione al confronto e alla competizione con il resto dell’Italia e delle regioni europee. Noi dobbiamo stare più in alto nella classifica delle regioni più competitive in Europa, perché abbiamo gli strumenti e le risorse per farlo. Per risorse intendo: il capitale umano, vale a dire i nostri giovani che sono molto preparati; intendo i nostri imprenditori, che devono tornare a competere sui mercati internazionali nonostante i pesi burocratici che devono sopportare; intendo le varie associazioni, che fanno della nostra regione la prima per integrazione sociale. Ecco, mi piacerebbe un Veneto che recupera i valori della sua tradizione in modo innovativo”. “Vorrei costruire con i veneti un Veneto capace di utilizzare ancora i valori della sua tradizione in modo
innovativo. I veneti hanno sempre lavorato molto, gente “con i calli alle mani” e ricchi di onestà, laboriosità e solidarietà. Grazie a questo hanno conquistato in pochissimo tempo un benessere che non avevano. Valori che negli ultimi 20 anni sono stati intaccati da coloro che hanno guidato la nostra Regione, sto pensando al sistema Mose dell’era Galan ma in parte in quell’era c’è stato anche il governatore uscente Zaia, perché al di là delle questioni giudiziarie ci sono anche le responsabilità politiche. Oggi dobbiamo voltare pagina. Io voglio farlo con la gente e tra la gente. Se vincerò le primarie non avrò altre priorità che costruire con i veneti il nostro nuovo orizzonte politico, sociale, economico recuperando soprattutto i valori”. Simonetta Rubinato
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Orario di apertura Sabato ore 15,00-18,00 Domenica ore 10,00-12,00 15,00-18,00
L’Istituto organizza “corsi di recupero”, per matematica, lingue straniere, ecc. ecc., corsi di italiano per gli alunni stranieri. L’Istituto attiva inoltre un progetto contro la dispersione scolastica, volto al rafforzamento delle conoscenze, abilità e competenze degli studenti in situazioni di disagio scolastico. Corsi di Informatica con rilascio di certificazione ECDL Base, Full Standard e Standard certificazione EBCL (Certificazione economica europea), corsi di potenziamento delle lingue curriculari, certificazioni linguistiche, Gruppo Sportivo. Sono previsti attività e percorsi di orientamento all’Università, al mondo del lavoro e alla formazione. L’Istituto propone agli studenti di 4ª progetti di Alternanza Scuola-Lavoro con tirocini di tre/quattro settimane in collaborazione con Unioncamere, Unindustria e U.S.R., stage linguistici per tutti gli studenti. Tutti gli studenti di 3ª e 4ª possono svolgere stage estivi. La scuola partecipa a programmi con diversi paesi comunitari, nell’ottica della promozione dei Diritti Umani e della cittadinanza europea e dell’intercultura.
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Istituto di Istruzione Superiore “Viola-Marchesini”- Rovigo Istituto Tecnico Tecnologico “Ferruccio Viola”
La cultura tecnico-scientifica è la forza motrice dello sviluppo. La preparazione tecnica e scientifica è la carta vincente per il tuo futuro. L’Istituto Tecnico “F. Viola” di Rovigo è l’unica scuola secondaria della provincia in grado di coniugare una decennale esperienza nel settore dell’istruzione tecnica industriale con il più ampio numero di indirizzi innovativi del settore Tecnologico. La collaborazione continua con Università ed Aziende permette il costante aggiornamento dei contenuti didattici Attraverso le nostre cinque specializzazioni: • Meccanica, Meccatronica ed Energia • Elettronica ed Elettrotecnica: · Articolazione Elettrotecnica · Articolazione Automazione • Informatica e Telecomunicazioni • Chimica, Materiali e Biotecnologie • Sistema Moda: · Articolazione “Tessile, abbigliamento e moda” · Articolazione “Calzature e moda” (novità 2015/16)
I nostri studenti raggiungono competenze culturali e professionali che li rendendo in grado di rispondere alle esigenze del mondo produttivo e di affrontare con successo tutte le Facoltà Universitarie. Il Corso di Studi, della durata di 5 anni, con 32 ore settimanali si articola in: • un primo Biennio comune a tutte le specializzazioni dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze che introducono progressivamente agli indirizzi e consentono l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Alla fine del 2° anno gli studenti confermano o meno la specializzazione indicata al momento dell’iscrizione. • un secondo Biennio e un Quinto anno che costituiscono un complessivo Triennio in cui gli indirizzi possono avere diverse articolazioni. Al quinto anno si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua inglese. Il percorso si conclude con l’esame di Stato ed il conseguimento del Diploma di Istruzione Tecnica Non solo lezioni! Ma anche progetti e attività per approfondire e divertirsi: • ACCoglIEnzA • olIMpIAdI dI MATEMATICA, • gIoChI dI AnAClETo (fISICA) • gArE dI ChIMICA, MECCAnICA, InforMATICA, ElETTroTECnICA • ECdl • CErTIfICAzIonE lInguISTICA • progETTo MATErIE plASTIChE • foTovolTAICo • ISTITuTo TECnICo CoME prIMA IMprESA • roBoTICA A SCuolA • ATTIvAMEnTE
• joB dAy • f.I.xo • lIBro dIgITAlE (TABlET) • Cl@SSE 2.0 • progETTo SICurEzzA • STAgE/AlTErnAnzA SCuolA lAvoro • InTEgrAzIonE AlunnI STrAnIErI • prEMIAzIonE STudEnTI MErITEvolI • SporTEllo dI AIuTo pSICologICo • gruppo SporTIvo
Istituto Professionale “Marchesini” Gli studenti esprimono creatività ed acquisiscono competenze per personalizzare prodotti e servizi Istituto Professionale: una risorsa per il futuro
L’istituto Professionale G. Marchesini fa parte del sistema dell’istruzione secondaria superiore, finalizzato al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. L’obiettivo dei percorsi dell’Istituto Professionale G. Marchesini è di far acquisire, nell’ambito di settori produttivi, capacità operative, di progettazione e realizzazione di soluzioni. L’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli operativi nei settori di riferimento della manutenzione e assistenza tecnica: Manutenzione mezzi e impiantistica. Attraverso le due opzioni: • Manutenzione mezzi di trasporto • Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili L’Istituto offre una cultura polivalente di filiera, comunque caratterizzata da una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, capace di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e atte a favorire la prosecuzione degli studi. I percorsi di studio sono suddivisi in due bienni più un quinto anno, al termine del quale lo studente sostiene l’esame di stato per il conseguimento del diploma di maturità professionale.
Liceo Artistico
Offerta Formativa
L’offerta formativa del Liceo Statale “Celio-Roccati” è arricchita con la realizzazione di attività integrative, quali: • Teatro in diverse espressioni linguistiche • Coro ed educazione musicale • Stage lavorativi con enti pubblici e privati di Rovigo • Progetto lingue: stage, scambi, certificazioni europee, EsaBac • Attività sportive a carattere provinciale e regionale • Partecipazione a concorsi nazionali nei vari indirizzi • Laboratori scientifici, olimpiadi, corso di astronomia • Partecipazione a concorsi di educazione ambientale • Stage archeologici in collaborazione con il Museo dei Grandi Fiumi e il Museo di Adria • Premio “M. Biasin” per la valorizzazione degli studi classici • Accoglienza ed orientamento • Corsi di recupero • Visite e viaggi di istruzione in Italia e all’estero
Il Liceo Artistico offre tre indirizzi: “arti figurative”, “grafica”, “architettura e arredamento”. I percorsi prevedono un biennio comune e una diversificazione nel triennio. Il biennio ha il compito di avviare gli allievi agli studi artistici e alle nuov e metodologie disciplinari. Gli insegnamenti impartiti nell’area di indirizzo tendono a favorire un rapporto costante e di verifica tra le nozioni teoricamente apprese e la loro applicazione, sviluppando le competenze in ambito progettuale e valorizzando la pratica di laboratorio come momento fondamentale di produzione e verifica.
Liceo Classico
Il Liceo Classico è un corso di studi che, nella completezza ed articolazione delle discipline, riesce a garantire una formazione globale dello studente, attraverso la riflessione sui modelli culturali della classicità e lo sviluppo delle capacità critiche e di astrazione. Per queste sue caratteristiche il percorso liceale prepara gli studenti ad affrontare problemi complessi e alla prosecuzione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. L’approfondimento delle discipline scientifiche ancora il curriculum alla modernità in un approccio matematico-sperimentale. Il percorso si rivolge a studenti che abbiano a cuore la propria formazione intellettuale per un gusto personale di completezza e piena realizzazione di sé.
Scuola Aperta
Gli studenti e i loro famigliari, guidati da docenti ed allievi, potranno visitare gli istituti e acquisire informazioni su: • Licei Classico e Linguistico presso la sede del “Celio” in Via Badaloni 2 • Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico presso la sede del “Roccati” in Via Carducci 8.
Liceo Linguistico
Il percorso del Liceo Linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Questo modello di studi liceale è adatto in modo particolare a chi trovi gratificante l’atto comunicativo e a chi si senta incuriosito di fronte a realtà geografiche e culture diverse cui la padronanza linguistica offra una valida chiave di comprensione.
Calendario degli Incontri
Liceo Delle Scienze Umane
Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.
Liceo Economico-Sociale
Il percorso del Liceo Economico Sociale fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali, necessarie, nella società attuale, per sviluppare e maturare atteggiamenti finalizzati alla convivenza tra gli individui, i gruppi e i popoli. Accompagna lo studente nell’individuazione delle categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e la classificazione dei fenomeni culturali.
Attività per gli studenti • gite scolastiche e uscite didattiche • viaggi studio • partecipazione ad eventi culturali • partecipazione a gare nazionali • visite ad aziende • progetti alternanza scuola - lavoro • fiere ed eventi di settore • gare ed attività sportive • stages di orientamento universitario • ampio uso di tecnologie informatiche
Via Carducci, 8 - 45100 Rovigo tel. 0425/21012 - fax 0425/422710 Via Badaloni, 2 - 45100 Rovigo tel. 0425/22807 - fax 0425/422715 Succursale di Palazzo Campo: Via Silvestri, 27 - tel. e fax 0425 23813 ropm01000q@istruzione.it - www.roccati.com
Sabato 13 Dicembre 2014 ore 15.00-18.00 Domenica 14 Dicembre 2014 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Mercoledì 17 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Roccati: Artistico, Scienze Umane, Economico Sociale Giovedì 18 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Celio: Classico, Linguistico Sabato 10 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 11 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Sabato 17 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 18 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Sabato 24 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00 Domenica 25 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Mercoledì 17 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico presso l’Aula Magna del Liceo “Roccati” in Via Carducci 8. Giovedì 18 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei Classico e Linguistico presso l’Aula Magna del Liceo “Celio” in Via Badaloni 2. Agli incontri presenzierà il Dirigente Scolastico prof.ssa Isabella Sgarbi
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1 Voci da palazzo
Voci da palazzo 25
Legge Quadro Si discutono i 47 articoli del testo unico in Commissione Urbanistica
Parchi: presto la prima legge di sistema Il Veneto potrebbe essere la prima regione in Italia a dotarsi di una disciplina unica per i parchi, le riserve, le oasi e le aree naturalistiche
L’opinione
di Maria pavan
C
on una sola legge si normerà una ‘rete ecologica’ tempo utile, prima del termine della legislatura”. Punti di siti che vale circa il 20 per cento della superficie chiave del testo unico sono lo snellimento degli organi complessiva della regione e conta un parco nazio- di gestione e di governo degli enti parco, ricondotti alla nale (Dolomiti bellunesi), 5 parchi regionali (Lessinia, loro natura di enti strumentali, un funzionamento più Delta del Po, Colli Euganei, Sile e Dolomiti d’Ampezzo) agile che coniughi efficienza operativa con le esigenze di rappresentatività del territorio, e competenze chiare 27 di interesse locale. La ‘legge quadro’ dei parchi e delle aree verdi sta volte soprattutto a promuovere le specificità delle aree prendendo forma nella commissione Urbanistica del senza ingessarne lo sviluppo. “A trent’anni dalla prima legge veneta sui parchi Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Andrea Bassi (Lega), che ha avviato l’iter di esame dei 47 arti- – ha spiegato l’assessore Franco Manzato – è necoli del testo unico, frutto della sintesi tra le diverse pro- cessario riordinare le tante leggi esistenti e ricondurre poste di legge presentate nel 2012: una della Giunta a uniformità la natura e il funzionamento di enti che, se gestiti in maniera corretta e regionale e una dal Pd, alle quali dinamica, rappresentano una si è poi aggiunta una terza propo- Obiettivi: snellire sta di iniziativa di cinque consigli gli organi di gestione grande opportunità ambientale, paesaggistica, turistica ed enocomunali del Parco Colli Euganei. e governo, “Il testo unico, messo a pun- efficienza operativa gastronomica per il Veneto, da to da un apposito gruppo di lavoro e competenze chiare promuovere a livello nazionale”. – informa il presidente Bassi – ha Secondo la propo-sta in discustrovato l’interesse e la condivisione di tutte le forze po- sione ogni Parco avrà un consiglio direttivo composto litiche rappresentate in commissione. Ora che abbiamo da 4 consiglieri più il presidente, una Comunità del accertato la volontà politica di andare avanti – prose- Parco composta dai sindaci del territorio inte-ressato gue Bassi – sono certo che riusciremo ad approvarlo in e da 2 rappresentanti della Regioni, una consulta che
piergiorgio Cortelazzo, (FI)
“serve chiarezza”
darà voce alle asso-ciazioni ambientaliste e alle forze imprenditoriali del territorio, e un direttore ricon-dotto sia in termini gerarchici che di stipendio al ruolo dei dirigenti regionali di setto-re. “Obiettivo della riforma dei parchi – ha sottolineato Graziano Azzalin, Pd, primo firmatario della proposta di legge dell’opposizione - è coniugare lo sviluppo locale con la biodiversità delle aree protette. Non si tratta solo di razionalizzare la spesa, ma di valorizzare una rete ecologica che rappresenta più di un quinto del territorio veneto e che al proprio interno conta aree di eccezionale interesse, come il delta del Po, area naturalistica che non ha eguali in Europa e che dovrà essere gestito da un ente interregionale, che accomuni e valorizzi il versante veneto e quello emi-liano”.
Scuole paritarie
bonfante (pd) “Garantire finanziamenti rapidi e certi”
“M
isure urgenti a sostegno delle scuole paritarie del Veneto”, questo il titolo del progetto di legge presentato da Franco Bonfante (PD), Vice Presidente del Consiglio regionale del Veneto e primo firmatario del provvedimento. “Le scuole paritarie del Veneto – ha sottoli-neato l’esponente democratico - garantiscono ogni anno istruzione ed educazione a oltre 133 mila alunni. Rappresentano insomma una realtà di assoluta importanza, che tuttavia viene messa a repentaglio dalle estenuanti lentezze burocratiche nell’erogare i contributi. Con questa iniziativa vogliamo cambiare il sistema dei finanziamenti per assicurare a queste scuole, agli allievi e agli operatori, una continuità, senza incertezze, delle attività didattiche. Sostanzialmente - ha spiegato Bonfante - proponiamo di modificare l’attuale legislazione contabile della Regione, rendendo subito spendibili i finanziamenti approvati dalla Giunta regionale con delibera. Tra scuole dell’infanzia, paritarie di primo e secondo grado e di formazione professionale, sono circa 1.200 gli
istituti che ogni anno sono costretti a lanciare appelli disperati per vedersi riconosciuti i contributi. Nei confronti di questi enti paritari, le condizioni di parità sono insomma un optional”. Bonfante ha poi denunciato il fatto che “negli ultimi quattro anni sono quasi 40 le scuole dell’infanzia che hanno chiuso i battenti e molte altre stanno andando incontro alla stessa sorte: l’inizio di ogni anno scolastico, più che un momento di crescita e gioia, è divenuto un vero e proprio calvario. Anche i Centri di formazione professionale, frequentati da 19 mila studenti, sono in forte sofferenza per il fatto che l’applicazione della legge regionale, che tentava di venire incontro agli enti accreditati, è stata disattesa. Aa fronte, infatti, - precisa il consigliere PD - di una somma impegnata dalla Giunta di un milione di euro, a copertura degli interessi pagati dagli Enti per ricorrere al mercato creditizio, quelli effettivamente erogati sono stati solamente 60 mila”. La preoccupazione dei democratici (il progetto di legge è stato sottoscritto anche dai consiglieri Claudio Sinigaglia, Alessandro
Home
Stefano peraro (udc)
“evitiamo contraddizioni”
“E
’ prioritario fare chiarezza sulla gestione urbanistica dei parchi ‘antropizzati’, evi-tando di creare contraddizioni nella fase di passaggio dall’attuale alla futura disci-plina. Cerchiamo di tener conto anche delle proposte dei sindaci del parco dei Colli Euganei”.
Stefano Falconi (Lega)
“una buona sintesi”
“I
l testo unico rappresenta una buona sintesi e offrirà la possibilità alla Regione Ve-neto di essere protagonista nell’istituzione del parco interregionale del Delta del Po”.
Franco Bonfante Alessandrini, Stefano Fracasso, Bruno Pigozzo e Sergio Reolon) è rivolta, parallelamente, alla tenuta dei livelli occupazionali del settore. “La permanente sofferenza finanziaria – informa Bonfante - penalizza qualcosa come 15.500 lavoratori (9.000 nell’infanzia; 4.000 nelle primarie e secondarie, e 2.500 nella formazione professionale): un sistema che ogni anno fa risparmiare allo Stato e agli Enti Locali cifre notevoli”.
Iscriviti
Scarica
“L
a riforma potrà vedere la luce nei prossimi mesi, purchè si faccia chiarezza sui principi cardine della legge: governance snella senza Province o città metropolitana, competenze chiare, nuova perimetrazione delle aree parco e possibilità di prelievi venatori per le specie dannose, come cinghiali e nutrie”.
Cos’è
Diego Bottacin (misto)
“no a clientele locali”
“B
ene il testo unico ma l’invito che rivolgo a maggioranza e opposizione è quello di rendere gli enti parchi strumenti di promozione del territorio e non delle clientele lo-cali”.
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26 1 Cultura veneta Show della Disney Al Geox arriva “L’avventura musicale di Topolino”
Elena Polato, la giovane padovana sul palco Disney La ballerina, originaria di Solesino, era molto emozionata. Nello show fa parte del corpo di ballo di Topolino
di Cinzia Agostini
P
adova è stata tra le tappe italiane tocca- danza classica all’età di 3 anni – spiega la te, poche settimane fa, dalla tournée del giovane padovana –, ma smisi quasi subito, nuovo show della Disney “L’avventura a sei anni, dedicandomi ad altri sport. Dopo aver conseguito la maturità al liceo artistico musicale di Topolino”. Divertente, interattivo, coinvolgente, pen- “Modigliani” di Padova, però, ho deciso di sato per i piccolissimi e la loro “prima volta a ridarmi una possibilità: fin da piccola sognavo teatro” (senza dimenticare i genitori, con uno di diventare una ballerina. Nel 2006 ho fatto struggente remember delle cover Disney anni un’audizione per l’accademia Spid di MilaSettanta e Ottanta, remixate per l’occasione), no e fui selezionata. Alla conclusione della lo spettacolo unisce le avventure di Topolino, scuola, ho studiato acrobatica aerea con la compagnia “LiberiDi” e Minnie, Paperino ad altri celeberrimi cartoon “Ho iniziato a ballare percussioni industriali disneiani, dalla Sire- a tre anni. Nel 2006 con i “Vulcanica””. Cosa ama, in parnetta ad Aladdin e Toy fui selezionata ticolare, della danza? Story. Vi è impegnato all’accademia Spid “La possibilità, che un cast di artisti da tutta di Milano” essa offre, di esprimersi; Europa, di eccellente livello: due gli italiani, di cui una giovane dan- mi hanno, inoltre, sempre affascinato il conzatrice originaria di Solesino, Elena Polato, trollo e la consapevolezza del corpo tipici dei è sembrata molto emozionata nel tornare ballerini”. Come è arrivata a questo spettacolo? in terra padovana in questa nuova veste di “Dopo un periodo come acrobata aerea ballerina. Elena nello show fa parte del corpo su una nave da crociera, mi sono trasferita di ballo di Topolino. “Ho iniziato a studiare a Madrid, dove lavoravo in un teatro come
la mostra
L
ballerina e aerialist. Qui ho saputo del casting e ho fatto l’audizione, che è andata bene”. C’è stato un momento difficile nella sua carriera? “Ho cominciato a studiare danza a livello professionale “tardi”, avevo già 19 anni, trovandomi a lavorare con colleghi con molta più esperienza e tanti anni di studio in più alle spalle. I primi tempi sono stati duri, sia a livello psicologico sia a livello fisico. Mi hanno aiutata la tenacia, l’umiltà, la positività”. Un ricordo caro della sua vita da ballerina? “La complicità con i colleghi. Ricordo l’ultimo spettacolo, dopo tanti mesi insieme, con l’applauso finale del pubblico, la standing ovation, le luci, il sipario che si chiude e tanta commozione. Sono emozioni molto forti”. Il suo performer preferito? “Nel 2009 ho visto a teatro “Three solos and a duet”: era uno spettacolo di Baryshnikov con una incredibile Ana Laguna. Lei aveva 55 anni, i capelli lunghi e grigi, un corpo incredibile. La mia preferita in assoluto”.
A palazzo Fortuny un percorso narrativo di tre piani
LuISA CASATI, uNA pOp STAR ANTICIpATRICE
’otto marzo 2015, festa della donna, si concluderà la mostra dedicata a una figura antesignana delle attuali pop star musicali: “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati tra Simbolismo e Futurismo”. Per capire questa centenaria figura è interessante soffermarsi sulla sua biografia che meglio di qualsiasi altra situazione inquadra il personaggio a livello storico. Nata a Milano nel 1881, di famiglia benestante grazie all’industria del cotone, divenne marchesa Casati nel 1900, quando sposò Camillo Casati Stampa. Tre anni dopo figura codificata come amante di Gabriele d’Annunzio, dedicandole alcune opere quali La figure de cire e Forse che sì, forse che no. In città quali Venezia, Roma, SaintMoritz e Parigi la marchesa Luisa visse, grazie alla disponibilità economica, i momenti più caratterizzanti della mondanità dell’epoca. Di conseguenza il trasformismo, la stranezza, l’eccesso e la voglia di apparire la posero alle attenzioni di quegli anni. Una rappresentazione di un’immagine pubblica che può essere paragonata a un’internazionale Lady Gaga o a una Marta Marzotto di
qualche anno fa, per rimanere in ambito italiano. In quest’ambito, la mostra veneziana cerca d’individuare un percorso che si avvicini a una dimensione maggiormente contemporanea, evidenziando aspetti paragonabili alle attuali performance pubbliche. Infatti il culto dell’immagine, dell’estetismo e della multi personalità sono elementi sperimentati in anticipo di quasi cento anni. I movimenti artistici del Simbolismo e Futurismo scandiscono nel percorso espositivo questo avvicinamento al mondo culturale e mondano. Se dal primo proveniva come datazione, successivamente si rapporta alla sua modernità aderendo al manifesto di Marinetti. Palazzo Fortuny dedica un percorso narrativo di tre piani per una Divina Marchesa leggenda della stravaganza, oltre a essere una collezionista d’arte e mecenate. In sintesi una musa contemporanea per tutti. Purtroppo, come in tutte le storie di eccessi, la fiaba finì a Londra nel 1957 dove morì senza sfarzi a causa della precedente rovina economica. Al.Ch.
Vittorio Corcos a Padova
Volti femminili e altro
P
alazzo Zabarella, a Padova, continua la tradizione espositiva dedicata al secolo dell’Ottocento con la mostra “Corcos. I sogni della Belle Époque”. Fino al 14 dicembre, oltre cento opere ripercorrono la sua vita artistica attraverso lavori storici e inediti per un’antologica completa mai realizzata a oggi. Toscano di vita (Livorno 1859 - Firenze 1933) Vittorio Corcos può essere riassunto in questa sua affermazione: “In un ritratto, quel che conta sono gli occhi; se quelli riescono come voglio, con l’espressione giusta, il resto viene da sé”. Proprio il genere del ritratto è il suo marchio di fabbrica, infatti nella prima sezione spiccano gli amici e le importanti personalità che l’artista ha frequentato. Tra i nomi dell’epoca si evidenziano Treves, Yorick, Mascagni, Carducci e Guglielmo II. La città di Parigi fu un altro punto fondamentale della sua carriera, dove per sei anni tenne in alto l’orgoglio pittorico italiano assieme a De Nittis e Boldini con opere quali “Le istitutrici ai Campi Elisi”, “La figlia di Jack La Bolina”, “Jeune femme se promenant au Bois de Boulogne” e “Ore tranquille”. Inoltre tra i suoi lavori esposti, l’opera “Sogni” rappresenta uno dei suoi punti più alti: già dal 1896 all’anteprima pubblica lo sguardo e
il viso della giovane donna, unito alla sua posizione, destarono commenti per una società non ancora pronta. Corcos pur vivendo nella prima parte del secolo scorso rimane un pittore dell’Ottocento, focalizzandosi sempre sul ritratto mondano con opere di maggiori dimensioni. A conclusione, l’immancabile rapporto con artisti a lui vicini per lavoro e amicizia come per esempio Ettore Tito, Giuseppe De Nittis, Léon Bonnat e altri. Un pittore che rappresentò volti dell’epoca secondo un’ottica fresca e diversa. Infatti i ritratti che fece nel primo Novecento quali la “Contessa Carolina Sommaruga Maraini”, “Lina Cavalieri”, “Isadora Duncan” anticipano situazioni, sguardi e interpretazioni di anni successivi. Corcos dunque “era fatto, come la sua pittura: per piacere” come affermò all’epoca Ugo Ojetti. Al.Ch.
5 Bianconi Maschio giovane, circa 1 anno. Taglia media, circa kg.15. Nettuno arriva in rifugio dentro il furgone del servizio recupero cani randagi. Di lui non sappiamo nulla. Ha un carattere stupendo, cerca le coccole ed adora le persone. Nettuno cerca casa e amore non lasciatelo dentro una gabbia.
Black maschio circa 8 mesi forse meno taglia medio piccolo circa kg.10. Arrivato dalla strada dove il freddo e la fame lo hanno messo a dura prova in piena notte è stata fatta la segnalazione ed immediatamente il piccolo è stato soccorso i giorni sono passati e per black nessuno si è interessato ci risiamo abbandono carattere gioioso adatto per tutti i contesti famigliari
Asia femmina taglia piccola circa kg.8-10 eta’ 6-7 mesi. Carattere timidissima e molto buona il suo sguardo è incredulo i suoi passi incerti sicuramente il suo passato è stato di percosse e tanto patimento adesso asia è un ospite a.p.a e come tale verra’ rimessa in forze cerchiamo per lei nuova famiglia amorevole
Leo Maschio 3 mesetti circa futura taglia medio piccola circa kg.10. Carattere buono ed equilibrato. Leo cerca continuamente coccole e tanta compagnia. Leo fu preso da una cucciolata casalinga come giochino per bambini. Dopo pochissimo il gioco ha stufato ed ecco aprirsi le porte del canile
R o v i g o F i e re
Lizzy pincherina vecchina di solo kg.3 circa 10 anni, le strade di campagna chioggiotte non si smentiscono mai, ma tanto che c e’ frega è un cane. Come sempre in rifugio arriva di tutto e sempre in pessime condizioni. Lizzy verra’ operata prestissimo e dovra’ fare convalescenza in un posto caldo e pulito. Animaliste del nord italia aiutiamola a trovare una buona adozione.
Babù Maschio incrocio setter 1 anno di vita tg. Media circa kg.15-18. Questa meraviglia non accetta il rifugio è stressato da morire. Molto magro anche se mangia e sta benissimo Ha un carattere molto allegro ed è energia allo stadio puro. Adatto per famiglie dinamiche che abbiamo voglia di allegria in casa. Babu’ esce da un esperienza di abbandono
Mucca femmina circa 3.4 anni taglia piccola circa kg.10-12 adesso sovrappeso di lei sappiamo pochissimo, ma certamente non ha avuto un vissuto felice caratterialnente e’ un po’ diffidente sicuramente le mani che ora la coccolano prima facevano ben altro esteticamente rassomiglia ad una mucca e dal suo aspetto il nome.
Philipp circa 6-7 anni taglia piccola circa kg.6-7 carattere timido molto buono, recuperato in pessime condizioni in aperta campagna sotto il sole di mezzogiorno. Negli occhi del piccolo solo rassegnazione e tanta tristezza. Philipp è uno york fuori taglia dal carattere stupendo. l inverno sara’ presto alle porte e per lui non sara’ un piacevole soggiorno cerchiamo famiglia adottiva
dal prossimo numero: i consigli dell’esperto scrivici alla mail: redazione@givemotions.it tel. 049 8704884 per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233
sport piazza 28 2 Sport Per appassionati e non solo La città del Santo capitale del Running
Partita la Corri per Padova col vento in poppa La “Corri x Padova”, di cui La Piazza è media partner, nasce per offrire un’attività organizzata e coordinata ai padovani che amano la corsa a piedi
Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova
Si corre di norma ogni giovedì. Partenza alle ore 20:30, il punto di partenza e il percorso cambiano di volta in volta. Nella zona di partenza e arrivo viene allestito un “villaggio” per i partecipanti. La quota di iscrizione è di 15 euro e permette di partecipare a tutte le sessioni che vengono organizzate fino alla fine della stagione
L
a quinta edizione della “Corri per Padova” è partita alla grande e aspetta ogni giovedì tutti gli appassionati veneti a unirsi in questa grande avventura sportiva. Presentata l’ultimo week-end di ottobre alla Fiera di Padova, la CXP ha già rimesso in movimento tutto il grande “popolo” composto da Runners, Walkers e Nordic che sta dimostrando un grande fermento, vista anche l’affluenza ai punti di iscrizione predisposti, in particolare presso i negozi Un Sesto Acca e presso i CXP point elencati nella pagina apposita del sito www. padovanet.it La “Corri x Padova” è un allenamento podistico (running e walking) collettivo che si svolge da novembre a giugno, con cadenza settimanale ogni giovedì, con partenza alle 20.30 in luoghi sempre diversi della città.
NOvITÀ E CONvENZIONI
T
ra le varie novità è stato messo a punto con la catena di Self Service Wash “LavaMi” di Padova la possibilità, fin dal primo giovedì, di consegnare al termine della corsa, presso l’apposito gazebo al Villaggio CXP, i capi tecnici appena utilizzati e di farli lavare e igenizzare ... per poi vederseli riconsegnare stirati ed imbustati come nuovi il giovedì successivo al Villaggio CXP; se avete necessità di utilizzarli prima, fin dal sabato pomeriggio potrete ritirarli presso il negozio 1/6h di Ponte San Nicolo. Il primo lavaggio è gratuito per tutti gli iscritti alla CXP. I successivi avranno un costo veramente ridotto per chi è in possesso della CXPCard.
Vengono proposti tragitti, con percorsi predefiniti lungo le vie, le piazze, i parchi e gli argini cittadini, con la guida di atleti, anche di livello nazionale, che fanno da “pacemaker” ai partecipanti. I “pacemaker” hanno andature differenziate, in modo che ogni runner/walker possa trovare il suo giusto ritmo e via via migliorarsi. Le andature dei “pacemaker” e dei cinque gruppi di runners sono 4,30 min/Km, 5 min/Km, 5,30 min/Km e 6 min/Km. I walker possono cimentarsi nel Nordic/ Power Walking ed anche, con ritmi più “tranquilli”, nel Fit Walking. Tante le novità annunciate dagli organizzatori quest’anno, soprattutto rivolte a chi si iscrive regolar-
mente ed a pieno titolo ha diritto di ricevere i servizi previsti; questo non vuol dire che la CXP sia riservata in esclusiva a qualcuno (solo perchè ha pagato ...): la Corri X Padova è di tutti coloro la frequentano, che la amano, che la desiderano, che la aspettano ogni settimana; è un bene della Città, dei suoi abitanti, dei Volontari che la mantengono viva, dei Partners/Sponsor che la sostengono, della Polizia di Stato che la rende sicura, del Comune di Padova che la fa funzionare. “Questa è la magia della manifestazione - dicono gli organizzatori - che nessuno riesce ad imitare, che tutti ci invidiano e che siamo orgogliosi di avere “inventato”. Chi partecipa può utilizzare gratuitamente il parcheggio di Piazza Rabin, all’interno dell’Ex Foro Boario in prossimità di Prato della Valle; nella zona, inoltre, ci sono molti posti liberi che verso sera sono utlizzabili gratuitamente”.
ALÌ AL FIANCO DELLA MANIFESTAZIONE
“D
a sempre – dichiara il Presidente Francesco Canella – sosteniamo le realtà sportive locali perché siamo legati alla vita del territorio e siamo convinti che lo sport sia uno dei più importanti strumenti di aggregazione e formazione. Siamo legati in particolar modo al mondo della corsa : questo è il terzo anno che ci abbiniamo all’evento più virale che coinvolge la città di Padova ogni giovedì sera. Di fianco alla Corri X Padova sono numerosissime le iniziative a cui Alì ha dato il suo sostegno coinvolgendo anche dipendenti e clienti. Tra tutte, la Maratona di S. Antonio di Padova, la Moonlight Half Marathon di Jesolo, le Family Run, la Strapadova Viva, la Stravicenza, il Meeting di Atletica di Padova solo per fare qualche esempio”.
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Banca Popolare di Vicenza: presso la filiale di Rovigo servizi e prodotti per privati, famiglie e piccole medie imprese La filiale di Rovigo, ubicata in Via Sacro Cuore, rappresenta un solido punto di riferimento per famiglie e imprese. La Banca riserva da sempre un’attenzione particolare al benessere della collettività: sostiene, infatti, le PMI e i privati facilitando l’accesso al credito e supportando i clienti con strumenti finanziari studiati su misura per le loro esigenze. Luca Zanetti, originario di Monselice, lavora in Banca Popolare di Vicenza dal 1998. Dirige la filiale di Rovigo da novembre del 2009 coadiuvato da 8 collaboratori: Simone Visentini, Marco Fontana, Annalisa Galuppo, Mirco Milanetto, Alessandra Cavallaro, Cinzia Zanella, Nicola Magnoni e Paolo Samiolo.
delle PMI si conferma anche nei primi 6 mesi del 2014, periodo in cui sono stati erogati circa 160 nuovi finanziamenti per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro destinati per il 97% a famiglie e PMI.
E alle famiglie?
L’Istituto mette a disposizione una notevole varietà di prodotti innovativi, in grado di soddisfare le esigenze dei singoli segmenti di clientela, e, inoltre, è orientato Cosa offre Banca Popolare di Vicenza alle impre- allo sviluppo di servizi on-line che permettono ai clienti di operare con la Banca in qualsiasi momento, anche se di Rovigo? quando le filiali sono chiuse. Alle famiglie e ai privati Grazie ai numerosi accordi e convenzioni con Enti ed proponiamo i conti correnti denominati SemprePiù preAssociazioni di Categoria, la Banca persegue un impor- senti in varie tipologie, a seconda delle diverse necestante programma di sostegno alle PMI. Per agevolare le sità dei clienti, mentre per i giovani, sia gli studenti che esportazioni delle aziende nei paesi a maggior crescita, i lavoratori, abbiamo ideato il conto FeelFree, in grado
Chiediamo a Luca Zanetti quali sono i punti di forza di Banca Popolare di Vicenza. La nostra è una banca popolare, con un forte radicamento nei territori. Siamo presenti nella regione Veneto con 259 filiali, di cui 5 sportelli in provincia di Rovigo: una copertura capillare che ci permette di essere sempre vicini e attenti alle esigenze della nostra clientela. In provincia di Rovigo, a giugno 2014 il Gruppo conta oltre 6.650 clienti, in aumento del 4,8% rispetto a fine 2013, e oltre 4.300 conti correnti, in aumento del 5,0% rispetto a dicembre 2013. Grazie alla tempestività nei tempi di risposta, l’offerta di servizi ad alto valore aggiunto e ad una grande capacità di “fare sistema” con gli operatori economici del territorio, Banca Popolare di Vicenza svolge un ruolo attivo e decisivo nel favorire la ripresa, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI italiane.
l’Istituto ha stanziato uno speciale plafond estero ed, inoltre, supporta le imprese, in particolar modo quelle che investono in innovazione, per favorirne la ripresa. Banca Popolare di Vicenza, per la gestione operativa quotidiana delle imprese, mette, inoltre, a disposizioE’ un momento delicato e difficile per l’economia. ne SemprePiù Impresa, un conto corrente completo e In che modo Banca Popolare di Vicenza sostiene dinamico per gestire in modo semplice le necessità bancarie delle aziende, e che viene personalizzato con l’economia di Rovigo? programmi dedicati ai diversi settori: Professionisti, Banca Popolare di Vicenza continua a sostenere forte- Commercianti, Piccole Aziende, Artigiani, Agricoltori mente sia le aziende che le famiglie, confermandosi e Farmacisti. Prestiamo una particolare attenzione alle banca del territorio attenta al benessere della collettività. start up, a conferma dell’impegno che il Gruppo BPVi ha Nel corso del 2013, infatti, il Gruppo BPVi ha erogato, nei confronti delle imprese che investono in innovazione in provincia di Rovigo, 230 nuovi finanziamenti per un e tecnologia. Ai numerosi esercizi commerciali la Banca ammontare di circa 13 milioni di euro, diretti per l’81% dedica l’offerta POS-sibile a condizioni particolarmente a famiglie e piccole e medie imprese. La focalizzazio- vantaggiose sul servizio Pos. ne dell’attività di impiego nei confronti delle famiglie e
di rispondere alle loro esigenze pratiche. Ai nostri oltre 100.000 Soci riserviamo la gamma di conti correnti SocioPiù a condizioni dedicate e particolarmente vantaggiose. Abbiamo, inoltre, interessanti soluzioni ad alto rendimento per clienti già acquisiti e nuovi clienti sia in filiale che sul web. Molti prodotti e servizi, ma qual è il vostro rapporto con i risparmiatori e gli imprenditori di Rovigo? Sono convinto che oggi, come un tempo, venga premiato il rapporto personale e di fiducia. Oggi i direttori delle filiali sono I’interlocutore privilegiato della nostra clientela, con poteri e deleghe per poter risolvere i problemi velocemente e direttamente proponendo soluzioni personalizzate.
Filiale di Rovigo Via Sacro Cuore, 5 45100 Rovigo - Tel. 0425 423853
Sì,viaggiare viaggiare 30 1 Sì, STATI UNITI
Sognando California LUCIANO FASOLO DI ROVOLON, CLASSE 1948 HA REALIZZATO UNO STRAORDINARIO RAID ATTRAVERSANDO GLI STATI UNITI COAST TO COAST A BORDO DELLA SUA MOTO GUZZI SP 1000 DEL 1983 LA STESSA CON CUI VENT’ANNI FA RAGGIUNSE MOSCA 17 GIORNI E 8.200 KM DI AVVENTURA SOLITARIA CON PARTENZA DA NEW YORK E ARRIVO A SAN FRANCISCO TRA NASTRI D’ASFALTO E PAESAGGI DA CARTOLINA TOCCANDO I LUOGHI SIMBOLO DELLA MITICA ROUTE 66 CARA ALLA BEAT GENERATION E DEL FAR WEST CELEBRATO DAI FILM DI HOLLYWOOD LA DEDICA ALL’AMICO
NELL’IMMAGINE DI COPERTINA LUCIANO FASOLO CON LO SFONDO
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elebrata anche dagli scrittori della Beat Generation (chi non ricorda “On the Road” di Jack Kerouac?), la mitica Route 66 che attraversa gli Stati Uniti d’America da est a ovest è il sogno inconfessato di ogni motociclista. La strada è l’ossatura principale degli itinerari Coast to Coast che collegano New York a San Francisco, l’Atlantico al Pacifico, attraversando paesaggi che sono diventati icona dell’America stessa e del suo melting pot storico e culturale. Ottomila chilometri lungo cui sfogare la propria voglia di libertà, inseguendo il mito di un viaggio memorabile, di quelli che non si dimenticano più. Di quelli che ti fanno esclamare con orgoglio “Ce l’ho fatta!”. Magari mentre si incornicia il poster con la foto scattata davanti ai monoliti della Monument Valley. Luciano Fasolo, classe di ferro 1948, motociclista di Rovolon (amena località dei Colli Euganei), sognava questo viaggio fin dal momento del suo ritorno da un altro raid indimenticabile: quello che vent’anni fa lo portò fino alla Piazza Rossa di Mosca, insieme ad un giovane amico di Agna, Luca Destro. Il sogno si è concretizzato questa estate dopo una preparazione minuziosa durata almeno un anno. Fasolo è partito da New York e ha raggiunto San Francisco 17 giorni dopo, percorrendo ben 8.200 km in solitaria, a bordo della sua inseparabile Moto Guzzi Sp 1000 del 1983, la stessa moto protagonista dell’avventura in Russia. Ex tecnico delle Argenterie Greggio di Selvazzano, nonchè ex produttore di vini Doc con il marchio “Pignara”, Fasolo i raid in moto li ha nel sangue, visti i tanti che è riuscito a portare a termine negli
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DEI LEGGENDARI MONOLITI DELLA MONUMENT VALLEY. SOTTO: L’ARRIVO A SAN FRANCISCO, CON LA FOTO RICORDO DAVANTI AL GOLDEN BRIDGE. SOPRA: UNO DEI TANTI PONTI ATTRAVERSATI LUNGO IL VIAGGIO. A FONDO PAGINA: IL MONTE RUSHMORE, LA SOSTA IN UN’AREA DI SERVIZIO CHE EVOCA IL FAR WEST, LE CASCATE DEL NIAGARA, LA CURIOSA FOTO RICORDO CON UN BISONTE, LA MITICA ROUTE 66 E LA MOTO GUZZI STIVATA NEL CONTAINER, DENTRO AL QUALE È STATA SPEDITA NEGLI USA
ultimi trent’anni. Soprattutto lungo le insidiose rotte dell’Est e dell’ex Unione Sovietica in particolare. Il motociclista dei Colli Euganei, sposato e padre di due figlie, aveva rinviato più volte l’impresa per motivi di lavoro e, una volta in pensione, il Coast to Coast è diventata la madre di tutte le sue priorità. “Mi hanno dato del matto” dice sorridendo Fasolo “ma per me questo viaggio è stato fonte di entusiasmo, regalandomi emozioni così intense da ricordarmi quelle dell’età giovanile. Un viaggio che mi ha messo duramente alla prova, perchè l’ho affrontato da solo, ma superare ogni difficoltà però mi ha dato una carica incredibile. Unica”. Fasolo ha spedito la Guzzi in America a bordo di una nave partita da Livorno. Stivata in un container, la moto è approdata a New York - Newark un mese dopo. Prima di imbarcarla il centauro l’aveva revisionata completamente, smontandola fino all’ultimo bullone. Un’operazione certosina resasi ancora più necessaria in seguito al fatto che il mezzo era stato vittima dell’alluvione del novembre 2010 mentre era “ricoverata” in un’officina di Bovolenta, quella dell’amico Ettore Pierone. L’ora X della partenza per il “Rider” euganeo (chi non lo ricorda il film Easy Rider del 1969?) è scattata il 5 agosto scorso, con un
ietro a imprese come quella compiuta da Luciano Fasolo c’è sempre qualche aneddoto. Nel suo caso il sostegno di un amico che, oltre ai familiari, ha sostenuto con continui messaggi di incoraggiamento l’avventura. Si tratta di Paolo Toniolo, classe 1944, imprenditore di Porto Viro, titolare della Polesana Termoidraulica, ex presidente del comitato veneto della Federazione Pugilistica Italiana (ha rivestito la carica per 35 anni), nonchè autore di canzoni. Toniolo ha inviato ogni giorno messaggi telefonici all’amico Paolo, invitandolo a resistere. A non demordere. “La sua vicinanza costante alla lunga è risultata decisiva” ha rivelato Luciano Fasolo “quando si è lontani da casa e ci si sente un puntino sperduto nel deserto una voce amica infonde sicurezza. Dedico a Paolo Toniolo il mio viaggio Coast to Coast”.
volo Lufthansa per New York, via Francoforte. Lo sky line mozzafiato della “Grande Mela” ha visto scorrere i titoli di copertina della grande avventura. Iniziata poi il 7 agosto dopo le estenuanti operazioni di sdoganamento della moto. Fasolo con il cuore gonfio di emozione ha lanciato il suo “cavallo d’acciaio” sulle larghe highways americane, rimpilzandolo di galloni di benzina, fino a scattare la prima foto ricordo davanti alle cascate del Niagara e sul famoso Raimbow Bridge, il ponte dell’arcobaleno, che collega gli Stati Uniti al Canada, stato dell’Ontario. “La media chilometrica è stata subito piuttosto elevata” sottolinea Luciano Fasolo “per via del limitato tempo a disposizione. Notti in motel e cene nelle steakhouse. E poi tanto asfalto e paesaggi da cartolina. South Bend nell’Indiana e quindi Chicago, la città di Obama. Interessante, ma non da morirci su”. Poi il viaggio ha toccato Milwaukee, città del Wisconsin resa famosa dalla serie televisiva “Happy Days”. Ancora strada, ancora chilometri, con la bussola puntata verso Ovest, verso il selvaggio West, con il sole costantemente puntato in faccia. Verso paesaggi che nell’immaginario collettivo più di altri rappresentano l’America. Tappa a Chamberlain e quindi Rapid City, cittadina costruita nel 1880 che più di altre incarna il mito del Far West. Vi è stato girato il
film “Balla coi lupi”. Altra icona americana è il Monte Rushmore, quello con i quattro presidenti americani scolpiti nella parete di roccia. “Mamma mia quanto sono grandi” esclama Fasolo, che ai motociclisti nel suo diario raccomanda il parcheggio gratuito, così da risparmiare qualche dollaro. Da Fort Collins in poi il viaggio entra nel vivo e le sensazioni forti la fanno da padrone. Tra Colorado e Utah il raid “incontra” il Grand Canyon, la Monument Valley sacra agli indiani, le riserve Navajo, un passo vicino a Moab da cui a 3.692 metri si toccano le nuvole... Moab, Cortez, Bluff e poi la grande città dei balocchi, Las Vegas, il cui cono di luce svetta in pieno deserto del Nevada. Quindi la Valle della Morte, cara a Michelangelo Antonioni (che vi ha girato il suo famoso “Zabriskie Point”), una depressione naturale dove le temperature spesso superano i 50 gradi e dove Fasolo, come in preda ad un’allucinazione, s’è trovato di fronte a un viaggiatore di Treponti di Teolo. Uno partito a pochi chilometri da casa sua... Il viaggio da lì in poi diventa una marcia trionfale: entra in California, la leggendaria California. Una visita al Yosemite Park e poi l’arrivo a San Francisco, con i suoi tram che superano pendenze incredibili, con l’isola di Alcatraz celebrata da Hollywood e soprattutto il profilo elegante e imponente del Golden Bridge
che attraversa la baia più famosa del mondo. La Moto Guzzi ce l’ha fatta anche questa volta, un’impresa memorabile. Per lei il ritorno sarà più lento: in nave ci ha impiegato 40 giorni, passando lo stretto di Panama. Al suo arrivo a Livorno Fasolo era là ad attenderla, come un fidanzato attende la sua amata. Di pensionarla però non ci pensa nemmeno: altre avventure sono all’orizzonte.
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in veneto Sabato 6 dicembre 2014
vicenza – teatro comunale patti smith Alla data friulana pubblicata sul numer scorso si aggiunge questa data veneta a Vicenza. Questi nuovi ed imperdibili concerti daranno la possibilità al pubblico triveneto di ammirare ancora una volta lo spessore di un’artista che, dopo oltre quarant’anni di carriera, riesce ad esibirsi con la stessa grinta degli esordi. Live
eventi a verona 24 NOV 2014 THE SWINGLE SINGERS Teatro Nuovo (Vr) 13 DIC 2014 CASSANDRA WILSON Teatro Nuovo (Vr) 23 FEB 2015 AFTERHOURS Teatro Filarmonico (Vr)
eventi
Sguardo a Nord est
Mestre - Marghera
sGuardo a nord est
la staGione al rivolta Il Rivolta di Marghera ha aperto la stagione dei concerti 2014/2015 e si appresta a presentare una serie di nomi importanti del panorama musicale alternativo italiano e internazionale. Nei prossimi mesi passeranno da Marghera alcuni tra i più quotati artisti della scena urban e hip hop italiana e internazionale.
BUDAPEST GIPSY SYMPHONY ORCHESTRA 100 VIOLINI
venerdì 21 novembre 2014 Politeama Rossetti “Sala Assicurazioni Generali” Trieste PATTI SMITH
NOVEMBRE
GLENN MILLER ORCHESTRA The History of Big Bands martedì 16 dicembre 2014 Politeama Rossetti “Sala Assicurazioni Generali” Trieste
The (Patti) Smiths venerdì 5 dicembre 2014 Teatro Nuovo Giovanni da Udine - Udine
FRANCESCO RENGA
Tempo Reale Tour lunedì 22 dicembre 2014 Politeama Rossetti “Sala Assicurazioni Generali” - Trieste
DAVIDE VAN DE SFROOS
Tùur Teatràal sabato 6 dicembre 2014 Teatro Nuovo Giovanni da Udine - Udine
ELISA
CLUB DOGO
Live in the Clubs venerdì 12 dicembre 2014 Supersonic Music Arena San Biagio di Callalta
Non Siamo Più Quelli di Mi Fist Live sabato 27 dicembre 2014 Supersonic Music Arena - San Biagio di Callalta
15/11 | DUB FX + Bonnot (Assalti Frontali) & M1 (Dead Prez) 22/11 | Marker Party con M.O.P. & more
29/11 | Altavoz (one night mensile di musica elettronica) Dicembre 06/12 | La Tempesta al Rivolta (festival de La Tempesta) con Tre Allegri Ragazzi Morti, The Zen Circus, Pierpaolo Capovilla 20/12 | Brusco tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com
autunno 2014 the White meGa Giant: la band post rocK padovana con un nuovo lavoro discoGrafico: “tWmG”
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onosco i The White Mega Giant da circa 4 anni. Si, lo so, qualcuno dirà che sono nati nel 2010! E’ vero! Beh, però, io ascoltavo Luca Marchetto quando era leader di una band che si chiamavano Eden... e facevano un rock bello tosto con poco testo ma ottimamente inserito nel loro sound. Oggi sotto il nuovo alias che si sono dati “The White Mega Giant” escono nuovamente con un lavoro discografico molto post-rock dal titolo “TWMG” che porta in se’ questa TRACKLIST: 1.Hubots Pt. 1, 2.Hubots Pt. 2, 3.Heart Beat Quantize, 4.Analog, 5.Pulse Rate, 6.Substitute, 7.Automaton, 8.Meccatronica. Dice Luca (guitar and effects): “Per il lato elettronico ci stanno molto anche M83, alcuni Nine Inch Nails, quelli di “Ghost”, Man Without Country, Sleep Party People. Tutti gruppi che ci hanno fortemente influenzato.” Io ci sento anche echi post rock indubbiamente alla Sigur Ros, My Bloody Valentine, e cosi’ via... ma ci sento cose elettroniche dei primi e spe-
rimentali Kraftwerk e tedeschi in genere... paesaggi spaziali, silenzi, frenesia elettrica, ricerca, spazi lontani... Quanto alle tracce in se’ direi che le quattro ultime superano le prime 4... Per me risultano più interessanti e maggiormente in linea con quanto stavano studiando e ricercando... Altri recensendoli trovano echi di Explosions In The Sky o If These Trees Could Talk. Ma chi sono questi ragazzi padovani? Daniele Bogon: sintetizzatori e basso; Luca Marchetto: chitarra piano e voice effects; Mattia Fasolato: batterie e batterie elettroniche. The White Mega Giant sono tre ragazzi che dal 2010 portano avanti una proposta post-rock molto interessante e che grazie alla loro energia sono riusciti ad attirare l’attenzione dell’etichetta Shyrec. Dopo “Antimacchina”, del 2012, i The White Mega Giant sono tornati in studio per registrare un nuovo LP della durata di quasi 50 minuti e dal titolo “TWMG”. Un disco dove il post-rock si amalgama ad una elettronica danneggiata ed introspettiva. Gli ampi spazi elettrici
lasciano spazio a settori deviati e sintetismi minimali. “TWMG” descrive probabilmente una fase importante di questo interessante trio che dal vivo mette in scena anche archetti che sfregano non solo sulle chitarre elettriche ma anche sui piatti del drummer. Qualcuno ha scritto che The White Mega Giant abbiano raggiunto la maturità, in quanto The White Mega Giant realizzano un disco post-rock altamente elettrico e “strano”. Io non credo siano arrivati ancora a definire totalmente quanto stanno sperimentando. Chiedo loro: “PENSATE DI RIMETTERE TESTI NELLE VOTRE SONGS?” “Stiamo già lavorando a del materiale nuovo. Le voci ci saranno, piu’ usate come strumento che come testo cantato.” “DOVE SUONATE A BREVE?” 10 novembre--> Shockando piazzola sul brenta 15 novembre--> altroquando zero branco TV 28 novembre--> Fiume, Croazia 29 novembre--> Zagabria Croazia In attesa del futuro disco andiamo a vederceli dal vivo.
34 1 Crucilibro
Molte vite possibili
Proprio leggendo e vestendo i panni dei personaggi della narrazione impariamo che non sempre ciò che appare è come dovrebbe essere
Nicola Lagioia
Simona Sparaco
David Nicholls
Kate Atkinson
Clara, bellissima
Viola, che si nasconde
Douglas
Ursula
Alter Ego
Michele, il fratello
Un padre assente
Connie
Ursula in altre vite
Location
Bari
Le Marche
Le maggiori città d’arte europee
Esistenze parallele
I componenti della ricca famiglia
I segreti
Albie, il figlio
I déjà-vu
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Intrigo
Finale
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Clara, prima figlia della piú influente Viola nella vita ha imparato molto famiglia di costruttori di Bari, è Douglas e Connie sono sposati da bene una cosa: a nascondersi. magnetica. Illumina le stanze in decenni e hanno un figlio, Albie. Abiti di una taglia sempre troppo cui entra o le oscura, a seconda Douglas, cinquantaquattro anni, la grande, un lavoro che non le dà della tempesta che l’accompagna. ama tantissimo ma lei una sera gli alcuna soddisfazione, un bravo L’ultima volta che l’hanno vista viva, ragazzo come marito, con cui però, dice che è finita, che vuole lasciarlo camminava nuda nel centro della forse, l’amore non c’è mai stato statale Bari-Taranto La trovano morta. Per tutti è un Un giorno torna suo padre, l’artista Douglas, cui la vita sembra suicidio. Ma le cose sono davvero famoso, l’irregolare, l’eterno letteralmente inconcepibile senza andate cosí? Cosa legava Clara agli bambino. Le chiede di fare un Connie, decide che non può affari di suo padre? E il rapporto che viaggio con lui nelle Marche. Un terminare tutto così e propone un la unisce ai tre fratelli - in particolare segreto custodito per anni condurrà ultimo viaggio da fare insieme: il quello con Michele, l’ombroso, padre e figlia alle pendici dei Sibillini Grand Tour nelle maggiori città l’instabile, il ribelle - può aver giocato dove Viola sarà travolta da una d’arte europee per preparare Albie a un ruolo determinante nella sua morte? nuova forza e una nuova luce entrare nel mondo degli adulti
Ursula Todd nasce nel 1910 in una villa inglese durante una tormenta di neve. Né la levatrice né il dottore ce la fanno ad arrivare e la bambina muore, strangolata dal cordone ombelicale. Ma forse non è così, forse il dottore arriva, taglia il cordone ed Ursula entra nella sua nuova vita L’esistenza di Ursula si snoderà durante le due guerre, vivrà in Germania, o forse a Londra, conoscerà Eva Braun e tenterà di uccidere Hitler, incontrerà il suo futuro marito che si rivelerà un fallito crudele che la ucciderà o forse incontrerà lo stesso uomo ma lo sfuggirà
Lo scrittore mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo. L’intensità della scrittura - mai cosí limpida e potente - ci avviluppa in un labirinto di emozioni, segreti e scoperte che avvincono
Un viaggio magico che parla della felicità che viene nell’ abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita e all’amore che è pronto ad accoglierci
Romanzo commovente e irresistibile è stato accolto dall’entusiasmo della critica e del pubblico nei numerosi paesi in cui è apparso
Un romanzo decisamente coinvolgente in cui ci potremo porre delle domande tutti: ma è questa la nostra unica, vera vita?
Nicola Lagioia La ferocia Einaudi, pp. 418 € 19.50
Simona Sparaco Se chiudo gli occhi Giunti, pp. 272 € 16.00
David Nicholls Noi Neri Pozza, pp. 431 € 18.00
Kate Atkinson Vita dopo vita Nord, pp.431 € 18.00
di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.giunti.it<> www.neripozza.it<>www.editricenord.it<
Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore
L’Editoriale
L’importanza di vaccinarSI
di Francesco Noce*
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Nessuna paura di vaccinarsi, è per il nostro bene Aiuto! Mi ballano i denti Continua a pag. 37
La personalità e i suoi disturbi
Una soluzione poco nota all’ipersudorazione
Continua a pag. 38
Odontoiatria, la storia e le norme in materia
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ai primi giorni del mese di novembre è partita la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali e puntuali arrivano campagne mediatiche denigratorie contro i vaccini in generale. A causa di questa controinformazione antivaccinale assistiamo ad un calo pauroso della copertura, ad esempio con picchi del 25% in meno per morbillo e rosolia, ed i cali sono più evidenti nelle zone in cui le associazioni contro i vaccini sono più attive ed in prossimità di loro convegni. Eppure,ad esempio,per quanto riguarda il morbillo negli ultimi 18 anni,in virtù di vaccinazioni su larga scala si sono evitati 2 milioni di casi di contagio e 2000 decessi per complicanze dovute a questa malattia e le malformazioni al feto dovute alla rosolia sono pressoché scomparse,ma non è scomparsa la rosolia che causa questi danni quando contratta nei primi mesi di gravidanza. Né vale la presunzione di non fare il vaccino al proprio figlio,tanto lo fa il mio vicino di casa, poiché solo grazie ad una copertura vaccinale pressoché completa sono state debellate in Italia malattie come la poliomielite ed il vaiolo e solo grazie ad un vaccino,speriamo sia quanto prima, potremo difenderci dal virus dell’ ebola in caso la malattia dovesse espandersi o in caso di viaggi in zone in cui è presente in forma endemica così come già oggi si fa per altre malattie tropicali nei cui confronti i vaccini sono oggi disponibili.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
Continua a pag. 39
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el 1980, nasce in Italia, con colpevole ritardo rispetto ad altri paesi con lo stesso livello di sviluppo sanitario, il primo corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria con il precipuo scopo di fornire al “nuovo odontoiatra” una cultura biologica in tutto e per tutto simile ad ogni altra specialita’ medico-chirurgica. Con i primi laureati, la legge 409 del 24 Luglio 1985 istituiva ufficialmente la professione sanitaria odontoiatrica “...la professione sanitaria di odontoiatra che viene esercitata da coloro che sono in possesso del diploma di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria e della relativa abilitazione all’esercizio professionale....” L’articolo 2 della legge 409/1985 afferma poi che: “Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche.Gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari all’esercizio della loro professione”. Questo rese necessaria la creazione all’interno dell’Ordine dei medici, del relativo Albo degli Odontoiatri che muto’ la propria denominazione in Ordine dei Medici Chirourghi e degli Odontoiatri. di Dott. Bruno Noce* L’organizzazione dell’Ordine si divide quindi in due commissioni, medica ed odontoiatrica, dotate di specifiche competenze istituzionali ed elette da organi elettorali diversi. La Commissione dell’Albo degli Odontoiatri *Presidente dentisti Rovigo
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Consulenza scientifi scientifica ca STUDiO DeNTiSTiCO Dott. mauro Rubinato Via Don eugenio Bellemo Chioggia (Ve) Farmacia 041405006 - tel. Farmacia Comunale n. 1 Via Fax.Badaloni 04155091055 - Farmacia Comunale n. 2 S.STUDiO ApollinareDeNTiSTiCO - Dott. Farmacia Comunale n. 3 lucio Vianello V.le Martiri V.leTre Verona 3/a- Sottomarina Farmacia Comunale n. 4 di Chioggia (Ve) Boara Polesine tel. 041 401133 - Dispensario Farmaceutico Borsea meDiCiNa Dott. Francesco Sacco Via F. Borromini, 11 - mira (Ve) Tel. 041 421836 dermatologia Dott. Stefano Spoladori Via UmbertoDieTiSTiCO I n. 31 STUDiO 45100 Rovigo Dott.ssa Rita Smanio tel. 368-3208123 Rovigo, Badia Polesine, Solesino, stefanospoladori@alice.it monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982
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L’Editoriale Segue da pag.
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L’iMportAnzA di vAccinArSi
di Francesco Noce*
Siamo inondati da informazioni,ma paradossalmente molto disinformati e queste campagne di disinformazione,alimentate da allarmi infondati, ci spingono lontano dal progresso scientifico e dalla necessaria attenzione alla prevenzione. L’ influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica,oltre che individuale,a causa del numero dei casi che si registrano ad ogni stagione che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus in circolazione. In Europa l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, può avere un decorso asintomatico o può manifestarsi,nella maggior parte dei casi con sintomi come febbre,tosse,mal di gola,dolori muscolari e delle articolazioni,cefalea e malessere generale, ma può presentare complicazioni anche gravi che sono più frequenti nei soggetti sopra i 65 anni o con condizioni di rischio quali ad esempio malattie croniche dell’ apparato cardio-circolatorio o polmonare,il diabete o malattie immunitarie. Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia influenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fibrocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infiammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezione indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’influenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati. Quelli disponibili in Italia sono tutti inattivati e non contengono particelle virali attive,ad eccezione di un vaccino antinfluenzale da somministrare per via nasale che è costituito da virus vivi attenuati. Così come buoni livelli di sicurezza presentano gli adiuvanti che sono sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per potenziare l’ efficacia della risposta immunitaria alla vaccinazione e per questo sono indicati per le vaccinazioni di soggetti anziani e di quelli poco rispondenti. Quali gli effetti indesiderati? La frequenza degli effetti indesiderati dipende dal tipo di vaccino,da come viene somministrato,e dall’età della persona vaccinata. Vaccini inattivati somministrati per via intramuscolare possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di inoculazione e, meno spesso, febbre,dolori muscolari o articolari e cefalea e di solito durano pochi giorni e non hanno bisogno di cure o al massimo di trattamenti sintomatici. Raramente possono causare reazioni allergiche dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino. Quali controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfluenzale? Il vaccino non deve esser somministrato a piccoli al di sotto dei 6 mesi di età e a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Sono false controindicazioni: l’ allergia alle proteine dell’ uovo con manifestazioni non anafilattiche,l’allattamento,l’infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite od acquisite. Mentre una malattia acuta di lieve o media entità rappresenta una controindicazione temporanea alla vaccinazione,la quale va rinviata a guarigione avvenuta. Nel caso di malattie autoimmuni,che sono molte e diverse fra loro è bene che sia fatta una opportuna valutazione da parte dello specialista di riferimento ed in caso negativo ricorrere a profilassi alternative come l’uso di antivirali in caso di necessità,la vaccinazione dei contatti familiari e una attenta profilassi di tipo comportamentale (che tutti dovremmo adottare) come lavarsi di frequente le mani, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura,evitare di portare le mani non pulite a contatto degli occhi del naso o della bocca,evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
odontoiAtriA, LA StoriA e Le norMe in MAteriA
Segue da pag.
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( CAO) e’ eletta dagli iscritti all’Albo stesso ed è’ composta dai 5 odontoiatri che , nelle elezioni, hanno conseguito il maggior numero di preferenze. In seno alla commissione viene eletto il Presidente. La CAO può quindi essere definita “ garante” dei valori etici e deontologici della professione odontoiatrica nei confronti dei cittadini. Tra i compiti fondamentali della Commissione vi sono : A. L’esercizio del potere disciplinare nei confronti dei sanitari iscritti all’Albo B. L’interposizione, qualora richiesto, nelle controversie fra sanitario e sanitario, o fra sanitario e persona o Enti, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di non riuscito accordo, dando il suo parere sulle controversie stesse. Le prerogative della Commissione per ciò che riguarda le funzioni sue proprie sono le seguenti: • Indipendenza: pur convivendo con l’Ordine dei Medici Chirurghi , e’ completamente indipendente e svincolata rispetto a quest’ultimo è ha facoltà di prendere decisioni e determinare i propri orientamenti e la propria volontà in modo del tutto autosufficiente. •Tutela del cittadino: la CAO sotto questo punto di vista può essere considerata organo “ausiliario” dello Stato. • Vigilanza sulle pratiche professionali scorrette e principalmente sul l’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. • Potere sanzionatorio nei confronti dell’iscritto reo di comportamenti in contrasto e/o violazione del Codice Deontologico. L’ordinamento deontologico e’ indipendente addirittura dal giudicato penale o civile. l’attività della CAO non può mai prescindere dall’utilizzo e dall’applicazione del suo più importante strumento: il Codice di Deontologia Medica. di Dott. Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo
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Un bel sorriso illumina lo sguardo aiuto! mi ballano i denti!
La presenza di lesioni cariose nel settore frontale oltre essere causa di inestetismi principio che regola la salute della nostra bocca spiegato in pochissime, semplici, regole èUn spesso causabase di una sintomatologia (sensibilità)
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I
l dott. dell’uomo Paolo Boldrin, olteplici studi sul comportamento afferdentale,i primi ci mano che nell’occasione igienista di un incontro, spiegavisione comedelbuona giudizi vengono espressi dalla sorriso partei dei problemi della (42%) e degli occhi (37%). Sono segnali più evidenti boccainterlocutore, si possano risolvecon i quali ci presentiamo al nostro e sono scopo le basi sulle quali viene stilato suredicon noil’igiene. un primoLogiudizio. infattisiaè esso quelloun Sia esso un incontro occasionaledell’igiene e di diletto, importante colloquio di lavoro. di ridurre la carica batterica, un dando ai Ma se avere occhi belli è spesso donopossibilità della natura, tessuti di guarire e manavere un brutto sorriso è spesso la conseguenza di una Dott. Paolo Boldrin tenersi sani. nostra trasandatezza. Avete mai visto persone che vorrebbero sorridere ma 1 problemi della del bocca è non- loBuona fanno?parte Sono ledei persone consapevoli loro procausata dai (ma batteri. La bocca sterile lanon blema estetico non solo) e che limitano loroesipossiste. bilità di rapportarsi con naturalezza e spontaneità. Anche Una bocca sana belli è abitata circa 600 la presenza di occhi vienenormalmente sminuita se lodasguardo non differenti specie indiunbatteri, protozoi e funghi.allegria, Alcuni gioia tra si trova inserito contesto che sprigiona questi microscopici esseri viventi sono pressoché e più semplicemente, benessere e sicurezza in seinnocui, stessi. altri Un sono più dannosi. Anchehadopo pulizia sorriso poco piacente varieun’accurata cause. troviamo batteri nella nostra Ciò è un bene proprio Certamente vi sono casibocca. di malposizionamento e che perché in questo modo una sola specie di microorganismi quindi non risultano direttamente imputabili alla persona. non prendere il sopravvento sullesituazioni altre. ci sono. Ma ipuò mezzi per porre rimedio a tali Tuttavia, una che grande delledovrebbe malattie della bocca,soL’ortodonzia nel parte bambino esercitare tra cui la ilgengivite, la parodontite (una volta chiamata prattutto ruolo di intercezione e prevenzione, nell’adulto piorrea), la carie, sono causate proprio dalla presenza assume ileruolo di intervento curativo. dei batteri. Denti ben posizionati sono denti maggiormente detergibili, e favoriscono la presenza di gengive sane dall’aspet2 Placca e tartaro causano gli stessi danni. to -roseo e ben contornato. Quando i batteri si accumulano grande quantità si Ma vi sono casi nei quali anche ini denti dritti o raddriz-
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Quando unafallito psicoterapia? lo sapevateiniziare che ...hanno l’adattamento! Di tutte le terapeutico parti del corpo L’incontro come umano, i denti, sono gli di ultimi a resistere alla civilizzazione processo cambiamento
PS
er pesso alcune si ricorre ragione alloi denti, psicologo/psicoterapeuta che solo sono dopo laaver parte provato più dura un senso del cor-di sconforto e smarripo, mento sono rispetto ancheai tentativi la più vulnedi risolvere da soli problerabile, mi di tipo perché personale incapaci o relazionale. di adattarsi alla vita Lo spazio contemporanea. relazionale, nel colloquio terapeutico rappresenta Nel un corso luogodella in cuivita emergono i denti nuovi significati, in cui sono co-costruire soggetti modalità a normale correttiveusura ed efficaci per prendersi con cura ladi masticazione. sé. Il ricorso ad uno specialista non necessariamente Se avviene la dietaquando comprende è presente cibi una psicopatologia fatti e noncon necessariamente materiali abrasivi il processo il depe-prevede sempre dei rimento tempi lunghi; sarà più possono veloce. verificarsi, ad es, problematiche collegate Le superfi al “ciclo ci dei di vita” denti, diffiin cili conda affrontare, o situaziotatto ni di sofferenza tra loro, sono che si molto ripetonopulite, nella propria storia quasi con comecuspidi in un “copione” che si appianano ripetitivo sul quale e si ha il senso di scompaiono. non poter metterci le mani. Non O ancora può situazioni essere fatto in cuiniente non si riesce a dare un per nomefermare alle proprie il processo sofferenze. di erosioIl cambiamento in terapia, ne, è un processo mentre altre di crescita patologie e di trasformazione possono essere creativa curatecheo prevenute avviene in un (es. clima carie…). di autenticità e di accoglienza. Un’altra Per cambiamento forma di attrito nella è causata psicoterapia da malattie (sia a livello paradontali, emotivo, che che cognitivo possono e comportamentale) essere curateintendo dal denil retista. cupero da parte della persona, della capacità di utilizzare Iattivamente disturbi alleegengive, in modolaresponsabile maggiore causa le proprie di caduta risorsedeie denti, competenze affliggono per fare il 90% delle della scelte effi popolazione. caci e funzionali in relazione Possono ai propri svilupparsi desideri delle e sullaanomalie base del proprio duranteconlo testo specifi e attuale. La comprensione dell’eziologia sviluppo delcodente nel periodo fetale o nell’infanzia: e quindinon dellaformatisi natura del problema che la persona porta denti bene, malamente posizionati, in terapia,di dà la possibilità crescita denti extra…di chiarire cosa lo ha costituito e come mantenuto e reiterato nel tempo. Se per questo tutta viene la vita si mantiene un rapporto
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializforma la placca, una sostanza molle e biancastra visibile dei denti ed è proprio questo osso che dà loro stabilità. In zato in Odontostomatologia e protesi ad occhio nudo che in poche ore ricopre tutta la corona del molte persone capita che l’osso infiammato si riassorba, dentaria, ha lavorato all’ospedale di dente, partendo dalla parte più vicina alla gengiva. Nel per lasciare spazio ad un altro tessuto ricco di cellule del Padova e di Monselice e dal 1999 è giro di pochissimo tempo poi, i sali di calcio presenti nella nostro sistema immunitario. In questo modo, la radice del dirigente medico presso la Cittadella saliva, inglobati anche nella placca, iniziano a solidificare dente non è più circondata interamente da solido osso, Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. formando il tartaro. Placca e tartaro, quindi, sono entram- ma in parte anche da questo tessuto infiammatorio. La E’ stato uno dei primi impiantologi del bi depositi di batteri e recano lo stesso danno ai tessuti perdita ossea è irreversibile e se il danno è ampio il dente Veneto. Da sempre impegnato anche inizierà a ballare. con i quali sono in contatto. nella libera professione, dal 2011 ha Questo processo di riassorbimento, però, non è affatQuesto spiega perché molte persone abbiano proaperto il suo studio a Rovigo, una strutblemi alle gengive o addirittura soffrano di parodontite to doloroso. Il rischio è quello di non accorgersi in tempo tura moderna, funzionale, attrezzata ad un dentista solo senza un eccessivo accumulo di tartaro. Il problema sono di soffrire di parodontite e di rivolgersi per le moltissime esigenze e richieste Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, quando notiamo un aumento della mobilità dei denti. i batteri, sia sotto forma di placca che di tartaro. dei pazienti, ma anche accogliente e specialista in confortevole. Uno studio pensato per Odontostomatologia 5 - La bocca ha una grandissima capacità edi 3 - Ciò che sanguina non è sano. essere un punto d’incontro per le perRimuovendo i depositi protesi dentaria una bocca sana. A volte spazzolando i denti notiamo un po’ di san- guarire. Tutti possono avere sone in quanto tali e non esclusivamenbatterici accade La seduta di igiene oraleciò.professionale ha lo scopo guinamento in avere qualche della boccaLama ciò te in quanto pazienti,qualcosa tenendo sempre zati possono un punto aspettopreciso poco piacevole. presenza Vi è rimedio a tutto i puntiè della bocca inpositiva cui è presente un’innon desta ein tartaro noi particolare questo massima considerazione che la sodi placca è causa dipreoccupazione. alterazione delIncolor e della di individuare La risposta certamente e le diverse possibi- di in miracoloso o in cui stia avvenendo luzione ai problemi dentali deve essere caso i batteri adello contatto condentario. la gengiva hanno indotto una fiammazione lucentezza smalto lità si differenziano in base al casoildaprocesso trattare,dialriasrisultato permettono di rimuovere trovata conciliando la necessità di cura gengivite, cioè un’infi ammazione. La presenza di lesioni cariose nel settore frontale oltre sorbimento ottenibiliosseo. e alla Mani spesaesperte che si intende affrontare. depositi batterici sottogengivali, individuabili solo di STUDiO con l’esistenza di limitazioni, spesso La bocca qualsiasiè spesso altra parte deldinostro cor- anche i La essere causaèdicome inestetismi causa una sintomatecnica più conservativa prevede l’esecuzione DeNTiSTiCO appositi dirette strumenti. In questo modo accade qualcosa che DR. gUiDO dettate daBRUNO fattori economici. po:tologia non sarebbe stranoa causa notaredei il sanguinamento di una (sensibilità) ridotti spessori dei tessuti confaccette in resina; un intervento ambulatoriale BOlDRiN mano? il sanguinamento e l’infi ammazione calano è ROVigO - 45100 - (area Tosi) dentari a protezione delle componenti sensibili (dentina di miracoloso: richiede tempo e spesa limitati. Altrettanto conservativa drastico nel giro di pochi giorni e oil zirconia riassorbimento e polpa). Nel caso poi alcune lesioni cariose siano state in modo l’esecuzione di faccette in ceramica confeziona- Viale l. einaudi, 24/int. 2 475218 Studio Dentistico arresta. Unae, persona checementate soffre di parodontite 4trattate - La parodontite dà segni di posizionati sè fino a nel osseo te insi laboratorio in seguito, sul dente. Meno tel. 0425 con materiali non compositi resinosi Dott. giuseppe Bertolini “congelare” ma la sua malattia eserallentarne signifidentale cati- è leNDiNaRa che non siè troppo necessaria la distruzione tempo, evidenziatardi. talora l’aspetto “tigrato” dei denti puòconservativa - 45026 (RO) 1 – Rovigo SantaCappellini Sofia, 22 b/2 la progressione sottoponendosi ammazione indotta dai batteri si da vamente cospicua, è la cementazione di una periodicamente corona estetica che Vialelargo perL’infi i diversi gradi di gengivale assorbimento dei vecchi materiali Tel. 0425-1680170 0425 642150 349-6299110 di igiene professionale estende anche all’osso sottostante la a sedute interessa l’interaorale struttura del dente.ed eseguendo a restaurospesso nei confronti di fattori endogeniinducendo (i Sali minerali drbertolini@libero.it le manovre igiene parodontite. Questo è l’osso della mandibola della emaRicordando chediuna visitaconsigliate non costadall’igienista nulla, illumina il www.studiodentisticoboldrin.it presenti nella saliva) o esogeni (tabacco, ocaffè the e casa tutte www.ildentistaperte.it scella quale contenenti sono letteralmente tuo sguardo! altre nel bevande coloranti).“piantate” le radici dentale.
Il Dr. Fabrizio Boscolo
I modelli arcaici di relazione interpersonale interiorizzati infatti, influenzano le relazioni attuali e, nell’incontro terapeutico è possibile portare alla consapevolezza e dare un senso a tali processi attraverso una relazione “ricostruttiva” autentica calda e reale per sperimentare delle alternative e scegliere le di cambiare. La psi-è costante conpossibili un dentista, probabilità coterapia è un’ ”arte”un perché purfunzionamento se fondata su una mequella di avere buon dei todologia clinica e sostenuta denti per tutta la vita.da una teoria di riferimento, ogni plasmato persona che unica Alletrattamento lunghe è va molto più sulla economico delècosto edella irripetibile. negligenza, che comporta grande lavoro per rimpiazzare i denti perduti. Dott. Fabrizio Boscolo Dott. ClaudioPsicoterapeuta Bovo - Psicologo, Via Palladio, 10 - monselice (Pd)ii, 5 adria: Corso Vittorio emanuele Tel. 0429 74849 cell.: 347 3759438 Rovigo: Vicolo Castello, 3 email: e-mail:info@polimabulatorio.it boscolo.fabrizio@tiscali.it www.poliambulatoriopalladio.it cell. 329 1483038
glaucoma ad angolo aperto nuova tecnologia Cad/Cam illaglaucoma: diagnosi precoce e terapia E’ importante studio eseguire controlli periodici sapendo che è una malattia progressiva nello odontoiatrico
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uesta patologia dell’occhio è molto visivo, esame funzionale, e l’OCT del frequente nelle persone anziane ed nervo ottico, esame anatomico. La teiridocorneale ed eventuali osta-di l glaucoma è una sindrome: è caratterizzata tipicamente da un rapia medica inizialmente si avvale coli. L’oftalmoscopia esamina escavazione o studio dentistico della Vianello papilla, vi dá il benvenuto nell’era aumento della pressione oculare. In quecolliri con vari principi attivi, tutti con lo testa ladelproduzione nervo ottico. La digitale presentando del lacampo ilvisivo sistema CAD/CAM (Computersteanomalie circostanze pressione dell’occhio scopo dilaridurre di liquido Tomografi a a coerenza ottica o etende abitualmente Aided design/Computer-Aided un aumento manufacturing), un a “sfogarsi” sulla testa del nervo otinterno all’occhio od di aumentare lo OCT defi nisce le caratteristiche della connubio pressione tra impronta intraoculare. digitale e sistema di molaggio. In tico, struttura nervosa che collega l’occhio scarico dello stesso. Dobbiamo quindi papillacome e lo spessore delle Quando checervello. consiste è Noi presente e che vantaggi solo un ha tecnologia? Il Dr. Massimo Camellin al osserviamo, neiquesta pazienti pensaredella all’occhio ad un pallone fi bre nervose del nervo ottico. aumento Con il della sistema pressione Sirona Cerec si il nostro studio dentistico glaucomatosi, un’escavazione della testa riempito di liquido e questo liquido viene pachimetria parla ed ilnervo laboratorio di ipertensione cherealtà vioculare. è sito all’interno, l’unica prodotto e scaricato nella giustaLamisura. del ottico. In le cose sono un presenta po’ più complesNel casocorneale, in cui la a ultrasuoni o ottica, ad misura lo Ilse tecnologia glaucoma che a pressione permette di norottenere restauri in ceramiSopra un Perimetro in quanto esistono glaucomi a bassa pressione in cui la terapia farmacologica non sia efficace si procede un tratautomatico e OCT spessore della cornea che viene male ca integrale presenta in una solo sola anomalie seduta, la precisione di questa sofferenza del nervo ottico continua nel tempo a dispetto tamento laser che ha lo scopo di ripulire il filtro di scarico. (Tomografo a Coerenza valore della pressiopapillari macchina ocidel permette campo di visivo realizzare restauriGeneralmente esteticamente di una pressione perfettamente normale. la laL’ultima spiaggia, in caso dicorrelato glaucomialche si aggravano con Ottica). A fianco ne. La perimetria senza perfetti.Grazie ipertensione a questo oculare. sistema integrato di software pressione dell’occhio tende “fisiologicamente” ad aumenl’intervento Dott.ssa Maria Graziapressione alta o con pressione normalizzata, èautomatica ad essenziale esaminarediilabbassacampo Come impronta digitale origina? macchina di molaggio otteniamo ciò chirurgico. Quest’ultimo haserve Crivellari tare consil’età fino ea poter raggiungere un valore patologico lo scopo visivo con programmi specifi ci che L’umore più preme acqueo al paziente:diminuire viene il tempo di sedute che richiede una terapia medica. E’ proprio la precocità della re fortemente la pressione interna dell’occhio e deve essere per seguire la progressione del prodotto estenuanti dai dal corpi dentista. ciliari e decura che previene i gravi danni visivi che questa malattia effettuato quando il glaucoma non è troppo avanzato. Inclassica del campo visivo è lo sco-di flcomporta. uisceArticolatori attraverso il trabecolato , software situato perililcampo disegno a livellovisivo del dell’angosorriso Nelle digitali forme gravi si riduce per cui glaucoma. fatti questaL’anomalia chirurgia, basata generalmente sull’impianto toma arciforme. lo programmi iridocorneale che che ci proiettano assomiglia in a una una nuova rete. Se era il drenaggio dell’odoncon nuovi materiali biocompatibili e all’avanguardia.Siai pazienti hanno sensazione di vedere attraverso il “buco valvoline, può avere un decorso post operatorio delicato, Trattamento orgogliosi essere i primi del nostro territorio ad viene toiatria, sostituendo si Ovviamente hai metodi un aumento di ciimpronta dellatutte pressione tradizionali checonsi mo di unaperturbato serratura”. sono le condizioni nel senso che ladi pressione inizialmente può essere troppo offrire L’obiettivo tale tecnologia. del trattamento Studio dentistico è sia Vianello di diminuire e sistema la ripercuote paste e cucchiai, sulle fi bre tanto del tediosi nervo per ottico. i pazienti. intermedie ma generalmente se il paziente percepisce una bassa e rallentare il recupero visivo. Una complicanza inveCAD/CAM pressione intraoculare, benvenuti nell’odontoiatria diminuendo la del sintesi domani. di umor Fattori Le applicazioni di Rischio di questa tecnologia sono molteplici diminuzione visiva serale ed ha la sensazione di limitazione ce a lungo termine è la perdita della filtrazione e la necessia diperfavorire l’aumento della sua eliEssi sono: avanzata,è già diabete, miopia, razza acqueo(colliri), del campo visivo,etàil processo avanzato. La diagnosi sità di re intervenire abbassarla nuovamente. Queste minazione (colliri, trabeculoretrazione al laser, chirurgia nera precoce può essere effettuata con la misurazione della pres- poche righe servono solo a spiegare l’importanza di una ltrante).precoce Clinica E’Studio quindi molto importante periodici Dentistico sione oculare ma, nei casi a bassa pressione, questo meto- fidiagnosi in una malattia che seeseguire trascurata porta I principali segni sono l’aumento della pressione incontrolli oculistici sapendo che il glaucoma è una malattia lucio Vianello do non è abbastanza sensibile. Un sistema relativamente alla cecità. InDott. generale possiamo affermare l’importanza di traoculare, anomalie dellapermette papilla ottica e le anomalie progressione può portare ancheoculare alla cecità. recente (dalecirca 10 anni), di studiare la forma launcuicontrollo medico della pressione e dell’aspetto V.le Verona 3/a del campo visivo periferico. del nervo ottico e lo spessore delle fibre nervose che esco- delDott.ssa nervo ottico dopo i 40 anni di età. – Sottomarina maria grazia Crivellari Esame no dallo clinico stesso per proseguire il loro percorso sulla retina Tel./fax 041-401133 Oculista Dott. massimo Camellin: La misura pressione intraoculare fa con diver(OCT). Questo della esame, assolutamente nonsiinvasivo, è un medico chirurgo Via 45014 odontoiatra Porto Viro Via Contarini Dunant, 1039, - Rovigo se tecniche e la co piùcon precisa la tonometria esame fotografi una èscansione laser eadciapplanaziopermette di Via Don minzoni 13, 30014 Cavarzere lucio.vianello@tin.it tel. 0425 411357 ne che necessita di anestesia topica.delle La gonioscopia monitorare l’andamento nel tempo fibre nervoseè un del Tel:0426 631629, cell: 3391337446 Convenzionato Ulss 14 mail: segreteria@sekal.it esame indispensabile perdue valutare dell’angolo paziente. Avremo quindi esamil’ampiezza fondamentali, il campo
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la personalità e i suoi disturbi Chi soffre di un disturbo di personalità tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e interpersonali
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certi casi quest’area possa essere pre’Organizzazione Mondiale della servata o essere meno deficitaria. Nel Sanità definisce la personalità come manuale diagnostico e statistico dei diuna “modalità strutturata di pensiesturbi mentali, i disturbi di personalità ro, sentimento e comportamento che vengono raccolti in tre gruppi: il gruppo caratterizza il tipo di adattamento e lo A (paranoide, schizoide e schizotipico) stile di vita di un soggetto che risulta da include i disturbi di personalità caratfattori temperamentali, dello sviluppo terizzati da pensieri e comportamenti e dell’esperienza sociale”. Ogni indiviinusuali e dall’incapacità di stabilire duo è caratterizzato da modi costanti Dott.ssa relazioni interpersonali soddisfacenti; di percepire, rapportarsi e pensare nei Cristina Zago il gruppo B (antisociale, borderline, confronti di se stesso e dell’ambiente. Quando questi modi (definiti tratti di personalità) istrionico e narcisistico) contraddistinti da comportasono troppo rigidi e poco adattivi rispetto all’ambien- menti manipolatori, eccessivamente emotivi e incate e alla cultura dell’individuo, al punto da compro- paci di considerare il punto di vista dell’altro; il grupmettere la vita affettiva, sociale e lavorativa, vi è la po C (evitante, dipendente e ossessivo-compulsivo) probabilità che si configuri un disturbo di personalità. contrassegnati da comportamenti ansiosi, timorosi A prescindere dalle caratteristiche tipiche di ciascun e incapaci di prendere decisioni autonome. Il trattadisturbo, chi soffre di un disturbo di personalità tende mento psicologico mira a costruire delle strategie utili ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e e adeguate per affrontare e gestire gli stati interni e interpersonali, che vanno dall’evitamento dei rappor- le difficoltà, permettendo alla persona di migliorare ti e isolamento sociale alla conflittualità più o meno il funzionamento sociale e le relazioni interpersonali. esasperata, dalla dipendenza nelle relazioni affettive all’instabilità o mutevolezza dei rapporti e delle freDott.ssa Cristina Zago quentazioni sociali. - Psicologa Clinica In ambito lavorativo possono esserci ripercussioni Riceve per appuntamento negative (fallimenti di esperienze o progetti, rinunce ad adria e Rovigo a incarichi, instabilità nel mantenimento del lavoro Cell.: 348 3468022 e cambiamenti a causa dei problemi relazionali o mail: zago_cristina@virgilio.it dell’impulsività, mancanza di efficacia) sebbene in
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Pityriasi versicolor: la micosi del tronco Non raccontero’ mai gli affari difficilead da uno capiresconosciuto! e da vincere miei Perché è così difficile rivolgersi addellauno Che cos’è? micosi,psicologo? guarigione che può
E’ una micosi, cioè un’infezione da funghi, che si sviluppa sul tronco dilasoggetti E’ una delle frequenti micosi a società, medicinaadulti. e la scienza si sono adoperate da umani. sempre per vincere, risolvere e ridurre al minimo tutto ciò Come si manifesta? che è malattia fisica: si ha male ad un dente? Si va dal Si manifesta con chiazzeSentiamo rotondeggianti, singole dentista. Duole un ginocchio? l’ortopedico. Non oci unite,piùdisposte principalmente sul tronco, hanno covedo bene? Contattiamo un oculista. Ma che ci sono un dololoreeddifferente a seconda dellosottili stadio d’infezione. Possono re una sofferenza invisibili, e spesso inaspettati, che essere del spesso colore nell’angolo, della cute, vittime di colore roseo, marrone o rimangono di pregiudizi, di stereobianco. In una persona si possono vedere chiazze di tipi e perché no,stessa d’ignoranza… sono la malattia dell’anima qui il nome di versicolor evario dellacolore: mente.di Sono senz’altro capitati ad(cambio ognunodidicolore) noi dei dato a questa A volte chiazze sonointerferito desquamanti periodi in cui lamicorsi. sofferenza o deiledisagi hanno sulla in forma forfora: di qui il nome ePityriasi (forfora). nostra vita,di sulle attività quotidiane sulle nostre relazioni con Da cosa causata? Tuttavia chiedere aiuto è una le persone che ciè circondano. La fatica. PityriasiChiedere versicoloraiuto è causata dallasignifi crescita di un fungrande per molti ca ammettere go denominato Pityrosporum ovale.di Questi una certa “debolezza”, significaorbicolare non essereodcapaci farcela funghi all’interno follicoli della da soli evivono questo,normalmente per una società come la dei nostra, è inconcecute nelle zonenon ricche di ghiandole come tronco, in tuttiè pibile. Spesso, scegliere di andare da iluno psicologo i soggetti adulti. che farlo significa “essere pazzi”. E poi dovuto al pregiudizio Perché la cute cambia ci sono i sentimenti di colpa e la colore? vergogna dovuti a retaggi Quando comincia la crescita dei funghi le colonie secolari connessi alla sofferenza mentale. La sofferenza psirotondeggianti un colore roseo micologica diventapossono colpa dellaassumere persona che ne soffre, ma oanche metizzarsi condiilcui colore della Nasce cute. Quando colonie si della famiglia fa parte. la paura ledello stigma distaccano per desquamazione per trattamento o per sociale: “bisogna” tenere nascostioi sintomi della “malattia” esposizione al sole, la cute rimane dalla più chiara. così da non poter essere riconosciuti società.InInquesta realtà, fase è più facile identifidicare la micosi. attraversare momenti disagio capita a tutti, a volte fa parCos’è paradosso delle dichiazze te della vita ilstessa e della crescita ognuno bianche? di noi e non Le chiazze che sonopsicologica. molto evidenti è affatto indice bianche, di una malattia Moltesoprattutpersone to durante quando cute è abbronzata, vanno dallol’estate psicologo perchélaattraversano momentirichiamadi stress, no l’attenzione considera malato. Paraper problemi condelil paziente partner oche persiessere aiutati a superare dossalmente chiazze bianche sono l’esito in guarigione un lutto o un leavvenimento traumatico. In realtà decidere di
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Dott. Alessia Dr. StefanoMarcato Spoladori
avvenire anche spontaneamente andare o indallo seguito psicologo all’esposizione è un atteggiamento maturo, dato che solare. lo psicologo altro non è che un professionista della mente, un medico La Pityruasi dell’animaversicolor a tutti gli effetti è contagiosa: che, comprendendo il disagio Questa psicologico micosi,eafornendo differenza spiegazioni delle altre, sulnon perché è contagiosi sta visa. vendo Infatti unaèsituazione frequentediosservare malessere, traaiuta coniugi le persone uno soloadaffetto uscire da situazioni Pityriasi versicolor. in cui sonoIlbloccate fungo èo ainfatti disagio, un utilizzando saprofita, cioè oltre un allaabitante parola, delle comune tecniche dellaadeguate. cute umana, None silatratta crescita quindi delledi colonie “sfogarsi”, è uncome effetto si farebbe straordinario con unche amico avviene o un solo familiare, in alcuni ma soggetti di un veroe/o e proprio in particolari percorsocondizioni. che porta al cambiamento e che vedeCome la persona si cura? stessa attore principale di tale cambiamento. Con Il’aiuto funghidello chepsicologo causanoèlala Pityriasi persona versicolor, stessa a capire cioè inil Pityrosporum che direzione andare orbicolare e a fare o ovale, le scelte sonomigliori: moltonon sensibili significa ai farmaci riconoscere antifugini che si perciò è sbagliati, è facile macurare che lequesta strategie infezione. messe in atto finora, per superare le difficoltà, non sono più sufficienti o adeguate Come eappare anzi, iniziano la cute a limitare dopo ilil benessere trattamento? di vita. Dopo Laddoveil itrattamento comportamentioccorre consueti sterilizzare falliscono, i malesseri gli indumenti? ad essi conseguenti possono, via via portare allo sviluppo di sintomi Dopo ilpsicologici: trattamento diffiche coltàhaaffettive causatoeil relazionali, distacco delle ossescolonie, sioni, fobie, la cutescarsa può apparire autostima, chiazzata incapacità di bianco. di gestire Lelachiazze rabbia bianche, esito dell’infezione, non vanno più trattate. Esse e tutto ciò, ridurre il nostro benessere psicologico. Iniziamo scompariranno spontaneamente in seguito a nuova quindi a prenderci davvero cura dionoi in maniera totaleespoea sizione riconoscere solare. che:Non “sono è necessario venuto all’incontro sterilizzarecon gli ilindumenti dolore e utilizzati la speranza… o la biancheria sono tornato poichécon il fungo l’amore” vive(Cardinali e si sviluppa F.) solo sulla cute umana, E’ sufficiente un semplice lavaggio. Dr.ssa alessia marcato PsicologaPsicoterapeuta specializzata in terapie Dott. Stefano Spoladori di coppia/famigliari ed individuali Via Umberto i n. 31 45100 Rovigo Studio atma via Pozzuoli 13/b Spinea tel. 368-3208123 (Ve) - Cell. 3493610094 stefanospoladori@alice.it
gravidanza e allattamento, malattie da raffreddamento i benefici dell’agopuntura
Quando si è colpiti da malattie da raffreddamento è buona norma bere molti liquidi e assumere grandi quantità di frutta e verdura che forniscono all’organismo vitamine e sali mineraliravidanza e allattamento sono dei periodi de-
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licati per l’equilibrio psicofisico di una donna. L’agopuntura permette di curare senza l’ausilio e malattie da raffreddamento sono infezioni virali delle vie aeree del catarro. di farmaci, rivelandosi un rimedio efficace e privo di Quando si è colpiti da malattie da raffreddamentocontroindicazioni è buona norma superiori tipiche della stagione autunno/inverno. che for- è un metodo che cura stati morbosi I sintomi sono mal di gola, raffreddore, mal di testa, a volte bere molti liquidi e assumere grandi quantità di frutta e verdura L’agopuntura ad aumentare febbre, tosse secca che poi si trasforma in morbida. Spesso vengono niscono all’organismo vitamine e sali minerali necessarimediante l’infila ssione di aghi sottili transcutanei ed è scambiate per influenza, ma questa si differenzia dal raffreddamento per propria capacità di resistenza ai germi. la più nota tra le tecniche terapeutiche della medicina Utile anche qualche giorno di riposo. i sintomi a rapida insorgenza, la febbre più alta, i dolori alle articolazioni tradizionale cinese. Fonda i suoi pilastri sul concetto Per prevenire le malattie da raffreddamento è necessario moderare e una grande spossatezza. di equilibrio tra due opposti, lo yin e lo yang, due La terapia per le malattie da raffreddamento è sintomatica e può es- la temperatura negli ambienti in cui si vive o lavora (massimo aspetti20-22°C) energetici che caratterizzano non solo il corpo necessario sere effettuata in gran parte dei casi con farmaci senza obbligo di ricetta. e prevedere una corretta umidificazione degli stessi. E’umano, maariegl’intero universo. Secondo questa discipligiare spesso i locali dato la malat-sono generate da un blocco del libero Il mal di gola può essere lenito con na lechemalattie tia è molto contagiosa e sineltrasmette l’aiuto di caramelle o spray disinfettanti fluire corpo delle energie o da uno squilibrio delle attraverso starnuti e stesse; colpi di latosse. La dell’agopuntura è di ripristinare la o antinfiammatori. funzione La pelle è uno degli habitat preferiti dai germi, pelle è uno degli habitat preferiti dai Per la febbre e il mal di testa si corretta circolazione energetica attraverso l’infissione germi, perciò buonae norma è quella di alcuni punti sensibili (agopunti). possono usare prodotti a base di para- perciò è buona norma lavarsi spesso le mani la stimolazione di lavarsi molto spesso le mani col sacetamolo o ibuprofene. L’agopuntura rientra tra le “medicine e pratiche non col sapone e quando, non è possibile, utilizzare pone e quando non convenzionali”, è possibile ideale può essere praticata solo da medici Per il raffreddore sono utili farmaci utilizzare un gel lavamani germicida. che aiutano a liberare il naso disponibili un gel lavamani germicida e nel 1991 anche l’Organizzazione Mondiale della In presenza di malattia meglio in spray, gocce, compresse. E’ necessaSanità ha evitare riconosciuto il suo valore terapeutico. luoghi molto affollatiL’agopuntura al chiuso tipo rio però sapere che questi farmaci sono in gravidanza è l’unica tecnica terail contagio. controindicati in presenza di alcune patologie (esempio ipertensione) del- centri commerciali, cinema e altro per evitare di propagare peutica con la quale si può cercare di correggere la Le malattie da raffreddamento durano circa una settimana e gene- podalica del bambino. I feti che le quali è necessario quindi informare il farmacista. In questi casi alternatipresentazione va molto efficace sono i prodotti a base di oli essenziali di timo,eucalipto ralmente non lasciano conseguenze. si presentano con una malposizione alla 30° settimaSe i sintomi persistono oltre gli otto giorni o la febbre alza troppo e lavanda per il loro potere disinfettante e antimicrobico. na, sipossono spontaneamente portarsi ad una normale Per la tosse secca si possono usare sedativi della tosse a base di è opportuno consultare il medico di base. presentazione cefalica nel 50% dei casi. Con l’ausilio destrometorfano o similari in forma di sciroppi o gocce. dell’agopuntura e moxibustione, stimolando due punNel momento in cui la tosse si ammorbidisce é meglio assumere sci- Articolo a cura della Dott.ssa Alessandra Sprocatti, direttrice ti corporei delladella Far- madre, tale percentuale può elevarsi roppi mucolitici che facilitano la fluidificazione e quindi l’espettorazione macia Comunale n. 2 di S. Apollinare fino a raggiungere il 90%. Anche il vomito gravidi-
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co, sintomo molto frequente ma che tende a ridursi spontaneamente dopo i primi mesi, può essere validamente trattato qualora la sua gravità sia tale da compromettere un sufficiente apporto alimentare Dott.ssa Maria Zampieri alla donna. La cura con l’ago può essere un valido aiuto anche nel caso di ipogalattia, produzione di latte insufficiente alle necessità del bambino. E’ preferibile che almeno nei primi mesi il neonato venga allattato al seno, sia per l’importante potere di difesa dalle infezioni che gli anticorpi e i leucociti in esso contenuti esercitano, sia perché favorisce lo sviluppo di una flora intestinale corretta prevenendo gastroenteriti- Farmacia ed allergie. Comunale n. 1 Via Badaloni Farmacia Comunale n. 2 Dott.ssa- maria Zampieri, S. apollinare medico Chirurgo Diplomata F.i.S.a. - Farmacia Comunale n. 3(Federazione italiana delle Società di agopuntura) V.le Tre martiri Calle Caneva 942 Chioggia (Ve) - Farmacia Comunale n. 4 Boara Polesine Tel abitazione 0414967717 - Dispensario Farmaceutico Tel ambulatorio 0415506306 Borsea Riceve per appuntamento
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Un bel sorriso illumina lo sguardo La presenza di lesioni cariose nel settore frontale oltre essere causa di inestetismi è spesso causa di una sintomatologia (sensibilità)
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olteplici studi sul comportamento dell’uomo affermano che nell’occasione di un incontro, i primi giudizi vengono espressi dalla visione del sorriso (42%) e degli occhi (37%). Sono i segnali più evidenti con i quali ci presentiamo al nostro interlocutore, e sono le basi sulle quali viene stilato su di noi un primo giudizio. Sia esso un incontro occasionale e di diletto, sia esso un importante colloquio di lavoro. Ma se avere occhi belli è spesso un dono della natura, avere un brutto sorriso è spesso la conseguenza di una nostra trasandatezza. Avete mai visto persone che vorrebbero sorridere ma non lo fanno? Sono le persone consapevoli del loro problema estetico (ma non solo) e che limitano la loro possibilità di rapportarsi con naturalezza e spontaneità. Anche la presenza di occhi belli viene sminuita se lo sguardo non si trova inserito in un contesto che sprigiona allegria, gioia e più semplicemente, benessere e sicurezza in se stessi. Un sorriso poco piacente ha varie cause. Certamente vi sono casi di malposizionamento e che quindi non risultano direttamente imputabili alla persona. Ma i mezzi per porre rimedio a tali situazioni ci sono. L’ortodonzia che nel bambino dovrebbe esercitare soprattutto il ruolo di intercezione e prevenzione, nell’adulto assume il ruolo di intervento curativo. Denti ben posizionati sono denti maggiormente detergibili, e favoriscono la presenza di gengive sane dall’aspetto roseo e ben contornato. Ma vi sono casi nei quali anche i denti dritti o raddriz-
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Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria
zati possono avere un aspetto poco piacevole. La presenza di placca e tartaro è causa di alterazione del color e della lucentezza dello smalto dentario. La presenza di lesioni cariose nel settore frontale oltre essere causa di inestetismi è spesso causa di una sintomatologia (sensibilità) a causa dei ridotti spessori dei tessuti dentari a protezione delle componenti sensibili (dentina e polpa). Nel caso poi alcune lesioni cariose siano state trattate con materiali compositi resinosi posizionati nel tempo, si evidenzia talora l’aspetto “tigrato” dei denti per i diversi gradi di assorbimento dei vecchi materiali da restauro nei confronti di fattori endogeni (i Sali minerali presenti nella saliva) o esogeni (tabacco, caffè e the e altre bevande contenenti coloranti).
ilL’udito, glaucoma: diagnosi precoce e terapia un senso irrinunciabile Quando iniziare una psicoterapia?
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uesta patologia dell’occhio è molto
visivo, esame funzionale, e l’OCT del suoni, ma ha una certa difficoltà a discriminanervo ottico, esame anatomico. La tere le parole. rapia medica inizialmente si avvale di Un test per ritrovare il piacere di colliri con vari principi attivi, tutti con lo sentire ste circostanze la pressione dell’occhio scopo di ridurre la produzione di liquido sua parte esterna raccoglie i suoni e li convoglia Una semplice controllo audiometrico di tende apesso “sfogarsi” sulla testa del nervo otinterno all’occhio od di aumentare lo si ricorre psicologo/psicoterapeuta nell’orecchio medio doveallo le vibrazioni sonore, trasmessesolo dal pochi minuti presso un Centro Dimensione Udire consente di tico, struttura nervosa che collega l’occhio scarico dello stesso. Dobbiamo quindi dopo del aver provato un senso dil’orecchio sconforto e smarrimovimento timpano, raggiungono interno. Qui capire qual è il problema. Può trattarsi di un tappo di cerume, Il Dr. Massimo Camellin al cervello. Noi osserviamo, nei pazienti pensare all’occhio come ad un pallone mento rispetto ai tentativi risolvere solimigliaia proble- di un’infezione, di un’infiammazione la coclea, il vero e proprio organo di uditivo con ledasue cui spetta al medico glaucomatosi, un’escavazione della testa riempito di liquido e questo liquido viene di tipociliate, personale o relazionale. dimicellule genera segnali che, attraverso il nervo uditi- specialista dare una risposta oppure, di quel naturale, lento del nervo ottico.relazionale, In realtà le cose sono un po’ più complesprodotto e scaricato nella giusta misura. Nel caso in cui la Lo spazio nel colloquio terapeutico rapvo, raggiungono infine il cervello. I suoni si differenziano per e subdolo processo di decadimento che si riesce ad avvertire sepresenta in quanto esistono glaucomi a bassa pressione in cui la terapia farmacologica non sia efficace si procede ad un tratun luogo cui emergono cati, inche cui solo la frequenza, che siinmisura in Hertz, nuovi e per signifi l’ampiezza, quando provoca disagio e isolamento sociale. Un semplisofferenza del nervo ottico continua nel tempo a dispetto tamento laser che ha lo scopo di ripulire il filtro di scarico. modalità correttive efficaci per prendersi sico-costruire misura in decibel (dB). Le voci ed di una conversazione, ad ce test per non lasciare passare inutilmente tempo prezioso dicura unadipressione perfettamente normale. Generalmente la L’ultima spiaggia, in caso di glaucomi che si aggravano con sé. Il ricorso ad uno specialista esempio, possono normalmente andare danon 300necessariaa 3.000 per la propria capacità uditiva o per il ricorso alle cure mediche pressione dell’occhio tende “fi siologicamente” ad aumenpressione alta o con pressione normalizzata, è l’intervento menteconavviene quando presente unadB.psicopatologia Hertz un’intensità che siè aggira sui 50 I suoni posso- se necessario. In ogni caso presso i centri Dimensione Udire è tare con l’età fi no a poter raggiungere un valore patologico chirurgico. Quest’ultimo ha lo scopo essenziale di abbassae non necessariamente no provocare disturbi uditiviilaprocesso partire daprevede 85 dB. sempre dei possibile trovare qualificati audioprotesisti in grado di fornire Il Dr. Fabrizio che richiede una terapia medica. E’ proprio la precocità della re fortemente la pressione interna dell’occhio e deve essere tempi lunghi;sipossono verificarsi, ad es, La sordità differenzia in base allaproblematiche gravità. tutta l’assistenzaBoscolo di cui si ha bisogno per capire cosa succede cura che previene idigravi danni che questao situaziomalattia effettuato quando il glaucoma non è troppo avanzato. Incollegate al “ciclo vita”dipende difficilivisivi da affrontare, La bontà dell’udito dall’efficienza del siste- al proprio udito e trovare la soluzione più giusta. comporta. Nelle forme si riduce visivo per cui fatti questaarcaici chirurgia, basata generalmente sull’impianto di I modelli di relazione ni diuditivo sofferenza che con sigravi ripetono nellail campo propria quasi ma che però l’età, oppure a causastoria di traumi, Chi è Dimensione Udire? interpersonale interiorizzati icome pazienti hanno sensazione di vedere attraverso il “buco valvoline, può avere un decorso post operatorio delicato, influenzano ledi Dimensione relazioni attuali e, nell’incontro in uncostanti “copione” ripetitivo quale si hagenetiche il senso di esposizioni a forti rumori,sulcondizioni o infatti, Gli audioprotesisti Udire sono da oltre 30 dinon unapoter serratura”. Ovviamente ci sono tutte le condizioni nel senso che la pressione inizialmente può essere troppo terapeutico consapevolezza metterci le mani. ereditarie, può perdere gradatamente la sua efficienza sino anni impegnatiè adpossibile aiutare leportare personealla con problemi uditivi lievie intermedie ma generalmente se il paziente percepisce una bassa e rallentare il recupero visivo. Una complicanza invesenso possano a tali processi relazione O ancorainsituazioni cui sono non isitipiriesce a dare inun edare a trasformarsi ipoacusia.inDue di ipoacusia gravi,unaffinché tornare aattraverso comunicareuna senza barriediminuzione visiva serale ed ha la sensazione di limitazione ce a lungo termine è la perdita della fi ltrazione e la neces“ricostruttiva” calda e reale sperimentare nome alledalla proprie sofferenze. in terapia, re. dividuati medicina. Il primoIl cambiamento è l’ipoacusia trasmissiva, Grazie anche autentica alla continua ricerca e alle per nuove tecnologie, del visivo, il processo ètrasformazione già avanzato. creativa La diagnosi sità dialternative re intervenire per abbassarla nuovamente. Queste delle possibili e scegliere di cambiare. La psièovvero uncampo processo di crescita e di che quella causata da problemi presenti nell’orecchio un servizio professionale e personalizzato e un aiuto concreto precoce può essere effettuata con la misurazione della prespoche righe servono solo a spiegare l’importanza di una coterapia è un’ ”arte” perché pur se fondata su una meavviene in un clima di autenticità e di accoglienza. esterno e medio, cerume, infezioni, perforazioni del timpano ad affrontare il problema dell’udito con serenità. Se ci si sente sionePer oculare ma, nei casinella a bassa pressione, (sia questo metodiagnosi precoce insostenuta una malattia cheteoria se trascurata porta todologia clinica e da una di riferimento, cambiamento psicoterapia a livello o l’otosclerosi che immobilizza gli ossicini. Il secondo, che a disagio per problemi relativi all’udito, parlarne con il proprio do non è abbastanza sensibile. Un sistema relativamente alla In generale possiamosulla affermare l’importanza di ognicecità. trattamento va plasmato persona che èpiùunica emotivo, chelacognitivo intendo il re- medico rappresenta stragrandee comportamentale) maggioranza dei casi, è invece o direttamente nel centro Dimensione Udire vicirecente (da circa 10 anni), permette di studiare la forma un controllo medico della pressione oculare e dell’aspetto e irripetibile. cupero da parte della persona, capacitàdell’orecchio di utilizzare no, l’ipoacusia neurosensoriale, legatadella a problemi è la soluzione. del nervo ottico e lomodo spessore delle fibrelenervose che esco-e del nervo ottico dopo i 40 anni di età. attivamente e in responsabile proprie risorse interno, al deterioramento delle cellule ciliate presenti nella no dallo stessoperperfare proseguire il loroeffipercorso sulla retina Dott. Fabrizio Boscolo Dimensione Udire competenze delle scelte caciacustico. e funzionali coclea oppure all’indebolimento del nervo Quandoin Dott. massimo Camellin: (OCT). Questo esame, assolutamente non invasivo, èconun Psicologo, Psicoterapeuta Rovigo: Via Pighin, 8 relazione ai propri desideri e sulla base del proprio il grado di perdita è lieve (20-40 db) non viene percepita Via Dunant, 10 - Rovigo esame fotografi co con una La scansione laser e cidell’eziologia permette di adria: Corso Vittorio emanuele ii, 5 Tel. 0425 424563 testo specifi co e attuale. comprensione la sola voce bisbigliata; se è moderato (40-60 db) la voce tel. 0425 411357 monitorare l’andamento nelproblema tempo delle filabre nervoseporta del Rovigo: Vicolo Castello, 3 Adria: Riviera Matteotti, eemessa quindiadella natura del che persona livello di normale conversazione non viene udita mail: segreteria@sekal.it 14 paziente. Avremo quindi duediesami fondamentali, il campo e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it Cell. 335 7390255 in terapia, dà la possibilità chiarire cosa lo ha costituito perfettamente: a intensità superiore la persona percepisce i cell. 329 1483038 e come questo viene mantenuto e reiterato nel tempo. ’orecchio è un organo meraviglioso e L’incontro terapeutico come frequente nelle persone anziane ed complesso. Ma per comprendere in che è caratterizzata tipicamente da un modo si verificadi la perdita dell’udito è neprocesso aumento della pressionecambiamento oculare. In quecessario sapere come funziona l’orecchio. La
il metodo di pulizia con spray al bicarbonato
Vi è rimedio a tutto ciò. La risposta è certamente positiva e le diverse possibilità si differenziano in base al caso da trattare, al risultato ottenibili e alla spesa che si intende affrontare. La tecnica più conservativa prevede l’esecuzione di faccette dirette in resina; un intervento ambulatoriale che richiede tempo e spesa limitati. Altrettanto conservativa è l’esecuzione di faccette in ceramica o zirconia confezionate in laboratorio e, in seguito, cementate sul dente. Meno conservativa ma necessaria se la distruzione dentale è cospicua, è la cementazione di una corona estetica che interessa l’intera struttura del dente. Ricordando che una visita non costa nulla, illumina il tuo sguardo!
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici. Studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolini largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it www.ildentistaperte.it
l’ipersudorazione, problema diaperto molti, glaucoma adunangolo una soluzione conosciuta dachepochi E’ importante eseguire controlli periodici sapendo è una malattia progressiva
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la produiridocorneale ed eventuali ostal ’iperidrosi, glaucoma è ovvero una sindrome: zione di un tasso eccessivo coli. L’oftalmoscopia esamina escavazione della papilla, di sudore,dele’campo un problema la testa del nervo ottico. La anomalie visivo che condiziona un fortemente Tomografia a coerenza ottica o e abitualmente aumento le relazioni sociali eintraoculare. professionali OCT definisce le caratteristiche della pressione diQuando chi ne soffre. Ma la solo soluzione della papilla e lo spessore delle è presente un Dott.ssa Cristina esiste, semplice e sicura: fibre nervose del nervo ottico. aumentoe’ della pressione si si Rogato, medico tratta tossina botulinica, La pachimetria corneale, parla della di ipertensione oculare. la chirurgo specialista stessa utilizzata per il trattamenin chirurgia plastica a ultrasuoni o ottica, misura lo Il glaucoma a pressione norSopra un Perimetro tomale dellepresenta rughe disolo espressione. automatico e OCT spessore della cornea che viene anomalie (Tomografonecessaria a Coerenzadel nostro corpo, i piedi. correlato al valore della pressioLa sudorazione è un’attività papillari o del campo visivo assolutamente Ottica). fianco la Il trattamento più semplice prevede l’utilizzo della tosalsenza nostroipertensione corpo MA QUANDO diventa unAdisturne. La perimetria automatica oculare. e’ TROPPO Dott.ssa Maria Grazia bo di grande impatto sociale e psicologico. Generalmente il sina botulinica di tipo A che e’ in grado di inibire le ghiandoserve ad esaminare il campo Come si origina? Crivellari problema dell’iperidrosi inizia nell’infanzia e nell’adolescenle sudoripare in modo da ridurre l’eccessiva sudorazione. visivo con programmi specifici L’umore acqueo viene za e si protrae per tutta la vita. rispetto laadprogressione altre tecniche per seguire del prodotto dai corpi ciliari e de-Ansia e nervosismo possono L’aspetto positivo del Botox, aggravare o scatenare un attaccosituato di sudorazione. e’ che le ghiandole sudoripare non vengono glaucoma. L’anomalia classica del campo visivo è lo scofluisce attraverso il trabecolato a livello dell’ango- chirurgiche, L’iperidrosi vache tenuta sotto controllo non solo un fat- eliminate, bensì solamente inibite per ridurre in maniera toma arciforme. lo iridocorneale assomiglia a una rete. Se ilper drenaggio tore psicologico. L’eccessiva traspirazione della pelle crea, prolungata ma non definitiva, la produzione eccessiva di viene perturbato si ha un aumento della pressione che si Trattamento infatti, un ambiente umido dove germi e batteri proliferano sudore. La soluzione di tossina botulinica iniettatala L’obiettivo del trattamento è sia diviene diminuire ripercuote sulle fibre del nervo ottico. eFattori favoriscono la comparsa di numerosi disturbi dermatolocalmente tramite sottilissimi aghi e l’effi cacia si pressione intraoculare, diminuendo la sintesi dimanifeumor di Rischio logici Essi comesono: micosietàcutanee, dermatosi con arrossamento sta già dopo due sia o tredigiorni. L’effetto indottodella dalla tossina favorire l’aumento sua eliavanzata, diabete, miopia, razza acqueo(colliri), soprattutto nelle pieghe cutanee, dermatite da contatto. Le perdura per (colliri, alcuni mesi (da 4 a 8 in base alla sensibilità minazione trabeculoretrazione al laser, chirurgia nera aree più colpite sono le ascelle (IPERIDROSI ASCELLARE), individuale) per poi scomparire gradualmente. Nonperiodici vi sono filtrante). E’ quindi molto importante eseguire Clinica specialmente nel periodo estivo; il palmo delle mani e la controindicazioni all’uso del botulino e il trattamento può I principali segni sono l’aumento della pressione in- controlli oculistici sapendo che il glaucoma è una malattia pianta dei piedi. La sudorazione eccessiva delle mani è la essere ripetuto anche due volte l’anno. traoculare, le anomalie della papilla ottica e le anomalie la cui progressione può portare anche alla cecità. forma più imbarazzante: le persone che ne soffrono sendel campo visivo periferico. Dott.ssa maria grazia Crivellari tono compromesse le loro relazioni pubbliche. Spesso, a Esame clinico Studio medico Dott.ssa Cristina Rogato Oculista causaLadell’iperattività dei nervi che regolano la sudorazione misura della pressione intraoculare si fa con diverViale dei mille 107a – Rovigo Via Contarini 39, 45014 Porto Viro viene compromessa anche la microcircolazione e le mani se tecniche e la più precisa è la tonometria ad applanaziorogatocristina@libero.it Via Don minzoni 13, 30014 Cavarzere risultano fredde mentre sudano. ne che necessita di anestesia topica. La gonioscopia è un tel. 3282523160 Tel:0426 631629, cell: 3391337446 Il medesimo discorso vale anche per le altre estremità esame indispensabile per valutare l’ampiezza dell’angolo
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tutto loro, ma, se non li programmi, non fanno niente! e donne! • La birra contiene sicuramente degli ormoni femminili. Infatti quando si beve molta birra non si riesce a guidare la macchina e si dicono un sacco di cretinate! Mogli e mariti… • Un marito dice alla moglie: “Oggi fa troppo caldo, non ho proprio intenzione di vestirmi. Tesoro, cosa credi che penserebbero i vicini se mi vedessero tagliare l’erba del prato così?” Lei: Che ti ho sposato per soldi!” Totti, campione in campo e nella vita… • Totti e Cassano parlano in salotto e Totti dice: “Oh Antò ho trovato un libro che si chiama: Come togliere il 50% dei tuoi problemi”. Cassano gli risponde: “E che hai fatto?” Totti: “Ne ho comprati due”. • Una notizia tragica letta sui giornali: “È bruciata la biblioteca di Totti, conteneva due libri”. Totti è disperato: “Ahò, er secondo dovevo ancora finillo de colorare!!”
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• I tre anni più duri per Totti? Quelli della prima elementare. Carabinieri… • Un carabiniere trova un pinguino per la strada per cui telefona in centrale per chiedere cosa farne. “Portalo allo zoo” è la risposta. Il
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COME DOVREBBE ESSERE PER VOI UN CONFORT FOOD? PER NOI AVVOLGENTE, MORBIDO QUESTI SONO PROPRIO GLI AGGETTIVI CHE MEGLIO DESCRIVONO LA NOSTRA CREMA BIANCA DI CAVOLFIORE. UN PIATTO CALDO E LEGGERO CHE CI HA RISCALDATO IN QUESTO INIZIO D’INVERNO. MA NON CI SIAMO FERMATE QUI, ABBIAMO VOLUTO IMPREZIOSIRE LA PREPARAZIONE CON DEL GUSTOSO LARDO, FATTO INCROCCANTIRE NEL TEGAME. HTTP://WWW.COSMOFOOD.IT/. QUESTO GIOCO DI SAPORI, COLORI E CONSISTENZE CI HA PERMESSO DI REALIZZARE UNA RICETTA RICERCATA NELLA SUA SEMPLICITÀ. VINO CONSIGLIATO: GEWURZTRAMINER (VINO DAL COLORE INTENSO GIALLO PAGLIERINO CON RICCHI RIFLESSI DORATI, PARTICOLARMENTE AROMATICO ED INTENSO, I SUOI SENTORI RICORDANO FRUTTI ESOTICI, AGRUMI E SPEZIE, AL GUSTO SI PRESENTA STRUTTURATO, CORPOSO E DECISO DAL SAPORE AROMATICO) INGREDIENTI PER 2 PERSONE 920G CAVOLFIORE 30G LARDO A FETTE 1 CUCCH. CRUSCA DI GRANO 500ML ACQUA COTTURA DEL CAVOLFIORE 1/2 DADO VEGETALE OLIO EVO, PEPE NERO
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Appuntamenti TERRAZZA IN PIAZZA THANKSGIVING 24 NOVEMBRE 2014 - CHRISTMAS 15 DICEMBRE 2014 - HAPPY NEW YEAR 19 GENNAIO 2015 - CARNIVAL 9 FEBBRAIO 2015 - EASTER 23 MARZO 2015 - BLOOMING NATURE 20 APRILE 2015 INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT
CREMA BIANCA DI CAVOLFIORE CON LARDO CROCCANTE
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3/10 RUM AGRICOLO 2/10 RUM BACARDI BIANCO 2/10 SUCCO ARANCIO 2/10 SUCCO CRAMBERRY (RIBES ROSSO) 1/10 CHERRY LUXARDO. SI PREPARA NELLO SHEKER DI VERSA IN CALICI DA DEGUSTAZIONE GRANDI CON ABBONDANTE GHIACCIO TRITATO E FRUTTA FRESCA PESCHE FRAGOLE BANANE.
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ESECUZIONE SGRASSARE BENE LA PANCIA DEL MAIALINO, ED APRIRE COME UN PORTAFOGLIO. SALARE ,PEPARE, INSERIRE GLI AROMI TRITATI E LO ZENZERO. QUINDI AGGIUNGERE IL FILETTO, ARROTOLARE IL TUTTO E LEGARE BENE CON UNO SPAGO. ROSOLARE - IN UNA CASSERUOLA OVALE D’ALLUMINIO - PERFETTAMENTE SU TUTTI I LATI, BAGNATE CON VINO, AGGIUNGERE GLI AROMI E LASCIARE CUOCERE LENTAMENTE PER 1 ORA. LAVARE BENE LE INSALATE, DISPORRE SUI PIATTI, SALARE E CONDIRE CON LA VINAIGRETTE DI MELE, AGGIUNGERE LE MELE TAGLIATE A FIAMMIFERO E IL ROTOLO DI MAIALINO A FETTINE SOTTILI
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SFILETTARE IL LARDO E SCALDARLO IN UN TEGAME CON L’OLIO FINO A FARLO INCROCCANTIRE; TOGLIERE DAL FUOCO E TENERE DA PARTE AL CALDO. MONDARE E TAGLIARE A CIMETTE IL CAVOLFIORE, QUINDI LESSARLO CON IL CESTELLO NELLA PENTOLA A PRESSIONE LAGOSTINA DOMINA VITAMIN, POSIZIONANDO LA VALVOLA SU MODALITÀ PRESSIONE 1, PER CIRCA 5 MINUTI DAL FISCHIO. TRASFERIRE IL CAVOLFIORE NEL TEGAME DOVE ERA STATO SCALDATO IL LARDO (E NEL QUALE NE È RIMASTO IL GRASSO RILASCIATO) E COMINCIARE A CUOCERE BAGNANDO PIANO PIANO CON IL LIQUIDO DI COTTURA DELLA VERDURA. AGGIUNGERE LA CRUSCA ED INSAPORIRE CON 1/2 DADO, ROSMARINO E PEPE NERO. TENERE SUL FUOCO, CONTINUANDO A MESCOLARE, FINCHÉ NON SI OTTIENE UNA PUREA DENSA MA ANCORA GRUMOSA. SERVIRE LA CREMA DI CAVOLFIORE ANCORA FUMANTE, DISTRIBUENDO SU OGNI CIOTOLA IL LARDO CROCCANTE. WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.COM
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