di Rovigo
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 115 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Settembre 2015
di Rovigo
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 115 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
La storia Ex assessore resta in sella alla bici per quattro giorni pag.
Il personaggio La storia di Luca: la vita salvata da un telescopio
Palazzo Nodari Il sindaco sceglie due nuovi assessori entrambe donne
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E’ passato anche da qui il fenomeno del basket
VENETO IN PRIMO PIANO LA bUONA ScUOLA ENTRA IN cLASSE
E’ passato anche da Rovigo la nuova “mente” della nazionale di basket argentina: si tratta di Nicolas Richotti che a tutt’oggi è profondamente rimasto nel cuore dei tifosi cittadini per le sue qualità, umane e sportive pag. 12
DE LAURENTIS GIRA UN FILM DAVVERO TUTTO IN POLeSINE
All’interno del giornale
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L’informazione locale è sempre con te:
Un film davveto tutto realizzato in Polesine e che si è guadagnato rispetto anche nell’ambiente della mostra del cinema di Venezia. Lo ha realizzato il noto regista Ferdinando de Laurentis, polesano, notissimo. pag. 16
Settembre 2015
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E’ ancora Sos profughi Ma nasce il fronte del no Polesine sempre in prima fila nell’emergenza umanitaria, ma scattano le prime reazioni: mozione del sindaco e comitati spontanei per dire no a questa politica
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a questione dell’accoglienza dei richiedenti asilo, a Rovigo come in larga parte d’Italia, ma anche in tanti altri Paesi europei, sta sollevando numerose discussioni, essendo un tema sul quale sembra trovare terreno più che fertile il confronto. Una larga parte della politica, in particolare la Lega Nord, ha trovato in questo argomento il nucleo centrale della propria retorica. Anche
a Rovigo, dove il neosindaco Massimo Bergamin, il primo leghista a guidare Palazzo Nodari, sull’esempio del collega Massimo Bitonci a Padova, ha presentato una mozione nella quale si legge che “il Consiglio Comunale di Rovigo impegna quindi il sindaco e la giunta a non assecondare le politiche nazionali in tema di immigrazione e a ribadire la propria indisponibilità ad accogliere a
Rovigo ulteriori migranti”. Durante l’estate i riflettori si sono puntati su Frassinelle dove verranno smistati alcuni nuovi richiedenti asilo in un complesso residenziale appena ristrutturato a Chiesa, su via Romana. Per protestare contro questa ipotesi è nato il “Comitato spontaneo cittadino frassinellese”, con il sostegno di Forza nuova. pag. 6
Editoriale
Migranti, un dramma senza confini
“L
di Germana Urbani*
asciamoli in mare” ha detto Salvini. “ Respingere i migranti che arrivano dal mare è un atto di guerra” ha affermato il Papa che, oltre a proporre ad ogni parrocchia di ospitare una famiglia di profughi, vuole dare il buon esempio destinando appartamenti vaticani a due famiglie...
*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.
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Faccia a faccia tra due consiglieri regionali
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La quotidianità dei senza tetto è un film
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news da laPiazzaweb 3
In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO La notizia più letta sul nostro sito il mese scorso è stata Nazzareno Italiano eroe del Basket a seguire sono stati cliccatissimi i servizi relativi alle Due serate
di festa per la Notte Bianca di Cavarzere, la terza notizia,
invece, che ha incuriosito maggiormente i lettori è stata:
Scorzè, nuovo volto per il centro città
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LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è volata la notizia che per paesionline Chioggia è tra le località turistiche top. Subito dopo è l’edizione di Cavarzere a farla da padrone con l’articolo relativo alla festa di fine estate. Ha interessato molto il popolo dei social la storia del giovane
di Cà Tiepolo arrestato per tentato omicidio
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Apple tv e il sogno della casa sempre connessa Arriva a ottobre l’ultimo prodotto della Mela: video in streaming internet, videogame, ma soprattutto l’ambizione di dominare il nuovo mercato della domotica
S
e tutto andrà come nelle previsioni, c’è da scommettere che sarà uno dei regali più gettonati sotto l’albero. È vero, 200 euro coi tempi che corrono non sono pochi. Ma se mettiamo il fascino che la Mela esercita sugli appassionati di tecnologia da un lato, e la poderosa campagna pubblicitaria che possiamo attenderci a partire da ottobre dall’altro lato, è facile che una buona fetta di italiani si convincerà presto che dell’Apple tv non si può proprio fare a meno. Sfatiamo subito l’obiezione più ovvia: davvero sentiamo il bisogno di un’altra televisione? No, e infatti il nome non deve trarre in inganno. L’Apple tv ha più del computer che della tv, a cui non a caso va collegato per funzionare. Al suo interno c’è un processore, tagli di memoria da 32 e 64 giga, wifi e bluetooth. A che serve, allora? Intanto a guardare video in streaming internet, l’ultima frontiera su cui si giocano le sorti del mercato dell’audiovisivo. Poi ad accedere allo sterminato catalogo di programmi e app per Iphone, trasformando la tv di casa in una console per videogame o in quel che si desidera. La grande scommessa, però, è un’altra: fare dell’Apple tv il centro della futura casa iperconnessa fino a riuscire a controllare
e gestirne ogni dettaglio semplicemente attraverso la voce. Si chiama domotica, è la declinazione domestica del cosiddetto “internet delle cose” ed è già tra noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Gli esperti stimano che lo scorso anno ci fossero nel mondo qualcosa come 10 miliardi di dispositivi connessi tra loro in modalità wireless, senza fili. Computer e cellulari, naturalmente, ma anche automobili e frigoriferi, perfino vestiti e cibo. Nel 2020, di questo passo, si prevede saranno 30 miliardi. Già oggi tramite cellulare è possibile accendere la caldaia della casa di montagna, o controllare le telecamere di sorveglianza del sistema di allarme. Solo che, come succede a ogni rivoluzione tecnologica, ogni apparecchio “fa parte a sé”: con i suoi programmi, i suoi strumenti, il suo software. La scommessa di Apple si gioca tutta qui, nel riuscire a imporre per prima sul mercato un prodotto capace di gestire tutti i diversi dispositivi e fare veramente della casa un “ecosistema intelligente”. Non c’è solo la casa di Cupertino, naturalmente. Anche Google ha presentato da poco una sua piattaforma, e altri seguiranno a breve. In palio, dicono gli analisti, c’è un mercato da decine di miliardi di dollari. La nuova battaglia dei giganti è appena cominciata...
In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
Il BLOG DEL DIRETTORE Migliaia di persone cercano rifugio in Europa passando per l’Italia. L’Europa però non ha ben chiara la strategia da proporre o imporre agli stati membri perché tutti si facciano carico dei migranti. Intanto alcuni comuni, più di altri, stanno accogliendo i profughi nelle strutture individuate dalle prefetture e i problemi di gestione non mancano. Salvini e la Lega sono sempre pronti a manifestare contro l’accoglienza ma mancano di risposte al problema. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/
IL SONDAGGIO Le Ulss del Veneto, secondo i progetti di Zaia e del suo assessore alla sanità Coletto, passeranno presto da 21 a 7 e nascerà un Ente nuovo che si occuperà a livello centrale di gestire ordini, formazione del personale e altre cose oggi in capo ai direttori generali. I sindaci temono che il riordino significhi solo ulteriori tagli. Ma i veneti sono d’accordo? La domanda è: Vi piace l’idea dell’ Ulss unica provinciale? .seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/
ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI
L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.
EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO: Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Cavarzere, Piovese, Chioggia e Conselvano
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Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
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4 Argomento del mese ALLARME SUBSIDENZA Il presidente della Regione Luca Zaia spalla a spalla con comitati e ambientalisti: “Le trivelle non passeranno”. Dopo avere ricorso contro lo “Sblocca Italia” Palazzo Balbi conferma che sarà sempre in prima linea per bloccare tentativi di legittimare nuovamente attività del genere, nonostante i devastanti danni che hanno provocato in Polesine e altrove
Estrazioni, il governat
di Elisa Dall’Aglio
L’abbassamento della costa provoca la risalita lungo i fiumi del famigerato “cuneo salino”
Già una volta il presidente ha dato mandato di impugnare alla Consulta un “via libera”
“D
are legittimazione alle trivellazioni in mare è pura follia”. A dirlo è il presidente della Regione Luca Zaia, in risposta alle sollecitazioni della rete polesana dei comitati ambientalisti che hanno predisposto un documento per dire no alle perforazioni e cercare di bloccare i procedimenti in corso per i progetti ‘petroliferi’ riavviati dal ‘Decreto sviluppo’. Si tratta dell’ennesimo tentativo di riaprire la porta all’attività di ricerca ed eventualmente di estrazione di idrocarburi in Alto Adriatico. Una attività che nei decenni scorsi è stata foriera di conseguenze pesantissime per l’ecosistema non solo del Delta del Po, ma di tutto l’Alto Adriatico. Questo perché, come dimostrato da vari studi, lo svuotamento delle sacche che costituiscono i giacimenti di idrocarburi provoca un graduale abbassamento della costa. Il risultato è disastroso: l’acqua salata del mare risale per chilometri e chilometri lungo i fiumi, il Po in primis, dando origine a quel fenomeno che viene chiamato “cuneo salino” e che provoca pesantissime conseguenze per l’agricoltura, dal momento che il sale di fatto è in grado di uccidere ogni coltura.
IL PREcEDENTE cONTRO LA SUbSIDENzA
Scese in campo anche la Procura
A
suo tempo, scese in campo anche la Procura di Rovigo, contro il pericolo della subsidenza. O, meglio, contro le conseguenze della subsidenza. Ad avviare una maxi inchiesta che scosse anche le cronache nazionali fu il sostituto procuratore della Repubblica Manuela Fasolato (nella foto a lato) che al centro della propria attività investigative mise proprio le ricadute dell’attività estrattiva che per tanti anni ha caratterizzato l’Alto Adriatico. Arrivarono anche i sequestri per alcune delle cosiddette “piattaforme petrolifere” che sorgono nel mare tra Veneto e Romagna. La tesi al centro del fascicolo era chiara: le trivellazioni e l’estrazione di gas nel corso dei decenni hanno provocato un graduale abbassamento della costa, che ha provocato la risalita dell’acqua di mare lungo il corso dei fiumi, provocando gravi danni all’agricoltura. Si arrivò anche a processo, in tribunale ad Adria, la sezione distaccata competente per il Basso Polesine che oggi non c’è più, dal momento che è stata accorpata a Rovigo. Il giudice però, accogliendo una delle eccezioni della difesa, ritenne che la competenza territoriale spettasse alla Procura di Ravenna, alla quale vennero inviati gli atti. Qui, nel capoluogo romagnolo, la magistratura inquirente fece una scelta radicalmente differente rispetto a quella compiuta dalla collega di Rovigo: non ritenne ci fossero estremi di reato per i quali procedere, domandando quindi e ottenendo l’archiviazione del caso. E. D. A.
Era già accaduto nel recente passato che si tentasse di fare rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta: vale a dire lo sfruttamento di eventuali giacimenti in Alto Adriatico, bandito per legge proprio per le considerazioni delle quali si è detto. A questo proposito è proprio il presidente del Veneto Zaia a ricordare che la Regione si è sempre dichiarata contraria alle trivellazioni, sia come attività estrattiva vera e propria che come semplice attività di ricerca. A inizio anno aveva impugnato davanti alla Corte Costituzionale alcune disposizioni del Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133, il cosiddetto “Sblocca Italia”, e in particolare proprio le norme che legittimavano le trivellazioni in Alto Adriatico, sia pure semplicemente come ricerca. Una formula che però giustamente era stata da tutti avvertita come il primo passo di operazioni ben più invasive. “Disposizioni di questa natura adottate a livello centrale – ribadisce Zaia – non solo prevaricano tutte le competenze regionali in materia di governo del territorio ma, in previsione di ipotetici benefici ancora tutti da verificare, determinano invece gravissimi pericoli ambientali per il ter-
ritorio italiano, già caratterizzato da rilevanti rischi geologici e ambientali. Non si mettono in conto infatti i rischi che corrono aree di pregio naturalistico e paesaggistico e fiorenti attività economiche legate al turismo e alla pesca, per non parlare dei pericoli di subsidenza delle coste, fenomeno che si è già registrato in Polesine”. Proprio la nostra provincia, interessata dal corso del maggiore fiume d’Italia, il Po, ha infatti pagato lo scotto maggiore al fenomeno della subsidenza. Tanto che la locale Procura della Repubblica, ormai quasi 15 anni fa, aveva avviato una indagine poi sfociata in processo proprio per accertare eventuali responsabilità legate alla subsidenza e ai danni che ne sarebbero derivati (vedi in particolare box a piè pagina, ndr). “La Regione del Veneto – conclude Zaia – ha già promosso e promuoverà ancora, se necessario, tutte le azioni percorribili per opporsi”. Da parte di Palazzo Balbi, quindi, nessun dubbio. Questa volta la lotta verrà combattuta fianco a fianco dei comitati e dei movimenti civici, con una trasversalità che interessa anche altre forze politiche e che nasce dalla consapevolezza di dovere difendere il territorio nel quale si vive da un possibile assalto.
Argomento del mese 5 La proposta
tore alza le barricate Il particolare “Chiedete una consultazione abrogativa, tutti assieme”
La Rete lancia l’appello a tutti i Comuni di Elisa Dall’Aglio
A
nche la Rete polesana delle associazioni e dei comitati prende posizione sulla questione della ricerca ed estrazione di idrocarburi in Alto Adriatico. E lo fa non solo esprimendo una posizione di netta contrarietà all’eventualità di un ritorno di attività del genere, ma anche lanciando un vero e proprio appello a tutti gli enti locali affinché diventino un avamposto di civiltà e democrazia e “impediscano al Governo centrale di compiere scelte anacronistiche e dannose”. Vale a dire, riaprire uno spiraglio per le estrazioni o anche solo per le prospezioni. L’appello è diretto a tutti i Comuni della Penisola, ma in particolare a quelli del Veneto e ancora più in particolare a quelli del Polesine. Si chiede ai consigli comunali di impegnarsi portando avanti e votando una mozione che chiede un referendum abrogativo del “Decreto sviluppo” che da molti viene avvertito come foriero di un possibile ritorno in grande stile delle estrazioni. Il livello successivo, dopo i Comuni, sono le Regioni. Lo scopo della mobilitazione infatti è fare sì che almeno cinque Regioni domandino il referendum. A questo punto, la consultazione non potrebbe essere rifiutata. “Gli enti locali, avamposti di democrazia di prossimità - spiega infatti la nota della Rete polesana delle associazioni e dei comitati - hanno un ruolo fondamentale nel non demandare al governo nazionale scelte anacronistiche che favoriscono interessi particolaristici in contrasto con quelli delle proprie comunità e del Paese - afferma la Rete polesana - Per questo crediamo che ogni territorio, attraverso i propri consigli comunali, debba e possa prendere parola per scongiurare i pericoli di una politica ottusa e priva di una visione strategica rivolta al bene comune”. L’appello è lanciato. Resta ora da vedere quante delle municipalità polesane aderiranno e dichiareranno la propria contrarietà al rischio della subsidenza. Va comunque detto che, in passato, la politica sul punto è sempre stata coesa nell’esprimere un chiaro rifiuto alle trivelle.
I 5 Stelle all’attacco
“Al voto contro quel decreto” E
’ davvero una battaglia che non conosce divisioni politiche, quella contro le estrazioni di metano e idrocarburi in Alto Adriatico. Un bel segnale per un territorio che in altre occasioni ha sempre visto il mondo dei partiti schierarsi in ordine sparso su questioni altrettanto importanti, come per esempio è accaduto per l’annosa questione della opportunità di riconvertire all’alimentazione a carbone la centrale Enel di Polesine Camerini. Forse perché il Polesine è una terra che ha toccato con mano la furia delle rotte, delle esondazioni, delle piene, forse perché ormai la subsidenza è un fenomeno acclarato e ampiamente studiato, lo spauracchio delle trivelle viene però affrontato sempre a ranghi serrati, senza compromessi. Alle posizioni espresse dal governatore del Veneto Luca Zaia, che di estrazioni non vuole neppure sentire parlare, si uniscono infatti anche i 5 Stelle, che con una nota molto chiara rigettano ogni possibile compromesso a questo proposito. “Il M5S è da sempre schierato con fermezza e coerenza contro le trivellazioni - spiega il conunicato stampa del movimento - La difesa dell’ambiente è una delle nostre stelle e siamo pronti a proteggere il nostro mare con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”. Uno in particolare è quello che, secondo questa impostazione, potrebbe dare i maggiori risultati. Un referendum, ma non nel senso classico, ossia che parta da una raccolta di firme spesso non facile da attuare. “Uno di questi strumenti è quello referendario - proseguono infatti i 5 Stelle - nel quale crediamo fermamente. Il nostro pragmatismo politico, la voglia reale di fermare questo scempio, a differenza di partiti che sembrano volerlo fare solo a parole, ci ha fatto prendere “Un referendum, sia una decisione. Raccogliere mezzo milione di la gente a decidere firme è un’impresa rischiosa, abbiamo scelto del futuro quindi la via delle Regioni”. Esiste infatti una della sua terra strada alternativa a quella della raccolta firme e del suo mondo” prevista dalla Carta costituzionale per impegnare il governo a indire un referendum. “Ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione - prosegue infatti la nota - se cinque Regioni approveranno la mozione per indire un referendum, sarà possibile farlo senza bisogno di raccogliere firme”. Manuel Brusco, consigliere M5S in commissione Ambiente annuncia: “Noi siamo pronti. Siamo già in contatto con le altre Regioni in cui sono presenti esponenti del M5S per fare un’azione coordinata e rapida. E’ infatti necessario che la richiesta referendaria venga depositata entro il prossimo 30 settembre, affinché si possa andare al voto nella primavera del 2016, ed evitare così che i procedimenti per progetti di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi riavviati dall’articolo 35 del ‘Decreto Sviluppo’, arrivino rapidamente a conclusione, anche grazie all’accelerazione impressa dallo ‘Sblocca Italia’”. Il gruppo M5S conclude: “Speriamo di avere, come accaduto con la nostra mozione contro il ddl scuola, la convergenza della maggioranza in Consiglio. Siano i cittadini a decidere se salvare o meno il proprio mare, la propria terra e il futuro nostro e delle generazioni future”. Un appello a tutti, insomma, perché sia la gente a decidere. Con l’implicita convinzione che, se saranno chiamati alle urne, i veneti (e i polesani su tutti, visto che sono i più toccati dalla questione) sapranno fare la scelta giusta: tutela per la propria terra, per il E. D. A. proprio magico paesaggio.
6 Rovigo Il caso E intanto Forza Nuova e il comitato di Frassinelle scendono in strada
Profughi, il fronte del “No” si mobilita Il sindaco di Rovigo presenta una mozione per opporsi alla politica nazionale dell’accoglienza di Francesco Campi
Blitz a Frassinelle
L
a questione dell’accoglienza dei richiedenti asilo, a Rovigo come in larga parte d’Italia, ma anche in tanti altri Paesi europei, sta sollevando numerose discussioni, essendo un tema sul quale sembra trovare terreno più che fertile la propaganda politica. Il fenomeno indubbiamente è complesso e ogni semplificazione rischia di essere strumentale. Le continue ondate migratorie verso l’Europa non sono state gestite al meglio dalle istituzioni ed a questo si sono aggiunti fatti di cronaca che hanno ulteriormente esasperato gli animi, dimostrando come qualcuno abbia sguazzato nella situazione emergenziale (come spesso accade nel nostro Paese), in questo caso gestendo in modo improprio l’accoglienza come insegnano i casi di Roma e Mineo. Ecco allora che una larga parte della politica, in particolare la Lega Nord, ha trovato in questo argomento il nucleo centrale della propria retorica. Anche a Rovigo, dove il neosindaco Massimo Bergamin, il primo leghista a guidare Palazzo Nodari,
IL PARTICOLARE
Il sindaco Bergamin sull’esempio del collega Massimo Bitonci a Padova, ha presentato una mozione nella quale si legge che “il Consiglio Comunale di Rovigo impegna quindi il sindaco e la giunta a non assecondare le politiche nazionali in tema di immigrazione e a ribadire la propria indisponibilità ad accogliere a Rovigo ulteriori i migranti”. Per quanto riguarda il Polesine, i numeri dell’accoglienza forniti dalla Prefettura, che è l’organo che gestisce i bandi, parlano di circa 300 persone che sono ospitate fra Arquà (all’ostello Canalbianco), Porto Viro, Loreo, Occhiobello e Rovigo.
Durante l’estate, tuttavia, i riflettori si sono puntati su Frassinelle dove verranno smistati alcuni nuovi richiedenti asilo in un complesso residenziale appena ristrutturato a Chiesa, su via Romana. Per protestare contro questa ipotesi è nato il “Comitato spontaneo cittadino frassinellese”, che con il sostegno di Forza nuova ha dato vita ad alcuni momenti di protesta. Dopo un primo presidio, davanti a Corte Romana, sabato 8 agosto ha organizzato una marcia che ha fatto registrare la presenza di circa 200 manifestanti, fra cittadini di Frassinelle e di tutto il Polesine ed esponenti regionali di Forza Nuova, dietro lo striscione “Di qui non si passa”. Una successivo sit-in di fronte alla Prefettura ha visto una presenza molto molto meno significativa, ma il “Movimento”, che ha ottenuto anche la visibilità nazionale grazie alle riprese della trasmissione “Dalla Vostra Parte” di Rete 4, promette già nuovi gesti di protesta: il caso che ha infiammato l’estate polesana promette di rendere caldo anche il prossimo autunno.
E c’è anche chi si abbandona al vandalismo
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opo il primo picchetto di protesta davanti a Corte Romana, la struttura a Chiesa di Frassinelle che dovrebbe ospitare i richiedenti asilo, qualcuno ha pensato bene di introdursi furtivamente al suo interno durante la notte, forzando le porte d’ingresso, distruggendo i contatori Enel ed aprendo i rubinetti dell’acqua provocando l’allagamento di tre piani, con danni stimati per per 50mila euro. Unanimi le condanne a questi fatti. A cominciare da Forza Nuova, che lo ha definito “un gesto inutile e assolutamente non condivisibile, portato a termine da chi, probabilmente esasperato dal silenzio di chi, deputato a farlo, anziché esporsi per motivare le ragioni delle scelte che porteranno molto probabilmente diversi profughi in questo piccolo centro, ha preferito trincerarsi dietro un silenzio assordante e, invece di scendere in piazza come abbiamo fatto e faremo noi a fianco dei cittadini frassinellesi, pontifica nascosto dietro ad una tastiera o se intervistato dalla stampa”. Parole di censura del gesto sono arrivate anche dal segretario della Cgil e dalla Caritas. Secondo il parlamentare Pd Diego Crivellari, “il gesto, probabilmente il frutto avvelenato di un miscuglio di paura e intolleranza, non va sottovalutato e testimonia, una volta di più, come le situazioni di emergenza possano essere affrontate soltanto con ragionevolezza e senso di responsabilità, soprattutto da parte delle istituzioni. In caso contrario ci consegneremmo all’isteria e al teppismo politico”. Proprio poche ore dopo, sulla bacheca Facebook del segretario di Forza Nuova Rovigo Alessandro Zanforlin l’onorevole Crivellari sia stato oggetto di una serie di attacchi da parte di alcuni utenti, arrivati a definirlo un “comunista di merda” che deve essere “sparato”. Fr. Ca.
palazzo nodari è scontro aperto
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l tema dei profughi è stato utilizzato po- ta in Senato sulla questione dell’accoglienza liticamente anche all’interno della mag- a Loreo nella quale si chiede se “siano stati gioranza che sostiene il sindaco Massimo valutati i presupposti di favoreggiamento Bergamin. dell’immigrazione clandestina”, Amidei aveIl coordinatore provinciale di Forza Italia, va spiegato che “servono scelte decisive e rail senatore Bartolomeo Amidei, ha infatti dicali per evitare di alimentare certi business chiesto la testa dell’assessore alla Cultura come quelli delle cooperative che ben poco si ed allo Sport Andrea Donzelli, che è anche differenziano da quelli degli scafisti”. presidente della Cooperativa Acquatlon che “Un’affermazione di grandissima ignoha in gestione l’Ostello Canalbianco di Arquà, ranza” è stata la replica di Donzelli che il giordivenuto, in virtù di una convenzione con la no dopo si è ritrovato al centro dell’attacco Cooperativa Porto Alegre, un centro dove ven- politico di Forza Italia. gono ospitati circa 70 richiedenti asilo. Da parte sua il sindaco Massimo Berga“Non puntiamo alla poltrona di Donzelli min, che in quel momento si trovava in va– ha spiegato Amidei - E’ la sua persona, che canza, ha seccamente rispedito al mittente non riteniamo adatta la richiesta di Amidei: a ricoprire l’incarico Amidei chiede la “Non ci sarà nessun affidatogli, per cui testa dell’assessore rimpasto in Giunta. Tutti l’invito che rivolgiamo Donzelli, Bergamin gli assessori si stanno all’assessore è quello di non ci pensa impegnando al massidimettersi e rinunciare proprio mo, e non solo per afspontaneamente o il frontare le emergenze. primo cittadino gli ritiri le deleghe”. Godono tutti della mia fiducia e massima “Donzelli - ha proseguito il parlamentare stima. di Forza Italia - non ha un consenso, è stato Attaccare un assessore, quando il sindaproposto da un primo cittadino leghista ma co si trova fuori città, oltre ad essere un atto fa politica in aperto contrasto con il centrode- politicamente vile, denota scarsa sensibilità stra sulla questione degli immigrati. Sarebbe politica, rispetto alle molteplici emergenze auspicabile una scelta chiara, o il business, che la città sta vivendo. del tutto legittimo, con la sua cooperativa, o Se a qualcuno non vanno bene giunta e l’incarico in giunta. sindaco, prego, si accomodi pure. E lo faccia Quest’anomalia va risolta e sanata al più in fretta, perché qui non c’è più tempo da presto. Non si può esser al tempo stesso Dra- perdere. Le legittime vedute ed opinioni sono cula e presidenti dell’Avis…”. una cosa, altre dinamiche non mi interessaIl giorno prima, illustrando i contenuti di no”. Fr. Ca. un’interrogazione al Ministro Alfano deposita-
8 Rovigo La storia Oscar Tosini resta in sella per quasi quattro giorni nella maratona ciclistica francese
Editoriale
E’ un (ex) assessore volante
Migranti, un dramma senza confini
di Riccardo Pavanello
... E nutriamo tutti un’intima certezza che se dipendesse solo da lui, aprirebbe le porte anche della Sistina pur di accogliere tutti i poveri che potrebbe contenere. Ma anche lui ha le mani legate e, in questa vicenda, la sua parola non resta che un seme nel vento. Perché seppur in maggioranza cattolici noi tutti, veneti, italiani, europei, abbiamo paura della massiccia invasione dei migranti che non smettono di arrivare alle porte del nostro vecchio continente. Molti di loro vengono già ospitati in alcuni dei nostri comuni. Alloggiati a centinaia in ex basi militari che diventano inevitabilmente dei ghetti, recinti in cui contenere un problema, non degli uomini, donne e bambini. Eppure non ci sono risposte articolate per questo fenomeno che ogni giorno di più sta impegnando amministratori, associazioni e cittadini di buona volontà. La questione è sovranazionale e come tale va trattata. Ma molta parte dei Paesi dell’Unione non ci sente e chiude le frontiere e tira i remi in barca e ci lascia soli con la responsabilità di gestire un’ondata migratoria sempre più pressante. Ma mentre in Europa si discute e l’Italia si barcamena nella gestione di questa nuova emergenza, chiedendo che siano stabilite delle quote di accoglienza per ogni nazione Ue, la lunga marcia di chi fugge da guerra e povertà continua. Ed è un peccato che nella mente dei più sia già passato il ricordo dell’orrore che tutto il mondo ha provato “ingoiando” la foto del corpicino, composto, delicato, senza vita di un piccolo bimbo siriano di nome Aylan. Lui come tanti altri non entrerà in nessuna aula scolastica questo settembre, né a casa sua né a casa nostra. Lui come tanti altri stava scappando con la sua famiglia da qualcosa di orribile che noi non possiamo, probabilmente, nemmeno immaginare. Per queste vite in cammino e in fuga, dobbiamo augurarci che una soluzione internazionale si trovi e che la generosità degli altri Paesi dell’Unione Europea si concretizzi a breve. E per quanto ci riguarda, in Veneto, a casa nostra, servono proposte concrete non manifestazioni xenofobe e proclami populistici. I nostri sindaci non hanno bisogno di striscioni e magliette dagli slogan d’effetto, hanno bisogno di non essere lasciati soli a gestire situazioni sproporzionate anche per il più capace degli amministratori locali.
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Alla soglia dei 70 anni non ha mollato di un centimetro e ha raggiunto il traguardo che si era prefissato
uasi quattro giorni. In 88 ore e 17 minuti Oscar Tosini è riuscito a chiudere una delle imprese più massacranti e faticose nel panorama ciclistico amatoriale. Il quasi 70enne ex assessore provinciale orginario di Bosaro ha completato la Parigi-Brest-Parigi, una delle più prestigiose corse per gli amanti delle due ruote. Una prova nella quale non conta la velocità, quanto la tenuta, la capacità di stare in sella per giorni e giorni limitando al minimo il riposo. Non è davvero da tutti. In totale quasi 1.230 chilometri dalla capitale francese fino alla Bregagna. Questa corsa era nata nel lontano 1891 per professionisti ed era una corsa di linea maschile inventata da Pierre Giffard e organizzata dal quotidiano Auto-vèlo. Poi, il più prestigioso L’ Equipe ne ha preso l’eredità e dal 1951 è diventata una corsa amatoriale disputata ogni quattro anni. Insomma, un po’ come i Mondiali di calcio o le Olimpiadi. L’ultima edizione è stata quattro anni fa e Tosini non si è fatto sfuggire quella del 2015, stando sotto le 90 ore, limite massimo imposto dall’organizzazione della corsa. Oscar ha avuto la media di 13,9 chilometri all’ora, tenendo presente anche le soste. Per stare sotto il limite di tempo massimo però ha chiuso gli ultimi 60 chilometri con una media di 17 chilometri orari. La parte più difficile sicuramente è stata quella finale dove il ciclista polesano ha dormito solamente un paio di ore per 2004 della sua Bosaro (e altri dieci anni come vicerimettersi in marcia alle prime luci dell’alba e arriva- sindaco) un importante successo personale. “E’ stare fino al traguardo dopo avere to un importante traguardo per pedalato e faticato sui pedali “Nella vita è sempre me - spiega Tosini, riandando importante porsi per ben 26 ore di fila. con la mente alla grande impreL’ultimo giorno l’ha vissu- degli obbiettivi sa da poco conclusa - e anche to praticamente in sella, ecce- e cercare se a breve farò 70 anni penso zion fatta per bisogni personali di realizzarli” che nella vita bisogna sempre e per brevi soste per mangiare darsi degli obiettivi per cercare qualcosa. Per l’ex assessore ai Lavori pubblici della di raggiungerli. Nessuno ti dà niente perché le cose Provincia di Rovigo, nonché sindaco dal 1995 al bisogna raggiungerle con passione, sacrificio e spiri-
LA CORSA
E
L’ex assessore provinciale, sindaco e vicesindaco di Bosaro, ha compiuto una impresa davvero fuori del Comune, pedalando per quasi quattro giorni nella massacrante prova ciclistica amatoriale francese to di volontà”. Tosini si è allenato a lungo in questo ultimo periodo, soprattutto per cercare di adattarsi agli sbalzi eventuali di sonno durante la notte: “Mi sono svegliato anche all’una per percorrere le strade del Polesine e allenarmi - ricorda l’ex sindaco di Bosaro - per fare questa corsa occorre tanta preparazione e ho fatto circa 20mila chilometri per arrivare allenato e pronto”. Tanta fatica e tanta abnegazione alla fine hanno prodotto il risultato sperato: obbiettivo raggiunto. E non chiamatelo anziano...
di Germana Urbani* segue da pag.
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*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it
Il racconto dell’impresa
AL VIA SI SONO PRESENTATI IN 5MILA, PROVENIENTI DA QUASI 60 PAESI
’ soprannominata l’Olimpiade del ciclismo. “Ha cadenza quadriennale - precisa Tosini - e se un amante della bicicletta fa la Parigi-BrestParigi può dirsi soddisdatto con se stesso. Con questa corsa puoi dire che hai fatto tutto. C’erano ben 5000 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo e precisamente da 56 paesi diversi come dal Canada, dagli Stati Uniti e dall’Estremo Oriente”.
“E’ stata una sensazione unica - prosegue il noto politico di Bosaro - poter partecipare a questa corsa perché anche gli abitanti francesi ci hanno sempre sostento e incoraggiato per andare avanti sui padali”. Un percorso lungo e difficile da preparare nel tempo: “Ho dovuto dimostrare di essere allenato e di aver partecipato a corse di 200, 300, 400 e 600 chilometri. Durante la Parigi-Brest-Parigi c’erano anche delle tappe da raggiungere entro un
oltre zie oti n 0 0 0 . 12 na: o z a u t della PIÙ O I V I H L’ARC IO DEL AMP TO! VENE
determinato periodo di tempo, altrimenti non arrivava l’omologazione finale”. Per stare al passo coi tempi e tenere il ritmo giusto bisognava prestare molta attenzione: “L’importante non era andare veloce quanto invece andare costanti e limitare le energie anche sulle soste e su momenti di sonno”. Nonostante tutto però Tosini ce l’ha fatta. Chissà ora quale sarà la prossima sfida. Ric. Pav.
Al via circa 5mila amatori
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Rovigo 11 Comune Sono Alessandra Sguotti e Susanna Garbo, di 28 e 46 anni
Due volti nuovi in giunta Bergamin: “auguro loro buon lavoro, pensiamo alle potenzialità della città” di Elisa Dall’Aglio
A
lessandra Sguotti e Susanna Garbo entrano in Giunta. I due nuovi assessori sono stati presentati nella mattinata di mercoledì 2 settembre dal sindaco Massimo Bergamin che ha illustrato le rispettive deleghe. L’allargamento della giunta comunale era comunque nell’aria e si attendeva l’ufficializzazione dei due “volti nuovi” della squadra del sindaco. Ad Alessandra Sguotti, 28 anni, laureata in Scienze giuridiche, che attualmente lavora con Confcommercio, è stata assegnata la delega allo Sportello unico attività
Infanzia
“Adesso dobbiamo concentrarci sugli obbiettivi che è necessario raggiungere” produttive (Suap), Progettazione europea e Sviluppo economico. A Susanna Garbo, 46 anni, residente a San Martino di Venezze dove è vicepresidente della Commissione pari opportunità e che ha sempre lavorato in ambito amministrativo privato, sono state assegnate le deleghe
a Bilancio e tributi, Politiche energetiche, Gemellaggi e Cooperazione internazionale. “Con questo atto – ha detto il sindaco, dopo la presentazione dei nuovi assessori si completa la squadra di governo. E’ una scelta fatta in totale e completa autonomia, pensando alle caratteristiche, professionalità potenzialità che i due nuovi assessori potranno esprimere per le rispettive deleghe”. “Dobbiamo concentrarci – ha concluso il sindaco - sugli obiettivi da raggiungere. In questo momento stiamo stilando un inventario sulle situazioni da sanare, ma non pos-
Bandito il concorso Un gatto davvero speciale finirà pure sulle magliette
“D
isegna il tuo gatto”. E’ questo il tema del concorso che è stato messo in cantiere da Ottica Toffoli e che resterà aperto sino alla fine di settembre. Lo scopo è quello di stimolare la creatività per lanciare una serie di ma-
I due nuovi assessori in squadra col primo cittadino siamo rimanere fermi. Dobbiamo dare più energia alle potenzialità della città. Auguro buon lavoro alle nuove entrate”. Da parte loro, Sguotti e Garbo hanno ringraziato il sindaco per la fiducia data, con l’intento di impegnarsi al massimo e mettersi subito al lavoro. Le polemiche non si sono fatte comunque attendere (Vedi, in particolare, articolo sotto, ndr). Ora come ha affermato il sindaco la
gliette ispirato al personaggio creato del pittore Alberto Cristini. E’ stato quest’ultimo, grazie al determinante appoggio di Ottica Toffoli, a pubblicare l’apprezzato libro per bambini “Le avventure di Gatto Tomeo”. Una opera estremamente gradita, tanto che, appunto, si è pensato di dare un seguito, creando una serie di magliette illustrate che si colleghino idealmente alla trama del libro, ma anche ai suoi personaggi, che hanno davvero tutte e carte in regola per affascinare e catturare i giovani lettori.
squadra di governo è al completo ed è il momento di agire. Numerose le situazioni sulle quali intervenire. Tra queste, il ritorno dei senzatetto all’ex ospedale Maddalena che si trova nel quartiere Commenda, ma anche alcune situazioni di degrado urbano che lo stesso primo cittadino ha evidenziato su Facebook, chiedendo ai rodigini un attimo di pazienza, dal momento che molti sono i fronti di intervento.
Per scegliere chi sarà a trasferire le proprie creazioni sulle magliette vere e proprie è quindi stato bandito un vero e proprio concorso. Tutte le informazioni per coloro che desiderassero consultare il regolamento e quindi compiere il “grande passo” possono essere trovate al link del bando vero e proprio, vale a dire http://www.apogeoeditoreadria.it/1/le_avventure_di_ gatto_tomeo_4012775.html.
12 Rovigo La sfida Tante proposte e tante idee per non essere da meno di Milano!
Due rodigini per far quadrare l’Expo Cureranno l’organizzazione di tutti gli eventi della appendice lagunare della manifestazione
Il nuovo reality Giulia, 22 anni, vuole essere la pasticciera migliore dello Stivale!
di Elisa Dall’Aglio
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ono giovani, sono belli e... si sono presi l’Expo. Expo veneta scommette su Rovigo. Due rodigini, infatti, sono stati chiamati da Expo Venezia per organizzare tutti gli eventi collaterali che si svolgeranno per tutti i fine settimana di settembre e ottobre, all’interno del padiglione Aquae di Marghera. Si tratta di Caterina Zanirato, giornalista, e Guido Cicogna, modello e gestore di locali, che hanno accettato la nuova sfida con tanto entusiasmo e voglia di fare. Aquae è la grande esposizione dedicata all’acqua, unica collaterale ufficiale dell’Esposizione Universale di Milano dedicata ai temi del cibo e della nutrizione, in programma dal 3 maggio al 31 ottobre 2015, in coerenza con la durata di Expo Milano. Per l’occasione è stato costruito il nuovo padiglione Expo Venice: l’appendice fisica dell’Expo nella Laguna di Venezia che approfondisce ed esplora la relazione tra l’uomo e l’acqua. Guido Cicogna e Caterina Zanirato, pronti alla nuova sfida A partire da questo fine settimana, i due rodigini cureranno il palinsesto degli eventi del padiglione Il programma è ricco e trasversale. Si parte Pet: nel pomeriggio un incontro con l’ordine dei di Marghera seguendone la direzione artistica e questo weekend con il vernissage di “Acqua” è veterinari, educatori cinofili, associazioni anil’organizzazione logistica, proponendo offerte riservato alle autorità e alla stampa. Il pimo sa- maliste come Lega del cane, Enpa, centri di Pet diverse e indirizzate a varie tipologie di clientela. bato di settembre è stato il turno di Degustamare therapy. Inoltre, ci saranno varie esibizioni canine. “Abbiamo pensato di aprire le porte di Expo e della malvasia Istriana e si chiude con il tributo Mentre la sera si potrà partecipare a vari contest anche ad altre realtà imal festival del cinema di di selfie con i propri cuccioli. Grande novità poi, il prenditoriali rispetto a quelle Hanno messo Venezia: domenica 6 set- primo appuntamento veneto con il mondo del surf già coinvolte nel padiglione in cantiere tembre infatti sarà la volta e degli sport da tavola. Il 26 e il 27 settembre Aquae: artigiani, associazioni un cartellone della ‘red carpet night’ con i due rodigini hanno organizzato Surf Expo: due sportive, di volontariato e ge- ricco di proposte ospiti del mondo cinema giorni di esposizioni, show, musica e presentastite da giovani, che riteniamo per tutti e dello spettacolo. Tutti i zione delle innovazioni tecniche delle discipline sia giusto valorizzare - spievenerdì sera si svolgeranno quali surf, kitesurf, windsurf, wakeboard, skate gano Zanirato e Cicogna - Senza dimenticare il aperitivi dalle 19 alle 24 in collaborazione con e snowboard. Senza dimenticare l’immancabile divertimento e la convivialità che un padiglione gli staff delle discoteche venete, mentre sabato festa hawaiiana serale. Si continua con il contest come Expo Venice può offrire, con degustazioni di 12 settembre largo alla creatività musicale con il tra gruppi di danza hip hop/street, due giorni vino, birra artigianale e una cucina di alto livello ‘deejay contest’. dedicati al mondo della bicicletta in tutte le sue che propone per ogni pranzo e cena show cooking Il fine settimana del 19 e del 20 settembre forme (dal ciclismo al downhill) con le esibizioni e pesce freschissimo”. sarà dedicato al mondo degli animali con Expo dei campioni e tanto divertimento.
I
cuochi polesani si fanno conoscere dallo Stivale. Dopo Stefano Callegaro, adriese che la scorsa primavera ha conquistato il titolo di quarto Masterchef d’Italia (pur con le polemiche derivanti dal servizio di Striscia la notizia che aveva in qualche modo anticipato l’esito finale), un’altra polesana dal 4 settembre è divenuta protagonista di un cooking show televisivo. Si tratta di Giulia Gozzelino, rodigina 22enne, che è stata scelta tra i concorrenti di Bake off - Dolci in forno, il programma in onda su Real Time condotto da Benedetta Parodi che vede protagonisti aspiranti pasticceri. Giulia Gozzelino è stata scelta dopo aver presentato al casting una frolla con crema frangipane e decorazioni in caramello che ha convinto gli esigenti giudici del programma. Laureanda in scienze biologiche, ha iniziato ad appassionarsi alla pasticceria dai tempi dell’università. Le piace curiosare nel web, a caccia di ricette da sperimentare. L’altra grande passione di Giulia è la lettura: si definisce una “divoratrice di libri”, ha una biblioteca fornitissima e sogna di aprire un caffè letterario. Nel tempo libero fa l’arbitro di tennis, sport che ha praticato per molti anni. La torta che prepara più spesso è la tenerina, ricetta tipica ferrarese ma molto diffusa anche nel nostro Polesine. A giudicare i manicaretti di Giulia e degli altri 15 concorrenti di Bake off, per il terzo anno saranno Ernst Knam, pasticcere di fama internazionale e Clelia d’Onofrio, per anni il direttore editoriale del prestigioso Cucchiaio d’Argento. C’è da scommetterci: i rodigini seguiranno il programma e lanceranno il #teamgiulia, nella speranza di poter avere nella propria città anche il pasticcere migliore d’Italia.
Lo sportivo Da Rovigo a star della nazionale Celeste
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ono già passati 5 anni da quando il basket Rovigo è scompar- l’esperienza, in C2 con il Campobasso nel 2005 e poi all’Agropoli, so dalle scene dei campionati di serie C. I ricordi del campio- sempre in C2: in Argentina, a 17 anni giocava nel Tna (la seconnato vinto passando dalla C2, campionato regionale, alla C1, da lega argentina) e fu proposto all’allora tecnico delle Pantere campionato nazionale, stagione 2007/08, sono ancora belli, così Cristian Augusti. come sono belli i due successivi campionati nella serie nazionale Nicolas, ha trascinato con le sue giocate funamboliche la fino al 2010 con un basket Rovigo capace il squadra alla promozione, una squadra forprimo anno di entusiasmare il numero pubblico L’indimenticato mata anche dai forti Boshenzki, Mazzon, che assisteva al palazzetto dello sport, sempre Nicolas Richotti ha Bortolami, Cominato, capitanati da “Pulce” gremito, e in quello successivo riuscire a strap- guidato la selezione Sacchetto. “Nicolas ha abitato con me per pare una salvezza incredibile con una squadra argentina ai giochi un po’ di tempo - ricorda il rodigino Sacchetto - ed era un ragazzo umile, gentile, costante imbottita di giovani. Poi, la saracinesca, è stata panamericani negli allenamenti e sempre disponibile con abbassata. Ora, la rialziamo un po’, per parlare di un giocatore che ha lasciato il segno a Rovigo e che ora è alla tutti e soprattutto di una tecnica impressionante. Credo che in quel ribalta internazionale: l’argentino Nicolas Richotti, che è stato periodo andò a fare un provino con l’Imola, che era in serie A2, ma impegnato con la maglia della nazionale argentina ai XVII Giochi evidentemente non convinse la dirigenza”. Dopo Rovigo, Richotti, si è trasferito in Spagna, prima nella seconda squadra del Real panamericani svoltisi a Toronto. Nell’ultima partita della nazionale argentina, in preparazione Madrid e dopo trasferendosi nelle Isole Canarie. Con la maglia della ai giochi panamericani, Nicolas Richotti è stato il miglior realizzato- Laguna Canarias, Richotti è stato prima uno dei maggiori protagonire con 17 punti, in 14’ giocati, contribuendo a far vincere la Celeste sti della promozione nella Liga Acb della sua squadra, e poi in serie nella gara contro l’Uruguay. Nel 2007, Nicolas Richotti contribuì A ha confermato tutto il suo talento. Schiacchiate, canestri quasi grazie alla sua classe e soprattutto ai suoi punti alla promozione impossibili da centrocampo assist pazzeschi fanno di Richotti un del Basket Rovigo in serie C1. Classe 1986, arrivò a Rovigo, dopo giocatore di punta della nazionale argentina. Cr. Ag.
Grinta e classe sono i tratti distintivi del giocatore
Rovigo 15 La storia Lo splendido racconto del responsabile dell’osservatorio cittadino
Luca, “Un telescopio mi ha salvato la vita” Un periodo difficile superato grazie alla passione dell’infanzia, che è divenuta quasi un mestiere. E tanti risultati di Sara Dainese
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uando la passione ti salva la vita. Lo sa bene colista. E’ stato un momento molto cupo, ma ne sono Luca Boaretto, oggi responsabile dell’Osservato- uscito e ora sono 10 anni che non bevo più”. Un percorso difficile che però ti ha portato a rio astronomico di Sant’Apollinare e socio attivo del Gruppo Astrofili Polesani, ieri alcolista. Dalle stalle ritrovare le tue amate stelle. alle stelle, verrebbe da dire usando una metafora poco “Sì, quando mi sono ripreso ho comprato dei telefantasiosa, eppure questa è davvero la storia di Luca scopi, ma sono spese importanti perché gli strumenti che oggi può vantare anche una costano. Così mia moglie mi ha giupubblicazione su un server che la A breve pubblicherà stamente fatto notare che se avessi Nasa mette a disposizione degli anche un libro condiviso la mia passione con qualastrofili. E della sua esperienza di che ripercorre cuno, oltre che a risparmiare avrei vita ha deciso di farne un libro che la sua storia imparato moltissime altre cose. Ho concluderà a breve e si chiamerà di “redenzione” iniziato ad informarmi e ho trovato “Lo spazzino delle stelle”. il Gruppo Astrofili Polesani a cui mi Come è nata la passione per l’astronomia? sono iscritto”. So che c’è anche una pubblicazione su un ser“Fin da bambino ho sempre guardato il cielo, ma nessuno mi spiegava quello che vedevo. A 8 anni ho ver Nasa, puoi spiegarmi un po’ meglio? messo le mani sul primo telescopio e osservavo il cielo, “Con il Gruppo Astrofili Polesani ho avuto la fortuna ma senza capire. Ho continuato così fino a 18 anni, poi di conoscere moltissimi esperti di fama internazionale ho abbandonato perché non trovavo nessuno con cui del settore e uno di loro, Mattia Negrello ci ha coinvolto condividere questa passione”. in una ricerca. Ha visto le potenzialità del nostro grup Poi sono arrivati i problemi con l’alcol… po, ha capito che eravamo metodici e brillanti e ci ha “Sì, mi sono sposato e poi sono diventato un al- fatto partecipare nel 2012 ad una ricerca per l’Agenzia
Il particolare Un team speciale
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n gruppo di persone che condivide la stessa passione. E’ questo (e molto altro, in realtà) il Gruppo Astrofili Polesani che da anni opera in Polesine e gestisce l’Osservatorio astronomico di Sant’Apollinare, di cui è responsabile Luca Boaretto. Il gruppo ogni anno si impegna in attività divulgative per le scuole e non solo, ma, per assurdo, è più conosciuto fuori provincia: “E’ inspiegabile - spiega Boaretto - ma molti polesani non sanno nemmeno che esiste l’osservatorio. Eppure quest’anno abbiamo avuto in visita gruppi di americani, svedesi e argentini, oltre che da tutta Italia, persone che sono venute a trovarci perché conoscono noi e il nostro lavoro. A Rovigo, purtroppo non sempre riusciamo ad organizzare eventi, è come se ci dessero poco credito, ma speriamo sia solo un’impressione e che le cose cambino”. Come ogni anno gli Astrofili Polesani hanno organizzato animazione e incontri durante l’estate, ma con un piccolo calo rispetto agli anni passati: “Va detto una volta per tutte: Giorgio Cosco è insostituibile. Lui era un organizzatore nato e da quando ci ha lasciati noi sette soci attivi non riusciamo a fare ciò che lui faceva da solo. Ci ha lasciato però tanti progetti e li realizziamo un po’ per volta, sulla base delle nostre possibilità”.
Ma alcuni eventi sono già ai blocchi di partenza: “Da dicembre a marzo, come ogni anno, andrà in scena Spaziando, un ciclo di incontri con fior fiore di astronomi. E’, inutile ripeterlo, un’idea di Cosco che noi portiamo avanti convintamente e che ogni anno fa registrare 250 - 300 persone facendo incontrare a cittadini, curiosi e appassionati grandi nomi dell’astronomia mondiale”. Quest’anno, poi, uno degli incontri potrebbe avere un sapore ancora più particolare perché pare che ad intrattenere gli astrofili per una sera ci sarà Mia Tosi, studiosa rodigina che lavora al Cern di Ginevra ed è esperta del Bosone di Higgs. Ai polesani piace guardare le stelle, non si può negare. “Negli anni ho imparato - continua Boaretto - che la Pianura Padana è orrenda per ciò che riguarda l’inquinamento luminoso, ma è terra di grandi astronomi da oltre 500 anni. Molti colleghi mi hanno detto che famosi astronomi storici sono partiti proprio da qui”. Sa. Da.
Luca Boaretto, secondo da sinistra, assieme ad alcuni colleghi che con lui hanno convidiso un importante progetto. Un lavoro del team dell’osservatorio di Sant’Apollinare è stato pubblicato anche su un server collegato alla Nasa, a testimonianza della serietà del loro lavoro spaziale europea che è poi stata pubblicata su diverse riviste scientifiche di fama mondiale. Abbiamo, quindi, avuto la possibilità di pubblicarla anche sul server che la Nasa mette a disposizione agli astronomi ricercatori. E’ stata una grandissima soddisfazione”. Ha fatto degli studi per arrivare fin qui? “No, non ho mai studiato nelle scuole, sono un’autodidatta e tutto quello che so l’ho imparato grazie ai colleghi e agli esperti con cui ho avuto la fortuna di lavorare. Però una cosa è certa: noi usiamo solo il metodo scientifico, non riportiamo mai niente per sentito
dire. Quando analizzando i dati c’è qualcosa che non è chiaro, mettiamo un punto di domanda e passiamo oltre perché certamente la risposta arriverà. In tanti anni che studio e osservo il cielo non ho mai visto nulla di strano”. E il suo libro? “A differenza di quanto si è detto, il mio libro non è ancora concluso, sono a tre quarti della storia e lo sto finendo. Si chiamerà Lo spazzino delle stelle e racconterà della mia esperienza da alcolista ad astrofilo. Non so ancora quando sarà pronto e pubblicato”.
16 Rovigo Il personaggio Interamente girata in Polesine e da polesani, è una scommessa
Una Rovigo da thriller alla mostra del Cinema di Sara Dainese
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lla Mostra del cinema di Venezia Rovigo e il Polesine ci saranno. A compiere “l’impresa”, è stato Ferdinando De Laurentis, regista, che ha portato in laguna un film “pieno zeppo di Polesine”. “L’ultimo giorno dello scorpione”, infatti, non solo è una produzione polesana, ma è anche tratto da un romanzo polesano di Linda Stocco. Il film è stato realizzato dal Tpo (Teatro polivalente di Occhiobello, associazione culturale e teatrale Ndr), con l’aiuto del comune di Occhiobello, della Polesine Film Commission e di centinaia di persone e piccoli imprenditori che si sono messi a disposizione. Nel lungometraggio sono presenti le musiche originali di Guido Frezzato e la partecipazione straordinaria di Pippo Santonastaso, dei Marmaja, del campione intercontinentale di boxe Marcello Matano e della campionessa italiana Dorota Kusiak. “Quando abbiamo concluso le riprese racconta il regista della pellicola De Laurentis - ho preso una decisione molto coraggiosa, ovvero inviare il film in concorso alla Mostra. Sapevo che concorrere con le grandi produzioni è difficile, ma ho voluto provarci, convinto del grande valore del nostro lavoro. Poco dopo mi è arrivata una lettera: era di Barbera, il direttore artistico della mostra. Diceva che l’opera gli era piaciuta molto, ma che era difficile concorrere con le grandi produzioni, così ci invitava a trovare un nostro spazio nelle proiezioni regionali”. Il film sarà presentato Nel prestigioso Hotel Excelsior del Lido di Venezia domenica 6 settembre (ed è stato organizzato un pullman di sostenitori polesani che partirà
Maestro del grande schermo, è anche fine conoscitore della storia del Polesine al seguito del cineasta e degli attori) e quel che è certo è che la soddisfazione è massima: “Ricevere una critica positiva da un esperto del calibro di Barbera è un grande risultato e non possiamo che esserne fieri”, dice il regista. “L’ultimo giorno dello scorpione”, thriller in salsa di pianura padana, è polesano a tutti gli effetti: “E’ una pellicola che parla di Polesine - spiega De Laurentis - con oltre 200 polesani coinvolti nel lavoro, tratto da un libro ambientato qui. C’è un Polesine diverso, che mi piace chiamare l’altro Polesine con diverse chicche storiche e c’è una bellissima Rovigo sullo sfondo. Anzi, tutti quelli che il film l’hanno visto continuano a dirmi che dev’essere proprio una bellissima città”. A proposito di chicce storiche, poi, De Laurentis, che in passato è stato autore Rai oltre che compositore, arrangiatore e regista teatrale, è uno dei massimi esperti di storia polesana. “Sono stato il primo ad occuparmi di sto-
Il regista Ferdinando De Laurentis ha fatto il miracolo: la sua pellicola vola a Venezia
Il regista Ferdinando de Laurentis
ria della comunicazione audiovisiva del Polesine - spiega - ho pubblicato diversi libri e curato mostre, ma soprattutto ho contribuito a creare un archivio con oltre 600 filmati storici girati nella nostra provincia, oggi custoditi all’Accademia del Tpo”. Una vera e propria passione per il Polesine, quella di De Laurentis, che ha già in cantiere diversi altri progetti: “Sempre con il Tpo produrremo un docufilm su Palladio, un lungometraggio tratto da racconti di autori polesani e un documentario sul calcio. Perché, forse pochissimi lo sanno, ma il campionato italiano di calcio è nato proprio a Rovigo, grazie a Francesco Gabrielli”.
IL PROFILO Prima dell’approdo al cinema
RODIGINO, E’ STATO PURE CONDUTTORE
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ato a Rovigo nel 1959, Ferdinando De Laurentis è un regista e sceneggiatore di livello assoluto, nazionale e internazione. La sua prima passione è stata la musica e, dopo aver studiato chitarra classica al Conservatorio “Venezze di Rovigo”, nel 1974 inizia a suonare con varie band, a comporre brani e nel 1976 inizia a lavorare come DJ in diverse radio private, fino ad approdare all’Antoniano di Bologna, nel 1984, a Radio Tau, dove la regista Isa Pastorelli gli affida il compito di far parlare i giovani nel programma “L’Araba fenice”. Il programma ha successo e viene notato dal professor Giuseppe Pittano, con cui inizia una collaborazione a numerosi progetti teatrali e di ricerca linguistica. Dopo varie esperienze musicali, radiofoniche, nel 1988 inizia a lavorare in Rai come autore e conduttore di “Free time”, fortunato programma di Radiodue prodotto dalla sede di Bologna e si dedica alla scrittura televisiva e teatrale. In seguito, l’approdo al mondo del cinema, che lo ha visto affermarsi definitivamente. Ora, un piccolo miracolo, con una pellicola da Rovigo a Venezia. Sa. Da.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Scuola Il 16 settembre è suonata la campanella per 540mila studenti veneti
Tra luci e ombre parte l’anno della “Buona scuola” anche in Veneto Il governatore Luca Zaia impugna davanti alla Corte costituzionale il ddl di Renzi sulla scuola: “viola i principi di federalismo e autonomia”
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ltro inizio d’anno concitato per le scuole italiane, nonostante la “Buona scuola” e il relativo piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015 che ha tenuto banco durante tutta l’estate con le sue varie fasi, 0, A, B già espletate e l’ultima, la Fase C, che dovrebbe concludersi a novembre. A complemento del dibattito la dolorosa questione degli abilitati - diplomati magistrali ante 2002 - non inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento (quelle da dove si assume) e dei loro sofferti ricorsi per vedersi riconosciuto il diritto ad essere inseriti in quelle graduatorie, il destino degli abilitati Tfa, degli insegnanti delle graduatorie d’istituto e di quelli della scuola dell’infanzia, non inseriti in questa tornata di assunzioni. O forse, più correttamente, di stabilizzazioni. Dovrà entrare a regime la riforma della scuola anche per rispondere a quello che è l’obiettivo finale del piano di assunzioni, quello di ridurre, se non proprio eliminare, il ricorso ai supplenti. Per quest’anno i dirigenti scolastici hanno comunque dovuto contare anche sul loro contributo, sollecitando il extremis il ministro Stefania Giannini, ad introdurre delle misure correttive urgenti, per risolvere le emergenze contingenti. In Veneto, dove lo scorso 16 settembre la campanella ha suonato per 540mila studenti (iscrizioni in calo di 1.607 unità rispetto all’anno scorso), la “Buona scuola” è diventata terreno di scontro politico, con il governatore regionale Luca Zaia (Lega Nord) che,
LA VOcE DEL SINDAcATO Salvatore Mazza, segretario regionale della Flc - Cgil
a pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico, ha presentato ricorso alla Consulta contro la riforma del Governo Renzi, un passo poi compiuto anche dalla Regione Lombardia e da quella della Puglia. “La cosiddetta riforma sulla “Buona scuola” - sostiene il presidente Zaia - marginalizza, anzi cancella il ruolo della Regione, vanificandone quei compiti programmatori e di gestione che la Costituzione le ha affidato”. In particolare tre i punti contestati della riforma che riguardano in primo luogo il compito di definire l’offerta formativa dei percorsi di istruzione e di formazione di cui la Costituzione affida la competenza esclusiva alle Regione e che la riforma riconosce al ministero, così come per il dimensionamento della rete scolastica, cioè la definizione dell’ampiezza degli ambiti territoriali in funzione della popolazione scolastica e del numero di istituti. Infine Zaia contesta “la fitta rete di interferenze con la competenza esclusiva regionale in materia di istruzione e formazione professionale che attribuisce allo Stato non solo norme di principio ma anche disposizioni di dettaglio in materia di istruzione”. Una guerra alla riforma che già a luglio l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, aveva incoraggiato. “Ci sono tutte le condizioni - aveva affermato - per un’azione legale, in quanto la legge viola i principi di federalismo e di autonomia che la Costituzione concede alle Regioni”. L’esponente An della Giunta Zaia, in
particolare, ha messo l’accento polemico e contestatorio sul contingente docenti assegnato al Veneto dal Ministero, sottostimato di almeno 377 insegnanti, secondo le stime dell’Ufficio scolastico regionale. Considerati insufficienti anche i 150 posti in più assegnati al Veneto che “rappresentano - ha commentato - appena il 3 per cento dei 4255 posti aggiuntivi previsti dal piano nazionale”. Un passaggio per il quale il Movimento 5 Stelle regionale si è battuto in prima linea. “Non è questa la scuola che abbiamo in mente per le insegnati e gli insegnanti veneti ed italiani. - afferma la consigliera regionale Erika Baldin - È per questo che abbiamo sposato in pieno la battaglia della maggioranza e abbiamo portato a termine questa missione storica. Questa azione nasce dal Veneto, il 1° settembre abbiamo fatto approvare la mozione per adire alla Corte Costituzionale contro questa riforma. Una mozione approvata tra gli elogi per la qualità del lavoro, che è stata anche sottoscritta da tutta la maggioranza, a dimostrazione che siamo nelle istituzioni per proporre e tracciare nuove strade. Questa mozione è stata considerata talmente “buona” a livello regionale, che addirittura la Puglia, dove governa il PD, ha deciso di approvarla. Anche la Lombardia ha seguito l’onda partita da Venezia”.
“NUOVI ORGANIcI? GLI EFFETTI SI VEDRANNO SOLO NEL 2016”
“L
e nuove immissioni in organico di insegnanti neo assunti nelle scuole venete produrrà effetti concreti solo nel 2016. Su 36.000 nuove assunzioni a livello nazionale, 25 mila sono posti che vanno a coprire i turn over dei pensionamenti. Poi ci sono le 10mila cattedre assegnate su posti disponibili della Fase A e quelli della fase B - oltre 8mila - di agosto-settembre. Entro novembre infine dovrebbe concludersi la Fase C. Ma pr una buna parte delle assunzioni gli alunni vedranno i nuovi insegnanti appena contrattualizzati all’inizio del prossimo anno scolastico”. A spiegarlo è Salvatore Mazza segretario della Flc – Cgil scuola del Veneto. “Si tratta - dice Mazza - di una situazione a luci ed ombre. In Veneto ad esempio, sono previste 4500 nuove assunzioni. Di queste ne sono già state fatte 3200. Dovranno esserne fatte altre 1300 immissioni durante le prossime settimane. Se facciamo però una analisi a livello nazionale e locale, vediamo che per il Veneto le vere nuove immissioni, cioè quelle in surplus ai posti che erano coperti con supplenze e turn over, sono 1000. Di questi posti, il 70% è distribuito nelle provincie di Verona Vicenza, Padova e Venezia e solo il restante 30% fra Treviso Belluno e Rovigo”. Salvatore Mazza poi spiega che sì, è vero che circa il 70% degli insegnanti neoassunti proverrà dalle regioni meridionali dell’Italia, ma è anche vero che in alcune categorie di insegnanti, ad esempio quelli di musica, la migrazione sarà quasi completamente all’inverso cioè da nord verso sud. “E anche in questi casi chi si sposterà verso il sud proveniente ad esempio dal Veneto, ha accettato - dice Mazza - considerando magari, che ci si trova di fronte spesso a persone di 30 anni che conquistano un lavoro a tempo indeterminato statale”. Poi gli attacchi alla riforma della “Buona scuola”. “La riforma - dice il segretario della Flc Cgil - ha aspetti negativi che prevalgono nettamente su quelli positivi. Contestiamo l’accentramento di potere sulla figura del preside, la decisione di immettere in organismi di valutazione dell’operato degli insegnanti persone non competenti come gli alunni e i genitori. A mio parere solo persone che hanno le stesse competenze o preparazione possono dare valutazioni anche di tipo disciplinare. Il personale Ata poi, cioè bidelli e persone addette alla custodia delle scuole, sono state completamente dimenticate. Su questa riforma sbagliata siamo pronti a dare battaglia in modo unitario con tutte le altre sigle sindacali che si sono unite contro la “Buona scuola“ di Renzi”.somma nonostante le nuove immissioni in organico le proteste non mancheranno. A.A.
Il Il Veneto Veneto in in primo primo piano piano 21 1 La pagella alla Buona scuola di Renzi la sigla Cesare Cecchetto
“Discrete le intenzioni, appena sufficiente ciò che si è visto” Pregi e difetti della riforma sotto la lente di un Dirigente scolastico di lungo corso
di Germana Urbani
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essuna rivoluzione con “La Buona scuola” che riprende solamente la strada già ben tracciata dalla riforma Berlinguer”. E’ questa l’opinione di Cesare Cecchetto, Dirigente padovano dell’Itc di Villa Estense e reggente all’Itc di Montagnana, per una popolazione scolastica complessiva che sfiora i 2000 alunni e i 200 dipendenti tra personale docente e non docente. Un osservatorio privilegiato, dunque, anche per dare un giudizio alla recente riforma firmata dal Governo Renzi. Come inizia questo anno scolastico dopo l’operazione “maxi assunzione” avviata dalla recente riforma? “Al di là dell’affanno burocratico legato al meccanismo delle assunzioni straordinarie iniziate solo a fine agosto, passando in pochi giorni da una fase all’altra con tempi strettissimi e, direi anche, assurdi, in molti istituti si inizierà l’anno scolastico con il 90% dei docenti presenti in classe. Già al 14 settembre c’erano gran parte delle cattedre occupate. Va detto però che un’amministrazione accorta non dovrebbe arrivare all’ultimo momento con l’assunzione dei dipendenti. E non ci sono giustificazioni che reggano. L’affanno delle assunzioni e del cambiamento delle graduatorie è uguale ogni anno, e la Buona scuola non ha risolto il problema, tutto da ascrivere all’organizzazione burocratica del Ministero, particolarmente inefficiente da questo punto di vista. Ci consola la speranza che sia l’ultimo anno che accade”. Oggi gran parte dei precari è rimasta tale, alla
faccia dei proclami iniziali del nostro Premier. Riuscirà la riforma a cambiare le cose? “Con le nomine di ruolo più l’organico di diritto e di fatto serviranno meno supplenti ma questa riforma non risolve il problema del precariato. Per diverse ragioni. I numeri innanzi tutto. Con le assunzioni odierne è stato eliminato il precariato d’élite, molti di coloro che già lavoravano tanto, ma tutto il resto rimane. L’amministrazione dovrebbe prevedere grosse assunzioni anche nei prossimi anni con delle finestre aperte al precariato storico per risolvere davvero il problema”. Ci saranno concorsi ogni tre anni, non basterà? “Devo ancora vedere l’amministrazione ministeriale che ogni tre anni fa un concorso! Io non ci credo. Il Ministero non riesce a fare un concorso per dirigenti per qualche migliaio di posti! Figuriamoci se può bandirlo così spesso per decine di migliaia di posti. Sarà l’amministrazione stessa che nel tempo creerà talmente tanti intoppi da favorire la possibilità di nuove supplenze”. Sa già quanti insegnanti arriveranno nei suoi istituti grazie alla fase C della maxi assunzione? “Questo è l’altro neo che ancora una volta fotografa l’inefficienza di una amministrazione e la superficialità con cui vengono fatte le cose. In pratica ai presidi in questa fase viene detto: “avrai in forze altri docenti ma non prima di fine novembre”. Ma noi dirigenti dobbiamo programmare oggi le attività curricolari ed extracurricolari e dovremmo tener
conto di professori o maestri che arriveranno dopo due mesi di scuola. E’ come se il Ministero ci dicesse: “Non fate nulla nei prossimi mesi e programmerete dopo che vi avremmo inviato il personale”. Non si può!” Come giudica la riforma nel suo complesso? “Direi che “La buona scuola” non è una riforma. Ho un concetto diverso di riforma. L’ultima l’ha fatta Berlinguer introducendo dei veri cambiamenti, innovazioni concrete tipo l’autonomia scolastica. La legge 107 per l’80% non fa altro che riprendere la riforma Berlinguer e tentare di attuare ciò che di quel disegno fino ad oggi è rimasto quasi lettera morta. Bene tutto quanto riguarda l’autonomia, la flessibilità oraria, la didattica per competenze, la formazione dei docenti. Male perché ci si è scordati della scuola dell’infanzia e dell’organico del personale Ata. Certo con questo provvedimento si recuperano risorse umane e finanziarie. Ma quanto all’assunzione straordinaria ricordo che già Berlinguer e Fioroni avevano previsto piani di assunzione da 60mila persone l’anno. Sulla grande consultazione molto rumore per nulla: gli addetti ai lavori sono stati consultati spesso anche da altri Ministri. Persino la Moratti ci ha convocati agli stati generali dell’istruzione”. Una novità vera c’è: la chiamata diretta dei dirigenti. Che ne pensa? “L’assunzione diretta è governata da criteri piuttosto rigidi legati anche al piano dell’offerta formativa. E’ vero che
il dirigente potrà scegliere ma solo tra persone garantite, che hanno un posto, dunque. Credo, anche, che sarà sempre più spesso il docente a scegliere il preside. Capiterà sicuramente che qualche insegnante particolarmente capace riceva offerte da più istituti”. Pagella: che voti diamo a “La buona scuola”? “Al momento darei discreto alle intenzioni e non del tutto sufficiente all’organizzazione dei tempi e dei modi in cui le assunzioni sono state fatte. Certo i numeri sono numeri. Con questa riforma la scuola recupera una fetta importante delle risorse perdute grazie alla Gelmini che tra personale docente e non docente a suo tempo eliminò 140mila posti di lavoro. Con La buona scuola ne abbiamo recuperati poco più di 80mila”. Ci auguriamo che il Ministro Giannini faccia un passo in più? E se sì, quale? “Sì, magari sul piano dell’autonomia didattica. Una scuola può programmare e garantire una didattica coerente ed efficiente a lungo termine soltanto se c’è una garanzia sull’autonomia didattica che è legata prevalentemente alle risorse e alla formazione dei docenti. Chiederei con forza anche di ridurre, per favore, ridurre ridurre ridurre la burocrazia che invade inutilmente le nostre segreterie scolastiche. Tornare su alcuni aspetti amministrativi a qualche forma di centralismo potrebbe essere più conveniente anche sotto il profilo economico e professionale”.
22 Voci da palazzo
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uali sono i temi prioritari che si propone di affrontare come rappresentante polesano in consiglio regionale? “Innanzitutto lo stop alle centrali a biomasse e di altra natura nel nostro territorio ed a nuove discariche di qualsiasi tipo. Disponibili solo a trattare con i massimi sistemi innovativi di trattamento rifiuti. Gli esempi già esistono e sono realtà in altre parti d’Italia ed Europa. Bisogna portare maggior attenzione al trattamento e smaltimento dei rifiuti, osa che per altro stiamo già facendo: su questa partita si giocherà il futuro, anche economico, del nostro territorio. Se riusciamo ad innescare un processo virtuoso del trattamento dei rifiuti, inevitabilmente abbasseremo una voce primaria di spesa dei cittadini, non solo polesani. Se devo spendere, che sia per incentivare il sociale. La sanità polesana dev’essere messa in prima fila, da tutti i politici locali e nazionali polesani. E iniziamo a lottare insieme contro le trivellazioni, ennesima disgrazia annunciata”. Qual è il suo giudizio sull’azione della scorsa Giunta Zaia e, quindi, sull’azione dell’amministrazione regionale degli ultimi cinque anni? “Tanti proclami e pochi risultati”. Com’è stato il primo impatto con la nuova Giunta che vede il governatore Zaia molto rinforzato dal punto do vista politico personale? “Ho provato un senso di timidezza, ma non intimidita. Sensazione superata prestissimo, anche grazie all’affabilità di tutti. Ovviamente “loro” sanno di detenere il potere. Con la maggioranza che si ritrovano, possono fare quello che vogliono e lo stanno già dimostrando. Ma si spera sempre nel dialogo. In qualche situazione è già successo che ci sia trovati in accordo su alcune questioni, come in altre in totale dissenso. Come per la legge sui projet financing: nessuno spazio alla discussione. Speriamo che non vi sia lo stesso atteggiamento sulle altre proposte di legge”.
Faccia a Faccia Azzalin, Pd e Bertella M5S
Consiglieri con il polesine nel cuore
di Lorenzo Zoli
Che tipo di opposizione intende fare in questi cinque anni? “Insieme ai miei 4 colleghi del M5S, non c’è nessuna linea pregiudiziale: c’è molta attenzione su tutto quello che si deciderà, che dovrà essere trasparente ed avere sempre il benessere e l’interesse del cittadino, sopra tutto. Ci batteremo perché questo semplice, ma basilare concetto sia il nostro ed il loro “centro d’interesse
primario”. I due consiglieri regionali espressione del Polesine sono entrambi all’opposizione: come intendete rapportarvi fra di voi? “Se ci sono identità di vedute su questioni condivise, ben venga il lavorare insieme”. Un pregio ed un difetto dell’altro consigliere polesano. “Ci siamo frequentati molto poco, e non saprei che dire”. Qual è la promessa che fa ai polesani, nella certezza di mantenerla? “Di esserci. Di non sparire sino alle prossime elezioni e riapparire solo per chiederne il voto. Di far crescere il M5S in tutto il Polesine, perché ciò dimostrerebbe che c’è ancora possibilità di affidare questo territorio a persone libere e pensare ad un futuro vivibile per i nostri figli. Mi piacerebbe anche fare qualcosa di immediato per i nostri anziani, che sono uno degli anelli più deboli della società, ma soprattutto che il “sociale” fosse il primo pensiero di ogni amministratore locale, perché dall’attenzione ai più deboli, visti da tutte le angolazioni, nasce un futuro migliore”.
Q
uali sono i temi prioritari che si propone di affrontare come rappresentante polesano in consiglio regionale? “Per il nostro territorio due sono le risorse principali dalle quali può derivare uno sviluppo sostenibile: ambiente ed agricoltura e pesca. E’ quindi su queste due direttrici che spero di riuscire ad essere incisivo in questo mio secondo mandato. E penso, per esempio, al tema del Parco del Delta che deve compiere un salto di qualità e divenire interregionale, così come alle tante iniziative necessarie per mettere a frutto i fondi europei per lo sviluppo rurale. Oltre, ovviamente, al tema delle sanità e del sociale, che sono il vero cuore dell’attività regionale ma che purtroppo sono partite nelle quali l’opposizione riesce ad incidere fino ad un certo punto”. Qual è il suo giudizio sull’azione della scorsa Giunta Zaia e, quindi, sull’azione dell’amministrazione regionale degli ultimi cinque anni? “Il presidente Zaia si è dimostrato abile dal punto di vista della comunicazione, ma oltre ai tanti spot sul piano amministrativo l’azione è stata deficitaria. Basta guardare a tutta l’attività di pianificazione incompiuta ed alle annunciate riforme che sono ancora nel cassetto, a cominciare dalla semplificazione”. Com’è stato il primo impatto con la nuova Giunta che vede il governatore Zaia molto rinforzato dal punto di vista politico personale? “Le elezioni hanno dato a Zaia la possibilità di occupare tutti gli spazi. La giunta si è mostrata subito molto compat-
ta ed anche il consiglio è “militarizzato”. Questo assegna loro grandi responsabilità. Sono contento che l’assessore in rappresentanza di Rovigo sia Corazzari, perché mi sembra disponibile a collaborare senza pregiudizi a favore del Polesine. Gli altri assessori aspettiamo di vederli davvero all’opera”. Che tipo di opposizione intende fare in questi cinque anni? “Indubbiamente gli spazi di manovra in consiglio sembrano essersi ulteriormente ridotti. Nella scorsa legislatura il Pd ha saputo essere “opposizione governante”, ovvero agire responsabilmente per colmare i vuoti lasciati dalla maggioranza e cercare di correggere alcune evidenti storture. Questa credo possa essere sempre la stessa linea, ovviamente sempre che le altre forze di opposizione siano disponibili a collaborare con noi”. I due consiglieri regionali espressione del Polesine sono entrambi all’opposizione: come intendete rapportarvi fra di voi? “Scredo che per le grandi questioni che interessano la nostra terra ci troveremo sempre dalla stessa parte della barricata, anche se ho notato che tende ad attaccarmi anche quando la pensiamo allo stesso modo, come sulle trivellazioni e sulle lagune”. Un pregio ed un difetto dell’altro consigliere polesano. “A prima vista mi sembra che riversi molto impegno nel suo mandato e questo è estremamente positivo in ogni caso. Come molti esponenti a 5 stelle a volte mi sembra un po’ autoreferenziale, ma questo fa parte della strategia politica”. Qual è la promessa che fa ai polesani, nella certezza di mantenerla? “Di lavorare sempre con impegno nell’interesse dei cittadini che rappresento e di essere sempre a loro disposizione, perché questo è quello che richiede l’incarico che ricopro”.
24 Cultura provinciale
Cultura provinciale 1
Rassegna Icaro La pellicola è realizzata da una artista 28enne belga
La quotidianità dei senza tetto è un film di Melania Ruggini
L’IDEA
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opo la pausa estiva, il progetto culturale itinerante Icaro torna in città con la presentazione del film Kaos, incentrato sulle persone senzatetto della città, realizzato dall’artista belga Sophie Samyn in collaborazione con Mattia Buzzarello. L’iniziativa è promossa dall’Arci nell’ambito del bando Culturalmente 2014 della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’anteprima del film sarà presentata all’Archivio di Stato di Rovigo venerdì 2 ottobre alle ore 21 e andrà poi in tour nei comuni di Bosaro, Ceregnano, Grignano Polesine e Polesella. L’ispirazione è tratta dal lavoro a stretto contatto con i senzatetto di Rovigo che Sophie Samyn ha condotto grazie ad un tirocinio con l’associazione Arcisolidarietà. “Le persone arrivano qui in città di notte e lasciano la città all’alba - spiega l’artista belga - Mi ha sorpreso in particolare la diversità delle persone che arrivano da noi: donne, bambini, stranieri, italiani, tutti con percorsi di vita molto differenti e particolareggiati, ma alla fine molto simili al mio percorso”. Il videodocumentario è un viaggio poetico, della durata di 20 minuti. Un viaggio attraverso Rovigo e i suoi luoghi vuoti, come le case abbandonate, il
VIVIDELTA, NON SOLO PEScATURISMO
A Nella foto Sophie Samyn vecchio ospedale, la scuola in disuso, attraverso gli occhi di 2 o 3 protagonisti: i senza tetto che vivono in città, anche solo per una notte. Il film segue queste persone nel loro quotidiano vagabondaggio e dà loro voce. L’obiettivo non è realizzare un documentario sociale ma creare un viaggio emotivo nel cuore di Rovigo, che rompa con la tranquilla facciata della città e dia ai senzatetto un’opportunità di esprimersi creativamente. I protagonisti dialogano davanti alla videocamera di Sophie tramite interviste condotte in maniera informale che focalizzano l’attenzione sulla loro situazio-
A Ca’ Vendramin le foto di Marco Zanta
LA MAGIA DEL DELTA cATTURATA cON UN cLIc
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n una delle sale del Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin è possibile visitare, dal 28 agosto al 1 ottobre, la mostra “Another Landscape”, ideata dall’associazione culturale Città Invisibili di Porto Viro. L’ambito su cui è stato invitato a lavorare Marco Zanta è il contesto urbano, periurbano e agricolo, situato lungo il tratto polesano della statale Romea e corrispondente all’area dell’antica linea di costa prima della formazione del Delta del Po moderno. Attraverso lo sguardo di uno dei protagonisti della fotografia italiana contemporanea, quale è Marco Zanta, si è voluto apportare un nuovo contributo all’immaginario legato al Delta, offrendo una lettura attualizzata del territorio, fuori dai luoghi comuni circoscritti al paesaggio naturale. Zanta, abituato per lo più ad ambienti metropolitani, ha prodotto tra le cittadine del Delta un lavoro nuovo sviluppato sulla traccia delle sue più recenti riflessioni fotografiche. A proposito di questo progetto dice l’autore: “Oltre a rappresentare i luoghi m’interessa maggiormente capire le relazioni che s’instaurano nel territorio. Credo che l’aspetto che mi ha maggiormente colpito di queste aree sia stato il tipo di sospensione temporale che pare circondare tutto. L’identità iconografica di questi luoghi continua a essere apparentemente simile a qualche decennio fa. Sembra non capitino grandi stravolgimenti. Ma quello che mi attira è il contesto nel quale tutto questo avviene. Siamo a
la proposta elaborata dal polesinelab
ne, compresi speranze, incubi, rimpianti. Parte del film è ripresa dopo il tramonto, mediante inquadrature espressive. “Mi sono sentita fortunata ad incontrare queste persone e parlare con loro - racconta la giovane artista ventottenne - Ho sempre pensato a dove vadano durante il giorno, ma soprattutto dove dormano quando abbandonano il ricovero. La vita in strada, sia scelta che imposta, mi affascina molto e da qui ho preso spunto per creare questo film. Rovigo è una città apparentemente calma e pulita. Ma dietro questa facciata armoniosa, si nasconde il Kaos”.
lla scoperta del Delta del Po grazie a ViviDelta, il nuovo progetto di promozione delle attività di turismo cooperativo, che promuove i valori della cooperazione, sostenibilità, socialità e collaborazione andando a creare sinergie e reti tra i diversi attori locali. L’iniziativa, gestita da PolesineLab in collaborazione con Confcooperative Rovigo, è una vetrina di promozione e una piattaforma di e-commerce per le attività che il mondo della cooperazione locale può offrire, favorendo occasioni di confronto e di metodi collaborativi tra le diverse realtà. Si tratta di un progetto in vero stile slow ad alto impatto ambientale, sociale ed educativo per riscoprire il Delta del Po come patrimonio oltre che dell’umanità e della comunità locale, anche di turisti e viaggiatori che vogliano scoprire appieno il territorio. Dal sito www.vividelta. it è possibile quindi prenotare e acquistare le prime 10 attività di pescaturismo proposte da un team di pescatori professionisti. La pescaturismo è un‘attività svolta dall’imprenditore ittico che attraverso la propria imbarcazione accompagna i turisti nella magia della navigazione nei luoghi dove quotidianamente lavorano, raccontando aneddoti e facendo scoprire luoghi inesplorati come lagune, scanni e sacche. Vi sono differenti tour da 2 a 4 ore divisi in tutto il territorio deltizio, che offrono escursioni ed esperienze uniche a contatto con la natura e il divertimento, attività usufruibili non solo per singole persone e piccoli gruppi ma anche per comitive e gite organizzate. Il progetto prevede di ampliare le proprie attività anche nel settore enogastronomico attraverso l’ittiturismo che permette ai turisti di pranzare e cenare nelle cavane e nelle abitazioni che i pescatori metteranno a disposizione preparando piatti con i loro prodotti coltivati e pescati. Me. Ru.
Deltarte La manifestazione è ormai arrivata alla terza edizione e funziona
Arrivederci alla kermesse Il bilancio è più che positivo
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poche decine di chilometri da centri urbani e aree commerciali che hanno contribuito a creare il modello del Nord Est”. “Modello che oggi pare fallito - prosegue l’artista nella sua analisi - Qui ci si catapulta in un altro tempo, quasi un periodo senza nostalgia. Insomma, mi sono sentito in bilico tra una difficile contemporaneità e un insieme di mondi più lenti e attenti”. L’esposizione presenta una selezione dei lavori prodotti dai partecipanti al workshop tenutosi nell’autunno-inverno 2014. Sono esposti lavori di: Marco Bovolenta, Maurizio Callegarin, Flavio Castellani, Marco Davolio, Denis Giusti, Lorenzo Lotti,Maria Nella Marangon, Fabio Morassutto, Barbara Munerato, Daniele Soncin, Patrizia Tironi, Nicola Tramarin, Piero Turk,Moira Vespasiani, Silvia VespasiaMe. Ru. ni, Lucio Zambon.
opo 8 appuntamenti e 4 residenze d’artista lungo il Delta del Po, che hanno arricchito il territorio con mostre, murales e installazioni da aprile a settembre, il festival itinerante DeltArte chiude la manifestazione salutando da Rovigo il suo pubblico e dando appuntamento al prossimo anno. L’ultimo appuntamento è sabato 26 settembre alle ore 18 alla Sala della Gran Guardia per i festeggiamenti finali. Per l’occasione sarà presentato il catalogo dell’intera manifestazione dal titolo “DeltArte si racconta” a cui seguirà il brindisi finale offerto dall’azienda la Galassa di Gavello sulle note della giovane musicista Sarah Convento e dei suo quartetto d’archi. Una delle novità importanti della III edizione è proprio la realizzazione del catalogo del festival, testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo a questa ma anche alle edizioni passate, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival. Una carrellata di immagini e di testi accompagnerà il lettore in questi tre anni di intensa e capillare attività, grazie alla vincita del bando Culturalmente indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha visto quali capofila le associazioni Centro Studi Agnese Baggio di Adria e Voci per la Libertà di Rovigo. I numeri delle tre precedenti edizioni possono essere così riassunti: 90mila euro devoluti dalla Fondazione al progetto per artisti, staff organizzativo e materiali necessari alla realizzazione dei progetti; 10 comuni partecipanti; 90 artisti coinvolti; 15 sedi espositive; 30 mostre; 23 concerti; 6 murales realizzati; 17 installazioni sitespecific; 3 workshop; 60 associazioni coinvolte. Un ottimo risultato, considerando la giovanissima età del festival. Un mondo di opere, una rete di artisti e un universo di colori che le persone vivono direttamente sui muri, nelle strade o nei
Alcuni momenti della manifestazione Deltarte musei delle proprie, prendendosi cura degli artisti e del lavoro che questi ultimi regalano alla comunità e al territorio, in luoghi prima dimenticati o scarsamente vissuti. Il rapporto con la persona è centrale per DeltArte: installazioni, mostre e murales vanno progettati pensando al fruitore, con una visione olistica, che tenga conto dell’ambiente, del paesaggio, delle funzioni del luogo in cui essi sono collocati. In questo gli artisti possono rivoluzionare il territorio in cui i loro progetti si innestano. Me. Ru.
Sport Rovigo Sport 27 2 Calcio Positive le sensazioni di Bagatti: “Ringrazio la società per il mercato”
Delta, il mister chiede sacrifici a tutti
di Cristiano Aggio
FUTSAL
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opo un mese di preparazione Massimo Bagatti tecnico del Delta Rovigo è contento del lavoro svolto, molto soddisfatto della rosa a disposizione e fiducioso. “Il lavoro è andato bene - dice l’allenatore - tutta la squadra si è impegnata per arrivare ad una condizione ottimale che ci consenta di essere pronti alla partenza.” Come è andata la preparazione? “Abbiamo rispettato i tempi, c’è qualche giocatore che deve recuperare completamente la forma ma tutto il gruppo sta rispondendo molto bene. Anche l’ultimo arrivato Federico Di Giovanni, (scuola Juventus, lo scorso anno nella Primavera dell’Atalanta), che si sta rimettendo in carreggiata. Mi piace la disponibilità dei giocatori e come si sono messi a disposizione per assimilare la metodologia di gioco. Devo ringraziare la società per gli acquisti fatti: mi hanno messo a disposizione una rosa che può giocare come piace a me, che non è necessariamente il 4-3-1-2”. Che risposte ha avuto dopo le prime amichevoli? “Positive e, ovviamente in crescendo, anche se ci sono alcune cose su cui lavorare”.
Volti vecchi e nuovi per una grande sfida
EccO LE NEW ENTRy DEL TORNEO
C L’allenatore Massimo Bagatti Individualmente o di collettivo? “In entrambe le cose, aggiungendo anche il fatto che bisogna saper gestire meglio i 90’ di gioco. Sono un allenatore che pretende molto sacrificio da parte di tutta la squadra durante la partita, ma i giocatori devono essere bravi a saper gestire e dosare forze ed energie.” C’è qualche giocatore che finora l’ha stupita? “Alcuni giocatori già li conoscevo, altri sono stati una sorpresa, come Zane o Gattoni che non avevo mai allenato”. Con l’arrivo di Di Giovanni, si copre, in parte, il buco relativo ai ’97. “Sì, anche perché con Thiam ci sono le
lungaggini burocratiche in quanto extracomunitario e non è ancora tesserato, Gomis sta recuperando dopo l’operazione subita alla spalla e ne avrà per un altro mese, e poi abbiamo Staine, ma occupa un ruolo in cui siamo coperti”. L’attacco. Come stanno Pera e Baldrocco? “Entrambi stanno recuperando bene: hanno avuto due problemi diversi, Pera un’infiammazione al tendine, Baldrocco una leggera lesione”. Come si trova a Rovigo? “Molto bene, è una cittadina assai vivibile e la gente è cordiale”.
alendari e girone saranno pubblicati a settembre, ma il mondo futsal polesano non è certamente fermo. Così, a fianco dell’ormai storico Futsal Rovigo che sarà ancora ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D per il quindicesimo anno consecutivo, ci sono realtà nuove, come Le Meringhes, squadra rodigina che lo scorso anno partecipava a campionati amatoriali e che tenta il salto nel campionato federale, allenata da Alessandro Segato ex giocatore del Pontecchio prima e della Badiese poi, una squadra che vede l’inserimento di giocatori ex San Pio X, che quest’anno non si iscriverà al campionato di serie D. Le Meringhes giocheranno nella palestra cittadina di San Pio X, come la formazione del Tar, presieduta da Giampaolo Boldrin, che vorrà essere protagonista nel campionato di serie C2. Il Futsal Rovigo, del presidente-allenatore Sandro Fanchini, ha riconfermato lo storico zoccolo duro formato da Malfatto, Spada, Scaranello, Zambon, Carraro, Jancovic, Sattin, con l’inserimento del portiere Marco Pavanello. Il girone padovano-rodigino del girone D vede iscritte le seguenti società: Redentore Este, Cartura, Futsal Padova, Montegrotto, Arzergrande, Chioggia, Esedra Don Bosco, Ponte San Nicolò, Grantorto, Beta Padova, con le new entry padovane della Virtus e del Giarre, della rodigina Le Meringhes e della vicentina Lonigo: un’altra vicentina, il Noventa, è stata ripescata in C2. Le altre due polesane, Badiese e Trecenta, con ogni probabilità saranno iscritte nel girone veronese come lo scorso anno. Cr. Ag.
Numerose le proposte messe in campo
NON E’ ANcORA FINITA L’ESTATE IN cANOA!
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erminato il progetto scolastico Acqua e Vita con la collaborazione del Gruppo Canoe Polesine Rovigo che ha contribuito a far conoscere la canoa a centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie dei comuni di Rovigo, Ceregnano, Pontecchio, Villadose, Gavello, le escursioni in canoa e dragon boat continuano anche a settembre. Infatti, nei mesi di luglio e agosto il porticciolo turistico di Rovigo così come il parco fluviale di Lama Polesine sono tornati ad animarsi con i giovani partecipanti alle varie animazioni estive di Rovigo, Pontecchio e Gavello, con gli istruttori del Gruppo canoe Polesine che hanno offerto momenti di sano divertimento, socializzazione e visitazione dell’ambiente naturale del fiume che tanto connota il nostro territorio Polesano.
L’offerta si caratterizza per un primo approccio all’acqua con ragazzi di un età compresa tra i 6 e i 14 anni; gli istruttori, coordinati da Francesca Zanirato, mettono a loro agio gli allievi ed i loro accompagnatori ed offrono i ragguagli del caso e tutta l’attrezzatura nautica, quindi, dopo aver dato qualche spiegazione del caso, l’esplorazione e l’avventura iniziano con diverse tipologie di canoe sia individuali che multiple come il dragon boat. L’attività si svolge normalmente nell’arco della mattinata e ciascun ragazzo ha la possibilità di cimentarsi in almeno un paio di differenti tipologie di canoe da acqua piatta e canoa polo. Per tutti i mesi estivi rimangono aperti al Porticciolo i corsi di canoa rivolti ai giovanissimi ogni mercoledì alle 17.30 ed il sabato alle 15.30. Cr. Ag.
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I vermi intestinali del cane e del gatto
Educazione e cani (prima parte)
“Educato correttamente un uomo può essere il migliore amico del cane”, questa affermazione dell’umorista americano Ford contiene una grande verità, ovvero educare un cane significa prima di tutto educare se stessi a capire il proprio amico a quattro zampe, imparare a conoscerlo, a rispettarlo e dunque a volergli bene. Il cane infatti per vivere sereno ha bisogno di seguire delle regole, di sapere ciò che può o non può fare e ha bisogno di coerenza da parte del proprietario il quale, a sua volta, deve imparare a comprendere e rispettare le esigenze del suo amico. Pertanto, l’educazione è un’attività che riguarda sia il cane che il proprietario, un percorso a due, guidato da un professionista, in cui è fondamentale insegnare al cane delle competenze di modo che sappia come comportarsi nelle diverse situazioni di vita quotidiana; un cane senza regole è infatti spesso un cane stressato, agitato e addirittura aggressivo. Per quanto riguarda quando iniziare un percorso educativo, io consiglio di rivolgersi ad un professionista appena il cane arriva a casa, sia che si tratti di un cane adottato già
con il Patrocinio di
adulto sia che si tratti di un cucciolo di pochi mesi (ovviamente dopo che è stato sottoposto ai vaccini): impartirgli sin dall’inizio corrette abitudini è senza dubbio più semplice rispetto ad una rieducazione o ad un recupero comportamentale, quando il danno è già stato fatto. A mio avviso l’educazione è fondamentale, ed in certi paesi è addirittura obbligatoria, se si vive in città o se si tratta di cani impegnativi che mal guidati possono diventare difficili da gestire e pericolosi per l’incolumità pubblica, a tal proposito non serve pensare necessariamente al cane aggressivo che morde ma anche per esempio ad un cane molto timoroso che scappa. Collegandoci alla massima iniziale, non dimentichiamoci che l’educazione riguarda in primis il proprietario, un cane educato infatti è un cane ben gestito e ben voluto dalla collettività.
Uno dei problemi più frequenti per i possessori di cani e gatti è certamente rappresentato dai vermi intestinali, parassiti che vivono a spese di un altro organismo indebolendolo e, a volte, causando gravi patologie. Tra i parassiti più importanti troviamo: 1. Ascaridi: sono i vermi intestinali più frequenti negli animali giovani in quanto trasmessi dalla madre nella fase finale della gravidanza e con il latte materno. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. 2. Tenia: presente in cani e gatti di qualsiasi età. I vermi si insediano nell’intestino dove consumano parte del cibo ingerito dall’animale. La trasmissione avviene prevalentemente attraverso le pulci. 3. Tricuridi: infettano animali di tutte le età. Gli adulti si attaccano alla parete intestinale nutrendosi di sangue. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. 4. Anchilostomi: più frequenti negli animali giovani. I parassiti adulti si attaccano alla parete intestinale nutrendosi di sangue. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. Le larve possono anche entrare nell’organismo attraverso la pelle o trasmesse con
*Educatrice cinofila che collabora con il Rifugio Cipa
il latte materno. Le verminosi intestinali rivestono particolare importanza negli animali giovani, vista la loro ancora carente risposta immunitaria, dove possono provocare debolezza, dimagrimento, patologie cutanee, fino ad arrivare, in caso di infestazioni massive, a diarree profuse, disidratazione ed anemie che possono portare anche alla morte del soggetto. In un animale adulto, nella maggioranza dei casi, un’infestazione non mostra sintomi particolari mentre nei casi più gravi si possono notare opacità del pelo, dimagrimento e diarrea di varia entità. A parte i casi in cui le larve sono visibili ad occhio nudo (proglottidi della tenia) l’unico metodo per avere una diagnosi sicura è l’esame microscopico di un campione di feci. In caso di verminosi intestinali il veterinario di fiducia saprà consigliare la terapia più idonea, in commercio ci sono diversi ottimi prodotti, compresse o creme per via orale, fialette da applicare sulla cute o soluzioni iniettabili contro i parassiti più comuni. Normalmente effettuando un paio di trattamenti il problema si risolve e raramente è necessario procedere ad ulteriori terapie.
Dott. Gildo Baroni - Tel. 0425 471076 mail: gildo.baroni@clinicaveterinariabaroni.com
ADOTTAMI APO è un meticcio maschio sterilizzato, taglia media. E’ un cane buonissimo! E’ adatto a famiglie anche con bambini piccoli e persone anziane, va d’accordo con gli altri cani. Adora le coccole e stare in compagnia delle persone.
CORTEZ è un segugio maschio sterilizzato. E’ strepitoso!! Buono, coccolone e socievole. E’ un vero tesoro! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatto a famiglie anche con bambini.
LILLA è una meticcia sterilizzata, taglia media. Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatta a famiglie tranquille senza bambini che con i loro giochi sfrenati potrebbero metterla in difficoltà. E’ un cane a cui piace tanto stare in compagnia delle persone.
MASCÒ è un meticcio di taglia media. Adora stare in compagnia delle persone e fare attività ludiche ed educative! Va a passeggio al guinzaglio ed è adatto a famiglie composte da adulti. Venite a conoscerlo!
GAUGUIN è un meticcio sterilizzato, taglia piccola. Ha un passato difficile. E’ timido e discreto, gli piace molto andare a passeggio e si lascia toelettare, è adatto a famiglie con altri cani, adolescenti e/o persone anziane. MAX è un meticcio maschio sterilizzato, taglia media. E’ di grande compagnia, maestoso ed esuberante. Scala le recinzioni quindi per lui stiamo cercando una famiglia che lo faccia vivere in casa. E’ l’ideale per chi vuole un cane con cui svolgere attività fisiche, ludiche ed educative.
GIANDUIA è un meticcio maschio sterilizzato. Gli piace andare a passeggio e stare in compagnia di persone dai modi delicati e che lo rispettano. Per lui stiamo cercando un ambiente tranquillo come unico cane.
KENZO è un cucciolone di 7 mesi. Allegro, vivace e di gran compagnia! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Adatto a famiglie anche con bambini. Venite a conoscerlo!
SHARON è una meticcia di taglia media. E’ allegra, energica e di gran compagnia! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ un cane che adora svolgere attività all’aria aperta. Un vero spreco che sia qui in Rifugio!
SYBELLE è una meticcia femmina sterilizzata, taglia media. E’ stata salvata da una situazione orribile. Gioca, conosce il “seduto”, dà la zampa e adora i grattini sulla schiena! Per lei stiamo cercando una famiglia possibilmente senza bambini e senza altri cani in quanto ha bisogno di un ambiente tranquillo per dare il meglio di sè.
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diritto condominiale
Una nuova modalità di acquisto immobiliare: il “Rent to buy”
L
’art. 23 del decreto legge 12.9.2014 n. 133, pomposamente denominato “Sblocca Italia”, convertito nella legge 11.11.2014 n. 164, ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo tipo di contratto di godimento in funzione della successiva compravendita. Tale tipologia di contratto, denominato con terminologia inglese anche “rent to buy”, prevede che il proprietario conceda l’immediato godimento di un immobile (abitazione, ufficio, garage, negozio, capannone, anche in corso di costruzione) al conduttore il quale, contestualmente alla stipula, versa un acconto iniziale e poi, per tutta la sua durata, provvede al pagamento di un canone mensile con facoltà di acquisto rinviato alla scadenza del rapporto. Il canone ha una duplice funzione costituendo in parte il corrispettivo del godimento dell’immobile, analogamente a quanto avviene nelle locazioni ed in parte l’acconto sul prezzo finale della futura compravendita come avviene quando si stipula un preliminare. Alla scadenza del contratto di godimento il conduttore può decidere se restituire l’immobile o esercitare il suo diritto di acquisto e stipulare il contratto di compravendita detraendo dal prezzo concordato la parte dei canoni fino a quel momento accantonata in acconto sul prezzo. Se invece non intende acquistare l’immobile, il conduttore ha l’obbligo di restituirlo
nello stesso stato in cui si trovava all’inizio del rapporto salvo ovviamente il deperimento derivante dall’uso secondo la diligenza del buon padre di famiglia. Il concedente da parte sua, ha il diritto di trattenere l’intero importo dei canoni versati dal conduttore quale corrispettivo del godimento dell’immobile (come avviene con le locazioni) e, a titolo di indennizzo, parte delle somme versate in acconto sulla compravendita poi non conclusa. Il contratto è soggetto a trascrizione per cui deve essere necessariamente stipulato avanti il notaio o con atto pubblico o con scrittura privata autenticata. Con tale formalità, che ha efficacia decennale anziché triennale come avviene in caso di trascrizione del preliminare di vendita, il futuro acquirente ha la garanzia che per l’intera durata del contratto l’immobile non potrà essere gravato da ipoteche, oneri o vincoli né assoggettato a pignoramento o venduto a terzi. Inoltre, se il concedente fosse un imprenditore poi dichiarato fallito, il contratto sarebbe opponibile alla curatela la quale, previo pagamento dei canoni pattuiti, alla scadenza del contratto sarebbe tenuta a trasferire la proprietà dell’immobile al conduttore. Tale formula negoziale è stata introdotta nel tentativo di dare respiro all’asfittico mercato immobiliare e di ovviare alla stretta creditizia delle banche le quali sono ora molto più restie di un tempo a ad erogare
mutui. Il legislatore ha cioè inteso agevolare l’acquisto di un immobile anche a coloro che siano sprovvisti della necessaria liquidità e non siano subito in grado di far fronte ad un mutuo. Il rent to buy, infatti, è utile per coloro (si pensi ad esempio ad una giovane coppia) che non vogliono sottoscrivere un contratto di locazione per non versare somme di danaro a fondo perduto, ma nel contempo desiderano acquisire in tempi rapidi la disponibilità di un immobile senza tuttavia avere la liquidità sufficiente per acquistarlo né la possibilità di ricorrere al finanziamento bancario che possono rimandare al momento della stipula della compravendita. A tale contratto possono utilmente ricorrere anche coloro che pur non avendo problemi di liquidità, desiderino acquistare una nuova casa e vendere la propria con tranquillità, cercando di ottenere il miglior prezzo oltretutto evitando di diventare contemporaneamente proprietari di due diverse case e subire una doppia imposizione fiscale. Il rent to buy presenta anche profili di criticità per entrambe le parti. Infatti, mentre il conduttore può decidere di non acquistare l’immobile goduto, il proprietario è obbligato a venderlo e se non lo fa l’acquirente può richiedere il trasferimento coattivo oppure la restituzione dei canoni fino a quel momento pagati, maggiorati degli interessi legali. Inoltre, la formula del rent to buy
Avv. Carmelo Sergi
non rappresenta la soluzione ideale per il venditore che abbia necessità di reperire pronta liquidità senza contare che qualora il conduttore si rendesse inadempiente, ma continuasse ad occupare l’immobile, sarebbe costretto ad intraprendere un’azione di rilascio avanti l’autorità giudiziaria. L’acquirente, da parte sua, incontra i seguenti svantaggi: pagamento di un canone superiore a quello di una normale locazione mentre una parte della quota versata mensilmente è a fondo perduto; non ha la certezza di ottenere il mutuo né la possibilità di prevedere quali saranno le condizioni contrattuali imposte dalla banca al momento della stipula; in caso di mancato pagamento, anche non consecutivo, di un numero di canoni minimo determinato dalle parte e, in ogni caso, non inferiore a un ventesimo del loro numero complessivo, il proprietario può chiedere la risoluzione del contratto trattenendo le somme ricevute in tutto o in parte a seconda di quanto contrattualmente pattuito. L’introduzione di tale tipo di contratto è molto recente per cui solo il tempo dirà se esso troverà pratica applicazione e soprattutto, se si rivelerà utile a risollevare le sorti di un mercato immobiliare penalizzato non solo dalla crisi economica, ma dalla sempre più schiacciante pressione fiscale. Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a diritti@lapiazzaweb.it
Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: carmelo.sergi@libero.it
RISARCIMENTO DANNI
diritto PENALE
La guida in stato di ebbrezza
S
Avv. tommaso rossi
empre di più stretta attualità e tema di un acceso di- anzi, la sanzione prevista dall’ipotesi più grave. Per quanto battito in ambito nazionale è il problema della guida riguarda le sanzioni, come detto, queste si suddividono in in stato di ebbrezza. Questo fenomeno, nel corso degli base al tasso alcolemico riscontrato e vanno dal pagamento anni, ha assunto via via connotati sempre più problematici e di una somma da 531 euro a 2.125 euro all’ammenda da di vero e proprio allarme sociale, tanto da spingere il legisla- 1.500 euro a 6.000 euro e l’arresto da 6 mesi a 1 anno. tore, con sempre maggior frequenza, a intervenire inaspren- Anche la sospensione della patente varia da un minimo di 3 do le sanzioni a carico degli automobilisti. La normativa di mesi a un massimo di 2 anni (con raddoppio di sanzioni o, riferimento è l’art. 186 del Codice della Strada (mentre per addirittura, revoca nell’ipotesi di incidente stradale). Inoltre, i neopatentati e altre categorie sussiste un altro articolo ad nell’ipotesi di guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 hoc, il 186 bis, qui non preso in considerazione) che suddi- (g/l) è prevista anche la confisca del veicolo (salvo che vide, o meglio gradua le sanzioni a carico del guidatore a se- appartenga a persona estranea al reato). Ulteriori aumenti condo del tasso alcolemico riscontrato. La soglia minima, ol- sono previsti in particolari situazioni. Salvo eccezioni, la tre la quale scatta la contestazione è normativamente fissata pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita, anche su in 0,5 ed è calcolata in base alla quantità in grammi di alcol richiesta dell’imputato, con quella del lavoro di pubblica utipresenti in un litro di sangue (g/l). Dallo 0,8 e successivi si lità consistente nella prestazione di un’attività non retribuita ha la configurazione di un reato penale (mentre nell’ipotesi a favore della collettività da svolgere presso enti od organizpiù lieve rimane illecito ammnistrativo). La contestazione, zazioni convenzionate. L’effetto concreto dello svolgimento di regola, avviene a mezzo di un strumento chiamato “al- positivo del lavoro è la riduzione alla metà della sanzione coltest” che misura la quantità di alcol contenuta nell’aria della sospensione della patente e la revoca della confisca respirata, ovvero con prelievo del sangue, ma in taluni casi del veicolo sequestrato. può anche essere accertato sulla base di elementi sintomati- Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a diritti@lapiazzaweb.it ci. Peraltro, a nulla vale il rifiuto di sottoporvisi che configura, Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO) tel. e fax 0426.340007 - e-mail: info@studio-rossi.net
Processo troppo lungo? L’irragionevole durata può essere risarcita Avv. Laura giolo
L
e procedure giudiziali in Italia hanno a volte tempistiche parti; 3) della natura degli interessi coinvolti; 4) del valore e troppo lunghe, che di fatto possono arrecare un danno pa- della rilevanza della causa, valutati anche in relazione alle trimoniale o non patrimoniale al cittadino, leso dalle lun- condizioni personali della parte. Il Magistrato, tuttavia, nell’egaggini della giustizia. La Corte Europea dei diritti dell’uomo sercizio del suo potere discrezionale, dovrà valutare anche con la “Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo la complessità del caso e l’oggetto del procedimento. Detti e delle libertà fondamentali” ha posto un freno a ciò. La c.d. criteri sono stati affinati dalla Corte di Cassazione con sentenLegge Pinto (n° 89 del 24.03.2001 e successive modifiche) za n° 803 del 20.01.15, la quale ha anche chiarito che il prevede, infatti, un’equa riparazione del danno in caso di vio- risarcimento non è dovuto se l’irragionevole durata del prolazione del termine ragionevole del processo. I criteri fissati cesso è da imputarsi ad inutili e pretestuosi rinvii chiesti dalla dalla L. Pinto indicano detto termine nel superamento di: a) 3 parte. La domanda di equa riparazione si propone, a mezzo anni per il I°= grado; b) 2 anni per il 2°= grado; c) 1 anno avvocato, con ricorso al Presidente della Corte d’Appello del nel giudizio di legittimità in Cassazione; d) 3 anni per il proces- distretto in cui ha sede il giudice competente. L’azione, salvo so di esecuzione forzata; e) 6 anni per la procedura concorsua- casi particolari, va promossa nei confronti del Ministro della le. Tuttavia per aversi un danno risarcibile occorrerà che siano Giustizia, entro il termine tassativo di 6 mesi dal momento superati complessivamente i 6 anni di durata del giudizio. La in cui la decisione che conclude il procedimento è divenuta somma spettante a titolo di indennizzo varia da un minimo di definitiva. Addì 18.05.15 è stato siglato un accordo con la e 500,00 ad un massimo di e 1.500,00 per ciascun anno, Banca d’Italia al fine di velocizzare le procedure per il pao frazione di anno superiore a sei mesi, che eccede i succitati gamento degli indennizzi deliberati, che finalmente prevede termini di ragionevole durata del processo. Detto risarcimento tempi massimi per il risarcimento di soli 120 giorni. deve tener conto: 1) dell’esito del processo in cui si è verifiHai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a diritti@lapiazzaweb.it cata la violazione; 2) del comportamento del giudice e delle Studio Legale Avvocato Laura Giolo - Via G. Mazzini, 12 - 45100 Rovigo Tel. 0425/21221 - Fax 0425/28796 - email: info@studiolegalegiolo.com
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L’Editoriale PROFESSIONI ED EUROPA: LA SFIDA DI CREARE UNA CULTURA EUROPEA dott. alessandro De Carlo*
L
Prima di entrare in palestra, passare dal medico Ilx Neuropschiatra Infantile ed il lavoro in èquipe Continua a pag. 37 35
xPostura corretta a scuola
’Europa oggi è un’entità ancora in cerca di una sua identità, di una forma stabile che le consenta di avviarsi verso il futuro con sicurezza e capacità di incidere. Molto ancora deve essere fatto nella direzione dell’integrazione politica e normativa ma soprattutto, se si vuole veramente restare uniti in un Unione che spesso viene percepita come distante e aliena, è necessario costruire una vera cultura europea. Soltanto una forte cultura condivisa infatti può permetterci di superare le differenze nazionali, molto più di rapide modifiche a regolamenti e statutari comunitari. La scarsità di questa cultura condivisa si traduce anche in limitazioni all’apporto che i professionisti di diversi paesi dell’Unione possono portare fuori dal loro stato. Scrivo questo editoriale da Sibiu, in Romania, dove ho partecipato a un convegno europeo di psicologia. Le domande che ho portato ai partecipanti sono state soltanto due. La prima è stata se conoscessero i regolamenti dei diversi stati dell’Unione Europea riguardo alla possibilità di svolgere la professione di psicologo. La seconda è stata se pensassero che i potenziali pazienti, clienti o utenti fossero disponibili ad affidarsi a professionisti con un titolo di studio estero, esperienze diverse da quelle a cui sono abituati, teorie e concetti lontani dal mainstream della loro nazione. Purtroppo devo ammettere che, anche in un ambiente accademico, la risposta a entrambe le domande è stata negativa. Ma se a riparare alla prima è sufficiente poca formazione riguardo leggi e regolamenti, la seconda richiede un lungo processo di educazione e diffusione della cultura. Oggi, l’Europa ha un potenziale infinito: 500 milioni di persone portatrici di culture diverse, di studi di altissimo livello, di possibilità di innovazione. Però finché non saremo pronti e disponibili ad utilizzarlo, finché non sarà normale – ad esempio – rivolgersi a uno psicologo romeno, inglese, portoghese o tedesco e che gli psicologi italiani sentano di poter lavorare in tutto il continente, questo potenziale rimarrà un’idea e una possibilità ancora da scoprire. *Presidente dell’ordine degli Psicologi del veneto
xSe consumiamo alimenti contenenti grassi, aumentiamo di peso? Continua a pag. 39 35
Continua a pag. 39 36
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L’intervento
Consulenza scientifica studio medico, psicologico, logopedico, pedagogico via Domenico Piva, 14 - Rovigo web: www.logos.rovigo.it e-mail: segreteria@logos.rovigo.it Studio dentistico Studio dentistico dott. Dante Baioccato Via Sacro Cuore 3 45100 Rovigo - Tel. 042528030 dante.baioccato@gmail.com www.studiodentisticobaioccato.it CHIRURGIA ESTETICA Dott.ssa Cristina Rogato Spec. In Chirurgia Plastica Studio Medico – Viale dei Mille 107A Tel. 328 2523160 www.dottoressacristinarogato.com
chirurgia vascolare Dr. Stefano Manfrini Specialista in Chirurgia vascolareresponsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine Tel. 347/8043460 Psicoterapia-LogopediaNeuropsicomotricità-Pediatria Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com
CERTIFICAZIONI MEDICHE PER ATTIVITÀ SPORTIVE NON AGONISTICHE O LUDICO-AMATORIALI QUANDO SUSSISTE L’OBBLIGO? di Francesco Noce*
C
i sono voluti un D.L., una sua conversione in Legge,una nota esplicativa di un D.M. recante “linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’ attività sportiva non agonistica”, con il supporto di un gruppo di lavoro nominato presso il Ministro della Salute, per sopprimere l’ obbligo della certificazione medica per l’ attività ludico-motoria e amatoriale e confermarne l’ obbligo per l’ attività sportiva non agonistica.E ancora rimangono vaste zone d’ombra sull’argomento a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e dalla ripresa delle attività sportive. Ma andiamo con ordine: con D.L. del 21 giugno 2013 convertito in legge N.98 il 9 agosto 2103 viene soppresso l’obbligo di certificazione medica per l’attività ludico-motoria o amatoriale e confermato l’CERTIFICAZIONI obbligo per l’ attività sportiva non agonistica;nell’agosto del 2014 viene emanato il Decreto MEDICHE PER ATTIVITÀ SPORTIVE del Ministro della Salute con le linee guida e nel giugno dell’anno in corso la nota esplicativa del NON AGONISTICHE O LUDICO-AMATORIALI Patologie posturali Ministero della Salute. In pratica l’ obbligo del certificato riguarda a) gli alunni che svolgono attiviGmflex tà fisiche-sportive SUSSISTE nell’ambito delle attività parascolastiche;b) coloro (inteso come persone fisiche QUANDO L’OBBLIGO? di Francesco - via del Commercio, 12 località tesserate) che svolgono attività organizzate dal Coni,da società sportivaNoce* affiliate alle Federazioni Borsea - Rovigo tel.0425474954 sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni che i sono voluti un D.L., una sua conversione in Legge,una nota esplicativa di un D.M. recante Nutrizionista - Via Brunacci 10 zona Panorma non siano considerati atleti agonisti (questi ultimi hanno obbligo di certificazione sportiva rilasciata “linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’ attività sportiva non agonistica”, Dott Edoardo Debelli Marghera ve tel 041922692 dalle ALS o da Centri autorizzati); c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle con il supporto di un gruppo di lavoro nominato presso il Ministro della Salute, per sopprimere Biologo nutrizionista - www.dormiflex.it fasi precedenti a quella nazionale. I Medici che possono rilasciare il certificato sono i Medici di l’ obbligo della certificazione medica per l’ attività ludico-motoria e amatoriale e confermarne l’ Farmacia Tre Colombine-Rovigo medicina generale e i Pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o i Medici specialisti Studio dentistico obbligo per l’ attività sportiva non agonistica.E ancora rimangono vaste zone d’ombra sull’argoFarmacia Zanetti –Lendinara in medicina dello sport. Il certificato medico ha validità annuale e per il suo rilascio vengono speciStudio Dentistico mento a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e dalla ripresa delle attività sportive. Ma Cell 339 7782538 ficati gli accertamenti clinici richiesti: anamnesi ed esame obiettivo completo di misurazione della Dott. Giuseppe Bertolini andiamo con ordine: con D.L. del 21 giugno 2013 convertito in legge N.98 il 9 agosto 2103 viene debelli@nutrizionista-benessere.it pressione arteriosa,un elettrocardiogramma (ECG) (almeno una volta nella vita) o ogni anno per Largo Cappellini 1 – Rovigo soppresso l’obbligo di certificazione medica per l’attività ludico-motoria o amatoriale e confermato Farmacia coloro che hanno superato i 60 anni di età e presentano fattori di rischio cardiovascolare oppure Farmacia Tre Colombine della 0425-1680170 - 349-6299110 l’ obbligo per l’ attività sportiva non agonistica;nell’agosto del 2014 viene emanato il Decreto indipendentemente dall’età soffrono di patologie croniche comportanti un aumentato rischio carFarmacia San Gaetano s.n.c.- Dott. del Ministro della Salute con le linee guida e nel giugno dell’anno in corso la nota esplicativa del drbertolini@libero.it sse Maddalena e Patrizia Zanetti - Via diovascolare.Ovviamente il medico può richiedere ulteriori esami che ritiene opportuni per il rilascio Ministero della Salute. In pratica l’ obbligo del certificato riguarda a) gli alunni che svolgono attiviLeopoldo Baruchello, 30 - ROVIGO del certificato. Nell’ambito dell’attività non agonistica il Coni,sentito il Ministero della salute dovrà PSICOLOGIA tel.0425/412038 tà fisiche-sportive nell’ambito delle attività parascolastiche;b) coloro (inteso come persone fisiche provvedere ad impartire idonee indicazioni agli Organismi riconosciuti dallo stesso Coni affinché PSICOTERAPIA Piazza Risorgimento 21 tesserate) che svolgono attività organizzate dal Coni,da società sportiva affiliate alle Federazioni di Dott.Tinti Bruno Noce* distinguano tra le diverse tipologie di tesseramento ai fini della sussistenza o meno dell’obbligo del LENDINARA (Ro) tel. 0425/641026 Dott.ssa Antonella sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni che www.farmaciatrecolombine.it certificato tra: a) tesserati che svolgono attività sportive regolamentate;b) tesserati che svolgono Psicologa e Psicoterapeuta individuale egli ultimi anni èCounseling aumentata, negli individui in età evolutiva, la prevalenza di eventi traumatici non siano considerati atleti agonisti (questi ultimi hanno obbligo di certificazione sportiva rilasciata attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono attività sportiva. e di coppia Cell. 339 3859333 che vedono il coinvolgimento del distretto oro facciale, ivi comprese le arcate dentarie, si’ da rapdalle ALS o da Centri autorizzati); c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle dr.ssa Erika Marangoni Solo per i tesserati di cui al punto sub a) sussiste l’ obbligo della certificazione. Nell’attesa,poichè Riceve su appuntamento presentare un indubbio problema di salute -pubblica. fasi precedenti a quella nazionale. I Medici che possono rilasciare il certificato sono i Medici di Counselor professionale LaureataCiò è imputabile all’aumentato dinamismo il gioco del bridge o del burraco o degli scacchi o delle bocce sono considerati discipline sportive, nei Poliambulatori: Psicologia dell’educazione Via in attività agonistiche ed all’aumentato della vita quotidiana, alinmaggior coinvolgimento del bambino medicina generale e i Pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o i Medici specialisti tutti coloro che partecipano a tornei organizzati da società sportive affiliate al Coni dovranno esser “RovigoMedica” a Rovigo Leopardi, - Rovigo 388-3637623 ambiente domestico, ambiente sportivo e uso di veicoli motorizzati da parte1degli adolescenti.Scuola, in medicina dello sport. Il certificato medico ha validità annuale e per il suo rilascio vengono specimuniti di certificato medico? E tutti gli over 60 con ECG annuale? E tutti i bambini che praticano “San Giusto” a Portoviro (RO) erikacounselor@gmail.com strada sono le sedi dove con maggiore frequenza si verificano eventi traumatici e, allo stesso tempo, ficati gli accertamenti clinici richiesti: anamnesi ed esame obiettivo completo di misurazione della attività fisiche presso Enti riconosciuti dal Coni o nell’ambito di attività parascolastiche anche loro luoghi dove è possibile mettere in atto idonee misure di prevenzione. pressione arteriosa,un elettrocardiogramma (ECG) (almeno una volta nella vita) o ogni anno per dovranno presentare certificato medico con allegato un ECG? Quali potranno mai essere le attività L’arrivo ad un pronto soccorso di un paziente che abbia subito un trauma dentale è, pertanto, un coloro che hanno superato i 60 anni di età e presentano fattori di rischio cardiovascolare oppure sportive che non comportano impegno fisico? Conosciamo bene l’ importanza dell’attività fisica evenienza frequente e tale da richiedere, per una corretta presa in carico dell’individuo, competenze indipendentemente dall’età soffrono di patologie croniche comportanti un aumentato rischio carper la salute dei bambini ma,come hanno giustamente osservato i Pediatri, la nebulosa definizione multidisciplinari (odontoiatriche, Maxillo-facciali, pediatriche, medico-legali, medicosportive, di medicina d’urgenza e di medicina diovascolare.Ovviamente il medico può richiedere ulteriori esami che ritiene opportuni per il rilascio di attività sportiva non agonistica,l’obbligo di un ECG per il rilascio del certificato e i costi derivanpreventiva); il tutto al fine di avviare il paziente verso un ottimale recupero funzionale ed estetico. A seguito di un trauma che coindel certificato. Nell’ambito dell’attività non agonistica il Coni,sentito il Ministero della salute dovrà ti hanno reso complesso e più difficile l’ approccio all’ attività motoria organizzata,specialmente volge il distretto facciale e le arcate dentarie, le prestazioni terapeutiche necessarie possono essere volte al ripristino della mucosa, provvedere ad impartire idonee indicazioni agli Organismi riconosciuti dallo stesso Coni affinché per i bambini delle fasce sociali più disagiate. Non sussiste più invece l’obbligo del certificato per di Dott. Bruno Noce* alla ricostruzione immediata dell’elemento dentario traumatizzato, al riattacco del frammento coronale fratturato, al reimpianto distinguano tra le diverse tipologie di tesseramento ai fini della sussistenza o meno dell’obbligo del attività ludico-motoria, “intesa come attività praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni del/i dente/i avulsi, ove possibile. Durante la prima visita, grande importanza deve essere riservata all’approccio psicologico del certificato tra: a) tesserati che svolgono attività sportive regolamentate;b) tesserati che svolgono sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione riconosciuti dal Coni,individuale o egli ultimi anni è aumentata, negli individui in età evolutiva, la prevalenza di eventi traumatici paziente traumatizzato. attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono attività sportiva. collettiva,non occasionale,finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico che vedono il coinvolgimento del distretto oro facciale, ivi comprese le arcate dentarie, si’ da rapIl percorso diagnostico e terapeutico deve essere affrontato secondo un protocollo specifico che, prevedendo inizialmente Solo per i tesserati di cui al punto sub a) sussiste l’ obbligo della certificazione. Nell’attesa,poichè della persona”. Peccato che, come da conoscenza comune,le palestre,le piscine,i circoli del tennis,le presentare un indubbio problema di salute pubblica. Ciò è imputabile all’aumentato dinamismo un’accurata raccolta dei dati anamnesticocircostanziali dell’evento traumatico, si articolo successivamente con una prima fase di il gioco del bridge o del burraco o degli scacchi o delle bocce sono considerati discipline sportive, piste di pattinaggio e via dicendo,per motivi di opportunità amministrativa sono nella quasi totalità della vita quotidiana, al maggior coinvolgimento del bambino in attività agonistiche ed all’aumentato obiettività clinica e radiologica, una seconda di specifico intervento terapeutico è una terza che prevede la programmazione di tutti coloro che partecipano a tornei organizzati da società sportive affiliate al Coni dovranno esser affiliati al Coni e i loro frequentatori automaticamente tesserati, e richiedono indipendentemente uso di veicoli motorizzati da parte degli adolescenti.Scuola, ambiente domestico, ambiente sportivo e controlli a distanza atti a seguire l’evoluzione clinica. muniti di certificato medico? E tutti gli over 60 con ECG annuale? E tutti i bambini che praticano dall’attività svolta, la presentazione del certificato medico per la loro frequenza. Di più: il certificato strada sono le sedi dove con maggiore frequenza si verificano eventi traumatici e, allo stesso tempo, La maggior parte della letteratura, oggi disponibile, sottolinea che spesso la conoscenza delle corrette procedere da seguire in attività fisiche presso Enti riconosciuti dal Coni o nell’ambito di attività parascolastiche anche loro comunque viene richiesto se non altro per motivi assicurativi in quanto molte polizze assicurative luoghi dove è possibile mettere in atto idonee misure di prevenzione. presenza di un trauma dentale è insoddisfacente. Infatti, alcuni studi indicano che solo il 4% dei medici fornisce, in una fase iniziale, dovranno presentare certificato medico con allegato un ECG? Quali potranno mai essere le attività stipulate dai gestori di palestre etc. rispondono solamente se vi è la presenza di un certificato L’arrivo ad un pronto soccorso di un paziente che abbia subito un trauma dentale è, pertanto, un un trattamento appropriato. La prognosi delle lesioni traumatiche dentarie dipende dal tempo che intercorre tra l’evento traumatico sportive che non comportano impegno fisico? Conosciamo bene l’ importanza dell’attività fisica medico. Insomma ci sono voluti un Decreto Legislativo,una sua trasformazione in Legge,un Decreto evenienza frequente e tale da richiedere, per una corretta presa in carico dell’individuo, competenze e l’inizio del trattamento e, spesso, la prima figura che viene a gestire il trauma dentale è il medico di pronto soccorso o quello per la salute dei bambini ma,come hanno giustamente osservato i Pediatri, la nebulosa definizione del Ministro della Salute,una nota esplicativa del Ministero della Salute,un gruppo di lavoro presso multidisciplinari (odontoiatriche, Maxillo-facciali, pediatriche, medico-legali, medicosportive, di medicina d’urgenza e di medicina ospedaliero o il pediatra di libera scelta. Sono state quindi messe a punto dal ministero della salute delle linee guida che possano di attività sportiva non agonistica,l’obbligo di un ECG per il rilascio del certificato e i costi derivanlo stesso Ministero per complicare il rilascio della certificazione per attività sportiva non agonistica e preventiva); il tutto al fine di avviare il paziente verso un ottimale recupero funzionale ed estetico. A seguito di un trauma che coinfornire delle indicazioni e raccomandazioni sulla prevenzione e gestione immediata del trauma dentoalveolare nei pazienti in età ti hanno reso complesso e più difficile l’ approccio all’ attività motoria organizzata,specialmente rendere il certificato per attività ludico-motoria un atto amministrativo per le assicurazioni piuttosto volge il distretto facciale e le arcate dentarie, le prestazioni terapeutiche necessarie possono essere volte al ripristino della mucosa, evolutiva co una altresì attenta valutazione delle conseguenti implicazioni medico legali. per i bambini delle fasce sociali più disagiate. Non sussiste più invece l’obbligo del certificato per che un certificato clinico per motivi di salute, che, anche se non obbligatorio risulta obbligato. alla ricostruzione immediata dell’elemento dentario traumatizzato, al riattacco del frammento coronale fratturato, al reimpianto attività ludico-motoria, “intesa come attività praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni *Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo del/i dente/i avulsi, ove possibile. Durante la prima visita, grande importanza deve essere riservata all’approccio psicologico del sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione riconosciuti dal Coni,individuale o paziente traumatizzato. collettiva,non occasionale,finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico Il percorso diagnostico e terapeutico deve essere affrontato secondo un protocollo specifico che, prevedendo inizialmente della persona”. Peccato che, come da conoscenza comune,le palestre,le piscine,i circoli del tennis,le un’accurata raccolta dei dati anamnesticocircostanziali dell’evento traumatico, si articolo successivamente con una prima fase di piste di pattinaggio e via dicendo,per motivi di opportunità amministrativa sono nella quasi totalità obiettività clinica e radiologica, una seconda di specifico intervento terapeutico è una terza che prevede la programmazione di Prevenire le emalattie e curarsi affiliati al Coni e i loro frequentatori automaticamente tesserati, richiedono indipendentemente controlli a distanza atti a seguire l’evoluzione clinica. dall’attività svolta, la presentazione del certificato medico per la loro frequenza. Di il certificato al meglio è una buonapiù:regola. La maggior parte della letteratura, oggi disponibile, sottolinea che spesso la conoscenza delle corrette procedere da seguire in comunque viene richiesto se non altro per motivi assicurativi in quanto molte polizze assicurative presenza di un trauma dentale è insoddisfacente. Infatti, alcuni studi indicano che solo il 4% dei medici fornisce, in una fase iniziale, Il consiglio giusto? stipulate dai gestori di palestre etc. rispondono solamente se vi è la presenza di un certificato un trattamento appropriato. La prognosi delle lesioni traumatiche dentarie dipende dal tempo che intercorre tra l’evento traumatico Rivolgersi a medici esperti medico. Insomma ci sono voluti un Decreto Legislativo,una sua trasformazione in Legge,un Decreto e l’inizio del trattamento e, spesso, la prima figura che viene a gestire il trauma dentale è il medico di pronto soccorso o quello del Ministro della Salute,una nota esplicativa del Ministero dellavicini Salute,unagruppo di lavoro presso casa nostra ospedaliero o il pediatra di libera scelta. Sono state quindi messe a punto dal ministero della salute delle linee guida che possano lo stesso Ministero per complicare il rilascio della certificazione per attività sportiva non agonistica e fornire delle indicazioni e raccomandazioni sulla prevenzione e gestione immediata del trauma dentoalveolare nei pazienti in età rendere il certificato per attività ludico-motoria un atto amministrativo per le assicurazioni piuttosto evolutiva co una altresì attenta valutazione delle conseguenti implicazioni medico legali. Per all’inserto La Piazza Saluterisulta contattare che un certificollaborare cato clinico per motivi di salute, che, anche se non obbligatorio obbligato. *Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare 049 8704884 info@givemotions.it *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo 049 8704884 - info@givemotions.it
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L’intervento
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L’opinione
NON SOTTOVALUTIAMO I TRAUMI DENTALI DEI RAGAZZI
N
L’opinione
NON SOTTOVALUTIAMO I TRAUMI DENTALI DEI RAGAZZI
N
Siamo felici davvero se stiamo bene
Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra
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Il Neuropsichiatra Infantile ed il lavoro in équipe N
el lavoro quotidiano mi capita spesso di domandare ai genitori di bambini che visito, perché non hanno chiesto prima una consulenza specialistica di un Neuropsichiatra Infantile (NPI) al comparire dei primi segnali di alterazione dello sviluppo. La risposta, solitamente, è che è molto difficile pensare che il proprio figlio o figlia possa avere dei problemi del genere, e si spera e si aspetta che le difficoltà con il tempo passino. Da Specialista, ritengo invece che la valutazione debba essere quanto più precoce possibile, sia per l’inquadramento diagnostico che per il programma di trattamento. Certo è comprensibile che il termine Neuropsichiatra Infantile possa suonare un po’ “inquietante” la prima volta che lo si sente ... considerata soprattutto la grande confusione che spesso c’è attorno alle figure professionali in questo ambito. Quindi, un primo punto utile da chiarire: di cosa si occupa un medico Specialista in Neuropsichiatria Infantile? La nostra formazione prevede una competenza in ambito neurologico, per cui veniamo consultati immediatamente, perché una problematica fisica (come una crisi epilettica o una difficoltà di equilibrio o una cefalea) mobilitano sempre la valutazione, gli accertamenti diagnostici e la ricerca di una terapia da parte dei genitori. È la parola “Psichiatra” che solitamente frena dal richiedere una valutazione: probabilmente perché fa pensare alle malattie psichiatriche dell’adulto, e questo induce nei genitori il timore e la preoccupazione che un iter valutativo possa essere la conferma di qualcosa di irreparabile. È vero che anche in età evolutiva esistono patologie come l’autismo o il ritardo mentale che non evolvono verso una guarigione completa, ma per esempio lo “spettro autistico” è così ampio che una valutazione precoce ed un’adeguata presa in carico possono modificare e convogliare le risorse evolutive verso un armonico sviluppo psichico: questo per spiegare che la competenza psichiatrica non mira solo a fare diagnosi di patologia, ma anche e soprattutto a dirigere il bambino verso una positiva linea di sviluppo. Il NPI è in grado di osservare e valutare dalla nascita ai 18 anni, se le competenze di una persona si stanno manifestando in modo sano ed adattato all’ambiente; quindi la parte psichiatrica della valutazione si dedica alle modalità di interazione con le persone e con l’ambiente, alla comunicazione verbale e non, alle modalità cognitive e neuropsicologiche (intelligenza ed attenzione). Insomma, a tutta quella parte dello sviluppo che
riguarda la “psiche”, intesa in generale come capacità di conoscere ed apprendere e come capacità di relazionarsi in modo efficace e significativo con gli altri e con il mondo. La salute mentale di un individuo adulto è un concetto ampio e “variegato”, che include diverse capacità, come quella di stabilire relazioni con gli altri, partecipare costruttivamente alle modificazioni dell’ambiente; sviluppare la propria personalità trasformando gli impulsi in realizzazioni sociali, risolvere i propri conflitti in modo equilibrato, adattarsi in maniera sufficientemente elastica alle tensioni esterne ed interne così da sopportare le frustrazioni e l’ansia che ne conseguono, salvaguardando il bisogno fondamentale di ogni persona, cioè un soddisfacente benessere psico-fisico. In generale si può dire che la linea di demarcazione tra sanità e patologia in età adulta sta nella capacità di far fronte a stress, frustrazioni, sofferenze, lutti, anche con grande dolore, disagio ed angoscia, ma senza scompensi nella patologia vera e propria, sulla base della struttura di personalità che si è costruita nel tempo. Ovviamente solo un clinico è in grado di differenziare normalità da patologia. La maturazione e lo sviluppo della personalità, oltre che lo sviluppo delle funzioni dell’Io, richiedono molto tempo, di sicuro i primi 18 anni di vita; e nonostante in questo arco di tempo possano manifestarsi disagi e sintomi ed anche manifestazioni importanti di devianza, la differenza tra l’età adulta (in cui lo sviluppo è compiuto e definitivo) e l’età evolutiva è che in quest’ultima sono presenti risorse potenziali e cambiamenti della struttura cerebrale che, tramite un intervento tempestivo e adeguato, possono modificare significativamente o correggere un’eventuale alterazione dello sviluppo. È vero, da un lato la figura del NPI può inizialmente spaventare o preoccupare perché può confermare una patologia; ma dall’altro è un Professionista che conosce ed è in grado di attivare risorse e potenzialità, nonché di lavorare su quella che in termini tecnici viene definita “resilienza”, cioè la capacità di un individuo in crescita di mantenere un potenziale di resistenza e normalità anche in situazioni di rischio (materiale o psicologico). Per questo un altro fondamentale compito del NPI è quello di formazione e prevenzione, proprio per ridurre l’incidenza di problematiche strutturate; a volte è sufficiente accogliere le preoccupazioni e lavorare sulle ansie dei genitori per favorire una relazione adeguata ad uno sviluppo armonico. Fondamentali per lo sviluppo sono i primi tre anni
di vita; in questa fascia d’età, in caso di dubbi o segnali o sintomi, va eseguita la valutazione NPI. Un’altra fascia d’età molto delicata è la preadolescenza-adolescenza; i grandi turbamenti psico-fisici di questo passaggio evolutivo, possono determinare crisi di sviluppo che vanno inquadrate subito per evitare la loro evoluzione verso compromissioni della relazione e della scolarità. Per lavorare sui diversi fronti ed ambiti che competono al NPI è ideale un gruppo di lavoro in cui il Medico Specialista dopo la diagnosi, e gli accertamenti clinici necessari, struttura un piano di trattamento ed una presa in carico globale con le diverse figure professionali specifiche. Per questo motivo dieci anni fa abbiamo costituito LOGOS, un’equipe multidisciplinare che nel suo insieme è in grado di seguire la persona ed il suo armonico sviluppo “dalla nascita all’età adulta”. All’interno della nostra équipe oltre a me NPI, lavorano sia la Logoterapista che la Neuropsicomotricista; il nostro Psicologo Psicoterapeuta prende in carico adolescenti, adulti e coppie; la nostra Pedagogista e Consulente familiare, prende in carico genitori per lavorare sulla relazione educativa ed è abilitata al metodo Feuerstein; la nostra Biologa Nutrizionista si occupa di salute alimentare ed in questi casi spesso è necessaria, prima del suo intervento specifico, una valutazione NPI o dello Psicologo o dello Psichiatra. L’equipe struttura anche corsi di formazione per genitori e laboratori di gruppo per adulti e bambini. Presso Logos è attivo un Servizio Scuola in cui NPI e Pedagogista, assieme a personale specializzato, prendono in carico situazioni di dispersione scolastica, difficoltà di apprendimento, recupero di materie specifiche ed affiancamento educativo o di sostegno in ambito scolastico o domestico. In conclusione, vista la complessità dell’essere umano e la moltitudine di aspetti sia fisici che psicologi che ruotano attorno al suo sviluppo, può essere davvero efficace solo un intervento che comprenda la globalità della persona e del suo ambiente … ed è questo l’obiettivo del “lavoro di squadra” dell’equipe LOGOS.
Dott.ssa Maria Cristina Berdusco Medico Specialista in Neuropsichiatria Infantile Psicoterapeuta dell’età evolutiva via Domenico Piva, 14 - Rovigo web: www.logos.rovigo.it e-mail: segreteria@logos.rovigo.it
Laboratori degli STUDI LOGOS CICLO DI CONFERENZE GRATUITO A OTTOBRE 2015 Dalla Nascita all’Età Adulta Giovedì 8 ottobre
Ansia e paura in età evolutiva: problemi o crisi maturative? Dott.ssa Maria Cristina Berdusco, Medico Chirurgo, Neuropsichiatra Infantile e Psicoterapeuta.
Giovedì 15 ottobre
Dal narcisismo all’amore: oltre i selfie verso il Vero sè Dott. Matteo Spagnolo, Psicologo e Psicoterapeuta
Giovedì 22 ottobre
Che rabbia! Funzione e gestione della rabbia nel figlio e nel genitore Dott.ssa Claudia Fenzi, Pedagogista e Consulente Familiare
Giovedì 29 ottobre
Nutrire il corpo e la mente (dialogo con la Nutrizionista e con la Neuropsicomotricista) Dott.ssa Barbara Marchi, Biologa Nutrizionista Dott.ssa Martina Vischi, Neuropsicomotricista Gli incontri avranno luogo presso il Centro Giovanile Don Bosco, via Marconi, 5 Rovigo alle ore 20.45
Le figure professionali di Logos dott.ssa Maria Cristina Berdusco Neuropsichiatra Infantile Psicoterapeuta Cell.347 4186423
dott.ssa Claudia Fenzi Pedagogista e Consulente Familiare Cell. 333 3604742
dott. Matteo Spagnolo Psicologo e Psicoterapeuta Cell. 347 7969516
dott.ssa Barbara Marchi Biologa Nutrizionista Cell. 346 6223921
Dott.ssa Martina Vischi Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva Cell. 349 5244278
Stefania Stabellini Logopedista Cell. 328 7554791
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Il dentista di famiglia: ortodonzia La cura ortodontica nella persona adulta ha lo scopo primario nel ripristino di un equilibrio e un’armonia funzionale
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onsiderare una dentatura malposizionata come fatto puramente estetico, sottovalutando il problema soprattutto in periodi di difficoltà economiche, è uno degli errori che continuano ad essere compiuti dalla maggior parte delle persone. Ma anche da molti dentisti. E’ risaputo infatti che un professionista che non si occupa di problemi ortodontici nella sua pratica professionale, tenderà a sottostimare un problema realmente presente. La cura ortodontica nella persona adulta ha lo scopo primario nel ripristino di un equilibrio e un’armonia funzionale che favorisce la preservazione del parodonto (osso e gengive) con il conseguente mantenimento della stabilità di ogni singolo dente. Esistono al giorno d’oggi, metodiche di intervento che consentono il mantenimento dell’estetica anche durante il trattamento attivo. E fino a essere completamente invisibili. (metodiche Invisalight e Nuvola soprattutto). Spesso infatti la motivazione che induce a rifiutare un tale trattamento, è il timore di apparire agli altri con la bocca invasa da placchette e fili metallici, certamente antiestetici. Ma la questione ortodontica si pone soprattutto nei soggetti in età evolutiva-adolescenziale e, in modo particolare nell’età pedia-
trica della scuola primaria, laddove un tale tipo di trattamento assume valenza intercettiva e di prevenzione. Mai, come in questa occasione, la frase molto usata e spesso abusata che “prevenire è meglio che curare” è risultata appropriata. Una semplice “macchinetta” per raddrizzare i denti, o meglio per indirizzarli nella loro giusta posizione e inclinazione, qualora applicata in età scolare, può essere accettata come un gioco o quasi una moda dal bambino. Sarà in tal modo possibile evitare più ingombranti e costosi interventi in quell’età dell’adolescenza che da sempre viene considerata critica per le implicazioni conseguenti il mutamento fisiologico del proprio corpo e lo sviluppo di maggiori rapporti interpersonali. Se infatti un bambino in età scolare è spesso interessato in una sorta di gioco collaborativo tra se stesso, il dentista e i genitori, un gioco nel quale ciascuno riveste un proprio ruolo, il ragazzo o la ragazza adolescente alle sue prime esperienze sociali troverà nell’apparecchio ortodontico quasi una costrizione, un qualcosa di imposto e limitante. Prima si interviene, minori sono i costi e le ripercussioni psicologiche. E i risultati sicuramente più certi e rapidi. Il consiglio.
Il tuo dentista di famiglia ti consiglia di sottoporti a una visita dentistica con particolare attenzione da porre alla possibile esistenza di problemi di natura ortodontica e, soprattutto, consiglia a chi è genitore, di accompagnare i propri figli ad un tale tipo di visita per evitare l’insorgenza del futuro di problemi più complessi e sicuramente più onerosi.
Il dott. Giuseppe Bertolini riceve presso lo studio in Largo Cappellini 1 a Rovigo (tangenziale Est di fronte alla Cittadella socio sanitaria) tel 0425 168.01.70 ANNOTAZIONE DELL’ULTIMA ORA Grazie a una convenzione con Poste Italiane, qualsiasi pagamento effettuato con Banco Posta o carte emesse dalle Poste Italiane, verrà rimborsato nella misura del 12%. studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolini largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 - 349-6299110 drbertolini@libero.it www.ildentistaperte.it
Il Chirurgo vascolare risponde su: vene varicose Dott. Manfrini, cosa sono le vene varicose? “Le varici degli arti inferiori, comunemente conosciute come vene varicose, costituiscono una malattia molto diffusa in entrambi i sessi, anche se con netta prevalenza in quello femminile”. A cosa sono dovute? “Fondamentalmente ad una eccessiva “debolezza” della parete venosa, spesso costituzionale ed ereditaria, a causa della quale le vene si dilatano e divengono pertanto particolarmente visibili. La malattia puo’ interessare sia le venule piu’ piccole e superficiali (cosidetti capillari), sia le vene piu’grosse, che si trovano nel grasso sottocutaneo (sistema safenico). E’ un problema estetico o una vera patologia? “Nelle fasi iniziali il problema può essere prevalentemente estetico ma se trascurato diviene presto una patologia vera e propria, che nelle fasi avanzate può dare complicanze serie, quali ulcerazioni della pelle, tromboflebiti o anche embolia polmonare. Anche i capillari, specie quelli della parte bassa delle gambe, se trascurati a lungo, possono dare alterazioni della pelle fino alla rottura spontanea, causa di fastidiose emorragie”.
Come si possono prevenire? “Essendo spesso costituzionali, una prevenzione assoluta non esiste. Se ne può limitare l’evoluzione facendo una vita attiva, usando una calza elastica, se si sta molto in piedi e soprattutto riccorrendo in tempo ad uno specialista per una visita ed un’esame ecodoppler. Quali terapie sono possibili? “Oggigiorno sono tante, vanno da quelle piu’ classiche come la scleroterapia Dott.Stefano o l’intervento Manfrini chirurgico, rivisti in chiave moderna, nel senso di una maggiore efficacia ed una minima invasività, fino a tecniche piu’ recenti, quali il laser, la radiofrequenza, ecc. Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi e sta all’esperienza dello specialista applicarle al meglio per ottenere il massimo risultato. Tanto si può fare, l’unico errore che il paziente deve evitare è quello di tracurarsi e sottovalutare la malattia” Dr. stefano Manfrini - specialista in Chirurgia vascolare-responsabile u.o. di Chirurgia vascolare ospedale accreditato salus Ferrara. visita a Rovigo, este, Monselice e Badia Polesine - 347/8043460
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio Dott. Giuseppe pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto Bertolini tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in Medico Chirurgo, massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali specialista in Odontostomatologia deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici. e protesi dentaria
Quando finisce un amore... La fine di un amore (o la perdita della persona amata) è un dolore che tutti, almeno una volta nella vita, hanno dovuto affrontare
“Q
uando finisce un amore.. ti senti un nodo nella gola.. un buco nello stomaco.. e non capisci niente… e cerchi a tutti i costi un motivo.. una ragione.. ma non c’è mai una ragione perché un amore debba finire..” Così Riccardo Cocciante descriveva perfettamente ciò che interi trattati di medicina e psicologia non riuscirebbero a definire meglio! La fine di una relazione è una perdita e un lutto per entrambi i partner che si trovano a dover riorganizzare completamente la propria vita, ritrovare una propria identità ed elaborare la perdita. Rivolgendosi ad uno specialista i pazienti imparano a lasciare aperta una fine che si caratterizzerà come un nuovo inizio di storia che spetta solo a loro raccontare. Quando si incontrano due persone, queste sono portatrici dei propri valori familiari, i quali, superato il primo periodo di passione in cui prevale la voglia e il bisogno di legarsi, riemergono in seguito con una incredibile potenza, e nessuna coppia può evitare di farci i conti. I problemi nascono quando non ci si rende conto di inserire nella coppia valori e credenze diversi dall’altro, e quando non si ha la giusta stabilità emotiva per poterli mettere in discussione senza però rinunciarvi. L’integrazione di valori e comportamenti diversi è sempre difficile e complessa. Spesso la coppia non sopravvive a questo. A prescindere dall’età e dal tipo di relazione la fine di un amore provoca un immenso dolore, e per superare la perdita è necessario elaborare il lutto e superare delle fasi che spesso sono abbastanza simili per tutti. Esse sono: 1) Negazione :Si rifiuta di accettare che la relazione sia davvero finita, che il partner non ci ami più. Si cerca una spiegazione, un perché e c’è la speranza di un riavvicinamento. 2) Rabbia: Se nella prima fase tutte le colpe sono
rivolte contro se stessi, ora vengono attribuite all’ex partner. Ci si sente vittime di una persona che ha “rovinato” la nostra vita e che “non era degna di noi”. Tali sentimenti, normali nella fase di perdita, se non vengono correttamente elaborati, possono condurre a condotte violente e al precludersi future storie d’amore per la rabbia sperimentata. 3) Patteggiamento: Ci si chiede cosa si poteva fare per evitare di arrivare a questo… 4) Depressione: Si è consapevoli della realtà, e ci si rassegna. Il DOLORE ci avvolge, e và lasciato scorrere.. Emerge “il bello” della storia finita..e le lacrime sgorgano copiose. 5) Accettazione: Noi diventiamo la persona più importante per noi stessi. Siamo pronti a lasciarci tutto alle spalle, e ci apriamo a nuove esperienze e alla voglia di vivere… La fine di una storia non significa che siamo inadeguati, ma solo che è difficile incastrare due mondi diversi! E questo..non è colpa di nessuno!!! Dott.ssa Antonella Tinti Dott.ssa antonella Tinti Psicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell.339 3859333 - “Rovigo Medica” via einaudi, 82 Rovigo (0425/474769) - “Poliambulatorio san giusto” via Mazzini, 48/a - Porto viro (0426/324194) antonella.tinti@ordinepsicologiveneto.it
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eubiosi intestinale
L’importanza dei fermenti lattici per la salute dell’organismo
E
’ ormai assodato che i batteri che popolano l’intestino siano veri e propri difensori della salute. L’azione di difesa si svolge sostanzialmente in due modi. Il primo è caratterizzato dall’equilibrio che si crea nell’intestino tra le diverse specie di batteri. Tale equilibrio, detto EUBIOSI, impedisce lo sviluppo di batteri patogeni. Il secondo strumento di difesa si realizza grazie alla presenza della flora batterica che regola il corretto svolgimento di tutte le funzioni biochimiche dell’organismo. I batteri che sono presenti lungo il tubo gastroenterico e che sono indispensabili per l’assorbimento dei cibi, le difese dell’organismo e l’attivazione del sistema immunitario vengono detti PROBIOTICI. Uno stile di vita non corretto, l’uso frequente ed a volte indiscriminato di farmaci, in particolare antibiotici e la considerevole quantità di sostanze chimiche presenti nel cibo fanno si che l’organismo vada incontro ad un disequilibrio della flora batterica intestinale. Questo disequilibrio viene definito DISBIOSI. Si capisce pertanto che diviene fondamentale mantenere l’intestino in stato di EUBIOSI, usando anche gli integratori a base di probiotici che facilmente si trovano in commercio. Tra i PROBIOTICI più noti ed usati ricordiamo la famiglia dei BIFIDOBATTERI, il LACTOBACILLUS ACIDOPHILUS, il LACTOBACILLUS CASEI ed il LACTOBACILLUS RHAMNOSUS. Particolarmente interessante è il BIFIDOBACTERIUM BREVE, caratterizzato da una spiccata capacità di adesione alla mucosa intestinale dei bambini e dotato di antibiotico resistenza non trasmissibile a microorganismi patogeni.
Un grosso aiuto all’insediamento ed alla proliferazione dei PROBIOTICI lo danno i cosiddetti PREBIOTICI tra i quali i più importanti sono i frutto-oligosaccaridi e l’inulina. I PREBIOTICI sono sostanze indigeribili per l’organismo umano ma non per la flora batterica intestinale e vengono ricavati dal mondo vegetale. L’inulina viene ricavata dalla radice di cicoria ma è presente anche in cipolle, aglio, carciofi, banane, asparagi e frumento. Dall’inulina vengono poi ricavati i frutto-oligosaccaridi. Per essere utile per l’organismo un PREBIOTICO deve passare indenne nel primo tratto del tubo digerente, deve stimolare la crescita e l’attività dei batteri nel colon e deve modificare positivamente il rapporto tra batteri “amici” e patogeni. Non dimentichiamo infine che un corretto stile di vita alimentare contribuisce a mantenere l’organismo in EUBIOSI. In particolare sono da preferire le proteine vegetali a quelle animali, i cereali integrali a quelli raffinati, gli ortaggi e la frutta secondo stagionalità e, meglio, provenienti da coltivazioni biologiche; i semi oleosi e la frutta secca tipo noci e mandorle, ricchi in acidi grassi essenziali; gli oli di prima spremitura a freddo e le acque a basso residuo fisso. Concludiamo dicendo che l’integrazione di PREBIOTICI e PROBIOTICI diviene indispensabile nelle persone la cui alimentazione è povera di frutta e verdura ed è consigliata a tutti per il mantenimento delle funzioni ottimali dell’intestino, organo dal quale dipendono le difese del nostro organismo.
Postura corretta a scuola Perchè stare attenti alla postura Il bambino o ragazzo raggiunge la maturità fisica solo intorno ai vent’anni, ma prima di quel momento il suo corpo si modifica in base alle esigenze subendo costantemente delle spinte di crescita molto forti; da qui l’importanza di educare i bambini ad una postura corretta in modo da: evitare problemi alla schiena in età giovanile; prevenire i dolori in età adulta, quando il nostro fisico non riuscirà più a compensare: scoliosi, dorsalgia, lombalgia, dolore cervicale solo per citarne alcuni; limitare i vizi posturali che possono provocare problemi anche a livello delle articolazioni; Una posizione scorretta deve essere mantenuta per un tempo prolungato per diventare un atteggiamento posturale e quindi poter creare problemi: a scuola un bambino tende a rimanere fermo in posizioni sbagliate per molto tempo, spinto dalla noia, dalla stanchezza o da deficit muscolari; in questo modo, giorno dopo giorno la postura viene viziata e in seguito mantenuta anche al di fuori del contesto. Studi recenti hanno constatato che il 50-60% delle alterazioni posturali sono dovute agli orari scolastici; altra causa molto importante è la quantità di bambini sovrappeso e obesi del nostro bel paese. Cosa fare Abbiamo visto essere la base per una buona salute fisica sin dai primi anni di vita e raggiunge l’apice dell’importanza proprio nel periodo scolare; per evitare problemi è molto importante mantenere una corretta postura a scuola e quindi bisogna comportarsi di conseguenza:
Sono da preferire le proteine vegetali a quelle animali, i cereali integrali a quelli raffinati, gli ortaggi e la frutta secondo stagionalità
Dott.ssa Maddalena Zanetti
se consumiamo alimenti contenenti grassi aumentiamo di peso?
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educare e sensibilizzare il bambino verso un atteggiamento posturale corretto nelle ore scolastiche; approfittare anche delle ore di studio casalinghe per insegnare la postura corretta al proprio figlio; evitare di portare gli zaini su una spalla sola; limitare carichi troppo pesanti nelle cartelle; alleggerire gli orari e rendere le lezioni più piacevoli e interattive; migliorare la preparazione dei docenti riguardo la postura; aumentare le ore di educazione fisica, rendendola però anche più professionale; rivolgersi a personale qualificato al di fuori della scuola per consulenze e consigli pratici professionali
gmflex - via del Commercio,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - angolo via modena n°2 (ex autogamma) Mira (ve) - tel 041922692
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iamo portati a pensare che i grassi siano la principale causa dell’aumento di peso, infatti la maggior parte delle persone associano questi componenti con un elevato quantitativo di calorie. In realtà, sulle proprietà dei grassi c’è davvero tanta confusione. Distinguiamo subito due tipi di grassi: quelli saturi e quelli insaturi. I grassi saturi sono stati correlati con il rischio cardiovascolare, alcuni tipi di cancro e con la sindrome metabolica, di cui è affetta circa il 23% della popolazione italiana. Questa sindrome è una condizione clinica che predispone ad un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiache, diabete, ictus. I grassi saturi li troviamo principalmente nel burro, affettati, carne, latticini ed in alcuni prodotti da forno. I grassi insaturi hanno delle caratteristiche totalmente diverse che fanno sì che proteggano dagli eventi trombotici, dalla malattia cardiovascolare e dal cancro, riducendo anche il rischio di andare incontro a sindrome metabolica. I grassi insaturi fanno, cioè, il contrario dei loro parenti saturi. I grassi insaturi comprendono quasi tutti i grassi vegetali, con l’esclusione, ad esempio, dell’olio di palma e cocco (che contengono per lo più grassi saturi) e dei grassi vegetali idrogenati (come la margarina). Gli oli più ricchi di grassi insaturi, quelli più salutari, sono l’olio di lino e l’olio extravergine di oliva (non l’olio di oliva!) Altri alimenti che ne contengono in buona quantità sono i frutti a guscio, il pesce e i semi oleosi. I migliori insaturi in assoluto sono i polinsaturi, soprattutto gli Omega 3 e molto meno gli Omega 6. I grassi insaturi potrebbero ridurre anche gli effetti collaterali dei grassi saturi con i quali sono assunti. Per avere questo effetto positivo è opportuno che siano consumati crudi. Alcuni grassi soffrono la cottura più di altri e solitamente per tale uso si consiglia di scegliere l’olio extravergine di oliva, che contiene una gran quantità di antiossidanti, ad esempio l’idrossitirosolo, l’oleuropeina e la vitamina E, oppure l’olio
Dott Edoardo Debelli
di arachidi, che si modifica un po’ meno degli altri durante la cottura ad alte temperature. Altri trucchi per far sì che i grassi non si modifichino durante la cottura, diventando “cattivi”, sono l’aggiunta di spezie come il rosmarino, che probabilmente aumentano le difese anti-ossidanti dell’olio, o di acqua, che tiene più bassa la temperatura complessiva e le conseguenti alterazioni del preparato. Per sottolineare ulteriormente gli effetti benefici dell’assunzione di grassi insaturi e polinsaturi riporto un recente articolo pubblicato sulla rivista Nutrition in cui si illustrano i risultati ottenuti arruolando 102 pazienti di un’età compresa tra 43 e 59 anni ed affetti da sindrome metabolica. Questi pazienti sono stati divisi in tre gruppi e per 90 giorni, a seconda del gruppo di appartenenza, hanno assunto: 5 capsule di Omega 3 da 1 grammo oppure 2 cucchiai di olio extravergine di oliva oppure 5 capsule di Omega 3 da 1 grammo e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva Con i dati raccolti, gli autori concludono che ci sono evidenze che, nei pazienti con sindrome metabolica, l’aumentata assunzione giornaliera di Omega 3 e di olio extravergine di oliva porti ad un abbassamento del colesterolo totale e delle LDL. Inoltre, si raggiunge un effetto benefico sulla gestione dello stress ossidativo presente in questa patologia. In conclusione, il grasso “buono”, saturo e polinsaturo, sicuramente non fa ingrassare anzi, se inserito in una alimentazione equilibrata, può servire per migliorare il nostro stato di salute e benessere. Dott edoardo Debelli Biologo nutrizionista Farmacia Tre Colombine-Rovigo Farmacia zanetti –lendinara Cell 339 7782538 debelli@nutrizionista-benessere.it
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la valutazione dinamica: cambia la prospettiva di indagine cognitiva I L Metodo Feuerstein propone un approccio innovativo alla valutazione dell’educabilità di un soggetto che rivoluziona molti presupposti della teoria della valutazione statica convenzionale. I test di intelligenza convenzionali misurano le conquiste intellettive presenti nel momento della valutazione, attraverso norme di riferimento. Tale pratica convenzionale è partita dal presupposto che l’intelligenza sia una facoltà che si sviluppa senza subire influenze importanti da parte dell’esperienza, della cultura, dell’ambiente e dell’aspetto affettivo-emotivo del soggetto. La Batteria per la Valutazione Dinamica della Propensione all’Apprendimento (LPAD) di Reuven Feuerstein si basa, invece, sulla considerazione che l’intelligenza sia modificabile ad ogni età e ad ogni livello di funzionamento cognitivo. Tutti possono imparare di più e meglio. Imparare ad imparare. La valutazione psicometrica statica pone il focus sulle tappe e il progresso dello sviluppo mentale, confrontando con i dati normativi misurando il livello manifesto, presente autonomamente nel soggetto in un momento ben preciso e lo classifica attraverso il paragone con quella che viene definita “normalità”. La valutazione dinamica della propensione all’apprendimento pone il focus sul carattere e la natura del processi mentali, misurando la
propensione all’apprendimento del soggetto determinando un indice di modificabilità attraverso il confronto con la propria performance iniziale. Il livello manifesto della prima performance viene confrontato con il livello che il soggetto stesso è in grado di raggiungere dopo un processo di mediazione da parte dell’esaminatore. Nel processo di mediazione il soggetto riceve l’insegnamento che gli serve per affrontare efficacemente il compito secondo i principi cognitivi rilevanti. In questo modo l’esaminatore assume il ruolo di colui che interviene, commenta, chiede e dà spiegazioni tutte le volte che è necessario, sintetizza l’esperienza e anticipa le difficoltà, aiutando il bambino a riflettere non solo sul compito, ma soprattutto sulle modalità che il soggetto mette in atto per arrivare al raggiungimento di un obiettivo. Il risultato della valutazione dinamica è indice del livello di modificabilità del soggetto, vale a dire della capacità di apprendere una strategia e trasformarla in un linguaggio che la renda utilizzabile ovunque, in qualsiasi situazione. Così facendo, l’esaminatore indaga non i contenuti posseduti dal bambino, ma i processi mentali che costituiscono le strategie operative che si riferiscono agli atti fondamentali del pensiero, di come la mente processa la realtà nella prima fase detta di ingresso (input), in cui il soggetto raccoglie le informazioni; nella fase centrale di
elaborazione, in cui il soggetto elabora, seleziona, confronta i dati; nella fase finale (output)in cui il soggetto esplicita la risposta. Indagare il funzionamento cognitivo del bambino permette al riabilitatore di lavorare direttamente sulle funzioni cognitive carenti, per ristrutturare il pensiero e provocare una modificazione strutturale del funzionamento cognitivo, a qualsiasi età e in qualsiasi fase dello sviluppo. Dott.ssa Tomii Alessia, esaminatore LPAD Riberto Anna Lucia, esaminatore LPAD Il giorno 24 settembre alle ore 20:30 si svolgerà un incontro:
PRONTI PER LA SCUOLA?
Come aiutare i bambini a gestire insicurezze, timidezze e approcciarsi serenamente ai compiti con motivazione e metodi di studio Centro aBC apprendimento e Benessere Consapevole via Calà Forca 41, Badia Polesine (Ro) info.centroaBC@gmail.com
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la malattia parodontale (aiuto la Piorrea!) Il paziente deve essere cosciente che un controllo continuo ed una buona igiene possono migliorare decisamente le sue prospettive
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i parla comunemente di “ piorrea” quando ci si vuole riferire ai problemi gengivali che portano alla caduta dei denti. Si tratta in realtà di “malattia parodontale” ed è un insieme di manifestazioni che interessano il tessuto di sostegno dei denti, inteso come complesso osso-legamento parodontale, che può variare dal semplice sanguinamento sporadico alla più pericolosa infezione parodontale con formazione di “tasche” e riassorbimento osseo. Sono molteplici i fattori che possono influenzare la comparsa di questa malattia: in primo luogo una predisposizione genetica, che determina in modo più o meno importante la capacità di reagire nei confronti di agenti infettanti e quindi di circoscrivere i danni; la presenza di tartaro e quindi microbi; il tempo di contatto con questi ultimi. I sintomi possono essere lo sporadico sanguinamento, l’arrossamento della gengiva, la comparsa di retrazioni della stessa, gonfiore, cattivo sapore proveniente dai denti fino a comparsa di pus e mobilita dentale. Una visita accurata della bocca mette in evidenza, di solito, la presenza di placca, tartaro, sanguinamento della gengiva e permette di valutare la presenza di tasche parodontali e la loro profondità. È necessario esaminare tutta la bocca per escludere altre cause quali protesi incongrue, fratture verticali di radici, problemi endodontici ed avere un quadro completo della situazione. Un tempo si riteneva che non ci fosse rimedio, a questa patologia, ed ancora oggi non esiste una cura specifica, che risolva definitivamente il problema, però esistono dei protocolli di trattamento che permettono di eliminare i sintomi, migliorare la condizione della gengiva, la stabilità dei denti e prevenire la ricomparsa di ulteriori manifestazioni. La detartrasi,
l’uso di antibiotici dedicati, piccoli interventi chirurgici sono gli strumenti che danno la possibilità di ridurre il movimento dei denti e prolungare la loro permanenza in bocca. Il paziente cui viene diagnosticata questa patologia non deve pensare di essere irrimediabilmente destinato alla perdita dei denti, ma essere cosciente che un controllo continuo ed una buona igiene possono migliorare decisamente le sue prospettive future. studio dentistico dott. Dante Baioccato via sacro Cuore 3 45100 Rovigo - Tel. 042528030 dante.baioccato@gmail.com www.studiodentisticobaioccato.it
la creatività: una risorsa da riscoprire
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os’è la creatività? Il “fare-creativo” appartiene solo agli artisti? Esiste un modo creativo di approcciare i problemi della vita? La creatività è per l’adulto ciò che per il bambino è il gioco. Per i bambini giocare è naturale come mangiare e dormire. Rappresenta il modo in cui essi assimilano le esperienze e imparano a conoscere. Il gioco è uno spazio di Dott.ssa Erika Marangoni libertà e di conoscenza, di sperimentazione priva di sentimenti di giudizio e vergogna. L’immaginazione è uno strumento prezioso la nostra? Coltivando passioni e interessi nuovi. Speriper trasformare ciò che c’è in ciò che si desidera e così mentando. Utilizzare materiali nuovi con curiosità e diun cavallino di legno diventa un destriero e un bambo- vertimento, mescolare oggetti apparentemente senza lotto di pezza, un impavido eroe. Crescendo ed accu- valore alla ricerca di nuovi significati espressivi, cercare mulando vissuti ed esperienze sia piacevoli che spiace- nuovi movimenti corporei per esprimere liberamente voli, costruiamo una personale mappa della realtà che l’emozione del momento… ci circonda. Apprendiamo a leggere Tutte queste sono esperienze “ Crea Attiva Mente” il mondo da un punto di vista persoche ci permettono di accrescere il nale, ma certamente influenzato dai Incontri mensili di Art Counseling grande potere di questa risorsa che dal 10 Settembre a Rovigo. modelli educativi e culturali con cui ci appartiene e che stimolano la Per info: Erika Marangoni veniamo in contatto. Ciascuno di noi nostra mente ad aprirsi a soluzioni 388 3637623 finisce per osservare la propria vita e nuove. Ampliare i nostri orizzonti ciò che gli accade attraverso, per così mentali si potrà rivelare una stratedire, un unico paio di occhiali. Questo processo è utile e gia vincente per migliorare la qualità della nostra vita e prezioso per svolgere con sempre maggiore efficienza condividere con altri, questi momenti di gioco e ricerca e rapidità i compiti assegnatici, ma contiene necessa- libera. riamente un limite. Guardare alla realtà attraverso un Dr.ssa erika Marangoni solo paio di lenti significa precludersi soluzioni nuove, Counselor professionale altre strategie di comprensione di chi siamo e delle laureata in Psicologia dell’educazione nostre potenzialità. Ecco come, riscoprire la propria crevia leopardi, 1 - Rovigo atività, può venirci decisamente in aiuto. La creatività è 388-3637623 - erikacounselor@gmail.com una risorsa vitale per ciascuno di noi. Come riconoscere
I nostri servizi CONSERVATIVA ENDODONZIA PARODONTOLOGIA PROTESI CHIRURGIA IMPLANTOLOGIA ORTOGNATODONZIA MEDICINA ESTETICA ORTODONZIA INVISIBILE
Il Dott. Dante Baioccato
la Micropigmentazione estetica: quando la chirurgia richiede un aiuto
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uesto mese vediamo una tipologia di trattamento che si affianca alla chirurgia plastica ed estetica e diventa uno strumento indispensabile in particolari casi: la micropigmentazione. La micropigmentazione è una specialità estetica, fino ad oggi nota come “trucco permanente” che prevede l’introduzione di pigmenti specifici nella cute per modificare, correggere, abbellire o riequilibrare tratti del viso e del corpo. È un termine introdotto circa 10 anni fa quando il trucco permanente si è distaccato dal tatuaggio vero e proprio assumendo una propria identità. Quando parliamo di micropigmentazione parliamo di un trattamento vero e proprio eseguito da personale tecnicamente preparato, che utilizza prodotti appositamente creati per tutelare la salute di chi si sottopone al trattamento stesso. Ma in che modo questo trattamento si intreccia con la chirurgia plastica ed estetica? Nel corso degli anni, ricerca ed esperienza hanno permesso di suddividere questa pratica in tre categorie: estetica, correttiva e ricostruttiva. In dettaglio la micropigmentazione estetica (vero e proprio trucco semipermanente) viene utilizzata per modificare o ridefinire la forma delle sopraciglia, di occhi e di labbra. In caso di asimmetrie importanti, può affiancarsi e completare un trattamento con acido ialuronico o tossina botulinica. La micropigmentazione correttiva è impiegata per correggere errori, tatuaggi estetici eseguiti in precedenza in cui colore e forma non sia stata eseguita correttamente. La micropigmentazione ricostruttiva, definita anche paramedicale, viene utilizzata invece per mascherare cicatrici chirurgiche o da traumi,
Dott.ssa Cristina Rogato, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica
vitiligine, zone di ipopigmentazione. Può essere utilizzata anche per ricostruire o ripigmentare l’areola mammaria dopo interventi chirurgici demolitivi, o le sopraciglia e le aree di alopecia in pazienti sottoposti a terapie aggressive. Il trattamento è molto simile ad un tatuaggio, differenziandosene per la durata (il pigmento utilizzato viene progressivamente eliminato grazie al naturale processo di rigenerazione della cute nel giro di 12-18 mesi), per la tipologia di pigmento che viene usato, per la profondità in cui viene depositato il colore. Come tutti i trattamenti estetici medicali e paramedicali devono essere eseguiti da professionisti altamente qualificati e in strutture idonee. Dott.ssa Cristina Rogato spec. In Chirurgia Plastica studio Medico – viale dei Mille 107a Tel. 328 2523160 www.dottoressacristinarogato.com