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Soste a pagamento: sono 57 in più, tariffe fissate a 1,30 euro all’ora

Sono stati deliberati nuovi stalli, nelle vie Pietro d’Abano, Liberale Da Verona e Cornelio Augure che, aggiungendosi alle 157 in aumento già nel 2017, portano a complessivi 517 nel territorio aponense

Cinquantasette soste a pagamento in più e tariffe che passeranno, tutte a 1.30 euro all’ora. Il Comune di Abano vara il nuovo “piano parcheggi”, che sarà adottato dalla cooperativa che vincerà l’appalto per la gestione delle soste a pagamento. In queste settimane dovrebbe conoscersi il vincitore che succederà, per i prossimi cinque anni, alla cooperativa Giotto. Sono già stati deliberati nuovi stalli a pagamento, nelle vie Pietro d’Abano, Liberale Da Verona e Cornelio Augure, per complessive 57 nuove unità, che, aggiungendosi alle 157 deliberate in aumento già nel 2017, portano a complessivi 517 gli stalli a pagamento nel territorio aponense.

I terminali di sosta, che dovranno sostituire quelli presenti perché ormai obsoleti, dovranno avere le consuete omologazioni di legge; la scelta del relativo colore sarà demandata al committente, ossia il Comune di Abano; dovranno essere energeticamente autosufficienti, ovvero dotati di batterie ricaricabili a lunga durata, pile verdi o alimentati ad energia solare; dovranno avere il display in almeno 3 lingue. Non è più previsto, rispetto al passato, quale servizio accessorio a carico del concessionario, l’obbligo di fornire servizio di sorveglianza in collaborazione con l’amministrazione comunale, in occasione di eventi, presso tutti gli immobili comunali per un totale di 300 ore annue. La novità che interessa maggiormente i cittadini e turisti riguarda le tariffe delle soste a pagamento. Le tariffe orarie, già oggetto di modifica in aumento nel 2017, saranno ulteriormente aumentate, uniformate alla somma di 1.30 euro su tutto il territorio (le vecchie tariffe erano differenziate per zone, da 0.70 a 1.50 euro). Anche le tariffe per abbonamenti annuali saranno aumentate a 190 e 240 euro a seconda della zona (le tariffe per abbonamenti settimanali, quindicinali e mensili non sono oggetto di modifica).

E’ prevista, come detto, una durata della concessione di cinque anni, con facoltà di rinnovo per ulteriori due. L’importo della concessione sarà basato su di una stima dell’importo medio annuale degli incassi da parcometro, calcolato sui cinque anni, al lordo della quota da riconoscere al Comune, determinato in base al numero complessivo degli stalli previsti, alla durata giornaliera del servizio, al numero dei giorni di funzionamento nel corso dell’anno.

L’orario di sosta regolata a pagamento è fissato dalle 8 alle ore 20 tutti i giorni feriali. Nella delibera si legge “valutando anche la possibilità di prevederne il funzionamento nei giorni festivi”. Il siste- ma attuale prevede il pagamento dal lunedì al sabato nelle 8.30 alle 19.30. “In previsione della scadenza del contratto è stato avviato e concluso il censimento dei parcheggi esistenti nel territorio comunale, che ha permesso di avere una fotografia della situazione dei parcheggi esistenti nel territorio comunale suddivisi per tipologia e per quartiere, in particolare, nel nostro territorio sono presenti 7222 parcheggi”, spiega l’assessore alla Sicurezza Ermanno Berto.

Andrea Fedrigo

Dallo sport il riscatto dopo l’esodo. La storia dei campioni fiumani, giuliani e dalmati

Lo scorso 2 maggio si è tenuto l’incontro alla Biblioteca Civica Federico

Talami di Abano curato dal giornalista

Renato Malaman in collaborazione con l’ANVGD. Una galleria di storie, sportive e umane, di ieri e di oggi, di esuli che nello sport hanno trovato la loro rivincita.

Abdon Pamich, esule fiumano, è uno dei monumenti viventi della marcia azzurra: oro olimpico alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 nella 50 km, oltreché bronzo a quella di Roma del 1960. Oggi Pamich ha quasi 90 anni e vive a Roma. La sua storia e quella di altri grandi campioni che hanno trovato nello sport il riscatto dopo lo strappo dalla propria terra d’o- rigine (su tutti il pugile Nino Benvenuti, istriano di Isola, campione olimpico nei pesi medi a Roma 1960; ma anche Mario Andretti, campione del mondo di F1 nel 1978, nativo di Montona, transitato dal campo profugo di Lucca e poi emigrato negli Stati Uniti).

E proprio loro sono stati fra i protagonisti dell’incontro “Campioni giuliani, fiumani e dalmati-Dallo sport il riscatto dopo l’esodo”. Incontro curato da Malaman, con interventi di Alessandro Cuk, scrittore e vicepresidente nazionale dell’ANVGD, e Italia Giacca, coordinatrice e presidente onorario di ANVGD Veneto. Sono stati ricordati anche tanti altri campioni “esuli” come Ottavio Missoni di Zara (lo stilista che da giovane fu finalista nei 400 metri ostacoli alle Olimpiadi di Londra del 1948); Franco Luxardo, oggi noto imprenditore, esule zaratino, e per dieci anni azzurro di scherma; Flavio Asta, plurititolato atleta nel lancio del disco e del peso; Margherita Granbassi, attuale conduttrice tv e grande campionessa di scherma; figlia di esuli di Pisino. Sono stati raccontati anche gli istriani di oggi, come il campione olimpico di tiro al piattello Giovanni Cernogoraz e il cugino Francesco Ravalico. Spazio anche a un altro oro olimpico: Agostino Straulino di Lussinpiccolo, nella vela (classe Star).

Poi a Ezio Loik, calciatore del Grande Torino, ai fratelli Varglien, fiumani che approdarono alla Juventus; e Orlando Sirola. (f.f.)

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