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“Facciamo gli interessi del Comune”

Mortandello: “Il Comune è disponibile a pagare tutti i servizi di cui ha usufruito, ma non un euro in più. Sono soldi pubblici” e rivolgendosi a Zaramella: “dice di essersi dimesso per questi fatti ma mai questa specifica vicenda è stata discussa tra noi”

“Ho sempre fatto e continuerò a fare gli interessi di Montegrotto Terme. La vicenda Marco Polo-Guerrato non fa eccezione: non capisco perché con i soldi pubblici dobbiamo pagare il sovrapprezzo di servizi gravati dal peso della tangente di chi ha pagato per aggiudicarseli. Confido che nel proseguo della causa avremo ragione di questo anche in giudizio. Baldi, che è avvocato, dovrebbe leggersi bene le carte. Quanto a Zaramella - che ora dice di essersi dimesso per questa vicenda - dovrebbe forse controllare le date: i decreti ingiuntivi della Guerrato - Marco Polo sono arrivati un anno dopo le sue dimissioni e mai questa specifica vicenda è stata discussa tra noi”. Il sindaco Riccardo Mortandello risponde alle opposizioni rivendicando la scelta di non accollare al Comune le maggiori spese per servizi garantiti tramite appalti truccati. “L’azione legale portata avanti in questi anni dal Comune - spiega - ha già avuto, per quanto riguarda il troncone Guerrato, un effetto molto positivo per le casse pubbliche: grazie alle puntuali verifiche effettuate dagli uffici e dai legali dell’ente pubblico sulle cifre effettivamente dovute per la fornitura del servizio, si è arrivati a un accordo con la Guerrato con una sensibile diminuzione della cifra che era stata richiesta con il decreto ingiuntivo. Lo stesso abbiamo tentato di fare con il decreto ingiuntivo della Marco Polo, purtroppo sorda ai tentativi di definizione bonaria, oggi ancor più ostacolati dalla sentenza del Tribunale di Padova che ha respinto l’opposizione del Comune, pur dichiarando nullo il noto appalto di riqualificazione energetica e la transazione fatta dal Commissario Prefettizio. Attendiamo l’udienza di sospensiva della sentenza. Siamo fiduciosi che la Corte di Appello rileverà gli errori in cui è incappata la Giudice di primo grado. Ci è stato richiesto il pagamento di fatture che hanno invece importi da verificare e anche peggio ci è stato richiesto il pagamento di fatture, per circa 207 mila euro, che Marco Polo aveva già, con atto notarile, ceduto a Guerrato. Il Comune è disponibile a pagare tutti i servizi di cui ha usufruito, ma non un euro in più. Sono soldi pubblici”.

Il sindaco ci tiene anche a smentire la ricostruzione dell’ex vice- sindaco Massimiliano Zaramella che ha spiegato - 6 anni dopo - che le sue dimissioni dell’aprile 2017 erano dovute proprio a una divergenza di vedute con il sindaco sulla questione Marco Polo - Guerrato.

“Prima di inventare questa storia - afferma Mortandello - Zaramella avrebbe dovuto controllare le date. I decreti ingiuntivi sono stati emessi e notificati al comune mesi dopo le sue dimissioni: come avremmo fatto a discutere di una questione che neppure esisteva?”

Zaramella uscì infatti dalla maggioranza e si dimise da vicesindaco e da consigliere ad aprile 2017, il decreto ingiuntivo di Marco Polo è stato notificato al Comune ad inizio 2018. Neppure si è dimesso per l’analoga vicenda con la Guerrato, visto che il decreto ingiuntivo della Guerrato al Comune, che richiedeva il pagamento di fatture già richieste dalla Marco Polo nel precedente decreto, è arrivato nell’autunno del 2018, un anno e mezzo dopo le sue dimissioni. “E l’opposizione a questo secondo decreto - spiega l’avvocato del Comune Massimiliano De Benetti - era semplicemente dovuta: ci stavano chiedendo di pagare due volte le stesse fatture!”.

Volontario dei Carabinieri scorta una turista fino a Padova

Volontario dell’Associazione nazionale carabinieri scorta una turista dalla stazione di Montegrotto fino a quella di Padova per metterla a riparo da un paio di personaggi strani, che la stavano importunando. Protagonista della curiosa vicenda il volontario Daniele Salvato. “Ero in servizio alla stazione Terme Euganee come ogni fine settimana - spiega - Ad un certo punto vengo avvicinato da una signora, sulla settantina d’anni, che mi chiede aiuto. Mi dice che si sente importunata da un paio di soggetti di origine straniera, che non avevano di certo buone intenzioni”. La settantenne, originaria delle Canarie, ma residente a Jesolo, era reduce da un soggiorno alle terme di Montegrotto e aveva appena fatto degli acquisti. “Aveva con sè delle borse con dentro vestiti e oggetti di valore”, racconta ancora il volontario. “Evidentemente queste borse avevano attratto l’attenzione dei due malintenzionati”. Un volontario dell’Associazione nazionale carabinieri non può sottrarsi. “Ho pensato di scortare la signora fino al vagone del treno. Peccato però che una volta saliti e una volta sincerato che la donna fosse al sicuro e che questi soggetti non fossero nei paraggi, le porte del treno si sono chiuse e il mezzo è partito. Ho dovuto allora proseguire fino alla stazione di Padova, dove sono sceso per poi fare rientro a Montegrotto”, conclude. “La signora poi mi ha contattato e mi ha comunicato di essere arrivata sana e salva alla stazione di Jesolo. Mi ha ringraziato moltissime volte. Queste manifestazioni di gratitudine riempiono il cuore”. (a.f.)

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