La Piazza delle Terme Euganee - Luglio 2023

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Il

le Terme

Nel pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda. segue a pag 5

Periodico d’informazione locale Anno XXIX n.144 delle Terme Euganee Servizi alle pag. 6, 8
il presidente di Ascom Confcommercio Padova Bertin ne sostiene l’utilità, il primo cittadino di Montegrotto chiede più investimenti per la mobilità interna L’APPELLO DEI GENITORI Servono 150mila euro per curare Isabel 5 SICUREZZA NELL’AREA TERMALE Nel 2023 denunciati meno reati 6 ABANO TERME Due progetti per giovani e disoccupati 9 MONTEGROTTO TERME Al via i lavori per il micronido 12 LOTTA AL DEGRADO Cinque sanzioni a settimana per l’abbandono rifiuti 10 LA TESTIMONIANZA Il lungo viaggio di Brusamento 13 LUGLIO 2023 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30
tram che collega
a Padova, favorevoli e contrari Mentre
La bella estate del volontariato Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi Dentro il territorio, nel cuore della gente! Speciale di informazione a cura di all’interno del giornale a pag 2-3

Servono 150 mila euro per curare Isabel

C’è una speranza per la piccola Isabel, ma servono fondi per la cura. Una corsa contro il tempo quella dei genitori, Juliano e Rita, della bimba di due anni e mezzo di Montegrotto. Da qualche settimana è attiva allora una preziosa raccolta fondi per curare la bambina. “Da luglio dell’anno scorso, nostra figlia si è ammalata gravemente di una malattia metabolica mitocondriale rara degenerativa chiamata sindrome di Leigh, che purtroppo colpisce i bambini nella fase iniziale della loro crescita”, raccontano i genitori. “Era una bambina di un anno e mezzo che stava iniziando a scoprire il mondo. E poi l’incubo. Isabel è stata ricoverata da luglio a ottobre, comprese due volte in terapia intensiva e un mese intubata. Da quando siamo a casa, Isabel è più serena e ci mostra la sua forza e la voglia di vivere ogni giorno. Purtroppo, non cammina, non vede più, non parla, mangia e prende i farmaci mediante il sondino nasogastrico”. Alle tante difficoltà quotidiane, Isabel, a causa dei danni neurologici dati dalla malattia, soffre anche di epilessia con alti e bassi. “Finalmente si concretizza la speranza di un aiuto in più per questa malattia mediante uno studio sperimentale intrapreso dalla dottoressa Anna Ardissone dell’Istituto Besta di Milano, basato sulla somministrazione di una sostanza che può aiutare a far funzionare la proteina difettosa, causa della malattia di Isabel. Questo studio è un trial sperimentale che andrebbe ad aiutare non solo Isabel, ma tutti i bambini affetti da patologie simili”. Tramite la piattaforma “gofundme” i genitori hanno attivato una raccolta fondi che fissa come obiettivo minimo da raggiungere: quota 150 mila euro. “Chiediamo questo sforzo d’amore affinché Isabel e tutti i bambini affetti da malattie metaboliche rare degenerative possano vivere più a lungo e possano trovare la normalità crescendo con meno difficoltà. Abbiamo attivato questa raccolta fondi per trovare il finanziamento necessario a supportare questo trial, in modo che possa essere avviato nel più breve tempo possibile”.

La bella estate del volontariato

Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.

Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo. È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

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Questa edizione raggiunge
Terme per un numero complessivo di 11.500
Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
L’appello dei genitori della bambina di Montegrotto affetta da una rara malattia.
Attivata una raccolta fondi delle Terme Euganee
le zone di Abano Terme e Montegrotto
copie.
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Redazione:
Giuseppe

Infrastrutture. Il presidente di Ascom Padova Confcommercio Bertin in accordo con Poli

“Serve una linea del tram che colleghi le Terme a Padova”

“Sono un “unicum” che va valorizzato. I pochi chilometri che separano le Terme dal capoluogo non possono essere un limite, anzi devono essere un incentivo a rendere i due ambiti sempre più interattivi”

Serve una linea del tram Padova-Terme Euganee e serve risolvere al più presto la questione degrado del Kursaal di Abano. L’aveva detto il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, lo conferma il presidente di Ascom Padova Confcommercio, Patrizio Bertin. Poli aveva chiesto il collegamento del Capoluogo con le Terme attraverso una linea del tram o, in alternativa, con una corsia preferenziale con scorrimento a mezzi green, a basso impatto ambientale.

“Perfettamente in “linea” (non solo quella del tram) con Walter Poli”, esordisce Bertin, che per dare nuovo impulso alla proposta turistica termale chiede, innanzitutto, un maggiore collegamento con Padova.

“Il bello o se volete il brutto è che un tram che dalle Terme portava a Padova e viceversa c’è stato dal 1911 e fino al 1952. Poi, sull’altare del trasporto su gomma si è deciso per la soppressione di un mezzo che oggi si sarebbe rivelato, ad un tempo, economico, green, turisticamente appetibile, attrattivo quanto lo è il tram che da Innsbruck sale fino a Igls e che è un “must” per i turisti in visita alla capitale del Tirolo”.

Ora si tratta di rimettere mano ad un collegamento che, proprio perché insiste su un territorio che ha delle specificità, deve a sua volta essere speciale.

“Padova e le Terme - aggiunge il presidente dell’Ascom Confcommercio - sono un “unicum” che va

valorizzato. I pochi chilometri che separano le Terme dal capoluogo non possono, non devono essere un limite, anzi devono essere un incentivo a rendere i due ambiti sempre più interattivi”.

“Sulla soluzione – aggiunge - è lecito ragionare, ma che una soluzione vada ricercata è obbligatorio soprattutto alla luce del successo che sta avendo Padova come destinazione turistica per “Urbs Picta”, ma anche per il suo Centro Congressi che potrebbe avere importanti sinergie proprio con le Terme”.

Anche il sindaco di Abano, Federico Barbierato, appoggia la “campagna” pro tram alle Terme.

“E’ sicuramente una grande opportunità e un progetto da inseguire e da rilanciare”, dice. “Ci vogliono certamente svariati milioni di euro e vanno trovati i fondi. Credo che con uno sforzo di sistema si possa riprendere questo argomento. Credo che il collegamento Padova-Abano, con Padova che ha due marchi Unesco, sia un tema importante dal punto di vista turistico. Il tram sarebbe fondamentale anche considerando il centro congressi di Padova. I congressisti tendono a dormire a Padova.

Se fanno 3-4 giorni ora è difficile avere al mattino un collegamento veloce. Il tram faciliterebbe il trasporto e il collegamento veloce. Consentirebbe alle Terme di poter sfruttare questo segmento di mercato e per i nostri hotel ci sarebbe la grande chance di poter allungare

la stagione turistica”.

Il presidente dell’Ascom Confcommercio Bertin è d’accordo anche su una diversa destinazione del Kursaal di Abano, di proprietà della Provincia, da anni abbandonato e in preda al degrado.

“Ha ragione Poli quando auspica una rivisitazione di uno spazio che per Abano è importante. Così come ha ragione quando pone al centro del successo di città ad alta vocazione turistica (e Padova e i comuni termali lo sono) il tema della sicurezza”.

Federico Franchin

Sicurezza nell’area termale, nel 2023 denunciati meno reati

Aumenteranno i controlli da parte dei Carabinieri, in particolare nel centro di Abano e tutto questo sarà possibile anche con l’impiego di una stazione mobile. Nelle scorse settimane, negli uffici del comando provinciale dei Carabinieri di Padova, il comandante Provinciale, Colonnello Michele Cucuglielli, alla presenza del comandante della Compagnia di Abano, Carmelo Recupero, e dei comandanti delle stazioni di Abano e Montegrotto, ha incontrato il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Walter Poli. Nell’occasione Cucuglielli ha espresso la vicinanza dell’Arma agli albergatori del bacino termale, garantendo loro costante sostegno con la presenza dei Carabinieri nei delicati compiti di prevenzione e repressione dei reati. Il comandante provinciale ha anche annunciato un ulteriore potenziamento del servizio di controllo puntando sull’impiego della stazione mobile nel centro cittadino di Abano.

L’incontro è stato anche un’occasione per fare il punto sulla sicurezza nell’area termale che fa registrare dati confortanti. Nei primi 5 mesi del 2023 si è assistito a un calo complessivo del numero di reati denunciati all’Arma di circa il 5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numerosi sono stati gli interventi sul piano del contrasto alla delittuosità.

Risultati sono stati ottenuti anche sul piano del contrasto allo spaccio di stupefacenti con un arresto ad Abano ed uno a Montegrotto. Dall’inizio dell’anno nell’area termale sono più di 3500 le persone e circa 2500 i veicoli sottoposti a controlli da parte dei Carabinieri. Poli, nell’esprimere soddisfazione per la costante presenza dell’Arma, ha a sua volta fornito massima disponibilità a rafforzare la collaborazione, sottolineando come la stretta sinergia tra istituzioni e associazioni di categoria vada a beneficio dell’intera collettività. (f.f.)

6 www.lapiazzaweb.it Terme Euganee
A fianco Patrizio Bertin

Infrastrutture.

L’intervento del sindaco Riccardo Mortandello che replica a Bertin

“Metro tram a Montegrotto Terme verso Padova? No, grazie”

Più che spendere inutilmente milioni di euro in soluzioni già vecchie bisognerebbe potenziare la linea M e AT con più corse e rivedendone il tragitto

M etro tram a Montegrotto Terme verso Padova? No, grazie. Col treno da Montegrotto Terme si raggiunge comodamente Padova in 8 minuti, Venezia in 40. Più che spendere inutilmente milioni di euro in soluzioni già vecchie bisognerebbe potenziare la linea M e AT con più corse e rivedendone il tragitto. Questo sarà sicuramente compito della Provincia nel prossimo appalto dopo la traumatica esperienza che stiamo vivendo. Alla destinazione turistica Terme e Colli Euganei non servono investimenti in mobilità verso Padova ma servono progetti e investimenti per la mobilità interna alla destinazione. È immorale che un turista che soggiorna ad Abano ci metta 3 ore coi mezzi pubblici per raggiungere il mercato di Montegrotto Terme. E viceversa. È altrettanto immorale che sia pressoché impossibile irraggiungibile il cuore dei colli con mezzi pubblici. Arquà Petrarca su tutti i comuni senza dimenticare Este, Vo’, Galzignano etc.

Appare comprensibile che la logica corporativistica associativa che trova espressione nelle tre diramazioni Federalberghi, Ascom, città di Abano, che di fatto rappresentano la medesima cosa, punti più su logiche Padova-centriche ma è altrettanto vero che dimenticando lo sviluppo turistico che guarda i colli Euganei si creano tutte le condizioni per una nuova profonda crisi del sistema alberghiero che potrebbe essere dietro l’angolo. Nel caso di Montegrotto Terme abbiamo già comunicato a più riprese e a più soggetti che per il palazzo del turismo, inagibile e di proprietà della Provincia, a differenza del Kursaal in pieno centro ad Abano, non daremo mai e poi mai alcun cambio di destinazione d’uso. Anzi l’obiettivo è quello di trovare la soluzione per proporre uno spazio legato alla cultura o alla convegnistica che non obblighi chi soggiorna alle terme di raggiungere obtorto collo il centro congressi di Padova che tra le altre cose si trova in una posizione infelice.

turistiche prettamente padovane a quelle del territorio Euganeo. Sicuramente con il sistema turistico padovano, così come con quello veneziano, vanno saldate importanti collaborazioni ma è fondamentale per il nostro territorio Euganeo una autonomia decisionale e strategica che non vorrei venisse svilita con la creazione della nuova fondazione che seppellirà le OGD.

È

che un turista che soggiorna ad Abano ci metta

3 ore coi mezzi pubblici per raggiungere il mercato di Montegrotto terme

Per quanto riguarda la città di Montegrotto Terme appare vitale saldare l’alleanza coi Colli, che sono molto richiesti a livello turistico dagli ospiti, senza cedere a lusinghe Padova centriche che rischiano non solo di fagocitare l’intera destinazione terme e colli Euganei ma anche di anteporre strategie

Tornando alla inutilità di investire milioni di euro per un metro tram mi pare opportuno ricordare che ad oggi la stazione ferroviaria Terme Euganee-Abano-Montegrotto è la terza più frequentata di tutta la provincia e che ogni giorno sono migliaia i pendolari che la utilizzano soprattutto vengono da Abano, Torreglia, Galzignano. Servirebbe un investimento per un degno parcheggio scambiatore e per riprendere l’idea di creare, coi binari esistenti, la cosiddetta metropolitana di superficie (SMFR) che aumenterebbe le corse verso Padova unendo in maniera molto decisa Este, Monselice, Battaglia e la stessa stazione di Abano Terme che così potrebbe avere una utilità maggiore di quella che ha oggi, che è praticamente nulla.

8 www.lapiazzaweb.it Terme Euganee
immorale

Due progetti. Sono promossi dal Comune e sono destinati a disoccupati e giovani

Un’estate all’insegna del sociale

Due progetti sociali al via ad Abano, uno rivolto a persone disoccupate, l’altro a ragazzi finiti sulla cattiva strada. Prende avvio il progetto “Abano Attiva”, promosso dal Comune di Abano e finanziato dalla Regione Veneto, che prevede l’inserimento lavorativo temporaneo di 5 persone disoccupate over 30 residenti ad Abano che siano prive o sprovviste della copertura degli ammortizzatori sociali o soggetti maggiormente vulnerabili.

Il progetto, realizzato in collaborazione con i partner operativi Irecoop Veneto e Spazio Elle, prevede un’esperienza di lavoro in servizi di pubblica utilità con un contratto della durata massima di 180 giorni e con un impegno orario settimanale minimo di 20 ore (per 520 ore totali di progetto). Le 5 persone selezionate saranno suddivise nelle seguenti attività: 2 saranno impegnate nella valorizzazione dei beni culturali ed artistici anche mediante attività di promozione, allestimento e custodia di mostre o attraverso il recupero e la valorizzazione di testi e documenti di interesse storico e culturale; una persona sarà impegnata nella custodia e vigilanza di impianti e attrezzature sportive, centri sociali, centri socio-assistenziali, educativi e culturali e di luoghi pubblici; infine 2 persone seguiranno i servizi di assistenza agli

anziani.

E’ tornato, a partire dallo scorso 5 luglio, una nuova edizione del progetto “Città Invisibile”, iniziativa messa in campo dall’amministrazione, per permettere ad alcuni ragazzi di Abano, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, di vivere esperienze innovative di socializzazione e pensate in particolare per coloro che non possono vivere momenti ed esperienze estive con i loro amici o familiari.

Il progetto giunto alla sua terza edizione prevede 6 uscite giornaliere settimanali fino al 9 agosto. Si va dall’arrampicata e trekking sui Colli Euganei (che si è svolta lo scorso 5 luglio), al giro in canoa (12 luglio); passando per il laboratorio di panificazione e il

“Abano Attiva” prevede l’inserimento lavorativo temporaneo di 5 persone over 30 che hanno perso il lavoro. “Città Invisibile” permette ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni di vivere esperienze di socializzazione e divertimento

parkour (19 luglio), continuando con un’escursione sempre sui Colli Euganei (26 luglio), proseguendo con l’uscita in piscina (2 agosto) e concludendo con una giornata di orienteering tra le calli e i campi di Venezia (9 agosto).

“Sono fondamentali le collaborazioni tra l’ufficio dei Servizi Sociali e le varie istituzioni per l’individuazione dei minori che sono più a rischio di intraprendere azioni di devianza”, spiega l’assessore al Sociale Virginia Gallocchio.

“Questo progetto, avviato nel 2020 con un contributo della Fondazione Cariparo, è oggi interamente sviluppato dall’amministrazione”, dice il sindaco Federico Barbierato.

Il sit-in di Fratelli d’Italia contro lo stato d’abbandono del vecchio casolare di via Romana Aponense

Ci sono degli sbandati che si aggirano all’interno di un vecchio casolare abbandonato in via Romana Aponense, a ridosso del locale Al Tabaco, ad Abano. La denuncia è del circolo di Fratelli d’Italia, che nelle scorse settimane ha organizzato un sit-in di protesta. Di fronte al casolare c’erano, tra gli altri, il consigliere comunale Antonio Franciosi, il coordinatore locale Antonio Giannesini, il consigliere comunale a Padova, Enrico Turrin, Daniele Donolato, Fabio Tambozzo, Filippo Ascierto e altri giovani, anche militanti del circolo sampietrino.

“Dopo aver denunciato la situazione in cui versa il capannone di vetro di via Configliachi - spiega Franciosi, - vogliamo evidenziare la presenza in questo

casolare, i cui proprietari abitano lontano da qui e che è in stato di abbandono ormai da molto tempo, di sbandati. Questa struttura è divenuta ricettacolo di clandestini, che si rendono protagonisti non solo di irruzioni non autorizzate in luogo privato, ma anche di episodi di schiamazzi, liti, che vengono udite anche dai clienti del vicino ristorante, il cui titolare ormai è esasperato per questo”.

“C’è bisogno di arrivare al più presto ad una legge – ha aggiunto Filippo Ascierto - che permetta di domare situazioni come questa. Una legge che obblighi i privati a sorvegliare e ad avere cura dei propri beni e che quindi questi non vengano abbandonati e lasciati in mano agli sbandati”.

I militanti di Fratelli d’Italia chiedono l’intervento del privato e dell’amministrazione comunale. “Questa è una zona che sta crescendo” ha fatto notare Fabio Tambozzo. “Sono sorti un locale di successo, è in via di ristrutturazione Villa Mocenigo, sta nascendo il nuovo Aliper e si sta ammodernando la stazione. In base a tutto questo evidenziamo come situazioni di questo tipo non possano quindi essere tollerate”. (f.f.)

9 www.lapiazzaweb.it Abano Terme Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Federico Franchin Virginia Gallocchio

Territorio. Il comandante della Polizia locale traccia un bilancio

Abbandono rifiuti, in media

5 sanzioni a settimana

Aufiero racconta come siano state promosse azioni mirate in alcune isole ecologiche per prevenire il deposito di materiali ingombranti. Il sindaco Barbierato ricorda che è aperto ed operativo un ecocentro in via dei Colli

Una media di cinque sanzioni alla settimana. Tante sono le multe elevate ai cittadini per l’abbandono dei rifiuti nella città di Abano. “In un anno e mezzo abbiamo elevato circa 425 verbali per lo scorretto conferimento dei rifiuti” racconta la comandante della Polizia locale di Abano, Francesca Aufiero. “Dall’inizio del 2023 – puntualizza - sono circa 5 la settimana”. Una delle più recenti, in ordine di tempo, è quella comminata ad un trasgressore in via Paganini per l’abbandono di divani. Nelle scorse settimane la stessa isola ecologica è stata di nuovo oggetto di abbandoni di materiale ingombrante di vario genere, tra cui doghe dei letti. “L’importo delle sanzioni ammonta mediamente a 166 euro, ma può aumentare a seconda della gravità del fatto”, spiega ancora la comandante. “Da inizio anno abbiamo fatto azioni mirate in alcune isole ecologiche, ad esempio in via Tito Livio, Moroni, Configliachi, Unità d’Italia”. L’azione di controllo della Municipale aponense è costante e riguarda anche l’abbandono di materiale edile. “La videosorveglianza mobile viene posizionata con cadenza settimanale e a rotazione nelle isole ecologiche dove più frequentemente si verificano problemi di errato conferimento, spesso anche su richiesta degli stessi cittadini, che, stanchi di comportamenti incivili, ci segnalano particolari situazioni critiche”, conclude la Aufiero. Il sindaco Federico Barbierato allora è chiaro. “Non riusciamo francamente a comprendere questo atteggiamento da parte di alcuni cittadini che si divertono ad abbandonare rifiuti in giro per la città”, sbotta il primo cittadino.“Da ormai un anno e mezzo è aperto e attivo – sottolinea - un ampio ecocentro in via dei Colli, nel quale si possono conferire i rifiuti ingombranti. Oltre a questo servizio, è possibile usufruire del ritiro a domicilio da parte dei mezzi incaricati da AcegasApsAmga degli stessi materiali ingombranti”. “Faccio quindi appello a tutti i nostri cittadini di usare il buonsenso e di avere più a cuore la propria città. Non è di certo un bel vedere osservare questi ammassi di materiali accan-

to alle isole ecologiche e per altre zone di Abano”, conclude Barbierato. Intanto in arrivo c’è il nuovo bando per l’asporto dei rifiuti. Un bando che andrà ad allargare le zone coperte dal servizio porta a porta, iniziato in terra aponense qualche anno fa.

Un incontro per insegnare agli anziani a difendersi dalle truffe

Truffe in particolar modo a danno degli anziani, un fenomeno che è sempre più frequente. Aiutare quindi le persone di una certa età ad attrezzarsi per difendersi da raggiri e insidie facendo opera di sensibilizzazione è lo scopo dell’incontro che si è tenuto alcune settimane fa, al Teatro Polivalente di Abano. L’incontro, organizzato da Osa, è stato introdotto dal presidente dell’associazione Luigi Ciccarese.

“Ci hanno coinvolto ii racconti delle strategie utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia, e gli averi, dei nostri anziani parenti, spesso soli ed inermi di fronte ai malintenzionati”, spiega il consi-

gliere comunale Ciccarese.

“Massima attenzione – prosegue - è stata riservata alle esperienze raccontate sia dal Comandante dei Carabinieri di Abano Terme, Vincenzo Mancini, sia da Alessia Borsetto, vice presidente dell’Associazione Il Gatto e la Volpe nel web, nonché dal sottoscritto, testimonianze raccolte ciascuno nell’ambito della propria esperienza professionale”.

Dal falso incaricato di Enel all’incidente occorso ad una figlia o una nipote bisognosa di immediato aiuto economico, dall’amico che promette miracolosi guadagni con i bit-coin, all’innamorato lontano che ha bisogno di una ricarica telefonica, dalle telefonate utili a “risparmiare” sui conti telefonici, alla fuga di gas che necessita di porre al riparo (quale?) gli oggetti preziosi.

Un incontro pubblico che ha ottenuto un positivo risultato, vista l’affluenza interessata di tanti cittadini.

“Un ringraziamento per il contributo offerto va al Comandante Mancini, che ha dato risposta ai cittadini presenti, e alla signora Borsetto, che ha ricevuto non poche richieste di assistenza”. “Per quanto mi riguarda, - conclude Ciccarese - la numerosa partecipazione ha dato un senso agli sforzi fatti nell’organizzare l’evento ed una chiara risposta alla diffidenza a volte incontrata nel promuoverlo”. (f.f.)

10 www.lapiazzaweb.it Abano Terme
Federico Franchin

Lavori pubblici. Interventi di adeguamento alla normativa antisismica Al via i lavori al micronido

“La Casa dei Folletti”

Per la messa in sicurezza del micronido il Comune è stato ammesso al finanziamento di 577mila euro del Pnrr. Per il prossimo anno scolastico i bambini saranno accolti in una struttura provvisoria appositamente costruita

Buone notizie in arrivo per le famiglie di Montegrotto. I bambini che l’anno prossimo frequenteranno il micronido “La Casa dei Folletti” di Montegrotto lo faranno in una struttura modulare che Il Comune sta appositamente costruendo a Mezzavia. Si tratta di 300 metri quadri dotati di tutti i comfort, riscaldamento e aria condizionata, studiata assieme agli educatori della cooperativa Progetto Now che gestisce il servizio, con spazi esterni dove verranno posizionati i giochi per i bambini. La nuova struttura provvisoria consentirà una completa ristrutturazione per l’adeguamento antisismico del micronido di via Caposeda 1,

che sorge in un edificio costruito all’inizio del Novecento che non è più in linea con le recenti normative antisismiche.

Per la ristrutturazione e la messa in sicurezza del micronido il Comune è stato ammesso al finanziamento di 577 mila euro del Pnrr. È previsto l’adeguamento sismico dell’intero edificio (piano terra e piano primo compresa la sede della Croce Rossa).

Gli interventi, che inizieranno il prossimo agosto e termineranno nell’estate 2024, riguarderanno tutta la struttura portante, sia per pareti verticali, sia solai orizzontali.

“Si tratta - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Duilo Fasolato -

di interventi di adeguamento alla normativa antisismica, riscontrate vulnerabilità a seguito di alcune verifiche correlate alle modalità di costruzione utilizzate all’epoca che non pregiudicano sicurezza attuale dell’edificio”.

“I bambini per l’anno scolastico 2023/24 saranno nella struttura temporanea – rassicura l’assessore all’istruzione Pier Luigi Sponton - che sarà dotata di tutti i servizi, realizzata con una ditta specializzata. Oltre ad aria condizionata, riscaldamento, allacciamenti, la struttura sarà abbellita dal punto di vista estetico a misura di bambino, ci sarà giardino esterno e saranno spostati i giochi che ora sono in via Ca-

poseda. Il nido temporaneo avrà una superficie di 300 metri quadri in una struttura unica, con un perimetro di 13 metri per 25, e un’altezza 2,70 come normale abitazione. Sarà leggermente sollevato da terra ma dotato di rampe per l’accesso”.

“Abbiamo deciso di collocare la struttura provvisoria - afferma in sindaco Riccardo Mortan-

Causa Marco Polo: il Tribunale accoglie la richiesta del Comune

Concessa la sospensiva, ma rimane una importante somma di denaro da tirare fuori per il Comune di Montegrotto. Non un milione di euro, ma circa 500 mila euro. Questo quanto dovrà versare il Comune di Montegrotto alla Marco Polo Spa per i servizi offerti nell’ambito di un appalto aggiudicato con una tangente e sul cui compenso è in corso da anni una querelle giudiziaria. La Corte d’Appello di Venezia ha ritenuto validi e fondati i motivi addotti dal Comune nella richiesta di sospensiva cautelare e ha censurato la sentenza di primo grado nella parte in cui non ha scorporato l’Iva (per 204 mila euro) e nella parte

in cui ha applicato sul dovuto gli interessi di mora, molto onerosi. Secondo quanto disposto dalla Corte d’appello il Comune dovrà pagare a Marco Polo ora 508 mila euro e non la cifra superiore a 900 mila euro che era prevista nella sentenza di primo grado. Ricordiamo che la Marco Polo aveva intentato causa al Comune che non voleva saldare le ultime fatture della ditta.

“Si tratta - commenta il sindaco Riccardo Mortandello - di una cifra molto inferiore agli oltre 900 mila euro che ci erano stati richiesti e che secondo le opposizioni in consiglio comunale avremmo dovuto pagare senza opporci.

La cifra in oggetto è in linea con quanto, dopo attente verifiche da parte degli uffici, avevamo offerto a Marco Polo come saldo del servizio fornito. Differentemente da Guerrato, Marco Polo non ha accettato la transazione e ha preferito andare in giudizio”. “L’udienza nel merito verrà discussa il 18 luglio 2024 e in quella sede il comune contesterà anche il fatto Marco Polo ha richiesto il pagamento di fatture che hanno invece importi da verificare e anche peggio ha chiesto il pagamento di fatture, per circa 207 mila euro, che Marco Polo aveva già, con atto notarile, ceduto a Guerrato”, conclude il primo cittadino. (a.f.)

dello - a Mezzavia nella zona tra via Mezzavia e via Falcone, con accesso dedicato ai genitori che arriveranno fino a davanti alla struttura e alcuni posteggi per le loro auto. Per il nostro Comune si tratta di un altro importante tassello dell’opera di messa in sicurezza sismica dei plessi scolastici”.

12 www.lapiazzaweb.it Montegrotto Terme
Duilio Fasolato e Pier Luigi Sponton

La testimonianza. L’impresa di Brusamento raccontata in una mostra fotografica

Oltre 13mila km a piedi: il viaggio di Elio

Partito nell’aprile 2019, in due anni e con una sosta forzata a causa della pandemia, ha attraversato l’Italia visitando oltre 700 località. Lo scopo del viaggio: sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Sclerosi Tuberosa

L’impresa di Elio Brusamento raccontata attraverso una mostra fotografica a Villa Draghi. Brusamento, sampetrino di nascita, residente a Udine, in Friuli Venezia Giulia, ora 71enne, è riuscito in un’impresa che ha lo scopo anche e soprattutto benefico. Pensionato, alpino e atleta, Elio è partito il 25 aprile 2019 da Trieste per percorrere l’Italia a piedi e scoprire i borghi e i paesi meno noti, solo con uno zaino in spalla. Ha concluso la sua impresa il 10 giugno 2021. “Per essere libero prima di partire ho venduto tutto quello che avevo”, racconta Brusamento. Dopo 13 mila e 160 chilometri e oltre 700 località visitate, ricercando i paesi e i borghi di confine, piccoli e sconosciuti d’Italia, Elio è tornato a Montegrotto per raccontare la sua storia. L’obiettivo del suo viaggio era sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia genetica come la sclerosi tuberosa in qualità di portavoce dell’Associazione Sclerosi Tuberosa. Come volontario, ha indossato maglietta e cappellino dell’Ast e rappresentato l’associazione

presso le istituzioni e le realtà incontrate con un messaggio di sensibilizzazione e speranza.

Partito da Muggia, inizialmente ha visitato le regioni del Nord e del Centro, inclusa la Sardegna, fino a raggiungere, procedendo lungo la costa occidentale, il Mezzogiorno. Dopo aver trascorso nella primavera 2020 il lockdown in Calabria, è stato per più di 4 mesi in Sicilia. A dicembre 2020 ha attraversato il versante ionico della Calabria fino alla Basilicata, per poi percorrere le coste della Puglia e risalire dall’Adriatico sino a casa.

“E’ stato un viaggio pieno di persone che mi hanno accompagnato in quei 25 mesi”, racconta ancora Brusamento. “Le grandi amicizie, i colori del mare, i profumi dei fiori, il rimbombo dei miei passi sono ancora nella mia testa a segnalare il mio cammino. I miei piedi che mi hanno accompagnato, mai si sono arresi anche con tanto dolore. Alla sera li lavavo e sanguinavano, ma parlavo ai miei piedi, li accarezzavo e alla mattina seguente con una fatica immane

indossavo le mie scarpe, e si ricominciava a camminare, mentre pensavo a quelle persone che non camminano”. Elio ha documentato tutto con delle foto, che ora si possono ammirare a Villa Draghi.

Birilli rossi lungo le piste ciclabili

Da qualche settimana lungo i marciapiedi di alcune vie della città di Montegrotto sono apparsi dei birilli di colore rosso. In molti si sono chiesti il senso di quel posizionamento da parte del comune di questi oggetti. A dare una risposta alle numerose richieste dei cittadini è allora il sindaco Riccardo Mortandello.

“I birilli di colore rosso che sono stati posizionati servono per evitare che le auto salgano sopra le piste ciclabili e che le auto parcheggino di fronte ai passaggi carrai”, spiega il primo cittadino sampietrino. La via dove è più evidente il posizionamento degli oggetti dissuasori è via Corso delle Terme, dove da tempo i residenti si lamentano dei parcheggi selvaggi sui marciapiedi e sui passi carrai. Non è una novità la protesta in tal senso da parte dei residenti delle abitazioni attigue alcuni esercizi commerciali, che si lamentano del fatto che molti utenti lascino la loro auto di fronte al loro cancello per andare nei negozi. I birilli di colore rosso sono poi stati utilizzati in alcune vie come spartitraffico per individuare meglio le due corsie. (a.f.)

13 www.lapiazzaweb.it Montegrotto Terme
Federico Franchin
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Elio Brusamento

IL PERSONAGGIO. All’Ipercity di Albignasego il seguito incontro, tra consigli e selfie

Il mondo gentile di Benedetta Rossi con le sue amate ricette del cuore

Metti Benedetta Rossi all’Ipercity un sabato pomeriggio d’estate ed è subito un successone. La chef più amata del web, amica di tante ricette a base di cibo ma non solo, è stata ospite verso la fine di giugno del centro commerciale di Albignasego nell’ambito del programma di Live Summer Show. Benedetta è stata accolta da moltissime persone e un enorme applauso nella piazza centrale del centro e si è raccontata con la spontaneità che la caratterizza, parlando di cucina e ricette, ma anche del suo ultimo libro di grande successo “Benvenuti a casa mia”.

Un momento “talk” fatto di semplicità e anche di consigli, cui ha fatto seguito il firmacopie e il momento “selfie” per un ricordo da tenere o da condividere.

Benedetta, com’è andato questo pomeriggio all’Ipercity?

«È stato un evento bellissimo perché in occasioni come queste sento proprio l’emozione del pubblico. Quando ci incontriamo di persona, a parte che mi sembra di conoscere già tutti anche se è la prima volta che ci incontriamo, però sento una belle energia, il fatto che mi vogliono bene e mi considerano come un’amica e questo per me è molto importante».

anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici, tutti insieme siamo una bellissima community».

Più o meno quante ricette hai realizzato in questi anni?

«Se faccio il conto sono più di 2.500...eh, inizio a fare un po’ di fatica a inventarne di nuove però spesso, anche in questo caso, arrivano i miei follower in mio aiuto perché se chiedo: “Avete qualche ricetta da condividere?”, sono i primi che mi mandano la loro ricetta

“Spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici”

Nel tempo hai instaurato con la tua community un rapporto confidenziale; il fatto di cucinare, quindi di esprimerti attraverso il cibo, ha fatto sì che chi ti segue ti veda come un’amica, una vicina di casa...

«Sì, spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da

del cuore che poi io magari condivido».

Tra tutte, la tua preferita o le tue preferite quali sono?

«Io sono un’amante del buon cibo e del cibo in generale, quindi se devo dirti una delle mie ricette del cuore, è una di quelle con cui sono cresciuta: i vincisgrassi, una sorta di lasagne che si preparano nella mia zona, oppure le olive

all’ascolana...i sapori, insomma, che mi riportano alla quotidianità e ai giorni di festa». (per chi desiderasse cimentarsi con i vincisgrassi, la ricetta di Benedetta si trova qui: https://www.fattoincasadabenedetta.it/ricetta/vincisgrassi/)

Mentre ce ne sono che proprio non ti riescono bene come vorresti?

«Ce ne sono alcune… Di solito faccio così: provo una volta, due vole e poi se non riesco mi allontano. Non sono molto brava col pesce, lo confesso, è il mio tallone d’Achille: l’ho sempre cucinato molto poco forse perché l’ho sempre trovato servito, mamma è più brava di me quindi approfittavo della sua sapienza».

Oltre alle ricette per il cibo, ne hai proposte anche per realizzare detergenti.

«Sì, io sono un’appassionata di saponificazione, è uno di quei lavori che ho ereditato dalla tradizione: nelle famiglie contadine in passato si faceva il sapone in casa, era una “magia” che trasformava i grassi e gli oli esausti in questo oggetto quasi sacro. Il sapone a casa mia è sempre stato guardato con grande rispetto: spesso si può sbagliare, c’è un’alchimia che non sempre riesce. Spero di avere il tempo di tornare presto a farne tanti».

Quali sono i progetti per il futuro?

«Ce ne sono tanti di nuovi, di cui in questo momento non posso ancora parlare… Riguardano me, ma riguardano anche tante persone e tante storie, le loro ricette del cuore».

15 www.lapiazzaweb.it L’incontro Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Un momento dell’incontro con Benedetta Rossi all’Ipercity di Albignasego

Palazzo Cavalli. L’Università di Padova arricchisce la proposta di divulgazione scientifico - culturale

Museo della Natura e dell’Uomo, un viaggio nella storia della Terra

Èstato inaugurato lo scorso 23 giugno il nuovo Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, andando ad aggiungere un tassello significativo alla già ricca proposta scientifico-culturale della città patavina.

Uno dei lasciti più significativi delle celebrazioni per gli 800 anni dell’università di Padova, il Museo della Natura e dell’Uomo è stato realizzato nella sede restaurata di Palazzo Cavalli dall’Università di Padova con il sostegno di Fondazione Cariparo, del Mini-

E’ articolato in 38 sale su 3.800 mq, con oltre quattromila pezzi sposti provenienti da importanti collezioni

stero della Cultura e della Regione Veneto e rappresenta ad oggi la più grande sede museale universitaria d’Europa.

Concepito come un viaggio di 4 miliardi di anni attraverso la storia della terra e del rapporto dell’uomo con essa, il museo si articola in 38 sale per un totale di 3.800 mq di spazio espositivo, cui si aggiungono gli spazi per le mostre temporanee, e va ad unire i preesistenti musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia in un percorso inedito e coerente, che permette di raccontare la storia del pianeta Terra dalle origini ai giorni nostri. Oltre 4.000 i pezzi esposti, provenienti dalle racconte naturalistiche create nei secoli da studiosi ed esploratori dell’Università di Padova a scopo didattico e di ricerca, cui si aggiungono pezzi provenienti da scambi con altri musei internazionali, a creare una collezione davvero straordinaria. Tra i “pezzi forti” del museo, la tigre dai denti a sciabola, il cui scheletro viene accompagnato dalla riproduzione a grandezza naturale dell’animale. Unico esemplare del suo genere in Italia, il fossile risale al Pleistocene superiore e proviene dal sito californiano di Rancho La Brea. La proposta museale è inoltre arricchita da un rarissimo esemplare di Mososauro, progenitore dei dinosauro, dagli elefanti nani della Sicilia e dai reperti trovati a Bolca (Verona), uno dei più importanti siti fossili in Italia. Obiettivo del

museo, proporre una narrazione della storia del pianeta da leggere nelle rocce, nei fossili, negli artefatti creati dall’uomo, senza tralasciare il nostro impatto sulla biodiversità e sul cambiamento climatico, e allo stesso tempo far comprendere al visitatore come la terra sia un unico, complesso sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui facciamo parte anche tutti noi. Un viaggio interattivo durante il quale, oltre a poter osservare i reperti, il visita-

tore può beneficiare di moltissimi supporti multimediali concepiti per raccontare in modo coinvolgente il tema della biodiversità.

Una proposta pensata per un pubblico eterogeneo, dai bambini e ragazzi (per i quali sono previste delle attività ludico-didattiche) agli studiosi e In generale a quanti sono interessati ad approfondire la materia, con un auditorium pensato per ospitare conferenze, proiezioni e incontri.

Cinema all’aperto: tutte le rassegne in città

Con l’estate entrata nel vivo tornano gli appuntamenti con il cinema all’aperto. Come di consueto Padova ospita varie rassegne in diverse zone della città, con delle conferme e qualche novità. I Giardini di Palazzo Zuckermann tornano ad ospitare la storica rassegna “Arena romana estate” organizzata dall’associazione Promovies, con un programma che include, oltre ai titoli nazionali ed internazionali più significativi della stagione, anche eventi dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della musica, da Giorgio Gaber a Escher. La rassegna, inaugurata a inizio giugno, proseguirà fino alla fine di agosto con appuntamenti pressoché giornalieri.

Cambio location per “CinemaUno Estate”: la rassegna nata all’ex macello di via Cornaro e trasferitasi dal 1998 ai Giardini della Rotonda, attualmente chiusi per restauro, torna in un nuovo, suggestivo spazio, il Bastione Moro II in via Citolo da Perugia 104. Organizzato dal Centro Universitario Cinematografico, CinemaUno Estate ci accompagnerà fino al 3 settembre con la formula che lo ha contraddistinto negli anni passati: film d’autore tra impegno e intrattenimento.

Nel quartiere Chiesanuova, nel piazzale del patronato della Chiesa, va in scena Estate Esperia (fino al 30 luglio), mentre in zona Paltana torna “Sotto le stelle del cinema”, la rassegna del Piccolo Teatro fino al 3 settembre presso l’oratorio Don Bosco. Torna anche la rassegna firmata Multiastra e Arcella Bella al parco Milcovich, con i film “in cuffia” per godersi il film nel rispetto dei residenti.(f.t.)

16 www.lapiazzaweb.it Cultura
L’esterno del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo Francesca Tessarollo

Pallacanestro. Si sono allenate al Palaberta per una settimana

Le azzurrine e le atlete della nazionale cinese ospiti a Montegrotto

La nazionale femminile italiana Under 18 si è fermata dall’ 8 giugno e ha completato la preparazione per poi volare il 29 in Turchia dove a Konya si è tenuto il campionato europeo di categoria

Le nazionali femminili giovanili di pallacanestro cinese e italiana sono state contemporaneamente ospiti a Montegrotto per una settimana di allenamenti al Palaberta e si sono sfidate in due partite amichevoli. Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra la Fip (Federazione italiana pallacanestro) e il Comune. Una rappresentanza delle due squadre assieme ai loro coach è stata ricevuta in municipio dal sindaco Riccardo Mortandello con l’assessore allo Sport Pier Luigi Sponton.

“Abbiamo scelto Montegrotto - hanno spiegato i responsabili delle squadre - per l’ospitalità alberghiera, per un impianto (Palaberta) importante, che una volta ultimato potrà ospitare anche eventi e tornei ancora più

importanti, e non ultima per una amministrazione sensibile e vicina allo sport”.

L’assessore Sponton si è detto felice che le due squadre abbiano potuto usufruire delle strutture di Montegrotto e provare i benefici delle strutture termali.

La nazionale femminile italiana

Under 18 è stata a Montegrotto dall’ 8 giugno e ha completato la preparazione il 28 giugno per poi volare il 29 in Turchia dove a Konya dal 1° al 9 luglio si è tenuto il campionato europeo di categoria.

“Vogliamo ringraziare l’amministrazione - dice Roberto Nardi, presidente di Fip Veneto, - per la disponibilità e l’attenzione con cui si è resa disponibile ad ospitare queste due settimane di ritiro. Un’occasione importante per

vedere all’opera i nostri talenti, ma anche quelli di nazioni come la Slovenia e la Cina, nostre avversarie al Palaberta”.

Il team cinese accompagno Igor Polenek e dal team leader Xu Lan invece parteciperà ai mondiali Under 19 che si disputeranno a Madrid dal 15 al 23 luglio. Le giocatrici cinesi sono state in Italia da domenica 18 giugno e sono ripartite una settimana più tardi con destinazione Spagna.

Le ragazze del Thermal Basket femminile tornano in A/2

Dopo 25 anni le ragazze del Thermal Basket femminile sono tornate in serie A/2. Tanti, troppi per la società che a Padova ha fatto la storia del basket femminile. Thermal corsaro, si direbbe, Thermal da urlo, si è scritto. Un ultimo match impeccabile e una stagione sorprendente ha riportato le termali al basket

nazionale. In quel di Canegrate era difficile essere in tanti, ma Facebook avvicina tutti. Ci sono tifosi delle ragazze termali che si sono diretti sul campo, sorbendosi la trasferta, ma molti hanno seguito l’impresa della Thermal on-line.

Promozione a sorpresa, strameritata. Le atlete in campo, hanno conquistato un titolo prestigioso. E lo consegnano alla società. Per loro sarà un’estate di festa, per i dirigenti solo qualche ora. Perché la realtà, non più il sogno, continui. Grande la soddisfazione nella dirigenza della Thermal e grande la soddisfazione anche tra le amministrazioni comunali di Abano e Montegrotto per l’impresa. (a.f.)

18 www.lapiazzaweb.it Sport
A fianco un’immagine delle giovani atlete ospiti a Montegrotto Terme Federico Franchin

#Regione

Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano

La Lega scommette su Alberto Stefani: “Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”

Sulle tensioni interne: “Una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive”

Dopo settimane di attesa condite da prese di posizione, colpi di scena e polemiche la Lega veneta ha scelto che strada prendere e ha deciso di camminare al fianco del suo leader nazionale

Matteo Salvini confermano la fiducia al giovane Alberto Stefani. Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che si è celebrato lo scorso 24 giugno a Padova e che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere nettamente sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista. Stanno con il neo segretario invece il parlamentare padovano

Massimo Bitonci che dichiara:

“Complimenti all’amico Stefani, eletto con con un largo consenso, a comprova dell’ottimo lavoro svolto in questi due difficili anni

da commissario. Dal suo intervento al congresso, tutti hanno compreso la sua determinazione ed il nuovo progetto della Liga Veneta, che guarda alle sfide future e al rinnovamento del nostro movimento. E’ una persona molto capace che sarò in grado di raccogliere le sfide che ci attendono”. Anche Giuseppe Pan sottolinea la necessità di “lavorare per una Lega identitaria, capace di ascoltare e legata al nostro territorio. Al fianco della nostra gente, dal più piccolo comune alle nostre grandi città”.

Ora tocca a Stefani, forte del consenso ricevuto, lavorare per voltare pagina, ricucire gli strappi e ritagliare un nuovo ruolo di spicco alla Lega nell’alleanza di centrodestra, dove anche in Veneto l’avanzata di Fratelli d’Italia è evidente.

Alberto Stefani, da commissario a segretario della Lega in Veneto, quale il suo commento all’esito del congresso?

“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del

movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”. Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?

“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costantemente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituziona-

Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato

“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito. “Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche nazionali”, ribadisce il sindaco

di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Ste-

le di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.

Ma ci sarà anche da guardare all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e le tensioni pre e post congressuali?

“I congressi ci sono sempre

stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.

Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà il rapporto e la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?

“Come sempre. Con lealtà e franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”. Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?

“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.

fani”. L’invito, quindi, è quello di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano - continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità. Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono

opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”. Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario, - conclude il sindaco padovano - che oggi può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.

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“Ci siamo battuti per un partito più legato ai territori, ora tocca al segretario fare sintesi”
Massimo Bitonci e Alberto Stefani

Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province

“Noi interpreti delle esigenze dei territori”

La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico

“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”. Come sta mutando la politica nel centrodestra ?

“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elettori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia

perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.

Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?

“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio. E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salute - e anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone più fragili e delle fasce sociali più deboli”.

Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in

agenda su cui bisogna intervenire?

“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fiscale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavoratori con i redditi

più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori,

Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze

L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica.

Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando per materie come il bilancio, il

sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendono affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa. “Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono

sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ricambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon

dobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”. Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?

“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.

segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.

20 www.lapiazzaweb.it Regione
Roberto Bazzarello

Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più step che sfiora i cinque milioni

Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana

Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.

Biglietti via WhatApp

Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla

fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.

La tessera Venezia Unica si digitalizza

Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti, carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la

tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.

Una nuova piattaforma web

In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multimodale e multi-canale tutti i sistemi

esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.

Dispositivi a bordo per acquisti contactless

Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva in-

stallazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.

Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.

21 www.lapiazzaweb.it Regione

Parcheggiare a Padova per visitare il suo Patrimonio Universale Unesco non è mai stato così facile!

Trova e paga il parcheggio con un click con l’App Easy Padova

Un nuovo luogo dove parcheggiare in centro a Padova : Il Secret Garden Park “Dove il parcheggio è Arte”

Messaggio pubbliredazionale

L’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”

Aspiag Service Despar e la Questura di Padova uniti per la sicurezza stradale

Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante. Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Padova e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per non rischiare e viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di so-

stanze alteranti. “Il rapporto di collaborazione tra la Polizia di Stato ed Aspiag Service è ormai convalidato e devo dire che si sta rivelando molto fruttuoso” ha sottolineato il Questore di Padova Antonio Sbordone. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Padova e delle altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso

60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto, fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla strada. “Del resto – ha concluso il Questore Sbordone - ritengo molto importante, anzi decisivo, che

per le campagne di sensibilizzazione della cittadinanza su rilevanti tematiche attinenti alla sicurezza ci si affidi alla collaborazione di aziende diffuse sul territorio come Despar che, quotidianamente, sono in contatto con decine di migliaia di persone, con le quali, peraltro, viene costruito un rapporto “fiduciario”.

Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre

Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità

Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa.

E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali.

Il progetto di collaborazione

ha infatti lo scopo di dare vita a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar.

Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpi-

scono in modo sempre più frequente giovani e adolescenti. E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.

parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera.

“Per Aspiag Service Despar –ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - è motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone. Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale.

Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.

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Giovanni Taliana, Antonio Sbordone e Gianfranco Martorano
Regione

E…state al caldo ma in salute

Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo

Quest’anno si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...

Prosegue alla pag. seguente

LUGLIO 2023 on-line: /category/salute/
Salute

Salute

Le regole per vivere al meglio la bella stagone

. ..a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’inge-

stione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai

raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini. Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina

una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi. L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori. Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosa-

nitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate.

Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo. Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.

Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate

Genitori e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.

L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno. Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.

In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte di una cor-

retta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.

La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto.

I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.

In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www.facebook.com/ groups/tiascoltoulss2.

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I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto
Cambia il ritmo delle giornate e c’è più tempo per stare insieme

Turismo sociale e inclusivo. L’esperienza proposta dall’Ulss 3 per l’edizione 2023

L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità

Per tutto il mese di luglio i giovani, tra 20 e 35 anni, lavorano e vivono insieme nelle località balneari di Chioggia e al Lido, e hanno anche un ricco programma di attività ricreative

Nove ragazzi con disabilità, che per un mese lavorano e vivono insieme trascorrendo un’estate “diversa”, più ricca ancora, portando il loro personalissimo contributo: sono loro gli attori principali dentro l’estate solidale, e ricca di molte iniziative e proposte, organizzata dell’Ulss 3 Serenissima. “Cinque dei ragazzi selezionati lavorano a Chioggia, e gli altri quattro a Venezia – spiega il direttore dei Servizi sociosanitari, Massimo Zuin – e con i loro volti e le loro mani indaffarate sono un po’ il simbolo dell’edizione 2023 dell’iniziativa “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” nelle nostre città balneari. A partire dalla loro disponibilità e dal loro entusiasmo, si sta realizzando una concreta esperienza di turismo integrato, importante per loro ma anche per i contesti che li hanno accolti”. Attraverso un’estensione estiva di quello che tecnicamente si chiama Servizio di inserimento lavorativo e autonomia abitativa, i nove giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, nel mese di luglio sono stati inseriti in esperienze occupazionali diverse da quelle che hanno già svolto. A Chioggia, ad accogliere i cinque ragazzi sono stati gli stabilimenti balneare Astoria e Clodia, il Park Hotel e il Mare Notus di Sottomarina; a Venezia due

dei giovani stanno lavorando all’Hilton

Molino Stucky alla Giudecca, uno è alla spiaggia Bluemoon del Lido, una ragazza svolge attività di segreteria al liceo artistico Guggenheim. La loro attività lavorativa sarà retribuita, in continuità con quanto avviene durante i mesi normali per le persone inserite nei programmi del Sil della Regione Veneto. “I nove ragazzi sono stati selezionati – sottolinea Vanni Stangherlin, referente del Progetto – tenendo conto delle loro abilità lavorative e a partire dal fatto che, con il supporto delle famiglie, sono in grado di affrontare un intero mese fuori di casa. Sono stati tutti accolti in contesti lavorativi turistici, dentro gli stabilimenti balneari e negli alberghi. I nove giovani stanno vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria perché, per tutto il mese, abiteranno in una struttura che permetterà loro di conoscersi e di frequentare insieme, a loro volta, le tante altre iniziative di sport, divertimento e socializzazione che sono state organizzate per le persone disabili nelle spiagge di Chioggia e del Lido. Al termine della giornata di lavoro, infatti, accompagnati dagli educatori che li seguono H24 hanno la possibilità di partecipare alle attività ludico sportive organizzate per loro e per ogni persona con disabi-

Pedalare in bici, un’attività che fa bene al cuore

Una bella pedalata all’aria aperta, se possibile, oppure indoor, non rappresenta soltanto un piacere per chi coltiva la passione per le due ruote ma assicura notevoli benefici a livello fisico. Lo spiega bene la dottoressa Laura Brusamolin, responsabile del Servizio di Attività Motoria dell’Ulss 6 Euganea, anche alla luce di un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Circulation (ahajournals. org/), nel quale si evidenzia che l’utilizzo regolare della bicicletta può ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. “Gli spostamenti in bicicletta – sostiene la dottoressa Brusamolin - rappresentano un’attività fisica di intensità moderata che contribuisce a prevenire le malattie croniche come l’obesità, il diabete e le patologie cardiovascolari”. Lo studio,

cui fa riferimento la dottoressa, è stato condotto su un campione di oltre 45.000 adulti danesi seguiti per un periodo di 20 anni, e ha rilevato che coloro che utilizzavano la bicicletta come mezzo di trasporto avevano un rischio di sviluppare una malattia coronarica inferiore del 26%. Gli effetti benefici di una bella pedalata valgono anche per

lità che frequenti le spiagge di Chioggia e del Lido di Venezia”.

E’ pronto e definito il quadro più ampio di quelle che sono le proposte del Progetto “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” per le spiagge dell’Ulss 3 Serenissima. Nelle spiagge del Lido, in collaborazione con il Comune di Venezia, al Lungomare D’Annunzio sono proposte le attività di beach tennis e di pet-therapy, mentre presso lo stabilimento balneare Blue Moon le persone con disabilità possono provare il Sup, la speciale tavola su cui si pagaia seduti o in piedi; a Sottomarina, con il contributo del Comune di Chioggia, lo stabilimento Astoria propone beach tennis, pet-therapy, roundnet – uno speciale gioco di gruppo con palla e rete –, e l’esperienza del Sup viene proposta all’Astoria ma anche nello stabilimento balneare Zanzibar e allo Stella Maris. Le attività organizzate dall’Ulss 3 Serenissima si inseriscono nel più vasto progetto della Regione Veneto di turismo inclusivo, realizzato con il contributo del Ministero per le Disabilità. Partiti lo scorso 26 giugno le proposte saranno attive tutte fino al 31 agosto: tutti i programmi sono pubblicati nella pagina turismoinclusivo. aulss3.veneto.it, dove ci si prenota per partecipare alle singole proposte.

chi opta per l’utilizzo di una bici elettrica. “Pedalare una bici elettrica è un esercizio più intenso rispetto alla passeggiata, fa aumentare maggiormente il consumo di ossigeno e la frequenza cardiaca –prosegue Brusamolin – le e-bike, inoltre, permettono di coprire distanze maggiori e prolungare il tempo di utilizzo rispetto a una bici convenzionale”. Scegliere quotidianamente di utilizzare la bicicletta è un’attività promossa anche nelle recenti linee di indirizzo sull’attività fisica pubblicate dal Ministero della Salute: nel documento, il ciclismo è consigliato a tutte le fasce di età della popolazione quale modo semplice ed economico per mantenersi attivi. Non solo offre numerosi benefici per la salute, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, riducendo l’inquinamento atmosferico.

27 www.lapiazzaweb.it Salute

Tra analogico e digitale. Alla scoperta dell’Officina Infernale di Andrea Pozzato

Glitch, distopia a misura di fumetto

S’intitola “Glitch” l’ultima lavoro di Officina Infernale, fumettista e illustratore padovano che da sempre si diverte a infrangere ogni regola, visiva e non. Il fumetto, pubblicato da Feltrinelli Comics, racconta di un futuro distopico in cui la violenza è confinata al mondo digitale. Tutto bene, se non che qualcuno torna a far scorrere il sangue anche nella vita reale, e qui le cose si incasinano. Da sempre Officina Infernale (nome d’arte di Andrea Mozzato) è uno dei miei autori di riferimento, e quindi mi ha fatto particolarmente piacere scambiare due chiacchiere con lui per parlare di un fumetto che è una vera bomba atomica.

Come nasce Glitch?

“Glitch nasce ad una cena con Tito Faraci, Claudio Calia e Massimo Zilio, durante i giorni del Be Comics 2021. L’episodio del Dylan Dog Color Fest aveva attirato un po’ di attenzione e Tito Faraci mi ha chiesto se volevo fare un libro per loro. Di solito i miei progetti sono di lunga gestazione sopratutto prima di iniziarli, lascio macerare o marcire l’idea e poi vedo cosa salta fuori, con Glitch ho dovuto accelerare le cose, ho messo insieme i miei generi preferiti, Cyberpunk, Noir, Thriller e critica sociale, un po idi idee sono venute fuori, poi nel processo di lavorazione, l’idea principale del libro, ovvero, quella che non muore più nessuno e succede poi un omicidio reale, era quella più forte e ho iniziato a lavorarci”.

Con questo fumetto hai tracciato una linea di discontinuità con i tuo precedenti lavori, anche se il tuo stile resta sempre unico e riconoscibile. Che ne pensi?

“Sì, in realtà Glitch è l’esatto opposto rispetto alle mie solite cose. Ero partito con uno stile totalmente “anarcoide”, quasi sperimentale, ovvero le mie solite cose. In realtà Feltrinelli Comics cercava qualcosa più vicino alle cose del Dylan Dog Color Fest, quindi mi sono riadattato ad uno stile più lineare e “classico”. Non un male perché alla fine mi sono divertito, sono uscito dalla mia solita delirante comfort zone e ho provato a fare qualcosa di più, appunto, “classico” se si può definire così il mio lavoro. In Glitch non c’è la solita destrutturazione, diciamo che le mie tematiche sono un po’ più in profondità. L’ho intitolato così perché il Glitch è un difetto delle cose digitali e vivendo in un epoca quasi totalmente digitalizzata, mi sembrava perfetto come cosa”.

So che la musica influisce molto sul tuo lavoro di fumettista e illustratore. Cosa stavi ascoltando

mentre lavoravi a Glitch?

“Durante il 2022 sono arrivato all’estate bollito, un down senza precedenti, tutto quello che avevo fatto, seguito, letto, ascoltato mi aveva rotto il c***o. Avevo chiuso anche il progetto noise che portavo avanti (aveva pure un discreto seguito, sigh!). In quei giorni iniziai ad ascoltare quasi per caso Ghostemane una sorta di mix tra Hip Hop Trap Metal ed Elettronica, era solo la punta dell’iceberg, quindi per gran parte dell’anno ho ascoltato roba così. Vediamo un po’ i primi che mi vengono in mente: Suicide Boys, Team Sesh, Bones, Kill Ebola, Grim Salvo, Death Grips, e un botto di altri. Poi Three Six Mafia e vario Horrorcore che è un sotto genere sempre dell’Hip Hop, poi passato il down ho reintegrato i soliti eccessi sonori Doom, Grindcore etc etc. Parto sempre dalle suggestioni che un genere musicale o un gruppo mi dà, mi basta anche un titolo di una canzone per farmi venire idee, diciamo che prendo spunto più dalla musica che da tutto il resto”.

Quali sono state le maggiori difficoltà di questo progetto?

“La falsa partenza inizialmente mi ha un po destabilizzato, perché parti con un certo ordine di idee e sei settato su quello. Passato quel primo momento non ci sono stati grossi problema, anche se la deadline soffiava sul collo. Un altro problema, se possiamo chiamarlo così, sono stati i testi: io scrivo a flussi continui che vado a sistemare in varie fasi di rilettura e in questo lavoro gli editor, sia Tito che Silvia, sono stati fondamentali, perché uno sguardo esterno vede i punti in cui le cose non funzionano. L’editing in questo caso ha dato maggiore coesione e ritmo alla storia. Anche perché essendo autore unico, magari dai per scontato certe cose che il lettore non può sapere, quindi devi rendere tutto comprensibile visto che la storia è dentro alla tua testa e non nella sua”.

Il tuo lavoro è da sempre molto cinematografico: prova a immaginare un cast per un film tratto da Glitch.

“Buona domanda! Concettualmente per realizzare il libro mi sono ispirato certa fiction italiana o a serie tipo Law and Order, quel tipo di cose non pazzeschissime, tipo Breaking Bad che ok, a livello di scrittura spaccano ma poi cmq finiscono; quelle serie che hanno un tot di stagioni e ancora vanno avanti, che hanno quel tipo di scrittura solida, funzionale. Quindi non ne ho idea hahah! Cmq ci vedrei bene Andrea Pennacchi a fare Mayer uno dei tre protagonisti, oppure

ci vedrei bene la coppia che interpretava ii due cugini calabresi killer in Bang Bang Baby, due personaggi oltretutto scritti benissimo. Ci vedrei bene anche un John Goodman crepuscolare”.

Credi che quello raccontato in glitch sia un futuro distopico o un futuro probabile? (o magari tutte e due le cose)

“Io sono un pessimista e anche un pelo nichilista, tutta colpa del Noise e del Punk. Mi sembra a volte chi viviamo già in una sorta di distopia, anzi mi sembra che stiamo vivendo in un tempo che potremmo definire liminale, in cui ci si aggrappa ancora al passato, facendo una resistenza al cambiamento, creando una sorta di zona di annullamento in cui non si ava ne avanti ne indietro. L’anno di pandemia poteva essere un buon punto di partenza per ripensare ad un sacco di cose, invece si pensava a tornare come prima, come se prima funzionasse tutto alla grande. Mi sembra la paura del cambiamento sia più forte negli ultimi anni rispetto ad anni fa”.

Sei un autore ultraprolifico: a cosa stai lavorando?

“Sto facendo ovviamente varia roba, ma al momento ti posso dire le cose certe: Anywhereman per In Your Face Comix, un albo gigante di 56 pagine a colori, esce per Lucca Comics di quest’anno, roba di supereroi ma molto particolare, come sempre, mi piacerebbe usare il termine Elevated Superheroes, che è un po la roba che facevano i vari Moore, Ellis, Morrison, poi è andato tutto perso come lacrime nella pioggia, ma non vorrei sembrare troppo stronzo. Poi porto sempre avanti il discorso autoproduzione con vari progetti, molti privi di senso, ma che mi piace fare più per feticismo che per altro”.

28 www.lapiazzaweb.it Il personaggio
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Andrea Mozzato con una copia di Glitch Alla scoperta dell’Officina Infernale di Andrea Mozzato tra analogico e digitale

passando per Padova, una

selezione di proposte eventi in Veneto

Gli appuntamenti. Da Venezia a Rovigo, da Vicenza a Treviso passando per Padova, una selezione di proposte

Gli appuntamenti. Da Venezia a Rovigo, da Vicenza a Treviso passando

Una ricca estate di eventi in Veneto

Una ricca estate di eventi

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tempi. Per Classico tutospita lo divino e rivoluzioper esalscultore quest’anno di giovinezantichi programma

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Grappa e dei Pedemontaun fitall’insegna del teacontemporaneo, il giardini e del ’99 diventa palmusica con scena vicentina Maluglio. Tessarollo

In Veneto si preannuncia un’estate ricca di eventi per chi resterà in città: numerosi sono infatti gli appuntamenti culturali, musicali e di intrattenimento ospitati in diverse province della regione e pensati per allietare le serate di cittadini e turisti.

Cominciamo dal capoluogo: una città che ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno, in estate Venezia aggiunge frecce al proprio arco proponendo attività e manifestazioni alternative in tutto il territorio. Da segnalare, in particolare, l’appuntamento con “Palcoscenici metropolitani 2023”, la rassegna estiva che propone spettacoli dal vivo in tutto il Comune per tutta l’estate, spaziando dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. Fra gli appuntamenti previsti, il festival “Musica dal mondo” ai giardini di via Piave a Mestre, la rassegna teatrale “Verde Groggia” nel parco di villa Groggia (Cannareggio), e “Circus Fever”, rassegna di circo contemporaneo con eventi pensati sia per adulti che per bambini ospitala a Piazzale divisione Acqui (Parco Bussola).

Appuntamenti imperdibili anche nelle altre province venete, a cominciare da Padova: se la città patavina proporrà il consueto calendario di eventi estivi, dai concerti ospitati al Parco della Musica e al Parco Milkovich (nell’ambito di “Arcella Bella”) agli appuntamenti al planetario (da ricordare, in particolare, l’evento del 12 agosto all’ex Macello con la spiegazione e osservazione delle stelle cadenti), non saranno da meno gli altri comuni della provincia, a cominciare da Montegrotto. La famosa località

termale ospiterà, fino al 29 agosto, la rassegna “Thermae Theatrum”, che si pone l’obiettivo di valorizzare gli scavi romani del centro città riportando le terme alla loro antica funzione, ossia quella dell’ozio e del divertimento. Ad alternarsi sul palco, grandi nomi e giovani promesse, dalla Banda Osiris alla Green Orchestra con il progetto Beatles Today. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà godere di una visita guidata con un archeologo.

Anche Rovigo punta sulla varietà della proposta, fra cultura, musica e sport. Da segnalare, in particolare, “Il teatro siete voi - Voglia di vivere”, versione all’aria aperta della rassegna “Il teatro siete voi” che comprende spettacoli di circoteatro e teatro per ragazzi (ma non solo!). Prossimo appuntamento da segnare in agenda: il 23 agosto, con “Lo straordinario viaggio di Atalanta”.

A Treviso l’estate si preannuncia magica, come promette il titolo della rassegna “Estate incantata”: per tutta la stagione, diversi quartieri della città saranno vivacizzati da spettacoli teatrali, comici e musicali. Da segnalare, la comicità di Carlo & Giorgio (11-12 agosto, in Piazza Rinaldi) e di Gene Gnocchi (26 luglio, sotto la Loggia dei Cavalieri, nell’ambito della rassegna

“Comici in Loggia”), gli spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli della rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, lo storico festival musicale

“Suoni di Marca” (fra i protagonisti, Francesca Michielin, gli Skiantos e Gianluca Grignani), “Teatro da bere e mangiare”, rassegna che unisce teatro ed enogastronomia, e “Treviso retrò”, con musica, te-

atro e amenità d’altri tempi. Per il Festival del Teatro Classico tutto luglio il Museo Bailo ospita lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica, per esaltare l’immensa arte dello scultore trevigiano. Il tema di quest’anno di Classici in musica è “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”. Gli spettacoli in programma sono L’universo femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia (7 settembre), e L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse (14 settembre).

In Veneto si preannuncia un’estate ricca di eventi per chi resterà in città: numerosi sono infatti gli appuntamenti culturali, musicali e di intrattenimento ospitati in diverse province della regione e pensati per allietare le serate di cittadini e turisti.

Cominciamo dal capoluogo: una città che ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno, in estate Venezia aggiunge frecce al proprio arco proponendo attività e manifestazioni alternative in tutto il territorio. Da segnalare, in particolare, l’appuntamento con “Palcoscenici metropolitani 2023”, la rassegna estiva che propone spettacoli dal vivo in tutto il Comune per tutta l’estate, spaziando dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. Fra gli appuntamenti previsti, il festival “Musica dal mondo” ai giardini di via Piave a Mestre, la rassegna teatrale “Verde Groggia” nel parco di villa Groggia (Cannareggio), e “Circus Fever”, rassegna di circo contemporaneo con eventi pensati sia per adulti che per bambini ospitala a Piazzale divisione Acqui (Parco Bussola).

A Vicenza gli appuntamenti da non mancare sono con la musica e il teatro: il 28 luglio nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo si potrà assistere all’esibizione dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna “Notturni a San Lorenzo”, mentre il teatro sarà protagonista di “Terrestri d’estate”, rassegna di performance itineranti ideata da La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e giunta alla sesta edizione. Nel vicentino una menzione va fatta per OperaEstate Festival, giunta alla 43ª edizione. La rassegna, che si svolge in diversi luoghi di Bassano del Grappa e dei comuni partner della Pedemontana Veneta, offre ogni anno un fitto calendario di eventi all’insegna della danza, della musica, del teatro e del circo contemporaneo, il tutto ospitato in teatri, giardini e luoghi d’arte. Parco Ragazzi del ’99 di Bassano del Grappa diventa palcoscenico della grande musica con il concerto di una star della scena musicale italiana, la vicentina Madame, in programma il 26 luglio.

termale ospiterà, fino al 29 agosto, la rassegna “Thermae Theatrum”, che si pone l’obiettivo di valorizzare gli scavi romani del centro città riportando le terme alla loro antica funzione, ossia quella dell’ozio e del divertimento. Ad alternarsi sul palco, grandi nomi e giovani promesse, dalla Banda Osiris alla Green Orchestra con il progetto Beatles Today. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà godere di una visita guidata con un archeologo.

Anche Rovigo punta sulla varietà della proposta, fra cultura, musica e sport. Da segnalare, in particolare, “Il teatro siete voi - Voglia di vivere”, versione all’aria aperta della rassegna “Il teatro siete voi” che comprende spettacoli di circoteatro e teatro per ragazzi (ma non solo!). Prossimo appuntamento da segnare in agenda: il 23 agosto, con “Lo straordinario viaggio di Atalanta”.

atro e amenità d’altri tempi. Per il Festival del Teatro Classico tutto luglio il Museo Bailo ospita lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica, per esaltare l’immensa arte dello scultore trevigiano. Il tema di quest’anno di Classici in musica è “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”. Gli spettacoli in programma sono L’universo femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia (7 settembre), e L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse (14 settembre).

Appuntamenti imperdibili anche nelle altre province venete, a cominciare da Padova: se la città patavina proporrà il consueto calendario di eventi estivi, dai concerti ospitati al Parco della Musica e al Parco Milkovich (nell’ambito di “Arcella Bella”) agli appuntamenti al planetario (da ricordare, in particolare, l’evento del 12 agosto all’ex Macello con la spiegazione e osservazione delle stelle cadenti), non saranno da meno gli altri comuni della provincia, a cominciare da Montegrotto. La famosa località

A Treviso l’estate si preannuncia magica, come promette il titolo della rassegna “Estate incantata”: per tutta la stagione, diversi quartieri della città saranno vivacizzati da spettacoli teatrali, comici e musicali. Da segnalare, la comicità di Carlo & Giorgio (11-12 agosto, in Piazza Rinaldi) e di Gene Gnocchi (26 luglio, sotto la Loggia dei Cavalieri, nell’ambito della rassegna “Comici in Loggia”), gli spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli della rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, lo storico festival musicale “Suoni di Marca” (fra i protagonisti, Francesca Michielin, gli Skiantos e Gianluca Grignani), “Teatro da bere e mangiare”, rassegna che unisce teatro ed enogastronomia, e “Treviso retrò”, con musica, te-

A Vicenza gli appuntamenti da non mancare sono con la musica e il teatro: il 28 luglio nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo si potrà assistere all’esibizione dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna “Notturni a San Lorenzo”, mentre il teatro sarà protagonista di “Terrestri d’estate”, rassegna di performance itineranti ideata da La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e giunta alla sesta edizione. Nel vicentino una menzione va fatta per OperaEstate Festival, giunta alla 43ª edizione. La rassegna, che si svolge in diversi luoghi di Bassano del Grappa e dei comuni partner della Pedemontana Veneta, offre ogni anno un fitto calendario di eventi all’insegna della danza, della musica, del teatro e del circo contemporaneo, il tutto ospitato in teatri, giardini e luoghi d’arte. Parco Ragazzi del ’99 di Bassano del Grappa diventa palcoscenico della grande musica con il concerto di una star della scena musicale italiana, la vicentina Madame, in programma il 26 luglio.

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Eventi
Dai concerti con i big della musica al grande teatro, nel segno della bellezza, della cultura e del divertimento
Nelle foto, dall’alto in senso orario: Bolero Trittico del Balletto di Roma (foto Brokenhause), Carlo e Giorgio, Notturni al chiostro di San Lorenzo di Vicenza e Villa Groggia a Venezia
Dai concerti con i big della musica al grande teatro, nel segno della bellezza, della cultura e del divertimento
Nelle foto, dall’alto in senso orario: Bolero Trittico del Balletto di Roma (foto Brokenhause), Carlo e Giorgio, Notturni al chiostro di San Lorenzo di Vicenza e Villa Groggia a Venezia
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