La Piazza di Treviso_Dic24

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Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale.

La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.

segue a pag. 3

NATALE A TREVISO

Il Natale Incantato accoglie trevigiani e visitatori con oltre cento iniziative nelle piazze e nei quartieri: stelle che illuminano i canali, appuntamenti con la tradizione e un “villaggio” in Piazza Rinaldi

Servizio alle pagg. 4 e 6

LSICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE

La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro

SCINTILLE SULL’AUTONOMIA

SI APRE UNA FASE DECISIVA

Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato” Le interviste

Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia Luca Zaia Governatore Regione Veneto

a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 3

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Quella targa che non ricorda chi è stato Giacomo Matteotti

Èstata una bella cerimonia, quella organizzata a fine novembre dal Comune per conferire ufficialmente la cittadinanza onoraria di Treviso alla memoria di Giacomo Matteotti, dopo che il 27 giugno scorso il consiglio comunale aveva unanimemente votato la mozione presentata dalla maggioranza. Sono state spese parole importanti da parte del presidente della Regione Luca Zaia, che nel messaggio fatto pervenire ha affermato che la vita e il martirio di Matteotti – “che fronteggiò il regime con la forza delle sue parole capaci di sfidare le tenebre della tirannia” – rappresentano un faro per tutte le generazioni. “Dobbiamo ispirarci a Matteotti, perché la tutela della verità e della libertà devono essere i punti cardine della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco Mario Conte. Sono stati di grande valore la ricostruzione storica e il profilo umano del segretario del Partito socialista unitario, assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista, tracciati da Chiara Scinni di Istresco e il ricordo della nipote Elena. Solenne la lettura dell’ultimo discorso dell’onorevole polesano alla Camera dei deputati da parte delle studentesse e degli studenti del liceo economico-sociale Riccati-Luzzati. Peccato che tutto questo sia avvenuto un giovedì mattina qualunque, senza il coinvolgimento della comunità. Peccato che la targa scoperta nella piazza a lui dedicata sia solo il puro e semplice rifacimento di una toponomastica che da cinquant’anni campeggiava nell’ex piazza del Grano con un errore di ortografia, senza nulla aggiungere a nome e cognome. Neppure chi sia stato e per mano di chi sia morto. Nemmeno adesso che, a cento anni dal suo assassinio, è diventato cittadino onorario. Giusto per farne memoria. E peccato soprattutto che Treviso – insignita della medaglia doro al valor militare per la lotta partigiana di liberazione dal nazifascismo – oggi continui a vedere iscritti simbolicamente sugli elenchi comunali sia Giacomo Matteotti sia colui che il 3 gennaio 1925 di fronte alla Camera dei deputati si assunse la responsabilità politica, morale e storica del suo assassinio: Benito Mussolini.

Conferita ufficialmente la cittadinanza onoraria votata dal consiglio comunale

Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.

L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.

Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private. Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare. Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.

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Giorni di festa. Oltre cento eventi per tutti i gusti e un programma che arriva fino all’Epifania

Luci, calore, accoglienza e gentilezza Senza dimenticare chi è in difficoltà

Il Comune ha stanziato 20mila euro in meno per le tradizionali luminarie, destinandoli alle emergenze sociali. Il sindaco: “Nessuno resterà senza un tetto o un pasto caldo”. Tra le novità di quest’anno il villaggio in Piazza Rinaldi con Babbo Natale ad accogliere le famiglie per le foto nei pomeriggi di tutti i sabati e le domeniche

L a città è un tripudio di luci. Sulle piazze, sulle vie del centro storico e dei quartieri, riflesse sull’acqua, appese sul grande albero che da Brunico è arrivato nel cuore di Treviso. Tutto scintilla, anche se quest’anno per riuscirci Veneto Imprese Unite ha dovuto fare un mezzo miracolo, se non proprio intero. Perché, come è giusto che sia, l’amministrazione comunale per queste luminarie (che sempre incantano e sono oggetto del desiderio di ogni selfie da fine novembre fino all’Epifania) ha stanziato ventimila euro in meno, destinandoli alle emergenze sociali. “Nessuno resterà senza un tetto o un pasto caldo”, ha dichiarato il sindaco Mario Conte. Insomma, se le luminarie sono ancora una volta incantevoli grazie al generoso sforzo economico in più da parte delle imprese cittadine, il benessere della comunità viene prima. Ma senza per questo rinunciare alla magia del Natale. “Perché il Natale crea le emozioni di cui abbiamo bisogno ed emozionare la comunità è un investimento”, aggiunge il primo cittadino.

E allora eccoci qui ancora una volta con il sempre atteso “Natale Incantato”, formula ormai consolidata, rodata e apprezzata che propone, accanto all’albero di Piazza dei Signori, oltre cento iniziative di fronte alle quali nessuno alla fine potrà dire che non c’era nulla di suo gradimento in un mese e mezzo di programmazione. Se proprio capitasse, beh, si può sempre scrivere una letterina a Babbo Natale che chissà, magari è davvero capace di esaudire ogni desiderio. La cassettina la trovate alla Loggia “incantata” dei Cavalieri.

Luci, calore, accoglienza e gentilezza. Sono gli ingredienti che gli assessorati alla cultura e alle attività produttive hanno voluto come filo conduttore dei giorni di festa e sui quali hanno creduto e investito la Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti, Confcommercio Confesercenti Treviso, Veneto Imprese Unite, CentroMarca Banca, Alì e Bralco, oltre a una lunga lista di associazioni e artisti protagonisti del programma. Il risultato, secondo l’assessora alla cultura Maria Teresa De

Gregorio, è che “il sistema città si sta muovendo”, che “le opportunità culturali diventano anche opportunità economiche” e che “il progetto richiama tanti sponsor

perché è credibile”. Ma chi si fa avanti è anche mosso da un forte senso di appartenenza alla città.

Sono state inserite alcune novità, rispetto agli anni

scorsi. A partire dalla volontà di rendere viva e vivace Piazza Rinaldi, trasformata in villaggio di Natale, con musica ed eventi oltre che con la presenza tutti i pomeriggi del sabato e della domenica di Babbo Natale (che la mattina è invece alla Loggia) a disposizione delle famiglie e dei bambini per la foto di rito e gli auguri. L’altra riguarda gli spettacoli per i più piccoli organizzati da Arteven, il circuito teatrale regionale di cui il Comune è socio dal 2024. Il trenino green, totalmente elettrico, è tornato a sfrecciare per la città. La giostra a cavalli ha ripreso il suo posto in Piazza dei Signori. La pista di pattinaggio sul ghiaccio ha già occupato Piazza della Borsa. Tutto è tornato al proprio posto. Buon Natale, Treviso.

La promo-famiglia di MOM: biglietto unico e 5 euro valido per corse illimitate per 48 ore

Sarà un Natale più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico grazie alla collaborazione che l’amministrazione comunale ha avviato con MOM per i giorni di festa, quando per raggiungere gli eventi e il centro sarà possibile acquistare tramite la app dell’azienda Mobilità di Marca il biglietto per le famiglie (due adulti e due bambini) alla tariffa specia-

le di 5 euro valido per corse illimitate per 48 ore. L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Centro della Famiglia che, tramite il suo presidente Roberto Miotto, l’ha definita virtuosa: “Finalmente la famiglia inizia a essere al centro di iniziative e progettualità che non possono che fare del bene a tutti i soggetti coinvolti, con ricadute positive anche in termini economici e ambien-

tali. Un’iniziativa che, oltre ad agevolare da un punto di vista economico in un momento certamente non facile, offre concretamente la possibilità di spostarsi in città senza ansia di parcheggio, godendosi con serenità le bellezze di Treviso. Auspichiamo che questa rappresenti sono la prima di altre numerose misure comunali a supporto e sostegno della famiglia”. (s.s.)

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confermato: Banca dell’anno in Italia.

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Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.

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Il programma. Fra tradizione e intrattenimento, tantissimi eventi di richiamo anche per chi viene da fuori

Il nuovo anno atteso in Piazza dei Signori e sera di Capodanno al Teatro Comunale

Il programma è davvero denso di appuntamenti. Ne abbiamo scelti alcuni fra i più rappresentativi e caratteristici.

Uno dei più partecipati è senza dubbio la Treviso X-Mas Run, passeggiata non competitiva di 5 chilometri in città con tutti vestiti da Babbo Natale. Si terrà il 1 5 dicembre con partenza alle 10 in Piazza dei Signori e arrivo in Borgo Mazzini.

Sempre domenica 15 dalle 16 alle 18 da Piazza Duomo partirà il Viaggio di Giuseppe e Maria verso Betlemme a cura della Pastoria di Borgo Furo.

L’8, il 1 5 e il 22 dicembre l’attesissimo Natale in Borgo, mostra mercato a cura dei commercianti e degli artigiani di Borgo Cavour e via Canova.

Il pomeriggio dell’8 dicembre dalle 14.30 le vie del centro saranno animate dai

trampolieri itineranti, mentre al ponte dei Buranelli suoneranno i Blue Bells. Dalle 16 concerto dei Six Gospel Choir Carol of the Bells. Alle 17.30 sotto la Loggia dei Cavalieri esibizione del coro Getsemani.

Il 1 2 dicembre alle 17.30 sarà acceso l’albero di Natale nel giardino della biblioteca dei ragazzi (BRaT) con la tradizionale cioccolata offerta dagli alpini.

Altro must, La Leggenda di Natale: il 21 dicembre alle 17 il Gruppo Alcuni farà da guida in un percorso per i più piccoli tra i luoghi più suggestivi assieme a il Capi e l’Assistente con il Mago delle Bolle e i mini cuccioli, fra dinosauri giganti e prove da superare per fermare la Maga Cornacchia.

Sempre il 21 dicembre, alle 20.45 a San Francesco, si esibirà il Coro Stella Alpina.

La Vigilia di Natale alle

15.30 da via del Tezzone partirà il Presepe Vivente a cura della Pastoria di Borgo Furo. Non mancherà il Capodanno in Piazza dei Signori, dalle 22 del 31 dicembre con Radio Company. Mentre il primo gennaio alle 21 l’appuntamento è al Teatro Comunale Mario Del Monaco con il Gran Concerto di Capodanno.

Dal 26 dicembre al 6 gennaio tona la Via dei Presepi, magico percorso nelle principali chiese cittadine (Duomo, Sant’Andrea, Santa Maria Maddalena, Santa Maria Maggiore, Sant’Agnese, San Francesco e San Nicolò) con i presepi monumentali.

Dal 2 al 6 gennaio spazio alla Befana con la mostra di dolci e cale, mentre dal 4 al 6 in piazza Indipendenza ci sarà la mostra mercato dedicata all’Epifania “Sporta della Marantega”. Befana che arriverà il 6 gennaio alle

16 sotto la Loggia dei Cavalieri, mentre alle 17 a Santa Caterina è in programma il Concerto dell’Epifania. Durante tutte le festività i Musei Civici restano aperti: a Santa Caterina è possibile scoprire, grazie a visite guidate su prenotazione, come

i grandi maestri del Rinascimento hanno interpretato la Natività, dalla tradizionale immagine della Madonna con il bambino alle scene dell’adorazione dei Magi e dei pastori. Scene fra le predilette della grande pittura veneta.

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L’emergenza. Dopo lo sgombero, Comune e Caritas insieme hanno trovato una soluzione tampone

I senza fissa dimora del park Appiani ospitati al Cas dell’ex caserma Serena

L a chiusura per lavori del parcheggio Appiani con il relativo sgombero della trentina di senzatetto che proprio qui avevano il loro rifugio ha dato vita a una nuova emergenza in città. Il piano ammezzato del parcheggio del condominio della Cittadella della istituzioni, di competenza del Comune, è stato infatti oggetto di “un intervento necessario e indifferibile di riqualificazione, anche alla luce della sopraggiunta decadenza sancita dai Vigili del fuoco del certificato prevenzione incendi”, come ha spiegato Mario Conte, secondo il quale non era inoltre “più tollerabile che il parcheggio venisse utilizzato come bivacco e doveva essere restituito all’utenza come spazio adibito alla sosta delle auto”.

Per risolvere la situazione, dopo che il gruppo di migranti di nazionalità pakistana era stato ospitato provvisoriamente in una tensostruttura nella parrocchia di Santa Maria del Sile, ha risposto il Comune che – a seguito di un tavolo operativo con il sindaco, l’assessora al sociale Tessarolo, i tecnici dei servizi alla grave marginalità, la responsabile del Centro di ascolto e don Baratto – grazie all’attivazione di quindici posti letto nel Centro di accoglienza straordinaria della ex caserma Serena, gestita da Nova Facility per conto della Prefettura. Un’operazione di carattere straordinario garantita dall’amministrazione comu-

nale facendo ricorso ai fondi destinati all’emergenza freddo, procedura che solitamente si attiva nel periodo compreso dal 14 dicembre al 14 febbraio. Altri due posti sono stati messi a disposizione dalla Caritas in via Venier e uno all’asilo notturno di via Pasubio.

“Ci siamo trovati ad affrontare un’emergenza particolarmente delicata, con la consapevolezza che queste persone non potevano continuare a stazionare in un park multipiano ma neanche affrontare le notti a cielo aperto”, ha dichiarato il primo cittadino, secondo il quale la soluzione trovata consentirà di valutare le singole situazioni e nel frattempo di “riprogrammare il sistema dell’accoglienza, rimodulandolo”. L’auspicio di Conte è che “a livello governativo non solo si provveda per limitare i flussi ma si vada a sostenere chi, come noi, ha provveduto ad accogliere, impegnando risorse”.

“È stato un buon risultato aver risolto un’emergenza che rischiava di protrarsi nel tempo. Ci sarà – ha aggiunto il direttore della Caritas Tarvisina, ribadendo il concetto espresso

un anno fa – da continuare a lavorare per un sistema di coordinamento e di intervento capace non solo di affrontare le urgenze ma anche e soprattutto di migliorare l’assistenza e ancor più l’accompagnamento di chi è in situazioni di grave marginalità, per aprire con costoro migliori prospettive di futuro”. Critico nei confronti dell’amministrazione comunale è l’esponente di Coalizione Civica per Treviso Gigi Calesso, secondo il quale di fronte allo sgombero dei trenta senzatetto dal parcheggio dell’Appiani c’è da chiedersi se si tratti davvero di una situazione da affrontare in termini emergenziali o di necessità di predisporre una soluzione stabile e duratura nel tempo. “È possibile quantomeno arrivare ad attivare complessivamente un centinaio di posti letto per far fronte a quella che purtroppo è ormai la normalità del fenomeno dei senza fissa dimora nella nostra città?”, chiede il politico, che aggiunge: “Ovviamente la questione è quella delle risorse necessarie e decidere di spenderle per questo scopo è una scelta politica”. (s.s.)

Per i costi del sociale l’Ulss 2 chiede aiuto ai Comuni

Sono aumentati i costi dei servizi di trasporto garantiti per le persone fragili e con disabilità. Sono aumentati i casi di disagio psichico e psicosociale nei bambini e nei ragazzi, soprattutto dopo la pandemia. Sono aumentati i costi dei nuovi contratti con le cooperative sociali e del personale. Un conto che sale e che quest’anno l’Ulss 2 Marca trevigiana non riesce a colmare. Ergo, saranno gli abitanti dei trentasette comuni serviti dall’azienda sociosanitaria a pagare di più per ripianare l’attua-

le passivo di 850mila euro e per mantenere i servizi nell’anno che verrà.

Una situazione economica in sofferenza che i sindaci della Marca – ai quali il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi ha relazionato nel corso di un recente incontro per la presentazione del bilancio –non hanno accolto certo senza preoccupazione e contrarietà.

“La collaborazione tra azienda sociosanitaria e amministrazioni comunali è sempre stata costruttiva e puntuale, in piena

sinergia per l’avvio degli Ambiti territoriali sociali e anche quest’anno chiuderemo il bilancio in pareggio”, ha precisato l’Ulss 2 all’indomani del grido di allarme lanciato trasversalmente dai sindaci, che si ritrovano fra le mani la necessità di versare per l’anno in corso due euro in più per abitante (passando da 29,70 a 31,70 euro) e ancora un euro in più per il prossimo anno, arrivando così a quota 32,70. Il tutto mentre il governo centrale stringe i cordoni della borsa su casse sempre più vuote.

Chiuso il parcheggio Appiani a Treviso per lavori: sgomberati 30 senzatetto, trovati posti in strutture temporanee. Critiche su interventi a lungo termine.

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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi ai liberi professionisti e alle

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Cosa succederà in città

L’iniziativa. Dalla Regione 617mila euro per

il progetto di Confcommercio e Comune

Recuperare, riqualificare e valorizzare le attività del centro storico e dei quartieri

I fondi saranno destinati anche a storiche e prestigiose “vetrine”, ma il 20 per cento sarà destinato a migliorare l’attrattività e all’animazione territoriale per incoraggiare l’interesse e la partecipazione in periferia

La storica pasticceria e gelateria Sommariva a Ponte San Martino ora di proprietà della gelateria Feltrin, il negozio di abbigliamento di Barcè in Piazza della Borsa, l’easy restaurant Burici di via Manzoni sono pronti a essere recuperati o riqualificati e con loro sono previsti progetti di valorizzazione delle aree alle quali si affacciano. Il tutto grazie a un contributo regionale di quasi 617mila euro ottenuto da Confcommercio Treviso assieme al Comune e all’Istituto Commercio Servizi. Alle tre imprese del centro storico se ne aggiungono undici nei quartieri, fra le quali spicca A&P International di Adriano Panatta.

Le imprese ammesse al bando avranno a disposizione l’ottanta per cento dei fondi per operare a favore della transizione green e digitale delle proprie attività, mentre il restante venti per cento dovrà essere destinato all’animazione territoriale, a favore quindi dell’intera comunità locale. Due progetti che si pongono l’obiettivo da una parte di aiutare le vetrine del centro e dei quartieri, mentre dall’altra di rendere maggiormente attrattiva la città.

È previsto il rilancio, soprattutto dal punto di vista interattivo, del portale “TrevisoPerTe”, nel quale saranno migliorate l’accessibilità e la fruibilità delle informazioni sui percorsi di attrattività. Ma anche la promozione di itinerari tematici, la creazione di percorsi inclusivi e di valorizzazione dei negozi storici del commercio. Per quanto riguarda invece l’animazione territoriale, il progetto prevede un pacchetto di eventi pensati per stimolare l’interazione fra le diverse realtà del territorio, con un’attenzione particolare alla valorizzazione di quegli spazi

urbani che hanno bisogno di essere rinnovati: per riuscirci, saranno create occasioni di aggregazione, di sviluppo culturale e di coesione sociale, così da incoraggiare la partecipazione e l’interesse della cittadinanza anche per i quartieri periferici.

Le imprese dei quartieri

coinvolte nell’iniziativa sono soprattutto quelle nella zona a sud della città: Sant’Angelo, San Zeno, Santa Maria del Sile, Chiesa Votiva e Sant’Antonino. Qui chi si occupa di ristorazione – come Piola, Ragno, Agorà ed Enfant Prodige – sta puntando molto sul rinnovo e l’efficientamento energetico delle proprie imprese. Rafforzamento e crescita commerciale locale sono invece le strategie su cui si stanno concentrando a Selvana, Stiore, San Giuseppe e Santa Bona.

di attrarre investimenti e migliorare la qualità dell’offerta”, spiega il presidente di Ascom Confcommercio Treviso Federico Capraro, secondo il quale si tratta di un’iniziativa che si fonda su un approccio pragmatico, in grado di trasformare le sfide in opportunità quotidiane.

“Si tratta di un passo fon-

damentale per rafforzare la competitività del distretto del commercio, creando un ambiente dinamico e collaborativo che sarà in grado

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“La forza di questo percorso – sostiene Capraro – sta nel connubio fra associazioni, network di imprese ed ente pubblico, un’alleanza che è il motore per la crescita e la modernizzazione delle attività economiche”. (s.s.)

Anci nazionale

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A Conte la delega alle politiche energetiche

Rocco vicepresidente del Consiglio

Sono due gli amministratori trevigiani che dall’ultima assemblea nazionale di Anci (l’associazione nazionale dei comuni italiani) sono tornati a casa con incarichi di peso. Il primo è il sindaco Mario Conte, fresco di rielezione a presidente di Anci Veneto, al quale il nuovo presidente nazionale Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha affidato la delega alle politiche energetiche. Delega di certo non secondaria in un momento storico in cui la transizione è al centro di tutte le politiche nazionali e internazionali. A lui il compito, in questo mandato, di far dialogare comuni e governo su questa delicata materia. Il secondo è Nicolò Rocco, consigliere comunale di minoranza e presidente regionale di Azione, è diventato vicepresidente del Consiglio nazionale, organo esecutivo di Anci presieduto dal sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti i cui componenti sono espressione dei partiti.

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Tutti i servizi per il bollo auto dedicati a cittadini e imprese

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Nella Marca incidenti stradali in aumento Il 7% guida con un tasso alcolico a rischio

Fuoriuscite e frontali da gennaio a ottobre hanno causato 1.621 sinistri, con oltre cinquanta morti

Nel 2023 l’Ulss 2 ha speso oltre 5 milioni di euro di costi sanitari diretti fra soccorso e ricoveri

Sono ben 236 milioni gli euro dei costi sociali conseguenti che gravano sulla collettività

Inumeri raccontano che sulle strade della Marca le vittime di incidenti sono in aumento. Ad affermarlo è lo studio realizzato dal Tavolo per la sicurezza stradale della provincia di Treviso in occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada. Sono stati presentati i dati dei primi dieci mesi di quest’anno: da gennaio a ottobre in 1.621 incidenti stradali hanno perso la vita 52 persone e 2.156 sono rimaste ferite. Nello stesso periodo del 2023 ci furono 1.589 incidenti stradali: il 2% in meno. I morti furono 48 (il 4% in meno) e i feriti 1.991 (l’8% in meno). Nel mese di novembre, che si è appena chiuso, le strade trevigiane hanno continuato a essere insanguinate, a mietere vittime primarie e secondarie. Perché se negli incidenti c’è chi la vita la perde o se la vede rovinata da danni fisici permanenti, accanto a ciascuna di queste persone ce ne sono altre, in primis i familiari, per le quali il presente che fino a quel momento hanno conosciuto è destinato improvvisamente a cambiare di pari passo con il dolore del distacco. Sono dati drammatici, che il Tavolo provinciale utilizza nel suo percorso di sensibi-

lizzazione della cittadinanza e diffusione di una maggiore consapevolezza su quali sono le conseguenze di un incidente stradale. Compresi i costi sanitari e sociali. Certo, negli ultimi trent’anni la provincia di Treviso ha visto un notevole decremento delle vittime della strada. Basti pensare che nel 1991 si sono registrate 184 vittime, 189 nel 1995, 187 nel 1997. Un numero altissimo che ha portato, a partire dal 1998, all’avvio di una campagna per la sicurezza stradale che ha iniziato a dare frutti immediati e un calo progressivo fino ai numeri di oggi. Con l’obiettivo fissato però sullo “zero vittime” nel 2050, così come chiesto anche dall’Europa.

Guardando da vicino i dati, nel 2024 il picco di incidenti è stato registrato nei mesi di gennaio e luglio. Mentre nel 2023 era il sabato il giorno di maggiore frequenza, quest’anno si osserva che il dato delle morti sulla strada è omogeneo in tutti i giorni della settimana. La fascia oraria più critica è fra le 17 e le 18, seguita da quella fra le 9 e le 10 del mattino. Il 29% degli incidenti mortali è causato dalla fuoriuscita, il 22% dai frontali e dai frontali-laterali.

Il 10% delle morti sulla strada è causato dall’investimento dei pedoni. Le vittime sono prevalentemente under 30 e over 60, soprattutto maschi. Non solo: gli incidenti stradali sono la prima causa di anni di vita perduta tra gli uomini (subito prima del suicidio) e la sesta tra le donne (la prima causa di morte è il cancro alla mammella).

Tra le cause principali degli incidenti mortali in questo territorio c’è l’alcol. I dati predisposti dall’Ulss 2 mostrano infatti che in provincia di Treviso il 7% di chi guida lo fa con un tasso alcolico a rischio, ossia dopo aver bevuto nell’ultima ora due o più bicchieri. Un 7% che equivale a 31.500 persone e che fa riflettere se si considera soprattutto che la percentuale nazionale è del 5,4%. La percentuale di uomini che guidano con un tasso alcolico a rischio è del 10,3% ed è quasi quattro volte di più rispetto alle donne (2,9%). Il 14,2% è composto da giovani uomini (nella fascia compresa fra i 18 e i 34 anni). Ma salta all’occhio che le donne nella fascia di età compresa fra i 35 e i 49 anni che guidano sotto l’effetto dell’alcol sono quasi quanti gli uomini: il 6,5% rispetto all’8,6%. Ancora: un trevigiano su sei fra i 35 e i 49 anni rischia per la guida in stato di ebrezza del conducente almeno una volta al mese e a rischiare di più sono le donne, considerato che si mettono molto meno spesso al volante quando hanno bevuto più del

consentito.

L’Ulss 2 ha reso noti anche i costi sanitari relativi agli incidenti. Nel 2023 sono stati impegnati quasi 5 milioni e 300mila euro di costi diretti. Sono stati registrati 9.561 accessi al pronto soccorso, 55.769 prestazioni sanitarie per un totale di 2.635.608 euro. Dopo l’accesso in pronto soccorso ci sono stati 423 pazienti ricoverati: la spesa è stata di 2.652.012 euro.

Ma la spesa riguarda anche i costi sociali che gravano sulla

collettività: dalla perdita della capacità produttiva ai costi umani associati alla sofferenza, al dolore e alla perdita della qualità della vita; dal danno morale a quello biologico, dai danni materiali a quelli amministrativi. Secondo i calcoli più aggiornati da parte di Istat, il costo sociale per ogni persona morta in un incidente stradale è di 1.812.989 euro, per ogni persona ferita è di 45.210 euro. Il totale dei costi sociali nel 2023 nella Marca è stato di 236.058.906 euro.

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Cinema. Premiati a Santa Caterina i vincitori del concorso dedicato agli autori under 35

Premio Vincenzoni, 10 anni di valorizzazione di giovani talenti sulle orme del Maestro

Iprimi dieci anni del Premio Luciano Vincenzoni si sono chiusi il 16 novembre scorso con la cerimonia di premiazione a Santa Caterina. Il concorso nazionale che valorizza gli autori under 35 di scrittura cinematografica e musica per i film – dopo aver esaminato 144 soggetti a tema libero e 12 partiture originali, composte per commentare la sequenza iniziale del film “Signore & Signori”, caposaldo della commedia all’italiana ambientato a Treviso e diretto nel 1966 da Pietro Germi da un soggetto di Luciano Vincenzoni – nella sezione soggetti cinematografici ha assegnato il premio speciale dedicato a Roberto Haggiag (che produsse il film di Germi) a Matteo Picardi, classe 1990, con il suo “Compromessi”, storia di due genitori che devono fare i conti con l’esclusione del figlio dalla graduatoria dell’asilo.

La giuria – presieduta dalla produttrice e responsabile Rai di programmi ed eventi cinematografici Cecilia Valmarana, e composta dal regista e sceneggiatore Francesco Massaro, dal critico cinematografico Giuseppe Borrone, dal giornalista Alessandro Comin, dal docente universitario Manlio Celso Piva e dal responsabile dell’Ufficio cinema regionale Decimo Poloniato – ha premiato il 23enne Edoardo Maria Garofalo con “I fratelli del Cinema Époque” per la sezione soggetti a tema libero. Garofalo già l’anno scorso aveva ricevuto una menzione speciale nella stessa sezione. Nella quale in questa edizione hanno brillato anche due talenti femminili: la giornalista e sceneggiatrice Federica Baggio, che si è aggiudicata il secondo premio con “Tonia, sei sveglia?”, storia di un’anziana vedova che riscopre le

pulsioni del cuore in modo del tutto inaspettato, e con la sceneggiatrice Marta Rosato, insignita di una menzione speciale per il soggetto “Phantom Limb – L’arto fantasma”, singolare vicenda di Claudia e Viola che hanno perso per sempre, anche se in modi diversi, una parte di sé.

I concorrenti della sezione dedicata alla musica per film avevano il compito di creare un commento musicale per la sequenza iniziale di “Signore & Signori”. La giuria - composta da affermati musicisti, direttori d’orchestra, docenti di conservatorio e compositori di musiche per il cinema e la televisione: Marco Biscarini (presidente), Caterina Calderoni, Pasquale Catalano, Marco Fedalto e Giuliano Taviani – ha ritenuto come vincitrice quella del chitarrista arrangiatore e compositore Carlo Putigna-

no, seguita da quella di Federico Briccarello. E ha assegnato due menzioni speciali: a Concetto Gabriele Messina e a Federico Crosato. Sostenuto e patrocinato dall’assessorato alla cultura del Comune di Treviso e dalla Regione del Veneto, il premio è organizzato dall’associazione Luciano Vincen-

zoni con la missione di valorizzare il talento dei giovani, stimolandoli a intraprendere un percorso professionale e artistico nel mondo del cinema proprio sulle orme del trevigiano che fu uno dei più celebrati scrittori italiani di film tra gli anni Sessanta e Novanta, attivo anche a Hollywood. (s.s.)

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Luciano Vincenzoni

L’iniziativa. È partita la quinta edizione, legata al Premio Parise, che coinvolge 40 studenti dei licei della Marca

Il giornalismo d’inchiesta del futuro nasce e si forma con la “Scuola di reportage”

L e nuove leve del giornalismo di inchiesta nascono e si formano a Treviso. Per il quinto anno consecutivo ha infatti preso il via la Scuola di reportage Goffredo Parise, legata all’omonimo premio giornalistico, dedicata agli studenti dei licei del territorio e ispirata dall’indimenticato scrittore e inviato di storiche testate che della Marca fece la sua casa.

Il progetto formativo – ideato e organizzato da Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola – consente di imparare le competenze di base, teoriche e pratiche, per realizzare reportage che approfondiscono le complesse tematiche sociali di oggi. In cattedra – per seguire circa quaranta allievi del Da Vinci e del Duca degli Abruzzi di Treviso, del Marconi di Conegliano, dello Scarpa di Oderzo e del Flaminio di Vittorio Veneto – giornalisti del calibro dell’inviata di Presa Diretta Lisa Iotti (che è anche tutor della Scuola), dell’inviato di Repubblica Riccardo Staglianò, dello scrittore Emiliano Poddi, insegnante della Scuola Holden, oltre che dello scrittore, giornalista e conduttore televisivo Toni Capuozzo,

Una

al quale è stata affidata l’inaugurazione ufficiale del nuovo anno con una lectio magistralis (aperta, oltre che agli iscritti alla Scuola di reportage, agli studenti delle superiori della provincia) sul reportage di guerra, per far capire ai giovani perché e quando nascono i conflitti, ma anche quali sono gli strumenti per prevenirli o fermarli. Il secondo focus della prima giornata ha avuto come tema il ruolo dell’informazione e l’importanza di una cultura di pace nella vita quotidiana, come via d’uscita dal senso di impotenza che si prova quando le guerre si scatenano.

Lezioni teoriche in presenza alle quali, durante l’anno di attività secondo una formula

ormai consolidata dal 2017, fa seguito la costruzione sul campo di inchieste su argomenti che vengono scelti dai giovani apprendisti reporter. Che studieranno nella sala Coletti del Museo civico di Santa Caterina, grazie al sostegno all’iniziativa da parte dell’assessorato alla cultura del Comune di Treviso. La Scuola è sostenuta anche dai Comuni di Salgareda e Ponte di Piave, dove Parise aveva le sue amate case trevigiane, da Banca Prealpi SanBiagio e da Soroptimist Club Treviso. A Lisa Iotti è affidato il compito di dimostrare come si passa da un’idea alla realizzazione pratica di un reportage inchiesta: sarà utilizzato un lavoro interattivo e di video interviste a noti giornalisti italiani che daranno consigli agli allievi. Staglianò illustrerà come si prepara e si realizza il reportage nelle sue varie fasi, esponendo anche esempi di stile per ispirare i giovani. I reportage degli studenti saranno restituiti al pubblico a maggio del prossimo anno in occasione della cerimonia del Premio Goffredo Parise al Teatro Comunale Mario Del Monaco. (s.s.)

Stanza per il cinema in centro storico L’iniziativa per il 2025 di Tema Cultura

C’è fame di cinema in città. Ma da un anno e mezzo, dopo la chiusura del Corso, le uniche sale cinematografiche rimaste a Treviso sono quelle preziosissime dell’Edera a Santa Maria del Rovere. In centro storico è rimasto solo un buco nero al quale si sostituiscono i cinema estivi all’aperto organizzati dal Comune. Parte da qui, da un vuoto, l’iniziativa targata Tema Cultura – associazione culturale fondata e diretta da Giovanna Cordova – dedicata ai cinefili, che dal 7 febbraio porterà nello spazio di via Pescatori 23, che si chiama “La Stanza”, il cinema.

Cordova, in collaborazione con Cineforum Labirin-

to, ha deciso di dare vita a proiezioni, rassegne tematiche, sonorizzazioni live di film dell’epoca del muto, corsi di cinema e workshop. Il tutto inizierà con tre date dedicate alla riscoperta di due pellicole in bianco e nero della produzione inglese degli anni Quaranta e Cinquanta – “L’avventura di Mister Holland” di Charles Crichton del 1 951 e “Whiskey a volontà” di Alexander Mackendrick del 1949 – con a seguire, nei mesi di aprile e maggio, il laboratorio

“Scrivere il cinema”, percorso di introduzione alla critica cinematografica a cura di Paola Brunetta, con i partecipanti che potranno cimentarsi nella stesura di

Lezioni teoriche in presenza e costruzione sul campo di inchieste sui temi sociali del presente con docenti d’eccezione: l’inviata di Presa

Diretta Lisa Iotti, quello di Repubblica Riccardo Staglianò e lo scrittore della Scuola Holden Emiliano Poddi All’apertura del nuovo anno lectio magistralis sul reportage di guerra di Toni Capuozzo

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recensioni che poi saranno pubblicate sul sito web di Cineforum Labirinto.

La seconda parte del progetto è programmata invece a partire da settembre, quando verranno portati alla ribalta grandissimi capolavori del cinema italiano come “La dolce vita” di Federico Fellini e “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, assieme ai lavori di grandi maestri della cinematografia internazionale. (s.s.)

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L’iniziativa. Fino al 23 febbraio a Ca’ Scarpa schizzi, disegni, foto di cinque progetti recenti dell’architetto

Gli “spazi restituiti” di Tobia Scarpa La nuova mostra di Fondazione Benetton

Dal recupero delle Gallerie dell’Accademia di Venezia alla chiesa di San Teonisto, le Gallerie delle Prigioni e Ca’ Scarpa a Treviso fino al nuovo centro culturale di Treviglio

Il recupero degli edifici storici e la loro restituzione alla collettività perché vengano utilizzati, attraverso molteplici forme, per usi diversi è il tema della mostra di architettura “Spazi restituiti. Tobia Scarpa. Progetti recenti per la collettività”, che sarà inaugurata a Ca’ Scarpa il 13 dicembre e resterà aperta fino al 23 febbraio, organizzata da Fondazione Benetton Studi e Ricerche.

Le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la chiesa di San Teonisto, le Gallerie delle Prigioni e Ca’ Scarpa a Treviso, oltre al nuovo centro culturale di Treviglio, in provincia di Bergamo: sono questi i cinque progetti recenti dell’architetto e designer Tobia Scarpa che sono stati scelti dai curatori J.K. Mauro Pierconti, Mauro Piantelli e Ilaria Cavallari. Grazie a schizzi, disegni, fotografie e testi, verrà mostrato come si tratta di progetti tutti apparentemente simili per tipologia di intervento, ma si scoprirà come l’azione di Tobia Scarpa è sempre rivelatrice di unicità. Ogni progetto è sorprendente nella capacità di dare senso a un luogo, come se il lavoro finale fosse il risultato di una cosa ben “educata”. Parola questa molto cara a Scarpa, che in oltre sessant’anni ha collaborato con molte delle realtà industriali italiane più importanti e nel campo dell’architettura ha realizzato residenze private e restaurato edifici di istituzioni pubbliche e private. Nel 1969 ha vinto il Compasso d’Oro per la seduta “Soriana” e nel 2008 ha ricevuto quello alla carriera.

Il racconto dei cinque progetti andrà ad occupare l’intera sede espositiva di Ca’

Scarpa. Particolare attenzione verrà data al lavoro di trasformazione di uno spazio storico in edificio contemporaneo. Nell’utilizzo ma non solo. Il passaggio cioè che da costruzione che porta con sé gli evidenti segni del tempo e dei danni subiti – basti pensare alla chiesa di San Teonisto, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale venne fortemente danneggiata da una bomba – diventa spazio fruibile anche negli anni a venire grazie a un lavoro di lettura della struttura preesistente che non viene cancellata ma

ne preserva l’identità e rimane ben riconoscibile.

Del resto è questo da sempre il tratto caratteristico del lavoro di Scarpa: il rispetto per il luogo nel quale si trova

a operare. Luogo con il quale entra in relazione, facendo in modo che il lavoro finito riesca a produrre nuove vibrazioni “in simpatia” con quelle originarie.

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La mostra itinerante dedicata ai giardini italiani fa tappa a Palazzo Bomben

È partita da Treviso l’esposizione fotografica dedicata al patrimonio dei giardini italiani, classici e contemporanei, pensata per promuovere l’Italia e concepita assieme a un’omonima pubblicazione prodotta dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Può essere visitata fino al 6 gennaio compreso (venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 e alle 13 e dalle 15 alle 19, ingresso libero) a Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricerche. Dal Rinascimento a oggi, la mostra propone al pubblico lo straordi-

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nario patrimonio di monumenti viventi visti grazie alla fotografia d’autore e ai documenti storici. Una ricchezza nazionale che viene presentata in un percorso che si snoda su sette chiavi tematiche: il rapporto con il paesaggio, il disegno, l’acqua, la ricerca botanica, il dialogo con le arti, la dimensione sociale, il valore del mestiere. Con l’obiettivo puntato sui saperi e le tecniche di cui sono espressione i giardini italiani attraverso il tempo, offrendo uno sguardo su un patrimonio di creatività tutta italiana che è stato una delle matrici della cultura europea anche per quanto riguarda il paesaggio e il rapporto fra l’uomo e la natura. Questa tappa italiana della mostra sarà seguita da un tour internazionale che avrà il sostegno delle ambasciate, dei consolati e degli istituti italiani di cultura, ponendosi come una vetrina della bellezza e della capacità del nostro Paese per favorire nuovi itinerari di turismo sostenibile e la diffusione di una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica.

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Foto di: Ca’ Scarpa

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Delta Group Agroalimentare acquisisce Pollo

dell’Avvenire storica azienda padovana.

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avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio.

Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.

Storie di SCARICA L’APP RADIO VENETO24

litorie, Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con l’im-

per ottimizzare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale.

venire e il potenziamento contialimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di

nificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre

sostenibilità ambientale e al benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver.

Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione

#Regione

Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte

Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”

Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”

Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.

Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001 , - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.

Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore

veneto.

La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.

Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.

Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”

Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costitu-

zionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici. Le stesse materie non Lep,

quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.

Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni vi-

sto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - conclude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 1 5 anni”. (n.s.)

Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella

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“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”

Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.

Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?

Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?

Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione

ha comprato la

delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.

Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?

Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione. Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?

C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più. Staremo a vedere”. (a cura di Nicola Stievano)

Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti

Strade e interporti tra opere e progetti

L a vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza.

Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?

Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.

E in vista delle Olimpiadi?

Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i

due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.

Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?

Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)

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Gianpaolo Bottacin
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Economia. Nei prossimi sei mesi ora potranno ospitare tirocinanti

Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”

Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.

Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento

dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Maestri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.

Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che

la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche formandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e

relazionali. Alla Regione chiediamo di continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro

Veneto”.

Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni.

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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato
Imprese Veneto Roberto Boschetto

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Economia. L’assemblea generale ha scelto il nuovo vertice e indicato le linee programmatiche

Carron presidente Confindustria Veneto Est “Cantiere in evoluzione, capace di fare rete”

“Confindustria Veneto

Est è, e sarà, un cantiere in continua evoluzione, luogo di innovazione e di progettualità permanenti dove la capacità di ‘fare rete’ è la nostra più grande ricchezza che ci permetterà di agire come un’unica, grande associazione. Sono presidente di una nuova associazione che vuole proporre servizi innovativi”. Sono state queste le prime parole di Paola Carron neo presidente eletta dall’assemblea generale dell’associazione a Padova con oltre 2.500 partecipanti. Classe 1968, trevigiana, Paola Carron è consigliere delegato di Carron Spa tra le prime venti società leader in Italia nelle grandi opere civili e infrastrutturali. Lo scorso settembre era stata designata all’unanimità dal Consiglio generale dell’associazione, che rappresenta 5.062 imprese distribuite quattro province - Venezia Padova Rovigo Treviso - e 276.000 collaboratori. Dopo il biennio fondativo della nuova

associazione, ora è stato eletto il vertice che sarà in carica per i prossimi quatto anni.

“Sento forte la responsabilità di questo ruolo, - ha dichiarato Carron - e mi impegnerò ogni giorno per meritare la fiducia che mi è stata data. Lavoreremo assieme fianco a fianco. Ringrazio il presidente Leopoldo Destro, perché in questi anni così sfidanti siamo riusciti a fare delle nostre istanze una sola voce. Confindustria Veneto Est è, e sarà, un cantiere in continua evoluzione, luogo di innovazione e di progettualità permanenti dove la capacità di ‘fare rete’ è la nostra più grande ricchezza che ci permetterà di agire come un’unica, grande associazione”.

Il presidente uscente Destro, ha lanciato un appello alla politica, sia italiana che europea:

“La sfida essenziale è rilanciare gli investimenti per l’innovazione e, quindi, la competitività. Senza un deciso cambio di rotta rischiamo di compro-

mettere la crescita e il futuro del nostro sistema industriale e sociale. La competitività non può più essere solo l’obiettivo dell’industria, ma deve diventare l’essenza del nostro agire come comunità locali, regionali, nazionali ed europee. Oggi come ieri dobbiamo sentirci pronti a una nuova sfida: collaborare tutti insieme, soggetti politici e sociali, per competere ed essere vincenti”.

Quali saranno dunque le linee d’azione del nuovo gruppo

di dirigente di Confindustria Veneto Est? “I prossimi quattro anni saranno particolarmente sfidanti, - aggiunge la neo presidente - e questa associazione oggi ha la forza, la struttura e la determinazione per far ascoltare la propria voce in tutte le sedi e ai tavoli di decisione. Il programma sul quale abbiamo iniziato subito a lavorare nasce dall’ascolto, e si basa su uno stile di lavoro aperto al dialogo e all’innovazione, ma altrettanto, al rigore e al rispetto.

Partecipazione e condivisione sono gli elementi che ci hanno permesso di diventare una rete di imprese capace di fare la differenza e che determineranno anche il nostro futuro”.

I prossimi passaggi saranno la definizione della squadra di presidenza e del documento programmatico per il mandato. Tre i pilastri individuati. Il primo riguarda i servizi innovativi rivolti alle imprese associate dando piena continuità ai migliori progetti. Il secondo è stato colto da uno spunto arrivato dai soci e prevede di potenziarela partecipazione attiva dei territori. Un impegno si concretizzerà già all’inizio del 2025 con l’avvio di iniziative locali per individuare gli interventi strategici da finanziare con la nuova programmazione europea. Terzo, cogliere appieno il potere della rappresentanza ed essere promotori di accordi di sistema con il mondo della formazione, con gli istituti di credito e il terzo settore.

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Da sinistra: Matteo Zoppas, Leopoldo Destro e il nuovo Presidente di Confindustria Veneto Est Paola Carron

Storie di

Sintonizzati sul futuro.

“Immaginiamo il futuro, da sempre”

Nel mondo dell’edilizia, spesso percepito come rigoroso e tradizionalista, Tecno Crane ha deciso di rompere gli schemi. Con la campagna futuro, da sempre” lancia un messaggio forte e chiaro: il futuro della costruzione non è solo negli edifici, ma anche nelle persone. In particolare, nei giovani, che rappresentano la linfa vitale per una nuova generazione di montatori, interventisti e operatori specializzati nel mondo delle gru. la

Una simbolicacampagna e concreta

il futuro, da sempre” si propone an-

da come pioniera non solo nell’ambito tecnico, ma anche in quello comunicativo. La campagna punta a creare un immaginario positivo e coinvolgente, capace di parlare sia ai professionisti

Il cuore della campagna è rappresentato dai bambini, i veri protagonisti di questa iniziativa. Non bambini qualsiasi, ma i figli del team Tecno Crane: una scelta non casuale, che sottolinea il legame autentico e familiare che l’azienda ha con il proprio lavoro. Questi piccoli ambasciatori del futuro sono stati immortalati in momenti di gioco, creatività e immaginazione, mentre interagiscono con modellini di gru, strumenti simbolici del mestiere che potrebbero un giorno far parte della loro vita. L’idea di utilizzare i bambini come emblema del futuro è potente e carica di

valori e competenze. In questo senso, il lavoro di Tecno Crane non si ferma

L’utilizzo di immagini iconiche, che combinano semplicità e profondità emotiva, rafforza l’identità dell’azien-

Tecno Crane non si limita a operare nel presente, ma lavora costantemente per costruire il futuro. Questo impegno si riflette anche in iniziative parallele, come programmi di formazione per giovani e collaborazioni con istituti tecnici, che mirano a creare un ponte tra il mondo dell’educazione e quello

“Immaginiamo il funon è solo un messaggio pubblicitario, ma una promessa concreta: continuare a innovare, a ispirare e a costruire, tanto nel senso letterale quanto in quello simbolico. I bambini protagonisti di questa iniziativa rappresentano non solo il domani, ma anche un richiamo al fatto che ogni grande progetto, così come ogni grande carriera, inizia sempre da un piccolo passo.

Tecno Crane dimostra ancora una volta di saper guardare oltre, di immaginare il futuro con occhi nuovi e di trasmettere la propria visione con forza e originalità. “Immaginiamo il futuro, da sempre” è molto più di una campagna: è un invito a credere nelle proprie capacità, a scoprire nuovi orizzonti e a costruire insieme un mondo migliore, gru dopo gru, sogno dopo sogno.

Una tradizione di passione

Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa

Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.

Come dipingere una stanza Dipingere una stanza è uno dei progetti fai-da-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:

• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.

• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tos-

sica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.

• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore precisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.

• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.

Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio

Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:

• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.

• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e

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una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.

• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.

• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.

Migliorare l’Illuminazione: Creare Atmosfere Uniche

L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:

• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.

• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per

Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi

creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.

• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.

• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te. Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.

Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostitu-

ire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.

Anche se si tratta di progetti fai-date, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri. Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.

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di Virginio De Biasi

Bonus Casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità

Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:

1. Bonus Ristrutturazioni

Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.

2. Superbonus

Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.

3. Sismabonus

Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.

4. Bonus Barriere Architettoniche

Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.

5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.

6. Bonus Verde

Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.

Come Prepararsi per il 2025

I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.

Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.

Sintonizzati

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Immobiliare. Le novità legislative e le tendenze di mercato per acquirenti e investitori

Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento

Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.

Sintonizzati sul futuro.

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Il settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione.

come inquilino o proprietario aiuta a prevenire spiacevoli sorprese.

Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.

Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura, pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda.

Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di investire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.

Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.

Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.

Le Tendenze del Mercato per il 2025

Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.

Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.

Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri

Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile. Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.

Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

feste splende ancora di più.

Da un lato per le luminarie che addobbano le vie e le piazze, dall’altro perché a rendere Vicenza più luminosa saranno le tantissime iniziative in centro

arà un Natale speciale per Vicenza e per tutti coloro che verranno a visitarla: con un gioco di parole l’ab“Un Natale da Capolavoro”

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A voi, allevostrefamiglieil più sincero augurio di buon Nataleedi buonefeste..

DAL 21 DICEMBRE

APRE A VICENZA LA NUOVA

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dopo lunghissimi anni di restauro. L’invito è quindi di “Ritrovarci a Palazzo”, per poter visitare insieme uno dei musei più ricchi e sorprendenti d’Italia nella sua nuova veste.

LEONARDO DA VINCI JACOPO BASSANO GIANANDREA GAZZOLA

Museo Civico

Ascolta

DI PALAZZO CHIERICATI

museicivicivicenza.it

Cultura, arte, luce, immagini, racconti, mostre, tradizione, innovazione, divertimento sono solo alcune delle parole chiave che hanno guidato una grande squadra di persone per fare di questo Natale un vero e proprio capolavoro. A tutti loro va il mio grazie e a voi il mio invito a venire a trovarci e a farvi emozionare da Vicenza.

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Sabato 21.12.2024 ore 17:30

Sabato 28.12.2024 ore 17:30

Sabato 04.01.2025 ore 17:30

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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ha approvato quattro importanti delibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali. L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”.

Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile,

L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali

con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assistenziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.

Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:

• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.

• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.

• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.

• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.

Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici

Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.

È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.

“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.

Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni. L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.

Sintonizzati sul

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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati

La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite

In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.

Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso.

“Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca

Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”. La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola iniezione che garantisce protezione per tutta la stagione”.

“La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.

Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare

L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.

Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.

In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.

Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni

Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima

L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali.

A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.

A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Ti-

ron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi della medicina di gruppo di via Caltana. Dal primo dicembre, il dottor Mohamed Bassam assumerà l’incarico definitivo nello stesso ambulatorio, con il passaggio degli assistiti gestito direttamente dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporaneamente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.

Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo

Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI

Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.

Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino

TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI

Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.

Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia

Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.

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Rubrica a cura di Sara Busato

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