laPiazza di Treviso Ovest - Dicembre 2023

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DICEMBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 250

di Treviso Ovest

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l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli

spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza. Nella lista dei regali che possiamo scambiarci dovrebbero esserci an-

la radio del Veneto che conta!

TRADIZIONI, MERCATINI, SPETTACOLI, CONCERTI PER CELEBRARE LA MAGIA DEL NATALE E SALUTARE IL 2024

altri: torniamo a donare qualcosa di

A Mogliano, Preganziol, Quinto e Zero Branco tante iniziative per tutti i gusti, ma soprattutto per i bimbi

noi, un po’ di ascolto e di vicinanza.

Servizi all’interno

che il tempo e l’attenzione verso gli

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A partire dalla nostra famiglia, da

Eventi

chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà

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un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come

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l’uccisione della figlia. Non serve

SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”

aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività,

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delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i

I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”

fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino

Economia

Cecchettin non siano dimenticate.

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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto

P

er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680.

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Facciamo il punto

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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Mogliano Veneto è Città europea dello sport 2025 “È

con grande orgoglio che annuncio che Mogliano Veneto è Città Europea dello Sport 2025, una candidatura partita dal basso, che ha visto in questo percorso la cooperazione di tante persone che hanno creduto insieme a noi in questo progetto, dai campioni (Armando Buffon, Maurizio Stecca, Franco Testa) alle associazioni sportive e i loro volontari”. A darne notizia il sindaco Davide Bortolato. “Intorno allo sport, a Mogliano, gravitano tante associazioni, famiglie, volontari e tantissimi concittadini che oggi vengono ufficialmente riconosciuti meritevoli a livello europeo”. “È un momento di grande gioia per la nostra città, Mogliano con questa nomina può finalmente raggiungere una dimensione non più solo provinciale e regionale, ma europea. Con questo ambizioso traguardo raggiunto possiamo rafforzare l’impatto positivo del turismo sportivo in Città e promuovere Mogliano Veneto. Grazie alla candidatura è nato un documento importante per la nostra comunità, il Dossier rappresenta la vera carta d’identità del nostro Comune, descrive Mogliano dal punto di vista storico, artistico, turistico e ovviamente sportivo e, come abbiamo annunciato in sede di candidatura ufficiale lo distribuiremo alle 12mila famiglie moglianesi, affinché tutti i cittadini possano sentirsi protagonisti di questa vittoria” ha dichiarato l’assessore allo Sport Enrico Maria Pavan. “È un risultato che premia il lavoro di squadra portato avanti e mi complimento con il sindaco e tutta l’amministrazione. Lo sport inteso come mezzo di inclusione e di aggregazione, prima ancora che come attività ludica e salutare, che sono valori alla base dell’attività di Aces Europe. Da parte mia sono davvero lieta di aver dato il mio contributo e il mio sostegno ad una partita che Mogliano era destinata a vincere” ha concluso l’Europarlamentare Rosanna Conte, delegata per il Triveneto di Aces Europe.

di Treviso Ovest

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

“Una candidatura partita dal basso, che ha visto la cooperazione di tante persone”

Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.

Un uomo, un padre Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”. continua da pag. 1

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zona di Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 4 dicembre 2023


Mogliano Veneto

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Eventi. Tante le iniziative in programma per tutto il mese di dicembre e anche a gennaio

Fra le vie moglianesi la magia del Natale colora ogni cosa

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arà un Natale di “Gioia, letizia, luce e pace” quello di Mogliano. Tante le iniziative in programma a cominciare da sabato 16 con la Mostra Mercato del Radicchio Rosso di Treviso I.G.P. “Fiore d’Inverno” in piazza Caduti, che proseguirà anche la domenica. Sempre sabato 16, alle 15.30, arriva Babbo Natale nel quartiere Marocco (palestra Menegazzi), mentre alle 15.30 a Campocroce (palestra della scuola dell’infanzia San Pio X) ci sarà una festa di Natale e la giornata si concluderà con una serata in musica del “Coro Anton” alle 17.30 nella piazzetta di Campocroce (replica il giorno seguente alle 17 sul sagrato del duomo Santa Maria Assunta).

Non mancheranno presentazioni di libri e testimonianze su temi attuali Domenica 17 ancora musica grazie al coro “La contrà” con un appuntamento alle 16 in piazzetta a Campocroce e uno alle 18 in galleria Aldo Moro; nel pomeriggio, alle ore 16 al centro sociale, uno spettacolo di burattini per bambini. Martedì 19 dicembre per le vie del centro di Campocroce, alle 14, quattro passi di Natale grazie al coro della scuola Vespucci; mercoledì 20 alle 17 in piazza Caduti l’esibizione degli allievi delle scuole moglianesi e l’esposizione dei lavoretti della scuola primaria “Piranesi”, mentre giovedì 21 a Campocroce arriva Babbo Natale. Venerdì 22 alle 9.30 alla scuola

primaria Verdi canti natalizi accompagnati dalle zampogne, alle 11 alla scuola materna Rodari arriva Babbo Natale e alle 20.30 al Teatro Astori concerto del Coro 7^grado; nella mattinata del 23 invece gli zampognari faranno visita alla scuola Marco Polo e materna Sacro Cuore. Il 24 dicembre alle 16 nel quartiere marzocco Torni è fissata per le 16 una passeggiata con Babbo Natale dal piazzale della chiesa al parco dei pini, mentre a mezzanotte in piazza Berto il tradizionale scambio di auguri con bevande calde e panettone. Inoltre, da giovedì 21 fino a lunedì 25 dalle 16 alle 19 in piazza Don Antonio Sala a Zerman sarà possibile depositare le letterine. Il Natale non segna però la fine degli appuntamenti che proseguono il 26 dicembre con un concerto dell’Ensamble Pausa in Sol Maggiore nel duomo Santa Maria Assunta alle 16. Il 5 gennaio alle 20 doppio evento: nel Centro Polivante Zerman accensione del Panevin e distribuzione delle calze; nella palestra della scuola dell’infanzia San Pio X di Campocroce arriva la befana. Sabato 6 genanaio alle 15 in piazza Berto uno spettacolo per bambini e la distribuzione delle calzette, mentre alle 20 sul retro della chiesa di Bonisiolo altri festeggiamenti. La befana farà un’ultima tappa domenica 7 alle 17 nella palestra Menegazzi del quartiere Marocco. Non mancheranno presentazioni di libri e testimonianze su temi attuali come la tossicodipendenza. Insomma, la scelta per “fare Natale” insieme non manca: auguri a tutti! Marika Andreoli

Il 16 dicembre arriva Babbo Mogliano Torna Babbo Mogliano, l’iniziativa di Young Mogliano Veneto, ramo giovane de Il Pesco, per un Natale all’insegna del divertimento e del sostegno a chi vive situazioni fragili. La terza edizione è in programma per il 16 dicembre dietro il bar Parlè, in zona ovest di Mogliano, un luogo sicuro per i bambini grazie al cancello. “Genitori e parenti potranno portare come sempre un dono nelle ‘botteghe amiche’ di Mogliano – ha spiegato al nostro mensile Tommaso Boglioni, organizzatore – ma da quest’anno i doni dovranno essere esclusivamente libri o oggetti di cancelleria, in modo che non ci sia spazio per l’invidia tra i bambini al momento della consegna”. Nelle “botteghe amiche”, inoltre, ci sarà la possibilità di fare acquisti che saranno destinati al’Abio di Mestre, a una casa famiglia, ad alcuni centri per ragazzi in difficoltà dal punto di vista sociale, alla bottega di Mary Poppins della Soms e al progetto Leva civile. “La novità – spiega Boglioni – riguarda il materiale usato

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dovrà essere portato direttamente il 16 dicembre”. Da quest’anno nasce inoltre “Aspettando Babbo Mogliano”: prima del suo arrivo infatti saranno organizzati per i più piccoli giochi, laboratori, baby dance e molto altro. Verso le 17 Babbo Mogliano farà finalmente il suo ingresso e darà “un regalo in cambio di un altro”: il bambino consegnerà un dono per altri bambini meno fortunati e Babbo Mogliano, per ringraziarlo, gli darà il regalo che i genitori, nonni o zii hanno pensato per lui. “Non importa il valore o la tipologia di dono che il bambino porterà, ciò che conta è lo scambio” aggiunge Tommaso Boglioni che lancia un appello: “Se la tua famiglia è in difficoltà contattaci e facci sapere età e passioni di tuo figlio: Babbo Mogliano arriverà anche per lui”. L’iniziativa è gratuita previa iscrizione (https://bit. ly/babbomogliano2023), ma l’invito è quello a lasciare un’offerta per sostenere le attività dell’associazione. (m.a.)

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Mogliano Veneto

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Amministrative. Il sindaco uscente correrà per il bis contro il segretario del Pd, vincitore delle primarie

Bortolato si ricandida: alle elezioni sfiderà Giacomo Nilandi del Pd M

anca sempre meno alle amministrative che, da quanto emerso finora, vedranno la sfida tra il sindaco uscente, Davide Bortolato, intorno a cui si è compattato tutto il centrodestra e il segretario del Pd di Mogliano Giacomo Nilandi che ha vinto le primarie contro Tiziana Bau, ex assessore nella giunta Arena e coordinatrice della lista civica Spazio Libero. “Ho l’onore di governare la città di Mogliano da quattro anni e mezzo con una squadra molto unita e preparata e mi preparo a chiedere nuovamente la fiducia dei cittadini con un progetto che guarda al futuro sulla base delle molte iniziative che abbiamo in cantiere” ha detto Bortolato in occasione della presentazione della sua candidatura. Il sindaco uscente, dopo aver ricordato che il suo mandato è stato segnato da due anni e mezzo di covid, ha tirato le fila dei risultati raggiunti: abbassamento del debito pubblico del 43%, cinque chilome-

tri di nuove piste ciclabili in città, manutenzione di scuole e strade, investimenti nel sociale, aiuti alle società sportive per 738mila euro, mostre che hanno avuto il patrocinio del Ministero della Cultura, incremento degli spazi verdi e attenzione all’ambiente, investimenti sulla sicurezza, digitalizzazione dell’archivio per l’edilizia privata, spostamento del distretto socio sanitario al Gris e 7milioni 100mila euro di fondi dal Pnrr. Tra gli obiettivi di un possibile secondo mandato, una nuova sistemazione per la biblioteca comunale, una nuova piscina, il completamento della Cittadella della Sicurezza e il potenziamento del trasporto pubblico. “Abbiamo migliorato la nostra città e il benessere sociale dei moglianesi e ci mettiamo a disposizione dei cittadini per continuare a farlo” ha concluso il candidato del centrodestra. Ad eccezione di Forza Italia, che

ha annunciato il consenso, ma non ha partecipato alla presentazione presenti tutti gli esponenti del fronte moderato: il segretario regionale della Lega Alberto Stefani, quello provinciale Dimitri Coin, il coordinatore provinciale per Fratelli d’Italia Giuseppe Montuori, Coraggio Italia con Raffaele Baratto, l’assessore veneziano alle politiche educative Laura Besio e la vice coordinatrice regionale di Noi Moderati Chiara di Giusto. Anco-

ra, la lista Davide Bortolato, con l’assessore alla comunicazione del Comune di Mogliano Enrico Maria Pavan e la civica “Piazza Civica” con il vicesindaco Giorgio Copparoni. Alle urne Bortolato dovrà vedersela innanzitutto con Giacomo Nilandi, che ha vinto le primarie del Partito Democratico con 564 voti contro Tiziana Bau si è fermata a 234 preferenze. “Grazie di cuore a tutte e tutti i volontari e militanti del centrosinistra che hanno reso possibile questa giornata di democrazia. Il nostro obiettivo ora è quello di vincere le prossime elezioni amministrative e riportare il Comune al centro sinistra; per questo fin dcomincerà una lunga e impegnativa corsa tutti insieme come insieme siamo arrivati qui” ha dichiarato a caldo Nilandi che ha dedicato la vittoria a Ugo Bugin, Flavia Salvador e Alessandra Feltrin, sottolineando che alle primarie hanno

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votato 802 cittadini, quasi quasi il 40 % in più delle ultime primarie nazionali che avevano portato all’elezione di Elly Schlein. “Abbiamo le idee chiare sulla Mogliano che vogliamo, per permettere a tutte e tutti di realizzare le proprie aspirazioni: una città accessibile, dove formare una nuova famiglia. Sostenibile, con meno traffico e cemento. Connessa, tra centro e frazioni. Innovativa, con servizi al passo coi tempi. Solidale, che non lasci indietro nessuno, in cui sentirsi sempre sicuri. Partecipata, per coinvolgere tutte le energie positive nella realizzazione del nostro futuro. Inclusiva, piena di opportunità da cogliere. Laboriosa, con posti di lavoro di qualità” ha scritto su Facebook il segretario del Pd. Insomma, il dado è tratto: non resta che vedere come proseguirà la partita. Marika Andreoli


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Mogliano Veneto

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La ricerca. L’associazione ha distribuito il questionario a più di cento ragazzi

Associazione Arca: “Mogliano torni ad essere una città per giovani” La presenza del Centro Giovani è nota solo al 20% circa dei compilatori, quello della Casa dei Bambini e delle Bambine al 10%; l’Officina 31021 nella frazione di Zerman è conosciuta da circa il 40% dei partecipanti al sondaggio

I giovani dell’associazione Arca di Mogliano Veneto

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iovani e Mogliano Veneto: che rapporto c’è? Lo analizza il mini-report realizzato dall’associazione Arca Mogliano (associazione di ecologisti e di giovani della città) basato su un questionario compilato da più di cento giovani moglianesi. I partecipanti sono stati per la maggioranza assoluta minorenni, “forse a causa della circolazione del link al sondaggio nei gruppi Whatsapp di alcune classi del Liceo Berto” viene ipotizzato nelle conclusioni dal moglianese ventiduenne Cesare Bulegato, che ha condotto lo studio per conto dell’associazione (di cui è presidente) e nell’ambito della partecipazione all’Università del Volontariato di Treviso. La speranza di Bulegato è che diventi un tema di discussione durante la campagna elettorale e che tutti i candidati si prendano degli impegni in merito. Ma veniamo ai risultati.

La presenza del Centro Giovani è nota solo al 20% circa dei compilatori, quello della Casa dei Bambini e delle Bambine al 10%; l’Officina 31021 nella frazione di Zerman è conosciuta da circa il 40% dei partecipanti al sondaggio, di cui meno di un decimo la visita assiduamente. Per quanto riguarda vantaggi e svantaggi dei luoghi di aggregazione frequentati – discoteche, bar e case private – sono rispettivamente: musica troppo alta per conversare, esborso economico costante, impossibilità di accogliere più di un certo numero di persone e difficoltà a conoscerne di nuove. Infine, riguardo le opportunità messe a loro disposizione a Mogliano, prevale l’insoddisfazione (40%), Il mini-report traccia quindi l’identikit di un possibile nuovo spazio giovani a Mogliano. Spiega Bulegato: “Lo spazio ideale è facilmente raggiungibile in

bicicletta, non per forza supera i 100 metri quadrati, offre un doposcuola il pomeriggio, almeno una o due sere a settimana è un luogo dove rilassarsi e parlare con un sottofondo musicale, è popolato di eventi musicali e culturali, è gestito da volontari e convenzionato in modo da offrire cibo e bevande (senza per forza alcolici) a prezzi raggiungibili anche per i giovanissimi. Secondo la maggioranza dei compilatori la mancanza di un luogo simile attualmente è un problema, e la gran parte del campione sostiene che la sua creazione invece non solo migliorerebbe la socializzazione giovanile a Mogliano, ma potrebbe fare anche da luogo d’ingresso per i giovani al mondo del volontariato cittadino. Ci sono dubbi solo su un eventuale effetto positivo sul fenomeno delle baby gang già esistenti”. Marika Andreoli

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San Martin a Mojan, edizione da record Grande successo per la terza edizione della festa di San Martin a Mojan, l’evento dedicato alla tradizione rurale e al folklore locale che si è svolto nel primo fine settimana di novembre. La due giorni ha portato in città migliaia di persone e si conferma l’evento più partecipato del calendario moglianese. “Quest’anno l’atteso evento di San Martin a Mojan è cresciuto ancora di più arrivando ad occupare anche tutta l’area delle Corti Benedettine, che ha accolto 25 espositori in più di animali, la ricostruzione di una casa contadinae giochi per bambini in legno” ha dichiarato l’assessore alle Identità e Tradizioni Locali Enrico MariaPavan che ha aggiunto: “Vincente la scelta del Comune di anticipare il weekend di festa rispetto al circondario: a confermarlo il fatto che non si riusciva a camminare per strada, che

molti stand hanno finito la merce prima della chiusura e che le pasticcerie venduto i tipici dolci per dieci giorni”. Tante le attività che hanno portato alcune famiglie a fermarsi a

Mogliano per l’intera giornata:il giro sul pony o in carrozza, spettacolo dei rapaci e familiarizzazione con gli animali dell’aia e delle stalle, ma l’evento clou è rimasto

l’ingresso in piazza a cavallo di San Martino. Non sono mancate però nemmenocuriosità e appuntamenti per gli adulti, tra cui una gara di scopa all’asso a coppie. Una gioia per i palati anche il momento di W San Martin, con taglio e degustazione gratuita dei dolci di San Martino preparati dalle pasticcerie e dai panifici moglianesi. Infinela concomitanza della prima giornata con le celebrazioni per il 105esimo anniversario della fine della Grande Guerra ha permesso, complice una rievocazione storica con trenta figuranti e quattro cavalli, di dare il giusto risalto anche al Giorno dell’Unità Nazionale. Insomma, una festa per tutti dedicata alla celebrazione delle tradizioni e al legame con il territorio che è destinata a rimanere un appuntamento fisso nel calendario moglianese. (m.a.)

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Preganziol

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Appuntamenti. Ricco calendario di eventi in vista delle feste per grandi e piccini

Mercatini, spettacoli e concerti, i veri protagonisti però restano i bambini A

Preganziol via libera allo spirito del Natale: ha infatti avuto inizio con i primi giorni di dicembre la ricca rassegna di eventi a tema natalizio organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro loco e le numerosissime associazioni locali. Se le scorse settimane hanno infatti visto impegnati adulti e bambini a riscoprire la magia con laboratori creativi e mercatini, ancora molti sono gli appuntamenti che attendono i preganziolesi di ogni età. Sabato 16 dicembre alle 10.30 appuntamento alla Biblioteca comunale con l’inaugurazione dell’originale quanto interessante mostra “Auguri d’artista all’amico Giuseppe Gambino”, che vedrà esposti 30 anni di biglietti natalizi inviati e ricevuti dal pittore tanto caro alla città di Preganziol. Alle 17 invece ci si sposta a Casa Donato per il concerto di Natale con il coro A.n.a. del Gruppo alpini di Preganziol. Domenica 17 dicembre sarà quindi la volta delle incursioni letterarie per bambini dai 4 agli 8 anni di “Natale con Libricina”, che in Sala Granziol alle ore 16 intratterrà i più piccoli. L’iniziativa è a cura di Zelda Teatro e del festival Torototela Torototà e su prenotazione (prenotazioni@zeldateatro.com). Nuova settimana, nuovi appuntamenti in calendario: martedì 19 dicembre alle 20.30 è tempo di un altro concerto natalizio, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Urbano, con il coro parrocchiale Sant’Urbano e il coro A.n.a. del Gruppo alpini di Preganziol. Mercoledì 20 dicembre, invece, alle ore 17.30 si torna a rinnovare la creatività con il laboratorio per ragazzi dai 9 ai 13 anni dal titolo “Tessere di pace aspettando il Natale” a cura de Il Barattolo, che si terrà nella Biblioteca comunale. L’iniziativa è su prenotazione (0422 632371 - biblioteca@comune.preganziol.tv.it). Sabato 23 dicembre alle 10 poi, altro appuntamento alla Biblioteca comunale con “È quasi Natale…”, letture per tutti a cura delle lettrici volontarie della Biblioteca. L’iniziativa è su prenotazione (0422 632371 - biblioteca@comune.preganziol. tv.it). Domenica 24 dicembre sarà

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quinti tempo di alzare i bicchieri, con il brindisi dopo la Messa che si terrà nella parrocchia di Sant’Urbano e nella parrocchia di Frescada, in collaborazione con il gruppo Festeggiamenti Preganziol e l’associazione NOI di Frescada. Ma non finisce qui: dal 27 al 29 dicembre presso l’oratorio di San Trovaso tante attività e animazioni aspettano i ragazzi, grazie all’impegno del Circolo NOI di San Trovaso. Anno nuovo? Nuovi entusiasmanti appuntamenti: venerdì 5 gennaio alle ore 19 nello spazio parrocchiale della sagra di Sambughè arriva l’estrazione della lotteria di San Martino, con l’accensione del Panevin e la consegna delle calze per Epifania, mentre alle ore 20 le calze saranno consegnate anche nell’oratorio di San Trovaso dall’associazione NOI. La festa giungerà quindi a conclusione sabato 6 gennaio: alle ore 14.30 in Piazza Gabbin si terrà uno spettacolo per bambini, con la consegna delle calze a cura della Pro loco. A Frescada invece bisognerà aspettare le ore 15 per la consegna delle calze, quando presso l’oratorio verranno anche premiati i vincitori del concorso Presepi a cura del’associazione NOI. Il Natale però, si sa, non è Natale se non mette al centro i bambini: ecco perché lo scorso 3 dicembre in Piazza Gabbin si sono dati appuntamento per ritirare la propria letterina da inviare a Babbo Natale. Se si è perso l’appuntamento però non c’è di che temere: fino al prossimo 24 dicembre infatti i bambini preganziolesi potranno ritirare la propria letterina presso i negozi aderenti all’iniziativa (prontamente segnalati sul sito del Comune) e portarla alla casetta di Babbo Natale in Piazza Gabbin. E ai bambini più buoni, chissà, forse Babbo Natale nella notte passerà a consegnare i regali scritti proprio in quelle letterine. Non resta che preparare un po’ di latte per le renne e qualche biscottino per Santa Claus, poi tutti a letto presto: nella notte più magica dell’anno non si sa a che ora potrebbero venirvi a trovare i folletti di Babbo Natale. Gaia Zuccolotto


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Preganziol

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Salute. Dall’Ulss 2 Marca Trevigiana l’accredito regionale per l’impegno in tema prevenzione

Dalla Regione arriva il prestigioso riconoscimento di “Comune attivo” S

ono tante le cose importanti nella vita e la salute è certamente una di quelle. La Regione del Veneto, nonostante le difficoltà sottolineate nel corso di quest’anno, pare averlo compreso: secondo il Rapporto Crea Sanità 2023 “Le Performance regionali”, infatti, il Veneto è la migliore Regione a statuto ordinario d’Italia e il monitoraggio a cura della Fondazione Gimbe che valuta l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) mette la nostra regione al quinto posto fra le regioni maggiormente adempienti (ndr. calcolo su dati del 2021). Questi risultati non sarebbero tuttavia possibili senza un impegno collettivo, che vede protagoniste anche (e soprattutto) le aziende sociosanitarie territoriali e i Comuni, pronti ad aderire anche a iniziative e progetti di prevenzione di va-

rio tipo. La salute, infatti, passa anche attraverso sane abitudini quotidiane, tra cui lo sport e l’esercizio fisico. Ed è recente il riconoscimento al Comune di Preganziol dell’attestazione di “Comune attivo” della Regione Veneto da parte dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e del suo direttore del dipartimento di prevenzione, il dottor Paolo Patelli. Nello specifico, l’iniziativa, inserita all’interno del progetto più ampio “Vivobene”, a sua volta incardinato nel Piano Regionale Prevenzione del Veneto, che vede la Regione Veneto impegnata proprio in una campagna di sensibilizzazione che promuove uno stile di vita sano ed equilibrato per il bene della salute, prevede il riconoscimento di tutte quelle attività comunali che mirino allo sviluppo di pratiche di salute e movimento fisico per tutte le fasce d’età.

Quattro sono state le iniziative preganziolesi accreditate al programma regionale: il pedibus, i gruppi di cammino, le pratiche motorie al parco dell’iniziativa “Ridatti una mossa” e l’adesione al progetto “Bike to work” dell’Ipa Marca Trevigiana. “Il ringraziamento va quindi a tutti i volontari, associazioni e privati che partecipano e permettono l’esistenza di queste iniziative che contribuiscono alla promozione di uno stile di vita sano per se stessi e per la comunità – ha affermato il primo cittadino, Paolo Galeano, che ha concluso con un invito ai cittadini –: avvicinarsi a queste preziose attività informandosi sul sito internet del Comune di Preganziol”. Per la salute dei cittadini, dunque, Preganziol c’è. Gaia Zuccolotto

Quindici anni di pedibus: “Ecco come la collaborazione tra più enti può fare la differenza” Se Preganziol è diventato “Comune attivo” il merito è anche dei mini-cittadini e delle loro famiglie. Fra le attività che hanno permesso il conferimento dell’importante attestazione regionale al Comune preganziolese infatti vi è anche il pedibus, che vede protagonisti i bambini e il loro accompagnamento a scuola a piedi. “Siamo molto contenti di veder riconosciuto il valore di questa iniziativa – afferma l’assessore alle Politiche per l’istruzione, Susanna Errico –. Per noi è un progetto importantissimo, perché dimostra come la collaborazione di più enti, dalla gestione organizzativa dell’amministrazione comunale all’aspetto dell’i-

struzione dato dalla scuola, passando per l’impegno pratico delle famiglie di accompagnare i bambini a scuola, possa dare preziosi risultati”. “Quest’anno festeggeremo i quindici anni di pedibus a Preganziol – continua Errico –: un bel traguardo dunque, anche perché è stato sempre portato avanti con livelli di iscrizione che sono sopra la media: abbiamo sempre avuto l’adesione al pedibus di almeno il 20% degli alunni iscritti alla scuola primaria; un dato che, insieme al riconoscimento regionale, ci riempie di grande orgoglio e testimonia come l’impegno comunitario possa, alla pari di quello amministrativo, far crescere e premiare il territorio”. (g.z.)

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Preganziol

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Minoranza. Parla il consigliere Raffaele Freda: all’amministrazione si accusa la poca lungimiranza

“Investimenti poco strategici e giovani dimenticati: troppi i temi trascurati” U

n’amministrazione poco attenta ai giovani, alla sicurezza e all’urbanistica. È quella che traspare dalle parole di Raffaele Freda, consigliere comunale del gruppo di Fratelli d’Italia. “L’amministrazione Galeano quest’anno ha dato priorità ad alcuni investimenti che non condivido al cento per cento – afferma Freda –. Mi riferisco al centro polivalente in zona Lando: se c’era un investimento importante da fare per un nuovo spazio a Preganziol, quello era invece il palazzetto dello sport, decisamente più fruibile per un maggior numero di iniziative, non solo sportive. Altra questione ha riguardato la realizzazione di Borgogatto, che avrebbe dovuto essere realizzato in 8 mesi, ma siamo in ritardo di anni: tra i cambi di destinazione dell’opera e le tempistiche servirebbero nuove risposte. Infine c’è la questione suddivisione in isolati: Preganziol non

ha dimensioni adeguate per una simile iniziativa, si rischierebbe di creare zone di serie A e di serie B, in più i criteri di suddivisione dell’amministrazione sembrano molto discrezionali”. Non finisce qui. “Nel Piano degli interventi l’amministrazione ha inserito una norma che stabilisce che non è possibile insediare alcuna attività commerciale superiore ai 400 mq lungo il Terraglio – spiega il consigliere di FdI –. Non si parla esplicitamente dell’ex Mille Lire, ma è l’unico stabile recuperabile a quel fine. La promessa più recente in merito alla destinazione di quell’immobile è del 2018: si diceva che sarebbe divenuta sede della Casa delle associazioni, ma dopo 10 anni di promesse, mi chiedo quale siano le prospettive rispetto a quell’edificio, perché ad oggi significa lasciarlo così com’è, ovvero lo spazio più brutto dell’intero Comune in pieno centro in ter-

mini di degrado”. C’è poi un altro problema che pesa nel cuore di Freda: è quello delle politiche giovanili. “Preganziol è bersagliata continuamente dalla violenza e dagli atti vandalici delle baby gang, soprat-

tutto in zona stazione – afferma il consigliere –. A noi pare che, per quanto è chiaro che certi fenomeni non possano semplicemente essere impediti, in 10 anni non si sia fatto molto per offrire alternative ai cittadini giovani:

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tutto è rimesso alle associazioni, alla parrocchia, mentre da parte del Comune non c’è molto. L’assessore Lisi mi aveva risposto su questo, ma fare l’elenco di ciò che si è fatto non significa che i progetti abbiano funzionato. È rinato poi un Gruppo Giovani, a un anno dalle elezioni, guidato da un ragazzo impegnato politicamente: ecco, non sembra il frutto di una spontanea iniziativa da parte dei più giovani della nostra città”. C’è quindi il tema elezioni. Ancora nessuna certezza sul possibile nome del candidato sindaco, a dispetto delle voci che giravano negli scorsi mesi. “Tutti i nomi papabili sono sul tavolo – ammette Freda –, ma non stiamo ancora pensando a quello. Stiamo piuttosto lavorando per formare un programma che veda unito il centrodestra preganziolese: il 2024 sarà un anno cruciale”. Gaia Zuccolotto


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Amministrazione. Il sindaco traccia un bilancio dell’anno quasi concluso e dei prossimi progetti

“Tre grandi opere in arrivo a gennaio, nei mesi successivi nuovi cantieri” I

l 2023 è quasi ormai giunto alla fine. Molte sono le opere realizzate dall’amministrazione comunale di Zero Branco nel corso dell’anno, ma molti sono ancora anche i progetti in dirittura d’arrivo e in programma per l’anno nuovo. Con le elezioni ormai dietro l’angolo, il sindaco Luca Durighetto traccia dunque la situazione del Comune. Sindaco, com’è stato questo 2023? “Quest’anno siamo riusciti a completare quasi tutto quello che ci eravamo prefissati in termini di opere e anche di eventi. Abbiamo dimostrato di aver voglia di ritrovarci come comunità e di conoscere il territorio, ma anche di essere al passo con i tempi. Siamo molto soddisfatti”. Cosa riserverà il 2024? “Entro gennaio, massimo inizio febbraio, troveranno compimento tre opere: la pista ciclabile lungo via Peseggiana, la rotatoria di fronte all’ex consorzio agrario e la Green way. Prima dell’inizio del nuovo anno però ci sarà anche la gara d’appalto per la realizzazione della pista ciclabile di Scandolara, che speriamo di cantierare al massimo entro la prima settimana di marzo. Quest’opera verrà realizzata per una parte dal contributo di Veritas, mentre per l’altra dal Comune, attraverso un mutuo agevolato realizzato in collaborazione con l’Istituto per il credito sportivo a un tasso di interesse attorno al 2%. Questo accordo raggiunto ci permetterà così di realizzare l’opera senza appesantire il bilancio. Nel bilancio del 2024 abbiamo poi inserito anche un’altra opera, che dovrebbe vedere la luce prima dell’estate: è la sistemazione di via Albera a Sant’Alberto nel tratto prospiciente la scuola elementare fino all’incrocio con la provinciale: vorremmo renderla pedonabile e fruibile per eventi e manifestazioni, dunque non più transitabile. Insomma, un piccolo centro vivibile che permetterà anche ai ragazzini di entrare a scuola in piena sicurezza”. Come sono i rapporti con la minoranza? “C’è una questione che sta particolarmente a

Aperto il dibattito sul tema dirigenti comunali: “Nessun costo in più per il Comune, sono fondamentali per velocizzare la realizzazione di opere ed eventi”

cuore alla minoranza in questo momento: l’istituzione di due dirigenti approvata in Giunta. Pensano sia stata una scelta antidemocratica perché non c’è stato un confronto in Consiglio, ma in realtà è una prerogativa della Giunta la definizione dell’organigramma dell’ente. Non abbiamo un segretario comunale, ma oggigiorno un segretario comunale ha in media quattro comuni da seguire, ma è impensabile perché questo rallenta le pratiche: serve che tutto proceda rapidamente e in questo un dirigente può fare la differenza. Non c’è nemmeno alcun problema di costi, alla luce di questa scelta: nel 2019 il Comune spendeva un milione 370mila euro per 35 dipendenti; oggi con i due dirigenti in più spendiamo 1 milione e 347mila. Questa è stata la nostra decisione per Zero Branco: saranno poi i cittadini a decidere se abbiamo fatto la scelta giusta”. Le elezioni si avvicinano… “In questo momento, come gruppo, abbiamo in testa ben altre cose: le opere da concludere, le esigenze dei cittadini da soddisfare. Almeno fino a gennaio lavoreremo a testa bassa. Solo allora incominceremo a riflettere anche in prospettiva delle elezioni”. Gaia Zuccolotto

“Natale sotto Zero”: ricco calendario per festeggiare insieme È un sacco pieno di iniziative quello che Babbo Natale consegnerà nel Comune di Zero Branco per queste festività. Anche quest’anno infatti torna la rassegna “Natale sotto Zero”, ricco di mercatini, musica e spettacoli per tutti i gusti. E se i primi mercatini e concerti hanno già incominciato a diffondere nell’aria lo spirito del Natale, tanti altri eventi sono proprio dietro l’angolo, pronti a scaldare i cuori di grandi e piccini. Il Villaggio di Natale in Villa, a cura dell’associazione Eventi in Villa e Bocca di Bacco in Villa, organizzato nel parco di Villa Guidini, colorerà tutti i weekend (venerdì, sabato e domenica) fino al prossimo 7 gennaio, mentre venerdì 15 dicembre alle 20.45 si terrà all’auditorium Comisso il concerto “SoulXmas” con Gianluca Amore Music e The Balckvocals a cura de La Musica di Angela, seguito domenica 17 alle ore 16.30 nella chiesa di Scandolara dal concerto “Note magiche

di Natale” con Tiepolo Grass Quintet e percussioni, a cura di Asolo Musica. Altra carrellata di eventi anche nella seconda metà di dicembre: sabato 23 arriva nelle frazioni di Sant’Alberto e Scandolara “Babbo Natale in Piazza”, mentre il 26 dicembre doppio appuntamento con la “4 passi par pair” a Sant’Alberto al mattino e il concerto “Tempo di Natale attraverso i secoli” con il CoroInCanto nella chiesa di Zero Branco alle ore 16.30. L’anno nuovo non mancherà di sorprendere ancora: giovedì 4 gennaio alle ore 16 si parte con il concerto per il nuovo anno a cura dell’associazione Chromatica, nell’auditorium comunale, mentre venerdì 5 alle ore 20 tutti alla chiesa di Sant’Alberto perché “Arriva la Befana!”. I festeggiamenti si chiuderanno quindi sabato 6 gennaio, con il concerto di Fisorchestra Armonia a cura dell’associazione Donare Futuro, sempre nell’auditorium Comisso. (g.z.)

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Minoranza. Tempo di bilanci anche per la lista “Elisabetta Bortoletto sindaco”

“Tante le scelte critiche: speriamo in un futuro migliore per il Comune” L

’anno si avvia alla sua conclusione ed è tempo di tirare le fila anche per il gruppo di minoranza, guidato da Elisabetta Bortoletto, che si prepara ad affrontare con determinazione gli ultimi mesi prima delle elezioni. Consigliera, siamo ormai alla fine di questo quinquennio. “Sì. Sono stati cinque anni un po’ particolari: prima la pandemia, poi la guerra. Ci sono state critiche e proposte, del resto il compito dell’opposizione è proprio quello di controllare il lavoro dell’amministrazione, non per impedirlo ma per supportarlo e consigliare le migliori soluzioni. Abbiamo incoraggiato gli aiuti a cittadini e attività contro il caro bollette, proposto aree soste dedicate alle donne in gravidanza, sollecitato il rifacimento della piazzetta di via Martiri di Cefalonia. Abbiamo anche fatto più segnalazioni relative alla situazione delle strutture scolastiche, ma in questo caso non siamo stati molto ascoltati. Altra proposta avanzata è stata quella di restaurare e rendere fruibili ai cittadini i quadri di Sant’Ignazio di Loyola e di San Pietro e la realizzazione del mercato settimanale di Sant’Alberto e siamo contenti di aver avuto un riscontro positivo”. Cinque anni tra incontri e scontri con la maggioranza… “Negli ultimi cinque anni Zero Branco ha cambiato completamente volto. Il nostro comune è tra i primi della provincia per cementificazione. Siamo dunque contrari alla vendita di aree verdi e ci siamo opposti anche alla volontà dell’amministrazione di far chiudere un allevamento storico del territorio per lottizzare un nuovo terreno. Ma Zero Branco è un paese che vive di settore primario, come possiamo permetterci di far chiudere quelle stesse attività che danno valore al nostro territorio? Piantiamo e doniamo alberi per il bene dell’ambiente, ma se vogliamo veramente incarnare una politica ecologica, la soluzione non è far chiudere aziende: dobbiamo essere i primi a non voler cementificare così tanto. Grande assente del nostro Comune è poi la figura del segretario. L’amministrazione ha deciso di assumere due dirigenti, ma Zero Branco non ha dimensioni tali per cui questo si renda necessario. Abbiamo chiesto di discuterne in consiglio, ma ci è stato antidemocraticamente negato. Per noi questa scelta resta comunque illecita e

abbiamo deciso di fare un esposto alla magistratura contabile: sono soldi che usciranno dalle casse comunali e secondo la maggioranza sono figure sostitutive a quella del segretario, ma di fatto hanno due compiti diversi e ciò che fanno i dirigenti possono farlo anche i funzionari, mentre abbiamo un bilancio che non può giustificare la mancanza di un segretario. Siamo invece a favore della ciclopedonale, anche se speravamo in un programma da parte dell’am-

ministrazione che non portasse a una spesa così elevata per la sua realizzazione”. Elezioni in vista: siete pronti? “Il gruppo è vivo, attivo e compatto. Ci sono bravi ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco per il territorio. La bellezza di questa lista è che è fatta di persone che amano il loro territorio. Contiamo di trasmettere questa passione anche a tutta la cittadinanza”. Gaia Zuccolotto

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Mogliano Veneto, Preganziol, Zero Branco e Quinto a tavola con i Fiori d’inverno Precoce, tardivo o variegato. Sono tre i fiori d’inverno divenuti nel tempo un vero e proprio vanto per il Veneto e in particolar modo il territorio trevigiano: stiamo parlando delle tre varietà di radicchio IGP. E se c’è poi un’altra cosa di cui il Veneto può andare orgoglioso, quelle sono le fiere gastronomiche. Unite le due cose e si otterrà la ormai tradizionale rassegna enogastronomica “Fiori d’inverno”, dedicata al fiore all’occhiello dei territori della Marca Trevigiana e curata dall’Unpli Treviso, in collaborazione con le Pro Loco del trevigiano ed il Consorzio di Tutela del Radicchio. Tantissime le mostre in programma che hanno preso il via nelle scorse settimane e proseguiranno fino ad aprile, altrettanto ricco il calendario degli eventi collaterali, tra concerti, incontri, gite e concorsi. Protagonisti della rassegna anche i comuni di Mogliano Veneto, Preganziol, Zero Branco e Quinto di Treviso. La Pro loco di Mogliano Veneto scenderà in pista il 16 e il 17 dicembre con la 38esima “Mostra mercato del radicchio rosso”, ma per tutto il mese di dicembre e gennaio proporrà presso i ristoranti del territorio menù speciali dedicati proprio al protagonista dell’inverno. Sarà poi il turno di Preganziol dal 12 al 14 gennaio con la 52esima “Mostra del radicchio rosso di Treviso IGP” nella quale si terrà lo Spiedo gigante solidale. Zero Branco ospiterà la 30esima “Mostra del radicchio rosso di Treviso IGP tardivo” con un doppio appuntamento, accompagnato da ottima musica: dal 19 al 21 gennaio e poi dal 25 al 28 gennaio. Per la fiera della Pro loco di Quinto bisognerà invece attendere: chiuderà infatti la rassegna, segnando l’avvio della primavera, il 7 aprile con la “Colori e sapori di primavera”. (g.z.)


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Quinto di Treviso

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Associazioni. La Pro loco fa il punto dell’andamento dell’anno ormai concluso

“Un 2023 di grandi soddisfazioni e di buone collaborazioni” C

’è soddisfazione nella voce di Mauro Belloni, presidente della Pro loco di Quinto di Treviso, mentre racconta l’anno ormai concluso: dopo qualche anno di fermi e difficoltà, infatti, è finalmente ripartita a pieno regime la macchina organizzativa dell’associazione locale. L’entusiasmo e la voglia di condividere con i cittadini momenti di svago, divertimento e tradizioni non è mai venuto meno, ma la felicità di un anno ricco di appuntamenti fanno crescere ancora di più l’impegno e la passione dei volontari quintini. “In questo 2023 siamo ripartiti alla grande – raccontano dal direttivo della Pro loco –. Eravamo fermi da tre anni, ma finalmente quest’anno siamo riusciti a restituire a Quinto la tradizionale Festa sul Sile, giunta alla sua

“Per noi è importante costruire una rete forte che permetta di dare al territorio sempre più momenti di divertimento e ritrovo in comunità” 37esima edizione, modificandola strutturalmente: abbiamo dato ai partecipanti la possibilità di cenare all’esterno, in un contesto molto suggestivo, tutto addobbato di luci, così come l’ingresso alla festa: abbiamo infatti installato luci lungo tutto il percorso di via dei Mulini, che parte da La Rosta e arriva in Piazzale degli Alpini. C’era un’atmosfera completamente diversa dagli anni passati: siamo stati davvero soddisfatti del risultato”. Una festa, dunque, che ha segnato la ripartenza in via ufficiale. “Il tempo fortunatamente è stato a nostro favore e ha ripagato il nostro impegno – confessa la Pro loco –: per mesi abbiamo lavorato duramente per far quadrare i conti e poter offrire al paese un evento straordinario. Non sarebbe comunque stato possibile realizzare una festa sul Sile tanto bella senza tutte le attività di Quinto e non che ci hanno sostenuti”. Ma l’anno è stato ricco anche di preziose collaborazioni, altro importante tassello tra i valori della Pro loco quintina. “Abbiamo dato una mano alla Pro loco di Zero Branco con la Sagra del Pepe-

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rone a settembre e alla Pro loco di Sant’Angelo, che a loro volta hanno supportato i nostri eventi – spiega il presidente Belloni –. È stato preziosissimo anche l’aiuto dell’amministrazione comunale di Quinto di Treviso quando ne abbiamo avuto bisogno. Hanno collaborato con noi anche il gruppo Alpini, il coro Voci del Sile, Quinto Spazio Giovani e l’associazione La casa di Michela, ma abbiamo ospitato anche Confcommercio, Le Botteghe di Quinto e altre realtà del territorio che hanno fatto delle cene aziendali presso i nostri stand”. “Siamo molto orgogliosi di queste collaborazioni – afferma – perché pensiamo che questo genere di scambi solidali tra associazioni sia importante non solo a livello organizzativo, ma anche al fine di costruire una rete forte che permetta di dare al territorio sempre più momenti di divertimento e ritrovo in comunità”. Ma la soddisfazione non si ferma qui. “Anche la quarta edizione della Colori e Sapori d’Autunno è stata un vero successo – prosegue il direttivo – e siamo stati felici di vedere così tanti bambini partecipare. Ottima anche la partecipazione alla nostra gita ai Mercatini di Bolzano e al Trenatale del Renon, andata sold out già a inizio novembre”. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza l’impegno dei volontari, la cui partecipazione è stata in linea con quella degli anni scorsi. Si attende ora il 2024 per le elezioni del nuovo direttivo e la campagna di tesseramento. Tanti gli eventi da programmare: la voglia di fare è tanta, non resta dunque che metterla in pratica e restare sempre aggiornati attraverso in canale WhatsApp della Pro loco di Quinto. Gaia Zuccolotto


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Quinto di Treviso

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Violenza di genere. Formazione, assistenza e tutela: l’Ulss 2 vicina alle vittime

Anche dal centro antiviolenza quintino si alza una voce: “Non sei sola” L

’indifferenza non deve più essere contemplata. I dati registrati nella Marca spaventano e fanno rabbia: dal 2017 a oggi sono stati 4.142 i codici rosa nei pronto soccorso trevigiani, 579 solo nell’ultimo anno, un dato, quest’ultimo, che rappresenta un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Ma è soltanto la punta dell’iceberg. “Nei nostri pronto soccorso arriva, in media, una donna vittima di violenza ogni tre giorni, ma sappiamo che questo dato rappresenta soltanto il 10% di quanto accade nella realtà”, spiega la dottoressa Catia Morellato, referente del percorso di tutela delle vittime di violenza. È per questo che si è mobilitata, insieme al tutta l’Ulss 2 Marca Trevigiana, per supportare le tante iniziative di sensibilizzazione e supporto alle vittime di violenza, affinché non siano lasciate sole non solo il 25 novembre, ma ogni giorno. “Con il dottor Enrico Busato, primario dell’Ostetricia e ginecologia di Treviso, stiamo istituendo un percorso aziendale per la presa in carico delle vittime di violenza sessuale – afferma Morellato –. Nei reparti di Ostetricia e Ginecologia sono stati inoltre avviati dei percorsi di formazione del personale per

La dottoressa Morellato: “Con il dottor Enrico Busato, primario dell’Ostetricia e ginecologia di Treviso, stiamo istituendo un percorso aziendale per la presa in carico delle vittime di violenza sessuale”

Sintonizzati sul futuro. poter aiutare nel miglior modo possibile le pazienti vittime di violenza”. “La nostra azienda ha realiz-

579 codici rosa nei Pronto soccorso solo nell’ultimo anno: un dato in crescita del 5% zato una delibera sul percorso a tutela delle vittime di violenza con l’intento di definire una rete importante che coinvolge

i Centri antiviolenza del territorio, le Forze dell’Ordine, le Case-rifugio e gli enti territoriali” commenta il direttore generale, Francesco Benazzi. Anche Quinto di Treviso farà la differenza: è lì che si trova uno dei cinque centri antiviolenza del trevigiano. È anche lì che, ancora una volta, uscirà la voce del coraggio, della protezione, dell’aiuto, per ricordare ancora una volta a ogni vittima la cosa più importante: “Non sei sola”. Gaia Zuccolotto

Scuola di Santa Cristina a rischio chiusura: insieme alla lista civica Per Quinto si mobilita anche il sindaco di Morgano Potrebbero succedersi anche più Open day, ma la situazione non cambierebbe: la scuola elementare “Dante Alighieri” di Santa Cristina continua a vivere sul filo del rasoio, con una media che negli ultimi anni non ha mai superato le 15 iscrizioni. A sollevare l’argomento sono sempre più enti: se non bastasse il gruppo civico Per Quinto, ora anche il vicesindaco di Morgano, Alberto Rossetto, è intervenuto a dare manforte ai timori e alle richieste di liste e famiglie, denunciando la scarsa sensibilità dimostrata in questi anni da parte delle istituzioni scolastiche. Ma a mancare, secondo la minoranza quintina, è anche l’attenzione dell’amministrazione: “Un

bel segnale da parte dell’amministrazione di Morgano, un segnale dal particolare peso politico, che purtroppo mostra la distanza siderale sul tema tra chi amministra

Morgano e chi amministra Quinto”, hanno infatti sottolineato i consiglieri in post sulla loro pagina Facebook. “Alcuni genitori di Santa Cristina con bambini in età scolare, anche quest’anno, si sono uniti per

riuscire a formare la classe prima, dando luogo a incontri con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e gi stessi genitori – ha spiegato il gruppo Per Quinto –. Hanno inoltre, con l’aiuto dell’Associazione genitori di Quinto, organizzato per il secondo anno alcuni servizi che di fatto consentono ai bambini di usufruire di un quasi tempo pieno. Questi servizi ovviamente hanno un costo che aumenta con l’aumentare dei bambini in famiglia. Purtroppo, si sono trovati ad agire nella più completa solitudine, senza il supporto che ci saremmo aspettati da un’amministrazione che a parole si dice attenta alle esigenze delle giovani famiglie, ma che poi nei fatti è semplicemente non pervenuta”. (g.z.)

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Territorio

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L’anticipazione. Dal 13 aprile al 28 luglio un’esposizione che racconta il Bel Mondo a cavallo fra ‘800 e ‘900

Donne, moda e modernità La nuova mostra di primavera al Bailo “M

oda e modernità tra ‘800 e ‘900. Boldini, Erler, Selvatico”. È questo il titolo della prossima mostra che sarà allestita al Museo Bailo, già annunciata con largo anticipo mentre le opere di Juti Ravenna continueranno a colorarlo di bellezza fino al 4 febbraio. Tutto è pressoché pronto: dal 13 aprile al 28 luglio la “M” di modernità, moda e malia sarà al centro di un insieme di celebrazioni e di anniversari, uniti da un unico filo conduttore all’interno della stessa esposizione, promossa dal Comune di Treviso e diretta da Fabrizio Malachin. Il periodo storico è quello a cavallo fra due secoli, Ottocento e Novecento: anni nei quali le donne diventano le protagoniste e, per immortalarne l’ascesa, vengono chiamati quegli artisti che sanno trasporre sulla tela il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica. Un Bel Mondo del quale fanno parte celebrità come Eleonora Duse (dell’attrice teatrale ricorre il centenario della morte), come Wally Toscanini, come Lydia Borrelli e Toti Dal Monte. Ma anche come molte eleganti esponenti della borghesia e della nobiltà trevigiana, veneta e nazionale. Alcuni (o forse dovremmo dire molti) degli artisti che le hanno ritratte oggi sono finiti nell’oblio, nel limbo della storia dell’arte. La mostra della prossima primavera al Bailo si pone l’obiettivo di riportarli nella superficie della conoscenza: di Lino Selvatico e

Giulio Ettore Erler nel 2024 si celebreranno rispettivamente i cento e i sessant’anni dalla morte. Accanto a loro nomi più o meno noti, come Giovanni Boldrini, Cesare Laurenti, Ettore Tito, Cesare Tallone, Vittorio Corcos, Giacomo Grosso, Giacomo Favretto, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro. Insieme ad Alberto e Artuto Martini. Ma anche maestri stranieri impegnati in Italia: l’inglese John Lovery, il tedesco Franz S. von Lenboch. Grandi dipinti concessi da oltre cinquanta musei e collezioni pubbliche e private. E disegni, affiches del Museo Nazionale Collezione Salce, incisioni, sculture, abiti, ventagli, cappellini. Tutto riunito al Bailo per ricostruire e restituire il sapore di un’epoca, di una componente minoritaria di una società privilegiata e sensualmente romantica. Il “la” della mostra è arrivato quando Fabrizio Malachin – dirigente del settore Cultura del Comune di Treviso – ha

acquisito (in prestito a lungo termine o in donazione) oltre 300 opere grafiche e 50 dipinti di Lino Selvatico. Da qui l’idea di un’esposizione più completa e complessa, prendendo le mosse proprio da due protagonisti della scena trevigiana e veneta di quell’epoca: appunto

Lino Selvatico (Padova 1872 – Treviso 1924) e Giulio Ettore Erler (Oderzo 1876 – Treviso 1964), entrambi autori di grandi ritratti femminili e del racconto di quel piccolo mondo borghese veneto che la mostra illustrerà al grande pubblico di oggi.

Da sinistra, nell’ordine: • Cesare Tallone, Signora in nero • Giulio Ettore Erler, La signorina col cane • Giulio Ettore Erler, Ritratto della contessa Calzavara • Lino Selvatico, Signora in giallo

“Far conoscere i nostri artisti e non quelli degli altri” La filosofia di Fabrizio Malachin, curatore della mostra La filosofia di Fabrizio Malachin è molto chiara: “Dobbiamo vendere i nostri prodotti e non quelli delle terre degli altri, esattamente come facciamo con il radicchio rosso e con il prosecco”. Non è una visione semplicistica e neppure provinciale, quella del dirigente della Cultura e dei Musei Civici di Treviso. Che in questi anni ha cercato di costruire una narrazione che di sicuro a qualcuno è potuta sembrare eccessivamente localistica, ma che invece è legata a una visione molto

precisa. “Intanto è importante partire con il valorizzare il patrimonio artistico che abbiamo già in casa, facendone scoprire o riscoprire le personalità e gli autori. Poi c’è un secondo obiettivo, che riguarda l’effetto mostra. È fondamentale fare in modo che duri a lungo, oltre i tre mesi della mostra stessa e che i visitatori – afferma Malachin – tornino al museo per rivedere le opere che hanno ammirato durante la mostra”. Martini, Canova, ma anche tutti gli altri. Artisti i cui nomi sono

familiari a tanti, probabilmente a tutti, ma che in pochi associano a delle opere precise, a un movimento artistico. Allora ecco che dopo le fortunate retrospettive di grandi scultori come sono appunto Canova e Martini, dopo la piacevole scoperta di un pittore qual è stato Juti Ravenna, il Museo Bailo non si ferma e insiste con la divulgazione e la conoscenza di grandi artisti che ancora non conosciamo o conosciamo troppo poco. E che abbiamo già in casa. (s.s.)

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Cultura

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Alla memoria. Nel Comune un omaggio allo scrittore trevigiano a 55 anni dalla sua morte

Un’istallazione luminosa celebra quel legame speciale tra Comisso e Zero C

i sono scrittori che lasciano nei posti che attraversano un segno indelebile del loro passaggio e ci sono posti invece che fanno lo stesso agli scrittori. Il rapporto tra Zero Branco e Giovanni Comisso è tuttavia a doppio filo: non c’è Zero senza Comisso e non c’è Comisso senza Zero. Di Zero Branco, Comisso ne parla ne “La mia casa di campagna”: proprio qui, infatti, aveva sede un appezzamento di terra e il suo casolare, acquistato nel 1930 e luogo di vivaci incontri culturali. Proprio qui a Zero Branco, oggi, sorge l’omonimo auditorium, che il Comune ha deciso di dedicare allo scrittore. Nato a Treviso nel 1895, Giovanni Comisso è stato cittadino del mondo: grande viaggiatore e prestigioso intellettuale, vincitore del Premio Strega nel 1955, ha saputo lasciare traccia nel cuore di ogni luogo da lui raggiunto. È per questo che nelle scorse settimane, alla vigilia del 55esimo anniversario dalla sua scomparsa, previsto per il 21 gennaio 2024, il Comune di Zero Branco, per tramite degli assessorati alle Attività produttive e alla Cultura, ha voluto mettere ancora più in luce l’opera di Comisso. Sì, in luce. Nel vero senso della parola: lungo via Martiri della Libertà è stata infatti inaugu-

Di Zero Branco Comisso parla ne “La mia casa di campagna”: proprio qui, infatti, aveva sede un appezzamento di terra e il suo casolare, acquistato nel 1930 e luogo di vivaci incontri culturali

Sintonizzati sul futuro. Nelle foto, Giovanni Comisso (foto: Premio Letterario Comisso) e via Martiri della Libertà

rata un’installazione luminosa, riprendendo proprio dall’opera “La mia casa di campagna” una citazione comissiana del paese: “Mi parve quasi un’ironia che il villaggio, dove era questa mia nuova terra, si chiamasse Zero”. Frase certamente emblematica. Ma lo è anche il seguito, riportato nel romanzo di Comisso: “Presentivo che la mia vita sarebbe stata del tutto rinnovata, come un partire da zero. Quella formula e questo simbolo furono le pietre fondamentali della mia nuova casa e della mia nuova vita”.

Una fine, un inizio. Proprio come questo 2023 ormai giunto alla fine e pronto a rotolare verso un nuovo inizio. La scelta dell’amministrazione zerotina è quindi un vero e proprio augurio: che l’anno nuovo possa incominciare all’insegna delle stesse ambiziose speranze e degli stessi straordinari obiettivi auspicati e raggiunti da Giovanni Comisso. E chissà che, magari, queste luci non riescano ad essere anche un invitante faro di cultura per il territorio: leggete Comisso, leggete di Zero Branco.

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ONORANZE FUNEBRI BERNARDI SERVIZI FUNEBRI PERSONALIZZATI Onoranze Funebri Bernardi presente con più sedi in provincia di Venezia è un aiuto concreto nel momento del Ascolta bisogno. L’impresa funebre si mette a vostra disposizione per organizzare funerali completi, per fornirvi preventivi gratuiti e per aiutarvi nel disbrigo delle pratiche burocratiche legate al decesso. Con esperienza e discrezione il suo personale saprà prestarvi un ausilio reale supportandovi nell’allestimento dell’intero rito funebre.

Gaia Zuccolotto

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia insieme a teatro “La Strana Coppia è un esempio come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della seconda metà del ‘900, riesca sempre a trovare quel pizzico di simpatica follia nella vita di tutti i giorni”. Viene descritto così lo spettacolo “La strana coppia” che vedrà protagonista sul placo del Cinema Teatro Busan di Mogliano Veneto il prossimo 27 gennaio, alle ore 21, per la stagione teatrale 2023/24, la coppia di Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. La storia che verrà messa in scena, con la traduzione, adattamento e regia di Gian-

luca Guidi, narra la difficile e complicata convivenza tra due

uomini diametralmente opposti per personalità, Felix e

Oscar, accomunati tuttavia da un divorzio alle spalle. I due dunque decidono di andare a vivere insieme in un appartamento in uno dei tanti grattacieli di New York, sulla Riverside Drive. Questo incontro-scontro nella loro quotidianità però darà vita a esilaranti gag comiche. E se Oscar propone di continuare a vedersi con gli altri amici per la solita partita di poker, malgrado le litigate, Felix risponde che non ha affatto chiuso con il poker, “perché i matrimoni vanno e vengono, ma la partita è come lo show: deve continuare”. (g.z.)

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ONORANZE FUNEBRI BERNARDI Santa Maria di Sala (VE) Via Desman, 126 Tel. 041 487341

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Sport

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Polisportiva Zero Branco. Il 26 dicembre torna la camminata che l’anno scorso ha visto più di 500 partecipanti

Programmi per dopo Natale? A Sant’Alberto, “4 passi par pair” I

l giorno di Santo Stefano è sempre un’incognita. E tra chi va a trovare parenti e amici e chi invece preferisce restare a casa a riprendersi dal pranzo di Natale in famiglia, c’è anche chi sceglie di tenersi in forma e visitare il territorio. Come? Con l’attesissima “4 passi par pair”, la camminata tra le acque del radicchio rosso organizzata dalla Polisportiva di Zero Branco e dal Gruppo giovanile di Sant’Alberto con il patrocinio del Comune di Zero Branco e del Coni Treviso e la collaborazione della Protezione civile di Zero Branco, che torna anche quest’anno a Sant’Alberto di Zero Branco proprio il 26 dicembre 2023, per offrire a cittadini e visitatori la possibilità di scoprire le bellezze nascoste lungo gli argini dello Zero e del rio Vernise, tra i campi di radicchio e nell’oasi di Montiron. Tre i percorsi tra cui è possi-

bile scegliere: 5, 8 e 12 chilometri, con la possibilità di visitare anche la chiesetta Corniani, aperta in via straordinaria e nei pressi della quale si troverà uno dei punti di ristoro. L’iniziativa è aperta a chiunque voglia partecipare, comprese famiglie con passeggini, carrozzine e amici a quattro zampe al guinzaglio. Il contributo di partecipazione, che prevede anche l’assicurazione, è di 3 euro (gratuito però per ragazzi fino ai 16 anni). Il punto di ritrovo sarà in via Albera alle ore 8:30 per l’iscrizione (ma è possibile preiscriversi entro il 22 dicembre, per velocizzare le pratiche nella mattina del 26 dicembre). Da lì, alle 9:30 si partirà per tutti i percorsi, mentre alle 12 si terranno le premiazioni dietro alla chiesa di Sant’Alberto, in prossimità dell’altro punto di ristoro previsto. “Abbiamo deciso di ripro-

porre questa iniziativa vista la grande partecipazione avuta lo scorso anno con più di 500 iscritti – spiega Luca Ruzza, istruttore del gruppo nordic walking della Polisportiva di Zero Branco che, insieme all’istruttrice Barbara Favaro si è occupato dell’organizzazione –.

I percorsi definiti per quest’anno saranno in parte diversi rispetto a quelli dell’anno scorso: tutti i percorsi partiranno risalendo il fiume Zero e permetteranno di visitare la chiesetta Cornian. Protagonista sarà anche la Green way, per sfruttare anche i percorsi di viabilità

lenta che si stanno formando a Zero Branco”. “Noi siamo pronti e non vediamo l’ora di metterci in marcia” aggiunge Ruzza. L’entusiasmo non manca: appuntamento dunque a Sant’Alberto per il 26 dicembre. Gaia Zuccolotto

Dama: medaglia di bronzo al merito ad Alessandro Carraretto Quello dello sport è un concetto molto ampio, che abbraccia discipline e attività molto diverse tra loro, alcune più incentrate sulla forza fisica, altre su quella… strategica. È il caso della dama, disciplina associata del Coni, riconosciuta come tale già dal 1993. Tra i campioni italiani di questa disciplina, mentalmente piuttosto stimolante, vi è anche Alessandro Carraretto. Poco più che ventenne, residente a Preganziol, Carraretto ha ricevuto lo scorso 21 novembre, all’auditorium Santa Caterina di Treviso in occasione della cerimonia di consegna delle benemerenze del Coni riferite

all’anno 2021, la medaglia di bronzo al valore sportivo. Inutile nascondere l’orgoglio del suo paese. Ad omaggiare lo sport trevigiano, e nel caso particolare quello preganziolese, erano infatti presenti anche il sindaco Paolo Galeano, il delegato Coni di Treviso, Mario Sanson, e il presidente del Comitato Regionale Veneto, Dino Ponchio. “Ad Alessandro, campione Italiano di Dama italiana a squadre e atleta dell’Asd Damasport di Roncade, vanno le nostre felicitazioni per i risultati sportivi conseguiti”, ha sottolineato il primo cittadino di Preganziol. (g.z.)

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#Regione

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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto

L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società

e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta

per la propria indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione

del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

Giulia Cecchettin

CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.

Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto

Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova

“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”

“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”

“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spalle relazioni fallite o numero-

“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” si eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività, alla relazione che stanno

vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.

Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo traguardo.

C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.


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Regione

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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio

Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”

V

ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo accordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Vene-

to, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente, di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di

150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.

In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.

A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del

coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda connessione con le condizioni

materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto ai

disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Penso che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre: metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi.

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Regione

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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)

“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24

G

iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 20222024, confermandosi tra le eccellenze nazionali. Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spettacoli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto conten-

i bambini da accudire a casa, alla sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.

ti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione. Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla

Giampiero Beltotto

fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli.

Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno

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A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano


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Regione

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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti

“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U

n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vet-

Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori

tura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a que-

sto servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte

le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia

Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servizio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.

Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.

Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un

Elisa Venturini

Sintonizzati sul futuro. ultima M A C C H I NVeneto24 E E A T passa T R E Zal Z sistema A T U R Edi P ER IL

emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale - conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.

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Regione

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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto

Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U

n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in

favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto “Piccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Il nostro modo di pensare al Veneto

(VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle persone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando co-

munque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.

Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.

L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla cooperativa, è riu-

scita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.


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DICEMBRE 2023

on-line:

Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci

A

Antibiotici: usare con prudenza

ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali. La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro Prosegue alla pag. seguente

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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete

I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato

Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)

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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento

Skin to skin con papà appena nata

N

ascite e parti, se la mamma non può effettuare la procedura “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo, allora da oggi… ci pensa il papà. Per la prima volta, infatti, nel Punto Nascita di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, si è avviata la procedura, coinvolgendo il papà del neonato. “Lo “skin to skin” - spiega il Primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell’unione mamma-bambino che si è interrotta

al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepire la temperatura corporea della mamma, sentirne l’odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress”. “Anche la mamma - prosegue il Primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che predi-

spongono all’allattamento ed alla normalizzazione dell’utero. Ci sono casi però in cui effettuare il “pelle a pelle” materno non è possibile e proprio per ovviare a questo problema presso il Punto Nascita di Chioggia

è stato avviato un progetto che coinvolge i papà”. Nelle scorse settimane è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro. “Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega il dottor Bergamini - ha chiesto di poter fare da apripista per questa nuova pratica dello “skin to skin” con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha ab-

bracciato la sua piccola creatura ed è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava i monitoraggi affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza”. “Appena appoggiata sul torace del papà racconta il dottor Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L’espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico”.

Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero Allattamento al seno e PAA, “Policy Aziendale sull’Allattamento”, è un progetto promosso a livello nazionale dalle principali società scientifiche dell’area perinatale e pediatrica al quale ha aderito anche il presidio ospedaliero di Camposampiero, dell’Ulss 6 Euganea. I lavori sono in corso per quello che è stato presentato come un investimento per il futuro dei nostri bambini: alla conclusione del percorso l’ospedale otterrà la prevista certificazione. “L’allattamento al seno – dichiara il dottor Luca Vecchiato, direttore della Uoc di Pediatria del “Pietro Cosma”, - è un importante

i tuoi specialisti del sorriso L’ortodonzia invisibile è una rivoluzione nel campo

indicatore di qualità delle cure perinatali, neonatologiche e pediatriche: non si tratta di un mero atto nutrizionale ma di una pratica che apporta grandi benefici in termini di salute, socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a partire dal momento della nascita - continua il dottor Vecchiato -, impatta fortemente sull’avvio dell’allattamento e quindi sulla salute e sulla vita futura di madri e bambini”. E’ dunque questo il motivo per cui il direttore della Pediatria insieme al dottor Marcello Rigano, direttore della Uoc di Ostetricia e Ginecologia, hanno scelto di far entrare nel progetto - con il sostegno della Direzione Generale -

il punto nascita di Camposampiero. “L’obiettivo – prosegue il dottor Vecchiato - è incrementare i tassi di allattamento materno esclusivo alla dimissione (attualmente da noi, dal monitoraggio effettuato tra maggio e settembre, si attesta al 65%) e migliorare le pratiche assistenziali che eroghiamo nell’ambito dell’allattamento. In tale ottica stiamo rivedendo, per potenziarne la capillarità, i protocolli che disciplinano il contatto pelle a pelle alla nascita e il “rooming in” ed altre procedure e stiamo compiendo un’ampia azione di formazione sul personale, secondo il modello previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità”.

ORTODONZIA INVISIBILE

dell’ortodonzia, offrendo una soluzione discreta e comoda

2. Versitilità: a differenza degli allineatori, con questa apparecchiatura si possono trattare tutti i tipi di malocclusioni 3. Minor rischio di carie e decalcificazioni: avere l’apparecchio dietro i denti, riduce moltissimo il rischio di carie e decalcificazioni associati spesso agli apparecchi ortodontici fissi.

per correggere i problemi di allineamento dei denti. Questo approccio innovativo ha trasformato radicalmente

Sintonizzati sul futuro.

l’esperienza dei pazienti che cercano di migliorare la

loro salute dentale e estetica ed è per questo che è la

prima scelta del Professore a contratto Alessandro Perri, ortodontista e cofondatore del Centro di Odontoiatria e Ortodonzia Avanzata Perri-Bellomo

Gli Allineatori Invisibili

Il principio di base degli allineatori è quello di spostare gradualmente i denti attraverso Per l’ortodonzia invisibile si utilizzano due tipi di una serie di allineatori, ognuno dei quali è apparecchiature: dispositivi trasparenti e rimovibili, noti indossato 22 ore al giorno per un periodo Veneto24oppure passa al sistema di ultima come allineatori o “mascherine”, un apparecchio di giorni specifico prima di passare al generazione DAB che permette di ascoltare anche degli allineatori successivo. La progressione fisso posizionato dietro a i denti (apparecchio linguale) è pianifi cata dall’ortodontista mediante un la radio con una qualità audio perfetta. e quindi totalmente invisibile. Entrambe queste trattamento personalizzato per ciascun apparecchiature sono progettate su misura per adattarsi paziente. I vantaggi di questa tecnica sono: perfettamente alla bocca di ogni paziente, garantendo un www.veneto24.it 1. Estetica: la trasparenza degli allineatori comfort ottimale durante l’intero trattamento. è la prima scelta per coloro che desiderano migliorare l’allineamento dei loro denti senza che qualcuno se ne accorga Mostra il tuo sorriso 2. Comfort e Rimovibilità: gli allineatori sono rimovibili e consentono ai pazienti di mangiare, bere e pulire i denti senza alcuna difficoltà.

3. Migliore Igiene Orale: la possibilità di rimuovere gli allineatori facilita la pulizia dei denti, riducendo il rischio di carie e problemi gengivali associati spesso agli apparecchi ortodontici fissi.

L’Apparecchio Linguale

L’apparecchio linguale è un apparecchio fisso che utilizza gli stessi principi delle apparecchiature fisse tradizionali ma che viene posizionato dietro ai denti. Viene fatto su misura per il paziente e richiede un’alta specializzazione da parte degli ortodontisti per essere utilizzato. I vantaggi di questa tecnica sono: 1. Estetica: essendo posizionato dietro ai denti, questo tipo di apparecchio è l’ideale per chi vuole un trattamento totalmente invisibile.

Conclusione

L’ortodonzia invisibile rappresenta un’opzione eccitante e progressiva per chi cerca di correggere i problemi di allineamento dei denti in modo discreto ed efficiente. Con i suoi numerosi vantaggi in termini di estetica, comfort e praticità, sta cambiando il modo in cui le persone affrontano il percorso verso un sorriso più bello e sano.

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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia

Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012 Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni

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ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV. Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 al 2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree). Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 3039 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordine decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmi-

ne eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri, sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021.

Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.

Malattie rare, concorso di fotografia e fumetto È difficile vivere con una malattia rara: pesa la sensazione di essere soli, di non essere ascoltati da nessuno. Ed è difficile parlare di malattie rare: è complesso formulare una diagnosi, fare ricerca e trovare terapie valide; è una sfida continua gestire le risorse in modo efficiente. Per questo affrontare le malattie rare è un obiettivo che si raggiunge soltanto con l’impegno di tutti. Ecco allora un concorso, anzi due, con trecento milioni di buoni motivi per partecipare. Sono gli oltre trecento milioni di persone nel mondo che vivono con una malattia rara; circa due milioni solo qui in Italia; più della metà bambini. Stiamo parlando della seconda edizione di Hands4rare, il progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie, per sensibilizzare i più giovani sul tema delle malattie rare, che partito in questi giorni, si concluderà in occasione della Giornata internazionale delle malattie rare, il “Rare Disease Day”, il prossimo 29 febbraio 2024. Hands4rare è un concorso di fotografia per le

scuole secondarie di secondo grado, in collaborazione con IRFOSS; un concorso di fumetto per le classi quinte della scuola primaria e le scuole secondarie di primo grado, in collaborazione con la Scuola Internazionale di ComicsPadova. Le classi che si iscriveranno al concorso potranno incontrare di persona gli esperti che si muovono nel mondo delle malattie rare: ricercatori e ricercatrici, ma anche medici e associazioni: un’esperienza formativa, di crescita

per tutti. “Stiamo lavorando molto per cercare di coinvolgere i giovani; abbiamo cercato di creare uno spazio dove potessero esprimersi con linguaggi a loro congeniali - racconta la prof.ssa Dorianna Sandonà, dell’Università di Padova, una delle promotrici del progetto -. Abbiamo voluto coinvolgere ampiamente le scuole, ragazze e ragazzi dagli 11 ai 19 anni, perché loro sanno ascoltare con entusiasmo e sono capaci di grande empatia e solidarietà; sono i motori del nostro futuro”.


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PROTAGONISTI A NORD EST Sintonizzati Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

sul futuro. Tecno Crane: un anno di vette, successi e traguardi importanti

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche L’avvicinarsi della fine dell’anno porta con Qui, squadra di montatori esperti haqualità asla laradio con una audio perfetta. sé, inevitabilmente, il momento dei bilanci e fornisce l’occasione per ripensare a questo 2023 che sta per chiudersi. Non solo a livello personale ma anche per le imprese. Per Tecno Crane, azienda specializzata in vendita, noleggio e assistenza gru edili di Campodarsego (PD) è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni, all’insegna di nuove sfide, che hanno portato l’azienda a lavorare sempre più in alto e sempre più lontano lungo la nostra meravigliosa penisola. Proprio come piace a loro.

Tra i progetti di montaggio e installazione gru portati a termine in questo anno, spicca l’avvio dei lavori presso Palazzo Foscarini, nel cuore di Padova, per la nuova sede del Conservatorio Pollini. Oltre ad operazioni di consolidamento strutturale ed antisismico, i locali saranno ampliati per ospitare un maggior numero di studenti. Sarà finalmente un luogo moderno dove le nuove promesse della musica potranno studiare e formarsi. Per Tecno Crane è sempre un grande orgoglio poter intervenire in progetti importanti e di grande valore per il territorio. Un’altra impresa di rilievo è stata il montaggio della gru per il recupero della copertura di Palazzo del Capitanio a Padova, in Piazza dei Signori, grazie all’esperienza della squadra Tecno Crane e alla preziosa collaborazione di Aggio Autogru e dell’impresa edile Ruffato Mario Srl, aggiudicatrice dell’appalto. Un edificio storico che rappresenta un importante patrimonio culturale della città.

semblato una Potain MC50 di altezza 30m all’interno del cantiere. Nonostante le difficoltà legate allo spazio ristretto, sono riusciti a svolgere il lavoro senza problemi, dimowww.veneto24.it strando ancora una volta la loro esperienza e capacità nel portare a termine ogni sfida. Tra i progetti più emozionanti, sicuramente ci sono le lavorazioni in notturna a Venezia, che regalano sempre scorci suggestivi. Tecno Crane ha partecipato, infatti, a diversi progetti di riqualificazione della città lagunare lavorando presso l’Aeroporto Marco Polo e a pochi passi da Piazza San Marco. Diverse anche le trasferte per costruzioni importanti. A Milano, per il cantiere in zona Porta Nuova dove sorgeranno due torri di 94m e 64m ad uso uffici dove Tecno Crane ha montato due gru SAEZ e una gru Raimondi per la movimentazione dei carichi pesanti. Ad Ancona, nella sede Fincantieri per l’assemblaggio di una Raimondi MRT102 di altezza 53m. Insieme alle gru installate, sono arrivate tante soddisfazioni anche dalle partnership e dal rapporto con la comunità del territorio. Il rinnovato legame con Pallavolo Padova, con cui condivide i valori dello sport e del lavoro di squadra e la nuova collaborazione con Casa Priscilla ODV. Un’associazione attiva dal 2001 che si occupa di aiutare minori, madri e nuclei familiari in condizioni di disagio alla quale Tecno Crane ha contribuito

Milano

al progetto per la costruzione della nuova sede che sta nascendo in via Vlacovich a Padova. Poi, l’importanza della formazione condivisa che Tecno Crane porta avanti attraverso il ciclo di eventi pensato per aiutare i professionisti dei cantieri a crescere. Appuntamenti dedicati di volta in volta a tematiche di attualità e del futuro che riguardano il settore spiegati da ospiti esperti. L’evento di quest’anno ha messo al centro la sostenibilità e ha visto una nutrita partecipazione e interesse generale tra i clienti e collaboratori

di Tecno Crane, regalando tanto entusiasmo per l’appuntamento dell’anno prossimo. Un anno da ricordare, dunque, a cui si aggiunge una tappa molto importante per la storia di Tecno Crane. Infatti, questo 2023 segna i suoi primi 15 anni di attività. Un traguardo significativo che fa ripensare con orgoglio al percorso di crescita che ha portato fino ad oggi e alla voglia di vincere sfide nuove che ha sempre caratterizzato tutte le persone che compongono Tecno Crane. L’ingrediente segreto che, siamo sicuri, li porterà ancora più in alto e lontano.

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Piazza dei Signori Padova

Palazzo del Capitanio Padova

Palazzo Foscarini Padova

TECNO CRANE SRL

Venezia in Notturna

Via Antoniana, 242-244 - 35011 Campodarsego (PD) - Tel. 049 8803197 - info@tecnocrane.it


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Sintonizzati DOVE sul futuro. IL NATALE Padova

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Turismo -- Sì, Sì viaggiare Turismo viaggiare

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PUGLIA

L’arco ionico del Salento laddove vissero ro i Messapi Mare, terra e tante sorprese di Renato Malaman

Viaggio nei 12 comuni della zona dell’Arneo leccese, alla scoperta di borghi, chiese barocche, castelli e torri di pietra. Ma anche di storie, personaggi e tradizioni poco note: Copertino gemellata con Cupertino; l’ingegnere che fa rivivere Leonardo e il florido commercio dell’olio lampante prodotto per secoli nei frantoi ipogei tipici dell’area Copertino gemellata con Cupertino: il paese pugliese del “santo dei voli” (San Giuseppe da Copertino, vissuto nel ‘600 e finito ingiustamente davanti all’Inquisizione) con la città californiana sede della Apple e capitale mondiale dell’informatica… A Galatone, invece, c’è un ingegnere, al secolo Giuseppe Manisco, che ha dedicato la sua vita a studiare e a ricostruire la geniali macchine progettate da Leonardo Da Vinci. Macchine oggi esposte al Palazzo Marchesale della città. Sono due fra le mille curiosità del Salento meno conosciuto. Quel Salento del magnifico “arco ionico” e del suo interno, che si specchia sulla luminescente pietra di carparo, il resistente e screziato tufo locale con cui sono costruiti borghi e chiese di questo bellissimo lembo del “tacco d’Italia”. Pietra a blocchi dal taglio regolare che ha dato forma e vita al barocco più originale ed elegante che si conosca. Carparo, formatosi da sedimentazioni calcaree nelle profondità marine, che è simbolo della felice sintesi fra terra e mare, anima del Salento stesso. Non solo spiagge, dunque, in Salento. C’è un interno che è come uno scrigno, che si fa conoscere se si sceglie di seguire un itinerario riassumibile metaforicamente nella fitta rete di torri d’avvistamento che dalla costa ionica arrivavano anche all’interno per scongiurare gli attacchi saraceni: un filo d’Arianna diverso, intrecciato di storia e di cultura, di tradizioni e di commerci. Di questi ultimi il più importante fu quello dell’olio lampante che per due secoli, fra ‘600 e ‘800, significò la fortuna di quest’area, riempiendo le navi in partenza da Gallipoli e dirette in tutto il mondo. Perché l’olio lampante salentino, ottenuto frangendo le olive nei tantissimi frantoi ipogei della zona, era il combustibile ideale per le lampade visto che aveva il pregio di non produrre fumi e cattivi odori. Chi vuole illuminare oggi questi brani di cultura materiale del Salento è il Gal “Terra d’Arneo”, gruppo di azione locale formato da 12 comuni: Alezio, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Galatone, Gallipoli, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice

Salentino e Veglie. “La Terra d’Arneo è ricca di tesori – dice il presidente Cosimo Durante – che esulano i luoghi comuni. Terra intrisa di valori, con una storia antichissima, che affonda le sue radici nella civiltà messapica”. E a questa civiltà preromana, di cui non è stata ancora decriptata la lingua, uno dei comuni, Alezio (dove sono stati rinvenuti i lacerti di una città ancestrale), ha dedicato un interessante museo. Come pure una storia poco conosciuta racconta il possente castello di Copertino, su cui mise le mani anche Carlo V e che oggi risulta magnificamente restaurato: è famoso anche per la splendida collezione di carrozze donate dai conti Vincenzo e Barnardino Telesio di Trani. Ma sulla sommità del maniero spicca un’altra particolarità: un vigneto ottenuto da antichi cloni locali di Negramaro. Tradizione ripresa anche dalla cantina cooperativa Cupertinum, nata nel 1935 (molta bella la sede in pulito stile razionalista) e custode esclusiva del privilegio vescovile di produrre vino da messa. Ma di cantine di radicata tradizione la zona è ricca, come quella dei Conti Zecca a Leverano e dei Coppola a Gallipoli. Il Negramaro è il vino che meglio rappresenta questa zona, famosa anche per il Salice Salentino, vino Doc (una delle sei Doc presenti nel territorio delle “Terra d’Arneo”) che, oltre al rosso, dal 2010 presenta anche le varietà bianco e rosato. Dalle uve baciate dal sole si ottengono anche la grappa e gli altri distillati di una premiata azienda familiare di Carmiano, la Grapperia Tenuta Verola che si ispira ai metodi di distillazione trentini. Non poteva mancare il Gin, prodotto che oggi va per la maggiore: ed ecco il Gecogin, prodotto da Valeria e Gabriele Caroppo, una coppia che ha maturato la propria “vocazione” in Irlanda. Gin di botaniche ben selezionate che si degusta fra gli alamibicchi in un ambiente di gradevole e vivace design. E restando nel piacevole solco del vino, va ricordato che a Leverano ancora si festeggia il Novello, brioso vino d’autunno a cui la città dedica una delle sue feste più famose e popolari, inscenata all’ombra della

Nella foto di apertura: una veduta panoramica del centro storico di Gallipoli e dei bastioni che vegliano il suo porto Qui a lato: Giuseppe Manisco, l’ingegnere di Galatone che ha ricostruito molte macchine leonardesche, ora esposte in un museo; a destra la cantina storica dei Conti Zecca Sotto: il castello di Copertino e il membro di una confraternita religiosa incappucciato in occasione di un rito del periodo pasquale

austera torre normanna di Federico II ai primi di novembre, con tanto di danze di pizzica a piedi nudi sul selciato bianco della piazza. Vino Novello da abbinare a un buon piatto di scapece: piccoli pesci fritti e marinati tra strati di mollica imbevuta di aceto e zafferano, prima di concludere con il celebrato pasticciotto, il dolce della zona. Leverano è orgogliosa anche del

grande pannello “Il teatro della vita”, dipinto nel dopoguerra da Geremia Re e ospitato nella sede di una banca: rappresenta l’Italia e il Sud, un affresco al femminile dove le donne raccontano la storia dei loro uomini in guerra, ma con la speranza nel domani e in una società migliore. Gallipoli e Porto Cesareo sono le gemme di mare che

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MONDO DONNA

racchiudono la “Terra d’Arneo”. La Gallipoli di case bianche racchiusa nelle sue mura sul mare è ormai una delle perle del turismo internazionale. Anche Porto Cesareo è fiero del suo mare, come pure della sua attività peschereccia. Entrambe, però, sono città vive tutto l’anno, dove l’anima del Salento è come il battito del cuore. Impossibile non innamorarsene…

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e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di

Micaela Faggiani

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Film e serie tv visti da vicino

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Rubrica a cura di

Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti

Il “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti

Tropppo alte le aspettative “The crown” regge a metà

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l “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti. A Milano sono partite le riprese della seconda stagione di Blocco 181, serie Sky Original realizzata in in collaborazione col rapper Salmo. La seconda stagione partirà con un salto temporale. Quando Blocco 181 tornerà sugli schermi – presumibilmente non prima di fine 2024 -, il racconto partirà due anni dopo il finale della prima stagione. “Sentivamo la necessità di lasciar passare del tempo, rispetto agli eventi della stagione precedente. Ritroviamo Mahdi, Bea e Ludo in un momento molto diverso delle loro vite, ma sono tutti e tre incastrati in situazioni che a loro stanno strette,” ha anticipato Ciro Visco, nuovamente alla regia nonché produttore creativo della serie. Mahdi, Bea e Ludo di nuovo insieme. Abbiamo lasciato i tre protagonisti più divisi che mai, alla fine della prima stagione. Sarà un evento dirompente che li riporterà a unire le forze. La realtà del “Blocco” è molto diversa dopo che gli scontri tra bande hanno portato il trio di protagonisti – e il loro amore senza etichette – a intraprendere percorsi diversi. Da una parte c’è Bea (Laura Osma), divisa tra il suo ruolo di Segundera e la speranza di una vita normale, e dall’altra Mahdi (Andrea Dodero), che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato dalla morte del boss Nicola Rizzo. Quando tornerà in città Ludo (Alessandro Piavani), ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe, il trio sarà costretto a fare i conti con quel legame che per tanto tempo hanno cercato di sopprimere. La verità è che insieme sono più forti: così tra vecchi amici e nemici, l’avventura è senza esclusione di colpi. Rivedremo Alessandro Tedeschi nei panni di Lorenzo: il dealer assumerà un atteggiamento più spirituale nella seconda stagione, pur continuando a inseguire il profitto a qualunque costo. Largo alla Kasba. Se i primi otto episodi hanno introdotto i tre protagonisti e i rispettivi mondi – la Misa di Bea, il Blocco di Madhi e la Milano altolocata di Ludo - la seconda stagione espande il racconto con un nuovo microcosmo: quello della Kasba, una realtà giovane e caotica come la musica che produce, fra trap, drill e techno. Grazie a un lungo lavoro di street casting e di reclutamento sui social per trovare i volti dei giovanissimi membri della Kasba, “Blocco 181” continuerà a esplorare le soggettività meno rappresentate sullo schermo, non a caso l serie è stata nominata ai Diversity Media Awards di quest’anno nella categoria delle migliori serie italiane.

Paolo Di Lorenzo

Non è la serie ad essere (s)caduta in basso, siamo noi che le affidiamo il compito di riconciliarci con i nostri ricordi

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l problema della sesta stagione di “The Crown” siamo noi, come il più codardo dei pretesti per mollare una persona. I primi quattro episodi, in streaming Netflix, rappresentano una sorta di altare votivo al personaggio di Diana, interpretato notevolmente da Elizabeth Debicki. Trasformata in una madonna stilnovistica da Peter Morgan - impegnata a schivare i continui presagi della sua imminente morte, oltre alle mine antiuomo, Diana è il punto focale della prima parte della stagione 6, i cui restanti episodi, quelli che raccontano il “dopo”, arrivano il 14 dicembre. The Crown ha sempre giocato - con risultati ambivalenti, a onor del vero - a titillare il voyeurismo del pubblico perdendosi a raccontare le follie del protocollo reale, ammiccando a uno stile sontuoso e quasi documentaristico. Questa capacità di alternare prestigio e soap ha funzionato bene nelle prime due stagioni. Con l’avvicinarsi alla contemporaneità, il gioco è diventato più difficile da reggere. Eppure chi guarda “The Crown”, specialmente chi ha iniziato dalla quarta stagione in poi, ha aspettato proprio questo momento per scoprire come la serie avrebbe gestito la morte di Diana. Se Peter Morgan sia riuscito, o meno, a mantenere la barra dritta è opinabile. Chi ama il camp gioirà per le (numerose) licenze poetiche, chi si aspetta “Super Quark” storcerà il naso. La verità è che la maggior parte di noi si ricorda bene il 31 agosto 1997, si ricorda quel funerale che ancora oggi detiene il record di diretta televisiva più vista nella storia. Oppure ha recuperato il film “The Queen”, scritto sempre da Morgan e dedicato ai giorni - quelli che hanno seguito la morte di Diana - in cui la corona inglese vacillò e fu costretta ad assecondare l’opinione pubblica. Le aspettative, per questa pagina di vita dei Windsor, erano insormontabili. Un conto era quando la serie discettava di Churchill, tutt’altra cosa è dover rendere giustizia alla principessa dei cuori. In sostanza, secondo chi scrive non è “The Crown” a essere (s)caduta in basso, siamo noi che attribuiamo alla fiction il compito di rinconciliarci con la nostra storia recente.


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La storia

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Il personaggio. Il fondatore di Banca Mediolanum tra business story e avventura umana

“Ennio, mio padre”, l’imprenditore visionario nel libro della figlia Sara Doris fu l’unico banchiere al mondo a risarcire i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia

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nnio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, osservato da un punto di vista inedito, quello della straordinaria figura paterna, fra gli episodi imprenditoriali più iconici e momenti familiari. Questo attraverso il libro “Ennio, mio padre”, scritto dalla figlia Sara Doris, vice presidente di Banca Mediolanum, presidente esecutivo del Consiglio di amministrazione della Fondazione Mediolanum Onlus e presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ennio Doris. Un’anteprima speciale si è svolta nel giardino d’inverno di Casa Doris a Tombolo (Padova), paese di origine del visionario imprenditore, alla presenza della mamma di Sara Lina Tombolato, del fratello Massimo Doris amministratore delegato di

Banca Mediolanum, di parenti ed amici. Sara Doris è impegnata in un tour di presentazione del volume, edito da Piemme, il cui ricavato andrà a sostegno delle attività di Fondazione Ennio Doris, per agevolare il percorso formativo di studenti meritevoli provenienti da contesti socio-culturali non favorevoli.. Un omaggio ad una persona che è stata innovatrice del settore bancario italiano a quasi due anni dalla scomparsa avvenuta a Milano il 24 novembre del 2021 ad 81 anni. Capace di guardare oltre Ennio Doris, generoso, ha costruito da zero il suo successo, ma il successo non ha nutrito il suo ego, bensì la sua voglia di fare. L’ottimismo, la passione e la fede che hanno animato la sua ascesa e la storia di Banca Mediolanum

nella quale sono impegnati fratello e sorella, affondano le radici nell’intera vita di un uomo che ha sempre avuto nell’attenzione all’altro la propria stella polare. “Ha avuto la fortuna, Ennio Doris, mio padre – ha spiegato Sara - di aver messo a fuoco molto presto il miglior talento che aveva. Suo, senza però appartenergli. Per lui,

avere una capacità, una dote particolare, voleva dire aver ricevuto una risorsa da mettere a disposizione di tutti. Di proprio, un uomo di talento ha solo la responsabilità di mettere a frutto ciò che gli è stato affidato, a beneficio del mondo. Di questo era convinto”. Nel volume ci sono il racconto di una business story italiana di re-

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spiro internazionale ed un ritratto intimo e affettuoso di figlia. C’è la straordinaria avventura umana del padre, ne fa emergere i valori che lo hanno accompagnato nella vita pubblica come pure in quella privata. Il senso profondo della famiglia e delle relazioni umane che lo hanno guidato dall’infanzia povera e felice a Tombolo fino a un modello di business fondato sul rispetto della persona, e proprio per questo vincente. Il bambino che giocava scalzo con un pallone improvvisato, il giovane che si innamorò a prima vista e che per tutta la vita amò profondamente la stessa donna, colui che realizzò i suoi sogni senza mai scoraggiarsi di fronte agli ostacoli, il banchiere che, unico al mondo, risarcì i clienti dopo il fallimento della Lehman Brothers. Una persona capace di parlare con tutti e che non ha mai perso l’amore e la fiducia per la sua terra, per il Veneto e per l’Italia. Michelangelo Cecchetto


Spettacoli

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Concerti. La leggendaria rock band inglese sarà nella Città degli Scacchi l’11 luglio 2024

I Deep Purple sul palco di Marostica per una delle due attese date italiane A

rrivano a Marostica i Deep Purple. La leggendaria rock band inglese sarà nella città degli scacchi il prossimo 11 luglio, una delle uniche due date in Italia. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà un altro mito della musica internazionale, risultato della collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi. Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Calcano le scene da oltre mezzo secolo: il loro debutto ufficiale risale al 1968 con la pubblicazione di Shades of Deep Purple, primo disco in studio lanciato dal fortunato singolo “Hush”. Tra gli anni ’70 e ’80 vivono il periodo di maggior successo commerciale e creativo grazie a pezzi memorabili come “Speed King”, “Child in Time”, “Strange Kind of Woman”, “Smock on the Water”, “Burn” e “Perfect Strangers”. La radio britannica Planet Rock li ha definiti “la quinta band più influente di sempre”. Alla formazione è stato anche assegnato il “Legend Award” ai World Music Awards del 2008 e nel 2016 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Con una produzione musicale che abbraccia settant’anni, i Deep Purple sono stati i pionieri dell’hard rock e, pur spostandosi progressivamente in nuove aree, hanno sempre mantenuto un suono fresco, attirando nuovi fan tra le legioni fedeli fin dalla nascita. La celebre formazione MKII composta da Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore ha firmato molti degli album rock più importanti dei primi anni ‘70, tra cui “Made In Japan”, universalmente accettato come uno dei più importanti e influenti album dal vivo di tutti i tempi. Dal 1968 hanno continuato senza sosta a pubblicare album al vertice delle classifiche e a fare tournée nel mondo, da tutto esaurito. I Deep Purple sono rimasti fedeli alle proprie radici musicali partendo da un mix eclettico di stili per creare un suono distintivo che definisce la band oggi, ma che a sua volta ha creato un’eredità che pochissime band possono sperare di replicare, con un pubblico amplissimo. L’ultimo album in studio, “Whoosh!” (2020), segue quelli in vetta alle classifiche mondiali

Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà uno dei miti della musica internazionale, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi

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Sintonizzati CALCIO VENETO sulStefano futuro. Edel A cura di

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dedicata al calcio in Veneto, un appassionante viaggio attraverso il mondo del pallone nella nostra regione. Ascolta In onda tutte le mattine dalle 9:30 e il sabato dalle 9:38. Solo su Radio Veneto24.

“inFinite” (2017) e “NOW What?!” (2013). Per la terza volta, i Deep Purple hanno unito le forze con il produttore Bob Ezrin, che ha lavorato con artisti del calibro di KISS, Pink Floyd, Lou Reed e Alice Cooper. Sempre con la collaborazione di Ezrin, nel 2021 e durante la pandemia, la band ha registrato una raccolta di cover dalle proprie case (modalità rivoluzionaria per una band che da sempre registra tutto insieme in studio), dando vita ad una storia eclettica e celebrativa delle loro radici in musica, sotto forma di ‘Turning To Crime’.

Nel 2022, con l’uscita di Steve Morse, i Deep Purple hanno accolto il magistrale chitarrista Simon McBride. Ora Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Don Airey e Simon McBride intraprendono un nuovo tour con rinnovata vitalità, continuando a espandere i confini dell’hard rock per il pubblico di tutto il mondo e soprattutto dimostrando che i Deep Purple sono qui per restare. I biglietti del concerto di Marostica sono disponibili on line e nei punti vendita. Raffaella Forin

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A tavola

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Idee in cucina, facili e sfiziose

Sara Busato

Le festività natalizie rappresentano il periodo in cui trascorriamo più tempo in casa, circondati da parenti e amici. E’ importante condividere i pasti delle festività, godendo di quell’atmosfera conviviale unica che solo il periodo natalizio sa regalare. MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale; q.b. di pepe; q.b. di olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

ZUPPA DI LENTICCHIE

TORTA ALL’ARANCIA

Un primo piatto sano e gustoso perfetto per una cena invernale, quando si ha voglia di qualcosa di caldo e nutriente. Facile da preparare da servire magari con qualche crostino di pane Ingredienti: : 300 g di lenticchie rosse decorticate; 2 gambi di sedano; 1carota; porro; aglio; alloro; rosmarino; 1/2 bicchiere di vino rosso; brodo vegetale; sale; olio extravergine di oliva Preparazione: Tritare finemente il cuore di porro, il sedano, la carota e lo spicchio di aglio. In una pentola dai bordi alti, creare un soffritto con un giro di olio, il trito di verdura e una foglia di alloro. Cuocere il soffritto per dieci minuti a fiamma vivace finché inizia a sfrigolare. Una volta rosolato il fondo di verdure, aggiungere le lenticchie e sfumare con 1/2 bicchiere di vino rosso. Subito dopo, aggiungere il brodo già caldo, coprendo le lenticchie e iniziare la cottura, regolando il brodo per ottenere la consistenza desiderata. Dopo 20-25 minuti di cottura a fiamma vivace, assaggiare le lenticchie e regolare di sale. Portare a termine la cottura verificando la consistenza della zuppa. Completare con un giro di olio, aggiungere degli aghi di rosmarino tritati e preparare dei crostini di pane a piacere. La zuppa di lenticchie è pronta per essere servita..

Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 1250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina

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Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.


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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Siate semplicemente voi stessi e realizzerete i vostri obiettivi, senza troppa fatica. La vostra serenità vi renderà particolarmente attraenti e vi consentirà di fare nuove interessanti conoscenze.

Comincia un periodo ricco di novità in campo professionale che avranno significative ricadute anche nella vostra vita sentimentale. Nuovi equilibri vi consentiranno una maggiore stabilità .

TORO Riprendete a sognare e a credere nei vostri progetti. In campo lavorativo gestirete brillantemente importanti trattative che vi consentiranno di ottenere i successi a lungo sperati.

Dicembre Dicembre, si tirano le somme

GEMELLI Avete creato una rete di contatti che vi garantiscono di non essere mai soli e di concedervi piacevoli parentesi in compagnia delle persone che vi fanno stare bene.

CANCRO Siete alla ricerca della soluzione più semplice ed immediata per evitare inutili complicazioni. Saprete essere convincenti ed affascinanti, ma ormai lo sapete bene che queste sono le vostre armi vincenti.

SCORPIONE Non vi sentite del tutto a vostro agio nella situazione in cui vi siete messi ma avrete la lucidità di superare le nubi e trovare le giuste soluzioni per rimettere le cose e le persone al loro posto.

SAGITTARIO

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LEONE

Vi sentite sotto pressione e avete la sensazione di non riuscire ad andare avanti a lungo. Fermatevi per ritrovare le energie, la serenità e la forza di ripartire con slancio.

CAPRICORNO Avete investito tante speranze e fatto molti sacrifici, ora cominciate a vedere i risultati di un periodo impegnativo. Raccogliete con soddisfazione i vostri meritati successi .

ACQUARIO

State prendendo coscienza della vostra nuova realtà e, piano piano, vi stare creando una nuova quotidianità, una rinnovata routine e spazi tutti vostri. Cominciate a ritrovare la vostra fiducia.

Dovete essere più sicuri di voi e contare con maggiore fiducia sulle vostre doti: questo vi consentirà di scegliere con maggiore serenità quale direzione prendere, in campo lavorativo e affettivo.

VERGINE

PESCI

Vi sentite esclusi da persone che vi sono care e questo contribuisce a creare un po’ di tensione che saprete superare con la vostra proverbiale sensibilità. Tutto si sistema in fretta quando si vuole .

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Avete le idee chiare e sapete esattamente cosa volete. Potrete così muovervi al meglio e vivere fino in fondo i vostri momenti di gioia che a lungo avete costruito investendo molte risorse.


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Sintonizzati sul futuro. EDIZIONI CARTACEE EDIZIONI CARTACEE

VALLE D’AOSTA

PIEMONTE

LOMBARDIA

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PIEMONTE

LOMBARDIA

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Veneto24 passa al sistema di ultima LIGURIA generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Via Brendibusio, 26 25050 NIARDO (BS) Telefono 0364 330203

CENTRO CUCINE

www.spadacinimobili.it

RIPARTIAMO INSIEME

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

SCHIENA TACITURNA

Com. Montana

di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli

www.veneto24.it

Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

A PAGINA 3

ALTO CANAVESE E’ stato un

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

Via Torino, 212 - LEINI (TO) TTel. 011.99.83.427

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

la MONTATURA è in OMAGGIO A Leini calcio in quarantena

Non solo Montalto Doraasfalto,

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

CENTRO

Com. Montana CENTRO C U C I NE

Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Il vaccino in arrivo... non per tutti

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

IVREA

Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per

la 8.00 campagna Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

Marilisa Schellino

La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

Alcuni dei Nostri Prodotti TOMA MACCAGNO - 1.8 KG

TOMA ALLE ERBE AROMATICHE 800 G

TOMA AL PEPERONCINO 800 G

BURRO ARTIGIANALE 250 G / 500 G

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SPACCIO AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 Vi aspettiamo dal lunedi al sabato dalle 8.00 alle 12.30

Numero di testate per regione:

1 1 Visita il sito:

netweek.it

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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

A PAGINA 3

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

CUCINE A PAGINA

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

CAPO DI PONTE

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RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro

SAN BENIGNO San Beni-

ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27

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viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

San Benigno

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SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA

CUORGNÈ Martedì

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

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LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

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L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

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VALPERGA Prima grana

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A Leini calcio in quarantena

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Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00

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