a livello provinciale. Stanziati 60mila euro per l’installazione dell’impianto fotovoltaico ECONOMIA In un anno nate 91 aziendenuove5 MOGLIANO VENETO Parco della Cultura restaurato grazie al Pnrr6 ZERO BRANCO Dieci Comuni uniti per promuovere il territorio10 SICUREZZA Nella Marca arriva il primo questore donna13 QUINTO DI TREVISO Il Comune dice addio all’Ogd “Città d’arte e ville venete”12 ULSS 2 Punture di zanzare e morsi di zecche, i pericoli dell’estate14 Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
Preganziol scommette sulle comunità energetiche Il Comune è, con Treviso, ente pilota del progetto
Tra il dire e il fare Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< atapultati nella prima campagna elettorale in versione estiva per le elezioni politiche nazionali gli elettori si trovano già alle prese con una lunga sequela di dichiarazioni, di prese di posizione più o meno definitive e di solenni promesse. Riuscirà il popolo sovrano, anche in queste settimane, ad appassionarsi alle sorti del Paese e dei suoi aspiranti governanti? segue a pag 5 2022AGOSTO ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del VenetodelleNotiziario11:30 delleNotiziario18:30delleNotiziario8:30 delleNotiziario17:30 Scarica la nuova App di neanche un La Piazza 24 e non perder ti minuto dei tuoi notiziari preferiti. 163n.XXIXAnno-localed’informazionePeriodico di Treviso Ovest servizio a pag 9
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Gli esperti sono concordi dell’affermare che una campagna elettorale si gioca negli ultimi giorni, quando la sempre più numerosa fetta di indecisi o di indifferenti inizia a fare le proprie scelte. E’ allora che tornano alla mente le parole rimbalzate le settimane precedenti, in particolare le immancabili promesse che accompagnano ogni candidatura. Guai se non ci fossero, anzi, se c’è un elemento di cui questa breve e calda campagna elettorale ha bisogno è proprio la concretezza delle proposte, la chiarezza della linea che chi si candida alla guida dell’Italia vuole tenere. Ecco allora che “responsabilità”, “sobrietà”, “concretezza”, “realismo” sono vocaboli ricorrenti in questi giorni. Non a caso da tutte le forze politiche è arrivato l’impegno solenne a concentrarsi sui problemi veri della gente, sulla difficoltà delle famiglie alle prese con una raffica di aumenti e un potere d’acquisto che si sta via via assottigliando, sulle tante emergenze sociali che ci affliggono, sulla preoccupazione delle imprese per l’immediato futuro, sulla necessità di dover tener fede agli impegni europei se non vogliamo, ad esempio, veder sfumare i 200 miliardi di euro del Pnrr. Accanto a queste dichiarazioni di intenti si fanno strada poi i “grandi classici” di ogni elezione, sempre di sicura presa: le tasse, le pensioni, i vari bonus, le misure straordinarie per questa o quella categoria. Soluzioni più o meno suggestive, cifre che fanno sognare, ma anche sorridere, del resto sotto elezioni nulla sembra impossibile. Da una parte e dall’altra giunge il richiamo incrociato a non lasciarsi abbindolare o lusingare, il monito a diffidare dell’avversario che la spara grossa. Va da sé che tra il dire e il fare ce ne corre, ma intanto le promesse solo il sale di ogni competizione elettorale e certe affermazioni sono di sicura presa. C’è poi un altro aspetto da non dimenticare: proprio la pandemia ci ha insegnato che provvedimenti all’apparenza “impossibili” si sono poi concretizzati. Certo, servono volontà di ferro e risorse pronte all’uso. Ma questo si vedrà dopo il 25 settembre.
5www.lapiazzaweb.it > < > < Tra il dire e il fare Nicola Stievano direttore@givemotions.it
e aziende hanno provato a rialzare la testa dopo l’emergenza Covid. La crisi internazionale, però, è arrivata come una doccia fredda. L’anno scorso Zero Branco ha contato l’apertura di 91 nuove attività. Per un più 34% rispetto al 2020, anno però pesantemente segnato dall’esplosione dell’epidemia da coronavirus. Nella maggior parte dei casi sono state ditte individuali. Di che tipo? Tra queste, 23 aziende operano nell’ambito dell’agricoltura e della pesca e 14 in quello del commercio e della riparazione di auto e moto. Più altre 14 attività professionali, che comprendono anche otto ditte impegnate nel campo della salute e dell’assistenza sociale. Il quadro è stato delineato dal municipio all’interno del nuovo documento unico di programmazione. “Superata la fase dell’emergenza Covid, sul finire del 2021 si incominciavano ad avvertire gli effetti della ripresa economica che anche per la nostra comunità ha assunto livelli interessanti – spiegano dalla giunta del sindaco Luca Durighetto – però è subentrata un’altra forma di emergenza: l’incremento dei prezzi dovuti al caro energia che ha frenato quel ritorno alla situazione pre-pandemia che si intravedeva”. “Così, se sul piano economico non si è assistito a chiusure di attività del tessuto produttivo, che ha proseguito seppur con ritmi meno intensi di quanto si potesse sperare – concludono –alcune fasce deboli hanno risentito maggiormente dell’impatto sui bilanci familiari del caro bollette”. Proprio su quest’ultimo fronte la proiezione generale fatta da Federconsumatori di Treviso è a dir poco netta. “A settembre le famiglie si ritroveranno ad aver pagato in media 1.700 euro in più per il gas rispetto all’anno precedente – sottolinea la presidente Claudia De Marco – un aumento che, a conti fatti, sarà pari al 70% nel giro di un solo anno. E non basta. Perché anche per quanto riguarda la luce le famiglie arriveranno a spendere in media altri 1.000 euro in più, sempre rispetto all’anno precedente”. Mauro Favaro
Nonostante la pandemia e il caro prezzi, le imprese non si fermano di Treviso Ovest Questa edizione raggiunge le zona di Istrana, Morgano, Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie.Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. è un marchio proprietà di Srl
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Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< > < Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano direttore@givemotions.it Redazione >redazione@givemotions.it< Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il
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6 www.lapiazzaweb.itMogliano Veneto
Sangue freddo e mente lucida per affrontare il pericolo Basta davvero solo il sangue freddo per affrontare una situazione di pericolo? Secondo molteplici studi no, conta infatti anche la predisposizione fisicomentale con cui ci si approccia al rischio. Per questo lo scorso luglio l’amministrazione comunale ha patrocinato una lezione teoricopratica di autodifesa personale femminilerivolta alle donne dagli 11 anni in su. La lezione, fruibile gratuitamente dalle partecipanti, si è svolta al Parco del Sole in via Sabbioni e ha trattato il tema della violenza ai danni delle donne sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, con spunti di preparazione tecnica combinati a nozioni relative alla prevenzione e al corretto atteggiamento mentale da adottare per uscire indenni dalle situazioni di pericolo.“Non è il classico corso di autodifesa, serve piuttosto alle donne per imparare un’aggressione” ha commentatol’assessore al Sociale Giuliana Tochet. “In effetti – ha continuato l’assessore – è più propriamente una lezione di psicologia per imparare ad autodifendersi e superare incolumi determinate situazioni di pericolo”. Sono state infatti simulate, in sicurezza, situazioni reali di aggressione quali lo strangolamento e la presa al polso. La lezione è stata tenuta da Christian Baggio, Coordinatore della Regione Veneto della Ving Tsun Academy ed è stata sviluppata attraverso il metodo Viper (metodo pronta difesa e d’assalto), basato su tecniche efficaci e di facile apprendimento e strutturato unicamente per la sicurezza femminile. L’assessore allo Sport Enrico Maria Pavan ha sottolineato l’utilità non solo agonistica o prestazionale dell’attività motoria: “Con questo corso diamo fiducia e strumenti di autotutela
Il Parco della Cultura
I l Parco della Cultura - ex Villa Longobardi di Mogliano Veneto è tra i 106 parchi e giardini storici d’Italia finanziati dal Pnrr. Il gioiello verde cittadino ha infatti ottenuto un finanziamento di 368.000 euro dal Ministero della Cultura nell’ambito del “Programma di valorizzazione dell’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” del Pnrr. Grande la soddisfazione del sindaco Davide Bortolato per il risultato raggiunto: “Lo splendido giardino romanticoubicato nel centro storico della nostra città – ha sottolineato il primo cittadino – è stato progettato da uno dei più grandi architetti paesaggisti dell’Ottocento: Antonio Caregaro Negrin”. Il restauro prevede la sistemazione delle alberature secolari e delle aiuole, dei percorsi, dell’illuminazione e della zona a sud detta “degli orti”, che sarà trasformata in un’area per le famiglie e per piccoli eventi culturali come concerti di musica classica o jazz. Due le fasi dei lavori: la prima prevede la chiusura del parco, mentre la seconda, che riguarderà la costruzione del ponte sulla Fossa Storta e dell’accesso da via De Gasperi oltre al restauro della casetta del custode e delle grotcon il parco aperto. L’Amministrazione Comunale fa inoltre sapere che è già stata demolita l’abitazione fatiscente degli anni ‘60 presente nel parco che era totalmente estranea all’idea di Caregaro Negrin. Parlando di risorse economiche, ammontano a 675.000 euro le risorse stanziate per il primo stralcio, parte delle quali sono servite per acquistare un lotto di terreno adiacente per dare un secondo accesso al parco. Le nuove risorse Pnrr permettono pertanto di creare dei risparmi per proseguire con gli interventi. Infine lo spinoso sogno della biblioteca nel parco che si scontra con la tutela di vincolo monumentale goduta dal parco: “Costruire una mega biblioteca all’interno del parco come voleva la giunta precedente non è possibile, la Soprintendenza non ha infatti mai autorizzato la nuova costruzione di un edificio fuori scala e fuori contesto, che avrebbe violentato e snaturato il parco” afferma il sindaco Bortolato, che aggiunge “stiamo già lavorando per una soluzione alternativa alla biblioteca comunale”.
La zona “degli orti” sarà trasformata in un’area per le famiglie e eventi culturali come concerti di musica classica o jazz te, potrà essere portata avanti Marika Andreoli ad avere sangue freddo qualora fossero vittime di importanti per evitare situazioni pericolose”. (m.a.)
Restauro. Il gioiello verde dell’ex Villa Longobardi sarà protagonista di importanti lavori Il Parco della Cultura - Caregaro Negrin è tra i 106 finanziati dal Pnrr
“È stato un incontro proficuo per condividere le prossime progettualità ed attività” ha dichiarato il Sindaco e titolare del referato ai Borse di studio agli meritevolistudenti Riconoscere gli studenti volenterosi e meritevoli è un gesto importante, segno di grande attenzione nei confronti della promozione della cultura e dello studio da parte di un Comune. Consapevole di ciò, l’amministrazione di Preganziol ha dato il via al bando per l’assegnazione di borse di studio e di merito, destinate a studenti meritevoli che abbiano conseguito nell’a.s. 2021-22 la licenza della Scuola Secondaria di 1° grado con voto uguale o superiore a “9 o il diploma della Scuola Secondaria di 2° grado con voto uguale o superiore a “95/100” (anche se abbiano frequentato la scuola secondaria in Comune diverso dal territorio di Preganziol), e a giovani di età inferiore ai 25 anni per meriti, ottenuti negli ultimi 12 mesi, in ambito artistico, culturale, sportivo e sociale. Scopo di questo riconoscimento è proprio favorire la buona istruzione, oltre a incoraggiare i giovani e le loro esperienze nell’ambito delle loro più grandi passioni. Per presentare la domanda è necessario compilare il modulo presente sul sito del Comune entro il 15 ottobre 2022. Non ci sono limiti di reddito per l’assegnazione del premio. Per coloro che presentano domanda e non sono intestatari di IBAN è necessario compilare e allegare al modulo on-line la “DELEGA” per la riscossione del contributo utilizzando il modello allegato.Laconsegna delle Borse di Studio avverrà con cerimonia pubblica. Ne sarà data comunicazione agli interessati con lettera del sindaco. (g.z.)
U n incontro in Municipio per dare il benvenuto e augurare buon lavoro ai Presidenti e vicepresidenti delle nove Associazioni di Quartiere e di Frazione, otto delle quali recentemente Èrinnovate.quantoorganizzato dal Sindaco Davide Bortolato per il tardo pomeriggio di giovedì 14 luglio nella Sala Consiliare del Municipio. L’incontro si è svolto alla presenza del primo cittadino e della Giunta e ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Lino Sponchiado e del Consigliere Delegato Roberto Zanardo, responsabile delle manutenzioni del verde e della viabilità, particolare oggetto di attenzione da partedelle Associazioni di Quartiere. Nel corso dell’incontro il primo cittadino ha fornito alcuni aggiornamenti sullo stato delle opere pubbliche in corso di esecuzione o in fase di progettazione. L’appuntamento è stata l’occasione anche per un ringraziamento pubblico ai Presidenti e ai Consiglieri uscenti. I Presidenti e i rispettivi vice sono per il quartiere Est: Secco Luisa e il suo vice Rossetton Claudio; per il Centro Sud Bandiziol Renato (che ha sostituito il dimissionario Bison Cesare) e il suo vice Florian Claudio; per il Centro Nord Pellizzon Andrea e il suo vice Moino Renzo; per Ovest Ghetto Foffano Andrea e il suo vice De Pieri Andrea; per Bonisiolo Forestan Mario e il suo vice Boarina Giannino; per Campocroce Sebastiano Montuori e la sua vice Pizzato Cristina; per Zerman Cillotto Bruno e il suo vice Prete Roberto; per Marocco Gorgosalice Alessandro e la sua vice Bagatin Silvia; per Mazzocco-Torni Michielan Marco e la sua vice Bobbo Fiammetta. Le Associazioni di Quartiere e di Frazione sono concepite come sostegnoall’Ammi-
8 www.lapiazzaweb.itMogliano Veneto - Preganziol Associazioni di Quartiere e di Frazione. Otto recenti rinnovi dei direttivi L’amministrazione incontra i neoeletti
nistrazione Comunale nell’impegno di mantenere nei quartieri servizi (ad esempio il medico di base e le scuole nelle frazioni), ma anche manifestazioni ed eventi; la rassegna musicale dal titolo “La musica che gira intorno” che si sta svolgendo questa estate con cinque concerti nelle cinque frazioni ne è un esempio.
Nel corso dell’incontro il primo cittadino ha fornito esecuzionepubblicheaggiornamentialcunisullostatodelleopereincorsodioinfasediprogettazione.
Bortolato. “Come ricordo sempre, - ha aggiunto - l’attività importante che i Presidenti e i loro vice svolgono, è a titolo completamente gratuito”. Il Presidente del Consiglio Lino Sponchiado ha infine rimarcato: “Le Associazioni di Quartiere sono un ulteriore collegamento tra l’Amministrazione e la città. Questo tipo di collaborazione, sempre fattiva e utile, è indispensabile per amministrare meglio il nostro territorio”. Marika AndreoliRapporti con i Quartieri, Davide
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“Siamo in prima linea e accelereremo il più possibile per arrivare alladelconclusionepercorso”
www.lapiazzaweb.it Preganziol Sostenibilità. Prende forma il progetto pilota che mira a creare una realtà innovativa
B en 60mila euro. È la cifra stanziata a bilancio dal Comune di Preganziol, in seguito all’approvazione in consiglio comunale, per dare il via all’esperienza delle comunità energetiche rinnovabili (Cer), un modello innovativo di produzione e consumo dell’energia. Il finanziamento, infatti, è propedeutico alla costituzione di questa realtà sostenibile, di cui proprio Preganziol, insieme a Treviso, è comune pilota del progetto a livello provinciale. La somma prevista servirà anzitutto per i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico da 31kwh, da realizzare sulla falda sud del tetto della bocciofila del Circolo Anziani di Preganziol, nonché per altre spese collegate, tra cui anche quella di progettazione dell’intervento.“Èdaoltre un anno che Preganziol, Treviso ed altri otto comuni della Regione Veneto – spiega il sindaco, Paolo Galeano –, in convenzione con Anci Veneto e Regal Grid, hanno sperimentato l’utilizzo di alcuni dispositivi che misurano i flussi energetici e che serviranno poi per la gestione delle Cer”. “A seguito dell’analisi, sperimentata nel nostro comune in quattro edifici comunali, e del final report conseguente – prosegue il primo cittadino –, i dati hanno fatto emergere come il sito più adeguato per avviare la prima Cer sia proprio il Circolo
La presentazione delle domande è stata aperta lo scorso 15 luglio e sarà possibile fino al prossimo 5 settembre 2022, entro le ore 12. Le domande possono essere presentate mediante utilizzo della procedura on-line sul sito erp. regione.veneto.it/Bandi o attraverso appuntamento in presenza per la compilazione della domanda informatica con l’assistenza del personale comunale solo su appuntamento chiamando il n. 0422 632285 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00. La raccolta delle domande in presenza avviene mediante l’assistenza del personale comunale. Prima della compilazione del modulo on-line il richiedente deve sottoscrivere, direttamente presso l’ufficio preposto, una delega per la compilazione della domanda. La raccolta delle domande avverrà presso gli uffici comunali in via Gramsci a Preganziol. Maggior informazioni sul sito del Comune www.comune.preganziol.tv.it. (g.z.)
Alloggi residenziali pubblici: aperto il bando per l’assegnazione È stato indetto nel Comune di Preganziol il bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica, che si renderanno disponibili o che saranno ultimati nel periodo di validità della graduatoria. Possono aderire al bando tutti i cittadini italiani e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, con permesso di soggiorno, status di rifugiato e/o di protezione sussidiaria. I richiedenti devono, inoltre, essere in possesso dei seguenti requisiti: residenza anagrafica nel Veneto da almeno cinque anni (anche non consecutivi e calcolati negli ultimi dieci anni); non essere stati condannati per il reato di “Invasione di terreni o edifici” nei precedenti cinque anni; non essere titolari di diritti di proprietà, di usufrutto, di uso e di abitazione su immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare ubicati nel territorio nazionale o all’estero; non essere stati assegnatari in proprietà immediata o futura, di un alloggio realizzato con contributi pubblici; avere una situazione economica del nucleo familiare con Isee del valore non superiore a 20.755 euro. Chi avesse già presentato domanda nel bando precedente dovrà ripresentarla nei termini e con le modalità previste dal presente bando. Sono tenuti a presentare domanda anche tutti gli assegnatari di alloggi di Edilizia residenziale pubblica con contratti provvisori.
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portante passo per ripensare il nostro sistema energetico, anche nazionale – afferma Galeano –, per dipendere sempre meno da approvvigionamenti esterni, costosi ed inquinanti, e favorire al contrario la transizione ecologica delle nostre comunità e “Preganzioldell’Italia”.suquesto tema vuole essere in prima linea e quindi accelererà il più possibile per arrivare alla conclusione del percorso – conclude il sindaco, che aggiunge – Un rammarico? La caduta del Governo: i decreti attuativi della norma nazionale erano attesi per settembre. Ora lo stop dato al Governo non faciliterà certo la puntualità dell’emissione degli attesissimi decreti attuativi”. Gaia Zuccolotto
Podcast Rubriche tematiche di 3 minuti su salute lavoro scuola economia ed impresa, in onda in FM e in streaming, a cura di esperti di settore. Campagne spot dedicate e di use sulle più importanti emittenti radiofoniche regionali. Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Radio Pico e Radio Pico e Volami nel Cuore Prodotti laPiazza24 Oltre 200.000 ascolti al StreamingsugiornoFMe ilFotografa QR code e l’ultimoascolta Notiziario
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Ricreativo Anziani, che ha attorno a sé molte altre potenziali utenze pubbliche e private”. Ma che cos’è una comunità energetica rinnovabile? Si tratta di un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti“Esserinnovabili.rappresentano un im-
Al via la prima comunità energetica
Il circolo ricreativo per anziani di Preganziol 60mila euro per i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico da 31kwh, da realizzare sulla falda sud del tetto della bocciofila del Circolo Anziani di Preganziol
10 www.lapiazzaweb.it condividere la realizzazione di nuovi progetti per attrarre visitatori. Dopo il marchio dell’Alto Sile, adesso tocca a quello di Treviso Sud, la porta verso la laguna di Venezia.
M entre Quinto esce dal gruppo dedicato a città d’arte e ville venete, Zero Branco entra in un’altra organizzazione per il turismo. Si tratta del nuovo gruppo che riunisce i Comuni che si estendono nella zona a sud di Treviso, andando anche oltre i confini della provincia. La giunta guidata dal sindaco Luca Durighetto ha scelto di imboccare questa strada per promuovere Zero Branco, le sue bellezze, la sua storia e anche i suoi prodotti tipici. Il gruppo è composto da 10 municipi che hanno da poco unito le forze per realizzare azioni condivise di marketing territoriale e turistico. Assieme a Zero Branco ci sono Mogliano, Casale, Casier, Marcon, Monastier, Preganziol, Quarto d’Altino, San Biagio e Silea. Si prova ad accelerare su questo fronte. La quota di ingresso nella nuova organizzazione di gestione della destinazione è pari a 0,20 euro all’anno per residente. Per Zero Branco vuol dire circa 2.300 euro. Una cifra non impossibile se si pensa che Quinto per il gruppo dedicato a città d’arte e ville venete era chiamato a versare qualcosa come 20mila euro all’anno, cioè il 25% della tassa di soggiorno.Quali gli obiettivi del nuovo gruppo? Questi ultimi sono esplicitati in modo formale nel protocollo d’intesa già approvato a livello comunale: “Realizzare eventi condivisi che fungano da veicolo promozionale a dimostrazione delle potenzialità dell’organizzazione – si legge nel testo – ad esempio attraverso la reazione e lo sviluppo di un sito internet, di una immagine coordinata, di materiali illustrativi pubblicitari e così via”. A oggi si tratta di principi generali. Ma la buona volontà di certo non manca. Il gruppo, infatti, punta già a individuare un proprio marchio identificativo. Un brand da poter spendere anche davanti ai potenziali turisti. Sarà il primo passo per poi iniziare a
Turismo. Nasce il gruppo che mira a realizzare azioni di marketing territoriale
Zero Branco
Dieci Comuni uniti per promuovere e valorizzare il territorio
Circa 2300 euro per realizzare eventi che fungano da promozionaleveicoloperlacittà
Mauro Favaro
40 parcheggi in più per la piazza Altri 40 nuovi parcheggi a servizio della piazza principale e di tutti i negozi della zona. Tanti sono i posti auto che verranno ricavati nell’ambito della riqualificazione dell’ex consorzio agrario di Zero Branco. “Verrà realizzata una nuova strada – conferma il sindaco Luca Durighetto – e in questa ci sarà anche lo spazio per i nuovi parcheggi a servizio della stessa piazza. Si tratta di un beneficio che ci consente di risolvere uno dei nodi più intricati per il centro del paese”. L’accordo ha ormai ricevuto il via libera. Manca solo l’annuncio ufficiale. L’immobile dell’ex consorzio agrario, che sorge all’incrocio tra la Noalese e via Trento Trieste, proprio a due passi dal centro, verrà demolito e ricostruito per ospitare appartamenti, uffici e servizi dedicati in particolare al settore sanitario. L’accordo pubblicoprivato tra la giunta Durighetto e la società Umis Srl, proprietaria dello stabile, è stato chiuso. E in questo contesto è stata definita anche la realizzazione del nuovo parcheggio, che diventerà area pubblica. Il complesso immobiliare si estende complessivamente su oltre 1.700 metri quadrati. Più la pesa, un silo prefabbricato in ferro e un’area scoperta di pertinenza da oltre 2.100 metri quadrati. Le strutture abbandonate da decenni sono via via scivolate nel degrado. Il nuovo edificio, che si alzerà su più piani, avrà una cubatura massima non superiore alla quota attuale. “L’intervento – è in sintesi quanto messo nero su bianco dalla giunta Durighetto – consente di recuperare e riconvertire, anche mediante opere di demolizione ed eventuale bonifica, un’importante area abbandonata da decenni che si caratterizza quale “porta di ingresso” del centro urbano di Zero Branco”. (m.f.)
“Versiamo una quota pari al 25% della tassa di soggiorno: più di 20mila euro che potrebbero essere impegnati in modo più diretto sul territorio per progetti turistici”
12 www.lapiazzaweb.itQuinto di Treviso
A ddio al gruppo del turismo. Il Comune di Quinto ha lasciato l’Ogd “Città d’arte e ville venete del territorio trevigiano”, organizzazione che vede al proprio interno la Camera di commercio, la Provincia e oltre 60 comuni della Marca. Dovrebbe mettere a punto servizi condivisi tra i vari paesi proprio nell’ottica turistica. Ma per Quinto, il comune a ridosso dell’aeroporto Canova, il gioco non vale più la candela. “Versiamo una quota pari al 25% della tassa di soggiorno, cioè più di 20mila euro all’anno – spiega il sindaco Stefania Sartori – sarà anche un discorso egoistico, ma a queste condizioni è meglio che il Comune si tenga i 20mila euro all’anno, che non sono pochi, per impegnarli in modo diretto sostenendo progetti turistici nel proprio territorio”. Dal municipio di Quinto non dimenticano di specificare che dal 2018 l’Ogd “Città d’arte e ville venete” ha sostenuto il progetto turistico dell’Alto Sile, comprendente cinque Comuni, la stessa Quinto, Morgano, Istrana, Vedelago e Piombino Dese, finanziandolo con 25mila euro. La cifra ha garantito la copertura dell’80% delle spese. Ma per Sartori non può essere considerato abbastanza. “Ci sono voluti quattro anni per chiuderlo”, evidenzia. Il primo cittadino, inoltre, sottolinea che fino ad ora nessuno ha mai visto rendicontazioni sui soldi investiti dal gruppo. Mario Pozza, presidente della Camera di commercio, è caduto dalle nuvole rispetto all’addio di Quinto. “Correttezza istituzionale avrebbe voluto che il gruppo fosse informato”, sbotta. Ma a sua volta conferma che ad oggi le cose non funzionano al meglio all’interno dell’organizzazione che dovrebbe far decollare nuovi progetti turistici. “Senza interventi per rendere il gruppo più snello e maggiormente operativo non si va distanti – mette in chiaro – se non ci saranno, per quanto mi riguarda non potrò rimanere alla guida della cabina di regia”. Una posizione in linea con quella di Stefano Marcon, presidente della Provincia, oltre che sindaco di Castelfranco. Si auspica in un intervento diretto da parte della Regione. Proprio da questa ultima, però, arriva una reprimenda. “La verità è che bisognerebbe andare d’accordo per riuscire a sviluppare servizi per il turismo condivisi. Invece a quanto pare nel trevigiano il campanilismo è ancora troppo forte rispetto ad altri luoghi – tira le fila Federico Caner, assessore regionale al turismo – qui evidentemente ci sono problemi locali. Non è possibile che i gruppi di organizzazione di gestione della destinazione funzionino ovunque tranne che nella Marca”.
Scoppia la polemica sull’area sgambatura cani di Quinto, che si apre nella zona industriale lungo la strada Noalese. Alcuni cittadini si sono lamentati perché a loro dire la zona sarebbe sostanzialmente abbandonata. “L’erba è alta. Non viene mai tagliata – denuncia la proprietaria di un cane – e nei giorni scorsi abbiamo trovato anche delle sbarre di ferro all’interno della stessa area”. La donna ha già segnalato il problema al municipio. A quanto pare, vata una soluzione definitiva. “La zona per la sgambatura dei cani è lasciata andare. A volte risulta anche pericolosa per gli stessi animali che lì dovrebbero poter correre e giocare – allarga le braccia la residente – ed è un peccato perché lasciando andare le cose in questo modo si sottovaluta l’importanza che possono avere gli animali per molte persone”. Il sindaco Stefania Sartori, comunque, non è rimasta a guardare. Il Comune ha già stilato un piano per riordino delle aree verdi. E tra queste c’è anche l’area sgambatura cani della zona industriale lungo la Noalese. “In realtà non l’abbiamo mai abbandonata – tira le fila il primo cittadino – andiamo avanti con gli interventi programmati. Certo, non è che un’area cani sia sempre in condizioni perfette. Ma in ogni caso gli interventi sono già stati definiti e finanziati. Ancora un po’ di pazienza e poi verrà sistemata anche quella zona in modo che tutti possano utiperò, non è ancora stato tro- gli interventi di sistemazione e lizzarla al meglio”. (m.f.)
Turismo. Costi troppo elevati e poca operatività, l’amministrazione Sartor fa una scelta drastica
Erba alta e pericoli nell’area sgambatura cani, il sindaco: “Interventi già programmati”
Il Comune dice addio all’Ogd “Città d’arte e ville venete”
Mauro Favaro
P er la prima volta nella sua storia, la Questura di Treviso viene guidata da una donna. È Manuela De Bernardin Stadoan, che si è insediata all’inizio di agosto sostituendo Vito Montaruli. “Vengo da Udine e in quanto veneta sono contenta di essere tornata nella mia amata regione, in una provincia, quella di Treviso, ricca di molte sfaccettature”. De Bernardin Stadoan inizia così il suo servizio nella Marca, con il suo essere orgogliosamente veneta. Chi è il nuovo questore Di origine bellunese, 60 anni, a Udine era stata nominata questore nel 2019. Prima aveva guidato la polizia ferroviaria di Venezia, dopo aver lavorato in Friuli come vicario del questore di Pordenone. Esperienze lavorative passate l’hanno vista nella veste di dirigente del Commissariato di Cortina d’Ampezzo, suo paese di origine, della squadra mobile e della divisione di polizia amministrativa e sociale a Belluno e della divisione anticrimine a Venezia.Lanomina
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“La sicurezza pubblica è un sistema partecipato”
L’insediamento. Bellunese e orgogliosamente veneta, arriva a Treviso dopo un’esperienza di tre anni a Udine
a Treviso “La prendo come una sfida lavorativa, perché mi sembra che il lavoro qui sarà leggermente diverso”, afferma la prima donna della Questura cittadina. Una differenza con Udine è però già chiara a Manuela De Bernardin Stadoan e riguarda l’ordine pubblico: “Udine ha il problema dell’immigrazione, è una provincia di ingresso, mentre Treviso è una provincia di arrivo”. La violenza giovanile Sulle cosiddette baby gang il nuovo questore sottolinea fin da subito l’imprescindibilità di un approccio a 360 gradi. “La violenza giovanile – afferma – è un fenomeno da affrontare con un approccio globale, che deve coinvolgere anche altre istituzioni e non solo la polizia. Non c’è sono un fattore di repressione, ma anche – sostiene De Bernardin Stadoan – di formazione e prevenzione”. Sicurezza pubblica “Treviso è una realtà in cui la qualità della vita è ancora buona, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Tutto – avverte il questore – può accadere dappertutto e ribadisco che la prima difesa parte da noi stessi, cominciando con il guardare la casa del vicino”. La convinzione di Manuela De Bernardin Stadoan si basa sul fatto che un cittadino consapevole si possa difendere meglio, almeno in un primo livello, dagli attacchi alla sua sicurezza. E che la sicurezza pubblica, di conseguenza, sia un sistema partecipato in cui tutti devono fare la loro parte: “Tutti devono essere partecipi del sistema sicurezza.
A Treviso non c’è un tessuto sociale degradato, ma occorre che ognuno faccia la sua parte. Ogni cittadino deve essere attento e consapevole dei rischi che si pongono”.Ilnuovo questore insiste molto su questi aspetti. “Oggi viviamo in un mondo sicuro per quanto riguarda i bisogni primari. Tuttavia la modernità ha indotto dei rischi ulteriori e su questo – afferma – dobbiamo lavorare per un sistema di prevenzione e repressione dei rischi. La prima difesa dipende da noi e poi le istituzioni devono fare del loro meglio per salvaguardare la collettività sia come prevenzione che come repressione. Se tutti facciamo la nostra parte – rimarca ancora una volta Manuela De Bernardin Stadoan – sicuramente otteniamo un livello di sicurezza maggiore”. Il motto Esserci sempre. Questo il motto che il nuovo questore mette al centro della propria missione. “Siamo consapevoli – aggiunge – della necessità di fare sforzi anche organizzativi per mantenere un sistema di interventi che garantisca la sicurezza”.
“La violenza giovanile è un fenomeno da affrontare con un approccio globale, che deve coinvolgere anche altre istituzioni e non solo la polizia: repressione, ma anche formazione e prevenzione”
L’organico della Questura Sulla questione organico De Bernardin Stadoan sposa ancora una volta la saggezza del proverbiale motto per cui l’unione fa la forza. “Ritengo - sostiene il questore - che dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo. Chiaro che più personale c’è e meglio è, ma l’importante è usare al meglio le risorse che si hanno. Credo che un approccio integrato, in rete con le varie istituzioni, sia un fattore moltiplicatore delle energie dei singoli”. Marika Andreoli
De Bernardin Stadoan, prima donna questore
Sicurezza
Per quanto riguarda la presenza delle zecche - il cui morso è indolore, ma può provocare la TBE (Ticket Born Encephalitis) - è possibile vaccinarsi: la profilassi costa 25 euro a dose (le dosi sono tre, successivamente sono previsti dei richiami ogni 3/5 anni in base all’età della persona) e può essere prenotata chiamando il Dipartimento di Prevenzione o scrivendo una mail a mentalistonocovaccinazioni@aulss2.veneto.it.puntouni-Oltreallavaccinazioneesi-alcunenormecomporta-daseguireperridurre
Le eperraccomandazionievitarefocolaimalattie
Salute Prevenzione. Contro la TBE è possibile vaccinarsi, la profilassi costa 25 euro a dose
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Punture di zanzare e morsi di zecche, i pericoli dell’estate
precauzioni devono essere seguite anche nelle scarpate, nei cigli stradali, nei corsi d’acqua, nelle aree incolte e dismesse, dai consorzi e dalle aziende agricole e zootecniche. Il consiglio è - soprattutto nelle abitazioni in cui vivono persone con fattori di rischio - di installare le zanzariere e di applicare repellenti cutanei ogni 3-4 ore (a base di Deet o Icaridina a concentrazione superiore al 10 per cento; nei bambini sotto i due anni si consiglia il Citrodiol).
significativamente la possibilità di venire a contatto con le zecche o almeno per individuarle rapidamente, prima che possano trasmettere una malattia. Il consiglio generale è di indossare abiti chiari, coprendo le estremità, utilizzando pantaloni lungo il margine dei sentieri e di addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta. Al termine delle escursioni viene consigliato di esaminare pelle e indumenti, in particolare fare attenzione al collo, alla testa, al retro delle ginocchia e ai fianchi. lunghi e Evitarecappello.poidistrusciare l’erba Infine è sempre meglio utilizzare appositi repellenti.
Epatite C, se c’è si all’UlssScreeningcuragratuito2 È una malattia che il più delle volte rimane silenziosa per anni e che, se non viene curata, può provocare seri danni al fegato, come tumore e cirrosi. Ma i farmaci per affrontarla ci sono e sono efficaci. L’importante è scoprire per tempo quello che in termini scientifici è definito virus HCV. Per questo in tutte le aziende Ulss del Veneto è in fase di attuazione lo screening gratuito, destinato a tutti i cittadini nati fra il 1968 e il 1989: un test che attraverso un semplice esame del sangue ricerca la presenza degli anticorpi. Si può eseguire il test prenotandolo sul sito dell’Ulss 2 Marca trevigiana come qualsiasi altro prelievo oppure in un’occasione di accesso alle strutture sanitarie (visite, ricoveri, day-hospital) o ancora aspettando la lettera di invito allo screening che arriverà a casa. In caso di positività dell’esame del sangue, lo screening sarà seguito da esami di approfondimento e da visite specialistiche. Il personale sanitario contatterà il cittadino, che sarà accompagnato lungo tutto il percorso, dai primi esami all’eventuale diagnosi di epatite C fino al trattamento in un centro specializzato. Tutto a titolo gratuito.
V irus West Nile e malattie causate dalle zecche sono due dei pericoli anche dell’estate 2022. Per ridurre il rischio di focolai di West Nile, il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 2 Marca trevigiana ha rivolto ai cittadini alcune raccomandazioni: non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura dove possa raccogliersi eventuale acqua piovana e svuotare ogni giorno qualsiasi contenitore. Vanno inoltre trattate in forma preventiva e periodica le caditoie e i tombini presenti nei giardini di case private e condomini, nei cortili e nelle aree esterne utilizzando un apposito prodotto larvicida in compressa.Itrattamenti vanno annotati in un registro, che andrà mostrato su richiesta degli incaricati alla vigilanza sull’osservanza delle disposizioni.Particolari
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Paris Bordon al Museo di Santa Caterina
La più ampia monografica mai realizzata finora
Prosegue fino al 25 settembre al Bailo l’esposizione “Canova, gloria trevigiana” C’è tempo fino al 25 settembre per visitare al museo Bailo “Canova, gloria trevigiana”. Con le sue 150 opere, undici sezioni in 1.200 metri quadrati di esposizione, la mostra organizzata dal Comune e curata dal direttore dei Musei Civici Fabrizio Malachin con il decano degli studi canoviani Giuseppe Pavanello e con Nico Stringa è aperta tutti i giorni feriali dalle 10 alle 18 (giorno di chiusura il lunedì), mentre nei fine settimana, dal venerdì alla domenica, l’orario di chiusura è alle 20. Il biglietto intero costa 9 euro, quello ridotto (riservato agli over 65, ai gruppi, alle convenzioni, agli studenti universitari e delle accademie) costa 6 euro, mentre l’ingresso è gratuito per gli under 18 e per gli accompagnatori di gruppi e scolarescheL’ingresso alla mostra consente anche la visita a sezioni, sale, gallerie e opere custodite dentro e fuori dal Bailo. Si può prenotare inviando una mail a ni@museicivicitreviso.itprenotazio-
Definito dallo storiografo veneziano Marco Boschini il “Divin Pitor”, allievo di Tiziano, è senza dubbio il più grande fra i trevigiani. Molte delle opere scelte non sono Cultura
La mostra. Dopo il rinvio di febbraio, sarà aperta dal 16 settembre al 15 gennaio 2023
L a seconda grande mostra dell’anno promossa dalla Città di Treviso e dai Musei Civici, oltre che dalla Regione del Veneto, è ai nastri di partenza. Dopo il rinvio di febbraio a causa dell’emergenza sanitaria, “Paris Bordon 1500-1571 - Pittore divino” sarà aperta al pubblico dal 16 settembre al Museo civico di Santa Caterina e potrà essere visitata fino al 15 gennaio 2023. Sarà un omaggio di respiro inLondra, dal Louvre di Parigi, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dall’Ashmolean Museum di Oxford, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze e dai Musei Vaticani per raccontare la creatività e la qualità straordinaria dell’opera dell’allievo di Tiziano.
Tra queste il monumentale “San Giorgio e il drago”, commissionato da Alvise Campagnari per la chiesa di San Francesco a Noale e oggi conservato ai Musei Vaticani: per la prima volta sarà possibile ammirare lo straordinario dipinto dopo un accurato restauro, realizzato appositamente in occasione della mostra. Tutte opere che - fra sensuali ritratti femminili, rappresentazioni mitologiche, scene sacre delle grandi pale d’altare e piccoli dipinti destinati alla devozione privata - spingono il visitatore a riscoprire la varietà, l’originalità e la ricchezza della produzione diIlBordon.pittore trevigiano era un ricercato ritrattista. E il suo quadro più antico di questo genere è del 1523, quando Paris Bordon era ancora sotto l’influenza dell’eredità di Giorgione, e arriverà a Santa Caterina dalla Alte Pinakothek di Monaco. Nelle opere successive a questa il pubblico assisterà a un’evoluzione più moderna. Proprio grazie alla storia dei ritratti è possibile seguire il percorso storico, geografico e stilistico che l’artista compie, dal “naturale” (ispirati a Palma il Vecchio e a Tiziano) al sofisticato manierismo, nato in un clima internazionale. Bordon dipinge collezionisti, semplici committenti, ma sono molti i soggetti erotici, quadri da stanza destinati ad ambienti chiusi, riservati, per proprietari sofisticati. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne, rappresentate nelle vesti di soggetti mitologici e una bellezza che spesso ha spiccati tratti androgini.Produzione e organizzazione dell’esposizione sono affidate a Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo. Partner principale della mostra è Intesa Sanpaolo. ternazionale al più grande pittore che la città ha avuto e che lo storiografo veneziano Marco Boschini definì - con un termine usato solamente per Raffaello e Tiziano - il “Divin Pitor”. Curata da Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, e da Simone Facchinetti, professore associato all’Università del Salento, la mostra proporrà opere preziose, alcune delle quali mai esposte in Italia finora. Capolavori provenienti dalla National Gallery di
La squadra del Mogliano Rugby di nuovo in campo Palla ovale. Primi movimenti importanti del mercato biancoblù
U n Club virtuoso non solo per sé stesso, bensì per tutto il territorio circostante e non solo. È questa l’ambizione del nuovo Mogliano Veneto Rugby che sintetizza i suoi obiettivi fondamentali nell’espressione “Club vincente”.
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Il Mogliano Veneto Rugby si presenta come un “Club vincente”
Ogni anno è un successo. Quest’anno, arrivata alla quinta edizione, la Run for Children punta a superare le duemila iscrizioni e per farlo, ancora una volta, chiede di volgere lo sguardo e il cuore all’obiettivo: portare momenti di gioia e spensieratezza ai piccoli pazienti dei reparti di Pediatria degli ospedali di Treviso e Conegliano grazie al sostegno dei volontari del progetto della Lilt “Giocare in Corsia”. Difficile tirarsi indietro. Difficile rinunciare a mettere la propria quota (10 euro, interamente devoluti al progetto), infilarsi pantaloncini e maglietta e correre o camminare per sette chilometri nel centro di Treviso. Quest’anno l’appuntamento è stato fissato per venerdì 9 settembre alle 19.30: all’ora dell’aperitivo che dà in via al fine settimana, i Bastioni San Marco proporranno di ritrovarsi tutti insieme per divertirsi in un modo diverso. Facendo sport per Organizzatasolidarietà.dall’associazione sportiva dilettantistica R4C Running Team (al “comando” ci sono Gianluca Sacilotto, Fabio Simionato e Norma Pezzutto) in collaborazione con la Lilt, l’iniziativa benefica in questi anni è riuscita a raccogliere oltre 60mila euro. Tutti per il progetto “Giocare in Corsia”, attivo dal 1994. “La nostra missione - ha spiegato il responsabile del progetto, Luca Michielon, nella conferenza stampa di presentazione della Run for Children a Palazzo Rinaldi - è quella di fare valore al denaro che riceviamo, per offrire ai bambini attività costruttive”. Nell’anno di Treviso Città Europea dello Sport, niente di meglio che unire l’attività motoria alla generosità. “Sono tutti nostri figli”, ricorda il vicesindaco e assessore allo sport Andrea De Checchi, che fa sapere che i partecipanti potranno accedere gratuitamente sia al Museo Bailo che a Santa Caterina. Le iscrizioni sono aperte sia online consultarepuntiendu.net/it/events/run-for-children-nr5/)(https://www.cheneidiffusiintuttalaprovinciaechesipotrannosullepaginesocialdellamanifestazione.
Il 9 settembre torna la Run for Children per supportare il progetto Giocare in Corsia
“Al centro di tutte le attenzioni deve esserci il Club, visto sia sotto l’aspetto sportivo sia nel più ampio interesse di tutti gli stakeholders” spiega il presidente Daniele Bovolato. “Per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati per il club – continua Bovolato – è necessario che tutti lavorino con la mentalità “vincente”, cioè la mentalità del campione che ogni giorno cerca di dare il massimo per migliorarsi e per dare sempre più un valore aggiunto a tutto il Club”. Il primo passo in questa direzione è stata la definizione dello Staff IniziandoTecnico.dal Capo Allenatore viene riconfermato nel ruolo Salvatore Costanzo, che seguirà anche il lavoro degli specialisti tecnici della mischia. Come assistente allenatore arriva invece Nicola Mazzucato, giocatore a livello professionistico prima e allenatore da 15 anni dall’Inghilterra all’Italia che seguirà anche lo sviluppo e la formazione degli allenatori della Cadetta, U19 e U17. Passando alla nuova Responsabile della preparazione atletica sarà Serena Chiavaroli che dopo un’esperienza di quattro anni (2015 – 2019) al Rugby San Donà 1959 e contestualmente dal 2017 ad oggi con il Villorba Rugby Femminile, da questa stagione sarà Capo Preparatore di tutti i preparatori atletici biancoblù, con responsabilità di coordinamento e sviluppo. Team Manager sarà Andrea Pratichetti, che lascia il rugby giocato, ma rimane nel Club a dare un contributo dentro e fuori dal campo alla Prima Squadra. Riconfermato altresì il rimanente “staff tecnico” della Prima Squadra: Video Analyst, Accompagnatori e Fisioterapisti. Inizia inoltre a prendere forma anche la rosa del nuovo Campionato di TOP10 2022/23. Con la partenza di Giovanni Sante e di Brian Ormson, il Mogliano Veneto Rugby inserisce nel gruppo un nuovo mediano di apertura: Santiago Mare. La lista completa prevede: Alongi Filippo (3 st.), Bonanni Marco (3 st.),Caputo Joseph,Terrence Carraro, Guglielmo Drago,Filippo Drudi, Matteo Falsaperla, Matteo Fantini,Yaree Osron,Ferraro Edoardo (8 st.), Franchin Pierfilippo, Garbisi Alessandro, Jacono Enrico,Ormson Brian (3 st.),Pavan Federico (4 st.) Ros Antonio, Sante Giovanni, Zuliani Nicolò. Marika Andreoli
Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della Ieri,oggi, prezzididomani.1000bloccati.Siamosempreconvenienti.Siamosempre
Definito lo staff tecnico tra conferme e nuovi arrivi. Prende forma anche la rosa del nuovo Campionato di TOP10 2022/23
21www.lapiazzaweb.it C’è un fantasma con cui si devono fare i conti alle prossime elezioni. Tutti lo vedono, ma nessuno riesce a esorcizzarlo. E lui se ne va in giro, sarcastico, agitando metaforiche catene, impaurendo senza benevolenza a differenza del fantasma di Canterville. Lo spettro si chiama astensione. È il vero nemico dei partiti, molto più di un avversario politico. Le cifre parlano chiaro: il numero di chi non va a votare è altissimo, anche nel Veneto. Sostanzialmente ha una percentuale doppia rispetto al miglior risultato accreditato ai partiti. Per chi svetta nei sondaggi al 25% bisogna ricordare che due anni fa, alle regionali, l’affluenza nel Veneto fu del 61%: l’astensione, quindi, fu del 39%. Alle amministrative dello scorso giugno l’affluenza è stata del 51%, vuol dire inferiore di altri dieci punti percentuali.Ivaloriscendono decisamente di anno in anno. Vedremo cosa succederà alle prossime elezioni, se cioè ci sarà una qualche ripresa, perché l’elezione è ritenuta decisiva al punto di spingere alle urne, oppure si confermerà l’incapacità da parte dei partiti di attrarre i cittadini ai seggi. A questo secondo risultato congiurano due considerazioni. Da un lato la genesi della crisi di governo Draghi, sintetizzabile con il titolo a tutta pagina de “La Stampa” che ha scritto una sola parola: “Vergogna!”. In secondo luogo c’è da registrare un giudizio poco lusinghiero e diffuso sulla classe politica, che quest’anno ha bucato sia l’elezione del Presidente della Repubblica – ci siamo già dimenticati il teatrino andato in scena per quindici giorni tra gennaio e febbraio, l’impasse e la necessità di richiamare san Sergio Mattarella a rimettere insieme i cocci delle istituzioni? – e adesso ha deciso il pensionamento anticipato di Draghi, che resta comunque l’italiano più stimato all’estero. Parlando di astensione, si evoca l’immagine degli indifferenti, mutuata dal celebre romanzo di Alberto Moravia, metafora di una sfiducia crescente nelle istituzioni e nella politica. Forse la situazione è anche più grave. Basta guardare la distribuzione sociale dell’elettorato: chi vive una situazione economica tranquilla vota per il 75-78 per cento, chi ha problemi economici vota solo nel 28% dei casi. In altre parole, s’è persa la convinzione che la (scelta) politica possa migliorare la tua vita. Questo è l’aspetto decisivo, perché dare una speranza ai cittadini significa operare un cambiamento culturale: c’è un leader capace di operare una mutazione genetica nella mente degli elettori? #Regione
Per quanto riguarda la partita dell’autonomia? È uno dei punti prioritari del programma. Basta con i muri e con le resistenze di Movimento Cinque stelle e Pd. Con il Centrodestra al Governo voltiamo pagina. Pronti a dare risposte ai 2,3 milioni di veneti che hanno votato il referendum e ad approvare la riforma per l’autonomia del Veneto.
Il Punto Gli indifferenti di Antonio Di Lorenzo L’intervista. Il senatore padovano, da sempre legato al territorio, fa un bilancio della legislatura De Poli: “Autonomia, taglio delle tasse e politiche sociali: ecco le nostre priorità” È uno dei leader del tavolo nazionale del Centrodestra, oltre che senatore Questore a Palazzo Madama (grazie a lui Palazzo Madama ha risparmiato oltre 344 milioni di euro), ma ciò che contraddistingue più di tutto Antonio De Poli è il suo forte legame con il Veneto. Quando lo intervistiamo è sul treno diretto a Padova: “Rientro fra la mia gente, nella mia comunità che, per me, è un punto di riferimento. Non esiste politica senza la polis che è alla radice di tutto. Il territorio viene prima di tutto: in testa alla nostra agenda per il futuro del Paese: taglio delle tasse, autonomia del Veneto e politiche sociali. Con il Centrodestra al Governo, volteremo pagina”. Senatore, la prima sfida è quella di vincere l’astensionismo, quale il suo appello? Il vero nemico da combattere non è la sinistra, ridotta ad un’armata brancaleone, ma l’astensionismo. È indispensabile andare a votare per scegliere il futuro dell’Italia. Questo è il momento per dare al Paese un esecutivo forte e coeso. L’elettorato moderato giocherà un ruolo fondamentale. Mettiamo al centro i contenuti e i programmi.
Dal Pnrr stanno arrivando importanti risorse, come usarle al meglio? Bisogna “metterle a terra” nei territori e, per farlo, è indispensabile sciogliere il nodo dell’incremento del costo delle materie prime delle imprese per consentire ai cantieri di lavorare e rispettare scadenze e obiettivi del PNRR.
Il senatore Antonio De Poli
Come intendete affrontare emergenze concrete come l’aumento dei costi che ricadono sulle famiglie e sulle imprese? Il 25 settembre si confronteranno due visioni della Nazione: quella della sinistra che vuole la patrimoniale e quella del Centrodestra, la nostra, che invece vuole tagliare le tasse. La nostra proposta è il taglio dell’IVA sui beni di prima necessità come pane pasta latte frutta e verdura e di utilizzare le risorse del reddito di cittadinanza (9 miliardi all’anno) per tagliare il cuneo fiscale e lasciare così più soldi in busta paga ai lavoratori e per assicurare più risorse alle politiche sociali destinate agli anziani (le nostre mamme e i nostri papà) e alle persone non autosufficienti.
In questi anni quali risultati sono stati ottenuti per il territorio? I l primo risultato tangibile è la riduzione delle delle tasse: meno 8 miliardi nella scorsa Legge di Bilancio. Ora si deve proseguire in questa direzione, è la priorità. Nel corso dell’emergenza sanitaria abbiamo sostenuto la linea della ripartenza in sicurezza, spingendo affinché gli indennizzi alle imprese fossero legati ai fatturati persi. E, ancora, abbiamo ottenuto dal Governo 65 milioni di risorse per la Strada regionale 10 (tratto Carceri-Borgo Veneto); i fondi per il turismo e il comparto termale (500 milioni alle imprese turistiche dal PNRR e altri 98 milioni per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator); 8,7 milioni di risorse dal PNRR per la sanità nel Conselvano, i fondi per la Tav Brescia Padova e l’inserimento dello studio di fattibilità dell’Alta velocità Padova-Bologna e della linea Piove di Sacco e Chioggia (“treno del mare”) nei piani di Governo e Ferrovie.
Qual è il vostro ruolo all’interno della coalizione di centrodestra? Siamo il vero Centro ancorato con forza ai valori cristiani e cattolici. Siamo custodi di principi che rappresentano un “bagaglio” che ci serve oggi per guardare avanti e costruire il futuro della nostra Nazione: tutela della vita, difesa della famiglia, sostegno alla piccola media impresa, senza mai dimenticare i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità.
Centrodestra. Luca De Carlo, coordinatore veneto Fratelli d’Italia
Vi aspettavate il voto di settembre? Il centrosinistra e in particolare il Partito Democratico ha fatto ogni sforzo per evitare lo scioglimento delle Camere ma questa è la conseguenza dell’atteggiamento irresponsabile di chi ha innescato la crisi e poi l’ha fatta esplodere. Non ci siamo fatti trovare impreparati, abbiamo messo subito in moto la nostra macchina organizzativa e ci facciamo trovare pronti e competitivi per il confronto alle urne.
“Uniti e pronti a vincere per dare un Governo stabile” Regione Centrosinistra. Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto “Esito tutt’altro che scontato Pd forza centrale dell’alleanza”
Il centrosinistra scommette nella presa di coscienza degli elettori in vista del voto del 25 settembre, a partire dall’ampia parte moderata della nostra regione: “L’esito delle elezioni politiche è tutt’altro che scontato, anche nel nostro Veneto, deluso e tradito da questa destra populista e sempre più estremista” afferma Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto, in prima linea nella calda campagna elettorale estiva.
Noi abbiamo fornito ai nostri alleati la possibilità di ritornare nel centrodestra, perché Fratelli d’Italia ha costituito il baluardo attorno al quale si è ricostituita l’alleanza. È evidente. Non solo in termini di meriti visto che i sondaggi ci danno ben sopra la somma degli altri due alleati, ma anche proprio per il nostro atteggiamento che da sempre è stato di unione, quindi nessuna antipatia, nessuna afflizione anzi, la consapevolezza intima in tutti noi che certe scelte dei nostri alleati erano scelte temporanee e che quindi un giorno saremo ritornati tutti assieme per dare alla Nazione il Governo che più la rispecchia che maggioritariamente è di centrodestra. Non si capisce invece perché i Governi contemplassero tutte le formule tranne il centrodestra. Secondo lei l’aver partecipato al Conte 1, Conte 2, Draghi 1 ha penalizzato la Lega che era inizialmente più forte numericamente rispetto a voi? Certo gli elettori non hanno capito questa scelta. Se da un verso è stata una scelta di responsabilità, secondo loro, quella del Governo Draghi sicuramente non hanno capito come potevano votare, magari nel Conte 1, il reddito di cittadinanza. candidature unitarie che rendano più competitive le liste. Le elezioni poi si giocano gli ultimi dieci giorni, quando scatta l’impegno dei cittadini, la partecipazione, l’appello al voto utile al 40% di indecisi. Faremo di tutto per far capire che da una parte c’è un centrosinistra responsabile che pensa agli interessi dei cittadini e ha una chiara collocazione europea, dall’altra c’è chi ha dimostrato di non saper governare il paese. Anche in Veneto? Certo, perché il Veneto è stato tradito. Erano giunti molti appelli dal mondo economico, dai sindaci, dal volontariato, dallo sport perché il governo andasse avanti, tutti appelli traditi. Mi aspetto che nelle urne che in molti si ricordino di questo. Mi aspetto che ampi settori moderati, a disagio in una coalizione a trazione Meloni, si domandino come sia possibile arrivare all’autonomia con Meloni e Berlusconi. Il Veneto è stato deluso anche da quello che ha fatto Zaia.
Come declinerete in Veneto gli accordi nazionali? Il centrosinistra si presenta con un programma e un messaggio chiaro, non una accozzaglia, ma una forza articolata e molto unitaria, e questo ci consente di aprire una partita con
A quale risultato puntate? È possibile che il Pd superi Fratelli d’Italia? Noi stiamo lavorando per vincere, siamo pronti a giocare le nostre carte migliori. Sono convinto che ci sarà una polarizzazione del voto, i cittadini si troveranno a scegliere tra un’idea di centrosinistra responsabile, vicina ai bisogni della gente, e la destra della Meloni. Il Partito Democratico è la forza centrale di questa alleanza che dovrà fare da traino per l’intera coalizione.
In vista delle elezioni il centrodestra si è ricompattato e Fratelli d’Italia pare essere il partito destinato a trainare la coalizione. Ne abbiamo parlato con Luca De Carlo, senatore e coordinatore veneto del partito. Il centrodestra sembrerebbe unito in modo indissolubile, è così? Dopo mesi, anni di confusione, anche per il nostro elettorato che ha visto una parte di centrodestra al Governo e Fratelli d’Italia orgogliosamente all’opposizione, il nostro elettorato chiedeva un po’ di stabilità e chiarezza. Non tanto a noi, con i quali l’elettorato ha un rapporto ormai consolidato e riconosce la nostra coerenza, ma nei confronti dei nostri alleati con i quali certe scelte magari risultavano all’elettore di centrodestra abbastanza strane: vedere il centrodestra al Governo con PD e 5Stelle non ha lasciato indifferenti tutti i nostri elettori. Adesso che finalmente c’è questa possibilità data dalle urne, tutti reclamano maggior chiarezza e maggior comunione di intenti. Si è logorata in qualche modo l’amicizia politica in questo periodo di separazione tra maggioranza e opposizione?
Su quali temi puntate la vostra campagna elettorale? Anzitutto la tutela del potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori di fronte alle conseguenze della crisi. Dobbiamo combattere l’inflazione e rivalutare le pensioni, migliorare gli stipendi e i redditi dei lavoratori, rinnovare i contratti di lavoro, applicare il salario minimo in base alle direttive europee e introdurre anche la riduzione cuneo fiscale. Puntiamo ad aumentare il reddito dei lavoratori con un mese di stipendio in più, a tutelare le imprese, ma anche ad affitti più bassi per i giovani, ad un contributo di duemila euro per studenti e lavoratori sotto i 35 anni. Altro tema è quello della sanità, per tutti, non privatizzata, con più medici di famiglia e servizi sul territorio.
Per fare tutto questo servono risorse, come gestire quelle del Pnrr? Il Pnrr è un’occasione per ricostruire il nostro Paese, ma si tratta di risorse che hanno bisogno di avere un Governo responsabile per essere gestite bene. I cittadini non ci permetterebbero errori di utilizzo su risorse che devono tradursi in opere, servizi e qualità ancora nell’impresa e non nell’assistenzialismo del reddito di cittadinanza.
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Il Veneto come reagirà all’offerta del centrodestra? Il problema più grande oggi è riuscire a portare la gente a votare, perché se la gente vota è maggioritariamente di centrodestra in Veneto. Il problema è che in questa grande confusione che si è generata in questi anni potrebbe spingere qualcuno a non andare a votare. E quindi la chiarezza nel dire da subito, quello che noi chiediamo da sempre, cioè che se si è eletti con il centrodestra in coalizione poi non si è disponibili ad altri governi, sia una delle cose che possa anche aiutare a convincere i nostri elettori a tornare al voto. Chiaramente non basta, bisogna avere anche un programma che rimetta al centro la produzione, l’economia, la tutela dei nostri valori ma anche dei nostri prodotti, il lavoro, non solo l’assistenza, e quindi quando abbiamo una squadra che è in grado di realizzarlo Credo sia questo quello che vogliono i nostri elettori.
Giorgia Meloni Premier è una prospettica che si può concretizzare? Fino a qualche tempo fa poteva essere un sogno ma oggi potrebbe essere una realtà che si concretizza perché i numeri ce lo dicono. Come si convincono quindi le persone ad andare a votare? Dicendogli chiaramente che non ci sarà un altro governo al di fuori del centrodestra perché noi non siamo disponibili e rendendo pienamente credibile la politica, non con dei proclami o degli slogan ma facendo capire che il nostro programma sarà fatto di cose concrete e attuabili. Non libri dei sogni, la gente non ci crede più e ha raAndrea Martella Segretario regionale del PD Veneto Luca De Carlo Coordinatore veneto Fratelli d’Italia una prospettiva di vittoria. Anche nei collegi uninominali cercheremo di convergere su Oggettivamente penso abbia pesato soprattutto in un elettorato come quello del Nord che crede della vita. Nicola Stievano gione. Giorgia Gay
17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs), 169 traguardi, 192 paesi membri dell’ONU che hanno sottoscritto il piano: sono questi alcuni numeri che descrivono la grande sfida lanciata dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un traguardo ambizioso che richiede un cambio di paradigma a tutti i livelli, non solo nelle politiche economiche globali, ma anche di ogni singola comunità e di ogni singola azienda. Raccogliendo questa sfida, anche Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per Triveneto, Emilia-Romagna, e Lombardia, che gestisce 249 punti vendita diretti a insegna Despar, Eurospar e Interspar e rifornisce 316 punti vendita affiliati nei territori in cui è presente (161 in Veneto tra diretti e affiliati), ha implementato la propria strategia di crescita improntata alla sostenibilità puntando su sette SDGs che si intersecano con i valori aziendali. Un impegno scritto nel DNA della nostra azienda e rappresentato nell’abete, il logo che da sempre caratterizza il marchio Despar. Per questo, consapevoli del nostro ruolo all’interno della società, nel 2021 abbiamo dato vita al nostro Manifesto CSR nel quale abbiamo assunto la sostenibilità come punto di riferimento per le nostre scelte strategiche di business. Un impegno e una responsabilità che noi di Aspiag Service vogliamo trasformare ogni giorno in fatti concreti, lavorando per sviluppare nuove metodologie e procedure per ridurre l’impatto ambientale dei nostri punti vendita e delle sedi con tecnologie innovative, valorizzando le filiere corte e i produttori locali, mettendo al centro le persone, rendendo i nostri prodotti sempre più sostenibili e supportando le comunità in cui ci inseriamo. Lo facciamo nella consapevolezza che solo lavorando insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder, potremo guardare lontano e raggiungere obiettivi ambiziosi improntati a una crescita verde, al fianco delle persone e del territorio. di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto na rivoluzione verde che investe tutti i settori dell’industria italiana, tanto più che gli avvenimenti degli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino ai cambiamenti climatici e alle nuove sfide economiche, stanno rendendo sempre più urgente la necessità di raggiungere l’autosufficienza energetica e l’efficientamento delle risorse. E in questa svolta green anche la Grande Distribuzione Organizzata è diventata protagonista del processo di cambiamento per rispondere in modo sempre più attento alle esigenze e ai nuovi valori che gli stakeholder – collaboratori, clienti, partner, fornitori, istituzioni e comunità – ricercano e che rappresentano un vantaggio competitivo per le stesse aziende del settore. La GDO, infatti, gioca un ruolo fondamentale perché la sua linea d’azione si muove su due binari paralleli che riguardano da un lato il proprio business e, dall’altro, le scelte dei clienti, indirizzandoli verso prodotti sostenibili e contribuendo alla tutela delle risorse e del pianeta. E questo è anche l’impegno di Aspiag Service, che lavora ogni giorno per accrescere il proprio essere azienda responsabile verso l’ambiente, le persone e il territorio. Un impegno che Aspiag Service dimostra concretamente nella propria politica di sviluppo della rete vendita, prediligendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse, con l’obiettivo di restituire alle comunità zone inaccessibili, evitare il consumo di suolo, valorizzare edifici ed elementi architettonici di pregio e innescare un circolo virtuoso attraverso la collaborazione con aziende del territorio, offrendo un concreto supporto alle imprese locali. Ne sono un esempio i punti vendita aperti nello storico Teatro Italia in Strada Nuova a Venezia, il Despar di Prato della Valle a Padova e il recente Eurospar aperto a Trieste nell’area ex-Maddalena. Proprio il punto vendita è per Aspiag Service il centro dell’innovazione sostenibile. Al suo interno è possibile trovare le soluzioni che permettono un’attenzione particolare verso la riduzione delle emissioni di CO2 e il controllo dei consumi energetici. Gli esempi più importanti sono gli impianti a luci LED, presenti ora in 159 punti vendita, la scelta di costruire i punti vendita nella massima classe energetica possibile (A3 o A4), l’utilizzo di sistemi “cool roof” che consentono un risparmio del fabbisogno energetico di un terzo, la presenza di impianti che permettono il recupero e il riuso di calore e acqua. E ancora, l’invio a riciclo di oltre il 76% di rifiuti e l’acquisto di energia verde certificata, che nel 2021 ha raggiunto l’87% del fabbisogno consentendo l’abbattimento dell’85% delle emissioni di CO2. Grazie al proprio impegno ambientale, Aspiag Service è stata la prima impresa della GDO a ottenere la certificazione ISO 14001 – oggi presente per 56 siti, tra sedi, magazzini e punti vendita – che sta progressivamente estendendo a tutta la rete aziendale e che si conferma sempre di più come cardine della politica di sostenibilità.
Crescere green, insieme al territorio le nuove aperture il gruppo ha adottato una strategia di recupero e riqualificazione di edifici
Regione
U Per
Attenzione all’impatto urbanistico, alla riduzione delle emissioni e al risparmio energetico
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Packaging green, la scelta giusta per un futuro sostenibile L’impegno di Aspiag Service per ridurre l’impatto ambientale si concretizza anche nella scelta di rendere i prodotti sempre più sostenibili attraverso, ad esempio, la riduzione dell’uso della plastica e investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare packaging riciclabili, in particolare per i prodotti a marchio. Un esempio concreto di questa ricerca è rappresentato dalla linea Verde Vera EcoBio, la linea beauty di Despar che propone prodotti con ingredienti di origine naturale e che, anche dal punto di vista del packaging, si è rinnovata con l’utilizzo di flaconi e tubi in plastica riciclata post consumo ed etichette in plastica di origine vegetale, permettendo una riduzione media del 23% delle emissioni di anidride carbonica rispetto alla scelta di packaging tradizionale. Oltre a ciò, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto dei propri contenitori sulla produzione di CO2, Aspiag Service ha aderito con Verde Vera al “progetto Kariba” per la protezione delle foreste dello Zimbabwe attraverso l’acquisto di certificati per la rimozione della CO2 pari alla carbon footprint stimata per la produzione degli imballaggi di questa linea per tutto il 2021 Per la linea a marchio Verde Vera, Aspiag Service è stata tra i vincitori del bando CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) per l’ecodesign 2021, un riconoscimento che spinge il marchio dell’abete verso un futuro sempre più verde.
La GDO accelera sulla rivoluzione verde Il caso Aspiag Service - Despar
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pochi chilometri dal centro città) giù fino dove il fiume incontra la Laguna di Venezia. La particolarità del Sile è che è il più lungo fiume di risorgiva in Europa, ovvero che non nasce da una sorgente in montagna ma che le sue acque sgorgano in pianura, dando origine al quelli che vengono chiamati “Fontanassi” polle d’acqua che sembrano in costante ebollizione.
I protagonisti di questa vita sul fiume sono stati per lungo tempo i “burci”, grandi imbarcazioni in legno che trasportavano merci, dapprima trainate da buoi lungo le alzaie (strade costruite sugli argini) e poi daAndreamotori. ce ne parla dalla passerella che attraversa il “Cimitero dei Burci”, uno slargo nel fiume in cui, negli anni 70, queste barche ormai costose, lente e poco efficienti, sono semplicemente state abbandonate dando vita ad un moderno “cimitero degli elefanti” sul quale la natura sta prendendo il sopravvento.
Durante la repubblica di Venezia i nobili spesso sceglievano le sponde del fiume, o i suoi dintorni, per edificare le proprie dimore di campagna, meravigliose ville venete, centro di grandi possedimenti agricoli che garantivano cibo e ricchezza. Andrea ci racconta di queste nobili famiglie sorseggiando un profumatissimo taglio bordolese nel fresco della cantina di Villa Giustinian, oggi conosciuta come “castello di Roncade”. Il fiume è ancora oggi molto frequentato: kayak, canoe, barche elettriche, sup sfilano silenziosi, mentre dalle houseboat e dai battelli si vedono i visi incantati dei turisti che si godono la meraviglia del paesaggio che li Proseguiamocirconda.lanostra pedalata attraversando paesini affacciati sul fiume, con le loro piazze ricche di storia e le osterie che ci fanno venire l’acquolina in bocca: Casier, Casale, Musestre, Quarto d’Altino e Portegrandi.Epoi,adun tratto, lo scenario cambia completamente e ci troviamo a pedalare accanto alla laguna di Venezia: una distesa d’acqua costellata di piccole isole coperte da una bassa vegetazione, abitate da numerosissime specie di uccelli. Lo sguardo si posa su una bianca distesa brulicante che prende forma man mano che ci avviciniamo: sono fenicotteri che immergono ritmicamente il becco nell’acqua per pescarne il nutrimento. Andrea ci spiega che, in questo periodo dell’anno, sono bianchi e non rosa a causa dell’alimentazione.Continuiamo a pedalare con i colori del tramonto che gettano riflessi infuocati tra la laguna ed il Sile. Con gli occhi pieni di questo spettacolo ci fermiamo in un piccolo agriturismo che ci delizia con le specialità locali: risotto con i go (piccoli pesciolini che vivono tra i sassi della laguna) frittura di pesce e un prosecco ghiacciato che rinfresca la mente e rallegra il cuore. Arriviamo a Jesolo in tempo per vedere l’ultimo spicchio di sole che scompare nel mare. Ad attenderci lo shuttle del noleggio che ci riporterà a Treviso. Sulla via del ritorno, mentre i miei ragazzi scherzano con il conducente, provo la sensazione che mi sia stato confidato un segreto, di essere stata ammessa in un luogo protetto, riservato a pochi eletti. Penso a quanti, viaggiando da ogni parte del mondo, giungono fino a Venezia e si perdono questo tesoro nascosto a pochi passi.
Turismo
Poi ho alzato lo sguardo e mi sono resa conto di quanta meraviglia mi circondasse: palazzi antichi, chiese, portici, piazze monumentali e tanti tantissimi canali che attraversano la città, ricordando la vicinanza a Venezia. La sera, di fronte ad una coppa di squisito tiramisù dopo una cena luculliana in una trattoria del centro, abbiamo convenuto che non avremmo potuto perdere l’occasione di esplorare Treviso ed i suoi dintorni: il proprietario del nostro B&B, dopo i consigli sul centro storico, ci ha suggerito di noleggiare una bici per percorrere il fiume Sile sulla ciclabile che da Treviso porta al mare. Pronti all’avventura, l’indomani abbiamo incontrato la nostra guida, presso il noleggio a pochi passi dal centro, lungo il fiume Sile; Andrea, la guida, ci ha spiegato che l’area intorno al fiume è un parco naturale che si snoda dalla sorgente (a “Sono arrivata a Treviso in maggio con mio marito e i miei due figli di 7 e 10 anni, con l’idea di far conoscere Venezia alla mia famiglia alloggiando a Treviso, base ideale per raggiungere la città lagunare con il treno.”
Arrivederci a presto Treviso.
La guida ci ha spiegato che questo corso d’acqua ha rivestito per secoli la funzione di via di comunicazione tra la Laguna e le città dell’interno trasformandolo in una grossa arteria che ha sempre trasportato merci, persone e storia.
Nel breve tragitto dall’aeroporto, varcate quelle che il tassista ci ha spiegato essere le mura medievali che circondano Treviso, siamo stati immediatamente avvolti da un’atmosfera di famigliare vitalità e calore. Le strade erano percorse da decine di biciclette guidate da distinti signori e da ragazzi o mamme con i loro piccoli; nei caffè del centro molte persone bevevano l’aperitivo mentre i bimbi giocavano nelle piazze e dalle vetrine dei negozi si vedevano persone intente a fare gli ultimi acquisti.
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25www.lapiazzaweb.it Treviso. Dai Diari di Viaggio di Johan Mc Well
Da Treviso a Jesolo in bici attre verso la Laguna di Venezia. Alla logistica pensiamo noi: battello e bus di rientro compresi.
del
guidati
Da Valdobbiadene a Conegliano attraversando, dalla nostra le colline Prosecco, partimonio UNESCO.
Il fiume Sile: amore a prima vista
Con 8 ricoverati nel mese di luglio nel Padovano, di cui tre deceduti, e 4 asintomatici, e un caso di contagio nell’uomo registrato nel Veneziano, nel territorio dell’azienda Ulss 3 Serenissima, dove il paziente è stato ricoverato in terapia intensiva, il West Nile virus seppure atteso, vista la presenza del virus nell’insetto portatore nei nostri territori, ha destato nell’opinione pubblica più di qualche preoccupazione. Nella stagione estiva, le comuni zanzare che appartengono al genere Culex, tra cui la zanzara comune C. pipiens (non la zanzara tigre) possono trasmettere infatti il virus, presente da alcuni anni anche in Veneto. Ma di cosa si tratta? La febbre West Nile è una malattia provocata da un virus a Rna presente in molte parti del mondo. Isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome), il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici (passeriformi e corvidi) e le zanzare le cui punture sono la principale causa di trasmissione nell’uomo, ma anche agli animali, in genere equini ed uccelli.
2022AGOSTO on-line: /category/salute/ Salute
Zanzare e febbre West Nile, come proteggersi dal rischio di infezione
Cosa c’è da sapere e come comportarsi Prosegue alla pag. seguente
5) Evitare bevande alcoliche.
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9) In auto curare che non vi sia stazionamento all’interno dell’abitacolo in cui si creano a volte condizioni molto difficili. 10) Infine proteggersi da punture di zanzare e di pappataci. Quando si svolge attività all’aperto è importante un’accurata protezione. “Stiamo assistendo in questo periodo dell’estate - afferma la dottoressa Padovan - all’aumento delle infezioni portate da questi microorganismi, in particolare la West Nile, per cui è raccomandabile una particolare attenzione da queste punture”. Attenzione ai bambini e ai neonati. Oltre agli anziani, i bambini sono particolarmente suscettibili al caldo, specialmente i neonati perché - come spiega anche un apposito opuscolo del Ministero della Salute sul tema, “Estate in salute: come proteggere i vostri bambini” - la loro temperatura aumenta velocemente e fanno più fatica a disperdere il calore. In estate dunque, è il suggerimento dell’infografica messa a punto dall’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, è importante tenere ben idratati i bambini offrendo loro spesso dell’acqua o allattandoli più frequentemente. I bambini vanno tenuti all’ombra durante le ore più calde e, se hanno meno di sei mesi di vita, non vanno mai esposti al sole diretto. Meglio applicare una crema ad alta protezione prima di farli uscire e riapplicarla ogni due ore o dopo il bagno, al mare o in piscina. Tenere monitorata la temperatura dei più piccoli, rinfrescandoli ogni tanto con acqua tiepida e aprendo il pannolino quando è possibile.
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, quindi la miglior forma di prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, nello specifico attraverso quattro comportamenti, così come consigliato nelle schede informative diffuse dalla Regione Veneto. In primo luogo, il consiglio è quello di indossare indumenti di colore chiaro dal crepuscolo all’alba, pantaloni lunghi e maniche lunghe. Utilizzare quindi repellenti cutanei per uso topico, spray a base di pretra o altri insetticidi per uso domestico, oppure anche diffusori di insetticidi elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi. Se gli ambienti non sono provvisti di aria condizionata, soggiornare e dormire solo in ambienti dotati di zanzariere alle porte e alle finestre e, per aumentare l’efficacia, è consigliato trattare le zanzariere con repellenti. Se possibile, infine, utilizzare il condizionatore ad una temperatura leggermente inferiore di notte, le zanzare infatti non amano le temperature fresche. É utile tenere sotto controllo i focolai larvali nelle caditoie, svuotare quotidianamente sottovasi e raccolte d’acqua. Il Dipartimento di Prevenzione opera in collaborazione con le Amministrazioni locali per l’azione di disinfestazione preventiva e per l’attivazione di tutte le buone pratiche che possono limitare la diffusione del vettore. Attraverso i Comuni si svolge anche un’azione capillare di allerta alla popolazione, perché collabori alle azioni di contrasto. Chi volesse avere ulteriori informazioni o ha dei dubbi su come proteggersi può contattare direttamente il Dipartimento di Prevenzione della propria azienda Ulss.
Dott.ssa Maria Teresa Padovan Direttore del Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp)
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Emergenza caldo, come proteggersi? L’azienda Ulss 8 Berica ha realizzato un breve video in cui la dottoressa Maria Teresa Padovan, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) ribadisce in dieci punti i comportamenti più corretti per affrontare con maggiore serenità i disagi che possono derivare dalle elevate temperature di questi giorni. Sono indicazioni che ci sono note ma che è bene ribadire per tenerle sempre presenti.
2) In questo periodo è opportuno a maggior ragione, evitare l’affollamento, perché la circolazione del virus del Covid è molto alta e contrarre la malattia potrebbe affaticare ulteriormente alcuni organismi già fragili. 3-4) Fare pasti leggeri e bere molti liquidi. Curare in modo particolare la dieta, leggera, e provvedere ad un’adeguata idratazione. “Soprattutto nei bambini e negli anziani - spiega la dottoressa Padovan - diminuisce il senso della sete, per cui è raccomandabile curare con attenzione l’idratazione, a maggior ragione, di queste categorie”.
8) Vestirsi con abiti adeguati e leggeri e freschi.
1) Evitare l’uscita e l’attività fisica nelle ore più calde. In particolare dalle 11 am alle 17 pm e soprattutto i bambini e gli anziani.
6) Sorvegliare e prendersi cura delle persone a maggior 7)rischio.Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro. Soggiornare quanto più possibile in un ambiente adeguato, usando in maniera oculata il ventilatore e l’aria condizionata.
Cosa c’è da sapere e come comportarsiProteggersi dal caldo in dieci mosse I suggerimenti del Sisp dell’Ulss 8 Berica in un video per affrontare le temperature elevate di queste settimane
La maggior parte delle persone infette (80%) non mostra alcun sintomo. Quasi tutti i casi si presentano infatti in forma lieve e non provocano sintomi, al massimo una semplice febbre che dura qualche giorno. Ma nei casi più gravi il West Nile può provocare febbre alta, forti mal di testa, tremori, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In un caso su 1.000 il virus può provocare encefalite. Le persone più a rischio sono bambini, anziani e soggetti con fragilità, ai quali si consiglia di utilizzare prodotti repellenti a base di Deet o Icaridina a una concentrazione superiore al 10%. Per i bambini sotto i due anni sono invece preferibili prodotti a base di paramatandiolo. In caso di presenza di febbre, con temperatura superiore ai 38°C, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione ed eruzione cutanea, è bene rivolgersi prontamente al medico di base.
Salute
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In primo luogo, se viaggiate in auto, evitate di mettervi alla guida proprio nelle ore più calde e durante il viaggio cercare, se è possibile, di tenere parzialmente aperto un finestrino piuttosto che utilizzare l’aria condizionata. È bene ricordarsi di portare sempre una ciotola da poter riempire con dell’acqua per farlo bere: mantenerlo ben idratato durante il periodo estivo è fondamentale. Un gioco o un oggetto al quale il vostro amico a quattro zampe è affezionato lo aiuterà a rendere il tempo trascorso in viaggio più veloce e piacevole. Da parte vostra, evitate di guidare in maniera brusca e programmate delle soste frequenti per farlo scendere dalla macchina e concedergli di sgranchirsi un po’.
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Non lasciarli mai in auto da soli, neanche con i finestrini abbassati: l’abitacolo della macchina si scalda in fretta e può diventare un ambiente ostile, anche se si parcheggia all’ombra. Ultimo suggerimento da non trascurare è quello di non tenere gli animali in ambienti eccessivamente condizionati per evitare sbalzi di temperatura. Se poi decidete di portare con voi il vostro cucciolo, allora è utile tenere presente alcuni comportamenti per tutelarne la salute.
Nei mesi più caldi, come avviene per i bambini e per gli anziani, anche i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di qualche attenzione in più, è dunque importante adottare alcuni semplici ma fondamentali comportamenti per salvaguardare la salute dei nostri cuccioli e per tenerli al riparo dalle insidie del caldo. L’azienda Ulss 6 Euganea ha realizzato una serie di brevi video per la gestione della salute dei vostri animali domestici durante queste settimane di caldo intenso. Innanzitutto non vanno mai portati a spasso durante le ore più calde della giornata. Questo non significa che si debba rinunciare ma è consigliabile uscire durante le prime ore del mattino o in quelle serali. Mai lasciare il vostro amico a quattro zampe senz’acqua; anzi è importante assicurarsi che abbia sempre a disposizione abbondante acqua fresca.Ci sono quindi i comportamenti che vanno assolutamente evitati: mai lasciare i vostri amici a quattro zampe legati in luoghi esposti a luce solare diretta poiché potrebbero incorrere in un colpo di sole o in un colpo di calore.
Se infine la meta delle vostre vacanze è all’estero, tenete presente anche l’eventualità di dotare il vostro cucciolo di passaporto. In Italia il passaporto per gli animali domestici viene rilasciato dall’azienda sanitaria di competenza territoriale, su richiesta del proprietario. Il rilascio del passaporto per i cani, è tuttavia subordinato all’iscrizione all’anagrafe canina, una vera e propria banca dati che censisce l’animale identificandolo con il microchip. Il passaporto dell’animale è importante perché sostituisce tutte le altre certificazioni per gli spostamenti all’interno dei Paesi della UE. Contiene sia le informazioni relative al padrone che tutti i dati anagrafici dell’animale, compreso l’elenco di tutte le vaccinazioni che ha effettuato. Il costo del passaporto è di circa 19 euro: non ha scadenza e la sua durata corrisponde alla vita del tuo animale.
Vacanze e viaggi, anche all’estero. Il vademecum realizzato dall’Ulss 6 Euganea L’estate con i nostri amici a quattro zampe