La Piazza di Venezia e Mestre_Nov24

Page 1


Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.

segue a pag 3

Venezia e Mestre

MESE

L’inchiesta “Palude” alle battute finali, il finanziamento della Legge Speciale, la sicurezza e l’overtourism agitano il dibattito politico

Servizio a pag. 6

Il dibattito

LLE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO

Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale

AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO

Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa, capace di attrarre turismo e investimenti.

segue a pag 3

I nodi da sciogliere

Sintonizzati sul futuro.

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Il Veneziano sta invecchiando, ma non ovunque

L a popolazione nell’area metropolitana di Venezia invecchia inesorabilmente, a certificarlo sono i dati che arrivano da AdminStat Italia. A livello metropolitano l’indice di vecchiaia, infatti, si attesta mediamente su 222 persone over 65 ogni 100 under 14. Significa che a Venezia provincia ci si avvia ad una società con livelli di popolazione anziana sempre più elevati. E’ una tendenza che ricalca l’andamento nazionale anche se, all’interno dei 44 Comuni considerati, ci sono delle differenze significative. Si va dall’area sud con Cavarzere e Cona e lo stesso capoluogo Venezia in testa alla classifica con indici di vecchiaia compresi fra i 250 e oltre i 300, a territori decisamente più “giovani” come Fiesso, Fossò, Santa Maria di Sala, Pramaggiore e Marcon, con indici di invecchiamento dimezzati rispetto a chi guida la classifica.

Si tratta a guardar bene, in questi ultimi casi, di territori in cui sono presenti aree industriali e logistiche importanti. Alcuni di questi, come Marcon e Fiesso, guidano guidano anche la classifica del tasso di natalità, con valori superiori all’8 per mille rispetto alla media provinciale del del 6 per mille. Guidano invece la triste classifica dei Comuni con il tasso di mortalità più alto quattro Comuni del Veneto Orientale e cioè: Gruaro, San Michele al Tagliamento, Teglio Veneto e Meolo.

Fra la popolazione chi ha la percentuale di stranieri più alta è il Comune di Venezia con il 15,6 %, quando la percentuale media a livello metropolitano si ferma al 10,5. Molto gioca, nel Comune capoluogo, la presenza di Fincantieri e Porto Marghera per la presenza di lavoratori, e nell’area lagunare il centro storico, da sempre attrattivo per persone da ogni parte del mondo. Di fronte ad un cambiamento così importante del tessuto sociale dei territori con sempre più over 65, anche gli enti locali e sovracomunali dovranno rimodulare servizi ed offerte tenendo conto dell’emersione di nuove necessità.

Abbadir

L’età media supera i 47 anni.

A Venezia la più alta percentuale di stranieri

Venezia

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Zaia Governatore Regione Veneto

E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.

Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

e Mestre
Luca

Il dato. Venezia è tra le province della regione più anziane: 258,7 over 65 ogni 100 adolescenti

Il Veneto sempre più vecchio: sfida demografica tra anziani e culle vuote

L’assessore alla coesione sociale di Venezia, Simone Venturini, evidenzia le problematiche del calo demografico, necessitando interventi su previdenza, sanità e politiche di natalità per affrontare un sistema a “piramide rovesciata”.

“N on è un paese per vecchi”, recitava il titolo di un celebre film dei fratelli Coen con Javier Bardem. Un parallelismo che non si può certo associare alla società italiana contemporanea, caratterizzata da sempre più persone con i capelli bianchi e culle inesorabilmente più vuote. Il Veneto non è di certo esente da questo fenomeno come riportano i recenti dati Istat che vedono le sette province venete con un indice di vecchiaia, ossia il numero di over 65 ogni 100 under 14, assai elevato. In questa particolare classifica la provincia di Verona risulta essere quella più giovane con un indice pari a 174,6, seguono Treviso con 181,6, Vicenza a stretto giro con 181,8, quarta Padova con 194,2, poi Venezia staccata di parecchio a 222,0 per chiudere poi con Belluno, 255,2 e ultima Rovigo con 263,6. Restando al veneziano, tra tutti i comuni del territorio, Venezia si attesta al quinto posto riportando una quota di 258,7 anziani ogni 100 adolescenti, ben sopra quindi alla media provinciale. Peggio del capoluogo fanno solamente Cavarzere, 326,9, Cona, 298,9, San Michele al Taglia-

mento, 291,8 e Caorle, 268,3. Sul podio dei Comuni più “giovani” si attestano invece Pramaggiore, 134,8, Santa Maria di Sala 145,6 e Marcon 152,6. Un invecchiamento e una diversa conformazione della composizione della società veneziana in corso ormai da anni e sotto gli occhi di tutti, dovuto anche sicuramente all’ innalzamento dell’aspettativa di vita delle persone e calmierato solamente in parte dalla presenza nella comunità locale, in particolare nella terraferma, di una nuova popolazione immigrata, più giovane e dinamica. La sfida è sicuramente quella di integrare il più possibile questa nuova popolazione a cui sembra sempre più indispensabile anche da un punto di vista economico e lavorativo, all’interno del tessuto sociale locale. Già, perché le prospettive per un’inversione di tendenza sembrano sempre meno realistiche, come riportato sempre dall’Istat, che ricorda come, se nel nel 1981 i giovani tra i 15 e i 29 anni rappresentavano il 22% della popolazione, nel 2041 saranno il 13%. Inoltre, secondo i dati rilevati dalla Fondazione Pellicani, nei 40 anni tra il 1981 e il 2022 la

popolazione stessa del Comune è diminuita passando da 339.408 a 253.174 abitanti, ben 86.234 in meno. Il numero dei giovani adulti fra 30 e 49 anni è scesa del 39%, mentre i nati nel 2022 sono il 31% in meno di quelli del 1981. “L’invecchiamento della popolazione e il calo demografico a livello europeo e italiano ci impone delle riflessioni – sottolinea l’assessore alla coesione so-

ciale del Comune di Venezia Simone Venturini – sulla previdenza, sanità e nel sociale. Rischiamo che il sistema non regga per l’alto numero di anziani rispetto alla popolazione. Una vera piramide rovesciata come la definisce la letteratura scientifica a riguardo. Un fenomeno presente anche a Venezia tanto da stimolare noi come Comune a dare delle risposte per questa fa-

scia d’età lavorando molto sull’autonomia con tanti servizi e attività. Servono ulteriori sforzi per affrontare le malattie degenerative e croniche. Noi abbiamo varato provvedimenti innovativi e contribuiamo con tre milioni di Euro ogni anno a favore delle famiglie degli anziani ospiti delle case di riposo. Servono però anche politiche concrete sulla natalità”. Riccardo Musacco

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Sintonizzati sul futuro.

La tua idea fissa di rispamio.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Tempo di risposte. Settimane cruciali per delineare cosa accadrà nel capoluogo

Novembre mese decisivo per il futuro del Comune di Venezia?

Tra le battute finali dell’inchiesta “Palude”, la visita degli Ispettori Unesco, la lotta all’overtourism, alla criminalità fino alla Legge Speciale

Il mese di novembre, soprattutto uno così anomalo dal punto di vista meteorologico, rappresenta certamente un tempo di passaggio. Non è ancora svanito il ricordo della recente estate e, per molti versi, non si è ancora rivelata apertamente la stagione invernale.

Anche per il Comune di Venezia questo mese può essere considerato un tempo di attesa. Sono molte, infatti, le situazioni che potrebbero rivelarsi in queste settimane pre-invernali.

La prima, quella che sta tenendo i più con il fiato sospeso, è certamente legata all’inchiesta Palude.

Sono migliaia le pagine che compongono i fascicoli al vaglio degli inquirenti e che descrivono, se sarà provato, un ampio sistema corruttivo che coinvolgerebbe i vertici dell’Amministrazione Comunale e quelli delle principali società partecipate, oltre a una serie dirigenti pubblici, a diversi imprenditori locali e a un magnate di Singapore. Sullo sfondo consulenze che secondo la tesi accusatoria sarebbero mazzette camuffate, la compravendita di palazzi storici pubblici a prezzi, ritenuti dal Magistratura, “di favore”, sponsorizzazioni alla locale squadra di basket e il tentativo di vendita di un’enorme

area, di proprietà del Sindaco, affacciata sulla Laguna sulla quale le promesse di metri-cubi edificabili, sempre secondo l’accusa, si moltiplicherebbero a piacimento anche senza tenere troppo in considerazione il livello di inquinamento di quella porzione di terra poco distante da Porto Marghera. Il blitz è scattato lo scorso 16 luglio, da allora l’ormai ex assessore alla Viabilità, Renato Boraso è stato rinchiuso in carcere (da qualche giorno ai domiciliari) e sottoposto a decine di ore di interrogatori, tra gli indagati figurano anche il Sindaco, Luigi Brugnaro, il Direttore Generale del Comune nonché capo di gabinetto e il suoi vice.

Nell’inchiesta le opposizioni hanno, di fatto, trovato conferma di tutti i sospetti avanzati nel corso di questi anni di Amministrazione rivendicando, in un certo senso, come molti dei fatti al centro delle indagini siano gli stessi per i quali avessero interrogato, nel corso dei due mandati, Sindaco e Giunta. Il primo cittadino, dal canto suo, si è sempre proclamato estraneo ai fatti e, forte del consenso dei partiti che compongono la sua maggioranza, ha dichiarato a più riprese di voler “andare avanti”. Le opposizioni, che in queste ore stanno tendando di tessere un’alleanza elettorale

e politica, parlano di una Amministrazione ormai delegittimata e, di fatto, paralizzata e allo sbando.

Novembre, come detto, potrebbe essere un mese spartiacque: le inchieste non possono, infatti, durare in eterno e senza la formulazione di precise accuse, con relativi rinvii a giudizio, vanno archiviate. I soliti beninformati sostengono che proprio in questo mese, nonostante la “scadenza naturale” sia prevista per metà gennaio, si dovrebbe capire cosa accadrà.

Non è questo, però, l’unico “piatto” sul tavolo di un novembre che si preannuncia come molto imbandito. Proprio nelle ore in cui stiamo scrivendo, per esempio, è in corso la visita degli ispettori Unesco che deve stabilire quanto le programmate scelte urbanistiche siano “compatibili” con il patrimonio internazionale rappresento da

Venezia e dalla sua Laguna. Sotto la lente di ingrandimento, però, ci stanno finendo anche il Mose, le Grandi Navi e l’overtourism, l’invasione turistica per contenere la quale l’amministrazione comunale sta combattendo con regolamenti e ticket d’ingresso. Anche in questo caso novembre potrebbe essere un mese essenziale per scoprire se Venezia continuerà a essere una perla Unesco o, viceversa, finirà in una scivolosa blacklist. Se la Città storica è al setaccio degli ispettori Unesco, la terraferma – ma anche alcune aree della città d’acqua, per dire la verità - è spaventate per i numerosi episodi malavitosi che si susseguono con ritmo incalzante. Soltanto nelle ultime settimane, per citare un esempio, sono state decine le attività commerciali oggetto di “spaccate”: vetrine in frantumi a colpi di tombini e negozi svaligiati nel giro di pochi

minuti. Spaccio e consumo di droga, poi, sembrano aver varcato i confini della “zona rossa”, ovvero quella maggiormente vicina a Stazione e via Piave, per espandersi, pressoché a macchia d’olio,nella Città. Anche questo tema ha diviso fortemente maggioranza e opposizione che si sono scontrate su ricette e entità degli stanziamenti a disposizione di questo delicato settore. Il Sindaco, non senza polemiche, ha chiesto l’intervento del corpo dei Lagunari: anche in questo caso novembre potrebbe essere il mese della risposta. L’ultimo tema novembrino corre sull’asse Venezia – Roma: saranno questi i giorni nei quali si scoprirà se il Governo di Giorgia Meloni troverà o meno le risorse per rifinanziare la Legge Speciale: risorse indispensabili per manutentare una Città unica per la sua bellezza e le sue fragilità

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Ascolta

Turismo

Ticket. Resi noti i giorni in cui si dovrà prenotare per entrare in città

Contributo d’accesso Venezia 2025: 54 le giornate con “bollino rosso”

Un ricco calendario di artisti infiamma di umorismo la nuova Stagione 2024.25 de I Comici al Teatro Toniolo, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Dalvivo Eventi. 14 sono gli appuntamenti in cartellone, da novembre ad aprile, con i protagonisti della risata nazionale, tra vecchie glorie e nuove proposte.

Si parte giovedì 14 novembre con I Legnanesi in Ricordati il bonsai: dal 1949 interpreti della tradizione teatrale italiana, i loro spettacoli sono l’occasione per riscoprire la cultura popolare e raccontare, allo stesso tempo, storie quotidiane e attuali attraverso una comicità pulita, dedicata alla gente comune, in un mix di italiano e dialetto lombardo che ne costituisce la cifra più caratteristica e inimitabile.

Domenica 1 dicembre il palco è tutto per Chiara Anicito con Cammela e il gruppo delle mamme. Carmela o meglio come ama puntualizzare lei “Cammela con due M come Mammellata” è una mamma siciliana popolare e semplice, che cresce due figli Santino di 9 anni e Agatuccia di 2, assieme a suo marito Placido.

Doppio appuntamento martedì 10 e mercoledì 11 dicembre con Paolo Ruffini che dopo lo straordinario successo di Up&Down, torna sul palcoscenico accompagnato dagli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, con il nuovo spettacolo Din Don Down, per sfidare i confini del politicamente corretto e approcciarsi ad un nuovo grande concetto: quello d Dio.

Il nuovo anno porta venerdì 10 gennaio una novità: dopo lo straordinario successo delle sue incursioni in TV, sui social, al cinema e in libreria, Herbert Ballerina approda per la prima volta in teatro. Come una catapulta è pronto a farci entrare in un mondo assurdo e imprevedibile tra scatoloni di ogni dimensione disseminati sul palco e un immancabile busto di Fred Bongusto. Giovedì 16 gennaio è la volta di una amata vecchia conoscenza: Giovanni Vernia torna

al Toniolo con il nuovo lavoro Capa fresca. Chi “tiene ‘a capa fresca” ha la testa libera da pensieri faticosi e preoccupanti, è sempre pronto a guardare la parte divertente in tutto ciò che accade.

Sabato 1 febbraio si ride con Daniele Gattano in Perestrojka e pancake, uno spettacolo che parla di tutti: patrioti, oroscopisti, Meryl Streep, Mussolini, Farfalle azzurre e di chi nel 2025 coraggiosamente decide di comprare un biglietto per uno spettacolo che nel titolo ha una parola russa e una americana insieme. Se non è avanguardia questa.

Un altro doppio appuntamento, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, stavolta è con Big Comedy Ring Show, il primo spettacolo in Italia che vede il coinvolgimento su un unico palcoscenico i migliori Attori e Comici Tv italiani che si danno battaglia a suon di risate.

Mercoledì 19 febbraio Pierluca Mariti, conosciuto online anche come @piuttosto_che, torna a teatro con un nuovo monologo comico. Se Ho fatto il Classico era un percorso nella letteratura alla ricerca di una chiave di attualità dopo due anni di pandemia e nuova normalità, Grazie per la domanda è un racconto personale, una lunga seduta di analisi senza l’analista, una confessione a cuore aperto e senza sconti.

Sabato 1 marzo arriva tutta l’irrefrenabile verve dei Panpers con Body scemi. Cambiamento climatico, conflitti globali, farine di insetti, intelligenze artificiali: c’è chi ci vede l’apocalisse e chi invece l’occasione per ridere di un mondo sempre più grottesco. Dal politicamente scorretto al ten-

denzialmente giusto, da canzoni in classifica a sketch inclassificabili, i Panpers offrono agli spettatori una prospettiva fuori dal coro del bizzarro presente in cui stiamo vivendo.

Giovedì 13 marzo largo a Giorgia Fumo, finalista del programma televisivo Italia’s Got Talent, che porta sul palco Vita bassa, una fotografia disincantata della sua generazione: i millennial.

Venerdì 28 e sabato 29 marzo ancora un doppio appuntamento con il duo più amato, Carlo & Giorgio con In vacanza con Carlo & Giorgio. Cosa metteranno i due comici veneziani nella valigia di questo spettacolo? “Un po’ di novità, perché il mondo va così veloce intorno a noi che ci offre continui spunti e qualche classico del nostro repertorio, perché potremmo mai partire da soli e lasciare a casa i nostri personaggi?”.

Venerdì 4 e sabato 5 aprile doppia serata con il gradito ritorno di Alessandro Bergonzoni, uno dei volti più amati della comicità colta italiana, che torna a Mestre con Arrivano i Dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca), nuovo spettacolo che prosegue la sua ricerca artistica nei territori che in questi anni lo hanno visto partecipare attivamente in prima persona ad avvenimenti sia artistici che sociali applicando quella che Alessandro chiama ‘congiungivite’.

Giovedì 10 aprile è la volta della comicità educata e gentile di Federico Basso che con Profilo basso porta sul palco la sua esperienza di comico prestato ai social, in un monologo che raccoglie gli anni di esperienza accumulati sui palchi e nelle trasmissioni più popolari.

Il cartellone si chiude infine giovedì 17 aprile con il nuovo spettacolo di Francesco Cicchella Tante belle cose. Artista versatile e poliedrico, si muove sul palco con estrema naturalezza mostrandosi di volta in volta musicista, cantante, attore, comico, imitatore con una spiccata attitudine al ballo.

Dopo l’esperienza dello scorso anno l’amministrazione comunale continua con la strategia del ticket per regolamentare l’afflusso turistico nel centro storico

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Ascolta

Piazza San Marco. Dal Presidente della Repubblica un appello per la pace

Mattarella a Venezia per le celebrazioni

Il ministro Crosetto: “non esiste sicurezza se si chiudono confini e occhi difronte a cose che accadono a centinaia di chilometri da qui”

Le celebrazioni per la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate si sono tenute in Piazza San Marco, a Venezia, in un clima di festa lo scorso 4 novembre, anniversario dell’Armistizio di Villa Giusti a Padova, che sancì la vittoria italiana nella Grande Guerra. Un appuntamento fortemente voluto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che era presente in laguna, assieme al ministro della difesa Guido Crosetto e al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, con i sindaci del territorio, varie autorità civili e militari. L’arrivo di Mattarella a San Marco è stato scandito dai 21 colpi a salve di cannone sparati dalla nave Thaon di Revel della Marina Militare, ormeggiata in bacino. Nella piazza hanno reso omaggio al Presidente vari reparti

delle forze armate e la banda militare con una suggestiva esibizione dei paracadutisti e in chiusura il sorvolo mozzafiato delle Frecce Tricolori. Il generale Portolano ha ricordato il valore delle forze armate italiane impegnate nei numerosi scenari internazionali e il pesante tributo pagato da Venezia e dal Veneto nella Prima Guerra Mondiale. “Non esiste sicurezza se si chiudono i confini e gli occhi, di fronte a cose che accadono a centinaia di chilometri di distanzaha affermato Crosetto. - Le Forze armate difendono le libere istituzioni, cercano di costruire la sicurezza non solo a livello nazionale ma internazionale. Abbiamo collegato il ricordo di un evento drammatico, la fine della Guerra mondiale, al ricordo di persone vive che in questo momento sono in

Libano, in Kosovo, in teatri critici, a rappresentare l’Italia e a fare un’unica cosa: difendere con ostinazione la pace, combattere e non arrendersi alla guerra”. Un omaggio particolare è stato tributato poi ai gonfaloni di Venezia, della Regione Veneto e della Città metropolitana. “Oggi rinnoviamo l’importanza della libertà e della democrazia, principi fondamentali che vanno difesi e rispettati per garantire un futuro alle giovani generazioni – ha sottolineato il sindaco di Venezia e Metropolitano Luigi Brugnaro - In questa giornata ricordiamo le donne e gli uomini che si sono sacrificati e hanno combattuto per il bene del nostro Paese. A loro e a chi ogni giorno difende il tricolore va la nostra più profonda gratitudine”. “Con grande onore e grande orgoglio, oggi il Veneto dà il saluto di bentornato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha dichiarato il Presidente del veneto Luca Zaia - Lo fa in questo gior-

no, la Giornata delle Forze Armate, a Venezia in piazza San Marco, simbolo assoluto della nostra Regione e luogo iconico della nostra storia. Una piazza ammantata di divise, quelle stesse che ogni giorno sono un messaggio di sicurezza, presenza delle Istituzioni e tutela del citta-

dino nelle nostre città con l’operazione ‘Strade Sicure’, negli interventi di Protezione civile in seguito a gravi calamità, nei teatri operativi più caldi del pianeta dove i nostri militari operano in difesa della Pace.

Riccardo Musacco

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Il riconoscimento. L’eccellenza veneziana riconosciuta a livello internazionale

Venezia ottiene 56mila euro di contributo per l’antica arte delle perle di vetro

U n doppio riconoscimento a Venezia, alle sue donne e alla sua arte, a quei patrimoni immateriali che vanno tutelati perchè identitari di una comunità, come i merletti e le perle di vetro. Progetti voluti e seguiti dal Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici.

Venezia ottiene i finanziamenti dal ministero della Cultura per la salvaguardia dell’Arte delle perle di Vetro, patrimonio iscritto dal 2020 nella lista dei beni immateriali dell’Unesco: 56mila euro di fondi relativi alla Legge 77/2006, stanziati a supporto della salvaguardia dell’antica Arte. Risale a un anno fa l’atto d’intesa che individuava il Comune di Venezia come soggetto referente amministrativo dell’Elemento “Arte della Perla di Vetro” al fine di permettere l’accesso ai fondi. “L’iscrizione dell’elemento “L’arte delle perle di vetro” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, nel 2020, è stato il riconoscimento del grande lavoro di squadra svolto dal Comune di Venezia e dalla Regione a sostegno del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane per tenere vivo questo grande patrimonio artistico e culturale e tramandarlo alle nuove generazioni - ha detto la presidente Damiano - In questa direzione si inserisce il percorso di promozione dell’arte del vetro nelle grandi manifestazioni come The Venice Glass Week e il Salone dell’Alto Artigianato Italiano. Aver ottenuto il finanziamento del ministero della Cultura è un ulteriore passo che si inserisce nella rete di collaborazione costruita negli anni attorno all’elemento Unesco” ha concluso la presidente, evidenziando il grande lavoro svolto in questi anni da tutta la Comunità che compone il Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro.

Il progetto intende ora avviare la costituzione di un completo corpus documentario, comprensivo di schede tecnico descrittive, destinato alla creazione di un catalogo generale finalizzato al riscontro e alla valorizzazione delle diverse tipologie di perle e della loro produzione, materiale e non. Un processo indagativo suscettibile anche di aggiornamenti e integrazioni.

A portare avanti il progetto, anche qui, con il Comune, la Fondazione Musei Civici: “Siamo orgogliosi dei passi compiuti, il finanziamento dà rilievo al lavoro fatto fino a qui - ha detto la direttrice scientifica di Fondazione Muve Chiara Squarcina - Si comincia così il progetto di schedatura e censimento per mettere al sicuro archivi fondamentali, che potranno essere fruibili da tutti, addetti ai lavori e non. Perché questo è un patrimonio materiale, fatto di perle e strumentazioni, ma anche un patrimonio umano, di conoscenza e di saper fare, un patrimonio culturale. Da qui la tutela, la disseminazione e la sua necessaria comunicazione”.

Il laboratorio museo Suv di Salvatore Sito e Antonella Rossi sarà la “casa” di questo scrigno. Già lo è: un laboratorio con perle che risalgono a prima degli anni ‘40, tramandato di generazione in generazione, assieme alla conoscenza e all’arte della lavorazione delle perle di vetro.

Candidato invece a divenire Patrimonio immateriale dell’umanità è il merletto. E a una sua Maestra è andato il Premio “Venezia Città delle Donne” 2024: all’artista artigiana Leda Vianello. Lei che prese in mano il tombolo per la prima volta a 7 anni, un po’ per gioco, a imitazione di quel che faceva la mamma.

“E’ un grande onore ricevere oggi questo riconoscimento. Il mio “mestiere” esiste da secoli, come in generale il lavoro delle donne per sostenere la famiglia. Ma oggi il merletto è un’arte che ha raggiunto livelli altissimi, dopo un lungo periodo di declino. La lenta rinascita è cominciata negli anni ‘80 e sono orgogliosa di averne fatto parte” ha detto una commossa Leda Vianello.

Presenti alla cerimonia anche il presidente della Municipalità di Lido Pellestrina Emilio Guberti e il consigliere delegato per i Rapporti con le Isole Alessandro Scarpa Marta.

“A Venezia c’è una grande tradizione di donne che hanno saputo primeggiare, iniziare delle attività, tramandare saperi identitari della nostra comunità. Leda è una di queste: ha dato molto a Pellestrina e alle maestre merlettaie - ha dichiarato la presidente del Consiglio - Da qui un rinnovato appello all’Unesco per il riconoscimento del merletto a Patrimonio immateriale dell’Umanità”.

Venezia valorizza le sue tradizioni: fondi per l’arte delle perle di vetro e premio a Leda Vianello per il merletto, candidata UNESCO.

Sintonizzati sul futuro.

Ristorante, Pizzeria, Griglieria

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

qualità

grigliate di carne e fritture di pesce

si consiglia la prenotazione

Ascolta

Lavori pubblici. Nuove strutture per la pratica sportiva, soprattutto dei più piccoli

Ampliamento palestra Rodari a Favaro Veneto: la Giunta approva il progetto

L a Giunta comunale nella sua ultima seduta, su proposta degli assessori ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, e dell’assessore allo Sport, Andrea Tomaello, ha approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’ampliamento della Palestra Rodari a Favaro Veneto.

“Il progetto prevede l’ampliamento della palestra sul fronte Nord, verso via Claudia, con la realizzazione di una nuova campata in seguito alla demolizione dell’attuale fronte in calcestruzzo armato - spiega Zaccariotto - Verrà realizzata una nuova parete in pannelli di calcestruzzo rivestiti in lamiera metallica e struttura portante. Analogamente, sul fronte Est ed Ovest verranno realizzate pareti in pannelli di calcestruzzo con rivestimento in lamiera e porte d’ingresso in alluminio con soprastanti vetrate della stessa ampiezza di quelle esistenti. La tribuna esistente, a seguito di un ridimensionamento utile a garantire l’ampliamento in larghezza del campo da gioco, verrà dotata, alle due estremità, di due nuove rampe di scale. La tribuna sarà oggetto d’intervento con rimozione di due gradinate per consentire l’aumento in larghezza del campo da basket e garantendo, lungo tutto il perimetro del rettangolo di gioco, una fascia laterale come da regolamento tecnico FIP. Nella nuova campata, verrà installata una tribuna telescopica da aprire in concomitanza degli eventi sportivi, e troverà posto anche, un atrio d’ingresso”.

L’intervento prevede una spesa complessiva pari ad � 820 mila euro.

“Questa delibera ci permetterà di presentarci ad un bando statale del dipartimento Sport per adeguare gli impianti sportivi alle esigenze delle società e dei tanti sportivi che li frequentano – commenta l’assessore Tomaello - Oltre a sistemare tutta la parte esterna, aumenteremmo lo spazio interno e garantiremo la possibilità di giocare anche in categorie superiori

rispetto a quelle attuali. L’amministrazione comunale, da sempre, ribadisce l’importanza di diffondere e celebrare i valori dello sport di squadra che insegnano il rispetto per i compagni per concorrere tutti assieme a raggiungere il risultato ma anche a far tesoro delle sconfitte come occasione di crescita e di maturazione. Noi amministratori dobbiamo guardare a questi valori e continuare ad investire per far si che lo sport faccia parte del bagaglio formativo dei nostri giovani”

Centro sportivo via Calabria: lavori e concessione

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, su proposta del vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello, ha approvato la concessione, per la gestione dell’impianto sportivo ad uso non esclusivo, del Centro sportivo di via Calabria a Mestre all’associazione sportiva dilettantistica “Polisportiva Gazzera Olimpia Chirignago”. Con questa deliberazione viene riconosciuto l’interesse pubblico al progetto presentato dall’ASD per la riqualificazione del Centro Sportivo e ad essa viene affidata la concessione della gestione dell’impianto per

la durata di nove anni. Gli interventi riguarderanno l’installazione del nuovo manto erboso sintetico presso i campi da calcetto, la ristrutturazione delle facciate delle tribune, del vialetto pedonale e delle piazzole, e l’installazione di un impianto di videosorveglianza.

“Questa delibera si inserisce nella nuova legge nazionale che permette la concessione di una struttura sportiva ad una società, che si impegnerà a svolgere determinati lavori - ha precisato l’assessore Tomaello - Una buona occasione per migliorare le infrastrutture sportive e dare stabilità alle attività dell’associazione”.

Sostegno

Riparte il progetto “La mensa che non spreca!” per il recupero delle eccedenze alimentari

Riprende per l’anno scolastico 2024/2025 il progetto “La Mensa che non Spreca” nato dalla collaborazione tra Comune di Venezia e Ames (Azienda multiservizi economici e sociali), con il sostegno di Cavv–Csv di Venezia, delle Acli provinciali di Venezia e dei volontari di Auser Campalto e Anvolt di Mestre. Il progetto ha come scopo il recupero del cibo non scodellato in alcune scuole di Mestre, e la redistribuzione di quanto raccolto nelle mense solidali, gestite dalla Casa dell’Ospitalità e dall’associazione Amici di San Francesco. Nel corso dell’anno scolastico 2023/2024 sono stati recuperati oltre 6mila chilogrammi di alimenti non consumati che si sono trasformati in circa 16mila pasti. Il dato è ancora più significativo se esaminato in funzione della riduzione di emissioni di Co2 nell’ambiente, circa 28,245 Kg, o se esaminato dal punto di vista economico: calcolato un costo medio di 7 euro a pasto, il risparmio per gli enti beneficiari è di circa 112.000 euro, che verranno poi impiegati in altre attività che portino a un miglioramento dei servizi offerti.

Il progetto ha potuto garantire i numeri sopra esposti grazie anche all’adesione delle numerose scuole che fin dall’inizio hanno sostenuto e creduto nel progetto: nell’ultimo anno le primarie “S. Pellico” e “C. Battisti “ (IC G.Cesare), “S. M. Goretti” (IC L.Spallanzani), “G. Leopardi” e “T. Vecellio” (IC Viale S. Marco), “L. Da Vinci” e “Virgi-

lio” (IC L. Da Vinci), “F. Querini” (IC F. Querini), “E. Toti” (IC S. Trentin).

“Cruciale il ruolo e l’impegno dei volontari e delle associazioni – commenta, per il Csv di Venezia, il presidente Mario Morandi. - Al nostro fianco abbiamo avuto le associazioni Auser Volontariato Venezia e Anvolt Mestre che si sono occupate del servizio di trasporto delle eccedenze, erogandolo con continuità a favore della Mensa dei Cappuccini. Cruciale è stato inoltre il contributo della decina di volontari che si sono avvicinati a questo progetto grazie alla campagna di ricerca volontari ideata e condotta da CAVV-CSV di Venezia.

“Siamo lieti - sottolinea il presidente delle Acli Venezia-

ne Paolo Grigolato - di portare il nostro contributo allo sviluppo di questa iniziativa, grazie anche all’esperienza maturata a livello nazionale dalle Acli nella lotta allo spreco alimentare. È così che abbiamo potuto mettere a disposizione la piattaforma online “The Avanzers”, che permette di tener traccia delle donazioni di cibo e rendicontare al meglio il progetto. Un piccolo tassello di una grande sfida dal punto di vista sociale, etico e ambientale, a cui dobbiamo rispondere anche a partire da queste azioni con la comunità”. A tal proposito, la ricerca di volontari è di nuovo aperta, in vista del nuovo anno scolastico che sta per iniziare e chiunque voglia fare questa importante e stimolante espe-

rienza si può rivolgere alla segreteria delle Acli provinciali di Venezia, a questi recapiti: tel. 0415314696 (int. 8), e-mail segreteria.venezia@acli.it

L’obiettivo condiviso è di potenziare il progetto con il coinvolgimento di nuove scuole, in particolare quelle dell’infanzia che finora non sono entrate nella rete, con l’acquisto di altri abbattitori, ma anche comunicando adeguatamente con le famiglie ed aumentando il numero di volontari coinvolti.

“Si tratta di una sperimentazione virtuosa che sta assumendo, di anno in anno, carattere di stabilità - spiega l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - ed il suo successo è frutto di un lavoro congiunto tra diversi

uffici comunali, le scuole ed il volontariato che insieme hanno saputo rappresentare in modo pratico e concreto un esempio di lotta allo spreco e di educazione civica, oltre che di collaborazione a tutto tondo tra istituzioni e cittadini. Ogni realtà ha messo a disposizione la propria esperienza e creatività, permettendo di sviluppare un’idea semplice ma difficile da concretizzare. In questi anni abbiamo dimostrato, attraverso l’esempio, a migliaia di studenti l’importanza del contrasto allo spreco alimentare per il nostro futuro. Una sensibilità che hanno fatto propria e che, speriamo, possa durare per sempre. Un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati e si impegneranno per questa iniziativa. Senza volontari e associazioni sarebbe impossibile”.

“Tanti genitori spesso mi chiedono cosa si possa fare per recuperare il cibo che non viene mangiato e quando racconto di questa iniziativa restano ammirati - aggiunge l’assessore alle Politiche educative, Laura Besio - Se guardo ai chilogrammi di eccedenze recuperate nelle scuole mi rendo conto che il lavoro è duplice: di consapevolezza dei bimbi di quello che accade, ma anche di recupero e aiuto a chi ha bisogno. E’ l’ottica con cui questa Amministrazione lavora da sempre in ogni ambito, dal sociale all’educativo: informazione e sensibilizzazione, ma anche risposta pratica che traduca l’azione in opportunità. Siamo orgogliosi di questo progetto”.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Lavori pubblici

Traffico. Con le nuove infrastrutture una viabilità più scorrevole e meno inquinante

Rotatorie in via Torino e viale Ancona: la Giunta approva i due progetti

L

a Giunta comunale nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore comunale alla Mobilità, Francesca Zaccariotto, ha approvato la delibera relativa alla realizzazione di due rotatorie su via Torino ed una rotatoria sperimentale in viale Ancona. Il progetto prevede la realizzazione in forma definitiva delle due rotatorie “sperimentali” realizzate lungo via Torino nelle intersezioni con viale Ancona e via Rossetto e la realizzazione, in forma sperimentale, di una nuova rotatoria all’intersezione semaforizzata di viale Ancona con via Forte Marghera e Sansovino.

“Per quanto riguarda le prime due rotatorie - ha spiegato l’assessore Zaccariottola progettazione tiene conto di osservazioni e valutazioni tecniche emerse nel periodo di sperimentazione, che confermano positivamente il miglioramento delle due

nuove intersezioni in termini di fluidità del traffico e di incremento della sicurezza degli attraversamenti stradali, con il conseguente miglioramento dei collegamenti pedonali e ciclabili preesistenti. L’intervento prevede la realizzazione in via definitiva delle risago-

mature dei margini stradali, delle isole spartitraffico e dell’isola rotazionale centrale con anello sormontabile.

Per quanto riguarda la rotatoria tra viale Ancona e via Forte Marghera, l’intervento prevede la sua realizzazione in forma sperimentale in conformità agli obiettivi

del nuovo PUMS in corso di completamento. La sperimentazione permetterà di valutare la funzionalità complessiva della infrastruttura provvisoria e quindi di adeguarne le caratteristiche in base alle risultanze della fase di monitoraggio”.

Altri aspetti del progetto

prevedono:

la realizzazione di quattro piattaforme rialzate in prossimità degli innesti in rotatoria delle quattro direttrici, al fine di incrementare l’effetto di moderazione della velocità dei veicoli in avvicinamento e aumentare la visibilità degli attraversamenti pedonali preesistenti, precedentemente regolati da palina semaforica; la realizzazione del quarto attraversamento stradale, quello sul ponte di viale Ancona, anche in previsione del completamento del collegamento ciclabile e pedonale lungo via Forte Marghera lato Canal Salso; la realizzazione di opere compensative di protezione stradale sul ponte di viale Ancona, per il miglior inserimento del nuovo attraversamento pedonale.

L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi è di 630mila euro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

Villa Parco Bolasco
Edilizia
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

“Lagoon Nativity” in laguna più lungo d’Europa

Sintonizzati sul futuro.

Visibile lungo gli 8 km dell’incantevole pista ciclopedonale a sbalzo

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it

mirabile dagli 8 km della pista ciclopedonale a sbalzo sulla laguna più lunga

Borgo di Lio Piccolo di fronte all’omonimo borgo del XVIII secolo.

SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta

Anche quest’anno il “re del Natale”, Daniel Marangon Goretti, proporrà il suo incantevole “Villaggio di Natale” Giunto alla decima edizione, dal 2021 è ospitato in uno spazio pubblico messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, quello del Centro Culturale Manin. L’allestimento, con addobbi, vestiti e accessori della collezione privata di Marangon Goretti, si estenderà su 260 mq. A ogni edizione il villaggio è ispirato a un tema: in questa sarà Cenerentola. Proiettandoci al nuovo anno, il 2025 si aprirà con il tradizionale, e sempre apprezzatissimo, concerto di Capodanno, organizzato dal

fare comunità, per stare assieme, divertendosi», commenta il sindaco Roberta Nesto, «Cultura e attività di aggregazione sono elementi che fanno comunità e sui quali continuiamo ad investire. La comunità sta dimostrando di voler mantenere vive le nostre radici, le nostre tradizioni e i valori che il presepe rappresenta. Siamo conosciuti e riconosciuti per essere la prima spiaggia d’Italia e del Veneto ma oltre al turismo, la forza della destinazione è la comunità locale che ha saputo negli anni rafforzare il concetto di rete, assieme all’istituzione, puntando ad una crescita collettiva e alla valorizzazione delle tradizioni e delle nostre radici».

Basket. L’ex allenatore racconta la transizione al ruolo di club manager e le prospettive future

Eugenio Dalmasson e la sfida dell’Umana Reyer Venezia: vincere in modo sostenibile

Eugenio Dalmasson, club manager dell’Umana Reyer Venezia, racconta il suo passaggio dall’allenatore a un ruolo strategico. Sottolinea l’importanza di investire nei giovani e il successo delle squadre, con la femminile che ha vinto lo scudetto.

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

I L P R I M O T R A T T A M E N T O

D a tre anni Eugenio Dalmasson è una figura centrale nell’organigramma dell’Umana Reyer Venezia, dove ha affrontato una svolta di carriera inedita. Dopo anni in panchina, infatti, ha cambiato vita, accettando il ruolo di club manager. Si è trattato di una scelta naturale vista la profonda amicizia e fiducia che lo lega alla dirigenza della Reyer. “Passare da allenare a fare un nuovo mestiere è stato strano, ma anche stimolante”, racconta Dalmasson, che ha lavorato a lungo con la proprietà sin dagli esordi della squadra. Il nuovo incarico gli permette di vivere la pallacanestro da un’altra prospettiva, con uno sguardo più ampio e strategico e mettendo a disposizione la sua esperienza: “lavoro sette giorni su sette per mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio, so cosa affronta un allenatore e so cosa può essergli utile nei momenti di difficoltà”. Il bilancio dell’ultima stagione della Reyer è ampiamente positivo: la squadra femminile ha conquistato lo scudetto, mentre la maschile si è fermata solo in semifinale con-

tro la Segafredo Basket Bologna. Dalmasson racconta le modalità dell’approccio adottato dalla società per raggiungere questi traguardi: “Nel femminile abbiamo puntato sul costruire in prospettiva, scegliendo giocatrici giovani che potessero maturare nel tempo. L’acquisto di Matilde Villa è un manifesto di questa idea. Tutto ciò ha portato la squadra femminile a essere sempre più competitiva, grazie anche al ritorno di giocatrici da esperienze estere. In campo maschile, invece, la Reyer ha sposato la causa di coach Neven Spahija, un allenatore di grande esperienza internazionale. Il team si è aperto a nuove idee di allenamento e gestione. Questo fattore, insieme ai numerosi infortuni di inizio stagione, ha portato ad una partenza complicata, con risultati al di sotto delle aspettative. L’obiettivo, però, rimane quello di competere ad alti livelli. Dalmasson sottolinea poi con orgoglio l’importanza del settore giovanile della Reyer: “Investire nei giovani non è più di moda”, ammette, “ma per noi è fondamentale”. La Reyer Venezia, infatti, ha creato collaborazioni con oltre cento società in Italia e in Europa, alimentando un vivaio dove crescere i campioni del futuro. Anche se le recenti modifiche alle normative sui trasferimenti giovanili hanno reso più difficile proteggere questi talenti, la società continua a crederci e a puntare sul settore. Il club manager conclude poi, elogiando il lavoro e l’impegno silenzioso delle tante persone presenti in società che creano le condizioni per fare basket nel migliore dei modi. Umana Reyer Venezia: una gestione virtuosa e sostenibile, fatta di programmazione e passione per guardare in alto verso il tetto d’Italia.

Stefano Parpajola

I gol di Pohjanpalo e le giocate di Oristanio per la missione salvezza

I ragazzi di Di Francesco hanno iniziato la stagione in modo a dir poco claudicante. Gli arancioneroverdi, infatti, hanno pagato a caro prezzo le insidie del salto di categoria. In estate, il Ds Antonelli ha lavorato per creare l’assetto di una squadra pronta per la massima competizione italiana. Gli acquisti di Duncan, Oristanio e Nicolussi Caviglia sono andati nella direzione di portare qualità e alzare il livello. In questa prima fase di campionato, però, sembra non bastare. Il Venezia segna poco e concede tanto. Per ovviare alla

carenza difensiva il tecnico veneziano è partito dalle fondamenta: fuori Joronen, apparso in estrema difficoltà, e dentro il giovane Stankovic. La retroguardia a tre, per ora, appare confermata. Al centro del campo molto passerà dall’esperienza di Alfred Duncan, più di 300 gare in Serie A, e dalle geometrie dell’ex Juventus Nicolussi Caviglia. Il problema del gol sta tutto nelle mani, anzi nei piedi, del doge di Venezia: Pohjanpalo. Il vichingo finlandese, capitano e trascinatore della squadra nella promozione dell’anno passato con

22 gol realizzati, porta sulle spalle il peso di una città intera. Al suo cospetto agirà il 22enne di belle speranze Oristanio, chiamato ora al salto di qualità. Un tandem intrigante, con un mix di potenza e talento. Basterà per mantenere la Serenissima nelle tranquille acque della Serie A? (s.p)

Su il sipario. Una stagione tutta da ridere tra grandi ritorni e nuove proposte

Al Teatro Toniolo tornano i Comici

Un ricco calendario di artisti infiamma di umorismo la nuova Stagione 2024.25 de I Comici al Teatro Toniolo, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Dalvivo Eventi. 14 sono gli appuntamenti in cartellone, da novembre ad aprile, con i protagonisti della risata nazionale, tra vecchie glorie e nuove proposte.Si parte giovedì 14 novembre con I Legnanesi in Ricordati il bonsai: dal 1949 interpreti della tradizione teatrale italiana, i loro spettacoli sono l’occasione per riscoprire la cultura popolare e raccontare, allo stesso tempo, storie quotidiane e attuali attraverso una comicità pulita, dedicata alla gente comune, in un mix di italiano e dialetto lombardo che ne costituisce la cifra più caratteristica e inimitabile.Domenica 1 dicembre il palco è tutto per Chiara Anicito con Cammela e il gruppo delle mamme. Carmela o meglio come ama puntualizzare lei “Cammela con due M come Mammellata” è una mamma siciliana popolare e semplice, che cresce due figli Santino di 9 anni e Agatuccia di 2, assieme a suo marito Placido.Doppio appuntamento martedì 10 e mercoledì 11 dicembre con Paolo Ruffini che dopo lo straordinario successo di Up&Down, torna sul palcoscenico accompagnato dagli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, con il nuovo spettacolo Din Don Down, per sfidare i confini del politicamente corretto e approcciarsi ad un nuovo grande concetto: quello d Dio.Il nuovo anno porta venerdì 10 gennaio una novità: dopo lo straordinario successo delle sue incursioni in TV, sui social, al cinema e in libreria, Herbert Ballerina approda per la prima volta in teatro. Come una catapulta è pronto a farci entrare in un mondo assurdo e imprevedibile tra scatoloni di ogni dimensione disseminati sul palco e un immancabile busto di Fred Bongusto. Giovedì 16 gennaio è la volta di una amata vecchia conoscenza: Giovanni Vernia torna al Toniolo con il nuovo lavoro Capa fresca. Chi “tiene ‘a capa fresca” ha la testa libera da pensieri faticosi e preoc-

cupanti, è sempre pronto a guardare la parte divertente in tutto ciò che accade.Sabato 1 febbraio si ride con Daniele Gattano in Perestrojka e pancake, uno spettacolo che parla di tutti: patrioti, oroscopisti, Meryl Streep, Mussolini, Farfalle azzurre e di chi nel 2025 coraggiosamente decide di comprare un biglietto per uno spettacolo che nel titolo ha una parola russa e una americana insieme. Se non è avanguardia questa.Un altro doppio appuntamento, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, stavolta è con Big Comedy Ring Show, il primo spettacolo in Italia che vede il coinvolgimento su un unico palcoscenico i migliori Attori e Comici Tv italiani che si danno battaglia a suon di risate.Mercoledì 19 febbraio Pierluca Mariti, conosciuto online anche come @piuttosto_che, torna a teatro con un nuovo monologo comico. Se Ho fatto il Classico era un percorso nella letteratura alla ricerca di una chiave di attualità dopo due anni di pandemia e nuova normalità, Grazie per la domanda è un racconto personale, una lunga seduta di analisi senza l’analista, una confessione a cuore aperto e senza sconti.Sabato 1 marzo arriva tutta l’irrefrenabile verve dei Panpers con Body scemi. Cambiamento climatico, conflitti globali, farine di insetti, intelligenze artificiali: c’è chi ci vede l’apocalisse e chi invece l’occasione per ridere di un mondo sempre più grottesco. Dal politicamente scorretto al tendenzialmente giusto, da canzoni in classifica a sketch inclassificabili, i Panpers offrono agli spettatori una prospettiva fuori dal coro del bizzarro presente in cui stiamo vivendo.Giovedì 13 marzo largo a Giorgia Fumo,

finalista del programma televisivo Italia’s Got Talent, che porta sul palco Vita bassa, una fotografia disincantata della sua generazione: i millennial. Venerdì 28 e sabato 29 marzo ancora un doppio appuntamento con il duo più amato, Carlo & Giorgio con In vacanza con Carlo & Giorgio. Cosa metteranno i due comici veneziani nella valigia di questo spettacolo? “Un po’ di novità, perché il mondo va così veloce intorno a noi che ci offre continui spunti e qualche classico del nostro repertorio, perché potremmo mai partire da soli e lasciare a casa i nostri personaggi?”.Venerdì 4 e sabato 5 aprile doppia serata con il gradito ritorno di Alessandro Bergonzoni, uno dei volti più amati della comicità colta italiana, che torna a Mestre con Arrivano i Dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca), nuovo spettacolo che prosegue la sua ricerca artistica nei territori che in questi anni lo hanno visto partecipare attivamente in prima persona ad avvenimenti sia artistici che sociali applicando quella che Alessandro chiama ‘congiungivite’.Giovedì 10 aprile è la volta della comicità educata e gentile di Federico Basso che con Profilo basso porta sul palco la sua esperienza di comico prestato ai social, in un monologo che raccoglie gli anni di esperienza accumulati sui palchi e nelle trasmissioni più popolari.Il cartellone si chiude infine giovedì 17 aprile con il nuovo spettacolo di Francesco Cicchella Tante belle cose. Artista versatile e poliedrico, si muove sul palco con estrema naturalezza mostrandosi di volta in volta musicista, cantante, attore, comico, imitatore con una spiccata attitudine al ballo.

La Stagione 2024-2025 de I Comici al Teatro Toniolo (Venezia) offre 14 appuntamenti da novembre ad aprile, con comici come I Legnanesi, Paolo Ruffini, Giovanni Vernia, Carlo & Giorgio e Alessandro Bergonzoni, promettendo risate e nuove proposte.

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

#Regione

Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche

Autonomia, a sette anni dal referendum lo scontro politico è più acceso che mai

Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.

Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 2017 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso

che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”. Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discus-

sioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.

A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella, segretario

veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.

Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento in una ker-

messe celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)

Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24

Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia.

Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Vene-

to.”

“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con

l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”

“Per quello che riguarda la possibili-

tà di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia partire, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”

Duello radiofonico Marcato - Montanariello: le posizioni restano più lontane che mai

L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.

una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.

l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio? Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.

Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute

dell’autonomia voluta a furor di popolo dal centrodestra: “In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci sono soldi

Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere

alcuni lunghi e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto. In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.

Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”. (a cura di Nicola Stievano) Autonomia.

“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per

Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono

Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella

PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni grandi e piccoli”.

La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).

“Un risultato che premia il la-

voro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)

“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”

C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.

“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa.Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”

Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www. ilcircoloveneto.eu.

Margherita Cera

Regione

Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner

“Avanti con il piano strategico del turismo”

Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.

Cosa ci dobbiamo attendere?

Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?

Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Vene-

to. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provocazione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.

Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?

L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.

(a cura di Nicola Stievano)

le

deleghe “Fondi straordinari per gli alloggi Ater”

Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica. Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza? E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto.

Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?

La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è

osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?

I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.

Che dire dello sport di casa nostra?

Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Il legale

L’approfondimento. Non va confusa con l’affidamento in prova ai servizi sociali

Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale

L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.

La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale. Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa alla prova, che, peraltro,

può essere concessa una sola volta.

Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.

L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansio-

ni cui gli imputati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:

1. sociali e sociosanitarie (assistenza: tossicodipendenti, anziani, alcolisti diversamente abili, stranieri, malati, minori);

2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);

3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);

4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);

5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);

6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.

Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

Sintonizzati

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

UTENZE DOMESTICHE

(cittadini e famiglie)

L'utente intestatario dell'utenza può conferire direttamente i propri rifiuti oppure può avvalersi di un familiare/conoscente.

UTENZE NON DOMESTICHE

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

(aziende, attività commerciali, enti e associazioni)

l'apposita Convenzione preventivamente con Ecoambiente, nella quale verrà letto il codice

È NECESSARIO ESIBIRE IL DOCUMENTO D'IDENTITÀ DEL CONDUCENTE DEL MEZZO

SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta

Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato

Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%.

Bassa ancora la domanda di auto elettriche.

Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.

In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:

Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.

2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una posizione forte nelle vendite.

3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.

4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.

5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.

6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.

7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.

8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.

9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.

10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità.

Crescita del mercato usato

Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.

Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del

+11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%).

Auto usate più comprate in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.

2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.

3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.

4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.

5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA

SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione

WM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.

Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.

Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.

Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.

Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un motore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.

La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.

Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

www.veneto24.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO24

Novità del mercato 2. Il brand guarda al futuro combinando elementi classici con tecnologie avanzate

Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica

Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.

Sintonizzati sul futuro.

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale.

La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tecnologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia.

La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata

per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco. La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103-104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.

La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.

Ascolta

Sintonizzati sul futuro.

www.veneto24.it

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Ascolta

ARIETE (Voto: 7)

Novembre porta nuove sfide, ma saprete affrontarle con grinta. In amore, attenzione ai malintesi; cercate dialogo aperto per evitare attriti. Siate pazienti e flessibili.

TORO (Voto: 8)

Il mese è positivo, con soddisfazioni in arrivo. Sul lavoro, sfruttate l’occasione per mettere in mostra le vostre capacità. Le relazioni affettive sono stabili e serene.

GEMELLI (Voto: 7)

Con novembre arrivano cambiamenti stimolanti. La curiosità è al massimo, ma occhio a non esagerare. In amore, puntate sulla sincerità e sulla comprensione reciproca.

CANCRO (Voto: 6)

Un mese impegnativo, ma che offre opportunità di crescita interiore. Sul lavoro potrebbe esserci tensione; in amore, cercate di mantenere la calma e comunicare di più.

LEONE (Voto: 9)

Novembre vi vede brillare, soprattutto nelle relazioni. In ambito professionale sarete apprezzati e riconosciuti. Godetevi il periodo, ma restate con i piedi per terra.

Novembre

Il penultimo mese dell’anno porta nuove sfide ma anche passione in amore e cambiamenti stimolanti

BILANCIA (Voto: 8)

Mese equilibrato, ricco di occasioni. In ambito affettivo ci sono sviluppi positivi. Al lavoro, sappiate delegare per alleggerirvi. Novembre sarà gratificante.

SCORPIONE (Voto: 9)

Siete al massimo delle energie. Novembre vi porta successo e passione in amore. Ottimo anche il settore finanziario: è il momento di rischiare con prudenza.

SAGGITARIO (Voto: 8)

Il vostro spirito avventuroso è al top. Avrete buone opportunità lavorative, mentre in amore l’armonia regna sovrana. Lasciatevi ispirare da questo periodo positivo.

CAPRICORRNO (Voto: 7)

mattina dalle 7 alle 10 in diretta con Roberto Guidetti

Novembre richiede dedizione al lavoro e alle finanze. Saranno importanti la costanza e l’attenzione ai dettagli. In amore, potreste dover chiarire alcune questioni.

ACQUARIO (Voto: 8)

Il mese è favorevole per realizzare progetti e collaborazioni. Le relazioni sono serene, ma cercate di non trascurare chi vi sta vicino. Crescita e armonia vi accompagnano.

VERGINE (Voto: 7) PESCI (Voto: 7)

Nuove idee prendono forma e vi sentite ispirati. Le sfide lavorative si superano con successo, ma in amore prendete tempo per chiarire alcuni punti importanti.

Un mese di riflessione, ideale per valutare nuovi obiettivi. L’amore richiede pazienza e tatto. Attenzione ai segnali intorno a voi e prendetevi il tempo necessario per voi stessi.

Sintonizzati sul futuro.

TERME C’È UN MONDO DA VIVERE

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Kit Spa: accappatoio e telo spugna

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

Camera Elegance

1 trattamento a scelta tra: Trattamento Viso al Fango Termale con Ozonidi

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Notti di Natale

3 giorni e 2 notti, Camera Comfort

Mezza pensione

Cena della Vigilia

Pranzo di Natale

1 cura inalatoria

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Kit Spa: accappatoio e telo spugna

da € 366 a persona

Ascolta

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it

Ascolta

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.