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Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.

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Tutti i quartieri saranno coinvolti da iniziative, spettacoli, mostre, musica e tante maschere che per settimane coloreranno il centro storico e non solo

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dibattito

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VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO

L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”

AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”

Le concessioni delle reti rendono 300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

a sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5

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Carnevale
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Corso di Medicina e Chirurgia a Venezia

Una grande novità per il settore sanitario del Veneto: a partire dall’anno accademico 2025-2026, il Corso di Laurea in Medicine & Surgery dell’Università di Padova si trasferirà a Venezia. La decisione segna una tappa fondamentale nell’espansione della formazione sanitaria regionale e internazionale.

Il progetto è stato ufficializzato oggi con la firma di un Protocollo d’Intesa tra il Presidente della Regione, Luca Zaia, la Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, e il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, con la partecipazione del Presidente della Scuola di Medicina di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e l’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

La sede del nuovo Corso sarà l’ospedale SS Giovanni e Paolo di Venezia, dove verranno allestite aule, laboratori e aree per i tirocini degli studenti. Il Corso sarà esclusivamente in lingua inglese, in continuità con l’offerta formativa padovana, e si prevede un incremento graduale degli studenti, partendo da 100 al primo anno fino a 600 entro il 2030.

Zaia ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come l’apertura del Corso a Venezia completi un “triangolo del sapere” in ambito sanitario tra le città di Padova, Treviso e Venezia. Inoltre, il Corso si avvarrà di una forte componente internazionale, con il 75% degli studenti provenienti dall’Unione Europea, mentre il restante 25% sarà composto da studenti extra UE.

Il progetto ha un impatto strategico non solo sull’offerta formativa, ma anche sul territorio: contribuirà infatti a contrastare il fenomeno dello spopolamento veneziano, attraendo giovani medici e aumentando l’attrattività della città. La Regione evidenzia anche l’importanza di integrare formazione, ricerca e pratica clinica nel Servizio Sanitario Regionale.

La città lagunare diventa un polo di eccellenza

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.

Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.

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1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 15 gennaio 2025 È un

Municipio. Lo storico palazzo sarà completamente riqualificato

Ristrutturazione di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan:

approvato il progetto da 6,6 milioni di euro

Venezia approva il progetto di ristrutturazione del Municipio, con 6,6 milioni di euro per migliorare sicurezza, funzionalità e conservare il valore storico di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan.

L a Giunta comunale di Venezia ha approvato, nella sua ultima seduta, il progetto di ristrutturazione del Municipio, che coinvolgerà i storici palazzi di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan. L’intervento, promosso dall’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto, prevede un investimento complessivo di 6 milioni e 600 mila euro, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la funzionalità degli spazi comunali, rispettando al contempo il valore storico e architettonico dei monumenti.

“Questo progetto è pensato per garantire una maggiore sicurezza e per rifunzionalizzare

gli spazi interni, oltre a restaurare le facciate esterne”, ha spiegato Zaccariotto. Tra gli interventi principali figura il miglioramento sismico degli edifici, la messa a norma antincendio e il restauro delle facciate monumentali, da tempo necessarie di intervento. La Giunta punta a ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi per entrambi i palazzi, cruciali per l’operatività del Municipio in caso di emergenze.

L’intervento, che si articolerà in due fasi, avrà inizio con il Palazzo Ca’ Farsetti, per poi proseguire con il Palazzo Ca’ Loredan. “Vogliamo modernizzare gli edifici senza compromettere la loro storicità”, ha sottolineato l’assessore, mettendo in evidenza come, accanto ai lavori di restauro, verranno introdotti anche elementi di innovazione tecnologica.

Il progetto non solo garantirà una maggiore efficienza per la macchina amministrativa comunale, ma contribuirà anche a valorizzare uno dei complessi monumentali più significativi di

ibilità anche in situazioni critiche. Con l’approvazione di questa delibera, la città si prepara a un rinnovamento che rispetta il passato, ma guarda al futuro.

Manutenzioni alloggi comunali: la Giunta approva interventi per oltre 3 milioni

La Giunta comunale su proposta degli assessori ai Lavori pubblici, Coesione sociale e Patrimonio, ha approvato 4 delibere relative a manutenzioni in abitazioni di edilizia residenziale in centro storico, isole e terraferma. Interventi per poco meno di 3 milioni e 300 mila euro. In centro storico e isole sono stati stanziati complessivamente 1 milione e 600mila euro per interventi di manutenzione diffusa in particolare per gli interventi urgenti (a guasto/chiamata). Un milione e 200 mila euro sono destinati alla prosecuzione degli interventi di manutenzione diffusa dell’edilizia residenziale in terraferma in particolare per gli interventi urgenti.

Manutenzione straordinaria anche su parti condominiali di alloggi al momento sfitti tra Marghera e Mestre Carpenedo per un importo pari a 455.269 euro, con interventi di manutenzione che interesseranno solo le

parti che abbisognano di manutenzione e rinnovamento e non coinvolgeranno per intero i fabbricati. Si tratta, pertanto, di interventi quali tinteggiature, riverniciature di parapetti, parziali sostituzioni di serramenti, verifiche e adeguamento impianti elettrici, nuove cassette delle lettere poste all’esterno, minime sistemazioni delle aree esterne.

“Continua l’impegno di questa Amministrazione nella manutenzione degli alloggi di proprietà comunale - spiega l’assesore Zaccariotto - Interventi finalizzati a favorire la residenzialità e contemporaneamente a valorizzare anche il nostro patrimonio. Negli ultimi anni, abbiamo investito molte risorse economiche per la riqualificazione di abitazioni sia in terraferma che in centro storico e isole”.

“Un impegno straordinario quello che l’Amministra-

zione comunale ha messo in campo in questi anni per restaurare ed assegnare il patrimonio abitativo sfitto intervenendo in situazioni trascurate da decenni in termini di mancate manutenzioni e mancati restauri - sottolinea l’assessore Venturini - Un lavoro che ha portato negli ultimi anni a migliaia di assegnazioni di appartamenti e di restauri. Un impegno che continuerà anche nei prossimi anni grazie ad un piano triennale approvato nel bilancio e che ha dato le riosorse necessarie per recuperare tutti gli alloggi oggi non assegnabili”.

“Un progetto che continua nel perseguire il raggiungimento di determinati obbiettivi - sottolinea l’assessore Mar - Dal punto di vista patrimoniale la manutenzione costante degli edifici ci permette di non ritrovarci necessariamente con interventi pesanti da dover svolgere nel corso del tempo”.

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Tempo di bilanci. Sindaco e assessori lanciano le sfide dei prossimi anni

Brugnaro: “Efficientamento del bilancio in Città nel 2025. Così Venezia può

N el corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenutasi presso la sala del Consiglio comunale del Municipio di Mestre, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha celebrato lo spirito vitale e rigenerato della cittàVenezia, sostenuta da una solida rete sociale, sia riuscita ad affrontare con successo le grandi sfide che affliggono il nostro Paese. Il primo cittadino ha dichiarato: “Venezia è una città viva e rigenerata, fondata su una rete sociale solida, e può guardare con fiducia alle sfide del futuro perché ha dimostrato di saper trovare le risposte giuste ai grandi problemi che colpiscono il nostro Paese”.

Il sindaco ha illustrato i notevoli investimenti previsti per l’immediato futuro, con circa 1,5 miliardi di euro destinati a cantieri pubblici nel 2025. Tra gli ambiti d’intervento prioritari per l’Amministrazione comunale sono stati annoverati la sicurezza, la regolamentazione dei flussi turistici, il potenziamento delle infrastrutture e la tutela del

lavoro.

Laura Besio - Assessore ai Servizi al Cittadino, Politiche Educative e Personale “Nell’ambito della delega ai Servizi al Cittadino, abbiamo accelerato la digitalizzazione attraverso un nuovo protocollo informatico, un nuovo gestionale per l’accesso agli atti edilizi, un nuovo servizio di notifiche digitali e l’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea, ora accessibile tramite Di.Me. Abbiamo inoltre avviato alcuni ‘punti di facilitazione digitale’ per formare i cittadini meno esperti. Ci siamo anche aperti ai privati mediante un bando per estendere i luoghi destinati alle unioni civili.” Sul fronte delle politiche educative, è stato approvato il nuovo Regolamento Ristorazione Scolastica per un servizio più efficiente, contrastando gli sprechi e cautelando dalle inadempienze. Le ludoteche sono entrate a far parte della rete bibliotecaria con giochi e spazi rinnovati, automazione del servizio, maggiore apertura e nessun costo. Sono stati aperti i nuovi

nidi Coccinella e Pinocchio, all’avanguardia e più recettivi. Grazie alla ristrutturazione del nido Delfino al Lido, la capacità è aumentata di oltre 40 posti.” In termini di risorse umane, abbiamo organizzato numerosi concorsi per ridurre l’età media del personale, aumentare la professionalizzazione e valorizzare il merito. Inoltre, prevediamo l’attivazione di procedure per valorizzare le risorse interne. L’anno scolastico è cominciato con il personale scolastico al completo, assumendo insegnanti, educatori, ausiliari e incrementando il coordinamento pedagogico da 6 a 8 unità.”

Paola Mar - Assessore alla Promozione del Territorio, Università, Patrimonio e Toponomastica

“Per quanto riguarda il Patrimonio, è significativa la delibera con il sindaco per l’assegnazione dello spazio di Santa Maria Ausiliatrice per il padiglione Vaticano e l’acquisizione del Palazzetto dello Sport ‘Giobatta Gianquinto’ a Castello, risolvendo una lunga controversia. Nel 2024 è stato indetto il quinto

bando per l’uso di spazi civici con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza in attività culturali, ludiche, ricreative e sportive, riguardando 82 edifici per 270 stanze. È stata rinnovata la concessione a Emergency nel compendio della Giudecca.” Sul fronte della toponomastica, spicca l’intitolazione del parco di via Oriago a Giulia Cecchettin e della prima rotonda italiana dedicata a ‘Paolo Bonomi’, fondatore di Coldiretti. Non da meno, Calle Lucio Quarantotto è stata dedicata al famoso cantautore di Mestre. Per l’Università, ricordiamo la terza edizione di ‘University Open Sport Day’ con la celebrazione dei 75 anni del CUS Venezia, e il progetto ‘Oro’, nell’ambito del Book Crossing, vincitore del Bando Città che Legge. Il progetto Marco Polo 700 ha visto la collaborazione del Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari e Fondazione Musei Civici, coinvolgendo numerose associazioni. Sul fronte della promozione del territorio, sono stati organizzati circa 2.400 eventi, con oltre il

1 0% dedicati ai bambini. Il Festival di bolle di sapone e arti circensi al parco Bissuola ha attirato circa 20.000 persone. Altri eventi rilevanti includono il progetto Admirabile Signum, Venezia Comics e il Festival delle Idee.”

Elisabetta Pesce - Assessore alla Sicurezza “Nel 2024 abbiamo intensificato le attività mirate a garantire sicurezza e rispetto della legalità, seguendo tre direttrici principali: prevenzione e contrasto alla criminalità; promozione e tutela della legalità; investimenti programmati. La Polizia Locale ha intensificato le azioni di prevenzione, con 136 spacciatori fermati, 483 sequestri di droga e 1.225 ordini di allontanamento emessi. È stata posta attenzione anche al contrasto dei borseggi, con 178 deferimenti e 16 sanzioni. Il programma Oculus ha continuato a monitorare e bonificare siti degradati, con 160 sopralluoghi e 108 interventi” Sono state intraprese azioni per combattere occupazioni abusive e contrastare rumori molesti. Sul piano degli

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e 1,5 miliardi di euro di cantieri pubblici diventare modello per il Paese”

investimenti, è iniziato un progetto triennale per ampliare il videosorveglianza, con un investimento di 1.973.000 euro. Sono stati assunti nuovi agenti di Polizia Locale, e nove ufficiali hanno completato un master universitario, migliorando la qualità del servizio. La sicurezza urbana è una priorità e, nonostante ci sia ancora molto da fare, con impegno costante possiamo garantire una città più sicura e vivibile.”

miglie.”

ca e l’inflazione, abbiamo gestito il bilancio senza tagliare servizi o aumentare tributi, raccogliendo ottimi risultati. La partecipata Casinò ha raggiunto un incasso di 117 milioni di euro, garantendo 20 milioni al bilancio comunale.” Abbiamo avviato dialoghi con enti per ridurre il moto ondoso in laguna e siamo soddisfatti dell’approvazione del ‘barcavelox’ nel nuovo codice della strada. Sono stati acquistati 44 autobus elettrici per Mestre grazie ai fondi PNRR e sono entrati in servizio 5 nuovi vaporetti con un investimento di 150 milioni.”

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha evidenziato i successi della città, tra cui la solidità sociale e gli investimenti per il futuro, tra cui 1,5 miliardi per i cantieri pubblici.

Simone Venturini - Assessore alla Coesione Sociale, Politiche della Residenza, Sviluppo Economico, Lavoro e Turismo “Nel 2024, l’Amministrazione comunale veneziana ha mostrato grande impegno soprattutto nel settore turistico. Tra i provvedimenti di spicco ricordiamo il Contributo d’accesso e la sperimentazione che ha innovato la città, oltre alla discussione sul regolamento per gli affitti turistici brevi, nel tentativo di bilanciare le esigenze di residenti, lavoratori e turisti. Venezia continua ad ospitare e organizzare grandi eventi, utilizzando le sue capacità di sviluppo e marketing territoriale. Nell’ambito sociale, abbiamo assegnato 194 abitazioni attraverso bandi comunali e ne stiamo restaurando 349. Abbiamo anche avviato interventi innovativi in strada per prevenire marginalità e dipendenze, impiegando molti operatori giovani. Ricordo con tristezza la scomparsa di una giovane psicologa, avvenuta in un incidente stradale mentre lavorava per i servizi sociali del Comune. In conclusione, evidenzio l’ampliamento della biblioteca civica Vez e gli interventi al Parco Bissuola, a Marghera, e il Bibliobus dedicato a bambini e fa-

Francesca Zaccariotto - Assessore ai Lavori pubblici, Decoro urbano, Mobilità e Viabilità “Il 2024 sarà ricordato per i notevoli interventi pubblici. Tra questi, l’inaugurazione dell’ex Emeroteca e della nuova Vez, i lavori sull’ex Scuola De Amicis, la riqualificazione del Palaplip a Mestre e degli spazi culturali al parco Albanese-Bissuola, e i futuri interventi al Candiani. La città ha inoltre consegnato tre nuovi asili nido e stiamo costruendo il nuovo Palasport nell’ex area Sinti. Recentemente è stata inaugurata la nuova sede del Tribunale Civile nella ‘Cittadella della Giustizia’ a Piazzale Roma, parte di un progetto atteso da anni che stiamo portando avanti.” All’Arsenale, le ristrutturazioni delle tese ospitano il Salone Nautico e altri eventi di rilievo. Ricordo i lavori di messa in sicurezza lungo il Canale di Cannaregio e gli interventi in Piazza San Marco. Sono stati sistemati 14.000 loculi e realizzati 1.200 nuovi ossari. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a un lavoro di squadra e alle segnalazioni dei cittadini. Spero che il 2025 prosegua con lo stesso impegno, portando a compimento i progetti nell’interesse della città e dei suoi abitanti.”

Michele Zuin - Assessore al Bilancio, Società partecipate, Tributi ed Economato, Trasporto pubblico locale e Traffico acqueo “Nel 2024 si è sperimentato il Contributo di Accesso alla Città Antica di Venezia, permettendo un monitoraggio effettivo dei flussi turistici e la prenotazione della città. Nonostante le difficoltà della finanza pubbli-

Andrea Tomaello - Vicesindaco e Assessore alla Protezione Civile, Sport, Porto, Politiche Giovanili, Progetti Comunitari e Rapporti con il Mondo dell’Agricoltura “Per il secondo anno consecutivo, Venezia è stata la prima città italiana negli investimenti infrastrutturali sportivi. Tra i progetti principali ci sono il Bosco dello Sport, il recupero dell’ex area Sinti per il nuovo Palazzetto dello Sport e la riqualificazione del Parco Rodari di Chirignago. Sono stati riqualificati 19 aree fitness e 19 piastre polivalenti, e abbiamo promosso programmi sportivi per diverse fasce di età. Importante è stata la collaborazione per l’istituzione della ZLS a Porto Marghera e Murano.” Nell’ambito della Protezione Civile, vale la pena menzionare EU Modex Venezia, un evento che ha coinvolto oltre seicento soccorritori europei e ha beneficiato della logistica del nostro gruppo comunale.”

Lo sguardo è rivolto alle sfide che attendono l’Amministrazione comunale nel 2025: “La costruzione dello Stadio nel Bosco dello Sport, la nuova Questura di Marghera e la Stazione di Mestre sono opere che la Città attendeva da anni e che nonostante il partito del no, senza proposte o idee, siamo riusciti a portare avanti, dando risposte concrete ai cittadini” ha aggiunto il primo cittadino. “In questa Città vorrei poter lanciare un grande patto sociale coinvolgendo le organizzazioni datoriali, sindacali e i vari enti su temi chiave come il lavoro, la sostenibilità, la sicurezza e l’intelligenza artificiale, per mettere le persone al centro e progettare le sfide future.”

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Polizia di frontiera aerea e marittima:

bilancio dell’attività dell’anno 2024

Il 2024 è stato un anno caratterizzato dal boom degli spostamenti di passeggeri, per motivi turistici ed economici, che ha interessato in particolar modo la città di Venezia, per la sua connotazione turistica ma anche economica oltre che di grande vocazione internazionale. Nel corso dell’anno 2024 sono stati 2100 i passeggeri sottoposti ad ulteriori approfonditi controlli all’atto dell’attraversamento della frontiera finalizzati alla verifica del soddisfacimento delle condizioni di ingresso sul territorio.

77 sono stati i cittadini stranieri segnalati ai fini della revoca del permesso di soggiorno, avendo trascorso all’estero periodi continuativi superiori a quanto consentito dalle norme vigenti, mentre 42 cittadini stranieri, già titolari di un permesso di soggiorno italiano, sono risultati in possesso anche di un permesso di soggiorno di un altro stato, pertanto, gli stessi sono stati segnalati agli Uffici Immigrazione emittenti per la successiva valutazione in merito al mantenimento del soggiorno.

A ciò è doveroso ricordare i mirati servizi preventivi nell’ambito dell’attività antiterrorismo, ed i servizi di vigilanza e i dispositivi di sicurezza predisposti presso lo scalo aereo durante il transito, di numerose personalità quali Capi di Stato e di Governo, personalità del mondo politico nazionale ed internazionale, economico e dello spettacolo; tra questi è doveroso citare, lo scorso mese di aprile, la visita del Sommo Pontefice oltre all’evento del G7 della Giustizia dello scorso maggio, la Biennale Arte e la Mostra del Cinema, appuntamento fondamentale sulla scena internazionale.

zazioni previste che possano essere concesse dagli organi di Polizia di Frontiera al cittadino straniero, per l’ingresso nel territorio della Repubblica Italiana, in casi particolari e al personale di bordo e ai marittimi per consentire loro il transito in sbarco dalle Navi dove prestano attività lavorativa.

L’attività dell’Ufficio della Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea di Venezia, ha consentito di raggiungere, nel corso dell’anno 2024, importanti risultati.

1670 soso state le denunce acquisite presso gli Uffici della Polizia di Frontiera dell’Aeroporto Marco

Polo, in gran parte di furti o smarrimenti, dalle persone in arrivo o in partenza da Venezia.

60 sono state le persone arrestate, 108 le persone denunciate in stato di libertà e 221 i cittadini stranieri respinti alla frontiera e reimbarcati sui vettori aerei.

Sono stati, inoltre, scoperti 164 documenti o visti contraffatti dal Nucleo specializzato in falso documentale.

Nel corso dell’anno 2024, ancora, per quanto attiene i profili di polizia amministrativa e di sicurezza, presso l’Aeroporto Marco Polo di Tessera sono state irrogate 151 sanzioni

per violazioni amministrative comminate ai vettori aerei e marittimi e a passeggeri in genere, per un ammontare totale di 140.000 euro per violazioni del Testo Unico Immigrazione, violazioni del Programma Nazionale di Sicurezza Civile e del Programma Nazionale di Sicurezza Marittima, violazioni del Codice della Strada e della Navigazione. Infine, 16 sono stati i provvedimenti di natura amministrativa elevati dall’Ufficio di Frontiera che impongono l’allontanamento dalla struttura aeroportuale per chi non abbia un valido titolo di viaggio o ragioni per starvi.

Polizia di Stato di Venezia, il bilancio del 2024

Nel corso del 2024, la Polizia di Stato di Venezia ha intensificato i controlli sul territorio, ispezionando quasi 40.000 persone e oltre 8.600 veicoli. Il bilancio delle attività è stato illustrato dal Questore Gaetano Bonaccorso, che ha evidenziato l’efficacia degli interventi. Sono stati registrati 2.225 denunce all’Autorità Giudiziaria e 248 arresti. Un aspetto fondamentale dell’attività di prevenzione è stato il rafforzamento del controllo del territorio, con la gestione di 1.516 servizi straordinari di

In ambito portuale, invece, l’attività principale del controllo sui passeggeri si concentra nell’Hub del Terminale a Fusina, con mirati controlli in occasione dell’accosto dei traghetti provenienti dalla Grecia, area a rischio per il fenomeno dell’immigrazione clandestina, fenomeno che, nel corso degli ultimi anni, è scemato anche grazie alle interlocuzioni tenute dall’Ufficio di Frontiera con i vettori marittimi, con i responsabili della Security e con il coordinamento dei collaterali organi della polizia greca.

Nel corso dell’anno sono stati rilasciati 936 visti alla frontiera, autoriz-

pattugliamento, coordinati dalla Questura di Venezia, a cui hanno partecipato anche le altre Forze di Polizia. L’obiettivo principale è stato prevenire la criminalità e identificare soggetti pericolosi, con il supporto dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Anticrimine.

Tra le misure adottate, spiccano 290 Fogli di Via Obbligatori, che hanno allontanato persone a rischio dalle città della Provincia, e dieci richieste di Sorveglianza Speciale per individui particolarmente pericolosi. Inoltre, sono stati eseguiti 100 accompagnamenti di stranieri irregolari e 33 rimpatri verso i rispettivi Paesi d’origine. Particolare attenzione è stata rivolta anche ai reati contro le donne. Nel 2024 sono stati emessi 117 ammonimenti, di cui 64 per atti persecutori e 53 per violenza domestica. Per quanto riguarda la lotta allo spaccio di droga, sono stati effettuati numerosi interventi, mentre per la sicurezza pubblica sono stati emessi 44 Daspo contro tifosi violenti.

Patriarca di Venezia Moraglia, “Giubileo sia l’anno della libertà”

“L’Anno Santo che si apre sia anche per noi l’anno della libertà dei figli di Dio. E come avvenne anche per Giuseppe e per Maria, condotti da Gesù lungo un percorso non facile e non immediatamente concepibile, anche noi siamo sollecitati a compiere un cammino di crescita e maturazione di fede e di speranza”.

Lo ha affermato il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nell’omelia della celebrazione per l’apertura del Giubileo, nella Basilica di San Marco. La celebrazione è stata preceduta dalla processione della croce, partita dalla

vicina chiesa di San Zaccaria, e dall’entrata nella cattedrale veneziana. “A noi capita - ha ricordato Moraglia - di ridurre le parole di Gesù, a manipolarle secondo quanto ci sembra vero, buono e giusto, portandole al nostro livello, al livello della cultura dominante. Insomma, siamo tentati di ‘mondanizzare’ la fede ed anche la Chiesa, rendendola un’organizzazione umana con finalità sociali in cui l’aggancio con l’unico Signore si riduce ad un pretesto, o ad un ripiego. Dobbiamo, invece, avere la pazienza e l’umiltà di non ‘abbassare’ le parole di Gesù e, piuttosto, di lasciarci

condurre da esse, crescendo nella loro accoglienza. C’è tanto da purificare in noi, in molti e diversi ambiti: la purificazione dell’intelligenza, della volontà, della memoria, dello sguardo, della parola e delle varie forme di linguaggio, arrivando anche a riscoprire il valore del silenzio”, ha concluso. In Veneto analoghe celebrazioni hanno aperto il Giubileo nelle diocesi della regione. Tra le iniziative, spicca quella di Vicenza dove oltre 700 ministranti, bambini e bambine, hanno riempito il presbiterio della Cattedrale nella celebrazione presieduta dal vescovo Giuliano Brugnotto.

Giubileo 2025: la vicinanza del presidente Zaia alle diocesi del Veneto

“Ho colto parole che travalicano le coscienze in quelle di Papa Francesco per l’apertura del Giubileo, un messaggio che parla a tutti, credenti e non, e ci investe di un preciso mandato a riflettere e operare, guardando alle sfide del mondo non solo per il futuro ma anche per il presente. In un momento storico in cui sono disseminati oltre sessanta focolai di guerra in tutto il pianeta, e si combatte anche in aree non distanti dalla nostra terra, in un periodo in cui tante certezze vacillano a cominciare proprio dalla Pace che i nostri genitori hanno costruito, invitare tutti alla Speranza significa chiamare ognuno a fare la sua parte”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si esprime riguardo l’avvio dell’Anno Santo 2025 che vedrà un ampio coinvolgimento del Veneto e delle sue diocesi.

Le chiese giubilari nel Patriarcato di Venezia

S i potrà ottenere il dono dell’indulgenza plenaria anche nelle chiese giubilari istituite a questo scopo dal Patriarcato di Venezia, ottemperando alle norme date per il Giubileo dalla Penitenzieria Apostolica, con un decreto del Patriarca Francesco. Saranno luoghi di preghiera e di consolazione dove ottenere il dono dell’indulgenza plenaria e potersi accostare al Sacramento della Riconciliazione. Il vademecum diocesano predisposto dagli Uffici Pastorali della Diocesi di Venezia individua queste chiese:

• La Cattedrale Metropolitana Basilica Patriarcale di San Marco evangelista in Venezia;

E le seguenti Chiese individuate nel territorio diocesano:

• La Chiesa arcipretale di San Giovanni Battista in Jesolo;

• La Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in Lido di Jesolo;

• Il Santuario della Madonna dell’Angelo in Caorle;

• La Chiesa del Santissimo Nome di Maria in Marango di Caorle».

“Domenica 29 gennaio anche in tutte le comunità cristiane locali, anche del Ve-

neto, verrà aperto l’Anno Santo – sottolinea Zaia –. Un evento che coinvolge tutti e vede protagonista innanzitutto i cattolici che nella nostra terra vivono un’antica tradizione di fede dalle radici profonde, che è parte integrante della nostra identità e della nostra cultura. A tutti trasmetto un messaggio di vicinanza e partecipazione per questo grande evento universale”.

• La Basilica Santuario della Madonna della Salute in Venezia;

• La Chiesa di San Silvestro I papa in Venezia;

• La Chiesa di San Carlo Borromeo in VeneziaMestre;

• La Chiesa dei Santi Gregorio Barbarigo e Maria Goretti in Venezia-Mestre;

• La Chiesa arcipretale Santuario di Santa Maria Assunta in Borbiago;

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Si specifica inoltre che «l’indulgenza giubilare si può acquistare compiendo le opere di misericordia e di penitenza indicate nelle già menzionate Norme: la partecipazione a Missioni popolari, esercizi spirituali o incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica; le opere di misericordia corporali e spirituali; la visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili, etc.); le opere di penitenza (in particolare al venerdì); le opere di carattere religioso o sociale. Per acquistare l’indulgenza giubilare è necessario compiere l’opera indulgenziata e adempiere alle consuete condizioni.

Gli eventi. Dal 14 febbraio al 4 marzo, la città diventa un palcoscenico vivente

Carnevale di Venezia 2025: festeggiamenti e magia

D al 14 febbraio al 4 marzo, il Carnevale di Venezia si preannuncia come un evento straordinario, dedicato quest’anno al celebre Giacomo Casanova, in occasione dei suoi 300 anni dalla nascita. Il tema di quest’edizione, il tempo di Casanova, rende omaggio a una delle figure più iconiche della storia veneziana, portando in scena un mix di tradizione, spettacoloe innovazione.

Il Carnevale prenderà il via con un evento esclusivo in Piazza San Marco, venerdì 14 febbraio, per celebrare l’amore in occasione di San Valentino. Il primo fine settimana, come da tradizione, vedrà protagonista l’acqua con il Corteo Acqueo di imbarcazioni storiche, previsto per domenica 16 febbraio.

Durante tutta la manifestazione, Venezia diventerà un palcoscenico vivente, con eventi che coinvolgeranno ogni angolo della città: dai campi e piazze cittadine con il Venice carnival street show, che offrirà una serie di spettacoli all’aperto, alle isole della laguna e a Mestre. Un programma

ricco che abbraccia tutta la terraferma veneziana, da Dese a Zelarino. Le sfilate dei carri allegorici attraverseranno tutta la zona lagunare, con tappe in luoghi iconici come Pellestrina, Lido di Venezia, Burano, Marghera e molti altri. Non mancheranno i grandi classici come la commedia dell’arte, il ballo ufficiale a Ca’ Vendramin Calergi, le 12 Ma-

rie, eventi culturali e musica dal vivo all’Arsenale e a Forte Marghera. A Piazza San Marco, il Carnevale accoglierà anche i carnevali del mondo, con le loro tradizioni e costumi. Un evento da non perdere sarà lo spettacolo sull’acqua all’Arsenale, un’esperienza unica che unisce danza, musica e narrazione, pronta a incantare il pubblico.

Venezia celebra Giacomo Casanova: al via le iniziative per i 300 anni dalla nascita

Non soltanto un Carnevale dedicato, il Comune di Venezia ha ufficializzato le celebrazioni per il 300° anniversario dalla nascita di Giacomo Casanova, uno dei personaggi più emblematici della storia della città. La Giunta, presieduta dal sindaco Luigi Brugnaro, ha approvato gli indirizzi per l’avvio delle iniziative, che prenderanno il via il 14 febbraio 2025, in occasione del Carnevale, il cui tema sarà proprio “Il tempo di Casanova”.

“Con queste celebrazioni intendiamo rendere omaggio a una figura che ha profondamente caratterizzato l’anima della nostra Repubblica Serenissima”, ha dichiarato Brugnaro. “Il 2 aprile 1725 è una data che segna la nascita di un uomo che ha incarnato, con il suo carisma, il mondo culturale, sociale e politico del suo tempo. Il Carnevale 2025 aprirà le porte di questa grande commemorazione, ma saranno molte le iniziative a seguire, tra cui una mostra al Museo di Palazzo Mocenigo e un focus a Palazzo Ducale sulla celebre ‘fuga dai Piombi’”.

Le celebrazioni si concentreranno sulla figura di Casanova come icona del Settecento europeo, un uomo che ha vissuto tra le corti nobiliari, i grandi protagonisti culturali e artistici, e le avventure che lo hanno visto protagonista tra gioco, amore e società segrete. Le sue 3.600 pagine di autobiografia rappresentano una fonte inestimabile per ripercorrere la sua vita e il suo tempo, dalle sue esperienze nelle corte europee agli incontri con intellettuali e artisti, fino alle sue incursioni nel misterioso mondo dell’alchimia e delle società segrete.

Un Comitato di indirizzo, di nomina sindacale e composto da personalità di spicco del panorama culturale, accademico, istituzionale ed economico di Venezia, sarà incaricato di coordinare le iniziative. “Come per le celebrazioni dei 1600 anni dalla fondazione di Veneziae dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, anche questa volta ci impegneremo a creare una regia unica per tutte le attività programmate”, ha aggiunto il sindaco. “Coinvolgeremo tutti i soggetti culturali, economici e sociali del territorio metropolitano per fare di queste celebrazioni un momento di crescita per tutta la città”.

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Ospedale di Mestre. Al via la realizzazione di nuovi spazi per

nuovi servizi

L’Angelino prende forma: nuova struttura a servizio del territorio

Grande soddisfazione di Contato e di tutta l’ULSS3

Serenissima

Ampliamento dell’Ospedale di Mestre: una nuova struttura per migliorare l’efficienza e rispondere alle esigenze di una comunità in crescita

“Un sogno che la città e il territorio hanno inseguito per molti anni sta per diventare realtà.” Con queste parole, Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, ha accolto l’annuncio del sostegno regionale per la realizzazione dell’Angelino, la nuova struttura che andrà ad ampliare l’Ospedale dell’Angelo, uno dei poli HUB di riferimento per l’intera provincia.

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L’intervento, supportato dalla Regione Veneto, rappresenta un importante investimento volto a rafforzare la centralità dell’Ospedale di Mestre. “Grazie a questa espansione – spiega Contato –non solo costruiremo una nuova struttura, ma libereremo spazi nel corpo centrale, rendendo più efficiente l’organizzazione dei servizi già esistenti.”

Un progetto di connessione e funzionalità

La nuova struttura, l’Angelino, sarà progettata per accogliere specifici servizi e unità operative, mantenendo una stretta connessione con l’ospedale principale. Grande attenzione sarà dedicata alla distribuzione dei percorsi, sia per il personale che per i pazienti,

per garantire sicurezza e facilitare le attività di cura e assistenza.

La ricollocazione di alcune funzioni nell’Angelino offrirà l’opportunità di riorganizzare e ampliare gli spazi dell’Ospedale dell’Angelo. Tra le priorità identificate:

• Incrementare i posti letto per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica, seguendo la programmazione regionale.

• Ampliare il Pronto Soccorso per far fronte all’aumento degli accessi e alle nuove esigenze emerse durante la pandemia.

• Potenziare la Terapia Intensiva

Linguaggio dei segni: il nuovo servizio

A partire da giovedì 2 gennaio 2025, l’Ulss 3 Serenissima ha attivato un nuovo servizio di interpretariato in lingua dei segni, pensato per le persone non udenti che necessitano di supporto durante le visite mediche. In collaborazione con VEASYT, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il servizio è facilmente accessibile tramite smartphone o tablet, utilizzando un semplice link o scansionando un QR Code presente in diverse strutture sanitarie del territorio.

“Abbiamo realizzato questo servizio per garantire l’inclusione delle persone con disabilità uditive” ha spiegato Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari. Gli utenti possono essere immediatamente collegati con un interprete della lingua dei segni tramite videochia-

mata, disponibile sia su app che su piattaforma web.

Il servizio è pensato per essere utilizzato anche dagli operatori sanitari, che possono attivarlo già in fase di accoglienza e durante le visite, rendendo il processo più fluido e inclusivo per i pazienti sordi.

Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del progetto regionale “E-inclusion: Vedo-Sento-Ascolto-Capisco”, finalizzato a migliorare la partecipazione attiva delle persone con deficit uditivo e a rendere il sistema sanitario più accessibile. Zuin ha aggiunto che il lancio di questo servizio segna un passo importante verso un sistema sanitario inclusivo, che promuove la piena partecipazione di tutti i cittadini. Il servizio di video interpretariato è particolarmente utile nei

con percorsi più flessibili per diverse tipologie di pazienti.

• Creare una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari avanzati.

• Adeguare tecnologicamente le aree diagnostiche e operative per sostenere l’aumento previsto delle attività.

L’ottimizzazione interesserà in particolare il piano -1, che si trasformerà in un hub di gestione dell’urgenza-emergenza, con percorsi integrati tra Terapie Intensive, Pronto Soccorso e sale operative.

“L’ampliamento dell’Ospedale di Mestre – conclude Contato – rappresenta un riconoscimento importante per il lavoro svolto dalle nostre équipe e dai nostri specialisti. Con questo progetto, il territorio riceve non solo un servizio più efficiente, ma un futuro di cure ancora più avanzate e mirate.”

La realizzazione dell’Angelino segna una tappa fondamentale per la sanità del Veneto, rispondendo a una domanda di innovazione e ampliamento attesa da anni.

punti di front-office come reception, Centri Unici di Prenotazione (CUP) e unità operative, dove è necessaria un’interazione diretta e immediata. L’Ulss 3 ha avviato una campagna informativa con locandine, brochure e pubblicità sui quotidiani locali per promuovere il servizio e ha organizzato sessioni di formazione per il personale sanitario e amministrativo, per garantirne l’utilizzo efficiente.

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Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss
3 Serenissima

Nuove opportunità. Protocollo tra ULSS3 e Casa circondariale di Venezia

A Venezia nasce il Cup in carcere e assume sei detenuti

L

aureati o con elevate competenze informatiche, potranno puntare all’indeterminato Rispondono ai pazienti e fissano visite ed esami in tutti gli ospedali e in tutto il territorio dell’azienda sanitaria veneziana. Ma lo fanno dal carcere. Sono sei detenuti dell’istituto penitenziario maschile di Venezia, assunti a pieno titolo nella squadra del Cup dell’Ulss 3.

Sono stati selezionati tra i circa 270 ospiti della struttura. Sono tutti italiani, tra i 25 e i 45 anni. Alcuni di loro sono laureati, altri hanno elevate competenze informatiche.

Prima la Casa circondariale di Santa Maria Maggiore ha individuato un locale al suo interno, poi l’Ulss 3 Serenissima, assieme al consorzio che ha in gestione il servizio di prenotazione, lo ha attrezzato e reso operativo, trasformandolo in una vera piccola sede distaccata del Cup: rete interna aziendale, linea, macchinari, computer, software e agende per gli appuntamenti.

lavorando in queste modalità hanno una finestra aperta verso il mondo”.

Mentre il direttore del carcere Enrico Farina si dice orgoglioso di questo “potenziamento dell’attività rieducativa dei nostri

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detenuti”, la responsabile della Sanità penitenziaria Marina Paties condivide e sottolinea quanto “il nostro compito all’interno del carcere non sia solo quello di prestare attenzione alla salute fisica degli ospiti e alle condizioni igienico sanitarie che possano mantenerla, ma anche di lavorare sul ‘buon stare’, sull’impegno verso qualcosa che ricordi loro che fanno ancora parte del mondo e che continueranno a farlo. Ricordiamoci che questo compito che vanno a svolgere non è un lavoro manuale, ma un vero lavoro di responsabilità”.

Le postazioni sono quattro: tre per i detenuti in turno (tre al mattino e poi tre al pomeriggio) e una per un operatore esperto che affianca e guida i neoassunti. I contratti sono part time e avranno la possibilità di virare dal tempo determinato a quello indeterminato. In questi primi dieci giorni di sperimentazione appena trascorsi, i nuovi centralinisti sono partiti con le prenotazioni degli esami di laboratorio, “e hanno superato brillantemente questo periodo di prova - ha detto il direttore generale Edgardo Contato in occasione della presentazione ufficiale del servizio di questa mattina, all’interno dell’istituto di detenzione -. Tra poco saranno pronti per interagire con l’intera agenda delle prenotazioni, che conta ogni giorno una media di 6 mila nuovi appuntamenti. Come Cup assegnamo prenotazioni per l’attività specialistica, ma qui offriamo anche un’opportunità di ‘salute’, di tipo sociale, al nuovo personale ‘detenuto’, facendogli svolgere questo servizio. Quindi curiamo le persone a casa, dandogli possibilità di accedere alla

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Ospedale dell’Angelo, ora la cappellania si fa in tre La cappellania dell’ospedale di Mestre si fa in tre. Tre preti più sette volontari tra suore, diaconi e accoliti si dividono tra gli oltre trenta reparti di degenza del più importante presidio ospedaliero della provincia di Venezia, l’hub dell’Angelo.

A coordinare questa nuova squadra spirituale a servizio di pazienti e operatori sanitari è don Valentino Cagnin: “Sarà una cooperazione tra scienze umane e patrimonio spirituale cristiano. Ci teniamo a dare nuova centralità e vitalità alla Messa domenicale, ora che siamo usciti dall’emergenza pandemica, a porre ancor più attenzione all’Eucaristia quotidiana e a coltivare il rapporto con medici e personale sanitario: vorrei anche aprire un dialogo con la squadra di psicologi che in questo grande ospedale segue gli operatori della salute nel delicato periodo storico che sta vivendo la loro professione”, commenta la collaborazione tra azienda sanitaria veneziana e Patriarcato di Venezia.

A condividere con lui la responsabilità della cappellania ci sono anche don Mauro Deppieri e don Augusto Prinsen, sempre attivi per la reperibilità notturna. A loro, poi, si aggiungono tre diaconi, due suore e due accoliti. “Stiamo già pensando di coinvolgere altre persone - spiegano -, di formare altri nuovi volontari per svolgere insieme questo servizio, per affrontare insieme la complessità che si pone davanti a noi, che è allo stesso tempo sfida e opportunità”.

Cagnin, quarantaduenne, è prete da 14 anni e ha già prestato il suo servizio nelle parrocchie di Lido, Gazzera e Asseggiano. Dal 2021 al 2024 è stato parroco, nel sestiere di Dorsoduro, nelle parrocchie dei Carmini, dei Gesuati e di San Trovaso. Ora, oltre al prezioso incarico all’ospedale di Mestre, è stato assegnato come co-parroco nella parrocchia mestrina di San Giovanni Evangelista. Ulteriormente colpito dai fatti di cronaca di questi ultimi giorni, per il nuovo responsabile della cappellania dell’Angelo è fondamentale anche il rapporto con il personale, sempre più frequentemente obiettivo di aggressioni da parte di alcuni utenti.

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Basket. Il capitano della Reyer racconta la sua carriera con l’ambizione di regalare una gioia al Taliercio

Amedeo Tessitori: “Voglio portare un titolo a Venezia”

Capitano della Reyer Venezia, Amedeo Tessitori ripercorre la sua carriera, tra sacrifici, sfide e la speranza di vincere un titolo con la squadra lagunare.

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medeo Tessitori, capitano della Umana Reyer Venezia, ha attraversato una carriera fatta di sacrifici e soddisfazioni. “I miei inizi? Nel mio primo anno di liceo sono andato alla Virtus Siena, una società solida e ben organizzata”, racconta Tessitori. “Sono stato lì per cinque anni, dove ho incontrato tante persone che mi hanno aiutato a crescere”. Dopo un po’ di gavetta, arriva il salto in Serie A con Sassari, una tappa difficile ma fondamentale per il centro granata. “Fu il primo grande scoglio, mi scontrai con la realtà. Ero abituato a contesti più familiari, con meno pressione. In Sardegna ho trovato il vero professionismo e ho faticato tanto all’inizio”, ammette. A Biella, però, arriva la svolta sotto la guida di coach Carrea; Tessitori ritrova fiducia, forma fisica e minutaggio. Due anni di rinascita che lo hanno portato alla convocazione in Nazionale. “Da lì Sacchetti mi vide e mi iniziò a dare fiducia”. Oggi a Venezia, il capitano sta vivendo una fase importante della sua storia personale. “C’è una società molto seria, costruita bene; questa è una piazza eccezionale per chi vuole crescere e migliorarsi. Per questo ho deciso di rimanere. Non ho la necessità di cambiare”, racconta con soddisfazione. “La fascia di capitano, in più, mi riempie di orgoglio”.

Parlando del suo ruolo, Tessitori rivela il tipo di guida che cerca di essere. “Provo a essere un leader di energia, voglia, forza e grinta. Incitare i compagni e trasmettere un body language positivo sono le mie linee guida”. Nella prima parte di stagione i leoni granata hanno avuto qualche difficoltà: “Ci sono stati infortuni e un calendario impegnativo. L’obiettivo è risolvere i nostri problemi, giorno per giorno, settimana per settimana. La squadra è forte e unita, anche fuori dal campo e lo staff lavora tantissimo per darci gli strumenti necessari per fare basket”. La doppia competizione, tra Serie A ed Eurolega, è sempre una sfida impegnativa. “Le trasferte sono dure, il basket europeo è più fisico, devi essere tosto. Quello italiano, invece, è più velo-

ce e tecnico”, spiega Tessitori. Oltre all’Europa, il centro si è preso anche l’Azzurro: “Il Mondiale in Cina è stato un sogno. Mi trovavo a giocare con i migliori: Belinelli, Datome, Gallinari, Hackett. Sono giocatori che avevo visto solo in televisione. Essere con loro in campo è stata un’emozione incredibile”. Il sogno del cestista pisano è quello di vincere a Venezia: “Voglio un campionato con la Reyer per ripagare la società di questi anni”, afferma con convinzione. E, guardando al futuro, non esclude di voler giocare all’estero. “Magari in Giappone”, conclude il capitano. Una carriera di successi e, ora, la voglia di portare il sole anche al Taliercio con un titolo che manca in laguna dal 2020.

Stefano Parpajola

Tradizione e sport nella celebrazione della Marina Militare

Il Gruppo Anmi “Piero Foscari” di Venezia ha celebrato la ricorrenza di Santa Barbara, Patrona della Marina Militare, con due giorni di eventi che hanno unito fede, storia e sport. Le celebrazioni si sono aperte con una solenne cerimonia nella cappella di Santa Barbara, situata sull’isola di Burano, al cospetto delle reliquie della Santa. La liturgia è stata arricchita dal tradizionale alzabandiera, momento di grande valore simbolico. Durante l’evento, è avvenuta anche la cerimonia di cessione del labaro del gruppo Anmi di Burano al gruppo di Venezia. Una decisione necessaria dovuta alla riduzione del numero di soci iscritti al gruppo di Burano, i quali si sono uniti al gruppo veneziano, rafforzandone così le

fila. Il giorno seguente, l’Arsenale di Venezia ha fatto da cornice alla tradizionale Regata di Santa Barbara, organizzata in collaborazione con Mariscuolanav, Maristudi, la Remiera Francescana e sostenuta da Avis e da operatori turistici locali. Complice una giornata soleggiata, venti allievi della Scuola Navale Francesco Morosini si sono sfidati nello specchio acqueo dell’Arsenale a bordo di dieci mascarete con equipaggi misti, dando vita a una competizione all’insegna dell’entusiasmo e della tradizione marinaresca. “Da tre anni a questa parte abbiamo deciso di far regatare i più giovani della Marina Militare – ha spiegato l’Ammiraglio Rudy Guastadisegni, presidente del Gruppo Anmi di Venezia –. Gli allievi del Moro-

sini, seguiti da un istruttore specializzato nella voga alla veneta, hanno dimostrato grande impegno e partecipazione. Non è stato importante chi abbia tagliato per primo il traguardo: il vero spirito della giornata è stato il coinvolgimento di tutti i concorrenti”. Durante la manifestazione, i marinai dell’Anmi di Venezia hanno guidato i visitatori in un viaggio tra storie e curiosità legate all’Arsenale e ai reperti storici conservati nel vicino Museo Storico Navale. La regata di Santa Barbara ha così rappresentato non solo un’occasione di sport e aggregazione, ma anche un momento per celebrare la cultura e le tradizioni marinare che da sempre legano Venezia e la Marina Militare, rafforzando il ponte tra passato e futuro. (g.f)

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Amedeo Tessitori

L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24

“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”

Per la prossima legislatura pochi dubbi:

“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega

L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.

Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?

Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026

di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.

A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?

Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-

te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.

Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?

Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?

Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale

e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.

Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?

Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile

Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”

E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-

luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di

ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.

In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?

Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)

tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.

Francesco Calzavara

L’intervista. Il senatore Antonio De Poli

“Autonomia: questione di responsabilità”

Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.

Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?

In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.

Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?

Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.

Come vede il processo dell’autonomia regionale?

Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.

Chi sarà il futuro presidente della re-

gione?

Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.

In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?

In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.

Economia.

Il sottosegretario

Bitonci “Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”

Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.

Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?

Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno. Sul fronte della sanità quali le novità invece?

Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-

fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione

Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?

E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.

Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?

Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.

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Antonio De Poli
Massimo Bitonci foto

“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”

Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.

Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?

Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-

mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.

Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?

Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a

finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,

come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?

Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-

gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.

Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?

E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.

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Il caso. Roma vuole prorogare a Enel per 20 anni, Agsm Aim lancia l’allarme e la politica veneta risponde

L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio Enel, usciamo dalla gestione centralista”

Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”

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M entre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata tra proclami, rilievi, raccolte firme e possibili referendum che dividono l’opinione pubblica, la politica, le categorie economiche e persino la Chiesa, c’è una proposta che sembra unire tutti quella dedicata al mondo dell’energia.

Il progetto è stato lanciato, nelle scorse settimane, da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in se le ex municipalizzate di Verona e Vicenza.

L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di lavorare, aggregando diversi soggetti veneti, per poter essere della partita.

Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo

sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti.

C’è però un grave problema: i Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani.

Toccherà alla politica Veneta - ma anche a quella Lombarda, Emiliana e Friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.

E l’appello di Testa per avviare

la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il Presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idee, stralci la norma che prevede le proroghe ventennali e consente alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.

Il Presidente Testa: “Le reti sono un asset strategico, dobbiamo provare a tenerle sul territorio”

“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto – stiamo lavorando al piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio, con l’impegno a condividere con stakeholder e comunità obiettivi e risultati”.

“Il mondo sta cambiando, i mercati in cui operano le aziende pubbliche e private sono cambiati e continueranno a cambiare a ritmi sostenuti nei prossimi anni. La crisi dei grandi modelli centralizzati o di grandi attori industriali e finanziari, che non rispondono alle esigenze dei territori, è sotto gli occhi di tutti”.

“Le reti sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo ne-

cessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola. Rinnovo quindi l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.

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Federico Testa

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Stop all’alcol per i neopatentati, usare il telefono ora costa caro

Dal 14 dicembre scorso è in vigore il nuovo codice della strada, approvato con legge 25 novembre 2024 n.177; a ben vedere si dovrebbe più esattamente denominarlo “codice della circolazione” perché, giustamente, tiene conto del cosiddetto omicidio nautico e lesioni personali gravi e gravissime di cui alla legge n.138/2023, entrata in vigore il 25/10/2023, che ha equiparato, sotto vari profili, le sanzioni per violazioni del codice della strada a quelle per infrazione delle norme che disciplinano la navigazione da diporto. Il nuovo codice è costituito da ben trentasei articoli, a loro volta suddivisi in numerosi commi per cui, ovviamente, in questa sede non è possibile un commento “totale”, ma prenderò in considerazione alcune novità che mi sembrano particolarmente importanti. L’articolo 1, tra l’altro, modifica la pena per l’omicidio colposo stradale o navale commesso da chi è in condizione di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sostituendo la precedente pena (già elevata) da tre a dieci anni con da otto a dodici anni. Ritengo che l’inasprimento di pena sia eccessivo, se si considera che l’omicidio colposo di

un dipendente per violazione delle norme di prevenzione infortuni è punito con la reclusione da due a sette anni, mi pare che la diversità di trattamento sanzionatorio sia ingiustificata. A prescindere dal tasso alcolemico, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, niente alcool, neppure un bicchiere di birra. In caso di chi subisce una seconda condanna (recidiva) per guida in stato di ebbrezza, con superamento della soglia di 0,8 g/l di alcool nel sangue, vi è l’obbligo di installare a bordo un dispositivo denominato “alcolock” che viene collegato all’accensione del veicolo e funzionando come una sorta di etilometro, impedisce che l’automezzo si metta in moto, se un conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Peraltro l’alcolock diverrà obbligatorio per tutti gli automezzi di nuova immatricolazione: si è però in attesa di un decreto ministeriale attuativo che disciplini dettagliatamente tale materia. L’articolo 2 inasprisce - a mio avviso giustamente - le sanzioni in caso di abbandono di animali, stabilendo che quando esso avviene su strada o nelle relative pertinenze, l’attuale pena dell’arresto fino ad un anno o ammenda da 1000 a 10.000 euro é aumentata di un terzo. Viene prevista la pena da due a sette anni per colui “che abbandona animali

domestici su strade o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”. Sono istituiti nuovi meccanismi più efficaci per l’accertamento della velocità, però le sanzioni sono aumentate, secondo me, in modo eccessivo. Severe sanzioni, condivisibili, per chi guida con il telefonino in funzione. Stretta anche sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, che debbono avere un contrassegno e possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e anche per loro vale l’obbligo di assicurazione nonché del casco e di munirli dei freni su entrambe le ruote e delle frecce: tutti questi obblighi scatteranno, a quanto pare, tranne quello dell’obbligo del casco a prescindere dall’età, dopo l’emanazione del decreto attuativo, però secondo un’opinione minoritaria hanno efficacia immediata. I giornali nei giorni successivi hanno riportato la notizia di contestazioni di nuove violazioni, in varie parti d’Italia, soprattutto in relazione all’obbligo di usare il casco anche per chi usa il monopattino : il “leitmotiv”, dei tentativi di giustificazione è consistito perlopiù in :”Non lo sapevo”. In vari casi tale affermazione può essere stata veritiera e ciò induce ad una considerazione d’ordi-

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

ne più generale: l’Italia è inflazionata da convegni, spesso di ben poca utilità, non sarebbe stato male se più soggetti istituzionali, con la preannunciata entrata in vigore del nuovo codice della circolazione avessero organizzato manifestazione illustrative delle rilevanti novità.

Luigi Migliorini

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Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto

IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.

l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia.

Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.

Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.

Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento. Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.

La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.

Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:

1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.

2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.

3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.

4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.

5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.

La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-

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ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.

IDRAULICI – CALDAIE – POMPE DI CALORE – CLIMA

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Le buone pratiche. Secondo la Fao circa un terzo del cibo viene buttato

Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato

Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare.

Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra.

In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo

contribuisce all’aggravarsi dell’emergenza ambientale.

Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?

Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?

La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.

Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.

Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da su-

La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.

Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.

News dal mondo Green

Tendenze dell’Economia Green nel 2025

Ridurre lo spreco alimentare è essenziale per combattere il cambiamento climatico, salvaguardare risorse preziose e promuovere una gestione sostenibile del cibo.

permercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno. Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.

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Nel 2025, l’economia green si preannuncia come un settore in forte espansione, con l’intelligenza artificiale (IA) che giocherà un ruolo cruciale. Le aziende e le istituzioni stanno iniziando a integrare l’IA per affrontare i rischi climatici e migliorare la sostenibilità, sebbene ci si debba confrontare con il suo elevato consumo energetico. La Commissione Europea ha annunciato piani per intensificare gli sforzi verso un’economia sostenibile, con iniziative come il Circular Economy Act e la Direttiva sul diritto alla riparazione, miranti a promuovere pratiche più sostenibili.

Innovazioni nel Settore Alimentare

Le tendenze alimentari del 2025 evidenziano un crescente interesse per prodotti sostenibili e biologici. Secondo esperti del settore, ci sarà una preferenza per ingredienti freschi e genuini, con un aumento della domanda di cibi vegetali come burger di lenticchie e superfood. La tracciabilità dei prodotti e l’uso dell’IA per migliorare la sostenibilità nella produzione alimentare saranno elementi chiave.

Turismo Sostenibile

Il settore del turismo sta evolvendo verso modelli più sostenibili. Una ricerca di Accor ha rivelato che oltre il 50% dei viaggiatori europei prevede di spendere di più per viaggi eco-compatibili nel 2025. Questo trend implica che gli operatori turistici dovranno affrontare le sfide legate alla sostenibilità, rispondendo a una domanda crescente di esperienze di viaggio rispettose dell’ambiente.

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Piazza IV Novembre 21 Maerne - Martellago (VE)
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Prossime date:

Venerdì 21 febbraio

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LVeneto: 203 milioni di euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali

a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).

“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”

I progetti approvati sono:

Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.

Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.

Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.

Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.

Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.

Redazione Salute

Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”

“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”

L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.

La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:

• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.

• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.

• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.

• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.

Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.

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Malaria: 44 casi negli ultimi 3 anni in provincia di Padova, massima attenzione

Negli ultimi tre anni, la provincia di Padova ha registrato 44 casi di malaria, con un numero crescente di contagi che ha toccato il picco di 16 casi nel 2024, 21 nel 2023 e 7 nel 2022. Tutti i casi sono stati riscontrati in persone che avevano recentemente fatto ritorno da zone del mondo dove la malaria è endemica. In particolare, 43 casi si riferiscono a persone provenienti dall’Africa equatoriale, mentre uno riguarda un soggetto di ritorno dall’India. Nonostante la gravità della malattia, la malaria è raramente fatale grazie alla disponibilità di trattamenti tempestivi ed efficaci.

La malaria è una malattia infettiva causata da protozoi parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Anopheles. Questi insetti sono attivi principalmente nelle ore crepuscolari e notturne, quando il rischio di contagio è maggiore nelle aree endemiche. La malattia è diffusa soprattutto in regioni tropicali e subtropicali, con l’Africa sub-sahariana che rappresenta la zona a più alto rischio, seguita da alcune aree dell’Asia e del Sud America.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce la malaria come una

malattia seria, ma prevenibile e curabile, soprattutto se viene diagnosticata in fase iniziale. La profilassi, ovvero l’assunzione di farmaci preventivi, è essenziale per ridurre il rischio di contagio in chi si reca in queste aree. La tempestività nella diagnosi e nel trattamento è fondamentale per evitare complicazioni gravi e potenzialmente letali.

Il dottor Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6, sottolinea l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni per la profilassi antimalarica, che deve essere ini-

ziata prima della partenza e continuata anche dopo il rientro, se necessario, in base al tipo di farmaco prescritto. “Non bisogna mai abbassare la guardia – afferma il dottor Sbrogiò – e in caso di sintomi sospetti, come febbre, sudorazione e mal di testa, è fondamentale rivolgersi immediatamente al medico per una diagnosi tempestiva. Il trattamento precoce con farmaci specifici può fare la differenza tra la vita e la morte”.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 ha registrato, inoltre, un caso mortale di malaria cerebrale durante il pe-

riodo natalizio. Il paziente, un uomo di ritorno dal Gabon, è stato diagnosticato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Camposampiero, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. Fortunatamente, sebbene raro, questo tipo di malaria può essere trattato con successo se diagnosticato in tempo. Oltre a questo, sono stati segnalati anche altri casi di malattie tropicali, tra cui un caso di Dengue, contratto da un cittadino di ritorno dal Pakistan, e un caso di Chikungunya, acquisito da un uomo appena rientrato dall’Uganda. Entrambi

Nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza: un servizio di prossimità per la cittadinanza

A partire dal 9 gennaio 2025 è attivo un nuovo ambulatorio infermieristico a Vicenza, presso la sede della Continuità Assistenziale in via Mentana. Il servizio, che risponde alle esigenze di tutta la popolazione, è accessibile su appuntamento ogni lunedì dalle 7.30 alle 12.30.

L’ULSS 8 Berica ha messo in campo questa nuova iniziativa per potenziare i servizi sul territorio, offrendo un punto di riferimento accessibile per rispondere alle principali necessità infermieristiche. Tra i servizi forniti, rientrano interventi come la sostituzione di cateteri vescicali, il rinnovo delle medicazioni e altre prestazioni di assistenza infermieristica. Inoltre, gli infermieri che gestiranno l’ambulatorio svolgeranno anche un’importante funzione educativa, aiutando i pazienti a comprendere meglio l’adesione alle terapie e a indirizzarli verso percorsi di cura appropriati, qualora necessario.

“Il nostro obiettivo è garantire una presa in carico efficace e accessibile per ogni cittadino – ha spiegato il dott. Achille Di Falco, Diretto-

re dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica. Il nuovo ambulatorio rappresenta un primo passo verso l’implementazione di un modello di assistenza territoriale più vicino alla persona e al suo contesto di vita, anticipando il modello delle future Case della Comunità.”

L’iniziativa sottolinea anche l’impegno dell’ULSS 8 Berica nel migliorare l’assistenza territoriale, un aspetto cruciale per evitare il sovraffollamento degli ospedali e per garantire ai cittadini soluzioni più tempestive e accessibili. La Direzione Generale, rappresentata da Patrizia Simionato, ha sottolineato come il potenziamento dei servizi locali, nonostante le difficoltà legate alle assunzioni, sia fondamentale per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, offrendo percorsi alternativi a quelli ospedalieri.

Il servizio è gratuito e disponibile per tutti i cittadini previa prenotazione, chiamando la Centrale Operativa dell’Assistenza Domiciliare di Vicenza al numero 0444 756316, attivo dalle 10.00 alle 12.00.

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i pazienti, al momento, sono in buone condizioni di salute.

In aggiunta a questi casi, si è verificato un episodio di morbillo su un adulto, anch’egli in buone condizioni. Questi eventi pongono l’accento su come la globalizzazione e gli spostamenti internazionali aumentino il rischio di malattie infettive provenienti da paesi a rischio epidemiologico. Di fronte a questa realtà, è essenziale che la popolazione sia consapevole dei rischi associati ai viaggi verso paesi con malattie endemiche e che si prenda in carico la propria salute attraverso le giuste misure di prevenzione.

Infine, oltre alla malaria, il Dipartimento di Prevenzione segnala l’importanza di vaccinazioni e altre precauzioni per evitare il contagio di malattie come Dengue, Chikungunya e il morbillo, tutte malattie che, sebbene curabili, rappresentano un rischio per la salute pubblica. Il messaggio principale rimane quello della prevenzione: le malattie infettive, se gestite correttamente, non devono spaventare, ma vanno affrontate con consapevolezza e responsabilità, specialmente in un periodo in cui i viaggi internazionali sono sempre più frequenti.

Redazione Salute

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Il bilancio. I ricoveri a quota 68 mila (+1200 rispetto al 2023), 300 mila le prestazoni ambulatoriali

L’Azienda Ospedaliera di Padova chiude

il 2024 con numeri record, interventi in aumento

Al Pronto Soccorso superati i 160 mila accessi, investiti 7,3 milioni per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Lavori in corso per 9,8 milioni, investimenti per altri 10 milioni

L’Ospedale di Padova chiude l’anno con numeri in crescita e nuovi progetti per il futuro. Ricoveri, interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali hanno registrato un significativo aumento rispetto al 2023. I ricoveri hanno raggiunto quota 68mila, con un incremento di 1.200 unità rispetto all’anno precedente. Gli interventi chirurgici hanno toccato i 69mila, anch’essi in aumento di 1.200. Le prestazioni ambulatoriali superano i 6 milioni, con un incremento di ben 300.000 rispetto al 2023.Anche il Pronto Soccorso ha visto un incremento, superando i 160mila accessi, con 550 pazienti in più rispetto all’anno scorso. Tuttavia, si registra una leggera flessione nel Pronto Soccorso Pediatrico, che ha totalizzato 27.000 ingressi, segnando un calo del 4,95%. L’anno è stato caratterizzato da importanti interventi nel settore edilizio. Sono stati investiti 7,3 milioni di euro in progetti chiave come quelli per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Attualmen-

te, sono in corso lavori per un valore di 9,8 milioni di euro, tra cui la costruzione della nuova Anatomia Patologica, per cui sono stati stanziati 7,8 milioni. Ulteriori progetti, per un totale di 3,3 milioni di euro, sono stati approvati e includono l’ammodernamento della radiofarmacia, il potenziamento di laboratori e l’adeguamento di strutture in Radiologia e Oncoematologia pediatrica. L’azienda ospedale ha pianificato 10,3 milioni di euro di investimenti in tecnologie avanzate per sale operatorie, Medicina Nucleare e Genetica. Grazie ai fondi del PNRR, sono state inoltre acquistate apparecchiature di ultima generazione per un valore di 4,8 milioni di euro, tra cui un angiografo biplano, una risonanza magnetica, una TAC e dispositivi multifunzionali per Ortopedia ed Emodinamica. L’anno appena iniziato sarà cruciale per il completamento dei numerosi progetti in corso. «Un forte impegno è rivolto alla conclusione dei percorsi amministrativi – sottolinea il direttore generale

Giuseppe Dal Ben – che riguardano le grandi tematiche della sanità padovana e regionale, come il nuovo ospedale a Padova Est, la nuova Pediatria, l’area

Giustinianea, la risonanza magnetica a 7 Tesla e il progetto dell’Hospice pediatrico». Con questi numeri e obiettivi, l’Ospedale di Padova si conferma un punto

di riferimento per la sanità regionale e nazionale, puntando su innovazione, efficienza e cura del paziente. Sara Busato

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Il primato. E’ la paziente più anziana operata al cuore nella storia dell’Ospedale Civile

Venezia, 104enne si opera al cuore: operazione miracolosa la notte di Natale

Un Natale speciale per una signora veneziana ultra centenaria che, alla Vigilia, ha subito un intervento di angioplastica coronarica d’urgenza, diventando la paziente più anziana mai operata al cuore presso l’ospedale Civile di Venezia. La signora, che vive nel sestiere di Dorsoduro, aveva appena festeggiato il suo 104esimo Natale e stava per celebrare il suo compleanno a fine gennaio, quando è stata colpita da un infarto il pomeriggio del 24 dicembre.

Intervenuto con tempestività, il primario di Cardiologia Giuseppe Grassi ha guidato l’equipe medica nell’eseguire l’angioplastica coronarica, un intervento delicato e rapido, che ha permesso alla signora di riprendersi e tornare a riabbracciare la sua figlia, che di anni ne ha poco meno di ottanta.

“Si tratta, a nostra memoria, della donna più anziana che abbia mai subìto un intervento al cuore nell’ospedale veneziano – ha dichiarato il primario Grassi. Abbiamo dovuto decidere in pochi minuti se intervenire, ma siamo riusciti a eseguire l’angioplastica con tutte le cautele possibili, e il risultato è stato positivo. Questo risultato dimostra il livello di preparazione e dedizione del nostro team. In giornate speciali come queste, sapere di aver restituito un momento di gioia e serenità a una famiglia ci ricorda il valore del nostro lavoro”.

La signora 104enne, una volta maestra ele-

mentare a Venezia, ha rappresentato un esempio della dedizione della sanità pubblica nei confronti dei grandi anziani. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, questi interventi sono il segno concreto dei progressi della medicina per gli anziani, che sono sempre più numerosi, soprattutto nel centro sto-

rico di Venezia, dove l’invecchiamento della popolazione è più marcato. L’ospedale Civile di Venezia, con personale altamente qualificato e tecnologie avanzate, si conferma punto di riferimento per garantire ai cittadini una vita lunga e sana, nonostante le difficoltà del contesto urbano veneziano.

Redazione Salute

Camposampiero: raddoppia la donazione di latte umano per i neonati prematuri

Risultati straordinari per la Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale di Camposampiero, attiva presso la Pediatria e Patologia Neonatale diretta dal dottor Luca Vecchiato, e recentemente certificata a livello internazionale ISO.

“La nostra banca, nata negli anni ’90, è parte dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – spiega Vecchiato – ed è strettamente legata alla Terapia Intensiva Neonatale, unica nell’Ulss 6 Euganea. Il latte umano è una vera e propria terapia per i neonati prematuri: riduce il rischio di gravi patologie e favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale. Quando manca il latte materno, possiamo utilizzare quello donato da altre donne. Un gesto che ci ricorda che il latte umano non ha colore, è un atto di solidarietà che ci rende tutti uguali.”

La Banca del Latte, chiusa nel 2018 per carenza di personale, è stata riaperta nel 2022 con un nuovo impegno. Nel 2024 ha raggiunto risultati eccezionali: 34 litri di latte raccolti e somministrati, il doppio rispetto al 2023, nutrendo 37 neonati prematuri. Una parte del latte è stata anche destinata alla Terapia Neonatale dell’Ospedale di Padova.

“Questi risultati – conclude Vecchiato – sono il frutto di un lavoro collettivo che mette al centro il benessere dei più fragili. Donare latte significa salvare vite e creare una rete di solidarietà.”

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Il Primario di Cardiologia Giuseppe Grassi

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