Sintonizzati sul futuro.
di Venezia e Mestre
Quando il lavoro uccide Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Oltre mille morti sul lavoro nel 2023, già più di 180 nei primi due mesi del 2024: bastano queste poche cifre per rendere l’idea di quanta strada ci sia ancora da fare per rendere più sicuri i cantieri, le fabbriche e molti altri posti di lavoro. In Veneto non va molto meglio perché le statistiche ci ricordano che la nostra regione è seconda in Italia, dietro alla Lombardia, con una media di circa due decessi sul lavoro alla settimana. E’ una magra consolazione constatare che in passato andava anche peggio su questo fronte, perché non stiamo parlando di progressi statistici ma di vite umane, di lavoratori che non sono più tornati a casa. E’ alto, altissimo poi, l’impatto sociale ed economico degli infortuni sui luoghi di lavoro, poco meno di 600 mila l’anno in Italia, quasi 70 mila nel nostro Veneto. Di fronte a questa emergenza continua le soluzioni da mettere in campo richiedono uno sforzo collettivo: da parte delle aziende chiamate ad investire di più sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori, da parte degli organismi di controllo che spesso non hanno risorse sufficienti per garantire un’attività capillare, da parte delle istituzioni chiamate a scrivere regole e norme efficaci. Invece da anni il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presenta ben poche novità.
segue a pag 3
LA STAZIONE-PONTE DI MESTRE PRONTA A RIDEFINIRE IL VOLTO DELLA CITTÀ
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Il via ai lavori a fine anno. Per il sindaco Luigi Brugnaro : “Opera straordinaria, segna il risveglio del Nordest” IL PROGETTO
Servizi alle pagg. 6 e 7
I nodi da sciogliere
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
NAbbiamo scongiurato una nuova Vaia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
on è mai possibile provare consolazione quando una calamità coinvolge una realtà umana e, soprattutto, quando protagonista è la tua Terra. Ma, come in questi giorni, può succedere di constatare che di fronte alla forza della Natura si può anche non farsi cogliere impreparati. Durante l’ondata di maltempo che ha travolto il Veneto a fine febbraio, i dati sulla piovosità sono stati particolarmente significativi tanto da essere paragonabili a quelli della grave alluvione del 2010 e della tempesta Vaia.
segue a pag 3
Area Coesione Sociale
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
Carta delle prestazioni sociali
Questo mese a casa tua con La Piazza di Venezia e in 50 punti in città.
dime.comune.venezia.it
www.veneto24.it
Periodico d’informazione localeAnno XXXI n. 63 Servizio a pag. 20 Servizio a pag. 21 Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte REBUS IN SALSA VENETA TERZO MANDATO IN BILICO Il mondo politico in fermento tra elezioni europee, Comuni al voto, alleanze e strategie RIFORMA AUTONOMIA ALLA PROVA DEL PARLAMENTO Ciambetti: “Taglieremo il traguardo in tempi brevi, il risultato è a portata di mano, rispettiamo la Costituzione”
MARZO 2024
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24
Dal
IL CLASSICO DA GIARDINO OPPURE L’INNOVATIVO DA TAVOLO?
il tuo modello preferito e completa la raccolta con gli accessori esclusivi per preparare un perfetto
www.barbecueinallegria.it
Scegli
barbecue.
7 marzo al 29 maggio 2024 ricevi 1 bollino ogni 15€ di spesa effettuata con carta fedeltà (scontrino unico, multipli inclusi) e, superati i 15€ di spesa, altri bollini in più acquistando i prodotti Jolly segnalati nel punto vendita. Incolla i bollini sull’ apposita scheda e, raggiunto il numero necessario, richiedi il premio scelto aggiungendo il contributo corrispondente. Potrai richiedere il tuo premio fino al 16 giugno 2024. Operazione a premi promossa da Unicomm Srl valida nei punti vendita che espongono il presente materiale promozionale. Regolamento disponibile scrivendo a info@pragmatica.plus
Ascolta
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
passa
sistema di ultima generazione
permette
ascoltare
al
DAB che
di
anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
continua da pag. Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i zia rio
Emozione e attesa per la visita del Papa
P
apa Francesco sarà a Venezia domenica 28 aprile e visiterà il padiglione della Santa Sede alla Biennale e il carcere femminile della Giudecca. L’annuncio è arrivato dal Patriarcato di Venezia e dal Dicastero Vaticano per la cultura e l’educazione che del padiglione vaticano è l’ente promotore.
“Una visita che mi riempie di gioia e gratitudine – dichiara il sindaco Luigi Brugnaro –. Sarà una giornata storica per la nostra città e per la nostra regione. Attendiamo con grande trepidazione l’arrivo del Santo Padre, ringraziandolo sin da ora per offrire a Venezia il dono della sua preghiera e della sua parola, per rinnovare la nostra fede nella Chiesa. La sua visita rafforzerà i valori di pace, libertà, democrazia e diplomazia della nostra città e della nostra comunità”.“Saremo lieti di accogliere Papa Francesco tra noi con un caloroso e commosso benvenuto -ha commentato il Presidente del Veneto, Luca Zaia -. Con emozione lo attendiamo a Venezia, la città simbolo che riassume tutta la nostra storia di comunità con profonde radici cristiane e, da sempre, connotata da una grande apertura verso tutto il Mondo”,
“Attendiamo Papa Bergoglio a braccia aperte – ha consluso il presidente – in questa occasione che lascerà un ricordo indelebile e ringrazio il Patriarca Francesco Moraglia per l’impegno profuso affinché si concretizzasse. L’arrivo del Papa è un’occasione per riconfermare ancora una volta quel legame che da San Marco passa attraverso le figure di San Pio X, di San Giovanni XXIII e del Beato Giovanni Paolo I ma anche, con la visita alla Biennale, per offrire al Pontefice un vero spaccato di quel Veneto per cui l’identità non è mai chiusura in se stessi ma ricerca di costante dialogo tra culture e forme artistiche differenti”. (g.f.)
di Venezia e Mestre
Il Santo Padre verrà a visitare la Biennale il prossimo 28 aprile
Abbiamo scongiurato una nuova Vaia
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
Prima del progressivo miglioramento del meteo, la situazione è apparsa critica, ancora una volta, a Vicenza e nella sua zona, in particolare lungo il Bacchiglione e il Retrone. Poteva essere un’altra sciagura di dimensioni imponenti ma la situazione è rimasta sotto controllo.
Già da una prima analisi ci siamo accorti che sono da ringraziare le opere realizzate dal 2010 in poi con un preciso piano di difesa del suolo costellato da interventi sulle maggiori criticità idrogeologiche mappate sul nostro territorio. Un esempio per tutti: l’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo. Con la messa in funzione di queste opere si è scongiurato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero la città Vicenza, con esiti già noti. Forse è il risultato più eclatante ma non è l’unico che potremmo illustrare.
Se torniamo con la memoria al 2010, infatti, il viaggio a ritroso è cadenzato da tantissime opere simili: abbiamo già realizzato 13 bacini di 23 previsti, molti sono i cantieri ancora aperti e presto ne completeremo altri. Non sempre questa strategia è stata compresa, per dare il via ad alcune opere abbiamo dovuto superare vere proprie contrapposizioni e ancora oggi c’è chi promette battaglia contro la realizzazione dei bacini.
Eppure, questa coda di febbraio ha confermato che, dove sono state realizzate le opere necessarie, la gestione degli effetti di piogge massicce ci consente oggi di ascoltare con maggiore tranquillità le previsioni del tempo. Se è l’uomo che con l’edificazione ha prodotto danni, è giusto che con la prevenzione li contenga.
Quando il lavoro uccide
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questi giorni è tornata alla ribalta la soluzione della “patente a punti” per le aziende che operano nei cantieri edili, una misura sulla quale il confronto è aperto da tempo ma finora rimasta sulla carta. Ora il governo è intenzionato a riprendere in mano questa soluzione e ad introdurla dal prossimo autunno, sfruttando le risorse disponibili con il Pnrr. L’idea, già prospettata anni fa ma poi rimasta in un cassetto, è quella di introdurre una sorta di “patente a punti” per le aziende e i lavoratori autonomi. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 30 punti, scalati in caso di incidenti, infortuni o irregolarità. Le imprese che arrivano a 15 punti o non sono in possesso della “patente” non potranno operare nei cantieri edili e ci saranno delle pesanti sanzioni, stabilite dall’Ispettorato del lavoro. Il decreto è pronto, potrebbe essere un primo passo, ma non sarà sufficiente se mancheranno da parte di tutti i soggetti coinvolti l’impegno e la volontà di rendere più sicuri i luoghi di lavoro.
Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
www.lapiazzaweb.it 3 Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it è una testata giornalistica di proprietà di Srl Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it < Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it < PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Chiuso in redazione l’ 8 marzo 2024
continua da pag. 1 1
Grandi navi. Un doppio cambio che coinvolgerà sia la terraferma sia la parte lagunare
Fusina sarà homeport per le crociere Grande attenzione anche all’ambiente
Il terminal diventerà il punto di arrivo privilegiato per le navi da crociere di lusso
Grosse novità in arrivo per le navi in transito a Venezia, con la doppia novità del nuovo terminal di Fusina e del contemporaneo escavo del Canale Vittorio Emanuele III per il collegamento alla stazione Marittima del canale dei Petroli. Il decreto Draghi del 2021 aveva in pratica bloccato il passaggio delle grandi navi per San Marco e il canale della Giudecca, salvando Venezia dalla black list dell’Unesco, ma di fatto bloccando l’operatività della stazione marittima con il “trasloco” delle navi da crociera nell’area industriale in approdi spesso provvisori. Quest’anno, però, si avvia un doppio cambio che coinvolgerà sia la terraferma sia la parte lagunare.
Prima novità, il rinnovato terminal di Fusina, che diventerà nelle intenzioni dei costruttori, il punto di arrivo privilegiato per le navi da crociere di lusso, quelle conosciute comunemente come “grandi navi” proprio dal decreto Draghi, di lunghezza compresa tra 210 e 250 metri e stazza di 55-60 mila tonnellate.
Il nuovo terminal di Fusina sarà costruito su un solo piano con due aree per l’imbarco e lo sbarco in modalità “homeport” e un’area di tremila metri quadrati per ospitare Dogana, Guardia di finanza, polizia di frontiera, Ufficio di sanità marittima, agenzie e portabagagli. Per la sua costruzione saranno investiti quasi cinque
milioni di euro e permetterà l’approdo e la gestione di due navi in contemporanea e 400 passeggeri all’ora.
Contemporaneamente, l’associazione temporanea di imprese che comprende “Proger Aqua - Consorzio Stabile” e “Hmr Ambiente Sri” si è aggiudicata il bando di gara per l’escavo del canale Vittorio Emanuele Ill grazie al quale la marittima potrà riaprire ai traffici delle navi di medie e piccole dimensioni. I progetti passeranno ora al vaglio della Via (Valutazione d’impatto ambientale) prima della fase di progettazione definitiva ed esecutiva. Il progetto scelto ha tenuto conto dei parametri indicati dalla procedura di gara pubblica e studio di impatto ambientale.
“Grande attenzione – spiegano i vincitori – è stata data agli aspetti ambientali con specifici approfondimenti idrodinamici oltre a simulazioni di navigazione, oltre allo studio degli effetti dell’intervento in relazione al disinquinamento dei canali, e alla ricostruzione di strutture necessarie all’implementazione dell’equilibrio morfologico”.
Il progetto, per il primo stralcio, prevede l’escavo manutentivo del canale alla profondità di meno otto metri sul livello del medio mare i per un investimento pari a 21 milioni di euro.
Massimo Tonizzo
Tomaello: “Pronti a rilanciare la stagione crocieristica”
Apertura ufficiale a fine marzo per la stagione crocieristica 2024 di Venezia Terminal Passeggeri, che con l’arrivo di MSC Sinfonia continuerà a operare in modalità di “porto diffuso” a Marghera.
“Un’importante occasione per rilanciare la stagione crocieristica a Venezia, che punta a tornare “homeport” principale del Mediterraneo – spiega il vicesindaco, Andrea Tomaello –. Puntiamo ad accogliere turisti di qualità, che possono fermarsi più giorni nella nostra città, visitare luoghi diversi, usufruire dei servizi offerti e consentire a tante attività e imprese dell’indotto di con-
tinuare a lavorare. L’homeport permette di valorizzare un turismo di alta gamma e non ‘mordi e fuggi’, che arreca più danni che benefici. Il progetto è stato avviato per sensibilizzare e responsabilizzare i turisti che giungono a Venezia per illustrare loro, a bordo delle navi, le caratteristiche della città con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’ambiente e che verrà realizzato con una molteplicità di soggetti, in rete. Siamo partiti da zero e abbiamo ottenuto buoni risultati, con una prospettiva maggiormente legata ai temi della sostenibilità, dell’ambiente, della tutela della Laguna”.
Le previsioni per quest’anno sono di un incremento dei passeggeri movimentati in 540mila, in crescita del 9% circa rispetto al 2023 quando il porto di Venezia aveva accolto 497mila crocieristi. I passeggeri che vorranno visitare Venezia potranno contare su un numero crescente di scali, con le compagnie che quest’anno garantiranno 242 toccate, di cui il 95% saranno effettuate in modalità “homeport”, con un considerevole impatto positivo per il tessuto imprenditoriale locale, determinante per la crescita di un turismo crocieristico sostenibile. (m.t.)
www.lapiazzaweb.it 4 BANK Painting WALLS a cura di Sabina De Gregori 2 .02 > 02.06.24 ARIFF SPECIALE 7€ visita la mostr a al prezzo speciale di 7€ (invece di 10€)! ersh Si ing zia enezia Me ww .m9museum.it M9 - Museo del ’900 Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it
Attualità
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Rete Ferroviaria Italiana. Presentato ufficialmente il progetto Rfi della nuova stazione-ponte,
Arriva l’hub di riconnessione urbana
La stazione di Venezia Mestre sarà
Un nuovo hub di riconnessione urbana che prevede l’ampliamento e il restyling dell’infrastruttura per renderla più funzionale e accessibile. Ad illustrare le fasi del progetto realizzato da Rete Ferroviaria Italiana in collaborazione con il Comune di Venezia sono stati l’amministratore delegato e direttore generale Rfi, Gianpiero Strisciuglio, il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Il primo step dell’intervento, per un valore complessivo di 100 milioni di euro, è l’avvio della gara di appalto previsto a breve. La riqualificazione dell’intera area, che vede il contributo e il coordinamento di FS Sistemi Urbani, capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, riguarderà nello specifico la realizzazione della nuova opera di attraversamento del fascio
binari, il potenziamento trasportistico e intermodale a servizio dei viaggiatori. Gli interventi garantiranno una migliore accessibilità alla stazione, attraverso un design inclusivo e privo di barriere architettoniche. Saranno potenziate, inoltre, su entrambi i fronti le connessioni intermodali tramite una riorganizzazione più funzionale dei servizi di sosta e un incremento del sistema di trasporto pubblico locale. “La stazione di Mestre rientra nel piano di riammodernamento di 600 infrastrutture sul territorio nazionale - ha spiegato Strisciuglio -. È tra le prime dieci in Italia per traffico di passeggeri, ma l’intervento di restyling oltre a un intervento di riqualificazione sarà un’opera di ricucitura urbana. Il concept del progetto è unire due aree della città ora divise dai binari. Uno sguardo al futuro
perché la previsione è di un incremento del 30 per cento del traffico, che nel 2030 toccherà un totale di 21 milioni di passeggeri, di cui 18 di tipo sistematico e 3 di tipo turistico. Il nuovo hub sarà in grado di restituire uno spazio stazione adeguato e servizi efficienti per il flusso previsto”. Il progetto sarà diviso in due lotti tecnici e funzionali: “Si partirà con l’opera di scavalco, prima sul lato ovest procedendo con il collegamento ciclopedonale tra le due aree, contrassegnate da aree verdi e una copertura trasparente - ha aggiunto Strisciuglio - poi sul lato est, con una fascia orientata alla connettività di stazione e all’accesso ai marciapiedi attraverso ascensori, scale mobili e fisse”. L’opera di scavalco sopra il fascio binari è costituita da una struttura di 31 metri di larghezza, 100 di lunghezza e 9
di altezza rispetto ai binari. Tra le due fasce laterali, in posizione centrale, ci sarà una fascia a doppio affaccio destinata a ospitare servizi
Alcuni momenti della presentazione del progetto della nuova stazione di Venezia Mestre, alla presenza dell’amministratore delegato e direttore generale RFI, Gianpiero Strisciuglio, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
www.lapiazzaweb.it 6
Ascolta La città del futuro
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
primo step dell’intervento di un valore complessivo di 100 milioni di euro
per una migliore accessibilità: protagonista del cambiamento
di stazione (biglietteria, sale d’attesa, servizi igienico sanitari) e i varchi di accesso dal percorso urbano alla stazione. “Si tratta di una progettazione eseguita con i più moderni criteri di sosteniblità urbanistica - ha concluso l’amministratore delegato di Rfi -. Grazie alla collaborazione con i tecnici, ma soprattutto allo stimolo del sindaco Brugnaro che ha creduto fin da subito a questo progetto, è lui il vero artefice dell’opera che presentiamo oggi”. Il nuovo fabbricato di stazione, in sostituzione di quello attuale, prevede inoltre il primo piano rivolto agli spazi di connessione e servizi al viaggiatore e quello ammezzato destinato a uffici e locali tecnici. Il progetto prevede anche la realizzazione di una nuova uscita in superficie dal sottopasso di stazione lato Marghera, in sostituzione di quello esistente.
“Opera straordinaria per rilanciare il Nordest”
“Un’opera ingengeristica straordinaria che segna il risveglio del Nordest”: è il commento del sindaco Luigi Brugnaro al progetto illustrato da Rfi. “Una collaborazione tra istituzioni che si concretizza nei fatti, dopo trent’anni di annunci e polemiche. La necessità di costruire una stazione ponte, capace di superare la cesura tra due parti della città, Mestre e Marghera, è l’idea sviluppata nella mia tesi di laurea. Dalla facoltà di Archiettura dello Iuav al mio mandato di sindaco questa visione è diventata realtà. Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana che sono sicuro genererà un moltiplicatore di interessi e di investimenti. Sul fronte della viabilità, gli interventi garantiranno un accesso facilitato dall’autostrada, garantendo quindi un deflusso del traffico dal centro della città. Ma voglio anche evidenziare l’importante ricaduta che la nuova infrastruttura avrà sul fronte della sicurezza sociale,
tema oggi caldo in tutto il Paese, nelle aree delle stazioni, e che ogni giorno con il sostegno delle Forze dell’Ordine e dei Servizi sociali continuiamo ad affrontare senza troppi proclami. La nuova stazione di Mestre è un’opera che dà il via a una sperimentazione
di rigenerazione urbana che traccerà la strada ad altre città italiane” ha concluso il sindaco. Presenti in sala, numerosi assessori e consiglieri comunali, presidenti e consiglieri delle Municipalità. Coerentemente con il percorso di sostenibilità ambientale intrapreso da RFI, per la sta-
zione di Venezia Mestre sarà massimizzato il contributo della luce naturale con l’utilizzo di vetrate che agevoleranno l’ingresso della luce solare con sensori di luminosità in grado di modulare l’apporto di luce artificiale. Il progetto di rinnovo della stazione di Venezia Mestre rientra nel più ampio piano di Rete Ferroviaria Italia, impegnata nel rendere maggiormente accessibili i principali 600 scali ferroviari del Paese. “Solo i pessimisti non fanno fortuna, grazie sindaco Brugnaro per averci creduto” le parole del governatore del Veneto Luca Zaia: “Anche grazie alla realizzazione di infrastrutture importanti come quella che viene presentata oggi non siamo più la periferia del Paese. Stiamo presentando un progetto che si inserisce nell’alveo del rinascimento del Veneto e che, grazie al merito all’amministrazione comunale, scrive una pagina di storia della città”.
L’amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Gianpiero Strisciuglio: “È tra le prime dieci stazioni in Italia per traffico di passeggeri, ma l’intervento di restyling oltre a un intervento di riqualificazione sarà un’opera di ricucitura urbana”
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.lapiazzaweb.it 7
Ascolta
La città del futuro Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i zia rio
L’iniziativa. L’Azienda sociosanitaria ha messo a disposizione degli appartamenti
Da Napoli a Venezia: i primi medici inquilini dell’Ulss 3
Sono due specialisti di psichiatria provenienti da fuori città: “L’appartamento in cui risiedono, a canone agevolato, permetterà loro di non avere difficoltà nei prossimi mesi e nel frattempo di individuare una loro propria soluzione per la residenza futura”
Sono due giovani psichiatri, compagni nella vita, i primi medici provenienti da fuori città a usufruire di uno degli appartamenti messi a disposizione dall’azienda sanitaria per il personale sanitario che lavora a Venezia. Anna Maria Mondin e Andrea Fusco, specializzati in Psichiatria, sono entrati in servizio nei giorni scorsi, provenienti da Napoli, dove svolgevano la professione specialistica lei nei servizi territoriali del capoluogo campano, lui in uno degli ospedali della città. Ora invece la dottoressa Mondi è incardinata nell’organico del Boldù, sede del servizio di Psichiatria territoriale in Campiello Santa Maria Nova; il dottor Fusco invece lavora al Santi Giovanni e Paolo, nel reparto di Psichiatria dell’ospedale veneziano.
“Sono due giovani specialisti - sottolinea il direttore generale Edgardo Contato - e siamo lieti di ospitarli per il loro primo periodo a Venezia. L’appartamento in cui risiedono, a canone agevolato, permetterà loro di non avere difficoltà nei prossimi mesi, e nel frattempo di individuare una loro propria soluzione per la residenza futura”.
“La campagna di sensibilizzazione per attrarre medici di famiglia a Venezia, gli incentivi alla residenza come gli appartamenti a canone agevolato - sottolinea Contato - ma anche la disponibilità di parcheggi alla Marittima riservati ai nostri operatori, e ancora il bonus di mille euro assegnato alla fine dello scorso anno al personale del comparto: sono tutti interventi di sostegno che abbiamo a lungo inseguito e finalmente messo in campo. Superare, o almeno rendere meno gravose, certe difficoltà che sono in capo a chi lavora a Venezia era uno degli impegni di que-
sta Direzione: via via stiamo mettendo in campo questa serie articolata di interventi, che fanno di Venezia, anche per quanto riguarda il comparto della sanità, una città più aperta e accogliente”. Gli appartamenti che l’azienda sanitaria ha destinato,
nella città d’acqua, alla prima accoglienza del personale sanitario sono sei, collocati in zone differenti e con diverse metrature. I medici e gli operatori sanitari a cui sono destinati pagano un affitto a ca-
none agevolato, e vi risiedono per un periodo breve, con contratto siglato per il tramite della Foresteria dell’Ospedale Civile. Sei appartamenti (più una palazzina al Civile) per una “foresteria diffusa”.
Cardiochirurgia da record all’Angelo
E se non bastasse a certificare questi livelli d’eccellenza c’è anche il Ministero della Salute.
I risultati sono contenuti nel “Programma nazionale esiti”, una raccolta dati effettuata dal Ministero della salute e dall’Ulss 3 Serenissima che si basa, spiega il ministero, “su un insieme di indicatori calcolato a partire dai flussi ministeriali, realizzato da Agenas in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del SSR Lazio, con l’Istituto Superiore di Sanità e in raccordo con le Regioni e Province Autonome, le istituzioni centrali, la comunità scientifica e la società civile”.
Nonostante le difficoltà, si registrano incrementi di attività anno dopo anno in numerosi reparti ospedalieri.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
Il record spetta a Cardiochirurgia di Mestre. Secondo i dati nazionali del Ministero della Salute, Cardiochirurgia dell’Angelo ha
performances incredibili perché la mortalità a 30 giorni del bypass coronarico è la più bassa del Veneto con 1,07 contro i 3,96 di Vicenza, i 4.48 di Padova, i 2.45 di Treviso e l’1.85 di Verona. Insomma Mestre è praticamente a zero morti dopo un mese dall’effettuazione dell’intervento di by pass coronarico. Un record nazionale. Ma è l’intera area cardiologica di Mestre a spiccare dal momento che la mortalità a 30 giorni per l’infarto miocardico acuto è di 5,62 a Mestre e di 5,36 a Venezia.
Cardiochirurgia dell’Angelo è un’eccellenza anche per quanto riguarda i costi visto che ha incrementato nel 2023 la sua attività del 22 per cento a fronte di una maggiore spesa solo del 5%, anche Cardiologia a Mestre incrementa la sua attività nel 2023 del 13 per cento a fronte di una maggiore spesa del 14%.
www.lapiazzaweb.it 8
SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta
Sanità
#MakeItalyGreen eon-energia.com 1 Rata mensile costante calcolata sui consumi annui e sulla potenza del contatore. Restano esclusi gli eventuali corrispettivi dovuti per l Canone RAI e l eventuale agevolazione Bonus Sociale. Ogni mese in ogni fattura ti diamo evidenza de calcolo del conguaglio sia in positivo sia in negativo Alla fine dei 12 mesi l’importo a debito o a credito ti verrà addebitato/accreditato in un unica soluzione o dilazionato nelle bollette dell’anno successivo, in base alla modalità da te scelta.
L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
SCARICA
Emergenza abitativa
La nuova “classe media”. L’attacco della Cgil veneziana, che snocciola dati e chiede maggiori agevolazioni
“Social housing? Elemosina per pochi I redditi medi non coprono le spese”
L’indagine condotta da Ocio su 780 questionari ha evidenziato che affitto e mutuo rappresentano una spesa accettabile solo per il 25% dei veneziani. Il 50% degli intervistati spende più del 30% del reddito per la casa, il 29% dei veneziani ne spende più del 40%
La Cgil di Venezia in prima fila sul tema della casa, soprattutto a Venezia dove le condizioni sono certamente anche più complesse che altrove.
“Il Comune di Venezia –si legge nella nota diffusa –chiama social housing un’elemosina per poche famiglie che altrimenti dovrebbero scegliere se mangiare o avere un tetto sulla testa.
Un’Isee compreso tra i 6mila e i 25mila punti non rappresenta certo quello che si vuole intendere come “ceto medio”. Al fatto che più di mille persone abbiano partecipato al bando di “so-
“In provincia di Venezia sono decine di migliaia le persone i cui redditi arrivano a malapena ai 10.000 euro lordi all’anno: forse sarebbe meglio chiamarli lavoratori poveri”
cial housing” non opponiamo alcuna sorpresa. Ci sorprende piuttosto l’assenza di una comprensione della situazione economica reale del nostro territorio, e della difficoltà nell’accesso a un appartamento in locazione per un nucleo familiare”.
Secondo l’ultimo aggiornamento Idealista, il centro storico di Venezia risulta essere il secondo capoluogo di regione più caro in Italia, dopo Milano. A gennaio 2024 il prezzo medio è di 18,1 euro al metro quadro a Venezia, Murano e Burano.
L’indagine condotta da Ocio su 780 questionari ha evidenziato che affitto e mutuo rappresentano una spesa accettabile solo per il 25% dei veneziani. Il 50% degli intervistati spende più del 30% del reddito per la casa, il 29% dei veneziani ne spende più del 40%. Dati che assumono una particolare rilevanza se rapportati a quello nazionale, nel quale a spendere più del 40% in costi per l’abitazione è l’8,2% della popolazione. “Indicatori così elevati di peso dei costi per l’abitazione sul reddito complessivo costruiscono una posizione di precarietà abitativa che sfavorisce gli affitti residenziali - prosegue Cgil Venezia -. Spendere quote così alte del reddito per avere un tetto sulla testa mette nelle condizioni di non sapere se e fino a quando si riuscirà a pagare. I casi rappresentati nelle simulazioni stanno al limite dei requisiti minimi per par-
tecipare al bando di social housing, con un Isee calcolato sull’ipotesi che siano del tutto privi di beni mobili o immobili”.
“I redditi delle famiglie che hanno partecipato a questi bandi dovrebbero determinare il diritto ad avere una casa di edilizia residenziale pubblica a canoni ben più contenuti di quelli previsti per il cosiddetto social housing del Comune di Venezia -. Lo strumento del social housing, per rispondere alla necessità di abitare nel nostro territorio, dovrebbe trovare impiego nell’agevolare la residenzialità di una fascia di popolazione ben più estesa rispetto ai criteri stabiliti da Comune e Regione, almeno fino a 50.000 punti Isee”.
Riteniamo che senza un intervento di questo tipo, sia concreto il rischio che queste famiglie, siano costrette a comprimere le spese per
bisogni primari, il riscaldamento, i bisogni dei figli. Non parliamo del 90% dei partecipanti al bando, che seppur lavoratrici e lavoratori, in assenza di un’assegnazione sono destinati ad andarsene, o a fare la fame, o
“Lo strumento del social housing dovrebbe trovare impiego nell’agevolare la residenzialità di una fascia di popolazione ben più estesa”
entrambe le cose.
Per la Cgil “chiamare social housing interventi di edilizia residenziale che dovrebbero invece essere considerati di edilizia residenziale pubblica ha il semplice effetto di escludere quella fascia di popolazione che andrebbe
aiutata e che invece rimarrà in balia del mercato drogato degli immobili senza rispondere nemmeno ad un diritto fondamentale come quello di avere una casa dignitosa per moltissime famiglie”. E conclude: “Possiamo chiamare “classe media” i nuclei familiari che rientrano negli esempi? Dai dati sui redditi delle lavoratrici e dei lavoratori in provincia di Venezia, sono decine di migliaia le persone i cui redditi arrivano a malapena ai 10.000 euro lordi all’anno, forse sarebbe meglio chiamarli lavoratori poveri. Se poi si considera che in queste fasce Isee rientrano molti lavoratori che hanno stipendi al di sotto dei 9 euro l’ora, se consideriamo che rientra in quel punteggio Isee anche l’esercito dei part time involontari dei servizi, sembra ancora più assurdo ritenere che si tratti di ‘classe media’”.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.lapiazzaweb.it 10
Ascolta www.veneto24.it
TSintonizzati sul futuro.
Nuove frontiere per i proprietari di casa: punta sulla gestione immobiliare digitale
ra i temi caldi del momento vi è certamente quello degli immobili e soprattutto quello degli alloggi studenteschi. Al fianco di proprietari e inquilini di Mestre vi è SoloStudenti, agenzia che off re un importante servizio nell’affi tto e nella ricerca di case nel territorio e ormai nome distintivo nel settore degli alloggi studenteschi. Di questa realtà ormai consolidata ce ne parla Francesco Beraldo di SoloStudenti.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
Ci vantiamo di offrire risultati eccellenti, con un record di a tti senza morosità, garantendo un usso di entrate costante e soddisfacente. O riamo anche un controllo continuativo dello stato dell’appartamento, assicurando il mantenimento ottimale della proprietà. Inoltre, stiamo lavorando per implementare un sistema che permetta ai proprietari di monitorare i propri guadagni in tempo reale, fornendo loro una visione ancora più chiara e dettagliata degli incassi, che sarà presto disponibile. La soddisfazione dei proprietari è per noi tanto importante quanto quella degli studenti, e ci impegniamo a nché entrambe le parti traggano il massimo bene cio dalla nostra collaborazione.
Il nostro spirito pionieristico è al centro di tutto ciò che facciamo. Utilizziamo la tecnologia per trasformare l’esperienza abitativa degli studenti, rendendola più intuitiva, accessibile e adatta alle loro esigenze dinamiche. Siamo più di un semplice alloggio: siamo il futuro dell’abitare studentesco, un ecosistema che supporta il percorso di vita e di studio degli studenti.
Parlando di comunità, com’è composta la vostra clientela?
La nostra comunità ri ette un equilibrio quasi paritetico tra studenti italiani (56,33%) e studenti internazionali (43,67%). Questo mix culturale è il cuore pulsante della vita quotidiana nei nostri alloggi e incentiva l’inclusione e lo scambio culturale, creando un ambiente in cui gli studenti di diverse nazionalità possano imparare e crescere insieme
sce contratti di medio termine, ovvero da 6 a 12 mesi, un’opzione che si allinea bene con l’anno accademico tipico. Inoltre, il 19,9% sceglie soggiorni più brevi, da 3 a 6 mesi, che sono ideali per periodi di stage o corsi intensivi. Questa versatilità nei termini contrattuali è fondamentale per supportare gli studenti attraverso le varie fasi e cambiamenti dei loro percorsi accademici e
il futuro, mantenendo sempre al centro le persone e le loro esperienze
Guardando i dati relativi alla durata della permanenza degli studenti, sembra che SoloStudenti offra una notevole flessibilità nei contratti. Può dirci di più su come rispondete alle esigenze di alloggio degli studenti?
Il gra co che osservate ri ette perfettamente la nostra capacità di adattarci alle diverse necessità degli studenti. Noterete che il 49,9% dei nostri inquilini preferi-
getti davanti a noi. Tra i nostri obiettivi principali c’è l’espansione nelle città che ospitano i più grandi atenei italiani. Vogliamo portare la nostra esperienza e il nostro modello innovativo di alloggio studentesco nelle aree dove la domanda è alta e la necessità di soluzioni abitative di qualità è più sentita. Questo non solo ci consentirà di raggiungere più studenti, ma anche di contribuire allo sviluppo e al miglioramento delle co-
3519647792 Richiedi una consulenza GRATUITA www.solostudenti.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Il progetto. Quella che nascerà sarà la prima realtà simile della città, con un’area di circa 23 ettari
Parco fluviale del Marzenego, sempre più vicino alla sua realizzazione
Approvato l’accordo di programma dal consiglio comunale, che ha posto l’attenzione su elementi “ritrovati” del paesaggio urbano
Il consiglio comunale ha approvato l’accordo di programma per la realizzazione del parco fluviale del Marzenego tramite l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree necessarie, ai sensi dell’art. 37 della legge regionale 11/04, in variante al Pat e al PI. Il parco è considerato elemento caratterizzante del paesaggio urbano e della rete ecologica locale. “L’obiettivo, si legge nella delibera, è valorizzare il tratto di fiume che attraversa il territorio e renderlo parte di un sistema di infrastrutture verdi pubbliche che permettano una fruizione dei luoghi che diventano parte della città oltre a svolgere una fondamentale funzione eco-sistemica”.
Si tratta del primo parco fluviale della città, con un’a-
rea di circa 23 ettari. Come spiegato nel testo del provvedimento, l’idea trova spunto dai primi indirizzi della pianificazione urbanistica comunale che ha posto l’attenzione su ambiti di rilevante valore naturalistico che, valorizzati, possono costituire elementi “ritrovati” del paesaggio urbano.
L’accordo di programma sarà firmato dalla Città Metropolitana di Venezia, dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e da Veritas Spa. Prevede l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree per la realizzazione del parco come primo elemento necessario alla realizzazione del progetto, l’attribuzione di adeguata capacità edificatoria su aree di proprietà privata quale compensazione per i
proprietari delle aree cedute, fissando i seguenti criteri: il tetto massimo di cubatura da attribuire ai soggetti privati è stabilito in 80mila metri cubi; le aree sulle quali sarà possibile intervenire, modificando la zonizzazione di piano per far ricadere la cubatura in compensazione, dovranno essere ricomprese nell’ambito territoriale della Municipalità di Chirignago-Zelarino; per l’asse di via Brendole va
orientato lo sviluppo urbanistico verso progetti che si inseriscano armonicamente nel contesto urbano, naturale e paesaggistico circostante, intervenendo, ove possibile, su aree già antropizzate; per la compensazione potrà essere prevista anche l’attribuzione di crediti edilizi, che andranno utilizzati esclusivamente sulle “aree decadute” individuate dalla delibera di consiglio comunale del 14
dicembre 2023 relativa alla variante al piano Interventi n. 90; azioni specifiche per la realizzazione del parco.
I soggetti firmatari interverranno a vario titolo e per le proprie competenze al fine di ratificare una pianificazione su larga scala, introducendo a livello urbanistico i concetti di salvaguardia del bene pubblico, di miglioramento della qualità dell’acqua e di riduzione del rischio idraulico.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
www.lapiazzaweb.it 12
Ascolta Ambiente
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Diritto allo studio. La rettrice Lippiello: “Chiediamo maggiori finanziamenti statali e regionali”
Stanziati tre milioni di euro: sono destinati alle borse di studio
Che in Veneto ci sia un problema di finanziamento delle borse di studio per studenti universitari non è una novità. Già a settembre 2023 si contavano più di tremila idonei non beneficiari ancora in attesa di una risposta dalla Regione dopo un anno. E quest’anno se ne sono aggiunti altrettanti, se non di più.
Ma questa volta gli studenti di Ca’ Foscari non sono rimasti a guardare. Il 2 febbraio, durante la seduta del consiglio di amministrazione cafoscarino, circa 50 studenti si sono riuniti in presidio nel cortile del rettorato per chiedere risposte all’ateneo e denunciare i lunghi tempi di attesa e le false promesse della regione.
Risposte che non hanno tardato ad arrivare, almeno dall’ateneo. Durante la seduta infatti è stato approvato uno stanziamento di 3 milioni di euro, a integrazione dei fondi statali e regionali (insufficienti a coprire l’intero fabbisogno), sul triennio, con una previsione di spesa di un milione di euro all’anno a decorrere dall’a.a. 2023/24.
“Con questa azione – afferma la rettrice Tiziana Lippiello - abbiamo perseguito due obiettivi: assicurare un maggior numero di borse di studio e così garantire un impegno continuativo da parte dell’Ateneo a sostegno delle studentesse e degli studenti e del loro diritto allo studio e per una effettiva uguaglianza di opportunità. Si tratta di una misura considerevole per il nostro bilancio ma che abbiamo sostenuto convintamente. Il cda di Ca’ Foscari chiede che vengano assegnati i finanziamenti statali e regionali spettanti per chi è meritevole e privo di mezzi”.
La misura si inserisce in un piano complessivo di sostegno al diritto allo studio sia in termini di benefici economici che di servizi. Il piano relativo a spazi studio e socialità, residenzialità, aule e mense sviluppo troverà ulteriori azioni concrete nei prossimi mesi.
“Abbiamo liberato le risorse aggiuntive - continua la rettrice - destinandole a questo scopo e chiediamo che la garanzia del diritto allo stu-
Open
dio costituisca una priorità a livello nazionale e regionale: l’istruzione è un bene primario per l’attrazione di studenti veneti, nazionali e internazionali, per l’attrazione di talenti e per lo sviluppo sociale ed economico della nostra regione e del nostro Paese”.
Più cauti i rappresentanti degli studenti che, seppur soddisfatti dell’ascolto dell’ateneo, denunciano il silenzio delle istituzioni preposte al finanziamento delle borse: “Questa misura mette in luce le gravi inadempienze della Regione riguardo il finanziamento del Diritto allo Studio, a cui si ritrova a sopperire chi non ne ha nemmeno la diretta competenza - dichiara Marco Dario, rappresentante Udu in CdA a Ca’ Foscari.
“Questo stanziamento, che abbiamo comunque accolto favorevolmente - continua - vincolerà risorse di Ateneo che sarebbero potute essere utilizzate per finanziare nuovi servizi o potenziare gli esistenti. È inaccettabile che l’assessora Donazzan continui a ignorare il problema ed anzi, proceda tagliando ulteriori servizi, come i pasti gratuiti per gli studenti borsisti in sede”.
La rettrice: “L’istruzione è un bene primario per l’attrazione di studenti veneti, nazionali e internazionali, per l’attrazione di talenti e per lo sviluppo sociale ed economico della nostra regione e del nostro Paese”
Sintonizzati sul futuro.
“Il presidio del 2 febbraio è solo la prima tappa di un lungo percorso. Non saremo soddisfatti finché la Regione non si prenderà le proprie responsabilità, finanziando tutte le borse di studio ed eliminando il grave problema delle persone idonee non beneficiarie che attanaglia le università del Veneto”.
Days 2024: Ca’ Foscari si prepara ad accogliere le sue future matricole
Anche quest’anno tornano gli Open Days di Ca’ Foscari, le giornate dedicate alle future matricole in cui si presentano i corsi di laurea, le opportunità, le sedi e i servizi dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Gli Open Days delle lauree triennali si terranno dall’11 al 15 marzo. Il programma completo è online ed è già possibile prenotare il posto per gli appuntamenti che la richiedono. Dal 2 al 5 aprile sarà invece la volta degli Open Days delle lauree magistrali.
Molti gli incontri in programma, tra cui le visite alle residenze universitarie, gli incontri con una psicologa esperta in tematiche dell’orientamento e un concerto a cura del prof. Fabio Caon, per scoprire tra musica e parole
l’esperienza avvincente dello studio universitario.
Le presentazioni dei corsi di laurea e dei servizi si terranno la mattina, in presenza, a Venezia e al campus scientifico di Mestre. Per partecipare sarà necessaria la prenotazione online, ma per chi non potrà partecipare gli incontri di presentazione che si svolgeranno al mattino saranno registrati e i video saranno pubblicati nel canale youtube di Ateneo e nelle pagine web dedicate nei giorni successivi.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Gli Open Days triennali prevedono nei pomeriggi, e in date successive, attività di approfondimento sui singoli corsi o ambiti disciplinari, organizzate dai Dipartimenti dell’Ateneo.
www.lapiazzaweb.it 13 Molte altre uscite in agenzia Guarda il nostro sito: www.ghibliviaggi.it ghibliviaggi ghibliviaggi i Per informazioni e prenotazioni GHIBLI VIAGGI di MARTELLAGO - VE Contatti: 041 540 1808 - 331 671 4023 giramondo@ghibliviaggi it A L L I N C L U S I V E B u s n a v e t t a d a “ S o t t o C a s a p e r a e r o p o r t o d i V e r o n a A c c o m p a g n a t o r e d a l l ’ I t a l i a € 9 8 0 A T z
Ascolta Università Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i zia rio
Museo del 900. Serena Bertolucci ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale
Il 2024 dell’M9 parte alla grande dalla street art del celebre Banksy
Fino al 2 giugno l’esposizione accompagna nell’immaginario artistico di un autore che da oltre un ventennio pone al centro delle sue opere temi di forte attualità, dalle disuguaglianze sociali alla crisi climatica
Non solo un museo, ma un luogo di cultura inclusivo e accessibile, dove coltivare appartenenza e costruire un futuro partecipato. Così si presenterà M9 - Museo del ’900 nella visione del suo nuovo direttore, Serena Bertolucci, che ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale.
Una visione ampia e composita che il direttore ha presentato insieme alla programmazione per il 2024, e ai risultati del 2023. L’anno trascorso si è chiuso con 100.000 presenze complessive, tra esposizioni e oltre trecento giornate di eventi. Un incremento considerevole rispetto alle 70.000 del 2022 e risultati molto positivi, trainati soprattutto dal successo di Rivoluzione Vedova, che ha dato slancio all’offerta culturale del museo con la sua prima mostra d’arte contemporanea.
Ed è proprio “slancio” la parola d’ordine della nuova direzione con una azione che partirà da una programmazione dedicata all’elaborazione critica dei grandi temi del presente. In quest’ottica si inseriscono le due esposizioni temporanee del 2024, dedicate all’artista britannico Banksy (Banksy. Painting Walls, dal 23 febbraio al 2 giugno 2024), e al fotografo canadese di fama internazionale Edward Burtynsky (Burtyn-sky: Extraction/Abstraction, dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025). Un percorso in cui l’arte contemporanea e la fotografia, in dialogo con la mostra permanente, diventano fonte privilegiata di interpretazione tanto della storia quanto del nostro presente.
“È con il massimo entusiasmo che inizio la mia avventura in un museo unico in Italia – le prime impressioni di Serena Bertolucci da direttore
dell’Museo del ‘900 –. M9 è un luogo che racconta la storia di tutti e, per questo motivo, ha una responsabilità particolare: ascoltare e includere, in un processo di dialogo continuo. Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà. Le due esposizioni di quest’anno, dedicate a Banksy e ad Edward Burtynsky, rispondono proprio a questo obiettivo”.
“Siamo felici di avere Serena Bertolucci come nuovo direttore – il commento invece di Michele Bugliesi, Presidente di Fondazione M9 –. Una nomina fortemente voluta in virtù delle dimostrate capacità nella valorizzazione del patrimonio culturale, che segna un altro deciso passo avanti per il museo, teso sempre più a essere un riferimento a livello locale e nazionale”.
La mostra “Banksy painting walls”, dedicata al celebre esponente della street art” sarà aperta al pubblico dal 23 febbraio al 2 giugno 2024. Prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, in partnership con il museo, l’esposizione si addentra nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale ponendo al centro delle sue opere temi di forte attualità come la crisi climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, i conflitti e i diritti dei popoli.
“Una mostra straordinaria, che mette in luce le contraddizioni del ‘900 e del terzo millennio”, le parole dell’assessore al Turismo di Venezia Simone Venturini, presente all’inaugurazione. “L’arte di strada, la street art, trasformata in opera da esposizio-
ne: una contraddizione che ci permette di scoprire e approfondire il personaggio di Banksy. Siamo orgogliosi di trovarci oggi nel cuore di Mestre, città emblema del ‘900, con i suoi errori e le sue contraddizioni, per inaugurare questa esposizione”.
Con Banksy. Painting Walls, mostra unauthorized, il Museo conduce i visitatori all’interno dell’immaginario di un autore che da oltre un ventennio influenza profondamente la scena culturale mondiale; un universo artistico che trova la sua cifra nei contrasti e nelle contraddizioni che affondano le proprie radici nel Novecento e deflagrano oggi nelle emergenze del nostro tempo: la crisi climatica, i conflitti mondiali, i fenomeni migratori. Da questi orizzonti muovono le oltre settanta opere presenti in mostra, al centro della quale si stagliano i tre muri originali, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018 e provenienti da collezioni private, che hanno come protagonisti tre adolescenti, rappresentanti di una
nuova generazione che sembra essere particolarmente sensibile alle tematiche intorno alle quali gravitano gli interessi dell’artista inglese.
Icona dell’esposizione è Season’s Greetings, apparso nel 2018 Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dall’OMS la città più inquinata del Regno Unito. Il murales ritrae un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che però, girando l’angolo del muro, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone dell’immondizia in fiamme.
Accanto a Season’s Greetings, i muri Heart Boy e Robot/Computer Boy completano, insieme agli altri pezzi unici esposti, il panorama artistico di una mostra che vuole far riflettere sull’immediato paradosso che mette in scena, quale il processo di sacralizzazione dell’arte pubblica, che da oggetto di fruizione democratica viene estraniata dal suo contesto, esposta alle mire del mercato e infine mu-
sealizzata. È così che le contraddizioni raffigurate dalle opere di Banksy con lo stile satirico e di denuncia distintivo dell’artista, diventano esse stesse oggetto di una contraddizione ancora più marcata, che la rottura del rapporto dialogico tra street art e tessuto urbano produce.
Il dialogo tra opera e contesto, inoltre, assume un ulteriore significato con la mostra in funzione del tempo e dello spazio di esposizione: Banksy. Painting Walls, infatti, arriva in M9 a cinque anni dalla realizzazione dell’opera Migrant Child a Venezia. Il murales di Dorsoduro, di cui è stato recentemente annunciato il processo di restauro finanziato da Banca Ifis, main sponsor dell’esposizione, sarà dunque interlocutore diretto di una mostra che si propone come un vero ponte tra laguna e terraferma: l’invito sarà quello di spostarsi tra i due luoghi, con visite guidate e pedalate urbane che stimolino la discussione sul ruolo del patrimonio nelle città.
Giorgia Gay, Massimo Tonizzo
www.lapiazzaweb.it 14 Cultura
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Calcio Venezia. Il presidente Duncan Niederauer illustra i prossimi progetti arancioverdi
Nuovi investitori in vista: “Priorità massima è chiudere le trattative”
Il presidente Duncan Niederauer, tornato a Venezia il mese scorso, ha tratteggiato, a Ca’ Venezia, le strategie del Calcio Venezia.
“L’ultima volta che ci siamo incontrati qui a Ca’ Venezia, vi avevo comunicato il potenziale ingresso di nuovi soci entro la fine del mese di gennaio - ha spiegato -. Come spesso accade in questo tipo di trattative, i tempi possono allungarsi ma posso dirvi che ora siamo vicini al traguardo finale. È stata firmata una dichiarazione d’intenti con il gruppo di nuovi investitori. Al gruppo di investitori attuale, che rimarrà quasi interamente lo stesso, si aggiungeranno altri investitori privati e insieme a loro manterremo la maggioranza del club mentre la minoranza passerà a un fondo d’investimento internazionale. Sono felice che questo percorso di trattative per l’ingresso di nuovi soci stia giungendo al termine, in questi anni abbiamo lavorato molto per il club ma siamo consapevoli che c’è molto altro ancora da fare. Non siamo al punto in cui vorremmo essere finanziariamente, ma stiamo per stabilizzare la situazione in modo da poterci concentrare sull’immediato futuro e oltre”.
“Per quanto riguarda la finestra di calciomercato di gennaio - ha poi continuato Niederauer -, la nostra situazione è completamente diversa rispetto all’anno scorso, quando abbiamo dovuto intervenire più a fondo per costruire la rosa. Questa volta siamo arrivati alla finestra di mercato molto soddisfatti della nostra squadra perché in estate abbiamo mantenuto la struttura della rosa e abbiamo aggiunti diversi giocatori di talento e molto importanti. Con il rientro in gruppo di Svoboda e Idzes, pensiamo che, grazie anche all’eccellente lavoro fatto sin qui da mister Vanoli e tutto il gruppo, la rosa
sia forte e completa. Per il nuovo stadio, posso dire che i nostri rapporti con il Comune sono molto buoni in virtù dei diversi incontri che il direttore Filippo Antonelli effettua con loro. Una volta decisa l’offerta vincente per lo stadio vorremmo incontrare i costruttori in occasione della mia prossima visita a Venezia. Abbiamo alcune idee su come collaborare insieme per costruire la nostra nuova casa che dovrebbe essere pronta per il 2027”. E ha concluso: “La mia priorità sarà quella di chiudere le trattative con i nuovi investitori, ma un altro dei miei obiettivi sarà quello di essere il più presente possibile qui a Venezia nel corso della stagione. Quando andiamo al Penzo, io e mia moglie apprezziamo molto la fase del pre-partita nel quale possiamo incontrare i tifosi e sentirci più vicino a tutti loro. Ultimamente, abbiamo seguito le partite direttamente dalla Curva Sud Groppello per stare vicino al cuore pulsante della tifoseria arancioneroverde ed è veramente una esperienza incredibile”.
Cristiano Aggio
Casarin è il nuovo vicepresidente vicario della Fip
Incarico prestigioso per il presidente dell’Umana Reyer Venezia, Federico Casarin, nuovo vicepresidente vicario della Fip - Federazione italiana pallacanestro. La nomina è avvenuta in occasione del consiglio federale della Fip tenutosi al Salone d’Onore del Coni a Roma e presieduto da Giovanni Petrucci. Dopo la scomparsa di Gaetano Laguardia il consiglio federale ha nominato Federico Casarin vicepresidente vicario e Margaret Gonnella vicepresidente. A Gaetano Laguardia è stata intitolata la Biblioteca federale.
C’è poi un altro incarico federale per un veneto. Il consiglio federale ha dato vita ad un centro studi che si occuperà di ricerca, sviluppo, formazione e comunicazione. Il Centro sarà coordinato dal Eugenio Crotti, ex presi-
dente della Fip Veneto e già presidente settore giovanile, minibasket e scuola e opererà in collaborazione con la Scuola dello Sport di Sport e Salute. Infine, il commissioner del comitato arbitri Luigi Lamonica ha relazionato sull’incontro con la Giba (Giocatori Italiani Basket Associati) e il suo presidente Alessandro Marzoli per sensibilizzare atlete ed atleti ad iniziare la carriera di arbitro una volta smesso di giocare. L’obiettivo finale, dopo un periodo di formazione, è quello di portare gli ex giocatori ad essere arbitri nazionali per avere continuità culturale e tecnica con il gioco e con le esperienze fatte in campo. Il Cia e la Giba si sono confrontati sulle eventuali criticità e sul modo migliore per risolverle. (c.a.)
“Quando andiamo al Penzo, io e mia moglie apprezziamo molto la fase del pre-partita, nella quale possiamo incontrare i tifosi e sentirci più vicino a tutti loro. Ultimamente, abbiamo seguito le partite direttamente dalla Curva Sud Groppello per stare vicino al cuore pulsante della tifoseria arancioneroverde”
l’informazione locale sempre con te!
Oltre
Sintonizzati sul futuro.
DI utenti al mese
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
visualizzate al mese
www.lapiazzaweb.it 19
Sport Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i zia rio
Ascolta
Il presidente Duncan Niederauer
#Regione
Lo scenario. Si avvicina l’appuntamento con le elezioni, sarà un test cruciale
Europa, Italia, Veneto: tra divisioni e incertezze le forze politiche alla ricerca di una direzione
Si allontana la prospettiva del terzo mandato per Zaia, la Lega ci prova ancora con un disegno di legge, secco no dal Partito Democratico
Terzo Mandato
Il primo atto della partita per garantire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e ai presedenti di regione, è andato in scena poche settimane fa in Commissione Affari Istituzionali e si è concluso con un respingimento della proposta avanzata dalla Lega Nord che, in quella sede, ha trovato il sostegno soltanto di Italia Viva.
Esplorando, però, dall’interno le posizioni dei partiti non sembra che le posizioni siano poi così monolitiche come emerso dal voto in Commissione.
Dentro la Lega Nord, che ha ritirato prima del voto l’emendamento per i sindaci portando avanti solo quello per i presidenti di Regione, c’è chi è fortemente convinto di questa operazione, che consentirebbe a Zaia in Veneto e a Fedriga in Friuli di ricandidarsi, e chi, consapevole che il provvedimento sarebbe stato respinto, lo ha votato perché non gli venisse rimproverato di non aver fatto neppure un tentativo per salvare i propri presidenti di regione. Ragionamento diametralmente opposto quello del Partito Democratico: la posizione ufficiale è quella che non prevede terzi mandati, ma sono molti dentro al partito a non condividerla soprattutto coloro i quali sono maggiormente legati ad alcuni pezzi da 90 come i presidenti regionali Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e ai Sindaci Nardella (Firenze), Decaro (Bari), Ricci (Pesaro). Decisamen-
te contraria, in questo caso, senza contraddizioni interne, Fratelli d’Italia che non vede l’ora di capitalizzare, anche dal punto di vista amministrativo, la grande forza elettorale di questi anni.
Il Segretario Regionale della Lega Nord, Alberto Stefani ha già annunciato che questa partita è solo all’inizio e che ci riproverà attraverso la presentazione di una proposta di disegno di legge strizzando, anche l’occhio al Partito Democratico e mettendo sul piatto la possibilità di discutere insieme i caratteri della riforma autonomista dello Stato. Proposta, questa rispedita prontamente al mittente dal segretario regionale Democratico, Andrea Martella che non intende “barattare i futuri assetti del Paese con una norma salva Zaia”.
La Lega Veneta e la Lega Romana
Blaise Pascal, in un proprio noto scritto, affermava che “il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Potremmo dirla così la divaricazione, sempre più profonda, tra la Lega Veneta e la Lega Romana. Il partito territoriale ha un cuore che vuole l’autonomia, che rifiuta il Premierato Forte, che chiede il terzo/ quarto mandato per Luca Zaia e che soffre l’esuberanza di Fratelli d’Italia che, quotidianamente, prenota posti per futuri sindaci, per la presidenza della regione Veneto e che si appresta a fare un boccone degli alleati alle prossime Europee.
La Lega che siede a Roma, quella del “Salvini Premier”
che ha preso il posto del “Nord” nel simbolo per intenderci, questa ragione non la conosce, o non la vuole comprendere. Troppo necessario, soprattutto in una fase di debolezza elettorale, il rapporto con gli alleati di Governo per potersi permettere di cedere alle pulsioni del territorio. E se anche Luca Zaia, solitamente distante dai dibattiti interni e dal prendere posizioni troppo manifeste, si è lasciato di recente andare ad un “preferivo la Lega Nord”, significa che qualcosa sta per accadere.
L’Europa chiama?
A misurare la temperatura del Governo ci penseranno certamente le tante elezioni amministrative, ma soprattutto quelle Europee. Il voto per andare a Bruxelles, infatti, è il più politico di tutti per definizione, non ci sono gli schieramenti e si indica il partito
che si preferisce senza alcuna “turbolenza” territoriale. Per intenderci se piace un sindaco per il proprio Comune si può anche scegliere di votare la persona, quindi, in particolar modo nei piccoli municipi, quello è un test fortemente influenzato da situazioni locali. Per le Europee invece si vota solo il partito.
Anche in questo la variabile si chiama Zaia: il Presidente ribadisce a ogni piè sospinto che non si candiderà per le Europee nonostante le pressioni del suo partito che vedono in lui un antidoto a quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta nel derby tra alleati. Una scelta, quella del “Doge Veneto”, granitica o una tattica volontà di non dare l’impressione di non credere più nel quarto mandato? Lo si potrà scoprire presto, anche se per comprendere cos farà Zaia nel caso in cui non andasse in
Europa c’è molto tempo visto che il suo mandato scade nel 2025 salvo proroghe determinate dal Covid del 2020. Nel PD non ci sono molte più certezze: la leader nazionale Elly Schlein sembra determinata a candidarsi in tutte le circoscrizioni nonostante in molti glielo stiano sconsigliando anche per non prestarsi ad un confronto diretto con Giorgia Meloni che potrebbe compiere, guidando le liste di Fratelli d’Italia, la stessa scelta. L’altra variabile è determinata da Stefano Bonaccini: il Presidente dell’Emilia Romagna, uscito sconfitto dalle primarie del PD pur avendo vinto il voto nei circoli, è in scadenza proprio come Zaia. La Segretaria Nazionale lo vorrebbe in Europa, ma lui sembrerebbe preferire un ruolo nazionale sempre che non si riapra la possibilità di candidarsi nuovamente alle regionali. (r.r.)
www.lapiazzaweb.it 20
L’intervista. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto
“L’autonomia avrà il via libera in tempi brevi, con il terzo mandato elettori liberi di scegliere”
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ora la battaglia per l’autonomia è approdata in Parlamento. Come andrà a finire? Ci sarà davvero l’autonomia come l’aveva pensata la Lega?
Sinceramente penso di sì, perché stiamo parlando di applicazione della Costituzione. Non c’è nulla di eversivo in questo. Al di là di chi si è fatto scudo dell’inefficienza per le sue pretese politiche fuori luogo, che hanno poco a che fare con questo tema, l’autonomia verrà data alle regioni che la chiedono. Questo prevede la Costituzione. Più che le regioni che remano contro, cercando di frenare le richieste del Veneto, sono convinto che vi siano attività di lobby promosse da alcuni esponenti dei ministeri che non intendono perdere il proprio potere di mettere un timbro su qualche carta. Guardando ai territori e alle dinamiche interne alla maggioranza penso che la legge verrà approvata in tempi relativamente
brevi.
Altro tema caldo è la vivace protesta degli agricoltori contro le politiche comunitarie. Che ne pensa?
Ero a Bruxelles proprio nei giorni della protesta e ho visto dai palazzi della commissione europea quello che stava avvenendo. E’ la reazione a cinque anni delle misure imposte con il green deal, che presenta logiche e obiettivi assolutamente utopistici. L’appoggio da parte della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha portato l’agricoltura e tutta l’economia europea ad una situazione difficile da gestire. Ciò che è successo con gli agricoltori potrebbe anche ripetersi su iniziativa di altre categorie economiche. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo far qualcosa importante e tutti devono metterci del suo per salvaguardare l’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici, ma non possiamo pretendere che ci siano passaggi impossibili da realizzare per-
ché le tempistiche sono assolutamente assurde. Ciò che abbiamo visto in Europa secondo me è la giusta reazione a delle politiche che nulla avevano di logico e che invece forse avevano molto di ideologico. Viene a mancare una concreta possibilità di applicazione.
E’ più acceso che mai anche il confronto sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Lei è favorevole?
Assolutamente sì. E non perché c’è in ballo Luca Zaia ma perché secondo me i cittadini devono poter scegliere liberamente chi li governerà. C’è chi pensa che gli elettori siano poco attenti e inclini al ragionamento nel decidere chi dovrà guidare le istituzioni. Noi invece vogliamo che venga lasciato ai cittadini il potere di scegliere, la libertà di indicare il futuro governatore del Veneto. Il limite dei due mandati è assurdo e anti democratico. Sono parole che possono sembrare forti ma dobbiamo lasciare gli elettori libere di scegliere.
Se invece non fosse possibile ricandidare Zaia, come gestirete il rapporto con Fratelli d’Italia che punta ad avere un proprio presidente?
Con gli amici di Fratelli d’Italia andiamo d’accordo e rispondo che questi aspetti si affronteranno anzitutto sui tavoli nazionali. Ricordo che anche quando Fratelli d’Italia aveva percentuali inferiori alle attuali hanno avuto dei candidati e dei presidenti in regioni strategiche per il partito come la Sicilia o l’Abruzzo. Perciò non vedo nulla di così rivoluziona-
Due milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile in Veneto
La Regione Veneto scende in campo a sostegno della promozione e sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) giovanili con un Bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a 2 milioni di euro. “Il supporto ai giovani che decidono di aprire una loro attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso – dice Elisa Venturini Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresenta-
Veneto24
no il 7,5% delle imprese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%).
Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.
Per essere ammesse alle agevolazio-
rio se la Lega chiede di restare al timone della Regione Veneto, sia per motivi storici e politici, ma anche visto il risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche, dove la Lega ha ottenuto il maggior numero di voti. Sono aspetti da analizzare con attenzione e penso che una leader sensibile e non smemorata come Giorgia Meloni li terrà ben presenti. Qualche suo colonnello, al contrario, mi sembra abbia la memoria più corta”.
(a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
ni, le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi. Il contributo minimo è di 6.000 euro mentre il massimo è di 51.000 euro: la percentuale finanziabile massima pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda va presentata entro mezzogiorno del 19 marzo.
www.lapiazzaweb.it 21 Chiamaci allo 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro.
Ascolta www.veneto24.it Regione
passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Elisa Venturini
Roberto Ciambetti
World Health Forum. Dal 20-23 marzo il prestigioso seminario con esperti da tutto il mondo
L’intelligenza artificiale nella medicina: a marzo Padova diventa la protagonista
Diversi mesi addietro proprio da queste colonne avevamo titolato “Padova Capitale della Salute” considerato il peso crescente che la città stava assumendo sulla scena nazionale e internazionale in termini di medicina grazie al grande impegno, anche strutturale per questo fondamentale settore e alla collaborazione, di altissi-
Congressi il teatro di questo fondamentale meeting che vedrà protagonisti alcuni tra i principali esperti mondiali in materia.
Si parte, come detto, il 20 marzo a Palazzo della Ragione dove dalle 15 ci saranno gli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani, e della
puntamenti successivi, al Centro Congressi. Tra gli appunti certamente più prestigiosi ci saranno certamente gli interventi di Mihaela van der Schaar dell’University of Cambridge, Tianxi Cai di Harvard Medical School, Boston, di Rosario Rizzuto, dell’Università di Padova, di Giusella Finocchiaro, dell’Università di Bologna. Il
mo livello, tra Amministrazione Comunale, Università, Azienda Ospedaliera, Centri di Ricerca e Ulss.
Quasi a voler certificare questa tendenza ecco che dal 20 al 23 marzo Padova ha scelto di ospitare un seminario, forse il più prestigioso che ad oggi si è svolto a livello internazionale, su di un tema di grandissima attualità: l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina.
Dopo l’apertura a Palazzo della Ragione sarà il Centro
rettrice dell’Università Daniela Mapelli che dialogherà con diversi esperti sul ruolo proprio degli Atenei. Si parlerà, poi, di pandemia chiedendosi se ci si debba aspettare, per il futuro, qualcosa di simile al covid e di Enti Camerali con il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro.
Il secondo giorno, il 21 marzo, si svolgerà, come tutti gli ap-
Medicina e intelligenza
Una parte significativa del programma del World Health Forum sarà dedicata all’evento Artificial Intelligence for Healthcare, che si terrà il 21 e il 22 marzo, focalizzandosi sull’esplorazione del ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel campo della sanità. Un incontro, ideato dal professor Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e dal professor Roberto Vettor professore ordinario di Medicina interna.
“L’idea è nata dalla necessità di integrare gli studi, le analisi e i progressi tecnologici nel campo della medicina.
terzo giorno, tra gli altri, Alessandro Doria di Harvard Medical School, Boston, Panagiotis Papapetrou, Stockolhm University, Sebastien Ourselin, King’s College London, Henning Muller, HES-SO Valais Techno-Pôle. Nella quarta e ultima giornata di lavori interverranno, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Magnifico Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Paolo Nespoli, Ex Astronauta ESA, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon.
Zaia: “Veneto punto di riferimento della promozione della salute globale”
Presidente Zaia, il Veneto sta mettendo in atto azioni concrete per promuovere l’innovazione nella sanità.Il World Health Forum è il primo tassello?
In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend.
Un evento di portata internazionale per riunire esperti della salute globale?
Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari. È la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Questo forum, destinato a crescere di anno in anno, si propone di diventare il nuovo punto di riferimento nel campo della sanità, simile al Forum Economico Mondiale di Davos, ma focalizzato sulla salute anziché sull’economia.
È emerso il tema delle imprese farmaceutiche e si è notata una carenza di ricerca nel nostro territorio. Questa è un’opportunità senza precedenti, poiché quando sei sotto i riflettori, si avvia un meccanismo virtuoso di promozione e attenzione. Diventeremo un incubatore di innovazione, considerando l’interesse crescente di aziende nel settore delle biotecnologie, della sanità e della produzione farmaceutica. In questo contesto, un forum che si pone al centro dell’attenzione internazionale è assolutamente necessario per catalizzare ulteriori progressi e partnership nel campo della salute globale.
artificiale: “L’Italia deve fare un passo in avanti”
Ringrazio anche la dottoressa Cristina Degan e il professor Mattia Veronesi per il fondamentale supporto – commenta il professor Meneghesso –. L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, porterà vantaggi significativi in termini di efficienza medica e riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Ciò non significa l’eliminazione della professione medica, ma offrirà la possibilità di concentrarsi maggiormente sul benessere dei pazienti”.
Tra i relatori di spicco vi sono la Prof. ssa Mihaela van der Schaar (Università di Cambridge), il Prof. Alessandro Doria (Harvard Medical School) e il
Prof. Sebastian Ourselin (King’s College London), i quali condivideranno le ultime innovazioni nel campo dell’IA in medicina, evidenziando il suo ruolo cruciale nella trasformazione digitale delle scienze mediche.
La conferenza affronterà questioni legate all’etica e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che rappresentano uno dei principali temi di discussione odierni. “L’Italia deve fare un passo in avanti nel trovare una soluzione anche in questo ambito. Francia e Germania hanno già superato il divario amministrativo per poter avere le cartelle cliniche dei pazienti e poter analizzare attraverso l’intelligen-
za artificiale tutti i dati possibili. Le questioni etiche, come la violazione della privacy richiedono un’attenzione particolare sia da parte della comunità accademica che delle istituzioni e della società nel suo complesso”. (s.b.)
www.lapiazzaweb.it 22 Regione
Gaudenzio Meneghesso, Luca Zaia e Roberto Vettor
Economia. Roberto Boschetto (Confartigianato Imprese Veneto) sull’avvento delle nuove tecnologie
“Intelligenza Artigiana, la nostra forza Noi artefici di creatività innovativa”
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta portando scompiglio nel mondo della finanza e dell’economia. Da una recente analisi di Confartigianato Imprese Veneto emerge che il 36,2% del totale degli occupati italiani (8,4 milioni) potrebbe subire l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata, proprio come è l’artigianato.
Approfondiamo questo aspetto con Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto: “noi l’acronimo I.A. lo leggiamo Intelligenza Artigiana. Una dote indispensabile per realizzare un modello di sviluppo economico e sociale ‘a misura d’uomo’, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese venete. Sapremo vincere le sfide delle grandi transizioni con la forza dei valori artigiani, capaci di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori”.
Vi sono timori per l’avvento dell’intelligenza artificiale anche nei processi produttivi?
“Non abbiamo nessuna paura del nuovo e della tecnologia, come pure nessuna nostalgia per vecchi modi
di produrre. Il destino degli uomini e degli imprenditori di fronte ai rischi e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale è uno dei temi cruciali per il futuro dell’economia e, in generale, delle nostre società. Confartigianato lo ha messo al centro di riflessioni e di iniziative che puntano sull’intelligenza artigiana per costruire il futuro sostenibile del made in Italy”.
In che modo arrivarci?
“L’intelligenza artificiale è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare il nostro talento che rende unico nel mondo il made in Italy. Vogliamo consentire ai nostri imprenditori di partecipare alla sfida dell’innovazione per migliorare l’eccellenza e l’unicità di ciò che producono”.
Quali le conseguenze per le azien-
de nel prossimo futuro?
“Il nostro Ufficio studi dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformarsi da rischio in opportunità, in un’arma che le piccole imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre Pmi utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. I sistemi di intelligenza artificiale porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Noi siamo certi che L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori”.
Contrassegno unico per disabili Calzavara:
“Censite oltre 120 mila targhe on line e soluzioni veloci per pass Ztl”
“Zetatielle Network è il circuito che abbiamo creato riunendo le banche dati e le informazioni sulle quasi 120mila targhe abilitate al transito nelle aree ZTL di 330 comuni veneti”. Così l’assessore alla programmazione, bilancio e personale della Regione Francesco Calzavara, ha annunciato l’avvio del contrassegno unico digitale per le persone con disabilità. “Si tratta di un progetto che abbiamo lanciato come Agenda Digitale del Veneto - ha aggiunto l’assessore - per l’inclusione dei cittadini con disabilità e che nel corso del 2023 ci ha evitato di recapitare quasi un milione di multe ai veneti. Accertamenti di violazioni che sarebbero poi stati contestati producendo un reale risparmio di oltre 10 milioni di euro solo di spese di notifica. Liberi di muoversi oltre ogni barriera non dev’essere solamente uno slogan o una frase a effetto, ma un servizio concreto, tangibile e fruibile da parte del cittadino che può finalmente superare la barriera virtuale della Ztl per circolare in totale libertà e godere di un diritto previsto dal codice della strada”, ha concluso Calzavara.
Fondo per i disturbi alimentari, l’appello di Rachele Scarpa: “Governo e Regione prendano sul serio il fenomeno, insufficienti 10 milioni”
“In Veneto, come in altre parti d’Italia, si è assistito a un aumento dei casi di disturbi del comportamento alimentare (DCA) - spiega Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico - Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di risorse e finanziamenti per i centri dedicati al trattamento e alla prevenzione di tali disturbi. Se con la legge finanziaria del 2021 si era finalmente riusciti
ad istituire un fondo di 20 milioni, la scellerata scelta del governo Meloni di eliminare le risorse ha messo in seria discussione la capacità di azione del nostro sistema sanitario. È stato solo grazie alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi: un semplice reintegro della metà del fondo, ovvero 10 milioni, che rimangono totalmente insufficienti.
Rimane poi aperta la questione del mancato inserimento dei disturbi alimentari all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza: significherebbe abbattere le barriere economiche che troppo spesso impediscono alle persone di cercare e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno. E’ imperativo che le autorità regionali e nazionali riconoscano la necessità di aumentare i finanziamenti e le risorse”.
www.lapiazzaweb.it 23 Regione
Roberto Boschetto
Rachele Scarpa
Sintonizzati sul futuro.
ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE
5 giorni e 4 notti, arrivi Domenica-Lunedì
Camera doppia, mezza pensione
Ingresso piscine Termali, SPA e Area Termale
Kit Spa: accappatoio e telo spugna
Offerta estate 2024
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Camera singola senza supplemento
Arrivi dal 09 al 16 Giugno e del 04 agosto
Colloquio medico introduttivo
www.veneto24.it
6 applicazioni di fango termale
6 docce termali di annettamento
da € 110 a persona
Fango senza soggiorno
12 Applicazioni fango termale
12 Docce termali
12 Bagni termali con ozono
10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)
da € 70 a persona (Ticket escluso)
HOTEL TERME MILLEPINI & Y-40® - ABANO - MONTEGROTTO TERME - PADOVA - T. 049 891 1766 - WHATSAPP - 393 813 5866 - info@millepini.it - www.millepini.it
SCOPRI DI PIÙ!
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Donne, “la vita ricomincia a 50 anni!”
Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè
Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna
“La vita ricomincia a 50 anni!”: prendersi cura di sé, dal corpo, alla mente, alle relazioni! E’ il titolo di un interessante progetto che mette al centro la donna, in una fase delicata della sua vita, per promuovere la cultura della prevenzione e del benessere in un contesto di collaborazione tra istituzioni della sanità, della politica-amministrazione, della ricerca e del sociale.
Il progetto, presentato a Ca’ Sugana, è dedicato alle donne in premenopausa ed è promosso dal Comune di Treviso, dall’Ulss 2 Marca Trevigiana e dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con Spazio Donna.
Il progetto nasce dall’idea di Giorgia Ghirardo, laureanda in Infermieristica della sede trevigiana dell’Università di Padova, e della sua relatrice, Silvia Sturniolo, sviluppata nell’ambito della sua tesi di laurea. Lo scopo di “la vita ricomincia a 50 anni!” è quello mettere a disposizione del territorio della Marca, dove Giorgia Ghirardo vive, le sue conoscenze e di approfondire la Medicina di Genere per offrire un servizio alle donne “per sensibilizzarle e far nascere in loro la consapevolezza che è importante conoscersi a fondo per prevenire malattie tipiche della
Prosegue alla pag. seguente
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Ascolta www.veneto24.it
MARZO 2024 on-line: /category/salute/
20 febbraio 2020-20 febbraio 2024, a quattro anni dal Covid
“Insieme per un mondo di salute”
La Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socio-assistenziali e del volontariato
febbraio 2020 – 20 febbraio 2024, a quattro anni dall’irrompere della pandemia da Coronavirus, il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il Ministero della Salute trasforma questa data in un’occasione per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale sanitario, socio sanitario, socio assistenziale e del volontariato sempre in prima linea negli anni del Covid.
Ma la Giornata del 20 febbraio, non vuole essere solo celebrativa e diventa dunque un’occasione per ripensare in chiave critica i sistemi organizzativi della sanità e di quanti vi operano quotidianamente.
“Insieme per un mondo di salute” è lo slogan che vuole rappresentare questa visione più marcatamente interdisciplinare, fondata in modo più convinto su collaborazioni e interazioni tra i professionisti della sanità.
“L’esperienza del Covid – sottolinea la dr.ssa Antonia Demarchi, direttore delle Professioni sanitarie nell’Azienda Ulss 6 Euganea - ha messo in evidenza le fragilità del nostro sistema salute ma ha determi-
nato anche la possibilità di rileggere criticamente i sistemi organizzativi all’interno dei quali tutti i giorni i professionisti operano”.
Lo slogan scelto rappresenta dunque il ruolo delle professioni che ogni giorno lavorano, spesso in condizioni difficili, per garantire la salute di tutti e senza citarlo esplicitamente richiama il concetto di One Health, una visione olistica basata sull’integrazione di discipline diverse, un approccio antico e, al contempo, innovativo in cui le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti possono rappresentare un nuovo schema di gestione per rendere efficace e sostenibile il sistema socio-sanitario.
La Giornata è diventata, quindi, un momento di riflessione e condivisione sulla complessità delle organizzazioni sanitarie specificatamente per quanto riguarda l’integrazione dei “saperi”, le modalità di interazione e comunicazione tra professionisti e con l’utente e di come le organizzazioni dovrebbero prendersi cura degli operatori sanitari.
Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè
Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna
Continua dalla pagina precedente
menopausa”, sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo.
È stata, quindi, condotta un’indagine nel Comune di Treviso, patrocinata dall’Ordine dei Farmacisti, indirizzata alle donne in età perimenopausale, per misurare i fattori di rischio cardiovascolare in questo target. In tutte le farmacie del Comune sono state distribuite delle locandine contenenti un QR code per la partecipazione a un questionario anonimo che indagava i comportamenti associati alla salute del cuore, nelle donne di fascia di età compresa tra i 42 e 58 anni.
Sono stati compilati più di 250 questionari nel periodo dicembre 2023-gennaio 2024.
I dati raccolti dal questionario hanno messo in luce dei comportamenti mediamente salutistici da parte delle donne, oltre che una spiccata attenzione alla propria salute e una propensione al confronto con i professionisti per approfondire le conoscenze necessarie a un’autogestione ed empowerment personale.
“Quando parliamo di “fare rete” per il benessere dei cittadini e delle cittadine intendiamo proprio questo: coinvolgere le istituzioni, l’azienda sanitaria, l’Ordine dei Farmacisti ma anche l’università per dare maggiori opportunità” sostiene il sindaco Mario Conte.
“Dall’idea di Giorgia Ghirardo – prosegue - è nata un’indagine e una serie di incontri per le cittadine: una catena virtuosa che non può che replicarsi in futuro anche in altri ambiti”.
A seguito della valutazione dei dati raccolti, si sono strutturati in un ciclo di cinque incontri condotti da esperti e dedicati a tematiche di rilievo nella menopausa tra le quali, appunto, la salute del cuore. Gli incontri, aperti a tutti e senza necessità di prenotazione, si tengono fine alla fine del mese di marzo nella Sala Convegni dell’ospedale di Treviso, dalle 20.45 alle 22.30. I prossimi appuntamenti saranno dedicati a “Menopausa e cambiamento del corpo”, il prossimo 13 marzo, e “Amarsi da grandi: benessere personale e sociale della donna”, il 20 marzo.
Come sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo: “per prevenire è necessario prioritariamente conoscere”. Giorgia Ghirardo “si è rivolta alle istituzioni con fiducia” unendo l’amministrazione e la politica al servizio di sanità pubblica, ma anche alla ricerca e all’università. Si sono alleate istituzioni e università e diverse generazioni volte a lavorare ad un obiettivo comune: la salute e la prevenzione. Sembra che questo possa essere quello vincente e che si possa prendere come modello per altri progetti.
Infatti, l’azienda sociosanitaria, che “è da anni al fianco delle donne con i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura”, sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, a seguito dei progetti come quello presentato da Giorgia Ghirardo, ha ricevuto dalla Fondazione Onda un premio (assegnato a tutte e sei le strutture dell’azienda) e tre bollini rosa, il massimo della valutazione.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.lapiazzaweb.it 26
Ascolta www.veneto24.it
20
Prevenzione. La Giunta regionale ampia l’offerta per i controlli
Screening del colon retto anche per la fascia d’età dai 70 ai 74 anni
L’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin:
“Nel Veneto il tumore al colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione. Nel 2022 il 63% della popolazione veneta ha risposto positivamente all’invito”
Screening del colon retto, la fascia si allarga a tutti i cittadini, uomini e donne, di età compresa tra i 70 e i 74 anni. La Giunta regionale del Veneto ha infatti approvato l’allargamento dell’offerta che fino era rivolto alla popolazione tra i 50 e i 69 anni, in linea con quanto previsto all’interno del Piano Nazionale Prevenzione 2020-2025 e del Piano Regionale Prevenzione 20202025, oltre che dalle Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 2022 e dal Piano Oncologico Nazionale 2023-2027. “Nel Veneto – sottolinea l’assessore veneto alla Sanità e alle Politiche sociali Manuela Lanzarin – il tumore al Colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione, dopo il tu-
more della mammella e il tumore della prostata. Il Registro Tumori evidenzia come nel 2020 circa il 63% dei nuovi casi siano stati diagnosticati in persone dai 70 anni in su (1900 casi). Si è deciso, quindi, di ampliare le frontiere della prevenzione. La nostra regione, infatti, non si discosta dalla tendenza generale a un progressivo invecchiamento e gli ultrasettantenni sono una parte consistente della società, destinata ad aumentare con l’allungamento delle speranze di vita. Ampliare l’offerta dello screening, significa allargare un intervento di sanità pubblica mirato a ridurre la mortalità grazie alla diagnosi precoce dei tumori e, dove possibile, delle lesioni pre tumorali che possono essere così
rimosse”.
I dati del 2022, con più di 371.000 cittadini che hanno risposto positivamente all’invito, danno riscontro di un’adesione di circa il 63%, tra le più alte su tutto il territorio nazionale, con una partecipazione femminile maggiore (66%), rispetto a quella maschile (60%).
Il 4,1% circa dei soggetti aderenti allo screening ha avuto un esito positivo al test di primo livello, ed è stato quindi invitato ad effettuare una colonscopia.
Sono stati diagnosticati 324 carcinomi e 2.541 adenomi avanzati, avviando così il relativo percorso terapeutico.
“Sono valori che pongono la sanità veneta in posizione di rilievo a livello nazionale e siamo certi che sia possibile
progredire ulteriormente, anche grazie alle azioni di sensibilizzazione che non mancheranno anche in occasione di questo allargamento dell’offerta. Lo screening del colon-retto, assieme allo screening della mammella e della cervice uterina, sono i tre programmi di screening oncologici offerti gratuitamente alla popolazione. Si inseriscono in un sistema di prevenzione molto efficiente e in cui la Regione del Veneto crede fermamente, favorendo anche altre diverse attività, a cominciare dalla sensibilizzazione a favore di corretti stili di vita”.
Lo screening continua ad essere proposto alla popolazione femminile e maschile con cadenza biennale, e tutto
il percorso è offerto gratuitamente ed in maniera attiva, organizzando con i cittadini gli eventuali approfondimenti necessari.
Per agevolare gli utenti nella partecipazione allo screening, è attiva in tutta la Regione una collaborazione con le farmacie territoriali. Seguendo le indicazioni contenute nella lettera di invito, i cittadini possono rivolgersi ad una delle farmacie aderenti, sia per ritirare il dispositivo da utilizzare per raccogliere il campione a domicilio sia per consegnarlo poi alla stessa farmacia. Nello specifico, il test di primo livello si basa sulla ricerca nelle feci di tracce di sangue, non visibili ad occhio nudo, con esame immunochimico. L’esame di approfondimento che segue la prima indagine perlustrativa è la colonscopia, effettuata con sedazione dell’utente. L’estensione alla fascia di popolazione tra i 70 e i 74 anni inizia già quest’anno con l’invito a coloro che, nati nel 1954, compiono 70 anni. Proseguirà con una graduale progressione fino ad arrivare a compimento nel 2029, interessando tutta la fascia di 70-74enni.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
I risultati delle ricerche tratteggiano una realtà per certi versi sorprendente. Se tutti sanno infatti che con l’arrivo della terza età l’udito tende a diminuire, non tutti sanno invece che il 15% degli adulti sopra i diciotto anni dispone di una capacità uditiva limitata e che il 30% delle persone tra i 65 e i 74 anni presen-
I centri Dimensione Udire, hanno a cuore il tuo udito
Affidabili punti di riferimento per chi desidera trovare la migliore soluzione ai suoi problemi di udito, i centri Dimensione Udire sono organizzati per accogliere il
di calibrare l’apparecchio con una perfezione tale da ottimizzare
www.lapiazzaweb.it 27
LE NOSTRE SEDI • BOVOLENTA (PD) • PADOVA • MONSELICE (PD) • MESTRE (VE) • DOLO (VE) • SOTTOMARINA,
•
•
Messaggio pubbliredazionale
CHIOGGIA (VE) • ROVIGO
ADRIA (RO)
PORTO VIRO (RO)
il
di
la
parole.
principale problema di chi soffre
ipoacusia:
corretta comprensione delle
Ascolta
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Servizi. La Carta delle prestazioni distribuita in allegato al mensile “La Piazza di Venezia”
Una bussola per orientarsi nei servizi sociali del Comune di Venezia
Ho bisogno di aiuto. A chi mi posso rivolgere? È una domanda che spesso i cittadini, soprattutto quelli più fragili, si pongono. La scarsa conoscenza dei servizi attivi nel proprio Comune è molte volte una barriera insormontabile. Eppure i servizi ci sono, le opportunità per uscire da una situazione di disagio o per trovare il sostegno necessario anche. Basta sapersi orientare. Ecco perché il Comune di Venezia ha dato alle stampe la “Carta delle prestazioni sociali”, distribuita unitamente a questo numero del nostro mensile “La Piazza di Venezia”. Una vera e propria “bussola”, che permette anche un agevole accesso mediante qr code, alla piattaforma Dime, raggiungibile al sito dime.comune.venezia. it. All’interno della pubblicazione si trovano spiegazioni, approfondimenti, numeri
utili per ridurre le distanze tra la macchina amministrativa e la popolazione. La Carta è divisa in aree tematiche: i servizi per gli adulti in condizione di disagio, per gli anziani, per i cittadini con bisogni educativi, per le persone con disabilità, per le donne vittime di violenza, per le persone immigrate,
“I nostri servizi sono un’eccellenza a livello nazionale. Vogliamo condividere l’orgoglio di un sistema così strutturato”
per i minori, per i senza fissa dimora e infine per i volontari e la rete di supporto. In ogni capitolo si fa il punto sui contributi economici disponibili, sui numeri utili, sui servizi attivi sul territorio.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro saluta con orgo-
glio questa Carta delle prestazioni sociali: “Ciascuno di noi nella propria vita può trovarsi di fronte a una situazione di necessità – scrive nella prefazione del volume -. Lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, deve far percepire la propria presenza e dare certezza di essere pronto a garantire la sicurezza e la legalità, che è soprattutto difesa dei più deboli e condizione necessaria per lo sviluppo economico, sociale e culturale di una città. Su questo stiamo lavorando giorno dopo giorno e continueremo a farlo grazie anche al controllo del territorio”. E aggiunge: “Un territorio accogliente e ricco di opportunità per i cittadini, a partire dai più deboli e anche per coloro che vengono paesi lontani, ma vogliono affrontare la sfida dell’integrazione nel rispetto delle regole che ci siamo dati, contribuen-
do con il proprio lavoro alla prosperità generale”. Per l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini “i servizi sociali del Comune di Venezia sono un’eccellenza a livello nazionale: anche recentemente sono stati presi ad esempio da altre
amministrazioni regionali e comunali. Con la diffusione di questa Carta vogliamo condividere l’orgoglio di un sistema così strutturato e, al tempo stesso, vogliamo aprirci a tutti i consigli e i suggerimenti che i cittadini vorranno farci arrivare”.
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
www.lapiazzaweb.it 28
Ascolta Società
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Sintonizzati sul futuro.
tel. 041.5158149
- Via dei Calamari 3
tel. 0421.223430
- Piazza del Donatore 7
tel. 041.2905840
- Via Cesare Battisti 328 tel. 041.2905820
- Via Piave 5
tel. 041.2905860
FAVARO VENETO
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
06 87165505
tel. 041.2905600
- Via XXIV Maggio 4 tel. 0421.223410
- Piazza Mercato 19
S. M. AL TAGLIAMENTO - P.zza della libertà 9
tel. 0421.223450
S. STINO DI LIVENZA - Via Fellini 12 tel. 0421.223440
SCORZÉ - Viale Kennedy 12
tel. 041.2905870
SPINEA - Via Buonarroti 8
tel. 041.5410913
VENEZIA - Rio Terà dei Pensieri 328 - S. Croce
tel. 041.2905850
COLF E BADANTI 730 RED EX UNICO SUCCESSIONI ISEE
CASA 730 ISEE CASA DISOCCUPAZIONE COLF E BADANTI SUCCESSIONI ISEE IMU RED 730
730
L’APP RADIO VENETO24 Ascolta
SCARICA
“Dostoevskij”, emozioni forti e una regia da capolavoro Per il rap di “Nuova Scena” soltanto un “sei meno”
Dostoevskij di Fabio e Damiano D’Innocenzo non è una serie facile. All’inizio si presenta come una sorta di “True Detective” all’italiana.
C’è un poliziotto con problemi di alcol e stupefacenti - Enzo Vitello, il protagonista interpretato da Filippo Timi, un serial killer soprannominato appunto “Dostoevskij”che lascia criptici messaggi a fianco delle sue vittime, e c’è una provincia laziale gretta e desolata che potrebbe benissimo essere l’Alabama.
Superata la prima parte, tuttavia, Dostoevskij cambia pelle. I contorni dei personaggi si deformano - straordinarie le interpretazioni di Gabriel Montesi e Carlotta Gamba - per sviscerare una natura umana che spiazza lo spettatore. Senza incorrere nel rischio di spoiler, nella serie è presente un colpo di scena come se ne sono visti raramente.
Lo sguardo dei fratelli D’Innocenzo indugia senza giudicare sui volti dei protagonisti, quasi a voler catturare la loro anima dannata. Alla fine di questo viaggio disorientante, l’identità del killer - che è comunque non banale - diventa l’elemento che meno interessa a chi guarda. Sky si è presa un bel rischio con questa serie, ma Dostoevskij è una scommessa vincente. Prima di tutto perché posiziona la pay-tv di Comcast come la destinazione ideale per i progetti originali in Italia, diventando ancor più attrattiva per registi e autori. Ma anche perché, con i fratellI D’Innocenzo, Sky ha confezionato una storia in grado di suscitare - nel bene o nel male - emozioni forti in chi la guarda.
Dostoevskij è la migliore produzione originale di Sky dai tempi de “Il Miracolo”, ed è senz’altro ciò che più si avvicina a una serie Hbo. Se l’obiettivo di questa operazione era alzare l’asticella - non solo internamente ma anche a livello di settore - Nils Hartmann e la sua squadra hanno molto di cui andare fieri.
Si dice che l’arte abbia il dovere di mettere a disagio e di risultare scomoda. Dostoevskij fa esattamente questo. Probabilmente non raggiungerà lo stesso vastissimo pubblico di Gomorra, ma poco importa. Il cinema non è solo un mondo di botteghino, ascolti o stream: ci sono storie che vanno coltivate e nutrite, pubblici da educare e confini da mettere in discussione. Chapeau.
LE INTERVISTE
Sintonizzati sul futuro.
www.veneto24.it
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Netflix adatta per la prima volta un suo format per l’Italia. È nata così Nuova Scena, competizione rap originata nel 2019 dal programma Rhythm + Flow. Nell’edizione originale - già riproposta con buon successo in Francia - i giudici erano dei veri e propri pesi massimi dell’hip-hop. Cardi B, Chance the Rapper e T.I.: per la versione Italiana Netflix ha arruolato Geolier, Fabri Fibra e Rose Villain. Il rap show si prefigge di trovare i protagonisti che segneranno la nuova scena rapitaliana, con un premio in palio per il vincitore di 100.000 euro. Partendo dalle città più rappresentative del rap italianoRoma, Napoli e Milano - i tre giudici si sono messi sulle tracce del miglior talento della prossima generazione, coadiuvati da ospiti del calibro di Lazza, Rocco Hunt e Nitro. Tra prove di freestyle, rap battle, videoclip e featuring, i concorrenti si daranno battaglia per aggiudicarsi il titolo di vincitore della competizione.
Com’è, quindi, “Nuova Scena”? Nonostante su Netflix sia volato nella classifica dei titoli più visti - sarebbe strano il contrario, visto il lancio a ridosso di Sanremo e il battage pubblicitario - il programma risulta soltanto un po’ meno bollito dei molti altri talent in circolazione. Il rap è sicuramente di moda e incarna lo spirito del tempo, dando voce a comunità e a periferie che vent’anni erano ai margini di tutto, anche della cultura.
Esaltarlo al punto da renderlo l’elemento innovativo di una gara canora, tuttavia, sarà molto Netflix ma ben poco italiano. Da noi gli unici talent che non arrancano sono quello di Maria De Filippi, o dove i concorrenti sono bambini e anziani. Il nostro Paese i giovani - specie se rapper - li mal sopporta, e grazie tante.
“Nuova scena? Potrebbe essere considerata una nuova gavetta sì. Io dormivo in stazione, oggi i concorrenti stanno in hotel a cinque stelle” scherza Fabri Fibra, un’istituzione della scena rap milanese nonché italiana. Nel 2017 Fabri Fibra aveva dichiarato di aver rifiutato un posto da giudice a “X Factor” nonostante gli fosse stato offerto un milione di euro di cachet.
www.lapiazzaweb.it 30
Uno spazio
L’APP RADIO
Ascolta
SCARICA
VENETO24
Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti Film e serie tv visti da vicino
Rubrica a cura di Paolo Di Lorenzo
Nella foto, i fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo Fabri Fibra, Rose Villain e Georlier conduttori della serie
Sintonizzati sul futuro.
www.veneto24.it
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta
Sintonizzati sul futuro.
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
www.veneto24.it
SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Ascolta