DICEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 252
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Un uomo, un padre Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza. Nella lista dei regali che possiamo scambiarci dovrebbero esserci anche il tempo e l’attenzione verso gli altri: torniamo a donare qualcosa di noi, un po’ di ascolto e di vicinanza. A partire dalla nostra famiglia, da chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come l’uccisione della figlia. Non serve aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività, delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino Cecchettin non siano dimenticate.
A VENEZIA E IN TERRAFERMA LA MAGIA DEL NATALE, CON TANTE INIZIATIVE PER TUTTI I GUSTI L’accensione dei grandi alberi in Piazza San Marco e Piazza Ferretto ha dato il via al ricco programma diffuso in tutta la città Servizi all’interno
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Eventi
SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE” Servizio a pag. 27
I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”
Economia
Servizio a pag. 29
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680.
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Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole e di Mestre, Campalto, www.veneto24.it Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe.
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Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, animazione itinerante, mostre, teatri. Scopri tutto il programma su: www.veneziaunica.it www.comune.venezia.it #NataleVenezia #lecittainfesta
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Mestre, Piazza Ferretto
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Facciamo il punto
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“La Zls non può più aspettare”
Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.
Un uomo, un padre
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
“P
er continuare ad essere il traino dell’economia nazionale ed europea il Veneto, ha bisogno di un sostegno attraverso strumenti adeguati. Le Zls del nord sono uno di questi strumenti di sviluppo e di attrazione degli investimenti, che per diventare operative necessitano di specifici finanziamenti dello Stato come previsto per la Zes unica del sud. Ho portato il problema all’attenzione della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza Stato Regioni, che ha accolto in maniera unanime la mia proposta di emendamento alla finanziaria”. Sono le parole dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, che ha deciso di portare all’attenzione una proposta di emendamento al disegno di Legge di Bilancio 2024, affinché i benefici fiscali previsti dall’art. 52 siano estesi anche alle Zone Logistiche Semplificate. A Marcato proprio non va giù che il disegno di legge di Bilancio preveda la copertura per l’esercizio 2024 del credito d’imposta “ZES unica del Mezzogiorno” per un importo complessivo di 1,8 miliardi di euro, mentre per le Zls non è prevista alcuna dotazione finanziaria. “Ora la palla passa al Parlamento – puntualizza Marcato –. È fondamentale che la Zls Porto di Venezia-Rodigino diventi operativa al più presto. Ne va del futuro e dello sviluppo di un territorio strategico ben oltre i confini del Veneto”. Altro emendamento è stato depositato anche dal senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto. “L’emendamento prevede l’erogazione di risorse per 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 a favore delle imprese operanti nella Zls, per assicurare tutti i benefici fiscali previsti dalla legge istitutiva – spiega Martella –. “Auspico che finalmente il governo assuma l’iniziativa di attivare la Zls veneta. Ben venga quindi l’iniziativa dell’assessore della Regione”.
di Venezia e Mestre
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Da Marcato e Martella due emendamenti a favore della Zona logistica semplificata di Venezia-Rovigo
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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un via Lisbona, 10 · 35127 Padova numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribuna- tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 le di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 >redazione@givemotions.it< Chiuso in redazione il 1 Dicembre 2023 >www.lapiazzaweb.it< È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”.
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
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Amministrazione
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Bilancio di previsione. Approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore Michele Zuin
Piano Casa, lavori al Cavalcavia di Marghera e nessun taglio ai servizi L
a Giunta comunale, su proposta dell’assessore Michele Zuin, ha approvato il bilancio di previsione della Città per gli anni 2024-20252026. Il documento, successivamente, sarà posto all’attenzione delle Commissioni consiliari del Comune di Venezia e portato in approvazione in Consiglio comunale entro il 31 dicembre 2023, entro quindi i termini previsti dalla Legge, come accade dal 2015. “La nostra è una procedura in controtendenza rispetto a molti altri Comuni che usufruiscono delle proroghe, ma che ci consente una migliore programmazione, evitando gestioni provvisorie” puntualizza Zuin. “Il bilancio di previsione 2024/2026 è stato redatto in un complicato contesto derivante principalmente da tre elementi: la necessità di mantenere elevati stanziamenti per spese di energia e riscaldamento, in misura ancora notevolmente superiore rispetto al periodo pre-crisi energetica (10 milioni in più rispetto al periodo antecedente il conflitto in Ucraina) e tutti a carico del bilancio; l’esigenza di prevedere significativi maggiori costi per l’effetto del fenomeno inflattivo su molti beni e servizi che acquista il Comune, come qualsiasi cittadino; la necessità di mantenere il bilancio entro una sostenibilità di medio lungo periodo. Caratteristica necessaria per affrontare eventuali avversità, come puntualmente è accaduto negli ultimi anni (pande-
mia, conflitto in Ucraina ecc.). Deve passare il concetto che senza un’ottica di prudenza e buona amministrazione non saremmo riusciti ad affrontare il recente passato. Non possiamo più permetterci di trovarci nelle situazioni critiche che sono state create prima delle Giunte Brugnaro”. “Ma pur dando attenzione a queste cose - prosegue l’assessore - abbiamo preparato un bilancio senza tagli ai servizi, ma anzi che incrementa le disponibilità in settori importanti della vita dei cittadini. C’è un piano investimenti, soprattutto sulla casa, che non ha eguali. L’attenzione ai conti non è sinonimo di “ristrettezze”, ma è aumentare la spesa dove serve: nei servizi importanti per i cittadini, le famiglie e le imprese, evitando spese inutili, puntando anche su un grande piano di investimenti”. PIANO CASA “La caratteristica positiva più importante di questo bilancio – prosegue Zuin - è sicuramente rappresentata da un vero e proprio “Piano casa”, che prosegue il lavoro già fatto negli ultimi anni, ma che rappresenta un “upgrade” un aggiornamento al rialzo dell’impegno dell’Amministrazione Brugnaro su questo tema”. Il Piano può essere sintetizzato con i seguenti stanziamenti in ognuno degli anni del triennio: 5 milioni per il recupero di alloggi sfitti nel 2024, 5 milioni nel 2025 e 6 milioni nel 2026, quindi 16 milioni in
3 anni; 1 milione all’anno per pronto riatto per alloggi riconsegnati, quindi 3 milioni in 3 anni; 500 mila all’anno per manutenzione programmata alloggi (parti comuni), quindi 1,5 milioni in 3 anni; 2,4 milioni all’anno per manutenzioni a chiamata, quindi 7,2 milioni in 3 anni; per un totale di 27,7 milioni di euro. “Questo impegno concreto si aggiunge a quanto già previsto negli ultimi anni – precisa Zuin - Tra il 2015 ed il 2023 sono state destinate al comparto casa risorse per 88,4 milioni di cui 37,5 milioni di risorse proprie e 50,9 milioni di contributi, comprensivi di 24 milioni di contributi c.d. superbonus (che si sono resi possibili solo per le possibilità economiche e di cassa del Comune).
vizi/iniziative: la manutenzione del “verde” da euro 9,1 milioni a 9,4 milioni; manutenzioni “cimiteriali” da 6,1 milioni a 6,5 milioni; la conferma di iniziative culturali, quali Marghera Estate, stagione teatro Toniolo, iniziative presso il Teatro Groggia, Cinemoving e le numerose attività estive e la consolidata stagione teatrale; fondi per le manutenzioni: tra le altre 3,6 milioni per le manutenzioni sulla viabilità, 2,9 milioni per edilizia comunale e sportiva, 2,2 milioni per edilizia scolastica, 3,5 milioni per la gestione territoriale di Venezia e isole. Conferma di spese avviate di recente quali fondi per il 6 cultura (400 mila), iniziative in via Piave (90 mila), iniziative presso il teatro al parco della Bissuola (330 mila).
DAL LATO DELLA SPESA CORRENTE Vengono mantenuti e potenziati tutta una serie di ser-
INVESTIMENTI SULLA VIABILITÀ Sul fronte delle spese di investimento, il bilancio
2024/2026 si caratterizza, anche, per un significativo sforzo, in termini di risorse proprie destinate per quanto concerne la viabilità. “In particolare, per quanto concerne l’anno 2024, sono stati previsti: 5,4 milioni per interventi sul cavalcavia discendente verso Marghera; 2 milioni aggiuntivi per manutenzione straordinarie sulla viabilità richieste dall’Area Lavori Pubblici – precisa Zuin - anche per il 2025, il pluriennale evidenzia risorse aggiuntive per la viabilità, come i 4 milioni per il cavalcavia di Catene/via Trieste. Oltre a tali risorse aggiuntive, segnalo che vengono confermati 2,1 milioni per sistemazione strade e marciapiedi con ripartizione per Municipalità. Sono previsti fondi per piste ciclabili per circa 13 milioni”. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Vengono previsti 27 milioni nel triennio (9 milioni all’anno) per interventi di efficientamento energetico su edifici comunali. Valorizzazione dei luoghi e piazze. Viene inoltre avviata una iniziativa di sistemazione di piazze e luoghi di aggregazione delle Municipalità (6 milioni piazza Marghera, 2,5 milioni piazza Favaro, 1,5 milioni piazza Chirignago, 2 milioni parco Piraghetto). Sport. Confermato, infine, lo stanziamento di 1,2 milioni per la sistemazione dello stadio Baracca, aggiuntivo rispetto ai 300 mila già a bilancio.
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Eventi
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Tradizioni. In piazza San Marco svetta il grande abete di 15 metri dedicato a Giulia Cecchettin
Luci, divertimento e cultura per il Natale in laguna Il sindaco Brugnaro: “L’unica cosa che chiediamo è il rispetto per la città, per le opere d’arte, per la pulizia”
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l grande albero collocato in Piazzetta San Marco, tra Palazzo Ducale e la Biblioteca Marciana, è il simbolo del Natale veneziano. Un albero speciale, perché dedicato a Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dal suo ex fidanzato, “e a tutte le donne che sono vittime di violenza” come ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro al momento dell’accensione del grande abete naturale alto 15 metri, illuminato da un alternarsi di luci bianche calde e di strobo bianco freddo e addobbato con sfere color oro. “Dobbiamo fare un grande percorso di educazione, soprattutto noi uomini, per renderci conto che la parità non va solo dichiarata, ma deve essere dimostrata con i fatti”. “Noi stiamo accendendo le luci in tutta la città di Venezia perché pensiamo che questo
debba essere un momento di gioia e tranquillità da passare con le persone a noi care, sia per i residenti che per i visitatori - ha aggiunto il primo cittadino -. L’unica cosa che chiediamo è il rispetto per la città, per le opere d’arte, per la pulizia. Perché chi ama Venezia è veneziano. Il Natale è nascita e rinascita e regala a ognuno la speranza. Ci tengo inoltre a ringraziare gli operai, i tecnici, e tutti coloro che hanno lavorato e che lavoreranno durante questo periodo natalizio”. Una lunga sequenza di luci dorate illumina invece gli archi delle Procuratie, abbracciando il perimetro dell’intera Piazza e creando, con il bagliore dell’albero, un gioco di armoniosi contrasti. La scia di luce prosegue anche in calle Larga XXII Marzo verso cam-
po Santa Maria del Giglio, in campo San Luca, e lungo le Mercerie e Spadaria sino a raggiungere il Ponte di Rialto, Ruga degli Oresi e calle dei Boteri e da qui propagarsi verso campo San Polo da un lato e, dall’altro, in salizada San Giovanni Grisostomo verso la Strada Nuova. Illuminato anche il sestiere di Castello, con luci in via Garibaldi, in salizada San Francesco e a Sant’Elena. Inoltre, anche quest’anno, le luminarie nelle aree di Piazzale Roma, Lista di Spagna e Strada Nuova sono sostenute da American Express, a favore del tessuto commerciale veneziano. A completare l’intrattenimento e l’offerta natalizia in laguna, la pista di pattinaggio su ghiaccio in Campo San Polo, che resterà in funzione sino al 13 febbraio 2024, mar-
tedì grasso, includendo tutto il periodo di Carnevale. A Capodanno si rinnova l’appuntamento con i fuochi d’artificio. Il 31 dicembre, a mezzanotte, tutti con il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico che illuminerà il Bacino di San Marco. Infine, di concerto con l’Amministrazione comunale, la Fondazione Musei Civici di Venezia ha programmato aperture straordinarie in occasione delle festività natalizie. Tutti i musei civici
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resteranno aperti al pubblico lunedì 25 e martedì 26 dicembre e lunedì 1° gennaio, compresi i musei con chiusura settimanale il lunedì e martedì. Da venerdì 8 dicembre a sabato 6 gennaio 2024, ogni venerdì e sabato, Palazzo Ducale e Museo Correr saranno aperti sino alle ore 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00). La mostra “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani sarà inoltre eccezionalmente aperta al pubblico lunedì 25 dicembre e lunedì 1° gennaio.
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Eventi
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Ricco programma. La pista di pattinaggio in piazza Ferretto sarà aperta fino al 7 gennaio
A Mestre mercatini, pattini e tante iniziative per i bambini A
nche a Mestre è di scena il Natale. In piazza Ferretto il calendario degli eventi natalizi, promosso dal Comune di Venezia e Vela spa con il sostegno di Camera di Commercio di Venezia Rovigo, è già nel vivo. A vegliare sulla piazza, il grande abete naturale, sormontato da un puntale a stella. Non solo luminarie, ma anche vere e proprie sculture luminose, posizionate nei punti nevralgici della città, hanno già incantato i visitatori e soprattutto i più piccoli, tra stelle, sfere, orsi, pacchi dono, cuori e carrozze. Protagonista è anche la pista di pattinaggio, aperta fino al 7 gennaio 2024 nei giorni feriali dalle 15 alle 19 o 20 e nei giorni festivi dalle 11 alle 20 (da sabato 16 dicembre 2023 tutti i giorni dalle 11 alle 20). È possibile accedere con pattini propri oppure noleggiandoli in loco. Immancabili i tradizionali mercatini. Nel cuore di Mestre sono state allestite 25 casette in legno aperte tutti i giorni, in collaborazione con Confesercenti e Ascom, per accompagnare lo shopping
Per i bambini è stato pensato un calendario di intrattenimento con gli spiritosi folletti Barbamoccolo che animeranno il centro di Mestre, la Piazza e le vie limitrofe fino a domenica 24 dicembre
natalizio, tra prodotti artigianali e delizie gastronomiche. Fino al 28 dicembre i mercatini saranno in Piazza Ferretto, mentre continueranno fino al 7 gennaio 2024
Non solo luminarie, ma vere e proprie sculture luminose, posizionate nei punti nevralgici della città
in via Allegri. Grande attenzione ai bambini, che più di tutti vivono l’atmosfera natalizia. Per loro è stato pensato un calendario di intrattenimento
con gli spiritosi folletti Barbamoccolo che animeranno il centro di Mestre, la Piazza e le vie limitrofe fino a domenica 24 dicembre (dalle 16 alle ore 18.30) con i loro divertenti spettacoli itineranti. E non poteva certamente mancare Babbo Natale con un nuovo raffinato outfit, accompagnato al suo fido folletto. Il beniamino dei bambini è a disposizione per la consegna delle letterine di Natale e foto. Non solo. Mestre sarà culla della musica con un calendario di concerti iniziato il 9 dicembre con i Joy Singers.
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PARATIE ANTIALLAGAMENTO Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
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Venezia città più visitata del nordest: pronta a ospitare un quarto degli eventi natalizi del Veneto La città di Venezia continua ad essere la più visitata del nord est italiano e, nelle previsioni per il prossimo Natale, si prepara ad ospitare quasi un quarto degli eventi previsti in tutto il Veneto. I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio italiano dei congressi, emerge che il capoluogo ha ospitato nell’ultimo anno 7.295 manifestazioni con 500mila visitatori circa. Dati che ne fanno non solo la meta più ambita dell’intero Nord-est, distanziando di gran lunga tutte le altre destinazioni, ma che confermano come il valore di Venezia sia pari da sola a quella di un quarto del resto della regione, con una ampia diversità di eventi che spaziano in tutte le direzioni:
congressi, musica, enogastronomia, cinema, letteratura, moda, artigianato e storia. Senza tener conto, peraltro, dei “big” come il Carnevale o la Regata Storica. L’analisi ha catalogato 28.514 eventi organizzati su territorio veneto per un totale di più di 40 mila giornate dedicate a manifestazioni ed eventi. Come nel resto di Italia le manifestazioni scelgono come sede gli hotel (79%) e poi i centri congressi (16%), ma mentre nel resto di Italia la clientela maggiore è rappresentata dalle aziende (53%), nel Veneto è il settore associativo il principale cliente con un 45%. Dati che, ovviamente, già portano a capire come il pros-
simo Natale a Venezia sarà da “tutto esaurito”, con la conferma della città come meta più ambita, addirittura con la previsione di superare da sola le presenze di tutta l’area dolomitica che orbita attorno a Cortina d’Ampezzo. Molti dei turisti che arriveranno sono statunitensi. Al secondo posto i tedeschi e al terzo gli inglesi. “L’aumento di visitatori è senz’altro un segnale positivo per un turismo più che mai vivido e pronto a nuove sfide – afferma la Ceo di Enit, Ivana Jelinic –. Ma non ci adagiamo sugli allori. Abbiamo grandi progetti in cantiere per rendere l’industria del turismo una filiera rodata, sinergica e competitiva”. (m.t.)
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Festa diffusa. A Chirignago il 14 dicembre si svolgerà il tradizionale concerto
Musica e tradizioni: il Natale esplode nelle municipalità Per le feste la Biennale arriva a Mestre
A Marghera aperta la pista di pattinaggio, con esibizioni e corsi per chi vuole provare la magia dei pattini. Tornano anche i mercatini per lo shopping
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on solo Venezia e Mestre: il Natale si accende in tutta la città. In piazza Mercato a Marghera è tempo di “Marghera On Ice!”: fino al 13 febbraio corsi di pattinaggio sul ghiaccio, esibizioni di pattinaggio artistico, hockey, sfilate e la possibilità di organizzare feste di compleanno. Proprio su questa pista ha iniziato a pattinare Vanessa Visentin, medaglia d’argento ai Campionati Italiani nella categoria Allievi 2021 al suo esordio nella rassegna iridata. Domenica 17 dicembre sarà allestito inoltre il mercatino
A Trivignano il 22 dicembre “In nome della Madre” di Erri De Luca, evento musicale e lettura ad alta voce
Luca a Forte Mezzacapo, con accompagnamento musicale e la performance di lettori. Suggestioni e atmosfere per una lettura carica di umanità ed emozione. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Giorgia Gay
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natalizio, che si ripeterà anche sabato 6 gennaio 2024. A Chirignago il 14 dicembre la Chiesa S. Giorgio Martire ospiterà il “Gran concerto di Natale” dalle 20.45. Il 17 dicembre invece in Piazza San Giorgio dalle 8.30 alle 13 l’appuntamento è con il Mercatino della solidarietà, mentre dalle 10.00 alle 12.30 tutti i bambini avranno la possibilità di farsi fotografare con Babbo Natale. Il 6 gennaio all’azienda agricola Don Orione “Arriva la Befana!” con la consegna delle calze a tutti i bambini. A Trivignano la data da segnare sul calendario è il 22 dicembre, quando alle 20.30 si svolgerà l’evento musicale e lettura ad alta voce di “In nome della Madre” di Erri De
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Per la prima volta a Natale, la Biennale di Venezia arriva a Mestre con una serie di iniziative in luoghi e spazi dal Comune e dedicati alla cittadinanza e ai giovani. A Forte Marghera, da venerdì 15 dicembre fino a domenica 7 gennaio sarà possibile ammirare l’“albero”-installazione panoramica X-Tree, rivisitazione artistica del classico albero di Natale, percorribile con scala interna fino alla terrazza belvedere a 25 metri di altezza (da sabato 16 a domenica 7 gennaio accesso per salita e vista panoramica ogni giorno dalle 14 alle 16). “X-Tree”, albero artificiale ed ecologico arricchito da luci e suoni dopo il tramonto, è realizzato dallo studio 1024 Architecture di Parigi in collaborazione con Fondazione Forte Marghera. La passeggiata romantica Starfield accompagnerà i visitatori con due percorsi acustici e luminosi e l’installazione Lightwave trasforma la musica in volumi di luce dinamica, realizzata dallo studio 1024 Architecture di Parigi, rielaborazione dell’opera Core presentata alla mostra della Biennale Electro nel 2019 alla Bissuola. Al Teatro del Parco Albanese arriverà da mercoledì 20 a sabato 6 gennaio (ore 17) il circo teatro con cinque spettacoli su prenotazione dedicati a bambini, ragazzi e famiglie, realizzati da compagnie di circo contemporaneo con acrobazie, giocolerie e musiche eseguite da clown. “Sono spettacoli che affrontano con ironia e leggerezza temi sociali e didattici come la libertà di espressione, l’inconscio e l’infanzia, caratterizzati da un linguaggio comico universale e da un forte coinvolgimento emotivo del pubblico” spiegano i promotori. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 17 con replica il giorno successivo alla prima. Prenotazioni disponibili online: www.labiennale.org e in loco. (g.g.)
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Politica
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Variazione di bilancio. Maggiori finanziamenti per i danni provocati dal maltempo in Riviera del Brenta
Un milione in più per opere pubbliche, servizi e cultura Approvate all’unanimità anche tre mozioni presentate dal capogruppo di opposizione Emanuele Rosteghin per chiedere una velocizzazione nel finanziamento della Zls
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l Consiglio metropolitano ha approvato una variazione di bilancio che consente alle casse della Città metropolitana di investire circa 1 milione euro in opere pubbliche, servizi e cultura. Approvate all’unanimità anche tre mozioni presentate dal capogruppo di opposizione Emanuele Rosteghin per chiedere una velocizzazione nel finanziamento della Zls, per aumentare le risorse dei ristori per i comuni che hanno subito danni dal maltempo dell’estate scorsa ed evitare i tagli ai fondi per gli enti locali. La manovra finanziaria dimostra la solidità del bilancio della Città metropolitana di Venezia grazie all’andamento favorevole e in miglioramento delle entrate correnti, in particolare delle entrate tributarie. Una parte di tali maggiori entrate verrà utilizzata per costituire, in via prudenzia-
le, un fondo da destinarsi ad eventuali incrementi dei costi energia elettrica per edifici scolastici ed illuminazione strade provinciali, per un importo complessivo di 200 mila euro al quale vanno aggiunte ulteriori risorse provenienti da risparmi di spesa per 305 mila euro (di cui 100 mila euro risparmi spesa personale dipendente e 205 mila risparmi spesa servizi informatici). Saranno, poi, utilizzate maggiori entrate vincolate per 500,17 mila euro per interventi che prevedono la realizzazione della rete idrica del percorso ciclopedonale lungo la SP 83 in comune di Noventa di Piave (per euro 240 mila trasferiti da Veritas Spa alla Città metropolitana di Venezia). Quindi, sono previsti, altri trasferimenti da comuni per 253 mila euro da destinare ad incentivi personale Stazione Unica Appaltante della Città metropolitana di Venezia in
“Telecamere alle fermate dei bus”
relazione all’incremento rilevante delle gare realizzate per i comuni, ben 134 gare alla data del 20 novembre 2023 per un plafond di 139 mln di euro a base di gara. Infine è compreso un maggior contributo Ministero della cultura per potenziamento servizi prestito digitale della biblioteca digitale Venezia Metropolitana. Nella manovra di bilancio si utilizzeranno ulteriori risparmi di spesa per 105 mila euro da destinare a maggiori spese per acquisti software, manutenzioni, licenze ed hardware per servizio informatica (72 mila euro), maggiori spese per pubblicazioni bandi di gara (per euro 20 mila) e integrazione spese per attività ed iniziative di interesse provinciale
per euro 13mila euro. Il consiglio metropolitano all’unanimità ha approvato tre mozioni: la prima che impegna il sindaco metropolitano a sollecitare l’avvio della Zls (Zona Logistica Semplificata) prevista a Porto Marghera per la quale devono ancora essere predisposti i finanziamenti per darle piena operatività; la seconda mozione, anche questa condivisa tra minoranza e maggioranza, per chiedere maggiori finanziamenti a copertura dei danni provocati dal maltempo sul territorio della Riviera del Brenta il luglio scorso; la terza mozione, infine, impegna il sindaco a impegnarsi per evitare i tagli previsti dalla Legge Finanziaria ai fondi per gli enti locali.
Città metropolitana seconda per nuovi alberi piantati La Città metropolitana di Venezia seconda in Italia per numero di nuovi alberi piantati tra il 2022 e i primi mesi del 2023 secondo l’Atlante delle Foreste. I dati provengono dagli oltre 730 macro-progetti di nuove forestazioni urbane ed extraurbane censiti su tutto il territorio nazionale ed effettuati con fondi pubblici (Decreto Clima, PNRR, fondi regionali o provinciali) e risorse private. Nel territorio metropolitano, grazie ai fondi del Decreto Clima e del Pnrr, sono 92.037 le nuove piantumazioni messe a dimora in 10 comuni metropolitani per una superficie complessiva di 81,86 ettari.
L’investimento complessivo è stato di 4.225.320,82. I comuni coinvolti sono Venezia, Martellago, Scorzè, Musile di Piave, Mira, Concordia Sagittaria, Mirano, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala e Jesolo. La Città metropolitana, come capofila, ha coordinato, attraverso gli uffici del settore urbanistica, il lavoro di elaborazione dei progetti dei comuni che hanno aderito e quindi la verifica dei criteri richiesti dal Ministero attinenti in particolare alla valenza ambientale e sociale, al livello di riqualificazione e di fruibilità delle aree, ai livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle
zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria. Sono quasi 2,9 milioni gli alberi piantati in Italia tra il 2022 e i primi mesi del 2023 su una superficie di 4.504 ettari, pari a circa 6.500 campi di calcio. Si tratta di un patrimonio verde spesso sottovalutato ma fondamentale, come posto in evidenza dalla ricerca che indaga i diversi “servizi ecosistemici” offerti dalle foreste. Le nuove aree verdi, si legge nel report, sono in grado di generare un beneficio complessivo del valore di oltre 23,5 milioni di euro per ciascuno degli anni di vita degli impianti arborei ed arbustivi messi
a dimora. Attraverso un’analisi approfondita, l’Atlante delle Foreste vuole offrire una panoramica dettagliata del ruolo cruciale che i nuovi progetti di forestazione sono in grado di generare nel sistema economico e sociale italiano, al di là della loro fondamentale funzione di assorbimento della CO2. I dati, raccolti con la collaborazione di Compagnia delle Foreste, sono stati analizzati secondo una metodologia di calcolo elaborata da AzzeroCO2 e che si basa sull’analisi di oltre 3.783 articoli scientifici pubblicati sulle principali riviste di settore tra il 1996 e il 2020.
Telecamere di sicurezza alle fermate dei bus, a partire dalle aree più problematiche di Mestre e Marghera per garantire più sicurezza ai passeggeri mentre aspettano e incentivare quindi l’uso dei mezzi pubblici anche da parte di donne e anziani, anche in orari serali. È la mozione (collegata alla variazione di bilancio) presentata dal consigliere Paolo Ticozzi del Partito Democratico e sostenuta da tutto il gruppo consiliare. “Sono frequenti le aggressioni, i furti, le molestie e gli agganci per spaccio da parte di pusher o comunque lo stazionamento alle fermate di persone poco raccomandabili: tutte cose che scoraggiano a
sostare alle fermate per aspettare i mezzi, non potendolo fare serenamente. La presenza di telecamere di sicurezza può sicuramente contribuire a dissuadere questi comportamenti, rendendo le persone più sicure nell’utilizzare i mezzi pubblici, soprattutto nelle ore notturne - commenta il consigliere dem -. Spero che l’Amministrazione comunale possa dare seguito alla nostra mozione, e che le telecamere di sicurezza possano essere installate il prima possibile con un piano che, a partire dalle aree più a rischio, vada a coprire tutte le fermate. Questa misura utile per la sicurezza dei cittadini e per la promozione del trasporto pubblico locale, ben si abbinerebbe all’ulteriore proposta fatta la settimana scorsa ovvero che i bus durante le ore notturne possano far scendere le persone lungo il percorso anche fuori dalle fermate prestabilite, minimizzando così i percorsi che gli utenti devono fare per arrivare alle proprie destinazioni”.
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Turismo
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Ticket d’ingresso. La Città lagunare avvia la sperimentazione da fine aprile a metà luglio
Prime prove di numero chiuso S
arà una prova generale. Da anni a Venezia si dibatte di ticket d’ingresso e numero chiuso, un modo secondo l’amministrazione comunale di far fronte al fenomeno, sempre più preoccupante dell’over tourism. Sono 29 le giornate coinvolte dentro quella finestra temporale che secondo i tecnici comunali si annunciano da “bollino nero”; in quelle date sarà necessaria la prenotazione e il pagamento di un ticket da 5 euro per varcare il confine del Ponte della Libertà. Si inizierà con un blocco unico dal 25 aprile al 5 maggio, per poi proseguire nei sabato e domenica di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26), giugno (8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30) e luglio (6 e 7, 13 e 14). Il contributo sarà dovuto per chi entrerà nella Città antica dalle ore 8:30 alle ore 16. Il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo
giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città. “Non è una rivoluzione, ma il primo passo di un percorso che regolamenta l’accesso dei visitatori giornalieri - ha detto il sindaco Brugnaro - Una sperimentazione che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città, di chi ci abita e di chi ci lavora. La porteremo avanti con grande umiltà e con la consapevolezza che ci potranno essere dei problemi. I margini di errore sono ampi, ma siamo pronti, con umiltà e coraggio, ad apportare tutte le modifiche che serviranno per migliorare la procedura. Venezia è la prima città al mondo ad attuare questo percorso, che potrà essere d’esempio per altre città fragili e delicate che vanno salvaguardate. Il monitoraggio del flusso dei visitatori sarà costante, grazie al prezioso supporto della Smart Control Room dove riceviamo le informazioni dalle telecamere, dai sensori contapersone, dalle celle telefoniche, dall’emissione dei biglietti dei musei e dalle timbrature
presso pontili ed imbarcaderi. Grazie a queste informazioni già oggi possiamo avere un quadro previsionale che ci ha consentito di individuare le giornate da “bollino nero” che consentiranno di frenare il fenomeno del sovraffollamento. Dagli anni Cinquanta si continua a dire che Venezia è una città che sta morendo - ha quindi aggiunto il sindaco -noi oggi ribadiamo che Venezia è una città viva, che continuerà ad essere aperta ai turisti che arrivano da tutto il mondo per visitarla, con rispetto. Ci approcciamo a iniziare un percorso reso possibile grazie all’azione amministrativa che da otto anni, grazie anche all’efficientamento del Bilancio, ci ha consentito di investire importanti risorse per risolvere un problema, quello dei flussi turistici, di cui tutti hanno sempre parlato, ma mai fatto nulla. Già dal prossimo mese di gennaio partirà una campagna di comunicazione a livello internazionale e ai cittadini per far conoscere i contenuti della sperimentazione”.
“Dopo l’approvazione del Regolamento del Contributo d’Accesso da parte del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha lavorato per calibrare caratteristiche e tempistiche della sua sperimentazione - ha quindi spiegato l’assessore al Turismo, Simone Venturini - Il nostro obiettivo, infatti, non è di fare cassa ma di mettere a punto, primi al mondo, uno strumento in grado di individuare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi a Venezia ci abita, ci lavora o ci studia e chi Venezia la intende visitare e conoscere. Ci saranno aggiustamenti in corso d’opera e,
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una volta che la sperimentazione sarà attiva, lavoreremo con spirito inclusivo per individuare le migliori soluzioni alle problematiche che dovessero emergere. Il nostro è un approccio umile e propositivo per disincentivare il turismo giornaliero, perché il “mordi e fuggi” complica in determinate giornate la gestione dei flussi, a favore di tutti i visitatori che intendono conoscere in modo più approfondito la nostra città prendendosi il giusto tempo (almeno una notte) per entrarci in sintonia e per scoprire il suo patrimonio artistico, alle sue tradizioni, al suo artigianato”.
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Demografia
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Il dato. Percentuale di nascite più che dimezzata e rapporto tra over 70 e under 14 arrivato a tre a uno
La grande fuga: dagli anni Ottanta persi due giovani su tre Il focus della fondazione Pellicani ha un nome preciso: “Venezia, come stai?”, e una risposta altrettanto netta che purtroppo potrebbe essere in sintesi “Male, grazie”
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getto Ri-Pensare Venezia coordinato da Maurizio Busacca, docente di Ca’ Foscari, ha elaborato i dati di demografia e occupazione di Istat e Veneto Lavoro per preparare un convegno pubblico per il 2 marzo 2024 dove stakeholder, esperti e amministratori porteranno un ulteriore contributo al percorso. “È un dato – spiegano dalla fondazione – legato anche all’offerta occupa-
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Criticità anche se si guarda ai dati lavorativi: gli unici posti sembrano essere in hotel e ristorazione, ma spesso a quelli che sono considerati i “livelli bassi”, scarsa l’occupazione “intellettuale
zionale poco attrattiva e concentrata nel mondo del turismo che richiede figure professionali non altamente qualificate e relega i lavoratori a occupazioni precarie e sottopagate. Le agenzie interinali sono in testa per assunzioni, seguite da alberghi e ristorazione. Negli ultimi quarant’anni, dei 86.234 abitanti persi nel Veneziano, 57.046 sono della città storica e del litorale e il 90 per cento è under 50”. La causa? Per la fondazione appare ben chiara: “Se da una parte, per trasferirsi o restare a Venezia, i ragazzi di oggi fanno i conti con un turismo forsennato che vanta più posti letto di quanti siano i residenti, dall’altra combattono un caro vita e difficoltà logistiche tipicamente veneziane a cui cercano soluzione svariate categorie di lavoratori, da ultimi i sanitari e gli operatori della giustizia. Quello da invertire è l’esodo dei venti e quarantacinquenni, linfa vitale della città che potrebbe contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico”.
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“Male, grazie”. Venezia in pratica non è più una città adatta agli under 40 anni, con in poco meno di dieci anni una occupazione che ha perso due posti di lavoro su tre. Il primo focus su giovani, base sociale e mercato del lavoro realizzato dalla Fondazione Gianni Pellicani nell’ambito del pro-
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enezia in crisi di abitanti. Si sapeva, naturalmente, ma ora la fuga riguarda anche studenti e lavoratori. A confermarlo, il report della Fondazione Pellicani che dà la colpa principalmente a lavori poco qualificati nel turismo. I dati sono chiari: se partiamo dagli anni Ottanta il centro storico ha già perso due giovani su tre, con una percentuale di nascite più che dimezzata e il rapporto tra anziani/over 70 e under 14 arrivato a tre a uno. Ci nasce il 6o per cento di bambini in meno ed è più che triplicata la presenza di ultrasessantacinquenni rispetto agli under 14. Non meno bene se si guarda ai dati lavorativi, dove gli unici posti sembrano essere in hotel e ristorazione, ma spesso a quelli che sono considerati i “livelli bassi” (facchini, lavapiatti…) con scarsità completa di occupazione “intellettuale”. Il focus della fondazione Pellicani ha un nome preciso: “Venezia, come stai?”, e una risposta altrettanto netta che purtroppo potrebbe essere in sintesi
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Salvaguardia
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Urbanistica. Un super ente per ambiente, sviluppo, navigazione, Mose e molto altro
Roberto Rossetto è il nuovo presidente dell’Autorità della Laguna Brugnaro: “Quella di Rossetto è una nomina d’intesa con il ministro Salvini, con il quale c’è piena e fattiva collaborazione. La nuova Autorità per la Laguna è di fondamentale importanza per il futuro di Venezia”
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l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’accordo per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità per la laguna di Venezia: Roberto Rossetto. Si tratta di un ruolo chiave per intervenire nella salvaguardia della laguna, dove agiscono molti enti e molti interessi. Dovrà decidere quando alzare il Mose senza ostacolare il transito delle navi che arrivano al porto, settore vitale per l’economia della città. Rossetto dovrà poi valutare, assieme ai ministeri, Regione, Comune di Venezia e porto, lo scavo dei canali. Esso è fondamentale per far passare le navi ed è la destinazione dei fanghi tolti dai fondali. Dovrà poi seguire i lavori complementari alle cose, come il sollevamento delle zone più basse della città. L’urbanista conosce bene la laguna veneziana, ha lavorato alla relazione paesaggistica sull’ampliamento dell’aeroporto Marco Polo e poi al piano territoriale di coordinamento della regione. E poi ancora alla variante del piano urbanistico attuativo di Valle Ossi ad Eraclea. Il Maxi villaggio con previste 12.000 presen-
ze giornaliere. Con la nomina del Presidente ora sarà possibile anche creare la società che gestisce la diga mobile, compito che attualmente è svolto dal consorzio Venezia nuova. Salvini ha espresso grande soddisfazione: “Il dottor Rossetto è competente e con solido curriculum: ha esperienza e professionalità specifiche anche in ambito territoriale e ambientale che possono essere di particolare interesse ed utilità per
“Guardiamo con più ottimismo al domani, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia di Venezia” la gestione di un sistema altamente complesso come quello della Laguna di Venezia, con varie peculiarità di grande valore, ma anche di fragilità. Mi piace sottolineare, peraltro, la piena condivisione e la totale sintonia con gli altri attori istituzionali, a partire dal sindaco”. “Quella di Rossetto è una nomina d’intesa con il ministro Salvini, con il quale c’è piena e fattiva collaborazione. L’abbiamo scelto perché è un professionista prepara-
Roberto Rossetto, nuovo presidente dell’Autorità della laguna
to e stimato - ha dichiarato il sindaco della Città metropolitana Luigi Brugnaro -.La nuova Autorità per la Laguna è di fondamentale importanza per il futuro di Venezia: non c’è solo la gestione del Mose, è necessario anche alzare le rive, garantire la pulizia dei canali, approvare il piano triennale per la tutela della laguna e coordinarne gli interventi”. “L’impegno che attende il dottor Rossetto è di alta responsabilità e di grande professionalità - commenta il presidente del Veneto Luca Zaia -. A lui esprimo le mie congratulazioni e auguro buon lavoro nel nuovo incarico, che certamente saprà affrontare sulla scorta della sua grande esperienza. Confermo la totale collaborazione istituzionale da parte della Regione, consa-
pevole che laguna di Venezia è un patrimonio di tutti e unico al mondo anche per l’alto livello di complessità che richiedono gli interventi nella sua tutela”. “La salvaguardia è un tema fondamentale per la città - dichiara il segretario Cgil Daniele Giordano - esprimiamo le nostre congratulazioni al dottor Roberto Rossetto e i nostri auguri per l’importante e delicato ruolo che lo attende. Questa nomina arriva con un vergognoso ritardo a causa delle divisioni politiche, che da troppo tempo stanno lasciando nell’incertezza più di 200 famiglie. Per questo - prosegue Giordano - ci aspettiamo che adesso si proceda speditamente e si apra il confronto immediato sul futuro dei lavoratori. Serve definire le prospettive
dei lavoratori di Cvn, Comar e Thetis che sono la parte fondamentale per il funzionamento del Mose, come per altre attività essenziali come le analisi sulle acque della laguna”. Igor Bonatesta, coordinatore della Uil Venezia, aggiunge: “È una buona notizia che attendevamo da tempo. Ci auguriamo che possa finire il periodo delle incertezze e si possa guardare con più ottimismo al domani, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia di Venezia con l’avanzamento e la chiusura dei lavori del Mose. Un segnale importante che ci fa ben sperare anche per gli oltre 230 lavoratori che sono tuttora impegnati nella prosecuzione delle opere necessarie al pieno funzionamento del Mose”.
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Municipalità
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Fare comunità. L’assessore Simone Venturini illustra il grande progetto per la biblioteca Vez
A Mestre prende finalmente vita il “Quadrilatero della Cultura” S
ono in dirittura d’arrivo i lavori di raddoppio della Biblioteca Vez, in pieno centro a Mestre. Non un semplice potenziamento di una struttura che già negli anni era diventata punto di riferimento di studenti e amanti del sapere, ma uno dei tasselli più preziosi di una rivalutazione complessiva del centro cittadino. Sta infatti per prendere vita a Mestre quel “Quadrilatero della Cultura” che avrà come fiori all’occhiello il raddoppio della principale biblioteca mestrina, la riqualificazione dell’Ex Emeroteca, la nuova vita dell’ex scuola De Amicis, la rivalutazione del centro culturale Candiani, e il progetto di sviluppo del distretto M9. Senza dimenticare il Palaplip, Forte Marghera e l’ammodernamento della biblioteca di Carpenedo-Bissuola. Nei prossimi mesi, dunque, la Biblioteca Vez potrà contare su una sede moderna che, nella concezione del proget-
to, intende regalare alla città un luogo di studio ma anche di aggregazione dove “fare comunità”. Qui infatti sorgeranno un auditorium, spazi comuni, un giardino tutto da vivere durante la bella stagione, aule dove preparare gli esami e approfondire i propri interessi e infrastrutture all’avanguardia per ospitare eventi di alto livello. In sintesi: al termine dei lavori, la cui conclusione è prevista a inizio 2024, la capienza raddoppierà, con l’effetto moltiplicatore che ciò comporta dal punto di vista sociale. Perché la convinzione dell’Amministrazione è che far convivere negli stessi spazi generazioni differenti, ognuna con la propria storia, favorisca nel medio - ma anche nel breve termine - un nuovo rinascimento della città. Nuove idee e nuove energie da incanalare e far esprimere attraverso quel “Quadrilatero” che promette di riscrivere in parte
l’identità culturale di Mestre. L’investimento sulla Vez è inserito all’interno di una completa riorganizzazione del servizio bibliotecario che, dal 2015 a oggi, ha portato all’apertura di due nuove sedi (passate da 15 a 17), all’avvio del Bibliobus e al recente riallestimento e potenziamento della Biblioteca del Parco Bissuola. “Il raddoppio della Vez è solo la punta dell’iceberg di un impegno che continuerà anche nei prossimi anni per ammodernare e accompagnare nel futuro le nostre biblioteche. Non più spazi ‘passivi’, bensì ambienti inclusivi e ‘proattivi’ dove fare comunità. Pensiamo infatti che le biblioteche siano luoghi dove generazioni diverse possono dialogare, dove le idee possono prendere forma attraverso il confronto con l’altro”. Parola dell’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, soddisfatto dopo
L’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini
un’analisi dei dati del settore: “I numeri ci danno ragione tutti gli indicatori principali ci raccontano di un settore in crescita. Basti pensare che gli utenti attivi alla Biblioteca Vez da gennaio a settembre sono lievitati di quasi il 15% rispetto al 2022 e, complessivamente, il numero dei documenti prestati nelle diverse sedi bibliotecarie cittadine è passato da circa 160mila nel 2016 a oltre 175mila. Questo è il frutto del lavoro di tanti operatori che, con passione
e dedizione, gettano spesso il cuore oltre l’ostacolo. Ci stiamo concentrando soprattutto sulle famiglie e sui giovani attraverso tanti eventi e iniziative che saranno confermati anche il prossimo anno. In più il completo riallestimento della biblioteca di Carpenedo-Bissuola, che si aggiunge alla nascita del Teatro del Parco e al restauro dell’ex centro civico della Bissuola, ha portato cultura e attività per i giovani dove prima c’era il degrado”.
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Municipalità
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Marghera. Spazio anche ai testi in diverse lingue per abbracciare tutte le componenti della comunità
“Porta un libro, prendi un libro”: prende il via il bookcrossing N
uovo arrivo per la cultura in quartiere, con la prima casetta per lo scambio pubblico dei libri inaugurata in pieno centro. Con la speranza che, ovviamente, sia più protetta e con una sorte migliore rispetto ad altre in città o negli immediati dintorni. Dai primi di novembre anche Marghera ha la sua struttura destinata al sempre più diffuso bookcrossing. La casetta in legno, piccola ma molto elegante e funzionale, quasi un “nido”, è stata posizionata nello spazio antistante il Municipio di Marghera alla presenza delle due associazioni proponenti: Buongiorno Marghera! e See Live oltre alla presenza dell’assessore Simone Venturini, al delegato alla Cultura municipale Alessio Pullin e al presidente della Municipalità Teodoro Marolo Il progetto fa parte della rete internazionale bookcrossing in cui ogni libro verrà identificato con uno specifico logo e una scheda di commento compilata dal lettore. Nella “casetta”, nelle intenzioni dei promotori, tro-
La casetta in legno, piccola ma molto elegante e funzionale, quasi un “nido”, è stata posizionata nello spazio antistante il Municipio di Marghera alla presenza delle due associazioni proponenti
veranno spazio anche testi in diverse lingue per abbracciare tutte le componenti della comunità di Marghera, la più multietnica di tutta la città. “Porta un libro, prendi un libro” è lo slogan scelto ad identificare il progetto che verrà progressivamente sviluppato in più parti del territorio municipale, a partire dai parchi. “Speriamo – il commento dei primi a portare dei volumi – che questa casetta
sia usata meglio rispetto ad altre esperienze già viste in comune, come quella vicino a Forte Marghera che è stata addirittura bruciata. La gente deve imparare ad apprezzare questi piccoli gesti se vuole veramente riuscire a fare comunità”. La casetta, comunque, ha già una protezione sicura: quella dei commercianti della piazza che hanno promesso di vigiliare costantemente. Massimo Tonizzo
Sull’M9 le finali della quarta edizione dei Campionati di robotica Innovazione, cultura e formazione: sono queste le tre componenti distintive che caratterizzeranno la quarta edizione dei Campionati di Robotica, la manifestazione che unisce innovazione tecnologica e didattica promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, e organizzata dalla Scuola di Robotica e che tornerà ad avere come sede le sale dell’M9 - Museo del ’900. Dopo il successo della scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di 61 scuole per un totale di 366 studenti, l’edizione del 2024 si profila come un’occasione per consolidare ulteriormente il percorso di crescita dell’evento e promuovere su
tutto il territorio nazionale le potenzialità formative della robotica con particolare riferimento alle materie Stem. Per la quarta edizione, le fasi finali, programmate per i giorni del 6, 7 e 8 maggio, si svolgeranno a M9 – Museo
del ’900 di Venezia Mestre, il primo museo in Italia interamente dedicato alla storia del Novecento attraverso tecnologie avanzate e installazioni immersive. Un’istituzione che, per la missione che promuove, si colloca in
perfetta sintonia con l’approccio educativo dei Campionati di Robotica, in linea con il Piano Scuola 4.0 nello sviluppare competenze versatili per studenti e docenti. Le iscrizioni per la prima fase si sono aperte chiuse il 10 dicembre. Le classi partecipanti si divideranno in squadre che dovranno sviluppare prototipi di robot da applicare a tre aree tematiche. La prima riguarda le potenzialità della robotica migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza sul posto di lavoro, contribuendo al benessere dei lavoratori. La seconda inerisce ai servizi offerti al cittadino e, infine, la terza attiene alle opportunità di applicare la robotica alle professioni artigianali per migliorare la produttività e la qualità dei prodotti. (m.t)
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Università
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Acqua alta. Grazie ai dispositivi tecnologici è possibile tornare a quei momenti e scoprirne le tracce digitali
Il progetto cafoscarino AquaGranda giunge alla sua terza edizione I
l 12 novembre di quattro anni fa Venezia è stata sommersa da 187 cm di acqua. Una marea eccezionale e disastrosa che ha messo a dura prova il delicato e precario equilibrio tra laguna, città e comunità. Grazie alla memoria dei dispositivi tecnologici è possibile tornare a quei momenti e scoprirne le tracce digitali lasciate dalla comunità, come fotografie, video, chat, audio e messaggi scambiati durante l’evento. è proprio questo il nucleo del progetto AquaGranda, pensato come una memoria collettiva digitale, un archivio di informazioni digitali e interventi creativi che mette insieme scienza, arte e cittadinanza. Collettori di questa attività sono Ca’ Foscari e il Distretto veneziano di ricerca e innovazione (Dvri), nell’ambito di di Odycceus, un progetto di ricerca europeo. “AquaGranda non è solo un archivio ma anche una memoria attiva della comunità veneziana. E’ un progetto in continua evoluzione che intende coinvolgere sempre di più la cittadinanza in una discussione sul rapporto fra la città, la laguna e le maree, guardando al futuro – racconta il professor Massimo Warglien, direttore scientifico del progetto –AquaGranda sin dall’inizio del progetto ha visto nella collaborazione con artiste e artisti un veicolo per avvicinare la riflessione scientifica a un’esperienza emotiva condivisa. E’ un progetto di citizen science innovativo, premiato anche dalla Comu-
nità Europea, che vuole crescere anche aprendosi a una dimensione internazionale”. Alla sua terza edizione, che avrà luogo tra il 12 novembre e il 12 dicembre, AquaGranda si strutturerà attorno a una serie di incontri e dialoghi sulle maree: testimonianze dirette, materiali testuali, visivi, sonori e multimediali riguardanti avvenimenti climatici recenti e attraverserà la città grazie ad una mostra in movimento allestita in un vaporetto Actv di linea, curata dagli artisti Giulia Bruno, Armin Linke e Lorenzo Mason. Il team di AquaGranda ha lavorato insieme al collettivo artistico per trovare dei materiali tecnici che, data la loro natura riservata e operativa, erano rimasti finora invisibili al pubblico e custoditi dalle istituzioni e organizzazioni locali che hanno operato per soccorrere la popolazione, mitigare gli effetti dell’evento e rendere nuovamente vivibile la città e la laguna di Venezia. Il vaporetto Actv di linea, che ospita la mostra, si fa portavoce di queste testimonianze, entrando nel quotidiano della vita lagunare e andando a irrorare un ricordo ancora vivo nella comunità veneziana. Una marea di idee e iniziative Gli eventi di AquaGranda non si fermano solo alla mostra itinerante. Tra gli appuntamenti un evento online ospitato da Niche, The New Institute Centre for Environmental Humanities di Ca’ Foscari dal titolo ‘Rooted in Water’ insieme al collettivo
creatore dell’opera Stratigrafie Operative, al team di AquaGranda e a una serie di esperti ed esperte sul tema,
Scoperto un dipinto del Bellini in Croazia: è merito di Beatrice Tanzi, ricercatrice Cafoscarina Nel piccolo museo allestito di recente nel monastero delle benedettine sull’isola di Pago (Pag), in Dalmazia, si conserva un dipinto della metà del Quattrocento raffigurante una Madonna con il Bambino, purtroppo pesantemente danneggiato dal tempo. Ma allo sguardo attento di Beatrice Tanzi, dottoranda in Storia delle Arti presso l’Università Ca’ Foscari Venezia non è sfuggita la straordinaria qualità del dipinto. La tavola, per la studiosa, è infatti da riferirsi al giovane Giovanni Bellini tra la metà degli anni cinquanta e quella dei sessanta del Quattrocento, lo stesso periodo dei Trittici della Carità delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. La tavola era nota da circa un quarantennio sotto erro-
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verrà esplorato l’uso della fotografia operativa annotata come forma di ricerca partecipativa, finalizzata alla
documentazione e all’attivazione della memoria. In un altro appuntamento si darà voce ai migranti climatici con un happening organizzato presso la sede di Emergency, mentre alla Serra dei Giardini i ricercatori del Cnr Ismar e Iuav parleranno del MoseE e dei futuri scenari per l’ecosistema lagunare. Il progetto approderà infine anche in terraferma al Museo M9, dove il regista Giovanni Pellegrini presenterà una proiezione speciale del film ‘Lagunaria’, un viaggio tra passato e futuro di Venezia.
nee attribuzioni – tra la bottega di Francesco Squarcione, l’ambito di Andrea Mantegna e Bartolomeo Vivarini – ma solamente nella storiografia croata, rimanendo esclusa dal dibattito internazionale. L’at-
tribuzione a Bellini è quindi una novità vera e propria, tanto che il nome del pittore non era mai entrato nella discussione. La datazione è stata ipotizzata intorno al 1460. “Conforta l’attribuzione a
Giovanni Bellini – spiega Beatrice Tanzi – da un punto di vista stilistico, un’ampia serie di confronti con le opere giovanili del pittore un momento in cui si colgono gli intrecci formali con le opere del cognato Andrea Mantegna. Siamo dunque in una congiuntura artistica di elevatissimo significato, quella che produce le strepitose miniature della Geographia di Strabone ad Albi, la malandata Madonna Fodor in collezione privata, la Madonna Davis del Metropolitan o gli esemplari della Gemäldegalerie di Berlino e della Pinacoteca Malaspina di Pavia”. Si tratta dunque di un’acquisizione di particolare rilievo, in quanto, in primis, rappresenta la prima opera del pittore per i territori orientali della Serenissima.
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Cultura
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Libri. Uno dei gialli più apprezzati della stagione dai lettori e soprattutto dagli esperti del settore
Per Cosmo un 2023 da ricordare: successo per il romanzo d’esordio D
a Marghera alla conquista dell’Italia con la sua prima fatica letteraria che, oltre all’ottimo successo di pubblico, ora comincia anche ad aggiudicarsi premi prestigiosi di categoria. Per lo scrittore veneziano Stefano Cosmo il 2023 si conferma anno da ricordare. IL romanzo d’esordio, Dentro la gabbia, dato alle stampe da Marsilio nei primi mesi dell’anno, è uno dei gialli più apprezzati della stagione, non solo dai lettori, ma soprattutto dagli esperti del settore. Così lo scorso ottobre il festival di Rieti “Giallo al centro”, giunto alla sua settima edizione e tra i più prestigiosi in Italia, lo ha scelto come giallista esordiente per la consegna del Premio Opera Prima edizione 2023. Non contento, poi, Stefano è passato anche a ritirare il premio per il miglior Noir dell’anno alla seconda edizione del “Dora Nera” a Torino, con una motivazione che già da sola dice tutto: “Per aver dato vita a un personaggio credibile e
originale, mostrandone la forza e la fragilità con una scrittura coinvolgente. Per la trama ben strutturata, nel solco dei grandi autori del noir mediterraneo, e per aver esplorato luoghi quanto mai oscuri, in contrasto con i canali vicini e scintillanti di Venezia”. Vincere il Dora Nera Festival Noir Torino con un romanzo ambientato a Marghera – dice l’autore –. E’ veramente un sogno meraviglioso. Vorrei condividere questo premio con la mia casa editrice Marsilio e gli amici autori Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi. Per usare una metafora pugilistica, grazie per stare al mio angolo. Al Dora Nera ho conosciuto persone splendide e ho potuto abbracciare tante lettrici e lettori che si sono emozionati con me”. Adesso, l’attesa è tutta – ovviamente – per un seguito, ma su questo Stefano per ora non si sbilancia troppo. “Certo, me lo hanno chiesto e qualche idea c’è già, m voglio darmi il tem-
Stefano Cosmo è passato anche a ritirare il premio per il miglior Noir dell’anno alla seconda edizione del “Dora Nera” a Torino, con una motivazione che già da sola dice tutto: “Per aver dato vita a un personaggio credibile e originale, mostrandone la forza e la fragilità con una scrittura coinvolgente
po di trovare la storia giusta, le esatte emozioni” ha detto durante l’omaggio che gli ha riservato il “suo” Forte Marghera, con la lettura di alcuni passi del romanzo esattamente nei posti di ambientazione. E chissà che il tutto non possa diventare anche un film o una fiction: le potenzialità ci sono, l’ambientazione veneziana è sempre molto richiesta e l’attore protagonista potrebbe essere – lanciamo l’idea – lo stesso Stefano Cosmo: fisico e parlata ci sono tutte. Massimo Tonizzo
Buzzati, Venezia e la pop art: inaugurata la mostra al Candiani Lo scorso 24 novembre al Centro Candiani del Settore Cultura del Comune di Venezia ha preso vita la mostra “Buzzati., Venezia e la pop art”, un evento unico che esplora la connessione affascinante tra il celebre scrittore Dino Buzzati, la città di Venezia e il movimento artistico della Pop-Art. Presente la consigliera delegata “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema” Giorgia Pea che ha portato i saluti del sindaco Luigi Brugnaro. “Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa mostra che dà ulteriore lustro al distretto culturale, artistico e creativo del cuore di Mestre, che stiamo realizzando per allargare l’offerta rivolta ai cittadini di tutta l’area metropolitana e ai visitatori che scelgono la nostra città come destinazione turistica - ha commentato Pea -. Mi piace ricordare che il Centro Candiani è la Casa della contemporaneità oggi, ancora una volta, si conferma essere un punto di rife-
rimento per i nostri cittadini con iniziative pensate per tutte le passioni e tutte le fasce di età. Qui convivono laboratori e spettacoli per bambini, concerti e letture e mostre d’arte come queste che ci rendono orgogliosi del lavoro che viene fatto per la cultura di questa città”. All’inaugurazione era presente il curatore Marco Perale. L’esposizione è realizzata grazie alla collaborazione tra il Centro Culturale Candiani del Settore Cultura del Comune di Venezia, l’Associazione Dino Buzzati e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. “Buzzati, Venezia e la Popart” è un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo affascinante di Dino Buzzati, esplorare l’arte vibrante della Pop-Art e scoprire il legame profondo tra l’artista e la città di Venezia. La mostra “Buzzati, Venezia e la Pop-art” offre una prospettiva unica sulla vita e l’opera di Dino Buzzati, uno degli scrittori più celebrati del XX secolo, attraverso il prisma del-
la Pop-Art. Questo movimento artistico, emerso negli anni ‘50 e ‘60, è noto per la sua esuberante vivacità, l’uso audace dei colori e la sua affinità con la cultura di massa. La mostra esplora come Buzzati, veneziano di adozione, abbia influenzato e sia stato influenzato da questo movimento artistico rivoluzionario. Nel corso della durata della mostra, saranno organizzati una serie di eventi collaterali, tra cui conferenze, incontri con gli esperti e spettacoli legati o ispirati a Buzzati e alla Pop-Art. Questi eventi offriranno un’opportunità unica per approfondire la comprensione dell’opera di Dino Buzzati e del suo contesto artistico. La mostra resta aperta al pubblico fino al 25 febbraio con ingresso gratuito. Si trova negli spazi espositivi del III piano con orario dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00. Chiusure 25 e 31 dicembre, 1 gennaio. Aperture 26 dicembre e 6 gennaio.
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Sport
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Calimero Club. Ospite una delegazione arancioneroverde: “Ci sentiamo a casa”
Venezia calcio e tifosi sempre più uniti: “Il vostro sogno è il nostro” “Vi ringraziamo per l’ospitalità e per il supporto che ci date costantemente. Correre per novanta minuti non è semplice, ma in campo vi assicuriamo che il vostro sostegno si sente”
A
nche quest’anno la società del Venezia calcio vuole consolidare sempre di più i rapporti con la propria tifoseria. Così, una delegazione arancioneroverde, formata dal direttore sportivo Filippo Antonelli , da mister Paolo Vanoli e dai calciatori Nunzio Lella e Marin Šverko, sono stati ospiti del “Calimero Club” presso il ristorante “Il Burchiello” ad Oriago di Mira. Bella l’atmosfera presente tra i tifosi e lo staff del Venezia, con Filippo Antonelli che ha dichiarato: “E’ motivo di orgoglio vedere il supporto dei tifosi allo stadio e in serate come queste. Fra un mese celebreremo il compleanno del club e coinvolgeremo tutti voi con delle iniziative itineranti per Venezia e provincia. La nostra volontà è quella di continuare a rafforzare il legame con la nostra tifoseria. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Duncan Niederauer, un uomo che a Venezia si sente a casa e ha dimostrato di tenere molto ai colori arancioneroverdi”. Quasi osannato mister Paolo Vanoli. “L’anno scorso siamo partiti da una situazione disastrosa, ma avevamo promesso di dare tutto in campo e di lavorare sodo.
Sono orgoglioso dei miei ragazzi perché hanno capito come convincere la gente a venire allo stadio: far trasparire la passione e voglia di vestire questa maglia. Il nostro obiettivo è vedere ancora più tifosi allo stadio, il vostro sogno è il nostro sogno. I nostri tifosi, specialmente in casa, sono un valore aggiunto importantissimo. Fino alla fine vogliamo essere protagonisti e faremo di tutto per realizzare questa
“Sono orgoglioso dei miei ragazzi perché hanno capito come convincere la gente a venire allo stadio” promessa. Mi piacerebbe non perdere mai l’entusiasmo, il campionato di serie B è una maratona e ci saranno alti e bassi, ma l’importante sarà restare uniti”. All’unisono le dichiarazioni di Nunzio Lella e Marin Šverko: “Vi ringraziamo per l’ospitalità e per il supporto che ci date costantemente. Correre per novanta minuti non è semplice, ma in campo vi assicuriamo che il vostro sostegno si sente. La squadra c’è, daremo il cento per cento per realizzare i nostri obiettivi.” Cristiano Aggio
Lo stadio “Francesco Baracca”, casa del Mestre, sarà adeguato con un finanziamento di 1.5 milioni di euro Il Comune di Venezia ha stanziato 1.5 milioni di euro per adeguare, al professionismo, lo stadio “Francesco Baracca” di Mestre. Una grande notizia per il tifosi del Mestre, data dal sindaco Luigi Brugnaro. “Nel prossimo emendamento di giunta al bilancio, inseriremo altri 1,2 milioni di euro, in aggiunta ai 300.000 già previsti, per rendere il “Baracca” agibile al campionato di serie C, confidando che sia di buon auspicio alla squadra. E’ un reale supporto a favore del Mestre calcio, che vorremmo vedere di nuovo in categorie importanti”. L’investimento consentirà l’adeguamento delle attrezzature necessarie a quel tipo di competizione, tra cui: la
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realizzazione degli spazi per le riprese televisive, di una sala stampa dedicata per i giornalisti con spazio per interviste, di locale anti doping, della postazione del quarto uomo, oltre ad in-
terventi per la videosorveglianza e l’implementazione dell’impianto di illuminazione. “Siamo tutti soddisfatti del risultato ottenuto – ha detto il presidente del
Mestre Stefano Serena –. In questi anni abbiamo sempre lavorato sottotraccia, lontano dai riflettori, mantenendo dei rapporti costruttivi con il Comune e il sindaco Brugnaro. Ed è proprio grazie a questo motivo e alla presa d’atto dello stesso sindaco rispetto riconoscimento del lavoro svolto, alla continuità, alla serietà e ai risultati, che si è arrivati a questa decisione. Una continuità nella gestione del patrimonio calcistico arancionero che non ha eguali negli ultimi decenni. Avere lo stadio agibile per la C, mette nelle condizioni la società ad alzare i propri orizzonti ed affrontare i prossimi impegni con rinnovato entusiasmo.” (c.a.)
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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto
L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società
e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta per la propria
indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione
del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Giulia Cecchettin
CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.
Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto
Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova
“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”
“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”
“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spal-
“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” le relazioni fallite o numerosi eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività,
alla relazione che stanno vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.
Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo tra-
guardo. C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.
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Regione
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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio
Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”
V
ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo ac-
cordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Veneto, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente,
di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree
lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di 150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta
con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento. In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.
A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del
coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda con-
nessione con le condizioni materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto
ai disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Penso che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre: metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi.
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Regione
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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)
“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24
G
iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 2022-2024, confermandosi tra le eccellenze nazionali.
coli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto contenti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione.
Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spetta-
Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si
sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.
Giampiero Beltotto
trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni
fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli. Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno i bambini da accudire a casa, alla
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A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e i suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.
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Creazione di siti web, dalla landing page al sito web strutturato,, il tutto ottimizzato per la visualizzazione da cellulare e per i motori di ricerca.
Sito a Norma Gestione del sito internet del cliente e della SCARICA Cookie e L’APP Privacy RADIO policy. VENETO24 policy Verifica SSN con eventuale configurazione e aggiornamenti annuali. Proposta valida anche per domini già esistenti.
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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti
“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U
n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista
sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vettura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a questo servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente
Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori
e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella
resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servi-
zio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.
Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.
Elisa Venturini
Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un
emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.
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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto
Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U
n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di
base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto wPiccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Il nostro modo di pensare al Veneto
raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle per-
sone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando comunque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.
Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.
L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla
cooperativa, è riuscita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.
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DICEMBRE 2023
on-line:
Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci
A
Antibiotici: usare con prudenza
ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali. Prosegue alla pag. seguente
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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete
I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato
Antibiotico-resistenza
Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)
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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia
Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012 Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni
A
ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della
Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV. Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal
2018 al 2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree). Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella
fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 2529 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordine decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri,
sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021. Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.
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Rubrica a cura di
Idee in cucina facili e sfiziose
Sara Busato
Le festività natalizie rappresentano il periodo in cui trascorriamo più tempo in casa, circondati da parenti e amici. E’ importante condividere i pasti delle festività, godendo di quell’atmosfera conviviale unica che solo il periodo natalizio sa regalare. MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale; q.b. di pepe; q.b. di olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
ZUPPA DI LENTICCHIE
TORTA ALL’ARANCIA
Un primo piatto sano e gustoso perfetto per una cena invernale, quando si ha voglia di qualcosa di caldo e nutriente. Facile da preparare da servire magari con qualche crostino di pane Ingredienti: : 300 g di lenticchie rosse decorticate; 2 gambi di sedano; 1carota; porro; aglio; alloro; rosmarino; 1/2 bicchiere di vino rosso; brodo vegetale; sale; olio extravergine di oliva Preparazione: Tritare finemente il cuore di porro, il sedano, la carota e lo spicchio di aglio. In una pentola dai bordi alti, creare un soffritto con un giro di olio, il trito di verdura e una foglia di alloro. Cuocere il soffritto per dieci minuti a fiamma vivace finché inizia a sfrigolare. Una volta rosolato il fondo di verdure, aggiungere le lenticchie e sfumare con 1/2 bicchiere di vino rosso. Subito dopo, aggiungere il brodo già caldo, coprendo le lenticchie e iniziare la cottura, regolando il brodo per ottenere la consistenza desiderata. Dopo 20-25 minuti di cottura a fiamma vivace, assaggiare le lenticchie e regolare di sale. Portare a termine la cottura verificando la consistenza della zuppa. Completare con un giro di olio, aggiungere degli aghi di rosmarino tritati e preparare dei crostini di pane a piacere. La zuppa di lenticchie è pronta per essere servita..
Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 1250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina
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Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Siate semplicemente voi stessi e realizzerete i vostri obiettivi, senza troppa fatica. La vostra serenità vi renderà particolarmente attraenti e vi consentirà di fare nuove interessanti conoscenze.
Comincia un periodo ricco di novità in campo professionale che avranno significative ricadute anche nella vostra vita sentimentale. Nuovi equilibri vi consentiranno una maggiore stabilità .
TORO Riprendete a sognare e a credere nei vostri progetti. In campo lavorativo gestirete brillantemente importanti trattative che vi consentiranno di ottenere i successi a lungo sperati.
GEMELLI Avete creato una rete di contatti che vi garantiscono di non essere mai soli e di concedervi piacevoli parentesi in compagnia delle persone che vi fanno stare bene.
CANCRO Siete alla ricerca della soluzione più semplice ed immediata per evitare inutili complicazioni. Saprete essere convincenti ed affascinanti, ma ormai lo sapete bene che queste sono le vostre armi vincenti.
Dicembre Dicembre, si tirano le somme
SCORPIONE Non vi sentite del tutto a vostro agio nella situazione in cui vi siete messi ma avrete la lucidità di superare le nubi e trovare le giuste soluzioni per rimettere le cose e le persone al loro posto.
SAGITTARIO
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LEONE
Vi sentite sotto pressione e avete la sensazione di non riuscire ad andare avanti a lungo. Fermatevi per ritrovare le energie, la serenità e la forza di ripartire con slancio.
CAPRICORNO Avete investito tante speranze e fatto molti sacrifici, ora cominciate a vedere i risultati di un periodo impegnativo. Raccogliete con soddisfazione i vostri meritati successi .
ACQUARIO
State prendendo coscienza della vostra nuova realtà e, piano piano, vi stare creando una nuova quotidianità, una rinnovata routine e spazi tutti vostri. Cominciate a ritrovare la vostra fiducia.
Dovete essere più sicuri di voi e contare con maggiore fiducia sulle vostre doti: questo vi consentirà di scegliere con maggiore serenità quale direzione prendere, in campo lavorativo e affettivo.
VERGINE
PESCI
Vi sentite esclusi da persone che vi sono care e questo contribuisce a creare un po’ di tensione che saprete superare con la vostra proverbiale sensibilità. Tutto si sistema in fretta quando si vuole .
Avete le idee chiare e sapete esattamente cosa volete. Potrete così muovervi al meglio e vivere fino in fondo i vostri momenti di gioia che a lungo avete costruito investendo molte risorse.
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A settembre 2023 Rossetto è stato approvato da Altroconsumo Ascolta come Supermercato Salvaprezzo*. Ma non è una novità: da quasi 60 anni il risparmio è la nostra idea fissa. Ipermercati e Supermercati nelle province di VERONA, BRESCIA, MANTOVA, VICENZA, PADOVA, VENEZIA, ROVIGO, CREMONA, REGGIO EMILIA, MODENA, PIACENZA.