La Piazza di Venezia - Dicembre 2022

Page 1

Raggiungi i tuoi potenziali clienti con il nostro sistema integrato di comunicazione: laPiazza, laPiazzaweb.it, laPiazza24

Carta, Web, Audio, App. Dentro al territorio nel cuore della gente!

23 Edizioni Locali. Oltre 500.000 famiglie raggiunte.

erchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.

Raggiungi i tuoi potenziali clienti con il nostro sistema integrato di comunicazione: laPiazza, laPiazzaweb.it, laPiazza24

Carta, Web, Audio, App. Dentro al territorio nel cuore della gente!

Edizioni Locali.

nelle
di
43.000 Famiglie di
Ogni mese
case
oltre
Vicenza
C
23
Oltre 500.000 famiglie raggiunte. Ogni mese nelle case di oltre 43.000 Famiglie di Vicenza
segue
Il Natale
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte DICEMBRE 2022 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE TURISMO Consultazione per il Contributo di accesso 5
Il
8
9
23
Il
13
Torna
25 Servizio a pag. 6 A CAPODANNO TORNA LA MAGIA DEI FUOCHI D’ARTIFICIO
Servizi alle pagg. 10 e 12 Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 249 di Venezia e Mestre CONFINDUSTRIA VENEZIA-ROVIGO NELLA NUOVA VENETO EST: SÌ UNANIME Sancita la nascita della nuova super associazione di categoria, cinquemila le imprese associate
a pag 5
ritrovato
POLITICA
presidente Zaia illustra gli obiettivi per il 2023
L’INTERVISTA Brugnaro: “Abbiamo messo a posto la città, in silenzio”
MUNICIPALITÀ Al via la comunità energetica pubblica
GRANDI OPERE
Mose salva Venezia e sconfigge gli scettici
CULTURA
Natale con il Sorriso con 90 spettacoli dal vivo
La città si conferma meta preferita dei turisti italiani e stranieri per brindare all’anno nuovo

NOI SIAMO ver

ANTENORE de

Contributo di accesso: via alla consultazione on line

Contributo di accesso a Venezia? Il Comune apre alle idee e promuove sulla piattaforma “Dime” una consultazione pubblica per accogliere osservazioni e suggerimenti dei cittadini e di tutti gli stakeholder della città. Un’apertura di buonsenso ma anche di grande impatto sul futuro di Venezia, argomento che interessa tutti e non solo i residenti. Perché se Venezia è patrimonio unico e internazionale è giusto cercare di tutelarsi senza lasciare niente all’improvvisazione.

Così fino al 7 di gennaio si potranno esprimere le proprie opinioni, ovviamente tenendo conto della complessità della materia. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: “Con questa piattaforma voglio dare a tutti i cittadini la possibilità di presentare eventuali contributi, proposte e osservazioni che possano essere utili a perfezionare il sistema di istituzione e disciplina del Contributo di accesso”.

Un’occasione la definisce Luigi Brugnaro e tra le righe si capisce che non ci sarà spazio un domani per eventuali proteste. “Vogliamo dimostrare ancora una volta - spiega il sindaco - che le riforme fondamentali per il futuro della città vogliamo farle assieme, così da essere quanto più condivise e funzionali”.

Un segnale ai tanti “portatori d’interessi” che gravitano attorno al centro storico di Venezia. Spetterà soprattutto a loro cercare di coinvolgere i propri associati per una visione comune, per una soluzione ottimale. Le ricadute dovranno puntare sull’innovazione e dovranno essere sostenibili anche per i residenti che vivono quotidianamente Venezia. è una testata giornalistica di proprietà di Srl

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Chiuso in redazione il 9 dicembre 2022

Il Natale ritrovato

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.

Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti. Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054

>redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it <

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it <

CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A.

Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

5 www.lapiazzaweb.it Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
“Un modo per accogliere osservazioni e suggerimenti”
PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it
di Venezia e Mestre
un marchio proprietà di via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 www.lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it PEFC/18-31-992 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata www.pefc.it CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Chiuso in redazione il XX mese 2022

feste in città

A Capodanno i fuochi d’artificio illumineranno il bacino di San Marco

Piazza Ferretto a Mestre si attesta, invece, ancora una volta come il luogo deputato alla musica

Un grande albero luminoso in Piazzetta San Marco, mercatini d’artigianato, un incantevole spettacolo pirotecnico e tanta musica per salutare il 2023. È esplosa la magia del Natale nella città più romantica del mondo, Venezia. Anche per quest’anno la Serenissima si propone come una delle mete più ambite dai turisti italiani ed internazionali per trascorrere le festività di fine anno. Sono tanti i poli d’attrazione, a partire dal grande abete naturale, alto 15 metri, con una base larga 7 e decorato con sfere dorate. Una lunga sequenza di luci dorate illumina inoltre gli archi delle Procuratie, abbracciando il perimetro dell’intera Piazza ed entrando in dialogo con l’oro dell’albero. Venezia dunque come la ville lumiere. La scia di luce prosegue anche nelle calli principali. A rendere ancora più magica l’atmosfera, le piste di pattinaggio sul ghiaccio, da quella nella città storica, in campo San Polo a quelle di Mestre, in Piazza Ferretto, e Marghera in Piazza Mercato. Aperta tutti i giorni in turni di un’ora e mezza, la prima resterà in funzione fino a martedì 21 febbraio 2022, comprendendo l’intera durata del Carnevale, principale evento dell’inverno veneziano.

Dedicati agli amanti dell’e-

nogastronomia e dell’artigianato di qualità i mercatini sparsi nel territorio cittadino, grazie ad una ricca offerta di prodotti tipici della tradizione e addobbi natalizi sono il luogo perfetto dove trovare le più interessanti idee regalo adatte a soddisfare ogni gusto. Ma l’evento clou è rappresentato dal Capodanno. Venezia raddoppia offrendo due diverse proposte per salutare il vecchio anno e accogliere il 2023, in laguna e in terraferma. Promos-

Anche per quest’anno la Serenissima si propone come una delle mete più ambite dai turisti italiani ed internazionali a Capodanno

so da Vela Spa per conto dell’amministrazione comunale in partnership con la Camera di Commercio Venezia Rovigo e il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, il Capodanno 2023 propone un’ampia possibilità di scelta per cittadini e visitatori di ogni età. Il brindisi di buon augurio, illuminato dai fuochi d’artificio, caratterizzerà la notte di San Silvestro a Venezia. Allo scoccare della mezzanotte, il Bacino di San Marco si accenderà grazie allo spettacolo pirotecnico, ideato per accogliere in uno scenario

emozionante e suggestivo la notte più attesa del 2022. Piazza Ferretto a Mestre si attesta, invece, ancora una volta come il luogo deputato alla musica per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo. Dal palco che sarà allestito nel cuore cittadino illuminato a festa, tra luminarie, sculture di luce e il grande abete, saranno le note di Dj Ringo, Dj Toky e Dj Alteria a scandire la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo, con ospiti di eccezione. “Sarà il primo Capodanno che la città festeggerà nuovamente senza limitazioni dopo la pandemia – spiega il sindaco Luigi Brugnaro –. I fuochi d’artificio che verranno sparati in cielo dall’area dell’Arsenale si potranno ammirare lungo Riva degli Schiavoni e consentiranno di non creare pressione su piazza San

Marco dando così al countdown verso il 2023 un tocco di quel romanticismo che spesso gli ospiti che vengono a Venezia cercano. A Mestre, invece, abbiamo scelto la musica, sia al Teatro Toniolo con lo spettacolo ‘The Black Blues Brothers’ che in Piazza Ferretto con Virgin Radio, per i giovani soprattutto, ma anche per chi ha voglia di divertirsi a due passi da casa. Il concerto di Capodanno alla Fenice

continuerà a essere il nostro fiore all’occhiello, un evento che tutto il mondo ci invidia e che continua ad essere un orgoglio non solo per Venezia ma per tutto il nostro Paese. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato alla programmazione e saranno impegnati la notte di Capodanno e il 1 gennaio a rendere unica questa festa”.

6 www.lapiazzaweb.it
Eventi. Brugnaro: “Sarà il primo che la città festeggerà senza limitazioni dopo la pandemia”
Le
In alto, l’albero di Natale in piazzetta San Marco a Venezia. Sotto, il sindaco Luigi Brugnaro all’accensione dell’albero in piazza Ferretto a Mestre Gaia Ferrarese

Luca Zaia: “Ecco l’autonomia.

E altri grandi progetti per il Veneto”

“Ho speranze che la guerra si concluderà”. Positivo il giudizio sulla manovra del governo Meloni: “Dedicati al sociale 21 miliardi, avranno ricadute importanti sulle famiglie”

Strascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia.

Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?

“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze.

“Roma dà attenzione al Veneto. Per il prossimo futuro abbiamo in serbo altre importanti novità”

Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”. Come giudica la manovra del governo Meloni?

“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono

visti aumentare per il costo dell’energia”.

Come è considerato il Veneto dal governo?

“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.

A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?

“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e la stagione dei compiti per casa”.

Quali saranno i passi successivi, allora?

“Il progetto dell’autonomia entra nel vivo e prende sempre più forma. Entro fine dell’anno - come dichiarato dal ministro Calderoli - avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni. Significa finalmente realizzare un progetto totalmente in linea con la costituzione, nell’ottica della solidarietà e della sussidiarietà nazionale. Abbiamo l’opportunità di ridisegnare il profilo del Paese, in linea con i princi-

pi ispiratori dei padri costituenti. Abbiamo imboccato la strada giusta, intrapresa con decisione dal governo, al quale vanno i miei ringraziamenti. Spero che ora

“Sanità, anche il pubblico deve poter tenere in servizio chi vuole restare dopo la pensione”

si faccia bene e velocemente anche perché in questo modo si darà compimento non solo ai dettami introdotti con la modifica del titolo V della legge fondamentale dello Stato, ma anche alla Carta costituzionale approvata il primo gennaio 1948. Che nasce autenticamente federalista: non ha mai avuto uno sguardo centralista,

se non nell’erronea gestione che ne è seguita”.

La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?

“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.

È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro.

Come valuta questa fusione?

“Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa

“La fusione di Confindustria è un segnale positivo”

oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.

8 www.lapiazzaweb.it Politica
Giorgia Gay
L’intervista. Il presidente della Regione traccia un bilancio dell’anno e guarda con speranza al 2023 In primo piano Luca Zaia, governatore del Veneto. Nelle altre foto, la premier Giorgia Meloni e la stretta di mano fra Vincenzo Marinese e Leopoldo Destro dopo la fusione di Confindustria
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

“In questo anno difficile abbiamo messo a posto la città in silenzio”

n questi ultimi mesi tutti dicono che abbiamo avuto due pestilenze (Covid e guerra, ndr). Noi ne abbiamo avute tre, perché c’è stata anche l’acqua che aveva distrutto Venezia. Avevamo appena finito di ricostruire in tre mesi tutta la città ed è partito il Covid”. Il sindaco Luigi Brugnaro ha ben stampati nella memoria i momenti difficili di questo anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Ma non perde di vista i grandi risultati che nonostante tutto la città è riuscita a ottenere. Sindaco, un anno non facile per Venezia.

“Sì, eppure siamo riusciti a sistemare la città in silenzio, a gestire la pandemia, a mettere a posto le cose”.

Un esempio?

“Abbiamo fatto delle vasche gigantesche a Mestre per impedire le alluvioni. Un altro esempio: abbiamo fatto il primo distributore a idrogeno. È stata un’operazione complicatissima. Adesso apriremo alla produzione di idrogeno a Marghera e speriamo che questa diventi una macchina distributiva per tutto il paese. E la stessa cosa faremo con l’elettrico. Abbiamo poi cablato tutta la città e adesso chiediamo che si aumentino le dorsali informatiche, la capacità di rete, per poter competere con tutto il mondo”. Il 2022 è stato l’anno in cui il Mose è finalmente entrato in azione, dimostrando di funzionare.

“Il Mose è una grande opera di ingegneria, in cui pochi hanno creduto, che venderemo in tutto il mondo. Abbiamo anche capito quali sono stati i problemi del Mose: i finanziamenti molto lunghi, durati più di vent’anni. Lo Stato ci ha finanziato l’opera a rate, perché quando Roma sente che sul territorio ci sono dei contrasti prende l’occasione per rinviare gli investimenti. E i contrasti quali erano? I no a tutto. Noi abbiamo fatto le cose che credevamo giuste e abbiamo dimostrato che funzionano. Così i comitati del no si sono sciolti come neve al sole, son spariti. Adesso

partiranno con il ‘no ticket’, perché devono trovare un ‘no’ per stare insieme.

Abbiamo risolto la questione grandi navi: non è ancora finita, ma la risolveremo, come avevamo detto noi. Continueremo a scavare la laguna, perché bisogna rendere agibili i canali. Dobbiamo assolutamente investire per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ischia lo ha spiegato bene: guardate cosa fa l’acqua.

E i termovalorizzatori! A Roma stanno ancora discutendo. Io l’ho detto in campagna elettorale nel 2015: “Se mi votate io farò un termovalorizzatore”.

Mi hanno votato, l’ho fatto e adesso funziona. Si chiama economia circolare: dalla spazzatura tiriamo fuori gasolio ed è la cosa più ecologica che esiste, lo fanno in tutto il nord Europa dove i movimenti ambientalisti sono molto più rigidi. Dobbiamo credere in questo”.

Poi c’è la grande partita dell’autonomia.

“Oltre a essere prevista dalla Costituzione, è anche questione di buon senso: se avvicini la responsabilità ai cittadini, loro possono controllare meglio la spesa e i comportamenti. Però vogliamo capire quali sono le materie. Per esempio, io chiedo che ai sindaci venga data l’autonomia sulla sicurezza e sul decoro. Senza questi due aspetti non c’è ricchezza economica, perché quando tu degradi il territorio poi hai dei costi enormi per rimediare. Ne approfitto per ringraziare le forze dell’ordine, gli uomini e le donne che si impegnano tutto il gior-

no in strada”.

Venezia sta facendo la sua parte, cosa chiedete al resto dell’area metropolitana, cosa manca?

“Io sono già contento che gli imprenditori abbiano deciso di mettersi insieme con la nuova Confindustria Veneto est. Io vengo da lì, questo è il mio mondo e ne sono orgoglioso. Per il resto si discute, si discuterà. Quello che potranno fare gli altri non lo so, io penso a quello che potremo continuare a fare noi, non chiedo niente. Credo che comunque quando si è amici e si cominciano a condividere le cose è meglio per tutti. Io dico: facciamo piste ciclabili, facciamo dei pullman, auto, treni, facciamo la famosa metropolitana di superficie! Facciamo in modo che ci sia una metropolitana grazie alla quale un ragazzo da Treviso possa andare all’università a Padova e magari a Mestre a fare il passeggio. Spero proprio che riusciremo a creare una comunità. Confindustria ha dimostrato che questa comunità c’è. Poi, guardi: nello statuto della città metropolitana di Venezia c’è scritto chiaramente che tutti i comuni limitrofi che vorranno entrare avranno la possibilità di farlo. Dobbiamo sentici tutti quanti veneziani. È chiaro che ognuno ha la sua specificità e nessuno vuole toglierla, ma per le cose serie dobbiamo giocare insieme, perché la partita è con l’Europa e con il mondo. Se la Cina avesse Venezia ci metterebbe altri nomi? È questo che dobbiamo capire, ma ce la faremo, pian piano”.

“Dobbiamo sentici tutti quanti veneziani. È chiaro che ognuno ha la sua specificità e nessuno vuole toglierla, ma per le cose serie dobbiamo giocare insieme, perché la partita è con l’Europa e con il mondo”

9 www.lapiazzaweb.it L’intervista Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
“I
Il sindaco Luigi Brugnaro. “Ai sindaci venga data l’autonomia sulla sicurezza e sul decoro”

Imprenditoria

L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale

È nata Confindustria Veneto Est: quattro province insieme per crescere

Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta

L e Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria Venezia - Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni.

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti

Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.

Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.

L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria Venezia-Rovigo davanti alla platea di imprenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023. Le Assemblee dei Soci hanno

anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Genera-

le del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea del 2024.

Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica.

È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti.

Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

10 www.lapiazzaweb.it
e l’accordo di integrazione tra le due realtà I presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese

Imprenditoria

“Così aumenta la nostra competitività”

Marinese: “Il tessuto produttivo delle imprese può contare su una rappresentanza ancor più forte”

Idue front runner di questo importante passo in avanti nell’organizzazione della principale associazione datoriale veneta, sono Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Veneto Centro e Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Area Metropolitana Venezia –Rovigo.

Ed è proprio dalle loro parole che si coglie tutta la soddisfazione per il grande passo compiuto.

“Confindustria Veneto Est finalmente è una realtà grazie al coraggio e alla visione degli imprenditori, questo è un fatto storico importante - ha dichiarato Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro -. La nuova Associazione rappresenta un’innovazione istituzionale di grande portata, che nel pieno di transizioni epocali traccia la strada per il futuro. Un’indicazione alla quale mi auguro si ispirino non solo le associazioni confindustriali ma anche tutti i corpi intermedi e le istituzioni pubbliche e private. Le crisi che hanno colpito duramente le nostre imprese e la nostra regione richiedono infatti di resistere, di evolvere e ricostruire. Richiedono l’ambizione di costruire un futuro comune. Oggi possiamo e dobbiamo farlo insieme, dando concreta attuazione a quell’unica realtà allargata metropolitana di 3 milioni di abitanti nel Veneto orientale, vertice del nuovo triangolo industriale con Milano e Bologna metropolitane nel cuore dell’Europa. Una realtà capace di valorizzare la prossimità e le peculiarità di ciascun territorio in un’ottica integrata, volta ad accrescere la

capacità competitiva delle nostre imprese, contribuendo alla crescita del Veneto e dell’Italia. Di giocare una partita più incisiva in fatto di rappresentanza, anche in Europa, e nella competizione internazionale tra grandi aree metropolitane per attrarre giovani, multinazionali, capitali finanziari, intelligenza e cultura”.

“Registro con soddisfazione l’esito del voto delle Assemblee, che si sono espresse a favore della nascita di Confindustria Veneto Est coronando un sogno condiviso di grande coraggio e visione - dichiara Vincenzo Marinese, Presidente di Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo -. Questa

Destro: “Una realtà capace di valorizzare la prossimità e le peculiarità di ciascun territorio”

integrazione è il risultato di un percorso ponderato e articolato, che ha visto protagoniste le nostre due Associazioni, e l’inizio di un nuovo progetto di sviluppo per l’area metropolitana di Venezia, Rovigo, Padova, Treviso. Baricentro del quadrilatero che vede ai propri vertici Milano, Bologna, Lubiana e Monaco di Baviera, questo territorio operoso guarda all’Europa consapevole della propria storia e, allo stesso tempo, proiettato verso il futuro. Un domani che richiede alle aziende di fare squadra, per moltiplicare le competenze mantenendo elevata la propria competitività nei mercati internazionali che tanto apprezzano il made in Italy per la sua qualità e bellezza senza eguali. Ecco, da

oggi questo tessuto produttivo innervato di piccole e medie imprese può contare su un sistema di rappresentanza ancor più solido e forte. Un’Associazione capace di far pesare il proprio valore nei rapporti con i portatori di interessi, per renderli sempre più consapevoli del fondamentale ruolo dell’industria in questo meraviglioso territorio”.

Il sindaco di Venezia Brugnaro: “Un esempio per la politica”

Con l’integrazione di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria Venezia - Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, il nuovo e unitario soggetto associativo di area vasta denominato Confindustria Veneto Est - Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso, conterà 5.000 imprese associate con 270.000 collaboratori, consolidando per dimensioni e rilevanza il ranking di seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria. La nuova associazione opera in un territorio chiave della cultura d’impresa e dell’economia italiana, con 2 milioni 900mila abitanti, forte di un Pil aggregato di 96 miliardi di euro, 325mila unità locali (5,1% del totale nazionale) con oltre 1,2 milioni di occupati di cui 400mila nell’industria, e un tasso di disoccupazione al 5,7% (Italia 9,5%). Qui si concentra il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021). Nel 2021 è di 32,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni dell’area vasta, pari al 46,2% dell’export regionale e al 6,3% di quello dell’Italia. Il contributo all’attivo commerciale è di 7 miliardi (40,7% dell’intero Veneto).

Il Sindaco e Presidente della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, presente all’Assemblea, ha lanciato un appello alla politica in una fase nella quale si torna, con forza a parlare, del ruolo delle province. I discorsi, per molto tempo condotti, sulla cosiddetta PaTreVe – l’integrazione tra i territori di Padova, Venezia e Treviso – trovano, infatti, nella scelta fatta dagli industriali quella definizione che la politica non ha saputo garantire.

Ora il Sindaco di Venezia intende riaprire, con determinazione, il dibattito seguendo l’esempio di Confindustria.

“Per me, che vivo Confindustria come una famiglia, è una giornata di grande felicità - ha detto Brugnaro aprendo il suo intervento - e ringrazio Vincenzo Marinese e Leopoldo Destro per aver dato a tutti, politica compresa, un esempio di come si fa aggregazione e condivisione. Confindustria è il luogo di una democrazia molto trasparente e il culmine di questo percorso che vediamo oggi, dopo tanti anni, ne è testimonianza. Ho sempre pensato che le imprese riescano, nel fare le cose, a superare la politica”.

“Oggi qui si segna una pagina storica e speriamo che assieme riusciamo a far ricadere quel principio di autonomia, reclamato a livello regionale, anche sulle città e le aree metropolitane, in un clima di dialogo tra i vari livelli istituzionali e il mondo del lavoro, fatto non solo dalle imprese, ma da tutto il suo complesso.

L’imprenditore, che si assume il rischio di investimento, sa benissimo quanto sia essenziale il ruolo dei suoi collaboratori, della famiglia e di tutta la sua rete. Così come sono essenziali coloro che, sui territori, garantiscono la sicurezza. Anche da questo punto di vista le imprese hanno bisogno di sentire lo Stato vicino. E per questo voglio ringraziare prefetti, forze dell’Ordine, volontari e tutti gli organi che contribuiscono a garantire la sicurezza ogni giorno”.

Nei prossimi numeri de La Piazza certamente seguiremo e stimoleremo questo interessante dibattito.

12 www.lapiazzaweb.it
Confindustria Veneto Est. Il commento dei due presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese I presidenti Vincenzo Marinese e Leopoldo Destro

Il Mose funziona: salva Venezia e sconfigge lo scetticismo

A esultare sono stati un po’ tutti: dai residenti, dagli esercenti, dagli albergatori, dai proprietari di case b&b agli amministratori, ai politici

Il Mose salva Venezia. Con questo titolo i maggiori quotidiani, settimanali, mensili, siti, televisioni del mondo hanno commentato l’evento nei giorni di fine novembre quando si temeva, visto le previsioni metereologiche, che il centro storico andasse di nuovo sotto il livello del mare per l’82 per cento della sua superficie.

Un risultato non inaspettato perché gli ultimi test avevano dato esito positivo, ma ad essere sconfitto è stato anche l’enorme scettiscismo che avvolgeva questa grande opera d’ingegneria idraulica. Così a esultare sono stati un po’ tutti: dai residenti, dagli esercenti, dagli albergatori, dai proprietari di case b&b agli amministratori, ai politici. Un sospiro di sollievo che

dal 22 novembre è diventato un vento di consenso che fa pensare. E discutere. Perché l’opera non è stata ancora completata, perché si dovrà decidere su chi farà le manutenzioni delle paratie e su chi dovrà gestire in futuro tutto il meccanismo.

Non sarà semplice. Perché se fino a qualche anno fa nessuno voleva essere accostato all’opera, ora tutti, quasi tutti, vogliono in qualche modo partecipare. Fa bene dunque il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, a ricordare nel giorno stesso in cui il Mose respingeva le onde del mare uno striscione esposto davanti alla Basilica di San Marco in cui era scritto: “No Mose”. Così a prescindere. Davanti a quella Basilica che grazie al lavoro di barriere di cristal-

lo messe a protezione, non è stato di nuovo sommersa dall’acqua alta anche con le paratie del Mose abbassate. Chissà se quello striscione esiste ancora ma non va dimenticato quello che è stato detto e quello che è stato fatto in questi anni.

Perché pochi ricordano o fanno finta che fino a qualche mese fa il Consorzio Venezia Nuova era sull’orlo del fallimento. Si decise allora a metà novembre del 2020 di nominare un commissario, Massimo Miani, per liquidare il Consorzio e consentire di terminare l’opera. Un compito non facile per Miani che probabilmente al momento di accettare l’incarico non aveva compreso fino in fondo come era la situazione. Da lì è stata tutta un’altra partita.

Un lungo lavoro silenzioso e a volte poco compreso ha fatto sì che oggi tutti si esaltino per l’opera. A partire dal neoministro Matteo Salvini in visita al Mose nelle prime sue uscite pubbliche: “Senza quelle barriere Venezia sarebbe stata sommersa” disse il 22 novembre scorso osservando le onde bloccate dalle paratie.

E di Mose Salvini ha parlato con il sindaco di Venezia nel

primo incontro tra le parti al ministero delle Infrastrutture. C’è tanto lavoro da fare ancora. Ma come dice spesso il sindaco di Venezia “il lavoro in silenzio alla fine vince sempre. Con la tecnologia e la scienza si ottengono risultati e se c’è qualcosa di sbagliato si sistema”. Con buona pace dei sostenitori del no a tutto, anche alla scienza, alla tecnologia, al futuro.

13 www.lapiazzaweb.it Salvaguardia
Entrato in funzione a fine novembre. Salvini: “Senza quelle barriere la città sarebbe stata sommersa”
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Daspo, fogli di via, contrasto alle baby gang: i dati del 2022

Dopo due anni di Covid uno dei fenomeni che si registrano con maggiore frequenza in tutti i territori sono quelli legati ad azioni di vandalismo, risse, attività micro-criminali

Il Questore di Venezia Maurizio Masciopinto ha fatto il bilancio di un 2022 di grande impegno per gli uomini delle forze dell’ordine nel territorio. L’attenzione del “numero uno” della sicurezza veneziana si è concentrata su di un set di strumenti forse meno conosciuti ma certamente centrali per la vita delle nostre città. Dopo due anni di Covid, infatti, uno dei fenomeni che si registrano con maggiore frequenza in tutti i territori sono quelli legati ad azioni di vandalismo, risse, attività micro-criminali particolarmente impattanti per sull’ordine pubblico e sulla serenità dei residenti e molto spesso commessi da “bande” di giovani e giovanissimi.

Nell’anno che si sta per concludere - i dati ovviamente non tengono ancora conto di quanto sta accadendo nel mese dicembre - il Questore Masciopinto ha emesso 58 avvisi orali, 171 fogli di via, 104 daspo, 46 dacur (divieto di accesso a specifiche aree urbane) e 124 ammonimenti.

Come si può facilmente intuire, i dati sono in significativo aumento segno di una tendenza in atto nelle nostre città, ma anche e soprattutto dell’azione preventiva della questura di Venezia. Gli “strumenti” adottati, infatti, si configurano come misure di carattere amministrativo, non penale, emanati nei confronti di soggetti considerati socialmente pericolosi, anche in assenza di evidenza di reati e relative

condanne. In questo senso, prima che si celebrino eventuali processi, chi “disturba” viene immediatamente allontanato.

Il foglio di via obbligatorio ha avuto risultati significativi in particolar modo nel periodo estivo: sono stati allontanati soggetti che si erano insediati nelle località del litorale con lo scopo di commettere furti, spaccio o rapine.

Non solo: dei 171 emessi nel 2022 (+40% rispetto all’anno precedente, quando furono 122), 84 riguardano l’attività che ha portato all’identificazione dei partecipanti a un rave party avvenuto nel mese di gennaio a Concordia Sagittaria.

Anche il numero di daspo è cresciuto notevolmente (104, +1.200% rispetto al 2021). I provvedimenti hanno riguardato ultrà che hanno tenuto comportamenti violenti e pericolosi per l’ordine pubblico, in particolare una trentina nell’ambito della partita al Penzo tra Venezia e Bologna delle quali si ricordano le numerose rissa tra le calli, altri 15 in occasione di Venezia Cagliari e 27 in occasione dell’incontro Venezia Genoa.

Capitolo “Baby Gang”: la morte del giovane Willy Monteiro Duarte ha portato all’ideazione di uno specifico strumento, il cosiddetto “daspo Willy”. Il questore ha emesso, nel 2022, 24 provvedimenti di questo tipo applicati a giovani, in alcuni casi minorenni, che hanno creato allarme sociale in zone turistiche e in centri cittadi-

ni interessati dalla movida. Nove di questi hanno colpito una baby gang che operava a Jesolo, i cui componenti provenivano dalle aree padovane; altri 6 un gruppetto che si è reso protagonista, recentemente, di episodi violenti nel centro di Mirano con taglieggiamenti, rapine e aggressioni ai danni di giovanissimi studenti. Vanno menzionate, inoltre, le misure di contrasto al fenomeno della violenza contro le donne. In questo ambito esistono l’ammonimento per atti persecutori e quello per atti di violenza domestica: il primo scatta solo a seguito di richiesta della vittima, il secondo può nascere su iniziativa del questore. Ne sono stati emessi 70 nel 2021, mentre per l’anno in corso sono 124 (+70%), di cui 50 per atti persecutori e 74 per violenza domestica. C’è poi il capitolo delle misure di prevenzione patrimoniale, che ha portato a recuperare beni illecitamente acquisiti da soggetti individuati, pari a 2 milioni di euro nel 2021, mentre nel 2022 è in fase di definizione da parte del Tribunale di Venezia la proposta di confisca di beni per un totale di 1,5 milioni.

Infine, l’attività dell’Ufficio minori della divisione polizia anticrimine di Venezia, che ha gestito e collocato in strutture idonee 62 minorenni stranieri che si sono presentati in questura dopo essere fuggiti dal proprio paese di origine senza familiari. Altri 83 sono scappati dalla guerra in Ucraina.

15 www.lapiazzaweb.it Sicurezza Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Azioni a difesa del territorio. La Questura fa il bilancio di un anno in prima fila contro il degrado A lato: Maurizio Masciopinto, Questore di Venezia

Mestre, ora è allarme sicurezza anche al Quartiere Pertini

Continua a tenere banco, nella terraferma veneziana il tema della sicurezza. Gli scorsi mesi sono stati costellati di episodi di violenza, spaccio e degrado in particolar modo nelle zone vicino alla stazione di Mestre e nella ormai tristemente nota via Piave. La paura di molti residenti che il problema potesse estendersi a macchia d’olio trova riscontro nell’assemblea, promossa pochi giorni fa, dai residenti del Quartiere Pertini e dall’Auser. “Siamo al sesto posto in Italia per furti con destrezza – ha ricordato il consigliere comunale del Pd, Emanuele Rosteghin – e al quarto per furti in abitazione, quindi, non possiamo più parlare di un problema circoscritto alla zona della stazione. Se a questo aggiungiamo che spaccio e tossicodipendenza sono fenomeni collegati, è evidente che una reazione forte da parte dell’amministrazione non sia più rinviabile. Ovviamente dobbiamo lavorare all’interno delle competenze comunali e le priorità devono essere quella della riqualificazione e della rete dei servizi. Un luogo degradato, infatti, è più facilmente teatro di malaffare, spaccio e consumo di stupefacenti. D’altro canto la rete dei servizi sociali, della prevenzione – insieme a quella del controllo di competenza delle forze dell’ordine – deve essere potenziata: Venezia, da questo punto di vista, per anni è stata un modello, ora si è cancellato buona parte di quelle esperienze virtuose senza che venissero sostituite”.

“Stiamo assistendo a un fenomeno che, in queste proporzioni, non vedevamo da diversi anni – commenta il presidente del Comitato di Quartiere Pertini, Giorgio Rocelli – i tossicodipendenti e gli spacciatori sono presenti, in grande quantità, in tutto il centro cittadino e il nostro quartiere non fa certo eccezione. Non intendiamo

rassegnarci a vivere in una situazione tanto pericolosa e degradata: proprio per questo chiediamo più controlli e servizi per far fronte ad una situazione ormai ingestibile.”

A Mestre – ha ricordato il consigliere comunale, Gianfranco Bettin – ci sono almeno 5000 tossicodipendenti e soltanto la metà sono censiti dal Serd.

A questi vanno aggiunti quelli

che arrivano da fuori. A Mestre, dunque, si è strutturato un enorme mercato criminale che deve essere smembrato il prima possibile attraverso azioni capillari di controllo del territorio. Al tempo stesso le dipendenze devono essere affrontate attraverso percorsi che siano realmente in grado di prendere in carico i consumatori: non è possibile che il Serd, il servizio dell’Ulss dedicato a questo fondamentale problema, sia ai minimi storici in termini di personale e risorse.”

Ferrovia per l’Aeroporto: “Subito un incontro”

“Subito l’incontro con il commissario Macello e l’avvio di una cabina di regia, con il coinvolgimento dei cittadini”. Il Partito Democratico veneziano alla notizia dell’aggiudicazione della gara per la realizzazione della bretella ferroviaria per l’aeroporto, mostra preoccupazione.

“È scarsissimo il confronto con la popolazione residente che subirà gli impatti dei cantieri e dell’opera. Da sempre abbiamo sostenuto - afferma Monica Sambo, segretaria comunale - che il progetto era sbagliato e che fosse necessario modificarlo, togliendo il cappio e riducendo l’impatto sull’ambiente e sulle abitazioni esistenti. Un progetto del genere avrà conseguenze enormi per l’ambiente, per il territorio e gli abitanti”.

L’opera corre, con l’obiettivo di conclusione per le olimpiadi 2026. “È assai improbabile venga terminata per quella data - affermano dal Pd - peraltro molto discutibile, dato che non sarà certo questa manciata di chilometri di strada ferrata a incidere sulla raggiungibilità delle Dolomiti. Nonostante comunque stiano passando i mesi, la comunità locale è ancora in attesa di un incontro con il commissario Vincenzo Macello. Questo incontro deve essere fatto al più presto”.

16 www.lapiazzaweb.it Politica
Non solo via Piave. Rosteghin (Pd): “Una reazione forte non è più rinviabile”
“Stiamo assistendo a un fenomeno che, in queste proporzioni, non vedevamo da anni”

Da Favero alla Gazzera, passando per Mestre: tanti eventi per Natale

Piazza Mercato a Marghera ospiterà i tradizionali mercatini di Natale, ogni domenica fino al 22 gennaio

Non sarà – per fortuna – un Natale in tono minore. Crisi energetica e post-Covid avevano fatto temere il peggio per le festività natalizie 2022, e invece – a parte alcune riduzioni di orario per l’illuminazione e qualche piccola assenza tra le iniziative tradizionali, veneziani e mestrini avranno modo di divertirsi, fare shopping e vivere una serie di eventi ricreativi e cultuali in tutta la città storica e la terraferma.

L’amministrazione non ha dunque voluto rinunciare all’atmosfera delle festività, e la città resterà accesa con qualche limitazione. L’il-

L’amministrazione non ha dunque voluto rinunciare all’atmosfera delle festività e la città resterà accesa con qualche limitazione

luminazione natalizia sarà dunque spenta durante la notte e accesa con un orario ridotto rispetto al passato anche durante il giorno, e il periodo delle luminarie, che negli ultimi anni si è prolungato fino a febbraio o addirittura ai primi di marzo, andrà probabilmente solo fino all’Epifania o poco oltre. Non mancheranno, però, tutte le iniziative di contorno.

A Mestre, un albero alto 15 metri e una piazza Ferretto riscaldata da luci e vere e proprie sculture luminose fanno da cornice all’ evento “A Venezia è di scena il Natale” che coinvolgerà il cuore di Mestre, insieme alle sue vie adiacenti. Un grande abete naturale, poggiato su base larga circa 7 metri e addobbato con sfere di varie dimensioni di color oro, argento e cipria sormontato da un puntale a stella, svetta

da inizio mese sulla piazza, circondato da luminarie e vere e proprie sculture luminose, posizionate nei punti nevralgici della città per incantare soprattutto i più piccoli, tra cerbiatti, pacchi dono e fontane di luce.

Oltre alle luminarie e al grande albero, protagonista

è anche la pista di pattinaggio sempre in piazza Ferretto fino all’8 gennaio 2023 nei giorni feriali dalle 15 alle 19 e nei giorni festivi dalle 11 alle 20. Immancabili poi i tradizionali mercatini, 36 casette in legno, aperte tutti i giorni, in collaborazione con Confesercenti e Ascom, per accompagnare lo shopping natalizio, tra prodotti artigianali e delizie gastronomiche. Fino al 28 dicembre i mercatini saranno in Piazza Ferretto e via Poerio, mentre continueranno fino al 6 gennaio 2023 in via Allegri.

Piazza Mercato a Marghera ospita invece i tradizionali mercatini di Natale, ogni domenica fino al 22 gennaio, in collaborazione con Associazione Marghera 2000 e per lo stesso periodo la pista di pattinaggio sul ghiaccio. La novità dell’anno, però, sono i dolcetti “tradizionali”: nascono i “margherini” che i soci del gruppo Margherini DOC hanno presentato assieme allo chef Roberto Giuffré in Piazza Mercato e che accompagneranno anche la diffusione del calendario delle feste offerto dall’associazione.

Mercatini anche a Favaro Veneto con artigianato artistico, prodotti enogastronomici e del benessere, oltre a una ricca offerta di street food e ad animazioni itineranti per bambini, alla Gazzera sabato 24, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (dove mercoledì 5 gennaio arriva invece la Befana, che si presenterà ai bambini all’interno del “Villaggio della Befana”) e infine a Chirignago, in piazza San Giorgio, nei giorni 17 (dalle 15 alle 18.30) e 18 dicembre. In centro storico, la pista di pattinaggio è come di consueto allestita in campo San Polo fino al 21 febbraio.

L’accesso alla pista avviene secondo turni della durata di circa un’ora e mezza intervallati da una pausa di 30 minuti.

18 www.lapiazzaweb.it Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre bloccati
Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente!
Municipalità
Proposte in tutta la città. Immancabile anche l’arrivo della Befana e le animazioni per i bimbi
www.lapiazzaweb.it
www.lapiazzaweb.it

Al via la comunità energetica rinnovabile d’iniziativa pubblica

Nasce a Marghera la prima comunità energetica rinnovabile d’iniziativa pubblica sui condomini con l’installazione di una serie di pannelli solari capaci di fornire l’elettricità necessaria ad alimentare tutti gli appartamenti con anche un surplus prodotto.

Il progetto, avviato ufficialmente lo scorso marzo scorso, è nato da un accordo tra la società Insula del comune di Venezia, il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Ancitel Energia e Ambiente per i condomini pubblici di Marghera siti in via Mutilati del Lavoro ai civici 2, 4 e 6, via Pasini 7 e 0 via Tommaseo 38.

I sei impianti fotovoltaici verranno connessi ciascuno al rispettivo contatore dei servizi comuni e avranno tutti la stessa potenza per un totale di 60 kilowatt(10, dunque, per ogni condominio) e una riduzione di 40,24 tonnellate annue di CO2 nell’atmosfera. Oltre all’istallazione dei pannelli ci saranno 32 wall box da 7,4 kilowatt, le stazioni di ricarica singole per ogni appartamento, mentre è già stata avviata anche la pratica per chiedere al governo la crea-

zione di una serie di parchi fotovoltaiciche potranno essere utilizzati come fonte energetica per i privati ma anche per le scuole e palestre del vicinato. Appena attivati, dunque, i termosifoni saranno accesi sfruttando energia rinnovabile autoprodotta, costituendo le prime comunità energetiche rinnovabili.

“Avendo in carico la gestione di 5.444 immobili nel Comune di Venezia - ha spiegato il presidente di Insula Paolo Dalla Vecchia - mi sono chiesto se fosse possibile avviare in via sperimentale una comunità energetica condominiale. La nostra speranza ora è quella di allargare questo progetto e rendere autosuf-

ficienti i nostri immobili”. “Un tema fondamentale - aggiunge il sindaco Luigi Brugnaro - in questo ultimo anno il Comune ha avuto un aumento del costo dell’energia di 17 milioni di euro che siamo riusciti a coprire in bilancio grazie ad una politica di risparmio, ma la nostra idea è quella di puntare all’autoproduzione di energia. Il passaggio successivo sarà la realizzazione di parchi fotovoltaici in aree dismesse, magari con la produzione di idrogeno. Le comunità energetiche possono rappresentare un nuovo mercato libero e aperto in cui si può acquistare energia da chi ne ha in eccedenza”.

Decolla la riqualificazione del parco di Chirignago, intanto sono in arrivo nuovi alberi a Mestre

Nuovi alberi e piante in arrivo a Mestre, con interventi in via Oriago e via Torino. La giunta comunale, ha approvato, su proposta degli assessori all’Ambiente, Massimiliano De Martin, e ai lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, la delibera contenente il progetto definitivo per miglioramento e di potenziamento della qualità ambientale e fruibilità delle aree verdi e dei parchi del Comune di Venezia.

Si tratta di una serie di interventi, dal valore complessivo di quasi 700mila euro, che interesseranno il

nuovo parco di via Oriago a Chirignago, la riqualificazione delle aiuole esistenti in via Torino a Mestre, la manutenzione della recinzione della pista polivalente in piazzale della Concordia e la messa a dimora di nuove alberature. Intervento principale quello in via Oriago, dove si procederà con il posizionamento di una recinzione lungo tutta l’area del parco con apertura e chiusura di due cancelli di accesso, due percorsi uno ciclo-pedonale e uno solo pedonale, con finitura in materiale drenante e un’area giochi con tappeto ido-

neo e con giochi per piccoli e adolescenti, Per quanto riguarda il verde si procederà con la ripulitura del sottobosco e la pulizia fossati, la potatura dei 60 alberi presenti e la messa a dimora di nuovi 150 tra alberi e arbusti. Il secondo intervento prevede la sistemazione dei parterre di via Torinocon il rifacimento dell’impianto di irrigazione e 50 nuovi alberi tra frassini, peri ornamentali e lagerstroemia.“La Città si fa bella”, il commento dell’assessore Zaccariotto, “E questo continuiamo a farlo in tutti i quartieri e tutti sestieri”. (m.t.)

Brugnaro: “La nostra idea è quella di puntare all’autoproduzione di energia. Il passaggio successivo sarà la realizzazione di parchi fotovoltaici in aree dismesse, magari con la produzione di idrogeno”

23 www.lapiazzaweb.it Municipalità Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Marghera. Prevista l’istallazione di pannelli solari capaci di fornire l’elettricità

Scoperta a Ca’ Foscari la “chiave” per bloccare i tumori

La ricerca si è concentrata su una particolare molecola chiamata urochinasi (uPA)

ACa’ Foscari è stata scoperta la chiave che blocca le molecole coinvolte nella diffusione tumorale, sviluppata dal team di ricerca di Alessandro Angelini, professore di Biochimica al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi.

La ricerca si è concentrata su una particolare molecola chiamata urochinasi (uPA), che solitamente è incaricata di dissolvere i coaguli del sangue, ma se prodotta in modo incontrollato, come nel caso dei tumori, distrugge le reti molecolari, favorendo la circolazione delle cellule tumorali nel corpo e diffondendo la malattia in altri organi e portando alla metastasi. Per evitare ciò, è necessario quindi agire sull’uPA e bloccarne l’attività, una procedura che sembrerebbe possibile grazie al nuovo brevetto sviluppato all’Università Ca’ Foscari Venezia.

La scienza si era già mossa in questo campo, generando molecole chimiche capaci di bloccare l’urochinasi. Tuttavia, gli inibitori finora sviluppati hanno un’efficacia limitata e presentano anzi effetti collaterali, poiché non riescono ad essere selettivi: oltre ad uPA possono inibire anche altre molecole dell’organismo, non coinvolte nel tumore. “Sono farmaci costosi, molto potenti, ma spesso impreci-

si – spiega Angelini – in laboratorio, abbiamo creato anticorpi 100 volte più piccoli, li abbiamo chiamati anticorpi miniaturizzati”. Questi anticorpi miniaturizzati, noti anche come peptidi biciclici per la loro forma, riescono a creare legami e incastri perfetti con l’urochinasi, bloccando di conseguenza il suo effetto e diminuendo notevolmente il rischio di “sbagliare bersaglio” e incorrere in effetti collaterali.

La ricerca, condotta insieme

Si potrà portare ai pazienti un nuovo strumento per limitare la diffusione non solo dei tumori ma anche di altre patologie infiammatorie

all’Università degli Studi di Padova per quanto riguarda la fase di sperimentazione “in vivo”, si è articolata in una prima fase di progettazione computazionale, durante la quale metodologie avanzate di intelligenza artificiale sono state applicate per trovare i migliori “incastri”, per tipologia e posizionamento, tra gli amminoacidi e le varie parti dell’uPA. Migliaia di configurazioni sono state create prima di trovare le serie idealmente più efficaci. Si è quindi passati alla sintesi chimica delle molecole e successiva

determinazione della struttura tridimensionale. Come risultato è stata sviluppata una serie di peptidi biciclici, caratterizzati da elevata potenza, selettività, stabilità e penetrazione tissutale, meno tossici di quelli in commercio poiché non vanno a intaccare altri processi

fisiologici se non l’azione dell’uPA.

L’invenzione è stata protetta da brevetto, così da potere essere applicata nella produzione di farmaci: grazie all’azione congiunta dei peptidi biciclici, di trasportatori e altre sostanze utili, si potrà portare ai pazienti un

Carriere Alias in ateneo: il caso di Oscar

È proprio a Venezia che Oscar ha iniziato a farsi chiamare in questo modo, per cominciare l’università senza paura e con il nome che rispecchia la sua identità di genere. L’università ha di certo agevolato l’intrapresa di un simile percorso. A Ca’ Foscari infatti, come in molti altri atenei, esiste la possibilità di richiedere la “Carriera Alias”, ossia l’assegnazione di un’identità provvisoria, che non si sostituisce a quella dell’anagrafe, ma che ha la sua validità all’interno dell’Ateneo, con tesserino annesso. In pratica, chiunque sia intenzionato a intraprendere un

percorso di transizione può chiedere di farsi chiamare non con il nome segnato all’anagrafe, ma con quello della sua identità di genere.

Il percorso però, ha spiegato Oscar, non è dei più semplici. Le certificazioni richieste risultano infatti estremamente invasive e limitanti su molti aspetti, come per esempio l’attestazione di un percorso psicoterapeutico e di un percorso medico che certifichi l’assunzione di ormoni. Documentazioni che spesso molti non possiedono nel momento in cui realizzano di sentirsi a proprio agio con un’altra

nuovo strumento per limitare la diffusione non solo dei tumori ma anche di altre patologie infiammatorie, quali l’artrite reumatoide, in cui l’azione di uPA ha un ruolo importante. La ricerca è quindi oggi disponibile per collaborazioni di sviluppo e commercializzazione.

identità di genere e avviare una transizione; le procedure spesso sono lunghe e non cominciano nell’immediato.

“Le carriere Alias sono sicuramente un ottimo strumento introdotto dalle università per venire incontro alle persone che non si sentono a proprio agio con il loro genere biologico” dichiarano i rappresentanti di Ca’ Foscari “tuttavia la procedura ha necessariamente bisogno di essere rivista. Come afferma Oscar, già in altri atenei è possibile richiedere una carriera Alias solo attraverso un’autocertificazione”.

24 www.lapiazzaweb.it
Ricerca. Studio condotto insieme all’Università degli Studi di Padova
Università

Eventi promossi da Regione e Arteven. Da dicembre a gennaio, durante le festività

Torna “Natale con il Sorriso” con novanta spettacoli dal vivo

Spettacoli ed eventi dal vivo in tutte le province del Veneto: è in arrivo “Natale con un sorriso 2022!”. Il progetto è promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del “Progetto Prossimità” in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e porterà nelle piazze e nei teatri di oltre 60 città numerosi appuntamenti che avranno luogo da dicembre a gennaio, durante le festività natalizie.

“Grazie al prezioso programma di oltre 90 spettacoli dal vivo all’aperto e nei luoghi cittadini, ‘Natale con un sorriso 2022’ porterà alle famiglie di oltre 60 comuni del Veneto la possibilità di incontrarsi e di fruire di eventi gioiosi in uno dei periodi più sentiti dell’anno – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione, Cristiano Corazzari -. Si tratta di un progetto regionale che da molti anni porta con successo nelle piazze e nelle vie, nei teatri e negli auditorium dei centri storici delle piccole e grandi comunità venete dove i nostri concittadini troveranno artisti pronti ad accoglierli con esibizioni eco-sostenibili come le marching band e il teatro di strada, e poi la musica, la danza, il circo contemporaneo senza animali e la prosa. Sono certo che il

pubblico saprà apprezzare lo sforzo congiunto della Regione del Veneto e degli enti locali, coordinati da Arteven e auspico che sia anche una occasione per incontrarsi in un reciproco scambio di auguri di buone feste”.

Gli spettacoli in calendario spaziano dal teatro a tema natalizio alla prosa, dal circo contemporaneo alla danza, dalle marching band al teatro di strada, fino ai concerti di musica d’orchestra e di cori gospel, all’operetta e agli immancabili spettacoli per i più piccini e le loro famiglie.

“Lo spettacolo dal vivo è uno straordinario veicolo di aggregazione e socializzazione in grado di trasmettere quella gioia di vivere che ci permette di affrontare anche i momenti più complessi della vita – dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven

-. Questa edizione di “Natale con un Sorriso” – che con gli spettacoli dal 2011 porta un sorriso nelle nostre comunità – coinvolge oltre cinquanta amministrazioni comunali che ospitano eventi teatrali per tutte le età. Sono appuntamenti scelti per regalare ai cittadini momenti di felicità e spensieratezza, e che rafforzano il senso di coesione e di solidarietà nella collettività. E molti non prevedono un biglietto di accesso”.

I comuni coinvolti nel territorio sono Camponogara, Cavarzere, Cavallino Treporti, Ceggia, Chioggia, Cona, Fossalta di Portogruaro, Meolo, Mira, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, Scorzè, Venezia-Mestre.

Per informazioni: www.myarteven.it

Premio Settembrini: vince Valeria Della Valle

Il premio Settembrini del cinquantennale dalla scomparsa di Dino Buzzati vede premiata Valeria Della Valle con “La strada sognata”.

La premiazione, svoltasi al teatro Toniolo di Mestre, ha visto la giuria dei lettori, composta da trenta abbonati del teatro, e la giuria tecnica - presieduta dallo scrittore e regista teatrale Giancarlo Marinelli e composta da Massimiliano Forza, Simona Nobili, Manlio Piva, Maria Grazia Tornisielli - far prevalere Della Valle su Ugo Cornia con “La vita in ordine alfabetico”(La

Nave di Teseo) e Piera Ventre con “Le stanze del tempo” (Neri Pozza).

Il Premio Settembrini, primo in Italia dedicato alle raccolte di racconti, nasce nel 1 959 per volontà di Arnaldo Settembrini, commercialista mestrino residente al civico 32 di via Carducci a Mestre. Per sua volontà testamentaria, la villa è stata donata alla Regione Veneto con l’onere di proseguire l’attività del concorso letterario. Per quasi trent’anni il premio si è tenuto a Mestre, nella villa della famiglia Settembrini, mentre

dal 2016, per volontà degli organizzatori, la cerimonia di proclamazione del vincitore è stata rivista in chiave artistica.

La direzione artistica dell’evento è stata affidata a Giancarlo Marinelli e la serata-evento viene da alcuni anni organizzata al Teatro Toniolo con l’attiva collaborazione dell’Associazione Amici della Musica di Mestre. Negli anni molte e importanti firme della letteratura del secolo scorso hanno animato questo concorso letterario, da Palazzeschi, a Dino Buzzati, a Domenico Rea. (m.t.)

calendario spaziano

natalizio alla

25 www.lapiazzaweb.it Cultura Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Gli appuntamenti in
dal teatro a tema
prosa, dal circo contemporaneo alla danza, dalle marching band al teatro di strada, fino ai concerti di musica d’orchestra e di cori gospel, all’operetta e agli immancabili spettacoli per i più piccini

Sport

“Vogliamo che i ragazzi siano felici di essere a Venezia”

“Intendiamo creare il giusto mix fra l’italianità e la proprietà straniera. Ho constatato il grande talento e valore della rosa. Vogliamo che ciascuno dei ragazzi sia contento di essere a Venezia”

L’ultimo arrivo nell’organigramma del Venezia calcio, il direttore sportivo Filippo Antonelli, è stato presentato dal presidente Duncan Niederauer. “Antonelli ha respirato calcio per tutta la vita, prima come giocatore e più recentemente come direttore sportivo e business manager (a Monza, ndr). Non si limiterà a ricoprire il ruolo di direttore sportivo, ma gestirà anche il resto dell’attività quotidiana per noi - ha detto Niederaruer -. Speravo di trovare una persona che fosse in grado di gestire la parte sportiva e allo stesso tempo di condurre l’attività commerciale per noi e l’esperienza e l’apertura mentale che Filippo porta con sé è quello che stavamo cercando. I miei impegni negli Stati Uniti non mi permettono di essere qui con una frequenza sufficiente e riconosco che questo crea delle difficoltà per il modo in cui i miei colleghi operano e per il modo in cui comunichiamo con i tifosi e i media. Chiedendo a Filippo di assumere questo ruolo, spero e mi aspetto che possa essere molto prezioso come punto di riferimento per il team in tutta la nostra

organizzazione”. Queste le parole di Filippo Antonelli: “Un ringraziamento particolare va al presidente Niederauer e ad Alex Menta, il primo a portarmi all’interesse della società. Per me, il ruolo di direttore sportivo deve

Niederauer : “I miei impegni negli Stati Uniti non mi permettono di essere qui con una frequenza sufficiente “

essere legato alla progettualità. Vogliamo creare il giusto mix fra l’italianità e la proprietà straniera.

Confrontarmi sia sugli aspetti sportivi, che con le altri componenti del club a tutto tondo non è un’esperienza nuova per me: ho avuto la possibilità di approcciare un ruolo così ampio già a Monza, ed è stata per me una sfida estremamente proficua e che avevo intenzione di ripetere, dando il mio contributo e ricevendo, per contro, nuovi stimoli. Lavorare con una figura storica del calcio italiano come il dottor Galliani mi ha dato molto e il suo assenso era per me imprescindibile per arrivare qui.”

Parlando della squadra,

Nella giornata mondiale del volontariato, il 5 dicembre, gli atleti della Reyer Venezia, Michael Bramos e Yankuba Sima, hanno fatto visita ai ragazzi e alle ragazze della Cooperativa Realtà a Marghera.

Giornalmente l’equipe degli operatori propongono bellissime attività professionali e creative alle persone con disabilità ospitate. Sono davvero tanti i laboratori in cui sono impegnati gli ospiti della cooperativa, tra cui la produzione delle maschere per il carnevale.

“È stato un bellissimo momento di arricchimento in cui abbiamo più ricevuto che dato. L’entusiasmo e la positività di ragazze e ragazzi era contagioso, hanno detto i giocatori della Reyer Venezia. Complimenti al

“ho constatato il grande talento e valore della rosa: è evidente quanto sia stato rilevante l’investimento nel crearla. Vogliamo che ciascuno dei ragazzi sia contento di essere a Venezia, perché è giusto che siano grati alle risorse che la società versa in questo progetto: valuteremo, quindi, quali cambiamenti fare in questo senso nel mercato di gennaio”.

Tedesco, al responsabile della struttura Mauro Rosso e a tutti gli operatori e volontari: un grosso applauso a tutti coloro che si prodigano per chi è meno fortunato”. (c.a.)

26 www.lapiazzaweb.it
Calcio. Presentato il direttore sportivo Filippo Antonelli, che gestirà anche gli aspetti commerciali Basket Reyer Venezia. Bramos e Sima in visita alla Cooperativa Realtà a Marghera presidente Sandro Del Cristiano Aggio Filippo Antonelli

Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata.

La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i

#Regione

Il Punto Chi brinda e chi no

contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni.

E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto

che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori, Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.

Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.

Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16% e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.

Carenza medici di famiglia in Veneto “Investimenti su formazione e incentivi”

Sul fronte della sanità regionale il 2022 si chiude come si era aperto: a tenere banco è la carenza di personale medico, negli ambulatori di medicina generale come negli ospedali, in particolari nei pronto soccorso. Tra la fine di dicembre e gennaio sono previsti ulteriori pensionamenti dei medici di famiglia, il che significa altri posti scoperti e disagi per le comunità, soprattutto quelle più piccole e isolate. Negli ospedali intanto ci si interroga sul destino di alcuni servizi e reparti, dove la presenza di personale medico è garantita dai “gettonisti” di aziende private attraverso convenzioni. La Regione Veneto, attraverso l’assessore al sanità Manuela Lanzarin e il capo della direzione Sanità e sociale Luciano Flor (quest’ultimo prossimo a passare il testimone per l’imminente pensionamento) non fa che sottolineare “la costante attenzione attraverso ogni ini-

ziativa utile, anche presso le sedi nazionali preposte”.

“La carenza di medici è una criticità che investe l’intero territorio nazionale, causata da un’errata programmazione a livello nazionale che ha determinato il cosiddetto ‘imbuto formativo’ – precisa Flor -. Una situazione a cui si sono aggiunti gli effetti dell’emergenza COVID-1 9 prima e del post pandemia poi, determinando criticità assistenziali e l’adozione di normative specifiche temporanee non sempre coerenti con il contesto normativo generale e con distorsioni a livello di mercato del lavoro”.

A fronte di questa situazione i vertici della sanità veneta assicurano di aver provveduto il più possibile ad aumentare il contingente dei medici ammessi a frequentare il corso di formazione in medicina generale. “Il numero di posti messi a bando nel triennio 2021-2024 - aggiunge For - risulta infatti

più che triplicato rispetto al triennio 2020-2023, passando da 128 a 433 posti: in particolare rispetto alle 85 borse di studio ex bando ordinario attribuite al Veneto nel 2020 si è passati alle 240 previste nel 2021, a cui ne sono state aggiunte ulteriori 66, grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR per un totale di 306 borse di studio. Intanto la Giunta regionale ha approvato il bando di concorso per l’accesso al corso triennale di formazione specifica

in medicina generale per un totale 353 nuovi medici di medicina generale nel triennio 2022-2025”. La Regione, inoltre, ha previsto specifici ulteriori finanziamenti a copertura dei costi sostenuti dai medici di base che hanno aumentato il numero di assistititi, sia per i collaboratori di studio che per il personale infermieristico.

Dal Consiglio regionale, intanto, il gruppo del Partito Democratico allarga lo sguardo al prossimo biennio

e manifesta preoccupazione: “Il 2023 e il 2024 saranno gli anni-record per numero di medici di medicina generale operanti sul territorio veneto che lasceranno l’attività lavorativa per andare in pensione. - afferma il capogruppo Giacomo Possamai - Un fenomeno che, guardando al lungo periodo, porterà a una fuoriuscita di oltre 1.900 professionisti in meno di quindici anni. Sulla formazione di nuovi medici il Veneto appare in forte ritardo, addirittura all’ultimo posto se si considera il criterio del numero di borse di formazione per ogni 1.000 abitanti”. I consiglieri del Pd chiedono investimenti per rafforzare il fronte degli ambulatori e quello del personale di segreteria e infermieristico, a sostegno dei medici, incentivi ai medici che lavorano e scelgono di lavorare in aree disagiate, assieme alla predisposizione di un adeguato numero di borse per la formazione.

27 www.lapiazzaweb.it
Il confronto. La Regione assicura il “massimo impegno” per aumentare gli organici
ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO Luciano Flor, responsabile della Direzione Sanità e Sociale della Regione

Valori, determinazione e sorriso: “Porto la voce della mia generazione”

Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”

a mia generazione è la grande assente, in Parlamento: il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.

“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione

trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”

Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”

“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.

Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazio-

ne sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni. Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzione e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo

di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.

28 www.lapiazzaweb.it Regione
“L
Rachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente

“Attenzione a truffe e raggiri, in aumento con il caro bollette”

Sono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.

Presidente, qual è la situazione nella nostra regione? “Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono

denunce di raggiri per la vendita di merci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra

essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro. Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno sedu-

ta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?

“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.

Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?

“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e sono in grado di trova-

re le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”.

E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?

“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.

29 www.lapiazzaweb.it
Regione
L’intervista. I consigli di Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Veneto Il presidente di Adiconsum Veneto, Davide Cecchinato ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24

Regione

L’iniziativa. I notiziari sono trasmessi da emettenti radio ma anche in streaming

La Piazza 24: l’informazione dà voce al territorio

Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.

I notiziari de La Piazza 24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile de La Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.

Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro team - racconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.

Quattro appuntamenti quotidiani con notizie e approfondimenti, in presa diretta con i protagonisti

In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti. E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.

I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del Veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.

Oltre ai notiziari, La Piazza 24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare sia nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di

commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università.

Con l’arrivo de La Piazza 24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.

Ecco tutti i modi per ascoltarci:

In radio

I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:30 - 17:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.

Su Radio Cafè (95.3): lunedìvenerdì alle 7.00 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 7.00 e alle 12.00.

Su Radio Clodia (103.6): lunedì - venerdì alle 8.30 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 8.30 e alle 12.00.

Su Radio Attiva la Voce del Veneto Solidale (AM 1278): lunedì - venerdì 6:55 - 08:40 - 11:40 - 17:40 - 18:40, sabato 6:55, 08:40 e 11:40.

App store

Siamo anche sui dispositivi Alexa, scarica la skill!

Basterà dire: “Alexa, apri La Piazza 24!”, “Alexa, chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Oppure scarica la Google Action e chiedi all’Assistente Google: “Parla con La Piazza 24!”, “Chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Puoi ascoltarci dal sito www.lapiazzaweb.it e tramite la nostra app “LaPiazza24” dall’App Store e da Google Play.

30 www.lapiazzaweb.it
Il Team de LaPiazza24, da sinistra: Giulio Segala, Ilaria Morelli, Giorgia Gay, Giuseppe Bergantin, Marta Zatta, Sara Busato, Calogero Gambino.

Salute

La campagna di comunicazione

Le regole per promuovere la salute

Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere

“Vivo bene”, una questione di… stile

Un

tam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.

É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.

La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.

Prosegue alla pag. seguente

33 www.lapiazzaweb.it
DICEMBRE 2022 on-line: /category/salute/

Salute

La tua voce per una sanità migliore Le regole per promuovere la salute

Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale

Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.

In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.

“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 2020-2025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.

In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.

Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista. I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio. E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento o apprezzamento-elogio.

Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.

A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (Patient-Reported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica.

Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.

Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.

Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.

“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.

E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.

“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.

Salute

una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria

34 www.lapiazzaweb.it
Vuoi mettere in evidenza il tuo Studio o la tua Attività Sanitaria? Fallo con laPiazza Salute Contattaci su commerciale@givemotions.it

Università di Padova. La Fondazione AriSLA premia il progetto coordinato dalla ricercatrice Tania Zaglia

Sla, approcci innovativi per migliorare qualità e aspettative di vita dei malati

La ricerca “Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella malattia, per conoscerla meglio e approdare a nuove opzioni terapeutiche

Un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di migliorare qualità e aspettative di vita dei malati di Sla. “Symp-Als”, fra gli altri, è il progetto coordinato da Tania Zaglia, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e del Veneto Institute of Molecular Medicine (Vimm), che ha vinto il bando AriSLA 2022.

La Fondazione Italiana di ricerca per la Sla Ets, ha infatti stanziato un nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo di sei innovativi progetti di ricerca.

“Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella Sla e studiare quali aspetti della Sla possono essere attribuiti alla loro degenerazione.

Lo studio cercherà di correlare l’alterazione del sistema nervoso simpatico allo stadio della malattia e ai meccanismi che ne sono alla base per identificare nuovi biomarcatori

diagnostici e bersagli terapeutici e comprendere se la modulazione dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da Sla.

La Sla è una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare, paralisi e insufficienza respiratoria. Attualmente, i meccanismi alla base della Sla sono oscuri, e l’aspettativa di vita dei pazienti è solitamente di 4-5 anni dalla diagnosi. Pertanto, la ricerca è focalizzata a comprendere i meccanismi di malattia, per identificare nuove ed efficaci strategie terapeutiche.

“Considerata per molto tempo ‘una malattia dei motoneuroni (MN)’, che controllano la contrazione volontaria dei muscoli, la Sla viene attualmente definita come ‘una malattia di diversi tipi cellulari’ - spiega la professoressa Tania Zaglia -. Tra questi, i neuroni simpatici possono rappresentare ul-

teriori cellule disfunzionali nella Sla, che partecipano alla progressione della malattia. Questa affermazione si basa sui risultati di studi recenti, inclusi i nostri, che dimostrano una disfunzione, nei pazienti affetti da Sla, nel controllo, da parte dei neuroni simpatici, della funzione di vari organi. Questo aspetto, tuttavia, non è ancora stato studiato in dettaglio. I NS innervano quasi tutti i tessuti del corpo, compresi i muscoli scheletrici, che sono gravemente compromessi nella SLA. Sono presenti nei nervi che contengono i motoneuroni, e innervano le cellule muscolari in prossimità del sito contattato dai MN.

Il ruolo dei NS nel muscolo è stato molto controverso ma studi recenti, compresi i nostri, dimostrano che la loro attività è cruciale per il mantenimento della struttura e funzione dei muscoli”.

“Su queste basi, - prosegue la pro-

La professoressa Tania Zaglia, seconda da destra

fessoressa Zaglia - ipotizziamo che i NS abbiano un ruolo nella Sla e rappresentino un potenziale bersaglio terapeutico. L’innervazione simpatica del muscolo e della cute, e parametri clinici della funzione dei NS, saranno valutati in una coorte di pazienti, in cura presso la clinica neurologica dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova”.

“I risultati della ricerca - è la conclusione - hanno dunque la potenzialità di migliorare le conoscenze sulla Sla e di determinare se la modulazione dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da questa drammatica malattia”.

35 www.lapiazzaweb.it
Salute

Idee in cucina, facili e sfiziose per un Natale di gusto

COZZE GRATINATE

Una ricetta gustosa, un classico della cucina di mare, perfetto da servire come antipasto nel tradizionale menù di Natale. Si tratta di una ricetta semplice e veloce, che riscuote sempre grande successo tra gli ospiti. Ingredienti: 1 kg e 1/2 di cozze; 250 gr di pangrattato; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; 30 g di capperi; 1 dl di olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b.

Preparazione: Lavare le cozze molto bene sotto l’acqua corrente. Mettere in una pentola le cozze con uno spicchio d’aglio e le gambe del prezzemolo e cuocere fin quando non si aprono, circa dieci minuti. Nel frattempo, preparare il ripieno per le cozze: riunite in una ciotola il pangrattato con il prezzemolo, l’aglio e i capperi tritati. Salate, pepate e aggiungete l’olio. Mescolate bene e unite un po’ del liquido di cottura per ottenere un composto morbido. Con l’aiuto di un cucchiaino distribuite il composto su ogni mollusco. Trasferite in forno preriscaldato a 190° e fate gratinare per 5 minuti.

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato.

Ingredienti: 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI

Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero.

Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.

37 www.lapiazzaweb.it
A tavola
Rubrica a cura di Sara Busato Il Natale si avvicina e fervono i preparativi per passare serene giornate in famiglia. Alcune idee semplici per accompagnare cene e pranzi durante le festività

È il momento di fare un restyling e riproporvi sotto un’angolatura diversa per riscoprire a far riscoprire agli altri talenti e aspetti di voi che avete trascurato

La famiglia riunita in occasione delle festività rappresenta per voi una gioia e una ricchezza a cui non sapete rinunciare, nonostante tutto il resto. Godetevi momenti di serenità domestica

Dicembre

Saprete riportare le cose nel giusto equilibrio e questo vi consentirà di vivere al meglio le vostre esperienze. Novità all’orizzonte apriranno nuove strade. Percorretele con fiducia

Toro Scorpione

Ariete Bilancia Gemelli Sagittario

Dicembre, verso una nuova rinascita

Siete in una fase favorevole che vi consente di tentare di intraprendere, sicuri di riuscire, ogni progetto lasciato in sospeso sin qui. Siate coraggiosi e inarrestabili

State bene quando vi sentite in grado di dare affetto e sicurezza alle persone che amate. L’atmosfera delle feste e un momento di stacco dalla quotidianità vi faranno sentire realizzati

Siete frizzanti e inarrestabili e per questo avrete voglia di non fermarvi mai. È il periodo giusto per viaggiare, conoscere persone e posti nuovi

Una sorpresa dietro l’altra in questo periodo scuoterà la vostra vita dalla consuetudine e dalla quotidianità. Scoprirete esigenze, prospettive e ritmi nuovi. Vi sentirete rigenerati

Capricorno

Vi aspetta un periodo davvero speciale, sottolineato dalla ricorrenza del vostro compleanno che festeggerete quest’anno finalmente come meritate. Sono tante le soddisfazioni

Leone Acquario

Inizia il periodo della leggerezza. Scaricate dalle vostre spalle le tensioni e i problemi affrontati negli ultimi mesi. È tempo di raccogliere ciò che di buono avete seminato in questo tempo

Vergine

Siete irresistibili e inarrestabili. Una condizione che vi consente di cimentarvi in qualsiasi nuova avventura e in qualsiasi campo della vostra vita. Fatevi tentare e rischiate anche un po’

Questo periodo potrebbe essere per voi un nuovo inizio: affidatevi al destino e assecondate gli eventi. Non siate forti ad ogni costo, abbassate le difese e mostratevi in tutto il vostro splendore, senza paura

Pesci

Avete acquisito una certa sicurezza in voi stessi che vi renderà più affascinanti agli occhi della gente e più determinati nei confronti di voi stessi. Pretendete di essere ciò che volete

38 www.lapiazzaweb.it
Cancro
Oroscopo

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.