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“Rucco ha lavorato bene, la città lo sa”
Nel mare magnum della politica vicentina, la barca del centrodestra berico ha dovuto far fronte ad alcune onde anomale in questo inizio di anno elettorale, dalla sconfitta del proprio candidato alle elezioni per il presidente della Provincia fino alle liste di ex assessori della giunta Rucco che si presenteranno alle prossime comunali. Ciononostante, per l’assessore Mattia Ierardi, che è anche responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, il timone nelle mani di Rucco è ben saldo.
Due ex assessori come Cicero e Zoppello hanno presentato la propria candidatura a sindaco. Tosetto ha presentato una sua lista che guarda al centrosinistra. Queste scelte possono indebolire la candidatura di Rucco?
A mio avviso, no. Ho vissuto in prima persona il loro percorso in maggioranza, e se sono ex assessori un motivo c’è. Così facendo fanno solo il gioco del centrosinistra.
E questo non può essere penalizzante alla lunga?
Fare il gioco non significa che il gioco vada a segno. La figura del sindaco si valuta sulla base del proprio operato e di quello della propria giunta: non mi preoccupa che ci siano dei concorrenti. Saranno poi i cittadini ad esprimersi, e ritengo che i vicentini siano così intelligenti da poter valutare ciò che è stato fatto in maniera oggettiva, senza che l’opinione degli elettori venga influenzata da questi movimenti.
Un sondaggio a dicembre dava i due candidati “forti”, Rucco e Possamai, sostanzialmente alla pari. Rucco può aver perso il vantaggio competitivo che solitamente hanno i sindaci uscenti che si ricandidano?
C’è un recente sondaggio che dice tutt’altro, riconoscendo a Rucco un sostanzioso vantaggio. Il 71% dei cittadini, spiega il sondaggio effettuato a gennaio, approva l’azione dell’amministrazione. Al netto del fatto che i sondaggi lasciano il tempo che trovano, secondo me la partita non parte alla pari. Gli elettori saranno sicuramente in grado di valutare l’operato di questa amministrazione, le condizioni in cui ha portato avanti il proprio programma e ciò cui si aspira con un secondo mandato.
Perché ce n’è bisogno?
Nonostante tutte le difficoltà vissute in questi anni tra covid, inflazione, crisi energetica, sono ben consapevole della visione di città che abbiamo. Di sicuro c’è ancora molto da fare, vanno “uniti i puntini” di tutte quante le cose fatte fino ad adesso, e confido nel fatto che ci venga data la possibilità di proseguire nella nostra strada.
La sconfitta del centrodestra alle elezioni per il presidente della Provincia a detta di molti osservatori dimostra che la coalizione non è controllabile. Ciò potrebbe influenzare il voto?
Assolutamente no, per il semplice motivo che alle provinciali hanno votato gli amministratori, che possono avere delle influenze terze, mentre alle amministrative vota il popolo. L’influenza politica è relativa, una parte di un partito non incide tanto quanto può aver inciso alle provinciali.
Qual è il punto forte di Rucco?
“I cittadini sapranno valutare e non verranno influenzati neanche dalle candidature e dalle liste degli ex assessori. Che fanno solo il gioco della sinistra. I due maggiori candidati non partono alla pari”. Secondo un sondaggio fatto a gennaio, il 71% dei vicentini approva l’operato dell’amministrazione comunale
Il suo punto forte direi che è la calma e la sua capacità di mediare, di trovare delle soluzioni.
Mentre quello debole?
Che si arrabbia troppo poco. (ride, ndr). Quindi croce e delizia.
Stessa domanda riferita al suo principale sfidante, Giacomo Possamai.
Il suo punto forte senza dubbio è che ha una grande capacità politica che gli va riconosciuta, ma la capacità politica non è la capacità amministrativa, quindi…? Il suo difetto invece è che è di sinistra, punto, non è sicuramente un civico.
Alvise Ferronato