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Ex in campo con tanta voglia di rivincita
C’è tanta voglia di rivincita nelle scelte dei quattro ex assessori che sono scesi in campo in vista delle amministrative. Ognuno ha una storia personale alle spalle, ma tutti e quattro sono stati “licenziati” dal sindaco Rucco in questi cinque anni. Nessuno di loro sostiene il sindaco uscente, e questo è comprensibile: le loro posizioni vanno dall’indifferenza verso tutti i candidati all’appoggio esplicito all’oppositore di Rucco. È il caso di Matteo Tosetto, già assessore al sociale ampiamente apprezzato, che si presenta con la lista “Ripartiamo da Vicenza”: punta a sostenere Giacomo Possamai. “Voglio coinvolgere anche Grande Vicenza e Terzo polo in questo programma”, ha dichiarato.
Con lui si schierano anche Patrizia Barbieri, già compagna di strada di Rucco, ora nel gruppo misto, e Davide Fiore, del Fai e storico dell’arte.
Lucio Zoppello, ingegnere e già assessore all’urbanistica, uscito di scena nel 2019, si presenterà con la lista “Rigeneriamo Vicenza insieme”. “Sono sempre stato del centrodestra e non lo disconosco. Ma del centrodestra in questa coalizione c’è rimasto ben poco – ha spiegato caustico – Per seguire Roma, l’amministrazione si sta sempre più distaccando dai cittadini”. Assieme a Zoppello si presenta anche un altro ex assessore, Marco Lunardi e Andrea Maroso, che nel 2018 battezzò la lista “Siamo Veneto” che raccolse 418 voti. Lucio Zoppello non ha pronunciato dichiarazioni bellicose, limitandosi a ribadire: “Sono di centrodestra, saremo determinanti”.
Infine c’è Claudio Cicero, anche lui grande sostenitore del sindaco poi uscito da palazzo Trissino nel 2019, che presenta la sua lista “Impegno a 360 gradi” (richiama il suo impegno per le rotatorie con cui è diventato celebre con la giunta Hullweck) con la quale è la terza volta che corre, dal 2008 a oggi, raccogliendo peraltro consensi calanti, dal 9 sino al 2.6 per cento. “Ho lo stesso entusiasmo di vent’anni fa”, assicura. Con Cicero si schierano anche Alessandra Lolli e Nico Pigato. Cicero ha dichiarato che a un’eventuale ballottaggio fra Cicero e Possamai voterà scheda bianca.
Matteo Tosetto fa il tifo per l’oppositore più importante di Rucco, Possamai. Lucio Zoppello non prende posizione e si limita a dire: “Siamo di centrodestra e saremo determinanti”.
Claudio Cicero spiega che al ballottaggio non appoggerà nessuno dei due
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La prima novità sulla scena politica è l’elezione di Andrea Nardin a presidente della Provincia contro Nicola Ferronato. La scalata a palazzo Nievo del sindaco di Montegalda è stata la prova che, anche in politica, l’obbedienza non è più una virtù. La parafrasi della celebre frase di don Lorenzo Milani serve a spiegare che ci si attendeva un risultato e n’è arrivato un altro, in aperto contrasto con l’indicazione delle segreterie del centrodestra. Va tenuto presente che il centrodestra nel Vicentino conta il 60% dei voti. Le divisioni in Fratelli d’Italia e Lega hanno pesato parecchio: nel primo caso la corrente di Donazzan s’è smarcata da Ierardi e nel secondo la corrente di Pretto e Ciambetti s’è apertamente dichiarata contro la segreteria Celebron. Poi conta anche parecchio la “libertà di coscienza” di molti amministratori.
Sotto un altro profilo c’è la novità della presenza di Marco Marturano come “spin doctor” di Francesco Russo. Milanese, 55 anni, ha grande esperienza nel settore a livello nazionale: docente universitario, giornalista, è un guru, come si dice, che ha seguito decine di campagne elettorali, anche molto importanti, soprattutto del centrosinistra. Nel Veneto, l’anno scorso, assieme a Mauro Ferrari ha seguito Francesco Peghin alle comunali di Padova. Di recente ha seguito le regionali in Lombardia. La sua presenza a supporto di Rucco non contrasta con quella di Alberto Serafin, che seguì anche la campagna 2018 del sindaco: l’uno cura testi e relazioni stampa l’altro organizzazione e comunicazione.