Dossier Libri KIDS

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DOSSIER LIBRI

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Non esistono bambini che non hanno voglia di leggere o che non amano i libri. Esistono bambini a cui sono state proposte letture sbagliate. Troppo difficili? Troppo semplici? Poche illustrazioni? Un immaginario diverso da quello che cercano? Ecco come trovare le storie giuste per ogni bimbo di SABRINA D'ORSI styling MARCO CARUCCIO Art director SIMONA PUGLIESE foto GIORGIO DE CAMILLIS illustrazioni di francesco mollo

N In apertura: occhiali Polaroid Eyewear (€ 59), a pag. 69 occhiali Transformers by Inottica (da € 79). 66 novembre dicembre • kids

Non capisco perché: propongo ai miei figli una varietà di stimoli diversi, li porto spesso al parco per arrampicarsi sugli alberi, facciamo insieme le torte e andiamo anche a visitare musei ed esposizioni d’arte, cerco di far fare loro attività di qualità, dedicargli del tempo e non disdegno un cinema in famiglia, ma quando parlo di libri il massimo che riesco ad ottenere è che leggano qualche Topolino, poi chiedono subito altro, un cartone animato o una partita al Supermario Bros. Perché? Si sa, da sempre la lettura è stata un’attività poco accattivante e poco ricercata dai bambini, ma c’è chi sostiene che si tratti solo di un errato approccio con l’oggetto libro. Uno per tutti: leggere (almeno all’inizio) non ha regole, i bambini dovrebbero essere liberi di iniziare un libro e poi cambiare idea, oppure sfogliarlo, leggerne alcune parti e non altre, leggere ad alta voce oppure no (conoscete i diritti imprescindibili del lettore? In Come un romanzo, di Daniel Pennac, Feltrinelli). Ma noi adulti tendiamo a mettere tante regole. Inoltre i bambini iniziano a leggere sempre prima e forse sempre più presto associano il concetto di lettura a quello di “compito”, visto che anche a scuola vengono proposti tanti testi, spesso un po’ troppo difficili. Certo è che nella nostra cultura occidentale i classici storicamente conosciuti per bambini, da Ventimila leghe sotto i mari a Le avventure di Tom Sawyer, sono libri meravigliosi ma di non facile approccio, almeno per i ragazzini della nostra epoca, abituati al pre-digerito, alle riduzioni cinematogra-

fiche e alla Pimpa. Allora come avvicinarsi in maniera facile, costruttiva e intuitiva alla lettura in modo che non si scateni il rifiuto prima ancora di aver apprezzato la bellezza del leggere? Come scongiurare la noia e la fatica del leggere proponendo testi che colgano il loro interesse ad ogni età? Leggere un libro significa approcciarsi ad un oggetto che ha tempi di fruizione diversi dal cartone animato, o dal film che inizia e finisce al massimo in un paio d’ore, ma occorre trovare comunque il modo di aiutare i nostri piccoli ad adeguarsi a tempi e modi diversi da quelli cui loro sono più abituati per poter cogliere un’esperienza di qualità. Non esistono bambini che non amano leggere, semmai la frase chiave è “il libro giusto per ogni bambino”, un libro che possa cogliere nel segno, suscitare entusiasmo, lasciare una traccia, un ricordo piacevole, la voglia di leggerne un altro. E allora chi ben comincia…. Daniela, la giovane libraia della storica "La libreria dei Ragazzi" di Torino, mi ha detto una cosa interessante: non esiste il libro perfetto, ma esiste il modo giusto per accompagnare i bambini alla ricerca del loro libro, mettendo in atto una vera e propria caccia al tesoro alla ricerca del libro che fa per loro. E se al gioco partecipano anche i genitori con i loro strumenti di orientamento, avendo ben presente la sensibilità, le preferenze, le attitudini del loro bambino o ragazzo, allora la caccia si fa ancor più avvincente. Anche a Roma ho trovato un luogo speciale, si chiama “Il posto delle favole” e si trova kids • novembre dicembre 67


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