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265 diventa mini
Design di Paolo Rizzatto
Stesso design ingegnoso, dimensioni ridotte. 265 di Paolo Rizzatto ritorna in una versione riadattata, a tenere compagnia all'originale, che non perde le sue precise proporzioni con una forma più compatta.
Nel 1973, Rizzatto ha applicato il suo modo di pensare da architetto all'illuminazione. Intuitivo, tecnico e preciso, il risultato è semplicissimo: una lampada da parete a sospensione realizzata essenzialmente da una testa e un peso, ciascuno in equilibrio alle estremità di un sistema a braccio regolabile, e fissato alla parete in una posizione asimmetrica.
Per migliorare la sua composizione, Rizzatto l’aveva originariamente disegnata con colori primari (ciascuno dei quali identificava uno dei tre elementi del design: testa, braccio e peso). Il suo design democratico (disponibile in nero, bianco e cromatico) è ora ancora più versatile grazie alle proporzioni ridotte.